Sei sulla pagina 1di 6

Forme di Stato

Per forma di stato si intende il rapporto esistente tra le autorit che detengono
la potest d'imperio e la societ civile, nonch i principi e i valori su cui si basa
la loro azione. La prima forma di stato moderno lo stato assoluto. Il potere
era esclusivamente nelle mani della corona per una volont divina, in quanto si
riteneva che il re fosse stato scelto direttamente da io. ! testimonianza di ci"
il fatto che l'unica fonte di diritto allora esistente era il decreto reale. #uttavia il
re per governare aveva bisogno di un forte consenso e questo lo ricercava tra i
nobili, permettendo loro di istituire il $onsiglio della corona, i cui membri
rappresentavano appunto i vari ceti della societ. %uesta forma di stato inizi"
ben presto a mostrare le sue debolezze dettate soprattutto da una crisi di
rappresentanza. Infatti andava sempre crescendo una classe formata da notai,
a&aristi, avvocati' la borghesia. (ssi inizialmente non avevano una
rappresentanza all'interno del consiglio della corona, )no al '*++. #ale
traguardo concise con la rivoluzione francese del ,*-.. (ssi non si sentivano
una classe come lo erano i nobili rispetto i non nobili ma sentivano di
rappresentare il popolo tutto. !&ermarono l'uguaglianza dei diritti per tutti. I
quali diritti discendono non da una concessione della corona o dalla volont
divina, ma sono legati all'esistenza di ciascuno. /i a&erma lo stato liberale, in
cui il potere legislativo, esecutivo, giudiziario viene spartito tra Parlamento,
0overno e 0iudici. Lo stesso /tato soggetto alla legge per questo viene
de)nito stato di diritto ed soprattutto fondato su una base sociale ristretta' si
di&erenzia l'elettorato attivo da quello passivo, solo i primi che svolgono una
attivit economica hanno diritto di voto. Lo stato liberale on uno stato
democratico, perch nonostante i rappresentanti sono eletti dai cittadini attivi,
rappresentano la nazione. 1 proprio il concetto di nazione che verr esaltato
nel '-++, il secolo dei risorgimenti, a partire dallo /tatuto !lbertino che mirava
ad uni)care popolazioni divise e sottomesse a regnanti stranieri e italiani sotto
un unico stato, in cui il bene e il valore dell'unit doveva prevalere sui localismi.
%uesta sorta di democrazia che ne scatur2 fu molto instabile soprattutto per i
limiti censitori. #ale limite venne abrogato nel ,.,- con l'introduzione del diritto
di voto universale' tutti i cittadini maschi al raggiungimento della maggiore et
potevano votare. 3u questo il risultato di due fattori' da una parte il fatto che la
prima guerra mondiale aveva visto una larga partecipazione delle masse
popolari e quindi questo intervento doveva rappresentare un riconoscimento4
dall'altra parte si mirava a placcare i movimenti antagonisti nati nelle
campagne e nelle fabbriche, si trattava di contadini e operai uniti in
organizzazioni sindacali e in partiti. 5acquero i sindacati e i partiti di massa
guidati da un forte ideale, le cui conquiste politiche e sociali determinarono
l'avvento della democrazia pluralista. /i a&erma il su&ragio universale' tutti
gli uomini e le donne hanno diritto di voto e possono essere eletti. !lla base
dello stato democratico vi un parlamento elettivo, espressione della sovranit
popolare, in cui sono rappresentati gli interessi, le idee, gli ordinamenti di
gruppi sociali diversi. Le decisioni politiche vengono prese a maggioranza e
hanno valore per tutti. Inoltre la minoranza ha la possibilit di diventare
maggioranza, e la maggioranza ha il dovere di rispettare i diritti della
minoranza. %uesta democrazia si a&ermata con non poche di6colt dovute
all'instaurazione di regimi totalitari e dittatoriali. In Italia nel ,.7, 8ussolini
fonda il Partito 5azionale 3ascista e lo stesso anno entr" in Parlamento con una
minima rappresentanza, ma la sua forza consisteva nell'organizzazione in tutto
il territorio di gruppi paramilitari autori di azioni intimidatorie e attentati contro
i sindacati e avversari politici. 5el '77 8ussolini guid" la marcia su 9oma al )ne
di ottenere la guida al 0overno. Il re :ittorio (manuele III non dichiar" lo stato
di assedio, sottovalutando notevolmente l'iniziativa di 8ussolini, nominando
quest'ultimo presidente del $onsiglio. 5el ,.7; 8 fece approvare una legge
elettorale <l. !cerbo= di tipo proporzionale con premio alla maggioranza, che
conferiva al partito o alla coalizione che avesse ottenuto pi> voti e almeno il 7?
