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La nostra Europa
testo di Vincenzo Guizzi
illustrazioni di Yukio Gohara
pref azione di Luciano Bolis
Ringraziamo il Signor Ottorino Donati perla sua preziosa collaborazione al-
la ricerca iconografica; la Associazione I nternazionale Giovent Europea; il
Consiglio Ita liano del Movimento Eu ropeo; gli Uffici per l'Italia del Parla-
mento Europeo e della commissione della Comunit Eu ropea ed in particola-
re il dottor Arnaldo Ferragni; la Signora Magda da Passano. Ringraziamo
inoltre le scuole romane Montessori di Villa Paganini e la Media Luigi Set-
tembrini per i validi suggerimenti.
.
J
1.
Miei cari amici,
l'Europa sta entrando anche nella scuola. Esiste infatti un progetto, che
spero presto realizzato, per fare della Comunit europea materia di insegnamento. Pi in
generale, la dimensione europea, non sostituendo ma completando quella nazionale, dovr
inf ormare di s tutti i programmi di studio, da quelli della storia e della geografia, a quelli
della letteratura (che sar sempre pi comparata }, da quelli della musica e delle arti
figurative, a quelli concernenti il sapere scientifico e tecnologico, la cui circolazione dovr
essere sempre pi f acilitata. Se la scuola deve diventare lo specchio -della vita (come in un
certo senso la vita di domani non potr non essere che lo specchio della scuola di oggi) non
possibile che l' Europa non ne f accia parte, perch essa costituisce ormai, in tutti i campi, un
aspetto important e della realt e nemmeno potr evitare di fare, f orse pure soltanto incon-
sciamente, i conti con essa . Non vorrei per che questa mia presentazione dell ' Europa come
futura materia scolasti ca fi nisse per sortire l' effetto contrario a quello sperato, che era di farvi
ama re l' Europa, come si ama naturalmente ci di cui ci si sente partecipi . L' Europa siamo
noi e sar quella che noi vorremo, se ci preoccuperemo fin d' ora di concorrere afo rmarla per
il nostro meglio; altrimenti sar quella che gli altri (i pi fu rbi, che sono poi anche i pi
egoisti) ci imporranno. L'Europa una fi nestra aperta sul f uturo. Se da essa vedremo splendi-
di e rasserenanti paesaggi o terrificanti scene di ecatombi e di stragi, dipender da noi.
Racconiarvi la storia degli uomini e delle idee che hanno contribuito a costruire il progetto
dell' Europa unita sarebbe troppo lungo anche se interessante, dato che stato oggetto di mille
controversie.
Gi allafi ne della seconda guerra mondi ale ci sono stati dei timidi tentati vi di mettere assieme
gli stati europei, almeno quelli liberi e disposti a farlo, ma ne venne fu ori una fami glia
piuttosto sballata, i cui membri erano troppo miopi e egoisti per saper affrontare con gioia e
senso del dovere gli obblighi che toccano ai componenti di una stessa comunit, qualunque
essa sia, se essa deve nascere e svilupparsi nell' interesse generale. Per prima cosa, bisogna
che quest' interesse sia riconosciuto e assunto come proprio da tutti e che, di conseguenza, si
sia anche disposti ad affro ntare insieme i sacrifici necessari a una vita in comune . quello che
certi europei, particolarmente lungimiranti, avevano intui to fi n dall' immediato dopoguerra,
ma fo rse con non sufficiente chiarezza e perseveranza, visto che i risultati della loro azione
Miei cari amici,
l' Europa sta entrando anche nella scuola. Esiste infatti un progetto, che
spero presto realizzato, per fare della Comunit europea mat eria di insegnamento. Pi in
generale, la dimensione europea, non sostituendo ma completando quella nazionale, dovr
inf ormare di s tutti i programmi di studio, da quelli della storia e della geografia, a quelli
della letteratura (che sar sempre pi comparata ), da quelli della musica e delle arti
figurative, a quelli concernenti il sapere scientifico e tecnologico, la cui circolazione dovr
essere sempre pi faci litata. Se la scuola deve diventare lo specchio 'della vita (come in un
certo senso la vita di domani non potr non essere che lo specchio della scuola di oggi) non
possibil e che l' Europa non ne f accia parte, perch essa costituisce ormai, in tutti i campi, un
aspetto importante della realt e nemmeno potr evitare di fare, f orse pure soltanto incon-
sciamente, i conti con essa . Non vorrei o er che auesta mia n r esentrr ri on fl plI ' F u ran o r-rvm e
consenta di trovare il giusto punto di equilibrio tra il nostro particolare interesse, personaLe o
di gruppo, e l'interesse dell' intera collettivit , aLLa quaLe pure, come persone e come gruppo,
apparteniamo e che dobbiamo quindi egualmente senti re come cosa nostra. Questo vuoLe f are,
questo vuole essere, La Comunit, di cui troverete succintamente ma chiaramente descritti in
questo libro, struttura e fu nzionamento. Chi lo ha scritto non solo un uomo che se ne
intende, perch ha dedicato tutta la sua vita a questo problema, ma anche un padre di
famiglia, che ha voluto fo rnire ai suoi ragazzi e ai loro amici un quadro il pi sincero e
completo possibile deL mondo in cui vivono e vivranno in futuro. Leggete quindi questo libro,
non solo per saperne di pi su di un tema di cos grande importanza e attualit, ma anche e
soprattutto per imparare a padroneggiare meglio il vostro destino e a essere, in una parola,
voi stessi . Questo sar sempre il miglior regalo che potrete fare a voi e agli altri.
Luciano Bolis
soprattutto per imparare a padroneggiare meglio il vostro destino e a essere, in una parola,
voi stessi . Questo sar sempre il miglior regal o che potrete fare a voi e agli altri.
Luciano Bolis
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La politica regionale.
Giacch abbiamo parlato di regioni diciamo subito che una politica non prevista dal
Trattato la politica regionale. Che cosa vuoi dire politica regionale? I vari paesi e gli
organi comunitari hanno pensato che era necessario aiutare con una speciale politica e
un salvadanaio speciale le regioni pi deboli, per far diminuire la differenza tra le varie
regioni. Pensate che certe regioni sono 6 volte pi ricche di altre. Nelle regioni povere vi
sono molte persone che trovano da lavorare solo in agricoltura. Molte sono disoccupate
e sono costrette ad andar lontano, cio ad emigrare.
Il nuovo salvadanaio. il Fondo regionale. Esso d i soldi per contribuire a costruire
porti , strade, acquedotti e a far nascere industrie. In questo modo si creano possibilit di
lavoro. Migliorano le condizioni della regione, perch vi sar pi acqua per le industrie,
per le campagne e nelle case. Potr aumentare il commercio perch i trasporti saranno
pi veloci.
Come per gli altri Fondi anche per il Fondo regionale quando si deve finanziare, cio
dare i soldi, per un progetto (una strada, un porto) una parte dei soldi li mette la Comu-
nit, una parte lo Stato; se si tratta di una industria, per una parte contribuisce anche il
proprietario dell' industria.
e sono costrette ad andar lontano, cio ad emigrare.
Il nuovo salvadanaio il Fondo regionale. Esso d i soldi per contribuire a costruire
porti , strade, acquedotti e a far nascere industrie. In questo modo si creano possibilit di
lavoro. Migliorano le condizioni della regione, perch vi sar pi acqua per le industrie,
per le campagne e nelle case. Potr aumentare il commercio perch i trasporti saranno
pi veloci.
Come per gli altri Fondi anche per il Fondo regionale quando si deve finanziare, cio
dare i soldi, per un progetto (una strada, un porto) una parte dei soldi li mette la Comu-
nit, una parte lo Stato; se si tratta di una industria, per una parte contribui sce anche il
proprietario dell'industria.
La Banca Europea per gli Investimenti.
