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Ronago '95 - N.

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L'invito
PASQUA:
L`INVITO
ALLA
SPERANZA
SPERANZA: QUANDO CE N' POCA
La speranza.
Questa non soltanto una parola di cui
scoprire il senso, ma una parola da rimet-
tere in circolazione, se si vuole che la
gente non affoghi nella rabbia o nello sco-
raggiamento. Non poi tanto difficile sco-
prire che viviamo in una cultura spesso
priva di prospettive e di attese. Tutto sem-
bra programmato, anche se poi le previ-
sioni sono spesso smentite. E gli impegni
che si osano assumere sono frequente-
mente limitati all"'avere" e assai corti nel
tempo. Si progetta con una sorda paura di
non essere capaci di mantenere ci che si
promette. E sembra che molte volte non si
abbia il coraggio di guardare al futuro,
perch, tanto, non riserva sorprese.
Qualche esempio. Si gioca al totocalcio e
si spera di fare tredici tondo. Si compra un
biglietto di una lotteria e ci si culla nell'illu-
sione che questo pezzo di carta risolver i
nostri problemi. Ci si augura che il tempo
sia bello, che la salute permanga, che gli
anni quasi non passino, ecc..., mentre non
si sa come le cose vadano a finire. Spes-
se volte, quando si dice "speriamo"
come ammettere che ormai non si spera
pi e comunque ci si prepara al peggio.
Andando un po' pi a fondo - non abissal-
mente - si sostiene spesso che la speran-
za degli ottimisti e la disperazione dei
pessimisti. la storia del mezzo bicchiere
pieno e del mezzo bicchiere vuoto. l cri-
stianesimo non fa proprio n l'ottimismo
n il pessimismo. Comunque, si tratta
spesso di stati emotivi, di inclinazioni psi-
cologiche, di atteggiamenti derivati da di-
versissime cause, che poco hanno a che
fare con ii Signore Ges.
Per il cristianesimo la speranza una "vir-
t teologale". Sperare non significa lascia-
re che sia Dio a far tutto e dispensarsi da
ogni responsabilit. A ben guardare, non
significa neppure che Dio intervenga
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Ronago '95 - N. 2
L'invito
soltanto l dove non giungono le nostre po-
vere forze. Significa, invece, agire come se
tutto dipendesse da noi, ma con la convin-
zione che tutto dipende da Dio: anche il no-
stro agire, anche il nostro sperare, che
pure richiede l'impegno della nostra libert
che risponde alla grazia. l che come so-
stenere che l'intero nostro essere e diveni-
re dipende dalla misericordiosa potenza di
Dio che risveglia la nostra libert. l che
come dire che il cammino intero della no-
stra vita guidato da un Dio provvidente
che ci tiene per mano, ci segnala e ci aiuta
a superare i momenti di difficolt, ci d la
forza della costanza quando siamo tentati
di desistere dal nostro compito di essere
uomini e credenti: quasi restituissimo il bi-
glietto perch non ci va pi la rappresenta-
zione che sognavamo divertente e invece
si rivela drammatica: drammatica e aperta
a una gioia sconfinata. Si intuisce che la
virt della speranza un dono del Signore
morto e risorto, ma al tempo stesso una
conquista che deve diventare, a poco a
poco, nei lunghi tempi, uno stile di vita a
cui ci si adegua quasi senza accorgersene.
Non si dimentichi che san Paolo definisce i
cristiani proprio come "coloro che sperano".
Se si vuole continuare a consolidare la vita
di grazia, allora non pi possibile conce-
dersi a degli scoramenti quasi che Dio ci
abbandonasse. Dio non ci abbandona, se
non abbandonato. Ci vale per quanto ci
necessario, utile od opportuno per svol-
gere una vita che abbia un senso e un va-
lore. Siamo capaci di sperare delle banalit
o delle comodit che il Signore non ci con-
cede perch non sono per il nostro bene.
Si comprende cos che la speranza un af-
fidarsi alla bont di Dio e un essere certi
che Dio non ci lascer privi della sua gra-
zia. Si spera anche la vita beata, dove la
speranza svanir perch possiederemo ci
che abbiamo desiderato e aspettato. Oc-
corre essere realisti fino a chiedere o a la-
sciare che Dio ci regali l'impossibile.
ALESSANDRO MAGGIOLINI VESCOVO
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Cli auguri
PASQUA: RIBA11EZZIAMOCI!
L'augurio che vi rivolgo per la Pasqua unito alla speranza che pos-
siamo esserci tutti, almeno uno per famiglia, alla grande veglia pa-
squale. Tutti per rinnovare il nostro Battesimo.
Certo, esserci tutti, perch tutti i nostri nomi sono scritti nel registro dei
Battesimi di questa o di altre parrocchie. Tutti abbiamo, vicino o lonta-
no nel tempo, ricevuto questo grande dono. Ora bello, giusto che
tutti abbiamo a rinnovare in noi la grazia di quel giorno; abbiamo a gu-
stare di nuovo la gioia di poter toccare con mano una novit, una spe-
ranza che ci ha avvolti e che da quel giorno ci abita.
Tutti tornare - almeno per un giorno! - nuovi! Come fosse il primo gior-
no del nostro essere cristiani, del nostro essere parte della comunit,
ricuperando quella freschezza venuta meno col tempo; ricominciando,
quasi fosse la prima volta, a voler fare i cristiani, a voler fare la comu-
nit.
