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Guida al Sistema Bassa Tensione

intercalari.p65 25/11/2003, 15.44 1


Indice generale
Introduzione Generalit _____________________________________________________ 4
Studio di una installazione ________________________________________ 6
Le norme Introduzione __________________________________________________ 10
Le norme per gli impianti elettrici __________________________________ 12
Caratteristiche della rete Sistemi di distribuzione __________________________________________ 16
Protezione e sezionamento dei circuiti _____________________________ 19
La sicurezza nei sistemi TT ______________________________________ 20
La sicurezza nei sistemi TN ______________________________________ 21
La sicurezza nei sistemi IT _______________________________________ 22
Protezione dei circuiti Introduzione __________________________________________________ 28
Protezione contro i sovraccarichi __________________________________ 30
Installazione dei cavi ___________________________________________ 32
Portata dei cavi ________________________________________________ 35
Caduta di tensione _____________________________________________ 43
Protezione contro il cortocircuito __________________________________ 47
Protezione dei conduttori di protezione e di neutro ____________________ 54
Dimensionamento rapido dei cavi _________________________________ 55
Condotti sbarre prefabbricati _____________________________________ 57
Tabelle di coordinamento ________________________________________ 74
Caratteristiche degli apparecchi di protezione Definizioni ____________________________________________________ 82
e manovra Tipi di protezioni _______________________________________________ 85
Tipi di sganciatori ______________________________________________ 86
Caratteristiche elettriche interruttori automatici _______________________ 89
Curve di intervento ____________________________________________ 128
Declassamento in temperatura __________________________________ 144
Comando e sezionamento ______________________________________ 148
Potenze dissipate _____________________________________________ 164
Curve di limitazione ___________________________________________ 167
Filiazione____________________________________________________ 181
Selettivit____________________________________________________ 189
Selettivit rinforzata ___________________________________________ 211
Impiego in corrente continua ____________________________________ 216
Impiego a 400 Hz _____________________________________________ 218
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Protezione delle persone Introduzione _________________________________________________ 220
Dispositivi differenziali _________________________________________ 222
Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone __________ 246
Protezione degli apparecchi utilizzatori Protezione dei circuiti di illuminazione _____________________________ 256
Protezione motori _____________________________________________ 257
Protezione dei circuiti alimentati da un generatore ___________________ 262
Protezione dei trasformatori BT/BT________________________________ 265
Compensazione dell'energia reattiva______________________________ 268
Quadri prefabbricati Introduzione _________________________________________________ 274
Il sistema funzionale Prisma _____________________________________ 276
Contenitori universali Sarel _____________________________________ 283
Il sistema di installazione modulare Centralini e quadri per apparecchiature modulari ____________________ 290
Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 ________________________ 292
Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4 ____________________ 295
Prese e spine di tipo industriale __________________________________ 297
Guida alla scelta ______________________________________________ 300
Grado di protezione degli involucri _______________________________ 301
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Schneider Electric 288
Quadri prefabbricati
Schneider Electric 3
Generalit 4
Studio di una installazione 6
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Schneider Electric 4
Introduzione
Scopo della Guida BT
La guida non vuol essere n un libro
n un catalogo tecnico, ma uno strumento
di lavoro destinato a soddisfare molteplici
esigenze.
L'obiettivo quello di aiutare il progettista
e l'utilizzatore di reti elettriche a scegliere
le apparecchiature che meglio si adattano
all'impianto.
La complessit degli impianti di distribuzione
di energia elettrica spesso rende difficile
questa scelta per la diversit dei problemi
da risolvere e la variet di materiali elettrici
che il progettista deve scegliere.
La guida il complemento indispensabile
ai cataloghi dei prodotti di bassa tensione.
Questo documento intende fornire
informazioni pratiche e presenta, sotto forma
di tabelle sempre illustrate da uno o pi
esempi, i problemi che si pongono
al momento della definizione delle
apparecchiature da installare.
Talvolta i dati presenti nelle tabelle di questa
guida sono necessariamente approssimati.
In ogni caso i risultati sono sempre in favore
della sicurezza e rispettano quanto indicato
dalla norma CEI 64-8 V Edizione.
Qualora si desideri un calcolo pi preciso
si consiglia l'impiego del Software i-project.
Contenuti della presente
edizione
Il successo avuto dalle precedenti edizioni
della Guida BT presso i nostri Clienti ci ha
motivati a preparare ed a pubblicare questa
nuova edizione.
In essa, abbiamo provveduto ad aggiornare
i contenuti tecnici legati all'evoluzione della
gamma di prodotti posti sul mercato dopo il
1997 (miglioramento di prestazioni, nuovi
prodotti, ecc.).
Il tutto stato organizzato in uno spirito di
continuit rispetto alle precedenti edizioni,
per fornire ai nostri Clienti informazioni
teoriche e pratiche per l'uso coordinato dei
prodotti del Sistema BT Schneider, oltre
che regole generali di impiantistica
di bassa tensione applicabili in un
pi ampio contesto.
In questa opera di aggiornamento, abbiamo
spesso tenuto in evidenza i suggerimenti
che ci sono stati rivolti dai nostri Clienti, a
cui vanno dunque i nostri ringraziamenti.
La nostra speranza che questa edizione
venga accolta con favore, contribuendo cos
a rinsaldare i legami di collaborazione con
tutti i nostri Clienti.
Il Software i-project
I concetti espressi nella Guida BT sono
alla base della realizzazione del Software
i-project.
La conoscenza della guida consentir una
migliore comprensione delle procedure di
calcolo messe in atto dal software e quindi
un migliore sfruttamento pratico dello stesso
software per la progettazione rapida degli
impianti in modo sicuro ed economico.
Il Software i-proiect un programma
destinato a chi opera nel settore
dell'impiantistica elettrica.
Generalit
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Schneider Electric 5
Funzione dell'interruttore
automatico
L'interruttore svolge un ruolo determinante
nell'impianto elettrico.
Le sue funzioni fondamentali sono quelle
di sezionamento e protezione di una rete
elettrica.
Una scelta appropriata dell'interruttore
automatico garantisce una sicurezza globale
dei beni, delle persone e dei cicli produttivi.
Scelta dell'interruttore
automatico
La scelta di un interruttore automatico
deve essere fatta in funzione:
c delle caratteristiche della rete sulla quale
viene installato;
c della continuit di servizio desiderata;
c delle diverse regole di protezione
da rispettare.
Caratteristiche della rete
Tensione
La tensione nominale dell'interruttore
automatico deve essere maggiore
o uguale alla tensione tra le fasi
della rete.
Frequenza
La frequenza nominale dell'interruttore
automatico deve corrispondere
alla frequenza della rete.
Gli apparecchi funzionano indifferentemente
alle frequenze di 50 o 60 Hz (per impiego
su reti a 400 Hz vedere a pag. 218,
per impiego su reti a corrente continua
vedere a pag. 216).
Corrente di impiego/corrente nominale
La regolazione della protezione termica
dello sganciatore dell'interruttore automatico
deve essere maggiore o uguale alla corrente
d'impiego della linea sulla quale installato
e deve essere minore o uguale alla corrente
ammissibile (portata) della conduttura.
Corrente di cortocircuito/potere
di interruzione
Il potere di interruzione dell'interruttore
automatico deve essere almeno uguale
alla massima corrente di cortocircuito
che pu verificarsi nel punto in cui esso
installato.
A pag. 47 proposto un metodo
che permette di determinare la corrente
di cortocircuito in un punto qualsiasi
dell'impianto.
Eccezione: il potere di interruzione
dell'interruttore automatico pu essere
inferiore alla corrente di cortocircuito,
se a monte esiste un dispositivo:
c che abbia il potere di interruzione
corrispondente alla corrente di cortocircuito
nel punto della rete dove installato;
c che limiti l'energia specifica passante
(I
2
t) e la corrente di cresta a valori inferiori
a quelli ammissibili dall'interruttore
automatico a valle e dai conduttori
(vedere le curve di limitazione a pag. 167 e
le tabelle di filiazione da pag. 181).
Numero di poli
Il sistema di distribuzione (TT, TN, IT)
e la funzione richiesta (protezione, manovra,
sezionamento) determinano il numero
dei poli degli apparecchi (vedere a pag. 19).
Continuit di servizio
In funzione delle esigenze di continuit
di servizio di una rete (regolamenti
di sicurezza, vincoli di esercizio ecc.)
il progettista pu essere portato a scegliere
degli interruttori automatici che assicurino:
c una selettivit totale tra due apparecchi
installati in serie;
c una selettivit parziale
(vedere le tabelle di selettivit a pag. 135).
Regole di protezione
Protezione delle persone contro
i contatti indiretti
Le misure di protezione contro i contatti
indiretti tramite interruzione automatica
del circuito dipendono dal sistema di
distribuzione impiegato (vedere a pag. 15).
Nel sistema TT (schema caratteristico
a pag. 20) la protezione assicurata
dai dispositivi differenziali a corrente residua
DDR (vedere a pag. 221).
Nel sistema IT o TN (schemi caratteristici
a pag. 22 e 21) la protezione in generale
assicurata dai dispositivi di protezione
contro i cortocircuiti.
La corrente di regolazione magnetica
di questi apparecchi permette di
determinare, nel rispetto della protezione
delle persone, la lunghezza massima dei
cavi in funzione della loro sezione
(vedere a pag. 251).
Inoltre nel sistema IT l'impianto deve essere
costantemente sorvegliato da un controllore
permanente d'isolamento CPI
(vedere a pag. 23).
Protezione dei cavi
c L'interruttore automatico, in caso
di sovraccarico, deve intervenire in tempi
compatibili con la caratteristica
di sovraccaricabilit del cavo.
Questa verifica si effettua confrontando
la corrente nominale dello sganciatore con
la portata del cavo (vedere a pag. 53).
c L'interruttore automatico, in caso
di cortocircuito, non deve lasciar passare
un'energia specifica superiore a quella che
pu essere sopportata dal cavo.
Questa verifica si effettua confrontando la
caratteristica I
2
t del dispositivo di protezione
con l'energia specifica ammissibile del cavo
K
2
S
2
(vedere a pag. 52).
c In casi particolari in cui la protezione
termica dell'interruttore automatico
sovradimensionata, oppure l'interruttore
non munito di sganciatori termici,
necessario assicurarsi che la corrente
di cortocircuito all'estremit pi lontana
della linea provochi l'apertura
dell'interruttore automatico per mezzo degli
sganciatori magnetici.
Ne risulta una lunghezza massima protetta
in funzione della sezione del cavo
(vedere a pag. 172 e 173).
Protezione dei condotti sbarre
c Linterruttore automatico posto a monte
del condotto sbarre deve proteggere lo
stesso dagli effetti della corrente di corto
circuito che si possono identificare
nelleffetto dinamico, con il valore della
corrente di cresta, e dalleffetto termico che
a sua volta pu essere identificato con la
corrente di breve durata.
Questi due valori, riportati nelle
caratteristiche tecniche dei condotti
identificano, per questi, il limite massimo di
sopportabilit che non dovr essere mai
superato. Il coordinamento della protezione
con il condotto sta in questo, cio
linterruttore dovr evitare di lasciare
passare una corrente di cresta o di breve
durata superiore a quella del condotto.
c Per la protezione alle persone la soglia
magnetica dellinterruttore dovr avere una
taratura tale che sia inferiore alla corrente di
corto circuito di fondo linea (pag. 256)
Protezione dei diversi componenti
elettrici
Alcune apparecchiature necessitano
di protezioni con caratteristiche speciali.
il caso dei motori (vedere a pag. 261)
dei trasformatori BT/BT (vedere a pag. 268),
delle batterie di condensatori (vedere
a pag. 271) e dei circuiti alimentati
dai generatori (vedere a pag. 266).
Realizzazione dei quadri
elettrici
La recente evoluzione del concetto
di sicurezza dei quadri elettrici ha posto
all'attenzione generale l'esigenza
di realizzare quadri di bassa tensione
in conformit alle relative norme CEI.
A questo argomento dedicato un capitolo
(vedere a pag. 277) che fornisce i criteri
fondamentali per la corretta determinazione
delle caratteristiche tecniche dei quadri,
sia nel campo delle applicazioni domestiche
e similari che in quello industriale.
Avvertenze
La Guida BT e il Software i-project
costituiscono un mezzo di ausilio per una
progettazione preliminare e veloce
degli impianti elettrici di bassa tensione.
Tutti i rischi per ci che concerne
la progettazione sono assunti dall'utente.
L'utente dovr inoltre controllare
la rispondenza della guida e dei programmi
alle proprie esigenze, interpretando
criticamente i risultati per verificare
la congruenza con le scelte progettuali
utilizzate.
Schneider Electric si riserva di modificare
il contenuto di questi documenti in relazione
all'evoluzione normativa e di prodotto.
PAG4_8 INTRO.p65 25/11/2003, 11.45 5
Schneider Electric 6
Introduzione
Introduzione
Ci proponiamo di studiare il seguente
impianto in un sistema di neutro TN.
Tra ogni trasformatore e l'interruttore di
arrivo corrispondente ci sono 5 m di cavo
unipolare e tra un interruttore di arrivo
e un interruttore di partenza c' 1 m
di sbarre in rame.
Tutti i cavi sono in rame e la temperatura
ambiente di 40C.
Caratteristica dei cavi
lunghezza [m] riferimento cavi Ib [A] modalit di posa
40 S1 350 cavo unipolare PVC su passerella
perforata con 4 circuiti vicini
35 S2 110 cavo multipolare XLPE
su passerella con 4 circuiti vicini
80 S3 29 cavo multipolare PVC
in canaletta con 2 circuiti vicini
30 S4 230 cavo multipolare XLPE
su passerella con 2 circuiti vicini
50 S5 65 cavo multipolare XLPE a parete
65 S6 22 cavo multipolare XLPE in tubo
10 S7 17 cavo multipolare PVC in tubo
Determinazione
della corrente nominale
degli interruttori
La tabella di pag. 260 permette di
determinare la corrente nominale
dell'interruttore terminale D3 di protezione
al circuito d'illuminazione in funzione della
potenza, del tipo e del numero di lampade.
Per le altre partenze si considera la corrente
nominale dell'interruttore di taglia
immediatamente superiore alla corrente
d'impiego calcolata.
riferimento potenza corrente corrente
interruttori d'impiego [A] nominale [A]
D0 e D'0 800 kVA 1155 1250
D1 350 400
D2 110 125
D3 30 lampade/fase 2 x 58 W 29 32
D4 230 250
D5 65 80
D6 22 25
D7 17 20
Determinazione
della sezione del cavo
Dalle tabelle a pag. 35 e seguenti
si ricavano i coefficienti di correzione
in funzione delle modalit di posa e le
rispettive sezioni minime dei cavi.
riferimento I
n
interruttori coefficiente I
z
sezione
cavi [A] K
tot tot tot tot tot
[A] minima [mm
2
]
S1 400 0,64 373 300
S2 125 0,68 131 50
S3 32 0,61 38 16
S4 250 0,75 258 120
S5 80 0,91 98 16
S6 25 0,91 27 4
S7 20 0,87 21 2,5
D'0
PEN
D0
PEN
2 x 800 kVA
20 kV/400 V
D1
D2
A
B
C
PEN
PEN
S1
S2
D3
S3
N
PE
D4
PE
S5
D
D7
N
PE
S7
D5
PE
S6
D6
P = 12 kW
Illuminazione:
30 lampade fluorescenti per fase (2 x 58W)
Ausiliari
PE
P = 37 kW
S4
U U Utilizzatori
Studio di una installazione
F.M.
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Schneider Electric 7
Determinazione
della caduta di tensione
Le tabelle da pag. 44 a 69 permettono
di determinare la caduta di tensione per
i diversi cavi.
Il cos medio dell'installazione 0,9.
Occorre verificare in seguito, che la somma
delle cadute di tensione lungo la linea sia
inferiore al 4%.
riferimento I d'impiego sezione lunghezza u%
cavi [A] [mm
2
] [m]
S1 350 300 40 0,65
S2 110 50 35 0,78
S3 29 16 80 1,33
S4 230 120 30 0,63
S5 65 16 50 1,86
S6 22 4 65 3,15
S7 17 2,5 10 0,60
Calcolo della caduta di tensione
dei diversi circuiti
c Circuito di illuminazione
u = 0,65 + 0,78 + 1,33 = 2,76%
c Circuito di forza motrice (65 A)
u = 0,63 + 1,86 = 2,49%
c Circuito di forza motrice (22 A)
u = 0,63 + 3,15 = 3,78%
c Circuito ausiliario
u = 0,60% = 0,6%
La selettivit
delle protezioni
Le tabelle di selettivit da pag. 190
permettono di determinare i limiti di
selettivit tra i diversi livelli di distribuzione.
Per acquistare significato, i limiti di
selettivit devono essere confrontati con i
valori della corrente di cortocircuito calcolati
precedentemente.
I limiti di selettivit tra gli interruttori D0-D1,
D0-D4 e D0-D7 sono moltiplicati per il
numero di trasformatori in parallelo.
Esempio
La selettivit tra un NS1250N e un NS400N
totale.
Determinazione della
corrente di cortocircuito
La tabella a pag. 49 permette di ottenere
il valore della corrente di cortocircuito sulle
sbarre di parallelo in funzione della potenza
e del numero di trasformatori.
Le tabelle a pag. 50 permettono di
determinare la corrente di cortocircuito
nei differenti punti in cui sono installate
le protezioni.
riferimento interruttore sganciatore
D0 e D'0 NS1250N Micrologic 2.0
D1 NS400N STR23SE
D2 NS160N TM125D
D3 C60L C32
D4 NS250sx TM250D
D5 NS160N TM80D
D6 C60L C25
D7 NG125L C20
Scelta del dispositivo
di protezione
Per scegliere il dispositivo di protezione
sufficiente verificare che:
Pdi Icc.
Per la scelta dell'interruttore automatico
si utilizzino le tabelle a pag. 89 e seguenti.
riferimento sezione [mm
2
] lunghezza [m] Icc [kA]
A 45
B 300 40 27
C 50 35 13
D 120 30 23
PEN PEN
2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
A
B
C
PEN
PEN
S1
S2
S3
N
PE
PE
S5
D
N
PE S7
PE
S6
PE
S4
totale
45 kA
D4
NS250SX
TM250D
D7
NG125L
C20
D5
NS160N
TM80D
D6
C60L
C25
D3
C60H
C32
27 kA
23 kA
13 kA
D1
NS400N
STR23SE
D2
NS160N
TM125D
Ausiliari
Totale
10 kA
Totale Totale
Totale
Totale
U U Utilizzatori
D0
NS1250N
Micrologic 2.0
D0
NS1250N
Micrologic 2.0
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Schneider Electric 8
Introduzione
riferimento interruttori sezione lunghezza lunghezza
cavi [mm
2
] [m] massima [m]
S1 NS400N STR23SE 300 40 153
S2 NS160N TM125D 50 35 141
S3 C60H C32 16 80 170
S4 NS250SX TM250D 120 30 122
S5 NS160N TM80D 16 50 69
S6 (1) C60L C25 4 65 55
S7 NG125L C20 2,5 10 41
Verifica della protezione
delle persone
Nel sistema di distribuzione TN si deve
verificare la massima lunghezza del cavo
protetto dal rispettivo interruttore
automatico.
Le tabelle a pag. 251 indicano, in funzione
della regolazione della protezione
magnetica, la lunghezza del cavo per la
quale assicurata la protezione delle
persone con S
F
= S
PE
.
L'esempio della tabella qui a fianco basato
sullo schema ottenuto con il miglioramento
della selettivit.
(1) La protezione delle persone non assicurata per il cavo S6 di sezione 4 mm
2
.

Le soluzioni possibili sono:
c aumentare la sezione del cavo a 6 mm
2
; cos facendo la lunghezza massima protetta di 82 m;
c utilizzare un interruttore C60L con sganciatore B25 che assicura una lunghezza massima protetta di 109 m
con il cavo da 4 mm
2
;
c installare un dispositivo differenziale.
Applicazione della tecnica
di filiazione
L'applicazione della tecnica di filiazione
permette di installare interruttori con potere
di interruzione inferiore alla corrente
di cortocircuito nel punto di installazione.
Le tabelle a pag. 181 permettono di
effettuare il coordinamento tra due
apparecchi.
Nel caso di trasformatori in parallelo
si possono utilizzare le tabelle da pag. 51
per la scelta degli interruttori a valle
delle sbarre di parallelo.
I limiti di selettivit tra gli interruttori cos
scelti in genere inferiore a quello ottenuto
con la soluzione standard.
Studio di una installazione
PEN PEN
2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
A
B
C
PEN
PEN
S1
S2
S3
N
PE
PE
S5
D
N
PE S7
PE
S6
PE
S4
24 kA
45 kA
D4
NS250SX
TM250D
D7
NG125L
C20
D5
NS160NE
TM80D
D6
C60N
C25
D3
C60N
C32
27 kA
23 kA
13 kA
D1
NS400N
STR23SE
D2
NS160E
TM125D
Ausiliari
Totale
10 kA
Totale Totale
Totale
Totale
U U Utilizzatori
D0
NS1250N
Micrologic
D0
NS1250N
Micrologic
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Schneider Electric 9
Introduzione 10
Le norme per gli impianti elettrici 12
pag9_14 NORME.p65 25/11/2003, 11.49 9
Schneider Electric 10
Le norme
Di fatto quindi, le Norme CEI sono
considerate una delle possibili forme
di regola dell'arte, sia per gli impianti
che per i singoli componenti.
La legge n. 186, entro certi limiti, implica
il superamento del DPR 547 in materia
elettrica in favore della Norma CEI, pi
affidabile, aggiornata e completa dal punto
di vista tecnico di quanto non possa essere
la legge dello Stato di per s generica e,
su certi punti, necessariamente obsoleta.
Inoltre, la sua applicazione non si limita
agli ambienti di lavoro, ma si estende a tutti
gli impianti elettrici.
Le direttive comunitarie
Sono strumenti legislativi comunitari
emanati dal Consiglio della Comunit su
proposta della Commissione Europea; l'iter
di approvazione coinvolge il Parlamento
Europeo al fine di armonizzare
la legislazione dei paesi membri, che sono
tenuti ad adottarle entro i termini stabiliti
dalle Direttive stesse.
Lo scopo principale delle direttive quello
di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi
commerciali nell'ambiente del Mercato
Unico Europeo, fissando per i diversi tipi
di prodotto i requisiti essenziali della
sicurezza. Le Direttive prevedono
l'applicazione della marcatura CE da parte
del costruttore, il quale attesta la
rispondenza del prodotto ai requisiti
essenziali della sicurezza, riportati in tutte le
DIRETTIVE COMUNITARIE applicabili
al prodotto in questione.
La marcatura CE obbligatoria
e rappresenta la condizione necessaria
per l'immissione dei prodotti sul mercato
e la loro libera circolazione all'interno della
Comunit Europea.
La marcatura CE un obbligo
amministrativo ed destinata al controllo
delle autorit (ad es. doganali);
non quindi un 'marchio' destinato all'utente
(ad es. il cittadino).
I prodotti elettrici di Bassa Tensione utilizzati
nella distribuzione devono riportare
la marcatura CE dal 1 Gennaio 1997.
Nota:
la marcatura CE deve essere apposta
dal fabbricante o dal suo mandatario nella
Comunit sul materiale elettrico o, in
alternativa, sull'imballaggio, sulle avvertenze
d'uso o sul certificato di garanzia, in modo
visibile, facilmente leggibile e indelebile.
Le Direttive Comunitarie applicabili (salvo
alcune eccezioni) sono due, di seguito
descritte.
Direttiva per il materiale elettrico di
Bassa Tensione (73/23/CEE - 93/68/CEE)
stata recepita in Italia con la legge 791
del 18/10/1977.
Si applica a tutti i prodotti elettrici di Bassa
Tensione (tra 50 a 1000 Vca e tra 75
e 1500 Vcc), assicurandone un livello
di sicurezza adeguato, stabilito mediante
i requisiti essenziali (minimi).
Assicura peraltro la libera circolazione
dei prodotti elettrici in tutti gli Stati membri.
Nello stesso tempo demanda alle Norme
tecniche il compito di prescrivere
le questioni specifiche conseguenti
ai dettami della Direttiva stessa:
in particolare, condizione sufficiente perch
un prodotto sia ritenuto sicuro secondo
la legge n.791, la rispondenza alla Norma
armonizzata del CENELEC recepita
dalla Comunit e pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della Comunit o, in assenza
di questa, alle Norme CEE o IEC o, infine,
alle Norme del paese di produzione purch
di sicurezza equivalente a quella richiesta
in Italia.
Direttiva sulla Compatibilit
Elettromagnetica (EMC) (89/336/CEE)
stata recepita in Italia con il Decreto
Legislativo n.472 del 4/12/1992.
Si applica a tutte le apparecchiature
elettrotecniche ed elettroniche, nonch
agli impianti ed installazioni che contengono
componenti elettrici ed elettronici,
che possono creare perturbazioni
elettromagnetiche o il cui funzionamento
possa venire influenzato da tali perturbazioni.
Tali apparecchiature devono essere costruite
in modo che:
c le perturbazioni elettromagnetiche
generate siano limitate ad un livello
che consenta agli apparecchi radio,
di telecomunicazione ed altri apparecchi
di funzionare in modo conforme alla loro
destinazione;
c abbiano un adeguato livello di immunit
alle perturbazioni elettromagnetiche
che permetta loro di funzionare in modo
conforme alla loro destinazione.
Legge n. 46 del 5-3-1990
L'obbligo alla sicurezza coinvolge,
in un qualsiasi processo produttivo, tutti
gli operatori, ciascuno in misura dipendente
dalle capacit decisionali o di intervento
che gli competono. quindi compito
di ognuno, per la propria parte, osservare
leggi, regolamenti e norme, applicandoli con
diligenza, al fine di rendere l'impalcatura
normativa non fine a se stessa.
a questo scopo che, anche se con grave
ritardo, uscita nel marzo del 1990
la legge 46/90, che finalmente costituisce
un testo legislativo che comprende
e disciplina tutti gli impianti elettrici.
Questa legge, nel quadro complessivo
della regolamentazione degli impianti
elettrici ai fini della sicurezza, risulta
particolarmente importante, in quanto:
c ribadisce la legge n. 186 del 1968,
per cui il rispetto delle Norme CEI/UNI
condizione sufficiente per la conformit
alla regola dell'arte;
c impone l'utilizzo dell'interruttore
differenziale ad alta sensibilit (In 1 A,
ved. Regolamento d'attuazione)
e l'adeguamento degli impianti esistenti.
Inoltre sancisce:
v la lotta all'abusivismo, ostacolando
il lavoro di soggetti impreparati che
potrebbero realizzare impianti pericolosi, sia
dal punto di vista dell'installazione, sia per la
qualit stessa dei materiali impiegati;
v l'individuazione precisa e giuridica
delle figure chiave, con relativi compiti
e responsabilit:
Committente
Progettista
Installatore
Collaudatore
Introduzione
Gli impianti elettrici di bassa tensione sono
regolamentati da un insieme di testi che
hanno l'obiettivo di definire le misure per la
protezione dei beni e delle persone.
Tale obiettivo, necessario per il corretto
funzionamento degli impianti, prevede
l'utilizzo di apparecchi che rispondono
alle norme di costruzione e implica
l'osservanza di regole che definiscono
le modalit di installazione di questi
apparecchi.
Norme tecniche e norme
di legge
Il progetto di un impianto elettrico deve
essere elaborato per soddisfare le
esigenze di funzionamento e di servizio,
nel rispetto dei fondamentali requisiti della
sicurezza.
Il progetto un documento di natura
tecnica, regolamentato da testi normativi
(tecnici) e legislativi.
Questi guidano alla scelta appropriata
di apparecchiature che rispondono
ai requisiti di buona tecnica e ne definiscono
le modalit di installazione e di utilizzo
per il corretto esercizio dell'impianto.
In Italia, il primo testo legislativo costituito
dal Decreto del Presidente della Repubblica
(DPR) n. 547 del 27/4/1955, che riguarda
la prevenzione infortuni sul lavoro.
Esso applicabile unicamente ai luoghi
di lavoro, ove cio esista la figura del datore
di lavoro e del lavoratore dipendente, non
quindi applicabile (salvo ulteriore specifica):
c nel settore Civile;
c nel settore Scuola;
c nel settore locali di Pubblico Spettacolo.
La legge n. 186 e la regola
dell'arte
Un importante passo avanti stato fatto,
nel 1968, con l'emanazione della legge
n.186: "Disposizioni concernenti
la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazioni e impianti elettrici
ed elettronici."
La legge 186 composta di due soli articoli
qui riportati:
Art. 1. Tutti i materiali, le apparecchiature,
i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici devono essere
realizzati e costruiti a regola d'arte.
Art. 2. I materiali, le apparecchiature,
i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici realizzati secondo
le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano
si considerano costruiti a regola d'arte.
L'art. 1 ribadisce l'obiettivo che vengano
realizzate opere "a regola d'arte"; l'art. 2
evidenzia l'intenzione del legislatore
di fornire un riferimento preciso,
individuandolo nelle norme CEI. Ci lascia
al progettista la libert (e la conseguente
responsabilit) di soluzioni alternative,
che soddisfino comunque i fondamentali
requisiti di sicurezza; si possono cio
realizzare apparecchiature e impianti
a regola d'arte anche al di fuori della
Normativa CEI, ma in tal caso si tenuti
a dimostrare la rispondenza alla regola
dell'arte medesima.
pag9_14 NORME.p65 25/11/2003, 11.49 10
Schneider Electric 11
l'obbligatoriet del progetto (ove
richiesto), che costituisce il primo passo
nella direzione della sicurezza dell'impianto.
L'insieme di queste regole potr contribuire
ad ottenere una maggiore sicurezza degli
impianti.
Quindi, come detto prima, dovranno essere
tutti i protagonisti del processo produttivo
ad essere qualificati e responsabilizzati
nel proprio lavoro, a partire dall'imprenditore
(Committente) per la sua parte di
responsabilit per arrivare all'installatore, che
deve comunque essere professionalmente
preparato, conoscere la Normativa e i
materiali e non essere solo un buon esecutore
o, al pi, un buon organizzatore dei lavori.
L'art. 9 della legge n. 46 impone
all'installatore il rilascio della "dichiarazione
di conformit" dell'impianto realizzato,
in cui si assicura il rispetto della regola
dell'arte.
Nella maggioranza dei casi, come si detto,
conviene all'installatore riferirsi alle norme
CEI, in quanto gi di per s regola dell'arte.
In pratica quindi, l'installatore dichiara
la conformit dell'impianto alle norme CEI.
Le Norme CEI
Per quanto finora detto l'osservanza
delle norme CEI diviene in pratica un
obbligo per il progettista e l'installatore
medio che, in questa maniera, non hanno
difficolt a dimostrare la regola dell'arte
rispetto ad impianti realizzati secondo
normative differenti.
Norme riguardanti
gli impianti elettrici
di bassa tensione
Costituiscono le regole di concezione
e progettazione degli impianti.
Tra queste, la pi importante sicuramente
la norma CEI 64.8 che riguarda le regole
generali degli impianti di Bassa Tensione.
Norme riguardanti
le apparecchiature
di bassa tensione
Queste norme definiscono le caratteristiche
delle apparecchiature elettriche (dimensioni,
prestazioni meccaniche ed elettriche ecc.).
Le norme di prodotto di maggiore interesse
per il catalogo Schneider Electric sono,
per quanto riguarda gli interruttori
automatici, le seguenti:
c interruttori per applicazioni "domestiche
e similari" che devono essere conformi
alla norma CEI 23.3 (EN 60898);
c interruttori per applicazioni "industriali"
che devono essere conformi alla norma
CEI EN 60947-2;
c interruttori differenziali senza sganciatori
di sovracorrente incorporati per installazioni
domestiche e similari conformi alla Norma
CEI EN 61008-1;
c interruttori differenziali con sganciatori
di sovracorrente incorporati per installazioni
domestiche e similari conformi alla Norma
CEI EN 61009-1;
c apparecchiature assiemate di protezione e
manovra per bassa tensione (quadri BT)
v Parte 1: apparecchiature di serie (AS) e
non di serie (ANS) CEI EN 60439-1
v Parte 2: prescrizioni particolari per i
condotti sbarre CEI EN 60439-2;
c prescrizioni per la realizzazione, le
verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per installazioni fisse per uso
domestico e similari: CEI EN 23.51.
Tutti i dispositivi di protezione di nostra
produzione sono conformi a queste norme.
Relazioni internazionali
Il CEI membro, tra gli altri, dei seguenti
organismi internazionali:
c IEC (International Electrotechnical
Commission): l'organismo che prepara
norme tecniche su scala mondiale; costituito
nel 1907, attualmente raggruppa i 41 paesi
maggiormente industrializzati del mondo ed
ha in catalogo pi di 2200 norme. L'Italia
partecipa a tutti i Comitati Tecnici della IEC
e utilizza le norme internazionali come base
per le norme italiane;
c CENELEC (Comit Europen de
Normalisation Electrotechnique): l'ente
normativo europeo avente lo scopo di
armonizzare le norme nell'ambito europeo.
costituito da 17 Comitati Tecnici nazionali.
Il CENELEC agisce anche per incarico della
Comunit Europea con lo scopo
di eliminare gli ostacoli agli scambi, dovuti
alle normative tecniche, e predisporre
i documenti di armonizzazione destinati
a diventare, nei singoli Paesi, norme
armonizzate ai sensi della Direttiva
Comunitaria per i materiali di bassa tensione
n. 73/23/CEE.
Norme CEI di particolare
rilevanza per impianti
e apparecchi di bassa
tensione
Corrispondenza con le norme europee
(CENELEC) ed internazionali (IEC)
c La corrispondenza pu essere totale
o parziale: maggiori dettagli sono riportati
nel testo;
c Sotto l'intestazione CENELEC
sono riportate anche le corrispondenti
norme CEE.
(Vedere pagine 12, 13, 14).
Indirizzi utili
Le norme CEI sono reperibili presso:
MILANO
CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano
Sede di Milano
Via Saccardo, 9 - 20134 Milano
Tel. 02 21006.226 - fax 02 21006.222
BERGAMO
TELMOTOR S.p.A.
Via Zanica, 91 - 24126 Bergamo
tel. 035 325122 - fax 035 317393
BRESCIA
AQM
Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS)
tel. 030 2590656 - fax 030 2590659
BIT S.p.A.
Via G. Di Vittorio, 3d/3e - 25125 Brescia
tel. 030 2687511 - fax 030 2687611
FIRENZE
CONFINDUSTRIA TOSCANA SERVIZI
Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze
tel. 055 2661521 - fax 055 218055
LECCO
G. SACCHI S.p.A.
Via G. Sacchi, 2 - 23691 Barzan (LC)
tel. 039 92181 - fax 039 958984
NAPOLI
CONSORZIO PROMOS RICERCHE
Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli
tel. 081 5537106 - fax 081 5537112
MONZA
G. SACCHI S.p.A.
Via della Giardina, 6 - 20052 Monza (MI)
tel. 039 27031 - fax 039 796311
MODENA
Libreria ATHENA
Via Campi, 284/A - 41100 Modena
tel. 059 370842 - fax 059 372964
PADOVA
Libreria PROGETTO
Via Marzolo, 28 - 35131 Padova
tel. 049 665585 - fax 049 8076036
ROMA
Libreria UNIVERSITARIA INGEGNERIA 2000
Via della Polveriera, 15 - 00184 Roma
tel. 06 4744169 - fax 06 4885834
DEI s.r.l.
Via Nomentana, 20 - 00161 Roma
tel. 06 4402046 - fax 06 4403307
TORINO
Libreria LEVROTTO & BELLA
Via Pigafetta, 2 E - 10129 Torino
tel. 011 5097367 - fax 011 504025
TRENTO
Libreria UNIVERSITARIA
Via Travai, 28 - 38100 Trento
tel. 0461 230440 - fax 0461 266938
TREVISO
TREVISO TECNOLOGIA
Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV)
tel. 0422 608858 - fax 0422 608866
MARCHIOL S.p.A.
Via della Repubblica, 41 - 31050 Villorba (TV)
tel. 0422 4271 - fax 0422 421729
VARESE
FOGLIANI S.p.A.
Via per Cassano, 157 - 21052 Busto Arsizio (VA)
tel. 0331 696911 - fax 0331 686561
VENEZIA
MEB
Via Pialoi, 96 - 30020 Marcon (VE)
tel. 041 5951206 - fax 041 5951253
VICENZA
TECNOIMPRESA
Istituto Promozionale per lIndustria
P.zza Castello, 30 - 36100 Vicenza
tel. 0444 232794 - fax 0444 545573
Sedi CNA - ANIM
BOLOGNA
V.le Aldo Moro, 22 - 40127 Bologna
Tel. 051 299212- fax 051 359902
FERRARA
Via Caldirolo, 84 - 44100 Ferrara
tel. 0532 749210 - fax 0532 749236
FORLI
Via Pelacano, 29 - 47100 Forl
tel. 0543 770317 - fax 0543 770301
MODENA
Via Malavolti, 27 - 41100 Modena
Tel. 059 418565 - fax 059 418598
PARMA
Via La Spezia, 52/a - 43100 Parma
tel. 0521 227211 - fax 0521 227205
PIACENZA
Via Coppalati-Z. Dogana Loc. Le Mose- 29100 Piacenza
tel. 0523 572211 - fax 0523 645300
RAVENNA
Viale Randi, 90 - 48100 Ravenna
tel. 0544 298699 - fax 0544 400272
REGGIO EMILIA
Via Maiella, 4 - 42100 Reggio Emilia
tel. 0522 356367 - fax 0522 356351
RIMINI
Piazzale Tosi, 4 - 47900 Rimini
tel. 0541 760214 - fax 0541 791734
Punti di Sola Consultazione
ANCONA
SO.GE.SI.
Via Filonzi - 60131 Ancona
tel. 071 2900240
BARI
TECNOPOLIS CSATA NOVUS ORTUS
S.P. per Casamassima, km. 3 - 70010 Valenzano (BA)
tel. 080 4670301 - fax 080 4670553
CAGLIARI
CENTRO SERVIZI PROMOZIONALI PER LE IMPRESE
V.le A. Diaz, 221 - 09126 Cagliari
tel. 070 34996305/08 - fax 070 34996306
LA SPEZIA
C.C.I.A.A.
Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia
tel. 0187 728264/251 - fax 0187 777961
UDINE
CATAS Srl
Via Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD)
tel. 0432 747211 - fax 0432 747250
BOLOGNA
CERMET
Via Cadriano, 23 - 40057 Cadriano di Granarolo (BO)
tel. 051 764811 - fax 051 763382
RIMINI
ISTITUTO GIORDANO
Via Rossini, 2 - 47814 Bellaria (RN)
tel. 0541 343030 - fax 0541 345540
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Schneider Electric 12
Le norme Le norme per gli impianti elettrici
CT 0 : Applicazione delle norme e testi di carattere generale
CEI 0-1 1997 Adozione di nuove norme come base per la certificazione dei prodotti nei paesi membri del CENELEC (prima ediz.)
CEI 0-2 2002 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
CEI 0-3 1996 Legge 46/90 : Guida per la compilazione della dichiarazione di conformit e relativi allegati (prima ediz.); variante 1 (1999)
CEI 0-4/1 1998 Documenti CEI normativi e non normativi. Parte 1: Tipi, definizioni e procedure (prima ediz.)
CEI 0-5 1997 Dichiarazione CE di conformit. Guida allapplicazione delle Direttive Nuovo Approccio e della Direttiva Bassa Tensione (prima ediz.)
CEI ES 59004 1998 Qualificazione delle imprese di installazione di impianti elettrici (prima ediz.)
CT 1/24/25 Terminologia, grandezze ed unit
CEI 1 1997 Glossario. 1 elenco di termini (prima ediz.)
CEI 24-1 1997 Simboli letterali da usare in elettrotecnica (settima ediz.)
CT 2 Macchine rotanti
CEI EN 60034-1 2000 Macchine elettriche rotanti. Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento (quinta ediz.)
CT 3 Documentazione e segni grafici
CEI EN 60617 1997/98 Segni grafici per schemi (seconda ediz.). Parti da 2 a 13
CEI EN 61082 1997/98 Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica (prima ediz.). Parti 1, 2, 3 e 4
CT 8/28 Tensioni, correnti e frequenze normali / coordinamento degli isolamenti
CEI 8-6 1998 Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione (prima ediz.)
CEI 28-6 1997 Coordinamento dellisolamento per gli apparecchi nei sistemi a bassa tensione. Parte 1: principi, prescrizioni e prove (prima ediz.)
CT 11 Impianti elettrici ad alta tensione e di distribuzione pubblica di bassa tensione
CEI 11-1 1999 Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata (nona ediz.). Variante V1 (2000)
CEI 11-8 1998 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra (terza ediz.)
CEI 11-17 1997 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo (seconda ediz.)
CEI 11-18 1997 Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni (prima ediz.)
CEI 11-20 2000 Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuit collegati a reti di I e II categoria (quarta ediz.)
CEI 11-25 1997 Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata (prima ediz.)
CEI EN 60865-1 1998 Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti. Parte 1: definizioni e metodi di calcolo (seconda ediz.)
CEI 11-28 1998 Guida dapplicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali di bassa tensione (prima ediz.)
CEI 11-35 1996 Guida allesecuzione delle cabine elettriche dutente (prima ediz.)
CEI 11-37 1996 Guida per lesecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria (prima ediz.)
CT 13 Apparecchi per la misura dellenergia elettrica e per il controllo del carico
CEI EN 61036/A1 2001 Contatori elettrici statici di energia attiva per corrente alternata (Classi 1 e 2)
CT 14 Trasformatori
CEI EN 60076-1 1998 Trasformatori di potenza. Parte 1: Generalit
CEI EN 60076-2 1998 Trasformatori di potenza. Parte 2: Riscaldamento
CEI EN 60076-3 2002 Trasformatori di potenza. Parte 3: Livelli e prove di isolamento
CEI EN 60076-5 2002 Trasformatori di potenza. Parte 5: Capacit di tenuta al cortocircuito
CEI 14-7 1997 Marcatura dei terminali dei trasformatori di potenza (prima ediz.)
CEI 14-8 1999 Trasformatori di potenza a secco (seconda ediz.)
CT 16 Contrassegni dei terminali ed altre indicazioni
CEI 16-1 1997 Individuazione dei conduttori isolati (prima ediz.)
CEI EN 60445 2000 Individuazione dei morsetti degli apparecchi e delle estremit di conduttori designati e regole generali per un sistema
alfanumerico (terza ediz.)
CEI EN 60073 1997 Principi fondamentali e di sicurezza per le interfacce uomo-macchina, la marcatura e lidentificazione.
Principi di codifica per i dispositivi indicatori e per gli attuatori (quarta ediz.)
CEI 16-4 1998 Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori nudi tramite colori (prima ediz.)
CEI EN 60447 1997 Interfaccia uomo-macchina. Principi di manovra (seconda ediz.)
CT 17 Grossa apparecchiatura
CEI EN 60947-1 2000 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 1: regole generali. Variante 1 (2002). Variante 2 (2002)
(17-44)
CEI EN 60947-2 2004 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 2: interruttori automatici
(17-5)
CEI EN 60947-3 2000 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 3: interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra-
(17-11) Sezionatori e unita' combinate con fusibili. Variante 1 (2002)
CEI EN 60947-4-1 2002 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 4: contattori ed avviatori. Sezione uno -
(17-50) Contattori ed avviatori elettromeccanici
CEI EN 60947-5-1 1998 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 5: dispositivi per circuiti di comando ed elementi
(17-45) di manovra. Sezione uno - Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando (seconda ediz.). Variante V1 (2000). Errata c.(2001)
CEI EN 60947-6-1 1998 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: apparecchiature a funzioni multiple. Sezione uno -
(17-47) Apparecchiature di commutazione automatica (prima ediz.). Variante 2 (1998)
CEI EN 60947-6-2 1998 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: apparecchiature a funzioni multiple. Sezione due -
(17-51) Apparecchi integrati di manovre e protezione (ACP) (prima ediz.). Variante V2 (2000)
CEI EN 60947-7-1 1998 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 7: apparecchiature ausiliarie. Sezione uno -
(17-48) Morsettiere per conduttori di rame (prima ediz.). Variante V2 (2000)
CEI EN 60439-1 2000 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
(17-13/1) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie
parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) (quarta ediz.)
CEI EN 60439-2 2000 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
(17-13/2) Parte 2: prescrizioni particolari per i condotti sbarre (seconda ediz.). Errata c. (2001)
CEI EN 60439-3 1997 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e manovra destinate ad essere installate in luoghi
dove personale non addestrato ha accesso. Variante 1 (2001)
CEI EN 60439-4 1998 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
(17-13/4) Parte 4: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC) (prima ediz.). Variante 1 (2000)
Norma Anno Titolo
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Schneider Electric 13
CEI EN 60439-5 1999 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri bt). Parte 5: prescrizioni particolari per apparecchiature
assiemate destinate ad essere installate allesterno in luoghi pubblici - Cassette per distribuzione in cavo (prima ediz.)
CEI EN 61095 2001 Contattori elettromeccanici per usi domestici o similari
CEI 17-43 2000 Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di
protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS) (seconda ediz.)
CEI 17-52 1997 Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS) (prima ediz.)
CEI EN 50298 1999 Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione. Prescrizioni generali
(prima ediz.)
CEI 17.70 1999 Guida allapplicazione delle norme dei quadri di bassa tensione (prima ediz.)
CT 18 Impianti elettrici di bordo
CEI 18-4 1983 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 202: progetto dell'impianto - protezioni (prima ediz.). Varianti: 1
CEI 18-8 1984 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 101: definizioni e prescrizioni generali. Varianti: 1
CEI 18-13 1986 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 201: progetto dell'impianto - Generalit (prima ediz.). Varianti: 1
CEI 18-14 2000 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 401: installazione e prove a impianto completato (seconda ediz.)
CT 20 Cavi per energia
CEI 20-19 2003 Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parti : da 1 a 4, da 6 a 11, 13 e 14
CEI 20-20 2002 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parti : da 1 a 5, da 7 a 13
CEI 20-22 2002 Prove dincendio su cavi elettrici. Parti: da 1 a 5 (quarta ediz.)
CEI 20-27 2000 Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione (seconda ediz.)
CEI 20-29 1997 Conduttori per cavi isolati (seconda ediz.)
CEI 20-33 1998 Giunzioni e terminazioni per cavi d'energia a tensione Uo/U non superiore a 600/1000 V in corrente alternata a 750 V in
corrente continua (prima ediz.)
CEI 20-37 2002 Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi. Parti da 1 a 7
CEI 20-38/1 2001 Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi
Parte 1 - tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV
CEI 20-38/2 1997 Cavi isolati con gomma non propaganti lincendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Parte 2 -
Tensione nominale U0/U superiore a 0.6/1 kV prima ediz.)
CEI 20-39/1 2002 Cavi ad isolamento minerale con tensione nominale non superiore a 750 V. Parte 1: cavi
CEI 20-40 1998 Guida per luso di cavi a bassa tensione (seconda ediz.)
CEI 20-45 2003 Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0.6/1 kV (prima ediz.)
CEI 20-48 1996 Cavi da distribuzione per tensioni nominali 0.6/1 kV. Parte 1: prescrizioni generali; Parte 7: cavi isolati in gomma EPR ad alto
modulo (prima ediz.). Errata corrige, V1 (1999)
CT 23 Apparecchiatura a bassa tensione
CEI EN 60898 1999 Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari
CEI EN 60669-1 2000 Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 1: prescrizioni
generali (quarta ediz.)
CEI EN 60309-1/2 2000 Spine e prese per uso industriale. Parte 1: prescrizioni generali. Parte 2 : prescrizioni per intercambiabilit dimensionale per
spine e prese con spinotti ad alveoli cilindrici (quarta ediz.)
CEI EN 60934 2002 Interruttori automatici per apparecchiature
CEI EN 61008-1 1999 Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari
Parte 1: prescrizioni generali (seconda ediz.)
CEI EN 61008-2-1 1997 Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: applicabilit delle
prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete (prima ediz.). Variante 1 (1999)
CEI EN 61009-1 1999 Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari
Parte 1: prescrizioni generali (seconda ediz.)
CEI EN 61009-2-1 1997 Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: applicabilit delle
prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete (prima ediz.). Variante 1 (1998)
CEI 23-48 1998 Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: prescrizioni generali.
CEI 23-49 1996 Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: prescrizioni generali.
Parte 2: prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell'uso
ordinario dissipano una potenza non trascurabile (prima ediz.). Variante1 (2001). Variante 2 (2003)
CEI 23-51 1996 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione perinstallazioni fisse per uso domestico
e similare (prima ediz.) Variante 1 (1998). Variante 3 (2001). Variante 4 (2003)
CEI EN 61543 1996 Interruttori differenziali (RCD) per usi domestici e similari. Compatibilit elettromagnetica (prima ediz.)
CEI EN 60669-2-1 2002 Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari.
Sezione 1: Interruttori elettronici (prima ediz.). Variante 1 (1998)
CEI EN 60669-2-2 1998 Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari.
Sezione 2: Interruttori con comando a distanza (RCS) (prima ediz.)
CEI EN 60669-2-3 1998 Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari.
Sezione 3: Interruttori a tempo ritardato (seconda ediz.)
CT 32 Fusibili
CEI EN 60269-1 2000 Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua.
Parte 1: prescrizioni generali (quinta ediz.)
CEI EN 60269-2 1997 Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua.
Parte 2: prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone addestrate (fusibili principalmente per
applicazioni industriali) (seconda ediz.). Variante V1 (1999)
CEI EN 60269-3 1997 Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua.
Parte 3: prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone non addestrate (fusibili principalmente per applicazioni
domestiche e similari) (seconda ediz.)
CEI EN 60127-1/6 1997/98 Fusibili miniatura. Parte 1 - 2 - 3 - 5 - 6: definizioni per fusibili miniatura e prescrizioni generali per cartucce di fusibili
miniatura (terza ediz.)
CT 33 Condensatori
CEI EN 60143-1 1998 Condensatori per inserzione in serie sulle reti in corrente alternata (seconda ediz.). Parte 1 - Generalit
Norma Anno Titolo
pag9_14 NORME.p65 25/11/2003, 11.49 13
Schneider Electric 14
Le norme Le norme per gli impianti elettrici
CT 38 Trasformatori di misura
CEI EN 60044-1 2000 Trasformatori di misura. Parte 1: trasformatori di corrente (quarta ediz.)
CEI 38-2 1998 Trasformatori di tensione (terza ediz.)
CT 44 Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali
CEI EN 60204-1 1998 Sicurezza del macchinario. Equipaggiamento elettrico delle macchine. Parte 1: regole generali (terza ediz.)
CEI 44-14 2000 Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60204-1. Regole generali per l'equipaggiamento elettrico delle macchine
CT 64 Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)
CEI 64-7 1998 Impianti elettrici di illuminazione pubblica (terza ediz.)
CEI 64-8/1 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 1: oggetto scopo e principi fondamentali (quinta ediz.)
CEI 64-8/2 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 2: definizioni (quinta ediz.)
CEI 64-8/3 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 3: caratteristiche generali (quinta ediz.)
CEI 64-8/4 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 4: prescrizioni per la sicurezza (quinta ediz.)
CEI 64-8/5 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 5: scelta ed installazione dei componenti elettrici (quinta ediz.)
CEI 64-8/6 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 6: verifiche (quinta ediz.)
CEI 64-8/7 2003 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua.
Parte 7: ambienti ed applicazioni particolari (quinta ediz.)
CEI 64-12 1998 Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario (prima ediz.) Varianti 1 (2003)
CEI 64-14 1996 Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori (prima ediz.). Variante V1 (2000)
CEI 64-15 1998 Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica (prima ediz.)
CEI 64-17 2000 Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri. Errata corrige (2000)
CEI 64-50 2001 Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici
e di trasmissione dati. Criteri generali. Variante 1 (2002)
CEI 64-51 1999 Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei centri commerciali.
CEI 64-52 2000 Guida all'esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici
CT 70 Involucri di protezione
CEI EN 60529 1997 Grado di protezione degli involucri (codice IP) (seconda ediz.). Variante V1 (2000)
CEI EN 61032 1998 Protezione delle persone e delle apparecchiature mediante involucri. Calibri di prova (seconda ediz.)
CEI EN 50102 1996 Gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche contro impatti meccanici esterni (codice IK) (prima ediz.)
Variante V1 (1999)
CT 81 Protezione contro i fulmini
CEI 81-1 1998 Protezione di strutture contro i fulmini (terza ediz.). Variante: 1.
CEI 81-3 1999 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni dItalia in ordine alfabetico
(terza ediz.)
CEI 81-4 1996 Protezione delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine (prima ediz.). Variante 1 (1998)
CEI 81-8 2002 Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione
CT 89 Prove relative ai rischi da fuoco
CEI EN 60695-2-2 1998 Prove relative ai rischi di incendio. Parte 2: metodi di prova (prima ediz.)
CEI EN 60695-2-1/0-3 1997/99 Prove relative ai rischi da fuoco. Parte 2: Metodi di prova. Sezione 1/fogli da 0 a 3
CT 96
CEI EN 60742 1995 Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza - Prescrizioni. Sicurezza dei trasformatori, delle unit di alimentazione
e similari
CE EN 61558-1 1998 Parte1: Prescrizioni generali e prove
CEI UNEL
CEI UNEL 35024/1 1997 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente
alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
CEI UNEL 35024/2 1997 Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente
continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
CEI UNEL 35026 2000 Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente
alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa interrata
Norma Anno Titolo
pag9_14 NORME.p65 25/11/2003, 11.49 14
Schneider Electric 15
Caratteristiche
della rete
Sistemi di distribuzione 16
Protezione e sezionamento dei circuiti 19
La sicurezza nei sistemi TT 20
La sicurezza nei sistemi TN 21
La sicurezza nei sistemi IT 22
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 15
Schneider Electric 16
Caratteristiche
della rete
Sistema TT:
neutro collegato a terra
c Neutro collegato direttamente a terra;
c masse collegate a terra (solitamente
interconnesse);
c sgancio obbligatorio al primo guasto
d'isolamento, eliminato tramite un dispositivo
differenziale a corrente residua posto a
monte dell'installazione ed eventualmente
su ogni partenza per migliorare la selettivit.
Considerazioni
c Soluzione pi semplice per l'installazione;
c non necessita di manutenzioni frequenti
( necessario verificare periodicamente il
funzionamento del dispositivo differenziale
mediante il tasto di test).
Impiego
Sistema elettrico in cui l'utenza alimentata
direttamente dalla rete pubblica di
distribuzione in bassa tensione (edifici
residenziali e similari).
Nota 1: se le masse non sono collegate ad
una terra comune, deve essere utilizzato un
dispositivo differenziale su ogni partenza.
1
2
3
N
utilizzatori
Sistema TN:
masse collegate al neutro
c Neutro collegato direttamente a terra;
c conduttore di neutro e conduttore di
protezione comuni (PEN): sistema TN-C;
c conduttore di neutro e conduttore di
protezione separati (PE + N): TN-S;
c masse collegate al conduttore di
protezione, a sua volta collegato al punto
di messa a terra dell'alimentazione.
Si raccomanda di collegare il conduttore
di protezione a terra in pi punti;
c sgancio obbligatorio al primo guasto
d'isolamento, eliminato tramite i dispositivi di
protezione contro le sovracorrenti o tramite
dispositivo differenziale.
Considerazioni
c Il sistema TN-C consente risparmio
sull'installazione (impiego di interruttori
tripolari e soppressione di un conduttore);
c aumenta i rischi di incendio in caso di forti
correnti di guasto;
c la verifica dell'intervento della protezione
deve essere effettuata, se possibile, durante
lo studio tramite calcoli, ed eventualmente al
momento della messa in funzione tramite
strumenti di misura. Questa verifica la sola
garanzia di funzionamento, sia al momento
del collaudo, sia al momento
dell'utilizzazione, sia dopo qualsiasi modifica
o ampliamento sulla rete.
Impiego
Sistema elettrico con propria cabina di
trasformazione (stabilimenti industriali).
Nota 1: nel sistema TN-C il conduttore PEN
e nel sistema TN-S il conduttore PE non
devono mai essere interrotti.
Sistema TNC
1
2
3
PEN
utilizzatori
Sistema TNS
1
2
3
N
utilizzatori
PE
Sistemi di distribuzione
Sistemi TT e TN
Essi differiscono per la messa a terra
del neutro e per il tipo di collegamento
a terra delle masse.
Gli schemi e le principali caratteristiche
di questi tre sistemi sono indicati qui di
seguito. Gli apparecchi installati sulle reti
devono assicurare la protezione dei beni
e delle persone e soddisfare le esigenze
di continuit di servizio dell'impianto.
Nota 2: nel sistema TN-C le funzioni di
protezione e di neutro sono assolte dallo
stesso conduttore.
In particolare il conduttore PEN deve essere
direttamente collegato al morsetto
di terra dell'utilizzatore e quindi, tramite un
ponte, al morsetto di neutro.
Nota 3: i sistemi TN-C e TN-S possono
essere utilizzati in una medesima
installazione (sistema TN-C-S).
Il sistema TN-C deve obbligatoriamente
trovarsi a monte del sistema TN-S.
Nota 4: per sezioni di fase <10 mm
2
in Cu
o < 16 mm
2
in Al e in presenza di cavi
flessibili sconsigliabile l'utilizzo di un
sistema TN-C.
Nota 5: nel sistema TN-C il dispositivo
di protezione differenziale non pu essere
utilizzato sulle partenze con neutro distribuito.
Nota 6: in presenza di ambienti a maggior
rischio in caso di incendio vietato l'uso
del sistema TN-C .
Modi di collegamento a terra
Nelle reti BT si considerano tre modi
di collegamento a terra (detti anche sistemi
di neutro):
c sistema TT;
c sistema TN in 3 varianti: TN-C, TN-S e
TN-C-S;
c sistema IT.
PE
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 16
Schneider Electric 17
Caratteristiche
della rete
Nota 2: con le masse collegate a terra
per gruppi o individualmente, verificare
l'intervento dei dispositivi automatici
secondo la condizione richiesta per i sistemi
TT (praticamente sempre necessaria
l'installazione di un dispositivo differenziale).
Nota 3: con le masse collegate a terra
collettivamente, verificare l'intervento
del dispositivo automatico secondo
una condizione analoga a quella richiesta
per i sistemi TN.
Nota 4: la norma raccomanda vivamente
di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
c la verifica dello sgancio al secondo guasto
deve essere effettuata durante lo studio
tramite calcoli ed eventualmente alla messa
in funzione tramite strumenti di misura.
Impiego
Sistema elettrico con propria cabina
di trasformazione (con necessit prioritaria
di continuit di servizio).
Nota 1: se il dispersore delle masse della
cabina separato da quello degli utilizzatori
(soluzione sconsigliata dalle orme), occorre
installare un dispositivo differenziale a
corrente residua a monte dell'installazione.
CPI
1
2
3
N
utilizzatori
Sistema IT: neutro isolato
c Neutro isolato da terra o collegato a terra
attraverso un'impedenza di valore
sufficientemente elevato (qualche centinaio
di Ohm);
c masse collegate a terra individualmente,
per gruppi o collettivamente (si raccomanda
la messa a terra collettiva);
c segnalazione obbligatoria al primo guasto
d'isolamento tramite un controllore
permanente d'isolamento (CPI) installato tra
neutro e terra;
c sgancio non obbligatorio al primo guasto;
c ricerca ed eliminazione del primo guasto;
c sgancio obbligatorio al secondo guasto
d'isolamento tramite i dispositivi di
protezione contro le sovracorrenti o tramite
dispositivo differenziale.
Considerazioni
c Necessita di personale qualificato per la
manutenzione;
c soluzione che assicura una migliore
continuit di servizio;
c richiede un buon livello d'isolamento della
rete (implica la frammentazione della rete
se questa molto estesa, e l'alimentazione
degli apparecchi utilizzatori con dispersioni
elevate tramite trasformatori
di separazione);
Sistemi di distribuzione
Sistema IT, separazione elettrica
Sistema di protezione
per separazione elettrica
Un metodo di protezione contro i contatti
indiretti previsto dalla norma CEI 64-8 e
alternativo allinterruzione automatica
dellalimentazione la separazione elettrica.
Con questo metodo lalimentazione del
circuito deve essere realizzata con un
trasformatore di isolamento o con una
sorgente avente caratteristiche di sicurezza
equivalenti (es. gruppo motore-generatore
con avvolgimenti separati in modo
equivalente a quelli del trasformatore).
La tensione nominale del circuito separato
non deve superare 500 V. Le parti attive del
circuito separato non devono essere
connesse in alcun punto a terra e devono
essere separate rispetto a quelle di altri
circuiti con un isolamento equivalente a
quello esistente tra avvolgimento primario e
secondario del trasformatore di isolamento.
Le masse del circuito separato devono
essere collegate tra loro mediante
collegamenti equipotenziali non connessi
a terra ne a conduttori di protezione
o a masse di altri circuiti.
Le prese a spina devono avere un contatto
di protezione per il collegamento al
conduttore equipotenziale cos come
i cavi che alimentano i componenti elettrici
devono possedere un conduttore di
protezione.
Con questo metodo al verificarsi di un primo
guasto nel circuito separato la corrente di
guasto non pu praticamente circolare. Al
secondo guasto su una polarit diversa da
quella interessata dal primo guasto deve
intervenire una protezione automatica
secondo il criterio stabilito dalla norma per il
sistema TN.
Inoltre se per ragioni funzionali si utilizzano
bassissime tensioni, la norma prevede un
sistema denominato a bassissima tensione
funzionale (FELV).
I circuiti SELV e PELV devono essere
alimentati:
c con tensioni non superiori a 50 V CA e
120 V CC non ondulata. In alcuni ambienti a
maggior rischio la tensione di alimentazione
deve essere ridotta a 25 V CA e 60 V CC;
c da una delle seguenti sorgenti:
v trasformatore di sicurezza (CEI 14.6),
v da sorgente con grado di sicurezza
equivalente,
v da sorgenti elettrochimiche (batterie di
accumulatori),
v da dispositivi elettronici (gruppi statici).
Inoltre le parti attive devono essere protette
contro i contatti diretti mediante involucro
con grado di protezione non inferiore a
IPXXB o isolamento in grado di sopportare
una tensione di prova di 500 Veff. per 1
minuto
( in ogni caso per PELV, solo se
Un > 25 VCA o 60 VCC per SELV).
Data la complessit della materia si
consiglia di consultare la norma.
Sistemi a bassissima
tensione
La norma CEI 64.8 individua due sistemi
di distribuzione e le rispettive prescrizioni
costruttive per garantire la protezione contro
i contatti diretti e indiretti.
I due sistemi sono denominati:
c a bassissima tensione di sicurezza
(SELV);
c a bassissima tensione di protezione
(PELV).
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 17
Schneider Electric 18
Caratteristiche
della rete
Condizioni di installazione
c Masse collegate a terra (non obbligatorio);
c parti attive del circuito di alimentazione
principale separate dal circuito PELV
mediante schermo o guaina atti a garantire
un livello di sicurezza non inferiore a quello
previsto per la sorgente di alimentazione;
c prese a spina con o senza contatti per
il conduttore di protezione, di tipo tale da
non consentire l'introduzione di spine di altri
sistemi elettrici;
c le spine non devono poter entrare nelle
prese di altri sistemi elettrici.
Sistema PELV
Per soddisfare i criteri di sicurezza e
affidabilit dei circuiti di comando o per
esigenze funzionali pu essere necessario
collegare a terra un punto del circuito attivo.
In tal caso viene utilizzato il sistema PELV
che garantisce un livello di sicurezza
inferiore rispetto al sistema SELV in quanto
non risulta completamente isolato dal
sistema esterno.
Un guasto verso terra del circuito primario
potrebbe introdurre attraverso l'impianto di
terra delle tensioni pericolose sulle masse
del sistema PELV, tale rischio accettabile
per la presenza, sul circuito principale,
dei dispositivi automatici atti alla protezione
contro i contatti indiretti.
Sistema FELV
Il circuito FELV un circuito alimentato,
per ragioni funzionali, con un normale
trasformatore con tensione secondaria non
superiore a 50 V.
Un guasto di isolamento tra primario e
secondario del trasformatore pu introdurre
tensioni pericolose per le persone senza che
i dispositivi a monte del circuito FELV
intervengano. Il circuito FELV richiede
l'utilizzo di dispositivi automatici di
interruzione atti a garantire la protezione
contro i contatti indiretti.
Condizioni di installazione
c Masse obbligatoriamente collegate a terra;
c grado di isolamento dei componenti pari
a quello del circuito primario;
c prese a spina con contatto per il conduttore
di protezione, di tipo tale da non consentire
l'introduzione delle spine del sistema FELV
nelle prese alimentate con altre tensioni e da
non consentire l'introduzione di spine di altri
circuiti nelle prese del sistema FELV.
c coordinamento del circuito di protezione
con il dispositivo automatico di interruzione
previsto sul circuito principale per garantire
la protezione contro i contatti indiretti.
Sistemi di distribuzione
Sistemi a bassissima tensione
Sistema SELV
Il sistema SELV garantisce un elevato livello
di sicurezza verso il pericolo di contatti diretti
e indiretti e per questo motivo viene
impiegato in ambiente a maggior rischio
come luoghi conduttori ristretti, luoghi con
pareti conduttrici e luoghi con alto livello di
umidit.
Condizioni di installazione
c Masse non collegate n a terra n
al conduttore di protezione o alle masse
di altri circuiti elettrici;
c parti attive del circuito di alimentazione
principale o di eventuali altri circuiti a
bassissima tensione PELV o FELV devono
essere separate dal circuito SELV mediante
schermo o guaina per garantire un livello
di sicurezza non inferiore a quello previsto
per la sorgente di alimentazione;
c prese a spina senza contatto per
il conduttore di protezione di tipo tale da
non consentire l'introduzione di spine di altri
sistemi elettrici;
c le spine non devono poter entrare nelle
prese di altri sistemi elettrici.
400 V
Circuiti
separati
50 V max
Utilizzatore
Trasformatore
isolamento
400 V
Circuiti
separati
50 V max
Utilizzatore
Trasformatore
di isolamento
400 V
50 V max
Utilizzatore
Trasformatore
di isolamento
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 18
Schneider Electric 19
Caratteristiche
della rete
Protezione e sezionamento dei circuiti
ll numero di poli indicato valido per gli interruttori automatici che assicurano contemporaneamente le funzioni di protezione, manovra
e sezionamento.
Sistema TT o TNS
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N S
N
= S
F
: schemi B o C
S
N
< S
F
: schema C sotto la condizione 5
o schema B sotto le condizioni 1 e 2
fase + N schemi D o E
fase + fase schema E
Sistema TNC
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + PEN S
PEN
= S
F
: schema F
S
PEN
< S
F
:

schema F sotto la condizione 4
fase + PEN S
PEN
= S
F
: schema G
Sistema IT
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N schema C
fase + N schema E
fase + fase schema E
schema A schema B schema C schema D schema E schema F schema G
PEN PEN PEN PEN PEN
Condizione 3
Quando la protezione del neutro gi
assicurata da un dispositivo di protezione a
monte contro il cortocircuito o quando il
circuito protetto da un dispositivo a
corrente differenziale residua che
interrompe tutti i conduttori.
Condizione 4
Se non sono soddisfatte le condizioni 1 e 2 si
deve disporre sul conduttore PEN un
dispositivo sensibile alle sovracorrenti che
interrompa le fasi, ma non il conduttore PEN.
Condizione 1
Il conduttore di neutro, di opportuna
sezione, deve essere protetto contro il
cortocircuito dal dispositivo di protezione
delle fasi.
Condizione 2
Solo in presenza di un sistema
sostanzialmente equilibrato.
La massima corrente che pu attraversare
il conduttore di neutro , in servizio
ordinario, nettamente inferiore alla portata
di questo conduttore.
Condizione 5
La protezione del neutro deve essere adatta
alla sua sezione.
Nota 1: la norma CEI 64.8 raccomanda
di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
Nota 2: il conduttore di neutro deve avere
la stessa sezione del conduttore di fase
in circuiti monofasi e in circuiti polifasi
con sezione di fase 16 mm
2
(rame)
e 25 mm
2
(alluminio).
PEN PEN PEN PEN PEN
Protezione e sezionamento dei circuiti
Numero di poli da interrompere e
proteggere
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 19
Schneider Electric 20
Caratteristiche
della rete
In un sistema TT, per garantire la protezione
delle persone contro i contatti indiretti, deve
essere soddisfatta la seguente relazione:
dove:
c I
a
[A] la corrente che provoca l'intervento
automatico del dispositivo
di protezione;
c U
L
[V]

la tensione limite di contatto pari
a 50 V (25 V in ambienti a maggior rischio);
c R
A
[]

la somma delle resistenze
del dispersore e dei conduttori di protezione
delle masse.
I dispositivi automatici ammessi dalla norma
sono il dispositivo a corrente differenziale e
il dispositivo di protezione contro le
sovracorrenti.
Utilizzando un dispositivo differenziale ad
alta sensibilit, il collegamento delle masse
con la terra pu avere un valore di
resistenza elevato (vedi tabella) senza
compromettere l'intervento del dispositivo.
La Norma CEI 64.8 ammette l'impiego
della protezione contro le sovracorrenti,
per garantire la protezione delle persone;
ci pu essere realizzato solo in caso
di resistenza di terra molto bassa
escludendone di fatto l'applicazione nella
maggior parte dei casi.
L'impiego di un dispositivo differenziale
consente di prevedere un impianto di terra
facile da realizzare ed affidabile nel tempo.
Il dispositivo differenziale pu essere:
c parte integrante del dispositivo
di interruzione automatica (sganciatori
elettronici con opzione T o W).
In questo caso il dispositivo differenziale ha
lo scopo di proteggere l'impianto dai guasti
verso terra e viene installato sugli interruttori
generali;
c direttamente associato al dispositivo
di interruzione automatica (blocchi Vigi);
c esterno al dispositivo di interruzione
automatica (Vigirex).
Valori massimi della resistenza di terra R
A
[]
I
a
[A] V
L
[V]
50 25
0,03 1660 830
0,3 166 83
0,5 100 50
3 16 8
10 5 2,5
30 1,6 0,8
La sicurezza nei sistemi TT
Presentazione
Prescrizioni per ambienti particolari
I
V
R
a
L
A
<
Prescrizioni per ambienti
particolari
Limpiego dei dispositivi differenziali con
sensibilit 30 mA obbligatorio nei
seguenti casi:
c locali da bagno, docce e piscine;
c circuiti che alimentano prese a spina di
impianti per cantieri di costruzione e di
demolizione o per strutture adibite ad uso
agricolo o zootecnico;
c circuiti che alimentano non pi di tre prese
a spina di impianti per aree di campeggio di
caravan e camper.
Inoltre lutilizzo dei differenziali con
sensibilit 30 mA vivamente consigliato
in presenza di apparecchi utilizzatori
trasportabili, mobili o portatili alimentati
tramite cavi flessibili e come protezione
addizionale contro i contatti diretti.
In ambienti a maggior rischio in caso
di incendio una delle misure di protezione
aggiuntive quella che prevede limpiego
di dispositivi differenziali aventi corrente
nominale di intervento non superiore
a 300 mA.
Queste considerazioni sono valide anche
per un impianto gestito con modo di
collegamento a terra di tipo TN.
1
2
3
N
MT/BT
R
A
I
g
R
n
U
c
I
a
Sistema TT
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 20
Schneider Electric 21
Caratteristiche
della rete
I
U
Z
a
o
s
=
Se il dispositivo di interruzione
equipaggiato con una protezione
differenziale, la corrente utilizzata per
la verifica la soglia di intervento nominale
I
n
del dispositivo differenziale:
Selettivit differenziale
Per realizzare la selettivit, tra protezioni
differenziali disposte in serie, verificare
le relazioni riportate a pag. 123.
La norma ammette, l'impiego di dispositivi
differenziali selettivi del tipo S oppure
di dispositivi differenziali regolabili in tempo
e corrente.
I dispositivi di interruzione automatica
ammessi dalle norme sono il dispositivo a
corrente differenziale e il dispositivo di
protezione contro le sovracorrenti.
Che corrente di intervento utilizzare
Se si utilizza per la protezione delle persone
lo stesso dispositivo impiegato per
la protezione contro le sovracorrenti,
consigliabile utilizzare, per la verifica
della relazione sopra riportata, la
corrente di intervento della protezione
magnetica Im [A].
c Il tempo di intervento della protezione
magnetica infatti inferiore ai tempi
massimi previsti della norma. La relazione
iniziale diventa:
I
U
Z
m
o
s
=
.
Tuttavia si ricorda che per circuiti di
distribuzione o per circuiti terminali che
alimentano solo componenti elettrici fissi
la norma ammette tempi di intervento
inferiori o uguali a 5 s.
Per la soluzione pratica di questo
problema vedere pag. 184.
Come ottenere la protezione contro
i contatti indiretti
Qualora la protezione contro i contatti
indiretti non sia verificata utilizzando i
comuni dispositivi di protezione si possono
impiegare i seguenti accorgimenti:
c utilizzare uno sganciatore a soglia
magnetica bassa:
v interruttori modulari con curva di intervento
tipo B,
v interruttori scatolati con sganciatore
magnetotermico tipo G,
v interruttori equipaggiati con sganciatore
elettronico tipo STR.
Abbassando la soglia di intervento del rel
magnetico possibile proteggere contro i
contatti indiretti condutture di lunghezza
maggiore.
In tal caso si consiglia di verificare i limiti
di selettivit determinati precedentemente.
c Utilizzare un dispositivo differenziale.
Il suo impiego permette di realizzare la
protezione contro i contatti indiretti in tutti
quei casi dove l'intervento della protezione
magnetica non assicurata:
c circuiti soggetti a modifiche e ampliamenti
importanti,
c impedenze di guasto elevata o di difficile
valutazione.
L'utilizzo del dispositivo differenziale, nella
maggior parte dei casi, rende la protezione
indipendente dai parametri dell'impianto
elettrico (lunghezza e sezione dei cavi).
Esempio
Ad una soglia di intervento differenziale pari
a 1 A corrisponde un'impedenza dell'anello
di guasto di 230 .
Inoltre la soglia magnetica pu essere
regolata al valore massimo migliorando cos
le condizioni richieste per la selettivit in
cortocircuito.
c Aumentare la sezione del cavo.
Dove non sia possibile utilizzare interruttori
con la soglia magnetica bassa:
v richiesta di limiti di selettivit elevati,
v rischi di scatti intempestivi dovuti a correnti
di avviamento importanti,
e dove non si possa o non si voglia
utilizzare dispositivi differenziali, per
assicurare l'intervento della protezione
necessario aumentare la sezione del
conduttore di protezione o al limite la
sezione del conduttore di fase.
Cos facendo si riduce l'impedenza
dell'anello di guasto e si eleva la corrente di
guasto verso terra migliorando le condizioni
di intervento del dispositivo di protezione.
In un sistema TN per garantire la protezione
contro i contatti indiretti deve essere
soddisfatta la seguente relazione:
dove:
c I
a
[A]

la corrente che provoca l'apertura
automatica del dispositivo di protezione
entro i tempi previsti dalla norma in funzione
della tensione nominale verso terra del
sistema, indicati nella tabella sottostante.
Tempi massimi di interruzione
per i sistemi TN
U
0
[V] tempi di interruzione [s]
120 0,8
130 0,4
400 0,2
>400 0,1
c U
o
[V] la tensione nominale (valore
efficace) tra fase e terra;
c Z
s
[] l'impedenza dell'anello di guasto
dalla sorgente di energia fino al punto di
guasto e comprende l'impedenza del
conduttore di fase e di protezione
trascurando l'impedenza di guasto.

La sicurezza nei sistemi TN


Presentazione
1
2
3
PEN
MT/BT
Ig
Rn
Uc
I
a
Z
S
Un/Uo
I
U
Z
n
o
s

=
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 21
Schneider Electric 22
Caratteristiche
della rete
1
2
3
PEN
MT/BT
Ig
Rn
Uc
I
a
Z
S
Un/Uo
La particolare configurazione di questo
sistema fa si che in caso di singolo guasto
a terra la corrente di guasto sia fortemente
limitata dall'impedenza capacitiva verso
terra della linea e non richieda quindi di
essere interrotta tempestivamente.
Primo guasto
obbligatorio limitare la tensione di contatto
U
c
= R
T
I
d
U
L
dove:
c U
L
[V] la tensione limite di contatto pari
a 50 V (25 V in ambienti a maggior rischio);
c R
T
[] la resistenza del dispersore al
quale sono collegate le masse;
c I
d
[A] la corrente che si richiude verso
terra, al primo guasto, attraverso
l'impedenza capacitiva verso terra Z
FT
dell'intera rete di bassa tensione.
In reti trifasi senza neutro la corrente di
primo guasto si pu calcolare con la
formula:
Id =
dove U la tensione concatenata della rete.
Esempio: un valore tipico di capacit di una
linea in cavo verso terra di 0,25 F/km, da
cui segue Z
FT
=12,7 K/km.
Per ogni chilometro di linea si ha
Id=54,5 mA.
Supponendo un valore di R
T
pari a 10 , la
tensione di contatto V
C
uguaglia il valore
limite di U
L
per una lunghezza totale delle
linee in partenza
dal trasformatore pari a 92 km.
Se la tensione di contatto sicuramente
limitata, non necessario interrompere
il circuito, ma si deve prevedere la
segnalazione del primo guasto utilizzando
Secondo guasto
Al secondo guasto (su una fase diversa o
sul neutro), le condizioni che garantiscono
l'intervento della protezione sono differenti
se le masse sono collegate a terra
collettivamente oppure a gruppi e se
il neutro viene o non viene distribuito:
c masse collegate a terra per gruppi o
individualmente. Il guasto si chiude
attraverso le resistenze di collegamento a
terra. Verificare le condizioni di intervento in
modo analogo a quanto richiesto nel
sistema TT. praticamente sempre
necessario il dispositivo differenziale;
c masse interconnesse con un conduttore
di protezione:
c neutro non distribuito
.
c neutro distribuito
.
dove:
c Ia [A] la corrente che provoca l'apertura
automatica del dispositivo di protezione
entro i tempi previsti dalla norma;
c Uo [V] la tensione nominale (valore
efficace) tra fase e terra;
c U [V] la tensione nominale (valore
efficace) tra fase e fase;
c Z
s
[] l'impedenza del circuito
di guasto costituito dal conduttore di fase e
dal conduttore di protezione del circuito;
c Z'
s
[]

l'impedenza del circuito
di guasto costituito dal conduttore di neutro
e dal conduttore di protezione del circuito.
I dispositivi di interruzione automatica
riconosciuti dalla norma sono il dispositivo
di protezione contro le sovracorrenti
e il dispositivo a corrente differenziale.
Per la soluzione pratica di questo
problema vedere pag. 266.
I
U
Z
a
s

2
o
Che corrente di intervento utilizzare
(masse interconnesse)
Per quanto riguarda la corrente di intervento
da utilizzare nella verifica valgono le stesse
considerazioni espresse per il sistema TN
applicate alle relazioni sopra riportate.
Se si utilizza un dispositivo differenziale
necessario assicurarsi che la soglia di
intervento sia superiore alla corrente verso
terra al primo guasto di isolamento.
Considerando il campo di possibile
intervento del differenziale (da I
n
/2 a I
n
),
si dovr imporre:
Come ottenere la protezione contro
i contatti indiretti
Valgono le stesse considerazioni esposte
per il sistema TN.
I
I
n
d

2
> primo guasto.
La sicurezza nei sistemi IT
Presentazione
e U
Z
FT
un controllore permanente di isolamento
CPI (Vigilohm) che aziona un allarme
sonoro o visivo.
opportuno che il primo guasto venga
localizzato e quindi eliminato.
Inoltre richiesta l'installazione di uno
scaricatore di sovratensione (Cardew C) tra
il neutro del trasformatore MT-BT e la terra,
per proteggere l'impianto di BT dai possibili
guasti interni al trasformatore tra MT e BT.
1
2
3
PE
MT/BT
Ig
R
T
Uc
Ia
Sistema IT
2 guasto
C
P
I
Un/Uo
Ig
Ig
Ia
Uc
I
a

Uo
2 Z
s
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 22
Schneider Electric 23
Caratteristiche
della rete
Tabella di scelta
La scelta del controllore permanente d'isolamento deve essere effettuata in funzione dei seguenti parametri:
c la tensione tra le fasi e il tipo di rete da controllare;
c l'estensione della rete da controllare;
c altri elementi quali installazione, alimentazione ausiliaria, ecc.
La sicurezza nei sistemi IT
Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche
(1) Per cavi in Al moltiplicare la sezione del conduttore in Cu, qui indicata x 1,5.
Tabella di scelta del limitatore di sovratensioni Cardew C
Un [V] neutro accessibile neutro non accessibile
230 tipo 250 V tipo 250 V
230 U 400 tipo 250 V tipo 440 V
400 U 660 tipo 440 V tipo 660 V
660 U 1000 tipo 660 V tipo 1000 V
1000 U 1560 tipo 1000 V
Tabella di scelta dei cavi di collegamento del Cardew C (1)
potenza del trasformatore [kVA] 63 100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250
sezione Cu [mm
2
] neutro accessibile 25 25 35 35 50 70 70 95 95 120 120
neutro non accessibile 25 25 25 25 35 35 50 70 70 95 95 120 120
MT
BT
MT BT
tipo TR22A TR22AH XM200 XM300C
tensione tra le fasi CA neutro accessibile da 20 a 1000 Hz 760 V (1) da 20 a 1000 Hz 760 V da 45 a 400 Hz 760 V da 45 a 400 Hz 760 V (1)
CA neutro non accessibile da 20 a 1000 Hz 440 V (1) da 20 a 1000 Hz 440 V da 45 a 400 Hz 440 V da 45 a 440 Hz 440 V (1)
CC 500 V 500 V (1)
estensione della rete CA 50 km CA 50 km CA 30 km CA 30 km
principio di funzionamento: iniezione di CC CC CA 2,5 Hz CA 2,5 Hz
soglia di funzionamento 1 soglia da 0,7 a 100 k da1 a 251 k da 10 a 100 k da1 a 299 k
2 soglia da 0,1 a 20 k da 0,2 a 99.,9 k
lettura diretta si si si si
tensione ausiliaria CA da 115 a 525 V da 115 a 525 V da 115 a 525 V da 115 a 525 V
installazione ad incasso c c c c
su guida DIN
morsettiera di collegamento estraibile estraibile estraibile estraibile
grado di protezione parte frontale IP40 IP40 IP40 IP40
tipo EM9 EM9B/BV EM9T TR5A
tensione tra le fasi CA neutro accessibile da 50 a 1000 Hz 760 V da 50 a 1000 Hz 760 V da 50 a 1000 Hz 380 V
CA neutro non accessibile da 50 a 1000 Hz 440 V da 50 a 1000 Hz 440 V da 50 a 1000 Hz 220 V
CC 420 V
estensione della rete CA 50 km CA 50 km CA 50 km CC 50 km
principio di funzionamento: iniezione di CC CC CC segnalazione di squilibrio
di tensione
soglia di funzionamento da 10 a 150 k da 1 a 100 k da 10 a 150 k 24/48 V da 5 a 25 k
120 V da 10 a 50 k
220/420 V da 30 a 150 k
lettura diretta no si (solo EM9BV) no no
tensione ausiliaria CA da 115 a 480 V da 115 a 480 V da 24 a 240 V senza sorgente ausiliaria
installazione ad incasso c
su guida DIN c c c c
morsettiera di collegamento fissa fissa fissa fissa
grado di protezione parte frontale IP30 IP30 IP30 IP30
involucro IP20 IP20 IP20 IP20
Tabella di scelta degli apparecchi di ricerca sotto tensione dei guasti d'isolamento
apparecchio fisso XM200 + XD301 o XD312 + toroidi
apparecchiatura portatile generatore XGR + rilevatore mobile XRM + pinze
(1) Fino a 1700 V con neutro accessibile e 1000 V con neutro non accessibile utilizzando una piastra di adattazione.
Fino a 1200 V in CC per l'XM300c con la stessa piastra.
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 23
Schneider Electric 24
Caratteristiche
della rete
Segnalazione del primo
guasto
La norma CEI 64-8 richiede linserimento
di un controllore di isolamento (CPI) per la
segnalazione del primo guasto a terra.
Per una normale rete a 50 Hz si possono
utilizzare sia controllori che iniettano un
segnale di tipo continuo che controllori che
iniettano un segnale alternato a bassa
frequenza (2.5 Hz). Il secondo tipo di CPI
pu fungere anche da generatore di segnale
per la ricerca dei guasti.
Il controllore di isolamento pu essere
inserito in alternativa sul centro stella del
trasformatore o su una delle fasi; nel primo
caso la tensione che applicata al CPI per
un guasto a terra la stellata mentre nel
secondo caso la concatenata.
Uno dei parametri di scelta di un CPI
proprio la tensione concatenata della rete da
controllare: infatti nel caso di neutro non
accessibile (collegamento del CPI su una
fase) essa risulta 1/e volte inferiore
rispetto al caso di neutro accessibile.
I CPI sono dotati di una soglia di allarme in
k al raggiungimento della quale si ha
laccensione di una spia sul fronte degli
apparecchi e la commutazione di un
contatto per la segnalazione a distanza.
La soglia di allarme deve essere impostata
ad un valore di resistenza inferiore al
normale valore di resistenza di isolamento
verso terra dellimpianto con tutti i carichi
inseriti.
Lintervento delle protezioni obbligatorio
al secondo guasto.
Nel caso di reti TT o TN alimentate tramite
UPS pu verificarsi la situazione in cui
l'impianto a valle, in assenza di tensione di
rete, riceva tensione dalla batteria. Si ha
quindi il passaggio da un sistema di neutro
TT o TN ad un sistema IT, in quanto la
La sicurezza nei sistemi IT
Sicurezza minima
batteria funziona in isola. Considerando
per la limitata estensione dei circuiti
alimentati dall'UPS ed il breve tempo per il
quale l'UPS pu funzionare in isola
(generalmente dell'ordine dell'ora), non si
considera giustificato l'utilizzo di un
dispositivo di segnalazione del primo guasto
in quanto risulta estremamente improbabile
l'insorgere, dopo un primo guasto, di un
secondo guasto nel breve tempo di
funzionamento con alimentazione da
batteria (si veda a questo proposito il
commento all'articolo 413.1.5.1 della nuova
edizione della norma CEI 64-8).
Reti con pi trasformatori
Bisogna sottolineare che non corretto
installare due o pi CPI su una stessa rete
poich se tra i due vi continuit metallica le
correnti iniettate si sovrappongono e di
conseguenza i dispositivi danno luogo a
misurazioni errate che si traducono in
indicazioni inaffidabili del livello di isolamento.
In base a quanto detto, se la rete
alimentata da pi trasformatori in parallelo
va installato un solo CPI il quale comunque
controller lisolamento del secondario dei
trasformatori e di tutto limpianto a valle dei
trasformatori stessi.
Reti a configurazione
variabile
In questo caso le valutazioni da fare sono
pi complesse: bisogna considerare tutte le
configurazioni che pu assumere limpianto
e verificare che in nessuna di esse vi siano
due o pi CPI collegati alla stessa rete.
Le manovre che portano a modifiche della
topologia della rete (ad esempio chiusura o
apertura di congiuntori) devono modificare
opportunamente anche i collegamenti dei
CPI per evitare di averne pi di uno
collegato alla stessa parte di impianto o di
lasciare parti di impianto prive di controllo.
Nel caso di due reti esercite
indipendentemente in servizio normale ma
che possono essere comunque collegate
(ad esempio per fuori servizio di un
trasformatore), necessario che uno dei
CPI venga scollegato nel funzionamento
con congiuntore chiuso. E necessario
inoltre verificare che la regolazione della
soglia di intervento sia inferiore al livello di
isolamento dellimpianto a congiuntore
chiuso e che il CPI sopporti la lunghezza
totale dei cavi di tutto limpianto (ad esempio
tale valore di 30 km per lXM200).
Conclusioni
Linstallazione di un CPI in un impianto IT
(peraltro imposta dalla norma CEI 64-8)
permette di mantenere nel tempo i vantaggi
di questa tipologia di gestione del neutro:
un dispositivo fondamentale dellimpianto
da scegliere con cura e collegare
con oculatezza poich scelte errate o
collegamenti scorretti renderebbero
limpianto inaffidabile e quindi inutili i costi
sostenuti per realizzarlo.
Se associato ad una modalit di ricerca
guasti tempestiva ed efficace, il CPI
permette di limitare leventualit di un
doppio guasto simultaneo che causerebbe
sia il fuori servizio almeno delle utenze
interessate dai guasti che possibilit di
danneggiamento delle stesse (un doppio
guasto , a tutti gli effetti, un cortocircuito).
Ad esempio, ipotizzando che statisticamente
ci possa essere un guasto ogni tre mesi
e che il servizio manutenzione sia in grado
di eliminarlo entro 24 ore, si avrebbe in
media un doppio guasto circa ogni 22 anni.
Protezioni minime indispensabili: segnalazione del primo guasto (permette di avere
continuit di servizio) e intervento della protezione obbligatorio al secondo guasto.
Rete a configurazione variabile: un solo CPI deve
essere collegato per ogni rete indipendente.
CPI
CPI
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 24
Schneider Electric 25
Caratteristiche
della rete
La sicurezza nei sistemi IT
Miglioramento delle condizioni di servizio
Ricerca sotto tensione
del guasto di isolamento
(Vigilohm System)
(1) Controllo dellisolamento di motori
normalmente non in tensione
Un caso particolare si presenta quando
nellimpianto (anche non IT) vi sono dei
motori che normalmente non sono
in tensione ma che devono funzionare
con certezza in determinate circostanze
(ad esempio motori che azionano pompe
antincendio).
Lisolamento del motore e del relativo cavo di
alimentazione potrebbe abbassarsi durante
lunghi periodi di fuori servizio a causa di umidit
o altro fino ad impedire il suo funzionamento
proprio quando di vitale importanza.
Per controllare lisolamento dei motori
destinati ad un tale utilizzo, disponibile
un apposito CPI (Vigilohm SM21).
Quando il motore fuori tensione, lSM21
applica una tensione continua tra lo statore
e la terra, controllandone lisolamento,
e segnalando prontamente (mediante
contatti di uscita) eccessivi abbassamenti
di isolamento.
Il contatto di uscita pu anche essere utilizzato
per impedire lavviamento del motore,
quando il livello di isolamento troppo basso,
al fine di evitare danneggiamenti.
Il collegamento da prevedere riportato
a fianco.
Il CPI deve essere scollegato quando il motore
in tensione e dunque bisogna interporre tra il
CPI stesso e la rete un contatto normalmente
chiuso del dispositivo che alimenta il motore
(generalmente un contattore).
Controllo dellisolamento di motori normalmente
fuori tensione.
Lapparecchio Vigilohm XM200 permette di
localizzare rapidamente il primo guasto e di
effettuare quindi la riparazione al pi presto,
evitando cos lo sgancio per il secondo
guasto. La localizzazione della partenza
guasta pu essere fatta in due modi:
c utilizzando i rilevatori fissi XD301
(individuali) o XD312 (per gruppi di 12
partenze) per una ricerca automatica
ed immediata della partenza guasta;
c utilizzando un rilevatore portatile XRM
con pinza amperometrica, per individuare
manualmente la partenza guasta.
CPI CPI CPI CPI CPI
CPI
M
16
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 25
Schneider Electric 26
Caratteristiche
della rete
+
G
TR5A
Vigilohm
System
XM200
o XM300C
R
T
R
T
test
vigilohm system
XM200
MERLIN GERIN
menu ok test
R C Sp Sa
S
La sicurezza nei sistemi IT
Rete in corrente continua isolata da terra
Le protezioni minime
indispensabili
(condizioni normali di installazione)
Segnalazione al primo guasto
(permette di avere continuit di servizio).
Intervento della protezione obbligatorio
al secondo guasto
Per controllare l'isolamento della rete e
segnalare un guasto verso massa utilizzare
le apparecchiature seguenti:
c TR5A su reti in corrente continua del tipo
non ondulata (batterie di accumulatori).
In questo apparecchio un dispositivo ad alta
impedenza misura la variazione di
potenziale delle due polarit della rete
con riferimento alla terra.
Queste variazioni vengono confrontate
con la soglia impostata.
Il limite di utilizzazione la tensione della
rete da controllare, cio 420 V;
c Vigilohm System XM200 o XM300C su reti
in corrente continua del tipo ondulata
(generatori in corrente continua, gruppi
statici di conversione) o non ondulata.
Miglioramento delle
condizioni di servizio
Ricerca sotto tensione del guasto
d'isolamento (Vigilohm System)
L'utilizzo di un Vigilohm System abbinato
a dei rilevatori XD301 o XD312 consente
di effettuare la ricerca sotto tensione
del primo guasto, permettendo di ottenere
un miglioramento della continuit di servizio;
questo possibile grazie all'iniezione
da parte dell'XM200 o dell'XM300C di un
segnale a bassa frequenza (2,5 Hz).
Il rilevatore portatile XRM con le relative
pinze amperometriche compatibile
con gli apparecchi XM200 o XM300C.
Per interrompere il circuito possibile
utilizzare un controllore d'isolamento
che comanda l'apertura dell'interruttore
di protezione.
G
M
Vigilohm
System
XM200
o XM300C R
T
XD301 XD301
PE
test
vigilohm system
XM200
MERLIN GERIN
menu ok test
R C Sp Sa
S
G
XD312
XM200
Toroidi
XRM
R
T
PE
test
vigilohm system
XM200
MERLIN GERIN
menu ok test
R C Sp Sa
S
PAG15_26 RETE.p65 25/11/2003, 12.31 26
Schneider Electric 27
Protezione
dei circuiti
Introduzione 28
Protezione contro i sovraccarichi 30
Installazione dei cavi 32
Portata dei cavi 35
Caduta di tensione 43
Protezione contro il cortocircuito 47
Protezione dei conduttori di protezione e di neutro 54
Dimensionamento rapido dei cavi 55
Condotti sbarre prefabbricati 57
Tabelle di coordinamento 74
pag27_37 prot circuiti1.p65 25/11/2003, 14.02 27
Schneider Electric 28
Protezione
dei circuiti
Impianto elettrico
Insieme di componenti elettrici associati
al fine di soddisfare scopi specifici e aventi
caratteristiche coordinate.
Fanno parte dell'impianto elettrico tutti
i componenti elettrici non alimentati tramite
prese a spina; fanno parte dell'impianto
elettrico anche gli apparecchi utilizzatori
fissi alimentati tramite prese a spina
destinate unicamente alla loro alimentazione.
Conduttore di neutro
Conduttore collegato al punto di neutro
del sistema ed in grado di contribuire
alla trasmissione dell'energia elettrica.
Temperatura ambiente
Temperatura dell'aria o di altro mezzo
nel luogo in cui il componente elettrico
deve essere utilizzato.
Tensione nominale
Tensione per cui un impianto o una sua
parte progettato.
Nota: la tensione reale pu differire dalla
nominale entro i limiti di tolleranza permessi.
In relazione alla loro tensione nominale
i sistemi elettrici si dividono in:
c sistemi di categoria 0, quelli a tensione
nominale minore o uguale a 50 V se a
corrente alternata o a 120 V se a corrente
continua (non ondulata);
c sistemi di categoria I, quelli a tensione
nominale da oltre 50 a fino 1000 V compresi
se a corrente alternata o da oltre 120
fino a 1500 V se a corrente continua;
c sistemi di categoria II, quelli a tensione
nominale oltre a 1000 V se a corrente
alternata o oltre 1500 V se a corrente
continua, fino a 30000 V compreso;
c sistemi di categoria III, quelli a tensione
nominale maggiore di 30000 V.
Qualora la tensione nominale verso terra sia
superiore alla tensione nominale fra le fasi,
agli effetti della classificazione del sistema si
considera la tensione nominale verso terra.
La tensione effettiva pu variare entro
le abituali tolleranze.
I transitori non vengono considerati.
Questa classificazione non esclude
l'introduzione nelle diverse categorie
di limiti intermedi per ragioni particolari.
Circuito elettrico
Insieme di componenti di un impianto
alimentato da uno stesso punto e protetto
contro le sovraccorrenti da uno stesso
dispositivo di protezione.
Circuito di distribuzione
Circuito che alimenta un quadro
di distribuzione.
Circuito terminale
Circuito direttamente collegato agli
apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.
Introduzione
Definizioni
(di secondo guasto per il sistema IT)
che si richiude verso terra pu assumere
valori elevati, paragonabili alle correnti
di sovraccarico e di cortocircuito.
Corrente convenzionale di funzionamento
(di un dispositivo di protezione) (I
f
)
Valore specificato di corrente che provoca
l'intervento del dispositivo di protezione
entro un tempo specificato, denominato
tempo convenzionale.
Conduttura
Insieme costituito da uno o pi conduttori
elettrici e dagli elementi che assicurano
il loro isolamento, il loro supporto, il loro
fissaggio e la loro eventuale protezione
meccanica.
Componente elettrico
Termine generale usato per indicare sia
i componenti dell'impianto sia gli apparecchi
utilizzatori.
Apparecchio utilizzatore
Apparecchio che trasforma l'energia elettrica
in un'altra forma di energia, per esempio
luminosa, calorica o meccanica.
Apparecchio utilizzatore trasportabile ed
apparecchio utilizzatore mobile
Un apparecchio utilizzatore si definisce
trasportabile se pu essere spostato
facilmente, perch munito di apposite
maniglie o perch la sua massa limitata;
un apparecchio utilizzatore trasportabile
si definisce apparecchio utilizzatore mobile
solo se deve essere spostato dall'utente per
il suo funzionamento, mentre collegato al
circuito di alimentazione.
Apparecchio utilizzatore portatile
Apparecchio mobile destinato ad essere
sorretto dalla mano durante il suo impiego
ordinario, nel quale il motore, se esiste,
parte integrante dell'apparecchio.
Apparecchio utilizzatore fisso
Apparecchio utilizzatore che non sia
trasportabile, mobile o portatile.
Alimentazione dei servizi di sicurezza
Sistema elettrico inteso a garantire
l'alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell'impianto necessari per la
sicurezza delle persone.
Il sistema include la sorgente, i circuiti
e gli altri componenti elettrici.
Alimentazione di riserva
Sistema elettrico inteso a garantire
l'alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell'impianto per motivi diversi
dalla sicurezza delle persone.
Corrente di impiego (I
B
)
Corrente che pu fluire in un circuito
nel servizio ordinario:
c a livello dei circuiti terminali la corrente
corrispondente alla potenza apparente
dell'utilizzatore. In presenza di avviamento
motori o messe in servizio frequenti
(ascensori o saldatrici a punti) necessario
tener conto delle correnti transitorie se i loro
effetti si accumulano;
c a livello dei circuiti di distribuzione
(principali e secondari) la corrente
corrispondente alla potenza apparente
richiesta da un gruppo di utilizzatori tenendo
conto del coefficiente di utilizzazione e di
contemporaneit.
Portata in regime permanente
di una conduttura (I
z
)
Massimo valore della corrente che pu fluire
in una conduttura, in regime permanente ed
in determinate condizioni, senza che la sua
temperatura superi un valore specificato.
quindi la massima corrente che
la conduttura pu sopportare senza
pregiudicare la durata della sua vita.
Dipende da diversi parametri come
ad esempio da:
c costituzione del cavo e della canalizzazione
v materiale conduttore,
v materiale isolante,
v numero di conduttori attivi,
v modalit di posa;
c temperatura ambiente.
Sovraccorrente
Ogni corrente che supera il valore nominale.
Per le condutture, il valore nominale la
portata.
Tale corrente dev'essere eliminata
in tempi tanto pi brevi quanto pi elevato
il suo valore.
Corrente di sovraccarico
Sovracorrente che si verifica in un circuito
elettricamente sano.
Ad esempio la corrente di avviamento di
un motore o il funzionamento momentaneo
di un numero di utilizzatori maggiore
di quello previsto.
Corrente di cortocircuito (franco)
Sovracorrente che si verifica a seguito di un
guasto di impedenza trascurabile fra due
punti tra i quali esiste tensione in condizioni
ordinarie di esercizio.
Corrente di guasto
Corrente che si stabilisce a seguito di un
cedimento dell'isolamento o quando
l'isolamento cortocircuitato.
Corrente di guasto a terra
Corrente di guasto che si chiude attraverso
l'impianto di terra.
In determinate configurazioni di impianto,
sistema TN e IT, la corrente di guasto
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Schneider Electric 29
Protezione
dei circuiti
Nel dimensionamento di un impianto
elettrico, ha un ruolo determinante la scelta
dei cavi e delle relative protezioni.
Per definire i due componenti sopra citati si
pu utilizzare il seguente schema operativo
utilizzato in questa guida:
c calcolo delle correnti dimpiego delle
condutture (I
B
). Per giungere alla
determinazione di questi valori si parte da
una prima analisi riguardante il censimento
e la disposizione topografica dei carichi;
questa prima analisi permette di identificare
i coefficienti di utilizzazione e di
contemporaneit dei carichi e di determinare
le potenze e quindi le correnti che le
condutture devono portare;
c dimensionamento dei cavi a portata,
tenendo conto delle modalit di posa e delle
caratteristiche costruttive dei cavi;
c verifica della caduta di tensione ammessa;
c calcolo della corrente di cortocircuito
presunta ai vari livelli di sbarre;
c scelta degli interruttori automatici in base
alla corrente dimpiego delle condutture da
proteggere e al livello di cortocircuito nel
punto in cui sono installati; la scelta degli
interruttori automatici pu anche essere
influenzata da esigenze di selettivit e
filiazione;
c verifiche di congruenza interruttore/cavo:
v verifica della protezione contro il
cortocircuito massimo, confrontando
lenergia specifica passante dellinterruttore
automatico (I
2
t) con lenergia specifica
ammissibile del cavo (K
2
S
2
),
v verifica della protezione contro
i cortocircuiti a fondo linea. Il confronto tra
la corrente di cortocircuito minima a fondo
linea (Icc
min
) e la soglia di intervento
istantaneo Im dell'interruttore necessario
solo in presenza di sganciatore solo
magnetico o termico sovradimensionato
(ad esempio circuiti di sicurezza),
v verifica della protezione contro i contatti
indiretti, confrontando le caratteristiche di
intervento del dispositivo di protezione
(soglie di intervento istantaneo Im o
differenziale In) con la corrente di guasto a
terra Id; questa verifica cambia in funzione
del modo di collegamento a terra (TT, TN e
IT) e delle condizioni di installazione.
Per quest'ultima verifica consultare
il capitolo relativo alla protezione delle
persone.
(1)
(1)
(1) In caso di verifica negativa generalmente
possibile intervenire in alternativa sulla sezione del
cavo oppure sul tipo di interruttore automatico.
Introduzione
Dimensionamento degli impianti
Corrente d'impiego I
B
Verifica caduta di tensione
Scelta interruttore automatico
k
2
S
2
I
2
t
Im Iccmin
OK
fine
pag. 35
pag. 43
pag. 47
pag. 89
pag. 52
pag. 52
pag. 221
No
Si
No
Si
Calcolo del livello di cortocircuito sui quadri
Dimensionamento dei cavi a portata
Verifiche di congruenza
interruttore/cavo
aumento della sezione
Im Id


