CONTRO L’ERGASTOLO/ADRIANO SOFRI RILEGGE LA LEZIONE DI ALDO MORO
Una interminabile vendetta
E’ in questi giorni “Ritengo invocare la gravissimi, che si vita questa pena!’) – una in libreria il L’ergastolo umanitaria comprensione verificano, di fronte lunga detenzione, se volume Contro delle due Assemblee e dei all’evidente sprezzo della volete, una lunghissima l’ergastolo (curatori Stefano Anastasia e toglie alla vita loro presidenti […] [per] una legge straordinaria e vita altrui che il delinquente manifesta. Ma detenzione, ma che non abbia le caratteristiche Franco Corleone), frutto urgente del Parlamento, la il potere pubblico deve veramente pesanti della della collaborazione tra ogni contenuto. quale mi conferisca lo essere ben controllato, per pena perpetua che Ediesse e Società della status di detenuto in non farsi condurre ad conduce ad identificare la Ragione, organismo che ha come finalità lo È una pena condizioni del tutto analoghe, anche come immaginare che la pena sia considerata come una vita del soggetto con la vita priva di libertà. studio e una diversa modalità di vita, a quelle vendetta […]. La vendetta è Questo, capite, quanto sia consapevolezza intorno priva proprie dei prigionieri automatica, la vendetta è psicologicamente crudele ai temi della giustizia e politici delle Brigate Rosse smodata, la vendetta è e disumano”. Qualunque del diritto penale minimo. Pubblichiamo di qualsiasi […]”. Un’invidia, un auspicio dell’ora d’aria! “In disumana; la pena, invece, è misurata, è umana nella cambiamento nella vita di una persona, compreso il di seguito il saggio di una prigione comune, per sua manifestazione, nella pentimento vero – “com’è Adriano Sofri, che a umanità quanto severa, io avrei sua finalità […]. Questo pur possibile” – prosegue partire dal titolo (“Io delle migliori possibilità dell’assassinio legale è una Moro, è irrilevante se la comincio a capire cosa ambientali, qualche vergogna inimmaginabile pena esaurisce la vita di è la detenzione”), informazione ed in un regime di quella persona. “Ci si può, ripercorre la lezione di partito e personali, che quel lapsus leggero e istruzione, assistenza democrazia sociale e anzi, domandare se, in Aldo Moro sul rapporto invece stanno decretando prosciugato fosse lasciato farmaceutica e medica ed politica […]”. Avrete letto termini di crudeltà, non sia tra pena e reato e sulla dettati dai sequestratori o lì di proposito, e un contatto, almeno con interesse ma senza più crudele una pena che crudeltà dell’ergastolo. dalla viltà i suoi messaggi. incaricasse l’interlocutore saltuario, con la famiglia”. troppa sorpresa queste conserva in vita privando “Nella mia più sincera di estrarlo e maneggiarlo: Ecco l’invocazione: una definizioni e questa vita di tanta parte Quando pubblicai un libro valutazione, e a un cenno soltanto, lo prigione comune, per considerazioni. Meno del suo contenuto, che su Aldo Moro, nel 1991 prescindere dal mio caso, spiraglio in cui fissare lo quanto severa. In quelle aspettato, e comunque non una pena che tronca, (ma l’avevo scritto molti anche se doloroso, sono sguardo, e figurarsi come lezioni sulla funzione della meno conosciuto e sia pure crudelmente, anni prima), non potevo convinto che oggi esiste Moro stia davvero nel pena, tenute solo due anni commentato è il capitolo disumanamente, la vita del conoscere il testo delle un interesse politico fondo buio della sua prima, Moro insiste che segue nella lezione di soggetto e lo libera, Lezioni di Istituzioni di obiettivo, non di una sola ostentata obiettività. (Non sull’ancoraggio della pena, Moro, dedicato alla “pena perlomeno, con il diritto e procedura penale parte, per praticare questa è la sola volta e del diritto in genere, dell’ergastolo”. “Un sacrificio della vita, di tenute dal professor Moro strada”. A prescindere dal dell’espressione “io all’idea della persona giudizio negativo, in linea quella sofferenza nel 1976 nella facoltà mio caso, dice. Anche comincio”, in quelle dotata della libertà, cioè di principio, deve essere quotidiana, di quella romana di Scienze rivolgendosi a chi è stato lettere: “comincio a capire della capacità di scegliere dato non soltanto per la mancanza di politiche, raccolte e curate finora suo amico o che cos’è la detenzione”; e di