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LUNED
6 OTTOBRE 2014
La Provincia
www.laprovinciacr.it
Lega Pro A
Il fanalino di coda Pordenone vince la sua prima gara
in campionato. Grigiorossi preoccupati, classifica brutta
Errori di Palermo e Marchi. Incrocio dei pali di Manaj
La delusione
dei giocatori
grigiorossi
a fine gara
Al centro
un tentativo
di Di Francesco
e a destra
la rete decisiva
segnata
da Maccan
(con il numero
18 sulle spalle)
al 50
del secondo
tempo
(fotoservizio
Ib frame)
Cremo brutta e beffata
Tanti errori sotto porta, decide Maccan al fischio finale
servizio speciale
di Giorgio Barbieri
PORDENONE Due pali, tre-
dici calci dangolo, un sacco di
occasioni mancate, dieci minuti
di superiorit numerica. E al-
lultimo secondo, sullunico tiro
nello specchio della porta, la
b ef f a . Vince il Pordenone, la
Cremonese torna a casa senza
punti e con una mezza crisi in
saccoccia. La classifica piange,
il secondo koconsecutivoperal-
tro contro lultima in classifica,
lascia un segno pesante sul cam-
mino dei grigiorossi.
Partiamo dalla fine, dal 49
della ripresa. I quattro minuti di
recupero decretati dallar bi tr o
sono scaduti, mac una sostitu-
zione che Montorfano ha fatto al
26 (Moroni per Palermo) e
quindi il tempo viene allungato
di altri trenta secondi. Il Porde-
none, che dal 35 in dieci per
lespulsione di Pramparo (dop-
pia ammonizione), va inattacco
eguadagnaun calciodi punizio-
ne dal limite dellarea, spigolo
di sinistra. Montorfano per la
rabbia molla un pugno al plexi-
glasdella panchina. Tutti gioca-
tori di casa vanno in avanti, si sa
che dopo quellazione lar bi tr o
non conceder pi nulla. Batte
Migliorini e Maccan vola pi in
alto di tutti e infila la palla alla
destra di Venturi. Non c nem-
meno il tempo di portare la pal-
la al centro, finita.
Poteva essere un pareggio
(pur sempre unrisultato negati-
vo), arrivata una pesante scon-
fitta. Meritata piper colpa dei
grigiorossi che per la forza del
Pordenone, che Foschi ha tra-
sformato da una squadra quasi
rassegnata ad un gruppo di com-
battenti. Quello che la Cremo-
nese hadimenticato di fare ieri.
E il presidente Gigi Simoni ha
detto di vergognarsi per una
prestazione insufficiente. Pie-
na di paure, di imprecisioni, di
pressapochismo. Dov finita la
squadra che si divertiva e face-
va divertire? I tifosi, che anche
ieri erano numerosi a Pordeno-
ne, rivogliono quella Cremone-
se, che pu anche perdere ma
che non molla mai.
Il Bottecchia, stadio chepor-
tail nomedel famosocampione
di ciclismo, si presenta alla p-
puntamento di pranzo con i gri-
giorossi, in splendide condizio-
ni. Mancano le curve, ma qui
non ci saranno mai decine di mi-
gliaia di spettatori. In compen-
so c una pista attorno al ret-
tangolo di gioco che de s t at e
ospita gare internazionali di ci-
clismo. Ma forse quello che im-
pressiona, soprattutto di pi
(soprattutto attorno a mezzo-
giorno) sono i gazebo con cucina
dietro la tribuna, dove si prepa-
ranopanini alla grigliaconsala-
melle, salsiccia e bistecca. Af-
follatissimi prima edopo la par-
tita.
Montorfano spedisce subito
in campo Manay in attacco al
fianco di Kirilov e Brighenti, in
porta c Venturi e in difesa il
tecnico grigiorosso preferisce
Gambaretti a Marongiu. Dal-
laltra parte Foschi opta per un
4-3-1-2 con Barbuti e lanz ia no
Zubin (37 anni) in avanti.
Parte benissimo la Cremone-
se, nei primi minuti occasioni
per Manaj e Brighenti, al 15 gol
annullato a Brighenti (fuorigio-
co), al 19 doppia parata di Bazzi-
chetto su tiro ravvicinato e col-
podi testadi Palermo, al 20 col -
po di testa parato di Gambaret-
ti. Poi la Cremoneseperde mor-
dente e il Pordenone si fa vede-
re in avanti. Al 24 Bassoli antici-
pa Barbuti solo davanti al por-
tiere e lo stesso attaccante arri-
vacon unattimodi ritardo al 38
alla deviazione di testa su cross
dalla destra di Capogrosso.
