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SICILIA: LETTERA DI DENUNCIA, SULLA SITUAZIONE AMBIENTALE SULL' INQUINAMENTO

NEL SIRACUSANO
(AGENPARL) Roma, 30 ago La seguente lettera ha ad oggetto la trasmissione atti di denuncia della
situazione ambientale e sanitaria del quadrilatero industriale siracusano e delle 3 aree a rischio
siciliane (Gela, Milazzo, Priolo-Melilli-Augusta). Alla luce di quanto emerso dal convegno
Inquinamento industriale dellaria, stato dellarte e prospettive tenutosi il 25 luglio nella sala
Borsellino del comune di Siracusa (Palazzo Vermexio), organizzato dal popolo inquinato e dal meetup
Costruiamo insieme M5S Siracusa.
Convegno:
convegno parte I:
https://www.youtube.com/watch?v=0s57o28phOs&feature=youtu.be
convegno parte II:
https://www.youtube.com/watch?v=PtNTRBgejgU&feature=youtu.be
Firmatari referenti di gruppi, associazioni, comitati e movimento 5 stelle:
Arturo Andolina referente popolo inquinato del quadrilatero siracusano
David Melfa: referente popolo inquinato di Gela
Giuseppe Marano referente popolo inquinato di Milazzo
Rosario Messina portavoce del meetup Costruiamo insieme M5S Siracusa
Mara Nicotra: ricercatore esperto in problematiche ambientali, attivista e referente IV Commissione
Ambiente meetup Costruiamo insieme M5S Siracusa
Massimo Marino referente Comitato Ambiente Belvedere
Giorgio Pasqua portavoce M5S Priolo
Domenico la Scala portavoce del M5S Melilli-Villasmundo-Citt Giardino
Giusy Chiaramonte portavoce del comitato Priolo Verde
Padre Palmiro Prisutto Parroco Chiesa Madre di Augusta
Sarah Marturana attivista M5S Augusta
Mauro Caruso attivista M5S Augusta
Pino Pisani presidente AugustAmbiente
Luigi Solarino presidente Decontaminazione Sicilia
Ino Genchi gi dirigente della regione siciliana
Mario Casella
Ernesto Burgio ricercatore e responsabile ECERI
Pino Ciampolillo del Comitato isola delle femmine di Palermo
Il 15 aprile dello scorso 2013 una delegazione del movimento 5 stelle di Siracusa, Melilli, Priolo,
Augusta, guidata dalla dott.ssa Mara Nicotra, ricercatore esperto in problematiche ambientali della IV
Commissione Ambiente M5S Siracusa, incontra il presidente della IV Commissione Ambiente dellArs
Giampiero Trizzino (M5S) per attenzionare linquinamento industriale dellaria siracusana di natura
delle raffinerie. La Nicotra spiega a Trizzino, con dati scientifici alla mano, che taluni degli inquinanti
emessi in atmosfera dalle industrie petrolchimiche ed immessi nellaria ambiente, sono anche
potenzialmente ad attivit cancerogena con possibili conseguenti effetti sulle comunit limitrofe alla
fonte di emissione, tali sostanze, non sono normati dallattuale decreto nazionale (155/2010) sulla
qualit dellaria ambiente. Tra laltro, parte di essi vengono emessi nel corso degli sfiaccolamenti
continui delle torce degli impianti, le quali, ben visibili anche a distanza, restano accese senza
apparente motivo data la loro funzione di sistemi di sicurezza. Da ci deriva la necessit che nelle
aree industriali oltre ai classici inquinanti dellaria ambiente urbana, come NOx e SO2, assumono
particolare incidenza anche altre sostanze, tipo benzene orario, acido solfidrico, specifici idrocarburi
non metanici e mercaptani, abbondantemente presenti, ogni ora del giorno, come ampiamente
rilevato, nelle aree a rischio siciliane. Il problema non sta ovviamente nella predisposizione di qualche
decreto, spiega Gioacchino Genchi, chimico gi dirigente del Servizio Tutela dallinquinamento
atmosferico del dipartimento ambiente della regione siciliana come si ricorder rimosso
