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E POI SPUTALA
di Riccardo Spagnulo
I La chiesa
Chiesa. Lei entra. Cristo sulla croce.
MIRIAM: Nessuno
mi ha mai detto che tra le crepe dell'asfalto possono nascere dei fiori.
Vengono fuori nei punti dove il catrame non ha fatto bene presa,
o dove la pioggia si infiltrata
creando degli spacchi, delle fratture, dei piccoli crepacci.
Dentro ci vanno a finire dei semi, di papaveri o di margherite,
e col tempo, con la pioggia, con la fortuna,
dal nero spuntano delle macchie di colore.
Oggi ne ho strappati un po e li ho portati qui per offrirli.
Non avevo niente da offrire al mio amore.
Oggi ho capito che i fiori sfondano l'asfalto
per crescere al sole, per bagnarsi alla pioggia.
Dentro di me ho un seme, il vento me l'ha portato nella testa.
Germoglia, mette radici.
E questa cosa si agita, mi accorcia il respiro,
non avverto pi il mio peso.
Affondo.
Leggera.
Vado a prendermi la croce.
Vado a prendermi il suo respiro vado a prendermi la sua voce,
vado a prendermi il suo corpo.
Il fiore che sta per nascere il nostro amore.
Nascer dall'asfalto nero del mio cuore.
Si inginocchia.
Ges mio, sono anch'io una tua pecorella;
quante volte ho voluto allontanarmi da te, ho lasciato i pascoli erbosi e le acque
tranquille dove tu mi conducevi, ho rifiutato di seguirti e di stare dentro il tuo
gregge;
ma ho trovato sassi e spine, acque amare e serpenti velenosi; nella solitudine e
nel buio ho belato di paura, ho bramato di vedere il tuo volto, di sentire la tua
voce;
... e tu volevi vedermi?
Pure tu volevi sentire la mia voce?
Hai provato tanta pena per me, mi hai chiamato e cercato, nei fossi e tra i dirupi,
alla fine mi hai raccolto, fra le tue braccia e sul tuo cuore mi hai fatto riposare.
Ed ora che ci siamo ritrovati, o mio Signore, voglio restare sempre con te, sempre
con te, non voglio pi separarmi, mai pi! Aspetto che la tua voce irrompa e
infuochi la mia anima, mangiandosela, masticandola, e mi aspetto che poi la sputi
come muco velenoso, cosicch io possa essere pura, vergine redenta,anima divina.
Ti amo, Ges, mio Buon Pastore, mio Signore e mio Dio, ti amo; fai che possa
restare sempre con te, sempre con te, in questo mondo e per tutta l'eternit.
Ora e sempre, nei secoli dei secoli, AMEN.
Silenzio.
Cristo le fa l'occhiolino. Scende dalla croce.
CRISTO: Tiene sigaretta?
MIRIAM: Eh?
CRISTO: Tiene sigaretta?
Annuisce ed esce dalla borsa in modo confuso sigaretta e accendino.
Sono duemila anni che non fumo.
Mentre lui fuma lei gli tocca una ferita sul costato.
Ahia! Non toccare, brucia!
MIRIAM: Scusa.
CRISTO: Vuoi fumare?
MIRIAM: No.
CRISTO: Fumo io!
...
Ma perch guardi per terra?
Guarda me negli occhi; sorridi.
Come sei bella.
Io sono qui per te. Io aiuta te. Io bravo.
Io salvato uomo, lui morto, allora io ho detto Alzati e cammina! - e lui alzato e
camminato! Altra volta, pescatore moriva di fame, non pigliare pesce: io ho fatto
cos e miracolo! i pesci si buttavano da soli nella barca! Altra volta ancora,
c'era donna e tutto intorno persone gridare lei Troia puttana zoccola! - allora io
ho detto Ela! Chi senza peccato scaglia la prima pietra - ... ah no, quella volta
non andato bene: no ha funzionato. Persone tutti farisei, scagliato prima pietra e...
donna morta...
Comunque io bravo e io aiuta te.
Ma tu sai che questo no facile?
Che tu stai male se facciamo questo
Io dico te perch non voglio che tu poi dire: - Lui stronzo cattivo fatto stare male
me. -
Io molto sensibile, poi rimano male, fa male cuore e la notte piango,
e la mattina sveglio con cerchio alla testa...
Io non voglio essere stronzo,
io voglio che tu sta meglio,
che tu rinasci.
Ok?
Andiamo?
Lei gli d la mano. Annuisce.
MIRIAM: Andiamo.
Musica : Perfect love.
I due si girano di spalle e lentamente spariscono nel buio.
