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LEREDIT DI BABELE

11
ISBN 978-88-7847-433-8
2013 Monte Universit Parma Editore
www.mupeditore.it info@mupeditore.it
Mup Editore una impresa strumentale della Fondazione Monte di Parma
Leredit di Babele
Collana di saggistica di A.L.E.F.
(Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofa)
Area di Lingue e Letterature Straniere
Universit degli Studi di Parma
Direttore
L. Dolf

Comitato scientifco
L. Bandiera, M. Bertini, L. Dolf, M. C. Ghidini, S. Oswald, G. Silvani
Con il contributo del
Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofa (A.L.E.F.)
Universit degli Studi di Parma
Leditore si dichiara disponibile al riconoscimento di eventuali diritti dautore per le
immagini pubblicate.
a cura di Laura Dolf
OLTRE I CONFINI
Testi e autori dellesilio,
della diaspora, dellemigrazione
volume secondo
Indice
Premessa 9
PARTE PRIMA
uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
Borderline Engagements: British Romantic Writers,
Moorish Orientalism and the Boundaries of Granada
Diego Saglia 23
Confni reali e metaforici dellimpero britannico in India
Chiara Rolli 49
Beyond a Boundary: le West Indies oltre il confne
del campo da cricket
Enrico Martines 65
Il sottile confne tra Paradiso e Inferno
Zone dombra e di luce nel Belize contemporaneo
Michela Canepari 95
Postcolonialismo italiano. La moltiplicazione dei punti di vista:
La presa di Macall, Regina di fori e di perle, Timira
Niccol Margara 121
PARTE SECONDA
narrare a posteriori
Scrittori transnazionali in Italia:
dallattraversamento allabolizione dei confni
Brigitte Le Gouez 163
Laissez circuler le monde entier:
De si jolies petites plages de Jean-Claude Charles
Alba Pessini 185
El cine de Carlos Saura y Los inmigrantes
Antonio Fernndez Ferrer 207
Portugal Terra Estrangeira. La diaspora brasiliana nella rielaborazione
fnzionale tra straniamento e policentrismo linguistico
Gian Luigi De Rosa 223
PARTE TERZA
gli echi del vissuto
El doble exilio de los escritores republicanos
Jos Francisco Ruiz Casanova 243
Mara Zambrano: cartas desde el exilio
Laura Dolf 279
Passer la frontire dans LUsage du monde de Nicolas Bouvier
Elena Pessini 325
Te Interplay of History and Identity
in David Albaharis Bait
Vladislava Gordi Petkovi 349
Dire lindicibile: il racconto dello stupro etnico
negli scritti della migrazione dallEst Europa
Silvia Cardini 359
PARTE QUARTA
culture e lingue a confronto
Il confne corre dentro lio
Lidentit frammentata di Jos Mara Arguedas
Pier Luigi Crovetto 381
Ltranger comme clef de vote de laltrit
Daniel Castillo Durante 411
Csar Vallejo: fughe e ritorni di un poeta errante
Giorgia Delvecchio 429
Litaliano nel mondo: scenari attuali e prospettive future
Marco Mezzadri 445
Breve nota sul linguaggio degli immigrati arabi a Parma
Khaled Qatam 469
Beyond a Boundary
65
Beyond a Boundary:
le West Indies oltre il confne del campo da cricket
Enrico Martines
Il gioco del cricket indissolubilmente legato allidea di confne e alla
possibilit del suo superamento: infatti, com noto ai pi, il campo da
gioco un ovale delimitato non da una striscia tracciata sul terreno
come nella maggior parte dei campi di gara ma da una barriera pi
tangibile, una corda posata sullerba; il colpo pi efcace per la squa-
dra alla battuta consiste, appunto, nel mandare la palla oltre il confne
del campo, consentendo in questo modo di segnare automaticamente
quattro o sei runs (corse)
1
, e viene denominato, nel gergo estremamen-
te complesso e accurato del cricket, a boundary.
1
A seconda che la palla esca dal campo dopo aver toccato il terreno allinterno dello stesso
(a four), o direttamente (a six).
Boundary
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
66
Ma il cricket ofre la possibilit di esplorare altri confni a esso ine-
renti: confni geografci, politici, sociali, razziali, culturali, legati alla
difusione di questo sport tipicamente inglese in tutto limpero bri-
tannico. Una eccellente opportunit per afrontare le complesse tema-
tiche che il gioco del cricket pu mettere sul tappeto, rappresentata
dalla lettura di un libro, il cui titolo appare particolarmente evocativo
nellambito di un convegno denominato Oltre il confne: mi riferisco a
Beyond a Boundary, pubblicato nel 1963 da un intellettuale flomarxi-
sta di Trinidad, Cyril Lionel Robert (C.L.R.) James; unopera a met
tra il memoriale autobiografco e il saggio, che parla del valore cultu-
rale, estetico, sociale e politico del cricket nel contesto della cultura
britannica e nel processo di emancipazione e autodeterminazione di
Trinidad e delle Indie Occidentali, le West Indies. Un libro reputato
tra i pi importanti mai scritti sul cricket, tra i principali di tutta la
letteratura delle West Indies, e giudicato nel 2005, in un sondaggio
condotto dal giornale inglese Te Guardian, come il terzo miglior
libro di argomento sportivo mai scritto
2
.
Sar innanzitutto necessario cominciare a dire qualcosa sulle origini
del cricket, per poter introdurre il discorso sui confni che questo sport
mette in gioco e sul suo ruolo allinterno delle colonie dellimpero.
Il cricket era stata una creazione dellInghilterra previttoriana, pre-
cedente alla rivoluzione industriale. Frutto come spiega James
3

dellinventiva di lavoratori, uomini rapidi di occhio e di braccio, i
ricchi e i nobili avevano contribuito con il loro denaro a dare al gioco
organizzazione e prestigio, rendendolo il principale intrattenimento
della ricca aristocrazia fondiaria; i padroni scendevano da cavallo in
senso non solo metaforico, visto che per la prima volta praticavano
2
Top 50 Sport Books, in Te Guardian, 8 maggio 2005, disponibile on-line <http://
www.guardian.co.uk/sport/2005/may/ 08/sportandleisurebooks.features> (ultimo acces-
so 4/9/2012).
3
Vedi C. L. R. James, Beyond a Boundary [1963], Serpents Tail, London 2000, cap. 13,
Prolegomena to W.G., pp. 159-170.
Beyond a Boundary
67
unattivit ludico-ricreativa non in sella ai loro purosangue per pra-
ticare il cricket a fanco dei loro lavoratori, negli stessi anni in cui in
Francia scoppiava la rivoluzione. Il gioco, nella sua forma essenziale,
stato codifcato tra il 1778 e il 1830, allo Hambledon Club, nel rurale
Hampshire. Gi allora aveva tutte le caratteristiche di una creazione
genuinamente nazionale e i presupposti per un rapido sviluppo. Non
cera nulla di vittoriano, nel senso del contegno e del rigore morale
che sono naturalmente associati a questo aggettivo: durante le partite,
i cricketers mangiavano e bevevano a proprio gusto, cantavano can-
zoni e giocavano per grosse somme di denaro; sul gioco forivano le
scommesse e inevitabilmente alcune partite erano truccate. La middle-
class vittoriana era il ceto che meno aveva contribuito alla creazione e
allafermazione del gioco; tuttavia se ne sarebbe appropriata e avrebbe
trasformato il cricket in una istituzione nazionale.
