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14 09 2014

APPELLO PER LA SALVAGUARDIA DEI CORSI DACQUA


DALLECCESSO DI SFRUTTAMENTO IDROELETTRICO
Le associazioni ambientaliste, culturali e tecnico-scientifiche e i comitati di cittadini di seguito
elencati
PRESO ATTO
- del ritardo da parte del Governo italiano, delle Autorit di Bacino e delle Regioni nel completo
recepimento della Direttiva Quadro sulle Acue, !"""#$"#%&, che sostiene la necessit di ristabilire
la buona ualit dei corsi d'acua e comunue di non degradarne le condizioni ecologiche(
- della necessit di promuovere azioni tese al risparmio delle risorse e dei beni comuni, alla
conservazione e alla corretta gestione del paesaggio e al rispetto degli habitat naturali sulla base
dei principi di partecipazione e di precauzione(
CONSTATATO
- che meno del )"* dei corsi d'acua alpini mantiene ancora condizioni di naturalit elevata - cio+
non + perturbato da derivazioni, da alterazioni morfologiche significative e da immissione di
inuinanti( che i restanti corpi idrici sono in gran maggioranza sfruttati da derivazioni a scopo
idroelettrico e#o irriguo, ingenti e in successione, che in alcuni periodi dell'anno spesso arrivano a
prosciugarne interi tratti(
- che anche nei corsi d'acua appenninici e nel resto del territorio italiano il livello di sfruttamento
delle acue superficiali e la pressione sui corpi idrici sta rapidamente aumentando, al contrario di
uanto richiederebbero gli obiettivi delle direttive europee(
- che gli incentivi statali alle fonti energetiche rinnovabili hanno scatenato una rincorsa alla
costruzione di centinaia di nuove centrali idroelettriche, in particolare di piccola taglia(
- che sempre pi, spesso le domande di concessione di derivazione per scopo idroelettrico
insistono in -archi o in aree .atura !""" /01% o 2-03, in biotopi, o comunue in contesti ambientali
e paesaggistici di particolare pregio e fragilit(
- che + in atto la procedura &4 -ilot $"))#)5#&.61 da parte della %78810017.& &4R7-&A,
Direzione Generale Ambiente tesa ad accertare, dietro specifici esposti presentati da vari soggetti,
la corretta applicazione della Direttiva - uadro 9Acue: !"""#$"#%&, della Direttiva 9;abitat:
<!#5=#%&& e della Direttiva 961A: !"))#<!#4&, nei confronti del Governo .azionale per i bacini dei
fiumi >agliamento, 7glio e -iave(
1
- che ancora oggi molte grandi derivazioni non prevedono rilasci di deflusso minimo vitale a valle
delle captazioni e pi, in generale le misure di mitigazione degli impatti della produzione
idroelettrica sono estremamente limitate(
- che la necessit di intervenire su molti corsi d?acua con interventi di riualificazione ecologica,
ma anche paesaggistica, viene rimandata nonostante evidenti situazioni di criticit e degrado(
- che la normativa italiana sulla gestione delle acue non + ancora adeguata a tutelare
compiutamente le esigenze plurime che i corsi d'acua soddisfano nei confronti degli ambienti
umani e dell'ecosistema@ non solo produzione di energia ma anche altri servizi ecosistemici uali la
biodiversit, l'autodepurazione, la ricarica delle falde, il ripascimento dei litorali, lo spazio
ricreativo, il turismo, ad oggi insufficientemente tenuti in considerazione nella pianificazione e
gestione dei bacini fluviali(
pur riconoscendo che ener!i" idroee##ric" cos#i#uisce uni$por#"n#e %on#e rinno&"'ie in
(u"n#o con#ri'uisce ""''"##i$en#o dee e$issioni di CO
)
SOTTOLINEANO
ur!en#e necessi#* di "do##"re #u##i i pro&&edi$en#i necess"ri per !"r"n#ire i conse!ui$en#o
de!i o'ie##i&i di (u"i#* ecoo!ic" pre&is#i d"" Dire##i&" Qu"dro sue Ac(ue +),,,-.,-CE/
E C0IEDONO
al 8inistero dello 0viluppo &conomico
al 8inistero dell'Ambiente e della >utela del >erritorio e del 8are
al -arlamento
alle Regioni
alle -rovince Autonome di >rento e Bolzano
al 0egretariato della %onvenzione delle Alpi
per uanto di loro competenza@
l'immediata sospensione del rilascio di nuove concessioni e autorizzazioni per impianti
idroelettrici su acue superficiali, comprese uelle attualmente in istruttoria, a cominciare