Ribattezziamoci! Questa la Pasqua. Questo fare Pasqua: ribattez-
zarci! Ricominciare nuovi a gustare la fede, a viverla con gesti mai pro-
vati di perdono e di verit, sentirci assaliti dalla gioiosa consapevolez-
za di un Dio che ci ama, che ci tratta come figli, che ci ha posti qui, in
questo tempo, in questa storia, in questa concreta comunit per semi-
nare questa novit deposta nei nostri cuori, per costruirla insieme den-
tro le rovine di una storia, personale e comunitaria, fatta di insuccessi,
di contrapposizioni, di pretestuose ricerche di affermazioni personali o
di parte.
Costruire novit nella speranza costruire il Vangelo: il vangelo del
Battesimo che ci apre alla scoperta dell'unico Padre che nei cieli,
che ci fa sentire il gusto dolce della libert da ogni schiavit, da ogni
peccato, che ci spalanca - occhi, cuore e mani - verso i fratelli per for-
mare insieme come una citt fortificata, salda sulla roccia del Suo
Amore, tradotto in concreti gesti di condivisione e solidariet.
Ecco la Pasqua che sogno.... No... la Pasqua che auguro alla mia co-
munit.
La Pasqua che io tenter anche quest'anno di vivere, ricominciando da
capo, insieme con chiunque di voi voglia ricominciare come fosse il pri-
mo giorno, il giorno nuovo del Battesimo.
A tutti, auguri di buona Pasqua!
DON SERGIO
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Ronago '95 - N. 2
Chiesa
LA CHIESA:
JERSO IL COAJECAO DI PALERMO,
JERSO IL 2.
Due documenti segnano il passo della
Chiesa universale: la lettera apostolica del
Papa "Tertio millennio adveniente", in pre-
parazione al grande Giubileo del 2000, e la
traccia di riflessione elaborata dai vescovi
italiani " Vangelo della Carit per una
nuova societ in talia, in preparazione al
Convegno ecclesiale di Palermo, nel no-
vembre del 1995.
Due documenti che segnano il passo: in
essi infatti affiorano indicazioni forti e preci-
se per il cammino di ogni comunit cristia-
na nei prossimi anni. Tutta la riflessione poi
inserita nel grande quadro della Parola di
Dio che ha come sfondo il libro dell'Apoca-
lisse, che invita le Chiese ad aprire la porta
a Colui che viene e bussa, perch Lui solo
pu fare nuove tutte le cose. Questi richia-
mi sottolineano come la presenza della
Chiesa nella nostra societ ha uno specifi-
co: portare a tutti la sua unica ricchezza.
Cristo morto e risorto. La chiesa stessa
sar capace di novit nella misura in cui
accoglier in se stessa, nella sua vita, nel
suo stile, il Vangelo, e il cuore del Vangelo
la persona stessa di Ges. Anche la no-
stra comunit, in sintonia con la chiesa uni-
versale, vivr questo cammino di prepara-
zione verso il grande giubileo. nnanzitutto
con la preghiera: il Papa stesso che ci
suggerisce le parola, nel testo qui riportato;
poi, nei prossimi mesi, anche attraverso la
riflessione e il confronto sulla traccia di
questo prezioso documento che ci invita a
verificare il nostro cammino sul Vangelo
della Carit.
Ancora una volta dunque siamo chiamati e
rimetterci in discussione e ad approfondire
la nostra fede e la sua attuazione nella vita
di ogni giorno. Questa occasione sia mo-
mento propizio di crescita insieme.
La preghiera di Giovanni Paolo per il Convegno :
"SPIRI1O SAA1O,
CUIDACI JERSO IL DUEMILA"
Vieni, o Santo Spirito, illumina con la luce
della verita il nostro cammino verso il Conve-
gno ecclesiale di Palermo e il grande Giubileo
del 2000.
Donaci di conIessare con Iede ardente Gesu
Cristo, Signore e Redentore, morto e risorto
per noi, Colui che sempre viene. Egli e il Van-
gelo della carita di Dio per l'uomo, della co-
munione Iraterna e dell`amore senza conIini.
Egli e il germoglio nuovo, Iiorito nei solchi
della storia: da Lui solo puo maturare il vero
rinnovamento della Chiesa e della societa.
Vieni, o Spirito Santo, e rinnova la Iaccia della
terra! Vieni, o Spirito Santo, inIiammaci col
Iuoco del tuo amore, perche con umilta e co-
raggio sappiamo discernere il bene e il male
presenti tra i Iigli della Chiesa e nell`intera so-
cieta.
Fa` che ascoltiamo le tue parole con la docilita
dei discepoli, pronti come Maria, la Madre
dell`ascolto, a metterle in pratica e a Iarle Irut-
tiIicare in una vita di santita personale, Iami-
liare e sociale. Apri il nostro cuore a Cristo
che sta alla porta e bussa e rendici dimora vi-
vente di Dio.
Vieni, o Spirito Santo, e rinnova la Iaccia della
terra! Vieni, o Spirito Santo, eIIondi la potenza
della tua grazia sul Papa Giovanni Paolo II e
sui nostri Vescovi, perche con sapienza evan-
gelica e coraggio apostolico sappiano indicare
a tutti come rispondere oggi alle sIide dei tem-
pi secondo il disegno di Dio.
Riempi dei tuoi sette doni quanti sono chiama-
ti a lavorare nella vigna del Signore: i presbi-
teri e i diaconi, i consacrati alla testimonianza
del Regno che viene, le Iamiglie cristiane e i
Iedeli tutti, perche la nostra vita sia segno di
una nuova umanita riconciliata nella verita e
nell'amore, a lode e gloria del Padre.
Vieni, o Spinto Santo, e rinnova la Iaccia della
terra!
GIOVANNI PAOLO II
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Societ
UAA QUARESIMA PER LA AOS1RA POLI1ICA
Una, provocatoria, proposta, del teologo Bruno Forte rivolta ai protagonisti della "seconda" Repubblica,
Tratto da Avvenire (mese di mar:o)
La Quaresima per eccel-
lenza il tempo della conver-
sione e del rinnovamento
per tutti.