Nella ripresa la Cremonese
domina (incrocio dei pali colpi-
to daManaj supunizione al 14 e
palo colpito su parata di Bazzi-
chetto su tiro da due passi di
Marchi al 46. Il Pordenone re-
sta in dieci al 35 per lespulsio -
ne di Pramparo ma trova il gol
della vittoria allultima azione
con Maccan di testa. E una pu-
nizione forse esagerata, ma il
calcio questo.
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Brighenti in contrasto con lex grigiorosso Bacher, in mezzo la punizione battuta da Manaj che si stampa sullincrocio dei pali alla sinistra
del portiere e nella foto grande loccasione di Palermo, che di testa non mette dentro dopo la parata del portiere sul suo primo tiro
La grande occasione di Alessandro Marchi al 46 della ripresa, para il portiere poi palo
LA PARTITA AI RAGGI X LA PARTITA AI RAGGI X
1
Tiro di Kirilova da sinistra. Para con le mani aperte il portiere di
casa
15 Gol annullato a Palermo per posizione di fuorigioco
19
Doppia parata di Bazzichetto su tiro ravvicinato e colpo di testa di
Palermo
20 Colpo di testa di Gambaretti, para il portiere
24 Decisivo anticipo di Bassoli su Barbuti lanciato a rete
38
Barbuti di testa non arriva a deviare un cross dalla destra di
Capogrosso
6st Diagonale di Barbuti, palla che attarversa tutta larea piccola
14
Punizione dai 20 metri di Manaj, la palla si stampa sullincrocio dei pali
alla sinistra di Bazzichetto
30
Punizione di Favalli, colpo di testa di Palermo con parata in angolo di
Bazzichetto
35 Pordenone in dieci. Cartellino giallo per Pramparo, gi ammonito
46
Lombardo mette in mezzo un pallone in area piccola. Arriva Ales-
sandro Marchi che calcia da due passi rasoterra, con palla parata dal
portiere e poi sul palo
48
Cross di Alessandro Marchi per Di Francesco, che calcia. Para ancora
il portiere friulano
50
Pordenone in vantaggio. Punizione battuta da Migliorini, in
area Maccan salta pi alto di tutti e infila di testa la porta di
Venturi sulla sua sinistra. Poi il fischio finale.
SPORT
LUNED
23 6 OTTOBRE 2014
La Provincia
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PORDENONE 1
CREMONESE 0
Pordenone: Bazzichetto, Capogrosso, Pramparo, Mattielig, Fissore,
Ghinassi, Bacher, Buratto (dal 17st Migliorini), Barbuti (dal 26 st mac-
can), Paladin, Zubin (dal 33 st Conti). A disposizione: Maniero, Pos-
senti, Uliano, Simoncelli. All. Foschi.
Cremonese: Venturi, Gambaretti (dal 39st Di Francesco), Favalli,
Lombardo, Giorgi, Bassoli, Palermo (dal 46st Moroni), Marchi, Bri-
ghenti, Kirilov (dal 25st Marongiu), Manaj. A disposizione: Galli, Zie-
leniecki, Tripsa, Messetti. All. Montorfano.
Arbitro: Colosimo di Torino (assistenti Chiocchi e Malacchi di Foli-
gno).
Rete:nel st al 50 Maccan.
Note: Spettatori 900 circa. Espulso al 35 st Pramparo per doppia am-
monizione. Ammoniti Mattielig, Capogrosso; Gambaretti. Calci dan-
golo 13-3 a favore della Cremonese.
Il presidente. Una gara si pu perdere anche dando tutto, invece siamo stati molli
Simoni severo: Vergogna
Prestazione inconcepibile
dallinviato
Ivan Ghigi
PORDENONE Grande de-
lusione da parte del presiden-
te Gigi Simoni che al termine
della gara vuole prendere la
parola per commentare ama-
ramente una sconfitta incre-
dibile.
Il primo dirigente grigioros-
so non risparmia nessuno.