II La casa
Scende il quadro di Ges con la sigla di Radio Maria:
Cantate e pregate con noi,
Piccole rondini del cielo
E danzate e cantate con noi
Un cantico nuovo, un canto sincero.
Una luce risplende nel mondo
E una donna vestita di sole
Sopra il capo un velo di rose,
su nubi dorate lei appare
E con voce soave ci invita alla pace.
Lui si pulisce le ferite con delle salviettine imbevute, lei gli porta il piatto a tavola.
Lui inizia a mangiare, lei parla da sola.
MIRIAM: Qui dentro tutto un disordine.
C polvere dappertutto,
guarda
sotto i mobili, sulle mensole.
Sei allergico?
Finiremo tutti mangiati dalla polvere.
Anzi, diventeremo tutti polvere.
Guarda ha cominciato ad appropriarsi di casa mia dagli angoli,
questa maledetta .
Ce ne sono dei mucchietti enormi.
Chiss quanto tempo ci metterebbe la polvere a riempire questa stanza. Dieci
anni? Cento? In ogni caso sar gi morta.
Ma tutto questo non importa perch adesso che sei qui, mi sembra tutto pi
luminoso.
Hai molta fame.
Lui la guarda
Io di solito non mangio mai
perch se sono piena di cibo, mi sento pesante.
Sai, triste quando si vive da soli in una casa,
perch le faccende sono tante, troppe per una sola persona.
E poi finisce, che trascuri qualcosa, che dimentichi.
Pensa: nel freezer c un pezzo di bollito da cinque anni.
Avevo beccato unofferta alla Coop.
Era per un appuntamento con un ragazzo.
Ma poi non pi venuto.
Dovrei levarlo dal freezer.
Il bollito. Sar diventato immangiabile.
Meno male che sei qui.
Mi metter ai fornelli ogni giorno per prepararti il pranzo,
prima per andr al mercato a fare la spesa;
verdure, pasta, carne, cose semplici.
Non so cucinare piatti sfiziosi, non ho mai imparato:
non cera nessuno per cui impegnarsi.
Tu arriverai tutto sporco con la tuta da lavoro, un filoncino di pane sotto il braccio
dopo averlo messo a tavola,io verr ad asciugarti le mani
Ti lavi le mani vero?
Allora insieme ci siederemo a tavola e tu....
CRISTO: Ochei.
MIRIAM: OK cosa?
CRISTO: Ochei, basta, io finito. Tu finito?
MIRIAM: S... Hai mangiato tutto. Ti piaciuto.
Non ti preoccupare, io non avevo fame.
E poi, ferisce pi la gola che la spada. E peccato.
CRISTO: Peccato? No, no.
Molto buono quello che hai fatto per me.G razie.
Adesso per io un poco stanco, tu fai caff?
MIRIAM: Si
CRISTO: E lo fai buono?
MIRIAM: S, viene bene.
CRISTO: Ochei, allora un poco di caff per me. Grazie. Vai?
MIRIAM: Ehi, ma come ti devo chiamare?
CRISTO: Che domanda ? Guardami.
C bisogno di chiedermelo?
Io sono Luce.
MIRIAM: Luce, Luce..... ah Lucio!...Ti chiami Lucio, come Lucio Dalla! Ho tutte le cassette di
Lucio Dalla. Lo conosci?
CRISTO: No. Non conosce.
MIRIAM: Ma come? E famosissimo. Quello che canta attenti al lupo.
CRISTO: No. Non conosce.
MIRIAM: Balla balla ballerino.
MIRIAM: 4/3/1943
CRISTO: No, no conosce.
MIRIAM: Caruso
CRISTO: No, no conosce.
MIRIAM: Ehi! Manco Caruso? L dove il mare luccica...
CRISTO: Basta! Io no conosce. Luce luce.
MIRIAM: Dopo te lo faccio ascoltare. Faccio il caff.
CRISTO: Vai bella, vai. Hai proprio una bella casa. Davvero.
Non preoccupa del disordine, non interessa.
Non mi importa se una casa in ordine o no.
Le case dove entro io non sono mai in ordine.
A volte difficile entrarci.
Fai fatica. Molta fatica.
Io sono stato in quasi tutte le case del mondo. Tutte diverse.
Ho visto giardini e piscine, prato inglese.
Argenteria inglese. Quadri d'autore. Profumi costosi. Roba di prima scelta, ottima
qualit. Tutta di marca.
Tv color al plasma, mobili di forma strana, dice design... vero?
E su, dove si dorme,alla parete crocifisso, e sul letto
completi intimi di seta, anelli, bracciali,
lenzuola no ruvide ma liscie che ti fanno carezza, sporche di rossetto.