essere responsabile. pena capitale che rassegnazione o di quella da Francesco Tritto ed seguace o cliente, deve “ho capito solo in questi Refutando una concezione istantaneamente, rassegnazione che è edite nel 2005. Se l’avessi giorni che vuol dire neutrale, naturalistica o puntualmente, elimina dal uguale ad abbrutimento, conosciuto, in particolare soffrire con Cristo”.) meccanica, del diritto, consorzio sociale la figura che è la caratteristica della la seconda sezione, intitolata alla “Funzione La Costituzione Eppure Moro aveva una fitta esperienza di Moro parla del proprio tempo – siamo nel 1976 – del reo, ma anche nei confronti della pena pena perpetua. Quando si dice pena perpetua si dice della pena”, ne avrei fatto visitatore di carceri. Un come di “un’epoca in perpetua: l’ergastolo, che, una cosa […] umanamente gran conto per i paragrafi stabilisce brano della sua biografia movimento verso grandi priva com’è di qualsiasi non accettabile”. del libro dedicati al pubblicata nel 1969, nove attuazioni di giustizia e di speranza, di qualsiasi Immagino che siate tutti, rapporto fra Moro e il carcere, alla luce dei 55 che la pena anni prima, da Corrado Pizzinelli (è Sciascia a civiltà umana, un’epoca nella quale l’uomo è prospettiva, di qualsiasi sollecitazione al lettrici e lettori, impressionati dal Moro che giorni di “prigione del citarlo nell’Affaire Moro) chiamato a dare prova di pentimento ed al enuncia questi concetti. popolo” (...). Al buio di non possa acquistava, riletto ora, il sé con le sue scelte ritrovamento del soggetto, Perfino eccessivi, in un quei 55 giorni – il mio senso perturbante di un coraggiose nel senso della appare crudele e certo senso, in questo libro si intitolava mai consistere presagio. Pizzinelli giustizia, della libertà e disumana non meno di finale argomentare – L’ombra di Moro. scriveva del Moro ministro della dignità umana”. quanto lo sia la pena di “forse” – la crudeltà Ero stato colpito dalla frase, un semplice inciso in trattamenti di Grazia e Giustizia nel 1955-57: “come Anche il reato, dice, è un atto di libertà, benché sia morte”. Continueremo subito nella citazione: maggiore dell’ergastolo rispetto alla pena di morte: in una lettera indirizzata a Guardasigilli mette in l’atto di libertà che salvo il breve intervallo convinzione non di rado Cossiga: “io comincio a disumani eccezionale rilievo tutti i conduce a una scelta pronunciata da ergastolani capire che cos’è la suoi difetti. È pignolo, negativa. Dunque la pena e simbolicamente efficace detenzione”. Moro la insinua in un brano sulla adesso sorvegliarsi, minuzioso, lento e meticoloso fino all’eccesso dev’essere personale, e legale – non dettata Anche e significativa. Purché non si dimentichino le possibilità di uno scambio guardarsi, non tradirsi: […]. Intanto a che cosa dall’arbitrio di chi giudica, obiezioni dai suoi due fra l’ostaggio inerme che non chiamare in causa la dedica la sua maggior ma dall’universalità della il pentimento, versanti. Che se si chieda ai lui è ora e qualche propria sofferenza (solo la attenzione? Sorpresa, alle legge – e proporzionata. E condannati a morte di detenuto delle Brigate Rosse: “[…] il grado di concessione pudica dell’accenno, “anche se carceri e ai carcerati, cui fa lunghe, lunghissime visite la Costituzione stabilisce che la pena non possa mai se la condanna scegliere fra l’esecuzione e la pena perpetua, sarà una pericolosità della doloroso”), tenere a bada […]. Le sue esplorazioni in consistere in trattamenti minoranza a scegliere situazione non si è d’altra le proprie emozioni. C’è questo sottofondo della crudeli e disumani. “Vuol esaurisce l’esecuzione. E che agli parte accresciuto, un intero mondo, appena vita sociale italiana sono dire – spiega – trattamenti, ergastolani che trattandosi di persone provate da lunga fuori dalla sua segreta, pronto a espropriarlo delle continue e minuziose. Vien voglia di chiedere a vuol dire interventi, vuol dire atti di incidenza del la vita, diventa preferiscano la morte a quella loro vita dovrà detenzione, meritevoli sue parole e a leggervi la uno psicanalista quali potere pubblico sulla restare pur sempre la di un qualche prova del suo cedimento potrebbero essere le persona, che vadano al di irrilevante scelta di togliersela, la