Provo una grande delusio-
ne dice Simoni perch ho
assistito a una partita giocata
malissimo, nonostante ci sia
molta casualit in questa
sconfitta. Abbiamo commes-
so errori madornali davanti
alla porta e abbiamo grosse
responsabilit su un risultato
pi pesante del dovuto, che va
oltre i nostri demeriti.
Simoni scuote la testa.
Io non capisco, i nostri gio-
catori sono trattati al meglio e
devono solo stare tranquilli.
Hanno le qualit giuste, ma
deve essere il carattere a ve-
nire fuori per superare le dif-
ficolt. Invece non abbiamo
saputo reagire alle difficolt.
Mi spiace perch questo un
errore che si ripete costante-
mente: sono qua da tre anni e
dopo una bella partenza qua
vanno tutti in tilt. Vorrei ca-
pier quale paura li frena per-
ch sono trattati come princi-
pi.
Simoni va oltre.
Se si deve giocare con la
paura meglio cambiare me-
stiere. Questa gara era da vin-
cere e le occasioni ci sono sta-
te ma alla fine hanno meritato
loro che in dieci hanno cerca-
to e trovato gol. Sono deluso,
ai ragazzi voglio bene ma non
riesco a capire perch si per-
so.
Il presidente non cerca ali-
bi.
Lassenza di Jadid non
giustifica nulla. Il Pordenone
non aveva mai vinto e se non
riusciamo a fare punti non va
bene.
Ritiro in vista? Decisioni al-
lorizzonte?
No, non se ne parla. A cosa
servirebbero? Sulle questioni
tecniche faremo valutazioni
in settimana.
Per una tiratina do re c-
chie a Montorfano arriva.
Lultimo cambio non lo ca-
pisco, abbiamo allungato di
trenta secondi la gara e ne
hanno approfittato loro per
segnare. Questa una col-
pa.
Il giudizio negativo co-
munque riservato ai ragazzi.
Mi domando perch ragaz-
zi spregiudicati che hanno
conquistato la simpatia di tut-
ti giocando a viso aperto con-
tro chiunque, possano incor-
rere in una metamorfosi del
genere. Corrono, sono svegli e
lottano: si pu anche perdere,
ma la gara di Pordenone non
si pu perdere perch abbia-
mo fatto poco o meno del so-
lito. Mi vergogno della presta-
zione. Parleremo fra di noi
perch se manca coraggio nei
momenti difficili io non ci
sto.
Il modulo tattico meno pro-
lifico ha inciso?
Certe scelte si fanno in ba-
se alla squadra che hai in quel
momento, Mario ha deciso co-
s, non c errore del tecnico,
ma la squadra deve farsi un
esame.
Adesso la classifica diventa
una priorit?
No, la classifica una del-
le ultime cose che uno guarda
nel senso che non abbiamo
fatto promesse, anche se spe-
riamo di essere in alto. Non
concepisco come in sette gior-
ni si passi da una prova come
quella col Bassano a questa.
C modo e modo di compor-
tarsi.
Il presidente Gigi Simoni
Anche
a Pordenone
(300
chilometri
da Cremona)
non sono
mancati
gli ultras
grigiorossi
partiti
alle 6,30
di mattina
Hanno
regalato
uno spicchio
di grigiorosso
sulla
tribunetta
del
Bottecchia
A fine gara
hanno parlato
con i giocatori
I TIFOSI
5,5
Palermo
Nulla da dire sul-
limpegno, ma in
pratica ha fallito un
paio di gol facili da
un paio di metri. Se
sul tiro stato bra-
vo il portiere a re-
spingere sul colpo
di testa non dove-
va indirizzarla an-
cora dove cera le-
stremo difensore
ma dallaltra par-
te.
Le pagelle della Cremonese
5,5
Marchi
Anche lui ha sulla
coscienza un gol
fallito, quello che
al 546 della ripre-
sa avrebbe proba-
bilmente chiuso i
gioco. Da due pas-
si ha calciato quasi
rasoterra favoren-
do il portiere nella
parata. Se avesse
alzato quella palla
di una spanna sa-
rebbe stato gol.
5
Brighenti
Un po di movimen-
to nel primo tem-
po, mai pervenuto
nel tiro a rete. Su-
bisce la ggr es si vi-
t dei padroni di
casa e non riesce
mai a trovare la po-
sizione giusta per
ritagliarsi uno spa-
zio in area. Senza
Mattia Marchi al
fianco fa pi fati-
ca.
