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FEDERAZIONE

NAZIONALE IMPRESE
ELETTROTECNICHE
ED ELETTRONICHE
G GU UI ID DA A A AD D U UN N S SI IS ST TE EM MA A D DI I
G GE ES ST TI IO ON NE E I IN NT TE EG GR RA AT TO O
D DE EI I S SI IS ST TE EM MI I Q QU UA AL LI IT TA A & & A AM MB BI IE EN NT TE E
SERVIZIO CENTRALE
AMBIENTE

G GU UI ID DA A A AD D U UN N S SI IS ST TE EM MA A D DI I G GE ES ST TI IO ON NE E
I IN NT TE EG GR RA AT TO O
D DE EI I S SI IS ST TE EM MI I Q QU UA AL LI IT TA A & & A AM MB BI IE EN NT TE E
LA FEDERAZIONE ANIE
La Federazione ANIE, aderente a Confindustria, rappresenta le imprese elettrotecniche ed
elettroniche che operano in Italia.
Si tratta del quarto settore industriale in Italia, con un fatturato di oltre 75.000 miliardi di
lire. ANIE raggruppa 16 associazioni e riunisce 900 imprese con 155.000 addetti.
La struttura di ANIE si articola nella Direzione Generale, nella Direzione Affari
Internazionali, nelle Segreterie delle Associazioni e in 7 servizi Centrali.
Un ufficio permanente a Bruxelles cura i contatti con le Istituzioni e gli organismi Europei.
Fanno capo ad ANIE due strutture operative: ANIE Promozione, che offre servizi alle
imprese, e Associazione Intel, che opera con successo in campo fieristico.
IL SERVIZIO CENTRALE AMBIENTE
Il Servizio Centrale Ambiente segue levoluzione della legislazione nazionale e comunitaria
di specifico interesse del settore elettronico ed elettrotecnico (rifiuti, imballaggi, sistemi di
gestione ambientale, cambiamenti climatici, efficienza energetica, sostanze lesive
dellozono) e tutela gli interessi delle Associazioni e delle Imprese Associate nei rapporti
con le Istituzioni.
Il Servizio svolge attivit di formazione organizzando seminari di aggiornamento e
realizzando guide e documenti, tesi ad assicurare una corretta informazione su temi di
particolare interesse.
RESPONSABILE DANIELA CAPACCIOLI
PUBBLICAZIONI BOLLETTINO DI INFORMAZIONE AMBIENTALE
TELEFONO +39-023264 317
FAX +39-023264 212
SITO Http://www.anie.it
COME RAGGIUNGERCI
E-MAIL Ambiente@anie.it
AUTORI
GRUPPO DI LAVORO QUALIT E AMBIENTE
Hanno contribuito alla realizzazione di questa guida:
Dr. A. Giacomucci ABB
Ing. Segalini SCHNEIDER ELECTRIC
Ing. G. Cordioli NUOVA MAGRINI GALILEO
P.I. Cristofoli INTERCOND
P.I. Sannini INTERCOND
Ing. Moretti WHIRLPOOL
Ing. Asturio Baldin STUDIO BALDIN EUROQUALITY
COMITATO AMBIENTE AICQ
Ing G. Di Renzo ASDE
Ing R. Corridori ANIE SERVIZIO CENTRALE AMBIENTE
ANIE Servizio Centrale Ambiente: Guida ad un sistema di gestione integrato dei sistemi
Qualit e Ambiente.

G GU UI ID DA A A AD D U UN N S SI IS ST TE EM MA A D DI I G GE ES ST TI IO ON NE E I IN NT TE EG GR RA AT TO O
D DE EI I S SI IS ST TE EM MI I Q QU UA AL LI IT TA A E E A AM MB BI IE EN NT TE E
1 INTRODUZIONE ........................................................................................................................... 1
2 I SISTEMI DI GESTIONE.............................................................................................................. 2
2.1 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALIT (NORMA ISO 9000)....................................................... 2
2.2 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (TUTELA DELLAMBIENTE) ............................................... 3
2.3 AFFINIT TRA I DUE SISTEMI....................................................................................................... 5
2.4 PERCH I SISTEMI?.................................................................................................................. 11
3 INTEGRAZIONE DEI DUE SISTEMI. ....................................................................................... 11
3.1 ASPETTI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI QUALIT ED AMBIENTE............................ 13
3.2 QUALE CONVENIENZA?............................................................................................................. 13
3.3 POSSIBILI SCHEMI DI INTEGRAZIONE........................................................................................ 14
3.4 FASI DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE..................................................................................... 17
3.4.1 APPROCCIO GENERALE..........................................................................................................17
3.4.2 APPROCCIO DINTEGRAZIONE................................................................................................18
4 CONCLUSIONI ............................................................................................................................ 19
6 ALLEGATO I : CHECK LIST PER LANALISI INIZIALE
7 ALLEGATO II : SITI REGISTRATI EMAS E CERTIFICATI ISO NEL MONDO
ANIE Servizio Centrale Ambiente: Guida ad un sistema di gestione integrato dei sistemi
Qualit e Ambiente.
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1 INTRODUZIONE
Da anni nel mondo e soprattutto in Europa, anche sotto la spinta degli Organismi della Comunit
Europea si stanno affermando dei SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE che, oltre a seguire i
problemi della produttivit, della gestione ottimale delle risorse finanziarie e umane, si focalizzano
sulle problematiche della QUALITA, dellAMBIENTE, della SICUREZZA e dellETICA DEL
LAVORO. Problematiche che oltre alla responsabilit sociale, hanno un valore fondamentale
sull'economia e sul futuro di una organizzazione.
Questa guida si occuper solo dei due primi aspetti, qualit ed ambiente (in futuro ulteriori guide
potranno analizzare la possibile integrazione con i sistemi relativi alla sicurezza e alletica).
In questo documento si prenderanno in esame i sistemi (e le rispettive norme nazionali /
internazionali e regolamenti europei di riferimento) oggi esistenti. Scopo della guida quindi
quello di approfondire la possibile integrazione dei sistemi di gestione della produzione e dei servizi
per la qualit e per lambiente; si analizzeranno quindi:
quali sono le problematiche principali
quali sono le possibili soluzioni
Per i dettagli pi operativi si potr fare riferimento alle norme internazionali ed alle norme
legislative vigenti.
In questa guida si fa riferimento alla norme ISO e per lambiente anche al regolamento europeo
EMAS, che permettono di avere un riferimento comune, e, se richiesto, i relativi sistemi di gestione
possono essere certificati (ISO) e/o verificati e registrati (EMAS) da organismi accreditati.
In ogni caso, entrambi gli schemi di riferimento sono caratterizzati dai seguenti punti:
I sistemi sono volontari;
Ladesione ai sistemi una scelta dellorganizzazione (societ privata, pubblica, di gestione, di
servizi), in base a considerazioni di tipo economico, organizzativo, di mercato e di
responsabilit sociale.
La certificazione quindi un sistema di garanzia e trasparenza sia interno sia esterno verso il
mondo circostante (i clienti e, in ottica pi ampia di filiera, fornitori e tutte le parti interessate).