Quando si imposero politicamente, i vittoriani vollero formare
una propria cultura, un proprio stile di vita. Per riuscirvi, si avvalsero
dellopera di tre uomini: Tomas Arnold, preside della Rugby School,
Tomas Hughes, autore del romanzo Tom Browns Schooldays e William
Gilbert Grace (noto come W.G.), uno dei pi grandi cricketers di tut-
ti i tempi. Questi tre uomini, secondo James, crearono il victorianism,
la classe dominante vi trov i valori che stava cercando, estraendo da
ognuno di loro esattamente quello che era funzionale al loro progetto
e rifutando il resto
4
. Tomas Arnold aveva capito che, per conservare
libert e potere, lInghilterra aveva bisogno di valori morali, di buone
maniere, di un modello educativo per formare gli uomini delle classi do-
minanti. Alla Rugby School insegnava il timore di Dio e lamore per la
verit. Non aveva remore nellescludere i ragazzi che non si adeguavano
4
Tese three men, more than all others, created Victorianism, and to leave out Grace is
to misconceive the other two. Tat the Victorian middle classes found in these three what
they had been waiting anxiously for is proved frst by the extraordinary enthusiasm of the
reception they gave to them, and secondly by the manner in which they took from each
exactly what they needed to create a whole and rejected the rest (ivi, p. 162).
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
68
perfettamente al sistema. Il suo metodo pedagogico si difuse di scuola
in scuola con una rapidit che pu essere spiegata solo con il fatto che
la societ era matura per quel sistema e lo stava aspettando. Ma, come
suggerito prima, la sua nuova impostazione educativa venne trasformata
e adattata dalle classi dominanti: se Arnold dava grossa importanza alla
cura dellintelletto, questa venne soppiantata dallenfasi conferita allat-
tivit ludico-sportiva, con il cricket in cima al curriculum scolastico. Si
difuse la dottrina della Muscular Christianity: gli sport erano usati per
inculcare valori positivi come disciplina, lealt, rispetto della leadership,
sacrifcio, altruismo, cooperazione e spirito di corpo, senso dellonore,
capacit di accettare la sconftta e le decisioni arbitrali.
Carattere ed eccellenza morale riunite nel concetto di sportsmanship,
che il cricket rappresentava al massimo livello: quello che oggi appare
scontato, allora era una vera novit. Le virt peculiari della nazione
inglese derivano proprio da questa importanza data ai giochi. Il cricket,
depurato del giro di denaro che aveva caratterizzato la sua fase iniziale,
era stato velocemente innalzato allo status di una disciplina morale.
Sono gli anni in cui a questo sport si associano concetti riassunti in
espressioni come playing with the team, keeping a stif upper lip,
playing with a straight bat, e viene coniata lespressione It isnt cri-
cket per signifcare non giusto, non corretto, non leale.
Questi valori si trovano rappresentati nel romanzo di Tomas
Hughes, Tom Browns Schooldays, del 1857; il libro, pur opera di uno
scrittore complessivamente minore, fu uno dei grandi successi del se-
colo, proprio perch esprimeva in forma compatta le idee e i sentimen-
ti delle classi al potere. Se queste ultime avevano acquistato stabilit e
futuro, le classi lavoratrici si erano organizzate. La vecchia Inghilterra
se nera andata. Nel 1857 la maggioranza del popolo viveva nelle citt.
Nei dieci anni che avevano seguito il Factory Act, del 1847
5
, si era for-
5
Noto anche come Ten Hours Act, fu il provvedimento legislativo che ridusse lorario di
lavoro giornaliero a dieci ore nelle industrie tessili.
Beyond a Boundary
69
mato un enorme pubblico urbano, proletario o impiegatizio di classe
medio-bassa, che aveva ottenuto una grande conquista: il sabato po-
meriggio libero
6
. Negli anni Sessanta del secolo ci fu di conseguenza la
corsa allorganizzazione di associazioni e competizioni sportive di ogni
tipo. Nel 1862 la prima rappresentativa di cricketers inglesi salp verso
lAustralia; nel 1863, il Marylebone Cricket Club autorizz lover-arm
bowling
7
, liberando cos tutte le potenzialit tecniche e dinamiche del
gioco. Nel 1863 Grace, allora quindicenne, gioc la sua prima partita
al massimo livello. Unintera nazione aveva preparato il terreno per la
sua afermazione e la sua elevazione al grado di simbolo dellInghilter-
ra vittoriana.
6
Il sabato pomeriggio libero, a partire dalle ore 14,00, fu un diritto sancito dal successivo
Factory Act, del 1850.
7
Il Marylebone Cricket Club (pi noto come MCC), fondato nel 1787, stato lorgano
di governo del cricket in Inghilterra e Galles e, per estensione, di tutto il cricket mon-
diale fno alla creazione, nel 1993, del Test and County Cricket Board (a livello inglese
e gallese) e dellInternational Cricket Council (ICC). La tecnica delloverarm bowling
quella, utilizzata fno a oggi, che prevede che il lancio della palla avvenga con la mano che
passa sopra laltezza della spalla.
W.G. Grace in fotografe depoca
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
70
William Gilbert Grace fu la grande personalit, il campione inimita-
bile
8
. Uomo proveniente dallepoca previttoriana, nato in una famiglia
della campagna del Gloucestershire, egli non si limit a portare avanti
ci che aveva ereditato, anzi lo ricre attraverso una trasformazione
tecnica e il raggiungimento di un livello di popolarit mai ottenuto
prima. Attraverso il suo approccio scientifco al gioco e al suo grande
talento, questo previttoriano innalz il gioco dallo status di passatem-
po occasionale al rango di vera istituzione nazionale. Come ogni gran-
de uomo, fu a cavallo di due epoche. Se si d allo sport il giusto ruolo
nella vita della gente moderna sostiene James allora si capisce che
nessunaltra et, come quella vittoriana, poteva dare a W.G. le op-
portunit di cui dispose, nessunaltro periodo storico avrebbe saputo
approfttare meglio della sua grandezza
9
. Grace stato il pi grande
degli eroi popolari della sua epoca:
Burly as the fgure was, it was sustained and lifted higher than
ever before by what has been and always will be the most po-
tent of all forces in our universe the spontaneous, unquali-
fed, disinterested enthusiasm and goodwill of a whole com-
munity
10
.
Il cricket era funzionale al mantenimento dellorganizzazione socia-
le anche perch, fn dalle origini, riproduceva sul campo una rigida
gerarchia di ruoli e competenze legata alla classe sociale dei suoi in-
terpreti
11
. Fino al 1962, il gioco prevedeva una netta distinzione tra
8
Vedi James, Beyond a Boundary, cit., cap. 14, W.G., pp. 171-185.
9
No other age that I know of would have been able to give him the opportunities the
Victorian Age gave him. No other age would have been able to proft so much by him. In
the end judgement depends not on what you think of Grace but on the role you give to
sports and games in the lives of modern people (ivi, pp. 180-181).
10
Ivi, p. 184.
11
Vedi N. McGlusky, Te Willow and the Palm: an Exploration of the Role of Cricket in Fiji,
Tesis submitted for the Degree of Doctor of Philosophy in the School of Humanities,
Beyond a Boundary
71
gentlemen amateurs, rappresentanti delle classi superiori che praticava-
no il cricket per diletto e ne gestivano lorganizzazione, e professional
players, oriundi delle classi lavoratrici, i quali, per poter giocare, do-
vevano essere retribuiti. Dal XVIII secolo, i gentlemen ricoprivano il
ruolo pi nobile, quello di battitore (batsman), mentre ai professional
players erano assegnati i ruoli secondari, a servizio dei batsmen, ossia
quelli di bowler (lanciatore) e felder (coloro che aferrano la palla e la
rilanciano verso il wicket, ossia i paletti difesi dal battitore avversario).
Naturalmente, il ruolo di capitano lindiscusso leader della squa-
dra, colui che decide la formazione, lordine dei giocatori al lancio e
alla battuta e tutte le strategie tattiche era esclusiva dei gentlemen.
Gentlemen vs. Players era anche la sfda pi sentita del calendario ago-
nistico, almeno fno alla fne del XIX secolo. I giocatori erano anche
fsicamente divisi, si cambiavano in spogliatoi distinti, alloggiavano in
hotel diversi ed entravano in campo attraverso porte separate.
James Cook University, Douglas QLD, Australia, October 2005, cap. 2, Once upon a
game. A Brief History of Cricket in the British Empire, pp. 44-85, disponibile on-line
<http://eprints.jcu.edu.au/1247/2/02whole.pdf> (ultimo accesso 13/9/2012).
