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RONAGO 93 N.

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Gli auguri d Pasqua.
Pasqua: tempo di fiori !
Non il mio primo augurio di Pasqua...
Gi lanno scorso, dalle pagine di questo
giornalino, facevo giungere a tutti voi il mio
saluto. Da poco tempo si era diffusa la notizia
della mia venuta a Ronago e il primo modo di
incontrarvi stato quellaugurio pasquale.
passato un anno e il ritorno della Pasqua
sempre motivo, per i credenti, di grande gioia, di
rinnovata speranza. Nel far giungere a voi il mio
augurio, lanno scorso, ricordavo come Pasqua
riscoprire Ges unico centro vivo, punto di
incontro e di convergenza per diventare
comunit. Sappiamo come non facile: diversi
ostacoli si frappongono e impediscono il
realizzarsi di questa meta. La quaresima che
stiamo concludendo deve aiutarci a rimuovere
questi ostacoli; tempo di lavoro, personale e
comunitario, per preparare il terreno a portare
frutti. Troviamo il coraggio di estirpare le erbacce
dellorgoglio, del crederci gi bravi e migliori degli
altri; togliamo lostacolo dei pregiudizi e
dellinvidia; apriamo il terreno della nostra vita ad
accogliere laltro, cos com, ad accogliere
bisogni e aspettative di chi ci accanto.
Abbattiamo, con la voglia di partecipare, gli
steccati che ci chiudono nel nostro podere-
potere. Pasqua passaggio! Via gli ostacoli per
unirci attorno a Ges, per sentirlo vivo in mezzo
a noi attraverso un vita che si fa nuova
nellamore. Pasqua: dopo la potatura, tempo di
fiori! Dallalbero della croce venga, per tutte le
nostre famiglie, linvito, laiuto, la grazia per far
rifiorire ogni speranza, ogni fiducia, ogni gesto
che ci costruisca sempre pi come comunit del
Risorto.
Auguri.
DON SERGIO.
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UNA QUARESIMA
PER FAR CRESCERE
LA VITA
Questo tema ci ha accompagnati nel cammino
quaresimale: attraverso le riflessioni quotidiane,
la catechesi, i foglietti settimanali, tutti abbiamo
avuto modo di pensare, riscoprire, operare per
il grande dono della vita. Nella Pasqua ora la
Vita trova tutto il suo Senso e la sua Pienezza:
Ges Risorto ci dice che la vita vale, sempre;
che la vita pi forte della morte; che lavorare
per la vita, partecipare alla vita non tempo
perso, ma lunica strada per realizzare s stessi
e // Regno di Dio tra noi.
Preghiera di Pasqua:
(da recitare in famiglia prima de I pasto)
Signore Ges Cristo, risuscitato dai
morti, che ti sei manifestato ai discepoli
nello spezzare il pane, resta in mezzo a
noi; fa' che rendendo grazie per i tuoi
doni nella luce gioiosa della Pasqua, ti
accogliamo come ospite nei nostri
fratelli per essere commensali del Tuo
Regno. TU che vivi e regni nei secoli dei
secoli. Amen.
Dalla Passione alla Risurrezione
La Pasqua si avvicina. Il mistero cristiano pur
comprendendo la croce come passaggio
obbligato di salvezza ed espressione somma
dellamore di Dio per luomo, dominato dalla
prospettiva della risurrezione e della speranza. Il
momento storico che stiamo vivendo un:
momento di "passione". Tante croci, tanti segni di
morte sembrano dominare lorizzonte sociale e
politico. A livello italiano sotto gli occhi di tutti la
rete di scandali e corruzioni che stanno
emergendo irrefrenabili dalle indagini della
giustizia e la tremenda situazione economica che
allarga la fascia dei disoccupati e dei cassintegrati
e provoca un aumento del numero dei poveri. Non
appare meno grave la situazione internazionale.
Eppure la nostra fede cristiana ci richiama alla
risurrezione. Cosa pu significare oggi continuare
ad avere il senso della speranza? Significa
anzitutto rifiutare concezioni miracolistiche del
cambiamento e assumere ciascuno le proprie
responsabilit. Dio Padre non paternalista; non
si sostituisce alluomo ma pretende lapporto
delluomo; lo accompagna, lo sostiene, ma lo
vuole protagonista. Concretamente, ad esempio,
la bonifica morale della societ italiana, che tutti
auspicano, esige non solo la rimozione dei
responsabili politici e amministrativi che hanno
demeritato, ma anche il cambiamento di un
costume di vita, caratterizzato dalla ricerca del
proprio tornaconto, che impegna tutta la societ
civile, i singoli cittadini, le famiglie, i gruppi e le
associazioni. Il male molto pi oscuro e
profondo di quanto non emerga dai processi
reclamizzati degli ultimi mesi.
Continuare ad avere il senso della risurrezione
significa, inoltre, avere la capacit di cogliere e
valorizzare il "positivo" che esiste nella societ. Il
bene fa meno chiasso del male, ma scava in
profondit, costruisce, modifica la storia. E sono
tanti i germi di bene. Si pensi anche solo alla
continuit e vivacit delle forze di volontariato che
esprimono valori importanti per il futuro della
societ: la solidariet, la corresponsabilit, il
rispetto dellaltro.
Pasqua: Dio ha scelto di aver bisogno delluomo
per portare a compimento il suo progetto, chiede
a ciascuno di noi di caricarsi delle croci della terra
e di trasformarle con lamore in presenza di
risurrezione.
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CALENDARIO
DELLA PASQUA
DOMENICA 4 aprile: LE PALME
Inizio della Settimana Santa
e giornata mondiale della giovent,
ore 730 S. Messa
ore 9.45 presso il piazzale. dell'Ambrosoli:
benedizione degli ulivi e processione
alla chiesa; segue la S. Messa,
ore 20.00 celebrazione della Via Crucis
per le strade del paese, guidata dai
giovani.
LUNED' 5 aprile
CONFESSIONI :
ore 16.30 per le classi medie;
ore 20.45 per le classi superiori, giovani e
adulti (sono presenti pi confessori)
MARTED' 6 aprile
CONFESSIONI : dalle ore 15 alle ore 16.30
MERCOLED* 7 aprile
CONFESSIONI : ore 14,30 per le elementari
Insieme, verso la Vita
TRIDUO PASQUALE :
GIOVED SANTO, 8 aprile
ore 20.00 S. Messa nella cena del Signore:
lavanda dei piedi
(bambini di terza elementare)
e presentazione dei Sacri Olii
(ragazzi della Cresima)
Seguir l'adorazione eucaristica.
VENERD
1
SANTO, 9 aprile
ore 15.00 VI A CRUCIS
(sono invitati in particolare tutti i
ragazzi)
ore 20.00 Azione liturgica nella memoria
della Passione del Signore.
SABATO SANTO, 10 aprile
ore 20.45 VEGLIA PASQUALE
Sono invitati in particolare i ragazzi
della Cresima con le loro famiglie
DOMENICA DI PASQUA, 11 aprile
nella risurrezione del Signore
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S.
Messa ore 16.00 Preghiera vespertina
e celebrazione dei Battesimi
LUNED
1
dell'Angelo, 12 aprile
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ore 8.00 S. Messa
La posta del G.A.M.
Nei mesi di gennaio e febbraio abbiamo ricevuto tante notizie dall'Africa: dai nostri
Missionari e da Ambrogio, che ringraziamo tanto.
Scusandoci del ritardo, le vogliamo far conoscere a tutti per rendere tangibile
l'amicizia che tra noi e loro continua.
Viviamo questa quaresima nella riflessione, nella preghiera e nella gioia, certi che
tutti insieme dobbiamo impegnarci per rendere migliore il nostro mondo.