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La presente guida fa riferimento ai soli sistemi di gestione dei processi e non prende in
considerazione le problematiche connesse con il ciclo di vita dei prodotti. In questo senso, si
rimanda alla guida specifica realizzata a cura del Servizio Centrale Ambiente.
2 I SISTEMI DI GESTIONE
2.1 Sistema di gestione per la Qualit (Norma ISO 9000)
Le norme ISO 9000 sono state introdotte nel 1987 e sono oggi ampiamente adottate (vedi tabella
pag. 5).
La valenza commerciale dei sistemi di gestione per la Qualit sta acquisendo col tempo maggior
rilevanza. Sempre pi spesso infatti l'adozione di questi sistemi imposta nelle specifiche di appalto
delle principali aziende pubbliche e private.
In particolare le norme inerenti i sistemi di gestione per la qualit (pubblicate nell87 e modificate
nel 94) sono state aggiornate nel dicembre 2000 (da qui soprannominate Vision 2000). Le
"Vision 2000" diventano a tutti gli effetti il riferimento per l'implementazione di un sistema di
gestione per la qualit. Per le aziende gi certificate previsto un transitorio di applicazione di tre
anni; per le aziende che invece approdino per la prima volta ai sistemi di gestione, in vista di un
adeguamento alla nuova versione e nell'ottica di una maggiore integrazione dei sistemi ambiente e
qualit, si consiglia di adottare fin da subito le nuove ISO 9000 Vision 2000.
La nuova versione delle norme sui sistemi di gestione per la qualit si differenzia, rispetto alla
precedente, principalmente per:
Una riduzione del numero di procedure richieste;
Approccio per processi;
Principio del tagliato su misura
Applicabilit a tutti i tipi di organizzazione (di produzione e di servizio)
Compatibilit con gli altri sistemi di gestione (in particolare con le ISO 14000).
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2.2 Sistema di Gestione Ambientale (Tutela dellAmbiente)
Norma ISO 14000 e Regolamento Europeo EMAS.
Sia il regolamento europeo EMAS, in fase di aggiornamento, che le normative internazionali ISO
14000 si occupano della tutela dellambiente. Entrambe danno possibilit di certificazione (ISO),
verifica e registrazione (EMAS) da parte di organismi accreditati.
Punti cardine di questi sistemi, oltre alla volontariet della scelta, sono:
L'osservanza delle leggi e dei regolamenti in materia di tutela ambientale;
Il principio di miglioramento continuativo nel prevenire l'inquinamento;
In particolare il regolamento EMAS, in aggiunta a quanto previsto dal sistema ISO, prevede:
- una analisi preliminare dettagliata (prevista in forma non esplicita dal sistema
ISO)
- una dichiarazione ambientale disponibile al pubblico
PUBBLICO
EMAS
Analisi Ambientale Iniziale
ISO 14001
Politica Ambientale
Obiettivi e Programmi
SGA
Audit Interno
Dichiarazione Ambientale
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Attualmente, sia a livello europeo che nazionale, sono in fase di elaborazione azioni volte alla
promozione del regolamento europeo EMAS: un alleggerimento delle procedure (che dovranno
essere commisurate alle dimensioni delle aziende e alla natura e complessit dell'impatto
ambientale) e la riduzione delle stesse, il coinvolgimento attivo dei dipendenti e, la realizzazione di
una linea guida per l'applicazione del nuovo Regolamento alle PMI.
E' inoltre prevista l'espansione dellapplicazione del regolamento EMAS alle organizzazioni quali
poli e distretti industriali ed ai settori dei servizi pubblici e privati, quali trasporti, ospedali, banche,
grande distribuzione, ecc..
Laccettazione e la relativa certificazione, soprattutto per i sistemi di gestione ambientale basati
sulle norme ISO, nate pi tardi delle normative sui sistemi di qualit, sono oggi in forte crescita.
Tabella 1: Dati per lItalia (Per il quadro di riferimento della diffusione nel mondo delle registrazioni EMAS
e certificati ISO 14001 relativamente al Novembre 2000 vedere Allegato II.)
NORMA
AL 31/12/1999
SITI
CERTIFICATI
CERTIFICATI
AL 30/06/2000
SITI
CERTIFICATI
CERTIFICATI
UNI EN ISO 9001 8010 6087 9336 7023
UNI EN ISO 9002 19079 15392 23131 18378
UNI EN ISO 9003 75 65 76 67
UNI EN ISO 14001 334 247 445 324
EMAS 21 32
NOTA: Un certificato pu coprire pi siti/unit.
I dati di cui sopra, non forniscono tuttavia un quadro esaustivo sull'effettiva applicazione dei
sistemi: non infatti possibile valutare il numero delle ditte che hanno seguito in tutto o in parte
questi sistemi senza sentire il bisogno di essere certificati e quindi conteggiati.
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2.3 Affinit tra i due sistemi
Riassumendo attualmente sono quindi presenti sul mercato:
a) Le norme sui sistemi Qualit (ISO 9000 Vision 2000)
b) Le norme sui sistemi Ambiente (ISO 14000 e regolamento europeo EMAS)
In ogni caso, un buon sistema aiuta ad ottenere le migliori performances di una organizzazione
con il minor spreco di risorse; l'adozione e l'integrazione di pi sistemi, a fronte di un maggior
sforzo iniziale, consente una miglior gestione delle risorse (sia organizzative sia operative )
Come gi anticipato al punto 2.1, le nuove norme ISO 9000 - "Vision 2000" saranno applicate entro
un lasso di tre anni. E quindi di sicuro interesse per le ditte certificate ISO 9000 fare, quanto prima,
il salto alla nuova norma Vision 2000 per poter avere un sistema con un maggior grado di
integrabilit tra i sistemi Qualit e Ambiente. Le norme ISO 9000 (1994) presentano, come
impostazione logica, molte differenze con le norme ISO 14000, mentre le Vision 2000 hanno una
struttura logica molto pi simile. E quindi altrettanto chiara la convenienza per una organizzazione
che stia affrontando ora il problema della Gestione per la Qualit, di introdurre subito il sistema
secondo lottica delle nuove Vision 2000. Nella tabella 3 sono evidenziate in sintesi le
corrispondenze fra i due sistemi:
Tabella 2: Corrispondenze fra i sistemi ISO 9001/2000 e ISO 14000/1996
ISO 9001/2000 ISO 14001/1996
Par. Titolo Par. Titolo
NOTE
0 Introduzione 0 Introduzione Vengono riportati gli schemi
di riferimento delle due
norme
1 Scopo e campo di
applicazione
1 Scopo e campo di
applicazione
Lo scopo di specificare i
requisiti dei sistemi di
gestione
2 Riferimenti normativi 2 Riferimenti normativi Per S.Q.: ISO 9000/2000
Per S.G.A.: non vi sono
riferimenti
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3 Termini e definizioni 3 Definizioni
4 Sistema di gestione
per la Qualit
4 Requisiti del sistema di
gestione ambientale
Consigliabile lintegrazione
evidenziando peraltro nel
manuale od in una procedura
specifica che sono necessari
dei documenti specifici per
la qualit e per lambiente
4.1 Requisiti generali 4.1 Requisiti generali
4.2 Requisiti generali
relativi alla doc.