Di fronte allo spettacolo
quotidiano di rissosit cui ci
stanno facendo assistere i
protagonisti della vita politi-
ca di questa cosiddetta "se-
conda Repubblica", non
sar forse inutile chiedersi
quali frutti di conversione
sarebbe auspicabile atten-
dersi da una ipotetica "Qua-
resima dei Politici".
Tre esigenze di fondo mi
sembrano presentarsi come
ineludibili.
n primo luogo, mi parrebbe
decisivo che il dibattito poli-
tico riscopra l'urgenza e la
necessit di obbedire
all'ottavo comandamento
"Non dire falsa testimonian-
za contro il tuo prossimo "
(Dt 5,20). Ricorrere alla
menzogna per trarre van-
taggi per s o per screditare
l'avversario; mentire al Pae-
se negando l'evidenza o
promettendo l'impossibile;
nascondere le difficolt reali
per somministrare un ottimi-
smo utilitaristicamente pro-
pagandato a proprio vantag-
gio; affermare oggi l'opposto
di ci che si detto ieri,
pronti ancora a cambiare
opinione domani; tutto que-
sto una palese contraddi-
zione del bisogno di verit e
di trasparenza che il cittadi-
no onesto porta nel suo
cuore. n particolare, ai poli-
tici che si dicono cristiani
verrebbe da chiedere se
non vale anche per loro
l'esigenza evangelica "Sia il
vostro parlare s, s, no, no,
il di pi viene dal maligno"
(Mt 5,37). Pi che mai c'
bisogno di una forte passio-
ne per la verit, di un amore
senza riserve per la giusti-
zia, di un gusto a non bar-
camenarsi, ma a dire con
semplicit e convinzione i
propri s e i propri no.
Una seconda urgenza, su
cui impegnare il cammino
della conversione, quella
della tensione a una forte
moralit personale: a chiun-
que sia impegnato al servi-
zio della cosa pubblica le-
cito domandare onest e di-
sinteresse, spirito di servizio
e rigore di competenze e di
comportamenti. Se i politici
di "tangentopoli" hanno cos
ampiamente trasgredito il
comandamento "Non ruba-
re" (e va ancora dimostrato
che quelli della seconda Re-
pubblica siano in questo ra-
dicalmente diversi...), a mol-
ti dei protagonisti di oggi va
ricordato che anche
l'improvvisazione e l'incom-
petenza sono una forma di
disonest quando si chia-
mati a svolgere ruoli di re-
sponsabilit, da cui dipen-
dono le sorti di tutti. l confi-
ne fra disonest e incompe-
tenza pu essere labile, se
a motivo della seconda si
danneggia i! bene comune
e la credibilit delle istituzio-
ni e della democrazia. Ai di-
lettanti, agli improvvisatori,
ai non conoscitori delle esi-
genze imprescindibili del
nostro patto costituzionale,
a chi ignora le regole fonda-
mentali del pluralismo politi-
co e democratico, si dovreb-
be chiedere l'umilt di stare
da parte o, per lo meno, di
ricercare con onest il con-
siglio di esperti provati.
L'umilt - di cui pure ci furo-
no dati esempi altissimi da
politici come De Gasperi o
Adenauer- non sembra, tut-
tavia, essere proprio di
moda fra chi fa politica oggi
in talia...
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Ronago '95 - N. 2
Societ
Una Quaresima per la nostra politica
nfine, una terza urgenza pare
ineluttabile: quella di un'attenzione vera,
sostanziale e non di facciata alle
esigenze della giustizia e della
solidariet.
L dove si privilegia l'interesse dei pochi
pi forti rispetto ai molti pi deboli, si
trasgredisce una norma fondamentale
della vita politica intesa come servizio
alla democrazia: spendersi per la
crescita del bene comune e della qualit
della vita per tutti, chiedendo a ciascuno
di contribuire secondo le sue possibilit
e venendo incontro a ciascuno secondo
i suoi bisogni.
Specialmente i cristiani impegnati in poli-
tica dovrebbero fare della solidariet la
loro bandiera, riconoscendo in essa il
volto sociale e politico della carit e della
giustizia.
l crollo dei totalitarismi ideologici e della
barbarie da essi prodotta non deve far
dimenticare che le esigenze di giustizia
veicolate sotto bandiere, che pur erano
illusorie, restano ineluttabili.
gnorare l'urgenza del solidarismo signi-
fica fare una politica accecata dall'appa-
rente vittoria di un modello, quello indi-
scriminatamente capitalistico, che in
realt non meno ideologico e alienante
del modello collettivo andato in frantumi.
Si tratta di mettersi nei panni dei pi de-
boli, non solo di quelli segnati dalle anti-
che e nuove povert, ma anche della
schiera sempre pi folta delle famiglie
che non riescono pi a far tornare i bi-
lanci del mese e si trovano a fronteggia-
re necessit primarie de! tutto nuove per
semplici, onesti lavoratori. Chi ragiona
dalla parte dei sazi, difficilmente com-
prender i digiuni...
Sincerit, onest, solidariet: tre parole
che dovrebbero scandire la "Quaresima
dei politici", specialmente di quelli che si
professano cristiani.
Su di esse il credente dovr misurare
anzitutto se stesso, ma anche chi gli si
propone come possibile gestore della
cosa pubblica: e l'esame dovr essere
condotto sui fatti e sugli stili di vita.
Non sar facile valutare nei singoli casi;
tuttavia, alla luce di quanto detto, potreb-
be forse essere pi facile del previsto
capire per un credente da che parte an-
dare, dove riconoscere pi autenticit,
pi trasparente onest, pi spirito di soli-
dariet ed attenzione ai senza voce e ai
senza futuro...