Da KALONGO (4/1/93)
A tutti gli amici di Padre Giuseppe: Buon Anno 1993 nel Signore!
Grazie per i due milioni offerti: i malati pregano con me per voi tutti. Il camion a Kampala: ci vuole
tempo ora per sdoganarlo e fare la targa. Spero "un giorno" di vederlo qui e inviarvi foto e articolo!!
Un abbraccio forte
AFF. P. EGIDIO
Dal TOGO (8/1/93)
Carissimi, per informarvi che parto dal Togo. Finalmente, dopo tre anni, il tempo arrivato per me di
andare per vacanze. Parto il 15 gennaio e arrivo in Uganda il 16; far pi o meno tre mesi di vacanza. Il
ritorno sar intorno alla fine del mese di aprile e, se Dio vuole, far il mio viaggio di ritorno passando
per lItalia. Tutto dipende da una famiglia a Trento che me lha promesso. Tanti cari saluti e auguri a
tutti.
P. PHILIP ZEMA
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Attesissima, da FONTEM, in Cameroun, dove di recente stato mandato Ambrogio
(5/1/93)
Carissimi tutti,
grazie ai vostri auguri puntuali e graditissimi, noi abbiamo passato un Natale molto gioioso, nella
festa, nella preghiera e nella pace. Alia Messa di mezzanotte ero con la comunit di un villaggio
situato a 1600 m, dove vivono i nostri religiosi (due oblati e un capuccino) ed essendo la cappella
troppo piccola e la nuova chiesa in costruzione, la celebrazione stata fatta allaperto. Cos,
seduto l e pigiato tra tanta gente che comincio a conoscere e che gi amo, coi canti semplici e
belli e le note vivissime degli strumenti di qua, ho pensato a tanti, ho pregato anche per voi.
Qui va tutto bene. Dopo alcuni mesi di conoscenza reciproca, ora con gli operai ci stiamo "dando
sotto" coi lavori anche per non perdere la buona stagione.
La gente sa gioire della vita e, al di l dei dolori e dei problemi, sa istintivamente ritrovare il senso
ultimo dellandare quotidiano, o almeno ne avverte il richiamo, e ricerca costantemente di restare
in questarmonia della realt, dove vita e morte, natura e sopranatura, uomo e cose, tutto e
sussiste in funzione dellaltro. Abbiamo sempre tanto da imparare e quel po damore che
cerchiamo di dare sempre molto poco in confronto.
I miei auguri vivissimi per questo nuovo 1993!
Grazie per il notiziario. Ciao!
AMBROGIO
Infine, da NAIROBI, in Kenya, riceviamo notizie dei Pokot (7/2/93)
Carissimi, pace e bene nel Signore.
Scrivo da Nairobi, dove mi trovo per qualche giorno, ma appartengo alla missione di Amakuriat
dove suor Amelia ha lavorato vari anni e dove ancora molto ricordata e con tanto affetto. Il bene
fatto rimane anche quando andiamo altrove.
Qualche settimana fa mi arrivata una nota di unofferta di un milione inviata per i Pokot di
Amakuriat. Ringrazio infinitamente il Gruppo Missionario a nome di tutti e insieme abbiamo
pensato di usarla a bene dei ragazzi e ragazze che ora si apprestano ad iniziare la scuola
secondaria di Kacheliba e per le prime quattro ragazze che desiderano procedere
allinfermieristico. Abbiamo molto bisogno d qualche infermiere locale perch quelli che vengono
da altri posti non ci stanno pi di sei mesi - un anno e il lavoro sempre in aumento anche perch
non si trovano medicinali nei dispensari ed ospedali governativi. Leconomia a terra e i prezzi
vanno alle stelle. I poveri saranno sempre pi poveri. Nonostante tutto, guardiamo innanzi con
fiducia e tanta speranza, certi che il buon Dio vicino ad ognuno di noi e guida tutto ad un lieto
fine.
Abbiamo avuto notizie di Amelia a Natale e ci sono sempre tanto care. Speriamo davvero che, se
volont di Dio, Amelia ritorni ancora tra noi. Che il Signore aiuti tutti e ci conservi sempre pi nel
Suo immenso amore. Pregate per noi e per i nostri cari Pokot.
Con affetto e riconoscenza
SUOR GIULIANA MARINI
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Per un mondo pi giusto.
IL MERCATINO DELLA
SOLIDARIET
Se ve ne sarete accorti, il 3 e il 4 aprile
ripresa la vendita di prodotti provenienti dal
terzo mondo. Essi, importati in Italia
direttamente da cooperative che garantiscono
un commercio equo-solidale, permettono ai
piccoli produttori africani o latino-americani un
adeguato compenso per le loro fatiche e il loro
lavoro. uniniziativa che un gruppo di giovani
e di ragazzi ha intenzione di ripetere una volta
al mese, se si troveranno sufficienti acquirenti,
cos da assicurare la continuit dellaiuto,
affinch sia veramente efficace. I prodotti sono
vari: caff, th, zucchero, cioccolato o cacao,
spezie per quanto riguarda gli alimentari e per
la prima volta oggetti di artigianato e capi di
abbigliamento confezionati con lo stile e il
gusto di altre culture. Non mancheranno poi
prodotti di bigiotteria o per la scuola, nonch
giochi o libri che aiutano a riflettere su queste
problematiche. Sar un modo semplice per
essere solidali con gli altri cos da garantire
una vita veramente giusta a tutti coloro che con
fatica vogliono condurre unesistenza onesta e
semplice. Vi aspettiamo perci numerosi al
nostro banchetto!!!
31 gennaio 1993
FESTA DELLE FAMIGLIE
Penso che nessuno di noi, a cui era giunto
graditissimo linvito parrocchiale, avrebbe
immaginato una festa cos!
Certo, le tre interessanti serate di
preparazione, con la visione di un film sulla
famiglia e i successivi incontri-dibattito con uno
psicologo e alcune coppie, ci avevano gi
permesso di "sintonizzarci" .sulla giusta
lunghezza donda, ma stata commovente e
inaspettata la sensazione che abbiamo provato
durante la S. Messa: stato un po come
rivivere le nostre nozze.
Latmosfera in Chiesa era quella delle grandi
occasioni: fiori sullaltare, coro dei bambini,
processione offertoriale, banchi "riservati" che,
alla spicciolata, abbiamo occupato per
ritrovarci tutti insieme davanti a Dio non solo
come coppie, ma con le altre coppie.
Le parole di accoglienza che don Sergio ha
pronunciato ci hanno introdotto subito nel clima
della nostra festa. Una festa, la prima a
Ronago, voluta dal nostro parroco e da alcune
famiglie proprio per ricordare e vivere in unit
anniversari diversi e significativi, dai 5 agli oltre
50 anni di matrimonio.
Saranno stati gli anelli nuziali portati allaltare
durante la processione offertoriale; sar stato il
rinnovare insieme e a voce alta le formule e le
promesse del matrimonio; sar stato il Padre
Nostro recitato tenendoci per mano, o il segno
della pace che fa superare con uno sguardo
tutte le incomprensioni. Sar stato tutto questo,
insieme al cartoncino di augurio che don
Sergio ci ha consegnato alla fine della Messa,
chiamandoci per nome. O le sue parole
durante lomelia, parole che entravano vive e
profonde nella nostra realt di coppia.
Fatto sta che, quando siamo usciti dalla
chiesa, lemozione era forte, il cuore pieno di
promesse e la vicinanza delle altre coppie
quasi un "ponte" in pi che ci univa nella
stessa vocazione di vita.
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Una vocazione bellissima e difficile, di cui poi,
riuniti tutti insieme nel salone delloratorio per il
pranzo comunitario, abbiamo parlato,
scambiandoci cos qualche spicchio di vita, di
esperienza, di difficolt e di progetti.
