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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R.

- Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 106
Febbraio 2012

Famiglia: scuola
di preghiera

Salvami Regina

n questo luogo Maria viene a noi


come una Madre, sempre disponibile ai bisogni dei suoi figli. Attraverso la luce che emana dal suo volto,
la misericordia di Dio che traspare.
Lasciamoci toccare dal suo sguardo:
esso ci dice che siamo tutti amati da
Dio, mai da Lui abbandonati! Maria
viene a ricordarci che la preghiera,
intensa e umile, confidente e perseverante, deve avere un posto centrale
nella nostra vita cristiana. [...] La
preghiera del Rosario, cos cara a
Bernadette e ai pellegrini di Lourdes,
concentra in s la profondit del messaggio evangelico. Ci introduce alla
contemplazione del volto di Cristo.

LOsservatore Romano

(Benedetto XVI, Santa Messa per il 150


anniversario delle apparizioni
14 Settembre del 2008)

Benedetto XVI nella Grotta


delle Apparizioni, 13/9/2008

SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno XIV, numero 106, Febbraio 2012

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Amministrazione:
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30034 Mira (VE)
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di Diritto Pontificio

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a Mira (VE): 041 560 08 91
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Equipe di arti grafiche
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45020 VILLANOVA DEL
GHEBBO - RO
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

Scrivono i lettori

Una scuola di preghiera (Editoriale) . . . . . . . .

4
5

........................

Commento al Vangelo
Convertitevi e
credete nel Vangelo

10

La chiave della relazione


con Dio
......................

18

26

San Gabriele
dellAddolorata
Il giovane santo del sorriso
......................

......................

36

39

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

Storia per bambini...


Unispirazione angelica
......................

46

I Santi di ogni giorno

Araldi nel mondo

......................

......................

La parola dei Pastori


Noi vedemmo la sua
gloria

La voce del Papa


La prima scuola
di preghiera

......................

Ciro, il Grande
Uno strumento nelle
mani di Dio

32

......................

48

Maria,
Stella del Mattino
......................

50

S crivono

Un ricco dono
Lode a Dio per lesistenza degli Araldi del Vangelo che pubblicano questa rivista molto importante.
Scrivo per ringraziarvi di questo dono cos ricco che mi inviate mensilmente. Desidero continuare a riceverla, per questo vi comunico il mio
nuovo indirizzo.
Mons. A. A. G. R., CSS
Vescovo Emerito di Caitit Brasille

Grande giovamento spirituale


Desidero complimentarmi con
voi e ringraziarvi per linvio della rivista Araldi del Vangelo, di cui sono
venuto a conoscenza tramite un parrocchiano appartenente alla vostra
Associazione. I vari temi e interviste, molto profondi e chiari nella loro esposizione, mi sono stati di grande giovamento spirituale.
Don Roberto V. B.
Concepcin Cile

Conoscere meglio Cristo e


amare di pi la Chiesa
Quello che innanzitutto mi attrae
in questa Rivista sono la copertina,
sempre tanto comunicativa, e linvocazione della Madonna della contro
copertina, ma soprattutto il Commento del Vangelo, di Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, che mi porta a conoscere di pi Nostro Signore Ges Cristo e ad amare la nostra Santa Chiesa
Cattolica, Apostolica, Romana. Che
la Madonna ci aiuti a diffondere sempre questa bellissima rivista.
Ildenir L. dos R.
Teresina Brasille

Acqua alle funi!


Ho in mano la rivista Araldi del
Vangelo dellottobre scorso, dove
leggo a pagina 50 larticolo di Marco
4Salvami Regina Febbraio 2012

i lettori

Enoc Silva Antnio, intitolato Acqua alle funi! Eccellente!


Ricordo che nel 1968, quando
io ero bambino, ero solito comprare, ogni settimana, un fascicolo della collezione Conoscere, attraverso il
quale ho appreso molte cose, tra cui
qualcosa sullObelisco del Vaticano. Sono rimasto molto impressionato dallurlo del Capitano Bresca:
Acqua alle funi!. Nella scuola dove
studiavo, i ero solito gridare ai miei
colleghi: Acqua alle funi!, ed essi
mi chiedevano ci che volevo dire
con questo. Allora rispondevo che
significava Emergenza!
Emanuel Li.
Taguatinga Brasille

Perfetto veicolo per lapostolato


Tutto nella rivista fatto apposta
per raggiungere i sensi, lanima e lintelletto: bella presentazione per gli
occhi, qualit della carta e profondit negli argomenti trattati. Linsieme
degli articoli mantiene un piacevole
equilibrio tra catechesi, biografie, notizie e storie edificanti. Il pezzo centrale , a mio vedere, il Commento al
Vangelo, di Mons. Joo Scognamiglio
Cl Dias, scritto con una delle pi alte e profonde visioni che si possa immaginare. un tesoro da tenere sempre a portata di mano, leggere e rileggere varie volte. Ogni esemplare della
rivista un perfetto veicolo per lapostolato. Si capisce che essa frutto di
molta preghiera e progettazione.
Carol W.
Waterloo Canada

Esempi di vita, lotta e


amore per Ges Cristo
Quello che pi mi piace in questa rivista lagiografia, perch i Santi sono esempi di vita, lotta e amore
per Ges Cristo. Ogni esemplare
servito sia per la mia famiglia che per
molti amici, poich abbiamo labitudine di imprestarne alcuni, a volte

per molto tempo, procurando gioia


alle persone che li possono leggere.
La rivista ci di grande aiuto,
perch nel nostro Paese, cos pieno
di violenza, questo tipo di materiale d pace e speranza a tutti noi per
andare avanti.
Jos E. A. G.
Guatemala Guatemala

Anche i carcerati
vogliono leggere

Tutte le sezioni della rivista sono


molto ben elaborate, ricche di sostanza e buon gusto. Mi attraggono
tutte, perch riescono a catturarmi
nella lettura. Ho labitudine di consegnare alcuni numeri alle suore
che lavorano nella pastorale carceraria di Salvador, e i carcerati chiedono sempre la rivista, cos aiutiamo
nellevangelizzazione.
Maria das G. M. B.
Salvador Brasille

Gratitudine per la
Santissima Madre di Dio
I miei affettuosi complimenti ai
fratelli dellAssociazione. Il motivo di questa lettera manifestare la
mia gratitudine alla Santissima Madre di Dio, poich ora prego quotidianamente il Rosario, che ho imparato leggendo il libriccino divulgato
dallAssociazione.
Sono molto felice del grande
cambiamento verificatosi nella mia
vita. Sono una madre che lotta per
portare avanti la famiglia. Grazie alla Fede e alla fiducia nella Vergine
Maria e nel suo Figlio Ges, la mia
croce diventata leggera. Non mi
separer mai da Lei, perch la mia
vita non avrebbe pi senso.
Vi prego di continuare, per mezzo della vostra rivista, a diffondere levangelizzazione di Cristo, della
quale tante famiglie hanno bisogno.
Maria N. R. G.
Via e-mail Spagna

Editoriale

Una scuola di
preghiera

a di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

s.p.a. - Spedizi

one in Abbona

mento Postale

- D. L. 353/200

3 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Contien

e I.R. - Periodic

o dellAss

ociazione

Madonn

106
Numero
2012
Febbraio

: scuola
Famiglia
ra
di preghie
Salvami R

egina

Benedetto XVI,
nellUdienza Generale del 28/12/2011
(Foto: LOsservatore Romano)

a preghiera stata e sar sempre una necessit dellanimo umano.


Soprattutto nei momenti di particolare difficolt, tutti gli uomini, anche quelli immersi nelle tenebre del peccato e lontani dallamicizia con
Dio, si sentono spinti a rivolgersi al Creatore implorando quello di cui
hanno bisogno e a sperare fiduciosi il conseguimento di un bene impossibile da
ottenere senza laiuto soprannaturale.
Lumanit attraversa oggi tempeste e drammi di ogni tipo. La societ cristiana
che dovrebbe esser ordinata alla maniera di una meravigliosa sinfonia di vincoli tra superiori e inferiori, in un clima di autentica carit si trova devastata dallateismo, dal pragmatismo e da una crescente immoralit. La famiglia, laccio fondamentale e naturale di questa armonia, soffre duramente. Dove cercare un rimedio
efficace per far rivivere la santit nelle case?
quello che ci indica Papa Benedetto XVI nellUdienza Generale del 28 dicembre scorso. Continuando la catechesi sulla preghiera e invitando tutti i fedeli
a fare una riflessione sulla vita della Sacra Famiglia, egli incentiva la trasformazione di ogni casa in una nuova Casa di Nazareth, cio, in una scuola di preghiera.
La Sacra Famiglia licona della Chiesa domestica, sottolinea il Pontefice
, chiamata a pregare insieme; e deve esser la prima scuola di preghiera. In essa i
bambini, fin dalla pi tenera et, possono apprendere a percepire il senso di Dio,
grazie allinsegnamento e allesempio dei genitori: vivere in unatmosfera caratterizzata dalla presenza di Dio.
Riunita la sera dopo gli ardui impegni quotidiani, desiderosa di alcuni momenti di intimit e riposo, la famiglia non potr fare niente di meglio che dare a Dio il
debito posto, per mezzo della preghiera in comune, implorando la protezione e la
benedizione del Signore per coloro che si raccolgono sotto il medesimo tetto. Infatti una cosa innegabile: il triste corteo delle miserie, difficolt, angosce e problemi che affliggono il mondo attuale, riceverebbe un insuperabile lenitivo se regnasse nella famiglia Chiesa domestica il vero spirito di preghiera.
Si comprende bene, in vista di questo, linsistenza del Papa: Se non si impara
a pregare in famiglia, dopo sar difficile riuscire a riempire questo vuoto. Per questo, vorrei invitarvi a riscoprire la bellezza di pregare insieme come famiglia, alla scuola della Sacra Famiglia di Nazareth. E voi diventerete cos un solo cuore e
una sola anima, una vera famiglia.
Mettere in pratica quotidianamente con fervore e perseveranza questo omaggio congiunto a Dio cos vivamente raccomandato dal Santo Padre un eccellente mezzo di conferire vigore e durabilit allunione familiare e leffettivo esaudimento delle richieste cos formulate alimenter la fiducia dei suoi membri e render loro indispensabile il ricorso allamorosa Provvidenza Divina, per intercessione di Maria Santissima, proclamata Regina della Famiglia dal Beato Giovanni Paolo II.
Febbraio 2012 Salvami

Regina5

La voce del Papa

La prima scuola di
preghiera
Se non si impara a pregare in famiglia, sar difficile poi riempire questo vuoto. Per
questo, vorrei invitarvi a riscoprire la bellezza di pregare insieme, alla scuola della
Sacra Famiglia di Nazareth.

6Salvami Regina Febbraio 2012

Maria e Giuseppe gi vedono nel figlio Ges.

Maria vive dello sguardo di Dio


La contemplazione di Cristo ha in
Maria il suo modello insuperabile. Il
volto del Figlio le appartiene a titolo speciale, poich nel suo grembo
che si formato, prendendo da lei
anche unumana somiglianza.
Alla contemplazione di Ges
nessuno si dedicato con altrettanta assiduit di Maria. Lo sguardo
del suo cuore si concentra su di Lui
gi al momento dellAnnunciazione, quando Lo concepisce per opera dello Spirito Santo; nei mesi successivi ne avverte a poco a poco la
presenza, fino al giorno della nascita, quando i suoi occhi possono fissare con tenerezza materna il volto
del figlio, mentre lo avvolge in fasce e lo depone nella mangiatoia.
I ricordi di Ges, fissati nella sua
mente e nel suo cuore, hanno segnato ogni istante dellesistenza di
Maria. Ella vive con gli occhi su Cristo e fa tesoro di ogni sua parola.
San Luca dice: Da parte sua [Maria] custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore (Lc 2, 19),
e cos descrive latteggiamento di
Maria davanti al Mistero dellIncar-

Ismael Fuentealba

enendo presente il te- tono da Betlemme e si recano a Gema della preghiera che rusalemme con Ges che ha appena
sto sviluppando in que- quaranta giorni; invece di un agnello
sto periodo nelle cate- di un anno presentano lofferta delle
chesi, oggi vorrei invitarvi a riflette- famiglie semplici, cio due colombi.
Quello della Santa Famiglia il
re su come la preghiera faccia parte della vita della Santa Famiglia di pellegrinaggio della fede, dellofferNazareth. La casa di Nazareth, in- ta dei doni, simbolo della preghiefatti, una scuola di preghiera, dove ra, e dellincontro con il Signore, che
si impara ad ascoltare, a meditare,
a penetrare il significato profondo
della manifestazione del Figlio di
Dio, traendo esempio da Maria,
Giuseppe e Ges. [...]
Possiamo ricavare alcuni spunti sulla preghiera, sul rapporto con
Dio, della Santa Famiglia dai racconti evangelici dellinfanzia di
Ges. Possiamo partire dallepisodio della presentazione di Ges al
tempio.
San Luca narra che Maria e
Giuseppe, quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mos, portarono il bambino a Gerusalemme, per presentarlo al Signore (2, 22). Come ogni famiglia
ebrea osservante della legge, i genitori di Ges si recano al tempio La Sacra Famiglia licona della Chiesa
per consacrare a Dio il primogenidomestica, chiamata a pregare insieme
to e per offrire il sacrificio. Mossi
Sacra Famiglia Chiesa della Santa Croce,
Grijota (Spagna)
dalla fedelt alle prescrizioni, par-

LOsservatore Romano

Vorrei invitarvi oggi a riflettere su come la preghiera faccia parte della Sacra Famiglia di Nazareth

nazione, atteggiamento che si prolungher in tutta la sua esistenza: custodire le cose meditandole nel cuore.
Luca levangelista che ci fa conoscere il cuore di Maria, la sua fede (cfr. 1, 45), la sua speranza e obbedienza (cfr. 1, 38), soprattutto la sua
interiorit e preghiera (cfr. 1, 46-56),
la sua libera adesione a Cristo (cfr. 1,
55). E tutto questo procede dal dono dello Spirito Santo che scende su
di lei (cfr. 1, 35), come scender sugli
Apostoli secondo la promessa di Cristo (cfr. At 1,8). Questa immagine di
Maria che ci dona San Luca presenta la Madonna come modello di ogni
credente che conserva e confronta le
parole e le azioni di Ges, un confronto che sempre un progredire
nella conoscenza di Ges.
Sulla scia del beato Papa Giovanni Paolo II (cfr Lett. ap. Rosarium
Virginis Mari) possiamo dire che
la preghiera del Rosario trae il suo
modello proprio da Maria, poich
consiste nel contemplare i misteri di Cristo in unione spirituale con
la Madre del Signore. La capacit di
Maria di vivere dello sguardo di Dio
, per cos dire, contagiosa.

Giuseppe si davvero consegnato


totalmente a Maria e a Ges
Il primo a farne lesperienza
stato San Giuseppe. Il suo amore
umile e sincero per la sua promessa
sposa e la decisione di unire la sua
vita a quella di Maria ha attirato e
introdotto anche lui, che gi era un
uomo giusto (Mt 1, 19), in una singolare intimit con Dio.
Infatti, con Maria e poi, soprattutto, con Ges, egli incomincia un
nuovo modo di relazionarsi a Dio,
di accoglierlo nella propria vita, di
entrare nel suo progetto di salvezza, compiendo la sua volont. Dopo aver seguito con fiducia lindicazione dellAngelo non temere di
prendere con te Maria, tua sposa
(Mt 1,20) egli ha preso con s Maria e ha condiviso la sua vita con lei;
ha veramente donato tutto se stesso
a Maria e a Ges, e questo lha condotto verso la perfezione della risposta alla vocazione ricevuta.
Il Vangelo, come sappiamo, non
ha conservato alcuna parola di Giuseppe: la sua una presenza silenziosa, ma fedele, costante, operosa.
Possiamo immaginare che anche lui,

come la sua sposa e in intima consonanza con lei, abbia vissuto gli anni dellinfanzia e delladolescenza di
Ges gustando, per cos dire, la sua
presenza nella loro famiglia.
Giuseppe ha compiuto pienamente il suo ruolo paterno, sotto
ogni aspetto. Sicuramente ha educato Ges alla preghiera, insieme con
Maria. Lui, in particolare, lo avr
portato con s alla sinagoga, nei riti
del sabato, come pure a Gerusalemme, per le grandi feste del popolo
dIsraele. Giuseppe, secondo la tradizione ebraica, avr guidato la preghiera domestica sia nella quotidianit al mattino, alla sera, ai pasti
, sia nelle principali ricorrenze religiose. Cos, nel ritmo delle giornate trascorse a Nazareth, tra la semplice casa e il laboratorio di Giuseppe, Ges ha imparato ad alternare
preghiera e lavoro, e ad offrire a Dio
anche la fatica per guadagnare il pane necessario alla famiglia.

Il mistero dellesistenza cristiana


fondato nella preghiera
E infine, un altro episodio che
vede la Santa Famiglia di Nazareth
Febbraio 2012 Salvami

Regina7

raccolta insieme in un evento di preghiera. Ges, labbiamo sentito, a


dodici anni si reca con i suoi al tempio di Gerusalemme. Questo episodio si colloca nel contesto del pellegrinaggio, come sottolinea San Luca: I suoi genitori si recavano ogni
anno a Gerusalemme per la festa di
Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa (2, 41-42).
Il pellegrinaggio unespressione
religiosa che si nutre di preghiera e,
al tempo stesso, la alimenta. Qui si
tratta di quello pasquale, e lEvangelista ci fa osservare che la famiglia
di Ges lo vive ogni anno, per partecipare ai riti nella Citt Santa. La famiglia ebrea, come quella cristiana,
prega nellintimit domestica, ma
prega anche insieme alla comunit, riconoscendosi parte del Popolo
di Dio in cammino e il pellegrinaggio esprime proprio questo essere in
cammino del Popolo di Dio. La Pasqua il centro e il culmine di tutto questo, e coinvolge la dimensione
familiare e quella del culto liturgico
e pubblico.
Nellepisodio di Ges dodicenne, sono registrate anche le prime
parole di Ges: Perch mi cercavate? Non sapevate che io devo essere
in ci che del Padre mio? (2,49).
Dopo tre giorni di ricerche, i suoi

genitori lo ritrovarono nel tempio


seduto tra i maestri mentre li ascoltava ed interrogava (cfr. 2,46). Alla domanda perch ha fatto questo
al padre e alla madre, Egli risponde che ha fatto soltanto quanto deve fare il Figlio, cio essere presso
il Padre. Cos Egli indica chi il vero Padre, chi la vera casa, che Egli
non fatto niente di strano, di disobbediente. E rimasto dove deve essere il Figlio, cio presso il Padre, e ha
sottolineato chi il suo Padre.
La parola Padre sovrasta quindi laccento di questa risposta e appare tutto il mistero cristologico.
Questa parola apre quindi il mistero, la chiave al mistero di Cristo,
che il Figlio, e apre anche la chiave
al mistero nostro di cristiani, che siamo figli nel Figlio.
Nello stesso tempo, Ges ci insegna come essere figli, proprio
nellessere col Padre nella preghiera. Il mistero cristologico, il mistero dellesistenza cristiana intimamente collegato, fondato sulla preghiera. Ges insegner un giorno ai
suoi discepoli a pregare, dicendo loro: quando pregate dite Padre. E,
naturalmente, non ditelo solo con
una parola, ditelo con la vostra esistenza, imparate sempre pi a dire con la vostra esistenza: Padre;
e cos sarete veri figli nel Figlio, veri
cristiani.