vita. riconoscimento sul piano fisico e morale a un motivazioni segrete della là della necessità di Ciascuno può misurare umano (io comincio a dominio che lo spoglia di curiosa propensione per le limitare la libertà – quanta strada sia stata fatta capire che cos’è la sé, a invalidarlo galere e i galeotti che ha infliggendo con ciò una sufficiente a osservare che da allora, da quel 1976, a detenzione) e infine pubblicamente e l’uomo cui, non sofferenza importante e questa convinzione, della oggi, fine di decennio del neutralizzati dal fatto di privatamente. Vorrebbe – dimentichiamolo, sufficiente – che vadano a crudeltà e disumanità nuovo secolo e millennio: essere dislocati in chi non vorrebbe al suo piacciono tanto le cravatte toccare la libertà umana”. dell’ergastolo equivalenti a all’indietro. Proclama territorio straniero […]”. posto? – dire l’offesa e la e i loro nodi”. Più di La pena “è privazione della quelle della pena capitale retorico sempre più pigro Un inciso troppo sobrio, pena della propria vent’anni dopo, l’ex libertà, ma è soltanto – se non peggiori, come di una minoranza politica, troppo fra parentesi per condizione, ma deve ministro della Giustizia, e privazione della libertà, vedremo fra poco – il ripudio dell’ergastolo è non far pensare. Moro reprimersi: censurarsi per minuzioso ispettore delle non più di questo: è contrasta radicalmente affidato pressoché solo al tiene a svolgere la tesi che non essere censurato dai carceri e dei carcerati, si soltanto privazione della con tutte le forme di grido di certi fondi di cella, è stata sua, e lo ribadisce, suoi carcerieri di dentro, e trova sanguinosamente libertà”. Di qui ripudio della pena di e al coraggio di lotte ben prima della impensata per non essere interdetto imprigionato, e scrive: “Io l’inaccettabilità della pena morte che vogliono isolatissime. Non allegherò reclusione in cui ora si da amici e colleghi di comincio a capire che di morte: “come si compensarlo con commenti di troppo trova: che la salvezza di fuori. In questo sforzo di cos’è la detenzione”. potrebbe ricondurre la l’inflessibilità della facile effetto sulla vite minacciate giustifica e oggettività e distanza – un Sarebbe bene, pena capitale nell’ambito reclusione a vita – contraddizione fra le impone un prezzo uomo rapito, umiliato, commentavo, che di interventi che non siano argomento corrente lezioni di Moro e il modo provvisorio da parte della condannato a morte da un leggessero e rileggessero crudeli e disumani […]? soprattutto negli Stati della sua cattura privata e società e delle istituzioni. tribunale autonominato, queste parole i tanti che Capisco bene – aggiunge Uniti. Torniamo alle parole della sua privata Gli preme serbare alla sua spinto a “prescindere dal parlano ex professo o en Moro, e viene in mente il del professor Moro: “ed è, esecuzione. Finirò invece argomentazione un suo caso” – scivola tuttavia amateur dell’altrui galera. vecchio e sconvolto Ugo appunto, in corso nel copiando le righe finali andamento lucido e quella frase incidentale, io In un’altra lettera, una La Malfa che nel giorno nostro ordinamento – che della lezione di cui obiettivo: non la sua comincio a capire che delle più ondeggianti e del suo rapimento si alzerà conosce ancora la pena abbiamo fin qui parlato: angosciosa condizione, ma cos’è la detenzione. Come demoralizzate, ma per alla Camera a rivendicare dell’ergastolo, anche se “Allora ci vediamo per la un interesse comune e inavvertitamente, in una questo più la pena di morte per gli non conosce più la pena di lezione di venerdì. Bisogna razionalmente fessura di distrazione impressionante, Moro attentatori – che vi morte – una riforma che che mi diate i nomi perché dimostrabile lo ispira, e i attraverso cui “il suo caso” arriverà a invidiare e possono essere dei tende a sostituire a questo ho dimenticato il libretto suoi interlocutori devono avverte della propria auspicare per sé la stessa momenti di accesa fatto agghiacciante della sul quale, poi, registrerò persuadersene. I suoi esistenza. O piuttosto prigionia che subiscono i passione popolare di pena perpetua – (‘non le presenze”. interlocutori, amici di avvertitamente, come se detenuti brigatisti. fronte ad alcuni fatti gravi, finirà mai, finirà con la tua Adriano Sofri