Gentlemen vs. Players
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
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Il cricket, questo modello di Englishness, fu naturalmente una delle ico-
ne culturali che la Gran Bretagna esport nel suo impero, visto che era
uno dei capisaldi del sistema educativo che aveva formato il personale
destinato al servizio imperiale. Avrebbe creato, per i britannici, un le-
game con lo stile di vita lasciato a casa; ma soprattutto, sarebbe stato
uno degli strumenti atti a inculcare nei nativi valori e modelli compor-
tamentali necessari al mantenimento di una societ ordinata; avrebbe
favorito il contatto sociale tra colonizzatori e colonizzati, creando una
comune passione e gusti condivisi; al contempo, avrebbe tuttavia sot-
tolineato la gerarchia delle classi allinterno di un sistema armonico.
Nel suo racconto autobiografco, C.L.R. James d una testimo-
nianza dellapplicazione del sistema educativo britannico nella sua
nativa Trinidad. Il giovane C.L.R. era lettore assiduo della Bibbia, ap-
passionato di letteratura inglese (aveva una predilezione ossessiva per
Vanity Fair, di Tackeray) e divorava articoli, resoconti e storie sul
cricket e sui suoi grandi giocatori
12
. Divent ben presto uno studen-
te dotato e uno scrittore in erba, un piccolo intellettuale britannico,
una sorta di alieno al proprio contesto socioculturale. Apprese e inte-
riorizz il codice morale della public-school inglese, per tutto ci che
atteneva lo sport e il cricket in particolare
13
. Non solo lui, ma anche
i suoi compagni: lo stesso gruppo di scolari, della pi varia estrazione
sociale e razziale, che osservava irregolarmente il codice disciplinare
della scuola, secondo temperamento, diventava sul campo da cricket
un gruppo compatto che obbediva a qualsiasi decisione dellarbitro,
giocava con spirito di squadra, subordinando le inclinazioni personali
al bene comune, dimostrava rispetto e fair-play nei confronti dellav-
versario, nella vittoria come nella sconftta.
Sul campo da cricket, e in tutto ci che riguardava lo sport, James
dimostrava la disciplina e la condotta morale di un puritano, un codi-
ce etico che avrebbe infuenzato tutta la sua esistenza. Ma, per quanto
12
Vedi James, Beyond a Boundary, cit., cap. 1, Te Window, pp. 3-20.
13
Ivi, cap. 2, Against the Current, pp. 21-38.
Beyond a Boundary
73
riguardava la condotta scolastica, James lasci molto a desiderare, ve-
nendo richiamato dal consiglio disciplinare e causando parecchi di-
spiaceri alla sua famiglia, proprio a causa della sua mania per il cricket
e della priorit accordata a quella attivit. Due persone convivevano
in lui: il ribelle che si opponeva alla disciplina scolastica e familiare e
il puritano che would have cut of a fnger sooner than do anything
contrary to the ethic of the game
14
. C.L.R. mostrava sul campo da
gioco un contegno britannico, lautodisciplina, il riserbo, valori tipici
della middle-class inglese.
La gente di Trinidad aveva, in linea di massima, un temperamento
molto diverso, tendente a esprimere senza remore i propri sentimenti.
Ma anche nelle colonie era fatto assodato che, nello sport, i ragazzi
educati che studiavano nelle scuole britanniche dovessero mantenere
quel codice morale e comportamentale come segno di distinzione. Il
problema di una propria identit culturale, separata da quella del co-
lonizzatore, non si poneva ancora: solo molti anni dopo James giunse
a capire la restrizione imposta sulla gente colonizzata dal sistema for-
mativo britannico, in cui tutto era impartito basandosi sul principio
che la Gran Bretagna fosse la fonte da cui ogni cosa emanava e che il
metro per misurare il successo di uno studente fosse la sua capacit di
avvicinarsi a quel distante ideale. La questione razziale non si poneva,
o meglio, cera, ma non disturbava: gli stessi maestri della scuola di-
mostravano sdegno contro qualsiasi manifestazione di intolleranza o
discriminazione. La scuola era un piccolo eden.
Il cricket, parte fondamentale di quel sistema, si propag nei quat-
tro angoli del vasto impero, penetrando nella vita e nelle tradizioni
locali, sottolineando alcune divisioni esistenti ma fnendo con lunire
i nativi in un obiettivo comune: battere gli inglesi al loro gioco, cosa
che non tard a realizzarsi. Questo sport, per gli indigeni oltre a es-
sere un veicolo per bussare alla porta della societ che conta divent
un momento di presa di coscienza delle proprie possibilit di fronte al
14
Ivi, p. 28.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
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potere imperiale e uno strumento di resistenza. Misur la capacit del
colonizzato di interagire con la cultura del colonizzatore e di determi-
nare il cambio di direzione nello scambio culturale.
Naturalmente, la difusione del cricket nelle diverse colonie fu in-
fuenzata da molte variabili. Per le West Indies, il cricket fu anche il
collante di una identit regionale frammentata e il terreno dove le ine-
guaglianze sociali e razziali, imposte dal sistema, potevano essere sfda-
te. Com noto, questo gruppo di ex colonie britanniche situate per-
lopi nelle isole caraibiche e divenute nazioni indipendenti tra gli anni
Sessanta e Settanta del secolo scorso hanno una popolazione preva-
lentemente nera, conseguenza dellimportazione di schiavi dallAfrica,
con un numero signifcativo di discendenti di indiani chiamati in
gran numero a lavorare nelle piantagioni dopo la fne della schiavit
e di altre etnie di immigrati (cinesi, arabi), una minoranza di bianchi,
discendenti dei colonizzatori, e di meticci, di diversa gradazione. Il
gioco vi fu introdotto gi nel XVIII secolo come passatempo dei bian-
chi proprietari delle piantagioni; gli schiavi erano a volte utilizzati per
recuperare le palle che fnivano nei canneti. Dopo labolizione della
schiavit, nel 1834, i padroni cominciarono a impiegare dei lavoratori
neri o indiani come felders o bowlers, mentre il ruolo pi nobile di
batsman era riservato ai bianchi; i locali potevano osservare, imparare e
provare a battere quando giocavano tra di loro, nel tentativo di emulare
la tradizione del colonizzatore britannico. Ma gi la possibilit di lan-
ciare la palla verso i battitori bianchi costituiva una occasione per poter
competere e dimostrare la propria superiorit. Verso la fne del XIX
secolo, il cricket si era difuso in tutta la regione, i bianchi giocavano
con i neri e alcuni di loro vennero inclusi nella prima rappresentativa
caraibica che, nel 1906, visit lInghilterra; la suddivisione dei ruoli
secondo il criterio razziale era tuttavia mantenuta
15
.
Inoltre il cricket, nella sua organizzazione locale, riproduceva la
15
Vedi H. McD. Beckles, B. Stoddard, Liberation Cricket. West Indies Cricket Culture,
Manchester University Press, Manchester and New York 1995.
Beyond a Boundary
75
composizione sociale ed etnica estremamente diferenziata e stratif-
cata. James racconta che quando fn la scuola e dovette scegliere un
club per cui giocare, si trov davanti a una situazione complessa
16
.
Cera il Queens Park Club, il pi esclusivo, formato essenzialmente
da bianchi ricchi: i neri erano rari, anche perch avrebbero impiegato
troppo tempo per acquisire lo status sociale o economico richiesto per
lingresso nel club. Poi cera lo Shamrock, club delle vecchie famiglie
cattoliche, anchesso quasi esclusivamente composto da bianchi. En-
trambi erano inaccessibili per C.L.R. Allaltro estremo cera lo Stingo,
club dei neri pi umili, senza status sociale, troppo in basso. Tra i pos-
sibili cera il Maple, club dei meticci medio-borghesi, in cui pi che la
classe sociale contava il colore della pelle e i neri non erano benvoluti;
e lo Shannon, il club della piccola borghesia nera. Con lemancipa-
zione dalla schiavit, i neri avevano gradualmente formato una classe
media, ma tra loro e i meticci era continuata una profonda rivalit,
opportunamente sfruttata dalla minoranza bianca.