Bella vita, bona vita eh?
Ho portato via tutto.
Ho tutto qui, mi ricordo tutte le cose che ho preso,
anche se non ce lho pi ora qui. Con me.
Io le ho avute tra le mani queste cose,
per un momento sono state mie.
Ma non mi sono fatto mancare niente,
sono entrato anche in altre case:
vestiti e scarpe taroccati,
bomboniere brutte di matrimoni e di cresime,
televisori mezzi rotti con i colori quasi andati via,
protesi di gambe, braccia, sedie a rotelle senza pi rotelle.
Basta.
Non ricordo pi.
Questo tipo di case non rende,
non c pi niente da prendere, da portare via.
C solo malattia, dolore,
sporco, morte, solitudine.
Al massimo trovi cento euro
cuciti in materasso matrimoniale.
O anello placcato doro, piccolo
nel vasetto della marmellata di albicocche.
Io entro in case dove la mia presenza non richiesta, e in altre dove fanno di
tutto, pregano per incontrarmi, anche solo per un attimo.
Ma sia per le jacuzzi e per le ferrari, che per la 126 senza ruota di scorta e i letti
sfondati ,sia per una cosa che per l'altra, non posso farci niente. Non ho nessun
potere.
Dicono che colpa mia, che sono stato io.
MYRIAM: E pronto il caff.
porta il caff lui lo beve
CRISTO: Buono. Bene.
MIRIAM: Bene. Allora...
CRISTO: Bene.
MIRIAM: Allora?
CRISTO: Allora cosa?
MIRIAM: Non... fai... niente?
CRISTO: Cosa devo fare?
MIRIAM: Qualcosa. Qualcosa per me. Per il mio amore. Per la mia vita.
RISTO: Aspetta. Io ancora molto stanco.
Ho bisogno di riposare. Tu sei stanca?
MIRIAM: No.
CRISTO: Bene. Allora puoi cantare me canzone di buonanotte per me.
Conosci una bella canzone di buonanotte?
MIRIAM: Non so... non mi va molto.
CRISTO: Dai, ti prego conosci una bella canzone di buonanotte.
Canta una di quello che hai detto prima.. Luce...
MIRIAM: Lucio Dalla?
CRISTO: S. Canta canzone di Lucio Dalla. Che canzone conosci?
MIRIAM: Mi piace molto Cara, per non me la ricordo bene...
CRISTO: Non fa niente. Importante che tu canti!
MIRIAM: Va bene. (cantando) Cosa ho davanti non riesco pi a parlare
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire dove vorresti andare vuoi
andare a dormire
CRISTO: Ecco si, brava,basta, voglio andare a dormire!
Dai bacino di buonanotte.
MIRIAM: Non posso.
CRISTO: Dai bacino!
MIRIAM: Non si pul
CRISTO: Dai bacino, ho detto!
Lei gli d un bacio sulla guancia, lui si addormenta.
Parte Radio Maria:
RADIO: allora, per capire il peccato, bisogna capire perch Dio ci ha creato. Dio ci ha creato
per amore, per un atto damore, per far s che noi condividessimo il suo amore. A me
capitato ehm, di vedere per esempio, ultimamente proprio due filmati bellissimi, presi davanti,
di Miriana durante lapparizione. Prima, durante e dopo. E una cosa che non si pu descrivere.
Cio ehm Io la vorrei portare a un concorso di bellezza, specialmente lultima volta che si
vede che aveva un po di influenza. Io lho vista e ho detto Caspita come invecchiata! hpo
detto, aveva anche linfluenza, non stava bene Oh, arriva la Madonna, tu vedi un volto
incredibile Eppure era sempre la medesima telecamera, era sempre il medesimo che
riprendeva il volto Tu vedi un volto che improvvisamente si trasfigura Ma come diventa di
luce, ma diventa ma ma bellissimo, giovanissimo, ma poi bello spiritualmente. Una cosa
incredibile Passata lapparizione, ritorna gi: proprio come siamo tutti i giorni noi no? Allora,
tu pensa solamente a vedere la Madonna che in fondo una creatura la Madonna, non
mica Dio Tu pensa che siamo qui su questa terra e solo a veder la Madonna una persona si
trasfigura. Queste cose bisognerebbe vederle queste cose s bisogna farle vedere in
televisione, queste cose s non le fanno vedere in televisione. Queste cose qui lasciano
sopresi, perch tu vedi il divino che si manifesta nelle cose umane. No, in televisione fanno
vedere le veline. Allora io dico: una creatura, qui su questa terra, vede la Madonna e si
trasfigura, che non c idea una cosa incredibile! Allora allora io dico dico tu pensa qual
tu pensa come saremo quando vedremo Dio faccia a faccia
Lei, fissa lungamente la Madonna.