5,5
Kirilov
Un bel contropiede
lo stava portando
in porta, poi un fal-
laccio al limite del-
larea lo ha ferma-
to. Per rimasto a
lungo fuori dal gio-
co, i sol ato i n fa-
scia. Non ancora
al meglio, gli man-
cano velocit ed
espl osi v i t . Lo
aspettiamo con an-
sia.
5,5
Marongiu
Entra a dare una
mano sulla fascia
destra, in posizio-
ne un po pi avan-
zata. Inizia bene
ma poi viene ingab-
bi ato dai centro-
campisti e difenso-
ri avversari, anche
quando il Pordeno-
ne perde il difenso-
re Pramparo. Lo ve-
diamo meglio die-
tro.
sv
Di Francesco
Entra in campo po-
co concentrato, vie-
ne anticipato due
volte sui primi due
palloni toccati. Non
riesce a dare la spin-
ta che da un esterno
come lui dovrebbe
arrivare. Pochi mi-
nuti ma giocati poco
bene. Per la fami-
gl i a Di Francesco
un altra domenica
da dimenticare.
sv
Moroni
Pochissimi minuti
ma dal suo piede
arriva il lancio che
mette Marchi nelle
condi zi oni di se-
gnare il gol della
probabile vittoria.
Daltra parte il suo
i ngr esso al 46
porta i quattro mi-
nuti di recupero a
quattro e mezzo.
Fatali per la Cremo-
nese.
5
Montorfano
Trasferisce le sue
giustificate preoc-
cupazioni ai gioca-
tori, che in campo
vanno con la paura
di sbagl i ar e. La
squadra gioca in
modo c onf uso,
senza idee. E vero
che la sconfitta
una bef f a ma l a
p r e s t a z i o n e d i
Pordenone un
passo indietro.
6
Venturi
Non una parata in
tutta la gara, fuci-
lato sul colpo di
testa al l ul ti mo
secondo da Mac-
can. Il portiere gri-
giorosso comun-
que sicuro nelle
usc i t e e nel l o
svolgimento del-
lordinaria ammi-
nistrazione. Come
sempre reatti-
vo.
5
Gambaretti
Nel primo tempo
sbaglia quasi tut-
ti gli appoggi per i
compagni e fatica
anche in chiusu-
ra. Il giovane di-
fensore va cos in
appr ensi one e
sbaglia ancora di
pi gli appoggi.
Meglio nella ripre-
sa, quando se la
cava megl i o i n
chiusura.
5,5
Favalli
Non gioca male ma
stavolta non lo ve-
diamo quasi mai a
crossare palla dal-
la fascia sinistra.
In effetti ci prova un
paio di volte ma vie-
ne sempre murato
dai difensori friula-
ni. E lunico che ha
comunque lancio
sui calci di punizio-
ne da met cam-
po.
5,5
Lombardo
Parte benino ma si
perde presto. Alli-
nizio prende in ma-
no la squadra nel-
la sua posizione di
centrale davanti
al l a di f esa. Poi
pian piano comin-
cia a sbagliare ap-
poggi facili in mez-
zo al campo, fini-
sce con il lancio
lungo non si sa per
chi.
5,5
Giorgi
Stavolta gioca in
modo pi pratico,
non cincischia pi
con il pallone fra i
piedi. Ma spesso i
suoi rilanci sono
preda dei centro-
campisti avversa-
ri. E sul gol del Por-
denone chi doveva
controllare Mac-
can, che un at-
taccante centra-
le?
6
Bassoli
La sufficienza solo
perch nel primo
tempo salva un gol
con un intervento
prodigioso su Bar-
buti lanciato a rete.
Sul gol ha la sua
parte di responsa-
bilit come difen-
sore centrale. Non
si lascia colpire di
testa un uomo libe-
ro in area a un se-
condo dalla fine.
6,5
Il migliore
Manaj
Ogni tanto fa di testa sua non giocan-
do di squadra. Per fa un grosso la-
voro prima in fascia e poi pi centra-
le. Batte una punizione in modo per-
fetto ma sfortunato, la palla colpi-
sce lincrocio dei pali alla sinistra del
portiere. Guadagna una punizione al
limite dellarea che Bassoli calcia al-
to sulla traversa.