Alla fine, anche i ragazzi ci hanno dedicato un
loro lavoro, preparato con cura e realizzato con
tecniche e musiche veramente giuste per far
arrivare al cuore il loro messaggio.
Grazie a tutti: a don Sergio e alle famiglie che
hanno organizzato, al gruppo "Foc-e-Fiam" per
il pranzo squisito, alle cameriere e camerieri
volontari con dieci e lode per il servizio, ai
ragazzi e alla comunit che hanno partecipato
e condiviso la nostra gioia.
Trascorsa la festa, deve rimanere il nostro
impegno di famiglie cristiane, la nostra volont
di partecipazione alla vita sociale e
parrocchiale, la disponibilit e sensibilit
necessarie per riuscire a "vedere" le difficolt
degli altri e per saperle condividere. Se
davvero fossimo capaci di realizzare tutto
questo, allora s che dentro saremmo sempre
in festa.
ANNA B.
Alcune immagini di questa giornata:
il momento del pranzo
che ha riunito insieme le coppie
che celebravano i pi significativi
anniversari di matrimonio.
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DON MATTEO CENSI
Un parroco per la comunit
"Sono sicuro che questo libro far molto bene
a tanti. un piccolo libro, senza fronzoli. Non
tante parole, e per lo pi di don Matteo stesso
o di chi lha conosciuto". Sono parole del
Vescovo Mons. Alessandro Maggiolini, riferite
alla biografia di don Matteo Censi, uscita in
questi giorni nelledizione Citt Nuova.
Si tratta in effetti di un libro di dimensioni
modeste, succinto, quasi scarno, ma che
"lascia parlare i fatti e specialmente don
Matteo". stato il Vescovo stesso a volerlo,
perch "sembrava troppo limpida e genuina la
vita di don Matteo perch rischiasse di
appannarsi in ricordi vaghi e scoordinati o di
essere dimenticata".
Don Matteo stato parroco di Ronago dal
1967 al 1981. In molti lo abbiamo incontrato,
siamo stati amati e lo abbiamo amato.
Conserviamo di lui non solo tanti ricordi, ma
anche i frutti vitali della sua presenza tra noi.
La lettura di quelle pagine ci fa ripercorrere
momenti di vita della nostra parrocchia; e
chiss quante cose ciascuno potrebbe
aggiungere. Ma questa lettura ci convince che
don Matteo, pur essendo stato il nostro
parroco, non ci appartiene. La grandezza,
anche se forse nascosta, della sua vita, lo fa
essere di tutti.
Forse possiamo sentire ancora oggi rivolte
particolarmente a noi le sue parole di saluto
quando si trasferiva a Lanzo:" Create rapporti
veri, autentici di amore e di attenzione tra voi e
con tutti. Accogliete il nuovo parroco che il
Signore vi mander e collaborate con lui,
vedendo in lui lespressione della volont di
Dio, che vede e vuole il bene di voi tutti".
E.R.
A due. anni dalla morte
(2 aprile 1991),
un libro che traccia
il suo profilo umano e spirituale.
La presentazione ufficiale
la sera del 22 aprile, a Como
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9 febbraio 93
ASSEMBLEA PARROCCHIALE
Per la terza volta, dallarrivo di don
Sergio, ci siamo riuniti in assemblea. Tra i
diversi punti della discussione,
predominante stata la riflessione
sullopportunit o meno di costituire nella
nostra comunit il CONSIGLIO
PASTORALE PARROCCHIALE, il
parroco ha suggerito diversi motivi a
favore di questa scelta. Non solo perch
il Vescovo desidera che il C.P.P. sia
presente in tutte le parrocchia, ma
soprattutto perch esso pu essere luogo
di maggiore corresponsabilit
nellanimazione della vita della comunit,
di crescita nella comunione e nella
fraternit, e attraverso di esso possono
essere meglio raggiunte le diverse zone
della parrocchia, favorendo quindi la
partecipazione di tutti. Don Sergio
chiedeva allassemblea di essere aiutato
a capire se la comunit pronta a questa
scelta o se, invece, preferibile
attendere ancora, lavorando per
consolidare meglio i diversi gruppi e per
creare maggiore sensibilit e maturit
nellimpegno di partecipazione-
collaborazione alla vita della comunit
stessa. Lassemblea ha esposto opinioni
diverse, in prevalenza favorevoli
alliniziare questa nuova esperienza;
tuttavia il parroco ha invitato i presenti e
tutti i gruppi ad approfondire meglio la
proposta ritrovandosi, nel prossimo
mese, per aiutarsi a capire in cosa
consista il Consiglio Pastorale e per
analizzare con pi attenzione la realt
della nostra comunit e la sua capacit di
recepirne la proposta.
Il frutto di questo lavoro dei diversi gruppi
sar presentato nella prossima
assemblea pubblica che si terr LUNED
19 aprile alle ore 20.45. In quella sede
saremo chiamati insieme a decidere in
merito alla costituzione o meno del
Consiglio pastorale parrocchiale. Per
permettere a tutti una miglior conoscenza
di quanto viene proposto, pubblichiamo
su questo numero, alcuni spunti di
riflessione tratti da documenti e lettere
dei nostri Vescovi in merito allimportanza
e alla funzione del Consiglio Pastorale
Parrocchiale. Vi aspettiamo tutti poi alla
prossima assemblea per confrontarci
insieme e scegliere i! cammino da
compiere.
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Spunti per la riflessione....
IL CONSIGLIO PASTORALE
PARROCCHIALE
* II C.P.P. si deve considerare come organismo
espressivo di una stessa realt profonda che
deve essere vissuta: la comunione tra tutti i
battezzati. L dove c Chiesa, c "Comunione";
ora tale comunione si esprime, se pur in diversi
modi, in forme di corresponsabilit. Comunione e
corresponsabilit sono fondamento di questo
organismo.
* Alla base del C.P.P. devono esserci una chiara
idea della Chiesa e della Parrocchia come
comunit, la passione per il Regno sorretta da
una tensione pastorale e missionaria, la
disposizione ad un lavoro costante s sistematico,
una decisa volont di non chiudersi in una
struttura autosufficiente, ma di vivere in
dimensione di apertura e di scambio con la
Chiesa diocesana ed universale.
* II C.P.P. un nucleo di fedeli che, insieme con
il parroco, ricevono e trasmettono un messaggio
pensato, amato, concretizzato; dando, pur con
tutti i limiti, un esempio di come si crede, si vive e
si serve il Regno di Dio.
* II C.P.P. si muove avendo come punto di
riferimento ii Piano pastorale proposto dal
vescovo e in collegamento con il Consiglio
Pastorale Zonale per una articolata e omogenea
azione pastorale zonale.
* Limpegno di avviare, a modo di seme, in tutte
le parrocchie il C.P.P. e di rinnovarne
lesperienza, sar autentica testimonianza di una
comunit cristiana che vive. A questo scopo i
metodi per scegliere i membri dei Consiglio
hanno la loro importanza, ma la cosa pi
importante che i consiglieri siano persone
innamorate di Dio e che si sentano nella Chiesa
come dei servi, docili ed entusiasti.
* II C.P.P. dovr aiutare il parroco a meglio capire
le esigenze del popolo di Dio vivente nella
comunit: dovr elaborare ed attuare il piano
pastorale parrocchiale tenendo conto delle
direttive del vescovo e in sintonia con la Zona.