Eric Salas

La Sacra
Famiglia
licona della
Chiesa domestica

Ges ci insegna ad esser figli, precisamente nel


gesto di stare con il Padre nella preghiera
Incontro di Ges nel Tempio
Santuario del Sacro Cuore di Ges, San Paolo (Brasile)

8Salvami Regina Febbraio 2012

Qui,
quando
Ges ancora pienamente
inserito nella vita della
Famiglia di Nazareth, importante
notare la risonanza che pu aver
avuto nei cuori di
Maria e Giuseppe
sentire dalla boc-

ca di Ges quella parola Padre, e


rivelare, sottolineare chi il Padre,
e sentire dalla sua bocca questa parola con la consapevolezza del Figlio
Unigenito, che proprio per questo
ha voluto rimanere per tre giorni nel
tempio, che la casa del Padre.
Da allora, possiamo immaginare,
la vita nella Santa Famiglia fu ancora pi ricolma di preghiera, perch
dal cuore di Ges fanciullo e poi
adolescente e giovane non cesser
pi di diffondersi e di riflettersi nei
cuori di Maria e di Giuseppe questo
senso profondo della relazione con
Dio Padre.
Questo episodio ci mostra la vera situazione, latmosfera dellessere
col Padre. Cos la Famiglia di Nazareth il primo modello della Chiesa
in cui, intorno alla presenza di Ges
e grazie alla sua mediazione, si vive
tutti la relazione filiale con Dio Padre, che trasforma anche le relazioni interpersonali, umane.
Cari amici, per questi diversi
aspetti che, alla luce del Vangelo,
ho brevemente tratteggiato, la Santa Famiglia icona della Chiesa domestica, chiamata a pregare insieme. La famiglia Chiesa domestica
e deve essere la prima scuola di preghiera. Nella famiglia i bambini, fin
dalla pi tenera et, possono imparare a percepire il senso di Dio, grazie allinsegnamento e allesempio
dei genitori: vivere in unatmosfera
segnata dalla presenza di Dio.
Uneducazione autenticamente
cristiana non pu prescindere dallesperienza della preghiera. Se non si
impara a pregare in famiglia, sar
poi difficile riuscire a colmare questo vuoto. E, pertanto, vorrei rivolgere a voi linvito a riscoprire la bellezza di pregare assieme come famiglia alla scuola della Santa Famiglia di Nazareth. E cos divenire realmente un cuor solo e unanima sola, una vera famiglia.
(Passi dellUdienza generale del
28/12/2011)

Quando luomo smette di riconoscere


il suo vincolo col Creatore mette in
pericolo le sue relazioni con le altre
creature e con la stessa Creazione.

ignore e Signori Ambasciatori! Lincontro odierno avviene tradizionalmente alla fine delle festivit natalizie, in cui la
Chiesa celebra la venuta del Salvatore. Egli viene nel buio della notte,
eppure la sua presenza immediatamente fonte di luce e di gioia (cfr.
Lc 2, 9-10).

Meditare sulla dimensione


etica dellesistenza umana
Davvero il mondo buio, laddove
non rischiarato dalla luce divina!
Davvero il mondo oscuro, laddove
luomo non riconosce pi il proprio
legame con il Creatore e, cos, mette
a rischio anche i suoi rapporti con le
altre creature e con lo stesso creato.
Il momento attuale segnato purtroppo da un profondo malessere e
le diverse crisi: economiche, politiche e sociali, ne sono una drammatica espressione.
A tale proposito, non posso non
menzionare, anzitutto, gli sviluppi
gravi e preoccupanti della crisi economica e finanziaria mondiale. Questa non ha colpito soltanto le famiglie e le imprese dei Paesi economi-

LOsservatore Romano

Cristo, fonte di
luce e gioia

Il Santo Padre riceve il Corpo Diplomatico per il tradizionale scambio


di auguri di inizio anno, nella Sala Regia del Palazzo Apostolico

camente pi avanzati, dove ha avuto origine, creando una situazione


in cui molti, soprattutto tra i giovani, si sono sentiti disorientati e frustrati nelle loro aspirazioni ad un avvenire sereno, ma ha inciso profondamente anche sulla vita dei Paesi in
via di sviluppo.
Non dobbiamo scoraggiarci ma
riprogettare risolutamente il nostro
cammino, con nuove forme di impegno. La crisi pu e deve essere
uno sprone a riflettere sullesistenza umana e sullimportanza della
sua dimensione etica, prima ancora
che sui meccanismi che governano
la vita economica: non soltanto per
cercare di arginare le perdite individuali o delle economie nazionali, ma
per darci nuove regole che assicurino a tutti la possibilit di vivere dignitosamente e di sviluppare le proprie capacit a beneficio dellintera
comunit. [...]

Il destino delluomo
limmortalit
Eccellenze, Signore e Signori! La
nascita del Principe della pace ci insegna che la vita non finisce nel nul-

la, che il suo destino non la corruzione, bens limmortalit. Cristo


venuto perch gli uomini abbiano la
vita e labbiano in abbondanza (cfr
Gv 10,10). Solo quando il futuro
certo come realt positiva, diventa
vivibile anche il presente (Spe salvi, n.2).
Animata dalla certezza della fede, la Santa Sede continua a dare
il proprio contributo alla Comunit
internazionale, secondo quel duplice intendimento che il Concilio Vaticano II di cui questanno ricorre
il 50 anniversario ha chiaramente definito: proclamare la grandezza
somma della vocazione delluomo e
la presenza in lui di un germe divino, nonch offrire allumanit una
cooperazione sincera, che instauri
quella fraternit universale che corrisponde a tale vocazione (cfr. Gaudium et spes, n.3).
In questo spirito, rinnovo a tutti
voi, ai membri delle vostre famiglie
e ai vostri collaboratori i miei pi
cordiali auguri per il nuovo anno.
(Passi del discorso al Corpo Diplomatico, 9/1/2012)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va

Febbraio 2012 Salvami

Regina9

Cristo Re Parrocchia San Rocco Gonzlez


di Santa Cruz, Asuncin (Paraguay)

Convertitevi

aVangeloA

Gustavo Kralj

In quel tempo, 12lo Spirito sospinse Ges nel deserto. 13Ed Egli rimase nel deserto quaranta giorni, tentato da satana; stava con
le fiere e gli angeli lo servivano. 14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Ges si rec nella Galilea predicando
il vangelo di Dio e diceva:
15
Il tempo compiuto e il
regno di Dio vicino; convertitevi e credete al vangelo! (Mc 1, 12-15).

10Salvami Regina Febbraio 2012

Commento al Vangelo I Domenica di Quaresima

e credete nel Vangelo


Adeguare il nostro pensiero, i nostri desideri, azioni e
sentimenti sulla base di quelli del Signore Ges lunico
modo per corrispondere degnamente allamore che Dio
manifesta per ognuno di noi.

Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I Un amore portato
al limite estremo

insondabile lamore che il Creatore elargisce verso ognuno di noi in particolare. Per questo, a volte, ci confonde la considerazione di tutti i benefici che da Lui riceviamo.
Potendo semplicemente permanere nella sua
piena ed eterna felicit, Dio ha voluto creare
luniverso, con lobiettivo di manifestare la sua
infinita bont: Egli ha creato per bont. Non
aveva bisogno di niente di ci che ha fatto1
insegna SantAgostino.
A tutti gli uomini e donne, Egli ha dato lessere, scegliendoli uno ad uno tra le infinite creature razionali che avrebbe potuto creare. Inoltre, li ha redenti dal peccato, li sostiene e favorisce con i suoi doni, nelle pi svariate circostanze. Ma, soprattutto, d loro lopportunit
di partecipare alla sua vita divina gi su questa
Terra, come primizia della felicit infinita che
loro riservata in Cielo, nellineffabile comunione con la Santissima Trinit.

Dio si allea con gli uomini


In contropartita a tanta bont, si ripete invariabilmente una costante nel comportamento
degli uomini: in un determinato momento, essi deviano dal cammino tracciato dal Creatore;
la Provvidenza, allora, interviene al fine di evi-

tare la loro perdizione, offrendo loro i mezzi necessari per la salvezza. Cos, quando Adamo ed
Eva hanno commesso il primo peccato, Dio li
ha castigati con lespulsione dal Paradiso, ma ha
fatto nello stesso tempo unalleanza con il genere umano, promettendogli la Redenzione e il ripristino dello stato di grazia perduto.2
Tuttavia, gli uomini non hanno tardato a ricadere nel peccato. Subito dopo che i nostri progenitori hanno cominciato a popolare lorbe
con la loro discendenza, il Signore ha constatato
che la malvagit degli uomini era grande sulla
terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male (Gn 6, 5). Pentito, allora, di aver creato il genere umano, il Signore
lo avrebbe estirpato del tutto dalla faccia della
Terra se No non avesse trovato grazia davanti
ai Suoi occhi (cfr. Gn 6, 8).
Cos, come narra la prima lettura di questa
domenica (Gn 9, 8-15), terminato il terribile castigo del diluvio, Dio ha benedetto No e i suoi
figli e ha stabilito con loro e con la loro discendenza unalleanza che resta in vigore per tutto
il tempo delle nazioni, fino alla proclamazione
universale del Vangelo.3
Questa ar pi tardi rinnovata con Abramo, in
cui saranno benedette tutte le famiglie della Terra (Gn 12, 3); attraverso la Legge di Mos, nel Sinai (Es 19, 5-6) o nella promessa messianica fatFebbraio 2012 Salvami

Si ripete
invariabilmente una
costante nel
comportamento degli
uomini: in un
determinato
momento, essi
deviano dalle
vie tracciate
dal Creatore

Regina11

c una sproporzione enorme; nel secondo, neppure si pu parlare di sproporzione, perch la


distanza infinita. Ma, la Seconda Persona della Santissima Trinit ha assunto la natura umana per salvarci, manifestando per noi un amore
straordinario, che eccede ogni misura.

Da una pazzia damore


nasce la Santa Chiesa
In cima al Calvario, la bont e la misericordia del
Verbo Incarnato per i peccatori sono portate, per
cos dire, fino alla pazzia (cfr. ICor 1, 18). San Pietro ci ricorda, nella seconda lettura di questa domenica: Anche Cristo morto una volta per sempre
per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi
a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito and ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la
magnanimit di Dio pazientava nei giorni di No,
mentre si fabbricava larca (IPt 3, 18-20a).
NellAlleanza stabilita da Dio con lumanit
dopo il Diluvio, Egli ha promesso di non castigare
pi la Terra per mezzo delle acque (Gen 9,
11). Ora, si potrebbe dire a ragione che la
storia della Salvezza culmina in un diluvio
di sangue, secondo lespressiva formula di
San Luigi Maria Grignion de Montfort.4
Perch se non bastassero la flagellazione,
lincoronazione di spine e tutte le sofferenze nel cammino del Calvario Egli ha permesso che, sulla Croce, una lancia Gli perforasse il petto sacro.
Si sono versate in quellora le ultime
gocce di sangue e linfa che ancora restavano nel suo Sacratissimo Cuore. nato cos il Corpo Mistico di cui Cristo il
Capo. Nel Calvario, Egli compie la sua
immolazione e fa nascere, nelle pi orrende torture fisiche e morali, la Chiesa
che aveva cos laboriosamente preparato
e istituito. [...] , dunque, la Chiesa che,
secondo la dottrina dei Padri, esce dal
costato aperto del Salvatore e, per cos
dire, data alla luce da Lui.5
Nello stesso senso commenta San
Giovanni Crisostomo: Quel sangue e
quellacqua sono simboli del Battesimo e
dei misteri. Dalluno e dallaltra nasce la
Chiesa, mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito
Santo (Tt 3, 5), col Battesimo e coi miGustavo Kralj

In cima al
Calvario, la
bont e la
misericordia
del Verbo
Incarnato per
i peccatori
sono portate,
per cos dire,
fino alla
pazzia

ta a Davide (IISm 8, 16), per citare solo alcuni dei


principali episodi della storia della Salvezza.
Cristo, auge della storia della Salvezza
Passano i secoli e lumanit raggiunge unauge di decadenza che segna simultaneamente la
fine dellAntico Testamento e la pienezza dei
tempi di cui ci parla lApostolo (Gal 4, 4). Ges compie in maniera sovrabbondante le promesse fatte ai patriarchi e ai profeti, assumendo
anche la natura umana senza smettere di essere
Dio. Culmina, cos, con una perfezione tutta divina, la storia della Salvezza.
LIncarnazione del Verbo un mistero che
oltrepassa completamente la nostra capacit intellettiva. Per tentare di comprenderlo in qualche misura, immaginiamo un angelo che ci proponga di assumere la natura di un lombrico,
senza lasciare la condizione umana, con la missione di salvare dalla morte tutti i lombrichi del
mondo. Quale sarebbe la nostra risposta?
Ora, la differenza tra un uomo e un lombrico insondabilmente minore di quella esistente
tra Dio e le creature razionali. Nel primo caso,

Pala della Santa Trinit del Beato Angelico - Convento di San Marco, Firenze

12Salvami Regina Febbraio 2012

Gustavo Kralj, per concessione del Ministero dei Beni Culturali della
Repubblica Italiana

steri.6 Il Concilio Vaticano II afferma che linizio e la crescita della Chiesa sono significati
dal sangue e dallacqua che uscirono dal costato
aperto di Ges crocifisso7 e che dal costato di
Cristo dormiente sulla Croce scaturito il mirabile Sacramento di tutta la Chiesa.8

II Il prologo della predicazione


della Buona Novella
Il Vangelo di questa prima domenica ci riporta al momento nel quale Cristo Si preparava ad
iniziare la sua missione di predicare la Buona
Novella. Uscendo dalle acque del Giordano, subito dopo esser stato battezzato da Giovanni, il
Cielo si apr, lo Spirito Santo scese su di Lui in
forma di colomba e si ud una voce proveniente dall Alto: Tu sei il mio figlio prediletto, in te
mi sono compiaciuto (Lc 3, 22).
In quellistante, commenta Benedetto XVI,
si verificata una sorta di investitura dellincarico messianico del Figlio dellUomo. In quellora gli sono state formalmente conferite, per la
Storia e al cospetto di Israele, la dignit regale e
quella sacerdotale. A partire da questo momento la vita di Ges stata subordinata alla missione per la quale Egli doveva incarnarSi.9

Il raccoglimento precede lazione

In quel tempo, 12 lo Spirito sospinse


Ges nel deserto.
Dopo il Battesimo, la prima disposizione dello Spirito Santo stata quella di condurre Ges
nel deserto, dove Egli rimasto quaranta giorni
in regime di penitenza, isolamento e preghiera.
Il Divino Maestro ci mostra cos che, prima
di lanciarsi in sante e grandi imprese, indispensabile prepararsi con la preghiera e la contemplazione, poich la vita interiore lanima
di ogni azione missionaria. Se lo stesso Dio fatto uomo ha dato questo sublime esempio, quale
lezione devono trarre da lui tutti coloro che, ai
nostri giorni, consacrano la vita allapostolato?

Forze sovrabbondanti per quelli


che dovrebbero seguirLo

Ed Egli rimase nel deserto per quaranta giorni...

13a

Il primo dei sinottici specifica che Ges digiun per quaranta giorni e quaranta notti (Mt

Particolare della Tentazione nel Deserto del Beato Angelico


Convento di San Marco, Firenze

4, 2). Non da pensare, pertanto, che questo


digiuno di Ges fosse lordinario digiuno giudaico rinnovato per quaranta giorni di seguito;
il digiuno giudaico obbligava fino al tramonto
del sole, ma al calar della sera si prendeva cibo,
[...] mentre il digiuno di Ges ininterrotto per
quaranta giorni e quaranta notti.10
In questo periodo, il Redentore ha voluto
contemplare il panorama completo della sua
missione e come la Santa Chiesa avrebbe dovuto mantenere gli effetti della Redenzione fino
alla fine dei tempi, attraverso i Sacramenti.
Un mero atto della volont divina sarebbe bastato per la fondazione della Chiesa ma durante
la sua peregrinazione terrena, il Figlio dellUomo voleva conquistare forze sovrabbondanti per
quanti avrebbero dovuto seguirLo fino alla fine
dei tempi. Per questo Egli non ha mangiato n
bevuto nulla in questi quaranta giorni. vissuto
alimentato dallazione angelica e da una forza soprannaturale che non Gli impediva, per, di sentire fame e sete. Si evidenzia cos, ancora una volta, fino a che estremi damore Egli era disposto
ad arrivare, per la nostra salvezza.
Febbraio 2012 Salvami

Prima di
lanciarsi in
sante e grandi imprese,
indispensabile
prepararsi con
la preghiera
e la contemplazione

Regina13

Il Capo ottiene la vittoria


per tutto il Corpo

Gu

v
sta

Kr

alj

...e l fu tentato da
Satana

13a

Cristo era
Dio e, in
quanto tale,
non and nel
deserto al fine
di prepararSi
in solitudine
alla lotta che
stava per
intraprendere,
ma per
iniziarla

Cristo era Dio e, in quanto tale, non andato nel deserto per prepararSi nella
solitudine alla lotta che stava per giungere, quanto per
iniziarla. Lungi dal cercar rifugio contro il male, cominciava la sua vita pubblica affrontando e vincendo gli attacchi del nemico.
Intanto, il demonio non
aveva ancora coscienza della divinit di Ges. RitenendoLo in grado di peccare,
ha voluto in tutte i modi indurLo a commettere diverse
colpe. Che egli abbia tentato
il Figlio di Dio nei quaranta
giorni e quaranta notti, come sembra ricavarsi da questo versetto di San Marco e secondo lopinione
di San Beda? O che abbia atteso fino alla fine
del digiuno per tentarLo, come invece afferma
San Tommaso?
Il problema non ci sembra particolarmente
rilevante di fronte al fatto che il Divino Maestro
ha voluto assumere su di S le nostre tentazioni
per vincerle.11 Con la sconfitta inflitta al demonio nel deserto, Cristo, Capo del Corpo Mistico, ha ottenuto la vittoria per tutti i suoi membri, come afferma San Gregorio Magno: Non
era indegno del nostro Redentore voler esser
tentato, Egli che venuto per esser ucciso; Egli
ha voluto vincere con le sue le nostre tentazioni,
cos come ha vinto con la sua la nostra morte.12

Non lasciarci cadere in tentazione


Ora, secondo San Tommaso, non questa lunica ragione per la quale Cristo ha voluto esser tentato; egli ne aggiunge altre tre: perch nessuno, per quanto santo sia, si senta sicuro e immune dalla tentazione; per mostrarci come vincere le tentazioni; per incuterci la fiducia nella sua misericordia.13
Per questo, insegna lo stesso Dottor Angelico: Si deve notare che Cristo non ci insegna a
chiedere di non esser tentati, ma di non cade14Salvami Regina Febbraio 2012

re in tentazione. Infatti se luomo vince la tentazione, merita


la corona.14 Dio permette al
demonio di operare, permette che le cattive inclinazioni della nostra natura decaduta ci tormentino, per poter in questa forma ottenere meriti.
Osserva, a questo proposito, padre Royo Marin:
Numerosi sono i vantaggi di vincere la tentazione,
con la grazia e laiuto di Dio.
Perch umilia Satana; fa risplendere la gloria di Dio;
purifica la nostra anima, riempiendoci di umilt, pentimento e fiducia nellaiuto divino; ci obbliga a esser
sempre vigili e in allerta, a
diffidare di noi stessi, sperando tutto da Dio, a mortificare i nostri gusti e capricci; aumenta la nostra esperienza e ci rende pi circospetti e cauti nella lotta contro i nostri nemici.15
Proprio come non si pu premiare un corridore che non neppure uscito dal letto o un intellettuale che non ha scritto n detto niente, lo
stesso anche nella vita spirituale: per ricevere la
ricompensa nelleternit, abbiamo bisogno di
esser messi alla prova in questa vita.

Nulla rallegra il nostro nemico


quanto lo sconforto
Pertanto, la tentazione non ci deve intristire,
poich rappresenta il momento delleroismo e
della gioia: il momento di mostrare il nostro
amore a Dio. Cristo ci ha dato lesempio! In
questi quaranta giorni di preghiere e patimenti nel deserto, Egli ha conquistato le grazie necessarie alla nostra perseveranza, incluse le grazie specifiche affinch facciamo bene gli esercizi quaresimali, preparatori alla Pasqua. Anche
se soccombiamo di fronte a qualche tentazione,
Egli ci ha ottenuto forze per alzarci e proseguire sulla via della santificazione.
Cos, quando arriva la tentazione, non possiamo tollerare nessuno sconforto, poich chi
resiste e chi ha gi vinto Cristo, Capo del Corpo Mistico del quale siamo membri.

Il demonio, quando ci tenta, ha per obiettivo principale toglierci il coraggio, perch, se ottiene questo, ci prender nelle sue grinfie. Il coraggio, al contrario, ci mantiene nelle mani di
Dio e della Madonna.
Ci che rallegra il nemico non sono tanto le
nostre colpe quanto labbattimento e la perdita di fiducia nella misericordia divina in cui esse
ci immergono.16 Per questo ci ammonisce San
Francesco di Sales: La sfiducia che sentite di
voi stessi buona, purch serva da fondamento
alla fiducia che dovete avere in Dio; ma se essa
vi conduce a qualche scoraggiamento, inquietudine, dispiacere e malinconia, vi supplico di respingerla come la tentazione delle tentazioni e
di non concedere mai al vostro spirito lopportunit di disputare e replicare a favore dellinquietudine e dellabbattimento del cuore a cui
vi sentireste inclini.17

Le fiere del deserto e gli animali del Paradiso

Viveva tra animali selvaggi...