Mentre gli altri Fondi (Sociale, Agricolo, Regionale) danno i soldi senza farseli restituire
la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) fa come tutte le Banche: prende i soldi in
prestito a buone condizioni , cio a basso interesse (sapete che l'interesse il prezzo del
denaro) e lo presta a sua volta. Gli Stati o le industrie che ricevono i prestiti li restitui -
scono dopo alcuni anni pagando gli interessi. Per le industrie importante avere soldi in
prestito, perch non sempre facile procurarseli, per potere rinnovare i loro impianti e
creare nuovi posti di lavoro. Quando l'industria ispira fiducia la BEI presta i soldi, an-
che perch lo Stato garantisce la restituzi one.
Il Trattato CEE prevede che la BEI faccia prestiti nelle regioni meno sviluppate della
Comunit.
Dal 1964 la BEI fa prestiti anche al di fuori della Comunit a favore dei paesi sottosvi-
luppati , che hanno accordi con la CEE.
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creare nuovi posti di lavoro. Quando l'industria ispira fiducia la BEI presta I soldi, an-
che perch lo Stato garantisce la restit uzione.
Il Trattato CEE prevede che la BEI faccia prestiti nelle regioni meno sviluppate della
Comunit.
Dal 1964 la BEI fa prestiti anche al di fuori della Comunit a favore dei paesi sottosvi-
luppati, che hanno accordi con la CEE.
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La Comunit e il resto del mondo.
Spesso la Comunit viene accusata di essere protezionista, cio di avere creato con la
sua cintura doganale una zona chiusa al commercio con il resto del Mondo. vero
che la Comunit un'unione doganale ed ha, come avete visto, una Tariffa Esterna Co-
mune, cio fa pagare un dazio uguale nei vari posti di dogana ai prodotti dei paesi terzi .
Ma la Comunit non chiusa al resto del Mondo.
La prova dat a dal fatto che la Comunit ha scambi commerciali con moltissimi paesi di
tutti i continenti. Non solo le sue merci escono per essere vendute nei vari continenti (ri-
cordate che queste si chiamano esportazioni), ma ent rano anche le merci dai vari paesi.
Una politica, quindi , sempre pi importante la politica commerciale comune. Questa
ha lo scopo di favorire gli scambi commerciali tra la Comunit e il resto del mondo, di eli-
minare gli ostacoli al commercio e di evitare che gli Stati che compongono la Comunit
agiscano ognuno per proprio conto.
n men l. on so o e sue merci escono per essere vendute nei vari continenti (ri-
cordate che queste si chiamano esportazioni), ma entrano anche le merci dai vari paesi.
Una politica, quindi , sempre pi importante la politica commerciale comune. Questa
ha lo scopo di favorire gli scambi commerciali tra la Comunit e il resto del mondo, di eli-
minare gli ostacoli al commercio e di evitare che gli Stati che compongono la Comunit
agiscano ognuno per proprio conto.
present andosi uniti che i Nove paesi possono a poco a poco trasformarsi in un solo
grande paese.
Un'altra prova dell'importanza che sta acquistando la Comunit e della sua apertura
verso l'esterno data dal numero di paesi che vogliono avere rapporti particolari con es-
sa. Questi rapporti speciali sono gli accordi per il commercio o le associazioni. La Co-
munit attira gli altri Stati , tanto vero che tre paesi, di cui uno , la Grecia, gi associato
alla Comunit, hanno chiesto di entrarvi: oltre la Grecia, la Spagna e il Portogallo.
Questo allargamento (si parla anche di ampliamento) della Comunit con l'entrata
della Grecia, della Spagna e del Portogallo pu creare difficolt, specie nelle regioni del
Mezzogiorno sia francese che italiano. I tre nuovi paesi, infatti, producono gli stessi pro-
dotti che si producono nel Sud della Comunit (arance, limoni , in genere frutta, olio, vi-
no, tabacco etc. ). Si venderanno, quindi, pi difficilmente frutta e verdur a del Mezzo-
giorno italiano negli altri paesi della Comunit e i contadini it aliani potrebbero guada-
gnare di meno ed essere costretti ad andare via.
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della Grecia, della Spagna e del Portogallo pu creare difficolt, specie nelle regioni del
Mezzogiorno sia francese che italiano. I tre nuovi paesi, infatti, producono gli stessi pro-
dotti che si producono nel Sud della Comunit (arance, limoni , in genere frutta, olio, vi-
no, tabacco etc. ). Si venderanno, quindi, pi difficilmente frutta e verdur a del Mezzo-
giorno italiano negli altri paesi della Comunit e i contadini it aliani potrebbero guada-
gnare di meno ed essere costretti ad andare via.
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Ma giusto che questi paesi entrino, perch la Comunit diventer pi grande e impor-
tante e questi paesi che non sono ricchi verranno anch'essi a far parte di un grande pae-
se con un mercato grande dove vendere i prodotti. Essi avranno cosi la possibilit di di-
venire insieme agli altri pi forti. Ecco perch la Comunit deve fare di pi per aiutare le
regioni pi povere e farle raggiungere il livello delle pi ricche.
La Comunit ha accordi commerciali con altri paesi dell'Europa occidentale (Norvegia,
Portogallo, Austria, Svizzera), con i paesi che si affacciano nel Mare Mediterraneo, con
i paesi dell'Europa orientale, con paesi dell' Africa, dell' America del Centro e del Sud,
dell' Asia, dell'Oceania).
Le associazioni sono accordi pi stretti, non solo per il Commercio.
La Comunit ha associazioni con la Grecia, la Turchia, Malta, Cipro.
L'associazione pi importante della Comunit quella con i paesi molto sottosviluppati
dell' Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ecco un'altra sigla: ACP), che sono in gran parte
ex colonie degli stati europei.
Gi il Trattato CEE prevedeva questa associazione; anzi per alcuni anni alcuni dei paesi
non completamente indipendenti erano considerati territori d' Oltremare dei paesi eu-
ropei .
Poi dopo l'indipendenza di tutte le ex-colonie fu firmato in una capitale dell' Africa:
Yaound, un Accordo tra la CEE e i 18 paesi dell' Africa e dell'isola di Madagascar.
Dopo l'ingresso dell'Inghilterra nella Comunit si avuto un nuovo accordo firmato nel
1975 sempre in una capitale africana: Lom, con molti altri paesi. Oggi questa associa-
zione abbraccia i 9 paesi della Comunit e ben 56 paesi dell' Africa, dei Caraibi e del Pa-
cifico.
L'importanza di questa associazione sta nel fatto che essa stata un po' il modello dei
nuovi rapporti tra l'Europa e i paesi che prima erano stati sfruttati come colonie. Ora al-
lo sfruttamento coloniale sono stati sostituiti la collaborazione e l'aiuto in vari campi:
economico, sociale e tecnico.
stato creato sin dall 'inizio uno speciale strumento finanziario: il Fondo Europeo di
sviluppo (FES) per aiutare con i soldi della Comunit i paesi sottisviluppati (anzi si dice:
paesi in via di sviluppo).
Con la Convenzione di Lom del 1975 si previsto un metodo simile a quello ideato per
gli agricoltori europei: se i prezzi dei prodotti dei paesi ACP sono molto pi alti rispetto
a quelli del mercato mondiale, la Comunit interviene attraverso il FES per compensare
le spese sostenute da questi paesi nelle loro produzioni. Per indicare questo metodo di
riequilibrio (ostabilizzazione) stata inventata un'altra parola strana: Stabex.
importante ricordare che per la prima volta con questa Associazione stato creato
una specie di Parlamento (l'Assemblea consultiva) nel quale siedono i rappresentanti del
Parlamento della Comunit e i rappresentanti dei paesi ACP. Gli europei siedono a
fia!lco .:fir,
dell' Asia, dell'Oceania).
Le associazioni sono accordi pi stretti, non solo per il Commercio.
La Comunit ha associazioni con la Grecia, la Turchia, Malta, Cipro.
L'associazione pi importante della Comunit quella con i paesi molto sottosviluppati
dell' Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ecco un'altra sigla: ACP), che sono in gran parte
ex colonie degli stati europei.
Gi il Trattato CEE prevedeva questa associazione; anzi per alcuni anni alcuni dei paesi
non completamente indipendenti erano considerati territori d'Oltremare dei paesi eu-
ropei.