dai procedimenti in itinere che ricadono nei 9siti non idonei: individuati nelle varie Regioni,
ad esclusione di tipologie e contesti circoscritti da individuare con apposito elenco /esA la
valorizzazione dei deflussi nelle reti di acuedotto e fognatura, il recupero di ruote idrauliche
di antichi opifici di particolare valore testimoniale, lo sfruttamento del reticolo minuto in
aree remote uali rifugi alpini, eccA3(
la contemporanea revisione degli strumenti di incentivo da mantenere solo per impianti che
soddisfino tutti i reuisiti di tutela dei corsi d'acua e della biodiversit specificati ai
successivi punti(
la contestuale apertura di un tavolo di confronto a livello nazionale, esteso anche ai
rappresentanti delle associazioni ambientaliste, pescasportive, culturali e tecnico-scientifiche,
accomunate dall'avere tra gli scopi statutari la conservazione e il miglioramento dei corsi
d'acua e della biodiversit, con lo scopo di valutare le migliori modalit per ridurre l'impatto
delle centrali idroelettriche esistenti e minimizzare uello di eventuali nuovi impianti(
che i -iani di Gestione dei distretti idrografici stabiliscano tangibili politiche di risparmio
nell'uso del bene idrico e nel contempo prevedano programmi di misure tesi alla
riualificazione dei corsi d'acua e, pi, in generale, del bene comune acua(
che venga attuato un processo rigoroso di valutazione dell'impatto ambientale, e che si
considerino in modo esplicito gli impatti cumulativi dei progetti che incidono su uno stesso
bacino imbrifero, compresi gli impatti causati da attivit esterne alla produzione idroelettrica
/come le derivazioni a scopo irriguo e gli interventi di artificializzazione degli alvei3( che
vengano inoltre analizzati in modo esplicito gli effetti dei previsti impianti di produzione
idroelettrica sugli elementi che valutano lo stato ecologico dei corpi idrici(
che venga superato il concetto attuale di D86 /Deflusso 8inimo 6itale3 a favore di uello di
deflusso ecologico e cio+ di una regola di rilascio che sia realmente in grado di garantire il
mantenimento degli obiettivi di ualit ecologica di un corpo idrico e dei servizi ecosistemici
da uesti supportati(
che sia significativamente migliorato il livello di controllo dell'effettivo rispetto dei deflussi
rilasciati in alveo e delle altre misure di mitigazione e che le sanzioni previste dalla normativa
siano effettivamente applicate in caso di comportamento fraudolento(
che i corsi d'acua, e in particolare uelli di montagna, vengano considerati un patrimonio di
biodiversit, di valori ambientali e paesaggistici da tutelare piuttosto che una semplice risorsa
da sfruttare in modo intensivo e indiscriminato( una risorsa preziosa per il paesaggio in grado
di favorire un turismo ricreativo alternativo e meno impattante anche in ambito fluviale,
creando nel contempo, grazie alla conservazione del bene, uno sviluppo economico e sociale
armonico del territorio(
che venga messo in discussione l'articolato normativo secondo il uale le opere per la
realizzazione degli impianti idroelettrici, nonchB le opere connesse e le infrastrutture
indispensabili alla costruzione e all?esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilit ed
indifferibili ed urgenti(
che la procedura di confronto sui -iani di Gestione dei bacini idrografici venga mantenuta
aperta e condivisa a tutti i soggetti portatori di interessi sociali ed economici( in particolare
che presso ogni Regione e -rovincia autonoma venga istituito un tavolo di confronto pubblico
permanente tra tutti i cittadini sensibili alla tematica e i portatori di interesse, in specifico
accompagnamento ad ogni momento decisionale relativo alla gestione delle risorse idriche,
come contemplato dalle direttive europee, che prevedono allargati processi partecipativi al
governo del territorio(
che si tenga conto dell'Articolo < della %ostituzione, e soprattutto del recente
pronunciamento del %onsiglio di 0tato /%onsA 0tato, sezA 16, !< aprile !")5, nA !!!!3, che
ribadisce come il 9paesaggio: sia bene primario e assoluto e che la sua tutela sia uindi