13b

to e per tutto, in quel deserto essi si spingevano sugli uomini, intimorendoli e obbligandoli a
fuggire.
Avrebbe voluto il Divino Maestro sopportare anche questa debolezza dellumanit decaduta? Se Egli ha voluto sperimentare il timore
provocato dalla presenza delle fiere, certo che
lo ha vinto in forma grandiosa, ottenendoci cos altre forze ancora per superare le avversit,
i drammi e le complicazioni che la vita ci presenta.

Servito come Dio dal ministero degli Angeli


13c

...e gli angeli Lo servivano

Misteriosa e piena di significato anche la


presenza degli angeli.
Si saranno allontanati dal loro Signore fino
alla fine delle tentazioni, come porta a pensare
il racconto degli altri sinottici, o saranno rimasti
a servirLo e a sostenere la sua vita terrena durante questi quaranta giorni e quaranta notti in cui non ha mangiato n bevuto nulla?
Nulla impedisce, secondo noi, immaginare la Corte Celeste che scende fino al deserto e ritorna al Cielo durante tutto
questo periodo, per assistere la
natura umana del suo Creatore. Al contrario, a questo invita il commento di San Beda, riprodotto nella Catena Aurea di San Tommaso:
Si consideri anche che Cristo dimora tra le fiere come
uomo, ed servito dal ministero angelico come Dio.21

I Padri della Chiesa, commentatori come


Fillion e Maldonado o lo stesso San Tommaso, pensano che San Marco abbia fatto
lj
Kra
questa affermazione per sottolinea- ustavo
G
re, con la vivacit propria del discepolo di San Pietro, il carattere selvaggio della regione dove Ges Si ritirato e accentuare la completa solitudine
nella quale Egli ha trascorso questi quaranta giorni e
quaranta notti.18 San Giovanni Crisostomo commenta che San Marco avrebbe
detto questo per mostrare comera il deserto; in esso non cera cammino per
gli uomini ed era pieno di
animali feroci.19 Ma queste
parole possono essere analizzate anche in un senso pi
profondo.
In quel tempo, non mancavano nelle prossimit del
Giordano iene, sciacalli, leopardi e cinghiali, come informa, tra gli altri, il menzionato Fillion.20 Ora, se nel
Vetrate rappresentanti le
Paradiso tutti gli animali obTentazioni di Cristo Cattedrale di
Gloucester, Inghilterra
bedivano ad Adamo in tut-

Il demonio,
quando ci
tenta, ha per
obiettivo
principale,
scoraggiarci,
perch, se
ci riesce, ci
prender nelle
sue grinfie

Convertitevi e credete
nel Vangelo

Dopo che Giovanni fu arrestato, Ges si rec nella Galilea


predicando il vangelo
di Dio e diceva: 15 Il
tempo compiuto e il
regno di Dio vicino;
convertitevi e credete al
Vangelo!

14

Dopo
questa
sublime preparazione, tutto era
pronto per la comparsa del
Febbraio 2012 Salvami

Regina15

Nella liturgia
di questa
domenica, la
Chiesa vuole
trasmetterci
un messaggio:
Dio ci ama
e desidera
perdonarci

Salvatore nello scenario della vita pubblica di


Israele. Terminato il suo ritiro e vinte le tentazioni, Egli va a dedicarSi ardentemente al compimento della sua missione. Mancava solo il segnale indicato dalla Sapienza Divina per linizio
della predicazione della Buona Novella: la prigionia di Giovanni Battista.
Con essa inizia il tramonto dellAntico Testamento, ma senza dare opportunit allarrivo della notte, spunta laurora di una nuova era,
pi radiosa, illuminata dal vero Sole della Salvezza. Il tempo si ormai consumato, il Regno
di Dio vicino, convertitevi e credete al Vangelo. Con queste parole il Divino Maestro apre la
sua predicazione, evocando i termini con cui il
Precursore aveva annunciato il suo arrivo (cfr.
Mt 3, 1-2).
Nella liturgia di questa domenica, la Chiesa
vuole trasmetterci un messaggio: Dio ci ama e
desidera perdonarci. Egli disposto a riconciliarSi con noi, facendo con noi unalleanza incrollabile, ma necessario ravvivare la Fede e
cambiare vita, come ci esorta Ges: Convertitevi e credete nel Vangelo.

III Come corrispondere


a questo amore?
Per quanto concerne questa conversione,
necessario cautelarci da un pericoloso errore.
Nella nostra vita spirituale, ci manca molte volte la convinzione della necessit di essere santi. Non raramente cerchiamo di essere
semplicemente corretti, dimenticando il richiamo del Concilio Vaticano II tante volte ripetuto:
Ges, maestro e modello divino di tutta la perfezione, predic la santit di vita, di cui Egli
1

SANTAGOSTINO. Enarrationes
in Psalmos. Ps.134, c.10.

Cfr. CONCILIO VATICANO II.


Dei Verbum, n.3.

CIC 58.

SAN LUIGI GRIGNION DE


MONTFORT. Trait de la vraie dvotion la Sainte Vierge.
2.ed. Tours: Alfred Mame, 1931,
pag.58.

TANQUEREY, Adolphe. La vie


de Jsus dans lglise. Tournai:
Descle, 1933, pagg.59-61.

16Salvami Regina Febbraio 2012

autore e consumatore, a tutti quanti i suoi discepoli, di qualsiasi condizione: siate perfetti come
il vostro Padre celeste perfetto (Mt 5, 48).22
Gravissimo errore commette, insegna
SantAlfonso Maria de Liguori, chi sostiene
che Dio non esige da tutti noi di essere santi,
poich San Paolo afferma: Questa la volont
di Dio, la vostra santificazione (I Tes 4, 3). Egli
vuole che tutti noi siamo santi, ognuno conformemente al suo stato: il religioso come religioso, il laico come laico, il sacerdote come sacerdote, il coniuge come coniuge, il commerciante
come commerciante, il soldato come soldato, e
lo stesso si dica di tutti gli altri stati e condizioni di vita.23

Progredire nellamore e nella conoscenza


Per il compimento di questo obbligo, la Chiesa ci orienta maternamente attraverso la liturgia
di questa domenica. Gi la Preghiera del giorno ci indica in certo modo il cammino: Concedici, o Dio onnipotente, che, nel corso di questa Quaresima, possiamo progredire nella conoscenza di Ges Cristo e corrispondere al suo
amore con una vita santa.
Infatti, abbiamo bisogno di progredire nella conoscenza di Ges Cristo, perch essendo
Lui Dio e Uomo vero, larchetipo di tutto luniverso, come afferma San Paolo: In Lui furono create tutte le cose nei Cieli e nella Terra, le
creature visibili e quelle invisibili (Col 1, 16).
Ma basta conoscere? No. Dice bene San
Giovanni della Croce: Al tramonto di questa
vita sarete giudicati secondo lamore.24 La pi
profonda comprensione della dottrina deve servire, soprattutto, per aumentare la carit in noi,
in modo che conoscendo meglio ladorabile Per-

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO.


Las Catequesis Bautismales. 2.ed.
Madrid: Ciudad Nueva, 2007,
pagg.149-150.

CONCILIO VATICANO II. Lumen gentium, n.3.

Idem, Sacrosanctum concilium, n.5.

Cfr. BENEDETTO XVI. Jesus de


Nazar Do Batismo no Jordo
Transfigurao. So Paulo: Planeta, 2007, pag.37. Su questo stesso
episodio, afferma il Dottor Angelico: Quando raggiunse let
perfetta, nella quale doveva insegnare, fare miracoli e attrarre gli

uomini a S, allora doveva esser


manifestata la sua divinit attraverso la testimonianza del Padre,
per render pi degno di fede il
suo insegnamento (SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teologica, III, q.39, a.8, ad.3).
10

RICCIOTTI, Giuseppe. Vita di


Ges Cristo. 14.ed. Citt Vaticano: Tipografia Poliglotta Vaticana, 1941, pag.313.

11

Si veda, a questo proposito, SAN


TOMMASO DAQUINO, op.
cit., III, q.41, a.1.

Dio aspetta la nostra conversione


Nulla di questo otterremo, per, senza lausilio della grazia. Luomo non ha forze in se stesso
per adeguare stabilmente in conformit a Nostro Signore i suoi pensieri, desideri, azioni e
sentimenti. Per rendere effettiva la conversione
alla quale Ges ci invita per mezzo della liturgia di questa domenica, sar indispensabile congiungere le mani in preghiera e dire, insieme al
profeta: Convertimi, e mi convertir, perch
Tu sei il Signore mio Dio (Ger 31, 18b).
Questo nostro desiderio di cambiar vita in
questo periodo di penitenza quaresimale deve essere, pertanto, pervaso da molta fiducia.
Il trionfo di Cristo nel deserto ha ottenuto grazie sovrabbondanti a tutto il suo Corpo Mistico per vincere le tentazioni del demonio. La nostra fortezza in Ges e, purch non divorziamo dal Capo, nulla potr satana contro di noi.
Ma, se facendoci lesame di coscienza, troviamo una mancanza qui o unaltra l, non disperiamo. Cristo morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurci a Dio (I Pt 3, 18). Egli ha conquistato
la vittoria sulle nostre colpe per leternit. Basta
che riconosciamo la nostra miseria e chiediamo
perdono.
Come contraccambiare tanta bont?
Chiediamo con fervore a Maria Santissima la
grazia di unautentica conversione, cio la comprensione entusiastica e piena di ammirazione
dellineffabile amore del suo divino Figlio verso ognuno di noi che ci porti a condurre una vita
santa, sulla via del Cielo.
12

SAN GREGORIO MAGNO. In


Evang. l.1, homil.16 ML 761135,
apud SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., III, q.41, a.1,
resp.

13

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., III, q.41 a.1, resp.

14

SAN TOMMASO DAQUINO. In


Orationem Dominicam, art.6.

15

ROYO MARN, OP, Antonio.


Nada te turbe, nada te espante. 3.ed. Madrid: Palabra, 1982,
pagg.56-57.

16

TISSOT, Joseph. A arte de aproveitar as prprias faltas. So Paulo:


Quadrante, 1925, pagg.38-39.

17

18

19

Luis M. Varela

sona di Nostro Signore, abbiamo maggiori possibilit di corrispondere al suo amore.

La nostra
fortezza
in Ges e,
purch non
divorziamo
dal Capo,
niente potr
satana contro
di noi
Sacro Cuore di Ges Cattedrale di
Chiquinquir, Colombia

SAN FRANCESCO DI SALES.


uvres Compltes. Lettres spirituelles. 2.ed. Paris: Louis Vivs,
1862, tomo XI, pagg.425-426.
FILLION, Louis-Claude. La Sainte Bible commente. Paris: Letouzey et An, 1912, tomoVII,
pag.195. MALDONADO, SJ,
Juan de. Comentarios a los cuatro Evangelios San Marcos y
San Lucas. Madrid: BAC, vol.II,
1951, pag.41. SAN TOMMASO
DAQUINO. Summa Teologica,
III, q.41, a.3, ad.2.
SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, apud SAN TOMMASO

DAQUINO. Catena urea Expositio in Marcum. c.1, l.5.


20

Cfr. FILLION, op. cit., ibidem.

21

SAN BEDA, apud SAN TOMMASO DAQUINO. Catena urea


Expositio in Marcum. c.1, l.5.

22

CONCILIO VATICANO II, Lumen gentium, n.40.

23

SANTALFONSO MARIA DE
LIGUORI. Obras Ascticas. Madrid: BAC, 1952, vol.I, pag.392.

24

SAN GIOVANNI DELLA CROCE. Vida y obras de San Juan


de la Cruz. Madrid: BAC, 1950,
p.1.288.

Febbraio 2012 Salvami

Regina17

La chiave della
Lemozione estetica fa s che lo spirito umano si apra alla trascendenza.
Lincanto di fronte alla bellezza serve, molte volte, come trampolino per
lazione della grazia, trasformando repentinamente in una esperienza
mistica soprannaturale la luce che brilla sul piano naturale.

18Salvami Regina Febbraio 2012

relazione con Dio


Suor Juliane Vasconcelos Almeida Campos, EP

Diego R. Lizcano

efinire cosa sia la bellezza un compito intricato. In fin dei conti,


come dice ladagio popolare, dei gusti non si discute...
E se questo sempre stato difficile, ancor pi risulta oggi, in un mondo globalizzato che si muove intorno
alla massima informazione nel minimo di spazio e di tempo.
Infatti, agitata da costanti e profondi rinnovamenti tecnologici, la
nostra societ ha mondializzato la
cultura, ma a costo di rendere onnipresente unestetica irriflessa, schiava degli impulsi e delle sensazioni passeggere, vuota di significato,
quando non stravagante.
Si corre il rischio, afferma Benedetto XVI, di considerare la vita come una mera successione di fatti ed
esperienze, a detrimento della ricerca della verit, del bene e della bellezza, che ci offrono la felicit e la
gioia. Per, gli uomini non possono
esser visti come meri consumatori in un mercato di possibilit indifferenziate, dove la scelta in se stessa
diventa il bene, la novit si contrabbanda come bellezza e lesperienza
soggettiva soppianta la verit.1
Pertanto, oggi pi che mai opportuno chiedersi: la bellezza una
semplice questione di gusto? Dobbiamo rinunciare definitivamente a
darle un senso oggettivo e cominciare ad analizzarla sotto il punto di vista di una psicologia individualista?
Fino a che punto il suo concetto
influenzato dalla politica o dalleco-

nomia, con i loro peculiari interessi


di mercato? Si altera la sua essenza
con la voragine delle mode cangianti e contraddittorie, cos caratteristiche di una societ di consumo? O
esiste una maggior profondit filosofica in questa questione, che coinvolge lesistenza umana e la sua finalit, e la rende oggettiva?
La nostra societ sembra aver relegato al dimenticatoio i valori trascendentali2 verit, bene e bellezza
, impressi da Dio nel fondo dellanima delluomo. Ora, questo significa

Oggi pi che mai


opportuno chiedersi: la bellezza
una semplice questione di gusto?
che egli ha perso definitivamente la
disposizione naturale ad ammirare, a
cercare la bellezza? Crediamo di no.
Ci sembra, al contrario, che la saturazione informativa e sensoriale della nostra quotidianit renda lanima
dei nostri contemporanei pi assetata che mai di questi valori.

Una intuizione del bello e del bene


Racconta Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias che, alcuni anni fa,

mentre si trovava a Parigi, ha osservato una scena molto significativa,


nonostante la sua apparenza ordinaria: due bambine giocavano in un
parco pubblico, correndo da una parte allaltra. Era evidente che fossero
sorelle, la maggiore, con i suoi sette
anni, e laltra minore, forse di soli tre
anni. Ad un certo punto, la minore
ha cominciato a correre su una delle
aiuole fiorite, dove era proibito calpestare, e sua sorella lha rimproverata: Madeleine, ce nest pas beau!
Maddalena, questo non bello!.
stato sufficiente perch la piccola
si fermasse e tornasse indietro, rossa
per la vergogna e sconcertata.3
Cosa ha fatto s che questa bambina, non ancora nellet del pieno uso
della ragione, si vergognasse per aver
realizzato un atto che non era bello?
Perch sua sorella non le ha detto:
Madeleine, ce nest pas bien! Maddalena, questo non bello? Come sa
il bambino che il male brutto e sbagliato? Perch, gi fin dallaurora della sua esistenza su questa Terra, la creatura razionale mette in relazione il
bene con la bellezza? il bambino un
piccolo filosofo, che sa far uso dei
concetti trascendentali?
Tale esempio dimostra che luomo possiede delle intuizioni che fanno trasparire la ricchezza di una realt forse poco notata e svela lampio
panorama della natura umana, con le
sue capacit ed energie, toccando un
punto chiave dellesistere delluomo:
la sua trascendentalit e la sua relazione con le realt metafisico-spiriFebbraio 2012 Salvami

Regina19

Gli istinti spirituali

Sergio Hollmann

tuali, ossia, lapertura della sua


anima oltre la materia visibile.

Infatti, esistono nellessere


delluomo per il fatto di essere
una creatura intelligente istinti spirituali che si manifestano
proprio quando egli comincia ad
aver conoscenza che esiste, per
la nozione del proprio essere e
dellessere di tutto quello con cui
entra in contatto.4 Questa nozione, sommamente sostanziosa,
come lalimento proprio della
sua intelligenza, poich ci che
gli permette di conoscere tutte le cose, garantendogli la salute mentale. Se le sue apprensioni
non fossero vere e reali, impazzirebbe.
Questa conoscenza comincia
a evidenziarsi quando il bambino apre gli occhi alla luce, distinguendo il suo essere dallessere di sua madre, ma da lei dipendente; percependo che il sonaglio
reale e vero, poich ascolta il suo rumore; che il latte gli soddisfa la sensazione della fame, essendo per questo buono; che la luce e i colori sono attraenti e belli, intrattenendolo
e facendo s che egli voglia conoscere e apprendere sempre di pi. Egli
ha lintuizione che c sempre qualcosa in pi da conoscere, al di l di
quella realt che vede e apprende
sperimentalmente, pur senza comprendere concettualmente una qualsiasi espressione astratta e formale.
In nessuna epoca si apprende tanto
come quando si bambini, e questo
non dissocia il baloccarsi dal comprendere. In questo nostro mondo di esseri nel quale egli appena
approdato, lessere delluomo sboccia ed esclama per consonanza con
la verit, bont e bellezza degli esseri che osserva.5
Essendo preliminare a qualsiasi
ragionamento con principi chiari e
stabiliti, questa conoscenza del pro20Salvami Regina Febbraio 2012

San Tommaso dAquino Cattedrale


di Notre Dame, Parigi

San Tommaso
ammette largomentazione aristotelica
per cui niente esiste nellintelletto
senza esser prima
passato per i sensi
prio essere e dellessere intelligibile e vero delle cose sensibili , tuttavia, una percezione intellettuale ancora confusa, senza esplicitazioni razionali, e si verifica nellintelligenza
spontanea, chiamata abitualmente
buon senso. Essa ammette verit e
principi rispetto ai quali luomo non
si sbaglia, tali come quello di identit e il suo corollario, quello di contraddizione ogni essere quello

che e non pu esser altra cosa; quello di causalit ogni effetto presuppone una causa; o
quello di finalit ogni agente
opera per un fine, che il suo
bene.
Questintuizione,
chiamata sinderesi, unabitudine della ragione con la quale gli uomini nascono, non la acquisiscono
con la ripetizione degli atti6 o per
un dono divinamente infuso. Essa permette di conoscere questi
primi principi, come pure di percepire le propriet trascendentali di tutti gli enti. Tuttavia, come gli altri atti intellettuali, questa abitudine esige lo sviluppo
dellintelligenza. Potrebbe esser chiamata protocoscienza, come un sigillo di logica, verit, bene e bellezza presente nellanima umana, poich d impulso al
bene, censurando il male, dando impulso, di conseguenza, alla verit e alla bellezza, e ammonendo
i suoi contrari o opposti.