4.4.4 Documentazione del sistema
di gestione ambientale
LISO 9001 esplicita le
procedure obbligatorie: sono
6 e sono relative al sistema.
Coincidono con quelle
previste dalla ISO 14001 che
richiede in pi la procedura
per la comunicazione ed altre
per loperativit
5 Responsabilit della
direzione
4.4.1 Struttura e responsabilit
5.1 Impegno della
Direzione
Per il S.G.A. limpegno della
direzione si esplicita nella
politica (4.2)
5.2 Attenzione al cliente 4.3.2 Prescrizioni legali ed altre LAmbiente richiede
attenzione verso tutte le parti
interessate (4.4.3. dellISO
14001)
5.3 Politica per la qualit 4.2 Politica ambientale Per il S.G.A. si deve
esplicitare limpegno al
rispetto delle leggi e la
politica deve essere resa
disponibile al pubblico
5.4 Pianificazione 4.3 Pianificazione
4.3.1 Aspetti ambientali
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5.4.1 Obiettivi per la
Qualit
4.3.3 Obiettivi e traguardi
5.4.2 Pianificazione per la
Qualit
4.3.4 Programma (i) di gestione
ambientale
5.5 Conduzione 4.1
5.5.1 Generalit
5.5.2 Responsabilit ed
autorit
4.4.1
5.5.3 Rappresentante della
Direzione
Requisiti generali
Struttura e responsabilit
Per il S.G.A questa parte
integrata nei paragrafi gi
indicati relativi ai requisiti
generali ed a struttura e
responsabilit
5.5.4 Comunicazione
interna
allorganizzazione
4.4.3 Comunicazione Per S.G.A. Comunicazione
anche esterna. Per la S.Q.
vedi anche 7.2.3
5.5.5 Manuale della
Qualit
Nel S.G.A. non si fa
riferimento esplicito ad un
manuale
5.5.6 Gestione dei
documenti
4.4.5 Controllo della
documentazione
La modalit di gestione dei
documenti pu essere
comune: i requisiti sono gli
stessi.
5.5.7 Gestione dei
documenti di
registrazione della
Qualit
4.5.3 Registrazioni
5.6 Riesame da parte
della Direzione
4.6 Riesame della Direzione Pu essere unico come
possono essere fatti in
momenti diversi
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ISO 9001/2000 ISO 14001/1996
Par. Titolo Par. Titolo
NOTE
6 Gestione delle risorse
6.1 Messa a disposizione
delle risorse
6.2 Risorse umane
6.2.1 Incarichi al personale
Per il S.G.A. i requisiti
relativi sono trattati nel gi
citato :
4.4.1 Struttura e
responsabilit
6.2.2 Addestramento,
consapevolezza e
competenza
4.4.2 Formazione,
sensibilizzazione e
competenze
Consigliabile lintegrazione
evidenziando le competenze
comuni e quelle specifiche
6.3 Infrastrutture
6.4 Ambiente di lavoro
Nel S.G.A. non vi
riferimento diretto a questi
argomenti
7 Realizzazione del
prodotto
7.1 Pianificazione dei
processi di
realizzazione
7.2 Processi relativi al
cliente
4.4
4.4.6
Attuazione e funzionamento
Controllo operativo
7.2.1 Identificazione dei
requisiti del cliente
4.3.1
4.3.2
4.4.6
Aspetti ambientali
Prescrizioni legali e altre
Controllo operativo
I requisiti ambientali
vengono dettati da autorit,
pubblico, etc e talora anche
dal cliente.
7.2.2 Riesame dei requisiti
del prodotto
4.4.6
4.3.1
Controllo operativo
Aspetti ambientali
7.2.3 Comunicazione con il
cliente
4.4.3 Comunicazione Vedi punto precedente 5.5.4
7.3 Progettazione e/o
sviluppo
4.4.6 Controllo operativo Requisiti legali per la ISO
9001 e quindi anche quelli
ambientali
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7.4 Approvvigionamento 4.4.6 La ISO 9001 richiede che il
fornitore venga valutato per
la Qualit, la ISO 14001
responsabilizza il fornitore al
rispetto delle procedure di
pertinenza
7.5 Produzioni (in
generale) ed
erogazione di servizi
4.4.6
7.6 Gestione dei
dispositivi di
misurazione e di
monitoraggio
4.5.1 Sorveglianza e misurazioni Attivit di manutenzione e
taratura degli strumenti
impiegati in attivit sensibili
per la Qualit e/o l
Ambiente
8 Misurazioni, analisi e
miglioramento
4.5 Controlli e azioni correttive
8.1
8.2
8.3
Pianificazione
Misurazioni e
monitoraggio
Soddisfazione del
cliente
4.5.1 Sorveglianza e misurazioni Riferimento esplicito nell
ISO 9001/2000 alla
soddisfazione del cliente.
8.2.2 Verifiche ispettive
interne, audit
4.5.4 Audit del sistema di gestione
ambientale
Comune la modalit e
responsabilit nella
realizzazione degli audits e
definizione dei criteri per la
qualificazione degli auditors.
8.2.3
8.2.4
Misurazioni e
monitoraggio dei
processi
Misurazioni e
monitoraggio del
prodotto
4.5.1 Sorveglianza e misurazioni Nel caso dellambiente non
vi una suddivisione in
processi e prodotto, ma ci si
riferisce alle
attivit/operazioni
dellorganizzazione.
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8.3 Gestione delle non
conformit
4.5.2
4.4.7
Non conformit azioni
correttive e
Preventive
Preparazione delle
emergenze e risposte
Prevedere delle modalit
apposite per la gestione delle
non conformit ambientali,
comprendendo anche gli
incidenti.
8.4 Analisi dei dati 4.5.1 Sorveglianza e misurazioni Basarsi sui dati per valutare
le prestazioni
8.5 Miglioramento 4.2 Politica ambientale Per lAmbiente non vi sono
paragrafi specifici per il
miglioramento, ma questo
concetto viene esplicitato
nella introduzione e nella
politica.
8.5.1 Pianificazione per il
miglioramento
continuativo
4.3.4 Programma/i di gestione
ambientale
8.5.2
8.5.3
Azioni correttive
Azioni preventive
4.5.2 Non conformit azioni
correttive e
Preventive
Vedi anche punto 8.3. L
ISO 9001 richiede una
procedura specifica per i due
aspetti.
Legenda delle abbreviazioni utilizzate in tabella.
S.Q.: Sistema Qualit
S.G.A.: Sistema di Gestione Ambientale
Occorre tuttavia ricordare che non esiste una norma di riferimento per lintegrazione dei due sistemi
per la gestione della Qualit e dellAmbiente: non quindi possibile, al momento, ottenere una
certificazione per un sistema integrato.
Ricordiamo infine che una organizzazione che abbia chiesto la certificazione di conformit a una di
queste norme, dovrebbe richiedere ai suoi fornitori ladeguamento agli stessi principi.
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2.4 Perch i Sistemi?
I sistemi di gestione puntano ad una ottimizzazione delle organizzazioni, come ad esempio societ,
aziende, imprese, enti ed istituzioni, sia pubblici che privati.