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Schneider Electric 30
Protezione
dei circuiti
Protezione contro i sovraccarichi
Determinazione della sezione
del conduttore di fase
Utilizzatore Conduttura
I
n
I
B
I
z
1,45 I
z
C
o
r
r
e
n
t
e

d
i

i
m
p
i
e
g
o

I
B
P
o
r
t
a
t
a

I z
1
,
4
5

I z
C
o
r
r
e
n
t
e

n
o
m
i
n
a
l
e
o

d
i

r
e
g
o
l
a
z
i
o
n
e

I n
C
o
r
r
e
n
t
e

c
o
n
v
e
n
z
i
o
n
a
l
e
d
i

f
u
n
z
i
o
n
a
m
e
n
t
o

I f
Zona a
I
f
Dispositivo di protezione
Zona b
che abbia una corrente nominale superiore
alla corrente di impiego della conduttura
riservandosi poi di scegliere un cavo
di portata adeguata.
Per quando riguarda il rispetto della
seconda condizione nel caso di interruttori
automatici non necessaria alcuna verifica,
in quanto la corrente di funzionamento
rispettivamente:
c 1,45 I
n
per interruttori per uso domestico
conformi alla norma CEI 23-3;
c 1,3 I
n
per interruttori per uso industriale
conformi alla norma CEI EN 60947-2.
Tale verifica indispensabile quando
il dispositivo di protezione un fusibile.
Il metodo utilizzato in questa guida prende
come riferimento la norma italiana
CEI-UNEL 35024/1 per quanto riguarda le
pose non interrate e la norma francese
NFC15-100 per le pose interrate.
Nota 1: il metodo utilizzato serve per la
determinazione della portata a regime
permanente.
Nota 2: le portate si riferiscono a condizioni
di posa senza variazioni lungo il percorso
della conduttura. In caso fosse necessario,
per ragioni di protezione meccanica,
modificare la modalit di posa del cavo
lungo il percorso, considerare l'installazione
con le condizioni di utilizzo pi gravose.
Se per proteggere un cavo viene utilizzato
un tubo o una canala per un tratto
di conduttura inferiore al metro, non
necessario ridurre la portata.
La norma CEI 64.8 richiede che, per la
protezione contro le correnti di sovraccarico,
si debbano rispettare le due condizioni
seguenti:
c I
B
I
n
I
z
c I
f
1,45 I
z
dove:
I
B
la corrente di impiego della conduttura,
I
n
la corrente nominale o di regolazione
del dispositivo di protezione,
I
z
la portata in regime permanente
della conduttura che deve essere
determinata in riferimento alle effettive
condizioni di funzionamento.
Praticamente si deve determinare la sezione
di cavo che abbia la portata effettiva
superiore a I
n
,
I
f
la corrente di sicuro funzionamento
del dispositivo di protezione.
Il coordinamento tra un cavo ed un
interruttore automatico deve quindi iniziare
dalla scelta di un interruttore automatico
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Schneider Electric 31
Protezione
dei circuiti
Sigla di designazione
riferimento del cavo armonizzato H
alle norme
cavo nazionale riconosciuto dal Cenelec A
tensione nominale Uo/U 100/100 <= Uo/U < 300/300 01
300/300 V 03
300/500 V 05
450/750 V 07
materiali per isolanti e gomma etilenpropilenica B
guaine non metalicche
etilene-vinilacetato G
treccia di fibra di vetro J
minerale M
policloroprene N
gomma di etilpropilene ordinario R
gomma siliconica S
cloruro di polivinile V
guaina, conduttori conduttore di rame concentrico C
concentrici e schermi
schermo di rame sotto forma di treccia sull'insieme delle anime C4
componenti elemento portante posto al centro di un cavo rotondo D3
costruttivi o ripartito in un cavo piatto
riempitivo centrale non portante D5
costruzione speciale cavi piatti divisibili, con o senza guaina H
cavi piatti non divisibili H2
cavo piatto con tre o pi anime H6
cavo con isolante a doppio strato H7
cordone estensibile H8
materiale del conduttore rame -
alluminio A
forma del conduttore (1) conduttore flessibile per uso cavi per saldatrici D
conduttore flessibile di un cavo flessibile F
conduttore flessibile di un cavo per installazioni fisse K
conduttore rigido, rotondo, a corda R
conduttore rigido, rotondo, a filo unico U
numero e dimensione numero delle anime n
dei conduttori
simbolo moltiplicatore in caso di cavo senza anima giallo/verde X
simbolo moltiplicatore in caso di cavo con anima giallo/verde G
sezione del conduttore s
Designazione delle sigle
dei cavi
A livello nazionale le sigle di designazione
dei cavi sono indicate nella norma
CEI 20.27 (CENELEC HD361).
Tali regole si applicano solo per i cavi
armonizzati dal CENELEC e per quei cavi
nazionali per i quali il CENELEC
ha concesso espressamente l'uso.
Nota: alcuni cavi in commercio sono
identificati in modo diverso secondo la
designazione CEI-UNEL 35011.
Esempio 1: H07B-F5G2,5 = cavo
armonizzato, tensione nominale 450/750 V,
isolato in EPR, flessibile, 5 conduttori di
sezione 2,5 mm
2
di cui uno con funzione di
conduttore di protezione (giallo/verde)
Esempio 2: H07B-F3X50+1G25 = cavo
armonizzato, tensione nominale 450/750 V,
isolato in EPR, flessibile, con 4 anime, tre
delle quali con conduttori di sezione 50
mm2, mentre l'anima giallo/verde ha una
sezione di 25 mm
2
Protezione contro i sovraccarichi
Designazione
(1) Nella designazione del cavo, prima della forma
del conduttore occorre inserire un trattino.
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Schneider Electric 32
Protezione
dei circuiti
(1) L'installazione ammessa se i canali sono
provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo
e con gradi di protezione IP4X o IPXXD
o grado di protezione inferiore ma con installazione
fuori dalla portata di mano.
(2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella
pratica.
(3) Solo per cavi con isolamento minerale e
guaina aggiuntiva in materiale non metallico.
La norma raccomanda, per altri tipi di cavi,
di realizzare l'installazione in modo da permettere
la sostituzione degli stessi in caso di
deterioramento.
(4) Per cavit si intende lo spazio ricavato
in strutture di un edificio e accessibile solo in punti
determinati.
Per cunicolo si intende un involucro che permette
l'accesso ai cavi lungo tutto il percorso.
Per galleria si intende un luogo dove sono installati
conduttori secondo le modalit di posa indicate in
tabella e in modo tale da permettere la libera
circolazione di persone.
La parte 5 della norma CEI 64.8
interamente dedicata alla scelta e
all'installazione dei componenti elettrici.
In questo ambito vengono definiti i tipi di
cavi ammessi in funzione dei tipi di posa
ed i tipi di posa ammissibili per le varie
ubicazioni. La seguente tabella ne d una
rappresentazione sintetica.
modalit di posa
senza fissaggio fissaggio diretto tubi protettivi tubi protettivi canali, elementi passerelle su isolatore
circolari non circolari scanalati o mensole
tipo di conduttore
conduttori nudi no no no no no no si
cavi unipolari senza guaina no no si si si (1) no si
cavi unipolari con guaina (2) si si si si si (2)
cavi multipolari si si si si si si (2)
ubicazione
entro cavit di struttura (4) si (2) si si no si (2)
entro cunicolo (4) si si si si si si (2)
interrata si (2) si si no (2) (2)
incassata nella struttura no (3) no (3) si si no (3) (2) (2)
montaggio sporgente no si si si si si (2)
Installazione dei cavi
Tipi di cavi ammessi e tipi di posa
ammissibili
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Schneider Electric 33
Protezione
dei circuiti
Esempio Riferimento Descrizione
1 Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari
posati entro muri termicamente isolanti
2 Cavi multipolari in tubi protettivi circolari
posati entro muri termicamente isolanti
3 Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari
posati su o distanziati da pareti
3A Cavi multipolari in tubi protettivi circolari
posati su o distanziati da pareti
4 Cavi senza guaina in tubi protettivi non
circolari posati su pareti
4A Cavi multipolari in tubi protettivi non
circolari posati su pareti
5 Cavi senza guaina in tubi protettivi annegati
nella muratura
5A Cavi multipolari in tubi protettivi annegati
nella muratura
11 Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, posati su o
distanziati da pareti
11A Cavi multipolari (o unipolari con guaina)
con o senza armatura, fissati su soffitti
12 Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, su passerelle non
perforate
13 Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, su passerelle
perforate con percorso orizzontale o
verticale
14 Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, su mensole
15 Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, fissati da collari
16 Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
con o senza armatura, su passerelle
a traversini
Esempio Riferimento Descrizione
17 Cavi unipolari con guaina (o multipolari)
sospesi a od incorporati in fili o corde di
supporto
18 Conduttori nudi o cavi senza guaina su
isolatori
21 Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in
cavit di strutture
22 Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi
non circolari posati in cavit di strutture
22A Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in
tubi protettivi circolari posati in cavit di
strutture
23 Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi
non circolari posati in cavit di strutture
24 Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi
non circolari annegati nella muratura
24A Cavi multipolari (o unipolari con guaina),
in tubi protettivi non circolari annegati
nella muratura
25 Cavi multipolari (o unipolari con guaina)
posati in
- controsoffitti
- pavimenti sopraelevati
31 Cavi senza guaina e cavi multipolari
(o unipolari con guaina) in canali posati
su parete con percorso orizzontale
32 Cavi senza guaina e cavi multipolari
(o unipolari con guaina) in canali posati
su parete con percorso verticale
33 Cavi senza guaina posati in canali incassati
nel pavimento
33A Cavi multipolari posati in canali incassati
nel pavimento
34 Cavi senza guaina in canali sospesi
34A Cavi multipolari (o unipolari con guaina)
in canali sospesi
41 Cavi senza guaina e cavi multipolari (o cavi
unipolari con guaina) in tubi protettivi
circolari posati entro cunicoli chiusi,
con percorso orizzontale o verticale
Installazione dei cavi
Modalit di posa
previste dalla norma CEI 64-8
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Schneider Electric 34
Protezione
dei circuiti
Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non d nessuna
indicazione. Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in
cui vengono definite le seguenti tipologie di pose
Installazione dei cavi
Modalit di posa previste
dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17
Esempio Riferimento Descrizione
42 Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari
posati entro cunicoli ventilati incassati
nel pavimento
43 Cavi unipolari con guaina e multipolari
posati in cunicoli aperti o ventilati con
percorso orizzontale e verticale
51 Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina)
posati direttamente entro pareti
termicamente isolanti
52 Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina)
posati direttamente nella muratura senza
protezione meccanica addizionale
53 Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina)
posati nella muratura con protezione
meccanica addizionale
61 Cavi unipolari con guaina e multipolari in tubi
protettivi interrati od in cunicoli interrati
62 Cavi multipolari (o unipolari con guaina)
interrati senza protezione meccanica
addizionale
63 Cavi multipolari (o unipolari con guaina)
interrati con protezione meccanica
addizionale
71 Cavi senza guaina posati in elementi
scanalati
72 Cavi senza guaina (o cavi unipolari con
guaina o cavi multipolari) posati in canali
provvisti di elementi di separazione:
- circuiti per cavi per comunicazione e per
elaborazione dati
73 Cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi
unipolari con guaina (o multipolari) posati
in stipiti di porte
74 Cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi
unipolari con guaina (o multipolari) posati
in stipiti di finestre
75 Cavi senza guaina, cavi multipolari o cavi
unipolari con guaina in canale incassato
81 Cavi multipolari immersi in acqua
Esempio Riferimento Descrizione
L Cavi direttamente interrati senza protezione
meccanica supplementare
M-1 Cavi direttamente interrati con protezione
meccanica supplementare, lastra piena
M-2 Cavi direttamente interrati con protezione
meccanica supplementare,
con apposito legolo
N Cavo in tubo interrato
O-1 Cavo in condotti: condotti non apribili,
manufatti gettati in opera
O-2 Cavi in condotti: condotti apribili,
manufatti prefabbricati
P-1 Cavi in cunicolo affiorante: ventilato
P-2 Cavi in cunicolo affiorante: chiuso riempito
P-3 Cavi in cunicolo affiorante: chiuso rempito
Q Cavo in cunicolo interrato
R-1 Cavo in acqua posato sul fondo
R-2 Cavo in acqua interrato sul fondo
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Schneider Electric 35
Protezione
dei circuiti
Calcolo della sezione
di cavi isolati in PVC
ed EPR
Per la determinazione della sezione del
conduttore di fase di cavi in rame isolati con
materiale elastomerico o termoplastico in
questa guida si applica un metodo che fa
riferimento alla norma CEI-UNEL 35024/1.
Il procedimento il seguente:
c si determina un coefficiente correttivo
k
tot
come prodotto dei coefficienti k1
e k2, dove:
v k1 il fattore di correzione da applicare
se la temperatura ambiente diversa
da 30C (tabella T1A),
v k2 il fattore di correzione per i cavi
installati in fascio o in strato (tabella T2),
o per i cavi installati in strato su
pi supporti secondo le modalit di posa
13, 14, 15, 16 e 17 della CEI 64-8
(tabella T3 per cavi multipolari, T4 per
cavi unipolari);
c si divide il valore della corrente nominale
dellinterruttore (I
n
) o della corrente di
regolazione termica (I
r
) per il coefficiente
correttivo k
tot
trovando cos il valore I
n
(I
r
):
I
n
' = I
n
/k
tot
c in funzione del numero di posa della CEI
64-8, dellisolante e del numero di conduttori
attivi si individua sulla tabella T-A per i cavi
unipolari con e senza guaina e sulla tabella
T-B per i cavi multipolari:
v la portata I
z
che rispetta la condizione
I
z
I
n
,
v la corrispondente sezione del conduttore
di fase.
La portata effettiva della conduttura si ricava
come I
z
= I
z
k
tot
.
Nota:
c nelle tabelle delle portate T-A e T-B
indicato il numero di conduttori caricati,
cio dei conduttori effettivamente
percorsi da corrente in condizioni ordinarie
di esercizio.
Nei circuiti trifase con neutro con carichi
equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in
assenza di armoniche che si richiudono sul
conduttore di neutro la portata di un cavo
quadripolare si calcola considerando tre
conduttori caricati.
Nei casi particolari di sistema fortemente
squilibrato o in presenza di forti componenti
armoniche sul neutro occorre considerare 4
conduttori caricati.
Poich nelle tabelle T-A e T-B il numero di
conduttori caricati soltanto 2 o 3, in caso
di 4 conduttori caricati si trova la portata
relativa a due conduttori e poi si moltiplica
questo valore per il fattore di riduzione
relativo a due circuiti o cavi multipolari.
Determinazione
del coefficiente k
tot
Il coefficiente k
tot
caratterizza linfluenza
delle differenti condizioni di installazione
e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi
k1, k2 e k3 dedotti dalle tabelle T1, T2, T3
e T4.
Tabella T1A: valori di k1
Il fattore correttivo k1 tiene conto
dellinfluenza della temperatura ambiente
in funzione del tipo di isolante per
temperature diverse da 30C.
Tabella T2: valori di k2
Il fattore correttivo k2 considera la
diminuzione di portata di un cavo posato
nelle vicinanze di altri cavi per effetto
del mutuo riscaldamento tra di essi.
Il fattore k2 riferito a cavi posati in modo
ravvicinato, in fascio o strato.
Per strato si intende un gruppo di cavi
affiancati disposti in orizzontale o in
verticale. I cavi su strato sono installati
su muro, passerella, soffitto, pavimento
o su scala portacavi. Per fascio si intende
un raggruppamento di cavi non distanziati
e non posti in strato. Pi strati sovrapposti
su un unico supporto (es. passarella) sono
considerati un fascio. Due cavi unipolari
posati in strato si possono considerare
distanziati se la distanza tra loro supera
di due volte il diametro del cavo di sezione
maggiore.
Due cavi multipolari posati in strato
si possono considerare distanziati se la
distanza tra loro almeno uguale al
diametro esterno del cavo di sezione
maggiore.
Con posa distanziata il fattore k2 sempre
uguale a 1.
Il fattore k2 si applica quando i cavi del
fascio o dello strato hanno sezioni simili,
cio rientranti nelle tre sezioni adiacenti
unificate (es. 10 16 25 mm
2
) e sono
uniformemente caricati.
Nel caso di circuito trifase con n conduttori
in parallelo per fase si considerano n circuiti
tripolari.
Se un sistema consiste sia di cavi bipolari
sia tripolari, il numero di circuiti preso pari
al numero di cavi e il corrispondente fattore
applicato alle tabelle di portata per due
conduttori caricati per i cavi bipolari e a
quelle per tre conduttori caricati per cavi
tripolari. Un fascio o strato costituito da n
cavi unipolari caricati, si pu cosiderare
come n/2 circuiti bipolari per sistemi F-F
o
F-
N o n/3 circuiti tripolari per sistemi trifase.
Tabelle T3 e T4: valori di k2 in alternativa
a quelli della tabella T2
In caso di installazione di cavi in strato
su pi supporti (passerelle orizzontali o
verticali) il fattore correttivo k2 si deduce
dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente
per cavi multipolari e unipolari, e non
dalla tabella T2. Questi valori sono
applicabili a cavi simili uniformemente
caricati.
Nel caso di passerelle orizzontali i valori
indicati si riferiscono a distanze verticali
tra le passerelle di 300 mm.
Per distanze verticali inferiori i fattori
dovrebbero essere ridotti.
Nel caso di passerelle verticali i valori indicati
si riferiscono a distanze orizzontali tra le
passerelle di 225 mm, con passerelle
montate dorso a dorso.
Per distanze inferiori i fattori dovrebbero
essere ridotti.
Calcolo della sezione
di cavi con isolamento
minerale
Per la determinazione della sezione del
conduttore di fase di cavi con isolamento
minerale in questa guida si applica un
metodo che fa riferimento alla norma CEI
UNEL 35024/2.
Il procedimento analogo a quello utilizzato
per la determinazione della sezione di fase
dei cavi con isolamento in PVC ed EPR:
c si determina un coefficiente correttivo k
tot
come prodotto dei coefficienti k1 e k2, dove:
v k1 il fattore di correzione da applicare se
la temperatura ambiente diversa da 30 C,
che assume valori diversi a seconda che il
cavo sia non esposto o esposto al tocco
(tabella T1B);
v k2 il fattore di correzione per i cavi
installati in fascio o in strato (tabella T2), o
per i cavi installati in strato su pi supporti
secondo le modalit di posa 13, 14, 15 e 16
della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi
multipolari, T4 per cavi unipolari);
c si divide il valore della corrente nominale
dellinterruttore (In) o della corrente di
regolazione termica (Ir) per il coefficiente
correttivo k
tot
trovando cos il valore In (Ir):
c in funzione del numero di posa della CEI
64-8, dellisolante e del numero di conduttori
attivi si individua sulla tabella T-C per i cavi
unipolari con e senza guaina e sulla tabella
T-D per i cavi multipolari:
v la portata Iz che rispetta la condizione
IzIn,
v la corrispondente sezione del conduttore di
fase.
La portata effettiva della conduttura si ricava
come Iz = Iz ktot.
Portata dei cavi
Posa non interrata
I
n
= ______
I
n
k
tot
pag27_37 prot circuiti1.p65 25/11/2003, 14.02 35
Schneider Electric 36
Protezione
dei circuiti
Tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su pi supporti (es. passerelle)
nposa CEI 64-8 Metodo di installazione Numero di cavi per ogni supporto
numero di passerelle 1 2 3 4 6 9
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,87 0,80 0,77 0,73 0,68
perforate 3 1,00 0,86 0,79 0,76 0,71 0,66
orizzontali posa distanziata 2 1,00 0,99 0,96 0,92 0,87
3 1,00 0,98 0,95 0,91 0,85
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,88 0,81 0,76 0,71 0,70
perforate posa distanziata 2 1,00 0,91 0,88 0,87 0,85
verticali
14-15-16-17 scala posa posa ravvicinata 2 1,00 0,86 0,80 0,78 0,76 0,73
cavi
3 1,00 0,85 0,79 0,76 0,73 0,70
elemento di
posa distanziata 2 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96
di sostegno
3 1,00 0,98 0,97 0,96 0,93
Portata dei cavi
Posa non interrata
Tabella T2 - circuiti realizzati con cavi installati in fascio o strato
Numero di circuiti o di cavi multipolari
ndi posa CEI 64-8 Disposizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 12 16 20
tutte le altre pose raggruppati a fascio, 1,00 0,80 0,70 0,65 0,60 0,57 0,54 0,52 0,50 0,45 0,41 0,38
annegati
11-12-25 singolo strato su muro, 1,00 0,85 0,79 0,75 0,73 0,72 0,72 0,71 0,70 nessuna ulteriore
pavimento o passerelle riduzione per pi di 9
non perforate circuiti o cavi multipolari
11A strato a soffitto 0,95 0,81 0,72 0,68 0,66 0,64 0,63 0,62 0,61
13 strato su passerelle 1,00 0,88 0,82 0,77 0,75 0,73 0,73 0,72 0,72
perforate orizzontali
o verticali (perforate
o non perforate)
14-15-16-17 strato su scala posa 1,00 0,87 0,82 0,80 0,80 0,79 0,79 0,78 0,78
cavi o graffato ad
un sostegno
Nota: per posa distanziata si intende che
la distanza tra i cavi unipolari affiancati
sulla passerella superiore al diametro esterno
del cavo multipolare.
Nelle pose su passerelle orizzontali o su scala
posa cavi, i cavi devono essere posizionati
ad una distanza dalla superficie verticale (parete)
maggiore o uguale a 20 mm.
Tabella T1A - influenza della
temperatura
Temperatura Tipo di isolamento
ambiente
PVC EPR
10 1,22 1,15
15 1,17 1,12
20 1,12 1,08
25 1,06 1,04
35 0,94 0,96
40 0,87 0,91
45 0,79 0,87
50 0,71 0,82
55 0,61 0,76
60 0,5 0,71
65 0,65
70 0,58
75 0,5
80 0,41
Tabella T1B - influenza della
temperatura
Isolamento minerali
cavo nudo o ricoperto cavo nudo
in materiale non esposto
termoplastico al tocco
esposto al tocco
Temp. max della 70C 105C
guaina metallica
Temp. ambiente
10 1,26 1,14
15 1,2 1,11
20 1,14 1,07
25 1,07 1,04
35 0,93 0,96
40 0,85 0,92
45 0,76 0,88
50 0,67 0,84
55 0,57 0,8
60 0,45 0,75
65 - 0,7
70 - 0,65
75 - 0,6
80 - 0,54
85 - 0,47
90 - 0,4
95 - 0,32
pag27_37 prot circuiti1.p65 25/11/2003, 14.02 36
Schneider Electric 37
Protezione
dei circuiti
Tabella T-A - cavi unipolari con e senza guaina con isolamento in PVC o EPR (1)
Metodologia Altri tipi di Tipo di Numero Portata [A]
tipica di posa della isolamento cond.
Sezione [mm
2
]
installazione CEI 64-8 caricati
1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Cavi in tubo 1-51-71-73-74PVC 2 14,5 19,5 26 34 46 61 80 99 119 151 182 210 240 273 320
incassato in
3 13,5 18 24 31 42 56 73 89 108 136 164 188 216 245 286
parete isolante
EPR 2 19,0 26 36 45 61 81 106 131 158 200 241 278 318 362 424
3 17,0 23 31 40 54 73 95 117 141 179 216 249 285 324 380
Cavi in tubo 3-4-5-22-23 PVC 2 13,5 17,5 24 32 41 57 76 101 125 151 192 232 269 309 353 415
in aria
24-31-32-33 3 12 15,5 21 28 36 50 68 89 110 134 171 207 239 275 314 369
34-41-42-72 EPR 2 17 23,0 31 42 54 75 100 133 164 198 253 306 354 402 472 555
3 15 20,0 28 37 48 66 88 117 144 175 222 269 312 355 417 490
Cavi in aria 18 PVC 2 19,5 26 35 46 63 85 112 138 168 213 258 299 344 392 461
libera in posizione
3 15,5 21 28 36 57 76 101 125 151 192 232 269 309 353 415
non a portata
EPR 2 24,0 33 45 58 80 107 142 175 212 270 327
di mano
3 20,0 28 37 48 71 96 127 157 190 242 293
Cavi in aria 11-12-21-25 PVC 3 19,5 26 35 46 63 85 110 137 167 216 264 308 356 409 485 561
libera a
43-52-53 EPR 3 24 33 45 58 80 107 135 169 207 268 328 383 444 510 607 703
trifoglio
Cavi in aria 13-14-15-16-17PVC 2 22 30 40 52 71 96 131 162 196 251 304 352 406 463 546 629
libera in piano
3 19,5 26 35 46 63 85 114 143 174 225 275 321 372 427 507 587
a contatto
EPR 2 27 37 50 64 88 119 161 200 242 310 377 437 504 575 679 783
3 24 33 45 58 80 107 141 176 216 279 342 400 464 533 634 736
Cavi in aria libera 14-15-16 PVC 2 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
distanziati su un
3 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
piano orizzontale
EPR 2 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
3 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
Cavi in aria libera 13-14-15-16 PVC 2 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
distanziati su
3 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
piano verticale
EPR 2 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
3 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 C)
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 C)
(2) I cavi affiancati del singolo circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale al diametro esterno
del singolo cavo unipolare.
Determinazione della sezione del conduttore di fase
Tabella T4 - circuiti realizzati con cavi unipolari in strato su pi supporti
nposa CEI 64-8 Metodo di installazione Numero di circuiti trifasi Utilizzato per
numero di passerelle 1 2 3
13 passerelle perforate 2 0,96 0,87 0,81 3 cavi in formazione
orizzontali orizzontale
3 0,95 0,85 0,78
13 passerelle perforate 2 0,95 0,84 3 cavi in formazione
verticali verticale
14-15-16-17 scala posa cavi 2 0,98 0,93 0,89 3 cavi in formazione
o elemento di sostegno orizzontale
3 0,97 0,90 0,86
13 passerelle perforate 2 0,97 0,93 0,89 3 cavi in formazione a
orizzontali trefolo
3 0,96 0,92 0,86
13 passerelle perforate 2 1,00 0,90 0,86
verticali
14-15-16-17 scala posa cavi 2 0,97 0,95 0,93
o elemento di sostegno
3 0,96 0,94 0,9
Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su
scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati
ad una distanza dalla superficie verticale (parete)
maggiore o uguale a 20 mm.
Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono
disposte ad una distanza maggiore
di due volte il diametro del singolo cavo unipolare.
(2)
(2)
pag27_37 prot circuiti1.p65 25/11/2003, 14.02 37
Schneider Electric 38
Protezione
dei circuiti
Esempio:
Un cavo in rame trifase isolato in EPR
posato su una passerella perforata
in vicinanza di tre circuiti costituiti da:
c un cavo trifase (1circuito);
c 3 cavi unipolari (2circuito);
c 6 cavi unipolari (3circuito).
Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo
per fase, equivalente a 2 circuiti trifasi.
Sulla passerella in totale si considerano
perci posati 5 circuiti.
La temperatura ambiente di 40C.
Il cavo deve trasportare una corrente
di impiego I
B
di 23 A.
La sezione del cavo si determina nel modo
seguente:
c scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente
nominale I
n
maggiore o uguale alla corrente
di impiego della conduttura I
B
;
utilizzando un interruttore modulare si avr:
I
n
= 25 A;
c determinazione del coefficiente correttivo
k
tot
:
v temperatura ambiente tab T1: k1 = 0,91,
v posa ravvicinata tab T2: k2 = 0,75,
k
tot
= k1
.
k2 = 0,68;
c determinazione della minima portata
teorica richiesta alla conduttura:
In' = I
n
/k
tot
= 36,8 A;
c determinazione della sezione del
conduttore di fase (tab T-B):
v nposa: 13,
v isolante EPR,
v ndi conduttori attivi: 3,
v materiale conduttore: rame.
La sezione, con portata teorica Iz'
immediatamente superiore alla minima
portata teorica In', di 4 mm
2
(42 A), come
evidenziato nella tabella T-B.
Determinazione della portata effettiva
della conduttura:
la portata effettiva I
z
di un cavo da 4 mm
2
nelle condizioni di posa considerate pari a:
I
z
= I'
z

.
k
tot
= 28,5 A.
Tabella T-B: cavi multipolari con isolamento in PVC o EPR (1)
Metodologia Altri tipi di Tipo di Numero Portata [A]
tipica di posa della isolamento cond.
Sezione [mm
2
]
installazione CEI 64-8 caricati
1 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Cavo in tubo 2-51-73-74 PVC 2 14,0 18,5 25 32 43 57 75 92 110 139 167 192 219 248 291 334
incassato in
3 13,0 17,5 23 29 39 52 68 83 99 125 150 172 196 223 261 298
parete isolante
EPR 2 18,5 25,0 33 42 57 76 99 121 145 183 220 253 290 329 386 442
3 16,5 22,0 30 38 51 68 89 109 130 164 197 227 259 295 346 396
Cavo in tubo 3A-4A-5A-21 PVC 2 13,5 16,5 23,0 30 38 52 69 90 111 133 168 201 232 258 294 344 394
in aria
22A-24A-25 3 12,0 15,0 20,0 27 34 46 62 80 99 118 149 176 206 225 255 297 339
33A-31-34A EPR 2 17,0 22,0 30,0 40 51 69 91 119 146 175 221 265 305 334 384 459 532
43-32 3 15,0 19,5 26,0 35 44 60 80 105 128 154 194 233 268 300 340 398 455
Cavo in aria 13-14-15-16-17 PVC 2 15,0 22,0 30,0 40 51 70 94 119 148 180 232 282 328 379 434 514 593
libera, distanziato
3 13,6 18,5 25,0 34 43 60 80 101 126 153 196 238 276 319 364 430 497
dalla parete/soffitto
EPR 2 19,0 26,0 36,0 49 63 86 115 149 185 225 289 352 410 473 542 641 741
o su passerella
3 17,0 23,0 32,0 42 54 75 100 127 158 192 246 298 346 399 456 538 621
Cavo in aria 11-11A-52- PVC 2 15,0 19,5 27,0 36 46 63 85 112 138 168 213 258 299 344 392 461 530
libera, fissato
53-12 3 13,5 17,5 24,0 32 41 57 76 96 119 144 184 223 259 299 341 403 464
alla parete/
EPR 2 19,0 24,0 33,0 45 58 80 107 138 171 209 269 328 382 441 506 599 693
soffitto
3 17,0 22,0 30,0 40 52 71 96 119 147 179 229 278 322 371 424 500 576
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 C)
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 C)
Portata dei cavi
Posa non interrata

Schneider Electric 39
Protezione
dei circuiti
Tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
Metodologia Altri tipi di Tipo di Num. Portata [A]
tipica di posa della isolamento cond.
Sezione [mm
2
]
installazione CEI 64-8 caricati
1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240
Cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 3 21 28 37
libera 15 - 16
serie L (2) 3 26 35 46
a trifoglio
serie H (1) 3 22 30 40 51 69 92 120 147 182 223 267 308 352 399 466
serie H (2) 3 28 38 50 64 87 115 150 184 228 279 335 385 441 500 584
Cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 2 25 33 44
libera in piano
15 - 16 3 23 31 41
a contato
serie L (2) 2 31 41 54
3 29 39 51
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 26 34 45 57 77 102 132 161 198 241 289 331 377 426 496
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 32 43 56 71 96 127 164 200 247 300 359 411 469 530 617
Cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati
3 29 39 51
su un piano
serie L (2) 2 31 41 54
orizzontale
3 37 49 64
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 32 43 56 71 95 125 162 197 242 294 351 402 454 507 565
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 40 54 70 89 120 157 204 248 304 370 441 505 565 629 704
Cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati
3 26 34 45
su un piano
serie L (2) 2 31 41 54
verticale
3 33 43 56
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 28 37 49 62 84 110 142 173 213 259 309 353 400 446 497
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 35 47 61 78 105 137 178 216 266 323 385 441 498 557 624
Cavi in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissati
3 21 29 38
sulla parete
serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 27 36 47
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133 163 202 247 296 340 388 440 514
3 23 31 41 52 70 92 120 147 181 221 264 303 346 392 457
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166 203 251 307 369 424 485 550 643
3 30 41 53 67 91 119 154 187 230 280 334 383 435 492 572
Cavi a trifoglio 11 - 11A serie L (1) 3 19 26 35
in aria libera
serie L (2) 3 24 33 44
fissati sulla
serie H (1) 3 21 28 37 48 65 86 112 137 169 207 249 286 327 371 434
parete o soffitto
serie H (2) 3 26 35 47 59 81 107 140 171 212 260 312 359 410 465 544
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105C).
Schneider Electric 40
Protezione
dei circuiti
Portata dei cavi
Posa non interrata
Tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H:
cavi per servizio pesante fino a 750 V
Metodologia Altri tipi di Tipo di Numero Portata [A]
tipica di posa della isolamento cond.
Sezione [mm
2
]
installazione CEI 64-8 caricati
1,5 2,5 4 6 10 16 25
Cavo in aria 13 -14 serie L (1) 2 25 33 44
libera,
15 - 16 3 21 28 37
distanziato
serie L (2) 2 31 41 54
dalla parete
3 26 35 46
o soffitto
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 o su passerella
3 22 30 40 51 69 92 120
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179
3 28 38 50 64 87 115 150
Cavo in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissato
3 19 26 35
sulla parete
serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 24 33 44
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133
3 21 28 37 48 65 86 112
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166
3 26 35 47 59 81 107 140
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105C).
Schneider Electric 41
Protezione
dei circuiti
Posa interrata
Per la determinazione della sezione del
conduttore di fase di cavi in rame isolati con
materiale elastomerico o termoplastico
interrati, in questa guida si applica il metodo
che fa riferimento alla tabella CEI-UNEL
35026. Il procedimento il seguente:
c si determina un coefficiente correttivo k
tot
come prodotto dei coefficienti k5, k6, k7 e
k8, dove:
v k5 il fattore di correzione da applicare se
la temperatura del terreno diversa da 20C
(tabella T5);
v k6 il fattore di correzione per gruppi di
pi circuiti installati sullo stesso piano
(tabella T6);
v k7 il fattore di correzione per profondit
di interramento diverso dal valore preso
come riferimento, pari a 0,8 m (tabella T7);
v k8 il fattore di correzione per resistivit
termica diversa dal valore preso come
riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cio terreno
secco (tabella T8).
v si divide il valore della corrente nominale
dellinterruttore (In) o della corrente di
regolazione termica (Ir) per il coefficiente
correttivo k
tot
trovando cos il valore In (Ir):
v in funzione del numero di posa della
CEI 64-8, dellisolante e del numero
di conduttori attivi si individua sulla tabella
T-E:
v la portata Iz che rispetta la condizione
Iz In,
v la corrispondente sezione del conduttore
di fase.
La portata effettiva della conduttura si
ricava come Iz = Iz k
tot
.
Nota:
c i valori di portata indicati si riferiscono alle
seguenti condizioni di posa:
v temperatura terreno = 20C
v profondit di posa = 0,8 m
v resistivit termica del terreno = 1,5 K x m/W
v nella tabella delle portate T-E indicato il
numero di conduttori caricati, cio dei
conduttori effettivamente percorsi da
corrente in condizioni ordinarie di esercizio.
Nei circuiti trifase con neutro con carichi
equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in
assenza di armoniche che si richiudono sul
conduttore di neutro la portata di un cavo
quadripolare si calcola considerando tre
conduttori caricati.
Nei casi particolari di sistema fortemente
squilibrato o in presenza di forti componenti
armoniche sul neutro occorre considerare 4
conduttori caricati. Poich nella tabella T-E il
numero di conduttori caricati soltanto 2 o
3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la
portata relativa a due conduttori e poi si
moltiplica questo valore per il fattore di
riduzione relativo a due circuiti o cavi
multipolari.
c nella tabella T-E sono indicate le portate
relative a cavi interrati posati in tubo; nel
caso di cavi direttamente interrati (pose 62 e
63 della norma CEI 64-8), essendo pi
favorevoli le condizioni di scambio termico,
la portata aumenta di un fattore, dipendente
dalla tipologia e dalle dimensioni dei cavi,
che indicativamente pu essere considerato
pari a 1,15.
Tabella T5: influenza della
temperatura del terrreno
Temperatura Tipo di isolamento
del terreno [C] PVC EPR
10 1,1 1,07
15 1,05 1,04
20 1 1
25 0,95 0,96
30 0,89 0,93
35 0,84 0,89
40 0,77 0,85
45 0,71 0,8
50 0,63 0,76
55 0,55 0,71
60 0,45 0,65
65 0,6
70 0,53
75 0,46
80 0,38
Determinazione
del coefficiente k
tot
Il coefficiente k
tot
caratterizza linfluenza
delle differenti condizioni di installazione e si
ottiene moltiplicando i fattori correttivi k5, k6,
k7 e k8 dedotti dalle tabelle T5, T6, T7 e T8.
Tabella T5: valori di k5
Il fattore correttivo k5 tiene conto
dellinfluenza della temperatura del terreno
per temperature di questultimo diverse da
20C.
Tabella T6: valori di k6
Il fattore correttivo k6 considera la
diminuzione di portata di un cavo unipolare
o multipolare in tubo interrato, posato sullo
stesso piano di altri cavi, per effetto del
mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k6
riferito a cavi posati ad una distanza
inferiore a 1 m; per distanze superiori
a 1m il fattore k6 sempre uguale a 1.
Il fattore k6 si applica quando i cavi del
fascio o dello strato hanno sezioni simili,
cio rientranti nelle tre sezioni adiacenti
unificate (es. 10 16 25 mm
2
).
Nel caso di circuito trifase con n conduttori
in parallelo per fase si considerano
n circuiti tripolari.
Tabella T7: valori di k7
Il fattore correttivo k7 considera
la variazione di portata per profondit
di interramento diversa dal valore preso
come riferimento, pari a 0,8 m.
Tabella T8: valori di k8
Il fattore correttivo k8 considera
la variazione di portata del cavo
per resistivit termica diversa dal valore
preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W,
cio terreno secco.
Distanza fra i circuiti
cavi multipolari
cavi unipolari
Tabella T6: gruppi di pi circuiti
installati sullo stesso piano
un cavo multipolare per ciascun tubo
n. distanza fra i circuiti [m]
circuiti a contatto 0,25 0,5 1
2 0,85 0,9 0,95 0,95
3 0,75 0,85 0,9 0,95
4 0,7 0,8 0,85 0,9
5 0,65 0,8 0,85 0,9
6 0,6 0,8 0,8 0,9
un cavo unipolare per ciascun tubo
n.cavi distanza fra i circuiti [m]
a contatto 0,25 0,5 1
2 0,8 0,9 0,9 0,95
3 0,7 0,8 0,85 0,9
4 0,65 0,75 0,8 0,9
5 0,6 0,7 0,8 0,9
6 0,6 0,7 0,8 0,9
Portata dei cavi
Posa interrata
I
n
= ______
I
n
k
tot
Schneider Electric 42
Protezione
dei circuiti
Esempio:
Dimensionamento di un circuito trifase
in condotto interrato in terreno secco
e alla temperatura di 25C.
Il cavo multipolare, isolato in PVC,
alimenta un carico trifase da 100 kW
(400 V) e fattore di potenza 0,88 ed
posato a contatto con un altro cavo
multipolare.
La sezione del cavo si determina nel
modo seguente:
c scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente
nominale I
n
maggiore o uguale alla
corrente di impiego della conduttura I
B
:
sar possibile utilizzare un interruttore
Compact NS da 250 A con sganciatore
TM200D regolato a 164 A; per il
dimensionamento del cavo si potr
dunque considerare In = 164 A;
c determinazione del coefficiente
correttivo k
tot
:
v temperatura del terreno: K5 = 0,95,
v posa ravvicinata, 2 circuiti: K6 = 0,85,
v profondit di posa 0,8 m: K7 = 1,
v natura del terreno: secco, k8 = 1,
k
tot
= k5
.
k6
.
k7
.
K8 = 0,8
c determinazione della minima portata
teorica richiesta alla conduttura:
I'
n
= I
n
/k
tot
= 205 A;
c determinazione della sezione
del conduttore di fase (tab T-E):
v isolante: PVC,
v nconduttori attivi: 3,
v materiale conduttore: rame.
La sezione con portata teorica I'
z
immediatamente superiore alla minima
portata teorica I'
n
di 150 mm
2
(231 A),
come evidenziato nella tabella T-E.
Determinazione della portata effettiva
della conduttura:
la portata effettiva I
z
di un cavo da 150 mm
2
nelle condizioni di posa considerate
pari a: I
z
= I'
z

.
k
tot
= 184,8 A.
I A
B

,
=

=
100000
0 88 3 400
164
;
Tabella T7: influenza della
profondit di posa
profondit 0,5 0,8 1 1,2 1,5
di posa [m]
fattore di 1,02 1 0,98 0,96 0,94
correzione
Tabella T8: influenza della
resistivit termica del terreno
cavi unipolari
resistivit 1 1,2 1,5 2 2,5
de terreno
(K x m/W)
fattore 1,08 1,05 1 0,9 0,82
di correzione
cavi multipolari
resistivit 1 1,2 1,5 2 2,5
del terreno
(K x m/W)
fattore 1,06 1,04 1 0,91 0,84
di correzione
Portata dei cavi
Posa interrata
Tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1)
Metodologia Altri tipi Tipo N. Portata [A]
tipica di di posa di cond. Sezione [mm
2
]
installazione della isolam.
CEI 64-8
1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 400 500 630
cavi unipolari PVC 2 22 29 38 47 63 82 105 127 157 191 225 259 294 330 386
in tubi interrati
3 20 26 34 43 57 74 95 115 141 171 201 231 262 293 342
a contatto
EPR 2 26 34 44 54 73 95 122 148 182 222 261 301 343 385 450 509 592 666 759
(1 cavo per tubo)
3 23 31 40 49 67 85 110 133 163 198 233 268 304 340 397 448 519 583 663
cavi unipolari 61 PVC 2 21 27 36 45 61 78 101 123 153 187 222 256 292 328 385
in tubo
3 18 23 30 38 51 66 86 104 129 158 187 216 246 277 325
interrato
EPR 2 24 32 41 52 70 91 118 144 178 218 258 298 340 383 450 510 595 671 767
3 21 27 35 44 59 77 100 121 150 184 217 251 287 323 379 429 500 565 645
cavi 61 PVC 2 19 25 33 41 56 73 94 115 143 175 208 240 273 307 360
multipolari
3 16 21 28 35 47 61 79 97 120 148 175 202 231 259 304
in tubo
EPR 2 23 30 39 49 66 86 111 136 168 207 245 284 324 364 428
interrato
3 19 25 32 41 55 72 93 114 141 174 206 238 272 306 360
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma
etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90C)
Schneider Electric 43
Protezione
dei circuiti
Utilizzando quindi la formula della caduta di
tensione percentuale si ottiene:
= 2,13%
essendo u% > del 2% occorre scegliere
una sezione superiore:
S = 70 mm
2
, cavo multipolare,
r = 0,334 /km,
x = 0,0751 /km.
Utilizzando questi dati otteniamo quindi:
= 1,5%.
La caduta di tensione risulta verificata
(<2%).
La sezione adottata dunque 70 mm
2
in cavo multipolare.
In un qualsiasi impianto di bassa tensione
necessario valutare la caduta di tensione
tra l'origine dell'installazione e il punto
di utilizzazione dell'energia elettrica.
Una eccessiva caduta di tensione influenza
negativamente il funzionamento delle
apparacchiature.
La Norma CEI 64.8 raccomanda una caduta
di tensione tra l'origine dell'impianto elettrico
e qualunque apparecchio utilizzatore non
superiore in pratica al 4% della tensione
nominale dell'impianto.
In un impianto di forza motrice una caduta
di tensione superiore al 4% pu essere
eccessiva per le seguenti ragioni:
c il corretto funzionamento, in regime
permanente, dei motori generalmente
garantito per tensioni comprese tra il 5%
della tensione nominale;
c la corrente di avviamento di un motore
pu raggiungere o anche superare il valore
di 5 7 I
n
.
Se la caduta di tensione pari al 6%
in regime permanente, essa probabilmente
raggiunger, al momento dell'avviamento,
un valore molto elevato.
Questo provoca:
c un cattivo funzionamento delle utenze
pi sensibili;
c difficolt di avviamento del motore.
Ad una caduta di tensione del 15%
corrisponde una riduzione della coppia
di spunto pari circa al 28%.
Durante la fase di avviamento, si consiglia
di non superare la caduta di tensione
percentuale del 10% sul cavo del motore.
La caduta di tensione sinonimo di perdite
in linea e quindi di una cattiva
ottimizzazione dell'impianto di trasmissione
dell'energia elettrica.
Per questi motivi consigliabile non
raggiungere mai la caduta di tensione
massima ammessa.
La tabella seguente fornisce i valori della
resistenza e della reattanza dei cavi per
unit di lunghezza (/km corrispondenti a
m/m) in funzione della sezione dei
conduttori.
Il valore della caduta di tensione [V] pu
essere determinato mediante la seguente
formula:
ed in percentuale
dove:
I
B
[A] la corrente nel cavo,
k un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi
monofase e bifase e e nei sistemi trifase,
L [km] la lunghezza della linea,
r [/km] la resistenza di un chilometro
di cavo,
x [/km] la reattanza di un chilometro
di cavo,
U
n
[V] la tensione nominale dell'impianto,
cos il fattore di potenza del carico.


u
U
U
n
% = 100
Resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1)
sez. [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
cavo unipolare
r [m/m] 14,8 8,91 5,57 3,71 2,24 1,41 0,889 0,641 0,473 0,328 0,236 0,188 0,153 0,123 0,0943 0,0761
x [m/m] 0,168 0,156 0,143 0,135 0,119 0,112 0,106 0,101 0,101 0,0965 0,0975 0,0939 0,0928 0,0908 0,0902 0,0895
cavo bipolare, tripolare
r [m/m] 15,1 9,08 5,68 3,78 2,27 1,43 0,907 0,654 0,483 0,334 0,241 0,191 0,157 0,125 0,0966 0,0780
x [m/m] 0,118 0,109 0,101 0,0955 0,0861 0,0817 0,0813 0,0783 0,0779 0,0751 0,0762 0,0740 0,0745 0,0742 0,0752 0,0750
(1) Materiale conduttore: rame, temperatura di riferimento 80C.
cavo multipolare Cu/EPR
posa in aria libera ravvicinata
su passerella non perforata
S = 50 mm
2
L = 70 m
I
B
= 150 A
cos = 0,9
Esempio
In un impianto del tipo in figura occorre
effettuare una verifica della caduta di
tensione della partenza in cavo, la cui
sezione stata dimensionata a portata. Il
dimensionamento a portata ha condotto ad
una sezione di 50 mm
2
. imposta una
caduta di tensione del 2%.
Dalla tabella della resistenza e reattanza
specifica dei cavi si ha:
S = 50 mm
2
, cavo multipolare,
r = 0,483 /km,
x = 0,0779 /km.
Calcoliamo ora la caduta di tensione con la
formula (NB: la lunghezza del cavo deve
essere in km):


u
U
U
n
% = 100


u
U
U
n
% = 100
U = K
.
I
B

.
L
.
(r
.
cos + x
.
sen )
U = K
.
I
B

.
L
.
(r
.
cos + x
.
sen ) = 8,52 V
U = k
.
l
B

.
L
.
(r
.
cos + x
.
sen) = 6 V,
Caduta di tensione
Presentazione
Schneider Electric 44
Protezione
dei circuiti
Caduta di tensione
Calcolo della caduta di tensione
Calcolo della caduta di tensione
Le tabelle di seguito riportate forniscono i
valori di U% per diversi valori del fattore
potenza, nelle seguenti ipotesi:
c tensione nominale: 400 V;
c lunghezza cavo: 100 m;
c cavi unipolari conformi alle tabelle
UNEL 35023-70;
c distribuzione trifase.
La U% effettiva del cavo si ottiene nel
seguente modo:
U%eff = U%tab x (L/100) x (I
b
/I
btab
)
dove:
L [m] la lunghezza della linea,
I
b
la reale corrente dimpiego della linea
I
btab
il valore nella prima colonna della
tabella immediatamente superiore a I
b
,
U%tab il valore di caduta di tensione
percentuale fornito dalla tabella in
corrispondenza di I
btab
.
La tabella relativa a cos = 0.35 si riferisce
al caso di una partenza motore. Il calcolo
della U% considerato allavviamento del
motore nellipotesi che I
beff
= I
avv
= 5 x I
b
.
Note
In caso di distribuzione monofase,
moltiplicare il valore in tabella per 2.
Nel caso di pi conduttori in parallelo per
fase si considera il valore di U% in
corrispondenza della sezione del singolo
conduttore, ad una corrente pari a I
b
/n
conduttori in parallelo.
Tabella 1 : caduta di tensione % a cos = 0.8 per 100 m di cavo
sez [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,07 1,25 0,79 0,53 0,32 0,21 0,13
6 3,10 1,88 1,18 0,79 0,48 0,31 0,20 0,15 0,11
10 5,17 3,13 1,97 1,32 0,81 0,52 0,34 0,25 0,19 0,14 0,11
16 8,27 5,00 3,15 2,11 1,29 0,83 0,54 0,40 0,30 0,22 0,17 0,14 0,12 0,11
20 10,34 6,25 3,93 2,64 1,61 1,04 0,67 0,50 0,38 0,28 0,21 0,18 0,15 0,13 0,11
25 12,93 7,82 4,92 3,30 2,02 1,29 0,84 0,62 0,48 0,35 0,27 0,22 0,19 0,17 0,14 0,12
32 10,01 6,29 4,22 2,58 1,66 1,07 0,79 0,61 0,44 0,34 0,29 0,25 0,21 0,18 0,16
40 7,87 5,28 3,23 2,07 1,34 0,99 0,76 0,55 0,43 0,36 0,31 0,26 0,22 0,20
50 9,83 6,60 4,03 2,59 1,68 1,24 0,95 0,69 0,54 0,45 0,39 0,33 0,28 0,25
63 8,32 5,08 3,26 2,11 1,56 1,20 0,87 0,67 0,56 0,49 0,42 0,35 0,31
80 10,56 6,46 4,14 2,68 1,99 1,52 1,11 0,86 0,72 0,62 0,53 0,45 0,40
90 7,26 4,66 3,02 2,23 1,71 1,25 0,96 0,81 0,69 0,60 0,50 0,45
100 8,07 5,18 3,35 2,48 1,90 1,39 1,07 0,90 0,77 0,66 0,56 0,50
125 6,47 4,19 3,10 2,38 1,73 1,34 1,12 0,96 0,83 0,70 0,62
150 7,76 5,03 3,72 2,85 2,08 1,61 1,34 1,16 0,99 0,84 0,74
175 9,06 5,87 4,35 3,33 2,43 1,87 1,57 1,35 1,16 0,98 0,87
200 10,35 6,71 4,97 3,80 2,77 2,14 1,79 1,54 1,32 1,12 0,99
225 7,55 5,59 4,28 3,12 2,41 2,01 1,73 1,49 1,26 1,12
250 6,21 4,75 3,47 2,68 2,24 1,93 1,65 1,40 1,24
275 5,23 3,81 2,94 2,46 2,12 1,82 1,54 1,36
300 4,16 3,21 2,69 2,31 1,99 1,68 1,49
325 3,48 2,91 2,51 2,15 1,82 1,61
350 3,13 2,70 2,32 1,96 1,74
375 2,89 2,48 2,10 1,86
400 2,65 2,24 1,98
450 2,52 2,23
500 2,48
Schneider Electric 45
Protezione
dei circuiti
Tabella 2: caduta di tensione % a cos = 0,85 per 100 m di cavo
sez [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,19 1,33 0,83 0,56 0,34 0,22 0,14
6 3,29 1,99 1,25 0,84 0,51 0,33 0,21 0,16 0,12
10 5,49 3,32 2,08 1,40 0,85 0,54 0,35 0,26 0,20 0,14 0,11
16 8,78 5,30 3,33 2,23 1,36 0,87 0,56 0,41 0,32 0,23 0,17 0,14 0,12 0,11
20 10,97 6,63 4,17 2,79 1,70 1,09 0,70 0,52 0,39 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 13,71 8,29 5,21 3,49 2,13 1,36 0,88 0,65 0,49 0,36 0,27 0,23 0,19 0,16 0,14 0,12
32 10,61 6,66 4,47 2,73 1,74 1,12 0,83 0,63 0,46 0,35 0,29 0,25 0,21 0,18 0,15
40 8,33 5,59 3,41 2,18 1,41 1,04 0,79 0,57 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 10,41 6,98 4,26 2,72 1,76 1,29 0,99 0,71 0,55 0,45 0,39 0,33 0,28 0,24
63 8,80 5,37 3,43 2,21 1,63 1,24 0,90 0,69 0,57 0,49 0,42 0,35 0,31
80 11,17 6,81 4,36 2,81 2,07 1,58 1,14 0,87 0,72 0,62 0,53 0,44 0,39
90 7,66 4,90 3,16 2,33 1,77 1,28 0,98 0,82 0,70 0,59 0,50 0,44
100 8,52 5,45 3,51 2,59 1,97 1,43 1,09 0,91 0,77 0,66 0,55 0,48
125 6,81 4,39 3,24 2,46 1,78 1,36 1,13 0,97 0,82 0,69 0,61
150 8,17 5,27 4,88 2,96 2,14 1,64 1,36 1,16 0,99 0,83 0,73
175 9,53 6,15 4,53 3,45 2,50 1,91 1,59 1,36 1,15 0,97 0,85
200 10,89 7,03 5,18 3,94 2,85 2,18 1,81 1,55 1,32 1,11 0,97
225 7,91 5,83 4,44 3,21 2,46 2,04 1,74 1,48 1,24 1,09
250 6,47 4,93 3,57 2,73 2,27 1,94 1,65 1,38 1,21
275 5,42 3,93 3,00 2,49 2,13 1,81 1,52 1,33
300 4,28 3,27 2,72 2,32 1,98 1,66 1,45
325 3,55 2,95 2,52 2,14 1,80 1,57
350 3,17 2,71 2,31 1,94 1,70
375 2,91 2,47 2,07 1,82
400 2,64 2,21 1,94
450 2,49 2,18
500 2,42
Tabella 3: caduta di tensione % a cos = 0,9 per 100 m di cavo
sez [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,32 1,40 0,88
6 3,48 2,10 1,32 0,88 0,54 0,34 0,22 0,16 0,12
10 5,80 3,50 2,20 1,47 0,90 0,57 0,37 0,27 0,20 0,15 0,11
16 9,28 5,60 3,52 2,35 1,43 0,91 0,59 0,43 0,33 0,23 0,18 0,15 0,12 0,10
20 11,60 7,00 4,40 2,94 1,79 1,14 0,73 0,54 0,41 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 14,50 8,75 5,49 3,68 2,24 1,43 0,92 0,67 0,51 0,37 0,28 0,23 0,19 0,16 0,13 0,12
32 11,21 7,03 4,71 2,87 1,83 1,17 0,86 0,65 0,47 0,35 0,29 0,25 0,21 0,17 0,15
40 8,79 5,89 3,58 2,28 1,47 1,08 0,81 0,58 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 7,36 4,48 2,85 1,83 1,34 1,02 0,73 0,55 0,45 0,39 0,33 0,27 0,23
63 5,64 3,60 2,31 1,69 1,28 0,92 0,70 0,57 0,49 0,41 0,34 0,29
80 7,16 4,57 2,93 2,15 1,63 1,17 0,88 0,73 0,62 0,52 0,43 0,37
90 8,06 5,14 3,30 2,42 1,83 1,31 0,99 0,82 0,69 0,59 0,48 0,42
100 8,95 5,71 3,66 2,69 2,03 1,46 1,10 0,91 0,77 0,65 0,54 0,47
125 7,13 4,58 3,36 2,54 1,83 1,38 1,14 0,96 0,81 0,67 0,58
150 8,56 5,50 4,03 3,05 2,19 1,66 1,36 1,16 0,98 0,81 0,70
175 9,99 6,41 4,71 3,56 2,56 1,93 1,59 1,35 1,14 0,94 0,81
200 11,41 7,33 5,38 4,07 2,92 2,21 1,82 1,54 1,30 1,08 0,93
225 8,25 6,05 4,58 3,29 2,48 2,05 1,74 1,46 1,21 1,05
250 6,72 5,09 3,65 2,76 2,27 1,93 1,63 1,34 1,16
275 5,59 4,02 3,04 2,50 2,12 1,79 1,48 1,28
300 4,38 3,31 2,73 2,31 1,95 1,61 1,40
325 3,59 2,96 2,51 2,12 1,75 1,51
350 3,18 2,70 2,28 1,88 1,63
375 2,89 2,44 2,02 1,75
400 2,60 2,15 1,86
450 2,42 2,09
500 2,33
Schneider Electric 46
Protezione
dei circuiti
c caduta di tensione totale
U%
tot
= U%
cavo
+ U%
quadro
= 3.97%
Caduta di tensione all'avviamento
c Caduta di tensione sul cavo:
la tabella 4 indica una caduta di tensione
pari al 6.91% per 100 m di cavo della stessa
sezione e a fronte di una corrente
di avviamento pari a 5 100 A; la caduta
di tensione :
U%
cavo
= 6.91 1.2 = 8.3%
caduta di tensione accettabile (10%)
Nota: questa verifica generalmente
sufficiente, a meno che il motore
considerato abbia una corrente nominale
superiore al 30% del totale dei carichi
allacciati allo stesso quadro di
alimentazione.
In quest'ultimo caso opportuno verificare
la caduta di tensione sull'intero sistema
di alimentazione.
Esempio
Un cavo tripolare in rame, con sezione
di 35 mm
2
e 120 m (0,12 km) di lunghezza,
alimenta un motore trifase (400 V) che
assorbe:
c 100 A con cos = 0,8 (corrente nominale);
c 500 A (5 In) con cos = 0,35 all'avviamento.
La caduta di tensione al livello del quadro
di alimentazione (altri carichi alimentati oltre
al motore) di 4 V tra le fasi.
Qual' la caduta di tensione % in
corrispondenza dei morsetti del motore?
Caduta di tensione in condizioni normali
c Caduta di tensione sul cavo
la tabella 1 indica una caduta di tensione
pari al 2.48% per 100 m di cavo della stessa
sezione e a fronte di una corrente d'impiego
di 100 A; la caduta di tensione reale :
U%
cavo
= 2.48 1.2 = 2.97%
c caduta di tensione sul quadro di
distribuzione
U%
quadro
= (4/400) 100 = 1%
M
Tabella 4: caduta di tensione % a cos = 0.35 per 100 m di cavo
sez [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 4,62 2,83 1,80 1,23 0,78 0,52 0,36 0,28 0,23 0,18 0,15 0,13 0,12 0,11 0,10
6 6,93 4,24 2,71 1,85 1,16 0,78 0,53 0,41 0,34 0,27 0,23 0,20 0,18 0,17 0,15 0,14
10 11,56 7,07 4,51 3,09 1,94 1,30 0,89 0,69 0,56 0,44 0,38 0,33 0,30 0,28 0,25 0,24
16 18,49 11,31 7,22 4,94 3,10 2,07 1,42 1,10 0,90 0,71 0,60 0,53 0,49 0,44 0,41 0,38
20 23,11 14,14 9,02 6,17 3,88 2,59 1,78 1,38 1,13 0,89 0,75 0,67 0,61 0,55 0,51 0,48
25 28,89 17,67 11,28 7,71 4,85 3,24 2,22 1,73 1,41 1,11 0,94 0,83 0,76 0,69 0,64 0,60
32 22,62 14,43 9,87 6,20 4,15 2,84 2,21 1,80 1,42 1,21 1,07 0,97 0,89 0,81 0,77
40 18,04 12,34 7,75 5,18 3,55 2,76 2,25 1,78 1,51 1,33 1,22 1,11 1,02 0,96
50 15,43 9,69 6,48 4,44 3,45 2,82 2,22 1,88 1,66 1,52 1,39 1,27 1,20
63 12,21 8,16 5,60 4,35 3,55 2,80 2,37 2,10 1,92 1,75 1,60 1,51
80 15,51 10,36 7,11 5,52 4,51 3,55 3,01 2,66 2,43 2,22 2,04 1,91
90 17,45 11,66 8,00 6,22 5,07 4,00 3,39 3,00 2,74 2,50 2,29 2,15
100 19,39 12,96 8,89 6,91 5,63 4,44 3,77 3,33 3,04 2,77 2,54 2,39
125 16,19 11,11 8,63 7,04 5,55 4,71 4,16 3,80 3,47 3,18 2,99
150 19,43 13,33 10,36 8,45 6,66 5,65 4,99 4,56 4,16 3,82 3,59
175 22,67 15,55 12,08 9,86 7,77 6,59 5,83 5,32 4,85 4,45 4,19
200 25,91 17,77 13,81 11,27 8,89 7,53 6,66 6,08 5,55 5,09 4,78
225 29,15 19,99 15,54 12,67 10,00 8,47 7,49 6,84 6,24 5,72 5,38
250 22,22 17,26 14,08 11,11 9,41 8,32 7,60 6,93 6,36 5,98
275 15,49 12,22 10,36 9,15 8,36 7,63 7,00 6,58
300 13,33 11,30 9,99 9,12 8,32 7,63 7,18
325 12,24 10,82 9,88 9,01 8,27 7,77
350 11,65 10,64 9,71 8,90 8,37
375 11,41 10,40 9,54 8,97
400 11,09 10,18 9,57
450 11,45 10,76
500 11,96
S= 35 mm
2
Cu
L= 120 m
I
B
= 100 A
I
AVV
= 500 A
Caduta di tensione
Calcolo della caduta di tensione
Schneider Electric 47
Protezione
dei circuiti
Protezione contro il cortocircuito
Calcolo della corrente di cortocircuito
Determinazione della
corrente di cortocircuito I
cc
in un punto dellimpianto
La conoscenza delle correnti di cortocircuito
in un impianto elettrico necessaria per i
seguenti scopi:
c determinare i poteri di interruzione e di
chiusura degli interruttori da installare;
c verificare la tenuta elettrodinamica dei
punti critici dellimpianto (es. supporti
sbarre);
c verificare la tenuta termica dei cavi;
c determinare la regolazione dei rel
di protezione.
In un impianto elettrico di bassa tensione il
guasto trifase quello che d luogo nella
maggior parte dei casi ai valori pi elevati
della corrente di cortocircuito.
Il calcolo delle correnti di cortocircuito si
basa sul principio che la corrente di guasto
uguale a quella attribuibile ad un
generatore unico, la cui forza elettromotrice
uguaglia la tensione nominale della rete nel
punto di guasto, che alimenti un circuito
avente unimpedenza unica equivalente a
tutte le impedenze della rete a monte,
comprese tra i generatori ed il punto di
guasto considerato.
Guasto trifase
Per determinare il valore della corrente di
cortocircuito trifase presunta in un punto
dellimpianto seguire il metodo seguente:
1 Sommare:
c le resistenze situate a monte del punto
scelto: Rt = R1+R2+R3+ .... Rn;
c le reattanze situate a monte del punto
scelto: Xt = X1+X2+X3+ .... Xn.
2 Calcolare:
2
t
2
t
cc3
X R 3
U
I
+
=
con U espresso in V e Rt e Xt espresse
in m, Icc risulta espressa in kA.
Importante:
U la tensione nominale a vuoto lato bassa
tensione tra le fasi del trasformatore.
Guasto bifase
In caso di guasto bifase in lontananza dagli
alternatori la corrente di cortocircuito vale:
3 cc
t
cc2
I 866 , 0
Z 2
U
I =

=
La stessa formula vale anche in presenza di
alternatori per i primi istanti del guasto
(t < 1020 ms), quando lalternatore in
regime subtransitorio (si vedr a questo
proposito il capitolo "Protezione dei circuiti
alimentati da un generatore" a pag. 262).
Guasto fase-neutro
o monofase a terra
In caso di guasto fase-neutro o monofase
a terra in lontananza dal trasformatore
MT/BT di alimentazione la corrente di
guasto vale:
) Z Z ( 3
U
I
n t
FN
+
=
) Z Z ( 3
U
I
PE t
FPE
+
=
dove Z
n
e Z
PE
sono le impedenze
complessive rispettivamente del conduttore
di neutro e del conduttore di protezione
del circuito sede del guasto.
Nel caso in cui il neutro o il conduttore di
protezione abbiano la stessa sezione della
fase si ha:
I
FN
o I
FPE
= 0.5 I
cc3
Il calcolo di queste correnti spesso
necessario per la scelta delle regolazioni dei
rel e per le verifiche riguardanti la
protezione delle persone.
La norma CEI 64-8 fornisce delle indicazioni
per il calcolo di queste correnti
a partire dalle formule sopra indicate.
Per un guasto fase-neutro o monofase a
terra nelle vicinanze di un trasformatore
triangolo-stella con neutro a terra non pi
possibile applicare le formule indicate in
questo paragrafo e si pu dimostrare che la
corrente di cortocircuito circa uguale a
quella del cortocircuito trifase.
Determinazione delle
resistenze e delle reattanze
dei componenti dellimpianto
Rete a monte
In un impianto con consegna in media
tensione la capacit della rete a monte di
contribuire al cortocircuito, funzione
dellimpedenza della rete stessa, espressa
mediante la potenza di cortocircuito S
CC
(MVA) o la corrente di cortocircuito; questi
dati devono essere forniti dallente
distributore.
Limpedenza equivalente della rete a monte
data dalla seguente espressione:
[ ]
[ ]
3
CC
2
BT
MBT
10
MVA S
V
m Z

=
Il fattore di potenza in cortocircuito della rete
a monte (cos
cc
) pu variare tra 0.15 e 0.2,
da cui si ricavano i valori di R
MBT
e X
MBT
.
Trasformatori
Limpedenza del trasformatore ricavabile
dai seguenti dati di targa:
c P
cu
[kW]: sono le perdite nel rame
a pieno carico, alla temperatura normale
di funzionamento del trasformatore (ad
esempio 75C per il trasformatore in olio);
c u
cc
%: tensione di cortocircuito percentuale
alla temperatura normale di funzionamento
del trasformatore;
c S
n
[kVA]: potenza nominale
del trasformatore.
A partire da questi dati si ricavano i seguenti
valori:
dove U [V] la tensione nominale del
trasformatore, Pcu e Sn sono espressi
rispettivamente in kW e in kVA.
Il valore di R calcolato alla temperatura
nominale di funzionamento del trasformatore.
Nelle tabelle allegate sono riportate le
caratteristiche tipiche di trasformatori
standard MT/BT in olio ed in resina.
In queste tabelle sono riportati i valori di
corrente di cortocircuito trifase ai morsetti del
trasformatore, nellipotesi che la rete a monte
abbia una potenza di cortocircuito di 500 MVA.
Inoltre poi indicato il tipo di condotto
sbarre utilizzabile per il collegamento tra
il trasformatore e linterruttore automatico
generale, tenendo conto della corrente di
cortocircuito ai morsetti del trasformatore
e della corrente nominale secondaria del
trasformatore.
Cavi e condotti sbarre
Le reattanze dei cavi dipendono
principalmente dalla distanza tra i
conduttori; un valore pi preciso pu essere
ottenuto dal costruttore.
Valori tipici sono:
c cavo tripolare: X = 0.08 m/m;
c cavo unipolare: X = 0.10 0.20 m/m
a seconda della distanza tra i conduttori;
c collegamenti in sbarre: X
3
= 0,15 L.
La resistenza data dalla formula
S
L
R =
dove:
L = lunghezza [m]
S = sezione [mm
2
]

= resistivit = 18 (Cu), 27 (Al) m mm


2
/m
In presenza di pi conduttori in parallelo
per fase, occorre dividere la resistenza
e la reattanza di un conduttore per il numero
di conduttori.
I valori di resistenza e reattanza dei condotti
sbarre sono forniti dai costruttori nella loro
documentazione tecnica.
Interruttori
Nel calcolo delle Icc presunte le impedenze
degli interruttori si devono trascurare.
[ ]

= m
S
U P
R
2
n
2
cu
Schneider Electric 48
Protezione
dei circuiti
Xt X X X
Xt
1 1 2 3
1
10 24
= + +
= ,
Xt Xt X X
Xt
2 1 4 5
2
10 54
= + +
= ,
Xt Xt X X
Xt
3 2 6 7
3
18 94
= + +
= ,
400
3 9 7 18 94
10 85
2 2
, ,
,
+
( )
= kA
R
1
=
=

400
500
0 15 10
0 04
2
3
1
,
, R
R
2
=

=
6 5 400
630
2 62
2
2
2
,
, R
X
1
=
=

400
500
0 98 10
0 31
2
3
1
,
, X
X
2
2
2
2
4
100
400
630
2 62 =


( )
,
X
3
=
=
1
3
0 12 3
0 12
3
,
, X
Rt R R R
Rt
1 1 2 3
1
2 78
= + +
= ,
Rt Rt R R
Rt
2 1 4 5
2
2 89
= + +
= ,
Rt Rt R R
Rt
3 2 6 7
3
9 7
= + +
= ,
400
3 2 89 10 54
2113
2 2
, ,
,
+
( )
= kA
400
3 2 78 10 24
2176
2 2
, ,
,
+
( )
= kA
calcolo delle correnti di cortocircuito
resistenze [m] reattanze [m] I
cc
[kA]
M1
M2
M3
R
3
=
=
1
3
18
3
150
0 12
3
R ,
R
R
7
7
18
70
185
6 81
=
= ,
M1
M2
M3
1 2 3
Esempio
componenti resistenze [m] reattanze [m]
dell'impianto
rete a monte
Pcc= 500 MVA
trasformatore
S
n
= 630 kVA
u
cc
= 4 %
U= 400 V
P
cu
= 6,5 kW X
2
= 9,81
collegamento
trasf./int.
(cavo)
3 x (1 x 150 mm
2
)
Cu per fase
L= 3 m
interruttore M1 R
4
= 0 X
4
= 0
collegamento X5= 0,15x2
interruttore M1 X5= 0,30
partenza M2
(sbarre AI) R5 = 0,11
1 x 100 x 5 mm
2
L = 2 m per fase
interruttore M2 R
6
= 0 X
6
= 0
collegamento X
7
= 0,12 70
quadro generale X
7
= 8,40
BT/quadro
secondario
(cavo)
1 x (1 x 185 mm
2
)
Cu per fase
L= 70 m
Protezione contro il cortocircuito
Calcolo della corrente di cortocircuito
R
5
= 27
____ 2
200
Schneider Electric 49
Protezione
dei circuiti
Protezione contro il cortocircuito
Caratteristiche elettriche
trasformatori MT/BT in olio e resina
Trasformatore in olio a norma CEI 14-13 lista A
potenza nominale [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3000
corrente nominale secondaria [A] 145 231 361 455 578 723 910 1156 1445 1806 2312 2890 3613 4335
perdite [kW] a vuoto 0,32 0,46 0,65 0,77 0,93 1,10 1,30 1,50 1,70 2,10 2,60 3,20 3,80 4,40
a carico (75C) 1,75 2,35 3,25 3,90 4,60 5,50 6,50 9,00 10,50 13,10 17,00 22,00 26,50 30,50
tensione di cortocircuito % (75C) 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6 6 6 6 6
corrente a vuoto % 2,5 2,3 2,1 2 1,9 1,9 1,8 1,7 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1
resistenza equivalente a 75C [mohm] 27,93 14,65 8,30 6,27 4,59 3,51 2,61 2,24 1,68 1,34 1,06 0,88 0,68 0,54
reattanza equivalente [mohm] 57,58 37,22 24,22 19,32 15,33 12,31 9,82 11,79 9,45 7,56 5,91 4,72 3,78 3,15
impedenza equivalente a 75C [mohm] 64,00 40,00 25,60 20,32 16,00 12,80 10,16 12,00 9,60 7,68 6,00 4,80 3,84 3,20
corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] 3,6 5,7 8,9 11,2 14,2 17,6 22,1 18,8 23,3 28,9 36,6 45,2 55,7 65,8
condotto Canalis tipo KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48
ventilato Al In [A] 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500
condotto Canalis tipo KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50
compatto Cu In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
condotto Canalis tipo KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40
compatto Al In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
Trasformatore in olio a basse perdite
potenza nominale [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3000
corrente nominale secondaria [A] 145 231 361 455 578 723 910 1156 1445 1806 2312 2890 3613 4335
perdite [kW] a vuoto 0,25 0,36 0,52 0,63 0,74 0,82 0,90 1,10 1,33 1,65 2,09 2,40 3,04 3,35
a carico (75C) 1,40 1,85 2,60 3,10 3,65 4,50 5,60 7,50 9,00 11,00 13,00 16,00 21,00 24,20
tensione di cortocircuito % (75C) 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6 6 6 6 6
corrente a vuoto % 1,5 1,3 1,1 1,0 0,9 0,9 0,8 0,7 0,7 0,6 0,5 0,5 0,5 0,4
resistenza equivalente a 75C [mohm] 22,35 11,54 6,64 4,99 3,64 2,87 2,25 1,87 1,44 1,12 0,81 0,64 0,54 0,43
reattanza equivalente [mohm] 59,97 38,30 24,72 19,70 15,58 12,47 9,91 11,85 9,49 7,60 5,94 4,76 3,80 3,17
impedenza equivalente a 75C [mohm] 64,00 40,00 25,60 20,32 16,00 12,80 10,16 12,00 9,60 7,68 6,00 4,80 3,84 3,20
corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] 3,6 5,7 8,9 11,2 14,2 17,6 22,1 18,8 23,3 28,9 36,6 45,2 55,7 65,8
condotto Canalis tipo KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48
ventilato Al In [A] 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500
condotto Canalis tipo KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50
compatto Cu In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
condotto Canalis tipo KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40
compatto Al In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
Trasformatore in resina a norma CEI 14-12
potenza nominale [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150
corrente nominale secondaria [A] 145 231 361 455 578 723 910 1156 1445 1806 2312 2890 3613 4552
perdite [kW] a vuoto 0,46 0,65 0,88 1,03 1,20 1,40 1,65 2,00 2,30 2,80 3,10 4,00 5,00 6,30
a carico (120C) 2,05 2,70 3,80 4,60 5,50 6,50 7,80 9,40 11,00 13,10 16,00 20,00 23,00 26,00
tensione di cortocircuito % (120C) 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 7
corrente a vuoto % 2,5 2,3 2,0 1,8 1,5 1,5 1,3 1,3 1,2 1,2 1,2 1,1 1,0 1,0
resistenza equivalente a 120C [mohm] 32,72 16,84 9,70 7,40 5,49 4,15 3,14 2,34 1,76 1,34 1,00 0,80 0,59 0,42
reattanza equivalente [mohm] 90,25 57,59 37,15 29,56 23,36 18,75 14,91 11,77 9,44 7,56 5,92 4,73 3,79 3,53
impedenza equivalente a 120C [mohm] 96,00 60,00 38,40 30,48 24,00 19,20 15,24 12,00 9,60 7,68 6,00 4,80 3,84 3,56
corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] 2,4 3,8 6,0 7,5 9,5 11,9 14,9 18,8 23,3 28,9 36,6 45,2 55,7 59,8
condotto Canalis tipo KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48
ventilato Al In [A] 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500
condotto Canalis tipo KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50
compatto Cu In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
condotto Canalis tipo KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40
compatto Al In [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
Schneider Electric 50
Protezione
dei circuiti
Determinato il valore di corrente
di cortocircuito a valle, possibile
dimensionare correttamente l'interruttore
automatico (Pdi > I
cc
).
Se si desidera ottenere valori pi precisi,
possibile effettuare un calcolo dettagliato
(vedere pag. 47) o utilizzare
il programma Software i-project.
Inoltre, la tecnica di filiazione permette
di installare a valle interruttori con potere di
interruzione inferiore alla corrente di
cortocircuito presunta (vedere pag. 181).
Nota: Nel caso in cui i valori della Icc
a monte e della lunghezza del cavo non
risultino in tabella considerare i seguenti
valori:
c I
cc
a monte: valore immediatamente
superiore;
c lunghezza cavo: valore immediatamente
inferiore.
In entrambi i casi l'I
cc
a valle individuata
superiore a quella effettiva, l'approssimazione
dunque nel senso della maggiore sicurezza.
Esempio:
Si consideri la rete rappresentata qui a lato:
c tensione 400 V;
c cavo con sezione 50 mm
2
in rame e
lunghezza 10 m. Procedere sulla riga
relativa al cavo utilizzato fino a trovare
la corrispondente lunghezza approssimata
per difetto (8,8 m);
Nota 1: la tabella stata calcolata
considerando:
c tensione trifase: 400 V;
c cavi tripolari in rame;
c temperatura del rame: 20C.
Nota 2: per una tensione trifase
concatenata di 230 V, dividere le lunghezze
in tabella per e = 1,732.
Nota 3: nel caso di cavi in parallelo (non
compresi nella tabella) dividere la lunghezza
per il numero di cavi in parallelo.
c corrente di cortocircuito a monte 28 kA.
Identificare la riga corrispondente alla Icc a
monte approssimata per eccesso (30 kA);
c determinare la corrente di cortocircuito
a valle individuando l'intersezione tra:
v la colonna della lunghezza cavo 8,8 m,
v la riga relativa a I
cc
a monte 30 kA.
La corrente di cortocircuito a valle
di 24 kA.
Scelta degli interruttori:
c interruttore A: Compact NS250N TM250D
Pdi 35 kA;
c interruttore B: Multi 9 C60L Pdi 15 kA,
con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA;
c interruttore C: Compact NS160N
TM160D Pdi 25 kA.
Determinazione dell'I
cc
a valle di un cavo in
funzione dell'I
cc
a monte
Le tabelle qui riportate permettono
di determinare il valore della corrente
di cortocircuito trifase in un punto
della rete a valle di un cavo, conoscendo:
c la corrente di cortocircuito trifase a monte
del cavo;
c la lunghezza e la sezione del cavo
(supposto in rame).
Protezione contro il cortocircuito
Scelta degli interruttori
secondari e terminali
sezione dei cavi [mm2] lunghezza dei cavi [m]
1,5 1,2 1,7 2,3 3,3 4,6 6,4 8,9 12,4
2,5 1 1,4 1,9 2,6 3,9 5,2 6,2 10,4 12,8 15,6
4 1,2 1,6 2,3 3 4,1 6,2 8,2 9,9 16,6 20,4 24,9
6 1,2 1,7 2,4 3,4 4,5 6,1 9,2 12,3 14,8 24,8 30,3 37,3
10 1 1,4 2 2,8 3,9 5,6 7,4 10,1 15,3 20,5 24,7 41,3 49,8 62,1
16 1,1 1,6 2,2 3,1 4,4 6,1 8,8 11,8 16 24,3 32,7 39,3 65,9 70,3 99,1
25 1,2 1,6 2,3 3,3 4,7 6,7 9,4 13,6 18,3 24,8 37,8 50,7 61,1 102,5 123,3 154,2
35 1 1,5 2,1 3,1 4,5 6,4 9,2 12,9 18,8 25,3 34,4 52,4 70,5 84,9 142,6 173,7 214,6
50 esempio 1,3 2 2,8 4,1 6,1 8,8 12,7 17,9 26,2 35,4 48,2 73,8 99,3 119,6 201,1 242,1 303
70 1,6 2,5 3,6 5,4 8 11,6 17 24,2 35,5 48,2 65,8 101 136,1 164,1 276,3 331,6
95 1,9 2,9 4,3 6,5 10 14,6 21,6 31 45,8 62,4 85,6 131,8 177,9 214,7 362,1 434,5
120 2,1 3,3 4,9 7,6 11,7 17,3 25,8 37,2 55,3 75,6 103,9 160,4 216,7 261,8
150 2,3 3,6 5,4 8,4 13,2 19,7 29,7 43,2 64,6 88,7 122,2 189,2 256,1 309,5
185 2,4 3,9 5,8 9,2 14,6 22 33,5 49 73,7 101,5 140,3 217,7 295,1 357
240 2,6 4,1 6,3 10 16 24,4 37,4 55,3 83,7 115,8 160,6 250,1 339,5
300 2,7 4,3 6,6 10,6 17,1 26,3 40,6 60,3 91,7 127,3 176,9 276,1 375,3
2x120 4,2 6,6 9,7 15,1 23,3 34,5 51,5 74,3 110,5 151,2 207,8 320,7
2x150 4,5 7,2 10,7 16,8 26,3 39,3 59,3 86,3 129,1 177,3 244,4 378,3
2x185 4,8 7,7 11,6 18,4 29,1 44 66,9 97,9 147,3 202,9 280,5
3x120 6,2 9,9 14,6 22,6 34,9 51,7 77,2 111,5 165,8 226,7 311,6
3x150 6,7 10,8 16,1 25,2 39,4 59 89 129,5 193,7 265,9 366,6
3x185 7,2 11,6 17,4 27,6 43,6 65,9 100,3 146,9 221 304,4
Icc a monte [kA] Icc a valle [kA]
100 91 86 80 71 60 49 38 29 21 16 12 8 6 5 3 3 2
90 83 79 74 67 57 47 37 29 21 16 12 8 6 5 3 3 2
80 75 72 68 61 53 45 36 28 21 16 12 8 6 5 3 3 2
70 66 64 61 55 49 42 34 27 20 16 12 8 6 5 3 3 2
60 57 55 53 49 44 38 32 25 19 15 12 8 6 5 3 3 2
50 48 47 45 42 38 34 29 24 18 15 11 8 6 5 3 3 2
45 44 43 41 39 36 32 27 23 18 14 11 8 6 5 3 3 2
40 39 38 37 35 32 29 25 21 17 14 11 8 6 5 3 3 2
35 34 34 33 31 29 27 23 20 16 13 11 8 6 5 3 3 2
30 esempio 30 29 29 27 26 24 21 18 15 13 10 7 6 5 3 3 2
25 25 25 24 23 22 21 19 17 14 12 10 7 6 5 3 3 2
22 22 22 21 21 20 19 17 15 13 11 9 7 6 5 3 3 2
15 15 15 15 15 14 13 13 12 10 9 8 6 5 4 3 3 2
10 10 10 10 10 10 10 9 9 8 7 6 5 4 4 3 3 2
7 7 7 7 7 7 7 7 7 6 6 5 4 4 4 3 3 2
5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3 2 2 2
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 3 3 3 2 2 2
B
400 V
Icc = ?
A
C
50 mm
2
,
Cu 10 m
IB
Icc = 28 kA
IB
Schneider Electric 51
Protezione
dei circuiti
La tabella permette di determinare per una
rete a 400 V:
c l'interruttore di alimentazione in funzione
del numero e della potenza dei trasformatori
di alimentazione;
c l'interruttore di partenza in funzione
del numero e della potenza dei trasformatori
in parallelo e della corrente nominale della
partenza (gli interruttori indicati nella tabella
possono essere sostituiti con altri coordinati
in filiazione, se si desidera utilizzare questa
tecnica).
Dati di base
La seguente tabella stata elaborata
considerando:
c La potenza di cortocircuito della rete
a monte di 500 MVA;
c i trasformatori hanno caratteristiche
standard (vedere pag. 169);
c i trasformatori sono in olio;
c tra ogni trasformatore e l'interruttore
corrispondente ci sono 5 m di condotto
sbarre prefabbricato della gamma Canalis;
c tra un interruttore di alimentazione
e un interruttore di partenza previsto 1 m
di sbarre;
c la temperatura di funzionamento degli
interruttori all'interno dei quadri di 40C.
Nota: Per accoppiare pi trasformatori
in parallelo, occorre soddisfare le seguenti
condizioni:
c stessa u
cc
% Ie;
c stesso rapporto di trasformazione
a vuoto;
c il rapporto delle potenze tra 2 trasformatori
non superiore a 2;
c avvolgimenti appartenenti allo stesso
gruppo orario.
Tabella di scelta
numero e Pdi minimo Interruttore Pdi minimo Corrente nominale
potenza dei interruttore di alimentazione interruttore interruttore di partenza
trasformatori alimentazione (selettivit totale partenza
n x [kVA] [kA]
con le partenze)
[kA] <63 A (1) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A (4) 800 A 1000 A 1250 A
1x400 13,8 NW08N1/NT08H1/NS630bN 13,6 C60H NS160E (5) NS160E NS250N NS400N
2x400 13,6 NW08N1/NT08H1/NS630bN 27,0 NG125L NS160N NS160N NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
3x400 26,6 NW08N1/NT08H1/NS630bN 39,9 NG125L NS160sx NS160sx NS250sx NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
1x500 17,3 NW08N1/NT08H1/NS800N 17,1 NG125N (2) NS160NE (6) NS160NE NS250N NS400N NS630N
2x500 16,9 NW08N1/NT08H1/NS800N 33,8 NG125L NS160N NS160N NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
3x500 33,0 NW08N1/NT08H1/NS800N 49,6 NS160sx NS160sx NS160sx NS250sx NS400H NS630H NS800H NS1000H NS1250N
1x630 21,6 NW10N1/NT10H1/NS1000N 21,3 NG125N (3) NS160NE (6) NS160NE NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
2x630 21,0 NW10N1/NT10H1/NS1000N 41,9 NG125L NS160sx NS160sx NS250sx NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
3x630 40,7 NW10N1/NT10H1/NS1000N 61,1 NS160H NS160H NS160H NS250H NS400H NS630H NS800H NS1000H NS1250H
1x800 18,4 NW12N1/NT12H1/NS1250N 18,2 NG125N (2) NS160NE (6) NS160NE NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
2x800 18,0 NW12N1/NT12H1/NS1250N 35,9 NG125L NS160N NS160N NS250sx NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
3x800 35,1 NW12N1/NT12H1/NS1250N 52,6 NS160H NS160H NS160H NS250H NS400H NS630H NS800H NS1000H NS1250H
1x1000 22,8 NW16N1/NT16H1/NS1600N 22,6 NG125N (3) NS160NE (6) NS160NE NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
2x1000 22,1 NW16N1/NT16H1/NS1600N 44,24 NG125L NS160sx NS160sx NS250sx NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
3x1000 43,0 NW16H1/NS1600N 64,5 NS160H NS160H NS160H NS250H NS400H NS630H NS800H NS1000H NS1250H
1x1250 28,6 NW20N1/NS2000N 28,3 NG125L NS160N NS160N NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
2x1250 27,4 NW20N1/NS2000N 54,9 NS160H NS160H NS160H NS250H NS400H NS630H NS800H NS1000H NS1250H
3x1250 52,8 NW20N1/NS2000N 79,2 NS160L NS160L NS160L NS250L NS400L NS630L NS800L NS1000L NW12H2a
1x1600 36,1 NW25H1/NS2500N 35,9 NG125L NS160N NS160N NS250N NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
2x1600 35,0 NW25H1/NS2500N 68,7 NS160H NS160H NS160H NS250H NS400H NS630H NS800H NS1000H NS1250H
3x1600 65,4 NW25H2a/NS2500N 98,2 NS160L NS160L NS160L NS250L NS400L NS630L NS800L NS1000L NW12H2
1x2000 44,8 NW32H1/NS3200N 44,5 NG125L NS160sx NS160sx NS250sx NS400N NS630N NS800N NS1000N NS1250N
2x2000 42,1 NW32H1/NS3200N 84,0 NS160L NS160L NS160L NS250L NS400L NS630L NS800L NS1000L NW12H2a
3x2000 79,1 NW32H2a/NS3200H 119,2 NS160L NS160L NS160L NS250L NS400L NS630L NS800L NS1000L NW12L1
(1) Qualora si desideri installare solo interruttori
scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con
quelli della colonna successiva.
(2) C60L per In 40 A
Esempio:
l'impianto composto da:
c 2 trasformatori 20 kV/400 V da 1000 kVA
ciascuno (In = 1443 A);
c 8 partenze:
v 4 da 150 A (Tipo A),
v 2 da 220 A (Tipo B),
v 1 da 60 A (Tipo C),
v 1 da 540 A (Tipo D).
Scelta degli interruttori:
c Interruttori di arrivo:
v NW16N1 o NT16H1 o NS1600N,
c Interruttori di partenza:
v tipo A: NS160SX,
v tipo B: NS250SX,
v tipo C: NG125L,
v tipo D: NS630N.
Scelta degli interruttori
di arrivo e di partenza
La scelta dell'interruttore di protezione
di un circuito dipende principalmente:
c dalla corrente nominale dei trasformatori
o degli apparecchi utilizzatori che
determinano le correnti nominali degli
interruttori;
c dalla corrente di cortocircuito massima nel
punto considerato, che determina
il potere d'interruzione minimo che deve
possedere l'apparecchio di protezione.
Nel caso di pi trasformatori in parallelo:
c gli interruttori di arrivo devono possedere
un potere di interruzione superiore ad
entrambi i seguenti valori:
v I
cc1
(caso di cortocircuito in B1),
v I
cc2
+ I
cc3
(caso di cortocircuito in A1);
c gli interruttori di partenza devono
possedere un potere di interruzione
superiore a I
cc1
+ I
cc2
+ I
cc3
.
1 2 3
A1 A2 A3
D1 D2 D3
B1 B2 B3
D4 D5
C4 C5
Icc 1 Icc 2 Icc 3
MT MT MT
(3) C60L per In 25 A
(4) Se, per ragioni di selettivit con gli interruttori a
valle richiesto un interruttore in categoria B, la
scelta cade sull'NS630b tipo N fino a 50 kA, H fino
a 70 kA, L per Icc > 70 kA.
NS160H NS250H NG125L NS630N
NW16N1
MT/BT
Protezione contro il cortocircuito
Scelta degli interruttori alimentati
da uno o pi trasformatori MT/BT
(5) In alternativa NG125a
(6) In alternativa NG125N
Schneider Electric 52
Protezione
dei circuiti
Cortocircuito
ad inizio linea
Un cavo si considera protetto contro
il cortocircuito ad inizio linea se:
I
2
t K
2
S
2
dove:
c I
2
t, espressa in A
2
s, l'energia specifica
(per unit di resistenza) lasciata passare
dall'interruttore;
c K una costante caratteristica dei cavi
che dipende sia dal materiale conduttore
che dal tipo di isolante (vedere tabella
qui a fianco);
c S la sezione del cavo in mm
2
.
Il valore di I
2
t deve essere fornito
dal costruttore (vedere curve al capitolo
"Caratteristiche degli apparecchi
di protezione e manovra") per gli interruttori
di tipo limitatore.
Nel caso di interruttori ad intervento
ritardato, il valore di I
2
t deve essere
calcolato come prodotto del quadrato
del valore efficace della corrente di
cortocircuito per il tempo totale di apertura.
Esempio 1
In una rete trifase a 400 V, un cavo
Cu/PVC di sezione 1,5 mm
2
pu essere
protetto da un C60L di corrente nominale
16A se nel punto di installazione il livello
di cortocircuito 20 kA?
Risposta: L'energia specifica lasciata
passare dal C60L in corrispondenza di una
corrente di cortocircuito di 20 kA pari a
710
4
A
2
s (vedasi curva di limitazione I
2
t a
pag. 101); questo valore superiore
all'energia specifica ammissibile del cavo
con sezione 1,5 mm
2
.
Bisogner usare un cavo di sezione
2,5 mm
2
.
Esempio 2
Un cavo Cu/PVC di sezione 300 mm
2
pu essere protetto da un Masterpact
NW12H1 con intervento di corto
ritardo tarato sul primo gradino (tempo
massimo di interruzione 140 ms), se nel
punto di installazione il livello di
cortocircuito 50 kA?
Risposta: L'energia specifica lasciata
passare :
I
2
t = (5010
3
)
2
0,14 = 3,510
8
A
2
s
L'energia specifica ammissibile del cavo :
K
2
S
2
= 115
2
300
2
= 1,1910
9
A
2
s.
Il cavo risulta quindi protetto.
Valori di K
2
S
2
[A
2
S]
cavo sezione [mm
2
]
1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50
PVC Cu 2,9710
4
8,2610
4
2,1110
5
4,7610
5
1,3210
6
3,3810
6
8,2610
6
1,6210
7
3,3010
7
Al 1,2310
4
3,4210
4
8,7610
4
1,9710
5
5,4710
5
1,4010
6
3,4210
6
6,7010
6
1,3610
7
G2 Cu 4,1010
4
1,1310
5
2,9110
5
6,5610
5
1,8210
6
4,6610
6
1,1310
7
2,2310
7
4,5510
7
Al 1,7010
4
4,7310
4
1,2110
5
2,7210
5
7,5610
5
1,9310
6
4,7310
6
9,2710
6
1,8910
7
EPR Cu 4,6010
4
1,2710
5
3,2710
5
7,3610
5
2,0410
6
5,2310
6
1,2710
7
2,5010
7
5,1110
7
XLPE Al 1,7010
4
4,7310
4
1,2110
5
2,7210
5
7,5610
5
1,9310
6
4,7310
6
9,2710
6
1,8910
7
Energia specifica
ammissibile dei cavi
La tabella seguente indica le sollecitazioni
termiche ammissibili K
2
S
2
per i cavi
secondo l'isolante, il materiale conduttore
e la sezione. I valori di K sono tratti dalla
norma CEI 64.8.
Gli stessi valori di K
2
S
2
per i soli cavi in
rame isolati in PVC ed EPR/XLPE sono
indicati anche a fianco delle curve di
limitazione dell'energia specifica passante al
capitolo "Caratteristiche degli apparecchi
di protezione e manovra".
Cortocircuito a fondo linea
La norma CEI 64-8 prescrive che l'intervento
delle protezioni debba essere verificato
anche per cortocircuiti a fondo linea.
La presenza di una protezione di tipo
termico considerata sufficiente a garantire
la protezione contro il cortocircuito a fondo
linea.
Alcuni tipi di circuiti tuttavia possono o
devono essere realizzati senza protezione
termica, oppure con una protezione termica
sovradimensionata.
ad esempio il caso dei circuiti di sicurezza
e di alimentazione di elettromagneti di
sollevamento.
In questi casi la condizione da verificare
la seguente:
I
ccmin
I
m
dove:
c I
ccmin
il valore della corrente di
cortocircuito a fondo linea;
c I
m
la corrente di intervento della
protezione magnetica.
I
ccmin
[A] la corrente di cortocircuito
a fondo linea;
U
0
[V] la tensione di fase di alimentazione;
m il rapporto tra la sezione del conduttore
di fase e la sezione del conduttore di neutro.
costante K conduttore
rame alluminio
isolante PVC 115 74
G2 135 87
EPR/XLPE 143 87
Fattori di correzione
k
x
sez. cavo 120 150 185 240 300
[mm
2
]
k
x
0,90 0,85 0,80 0,75 0,72
k
par
ncavi 1 2 3 4 5
in parallelo
k
par
1 2 2,65 3 3,2
I coefficienti k
x
e k
par
sono da utilizzarsi
rispettivamente in presenza di cavi
di sezione superiore a 95 mm
2
(per tener conto della loro reattanza) e
per il caso di diversi conduttori in parallelo.
Il calcolo di I
ccmin
si pu effettuare con
le seguenti formule:
quando il conduttore di neutro non
distribuito;
I
U S
m L
k k
cc
o F
x par min
,
, ( )
=

