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10/9/2014 MIA - Marx: Spostamento del centro di gravit mondiale (1850)

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[ Archivio Marx-Engels ]
Spostamento del centro di
gravit mondiale
Karl Marx (1850)
Pubblicato nella Neue Rheinische Zeitung, Politisch-konomische Revue, il 2 Febbraio 1850
Trascritto per il MIA da Stella Rossa, Dicembre 2007
Andiamo ora ad occuparci dell'America, dov' accaduto qualcosa di pi importante della
rivoluzione di Febbraio (1848): la scoperta delle miniere d'oro in California. Sebbene siano
passati appena diciotto mesi, gi possibile prevedere che tale avvenimento avr effetti pi
sconvolgenti della scoperta stessa dell'America.
Per trecentotrenta anni tutto il commercio diretto nel Pacifico era stato condotto con
commovente e sofferta pazienza, attorno a Capo di Buona Speranza o da Capo Horn. Tutti i
progetti di praticare un'apertura nell'istmo di Panama erano falliti a causa delle rivalit e delle
invidie meschine tra le Nazioni commercianti. Diciotto mesi dopo la scoperta delle miniere
d'oro in California, gli yankies avevano gi cominciato a costruire una ferrovia, una grande
strada e un canale sul Golfo del Messico. E gi esiste una linea regolare di battelli a vapore da
New York a Chagres, da Panama a San Francisco, mentre il commercio con il Pacifico si sta
concentrando su Panama, rendendo obsoleta la rotta di capo Horn. Il vasto litorale della
California, a 30 gradi di latitudine, uno dei pi belli e pi fertili del mondo, quasi disabitato, si
sta rapidamente per trasformare in un ricco Paese civilizzato, densamente popolato da uomini di
tutte le razze, yankies e cinesi, negri, indio e mulatti, creoli e meticci, europei. L'oro californiano
scorre abbondante per l'America e lungo la costa asiatica del Pacifico, e sta spingendo i riluttanti
barbari al commercio mondiale e alla civilizzazione.
Per la seconda volta il commercio mondiale cambia direzione. Quello che erano nell'antichit
Cartagine, Tiro, Alessandria, nel Medio Evo Genova e Venezia, e attualmente Londra e
Liverpool, cio gli empori del commercio mondiale, saranno nel futuro New York e San
Francisco, San Giovanni del Nicaragua, e Leon, Chagres e Panam. Il centro di gravit del
mercato mondiale era l'Italia nel medioevo, l'Inghilterra nell'era moderna, ed la parte
meridionale della penisola Nord-Americana oggi.
L'industria e il commercio della vecchia Europa dovranno fare sforzi terribili per non
cadere in decadenza, come accadde con l'industria e il commercio dell'Italia nel sedicesimo
secolo - questo se l'Inghilterra e la Francia non vogliono trasformarsi in quelle che oggi sono
Venezia, Genova e l'Olanda. Tra qualche anno avremo una regolare linea di trasporto a vapore
dall'Inghilterra a Chagres, da Chagres e San Francisco a Sidney, Canton e Singapore.
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Grazie all'oro californiano e all'inesauribile energia degli Yankies, i due lati del Pacifico
saranno in breve tempo tanto popolati e tanto attivi nel commercio e nell'industria quanto la
costa da Boston a New Orleans. L'oceano Pacifico svolger nel futuro lo stesso ruolo che ha
svolto l'Atlantico nella nostra era, e che era del Mediterraneo nell'antichit: una grande via
marittima del commercio mondiale, e l'Atlantico sar al livello di un mare interno, come oggi
il caso del mediterraneo.
L'unica probabilit che hanno i Paesi civilizzati dell'Europa di non cadere nella stessa
dipendenza industriale commerciale e politica di Italia, Spagna e Portogallo di iniziare una
rivoluzione sociale che, finch in tempo, riesca ad adeguare l'economia alla distribuzione
secondo le esigenze della produzione e delle capacit produttive moderne, e permetta lo
sviluppo di nuove forze produttive che assicurino la superiorit dell'industria europea,
compensando cos gli inconvenienti della sua localizzazione geografica.
Infine, una curiosit caratteristica della Cina, raccontata dal noto missionario tedesco
Gutzlaff. Una eccessiva popolazione e una crescita lenta ma regolare, avevano provocato, gi
alcuni anni fa, una violenta tensione delle relazioni sociali della maggior parte della nazione. In
seguito arrivarono gli inglesi, per forzare l'apertura di cinque porti al libero commercio. Migliaia
di navi inglesi e americane virarono per la Cina, che in poco tempo fu inondata da prodotti
inglesi e americani a basso costo. L'industria cinese, essenzialmente la manifattura, soccombeva
alla concorrenza della meccanizzazione. L'imperturbabile impero soffriva una crisi sociale. Le
imposte smisero di entrare, e lo stato si trov sull'orlo del fallimento, la grande massa della
popolazione conobbe la povert completa e si ribell. Posta una fine alla venerazione dei
mandarini dell'imperatore e dei bonzi, ora li perseguitava e li uccideva. Oggi il paese sta
sull'orlo dell'abisso e forse sotto la minaccia di una rivoluzione violenta.
Ma ancora. Nel seno della plebe insorta, alcuni denunciavano la miseria degli uni e la
ricchezza degli altri, esigendo una nuova ripartizione dei beni e contemporaneamente la
soppressione totale della propriet privata- e tutt'oggi continuano a formulare tali rivendicazioni.
Quando, dopo venti anni di assenza, il signor Gutzlaff torn a contatto con i civilizzati e gli
europei, e sent parlare di socialismo, esclam terrorizzato: Dunque non avr scampo in nessun
posto da questa pericolosa dottrina? Da qualche anno esattamente questo, ci che predica la
plebaglia cinese!".
Pu darsi che il socialismo cinese assomigli a quello europeo come la filosofia cinese
all'hegelismo. Ma qualunque sia la sua forma, possiamo rallegrarci del fatto che l'impero pi
antico e solido del mondo in otto anni sia stato condotto dalle balle di cotone della borghesia
inglese ad una imminente convulsione sociale che in qualsiasi caso, dovr avere enormi
conseguenze per la civilizzazione. E, quando i reazionari europei, nella loro imminente fuga
verso l'Asia, giungeranno dinnanzi alla Grande muraglia cinese, alle porte della roccaforte della
reazione e del conservatorismo, chiss che l non si trovino a leggere:
Repubblica Cinese
Libert, Uguaglianza, Fraternit
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