I macro-argomenti comuni ai sistemi considerati possono essere riassunti in sintesi:
Introduzione di una gestione manageriale dei problemi da parte della direzione;
Ricerca del miglioramento continuo delle performances;
Definizione di struttura, compiti, obblighi e responsabilit;
Utilizzo ed insegnamento della prevenzione come valore strategico;
Nomina di un responsabile del sistema/i;
Coinvolgimento di terzisti, contractors e della funzione acquisti in genere;
Richiesta di documentazione scritta e di registrazioni ("piramide documentale": manuale,
procedure, istruzioni, registrazioni);
Preparazione dei piani, definizione d'obiettivi;
Coinvolgimento reale e pratico del personale, informazione & formazione;
Effettuazione di periodici audit, controlli, revisioni e verifiche per l'evidenziazione di eventuali
non conformit ed attuazione di eventuali azioni correttive;
Fornitura di mezzi e di risorse da parte della direzione.
E ovvio che questi sistemi presuppongono un forte impegno dellAlta Direzione per la
formulazione di nuove politiche ed obiettivi, in particolare nel redigere impegni e programmi.
Nel nostro paese molte problematiche riguardanti la qualit e lambiente sono sottoposte al Codice
Civile e Penale: la garanzia di un corretto sistema di controllo adeguato alla legislazione vigente,
oltre ad assicurare all'organizzazione la conformit con quanto previsto, normalmente considerata
favorevolmente dall'organismo di controllo.
3 INTEGRAZIONE DEI DUE SISTEMI.
Per il futuro, ragionevole prospettare unintegrazione sempre maggiore tra la gestione per la
qualit e la gestione ambientale, oltre che con gli altri strumenti di gestione della sicurezza e
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delletica di impresa. Il miglioramento della competitivit aziendale deve necessariamente passare
attraverso una razionalizzazione delle attivit e misurarsi su uno spettro ampio di variabili che non
siano assolutamente circoscrivibili alle sole caratteristiche tecniche di prodotto.
Secondo le Vision 2000, il concetto di qualit non pertanto limitato alla sola Assicurazione
della Qualit nel rapporto contrattuale fornitore-cliente, ma si configura come uno strumento
globale di gestione dellorganizzazione nel quale rientrano lefficienza dei processi, la garanzia
della continuit, la sostenibilit dello sviluppo.
Lattenzione del mercato rivolta alle imprese che sanno creare valore attraverso la riduzione dei
costi e delle inefficienze ed avranno il consenso e la leadership sul territorio.
I protagonisti di questo sviluppo non sono pertanto solo le imprese, ma tutte le parti interessate fino
al consumatore finale, sempre pi attento alle caratteristiche ecologiche dei prodotti e del modo in
cui vengono realizzati. Ci vale per le imprese del settore industriale e dei servizi, ma si estende
anche alla Pubblica Amministrazione che, nellambito della riforma organizzativa degli Organi
dello Stato, ha gi introdotto criteri di efficienza e di qualit nella attribuzione della gestione dei
servizi di pubblica utilit.
In questa ottica, risulta anche chiaro che i vantaggi che conseguono sono collettivi, poich
interessano le imprese ed i loro azionisti, i lavoratori e il loro senso di appartenenza
allorganizzazione, le Istituzioni e gli Organi di Controllo, il rapporto con i cittadini e con il
territorio.
La condivisione di valori comuni, tra tutti questi diversi interlocutori, rappresenta evidentemente
una semplificazione nel dialogo e nei rapporti e non pu che favorire la crescita e lo sviluppo delle
imprese.
Alcuni vantaggi sono facili da intravedere (gestioni pi economiche delle risorse energetiche,
combustibili, acque o dei rifiuti). Sono calcoli di facile riscontro.
Ma per unorganizzazione lungimirante la gestione della qualit e dellambiente una decisione
strategica primaria. Occorre tenere conto che i Governi e le Istituzioni stanno operando in questa
direzione: sono previsti alleggerimenti delle procedure, commisurati alle dimensioni delle aziende e
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alla loro complessit e vengono messi a disposizione delle aziende interessate a questi progetti
incentivi economici e/o fiscali.
3.1 Aspetti legati all'integrazione dei sistemi di qualit ed ambiente.
Tutti i sistemi di gestione devono essere al pi possibile integrati perch operino con efficacia.
Norma ISO 9000, Vision 2000 e ISO 14000. Dallanalisi di queste norme emerge lesistenza
di forti analogietra le stesse: tutte e due seguono un modello di sistema aziendale basato sulla
successione dinamica delle fasi di analisi pianificazione implementazione controllo
riesame. Questa successione ha come obiettivo intrinseco il miglioramento della propria
performance ed quindi la traduzione in termini aziendali del principio del miglioramento
continuativo. Alla luce di questi elementi quindi possibile definire un modello applicativo di
Sistema di Gestione Integrata, in termini non solo teorici, ma anche con dei riferimenti
applicativi per le aziende impegnate nel suo sviluppo. La gestione della qualit e dellambiente
rientrano appunto fra questi sistemi: hanno molti punti in comune e sono facilmente
armonizzabili. Vi sono naturalmente delle diversit; il problema di come renderli il pi
possibile integrabili e quindi gestibili.
3.2 Quale convenienza?
Alcuni principi sono gi stati menzionati per i singoli sistemi, ripetiamo comunque quanto gi detto
aggiungendo i vantaggi per un sistema integrato:
La riduzione di costi che deriva essenzialmente dalla migliore gestione delle informazioni, del
personale, delle registrazioni, dei controlli, e dal minor tempo/uomo impiegato nella
progettazione ed implementazione di uno integrato rispetto a due sistemi e nellattivit di
verifica effettuata dallorganismo di certificazione esterno.
Lintegrazione tra le politiche che evita possibili conflitti tra le differenti strategie aziendali e
favorisce la diffusione omogenea della cultura aziendale.
La diminuzione della massa documentale che diminuisce i costi per gestirla.
Lomogeneit delle metodologie di gestione aziendale.
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La risposta pi idonea proviene comunque dallesperienza pratica di applicazione di Sistemi di
Gestione Integrati presso le aziende. Da ci consegue che l'integrazione tra i Sistemi
operativamente fattibile, pur con differenti percentuali di approfondimento in funzione del livello
funzionale aziendale come indicato nella tabella.
Tabella 3: Livello di integrazione possibile in funzione del livello funzionale aziendale
FUNZIONE LIVELLO DI INTEGRAZIONE
Alta direzione Integrazione massima, perch la strategia comune
Management intermedio
Integrazione media, perch interviene la componente tecnica di
specializzazione, specie nelle funzioni operative.
Tecnici, Addetti
Integrazione bassa, perch l'operativit differente, rimangono
simili le componenti di sensibilizzazione e formazione
3.3 Possibili schemi di integrazione
Partendo dal principio di base che lintegrazione debba essere fatta solo se vantaggiosa, deve essere
quindi esclusivamente applicata a quei settori ed a quei processi ove vi sia una reale possibilit di
successo.
Non esiste uno schema fisso, tutto dipende dalla struttura organizzativa dellorganizzazione.