dallincarico per non aver, tra laltro, concesso la realizzazione di un mega inceneritore (500 mila
tonnellate) che doveva sorgere a Punta Cugno dentro lo stabilimento Enel Augusta, accanto ad altri 4
grandi impianti di combustione, Gespi, Oikothen, Buzzi, Unicem, ma nella assenza totale di un piano
complessivo di risanamento ambientale, nonostante che nel 1995 fossero stati predisposti i piani per
le aree a rischio di Siracusa e Gela ed il Ministero dellAmbiente avesse stanziato per essi 100 e 40
miliardi di lire, il cui utilizzo rimane ancora materia oscura. Analoga la situazione per la terza area
della regione dichiarata a rischio nel 2002 che comprende i 6 comuni del Comprensorio del Mela. In
questo caso il piano di risanamento non mai stato redatto ed i 7.500.000 euro stanziati dallARTA
per il piano e gli interventi formano anchessi materia oscura. Nel 2007, invece, lARTA approva con
un decreto assessoriale un c.d. piano regionale di risanamento ambientale dellaria, che alla prova dei
fatti risulta il frutto di un copia incolla dellomologo della regione Veneto (peraltro gi bocciato dalla
Commissione Europea) e di numerosi altri documenti. Si apre un putiferio mediatico, partono le
inchieste, ma il piano ancora, incredibile ma vero, sul sito web dellARTA, nonostante le numerose
audizioni e processi in atto, che confermano lirresponsabilit dei soggetti controllori. Su questa
vicenda il deputato allArs (M5S) Stefano Zito presenta 2 interrogazioni parlamentari e in un tavolo
prefettizio dichiara che nel quadrilatero siracusano oltre ad non esserci i dovuti controlli negli
impianti, carenti e poco attendibili sono le centraline sulla qualit dellaria, considerato che su 365
giorni lanno funzionano forse per la met.. Si evidenzia anche il grande conflitto di interessi che
esiste tra ASP-industrie e comuni del quadrilatero industriale siracusano. Nel senso che non solo
manca una normativa ad hoc riguardante linquinamento industriale dellaria che si respira, ma i
comuni consentono ancora allindustria, attraverso il Cipa (Consorzio per la protezione Ambiente degli
industriali), di stare allinterno di una rete di rilevamento pubblica attraverso un protocollo di intesa
istituito nel 2005 per contrastare tale inquinamento. Ci chiediamo: normale che chi deve essere
controllato diventi controllore di se stesso? E normale che lindustria attraverso il Cipa, il cui
presidente anche il coordinatore del registro tumori della Sicilia orientale, debba controllare la
qualit dellaria delle centraline della provincia alla stessa stregua di una Arpa, che lorgano di
controllo istituzionale? Ma allora per questo motivo che lAsp Siracusa non fa correlazioni tra il dato
ambientale e patologie tumorali nonostante Arpa e provincia inviano loro i dati degli inquinanti
petrolchimici non normati ma comunque rilevati? Ma come fanno i sindaci che rappresentano la
massima autorit sanitaria a non intervenire quando si verifica un picco orario di benzene (ben noto
cancerogeno) o quando sanno chi delle industrie ha causato lincidente o emesso sostanze chimiche
maleodoranti?
Come fanno a tacere e non intervenire sapendo che la gente del quadrilatero sta morendo di cancro?
Ma perch ogni qualvolta che si registra uno sforamento di PM10 subito scatta lallarme e invece per il
benzene, lH2S e gli idrocarburi non metanici, mai? Non mai avvenuto neanche quando esisteva il
decreto regionale 888/17 detto codice di autoregolamentazione, che avrebbe dovuto far abbassare
alle aziende lemissioni di idrocarburi non metanici ogni qualvolta superavano 200 ug/m3 ogni 3 ore.