prevalente su ualsiasi altro interesse giuridicamente rilevante, sia di carattere pubblico che
privato(
che all'interno del confronto che vede protagonisti l'4nione &uropea e lo 0tato 1taliano nella
proposta e attuazione della 8acroregione Alpina, si preveda un capitolo di impegno
comunitario che salvaguardi sia dal punto di vista uantitativo che ualitativo i corsi d'acua,
costruendo un reale ponte solidaristico fra le esigenze delle popolazioni metropolitane e
uelle che vivono stabilmente nelle realt montaneA
SOTTOSCRIVONO IL DOCUMENTO1
SCALA NA2IONALE
LEGAM3IENTE N"4ion"e
5
M6 n"4ion"e
%arlo Alberto -inelli
CIPRA I#"i"
Crancesco -astorelli
CIPRA I#"i" 7 Co$$issione In#ern"4ion"e per " Pro#e4ione dee Api
Luigi %asanova, vicepresidente
CIRF 7 Cen#ro I#"i"no per " Ri(u"i%ic"4ione Fu&i"e
Bruno Boz, presidente
Associ"4ione I#"i"n" per " 6iderness +AI6/ 7 ONLUS
Cranco 2unino, presidente
66F n"4ion"e
VENETO
66F Vene#o 7 6ord 6idi%e Fund
0tefano Gazzola, presidente
LEGAM3IENTE Vene#o
Luigi Lazzaro, presidente
LIPU Vene#o 7 Le!" I#"i"n" Pro#e4ione Uccei
%arlotta Cassina, coordinatrice
M6 Vene#o - 8ountain Dilderness
-aolo Dori, presidente

CAI Vene#o
Crancesco %arrer, presidente
CAI TAM Vene#o - %A1 >utela Ambiente 8ontano
0imone -apuzzi, presidente
A3C 7 Co$i#"#o 3eunese Ac(u" 3ene Co$une
Lucia Ruffato, presidente
FEDERA2IONE 3ACINI DI PESCA DELLE DOLOMITI 3ELLUNESI
Luigi -izzico, presidente
Bacino di -esca n ) %omelico e 0appada
Bacino di -esca n ! Ansiei
Bacino di -esca n = Boite
Bacino di -esca n 5 %entro %adore
Bacino di -esca n E Agordino
Bacino di -esca n $ 8a+--iave
Bacino di -esca n F Alpago
Bacino di -esca n G -iave
Bacino di -esca n < H
Bacino di -esca n )" Acue Celtrine
Bacino di -esca n )) %ismon Ciorello
Bacino di -esca n )! Lago di %orlo
ASSOCIA2IONE PESCATORI COMELICO E SAPPADA 7 3"cino di Pesc" n8 9
Leonardo -iller, presidente
Co$i#"#o in#erre!ion"e Per"#res#r"de Doo$i#i se4ione C"dore: 3L
Giovanna Deppi
Federconsu$"#ori 3euno
Guido 8attera
Ae"n4" Pesc"#ori Ricre"#i&i Tre&iso
Mosc" Cu' Tre&iso
&nos Bortolozzo
Pesc"$'ien#e Foss"no TV
6alter -aoletti, presidente
ALTO ADIGE
CIPRA Sud#iroo
Andreas Riedl, direttore
PIEMONTE
ATAAI7Associ"4ione Tu#e" A$'ien#i Ac(u"#ici e I##io%"un"
8arco Baltieri, presidente
Spinnin! Cu' I#"i": Pie$on#e
8ario .arducci, presidente
Quo#" 2ero: C"#ch ; Ree"se V" Le$$e: Pie$on#e
Alessandro 8ai
FRIULI VENE2IA GIULIA
LEGAM3IENTE Friui Vene4i" Giui"
&milio Gottardo, presidente
Moun#"in 6iderness se4ione Friui Vene4i" Giui"
Damiano .onis
Co$i#"#o #u#e" "c(ue '"cino $on#"no de T"!i"$en#o
Cranceschino Barazzutti, presidente
Co$i#"#o in#erre!ion"e Per"#res#r"de Doo$i#i se4ione C"rni"
1ra %onti
Co$i#"#o <Assie$e per i T"!i"$en#o=
Cranca -radetto, presidente
MOVIMENTO TUTELA AR2INO 7 Re!ione Friui Vene4i" Giui"
Dario >osoni
Gruppo di Mu#uo Soccorso Cordenons +PN/
Daniele De -iero
LOM3ARDIA
COMITATO CENTRALINE VALCAMONICA -
0andro Leali %oordinatore
aderiscono le =" associazioni sottoelencate
1. ITALIA NOSTRA Se4ione di V"e C"$onic"
2. LEGAM3IENTE Circoo di V"e C"$onic"
3. ASSOCIA2IONE AMICI DEL LAGO MORO
4. ASSOCIA2IONE PRODUTTORI AGRICOLI di V"e C"$onic" +APAV/
5. ASSOCIA2IONE CULTURALE GRAFFITI
6. ASSASSOCIA2IONE VALCAMONICA3IO
7. AUSER INSIEME Uni&ersi#* de" Li'er"e#*
8. COMITATO CAMUNO ACQUA PU33LICA
9. CONDOTTA SLO6 FOOD di V"e C"$onic"
10.GRUPPO ITALIANO AMICI DELLA NATURA
11.COMMISSIONE INTERSE2IONALE CAI7TAM V"e C"$onic" e Se'ino
12.CONFEREN2A STA3ILE DELLE SE2IONI E SOTTOSE2IONI CAI di V"e C"$onic" e Se'ino
13.MEETUP V"ec"$onic"
14.OSSERVATORIO TERRITORIALE DARFENSE
15.OSSERVATORIO TERRITORIALE EDOLESE
16.GASV Gruppo di Ac(uis#i Soid"i di V"e C"$onic"
17.GAS di Edoo
18.APS 3r"one +gi in elenco sotto/
19.APS An!oo Ter$e
20.APSD 3orno
21.APS Lo4io
22.Mosc" Cu' V"ec"$onic"
23.C"rp%ishin! I#"i"
24.Pesc"#ori 0o''> Spor# Pi"nco!no
25.Gruppo Pesc" Losine
26.Gruppo Pesc" 3ienno
27.Gruppo Pesc" Ce#o
28.Gruppo Pesc" Esine
29.APS M"onno
30.APS Pres#ine
A8P8S8 3r"one Co$i#"#o V"ec"$onic"
-randini %laudio presidente

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