BRUNO FORTE - TEOLOGO
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Ronago '95 - N. 2
Jerso la Pasqua
A conclusione ormai del cammino della qua-
resima, ecco anche quest'anno la proposta
degli Esercizi spirituali parrocchiali: tre gior-
ni "intensi" per dare maggior spazio alla
preghiera, alla riflessione e alla possibilit
della Confessione.
n questi tre incontri vogliamo fare memoria
del nostro essere battezzati.
Partendo dal considerare la grandezza del
dono che ci dato, diciamo "GRAZIE" per
la comunione filiale e la comunione fraterna
(prima sera).
Di questo dono gratuito, con cui il Signore ci
ha resi suoi figli, riconosciamo anche la sua
impegnativit: diciamo "ECCOCI!" a vivere
con fede, oggi, dentro la Chiesa (seconda
serata).
nfine dovremmo sentirci coinvolti nel testi-
moniare la Parola di Dio in una comunit
viva ed unita, e in questa comunit dire
"MANDACI" ad annunciare la Parola di Dio
a vicini e lontani (terza serata).
Ogni incontro si snoda in tre momenti:
- la commemorazione del Battesimo
- l'ascolto della Parola di Dio, dopo la quale
ci sar il tempo necessario per la riflessione
e per la Confessione individuale.
- la preghiera finale di chi battezzato si rico-
nosce parte della Chiesa.
Guida in queste serata sar don Giuseppe
Longhini, professore di morale del nostro
Seminario.
L'orario, identico per i tre giorni il seguen-
te:
daIIe ore 20.00 aIIe ore 22.00.
Sono invitati tutti, in modo particolare le fa-
miglie e ancor pi i genitori dei ragazzi della
Cresima e dei bambini che riceveranno la
prima confessione e la prima Comunione.
Nella terza serata poi sono attesi soprattutto
i giovani (dalla prima superiore in poi).
sicuramente un momento forte e impe-
gnativo, ma tuttavia prezioso per arrivare
pronti a celebrare la Pasqua con cuore rin-
novato. Non sciupiamo dunque questa op-
portunit.
ESERCIZI SPIRI1UALI
IA PARROCCHIA
mercoledi 5
giovedi 6
venerdi 7
aprile
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Ronago '95 - N. 2
Famiglia
JISI1A E
BEAEDIZIOAE
DELLE
FAMICLIE
Ini:iera subito dopo Pasqua
Con mercoledi 19 aprile inizier la
visita e la benedizione di tutte le fa-
miglie della Parrocchia.
Passer nelle case a iniziare dalle
ore 17.00 in poi, in ogni giorno del-
la settimana escluso sabato e do-
menica (e salvo impegni improvvisi),
secondo un calendario che verr
presentato settimanalmente sul fo-
glietto distribuito alle S. Messe festi-
ve.
Durante l'incontro pregheremo in-
sieme e benediremo la famiglia con
l'acqua benedetta, portata nella
vostra casa nel giorno di Pasqua,
segno e ricordo del Battesimo che
la famiglia invitata a rinnovare in-
sieme.
Vi sar di aiuto per la preghiera e
per la preparazione a questo mo-
mento il libretto che troverete uni-
to a questo numero del giornalino
parrocchiale; uno strumento che il
Vescovo stesso ci offre, utile per gu-
stare di nuovo la freschezza del no-
stro Battesimo e ricominciare a vi-
verlo con gioia e generosit.
DON SERGIO
Alcune indicazioni
per vivere il Battesimo in famiglia
Suggeriamo alcune indicazioni proposte
dal nostro Vescovo nel Piano pastorale
Diocesano; si tratta di piccole attenzioni
che permettono tuttavia di riscoprire,
come famiglia, il senso e la bellezza del
nostro Battesimo.
1. genitori rinnovino spesso sulla fronte dei
figli (ad es. durante la preghiera prima del ri-
poso) il piccolo segno di croce che vi hanno
tracciato nel giorno del Battesimo.
2. Conservino accuratamente Ia veste bianca
e Ia candeIa battesimaIe, trovando le occa-
sioni opportune per spiegarne il significato al
bambino.
3. GIi onomastici. Sono feste personali e di
casa: offrono l'occasione di raccontare ai
bambini la vita dei santi, loro protettori e figure
di riferimento per la loro vocazione personale.
Tutta la storia costellata da queste figure si-
gnificative. Dall'ascolto la preghiera nascer
spontanea.
4. I compIeanni. n questo giorno si usa ac-
cendere le candeline sulla torta. La luce se-
gno di festa e fiducia nella vita. diventato
raro, purtroppo, anche nelle case dei cristiani,
ricordare la seconda nascita, quella battesi-
male. Dove possibile, s celebri in famiglia
anche l'anniversario del Battesimo. Se si ritie-
ne inopportuno fare due feste, si possono uni-
ficare le due ricorrenze. Un gesto significativo
accendere una candela pi grossa a ricordo
del Battesimo: ricorder a tutti che quel bam-
bino o quella bambina sono segnati dall'amo-
re di Dio e gli appartengono come suoi figli. Si
pu insegnare a pregare: "Credo nel Padre
che nei cieli, credo in Ges che mi vuole
bene, credo nello Spirito che mi da la forza
per crescere".
5. Se possibile, si abbia cura di predisporre
in casa un "angoIo deIIa preghiera" con i!
Crocifisso, la Bibbia aperta, un'cona, l'Acqua
benedetta (presa il giorno di Pasqua nella
chiesa parrocchiale), qualche fiore..... Ci
pu aiutare ad acquisire abitudini di preghiera
e a favorire momenti comuni per tutta la fami-
glia.