III Il lavoro
Lei, mutata, si posiziona davanti a lui per farsi vedere e lo sveglia.
CRISTO: Cosa hai fatto?Cosa hai messo in faccia?
Ti senti bene?
MIRIAM: Si, perch? Non mi trovi bella?
CRISTO: No, fai schifo.
Lei si allontana piangendo.
Ti sei offesa?
No, dai, scusa, non fare cos. Pulisci faccia. Tieni, pulisci.
Aggiusta vestito. Lega capelli.
Ora, tu puoi dire me: invece di perdere tempo con queste stronzate,
perch non ti dai da fare?
MIRIAM: Ma io mi do da fare!
La mattina mi alzo presto. Mi lavo e mi vesto.
Poi faccio il letto e vado alla messa delle sette.
E lorario migliore perch non ci viene quasi nessuno.
A volte non ci viene neanche il sacerdote per dire la messa.
Io mi inginocchio e inizio a recitare le preghiere, mi sento svenire.
Cos dopo le preghiere, rialzo la testa e subito si sono fatte le dodici,
mezzogiorno. E allora devo tornare a casa.
Qui tornano tutti a casa a mezzogiorno.
Per alle tre, alla controra, mentre gli altri dormono, sono di nuovo in chiesa.
Aiuto a tenere pulito. Sai quanto difficile tenere pulito un altare?
Eppure bisogna farlo: per ringraziare Dio.
Ma credo che queste cose le sai benissimo.
Cos cambio lacqua ai fiori, metto quelli nuovi,
lavo per terra e una volta al mese pulisco il tabernacolo.
Con laiuto del prete chiaro...
CRISTO: Interessante, molto impegnata. E quale invece il tuo
lavoro?
MIRIAM: Questo. Vado in Chiesa. Te lho appena detto.
CRISTO: Oh, bela. Dai, non scherzare. Lavoro quando altro ti paga. No?
Lavoro quando porti pane a casa. C altro che paga te? O no?
MIRIAM: No Per mi salutano tutti. Sono simpatici con me i parrocchiani.
CRISTO: Ti salutano...i parrocchiani...
E come vivi? Come fai, se non porti i soldi a casa?
MIRIAM: La Chiesa. La Parrocchia. Mi danno tutto loro. Il cibo, i vestiti.
Guarda: questo me lhanno regalato lanno scorso, ti piace?
CRISTO: E le bollette come le paghi?
MIRIAM: Ma mi pagano anche la luce e il gas! Mi assistono, insomma.
CRISTO: Cio praticamente ti mantengono. Mica male!
E questo ti piace? Eh?
Ti piace ?
MIRIAM: Ma s.
CRISTO: D la verit...
MIRIAM: S
CRISTO: D la verit..
MIRIAM: No.
CRISTO: E perch lo fai allora? Perch sprechi cos tuo tempo?
Perch non trovi un lavoro vero?
MIRIAM: Un lavoro. A trovarlo! Una volta ho provato a vendere i prodotti
della Yves Rocher in casa, ma mi andata male. Non li comprava nessuno.
E poi a me manco mi piaceva.
CRISTO: E che lavoro vuoi fare?
MIRIAM: A me piacerebbe insegnare in una scuola.
CRISTO: Bello. E che cosa vuoi insegnare? Storia? Geografia?
MIRIAM: La religione cattolica!
CRISTO: Ah. La religione cattolica?
Cosa centra la religione con la scuola?
MIRIAM: Aiuta a inserire i bambini nella societ. Gli fa capire che la vita
non fatta solo di piacere, ma anche di dovere. E grazie e alla fede e alla
preghiera si sentiranno parte integrante del mondo.
CRISTO: E tu ti senti parte integrante del mondo?
MIRIAM: Un poco
CRISTO: D la verit...
MIRIAM: S
CRISTO: No, cazzo non dire bugie. Lo sai anche tu che stai male, che ti senti
sola, mi hai chiamato per questo.
E io non posso fare nulla per te se tu continui a mentire. Bella, se tu non vuoi essere
salvata io non ti posso salvare. Te lho gi detto. Quindi per favore smettila di dire
bugie. E se continui, me ne vado e me ne ritorno da dove sono venuto.
Ma io ti voglio bene, come faccio senza di te?
Dai facciamo cos, ci prepariamo insieme, studiamo assieme. Io ti faccio delle
domande: se rispondi giusto, superi esame di abilitazione e posto fisso sar tuo.