Il ruolo dei sensi nella


percezione della bellezza
San Tommaso ammette largomento aristotelico che nulla esiste
nellintelletto senza che prima sia passato per i sensi, considerandolo solo nellordine della natura e non della grazia, poich questultima non
soggiogata alle leggi naturali. In questo modo, egli afferma che, essendo
luomo composto di materia e spirito, ogni conoscenza ha la sua origine
nei sensi,7 poich i dati dellesperienza sensibile diventano intelligibili con
lazione dellintelletto, che li astrae ed
eleva alla condizione di realt immateriali e spirituali.
Tra i sensi esterni, ve ne sono due
che sono superiori, la vista e ludito. Secondo il Dottor Angelico, vero che si dice immagini e suoni belli, ma non profumi, sapori o tessuti
belli.8 Questi due sensi sono, pertanto, quelli che aprono alla ragione la

Il sensus pulchri
per questo che esiste nellessere umano una specie di attrazione, un magnetismo per la bellezza,
gi manifesto nella pi tenera infanzia, grazie al quale il bambino cerca le cose belle nei suoi primi contatti con queste. classico lesempio
delle palline di differente colore che
sono presentate a un bambino piccolo affinch ci giochi. Egli sceglier dapprima quella dal colore pi vivo e attraente. Solo dopo si interesser anche alle altre. Cos, vediamo
che questa specie di istinto del bello il punto di partenza per incon-

trare, in modo quasi subcosciente, la


verit e il bene.
Questo perch la bellezza non
se non lo splendore di tutti i trascendentali riuniti. O, come afferma Vilela, lo splendor veri dei platonici, lo splendor ordinis di SantAgostino; anzi: dire che essa splendor boni e splendor perfectionis. [...]
E lo splendore dellessere, dellessere che
uno, attraverso la sua
perfezione, la sua verit e la sua bont
splendenti, in quanto
percepito questo splendore, con lintelligenza, e in
quanto questa percezione
fonte di gioia per la volont.
E per luomo tutto, visto che
nelluomo le cose entrano
nello spirito attraverso i sensi. Per questo la bellezza cos
coinvolgente!10
Von Balthasar corrobora interamente tale pensiero: La nostra parola iniziale si chiama bellezza. La bellezza, ultima parola a cui
pu giungere lintelletto riflessivo,
visto che laureola di splendore indelebile che attornia la stella della
verit e del bene e la sua indissociabile unione.11
Mons. Joo fa uninteressante analogia a tale riguardo: ome le
piante possiedono listinto della ricerca del Sole leliotropismo , il
bambino ha un acuto senso del meraviglioso che lo attrae al bello, a
causa del quale egli guarda con indifferenza quello che non soddisfa il
suo desiderio in questo senso. Questa specie di kaloi-tropismo [attrazione per il bello] indica che, a fianco dei diversi trascendentali, il pulchrum ha un ruolo assolutamente
insostituibile per la conservazione e
il perfezionamento del primo sguardo sullessere.12
Questa specie di istinto spirituale della bellezza la chiamiamo sensus pulchri.

La percezione del bello come


via per la relazione con Dio
possibile dedurre, da tutto quanto esposto, che la bellezza connaturale alluomo, cos come egli con-

Ricardo Castelo Branco

via di accesso al bello, che in lui si


diletta, poich il bello, nella concezione tomista id quod visum placet quello che, visto, piace.9
Ci nonostante, la bellezza non si
limita alla percezione sensoriale, essendo percepita dalluomo, anche,
in tutte le sue dimensioni spirituali, dato che questa percezione intrinseca al suo stesso essere. I sensi
esterni sono strumenti per la percezione sensibile, tuttavia, lintelletto che, per cos dire, legge il bello delle cose, in ragione della sua verit e bene.
Appare chiaramente, allora, la
trascendentalit della bellezza, che
ha qualcosa in comune con la verit e la bont, poich manifesta la relazione della cosa bella con lo spirito, risvegliando un piacere spirituale,
quantunque sia nella contemplazione
della bellezza sensibile, poich solo
possibile captare la bellezza, in quanto tale, spiritualmente. Per questo
motivo, non raro, dinanzi a qualcosa di molto bello, che una persona rimanga senza parole. Ella comprende
e capta il messaggio, non avendo necessit del concetto estetico. Ed per
la stessa ragione che, in senso opposto, la piccola Madeleine ha identificato unazione di per s cattiva ed errata, per il fatto che rompeva con le
regole stabilite, come brutta.

SantAgostino Basilica di
SantAgostino, Pavia

La bellezza non che


lo splendore di tutti i
trascendentali riuniti, lo splendor ordinis di SantAgostino
Febbraio 2012 Salvami

Regina21

22Salvami Regina Febbraio 2012

cose di questo mondo fanno parte di


un insieme la cui cuspide si trova solamente in Cielo, dove c Chi gli potr
saziare la sete di infinito. In tal senso
lammonimento che fa il libro della
Sapienza: Se, stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dei, pensino quanto superiore il loro Signore, perch li ha creati lo stesso autore della bellezza. Se sono colpiti dalla loro potenza e attivit, pensino da
ci quanto pi potente colui che li
ha formati. Difatti dalla grandezza e
bellezza delle creature per analogia si
conosce il loro autore (Sap 13, 3-5).
Pertanto, la percezione della bellezza, lincanto e la meraviglia per
qualcosa di bello portano a percepire Dio, che non che lAutore di tutta la bellezza, essendo Egli la Bellezza in se stessa. In questo modo, nella contemplazione delle bellezze della grandezza del mare o del silenzio
delle montagne, del cielo stellato, di
un paesaggio deserto o di una fonte,
avviene una conoscenza sperimentale, muovendo i sensi esterni ed interni, in un autentico processo estetico
e mistico: Non ci vuole molto a vedere in tutto questo la calligrafia del
Creatore.15
SantAgostino, il grande cantore
della bellezza, afferma anche che sono le cose create che parlano, di per
se stesse, di Dio: la bellezza delle cose le trascende e rivela il Creatore,
poich, se sono belle le cose che ha
fatto, quanto pi bello sar chi le ha
fatte.16 Questa una delle principali
inquietudini degli uomini: attraverso lopera darte conoscere lArtista. Per gradi, con lammirazione e
la meraviglia, la ragione sale via via
la montagna del concreto in direzione del suo cono, limponderabile,
seguendo le orme di questo Artista,
per tentare di penetrare nei suoi misteri e con Lui relazionarsi.

Meravigliarsi: un atto di religione


In questo modo, possiamo affermare con Soto Posada che il piacere

NNE

naturale al bene, sua finalit ultima.


per questo istinto dellanima il
sensus pulchri che egli percepisce il
perfetto, il proporzionato e il luminoso. Nella conoscenza di tutte le cose,
incontra come dei gradini che lo
elevano sempre pi in questa scala
della ricerca del bene e della bellezza
e anche della verit comprendendo che deve esserci un archetipo di
tutto: la Verit, il Bene e la Bellezza
in se. Ad ogni passo, il suo spirito si
diletta e si acquieta nella contemplazione, poich, afferma San Tommaso, appartiene allessenza del bello
che, con la sua vista o conoscenza, si
acquieti lappetito.13
Tuttavia, tale appetito non si sente mai pienamente soddisfatto su
questa Terra. Provvisto di intelligenza e volont, luomo ha necessit di
conoscere e amare con sete di infinito, poich, entro il limite della materia, il suo spirito cerca lillimitato. Il
limite ripugna alluomo; alla natura
umana piace la pienezza.
Plinio Corra de Oliveira ricorre ad una metafora molto interessante per spiegare questo fenomeno, utilizzando limmagine del monte Fuji,
in Giappone, il quale si eleva in forma imponente in un paesaggio incantevole. Ma, poich di origine vulcanica, alla sua forma conica, regolare
e perfetta, manca il vertice. Vedendo
questa immagine di cono troncato, si
ha la tendenza ad immaginare subito il picco che lo completerebbe. Egli
faceva lanalogia di questa tendenza
con la ricerca della perfezione nelluomo: sempre alla ricerca dei coni del
Fujiyama, non solo di se stesso, ma
anche di tutte le cose, qualcosa che li
perfezioni e assomigli alla Perfezione
Assoluta, che Dio, dandogli la chiave dellimpostazione della sua anima
in questa vita terrena.14
Molte volte, pertanto, preso nelle realt concrete e temporali, luomo cerca nelle creature questo vertice
che gli manca, senza successo, incontrando solo la frustrazione, poich le

estetico non meramente sensibile o


intelligibile, ma ha un piano morale
e religioso.17 Il piacimento il placet
che San Tommaso afferma provocare nellessere delluomo la conoscenza della bellezza si d perch come ogni essere partecipa dellessere di Dio, godere della sua bellezza
godere di Dio: lesperienza estetica diventa fruizione teologica e mistica.18 Lesperienza estetica, lammirazione, lo stupore davanti alla bellezza che placet diventa, allora, un ponte per la spiritualit, poich la sete di
infinito delluomo sar saziata solo
nellincontro con Dio. Meravigliarsi
, dunque, un atto di religione. Nelle
immortali e belle parole di SantAgostino: Tu ci hai fatto per Te, Signore,
e irrequieto il nostro cuore finch
non riposa in Te.19
Questa concezione si fatta sentire in modo speciale nelle arti medievali, che erano fatte in modo da
meravigliare luomo e da aiutarlo ad
entrare in contatto con Dio. Umberto Eco, analizzando larte e lestetica nel Medioevo nel quale si erano
sviluppati i problemi estetici a par-

Luomo sempre
alla ricerca dei coni
del Fujiyama, non
solo in se stesso, ma
anche in tutte le
cose, qualcosa che li
perfezioni e assomigli alla Perfezione
Assoluta, che Dio
Monte Fuji visto dal Lago Kawaguchi,
Yamanashi (Giappone)

tire dallAntichit Classica, sotto un


punto di vista cristiano , dellopinione che questo significato nuovo
dato al tema del bello si reso possibile solo perch questa concezione di bellezza cristiana stata introdotta nel sentimento delluomo, del
mondo e della divinit. Il filosofo
medievale non parlava di tutti questi
concetti in modo astratto, ma si affidava a cose concrete e il suo campo
di interesse estetico era molto pi
ampio di quello dei giorni attuali,
perch era stimolato dalla coscienza della bellezza come dato metafisico. Luomo moderno sopravvaluta le arti plastiche, perch ha perso
questo senso di bellezza intellegibile. Per i medievali, la bellezza intellegibile costituiva una realt morale
e psicologica, e la cultura dellepoca sarebbe insufficientemente illuminata se non tenesse conto di questo fattore.20
La conseguenza di tale mentalit
medievale stata che si assaporava
il bello con la finalit di amare Dio,
per questo cera uninclinazione
secondaria, nel senso che era in fun-

zione di questo amore , un amor


ornamenti, per le chiese sontuose,
per il bel canto e per la bella musica21, senza disprezzare la bellezza
morale, anche sensibile, presente
negli asceti e nei mistici.

Il flash: chiave per


raggiungere la santit
Non c dubbio, allora, che lemozione estetica, lammirazione il
sensus pulchri in azione apre lo spirito umano alla luce della trascendenza. Per questo, molte volte, questo stupore pu essere una specie di
trampolino per lazione di una grazia, una luce che brilla repentinamente, e lanima esce dal piano naturale per avere unesperienza mistica soprannaturale.
ancora Plinio Corra de Oliveira che definiva questa contemplazione o esperienza mistica come
un flash, una grazia che parte dallo
Spirito Santo, illuminando lanima,
come uno stupore, a somiglianza
dellemozione estetica.22 Il motivo
della scelta della parola flash, secondo lui, perch come nel momento

di scattare una fotografia prodotta dalla macchina una luce intensa e


rapida, il cui repentino chiarore permette di fissare limmagine e senza
il quale essa non si fisserebbe, cos
anche questa grazia opera alla maniera di un flash, emettendo una luce intensa. Questa si fa che lobiettivo della nostra anima veda e imprima aspetti che normalmente non
vedrebbe o non imprimerebbe. Tale
immagine, tratta da un aspetto tecnico della vita contemporanea, illustra didatticamente questo fenomeno soprannaturale.23
Si pu dire, analogamente, che
anche la percezione estetica sarebbe
come un flash che illumina la sensibilit e lintelligenza, meravigliando,
piacendo id quod visum placet
e acquietando lappetito istintivo
dellessere umano. Il sensus pulchri,
essendo il motore di questo stupore,
della meraviglia, del flash, diventa la
chiave per aprire le porte dellessere
delluomo al suo incontro e alla sua
relazione con Dio, che luomo cerca
per istinto spirituale e connaturalit,
visto che cerca la Verit, il Bene e la
Febbraio 2012 Salvami

Regina23

Bellezza nella pienezza, incontrando la santit.

La bellezza salver il mondo?


La bellezza ha, dunque, la capacit di aprire la mente e il cuore
delluomo allincontro con Dio, sua
salvezza, che cerca magari senza
saperlo. A partire dallesperienza
dellincontro con il bello, per mezzo di questo stupore, di questo incantamento, di questo flash, si apre
per lumanit una Via Pulchritudinis, la quale non si pu ridurre a
un confronto filosofico. Tuttavia,
losservazione del metafisico aiuta
a comprendere perch la bellezza
una via reale per condurre a Dio.24
una forma superiore di conoscenza, che risveglia luomo alla reale
statura della verit, la verit bella,
la verit che redime, che in Cristo ha illuminato il mondo di bellezza creato con la fede, e di fronte ai santi la propria luce diventa
visibile25, poich la famosa bellezza che salva, di Dostoievski, non
altro che la bellezza redentrice del
Salvatore.
Sebbene questo linguaggio attualmente presenti un estetismo
globalizzato e lontano dalla vera
idea di bellezza come abbiamo
visto allinizio di queste righe , il

BENEDETTO XVI. Welcoming Celebration by the


Young People Address of His
Holiness Benedict XVI. Barangaroo, Sydney Harbour,
17/07/2008.
Ogni ente possiede alcune
qualit inerenti al suo proprio essere, che sono sue
propriet intrinseche, le
quali vanno oltre, trascendono lordine categoriale. E, come tali, aggiungono qualcosa alla conoscenza dellente, essendo sempre
presenti in lui e intimamente legate tra loro. Sono chiamate, per questo, trascendentali e si soliti ridur-

sensus pulchri continua latente nei


cuori degli uomini ed attraverso
la sua azione che si apre la possibi-

le a quattro: unum, verum,


bonum, pulchrum lunit, la verit, il bene e la bellezza. Su questo tema, si veda FORMENT, Eudaldo. Id
a Toms: Principios fundamentales del pensamiento de
Santo Toms. 2.ed. Pamplona: Fundacin Gratis Date,
2005, pagg.66-74.
3

Cfr. CL DIAS, EP, Joo


Scognamiglio. La primera mirada del conocimiento
y la educacin: un estudio de
casos. Tese de Mestrado em
Psicologia. Bogot: Universidade Catlica de Colmbia (UCC). Faculdade de
Psicologia, 2009, pag.112.

24Salvami Regina Febbraio 2012

lit del loro riscatto e della loro salvezza, per incontrare per mezzo di
lui Dio.

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teologica,


I, q.5, a.2.

CL DIAS, EP, Joo Scognamiglio. O primeiro olhar


da inteligncia. In: Lumen
Veritatis. So Paulo. Ano
III. N.12 (Jul.- Set., 2010);
pag.14.

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., I, q.79,


a.12.

Idem, I, q.1, a.9.

Cfr. Idem, I-II, q.27, a.1, ad.3.

Idem, I, q.5, a.4, ad.1.

10

VILELA. Orlando O. Alma


criadora de smbolos. 2.ed.

Belo Horizonte: Dilogo,


1954, pagg.100-101.
11

VON BALTHASAR, Hans


Urs. Gloria: Una esttica teolgica. La percepcin de la
forma. Madrid: Encuentro,
1985, pag.22.

12

CL DIAS, La primera mirada del conocimiento y la


educacin: un estudio de casos, op. cit., pag.110.

13

SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., I-II, q.27, a.1,


ad.3.

14

Cfr. CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. Contemplar o


cone do Fujiyama ver as
coisas na sua ordem ideal pa-

Gustavo Kralj

A partire dallesperienza dellincontro con il bello, per


mezzo di questo stupore, di questo meravigliarsi, di questo
flash, si apre per
lumanit una Via
Pulchritudinis
Interno della Basilica di San Pietro con
lAltare della Confessione in primo piano

Con parole piene di speranza, assicura Mons. Joo: Luomo di oggi


non ha perso la capacit di meravi-

Teolgicas. Medelln. UPB.


v.XXXV, N.83 (Jan.-Jun.,
2008); pag.136.

radisaca: Palestra. So Paulo: 10 nov. 1989.


15

16

17

18

VON BALTHASAR, Hans


Urs. El problema de Dios en
el hombre actual. 2.ed. Madrid: Castilla, 1966, pag.139.

gliarsi, per quanto la societ gli faccia molti altri inviti. necessario offrirgli occasioni affinch, meravigliandosi, discerna nelle cose quello che esse hanno di bello, di buono e di vero, o la sua assenza, e con
questo poter rivolgersi allessenziale: Dio.26
Ecco, pertanto, qui un invito ai
nostri lettori: che possano esser testimoni vivi di tutta la spiegazione dottrinale qui svolta, e non far tacere il

19

SANTAGOSTINO. Confessionum. L.I, c.1, n.1: ML


32, 661.

Cfr. SANTAGOSTINO. Sermo CXLI, c.2, n.2: ML 38,


776; Enarratio in Psalmo
CXLVIII, n.15: ML 36, 1947.

20

Cfr. ECO, Umberto. Arte y


belleza en la esttica medieval. 2.ed. Barcelona: Lumen, 1999, pagg.13-14.

SOTO POSADA, Gonzalo. La esttica medieval. In:


Cuestiones Teolgicas y Filosficas. Medelln. UPB.
N.43-44 (1989); pag.171.

21

Idem, pag.15.

22

Cfr. CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. A fidelidade ao


alcandorado: Palestra. So
Paulo, 16 jun. 1978.

SOTO POSADA, Gonzalo.


El arte y el artista en la Baja
Edad Media. In: Cuestiones

23

CORRA DE OLIVEIRA,
Plinio. O flash, o que ?:

loro sensus pulchri, meravigliandosi e aprendosi a questa trascendenza e al flash poich soltanto la spiritualit della bellezza, chiamata kals
dai greci, pu far s che luomo incontri la presenza della Bellezza Divina , diventando teokalfaros, nella felice espressione di Arboleda Mora. Egli dice che chi attesta qualcosa
perch possiede ci. Cos, alcuni
dei primi monaci della Chiesa antica
erano conosciuti per la santit della
loro vita e per questo il popolo li denominava teforos latori di Dio. Chi
esprime attraverso la sua vita la bellezza di Dio, a ragione pu chiamarsi
teokalforo latore della bellezza di
Dio.27 Chi incontra e ama, possiede
quello che ama, e deve esser, pertanto, latore di quello che possiede.
in questo senso che possiamo
definitivamente terminare con Dostoievski, molto appropriatamente: la bellezza salver il mondo!
Infatti, se lanima meravigliabile
unanima meravigliosa, capace di fare meraviglie28, con anime meravigliabili e meravigliose, che si relazionano e si uniscono a Dio, riconoscendo la meraviglia della creazione e della redenzione, che si possono fare meraviglie in questo mondo
e la faccia della Terra pu esser rinnovata.

(Out.-Dez., 2008); pag.920;


924.

Conferenza. So Paulo: 15
maio 1973.
24

25

PONTIFICIO CONSIGLIO
DELLA CULTURA. Concluding Document of the
Plenary Assembly 27-28
March 2006 The Via pulchritudinis. Beauty as a Way
for Evangelisation and Dialogue. 2, 2.2. In: Culture e
Fede. Civitas Vaticana: Pontificium Consilium de Cultura, 2006, vol.XIV/2, pag.121.
RATZINGER, Joseph. A beleza e a verdade de Cristo.
In: Communio. Revista Internacional de Teologia e
Cultura. vol.XXVII, N.4

26

CL DIAS, EP, Joo Scognamiglio. Beleza e Nova Evangelizao. In: Lumen Veritatis. So Paulo. Ano IV. N.14
(Jan.-Mar., 2011); pag.25.

27

ARBOLEDA MORA, Carlos ngel. Um carisma encantador. Os Arautos do


Evangelho como teokalfaros. In: Arautos do Evangelho. So Paulo. N.99 (Mar.,
2010); pag.36.

28

CORRA DE OLIVEIRA,
Plinio. A admirao a nossa estrela de Belm: Palestra.
So Paulo, 13 maio 1988.

Febbraio 2012 Salvami

Regina25

Formazione
spirituale e accademica

a formazione spirituale e quella accademica


devono sempre procedere di pari passo, appoggiandosi mutuamente, soprattutto in coloro
che hanno per missione la diffusione del Vangelo, siano essi sacerdoti, religiosi o laici missionari.

Programma di formazione permanente


La formazione intellettuale, insegna il Beato Giovanni Paolo II, nella sua Esortazione
Apostolica Pastores Dabo Vobis, si configura
effettivamente come unesigenza irreprimibile
dellintelligenza grazie alla quale luomo partecipa alla luce dellintelligenza di Dio e cerca di acquisire una saggezza che, a sua volta,
si apre e orienta alla conoscenza e alladesione di Dio.
in questa prospettiva che gli Araldi del
Vangelo svolgono il loro programma di formazione permanente, al quale partecipano tutti i
membri dellistituzione, dai giovani aspiranti,
che stanno frequentando il corso di Insegnamento Fondamentale, fino ai presbiteri che
preparano tesi di dottorato, come si pu vedere nelle attivit descritte in queste pagine.