Poi dopo l'indipendenza di tutte le ex-colonie fu firmato in una capitale dell' Africa:
Yaound, un Accordo tra la CEE e i 18 paesi dell'Africa e dell'isola di Madazascar
Innanzitutto con le cosiddette preferenze generalizzate, cio facendo entrare nella sua
cintura doganale senza dazio o con un piccolo dazio le merci dei paesi poveri . In tal mo-
do queste merci possono essere vendute pi facilmente in un grande mercato, come
quello europeo. Questo permette ai paesi poveri di avere dei soldi, vendendo i loro pro-
dotti , e di sostenere le loro produzioni. Un secondo tipo di aiuto ai paesi poveri l'aiuto
alimentare per combattere la fame in alcune parti del mondo. La Comunit d milioni
di tonnellate di grano e di altri prodotti gratuitamente o a condizioni particolarmente
vantaggiose.
L'unione monetaria. Lo SME. Verso la moneta europea.
Voi sapete che anticamente gli scambi si facevano cedendo un prodotto per averne un
altro. Questo si diceva baratto. Il baratto era scomodo e gli uomini trovarono una cosa
che indicava quanto valessero i vari beni e inventarono cosi la moneta.
La moneta legata a una societ organizzata, a uno Stato. Si pu dire che uno dei sm-
boli pi importanti della indipendenza di uno Stato proprio la moneta. L'espressione
usata : lo Stato batte moneta.
Fino a quando non stato inventato il sistema per fare la carta, le monete sono st ate
di metallo: oro. argento, bronzo. In epoca moderna accanto alle monet e metalliche si
diffuso l'uso della carta-moneta. cio dei biglietti speciali che lo Stato stampa come
moneta.
europea. In particolare lo hanno detto coloro che credono nella nascita di uno Stato fe-
derale, cio che unisca i vari Stati europei in uno solo.
Non si pu fare una vera unione economica senza risolvere i problemi della moneta. Fi-
no ad oggi le varie monete della Comunit hanno fatto riferimento ad una specie di mo-
neta comune, che corrisponde al valore di una certa quantit di oro. Quella che io chia-
mo in termini semplici una specie di moneta nel linguaggio comunitario si chiama
unit di conto europea (u.c.e.), Fino al 1971 il valore di ogni moneta in u.c.e, era fisso.
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di metallo: oro. argento, bronzo. In epoca moderna accanto alle monete metalliche si
diffuso l'uso della carta-moneta. cio dei biglietti speciali che lo Stato stampa come
moneta.
europea. In particolare lo hanno detto coloro che credono nella nascita di uno Stato fe-
derale, cio che unisca i vari Stati europei in uno solo.
Non si pu fare una vera unione economica senza risolvere i problemi della moneta. Fi-
no ad oggi le varie monete della Comunit hanno fatto riferimento ad una specie di mo-
neta comune, che corrisponde al valore di una certa quantit di oro. Quella che io chia-
mo in termini semplici una specie di moneta nel linguaggio comunitario si chiama
unit di conto europea (u.c.e.). Fino al 1971 il valore di ogni moneta in u.c.e. era fisso.
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Successivamente, questo valore ha incominciato a non essere pi sempre lo stesso, cio
a oscillare, anzi si dice a flutt uare. Alcuni paesi hanno deciso di fare oscillare le pro-
prie monete insieme, altri (Italia, Inghilterra, Irlanda e per un lungo periodo la Francia)
a farle oscillare liberamente. Questa oscillazione o fluttuazione di alcune monete insieme
stata chiamata : serpente monetario.
In questi anni dopo il 1971 accaduto che la fluttuazione delle monete ha avuto gravi
conseguenze, soprattutto sui prezzi agricoli. Questi, infatti, non erano pi veramente
unici , come richiede la PAC. Bisognava porvi riparo.
D'altra parte la moneta legata all'economia di un paese. Se il paese forte economica-
mente, ha molte ricchezze sue naturali o acquistate con i commerci, la moneta forte.
Se il paese pi debole economicamente, cio pi povero, la moneta pi debole.
I Governi e gli uomini politici dei vari paesi e gli organi della Comunit hanno capito
che non si poteva arrivare ad una vera moneta europea senza avvicinare di pi le econo-
mie dei 9 paesi.
Fu deciso, perci, nel 1971 di arrivare entro il 1980 ad una unione economica e moneta-
ria.
Era necessario in quest'opera di unificazione andare anche al di l di quello che era pre-
visto nel Trattato CEE.
Per ora i 9 Governi si sono messi solo d'accordo per rafforzare la loro collaborazione in
campo monetario. stato immaginato un nuovo congegno in verit piuttosto complica-
to : lo SME, il Sistema Monetario Europeo.
Per alcuni lo SME solo un nuovo serpentone.
Per altri, invece il Sistema Monetario Europeo un nuovo passo avanti verso la Moneta
europea. Questa avrebbe anche un suo nome: ECU , che in italiano si pu tradurre
con Scudo (10 scudo il nome di una vecchia moneta di alcuni stati europei ed italiani,
prima dell'unit d'Italia).
Qui basta dire che con lo SME si tenta di fare avvicinare tra loro le monete, in modo da
far finire le fluttuazioni ed incominciare ad avere un punto costante di riferimento, una
specie di superrnonet a, accanto alle singole monete nazionali.
D'altra parte la moneta legata all'economia di un paese. Se il paese forte economica-
mente, ha molte ricchezze sue naturali o acquistate con i commerci, la moneta forte.
Se il paese pi debole economicamente, cio pi povero, la moneta pi debole.
I Governi e gli uomini politici dei vari paesi e gli organi della Comunit hanno capito
che non si poteva arrivare ad una vera moneta europea senza avvicinare di pi le econo-
mie dei 9 paesi.
Fu deciso, perci, nel 1971 di arrivare entro il 1980 ad una unione economica e moneta-
ria.
Era necessario in quest'opera di unificazione andare anche al di l di quello che era pre-
visto nel Trattato CEE.
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Accanto a questi tentativi, si dovrebbero aiutare le regioni pi povere per evitare le forti
differenze di ricchezza che creano gli squilibri.
Solo eliminando le differenze tra le economie dei 9 (e poi dei 12) paesi si pu pensare ad
una vera unione di Stati . Per arrivarci bisogna avere degli organi comuni (Parlamento e
Governo) che possano prendere le decisioni per tutti insieme e non lasciare che i singoli
Governi e Parlamenti vadano ciascuno per suo conto.
L'unione politica: i primi tentativi.
I Governi sapevano che era necessario aumentare la collaborazione, estendendola a
quei campi, dei quali normalmente si occupano gli Stati. In particolare la difesa (cio
tutto quello -che riguarda gli eserciti e gli armamenti) e tutti i rapporti, non solo economi-
ci con gli altri paesi , cio quella che si chiama politica estera.
Dal 1970 i Governi dei paesi della Comunit hanno incominciato a discutere insieme
della politica estera. Ma le decisioni sono prese sempre solo dai singoli Stati. E questi
non hanno ancora discusso n deciso niente in comune di difesa.
Molte decisioni in vari campi restano solo degli Stati e semmai sono decise dai Governi
nel Consiglio dei Ministri della Comunit, ma il Parlamento della Comunit non pu
ancora prendere delle decisioni che valgano per tutti.
In questi anni si sono fatti dei tentativi per rafforzare la collaborazione dei vari paesi in
tutti i campi e non solo per fare il mercato comune. Si voleva, cio, trasformare l'unione
doganale e l'unione economica in una vera unione politica dell'Europa (sia pure di alcu-
ni paesi europei).
Uno di questi tentativi stato fatto con un documento preparato nel 1975 dal Capo del
Governo belga e si chiama Rapporto Tindemans.