Lavversario
Pordenone
Bazzichetto 7
Capogrosso 6,5
Pramparo 5
Mattielig 6,5
Fissore 6
Ghinassi 6
Bacher 6
Buratto 6,5
Barbuti 6
Paladin 5,5
Zubin 6
Migliorini 6
Maccan 7
Conti sv
All. Foschi 6,5
Larbitro
Colosimo di Torino
Quando un arbitro si fa vede-
re poco significa che ha fat-
to il suo dovere. Amministra
bene i cartellini gialli e co-
munque sempre in contat-
to con lo svolgersi del gio-
co.
6,5
SPORT
24
LUNED
6 OTTOBRE 2014
La Provincia
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Un gol maramaldo nel recupero del recupero mette nei guai i grigiorossi, stranamente pallidi
Tu uccidi una Cremo smorta
Maccandelabissa castiga una prestazione di rara timidezza
N
el calendario cinese c
lannodel drago, nel calen-
dario cremonese ieri era il
giornodel ramarro. Ma unramar-
ro mutante con la coda dello scor-
pione, che se non stai attento alla
fine ti punge. E cos la Cremo co-
meun postinodistratto lasciatut-
ta la posta al Bottecchia dove una
volta semmai foravano Beghetto e
Bianchetto e stavoltainvece fora-
no Palermo e Lombardo. Ci segna
Maccan che automatico far di-
ventare quantomeno Maccande-
labissa, perch ci faun guaio gros-
so. Vero per che la Cremo il guaio
peggiore se lo fatto da sola con
un atteggiamento rinunciatario,
pallido anzi smorto, che unequi-
voco grosso: dopo il Bassanosi era
chiestoattenzione enonrinuncia,
vigilanza e non autocensura, equi-
librio e non crampo tattico. E sa-
rebbe stato bello chiarire questi
concetti con almeno quel pezzetto
di serenit che avrebbe garantito
lozeroa zerodel novantaquattre-
simo e ventinove secondi: e che il
secondo successivo, proprio lulti -
mo del recupero del recupero, ha
mandato in frantumi.
Facciamo finta che non si sia
perso, e parliamo della partita
in s: anche cos non ci siamo, be-
nedetti ragazzi. Perch ieri la
Cremo, anche facendo la tara
delle assenze, ha dato li m p r e s-
sione della squadra che non ha
ancora deciso cosa vuol fare da
grande. Come se la sconfitta col
Bassano invece di far riflettere
su opportuni aggiustamenti
avesse rimesso in discussione
tutto. Come se in settimana la
Cremo si fosse chiesta se da
grande vuol fare il soprano o il
metallaro, la ballerina o il bo-
scaiolo. Come se una serata rovi-
nata da grossi errori avesse fatto
tremare i pilastri fondanti del-
lintera stagione. Cos ieri dopo
qualche minuto che ci avrebbe
messo appetito anche se non si
fosse giocatoallora dellapappa
la squadra ha smesso di provar-
ci, permettendo al Pordenone
(squadradi onesti ragazzoni pit-
turati di nero e di verde, da cui la
scelta del ramarro come anima-
le sociale) di dire la sua in modo
meno timido e preoccupato. Poi
comesempreci si sonomessi er-
rori individuali asottolinearele
pecche collettivi, come certe
donne che col trucco accentua-
noi difetti di cui mammanatura
le ha fornite. Cos Palermo ha
avuto due volte in un amen la
palla del vantaggio, ma con due
tiri dafucilea tapposi limitato
afar farebellafigura al portieri-
no nemico. Il quale lo ha educa-
tamente ringraziato, e ci sareb-
be mancato altro.
Noi abbiamo invece ringrazia-
toBassoli, che hacancellatocon
un rientro da soccorso grigio-
rosso lunica, casuale, ma visto-
sissima occasione ramarra del
primo tempo.
Nella pausa si considerava
che lorario dinizio hai suoi pre-
gi: lideale sesei anoressico, se
sei a dieta stretta, se hai la suoce-
ra invitata a pranzo, se fai parte
di una setta religiosa che impo-
neil digiuno al mezzogiornodel-
ladomenica, se sei statoinvitato
a un ristorante dove servono for-
miche fritte e altrimenti non
avresti saputo come tirartene
fuori. Senon rientri in questi ca-
si, un orario inaccettabile.
Comunque sia, almeno dove-
va essere Mezzogiorno e mezzo
di fuoco, ma se quello di Mel
Brooks fa ridere il nostro ha mes-
so un po malinconia. E non solo
perch ogni tanto un venticello
maliziosoportavafin sudanoi il
profumo di salamelle e braciole.