Don Alex Barbosa de Brito, EP

Master in Diritto Canonico


Tra le attivit accademiche recenti merita segnalare la difesa della tesi di dottorato in
Diritto Canonico realizzata da 13 Araldi del
Vangelo, 11 sacerdoti e due laici, davanti al
Pontificio Istituto Superiore di Diritto Canonico di Rio de Janeiro, aggregato alla Pontificia Universit Gregoriana di Roma.
La commissione esaminatrice sempre
presieduta dal Canonico Jos Gomes de Moraes, Direttore del sopracitato Pontificio Istituto era composta, tra gli altri, dai professori Monsignor Srgio da Costa Couto, Rettore
della Cappella di Nostra Signora della Gloria
di Outeiro a Rio de Janeiro, il Canonico Carlos
Antonio da Silva, Vicario Giudiziale del Tribunale Interdiocesano di Aparecida, il Professor
Paulo Jos Tapajs Viveiros, Segretario Generale di questo Istituto Pontificio e Giudice del
Tribunale Ecclesiastico di Rio de Janeiro e Padre Dott. Andr Luis Buchmann de Andrade,
professore dellIstituto.
26Salvami Regina Febbraio 2012

Don Pedro Rafael Morazzani Arriz, EP

Don Louis Goyard, EP

Master in Diritto Canonico Nel mese di dicembre, tredici


Araldi del Vangelo, undici dei quali sacerdoti, hanno difeso la
loro tesi di master in Diritto Canonico

Formazione teologica Dodici alunni dellIstituto Teologico San Tommaso dAquino, affiliato allUniversit Pontificia
Bolivariana di Medelln, in Colombia, hanno concluso, nel mese di dicembre, la laurea breve Canonica in Teologia
(sinistra) e 20 alunne dellIstituto Filosofico-Teologico Santa Scolastica hanno concluso il corso triennale di Scienze
Religiose (destra).

Nova Friburgo

Curitiba

Caieiras

Collegio Araldi del Vangelo Quasi trecento alunni hanno concluso il corso nei Collegi Araldi del Vangelo di Caieiras,
Curitiba, Maring, Joinville e Nuova Friburgo. Sopra, foto di alcune delle cerimonie di laurea.

Febbraio 2012 Salvami

Regina27

San Paolo Mons. Odilo Pedro Scherer si congratula con il Coro e lOrchestra Internazionale degli Araldi

del Vangelo nella persona del loro direttore, Don Pedro Morazzani Arriz, EP, alla fine della tradizionale
rappresentazione natalizia nella Cattedrale di San Paolo. Dopo ha avuto inizio la Messa dellAurora concelebrata da
26 sacerdoti araldi.

Recife Pi di 700 partecipanti allApostolato dellIcona si sono riuniti nella Casa degli Araldi del Vangelo, il 4
dicembre, per il loro I Incontro Regionale. Il programma ha previsto conferenze, un concerto di musica e la Santa
Messa presieduta da Don Antonio Guerra, EP.

Campos Otto nuovi cooperatori degli Araldi


del Vangelo sono stati accolti, durante la Messa
celebrata da Don David Francisco, EP, nella cappella
dellAssociazione.
28Salvami Regina Febbraio 2012

Ponta Grossa Giovani aspiranti offrono un dono al


loro vescovo, Mons. Sergio Arturo Braschi, durante la
sua recente visita nella Casa degli Araldi.

Parrocchia Madonna delle Grazie

rutto della partecipazione congiunta nel Banchetto


Divino e della crescente frequenza ai Sacramenti, si
sta creando nella Parrocchia Madonna delle Grazie, affidata agli Araldi del Vangelo dalla diocesi di Bragana Paulista
(SP), un solido spirito di comunit che si reso palese nelle
ultime attivit realizzate.
In occasione del Natale, in tutte le cappelle sono state realizzate rappresentazioni teatrali (foto 1 - Cappella San Giuseppe) o musicali (foto 2 - Comunit Parco
Petrpolis) nelle quali i bambini della parrocchia hanno

potuto dimostrare le loro doti artistiche. Inoltre, gli araldi pi giovani hanno offerto, in varie cappelle, un concerto a quattro voci, accompagnato da strumenti a corda
e a fiato, il cui pezzo principale stato il celebre Oratorio di Natale composto da Heinrich Schtz (foto 3 - Cappella Sacra Famiglia). Il 26 dicembre centinaia di bambini si sono riuniti nella Cappella SantAgnese per un allegro pomeriggio di giochi, nel quale non sono mancati n
lo zucchero filato (foto 4), n i regali portati da San Nicol ad ognuno (foto 5).

Febbraio 2012 Salvami

Regina29

Mozambico Gli Araldi hanno tenuto un ritiro per i catecumeni della Parrocchia Sacra Famiglia, a Maputo, (foto
a sinistra) per prepararli al giorno di Natale, quando oltre 400 di essi hanno ricevuto il sacramento del Battesimo e
della Prima Comunione (foto a destra).

Concerti in Guatemala e El Salvador

n gruppo di giovani Araldi di El Salvador e Guatemala (foto 2), ha preparato un programma composto da uno spettacolo teatrale e un concerto musicale da eseguirsi in entrambi i Paesi in occasione delle feste di fine anno.
A San Salvador (foto 4), pi di 2.300 persone hanno
partecipato a questa attivit, realizzata il giorno 11 dicembre nellhotel Crowne Plaza. Tra loro si segnala la
presenza del vescovo di Chalatenango, Mons. Luis Mo-

30Salvami Regina Febbraio 2012

rao Andreaza, OFM, dellArcivescovo Emerito di Barquisemeto (Venezuela), Mons. Tulio Manuel Chirivella Varela e di Mons. Jos Elias Rauda Gutirrez, OFM,
Vescovo di San Vicente (foto 3, in quest ordine).
Il 18 dicembre, 2.200 persone hanno affollato il teatro
dellhotel Camino Real, a Ciudad de Guatemala per una
nuova rappresentazione. Allevento erano presenti lArcivescovo, Mons. Oscar Vian Morales, SDB e il Nunzio
Apostolico, Mons. Paul Gallaghan (foto 1).

Costa Rica Il 13 dicembre un diacono e diversi missionari Araldi hanno visitato i malati dellOspedale Messico di
San Giuseppe, che ha una capienza di 800 pazienti. Il giorno 19 hanno offerto un concerto musicale e la visita della
statua del Bambino Ges nellOspedale Nazionale Pediatrico (foto sopra).

Colombia Nei Vespri della festa dell Immacolata Concezione, Cooperatori degli Araldi del Vangelo hanno
organizzato una processione e una Messa nella zona militare di Cantn Norte (foto a sinistra). Il giorno della
Solennit, Don Carlo Tejedor Ricci, EP, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Cattedrale di Bogot (foto a
destra).

Portogallo LOrchestra degli Araldi stata invitata ad accompagnare il coro della Chiesa di Santa Maria de
Belm, Lisbona, nella cerimonia di ordinazione episcopale di Mons. Nuno Brs da Silva Martins (a destra) e quello
del Santuario di Sameiro, a Braga, in occasione della Solennit dellImmacolata Concezione (foto a sinistra).
Febbraio 2012 Salvami

Regina31

San Gabriele dellAddolorata

Il giovane santo del sorriso


Mosso da una potente voce interiore, quel giovane vivace,
gentile e pieno di affetto decise di diventare religioso. Gi
rivestito dellabito passionista, in unestasi, sorrise per lultima
volta, a 24 anni di et.
Suor Luca Ordoez Cebolla, EP

a graziosa citt italiana di


Spoleto, vicino a Perugia,
si svegli raggiante di gioia una mattina dellOttava dellAssunzione di Maria, il 22 agosto 1856. I suoi abitanti celebravano
con giubilo la festa della Patrona, per
rendere uno speciale ringraziamento
per essere stati liberati dalla peste che
aveva devastato la regione negli ultimi anni.
Un bel quadro della Madre di
Dio, noto come la Madonna del
Duomo o la Sacra Icona, era stato tolto dal suo reliquario per esser portato lungo le strade, in solenne processione. Era unicona di stile bizantino donata alla citt dallimperatore Federico Barbarossa nel
1155, come segno di riconciliazione
e di pace. Secondo la tradizione, sarebbe stata dipinta da San Luca ed
era conservata nella Cattedrale di
Costantinopoli fino allepoca delle
persecuzioni iconoclaste.
Non cera, in quelle animate strade, chi non cadesse in ginocchio vedendo sfilare in gran pompa la miracolosa immagine della Regina del
Cielo. Tutti speravano di ricevere da
Lei una grazia anelata, una consolazione, una benedizione particolare.
32Salvami Regina Febbraio 2012

Che cosa stai a fare nel mondo?


Tu non sei fatto per il mondo!
Tra la grande quantit dei fedeli che aspettavano il passaggio della
venerata icona, spiccava, quel giorno, un giovane dal portamento distinto e gioviale. Quando la Sacra
Immagine della Santissima Vergine
pass davanti a lui e il suo sguardo
lo fiss, sent distintamente nel profondo del suo cuore queste indimenticabili parole: Francesco, che stai a
fare nel mondo? Tu non sei fatto per
il mondo. Segui la tua vocazione!1
In quel momento, versando abbondanti lacrime di riconoscenza e
compunzione, prese la ferma decisione che da tempo trascurava: esser
religioso, decidendo di entrare nella
Congregazione dei Passionisti. Oh!
In quale abisso sarei certamente caduto se Maria, benevola persino con
quelli che non La invocano, non fosse accorsa misericordiosamente in
mio aiuto in quellOttava della sua
Assunzione!2, avrebbe egli esclamato, qualche tempo dopo.
Tale episodio commovente ha segnato la svolta decisiva nella vita
breve, ma gloriosa, di uno dei grandi
santi del XIX secolo: San Gabriele
dellAddolorata, noto come il san-

to dei giovani, dei miracoli e del sorriso.3

Vivace, gentile e pieno di affetto


Nato il 1 marzo 1838 ad Assisi,
fu battezzato quello stesso giorno
con il nome di Francesco, in onore
del Poverello. Undicesimo di una
famiglia di tredici figli, suo padre,
lavvocato Sante Possenti, esercitava
allepoca la carica di sindaco della
citt. La madre, Agnese Frisciotti,
apparteneva a una famiglia di nobile
ascendenza, e mor quando egli
aveva appena quattro anni.
Malgrado possedesse un cuore
propenso alla generosit e simpatia,
imperava nello spirito di quel
tenero bambino un temperamento
indomito che, quando contrariato,
si manifestava spesso con impeti di
collera, durante i quali i suoi occhi
scuri brillavano e i piedi battevano
per terra con energia.
Quando egli aveva tre anni, la famiglia Possenti si trasfer a Spoleto,
dove egli avrebbe trascorso la sua
infanzia e adolescenza. L Francesco
si distinse per il suo carattere esuberante, affettuoso, gentile, spigliato e un modo di fare pieno di grazia, la voce sonora e uno sguardo pe-

Io non vivevo se non


per un po di fumo!
Questo temperamento amabile e privilegiato non escludeva lamore per il rischio, tanto comune nelladolescenza. Il comandante
della guarnigione militare di Spoleto, grande amico di suo padre, aveva istruito il giovinetto a maneggiare
con precisione la pistola e il fucile.
Essendo la caccia il suo passatempo favorito, un anno ebbe in regalo
di Natale un bel fucile... che avrebbe procurato soprassalti e preoccupazioni a suo padre.
A 13 anni cominci a frequentare
la scuola dei gesuiti, dove si sarebbe distinto fra tutti i compagni. Egli
era il preferito per declamare nelle
soires accademiche. [...] Tutti lo volevano, tutto gli sorrideva, tutto procedeva secondo i suoi desideri... Il
suo maggior piacere era brillare nelle feste, nelle serate e a teatro.5
Anche il ballo costituiva per lui
un grande motivo di attrazione.
Danzava con tale abilit che divent noto con lappellativo di il ballerino, e come tale animava i pi stimati salotti della citt.
Questi momenti trascorsi in frivole
distrazioni tormentarono in seguito la
sua coscienza, portandola a esclamare
con frequenza: O, vanit dei miei passatempi!... Che cecit la mia!... Io non
vivevo se non per un po di fumo!...6

Un cilicio sotto gli abiti eleganti


Tuttavia, il giovane Francesco professava nel suo intimo una fede pura
e sincera. Non si approssimava mai
ai Sacramenti senza lasciar trasparire
i profondi sentimenti di fede e di religioso rispetto dei quali era compenetrato7, dichiar uno dei suoi pi in-

timi amici dellepoca. Quante volte


lho visto con le mani giunte, gli occhi
inumiditi dalle lacrime e come scosso
da profondi pensieri!8
Soprattutto, nessuno poteva immaginare che quel giovane applaudito e approvato da tutti portava, sotto
gli abiti eleganti e lussuosi, un rude cilicio di cuoio incastonato da acuminate punte di ferro. Nel susseguirsi superficiale degli avvenimenti, lanelito a seguire un giorno la vita religiosa cominciava a spuntare nella sua anima. Man-

Philippe Plet

netrante. Il suo direttore spirituale, padre Norberto Cassinelli cos lo


descrive: Riuniva in s tante doti
che difficilmente si possono trovare
in una sola persona. Era veramente
bello nellanima e nel corpo.4

Francesco, che fai nel mondo? Tu


non sei stato fatto per questo
San Gabriele dellAddolorata, di N.
Diotallevi

cavano, tuttavia, alcuni episodi decisivi


per dare lultimo addio al mondo.

Ardua rinuncia, fatta con gioia


Dopo la morte della madre, la sorella maggiore, Maria Luisa, era stata per lui uno dei suoi principali sostegni. Molto bella, lei era nel fiore
dellet quando irruppe a Spoleto
una devastante epidemia di colera,
di cui fu la prima vittima... La morte della giovane, avvenuta nel 1855,
caus in Francesco limpatto di un
fulmine.

Di questo si valse la Provvidenza per aprirgli gli occhi riguardo alla


sua vocazione. Subito dopo la morte, egli espose a suo padre la decisione di entrare in un convento. Questi, per, rifiut di dargli la sua autorizzazione, temendo che tale desiderio fosse il frutto effimero di un
momento di dolore. Timore, in apparenza, confermato, poich, con
il passare del tempo, le attrazioni del mondo cominciarono a soffocare di nuovo quellanelito interiore... Potevo io avrebbe scritto poi Francesco a uno dei suoi compagni godere di altri piaceri e divertimenti? E cosa rimasto di tutto
ci? Niente pi che vergogna, timori
e turbamenti.9
Fu in questa situazione che si verific il cruciale incontro con la Sacra Icona, grazie alla quale il riluttante giovane decise di abbracciare
per sempre la vita religiosa.
Pochi giorni dopo questo episodio, il 5 settembre, il fior fiore della
societ di Spoleto si riuniva nel salone delle cerimonie del Liceo Gesuita, per assistere alla distribuzione dei premi della fine del corso. In
qualit di presidente dellAccademia Letteraria, Francesco occupava
nel salone un posto preminente.
Giunta lora di salire sul palco, i
presenti proruppero in esclamazioni di entusiasmo, vedendo un adolescente di diciotto anni presentarsi con tanta eleganza e distinzione.
Quel timbro di voce, quella sonorit, quella vocalit e, soprattutto,
quella grazia nellespressione e nei
gesti elettrizzavano e scuotevano i
cuori pi apatici.10 Terminato il discorso, tutti desideravano complimentarsi, acclamarlo, salutarlo, e
lui rispondeva col suo abituale sorriso.
La decisione, per, era presa. Il
giorno seguente, egli sarebbe partito
per un cambiamento di vita definitivo. A soli 18 anni, scambiava un brillante futuro con una vita di rinuncia
Febbraio 2012 Salvami

Regina33

e raccoglimento. Faceva, certamente, un passo arduo, ma con il cuore


pervaso di gioia.

Passionista per sempre

Amore della Passione di Cristo


e di Maria Santissima
Durante la sua vita di religioso, in
lui spiccava, senza dubbio, un radi-

Francisco Lecaros

La mattina seguente, Francesco


part felice da Spoleto in direzione di Loreto, dove trascorse alcuni
giorni stringendo i lacci damore e di
devozione a Maria Santissima, nel
celebre Santuario.
Da l, si diresse a Morrovalle per
dare inizio al noviziato passionista.
Lui, lelegante ballerino, il brillante animatore dei salotti di Spoleto,
scelse di entrare nellaustero Istituto
dei Passionisti, fondato nel 1720 da
San Paolo della Croce, con la missione di annunciare, attraverso la vita contemplativa e lapostolato, lamore di Dio rivelato nella Passione
di Cristo.11
Il cambiamento del nome in Gabriele dellAddolorata segn la morte per la vita passata e linizio del
cammino nelle vie della perfezione.
Quando, in una conversazione con
i suoi compagni di convento, largomento ricadeva sugli avvenimenti

del mondo, egli li interrompeva con


un sereno sorriso: Perch parliamo
di quello che dobbiamo abbandonare per sempre? Lasciate che i morti
seppelliscano i loro morti.12
Non pensiamo, tuttavia, che ladattamento allaustera vita religiosa
sia stato facile per quel giovane dalla vita comoda. Abituato ai cibi raffinati, gli insipidi alimenti del povero convento passionista gli causavano una ripugnanza invincibile. Nonostante le proteste della sua natura, egli insisteva a mangiarli, finch i suoi superiori, mossi da compassione, gli permisero, temporaneamente, qualche sollievo.13 Lo stesso accadeva per altri aspetti dellosservanza della disciplina, ma egli voleva assolutamente compiere in modo esimio gli orari e gli obblighi del
noviziato, per quanto sforzo questo
gli costasse, data la sua delicata costituzione.

cato amore alla Passione del Signore. Sentiva una tale venerazione per
le sofferenze di Ges che non si separava mai dal crocifisso: Quando
conversava, lo teneva in mano senza farsi notare e lo stringeva con affetto; quando dormiva, lo collocava
sul petto; quando studiava, lo poneva vicino al libro e, di tanto in tanto,
lo fissava e baciava con tanto affetto
e fervore, che la statuetta di metallo
si consum a poco a poco fino a che
tutti i tratti della fisionomia furono
cancellati.14
A questa devozione caratteristica della congregazione in cui era
entrato, nel frattempo, si univa
un amore entusiasta, ingegnoso
e acceso per la Santissima Vergine.15 Il suo famoso Credo di Maria ci rivela lincanto di questanima appassionata per la Madre di
Dio: Credo, o Maria, [...] che sei
la Madre di tutti gli uomini. [...]
Credo che non ci sia altro nome,
allinfuori del nome di Ges, cos
trasbordante di grazia, speranza e
soavit per quelli che lo invocano.
[...] Credo che chi si appoggia in Te
non cadr in peccato, e chi Ti onora otterr la vita eterna. [...] Credo che la tua bellezza metta in fuga ogni movimento di impurit e
ispiri pensieri casti.16

Breve esistenza, costellata


di atti eroici

Durante la sua preparazione al sacerdozio, San Gabriele pass dal noviziato


di Morrovalle al convento di Isola del Gran Sasso, dove sarebbe morto
Santuario di San Gabriele dellAddolorata, Isola del Gran Sasso

34Salvami Regina Febbraio 2012

Nella mente del novizio Gabriele, non cera spazio per nessun altro
pensiero che non fosse Ges e Maria. Sentiva una cos intima necessit
di portare alle estreme conseguenze la sua consegna a Dio e a Maria Santissima che, una volta, udendo i passi del suo direttore spirituale, apr la porta della cella e, prostrandosi ai suoi piedi, lo supplic:
Padre, se trova in me qualcosa, per
quanto piccola, che non piace a Dio,
io, col suo aiuto, la voglio strappare
ad ogni costo!17 Il sacerdote gli rispose che, al momento, non vedeva

Lultimo sorriso
Dopo un anno e mezzo di noviziato, nel febbraio 1858, Gabriele diede inizio agli studi per il sacerdozio, andando alla fine a vivere
nel convento di Isola del Gran Sasso, dove sarebbe morto. Il 25 maggio 1861, ricevette gli ordini minori
nella Cattedrale di Penne. Secondo
gli arcani disegni della Provvidenza,
per, non sarebbe riuscito a diventare presbitero.
Alla fine di quello stesso anno,
una terribile tubercolosi lo colp.
Ora, lungi dallimpedirgli il prosieguo nelle vie della virt, la fatale infermit gli sarebbe servita per scalare con pi rapidit le vette della santit. Dio dispose che egli fosse consumato a poco a poco dalla malattia,

SALVOLDI, Valentino. San


Gabriele dellAddolorata.
Gorle: Velar, 2007, pag.22.
SAN GABRIELE DELLADDOLORATA. Lettera a suo
padre, il15/11/1857, apud
FUENTE, CP, Valentn.
San Gabriel de la Dolorosa. Madrid: El Pasionario,
1973, pag.45.
ARTICOLI COLLEGATI. Il santo. In: Sito web
di Santuario San Gabriele
dellAddolorata: www.sangabriele.org.
ARTICOLI COLLEGATI. La vita. In: Sito web

Gaetano56

nulla, tuttavia lo avrebbe senzaltro


avvisato se avesse percepito un qualche segnale. Con questa garanzia, il
docile religioso, si calm completamente.
La sua breve esistenza fu costellata di atti meravigliosi, poich praticava tutto con spirito di completa elevazione e sublimit: La nostra perfezione non consiste nel fare
cose straordinarie, ma nelleseguire bene quelle ordinarie18, era solito dire.