Nel frattempo poco si fatto. Ma si capito che per fare affezionare gli europei alla
Comunit si devono eliminare tutte le barriere non solo le dogane. Deve esserci un pas-
saporto unico, uguale per tutti, in modo che non vi siano tedeschi, italiani, francesi , etc.
sempre distinti tra loro, ma cittadini della Comunit, quale che sia il luogo di nascita
(Germania, Italia, Francia etc.),
Per questi motivi si pensato di preparare un passaporto europeo uniforme e si fanno
sforzi per avvicinare le scuole dei vari paesi.
giusto che sempre continuino ad esserci scuole inglesi, belghe o olandesi, ma anche
giusto che uno scolaro possa frequentare la scuola elementare a Lussemburgo, il liceo in
Francia e l'Universit in Inghilterra. Finora questo non ancora possibile, perch vi so-
no troppe differenze tra i tipi di scuola. Quello che si fatto dare un modello di scuola
e di Universit.
Sono cosi nate le Scuole europee a Lussemburgo e Bruxelles (e poi anche in altri paesi ,
ad esempio ad Ispra in Italia dove sono gli stabilimenti di ricerca dell'Euratom) e l'Uni-
versit Europea a Firenze.
Le scuole europee sono le prime che danno un diploma di mat urit che vale per entrare
in tutte le Uni versit dei 9 paesi.
L'Istituto Universitario europeo di Fi renze permette agli studiosi dei 9 Stati di scambiar-
si le diverse esperienze, di fare insieme le ricerche in molti campi ed iniziare a confron-
tare le differenti mentalit e i differenti sistemi di studio. Immaginate un laboratorio nel
quale si fa un esperimento. In questo caso l'esperimento : fare una Universit che pos-
"n deciso 'niente in comune di difesa. -
Molte decisioni in vari campi restano solo degli Stati e semmai sono decise dai Governi
nel Consiglio dei Ministri della Comunit, ma il Parlamento della Comunit non pu
ancora prendere delle decisioni che valgano per tutti.
In questi anni si sono fatt i dei tentativi per rafforzare la collaborazione dei vari paesi in
tutti i campi e non solo per fare il mercato comune. Si voleva, cio, trasformare l'unione
doganale e l' unione economica in una vera unione politica dell'Europa (sia pure di alcu-
ni paesi europei).
Uno di questi tentativi stato fatto con un documento preparato nel 1975 dal Capo del
Governo belga e si chiama Rapporto Tindemans.
Nel frattempo poco si fatto. Ma si capito che per fare affezionare gli europei alla
Gli organi comuni: le istituzioni del1a Comunit Europea.
Finora abbiamo visto che cosa fanno le Comunit. Ora cerchiamo di vedere come, o
meglio con quali mezzi, esprimono la volont dei Governi e soprattutto dei popoli euro-
pei.
In uno Stato quando si parla del Parlamento, del Governo, della magistratura si dice
che questi sono gli organi costituzionali o le istituzioni di quello Stato.
Anticamente le decisioni venivano prese direttamente dal popolo in una grande riunio-
ne. Ma aumentando le persone e allargandosi lo Stato che non era fatto solo di una
citt, si pens che era necessario affidare il compito di decidere e di giudicare a poche
persone, che venivano scelte dal popolo stesso e che esprimevano la sua volont. Quando
il popolo a scegliere si parla di democrazia (da una parola greca che vuoi dire governo
del popolo). Ma spesso accadeva che una sola persona comandava, faceva le leggi, giudi-
cava. In questo caso si parla di dittatura. Se sono pochi a decidere e questi pochi non so-
no scelti dal popolo questa si chiama oligarchia (da un'altra parola greca che vuoi dire
appunto governo di pochi). I nove paesi della Comunit sono degli Stati democratici e
hanno voluto che la Comunit, pur non essendo ancora un vero Stato, rassomigliasse,
per, a uno Stato democratico.
La Commissione, il Consiglio dei Ministri, la Corte di Giustizia, il Parlamento europeo
sono le istituzioni della Comunit.
Bisogna ricordare che le stesse istituzioni esistevano gi nella CECA, sia pure con nomi
diversi. Con la creazione delle altre due Comunit, la CEE e l'Euratom, si pens che, in-
vece di avere istituzioni separate per ogni Comunit, era meglio unirne almeno una par-
te. Nel 1958 cominci, quindi, a funzionare un solo Parlamento Europeo (invece di tre)
e una sola Corte di Giustizia. Rimasero per alcuni anni distinti l'Alta Autorit e il Con-
siglio speciale dei Ministri della CECA, la Commissione e il Consiglio dei Ministri del-
l'Euratom e la Commissione e il Consiglio dei Ministri della CEE. Nel 1967 furono uni-
ficati l'Alta Autorit e le due Commissioni e fu creata una Commissione delle Comu-
nit europee; furono unificati i tre Consigli in un unico Consiglio dei Ministri delle Co-
munit Europee.
Come abbiamo visto restavano formalmente le tre Comunit distinte CECA, CEE e
Euratom, ma si univano le istituzioni: una Commissione, un Consiglio, un Parlamento,
una Corte di Giustizia. Queste istituzioni si occupano di volta in volta di carbone, di ac-
ciaio, di energia atomica, di industria e di agricoltura, ma sono sempre le stesse. In tal
modo si comincia a formare una sola Comunit. Restano da unire i tre Trattati; si avr
cos una legge fondamentale della Comunit, come negli Stati vi la Costituzione.
Gi ora, come avviene negli Stati, vi un solo bilancio. Il bilancio mette insieme le en-
trate (i soldi della Comunit) e le spese, ci che serve per dare soldi per l'agricoltura, per
gli aiuti ai lavoratori, far costruire strade, porti etc.
ne. Ma aumentando le persone e allargandosi lo Stato che non era fatto solo di una
citt, si pens che era necessario affidare il compito di decidere e di giudicare a poche
persone, che venivano scelte dal popolo stesso e che esprimevano la sua volont. Quando
il popolo a scegliere si parla di democrazia (da una parola greca che vuoi dire governo
del popolo). Ma spesso accadeva che una sola persona comandava, faceva le leggi, giudi-
cava. In questo caso si parla di dittatura. Se sono pochi a decidere e questi pochi non so-
no scelti dal popolo questa si chiama oligarchia (da un'altra parola greca che vuoi dire
appunto governo di pochi). I nove paesi della Comunit sono degli Stati democratici e
hanno voluto che la Comunit , pur non essendo ancora un vero Stato, rassomigliasse,
per, a uno Stato democratico.
La Commissione, il Consiglio dei Ministri, la Corte di Giustizia, il Parlamento europeo
. . . -
La Commissione: un primo Governo della Comunit.
La Commissione delle Comunit rassomiglia a un Governo nazionale. Poich il gover-
no chiamato anche Esecutivo perch esegue, cio mette in pratica le leggi e le decisioni
del Parlamento, anche la Commissione spesso chiamata Esecutivo comunitario. La
differenza rispetto ai Governi nazionali che la Commissione esegue le decisioni non
del Parlamento ma del Consiglio, che come vedremo, l'unico che veramente decide tra
le istituzioni della Comunit.
Questa non la sola differenza tra l'Esecutivo europeo e gli Esecuti vi nazionali. Perci
ho detto che la Commissione rassomiglia solo a un Governo. I membri della Commis-
sione dal l" gennaio 1973, quando sono entrati nella Comunit la Gran Bretagna, l'Ir-
landa e la Danimarca, sono 13. Vi sono un Presidente e 5 Vicepresidenti.
Sono rappresentati tutti i paesi.
Essi sono nominati dal Consiglio dei Ministri , cio dai Governi nazionali. Nei vari Stati
il Governo incomincia la sua attivit quando il Parlamento gli d la sua fiducia, cio
d'accordo su quello che il Governo far. Si dice che il Parlamento d l' investitura al Go-
verno.
Il Parlamento europeo, invece, non pu dare nessuna investitura alla Commissione,
che deve sottostare, invece, alle decisioni del Consiglio dei Minist ri.
Il Parlamento europeo, pu, per votare la censura, se ritiene che la Commissione non
abbia fatto quanto doveva fare. Se la censura approvata i membri della Commissione
devono dimettersi, cio andar via ed essere sostituiti da altre persone.
I membri della Commissione - che si chiamano Commissari - sono un po' come i Mi-
nistri nazionali, c' chi si occupa di agricoltura, chi di trasporti, chi di energia etc.