Il grado di integrabilit effettiva, pratica e documentale, riscontrato dagli addetti ai lavori che si
sono cimentati nellimplementazione di un SGA nellambito di una azienda gi operante secondo i
requisiti di un Sistema Qualit certificato secondo le ISO 9000 risulta essere:
NULLO:
Per le strutture organizzative, le prassi gestionali, le soluzioni tecnologiche ed operative, per la
documentazione riguardanti:
Gli aspetti ambientali
La preparazione alle emergenze ambientali e risposta ad esse.
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BASSO:
Per le strutture organizzative, le prassi gestionali, le soluzioni tecnologiche ed operative, per la
documentazione riguardanti:
Le prescrizioni legali e altre;
La comunicazione
La politica ambientale;
Gli obbiettivi e traguardi ambientali,
Il programma ambientale,
La formazione, sensibilizzazione e la distribuzione delle competenze;
Il controllo operativo (per quanto attiene il riesame del contratto, il controllo della progettazione,
lapprovvigionamento, il controllo del prodotto fornito dal Cliente, lassistenza, lidentificazione
e rintracciabilit del prodotto),
I controlli e le azioni correttive (per quanto attiene lo stato delle prove, i controlli e collaudi, le
tecniche statistiche).
ALTO
Per le strutture organizzative, le prassi gestionali, le soluzioni tecnologiche ed operative, per la
documentazione riguardanti:
La gestione del manuale e la descrizione delle caratteristiche del Sistema di Gestione
Ambientale,
La struttura e responsabilit,
La documentazione, controllo e registrazione della documentazione,
Il controllo operativo (per quanto attiene: controllo del processo, la movimentazione,
limmagazzinamento, imballaggio, conservazione e consegna),
I controlli e le azioni correttive (per quanto attiene il controllo delle apparecchiature per prova,
misurazione e collaudi, le azioni correttive e preventive, il controllo delle registrazioni della
Qualit, le verifiche ispettive interne),
Il riesame del Sistema da parte della Direzione
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Qualit e Ambiente.
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A titolo esemplificativo vengono riportati di seguito quattro esempi di possibile progetto del
sistema:
1) Due manuali (Qualit ed Ambiente) e due sistemi separati di procedure
2) Un manuale (Qualit ed Ambiente) e due sistemi separati di procedure
3) Un manuale (Qualit ed Ambiente) ed un sistema di procedure integrato
4) Un manuale (Qualit ed Ambiente) con alcune procedure integrate ed altre no.
Come detto in precedenza ogni organizzazione deve essere libera di adottare lo schema che pi si
addice alla propria realt, tuttavia, in linea di massima, si ritiene che lo schema 4 sia il pi elastico
ed applicabile.
- 1) manuale e procedure separate - 2) manuale comune e procedure separate
- 3) manuale comune e procedure comuni - 4) manuale comune ed solo alcune procedure
in comune
In futuro, l'integrazione sar facilitata quando sar emessa una nuova norma per l'audit integrato
(denominata ISO 19011).
Manuale
Qualit
Manuale
Ambiente
Procedure
Qualit
Procedure
Ambiente
Manuale
Qualit & Ambiente
Procedure
Qualit
Procedure
Ambiente
Manuale
Qualit & Ambiente
Procedure
Qualit & Ambiente
Manuale
Qualit & Ambiente
Procedure
Q & A.
Procedure
Qualit
Procedure
Ambiente
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3.4 Fasi del percorso di integrazione
Prima di scegliere una delle strade (1, 2, 3, 4) per l'implementazione del sistema integrato, occorre
considerare i presupposti per l'integrazione fra i due sistemi (Qualit ed Ambiente).
Nel descrivere le fasi di un percorso dimplementazione che veda come punto darrivo il Sistema di
Gestione Integrato (S.G.I.) descritto, opportuno distinguere le diverse situazioni di partenza in cui
pu trovarsi una organizzazione. E infatti palese come il processo dintegrazione possa differire sia
in base alle caratteristiche produttive dellorganizzazione, come pure dalla sua situazione
organizzativa.
I diversi livelli di partenza di unorganizzazione di fronte al Sistema di Gestione Integrato possono
essere sintetizzati in due diverse situazioni, che di seguito definiremo come approcci al S.G.I., un
approccio generale ed uno di integrazione a partire dal Sistema di gestione per la Qualit
(conforme alla ISO 9000 Vision 2000).
3.4.1 Approccio generale
Rientrano in questa situazione tutte le aziende prive di Sistemi gestionali formalizzati che, tuttavia
possono aver gi maturato significative esperienze nei settori della Garanzia della Qualit e del
miglioramento ambientale.
Per tali imprese la prima e pi importante fase del percorso realizzativo sar quella definita
comunemente come Analisi Iniziale.
Nel corso dellAnalisi Iniziale dovranno essere valutati e sviluppati:
I punti di forza e di debolezza dellorganizzazione nei due settori dazione
Le procedure formalizzate e non
La posizione dellorganizzazione nei confronti dei requisiti espressi dalle norme internazionali di
riferimento
Gli elementi di integrazione specifici allorganizzazione
Terminato questo momento fondamentale, la Direzione sar in grado di definire una politica del
S.G.I. ed i propri obiettivi nei due settori dazione.
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Successivamente andr affrontata la fase delle procedure operative.
Queste dovranno fare riferimento sia agli standard citati, sia alle caratteristiche generali
dellorganizzazione.
Dopo unopportuna fase di verifica operativa e un programma di audit che si concluder con un
riesame complessivo del S.G.I..
Il riesame condotto dalla Direzione dovr soffermarsi:
Sui risultati della gestione nelle due aree di intervento
Sullapplicazione complessiva del S.G.I.
Sui mutamenti manifestatisi sul piano legislativo, nel mercato o nella pubblica opinione
Al termine dellanalisi, la Direzione valuter infine la necessit di modifiche al Sistema e definir i
nuovi Obiettivi dell'organizzazione.
3.4.2 Approccio dintegrazione
Questo secondo approccio riguarda le aziende gi dotate di un Sistema Qualit formalizzato. La
situazione che si vuole descrivere forse quella che comprende il maggior numero delle imprese
che si indirizzata o si indirizzer verso un Sistema di Gestione Integrato.
Per molti versi il punto di partenza rappresentato dal Sistema Qualit si pu definire come una
situazione avanzata, che presenta maggiori opportunit rispetto alla precedente. Il lavoro di
analisi, di formalizzazione e di verifica svolto da unorganizzazione per realizzare un Sistema
qualit efficace, tale da costruire un patrimonio in termini di risorse e cultura aziendale cos da
agevolare non poco lo sviluppo del S.G.I..
Si tratta, infatti, di non realizzare ex novo, ma di condurre unazione dintegrazione e di revisione
di quanto gi realizzato dallorganizzazione.
In comune con il primo approccio rimane la fase di Analisi Iniziale, in questo caso limitata ai soli
aspetti relativi alla Gestione Ambientale.
Segue una fase di revisione della politica della qualit, che viene estesa da un impegno della
Direzione alla protezione dellambiente.