Riconoscendo nellora suprema la sua debolezza, il santo ripeteva: I miei


meriti sono le Tue piaghe, Signore!
Urna contenente i resti mortali del santo, nel Santuario di San Gabriele dellAddolorata
Isola del Gran Sasso

per aumentargli i meriti e dare agli


altri loccasione di edificarsi col suo
esempio.
Sul letto di morte, gli restava ancora da affrontare il peggior dramma della sua vita: gli ultimi assalti
del demonio e la terribile prova derivante da una notte buia dellanima.19 Anche da questultima prova
egli usc vincitore. Il sacerdote che
gli prestava assistenza nellora suprema lo sent ripetere tre volte, a
brevi intervalli di tempo, questa frase di San Bernardo, con la quale egli
riconosceva davanti a Dio la propria debolezza: Vulnera tua, merita
mea. I miei meriti sono le vostre piaghe, Signore!.20

di Santuario San Gabriele


dellAddolorata, op. cit.

11

La mattina del 27 febbraio 1862,


con il cuore traboccante di gioia, le
mani incrociate sul petto, stringendo
il crocifisso e limmagine della Vergine Dolorosa, Gabriele sorrise per
lultima volta, estasiato, nel contemplare con gli occhi dellanima Colei
che aveva servito in Terra con tanta
dolcezza. Il santo del sorriso aveva, allora, appena 24 anni.
Nel sesquicentenario della sua
morte, San Gabriele dellAddolorata continua ad essere, per la giovent attuale, un inestimabile esempio
di rinuncia intransigente del peccato, di amore entusiastico alla Croce
del Signore Ges e di devozione viscerale a Maria Santissima.

ARTICOLI COLLEGATI,
La vita, op. cit.

FUENTE, op. cit., pag.31.

12

ARDERIU, op. cit., pag.115.

BERNARD, CP, R. P. Vie


du Bienheureux Gabriel de
lAddolorata. 4.ed. Paris:
Mignard, 1913, pag.80.

13

Idem, pag.32.

Idem, ibidem.

ARDERIU, Jos. Modelos


de santidad. San Gabriel de
la Dolorosa. 4.ed. Barcelona: Balmes, 1960, vol.II,
pagg.114-115.

ECHEVERRA, Lamberto
de. San Gabriel de la Dolorosa. In: ECHEVERRA,
Lamberto de, LLORCA,
Bernardino, REPETTO
BETES, Jos Lus. (Org.).
Ao Cristiano. Madrid:
BAC, 2003, vol.II, pag.575.

14

ARDERIU, op. cit., pag.116.

15

ECHEVERRA, op.cit.,
pag.576.

16

FUENTE, op. cit.,


pagg.212-218.

10

FUENTE, op. cit., pag.57.

17

Idem, pag.223

18

ARTICOLI COLLEGATI,
La vita, op. cit.

19

Cos definisce San Giovanni della Croce le terribili prove interiori attraversate dallanima che cerca lalto stato di perfezione. Cfr.
SAN GIOVANNI DELLA CROCE. Noche. 1, 8.
In: Obras completas. Madrid: Espiritualidad, 1957,
pag.524.

20

BERNARD, op. cit.,


pag.283.

Febbraio 2012 Salvami

Regina35

Ciro, il Grande

Uno strumento nelle mani


di Dio
Dio aveva decretato la fine dellesilio del suo popolo e volle, nei suoi
insondabili disegni, servirsi di un re pagano per applicare la sua
misericordia, come si era servito d altro per castigarlo.
Alejandro Javier de Saint Amant

to dal Monte Ararat fino allIndia


era abitato da un popolo guerriero
e rude, proveniente dallAsia Centrale: gli ariani. Di lingua indo-europea, era diviso in numerose trib, alcune delle quali si dislocarono in direzione della Siria e della Mesopotamia, mentre altre si diressero nel
nord dellattuale Afganistan.
Gi nel secolo IX, una di queste
trib ariane entr in conflitto con il
re assiro Salmanasar III, da cui venne sottomessa. Le lotte proseguirono lungo il secolo successivo, con-

tro Sargon II, il quale finalmente riusc a vincerla. Tuttavia, subito dopo riacquist lindependenza e, sotto la guida di Deioce, assunse la forma politica di monarchia. Era nato il
regno dei medi.
La vita politica e militare di questo popolo sar consolidata dal nipote di Deioce, Ciassare, contemporaneo del famoso sovrano caldeo Nabucodonosor, del quale ci parla con
profusione lAntico Testamento.1

Nuova forma di trattare i vinti

Mike Peel (www.mikepeel.net)

econdo quanto racconta Erodoto, nel VI secolo


a.C., un re medo fece un
sogno misterioso, cos interpretato dai sacerdoti: il suo nipote appena nato, da adulto, lo avrebbe rovesciato dal trono. Prendendo
la visione per un presagio, fece assassinare il bambino, ma dopo una serie di peripezie, questi riusc a sfuggire alla morte. Crebbe, divenne un
valente guerriero e, conformemente
al sogno profetico, vinse il nonno in
battaglia, facendolo prigioniero.
Tale racconto, come molti di quellepoca remota, mescola il mito e la realt. Tuttavia, mostra bene la figura
di questo personaggio, che,
prendendo il trono medo,
apriva una nuova tappa nella
Storia dellAntichit. Il suo
nome era Ciro II, il Grande.

Origine del regno dei medi


Per meglio orientarci nella nostra narrazione, conviene risalire fino alla prima
met del secondo millennio
prima di Cristo. In quel tempo, il grande altopiano situa-

Il Cilindro di Ciro, scritto in caratteri cuneiformi,


racconta la conquista di Babilonia e la liberazione
dei popoli che l vivevano esiliati
Cilindro di Ciro (539-530 a.C.) British Museum, Londra

36Salvami Regina Febbraio 2012

Con la morte di Ciassare,


nel 585 a.C., eredit il trono
dei medi suo figlio Astiage,
nonno di Ciro per via materna, al quale ci riferiamo
allinizio di questo articolo.
Il suo impero si estendeva
su un territorio di considerevoli dimensioni, comprendendo la Cappadocia, il Ponto, lArmenia e buona parte
dellattuale Iran, includendo anche il dominio di unaltra trib ariana: quella dei
persiani.
Ponendosi a capo di questa trib, Ciro riusc a liberar-

Ponto Monte
Lidia

Cappadocia

Armenia

Ararat

Siria
Afghanistan
Gerusalemme

Babilonia

Iran
Pasargada
Pakistan

India

Egitto

Ciro aveva fondato un impero superiore in estensione non solo a quello dellEgitto, ma anche a quello assirobabilonese

la dal giogo medo, nellanno 555 a.C.


e, attraendo altri popoli vicini, form
con loro una federazione, della quale divenne capo. Cominci allora una
lotta di cinque anni dopo, conclusa
con la sconfitta di Astiage. Durante
il regno di Ciro, diventano il popolo
dominatore e i medi, quello dominato.2 linizio dellImpero Persiano.
Ora, un passo inconsueto per
lepoca segner la vittoria di Ciro:
non solo egli risparmi la vita del re
sconfitto, ma lo fece anche vivere a
corte colmo di onori.
Assiri e babilonesi avevano fondato i loro imperi basandosi sullannientamento dei popoli vinti. Ciro,
al contrario, insegn al mondo come
governarli con altri metodi distinti da quelli della violenza. Quando
egli cadde, nella lotta contro i barbari dOriente, nel 529 a.C., scomparve un sovrano come non si era visto
fino ad allora e come non si sarebbe
visto per molto tempo.
Ingrandendo il suo territorio con
nuove conquiste, Ciro fond un impero superiore in estensione non
solo a quello dEgitto, ma anche a
quello assiro-babilonese. Dalla Palestina fino al Pakistan, tutto il mon-

do giaceva ai suoi piedi. Tuttavia, tribut rispetto ai nemici sconfitti, trattando con tolleranza le loro istituzioni e i loro sentimenti religiosi. Uno
spirito completamente nuovo era penetrato nel governo del mondo.3

Fui Io che ho suscitato Ciro


Non furono, pertanto, i trionfi
militari di Ciro o le sue doti di governante che ci hanno indotto a parlare di lui in questo articolo, ma
il fatto che fu lui ad essere scelto
da Dio per una missione senza pari, cos annunciata da Isaia: Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
Io lho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per
sciogliere le cinture ai fianchi dei
re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarr chiuso. Io marcer davanti a
te; spianer le asperit del terreno,
spezzer le porte di bronzo, romper le spranghe di ferro. Ti consegner tesori nascosti e le ricchezze ben
celate, perch tu sappia che io sono
il Signore, Dio di Israele, che ti chiamo per nome. Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto
io ti ho chiamato per nome, ti ho da-

to un titolo sebbene tu non mi conosca (Is 45, 1-4).


In questo modo, il grande Ciro,
pagano e politeista, entra per mano dellAltissimo nella storia del popolo di Israele, con la missione di ricondurre a Gerusalemme i giudei
esiliati: Io lho stimolato per la giustizia; spianer tutte le sue vie. Egli
ricostruir la mia citt e rimander i
miei deportati, senza denaro e senza regali, dice il Signore degli eserciti (Is 45, 13).
Per la prima volta nella storia
del popolo eletto, un oracolo favorevole di Dio si rivolge a un re straniero dandogli il titolo di unto4, concludono Schkel e Sicre Diaz, biblisti contemporanei.

Conquista di Babilonia
Con la morte di Nabucodonosor
II, il re che aveva portato il popolo giudeo alla cattivit, limpero babilonese entr nella sua fase di declino. Tre monarchi si succedettero
in soli sette anni, fino a quando, nel
555 a.C., Nabonide, nobile di origine aramaica, assunse il governo, nel
quale riuscir a mantenersi fino agli
avvenimenti dellanno 539 a.C.
Febbraio 2012 Salvami

Regina37

38Salvami Regina Febbraio 2012

Yann

Contemporaneo di Ciro, questo


nuovo monarca si era unito in un
primo momento a lui, contro i medi.
Tuttavia, in seguito, si alle allEgitto e alla Lidia, nel vano tentativo di
frenare la potente espansione del re
persiano.5 Vinto finalmente da Ciro,
a Opis, vicino al fiume Tigri, Nabonide fugg, aprendo la via della facile conquista da parte delle truppe
persiane, di Babilonia, in sua assenza governata da suo figlio Baldassar, anchegli menzionato nelle Sacre Scritture (cfr. Dn 5).6
Alcuni giorni dopo, Ciro si impossess della citt, ma risparmi i
suoi abitanti, prestando anche culto alle divinit locali. Si sa dalla Cronaca babilonese della sua preoccupazione a preservare i luoghi sacri e
a mantenere il buon andamento degli atti liturgici.
I giudei esiliati vedevano Ciro come un vendicatore delloppressione
subita, la quale fu manifestata con
enfasi dal salmista: Sui fiumi di Babilonia, l sedevamo piangendo al
ricordo di Sion. [...] Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti render
quanto ci hai fatto! (Sal 137, 1.8).
Ancor prima del suo arrivo, i successi del re persiano avevano risvegliato in loro la speranza che tale desiderio si sarebbe presto realizzato.
Guidato da un Dio che egli non
conosceva, Ciro si trasform in strumento di Colui che aveva promesso al suo popolo: Io chiamo dalloriente luccello da preda, da una terra
lontana luomo dei miei progetti. Cos ho parlato e cos avverr; lho progettato, cos far (Is 46, 11). Lanno
successivo alla sua conquista di Babilonia, non vacill autorizzando il ritorno dei giudei in Palestina e la ricostruzione del tempio di Gerusalemme e decretando, allo stesso tempo, che le popolazioni delle citt nelle quali essi abitavano li aiutassero a
ristabilirvi il loro antico culto.
Cos dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha conces-

Guidato da un Dio che non conosceva, Ciro si trasform in uno strumento per
la realizzazione dei disegni divini riguardanti il popolo giudeo
Ciro II, il Grande e gli Ebrei, miniatura di Jean Fouquet Dipartimento di
Manoscritti Francesi, Parigi

so tutti i regni della terra; egli mi


ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, che in Giudea. Chi di voi proviene dal popolo di lui? Il suo Dio sia con lui; torni a Gerusalemme, che in Giudea,
e ricostruisca il tempio del Signore
Dio dIsraele: egli il Dio che dimora a Gerusalemme. Ogni superstite (di Giudea) in qualsiasi luogo
sia immigrato, ricever dalla gente di quel luogo argento e oro, beni e bestiame con offerte generose
per il tempio di Dio che in Gerusalemme (Esd 1, 2-4).
Era giunta lora della liberazione.
Dio aveva decretato la fine dellesilio del suo popolo e volle, nei suoi
insondabili disegni, servirsi di un re
pagano per applicare la sua misericordia, cos come si era servito di un
altro per castigarlo. Perch Lui il
Signore della Storia, che d o toglie
agli uomini il potere, secondo il suo
beneplacito.

Il potente Ciro, colui che chiamava la vittoria a seguire i suoi passi, poneva i re ai suoi piedi e, con la
sua spada, distruggeva i nemici come polvere (cfr. Is 41, 2), non fu, in
realt, che un docile strumento nelle
mani del Signore Onnipotente.7

Cfr. GOETZ, Walter (Dir.). Historia Universal. Madrid: Espasa-Calpe, 1950,


vol.I, pagg.614-615.

Cfr. Idem, pag.616.

Idem, pag.618.

ALONSO SCHKEL, Luis; SICRE


DIAZ, J. L. Profetas. 1.ed. Madrid: Cristiandad, 1980, vol.I, pag.301.

Cfr. BRIGHT, John. Histria de Israel.


7.ed. So Paulo: Paulus, 2003, pag.424.

Posteriormente Nabonide ricomparve e


fu catturato; per, Ciro gli risparmi
la vita.

Cfr. ABADIE, Philippe. El libro de


Esdras y de Nehemas. In: Cuadernos
bblicos. Estella: Verbo Divino, 1998,
vol.XCV, pag.14.

La parola dei Pastori

Noi vedemmo la sua gloria


Questa la missione della Chiesa: essere al servizio della permanente
epifania di Dio agli uomini, affinch camminino i popoli alla sua luce, e i
re allo splendore del suo sorgere (cfr. Is 60,3).
Mons. Odilo Pedro Scherer

Arcivescovo di San Paolo

a Festa dei Re, in


verit, la Solennit
dellEpifania del Signore. una bellissima festa, che si riferisce ancora agli eventi del Natale di Ges, e ha un significato molto speciale per la Chiesa. Al
centro dellevento c Ges Cristo e
non, propriamente, i Re Magi. [...]

rienza ineffabile della sua vita e il suo


amore misericordioso. San Giovanni, allinizio del suo Vangelo, giunge
a dire, pieno di entusiasmo: noi vedemmo la sua gloria, gloria che riceve da suo Padre, come figlio unigenito, pieno di grazia e di verit. Dalla
sua pienezza noi tutti riceviamo grazia su grazia, (Gv 1, 14.16).

La storia della Salvezza, una


successione di epifanie

Dio ha inviato i suoi discepoli ad


annunciare la Buona Novella

Nella lingua greca, epifania significa manifestazione di qualcosa di nascosto, o anche rivelazione.
Ogni Storia della Salvezza, infatti,
una successione di epifanie divine:
gi nella stessa creazione del mondo, con la sua grandiosit e linfinita
variet di esseri, avviene uno spettacolo della gloria divina, come ben ha
saputo esprimere il salmista: I cieli
proclamano la grandezza di Dio e la
Terra piena della sua gloria, come
di acqua, loceano! (cfr. Sal 8); nelle
successive manifestazioni della presenza e delloperato di Dio nella storia degli uomini, sempre di nuovo
la sua gloria che si manifesta e avvolge luomo di vita e salvezza.
Ges Cristo , per eccellenza,
lepifania di Dio al mondo; in Lui,
volto umano di Dio e volto divino
delluomo, Dio manifesta chiaramente come vuole attrarre luomo:
per la sua compagnia e per lespe-

Le persone, che incontrano Ges


Cristo, anche quando hanno occhi puri e cuore buono, restano scosse dalla gloria di Dio, che si manifesta nelle parole, nei segni e miracoli e nelle attitudini di Ges. In Lui e per Lui,
Dio vuole avvicinarsi agli uomini, stare con loro, amarli, condurli, renderli felici. Il Vangelo, dallinizio alla fine,
parla della manifestazione di Dio agli
uomini per mezzo di Ges Cristo.
Terminando la sua missione nel
mondo, Ges Cristo invi gli Apostoli e, per mezzo di loro, la Chiesa
tutta, a continuare a fare, per i secoli a venire, quello che Lui ha fatto:
annunciare la Buona Novella della presenza amorosa e luminosa di
Dio presso gli uomini e manifestare a tutti i popoli il suo disegno salvifico, attrarre tutti alla sua gloria,
per la pienezza della vita. La gloria
di Dio irradia la Sua stessa presenza. Proprio questa la missione del-

la Chiesa: stare a servizio della permanente epifania di Dio agli uomini, affinch i popoli camminino alla
sua luce e i re, al chiarore della sua
aurora (cfr. Is 60, 3).

Nostra Missione: testimoniare


che Dio abita questa citt
Pensandoci bene, questo illumina
molto la vita e la missione della Chiesa nella citt di San Paolo: manifestare la gloria di Dio ed esser testimoni
di Ges Cristo per gli abitanti di questa citt. Testimoniare che Dio abita
questa citt e la sua presenza buona e salvifica per il popolo che ci vive.
In che modo questo accade, o deve accadere?
Dio libero di scegliere il modo
di manifestarsi, ma noi riceviamo la
chiara missione di testimoniare la sua
gloria nella vita degna e santa di ogni
battezzato, nelle comunit che si riuniscono per la celebrazione dei Misteri di Dio nella Liturgia, nellannuncio
della Parola di Dio, nella testimonianza multiforme della carit... Per questo esiste ogni chiesa, parrocchia, opera sociale, educativa, culturale, assistenziale della Chiesa, ogni iniziativa
pastorale, ogni organizzazione ecclesiale. Seguiamo, dunque, la stella e lasciamo che la sua luce ci illumini e si
irradi anche sopra la nostra citt!
(Tratto dallarticolo pubblicato in
O So Paulo, 10/1/2012)
Febbraio 2012 Salvami

Regina39

Dopo ventianni di servizio prestati alla Santa Sede nella funzione


di Nunzio Apostolico, nove dei quali in Brasile, Mons. Lorenzo Baldisseri ritorna in Vaticano come nuovo
Segretario della Congregazione per
i Vescovi, carica per la quale stato
nominato da Papa Benedetto XVI
l11 gennaio scorso. Nella sua nuova funzione, sostituisce Mons. Manuel Monteiro de Castro, ex-Nunzio
Apostolico in Spagna e attuale Penitenziere Maggiore della Chiesa.
Mons. Baldisseri nato in Italia nel 1940, ha ricevuto lordinazione presbiterale nel 1963 e quella
episcopale nel 1992, quando il Beato Giovanni Paolo II lo ha promosso
Nunzio Apostolico ad Haiti.
In Brasile, dove ha esercitato per
pi tempo questa funzione, ha avuto un ruolo decisivo nella conclusione dellAccordo tra la Santa Sede e il governo brasiliano, firmato
nel 2008 e promulgato nel 2010. Il
giorno della promulgazione, ha dichiarato alla stampa: Con questo
atto solenne, si conclude felicemente il processo di questo storico Trattato internazionale che costituisce la riaffermazione e il consolidamento delle relazioni esistenti tra il
Brasile e la Santa Sede e ladeguata e chiara regolamentazione della significativa presenza e contributo della Chiesa Cattolica per il progresso, larmonia e il bene comune
della societ brasiliana.
40Salvami Regina Febbraio 2012

Gustavo Kralj

Mons. Lorenzo Baldisseri,


nuovo Segretario della
Congregazione per i Vescovi

In una nota firmata dal suo Presidente, Cardinale Raymundo Damasceno Assis, la CNBB si congratula
con Mons. Baldisseri per la nomina
e riconosce, con gratitudine, il suo
passaggio come Nunzio Apostolico in Brasile, segnato dalleccellente
operato tanto presso le autorit brasiliane quanto rappresentante del
Papa, come per il suo zelo apostolico manifestato con le visite pastorali
realizzate in numerose diocesi.

ne religiosa Si mortificava e pregava


per la conversione dei suoi parenti e
dei membri della trib. Sub persecuzioni che misero a rischio la sua vita,
per questo dovette fuggire e stabilirsi in una comunit di nativi cristiani
a Kahnawake, nel Qubec (Canada),
dove fece voto dicastite si dedic
alla preghiera, alla penitenzae alla
cura dei malati e degli anziani.
Mor nel 1680 allet di 24 anni. Ges, io Ti amo sono state le
sue ultime parole. Secondo la tradizione, le cicatrici di Caterina scomparvero dopo la sua morte, rivelando una donna di grande bellezza;
numerosi malati che assistettero ai
suoi funerali guarirono.