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Calendario della Pasqua
PER CELEBRARE E JIJERE LA PASQUA
LE CONFESSIONI:
Con la presenza di pi sacerdoti:
- per eIementari e medie:
GOVED 6 alle ore 15.00
- per gIi anziani: VENERD 7 alle ore
15.00
- per i giovani e gIi aduIti:
GOVED 6 e VENERD 7 alle ore 20.30.
Altre possibilit per le confessioni, con la
presenza del solo Parroco:
- Luned 10, marted 11 e mercoled 12:
dalle ore 15.30 alle ore 17.00.
- Sabato 15, dalle ore 15.00.
DOMENICA 9 APRILE: LE PALME
inizio della settimana santa
e giornata mondiale della giovent.
La settimana santa ha inizio la Domeni-
ca delle Palme, detta "della passione del
Signore", che unisce insieme il trionfo
regale di Cristo, nel suo ingresso a Ge-
rusalemme, e l'annunzio della Passione,
ore 7.30 S. Messa
ore 9.45 presso il piazzale dell'Ambro-
soli:
benedizione degli ulivi e processione
alla chiesa; segue la S. Messa.
Oltre all'ulivo si possono portare rami fioriti
presi dai propri giardini: sono il segno della
nostra adorazione e del nostro amore a Ges
riconosciuto nostro Salvatore.
ore 15.00 i bambini di seconda elemen-
tare celebrano la festa deI Perdono
(prima confessione)
ore 20.30 ceIebrazione deIIa Via Cru-
cis
per le strade dei paese, guidata dai gio-
vani.
TRIDUO PASQUALE
GIOVED SANTO, 13 apriIe
ore 20.30 S. Messa nella Cena del Signo-
re con la presentazione dei Sacri Olii (ra-
gazzi della cresima) e la lavanda dei piedi
(bambini di terza elementare). Seguir
l'adorazione eucaristica.
VENERD SANTO, 14 apriIe
ore 7.00 Recita di lodi
ore 15.00 Via Crucis
(sono invitati in particolare i ragazzi)
ore 20.30 Azione liturgica nella memoria
della Passione del Signore.
In questa giornata siamo tutti invitati a
portare ai piedi della croce le nostre rinun-
ce/offerte quaresimali a favore delle Mis-
sioni Diocesane.
SABATO SANTO, 15 apriIe
ore 7.00 Recita di lodi
ore 15.00 Confessioni
ore 21.00 SOLENNE VEGLIA PASQUA-
LE e rinnovo del Battesimo per tutta la
nostra comunit parrocchiale.
Sono invitate tutte le famiglie e in partico-
lare i ragazzi che riceveranno la Cresima.
Ogni famiglia potr portare presso la pro-
pria abitazione l'acqua benedetta che il
sacerdote user per la benedizione della
famiglia nelle settimane seguenti la Pa-
squa.
N.B.. Per attingere l'acqua benedetta da
portare nelle case ognuno invitato a ve-
nire con un proprio piccolo contenitore.
DOMENICA DI PASQUA, 16 apriIe,
neIIa risurrezione deI Signore
ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
ore 16.30 Celebrazione dei Battesimi
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Ronago '95 - N. 2
Bilancio 1994
DIAMO I NUMERI
DELLA
GENEROSITA
Il bilancio parrocchiale
Pubblichiamo integralmente il bilancio
parrocchiale 1994, approvato dalla com-
missione amministrativa in data 27 mar-
zo 95.
Dietro alle aride cifre c' il generoso
sforzo di tutta la comunit: l'impegno a
mantenere e potenziare le proprie strut-
ture o attivit, ma anche ad esprimere
una concreta e generosa solidariet ver-
so quanti vivono in situazioni di difficolt
e povert; parlano chiaro le cifre desti-
nate a 'terzi' e suddivise nelle varie voci
di intervento. Dire grazie a tutti coloro
che con offerte e contributi hanno colla-
borato alla vita della nostra comunit
doveroso; come pure doveroso invita-
re tutti a sentire la Parrocchia, con le
sue strutture, attivit, iniziative, come
qualcosa di proprio, corrispondendo cos
generosamente alla sua crescita; dare il
proprio contributo allora non altro che
un modo semplice per dire grazie alla
propria comunit per quanto quotidiana-
mente ci offre!
RENDICONTO ANNO 1994
ENTRATE: E.
Servizi liturgici 9.205.000
Questue in chiesa 19.890.000
Canestri 14.320.000
Pesca 7.211.000
Focatico 1.515.000
Candele votive 6.135.000
Bussola/buona stampa 2.065.000
Varie (offerte,interessi banca,...) 7.723.000
Offerte da privati ed Enti 17.764.000
Legati/S. Messe 1.781.000
Attivit oratorio (gite.ecc...) 13.756.000
Giornalino Ronago 94 1.451.000
Totale parziale entrate: 103.016.000
Partita conto terzi 50.320.000
TOTALE GENERALE ENTRATE: 153.336.000
USCITE U.
Contributi (diocesi, zona, sacerdoti) 4.451.000
Riscaldamento 17.344.000
Assicurazione 9.400.000
Acquisto/riparazione (varie...) 2.300.000
Lavori vari (locale accoglienza) 19.590.000
Manutenzione ordinaria 4.113.000
Cancelleria (giornalino, stampe...) 8.400.800
Oratorio (attivit, gite, vacanze...) 15.172.000
Acqua, luce, telefono 4.205.700
Cera, ostie, fiori.... 4.825.000
Varie (spese banca, tasse,
Messe...)
2.582.500
Totale parziale uscite: 92.384.000
Partita conto terzi 50.320.000
Fondo solidariet 20.000.000
TOTALE GENERALE USCITE: 162.704.000
Disavanzo 1994 -9368000
Specifico CONTO TERZI: E./U.