La fase di pianificazione si traduce in una revisione di gran parte delle procedure del Sistema
Qualit che diverranno cos le procedure comuni e le procedure integrate del S.G.I.
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Successivamente per gli aspetti specifici della gestione ambientale dovranno essere realizzate
apposite procedure.
Il Manuale della Qualit dovr quindi essere aggiornato per diventare il Manuale del S.G.I. in base
ad uno degli schemi di cui al paragrafo 3.3.
4 CONCLUSIONI
Lintroduzione di tale Sistema organizzativo deve portare anche a una revisione critica delle
barriere che si formano nelle aziende, piccole e grandi, tra i vari settori e tra le varie aree (per
esempio tra Qualit e problematiche ambientali, tra settore produttivo e commerciale ecc.).
Solamente con una partecipazione allargata a tutte le componenti aziendali al Sistema di Gestione
Integrata potranno essere conseguiti con successo gli obiettivi di miglioramento che esso si
prefigge.
Nel seguito si suggerisce una lista di controllo per poter esaminare lo stato attuale dellimpresa e
studiare i passi per implementare un Sistema di Gestione Integrato.
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Qualit e Ambiente.
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ALLEGATO I: CHECK-LIST
1. RESPONSABILIT DELLA DIREZIONE REQUISITI GENERALI
Politica
Esiste un documento che descrive il programma e definisce la politica per la Qualit e
lAmbiente dellAzienda e che sia sottoscritto dalla Direzione aziendale?
La Politica aziendale compresa, realizzata e sostenuta a tutti i livelli aziendali?
La politica aziendale resa pubblicamente disponibile?
La Politica aziendale appropriata alla natura ed alla tipologia delle attivit, prodotti e servizi
realizzati, nonch alle dimensioni ed alla realt aziendale?
Tale Politica inoltre adeguata alle aspettative dei propri clienti e, in generale, delle parti
interessate?
In particolare, la Politica aziendale per lAmbiente, appropriata alla dimensione e natura degli
impatti ambientali delle attivit, prodotti o servizi dellorganizzazione?
La Politica aziendale comprende un impegno al rispetto delle leggi e regolamenti in campo
ambientale?
La Politica aziendale prevede un ragionevole ma continuo miglioramento delle performance
aziendali relativamente alla Qualit e allAmbiente?
Obiettivi e traguardi Programmi
Sono stati definiti gli obiettivi e i traguardi per la qualit e lambiente?
E stata attentamente valutata la reciproca compatibilit tra gli obiettivi per la qualit e gli
obiettivi per lambiente?
Sono stati stabiliti eventuali obiettivi comuni o tra loro in sinergia?
Sono stati definiti e mantenuti attivi i programmi e gli impegni per il raggiungimento degli
obiettivi e dei traguardi?
I programmi comprendono la definizione di mezzi, competenze, responsabilit specifiche, e
relativi tempi, per ogni funzione aziendale coinvolta?
Sono inoltre stabilite modalit e responsabilit per verificare lo stato di avanzamento di ciascun
programma?
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Organizzazione
Sono stabilite, documentate e comunicate le autorit, le responsabilit e linterconnessione delle
varie strutture aziendali, aventi direttamente o indirettamente influenza con la qualit e/o
lambiente?
Lorganizzazione dellAzienda documentata?
Esiste un organigramma aziendale?
LAlta Direzione ha designato un apposito Rappresentante della Direzione per il SGI o, in
alternativa, appositi rappresentanti per la Qualit e lAmbiente?
Il Responsabile del Sistema di Gestione Integrato, tra i suoi compiti e le sue responsabilit, ha
quelli relativi alla preparazione, alla realizzazione ed al controllo dellattuazione del SGI?
Tale Rappresentante ha inoltre lautorit necessaria allo svolgimento dei propri compiti e per
poter riferire allAlta Direzione sullandamento del SGI, al fine di permetterne il riesame ed il
miglioramento?
Riesami della Direzione
Il Sistema di Gestione Integrato sottoposto a riesami periodici da parte della Direzione?
Per lesecuzione di tali Riesami, sono state preventivamente individuate tutte le informazioni,
dati e registrazioni necessarie al fine di porre la Direzione stessa in condizione di effettuare tutte
le pertinenti valutazioni?
Il Riesame prevede la possibilit di cambiamenti alla Politica, agli obiettivi e traguardi, e ad
altri elementi del Sistema di Gestione?
stato effettuato un riesame della Direzione?
2. PIANIFICAZIONE
Sono state identificate tutte le possibili attivit, processi, prodotti e servizi, aventi influenza sulla
qualit e sullambiente?
Sono state inoltre identificate tutte le possibili reciproche influenze, dirette o indirette, tra la
qualit e lambiente?
Nella pianificazione sono state considerate le esigenze operative?
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Qualit e Ambiente.
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Sono definite ed applicate procedure per individuare gli aspetti ambientali che hanno o che
possono avere impatti significativi sullambiente?
Tali procedure prendono in considerazione (elenco non esaustivo):
- Le possibili emissioni in atmosfera?
- I possibili scarichi idrici?
- Ogni tipologia di rifiuto?
- Utilizzo e contaminazione del suolo?
- Utilizzo di acqua?
- Utilizzo di combustibili?
- Utilizzo di energia?
- Utilizzo di altre risorse naturali?
- Le fonti di inquinamento acustico?
- Le fonti di emissioni di odori?
- Le fonti di emissione di polveri?
- Le fonti di vibrazioni?
- Limpatto visivo di infrastrutture e impianti?
Tali procedure vengono applicate:
- Alle condizioni operative di regime?
- Alle condizioni operative transitorie?
- Alle condizioni di manutenzione?
- Alle condizioni operative di processo anomale?
- Alle possibili situazioni di emergenza?
- Alle attivit pregresse?
- Nello studio di pianificazione di attivit future?
Lorganizzazione ha stabilito ed applica dei criteri di significativit per determinare i propri
aspetti ambientali significativi?
Lorganizzazione, nel definire obiettivi e traguardi, ha tenuto in considerazione gli aspetti
ambientali significativi?
Sono state predisposte delle procedure per il corretto svolgimento di attivit aventi influenza
sullambiente e sulla qualit?
Nella preparazione di tali procedure sono state attentamente valutate le possibili influenze
reciproche tra i due settori?
prevista la preparazione di Piani della Qualit?
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4
Nella preparazione di tali piani della Qualit vengono attentamente valutate le attivit e/o
prodotti che possono generare aspetti ambientali significativi?
3. ASPETTI LEGALI
LOrganizzazione ha stabilito e mantiene attiva una procedura relativa ai requisiti legali e di
altro tipo (a cui lOrganizzazione sottoposta o che spontaneamente sottoscrive) applicabile agli
aspetti ambientali di attivit, prodotti o servizi dellOrganizzazione stessa?
Tale procedura (o procedure):
- Prevede le modalit per individuare ed accedere a tali requisiti legali?
- Prevede le responsabilit per le attivit di analisi dei contenuti e verifica delle applicabilit
allOrganizzazione stessa di tali norme e leggi?
- Contiene le istruzioni/informazioni (nonch le responsabilit/autorit) per dare avvio alle
iniziative/attivit finalizzate alladeguamento a tali requisiti di legge e normativi?