La grande mescolanza di razze aveva creato una societ in cui le
tonalit del colore della pelle erano molte e da ci derivava una gran-
de possibilit di confusione e di confitto. Generalmente la tendenza,
tra i non bianchi, sempre stata quella di aspirare, come modello di
status sociale, verso il pi chiaro e di non volersi confondere con chi
pi scuro. Chi pi risentiva di questo tipo di condizione era la
classe media, lontana dalla realt delle masse ma senza la possibilit
di raggiungere il livello delle classi pi agiate e dunque pi esposta a
divisioni e frammentazioni sociorazziali. C.L.R. avrebbe optato per
lo Shannon, sia per la sua estrazione sia per il brillante stile di gioco;
ma chiese consiglio e si fece convincere a raggiungere il Maple, perch
i suoi soci erano pi vicini, per classe sociale, allo status di C.L.R.,
e sarebbe stata la gente con cui avrebbe pi facilmente avuto a che
fare nella vita. Cos facendo, per, C.L.R. dovette fronteggiare i primi
problemi personali legati alla sua razza e sentirsi uno di quei neri che,
16
Vedi James, Beyond a Boundary, cit., cap. 4, Te Light and the Dark, pp. 49-65.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
76
per far vedere di essere arrivati nella vita, frequenta gente pi chia-
ra
17
. C.L.R. si pent della scelta che, allontanandolo dal settore pi
popolare, ritard il suo sviluppo politico. Anche sul piano sportivo,
C.L.R. dovette constatare che Shannon giocava con uno spirito e un
attaccamento maggiori ed era appoggiato da un pubblico entusiasta
che traduceva le passioni sociali dellisola, esprimendole attraverso il
cricket. I giocatori di Shannon giocavano sapendo di rappresentare
la grande massa di gente nera di Trinidad; molto pi di Stingo, che
non aveva uno status sufciente e non incarnava lambizione colletti-
va che contraddistingueva Shannon; il gioco di questultimo era una
dimostrazione che, per lo meno sul campo da cricket, tutti gli uomini
dellisola avevano pari opportunit e i giocatori di Shannon potevano
quindi dar prova di essere i migliori.
Anche se il Queens Park poteva vantare grandi cricketers, Shannon
li avrebbe battuti; quanto alla rivalit con Maple, questa era esacerbata
dalla discriminazione che questo club praticava nei confronti dei neri:
Shannon prendeva spesso la propria rivincita sul campo.
La situazione dei club di cricket a Trinidad simboleggiava ed espri-
meva le forze dinamiche che cominciavano a essere attive nelle West
Indies. La questione razziale, secondo C.L.R., era, allepoca, la risposta
naturale alle condizioni sociali di quelle isole; non pregiudic il cricket
delle West Indies, anzi fu un incentivo
18
. Cera una intensa attivit di
cricket nellisola, si giocava per otto mesi su dodici. Ogni piccolo vil-
laggio di Trinidad aveva un proprio campo sportivo. Il cricket era una
passione e una istituzione, gli appassionati avevano lopportunit di
conoscere tutto dei propri idoli, di entrare in contatto con loro, di fre-
17
So it was that I became one of those dark men whose surest sign of having arrived
is the fact that he keeps company with people lighter in complexion than himself (ivi,
p. 53).
18
I am, as I have said, quite convinced that the racialism I have described was in its time
and place a natural response to local social conditions, did very little harm and sharpened
up the game (ivi, p. 58). I havent the slightest doubt that the clash o race, caste and
class did not retard but stimulated West Indian cricket (ivi, p. 66).
Beyond a Boundary
77
quentarli. Anche gli immigrati orientali potevano trovare nel cricket
una passione da condividere, una rara opportunit di contatto sociale.
Secondo James, il cricket e il calcio sono state le pi grandi infuenze
culturali lasciate dai britannici nel XIX secolo, molto pi della lettera-
tura, dellarte e della musica:
I believe and hope to prove that cricket and football were the
greatest cultural infuences in nineteenth-century Britain,
leaving far behind Tennysons poems, Beardsleys drawings and
concerts of the Philarmonic Society. Tese flled space in print
but not in minds. Tis is heresy but a heresy which for years
was not so much a heresy to me as a nonentity. Cricket was
entertainment. Its physical and moral value concerned me not
at all. If I struck rigidly to its code it was because I had learnt
it that way
19
.
James era pubblicamente coinvolto nel cricket, non solo lo giocava, ma
ne scriveva. Di conseguenza, si occupava attivamente delle ostilit e delle
rivalit sociorazziali, si accalorava per le ingiustizie derivanti, ma doveva
misurare le sue parole di giornalista, valutare il tono dei suoi interventi.
In breve, il cricket fu anche un inconsapevole apprendistato per la poli-
tica; quando vi entr, di fatto, aveva poco da imparare. In quegli anni, le
passioni politiche e sociali, cui era negata una normale manifestazione,
si espressero in modo fervente nel cricket e in altri sport, proprio per-
ch si trattava di giochi. Secondo la tradizione britannica, entrando nel
campo sportivo ci si doveva lasciare alle spalle le condizioni e le situa-
zioni della vita di tutti i giorni. Ma, per i West Indians, questo non era
possibile e, per riuscirci, avrebbero dovuto svestire la propria pelle. Le
rivalit di classe e di razza erano troppo forti: sul campo da cricket, per,
potevano essere espresse senza ricorso alla violenza. Cos, lo sport era lo
19
Ivi, p. 64.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
78
scenario in cui individui scelti rappresentavano non solo il proprio club,
ma rivestivano un ruolo carico di signifcati sociali.
Nel suo libro, James presenta alcuni personaggi caratteristici del
cricket degli anni Venti e Trenta, giocatori locali sui quali le classi pi
umili avevano investito un grosso carico di aspettative, di speranze
di rivalsa, tutte puntualmente deluse dalle scelte del comitato di se-
lezione della squadra delle West Indies
20
. Sempre pi pressati da un
crescente numero di ottimi giocatori provenienti dalla popolazione di
colore, i selezionatori si attenevano al tradizionale criterio razziale di
costituzione della squadra, secondo il quale cera una linea di batsmen
bianchi e una linea di bowlers neri. Il baluardo pi inespugnabile della
squadra delle West Indies, per i non bianchi, era il ruolo di capitano;
le autorit avevano bisogno di un capitano bianco, erano convinte che
il cricket sarebbe caduto nel caos e nellanarchia se un nero fosse stato
scelto per il ruolo pi importante.
I decenni tra le due guerre furono un periodo di cambiamento e di
agitazione nei Caraibi. La depressione economica mondiale acuiva la
miseria delle classi sfavorite, che per di pi avevano pochi diritti sociali
e civili. Si formarono le Trade Unions e le classi medie formate da neri
colti, come James, cominciarono a far sentire la loro pressione sui go-
vernatori coloniali. Si muovevano i primi passi verso lindipendenza.
Lidea era quella di unire gli sforzi delle colonie caraibiche, di formare
una federazione che potesse trattare lindipendenza con il governo bri-
tannico. Ma tra le isole cerano molti motivi di contrasto e di disaccor-
do, molte rivalit, molte diferenze nel tessuto socioeconomico delle
varie entit. Lunico momento di unione si realizzava intorno al cam-
po da cricket
21
. Nel 1928, gli inglesi accordarono alla rappresentativa
20
Vedi ivi, cap. 5, Patient Merit, pp. 66-71; cap. 6, Tree Generations, pp. 72-81 e cap. 7,
Te Most Unkindest Cut, pp. 82-97.
21
Vedi K. Carter, Unity Trough Sport. Te Case of the West Indies Cricket Team, Submis-
sion for Mushkat Memorial Essay Prize, Friday 26 February 2010, disponibile on-line
<http://arts.dal.ca/Files/Unity_through_Sport.pdf> (ultimo accesso 13/9/2012).