Dalla collaborazione alla
corresponsabilit
Essendo tutto il popolo di Dio investito
dellunica missione, si comprende perch
vige fra tutti una vera uguaglianza riguardo
alla dignit e allazione comune a tutti i fedeli
nelledificare il corpo di Cristo. Se vige fra
tutti (pastori e laici) una vera uguaglianza
riguardo al compito di edificare il Corpo di
Cristo, allora tutti sono corresponsabili di
questo compito. Corresponsabilit pi che
collaborazione: collaborazione suppone che
ci sia qualcuno responsabile il quale chiami
altri ad aiutare (chi responsabile decide,
propone, eventualmente delega);
corresponsabilit significa che tutti sono
responsabili - sia pure secondo modalit e
compiti differenziati - e che quindi in tutti
esiste il diritto-dovere di operare per la
crescita della Chiesa. Diritto-dovere che
scaturisce dallappartenenza alla Chiesa (in
forza del battesimo e della Cresima) e che
scaturisce anche dai carismi di cui ciascuno
rifornito dallo Spirito Santo. In forza di
questa corresponsabilit, gli organismi
partecipativi (C.P.P.) sono il luogo in cui le
proposte pastorali nascono e si definiscono
con lapporto di tutti.
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Vita in Oratorio
DAI 15 ANNI IN POI... VOGLIA DI VIVERE!
Se qualche mese fa mi avessero chiesto un parere su come sarebbe stato il cammino di un
gruppo di ragazzi dalla terza media in poi, non avrei saputo rispondere...perch nella nostra
parrocchia a partire dalla terza media allOratorio ci si trovava veramente in pochi. Perci
allinizio, tutti noi animatori, eravamo contemporaneamente affascinati e spaventati da questa
nuova avventura che volevamo insieme cominciare. Ma oggi, ripensando al pezzo di strada
che insieme abbiamo compiuto, oserei dire che siamo contenti, perch veramente bello
vedere i ragazzi che si ritrovano gioiosi a condividere momenti di riflessione o di svago
alloratorio che ultimamente sempre aperto. Eh s, forse sono proprio loro lespressione pi
gioiosa della nostra comunit, un po rumorosi magari e qualche volta incostanti, ma pieni di
vita, la stessa su cui, il luned a catechismo, stiamo riflettendo insieme. Infatti a partire
dallinizio della Quaresima il tema della vita ha offerto occasione di meditazione e discussione,
grazie a una serata di testimonianze di chi per essa opera in vari ambiti volontariamente. C
stata poi la lettura, con conseguente riflessione a gruppi, del messaggio del Papa ai giovani,
che, guarda caso, aveva come spunto la frase: "Sono venuto perch abbiano la vita..." Ma
tornando indietro nel tempo, ai mesi scorsi, credo proprio di poter dire che anche la
preparazione dello spettacolo per la festa delle famiglie, che ci ha coinvolti non poco, sia stato
un riflettere sulla vita che fatta di tanti momenti pur diversi, ma tutti segnati dallamore. E poi
tutto il resto, che vita ragazzi! Le iniziative non si contano; dalla raccolta del pane secco, alla
visita alla casa daccoglienza per ragazze-madri, senza dimenticare il mercatino dei prodotti
equo-solidali o i pomeriggi trascorsi alla casa di riposo Divina Provvidenza di Como. Sono tutti
momenti che ci hanno aiutato a scoprire un nuovo modo di stare in oratorio e cos conoscere
realt diverse, senza tuttavia dimenticarci di coinvolgere la nostra comunit nelle riflessioni e
scoperte. Certamente non sono mancate le occasioni di divertimento; dalle vacanze natalizie a
Gerola, a una serata in pizzeria, e poi ogni sabato sera il ritrovo in oratorio per giocare o
vedere films. E chiss che dopo queste poche righe, che sicuramente non possono esprimere
tutto lentusiasmo di chi condivide tutto questo, non vorrete anche voi partecipare. Magari
proprio dopo Pasqua quando verranno a trovarci gli amici della Cassa-alloggio di Olgiate e gli
anziani del Don Guanella che ormai sono nostri amici, per vivere giornate di festa. Ma
aspettiamo altri ragazzi e giovani anche per le iniziative del sabato sera e per gli incontri del
luned. Insieme continueremo allora, con pi fiducia, la nostra riflessione sulla vita, questa vita,
che come abbiamo intuito, pu essere felice se si sa gioire delle piccole cose e la si sa donare
agli altri. E io credo davvero, che nonostante le difficolt e i limiti di questa esperienza, questa
stata una scoperta davvero affascinante, tanto da far s che anche noi animatori, ci sentiamo
adesso parte integrante di questo gruppo, anche se non abbiamo pi la loro giovanissima et.
Ah, naturalmente ci tengo per a precisare che la voglia di vivere sempre la stessa.
ERMINIA
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Vita in Oratorio Carnevale
Con il verde nel cuore
II carnevale di questanno stato diverso da tutti gli altri anche perch iniziato
qualche settimana prima... Infatti nelle domeniche precedenti, abbiamo realizzato
maschere e vestiti originali sul tema "con il verde nel cuore" (una buona scusa anche
per risparmiare sui materiali). Divisi in gruppi, i bambini hanno inventato, con le loro
catechiste, un abito ecologico: lattine, api, coccinelle, animali dellarca di No, fiori.
stato bello ritrovarsi al di fuori degli incontri di catechismo per collaborare e divertirsi
insieme. Il giorno della sfilata abbiamo percorso le vie del paese con i nostri vestiti
"biodegradabili". Poi, con i genitori, in salone ci sono stati giochi scherzosi e
movimentati degni delloccasione, sotto lattento giudizio della giuria: i ragazzi di terza
media. Alla fine, dopo la premiazione del miglior gruppo mascherato e della squadra
vincitrice dei giochi, non poteva mancare unabbondante merenda.
Finalmente un carnevale dove non conta il vestito pi costoso, ma laffiatamento e la
collaborazione di gruppo!
A. E M.
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Vita in Oratorio Attivit domenicali
Il foglio bianco
Ebbene, eccomi qua...
Il "Don" mi ha detto che devo scrivere larticolo per il giornalino, ma io non ho proprio idea
di cosa scrivere! Beh, naturalmente che ci troviamo ogni domenica alle 14.30, ma questo
lo sanno gi i bambini! Gli impegni sono tanti e vari, ad esempio c chi prepara il
simpatico regalo per la domenica di Pasqua ( ma questo non posso scriverlo perch una
sorpresa!) Posso per raccontare che bella idea hanno avuto i bambini per la raccolta dei
fondi per le missioni diocesane, cio la costruzione di Ronago con dei cartoni da una
parte, dallaltra delle capanne africane unite da un ponte su cui passer un camion
con gli aiuti...dunque lavoro ce n per tutti! Ma i bambini lo sanno gi. Sanno
anche che ci sono dei giochi super-fantastici, ma allora che cosa posso
scrivere? Il problema riuscire a mettere sul foglio bianco lentusiasmo
dei bambini per il lavoro e per i giochi, limpegno che ci mettono nel
realizzare il loro "pezzettino" di lavoro... e poi? che cosa scrivo?
Non facile mettere sul foglio tutte queste emozioni. Devo
scrivere anche di portare degli amici, ma anche questo
risaputo, c posto per tutti in oratorio! lo intanto
per non so da che parte prendere! Dopotutto,
limportante che i bambini siano presenti e
che il loro entusiasmo sia di sprone a tutte
quelle persone che vorranno venire a
trovarci la domenica. Ma io sono
ancora qui con il solito foglio
bianco: che cosa posso
scrivere?
EL.
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Ricordi...
FLASHBACK
Quasi senza che ce ne accorgessimo, il 1992 si portato via una parte di vita ronaghese.
Infatti, anche se le solite voci foriere di cambiamenti ci avevano messo sull'avviso, sia la
Irene che il Tobia hanno chiuso i battenti in sordina, senza far rumore.