- Vengono analizzate e valutate tutte le possibili influenze sulla qualit derivanti da tali
disposizioni di legge?
- LOrganizzazione ha stabilito e mantiene attive procedure per valutare periodicamente la
conformit a leggi e regolamenti ambientali applicabili?
4. COMUNICAZIONE
LOrganizzazione ha stabilito ed applica procedure per le comunicazioni interne ed esterne?
Tali procedure descrivono le modalit di ricevimento, di documentazione e risposta a
comunicazioni di tutte le parti interessate, riguardanti attivit e prodotti aventi influenza sulla
qualit e sullambiente?
Sono registrate le decisioni prese a seguito di comunicazioni esterne riguardanti aspetti
ambientali significativi?
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5. CONTROLLO OPERATIVO
Sono definite ed applicate procedure di identificazione e di controllo delle aree e delle attivit
che influenzano di fatto o potenzialmente lambiente, anche se non aventi influenza sulla
qualit?
Tali procedure comprendono:
- Istruzioni operative specifiche per dipendenti e personale esterno?
- Istruzioni riguardanti acquisti ed appalti per il controllo dei fornitori?
- Monitoraggio e controllo delle caratteristiche di processo significative?
- Approvazione di nuovi processi e nuove attrezzature?
- Relativi criteri di esecuzione?
Queste procedure includono le fasi di manutenzione e i relativi aspetti ambientali?
6. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA
LOrganizzazione ha identificato tutte le possibili situazioni di emergenza e di incidenti?
LOrganizzazione ha identificato i possibili impatti ambientali, diretti o indiretti, associati con
tali situazioni?
Ha inoltre identificato i possibili impatti sulla qualit, diretti o indiretti, associati a tali
situazioni?
Sono stabilite e mantenute attive procedure per identificare e rispondere a tali incidenti e
situazioni di emergenza, al fine di prevenire, mitigare e gestire gli impatti sullambiente e sulla
qualit ad essi associati?
Queste procedure sono periodicamente provate, ove possibile?
7. RIESAME DEL CONTRATTO
Esistono procedure documentate per il riesame del contratto?
I requisiti da osservare sono opportunamente definiti e documentati?
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Sono inclusi requisiti finalizzati a considerare e valutare gli aspetti ambientali derivanti da
attivit/prodotti connessi con gli elementi oggetto di riesame?
Sono documentati i riesami dei documenti contrattuali?
8. PROGETTAZIONE
Le attivit sono pianificate?
Le interfaccie sono definite?
Dati e requisiti sono definiti?
Tra i requisiti di base sono inclusi requisiti che tengano in considerazione gli aspetti ambientali
del servizio/prodotto oggetto della progettazione stessa (siano essi specificati dal cliente e/o
finalizzati alla conformit alla Politica, obiettivi e programmi dellOrganizzazione stessa)?
Sono eseguiti:
- Riesami
- Verifiche
- Validazione della progettazione?
Nelle varie fasi della progettazione sono considerati gli eventuali aspetti ambientali connessi
(direttamente o indirettamente) con il prodotto/servizio oggetto della progettazione stessa, ivi
compresi quelli relativi alla loro produzione e realizzazione?
Le modifiche sono gestite in modo controllato?
9. GESTIONE DEI DOCUMENTI
Esiste un elenco generale dei documenti che ne identifichi lo stato di revisione?
I documenti sono correttamente distribuiti ed usati nei luoghi dove viene effettuata lattivit
relativa?
Esistono disposizioni per evitare che documenti scaduti o non validi siano erroneamente
utilizzati?
I documenti sono modificati e revisionati dalle stesse persone che hanno curato la stesura
originale?
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I documenti in archivio sono di facile rintracciabilit?
stabilito un tempo standard di conservazione dei documenti?
10. APPROVVIGIONAMENTO DI MATERIALI, COMPONENTI O SERVIZI
I fornitori sono valutati e qualificati?
Esiste una lista dei fornitori qualificati?
La qualifica dei fornitori rimane documentata?
Per la qualifica dei fornitori vengono presi in considerazione anche gli aspetti ambientali
connessi con le attivit e i prodotti relativi ai fornitori stessi?
Vengono effettuati controlli presso i fornitori?
Viene assicurato che tutte le prescrizioni applicabili alla fornitura siano indicate nellordine di
acquisto, ivi comprese quelle connesse ad eventuali aspetti ambientali?
I documenti dordine sono verificati prima della loro emissione?
11. IDENTIFICAZIONE E RINTRACCIABILIT
applicata lidentificazione dei materiali durante il processo produttivo e la correlazione tra i
materiali ed i documenti relativi?
I materiali/prodotti che possono generare impatti ambientali, ove pertinente, sono identificabili e
rintracciabili?
12. CONTROLLO DEL PROCESSO
Le operazioni di fabbricazione sono pianificate?
I processi di fabbricazione sono eseguiti in condizioni controllate?
Sono state identificate le operazioni ed attivit del processo produttivo connesse ad aspetti
ambientali significativi e/o che possono avere influenza su obiettivi traguardi e programmi
ambientali?
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Le procedure di lavorazione comprendono le istruzioni e le informazioni necessarie per
effettuare e realizzare correttamente le varie fasi di produzione, ivi comprese quelle per
prevenire, mitigare e controllare eventuali impatti ambientali?
Sono utilizzati procedimenti speciali?
I procedimenti speciali ed il personale che li effettua sono preventivamente qualificati?
13. CONTROLLO MATERIALI APPROVVIGIONATI
Il controllo al ricevimento regolato da una procedura scritta?
Il controllo al ricevimento comprende verifiche sulle marche di collaudo e di identificazione dei
materiali?
Il controllo al ricevimento comprende la verifica dei documenti relativi alla qualit ed agli
aspetti ambientali del prodotto?
Esistono precauzioni per evitare che materiali trovati non conformi al ricevimento siano
erroneamente avviati alla produzione?
Le procedure di ispezione e di prova stabiliscono i metodi di controllo, le apparecchiature da
impiegare ed i criteri di accettabilit?
14. ISPEZIONI, CONTROLLI E PROVE
Sono definite ed applicate procedure di controllo delle aree, delle attivit e dei prodotti che
influenzano di fatto o potenzialmente lambiente e la qualit?
Le procedure comprendono:
- La definizione dei parametri significativi?
- La metodologia per effettuare le analisi e prove?
- La definizione dei pertinenti criteri di accettazione?
- Istruzioni relative alle verifiche di conformit, alla precisione ed alle modalit di analisi dei
dati?
- Istruzioni relative alle azioni correttive da intraprendere nei casi di non conformit?
- Definizione dei cicli di verifica?
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- Istruzioni relative alla valutazione dei dati in caso di difettosit dei sistemi di misura?
- Istruzioni relative al controllo qualit delle misure ed alla taratura della strumentazione?
Le procedure stabiliscono le normative o gli standards da applicare ed i documenti da emettere a
seguito di ispezioni o prove?
Il personale addetto ad ispezioni e prove qualificato?