Beyond a Boundary
79
delle West Indies lo status di Test Team, ossia la possibilit di afrontare
in gare ufciali (Test Matches, la modalit tradizionale di partita, che
ha la durata di cinque giorni) le squadre di Inghilterra, Australia e
Sudafrica, allepoca le uniche altre nazioni ammesse a disputare com-
petizioni a quel livello
22
. Nacque cos ufcialmente la squadra che, pi
di ogni altra cosa, rappresentava lunit della gente dei Caraibi e po-
teva misurare le sue forze contro gli inglesi, come ancora non riusciva
ai leader indipendentisti. Nel 1935, giunse, infatti, la prima celebrata
vittoria contro i maestri britannici.
Due giocatori risaltano come eroi del cricket caraibico nel periodo
tra le due guerre: Learie Constantine e George Headley. Il primo, oltre
a essere un campione dalla grande personalit, ebbe una importante
infuenza su James e sul suo ruolo nel processo di emancipazione delle
West Indies
23
. Constantine si scontr con i limiti imposti dalla sua
condizione sociale
24
: fnita la scuola, avrebbe voluto diventare avvo-
cato, ma aveva trovato solo un lavoro sottopagato; le diverse imprese
che partecipavano attivamente ai pi vari eventi sportivi lo avrebbero
potuto assumere come impiegato, ma non lo fecero. Eroe nazionale,
orgoglio della propria gente, amato, protetto e consigliato da tutti,
fuori dal campo di gioco era nessuno. Le sue brillanti prestazioni, nel
22
Attualmente sono dieci le nazioni cui riconosciuto lo status di Test-playing team (tra
parentesi, lanno di ammissione a questo livello): Inghilterra (1877; allepoca rappresen-
tava tutta la Gran Bretagna, oggi solo Inghilterra e Galles), Australia (1877), Sudafrica
(1889; peraltro, tra il 1970 e il 1991, la sua attivit venne sospesa dallICC a causa del
regime di apartheid), West Indies (1928; rappresenta giocatori provenienti da Anguil-
la, Antigua and Barbuda, Barbados, British Virgin Islands, Dominica, Grenada, Guya-
na, Giamaica, Montserrat, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent and the
Grenadines, Sint Maarten, Trinidad and Tobago e U.S. Virgin Islands), Nuova Zelanda
(1930), India (1932), Pakistan (1952), Sri Lanka (1982), Zimbabwe (1992) e Bangla-
desh (2000). LIrlanda ha dichiarato la propria intenzione di richiedere analogo status
allInternational Cricket Council.
23
He belongs to that distinguished company of men who, through cricket, infuenced
the history of their time (James, Beyond a Boundary, cit., p. 101).
24
Vedi ivi, cap. 8, Prince and Pauper, pp. 101-116.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
80
tour del 1928 in Inghilterra, gli valsero un invito per rimanere l a
giocare, che accett. La sua scelta era il risultato della mancanza di
opportunit nel suo paese, per via del colore della sua pelle.
Partito per Nelson (Lancashire), nel 1929, Constantine tornava
regolarmente a Trinidad e qui incontrava James, con cui discuteva ani-
matamente di cricket, ma anche dellInghilterra e degli inglesi, di cui
ora il campione aveva una conoscenza diretta. Learie voleva scrivere
un libro sulla propria vita e C.L.R. si ofr di raccogliere le sue me-
morie. Nel frattempo, come gi stato detto, la situazione politico-
sociale nelle West Indies aveva cominciato ad agitarsi e James, con i
suoi scritti, iniziava a intervenire in modo diretto. La sua vaga idea
di libert si concretizz in una convinzione politica: lautogoverno, il
diritto alla autodeterminazione. Decise di scrivere la biografa di un
uomo bianco, Captain Cipriani
25
, il quale stava congregando intorno
a s una massa di lavoratori il cui peso era sempre pi importante e
sempre pi imbarazzante per il governo coloniale. Anche James voleva
trasferirsi in Inghilterra, per sviluppare la propria carriera di scrittore:
Learie lo invit, ofrendogli il suo aiuto.
Constantine era unottima guida per il suo amico: aveva sempre
avuto una coscienza politica, fn troppo ruvidamente nazionalista per
C.L.R., ma le loro conversazioni stavano aprendo una breccia nella
sua formazione di intellettuale britannico dellOttocento. Quando si
imbarc per lInghilterra, nel marzo del 1932, C.L.R. portava con s
due manoscritti in preparazione, due biografe, una di ambito sportivo,
laltra di tema politico: i due lavori erano, tuttavia, assolutamente coe-
25
Captain Arthur Andrew Cipriani (1875-1945) fu un politico di Trinidad and Toba-
go, leader del movimento labour. Fu sindaco di Port of Spain, membro del Legislative
Council, capo della Trinidad Workingmens Association e fondatore del Trinidad Labour
Party. Cipriani combatt tra le fle del West Indies Regiment durante la prima guerra
mondiale, rimanendo impressionato dal modo in cui i West Indians si erano adattati alle
condizioni della guerra moderna. Questo lo port a concludere che il popolo delle Indie
Occidentali era capace di autogovernarsi. Cipriani fu un proprietario di piantagioni di
origini corse e i suoi seguaci furono prevalentemente lavoratori neri e indiani.
Beyond a Boundary
81
renti. Un capitolo della biografa di Cipriani sarebbe stato, in seguito,
pubblicato separatamente con il signifcativo titolo di Te Case for West
Indian Self-Government. James e Constantine rivelarono e cementa-
rono la propria vena politica, collaborando in cinque mesi di lavoro
congiunto a un progetto che aveva lindipendenza delle West Indies
come obiettivo fnale. Il cricket fu anche in questo caso un importante
strumento: la fama di Constantine nel Lancashire faceva s che la gente
lo invitasse spesso a parlare del suo paese
26
. Prese a portare con s il suo
amico, che si era stabilito a casa sua, e presto anche C.L.R. cominci
a parlare; partecipavano anche a incontri pubblici e a volte venivano
pagati per intervenire. James e Constantine divennero ambasciatori
della loro gente. C.L.R. entr in contatto con persone del locale La-
bour Party che assistevano ai suoi discorsi pubblici e cominci a parlare
con loro di politica: le sue idee socialiste, apprese sui libri e piuttosto
astratte, entrarono in contatto con la realt. Inizi a scrivere di cricket
per il Manchester Guardian, si rese economicamente indipendente,
pubblic i suoi libri, che ebbero grande ripercussione a Trinidad, dove
infuenzarono lazione di coloro che spingevano per cambiare le cose.
James sottolinea come, nella produzione di quei libri, il cricket e un
grande cricketer avevano svolto un ruolo determinante
27
.
Verso la fne degli anni Trenta, James si trov sempre pi coinvolto
nella politica. Era cosciente della prossimit della guerra e si aspetta-
va che questa avrebbe portato la rivoluzione sociale. Nel 1938, una
conferenza lo port negli Stati Uniti, dove rimase per quindici anni.
La guerra arriv puntualmente ma non port allafermarsi del pote-
re proletario. Anzi, il totalitarismo burocratico crebbe ulteriormen-
te. Gi nel 1941, C.L.R. aveva cominciato a mettere in discussione i
presupposti del trotzkismo. Per un decennio rielabor le sue idee e le
riorganizz per adattarle al mondo del dopoguerra. Si stava rendendo
26
Vedi ivi, cap. 9, Magnanimity in Politics, pp. 117-127.
27
Others may be able to separate from these circumstances cricket and a great cricketer.
It should be obvious that for me this is impossible (ivi, p. 121).
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
82
conto che cerano importanti aspetti dellesistenza umana cui la storia
e la politica sembravano non essere interessati
28
. Di cosa vivono gli
uomini? Cosa vogliono?
I was increasingly aware of large areas of human existence that
my history and my politics did not seem to cover. What did
men live by? What did they want? What did history show that
they had wanted? Had they wanted what they wanted now?