Alle loro dipendenze lavorano molte persone, che sono i funzionari della Commissione
(come nei Ministeri vi sono molte persone che lavorano in tanti uffici). La Commissione
ha la sua sede a Bruxelles, ma alcuni uffici sono anche a Lussemburgo.
La Commissione deve svolgere molti compiti. Presenta le proposte al Consiglio dei Mi-
nistri che poi deve approvarle, dopo che il Parlamento Europeo ha espresso la sua opi-
nione (si dice il suo parere), Ad esempio la Commissione chiede al Consiglio che siano
stabiliti con una legge comunitaria i prezzi per il latte, per la carne, per il grano, per le
arance, etc. Le sue richieste sono scritte in un documento che si chiama la proposta del-
la Commissione al Consiglio.
Il Consiglio dei Ministri si riunisce, discute sulle proposte della Commissione e le appro-
va o le respinge.
Se le approva le proposte diventano leggi. Le leggi comunitarie sono di due tipi:
- regolamenti ai quali tutti i cittadini dei paesi della Comunit devono obbedire, cosi
come obbediscono alle leggi del loro Stato.
- direttive, che dettano delle regole o norme agli Stati ; i Governi e i Parlamenti nazio-
Questa non la sola differenza tra l' Esecutivo europeo e gli Esecutivi nazionali. Perci
ho detto che la Commissione rassomiglia solo a un Governo. I membri della Commis-
sione dal l" gennaio 1973, quando sono entrati nella Comunit la Gran Bretagna, l'Ir-
landa e la Danimarca, sono 13. Vi sono un Presidente e 5 Vicepresidenti.
Sono rappresentati tutti i paesi.
Essi sono nominati dal Consiglio dei Ministri , cio dai Governi nazionali. Nei vari Stati
il Governo incomincia la sua attivit quando il Parlamento gli d la sua fiducia, cio
d'accordo su quello che il Governo far. Si dice che il Parlamento d l'investitura al Go-
verno.
Il Parlamento europeo, invece, non pu dare nessuna investitura alla Commissione,
che deve sottostare, invece, alle decisioni dei Consiglio dei Ministri .
In questo suo compito la Commissione svolge un'importante attivit di amministrazio-
ne. Essa cio si preoccupa di fare andare avanti tutte le politiche comunitarie. Ammi- nistra i soldi che bisogna pagare attraverso i vari Fondi : FEOGA, FSE, FESR. la
Commissione, ad esempio, che con il FEOGA d agli agricoltori i soldi perch rinnovi- no le loro fattorie. sempre la Commissione che d agli Stati i soldi per pagare i conta-
dini che portano i loro prodotti affinch siano ritirati dal mercato.
La Commissione ha anche altri compiti importanti : deve far rispettare il Trattato, i re-
golamenti e le diretti ve. Si dice in questi casi che la Commissione come un guardia-
no; fa la guardia ai Trattati.
Se, per esempio, uno Stato non applica un regolamento, cio non rispetta le regole con-
tenute in esso, l'Esecutivo richiama lo Stato al rispetto.
Se lo Stato non ubbidisce la Commissione chiama lo Stato davanti al Tribunale della Comunit, che, come abbiamo visto si chiama Corte di Giustizia.
La Commissione lavora in stretto contatto sia con il Consiglio dei Ministri che con il Parlamento.
Un suo rappresentante partecipa alle riunioni del Consiglio e del Parlamento. La Commissione prima di presentare le sue proposte sente sempre l'opinione dei rappre-
sentanti dei lavoratori, dei contadini, degli industriali. Questi hanno formato delle unioni
europee: per i lavoratori vi la Confederazione Europea dei sindacati (CES), per gli in-
dustriali l'UNICE; per gli agricoltori il COPA.
A Bruxelles ogni giorno vi sono nell'enorme palazzo della Commissione (una specie di
grattacielo, pieno di grandi finestre, con molte sale nei piani sotterranei) numerose riu-
nioni. Come fanno a capirsi tutte queste persone che vengono da paesi che parlano lin- gue tanto diverse?
Vi sono delle persone che si chiamano interpreti che, in speciali cabine, traducono da una lingua in un'altra. Ad esempio un signore parla inglese. Gli italiani presenti prendono un apparecchio speciale che si chiama cuffia (come, del resto, ne vedrete nei film) dove arriva la voce di un signore che mette in italiano le parole dell'inglese.
Tutto questo richiede un gran lavoro e una efficace organizzazione.
Pensate che gli stessi problemi ci sono al Parlamento europeo, al Consiglio dei Ministri ,
alla Corte e in genere in tutte le riunioni che riguardano le Comunit europee.
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le oiretnve. ~ dice in questi casi che la Commissione come un guardia-
no; fa la guardia ai Trattati.
Se, per esempio, uno Stato non applica un regolamento, cio non rispetta le regole con-
tenute in esso, l'Esecutivo richiama lo Stato al rispetto.
Se lo Stato non ubbidisce la Commissione chiama lo Stato davanti al Tribunale della Comunit, che, come abbiamo visto si chiama Corte di Giustizia.
La Commissione lavora in stretto contatto sia con il Consiglio dei Ministri che con il Parlamento.
Un suo rappresentante partecipa alle riunioni del Consiglio e del Parlamento. La Commissione prima di presentare le sue proposte sente sempre l'opinione dei rappre-
sentanti dei lavoratori, dei contadini, degli industriali. Questi hanno formato delle unioni
europee: per i lavoratori vi P. 1" r,...... r o r l O ~ M ..., -
Il Consiglio dei Ministri: l'organo di collegamento con gli Stati.
Il Consiglio dei Ministri riunisce i 9 Governi dei paesi membri.
Il Consiglio ha un Presidente. Questo cambia ogni 6 mesi. Per 6 mesi vi un Presidente
italiano, per altri 6 un presidente tedesco e cos via.
Alle riunioni del Consiglio partecipano i Ministri che si occupano delle varie materie; di
volta in volta degli affari esteri, dell'agricoltura, del lavoro, delle poste etc.
Il lavoro del Consiglio preparato dagli ambasciatori che stanno sempre a Bruxelles per
seguire l'attivit delle Comunit; per questo si chiamano rappresentanti permanenti.
Il Consiglio discute le proposte della Commissione. Prima di approvarle sente il parere
del Parlamento europeo. Chiede anche il parere di altri due organi comunitari, che riuni-
scono i rappresentanti dei lavoratori, dei contadini, degli industriali; il Comitato Consul-
tivo per i settori del carbone e dell'acciaio; il Comitato Economico e Sociale per tutti gli
altri settori .
Parlando dell'attivit della Commissione vi ho gi detto alcune cose che riguardano il
Consiglio ed il Parlamento.
Bisogna qui dire che il Consiglio l'istituzione comunitaria nella quale gli Stati fanno
sentire tutto il loro peso.
Facendo il paragone tra la Comunit e uno Stato nazionale si vede che il Consiglio non
trova corrispondenza nelle normali istituzioni statali.
In ogni paese chi fa le leggi e prende le decisioni definitive il Parlamento, nella Comu-
nit , invece, proprio il Consiglio.
Poich molte decisioni che prima prendevano gli Stati (e negli Stati i Parlamenti) ora le
prende la Comunit attraverso il Consiglio, vedete bene che si creata una situazione
anormale. La Comunit ha operato una strana trasformazione: le decisioni prese prima
dai Parlamenti nazionali ora sono prese dai Governi, sia pure tutti riuniti in una nuova
istituzione, che il Consiglio dei Ministri delle Comunit.
come un treno che arriva in una stazione. L si costretti a cambiare treno. Si parte
egualmente, ma con un altro conducente e per una destinazione che pu essere anche
diversa da quella voluta.
Vi , quindi, un grave difetto in quel meccanismo complicato che costituito dalla Co-
munit europea (avete presente certi congegni pieni di ruote dentate che sono messe in
modo che l'una fa girare le altre? Vi pu essere un dente mancante in una ruota e tutto il
meccanismo gira male, non ha pi equilibrio).