Non possiamo non pensare a loro con affetto e nostalgia dopo che, per tanti anni, da dietro
i loro banconi, hanno servito parecchie generazioni di ronaghesi.
Mi ricordo ancora l'Irene quando era nel vecchio stabile a un passo dalla scuola e di come noi
ragazzini andavamo da lei a prendere il gelato da dieci o da venti (lire, s'intende), le liquirizie e i
dolciumi vari che ti affascinavano anche solo a guardarli. E il loro profumo si mescolava a quello
che veniva dai bidoni del latte, quando il Franco aveva finito il suo giro con il camioncino Tigrotto.
LE donne, che al mattino presto e con la fedele "sportina" in mano andavano a far la spesa dal
Tobia, incontravano sui gradini del suo negozio frotte di studenti in attesa della mitica Baradello
blu, con il condizionatore a spifferi e la marmitta a sbuffo, il cui pur pestilenziale tubo di scarico
non riusciva a soffocare l'odore del prosciutto e del pane fresco (il pane era firmato Piubellini e da
lui stesso, al volante della sua 600 multipla, veniva rapidamente distribuito ai clienti).
Nel negozio, il Tobia e la Teresa erano molto indaffarati a quell'ora, ma soprattutto lo sguardo di lui
si accompagnava scherzoso, quasi complice, anche burbero se necessario, ma sempre attento e
partecipe.
E a questo punto, giustamente, non possiamo dimenticare qualcun altro che, se anche si ritirato gi
da qualche tempo, occupa pur sempre un posto importante in questo angolo dei ricordi. Parlo della
Luigia e del Federico e del loro mini-emporio di ortofrutta, giornali e... figurine. La casa non esiste
neanche pi, ma la loro presenza quotidiana per tanti anni non pu passare inosservata.
Come inosservate non possono passare le due mercerie- cartolerie pi "in" di Ronago: quella della
Pina e della Olga Anselmi, dove pennini e cannucce non avevano segreti, dove trovavi sempre
quello che ti serviva e insieme ti portavi via qualche utile consiglio su come usare bene e far durare
a lungo ci che avevi comprato.
Dal Pierin Bagatt e dalla Elsa la gamma degli articoli non aveva frontiere. Ci potevi trovare di tutto
(e, a onor del vero, questo succede ancora oggi con la Franca e il Sergio): dalle scarpe
all'abbigliamento, dalla merceria alla cartoleria, dalle lampadine ai giocattoli, ai libri di avventure e
via via fino a qualche pezzo utile per il fai-da-te casalingo. L risolvevi il tuo problema senza dover
andare fino a Uggiate e in pi trovavi ( e trovi) sempre tanta disponibilit e gentilezza.
Negozi di paese, negozi a dimensione umana, dove c'era sempre spazio per due chiacchiere e un
commento.
Non dobbiamo dimenticare poi il bar-tabaccheria dell'Angioletta, dove nonni o zii ti mandavano a
prendergli il sigaro o le cartine per le sigarette.
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RONAGO 93 N. 2
Ricordi..
E possiamo non ricordare l'Angioletto Merlo? Oltre che il negozio di barbiere, sapeva egregiamente
gestire anche le scartoffie burocratiche nei vari uffici della zona o di Como, per chi ricorreva al suo
aiuto. In estate e in inverno, in sella alla sua inseparabile lambretta. Per il settore elettrodomestico-
musicale, si poteva ricorrere con fiducia all'Enzo Corti, esperto e disponibile consulente, installatore
e tecnico. Se lo chiamavi per una riparazione, eri almeno sicuro di non prendere la scossa per il
fisso-trasferta. Dalla vetrina del suo negozio-magazzino, occhieggiavano invitanti, tra i frigo e le
lavatrici, i dischi dei mostri sacri sanremesi dell'epoca ( Modugno, Tajoli, Villa, Pizzi, Cinquetti). E
in mezzo a loro, il volto sorridente di Papa Giovanni, sulla copertina del disco con la sua voce, ci
stava benissimo.
Erano i tempi in cui ricordiamo il Tino e la Marina, insieme all'Andrea e all'Angela, avvicendarsi
dietro i banconi della Cooperativa di consumo e della Cooperativa "circolo". La Coop consumo era
aperta anche alla domenica mattina e le massaie, uscite dalla messetta, ci andavano a comperare il
pane e, nelle grandi occasioni, anche l'affettato.
Il circolo, proprio l accanto, era invece frequentato dagli uomini. Non si usavano tanti "stuzzichini"
da esporre sul bancone, ma l'ambiente era sempre affollato.
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RONAGO 93 N. 2
Ricordi...
E il "centro commerciale" di Ronago non finiva l. Aveva ed ha tuttora altri due fiori all'occhiello
che, pur dopo tante primavere, hanno mantenuto intatta la loro freschezza. La freschezza infatti il
risultato dell'accurato e paziente lavoro della Sig.ra Bambina nella lavanderia-sartoria che con suo
marito Francesco ha aperto tanti anni fa.
Freschezza anche il simbolo della macelleria Livio e non solo per il fatto che dall'Ercole la carne
sempre buona, ma anche per le temperature polari del suo negozio dove, lui al bancone e la
Rosangela alla cassa, hanno sfidato uniti tanti gelidi inverni.
A Ronaghino, punto di ritrovo sotto il caratteristico pergolato, era "ut buteghin" del Luigi Galli, poi
riaperto sulla strada nuova come apprezzato ristorante.
Nellodierna via Bellaria cera il Gin Ferett".
Qualche anno dopo, in zona dogana, furoreggiava il Bar Gino.
Nei miei ricordi di bambina c' poi un posto speciale per il Dante e la Zeffera. I loro due esercizi
servivano egregiamente la rete avventori/massaie dei Mulini. Grazie al campo da bocce e alla TV,
1'"audience" era forse a vantaggio del Dante, dove al sabato sera ci si ritrovava in tanti per vedere il
"Musichiere" o "Lascia e raddoppia" o magari anche solo il carosello.
Dalla Zeffera e dal Visconti l'atmosfera era invece pi tranquilla; gli uomini se ne stavano seduti al
tavolino a far la partita a carte o chiacchierare, ma non di rado, specialmente nelle sere d'estate
quando vi si univano anche le donne, si sentivano cantare in coro le canzoni della guerra del '15 e
quelle della montagna.
Tutte queste persone incutevano un certo timore a noi ragazzini, un timore "giusto" che con il tempo
si trasformato in rispetto e che adesso profonda gratitudine. La loro infatti, se consideriamo
anche solo i sacrifici e le limitazioni alla propria libert che questo tipo di attivit comporta, una
vera e propria testimonianza di vita.
Per questo vogliamo ringraziarli tutti di cuore ( e per la Pina e la Olga che purtroppo non sono pi
tra noi, il grazie giunga alla Vittorina che per lungo tempo ha saputo continuare con seriet e
competenza la loro attivit).
E non posso finire se non con un augurio sincero a tutte queste famiglie. Sono sicura che, a loro
volta, si uniscano volentieri anche agli auguri che vogliamo fare ai negozianti di Ronago che sono
ancora sulla breccia: la merceria Bernasconi-Ghielmetti, la macelleria Livio, la lavanderia Russo,
l'alimentari Alede, il bar Graziella di Lampona, il bar Mattia, il bar Sport, la Maria di Idea-moda, la
Maria e l'Enrico parrucchieri, il panificio Fieni. Sono rimasti in pochi, ma sono senz'altro buoni. A
tutti loro l'augurio sincero di continuare e prosperare, malgrado questi tempi difficili.
ANNA B.
P.S. Ho "pescato" soprattutto tra i miei ricordi e pu darsi che qualcuno o qualcosa mi sia sfuggito.