@ dei consensi un premio di seggi pari ai 7A;, il restante ,A; ripartito agli altri
partiti in relazione ai voti presi. :ener" abolite le libert civili e politiche, le
elezioni vennero soppresse, fu negato il diritto di sciopero, il potere si
concentrava nelle mani del 0overno, mentre il Parlamento venne indebolito
notevolmente.
Rappresentanza Politica
La rappresentanza pu" essere intesa da una parte come il rapporto esistente
tra rappresentato e rappresentante per cui in forza di una atto di volont del
primo, detto mandato, il secondo agisce per conto del rappresentato4 dall'altra
parte come rappresentazione per cui vi un soggetto che rappresenta un altro
soggetto che non c' e con cui non ha nessun rapporto. La nozione che
abbraccia di pi> il concetto di rappresentanza politica la seconda mentre la
prima tipica dei Parlamenti medievali. Infatti nei Parlamenti medievali
ciascun rappresentate era espressione della propria comunit e agiva
nell'interesse del soggetto rappresentato sulla base di un mandato imperativo'
questo tipo di rappresentanza era chiamata rappresentanza di interessi. 5ello
stato liberale e in particolare in 3rancia si contrapposero 7 fazioni protagonisti
della rivoluzione' i girondini e i giacobini. Bn argomento su cui controbatter" a
lungo fu proprio la rappresentanza politica. I girondini sostenevano che i
rappresentati eletti ricevevano un mandato rappresentativo non imperativo,
per cui durante l'attivit politica potevano agire secondo le contingenze e
convenienze politiche4 i giacobini sostenevano invece che i rappresentati eletti
ricevevano n mandato rappresentativo imperativo, da cui non si dovevano
discostare. 5ella prima costituzione del ,*-. ebbe la meglio la tesi dei
girondini. 5ella seconda $ostituzione, del ,*.,, venne sancito il divieto di
mandato imperativo. 5elle democrazie pluraliste si a&erma il principio della
sovranit popolare, il quale esige che il potere politico si basi sul libero
consenso dei governati, cio del popolo. i apri passo si a&erma il principio
della responsabilit politica' il soggetto politicamente responsabile, in quanto
titolare del potere politico, giuridicamente autonomo rispetto agli elettori, ma
questi ultimi hanno il potere di valutare come il primo ha agito ed
eventualmente confermarlo nella carica o non rieleggerlo. !spetto
fondamentale nelle democrazie.
Democrazie
L'art , della $ost a&erma che Cl'Italia una Repubblica democratica e la
sovranit appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
Il termine CdemocraziaD viene dal greco : popolo e : potere.
Letteralmente potere del popolo ossia sovranit del popolo. %uindi uno stato
democratico quando il popolo ha il diritto e la concreta possibilit di
determinare l'orientamento politico dello stato stesso e i governanti sono di
conseguenza sottoposti alla volont popolare. :i sono diverse concezioni di
democrazia.
Democrazia diretta quando il popolo ha il potere di decidere direttamente
sulle questioni politiche che lo riguardano attraverso istituti quali l'iniziativa
legislativa popolare, le petizioni e i referendum.
L'iniziativa legislativa prevede che raggiunto un numero minimo di )rme i
cittadini possono presentare al Parlamento o alla 9egione un progetto di legge.
La petizione consiste nella richiesta che i cittadini possono fare all'autorit
governativa o ente pubblico per sollecitare determinate attivit.
Il referendum consiste in una consultazione dell'intero corpo elettorale su temi
speci)ci.
In base all'oggetto si distinguono i referendum costituzionali, legislativi, politici
e amministrativi. In relazione al referendum costituzionale si ha il referendum
precostituente, quando il voto popolare ha come oggetto un atto fondativo di
un nuovo stato, e il referendum costituente, quando il voto popolare interviene
sul testo di una costituzione predisposta da un'assemblea costituente o dal
Parlamento o da altri organi per approvarlo o respingerlo.
Il referendum legislativo pu" essere obbligatorio o facoltativo' nel primo caso la
consultazione popolare si con)gura come un atto dovuto, nel secondo caso
subordinato all'iniziativa di uno dei soggetti legittimati. Proprio in relazione a
ci" il referendum facoltativo si distingue in attivo, la consultazione viene
promossa da un certo nE di cittadini, e passivo la consultazione viene promossa
da un organo dello stato.