Perch se stavolta lunica co-
sa imperdonabile di Giorgi sono
state le scarpe celesti come
quelle del mago Zurl (per nel-
la foto c lui dalle parti di quello
che ci fa gol), al Pordenone non
sarebbe dovuto bastare alzare
una siepe davanti al suo portiere
nonper pareggiare, mavincere.
E la Cremo ha incominciato a
perdere quando ha rinunciato a
vincere. Anche perch il tarlo
psicologico si somatizzato in
errori tuttigusti come certi
ghiaccioli di una volta. Si sono
battuti tredici calci dan go lo ,
ma lunico su cui si combinato
qualcosa stato uno dei tre tirati
dal Pordenone, sul quale parti-
ta una controfuga che sarebbe
stato facile coronare in gol.
Nel secondo tempoMontorfa-
nohaprovato atoglierelepunte
grigiorosse dal loro tutta l tr o
che splendido isolamento, con
un rimescolamento tattico, ma
si continuato conpalloni senza
qualit, palloni destinati a non
fare carriera. C stata qualche
punizione anche importante,
sulla migliore - di Manaj - la palla
si impennata allincrocio, ma
in nessuna si mai centrato lo
specchio. Il che mi faspecieper-
ch quando giocavoa pallone in
tinello con mio fratello lo spec-
chio lo centravo con una certa
regolarit. Mia mamma non era
entusiasta, ma questo un altro
discorso.
Il Pordenone entrava anche
fisicamente pi in partita, cer-
cando di innescare Zubin sor-
nionecome unvecchio gattoche
non haperso il gusto di mangiar-
si passerotti svagati.
Esar sempre stata la sugge-
stione dellora della pappa, ma
io avrei messo Tripsa, se non al-
tro per permettermi il titolo og -
gi Tripsa. Il Pordenone restava
in dieci, ma un po perch qual-
che cambio funzionava a met
(uno usciva ma nessuno entra-
va) un po perch alcuni grigio-
rossi incominciavano a pensare
ad altro, i loro dieci sembravano
pi dei nostri undici. Lul ti mo
cambio poi era un caso amletico,
rivelandoche ieri la Cremoave-
va paura di se stessa. E poi tutto
si deciso dopo il novantesimo:
contropiede due contro due,
sbagliato. Ripartono loro nel-
lultimissimo fazzoletto di tem-
po, nel recupero del recupero
perch noi avevamo fatto un
cambio dopo il novantesimo: pu-
nizione da battere in cross e al-
limprovviso in area ci sono solo
ramarri, uno dei quali infila di
cabeza un gol maramaldo, che
uccide una Cremo smorta. Son
tornati i tempi Foschi, foschia in
valpadana? Certo ci si infilati
in una situazione che di comodo
non ha proprio niente, come la
Panda. Ma bisogner uscirne, vi-
vi o smorti.
Il tecnico. Occasioni create ma abbiamo avuto fretta, la sconfitta per eccessiva
Montorfano: troppa frenesia
PORDENONE Mario Mon-
to rfan o ha il volto teso e lo
sguardo quasi perso nel vuoto,
assorto. Probabilmente gli
stanno passando per la mente
gli ultimi istanti di un match
anonimo, perso contro un av-
versario anonimo che mai ave-
va vinto in campionato. Mon-
torfano probabilmente ripen-
sa a quel pugno scagliato con
rabbia contro la panchina, co-
me se avesse capito subito che
quella punizione al 95 sarebbe
stata la beffa fatale.
Commentare una gara cos
diventa difficile dice il tec-
nico . Abbiamogiocato venti
minuti nel primo tempo in cui
abbiamo costruito almeno tre o
quattro occasioni. Poi c stato
il ritorno del Pordenone ma nel
complesso la gara stata equi-
librata. Nella ripresa ho ripor-
tato Kirilov vertice del rombo
per qualche minuto, quindi
memore dellesperienza nega-
tiva sono passato alla difesa a
cinque. quando sonorimasti in
dieci ho rischiato di pi con Di
Francesco eabbiamo confezio-
nato almeno dueoccasioni. Pe-
r mancata la cattiveria per
andare in vantaggio.
Per Montorfano stata persa
una garacon qualchedemeri-
to mavicini al gol siamoandati
pi noi. In fase dattacco abbia-
mo gestito con troppa frenesia
la palla. Ci vuole pi collabora-
zione, pi fame; bisogna mi-
gliorarsi ma le occasione da gol
le abbiamo avute.