+

0 8
15 1
quando il conduttore di neutro distribuito.
Significato dei simboli:
U [V] la tensione concatenata di
alimentazione;
[ mm
2
/m] la resistivit a 20C
del materiale dei conduttori
(0,018 per il rame -0,027 per l'alluminio);
L [m] la lunghezza della conduttura
protetta;
S
F
[mm
2
] la sezione del conduttore
di fase;
I valori di K indicati in tabella sono validi per
cortocircuiti di durata inferiore a 5 secondi,
per i quali si considera che il riscaldamento
dei conduttori avvenga senza trasmissione
di calore all'isolante ed alle parti circostanti
(riscaldamento adiabatico dei conduttori).
Protezione contro il cortocircuito
Protezione dei cavi a inizio linea
e a fondo linea
Schneider Electric 53
Protezione
dei circuiti
S fase
S neutro
Protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m]
sez. regolazione magnetica [A]
[mm
2
] 20 30 40 50 60 70 80 90 100 120 140 160 180 200 240 280 320 400 440 480 520
1,5 370 247 185 148 123 106 93 82 74 62 53 46 41 37 31 26 23 19 17 15 14
2,5 617 412 309 247 206 176 154 137 123 103 88 77 69 62 51 44 39 31 28 26 24
4 658 494 395 329 282 247 219 198 165 141 123 110 99 82 71 62 49 45 41 38
6 741 593 494 423 370 329 296 247 212 185 165 148 123 106 93 74 67 62 57
10 705 617 549 494 412 353 309 274 247 206 176 154 123 112 103 95
16 790 658 564 494 439 395 329 282 247 198 180 165 152
25 772 686 617 514 441 386 309 281 257 237
35 720 617 540 432 393 360 332
50 772 617 561 514 475
70 786 720 665
95
120
150
185
240
300
Protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m]
sez. regolazione magnetica [A]
[mm
2
] 560 600 650 700 800 900 1000 1100 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500
1,5
2,5
4 35 33 30 28 25 22 20
6 53 49 46 42 37 33 30 27
10 88 82 76 71 62 55 49 45 40 31 25 20
16 141 132 122 113 99 88 79 72 63 49 40 32 25 20
25 220 206 190 176 154 137 123 112 99 77 62 49 39 31 25 20 15 12 10
35 309 288 266 247 216 192 173 157 138 108 86 69 54 43 35 27 22 17 14
50 441 412 380 353 309 274 247 224 198 154 123 99 77 62 49 39 31 25 20
70 617 576 532 494 432 384 346 314 277 216 173 138 108 86 69 55 43 35 28
95 670 586 521 469 426 375 293 235 188 147 117 94 74 59 47 38
120 667 593 533 485 427 333 267 213 167 133 107 85 67 53 43
150 630 572 504 394 315 252 197 157 126 100 79 63 50
185 664 585 457 365 292 228 183 146 116 91 73 58
240 556 444 356 278 222 178 141 111 89 71
300 667 533 427 333 267 213 169 133 107 85
Fattori di correzione da applicare alle lunghezze massime
= 1 = 2
trifase 400 V o bifase 400 V 1
senza neutro
trifase 400 V 0,58 0,39
+ neutro
monofase 230 V 0,58
fase + neutro
Nelle formule si tiene conto di una riduzione
dell'80% della tensione di alimentazione,
per effetto della corrente di cortocircuito,
rispetto alla tensione nominale
Esempio 1
Rete trifase 400 V senza neutro.
Protezione assicurata con un interruttore
NS400N munito di sganciatore solo
magnetico tipo MA da 320 A, regolato
a 4000 A (precisione 20%).
Sezione delle fasi: 120 mm
2
.
Il cavo protetto da cortocircuito in fondo
alla conduttura se la sua lunghezza
inferiore a 133 m.
Esempio 2
Rete monofase 230 V (fase + neutro).
Protezione assicurata tramite un interruttore
NS80H sganciatore solo magnetico, tipo
MA, da 50 A, regolato
a 500 A (precisione 20%).
Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm
2
.
Sulla tabella si considera la regolazione a
520 A (pi cautelativa di 500 A) da cui si
ottiene 95 m.
Applicando il fattore 0,58 si ottiene una
lunghezza di 55 m.
Il cavo protetto da cortocircuito in fondo
alla linea se la sua lunghezza inferiore
a 55 m.
S fase
S neutro
Lunghezza massima
protetta
Utilizzando le formule della pagina
precedente possibile determinare
la tabella delle lunghezze massime protette
dei cavi in funzione dei valori di corrente
di regolazione magnetica.
Questa tabella sar da usarsi quando non
presente la protezione termica.
Le tabelle delle lunghezze massime protette
tengono conto di un coefficiente di tolleranza
di intervento del magnetico pari a 1,2.
Protezione contro il cortocircuito
Lunghezza massima protetta
di alimentazione (coeff. 0,8) e dell'aumento
di resistenza dei conduttori dovuto
al riscaldamento (coeff. 1,5).
Schneider Electric 54
Protezione
dei circuiti
Sezione del conduttore
di protezione (PE)
Il conduttore di protezione realizza
il collegamento delle masse all'impianto
di terra. La sua funzione primaria quella
di permettere la circolazione della corrente di
guasto verso terra e, unitamente
all'interruttore automatico, di garantire
la protezione contro i contatti indiretti.
Il conduttore di protezione deve sopportare
le sollecitazioni termiche dovute alla corrente
di guasto a terra ed essere dimensionato in
modo da permettere l'intervento delle
protezioni contro i contatti indiretti.
Qui di seguito vengono riportati due metodi
per il solo dimensionamento termico
del conduttore.
Nota 1: Il conduttore di protezione deve
essere identificato con la colorazione
giallo/verde.
Nota 2: Il conduttore di protezione che
svolge contemporaneamente anche la
funzione di neutro viene chiamato PEN.
Nota 3: Connessione e posa
c non deve essere in nessun caso interrotto
da dispositivi di protezione, e sezionamento;
c le masse devono essere collegate
al conduttore di protezione tramite l'apposito
morsetto di terra, in parallelo e non in serie;
c deve essere posato in prossimit
dei conduttori di fase e senza interposizione
di materiale ferromagnetico (sistemi TN e IT).
c per ulteriori informazioni consultare
il capitolo riguardante i sistemi di neutro.
c Metodo semplificato
Il dimensionamento viene effettuato
in funzione della sezione del conduttore
di fase.
Nota: le sezioni riportate in tabella sono
valide soltanto se i conduttori di protezione
sono costituiti dallo stesso materiale dei
conduttori di fase.
sezione di fase sezione minima del conduttore di protezione [mm
2
]
[mm
2
] Cu Al
PE PEN PE PEN
16 SF SF SF SF
25-35 16 16 16 25
> 35 S
F
/2 S
F
/2 S
F
/2 S
F
/2
c Metodo adiabatico (economico)
Questo metodo conduce a sezioni
notevolmente inferiori a quelle indicate
nella tabella del metodo semplificato.
La sezione del conduttore di protezione S
PE
deve rispettare la seguente relazione:
dove:
I
2
t l'energia specifica lasciata passare
dall'interruttore automatico durante
l'interruzione del guasto.
Tale valore si ricava dalle curve di energia
specifica passante fornite dal costruttore
dell'interruttore.
In caso di interruttore automatico ritardato,
l'energia in gioco pu essere determinata
come il prodotto del quadrato della corrente
di guasto presunta per il tempo totale
di interruzione.
K
PE
un fattore il cui valore dipende dal
materiale conduttore, dal materiale isolante
e dal tipo di conduttore utilizzato.
In tabella sono riportate le configurazioni pi
diffuse.
Nota 1: quando il conduttore di
protezione non fa parte della conduttura di
alimentazione non deve essere, in ogni
caso, inferiore a:
c 2,5 mm
2
se prevista una protezione
meccanica;
c 4 mm
2
se non prevista una protezione
meccanica.
Nota 2: le apparecchiature di elaborazione
dati con correnti di dispersione che
superano 10 mA devono essere collegate a
terra con una delle seguenti configurazioni:
Sezione del conduttore
di neutro
Il conduttore di neutro contribuisce alla
trasmissione dell'energia elettrica e viene
utilizzato in presenza di carichi monofasi.
In queste condizioni, il conduttore di neutro
percorso da una corrente la cui intensit
dipende dal grado di squilibrio dei carichi.
L'eventuale conduttore di neutro deve avere
la stessa sezione dei conduttori
di fase:
c nei circuiti monofasi a due fili, qualunque
sia la sezione dei conduttori;
c nei circuiti polifasi, quando la dimensione
dei conduttori di fase sia inferiore od uguale
a 16 mm
2
se in rame o a 25 mm
2
se
in alluminio.
Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase
abbiano una sezione superiore a 16 mm
2
se in rame o a 25 mm
2
se in alluminio
Nota 1: il conduttore di neutro deve essere
identificato con la colorazione blu chiaro.
Nota 2: sistema TN-C
Il conduttore di neutro svolge anche la
funzione prioritaria di conduttore di
protezione e come tale non pu essere
interrotto.
Per il suo corretto dimensionamento
consultare il paragrafo relativo al conduttore
di protezione e rispettare le considerazioni
riguardanti le minime sezioni del conduttore
di neutro.
Nota 3: sistema IT
La norma sconsiglia di distribuire il neutro.
Dove necessaria la distribuzione valgono
le condizioni gi esposte.
Nota 4: devono essere previsti i dispositivi
di protezione delle fasi ed, eventualmente,
del neutro in accordo con quanto riportato
nel capitolo "Protezione delle persone".
il conduttore di neutro pu avere
una sezione inferiore a quella dei conduttori
di fase se sono soddisfatte
contemporaneamente le seguenti
condizioni:
c la corrente massima, comprese le
eventuali armoniche, che si prevede possa
percorrere il conduttore di neutro durante
il servizio ordinario, non sia superiore
alla corrente ammissibile corrispondente
alla sezione ridotta del conduttore di neutro;
c la sezione del conduttore di neutro sia
almeno uguale a 16 mm
2
se in rame
od a 25 mm
2
se in alluminio.
Valori del coefficiente K
PE
tipo conduttore tipo isolante
PVC G2 EPR/XLPE
cavo unipolare Cu 143 166 176
Al 95 110 116
cavo nudo a contatto Cu 143 166 176
con cavi isolati Al 95 110 116
Fe 52 60 64
anima di cavo Cu 115 135 143
multipolare Al 76 89 94
sezione fase minima sezione neutro
[mm
2
] [mm
2
]
Cu 16 S
F
> 16 16
Al 25 S
F
> 25 25
Protezione dei conduttori
di protezione e di neutro
Sezione del conduttore di protezione
e di neutro
S
I t
K
PE
PE