Ma questo limite era vincolato allOzono, quindi il tutto si attribuiva allo smog urbano. In ogni caso
tale decreto non ha mai funzionato! Ma chi sono i Sindaci? Politici alla stessa stregua di tutti gli altri
che occupano posti di governo o di opposizione a Palermo e a Roma e che fino ad oggi non hanno
mosso un dito per risolvere il problema. Dallo stato dellarte emerso dai dati dello scorso convegno
del 25 luglio possiamo ancora fidarci della politica? Vorremmo dire di si, ma abbiamo perso ogni
speranza, ed allora riversiamo tutta la nostra aspettativa verso le Procure, e gi un primo segnale
forte lo abbiamo ottenuto. Non a caso il 25 luglio al convegno abbiamo avuto lonore e il piacere di
vedere la presenza del dott. Francesco Paolo Giordano, procuratore capo della procura del tribunale di
Siracusa che ascoltava le relazioni scottanti dei nostri relatori, ove emergevano situazioni veramente
drammatiche, come ad esempio il caso per cui ogni ora del giorno si registrano concentrazioni
cancerogene di benzene soprattutto a Priolo. Si evidenziano i giorni: 25 dicembre 2009 ove la
popolazione priolese stata costretta a respirare per ben 15 ore consecutive oltre 450 ug/m3 di
benzene e l8 marzo 2013 per la festa delle donne in cui si riscontrano oltre 700 ug/m3 di benzene per
19 ore consecutive (Nicotra, 2014-Che aria tira nel quadrilatero siracusano? Un decreto per normare-
pubbl. Convegno 25 luglio Siracusa). Ci viene di affermare che questo un omicidio se ci dovesse
venire un cancro (cit. Don Palmiro Prisutto), poich la soglia cancerogena espressa dalla letteratura
scientifica non deve superare 260 ug/m3 di benzene al giorno che equivale ad una soglia bassa di
benzene di 0,26mg/m3 (Crum & Allen 1984; Paxton et al. 1994) . La conferma che esiste un nesso tra
cancro e inquinamento industriale stato il tema della relazione del prof. Burgio dellECERI. Queste
sostanze, a Priolo, tra laltro, sono presenti contemporaneamente nelle stesse ore del giorno ad altri
composti tossici e odorigeni, quali lidrogeno solforato e talune classi di idrocarburi non metanici.
Stessa situazione si riscontra ad Augusta, Melilli e Belvedere. Dalla correlazione dei dati monitorati in
ciascuna di queste stazioni viene fuori che allaumentare dellH2S aumentano in modo esponenziale
anche gli idrocarburi non metanici, mentre, a Melilli, a differenza di Priolo, allaumentare del benzene
aumenta in modo esponenziale lH2S. Tali dati vengono confermati in maniera ancora pi incisiva dal
direttore dellArpa Siracusa dott. Gaetano Valastro, il quale, da relatore anchegli al convegno, ha
anche lamentato che ogni anno alla struttura vengono diminuite sempre pi risorse umane e
finanziarie. Sar un caso? Ci chiediamo: voluto da chi? Perch la regione siciliana non intervenuta
negli anni sugli aspetti gestionali dellARPA? Perch lARTA non ha esercitato, come dovuto, la
vigilanza sulloperato dellARPA, sulla deriva dei controlli ambientali, ecc. , che via via ne hanno
depotenziato le gi limitate attivit a tutto vantaggio dei controllati? In un documento Arpa (vedi
allegato) pervenuto allAssemblea Regionale Siciliana su richiesta dellon. Angela Foti della IV
Commissione Ambiente emerge che il benzene nelle stazioni industriali siracusane supera quasi
sempre il limite annuale che 5 ug/m3 (decreto 155/2010). Se cos , allora come si spiega che il
prof. Sciacca presidente Cipa e del registro tumori di mezza Sicilia possa affermare che laria della
zona industriale di Priolo, Melilli e Augusta OK? Che le polveri sottili derivano dal deserto e che
tumori derivano dai metalli pesanti dellEtna? Non vi sembrano queste affermazioni offensive per il
POPOLO INQUINATO?Ad Augusta Don Palmiro Prisutto ogni 28 del mese celebra una messa funebre
ricordando quanti giovani e bambini muoiono per cancro. Don Palmiro sta dimostrando che ogni 2
decessi uno morto per cancro.

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