Per missioni parrocchiali (Kalongo.) 25.398.000
Per missioni diocesane 1.400.000
Per le missioni universali 955.000
Giornata missionaria 2.000.000
Da raccolta carta (pro missioni) 6.102.000
Lebbrosi, emigranti... 700.000
Avvento di carit (Pro Ruanda) 3.300.000
Pro Ex-Jugoslavia 4.000.000
Pro Piemonte 4.000.000
Seminario 1.000.000
Altri (CAV.,Papa, nuove chiese...) 1.465.000
TOTALE CONTO TERZI (E=U.) 50.320.000
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Ronago '95 - N. 2
La pagina del C.A.M.
POSTA MISSIONARIA
Cli scritti dei nostri missionari, per essere informati e uniti a loro
Ambrogio daI Cameroun
scrive alla sua mamma e le dice:
Ho letto sul bollettino di Ronago che stan-
no organizzando qualcosa per acquistare
un generatore di corrente per Kalongo.
Parla con Antonietta a nome mio: dille che
sono sempre molto grato di ci che fanno
per me, anzi di farmi sapere cosa io pos-
so fare per loro. E che quest'anno grazie
a Dio qui va bene e non vedo un bisogno
particolare. Cos desidero che non si dia
niente a ma in soldi, ma di aggiungerli per
il generatore di Kalongo. una cosa mol-
to, importante avere l'elettricit, specie in
un ospedale, perci se devono cambiare
ci che hanno, meglio aiutarli seriamente!
Cos anch'io per P. Giuseppe posso fare
qualcosa, non ti pare? Anzi! Lo facciamo
insieme, ognuno come pu: io con la pre-
ghiera e la "presenza sul terreno"."
Ecco, che dire? Penso che ognuno di noi
debba meditare nel proprio cuore, in silen-
zio, il messaggio di Ambrogio. Noi Gamiti
precisiamo che l'iniziativa del generatore
stata di tutta la Parrocchia e il GAM vi ha
subito aderito secondo le sue forze. A te
Ambrogio diciamo: 'Grazie' con tutto noi
stesse perch, con la tua vita, ti sentiamo
parte del Gruppo e della Comunit parroc-
chiale anche se sei lontano migliaia di chi-
lometri. E aggiungiamo che ci fai "toccare
con mano" come i cristiani possano vivere
la fraternit, quando riescono a spogliarsi
di ci che non necessario; cos abbiamo
dato, per te, altri due milioni per il genera-
tore.
Da queste pagine ti auguriamo buona Pa-
squa: saremo con te con il nostro cuore e
la nostra preghiera!
DaI Ghana Padre PhiIip Zema
Come gi sapete il 16 febbraio abbiamo
ricevuto la lettera di P. Philip Zema, pub-
blicata in parte sul foglio della seconda
domenica di marzo insieme all'invito a
fare i tortelli e strufoli da vendere per S.
Giuseppe. l ricavato era per P. Philip.
Ebbene sono arrivati tanti dolci: chiac-
chere, biscotti, pasticcini, strufoli... tutto
andato a ruba - si fa per dire - e il mi-
lione necessario stato raccolto e spe-
dito subito al Philip.
Ringraziamo tutte le "pasticcere" e tutti...
i compratori che con spontanea genero-
sit hanno aderito all'iniziativa.
Vogliamo per pubblicare la lettera di P.
Philip anche sul giornalino perch arrivi
a tutte le famiglie per aggiornarle
sull'importante lavoro per le vocazioni in-
digene che lui sta facendo e per ricorda-
re che dobbiamo pregare per lui ed i
suoi aspiranti missionari.
"Carissimi Gamiti,
ho appena ricevuto la nota dell'Antoniet-
ta che m'informa che mi avete spedito
lire due milioni proprio quando mi ero
messo a redigere una lettera per chie-
dere il vostro aiuto.
Sono molto grato per il vostro continuo
'concern' che vi fa prevedere i bisogni.
Un anno passato da quando ho inizia-
to questa "pastorale vocazionale". Ades-
so si comincia a vedere i risultati. Qui
nella missione d'Abor ospitiamo quattro
giovani aspiranti comboniani che si pre-
parano ad entrare nel nostro postulato
a Lom (Togo). Passeranno al minimo
sei mesi con noi per farli conoscere
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Ronago '95 - N. 2
La pagina del C.A.M.
Gli scritti dei nostri missionari, per essere informati e uniti a loro
bene i comboniani e la lingua francese prima di decidersi bene. Stavo per rivolgermi a
voi perch in questo momento ho bisogno del vostro aiuto per ristrutturare l'ambiente
per accogliere questi aspiranti. Avr bisogno di circa 3 milioni. Non so come l'avete sa-
puto perch m'avete spedito una parte prima che arrivasse la mia lettera. Siete molto
bravi! Sono molto felice di farvi conoscere che la vostra generosa offerta sar impiega-
ta proprio per questo progetto. Che Dio vi ricompensi tutti!
Cordialmente,
P. PHILIP ZEMA.
Bilancio GAM - Gruppo Appoggio Missionario
1994
Entrate:
Residuo 93 263.000
Adesioni mensili e trimestrali 3.500.000
Giornata annuale GAM 2.300.000
Camminata GAM 350.000
Contributo Pro Loco 150.000
Banco vendita 6.052.000
TOTALE 12.615.000
Uscite:
Per ospedale Kalongo 2.000.000
Spese banco vendita 150.000
A suor Amelia G. 3.000.000
Per suor Caterina (Scuola ostetriche Kalongo) 2.000.000
Per le novizie messicane di Guadalajara 2.000.000
Per P. Philip Zema 2.000.000
Riviste missionarie in premio 150.000
Per Ambrogio (donati a Kalongo per generatore) 2.000.000
TOTALE 13.300.000
La maggiore uscita sar pareggiata con le entrate mensili
dei Gamiti nei primi mesi del 1995.