Te men I had known, what had they wanted? What exactly
was art an what exactly culture? [] A glance at the world
showed that when the common people were not at work, one
thing they wanted was organized sports and games. Tey wan-
ted them greedily, passionately
29
.
Gli stessi politici che si erano dedicati a migliorare le condizioni di
vita della gente, condannavano la perdita di tempo, denaro ed energie
per quel tipo di attivit, invece che per interessi pi alti. Ma, rifetteva
James, nella storia occidentale non era sempre stato cos: i giochi or-
ganizzati erano stati una parte molto importante della civilt dellan-
tica Grecia. Con il declino di quella civilt, erano poi spariti per circa
1.500 anni. Continuarono a esistere attivit ludico-ricreative, ma mai
organizzate come era stato nella Grecia classica. La cosa che colpi-
va C.L.R. era che, dopo questa lunga assenza, il fenomeno sportivo
moderno era forito nel giro di un decennio o due (1860-1870), in
modo molto accelerato. Lo sport moderno era diventato la principale
fonte di intrattenimento delle masse. E questo negli stessi anni in cui
si erano formate altre organizzazioni di tipo molto diverso, come la
Comune di Parigi, la American Labour Organization, lInternaziona-
le Comunista, tra le altre. Dunque, la stessa gente che voleva appas-
sionatamente le competizioni sportive voleva la democrazia popolare
28
Vedi ivi, cap. 12, What do Men Live By?, pp. 151-158.
29
Ivi, pp. 151-152.
Beyond a Boundary
83
o, quanto meno, se non era esattamente la stessa gente, le due cose
erano avvenute contemporaneamente. La coincidenza faceva rifettere
James
30
. Trotzky aveva detto che i lavoratori venivano distratti dal-
la politica per colpa dello sport; James non poteva accettare questo
concetto. Da britannico qual era, sapeva che lo sport organizzato era
lelemento socioculturale, nato in Gran Bretagna, che aveva conosciu-
to la pi vasta difusione in tutto il mondo. Tuttavia, non cera stato
alcuno studioso britannico, storico o sociologo, che avesse ritenuto
importante dedicare la minima attenzione agli eventi in cui la propria
nazione aveva giocato un ruolo cos decisivo:
Te organizational drive for sport had come from Britain. It
was from Britain that cricket, and soccer more than cricket,
had spread as nothing international had ever spread for cen-
turies before. [] I read and thought and read and unearthed
a grievous scandal. Tis was that not a single English scholar,
historian or social analyst of repute had deemed it worth his
while to pay even the most cursory attention to these remark-
able events in which his own country played so central, in fact
the central, role
31
.
La guerra aveva interrotto il processo verso lindipendenza, i carai-
bici avevano combattuto in massa per lesercito britannico contro il
nemico nazista, ma negli anni Cinquanta le questioni tornarono sul
tappeto. Inoltre, il dopoguerra segn linizio della grande migrazione
di caraibici verso il Regno Unito. I tour della squadra di cricket delle
West Indies in Inghilterra acquisivano un valore aggiunto per quella
gente alla disperata ricerca di una nuova vita. Nel 1950, due anni
dopo lo sbarco della Windrush la nave che aveva portato il primo
30
Te conjunction hit me as it would have hit few of the students of society and culture
in the international organization to which I belonged (ivi, p. 153).
31
Ibidem.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
84
contingente di immigrati dalle Indie Occidentali le West Indies vin-
sero le loro prime partite sul suolo inglese e si aggiudicarono la serie di
Test per 3-1. Era una squadra ancora capitanata da un bianco, che con-
teneva leggendari campioni di colore, la cosiddetta linea delle tre W,
formata da Weekes, Walcott e Worrell; ma anche il primo giocatore
di discendenza indiana, Sonny Ramadhin, rappresentante di unaltra
importante comunit nei Caraibi. A quella prima vittoria venne an-
che dedicato un famoso calypso, dal titolo Cricket, Lovely Cricket: un
grande successo per gli immigrati in Inghilterra, ma anche unulteriore
spinta alla lotta, in patria, per lautogoverno.
James torn nelle Indie Occidentali nel 1958. Pensava di fermarsi
tre mesi ma vi rimase quattro anni
32
. Divenne redattore di un giornale
politico, Te Nation, organo ufciale del Peoples National Move-
ment of Trinidad, nonch segretario del West Indian Federal Labour
Party; entrambi i movimenti erano al governo, luno di Trinidad, lal-
tro della neonata Federazione delle West Indies, lunione politica che
raggruppava diverse colonie britanniche dei Caraibi con lintento di
realizzare unindipendenza unitaria dalla Gran Bretagna, sul modello
della Confederazione Canadese, del Commonwealth Australiano o
della Federazione Centrafricana.
Estremamente signifcativo dellintima connessione tra il cricket
e la vita sociale e politica delle West Indies fu lepisodio in cui, il 30
gennaio del 1960, le violente proteste del pubblico interruppero lo
svolgimento di un Test Match tra caraibici e inglesi a Port of Spain, in
Trinidad. La causa contingente che fece scatenare la rabbia del pub-
blico e il lancio di bottiglie in campo fu la decisione dellarbitro locale
di considerare eliminato (run out) il battitore Singh delle West Indies.
Come spiega James nel suo libro, non si tratt dello sfogo di una mi-
noranza di esagitati, n di una dimostrazione di ostilit nei confronti
dellimperialismo britannico: la squadra inglese era ammirata e rispet-
32
Vedi ivi, cap. 18, Te Proof of the Pudding, pp. 225-252.
Beyond a Boundary
85
tata. Se cera una motivazione politica, questa non coinvolgeva la Gran
Bretagna, il problema era tutto interno: a far scoppiare lagitazione era
stata la convinzione che, ancora una volta, gli antinazionalisti locali
stavano facendo di tutto per aiutare gli inglesi e umiliare i giocatori
del posto
33
. Un sentimento caratteristico di quella fase di transizione
politica, destinato a crescere fnch un nuovo equilibrio sociale e po-
litico non si fosse stabilito. Fin dallinizio i britannici, per governare
le colonie, avevano integrato i bianchi caraibici nei loro ranghi. Con
il crescere della pressione popolare, i britannici garantirono privilegi
alla gente pi chiara, facendola entrare sempre pi apertamente in
confitto con il movimento nazionalista. Per quanto possa sembrare
sorprendente, non cera ostilit diretta nei confronti dei britannici, so-
prattutto a Trinidad. Cera invece un crescente sospetto, da parte della
maggioranza nera, nei confronti dei bianchi ricchi locali, identifcati
come nemici del nazionalismo e dellindipendenza.
Il malcontento delle classi umili aveva profondi motivi anche nel
pi ristretto ambito del cricket. La questione della designazione del
capitano della squadra delle West Indies era molto sentita dalle masse.
Lesclusione di giocatori di colore da questa scelta indignava la mag-
gioranza nera, anche perch, contemporaneamente, il primo ministro
della Federazione era un nero. Le autorit del locale Cricket Board
formato prevalentemente da bianchi non avrebbero tollerato che
33
Te majority placed the blame on a few hooligans. Some few hinted at political ten-
sions. Others talked vaguely about betting. Tere is not a little truth here and a little
truth there which can all add up to something. Tere is not a glimmer of truth in all
this []. When the bottle-throwing in Trinidad began the score was 98 for eight, nearly
300 behind. Not a soul on the ground believed that Ramadhin could make twenty. Tey
would have cheered Singh as a hero if he had made ten. Te fate of the match was not
at stake []. Again: none of these was a political demonstration against an imperialist
Britain []. It must be quite clear that such politics as there were in the outburst, and it
was drenched in politics, did not in any way involve either Britain or the M.C.C. [].
What caused the 1960 and other outbursts? It was the conviction that here, as usual, local
anti-nationalist people were doing their best to help the Englishmen defeat and disgrace
the local players (ivi, pp. 226-227).