2
2
c cavo unipolare di sezione non inferiore
a 10 mm
2
o due cavi in parallelo ciascuno
di sezione non inferiore a 4 mm
2
con
terminali indipendenti;
c anima di cavo multipolare con sezione non
inferiore a 2,5 mm
2
.
La sezione complessiva del cavo multipolare
non deve essere inferiore a 10 mm
2
in modo
da rendere minimi i danni provocati da
eventuali sollecitazioni meccaniche;
c 2 cavi in parallelo di sezione non inferiore
a 2,5 mm
2
in componenti protettivi metallici.
Schneider Electric 55
Protezione
dei circuiti
Dimensionamento rapido dei cavi
Linee monofasi
I metodi di calcolo della sezione dei cavi
proposti in questo capitolo e quelli di verifica
descritti nei capitoli successivi sono
rigorosamente rispondenti alle norme CEI.
La loro applicazione porta all'ottimizzazione
della sezione dei cavi (sezione minima
possibile) con conseguente minimizzazione
dei costi di acquisto e di installazione.
Per contro, questo procedimento richiede
attenzione e tempo per la progettazione.
Pu perci risultare utile fare riferimento al
metodo rapido che viene descritto qui di
seguito.
Metodo rapido
Il metodo che viene qui proposto
in forma tabellare non richiede calcoli n
verifiche, poich le sezioni dei cavi
indicate sono precalcolate.
Tuttavia, affinch le sezioni suggerite
S
F
[mm
2
] rame S
PE
[mm
2
] rame
16 S
F
25-35 16
> 35 SF/2
Tabella A
Sezioni del conduttore di protezione S
PE
in
funzione della sezione del conduttore di
fase S
F
Determinazione rapida
della sezione dei cavi
Linee monofase
Le tabelle 1, 2, 3, 4, 5 forniscono le
lunghezze massime dei cavi in funzione
della corrente nominale dell'interruttore,
della sezione dei cavi e della caduta
di tensione massima ammissibile
nel circuito in esame.
La determinazione della sezione adatta
all'applicazione in esame si far scegliendo
la sezione avente lunghezza massima
ammissibile immediatamente superiore
a quella del circuito in esame.
Esempio: una linea monofase di 35 m
di lunghezza, protetta da un interruttore
da 16 A, con una caduta di tensione
massima ammissibile del 3%.
Dalla tabella 5, con 16 A, si determina
la sezione di 4 mm
2
(lunghezza massima
ammissibile 38,6 m).
sezione cavi rame [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 7,7 12,8 20,6 30,9
In interr. 16 A 8,0 12,8 19,3 32,0
In interr. 20 A 10,3 15,4 25,5 40,5
Tabella 1
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie dell'1%
sezione cavi rame [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 11,6 19,3 30,9 46,4
In interr. 16 A 12,0 19,3 29,0 48,0
In interr. 20 A 15,4 23,2 38,4 61,0
Tabella 2
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie dell'1,5%
risultino comunque rispondenti alle
norme, in qualche applicazione impiantistica
la sezione pu risultare leggermente
sovrabbondante.
Campo di applicazione
La scelta dei cavi effettuata con questo
metodo particolarmente mirata per
impianti nel campo domestico e del piccolo
terziario, con sistema di distribuzione TT e
posa dei cavi in tubi incassati nei muri.
Per impianti con sistema TN ed altre
modalit di posa dei cavi, il metodo pu
essere utilizzato con i seguenti
accorgimenti:
c corrente di cortocircuito all'origine
dell'impianto BT non superiore a 15 kA;
c sezione del conduttore di protezione PE
ricavato dalla seguente tabella A.
sezione cavi rame [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 15,5 25,7 41,2 61,9
In interr. 16 A 16,0 25,7 38,7 64,1
In interr. 20 A 20,6 30,9 51,2 81,3
Tabella 3
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 2%
sezione cavi rame [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 19,4 32,2 51,6 77,4
In interr. 16 A 20,1 32,2 48,4 80,2
In interr. 20 A 25,8 38,7 64,1 101,8
Tabella 4
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 2,5%
sezione cavi rame [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 23,2 38,6 61,9 92,8
In interr. 16 A 24,1 38,6 58,0 96,1
In interr. 20 A 30,9 46,4 76,8 122,1
Tabella 5
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 3%
Schneider Electric 56
Protezione
dei circuiti
lunghezza totale linee [m] -19 20 25 30 35 40 45 50
lunghezza 4 mm
2
20 25 10 25 33 35 41 50
singoli tratti [m]
2,5 mm
2
5 15 30 25 15 10
1,5 mm
2
19 15 10 10 10 7 4
Tabella 6
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con u%Ie del 2,5%
In interruttore 10 A
lunghezza totale linee [m] -20 25 30 35 40 45 48
lunghezza 6 mm
2
10 13 25 10 34 23 39 48
singoli tratti [m]
4 mm
2
15 25 25 17 6
2,5 mm
2
20 10 15 5 17 10 6
Tabella 7
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con u%Ie del 2,5%
In interruttore 16 A
sezione cavi rame [mm
2
] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35
I max [m] u 1% In interr. 6 A 28,6 47,5 75,6 113
In interr. 10 A 17,2 28,5 45,4 67,9
In interr. 16 A 17,8 28,3 42,4 69,6
In interr. 20 A 22,7 33,9 55,7 87,4
In interr. 25 A 27,1 44,6 69,9 108
In interr. 32 A 34,8 54,6 84,8 116
I max [m] u 3% In interr. 6 A 85 142 227 339
In interr. 10 A 51 85 136 203
In interr. 16 A 53 85 127 209
In interr. 20 A 68 101 167 262
In interr. 25 A 81 133 209 266
In interr. 32 A 104 163 207 234
Tabella 8
Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con u%Ie dell'1% (circuiti di distribuzione)
e del 3% (circuiti terminali)
Determinazione rapida
della sezione dei cavi
Linee monofasi costituite da
tratti di diversa sezione
Nella distribuzione terminale, abbastanza
frequente realizzare circuiti che abbiano
diverse derivazioni, che a volte possono
avere sezioni di fase (e neutro) diverse da
quelle del cavo da cui sono derivate.
Le tabelle 6 e 7 forniscono le lunghezze
dei tratti di circuito di diversa sezione
in funzione della lunghezza totale della
tratta alimentata con interruttore da 10 A
(tabella 6) o da 16 A (tabella 7).
Entrambe le tabelle fanno riferimento ad
una caduta di tensione massima del 2,5%
(caratteristica di un'appartamento in cui sul
montante tra il contatore e l'appartamento si
preveda una caduta di tensione inferiore
all'1,5%).
Esempio: un circuito di distribuzione
monofase di 25 m di lunghezza alimentato
da un interruttore da 10 A. Dalla tabella 6
si ottengono due tratti, 15 m da 2,5 mm
2
e 10 m da 1,5 mm
2
.
Linee trifasi
La tabella 8 fornisce le lunghezze massime
dei cavi in funzione della corrente nominale
dell'interruttore, della sezione dei cavi e
della caduta di tensione massima
ammissibile nel circuito in esame (1% per i
circuiti di distribuzione e 3% per i circuiti
terminali).
La determinazione della sezione adatta
all'applicazione in esame si fa scegliendo
la sezione avente lunghezza massima
ammissibile immediatamente superiore
a quella del circuito in esame.
Esempio: una linea trifase di un circuito
terminale (u massima 3%) di 100 m di
lunghezza protetta da un interruttore da
25 A. Dalla tabella 8, con 25 A e u 3%
si determina la sezione di 10 mm
2
(lunghezza massima ammissibile 133 m).
Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati
o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN
verificare la lunghezza massima per la protezione
delle persone.
Dimensionamento rapido dei cavi
Linee monofasi
Linee trifasi
Schneider Electric 57
Protezione
dei circuiti
Condotti sbarre prefabbricati
Introduzione
Generalit
Le funzioni principali delle canalizzazioni
elettriche prefabbricate sono il trasporto e
la distribuzione dell'energia da una sorgente
ad un punto di utilizzo. inoltre possibile
realizzare altre funzioni come il comando dei
circuiti di illuminazione e l'integrazione di
circuiti ausiliari o di emergenza.
Per trasporto di energia si intendono i
collegamenti trasformatore-quadro e
quadro-quadro caratterizzati da elevate
correnti nominali (800-5000 A) con
soluzioni standard o personalizzate.
La distribuzione dell'energia comprende
un campo applicativo pi ampio (correnti
nominali da 20 a 5000 A) ed da intendersi
come l'insieme delle soluzioni tecniche
realizzabili per alimentare direttamente
impianti industriali e del terziario fino agli
utilizzatori (macchine utensili, motori, corpi
illuminanti).
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate
indipendentemente dalla loro corrente
nominale sono composte da 4 elementi
fondamentali:
c alimentazioni
inserite in testa o centralmente alla
canalizzazione ne assicurano l'alimentazione.
Per correnti nominali elevate sono disponibili
testate di alimentazione dedicate per quadri
tipo Prisma e per trasformatori (resina e olio);
c elementi rettilinei
costituenti la linea che permette il trasporto
dell'energia dal punto sorgente al punto
di utilizzo;
c dispositivi di fissaggio
per il fissaggio della canalizzazione a muro
o in sospensione e per il sostegno dei corpi
illuminanti ove necessario;
c spine e cassette di derivazione
consentono l'alimentazione diretta di
lampade o macchine operatrici con la
protezione integrata tramite fusibili,
interruttori modulari (serie Multi 9) o
scatolati (serie Compact NS).
La gamma Canalis
c Serie illuminazione
Caratterizzate da correnti nominali di piccola
intensit (20-40 A) e dal grado di protezione
fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KBA
e KBB sono dedicate alla distribuzione e al
comando dei circuiti di illuminazione. Sono
disponibili in versione bipolare e tetrapolare,
con possibilit di scelta della lunghezza
degli elementi rettilinei (2-3 m) e del numero
di derivazioni presenti sugli stessi.
La tecnologia adottata per le giunzioni,
di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio
(staffe autobloccanti) consente
l'installazione in tempi estremamente ridotti.
c Serie piccola e media potenza
Dedicate alla distribuzione della forza motrice
per l'alimentazione diretta dei carichi, le
canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS
raggiungono correnti nominali di 800 A in
versione tetrapolare.
Si distinguono per le dimensioni ridotte
dell'involucro e per la facilit di montaggio
grazie anche alle giunzioni prive di bulloni,
in grado di assorbire le dilatazioni dei
conduttori, e per la disponibilit nella
versione KNT di 3 conduttori supplementari,
integrati d'origine nella canalizzazione,
per circuiti ausiliari o di telecomando.
c Serie forte potenza
Le canalizzazioni Canalis KH, KTIA e KTIC
si collocano nel settore trasporto e
distribuzione ad elevate correnti nominali
(fino a 5000 A) e trovano la migliore
applicazione nelle cabine di trasformazione
per il collegamento trasformatore-quadro o
come distribuzione principale nelle industrie o
negli insediamenti commerciali e nel terziario.
Sono caratterizzate da un ingombro molto
ridotto data la disposizione a sandwich dei
conduttori, utile anche a ridurre gli sforzi
elettrodinamici in caso di cortocircuito, e dalla
disponibilit di elementi su misura (rettilinei,
curve o alimentazioni).
La soluzione prefabbricata
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate
nascono come alternativa al tradizionale
impianto realizzato in cavo, rispetto al quale,
proprio per il fatto di nascere
come prodotto prefabbricato, evidenziano
una maggiore flessibilit di gestione degli
impianti con larga possibilit di riutilizzo
dei materiali.
I tempi di posa sono ridotti grazie alla
maggior facilit di installazione: il costo
globale dell'impianto sensibilmente ridotto.
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate
Canalis coprono un panorama completo
di applicazioni, dall'illuminazione di uffici ai
grossi impianti in cabine di trasformazione.
Tutti i prodotti sono conformi alla norma
CEI-EN 60439-2 ed offrono quindi una
maggior sicurezza, garantita da Schneider
che ne certifica la rispondenza alla norma.
La gamma Canalis in sintesi
Canalis In [A] n. conduttori grado di protez. IP
KBA 25-40 2/4 55
KBB 25-40 28 55
KNA 40-63-100 4 41/54 (1)
KNT 40-63-100 4+3 41/54 (1)
KS 100800 4 52/54 (1)
KH 10005000 3/4 31
KTIA 10004000 3/4/5 55
KTIC 10005000 3/4/5 55
(1) Con accessori di tenuta.
Schneider Electric 58
Protezione
dei circuiti
Condotti sbarre prefabbricati
Prescrizioni normative
Introduzione
Dovendo realizzare impianti secondo la
regola dellarte, per quanto detto in altre
parti di questa guida, spesso interessante
per linstallatore fare riferimento a quanto
previsto dalle norme CEI, sia per quanto
riguarda la concezione e la realizzazione
impiantistica, sia per quanto riguarda i vari
componenti utilizzati.
Ci, anche in virt dellart. 2 della legge 186
del 1 marzo 1968, secondo il quale i
materiali, le apparecchiature, i macchinari,
le installazioni e gli impianti elettrici ed
elettronici realizzati secondo le norme
del CEI si considerano costruiti "a regola
darte".
Per quanto riguarda i condotti sbarre
prefabbricati, la norma di riferimento la
CEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2).
Questa norma rappresenta unevoluzione
rispetto alla precedente CEI 17-13 (Parte 2)
del 1980, soprattutto per ci che concerne
gli aspetti legati allindustrializzazione
del prodotto e le prove da effettuare per
garantirne le prestazioni.
La norma CEI EN 60439-2:
presentazione
La norma si applica ai condotti sbarre,
apparecchiature costituite da un sistema
di conduttori comprendente una o pi sbarre
distanziate e sostenute da materiali isolanti
(isolatori), il tutto contenuto in un involucro
(condotto) al quale possono essere applicati
dispositivi di derivazione ed apparecchiature
di protezione, e ai loro accessori; si applica
inoltre ai condotti sbarre destinati ad
alimentare apparecchi di illuminazione
mediante unit di derivazione.
Un condotto sbarre prefabbricato
composto da ununit principale (elemento
rettilineo) alla quale sono successivamente
collegati dispositivi atti ad assolvere
differenti funzioni: cassette di alimentazione,
dispositivi di fissaggio (staffe murali o a
sospensione), dispositivi di derivazione
(spine precablate o a morsetti), cassette
per interruttori modulari, scatolati o per
fusibili), elementi complementari per il
cambio di direzione (elementi flessibili,
elementi a T, Z, X).
I condotti sbarre, se non diversamente
specificato allinterno del testo normativo,
devono essere conformi a tutte le
prescrizioni riportate nella EN 60439-1
gi applicabile per i quadri elettrici
(ad es. di distribuzione) di bassa tensione.
La norma CEI EN 60439-2 deve essere letta
congiuntamente alla EN 60439-1 (2000)
"Apparecchiature assiemate di protezione e
di manovra per bassa tensione (quadri BT),
Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di
serie (AS) e non di serie (ANS)", che si
applica integralmente, ove la prima non
contenga articoli o paragrafi specifici che ne
modifichino o sostituiscano il contenuto.
I condotti sbarre trattati dalla norma sono
"Apparecchiature costruite in serie (AS)",
cio conformi alla definizione:
"Apparecchiatura di protezione e manovra
conforme ad un tipo o ad un sistema
prestabilito senza scostamenti tali
da modificarne in modo determinante
le prestazioni rispetto allapparecchiatura
tipo provata secondo quanto prescritto nella
presente Norma.
In pratica, la norma richiede che ogni
condotto sbarre costruito sia conforme
ad un ben identificato prototipo, gi
sottoposto a tutte le prove di tipo
da essa previste.
Questa precisa prescrizione serve
a limitare, per quanto possibile,
limprovvisazione che pu caratterizzare
la realizzazione dei condotti sbarre,
e lo fa richiedendo ai vari costruttori una
standardizzazione sempre pi spinta
del proprio prodotto.
Le prove di tipo che la norma richiede
di eseguire sui condotti sbarre per
dimostrarne la rispondenza alle sue
prescrizioni sono numerose e, in qualche
caso, gravose sia tecnicamente che
economicamente.
La nuova edizione della norma CEI EN
60439-2, di recente pubblicazione, prevede
la possibilit che le unit di derivazione, pi
suscettibili di adattamenti e personalizzazioni
da parte dellinstallatore, siano
"Apparecchiature costruite non in serie
(ANS)" e, quindi, non completamente
conformi al prototipo di riferimento.
Per i prodotti ANS (e, quindi, anche
per le derivazioni dei condotti sbarre),
la norma ammette che alcune delle prove
di tipo non vengano effettuate, purch
le relative prestazioni siano comunque
verificate attraverso estrapolazioni,
calcoli o altri metodi che il costruttore
dimostri validi a tal fine; a tale scopo, la
verifica va fatta per confronto con i risultati
omogenei ottenuti durante le prove di tipo
che lapparecchiatura di serie (AS)
di riferimento ha superato (ad esempio,
per il riscaldamento, la derivazione
non deve essere in condizioni peggiori
rispetto alla derivazione provata di
riferimento, e, analogamente, si devono
studiare accorgimenti perch la tenuta
al cortocircuito sia almeno equivalente
a quella del prototipo).
I condotti sbarre
e la legge 46/90
Come gi anticipato, la Legge 46/90
richiede che i materiali ed i componenti
dellimpianto siano scelti tra quelli realizzati
e verificati secondo la regola dellarte;
quindi conveniente per linstallatore
utilizzare condotti sbarre conformi alla
Norma di riferimento e provati con prove
di tipo dal costruttore.
Linstallatore dovr poi curarne il montaggio,
seguendo le istruzioni e gli elementi
di scelta forniti dal costruttore, ed effettuare
il collaudo finale prima della messa
in tensione dellimpianto; lesito positivo
di tale collaudo gli consentir, allatto
della Dichiarazione di conformit prevista
dalla Legge 46/90, di garantire
la rispondenza alla regola dellarte
anche della parte di impianto realizzata
utilizzando i condotti sbarre.
Il costruttore dei condotti sbarre ha lobbligo
di apporre su ciascun elemento una targa
che riporti le principali caratteristiche: i dati
di targa obbligatori che la norma prescrive
sono il marchio o il nome del costruttore
ed il numero di identificazione del prodotto.
Nella documentazione del costruttore
devono essere riportati i dati e le
caratteristiche tecniche richieste dalla
norma, tali da consentire una scelta corretta
degli elementi costituenti il condotto:
c la norma di riferimento;
c la corrente nominale, la natura della
corrente (c.c. o c.a) e la frequenza,
se in c.a.;
c la tensione nominale di impiego e la
tensione nominale di isolamento;
c il valore di tenuta al cortocircuito;
c i valori di resistenza, reattanza e
impedenza del condotto;
c i valori di resistenza, reattanza ed
impedenza del sistema in codizioni di guasto;
c il grado di protezione, se diverso da IP2X.
Il problema della rispondenza dei materiali
elettrici (e, nel nostro caso, dei condotti di
bassa tensione) alle norme stato messo in
particolare risalto dalla legge 46/90 e dal
suo regolamento dattuazione, attraverso
le loro specifiche direttive.
Schneider Electric 59
Protezione
dei circuiti
Le prestazioni
dei condotti
e le relative prove
La richiesta pressante del mercato per
prodotti di bassa tensione rispondenti
alla norma induce qualche costruttore
(principalmente per i fattori tecnici ed
economici succitati) ad estendere
certificazioni relative a configurazioni e
prestazioni di condotti sbarre provati, anche
a prodotti di concezione e caratteristiche
molto diverse da quelle del prototipo di
riferimento, andando in tal modo al di l
delle estrapolazioni consentite dalla norma.
I rapporti di prova realizzati dal costruttore
per specifici prodotti o configurazioni non
sono validi e applicabili per tutta la gamma
della sua produzione.
Lacquirente ed utilizzatore di condotti
sbarre si deve quindi rivolgere a costruttori
in grado di dimostrare la rispondenza alle
norme dellintera gamma di loro produzione,
per le varie configurazioni e prestazioni
dichiarate.
Tra i documenti che il costruttore deve
esibire, la norma CEI EN 60439-1 (e, di
conseguenza, la 60439-2) non fa distinzione
riguardo allente emittente, che pu,
pertanto, essere un laboratorio del
costruttore stesso oppure un laboratorio
o istituto indipendente dal costruttore
e/o ufficialmente riconosciuto come ente
certificatore.
Condotti sbarre
industrializzati in forma
di componenti
Le norme CEI EN 60439-1/2 ammettono
che alcune fasi del montaggio dei condotti
vengano eseguite fuori dallofficina del
costruttore, purch siano realizzate secondo
le sue istruzioni. Ci in accordo con lo
spirito della norma, che tende a conferire al
condotto sbarre di bassa tensione le
caratteristiche di prodotto industrializzato
che si traducono poi in significativi vantaggi
per lutilizzatore finale, non ultimo quello
della maggiore affidabilit e del
conseguente aumento del livello di
sicurezza ottenibile.
Linstallatore dunque autorizzato e in
qualche modo indirizzato dalla norma CEI
ad utilizzare prodotti commercializzati in
forma di pezzi sciolti da comporre
correttamente per la costruzione, volta
per volta, dello specifico impianto.
Lutilizzazione di questo tipo di prodotto
pone, inoltre, il problema della suddivisione
(condivisione) di responsabilit
nel garantire la rispondenza alla norma
del prodotto finale. Infatti, n il costruttore
dei pezzi sciolti, n linstallatore hanno la
possibilit di controllare completamente
liter realizzativo del prodotto e di garantire
quindi la rispondenza alla norma, in
particolare per la parte di realizzazione
del condotto sbarre non di propria
competenza.
Tuttavia, la norma stessa che indica una
soluzione razionale a questo problema;
riferendosi in particolare alla tabella 7:
Elenco delle verifiche e prove da eseguire
sullapparecchiatura AS ed ANS.
Questa tabella definisce sia le prove di tipo
che le prove individuali che devono essere
effettuate per garantire la rispondenza del
condotto sbarre alla norma.
Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare
la rispondenza del prototipo al progetto,
in conformit alle prescrizioni della norma; in
generale dovr essere il costruttore dei
pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire
di conseguenza il prodottocommercializzato.
Inoltre, lo stesso costruttore dovr fornire
adeguate istruzioni per la scelta dei
componenti da utilizzare, per il montaggio e
linstallazione del condotto sbarre.
Nel caso dei condotti sbarre, il costruttore
dei pezzi sciolti effettua anche le prove
individuali in fabbrica sui singoli componenti,
per i quali garantisce quindi la corretta
costruzione e la mancanza di difetti nei
materiali.
Linstallatore ha, dallaltra parte, la
responsabilit di una scelta oculata
dei componenti e di un montaggio accurato,
effettuati seguendo scrupolosamente le
istruzioni del costruttore dei componenti.
Linstallatore ha inoltre lobbligo di garantire
la conformit alla norma delle modifiche
effettuate sul prodotto finito (possibili,
come abbiamo visto, soltanto per le unit
di derivazione del condotto).
Infine, linstallatore dovr eseguire le
verifiche impiantistiche (ad esempio, come
previste dalla Norma CEI 64-8 parte 6) per
assicurarsi del buon esito del montaggio e
dellinstallazione del condotto completo.
Dichiarazione di conformit
richiesta dalla legge 46/90
Si presenta ora il problema estremamente
pratico ed immediato di cosa allegare alla
dichiarazione di conformit richiesta dalla
legge 46/90.
Linstallatore che ha scelto condotti sbarre di
bassa tensione conformi alla norma
CEI EN 60439-2, deve riportare nella
relazione allegata alla dichiarazione
di conformit dellimpianto lattestato di
conformit dei prodotti a questa norma (ad
esempio, allegando le fotocopie delle pagine
di catalogo pertinenti). Inoltre, dovr
indicare il nome o la ragione sociale del
costruttore dei componenti del condotto ed il
tipo di prodotto utilizzato, ancora citando il
catalogo del costruttore stesso.
Questultimo si rende responsabile,
in particolare della rispondenza dei prodotti
alle norme che vi vengono citate. bene
comunque che linstallatore controlli quanto
indicato sul catalogo del costruttore dei
componenti, onde evitare di fare
affidamento su frasi di rispondenza generica
alla norma che, nella sostanza, non hanno
alcun significato tecnico.
Situazioni di questo genere talvolta si
verificano ancora poich alcuni costruttori, in
ritardo con ladeguamento alla norma,
affidano a messaggi ambigui la definizione
della rispondenza alla norma stessa, che
invece un requisito fondamentale per
dimostrare la rispondenza del condotto
sbarre alla regola dellarte e dunque alle
leggi dello Stato italiano.
Oltre a verificare con attenzione le
indicazioni del catalogo del costruttore,
consigliabile quindi che linstallatore si
renda conto della veridicit di quanto in esso
affermato.
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte
dellinstallatore, per poter garantire e
documentare opportunamente la conformit
del condotto sbarre alla norma si possono
cos sintetizzare:
c scegliere un fornitore affidabile in grado
di dimostrare lesecuzione delle prove di tipo
sui prototipi;
c effettuare la scelta dei componenti
del condotto sbarre in stretta osservanza
dei cataloghi del fornitore;
c montare il condotto seguendo
scrupolosamente le istruzioni del fornitore
dei pezzi sciolti e degli apparecchi;
c verificare, tramite prove di tipo o metodi di
calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche
sostanziali (ad esempio, sulle unit di
derivazione) apportate rispetto alle
configurazioni tipo garantite dal
costruttore;
c installare correttamente il condotto sbarre
effettuando le ulteriori necessarie verifiche
elettriche o meccaniche;
c conservare nei propri archivi la
documentazione relativa alle prove di tipo
ed alle prove impiantistiche sul condotto
installato;
c redigere la dichiarazione di conformit
dellimpianto ed allegare alla relazione
tecnica le caratteristiche e la
documentazione di riferimento per il
condotto sbarre installato.
Schneider Electric 60
Protezione
dei circuiti
In sintesi, si tratta di una serie di azioni
abbastanza semplici di cui uno degli aspetti
pi importanti quello della scelta del
fornitore dei componenti, per la quale
linstallatore deve agire con cautela per
poter correttamente e con poche ulteriori
attenzioni rispondere alle prescrizioni delle
norme e regole vigenti.
Prove di tipo previste
dalla norma CEI EN 60439-2
Come gi ricordato in precedenza, lo scopo
delle prove di tipo di verificare la
conformit di un dato tipo di apparecchiatura
(con le prestazioni dichiarate dal costruttore)
alle prescrizioni della presente Norma.
Le prove di tipo vanno effettuate, per
iniziativa del costruttore, su un esemplare
di apparecchiatura o su parti di
apparecchiatura che siano costruite
secondo lo stesso progetto o secondo
progetti simili.
Le prove di tipo, previste dalla Norma
CEI EN 60439-2, comprendono:
c verifica dei limiti di sovratemperatura;
c verifica delle propriet dielettriche;
c verifica della tenuta al cortocircuito;
c verifica dellefficienza del circuito
di protezione;
c verifica delle distanze in aria e superficiali;
c verifica del funzionamento meccanico;
c verifica del grado di protezione.
c verifica dei valori di resistenza, reattanza
e impedenza in condizioni normali ed in
condizioni di guasto;
c verifica della solidit della costruzione;
c verifica della durata di vita del condotto
con mezzi di derivazione mediante carrello
collettore;
c verifica della resistenza allo
schiacciamento;
c verifica della resistenza dei materiali
isolanti al calore anormale;
c verifica della non propagazione alla
fiamma;
c verifica di barriere tagliafuoco alla
penetrazione del fuoco di edifici.
Queste prove possono essere effettuate
in qualsiasi ordine di successione
e/o su esemplari diversi del medesimo
tipo di apparecchiatura. Una modifica
costruttiva sostanziale rispetto al prototipo
provato comporta, per i condotti sbarre
(AS), lobbligo di eseguire nuovamente
le prove di tipo da parte del costruttore.
La descrizione delle principali prove
di tipo fornita sul Documento prove
Condotti sbarre, unitamente alla raccolta
dei certificati di prova.
Il rischio dincendio
Nella progettazione di un impianto elettrico
nei luoghi a maggior rischio in caso
dincendio, la prima cosa da considerare
la riduzione della probabilit che accada
levento.
Il pericolo dincendio in un locale dipende da
molti fattori e, in generale:
c dalla natura e dal volume di combustibile
in grado dalimentare lincendio;
c dalla presenza di una sorgente di calore
anomala, che pu essere lorigine di un
principio dincendio.
Il rischio, anche se non pu mai essere
nullo, deve tuttavia essere ridotto il pi
possibile in funzione del danno. Un aspetto
importante da affrontare consiste, perci,
nel conoscere il comportamento dei
materiali durante una loro eventuale
esposizione al fuoco, per essere certi che il
pubblico possa evacuare gli immobili in tutta
sicurezza e che i sistemi di detenzione,
allarme e spegnimento degli incendi,
installati negli edifici, funzionino
correttamente.
Le norme impiantistiche
La legge 46/90 richiede che gli impianti
siano costruiti a regola darte,
condizione questa soddisfatta dal rispetto
delle norme CEI.
In ambienti con particolari problemi per
lincendio si deve ridurre al minimo la
probabilit che limpianto elettrico sia causa
dinnesco o di propagazione; quindi, anche
le apparecchiature elettriche devono essere
scelte ed installate in modo da impedire che
eventuali archi o scintille diano origine ad un
incendio.
Lindividuazione degli ambienti a maggior
rischio dincendio dipende da una
molteplicit di parametri che devono essere
attentamente valutati in fase di progetto.
Tali parametri, richiamati nella norma
tecnica degli impianti CEI 64-8, possono
dipendere da diversi fattori come, ad
esempio:
c la densit daffollamento o la capacit di
deflusso e sfollamento dellambiente;
c lentit del possibile danno alle persone,
animali, e/o cose;
c il comportamento al fuoco delle strutture
delledificio;
c la presenza di materiale combustibile e/o
esplosivo;
c la destinazione duso dei locali, ecc.
Le prescrizioni per questi luoghi sono pi
severe rispetto a quelle per gli ambienti
ordinari ed, in particolare, sono richiamate
nelle seguenti norme impiantistiche:
v CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori
v Capitolo 751 (Ambienti a maggior rischio
dincendio),
v Capitolo 752 (Luoghi di pubblico
spettacolo e dintrattenimento);
c CEI EN 60079-10 e 14 Impianti elettrici
nei luoghi con pericolo desplosione.
Comportamento al fuoco dei cavi
Per ambienti ordinari, la Norma CEI 64-
8, nella sezione 422 relativa alla protezione
contro gli incendi, prescrive che tutti i
componenti elettrici degli impianti non
devono costituire un pericolo per linnesco o
la propagazione di un incendio per gli altri
materiali adiacenti.
Per gli isolanti, una caratteristica comune
quella di non provocare incendi in caso di
riscaldamento eccessivo dovuto ad un
guasto. A tal fine si devono rispettare le
condizioni e le temperature di prova col filo
incandescente indicate nella CEI 64-8 e si
devono osservare le misure pi appropriate
per linstallazione, in modo da evitare questo
rischio.
Per ambienti di pubblico spettacolo
e di intrattenimento, la non propagazione
alla fiamma il minimo requisito richiesto
dalla Norma CEI 64-8, sez. 752, per le
canalizzazioni e per i cavi.
In particolare, viene prescritto che,
per i circuiti a tensione nominale non
superiore a 230/400 V, i cavi devono avere
una tensione nominale di isolamento non
inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti
di segnalazione e comando la tensione
nominale disolamento non deve essere
inferiore a 300/500 V. Inoltre, previsto
che i circuiti di sicurezza funzionino durante
lincendio e debbano essere resistenti
al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici
in relazione al tempo di funzionamento
che stato previsto.
Negli "ambienti a maggior rischio
in caso di incendio", la Norma CEI 64-8,
sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo
la probabilit che limpianto elettrico e,
quindi anche i componenti, possano
innescare e propagare gli incendi.
Le condutture ed i cavi devono avere
specifiche caratteristiche di resistenza
al fuoco, nei modi di realizzazione indicati
dalla Norma, ed inoltre, in tutti gli
attraversamenti, come solai o pareti
che delimitano il compartimento antincendio,
si devono prevedere barriere tagliafiamma
con il grado di resistenza allincendio (REI)
richiesto per lelemento costruttivo
delledificio in cui si prevede
lattraversamento. Per i cavi e le
canalizzazioni usate a questo scopo
richiesta anche unotturazione per il grado
REI previsto.
Condotti sbarre prefabbricati
Prescrizioni normative
Schneider Electric 61
Protezione
dei circuiti
Negli "impianti che richiedono i massimi
requisiti di sicurezza negli incendi"
come quelli per la rilevazione automatica,
spegnimento dellincendio, apertura di porte
automatiche per i sistemi di aerazione e
per altri circuiti di emergenza, le
caratteristiche dei materiali richieste
dalla Norma impianti, per il comportamento
al fuoco, sono pi severe.
Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla
non propagazione della fiamma, prevista
anche una resistenza al fuoco al fine
di assicurare, entro determinati tempi,
una continuit di servizio durante lincendio.
Questi circuiti devono garantire la funzione
principale di sicurezza prevista, per
permettere devacuare rapidamente le
persone e consentire al personale preposto
di intervenire nella maniera pi rapida
possibile. Si utilizzano, perci, alcuni tipi
di cavi che rilasciano nella combustione
una ridottissima quantit di fumi opachi
e che non contengono gas tossici, nocivi
alle persone, e gas corrosivi, che possono
deteriorare i componenti elettrici/elettronici
e le parti metalliche con le quali vengono
a contatto.
Comportamento al fuoco dei
condotti sbarre
Nei condotti sbarre Canalis, la qualit
dei contatti elettrici, grazie alla scelta
dei materiali conduttori e dei sistemi di
serraggio, assicura il buon funzionamento
e la massima affidabilit nel tempo.
Queste prestazioni danno la garanzia che,
sia nelle condizioni normali sia in quelle pi
gravose di installazione e di utilizzo, non
si possa mai generare un punto caldo,
origine di un principio dincendio.
La nuova edizione della norma CEI EN
60439-2 introduce una serie di prove di tipo
per verificare il comportamento al fuoco
dei condotti sbarre.
Resistenza dei materiali al calore
anomalo
Tutti i materiali isolanti che entrano nella
composizione dei condotti sono sottoposti
alla prova denominata "del filo
incandescente", in conformit alla norma
IEC 60695.2.1.
Le temperature minime di prova per i
materiali isolanti sono:
c per parti di materiale isolante a contatto
con parti attive, necessarie a tenere in
posizione elementi sotto tensione: 850 C
15 C;
c per parti di materiale isolante non a
contatto con parti attive e non necessarie a
tenere in posizione elementi sotto tensione:
650 C 10C.
La maggior parte dei materiali isolanti
utilizzati nei condotti sbarre Canalis sono
stati verificati a 960C.
La prova deve essere effettuata su un
campione al quale applicato il filo
incandescente per un tempo di 30 secondi.
Il risultato positivo quando nessuna
fiamma visibile, o alcun prolungamento di
incandescenza, appare sul campione 30
secondi dopo la rimozione del filo e quando
questo non ha provocato n laccensione,
n la bruciatura di una tavola posta a
contatto durante la prova.
Non propagazione della fiamma
Non propagazione dellincendio
Nel caso in cui uninstallazione, eseguita
con i condotti sbarre prefabbricati, possa
essere sottoposta al fuoco, si verifica il suo
comportamento realizzando la prova che si
avvicina maggiormente alle condizioni reali
di un incendio.
Il test, effettuato secondo la norma IEC
60332-3, consiste nel sottoporre uno
spezzone di condotto di almeno 3 m alla
fiamma di un bruciatore, la cui temperatura
pu raggiungere pi di 800 C, per un
tempo di 40 minuti. Il condotto posto in
posizione verticale.
Lesito soddisfacente il condotto in prova
non si incendiato o se la parte
carbonizzata o bruciata per effetto della
fiamma non raggiunge unaltezza superiore
a 2,5 metri dallestremit della bruciatura.
Ci stato verificato da Telemecanique
senza alcun problema, anche perch tutti i
materiali che compongono i condotti sbarre
sono classificati come non infiammabili.
Segregazione dellincendio
Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco
deve essere previsto per prevenire la
propagazione del fuoco per un determinato
tempo, in condizioni dincendio, quando
il condotto sbarre passa attraverso
le divisioni orizzontali o verticali di un edificio
(ad esempio pareti o pavimento).
La prova effettuata secondo la ISO 834
per tempi di resistenza allincendio di 60,
120, 180 o 240 minuti. La prova effettuata
solo su unit di condotto rettilinee installate
come nella situazione reale, cio fatte
passare attraverso un pavimento di prova in
calcestruzzo, il cui spessore stabilito
secondo il tempo di resistenza allincendio
previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco
deve essere usato per riempire il vuoto
tra linvolucro del condotto ed il foro
del pavimento di prova in cui passa
il condotto.
I condotti sbarre Canalis sono stati
sottoposti con successo alle prove descritte
dalla ISO 834 ed stata verificata la loro
capacit di tenuta alle fiamme, ai gas ed alla
penetrazione del fuoco in una barriera
tagliafuoco, per una durata minima di 2 ore.
Per i condotti compatti del tipo KT, questa
propriet stata verificata su tutti gli
elementi standard della gamma.
Continuit di servizio
in caso di incendio
la caratteristica principalmente richiesta,
necessaria per realizzare i circuiti
di sicurezza (es. ascensori, condotti
di ventilazione, illuminazione di sicurezza,
ecc.) ed agevolare i passaggi delle linee
elettriche nei locali pi a rischio (parcheggi,
sale caldaie).
Vi sono due soluzioni per rispondere
al bisogno di continuit di servizio
nelle condizioni di incendio:
1. luso di cavi speciali che soddisfano
tali propriet, secondo la norma IEC 331;
2. linstallazione in un involucro, esso stesso
refrattario al fuoco, secondo
la norma ISO 1182.
I condotti sbarre devono essere collocati
allinterno di unarmatura in materiale
refrattario che permette loro di garantire
la funzione di alimentazione dei circuiti
(in generale quelli di sicurezza) quando
una parte della linea sottoposta
allincendio. Il tempo minimo per il quale
deve essere assicurata la continuit di
servizio della linea, dipende dalla natura e
dallo spessore di tale armatura.
Per esempio, con unarmatura realizzata
con peltro di 50 mm di spessore,
il condotto sbarre assicura la funzione
di alimentazione dei circuiti per due
ore in condizioni di incendio.
Schneider Electric 62
Protezione
dei circuiti
Fumi non opachi, non tossici
e non corrosivi
I condotti sbarre sottoposti alla prova
relativa ai fumi fanno registrare una ridotta
emissione.
In effetti, a causa del basso volume di
materiale combustibile, i fumi prodotti sono
quasi nulli e ci ulteriormente giustificato
nei condotti sbarre compatti. In questi
prodotti, infatti, il volume daria nullo,
escludendo cos ogni eventuale possibilit di
ventilazione e combustione dei materiali.
Inoltre, il tipo di isolante dei condotti di tipo
KT, un poliestere di classe B, non contiene
alcun composto alogeno ed il suo degrado
per effetto dellazione di pirolisi non
produce, dunque, danni tossici o corrosivi.
Le prove individuali
Le prove individuali hanno lo scopo di
rivelare difetti inerenti ai materiali e alla
fabbricazione.
Le prove individuali comprendono:
c il controllo visivo dellapparecchiatura,
ivi compreso il controllo del cablaggio,
e, se necessario, una prova di
funzionamento elettrico;
c una prova dielettrica;
c la verifica dei mezzi di protezione
e della efficienza elettrica del circuito
di protezione.
Queste prove sono eseguite
in fabbrica sui singoli componenti;
ci garantisce linstallatore nellutilizzo
di prodotti conformi alla Norma, ma non
lo esonera dallobbligo di realizzare
ulteriori verifiche e prove dopo il
trasporto e, soprattutto, dopo
linstallazione.
Verifiche dopo il montaggio
e linstallazione del
condotto sbarre
Al termine del montaggio il condotto
sbarre deve essere sottoposto alle verifiche
finali (per quanto applicabili) previste
dalla norma CEI 64-8/Parte 6: Verifiche,
e successivamente descritte e spiegate
in dettaglio allinterno della Guida
CEI 64-14.
La verifica linsieme delle operazioni
mediante le quali si accerta la rispondenza
alle prescrizioni della Norma dellimpianto
elettrico. La verifica comprende un esame
a vista e delle prove.
Esami a vista
Lesame a vista deve precedere le prove
e deve essere effettuato, di regola, con
lintero impianto fuori tensione.
Lesame a vista deve accertare che i
componenti elettrici (singoli componenti
dei condotti sbarre) siano:
c conformi alle prescrizioni di sicurezza
delle relative Norme (per i condotti sbarre,
la CEI EN 60439-2), con la conseguenza
automatica di conformit alle Direttive
applicabili; questo pu essere accertato
dallesame di marchiature o di certificazioni
e, comunque, dalla targhetta del prodotto
apposta dal costruttore (una dichiarazione di
conformit del costruttore, ad esempio
allinterno del catalogo anche pu essere
considerata valida ai fini dellaccertamento).
Inoltre, la marcatura CE sul prodotto indica
la rispondenza ai requisiti essenziali delle
Direttive ad esso applicabili;
c scelti correttamente e messi in opera
in accordo con le prescrizioni della norma
e con le istruzioni del costruttore (ad
esempio, si pu verificare che le
connessioni siano state fatte correttamente,
che i morsetti non risultino allentati, che non
ci sia la mancanza di targhe o che ci siano
involucri rotti);
c non danneggiati visibilmente in modo tale
da compromettere la sicurezza.
Lesame a vista pu riguardare, a seconda
del tipo di impianto, le seguenti condizioni:
c la protezione contro i contatti diretti
ed indiretti;
c la protezione dagli effetti termici e
dallincendio;
c la protezione delle condutture dalle
sovracorrenti;
c i dispositivi di sezionamento;
c altro.
Il tutto deve essere verificato controllando la
conformit alle prescrizioni relative ai punti
elencati e contenute nel progetto
dellimpianto elettrico.
Gli impianti, infatti, devono essere corredati
di tutta la documentazione necessaria per
una loro corretta identificazione e
valutazione; la documentazione non solo
serve alla persona che effettua le verifiche,
ma deve essere allegata alla dichiarazione
di conformit.
Prove
Devono essere eseguite, per quanto
applicabili, e preferibilmente nellordine
indicato, le seguenti prove:
c continuit dei conduttori di protezione
e dei conduttori equipotenziali principali
e supplementari;
c resistenza di isolamento dellimpianto
elettrico;
c protezione mediante interruzione
automatica dellalimentazione (su questa
prova vedasi il paragrafo che ne richiama
in dettaglio le modalit).
Nel caso in cui qualche prova indichi la
presenza di un difetto, tale prova e ogni
altra prova precedente che possa essere
stata influenzata dal difetto segnalato
devono essere ripetute dopo leliminazione
del difetto stesso.
Lavere effettuato le prove sul condotto
sbarre a montaggio avvenuto una
garanzia per il cliente finale che sicuro di
ricevere un prodotto (o un impianto), non
solo rispondente alle proprie richieste, ma
anche alle prescrizioni normative e
legislative.
Inoltre le prove servono allinstallatore
per verificare e a volte migliorare il
funzionamento ed il risultato della propria
attivit e, in alcuni casi, permettono di
evitare costi indesiderati dovuti a difetti
di fabbricazione.
indubbio che riscontrare un difetto,
anche se minimo, in sede di assemblaggio
del condotto sbarre o durante i collaudi
piuttosto che immediatamente prima della
consegna dellimpianto, evita ulteriori
trasporti e lavorazioni a carico
dellinstallatore.
Inoltre, un perfetto controllo sulloperato
umano nelle fasi di montaggio della struttura
e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi
di cablaggio e sui materiali utilizzati
(apparecchi, strumenti, conduttori e
carpenteria) pu essere effettuato
solamente con il collaudo finale ed
appunto il motivo per cui risulta
fondamentale adempiere alle richieste
normative, anche in questa fase.
Condotti sbarre prefabbricati
Prescrizioni normative
Schneider Electric 63
Protezione
dei circuiti
Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto KBA25 KBA40 KBB25 KBB40
numero di conduttori 2/4 2/4 2/4/6/8 (2) 2/4/6/8 (2)
corrente nominale In (1) [A] 2540 25 40
tensione nominale d'isolamento [V] 660 660 660 660
tensione nominale d'impiego [V] 230400 230400 230400 230400
frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 50/60
conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo [m/m] 6,83 2,93 6,83 2,93
(temperatura ambiente 20C)
resistenza media per conduttore con In [m/m] 8,45 3,6 8,45 3,6
(temperatura ambiente 35C)
reattanza media per conduttore [m/m] 0,21 0,18 0,21 0,18
impedenza media per conduttore [m/m] 8,45 3,66 8,45 3,66
conduttore resistenza media a freddo [m/m] 1,57 1,57 0,8 0,8
di protezione (temperatura ambiente 20C)
anello di guasto resistenza media tra conduttori attivi [m/m] 16,66 7,09 16,66 7,09
con In (temperatura ambiente 35C)
reattanza media tra conduttori attivi [m/m] 1,4 1,2 1,4 1,2
resistenza media tra conduttori attivi [m/m] 9,9 5,12 9,08 3,81
e PE con In (temperatura ambiente 35C)
reattanza media tra conduttori attivi e PE [m/m] 1,3 1,28 1,3 1,28
tenuta alle correnti corrente nominale di cresta ammissibile [kA] 4,4 9,6 4,4 9,6
di cortocircuito (trifase)
corrente nominale di breve durata [kA] 2,9 6,4 2,9 6,4
ammissibile (0,1 s)
limite termico massimo [A
2
s] 195 x 10
3
900 x 10
3
195 x 10
3
900 x 10
3
grado di protezione di costruzione IP55 IP55 IP55 IP55
con accessori di tenuta
Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KBA o KBB
in funzione della temperatura ambiente
Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore di
corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C
temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 50
coefficiente 1,17 1,13 1,09 1,05 1,00 0,95 0,9 0,85
Condotti sbarre prefabbricati
Caratteristiche elettriche
Canalis KBA, KBB
(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento
dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
(2) Con il condotto KBB si ha la possibilit di realizzare diverse combinazioni di circuiti, a seconda del numero
di conduttori (2, 4, 6 o 8): monofase, trifase con neutro, due circuiti monofasi, un circuito monofase pi un
circuito trifase con neutro e due circuiti trifase con neutro.
(3) Con il solo otturatore.
Schneider Electric 64
Protezione
dei circuiti
Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto KNA04/KNT04 KNA06/KNT06 KNA10/KNT10 KSA10
numero di conduttori 4 4 4 4
corrente nominale In (3) [A] 40 (1) 63 (1) 100 (1) 100
tensione nominale d'isolamento [V] 500 500 500 660
tensione nominale d'impiego [V] 500 500 500 660
frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 50/60
conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo [m/m] 4,75 1,9 0,8 1,059
(temperatura ambiente 20C)
resistenza media per conduttore con In [m/m] 5,55 2,24 0,94 1,395
(temperatura ambiente 35C)
reattanza media per conduttore [m/m] 0,2 0,2 0,2 0,457
impedenza media per conduttore [m/m] 5,55 2,25 0,96 1,468
conduttore resistenza media a freddo [m/m] 0,73 0,73 0,73 0,27
di protezione (temperatura ambiente 20C)
anello di guasto resistenza media tra conduttori attivi [m/m] 11,05 4,42 1,85 2,75
con In (temperatura ambiente 35C)
reattanza media tra conduttori attivi [m/m] 0,75 0,75 0,75 0,86
resistenza media tra conduttori attivi [m/m] 6,39 3,07 1,79 1,681
e PE con In (temperatura ambiente 35C)
reattanza media tra conduttori attivi e PE [m/m] 0,8 0,8 0,8 0,604
tenuta alle correnti corrente nominale di cresta ammissibile [kA] 6 11 14 13,6
di cortocircuito (trifase)
corrente nominale di breve durata [kA] 1,7 4,2 8,9 8
ammissibile (0,1 s) (4)
limite termico massimo [A
2
s] 0,29 x 10
6
1,8 x 10
6
8 x 10
6
6,8 x 10
6
grado di protezione installazione orizzontale, posa di costa
di base IP41 IP41 IP41 IP52
con accessori di tenuta IP54 IP54 IP54 IP54
installazione verticale, posa di piatto
di base IP40 (2) IP40 (2) IP40 (2) IP50
con accessori di tenuta IP51 (2) IP51 (2) IP51 (2) IP54
(1) Per posa di piatto applicare un coefficiente di declassamento di 0,9.
(2) IP41/54 con prese di derivazioni soprastanti.
(3) La corrente nominale In data per una emperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento
dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
(4) Per durate d'interruzione dell'interruttore automatico superiori 0,1 s consultateci.
Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KN in funzione della
temperatura ambiente
Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore
di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C
temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 50
coefficiente 1,25 1,19 1,13 1,06 1,00 0,92 0,84 0,75
Condotti sbarre prefabbricati
Caratteristiche elettriche
Canalis KNA, KNT, KSA
Schneider Electric 65
Protezione
dei circuiti
Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KS in funzione della
temperatura ambiente
Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore
di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C
temperatura ambiente [C] 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60
coefficiente 1,10 1,08 1,06 1,04 1,02 1,00 0,97 0,94 0,91 0,88 0,85
KSA16 KSA25 KSA40 KSA50 KSA63 KSA80
4 4 4 4 4 4
160 250 400 500 630 800
660 660 660 660 660 660
660 660 660 660 660 660
50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
0,49 0,216 0,142 0,091 0,074 0,045
0,661 0,294 0,19 0,123 0,101 0,061
0,233 0,192 0,112 0,116 0,07 0,071
0,701 0,351 0,221 0,17 0,123 0,094
0,23 0,23 0,142 0,142 0,074 0,074
1,3 0,58 0,37 0,24 0,19 0,12
0,38 0,36 0,16 0,19 0,11 0,12
0,911 0,549 0,304 0,238 0,167 0,128
0,292 0,323 0,303 0,295 0,225 0,225
22 28 49,2 55 67,5 78,7
11 14 24,6 27,1 32,5 38,3
20,2 x 10
6
100 x 10
6
354 x 10
6
733 x 10
6
1096 x 10
6
1798 x 10
6
IP52 IP52 IP52 IP52 IP52 IP52
IP54 IP54 IP54 IP54 IP54 IP54
IP50 IP50 IP50 IP50 IP50 IP50
IP54 IP54 IP54 IP54 IP54 IP54
Schneider Electric 66
Protezione
dei circuiti
Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto KHF14 KHF16 KHF18 KHF26 KFH28 KHF36 KHF38 KHF46 KHF48
numero di conduttori 3/4 3/4 3/4 3/4 3/4 3/4 3/4 3/4 3/4
natura dei conduttori Al Al Al Al Al Al Al Al Al
corrente nominale In (1) [A] 1000 1200 1450 2200 2500 3000 3400 4000 4500
tensione nominale [V] 750 750 750 750 750 750 750 750 750
d'isolamento
tensione nominale d'impiego [V] 750 750 750 750 750 750 750 750 750
frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
conduttori attivi restistenza media per [m/m] 0,084 0,057 0,042 0,028 0,021 0,019 0,014 0,014 0,01
conduttore a freddo
(temperatura ambiente 20C)
resistenza media per [m/m] 0,108 0,073 0,054 0,037 0,027 0,024 0,018 0,018 0,014
conduttore con In
(temperatura ambiente 35C)
reattanza media [m/m] 0,035 0,035 0,035 0,016 0,016 0,01 0,01 0,007 0,007
per conduttore
impedenza media [m/m] 0,114 0,081 0,064 0,04 0,031 0,026 0,021 0,019 0,016
per conduttore
conduttore resistenza media a freddo [m/m] 0,175 0,175 0,175 0,175 0,175 0,175 0,175 0,175 0,175
di protezione (temperatura ambiente 20C)
sezione (equivalente in rame) [mm
2
] 105 105 105 105 105 105 105 105 105
tenuta alle correnti corrente nominale di cresta [kA] 58 79 79 202 202 258 258 310 310
di cortocircuito ammissibile (trifase)
corrente nominale di breve [kA] 25 37 39 75 96 111 111 147 147
durata ammissibile (1 s)
grado di protezione di costruzione IP31 IP31 IP31 IP31 IP31 IP31 IP31 IP31 IP31
(1) La corrente nominale In data per una emperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento
dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto in funzione del tipo di posa
Coefficiente moltiplicatore da applicare al valore di corrente nominale In in funzione
delle condizioni di impiego
tipo di posa orizz. di piatto orizz. di costa verticale
trasporto coefficiente 0,75
distribuzione coefficiente 1
coefficiente 1 coefficiente 0,8
Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KH in funzione
della temperatura ambiente
Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore
di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C
temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65
coefficiente 1,12 1,09 1,06 1,03 1 0,97 0,94 0,90 0,87 0,83 0,79
Condotti sbarre prefabbricati
Caratteristiche elettriche
Canalis KH
Schneider Electric 67
Protezione
dei circuiti
Condotti sbarre prefabbricati
Caratteristiche elettriche
Canalis KTIC
Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-30 KTIC-40 KTIC-50
numero di conduttori 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4
natura dei conduttori Cu Cu Cu Cu Cu Cu Cu Cu
corrente nominale In (1) [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
tensione nominale disolamento [V] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
tensione nominale dimpiego [V] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
conduttori attivi restistenza media per [m/m] 0,0431 0,0392 0,0234 0,019 0,0148 0,0118 0,01 0,0074
conduttore a freddo
(temperatura ambiente 20C)
resistenza media [m/m] 0,0534 0,0486 0,0293 0,0236 0,0187 0,0146 0,0124 0,0092
per conduttore con In
(temperatura ambiente 35C)
reattanza media per conduttore [m/m] 0,0322 0,0259 0,0171 0,0134 0,0104 0,0082 0,0069 0,0052
impedenza media per conduttore [m/m] 0,0538 0,049 0,029 0,0232 0,0181 0,014 0,0121 0,009
conduttore di protezione
sezione (equivalente in rame) [mm
2
] 2228 2322 2644 3065 3265 4782 5588 5988
anello di guasto resistenza media tra [m/m] 0,0728 0,0662 0,0396 0,0322 0,0251 0,0199 0,0169 0,0125
conduttori attivi e PE con In
(temperatura ambiente 35C)
reattanza media tra [m/m] 0,0766 0,0593 0,0461 0,0287 0,0341 0,0294 0,0155 0,0127
conduttori attivi e PE
tenuta alle correnti corrente nominale [kA] 92 125 173 173 198 346 346 346
di cortocircuito di cresta ammissibile (trifase)
corrente nominale [kA] 42 57 79 79 90 158 158 158
di breve durata ammissibile (1 s)
grado di protezione IP55 IP55 IP55 IP55 IP55 IP55 IP55 IP55
Determinazione della corrente ammissibile Iz del condotto KTIC in funzione
delle condizioni dimpiego
Coefficiente moltiplicatore di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In
del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C
temperatura ambiente [C] 35 40 45 50
coefficiente 1,03 1 0,95 0,84
(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dellinvolucro che non supera i 55K secondo le condizioni
di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
Schneider Electric 68
Protezione
dei circuiti
Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40
numero di conduttori 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4 3 o 4
natura dei conduttori Al Al Al Al Al Al Al
corrente nominale In (1) [A] 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
tensione nominale disolamento [V] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
tensione nominale dimpiego [V] 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
frequenza nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
conduttori attivi restistenza media [m/m] 0,0565 0,0457 0,0291 0,0267 0,0215 0,0173 0,0138
per conduttore a freddo
(temperatura ambiente 20C)
resistenza media [m/m] 0,0712 0,0567 0,0367 0,0343 0,0269 0,0218 0,0174
per conduttore con In
(temperatura ambiente 35C)
reattanza media per conduttore [m/m] 0,0224 0,0181 0,0119 0,0119 0,0085 0,0074 0,006
impedenza media per conduttore [m/m] 0,0608 0,0491 0,0315 0,0292 0,0231 0,0189 0,015
conduttore di protezione
sezione (equivalente in rame) [mm
2
] 2322 2644 3265 3265 4782 5988 5988
anello di guasto resistenza media [m/m] 0,0955 0,0773 0,0492 0,0451 0,0364 0,0292 0,0233
tra conduttori attivi e PE
con (temperatura ambiente 35C)
reattanza media [m/m] 0,0786 0,0613 0,0481 0,0307 0,0361 0,0314 0,0175
tra conduttori attivi e PE
tenuta alle correnti corrente nominale [kA] 92 125 173 173 250 346 346
di cortocircuito di cresta ammissibile (trifase)
corrente nominale [kA] 42 57 79 79 114 159 158
di breve durata ammissibile (1 s)
grado di protezione IP55 IP55 IP55 IP55 IP55 IP55 IP55
Condotti sbarre prefabbricati
Caratteristiche elettriche
Canalis KTIA
Determinazione della corrente ammissibile Iz del condotto KTIA in funzione
delle condizioni dimpiego
Coefficiente moltiplicatore di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In
del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C
temperatura ambiente [C] 35 40 45 50
coefficiente 1,03 1 0,95 0,84
(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dellinvolucro che non supera i 55K secondo le condizioni
di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
Schneider Electric 69
Protezione
dei circuiti
Caduta di tensione
La caduta di tensione in un tratto di condotto
sbarre senza derivazioni si calcola con la
seguente formula:
U = k I
b
L (r
c
cos + x
c
sen )
ed in percentuale:
U% = 100
dove:
c I
b
[A] la corrente dimpiego del tratto
di condotto;
c L[m] la lunghezza del tratto;
c r
c
[m/m] la resistenza di un metro
di condotto;
c x
c
[m/m] la reattanza di un metro
di condotto;
c Un la tensione nominale dellimpianto;
c cos il fattore di potenza del carico;
c k un fattore che tiene conto del tipo di
distribuzione in condotto realizzata:
v k = 2 per sistemi monofase e bifase;
v k = e per sistemi trifase.
Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B,
2B, 1C, 2C) forniscono i valori di U% nei
condotti Canalis per diversi valori di cos .
Per il calcolo di questi valori sono state
assunte le seguenti ipotesi:
c tensione nominale del sistema pari a 400 V;
c condotti trifasi con carico equilibrato sulle
tre fasi;
c resistenza del condotto considerata a
temperatura ambiente pari a 35C e
condotto percorso dalla corrente nominale
(anche nel caso in cui la corrente dimpiego
del condotto inferiore alla corrente
nominale del condotto);
c per i condotti KBA, KBB e KN
stata ipotizzata la condizione di carico
uniformemente distribuito lungo il condotto
di lunghezza L;
c per i condotti KS, KH, KTA e KTC
stata ipotizzata la condizione di carico
concentrato allestremit del condotto
di lunghezza L.
In caso di corrente dimpiego inferiore
alla corrente nominale del condotto
per determinare il valore della caduta
di tensione nel tratto di condotto occorre
moltiplicare il dato della tabella per il
rapporto I
b
/I
nc
.
Esempi di calcolo della caduta
di tensione nei condotti
c Si consideri un condotto KN40 avente
le seguenti caratteristiche dimpiego:
c rete trifase,
v cos = 0.9,
v I
b
condotto = 36 A,
v I
b
Iderivazione = 20 A,
v I
b
IIderivazione = 16 A,
v L Itratto = 30 m,
v L IItratto = 20 m.
Per il calcolo della U% si fa riferimento
alla tabella 1B.
U% Itratto = (36/40) 1.32 x 2 = 2.376
U% IItratto = (16/40) 0.88 x 2 = 0.704
U% = U% Itratto + U% IItratto =
3.080
U
U
n
c Si consideri un condotto KS160 avente
le seguenti caratteristiche dimpiego:
v rete trifase,
v cos = 0.9,
v I
b
condotto = 150 A,
v I
b
Iderivazione = 80 A,
v I
b
IIderivazione = 70 A,
v L Itratto = 30 m,
v L IItratto = 20 m.
L=30 m L=20 m
Canalis KS160: I
b
= 150 A
I
b
Iderivazione = 80 A
I
b
IIderivazione = 70 A
Per il calcolo della U% si fa riferimento
alla tabella 2B.
U% Itratto = (150/160) 1.45 = 1.36
U% IItratto = (70/160) 0.97 = 0.424
U% = U% Itratto + U% IItratto =
1.784
Condotti sbarre prefabbricati
Caduta di tensione
Generalit
L=30 m L=20 m
Canalis KN40: I
b
= 36 A
I
b
Iderivazione = 20 A
I
b
IIderivazione = 16 A
Schneider Electric 70
Protezione
dei circuiti
Tabella 1A: condotto con derivazioni puntuali, cos = 0.8
Lunghezza [m]
Inc 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KBA/KBB25 25 0,19 0,37 0,56 0,75 0,93 1,12 1,30 1,49 1,68 1,86 2,24 2,61 2,98 3,35 3,73
KBA/KBB40 40 0,13 0,26 0,39 0,52 0,65 0,78 0,91 1,04 1,16 1,29 1,55 1,81 2,07 2,33 2,59
KN40 40 0,20 0,39 0,59 0,79 0,99 1,18 1,38 1,58 1,78 1,97 2,37 2,76 3,16 3,55 3,95
KN63 63 0,13 0,26 0,39 0,52 0,65 0,78 0,91 1,04 1,17 1,30 1,56 1,83 2,09 2,35 2,61
KN100 100 0,09 0,19 0,28 0,38 0,47 0,57 0,66 0,76 0,85 0,94 1,13 1,32 1,51 1,70 1,89
Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2.
In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.
Tabella 2A: condotto usato come trasporto, cos = 0.8
Lunghezza [m]
Inc 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS100 100 0,30 0,60 0,90 1,20 1,50 1,80 2,10 2,40 2,70 3,01 3,61 4,21 4,81 5,41 6,01
KS160 160 0,23 0,46 0,69 0,93 1,16 1,39 1,62 1,85 2,08 2,32 2,78 3,24 3,71 4,17 4,63
KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,52 1,71 1,90 2,28 2,66 3,03 3,41 3,79
KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,52 1,71 1,90 2,28 2,66 3,04 3,42 3,80
KS500 500 0,18 0,36 0,55 0,73 0,91 1,09 1,27 1,45 1,64 1,82 2,18 2,55 2,91 3,27 3,64
KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,67 0,84 1,00 1,17 1,34 1,51 1,67 2,01 2,34 2,68 3,01 3,35
KS800 800 0,16 0,32 0,47 0,63 0,79 0,95 1,11 1,27 1,42 1,58 1,90 2,22 2,53 2,85 3,17
KHF14 1000 0,23 0,47 0,70 0,93 1,16 1,40 1,63 1,86 2,09 2,33 2,79 3,26 3,72 4,19 4,65
KHF16 1200 0,21 0,41 0,62 0,83 1,03 1,24 1,44 1,65 1,86 2,06 2,48 2,89 3,30 3,71 4,13
KHF18 1450 0,20 0,40 0,60 0,81 1,01 1,21 1,41 1,61 1,81 2,02 2,42 2,82 3,22 3,63 4,03
KHF26 2200 0,19 0,37 0,56 0,75 0,93 1,12 1,31 1,49 1,68 1,87 2,24 2,61 2,99 3,36 3,73
KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 0,84 1,01 1,18 1,35 1,52 1,69 2,03 2,36 2,70 3,04 3,38
KHF36 3000 0,16 0,33 0,49 0,65 0,82 0,98 1,15 1,31 1,47 1,64 1,96 2,29 2,62 2,95 3,27
KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,60 0,75 0,90 1,05 1,20 1,35 1,50 1,80 2,10 2,40 2,70 3,00
KHF46 4000 0,16 0,32 0,48 0,64 0,81 0,97 1,13 1,29 1,45 1,61 1,93 2,26 2,58 2,90 3,22
KHF48 4500 0,15 0,30 0,45 0,60 0,75 0,90 1,05 1,20 1,35 1,50 1,80 2,10 2,40 2,70 3,00
KTIA10 1000 0,15 0,30 0,46 0,61 0,76 0,91 1,07 1,22 1,37 1,52 1,83 2,13 2,44 2,74 3,05
KTIA13 1250 0,15 0,30 0,46 0,61 0,76 0,91 1,07 1,22 1,37 1,52 1,83 2,13 2,43 2,74 3,04
KTIA16 1600 0,13 0,25 0,38 0,51 0,63 0,76 0,89 1,01 1,14 1,26 1,52 1,77 2,02 2,28 2,53
KTIA20 2000 0,15 0,30 0,45 0,60 0,75 0,90 1,05 1,20 1,35 1,50 1,80 2,10 2,40 2,70 2,99
KTIA25 2500 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,30 1,44 1,73 2,02 2,31 2,59 2,88
KTIA32 3200 0,15 0,30 0,45 0,61 0,76 0,91 1,06 1,21 1,36 1,52 1,82 2,12 2,43 2,73 3,03
KTIA40 4000 0,15 0,30 0,46 0,61 0,76 0,91 1,06 1,21 1,37 1,52 1,82 2,12 2,43 2,73 3,03
KTIC10 1000 0,13 0,27 0,40 0,54 0,67 0,81 0,94 1,07 1,21 1,34 1,61 1,88 2,15 2,42 2,69
KTIC13 1250 0,15 0,29 0,44 0,59 0,74 0,88 1,03 1,18 1,33 1,47 1,77 2,06 2,36 2,65 2,95
KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 0,58 0,70 0,82 0,93 1,05 1,17 1,40 1,63 1,87 2,10 2,33
KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 0,58 0,70 0,82 0,93 1,05 1,17 1,40 1,63 1,87 2,10 2,33
KTIC25 2500 0,11 0,23 0,34 0,46 0,57 0,69 0,80 0,92 1,03 1,15 1,38 1,61 1,84 2,07 2,29
KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,69 0,81 0,92 1,04 1,15 1,38 1,61 1,84 2,07 2,30
KTIC40 4000 0,12 0,24 0,37 0,49 0,61 0,73 0,85 0,97 1,10 1,22 1,46 1,70 1,95 2,19 2,44
KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,45 0,57 0,68 0,79 0,91 1,02 1,13 1,36 1,59 1,82 2,04 2,27
Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2.
In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.
Condotti sbarre prefabbricati
Caduta di tensione
Calcolo
Schneider Electric 71
Protezione
dei circuiti
Tabella 1B: condotto con derivazioni puntuali, cos = 0.85
Lunghezza [m]
Inc 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KBA/KBB25 25 0,20 0,39 0,59 0,79 0,99 1,18 1,38 1,58 1,78 1,97 2,37 2,76 3,16 3,55 3,95
KBA/KBB40 40 0,14 0,27 0,41 0,55 0,68 0,82 0,96 1,09 1,23 1,37 1,64 1,91 2,19 2,46 2,73
KN40 40 0,21 0,42 0,63 0,84 1,04 1,25 1,46 1,67 1,88 2,09 2,51 2,92 3,34 3,76 4,18
KN63 63 0,14 0,27 0,41 0,55 0,69 0,82 0,96 1,10 1,23 1,37 1,64 1,92 2,19 2,47 2,74
KN100 100 0,10 0,20 0,29 0,39 0,49 0,59 0,69 0,78 0,88 0,98 1,17 1,37 1,57 1,76 1,96
Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2.
In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.
Tabella 2B: condotto usato come trasporto, cos = 0.85
Lunghezza [m]
Inc 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS100 100 0,31 0,62 0,92 1,23 1,54 1,85 2,16 2,47 2,77 3,08 3,70 4,32 4,93 5,55 6,17
KS160 160 0,24 0,47 0,71 0,95 1,19 1,42 1,66 1,90 2,13 2,37 2,85 3,32 3,79 4,27 4,74
KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,52 1,71 1,90 2,28 2,66 3,04 3,42 3,80
KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,15 1,34 1,53 1,72 1,91 2,29 2,67 3,06 3,44 3,82
KS500 500 0,18 0,36 0,54 0,72 0,90 1,08 1,26 1,43 1,61 1,79 2,15 2,51 2,87 3,23 3,59
KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,67 0,84 1,00 1,17 1,34 1,51 1,67 2,01 2,34 2,68 3,01 3,35
KS800 800 0,15 0,31 0,46 0,62 0,77 0,93 1,08 1,24 1,39 1,55 1,86 2,16 2,47 2,78 3,09
KHF14 1000 0,24 0,48 0,72 0,95 1,19 1,43 1,67 1,91 2,15 2,39 2,86 3,34 3,82 4,30 4,77
KHF16 1200 0,21 0,42 0,63 0,84 1,05 1,25 1,46 1,67 1,88 2,09 2,51 2,93 3,35 3,76 4,18
KHF18 1450 0,20 0,40 0,61 0,81 1,01 1,21 1,41 1,62 1,82 2,02 2,42 2,83 3,23 3,64 4,04
KHF26 2200 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,52 1,71 1,90 2,28 2,66 3,04 3,42 3,80
KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 0,85 1,02 1,19 1,36 1,53 1,70 2,04 2,38 2,72 3,06 3,40
KHF36 3000 0,17 0,33 0,50 0,67 0,83 1,00 1,17 1,33 1,50 1,67 2,00 2,33 2,67 3,00 3,33
KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,61 0,76 0,91 1,06 1,21 1,36 1,51 1,82 2,12 2,42 2,73 3,03
KHF46 4000 0,16 0,33 0,49 0,66 0,82 0,99 1,15 1,32 1,48 1,64 1,97 2,30 2,63 2,96 3,29
KHF48 4500 0,15 0,30 0,46 0,61 0,76 0,91 1,06 1,22 1,37 1,52 1,82 2,13 2,43 2,73 3,04
KTIA10 1000 0,16 0,31 0,47 0,63 0,78 0,94 1,10 1,25 1,41 1,57 1,88 2,19 2,51 2,82 3,13
KTIA13 1250 0,16 0,31 0,47 0,62 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56 1,87 2,19 2,50 2,81 3,12
KTIA16 1600 0,13 0,26 0,39 0,52 0,65 0,78 0,91 1,04 1,17 1,30 1,56 1,82 2,08 2,34 2,60
KTIA20 2000 0,15 0,31 0,46 0,61 0,77 0,92 1,07 1,23 1,38 1,53 1,84 2,15 2,45 2,76 3,07
KTIA25 2500 0,15 0,30 0,44 0,59 0,74 0,89 1,04 1,18 1,33 1,48 1,78 2,07 2,37 2,66 2,96
KTIA32 3200 0,16 0,31 0,47 0,62 0,78 0,93 1,09 1,24 1,40 1,55 1,86 2,18 2,49 2,80 3,11
KTIA40 4000 0,16 0,31 0,47 0,62 0,78 0,93 1,09 1,24 1,40 1,55 1,87 2,18 2,49 2,80 3,11
KTIC10 1000 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,81 0,95 1,08 1,22 1,35 1,62 1,89 2,16 2,43 2,70
KTIC13 1250 0,15 0,30 0,45 0,59 0,74 0,89 1,04 1,19 1,34 1,49 1,78 2,08 2,38 2,68 2,97
KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 0,59 0,70 0,82 0,94 1,06 1,17 1,41 1,64 1,88 2,11 2,35
KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 0,59 0,70 0,82 0,94 1,06 1,17 1,41 1,64 1,88 2,11 2,35
KTIC25 2500 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,69 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,85 2,08 2,31
KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,70 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,85 2,09 2,32
KTIC40 4000 0,12 0,25 0,37 0,49 0,61 0,74 0,86 0,98 1,10 1,23 1,47 1,72 1,96 2,21 2,46
KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,46 0,57 0,69 0,80 0,91 1,03 1,14 1,37 1,60 1,83 2,06 2,29
Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2.
In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.
Schneider Electric 72
Protezione
dei circuiti
Condotti sbarre prefabbricati
Caduta di tensione
Calcolo
Tabella 1C: condotto con derivazioni puntuali , cos = 0.9
Lunghezza [m]
Inc 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KBA/KBB25 25 0,21 0,42 0,62 0,83 1,04 1,25 1,46 1,67 1,87 2,08 2,50 2,92 3,33 3,75 4,17
KBA/KBB40 40 0,14 0,29 0,43 0,57 0,72 0,86 1,01 1,15 1,29 1,44 1,72 2,01 2,30 2,59 2,87
KN40 40 0,22 0,44 0,66 0,88 1,10 1,32 1,54 1,76 1,98 2,20 2,64 3,08 3,52 3,96 4,40
KN63 63 0,14 0,29 0,43 0,57 0,72 0,86 1,00 1,15 1,29 1,43 1,72 2,01 2,29 2,58 2,87
KN100 100 0,10 0,20 0,30 0,40 0,51 0,61 0,71 0,81 0,91 1,01 1,21 1,41 1,62 1,82 2,02
Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2.
In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.
Tabella 2C: condotto usato come trasporto, cos = 0.9
Lunghezza [m]
Inc 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KS100 100 0,31 0,63 0,94 1,26 1,57 1,89 2,20 2,51 2,83 3,14 3,77 4,40 5,03 5,66 6,29
KS160 160 0,24 0,48 0,72 0,97 1,21 1,45 1,69 1,93 2,17 2,41 2,90 3,38 3,86 4,34 4,83
KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,75 0,94 1,13 1,32 1,51 1,70 1,89 2,26 2,64 3,02 3,39 3,77
KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,52 1,71 1,90 2,28 2,67 3,05 3,43 3,81
KS500 500 0,17 0,35 0,52 0,70 0,87 1,05 1,22 1,40 1,57 1,75 2,10 2,44 2,79 3,14 3,49
KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,66 0,83 0,99 1,16 1,32 1,49 1,66 1,99 2,32 2,65 2,98 3,31
KS800 800 0,15 0,30 0,45 0,59 0,74 0,89 1,04 1,19 1,34 1,49 1,78 2,08 2,38 2,68 2,97
KHF14 1000 0,24 0,49 0,73 0,97 1,22 1,46 1,70 1,95 2,19 2,43 2,92 3,41 3,90 4,38 4,87
KHF16 1200 0,21 0,42 0,63 0,84 1,05 1,26 1,47 1,68 1,89 2,10 2,52 2,94 3,37 3,79 4,21
KHF18 1450 0,20 0,40 0,60 0,80 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,41 2,81 3,21 3,61 4,01
KHF26 2200 0,19 0,38 0,58 0,77 0,96 1,15 1,34 1,53 1,73 1,92 2,30 2,69 3,07 3,45 3,84
KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 0,85 1,02 1,19 1,35 1,52 1,69 2,03 2,37 2,71 3,05 3,39
KHF36 3000 0,17 0,34 0,51 0,67 0,84 1,01 1,18 1,35 1,52 1,69 2,02 2,36 2,70 3,04 3,37
KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,61 0,76 0,91 1,06 1,21 1,36 1,51 1,82 2,12 2,42 2,72 3,03
KHF46 4000 0,17 0,33 0,50 0,67 0,83 1,00 1,17 1,33 1,50 1,67 2,00 2,33 2,67 3,00 3,33
KHF48 4500 0,15 0,30 0,46 0,61 0,76 0,91 1,07 1,22 1,37 1,52 1,83 2,13 2,44 2,74 3,05
KTIA10 1000 0,16 0,32 0,48 0,64 0,80 0,96 1,12 1,28 1,44 1,60 1,92 2,24 2,56 2,88 3,20
KTIA13 1250 0,16 0,32 0,48 0,64 0,80 0,96 1,12 1,28 1,44 1,59 1,91 2,23 2,55 2,87 3,19
KTIA16 1600 0,13 0,26 0,40 0,53 0,66 0,79 0,93 1,06 1,19 1,32 1,59 1,85 2,12 2,38 2,65
KTIA20 2000 0,16 0,31 0,47 0,62 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56 1,87 2,19 2,50 2,81 3,12
KTIA25 2500 0,15 0,30 0,45 0,60 0,76 0,91 1,06 1,21 1,36 1,51 1,81 2,12 2,42 2,72 3,02
KTIA32 3200 0,16 0,32 0,47 0,63 0,79 0,95 1,11 1,27 1,42 1,58 1,90 2,22 2,53 2,85 3,17
KTIA40 4000 0,16 0,32 0,47 0,63 0,79 0,95 1,11 1,27 1,42 1,58 1,90 2,22 2,53 2,85 3,17
KTIC10 1000 0,13 0,27 0,40 0,54 0,67 0,81 0,94 1,08 1,21 1,34 1,61 1,88 2,15 2,42 2,69
KTIC13 1250 0,15 0,30 0,45 0,60 0,74 0,89 1,04 1,19 1,34 1,49 1,79 2,09 2,38 2,68 2,98
KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 0,59 0,70 0,82 0,94 1,05 1,17 1,41 1,64 1,87 2,11 2,34
KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 0,59 0,70 0,82 0,94 1,06 1,17 1,41 1,64 1,88 2,11 2,35
KTIC25 2500 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,69 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,85 2,08 2,31
KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,69 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,85 2,08 2,32
KTIC40 4000 0,12 0,25 0,37 0,49 0,61 0,74 0,86 0,98 1,10 1,23 1,47 1,72 1,96 2,21 2,45
KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,46 0,57 0,69 0,80 0,91 1,03 1,14 1,37 1,60 1,83 2,06 2,28
Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2.
In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.
Schneider Electric 73
Protezione
dei circuiti
Determinazione dellIcc a
valle di un tratto di condotto
sbarre prefabbricato
in funzione dellIcc a monte
Le tabelle qui riportate permettono
di determinare il valore della corrente
di cortocircuito trifase in un punto della rete
a valle di un tratto di condotto sbarre,
conoscendo:
c la corrente di cortocircuito trifase a monte
del condotto;
c la lunghezza del tratto di condotto ed il tipo
di condotto.
Determinato il valore di corrente di
cortocircuito a valle, possibile
dimensionare correttamente linterruttore
automatico a valle del tratto di condotto (Pdi
> Icc) e verificare che questultimo protegga
contro il cortocircuito leventuale cavo,
condotto o sistema sbarre che si trova a
valle dellinterruttore stesso. Nel caso di
condotto con molte linee in derivazione
protette da interruttori automatici
preferibile dal punto di vista della sicurezza e
della semplicit di calcolo scegliere
il potere dinterruzione degli interruttori
in derivazione sulla base della corrente
di cortocircuito allinizio del condotto e non
della corrente di cortocircuito nel punto
in cui si ha la derivazione.
Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a
monte e della lunghezza del tratto di
condotto non risultino in tabella considerare
i seguenti valori:
c Icc a monte: valore immediatamente
superiore;
c lunghezza tratto condotto: valore
immediatamente inferiore.
In entrambi i casi lIcc a valle individuata
superiore a quella effettiva,
lapprossimazione dunque nel senso della
maggiore sicurezza.
Nota 1: la tabella stata calcolata considerando:
c tensione trifase: 400 V;
c condotti sbarre alla temperatura ambiente di 20C
Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230
V, dividere le lunghezze in tabella per 1,732.
Tipo condotto Lunghezza del condotto [m]
KBA25/KBB25 0,1 0,1 0,2 0,3 0,4 0,6 0,8 1,1 1,6 2,0 2,8 4 5,4 6,5 11,1 16,7
KBA40/KBB40 0,2 0,3 0,4 0,6 0,9 1,3 1,8 2,4 3,6 4,5 6,5 9,2 12,5 15,2 25,7 38,8
KNA04/KNT04 0,1 0,2 0,3 0,4 0,6 0,8 1,1 1,5 2,3 2,8 4,0 5,7 7,8 9,4 15,9 24
KNA06/KNT06 0,3 0,4 0,6 0,9 1,4 1,9 2,7 3,7 5,5 6,9 10 14,1 19,2 23,2 39,4 59,6
KNA10/KNT10 0,5 0,7 1,1 1,8 2,8 4 5,6 8 12,1 15,3 22,3 32 43,7 53,1 90,5 137,3
KSA10 0,3 0,4 0,7 1,1 1,8 2,5 3,7 5,3 8,2 10,5 15,5 22,4 30,8 37,5 64,2 97,6
KSA16 0,5 0,8 1,4 2,3 3,6 5,2 7,7 11,0 17,3 22,2 32,7 47,3 65,2 79,4 136,3 207,3
KSA25 0,8 1,2 2,1 3,5 5,8 8,5 12,8 18,8 30,2 39,3 58,8 86,2 119,6 146,3 253
KSA40 1,3 2 3,5 5,9 9,5 13,9 20,9 30,6 49 63,4 94,7 138,5 192 234,6
KSA50 1,4 2,2 3,8 6,4 10,6 15,6 23,8 35,3 57,4 75 113,1 166,7 232,1 284,3
KSA63 2,2 3,4 5,8 9,9 16,2 23,8 36 53 85,2 110,8 166,3 244
KSA80 2,4 3,7 6,4 10,9 18,0 26,7 41 61 99,4 130,1 196,9 290,7
KHF14 3,4 5,1 8,6 14,2 22,5 32,1 47 67,1 104,4 133,7 196,5 284,0
KHF16 4 6 10,2 17,1 27,5 39,8 59,3 86 136,0 175,4 260,5
KHF18 4,3 6,5 11,3 19,1 31,0 45,4 68,5 100,4 160,8 208,7
KHF26 8,4 12,7 21,7 36,3 58,2 84,0 124,7 180,3 284,5
KHF28 9,2 14 24,0 40,5 65,7 96 144,1 210,6
KHF36 13,0 19,7 33,6 56 89,4 128,7 190,4 274,3
KHF38 14,4 22 37,6 63,3 102,6 149,4 223,8
KHF46 esempio 18,3 27,6 47 78,0 124,4 178,8 263,7
KHF48 20,4 31,1 53,4 89,8 145,3 211,6
KTIC-10 4 6,4 11,0 18,4 29,6 42,9 64 92,4 146,2 188,5 279,8
KTIC-13 5,1 7,7 13,0 21,7 34,7 50,0 74,0 106,7 168
KTIC-16 7,9 12,0 20,5 34,2 55,0 79,5 118,1 170,8
KTIC-20 10 15,1 25,9 43 69,2 100,0 148,4 214,4
KTIC-25 12,8 19,4 33,1 55,1 88,3 127,5 189,0
KTIC-32 16,3 24,7 42,1 70 112,5 162,5 241,0
KTIC-40 19 29,2 49,8 83,1 133,2 192,2
KTIC-50 25,7 39,0 66,6 111,0 178,0 257,1
KTIA-10 4,6 7,0 11,6 18,9 29,5 41,6 60,1 85,0 130,9 166,7
KTIA-13 5,8 8,7 14,5 23,6 36,8 52,0 75,2 106,4 164 208,9
KTIA-16 8,9 13,3 22,3 36,3 56,6 80,0 115,8 163,8 253
KTIA-20 9,2 13,8 23,1 37,8 59,2 84 121,6 172,5
KTIA-25 12,3 18,4 30,8 50,0 77,9 109,9 159 224,8
KTIA-32 14,6 21,9 36,8 60,0 93,8 132,7 192,5
KTIA-40 18,1 27,3 45,8 74,7 116,9 165,5 240
Icc a monte [kA] Icc a valle [kA]
100 92,6 89 82 72,6 61,4 51,5 40,8 31,5 21,9 17,6 12,4 8,7 6,4 5,3 3,1 2,1
90 84 81 75,2 67,2 57,5 48,8 39,1 30,5 21,4 17,3 12,2 8,6 6,4 5,3 3,1 2,1
80 75,2 72,9 68,2 61,5 53,3 45,7 37,1 29,3 20,8 16,9 12 8,5 6,3 5,2 3,1 2,1
70 66,4 64,5 60,9 55,5 48,7 42,3 34,8 27,9 20,1 16,5 11,8 8,4 6,2 5,2 3,1 2,1
60 57,3 56 53,2 49,2 43,8 38,6 32,3 26,2 19,2 15,9 11,5 8,3 6,2 5,1 3,1 2
50 48 47 45 42 38 34 29 24 18 15 11 8 6 5 3 2
45 43,4 42,6 41 38,5 35,2 31,8 27,5 23 17,5 14,7 10,9 8 6 5 3 2
40 38,7 38,1 36,8 34,8 32,2 29,3 25,7 21,9 17 14,3 10,6 7,9 5,9 5 3 2
35 34 33,6 32,6 31 28,9 26,7 23,9 20,6 16,3 13,9 10,4 7,8 5,9 4,9 3 2
30 esempio 29,3 28,9 28,2 27,1 25,5 23,8 21,7 19,1 15,4 13,3 10,1 7,6 5,8 4,9 3 2
25 24,5 24,3 23,8 23 21,9 20,7 19,2 17,2 14,3 12,5 9,7 7,4 5,7 4,8 3 2
22 21,6 21,4 21 20,4 19,6 18,6 17,5 15,9 13,4 11,9 9,4 7,3 5,6 4,8 2,9 2
15 14,8 14,7 14,5 14,2 13,8 13,3 12,8 12 10,7 9,7 8,1 6,5 5,2 4,5 2,8 2
10 9,9 9,9 9,8 9,6 9,4 9,1 8,8 8,3 7,6 7,1 6,2 5,3 4,4 3,9 2,6 1,8
7 7 7 6,9 6,8 6,7 6,6 6,4 6,2 5,8 5 5 4,4 3,8 3,4 2,4 1,8
5 5 5 5 4,9 4,9 4,8 4,7 4,5 4,3 4,1 3,8 3,4 3 2,8 2,1 1,6
4 4 4 4 4 3,9 3,9 3,8 3,7 3,5 3,4 3,2 2,9 2,6 2,5 1,9 1,5
Schneider Electric 74
Protezione
dei circuiti
La scelta di un interruttore per la protezione
di un condotto sbarre prefabbricato deve
essere fatta tenendo conto:
c delle regole abituali per la taratura del rel
termico dell'interruttore, quindi:
I
B
I
r
I
nc
dove:
v I
B
la corrente d'impiego,
v I
r
la corrente di regolazione termica
dell'interruttore,
v I
nc
la corrente nominale del condotto;
c della tenuta elettrodinamica del condotto,
cio la corrente di cresta limitata Icr
Tabelle di coordinamento
dall'interruttore deve essere inferiore
alla tenuta elettrodinamica (o corrente
di cresta ammissibile) del condotto;
c del limite termico massimo [A
2
s]
ammissibile dal condotto, che deve essere
superiore all'energia specifica [I
2
t] lasciata
passare dall'interruttore.
Tabelle di coordinamento
Le tabelle di coordinamento degli interruttori
Compact NS e Masterpact con i condotti
Canalis forniscono direttamente, in funzione
del tipo di condotto prefabbricato e del tipo
di interruttore di protezione, la corrente di
cortocircuito massima alla quale il condotto
Canalis protetto.
Interruttori Multi 9
I condotti Canalis tipo KLE-20, KBA25/40,
KBB25/40, KN40/100 e KSA100 sono
protetti da interruttori della serie Multi 9 fino
al potere di interruzione dell'interruttore
Multi 9 associato.
tipo di condotto Canalis KN-40 KN-63 KN/KSA-10 KSA-16 KSA-25 KSA-40 KSA-50 KSA-63 KSA-80
portata nominale (In a 35C) 40 63 100 160 250 400 500 630 800
tipo interr. Compact NSA160E 4,5 16 16 16 16
Icc max NSA160NE 4,5 25 25 25 25
in kA eff. NSA160N 4,5 30 30 36 36
NS160E 12 16 16 16
NS160NE 12 20 25 25
NS160N 12 20 36 36
NS160sx 12 20 50 50
NS160H 12 20 70 70
NS160L 12 20 70 150
NS250N 17 36 36
NS250sx 17 50 50
NS250H 17 55 70
NS250L 17 55 150
NS400N 30 45 45
NS400H 30 45 70
NS400L 30 45 150
NS630N 30 45 45 45 45
NS630H 30 70 70 70 70
NS630L 30 150 150 150 150
NS630bN 14 26 32 38
NS630bH 14 26 32 38
NS630bL 70 120 150
NS800N/H 32 38
NS800L 120 150
NS1000N/H 38
NS1000L 150
NS1250N/H 38
Masterpact NT08/10/12H1 24 26 32 38
NT08/10L1 55 70 120 150
NW08/10/12N1 24 26 32 38
NW08/10/12H1 24 26 32 38
NW08/10/12H2a 24 26 32 38
NW08/10/12H2 24 26 32 38
NW08/10/12L1 24 26 32 38
Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 380/415 V)
Schneider Electric 75
Protezione
dei circuiti
tipo di condotto Canalis KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40
portata nominale (In a 35C) 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
Compact NS1000N 40
NS1000H 40
NS1000L 150
NS1250N/H 40 50 60
NS1600N/H 40 50 60
Masterpact NT10/12/16H1 40 42 42 42
NT10L1 150 150 150 150
NW10/12/16N1 40 42 42 42
NW20N1 42 42 42 42
NW10/12H1 40 50 60 65
NW16H1 40 50 60 65 65 65
NW20/25H1 60 65 65 65
NW32/40H1 65 65 65
NW40bH1 80 86 90
NW50H1 90
NW10/12H2a 40 50 60 72
NW16H2a 40 50 60 72 80 85
NW20/25H2a 60 72 80 85
NW32/40H2a 80 85 85
NW10/12H2 40 50 60 72
NW16H2 40 50 60 72 80 86
NW20/25H2 60 72 80 86
NW32/40/40b H2 80 86 90
NW50H2 90
NW20/25H3 60 72 80 86
NW32/40H3 80 86 90
NW10/12L1 40 55 80
NW16L1 80 140 150
NW20L1 80 140 150 150
tipo di condotto Canalis KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50
portata nominale (In a 35C) 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
Compact NS1000N/H 40 50
NS1000L 150 150
NS1250N/H 40 50 60
NS1600N/H 40 50 60
Masterpact NT10/12/16H1 40
NT10L1 150 150 150 150
NW10/12/16N1 40 42 42 42
NW20N1 42 42 42 42
NW10/12/16H1 40 50 60 65
NW20/25H1 60 65 65 65
NW32/40H1 65 65 65
NW40bH1 82 82 90
NW50/63H1 90 95
NW10/12/16H2a 40 50 60 73
NW20/25H2a 60 73 82 82
NW32/40 H2a 82 82 85
NW10/12/16H2 40 50 60 73
NW20/25H2 60 73 82 82
NW32/40/40b H2 82 82 90
NW50/63H2 90 95
NW20/25H3 60 73 82 82
NW32/40H3 82 82 90
NW10/12L1 40 55 80
NW1620L1 55 80 140 150 150
Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 380/415 V)
Schneider Electric 76
Protezione
dei circuiti
Tabelle di coordinamento
tipo di condotto Canalis KHF KHF KHF KHF KHF KHF
portata nominale (In a 35C) 1000 1200 1450 2200/2500 3000/3400 4000/4500
Compact NS800N/H 28
NS800L 70
NS1000N/H 28 38 48
NS1000L 70 150 150
NS1250N/H 28 38 48
NS1600N/H 38 48
NS1600bN/bH 38 48 70 70
NS2000N 70 70
NS2000H 85 85
NS2500N 70 70
NS2500H 85 85
NS3200N 70 70
NS3200H 85 85
Masterpact NT08/10/12H1 28 38 38
NT16H1 28 38 38 42
NT08/10L1 80 150 150
NW08/10/12N1 28 38 38
NW16N1 28 38 38 42
NW20N1 28 38 38 42 42
NW08/10/12H1 28 38 38
NW16H1 28 38 38 65
NW20/25H1 28 38 38 65 65
NW32/40H1 65 65 65
NW40b/50/63H1 92 100 100
NW08/10/12H2a 28 38 38
NW16H2a 28 38 38 85
NW20/25H2a 28 38 38 85 85
NW32/40H2a 85 85 85
NW08/10/12H2 28 38 38
NW16H2 28 38 38 92
NW20/25H2 28 38 38 92 100
NW32/40H2 92 100 100
NW40b/50/63H2 92 117 147
NW20/25H3 28 38 38 92 117
NW32/40H3 92 117 147
NW08/10/12L1 28 38 38
NW16L1 28 38 38 150
NW20L1 28 38 38 150 150
Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 380/415 V)
Schneider Electric 77
Protezione
dei circuiti
tipo di condotto Canalis KSA-10 KSA-16 KSA-25 KSA-40 KSA-50 KSA-63 KSA-80
portata nominale (In a 35C) 100 160 250 400 500 630 800
tipo di interruttore Compact NS160NE 8 8 8
Icc max NS160N 8 8 8
in kA eff. NS160sx 10 10 10
NS160H 10 10 10
NS160L 20 20 20
NS250N 8 8 8
NS250sx 10 10 10
NS250H 10 10 10
NS250L 15 20 20
NS400N 10 10 10
NS400H 17 20 20
NS400L 14 28 35
NS630N 10 10 10 20
NS630H 20 20 20 20
NS630L 35 35 35 35
NS630bN 14 24 26 30 30
NS630bH 24 26 32 38
NS630bL 75 75 75 75
NS800N 26 30 30
NS800H 26 32 38
NS800L 75 75 75
NS1000N 30
NS1000H 38
NS1000L 35
Masterpact NT08/10/12H1 24 26 32 38
NT08/10L1 25 25 25 25
NW08/10/12N1 24 26 32 38
NW08/10/12H1 24 26 32 38
NW08/10/12H2a 24 26 32 38
NW08/10/12H2 24 26 32 38
NW08/10/12L1 24 26 32 38
Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 660/690 V)
Schneider Electric 78
Protezione
dei circuiti
Tabelle di coordinamento
tipo di condotto Canalis KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50
portata nominale (In a 35C) 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
Compact NS1000N 30 30
NS1000H 40 42
NS1000L 35 35
NS1250N 30 30
NS1250H 40 42
NS1600N 30 40
NS1600H 40 42
Masterpact NT10/12/16H1 40
NT10L1 25 25 25 25
NW10/12/16N1 40 42 42 42
NW20N1 42 42 42 42
NW10/12/16H1 40 50 60 65
NW20/25H1 60 65 65 65
NW32H1 65 65
NW40H1 65 65 65
NW40bH1 82 82 65
NW50/63H1 90 95
NW10/12/16H2a 40 50 60 73
NW20/25H2a 60 73 82 82
NW32/40 H2a 82 82 85
NW10/12/16H2 40 50 60 73
NW20/25H2 60 73 82 82
NW32/40/40bH2 82 82 90
NW50/63H2 90 95
NW20/25H3 60 73 82 82
NW32/40H3 82 82 90
NW10/12L1 40 50 65
NW16/20L1 50 65 100 100 100
Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 660/690 V)
Schneider Electric 79
Protezione
dei circuiti
tipo di condotto Canalis KHF KHF KHF KHF KHF KHF
portata nominale (In a 35C) 1000 1200 1450 2200/2500 3000/3400 4000/4500
Compact NS800N 28
NS800H 28
NS800L 75
NS1000N 28 30 30
NS1000H 28 38 48
NS1000L 35 35 35
NS1250N 28 30 30
NS1250H 28 38 48
NS1600N 28 30 30 30
NS1600H 28 38 48 42
NS1600bN 28 30 48 60
NS1600bH 28 38 48 40
NS2000N 48 60 60
NS2000H 48 40 40
NS2500N 60 60
NS2500H 40 40
NS3200N 60 60
NS3200H 40 40
Masterpact NT08/10/12H1 28 38 38
NT16H1 28 38 38 38
NT08/10L1 25 25 25
NW08/10/12/16/20N1 28 38 38
NW08/10/12H1 28 38 38
NW16H1 28 38 38 65
NW20/25H1 28 38 38 65 65
NW32/40H1 65 65 65
NW40b/50/63H1 92 100 100
NW08/10/12H2 28 38 38
NW16H2 28 38 38 85
NW20/25H2 28 38 38 85 85
NW32/40H2 85 85 85
NW08/10/12H2 28 38 38
NW16H2 28 38 38 85
NW20/25H2 28 38 38 85 85
NW32/40H2 85 85 85
NW40b/50/63H2 92 100 100
NW20/25H3 28 38 38 92 100
NW32H3 92 100 100
NW40H3 92 100 100
NW08/10/12L1 28 38 38
NW16L1 28 38 38 100
NW20L1 28 38 38 100 100
Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 660/690 V)
Schneider Electric 80
Protezione
dei circuiti
Schneider Electric 81
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Definizioni 82
Tipi di protezioni 85
Tipi di sganciatori 86
Caratteristiche elettriche interruttori automatici 89
Curve di intervento 128
Declassamento in temperatura 144
Comando e sezionamento 148
Potenze dissipate 164
Curve di limitazione 167
Filiazione 181
Selettivit 189
Selettivit rinforzata 211
Impiego in corrente continua 216
Impiego a 400 Hz 218
Schneider Electric 82
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tale valore se dichiarato dal costruttore,
deve essere utilizzato ai fini del
coordinamento dell'isolamento dell'impianto,
che fornisce le prescrizioni per la tenuta
dielettrica degli apparecchi nei confronti
delle sovratensioni, soprattutto di origine
atmosferica; in particolare, la tensione
nominale di tenuta ad impulso di un
apparecchio deve essere uguale
o superiore ai valori specificati per le
sovratensioni transitorie che possono
verificarsi nel circuito in cui l'apparecchio
inserito. Le Norme prevedono anche valori
minimi di Uimp in funzione della tensione
nominale di impiego dell'apparecchio.
Corrente convenzionale
di non intervento (Inf)
Valore specificato di corrente che
l'interruttore o lo sganciatore in grado di
portare per un tempo stabilito (tempo
convenzionale) senza operare lo sgancio.
Corrente convenzionale di intervento (If)
Valore specificato di corrente che determina
lo sgancio dell'interruttore entro un limite di
tempo stabilito (tempo convenzionale).
Il legame tra In, If, Inf e tempo
convenzionale dipende dalla Norma di
riferimento (Norma domestica CEI 23-3 e
Norma industriale CEI EN 60947-2).
Norma Inf If
CEI 23-3 1,13 In 1,45 In
CEI EN 60947-2 1,05 In 1,30 In
Il tempo convenzionale vale 1h per In < 63A
e 2h per In 63A.
Potere di interruzione nominale estremo
in cortocircuito (Icu)
(Norma CEI EN 60947-2)
il valore della massima corrente
di cortocircuito che l'interruttore in grado
di interrompere per 2 volte (secondo il ciclo
O-CO), alla corrispondente tensione
nominale di impiego.
Le condizioni previste per la verifica
dell'interruttore dopo il ciclo di interruzione
O-CO "non includono" l'attitudine
dell'interruttore stesso a portare con
continuit la sua corrente nominale.
Esso espresso come il valore della
corrente di cortocircuito presunta interrotta,
in kA (per la corrente alternata il valore
efficace della componente simmetrica).
Allo stesso apparecchio il costruttore
pu assegnare diversi valori di Icu,
corrispondenti a valori diversi di tensione
nominale di impiego Ur.
Potere di interruzione nominale
di servizio in cortocircuito (Ics)
(Norma CEI EN 60947-2)
il valore della massima corrente di
cortocircuito che l'interruttore in grado
di interrompere per 3 volte (secondo il ciclo
O-CO-CO), alla corrispondente tensione
nominale di impiego. Le condizioni previste
per la verifica dell'interruttore dopo il ciclo di
interruzione O-CO-CO "includono"
l'attitudine dell'interruttore stesso a portare
con continuit la sua corrente nominale.
Esso espresso come il valore della
corrente di cortocircuito presunta interrotta,
in kA (per la corrente alternata il valore
efficace della componente simmetrica).
Esso viene normalmente dichiarato dal
costruttore utilizzando valori percentuali
del potere di interruzione nominale estremo
di cortocircuito Icu (come suggerito dalla
Norma CEI EN 60947-2).
Potere di interruzione nominale
in cortocircuito (Icn)
(Norma CEI 23-3)
il valore della massima corrente di
cortocircuito assegnato dal costruttore
che l'interruttore in grado in interrompere
per 2 volte (secondo il ciclo O-CO), sotto
specifiche condizioni; queste non
comprendono, dopo la prova, l'attitudine
dell'interruttore a portare una corrente
di carico.
Un interruttore avente un dato potere di
interruzione nominale di cortocircuito Icn
deve avere un corrispondente potere di
cortocircuito di servizio I
cs
, secondo la
seguente tabella ricavata dalla Norma
CEI 23-3 (EN 60898).
Potere di interruzione in kA
Icn 1,5 3 4,5 6 10 15 20 25
Ics 1,5 3 4,5 6 7,5 7,5 10 12,5
Potere di chiusura nominale
in cortocircuito (Icm)
(Norma CEI EN 60947-2)
il valore della massima corrente di
cortocircuito, assegnato dal costruttore,
che l'interruttore automatico in grado di
stabilire alla tensione nominale di impiego
ed in condizioni specificate.
Il potere di chiusura nominale in
cortocircuito di un interruttore non deve
essere inferiore al suo potere di interruzione
nominale estremo in cortocircuito Icu,
moltiplicato per il fattore n riportato dalla
sottostante tabella tratta dalla norma CEI
EN 60947-2; il suo valore espresso come
il massimo picco della corrente presunta.
Definizioni
Pdi in cortocircuito [kA] Fattore di potenza Valore minimo del fattore
(valore efficace)
4,5 Icu 6 0,7 1,5
6 < Icu 10 0,5 1,7
10 < Icu 20 0,3 2,0
20 < Icu 50 0,25 2,1
50 < Icu 0,2 2,2
Rapporto n tra potere di chiusura e potere di interruzione in cortocircuito
e fattore di potenza relativo (interruttori per c.a.)
n =
potere di chiusura
potere di interruzione in cortocircuito
Interruttori automatici
Corrente nominale di impiego (In)
la corrente che l'interruttore pu portare
in servizio ininterrotto, considerando cio
la corrente costante, sempre circolante, pari
al suo valore nominale In, per intervalli di
tempo superiori a 8 ore: settimane, mesi o
anche anni.
La corrente nominale dell'interruttore
uguale alla sua corrente termica
convenzionale in aria libera (Irth), che
rappresenta il valore massimo di corrente
che l'interruttore destinato a portare, in
conformit alle prescrizioni sui limiti di
sovratemperatura che le relative Norme di
prodotto impongono.
La Norma CEI 23-3 fissa i valori
preferenziali della corrente nominale: 6-10-
13-16-20-25-32-40-50-63-80-100-125A.
Tensione nominale di impiego (Ue)
il valore di tensione che il costruttore
specifica per l'apparecchio unitamente alla
corrente nominale di impiego, garantendone
le prestazioni dichiarate.
Allo stesso interruttore possono essere
assegnati diversi valori di tensione nominale
di impiego, alle quali corrispondono servizi
e prestazioni diversi dell'interruttore stesso,
specificati dal costruttore.
I valori normali della tensione nominale di
impiego stabiliti dalla Norma 23-3 sono:
c 230 V per interruttori unipolari e bipolari;
c 230/400 V per interruttori unipolari;
c 400 V per interruttori bipolari, tripolari e
tetrapolari.
Tensione nominale di isolamento (Ui)
il valore di tensione per il quale
dimensionato l'isolamento elettrico
dell'interruttore (verificato da prove
dielettriche ed assicurato da adeguate
distanze di isolamento superficiali).
Evidentemente, il massimo valore di
tensione nominale di impiego non pu
essere superiore al valore della tensione
nominale di isolamento; inoltre, se per un
apparecchio non viene specificato il valore
della tensione di isolamento, si considera
come tensione nominale di isolamento la
sua pi alta tensione nominale di impiego.
Tensione nominale di tenuta ad impulso
(Uimp)
il valore di picco di una tensione ad
impulso (con forma d'onda definita da
1,2/50 s) che l'apparecchio pu sopportare
senza guasti in condizioni specificate di
prova: ad interruttore aperto non si devono
verificare scariche tra i contatti di una stessa
fase n tra fase e massa.
Schneider Electric 83
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Categoria di utilizzazione
(Norma CEI EN 60947-2)
La categoria di utilizzazione di un
apparecchio ne definisce le possibili
applicazioni, in conformit a quanto previsto
dalle relative norme di prodotto.
Per gli interruttori automatici sono definite
due categorie di utilizzazione.
c categoria A: gli interruttori classificati
in questa categoria non sono previsti
per realizzare la selettivit cronometrica,
in condizioni di cortocircuito, rispetto ad altri
dispositivi di protezione posti in serie, lato
carico; non hanno quindi ritardo intenzionale
applicabile all'intervento dello sganciatore di
cortocircuito. Conseguentemente essi non
prevedono una corrente nominale
ammissibile di breve durata;
c categoria B: gli interruttori classificati
in questa categoria sono previsti per
realizzare la selettivit cronometrica
in condizioni di cortocircuito
(non necessariamente fino al potere
di interruzione nominale estremo
dell'interruttore), rispetto ad altri dispositivi
di protezione posti in serie lato carico;
hanno un ritardo intenzionale (talvolta
regolabile) applicabile all'intervento
dello sganciatore di cortocircuito.
Tra le loro caratteristiche tecniche,
il costruttore deve garantire il valore
di corrente nominale di breve durata
ammissibile (Icw).
Corrente nominale ammissibile
di breve durata (Icw)
(Norma CEI EN 60947-2)
il valore di corrente, dichiarato dal
costruttore, che l'interruttore pu
portare senza danneggiamenti per tutta la
durata del tempo di ritardo previsto
(dichiarata dal costruttore). Tale valore
il valore efficace, in corrente alternata,
della corrente di cortocircuito presunta,
considerata costante per tutta la durata
del tempo di ritardo previsto. I valori minimi
della corrente nominale ammissibile di breve
durata richiesti per gli interruttori
di categoria di utilizzazione B sono:
In 2500A Icw il maggior valore
tra 12 In e 5 kA
In 2500A Icw = 30 kA
I valori preferenziali di tempo di ritardo
previsto sono: 0,05 - 0,1 - 0,25 - 0,5 - 1 s.
Sezionamento
Il sezionamento secondo la norma
CEI 64-8 quella funzione che contribuisce
a garantire la sicurezza del personale
avente il compito di svolgere lavori,
riparazioni, localizzazione di guasti o
sostituzione di apparecchi, su od in
vicinanza di parti attive.
La norma stabilisce che ogni circuito debba
poter essere sezionato dallalimentazione.
anche possibile sezionare con un unico
dispositivo pi circuiti.
Gli apparecchi di manovra per poter essere
definiti anche come sezionatori devono
essere conformi ad una norma che
garantisca la loro attitudine al
sezionamento, come ad esempio la
CEI EN 60947-1/3 per gli apparecchi previsti
per uso in ambiente industriale.
Gli interruttori automatici di bassa tensione
Schneider a norma industriale garantiscono
anche la funzione di sezionamento.
Per i dispositivi che non rispondono a norme
CEI specifiche, sono fornite nella parte
commenti della norma CEI 64-8 le minime
distanze disolamento tra i contatti in
posizione di aperto, riferite alla tensione
nominale dellimpianto:
c 230/400 V: 4 mm;
c 400/690 V: 8 mm;
c 1000 V: 12 mm.
Secondo la norma CEI 64-8, anche gli
interruttori automatici e gli interruttori
differenziali rispondenti alle norme
domestiche (CEI EN 60898,
CEI EN 61008-61009) assicurano la
funzione di sezionamento, nonostante
per questi apparecchi, al momento attuale,
non siano previste prescrizioni e prove
aggiuntive in merito.
Sezionamento visualizzato
La norma CEI EN 60947-1
(Apparecchiature a bassa tensione -
Parte 1: Regole generali) stabilisce delle
prescrizioni a cui devono soddisfare gli
interruttori adatti al sezionamento.
Essi devono assicurare in posizione
di aperto una distanza tra contatto fisso
e mobile conforme ai requisiti necessari
a soddisfare la funzione di isolamento
e devono essere muniti di un dispositivo
che indichi la posizione dei contatti mobili.
Questo indicatore di posizione deve essere
connesso ai contatti mobili in modo
affidabile, ovvero deve indicare la posizione
di aperto solo se i contatti sono
effettivamente separati. Questa funzione
detta sezionamento visualizzato.
Secondo la norma, lattitudine di un
interruttore al sezionamento visualizzato
si verifica con una prova di robustezza
meccanica: mantenendo forzatamente
chiusi i contatti (ricorrendo a
imbullonamento o saldatura), si sottopone
lorgano di manovra ad una forza pari a 3
volte lo sforzo necessario alla manovra.
Durante lapplicazione dello sforzo,
non deve essere possibile bloccare lorgano
di manovra mediante lucchetto.
Al termine della prova, rilasciato lorgano
di manovra, questo non deve indicare
la posizione di aperto.
Interruttori differenziali
Corrente nominale differenziale
di intervento (I n)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
il valore di corrente differenziale
assegnato dal costruttore all'interruttore
differenziale, per il quale l'interruttore deve
funzionare in condizioni specificate.
I valori normali di corrente nominale
differenziale di intervento sono:
0,01-0,03-0,1-0,3-0,5A.
Corrente nominale differenziale
di non intervento (I no)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
il valore di corrente differenziale
assegnato dal costruttore all'interruttore
differenziale, per il quale l'interruttore non
deve funzionare in condizioni specificate.
Il valore normale di corrente nominale
differenziale di non intervento 0,5 In.
Potere di chiusura e di interruzione
differenziale nominale (I m)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
il valore efficace della componente
alternata della corrente presunta
differenziale, assegnato dal costruttore, che
un interruttore differenziale pu stabilire,
portare ed interrompere in condizioni
specificate.
Il valore minimo del potere nominale
differenziale di chiusura e di interruzione
(Im) 10 In oppure 500 A, scegliendo il
valore pi elevato.
Potere di chiusura e di interruzione
nominale (Im)
(Norma CEI EN 61008-1)
il valore efficace della componente
alternata della corrente presunta, assegnato
dal costruttore, che un interruttore
differenziale pu stabilire, portare
ed interrompere in condizioni specificate.
Il valore minimo del potere nominale
di chiusura e di interruzione Im 10 In
oppure 500 A, scegliendo il valore
pi elevato.
Corrente di cortocircuito nominale
condizionale (Inc)
(Norma CEI EN 61008-1)
il valore efficace di corrente presunta,
assegnato dal costruttore, che un
interruttore differenziale, protetto da un
dispositivo di protezione dal cortocircuito
(interruttore automatico o fusibile), pu
sopportare in condizioni specificate senza
subire alterazioni che ne compromettano
la funzionalit.
Fino a 10 kA compresi, i valori della corrente
nominale condizionale di cortocircuito Inc
sono normalizzati e sono:
3-4,5-6-10 kA; oltre 10 kA fino a 25 kA, il
valore preferenziale 20 kA.
Corrente di cortocircuito nominale
condizionale differenziale (I c)
(Norma CEI EN 61008-1)
il valore di corrente presunta
differenziale, assegnato dal costruttore,
che un interruttore differenziale,
protetto dal dispositivo di protezione
dal cortocircuito, pu sopportare
in condizioni specificate senza subire
alterazioni che ne compromettano
la funzionalit.
I valori normali di Ic sono gli stessi di Inc.
Schneider Electric 84
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Elenco delle caratteristiche elettriche in corrente richiesta ad una determinata apparecchiatura conforme alla
norma CEI EN 60947-3
Prova Interruttore Interruttore Interruttore Sezionatore Sezionatore Sezionatore Interruttore Interruttore Interruttore
di manovra di manovra di manovra con fusibile fusibile di manovra di manovra di manovra
fusibile con fusibile sezionatore sezionatore sezionatore
con fusibile fusibile
Poteri di interruzione c c c c v v c c c
e di chiusura nominali
(in sovraccarico)
Tenuta alla corrente c v v c v v c v v
di breve durata
Potere di chiusura c v v v v v c v v
nominale su cortocircuito
Corrente condizionale c c c c c c c c c
di cortocircuito
c Caratteristica richiesta
v Caratteristica non richiesta
Apparecchi conformi
alla norma CEI EN 60947-3
Interruttore di manovra
un dispositivo di manovra, in grado
di stabilire, portare ed interrompere correnti
in condizioni normali del circuito ed anche
di portare per un tempo specificato correnti
di cortocircuito. Un interruttore di manovra
pu essere in grado di stabilire, ma non
interrompere, correnti di cortocircuito.
Sezionatore
un dispositivo di manovra in grado
di aprire e chiudere un circuito in assenza di
corrente e che in posizione di aperto
soddisfa le prescrizioni specificate per
la funzione di sezionamento.
Interruttore di manovra-sezionatore
un interruttore di manovra che, in
posizione di aperto, soddisfa le prescrizioni
di sezionamento specificate per un
sezionatore.
Interruttore di manovra con fusibile
un interruttore di manovra nel quale uno
o pi poli hanno un fusibile in serie in una
unit combinata.
Interruttore di manovra-fusibile
un interruttore di manovra nel quale un
fusibile o un porta fusibile con fusibile forma
il contatto mobile.
Sezionatore con fusibile
un sezionatore nel quale uno o pi poli
hanno un fusibile in serie in una unit
combinata.
Sezionatore-fusibile
un sezionatore nel quale un fusibile o un
porta-fusibile con fusibile forma il contatto
mobile.
Interruttore di manovra-sezionatore
con fusibile
un interruttore di manovra-sezionatore nel
quale uno o pi poli hanno un fusibile
in serie in una unit combinata.
Interruttore di manovra-sezionatore-
fusibile
un interruttore di manovra-sezionatore nel
quale un fusibile o un portafusibile con
fusibile forma il contatto mobile.
Nella tabella sottostante sono indicate le
caratteristiche elettriche in corrente richieste
ai vari tipi di apparecchiatura conformi alla
norma CEI EN 60947-3.
Parametri elettrici
in corrente relativi
agli apparecchi conformi
alla norma CEI EN 60947-3
Potere di chiusura e di interruzione
nominale
Sono i valori di corrente che un apparecchio
pu rispettivamente stabilire ed
interrompere in modo soddisfacente in
condizioni specificate di chiusura ed
interruzione, espressi con riferimento alla
tensione nominale dimpiego, alla corrente
nominale dimpiego ed alla categoria di
utilizzazione
(si veda a questo proposito il paragrafo
dedicato agli interruttori di manovra-
sezionatori). Sono valori che si riferiscono
alla manovra di questi apparecchi sotto
carico.
Corrente nominale ammissibile
di breve durata
la corrente, espressa in valore efficace,
che un interruttore di manovra, un
sezionatore o un interruttore di manovra-
sezionatore pu sopportare senza danni
per un tempo specificato dal costruttore.
Il valore della corrente di breve durata
nominale ammissibile deve essere non
inferiore a 12 volte la corrente nominale
massima dichiarata dal costruttore.
Potere di chiusura nominale su
cortocircuito
il valore della massima corrente
(espresso in kA di cresta) che un interruttore
di manovra o un interruttore di manovra-
sezionatore in grado di stabilire alla
tensione nominale dimpiego e ad uno
specificato valore del fattore di potenza di
cortocircuito.
Questa grandezza si riferisce quindi alla
manovra di chiusura dellinterruttore in
condizioni di cortocircuito.
Corrente nominale condizionale
di cortocircuito
il valore della corrente presunta che
lapparecchio pu sopportare se protetto
da un dispositivo di protezione contro il
cortocircuito specificato dal costruttore.
Definizioni
Schneider Electric 85
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tipi di protezioni
Generalit
La funzione principale di un interruttore
automatico quella di assicurare la
protezione dei circuiti che alimenta.
Esso pu inoltre assicurare funzioni
di sezionamento e di manovra.
La protezione dei circuiti deve essere
assicurata contro:
c i sovraccarichi; questa funzione
realizzata mediante sganciatori termici
bimetallici o mediante sganciatori statici
a tempo inverso associati allinterruttore
automatico;
c i cortocircuiti; questa funzione realizzata
mediante sganciatori magnetici o mediante
sganciatori statici a tempo indipendente,
istantanei o con breve ritardo, associati
allinterruttore automatico;
c i guasti verso terra; questa funzione
realizzata mediante blocchi differenziali
associati meccanicamente agli interruttori,
mediante sganciatori elettronici con opzioni
specifiche o mediante rel separati che
impiegano bobine di sgancio per
determinare lapertura degli interruttori.
Lassociazione di sganciatori termici
bimetallici con sganciatori magnetici
d luogo agli sganciatori comunemente
chiamati magnetotermici.
Gli sganciatori statici, che normalmente
prevedono sia la protezione contro i
sovraccarichi che contro i cortocircuiti,
vengono comunemente chiamati elettronici.
Correnti operanti negli sganciatori
La corrente che passa nellinterruttore
direttamente utilizzata per il funzionamento
degli sganciatori magnetotermici negli
interruttori aventi correnti nominali basse
o medie (fino a 250 A).
Negli interruttori aventi correnti nominali
superiori ed in quelli equipaggiati con rel
elettronici gli sganciatori vengono alimentati
mediante appositi trasformatori di corrente
integrati nello sganciatore; per questa
ragione essi non sono adatti al
funzionamento in corrente continua.
Tipi di interruttori e relativi sganciatori
c Gli interruttori di tipo modulare (serie
Multi 9) sono equipaggiati con sganciatori
di tipo magnetotermico integrati nella
struttura dellinterruttore e pertanto non
intercambiabili.
Gli sganciatori di questi interruttori non
hanno possibilit di regolazione delle
correnti di intervento da parte degli
utilizzatori, ma sono disponibili in una larga
gamma di correnti di intervento tali da
coprire tutti i bisogni applicativi.
Sono disponibili sganciatori aventi diverse
tipologie di curve di intervento in relazione ai
diversi possibili impieghi;
c gli interruttori di tipo scatolato fino a 630 A
di corrente nominale (serie Compact)
possono essere equipaggiati sia con
sganciatori di tipo magnetotermico che con
sganciatori elettronici per correnti fino a
250 A, solo con sganciatori elettronici per
correnti maggiori di 250 A. In entrambi i casi
possibile la regolazione delle soglie di
intervento, con un campo di regolazione pi
ristretto per gli sganciatori magnetotermici e
pi ampio per gli sganciatori elettronici.
Gli sganciatori magnetotermici sono
disponibili con diverse tipologie di curve di
intervento, mentre gli sganciatori elettronici
possono essere adattati alle caratteristiche
dei diversi circuiti da proteggere grazie
allampiezza dei loro campi di regolazione;
c i nuovi interruttori scatolati da 630 A fino
a 3200 A ed i nuovi interruttori di tipo aperto
Masterpact NT ed NW sono equipaggiati
con delle nuove unit di controllo,
denominate Micrologic che, oltre alle
funzioni di protezione con ampi campi di
regolazione delle correnti e dei tempi di
intervento, offrono delle funzioni evolute
gestite da un microprocessore indipendente,
come le misure delle diverse grandezze
elettriche delle reti o funzioni di protezione o
di sorveglianza aggiuntive (es. squilibrio di
corrente, minima tensione, massima
tensione, ritorno di potenza ecc).
In particolare, luso di interruttori di tipo
aperto e delle relative unit di controllo
consente di ottenere la selettivit
cronometrica tra diversi interruttori
mantenendo il ritardo di intervento molto
contenuto anche per gli interruttori installati
a monte degli impianti.
STR 1
a
cifra 2
a
cifra lettera
sganciatore numero di famiglia: tipo di protezione
statico protezioni 2: NS100NS250 M: motori
con lettura RMS regolabili 3: NS400 e NS630 G: generatori
(valore efficace) S: selettivo
della corrente U: universale
Denominazioni
Sganciatori elettronici
per Compact NS100/630
Gli sganciatori elettronici per Compact
NS100/630 sono designati da una sigla
che ne identifica le caratteristiche.
Nella tabella sottostante indicato
il significato di ogni elemento.
Unit di controllo Micrologic
per Compact NS630b/3200 e
Masterpact NT ed NW
Le unit di controllo Micrologic per i nuovi
interruttori di potenza sono designate dalle
seguenti sigle:
2.0 A
X y Z
X: tipo di protezione
c 2 per una protezione di base;
c 5 per una protezione selettiva;
c 6 per una protezione selettiva + guasto
a terra;
c 7 per una protezione selettiva +
differenziale.
Y: versione del modulo di controllo
Identificazione delle diverse versioni.
Lo 0 indica la 1
a
versione realizzata.
Z: tipo di misura
c A per amperometro;
c P per potenza;
c H per armonica.
Schneider Electric 86
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Il sistema Multi 9
Le norme CEI che regolano la progettazione,
le prestazioni e le prove degli interruttori
automatici per protezione contro
sovracorrenti sono due.
La norma CEI EN 60947-2 (17-5 V edizione)
costituisce il testo di riferimento per i prodotti
per applicazioni industriali, con elevati valori
di potere di interruzione e caratteristiche
rispondenti alle esigenze di sicurezza e di
corretto esercizio di moderni impianti elettrici
nel settore produttivo.
La norma CEI 23-3 (EN 60898) si applica agli
interruttori automatici per usi domestici
e similari di tipo ordinario, intendendo incluse
le applicazioni per uffici, alberghi, scuole,
ecc., cio il settore comunemente chiamato
terziario.
Nella tabella a fianco sono riportate
le caratteristiche di intervento magnetico
dei diversi tipi di sganciatore, con riferimento
alle norme e inoltre si sono riportate
le applicazioni standard dei diversi tipi
di protezione.
Merlin Gerin offre a catalogo interruttori
automatici modulari rispondenti a tutte
le diverse esigenze dinstallazione
e di esercizio sopra elencate.
Tipi di sganciatori
Sganciatori magnetotermici
Merlin Gerin offre a catalogo interruttori
automatici modulari rispondenti a tutte
le diverse esigenze dinstallazione
e di esercizio sopra elencate.
Nella tabella a fianco sono riportati i prodotti
a catalogo con le rispettive caratteristiche
dintervento, a seconda del settore
di applicazione.
Tabella di scelta
tipo curva B (1) curva C (2) curva D curva K curva Z curva MA
campo (In) 3 5 5 10 10 14 10 14 2,4 3,6 12 (3)
C40a c c
C40N c c
C60a c c
C60N c c
C60H c c
C60L c c c c
C60L-MA c
C120N c c c
NG125a c
NG125N c c c
NG125L c c c
NG125L-MA c
C32H-DC c
(1) Per C60L, C120N, NG125N, NG125L: 3,2 4,8 In
(2) Per C60L, C120N, NG125a, NG125N, NG125L, C32H-DC: 7 10 In
(3) Tolleranza ammessa 20%
(1) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di funzionamento If = 1,2 In (K); If = 1,3 In (D).
(2) Tolleranza ammessa 20%
Tipi di sganciatori e loro applicazioni
tipo Intervento secondo norma di riferimento protezione
CEI EN 60947-2 CEI EN 60898 (CEI 23-3)
Im 3,2 4,8 In Im 3 5 In di generatori, delle persone
(4 In 20%) e di grandi lunghezze di cavi
Sovraccarico: termici
standard
curva B
Im 6,4 9,6 In Im 5 10 In di cavi e impianti che
(8 In 20%) alimentano apparecchi
utilizzatori classici.
Sovraccarico: termici
standard
curva C
Im 9,6 14,4 In (1) Im 10 14 In di cavi che alimentano
(12 In 20%) apparecchi utilizzatori
a forte corrente
di avviamento.
Sovraccarico: termici
curva D standard
Im 9,6 14,4 In (1) di cavi che alimentano
apparecchi utilizzatori
a forte corrente
di avviamento.
Sovraccarico: termici
curva K standard
Im 2,4 3,6 In dei circuiti elettronici
curva Z
Im 12 In (2) dei motori
(12 In 20%) (senza protezione termica)
curva MA
Schneider Electric 87
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact NS 160/250
sganciatore tipo lungo ritardo corto ritardo istantaneo
STR22SE a soglia regolabile a soglia regolabile e a soglia fissa
temporizzazione fissa
STR22GE a soglia regolabile e a soglia regolabile e a soglia fissa
tempi di sgancio ridotti temporizzazione fissa
STR22ME a soglia regolabile e a soglia pari ad un multiplo costante a soglia fissa
temporizzazione conforme della soglia di lungo ritardo
alla classe d'intervento 10 e temporizzazione fissa
secondo la Norma CEI EN 60947-4
Compact NS 400/630
sganciatore tipo lungo ritardo corto ritardo istantaneo
STR23SE a soglia regolabile a soglia regolabile e a soglia fissa
temporizzazione fissa
STR53UE a soglia e temporizzazione a soglia e temporizzazione a soglia regolabile
regolabile regolabili e pos. I
2
t ON-OFF
STR43ME a soglia regolabile e temporizzazione a soglia regolabile e temporizzazione a soglia fissa
conforme alle classi d'intervento fissa
10 A, 10 e 20 secondo la Norma
CEI EN 60947-4
Compact NS 630b/3200, Masterpact NT ed NW
unit di controllo tipo lungo ritardo corto ritardo istantanea guasto a terra
Micrologic 2.0 a soglia e temporizzazione a soglia regolabile
regolabili
Micrologic 5.0 a soglia e temporizzazione a soglia e temporizzazione a soglia regolabile
regolabili regolabili e pos. I
2
t ON-OFF
Micrologic 6.0 a soglia e temporizzazione a soglia e temporizzazione a soglia regolabile protezione di terra a bassa sensibilit,
regolabili regolabili e pos. I
2
t ON-OFF a soglia e temporizzazione regolabili e
pos. I
2
t ON-OFF
Micrologic 7.0 a soglia e temporizzazione a soglia e temporizzazione a soglia regolabile protezione differenziale residua
regolabili regolabili e pos. I
2
t ON-OFF ad alta sensibilit, a soglia e
temporizzazione regolabili
Sganciatori elettronici
Di seguito sono sintetizzate le principali
caratteristiche e le possibilit di regolazione
degli sganciatori elettronici che
equipaggiano gli interruttori scatolati
Compact NS160/630
e delle unit di controllo che equipaggiano
i nuovi interruttori scatolati Compact
NS630b/3200 ed i nuovi interruttori aperti
Masterpact NT ed NW.
Le possibilit di regolazione di ciascuno
sganciatore elettronico sono mostrate
nella parte di questo capitolo dedicata
alle curve d'intervento degli sganciatori.
Tipi di sganciatori
Sganciatori elettronici
Nelle pagine di sinistra sono illustrati
gli andamenti delle curve degli sganciatori
elettronici in forma qualitativa e nelle pagine
di destra le corrispondenti curve tempo/
corrente su scala logaritmica.
Tipi di sganciatori e loro applicazioni
tipo protezione contro protezione contro aplicazioni
i sovraccarichi i cortocircuiti
TM-D regolabile non regolabile, soglie protezione di reti
elevate (1) di tipo standard
TM-G regolabile non regolabile, soglie protezione di reti
basse alimentate da
generatori e reti
con cavi molto lunghi
MA non presente regolabile protezione contro
il cortocircuito di linee
che alimentano motori
MP non presente regolabile protezione di reti
in corrente continua
per NS400 e NS630
(1) Regolabile da 5 a 10 In per TM200D e TM250D.
Compact NSA ed NSC100N
Gli interruttori della serie Compact NSA
ed NSC100N sono equipaggiati con uno
sganciatore di tipo magnetotermico non
intercambiabile con soglie di intervento
termico e magnetico fisse.
La soglia di intervento dello sganciatore
magnetico varia da 10 a 16 In a seconda
della corrente nominale.
Questi interruttori possono quindi adattarsi
bene a reti di tipo standard.
Compact NS
Gli interruttori della gamma Compact NS
presentano il vantaggio di avere
la possibilit di montare diversi tipi
di sganciatore in funzione del tipo
di protezione da realizzare e della corrente
nominale richiesta.
Nella tabella a fianco sono riportate le
caratteristiche dei diversi tipi di sganciatori
con le applicazioni per le quali sono
normalmente utilizzati.
Nota: gli interruttori NS400 e NS630 hanno
sganciatori di tipo elettronico e quindi, dato
che rilevano le correnti mediante dei
trasformatori di corrente, non sono in grado
di funzionare in corrente continua,
applicazione per la quale sono previsti
gli sganciatori MP.
Schneider Electric 88
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Misure e altre protezioni fornite dalle unit di controllo Micrologic
A: amperometro
c I1, I2, I3, IN, Iterra, Idifferenziale e valori massimi di queste misure
c segnalazione dei guasti
c valori delle regolazioni in ampere e secondi.
P: A + potenza + protezioni configurabili (disponibile per Masterpact NT ed NW)
c misure V, A, W, VAR, VA, Wh, VARh, VAh, Hz, Vcresta, Acresta, cos , valori max e min
c protezioni lungo ritardo in IDMTL, minimo e massimo in tensione e frequenza, squilibri in tensione
e corrente, senso di rotazione delle fasi, ritorno di potenza
c distacco/riattacco in funzione della potenza o della corrente
c misure delle correnti interrotte, segnalazione differenziata del guasto, indicatori di manutenzione,
datazione, funzione cronologica degli eventi, ecc
H: P + armoniche (disponibile per Masterpact NT ed NW)
c qualit dellenergia: fondamentali, tasso di distorsione, ampiezza e fase delle armoniche fino
all'ordine 51
c cattura d'onda in caso di guasto, allarme o su comando
c allarmi programmabili: soglie e azioni programmabili su misura, ecc
2.0 A
5.0 A
6.0 A
7.0 A
5.0 P
6.0 P
7.0 P
5.0 H
6.0 H
7.0 H
Micrologic 2: protezione base
Micrologic 5: protezione selettiva
Micrologic 6: protezione selettiva + "guasto a terra"
Micrologic 7: protezione selettiva + differenziale
Protezioni in corrente
Tipi di sganciatori
Panorama delle funzioni
delle unit di controllo Micrologic
Schneider Electric 89
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Il Sistema Multi 9
tipo DomA45 DomA42/7 C40a C40N C60a C60N
corrente nominale [A] In 632 632 140 140 640 0,563
categoria dimpiego A A A A A A
tensione nominale dimpiego [V] Ue 230 230 230/400 230/400 230/400 230/400
tensione dimpiego massima [V] Ue max CA 250 250 415 415 440 440
tensione minima dimpiego [V] Ue min CA-CC 12 12 12 12 12 12
tensione disolamento [V] Ui 440 440 440 440 500 500
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 4 4 6 6 6 6
numero di poli 1+N 1+N, 2 1+N 3P+N 1+N 3P+N 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4
potere dinterruzione (1) Ue [V]
CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A]
Icn 230/400 4500 (5) 4500 (5) 4500 (5) 6000 (5) 4500 4500 6000 6000
Ics 230/400 4500 (5) 4500 (5) 4500 (5) 6000 (5) 4500 4500 6000 6000
CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
Icu 130 12 15 10 20
240 6 10 5 10 10 20
415 6 10 3 5 3 10
440 3 6
500
Ics 75% Icu 75% Icu 75% Icu 75% Icu
CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
costante di tempo Icu 60 (1P) 10 15
del circuito 125 (1P)
L/R - 0,015s (2) 125 (2P) 10 20
125 (3P) 20 30
250 (2P)
250 (4P) 25 40
Ics 100% Icu 100% Icu
classe di limitazione 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
chiusura rapida c c c c c c c c c c
sezionamento visualizzato c c c c
blocco Vigi adattabile c c c c c c
ausiliari elettrici OF, SD c c c c c c c c
OF+OF/SD c (4) c (4) c (4) c (4) c (4) c (4) c c
MN, MNs, MX+OF c c c c c c c c
MNx c c
MSU c c c c c c
Tm c c c c c
TL C40, CTC 40 c c
accessorio manovra rotativa diretta c c
rinviata (con blocco porta) c c
collegamento utensile * ** * **
coppia di serraggio [Nm] 2 2 2 25 A: 2
3263 A: 3,5
dimensione rigido max.10 max.10 max.16 25 A: max 25
cavo [mm
2
] 32 63 A: max 35
flessibile max.10 max.10 max.16 25 A: max 16
32 63 A: max 25
tipo DomA45 DomA42/7 C40a C40N C60a C60N
sganciatore caratteristiche C C B C B C B C B C
magnetotermico (3) In [A] 6 6 6 1 6 1 6 6 6 0,5
corrente 10 10 10 2 10 2 10 10 10 1
nominale 16 16 16 3 16 3 16 16 16 2
20 20 20 4 20 4 20 20 20 3
25 25 25 6 25 6 25 25 25 4
32 32 32 10 32 10 32 32 32 6
40 16 40 16 40 40 40 10
20 20 50 16
25 25 63 20
32 32 25
40 40 32
40 40
50 50
63 63
temperatura di riferimento [C] 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
(4) Ausiliaria OF+OF/SD compatibile solo se
l'interruttore C40 viene utilizzato come interruttore
di protezione di gruppi di partenza o senza i
ripartitori.
(5) Icn-Ics riferiti a 230 V.
(6) Per C60H curva D: Ue = 240/415
(7) Per In 1,6 e 2,5 Pdi = 50kA
* cacciavite Poz idriv nr.2 o a lama piatta -6mm
** cacciavite Pozidriv nr.2 o a lama piatta da 6,5 mm
(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto
disolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata.
(2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione.
(3) caratteristica tipo B C D K Z MA
Im=In x CEI EN 60898 35 5 10 10 14
(CEI 23-3 4
a
ed.)
CEI EN 60947-2 3,2 4,8 6,4 9,6 9,6 14,4 9,6 14,4 2,4 3,6 1220%
Schneider Electric 90
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Il Sistema Multi 9
(1) per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto
disolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata.
(2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare allinterruzione.
(3) caratteristica tipo B C D K Z M A
Im=In x CEI EN 60898 3 5 5 10
CEI 23-3 4
a
ed.
CEI EN 60947-2 3,2 4,8 7 10 10 14 10 14 2,6 3,6 12
(4) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di funzionamento: I
F
= 1,2 In (K), I
F
= 1,3 In (D).
(5) Il potere di chiusura e di interruzione nominale di un polo singolo (Icn1) a 230 V uguale a Icn.
(6) Per C60H curva D: Ue=240/415 V.
(7) Per In=1,6 e 2,5 Icu= 50 kA.
tipo C60H
corrente nominale [A] In 0,563
categoria dimpiego A
tensione nominale di impiego [V] Ue 230/400 (6)
tensione dimpiego massima [V] Ue max CA 440
CC 60 / polo
tensione minima dimpiego [V] Ue min CA-CC 12
tensione disolamento [V] Ui 500
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6
numero di poli 1 2, 3, 4
potere dinterruzione (1) Ue [V]
CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A]
Icn 230/400 (5) 10000 10000
Ics 230/400 7500 7500
CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
Icu 130 30
240 15 30
415 4 15
440 10
500
690
Ics 50% Icu
CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
costante di tempo Icu 60 (1P) 20
del circuito
125 (1P)
L/R - 0,015s (2)
125 (2P) 25
125 (3P) 40
250 (2P)
250 (4P) 50
Ics 100% Icu
classe di limitazione 3 3
chiusura rapida c c
sezionamento visualizzato c c
blocco Vigi adattabile c
tipo C60H
sganciatore magnetotermico (3)
caratteristiche C D
In [A] 0,5 0,5
corrente 1 1
nominale 2 2
3 3
4 4
6 6
10 10
16 16
20 20
25 25
32 32
40 40
50 50
63 63
temperatura di riferimento [C] 30 40
Schneider Electric 91
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
C60L C60L-MA C120N
0,525 32-40 50-63 1,625 40 80125
A A A A A A
240/415 240/415 240/415 240/415 240/415 230/400
440 440 440 440 440 440
60 / polo 60 / polo 60 / polo 60 / polo 60 / polo 125 / polo
12 12 12 12 12 12
500 500 500 500 500 500
6 6 6 6 6 6
1 2, 3, 4 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4 2,3 2,3 1 2, 3, 4
10000 10000
7500 7500
50 50 50 20
25 50 20 40 15 30 50 40 10 20
6 25 5 20 4 15 25 (7) 20 3 10
20 15 10 20 15 6
50% Icu 50% Icu 50% Icu 50% Icu 75% Icu
25 25 25 20
30 30 30 30 30
50 50 50 50 40
60 60 60 20
100% Icu 100% Icu 100% Icu 100% Icu 100% Icu
3
c c c c c c c c c c
c c c c c c c c c c
c c c c c c
C60L C60L-MA C120N
B C K (4) Z MA B C D
0,5 0,5 1 1 1,6 80 80 80
1 1 1,6 1,6 2,5 100 100 100
2 2 2 2 4 125 125 125
3 3 3 3 6,3
4 4 4 4 10
6 6 6 6 12,5
10 10 10 10 16
16 16 16 16 25
20 20 20 20 40
25 25 25 25
32 32 32 32
40 40 40 40
50 50
63 63
40 40 40 40 40 30 30 30
Schneider Electric 92
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Il Sistema Multi 9
(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto d'isolamento)
utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata.
(2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione.
(3) caratteristica tipo B C D K Z M A
Im =In x CEI EN 60898 3 5 5 10
CEI 23-3 4
a
ed.
CEI EN 60947-2 3,2 4,8 7 10 10 14 10 14 2,4 3,6 12
(4) Ics = 75% Icu
(5) Ics = 50% Icu
(6) Ics = 40% Icu
tipo NG125a NG125N
corrente nominale [A] In 80125 10125
categoria dimpiego A A
tensione nominale d'impiego [V] Ue 240/415 240/415
tensione dimpiego massima [V] Ue max CA 500 500
CC 60/polo 60/polo
tensione minima dimpiego [V] Ue min CA-CC 12 12
tensione disolamento [V] Ui 690 690
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
numero di poli 3, 4 1 2 3, 4
potere dinterruzione (1) Ue [V]
CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
Icu 130 50
240 30 25 50 50
415 16 4,5 25 25
440 10 20 20
500 8 10 10
690
Ics 75% Icu 75% Icu
CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
costante di tempo Icu 60 (1P) 25
del circuito
125 (1P)
L/R - 0,015s (2)
125 (2P) 25
125 (3P) 40 25
250 (2P)
250 (4P) 20
Ics 100% Icu 100% Icu
chiusura rapida c c c c
sezionamento visualizzato c c c c
blocco Vigi adattabile c c c c
leva di comando a 3 posizioni (aperto-chiuso-sganciato) c c c c
pulsante di test meccanismo di sgancio c c c c
blocco a lucchetto integrato c c
morsetti intercambiabili (80125 A) c c
tipo NG125a NG125N
sganciatore magnetotermico (3)
caratteristiche C B C D
In [A] 80 80 10 80
corrente 100 100 16 100
nominale 125 125 20 125
25
32
40
50
63
80
100
125
temperatura di riferimento [C] 40 40 40 40
Schneider Electric 93
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NG125L NG125L-MA C32H-DC P25M
1063 463 140 0,161,6 2,54 6,3 10 1418 2325
A A A A
240/415 240/415 127/250 CC 690
500 500 440 690
60/polo 60/polo 60/polo 220
12 12 12 12-24
690 690 500 690
8 8 - 6
1 2 3, 4 2 3 1, 2 3
100
50 100 100 100 100 illimitato illimitato illimitato illimitato illimitato 50
12,5 50 50 50 50 illimitato illimitato illimitato illimitato 15 (5) 15 (6)
40 40 40 40 illimitato illimitato 50 15 8 (5) 6 (5)
15 15 15 15 illimitato illimitato 50 10 6 (4) 4 (4)
illimitato 3 (4) 3 (4) 3 (4) 3 (4) 3 (4)
75% Icu 75% Icu 100% Icu 100% Icu 100% Icu 100% Icu 100% Icu 100% Icu
50 50
10
50 50 20
10
50
100% Icu 100% Icu 100% Icu
c c c c c c c
c c c c c c c
c c c c c
c c c c c
c c c c c c
c c c
c c
NG125L NG125L-MA C32H-DC P25M
B C D MA C MA
10 10 10 4 1 0,10,16
16 16 16 6,3 2 0,160,25
20 20 20 10 3 0,250,4
25 25 25 12,5 6 0,40,63
32 32 32 16 10 0,61
40 40 40 25 16 11,6
50 50 50 40 20 1,62,5
63 63 63 63 25 2,54
32 46,3
40 610
914
1318
1723
2025
40 40 40 40 40 40
Schneider Electric 94
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Il Sistema Multi 9
(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto d'isolamento)
utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata.
(2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione.
(3) caratteristica tipo B C D K Z M A
Im = In x CEI EN 60898 3 5 5 10
CEI 23-3 4
a
ed.
CEI EN 60947-2 3,2 4,8 7 10 10 14 10 14 2,4 3,6 12
(4) Icn-Ics riferiti a 230 V.
(5) L'interruttore TC16 associa in un unico apparecchio la funzione di comando ad elevate cadenze
(contattore) e protezione magnetotermica
(6) L'interruttore TC16P presenta caratteristiche analoghe al TC16, ma viene comandato con segnali di tipo
impulsivo.
tipo TC16 (5)
corrente nominale [A] In 616
categoria dimpiego
tensione nominale dimpiego circuito di potenza [V] Ue CA 220
CC
tensione minima dimpiego [V] Ue min CA-CC
tensione disolamento [V] Ui 500
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6
frequenza [Hz] 50 / 60
frequenza di manovra [cicli/minuto] < 600
lunghezza cavo di comando [m] < 500
comando tramite ordine mantenuto
tensione di comando [V] CA 220 / 240
CC
comando tramite ordine impulsivo
tensione di comando [V] CA
CC
numero di poli 1 1+N
potere dinterruzione (1) Ue [V]
CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A]
Icn 230/400 3000 (4) 3000 (4)
Ics 230/400 3000 (4) 3000 (4)
CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
Icu 130
240 4,5 4,5
415
440
500
690
Ics 75% Icu
CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]
costante di tempo Icu 60 (1P)
del circuito
125 (1P)
L/R - 0,015s (2)
125 (2P)
125 (3P)
250 (2P)
250 (4P)
Ics
chiusura rapida
sezionamento visualizzato
blocco Vigi adattabile
blocco a lucchetto integrato
tipo TC16 (5)
sganciatore magnetotermico (3)
caratteristiche C
In [A] 6
corrente 10
nominale 16
temperatura di riferimento [C] 30
Schneider Electric 95
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
(7) L'interruttore Reflex XC40 associa in un unico apparecchio le funzioni di telecomando (per segnale
impulsivo e mantenuto) e protezione magnetotermica.
(8) L'associazione di un modulo Tm e di un interruttore C60/C120 rende possibile il comando a distanza
dell'interruttore.
(9) L'MDI un modulo di adattamento di intensit di corrente.
(10) L'MDU un modulo di adattamento di tensione.
TC16P (6) Reflex XC40 (7) Tm + C60/C120 (8)
1016 1040 0,5125
A
220 440 440
250 / polo 60 / polo
12
500 500 500
6 5 6
50 / 60 50 / 60 50 / 60
60 4 10/giorno
< 500 < 500; < 1000 con MDI (9)
220 / 240 220 / 240; 12, 24, 48 con MDU (10) 220/240
12, 24, 48 con MDU (10)
220 / 240; 12, 24, 48 con MDU (10)
12, 24, 48 con MDU (10)
1 1+N 2, 3, 4 1, 2 3, 4
3000 (4) 3000 (4) 4500 (3000 curva D) dati dellinterruttore
3000 (4) 3000 (4) 4500 (3000 curva D) associato
dati dellinterruttore
4,5 4,5 16 associato
6 (4,5 curva D)
75% Icu 75% Icu
dati dellinterruttore
associato
c c
c c
c c c
c c
TC16P (6) Reflex XC40 (7) Tm + C60/C120 (8)
C B C D
10 10 10 10 dati dellinterruttore
16 16 16 16 associato
20 20 20
25 25 25
32 32
40 40
30 30 30 30
Schneider Electric 96
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Protezione contro le sovracorrenti
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Compact NSC100, NSA160
NSC100N
corrente nominale [A] In a 40C 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100
NSC100 c c c c c c c c c c
protezione contro i sovraccarichi (termico)
soglia di Ir fissa
intervento [A] 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di Im fissa
intervento [A] 600 600 600 600 600 1000 1000 1000 1000 1250
NSA160
corrente nominale [A] In a 40C 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
NSA160 c c c c c c c c c c
protezione contro i sovraccarichi (termico)
soglia di Ir fissa
intervento [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di Im fissa
intervento [A] 600 600 600 600 1000 1000 1000 1250 1250 1250
(1) L'interruttore NSC100N conforme alle norme UL508, CSA22-2 N14, garantendo i seguenti valori di
potere di interruzione estremo [kA eff]:
c 240 V: 42;
c 480 V: 18;
c 600 V: 10.
Interruttore Compact tipo NSC100N (1) NSA160
numero di poli 3,4 3,4
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40 C 100 160
tensione nominale d'isolamento [V] Ui 750 500
tensione nominale tenuta Uimp 8 8
ad impulso [kV]
N E NE N
potere di interruzione Icu 50/60 Hz 220 / 240 V 42 25 50 70
nominale estremo [kA eff.]
380 / 415 V 18 16 25 36
440 V 18 10 15 18
500 / 525 V 10
CC 125 V (1P) 10 5 10 10
250 V (2P) 10 5 10 10
potere di interruzione Ics 100 % 50% 100% 100%
nominale di servizio (% Icu)
attitudine al sezionamento c c
categoria di utilizzazione A A
durata (cicli CO) meccanica 20000 10000
elettrica (In - 440 V) 7000 5000
protezione
sganciatore magnetotermico integrato c c
TM-D c c
dispositivo differenziale blocco Vigi c c
rel Vigirex c c
dimensioni e pesi
dimensioni Compact 3P 90 x 120 x 100 90 x 120 x 82,5
L x H x P [mm] 4P 120 x 120 x 100 120 x 120 x 82,5
Vigicompact 3P 210 x 120 x 100 210 x 120 x 82,5
4P 240 x 120 x 100 240 x 120 x 82,5
peso [kg] Compact 3P 1 1,1
4P 1,3 1,4
Vigicompact 3P 2,5 2,6
4P 3 3,1
Schneider Electric 97
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Protezione contro i cortocircuiti
taglia [A] In 65C 1,5 2,5 6,3 12,5 25 50 80
soglia di Im = 921 1535 3888 75175 150350 300700 4801120
intervento 614xIn
regolabile [A]
Interruttore Compact tipo NS80H
numero di poli 3
caratteristiche elettriche secondo IEC 947-2 e CEI EN 60947.2
corrente nominale [A] In 65C 80
tensione nominale di isolamento [V] Ui 750
tensione nominale tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
tensione nominale d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
CC 500
potere di interruzione nominale estremo Icu CA 50/60 Hz 220/240 V 100
[kA eff.] 380/415 V 70
440 V 65
500 V 25
660/690 V 6
CC (L/R 0, 015 s) 250 V (1 polo) 10
500 V (2 poli) 10
potere di interruzione nominale di servizio Ics (% Icu) 100%
attitudine al sezionamento c
categoria di utilizzazione A
durata (cicli CO) meccanica 20000
elettrica 400 V - In/2 10000
400 V - In 7000
caratteristiche secondo Nema AB1
potere di interruzione [kA eff.] 240 V 100
480 V 65
600 V 25
protezione
sganciatore magnetico MA integrato c
taglia [A] In min/max 1,5/80
protezione cortocircuito Im regolabile 614 In
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 90 x 120 x 80
peso [kg] 3 poli fisso ANT 0,98
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Compact NS80H
Schneider Electric 98
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Compact NS160/630
Interruttore Compact tipo NS160
numero di poli 3, 4
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] (1) In 40C 160
tensione nominale d'isolamento [V] Ui 750
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
tensione nominale d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
CC 500
E NE N SX H L
potere di interruzione nominale estremo Icu CA 50/60 Hz 220/240 V 25 85 85 90 100 150
[kA eff.] 380/415 V 16 25 36 50 70 150
440 V 10 25 35 50 65 130
500 V 6 18 30 36 50 70
660/690 V 8 8 10 10 20
CC 250 V (1 polo) 10 35 50 70 85 100
500 V (2 poli in serie) 35 50 70 85 100
potere di interruzione nominale di servizio Ics (% Icu) 50% 100% 100% 100% 100% 100%
attitudine al sezionamento c
categoria di utilizzazione A
durata (cicli CO) meccanica 40000
elettrica 440 V - In/2 40000
440 V - In 20000
caratteristiche elettriche secondo Nema AB1
potere di interruzione [kA] 240 V 85 100 200
480 V 35 65 130
600 V 20 35 50
protezione
sganciatore magnetotermico (2) TM-D c
TM-G c
MA c
MP
sganciatore elettronico (2) STR22SE c
STR22GE c
STR22ME c
STR43ME
STR23SE (u 525 V)
STR23SV (u > 525 V)
STR53UE (u 525 V)
STR53SV (u > 525 V)
dispositivo differenziale blocco Vigi c
rel Vigirex c
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 105x161x86
4 poli fisso ANT 140x161x86
peso [kg] 3 poli fisso ANT 1,6
4 poli fisso ANT 2,1
(1) Interruttore in versione fissa.
(2) Sia gli sganciatori magnetotermici che gli sganciatori elettronici sono intercambiabili.
Schneider Electric 99
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NS250 NS400 NS630
3, 4 3, 4 3, 4
250 400 630
750 750 750
8 8 8
690 690 690
500 500 500
N SX H L N H L N H L
85 90 100 150 85 100 150 85 100 150
36 50 70 150 45 70 150 45 70 150
35 50 65 130 42 65 130 42 65 130
30 36 50 70 30 50 100 30 50 70
8 10 10 20 10 20 70 10 20 35
50 70 85 100 85 85
50 70 85 100 85 85
100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
c c c
A A A
20000 15000 15000
20000 12000 8000
10000 6000 4000
85 100 200 85 100 200 85 100 200
35 65 130 42 65 130 42 65 130
20 35 50 20 35 50 20 35 50
c
c
c c c
c c
c
c
c
c c
c c
c c
c c
c c
c c c
c c c
105x161x86 140x255x110 140x255x110
140x161x86 185x255x110 185x255x110
1,9 6,0 6,0
2,3 7,8 7,8
Schneider Electric 100
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Compact NS400 calibri <400 A
Interruttore Compact tipo NS400-150 NS400-250
numero di poli 3,4 3,4
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] (1) ln 40C 150 250
tensione nominale disolamento [V] Ui 750 750
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
tensione nominale dimpiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690 690
CC 500 500
potere di interruzione nominale estremo Icu CA 50/60 Hz N H L N H L
[kA eff] 220/240 V 85 100 150 85 100 150
380/415 V 45 70 150 45 70 150
440 V 42 65 130 42 65 130
500 V 30 50 100 30 50 100
660/690 V 10 20 75 10 20 75
CC 250 V (1 polo)
500 V (2 poli in serie)
potere di interruzione nominale di servizio Ics (% Icu) 100% 100%
attitudine al sezionamento c c
categoria di utilizzazione A A
durata (cicli CO) meccanica 15000 15000
elettrica 440 V - In/2 12000 12000
440 V - In 6000 6000
caratteristiche elettriche secondo NEMA AB1
potere di interruzione [kA] 240 V 85 100 200 85 100 200
480 V 42 65 130 42 65 130
600 V 20 35 50 20 35 50
protezione
sganciatore elettronico intercambiabile c c
STR23SE c c
STR43ME c c
STR53UE c c
dispositivo differenziale blocco Vigi c c
Rel Vigirex c c
installazione
attacchi ANT POST ANT POST
versioni fisso c c c c
estraibile su zoccolo c c c c
sezionabile su telaio c c c c
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 140x255x110 140x255x110
4 poli fisso ANT 185x255x110 185x255x110
pesi [kg] 3 poli fisso ANT 6 6
4 poli fisso ANT 7,8 7,8
(1) Interruttore in versione fissa.
Schneider Electric 101
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Sganciatori magnetotermici
tipo TM16D/TM 250D TM16G/TM63G
corrente nominale [A] In 40 C 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250 16 25 40 63
per Compact NS160 c c c c c c c c c c c c c c
NS250 c c c c c c c c c c c c c c c c
protezione contro i sovraccarichi (termico)
soglia di intervento [A] Ir regolabile regolabile
da 0,8 a 1 x In da 0,8 a 1 x In
protezione del neutro [A] 4P 3r senza protezione senza protezione
4P 3r + N/2 non prevista 56 56 63 0,5 x Ir non prevista
4P 4r 1 x Ir 1 x Ir
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di intervento [A] Im fisso regolabile fisso
190 300 400 500 500 500 1000 1250 1250 1250 510 x In 63 80 80 125
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Sganciatori per Compact NS160/630
Sganciatori elettronici RMS
tipo STR22SE STR22GE STR23SE/STR23SV STR53UE/STR53SV
In [A] da 20a 70C 40 80 100 160 250 40 100 160 250 400 630 400 630
per Compact NS160 c c c c c c c
NS250 c c c c c c c
NS400 c c
NS630 c c
protezione contro i sovraccarichi (lungo ritardo)
soglia di Ir regolabile (48 gradini) regolabile (48 gradini) regolabile (48 gradini) regolabile (48 gradini)
intervento [A] da 0,4 a 1 x In da 0,4 a 1 x In da 0,4 a 1 x In da 0,4 a 1 x In
intervento da 1,05 a 1,20 x Ir da 1,05 a 1,20 x Ir da 1,05 a 1,20 x Ir da 1,05 a 1,20 x Ir
tempi di temporiz. fissa fissa fissa regolabile
intervento [s] a 1,5 x Ir min 120 12 120 17 34 69 138 277
max 180 15 180 25 50 100 200 400
a 6 x Ir min 5 5 0,8 1,6 3,2 6,4 12,8
max 7,5 7,5 1 2 4 8 16
a 7,2 x Ir min 3,2 3,2 0,5 1,1 2,2 4,4 8,8
max 5 5 0,7 1,4 2,8 5,5 11
protezione del 4P 3r senza protezione senza protezione senza protezione senza protezione
neutro regolabile
4P 3r + N/2 0,5 x Ir 0,5 x Ir 0,5 x Ir 0,5 x Ir
4P 4r 1 x Ir 1 x Ir 1 x Ir 1 x Ir
protezione contro i cortocircuiti (corto ritardo)
soglia di Im regolabile (8 gradini) regolabile (8 gradini) regolabile (8 gradini) regolabile (8 gradini)
intervento [A] da 2 a 10 x Ir da 2 a 10 x Ir da 2 a 10 x Ir da 1,5 a 10 x Ir
precisione 15% 15% 15% 15%
tempi di temporizzazione fissa fissa fissa reg. (4 grad.+ opzione
"I
2
t=costante")
intervento [ms]
max senza sgancio 40 40 40 15 60 140 230
tempo max interr. 60 60 60 60 140 230 350
protezione contro i cortocircuiti (istantaneo)
soglia di I fissa fissa fissa regolabile (8 gradini)
intervento [A] 11 x In 11 x In 11 x In da 1,5 a 11 x In
Schneider Electric 102
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Altre funzioni degli sganciatori STR22SE/STR22GE/STR23SE(U 525 V)/STR53SV(U >525 V)
Autosorveglianza
Apertura dellinterruttore in caso di temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico.
Segnalazione del superamento della soglia LR (%Ir)
Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore:
c LED fisso: 0,9 Ir;
c LED intermittente: > 1,05 Ir.
Test
La presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme
sganciatore + blocco interruttore.
Altre funzioni dello sganciatore STR53UE(U 525 V)/STR53SV(U > 525 V)
Autosorveglianza
Apertura dellinterruttore in caso di:
c guasto del microprocessore;
c temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico.
Segnalazione del superamento della soglia LR (% Ir)
Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore:
c LED fisso: 0,9 Ir;
c LED intermittente: > 1,05 Ir.
Segnalazione dei guasti (F)
Segnalazione luminosa del tipo di guasto che ha provocato lapertura dellinterruttore:
c sovraccarico (protezione LR) o temperatura anormale (> Ir);
c cortocircuito (protezione CR o istantaneo) (> Im);
c guasto di terra (> Ih);
c guasto del microprocessore: accensione simultanea dei LED (> Ir), (> Im) e (Ih).
Lalimentazione con pila inclusa. Test della pila con pulsante sul fronte dello sganciatore.
Test
c La presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme
sganciatore + blocco interruttore;
c il pulsante di test permette di verificare il funzionamento dei LED (% Ir), (> Ir), (> Im) e (> Ih).
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Altre funzioni degli sganciatori elettronici
per Compact NS160/630
Schneider Electric 103
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Opzioni sganciatore STR53UE(U 525 V)/STR53SV(U > 525 V)
protezione di terra (T)
tipo differenziale a corr. residua
soglia di intervento [A] Ih regolabile (8 gradini) 0,2 1 x In
precisione 15%
tempi di intervento [ms] tempo max di non intervento regolabile 60 140 230 350
tempo max di interruzione 140 230 350 500
alimentazione autoalimentata
comunicazione (COM) (1)
dati trasmessi regolazioni dello sganciatore
valore efficace istantaneo della corrente di fase e di neutro
valore di corrente della fase pi caricata
allarme: sovraccarico in corso
apparecchio aperto, chiuso o sganciato
causa dello sgancio (sovraccarico, cortocircuito, ecc.)
collegamento con morsetti Digipact
amperometro (I)
Un indicatore digitale visualizza in permanenza il valore di corrente della fase pi carica e consente, tramite successive pressioni
su un tasto, la lettura delle correnti di fase e del neutro (I1, I2, I3, IN).
Un LED acceso indica a quale fase riferita la corrente visualizzata.
selettivit logica (ZSI)
Un filo pilota collega diversi interruttori in cascata. In caso di guasto a terra o di cortocircuito,
lo sganciatore rispetta la temporizzazione impostata solamente se riceve un segnale emesso dall'interruttore installato
immediatamente a valle, altrimenti l'intervento istantaneo.
In questo modo il guasto viene eliminato nel modo pi rapido dall'interruttore pi vicino
e le sollecitazioni subite dalla rete sono minime.
(1) Trasmissione di dati verso moduli Digipact per la sorveglianza ed il controllo della distribuzione (vedi catalogo Digipact).
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Opzioni sganciatori elettronici
per Compact NS160/630
Schneider Electric 104
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Sganciatori protezione motori e corrente
continua per Compact NS160/630
Sganciatori solo magnetici per protezione motori (1) (1) (1) (1) (1)
tipo MA
corrente nominale [A] In (65C) 25 50 100 150 220 320 500
per Compact NS160 c c c c
NS250 c c c
NS400 c
NS630 c
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di intervento [A] Im reg. da 6 a 14 x In da 8 a da 6,3 a
13 x In 12,5 x In
(1) Da abbinare a protezioni termiche separate (vedere tabelle di coordinamento a pag. 257).
Per In inferiori a 25 A consultateci.
Sganciatori elettronici RMS per protezione motori
tipo STR22ME STR43ME
corrente nominale [A] In (65C) 40 50 80 100 150 220 320 500
per Compact NS160 c c c c c
NS250 c c c c c c
NS400 c
NS630 c
protezione contro i sovraccarichi (lungo ritardo)
soglia d'intervento [A] Ir regolabile (10 gradini) da 0,6 a 1 x In regolabile (32 gradini)
da 0,4 a 0,8 x In
intervento da 1,05 a 1,20 x Ir da 1,05 a 1,20 x Ir
tempi di intervento temporizzazione fissa regolabile
classe di avviamento 10 10 A 10 20
secondo la
CEI EN 60947-4-1
protezione contro la mancanza di una delle fasi c c
protezione contro i cortocircuiti (corto ritardo)
soglia di intervento [A] Im 13 Ir (regolazione comune a Ir) regolabile (8 gradini)
da 6 a 13 x Ir
precisione 15% 15%
tempi di intervento [ms] temporizzazione fissa fissa
max senza sgancio 10 10
tempo max sgancio 60 60
protezione contro i cortocircuiti (istantaneo)
soglia di intervento [A] N/H fissa 15 x In fissa 13 x In
L fissa 15 x In fissa 13 x In
opzioni
modulo SDTAM (1) c c
amperometro (I) c
segnalazione guasti (F) c
(1) SDTAM: segnalazione guasto termico anticipato alla manovra.
Sganciatori integrati per corrente continua (1) (1) (1) (1) (1)
tipo MP1 MP2 MP3 MP4
per Compact NS400H c c c
NS630H c c c c
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
soglia di intervento [A] Im regolabile
800/1600 1250/2500 2000/4000 3200/6300
(1) Con i Compact NS fino a 250A, la protezione in corrente continua si effettua con gli sganciatori magnetotermici tipo TMD o TMG.
Schneider Electric 105
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Altre funzioni dello sganciatore STR22ME
Autosorveglianza
Apertura dellinterruttore in caso di temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico.
Segnalazione del superamento della soglia LR
Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore:
c LED spento: < 1,05 Ir;
c LED intermittente: > 1,05 Ir.
Test
La presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o di uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme
sganciatore + blocco interruttore.
Opzioni sganciatore STR22ME
Modulo SDTAM: Modulo di sgancio del contattore o di segnalazione di sovraccarico
c Provoca lapertura del contattore in caso di sovraccarico. Permette cos di differenziare gli sganci per sovraccarico e per cortocircuito;
c pu essere anche utilizzato per segnalare il guasto termico;
c riarmo locale o a distanza;
c tensione di alimentazione: 110/240 V CA/CC, 24/48 V CA e 24/72 V CC;
c viene installato al posto delle bobine di sgancio MX/MN.
Altre funzioni dello sganciatore STR43ME
Autosorveglianza
Apertura dellinterruttore in caso di:
c guasto del microprocessore;
c temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico.
Segnalazione del superamento della soglia LR (%Ir)
Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore:
c LED fisso: 0,9 Ir;
c LED intermittente: > 1,05 Ir.
Segnalazione dei guasti (F)
Segnalazione luminosa del tipo di guasto che ha provocato lapertura dellinterruttore:
c guasto del microprocessore: accensione simultanea dei LED (> Ir), (> Im) e ( );
c sovraccarico (protezione LR) o temperatura anomala (>Ir);
c cortocircuito (protezione CR o istantaneo (> Im);
c marcia in monofase ( ).
Alimentazione con pila, inclusa. Test della pila con pulsante sul fronte dello sganciatore.
Test
c Una presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o di uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento
dellassieme sganciatore + blocco interruttore;
c Un pulsante di test sul fronte permette di verificare il funzionamento dei LED (%Ir), (> Ir), (> Im) e ().
Opzioni sganciatore STR43ME
Modulo SDTAM: Modulo di sgancio del contattore o di segnalazione di sovraccarico
c Provoca lapertura del contattore in caso di sovraccarico. Permette cos di differenziare gli sganci per sovraccarico e per cortocircuito;
c pu essere anche utilizzato per segnalare un guasto termico;
c riarmo locale o a distanza;
c tensione di alimentazione: 110/240 V CA/CC, 24/48 V CA e 24/72 V CC;
c viene installato al posto delle bobine di sgancio MX/MN.
Amperometro (I)
Un indicatore digitale visualizza in permanenza il valore di corrente della fase pi carica e consente tramite sucessive pressioni su un tasto,
la lettura delle correnti di fase e del neutro (I1, I2, I3, IN). Il LED acceso indica a quale fase riferita la corrente visualizzata.
Comunicazione (COM)
Trasmissione dei dati con moduli Digipact di sorveglianza e controllo della distribuzione.
Dati trasmessi:
c regolazioni dello sganciatore;
c valore efficace istantaneo della corrente delle fasi e del neutro;
c valore di corrente della fase pi caricata;
c allarme: sovraccarico in corso;
c causa dello sgancio (sovraccarico, cortocircuito, ecc.).
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Altre funzioni e opzioni sganciatori elettronici
protezione motori per Compact NS160/630
Schneider Electric 106
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Compact NS630b/3200
Interruttore Compact tipo
Numero di poli
Caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
Corrente nominale [A] In 50C
65C
Tensione nominale d'isolamento [V] Ui
Tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp
Tensione nominale dimpiego [V] Ue CA 50/60 Hz
CC
Potere dinterruzione nominale estremo [kA eff] Icu
CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500/525 V
660/690 V
Potere dinterruzione nominale di servizio [kA eff] Ics %Icu
Corrente nom. di breve durata ammissibile [kA eff] Icw 0.5 s
V CA 50/60 Hz 1 s
Attitudine al sezionamento
Categoria di utilizzazione
Durata (cicli CO) meccanica
elettrica 440 V In/2
In
690 V In/2
In
Grado di inquinamento
Caratteristiche elettriche secondo NEMA AB1
Potere dinterruzione [kA]
240 V
480 V
600 V
Protezioni e misure
Sganciatori intercambiabili
Protezione contro i sovraccarichi lungo ritardo Ir (In x )
Protezione contro i cortocircuiti corto ritardo Isd (Ir x )
istantanea Ii (In x )
Protezione di terra Ig (In x )
Protezione differenziale I n
Selettivit logica ZSI
Protezione del neutro
Misura delle correnti
Installazione e collegamenti
Esecuzione fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
Comando manuale comando diretto
rotativo diretto o rinviato
elettrico telecomando
Dimensioni [mm] fisso 3P
H x L x P 4P
Pesi [kg] fisso 3P
4P
(1) NS1000L: 950 A
Schneider Electric 107
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NS630b NS800 NS1000 NS1250 NS1600 NS2000 NS2500 NS3200
3,4 3,4 3,4
630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200
630 800 1000 (1) 1090 1160
750 750 750
8 8 8
690 690 690
500 500 500
N H L N H N H
50 70 150 50 70 85 125
50 70 150 50 70 70 85
50 65 130 50 65 65 85
40 50 100 40 50 65
30 42 25 30 42 65
75% 50% 100% 75% 50% 65 kA 75 %
25 25 10 25 25 40 40
17 17 7 17 17 28 28
c c c
B B A B B B B
10000 10000 6000
6000 5000 5000 3000
5000 4000 2000 2000
4000 3000 2000 2000
2000 2000 1000 1000
III III III
N H L N H N H
50 70 150 50 70 85 125
42 65 100 42 65 65 85
30 42 25 30 42 50 -
Micrologic 2.0 Micrologic 5.0 Micrologic 2.0 A Micrologic 5.0 A Micrologic 6.0 A Micrologic 7.0 A
c c c c c c
- c - c c c
c c c c c c
- - - - c -
- - - - - c
- - c c c c
c c c c c c
- - c c c c
c c c
c c -
c c -
c c -
c c c
c c -
c c -
327 x 210 x 147 327 x 210 x 147 350 x 420 x 160
327 x 280 x 147 327 x 280 x 147 350 x 535 x 160
14 14 24
18 18 36
Schneider Electric 108
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Interruttori Compact
Numero di poli
Calibro dei TA (A)
Comando manuale comando diretto
manovra rotativa diretta o rinviata
elettrico
Versioni fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
rimovibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
Caratteristiche elettriche
Tensione nominale d'impiego (V) Ue CA 50/60 Hz
Potere di interruzione nominale estremo (kA eff) lcu CA 1000 V
Potere di interruzione nominale di servizio (kA eff) lcs % Icu
Caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
Corrente nominale (A) In 40C
Tensione nominale di isolamento (V) Ui
Tensione di tenuta ad impulso kV) Uimp
Tensione nominale d'impiego (V) Ue CA 50/60 Hz
Potere di interruzione nominale estremo (kA eff) lcu CA 1000 V
Potere di interruzione nominale di servizio lcs % Icu
Attitudine al sezionamento
Corrente nom. di breve durata ammissibile (kA eff) lcw 0,5 s
V CA 50/60 Hz 1 s
Categoria di utilizzazione
Durata (cicli CO) meccanica
elettrica 1000 V In/2
In
Grado di inquinamento
Protezioni e misure
Sganciatori elettronici intercambiabili
Protezioni contro i sovraccarichi lungo ritardo Ir (In x )
Protezioni contro i cortocircuiti corto ritardo Isd (Ir x )
istantanea Ii (In x )
Protezione di terra lg (In x )
Protezioni differenziale residua I n
Selettivit logica ZSI
Protezione del neutro
Protezione differenziale con rel Vigirex associato
Misura delle correnti
Ausiliari di segnalazione e comando
Contatti di segnalazione
Sganciatori voltmetrici sganciatore a lancio di corrente MX
sganciatore di minima tensione MN
Comunicazione a distanza tramite bus
Segnalazioni dello stato dell'interruttore
Comando a distanza dell'interruttore
Trasmissione delle regolazioni dello sganciatore
Segnalazione e identificazione delle protezione e degli allarmi
Trasmissione delle correnti misurate
Installazione
Accessori attacchi e distanziatore poli
coprimorsetti e separatori di fase
mostrine
Dimensioni (mm) fisso 3P
L x H x P 4P
Peso (kg) fisso 3P
4P
Commutatori di rete
Interblocchi
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Compact NS400 1000V
Schneider Electric 109
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NS400 1000V
3
150, 250, 400
c
c
c
c
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
1150
10
100%
150, 250, 400
1250
8
1000
10
100%
c
normalizzata
normalizzata
A
15000
4000
2000
III
STR23SP
c
c
c
-
c
-
-
c
-
c
c
c
c
c
-
-
-
c
c
c
140 x 480 x 110
-
13
-
consultateci
Schneider Electric 110
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Masterpact NT
caratteristiche comuni
numero di poli 3 / 4
tensione nominale disolamento (V) Ui 1000/1250
tensione nominale di tenuta ad impulso (kV) Uimp 12
tensione nominale dimpiego (V AC 50/60 Hz) Ue 690 / 1000V
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 3
interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2
corrente nominale (A) In a 40 C / 50 C (1)
portata del 4
o
polo (A)
portata dei TA (A)
tipo di interruttore automatico
potere dinterruzione nominale estremo (kA eff) Icu 220/415 V
V AC 50/60 Hz 440 V
525 V
690 V
1000 V
potere dinterruzione nominale di servizio (kA eff) Ics
corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) Icw 0,5 s
V AC 50/60 Hz 3 s
tenuta elettrodinamica (kA cresta)
potere di chiusura nominale (kA cresta) Icm 220/415 V
V AC 50/60 H 440 V
525 V
690 V
1000 V
durata di interruzione (ms)
durata di chiusura (ms)
interruttori automatici secondo norma NEMA AB1
potere di interruzione (kA) 240 V
V AC 50/60 Hz 480 V
600 V
interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3
potere di chiusura nominale (kA cresta) Icm 220/415 V
V AC 50/60 Hz 440 V
500/690 V
1000 V
corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) Icw 0,5s
V AC 50/60 Hz
potere di interruzione Icu (kA eff) con un rel di protezione esterno
temporizzazione massima: 350 ms
installazione, collegamento e manutenzione
durata meccanica con manutenzione
cicli CO x 1000 senza manutenzione
elettrica senza manutenzione 440 V
690 V
1000 V
comando motori (AC3-947-4) 690 V
collegamenti estraibile attacchi frontali
attacchi orizz./vert.
fisso attacchi frontali
attacchi orizz./vert.
dimensioni (mm) estraibile 3P
H x L x P 4P
fisso 3P
4P
pesi (kg) estraibile 3P/4P
fisso 3P/4P
(1) Con attacchi posteriori verticali
(2) NT16: 440 V = 3
690 V = 1
(3) NT16: 1
Schneider Electric 111
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NT08 NT10 NT12 NT16
800 1000 1250 1600
800 1000 1250 1600
da 400 da 400 da 630 da 800
a 800 a 1000 a 1250 a 1600
H1 L1 H10 H1 H10
42 150 - 42 -
42 130 - 42 -
42 100 - 42 -
42 75 - 42 -
20 - 20
% Icu 100% 100%
42 10 25 42 25
20 - - 20 -
88 15 88 -
88 330 - 75 -
88 286 - 75 -
88 220 - 75 -
88 165 - 75 -
- - 42 - 42
25 9 25 25 25
< 50 < 50
42 150 - 42 -
42 100 - 42 -
42 25 - 42 -
75 - 75 -
75 - 75 -
75 - 75 -
- 42 - 42
42 20 42 20
42 20 42 20
25 25 25 25 25
12,5 12,5 12,5 12,5 12,5
6 3 - 6 (2) -
3 2 - 2 (2) -
- - 0,5 - 0,5
3 2 - 2 (3) -
c c c c c
c c c c c
c c - c -
c c - c -
322 x 288 x 280 322 x 288 x 280
322 x 358 x 280 322 x 358 x 280
259 x 210 x 211 259 x 210 x 211
259 x 245 x 211 259 x 245 x 211
30/39 30/39
14/18 14/18
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata (A) 400 630 800 1000 1250 1600
regolazione della soglia Ir (A) da 160 a 400 da 250 a 630 da 320 a 800 da 400 a 1000 da 500 a 1250 da 640 a 1600
Schneider Electric 112
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Masterpact NW
caratteristiche comuni
numero di poli 3 / 4
tensione nominale disolamento (V) Ui 1000/1250
tensione nominale di tenuta ad impulso (kV) Uimp 12
tensione nominale dimpiego (V AC 50/60 Hz) Ue 690/1150
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 4
interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2 NW08 NW10 NW12 NW16
corrente nominale (A) In a 40 C / 50 C (1) 800 1000 1250 1600
portata del 4
o
polo (A) 800 1000 1250 1600
portata dei TA (A) da 400 da 400 da 630 da 800
a 800 a 1000 a 1250 a 1600
tipo di interruttore N1 H1 H2a H2 L1 H10
potere dinterruzione nominale estremo (kA eff) Icu 220/415 V 42 65 85 100 150 -
V AC 50/60 Hz 440 V 42 65 85 100 150 -
525 V 2 65 65 85 130 -
690 V 42 65 65 85 100 -
1150 V - - - - - 50
potere dinterruzione nominale di servizio (kA eff) Ics % Icu 100%
corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) Icw 1s 42 65 85 85 30 50
V AC 50/60 Hz 3s 22 36 50 50 30 50
tenuta elettrodinamica (kA cresta) 88 143 187 187 63 105
protezione istantanea integrata senza senza c c c
potere di chiusura nominale (kA cresta) Icm 220/415 V 88 143 220 220 330 -
V AC 50/60 Hz 440 V 88 143 220 220 330 -
525 V 88 143 187 187 286 -
690 V 88 143 187 187 220 -
1150 V - - - - - 105
durata di interruzione (ms) 25 25 25 25 10 -
durata di chiusura (ms) < 70
interruttori automatici secondo norma NEMA AB1
potere di interruzione (kA) 240 V 42 65 85 100 150 -
V AC 50/60 Hz 480 V 42 65 85 100 150 -
600 V 42 65 85 85 100 -
interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3
NA HA HF HA10 HA
potere di chiusura nominale (kA cresta) Icm 220/415 V 88 105 187 -
V AC 50/60 Hz 440 V 88 105 187 -
500/690 V 88 105 187 -
1150 V - - - 105
corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) Icw 1 s 42 50 85 50
V AC 50/60 Hz 3 s 36 75 50
potere di interruzione Icu (kA eff) con un rel di protezione esterno 42 50 85
temporizzazione massima: 350 ms
installazione, collegamento e manutenzione
durata meccanica con manutenzione 25
cicli CO x 1000 senza manutenzione 12,5
elettrica senza manutenzione 440 V 10 10 10 10 3 -
690 V 10 10 10 10 3 -
1150 V - - - - - 0,5
comando motori (AC3-947-4) 690 V 10 10 10 10 -
collegamenti estraibile attacchi frontali c c c c c c
attacchi orizz./vert. c c c c c c
fisso attacchi frontali c c c c
attacchi orizz./vert. c c c c
dimensioni (mm) estraibile 3P 439 x 441 x 367
H x L x P 4P 439 x 556 x 367
fisso 3P 352 x 429 x 290
4P 352 x 544 x 290
pesi (kg) estraibile 3P/4P 90/120
fisso 3P/4P 60/80
(1) Con attacchi posteriori verticali
(2) tranne 4000 A
Schneider Electric 113
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NW20 NW25 NW32 NW40 NW40b NW50 NW63
2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2000 da 2500 da 3200
a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 4000 a 5000 a 6300
N1 H1 H2a H2 H3 L1 H10 H1 H2a H2 H3 H10 H1 H2
42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 65 85 130 130 - 65 65 85 130 - 100 130
42 65 65 85 100 100 - 65 65 85 100 - 100 100
- - - - - 50 - - - 50 - -
100% 100% 100%
42 65 85 85 65 30 50 65 85 85 65 50 100 100
22 36 50 75 65 30 50 36 50 75 65 50 100 100
88 143 187 187 143 63 105 143 187 187 190 210 220 220
c senza senza c c c c c senza c c c c senza c
88 143 220 220 330 330 - 143 220 220 330 - 220 330
88 143 220 220 330 330 - 143 220 220 330 - 220 330
88 143 187 187 286 286 - 143 187 187 286 - 220 286
88 143 187 187 220 220 - 143 187 187 220 - 220 220
- - - - - - 105 - - - - 105 - -
25 25 25 25 25 10 - 25 25 25 25 - 25 25
< 70 < 70 < 80
42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 85 100 150 150 - 65 85 100 150 - 100 150
42 65 65 85 100 100 - 65 65 85 100 - 100 100
HA HF HA10 HA HF HA10 HA
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
- - 105 - - 105 -
50 85 50 55 85 50 85
36 75 50 55 75 50 85
50 50 85 50 55 85 50 85
20 20 10
10 10 5
8 8 8 8 2 3 - 5 5 5 1,25 - 1,5 1,5
8 6 6 6 2 3 - 2,5 2,5 2,5 1,25 - 1,5 1,5
- - - - - - 0,5 - - - - 0,5 - -
6 6 6 6 6 - 2,5 2,5 2,5 2,5 - - -
c c c c c c c c c c c c
c c c c c c c c c c c c c c
c c c c c (2) c (2) c (2)
c c c c c c c c c
479 x 786 x 367
479 x 1016 x 367
352 x 774 x 290
352 x 1004 x 290
225/300
120/160
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata (A) 400 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
regolazione da 160 da 250 da 320 da 400 da 500 da 630 da 800 da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2500
della soglia Ir (A) a 400 a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300
Schneider Electric 114
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Unit di controllo Micrologic
per Compact NS630b/3200
1 soglia e temporizzazione protezione
Lungo Ritardo LR
2 LED di segnalazione del sovraccarico
3 soglia e temporizzazione protezione
Corto Ritardo CR
4 soglia regolabile protezione istantanea
5 viti di fissaggio plug Lungo Ritardo
6 presa test
Regolazione
delle protezioni
Appositi commutatori consentono
la regolazione dei valori di soglia
e temporizzazione delle protezioni.
La precisione delle regolazioni pu essere
aumentata mediante sostituzione del plug
lungo ritardo.
Protezione contro i sovraccarichi
Protezione lungo ritardo LR riferita al valore
efficace della corrente (RMS).
Memoria termica: immagine termica prima
e dopo lapertura.
Le unit di controllo Micrologic 2.0 e 5.0
garantiscono la protezione dei circuiti di potenza
e dei carichi.
Lunit Micrologic 5.0 permette di realizzare la
selettivit cronometrica in caso di cortocircuito.
Nota:
Le unit di controllo Micrologic senza misura
sono dotate anche nella versione standard
di una calotta di protezione trasparente.
Protezione contro i cortocircuiti
Protezione corto ritardo CR (valore
efficace RMS) e protezione istantanea IST.
Scelta del tipo di I
2
t (ON o OFF) su
temporizzazione corto ritardo.
Protezione del neutro
Sugli interruttori tripolari non disponibile
la funzione di protezione del neutro.
Sugli interruttori tetrapolari possibile
scegliere il tipo di protezione del neutro
con un commutatore a 3 posizioni:
neutro non protetto (4P 3d),
neutro protetto al 50% (4P 3d + N/2), neutro
protetto al 100% (4P 4d).
Schneider Electric 115
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Protezioni Micrologic 2.0
Lungo ritardo
Soglia Ir = In x 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1
intervento da 1,05 a 1,20 Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug
Temporizzazione (s) t r a 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
precisione: da 0 a -20% t r a 6 x Ir 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
t r a 7,2 x Ir 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
Memoria termica 20 mn prima e dopo lo sgancio
Istantanea
Soglia Isd = Ir x 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: 10 %
Temporizzazione fissa: 20 ms
Protezioni Micrologic 5.0
Lungo ritardo
Soglia Ir = In x 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1
intervento da 1,05 a 1,20 Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di Plug
Temporizzazione (s) t r a 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
precisione: da 0 a -20% t r a 6 x Ir 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
t r a 7,2 x Ir 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
Memoria termica 20 mn prima e dopo lo sgancio
Corto ritardo
Soglia Isd = Ir x 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: 10 %
Temporizzazione (ms) a 10 Ir gradini di regolazione I
2
t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I
2
t On 0,1 0,2 0,3 0,4
t sd (non intervento) 20 80 140 230 350
t sd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
Istantanea
Soglia Ii = In x 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: 10 %
Schneider Electric 116
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Regolazione
delle protezioni
Appositi commutatori consentono di
regolare la soglia e la temporizzazione
delle protezioni.
I valori selezionati vengono visualizzati
sul display in tempo reale in ampere e
in secondi.
La precisione delle regolazioni pu essere
ampliata limitando la zona di regolazione
mediante modifica del plug lungo ritardo.
Protezione contro i sovraccarichi
Protezione contro i sovraccarichi con
sgancio lungo ritardo LR di tipo RMS
(valore efficace vero della corrente).
Memoria termica: immagine termica
prima e dopo lo sgancio.
Protezione contro i cortocircuiti
Protezioni contro i corto-circuiti con sgancio
corto ritardo di tipo RMS e istantanea.
Scelta del tipo I
2
t (On o Off) su
temporizzazione corto ritardo.
Protezione contro i guasti a terra
Protezione di tipo residual o source
ground return.
Scelta del tipo I
2
t (On o Off) su
temporizzazione.
Protezione differenziale residua (Vigi)
Funziona senza alimentazione esterna.
d Immunizzato contro i rischi di sganci
intempestivi.
k Sensibile alle componenti continue
della corrente di dispersione verso terra fino
a 10 A (classe A).
1 soglia e temporizzazione di sgancio Lungo
ritardo
2 LED di segnalazione sovraccarico
3 soglia e temporizzazione di sgancio Corto
ritardo
4 soglia di sgancio istantaneo
5 soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o
"guasto a terra"
6 pulsante test Vigi o "guasto a terra"
7 vite di fissaggio plug Lungo ritardo
8 presa test
9 test dei LED, reset e stato della pila
10 segnalazione delle cause di intervento
11 display digitale
12 amperometro e indicatori a led della
percentuale di carico delle fasi
13 tasti di navigazione
Le unit di controllo Micrologic A integrano le
funzioni di misura, segnalazione, comunicazione
e valori massimi di corrente.
La versione 6 integra la protezione "guasto a terra",
mentre la versione 7 integra la protezione
differenziale.
Nota:
Le unit di controllo Micrologic A sono dotate anche
nella versione di base di una calotta di protezione
trasparente.
Protezione del neutro
Su interruttori tripolari, nessuna possibilit
di protezione del neutro.
Su interruttori tetrapolari, regolazione della
protezione del neutro con commutatore
a 3 posizioni: neutro non protetto (4P 3d),
neutro protetto a met corrente (4P 3d
+ N/2), neutro protetto a piena corrente
(4P 4d).
Selettivit logica ZSI
Una morsettiera Zona Selettiva
Interlocking (ZSI) consente il cablaggio di
pi unit di controllo per una selettivit
logica totale su protezioni corto ritardo e
guasto a terra senza temporizzazione allo
sgancio.
Misure Amperometro
L'unit di controllo Micrologic A misurano il
valore efficace (RMS) delle correnti.
Un display digitale a cristalli liquidi visualizza
in permanenza il valore di corrente della
fase pi caricata (Imax) e consente, tramite
successive pressioni su un tasto, la lettura
dei valori I
1
, I
2
, I
3
, I
N
, I
g,
I
n
, delle correnti
memorizzate (massimi valori medi) e delle
regolazioni.
Lalimentazione esterna, opzionale,
consente anche la visualizzazione delle
correnti < 20% In.
Opzione di comunicazione
Associato alla funzione opzionale di
comunicazione COM, l'unit di controllo
consente di trasmettere i seguenti
parametri:
c lettura delle regolazioni;
c insieme delle misure amperometro;
c segnalazione delle cause di sgancio;
c reset dei valori massimi.
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Unit di controllo Micrologic A amperometro
per Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Schneider Electric 117
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Protezioni Micrologic 2.0 A
lungo ritardo
soglia (A) Ir = In x 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1
sgancio tra 1,05 e 1,20 Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug
temporizzazione (s) tr a 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
precisione: da 0 a -20% tr a 6 x Ir 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
tr a 7,2 x Ir 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
istantanea
soglia (A) Isd = Ir x 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: 10 %
temporizzazione fisso: 20 ms
Amperometro Micrologic 2.0 A
misura permanente delle correnti
misure da 20 a 200 % di In I1 I2 I3 IN
precisione: 1,5 % (sensori inclusi) autoalimentata (per I > 20% In)
massimi valori medi I1 max I2 max I3 max IN max
Protezioni Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 A
lungo ritardo
soglia (A) Ir = In x 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1
sgancio tra 1,05 e 1,20 Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug
temporizzazione (s) tr a 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
precisione: da 0 a -20% tr a 6 x Ir 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
tr a 7,2 x Ir 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
corto ritardo
soglia (A) Isd = Ir x 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: 10 %
temporizzazione (ms) a 10 Ir gradini con I
2
t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I
2
t On 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia (A) Ii = In x 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: 10 %
"guasto a terra" Micrologic 6.0 A
soglia (A) Ig = In x A B C D E F G H J
precisione: 10 % In i 400 A 0,3 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
400 A < In i 1200 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
In > 1200 A 500 640 720 800 880 960 1040 1120 1200
temporizzazione (ms) gradini con I
2
t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a In o 1200 A I
2
t On 0,1 0,2 0,3 0,4
tg (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tg (max di interruzione) 80 140 200 320 500
differenziale residua (Vigi) Micrologic 7.0 A
sensibilit (A) I n 0,5 1 2 3 5 7 10 20 30
precisione: 0 a -20%
temporizzazione (ms.) gradini di regolazione 60 140 230 350 800
t n (senza sgancio) 80 140 230 350 800
t n (max di interruzione) 40 200 320 500 1000
Amperometro Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 A
misura permanente delle correnti
misure da 20 a 200 % di In I1 I2 I3 IN Ig In
precisione: 1,5 % (sensori inclusi) autoalimentata (per I > 20% In)
massimi valori medi I1 max I2 max I3 max IN max Ig max In max
Nota:
Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate.
Un reset consente lazzeramento dei guasti, dei massimi valori medi e delle correnti interrotte memorizzate.
Schneider Electric 118
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Le unit di controllo Micrologic P integrano oltre a
tutte le funzioni dei moduli Micrologic A la misura
delle tensioni e calcolano le potenze e le energie.
La protezione dei carichi ampliata da nuove
funzioni di protezione basate sui valori di correnti,
tensioni, frequenza e potenze.
Regolazioni
delle protezioni
Appositi commutatori consentono la
regolazione delle protezioni, identiche a
quelle delle unit di controllo Micrologic A:
contro i sovraccarichi, i cortocircuiti, i guasti
a terra o differenziale.
Doppia regolazione
Allinterno del campo di regolazione fissato
mediante commutatore direttamente sul
fronte, possibile effettuare una
regolazione fine delle soglie (allampere)
e delle temporizzazioni (al secondo)
mediante tastiera o a distanza con lopzione
di comunicazione COM.
Regolazione IDMTL
Il coordinamento con le protezioni media
tensione o fusibili ottimizzato mediante la
regolazione della pendenza della curva di
protezione contro i sovraccarichi. Questa
regolazione consente inoltre un migliore
adattamento della protezione ad alcuni tipi
di carichi.
Protezione del neutro
Sugli interruttori tripolari, regolazione della
protezione del neutro mediante tastiera o a
distanza con lopzione di comunicazione
COM su 4 posizioni: neutro non protetto (4P
3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d
+ N/2), protezione completa del neutro (4P
4d), protezione del neutro a corrente doppia
(4P 3d + 2N).
La protezione del neutro a corrente doppia
viene utilizzata quando la sezione del neutro
doppia rispetto a quella delle fasi (forte
squilibrio di carico, forte tasso di armoniche
di ordine 3).
Sugli interruttori tetrapolari, regolazione
della protezione del neutro mediante
commutatore a 3 posizioni e mediante
tastiera: neutro non protetto (4P 3d), neutro
protetto a met corrente (4P 3d + N/2),
protezione completa del neutro (4P 4d).
La protezione del neutro disattivata se la
curva lungo ritardo regolata su una delle
protezioni IDMTL.
Configurazione degli
allarmi e altre protezioni
Micrologic P controlla, in funzione di una
soglia e di una temporizzazione regolabile
mediante tastiera o a distanza con lopzione
di comunicazione COM, le correnti e
tensioni, la potenza, la frequenza e il senso
di rotazione delle fasi.
Ogni superamento di soglia segnalato a
distanza con lopzione COM.
Ogni superamento di soglia pu essere
associato a scelta ad uno sgancio
(protezione) o ad una segnalazione
realizzata da un contatto programmabile
M2C o M6C opzionale (allarme) o ad
entrambi (allarme e protezione).
1 soglia e temporizzazione di sgancio Lungo
ritardo
2 LED di segnalazione sovraccarico
3 soglia e temporizzazione di sgancio Corto
ritardo
4 soglia di sgancio Istantaneo
5 soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o
"guasto a terra"
6 pulsante test Vigi o "guasto a terra"
7 viti di fissaggio plug Lungo ritardo
8 presa test
9 test dei LED + pila e reset delle segnalazioni
10 segnalazione delle cause di sgancio
11 indicatore alta definizione
12 visualizzazione delle misure
13 indicatori di manutenzione
14 configurazione delle protezioni
15 tasti di navigazione
16 blocco delle regolazioni calotta chiusa (spina
dinnesto)
Nota:
Le unit di controllo Micrologic P sono dotate anche
nella versione di base di una calotta di piombatura
opaca.
Distacco-riattacco
Il controllo di un carico (distacco-riattacco)
pu essere configurato in funzione della
potenza o della corrente che transitano
nellinterruttore. Il comando di distacco
controllato da un supervisore con lopzione
di comunicazione COM o con un contatto
programmabile M2C o M6C.
Misure
Micrologic P calcola in tempo reale tutte le
grandezze elettriche (V, A, W, VAR, VA,
Wh, VARh, VAh, Hz), i fattori di potenza ed i
fattori di cresta.
Micrologic P calcola inoltre i valori medi in
corrente e potenza su un intervallo di tempo
regolabile. Ad ogni misura associato un
valore minimo e un valore massimo,
memorizzati.
In caso di sgancio dovuto ad un guasto la
corrente interrotta viene memorizzata.
Lalimentazione esterna, opzionale,
consente la visualizzazione delle grandezze
memorizzate anche in caso di interruttore
aperto o non alimentato.
Funzione cronologica e
indicatori di manutenzione
Gli ultimi 10 interventi ed allarmi vengono
registrati in due archivi cronologici distinti.
Appositi indicatori di manutenzione (usura
dei contatti, numero di manovre, ecc)
sono inseriti in un archivio accessibile in
modo locale.
Opzione di segnalazione
mediante contatti
programmabili
Appositi contatti ausiliari M2C (2 contatti) e
M6C (6 contatti) segnalano eventuali
superamenti di soglia o cambiamenti di
stato; questi possono essere programmati
con l'unit di controllo Micrologic P mediante
tastiera o a distanza con lopzione COM.
Opzione di comunicazione
Lopzione di comunicazione COM consente:
c la lettura e la configurazione a distanza
delle protezioni e degli allarmi;
c la trasmissione di tutte le misure
e indicatori calcolati;
c la segnalazione delle cause di sgancio
e degli allarmi;
c la consultazione degli archivi cronologici
e degli indicatori di manutenzione;
c il reset dei valori massimi memorizzati.
Con lopzione COM possibile inoltre
accedere ad un archivio degli eventi e ad un
archivio di manutenzione, memorizzati
nellunit di controllo ma non disponibili in
locale.
+
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Unit di controllo Micrologic P potenze
per Masterpact NT, NW
Schneider Electric 119
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Nota:
Tutte le funzioni di protezione in corrente sono
autoalimentate.
possibile impostare delle regolazioni pi fini delle
protezioni in corrente agendo sul fronte dell'unit di
controllo o a distanza, ottenendo
i seguenti passi minimi di regolazione:
c lungo ritardo e protezione guasto a terra: 1 A;
c corto ritardo ed istantanea: 10 A.
Protezioni Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 P +
lungo ritardo (RMS)
soglia (A) Ir = In x 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1
sgancio tra 1,05 a 1,20 Ir altre regolazioni o inibizione con cambiamento del plug
temporizzazione (s) tr a 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
precisione: da 0 a -20% tr a 6 x Ir 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
tr a 7,2 x Ir 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
regolazione IDMTL pendenza della curva SIT VIT EIT HVFuse DT
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
corto ritardo (RMS)
soglia (A) Isd = Ir x 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: 10 %
temporizzazione (ms) a 10 Ir gradini con I
2
t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I
2
t On 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia (A) Ii = In x 2 3 4 6 8 10 12 15 OFF
precisione: 10 %
"guasto a terra" Micrologic 6.0 P
soglia (A) Ig = In x A B C D E F G H J
precisione: 10 % In i 400 A 0,3 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
400 A < In i 1200 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
In > 1200 A 500 640 720 800 880 960 1040 1120 1200
temporizzazione (ms) a 10 Ir gradini con I
2
t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I
2
t On 0,1 0,2 0,3 0,4
tg (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tg (max di interruzione) 80 140 200 320 500
differenziale residua (Vigi) Micrologic 7.0 P
sensibilit (A) I n 0,5 1 2 3 5 7 10 20 30
precisione: da 0 a -20%
temporizzazione (ms) gradini di regolazione 60 140 230 350 800
t n (senza sgancio) 60 140 230 350 800
t n (max di interruzione) 140 200 320 500 1000
Schneider Electric 120
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Protezioni in corrente
Tipo Campo di regolazione Preregolazione Passo di regolazione Tolleranza
squilibrio in corrente I squil.
soglia di attivazione da 5 % a 60 % 60 % 1 % -10 %, +0 %
soglia di disattivazione 5 % alla soglia di attivazione soglia di attivazione 1 % -10 %, +0 %
temporizzaz. di attivazione da 1 s a 40 s 40 s 1 s -20 %, +0 %
temporizzazione da 10 s a 360 s 10 s 1 s -20 %, +0 %
di disattivazione
I Allarme Terra
soglia di attivazione da 20 A a 1200 A 1200 A 1 A +/- 15 %
soglia di disattivazione 20 A alla soglia di attivazione soglia di attivazione 1 A +/- 15 %
temporizzaz. di attivazione da 1 s a 10 s 10 s 0,1 s -20 %, +0 %
temporizzazione da 1 s a 10 s 1 s 0,1 s -20 %, +0 %
di disattivazione
I Allarme Differenziale
soglia di attivazione da 0,5 A a 30 A 30 A 0,1 A -20 %, +0 %
soglia di disattivazione 0,5 A alla soglia di attivazione soglia di attivazione 0,1 A -20 %, +0 %
temporizzaz. di attivazione da 1 s a 10 s 10 s 0,1 s -20 %, +0 %
temporizzazione da 1 s a 10 s 1 s 0,1 s -20 %, +0 %
di disattivazione
massima corrente I max, I max, I max, In max
soglia di attivazione da 0,2 In a 10 In In 1 A 6,6 %
soglia di disattivazione 0,2 In alla soglia di attivazione soglia di attivazione 1 A 6,6 %
temporizzaz. di attivazione da 15 s a 1500 s 1 500 s 1 s -20 %, +0 %
temporizzazione da 15 s a 3000 s 15 s 1 s -20 %, +0 %
di disattivazione
Protezioni in tensione
Tipo Campo di regolazione Preregolazione Passo di regolazione Tolleranza
minima tensione U min
soglia di attivazione 100 V alla soglia di attivazione 100 V 5 V -5 %, +0 %
di U max
soglia di disattivazione soglia di attivazione alla soglia soglia di attivazione 5 V -5 %, +0 %
di attivazione di U max
temporizzaz. di attivazione da 0,2 s a 5 s 5 s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione da 0,2 s a 36 s 0,2 s 0,1 s -0 %, +20 %
di disattivazione
massima tensione U max
soglia di attivazione soglia di attivazione di 725 V 5 V -0 %, +5 %
U min a 1200 V
soglia di disattivazione 100 Volt alla soglia di attivazione soglia di attivazione 5 V -0 %, +5 %
temporizzaz. di attivazione da 0,2 s a 5 s 5 s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione da 0,2 s a 36 s 0,2 s 0,1 s -0 %, +20 %
di disattivazione
squilibrio in tensione U squil.
soglia di attivazione da 2 % a 30 % 30 % 1 % -10 %, +0 %
soglia di disattivazione 2 % alla soglia di attivazione soglia di attivazione 1 % -10 %, +0 %
temporizzaz. di attivazione da 1 s a 40 s 40 s 1 s -20 %, +0 %
temporizzazione da 10 s a 360 s 10 s 1 s -20 %, +0 %
di disattivazione
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Valori soglie e temporizzazioni
di regolazione
Schneider Electric 121
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Altre protezioni
Tipo Campo di regolazione Preregolazione Passo di regolazione Tolleranza
ritorno di potenza rP max
soglia di attivazione da 5 kW a 500 kW 500 kW 5 kW 2,5 %
soglia di disattivazione 5 kW alla soglia di attivazione soglia di attivazione 5 kW 2,5 %
temporizzaz. di attivazione da 0,2 s a 20 s 20 s 0,1 sec -0 %, +20 %
temporizzazione da 1 s a 360 s 1 s 0,1 s -0 %, +20 %
di disattivazione
massima frequenza F max
soglia di attivazione soglia di attivazione 65 Hz 0,5 Hz 0,5 Hz
di F min a 540 Hz
soglia di disattivazione 45 Hz alla soglia di attivazione soglia di attivazione 0,5 Hz 0,5 Hz
temporizzaz. di attivazione da 0,2 s a 5 s 5 s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione da 1 s a 36 s 1 s 0,1 s -0 %, +20 %
di disattivazione
minima frequenza F min
soglia di attivazione 45 Hz alla soglia di attivazione 45 Hz 0,5 Hz 0,5 Hz
di F max
soglia di disattivazione soglia di attivazione alla soglia di attivazione 0,5 Hz 0,5 Hz
soglia di attivazione di F max
temporizzaz. di attivazione da 0,2 s a 5 s 5 s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione da 1 s a 36 s 1 s 0,1 s -0 %, +20 %
di disattivazione
senso di rotazione delle fasi
soglia di attivazione senso Ph1, Ph2, Ph3 Senso Ph1, Ph2, Ph3 nessuna nessuna
o senso Ph1, Ph3, Ph2
soglia di disattivazione soglia di attivazione soglia di attivazione nessuna nessuna
temporizzaz. di attivazione 0,3 s 0,3 s nessuna +/- 20 %
temporizzazione 0,3 s 0,3 s nessuna +/- 20 %
di disattivazione
Distacco/riattacco dei carichi
Tipo Campo di regolazione Preregolazione Passo di regolazione Tolleranza
in corrente I
soglia di attivazione da 50 % Ir a 100 % Ir 100 % Ir 1 % 6 %
soglia di disattivazione 30 % Ir alla soglia di distacco soglia di distacco 1 % 6 %
temporizzaz. di attivazione da 20 % tr a 80 % tr 80 % tr 1 % -20 %, +0 %
temporizzazione da 10 s a 600 s 10 s 1 s -20 %, +0 %
di disattivazione
in potenza P
soglia di attivazione da 200 kW a 10000 kW 10000 kW 50 kW 2,5 %
soglia di disattivazione 100 kW alla soglia di distacco soglia di distacco 50 kW 2,5 %
temporizzaz. di attivazione da 10 s a 3600 s 3600 s 10 s -20 %, +0 %
temporizzazione da 10 s a 3600 s 10 s 10 s -20 %, +0 %
di disattivazione
Schneider Electric 122
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
correnti
I RMS A 1 2 3 N
A "guasto a terra"differenziale
I max RMS A 1 2 3 N
A "guasto a terra"differenziale
tensioni
U RMS V 12 23 31
V RMS V 1N 2N 3N
U media RMS V (U12 + U23 + U31) / 3
U squilibrio %
potenze, energie
P attiva, Q reattiva, S apparente W, VAR, VA totali
E attiva, E reattiva, E apparente Wh, VARh, VAh totali consumate - restituite
totali consumate
totali restituite
fattore di potenza PF totale
frequenze
F Hz
Videata dingresso
Visualizzazione in
seguito ad interruzione
Visualizzazione
archivio cronologico
degli interventi
Visualizzazione
delle correnti max
Visualizzazione
della frequenza
Visualizzazione
delle potenze medie
Visualizzazione
delle potenze
Visualizzazione
delle tensioni
La navigazione tra le videate intuitiva.
I 6 pulsanti della tastiera consentono di
visualizzare i menu e di selezionare i valori
in modo semplice. Quando la calotta di
protezione dei commutatori chiusa, la
tastiera non consente pi laccesso alle
regolazioni delle protezioni ma permette la
lettura delle videate di misura, degli archivi
cronologici, degli indicatori, ecc
Valori massimi e minimi
Sul display vengono indicati solo i valori
massimi memorizzati in corrente e in
potenza.
Funzione cronologica
Gli ultimi 10 interventi ed allarmi vengono
registrati in due archivi cronologici distinti
visualizzabili a display:
c archivio cronologico degli interventi:
v tipo di guasto
v data e ora
v valori misurati al momento del guasto
(corrente interrotta, ecc)
c archivio cronologico degli allarmi:
v tipo di allarme
v data e ora
v valori misurati allattivazione dellallarme.
Indicatori di manutenzione
Su richiesta possibile visualizzare gli
indicatori di manutenzione che segnalano:
c usura dei contatti;
v contamanovre:
v totale,
v dallultimo reset.
Misure
Valori istantanei
Il valore indicato sul display viene aggiornato
ogni secondo.
I valori massimi e minimi delle misure
vengono memorizzati.
correnti
I media A 1 2 3 N
A "guasto a terra"differenziale
I max media A 1 2 3 N
A "guasto a terra"differenziale
potenze
P, Q, S media W, VAR, VA totali
P, Q, S max media W, VAR, VA totali
Valori medi
Il valore medio pu essere calcolato a scelta
su un tempo fisso o variabile di durata
programmabile compresa tra
5 e 60 minuti.
Un indicatore calcolato in base al contratto
firmato con il distributore di energia
e associato ad una funzione di distacco/
riattacco consente di evitare o ridurre
al minimo gli addebiti in caso di
superamento della potenza sottoscritta.
I valori massimi medi vengono memorizzati
e datati sistematicamente.
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Unit di controllo Micrologic P potenze
per Masterpact NT, NW
Schneider Electric 123
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Con lopzione
di comunicazione
Misure complementari, valori
massimi e minimi memorizzati
Alcuni valori misurati o calcolati sono
accessibili esclusivamente con lopzione di
comunicazione COM:
c I
cresta /

