DALLECCESSO DI SFRUTTAMENTO IDROELETTRICO Le associazioni ambientaliste, culturali e tecnico-scientifiche e i comitati di cittadini di seguito elencati PRESO ATTO - del ritardo da parte del Governo italiano, delle Autorit di Bacino e delle Regioni nel completo recepimento della Direttiva Quadro sulle Acue, !"""#$"#%&, che sostiene la necessit di ristabilire la buona ualit dei corsi d'acua e comunue di non degradarne le condizioni ecologiche( - della necessit di promuovere azioni tese al risparmio delle risorse e dei beni comuni, alla conservazione e alla corretta gestione del paesaggio e al rispetto degli habitat naturali sulla base dei principi di partecipazione e di precauzione( CONSTATATO - che meno del )"* dei corsi d'acua alpini mantiene ancora condizioni di naturalit elevata - cio+ non + perturbato da derivazioni, da alterazioni morfologiche significative e da immissione di inuinanti( che i restanti corpi idrici sono in gran maggioranza sfruttati da derivazioni a scopo idroelettrico e#o irriguo, ingenti e in successione, che in alcuni periodi dell'anno spesso arrivano a prosciugarne interi tratti( - che anche nei corsi d'acua appenninici e nel resto del territorio italiano il livello di sfruttamento delle acue superficiali e la pressione sui corpi idrici sta rapidamente aumentando, al contrario di uanto richiederebbero gli obiettivi delle direttive europee( - che gli incentivi statali alle fonti energetiche rinnovabili hanno scatenato una rincorsa alla costruzione di centinaia di nuove centrali idroelettriche, in particolare di piccola taglia( - che sempre pi, spesso le domande di concessione di derivazione per scopo idroelettrico insistono in -archi o in aree .atura !""" /01% o 2-03, in biotopi, o comunue in contesti ambientali e paesaggistici di particolare pregio e fragilit( - che + in atto la procedura &4 -ilot $"))#)5#&.61 da parte della %78810017.& &4R7-&A, Direzione Generale Ambiente tesa ad accertare, dietro specifici esposti presentati da vari soggetti, la corretta applicazione della Direttiva - uadro 9Acue: !"""#$"#%&, della Direttiva 9;abitat: <!#5=#%&& e della Direttiva 961A: !"))#<!#4&, nei confronti del Governo .azionale per i bacini dei fiumi >agliamento, 7glio e -iave( 1 - che ancora oggi molte grandi derivazioni non prevedono rilasci di deflusso minimo vitale a valle delle captazioni e pi, in generale le misure di mitigazione degli impatti della produzione idroelettrica sono estremamente limitate( - che la necessit di intervenire su molti corsi d?acua con interventi di riualificazione ecologica, ma anche paesaggistica, viene rimandata nonostante evidenti situazioni di criticit e degrado( - che la normativa italiana sulla gestione delle acue non + ancora adeguata a tutelare compiutamente le esigenze plurime che i corsi d'acua soddisfano nei confronti degli ambienti umani e dell'ecosistema@ non solo produzione di energia ma anche altri servizi ecosistemici uali la biodiversit, l'autodepurazione, la ricarica delle falde, il ripascimento dei litorali, lo spazio ricreativo, il turismo, ad oggi insufficientemente tenuti in considerazione nella pianificazione e gestione dei bacini fluviali( pur riconoscendo che ener!i" idroee##ric" cos#i#uisce uni$por#"n#e %on#e rinno&"'ie in (u"n#o con#ri'uisce ""''"##i$en#o dee e$issioni di CO ) SOTTOLINEANO ur!en#e necessi#* di "do##"re #u##i i pro&&edi$en#i necess"ri per !"r"n#ire i conse!ui$en#o de!i o'ie##i&i di (u"i#* ecoo!ic" pre&is#i d"" Dire##i&" Qu"dro sue Ac(ue +),,,-.,-CE/ E C0IEDONO al 8inistero dello 0viluppo &conomico al 8inistero dell'Ambiente e della >utela del >erritorio e del 8are al -arlamento alle Regioni alle -rovince Autonome di >rento e Bolzano al 0egretariato della %onvenzione delle Alpi per uanto di loro competenza@ l'immediata sospensione del rilascio di nuove concessioni e autorizzazioni per impianti idroelettrici su acue superficiali, comprese uelle attualmente in istruttoria, a cominciare dai procedimenti in itinere che ricadono nei 9siti non idonei: individuati nelle varie Regioni, ad esclusione di tipologie e contesti circoscritti da individuare con apposito elenco /esA la valorizzazione dei deflussi nelle reti di acuedotto e fognatura, il recupero di ruote idrauliche di antichi opifici di particolare valore testimoniale, lo sfruttamento del reticolo minuto in aree remote uali rifugi alpini, eccA3( la contemporanea revisione degli strumenti di incentivo da mantenere solo per impianti che soddisfino tutti i reuisiti di tutela dei corsi d'acua e della biodiversit specificati ai successivi punti( la contestuale apertura di un tavolo di confronto a livello nazionale, esteso anche ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, pescasportive, culturali e tecnico-scientifiche, accomunate dall'avere tra gli scopi statutari la conservazione e il miglioramento dei corsi d'acua e della biodiversit, con lo scopo di valutare le migliori modalit per ridurre l'impatto delle centrali idroelettriche esistenti e minimizzare uello di eventuali nuovi impianti( che i -iani di Gestione dei distretti idrografici stabiliscano tangibili politiche di risparmio nell'uso del bene idrico e nel contempo prevedano programmi di misure tesi alla riualificazione dei corsi d'acua e, pi, in generale, del bene comune acua( che venga attuato un processo rigoroso di valutazione dell'impatto ambientale, e che si considerino in modo esplicito gli impatti cumulativi dei progetti che incidono su uno stesso bacino imbrifero, compresi gli impatti causati da attivit esterne alla produzione idroelettrica /come le derivazioni a scopo irriguo e gli interventi di artificializzazione degli alvei3( che vengano inoltre analizzati in modo esplicito gli effetti dei previsti impianti di produzione idroelettrica sugli elementi che valutano lo stato ecologico dei corpi idrici( che venga superato il concetto attuale di D86 /Deflusso 8inimo 6itale3 a favore di uello di deflusso ecologico e cio+ di una regola di rilascio che sia realmente in grado di garantire il mantenimento degli obiettivi di ualit ecologica di un corpo idrico e dei servizi ecosistemici da uesti supportati( che sia significativamente migliorato il livello di controllo dell'effettivo rispetto dei deflussi rilasciati in alveo e delle altre misure di mitigazione e che le sanzioni previste dalla normativa siano effettivamente applicate in caso di comportamento fraudolento( che i corsi d'acua, e in particolare uelli di montagna, vengano considerati un patrimonio di biodiversit, di valori ambientali e paesaggistici da tutelare piuttosto che una semplice risorsa da sfruttare in modo intensivo e indiscriminato( una risorsa preziosa per il paesaggio in grado di favorire un turismo ricreativo alternativo e meno impattante anche in ambito fluviale, creando nel contempo, grazie alla conservazione del bene, uno sviluppo economico e sociale armonico del territorio( che venga messo in discussione l'articolato normativo secondo il uale le opere per la realizzazione degli impianti idroelettrici, nonchB le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all?esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilit ed indifferibili ed urgenti( che la procedura di confronto sui -iani di Gestione dei bacini idrografici venga mantenuta aperta e condivisa a tutti i soggetti portatori di interessi sociali ed economici( in particolare che presso ogni Regione e -rovincia autonoma venga istituito un tavolo di confronto pubblico permanente tra tutti i cittadini sensibili alla tematica e i portatori di interesse, in specifico accompagnamento ad ogni momento decisionale relativo alla gestione delle risorse idriche, come contemplato dalle direttive europee, che prevedono allargati processi partecipativi al governo del territorio( che si tenga conto dell'Articolo < della %ostituzione, e soprattutto del recente pronunciamento del %onsiglio di 0tato /%onsA 0tato, sezA 16, !