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
86
le West Indies potessero essere capitanate da un colored, soprattutto
quando giocavano in Australia o ancor di pi in Inghilterra: in ter-
ra di bianchi doveva essere mandata una squadra di neri e meticci
comandati da un bianco; e per quanto i neri avessero giocato bene,
questo avrebbe sottolineato agli occhi degli inglesi che, nonostante
tutte le loro qualit, essi non potevano gestirsi da soli, avevano bi-
sogno che un bianco li guidasse. La gente delle West Indies capiva
benissimo che queste manovre erano dirette contro di loro. Inoltre, il
Board si era dimostrato particolarmente intransigente nel punire Roy
Gilchrist, un giocatore nero di origine molto modesta, molto amato
dalla gente, che si era macchiato di un episodio di indisciplina ed era
stato escluso dalla squadra. Il Board non cerc di capire le motivazioni
di Gilchrist n tenne conto del sentimento popolare, applic rigida-
mente i regolamenti e fece valere le proprie ragioni. La gente per si
chiedeva con che diritto quelle stesse autorit, che per anni avevano
manipolato la scelta del capitano, si appellassero alla morale, alla re-
putazione, alletica di It isnt cricket. Il popolo sentiva che era in
gioco uno scontro tra il plebeo Gilchrist e il potere bianco del cricket.
Tutto questo agitava le masse prima delle partite di Trinidad contro
gli inglesi. James era sicuro che ci fosse il pericolo di unesplosione di
violenza, al primo episodio contrario. La circostanza, come detto, fu
una decisione arbitrale. Gli arbitri di Trinidad avevano inoltre la repu-
tazione di essere particolarmente severi contro i giocatori locali, che
venivano puntualmente penalizzati, in caso di dubbio. Nel match di
Port of Spain, per tre volte una situazione particolarmente dibattuta
venne risolta dagli arbitri contro i giocatori caraibici. Fu la miccia che
innesc lesplosione.
Prima ancora che i Test fossero terminati, James decise di scatenare
una campagna di stampa a favore della scelta di Frank Worrell come
capitano, a scapito del bianco Alexander, perch era sicuramente il
miglior giocatore e il pi esperto. Non ne faceva una questione di raz-
za: ossia, Worrell non doveva essere capitano perch nero, ma perch
era migliore di Alexander, in tutti gli aspetti del gioco e nelle qualit
richieste a un capitano. Sollevare quel problema avrebbe comunque
Beyond a Boundary
87
spostato la discussione, portandola dal cricket verso temi politici. Gli
antinazionalisti avrebbero reclamato che si trattava del tentativo di in-
trodurre un motivo razziale nello sport. La campagna lanciata su Te
Nation, un giornale altamente politicizzato, ebbe una grande riper-
cussione: i trinidensi pi umili sentivano che qualcuno aveva parlato
per loro. Non a favore dei disordini, che il giornale aveva apertamen-
te condannato, ma per la piena emancipazione del popolo caraibico.
James portava con s decenni di discriminazioni e di rabbia; questo
sentimento, secondo il codice morale in cui si era formato, avrebbe
dovuto essere escluso dal cricket e dallo sport: per lui, per, non era
pi solo una questione di cricket. Worrell fu fnalmente scelto come
capitano per il tour in Australia del 1960-1961, la prima volta per
un giocatore nero. La reazione fu di generale esultanza, tutte le classi
approvarono caldamente. Due leitmotiv come Te Case for West In-
dian Self-Government e It isnt cricket si erano fnalmente uniti e
insieme avevano vinto.
La campagna a favore di Worrell considerata la pi popolare e
la pi efcace tra tutte quelle condotte da Te Nation; la gente lha
vista come parte di un movimento complessivo. Era linizio di una
nuova era.
Anche dopo il fallimento della Federazione politica con lindi-
pendenza conquistata dalle singole nazioni, dal 1962 in avanti la
squadra delle West Indies rimasta lunica realt che unisce quelle
entit eterogenee, la sola squadra multinazionale del cricket mondiale
capace di rappresentare e incarnare la passione del popolo di quindici
paesi diversi. Negli anni Settanta e Ottanta, quella squadra avrebbe
dominato la scena, vincendo le prime due edizioni della Coppa del
Mondo e umiliando gli inglesi a casa loro, nel 1984, con una serie di
5 vittorie a 0. Un cricket fatto di potenza, aggressivit, lorgoglio dei
tanti caraibici emigrati. Dal calypso cricket si era passati al reggae cri-
cket, ma a menare le danze erano ancora loro, le West Indies.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
88
Larte, la scienza, la flosofa sono tutte maniere di comprendere il
mondo, la storia, la societ; il cricket, nelle West Indies, aveva un po-
sto tra di loro. C.L.R. poteva, dunque, afermare, in quei primi anni
Sessanta:
So there we are, all tangled up together, the old barriers break-
ing down and the new ones not yet established, a time of
transition, always and inescapably turbulent. In the inevitable
integration into a national community, one of the most urgent
needs, sport, and particularly cricket, has played and will play
a great role. Tere is no one in the West Indies who will not
subscribe the aphorism: what do they know of cricket who
only cricket know
34
?
34
Ivi, p. 252.
Lentusiasmo dei sostenitori caraibici al Lords di Londra, 1984
Beyond a Boundary
89
La domanda fnale costituisce il leitmotiv del libro, parafrasando il
verso della poesia English Flag di Rudyard Kipling, What do they
know of England who only England know?. Attraverso questo inter-
rogativo, James afronta il problema del signifcato del cricket nel suo
paese ma anche la complessa problematica del senso dellarte. Secondo
lui, lo sport il cricket pi di tutti, nel caso specifco delle West Indies
non solo costituisce un grande motivo di interesse, fonte di passione
e coinvolgimento emotivo, possibilit di identifcarsi in qualcosa e di
vedersi rappresentati, ma anche un ambito che permette allindivi-
duo comune limitato nella possibilit di produzione e di fruizio-
ne della cultura cosiddetta alta di esprimere e vedere applicata la
propria sensibilit artistica, il proprio senso estetico. C.L.R. parte dal
presupposto cui dedica un importante capitolo del suo libro che il
cricket sia una forma darte, accessibile e comprensibile a tutti
35
.
Egli considera il cricket uno spettacolo drammatico al pari del te-
atro, della danza, dellopera. La struttura del gioco prevede, infatti,
come azione centrale cos come avveniva nel teatro drammatico
dellantica Grecia il confronto tra due individui in una sfda che non
solo personale ma rappresentativa di un gruppo sociale; nel caso
del cricket, un bowler afronta un batsman in un duello in cui ognuno
rappresenta la rispettiva squadra, anzi la propria squadra. Dunque,
messa in atto la relazione tra luno e il molteplice, lindividuale e
il sociale, il particolare e luniversale, il capo e i suoi seguaci. Laltra
ragione per cui il cricket accomunato a uno spettacolo drammatico
il fatto che la struttura del gioco mette in essere la relazione tra lepi-
sodio e la continuit, la parte e il tutto. Infatti, la rappresentazione
nel suo insieme (la partita di cricket) consiste di una serie di episodi
isolati, ognuno dei quali autoconclusivo, indipendente: la palla
lanciata dal bowler, viene eventualmente colpita dal batsman, produce
un risultato, vengono realizzate delle runs, oppure no, viene eliminato
il batsman, oppure no.
35
Vedi ivi, cap. 16, What is Art?, pp. 195-211.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
90
Cos come il tennis, la cui partita ha una struttura complessa, fatta
di elementi parziali (i games) che formano un elemento maggiore (il
set) a sua volta parte del match nel suo complesso anche il cricket
prevede una serie di sei lanci, che costituisce un over (alla fne del quale
si avvicenda obbligatoriamente il bowler), e che la serie di overs formi
un elemento maggiore, linnings, parte costituente della partita nel suo
complesso. I giochi prodotti dalle lite inglesi sono dunque caratteriz-
zati da una struttura meticolosamente studiata per fornire il massimo
di pathos allo svolgimento del gioco, il maggior numero di possibilit
evenemenziali. Allinterno dellaltalenante svolgimento della partita
nel suo insieme, c una serie di eventi individuali, ognuno dei quali
caratterizzato da una grande numero di aspettative e di evenienze
possibili, che defnisce uno spettacolo estremamente attraente per lo
spettatore, in cui lincertezza dellesito non fglia del caso, dellanar-
chia, ma contenuta in una rigida struttura allinterno della quale
lindividualismo cos caratteristico del cricket pu trovare piena
espressione e realizzazione.