r
, (I
1
+ I
2
+ I
3
)/3, I
squilibrio
c tasso di carico in % Ir;
c cos totale.
Tutti i valori massimi e minimi registrati sono
disponibili esclusivamente con lopzione di
comunicazione COM per un impiego con
supervisore.
Archivio degli eventi
Tutti gli eventi sono datati:
c sganciamenti;
c comparsa e scomparsa degli allarmi;
c modifiche delle regolazioni e delle
configurazioni;
c reset dei contatori;
c guasti sistema:
v posizione di ripristino
v autoprotezione termica;
c perdita dellora;
c superamento degli indicatori di usura;
c collegamenti agli strumenti di test, ecc
Archivio di manutenzione
Consente di affinare la funzione di
diagnostica e di pianificare al meglio le
operazioni di manutenzione
dellapparecchio:
c corrente pi elevata misurata;
c contamanovre;
c numero di collegamenti degli strumenti
di test;
c numero di interventi in modo impiego
e in modo test;
c indicatore di usura dei contatti.
Caratteristiche tecniche
complementari
Scelta della lingua
I messaggi possono essere visualizzati in 6
lingue diverse. La scelta della lingua si
effettua mediante tastiera.
Funzioni di protezione
Tutte le funzioni di protezione in corrente
sono autoalimentate. Le funzioni di
protezione in tensione sono collegate alla
rete con una presa di tensione interna
allinterruttore.
Funzioni di misura
La misura indipendente dalle protezioni:
il modulo di misura fine funziona
indipendentemente dal modulo di protezione
pur essendo sincronizzato sugli eventi della
funzione di protezione.
Metodo di calcolo delle misure
La misura implementa il nuovo concetto di
zero blind time corrispondente ad una
misura continua dei segnali a frequenza di
campionamento elevata: non esiste finestra
cieca tradizionalmente occupata
dallelaborazione dei campionamenti.
Questo metodo garantisce la precisione
del calcolo delle energie anche per forti
variazioni di carico (saldatrici, robot, ecc).
Le energie vengono accumulate a partire
dal valore istantaneo delle potenze in 2
modi:
c in modalit tradizionale, in base al quale
vengono accumulate solo le energie positive
(consumate);
c in modalit con segno, in base al quale le
energie positive (consumate) e negative
(fornite) sono accumulate separatamente.
Precisione delle misure fornite sensori
inclusi:
c tensione (V): 1%;
c corrente (A): 1,5%;
c frequenza (Hz): 0,1 Hz;
c potenza (W) e energia (Wh): 2,5% .
Memorizzazione
In caso di interruzione dellalimentazione le
regolazioni fini, gli ultimi 100 eventi
e l'archivio di manutenzione restano
memorizzati nellunit di controllo.
Datazione
La funzione cronologica viene attivata solo
in presenza di un modulo di alimentazione
esterno (con precisione 1 ora su un anno).
Reset
Un reset specifico per ogni singola
funzione consente lazzeramento mediante
tastiera o a distanza del guasto, dei valori
minimi e massimi, dei valori di cresta, dei
contatori e degli indicatori.
Visualizzazione su un supervisore di un archivio
degli eventi
Schneider Electric 124
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Micrologic H riprende tutte le funzioni del Micrologic
P. Dotato di una capacit di calcolo
e di memoria maggiore, Micrologic H consente
unanalisi fine della qualit dellenergia
ed una diagnostica dettagliata degli eventi.
Micrologic H adatto ad un impiego con
supervisore.
Valori istantanei visualizzati a video
correnti
I RMS A 1 2 3 N
A "guasto a terra"differenziale
I max RMS A 1 2 3 N
A "guasto a terra"differenziale
tensioni
U RMS V 12 23 31
V RMS V 1N 2N 3N
U media RMS V (U12 + U23 + U31) / 3
U squilibrio %
potenze, energie
P attiva, Q reattiva, S apparente W, VAR, VA totali 1 2 3
E attiva, E reattiva, E apparente Wh, VARh, VAh totali consumate - restituite
totali consumate
totali restituite
fattore di potenza PF totali 1 2 3
frequenze
F Hz
indicatori di qualit dellenergia
fondamentali totali U I P Q S
THD % U I
armoniche di U e I ampiezze 3 5 7 9 11 13
Le armoniche di ordine 3, 5, 7, 9, 11 e 13, controllate dai distributori di energia, vengono visualizzate
sul display dellunit di controllo.
Valori medi (richieste)
Come per i moduli Micrologic P, i valori medi (richieste) vengono calcolati a scelta su un
intervallo di tempo fisso o variabile di durata programmabile compresa tra 5 e 60 minuti.
correnti
I richiesta A 1 2 3 N
A "guasto a terra" differenziale
I max richiesta A 1 2 3 N
A "guasto a terra" differenziale
potenze
P, Q, S richiesta W, VAR, VA totali
P, Q, S max richiesta W, VAR, VA totali
Massimi valori medi
Sul display vengono visualizzati solo i valori massimi in corrente e in potenza.
Archivi cronologici e indicatori di manutenzione
Queste funzioni sono identiche a quelle dei moduli Micrologic P.
Nota:
Le unit di controllo Micrologic H sono dotate
anche nella versione standard di una calotta
piombabile opaca.
Oltre alle funzioni del Micrologic P,
il modulo Micrologic H consente:
c un'analisi fine della qualit dellenergia
con il calcolo delle armoniche e delle
fondamentali;
c un aiuto alla diagnostica e allanalisi di un
evento con la cattura dell'onda;
c la programmazione di allarmi
personalizzati per analizzare un disturbo
sulla rete.
Regolazioni
delle protezioni
Le possibilit di regolazione delle protezioni
sono identiche a quelle dell'unit di controllo
Micrologic P.
Misure
Micrologic H riprende tutte le misure di
Micrologic P alle quali si aggiungono:
c la misura fase per fase:
v delle potenze ed energie
v dei fattori di potenza.
c il calcolo:
v del tasso di distorsione armonica totale
THD in corrente e tensione
v delle fondamentali di correnti, tensioni
e potenze
v delle armoniche in corrente e tensione fino
al rango 51.
+
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Unit di controllo Micrologic H armoniche
per Masterpact NT, NW
Schneider Electric 125
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Con lopzione
di comunicazione
Misure complementari, valori
massimi e minimi
Alcuni valori misurati o calcolati sono
accessibili solo con lopzione di
comunicazione COM:
c I cresta / r , (I1 + I2 + I3)/3, I squilibrio;
c tasso di carico e tasso di carico di cresta
in % Ir;
c cos totale e per fasi;
c thd in tensioni e correnti;
c fattori K delle correnti e fattore K medio;
c fattori di cresta delle correnti e tensioni;
c tutte le fondamentali per fase;
c sfasamento delle fondamentali in correnti
e tensioni;
c potenza e fattore di distorsione fase per
fase;
c ampiezza e sfasamento delle armoniche
di ordine da 3 a 51 di correnti e tensioni,
ecc.
Tutti i valori massimi e minimi sono
disponibili con lopzione di comunicazione
COM per un impiego con supervisore.
Cattura d'onda
Micrologic H memorizza costantemente
gli ultimi 12 cicli dei valori istantanei delle
correnti e tensioni. Su richiesta o in modo
automatico alla comparsa di eventi
programmati, Micrologic H memorizza le
onde rilevate in un archivio. Le onde rilevate
vengono visualizzate sotto forma
di oscillogrammi su un supervisore con
lopzione di comunicazione COM.
Programmazione di allarmi
personalizzabili
Ogni valore istantaneo pu essere
confrontato con una soglia bassa ed una
soglia alta configurabili. Un eventuale
superamento di soglia provoca un allarme.
Ogni allarme pu essere associato ad una o
pi azioni programmabili: apertura
dellinterruttore, attivazione di un contatto
ausiliario M2C, M6C, inserimento selettivo
degli allarmi in un archivio, acquisizione di
onde, ecc
Archivio degli eventi e registro
di manutenzione
Le unit di controllo Micrologic H editano
un archivio degli eventi ed un archivio
di manutenzione identici a quelli illustrati
per i moduli Micrologic P.
Caratteristiche tecniche
complementari
Scelta della lingua
I messaggi possono essere visualizzati
in 6 lingue diverse. La scelta della lingua
si effettua mediante tastiera.
Funzioni di protezione
Tutte le funzioni di protezione in corrente
sono autoalimentate. Le funzioni di
protezione in tensione sono collegate alla
rete con una presa di tensione interna
allinterruttore.
Funzioni di misura
La misura indipendente dalle protezioni:
il modulo di misura fine funziona
indipendentemente dal modulo di protezione
pur essendo sincronizzato sugli eventi della
funzione di protezione.
Metodo di calcolo delle misure
Una catena analogica dedicata alla misura
consente di aumentare la precisione nel
calcolo delle armoniche e degli indicatori di
qualit dellenergia. Le grandezze elettriche
vengono calcolate dall'unit di controllo
Micrologic H su una dinamica di 1,5 In
(20 In per Micrologic P).
Le energie vengono accumulate a partire
dal valore istantaneo delle potenze in base
al modo tradizionale e con segno.
Le componenti armoniche vengono
calcolate mediante DFT (Trasformata di
Fourier Discreta).
Precisione delle misure indicate sensori
inclusi:
c tensione (V): 1%;
c corrente (A): 1,5%;
c frequenza (Hz): 0,1 Hz;
c potenza (W) ed energia (Wh): 2,5%;
c tasso di distorsione delle armoniche
(THD): 1%.
Memorizzazione
In caso di interruzione dellalimentazione
le regolazioni fini, gli ultimi 100 eventi
e l'archivio di manutenzione restano
memorizzati nellunit di controllo.
Datazione
La funzione cronologica viene attivata solo
in presenza di un modulo di alimentazione
esterno (precisione 1 ora su un anno).
Reset
Un reset consente lazzeramento
mediante tastiera o a distanza dei guasti,
dei valori minimi e massimi, dei valori di
cresta, dei contatori e degli indicatori.
Rilevamento di unonda di corrente
Visualizzazione delle armoniche fino all'ordine 12
Creazione di un archivio
Schneider Electric 126
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Caratteristiche elettriche
interruttori automatici
Comunicazione
Lintegrazione dellinterruttore automatico
o dellinterruttore non automatico in un sistema
di supervisione richiede lopzione di comunicazione
COM.
La gamma Masterpact si integra totalmente nel
sistema di gestione dellimpianto elettrico Digivision
e SMS Powerlogic comunicando su protocollo
BatiBUS o Modbus.
Una interfaccia esterna permette la comunicazione
su altre reti:
c Profibus;
c Ethernet.
Lopzione di comunicazione
COM
Per gli interruttori fissi composta da un
modulo di comunicazione installato
nellapparecchio, fornito con il suo gruppo di
contatti (OF, SDE, PF) ed il suo kit di
collegamento agli sganciatori voltmetrici XF
e MX con opzione COM.
Per gli interruttori estraibili, invece
composta:
c da un modulo di comunicazione installato
nella parte mobile, fornito con il suo gruppo
di contatti (OF, SDE, PF, AD) ed il suo kit di
collegamento agli sganciatori voltmetrici XF
e MX con opzione COM;
c da un modulo di comunicazione installato
sul telaio fisso, fornito con il suo gruppo di
contatti (CE, CD, CT).
Ogni apparecchio installato ha il proprio
indirizzo, assegnato mediante la tastiera del
modulo di controllo (Modbus) o a distanza
(Bus Digipact). Lindirizzo dellinterruttore
estraibile viene riportato sul telaio in modo
da mantenerlo anche in caso di sostituzione
dellapparecchio.
La segnalazione degli stati utilizzati
dallopzione COM indipendente dai
contatti di segnalazione dellapparecchio.
Questi contatti restano disponibili per un
impiego tradizionale.
Modulo di comunicazione interruttore
Questo modulo indipendente dallunit di
controllo. Installato dietro lunit di controllo,
trasmette e riceve le informazioni
provenienti dalla rete di comunicazione.
Un collegamento ad infrarossi consente
di trasmettere i dati tra lunit di controllo
ed il modulo di comunicazione.
Il montaggio del modulo viene eseguito
esclusivamente da personale Schneider.
Modulo di comunicazione telaio
Questo modulo, installato sul telaio fisso,
consente di indirizzare il telaio e di
mantenere lindirizzo assegnato anche
con linterruttore automatico scollegato.
Sganciatori voltmetrici MX e XF con
opzione COM
Gli sganciatori MX e XF con opzione COM
possiedono appositi connettori per il
collegamento al modulo di comunicazione
interruttore.
I comandi di apertura di sicurezza (2
o
MX
o MN) sono indipendenti dalla funzione di
comunicazione.
Larchitettura della comunicazione
1 modulo di comunicazione "interruttore"
2 modulo di comunicazione "telaio"
3 sensori "interruttore" OF, SDE, PF, CH
4 sensori "telaio" CE, CD, CT
5 sganciatori voltmetrici MX e XF
6 bus di comunicazione Digipact
Schneider Electric 127
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
La comunicazione
Masterpact
Lopzione di comunicazione COM
compatibile con tutti gli interruttori
non automatici e automatici Masterpact.
Consente, qualunque sia lunit
di controllo:
c lidentificazione dellapparecchio;
c la segnalazione degli stati;
c il comando.
A seconda dell'unit di controllo Micrologic,
lopzione di comunicazione COM consente
inoltre:
c la configurazione delle protezioni;
c lanalisi dei parametri della rete
per esigenze di aiuto allimpiego
e alla manutenzione.
lidentificazione dellapparecchio interruttore interruttore automatico
indirizzo c cc cc c cc cc
tipo dapparecchio - c
tipo di unit di controllo - c
tipo di plug lungo ritardo - c
segnalazione guasti
aperto/chiuso c cc cc c cc cc
molla carica c c
pronto a chiudere c c
intervento per guasto - c
inserito/estratto/test c c
comandi
apertura/chiusura c c
configurazione Micrologic
A P H
lettura delle regolazioni realizzate mediante i commutatori c c c
regolaz. fini entro il campo di regolaz. fissato mediante commutatori - c c
configurazione delle protezioni e degli allarmi - c c
programmazione di allarmi personalizzabili - - c
aiuto allimpiego e alla manutenzione
lettura delle protezioni e degli allarmi:
standard c c c
configurate - c c
personalizzate - - c
lettura delle misure:
di corrente c c c
di tensioni, frequenze, potenze... - c c
della qualit dellenergia: fondamentali, armoniche - - c
lettura dei guasti:
tipo di guasto c c c
correnti interrotte - c c
cattura d'onda:
su guasto - - c
su richiesta o programmato - - c
archivi cronologici e archivi eventi:
archivio cronologici degli interventi - c c
archivio cronologici degli allarmi - c c
archivio degli eventi - c c
indicatori:
usura dei contatti, contatori - c c
registro di manutenzione - c c
Nota:
per maggiori dettagli su protezioni, allarmi, misure, cattura d'onda, archivio cronologico, archivio degli eventi e
indicatori di manutenzione, consultare la descrizione dell'unit di controllo Micrologic.
Schneider Electric 128
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tipologie di sganciatori
Gli sganciatori per gli interruttori di bassa
tensione sono generalmente disponibili sul
mercato con diverse caratteristiche di
intervento e, in determinati casi, con
possibilit pi o meno ampie di regolazione
delle curve di intervento.
Si va dalle soluzioni pi semplici ed
economiche che sono realizzate con gli
interruttori modulari a soluzioni sempre pi
sofisticate che sono disponibili per
equipaggiare interruttori scatolati di grossa
taglia ed interruttori aperti.
La soluzione pi semplice costituita dallo
sganciatore magnetotermico degli
interruttori modulari. Questo sganciatore
non ha nessuna possibilit di regolazione,
l'adattazione alle caratteristiche del circuito
deve essere fatta cambiando la corrente
nominale dell'interruttore oppure la curva
caratteristica di intervento (ad esempio, la
caratteristica B invece della C descritte nel
seguito).
Salendo nella scala delle prestazioni degli
interruttori, si trovano gli sganciatori
magnetotermici per gli scatolati, che sono
caratterizzati principalmente dal fatto di
consentire la regolazione della corrente
d'intervento per la protezione contro i
sovraccarichi (comunemente chiamata
protezione termica o di lungo ritardo).
Questo consente di adeguare il livello di
protezione ai bisogni del circuito e di
ottimizzare la sezione dei cavi.
L'andamento della curva della protezione di
lungo ritardo nel campo tempo/corrente
per fisso e non pu essere modificato.
Generalmente, questi sganciatori hanno una
caratteristica di intervento fissa per la
protezione contro i cortocircuiti
(comunemente chiamata protezione
magnetica).
L'intervento della protezione magnetica
avviene al di sopra di un valore fisso di
corrente (a meno delle tolleranze previste
dalle norme) con un tempo molto breve e
tale da fare definire l'intervento "istantaneo".
Gli sganciatori magnetotermici per correnti
nominali pi elevate (200 e 250 A) offrono
anche la possibilit di regolazione della
corrente di intervento della protezione
magnetica.
Per gli interruttori scatolati e gli interruttori
aperti, sono disponibili gli sganciatori
elettronici (in alternativa ai magnetotermici
per gli scatolati fino a 250 A).
Gli sganciatori elettronici offrono diverse
possibilit di regolazione dei valori di
corrente.
Le versioni pi semplici offrono la possibilit
di regolazione della corrente di intervento
della protezione termica (lungo ritardo) e di
Curve di intervento
Scelta degli sganciatori e regolazione
delle curve di intervento
quella della protezione contro i cortocircuiti
(corto ritardo). Le versioni pi sofisticate
offrono molteplici possibilit di regolazione
di correnti e tempi di intervento.
La scelta degli sganciatori
La scelta di uno sganciatore dovrebbe essere
effettuata sulla base di considerazioni tecnico-
economiche, tenendo conto delle
caratteristiche dell'impianto da proteggere e
della eventuale necessit di realizzare un
sistema di protezione ad intervento selettivo.
Dal punto di vista economico, alla semplicit si
accompagna il basso costo, mentre dal punto
di vista tecnico, alla versione pi sofisticata
corrispondono prestazioni e possibilit di
impiego superiori.
importante notare che gli sganciatori
elettronici garantiscono una maggiore
precisione di intervento, garantendo tra l'altro
la costanza della corrente di intervento della
protezione termica al variare della
temperatura nel loro punto di installazione.
Al contrario, gli sganciatori magnetotermici
intervengono a valori diversi di corrente in
funzione della temperatura all'interno del
quadro in cui sono installati.
La scelta degli sganciatori deve essere
effettuata in modo da garantire la protezione
contro i sovraccarichi, contro i cortocircuiti e la
protezione delle persone secondo le regole
fissate dalle norme.
Le possibilit di regolazione possono a volte
facilitare il compito del progettista per ottenere
l'effetto di protezione desiderato.
La regolazione
delle protezioni
Considerando unicamente il bisogno di
proteggere l'impianto elettrico, la
regolazione ideale delle protezioni sarebbe
quella che determina l'intervento istantaneo
della protezione con un valore di corrente di
poco superiore alla corrente nominale del
circuito da proteggere.
In pratica, il diagramma tempo/corrente di
intervento della protezione risulterebbe
"schiacciato" il pi possibile verso gli assi
cartesiani, cio verso un valore minimo di
corrente e verso il tempo zero.
Nella pratica, questa regolazione ideale non
viene mai realizzata poich risulta
necessario consentire ai circuiti protetti di
superare qualche condizione di
funzionamento transitoria che
caratteristica del carico alimentato e che
pu far parte del suo normale
funzionamento.
Esempi tipici di questi transitori sono
l'avviamento del motore asincrono (vedasi la
curva caratteristica tempo/corrente al
capitolo "Protezione degli apparecchi
utilizzatori") e l'accensione di lampade ad
incandescenza che, avendo il filamento
freddo, presentano una resistenza pi bassa
e di conseguenza assorbono inizialmente
una corrente pi elevata di quella nominale
assorbita quando il loro filamento diventa
incandescente.
Quando lo sganciatore presenta la
possibilit di regolare la sua caratteristica di
intervento, la regolazione ideale sar quella
che posizioner la curva di intervento il pi
vicino possibile agli assi cartesiani senza
per interferire con le curve di corrente dei
transitori caratteristici del carico. Il tutto
dovr tener conto delle tolleranze di
intervento delle protezioni previste dalle
norme o garantite dal costruttore (quando
fossero inferiori a quelle indicate dalle
norme come nel caso degli sganciatori
elettronici).
Qualora l'interruttore sia disposto a
protezione di un circuito di distribuzione
(linea quadro-quadro), pu essere
necessario prevedere l'intervento selettivo
delle protezioni a monte del quadro rispetto
a quelle a valle.
In questo caso, la regolazione ideale sar
ancora quella che risulter pi "schiacciata"
possibile verso gli assi cartesiani del
diagramma tempo/corrente; si dovr per
evitare che le curve di monte e di valle si
tocchino o si intersechino (tenendo in debito
conto anche le tolleranze di intervento).
Bisogna porre attenzione alle differenze tra i
tempi di intervento di monte e valle delle
protezioni di corto ritardo che devono essere
differenziati di un tempo abbastanza lungo
per tenere in considerazione:
c il tempo necessario all'interruttore a valle
per interrompere la corrente dopo
l'intervento della relativa protezione;
c le tolleranze del tempo di intervento
degli sganciatori;
c le tolleranze del tempo effettivo
di interruzione delle correnti.
In caso di diversi gradini di selettivit
cronometrica, la regolazione del tempo
di intervento dell'interruttore pi a monte
pu cos risultare molto elevata (pi di
mezzo secondo).
Questo incoveniente viene brillantemente
superato con l'impiego degli interruttori
Merlin Gerin con sganciatori elettronici che,
grazie alla precisione degli sganciatori
ed al perfetto controllo della tecnica
di interruzione garantiscono selettivit
cronometrica con un t tra monte e valle
di soli 0,1 secondi, consentendo cos 4
gradini di selettivit con un ritardo
di intervento dell'interruttore pi a monte
di soli 0,4 secondi.
Schneider Electric 129
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
DOMA45/42/47, C40a,
C40N curva C (CEI EN 60898)
C60 curva C (CEI EN 60898)
Curve B e C secondo
la norma CEI 23-3 (4 ed.)
(EN 60.898)
Queste curve si differenziano per il campo di
funzionamento degli sganciatori magnetici:
c curva B: intervento magnetico
fra 3 e 5 In
c curva C: intervento magnetico
fra 5 e 10 In.
Nota
c Punto di riferimento 1:
limiti di intervento termico a freddo,
tutti i poli caricati
v Inf: corrente di prova di non intervento
1,13 In,
v If: corrente di prova di sicuro intervento
1,45 In;
c punto di riferimento 2:
limiti di intervento elettromagnetico,
2 poli caricati.
Curve di intervento
Il Sistema Multi 9
C40a, C40N curva B (CEI EN 60898)
C60 curva B (CEI EN 60898)
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
1h
t[s]
I / In
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
1h
t(s)
I / In
1 h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t < 10ms
t[s]
I / In
1 h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
t < 10ms
1 h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t < 10ms
t[s]
I / In
C120N curva B (CEI EN 60898) C120N curva C (CEI EN 60898) C120N curva D (CEI EN 60898)






















