Se cos fosse, me ne scuso e rimando eventuali aggiunte o rettifiche alla prossima edizione del
giornalino.
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RONAGO 93 N. 2
AIUTO !
Caro amico,
il 13 marzo scorso, il cardinale di Milano ebbe a
dichiarare al "Giornale": "nel 1984, fu allora che
parlai della necessit di lottare contro la peste
della corruzione". Ordunque, come mai si
continuata inalterata la sollecitudine e la
promozione di quella fantomatica cosa descritta
come unit politica dei cristiani nonostante la
presenza di quella peste?
"Il vostro parlare sia s s, no no" ordina Ges ai
suoi: -non sarebbe stato pi opportuno quindi
gridare con veemenza come fece Lui stesso
contro i mercanti nel Tempio ed ancora pi contro
farisei ed ipocriti "guai a voi...razza di
vipere...sepolcri imbiancati...che imponete alla
gente pesi insopportabili...via da me,
maledetti..."? Domenica 21 marzo scorso, poi, di
San Paolo ci stato letto: "Non partecipate alle
opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto
condannatele apertamente!"...Opere,
eufemisticamente e molto benevolmente definibili
infruttuose ne abbiamo sopportate e sofferte da
anni ed anni ed allora perch mai avremmo
dovuto addirittura diventarne complici? E le
"condanne aperte" di San Paolo chi avrebbe
dovuto dichiararle? Tra la gente comune,
ingannata, bistrattata,depredata, ma che pure
tenacemente vuole salvaguardare lunit, la
concordia, la dignit delle proprie famiglie,
disgusto e collera si fanno sempre pi consistenti
e preoccupanti anche perch parole di Verit, di
conforto e di difesa proprio da parte di chi
maggiormente perseguiva lunit politica dei
cristiani, infaustamente tradita, sembrano oggi
rare e tenui, quasi imbarazzate, a fronte di una
incessante loquacit passata...
Ma disgusto e collera potrebbero anche tracimare
decisamente qualora si avverasse ci che gi
sta... nellaria!..
"Parte della responsabilit della corruzione dei
partiti da imputare allo scarso impegno dei
cattolici in politica". Questo falso e paradossale
sofisma, che racchiude non poco discredito,
protervia ed alterigia nei nostri confronti, stato
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RONAGO 93 N. 2
rigurgitato da una tale Maria Eletta Martini a Como, presso il Centro Culturale (!) De Gasperi (come
riferito dal Settimanale n.11 del 13-3-93). Ebbene, persino gli sciocchi sanno che per essere in grado di
"collaborare" o di servire la politica non bastavano capacit, onest, fervore... bens ununica
prerogativa o condizione che nulla aveva a che fare con la vera politica, ossia labilit di produrre
corpose, non importa se ladresche, tangenti per i "loro" cenacoli malavitosi mimetizzati dietro una
croce-scudata e, purtroppo a tante, troppe tonache!.. Siamo alle solite funeste storie: Adamo accusa
Eva, Eva incolpa il serpente e noi...noi si continua comunque a pagare! Se quella tal Maria Eletta
Martini era pure portavoce dellimmaginoso "rinnovamento" oggi tanto attuale, allora c proprio da
temere che noi elettori si sia per questi "rinnovati" politici tuttora dei bacchettoni gonzi equipaggiati di
quarantennali paraocchi, bavagli e redini...Poveri noi se attendiamo il rinnovamento da...trapassati! In
tanta babele ed accozzaglie di ideali, di ruoli, di inganni ed illeciti istituzionalizzati a sistema, di affarismi
e via dicendo, disgusto, sgomento, smarrimento...dove e come potranno recuperare limiti?
Se "quelli" sono gli annunciatori del "rinnovamento", aiuto! Se "quelli" sono gli operatori di giustizia e di
pace, aiuto! Se "quelli" sono i portatori del germe della speranza, aiuto! Se "quelli" sono i testimoni di
ideali cristiani nella politica, aiuto!
A Giovanni il Battista Ges, per essere riconosciuto come "colui che deve venire" e cio il Salvatore,
fece riferire:"! ciechi vedono, i muti parlano, gli storpi camminano...ed ai poveri viene annunciata la
buona novella". A noi "poveri" elettori viene invece annunciata soltanto la cattiva novella della nostra
complicit per le pantagrueliche abbuffate nelle tangentopoli nazionali, quindi nessuna possibilit di
vedere qualche miracolo...anche perch "chi deve venire" gi qui da decenni! Per me, dunque,
nessun salvataggio in vista per cui dovr angosciosamente continuare ad invocare aiuto! Gi, ma aiuto
da chi?
Amico, spero di leggerti proficuamente... Ciao,a presto!
GIUSEPPE GAVIOLI
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RONAGO 93 N. 2
AIUTATI
CHE IL CEL
TI AIUTA.
Caro amico,
se la Fede, la pi umile ma
concreta, avesse tanta
prevalenza ed efficacia su di te
quanto dimostrano di averne le
TV con i loro bottegai-
dissacratori anche di ogni
sentimento religioso o gli stessi
testimoni di Geova per labilit
nellamputare dal Vangelo le
parole che pi ti aggradano, tu
saresti tuttaltro che un disperso
in cerca di aiuto, sebbene uno
straordinario portatore di aiuto!
Ed invece, saccente e
supponente, ti arroghi
lirresponsabilit di rimproverare,
con fazioso supporto del
Vangelo, addirittura un Vescovo
della Chiesa, della tua Chiesa! E
cos quelle tue espressioni
hanno lo stesso aberrante
nonsenso che avrebbe
laccusare gli Apostoli di
connivenza nel tradimento
tramato e consumato dal loro
"amico" Giuda!
"Accade che la coscienza
morale sia nellignoranza e dia
giudizi erronei su azioni da
compiere e gi compiute...Ci
avviene quando luomo non si
cura di cercare la verit...
Allorigine delle deviazioni del
giudizio la pretesa ad una
malintesa autonomia della
coscienza, il rifiuto dellautorit
della Chiesa, del suo
catechismo e la mancata
conversione..." Cos risponde il
nuovo catechismo (immenso!)
alle sue elucubrazioni scriteriate.
Altrettanto iniquo, perch
generico e generalizzato,
laccusare e il condannare
governanti, politici,
amministratori tutti insieme: non
solo tu non esprimi nulla di
inedito, ma non suggerisci una
sola proposta e quindi dimostri
ancora una volta quanto tu sia
succube dei "mass-media" da
esprimerti, come oggi corrente
vuole, scimmiottando quei tuoi
falsi profeti televisivi in quelle
loro quotidiane scaltre e
machiavelliche competizioni
destinate ai tanti allocchi che
abboccano come...te! Amico, dai
la viva sensazione che il tuo
cervello sia prossimo alla
fusione, perch rimane
inspiegabile come tu non possa
renderti conto quale baratro
divida la tua, la nostra
quotidiana vita da quella
volgare, immorale, violenta
blasfema ed aggressiva delle
TV!
La nostra vita dogni giorno, di
ogni santo giorno, infatti
profusa di affetti, laboriosa,
civile, rispettosa,sobria, tesa al
bene, allamicizia, alla solidariet
e, non da ultimo, alla difesa della
sacralit della vita.
Amico mio, se tu cerchi aiuto,
non puoi fare altro che guardarti
attorno perch proprio attorno
a te che si vivono programmi
veri, di vita, della vita! Ogni
persona, ogni famiglia, ogni
comunit, ogni paese...:ecco
quali sono e dove stanno i veri
programmi vivi, da vivere. Il
bimbo, il pensionato, il
disoccupato, il malato, il disabile,
il lavoratore, la preghiera, la
chiesa, gli incontri, il
divertimento... tutto un
immenso, incomparabile
programma vivo, da vivere!