Questo difetto pu essere corretto. Devono essere i popoli e i loro diretti rappresentanti
a correggerlo. La correzione facile: formare un vero Parlamento europeo, che possa
prendere decisioni, da fare poi applicare nei vari paesi sotto la vigilanza di un vero Go-
Mllrr\!sf\!i\, i nartiti. i
Il lavoro del Consiglio preparato dagli ambasciatori che stanno sempre a Bruxelles per
seguire l'attivit delle Comunit; per questo si chiamano rappresentanti permanenti.
Il Consiglio discute le proposte della Commissi one. Prima di approvarle sente il parere
del Parlamento europeo. Chiede anche il parere di altri due organi comunitari, che riuni-
scono i rappresentanti dei lavoratori, dei contadini, degli industriali; il Comitato Consul-
tivo per i settori del carbone e dell'acciaio; il Comitato Economico e Sociale per tutti gli
altri settori .
Parlando dell'attivit della Commissione vi ho gi detto alcune cose che riguardano il
Consiglio ed il Parlamento.
Bisogna qui dire che il Consiglio l'istituzione comunitaria nella quale gli Stati fanno
sentire tutto il loro oeso.
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Il Consiglio, incontra spesso grandi difficolt nel suo lavoro perch i Governi hanno
opinioni molto diverse e non riescono a mettersi d'accordo. Pensate che certe volte i Mi-
nistri sono stati riuniti per giornate intere senza arrivare a decidere. E in certi casi le de-
cisioni erano molto importanti. Una volta i contadini si sono arrabbiati e per dimostrare
questa loro rabbia hanno portato una mucca nella Sala in cui erano riuniti i Ministri del-
l'agricoltura.
Il Consiglio si riunisce normalmente a Bruxelles. Alcune volte le riunioni si svolgono a
Lussemburgo o anche in altre citt europee.
I funzionari che aiutano i Ministri e preparano le riunioni hanno la loro sede di lavoro
a Bruxelles.
Fin dai primi anni della Comunit quando si volevano prendere decisioni molto impor-
tanti e non vi riuscivano i Ministri si presa l'abitudine di far riunire i Capi di Governo
o addirittura i Capi degli Stati che fanno parte della Comunit. Queste riunioni solenni
avevano il nome di Vertici (perch vertice significa cima, sommit).
Da alcuni anni queste riunioni sono divenute un'abitudine. Si svolgono almeno due volte
l'anno e si chiamano Consigli Europei. Sono discussi i problemi sui quali pi difficile
trovare un accordo. In seguito i Ministri prendono le decisioni e approvano i vari rego-
lamenti e direttive.
La Corte di Giustizia: il tribunale delle Comunit
Come vi ho accennato gi parlando della CECA, un altro punto originale della costru-
zione della Comunit Europea la Corte di Giustizia. Essa composta di 9 giudici e 4
avvocati generali. Anche alla Corte sono rappresentati i vari paesi, ma i suoi componen-
ti, come i componenti della Commissione, una volta nominati sono indipendenti cio
non dipendono pi dal loro paese. Essi devono giudicare come tutti i giudici ascoltando
solo la propria coscienza.
Questo tribunale chiamato a decidere sulle cause tra Stati, tra Stati e Istituzioni della
Comunit, tra Istituzioni comunitarie. I cittadini possono rivolgersi ai tribunali dei loro
paesi per chiedere che la Corte di Giustizia dica la sua opinione sui regolamenti e le di-
rettive della Comunit.
..-Jo.. . .-
Lussem urgo o anche in altre citt europee.
I funzionari che aiutano i Ministri e preparano le riunioni hanno la loro sede di lavoro
a Bruxelles.
Fin dai primi anni della Comunit quando si volevano prendere decisioni molto impor-
tanti e non vi riuscivano i Ministri si presa l'abitudine di far riunire i Capi di Governo
o addirittura i Capi degli Stati che fanno parte della Comunit. Queste riunioni solenni
avevano il nome di Vertici (perch vertice significa cima, sommit) .
Da alcuni anni queste riunioni sono divenute un'abitudine. Si svolgono almeno due volte
l'anno e si chiamano Consigli Europei. Sono discussi i problemi sui quali pi difficile
trovare un accordo. In seguito i Ministri prendono le decisioni e approvano i vari rego-
lamenti e direttive.
Le decisioni della Corte si chiamano sentenze. Gli Stati e le Istituzioni Comunitarie so-
no tenute ad osservarle, cio ad obbedire ad esse.
Queste sentenze sono molto importanti, perch spesso hanno contribuito a chiarire il
contenuto delle norme, cio delle regole stabilite dal Trattato o da regolamenti e diret -
tive.
Le sentenze hanno spesso difeso i diritti dei cittadini dei paesi Comunitari ed hanno
aperto la strada per l'affermazione di una vera Comunit democratica.
L'esistenza della Corte una delle maggiori garanzie di democrazia della Comunit.
Il Parlamento Europeo: la partecipazione dei popoli europei alla Comunit.
Finora abbiamo visto organi che in modo diretto o indiretto sono legati ai Governi na-
zionali. Il Consiglio formato direttamente dai Ministri dei paesi che fanno parte della
Comunit; i componenti della Commissione (i commissari europei) e i giudici della Cor-
te di Giustizia, pur svolgendo in modo indipendente le loro funzioni , sono nominati, cio
scelti dai Governi.
Abbiamo visto, per, che l'aspetto pi originale della Comunit rispetto alle altre orga-
nizzazioni internazionali che hanno unito gli Stati per uno scopo determinato l'esisten -
za di un organo nel quale sono presenti i popoli di questi Stati: il Parlamento europeo.
vero che il Parlamento europeo non ancora eletto direttamente dal popolo, perch i
suoi componenti sono eletti dai 9 Parlamenti nazionali. Resta il fatto che questi compo-
nenti sono tutti parlamentari (cio deputati e senatori dei nove paesi) e quindi per il loro
Parlamento sono eletti direttamente dal popolo. Il legame con questo molto stretto.
Manca ancora un pezzo da fare: eleggere i deputati per mandarli direttamente al Parla-
mento europeo e non farli passare prima per il proprio paese. Finora, infatti , un deputato
quando veniva eletto, ad esempio alla Camera dei Deputati italiana, non sapeva che poi
sarebbe andato al Parlamento europeo. Questa decisione non la prendevano direttamen-
te i suoi elettori; non erano questi a scegliere, li sceglieva il Parlamento nazionale (nell'e-
sempio fatto: la Camera dei Deputati).
I Trattati comunitari hanno previsto che i popoli europei avrebbero eletto direttamente i
loro rappresentanti al Parlamento Europeo. Il Parlamento doveva preparare il docu-
mento nel quale era prevista l'elezione diretta. Il Parlamento delle tre Comunit lo ha
fatto, gi nel 1960. Ma il Consiglio, che doveva prendere la decisione finale non lo ha
approvato. Il Parlamento ha fatto un nuovo documento nel gennaio del 1975. Dopo
lunghe discussioni il 20 settembre 1976 a Bruxelles i 9 Governi lo hanno approvato, si so-
no messi d'accordo per fare eleggere il Parlamento europeo direttamente dai cittadini
della Comunit. Per ora i cittadini di un paese eleggeranno i rappresentanti al Parlamen-
to europeo con delle regole stabilite dai loro parlamenti e Governi.
Il Parlamento Europeo: la partecipazione dei popoli europei alla Comunit.
Finora abbiamo visto organi che in modo diretto o indiretto sono legati ai Governi na-
zionali. Il Consiglio formato direttamente dai Ministri dei paesi che fanno parte della
Comunit; i componenti della Commissione (i commissari europei) e i giudici della Cor-
te di Giustizia, pur svolgendo in modo indipendente le loro funzioni , sono nominati, cio
scelti dai Governi.
Abbiamo visto, per, che l'aspetto pi originale della Comunit rispetto alle altre orga-
nizzazioni internazionali che hanno unito gli Stati per uno scopo determinato l' esisten-
za di un organo nel quale sono presenti i popoli di questi Stati: il Parlamento europeo.
Le prime elezioni dirette del Parlamento Europeo avverranno tra il 7 e il lOgiugno 1979.
180 milioni circa di elettori dovranno eleggere 410 parlamentari europei cos ripartiti.