Prima domanda: chi parlava della terra promessa?
MIRIAM: Abramo.
CRISTO: No sbagliato. Eros Ramazzotti.
Torna a posto, seconda domanda.
Visse nella pancia della balena, chi ?
MIRIAM: Giona.
CRISTO: No, sbagliato. Pinocchio! Non ricordi la storia?
Quanti e quali sono i vizi capitali?
MIRIAM: Sette.
CRISTO: Bene. Quali sono?
MIRIAM: Invidia, Ira, Accidia.
CRISTO: No, sbagliato. I sette vizi capitali sono: Brontolo, Cucciolo, Dotto, Eolo, Gongolo,
Mammolo, Pisolo.
Lui le da da bere e la cinge da dietro per terra.
IV - L'amore
Parte Radio Maria:
PADRE: Pronto?
SIGNORA: Pronto?
PADRE: Dica pure, dica pure.
SIGNORA: Pronto Padre Amos, io sono una persona anziana. Eh negli ultimi tempi, negli
ultimi dieci anni, diciamo, ho avuto diverse tentazioni. Sono stata sbattuta a terra tre o quattro
volte eh ma non mi sono perduta danimo: perch io dico il rosario tutti i giorni, le preghiere
mattina e sera, ascolto la messa anche se non esco insomma, ho continuato. Poi perdevo le
cose, non mi trovavo pi al posto mio. Allora ho detto Sentite - ho detto vicino al mio
parroco: - Don Alf, lunica cosa io mi voglio fare lOlio Santo. - . Mi ascolta?
PADRE: Si, si, si mi dica.
SIGNORA: Eh, ho detto mi voglio fare lOlio Santo. Eh la notte, io dormo da sola, sentivo
una cosa che mi strisciava le gambe - Ma che ci sta qua dentro? Animali non ce ne possono
stare, insomma. Ho aperto la luce e ho visto come un serpente che mi strisciava nel letto. Era
di un giallo e di un marr luccicante. Allora ho detto: - Cuore di Ges dove me ne debbo
andare? Dove me ne debbo andare, Cuore di Ges? Io ho un bel quadro col Cuore, con la
Madonna, con San Giuseppe. E mi sono messa a dire le preghiere, mi sono messa in un
cantuccio del letto fino a che poi scomparso.
PADRE: Va bene: sono piccoli attacchi del demonio che cercano di spaventare e come lei ha
visto con le preghiere scompaiono.
CRISTO: Shh. Lo senti questo silenzio? Eh lo senti?
E una bella cosa, ti fa sentire tranquillo, in pace con te stesso. Hai avuto mai una
sensazione del genere? Lhai mai provata?
Io ce lho ogni volta che sento che sta succedendo qualcosa di buono.
Mi sento pulito. Bellissimo. Mi sento libero di dire e fare tutto. Non mi vergogno di
niente.
Non mi vergogno neanche di essere nudo di fronte a unaltra persona.
Io lho capito subito, da quando sei venuta da me.
Ho sentito questo silenzio nelle mie orecchie e ho deciso di scendere.
Che poi non proprio un silenzio, un suono dolce, di melodia... ma basso basso,
che mi coccola.
Mi tiene abbracciato come una mamma.
Quando tu vai via, va via anche la sensazione. E il suono.
Vieni qui vicino, vicino al mio orecchio, accosta il tuo.. lo senti?
Se ti guardo negli occhi diventa anche pi forte.
E possibile una cosa del genere, mai possibile?
MIRIAM: Non lo so se possibile o no, ma ti prego lasciami stare, non riesco
a starti cos vicino.
CRISTO: Aspetta. E solo che hai vergogna...
MIRIAM: Non vergogna, qualcosa di fisico. Mi scoppia la testa solo a
vederti, se ti sto vicino mi sento svenire. E normale?
CRISTO: Non lo so se normale o no, ma non te ne andare. Ti voglio fare solo
una carezza.
MIRIAM: Non mi toccare, non mi toccare. A me lamore scappa dalle
mani.
Ho le mani piccole, da bambina. Mi sono rimaste come quando avevo sei anni.
Come faccio a tenere tra le mie mani una cosa cos bella?
CRISTO: Se in questo momento cadesse il mondo, tu saresti lunica persona
che prenderei al volo. Capisci, ruberei qualsiasi cosa per te, se solo
me lo chiedessi.
MIRIAM: C stato qualcuno nella mia vita, che mi ha capito. E durato
il tempo del nostro sguardo allipermercato, al banco macelleria.
Io ho invitato i suoi occhi blu a casa mia, ma non mai venuto.