!ncora il referendum pu" essere successivo o preventivo a seconda che
intervenga prima o dopo della legge oggetto della consultazione.
La $ostituzione italiana prevede F tipi di referendum'
referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge art. 75 4
referendum sulle leggi costituzionali e id revisione costituzionale art. !"4
referendum di fusione di regioni esistenti o creazione di nuove art. !#.4
referendum sul passaggio da una regione all'altra di province e comuni art.
!#.# .
Democrazia rappresentativa o indiretta quando il popolo governa
indirettamente attraverso i rappresentati che esso stesso ha scelto4 essi non
possono inGuire sulle decisioni, ma possono decidere periodicamente se
rieleggerli o sostituirli quando ci sono le elezioni.
Separazione dei poteri
La separazione di poteri a livello orizzontale stata istituita al )ne di limitare il
potere politico e tutelare le libert degli individui. I tre poteri sono'
legislativo, che consiste nel porre le leggi;
esecutivo, che consiste nell'applicare le leggi all'interno dello stato e tutelare
lo stato dalle minacce esterne4
giudiziario, che consiste nell'applicare una legge per risolvere una lite. "l
!ccanto a questa separazione orizzontale dei poteri vi quella a livello
verticale, per cui si distingue lo stato unitario, in cui il potere attribuito al solo
/tato centrale, e lo stato composto, in cui il potere distribuito tra lo /tato
centrale ed enti territoriali da esso distinti, che sono titolari del potere di
indirizzo politico e della funzione legislativa e amministrativa in determinate
materie dettate dalla legge <art. ,,* $ost = e agiscono tramite organi
rappresentativi che sono espressione delle popolazioni locali. Lo /tato
composto si distingue in Stato federale e Stato regionale.
Lo /tato 3ederale <B/!= si caratterizza per'
l'esistenza di un ordinamento statale federale, dotato di una $ostituzione
scritta e rigida e di alcuni enti politici territoriali dotati di proprie $ostituzioni4
la ripartizione di competenze tra /tato centrale e /tati 8embri4
l'esistenza di un Parlamento bicamerale, di cui una rappresentativa degli /tati
membri4
la partecipazione degli /tati 8embri al procedimento di revisione costituzionale
e la presenza di una $orte costituzionale per risolvere le controversie tra
apparato centrale e /tati membri.
Lo /tato 9egionale <Italia= si caratterizza per'
l'esistenza di una $ostituzione statale che riconosce e garantisce l'esistenza di
enti territoriali dotati di autonomia politica e capaci di darsi un indirizzo politico
nei modi e nei limiti stabiliti dalla $ostituzione, e dotati di propri /tatuti4
l'attribuzione alle 9egioni di competenze legislative e amministrative, una
partecipazione limitata alle funzioni statali in particolare a quella di revisione
costituzionale4
la mancanza di una camera rappresentativa delle regioni, la presenza di una
$ore $ostituzionale per risolvere le controversie nascenti tra lo /tato e le
9egioni.
Disciplina delle campagne elettorali
La legge ?,?A,..; e poi la legge 7-A7+++ Ha provveduto a disciplinare la
di&usione di sondaggi politici ed elettorali. Per quest'ultimo fatto divieto di
pubblicare i risultati nell'imminenza delle elezioni, in quanto un utilizzo non
corretto degli stessi pu" recare danni alla fase preparatoria all'atto di
votazione. Per ci" che riguarda invece i sondaggi realizzati al di fuori del
periodo elettorale, la pubblicazione deve essere accompagnata da una scheda
tecnica indicativa della qualit del sondaggio <art.-=.
i fondamentale importanza risulta inoltre essere la disciplina della Par
Condicio, posta dalla legge ?,?A,..; .
Il primo obiettivo era quello di garantire la parit di trattamento tra i candidati,
i partiti e movimenti quanto l'accesso ai mezzi di informazione, nei ;+ giorni
precedenti la data delle elezioni.
L'obiettivo veniva perseguito attraverso la predisposizione di idonei spazi di
propaganda nell'ambito del servizio pubblico radiotelevisivo, nonch
imponendo rispetto da parte delle emittenti private e degli editori di quotidiani
e periodici delle regole poste a presidio della par condicio.
La suddetta disciplina viene notevolmente modi)cata con la legge 7-A7+++.