. '
Una prova della diversit del Parlamento rispetto alle altre Istituzioni, del suo carattere
pi fortemente europeo data dal fatto che nelle riunioni i oarlamentari non sono distin-
Dopo un periodo di 5 anni, cio dopo la prima legislatura europea, il Parlamento Eu-
ropeo sceglier da solo il sistema per fare eleggere i parlamentari che lo compongono. Il
Parlamento europeo non ha ancora tutti i poteri dei parlamenti nazionali, ad esempio
non ha il potere legislativo, cio di fare le leggi. Le leggi comunitarie (regolamenti e di-
rettive) le fa il Consiglio, come abbiamo visto. Ma il Parlamento europeo' ha acquistato
maggiore importanza, cresciuto molto rispetto al Parlamento della prima Comunit
(cio rispetto alla Assemblea Comune della CECA, che era composta di soli 78 parla-
mentari). Con le altre due Comunit il Parlamento ha avuto sino al IO gennaio 1972
142 componenti. Anzi bisogna ricordare che i Trattati CEE e CEEA parlano di Assem-
blea parlamentare. stato il Parlamento europeo a decidere di chiamarsi cos : con l'in-
gresso nella Comunit degli altri 3 paesi (Inghilterra, Irlanda e Danimarca) i parlamen-
tari sono divenuti 198, cos ripartiti:
Una prova della diversit del Parlamento rispetto alle altre Istituzioni, del suo carattere
pi fortemente europeo data dal fatto che nelle riunioni i parlamentari non sono distin-
ti per paesi, ma per gruppo politico. Nel Parlamento europeo vi sono 6 gruppi politici:
Socialisti, Democratici-Cristiani, Liberali, Comunisti, Democratici europei di progresso
e Conservatori. In pratica, un socialista italiano siede accanto ad un socialista belga o
francese e un democristiano tedesco vicino ad un democristiano olandese. Tutti quelli
che hanno le stesse idee politiche formano insieme nel Parlamento un gruppo politico.
Non vi sono ancora dei veri partiti europei. Questi si stanno formando. stato gi fatto
un partito popolare europeo che riunisce i partiti democristiani dei vari paesi. Vi sono
poi l'unione dei partiti socialisti, e l'unione dei liberali, l'unione Democratica europea
(che comprende i conservatori di vari partiti dei 9 paesi). Ma, come abbiamo visto, sen-
za che fossero dei partiti europei, sin dall'inizio dell'attivit del Parlamento i partiti na-
zionali si sono uniti in gruppi parlamentari.
Vediamo come funziona il Parlamento. Come i parlamenti nazionali anche il Parlamen-
to si riunisce in Assemblea plenaria cio con tutti i parlamentari. In genere queste riu-
nioni durano una settimana e si chiamano sessioni. Vi una sessione tutti i mesi tranne
agosto. In qualche mese vi sono due sessioni.
Queste riunioni plenarie hanno luogo a Strasburgo e da qualche tempo anche a Lus-
semburgo, dove il Parlamento europeo ha i suoi uffici con tutti gli impiegati che vi lavo-
rano (e che si chiamano funzionari parlamentari).
Per chi non c' abituato questo fatto di sessioni in due citt un po' strano. Se, per
vi t rovl'!tp. su111'! tra- Strasburoo e. hurllo nrim
142 componenti. Anzi bisogna ricordare che i Trattati CEE e CEEA parlano di Assem-
blea parlamentare. stato il Parlamento europeo a decidere di chiamarsi cos : con l'in-
gresso nella Comunit degli altri 3 paesi (Inghilterra, Irlanda e Danimarca) i parlamen-
tari sono divenuti 198, cos ripartiti:
36
14
lO
6
36
14
lO
6
Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia
Olanda e Belgio
Danimarca e Irlanda
Lussemburgo
Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia
Olanda e Belgio
Danimarca e Irlanda
Lussemburgo
)
Si riuscir mai a mettere d'accordo i vari 'paesi per trovare un posto unico (si dice una
sede) per il Parlamento europeo e le altre istituzioni comunitarie? Chissa? N i viaggi
sono solo tra Lussemburgo e Strasburgo.
: ..... -.
.. ..
Il Parlamento, infatti, non lavora solo in Assemblea plenaria, lavora anche nelle Com-
missioni. E queste Commissioni si riuniscono normalmente a Bruxelles per discutere
con l' Esecuti vo comunitario, che ha la sua sede appunto a Bruxelles.
Che cosa sono le Commissioni ? Poich sarebbe difficile discutere tutti gli argomenti
sempre in Assemblea plenaria con tutti i deputati, si pensato che fosse meglio far di-
'a, rl P'l lil" .
:.::.: .:.;.:::---i::..-. . . .. .::..
.. .....
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J
Le Commissioni parlamentari hanno il compito di preparare i lavori dell' Assemblea ple-
naria. Esse, in particolare preparano un documento, chiamato relazione; questa parola
vuoi dire riferire. Le Commissioni, infatti, presentano tutte le considerazioni e le idee
che poi l'Assemblea discute. Normalmente vi un deputato che parla a nome della
Commissione e che si chiama relatore.
Le Commissioni rassomigliano in piccolo all' Assemblea, hanno un presidente che dirige
i lavori e i vari deputati sono riuniti nei vari gruppi politici. In tutti i Parlamenti molto
importante il Presidente. Questo fa funzionare l'Assemblea sia quando riunita, sia nei
periodi in cui non vi sono riunioni. Da lui dipendono tutti , anche gli impiegati del Parla-
mento. Nessun deputato pu parlare se il Presidente non gli d il permesso di farlo. Voi
sapete come fatta un' Assemblea parlamentare. I parlamentari sono seduti in un semi-
cerchio. Quando devono parlare si alzano e usano il microfono. Gli altri deputati se non
capiscono la lingua nella quale parla si servono delle cuffie dove arriva la voce dei tra-
duttori nella loro lingua.
L'Assembl ea discute la relazione e alla fine approva una risoluzione. Questa un do-
cumento con il quale il Parlamento europeo esprime il suo parere sui vari argomenti e
in particolare sulle proposte presentate dall'Esecutivo della Comunit. In genere il Par-
lamento approva queste proposte, ma pu anche respingerle e quasi sempre chiede che
siano cambiate in qualche parte.
Abbiamo visto come si formano le oggi comunitarie: la Commissione presenta al Consi-
glio dei Ministri una proposta di regolamento o di direttiva. Il Consiglio la invia al Par-
lamento per avere il suo parere. Si dice che cos il Consiglio consulta il Parlamento.
Prima il Consiglio consultava il Parlamento solo quando ci era scritto nel Trattato.
Da alcuni anni il Consiglio chiede sempre l'opinione del Parlamento. In molti casi il
Cons iglio chiede anche il parere del Comitato Economico e sociale. Dopo che il Parla-
mento ha espresso il suo parere il Consiglio discute sulla proposta e se vi un accordo
di tutti o almeno della maggioranza la proposta approvata e diventa direttiva o regola-
mento.
Una volta nel 1965 accaduto che su alcuni problemi i Ministri non sono riusciti a met-
tersi d' accordo. Il paese che era pi contrario alla proposta dell'Esecutivo addirittura
and via dal Consiglio e non partecip a nessuna riunione per 6 mesi. Solo nel gennaio
del 1966 i Governi riuscirono a mettersi d'accordo e la Comunit riprese il suo lavoro
normalmente.
Dovete sapere che questo bisticcio tra Governi era dovuto proprio al fatto che l'Esecu-
tivo aveva proposto di dare pi poteri al Parlamento, cio voleva che il Parlamento con-
tasse di pi, prendesse delle vere decisioni e non esprimesse solo pareri.
La Commissione proponeva di dare alla Comunit le risorse proprie. Dove ci sono
questioni finanziarie, soldi da amministrare, l soprattutto che deve essere presente un
Parlamento. La storia di tutti i Parlament..mostra_cbe_Dnesti_.I1a.-'\C.onn.. P..re!' EQl?Q,.12
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periodi in cui non vi sono riunioni. Da lui dipendono tutti , anche gli impiegati del Parla-
mento. Nessun deputato pu parlare se il Presidente non gli d il permesso di farlo. Voi
sapete come fatta un' Assemblea parlamentare. I parlamentari sono seduti in un semi-
cerchio. Quando devono parlare si alzano e usano il microfono. Gli altri deputati se non
capiscono la lingua nella quale parla si servono delle cuffie dove arriva la voce dei tra-
duttori nella loro lingua.