E io sono stata tutta la serata, davanti alla tavola apparecchiata
per due a ridere come una stupida.
Se ci penso mi viene ancora da ridere.
CRISTO: Ci pensi spesso?
MIRIAM: Tengo conservata ancora la cena di quella sera nel freezer. Casomai
ritorna, scongelo tutto. Io glielo perdonerei tutto questo ritardo.
CRISTO: Metti che adesso si sposato e ha fatto dei figli. Avr unaltra vita di
sicuro. Metti che morto o che in coma irreversibile dopo un incidente.
MIRIAM: Che cosa ne sai tu?
CRISTO: Ipotizzo. Se davvero non pu pi venire, perch continuare ad
aspettarlo? E soprattutto, se lo aspetti, perch mi sei venuta a cercare? Bella, lo sai
cos lamore?
MIRIAM: (gridando) Certo che lo so cos lamore, stronzo! (schiaffo) E quello
che mi manca! Tu mi tratti come una cretina, sono la tua serva, la tua sguattera
cretina, ti faccio da mangiare, ti do un letto e tu credi che io non lo so cos?
Guarda: (indicando il quadro) questo non forse amore?
Tu mi guardi con desiderio, come un demonio. Dillo, sei il demonio travestito da
Cristo? Io non ci casco, non inciampo nella tua tentazione. Per liberarmi dalla
paura che mi porto dietro. Per questo ti ho chiamato. Ma quello che fai tu, questa
paura non me la fa passare, anzi, me la fa venire ancora di pi.
CRISTO: Va bene. Ho capito...te lavevo detto che mi chiamavi stronzo.
Non ti preoccupare, non fa niente.
Tu non sei ancora pronta per amare, ma forse presto lo sarai. Importante che tu
ami te. Se tu ami te, poi tu ami me.
Lei gli offre una sigaretta, fumano insieme.
Parte Radio Maria:
PADRE: Come il pesce ha bisogno dellacqua, cos noi abbiamo bisogno di Dio. Se noi non
mangiamo Dio, siamo infelici. Hai voglia tu a dare tutti i surrogati che vuoi. Non c un
surrogato che capace di soddisfarti. Ma la realt con cui noi abbiamo a che fare un
anticristianesimo che nato dal cuore del cristianesimo, che nato nella cristianit, che nato
in Occidente. Questo anticristianesimo un conglomerato di tante religioni, che oggi viene
chiamato con il termine new-age, che vuol dire nuova epoca. Allora di questo voglio parlare
questa sera, anche perch arrivano molte email di tanti ragazzi che mi chiedono un giudizio su
giudizio su questo romanzaccio, Il Codice da Vinci, che saran fanfaluche; per a me arrivano
email da imbecilli, poveretti che io non so come chiamare ragazzotti, scemotti che leggono il
Codice da Vinci e dicono: - Cosa nasconde la Chiesa? Cosa nascondete voi? - e io dico, va
bene, ma vieni che ti faccio vedere che c nel frigorifero! Eheheh, proprio spostati! Questo
sta ad indicare a che punto stiamo di ignoranza, di stupidit. Cio noi in poche parole buttiamo
via il cristianesimo che una perla preziosa e con cosa lo sostituiamo? Con che cosa? Con
escrementi, con escrementi! Con roba escrementizia. E diciamo Che budino, che profiteroles!
Come si chiamano quelle cose che si mangiano alla fine del pranzo? Come si chiama?
MIRIAM: Dessert.
CRISTO: No dessert.
PADRE: No, no dessert, proprio quello l che si chiama
CRISTO: Tiramis.
PADRE: E il tiramis! Hai capito? Il tiramis! Hai capito? Il tiramis!
V Il cibo
MIRIAM: Ho voglia di una cosa porca da mangiare. Una cosa dolce.
CRISTO: E rimasta un poco di marmellata.
MIRIAM: Ma la marmellata non una cosa porca.
CRISTO: A me piace. Ti va il miele?
MIRIAM: Il miele fa schifo. Altro che cosa porca.
CRISTO: A me piace. Ah, tu hai voglia di cioccolata. Di merendine. Brioss, pingu, delice.
Conosco bene, la pubblicit arriva al mio paese.
MIRIAM: Si ma non le compro mai. Non le posso mangiare. E poi: ferisce pi
la go...
CRISTO: Noo, tu puoi mangiare. Importante che fai attivit fisica.
Tu va in palestra?
MIRIAM: No, non faccio niente.
CRISTO: E no! Questo sbagliato.
Non sempre per arrivare al piacere c bisogno di privazione. Esiste metodo
alternativo.
Conosci aerobica? E facile, non serve niente, solo movimento.