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Ronago '95 - N. 2
La pagina del C.A.M.
IL BANCO VENDITA
banco vendita di dicembre stato un buon successo. E non poteva essere
altrimenti: molte donne si sono impegnate a porte i loro lavori, belli, fatti con
impegno e cura. nostri missionari ci hanno mandato i prodotti locali dalle
missioni, tante persone sono venute a comprare.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI!
soldi ricavati (6.052.000) sono gi stati spediti.
Qualcuno chieder: serve ancora questo lavoro? Lo dobbiamo continuare?
Ho trovato una risposta leggendo il libro di don Luigi Savoldelli "Nostra Par-
rocchia d'Africa" a pag. 64, dice: "Ho imparato a vedere la grande dignit di
questi popoli, quando si trovano nella loro terra. Siamo cos abituati ad incon-
trarli negli incroci delle nostre strade, armati di spugna-secchiello per lavare il
parabrezza o appesantiti da improbabili collanine, da dimenticare la loro ric-
chezza di persone... Solo aiutandoli a rimanere nelle loro terre - impoverite da
troppi latrocini del passato e del presente, e Dio ce ne render conto! - godre-
mo anche noi dello straordinario tesoro di popoli e tradizioni antiche..."
Ecco vediamo il banco vendita (e tutte le iniziative del GAM) in questa ottica e
diamoci da fare anche quest'anno perch questo piccolo segno di comunione
con i missionari e i popoli a cui donano la vita possa continuare ad esserci.
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Missioni Diocesane
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||k h||k|| |\ h\|||0k |\0\|\ |0\ l| \0k| h||0\| h|0||\\|.
Si tratta di due missioni (una in Africa a Sir e laltra in Argentina a Santiago) legate
alla nostra Diocesi di Como. i missionari li presenti sono nostri sacerdoti, nostre
suore o laici ed e la nostra Chiesa di Como impegnata a sostenere la diffusione del
Jangelo e lo sviluppo di queste due 'nostre Parrocchie`.
Le foto che qui riportiamo sono prese dal libro presentato in seguito e presentano i
due nostri missionari diocesani presenti a Sir in Cameroun.
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Ronago '95 - N. 2
Missioni Diocesane
NOSTRA PARROCCHIA DAFRICA
Un libro e una video casetta sulla missione diocesana di Sir in Cameroun
Ho letto il libro "Nostra Parrocchia d'Africa", appunti di viaggio dalla missione
di Sir, scritto da don Luigi Savoldelli, attuale vicario di Olgiate, dopo una visita
di tre settimane nella nostra missione diocesana in Cameroun.
Ne sono rimasta affascinata: acqua viva, fresca come quella di una sorgen-
te; una profonda testimonianza di fede che emerge da ogni pagina e ha la
forza di coinvolgerti, di interrogarti sulla tua fede per rinnovarti.
Grazie a don Luigi, a tutti i giovani che sono andati con lui, a don Felice e a
don Donato insieme al popolo di Sir.
Ho deciso di leggere il libro in famiglia, un poco per sera, durante la Quaresi-
ma.
ROSANNA
N.B. Il libro e la videocassetta sono in vendita presso la Parrocchia.
Il ricavato a favore delle missioni diocesane.
Ricordiamo inoltre che tutta la Quaresima finalizzata alla conoscenza e
all'aiuto sia nella preghiera come pure nel sostegno economico alla nostre
missioni di Sir e di Santiago dell'Estero in Argentina.
Nella giornata del Venerd santo ognuno, dai piccoli agli anziani, invitato a
portare il frutto delle proprie rinunce quale contributo per queste missioni.
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Ronago '95 - N. 2
Ricordi... Oratorio
IL TOBIA...
Non c' pi. Se n' andato senza aver
avuto il tempo di salutarci, senza darci il
tempo di ringraziarlo. Pareva che questo
momento non dovesse arrivare mai, tanto
la sua presenza era radicata nella vita del
paese.
Nessuno, a Ronago, pu dire di non aver-
lo conosciuto: n gli anziani, n gli adulti,
n i giovani e nemmeno i bambini, perfino
i pi piccoli. E questo dice gi tutto di lui.
Proprio due anni fa avevo impresso su
questa stessa carta i miei ricordi di bambi-
na e di adolescente quando lui, con lo
sguardo burbero, ma con il cuore attento
e paterno, ci faceva le sue raccomanda-
zioni, fungendo quasi da tacito tramite con
le nostre famiglie, preoccupato che non ci
attardassimo, che non ci facessimo male,
che non ci cacciassimo nei pasticci.
Una specie di "angelo custode", con il
grembiulone bianco e l'inseparabile ba-
sco. Un osservatore attento della vita del
suo paese: una vita che ha visto scorrere
da dietro il suo bancone, dalla sua vetrina,
e specialmente negli ultimi tempi, dai gra-
dini del suo negozio. Un negoziante parte-
cipe e solidale, comprensivo con chi, nei
tempi "magri" doveva pur mettere qualco-
sa nel piatto, e un altrettanto partecipe
presenza che per tutti noi era preziosa e
scontata e che sar difficile da dimentica-
re.
Ma, come tutti i nostri cari che ormai sono
in Dio, anche lui non si dimenticher certo
di noi. Anzi, proprio perch il Signore gli
avr affidato orizzonti pi grandi, sapr,
ora pi che mai seguirci e aiutarci nel no-
stro cammino umano.
Grazie Tobia!
ANNA B.