Schneider Electric 130
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
t[s]
1 h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
In I / In
C60 curva B (CEI EN 60947-2)
Curve B, C, D, Z, K e MA
secondo la norma
CEI EN 60947-2
Queste curve si differenziano per il campo
di funzionamento degli sganciatori magnetici:
c curva B: intervento fra 3,2 e 4,8 In
c curva C: intervento fra 7 e 10 In
c curva D: intervento fra 10 e 14 In
c curva Z: intervento fra 2,4 e 3,6 In
c curva K: intervento fra 10 e 14 In
c curva MA: intervento 12 In
c curva P25M: intervento 12 In.
Nota
c Punto di riferimento 1:
limiti di intervento termico a freddo,
tutti i poli caricati
c corrente di prova di non intervento: 1,05 In,
c corrente di prova di sicuro intervento:
1,3 In;
c punto di riferimento 2:
limiti di intervento elettromagnetico,
2 poli caricati
C60 curva K (CEI EN 60947-2)
Curve di intervento
Il Sistema Multi 9
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
C60 curva C (CEI EN 60947-2) C60 curva D (CEI EN 60947-2)
C40 curva B C40 curva C
t[s]
1 h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
In I / In
Schneider Electric 131
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NG125 curva B (CEI EN 60947-2)
NG125 curva C (CEI EN 60947-2) NG125 curva D (CEI EN 60947-2) NG125 curva MA (CEI EN 60947-2)
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
C120N curva B (CEI EN 60947-2)
C120N curva C (CEI EN 60947-2) C120N curva D (CEI EN 60947-2)
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t [s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
14
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t [s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
1h
14
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t [s]
I / In
1h
14
C60 curva Z (CEI EN 60947-2) C60 curva MA (CEI EN 60947-2)
Schneider Electric 132
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
10000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
0,5
0,2
0,1
0,05
0,02
0,01
0,005
0,002
0,001
5000
1H
2000
1000
0,5 1 2 3 45 710 2030 50 100 200
I/In
t (s)
1
2
3
XC40 curva B (CEI EN 60898)
P25M curva intervento (CEI EN 60947-2) C32H-DC curva C (CEI EN 60947-2) TC16 curva C (CEI EN 60898)
In da 5 a 40 A In da 6 a 16 A
1 3 poli a freddo
2 2 poli a freddo
3 3 poli a caldo
10000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
0,5
0,2
0,1
0,05
0,02
0,01
0,005
0,002
0,001
5000
2000
1000
0,5 1 2 3 45 710 2030 50 100 200
I/In
t [s]
0,7
Curve di intervento
Il Sistema Multi 9
XC40 curva C (CEI EN 60898) XC40 curva D (CEI EN 60898)
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t[s]
I / In
10000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
0,5
0,2
0,1
0,05
0,02
0,01
0,005
0,002
0,001
5000
2000
1000
0,5 1 2 3 4 5 7 10 2030 50 100 200
I/In
t (s)
0,7 70
Schneider Electric 133
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact NSC100N - TM16D / TM25D / TM32D / TM40D Compact NSC100N - TM50D / TM63D / TM80D
Compact NSC100N - TM100D
Curve di intervento
Compact NSC100N
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
t[s]
16A : Im = 37,5 x In
25A : Im = 24 x In
32A : Im = 19 x In
40A : Im = 15 x In
20A : Im = 30 x In
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
t[s]
50A : Im = 20 x In
63A : Im = 16 x In
80A : Im = 12,5 x In
70A : Im = 14,3 x In
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
t[s]
100A : Im = 12,5 x In
Schneider Electric 134
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact NSA160 - TM50D/TM63D/TM8D
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
Compact NSA160 - TM100D Compact NSA160 - TM125D, TM160D
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
16A : Im = 37,5 x In
25A : Im = 24 x In
32A : Im = 19 x In
40A : Im = 15 x In
t [s]
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
50A : Im = 20 x In
63A : Im = 16 x In
80A : Im = 12,5 x In
t [s]
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
100A : Im = 12,5 x In
t [s]
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
160A : Im = 7,8 x In
125A : Im = 10 x In
t [s]
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
Compact NSA160 - TM16D/TM25D/TM32D/TM40D
Curve di intervento
Compact NSA
Schneider Electric 135
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
e
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
TM40D : 12 x In
TM40G :
2 x In
TM32D : 12,5 x In
dclenchement rflexe :
t < 10 ms
sgancio riflesso:
t < 10 ms
t [s]
In corrente nominale
Ir soglia di protezione termica
Im soglia protezione magnetica
In corrente nominale
Ir soglia di protezione termica
Im soglia protezione magnetica
Compact da NSA160 a NS250 - TM16D/TM16G
Compact da NSA160 a NS250 - TM25D/TM25G
In corrente nominale
Ir soglia di protezione termica
Im soglia protezione magnetica
Compact da NSA160 a NS250 - TM32D/TM40D/TM40G Compact da NSA160 a NS250 - TM50D/TM63D/TM63G
In corrente nominale
Ir soglia di protezione termica
Im soglia protezione magnetica
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
TM16D : 12 x In
TM16G : 4 x In
dclenchement rflexe :
t < 10 ms
t [s]
sgancio riflesso:
t < 10 ms
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
TM25D : 12 x In
TM25G :
3.2 x In
dclenchement rflexe :
t < 10 ms
sgancio riflesso:
t < 10 ms
t [s]
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
TM63D : 8 x In
TM63G :
2 x In
TM50D : 10 x In
dclenchement rflexe :
t < 10 ms
sgancio riflesso:
t < 10 ms
t [s]
Curve di intervento
Compact NS160/630
Sganciatori magnetotermici
Schneider Electric 136
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact da NS160 a NS250 - TM80D/TM100D Compact NS250 - TM125D/TM160D
In corrente nominale
Ir soglia protezione termica
Im soglia protezione magnetica
In corrente nominale
Ir soglia protezione termica
Im soglia protezione magnetica
In corrente nominale
Ir soglia protezione termica
Im soglia protezione magnetica
Compact NS250 - TM200D/TM250D
Curve di intervento
Compact NS160/630
Sganciatori magnetotermici
sgancio riflesso:
t < 10 ms
Im = 8 x In
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
t (s)
I / Ir
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
TM125D
10 x In
TM160D
8 x In
sgancio riflesso:
t < 10 ms
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
Im = 5 10 x In
sgancio riflesso:
t < 10 ms
Schneider Electric 137
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / In
Im = 8 13 x In
MA220
MA150
sgancio riflesso:
t < 10 ms
tenuta termica
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
Compact NS80H - da MA1,5 a MA80
Compact da NS160 a NS250 - da MA25 a MA100
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
Compact da NS160 a NS250 - MA150/ MA220 Compact NS400, NS630 - MA320/ MA500
di riferimento: 65C
In corrente nominale
Im soglia protezione magnetica
Curve di intervento
Compact NS160/630
Sganciatori solo magnetici
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
Im = 614 x In
tenuta termica
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / In
Im = 6 14 x In
sgancio riflesso:
t < 10 ms
tenuta termica
di riferimento: 65C
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / In
Im = 6.3 ... 12.5 x In
tenuta termica
sgancio riflesso:
t < 10 ms
di riferimento: 65C
di riferimento: 65C
Schneider Electric 138
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Sganciatore selettivo
STR22SE (1)
Sganciatore per protezione
generatori
STR22GE (1)
Sganciatore selettivo
STR23SE (1)
STR23SV (1)
Offre due livelli di regolazione:
c protezione lungo ritardo LR contro
i sovraccarichi a soglia regolabile Ir;
c protezione corto ritardo CR contro
i cortocircuiti a soglia regolabile Im
e temporizzazione fissa.
Offre inoltre una protezione istantanea a
soglia fissa.
Offre cinque livelli di regolazione:
c protezione lungo ritardo a soglia regolabile
(LR);
c temporizzazione della protezione lungo
ritardo regolabile;
c protezione corto ritardo CR a soglia
regolabile, con selezione I
2
t ON-OFF;
in posizione ON la caratteristica d'intervento
a tempo inverso. Permette una migliore
selettivit con le apparecchiature di
protezione installate a valle;
c temporizzazione della protezione
corto ritardo regolabile;
c protezione istantanea a soglia regolabile
(IST).
Sganciatore universale
STR53UE (1)
STR53SV (1)
Offrono due livelli di regolazione:
c protezione lungo ritardo LR contro
i sovraccarichi a soglia regolabile Ir;
c protezione corto ritardo CR contro
i cortocircuiti a soglia regolabile Im
e temporizzazione fissa.
Offrono inoltre una protezione istantanea
a soglia fissa.
Soglia CR
Soglia LR
Regolazione delle protezioni
t
I 0
Soglia CR
Soglia LR
Regolazione delle protezioni
t
I 0
Temporizzazione CR
I
t
Soglia CR
Soglia IST
Temporizzazione
LR
Soglia LR
0
Regolazione delle protezioni
I
2
t ON
I
2
t OFF
(1) Sugli interruttori tetrapolari possibile regolare
la protezione del neutro con un commutatore a tre
posizioni: 4P 3d, 4P 3d + N/2 o 4P 4d.
(P: poli, d: sganciatori, N: neutro)
Curve di intervento
Compact NS160/630
Sganciatori elettronici
Regolazione delle protezioni
Regolazione delle protezioni
Regolazione delle protezioni
Schneider Electric 139
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact da NS160 a NS250 - STR22GE Compact da NS160 a NS250 - STR22SE
Compact da NS400, NS630 - STR53UE
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
Im = 210 x Ir
I = 11 x In
Ir = 0.41 x In
sgancio riflesso:
t < 10 ms
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
Im = 210 x Ir
I = 11 x In
Ir = 0.41 x In
sgancio riflesso:
t < 10 ms
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t(s)
I / Ir
Im = 210 x Ir
I = 11 x In
Ir = 0.41 x In
sgancio riflesso:
t < 10 ms
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 5 7 10 20 30 50
t(s)
I / Ir I / In
2
2
Ir = 0.41 x In
tr = 15240 s
I = 1.511 x In
i t OFF
0.1
0
0.2
0.3
i t ON
Im = 1.510 x Ir
sgancio riflesso:
t < 10 ms
Compact da NS400, NS630 - STR23SE
In corrente nominale del TA Im soglia di protezione CR
Ir soglia di protezione LR
I soglia istantanea
In corrente nominale del TA Im soglia di protezione CR
Ir soglia di protezione LR
I soglia istantanea
In corrente nominale del TA Im soglia di protezione CR
Ir soglia di protezione LR
I soglia istantanea
In corrente nominale del TA Im soglia di protezione CR
Ir soglia di protezione LR
I soglia istantanea
t [s] t [s]
t [s] t [s]
Schneider Electric 140
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Protezione guasto di terra
(opzione T)
Offre due livelli di regolazione:
c regolazione in corrente (Ih) in funzione
della corrente nominale (In) con selezione
I
2
t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica di
intervento a tempo inverso.
Permette una migliore selettivit con le
apparecchiature installate a valle;
c temporizzazione regolabile.
La protezione guasto di terra di tipo
"Residual".
Sganciatore per protezione
motori
STR43ME (1)
Offre tre livelli di protezione:
c protezione lungo ritardo LR contro i
sovraccarichi a soglia regolabile Ir;
c temporizzazione della protezione lungo
ritardo regolabile conformemente alle classi
d'intervento 10 A, 10 e 20; secondo la
norma CEI EN 60947-4;
c protezione corto ritardo CR contro
i cortocircuiti a soglia regolabile Im
e temporizzazione fissa.
Inoltre offre due ulteriori livelli di protezione:
c protezione contro la marcia in monofase;
c protezione istantanea contro i cortocircuiti
a soglia fissa.
Sganciatore per protezione
motori
STR22ME (1)
Offre un livello di regolazione:
c protezione lungo ritardo LR contro i
sovraccarichi a soglia regolabile Ir, conforme
alla classe d'intervento 10 secondo la norma
CEI EN 60947-4-1.
Inoltre offre tre ulteriori livelli di protezione:
c protezione contro la marcia in monofase;
c protezione corto ritardo contro i
cortocircuiti a soglia Im pari a ad un
multiplo costante della soglia di lungo
ritardo Ir, e temporizzazione fissa;
c protezione istantanea contro i cortocircuiti
a soglia fissa.
I
t
Temporizzazione T
Soglia T
0
I
2
t ON
I
2
t OFF
Soglia CR
Soglia LR
t
I 0
Temporizzazione LR
Ir Im I
(1) Sugli interruttori tetrapolari possibile regolare
la protezione del neutro con un commutatore a tre
posizioni: 4P 3d, 4P 3d + N/2 o 4P 4d.
(P: poli, d: sganciatori, N: neutro)
Curve di intervento
Compact NS160/630
Opzione T per STR53UE
Sganciatori elettronici per protezione motori
Regolazione delle protezioni
Regolazione delle protezioni
Regolazione delle protezioni
I
t
Soglia LR
0
Ir
Im
Regolazione
comune
Schneider Electric 141
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact NS400, NS630 - Protezione di terra (T)
In corrente nominale del TA
Ih soglia protezione "guasto a terra"
(gradini di temporizzazione 0-0,1-0,2-0,3-0,4)
In corrente nominale del TA Im soglia di protezione CR
Ir soglia protezione LR
I soglia istantanea
In corrente nominale del TA Im soglia di protezione CR
Ir soglia protezione LR
I soglia istantanea
Compact da NS160 a NS250 - STR22ME
Compact NS400, NS630 - STR43ME
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 5 7 20 30
t(s)
x Ir x In
10 50
Ir = 0.41 x In
Im = 613 x Ir
classe 20
classe 10
classe 5
sgancio
riflesso:
< 10 ms
I = 15 x In
Schneider Electric 142
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Soglia LR
Soglia IST
t
I 0
Curve di intervento
Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Unit di controllo Micrologic
Unit di controllo
Micrologic 2.0
Offre tre livelli di regolazione:
c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir
regolabile contro i sovraccarichi;
c temporizzazione della protezione LR
regolabile su 9 livelli di temporizzazione;
c protezione istantanea Isd a soglia
regolabile contro i cortocircuiti.
Unit di controllo
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0
Offre cinque livelli di regolazione:
c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir
regolabile contro i sovraccarichi;
c temporizzazione della protezione LR
regolabile su 9 livelli di temporizzazione;
c protezione corto ritardo CR a soglia Isd
regolabile contro i cortocircuiti:
v con selezione I
2
t ON-OFF. In posizione
ON la caratteristica di intervento a tempo
inverso. Permette una migliore selettivit
con le apparecchiature di protezione
installate a valle;
v in opzione possibile fornire la
protezione corto ritardo con selettivit
logica (opzione Z),
c temporizzazione della protezione CR
regolabile su 4 gradini di temporizzazione;
c protezione istantanea a soglia regolabile
contro i cortocircuiti.
sempre possibile in tutte le versioni di
interruttori Compact NS630b/3200 e
Masterpact NT e NW escludere la protezione
istantanea (posizione OFF), grazie alla
presenza di una soglia di autoprotezione
istantanea sullunit di controllo Micrologic in
corrispondenza della tenuta elettrodinamica
e termica dellinterruttore.
Protezione guasto di terra
(opzione T) in standard su
Micrologic 6.0
Nota:
c protezione di terra:
v tipo "Residual" (T): lunit di controllo
effettua la somma vettoriale delle correnti
di fase e di neutro, se distribuito;
v tipo "Source Ground Return" (W):
lunit di controllo misura direttamente
la corrente verso terra mediante un
trasformatore di corrente esterno posto
sulla presa di terra della sorgente di energia.
Offre due livelli di regolazione:
c regolazione in corrente (Ih) in funzione
della corrente nominale (In) con selezione
I
2
t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica
di intervento a tempo inverso. Permette
una migliore selettivit con le
apparecchiature installate a valle;
temporizzazione regolabile.
La protezione di guasto verso terra (T)
fornita in standard del tipo "Residual"
con o senza selettivit logica (opzione Z).
Su richiesta, pu essere del tipo "Source
Ground Return" (W).
I
t
Temporizzazione T
Soglia T
0
I
2
t ON
I
2
t OFF
Soglia CR
Temporizzazione CR
Soglia LR
t
I 0
Temporizzazione LR
Soglia
IST
I
2
t ON
IST OFF
I
2
t OFF
Schneider Electric 143
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
t[s]
tr = 0,5...24 s
Isd = 1,510 x Ir
Ir = 0,41 x In
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 3 5 7 10 20 30
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
0
0,4
0,3
0,2
0,1
t[s]
x In
tr = 0,524 s
Isd = 1,510 x Ir
Ir = 0,41 x In
Ii = 215 x In . OFF (1)
I
2
t OFF
x Ir
0,4
0,3
0,2
0,1
I
2
t ON
0
Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Micrologic 2.0
Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Micrologic 5.0/6.0/7.0
Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Protezione di terra per Micrologic 6.0
Masterpact NT, NW Micrologic 5.0/6.0/7.0 P
curve IDMTL
0.4
0.3
0.2
0.1
0.4
0.3
0.2
0.1
0 0
I
2
t OFF
Ig = AJ x In
1200 A max.
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.05.07 .1 .2 .3 .4 .5 .7 1 2 3 5 7 10 200 300
I
2
t ON
t[s]
x In
Schneider Electric 144
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Interruttori automatici
Declassamento in temperatura
Il Sistema Multi 9
In certe condizioni di installazione, gli interruttori automatici possono
trovarsi a funzionare a temperature diverse da quelle di riferimento.
Per evitare malfunzionamenti (scatti intempestivi o non interventi)
necessario prevedere un declassamento dellinterruttore in funzione
della temperatura ambiente.
La temperatura ambiente la temperatura presente allinterno della
cassetta o del quadro nel quale sono installati gli interruttori.
Le tabelle qui di seguito riportate forniscono:
c la temperatura di riferimento per i diversi interruttori (colonna
evidenziata);
c la massima corrente di impiego in funzione della temperatura
ambiente, allinterno delle cassette o del quadro nel quale sono
installati.
Declassamento per installazione in cassetta
Nel caso in cui pi interruttori (automatici e/o differenziali) siano
installati fianco a fianco in una cassetta di volume ridotto e con grado
di protezione superiore ad IP 54, laumento della temperatura al suo
interno comporta una riduzione delle loro correnti di impiego.
Si dovr, quindi, moltiplicare il valore di corrente nominale (gi
declassato in funzione della temperatura ambiente) per un
coefficiente pari a 0,8.
C120 curve B, C e D (CEI EN 60898)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
80 85,9 83,0 80 76,9 73,6 70,2 66,6 62,8 58,7
100 109,1 104,7 100 95,1 90,0 84,5 78,7 72,4 65,4
125 136,7 131,0 125 118,7 112,1 105,0 97,4 89,2 80,1
NG125 curve B, C, D e MA (CEI EN 60947-2)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
4 4,40 4,30 4,20 4,10 4 3,90 3,80 3,70 3,60
6,3 6,96 6,77 6,61 6,46 6,3 6,14 5,98 5,82 5,67
10 11,0 10,75 10,5 10,25 10 9,75 9,50 9,25 9,00
12,5 13,7 13,4 13,1 12,8 12,5 12,1 11,8 11,5 11,2
16 17,6 17,2 16,8 16,4 16 15,6 15,2 14,8 14,4
20 22,0 21,5 21,0 20,5 20 19,5 19,0 18,5 18,0
25 27,5 26,87 26,25 25,62 25 24,37 23,75 23,12 22,5
32 35,2 34,4 33,6 32,8 32 31,2 30,4 29,6 28,8
40 88,0 86,0 84,0 82,0 80 78,0 76,0 74,0 72,0
100 110,0 107,5 105,0 102,5 100 97,5 95,0 92,5 90,0
125 137,5 134,3 131,2 128,1 125 121,8 118,7 121,8 112,5
C32H-DC curva C (CEI EN 60947-2)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
1 1,1 1,1 1,0 1,0 1 0,95 0,9 0,9 0,9
2 2,2 2,2 2,1 2,1 2 1,95 1,9 1,8 1,7
3 3,3 3,3 3,2 3,1 3 2,9 2,8 2,7 2,6
6 6,6 6,5 6,3 6,1 6 5,8 5,7 5,5 5,3
10 11,0 10,7 10,5 10,3 10 9,7 9,5 9,0 8,5
16 17,6 17,4 17,0 16,5 16 15,4 15,0 14,4 13,9
20 22,0 21,5 21,0 20,5 20 19,5 19,0 18,5 18,0
25 27,5 27,0 26,0 25,5 25 24,0 23,5 23,0 22,0
32 35,5 35,5 34,0 33,0 32 31,0 30,0 29,0 28,0
40 44,5 43,5 42,5 41,0 40 38,5 37,0 36,0 34,0
C40a ed N curve B, C; C40Vigi
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
1 1,0 1,0 1 1,0 1,0 0,9 0,9 0,9 0,9
2 2,1 2,0 2 2,0 1,9 1,9 1,8 1,8 1,7
3 3,1 3,1 3 2,9 2,9 2,8 2,7 2,7 2,6
4 4,2 4,1 4 3,9 3,8 3,7 3,6 3,6 3,5
6 6,2 6,1 6 5,9 5,8 5,7 5,6 5,5 5,4
10 10,4 10,2 10 9,8 9,6 9,4 9,2 9,0 8,8
13 13,4 13,2 13 12,8 12,6 12,3 12,1 11,9 11,6
16 16,5 16,3 16 15,7 15,4 15,1 14,8 14,5 14,2
20 20,7 20,3 20 19,7 19,3 18,9 18,6 18,2 17,8
25 25,9 25,4 25 24,5 24,1 23,6 23,1 22,6 22,1
32 33,2 32,6 32 31,4 30,7 30,1 29,4 28,7 28,0
40 41,6 40,8 40 39,2 38,3 37,5 36,6 35,7 34,7
C60a, C60N, C60H: curve B e C (CEI EN 60898)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
0,5 0,52 0,51 0,5 0,49 0,48 0,465 0,45 0,44 0,43
1 1,05 1,02 1 0,98 0,95 0,93 0,90 0,88 0,85
2 2,08 2,04 2 1,96 1,92 1,88 1,84 1,80 1,74
3 3,18 3,09 3 2,91 2,82 2,70 2,61 2,49 2,37
4 4,24 4,12 4 3,88 3,76 3,64 3,52 3,36 3,24
6 6,24 6,12 6 5,88 5,76 5,64 5,52 5,40 5,30
10 10,6 10,3 10 9,70 9,30 9,00 8,60 8,20 7,80
16 16,8 16,5 16 15,5 15,2 14,7 14,2 13,8 13,3
20 21,0 20,6 20 19,4 19,0 18,4 17,8 17,4 16,8
25 26,2 25,7 25 24,2 23,7 23,0 22,2 21,5 20,7
32 33,5 32,9 32 31,4 30,4 29,8 28,4 28,2 27,5
40 42,0 41,2 40 38,8 38,0 36,8 35,6 34,4 33,2
50 52,5 51,5 50 48,5 47,4 45,5 44,0 42,5 40,5
63 66,2 64,9 63 61,1 58,0 56,7 54,2 51,7 49,2
C60H: curva D, C60L: curve B, C, K, Z, MA (CEI EN 60947-2)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
0,5 0,55 0,54 0,53 0,52 0,5 0,48 0,47 0,46 0,44
1 1,10 1,08 1,05 1,03 1 0,97 0,95 0,92 0,89
1,6 1,75 1,72 1,67 1,64 1,6 1,56 1,52 1,48 1,43
2 2,18 2,14 2,08 2,04 2 1,96 1,90 1,86 1,80
3 3,42 3,30 3,21 3,12 3 2,88 2,77 2,64 2,52
4 4,52 4,40 4,24 4,12 4 3,88 3,72 3,56 3,44
6 6,48 6,36 6,24 6,12 6 5,88 5,76 5,58 5,46
10 11,4 11,1 10,7 10,4 10 9,60 9,20 8,80 8,40
16 17,9 17,4 16,9 16,4 16 15,5 15,0 14,4 13,9
20 22,2 21,6 21,2 20,6 20 19,4 18,8 18,2 17,6
25 27,7 27,0 26,5 25,7 25 24,2 23,5 22,7 21,7
32 35,2 34,2 33,6 32,9 32 31,0 30,4 29,4 28,4
40 44,4 43,6 42,4 41,2 40 38,8 37,6 36,4 34,8
50 56,0 54,5 53,0 51,5 50 48,5 46,5 45,0 43,0
63 71,8 69,9 67,4 65,5 63 60,4 57,9 55,4 52,9
Schneider Electric 145
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Interruttori automatici telecomandati
TC16: curva C (CEI EN 60898)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
6 6,4 6,2 6 5,9 5,7 5,5 5,4 5,2 5
10 10,6 10,3 10 9,7 9,4 9,1 8,7 8,4 8
16 16,8 16,4 16 15,5 14,8 14,2 13,5 12,8 12
TC16P: curva C (CEI EN 60898)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
10 10,6 10,3 10 9,7 9,4 9,1 8,7 8,4 8
16 17,2 16,6 16 15,4 14,8 14,2 13,5 12,8 12
Reflex XC40: curve B, C e D (CEI EN 60898)
In [A] 20C 25C 30C 35C 40C 45C 50C 55C 60C
10 10,6 10,3 10 9,8 9,5 9,0 8,5 8,3 8,0
16 17,0 16,5 16 14,5 14,0 13,5 13,0 12,5 12,0
20 21,0 20,5 20 19,5 19,0 18,5 18,0 17,0 16,0
25 26,0 25,5 25 24,0 23,5 23,0 22,0 21,0 20,0
32 34,0 33,5 32 31,0 30,0 29,0 28,0 27,0 25,0
40 43,0 41,5 40 36,5 35,0 34,0 32,0 31,0 29,0
Interruttori differenziali,
Interruttori non automatici
ID, I-NA (CEI EN 60947-3)
In [A] 25C 30C 40C 50C 60C
25 32 30 25 23 20
40 46 44 40 36 32
63 75 70 63 56 50
80 95 90 80 72 65
100 123 120 100 95 90
Interruttori automatici differenziali
ID C40
In [A] 20C 30C 40C 50C 60C
16 20 19 16 15 13
25 32 30 25 23 20
40 46 44 40 36 32
63 75 70 63 56 50
80 95 90 80 72 65
100 123 120 100 95 90
125 135 133 125 118 110
Schneider Electric 146
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Sganciatori magnetotermici
Il funzionamento dei rel di protezione influenzato dalle condizioni
ambientali del punto in cui essi vengono installati.
Ne deriva quindi che l'interruttore automatico ha una soglia
di intervento variabile in funzione della temperatura ambiente.
Nella tabella a fianco si pu leggere il declassamento subito
dall'interruttore in funzione della temperatura ambiente.
Per gli interruttori NS160 con sganciatore TM160D e NS250 con
sganciatore TM200D e TM250D in versione rimovibile/estraibile
equipaggiati di blocco Vigi o sorveglianza di isolamento applicare
un ulteriore coefficiente 0,9.
Sganciatori elettronici
Regolazione della soglia Ir (protezione lungo ritardo)
Gli sganciatori elettronici offrono il vantaggio di una grande stabilit
di funzionamento in caso di variazioni di temperatura.
Tuttavia, gli apparecchi sono sempre soggetti agli effetti della
temperatura ambiente che, a volte, possono limitarne la massima
corrente d'impiego.
Per un uso corretto dell'interruttore, la regolazione dello sganciatore
non dovr superare il valore della massima corrente d'impiego riferita
alla temperatura del punto di installazione dell'interruttore.
NSC100N, NSA160, NS160, NS250
In [A] 40C 45C 50C 55C 60C 65C 70C
16 16 15,6 15,2 14,8 14,5 14 13,8
25 25 24,5 24 23,5 23 22 21
32 32 31 30 29 28 27 26
40 40 39 38 37 36 35 34
50 50 48,5 47 45,5 44 42,5 41
63 63 61,5 60 58,5 57 55,5 54
80 80 78 76 74 72 70 68
100 100 97,5 95 92,5 90 87,5 85
125 125 122 119 116 113 109 106
160 160 156 152 148 144 140 136
200 200 195 190 185 180 175 170
250 250 244 238 231 225 219 213
Gli interruttori NS160 e NS250 (con sganciatori fino a 160 A) in
versione fissa, rimovibile o estraibile, non subiscono declassamenti fino
a temperature di 70C.
Per l'interruttore NS250 con sganciatore da 250 A, indipendentemente
dalla versione, applicare il coefficiente 1 fino a 50C, 0,95 a 55C
e 0,90 a 65C.
In versione estraibile, con un blocco Vigi o di sorveglianza
dell'isolamento, applicare un ulteriore coefficiente 0,86.
Per quanto riguarda gli interruttori NS400 e NS630, applicare
i coefficienti riportati nelle tabelle seguenti.
NS400N/H/L 40C 45C 50C 55C 60C 65C 70C
fisso In 400 A 400 400 400 390 380 370 360
Io/Ir max 1/1 1/1 1/1 1/0,98 1/0,95 1/0,93 1/0,9
con Vigi In 400 A 400 390 380 370 360 350 340
Io/Ir max 1/1 1/0,98 1/0,95 1/0,93 1/0,9 1/0,88 1/0,85
estraibile In 400 A 400 390 380 370 360 350 340
Io/Ir max 1/1 1/0,98 1/0,95 1/0,93 1/0,9 1/0,88 1/0,85
con Vigi In 360 A 360 350 340 330 320 312 304
Io/Ir max 1/0,9 1/0,88 1/0,85 1/0,8 1/0,8 0,8/0,98 0,8/0,95
Declassamento in temperatura
Compact NSC100N,
NSA160, NS160/630
Gli interruttori NS160 e NS250 (con sganciatori fino a 160 A) in
versione fissa, rimovibile o estraibile, non subiscono declassamenti fino
a temperature di 70C.
Per l'interruttore NS250 con sganciatore da 250 A, indipendentemente
dalla versione, applicare il coefficiente 1 fino a 50C, 0,95 a 55C
e 0,90 a 65C.
In versione estraibile, con un blocco Vigi o di sorveglianza
dell'isolamento, applicare un ulteriore coefficiente 0,86.
Per quanto riguarda gli interruttori NS400 e NS630, applicare
i coefficienti riportati nelle tabelle seguenti.
NS630N/H/L 40C 45C 50C 55C 60C 65C 70C
fisso In 630 A 630 615 600 585 570 550 535
Io/Ir max 1/1 1/0,98 1/0,95 1/0,93 1/0,9 1/0,88 1/0,85
con Vigi In 570 A 570 550 535 520 505 490 475
Io/Ir max 1/0,9 1/0,88 1/0,85 1/0,83 1/0,8 0,8/0,98 0,8/0,95
estraibile In 570 A 570 550 535 520 505 490 475
Io/Ir max 1/0,9 1/0,88 1/0,85 1/0,83 1/0,8 0,8/0,98 0,8/0,95
con Vigi In 505 A 505 490 480 465 450 440 430
Io/Ir max 1/0,8 0,8/0,98 0,8/0,95 0,8/0,93 0,8/0,9 0,8/0,88 0,8/0,85
Schneider Electric 147
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Declassamento in temperatura
Compact NS630b/3200,
Masterpact NT, NW
Le tabelle qui di seguito riportate indicano il valore
massimo della corrente nominale, per ogni tipo di collegamento,
in funzione della temperatura.
Per un collegamento misto, considerare lo stesso declassamento
applicato per un collegamento con attacchi orizzontali.
Per le temperature superiori a 60 C, consultateci.
Masterpact NT, NW
versione interruttore estraibile interruttore fisso
tipo di attacchi frontali o post. orizzontali posteriori verticali frontali o post. orizzontali posteriori verticali
temp. Ta [C] 40 45 50 55 60 40 45 50 55 60 40 45 50 55 60 40 45 50 55 60
NT08 H1/L1 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NT10 H1/L1 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
NT12 H1 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250
NT16 H1 1600 1600 1520 1480 1430 1600 1600 1600 1560 1510 1600 1600 1600 1600 1550 1600 1600 1600 1600 1600
NW08 N/H/L 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NW10 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
NW12 N/H/L 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250
NW16 N/H/L 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600
NW20 H1/H2/H3 2000 2000 2000 1980 1890 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000
NW20 L1 2000 2000 1900 1850 1800 2000 2000 2000 2000 2000 - - - - - - - - - -
NW25 H1/H2/H3 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500
NW32 H1/H2/H3 3200 3200 3100 3000 2900 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200
NW40 H1/H2/H3 4000 4000 3900 3750 3650 4000 4000 4000 4000 3850 4000 4000 4000 3900 3800 4000 4000 4000 4000 4000
NW40b H1/H2 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000
NW50 H1/H2 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000
NW63 H1/H2 5900 5800 5600 5500 5300 6300 6300 6300 6300 6200 6300 5000 5000 5000 5000 6300 6300 6300 6300 6300
Ta la temperatura allinterno del quadro attorno all'interruttore
e ai suoi collegamenti.
Per un uso corretto dell'interruttore, la regolazione dell'unit
di controllo Micrologic non dovr superare il valore della massima
corrente d'impiego riferita alla temperatura del punto d'installazione
dell'interruttore.
Compact NS630b/3200
versione interruttore fisso
tipo di attacchi frontali o post. orizzontali posteriori verticali
temp. Ta [C] 40 45 50 55 60 65 70 40 45 50 55 60 65 70
NS630b N/H/L 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630
NS800 N/H/L 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NS1000 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
NS1250 N/H 1250 1250 1250 1250 1250 1170 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1090
NS1600 N/H 1600 1600 1560 1510 1470 1420 1360 1600 1600 1600 1600 1600 1510 1460
NS2000 N/H 2000 2000 2000 2000 1900 1800 1700 2000 2000 2000 2000 2000 1900 1800
NS2500 N/H 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500
NS3200 N/H 3200 3200 3200 3180 3080 2970 2860
versione interruttore estraibile
tipo di attacchi frontali o post. orizzontali posteriori verticali
temp. Ta [C] 40 45 50 55 60 65 70 40 45 50 55 60 65 70
NS630b N/H/L 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630
NS800 N/H/L 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NS1000 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 1000 920 1000 1000 1000 1000 1000 1000 990
NS1250 N/H 1250 1250 1250 1250 1250 1240 1090 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1180
NS1600 N/H 1600 1600 1520 1480 1430 1330 1160 1600 1600 1600 1560 1510 1420 1250
Schneider Electric 148
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
Presentazione
Introduzione
Un interruttore di manovra-sezionatore
un apparecchio di manovra destinato
a stabilire, portare ed interrompere correnti
in condizioni normali del circuito. in grado
di portare, per un tempo specificato (1 sec.),
correnti di cortocircuito ma non in grado di
interromperle; per questo motivo deve
essere protetto con un dispositivo di
protezione contro il cortocircuito (DPCC).
Inoltre in posizione di aperto, soddisfa le
prescrizioni di sezionamento specificate per
un sezionatore.
Un interruttore di manovra-sezionatore viene
solitamente inserito in un impianto
per realizzare una di queste funzioni:
c come congiuntore di due sistemi di sbarre;
c in testa ad un quadro secondario per
isolare una parte dellimpianto;
c direttamente a monte di unutenza (es. un
motore) per isolare questultima dalla rete.
Per gli apparecchi previsti per limpiego in
ambiente industriale, la norma CEI EN
60947-3 stabilisce le prescrizioni a cui essi
devono rispondere.
Il termine sezionatore viene genericamente
usato in questa parte della Guida BT per
raggruppare diversi tipi di apparecchi che
hanno funzionalit e norme di riferimento
diverse, ma che hanno in comune la
caratteristica di poter permettere il
sezionamento di un circuito.
Con il termine sezionatore verranno
nel seguito considerati:
c interruttore di manovra/sezionatore;
c interruttore non automatico;
c interruttore differenziale puro.
La scelta degli interruttori
di manovra-sezionatori
La scelta di un interruttore di manovra-
sezionatore deve essere effettuata in base:
c alle caratteristiche della rete sulla quale
sar installato;
c alla categoria di utilizzazione;
c al coordinamento con il dispositivo
di protezione a monte;
c alle funzioni da assicurare e agli ausiliari
elettrici richiesti.
Caratteristiche della rete
La determinazione della tensione nominale,
della frequenza nominale, della corrente
nominale e del numero dei poli si effettua
con gli stessi criteri utilizzati nella scelta
di un interruttore automatico.
Categoria di utilizzazione
Il costruttore dichiara il valore della corrente
nominale dimpiego di un interruttore di
manovra-sezionatore riferita alla tensione
dimpiego, alla frequenza e alla categoria
di utilizzazione. Questultima una
caratteristica che si riferisce allapplicazione
per cui linterruttore previsto, cio al tipo
di carico (resistivo o induttivo) alimentato
tramite linterruttore.
La norma fissa 4 categorie per lutilizzo
in corrente alternata e altrettante per
la corrente continua.
La tabella qui riportata, conforme a quanto
prescritto dalla Norma CEI 60947-3,
indica le categorie di utilizzazione previste
in corrente alternata e in corrente continua,
le applicazioni pi frequenti e le prestazioni
nominali in apertura e chiusura che
gli apparecchi devono avere in funzione
della categoria di utilizzazione stessa.
Per ciascuna categoria di utilizzazione
sono previsti due tipi dimpiego: per
operazioni frequenti (A) o non frequenti (B).
La norma quindi distingue luso
dei sezionatori impiegati come apparecchi
di chiusura e apertura di circuiti, dallimpiego
per garantire il sezionamento in occasione
di lavori di manutenzione.
Allaumentare della componente induttiva
dei carichi manovrati si ha una maggiore
gravosit delle operazioni di apertura
e chiusura. quindi possibile che,
a parit di valori di durata elettrica,
gli interruttori possano subire
dei declassamenti in corrente nominale
dimpiego.
natura della corrente categoria di utilizzazione applicazioni tipiche stabilimento (1) interruzione
manovra manovra non I/I
e
U/U
e
cos I
c
/I
e
U
r
/U
e
cos
frequente frequente
corrente alternata AC-20A (2) AC-20B (2) stabilimento e tutti i valori - - - - - -
interruzione a vuoto
AC-21A AC-21B manovra di carichi tutti i valori 1,5 1,05 0,95 1,5 1,05 0,95 5
resistivi con
sovraccarichi di
modesta entit
AC-22A AC-22B manovra di carichi misti tutti i valori 3 1,05 0,65 3 1,05 0,65 5
resistivi e induttivi con
sovraccarichi di
modesta entit
AC-23A AC-23B manovra di motori o 0<I
e
100 A 10 1,05 0,45 8 1,05 0,45 5
altri carichi altamente 100 A<Ie 10 1,05 0,35 8 1,05 0,35 3
induttivi
natura della corrente categoria di utilizzazione applicazioni tipiche corrente I/I
e
U/U
e
L/R I
c
/I
e
U
r
/U
e
L/R numero
manovra manovra non nominale [ms] [ms] di cicli
frequente frequente di impiego
corrente continua DC-20A (2) DC-20B (2) stabilimento e tutti i valori - - - - - -
interruzione a vuoto
DC-21A DC-21B manovra di carichi tutti i valori 1,5 1,05 1 1,5 1,05 1 5
resistivi con
sovraccarichi di
modesta entit
DC-22A DC-22B manovra di carichi misti tutti i valori 4 1,05 2,5 4 1,05 2,5 5
resistivi, induttivi e
resistivi con
sovraccarichi di
modesta entit
(per es. motori in
derivazione)
DC-23A DC-23B manovra di carichi tutti i valori 4 1,05 15 4 1,05 15 5
altamente induttivi
(per es. motori in serie)
corrente
nominale
di impiego
I = corrente di stabilimento
I
c
= corrente di interruzione
I
e
= corrente nominale d'impiego
U = tensione applicata
U
e
= tensione nominale d'impiego
U
r
= tensione di ritorno alla frequenza di
alimentazione (o in corrente continua)
(1) Nel caso di corrente alternata, la corrente
di stabilimento espressa dal valore efficace
della componente alternata della corrente.
(2) L'uso di questa categoria di utilizzazione
non ammesso negli USA.
numero
di cicli
Schneider Electric 149
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Coordinamento
con il DPCC a monte
Riguardo al comportamento in cortocircuito,
la norma degli interruttori di manovra-
sezionatori definisce due grandezze
indicative della tenuta termica ed
elettrodinamica di questi apparecchi:
c corrente nominale ammissibile di breve
durata Icw (kA efficaci): il valore di
sovracorrente che linterruttore pu
sopportare per un certo tempo (es. 1 sec.),
senza essere danneggiato;
c potere di chiusura in cortocircuito Icm
(kA cresta): il valore di corrente di
cortocircuito che linterruttore pu stabilire
allatto della chiusura su cortocircuito, senza
essere danneggiato.
Un interruttore di manovra-sezionatore
inserito in un circuito deve essere
opportunamente protetto contro gli effetti
di un cortocircuito da un dispositivo di
protezione posto a monte, cio un
interruttore automatico o un fusibile.
Occorre che il dispositivo di protezione
limiti i valori di cresta della corrente
di cortocircuito e di energia specifica
passante a livelli sopportabili dallinterruttore
di manovra.
Grazie al potere di limitazione dei fusibili
e degli interruttori limitatori, quindi
possibile inserire un sezionatore in un punto
della rete in cui i valori di cresta ed efficace
della corrente di cortocircuito siano superiori
a Icm e Icw ammissibili per linterruttore
di manovra.
Il valore efficace della corrente
di cortocircuito presunta sopportato
si chiama corrente condizionale di
cortocircuito.
Nelle tabelle alle pagine seguenti, relative
alle caratteristiche elettriche degli interruttori
di manovra-sezionatori, i valori che si
leggono alla voce protezione a monte con
interruttore automatico o con fusibile
corrispondono alla corrente di cortocircuito
presunta fino alla quale un determinato
interruttore di manovra-sezionatore
protetto da un interruttore automatico o da
un fusibile e sono stati ottenuti da prove di
coordinamento secondo le modalit previste
dalla norma degli interruttori di manovra-
sezionatori.
I valori di corrente di cortocircuito
condizionale presenti in tabella in
corrispondenza di un dispositivo di
protezione specificato coprono ogni altra
applicazione che comporta lutilizzo di un
dispositivo di protezione non presente in
tabella, avente valori di energia specifica
passante e corrente di picco limitata inferiori
a quelli del dispositivo di protezione indicato,
a parit di tensione nominale, corrente di
cortocircuito presunta e fattore di potenza
della prova.
Ad esempio, un interruttore non automatico
NS160NA protetto da un interruttore
automatico NS160N fino a 36 kA.
Secondo quanto detto in precedenza,
si pu sicuramente affermare che lo stesso
interruttore non automatico protetto
da un interruttore automatico NS100H,
avente quindi corrente nominale pari a 100
A, fino allo stesso valore di corrente di
cortocircuito presunta, essendo i valori
di corrente di picco limitata e di energia
specifica passante di questultimo inferiori
a quelli dellinterruttore NS160N.
Funzione da assicurare
La funzione da assicurare determina il tipo
di interruttore da impiegare:
c se sono necessarie solo le funzioni
di sezionamento e comando, utilizzare
un interruttore I o un Interpact fino a 2500 A;
c se sono necessarie funzioni ausiliarie
(protezione differenziale, apertura
e chiusura a distanza, equipaggiamento
con bobine di sgancio), utilizzare un
interruttore differenziale ID o un interruttore
Compact o Masterpact non automatico;
c se richiesta la funzione estraibilit,
utilizzare un interruttore Compact
o Masterpact non automatico.
Presentazione della gamma
La gamma degli interruttori comprende
diversi tipi di apparecchi:
c interruttori Multi 9 per correnti inferiori
a 125 A nelle loro diverse versioni:
interruttori non automatici I, I-NA,
NG125NA, interruttori differenziali puri ID;
c interruttori Interpact per correnti comprese
tra 40 e 2500 A destinati al comando e al
sezionamento dei circuiti.
Sono caratterizzati da prestazioni elevate
e offrono un alto livello di sicurezza;
la gamma di interruttori Interpact si
compone a sua volta dei seguenti tipi di
apparecchi:
v Interpact INS da 40 a 160 A per
montaggio su guida DIN, aventi profondit
analoga a quella delle apparecchiature
modulari, equipaggiabili di due contatti
ausiliari che svolgono contemporaneamente
la funzione aperto/chiuso e la funzione
contatto anticipato alla manovra,
v Interpact INS da 160 a 630 A equipaggiabili
di due contatti ausiliari fino alla corrente
nominale di 250 A e quattro contatti
ausiliari da 320 a 630 A, che svolgono
contemporaneamente la funzione aperto/
chiuso e la funzione contatto anticipato alla
manovra,
c Interpact INT da 800 a 2500 A
equipaggiabili di due contatti ausiliari
che svolgono la funzione aperto/chiuso
e di un contatto anticipato alla manovra,
sia all'apertura che alla chiusura;
c interruttori Compact NS non automatici,
derivati dagli interruttori automatici (fissi o
estraibili da 100 a 1250 A) offrono, rispetto
agli Interpact:
v la possibilit di comando a distanza
(MX, MN, comando motore),
v la protezione differenziale,
v la disponibilit della gamma di accessori
Compact NS,
c interruttori Masterpact non automatici NT
HA da 800 a 1600 A, derivati dagli
interruttori automatici, in versione fissa
o estraibile, danno la possibilit di avere:
v la possibilit di comando a distanza
(MX, MN, comando motore),
v la disponibilit della gamma di accessori
dell'interruttore Masterpact NT automatico,
c interruttori Masterpact non automatici NW
da 800 a 6300 A, derivati dagli interruttori
automatici, in versione fissa o estraibile,
esistono in due versioni:
v NA e HA,
v HF ad alte prestazioni equipaggiato con
uno sganciatore istantaneo alla chiusura
(soglia 12 In).
Anch'essi danno la possibilit di avere
la vasta gamma di accessori dei
corrispondenti interruttori automatici
Masterpact NW.
Le caratteristiche elettriche degli interruttori
Masterpact non automatici sono indicate
nelle pagine di questa guida dedicate alle
caratteristiche elettriche degli interruttori
automatici NT e NW.
Nota: si pu ammettere linstallazione
dellinterruttore automatico a valle del
sezionatore se il tratto di conduttura a monte
dellinterruttore (includendo il sezionatore)
soddisfa le seguenti condizioni:
c la sua lunghezza non supera i 3 metri;
c realizzato in modo da ridurre al minimo
il rischio di cortocircuito;
c non posto vicino a materiale combustibile.
Questo tipo di installazione comunque
vietata in ambienti a maggior rischio
(es.: in caso di incendio).
Schneider Electric 150
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
tipo I I
norma di riferimento CEI EN 60669-1 CEI EN 60947-3
corrente nominale [A] In 20 32 40 63 100 125
tensione dimpiego nominale [V] Ue 250 415 250 415 250 415 250 415 250 415 250 415
tensione dimpiego massima [V] 250 440 250 440 250 440 250 440 250 440 250 440
tensione nominale disolamento [V] Ui 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500
tensione nominale di tenuta Uimp 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
ad impulso [kV]
numero di poli 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4 1 2, 3, 4
corrente nominale di breve Icw 0,4 0,4 0,64 0,64 0,8 0,8 1,26 1,26 2 2 2,5 2,5
durata ammissibile [kA eff/1s]
tenuta elettrodinamica alle correnti 2,5 2,5 2,5 2,5 4,6 4,6 4,6 4,6 6,5 6,5 6,5 6,5
di cortocircuito [kA cresta]
durata elettrica AC22 [cicli CO] 30000 30000 30000 30000 20000 20000 20000 20000 10000 10000 2500 2500
grado dinquinamento III III III III III III III III III III III III
sezionamento visualizzato c c c c c c c c
contatti ausiliari c c c c c c c c c c c c
tipo I-NA NG125NA
norma di riferimento CEI EN 60947-3 CEI EN 60947-3
corrente nominale [A] In 40 63 125
tensione dimpiego nominale [V] Ue 415 415 500
tensione dimpiego massima [V] 440 440 500
tensione nominale disolamento [V] Ui 500 500 690
tensione nominale di tenuta Uimp 6 6 8
ad impulso [kV]
numero di poli 2, 4 2, 4 3, 4
corrente nominale di breve Icw 0,64 1,008 1,5 (50 ms)
durata ammissibile [kA eff/1s]
tenuta elettrodinamica alle
correnti di cortocircuito [kA cresta] 2,5 4,6 2,25
durata elettrica AC22 [cicli CO] 5000 5000 1000
grado dinquinamento III III III
sezionamento visualizzato c c c
contatti ausiliari c c c
ausiliari elettrici c c c
blocchi differenziali Vigi c
Comando e sezionamento
Il Sistema Multi 9
tipo (1) STI SBI IF
norma di riferimento CEI EN 60947-3 CEI 32-4 CEI 17-11
grandezza 8,5 x 31,5 10,3 x 38 14 x 51 22 x 58 8,5 x 31,5 10,3 x 38
tensione dimpiego nominale [V] 400 500 500 660 380 380
numero poli N N
1 1 1 1
1 + N 1 + N 1 + N 1 + N 1 + N 1 + N
2 2 2 2 2 2
3 3 3 3 3 3
3 + N 3 + N 3 + N 3 + N 3 + N 3 + N
cartucce fusibili In [A] 20 A 32 A (gG) 50 100 A 20 A 32 A (gG)
da utilizzare
20 A (aM) 20 A (aM)
categoria gG gG gG gG gG gG
d'impiego aM aM aM aM aM aM
potere di interruzione vale quello vale quello vale quello vale quello vale quello vale quello
della cartuccia della cartuccia della cartuccia della cartuccia della cartuccia della cartuccia
sezionamento per rotazione c c c c c c
del cassetto
spia di segnalazione lampada lampada lampada finestra finestra
avvenuta fusione accessoria accessoria accessoria trasparente sul trasparente sul
portacartucce portacartucce
(1) I prodotti STI e SBI sono sezionatori-fusibili che garantiscono quindi la protezione contro le sovraccorrenti ed il sezionamento visibile.
L'IF un intterruttore-fusibile adatto alla manovra sotto carico e alla protezione contro le sovraccorrenti.
Schneider Electric 151
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
(1) La corrente di regolazione della protezione termica dell'interruttore a monte deve essere minore o uguale alla corrente nominale dell'apparecchiatura a valle.
(2) I fusibili tipo gG assicurano la protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti. Vengono utilizzati per la protezione di utilizzatori classici con sovraccarichi
di piccola entit e breve durata.
Interruttori non automatici - corrente di corto-circuito massima sopportabile in kA eff.
a monte Interruttore automatico
(1)
Fusibile gG
(2)
C40 C60 C120 NG125
a N a N H L N a N L 20 32 40 63 100
a valle In[A]
1P, 2P (240V)
I 20 6,5 6,5 6,5 6,5 6,5 6,5 3 4,5 4,5 4,5 8
32 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 3 4,5 4,5 4,5 8
40 7 7 7 7 7 7 5 6,5 6,5 6,5 10
63 7 7 7 7 5 6,5 6,5 6,5 10
100 15 15 15 15 20 6
125 15 15 15 15
INA 40 7 7 10 20 30 40 10 10 15 15 80 30 20
63 7 7 20 30 30 10 10 15 15 30 20
3P, 4P (415V)
I 20 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 2 3 3 3 8
32 4 4 4 4 4 4 2 3 3 3 8
40 5 5 5 5 5 5 6 6 6 6 10
63 5 5 5 5 6 6 6 6 10
100 5 10 10 10 20 6
125 5 10 10 10
INA 40 5 10 15 20 7 7 15 15 80 30 20
63 10 15 15 7 7 15 15 30 20
NG125NA 125 10 16 25 50 20
tenuta alle correnti di cortocircuito I-20 I-32 I-40 I-63 I-100 I-125 INA-40 INA-63 NG125 NA-125
[k] 2,5 2,5 4,6 4,6 6,5 6,5
Schneider Electric 152
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
Interruttori di manovra/sezionatori
Interpact INS40/125
Interruttore lnterpact tipo
numero di poli
caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] lth 60C
tensione nominale disolamento [V] Ui CA 50/60 Hz
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp
tensione dimpiego nominate [V] Ue CA 50/60 Hz
CC
corrente dimpiego nominate [A] le CA 50/60 Hz
220/240 V
380/41 5 V
440/480 V
500 V
660/690 V
CC
125 V (2P in serie)
250 V (4P in serie)
potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] Icm
corrente nominate di breve Icw 1 s
durata ammissibile [kA eff] 3 s
attitudine al sezionamento
durata (cicli CO) meccanica
elettrica CA AC22A 500 V
AC23A 500 V
elettrica CC DC23A 250 V
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo/Icc max [kA eff]
con fusibile tipo aM (1) In max [A]
lcc max [kA eff] <= 500 V
tipo gG (2) In max [A]
tipo gG (1) In max [A]
Icc max [kA eff] <= 500 V
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT
4 poli fisso ANT
pesi [kg] 3 poli fisso ANT
4 poli fisso ANT
(1) Protezione con rel termico esterno obbligatoria
(2) Senza protezione termica esterna.
Schneider Electric 153
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
INS40 INS63 INS80 INS100 INS125
3,4 3,4 3,4 3,4 3,4
40 63 80 100 125
690 690 690 750 750
8 8 8 8 8
500 500 500 690 690
250 250 250 250 250
AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
40 40 63 63 80 80 100 100 125 125
40 40 63 63 80 72 100 100 125 125
40 40 63 63 80 63 100 100 125 125
40 32 63 40 80 40 100 100 125 125
100 63 125 80
DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
40 40 63 63 80 80 100 100 125 125
40 40 63 63 80 80 100 100 125 125
15 15 15 20 20
3,0 3,0 3,0 5,5 5,5
1,7 1,7 1,7 3,2 3,2
c c c c c
20.000 20.000 20.000 15.000 15.000
1500 1500 1500 1500 1500
1500 1500 1500 1500 1500
1500 1500 1500 1500 1500
C40a/10 C40a/10 C120N/10 C120N/10 C120N/10
C40N/10 C40N/10 NG125a/16 NG125a/16 NG125a/16
C60N-H-L/10 C60N-H-L/10 NG125N/25 NG125N/25 NG125N/25
C120N/10 C120N/10 NG125L/50 NG125L/50 NG125L/50
NG125a/16 NG125a/16 NSA160E/16 NSA160E/16 NSA160E/16
NG125N/25 NG125N/25 NSA160NE/25 NSA160NE/25 NSA160NE/25
NG125L/50 NG125L/50 NSA160N/30 NSA160N/30 NSA160N/30
NSA160E/16 NSA160E/16 NS160E/16 NS160E/16 NS160E/16
NSA160NE/25 NSA160NE/25 NS160NE-N-sx/25 NS160NE/25 NS160NE/25
NSA160N/30 NSA160N/30 NS160H-L/25 NS160N/36 NS160N/36
NS160E/16 NS160E/16 NS160sx/50 NS160sx/50
NS160NE-N-sx/25 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/70 NS160H-L/70
NS160H-L/25 NS160H-L/25
40 63 80 100 125
80 80 80 80 55
32 50 63 80 100
125 125 125 160 160
100 100 100 100 100
90x81x62.5 90x81x62.5 90x81x62.5 135x100x62.5 135x100x62.5
90x81x62.5 90x81x62.5 90x81x62.5 135x100x62.5 135x100x62.5
0,5 0,5 0,5 0,8 0,8
0,6 0,6 0,6 0,9 0,9
Schneider Electric 154
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
Interruttori di manovra/sezionatori
Interpact INS160/630
Interruttore lnterpact tipo INS160 INS250 (160)
numero di poli 3,4 3,4
caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] lth 60C 160 160
tensione nominale disolamento [V] Ui CA 50/60 Hz 750 750
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
tensione dimpiego nominate [V] Ue CA 50/60 Hz 690 690
CC 250 250
corrente dimpiego nominate [A] le CA 50/60 Hz AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
220/240 V 160 160 160 160
380/41 5 V 160 160 160 160
440/480 V 160 160 160 160
500 V 160 160 160 160
660/690 V 160 100 160 160
CC DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
125 V (2P in serie) 160 160 160 160
250 V (4P in serie) 160 160 160 160
potere di chiusura in cortocircuito Icm 20 25
[kA di cresta]
corrente nominate di breve Icw 1 s 5,5 8,5
durata ammissibile [kA eff] 3 s 3,2 4,9
attitudine al sezionamento c c
durata (cicli CO) meccanica 15.000 15.000
elettrica CA AC22A 690 V 1500 1500
AC23A 690 V 1500 1500
elettrica CC DC23A 250 V 1500 1500
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo/Icc max [kA eff] C120N/10 NS160E/16
NG125a/16 NS160NE/25
NG125N/25 NS160N/36
NG125L/50 NS160sx/50
NSA160E/16 NS160H/70
NSA160NE/25 NS160L/150
NSA160N/30
NS160E/16
NS160NE/25
NS160N/36
NS160sx/50
NS160H-L/70
con fusibile tipo aM (1) In max [A] 160 160
lcc max [kA eff] 500 V 33 100
tipo gG (2) In max [A] 125 125
tipo gG (1) In max [A] 160 160
Icc max [kA eff] 500 V 100 100
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 135x100x62.5 140x136x86
4 poli fisso ANT 135x100x62.5 140x136x86
pesi [kg] 3 poli fisso ANT 0,8 2
4 poli fisso ANT 0,9 2,2
(1) Protezione con rel termico esterno obbligatoria
(2) Senza protezione termica esterna.
Schneider Electric 155
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
INS250 (200) INS250 INS320 INS400 INS500 INS630
3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4
200 250 320 400 500 630
750 750 750 750 750 750
8 8 8 8 8 8
690 690 690 690 690 690
250 250 250 250 250 250
AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
200 200 250 250 320 320 400 400 500 500 630 500
200 200 250 250 320 320 400 400 500 500 630 500
200 200 250 250 320 320 400 400 500 500 630 500
200 200 250 250 320 320 400 400 500 500 630 500
200 200 250 250 320 280 400 320 500 400 630 500
DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
200 200 250 250 320 320 400 400 500 500 630 500
200 200 250 200 320 320 400 400 500 500 630 500
25 25 50 50 50 50
8,5 8,5 20,0 20,0 20,0 20,0
4,9 4,9 11,5 11,5 11,5 11,5
c c c c c c
15.000 15.000 10.000 10.000 10.000 10.000
1500 1500 1500 1500 1500 1500
1500 1500 1500 1500 1500 1500
1500 1500 1500 1500 1500 1000
NS160E/16 NS160E/16 NS400N/45 NS400N/45 NS400N/45 NS630N/45
NS160NE/25 NS160NE/25 NS400H/70 NS400H/70 NS400H/70 NS630H/70
NS160N/36 NS160N/36 NS400L/150 NS400L/150 NS400L/150 NS630L/150
NS160sx/50 NS160sx/50 NS630N/45
NS160H/70 NS160H/70 NS630H/70
NS160L/150 NS160L/150 NS630L/150
NS250N/36 NS250N/36
NS250sx/50 NS250sx/50
NS250H/70 NS250H/70
NS250L/150 NS250L/150
200 250 320 400 500 500
100 100 100 100 100 100
160 200 250 315 400 500
200 250 320 400 500 630
100 100 100 100 100 100
140x136x86 140x136x86 185x205x120 185x205x120 185x205x120 185x205x120
140x136x86 140x136x86 185x205x120 185x205x120 185x205x120 185x205x120
2 2 4,6 4,6 4,6 4,6
2,2 2,2 4,9 4,9 4,9 4,9
Schneider Electric 156
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
Interruttori di manovra/sezionatori
Interpact INS800/2500
Interruttori Interpact INS INS800 INS1000
numero di poli 3, 4 3, 4
caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale (A) Ith a 60 C 800 1000
tensione nominale d'isolamento (V) Ui CA 50/60 Hz 800 800
tensione nominale di tenuta d'impulso (kV) Uimp 8 8
tensione d'impiego nominale Ue CA 50/60 Hz 690 690
CC 250 250
corrente d'impiego nominale (A) Ie CA 50/60 Hz AC21A AC22A AC23A AC21A AC22A AC23A
220-240 V 800 800 800 1000 1000 1000
380-415 V 800 800 800 1000 1000 1000
440-480 V 800 800 800 1000 1000 1000
500-525 V 800 800 800 1000 1000 1000
660-690 V 800 800 800 1000 1000 1000
CC DC21A DC22A DC23A DC21A DC22A DC23A
125 V (2P serie) 800 800 800 1000 1000 1000
250 V (4P serie) 800 800 800 1000 1000 1000
potere di chiusura in cortocircuito Icm min (solo interruttore 105 105
(kA cresta) di manovra/sezionatore)
max (protezione a monte) 330 330
con interruttore automatico)
corrente nominale di breve Icw 0,8 s 50 50
durata ammissibile (A eff) 1 s 35 35
3 s 20 20
20 s 10 10
30 s 8 8
attitudine al sezionamento c c
durata (cicli CO) meccanica 3000 3000
Elettrica CA 50/60 Hz AC21A AC22A AC23A AC21A AC22A AC23A
220/240 V 500 500 500 500 500 500
380/415 V 500 500 500 500 500 500
440/480 V 500 500 500 500 500 500
500/525 V 500 500 500 500 500 500
660/690 V 500 500 500 500 500 500
Elettrica CC DC21A DC22A DC23A DC21A DC22A DC23A
125 V 500 500 500 500 500 500
250 V 500 500 500 500 500 500
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo/Icc max [kA eff] NS800N/50 NS1000N/50
NS800H/50 NS1000H/50
NS800L/150 NS1000L/150
NT08H1/42 NT10H1/42
NT08L1/100 NT10L1/100
NW08N1/42 NW10N1/42
NW08H1/50 NW10H1/50
NW08H2/50 NW10H2/50
NW08L1/50 NW10L1/50
con fusibile tipo aM (1) In max [A] 800 1000
lcc max [kA eff] 500 V 100 100
tipo gG (2) In max [A] 630 800
tipo gG (1) In max [A] 1250 1250
Icc max [kA eff] 500 V 100 100
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 340x300x198 340x300x198
4 poli fisso ANT 410x300x198 410x300x198
pesi [kg] 3 poli fisso ANT 14 14
4 poli fisso ANT 18 18
Schneider Electric 157
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
INS1250 INS1600 INS2000 INS2500
3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
1250 1450 (1600 a 50 C) 2000 2500
800 800 800 800
8 8 8 8
690 690 690 690
250 250 250 250
AC21A AC22A AC23A AC21A/B AC22A AC23A AC21A AC22A AC21A AC22A
1250 1250 1250 1600/1600 1600/1600 1250 2000 2000 2500 2500
1250 1250 1250 1600/1600 1600/1600 1250 2000 2000 2500 2500
1250 1250 1250 1450/1600 1450/1600 1250 2000 2000 2500 2500
1250 1250 1250 1450/1600 1450/1600 1250 2000 2000 2500 2500
1250 1250 1250 1450/1600 1450/1600 1250 2000 2000 2500 2500
DC21A DC22A DC23A DC21A/B DC22A DC23A DC21A DC22A DC21A DC22A
1250 1250 1250 1450/1600 1450/1600 1250 2000 2000 2500 2500
1250 1250 1250 1450/1600 1450/1600 1250 2000 2000 2500 2500
105 105 105 105
105 105 105 105
50 50 50 50
35 35 50 50
20 20 30 30
10 10 13 13
8 8 11 11
c c c c
3000 3000 3000 3000
AC21A AC22A AC23A AC21A/B AC22A/B AC23A AC21A AC22A AC21A AC22A
500 500 500 500/ 500/ 500 500 500 500 500
500 500 500 500/ 500/ 500 500 500 500 500
500 500 500 500/100 500/100 500 500 500 500 500
500 500 500 500/100 500/100 500 500 500 500 500
500 500 500 500/100 500/100 500 500 500 500 500
DC21A DC22A DC23A DC21A/B DC22A/B DC23A DC21A DC22A DC21A DC22A
500 500 500 500/ 500/ 500 500 500 500 500
500 500 500 500/100 500/100 500 500 500 500 500
NS1250N/50 NS1600N-bN/50 NS2000N/50 NS2500N/50
NS1250H/50 NS1600H-bH/50 NS2000H/50 NS2500H/50
NT12H1/42 NT16H1/42 NW20H1/50 NW25H1/50
NT12L1/100 NT16L1/100 NW20H2/50 NW25H2/50
NW12N1/42 NW16N1/42 NW20H3/50 NW25H3/50
NW12H1/50 NW16H1/50 NW20L1/50
NW12H2/50 NW16H2/50
NW12L1/50 NW16L1/50
1250 1250
100 100
1000 1250
1250
100 100
340x300x198 340x300x198 347,5x440x320 347,5x440x320
410x300x198 410x300x198 462,5x440x320 462,5x440x320
14 14 35 35
18 18 45 45
Schneider Electric 158
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
Interruttori non automatici
Compact NSA160NA, NS250/630NA
Interruttore di manovra-sezionatore Compact tipo NSA160NA NS160NA
numero di poli 3,4 3,4
caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] lth 60C 160 160
tensione nominale disolamento [V] Ui CA 50/60 Hz 500 750
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
tensione dimpiego nominate [V] Ue CA 50/60 Hz 500 690
CC 250 500
corrente dimpiego nominate [A] le CA 50/60 Hz AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
220/240 V 160 160 160 160
380/41 5 V 160 160 160 160
440/480 V 160 160 160 160
500 V 160 125 160 160
660/690 V 160 160
CC DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
250 V (2P in serie) 160 160 160 160
500 V (4P in serie) 160 160 160 160
potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] Icm 2,1 3,6
corrente nominate di breve Icw 1 s 1,5 2,5
durata ammissibile [kA eff] 3 s 1,5 2,5
attitudine al sezionamento c c
durata (cicli CO) meccanica 10.000 40.000
elettrica CA AC22A 690 V 5000 (1)
AC23A 440 V 5000
elettrica CC DC23A 250 V 5000
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo/Icc max [kA eff] NSA160E/16 NS160E/16
NSA160NE/25 NS160NE/25
NSA160N/30 NS160N/36
NS160E/16 NS160sx/50
NS160NE/25 NS160H/70
NS160N/36 NS160L/150
NS160sx/50 NS250N/36
NS160H-L/70 NS250sx/50
NS250H/70 NS250H/70
NS250L/150 NS250L/150
protezione a monte con fusibile (500 V) tipo aM (1) In max [A] 160 160
lcc max [kA eff] 500 V 33 33
tipo gG (2) In max [A] 125 125
tipo gG (1) In max [A] 160 160
Icc max [kA eff] 500 V 100 100
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 120x90x82.5 161x105x86
4 poli fisso ANT 120x120x82.5 161x140x86
pesi [kg] 3 poli fisso ANT 1,1 1,6
4 poli fisso ANT 1,4 2
(1) Protezione termica esterna obbligatoria
(2) Senza protezione termica esterna
Interruttore di manovra-sezionatore Compact tipo NSA160NA NS160NA
numero di poli 3,4 3,4
caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] lth 60C 160 160
tensione nominale disolamento [V] Ui CA 50/60 Hz 500 750
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8 8
tensione dimpiego nominate [V] Ue CA 50/60 Hz 500 690
CC 250 500
corrente dimpiego nominate [A] le CA 50/60 Hz AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
220/240 V 160 160 160 160
380/41 5 V 160 160 160 160
440/480 V 160 160 160 160
500 V 160 125 160 160
660/690 V 160 160
CC DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
250 V (2P in serie) 160 160 160 160
500 V (4P in serie) 160 160 160 160
potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] Icm 2,1 3,6
corrente nominate di breve Icw 1 s 1,5 2,5
durata ammissibile [kA eff] 3 s 1,5 2,5
attitudine al sezionamento c c
durata (cicli CO) meccanica 10.000 40.000
elettrica CA AC22A 690 V 5000 (1)
AC23A 440 V 5000
elettrica CC DC23A 250 V 5000
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo/Icc max [kA eff] NSA160E/16 NS160E/16
NSA160NE/25 NS160NE/25
NSA160N/30 NS160N/36
NS160E/16 NS160sx/50
NS160NE/25 NS160H/70
NS160N/36 NS160L/150
NS160sx/50 NS250N/36
NS160H-L/70 NS250sx/50
NS250H/70 NS250H/70
NS250L/150 NS250L/150
protezione a monte con fusibile (500 V) tipo aM (1) In max [A] 160 160
lcc max [kA eff] 500 V 33 33
tipo gG (2) In max [A] 125 125
tipo gG (1) In max [A] 160 160
Icc max [kA eff] 500 V 100 100
dimensioni e pesi
dimensioni L x H x P [mm] 3 poli fisso ANT 120x90x82.5 161x105x86
4 poli fisso ANT 120x120x82.5 161x140x86
pesi [kg] 3 poli fisso ANT 1,1 1,6
4 poli fisso ANT 1,4 2
(1) Protezione termica esterna obbligatoria
(2) Senza protezione termica esterna
Schneider Electric 159
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Esempio
Un quadro generale di distribuzione,
la cui corrente di cortocircuito a livello delle
sbarre di 35 kA, presenta una partenza
avente corrente nominale di 60 A.
La protezione della conduttura realizzata
con un interruttore NS160N (Icu = 70 kA).
Questo cavo alimenta un quadro
secondario nel quale si vuole installare,
all'arrivo, un sezionatore per
assicurare le funzioni di comando
e sezionamento.
La corrente di cortocircuito a livello
del quadro secondario vale 30 kA.
Se sono richieste funzioni ausiliarie come
telecomando, estraibilit, protezione
differenziale, la scelta cade su un Compact
NA, le cui caratteristiche di coordinamento
sono date nella tabella di questa pagina.
In modo particolare si sceglie un NS160NA,
la cui tenuta in associazione con l'NS160N
di 36 kA.
Se nessuna funzione ausiliaria richiesta,
oppure si richiedono solo funzioni ausiliarie
come contatti ausiliari, comando rotativo,
si sceglie un INS100 che in coordinamento
con l'NS160H ha una tenuta di 70 kA,
secondo quanto mostrato nella tabella
di pagina 153.
NS160N
I = 60A
Icc = 35 kA
Coordinamento
Icc = 30 kA
NS250NA NS400NA NS630NA
3,4 3,4 3,4
250 400 630
750 750 750
8 8 8
690 690 690
250 500 500
AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
4,9 7,1 8,5
3,5 5 6
3,5 5,0 6,0
c c c
20.000 15.000 15.000
40.000 20.000 15.000
20000 10000 6000
20000 10000 6000
NS160E/16 NS250N/36 NS400N/45
NS160NE/25 NS250sx/50 NS400H/70
NS160N/36 NS250H/70 NS400L/150
NS160sx/50 NS250L/150 NS630N/45
NS160H/70 NS400N/45 NS630H/70
NS160L/150 NS400H/70 NS630L/150
NS250N/36 NS400L/150
NS250sx/50
NS250H/70
NS250L/150
250 400 500
100 100 100
200 315 500
250 400 630
100 100 100
161x105x86 255x140x110 255x140x110
161x140x86 255x185x110 255x185x110
1,8 5,2 5,2
2,2 6,8 6,8
NS250NA NS400NA NS630NA
3,4 3,4 3,4
250 400 630
750 750 750
8 8 8
690 690 690
250 500 500
AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A AC 22 A AC 23 A
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A DC 22 A DC 23 A
250 250 400 400 630 630
250 250 400 400 630 630
4,9 7,1 8,5
3,5 5 6
3,5 5,0 6,0
c c c
20.000 15.000 15.000
40.000 20.000 15.000
20000 10000 6000
20000 10000 6000
NS160E/16 NS250N/36 NS400N/45
NS160NE/25 NS250sx/50 NS400H/70
NS160N/36 NS250H/70 NS400L/150
NS160sx/50 NS250L/150 NS630N/45
NS160H/70 NS400N/45 NS630H/70
NS160L/150 NS400H/70 NS630L/150
NS250N/36 NS400L/150
NS250sx/50
NS250H/70
NS250L/150
250 400 500
100 100 100
200 315 500
250 400 630
100 100 100
161x105x86 255x140x110 255x140x110
161x140x86 255x185x110 255x185x110
1,8 5,2 5,2
2,2 6,8 6,8
Schneider Electric 160
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
interruttori non automatici
Compact NS630b/1600NA
Interruttore Compact tipo
numero di poli
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] In 50 C
tensione nominale d'isolamento [V] Ui CA 50/60 Hz
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp
tensione nominale d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
CC
corrente nominale dimpiego [A] le CA 50/60 Hz
220/240 V
380/415 V
440/480 V
500/525 V
660/690 V
potere di chiusura in cortocircuito [kA cresta] lcm
corrente nominale di breve durata lcw 0,5 s
ammissibile [kA eff] 1 s
V CA 50/60 Hz 20 s
attitudine al sezionamento
durata (cicli CO) meccanica
elettrica CA AC22A 690 V
AC23A 440 V
grado di inquinamento
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo / Icc max [kA eff]
installazione e collegamenti
esecuzione fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
comando manuale comando diretto
rotativo diretto o rinviato
elettrico telecomando
dimensioni [mm] fisso 3P
L x H x P 4P
peso [kg] fisso 3P
4P
Schneider Electric 161
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NS630bNA NS800NA NS1000NA NS1250NA NS1600NA
3, 4 3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
630 800 1000 1250 1600
750 750 750 750 750
8 8 8 8 8
690 690 690 690 690
500 500 500 500 500
AC22A AC23A AC22A AC23A AC22A AC23A AC22A AC23A AC22A AC23A
630 630 800 800 1000 1000 1250 1250 1600 1600
630 630 800 800 1000 1000 1250 1250 1600 1600
630 630 800 800 1000 1000 1250 1250 1600 1600
630 630 800 800 1000 1000 1250 1250 1600 1600
630 630 800 800 1000 1000 1250 1250 1600 1600
50 50 50 50 50
25 25 25 25 25
17 17 17 17 17
4 4 4 4 4
c c c c c
10000 10000 10000 10000 10000
8000 8000 8000 8000 8000
5000 5000 5000 5000 5000
III III III III III
NS630N/45 NS630bN/50 NS800N/50 NS1000N/50 NS1250N/50
NS630H/70 NS630bH/70 NS800H/70 NS1000H/70 NS1250H/70
NS630L/150 NS630bL/150 NS800L/150 NS1250N/50 NS1600N/50
NS630bN/50 NS800N/50 NS1000N/50 NS1250H/70 NS1600H/70
NS630bH/70 NS800H/70 NS1000H/70
NS630bL/150 NS800L/150 NS1000L/150
c c c c c
c c c c c
c c c c c
c c c c c
c c c c c
c c c c c
c c c c c
327 x 210 x 147 327 x 210 x 147 327 x 210 x 147 327 x 210 x 147 327 x 210 x 147
327 x 280 x 147 327 x 280 x 147 327 x 280 x 147 327 x 280 x 147 327 x 280 x 147
14 14 14 14 14
18 18 18 18 18
Schneider Electric 162
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Comando e sezionamento
interruttori non automatici
Compact NS2000/3200NA
Interruttore Compact tipo
numero di poli
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] In 50 C
tensione nominale d'isolamento [V] Ui CA 50/60 Hz
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp
tensione nominale d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
CC
corrente nominale dimpiego [A] le CA 50/60 Hz
220/240 V
380/415 V
440/480 V
500/525 V
660/690 V
potere di chiusura in cortocircuito [kA cresta] lcm
corrente nominale di breve durata lcw 0,5 s
ammissibile [kA eff] 1 s
V CA 50/60 Hz 20 s
attitudine al sezionamento
durata (cicli CO) meccanica
elettrica CA AC22A 690 V
AC23A 440 V
grado di inquinamento
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V)
tipo / Icc max [kA eff]
installazione
esecuzione fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
comando manuale comando diretto
rotativo diretto o rinviato
elettrico telecomando
dimensioni [mm] fisso 3P
L x H x P 4P
peso [kg] fisso 3P
4P
Schneider Electric 163
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
NS2000NA NS2500NA NS3200NA
3, 4 3, 4 3, 4
2000 2500 3200
750 750 750
8 8 8
690 690 690
500 500 500
AC22A AC23A AC22A AC23A AC22A AC23A
2000 2000 2500 2500 3200 3200
2000 2000 2500 2500 3200 3200
2000 2000 2500 2500 3200 3200
2000 2000 2500 2500 3200 3200
2000 2000 2500 2500 3200 3200
63 63 63
30 30 30
21 21 21
4,7 4,7 4,7
c c c
6000 6000 6000
1000 1000 1000
1000 1000 1000
III III III
NS1600N/50 NS2000N/70 NS2500N/70
NS1600H/70 NS2000H/85 NS2500H/85
NS2000N/70 NS2500N/70 NS3200N/70
NS2000H/85 NS2500H/85 NS3200H/85
c c c
c c c
c c c
c c c
c c c
c c c
c c c
350 x 420 x 160 350 x 420 x 160 350 x 420 x 160
350 x 535 x 160 350 x 535 x 160 350 x 535 x 160
23 23 23
36 36 36
Schneider Electric 164
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Potenze dissipate
Il sistema Multi 9
In [A] 0,5 1 1,6 2 2,5 3 4 5 6 6,3 10 13 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
potenza [W]
AMP digitale: 0,3; analogico 1,1
ATm
BP 0,3
C120 4,5 6 8
C32H-DC 1,6 1,3 1,8 2,6 1,5 2,1 2,1 2,4 3,1 4,2
C40 1P+N (1) 2,3 2,1 2,2 2,6 3,2 2 3,3 3,5 4,8 4,9 6,9
C40 3P+N (1) 6,9 6,3 6,6 7,7 8,7 4,8 9,2 9,6 9,3 9,6 15
C40 Vigi (1)
C60 2,2 2,3 2,5 2,4 2,4 3 2 2,6 2,9 3 3,5 4,6 4,5 6,6
C60L-MA 3 2,5 2 2,6 3 3,5 4,6 5,5 4,5
CE/CEr 2
CM 0,3
CMA/V/B/D/E 0,3
CMA/V 48x48 0,3
CT, CT C40 1,3 1,3(2) 1,6(3) 1,6(3) 4,2
1,6(4) 2,1(4) 2,1(4)
FREQ 0,3
I 0,28 0,72 0,5 1,5 2,3 3,7
ID 1,3 2,88 3,81 6 9
ID C40 1,3 2,88
IF f.to 8,5x31,5: 3,5W + potenza dissipata dal fusibile;
f.to 10,3x38: 7,4W + potenza dissipata dal fusibile
INA 2,88 3,81
IM100 lettura diretta: 3,5; lettura attraverso TA: 0,5
ME 2,5
NG125 2 2,5 3 3,2 3,5 4 4,7 5,5 6 7 9
NG125L-MA 3 2 2 2,5 3 3,2 3,5 4 5,5
NG125-NA 9
P25M (1) 7,5
PC 1,2
PM alimentazione 2; ingresso TA: 0,5 (a In), 1 (a 2 In)
PM9 2
RBN 5
RC 3
Reflex XC40 1,4 1,7 2 2,4 2,9 3,3
RLI, ERL 4
RTBT 5
SBI f.to 14x51: 4,2W + potenza dissipata dal fusibile;
f.to 22x58: 8,5W + potenza dissipata dal fusibile
STI 3W + potenza dissipata dal fusibile
TC16/TC16P (1) 6 10 16
TL, TL C40 2 4
Tm C60/C120 2
UM100 3,5
V 0,3
Vigi C120 1,3 2 3
Vigi C40
Vigi C60 0,001 0,002 0,005 0,01 0,012 0,02 0,03 0,07 0,076 0,19 0,30 0,49 0,77 1,2 0,77 1,21 1,89 3
Vigi NG125 0,1 0,3 0,5 0,7 1,2 1,8 2,8 4,5 1,6 2,5 4
VLT digitale: 0,3; analogico 2,5 (scala 0/300), 3,5 (scala 0/500)
(1) potenza dissipata per apparecchio
(2) (1P-2P)
(3) (2P)
(4) (3P-4P)
La tabella seguente indica la potenza
dissipata per polo in watt per ogni corrente
nominale degli apparecchi Multi 9.
Per la conoscenza delle funzioni di alcuni
apparecchi citati in questa tabella fare
riferimento al catalogo Multi 9.
Schneider Electric 165
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Compact NSA
NSA160E, NE, N NSA160NA
fisso In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 160
Pdiss/polo [W] 4 5 5,5 6 7 8 9 10 12,5 15,4 15,4
fisso + Vigi In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 160
Pdiss/polo [W] 4,06 5,16 5,76 6,4 7,63 9 10,6 12,5 16,4 21,8 21,8
Compact NSC100N
NSC100N NSC100NA
fisso In [A] 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100 100
Pdiss/polo [W] 4 4,5 5 5,5 6 7 8 10 9 10 6
fisso + Vigi In [A] 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100 100
Pdiss/polo [W] 4,06 4,6 5,16 5,76 6,4 7,63 9 11,3 10,6 12,5 8,5
Compact NS160/630 con sganciatore magnetotermico
NS160E, NE, N, sx, H, L TMD
fisso In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
Pdiss/polo [W] 2,92 4,01 4,03 5,47 4,11 8,61 8,06 7,7 10,78 13,95
rimovibile/estraibile In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
Pdiss/polo [W] 2,98 4,13 4,55 4,97 5,45 6,19 8,66 8,7 12,4 16,6
fisso + Vigi In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
Pdiss/polo [W] 2,97 4,09 4,49 4,88 5,30 5,97 8,46 8,4 11,9 15,8
rimovibile/estraibile + Vigi In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
Pdiss/polo [W] 3,00 4,17 4,61 5,07 5,60 6,44 9,06 9,4 13,5 18,4
NS250N, sx, H, L TMD
fisso In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250
Pdiss/polo [W] 2,87 3,91 4,24 4,36 4,80 5,21 7,11 6,06 9,45 11,78 15,4 18,75
rimovibile/estraibile In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250
Pdiss/polo [W] 2,90 3,98 4,34 4,53 5,05 5,62 7,76 7,08 11,05 14,38 19,4 25,05
fisso + Vigi In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250
Pdiss/polo [W] 2,89 3,95 4,30 4,46 4,95 5,45 7,50 6,67 10,55 13,58 18,2 23,15
rimovibile/estraibile + Vigi In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250
Pdiss/polo [W] 2,91 4,02 4,41 4,62 5,20 5,86 8,15 7,69 12,15 16,18 22,2 29,45
Potenze dissipate
Compact NSA, NSC100,
NS160/630
Compact NS 160/630 con sganciatore elettronico
NS160 STR NS250 STR NS400 STR NS630 STR
fisso In [A] 40 100 160 40 100 250 150 250 400 630
Pdiss/polo [W] 1,17 3,58 9,16 1,05 2,73 17,56 2,7 7,5 19,2 39,7
rimovibile/estraibile In [A] 40 100 160 40 100 250 150 250 400 570
Pdiss/polo [W] 1,77 4,58 11,76 1,21 4,33 23,86 4,05 11,25 28,8 52
fisso + Vigi In [A] 40 100 160 40 100 250 150 250 400 570
Pdiss/polo [W] 1,57 4,28 10,96 1,15 4,83 21,96 3,15 8,75 22,4 39
rimovibile/estraibile + Vigi In [A] 40 100 160 40 100 250 150 250 360 505
Pdiss/polo [W] 2,17 5,28 13,56 1,31 6,43 28,56 4,5 12,5 32 45,9
Schneider Electric 166
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Potenze dissipate
Compact NS NA, NS MA,
NS80H-MA, NS630b/3200, Interpact,
Masterpact NT, NW
Masterpact NT ed NW
NT08 H1/L1 NT10 H1/L1 NT12 H1 NT16H1 NW08 N1 NW08 H, L NW10 N1 NW10 H, L NW12 N1 NW12 H, L
fisso In [A] 800 1000 1250 1600 800 800 1000 1000 1250 1250
Pdiss [W] 45/60 65/100 130 220 62 42 100 70 150 105
estraibile In [A] 800 1000 1250 1600 800 800 1000 1000 1250 1250
Pdiss [W] 90/120 150/230 250 460 137 100 220 150 330 230
NW16 N1 NW16 H,L NW20 H,L NW25 H NW32 H NW40 H NW40b H NW50 H NW63 H
fisso In [A] 1600 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
Pdiss [W] 250 170 250 260 420 650 270 420 660
estraibile In [A] 1600 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
Pdiss [W] 480 390 530 600 670 900 380 590 950
Compact NS630b/3200 automatici e non automatici
NS630b N, H/L NS800 N, H/L NS1000 N, H/L NS1250 N, H NS1600 N, H NS2000 N, H NS2500 N, H NS3200 N, H
fisso In [A] 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200
Pdiss [W] 30/45 45/60 65/100 130 220 250 260 420
estraibile In [A] 630 800 1000 1250 1600
Pdiss [W] 55/115 90/120 150/230 250 460
Interpact
INS
In [A] 40 63 80 100 125 160 250 250 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500
(160) (200)
Pdiss/ 0,5 1,2 1,9 2 3,1 5,1 4 6 9,5 6,1 9,6 15 24 16 24 38 62 48 75
polo [W]
Compact NS non automatici e partenze motori
NS NA NS80H -MA
fisso In [A] 160 250 400 630 1,5 2,5 6,3 12,5 25 50 80
Pdiss/polo [W] 9,16 17,56 19,2 39,69 0,21 0,56 3 2 1,4 2,6 6,02
rimovibile/estraibile In [A] 160 250 400 630
Pdiss/polo [W] 11,76 23,86 28,8 51,98
fisso + Vigi In [A] 160 250 400 570
Pdiss/polo [W] 10,96 21,96 22,4 39
rimovibile/estraibile In [A] 160 250 360 505
+ Vigi Pdiss/polo [W] 13,56 28,26 32 45,9
NS160 MA
fisso In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150
Pdiss/polo [W] 0,93 3,93 0,63 1,04 1,66 5,2 8,55
rimovibile/estraibile In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150
Pdiss/polo [W] 0,93 0,16 0,62 0,65 4,17 5,27 11,14
fisso + Vigi In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150
Pdiss/polo [W] 0,93 0,16 0,61 0,62 4,03 4,72 9,9
rimovibile/estraibile In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150
+ Vigi Pdiss/polo [W] 0,93 0,16 0,62 0,69 4,32 5,87 12,49
NS250 MA NS400 NS630
MA/MP MA/MP
fisso In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150 220 320 500
Pdiss/polo [W] 0,93 0,15 0,58 0,58 3,68 3,32 6,75 14,52 12,29 25
rimovibile/estraibile In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150 220 320 500
Pdiss/polo [W] 0,93 0,16 0,6 0,60 3,93 4,33 9,02 19,41 18,43 40
fisso + Vigi In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150 220 320 500
Pdiss/polo [W] 0,93 0,16 0,59 0,57 3,83 3,92 8,1 17,42 15,49 38,99
rimovibile/estraibile In [A] 2,5 6,3 12,5 25 50 100 150 220 320 500
+ Vigi Pdiss/polo [W] 0,93 0,16 0,61 0,63 4,08 4,93 10,37 22,31 21,63 53,99
Schneider Electric 167
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione
Presentazione
! Risparmio grazie alla filiazione
La tecnica della filiazione permette
di utilizzare, a valle di interruttori automatici
limitatori, interruttori con potere
di interruzione ridotto rispetto a quello
normalmente necessario ed ottenere quindi
risparmi sostanziali sui componenti elettrici
e sui tempi di progettazione.
Dati del costruttore
Le curve di limitazione sono il risultato
di prove condotte secondo le norme
CEI 23.3 e CEI EN 60947-2.
I valori indicati sulle curve di limitazione della
corrente di cresta e dell'energia specifica
passante corrispondono ai valori massimi.
I costruttori sono tenuti a fornire le
caratteristiche di limitazione di ogni
interruttore in funzione del valore efficace
della corrente di cortocircuito presunta.
Per interruttori ad uso civile o similare,
la norma CEI 23.3 classifica gli apparecchi
per classi di limitazione (classe 1, classe 2
e classe 3).
Gli interruttori modulari C60a, C60N e C60H
soddisfano le condizioni imposte dalla classe
3 di limitazione che corrisponde al massimo
livello di prestazione.
Le curve di limitazione dell'energia specifica
passante presentano a fianco una tabella
che fornisce i limiti di energia specifica
ammissibile dai cavi.
Tali limiti sono rappresentati dai segmenti
orizzontali che sono posti in corrispondenza
del valore di A
2
s ammissibile letto sull'asse
delle ordinate.
Potere di limitazione di un
interruttore automatico
Questa caratteristica dell'interruttore
automatico viene tradotta in curve
di limitazione che indicano:
c l'energia specifica passante I
2
t [A
2
s]
limitata in funzione del valore efficace
della corrente di cortocircuito presunta;
c il valore di cresta I [k] della corrente
limitata in funzione del valore efficace
della corrente di cortocircuito presunta.
La tecnica di interruzione rotoattiva utilizzata
negli interruttori scatolati Compact NS
fornisce a questo tipo di interruttori un
eccezionale potere di limitazione.
Vantaggi offerti
dalla limitazione
! Migliore protezione della rete
L'utilizzo di interruttori limitatori attenua
fortemente gli effetti nocivi prodotti dalle
correnti di cortocircuito su un impianto
riducendo gli:
v effetti termici; minor surriscaldamento a
livello dei conduttori, quindi maggior durata
dei cavi e degli isolanti in genere,
v effetti meccanici; forze elettrodinamiche di
repulsione ridotte, quindi meno rischi
di deformazione o di rottura a livello dei
collegamenti elettrici,
v effetti elettromagnetici; minore influenza
sugli apparecchi di misura situati
in prossimit di un circuito elettrico.
Corrente presunta
e corrente limitata reale
La corrente di cortocircuito presunta la
corrente che circolerebbe nel circuito se
ciascun polo del dispositivo di protezione,
installato nel punto considerato, fosse
sostituito da un conduttore di impedenza
trascurabile.
Il potere di limitazione di un interruttore
automatico rappresenta la sua capacit,
pi o meno grande, di lasciar passare, in
occasione di un cortocircuito, una corrente
limitata reale inferiore alla corrente di
cortocircuito presunta.
Curva di limitazione dell'energia specifica passante
DOMA47/42 230V
Curva di limitazione della corrente di cresta
DOMA47/42 230V
Schneider Electric 168
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione
Il Sistema Multi 9
Curve di limitazione dell'energia specifica passante
C40 1P+N, 3P+N 230V, DOMA45 230V
C40 Vigi 1P+N 230V
C40 3P+N 400V
Curve di limitazione della corrente di cresta
C40 1P+N, 3P+N 230V, DOMA45 230V
C40 Vigi 1P+N 230V
C40 3P+N 400V
2
3
4
10
1
5
.2 .3 .4 .5 1 2 3 4 6 10 .7 5 7 8 9 .6 .8.9 20
5
2
3
5
2
3
5
10
10
10
2
3
2
3
5
10
2
3
40 A
10 A
2 A
1 A
20 A
4 A
A
2
s
230 V
kA eff / rms
1
2
2
3
4
10
1
5
.2 .3 .4 .5 1 2 3 4 6 10 .7 5 7 8 9 .6 .8.9 20
A
2
s
400V
kAeff/ rms
5
2
3
5
2
3
5
10
10
10
2
3
2
3
5
10
2
3
2 A
1 A
6 A
4 A
16 A
3 A
25 A
40 A 1
2
.2 .3 .4 .5 1 2 3 4 6 10
.6
.2
1
2
4
10
30
3
.5
.7
.8
5
8
.7 5 7 8 9
.3
.4
.6 .8.9 20
6
7
20
40 A
10 A
2 A
1 A
20 A
4 A
1
2
corrente di cresta non limitato
max prospective peak current
I(k)
230 V
kA eff / rms
1 2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 15 20
15
30
10A
6A
16A
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.8
= 0.9
= 0.95
= 0.7
1
2
40A
25A
400 V
kA eff / rms
I(k)
Cu/PVC Cu/ERP
[G5-G7]
Sez. Sez.
[mm
2
] [mm
2
]
2,5
2,5
1,5
1,5
1 C40a, DOMA45
2 C40N
Schneider Electric 169
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione della corrente di cresta
C60 2, 3, 4P 230/240 V
1 C60a
2 C60N
3 C60H/L 50-63 A
4 C60L, C60L-MA 32-40 A
5 C60L, C60L-MA 25 A
Curve di limitazione dell'energia specifica passante
C60 2, 3, 4P 230/240 V
C60 1P 230/240 V
2, 3, 4P 400/415 V
C60 1P 230/240 V
2, 3, 4P 400/415 V
10
3
2
10
3
10
5
10
5
3
3
2
5
5
2
3
2
2
kA eff.
A
2
s
2 3 4 5 6 7 8 10 20 30 40 60 80100
10
7
10
6
10
5
10
4
10
3
! 25 A
! 10 A
! 6 A
! 63 A
! 40 A
5
4
3
2
1
Cu/EPR
[G5-G7]
Cu/PVC
35
35
25
25
16
16
10
10
6
6
4
4
2,5
2,5
1,5
1,5
Sez.
[mm
2
]
Sez.
[mm
2
]
kA eff.
A
2
s
2 3 4 5 6 7 8 10 20 30 40 60 80100
10
3
2
10
3
10
5
10
5
3
3
2
5
5
2
3
2
2
10
7
10
6
10
5
10
4
10
3
! 25 A
! 10 A
! 6 A
! 63 A
! 40 A
5
4
3
2
1
1 2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 15 20
15
30 40 50 12
6A
10A
25A
40A
63A
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.8
= 0.9
= 0.95
= 0.7
1
2
3
4
5
1
2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 15 20
15
30
6A
10A
25A
40A
63A
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.8
= 0.9
= 0.95
= 0.7
1
2
3 4
5
kA
kA eff.
kA eff.
kA
Schneider Electric 170
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
A
2
s
10
3
10
4
10
5
10
2
10
6
2 3 4 5
10 20 30 15
7 6 8
9
kA eff.
2
3
10
55
3
10
2
5
3
2
10
5
3
2
1
125A
100A
80A
10
3
10
4
10
5
10
2
10
6
2 3 4 5 10 20 30 15 7 6 8 9
2
3
5
2
3
5
10
10
2
3
5
10
2
3
A
2
s
kA eff.
1
125A
80A
100A
1
2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 15 20
15
30
1
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.8
= 0.9
= 0.95
= 0.7
1
2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 15 20
15
30
1
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.8
= 0.9
= 0.95
= 0.7
kA
kA eff. kA eff.
kA
Curve di limitazione dell'energia specifica passante
C120 2, 3, 4P 230/240 V
C120 1P 230/240 V
2, 3, 4P 400/415 V
Curve di limitazione della corrente di cresta
C120 2, 3, 4P 230/240 V
C120 1P 230/240 V
2, 3, 4P 400/415 V
Cu/PVC Cu/ERP
[G5-G7]
Sez. Sez.
[mm
2
] [mm
2
]
16
16
10
10
6
6
4
4
2,5
2,5
1,5
1,5
Curve di limitazione
Il Sistema Multi 9
Schneider Electric 171
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
5
2
3
5
2
3
5
10
3
10
4
10
5
2
3
10
2
2
3
5
10
6
2
3
2 3 4 5 10 20 30 40 60 100 7 50 6 8 9 kA eff.
16A
20A
25A
32A
40A
50A
63A
80A
100A
125A
A
2
s
1
2
3
10A
Cu/PVC Cu/EPR
G5-G7
sez
[mm
2
]
sez
[mm
2
]
10
16
10
6
6
4
4
2,5
2,5
1,5
1,5
1 NG125a
2 NG125N
3 NG125L
Curve di limitazione dell'energia specifica passante (I
2
t)
NG125
2, 3, 4P 240 V
NG125
1P 240 V 2, 3, 4P 415 V
Curve di limitazione della corrente di cresta
NG125
2, 3, 4P 240 V
NG125
1P 240 V 2, 3, 4P 415 V
1 2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 100 50 40 30 20
15
3
2
1
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.7
= 0.8
= 0.9
= 0.95
80-100-125A
50-63A
32-40A
20-25A
10-16A
kA
kA eff.
1 2 10
1
2
4
10
3
5
8
6
7
9
20
5 6 7 8 9 4 3 100 50 40 30 20
15
3
2
1
cos phi = 0.3
= 0.5
= 0.7
= 0.8
= 0.9
= 0.95
80-100-125A
50-63A
32-40A
20-25A
10-16A
kA
kA eff.
A
2
s
5
2
3
5
2
3
5
10
3
10
4
10
5
2
3
10
2
2
3
5
10
6
2
3
2 3 4 5 10 20 30 40 60 100 7 50 6 8 9 kA eff.
16A
20A
25A
32A
40A
50A
63A
80A
100A
125A
3
1
2
10A
Schneider Electric 172
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione
Il Sistema Multi 9
Curve di limitazione dell'energia specifica passante
XC40 230/240 V XC40 380/415 V
XC40 380/415 V
Curve di limitazione della corrente di cresta
XC40 230/240 V
kA
20
10
8
6
5
4
3
2
1
0,8
0,5
0,3
0,2
30
2 3 5 8 10
kA eff.
4 6 7 9 1 0,8 0,6 0,4 0,3 0,2
kA
20
10
8
6
5
4
3
2
1
0,8
0,5
0,3
0,2
30
2 3 5 8 10
kA eff.
4 6 7 9 1 0,8 0,6 0,4 0,3 0,2
Corrente di cresta non limitata
XC40
XC40
Corrente di cresta non limitata
10
3
2
10
3
10
5
10
5
3
3
2
5
5
2
3
2
2
0,2 0,3 0,5 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 10
kA eff.
10
7
10
6
10
5
10
4
10
3
A
2
s
XC40
10
3
2
10
3
10
5
10
5
3
3
2
5
5
2
3
2
2
0,2 0,3 0,5 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 10
kA eff.
10
7
10
6
10
5
10
4
10
3
A
2
s
XC40
Cu/EPR
[G5-G7]
Cu/PVC
35
35
25
25
16
16
10
10
6
6
4
4
2,5
2,5
1,5
1,5
Sez.
[mm
2
]
Sez.
[mm
2
]
Schneider Electric 173
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
0,1 1 10 100 0,2 0,5 2 5 20 50
kA eff.
10
10
4
10
3
10
2
A
2
s
10
5
0,1
10
1
0,1 1 10 100
kA eff.
100
0,2 0,5 2 5 20 50
0,2
0,5
2
5
20
50
kA
=
0
,
2
5
=
0
,
3
=
0
,
5
=
0
,
7
=
0
,
8
=
0
,
9
c
o
s