Perch non si p vista la solita
Cremonese?
Atratti si vista la Cremo-
nese che dico io, ovvero nei pri-
mi venti minuti quando Kirilov
e Palermo hanno avuto palle
clamorose, a volte per siamo
stati frenetici. Non ci sta per-
dere cos.
In settimanasi dovrlavora-
re psicologicamente sul grup-
po? Non rischia di abbattersi
troppo?
Devo logicamente criticare
maallo stessotemposostenere
il gruppo. Con il Pordenone
avevamo decenni di differen-
za, eravamogiovanissimi, per
bisogna guardarci dentro e ri-
flettere, a cominciare da me
stesso.
Gamabretti per Marongiu.
Rifarebbe le stesse scelte?
S, non ho dubbi. Gamba-
retti in salute serviva per non
spingere troppo avanti la dife-
sa. Secondo me la squadra ha
sentito a livellonervoso la par-
tita dopo il ko col Bassano.
SPORT
Il tecnico Mario Montorfano
Il difensore centrale Filippo Giorgi
I TABELLINI DEL GIRONE A
di Giovanni Ratti
POLPACCI
&
NUVOLE
FERALPISALO 0
COMO 2
Feralpisal: Branduani, Carboni (52 Zerbo), Bel-
fasti, Cavion (74 Cittadino), Leonarduzzi, Ranel-
lucci, Bracaletti (81 Di Benedetto), Pinardi, Abbru-
scato, Juan antonio, Broli. All. Scienza.
Como: Crispino, Lebran, Marchi, Ardito, Giosa,
Casoli, Rolando (56 Rinaldi), Cristofari (71 Fietta),
De Sousa, Ganz (67 Le Noci), Cristiani. All. Colel-
la.
Arbitro: Piccinni di Forl.
Reti: 39 Ganz, 90 Cristiani.
ALESSANDRIA 2
SUDTIROL 2
Alessandria: Nordi, Pappaianni (55 Nicolao), Sa-
bato, Sosa, Mezavilla, Sirri, Vitofrancesco, Obodo,
Marconi, Taddei (75 Mora), Guazzo (66 Cavalli).
All. DAngelo.
Sudtirol: Melgrati, Mladen, Martin, Tait, Kiem, Ta-
gliani, Marras (79 Cia), Fink (84 Chinellato), Len-
dric (73 Campo), Branca, Fischnaller. All. Rastel-
li.
Arbitro: Di Ruberto di Nocera.
Reti: 4 Lendric, 17 Marconi, 59 Mezavilla, 65
Fink.
Note: espulso al 68 Sosa.
BASSANO 2
AREZZO 1
Bassano: Rossi, Toninelli, Semenzato (85 Steva-
nin), Cenetti, Priola, Zanella, Cattaneo (73 Furlan),
Proietti, Pietribiasi (65 Maistrello), Nol, Iocolano.
All. Asta.
Arezzo: Benassi, Panariello, Pisani, Gambadori,
Garcione (58 Montini), Villagatti (63 Padulano),
Campagna, Dettori, Bonvissuto, Erpen, Millesi. All.
Capuano.
Arbitro: Catona.
Reti: 51 Nol, 82 Erpen, 91 Maistrello.
Note: espulsi al 77 Dettori, al 78 Millesi.
REAL VICENZA 2
VENEZIA 0
Real Vicenza: Tomei, Carlini, Vannucci (81 Chia-
rello), Pavan, Piccinni, Polverini, Lavagnoli, Cristini,
Bruno, Dalla Bona (51 Malag), Ungaro (62 Galup-
pini). All. Marcolini.
Venezia: Zima, Sales, Ghosheh (73 Panzeri), Le-
gati, Esposito, Marino, Carcuro, Zaccagni, Magna-
ghi, Bellazzini, Raimondi (82 Siega). All. Dal Can-
to.
Arbitro: Lanza di Nichelino.
Reti: 45 (rig.) Bruno, 72 Piccinni.
Note: espulso Zaccagni al 45.
Il Bassano capolista batte anche i rivali dellArezzo
Vince anche il Real Vicenza contro il Venezia, il Como espugna il campo della Feralpisal per 2-0
Federico Di Francesco con la maglia sul volto (Ib frame)

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