PROPOSTE E
INIZIATIVE PER I
PROSSIMI MESI
- Continua I'apertura serate deII'Orato-
rio al gioved e al sabato, dalle ore
20.45 alle ore 23.00 per le classi supe-
riori e i giovani (salvo serate dove si so-
vrappongano altre attivit).
- Per la giornata mondiale della giovent
i giovani guideranno Ia Via Crucis che
si svolger lungo le strade del paese,
domenica 9 aprile alle ore 20.30.
- l giorno 17 aprile, luned dell'angelo,
prevista per le classi superiori, una gita-
camminata ancora da definire.
- Si sta poi organizzando per dopo Pa-
squa un mini-torneo di paIIavoIo sem-
pre per le classi superiori.
- Nei giorni 24-25 aprile prevista
un'uscita di due giorni, per le classi
superiori, in localit ancora da definire.
- Per Ie eIementari e Ie medie conti-
nuano le attivit domenicali; in particola-
re ricordiamo ii secondo appuntamento
tra Oratori: il Cerchiamoci; si terr nel
pomeriggio di domenica 23 aprile a Giro-
nico.
Ogni iniziativa per elementari, medie
e superiori, viene comunicata tramite
volantino mensile: li troverai nei det-
tagli il programma di quanto sopra
presentato.
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Ronago '95 - N. 2
Oratorio e giovani
AECESSARIE PRECISAZIOAI...
Dopo la pubblicazione della relazione dei giovani per il Convegno Diocesano.
Sul precedente numero del giornalino parrocchiale stata presentata la relazione dei
giovani in vista del prossimo Convegno Giovanile Diocesano; relazione precedentemen-
te letta, discussa e approvata da tutto il Consiglio pastorale Parrocchiale, dunque frutto
di un lavoro comune tra i giovani, che hanno partecipato agli incontri di preparazione e
riflessione, e gli stessi adulti.
Riteniamo opportuno tuttavia, dopo aver raccolto 'voci
1
e opinioni diverse circa questa
relazione, esprimere alcune precisazioni.
La relazione ha uno scopo puramente informativo e si basa sull'analisi della realt in cui
viviamo a partire da precise domande a noi rivolte da parte della Commissione giovanile
diocesana (ecco perch si giunti a quantificare numericamente o a elencare in modo
dettagliato alcune situazioni). La relazione quindi non intende essere assolutamente un
"giudizio" sui giovani e in particolare su quanti non frequentano direttamente la vita par-
rocchiale (nel testo infatti non viene espresso nessun giudizio su alcuno). Anzi, siamo
pure coscienti che, quanti vengono numericamente indicati come coloro che partecipano
in modo pi costante alla vita della comunit, non per questo debbano essere conside-
rati migliori di altri che hanno fatto altre scelte. Partecipare alla vita della Parrocchia in-
fatti non significa essere i pi bravi, ma semplicemente aver fatto la scelta di un determi-
nato cammino e di una precisa proposta di vita; e questo con tutto il rispetto per coloro
che preferiscono fare scelte differenti.
Questo sta pure a dire che lo stesso Oratorio non ha mai fatto alcuna 'selezione' di per-
sone; esso per tutti e aperto a tutti, pur proponendo a quanti lo frequentano una serie
diversificata di proposte finalizzate al raggiungimento degli scopi dell'Oratorio stesso
che, per esprimerli con le parole di S. Giovanni Bosco, sono sintetizzati nella sua famo-
sa frase "formare onesti cittadini e buoni cristiani". pur vero che all'interno di un am-
biente come l'Oratorio, che intende essere per tutti senza fare alcuna distinzione, posso-
no tuttavia crearsi gruppi che tendano ad assumere un atteggiamento di chiusura nei
confronti di altri coetanei. Questo fatto sicuramente negativo a va continuamente sco-
raggiato; da parte degli educatori e della comunit tutta l'intento quello di offrire a tutti,
ragazzi e giovani, una possibilit di incontro, di amicizia e di crescita attraverso le varie
proposte e iniziative.
A tutti spetta comunque il compito di partecipare ed essere presenti per far crollare
eventuali rischi di chiusura (non certo non venendo o parlandone dal di fuori che le
cose possono essere migliorate!); non solo, ma pi numerosa la partecipazione, so-
prattutto degli adulti e dei genitori, pi l'Oratorio pu diventare un ambiente sempre pi
aperto e disponibile per i ragazzi e i giovani. Purtroppo, dobbiamo constatare che, nono-
stante i continui appelli e inviti, le persone che si impegnano dedicando tempo e capaci-
t sono assai poche.
forse il tempo di imparare a vincere la facile tentazione di una critica sterile e, ancor
peggio, la diffusione gratuita di notizie non supportate da corretta informazione, per as-
sumere tutti, ma i giovani in particolare, un atteggiamento pi corretto, leale e soprattut-
to disponibile a collaborare per il bene, non di una parte, ma dell'intera nostra comunit.
DON SERGIO
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Ronago '95 - N. 2
Invito alla lettura:
pag. 1 Pasqua. linvito alla speran:a,
pag. 3 Pasqua. ribatte::iamoci'
pag. 4 La Chiesa. verso il Convegno
di Palermo, verso il 2000.
pag. 5 Una Quaresima
per la nostra politica.
pag. 7 Eserci:i spirituali in parrocchia
pag. 8 Jisita e benedi:ione delle famiglie
pag. 9 Per celebrare e vivere la Pasqua
pag. 10 Diamo i numeri della generosita
pag. 11 Posta missionaria
pag. 12 Bilancio GAM
pag. 13 Il Banco vendita
pag. 14 Le missioni diocesane
pag. 16 Ricordi...
Proposte e ini:iative dellOratorio
pag. 17 Necessarie precisa:ioni
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