L'Assemblea discute la relazione e alla fine approva una risoluzione. Questa un do-
cumento con il quale il Parlamento europeo esprime il suo parere sui vari argomenti e
in particolare sulle proposte presentate dall'Esecutivo della Comunit. In genere il Par-
lamento approva queste proposte, ma pu anche respingerle e quasi sempre chiede che
siano cambiate in qualche parte.
, comunque, il Parlamento che approva definiti vamente il bilancio (vi ricordate che il
bilancio comprende le entrate e le spese). Questa una grande conquista per il Parla-
mento e per l'Europa. Ma non sufficiente che il Parlamento controlli le spese della Co-
munit, necessario che possa decidere nel momento in cui sono approvati i regolamen-
ti e le direttive che stabiliscono le spese. Dovrebbe essere il Parlamento e non il Consi-
glio a decidere o almeno il Parlamento e il Consiglio insieme.
Per aiutare il Parlamento a controllare il bilancio stato creato un nuovo organo che si
chiama Corte dei Conti.
Il Parlamento europeo non esercita solo il controllo sul bilancio, ma anche su tutta l'at-
tivit comunitaria. Il mezzo costituito dalle interrogazioni parlamentari, cio dalle do-
mande rivolte dai deputati europei per iscritto o oralmente al Consiglio e alla Commis-
sione.
Se qualche cosa non funziona i parlamentari chiedono che si prendano iniziative, che si
faccia in modo da cambiare la situazione.
Se l'Esecutivo non ascolta il Parlamento, questo pu arrivare, come abbiamo gia visto,
alla censura, cio pu obbligare la Commissione ad andare via. Finora sono state pre-
sentate richieste (si chiamano: mozioni) di censura, ma nessuna mai stata approvata.
Questa possibilit di votare la censura comunque un fatto molto importante, un'altra
prova che la Comunit comincia a rassomigliare a uno Stato con un Governo e un Par-
lamento (normalmente il Parlamento che censur a il Governo negli Stati nazionali).
In questi ultimi anni poco a poco il Parlamento Europeo sta conquistando una maggio-
re importanza. In passato il Consiglio dei Ministri andava solo una volta l'anno a espor-
re il suo programma. Da qualche anno il Consiglio partecipa a tutte le sessioni del Par-
lamento.
Una vera svolta si avuta il4 marzo 1975, quando vi stato un accordo tra Parlamen-
to e Consiglio dei Ministri, che hanno deciso di incontrarsi nei casi di contrasto su qual-
che problema. Il Consiglio non prende decisioni definitive finch non trova un accordo
con il Parlamento.
Questo modo di fare stato chiamato procedura di concertazione.
Certamente sono stati fatti grandi passi in avanti, ma, come vi ho detto, il Parlamento
non partecipa ancora in modo determinante alle decisioni. ancora il Consiglio, e cio i
Ministri, che decide.
importante che il Parlamento abbia pi forza, perch il Parlamento pi direttamente
voluto dal popolo. Molte volte il Parlamento ha detto che vuole un'Europa di eguali,
senza tante differenze. Ecco perch necessario conoscere la politica europea, che cosa
sono le Comunit e che cosa fanno. Per essere sicuri che servir molto vot are per eleg-
gere direttamente 410 parlamentari europei. Tutti i paesi si stanno preparando, si prepa-
rano i partiti. Il traguardo importante: un nuovo Parlamento per un'Europa dei po-
poli e non solo dei Governi.
Il Parlamento europeo non esercita solo il controllo sul bilancio, ma anche su tutta l'at-
tivit comunitaria. Il mezzo costituito dalle interrogazioni parlamentari, cio dalle do-
mande rivolte dai deputati europei per iscritto o oralmente al Consiglio e alla Commis-
sione,
Se qualche cosa non funziona i parlamentari chiedono che si prendano iniziative, che si
faccia in modo da cambiare la situazione.
Se l'Esecutivo non ascolta il Parlamento, questo pu arrivare, come abbiamo gia visto,
alla censura, cio pu obbligare la Commissione ad andare via. Finora sono state pre-
sentate richieste (si chiamano: mozioni) di censura, ma nessuna mai stata approvata.
Questa possibilit di votare la censura comunque un fatto molto importante, un'altra
prova che la Comunit comincia a rassomigliare a uno Stato con un Governo e un Par-
. .
DATE DA RICORDARE:
9 maggio
18 aprile
25 marzo
l luglio
l luglio
31 dicembre
l gennaio
l gennaio
1950: Dichiarazione di Robert Schuman
1951: Firma a Parigi del Trattato che istituisce la CECA
1957: Vengono firmati a Roma i Trattati che istituiscono la CEE e l'Eu-
ratom (CEEA)
1967: Entra in vigore il trattato che istituisce un Consiglio unico ed una
Commissione unica delle Comunit europee.
1968: Realizzazione dell'unione doganale.
1969: Fine del periodo transitorio (di dodici anni) del mercato comune.
1971: Entra in vigore il sistema delle risorse proprie della Comunit.
1973: La Gran Bretagna, l'Irlanda e la Danimarca entrano nella Comu-
nit.
TRE COMUNIT
CECA - CEE - CEEA (Euratom)
Le istituzioni (indirizzi)
Parlamento Europeo:
Lussemburgo, Plateau du Kirchberg, Case Postale 1601,
tel.: 43001, telex 494, parleuro l .
Sede di riunione dell'Assemblea: Strasburgo, Maison de l'Europe, tel.: 359.222 .
Riunioni delle Commissioni Parlamentari: Bruxelles, 3, Bd. de l'Empereur, te/.:
134.130.
Ufficio per l'Italia: Roma Via Poli 29, te/. 6790507 - 6790618
Commissione delle Comunit Europee:
Bruxelles, rue de la Loi, 200 - 1049, Bruxelles, tel.: 7350040 - 7358040.
Ufficio per l'Italia: Roma Via Poli 29, tel. 6789722
Consiglio delle Comunit Europee:
Bruxelles 1048, 170 Rue de la Loi, tel. 7367900 - 7368940.
Corte di Giustizia delle Comunit Europee:
Lussemburgo, Plateau du Kirchberg, tel.: 43031.
Banca Europea per gli Investimenti:
Lussemburgo, 2 Piace de Metz, te!. : 435011. Ufficio di Roma, Via Sardegna 38, tel.:
483651-482162.
Corte dei ' Conti europea
Lussemburgo; 29, rue Aldinger, te!. 47731
Comitato economico e sociale
Bruxeffes, 2, rue Rovenstein, te!. 5123920 - 5139595
FONDI COMUNITARI :
FEOGA o FEAOG = Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia
FSE =- Fondo sociale europeo
FSER Fondo europeo di sviluppo regionale
FES =-- Fondo europeo di sviluppo
SIGLE:
BEI: Banca europea per gli investimenti
CECA: Comunit europea del carbone e dell'acciaio
CEE: Comunit economica europea
CEEA: Comunit europea dell'energia atomica
p p . Pn..Inm o nt n t>1J ..rmor
Riunioni delle Commissioni Parlamentari: Bruxelles, 3, Bd. de l'Empereur, te/.:
134.130.
Ufficio per l'Italia: Roma Via Poli 29, te!. 6790507 - 6790618
Commissione delle Comunit Europee:
Bruxelles, rue de la Loi, 200 - 1049, Bruxelles, tel.: 7350040 - 7358040.
Ufficio per l'Italia: Roma Via Poli 29, tel. 6789722
Consiglio delle Comunit Europee:
B-ruxelles 1048, 170 Rue de la Loi, tel. 7367900 - 7368940.
Corte di Giustizia delle Comunit Europee:
Lussemburgo, Plateau du Kirchberg, tel.: 43031.
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