"Venite a me, benedetti dal
Padre
mio, perch ero malato,
disoccupato, carcerato, senza
patria, deriso, analfabeta...e mi
avete amato": ecco il biglietto di
entrata nella vita, in quella
eterna, che dovremmo
possedere...
Amico, qui sta il punto: non
saremo giudicati sul come
abbiamo votato n se avremo
"denunciato" corrotti e corruttori,
n se avremo fatto tante
comunioni o assistito a tante
Messe, a tante prediche...bens
su come avremo vissuto quei
programmi di vita nella vita
quotidiana. Nessuno pu aiutarti
se innanzitutto non cominci a
fare la tua parte: a te la scelta.
Tu cerchi aiuto? Aiuta!
Recentemente d hanno letto in
chiesa:" A chi ha, sar dato":
ebbene, possiamo parafrasare:
a chi da sar dato!
Ciao amico, non cerco di
convincerti, ma di volerti bene. Ti
saluto ed a presto!
GIUSEPPE GAVIOLI
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RONAGO 93 N. 2
Una proposta...
Gioved 25 marzo si svolta, presso la sala
consiliare del Comune, un
1
assemblea sul tema
: "Ronago e i giovani: realt e prospettive".
Una tematica estremamente delicata e
complessa, quella proposta, che merita
attenzione, impegno e approfondimento. E
sicuramente, pregio di quel-la serata, stato
laver risvegliato lattenzione verso la realt
giovanile, anche se poi la discussione,
soffermandosi su aspetti molto particolari e
settoriali, non ha dato modo di entrare nel
merito del problema. Anche la parrocchia e i
rappresentanti dellOratorio hanno partecipato a
questo incontro che ha visto riunite insieme le
diverse componenti del nostro paese:
dallamministrazione comunale, alla Sportiva,
dalla Pro Loco alla Biblioteca, al gruppo Giovani
idee 92 promotori della serata stessa. Da parte
della comunit parrocchiale stata ribadita
lattenzione verso i giovani, finalizzata
soprattutto, per la fascia det oltre i 18 anni,
nelloffrire uno spazio nel quale possano
mettere le loro capacit e doti a servizio dei pi
giovani di loro, della comunit stessa e dei pi
piccoli (bambini, anziani, emarginati...). Nel
contempo si ricordato come la Parrocchia,
svolgendo la sua funzione educativa, offre
attivit specifiche, incontri e proposte diverse,
finalizzate alla formazione e crescita umana e
cristiana del giovane (basta seguire con
attenzione i continui avvisi e gli stessi numeri
del giornalino); il tutto comunque frutto, non
dellimprovvisazione o di richieste particolari di
alcuni, bens di un progetto comune che nasce
allinterno della comunit stessa e che tende a
realizzarne le finalit proprie.
Essendo tuttavia, la fascia giovanile in
questione, caratterizzata da scelte diversificate
e spesso ben definite, data la maggiore et,
appare ovvio che la parrocchia non pu, e non
vuole, essere considerata unico ambito di
proposta giovanile. Risulta invece necessario
che parrocchia e altre forze sociali agiscano
insieme per una reale "politica giovanile" che
deve trovare nellamministrazione comunale il
punto di convergenza e il luogo dove
coordinarsi. dunque questa la proposta,
lunica, fatta in quellassemblea da parte della
comunit parrocchiale stessa: che
lamministrazione comunale promuova la
formazione di una "commissione" o gruppo di
coordinamento giovanile, rappresentativo delle
diverse realt che operano pur con modalit
diverse a favore dei giovani. Queste realt
(Parrocchia-Oratorio, Biblioteca, Pro Loco,
Sportiva, gruppo Giovani Idee...), rappresentate
da un solo loro componente, si confronteranno
e insieme elaboreranno proposte e attivit per i
giovani oltre i 18 anni, mettendo a disposizione
le diverse e specifiche competenze e le
strutture a loro disposizione. Lamministrazione
comunale si far carico di coordinare tale
gruppo, di approvarne le proposte e di
collaborare nella loro realizzazione.
solo utopia? Pensiamo invece che sia lunica
strada da percorrere per riuscire a fare
qualcosa di concreto e per riuscire a farlo
insieme, superando pregiudizi e inutili rivalit,
che non fanno bene in primo luogo ai giovani
stessi. Su questa proposta e sulla sua
realizzazione diamo la nostra piena
collaborazione e restiamo in attesa di una
risposta.
DON SERGIO
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RONAGO 93 N. 2
IV pellegrinaggio dei giovani
alla Madonna del Soccorso
1 maggio 1993 in occasione della giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Tema della giornata: "Ti ha dato tutto".
Lamore gratuito che Ges manifesta donando se stesso un invito per noi a vivere le gratuit in ogni
forma di servizio a favore degli altri.
Programma
Ore 9,30 Ritrovo e accoglienza a Lenno
Ore 10,00 Recital vocazionale proposto dai giovani della Zona "Tre Pievi"
Ore 11,00 Per gruppi, visita guidata agli stand con pausa per pranzo al sacco - In due chiese sar
proposta ladorazione eucaristica continuata e guidata
Ore 15,00 Testimonianze allAbbazia dellAcquafredda
Ore 16,00 Pellegrinaggio al Santuario (celebrazione della "Via Matris")
Ore 17,00 S. Messa presieduta da Mons. Vescovo
Stand previsti:
Mostra vocazionale - Missionari (Saveriani/O.M.G./Cooperativa prodotti missioni) - Suore Paoline - II
Settimanale - Movimento per la vita - Monastero invisibile - Azione cattolica - Ancelle del Signore -
Caritas (Obiettori/Anno di volontariato sociale) - Arte e storia a S. Benedetto - Istituti secolari - Presenza
di Maria nelle zone pastorali - Pastorale del lavoro - Gruppo famiglie.
L'appuntamento del 15 maggio allo stadio di San
Siro. Con i Vescovi lombardi e Madre Teresa
PREGHIERA E TESTIMONIANZA DI "UN
POPOLO PER LA VITA"
ormai vicina la data del 15 maggio: in quel pomeriggio, con tutti i Vescovi
lombardi e con Madre Teresa di Calcutta, ci ritroveremo insieme a Milano. La
preghiera e la testimonianza di un "popolo per la vita", concluderanno la riflessione
di tutti i cristiani della Lombardia su "NASCERE E MORIRE OGGI". Tutti insieme,
ragazzi, adolescenti, giovani, adulti e anziani, siamo invitati a ritrovarci per far parte
di questo popolo per la vita con la presenza anche di sorelle e fratelli ammalati,
sofferenti ed emarginati. Le informazioni pi precise per la partecipazione a questo
appuntamento verranno date in seguito anche attraverso un numero speciale del
giornalino dedicato al tema della Vita.
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RONAGO 93 N. 2
Tra gli aspetti che le amare cronache
quotidiane sugli scandali politici fanno
emergere, ve n uno, a mio parere, che forse
stiamo colpevolmente sottovalutando.
leffetto devastante che questo modo di
concepire la politica potr produrre sulle nuove
generazioni. Vi sono infatti ragazzi, che
saranno presto chiamati a votare, condannati a
conoscere la politica solo come sinonimo di
affare, di tangente, di mazzetta, a pensare alla
politica non come servizio, ma come occasione
per potersi arricchire, per essere privilegiati e
riveriti.
In questa vicenda siamo stati forse troppo
calamitati dal nome altisonante del politico o
del manager arrestato per poter pensare alle
conseguenze anche sociali di questo
sconvolgente fenomeno. Chi andr a spiegare
al giovane in cerca di prima occupazione che il
lavoro sar duro da trovare perch alcune
imprese, invece di investire nelle innovazioni
tecnologiche e credere nel libero mercato,
preferivano comprarsi in soldoni lappalto per la
costruzione della metropolitana o dello stadio?