Accordo di cooperazione tra la


Santa Sede e il Mozambico

Caterina Tekakwitha, prima


nativa nord-americana
a essere canonizzata
VIS Il Santo Padre ha firmato
il 19 dicembre i decreti di riconoscimento dei miracoli attribuiti allintercessione di sette beati tre uomini e quattro donne che saranno canonizzati tra breve. Tra questi spicca la figura di Caterina Tekakwitha,
prima nativa americana agiungere
agli altari.
Caterina Tekakwitha nacque nel
1656 nella attuale Auriesville (Stati Uniti). Era figlia di un capo trib
e di una india, battezzata ed educata da missionari francesi. A quattro
anni perse la sua famiglia a causa di
unepidemia di vaiolo, che la sfigur e le danneggi la vista. Fu allora
adottata dal capo di una trib vicina,
suo parente. Una volta cresciuta, si
interess al Cristianesimo e ricevette il Battesimo a 20 anni.
Fin per essere emarginata dai
membri della trib, che non comprendevano la suanuova affiliazio-

Secondo un comunicato divulgato dalla Segreteria di Stato, la Santa Sede e la Repubblica del Mozambico hanno firmato il 7 dicembre, un
accordo al fine di consolidare i legami di amicizia e cooperazione tra
le due parti.
Composto da un preambolo e 23
articoli, il documento regola, tra le
altre cose, lo statuto giuridico della Chiesa Cattolica in Mozambico, il
riconoscimento dei titoli di studio e
del matrimonio canonico e il regime
fiscale.
Per la Santa Sede, laccordo stato firmato dal Nunzio Apostolico nel
Paese, Mons. Antonio Arcari e per la
Repubblica del Mozambico dal Ministro degli Affari Esteri, Dott. Oldemiro Julio Marques Baloi. Numerose
autorit civili e religiose hanno partecipato alla cerimonia solenne.

Vdeo del Papa in


YouTube, in francese
VIS - Dal 7 dicembre possibile
prendere conoscenza dellattualit
del Papa e della Santa Sede attraverso video in lingua francese, disponibili su YouTube (www.youtube.com/
vaticanfr).

on grande gioia, annuncio che


il prossimo 18 febbraio realizzer un Concistoro, nel quale nominer 22 nuovi Membri del Collegio Cardinalizio ha detto il Santo
Padre ai fedeli riuniti in Piazza San
Pietro per la recita dellAngelus, il 6
gennaio.
Tra i designati dal Santo Padre
a ricevere il berretto cardinalizio
occorre menzionare il brasiliano
Mons. Joo Braz de Aviz, Arcivescovo Emerito di Brasilia e attuale Prefetto della Congregazione
per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica,
come pure Mons. Manuel MonArrivo di Benedetto XVI al Concistoro del 19-02-2010
teiro de Castro, recentemente
nominato Penitenziere Maggiore della Santa Chiesa e fondamento dellunit e della comunione della ChieMons. Santos Abril y Castell, Vice Camerlengo della sa.
Daltro lato, lUfficio di Celebrazioni Liturgiche
Santa Chiesa Romana e nuovo Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore. Riceveranno la sacra por- del Sommo Pontefice ha rivisto e semplificato il rito
pora in questoccasione anche Mons. Fernando Filo- di creazione dei nuovi porporati. Sostanzialmente, si
ni, Prefetto della Congregazione per lEvangelizzazio- unificano i tre momenti dellimposizione del berretto,
ne dei Popoli e Mons. Francesco Coccopalmerio, Pre- della consegna dellanello e del conferimento del titolo o diaconia informa il Servizio Stampa del Vaticasidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
Come ha spiegato Benedetto XVI nel suddetto An- no. Inoltre, secondo la stessa fonte, si riprendono dal
gelus, tocca ai Cardinali il compito di aiutare il Suc- rito del 1969 la preghiera colletta e quella conclusiva,
cessore di Pietro nel compimento del suo Ministero poich sono molto ricche di contenuto e provengono
di confermare i fratelli nella fede ed esser principio e dalla grande tradizione eucologica romana.

La Radio Vaticana eil Centro


Televisivo Vaticanohanno ampliato cos la loro offerta in questo sito internet, che fino ad ora era disponibile in italiano, inglese, spagnolo e tedesco. In questa impresa,
si unita alle emittenti radio e televisive del Vaticano la rete Tlvision Catholique (KTO), responsabile della versione francese dei brevi reportages, video quotidiani sui
maggiori atti pubblici di Papa Benedetto XVI.

Con questa iniziativa, la Chiesa mostra di nuovo il suo impegno


nellutilizzo delle nuove tecnologie
che le permettono di facilitare sempre di pi ai fedeli laccesso alla voce e agli insegnamenti del Papa - si
legge nel comunicato stampa diffuso
il 7 dicembre.

Avanza il processo di
beatificazione dei martiri del Laos
Agenzia Fides - Il 12 dicembre
la Congregazione per le Cause dei

Santi, ha accolto il processo diocesano per la beatificazione di quindici martiri, assassinati nel Laos per
odio alla fede cristiana tra gli anni 1954 e 1970: cinque religiosi della
Congregazione degli Oblati di Maria Immacolata (OMI), cinque della
Societ per le Missioni Estere di Parigi (MEP), e cinque laici del Laos.
La notizia stata accolta con molta gioia dai Vescovi e dalla comunit cattolica del Laos, come dalle
due congregazioni religiose. Ora
Febbraio 2012 Salvami

Regina41

LOsservatore Romano

Il Collegio Cardinalizio avr


22 nuovi membri

di Czestochowa nellanno pastorale 2010/2011 e promosse dallArcivescovo Mons. Stanisaw Nowak, sono state effettuate circa 6000 catechesi missionarie dedicate alla Bibbia, ai Sacramenti e alla Croce. Secondo delle statistiche presentate da
Don Marian Duda, hanno partecipato a queste catechesi circa 600 mila fedeli.
Per larcivescovo Nowak, queste Missioni sono state un rinnovamento della grazia della fedelt alla Croce di Cristo nei fedeli. Hanno avuto lopportunit di ottenere la forza spirituale, per essere fedeli con Maria sotto la Croce di Ges, di dare una testimonianza della
Croce e difenderla nella vita personale, familiare e sociale. Il motto
delle Missioni evangelizzatrici stato Iuxta Crucem Tecum stare (Essere
sotto la Croce con Te, Maria).

La patrona del Paraguay attrae


un milione di pellegrini

Il Santuario di Guadalupe
accoglie quasi sei milioni di fedeli

Gaudium Press - Pi di un milione


di pellegrini, molti dei quali provenienti dallArgentina, Brasile e Uruguay, sono accorsi l8 dicembre nella
Basilica della Madonna dei Miracoli di Caacup per presentare le loro
preghiere, lodi e ringraziamenti alla
santa patrona del Paraguay.
Migliaia di questi pellegrinihanno fatto il percorso a piedi, affrontando sole e pioggia, alcuni partendo dai punti pi lontani del Paese.
Nella basilica di Caacup, situata
a 53 chilometri da Asuncion, si venera la statua miracolosa dellImmacolata Concezione scolpita nel 1600 da
un indio Guarani, convertito dai missionari francescani, in segno di gratitudine alla Madre di Dio per averlo
liberato da un grande pericolo.

Quasi sei milioni di fedeli provenienti da tutto il Messico e da Paesi come gli Stati Uniti, Guatemala, Colombia e Per, si sono recati
in pellegrinaggio a dicembre al Santuario della Madonna di Guadalupe
in occasione delle celebrazioni della
Patrona dellAmerica Latina, la cui
festa si celebra il 12 dicembre.La festa della Patrona delle Americhe
stata solennemente celebrata nelle
principali capitali dellAmerica Latina. Nella Cattedrale di San Patrizio a New York, migliaia di messicani si sono riuniti portando bandiere
e stendardi per ricevere la torcia di
Guadalupe. Accesa il primo ottobre nel celebre santuario messicano,
ha percorso 5 mila km in 72 giorni fino a Manhattan, portata di mano in
mano da circa 7.000 corridori.

elguialatino.com.br

compito del Postulatore della causa, Mons. Roland Jacques, OMI, di


redigere la Positio, sulla quale dovr
pronunciarsi il Relatore della Congregazione per le Cause dei Santi.
Segue il suo corso in questo Dicastero romano anche la causa di
beatificazione relativa a Don Mario Borzaga, missionario OMI e
del catechista laotiano Paolo Thoj
Xyooj.

Missioni evangelizzatrici a
Czestochowa: 6 mila catechesi
per 600 mila fedeli
Fides Durante le Missioni Evangelizzatrici svolte nellArcidiocesi
42Salvami Regina Febbraio 2012

Oltre 2,5 milioni di fedeli negli


incontri con il Papa nel 2011
Secondo dati divulgati il 29 dicembre dalla Prefettura della Ca-

sa Pontificia, 2.553.800 fedeli hanno partecipato ai vari incontri con


Benedetto XVI nel 2011, cos distribuiti: 400.000 nelle udienze generali, 101.800 nelle udienze personali,
846.000 nelle celebrazioni liturgiche
e 1.206.000 nelle preghiere dellAngelus e Regina Cli informa la
Radio Vaticana.
Questi numeri si riferiscono soltanto agli eventi nel Vaticano e a Castel Gandolfo, non includendo le
centinaia di migliaia di fedeli presenti negli incontri con il Papa in occasione delle visite pastorali e dei
viaggi apostolici.

Quasi 11 milioni di pellegrini


hanno visitato Aparecida nel 2011
Il Santuario Nazionale di Aparecida, Brasile, ha ricevuto nel corso
del 2011 un totale di 10.885.878 visitanti, 505.705 in pi rispetto allanno precedente, su dati dil sito della
CNBB.
Nel giorno pi movimentato
dellanno, il 13 novembre, il Santuario ha accolto quasi 200 mila pellegrini, tra i quali spiccavano migliaia di
giovani accorsi da ogni parte del Brasile per partecipare al terzo Pellegrinaggio Nazionale della Giovent.
Anche il periodo di vacanze scolastiche stato una buona occasione per aumentare il flusso dei pellegrini nel maggior santuario mariano del mondo: In un clima di fratellanza, pi di 1 milione di fedeli sono passati per il Santuario nel mese
di luglio.
Per il Rettore del Santuario,
Don Darci Nicioli, il numero cre-

Programmato un viaggio
apostolico in Messico e a Cuba
In comunicati stampa divulgati il
2 gennaio, le conferenze Episcopali del Messico e di Cuba informano
sul programma della prossima visita
del Papa in questi Stati, dal 23 al 28
marzo.
La sera di venerd 23, Sua Santit sbarcher allaeroporto di Len,
in Messico, dove sar ricevuto dal
Presidente della Repubblica, Felipe Caldern Hinojosa e dai membri della Conferenza Episcopale messicana. Il giorno dopo avr
un incontro ufficiale con le autorit nella sede della Rappresentanza
del Governo dello Stato, nella citt di Guanajuato. In seguito saluter e benedir i bambini e i fedeli
che si riuniranno nella Piazza della Pace.
La domenica mattina, giorno 25,
il Papa celebrer la Santa Messa nel
Parco Bicentenario del municipio di
Silao. Nel pomeriggio, avr un incontro, a Len, con i Vescovi messicani e rappresentanti degli altri episcopati dellAmerica Latina e dei
Caraibi. Partir la mattina del giorno 26 per Santiago di Cuba, dove sar ricevuto dal Presidente Ral Castro e dai membri della Conferenza Episcopale cubana. Celebrer in
seguito la Santa Messa nella Piazza della Rivoluzione, dopo la quale partir per la citt mineraria di El
Cobre.
Il giorno seguente, Benedetto XVI far al mattino una visita al
Santuario della Virgen de la Caridad
del Cobre, per una preghiera davanti alla statua della Patrona di Cuba.
Viagger in seguito per LAvana, dove sar accolto dallArcivescovo di

Benedetto XVI presiede


la Messa speciale
per lAmerica Latina
LOsservatore Romano

scente di visitatori ci spinge a ripensare la nostra strategia di accoglienza, in modo da mantenere il


Santuario sempre preparato a ricevere i figli e le figlie della Madre
di Dio.

el contesto delle celebrazioni del bicentenario dellindipendenza dellAmerica Latina


e dei Caraibi, Benedetto XVI ha
presieduto una Messa solenne nella Basilica Vaticana il 12 dicembre,
in occasione della festa di Nostra
Signora di Guadalupe. Il Santo
Padre ha concelebrato con i cardinali Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi e Presidente della Pontificia
Commissione per lAmerica Latina, Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo di Citt del Messico e
Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo di Aparecida e Presidente della CNBB.
Nella sua omelia, tradotta in
spagnolo e portoghese, il Santo
Padre ha fatto una menzione speciale ai Paesi latinoamericani e
dei Caraibi, che oltre alle vicende storiche, sociali e politiche, rinnovano la gratitudine verso lOnnipotente per il grande dono della
fede ricevuta. Dopo aver fatto ri-

ferimento al protagonismo emergente della regione nel contesto


mondiale, il Papa ha sottolineato limportanza per questi Paesi di
salvaguardare il loro ricco tesoro
di fede e il loro dinamismo storico-culturale, continuando ad essere i difensori della vita umana dal
concepimento alla morte naturale,
e i promotori della pace.
Prima della Celebrazione Eucaristica, il segretario della Pontificia Commissione per lAmerica
Latina, il prof. Guzmn Carriquiry
Lecour, ha letto diversi testi sul bicentenario e sulla Vergine di Guadalupe, e il Cardinale Nicols de
Jess Lpez Rodrguez, Arcivescovo di Santo Domingo e Primate delle Americhe, ha recitato una
preghiera alla Patrona.
Erano presenti, tra le altre autorit, anche Mons. Joo Braz de
Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica e
Mons. Orani JooTempesta, Arcivescovo di Rio de Janeiro.
Febbraio 2012 Salvami

Regina43

catholicgizo.org

Inaugurata nuova cattedrale


di Gizo, nelle isole Salomone
Gaudium Press - Con una grande partecipazione di fedeli, stata consacrata il 4 dicembre, la nuova cattedrale della diocesi di Gizo, nelle Isole Salomone, dedicata
allApostolo San Pietro. La cerimonia di consacrazione stata presieduta dal Vescovo Emerito, Mons.
Bernard OGrady e ha avuto come
concelebranti il Vescovo titolare,
Mons. Luciano Capelli, SDB, lAr44Salvami Regina Febbraio 2012

civescovo di Honiara, della quale


Gizo suffraganea e il suo Vescovo
Ausiliare, oltre al Vescovo di Auki,
sempre nelle Isole Salomone e altri
11 sacerdoti.
Il nuovo complesso diocesano sostituisce quello distrutto dallo tsunami del 2007. composto
dalledificio della Cattedrale, una
sala polivalente, un centro giovanile, una scuola materna e un centro di formazione professionale con
una capacit per 60 studenti nei
settori della meccanica, elettricit e
costruzione civile.
stato possibile costruirlo in
soli quattro anni grazie al contributo di molti benefattori e allinteresse del gruppo di volontari Amici Missione Isole Salomone (Amis),
dellItalia.

350 adulti cresimati in una


piccola parrocchia della Cina
Agenzia Fides. Dopo unintensa
preparazione spirituale, 350 adulti
della parrocchia cinese di Xiao Han
Cun, diocesi di Tian Jin, hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione il 10 dicembre.Molti di loro,
come ha spiegato il parroco, si erano allontanati dalla Chiesa per vari
motivi: impegni professionali, crisi
spirituale, ecc. Attraverso un corso
preparatorio, che non solo li ha riavvicinati alla Chiesa, ma soprattutto
ha risvegliato in loro lautentico significato della fede, essi hanno compreso e approfondito il Sacramento
della Confermazione ha dichiarato il parroco.
Labitato di Xiao Han uno storico agglomerato cattolico con pi
di 5.000 fedeli. Oltre ad essere la
maggiore comunit della Diocesi di Tian Jin, anche la culla delle
vocazioni. Secondo la Guida per la
Chiesa Cattolica in Cina, la comunit diocesana di Tian Jin conta su
pi di 100.000 fedeli, trenta sacerdoti e quaranta religiose della Comunit della Carit.

lavignadelsignore.blogspot.com

questa citt, Cardinale Jaime Ortega Alamino e altre autorit religiose e civili. Nel pomeriggio, avr un
incontro ufficiale con il Presidente
Castro, poi si riunir con tutti i Vescovi cubani, nella Nunziatura Apostolica.
Per finire, la mattina di mercoled 28, il Papa presieder alla Santa
Messa nella Piazza Jos Mart, per
poi dirigersi nel pomeriggio allaeroporto del LAvana, da dove partir di
ritorno a Roma.
Secondo una nota ufficiale trasmessa dai mezzi dinformazione di
Cuba, il presidente Ral Castro ha
accolto con soddisfazione lannuncio della visita del Papa in questo Paese caraibico, che si prepara a
ricevere Benedetto XVI con affetto e rispetto. La visita del Sommo
Pontefice a Cuba coincide con lAnno Giubilare convocato dai Vescovi
di questo paese per commemorare i
400 anni della scoperta della statua
della Vergine della Carit del Rame,
patrona dellisola.

Pubblicato in Libano il libro


del Papa in lingua araba
Radio Vaticana Luce del Mondo.
Il Papa, la Chiesa e i Segni del Tempo, il libro-intervista con Benedetto
XVI, scritto dal giornalista tedesco
Peter Seewald, stato presentato il
10 dicembre alla Fiera Araba del Libro di Beirut.
Cos questopera, pubblicata poco pi di un anno fa in cinque lingue,
conta gi versioni in 28 lingue. Ledizione araba di 254 pagine, sar distribuita dal Marocco allIraq, passando
per tutti gli Stati del Golfo Persico.
Alla cerimonia di presentazione, tenutasi presso il Centro Cattolico Informativo della capitale libanese, il direttore della Libreria Editrice
Vaticana, Mons. Giuseppe Antonio
Scotti, ha concesso una conferenza stampa, in cui ha rivelato dettagli sullorigine del libro, la sua pubblicazione e diffusione, evidenziando il crescente interesse da parte del
pubblico.
Secondo il quotidiano LOsservatore Romano, si sono moltiplicate le
traduzioni dei libri del Pontefice in
lingue meno diffuse.

Prima chiesa in onore di San


Guido Maria Conforti
Una delegazione di fedeli di
Parma, di cui fu vescovo per quasi
25 anni San Guido Maria Conforti,
si recata in Sierra Leone a met
dicembre per poter partecipare alla festa di dedicazione di una chiesa costruita in onore di questo Santo, fondatore della Congregazio-

ne dei Missionari Saveriani, canonizzato il 23 ottobre scorso. Il nuovo tempio servir pastoralmente a
una grande parrocchia della dinamica citt di Makeni, nella Provincia del Nord.
I Missionari Saveriani operano da oltre 60 anni in questa area

dellAfrica occidentale. Nel 1962,


Mons. Augusto F. Azzolini, missionario saveriano nato a Parma,
diventato il primo Vescovo della
Diocesi di Makeni. Papa Giovanni XXIII lo scelse per creare questa nuova circoscrizione ecclesiastica, in un territorio dove non era

mai stato annunciato il nome di


Cristo. Il popolo della Sierra Leone ha voluto esprimere la sua gratitudine a questi missionari e al loro Fondatore per il dono della Fede portata in quelle terre da una
missione partita proprio dalla citt di Parma.