j
=
0
,
9
5
1
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
9
8
7
6
5
4
3
2 2,5
1,5
1,5
Cu/EPR
[G5-G7]
Cu/PVC
Sez.
[mm
2
]
Sez.
[mm
2
]
10
3
2
10
3
10
5
10
5
3
3
2
5
5
2
3
2
2
0,2 0,3 0,5 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 10
kA eff.
10
6
10
5
10
4
10
3
10
2
A
2
s
10
3
2
10
3
10
5
10
5
3
3
2
5
5
2
3
2
2
0,2 0,3 0,5 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 10
kA eff.
10
6
10
5
10
4
10
3
10
2
A
2
s
C32H-DC 2P
C32H-DC 1P
C32H-DC 2P
Cu/EPR
[G5-G7]
Cu/PVC
16 16
10
10
6
6
4
4
2,5
2,5
1,5
1,5
Sez.
[mm
2
]
Sez.
[mm
2
]
Curve di limitazione dell'energia specifica passante
C32H-DC 250 V
Curve di limitazione dell'energia specifica passante
P25M 415 V
Curve di limitazione della corrente di cresta
P25M 415 V
1 20-25 A 4 9-14 A 7 2,5-4 A
2 17-23 A 5 6-10 A 8 1,6-2,5 A
3 13-18 A 6 4-6,3 A 9 1-1,6 A
1 corrente di cresta non limitata 5 9-14 A 9 1,6-2,5 A
2 20-25 A 6 6-10 A 10 1-1,6 A
3 17-23 A 7 4-6,3 A
4 13-18 A 8 2,5-4 A
C32H-DC 127V
Schneider Electric 174
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione della corrente di cresta Compact NS80H-MA 380/415 V
Curve di limitazione
Compact NS80H-MA
Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact NS80H-MA 400/415 V
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
I [kA]
0.6
0.4
1
2
4
10
20
3
0.5
0.7
0.8
5
6
7
8
80 A
50 A
25 A
12.5 A
6.3 A
2.5 A
1.5 A
kA eff.
Icc cresta [kA]
kA rms
80 A
50 A
25 A
12,5 A
6,3 A
2,5 A
Sez.
[mm
2
]
Cu/PVC Cu/EPR
4
2,5
6
1,5
6
2,5
4
1,5
Sez.
[mm
2
]
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
I
2
t [A
2
S]
2
3
5
2
3
5
2
3
10
4
10
5
5
kA eff
Schneider Electric 175
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione
Compact NS
Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact 380/415 V
(1) Curva valida anche per interruttore NS630bL
2,5
1,5
4
10
16
25
35
50
35
25
16
10
Cu/PVC
Sez.
[mm
2
]
Cu/EPR
Sez.
[mm
2
]
2,5
4
6
6
50
70
70
95
95
120
120
I
2
t [A
2
s]
L
L
L
L
NS160TM16
NS160TM25
NS250
NS160
TM32250
NS400
L
H
H
H
N
N
E
N
N
L
NS1000L
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
kA eff
2
3
5
10
8
10
9
2
3
5
2
3
5
2
3
5
2
10
5
3
5
10
6
10
7
150
NS630bN
NS800N
NS1000N
NS1250N
NS1600N
NS630bH
NS800H
NS1000H
NS1250H
NS1600H
NS800L (1)
NSA160
NS630
N SX
SX
NE
E
NE
E
E
NE
NE
N
N
SX
H
H
H
SX
70
Schneider Electric 176
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione della corrente di cresta Compact 380/415 V
Curve di limitazione
Compact NS
NSA160
NS630bN
NS800N
NS1000N
NS1250N
NS1600N
NS630bH
NS800H
NS1000H
NS1250H
NS1600H
NS630bL
NS800L
NS1000L
N
E
N
H
N
L
H
NS630
NS400
NS250
NS160
NS160 TM25
NS160 TM16
NE
TM32. . . 250
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
6
4
10
20
40
100
200
30
5
7
8
50
60
70
80
300
kA eff
Icc cresta [kA]
E
SX
NE
SX
H
Schneider Electric 177
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact 690 V
2,5
1,5
4
10
16
25
35
50
35
25
16
10
Cu/PVC
Sez.
[mm
2
]
Cu/EPR
Sez.
[mm
2
]
2,5
4
6
6
50
70
70
95
95
NS250
L
N
NS630
H
N
L
L
H
N
NS160
SX-H
I
2
t [A
2
s]
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
kA eff
2
3
5
10
8
10
9
2
3
5
2
3
5
2
3
5
2
10
5
3
5
10
6
10
7
150
NS160 TM 25
NS160 TM 16
NS400
150 A / 250 A / 400 A
NS630bL
NS800L
NS1000L
NS630bH
NS800H
NS1000H
NS1250H
NS1600H
NS630bN
NS800N
NS1000N
NS1250N
NS1600N
N-NE
N-NE
SX-H
SX-H
L
L
Schneider Electric 178
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione della corrente di cresta Compact 690 V
Curve di limitazione
Compact NS
N-NE
N
N-NE
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
6
4
10
20
40
100
200
30
5
7
8
50
60
70
80
300
kA eff
Icc cresta [kA]
NS630bL
NS800L
NS1000L
NS250
NS160 TM 16
H-SX
L
NS630 NS400
H
L
TC150/250/400
NS160 TM 25
NS160
NS630bH
NS800H
NS1000H
NS1250H
NS1600H
NS630bN
NS800N
NS1000N
NS1250N
NS1600N
Schneider Electric 179
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione
Masterpact NT, NW
Curve di limitazione dell'energia specifica passante Masterpact 380/415 V
Curve di limitazione della corrente di cresta Masterpact 380/415 V
10 20 30 40 60 100 200
20
40
100
200
30
50
60
70
80
300
Icc cresta [kA]
Masterpact
NW H3
Masterpact
NW L1
Masterpact
NT L1
kA eff
Masterpact
NT L1
Masterpact
NW L1
Masterpact
NW H3
10 20 30 40 60 100 200 300
2
3
5
2
3
5
2
3
5
10
6
150
10
7
10
8
10
9
kA eff
16
16
25
25
35
50
70
95
120
150
185
185
150
120
95
70
50
35
Cu/PVC
Sez.
[mm
2
]
Cu/EPR
Sez.
[mm
2
]
I
2
t [A
2
s]
Schneider Electric 180
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Curve di limitazione dell'energia specifica passante Masterpact 690 V
Curve di limitazione della corrente di cresta Masterpact 690 V
10 20 30 40 60 100 200
20
40
100
200
30
50
60
70
80
300
Icc cresta [kA]
Masterpact
NW L1
Masterpact
NW H3
Masterpact
NT L1
kA eff
I
2
t [A
2
s]
10 20 30 40 60 100 200 300
2
3
5
2
3
5
2
3
5
10
6
150
10
7
10
8
10
9
16
16
25
25
35
50
70
95
120
150
185
185
150
120
95
70
50
35
Cu/PVC
Sez.
[mm
2
]
Cu/EPR
Sez.
[mm
2
]
Masterpact
NW L1
Masterpact
NW H3
Masterpact
NT L1
kA eff
Curve di limitazione
Masterpact NT, NW
Schneider Electric 181
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
320 A NS400H
100 A NSA160E
25 A C60N
48 kA
30 kA
14 kA
200 A NS250L
63 A NS160NE
25 A C60N
8 0 k A
5 0 k A
2 7 kA
Filiazione
Filiazione vuol dire coordinare due
dispositivi di protezione in serie utilizzando il
loro potere di limitazione. Questa limitazione
offre la possibilit di installare a valle
interruttori con potere di interruzione inferiori
a quello normalmente richiesto.
Gli interruttori a monte svolgono un ruolo
di barriera per le forti correnti di
cortocircuito.
Infatti, essi limitano i valori di corrente nel
circuito e consentono perci agli interruttori
a valle (con Pdi inferiore alla corrente di
cortocircuito presunta nel loro punto di
installazione) di essere sollecitati da correnti
inferiori al loro Pdi in caso di cortocircuito.
La limitazione di corrente avviene lungo
tutto il circuito controllato dall'interruttore a
monte e la filiazione interessa tutti gli
apparecchi situati a valle di tale interruttore.
Esempio 1: Rete a 400V
L'interruttore di testa A un NS250L
(Pdi: 150 kA) con una lcc presunta ai suoi
morsetti di 80 kA. Si pu scegliere come
interruttore B un NS160NE (Pdi: 25 kA) con
una lcc presunta ai suoi morsetti di 50 kA,
poich il potere di interruzione di questo
apparecchio, per filiazione con l'NS250L
a monte, di 150 kA.
Come interruttore C pu essere impiegato
un C60N (Pdi: 10 kA) per una lcc presunta
ai suoi morsetti di 27 kA, poich il potere
di interruzione di questo apparecchio per
filiazione con l'NS250L a monte di 30 kA.
da notare che il Pdi "rinforzato" del C60N
con l'NS100N a monte solo di 25 kA, ma:
A+B = 150 kA
A+C = 30 kA.
L'interruttore di testa A un NS400H
(Pdi: 70 kA) con una lcc presunta ai suoi
morsetti di 48 kA. Si pu scegliere per
interruttore B un NSA160E (Pdi: 16 kA) con
una lcc presunta ai suoi morsetti di 30 kA,
poich il potere di interruzione di questo
apparecchio, per filiazione con l'NS400H
a monte, di 30 kA.
Come interruttore C pu essere impiegato
un C60N (Pdi: 10 kA) con una lcc presunta
ai suoi morsetti a valle di 14 kA, poich il
potere di interruzione di questo apparecchio,
per filiazione con il NSA160E a monte, di
15 kA.
da notare che il Pdi del C60N non
"rinforzato" per filiazione con il NS400H
a monte, ma:
A+B = 30 kA
B+C = 15 kA.
Filiazione
Presentazione
F N
F N
Non limitata a due apparecchi consecutivi,
ma pu essere realizzata anche tra
apparecchi installati in quadri diversi.
In questo modo, il termine filiazione viene
ad indicare, in senso generale, tutte quelle
associazioni di interruttori che permettono
di installare in un punto di un impianto un
interruttore di Pdi inferiore alla Icc presunta.
E' inteso che il potere di interruzione
dell'apparecchio a monte deve essere
maggiore o uguale alla corrente di
cortocircuito presunta nel punto in cui esso
installato (corrente determinabile con il
metodo proposto nelle pagine seguenti,
vedere pag. 47).
L'associazione di due apparecchi in
filiazione prevista dalla norma CEI 64-8
e dalla norma CEI EN 60947-2.
Secondo queste norme i dispositivi
di protezione contro i cortocircuiti devono
avere un potere di interruzione almeno
uguale alla corrente di cortocircuito presunta
nel punto di installazione.
tuttavia ammesso l'impiego di un
dispositivo di protezione con potere di
interruzione inferiore, a condizione che a
monte vi sia un altro dispositivo avente il
necessario potere di interruzione; in questo
caso le caratteristiche dei due dispositivi
devono essere coordinate in modo che
l'energia specifica passante (l
2
t) lasciata
passare dal dispositivo a monte non risulti
superiore a quella che pu essere
sopportata senza danno dal dispositivo
a valle e dalle condutture protette.
La filiazione pu essere verificata solo
con prove di laboratorio e le associazioni
possibili possono essere fornite solamente
dal costruttore.
Le tabelle seguenti indicano le possibilit
di filiazione tra i vari interruttori per reti
230 V, 400 V e 440 V.
Rete a 230V a valle
di una rete a 400V
In caso di interruttori, unipolare + neutro o
bipolari collegati tra fase e neutro in una
rete a 400V, in un sistema TT o TNS,
per determinare le possibilit di filiazione
tra apparecchi a valle e a monte, consultare
la tabella di filiazione per reti a 230 V.
Filiazione a tre livelli
Si identifichino tre interruttori in serie,
A, B e C.
Il funzionamento in filiazione fra i tre
apparecchi assicurato nei due casi
seguenti:
c l'apparecchio di testa A si coordina in
filiazione con l'apparecchio B e con
l'apparecchio C (anche se il coordinamento
in filiazione non soddisfacente tra gli
apparecchi B e C). sufficiente verificare
che le associazioni A+B e A+C abbiano
il potere di interruzione necessario
(vedere esempio 1).
c due apparecchi successivi si coordinano
tra loro, A con B e B con C (anche se il
coordinamento in filiazione non
soddisfacente tra gli apparecchi A e C).
sufficiente verificare che le associazioni
A+B e B+C abbiano il potere di interruzione
necessario (vedere esempio 2).
Esempio 2: Rete a 400V
A
B
C
A
B
C
Schneider Electric 182
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Filiazione
Rete a 230/240 V
Tabella 1 - Filiazione tra Multi 9 a monte e Multi 9 a valle
a monte C60a XC40 C60N C60H C60L C60L C60L C120N NG125a NG125N NG125L-LMA
(25 A) (40 A) (63 A)
Icu [kA] 10 16 20 30 50 40 30 20 30 50 100
a valle Icu rinforzata [kA]
Multi 9 C40a 6 10 16 20 30 50 40 30 20 20 50 100
C40N 10 16 20 30 50 40 30 20 30 50 100
C60a 10 16 20 30 50 40 30 20 30 50 100
XC40 16 20 30 50 40 30
C60N 20 30 50 40 30 30 50 100
C60H 30 50 40 50 100
C60L (fino a 25 A) 50 100
C60L (fino a 40 A) 40 50 100
C60L (fino a 63 A) 30 50 100
C120N 20 30 50 100
NG125a 35 50 100
NG125N 50 100
Tabella 2 - Filiazione tra Compact a monte e Multi 9 e Compact a valle
a monte NSC100N NSA160E NSA160NENSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L
Icu [kA] 42 25 50 70 25 85 85 90 100 150 85 90 100 150
a valle Icu rinforzata [kA]
Multi 9 C40a 6 15 15 15 15
C40N 10 15 20 20 20
C60a 10 30 25 30 30 25 30 30 40 40 40 30 40 40 40
XC40 16 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
P25M >= 14 A 50 85 85 90 100 100
C60N 20 40 25 40 40 25 40 40 60 60 60 40 60 60 60
C60H 30 42 50 50 50 50 80 80 80 50 65 65 65
C60L (fino a 25 A) 50 65 65 80 80 80 65 80 80 80
C60L (fino a 40 A) 40 42 50 50 65 65 80 80 80 65 80 80 80
C60L (fino a 63 A) 30 42 50 50 65 65 80 80 80 50 65 65 65
C120N 20 42 25 40 40 25 40 40 50 50 70 40 50 50 70
NG125a 30 40 40 40 40 40 50 50 70 40 50 50 70
NG125N 50 60 60 70 70 85 60 70 70 85
NG125L/LMA 100 150 150
Compact NSA160E 25 50 50 60 60 60 50 60 60 60
NSA160NE 50 85 85 90 100 100 85 90 100 100
NSA160N 70 85 85 90 100 100 85 90 100 100
NS80HMA 100 150 150
NSC100N 42 50 50 85 85 90 100 100 85 90 100 100
NS160E 25 50 50 60 60 60 50 60 60 60
NS160NE 85 90 100 150 90 100 150
NS160N 85 90 100 150 90 100 150
NS160sx 90 150
NS160H 100 150 150
NS250N 85 90 100 150
NS250sx 90
NS250H 100 150
Schneider Electric 183
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 3 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L NS630bL NS800L NS1000L NT L1 NW L1
Icu [kA] 85 100 150 85 100 150 150 150 150 150 150
a valle Icu rinforzata [kA]
Compact NSA160E 25 50 60 60 50 60 60
NSA160NE 50 65 100 100 65 100 100
NSA160N 70 85 100 100 85 100 100
NS80HMA 100 150 150
NSC100N 42 85 100 100 85 100 100
NS160E 25 50 60 60 50 60 60
NS160NE 85 100 150 100 150 150 150 150 150
NS160N 85 100 150 100 150 150 150 150 150
NS160sx 90 100 150 100 150 150 150 150 150
NS160H 100 150 150 150 150 150 150
NS250N 85 100 150 100 150 150 150 150 150
NS250sx 90 100 150 100 150 150 150 150 150
NS250H 100 150 150 150 150 150 150
NS400N 85 100 150 100 150 150 150 150 150 100
NS400H 100 150 150 150 150 150 150
NS630N 85 100 150 150 150 150 150 100
NS630H 100 150 150 150 150 150
NS630bN 50 150 150 150 100
NS630bH 70 150 150 150
NS800N 50 150 150 150 100
NS800H 70 150 150 150
NS1000N 50 150 100
NS1000H 70 150
NS1250N 50 100
Schneider Electric 184
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Filiazione
Rete a 400/415 V
Tabella 5 - Filiazione tra Compact a monte e Multi 9 e Compact a valle
a monte NSC100N NSA160E NSA160NE NSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L
Icu [kA] 18 16 25 36 16 25 36 50 70 150 36 50 70 150
a valle Icu rinforzata [kA]
Multi 9 C40a 6 10 10 10 10 10
C40N 10 15 15 15 15 15
C60a 5 15 15 15 15 15 15 15 20 20 20 15 20 20 20
XC40 6 18 16 25 25 16 25 25 30 30 30 25 30 30 30
P25M >= 14 A 15 18 16 25 25 16 25 25 50 50 50
C60N 10 18 16 25 25 16 25 25 30 30 30 25 30 30 30
C60H 15 18 16 25 30 16 25 30 40 40 40 25 30 30 30
C60L (fino a 25 A) 25 25 30 30 40 40 40 30 40 40 40
C60L (fino a 40 A) 20 25 30 25 30 40 40 40 30 40 40 40
C60L (fino a 63 A) 15 25 30 25 30 40 40 40 30 30 30 30
C120N 10 18 16 25 25 16 25 25 25 25 25 25 25 25 25
NG125a 16 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25
NG125N 25 36 36 36 70 36 36 36 70
NG125L/LMA 50 70 150 70 150
Compact NSA160E 16 25 25 30 30 30 25 30 30 30
NSA160NE 25 36 36 36 36 36 36 36 36
NSA160N 36 50 50 50 50 50 50
NS80HMA 70 150 150
NSC100N 18 25 25 36 50 50 50 36 50 50 50
NS160E 16 25 25 30 30 30 25 30 30 30
NS160NE 25 36 50 70 150 36 50 70 150
NS160N 36 50 70 150 50 70 150
NS160sx 50 70 150 70 150
NS160H 70 150 150
NS250N 36 70 150
NS250sx 50 70 150
NS250H 70 150
Tabella 4 - Filiazione tra Multi 9 a monte e Multi 9 a valle
a monte XC40 C40N C60N C60H C60L C60L C60L C120N NG125a NG125N NG125L-LMA
(25 A) (40 A) (63 A)
Icu [kA] 6 10 10 15 25 20 15 10 16 25 50
a valle Icu rinforzata [kA]
Multi 9 C40a 6 10 10 10 20 15 10 10 10 10 20
C40N 10 15 25 20 15 15 15 25
C60a 5 6 10 10 15 25 20 15 10 16 25 50
XC40 6 10 15 25 20 15
C60N 10 15 25 20 15 16 25 50
C60H 15 25 20 15 25 50
C60L (fino a 25 A) 25 50
C60L (fino a 40 A) 20 25 50
C60L (fino a 63 A) 15 25 50
C120N 10 25 50
NG125a 16 25 50
NG125N 25 50
Schneider Electric 185
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 6 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L da NS630bN NS630bH
a NS1600N
Icu [kA] 45 70 150 45 70 150 50 70
a valle Icu rinforzata [kA]
Compact NSA160E 16 25 30 30 25 30 30
NSA160NE 25 36 36 36 36 36 36
NSA160N 36 36 50 50 36 50 50
NS80HMA 70 150 150
NSC100N 18 45 50 50 45 50 50
NS160E 16 25 30 30 25 30 30
NS160NE 25 45 70 150 45 70 150 50 70
NS160N 36 45 70 150 45 70 150 50 70
NS160sx 50 70 150 70 150 70
NS160H 70 150 150
NS250N 36 45 70 150 45 70 150 50 70
NS250sx 50 70 150 70 150 70
NS250H 70 150 150
NS400N 45 70 150 70 150 50 70
NS400H 70 150 150
NS630N 45 70 150 50 70
NS630H 70 150
NS630bN 50
NS630bH 70
NS800N 50
NS800H 70
NS1000N 50
NS1000H 70
NS1250N 50
Tabella 7 - Filiazione tra Compact e Masterpact a monte e Compact a valle
a monte NS630bL NS800H NS800L NS1000H NS1000L NS1250H NS1600H NT L1 NW L1
Icu [kA] 150 70 150 70 150 70 70 150 150
a valle Icu rinforzata [kA]
Compact NSA160E 16
NSA160NE 25
NSA160N 36
NS80HMA 70
NSC100N 18
NS160E 16
NS160NE 25 150 70 150 70 150 70 70 150
NS160N 36 150 70 150 70 150 70 70 150
NS160sx 50 150 70 150 70 150 70 70 150
NS160H 70 150 150 150 150
NS250N 36 150 70 150 70 150 70 70 150
NS250sx 50 150 70 150 70 150 70 70 150
NS250H 70 150 150 150 150
NS400N 45 150 70 150 70 150 70 70 150 100
NS400H 70 150 150 150 150
NS630N 45 150 70 150 70 150 70 70 150 100
NS630H 70 150 150 150 150
NS630bN 50 70 150 70 150 70 70 150 100
NS630bH 70 150 150 150
NS800N 50 70 150 70 150 70 70 150 100
NS800H 70 150 150 150
NS1000N 50 70 150 70 70 100
NS1000H 70 150
NS1250N 50 70 70 100
Schneider Electric 186
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Filiazione
Rete a 440 V
Tabella 8 - Filiazione tra Compact a monte e Multi 9 e Compact a valle
a monte NSA160E NSA160NE NSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L
Icu [kA] 10 15 18 10 25 35 50 65 130 35 50 65 130
a valle Icu rinforzata [kA]
Multi 9 C60N 6 10 15 15 15 20 20
C60H 10 20 20 20 25 25
C60L (fino a 25 A) 20 25 25 25 30 30
C60L (fino a 40 A) 15 25 25 25 30 30
C60L (fino a 63 A) 10 20 20 20 25 25
C120N
NG125a 10
NG125N 20
NG125L/LMA 40 65 130 65 130
Compact NSA160E 10
NSA160N 15
NSA160N 18
NS80HMA 65 150 150
NSC100N 18 25 35 50 50 35 50 50 50
NS160E 10
NS160NE 25 35 65 130 35 65 65 130
NS160N 35 65 130 65 65 130
NS160sx 50
NS160H 65 130 130
NS250N 35 65 65 130
NS250sx 50
NS250H 65 130
Tabella 9 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L NS630bL NS800N NS800H NS800L
Icu [kA] 45 65 130 42 65 130 130 50 65 130
a valle Icu rinforzata [kA]
Compact NSA160E 10
NSA160NE 15
NSA160NE 18
NS80HMA 65 150 150
NSC100N 18 42 50 50 42 50 50
NS160E 10
NS160NE 25 42 65 130 42 65 130 130 50 65 130
NS160N 35 42 65 130 42 65 130 130 50 65 130
NS160sx 50
NS160H 65 130 130 130 130
NS250N 35 42 65 130 42 65 130 130 50 65 130
NS250sx 50
NS250H 65 130 130 130 130
NS400N 42 65 130 65 130 130 50 65 130
NS400H 65 130 130 130 130
NS630N 42 65 130 130 50 65 130
NS630H 65 130 130 130
NS630bN 50 65 130
NS630bH 65 130
NS800N 50 65 130
NS800H 65 130
NS1000N 50
NS1000H 65
NS1250N 50
Schneider Electric 187
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 10 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N NS1250H NS1600H NT L1 NW L1
Icu [kA] 50 65 130 50 65 65 150 150
a valle Icu rinforzata [kA]
Compact NSA160E 10
NSA160NE 15
NSA160NE 18
NS80HMA 65
NSC100N 18
NS160E 10
NS160NE 25 50 65 130 50 65 100
NS160N 35 50 65 130 50 65 100
NS160sx 50
NS160H 65 130 100
NS250N 35 50 65 130 50 65 100
NS250sx 50
NS250H 65 130 100
NS400N 42 50 65 130 50 65 100
NS400H 65 130 100
NS630N 42 50 65 130 50 65 100
NS630H 65 130 100
NS630bN 50 65 130 65 65 100 65
NS630bH 65 130 100
NS800N 50 65 130 65 65 100 65
NS800H 65 130 100
NS1000N 50 65 130 65 65 65
NS1000H 65 130
NS1250N 50 65 65 65
Schneider Electric 188
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Esempio 1: 2 trasformatori in parallelo
Le tabelle seguenti indicano i tipi di
interruttore da installare sulle partenze
nel caso di 2 o 3 trasformatori in parallelo.
Sono determinate in base alle seguenti
ipotesi:
c la potenza di cortocircuito della rete
a monte di 500 MVA;
c i trasformatori sono identici (... kV/400 V)
ed hanno caratteristiche standard
(vedere pag. 49);
c la corrente di cortocircuito sul sistema
di sbarre non tiene conto delle impedenze
di collegamento (caso pi sfavorevole).
Nota
Per collegare due o pi trasformatori in
parallelo, occore soddisfare le seguenti
condizioni:
c stessa V
cc
;
c stesso rapporto di trasformazione a vuoto;
c avvolgimenti aventi lo stesso
indice (gruppo) orario (es.: Dy - 11);
c rapporto delle potenze tra i trasformatori
non superiore a 2.
Esempio 2: 3 trasformatori in parallelo
Esempio 1
Si considerino 2 trasformatori da 800 kVA
in parallelo.
Gli interruttori di macchina saranno
NS1250N muniti di unit di controllo
Micrologic 2.0 regolati a 1125 A (1250
.
0,9).
Le partenze sono 2, rispettivamente da 125
e 630 A.
La Icc max a valle di D4 di 36,6 kA.
La partenza da 630 A sar protetta da un
interruttore NS630N
(Pdi in filiazione di 50 kA).
La partenza da 125 A sar protetta da un
NS160N (Pdi in filiazione di 50 kA).
(1) La I
cc
fornita a titolo indicativo. Potr essere diversa in funzione della V
cc
fornita dai costruttori di
trasformatori. In tal caso consultateci.
Esempio 2
Si considerino 3 trasformatori da 630 kVA
in parallelo.
Gli interruttori di macchina saranno
NS1000H muniti di unit di controllo
Micrologic 2.0 regolati a 900 A (1000
.
0,9).
Le partenze sono 2 rispettivamente da 250
e 400 A.
La Icc max a valle di D4 di 62,43 kA.
La partenza da 250 A sar protetta da un
interruttore NS250N
(Pdi in filiazione di 70 kA).
La partenza da 400 A sar protetta
da un NS400N (Pdi in filiazione di 70 kA).
Filiazione nel caso di due trasformatori in parallelo
potenza dei trasformatori [kVA] 315 400 500 630 630 800
Icc max a valle di D4 [kA] (1) 22,1 27,8 34,4 44 42,9 36,6
In dei trasformatori [A] 444 564 704 887 887 1126
interruttori di macchina D1 e D2 NS630N NS630N NS800N NS1000N NS1000H NS1250N
Pdi [kA] 45 45 50 50 70 50
interruttore D4 in filiazione
Pdi rinforzato [kA] 70 kA NS630N
NS400N
NS250N
NS160N
50 kA NS630N NS630N NS630N
NS400N NS400N NS400N
NS250N NS250N NS250N
NS160N NS160N NS160N
45 kA NS250N NS250N
NS160N NS160N
Filiazione nel caso di tre trasformatori in parallelo
potenza dei trasformatori [kVA] 250 315 400 500 630 800
Icc max a valle di D4 [kA] (1) 26,1 32,6 40,9 50,5 62,4 53,6
In dei trasformatori [A] 352 444 564 704 887 1126
interruttori di macchina D1, D2 e D3 NS400N NS630N NS630N NS800H NS1000H NS1250H
Pdi [kA] 45 45 45 70 70 70
interruttore D4 in filiazione
Pdi rinforzato [kA] 70 kA NS630N NS630N NS630N
NS400N NS400N NS400N
NS250N NS250N NS250N
NS160N NS160N NS160N
50 kA
45 kA NS250N NS250N NS250N
NS160N NS160N NS160N
Filiazione
Trasformatori in parallelo
D1 D2
D4
Icc
D1 D2
Icc
D4
D3
Schneider Electric 189
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Le principali perturbazioni che possono
interessare una rete elettrica di bassa
tensione sono:
c il sovraccarico;
c il cortocircuito;
c il guasto verso terra.
Se il coordinamento selettivo tra i dispositivi
di protezione installati in serie non
corretto, la perturbazione pu provocare
la mancanza di tensione in una zona pi
o meno vasta della rete elettrica.
Il livello di selettivit pu essere:
c totale
Il coordinamento si dice totalmente selettivo
se, per tutte le correnti di guasto, fino alla
corrente di cortocircuito I
ccB
, apre solo
e soltanto linterruttore B installato subito
a monte del guasto,
c parziale
Il coordinamento si dice parzialmente
selettivo se la condizione sopra riportata
viene verificata solo fino ad un certo valore
di corrente I
s
(detto limite di selettivit).
Per correnti superiori a I
s
gli interruttori A
e B aprono simultaneamente.
Selettivit amperometrica
La selettivit amperometrica basata sulla
differenziazione delle soglie di intervento
istantanee o di corto ritardo (ImA e ImB)
degli interruttori installati in serie.
Il limite di selettivit dato dalla soglia
magnetica dell'interruttore a monte (ImA).
Si applica prevalentemente a livello
di distribuzione terminale dove gli interruttori
sono istantanei e conduce generalmente
ad una selettivit parziale.
Questa tecnica tanto pi efficace quanto
pi si differenziano le correnti di cortocircuito
nei punti in cui vengono installati gli
interruttori e quindi quando si in presenza
di conduttori di piccola sezione che
abbattono notevolmente il livello di
cortocircuito tra monte e valle.
Si realizza selettivit totale solo quando
la corrente di cortocircuito ai morsetti
dellinterruttore a valle inferiore alla soglia
di intervento istantaneo o di corto ritardo
dellinterruttore a monte.
Per ottenere selettivit amperometrica
(parziale o totale), il minimo rapporto tra
la soglia di intervento istantaneo della
protezione a monte e a valle deve essere
superiore a 1,5 per tener conto delle
tolleranze di intervento ammesse dalle
norme.
I campi di selettivit
In questo capitolo verranno presi
in considerazione due tipi di perturbazioni:
i sovraccarichi e i cortocircuiti.
Generalmente, un sovraccarico viene
considerato come una sovracorrente di
intensit compresa tra 1,1 e 10 volte la
corrente di impiego della conduttura. I guasti
che danno origine a correnti superiori a tale
valore sono considerati cortocircuiti e quindi
devono essere eliminati nel pi breve tempo
possibile.
c In sovraccarico
Il dispositivo di protezione contro
i sovraccarichi ha una curva di sgancio
generalmente a tempo inverso al fine
di meglio adattarsi alla caratteristica
di sovraccaricabilit del cavo e del carico.
Il metodo normalmente utilizzato per
verificare la selettivit in sovraccarico
consiste nel riportare su scala bilogaritmica
le caratteristiche di funzionamento
delle protezioni installate in serie.
La selettivit assicurata se il tempo
di non intervento del dispositivo a monte
superiore al tempo massimo
di interruzione del dispositivo a valle
per qualunque corrente di sovraccarico.
Questa condizione sempre verificata in
pratica se il rapporto tra le correnti nominali
o di regolazione del dispositivo a monte
e del dispositivo a valle superiore a 1,6.
Il concetto di selettivit
In un impianto elettrico la distribuzione viene
effettuata tramite dispositivi di protezione,
sezionamento e comando installati
in serie tra di loro per una migliore gestione
dellenergia.
In una distribuzione radiale lobiettivo
primario della selettivit quello di separare
dalla rete elettrica le sole partenze soggette
a guasto ed ottenere il massimo livello di
continuit di servizio.
c In cortocircuito
Le tecniche che permettono di realizzare
la selettivit in cortocircuito si basano
sullutilizzo di interruttori e/o sganciatori
di tipo e di regolazione diversa e si possono
identificare come segue:
v selettivit amperometrica,
v selettivit cronometrica,
v selettivit energetica,
v selettivit logica.
Queste tecniche possono essere applicate,
nello stesso impianto, sia singolarmente
sia in combinazione.
Si ricorda che il coordinamento selettivo
va verificato sia in sovraccarico che
in cortocircuito.
Selettivit
Presentazione
Selettivit = continuit di servizio
Icc Icc B
Selettivit totale
Ir B
Icc B
si aprono A e B
si apre solo B
Ir B
A
B
Icc A
Icc B
Icc
si apre solo B
Selettivit parziale
Is
aprono
A e B
I
rB
t
A
= t
B
A
B
t
I
CC
I
mB
I
mA
apre solo B
Selettivit amperometrica
A
IST
B
IST
I
CC
Schneider Electric 190
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Selettivit cronometrica
La selettivit cronometrica si ottiene
differenziando i tempi di intervento dei
dispositivi di protezione e rispettando
comunque un rapporto tra le correnti
di intervento istantaneo (o di corto ritardo)
dei due dispositivi non inferiore a 1,5
come richiesto anche per la selettivit
amperometrica.
In particolare, occorre verificare che il tempo
totale di interruzione dell'interruttore posto a
valle (t
iB
) sia inferiore al tempo di ritardo allo
sgancio del dispositivo posto
a monte (t
rA
).
Le temporizzazioni realizzate con interruttori
di nostra produzione si sviluppano in
generale su quattro gradini con tempi
crescenti e selettivi tra di loro; ci consente
di realizzare un coordinamento con
selettivit totale su quattro livelli di
distribuzione.
Gli interruttori adatti ad essere temporizzati
sono quelli di categoria B secondo la Norma
CEI EN60947-2, i quali riescono a
sopportare, da chiusi, valori elevati di
corrente per un tempo significativo. Questo
comportamento caratterizzato dalla
"corrente di breve durata ammissibile
nominale - Icw" (in kA per 0,5 o 1 sec.).
Al di sopra del valore Icw, l'interruttore deve
assolutamente intervenire istantaneamente,
non essendo in grado di sopportare questi
valori di corrente, a causa delle elevate
sollecitazioni elettrodinamiche e termiche
che si determinano e di conseguenza
Per realizzare al meglio una selettivit di
tipo energetico necessario quindi
utilizzare:
c sganciatori istantanei con tempo
di risposta dipendente dalla corrente
di cortocircuito e differenziati per taglia;
c interruttori fortemente limitatori con
una soglia di repulsione dei contatti
differenziata per taglie.
Lutilizzo a valle di interruttori limitatori
permette inoltre di ridurre sensibilmente
le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche
a cui soggetto limpianto e di contenere i
ritardi intenzionali imposti agli interruttori
installati a livello primario
di distribuzione e quindi ridurre i tempi
di interruzione per cortocircuito sulle sbarre.
Gli interruttori della serie NS da 100 a 630 A
sono stati appositamente studiati per
realizzare una selettivit energetica totale,
infatti grazie alle tecniche estremamente
innovative dell'interruzione roto-attiva e dello
sgancio riflesso, essi sono in grado di
sfruttare l'energia dell'arco e la pressione da
esso sviluppata all'interno dell'interruttore per
una rapidissima apertura dei contatti e per
l'azionamento rapidissimo di uno speciale
sganciatore a pressione.
Il perfetto coordinamento tra le caratteristiche
degli interruttori di diversa taglia consente di
realizzare selettivit totale di tipo energetico
tra interruttori Compact NS osservando
unicamente le due semplici regole seguenti:
c le correnti di regolazione termica
degli sganciatori in serie devono avere
un rapporto superiore a 1,6;
c le taglie degli interruttori in serie devono
essere differenziate di un rapporto maggiore
o uguale a 2,5.
Selettivit energetica
Considerando due interruttori aventi
sganciatori per i quali non possibile
impostare un tempo di ritardo allintervento,
la selettivit energetica pu consentire
di ottenere un limite di selettivit che va oltre
il valore della soglia magnetica
dellinterruttore a monte. Ci dovuto
allimpiego di un interruttore limitatore a valle.
Nel caso in cui linterruttore a monte in
categoria B ma con Icw < Icu, grazie alla
limitazione operata dallinterruttore a valle,
anche possibile avere un limite di
selettivit superiore alla soglia istantanea
dellinterruttore a monte, che, come si
visto in precedenza, inferiore a Icw
(Iist < Icw).
Data lesiguit dei tempi di intervento delle
protezioni a monte e a valle, per lo studio
della selettivit energetica non si
confrontano le curve di intervento corrente-
tempo dei dispositivi installati in serie, ma la
curva dellenergia specifica lasciata passare
dallinterruttore a valle e la curva
dellenergia di non intervento dellinterruttore
a monte (caratteristiche I
2
t): per avere
selettivit energetica queste due curve non
devono avere punti di intersezione.
Mentre leffetto di limitazione sullenergia
specifica passante funzione del tipo
di interruttore (contatti, meccanismo
di apertura e camere di interruzione),
il livello di energia di non sgancio dipende
dalla caratteristica di intervento
dello sganciatore (soglia istantanea
e relativo tempo di intervento) e dalla soglia
di repulsione dei contatti (apertura
incondizionata).
non si pu avere selettivit cronometrica.
In questi casi la selettivit non risulta totale,
ma limitata dalla corrente di intervento
istantaneo I
ist
dello sganciatore
dell'interruttore di monte, a meno che si
utlizzi un interruttore limitatore a valle che
consenta di realizzare la selettivit
energetica.
Le prestazioni Icw degli interruttori
Masterpact sono molto elevate e rendono
quindi questi interruttori particolarmente
adatti a garantire la selettivit fino
agli elevati valori di corrente di cortocircuito
che si raggiungono utilizzando trasformatori
MT/BT di grossa potenza o trasformatori
in parallelo.
Occorre aggiungere che l'impiego
di sganciatori ritardabili implica maggiori
sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche
per i componenti dell'impianto elettrico;
infatti, il tempo complessivo di interruzione
risulta di molto superiore al periodo (20 ms)
relativo ad un'onda di corrente
alla frequenza di 50 Hz.
apre solo B
I
rB
I
cuB
t
rA
t
iB
A
B
gradino 1
gradino
t
I
CC
t
rA
= ritardo sgancio t
iB
= tempo di interruzione
Selettivit cronometrica senza soglia istantanea
A
TEMP
B
IST
I
CC
t
rA
= ritardo sgancio t
iB
= tempo di interruzione
Selettivit cronometrica con soglia istantanea
A
TEMP
B
IST
I
CC
apre solo B
aprono
A e B
I
rB
I
istA
t
rA
t
iB
A
B
gradino 1
gradino
t
I
CC
t
I
A
I
B
I
C
t
A
t
B
t
C
B
A
I
CC
Caratteristica di intervento
Compact serie NS
A
IST
B
IST
I
CC
I
A
= soglia magnetica / corto ritardo
I
B
= soglia istantanea
I
C
= soglia di sgancio riflesso
I
A
I
B
I
C
B
A
Energia di non
intervento
Energia
passante
I
CC
I
2
t
[A
2
S]
Selettivit
Presentazione
Schneider Electric 191
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
La selettivit con gli
interruttori Masterpact NT,
NW e Compact NS630b/3200
Le prestazioni elettriche in cortocircuito
dei nuovi interruttori Masterpact NT ed NW
e Compact NS da 630b a 3200 consentono
di soddisfare le diverse esigenze
impiantistiche, dalla necessit di realizzare
selettivit ai diversi livelli dimpianto a quella
di avere elevati poteri dinterruzione.
Le caratteristiche principali delle nuove
gamme di interruttori sono le seguenti:
c Masterpact NT H1, NW N1, H1 ed H2a
Gli interruttori Masterpact NT ed NW nelle
versioni sopra indicate presentano
un valore di corrente di breve durata
ammissibile pari al potere dinterruzione
estremo (Icw = Icu) rispettivamente
per 0.5s e 1s; essi possono essere
temporizzati per lintero campo di correnti
di cortocircuito che sono in grado
di interrompere, realizzando quindi la
selettivit cronometrica fino ad un valore di
corrente di cortocircuito pari a 42 kA per
lNT tipo H1 e 85 kA per lNW tipo H2a.
Sulle unit di controllo Micrologic nelle
versioni 5.0, 6.0 e 7.0 si possono impostare
fino a 4 gradini di temporizzazione della
soglia di corto ritardo, per un tempo
dinterruzione massimo di 0.5 s;
c Masterpact NW H2
Nella versione H2 linterruttore Masterpact
NW ha un valore di Icw=85 kA<Icu=100 kA.
Linterruttore Masterpact di tipo H2 possiede
perci una soglia di autoprotezione
istantanea per le correnti di cortocircuito
comprese tra 85 e 100 kA; questa soglia
sensibile al valore di picco della corrente
di cortocircuito ed fissata in fabbrica ad un
valore che sta appena al di sotto della
tenuta elettrodinamica dellapparecchio.
Il raggiungimento di soglie di autoprotezione
elevate stato possibile grazie allimpiego di
trasformatori di corrente in aria che
consentono una misura precisa (assenza di
saturazione), fino al valore di Icw.
Linterruttore pu comunque essere dotato
di uno sganciatore avente protezione di
corto ritardo temporizzabile allo scopo di
realizzare la selettivit cronometrica fino a
Icc = Icw, al di sopra del quale interviene
lautoprotezione; quindi possibile eliminare
la protezione istantanea (Ii=215 In)
dell'unit di controllo Micrologic;
c Masterpact NW H3
Con la versione NW H3 (In da 2000 A
a 4000 A) si ha la possibilit di avere
un interruttore con elevato potere
dinterruzione (Icu = Ics = 150 kA),
mantenendo un alto valore di corrente
di breve durata ammissibile (Icw = 65 kA),
per esigenze di selettivit cronometrica.
Anche in questo caso, cos come per la
versione H2, per le correnti di cortocircuito
superiori a Icw si ha lintervento di una
soglia di autoprotezione istantanea in
corrispondenza della tenuta elettrodinamica
dellinterruttore, pari a 150 kA in valore di
picco.
Per ottenere un potere dinterruzione
cos elevato si resa necessaria la
realizzazione di un meccanismo di sgancio
che bypassasse quello dellunit di controllo
per le correnti superiori alla tenuta termica
Icw; per queste correnti infatti lunit di
controllo non garantisce tempi cos rapidi da
evitare il danneggiamento dellinterruttore.
Il nuovo meccanismo di sgancio brevettato
da Schneider sfrutta lazione della forza
elettromagnetica creata dalla corrente di
guasto per allontanare il contatto mobile del
polo interessato dalla corrente di guasto dal
contatto fisso. Il movimento del polo grazie
ad una catena cinematica viene trasmesso
ad una leva, la quale libera con la sua
azione lalbero su cui sono montati i poli
dellinterruttore;
c Masterpact NT ed NW L1
Con la versione L1, gli interruttori NT ed
NW sono limitatori e hanno elevato potere
dinterruzione (Icu = 150 kA a Vn = 400 V).
Grazie alla loro capacit di limitazione
Selettivit differenziale
La selettivit in caso di guasto verso terra
altrettanto importante della selettivit
in sovraccarico e in cortocircuito.
Nel caso si abbiano due dispositivi
differenziali in serie, devono essere
rispettate entrambe le seguenti condizioni:
c la soglia di intervento differenziale
del dispositivo a monte deve essere
maggiore o al limite uguale a 2 volte
la soglia del dispositivo a valle;
c il ritardo intenzionale del dispositivo
a monte deve essere maggiore o al limite
uguale al tempo totale di apertura
del dispositivo a valle.
Per maggiori dettagli e per consultare
la tabella di selettivit si rimanda al capitolo
dedicato alla protezione delle persone
(vedere pag. 228).
Si ricorda che se la protezione contro
i guasti verso terra a monte delegata
alla protezione contro le sovracorrenti
(sistemi TN), leventuale dispositivo
differenziale installato a valle dovr avere
una caratteristica (soglia e tempo
di intervento) inferiore a quella
del dispositivo magnetotermico.
Selettivit logica
Questa tecnica di selettivit pu essere
applicata solo con sganciatori elettronici
STR e unit di controllo Micrologic, e
richiede uno scambio di informazioni tramite
un filo pilota che collega due o pi dispositivi
di protezione in serie.
Il principio di funzionamento semplice:
c lo scambio di informazioni richiede
un tempo massimo di 100 ms quindi tutti
gli sganciatori interessati dalla selettivit
logica devono essere temporizzati
sul secondo gradino di temporizzazione
(t maggiore di 100 ms);
c tutti gli interruttori che vedono transitare
una corrente superiore alla soglia di
funzionamento inviano un segnale di attesa
allinterruttore installato a monte;
c linterruttore installato immediatamente
a monte del cortocircuito, non ricevendo
nessun ordine di attesa, apre
istantaneamente, mentre il successivo
interruttore a monte rimane chiuso
consentendo cos di realizzare un intervento
selettivo.
Cos facendo il tempo di eliminazione
del guasto limitato al minimo
indispensabile a tutti i livelli di distribuzione,
i livelli di selettivit possono essere maggiori
del numero di gradini di temporizzazione e
laffidabilit globale dellimpianto
migliorata.
I
CC
B
A
Schneider Electric 192
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Sistema di sgancio rapido per Masterpact NW H3
ed L1
Polo dellinterruttore Masterpact NW L1
Sezione del polo di un interruttore Compact NS
100/630 che evidenzia linterruzione rotoattiva
consentono ad esempio di abbattere una
corrente di cortocircuito presunta pari
a 150 kA in valore efficace ad un valore
di cresta di 75 kA e 170 kA rispettivamente
per Masterpact NT ed NW.
v Linterruttore NW L1 (In da 800 a 2000 A)
conserva una buona tenuta termica
(Icw = 30 kA).
La limitazione della corrente di cortocircuito
ottenuta grazie ad una conformazione dei
contatti dellinterruttore tale da aumentare
la forza di repulsione sul contatto mobile
e favorire la spinta dellarco nella camera
dinterruzione. Anche per questa versione
presente il meccanismo di sgancio rapido
della versione H3.
v Linterruttore NT L1 (In da 800 a 1000 A),
oltre ad avere una conformazione dei poli
simile a quella dellNW L1, per garantire
tempi rapidi dintervento utilizza una
funzione dellunit di controllo che, in
presenza di un cortocircuito consente di
avere un intervento basato non sul valore
istantaneo della corrente, ma sulla
pendenza del primo fronte di salita della
forma donda della corrente stessa; infatti la
pendenza del fronte donda della corrente di
cortocircuito raggiunge i massimi valori negli
istanti iniziali del guasto, quando la corrente
in fase di rapida crescita, e quindi lordine
di sgancio viene dato dallunit di controllo
in tempi pi rapidi.
c Compact NS da 630b a 3200 tipo N ed H
Gli interruttori Compact NS tipo N ed H
nelle due taglie dimensionali, da 630 A a
1600 A e da 2000 A a 3200 A, presentano
rispettivamente un valore di Icw per
0.5 s pari a 25 kA e 30 kA;
c Selettivit energetica tra interruttori
Masterpact NW ed NT H1 a monte e
interruttori Compact NS da 100 a 630 A
a valle.
Gli interruttori NS aventi corrente nominale
fino a 630 A sono in grado di realizzare
una selettivit totale con gli interruttori
Masterpact in tutte le versioni possibili,
ad eccezione della versione NT L1, dotati
dellunit di controllo avente il minimo
numero di regolazioni, cio lunit di
controllo Micrologic 2.0.
Ci si deve alla loro capacit di limitazione
delle correnti di cortocircuito, alla loro
rapidit di interruzione del circuito sede
del guasto e alla leggera temporizzazione
impostata sulla soglia di corto ritardo
dellunit di controllo Micrologic 2.0.
In particolare da sottolineare come
questo fatto si verifichi anche con gli
interruttori NW H3 ed L1 a monte, cio
quelli con potere dinterruzione pari
a 150 kA;
c Selettivit energetica tra interruttori
Compact NS N ed H da 630b a 3200
a monte e interruttori Compact NS
da 100 a 630 A a valle.
Gli interruttori NS aventi corrente nominale
fino a 630 A sono in grado di realizzare
una selettivit in molti casi totale con
i nuovi interruttori scatolati a monte dotati
dellunit di controllo base, Micrologic 2.0.
Anche in questo caso come nel precedente
la selettivit energetica dovuta agli effetti
concomitanti della limitazione operata
dai Compact NS fino a 630 A a valle
e della temporizzazione impostata
sulle unit di controllo Micrologic.
Meccanismo di sgancio riflesso dellinterruttore
Compact NS 100/630 che sfrutta la pressione
dei gas allinterno della camera dinterruzione
Selettivit
Presentazione
Schneider Electric 193
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Selettivit
Selettivit tra interruttori modulari
Regole per le tabelle di selettivit
sganciatore a monte applicazione sganciatore a valle rapporto minimo tra le regolazioni a monte e a valle
Ir monte/Ir valle Im monte/Im valle
TM..D Distribuzione TM..D o Multi9 1.6 2
STR..SE/GE 1.6 1.5
Partenza motore MA+ rel termico 3 2
magnetoterm.mot. 3 2
STR..ME 3 1.5
STR2.. o 3.. Distribuzione TM..D o Multi9 2.5 1.5
temp. LR fisso STR..SE/GE 1.6 1.5
Partenza motore MA+ rel termico 3 1.5
magnetoterm.mot. 3 1.5
STR..ME 3 1.5
Micrologic 2/5/6/7.0 Distribuzione TM..D o Multi9 1.6 1.5
STR5.. o 6.. STR..SE/GE 1.2 1.5
temporizzazione LR regolabile Micrologic 2/5/6/7.0
impostata sul gradino Partenza motore MA + rel termico 3 1.5
superiore rispetto alla magnetoterm.mot. 3 1.5
protezione a valle STR..ME 3 1.5
Selettivit tra interruttori
modulari C60 a monte e a valle,
e interruttori modulari C120 o
NG125 a monte e a valle
In questi casi la selettivit amperometrica
e quindi il limite di selettivit dato
semplicemente dalla soglia magnetica
dellinterruttore a monte, che fissa.
Questo valore di selettivit si ottiene se tra
le correnti nominali dei due interruttori
rispettato un rapporto minimo pari a 1.6
(I
nmonte
/I
nvalle
1.6).
c Esempio 1:
interruttore a monte: C60H curva D 63 A
interruttore a valle: C60a curva C 32 A
limite di selettivit = (1014) In = 630
882 A
c Esempio 2:
interruttore a monte: NG125L curva D 125 A
interruttore a valle: C120N curva C 80 A
limite di selettivit = (1014) In = 1250
1750 A
Condizioni di utilizzazione
delle tabelle di selettivit
I valori forniti nelle tabelle di selettivit sono
da intendere per reti alla tensione alternata
pari a 400 V, 50 Hz.
Per reti a tensione superiore in corrente
continua rimane valido il concetto di
selettivit amperometrica e, dove
applicabile, di selettivit cronometrica.
Per individuare il limite di selettivit occorre:
c individuare la colonna relativa
allinterruttore a monte in base al tipo,
allo sganciatore o unit di controllo e alla
corrente nominale;
c individuare la riga relativa allinterruttore a
valle in base al tipo, alla caratteristica di
intervento e alla corrente nominale.
Il punto di incrocio tra la riga e la colonna
cos individuate, indica, se esiste, il limite di
selettivit. Una T indica che tale limite il
potere di interruzione dellinterruttore a valle
(e quindi selettivit totale).
Regolazione degli sganciatori
magnetotermici o elettronici
degli interruttori a monte
I valori di selettivit indicati nelle tabelle
delle pagine seguenti sono garantiti se sono
rispettate le condizioni di regolazione
delle protezioni della tabella sottostante.
Le condizioni della tabella, se rispettate,
assicurano in particolare che le curve
dintervento degli sganciatori nella zona
dintervento della termica e della magnetica
non si sovrappongano.
Se la selettivit tra due interruttori
amperometrica, cio pari alla soglia
magnetica dell'interruttore a monte, il valore
letto in tabella quello ottenuto in
corripondenza della massima regolazione
della soglia magnetica stessa (corto ritardo
o soglia istantanea).
Gli interruttori in categoria B (NS630b/3200,
Masterpact NT H1 e NW N1, H1, H2a, H2)
consentono di realizzare la selettivit
cronometrica grazie allimpiego di unit di
controllo temporizzabili sulla soglia di corto
ritardo. In presenza di due interruttori in
categoria B in cascata si pu quindi avere
selettivit rispettando le seguenti condizioni:
c Im (a monte) / Im (a valle) 1,5;
c tempo di non sgancio a monte > tempo
totale dinterruzione a valle, cio differenza
di un gradino di temporizzazione tra le
regolazioni di corto ritardo della protezione
a monte e a valle.
Schneider Electric 194
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 1 - Limite di selettivit espresso in A
a monte NG125, N, L, C120N NG125a, N, L, C120N
curva B curva C
a valle In[A] 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
C40a 6 63 80 400 500 700 800 3000 T T T 170 400 500 700 800 3000 4000 4500 4500
curva B 10 80 100 100 500 600 1800 3000 T T 200 350 500 600 1800 3000 4300 4500
16 100 125 160 200 1000 2000 3300 3750 270 340 450 1300 2000 3300 4400
20 125 160 200 1000 1600 2500 3700 340 450 1000 1600 2500 3700
25 160 200 800 1300 2100 3700 450 800 1300 2100 3300
32 200 800 1000 1800 2700 600 1000 1800 2700
40 320 1600 2400 700 1600 2400
C40a 6 63 80 400 500 700 800 3000 T T T 170 400 500 700 800 3000 4000 4500 4500
C40N 10 100 350 500 600 1800 3000 4000 T 200 350 500 600 1800 3000 4300 4500
XC40 16 125 340 450 1000 2000 3300 3700 270 340 450 1300 2000 3300 4400
curva C 20 160 200 1000 1600 2500 3700 340 450 1000 1600 2500 3700
25 200 800 1300 2100 3700 450 800 1300 2100 3300
32 600 1000 1800 2700 600 1000 1800 2700
40 320 1600 2400 700 1600 2400
C40N 6 63 80 400 500 700 800 3000 4500 4500 4500 170 400 500 700 800 3000 4500 4500 4500
curva B 10 80 100 100 500 600 1800 3000 4500 4500 200 350 500 600 1800 3000 4500 4500
16 100 125 160 200 1000 2000 3300 3750 270 340 450 1250 2000 3300 3700
20 125 160 200 1000 1600 2500 3700 320 400 1000 1600 2500 3700
25 160 200 800 1300 2100 3700 400 800 1300 2100 3700
32 200 800 1000 1800 2700 600 1000 1800 2700
40 320 1600 2400 700 1600 2400
Selettivit
a monte: NG125, C120
a valle: DPNa, DPN
Schneider Electric 195
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 2 - Limite di selettivit espresso in kA
a monte NG125N/L, C120N NG125a/N/L, C120N NG125N/L, C120N
curva B curva C curva D
a valle In [A] 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
C60a/N/H/L 0,5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
curva B, C, Z 0,75 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1 0,3 0,45 0,7 1 1,3 1,6 2,8 3,5 5,0 T 0,5 0,6 1 1,4 1,9 2,5 T T T T 0,55 0,9 1,4 1,9 2,4 3 T T T T
2 0,22 0,3 0,45 0,55 0,9 1,26 2,5 3,0 4,5 T 0,3 0,45 0,6 0,8 1,3 1,8 T T T T 0,4 ,055 0,9 1,2 1,6 2,1 T T T T
3 0,15 0,22 0,35 0,45 0,7 1,15 2,3 2,6 4,0 4,5 0,2 0,3 ,045 0,6 1 1,6 5 T T T 0,25 0,35 0,65 0,9 1,3 1,9 T T T T
4 0,1 0,15 0,25 0,4 0,65 1 2 2,3 3,3 4,0 0,14 0,22 0,35 0,5 0,9 1,4 3,6 5 T T 0,14 0,27 0,45 0,7 1,1 1,7 4 T T T
6 0,12 0,2 0,3 0,5 0,7 1,75 2 3,0 3,5 0,17 0,3 0,4 0,7 1,1 2,5 4 T T 0,22 0,4 0,6 0,9 1,3 3 4,3 T T
10 0,2 0,3 0,6 1,1 1,5 2,6 3,3 0,21 ,027 0,5 0,8 1,5 3 5 T 0,26 0,5 0,6 0,9 2 3,3 T T
16 0,45 0,7 1 2,3 2,9 0,27 0,4 0,6 1 1,4 3,6 5,5 0,37 0,5 0,7 1,4 2 4,3 T
20 0,8 1,9 2,5 0,34 0,5 0,8 1,2 3 4 0,45 0,6 1,1 1,8 3,5 T
25 0,7 1,7 2,2 0,42 0,6 1 2,4 3,1 0,5 1 1,3 3 3,6
32 1,55 0,53 0,85 1,5 2,2 0,8 1,3 1,8 2,6
40 1,1 0,68 1 1,6 0,5 1 1,3 2,2
50 0,85 1,3 1,1 1,8
63 1,1 1,5
C60H/L 1 0,3 0,45 0,7 1 1,3 1,6 2,8 3,5 5 6 0,45 0,6 1 1,4 1,9 2,5 T T T T 0,55 0,9 1,4 1,9 2,4 3 T T T T
curva D, K 2 0,22 0,3 0,45 0,55 0,9 1,26 2,5 3 4,5 6 0,3 0,45 0,6 0,8 1,3 1,8 T T T T 0,4 0,55 0,9 1,2 1,6 2,1 T T T T
3 0,22 0,35 0,45 0,7 1,15 2,3 2,6 4 4,5 0,3 0,45 0,6 1 1,6 5 T T T 0,25 0,35 0,65 0,9 1,3 1,9 T T T T
4 0,4 0,65 1 2 2,3 3,3 4 0,35 0,5 0,9 1,4 3,6 5 T T 0,27 0,45 0,7 1,1 1,7 4 T T T
6 0,7 1,75 2 3 3,5 0,4 0,7 1,1 2,5 4 T T 4 0,6 0,9 1,3 3 4,3 T T
10 1,5 2,6 3,3 0,4 0,8 1,5 3 5 T 0,5 0,6 0,9 2 3,3 T T
16 1 2,3 2,9 0,6 1 1,4 3,6 5,5 0,5 0,7 1,4 2 4,3 T
20 2,5 0,8 1,2 3 4 1,1 1,8 3,5 4,5
25 2,2 1 2,4 3,1 1 1,3 3 3,6
32 1,5 2,2 1,3 1,8 2,6
40 1,6 1,3 2,2
50 1,8
63
C60L-MA 1,6 0,12 0,15 0,1880,24 0,3 0,375 0,473 0,6 0,75 1 0,192 0,24 0,3 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
curva MA 2,5 0,12 0,15 0,1880,24 0,3 0,375 0,473 0,6 0,75 1 0,192 0,24 0,3 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
4 0,12 0,15 0,1880,24 0,3 0,375 0,473 0,6 0,75 1 0,192 0,24 0,3 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
6,3 0,15 0,1880,24 0,3 0,375 0,473 0,6 0,75 1 0,192 0,24 0,3 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
10 0,1880,24 0,3 0,3750,473 0,6 0,75 1 0,192 0,24 0,3 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
12,5 0,3 0,375 0,473 0,6 0,75 1 0,3 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
16 0,375 0,473 0,6 0,75 1 0,384 0,48 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
25 0,6 0,75 1 0,6 0,756 0,96 1,2 1,5
40 1 0,96 1,2 1,5
Selettivit
a monte: NG125N/L, C120N
a valle: C60a/N/H/L/L-MA
Schneider Electric 196
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 3 - Limite di selettivit espresso in kA
a monte NSC100N NSA160E/NE/N
sganciatore TM-D sganciatore TM-D
a valle In [A] 50 63 70 80 100 63 80 100 125 160
P25M 4 T T T T T
25 1 1 1 1 1
C40a/C40N tutte T T T T T T T T T T
C60a tutte T T T T T T T T T T
C60N/H 25 T T T T T T T T T T
32 T T T T T 6 6 8 8 8
40 6 8 8 8
50 6 6 6
63 6 6 6
C60L 25 T T T T T 15 15 T T T
32 T T T T T 6 6 8 8 8
40 6 8 8 8
50 6 6 6
63 6 6 6
Selettivit
a monte: NSC100, NSA160, NS100/250
a valle: Multi 9, NSC100, NSA160
Tabella 4 - Limite di selettivit espresso in kA
a monte NS160E/NE/N/sx/H/L NS250N/sx/H/L NS160E/NE/N/sx/H/L NS250N/sx/H/L
sganciatore TM-D (1) TM-D STR22SE STR22SE
In [A] 80 100 125 160 125 160 200 250 100 160 250
a valle
XC40 tutte 4 5 5 5 T T T T 1,2 T T
C40a/c40N tutte T T T T T T T T 1,2 T T
C60a 40 T T T T T T T T T T T
C60N 25 T T T T T T T T T T T
32 - 40 T T T T T T T T T T T
50 - 63 T T T T T T T T T
C60H 25 T T T T T T T T T T T
32 - 40 T T T T T T T T T T T
50 - 63 T T T T T T T T T
C60L 25 T T T T T T T T T T T
32 - 40 15 T T T T T T T T T T
50 - 63 T T T T T T T T T
C60LMA tutte T T T T T T T T 1,2 T T
C120N 80 2,5 2,5 2,5 T T T 2,5 T
100 2,5 T T T T T
125 T T T T
NG125a 80 2,5 2,5 2,5 T T T T
100 2,5 T T T T
125 T T T
NG125N 40 T T T T T T T T T T T
50 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T T T 2,5 T
63 2,5 2,5 2,5 2,5 T T T 2,5 T
80 2,5 2,5 2,5 2,5 T T T T
100 2,5 2,5 2,5 2,5 T T T T
125 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T T
NG125L 40 T T T T T T T T T T T
50 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T T T 2,5 T
63 2,5 2,5 2,5 2,5 T T T 2,5 T
NG125LMA 25 T T T T T T T T 1,2 T T
40 T T T T T T 1,2 T T
63 T T 1,2 T T
P25M 14 T T T T T T T T 1,2 T T
18 10 10 T T T T T T 1,2 T T
23 5 6 T T T T T T 1,2 T T
25 4 6 T T T T T T 1,2 T T
NSC100N 40 2 2 T T 2 2 T
63 2 2 T T 2 T
NSA160E/NE/N 40 1,3 1,3 1,3 T T T 2 2 T
50 - 63 2 T T T 2 T
80 1,25 T T T T
100 1,25 T T T T
125 T T
160 T
NS80H-MA 12,5 T T T T T T T T 1,2 T T
25 1 1,2 1,2 1,2 1,2 T T T 1,2 T T
50 1,2 1,2 1,2 T T T 1,2 T T
80 T T T T
NS160E/NE/N/ 63 2 2 2,6 4 5 3
sx/H/L 80 2 2 2,6 4 5 3
TM-D 100 2 5 3
NS250N/sx/H/L 100 1,6 2 2,5 3
TM-D 125 2 2,5
160 2,5
NS160E/NE/N/ 40 1 1 1 1 1,25 1,6 2 2,5 2 2 3
sx/H/L 100 1 1,25 1,6 2 2,5 2 3
STR22SE 160 2,5 3
NS250N/sx/H/L STR22SE 100 1,6 2 2,5 3
(1) Per gli apparecchi a monte con sganciatori da TM16D a TM63D il limite di selettivit uguale alla soglia magnetica.
Schneider Electric 197
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 5 - Limite di selettivit espresso in kA
a monte NS400 NS630 NS630b/NS800/NS1000/NS1250/1600N/H NS630b/NS800/NS1000/NS1250/1600N/H NS630b/NS800/NS1000 L
unit STR STR Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5-6-7 Ist. OFF Micrologic 5-6-7 Ist: OFF
di controllo
In [A] 400 630 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T T T T T T T T T T
NSC100N 100 T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160E 160 T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160NE 160 T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160N 160 T T T T T T T T T T T T T T T
NS160E TMD T T T T T T T T T T T T T T T
NS160NE/N TMD T T T T T T T T T T T T T T T
NS160sx/H/L TMD T T T T T T T T T T T T T T T
NS250N TMD 5 (<160) T T T T T T T T T T T T T T
NS250sx/H/L TMD 5 (<160) T T T T T T T T T T T T T T
NS160NE/N STR22SE T T T T T T T T T T T T T T T
NS160sx/H/L STR22SE T T T T T T T T T T T T T T T
NS250N STR22SE 5 T T T T T T T T T T T T T T
NS250sx/H/L STR22SE 5 T T T T T T T T T T T T T T
NS400N STR 23/53 8 T T T T T T T T T T 18 18 18
NS400H STR 23/53 8 T T T T T T T T T T 18 18 18
NS400L STR 23/53 8 T T T T T T T T T T 30 30 30
NS630N 400 T T T T T T T T 12 12 12
STR23SE0 500 T T T T T T T 12 12
STR53UE 630 T T T T T 12
NS630H 400 T T T T T T T T 12 12 12
STR23SE 500 T T T T T T 12 12
STR53UE 630 T T T T 12
NS630L 400 T T T T T T T T T 12 12 12
STR23SE 500 T T T T T T T 12 12
STR53UE 630 T T T T T 12
Selettivit
a monte: NS400/1600
a valle: Multi 9, NSC100,
NSA160, NS160/630
Schneider Electric 198
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 6 - Limite di selettivit in kA
a monte NS630b/800/1000/1250/1600 N/H NS630b/800/1000/1250/1600 N/H NS630b/800/1000 L
unit di controllo Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5-6-7 Ii: OFF Micrologic 5-6-7 Ii: OFF
In [A] 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000
a valle
NS630bN/H 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12,5 16 25 25 25 10
NS630bL 400 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50 10 10 10
500 8 10 12,5 16 50 50 50 50 10 10
630 10 12,5 16 50 50 50 10
NS800N 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12,5 16 25 25 25 10
800 12,5 16 25 25
NS800H 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12,5 16 25 25 25 10
800 12,5 16 25 25
NS800L 400 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50 10 10 10
500 8 10 12,5 16 50 50 50 50 10 10
630 10 12,5 16 50 50 50 10
800 12,5 16 50 50
NS1000N 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12,5 16 25 25 25 10
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
NS1000H 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12,5 16 25 25 25 10
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
NS1000L 400 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50 10 10 10
500 8 10 12,5 16 50 50 50 50 10 10
630 10 12,5 16 50 50 50 10
800 12,5 16 50 50
1000 16 50
NS1250N 500 8 10 12,5 16 25 25 25
630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
1250
NS1250H 500 8 10 12,5 16 25 25 25 25
630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
1250
NS1600N 630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
960 16 25
1250
1600
NS1600H 630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
960 16 25
1250
1600
C801N/H 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 10 10 10
STR25DE 500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
630 10 12,5 16 25 25 25 10
800 16 25
C801L 400 40 40 40 40 40 10 10 10
STR25DE 500 40 40 40 40 10 10
630 40 40 40 10
800 40
C1001N/H 500 8 10 12,5 16 25 25 25 25 10 10
STR25DE 630 10 12,5 16 25 25 25 10
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
C1001L 500 40 40 40 40 10 10
STR25DE 630 40 40 40 10
800 40 40
1000 40
C1251N 500 8 10 12,5 16 25 25 25 25
STR25DE 630 10 12,5 16 25 25 25
800 16 25 25
1000 16 25
1250
Selettivit
a monte: NS630b/1600
a valle: NS630b/1600, C801/1251
Schneider Electric 199
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 7 -Limite di selettivit espressa in kA
a monte NS2000/2500/3200 N NS2000/2500/3200 N NS2000/2500/3200 H NS2000/2500/3200 H
unit Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: OFF Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: OFF
di controllo
In [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T T T T T T T
NSC100N 100 T T T T T T T T T T T T
NSA160E/NE/N 160 T T T T T T T T T T T T
NS160E/NE/N TMD T T T T T T T T T T T T
NS160sx/H/L TMD T T T T T T 40 40 40 40 40 40
NS250N TMD T T T T T T T T T T T T
NS250sx/H/L TMD T T T T T T 40 40 40 40 40 40
NS160NE/N STR22SE T T T T T T T T T T T T
NS160sx/H/L STR22SE T T T T T T 40 40 40 40 40 40
NS250N STR22SE T T T T T T T T T T T T
NS250sx/H/L STR22SE T T T T T T 40 40 40 40 40 40
NS400N STR 23/53 T T T T T T 40 40 40 40 40 40
NS400H STR 23/53 T T T T T T 35 40 40 40 40 40
NS400L STR 23/53 T T T T T T 35 40 40 40 40 40
NS630N STR 23/53 T T T T T T 30 40 40 40 40 40
NS630H STR 23/53 T T T T T T 30 40 40 40 40 40
NS630L STR 23/53 T T T T T T 30 40 40 40 40 40
NS630bN/H 630 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
NS630bL 630 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
NS800N 800 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
NS800H 800 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
NS800L 800 20 25 45 T T T 40 40 40 40 40 40
NS1000N 1000 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
NS1000H 1000 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
NS1000L 1000 20 25 45 T T T 20 25 40 40 40 40
NS1250N 1000 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
1250 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
NS1250H 1000 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
1250 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
NS1600N 960 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
Micrologic 2.0 1250 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
1600 0 25 32 0 60 60 0 25 32 0 40 40
NS1600H 960 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
Micrologic 2.0 1250 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
1600 0 25 32 0 60 60 0 25 32 0 40 40
NS2000b/3200 1250 20 25 32 60 60 60 20 25 32 40 40 40
N/H 1600 25 32 60 60 25 32 40 40
2000 32 60 32 40
C801N/H 800 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
C801L 800 20 36 62 T T T 20 36 40 40 40 40
C1001N/H 1000 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
C1001L 1000 20 25 36 T T T 20 25 36 40 40 40
C1251N 1000 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
1250 20 25 32 T T T 20 25 32 40 40 40
Selettivit
a monte: NS2000/3200
a valle: tutti
Schneider Electric 200
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 8 - Limite di selettivit espressa in kA
a monte Masterpact NT H1 Masterpact NT H1
unit Micrologic 2,0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 -7.0 Ii: 15 In (1)
di controllo NT08 NT10 NT12 NT16 NT08 NT10 NT12 NT16
In [A] 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
Ir [A] 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T T T
NSC100N 100 T T T T T T T T
NSA160E/NE/N 160 T T T T T T T T
NS160/630 500 T T T T T T T T
NS160/630 630 T T T T T T
C801N/H/L 500 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
630 0 10 12,5 16 0 15 18,7 24
800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
C1001N/H/L 630 0 10 12,5 16 0 15 18,7 24
800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
1000 0 0 0 16 0 0 0 24
C1251N/H 800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
1000 0 0 0 16 0 0 0 24
1250 0 0 0 0 0 0 0 0
NS630bN/H/L 500 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
0 630 0 10 12,5 16 0 15 18,7 24
NS800N/H/L 500 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
0 630 0 10 12,5 16 0 15 18,7 24
0 800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
NS1000N/H/L 630 0 10 12,5 16 0 15 18,7 24
0 800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
0 1000 0 0 0 16 0 0 0 24
NS1200N/H 800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
0 1000 0 0 0 16 0 0 0 24
0 1250 0 0 0 0 0 0 0 0
NS1600N/H 960 0 0 0 16 0 0 0 24
0 1280 0 0 0 0 0 0 0 0
0 1600 0 0 0 0 0 0 0 0
Masterpact NT 800 0 0 12,5 16 0 0 18,7 24
H1 1000 0 0 0 16 0 0 0 24
1200 0 0 0 0 0 0 0 0
1600 0 0 0 0 0 0 0 0
Masterpact NT 800 0 0 12 16 0 018,7 24
L1 1000 0 0 0 16 0 0 0 24
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit parziale, sopra evidenziata, diventa totale.
Selettivit
a monte: NT H1
a valle: tutti
Schneider Electric 201
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 9 - Limite di selettivit espressa in kA
a monte Masterpact NT L1 Masterpact NT L1 Masterpact NT L1
unit Micrologic 2,0 Micrologic 5.0-6.0-7.0 Micrologic 5.0-6.0-7.0
di controllo Isd: 10 Ir Ii: 15 In Ii: OFF
NT08 NT10 NT08 NT10 NT08 NT10
In [A] 800 1000 800 1000 800 1000
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T
NSC100N 100 T T T T T T
NSA160E/NE/N 160 T T T T T T
NS160E/NE/N/sxTMD 13 22 T T T T
NS160H TMD 13 22 T T T T
NS160L TMD 13 22 T T T T
NS250N TMD 11 19 T T T T
NS250sx/H/L TMD 11 19 T T T T
NS160NE/N/sx STR22SE 13 22 T T T T
NS160H/L STR22SE 13 22 T T T T
NS250N/sx STR22SE 11 19 T T T T
NS250H/L STR22SE 11 19 T T T T
NS400N STR 23/53 8 10 15 18 18 18
NS400H STR 23/53 8 10 15 18 18 18
NS400L STR 23/53 8 10 15 18 18 18
NS630N STR 500 8 10 12 12 12 12
NS630N STR > 500 10 12 12
NS630H STR 500 8 10 12 12 12 12
NS630H STR > 500 10 12 12
NS630L STR 500 8 10 12 12 12 12
NS630L STR > 500 10 12 12
C801N/H/L 500 8 10 10 10 10 10
630 0 10 0 10 0 10
800 0 0 0 0 0 0
C1001N/H/L 630 0 10 0 10 0 10
800 0 0 0 0 0 0
1000 0 0 0 0 0 0
NS630bN/H/L 500 8 10 10 10 10 10
0 630 0 10 0 10 0 10
NS800N/H/L 500 8 10 10 10 10 10
0 630 0 10 0 10 0 10
0 800 0 0 0 0 0 0
NS1000N/H/L 630 0 10 0 10 0 10
0 800 0 0 0 0 0 0
0 1000 0 0 0 0 0
Selettivit
a monte: NT L1
a valle: tutti
Schneider Electric 202
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 10 - Limite di selettivit espressa in kA
a monte Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2
unit di Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In (1)
controllo
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSC100 tutti T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160E/N/sx tutti T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NS160/630 500 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NS160/630 630 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
C801N 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 12 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
C801H 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
C801L 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 70 T 12 15 18,7524 30 37,5 60 T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 70 T 15 18,7524 30 37,5 60 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 70 T 18,7524 30 37,5 60 T T T
C1001N 630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
1000 16 20 25 32 40 T T 24 30 37,5 48 T T T
C1001H 630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
1000 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 T T
C1001L 630 10 12,5 16 20 25 32 40 70 T 15 18,7524 30 37,5 60 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 70 T 18,7524 30 37,5 60 T T T
1000 16 20 25 32 40 70 T 24 30 37,5 60 T T T
C1251N 800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
1000 16 20 25 32 40 T T 24 30 37,5 48 T T T
1250 20 25 32 40 T T 30 37,5 48 T T T
C1251H 800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
1000 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 T T
1250 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 T T
NS630bN 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 12 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
NS630bH 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
NS630bL 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 40 T T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 40 T T T T
NS800N 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 12 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
NS800H 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
NS800L 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 40 T T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 40 T T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 40 T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre differenziare le correnti
di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettivit nella zona di intervento termico e magnetico delle protezioni.
Nota: con l'interruttore NW40b a monte si hanno gli stessi valori di selettivit dell'NW40.
Selettivit
a monte: NW N1, H1, H2a, H2
a valle: Multi 9, NSA, NSC100, NS100/
800, C801/1251
Schneider Electric 203
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 11 - Limite di selettivit espressa in kA
a monte Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2
unit di Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In (1)
controllo
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle
NS1000N 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 12 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
1000 16 20 25 32 40 T T 24 30 37,5 48 T T T
NS1000H 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
1000 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 T T
NS1000L 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 40 T T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 40 T T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 40 T T T T
1000 16 20 25 32 40 50 63 24 30 40 T T T T
NS1200N 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 12 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
1000 16 20 25 32 40 T T 24 30 37,5 48 T T T
1250 20 25 32 40 T T 30 37,5 48 T T T
NS1200H 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 12 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
1000 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 T T
1250 10 16 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 T T
NS1600N 640 10 12,5 16 20 25 32 40 T T 15 18,7524 30 37,5 48 T T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 48 T T T
960 16 20 25 32 40 T T 24 30 37,5 48 T T T
1280 20 25 32 40 T T 30 37,5 48 T T T
1600 25 32 40 T T 37,5 48 T T T
NS1600H 640 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63 15 18,7524 30 37,5 48 60 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63 18,7524 30 37,5 48 60 T T
960 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 T T
1280 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 T T
1600 25 32 40 50 63 37,5 48 60 T T
NS2000/3200 1250 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 75 94,5
N/H 1600 25 32 40 50 63 37,5 48 60 75 94,5
2000 25 32 40 50 63 48 60 75 94,5
2500 40 50 63 60 75 94,5
3200 50 63 75 94,5
Masterpact NT 800 12 16 20 25 32 40 T T 18,7524 30 37,5 T T T T
H1 1000 16 20 25 32 40 T T 24 30 37,5 T T T T
1200 20 25 32 40 T T 30 37,5 T T T T
1600 25 32 40 T T 37,5 T T T T
Masterpact NT 800 12 16 20 26 45 T T T 18,7524 35 65 T T T T
L1 1000 16 20 26 45 T T T 24 35 65 T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre differenziare le correnti
di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettivit nella zona di intervento termico e magnetico delle protezioni.
Nota: con l'interruttore NW40b a monte si hanno gli stessi valori di selettivit dell'NW40.
Selettivit
a monte: NW N1, H1, H2a, H2
a valle: NS100/3200, NT
Schneider Electric 204
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 12 - Limite di selettivit espresso in kA
a monte Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2
unit di Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In (1)
controllo
NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle
Masterpact NW NW08 12 16 20 25 32 40 50 63 18,75 24 30 37,5 48 60 T T
N1/H1 NW10 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 T T
NW12 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 T T
NW16 25 32 40 50 63 37,5 48 60 T T
NW20 32 40 50 63 48 60 T T
NW25 40 50 63 60 T T
NW32 50 63 T T
NW40 63 T
Masterpact NW NW08 12 16 20 25 32 40 50 63 18,75 24 30 37,5 48 60 75 82
H2a/H2/H3 NW10 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 75 82
NW12 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 75 82
NW16 25 32 40 50 63 37,5 48 60 75 82
NW20 32 40 50 63 48 60 75 82
NW25 40 50 63 60 75 82
NW32 50 63 75 82
NW40 63 82
Masterpact NW NW08 12 16 20 25 32 40 50 63 18,75 24 30 37,5 48 60 75 94,5
L1 NW10 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 75 94,5
NW12 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 75 94,5
NW16 25 32 40 50 63 37,5 48 60 75 94,5
NW20 32 40 50 63 48 60 75 94,5
Masterpact M08 12 16 20 25 32 40 50 63 18,75 24 30 37,5 48 60 75 82
N1/H1 M10 16 20 25 32 40 50 63 24 30 37,5 48 60 75 82
M12 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 T T
M16 25 32 40 50 63 37,5 48 60 T T
M20 32 40 50 63 48 60 T T
M25 40 50 63 60 T T
M32 50 63 T T
M40 63 T
Masterpact M12 20 25 32 40 50 63 30 37,5 48 60 75 82
H2 M16 25 32 40 50 63 37,5 48 60 75 82
M20 32 40 50 63 48 60 75 82
M25 40 50 63 60 75 82
M32 50 63 75 82
M40 63 82
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella con a valle gli interruttori Masterpact NW N1, H1 ed L1 e H N1 e
H1, mentre pari a 82 kA (totale da NW40 a NW63 a monte) con a valle gli interruttori Masterpact NW H2a, H2 e H3 e M H2.
Selettivit
a monte: NW N1, H1, H2a, H2
a valle: NW e M
Schneider Electric 205
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 13 - Limite di selettivit espresso in kA
a monte Masterpact NW H3 Masterpact NW H3 Masterpact NW H3
unit Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: 15 In Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF
di controllo NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40
In [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T T T T T T T
NSC100 tutti T T T T T T T T T T T T
NSA160E/N/sx tutti T T T T T T T T T T T T
NS160/630 630 T T T T T T T T T T T T
C801N 800 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
C801H 800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
C801L 800 20 25 32 40 30 37,5 60 T T T T T
C1001N 1000 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
C1001H 1000 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
C1001L 1000 20 25 32 40 30 37,5 60 T T T T T
C1251N 1250 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
C1251H 1250 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS630bN 630 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS630bH 630 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS630bL 630 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
NS800N 800 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS800H 800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS800L 800 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
NS1000N 1000 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS1000H 1000 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS1000L 1000 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
NS1250N 1250 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS1250H 1250 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS1600N 1280 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
1600 25 32 40 37,5 48 T T T T
NS1600H 960 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1280 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1600 25 32 40 37,5 48 60 T T T
NS2000/3200 1250 20 25 32 40 30 37,5 48 60 65 65 65 65
N/H 1600 25 32 40 37,5 48 60 65 65 65
2000 32 40 48 60 65 65
2500 40 60 65
3200
Masterpact NT 1200 20 25 32 40 30 37,5 T T T T T T
H1 1600 25 32 40 37,5 T T T T T
Masterpact NT 800 20 25 32 40 35 65 110 T T T T T
L1 1000 20 25 32 40 35 65 110 T T T T T
Masterpact NW NW08/12 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
N1/H1 NW16 25 32 40 37,5 48 60 T T T
NW20 32 40 48 60 T T
NW25 40 60 T
Masterpact NW NW08/12 20 25 32 40 30 37,5 48 60 65 65 65 65
H2a/H2/H3 NW16 25 32 40 37,5 48 60 65 65 65
NW20 32 40 48 60 65 65
NW25 40 60 65
Masterpact NW NW08/12 20 25 32 45 30 37,5 48 60 100 100 100 100
L1 NW16 25 32 45 37,5 48 60 100 100 100
NW20 32 45 48 60 100 100
Masterpact M12/16 25 32 40 37,5 48 60 T T T
N1/H1 M20 32 40 48 60 T T
M25 40 60 T
Masterpact H2 M12/16 25 32 40 37,5 48 60 65 65 65
M20 32 40 48 60 65 65
M25 40 60 65
Selettivit
a monte: NW H3
a valle: tutti
Schneider Electric 206
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 14 - Limiti di selettivit espressi in kA
a monte Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Masterpact NW L1
unit Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: 15 In Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF
di controllo NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
a valle
Multi 9 tutti T T T T T T T T T T T T T T T
NSC100 tutti T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160E/N/sx tutti T T T T T T T T T T T T T T T
NS160/400 tutti T T T T T T T T T T T T T T T
NS630N/H/L 630 T T T T T T T T T T T T
C801N 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 T T T T
800 12,5 16 20 18,75 24 30 T T T
C801H 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 50 50 50 50 50
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 50 50 50 50
800 12,5 16 20 18,75 24 30 50 50 50
C801L 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 90 90 90 90 90
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 90 90 90 90
800 12,5 16 20 18,75 24 30 90 90 90
C1001N 630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 T T T T
800 12,5 16 20 18,75 24 30 T T T
1000 16 20 24 30 T T
C1001H 630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 50 50 50 50
800 12,5 16 20 18,75 24 30 50 50 50
1000 16 20 24 30 50 50
C1001L 630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 90 90 90 90
800 12,5 16 20 18,75 24 30 90 90 90
1000 16 20 24 30 90 90
C1251N 800 12,5 16 20 18,75 24 30 T T T
1000 16 20 24 30 T T
1250 20 30 T
C1251H 800 12,5 16 20 18,75 24 30 50 50 50
1000 16 20 24 30 50 50
1250 20 30 50
NS630bN 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
NS630bH 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
NS630bL 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 T T T T
NS800N 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
NS800H 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
NS800L 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 T T T T
800 12,5 16 20 18,75 24 30 T T T
Selettivit
a monte: NW L1
a valle: Multi 9, NSA, NSC100,
NS100/800, C801/1251
Schneider Electric 207
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 15 - Limiti di selettivit espressa in kA
a monte Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Masterpact NW L1
unit Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: 15 In Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF
di controllo NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
a valle
NS1000N 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
1000 16 20 24 30 37 37
NS1000H 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
1000 16 20 24 30 37 37
NS1000L 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 T T T T
800 12,5 16 20 18,75 24 30 T T T
1000 16 20 24 30 T T
NS1250N 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
1000 16 20 24 30 37 37
1250 20 30 37
NS1250H 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,75 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
1000 16 20 24 30 37 37
1250 20 30 37
NS1600N 640 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
960 16 20 24 30 37 37
1280 20 30 37
1600
NS1600H 640 10 12,5 16 20 15 18,75 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
960 16 20 24 30 37 37
1280 20 30 37
1600
NS2000/3200 1250 20 30 37
N/H 1600
Masterpact NT 800 12,5 16 20 18,75 24 30 37 37 37
H1 1000 16 20 24 30 37 37
1200 20 30 37
1600
Masterpact NT 800 12,5 16 20 18,75 24 30 T T T
L1 1000 16 20 24 30 T T
Selettivit
a monte: NW L1
a valle: NS1000/3200, NT
Schneider Electric 208
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 16 - Limiti di selettivit espresso in kA
a monte Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Masterpact NW L1
unit Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF
di controllo
In [A] NW12 NW16 NW20 NW12 NW16 NW20 NW12 NW16 NW20
a valle
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
N1/H1 NW10 16 20 24 30 37 37
NW12 20 30 37
NW16
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
H2a/H2/H3 NW10 16 20 24 30 37 37
NW12 20 30 37
NW16
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
L1 NW10 16 20 24 30 37 37
NW12 20 30 37
NW16
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
N1/H1 NW10 16 20 24 30 37 37
NW12 20 30 37
NW16
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
H2 NW10 16 20 24 30 37 37
NW12 20 30 37
NW16
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
L1 NW10 16 20 24 30 37 37
NW12 20 30 37
NW16
Selettivit
a monte: NW L1
a valle: NW
Schneider Electric 209
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 17 - Limiti di selettivit espresso in kA
a monte Masterpact M N1 - H1 - H2 Masterpact M N1 - H1 - H2
sganciat. STR28D STR38S/58U Ii: ON - posizione max (1)
M12 M16 M20 M25 M32 M40 M50 M63 M12 M16 M20 M25 M32 M40 M50 M63
In [A] 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle
NS630bN 630 12 16 20 25 32 40 T T 28 40 40 40 40 40 T T
NS630bH 630 12 16 20 25 32 40 50 63 28 40 40 40 40 40 50 63
NS630bL 630 16 30 45 90 T T T T 70 T T T T T T T
NS800N 800 12 16 20 25 32 40 T T 28 40 40 40 40 40 T T
NS800H 800 12 16 20 25 32 40 50 63 28 40 40 40 40 40 50 63
NS800L 800 16 30 45 90 T T T T 70 T T T T T T T
NS1000N 800 12 16 20 25 32 40 T T 28 40 40 40 40 40 T T
1000 16 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 40 T T
NS1000H 800 12 16 20 25 32 40 50 63 28 40 40 40 40 40 50 63
1000 16 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 40 50 63
NS1000L 800 12 18 31 54 T T T T 70 T T T T T T T
1000 18 31 54 T T T T T T T T T T T
NS1200N 800 16 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 40 T T
1000 16 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 40 T T
1250 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 T T
NS1200H 800 16 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 40 50 63
1000 16 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 40 50 63
1250 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 50 63
NS1600N 960 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 40 T T
1280 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 40 T T
1600 25 32 40 T T 40 40 40 40 T T
NS1600H 960 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 40 50 63
1280 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 40 50 63
1600 25 32 40 50 63 40 40 40 40 50 63
NS2000/3200 1250 40 40 40 40 50 63
N/H 1600 40 40 40 50 63
2000 40 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
Masterpact NTNT08 12 16 20 25 32 40 T T 28 40 40 40 40 40 T T
N1/H1 NT10 16 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 40 T T
NT12 20 25 32 40 T T 40 40 40 40 T T
NT16 25 32 40 T T 40 40 40 T T
Masterpact NT NT08 12 16 20 25 32 40 T T 100 T T T T T T T
L1 NT10 16 20 25 32 40 T T T T T T T T T
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 25 32 40 50 63 28 40 40 40 40 40 50 63
N1/H1/H2/H3 NW10 16 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 40 50 63
NW12 20 25 32 40 50 63 40 40 40 40 50 63
NW16 25 32 40 50 63 40 40 40 50 63
NW20 32 40 50 63 40 40 50 63
NW25 40 50 63 40 50 63
NW32 50 63 50 63
NW40 63 63
NW50
NW63
Masterpact NW NW08 12,5 16 20 25 32 40 50 63 30 70 70 70 70 70 T T
L1 NW10 16 20 25 32 40 50 63 70 70 70 70 70 T T
NW12 20 25 32 40 50 63 70 70 70 70 T T
NW16 25 32 40 50 63 70 70 70 T T
NW20 32 40 50 63 70 70 T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF per tutte le combinazioni della tabella con a monte Masterpact M N1 e H1 la selettivit totale.
Selettivit
a monte: M N1, H1, H2
a valle: NS630b/3200, NT, NW
Schneider Electric 210
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 18 - Limiti di selettivit espresso in kA
a monte Masterpact N1 - H1 - H2 Masterpact L Masterpact L
sganciat. STR68U Ii: ON - posizione max (1) STR38S/58U Ii: OFF STR68U
M12 M16 M20 M25 M32 M40 M50 M63 M12 M16 M20 M25 M12 M16 M20 M25
In [A] 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 1250 1600 2000 2500 1250 1600 2000 2500
a valle
NS630bN 630 40 40 T T T T T T 10 12 12 15 10 12 12 15
NS630bH 630 40 40 65 65 65 65 65 65 10 12 12 15 10 12 12 15
NS630bL 630 T T T T T T T T 10 15 15 25 10 15 15 25
NS800N 800 40 40 T T T T T T 10 12 12 15 10 12 12 15
NS800H 800 40 40 65 65 65 65 65 65 10 12 12 15 10 12 12 15
NS800L 800 T T T T T T T T 10 15 15 25 10 15 15 25
NS1000N 800 40 40 T T T T T T 10 12 12 15 10 12 12 15
1000 40 T T T T T T 12 12 15 12 12 15
NS1000H 800 40 40 65 65 65 65 65 65 10 12 12 15 10 12 12 15
1000 40 65 65 65 65 65 65 12 12 15 12 12 15
NS1000L 800 T T T T T T T T 10 15 15 25 10 15 15 25
1000 T T T T T T T 15 15 25 15 15 25
NS1200N 800 40 T T T T T T 12 12 15 12 12 15
1000 40 T T T T T T 12 12 15 12 12 15
1250 T T T T T T 12 15 12 15
NS1200H 800 40 65 65 65 65 65 65 12 12 15 12 12 15
1000 40 65 65 65 65 65 65 12 12 15 12 12 15
1250 65 65 65 65 65 65 12 15 12 15
NS1600N 960 T T T T T T 12 12 15 12 12 15
1280 T T T T T T 12 15 12 15
1600 T T T T T 15 15
NS1600H 960 65 65 65 65 65 65 12 12 15 12 12 15
1280 65 65 65 65 65 65 12 15 12 15
1600 65 65 65 65 65 15 15
NS2000/3200 1250 40 40 40 40 50 63 15 15 15 15
N/H 1600 40 40 40 50 63 15 15
2000 40 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
Masterpact NT NT08 40 40 T T T T T T 10 12 12 15 10 12 12 15
N1/H1 NT10 40 T T T T T T 12 15 12 15
NT12 T T T T T T 12 15 12 15
NT16 T T T T T 15 15
Masterpact NT NT08 T T T T T T T T 10 15 15 25 10 15 15 25
L1 NT10 T T T T T T T 15 15 25 15 15 25
Masterpact NW NW08 40 40 65 65 65 65 65 65
N1/H1/H2/H3 NW10 40 65 65 65 65 65 65
NW12 65 65 65 65 65 65
NW16 65 65 65 65 65
NW20 65 65 65 65
NW25 65 65 65
NW32 65 65
NW40 65
NW50
NW63
Masterpact NW NW08 40 40 T T T T T T
L1 NW10 40 T T T T T T
NW12 T T T T T T
NW16 T T T T T
NW20 T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF per tutte le combinazioni della tabella con a monte Masterpact M N1 e H1 la selettivit totale.
Selettivit
a monte: M N1, H1, H2, L
a valle: NS630b/3200, N, NW
Schneider Electric 211
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Selettivit rinforzata
La selettivit rinforzata nasce grazie alle
caratteristiche meccaniche ed elettriche degli
interruttori Compact NS.
Con gli interruttori tradizionali quando si
sceglie per unapplicazione che sfrutti la
filiazione e quindi laumento della capacit di
apertura su guasto dellinterruttore a valle si
avr unapertura simultanea dei due
apparecchi (monte-valle) con la conseguente
assenza di selettivit nellimpianto.
Grazie alla tipologia costruttiva degli
apparecchi Compact NS e quindi al
funzionamento Roto-Attivo, allo stabilirsi del
guasto linterruttore, posto a protezione della
linea, aprir il circuito molto rapidamente
evitando che linterruttore, subito a monte,
abbia lenergia necessaria per aprirsi, per
contro lo stesso limiter lenergia generata
dal corto circuito in modo da aumentare le
prestazioni dellinterruttore a valle.
Questo duplice effetto generato dalla coppia
degli interruttori permette lo sviluppo delle
Selettivit rinforzata
A monte NS800N NS800H NS800L
Potere di interruzione 50 kA 70 kA 150
Sganciatore 'Micrologic / 2 Isd: 10 Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF
A valle Calibro 800 800 800
NS160E 16 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150
NS160NE 25 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150
NS160N 36 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150
NS160sx 50 kA TM-D-MA 70/70 150/150
NS160H 70 kA TM-D-MA 150/150
NS250N 36 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150
NS250H 70 kA TM-D-MA 150/150
NS160N 36 kA STR22SE 50/50 70/70 150/150
STR22ME 50/50 70/70 150/150
NS160H 70 kA STR22SE 150/150
STR22ME 150/150
NS250N 36 kA STR22SE 50/50 70/70 150/150
STR22ME 50/50 70/70 150/150
NS250H 70 kA STR22SE 150/150
STR22ME 150/150
NS400N 45 kA STR22SE 50/50 70/70
STR53UE 50/50 70/70
STR43ME 50/50 70/70
NS630N 45 kA STR23SE 50/50 70/70
STR53UE 50/50 70/70
STR43ME 50/50 50/50
NS800H
Micrologic
NS400N
STR23SE
70/70
Limite di selettivit
in kA
Nuovo potere di
interruzione
dell'interruttore a valle
grazie all'accoppiamento
di quello a monte in kA
seguenti tabelle che individuano le coppie di
interruttori che garantiscono non solo la
filiazione ma anche la selettivit fino ad un
valore indicato che pu arrivare al massimo
al potere di apertura dellinterruttore a
monte; ecco perch parliamo di selettivit
rinforzata.
Per poter meglio capire il concetto e leggere
in modo adeguato le tabelle riportiamo un
esempio:
l'interruttore a monte un NS800H mentre a
valle si ha un NS400N. Con questa
associazione si ottiene una filiazione che
permette all'NS400N di portare il potere di
interruzione da 45 a 70 kA ma anche una
selettivit (rinforzata da 45 a 70 kA).
Schneider Electric 212
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Selettivit rinforzata
Tabella 1 - Selettivit rinforzata
A monte NSC100N
Potere dinterruzione 18 kA
Sganciatore TM-D
A valle Calibro 63 70 80 100
C60a 5 kA 16 18/18 18/18 18/18 18/18
20 18/18 18/18 18/18 18/18
25 18/18 18/18 18/18 18/18
32 6/18 6/18 6/18 8/18
40 6/18 6/18 8/18
C60N 10 kA 16 18/18 18/18 18/18 18/18
20 18/18 18/18 18/18 18/18
25 18/18 18/18 18/18 18/18
32 6/18 6/18 6/18 8/18
40 6/18 6/18 8/18
50 6/18 6/18
63 6/18
Tabella 2 - Selettivit rinforzata
A monte NSA160E NSA160NE NSA160N
Potere dinterruzione 16 kA 25 kA 36 kA
Sganciatore TM-D TM-D TM-D
A valle Calibro 63 80 100 125 160 63 80 100 125 160 63 80 100 125 160
C60a 5 kA 16 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15
20 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15
25 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15
32 06/15 06/15 08/15 08/15 08/15 06/15 06/15 08/15 08/15 08/15 06/15 06/15 08/15 08/15 08/15
40 06/15 06/15 08/15 08/15 08/15 06/15 06/15 08/15 08/15 08/15 06/15 06/15 08/15 08/15 08/15
C60N 10 kA 16 1 5/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25
20 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25
25 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25
32 6/15 6/15 8/15 8/15 8/15 06/25 06/25 08/25 08/25 08/25 16/25 06/25 08/25 08/25 08/25
40 6/15 8/15 8/15 8/15 06/25 08/25 08/25 08/25 06/25 08/25 08/25 08/25
50 6/15 6/15 6/15 6/15 06/25 06/25 06/25 06/25 06/25 06/25 06/25 06/25
63 6/15 6/15 6/15 06/25 06/25 06/25 06/25 06/25 06/25
C60H 15 kA 16 15/25 15/25 30/30 25/25 25/25 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30
20 15/25 15/25 30/30 25/25 25/25 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30
25 15/25 15/25 30/30 25/25 25/25 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30
32 06/25 06/25 08/25 08/25 08/25 06/30 06/30 08/30 08/30 08/30
40 06/25 08/25 08/25 08/25 06/30 08/30 08/30 08/30
50 06/25 06/25 06/25 06/25 06/30 06/30 06/30 06/30
63 06/25 06/25 06/25 06/30 06/30 06/30
C60L 25 kA 16 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30
20 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30
25 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30
20 kA 32 06/30 06/30 08/30 08/30 08/30
40 06/30 08/30 08/30 08/30
15 kA 50 06/30 06/30 06/30 06/30
63 06/30 06/30 06/30
Schneider Electric 213
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 3 - Selettivit rinforzata
A monte NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250H NS250L
Potere 16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 150 kA 36 kA 70 kA 150 kA
dinterruzione
Sganciatore TM-D TM-D TM-D TM-D TM-D TM-D TM-D TM-D TM-D
A valle Calibro 80 100/125/ 80 100/125/ 80 100/125/ 80 100/125/ 80 100/125/ 80 100/125/ 160/200/ 160/200/ 160/200/
160 160 160 160 160 160 250 250 250
C60a 5 kA 16 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
20 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
25 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
32 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
40 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
C60N 10 kA 16 16/16 16/16 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
20 16/16 16/16 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
25 16/16 16/16 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
32 15/16 16/16 15/25 25/25 15/25 25/25 15/30 30/30 15/30 30/30 15/30 30/30 25/25 30/30 30/30
40 15/16 16/16 15/25 25/25 15/25 25/25 15/30 30/30 15/30 30/30 15/30 30/30 25/25 30/30 30/30
50 15/16 16/16 15/25 25/25 15/25 25/25 15/30 30/30 15/30 30/30 15/30 30/30 25/25 30/30 30/30
63 16/16 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
C60H 15 kA 16 16/16 16/16 25/25 25/25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
20 16/16 16/16 25/25 25/25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
25 16/16 16/16 25/25 25/25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
32 15/16 16/16 15/30 25/25 15/30 30/30 15/40 40/40 15/40 40/40 15/40 40/40 30/30 30/30 30/30
40 15/16 16/16 15/30 25/25 15/30 30/30 15/40 40/40 15/40 40/40 15/40 40/40 30/30 30/30 30/30
50 15/16 16/16 15/30 25/25 15/30 30/30 15/40 40/40 15/40 40/40 15/40 40/40 30/30 30/30 30/30
63 16/16 25/25 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
C60L 25 kA 16 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
20 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
20 kA 32 15/25 15/25 15/30 30/30 15/40 40/40 15/40 40/40 15/40 40/40 30/30 40/40 40/40
40 15/25 15/25 15/30 30/30 15/40 40/40 15/40 40/40 15/40 40/40 30/30 40/40 40/40
15 kA 50 15/25 15/25 15/30 30/30 15/40 40/40 15/40 40/40 15/40 40/40 30/30 30/30 30/30
63 15/25 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
C120N 10kA 80 25/25 25/25 25/25
100 25/25 25/25 25/25
125 25/25 25/25 25/25
NG125a 16kA 80 20/25 20/25 20/25
100 20/25 20/25 20/25
125
NG125N 25 kA 16 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 36/36 36/36 70/70
20 - 25 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 36/36 36/36 70/70
32 - 40 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 36/36 36/36 70/70
50 - 63 36/36 36/36 70/70
80 36/36 36/36 70/70
100 36/36 36/36 70/70
125
NG125L 50 kA 16 70/70 70/70 150/150 150/150 70/70 150/150
NG125LMA 20 - 25 70/70 70/70 150/150 150/150 70/70 150/150
32 - 40 70/70 70/70 150/150 150/150 70/70 150/150
50 - 63 70/70 150/150
80 70/70 150/150
Schneider Electric 214
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Selettivit rinforzata
Tabella 4 - Selettivit rinforzata
A monte NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250H NS250L
Potere 16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 150 kA 36 kA 70 kA 150 kA
dinterruzione
Sganciatore STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE
A valle Calibro 80 160 80 160 80 160 80 160 80 160 80 160 250 250 250
C60a 5 kA 16 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
20 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
25 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
32 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
40 15/15 15/15 15/15 20/20 20/20 20/20 15/15 20/20 20/20
C60N 10 kA 16 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
20 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
25 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
32 15/15 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
40 15/15 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
50 15/15 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
63 15/15 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
C60H 15 kA 16 25/25 25/25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
20 25/25 25/25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
25 25/25 25/25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
32 25/25 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
40 25/25 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
50 25/25 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
63 25/25 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
C60L 25 kA 16 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
20 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
25 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
20 kA 32 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
40 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 40/40 40/40
15 kA 50 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
63 30/30 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 30/30
C120N 10 kA 50 25/25 25/25 25/25
63 25/25 25/25 25/25
80 25/25 25/25 25/25
100 25/25 25/25 25/25
125
NG125a 16 kA 80 20/25 20/25 20/25
100 20/25 20/25 20/25
125
NG125N 25 kA 16 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 36/36 36/36 70/70
20 - 25 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 36/36 36/36 70/70
32 - 40 36/36 36/36 36/36 70/70 36/36 36/36 70/70
50 - 63 36/36 36/36 70/70
80 36/36 36/36 70/70
100 36/36 36/36 70/70
125
NG125L 50 kA 16 70/70 70/70 150/150 150/150 70/70 150/150
NG125LMA 20 - 25 70/70 70/70 150/150 150/150 70/70 150/150
32 - 40 70/70 150/150 70/70 150/150
50 - 63 70/70 150/150
80 70/70 150/150
Schneider Electric 215
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Tabella 5 - Selettivit rinforzata
A monte NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L
Potere dinterruzione 45 kA 70 kA 150 kA 45 kA 70 kA 150 kA
Sganciatore STR23SE o STR53UE STR23SE ou STR53UE
A valle Calibro 400 400 400 630 630 630
NSA160N 30 kA 63 - 160 36/36 50/50 50/50 36/36 50/50 50/50
NS160E 16 kA TM-D-MA 25/25 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
NS160NE 25 kA TM-D-MA 45/45 70/70 150/150 45/45 70/70 150/150
NS160N 36 kA TM-D-MA 45/45 70/70 150/150 45/45 70/70 150/150
NS160sx 50 kA TM-D-MA 70/70 150/150 70/70 150/150
NS160H 70 kA TM-D-MA 150/150 150/150
NS250N 36 kA TM-D-MA 45/45 70/70 150/150
NS250H 70 kA TM-D-MA 150/150
NS160E 16 kA STR22SE 25/25 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
STR22ME 25/25 30/30 30/30 25/25 30/30 30/30
NS160NE 25 kA STR22SE 45/45 70/70 150/150 45/45 70/70 150/150
STR22ME 45/45 70/70 150/150 45/45 70/70 150/150
NS160N 36 kA STR22SE 45/45 70/70 150/150 45/45 70/70 150/150
STR22ME 45/45 70/70 150/150 45/45 70/70 150/150
NS160sx 50 kA STR22SE 70/70 150/150 70/70 150/150
STR22ME 70/70 150/150 70/70 150/150
NS160H 70 kA STR22SE 150/150 150/150
STR22ME 150/150 150/150
NS250N 36 kA STR22SE 45/45 70/70 150/150
STR22ME 45/45 70/70 150/150
NS250H 70 kA STR22SE 150/150
STR22ME 150/150
Tabella 6 - Selettivit rinforzata
A monte NS800N NS800H NS800L NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N NS1250H
Potere dinterruzione 50 kA 70 kA 150 kA 50 kA 70 kA 150 kA 50 kA 70 kA
Sganciatore Micrologic / 2 Isd: Micrologic / 2 Isd: Micrologic / 2 Isd:
10Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF 10Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF 10Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF
A valle Calibro 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250
NS160E 16 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
NS160NE 25 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
NS160N 36 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
NS160sx 50 kA TM-D-MA 70/70 150/150 70/70 150/150 70/70
NS160H 70 kA TM-D-MA 150/150 150/150
NS250N 36 kA TM-D-MA 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
NS250H 70 kA TM-D-MA 150/150 150/150
NS160N 36 kA STR22SE 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
STR22ME 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
NS160H 70 kA STR22SE 150/150 150/150
STR22ME 150/150 150/150
NS250N 36 kA STR22SE 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
STR22ME 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70 150/150 50/50 70/70
NS250H 70 kA STR22SE 150/150 150/150
STR22ME 150/150 150/150
NS400N 45 kA STR23SE 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70
STR53UE 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70
STR43ME 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70
NS630N 45 kA STR23SE 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70
STR53UE 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70
STR43ME 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70
Schneider Electric 216
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
c corrente nominale;
c tensione nominale che permette
di determinare il numero di poli in serie
che devono prendere parte all'interruzione;
c corrente di cortocircuito massima
nel punto di installazione, che permette
di definire il potere di interruzione;
c tipo di rete (vedere tabella seguente).
Tabella 1 reti collegate a terra reti isolate da terra
l'alimentazione collegata a terra l'alimentazione presenta il punto nessun punto della rete collegato
o l'alimentazione e l'utenza sono mediano collegato a terra a terra
collegate a terra
schemi
e diversi
casi di guasto
analisi guasto A Icc max (con tensione U) Icc < Icc max (con tensione U/2) senza conseguenza
di ogni Solo una polarit dell'alimentazione Solo una polarit dell'alimentazione
guasto interessata dal guasto, interessata dal guasto,
con tensione piena U con tensione dimezzata U/2
guasto B Icc max (con tensione U) Icc max (con tensione U) Icc massima
Le due polarit dell'alimentazione sono Le due polarit dell'alimentazione Le due polarit (positiva o negativa)
interessate dal guasto, sono interessate dal guasto, dell'alimentazione sono interessate
con tensione piena U con tensione piena U dal guasto
guasto C senza conseguenza come guasto A, ma la polarit senza conseguenza
negativa ad essere interessata
caso pi sfavorevole guasto A guasto A o C guasto B (o guasto A e C simultanei)
ripartizione tutti i poli dell'interruttore necessari prevedere su ogni polarit ripartire il numero di poli dell'interruttore
dei poli per all'interruzione devono essere il numero di poli dell'interruttore necessari all'interruzione su ogni polarit
l'interruzione collegati in serie sulla polarit necessari all'interruzione dell'Icc (positiva e negativa)
non a terra. Prevedere un polo max alla tensione U/2
supplementare sulla polarit
collegata a terra se si vuole
realizzare il sezionamento
Impiego in corrente continua
Presentazione
Calcolo della corrente
di cortocircuito ai
morsetti di una batteria
di accumulatori
Su cortocircuito a livello dei morsetti,
una batteria di accumulatori genera
una corrente il cui valore dato dalla legge
di Ohm: Icc=Vb/Ri
Vb=tensione massima di scarica (batteria
carica al 100%).
Ri=resistenza interna equivalente all'insieme
degli elementi (valore generalmente fornito dal
costruttore e funzione della capacit in Ah
della batteria).
Nota: se la resistenza interna non nota,
si pu utilizzare la seguente formula
approssimativa:
Icc=kC
dove C la capacit della batteria espressa
in Ah e k un coefficiente prossimo a 10 ed in
ogni caso inferiore a 20.
Esempio:
Determinare la corrente di cortocircuito
sui morsetti di una batteria avente
le seguenti caratteristiche:
c capacit 500 Ah
c tensione massima di scarica: 240 V
(110 elementi da 2,2 V)
c corrente di scarica: 300 A
c autonomia di 1/2 ora
c resistenza interna: 0,5 m per elemento
Ri=110 x 0,5 = 55 m
Icc=240/55=4,4 kA.
Come si pu notare, le correnti
di cortocircuito relative alle batterie
di accumulatori sono relativamente deboli.
La tabella di scelta indica che occorre
utilizzare un interruttore C120N (30 kA,
2P, 125 V).
I 2 poli devono essere posti in serie sulla
polarit positiva.
possibile utilizzare un polo supplementare
sulla polarit negativa per assicurare
il sezionamento del circuito alimentato.
Esempio 1
Come realizzare la protezione di una
partenza da 80 A su di una rete a 125 V
in corrente continua la cui polarit negativa
messa a terra e con Icc=15 kA?
Esempio 3
Come realizzare la protezione di una
partenza da 380 A su una rete a 250 V
a corrente continua isolata da terra
e con Icc=35 kA?
Esempio 2
Come realizzare la protezione di una
partenza da 100 A su una rete a 250 V
in corrente continua il cui punto medio
collegato a terra e con Icc=20 kA?
La tabella di scelta indica che occorre
utilizzare un interruttore NS400H (85 kA, 1P,
250 V).
Un solo polo sufficiente per l'interruzione.
consigliabile utilizzare un polo
supplementare sull'altra polarit per
assicurarne il sezionamento.
Ogni polo sar sottoposto al massimo
a U/2=125 V.
La tabella di scelta indica che occorre
utilizzare un interruttore C120N (30 kA, 2P,
125 V) o NS100N (50kA, 1P, 250 V).
Utilizzando il C120N devono partecipare
all'interruzione 2 poli disposti su ciascuna
polarit, mentre con l'NS100N basta un polo
su ciascuna polarit.
Criteri di scelta
La scelta del tipo di interruttore per
la protezione di una installazione in corrente
continua dipende essenzialmente
dai seguenti parametri:
}
+
carico
250 V =
NS400N
tripolare
Icc espressa in A
U/2
+
U/2
i
a
b
R
C
A
B
U
i
a
b
R
C
A
B
U
i
a
b
R
C
A
B
Icc
}
+
carico
125V =
C120N
tripolare
80A
+
}
carico
C120N
tetrapolare
100A
250V =
Schneider Electric 217
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
protezione
termica non
operante,
se necessario
prevedere
un rel esterno
Tabella di scelta degli interruttori in corrente continua
tipo corrente nominale potere di interruzione [kA] (L/R<0,015s) protezione protezione
[A] (tra parentesi il numero di poli che devono partecipare all'interruzione) contro i contro i
sovraccarichi cortocircuiti
60 V 125 V 125 V 250 V 500 V 750 V 900 V (termica) (magnetica)
C32H-DC (1) 1 40 10 (1P) 20 (2P) 10 (2P) speciale per CC speciale per CC
C60a 6 40 10 (1P) 10 (2P) 20 (3P) 25 (4P) come CA1,38xIm
C60N 0,5 63 15 (1P) 20 (2P) 30 (3P) 40 (4P) come CA1,38xIm
C60H 0,5 63 20 (1P) 25 (2P) 40 (3P) 50 (4P) come CA1,38xIm
C60L 0,5 63 25 (1P) 30 (2P) 50 (3P) 60 (4P) come CA1,38xIm
C60L-MA 1,6 40 30 (2P) 50 (3P) 1,38xIm
C120N 80 125 20 (1P) 30 (2P) 40 (3P) 20 (4P) come CA1,42xIm
NG125a 80 125 40 (3P) 20 (4P) come CA1,42xIm
NG125N 10 125 25 (1P) 25 (2P) 25 (4P) come CA1,42xIm
NG125L/L-MA 10 63 50 (1P) 50 (2P) 50 (4P) come CA1,42xIm
NSA160E 16 160 5 (1P) 5 (2P) come CAcome CA
NSA160N 16 160 10 (1P) 10 (2P) come CAcome CA
NS160N 16 160 50 (1P) 50 (1P) 50 (1P) 50 (2P) come CAcome CA
NS160H 16 160 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (2P) come CAcome CA
NS160L 16 160 100 (1P) 100 (1P) 100 (1P) 100 (2P) come CAcome CA
NS250N 16 250 50 (1P) 50 (1P) 50 (1P) 50 (2P) come CAcome CA
NS250H 16 250 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (2P) come CAcome CA
NS250L 16 250 100 (1P) 100 (1P) 100 (1P) 100 (2P) come CAcome CA
NS400H MP1-MP2-MP3 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (2P) 800-4000 A
NS630H MP1-MP2-MP3-MP4 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (2P) 800-6300 A
C1251N-DC P21-P41 50 (1P) 50 (1P) 50 (2P) 50 (2P) 25 (3P) 1600-6400 A
NW 10 NDC (3) 1000 35 (2P)
NW 20 NDC (3) 2000 35 (2P)
NW 40 NDC (3) 4000 35 (2P)
NW 10 HDC (3) 1000 85 35 (4P)
NW 20 HDC (3) 2000 85 35 (4P)
NW 40 HDC (3) 4000 85 35 (4P)
(1) In fase di installazione necessario rispettare le polarit indicate, in quanto l'interruttore C32H-DC munito di un magnete permanente.
(2) Esistono 7 versioni di sganciatori istantanei DINA: 1,5/3 kA-3/6 kA-10/20 kA-9/18 kA-12/24 kA-20/40 kA.
(3) Per la scelta della versione e le modalit d'installazione consultare la tabella seguente.
Disposizione dei poli
La scelta della disposizione dei poli
lasciata all'iniziativa dell'utilizzatore
nel caso degli interruttori Multi 9 e Compact.
I collegamenti per la messa in serie di pi
poli devono essere realizzati dall'utilizzatore.
Nel caso di interruttori Masterpact, esistono
3 varianti di configurazione dei poli
denominate C, D e E.
La scelta della variante in funzione della
tabella di scelta qui a lato e dovr essere
necessariamente definita.
Le connessioni per i collegamenti in serie,
che permettono di realizzare la
configurazione prescelta, sono fornite
con l'interruttore.
Nota: esiste la possibilit di utilizzare
apparecchi Masterpact della gamma
in corrente alternata in versione interruttore
non automatico anche in corrente continua,
fino ad un valore di tensione che non superi
125 V CC.
Per tale applicazione necessario
impiegare un interruttore non automatico
3P tipo HA con:
c 1 polo sulla polarit positiva;
c 1 polo sulla polarit negativa
(il terzo polo pu non essere utilizzato).
Tipo di interruttore automatico NW10-20-40 NDC NW 10-20-40 NDC
tensione nominale di impiego (Vcc) 500 500 900
potere di interruzione (L/R <15 ms) 35 kA 85 kA 35 kA
n1: rete isolata Versione C Versione E Versione E
n2: rete punto centrale Versione C Versione C Versione D
n3: polo negativo a terra Versione C Versione D VersioneD
Impiego in corrente continua
Tabella di scelta
Tabella di selezione
carico carico carico
Versione C
Potere di interruzione N e H
Versione D
Potere di interruzione H
Versione E
Potere di interruzione H
Schneider Electric 218
Caratteristiche
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Sganciatori elettronici: coefficienti correttivi
interruttore sganciatore protezione lungo ritardo protezione corto ritardo
Ir a 50 Hz a 40C k1 Im a 50 Hz [A] k2 x Im a 50 Hz
Compact
NS160 STR22SE/GE 40 da 0,4 a 1 da 2 a 10 Ir 1
100 da 0,4 a 1 da 2 a 10 Ir 1
STR22SE 160 da 0,4 a 0,9 da 2 a 10 Ir 1
NS250 STR22SE 250 da 0,4 a 0,9 da 2 a 10 Ir 1
NS400 STR23SE 400 da 0,4 a 0,8 da 2 a 10 Ir 1
NS630 630 da 0,4 a 0,8 da 2 a 10 Ir 1
NS400 STR53UE 400 da 0,4 a 0,8 da 1,5 a 10 Ir 1
NS630 630 da 0,4 a 0,8 da 1,5 a 10 Ir 1
NS630b Micrologic 630 da 0,4 a 0,75 da 1,5 a 10 Ir 1
NS/NT/NW08 Micrologic 800 da 0,4 a 0,75 da 1,5 a 10 Ir 1
NS/NT/NW10 Micrologic 1000 da 0,4 a 0,75 da 1,5 a 10 Ir 1
NS/NT/NW12 Micrologic 1250 da 0,4 a 0,75 da 1,5 a 10 Ir 1
NS/NT/NW16 Micrologic 1600 da 0,4 a 0,75 da 1,5 a 10 Ir 1
Esempio
La massima corrente di regolazione di un
NS1000N impiegato a 400 Hz sar 750 A.
Poich l'unit di controllo non sensibile alla
frequenza, per assicurare una protezione
corretta sar necessario regolare il lungo
ritardo ad un valore il pi vicino possibile per
difetto a 0,75 (la regolazione superiore non
deve mai essere utilizzata).
Le unit di controllo Micrologic hanno
una regolazione del lungo ritardo Ir che
va da 0,4 a 1 x In. Si utilizza la regolazione
pari a 0,7.
Generalit
Gli interruttori Multi 9, Compact e Masterpact
sono utilizzabili sulle reti a 400 Hz.
Le correnti di cortocircuito ai morsetti dei
generatori a 400 Hz sono generalmente
inferiori a 4 volte la loro corrente nominale.
Per questo motivo difficilmente si possono
presentare problemi nella definizione del
potere d'interruzione.
L'impiego degli interruttori a 400 Hz implica
una modifica delle caratteristiche di
intervento degli sganciatori magnetotermici
e differenziali.
Interruttori Multi 9
Interruttori automatici DPN, C60
Modifica della soglia di sgancio:
c termico: nessuna variazione;
c magnetico: aumento delle soglie;
C40: coeff. 1,4
C60: coeff. 1,48
Interruttori Compact
Le correnti di intervento a 400 Hz sono
ottenute a partire dal valore a 50 Hz tramite
i seguenti coefficienti:
c k1 per gli sganciatori termici;
c k2 per gli sganciatori magnetici.
Questi coefficienti correnti sono indipendenti
dalla posizione della tacca di regolazione.
Per gli sganciatori termici le correnti di
intervento sono meno elevate a 400 Hz
che a 50 Hz (k1 1).
Per gli sganciatori magnetici, le correnti
di intervento sono pi elevate a 400 Hz
che a 50 Hz (k2 1), di conseguenza
consigliabile, se gli sganciatori sono
regolabili, una regolazione minima
o l'impiego di interruttori con sganciatore
di tipo G. Le stesse considerazioni valgono
per i Compact NSA e NSC100N.
Gli sganciatori elettronici offrono una grande
stabilit di funzionamento alla variazione di
frequenza.
Le apparecchiature possono a volte subire
delle limitazioni nel loro impiego a causa
dell'aumento di temperatura dovuta alla
frequenza. Per questo motivo sono forniti i
coefficienti correttivi k1 che determinano la
massima regolazione possibile sullo
sganciatore.
Per i dispositivi differenziali esistono delle
varianti speciali senza declassamento della
soglia, consultateci.
Sganciatori magnetotermici: coefficienti correttivi
tipo sganciatore termico k1 (Ir
400Hz
=k1
.
Ir
50 Hz
) magnetico k2 (Im
400Hz
=k2
.
Im
50Hz
)
Ir a 50 Hz [A] (a 40C) Im a 50 Hz [A]
NS160 TM16D 16 0,95 240 1,6
TM25D 25 0,95 300 1,6
TM32D 32 0,95 400 1,6
TM40D 40 0,95 500 1,6
TM50D 50 0,95 500 1,6
TM63D 63 0,95 500 1,6
TM80D 80 0,9 650 1,6
TM100D 100 0,9 800 1,6
TM125D 125 0,9 1000 1,6
TM160D 160 0,9 1250 1,6
NS250 TM200D 200 0,9 1000 1,6
TM250D 250 0,9 1250 1,6
NS160 TM16G 16 0,95 63 1,6
TM25G 25 0,95 80 1,6
TM40G 40 0,95 80 1,6
TM63G 63 0,95 125 1,6
Impiego a 400 Hz
Generalit, Multi 9, Compact NS,
Masterpact NT e NW
Schneider Electric 219
Protezione
delle persone
Introduzione 220
Dispositivi differenziali 222
Lunghezza massima protetta per la protezione
delle persone 246
Schneider Electric 220
Protezione
delle persone
Definizioni
Conduttore di protezione (PE)
conduttore prescritto per alcune misure
di protezione contro i contatti indiretti per
il collegamento di alcune delle seguenti
parti: masse, masse estranee, collettore
(o nodo) principale di terra.
Conduttore PEN
Conduttore che svolge insieme le funzioni
sia di conduttore di protezione sia
di conduttore di neutro.
Conduttore di terra (CT)
Conduttore di protezione che collega
il collettore principale di terra (o nodo)
al dispersore o i dispersori tra di loro.
Conduttore equipotenziale principale
(EQP) e supplementare (EQS)
Conduttore di protezione destinato
ad assicurare il collegamento equipotenziale.
Contatto diretto
Contatto di persona con parti attive.
Contatto indiretto
Contatto di persona con una massa
in tensione per un guasto.
Corrente di guasto
Corrente che si stabilisce a seguito
di un cedimento dell'isolante o quando
l'isolamento cortocircuitato.
Corrente di guasto a terra
Corrente di guasto che si chiude attraverso
l'impianto di terra.
Arresto respiratorio
Per le correnti da 20 a 30 mA, le contrazioni
possono raggiungere l'apparato muscolare
respiratorio fino a procurare un arresto
respiratorio.
Fibrillazione ventricolare
Esiste una proporzionalit approssimativa tra
il peso corporale e la corrente necessaria alla
fibrillazione, che permette di identificare una
soglia compresa tra 70 e 100 mA.
In realt questa soglia non pu essere
definita in modo preciso poich essa varia
con le condizioni fisiologiche del soggetto,
ma anche con i parametri ambientali e
casuali dell'incidente: percorso della corrente
all'interno del corpo, resistenza
dell'organismo, tensione, tipo di contatto e
tempo di passaggio della corrente
nell'organismo.
Rischi di ustioni
Un altro rischio importante collegato
all'impiego dell'elettricit legato alle ustioni.
Queste sono molto frequenti in caso di
incidenti domestici e soprattutto industriali.
Esistono due tipi di ustioni:
c dovuta all'arco: causata dal calore
irradiato dall'arco elettrico;
c elettrotermica: un'ustione elettrica
dovuta al passaggio della corrente elettrica
attraverso l'organismo.
Sintesi delle conseguenze
del passaggio della corrente
nell'organismo
Introduzione
Definizioni
Effetti della corrente elettrica
sul corpo umano
Effetti della corrente
elettrica sul corpo umano
Il rischio maggiore dell'elettricit risiede
nell'azione delle correnti elettriche sulle due
pi importanti funzioni dell'organismo:
la respirazione e la circolazione.
Non sono comunque da sottovalutare i rischi
di ustioni dovute al passaggio della corrente
elettrica attraverso l'organismo.
Limiti di percezione
Il limite di percezione molto variabile da
un soggetto all'altro. Alcune persone
percepiscono la corrente di intensit
nettamente inferiori a 1 mA, mentre altre
cominciano a percepire il passaggio della
corrente ad intensit pi elevate, dell'ordine
di 2 mA.
Contrazione muscolare
Approssimativamente la corrente di rilascio
in CA 50100 Hz ha il valore di 10 mA per
le donne e di 15 mA per gli uomini.
Alcuni soggetti per sono in grado di liberarsi
a correnti superiori (differenze sensibili
secondo il sesso degli individui, l'et, le
condizioni di salute, il livello di attenzione,
ecc.).
Corrente differenziale
Somma algebrica dei valori istantanei
delle correnti che percorrono tutti i conduttori
attivi di un circuito in un punto dell'impianto.
Massa
Parte conduttrice di un componente elettrico
che pu essere toccata e che non in
tensione in condizioni ordinarie, ma che pu
andare in tensione in condizioni di guasto.
Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte
dell'impianto elettrico in grado di introdurre
un potenziale, generalmente il potenziale
di terra.
Parte attiva
Conduttore o parte conduttrice in tensione
nel servizio ordinario, compreso
il conduttore di neutro, ma escluso
per convenzione il conduttore PEN.
Resistenza di terra
Resistenza tra il collettore (o nodo)
principale di terra e la terra.
Tensione di contatto
Tensione che si stabilisce fra parti
simultaneamente accessibili, in caso
di guasto dell'isolamento.
Tensione di contatto limite
convenzionale (U
L
)
Massimo valore della tensione di contatto
che possibile mantenere per un tempo
indefinito in condizioni ambientali specificate.
Circuito di distribuzione
Circuito che alimenta un quadro di
distribuzione.
Circuito terminale
Circuito direttamente collegato agli
apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.
Interruttore differenziale classe A
Interruttore differenziale il cui sgancio
assicurato per correnti alternate sinusoidali
differenziali e per correnti differenziali
unidirezionali pulsanti, applicate
improvvisamente o lentamente crescenti.
Interruttore differenziale classe AC
Interruttore differenziale il cui sgancio
assicurato per correnti alternate sinusoidali
differenziali applicate improvvisamente o
lentamente crescenti.
Isolamento principale
Isolamento delle parti attive utilizzato per
la protezione base contro i contatti diretti e
indiretti.
Isolamento supplementare
Isolamento indipendente previsto in
aggiunta all'isolamento principale per
assicurare la protezione contro i contatti
elettrici in caso di guasto dell'isolamento
principale.
Doppio isolamento
Isolamento comprendente sia l'isolamento
principale che l'isolamento supplementare.
Isolamento rinforzato
Sistema unico di isolamento applicato alle
parti attive, in grado di assicurare un grado
di protezione contro i contatti elettrici
equivalente al doppio isolamento, nelle
condizioni specificate nelle relative Norme.
Arresto cardiaco 1A
75 mA
Soglia di fibrillazione
cardiaca
30 mA
Soglia di arresto
respiratorio
10 mA
Contrazione muscolare
(tetanizzazione)
0,5 mA
Sensazione molto
debole e scossa
Schneider Electric 221
Protezione
delle persone
Protezione da contatti
diretti
Qualunque sia il sistema di neutro, nel caso
di un contatto diretto, la corrente che ritorna
alla fonte di energia quella che attraversa
il corpo umano.
I mezzi per proteggere le persone
dai contatti diretti sono di diverso tipo
(norma CEI 64.8 terza edizione).
Protezione totale
c Isolamento delle parti attive (scatola
isolante degli interruttori, isolamento
del cavo, ecc);
c impiego di involucri o barriere con
un grado di protezione almeno IPXXB.
In caso di superfici orizzontali di barriere
o involucri a portata di mano il grado di
protezione non deve essere inferiore a
IPXXD.
Protezione parziale
Protezione mediante allontanamento
delle parti attive o con un interposizione
di un ostacolo, tra le parti in tensione e
l'utente, rimovibile senza attrezzi particolari.
Per altro, alcune installazioni possono
presentare rischi particolari, malgrado
l'attuazione delle disposizioni precedenti,
come l'isolamento che rischia di essere
danneggiato, conduttori di protezione
assenti o con rischi di rottura (cantiere,
miniere, ecc.).
Protezione addizionale
Dispositivi differenziali a corrente residua
(DDR) ad alta sensibilit (I n - 30 mA).
Tali dispositivi sono riconosciuti come
protezione addizionale e quindi in aggiunta
alle misure di protezione sopra indicate e
che venga a contatto con una massa
accidentalmente sotto tensione.
Il massimo tempo di intervento delle
protezioni dipende:
c dal sistema di neutro;
c dalla tensione nominale tra fase e terra;
c dalle caratteristiche dell'ambiente.
non come unico mezzo di protezione contro
i contatti diretti.
Circuiti a bassissima tensione
Tali circuiti permettono di realizzare una
protezione combinata contro i contatti diretti
e indiretti tramite l'alimentazione dei circuiti
a bassissima tensione, l'utilizzo di
componenti speciali e particolari condizioni
di installazione.
Nota: Le condutture elettriche realizzate con i seguenti componenti hanno isolamento di classe II:
c cavi con guaina non metallica con tensione nominale maggiore di un gradino rispetto a quella necessaria per il sistema elettrico;
c cavi unipolari senza guaina installati in tubo o canale isolante conformi alle rispettive norme;
c cavi con guaina metallica aventi isolamento idoneo.
c protezione tramite interruzione
automatica del circuito.
il metodo maggiormente usato per la
maggior semplicit delle regole da
osservare (rispetto a quelle previste dai casi
precedentemente elencati) e per la minore
dipendenza dalla conservazione nel tempo
delle misure adottate per ottenere la
protezione.
Perch si possa realizzare una protezione
attiva contro i contatti indiretti necessario
che:
c tutte le masse estranee e tutti gli elementi
conduttori accessibili siano collegati
all'impianto di terra tramite un conduttore di
protezione.
Due masse accessibili simultaneamente
devono essere collegate al medesimo
dispersore;
c i tempi di intervento della protezione siano
tali da garantire l'incolumit della persona
Protezione da contatti
indiretti
Le misure di protezione contro i contatti
indiretti sono di due tipi:
c protezione senza interruzione automatica
del circuito tramite:
v componenti con isolamento doppio
o rinforzato (materiali in classe II),
v quadri prefabbricati aventi un isolamento
completo e cio realizzato con apparecchi in
classe II, involucro in materiale isolante,
ecc. (Norma CEI EN 60439-1),
v isolamento supplementare in aggiunta a
quello principale,
v separazione elettrica realizzata con un
trasformatore di isolamento,
v locali in cui pavimenti e pareti sono in
materiale isolante,
v locali in cui le masse siano collegate tra
loro da un conduttore equipotenziale e non
siano connesse con la terra;
Sistema
di sbarre
Contatto diretto
1 2 3 N
Sistema
di sbarre
Contatto diretto
Introduzione
Classificazione dei componenti elettrici
Protezione da contatti elettrici diretti
ed indiretti
Classificazione dei componenti elettrici
classe 0 componente dotato di isolamento principale c masse isolate da terra
e non provvisto di alcun dispositivo c protezione contro i guasti di isolamento
per il collegamento delle masse a un PE affidate alle caratteristiche dell'ambiente
circostante (es: pedana isolante)
classe I componente dotato di isolamento principale c masse collegate a terra
e provvisto di un dispositivo di collegamento c protezione contro i guasti di isolamento
delle masse a un PE affidata ai dispositivi di protezione dei circuiti
classe II componente dotato di doppio isolamento l'isolamento supplementare pu essere
o di isolamento rinforzato e non provvisto un involucro isolante con grado di protezione
di alcun dispositivo per il collegamento delle masse almeno IPXXB
ad un PE c masse isolate da terra
c possibilit di realizzare un isolamento
equivalente durante l'installazione mediante
isolamento supplementare
classe III componente ad isolamento ridotto esempio: circuito SELV (V - 50 V CA)
perch destinato ad essere alimentato
esclusivamente da un sistema a bassissima
tensione di sicurezza
Guasto di
isolamento
Contatto indiretto
Isolamento principale
Massa
Involucro
metallico
Isolamento principale
Massa
Involucro
metallico
Ulteriore isolamento
Isolamento
principale
50 V
Schneider Electric 222
Protezione
delle persone
In caso di perdita di isolamento solo
la partenza interessata al guasto viene
messa fuori servizio in quanto gli altri
dispositivi differenziali non rilevano alcuna
corrente verso terra.
Un dispositivo differenziale con soglia di
intervento pari a 30 mA non interviene per
correnti inferiori a 15 mA, potrebbe
intervenire per correnti comprese tra 15 e
30 mA e deve intervenire per correnti
superiori a 30 mA.
c Il ritardo intenzionale t
A
imposto al
dispositivo a monte deve essere superiore
al tempo totale di interruzione t
B TOT
del
dispositivo a valle
t
A
t
B TOT
Cos facendo la selettivit differenziale
garantita per tutti i valori di corrente
superiori alla soglia di intervento del
dispositivo differenziale disposto a valle.
Nel campo degli interruttori differenziali per
uso domestico e similare la selettivit si pu
ottenere utilizzando dispositivi di protezione
a corrente differenziale del tipo s in serie
con dispositivi di protezione a corrente
differenziale di tipo generale.
In questo caso occorre rispettare un
rapporto minimo tra le soglie di intervento
pari a 3.
Per ottenere selettivit con i dispositivi a
corrente differenziale nei circuiti
di distribuzione ammesso un tempo
di interruzione non superiore a 1 s.
Quando si utilizza un rel differenziale
esterno all'apparecchio di interruzione
il tempo t
B TOT
include il tempo di risposta
del rel differenziale e del dispositivo
di apertura dell'interruttore automatico
e il tempo di interruzione di quest'ultimo
(generalmente inferiore a 50 ms).
Il coordinamento tra le protezioni differenziali
Merlin Gerin permette di garantire la
continuit di servizio fra 2 o 3 livelli.
Selettivit orizzontale
Permette il risparmio di un interruttore
differenziale a monte dell'impianto quando
gli interruttori sono installati nello
stesso quadro.
La parte di quadro e l'impianto
a monte dei dispositivi differenziali devono
essere realizzati in modo da ridurre
al minimo il rischio di messa in tensione
accidentale delle masse.
Selettivit verticale
Per ragioni legate alla continuit di esercizio
ed ai pericoli indotti da un eventuale
mancanza di energia elettrica pu essere
richiesto un coordinamento selettivo tra due
o pi dispositivi differenziali disposti in serie.
Per assicurare la selettivit tra due
dispositivi in serie necessario soddisfare
contemporaneamente le seguenti
condizioni:
n la corrente differenziale nominale del
dispositivo a monte deve essere almeno
il doppio di quella del dispositivo a valle:
I
nA
2I
nB.
Questo per tener conto della tolleranza
ammessa dalle norme le quali prevedono
che l'intervento sia garantito per correnti
uguali o superiori a I
n
e che il differenziale
non intervenga per correnti inferiori uguali a
0,5 I
n
.
Le correnti comprese tra 0,5 I
n
e I
n
appartengono al campo di tolleranza di
intervento della protezione differenziale
ammesso dalle norme di prodotto.
ritardo t
A
>t
BTOT
I
nA
2 I
nB
I
nB
tempo totale
di interruzione t
BTOT
Dispositivi differenziali
Funzionamento
Selettivit differenziale
Ig
DDR DDR
Funzionamento
Il principio della protezione differenziale di
Schneider Electric si basa su un sistema in
grado di assicurare quasi istantaneamente
tre funzioni successive:
rilevazione della corrente di dispersione,
misura della stessa ed interruzione
del circuito affetto da guasto.
c La rilevazione ottenuta mediante un
trasformatore di corrente (toroide)
in cui il primario rappresentato dai
conduttori attivi del circuito da proteggere.
In condizioni normali, la somma vettoriale
delle correnti che attraversano
i conduttori attivi nulla, pertanto i flussi
generati allinterno del toroide si annullano
reciprocamente. La comparsa di una
corrente di dispersione rompe
questequilibrio ed induce una corrente
residua al secondario.
c La misura effettuata da un rel
elettromagnetico che compara il segnale
elettrico ricevuto dal toroide con la soglia
dintervento prestabilita (sensibilit).
Il principio di funzionamento del rel il
seguente: un elettromagnete alimentato
dalla corrente residua trasmessa dal
toroide, esercita sul meccanismo di
sgancio una forza che si contrappone a
quella esercitata da un magnete
permanente per trattenere i contatti in
posizione di chiuso. Finch la forza del
magnete permanente superiore a quella
dellelettromagnete, il circuito rimane
chiuso.
c Lintervento avviene quando la corrente
residua sufficientemente elevata per
annullare leffetto del magnete
permanente: il meccanismo di sgancio
comanda lapertura dei contatti,
interrompendo cos, il circuito in cui si
verificato il guasto.
I dispositivi differenziali Multi 9 sono di tipo
elettromeccanico con funzionamento a
corrente propria.
La tecnologia a corrente propria
la pi sicura, perch indipendente dalla
tensione di rete e soprattutto non richiede
alcuna sorgente dalimentazione esterna.
Schneider Electric 223
Protezione
delle persone
Al contrario, le Norme per gli apparecchi
di tipo domestico (CEI EN 61008
e CEI EN 61009) e industriale (CEI EN
60947-2/App.B) hanno ben distinto
e definito le prove e le prescrizioni
per i dispositivi di classe AC (di gran lunga
ad oggi i pi utilizzati) e di classe A.
Il circuito magnetico dei dispositivi in classe
AC realizzato in materiale magnetico con
ciclo di isteresi molto ripido (curva a).
In presenza di una corrente di guasto verso
terra con componente continua, il ciclo di
isteresi e il segnale di guasto, proporzionale
Comportamento degli interruttori
differenziali in presenza di correnti con
componenti pulsanti unidirezionali e/o
continue
L'utilizzo ormai sempre pi diffuso, anche in
ambienti non necessariamente di tipo
industriale, di apparecchi con dispositivi
elettronici di controllo o regolazione pu
comportare, in caso di guasto a terra,
correnti di dispersione con componenti
continue oppure pulsanti di tipo
unidirezionale.
Le Norme IEC prevedono la classificazione
dei dispositivi differenziali in tre tipi secondo
la loro attitudine a funzionare in presenza
di una corrente di guasto aventi componenti
continue o pulsanti unidirezionali.
Classe AC
Dispositivi differenziali sensibili alla sola
corrente di dispersione alternata.
Classe A
Dispositivi differenziali che garantiscono le
caratteristiche di funzionamento anche
per correnti di dispersione con componenti
pulsanti ben specificate.
Classe B
Dispositivi differenziali che garantiscono le
caratteristiche di funzionamento anche
per le correnti di dispersione di tipo
continuo.
Le Norme di prodotto, sia nel settore
domestico che industriale, ad oggi,
non hanno ancora previsto le prescrizioni
o le prove per i dispositivi differenziali
di classe B.
D
B
a
D
B
b
B
a
b
H
a classe AC
b classe A
alla variazione di induzione B, si riducono
e di conseguenza il dispositivo differenziale
non in grado di intervenire.
Il circuito magnetico dei dispositivi in classe
A realizzato in materiale magnetico con
ciclo di isteresi molto pi inclinato e ristretto
del precedente (curva b).
In presenza di correnti di guasto verso terra
con componenti pulsanti il ciclo non subisce
variazioni sostanziali e di conseguenza il
segnale di guasto sufficiente a far
intervenire il dispositivo differenziale.
Dispositivi differenziali
Comportamento in presenza
di correnti non sinusoidali
Schneider Electric 224
Protezione
delle persone
Dispositivi differenziali
Esempi di circuiti
Forme donda delle correnti
di guasto a terra in circuiti
che presentano
componenti elettronici
In questo paragrafo si tratter della
protezione mediante interruttore differenziale
di apparecchi in classe di isolamento I.
Nella figura sottostante sono mostrati degli
esempi di circuiti elettronici con a fianco
landamento della corrente di guasto a terra.
La forma donda della corrente di guasto a
terra legata alla tensione esistente tra il
punto di guasto e il punto a terra
dellimpianto.
Solo nel caso in cui si abbiano componenti
elettronici bidirezionali (schema A) la
corrente di guasto alternata e quindi tale
da consentire lintervento dei dispositivi
differenziali in classe AC.
Nellambito domestico e similare la
distribuzione e i sistemi di raddrizzamento
sono monofase e questo corrisponde agli
schemi da B a G della figura. Landamento
delle correnti di guasto di tipo pulsante e
di conseguenza i DDR in classe A
garantiscono generalmente la protezione
delle persone. Fa eccezione il caso dello
schema D, in cui la presenza di un
condensatore con la sua corrente di scarica
introduce nella forma donda della corrente
di guasto una componente continua; in
questo caso il DDR in classe A in grado di
rilevare la corrente di guasto soltanto nel
caso in cui si stabilisca in maniera molto
rapida, per cui risulta pi indicato limpiego
di un differenziale in classe B.
Nellambiente industriale la maggior parte
dei raddrizzatori sono trifasi (schemi da H
a J della figura).
Alcuni di questi schemi possono generare
una corrente di guasto continua con un
basso tasso di ondulazione:
c lo schema H fornisce una tensione
raddrizzata con un basso tasso di
ondulazione a regime, quindi delle correnti
di guasto difficili da rilevare con il DDR in
classe A;
c lo schema K invece genera delle correnti
di guasto molto parzializzate e quindi
rilevabili dagli stessi DDR in classe A, ma
equivalente allo schema H nel caso di
conduzione di onda non parzializzata;
c lo schema J il pi frequente e si trova
normalmente nei variatori di velocit per
motori a corrente continua. Con questo
schema, per la presenza della forza
controelettromotrice e dellinduttanza del
motore, si generano delle correnti di guasto
meno ondulate che nel caso degli schemi
precedenti H e J, specialmente alle alte
velocit; occorre quindi utilizzare
necessariamente un differenziale in classe B.
ph
N
i
i
Id