%uest'ultima non si limita a regolare la comunicazione politica nel solo periodo
delle campagne elettorali referendarie, ma detta disposizioni volte a
disciplinare l'accesso all'informazione politica anche al di fuori del suddetto
periodo.
! di&erenza della legge ?,? la legge 7- permette anche lIopinione politica e
lIesposizione di un programma tenendo conto delle fasce orarie di
trasmissione.
Le spese elettorali
!nche le spese elettorali sono sottoposte ad un regime particolare che si
di&erenzia a seconda se siano riferibili al singolo candidato oppure ai partiti o ai
movimenti.
5el ,Ecaso la legge obbliga il candidato a nominare un mandatario elettorale$,
che diviene lIunico soggetto attraverso cui possono essere raccolti i contributi
elettorali.
$%& una sorta di garante della regolarit della gestione dei fondi e del rispetto
dei limiti
'i spesa che la stessa legge (ssa.
Jgni operazione economica relativa alla campagna elettorale deve essere resa
pubblica dal candidato, attraverso un rendiconto da trasmettere al presidente
della camera di appartenenza con lIindicazione dei contributi ricevuti e della
loro provenienza.
Il rendiconto delle spese elettorali sottoscritto dal candidato deve essere
sottoposto al controllo del collegio regionale di garanzia elettorale.
La legge infatti prevede lIistituzione presso la corte dIappello o in mancanza di
quest'ultima presso il tribunale del capoluogo di ciascuna regione, di collegi
regionali di garanzia elettorale.
! questi organi sono a6dati poteri sanzionatori nel caso di violazione delle
regole sulle spese elettorali, che possono andare dallIirrogazione di sanzioni
pecuniarie )no alla decadenza dalla carica.
Per i partiti e i movimenti dettata una disciplina parzialmente diversa, che
)ssa un tetto massimo di spese, il cui consecutivo viene presentato ai
presidenti delle camere ed inviato per il controllo ad un apposito collegio
istituito presso la corte dei conti.
Il nanziamento della politica
Le campagne elettorali richiedono delle spese piuttosto alte a6nch il
candidato sia eletto. !6nch vi sia un uguaglianza politica, stato introdotto il
)nanziamento pubblico a carico del bilancio statale, dei partiti e dei candidati,
in modo da assicurare a tutti i soggetti politici pari opportunit nella
competizione elettorale.
5el ,.*F in Italia stato introdotto un sistema di )nanziamento pubblico dei
partiti politici, dove stato pi> volte modi)cato.
La legge del 7 maggio ,.*F nE,.? prevedeva'
!. Bn contributo annuale ai gruppi parlamentari per lo svolgimento dei propri
compiti e K lIattivit funzionale dei relativi partiti4
L. Bn contributo alle spese elettorali sostenute dai partiti K le elezioni del
Parlamento europeo, del parlamento nazionale e dei consigli regionali4
$. LIobbligo a carico dei partiti di presentare ogni anno un bilancio consuntivo
da sottoporre al controllo dei Presidenti delle camere4
. Il divieto, assistito da sanzioni penali, di )nanziamenti ai partiti o ai gruppi
parlamentari da parte di enti pubblici, di societ a partecipazione statale o di
organi della pubblica amministrazione o da parte di societ private.
! seguito di uno dei referendum del ,..; sono state abrogate le disposizioni
riguardanti il )nanziamento pubblico ai gruppi parlamentari K lo svolgimento
dei propri compiti e di quelli dei rispettivi partiti.
( stata cosi introdotta dalla legge 7A,..* la contribuzione volontaria ai partiti e
movimenti politici, K cui a ciascun contribuente stata attribuita la possibilit
di destinare una quota pari al F K ,+++ dellI imposta sul reddito delle persone
)siche al )nanziamento dei partiti.
5el ,... stato reintrodotto il )nanziamento pubblico ai partiti, sotto forma
per" di rimborso delle spese elettorali sostenute da partiti e movimenti politici
K lIelezione dei membri del parlamento, europeo e dei consigli regionali legge
,?*A,..., stata reintrodotta dal F @ allI,@ la soglia minima dei voti espressi
in ambito nazionale per aver diritto al )nanziamento legge ,?MA7++7.
In tal modo il )nanziamento pubblico assicura lIesistenza anche delle
formazioni politiche minori e si anticipa lo spirito della riforma elettorale di tipo
proporzionale introdotta successivamente nel 7++?.

Potrebbero piacerti anche