Vuoi provare?
Tu metti qua, io mi metto qua.
Segui me.
Aerobica su Dragostea din tei.
CRISTO: Come andata? Io lo so che non andata bene ma non ti preoccupare questa solo
prima lezione.
Lui in premio le offre della cioccolata.
Parte Radio Maria: sigla programma di preghiere recitate da bambini.
SPEAKER: Carissimi ascoltatori il momento delle preghiere in diretta dei bambini e i ragazzi
fino a quindici anni. Ricordiamo il numero di telefono per chiamare Radio M. Zero trentuno
seicentodieci sei
VI- L'infanzia
CRISTO: Tutti i pomeriggi, i bambini giocavano in giardino del gigante.
Come siamo felici gridavano i bambini.
Ma un giorno il gigante torna nel proprio castello e, vide i bambini
che giocavano nel giardino.
Che cosa fate qui? Giardino mio! Cos costru un muro tutt'intorno al giardino e
ci mise un cartello con su scritto:
CHI ENTRA SARA' PUNITO
Era un gigante molto egoista.
I poveri bambini non avevano un posto dove andare a giocare. Venne la primavera
nel paese. Solo nel giardino del Gigante egoista era ancora inverno.
Non capisco perch la primavera non arriva. Ma la primavera non venne mai e
neppure l'estate. Una mattina il Gigante sente una musica dolce ma cos dolce che
pensa stanno passando musicisti di Re.
Cos guard fuori dalla finestra. E i suoi occhi si riempirono di meraviglia!
I bambini erano entrati nel giardino e si erano arrampicati sugli alberi che erano
coperti di fiori rossi. Solo in un angolo era ancora inverno. Era l'angolo pi lontano
del giardino e c'era un bambino piccolo.
MIRAM: quanto piccolo?
CRISTO: Tanto era piccolo questo bambino che non riusciva a raggiungere
i rami dell'albero e gli girava intorno e piangeva.
MIRIAM: Quanti anni ha?
CRISTO: Non lo so... sei.
MIRIAM: Il giorno che ho compito sei anni ho deciso che non avrei
parlato pi.
Quel giorno sono diventata figlia unica, la sorella dei resti bianchi del candeggio di
mio fratello piccolo.
Corro in bagno, mia madre bussa alla porta. Dice che devo andare in camera mia:
-Apri! -
Dice che non devo chiudere a chiave la porta per nessuna ragione al mondo.
Io intanto sono inchiodata alle piastrelle fredde del muro. Tremo. La pip cola fra
le gambe e so di essere tutta sporca, fin gi gi nei piedi.
Non voglio aprire la porta ... le parole mi muoiono in bocca.
Oggi mia madre proprio arrabbiata e non dormir.
CRISTO: Arrampicati bambino disse l'albero. Ma il bambino era troppo piccolo.
Ma il cuore di gigante vede tutto e diventa tenero. Come sono stato egoista e
disse. Metter quel bambino piccolo sulalbero e poi abbatter il muro.
Cos Gigante arriv piano piano piano fino alle sue spalle , lo sollev delicatamente
e lo mise sull'albero.
Adesso questo il vostro giardino, ragazzi e cos i giorni passarono felici.
Ma un pomeriggio Gigante chiede ai bambini: Ma dov' il mio piccolo amico, il
bambino che ho messo sull'albero?.
Non lo sappiamo risposero gli altri Se n' andato.
E cos il Gigante divent triste.
Ma una sera, prima di andare a dormire, Gigante guard fuori dalla finestra.
E i suoi occhi si riempirono unaltra volta di meraviglia: nell'angolo pi lontano del
giardino c'era un albero tutto coperto di fiori bianchi e sotto l'albero stava il
piccolo bambino che il gigante aveva tanto amato.
Allora il gigante si precipit in giardino. Quando arriv di fronte al bambino si fece
tutto rosso in faccia perch era arrabbiato e disse: Chi ti ha ferito?. Infatti sulle
palme delle mani del bambino c'erano i segni di due chiodi, cos come i segni di
due chiodi erano sui suoi piccoli piedi.
Chi ti ha ferito Dimmelo, perch io prender la mia grande spada e lo uccider.
No rispose il bambino Queste sono soltanto le ferite dell'amore. Un tempo mi
hai lasciato giocare nel tuo giardino. Ora verrai nel mio giardino, il Paradiso
MIRIAM: Una volta giocavo nel giardino con dei papaveri rossi.
Ne ho messi un po' nei pugni, poi ho stretto forte.
E' stato bellissimo.
Quando ho aperto i pugni avevo dei segni rossi sulle mani.