Chi lo convincer che in un concorso pubblico
tutti hanno pari opportunit di riuscita? Chi gli
spiegher che il voto e la partecipazione alle
vicende amministrative e politiche sono
importanti per la sua vita e per quella della
comunit cui appartiene?
Gli anni 80, che hanno certamente
rappresentato un momento di indiscutibile
benessere per il nostro Paese, dovuto anche
alla buona congiuntura internazionale, sono
stati anche gli anni in cui spesso si anteposto
lindividualismo alle ragioni della solidariet,
linteresse privato al bene collettivo. Si era cos
diffusa una mentalit secondo cui chi parlava di
austerit, di regole da rispettare, di attenzione
verso le persone pi deboli veniva spesso
accusato di fare del moralismo astratto, mentre
imperavano la spregiudicatezza e il successo
ad ogni costo. La conseguenza di questa
mistificazione culturale stata la legittimazione
in politica, in economia, nei mass-media di una
fraintesa "cultura della modernit", spacciando
per modernit lassenza di regole, di leggi e di
valori. "La politica - stato scritto
recentemente - dovrebbe essere una delle
attivit possibili per lasciare il mondo migliore
di come lo abbiamo trovato". Questa vicenda
sembra avere soffocato questa speranza.
Dobbiamo avere il coraggio di ripensare alla
politica in modo nuovo, facendo ogni giorno il
nostro lavoro con coscienza, avendo cura di
dare dignit ai nostri gesti, riappropriandoci
collettivamente di unetica che abbiamo
relegato in secondo piano. In questa vicenda
non c posto n per vendette n per rivincite,
perch abbiamo perso tutti. urgente
riacquistare una coscienza libera da pregiudizi,
avere la consapevolezza che riavvicinare i
giovani alle istituzioni sar un cammino lungo e
faticoso. Ma non abbiamo alternative, se non
vogliamo che unintera generazione ci rinfacci
di lasciarle in eredit un Paese dove il pi forte
e il pi furbo sono i modelli vincenti.
MAURIZIO
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RONAGO 93 N. 2
Dalla Biblioteca
A TEATRO CON LA TUA BIBLIOTECA
Domenica 18 aprile 1993 Teatro di Saronno
"ARSENICO E VECCHI MERLETTI"
di J. Kesserling, con Andy Luotto e Isa Barzizza
Prezzo, tutto compreso, Lit. 40.000
Continuano le nostre trasferte a teatro, questa
volta con un classico del racconto giallo.
Le prenotazioni si effettuano come sempre
presso la Biblioteca durante gli orari di apertura,
fino ad esaurimento dei posti.
CORSO DI PASTA AL SALE
Cinque serate dal 10 marzo al 7 aprile. Durata: 2
ore ogni lezione. Costo L. 40.000. Numero max di
partecipanti: 10 persone. Unarte, quella di
modellare la pasta al sale, per la verit non molto
conosciuta. Per questo vi era qualche perplessit
circa il successo di un corso organizzato in un
paese piccolo come il nostro, ma il 10 marzo le
iscrizioni pervenute erano 16, tanto da dover
inserire un secondo corso. Certo, molte persone
provengono da altri paesi, ma comunque un
modo per far conoscere Ronago e la sua
Biblioteca. Visto poi lentusiasmo e labilit con cui
vengono eseguiti i lavori, riteniamo di poter
parlare di...successo!
LIBRI ACQUISTATI
Questo elenco rappresenta una parte degli
acquisti da gennaio ad oggi.
Saggistica
G. Falcon Cose di cosa nostra
I. Carta Perch tuo figlio si droga
E. Nascimbeni/A. Pamparana Le mani pulite
D. Morris II bambino. Tutti i perch
R. Coles La vita spirituale dei bambini
L. Buscaglia Nati per amare
L. Ciotti Chi ha paura delle mele marce
G. Galli Mezzo secolo di D.C.
Z. Muhsen Vendute!
Il Catechismo della Chiesa Cattolica
II Nuovo Codice della Strada
Narrativa
S. King II gioco di Gerald
G.Forattini II mascalzone
W.Katz Gli occhi del terrore
P.Pasinetti Melodramma
F.UIivi Tempesta di marzo
D.Steel Gioielli
D.Maraini Bagheria
G.Saviane In attesa di lei
W.Smith II Dio del fiume
Oltre a testi di musica rock (Beatles, Queen e
Metallica), il libro con i monologhi di Paolo Rossi,
due libri tratti dalla serie televisiva "Beverly Hills
90210" e molti altri libri per ragazzi (sicuramente i
pi entusiasti utenti della biblioteca).
MOSTRA ITINERANTE
Si aperta sabato 20 marzo a Lurate Caccivio la
mostra itinerante del libro organizzata dalle
Biblioteche che fanno parte del Sistema
Bibliotecario di Olgiate Comasco. Due sono i temi
della mostra: uno di narrativa intitolato "Edgar e i
suoi figli", il meglio della narrativa dellorrore da
Edgar Allan Poe a Thomas Harris; il secondo di
saggistica: "Dimensione X", magia,
parapsicologia e dintorni. I libri rimarranno esposti
in ogni biblioteca del sistema per una settimana.
A Ronago la data fissata per tale mostra, aperta
naturalmente a tutti, la seguente: dall8 al 15
maggio.
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RONAGO 93 N. 2
Calendario:
Mercoled 14 aprile, ore 20.45
incontro di verifica e
programmazione dellattivit di
Oratorio domenicale.
Venerd 16 aprile, ore 20.45
incontro per i genitori dei bambini
di terza elementare.
LUNED 19 APRILE, ORE 20.45,
ASSEMBLEA PARROCCHIALE.
Venerd 23 aprile, ore 20.45
incontro per i genitori dei ragazzi
di prima media.
Domenica 25 aprile :
al mattino, a Somazzo per la S.
Messa; pranzo e pomeriggio in
Oratorio con gli amici della Casa
Divina Provvidenza di Como.
Marted 27, ore 20.45
incontro per i genitori dei ragazzi
di quinta elementare.
Gioved 29, ore 20.45
incontro per i genitori dei bambini
di terza elementare.
MOMENTI DI VITA
COMUNIARIA.
DOMENICA 18 APRILE,
ore 15.00
i bambini di seconda elementare
celebrano
la Festa del Perdono.
DOMENICA9 MAGGIO,
alle ore 10.00,
i bambini di terza elementare
celebrano la Prima Comunione.
DOMENICA 23 MAGGIO,
alle ore 17.00,
i ragazzi di prima media celebrano
la Cresima,
che sar amministrata da
Mons. Valerio Modenesi,
vicario episcopale.
Invito alla lettura
pag. 2 Pasqua: tempo di fiori!
pag. 3 Quaresima e Pasqua:
riflessioni e preghiera
pag. 4 Calendario di Pasqua
pag. 5 La posta del G.A. M.
pag. 7 II mercatino della solidariet
pag. 7 Festa della Famiglia
pag. 9 Don Matteo Censi: un parroco
per la comunit
pag. 10 Assemblea parrocchiale
pag. 11 II Consiglio Pastorale
parrocchiale
pag. 12 Dai 15 in poi: voglia di vivere!
pag. 13 Con il verde nel cuore
pag. 14 II foglio bianco
pag. 15 Flashback
pag. 16 ricordi
pag. 18 Aiuto !
pag. 20 Aiutati che il ciel ti aiuta.
pag. 21 luvenilia : una proposta...
pag. 22 Pellegrinaggio giovani
pag. 23 Spazi aperti
pag. 24 Dalla Biblioteca
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