Sono stabilite le responsabilit relative al coordinamento ed alla gestione delle verifiche,
dellanalisi e dei controlli interni ad ogni reparto del Sito Produttivo?
Viene predeterminato un programma di ispezioni e di prove documentato ed adeguato per la
verifica dei requisiti di qualit del prodotto e dei requisiti ambientali?
Sono previsti dei piani di controllo di qualit per i vari prodotti?
sempre possibile conoscere lo stato di ispezione o di prova dei materiali e delle attivit?
Viene effettuato un controllo finale sul prodotto finito, per verificare che tutte le ispezioni e le
prove previste siano state effettuate ed abbiano dato esito positivo?
15. APPARECCHIATURE DI MISURE E DI PROVA
Prima di ogni controllo viene verificata ladeguatezza della precisione delle apparecchiature di
misura e di prova utilizzate?
Le apparecchiature che servono a tenere sotto controllo i parametri dei processi di lavorazione,
le attivit ed i prodotti aventi influenza sulla qualit e lambiente, sono tarate e gestite in modo
controllato?
Esiste un elenco delle apparecchiature di misura e di prova?
Per ogni apparecchiatura di misura e di prova sono registrati lo stato di taratura e la precisione?
Le apparecchiature di misura e prova sono tarate a fronte di strumenti certificati e correlabili
con campioni riconosciuti in sede nazionale?
possibile correlare le apparecchiature di misura e prova con controlli eseguiti con esse
precedentemente?
Sulle apparecchiature di misura e di prova evidenziata la data di scadenza della taratura?
Esistono precauzioni per evitare limpiego di apparecchiature fuori taratura?
I materiali od i prodotti esaminati con apparecchiature trovate fuori taratura sono adeguatamente
riesaminati?
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utilizzato un software per fare controlli?
16. NON CONFORMIT
disponibile una procedura per la gestione delle non conformit?
Sono chiaramente stabilite le responsabilit e le autorit per gestire le non conformit e per
avviare a completare azioni correttive e preventive?
In particolare, nella gestione delle non conformit:
- Vengono accertate le cause?
- Viene formulato un piano dazione?
- Vengono avviate azioni preventive commisurate alla tipologia della non conformit?
- Viene verificata lefficacia delle azioni preventive mediante controlli?
- Vengono registrate eventuali variazioni di procedura derivanti dalle azioni correttive?
Le decisioni prese sulle non conformit, e la loro motivazione, sono riportate su appositi
documenti?
I materiali, i prodotti o parti di essi trovati nei conformi sono chiaramente identificati come tali?
Sono previsti dei metodi efficaci per impedire che le parti non conformi siano erroneamente
impiegate?
Le non conformit sono documentate e registrate in un apposito documento?
Sono definite responsabilit ed autorit decisionali sulle non conformit?
Viene effettuata unanalisi dei prodotti scartati o rilavorati, delle cause, delle non conformit
rilevate e delle azioni correttive intraprese al fine di migliorare la qualit del prodotto?
Viene verificata la corretta attuazione delle azioni correttive?
17. AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
Esiste un programma di attuazione di misure correttive per le non conformit relative al
prodotto ed al SGI?
Esiste un programma preventivo per evitare non conformit del prodotto e del Sistema di
Gestione Integrato?
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18. MOVIMENTAZIONE ED IMMAGAZZINAMENTO DEI MATERIALI
Esistono procedure e sono adottate metodologie e precauzioni adeguate per preservare materiali
o prodotti da danni o deterioramenti durante la movimentazione o la conservazione in
magazzino?
Tali attivit sono effettuate secondo criteri volti a prevenire e mitigare eventuali impatti
ambientali, reali e/o potenziali, tanto in condizioni operative normali, eccezionali e/o di
emergenza?
I materiali a magazzino sono periodicamente ispezionati?
19. REGISTRAZIONI
Sono state definite le modalilt per lindividuazione, lapprovazione e la gestione della
documentazione delle registrazioni?
Sono previsti accorgimenti per la prevenzione dei danneggiamenti della documentazione di
registrazione?
Le registrazioni sono adeguate per valutare e dimostrare la conformit dei requisiti specificati e
per dimostrare lefficacia del SGI alla politica, obiettivi, traguardi per la qualit e lambiente?
Sono stabiliti i tempi di conservazione dei documenti di registrazione?
La documentazione di registrazione facilmente identificabile e rintracciabile?
20. VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE
Sono effettuate in maniera pianificata e documentata verifiche ispettive per valutare
lapplicazione e lefficacia del Sistema di Gestione Integrato allinterno dellAzienda?
Il programma di verifiche ispettive basato sullimportanza e sulla criticit delle attivit svolte?
stato svolto almeno un ciclo completo di verifiche ispettive?
I risultati delle verifiche ispettive sono notificati ai responsabili delle aree verificate?
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21. ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE
Sono definiti i requisiti del personale, compresi gli addetti alla funzione di audit?
prevista una procedura per regolare laddestramento e la formazione del personale che abbia
influenza sulla qualit e sullambiente?
disponibile una registrazione delladdestramento effettuato?
Laddestramento finalizzato a rendere consapevoli i dipendenti e/o i membri di ogni funzione
e livello, aventi influenza sulle attivit/prodotti oggetto del SGI:
- Dellimportanza della conformit con la politica, le procedure e i requisiti del SGI?
- Dei benefici conseguenti al miglioramento delle prestazioni abituali?
- Dei ruoli e delle responsabilit nello svolgimento delle attivit previste dal SGI?
22. ASSISTENZA
prevista unassistenza post-vendita?
Sono stati valutati gli aspetti ambientali (reali o potenziali) connessi con tale attivit?
23. TECNICHE STATISTICHE
Vengono utilizzate tecniche statistiche?
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Qualit e Ambiente.

ALLEGATO II
SITI REGISTRATI EMAS E CERTIFICATI ISO 14001 NEL MONDO
FEDERAZIONE
NAZIONALE IMPRESE
ELETTROTECNICHE
ED ELETTRONICHE
SERVIZIO CENTRALE AMBIENTE
Via Gattamelata 34
20149 Milano
Tel: +39-02 3264275 Fax: +39-02 3664247
http://www.anie.it
e-mail: ambiente@anie.it
GUIDA AD UN SISTEMA INTEGRATO DEI SISTEMI QUALIT E AMBIENTE
Da anni nel mondo e soprattutto in Europa, anche sotto la spinta degli
Organismi della Comunit Europea si stanno affermando SISTEMI DI GESTIONE
AZIENDALE che, oltre a seguire i problemi della produttivit, della gestione
ottimale delle risorse finanziarie e umane, si focalizzano sulle problematiche
della QUALITA e dellAMBIENTE, problematiche che hanno un valore
fondamentale sull'economia e sul futuro dellazienda. Sempre pi spesso infatti
l'adozione di questi sistemi imposta nelle specifiche di appalto delle
principali aziende pubbliche e private. Scopo di questa GUIDA venire
incontro alle esigenze delle aziende fornendo un approfondimento su come
questi due sistemi, che finora venivano implementati separatamente, possano
essere integrati, in modo da ridurre i tempi e limpiego di risorse e ottenere
quindi il massimo vantaggio.

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