Sono tornata a casa per farle vedere a mamma e a pap.
Dicevo che ero come Ges... come Ges.
Loro mi hanno dato uno schiaffo e mi hanno detto di lavarmi le mani.
Lui la accarezza sul seno.
Parte Radio Maria, lei si discosta.
SPEAKER: Pronto? Pronto? Come ti chiami?
FEDERICA: Mi chiamo Federica
SPEAKER: Puoi dire alla mamma di spegnere la radio?
FEDERICA: S. Devi spegnere la radio.
SPEAKER: Brava Federica. Adesso mi dici qual la tua preghiera?
FEDERICA: E una preghiera per mio padre.
SPEAKER: Quale?
FEDERICA: Angelo di dio che sei mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti
fui affidata dalla piet celeste. Amen
Lei si punisce, lui inizia a ballare.
MIRIAM: Signore perdona i miei peccati, perdona i miei peccati!
Lei al culmine lo minaccia con il coltello.
CRISTO: No, bella. Stai calma, tranquilla. Vuoi che ti racconto una barzelletta?
Ges Cristo con tutti i discepoli allultima cena. Ges dice: -Stanotte uno di voi mi
tradir.- -No, no no!- dicono i discepoli. Allora si avvicinano uno alla volta. Si
avvicina Filippo e dice: - Sono forse io signore?- E Ges dice: - No Filippo, non sei
tu-. Si avvicina Giacomo e dice: - Sono forse io signore?- E Ges dice: - No Giacomo,
non sei tu-. Si avvicina Simone e dice: - Sono forse io signore?- E Ges dice: - No
Simone, non sei tu-. Si avvicina Giuda e dice: - Sono forse io signore?- (facendo il
verso) - Sono forse io signore?-
Ridono, lei lascia il coltello, si abbracciano.
VII- L'estasi
CRISTO: Bella, perch non vuoi fare lamore? Eh? Mi basterebbe solo questo
per portarti via di qui.
MIRIAM: Ricominci? Mio Dio! C bisogno di troppo troppo amore per un
attimo di piacere, perch? Troppo sforzo, troppo calore!
CRISTO: Che sar senza di me la tua vita? Devi essermi devota.
MIRIAM: Non posso, non possibile. E' troppo facile a questo mondo amare il
prossimo, coprirlo di baci, andarci al letto. Ma su questa terra il fine di tutti DEVE
essere la riproduzione! La specie, la sua evoluzione! Che rimane dopo il piacere
fuggitivo e proibito di questo stare abbracciati, di questo guardarsi occhi negli
occhi, di questo sentirsi uno? Eh? Che senso ha tutto questo? Eh?
CRISTO: Ce lha un senso. Io ti prometto quello che c di pi bello...
Ti prometto fiaccole levate nel cielo, e tu velata che penetri nella folla su un carro altissimo o
portata a braccia da venti uomini possenti e lincenso dintorno, nelle vie piene di
pianto e di fiori, lasciati l dai devoti, tutti i lumi spenti anche nelle case.
Sarai la vergine. Io ti prometto la felicit.
Si spogliano si baciano.
MIRIAM: Ma non siamo neanche sposati!
Lui le fa cenno di aspettare. Va a prendere velo e gilet, li infilano e poi si sposano.
Approccio sempre pi violento. Buio.
Parte Radio Maria:
PADRE: Lunico, ecco apro e chiudo la parentesi, lunica esperienza mistica in cui Satana non
pu inserirsi in nessun modo e che per noi possiamo fare, sono quei tocchi dellanima;
quando lo spirito di Dio, lamore di Dio ti tocca lanima come una goccia dellamore di Dio che ti
scende nel cuore, che Dio ti fa esultare di Gioia, ti riempie di luce, di amore Questa lunica
esperienza mistica che Satana non pu imitare nel modo pi assoluto, capito? Quando il fondo
dellanima, dice Santa Teresa del Bambin Ges, quandera piccola che ha fatto la prima
comunione ha detto:- Ges mi ha baciato in fondo allanima. Capito?
E ti lascia questa pace, questa gioia Questo il tutto! Capito? Quando Dio ti bacia lanima, ti
soffia il suo soffio damore sullanima. Capito?
Qualche colpo di mannaia sul silenzio.
Dal buio compare Miriam, nuda: con un braccio solleva un quarto di bue, nella mano una
mannaia. Si diffondono le note di Cara di Lucio Dalla. Miriam arriva davanti al tagliere e
inizia a macellare lenorme pezzo di carne.
Cristo si fa le ferite sul costato e sulle mani, sale di nuovo sulla croce.
Buio