Madrid: Messa delle Famiglie

presenti ad essere coscienti di avere Dio al loro


fianco e a invocarlo sempre per ricevere da Lui laiuto necessario per superare le difficolt, un aiuto
sicuro, fondato nella grazia del Sacramento del Matrimonio. Il Santo Padre ha ricordato anche la dimensione educativa imprescindibile della famiglia,
dove si apprende a convivere, si trasmette la fede,
si consolidano i valori e si canalizza la libert, per
ottenere che un giorno i figli abbiano piena coscienza della loro propria vocazione e dignit, e di quella degli altri.
Nella sua omelia, il Cardinale Rouco Varela ha ricordato che la vita un bene sacro che luomo riceve da Dio e ha concluso incitando i giovani ad impegnarsi a difendere e far risplendere lautentica dignit di questa istituzione, primaria per la societ e
tanto vitale per la Chiesa.

Arquidiocese de Madrid

entinaia di migliaia di fedeli, secondo il giornale


madrileno ABC, si sono concentrate nella Piazza Coln, di Madrid, il 30 dicembre, per partecipare alla Messa delle Famiglie, presieduta dal Cardinale Antonio Mara Rouco Varela, e concelebrata dagli
Arcivescovi di Vienna, Cardinale Christoph Schnborn, e di Barcellona, Cardinale Llus Martnez Sistach, insieme ad altri 30 Arcivescovi e Vescovi, e circa 400 sacerdoti.
La Celebrazione Eucaristica stata preceduta da
una processione per condurre fino allaltare la statua
della Madonna della Almudena, patrona di Madrid.
Durante il percorso, c stata la recitazione dei misteri del Santo Rosario, inframmezzati da canti.
Prima dellinizio della Messa stato letto il messaggio inviato da Benedetto XVI al Cardinale Rouco Varela, nel quale il Papa incoraggiava le famiglie

LArcivescovo di Madrid, Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, legge il messaggio del Papa;
a destra,vista panoramica della Piazza Coln durante levento

Febbraio 2012 Salvami

Regina45

Storia per bambini... o adulti pieni di fede?

Detalhe da Madonna della Stella, por Fra Angelico / Gustavo Kralj

Unispirazione
angelica
Prendendo Gabriella per mano, Michela corse in
direzione della scala, per fuggire. Intanto, il fuoco
infuriava sempre pi e non avevano da dove uscire...

Fernanda Cordeiro da Fonseca

Edith Petitclerc

dargilla e bamboline con le spighe ticolari interessanti, come quello delra una giornata calda, poila protezione degli angeli e degli abidi grano.
ch si approssimava lestaLa sera, dopo aver cenato e reci- tanti del Cielo verso coloro che amate. In quelle terre, il sole artato il rosario con la nonna e tutta la no veramente Dio.
dente non risparmiava i conCos trascorrevano quei giorni
famiglia vicino alloratorio della Vertadini, che approfittavano del calore
gine del Perpetuo Soccorso, arrivava di riposo, pi veloci di quanto esse
e delle piogge per preparare la terra
il momento pi atteso della giorna- avrebbero desiderato...
e le semine, come pure per prenderUn pomeriggio, le bambine anta: ascoltare le storie raccontate dalla
si cura dei frutteti, per ottenere una
pia signora, piene di avventure e par- darono a giocare tranquillamente
buona raccolta prima del ritorno del
al piano superiore di uno dei grandi
tempo freddo e secco.
granai del nonno. Avevano un gran
Michela e Gabriella passavano
numero di bamboline, alcune in selle vacanze a casa del nonno, il sila ai loro cavallini vegetali, che pargnor Leonardo, grande possidentivano per preparare una grande sete della regione. Esse erano incanmina, in un campo lontano da l. Altate delle grandi piantagioni e corcune bamboline preparavano delle
revano con gioia per i campi, quanprelibatezze, nelle pentoline di terdo non andavano a cavallo, salenraglia, per lenire il peso della giordo i poggi e contemplando il panata lavorativa. Attraverso la granesaggio montagnoso. Siccome
de finestra entrava la luce dorata
erano due sorelle che si vodel sole, illuminando quellinnolevano molto bene ed eracente divertimento e una brezno le uniche bambine della
za gradevole soffiava, alleviancasa, giocavano da sole, indo il calore che faceva fuori.
ventando giochi con quelEsse non capirono, tuttalo che trovavano: facevavia,
che la forza di un raggio di
no cavallini con le patate e
Le due sorelle si divertivano ad inventare giochi
sole aveva inciso su un pezzetgli stuzzicadenti, pentoline
con quello che trovavano nella fattoria

46Salvami Regina Febbraio 2012

tentando di organizzarsi per spegne- cui stavano sedute prima a giocare,


to di vetro forse un pezzetto di un
re il fuoco che minacciava gli altri e la gett dalla finestra, nella spebicchiere rotto lasciato cadere da
granai vicini e perch i legni e le se- ranza di attutire la sua caduta. Poi
qualche contadino distratto in mezzo
menti, bruciando, facevano un bac- disse alla sorellina:
alla paglia del piano di sotto del gra Salto prima io! Tu salti dopo,
cano terribile.
naio, e aveva provocato una piccola
Gabriella, percependo il gran- cos da gi ti aiuto.
fiamma, che si era presto propagata
E salt! La bambina sembrava
de pericolo che correvano, disse altra i chicchi l immagazzinati...
non aver peso... Giunse a terra cola sorella:
Il fuoco si muoveva rapidamen Chiediamo aiuto agli angeli, co- me una piuma. Gabriella, vedendo
te e quello che sembrava esser un
me nelle storie della nonna. Che San il buon esito della sorella, si riemp
focherello inoffensivo assumeva le
di coraggio e salt anche
proporzioni di un incenlei. Accadde la stessa codio! Le fiamme presto
sa e le due corsero vicino
consumarono le provviagli adulti che tentavano
ste immagazzinate e gi
di spegnere il fuoco, sane
aggredivano la scala di
e salve!
legno che conduceva al
Il signor Leonardo,
secondo piano.
quando le vide, non ci
Le bambine, volanpoteva credere, poich
do con la loro immaginon pensava che si tronazione fertile, erano talvassero in mezzo alle
mente assorte nel gioco
fiamme... Oh, prodigio!
che non si accorsero delIl buon fattore le abbracla tragedia che le minacci commosso, ma dovetciava, mentre il fuoco cote seguitare nella lotta inminciava gi a consumare
gaggiata contro il fuoco,
le travi della struttura e il
insieme ai suoi capomapavimento del recinto.
stri.
Vedendo unanimazioIn poco tempo ebbene strana fuori del granaro ragione del fuoco e gli
io vari contadini, percealtri granai furono salvi!
pendo il disastro, avevaSolo allora il buon nonno dato il segnale dallarno pot udire dalle nime , con molta gente che
potine la loro incredibicorreva e gridava, e senle storia.
tendo un puzzo di bruCome ringraziamento
ciato, Michela lasci le
per la protezione angebambole e si volt indielica e per il fatto che gli
tro, lasciandosi coglieMadonna mia, aiutaci!, grid la piccola spaventata
angeli non avevano perre di sorpresa dalle granmesso un disastro magdi fiammate che le stavano gi lambendo. Essendo la sorella
Michele e San Gabriele ci soccorra- giore nella sua fattoria, il signor
Leonardo fece costruire al posto
maggiore, prese Gabriella per mano
no adesso!
e corse in direzione della scala, per
Michela, allora, ebbe unispira- del granaio bruciato una cappelfuggire di corsa. Ma, il fuoco l era
zione angelica: avvicinatasi alla fi- la dedicata a San Michele e a San
pi aggressivo ed esse non avevano
nestra, misur laltezza fino a terra. Gabriele, ora patroni di tutta la sua
modo di uscire...
Lunica salvezza per loro era saltare! propriet.
Le bambine non si dimenticaro Madonna mia, soccorrici! griTuttavia era molto alto... si sarebbed la piccola, spaventata.
ro potute rompere un braccio o una no pi di questo grande aiuto e non
smisero mai di pregare e chiedere
Gli adulti, dallesterno, non sagamba!
pevano che le bambine fossero l,
Con coraggio e fiducia nella pro- la protezione dei santi angeli nelle
e non udirono le loro grida di spatezione dei loro angeli patroni, la loro vite, seguendo sempre le loro
vento, perch anche loro gridavano,
bambina raccolse un po di paglia su preziose ispirazioni.
Febbraio 2012 Salvami

Regina47

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. Beato Luigi Variara, sacerdote
(1923). Missionario salesiano di
origine italiana morto a Ccuta,
in Colombia. Si dedic alla cura
dei lebbrosi e fond la Congregazione delle Suore Figlie dei Sacri
Cuori di Ges e Maria.
2. Presentazione del Signore.
Beata Maria Domenica Mantovani, vergine (1934). Prima superiora dellIstituto delle Piccole
Suore della Sacra Famiglia, da lei
fondato a Verona per servire i poveri, orfani e infermi.

4. San Giovanni de Britto, sacerdote e martire (1693).


Gesuita portoghese inviato alle missioni in India, dove sub il martirio dopo aver
convertito molte persone alla Fede Cattolica.

Srgio Hollmann

3. San Biagio, vescovo e martire (


circa nel 316).
SantOscar, vescovo (865).
Santa Maria di SantIgnazio
Thvenet, vergine (1837). Fond
a Lione, in Francia, la Congregazione delle Suore di Ges e Maria, per la formazione cristiana
delle giovani.

5. V Domenica del Tempo Ordinario.


SantAgata, vergine e martire (circa nel 251).
San Luca di Lucania, abate (995). Condusse una vita monastica, inizialmente
in Sicilia; in seguito si trasfer in vari altri luoghi, fuggendo dalle incursioni dei saraceni. Mor nel monastero di
SantElia e Anastasio, da lui
fondato a Carbone.
6. San Paolo Miki e compagni,
martiri (1597).
San Matteo Correa, sacerdote e martire (1927). Fucila-

nedetto, fu legato della Sede Romana a Costantinopoli per difendere la Fede contro leresia monofisita.

to a Durango, in Messico, per essersi rifiutato di violare il segreto


della Confessione.
7. Beata Maria della Provvidenza
Smet, vergine (1871). Fece voto
privato di castit e si dedic allapostolato nelle parrocchie di Lille, in Francia. Fond pi tardi, a
Parigi, lIstituto delle Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio.
8. San Girolamo Emiliani, sacerdote (1537).
Santa Giuseppina Bakhita, vergine (1947).
Santo Stefano di Grandmont,
abate (1124). Eremita, la cui vita austera attir numerosi discepoli con i quali fond vicino a Limoges, in Francia, lOrdine di
Grandmont.
9. San Sabino di Canosa, vescovo (
circa nel 566). Amico di San Be-

10. Santa Scolastica, vergine ( circa nel 547).


Beato Aloisio Stepinac, vescovo
(1960). Si oppose con coraggio
alle dottrine che negavano tanto
la Fede quanto la dignit umana,
fino a che, rinchiuso per lungo
tempo in carcere per la sua fedelt alla Chiesa, mor colpito dalla
malattia e consumato dalle privazioni a Krai, vicino a Zagabria.
11. Beata Vergine Maria di Lourdes.
San Gregorio II, Papa (731). Difese il culto delle immagini sacre
al tempo dellimperatore iconoclasta Leone III, lIsaurico. Invi
San Bonifacio a predicare il Vangelo in Germania.
12. VI Domenica del Tempo Ordinario.
Beata
Ombelina,
badessa
(1136). Ammonita da suo fratello, San Bernardo di Chiaravalle, abbandon la vita mondana e, con il consenso di suo
marito, entr nel monastero di
Jully-les-Nonnais, a Troyes, in
Francia, di cui divent priora.
13. Beata Cristina Camozzi, vedova (1458). Dopo la morte
del marito, cedette per qualche
tempo alla concupiscenza della
carne, ma presto entr nellOrdine Secolare Agostiniano a
Spoleto, dove condusse una vita
di penitenza, dedita allorazione
e alle opere di misericordia.

San Biagio Cattedrale di Siviglia (Spagna)

48Salvami Regina Febbraio 2012

14. San Cirillo, monaco (869)


e San Metodio, vescovo (885).
Beato Vincenzo Vilar David,
martire (1937). Fucilato a Valenza, per essersi rifiutato di

____________________ Febbraio
n
t
Pa
ric
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16. Beata Filippa Mareri,


vergine (1236). Di origine nobile, abbandon le
ricchezze e i fasti del mondo, and a vivere in una propriet della sua famiglia a Borgo San Pietro, seguendo il modello di vita di Santa Chiara.

ai

15. San Sigfrido di Vaxjo, vescovo ( intorno al 1045).


Nato in Inghilterra, part
in missione per evangelizzare il nord Europa. Convert molti pagani e battezz il re Olav di Svezia.

Al

rinnegare la Fede. Durante la


persecuzione religiosa, accolse
sacerdoti e religiose nella sua
casa.

Beato Nicola Tabouillot, sacerdote e martire (1795). Parroco della diocesi di Verdun imprigionato
in una galera a Rochefort durante la Rivoluzione Francese, mor vittima di una grave malattia
l contratta.
24. Beata Giuseppa Naval
Girbs, vergine (1893). Laica consacrata, si dedic ad
Algemesi, in Spagna, alla catechesi dei bambini.
25. Santa Valburga, badessa (779). Su richiesta dei suoi
fratelli San Vilibaldo e San Vinebaldo, e anche di San Bonifacio, lasci lInghilterra per il monastero di Heidenheim, in Germania.

17. Sette Santi Fondatori dei SerSanta Scolastica, di Jacques Laudin, 26. I Domenica di Quaresima.
vi della Beata Vergine Maria
smalto di Limoges (sec. XVII) Abbazia
SantAlessandro, vescovo (326).
(1310).
di Monte Cassino
Patriarca di Alessandria, in EgitSan Pietro Yu Chng-nyul, martire (1866). Padre di famiglia
to, condusse con zelo e fermezza
ve malattia contratta nel campo
e catechista frustato a morte a
la lotta contro leresia ariana.
di concentramento di Stutthof, in
Pyongyang, durante la persecuPolonia.
27. Beata Maria di Ges Deluilzione anticattolica in Corea.
Martiny, vergine (1884). Fonda21. San Pier Damiani, vescovo e
18. Beato Giorgio Kaszyra, sacertrice della Congregazione delle
dottore della Chiesa (1072).
dote e martire (1943). Religioso
Figlie del Cuore di Ges, assassiSan Roberto Southwell, sacerdella Congregazione dei Chierici
nata a colpi di pistola da un anardote e martire (1595). ReligioMariani dellImmacolata Concechico nel suo convento a Marsiso gesuita incarcerato, torturato
zione, arso vivo durante loccupaglia, in Francia.
e impiccato a Tyburn, su ordine
zione militare della Polonia.
della regina Elisabetta I, per aver 28. Sante Marana e Cira, vergini (
19. VII Domenica del Tempo Ordisec. V). Vissero in silenzio in un
esercitato il suo ministero sacernario.
luogo angusto e recintato presdotale
in
Inghilterra.
Beato Bonifacio di Losanna, veso Bera, in Siria, esposte alle inscovo (1260). Rinunci al go22. Mercoled delle Ceneri.
temperie, ricevendo il cibo attraverno della diocesi di Losanna, in
Cattedra di San Pietro Apostolo.
verso una finestrella.
Svizzera, per vivere come monaBeato Diego Carvalho, sacerdoco nel monastero cistercense di
te e martire (1624). Missiona- 29. SantOsvaldo, vescovo (992).
La Chambre, in Belgio.
Monaco benedettino eletto verio gesuita portoghese torturato a
scovo di Worcester e di York, in
20. Beata Giulia Rodzinska, vergine
morte insieme a vari fedeli a SenInghilterra, si distinse come mae martire (1945). Religiosa dodai, Giappone.
estro affabile, gioioso e colto. Inmenicana nota come la madre
23. San Policarpo, vescovo e martire
trodusse in vari monasteri la Redegli orfani e apostola del Rosario. Mor vittima di una gra( circa nel 155).
gola di San Benedetto.
Febbraio 2012 Salvami

Regina49

Maria,
Stella del Mattino
La nostra vita a volte assomiglia a una notte piena di
avversit e amarezze, che attende la luce dellEternit. Fra
le onde e le tempeste, in Maria Santissima che dobbiamo
sempre confidare.

Fahima Spielmann

e citt moderne, illuminate da ogni tipo di luci,


non ci permettono pi di
contemplare quello spettacolo naturale di somma semplicit
ma pieno di grandezza che il cielo stellato.
Specie in quelle notti in cui la Luna emette una dolce luce argentata, insufficiente ad eclissare la luce
dei pi lontani corpi celesti, le stelle evocano un che di sublime. Esse
sembrano superare il mondo concreto e visibile, servendo da congiunzione tra la sfera materiale e
quella soprannaturale. Per questo il
salmista ha cantato: I cieli proclamano la gloria di Dio e il firmamento lopera delle sue mani (Sl 18, 2).
Correnti scientifiche moderne
affermano che lordine delluniverso opera del caso ma, nella mente

50Salvami Regina Febbraio 2012

di Dio, tutto esiste in totale perfezione, fin dalleternit, in funzione


del suo fine e della sua causa. Vedendo, allora, la speciale prodigalit del Creatore nellarricchire il firmamento con cos generosa bellezza e magnificenza, potremmo chiederci: che cosa rappresentano questi astri?
Addentrandoci in questo simbolismo, pensiamo alla notte di un
navigante in alto mare. Le ore passano e, allo stesso tempo, la lancetta dellorologio sembra non
muoversi. Il canto delle onde, poetico durante il giorno, si trasforma
in un rumore spaventoso. Il cielo si
riveste di un nero manto che avvolge la nave nellincertezza. In queste circostanze, nulla pu incoraggiare di pi il marinaio della Stella
del Mattino, lastro annunciatore

dellaurora, segno del giorno che


sta per arrivare, che dissipa le infide tenebre.
La nostra vita assomiglia a una
grande notte, piena di spine e amarezze, che attende la luce delleternit. In mezzo alle onde e alle tempeste, a Maria, la Stella del Mattino, a cui dobbiamo affidarci. Con la
sola sua presenza fa sbocciare nei
cuori dei giusti unimponderabile fiducia. Dinanzi a Lei gli angeli si riempiono di gaudio, mentre il demonio e i suoi seguaci, sempre pronti a
ordire trappole per perdere le anime, si spaventano e fuggono per i
canali dellinferno...
Sempre disposta a soccorrere i
naufraghi durante la notte, la Vergine Santissima il faro che ci guida verso la grande aurora del giorno perenne e senza dolore, la stella

Fotos: Teresita Morazzani, L. Varela

La Vergine e il Bambino Casa Monte Carmelo, Caieiras


(Grande San Paolo)

che, immune alle procelle del peccato, non smette mai di rifulgere.
Con lIncarnazione del Verbo, Ella ha fatto nascere tra noi il Sole di
Giustizia. Tuttavia, il Padre ha voluto
che, a precedere lunica e vera Luce,
sorgesse prima nel mondo un altro
chiarore: la Madre di Dio. Come la
Stella del Mattino, Maria segnala la
fine delle tenebre del peccato e preannuncia lera della grazia. La sua luce soave, filtrata e attraente, prepara
gradualmente la vista degli uomini al
fulgore dellAstro Re.
Dato che lo stesso Cristo Lha
eletta come Madre e Lha amata
sopra ogni altra creatura, cresciamo sempre pi in devozione a Lei.
ChiediamoLe di guidarci sempre e
indicarci il cammino per il Cielo, soprattutto quando ci troviamo nelle
pi minacciose burrasche.

Febbraio 2012 Salvami

Regina51

aria porta
rimedio alla ferita
dellimperfezione, che la
fiacchezza a praticare il bene,
la pigrizia spirituale. Ella
d alla volont la costanza
per applicarsi alla virt, per
disprezzare gli incanti del
mondo e gettarsi nelle braccia
di Dio. Ella irrobustisce
quelli che vacillano, risolleva
quanti sono caduti.
(Don Rginald Garrigou-Lagrange)

Juan Jess Palacios Chaves

Madonna dei Rimedi


Parrocchia dei Santi Martiri,
Malaga (Spagna)

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