< aprile !")5, nA !!!!3, che ribadisce come il 9paesaggio: sia bene primario e assoluto e che la sua tutela sia uindi prevalente su ualsiasi altro interesse giuridicamente rilevante, sia di carattere pubblico che privato( che all'interno del confronto che vede protagonisti l'4nione &uropea e lo 0tato 1taliano nella proposta e attuazione della 8acroregione Alpina, si preveda un capitolo di impegno comunitario che salvaguardi sia dal punto di vista uantitativo che ualitativo i corsi d'acua, costruendo un reale ponte solidaristico fra le esigenze delle popolazioni metropolitane e uelle che vivono stabilmente nelle realt montaneA SOTTOSCRIVONO IL DOCUMENTO1 SCALA NA2IONALE LEGAM3IENTE N"4ion"e 5 M6 n"4ion"e %arlo Alberto -inelli CIPRA I#"i" Crancesco -astorelli CIPRA I#"i" 7 Co$$issione In#ern"4ion"e per " Pro#e4ione dee Api Luigi %asanova, vicepresidente CIRF 7 Cen#ro I#"i"no per " Ri(u"i%ic"4ione Fu&i"e Bruno Boz, presidente Associ"4ione I#"i"n" per " 6iderness +AI6/ 7 ONLUS Cranco 2unino, presidente 66F n"4ion"e VENETO 66F Vene#o 7 6ord 6idi%e Fund 0tefano Gazzola, presidente LEGAM3IENTE Vene#o Luigi Lazzaro, presidente LIPU Vene#o 7 Le!" I#"i"n" Pro#e4ione Uccei %arlotta Cassina, coordinatrice M6 Vene#o - 8ountain Dilderness -aolo Dori, presidente
CAI Vene#o Crancesco %arrer, presidente CAI TAM Vene#o - %A1 >utela Ambiente 8ontano 0imone -apuzzi, presidente A3C 7 Co$i#"#o 3eunese Ac(u" 3ene Co$une Lucia Ruffato, presidente FEDERA2IONE 3ACINI DI PESCA DELLE DOLOMITI 3ELLUNESI Luigi -izzico, presidente Bacino di -esca n ) %omelico e 0appada Bacino di -esca n ! Ansiei Bacino di -esca n = Boite Bacino di -esca n 5 %entro %adore Bacino di -esca n E Agordino Bacino di -esca n $ 8a+--iave Bacino di -esca n F Alpago Bacino di -esca n G -iave Bacino di -esca n < H Bacino di -esca n )" Acue Celtrine Bacino di -esca n )) %ismon Ciorello Bacino di -esca n )! Lago di %orlo ASSOCIA2IONE PESCATORI COMELICO E SAPPADA 7 3"cino di Pesc" n8 9 Leonardo -iller, presidente Co$i#"#o in#erre!ion"e Per"#res#r"de Doo$i#i se4ione C"dore: 3L Giovanna Deppi Federconsu$"#ori 3euno Guido 8attera Ae"n4" Pesc"#ori Ricre"#i&i Tre&iso Mosc" Cu' Tre&iso &nos Bortolozzo Pesc"$'ien#e Foss"no TV 6alter -aoletti, presidente ALTO ADIGE CIPRA Sud#iroo Andreas Riedl, direttore PIEMONTE ATAAI7Associ"4ione Tu#e" A$'ien#i Ac(u"#ici e I##io%"un" 8arco Baltieri, presidente Spinnin! Cu' I#"i": Pie$on#e 8ario .arducci, presidente Quo#" 2ero: C"#ch ; Ree"se V" Le$$e: Pie$on#e Alessandro 8ai FRIULI VENE2IA GIULIA LEGAM3IENTE Friui Vene4i" Giui" &milio Gottardo, presidente Moun#"in 6iderness se4ione Friui Vene4i" Giui" Damiano .onis Co$i#"#o #u#e" "c(ue '"cino $on#"no de T"!i"$en#o Cranceschino Barazzutti, presidente Co$i#"#o in#erre!ion"e Per"#res#r"de Doo$i#i se4ione C"rni" 1ra %onti Co$i#"#o <Assie$e per i T"!i"$en#o= Cranca -radetto, presidente MOVIMENTO TUTELA AR2INO 7 Re!ione Friui Vene4i" Giui" Dario >osoni Gruppo di Mu#uo Soccorso Cordenons +PN/ Daniele De -iero LOM3ARDIA COMITATO CENTRALINE VALCAMONICA - 0andro Leali %oordinatore aderiscono le =" associazioni sottoelencate 1. ITALIA NOSTRA Se4ione di V"e C"$onic" 2. LEGAM3IENTE Circoo di V"e C"$onic" 3. ASSOCIA2IONE AMICI DEL LAGO MORO 4. ASSOCIA2IONE PRODUTTORI AGRICOLI di V"e C"$onic" +APAV/ 5. ASSOCIA2IONE CULTURALE GRAFFITI 6. ASSASSOCIA2IONE VALCAMONICA3IO 7. AUSER INSIEME Uni&ersi#* de" Li'er"e#* 8. COMITATO CAMUNO ACQUA PU33LICA 9. CONDOTTA SLO6 FOOD di V"e C"$onic" 10.GRUPPO ITALIANO AMICI DELLA NATURA 11.COMMISSIONE INTERSE2IONALE CAI7TAM V"e C"$onic" e Se'ino 12.CONFEREN2A STA3ILE DELLE SE2IONI E SOTTOSE2IONI CAI di V"e C"$onic" e Se'ino 13.MEETUP V"ec"$onic" 14.OSSERVATORIO TERRITORIALE DARFENSE 15.OSSERVATORIO TERRITORIALE EDOLESE 16.GASV Gruppo di Ac(uis#i Soid"i di V"e C"$onic" 17.GAS di Edoo 18.APS 3r"one +gi in elenco sotto/ 19.APS An!oo Ter$e 20.APSD 3orno 21.APS Lo4io 22.Mosc" Cu' V"ec"$onic" 23.C"rp%ishin! I#"i" 24.Pesc"#ori 0o''> Spor# Pi"nco!no 25.Gruppo Pesc" Losine 26.Gruppo Pesc" 3ienno 27.Gruppo Pesc" Ce#o 28.Gruppo Pesc" Esine 29.APS M"onno 30.APS Pres#ine A8P8S8 3r"one Co$i#"#o V"ec"$onic" -randini %laudio presidente