Due batsmen sono in campo contemporaneamente, a rappresen-
tare la propria squadra, la loro posizione intercambiabile, entrambi
corrono quando la palla colpita scambiandosi di posto e realiz-
zando le runs; la squadra avversaria schiera, come detto, un bowler
che ha a disposizione sei lanci, poi sostituito da un compagno ma
pu tornare al lancio successivamente; gli altri suoi compagni sono
in campo, i felders e un wicket-keeper, per cercare di aferrare il pi
rapidamente possibile la palla colpita dal batsman avversario (se
presa al volo questo viene eliminato) e restituirla altrettanto rapida-
mente verso il wicket per arrestare la serie delle corse (runs) o al fne
di colpire il wicket quando il batsman non lo ha ancora raggiunto,
ottenendo cos la sua esclusione dal gioco; lo stesso bowler il quale
deve lanciare in modo che il batsman non riesca a colpire bene la
palla pu eliminare il suo avversario se il suo lancio non viene col-
pito e la palla coglie gli stumps (i paletti che formano il wicket); lor-
dine dei batsmen che si succedono alla battuta pu essere alterato in
qualsiasi momento. Quale altro spettacolo drammatico si chiede
Beyond a Boundary
91
C.L.R. pu prevedere allinterno di una struttura cos organizzata
una serie cos grande di evenienze
36
?
Per James, il cricket unarte che permette allo spettatore sia
allo specialista che allautodidatta di discernere le nuances e il codice
stilistico del gioco; i protagonisti dellevento e gli spettatori concorro-
no, a livello individuale e collettivo, alla produzione dello spettacolo
artistico, rendendo il cricket una forma darte popolare. Larte non
appannaggio esclusivo delle lite e le masse non devono essere viste
solo come forza-lavoro, hanno anzi una immaginazione e una sensibi-
lit estetica che, per quanto costrette dalle ristrettezze materiali, sono
insite nella natura delluomo. Allinizio del suo libro, James d una
prova di questo concetto parlando di un suo vicino di casa, Matthew
Bondman, ragazzo sbandato, volgare e aggressivo in ogni aspetto della
sua vita, ma che, sul campo da cricket, with a bat in his hand, acqui-
siva magicamente grazia e stile, quello che lautore chiama signifcati-
vamente genus Britannicus
37
. Non che la pratica di unattivit apparte-
nente al modello culturale imposto dal colonizzatore, riuscisse a eleva-
re lo status sociale del giovane. Semplicemente, il cricket sinonimo
di eleganza e stile, arte visuale in movimento, la cui immagine viene
costantemente ricreata faceva emergere le sue capacit estetiche, la
sua abilit di creare un momento di bellezza che faceva accorrere la
gente del posto ad ammirarlo: Matthew Good for nothing except
to play cricket, secondo la nonna dellautore acquistava credibilit
e rispettabilit solo sul campo di gioco.
Il cricket per James uno spazio sul quale costruire una metodo-
logia di approccio che stata defnita sociopoetica
38
; un ambito che
36
In what other dramatic spectacle can they be found built-in? Te greatness of the great
batsman is not so much in his own skill as that he sets in motion all the immense pos-
sibilities that are contained in the game as structurally organized (ivi, p. 198).
37
Vedi ivi, pp. 3-5.
38
Vedi B. St Louis, Rethinking Race, Politics, and Poetics. C.L.R. James Critique of Moder-
nity, Routledge, New York and London 2007, cap. 5, Freedom is Creative Universality,
Not Utility: Sociality and the Cultural Politics of Cricket, pp. 159-192.
Parte prima. Uno sguardo sullaltro (dopo la conquista)
92
permette larticolazione di elementi apparentemente in contraddizio-
ne: lempirico e limmaginativo, il materiale e lideale, lindividuale e
il collettivo, il trascendente e limmanente, la tecnica e lintuizione.
In sostanza, il cricket concretizza la possibilit di riunire le capacit
senzienti e razionali dellessere umano, che di conseguenza agisce per
perseguire un obiettivo sociale attraverso una volont istintiva. Lintel-
lettuale caraibico individua nello sport una premente esigenza sociale
e attribuisce al cricket un ruolo specifco nella societ di Trinidad in
un momento di transizione storica: la funzione di una forma di disci-
plina fsica e morale, organizzata secondo uno schema che defnisce e
sottolinea le diferenze di classe e di razza e che ha alle spalle un codice
etico proveniente dal modello culturale egemonico, quello dellauto-
rit coloniale.
Ma James mette la problematica sociale in relazione con la cre-
ativit individuale espressa sul campo da cricket, spiegando le fgu-
re eccezionali di questo sport, da W.G. Grace a Donald Bradman o
George Headley (e la stessa evoluzione stilistica del gioco), attraverso
le trasformazioni della societ e le pressioni che questa esercita sugli
individui. A loro volta, le personalit di spicco come Grace o Frank
Worrell grazie ai loro impulsi creativi individuali, ispirano i cambia-
menti sociali, mostrando alla gente le possibilit che la realt occulta
o frustra, proponendosi come fgure catalizzatrici: ad esempio, lidea
della autodeterminazione per la gente delle West Indies appare dialet-
ticamente rappresentata nellambito del cricket, prima che nella vita
di tutti i giorni. Per James, un punto cruciale lafermazione della
possibilit che limmaginazione e la creativit individuale siano mo-
tori della storia e dei mutamenti sociali, e questo coinvolge il discorso
sul signifcato e sugli obiettivi dellarte.
Il cricket, si detto, per James un elemento contemporaneamen-
te immanente e trascendente: un ambito nel quale possibile fruire
di un piacere estetico anche svincolato dagli esiti del gioco ma che
ha allo stesso tempo una grande responsabilit sociale e una importan-
te rilevanza politica. Lestrema complessit tecnica del gioco non in
contraddizione con la sua popolarit; anzi, secondo James, proprio
Beyond a Boundary
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ci che permette al cricket di essere una sofsticata forma di espres-
sione sociale, di rappresentare la variet delle interazioni umane. Il
vasto repertorio tecnico non si traduce nella mera ripetizione di gesti
che applicano lortodossia stilistica del gioco in un limitato novero di
esecuzioni; anzi, proprio lasse paradigmatico necessario allattua-
zione delle infnite possibilit individuali, alla capacit di combinare,
interpretare, reinventare spontaneamente.
Secondo alcuni, James nella sua esaltazione del cricket troppo
prono rispetto alla cultura imperiale e perde di vista la fondamentale
diseguaglianza sociale del suo contesto e la sua originale funzione di
mantenere tali presupposti. Ma linterrogativo di fondo se il codice
stilistico del cricket rappresenti un ideale repressivo che vede nello
sport lo strumento per imporre un consenso, o se non rifetta piuttosto
dei valori estetici e umanistici fondamentali. Lesperienza delle West
Indies, vissuta e narrata da C.L.R. James, sembrerebbe dimostrare la
capacit del cricket di rifettere i mutevoli equilibri politici e sociali,
in qualche modo di anticiparli e favorirli, rappresentando i confitti in
un ambito dove limmaginazione, la creativit, lo spirito di iniziativa,
non sono repressi e le relazioni sociali vengono messe in discussione, il
loro ordine ridefnito. Il cricket, insomma, vi appare come una forma
di cultura politica piuttosto che come una distrazione delle masse. Il
suo valore, certo, va molto oltre il confne del campo da gioco, way
beyond the boundary.
Finito di stampare nel mese di marzo 2013
presso Laser Copy Center (Milano)

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