t
Schema A
Schema B



N
ph
R
Id
t
Schema C





N
ph Id
t
Schema D





N
ph
R
Id
t
Circuito con componente elettronico
bidirezionale: si pu utilizzare un
differenziale in classe AC.
Circuiti per saldatrici o regolatori
di luminosit: preferibile utilizzare
un differenziale in classe A.
Circuito per carica batterie monofase:
pi indicato l'impiego di un differenziale
in classe B.
Schneider Electric 225
Protezione
delle persone



















(+)
(-)
Id
guasto su (+) alle basse velocit
guasto su (+) alle alte velocit
t
1
2
3
t
Id
1
2
3
(+)
(-)
Id
guasto su (+)
guasto su (-)
t
Schema E
N
ph
M
Id
t
Schema F
N
ph
R
Id
t
Schema G
N
ph
R
Id
t
Schema H
Schema K
1
2
3
(+)
(-)
Id
guasto su (+)
guasto su (-)
t
Schema J
Circuito per l'alimentazione di apparecchi
domestici a motore: preferibile utilizzare
un differenziale in classe A
Raddrizzatore a ponte monofase non
controllato (schema F) e controllato
(schema G) utilizzato in ingresso
all'alimentazione di vari apparecchi elettrici
(TV, forno micro-onde, calcolatori,
fotocopiatrici): preferibile utilizzare
un differenziale in classe A
Ponte trifase utilizzato in raddrizzatori per
saldatrici, elettrocalamite ed elettrolisi:
utilizzare un differenziale in classe B
Ponte trifase controllato utilizzato nei
variatori di velocit per motori in c.c.:
utilizzare un differenziale in classe B
Ponte trifase controllato per rete in c.c. di
tipo industriale: in caso di onda parzializzata
pu essere sufficiente utilizzare un
differenziale in classe A
Schneider Electric 226
Protezione
delle persone
Dispositivi differenziali
Perturbazioni
Dispositivi differenziali super immunizzati
Fig. 1: Andamento dell'onda di prova "ring wave"
A
200
90%
10%
ca 0,5s
10s (f=100 kHz)
60%
t[s]
Fig. 2: Andamento dell'onda di prova IEC60
A
250
125
8 20
t[s]
Le perturbazioni
dei dispositivi differenziali
I dispositivi di protezione differenziali
(interruttori automatici differenziali,
interruttori non automatici differenziali a
toroide separato) sono utilizzati in campo
civile, terziario e industriale.
La protezione differenziale viene installata
per assicurare tre funzioni fondamentali:
c proteggere le persone contro il rischio
di un contatto indiretto;
c proteggere contro le correnti di guasto
verso terra che possono essere causa
di rischi dincendio;
c assicurare una protezione addizionale
contro il rischio di un contatto diretto.
Cosa vuol dire intervento intempestivo
di un differenziale
Un dispositivo differenziale deve essere
in grado, in qualunque momento, di
assicurare la protezione differenziale senza
intervenire sotto lazione di una corrente
di dispersione transitoria, cio in assenza
di un vero guasto disolamento.
Questi interventi intempestivi nuociono
al comfort dellambiente e alla continuit
di servizio e possono spingere lutente
ad eliminare linconveniente disattivando
il dispositivo di protezione.
Si definisce intervento intempestivo di una
protezione differenziale il suo intervento
causato da correnti di dispersione non
pericolose per le persone e per i beni.
Quali sono le cause?
I differenziali sono sensibili a numerose
perturbazioni. In realt, sono le
conseguenze di queste perturbazioni,
cio la creazione di correnti di dispersione
verso terra, che, rilevate dai dispositivi
differenziali, possono provocare dei
malfunzionamenti.
Negli impianti di bassa tensione le
perturbazioni possono avere origine
all'interno dell'impianto stesso oppure
possono provenire dall'esterno (es. fenomeni
atmosferici, reti di media tensione).
Tipi di perturbazioni
Le perturbazioni sono essenzialmente
dovute a sovratensioni e ad armoniche:
c sovratensioni dovute a scariche
atmosferiche: sono quelle pi elevate
in ampiezza. Esse producono nella rete
unonda di sovratensione transitoria, che
provoca correnti di dispersione attraverso le
capacit costituite dalla rete e dalla terra;
c sovratensioni di manovra: si verificano
in corrispondenza dellapertura e della
chiusura di circuiti capacitivi (batterie
di condensatori), induttivi (motori) e
all'interruzione di correnti di cortocircuito.
Le sovratensioni di manovra provocano
correnti di dispersione di forma paragonabile
a quella originata da fenomeni atmosferici,
sono generalmente pi frequenti, ma di
ampiezza minore;
c sovratensioni a frequenza industriale:
sono quelle dovute ad esempio a:
c guasto disolamento in rete IT;
c rottura del neutro con conseguente
squilibrio delle tensioni di fase;
c intervento di scaricatori su linee MT
con conseguente innalzamento del
potenziale di terra dellinstallazione
(e quindi delle masse collegate);
c guasto MT/BT in cabina;
c tensioni con forte contenuto armonico
prodotte da apparecchi connessi alla rete
di media tensione (es. forni ad arco);
c correnti di dispersione verso terra
permanenti dovute alla presenza
nellimpianto di apparecchi elettronici che
possiedono in ingresso un filtro capacitivo
collegato tra le fasi e la massa.
Queste correnti permanenti sono sia a
frequenza industriale che ad alta frequenza;
c correnti e tensioni con forti componenti
armoniche generate dalla presenza sempre
pi massiccia di componenti elettronici
negli impianti.
Se si eccettua il caso delle scariche
atmosferiche, le perturbazioni interne alle reti
BT hanno uninfluenza molto pi forte sul
funzionamento dei differenziali rispettto alle
perturbazioni esterne per ragioni di maggiore
prossimit e intensit dei fenomeni.
Gli effetti delle perturbazioni che hanno
origine sulla rete di media tensione sono
ammortizzati dalla presenza del
trasformatore MT/BT e dei cavi dellimpianto.
Immunit dei dispositivi differenziali
Per verificare il comportamento degli
interruttori differenziali nei confronti di
questi fenomeni, le Norme CEI EN 61008
e CEI EN 61009 hanno introdotto una prova
da effettuare in laboratorio utilizzando
generatori di impulso ben specificati con i
quali si pu ottenere una tensione transitoria
di tipo oscillatorio, la cui forma donda, nota
come "ring-wave" (vedi fig.1), definita dalle
seguenti caratteristiche:
c 0,5 s: durata del fronte di risalita;
c 100 kHz: frequenza di oscillazione
del fenomeno transitorio;
c 200 A: valore di picco iniziale della
corrente.
In aggiunta, i dispositivi differenziali
della gamma modulare Merlin Gerin di tipo
standard sono sottoposti ad un ulteriore
verifica; si tratta di una prova, prevista
dalla Norma Internazionale IEC60 (e ripresa
dalla norma francese relativa agli interruttori
di utenza NFC 62-411), nella quale il
dispositivo sottoposto ad unonda di
corrente di tipo impulsivo che simula la
corrente di fuga che circola attraverso le
capacit in aria esistenti tra impianto e terra
in conseguenza di una sovratensione
atmosferica. Questa corrente definita dalle
seguenti caratteristiche:
c 8 s: durata del fronte di risalita;
c 20 s: tempo fino allemivalore;
c 250 A: valore di picco della corrente
di prova per i differenziali istantanei;
c 3000 A: valore di picco della corrente
di prova per i differenziali selettivi.
I dispositivi differenziali
super immunizzati (tipo "SI")
I dispositivi differenziali dalla gamma "SI"
super immunizzati sono dei rel differenziali
in classe A concepiti appositamente per
sopportare le perturbazioni presenti negli
impianti, senza che si abbiano interventi
intempestivi o desensibilizzazione del rel
per saturazione del toroide.
La soluzione proposta da Schneider si basa
sullinserimento tra il toroide e il rel di
sgancio di un filtro elettronico che introduce
un leggero ritardo allo sgancio del rel;
questo ritardo consente al differenziale di
tipo SI di sopportare tutti i fenomeni
transitori, restando nei limiti di sicurezza per
quanto riguarda i tempi dintervento (tempo
di sgancio a 2In < 30 ms).
Schneider Electric 227
Protezione
delle persone
Influenza delle sovratensioni
I nuovi differenziali istantanei tipo "SI"
resistono a dei livelli ben superiori
di sovratensioni rispetto a quelli previsti
dalle norme CEI EN 61008 e CEI EN 61009
e sopportano, senza interventi, la maggior
parte delle sovracorrenti transitorie verso
terra provocate dalle scariche atmosferiche
o dalle manovre sulla rete attraverso
le capacit della linea e dei filtri degli
utilizzatori.
Infatti i differenziali "SI" sono concepiti
per non sganciare istantaneamente, ma
con una leggera temporizzazione dellordine
di 10 ms, consentendo cos una miglior
tenuta ai transitori.
Influenza delle correnti ad alta
frequenza
Correnti ad alta frequenza sono generate
e inviate a terra dai filtri di alcuni carichi
come ad esempio i reattori elettronici
delle lampade fluorescenti, i variatori
di velocit dei motori, i variatori elettronici
di luminosit, ecc.. Inoltre questi carichi
possono dare luogo a correnti di dispersione
verso terra con componenti continue.
In funzione del numero di utilizzatori
installati, si possono presentare due tipi
di problemi con i differenziali standard:
c intervento intempestivo dovuto alle
correnti ad alta frequenza di modo comune;
c non intervento per saturazione dovuto alle
componenti continue della corrente
di dispersione verso terra.
I filtri della nuova gamma "SI" sono di tipo
passo basso e quindi attenuano gli effetti
delle componenti ad alta frequenza
della corrente di dispersione verso terra.
Il differenziale di tipo "SI" quindi in grado
di realizzare un declassamento in
frequenza, adattando la soglia di sgancio
alla frequenza della corrente; ad esempio
con una corrente di dispersione a 1000 Hz
la soglia di sgancio In di un interruttore
differenziale da 30 mA diventa pari a 14 In,
ma gli effetti di una corrente a 1000 Hz che
attraversa il corpo umano sono molto
inferiori a quelli provocati dallo stesso valore
di corrente a 50 Hz.
Nei differenziali di tipo standard il rel
di sgancio riceve continuamente un segnale
elettrico del trasformatore, creando un
rischio permanente di intervento
intempestivo o di saturazione.
Nella gamma "SI" il segnale non arriva
al rel fino a che tutti i filtri non autorizzano
lintervento.
Stabilit della soglia dintervento
La stabilit della soglia dintervento
alle basse temperature garantita dalla
scelta di un opportuno materiale magnetico
del toroide cos come da una configurazione
dellinsieme elettronica/rel favorevole.
I dispositivi differenziali della gamma
"SI" funzionano fino ad una temperatura
di 25C.
Esempi dimpiego
del differenziale SI
Le sovratensioni di origine atmosferica e
gli utilizzatori prioritari.
Quando un fulmine cade nei pressi di un
immobile o di un fabbricato, la rete
sottoposta ad un onda di tensione che
genera delle correnti di dispersione
transitorie che si richiudono verso terra
attraverso i cavi o i filtri. In funzione
dellintensit, della prossimit dellimpatto
e delle caratteristiche dellinstallazione
elettrica, queste correnti di dispersione
possono provocare un intervento
intempestivo.
Per garantire la continuit di servizio dei
circuiti prioritari, assicurando
contemporaneamente la sicurezza, in caso
di perturbazioni atmosferiche occorre
associare:
c uno scaricatore di sovratensioni, che
permette di proteggere gli utilizzatori
sensibili dalle sovratensioni atmosferiche;
c un dispositivo differenziale 300/500 mA
tipo "SI" selettivo a monte, per assicurare
una selettivit differenziale totale;
c un dispositivo differenziale 30 mA tipo
"SI", installato a protezione degli utilizzatori
prioritari.
La micro-informatica e gli interventi
intempestivi
Per garantire la conformit alle direttive
europee riguardanti la compatibilit
elettromagnetica, numerosi costruttori
hanno installato allinterno dei loro prodotti
informatici dei filtri antidisturbo.
Questi filtri generano delle correnti di
dispersione permanenti a 50 Hz, dellordine
di 0,5 1,5 mA per apparecchio, a seconda
del modello e della marca.
Quando pi utilizzatori di questo tipo sono
collegati alla stessa fase, le correnti di
dispersione si sommano vettorialmente;
nelle reti trifasi, le dispersioni di due fasi
possono annullarsi reciprocamente in
funzione del loro sfasamento e delle
dispersioni prodotte su ciascuna fase.
Quando la somma delle correnti di
dispersione permanenti raggiunge
approssimativamente il 30% della soglia
nominale della sensibilit del dispositivo
differenziale (In), sufficiente una piccola
sovratensione o picco di corrente
(provocato, per esempio, dallavviamento
di uno o di pi personal computers)
per provocare un intervento intempestivo.
Le possibili soluzioni sono:
c suddividere i circuiti: la divisione dei
circuiti evita il sovrannumero di utilizzatori
dipendenti dallo stesso differenziale
convenzionale monofase. Si arriva ad un
massimo di 6 utilizzatori partendo dalla
seguente considerazione: nel peggiore dei
casi, ipotizzando una dispersione di 1,5 mA
per ognuno, la dispersione totale pari
a 9 mA, cio il 30% della soglia di sensibilit
del differenziale da 30 mA;
c utilizzare dei dispositivi "SI": grazie al suo
comportamento in presenza di correnti
transitorie, la gamma "SI" particolarmente
indicata in presenza di apparecchiature
informatiche. Permette linstallazione di un
maggior numero di apparecchi (fino ad un
massimo di 12 utilizzatori informatici) a valle
dello stesso dispositivo differenziale, senza
che si verifichino interventi intempestivi.
Lampade fluorescenti con reattore
elettronico
Le lampade fluorescenti possono dare
origine a tre tipi di problemi:
c correnti di dispersione continue pulsanti;
c correnti di dispersione ad alta frequenza
per la presenza di filtri capacitivi collegati
verso terra o correnti ad alta frequenza
introdotte nella rete che provocano anomalie
di funzionamento del rel;
c correnti di spunto allaccensione
o allo spegnimento a causa dei transitori
dinserzione dovuti alla carica dei
condensatori alla messa in tensione.
Se le correnti di dispersione ad alta
frequenza sono deboli non provocano
lintervento del differenziale, ma inducono
comunque una presensibilizzazione
del rel di sgancio. In caso dinserzione
di altri circuiti dello stesso tipo, le correnti
di spunto dovute alla capacit dei reattori
delle lampade verso terra, sensibilizzano
ulteriormente il rel dando origine a
interventi intempestivi dei differenziali.
Le possibili conseguenze in caso di impiego
di differenziali toroidali sono:
c non intervento per saturazione
dei differenziali in classe AC;
c interventi intempestivi per correnti
di spunto o ad alta frequenza di valore
superiore alla soglia di sgancio.
La soluzione a questi problemi pu essere
quella di limitare il numero di reattori
elettronici a valle di ogni differenziale
standard a meno di 20 per fase.
In alternativa si possono utilizzare
dei dispositivi differenziali di tipo "SI",
con i quali si ha la possibilit di collegare
fino a 50 reattori elettronici per fase.
Schneider Electric 228
Protezione
delle persone
Non funzionamento Funzionamento
Differenziale
standard
I guasto
Dispositivi differenziali
Dispositivi differenziali a toroide separato
Tabelle di selettivit differenziale
Dispositivi differenziali a
toroide separato Vigirex
I rel differenziali Vigirex nascono per
rispondere ad esigenze installative ed
impiantistiche pi complesse ma non prive
di tutte le perturbazioni sopra descritte e che
in parte il differenziale SI va a risolvere.
Infatti questo rel include non solo tutti i
plus dei SI ma, visto le sue maggiori
possibilit applicative, anche altre che
andremo di seguito a descrivere.
Il funzionamento della gamma dei rel
differenziali Vigirex si fonda sui 4
principi (tolleranza ridotta della soglia di
protezione, sgancio a tempo inverso,
filtraggio in frequenza e misura RMS della
corrente di dispersione verso terra) che
hanno lobiettivo di:
c gestire la misura delle correnti residua
senza sganci intempestivi
c garantire la protezione delle persone con
uno sgancio istantaneo in caso di guasto
pericoloso
Tolleranza ridotta della soglia di
protezione In
Per tenere conto delle tolleranze
(temperature, dispersione dei componenti,
ecc..), le norme di prodotto prevedono
che un rel differenziale regolato ad un
valore Idn debba avere:
c una soglia di non funzionamento per
qualsiasi corrente di guasto In/2,
c una soglia di funzionamento per qualsiasi
corrente di guasto In.
Tabella di selettivit differenziale
I n a monte mA A
I n a valle 300 500 1
sec. S Taratura da 0,06 a 4,5 sec. S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5
mA 10 IST
30 IST
300 IST
S
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
500 IST
S
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
Selettivit garantita con solo differenziali Merlin Gerin sia a monte che a valle.
Selettivit differenziale garantita solo con la gamma Vigirex a pag. 238 installati a monte.
Le tecnologie applicate ai rel differenziali
Vigirex permettono di garantire una soglia di
non intervento sicura per 0,8 In.
Grazie alla tolleranza ridotta della soglia
di protezione si riducono notevolmente
gli sganci intempestivi dovuti alle
correnti naturali ed intenzionali.
La norma prodotto CEI EN 60947-2 lascia al
costruttore la libert di indicare il livello di
non funzionamento, se questo diverso
dalla regola generale.
Schneider Electric 229
Protezione
delle persone
Tabella di selettivit differenziale
I n a monte A
I n a valle 3 10 30
sec. S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5
mA 10 IST
30 IST
300 IST
S
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
500 IST
S
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
A 1 IST
S
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
3 IST
S
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
10 IST
0,06
0,15
0,25
0,31
0,5
0,8
1
4,5
Dispositivi differenziali
Selettivit differenziale
Selettivit garantita con solo differenziali Merlin Gerin sia a monte che a valle.
Selettivit differenziale garantita solo con la gamma Vigirex a pag. 238 installati a monte.
Schneider Electric 230
Protezione
delle persone
Filtraggio delle frequenze
armoniche
I rel Vigirex si avvalgono della
tecnologia di misura del valore efficace
RMS delle correnti omopolari consentendo:
c la misura precisa delle correnti armoniche,
evitando gli sganci intempestivi dovuti a
correnti (non pericolose) con fattore di cresta
importante
c di calibrare correntemente le energie di
queste correnti di guasto che occorre tenere
in considerazione in caso di rischio
dincendio o per garantire la protezione dei
beni
Corrente verso terra non pericolosa
I convertitori di frequenza provocano le
correnti residue pi specifiche da analizzare.
La forma della tensione generata dal
convertitore di frequenza e in particolare la
presenza di fronti di tensione creati dalla
commutazione degli IGBT all'origine di
correnti residue alta frequenza che circolano
attraverso i cavi di alimentazione.
Il valore efficace di queste correnti pu
raggiungere diverse decine o centinaia di
milliampere.
Circolazione delle correnti residue in un
convertitore di frequenza.
1
2
Fattore di frequenza della soglia di
fibrillazione (IEC 749-2).
Correnti residue naturali a valle di un
raddrizzatore.
Dispositivi differenziali
Caratteristiche dei dispositivi differenziali
a toroide separato
Curva In/ tempo dei rel
temporizzati
La protezione delle persone richiede
l'utilizzo di rel non temporizzati. Questi
devono essere conformi alle norme vigenti
per garantire la sicurezza.
Le norme CEI EN 60947-2 e IEC 60755
indicano i valori consigliati della corrente di
regolazione.
Stabiliscono inoltre i tempi massimi di
intervento da rispettare in funzione del
livello della corrente differenziale di guasto
ovvero:
Caratteristiche dei tori
I tori delle gamme Vigirex permettono al rel
elettronico di misurare le diverse correnti
omopolari che circolano sulla partenza da
controllare.
Sono adatti:
c alla misura delle correnti
c alla tenuta alle sovratensioni
c alla tenuta alle correnti di cortocircuito.
Tabella B sezione B.4.2.4.1 della norma CEI EN 60947-2.
If In 2 In 5 In 10 In
Tps 0,3 s 0,15 s 0,04 s 0,04 s
Legenda:
Tps: tempo totale d'interruzione della corrente (compreso il tempo di apertura del dispositivo associato)
If: corrente residua
In: regolazione della soglia del rel differenziali.
Per 30 mA 5 In pu essere sostituito da
0,25 A: in questo caso 10 In viene
sostituito da 0,5 A.
Vigirex utilizza questo tipo di curva di
risposta per gestire le false correnti di
guasto legate alla chiusura dei carichi
(messa sotto tensione del trasformatore,
avviamento motore).
Questi tempi di intervento vengono garantiti
da Schneider per l'associazione dei rel
Vigirex con le proprie gamme di interruttori
automatici calibro 630 A.
Soprattutto in caso di regolazione alla
soglia 30 mA.
Misura delle correnti omopolari
c La dinamica di misura:
la realizzazione di questa dinamica di
misura richiede un circuito magnetico
particolare per la misura delle correnti molto
deboli ed un corretto adattamento
d'impedenza per la misura delle correnti pi
forti (onde evitare la saturazione).
Per fare questo occorre trovare il giusto
compromesso tra:
v un materiale di permeabilit magnetica mr
elevata ed i fenomeni di saturazione
v un toro di sezione rilevante ed un
ingombro accettabile
v un numero di avvolgimenti (spire) n
elevato e:
- una resistenza sufficientemente bassa
- un'ampiezza dei segnali sufficiente
(guadagno 1/n).
Tabella dei limiti In / corrente nominale
Vedere pag. XX.
Nota: indispensabile rispettare rigorosamente le
regole d'installazione dei cavi attraverso il toro.
L'aggiunta di un manicotto "regolatore" del campo
magnetico permette di aumentare sensibilmente la
corrente nominale d'impiego.
Corrente verso terra pericolosa
La norma IEC 60479-2 traduce la sensibilit
del corpo umano in funzione della
frequenza. In conseguenza l'interpretazione
della tabella dimostra che:
c la protezione delle persone alle frequenze
industriali 50/60 Hz il caso pi critico,
c l'utilizzo di filtri che rispondano a questa
curva di "densibilizzazione" garantisce una
protezione sicura.
La figura, riportata a fianco, risulta essere
molto esplicativa di come il rel differenziale
Vigirex, grazie alla sua tecnologia, riesce a
garantire la protezione alle persone e non
subisce il disturbo delle armoniche delle
correnti naturali ed intenzionali garantendo
una alta continuit di esercizio.
Schneider Electric 231
Protezione
delle persone
Misura delle correnti
perturbate
L'acquisizione dell'onda di corrente
composta da armoniche a bassa frequenza
non pone problemi per i tori.
Il limite principale consiste nel garantire la
misura della corrente con componenti
continue: queste possono provocare la
saturazione del circuito magnetico e in tal
modo desensibilizzare la misura; in questo
caso una corrente di guasto pericolosa
rischia di non essere rilevata. A questo
scopo affinch il toro emetta un segnale di
uscita corretto necessario utilizzare un
materiale magnetico che non presenti una
curva di saturazione orizzontale, ovvero un
materiale con una debole induzione residua Br.
Questo permette di assicurare una misura
tipo A
Tenuta alle sovratensioni
I rel differenziali Vigirex sono testati per la
tenuta alle sovratensioni secondo quanto
previsto dalla norma CEI EN 60947-1
allegato H (che riprende i requisiti normativi
del "coordinamento dell'isolamento").
c Livello di tenuta agli impulsi di tensione
La tensione della rete e la posizione
dell'apparecchio sulla rete elettrica
determinano i livelli di sovratensione ai quali
rischia di essere sottoposto il dispositivo
elettrico (tabella H1 della norma
CEI EN 60947-1).
Un dispositivo differenziale a tensione
residua Vigirex (rel + toro) puo essere
installato in testa all'installazione. Per
questo Schneider Electric garantisce la
tenuta alle sovratensioni dei tori per i limiti
massimi di una rete BT alla tensione
nominale massima ammessa (1000 V)
Tensione Utilizzi
nominale
dell'installazione
All'origine dell'installazione BT Sui circuiti di A livello
distribuzione dei ricevitori
230/240 V 6 kV 4 kV 2,5 kV
400/690 V 8 kV 6 kV 4 kV
.../1000 V 12 kV 8 kV 6 kV
Categoria IV III II
c messa in opera su Vigirex
Le caratteristiche seguenti sono specificate.
Tori Alimentazione Contatti
(per Us>48 V) di uscita rel
Tensione di riferimento 1000 V 525 V 400 V
Categoria IV IV IV
Uimp 12 kV 8 kV 6 kV
Tenuta ai cortocircuiti
Il dispositivo differenziale deve essere scelto
per livelli di corrente di cortocircuito adatti
alla protezione comandata, nel punto
dellimpianto in cui installato.
La norma CEI EN 60947-2 allegato M,
richiede di indicare le diverse correnti di
cortocircuito che il DDR dovr sopportare
per poter garantire un funzionamento
corretto.
Rel Vigirex con tori TA 30, PA 50, IA 80, MA120 Rel Vigirex con tori SA 200 e GA 300
associato ad un interruttore Schneider Electric, associato ad un interruttore Compact NS630b
a 3200 A, Masterpact NT o NW fino a 6300 A
Icw 100 kA/0,5 s 100 kA/0,5 s
Icc 150 kA 100 kA
I w 85 kA/0,5 s 85 kA/0,5 s
c Icc: corrente di cortocircuito nominale
c Icw: corrente di cortocircuito nominale di
breve durata
c Iw: corrente di cortocircuito di guasto a
terra.
Nota: le caratteristiche indicate sono richieste per
unassociazione DDR-interruttore.
In caso di associazione interruttore-DDR,
necessario uno studio pi approfondito se le
correnti di guasto da controllare sono superiori a 6
In (ove In la corrente nominale o calibro
dellinterruttore).
Per la gamma Vigirex Schneider garantisce valori
pratici omogenei alle caratteristiche dei circuiti
controllati e agli interruttori automatici che
realizzano la funzione di protezione.
Schneider Electric 232
Protezione
delle persone
Dispositivi differenziali
Sistema Multi 9
Interruttori differenziali puri (1)
tipo ID
norma di riferimento CEI EN 61008
classe AC
corrente nominale [A] In 25 40 63 80 100
tensione nominale dimpiego [V] Ue 2P 230 230 230 230 230
4P 400 400 400 400 400
tensione disolamento [V] Ui 500 500 500 500 500
tensione nominale di tenuta Uimp modo differenziale 4 4 4 4 4
ad impulso [kV] modo comune 5 5 5 5 5
frequenza di impiego nomi nale [Hz] 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
potere di chiusura e di interruzione I m 2500 2500 2500 2500 2500
differenziale nominale [A]
corrente condizionale nominale I c 20 20 20 10 10
di cortocircuito differenziale [kA] fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile
gG 80 A gG 80 A gG 80 A gG 100 A gG 100 A
C40a 2P 6 6
4P 2 2
C40N 2P 7,5 7,5
4P 3 3
C60a 2P 10 10
4P 5 5
C60N 2P 20 20 20
4P 10 10 10
C60H 2P 30 30 30
4P 15 15 15
C60L 2P 50 40 30
4P 20 20 15
C120N 2P 10 10 10 10 10
4P 7 7 7 5 5
NG125a 2P 15 15 15 10 7
4P 7 7 7 15 7
NG125N 2P 15 15 15 15 7
4P 15 15 15 15 7
NG125L 2P 15 15 15 10 7
4P 15 15 15 15 7
NS160 2P 6 6 6 6 5
4P 4 4 4 4 4
tenuta alle correnti impulsive [k] istantanei 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25
onda di corrente 8/20 s selettivi S
numero di poli 2 4 2 4 2 4 4 4
sensibilit (I n) a 50 Hz [mA] istantanei 10 c
30 c c c c c c
300 c c c c c c c c
500 c c c c c
selettivi S 300
500
1000
tensione minima di funzionamento 176 176 176 176 176
del tasto di prova a 50 Hz [V]
tempo totale di sgancio a 2 I n [ms] istantanei 150 150 150 150 150
selettivi S
temperatura di riferimento [C] 40 40 40 40 40
(1) Interruttori automatici differenziali puri: sono i tipi modulari per montaggio su guida DIN.
Schneider Electric 233
Protezione
delle persone
IEC60755
A A tipo "SI" B
25 40 63 25 40 63 80 100 63
230 230 230 230 230 230
400 400 400 400 400 400 400 400 400
500 500 500 500 500 500 500 500 500
4 4 4 4 4 4 4 4 4
5 5 5 5 5 5 5 5 5
50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50
2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2000
20 20 20 20 20 10 10 10 20
fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile
gG 80 A gG 80 A gG 80 A gG 80 A gG 80 A gG 100 gG 100 A gG 100 A gG 80 A
6 6 6 6
2 2 2 2
7,5 7,5 7,5 7,5
3 3 3 3
10 10 10 10
5 5 5 5
20 20 20 20 20 20
10 10 10 10 10 10
30 30 30 30 30 30
15 15 15 15 15 15
50 40 30 50 40 30
20 20 15 20 20 15
10 10 10 10 10 10 10 10
7 7 7 7 7 7 5 5
15 15 15 15 15 15 10 7
7 7 7 7 7 7 15 7
15 15 15 15 15 15 15 7
15 15 15 15 15 15 15 7
15 15 15 15 15 15 10 7
15 15 15 15 15 15 15 7
6 6 6 6 6 6 6 5
4 4 4 4 4 4 4 4
0,25 0,25 0,25 3 3 3 3 3 3
5 5 5 5 5
2 4 2 4 2 4 2 4 2 4 2 4 4 4 4
c c c c c c c c c c c c c
c c c c c c c
c c c c c
c c c c
176 176 176 176 176 176 176 176 100
150 150 150 150 150 150 150
60 200 60 200 60 20060 200
40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Schneider Electric 234
Protezione
delle persone
Interruttori differenziali puri
tipo ID C40
norma di riferimento CEI EN 61008-1
classe AC A A tipo "SI"
corrente nominale [A] In 25 40 25 40 25 40
tensione nominale dimpiego [V] Ue 1P+N 230 230 230 230 230 230
tensione disolamento [V] Ui 440 440 440 440 440 440
tensione nominale di tenuta Uimp 6 6 6 6 6 6
ad impulso [kV]
frequenza di impiego nominale [Hz] 50 50 50 50 50 50
potere di chiusura e di interruzione I m 1000 1000 1000 1000 1000 1000
differenziale nominale [A]
corrente condizionale nominale I c 50 30 50 30 50 30
di cortocircuito differenziale [A] fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile fusibile
gG 25 A gG 40 A gG 25 A gG 40 A gG 25 A gG 40 A
C40a 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5
C40N 6 6 6 6 6 6
C60a 6 6 6 6 6 6
C60N 10 10 10 10 10 10
C60H 15 15 15 15 15 15
C60L 20 20 20 20 20 20
C120N
NG125a 6 6 6 6 6 6
NG125N 10 10 10 10 10 10
NG125L 10 10 10 10 10 10
NS160
tenuta alle correnti impulsive [kA] istantanei 0,25 0,25 3
onda di corrente 8/20 s selettivi S 5
numero di poli 1P+N 1P+N 1P+N 1P+N 1P+N 1P+N
sensibilit (I n) a 50 Hz [mA] istantanei 10
30 c c c c c c
300 c c c c
500
selettivi S 300 c
500
1000
tensione minima di funzionamento 189 189 189 189 189 189
del tasto di prova a 50 Hz [V]
tempo totale di sgancio a 2 I n [ms] istantanei 150 150 150
selettivi S 60200
temperatura di riferimento [C] 30 30 30
Dispositivi differenziali
Sistema Multi 9
Schneider Electric 235
Protezione
delle persone
Interruttori automatici magnetotermici differenziali (1)
tipo C40a Vigi C40N Vigi
norma di riferimento CEI EN 61009 CEI EN 61009
classe AC AC
corrente nominale [A] In 640 640
tensione nominale dimpiego [V] Ue 1P+N 230 230
tensione disolamento [V] Ui 440 440
tensione nominale di tenuta Uimp 6 6
ad impulso [kV]
frequenza di impiego nominale [Hz] 50 50
potere di chiusura e di interruzione I m 4500 6000
differenziale nominale [A]
numero di poli 1P+N 1P+N
sensibilit (I n) a 50 Hz [mA] istantanei 30 c c
300
tensione minima di funzionamento 189 189
del tasto di prova a 50 Hz [V]
tempo totale di sgancio a 2 I n [ms] istantanei 150 150
classe di limitazione 3 3
sganciatore magnetotermico (2) caratteristiche C C
In [A] 6 6
corrente 10 10
nominale 16 16
20 20
25 25
32 32
40 40
temperatura di riferimento [C] 30 30
(1) Interruttori magnetotermici differenziali disponibili in un blocco unico che assolve ad entrambe le funzioni di protezione magnetotermica
e differenziale.
(2) caratteristica tipo C
Im=In x CEI EN 60898
(CEI 23-3 4
a
ed.) 510
Blocchi differenziali Vigi (3)
tipo Vigi C40
norma di riferimento CEI EN 61009-1 App. G
classe AC A A tipo "SI"
tensione nominale dimpiego [V] Ue 1P+N 230/400 230/400 230/400
tensione disolamento [V] Ui 440 440 440
tensione nominale di tenuta Uimp 6 6 6
ad impulso [kV]
frequenza di impiego nominale [Hz] 50 50 50
potere di chiusura e di interruzione I m Icn dell'interuttore Icn dell'interuttore Icn dell'interuttore
differenziale nominale [A] associato associato associato
tenuta alle correnti impulsive [kA] istantanei 0,25 0,25 3
onda di corrente 8/20 s selettivi S 5
numero di poli 1+N 3+N 1+N 3+N 1+N 3+N
corrente nominale [A] In 25 40 25 40 25 40
sensibilit (I n) a 50 Hz [mA] istantanei 10
30 c c c c c c
300 c c c c
500
selettivi S 300 c
500
1000
tensione minima di funzionamento 189 189 189
del tasto di prova a 50 Hz [V]
tempo totale di sgancio a 2 I n [ms] istantanei 150 150 150
selettivi S 60200
(3) Blocchi differenziali Vigi per interruttori modulari C40: questi blocchi devono essere necessariamente assemblati con il relativo interruttore magnetotermico.
Schneider Electric 236
Protezione
delle persone
Blocchi differenziali Vigi (1)
tipo Vigi C60
norma di riferimento CEI EN 61009-1 App.G
classe AC A A tipo "SI"
tensione nominale dimpiego [V] Ue 230/400 230/400 230/400
tensione disolamento [V] Ui 500 500 500
tensione nominale di tenuta Uimp 6 6 6
ad impulso [kV di cresta]
frequenza di impiego nominale [Hz] 50/60 50/60 50/60
potere di chiusura e di interruzione I m (2) (2) (2)
differenziale nominale [A]
tenuta alle correnti impulsive [k] istantanei 0,25 0,25 3
onda di corrente 8/20 s selettivi S, regolabili I/S, I/S/R 5
numero di poli 2,3,4 2,3,4 2,3,4
corrente nominale [A] In 25 40 63 25 63 25 63
sensibilit (I n) a 50 Hz [mA] istantanei 10 c (2P)
30 c c c c c c c
300 c c c c c
500 c c c c c
selettivi S 300 c
500
1000 c
regolabili I/S 3001000
I/S/R 3003000
tensione minima di funzionamento 230/415 V 176 176 176
del tasto di prova a 50 Hz [V]
tempo totale di sgancio a 2 I n [ms] istantanei 150 150 150
selettivi S 60200
regolabili I
regolabili S
regolabili R
regolazioni possibili versione
sensibilit [mA]
ritardo [ms] (I)
(S)
(R)
preallarme
(1) Blocchi differenziali Vigi per interruttori modulari C60, C120, NG125: questi blocchi devono essere necessariamente assemblati con il relativo interruttore magnetotermico
(2) Icn/Icu dell'interruttore associato.
Dispositivi differenziali
Sistema Multi 9
Schneider Electric 237
Protezione
delle persone
Vigi C120 Vigi NG125
CEI EN 60947-2 App.B
AC A A tipo SI AC A tipo SI
230/400 230/400 230/400 230/415 230/415 440/500 230/415 440/500
500 500 500 690 690 690 690 690
6 6 6 8 8 8 8 8
50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60
(2) (2) (2) (2) (2) (2) (2) (2)
0,25 0,25 3 0,25 3 3 3 3
5 5 5 5 5
2,3,4 2,3,4 2,3,4 2,3,4 2 3, 4 3, 4 3,4 3, 4
125 125 125 63 63 63 63 125 125
c c c c c c c (4P)
c c c c c c (4P)
c c
c c c
c c c
c
c c c c
176 176 176 178 178 224 178 224
150 150 150 150 150 150
60200 60200 60200
150 150 150 150
60200 60200 60200 60200
500 500 500 500
I/S/R I/S/R I/S I/S/R I/S/R
300 300 300 300 300
500 500 500 500 500
1000 1000 1000 1000 1000
3000 3000 3000 3000
0 0 0 0 0
60 60 60 60 60
150 150 150 150
1050% In 1050% In
Schneider Electric 238
Protezione
delle persone
Rel standard ad una soglia
RH21 RH99
RH21M RH21P RH99M RH99P
Tipo di rete da proteggere
BT corrente alternata 1000 V 1000 V
Frequenza da 50/60 a 400 Hz da 50/60 a 400 Hz
Funzioni
Protezione c cc cc c cc cc c cc cc
Segnalazione guasto differenziale senza intervento protezione -
Preallarme - -
Visualizzazione percentuale In (barra di LED) - -
Misura corrente differenziale In (display) - -
Comunicazione (Digipact) - -
Installazione
Su guida DIN c cc cc - c cc cc -
Incasso - c cc cc - c cc cc
Sensibilit I n
Regolazione soglie commutatore commutatore
Soglia di guasto 2 soglie commutabili 9 soglie commutabili
30 mA o 300 mA da 30 mA a 30 A
Soglia di segnalazione - -
Soglia di preallarme - -
Temporizzazione
Regolazione temporizzazioni commutatore commutatore
Soglia di guasto 1 temporizzazione 9 temporizzazioni
istantanea per In= 30 mA da istantanea a 4,5 s
istantanea o 0,06 s per In= 300 mA
Soglia di segnalazione - -
Soglia di preallarme - -
Contatti di uscita
Numero contatti 1 1
Soglia di guasto: contatto a riarmo manuale c cc cc c cc cc (2)
Soglia di guasto: contatto a riarmo automatico - c cc cc (3)
Soglia di guasto: contatto a riarmo man/aut selezionabile - -
Soglia di segnalazione: contatto a riarmo automatico - -
Soglia di preallarme: contatto a riarmo automatico - -
Tensioni di alimentazione
12/24 V CA c cc cc c cc cc
48 V CA c cc cc c cc cc
110/130 V CA c cc cc c cc cc
220/240 V CA c cc cc c cc cc
380/415 V CA c cc cc c cc cc
440/525 V CA c cc cc c cc cc
12/48 V CC c cc cc c cc cc
24/130 V CC - -
Test di funzionamento
Locale (pulsante di test) c cc cc c cc cc
A distanza c cc cc c cc cc
A distanza di pi rel (massimo 10) c cc cc c cc cc
A distanza mediante comunicazione - -
Toroidi associabili
Toroidi chiusi tipo A c cc cc c cc cc
Toroidi aperti tipo OA c cc cc c cc cc
Todoridi sommatori c cc cc c cc cc
Compatibilit con toroidi chiusi tipo E c cc cc c cc cc
La protezione differenziale realizzata con
l'associazione di un rel differenziale a
toroide separato ad un interruttore
automatico provvisto di sganciatore
voltmetrico.
I Rel differenziali sono tutti in classe A e
protetti contro scatti intempestivi.
Per il loro funzionamento richiedono una
tensione di alimentazione ausiliaria in CA o CC.
Dispositivi differenziali
Dispositivi differenziali a toroide separato
Schneider Electric 239
Protezione
delle persone
Rel a doppia soglia Centrale di misure differenziali
RH197 RHUs RHU RMH
RH197P RHUs RHU Centrale RMH Concentratore RM12T
1000 V 1000 V 1000 V 1000 V
da 50/60 a 400 Hz da 50/60 a 400 Hz da 50/60 a 400 Hz da 50/60 a 400 Hz
c cc cc c cc cc -
- - - - c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
c cc cc - - -
- c cc cc c cc cc c cc cc fino a 12 partenze misurate (1)
- - c cc cc c cc cc
- - - - c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc -
commutatore tastiera tastiera tastiera
19 soglie commutabili 1 soglia regolabile 1 soglia regolabile -
da 30 mA a 30 A da 30 mA a 30 A da 30 mA a 30 A
- - - 1 soglia regolabile
da 30 mA a 30 A
fissa 1 soglia regolabile 1 soglia regolabile 1 soglia regolabile
50% In da 15 mA a 30 A da 15 mA a 30 A da 15 mA a 30 A
commutatore tastiera tastiera tastiera
7 temporizzazioni 1 temporizzazione 1 temporizzazione -
da istantanea a 4,5 s regolabile regolabile
da istantanea a 4,5 s da istantanea a 4,5 s
- - - 1temporizzazione regolabile
per ogni partenza
da istantanea a 4,5 s
istantanea 1temporizzazione 1temporizzazione 1 temporizzazione regolabile
regolabile regolabile per ogni partenza
da istantanea a 4,5 s da istantanea a 4,5 s da istantanea a 4,5 s
2 2 2 2
- c cc cc c cc cc -
- - - -
c cc cc - - -
- - - c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
- - - -
c cc cc c cc cc c cc cc -
c cc cc c cc cc c cc cc -
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc -
- - - -
- - - -
c cc cc - - -
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc -
c cc cc c cc cc c cc cc -
- - c cc cc c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
c cc cc c cc cc c cc cc c cc cc
Schneider Electric 240
Protezione
delle persone
Rilevatori Toro di tipo chiuso A
Rel associati
Rel a riarmo automatico RH99, RMH
Rel differenziali RH10, RH21, RH99, RHUs e RHU
Impiego
Per lavori ex nono ed estensioni c
Per ristrutturazioni ed estensioni -
Caratteristiche generali
Tipo di rete da controllare BT 50/60/400 Hz
Tensione d'isolamento Ui 1000 V
Rilevatore di tipo chiuso c
Rilevatore di tipo aperto -
Temperatura di funzionamento -35 C / +70 C
Temperatura di stoccaggio -55 C / +85 C
Indice di protezione IP30 (collegamenti IP20)
Caratteristiche elettriche del prodotto
Rapporto di trasformazione 1/1000
Tenuta alla corrente di cortocircuito trifase Icw 100 kA/0,5 s c
Tenuta alla corrente di cortocircuito differenziale Iw 85 kA/0,5 s c
(secondo IEC 60947-2 in kA efficace)
Categoria di sovratensione IV
Tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp (kV) 12
Caratteristiche dei rilevatori TA30 PA50 IA80 MA120 SA200 GA300
Corrente nominale dimpiego Ie (A) 65 85 160 250 400 630
Sezione massima ammissibile per fase (mm rame) 25 50 95 240 2 x 185 2 x 240
Caratteristiche meccaniche del prodotto
Tipo di rilevatore Dimensioni (mm) Peso (kg)
Toro TA30 30 0,12
Toro PA50 50 0,2
Toro IA80 80 0,42
Toro MA120 120 0,59
Toro SA200 200 1,32
Toro GA300 300 2,23
Toro POA - -
Toro GOA - -
Toroide sommatore - -
Toroide sommatore - -
Cablaggio
Sezione dei cavi (mm) per una resistenza R =3 W Lunghezza max di collegamento (m)
0,22 18
0,75 60
1 80
1,5 100
Tipo di montaggio
Aggancio su rel Vigirex (montaggio posteriore) TA30, PA50
Su guida DIN (montaggio orizzontale o verticale) TA30, PA50, IA80, MA120
Su piastra piena o forata o su profilato TA30, PA50, IA80, MA120, SA200
Su cavo IA80, MA120, SA200, GA300
Su sistema sbarre -
Caratteristiche ambientali
Calore umido non in funzionamento (IEC 60068-2-30) 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 %
Calore umido in funzionamento (IEC 60068-2-56) 48 h 00 Categoria C2
Nebbia salina (IEC 60068-2-52) Prova KB severit 2
Grado di inquinamento (IEC 60664-1) 3
Potere calorifico (MJ) 0,98 1,42 3,19 3,89 7,05 -
(1) Per In u 500 mA.
(2) Da 0,5 a 2,5 mm.
Dispositivi differenziali
Dispositivi differenziali a toroide separato
Scelta dei rilevatori in funzione del circuito di potenza
Cavi rame 3P +N
Corrente nominale dimpiego (Ie) Sezione max per fase Rilevatori
65 A 25 mm
2
TA30
85 A 50 mm2 PA50 o POA
160 A 95 mm2 IA80
250 A 240 mm2 MA120 o GOA
400 A 2 x 185 mm
2
SA200
630 A 2 x 240 mm
2
GA300
1600 A 4 x 240 mm
2
280 x 115 mm
Schneider Electric 241
Protezione
delle persone
Toro di tipo aperto OA Toroide sommatore
RH99, RMH RH99 (1)
RH10, RH21, RH99, RHUs e RHU RH10, RH21, RH99 (1)
- c
c -
BT 50/60/400 Hz BT 50/60/400 Hz
1000 V 1000 V
- c
c -
-35 C / +70 C -35 C / +80 C
-55 C / +85 C -55 C / +100 C
- IP30 (collegamenti IP20)
1/1000 1/1000
c
c c
IV IV
12 12
POA GOA 280 x 115 470 x 160
85 250 1600 4000
50 240 2 x 100 x 5 2 x 125 x 10
Dimensioni (mm) Peso (kg) Dimensioni interne(mm) Peso (kg)
- - - -
- - - -
- - - -
- - - -
- - - -
- - - -
46 1,3 - -
110 3,2 - -
- - 280 x 115 13,26
- - 470 x 160 21,16
Lunghezza max di collegamento (m) Lunghezza max di collegamento (m)
18 -
60 10 (2)
80 10 (2)
100 10 (2)
- -
- -
POA, GOA -
c
- c
28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 %
48 h 00 Categoria C2 48 h 00 Categoria C2
Prova KB severit 2 Prova KB severit 2
3 4
8,02 16,35 -
Scelta dei toroidi sommatori in funzione del circuito di potenza
Sbarre rame 3P +N
Corrente nominale dimpiego (Ie) Sezione max per fase Toroidi sommatori
1600 A 2 sbarre 100 x 5 mm
2
280 x 115 mm
4000 A 2 sbarre 125 x 10 mm
2
470 x 160 mm
Schneider Electric 242
Protezione
delle persone
Protezione differenziale di tipo toroidale
Dispositivi differenziali
Indicazioni installative
Protezione mediante
trasformatore toroidale
Il trasformatore toroidale utilizzato per i
seguenti dispositivi differenziali: interruttori
magnetotermici con blocchi differenziali Vigi,
interruttori magnetotermici differenziali,
interruttori differenziali puri.
Il toroide deve abbracciare tutti i conduttori
attivi affinch sia interessato dal campo
magnetico residuo corrispondente alla
somma vettoriale delle correnti che
percorrono le fasi ed il neutro.
Linduzione magnetica nel toroide e il
segnale elettrico disponibile al secondario
sono dunque, da un punto di vista teorico,
limmagine della corrente differenziale
residua. Il segnale elettrico al secondario del
toroide viene inviato al rel per lo sgancio.
Lo stesso principio pu essere applicato
utilizzando un rel differenziale a toroide
separato esterno al dispositivo di
interruzione (Vigirex). In questo caso, per la
corretta installazione del toroide occorre
attenersi ad alcune regole di seguito
indicate.
Il sensore toroidale permette di determinare
correnti differenziali nel campo che va da
qualche milliampere a qualche decina di
ampere. In particolare si realizzano
dispositivi differenziali ad alta sensibilit
per circuiti di distribuzione e terminali
(protezione delle persone e protezione
contro gli incendi).
Rel differenziale a toroide
separato
Linsieme necessario per il funzionamento
costituito dal toroide o trasformatore di
corrente e dal rel differenziale, associati
al dispositivo di interruzione provvisto della
relativa bobina di apertura (MX o MN).
Il collegamento toroide-rel differenziale
deve essere realizzato con cavo schermato
in caso di:
c soglia differenziale <100 mA;
c toroide installato a distanza superiore a 10 m;
c cavo di segnale installato a meno di
30 cm dal cavo di potenza.
Nota 1: se si utilizzano differenziali ad alta
sensibilit, consigliabile formare una treccia
con i cavi di collegamento toroide-rel.
Nota 2: i rel differenziali Vigirex presentano
il controllo permanente del collegamento
toroide-rel: in caso di interruzione si ha
lapertura dellinterruttore associato.
A
3
1
2

L 2
Esempio di cattivo serraggio dei conduttori
nel toroide
Posizionamento del toroide lontano dai tratti
di curvatura dei cavi
Il manicotto di materiale ferromagnetico
disposto attorno ai conduttori all'interno
del toroide riduce il rischio di sganci causati
da correnti di spunto.
Nota 3: alcuni tipi di rel differenziali Vigirex
sono provvisti di dispositivo a sicurezza
positiva per la segnalazione in caso di
mancanza dellalimentazione ausiliaria
o di rottura del cavo di alimentazione.
Affinch la "risposta" del toroide sia fedele e
lineare, necessario collocare i conduttori
il pi vicino possibile al centro del toroide,
affinch la loro azione magnetica in assenza
di corrente differenziale residua sia
perfettamente compensata.
Il campo magnetico generato da un
conduttore diminuisce proporzionalmente
alla distanza ed quindi molto forte nel
punto A della figura a fianco; ne deriva
una saturazione magnetica locale che si
traduce in un contributo al flusso magnetico
nel toroide, dovuto alla fase 3, non
proporzionale alla corrente che la percorre.
Lo stesso fenomeno pu verificarsi se il
toroide posizionato in prossimit di una
zona di curvatura dei cavi da cui esso
attraversato. Ci pu causare la comparsa
di una induzione residua parassita, in grado,
nel caso di correnti di elevata intensit, di
far apparire al secondario del toroide un
segnale che pu dare luogo ad un
intervento intempestivo.
Questo rischio tanto pi elevato quanto
pi la soglia dintervento del differenziale
bassa rispetto alla corrente nelle fasi, in
modo particolare in caso di cortocircuito.
Nei casi critici (Ifasemax / In elevato),
due soluzioni consentono di far fronte
al problema degli scatti intempestivi:
c utilizzare un toroide avente diametro
interno almeno doppio del diametro del cavo
o del fascio di cavi;
c disporre un manicotto di materiale
ferromagnetico (ferro dolce - lamiera
ferromagnetica) allinterno del toro per
rendere il campo omogeneo.
Una volta che sono state considerate
tutte queste precauzioni, cio centraggio dei
conduttori, uso di un toroide di grandi
dimensioni e applicazione di un
manicotto magnetico, il valore del rapporto
Ifasemax / In pu arrivare fino a 50000.
Occorre sottolineare che lutilizzo di
differenziali a toroide incorporato consente
allinstallatore di risolvere i problemi sopra
evidenziati, perch in questo caso il
costruttore che studia e mette a punto le
soluzioni per risolvere il problema del
centraggio dei conduttori attivi e ottimizzare
il dimensionamento del toroide.
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Schneider Electric 243
Protezione
delle persone
Protezione mediante
trasformatori di corrente
Per misurare la corrente differenziale di un
circuito trifase sono installati tre o quattro
trasformatori di corrente a seconda che il
circuito sia senza neutro o con neutro.
I tre (o quattro) TA si comportano come dei
generatori di corrente collegati in parallelo
che fanno circolare sul circuito duscita una
corrente che la somma vettoriale delle tre
correnti di fase piu quella delleventuale
conduttore di neutro, cio la corrente
differenziale residua. Questa corrente
rilevata dal rel differenziale.
Questa soluzione adottata per realizzare
la protezione detta residual (opzione T),
integrata negli sganciatori elettronici.
Per rilevare la corrente di guasto verso terra
vengono utilizzati i trasformatori di corrente
impiegati per il rilevamento delle
sovracorrenti.
Protezione differenziale realizzata con TA in
un circuito trifase senza neutro
Per ragioni costruttive legate alla classe di
precisione dei trasformatori di corrente si
possono realizzare con questa soluzione
solo dispositivi differenziali a bassa
sensibilit utilizzabili ai primi livelli di
distribuzione per la protezione contro gli
incendi e pi in generale per la protezione
dellimpianto. Infatti potrebbe succedere
che, in seguito allerrore di lettura operato
dai TA, la sommatoria delle correnti nei
conduttori attivi potrebbe dare un risultato
diverso da zero anche in assenza di
corrente di dispersione verso terra.
Ad esempio, con dei TA di classe 5, utilizzati
alla loro corrente nominale, consigliabile
non effettuare regolazioni del rel
differenziale al di sotto del 10% della
corrente nominale stessa dei TA.
In alternativa alla protezione di terra
integrata negli sganciatori unaltra soluzione
che sfrutta lo stesso principio quella che
utilizza il toroide del rel differenziale a
toroide separato per la rilevazione della
somma delle correnti dei TA.
In aggiunta alle considerazioni fatte in
precedenza riguardanti la precisione dei TA,
bisogna considerare che per determinare la
reale soglia di intervento di questa protezione
occorre moltiplicare la soglia regolata sul
fronte del rel differenziale per il rapporto di
trasformazione dei TA.
Ad esempio regolando un Vigirex a
In = 500 mA e avendo dei TA 100/5 A la
reale soglia di intervento impostata pari
a 500 mA x 100/5 = 10 A.
Protezione "Source Ground
Return"
Una soluzione alternativa a quella delluso
dei trasformatori di corrente, in caso di
protezione di arrivi di forte potenza e quindi
in presenza di cavi di fase aventi elevata
sezione, la "Source Ground Return".
In questo caso si posiziona il toroide sul
collegamento a terra del centro stella
dellavvolgimento di bassa tensione del
trasformatore. Infatti, per la legge di Kirchoff
ai nodi, la corrente differenziale vista dal
toroide T della figura sottostante uguale
a quella vista dal toroide G, per un guasto
disolamento che si verifica sulla rete BT.
Il toroide rileva ed invia al rel differenziale
la corrente di guasto verso terra.
Il rel differenziale pu essere integrato
nello sganciatore elettronico (opzione W) del
dispositivo di interruzione o esterno allo
stesso (Vigirex).
Questa soluzione si pu applicare nei sistemi
TN-S, qualora sia possibile installare il
toroide sul tratto del conduttore di terra tra la
derivazione del neutro e quella del PE.
Inserzione sui conduttori attivi (G) e source
ground return (T).
AT / BT
DDR
1
T
G
2
3
DDR
N
PE
I1 I2 I3
A
Ih
B
DDR
Conduttore di protezione
Il conduttore di protezione deve essere
installato esternamente al toroide (fig. a).
In caso contrario il dispositivo differenziale
non interviene.
Se la guaina metallica del cavo collegata a
terra e passa all'interno del toroide
(fig. b), il conduttore che collega la guaina
al collettore di terra deve passare all'interno
del toroide per annullare gli effetti di una
eventuale corrente di guasto che potrebbe
circolare all'interno della guaina stessa.
a
b
c
e
{
d
In presenza
di guaina
metallica
e
a
{
d
f
Fig. a Fig. b
a: toroide
b: neutro eventuale
c: conduttore di protezione
d: conduttori di fase
e: guaina metallica
f: collegamento guaina - PE.
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Schneider Electric 244
Protezione
delle persone
Trasformatori in parallelo
L'impiego di dispositivi differenziali in
presenza di trasformatori in parallelo pu
dar luogo a due tipi di inconvenienti:
c perdita di sensibilit del dispositivo
differenziale.
La corrente di guasto verso terra I
g
si
ripartisce sui trasformatori e di
conseguenza i dispositivi differenziali
installati sui montanti percepiscono solo una
frazione di tale corrente;
c correnti di circolazione.
In presenza di trasformatori con
caratteristiche diverse, ad esempio potenza
nominale e tensione di corto circuito,
molto probabile la circolazione
di correnti che interessano anche l'impianto
di terra (correnti di circolazione I
c
).
Anche in presenza di trasformatori
nominalmente identici, piccole differenze
costruttive possono dare luogo a queste
correnti di circolazione. La presenza di
carichi squilibrati, accentuando eventuali
differenze di potenziale tra i centri stella
dei due trasformatori, acuisce il problema.
I rel differenziali installati sugli arrivi dei
trasformatori possono pertanto scattare
intempestivamente.
Per ovviare a questi inconvenienti utilizzare
una delle seguenti soluzioni:
c installare le protezioni differenziali sulle
partenze e non sugli interruttori di arrivo
realizzando i montanti con elementi che
riducono al minimo il rischio di guasti verso
terra.
c equipaggiare gli interruttori di arrivo con
una protezione di terra ed installare i relativi
toroidi sui conduttori che uniscono il neutro
al dispersore dell'impianto di terra comune
ai due trasformatori.
Nota: le soluzioni proposte non producono
scatti intempestivi delle protezioni diffrenziali
inserite; tuttavia le correnti di circolazione
sono sempre presenti sull'impianto.
dunque consigliabile evitare il parallelo
di trasformatori di diverse caratteristiche
nominali.
No
I
c
I
c
Si
I
c
Questa figura mostra un esempio
di realizzazione della messa a terra dei
trasformatori in parallelo in un sistema
TN-S ed indica il corretto posizionamento
dei toroidi.
Si ricorda che l'installazione dei differenziali
non ammessa nei sistemi TN-C.
La realizzazione pratica del collegamento
a terra di trasformatori funzionanti
in parallelo e provvisti di protezione
differenziale richiede un buon progetto
ed una particolare attenzione
in fase di montaggio.
In particolare il collegamento delle sbarre
di terra (PE) del quadro principale
deve essere tale da rispettare il corretto
posizionamento dei toroidi.
1
2
3
N
PE
PE PE
SI
NO
NO
(1)
(1)
DA (2)
(1) L'intervento della protezione differenziale deve
provocare l'apertura dell'interruttore del montante di
media tensione.
Infatti, in caso di guasto interno al trasformatore,
la sola apertura dell'interruttore di bassa tensione
non isola il punto di guasto.
(2) DA il dispersore intenzionale dell'impianto
di terra comune ai due trasformatori.
Dispositivi differenziali
Indicazioni installative
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Schneider Electric 245
Protezione
delle persone
Dispositivi differenziali Multi 9
I dispositivi differenziali della gamma Multi 9
sono utilizzabili a 400 Hz.
La soglia di sensibilit varia al variare della
frequenza e in genere aumenta con essa.
Tuttavia dimostrato che il corpo umano
meno sensibile alla corrente a 400 Hz.
Quindi a fronte di un aumento delle soglie di
intervento dei dispositivi differenziali con la
frequenza, essi assicurano ancora la
protezione delle persone.
Il comportamento dei dispositivi differenziali
al variare della frequenza indicato nei
diagrammi sottostanti.
Vigi C60
ID, IDC40 C40 Vigi, Vigi C40
tipo classe In [A] numero curva
10 mA 30 mA 300 mA 500 mA
ID AC 25 2 1 1 -
40 - 1 1 1
63-80-100 - 2 1 1
A 25-40-63 - 3 2 -
A tipo "si" 25-40-63 - 4 - -
selettivo S A tipo "si" 40-63-80-100 - - 2 2
Dispositivi differenziali
Impiego a 400 Hz
tipo classe In [A] numero curva
10 mA 30 mA 300 mA 500 mA 1 A
Vigi C60 AC 25 2 1 1 1 -
40-63 - 2 1 1 -
A 25-63 - 3 2 2 -
A tipo "si" 25-63 - 4 - - -
selettivi S A tipo "si" 63 - - 4 - 4
0.5
1.5
10 50 60 Hz
Id
IDn
90 150 250 350
1
2
2.5
400
1
2
3
4
0.5
1.5
10 50 60 Hz
ID
ln
90 150 250 350
1
2
2.5
400



tipo classe In [A] numero curva
10 mA 30 mA 300 mA 500 mA
C40a Vigi AC 40 - 1 - -
C40N Vigi AC 40 - 1 1 -
Vigi C40 AC 25-40 - 1 1 -
A 25-40 - 1 1 -
A tipo si 25-40 - 2 2 -
selettivi S A tipo si 40 - - 2 -
0.5
1.5
10 50 60 Hz
ID
In
90 150 250 350
1
2
2.5
400


Incidenza della frequenza
della corrente
La Norma IEC 60479-1 3 e -2 4
definisce la sensibilit e la fibrillazione del
corpo umano in funzione della frequenza.
Soglia in corrente in funzione della frequenza
Frequenza (Hz) Percezione (mA) Tetanizzazione(mA) Fibrillazione (mA)
Corrente continua 2 - 100
50 0,5 10 40
100 0,5 10 80
300 0,6 12 180
1000 1 17 560
3000 2 23 -
5000 4 32 -
10000 6 50 -
>10000 100 - -
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Schneider Electric 246
Protezione
delle persone
Sistema di neutro IT
v caso A - nel caso di circuiti senza neutro
inseriti in un sistema con neutro distribuito,
la formula diventa:
v caso B - linea con neutro
(1) Nell'impossibilit pratica di effettuare
la verifica per ogni configurazione di doppio
guasto, il calcolo viene condotto
supponendo una uguale ripartizione
della tensione tra i due circuiti in guasto (ci
corrisponde alla condizione pi sfavorevole
per uno dei due circuiti interessati dal
doppio guasto).
(2) Si ricorda che le norme raccomandano di
non distribuire il neutro nei sistemi IT.
Sistema di neutro TN
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Generalit
Verifica delle condizioni
di intervento del
dispositivo di protezione
contro le sovracorrenti
Il metodo convenzionale utilizzato in questa
guida suggerito dalla Norma CEI 64.8
ed nella maggior parte dei casi sufficiente
a determinare con buona approssimazione
la massima lunghezza della conduttura
per la quale verificata la protezione
delle persone.
Per la determinazione della lunghezza limite
della conduttura utilizzare la legge
di Ohm opportunamente adattata.
Nel fare la valutazione della corrente di
guasto a terra si considerano soltanto le
impedenze della fase e del PE relative alla
partenza in esame.
La precisione di questo metodo si pu
considerare equivalente a quella del calcolo
che tiene conto di tutte le impedenze della
rete (metodo seguito dal programma
On-Off Rete), quando l'impedenza della rete
a monte trascurabile rispetto a quella della
partenza in esame.
Questo metodo risulta efficace per fare una
rapida valutazione della lunghezza massima
protetta quando non sono note le
caratteristiche della rete a monte.
un metodo applicabile a condizione che
il conduttore di protezione sia posto nelle
immediate vicinanze dei conduttori attivi
del circuito (in caso contrario la verifica della
protezione delle persone pu essere
eseguita solo con delle misure effettuate
ad impianto terminato).
c senza distribuzione del neutro (1)
c con distribuzione del neutro (1) (2)
I simboli utilizzati significano:
L
max
[m] la massima lunghezza
della conduttura che permette l'intervento
della protezione;
k
x
il fattore di riduzione che tiene conto
della reattanza dei cavi di sezione maggiore
di 95 m
2
;
k
par
il fattore correttivo in caso di pi cavi
in parallelo;
k
m
il fattore che tiene conto della
tolleranza della soglia di intervento
magnetico; vale:
c 1,2 per gli sganciatori magnetotermici;
c 1,15 per gli sganciatori elettronici.
1,5 il fattore correttivo della resistenza
del circuito. Si ritiene che, in occasione del
guasto, tale resistenza aumenti del 50%
rispetto al suo valore a 20C;
0,8 per tener conto di una riduzione all'80%
della tensione di alimentazione durante
il guasto, sulla parte di impianto a monte
della conduttura in esame;
U
0
[V] la tensione nominale tra fase
e terra;
U [V] la tensione nominale tra fase e fase;
S
F
[mm
2
] la sezione del conduttore
di fase;
S
N
[mm
2
] la sezione del conduttore
di neutro;
[ mm
2
/m] il valore della resistivit a
20C del materiale conduttore, (pari a 0,018
per il rame e 0,027 per l'alluminio);
m il rapporto tra la sezione del conduttore
di fase e la sezione del conduttore
di protezione (in presenza di conduttori
in parallelo considerare la sezione
complessiva);
m
'
il rapporto tra la sezione del conduttore
di neutro e la sezione del conduttore
di protezione;
I
m
[A] la taratura della protezione contro
i cortocircuiti.
Sez. fase [mm
2
] 120 150 185 240 300
kx 0,90 0,85 0,80 0,75 0,72
n. cavi in parallelo 1 2 3 4 5
k
par
1 2 2,65 3 3,2
L k k
U S
k I
x par
o F
m m
max

,
,
=

+ ( )
0 8
15 1 m
L k k
U S
k I
x par
F
m m
max

,
,
=

+ ( )
0 8
2 15 1 m
C
D
A
B
PE
S
PE
S
F
V
AB
=
0,8 Uo
2
R
S
T
N
S
N
caso A caso B
A
B
C
S
PE
PE
L
SF
C
D
A
B
PE
S
PE
SF
V
AB
=
0,8 U
2
L
max
= k
x
k
par
_______________
0,8 U
0
S
N
21,5(1+m)k
m
I
m
L
max
= k
x
k
par
_______________
0,8 U0 SF
21,5(1+m)k
m
I
m
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 246
Schneider Electric 247
Protezione
delle persone
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Sistema TN
Lunghezze massime (in metri) di cavo
protetto contro i contatti indiretti tramite
interruttori automatici nel sistema TN.
Fattori correttivi da applicarsi alle lunghezze date dalle tabelle
Sfase
Spe 1 2 3 4
rete 400 V cavo Cu 1 0,67 0,50 0,40
tra le fasi (1) cavo Al 0,62 0,41 0,31 0,25
(1) Nel caso di reti trifasi a 230 V tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6.
Per reti monofasi a 230 V (fase neutro), non applicare il coefficiente.
Tabella 2 - C60, C120, NG125 caratteristica C
sez. In [A]
[mm
2
] 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
1,5 1022 511 256 170 128 85 51 32 26 20 16 13 10 8 6 5 4
2,5 1704 852 426 284 213 142 85 53 43 34 27 21 17 14 11 9 7
4 681 454 341 227 136 85 68 55 43 34 27 22 17 14 11
6 681 511 341 204 128 102 82 64 51 41 32 26 20 16
10 852 568 341 213 170 136 106 85 68 54 43 34 27
16 545 341 273 218 170 136 109 87 68 55 44
25 852 532 426 341 266 213 170 135 106 85 68
35 745 596 477 373 298 239 189 149 119 95
50 852 681 532 426 341 270 213 170 136
Tabella 3 - C60, C120, NG125 caratteristica D o K
sez. In [A]
[mm
2
] 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
1,5 730 365 183 122 91 61 37 23 18 15 11 9 7 6 5 4 3
2,5 1217 608 304 203 152 101 61 38 30 24 19 15 12 10 8 6 5
4 487 325 243 162 97 61 49 39 30 24 19 15 12 10 8
6 730 487 365 243 146 91 73 58 46 37 29 23 18 15 12
10 811 608 406 243 152 122 97 76 61 49 39 30 24 19
16 649 389 243 195 156 122 97 78 62 49 39 31
25 608 380 304 243 190 152 122 97 76 61 49
35 852 532 426 341 266 213 170 135 106 85 68
50 761 608 487 380 304 243 193 152 122 97
Tabella 4 - C60, NG125 caratteristica MA
sez. In [A]
[mm
2
] 1,6 2,5 4 6,3 10 12,5 16 25 40 63
1,5 222 142 89 56 35 28 22 14 9 6
2,5 370 237 148 94 59 47 37 24 15 9
4 592 379 237 150 95 76 59 38 24 15
6 568 355 225 142 114 89 57 35 23
10 592 376 237 189 148 95 59 38
16 601 379 303 237 151 95 60
25 592 473 370 237 148 94
35 828 663 518 331 207 131
50 739 473 296 188
Tabella 1 - C60, C120, NG125 caratteristica B
sez. In [A]
[mm
2
] 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
1,5 170 102 64 51 41 32 26 20 16 13 10 8
2,5 284 170 106 85 68 53 43 34 27 21 17 14
4 454 273 170 136 109 85 68 55 43 34 27 22
6 681 409 256 204 164 128 102 82 65 51 41 33
10 681 426 341 273 213 170 136 108 85 68 55
16 681 545 436 341 273 218 173 136 109 87
25 852 681 532 426 341 270 213 170 136
35 745 596 477 379 298 239 191
50 1065 852 681 541 426 341 273
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Schneider Electric 248
Protezione
delle persone
Tabella 6 - Compact NS, Masterpact (1)
sez. Im [A]
[mm
2
] 1500 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500
2,5 4 3 2 2 1 1 1
4 7 5 4 3 2 2 1 1 1
6 11 8 6 5 4 3 2 2 1 1
10 18 14 11 8 7 5 4 3 2 2
16 30 22 18 14 11 9 7 5 4 3
25 47 35 28 22 17 14 11 8 7 5
35 66 49 39 31 24 19 15 12 9 7
50 94 70 56 44 35 28 22 17 14 11
70 132 99 79 62 49 39 31 24 19 15
95 179 134 107 84 67 53 42 33 26 21
120 204 153 122 95 76 61 48 38 30 24
150 241 181 144 113 90 72 57 45 36 28
185 280 210 168 131 105 84 66 52 42 33
240 340 255 204 159 127 102 81 63 51 40
300 408 306 245 191 153 122 97 76 61 49
(1) Nel caso di regolazione della soglia magnetica
ad una Im non contenuta in tabella, considerare la
colonna con Im immediatamente superiore.
(2) In questa riga sono indicati gli sganciatori
magnetotermici degli interruttori Compact NS
a cui corrispondono i valori di soglia magnetica
della tabella.
Tabella 5 - Compact NS, Masterpact (1)
Im [A]
63 80 125 190 300 400 500 650 800 1000 1250
sez. Tipo di sganciatori NS
[mm
2
] (2) TM16G TM 25/40G TM63G TM16D TM25D TM32D TM 40/63D TM80D TM100D TM125/160D
2,5 112 88 56 37 23 18 14 10 8 7 5
4 180 141 90 60 37 28 22 17 14 11 9
6 270 212 136 90 56 43 34 26 21 17 13
10 450 354 227 149 94 71 56 43 35 28 22
16 721 567 363 239 151 114 90 69 56 45 36
25 1126 887 567 374 236 177 141 109 88 70 56
35 1577 1242 795 523 331 248 198 152 124 99 79
50 2253 1774 1135 591 473 355 283 218 177 141 113
70 3155 2484 1590 828 662 497 397 305 248 198 159
95 4281 3371 2158 1123 899 674 539 415 337 269 215
120 4867 3833 2453 1277 1022 767 613 471 383 306 245
150 5746 4525 2896 1508 1206 905 724 556 452 362 289
185 6670 5253 3361 1751 1400 1051 840 646 525 420 336
240 8112 6388 4088 2129 1703 1278 1022 786 638 511 408
300 9735 7666 4906 2555 2044 1533 1226 943 766 613 490
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Sistema TN
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 248
Schneider Electric 249
Protezione
delle persone
Lunghezze massime (in metri) di cavo
protetto contro i contatti indiretti tramite
interruttori automatici nel sistema IT.
Fattori correttivi da applicarsi alle lunghezze date dalle tabelle
Sfase
Spe 1 2 3 4
rete trifase cavo Cu neutro non distributo 1 0,67 0,50 0,40
400 V (1) neutro distribuito 0,60 0,40 0,30 0,24
cavo Al neutro non distribuito 0,62 0,41 0,31 0,25
neutro distribuito 0,37 0,25 0,19 0,15
Tabella 7 - C60, C120, NG125 caratteristica B
sez. In [A]
[mm
2
] 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
1,5 148 89 56 44 36 28 22 18 14 11 9 7
2,5 247 148 93 74 59 46 37 30 24 19 15 12
4 395 237 148 119 95 74 59 47 38 30 24 19
6 356 222 178 142 111 89 71 56 44 36 28
10 370 296 237 185 148 119 94 74 59 47
16 474 379 296 237 190 150 119 95 76
25 593 463 370 296 235 185 148 119
35 519 415 329 259 207 160
50 593 470 370 296 237
Tabella 9 - C60, C120, NG125 caratteristica D o K
sez. In [A]
[mm
2
] 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
1,5 635 317 159 106 79 53 32 20 16 13 10 8 6 5 4 3 3
2,5 529 265 176 132 88 53 33 26 21 17 13 11 8 7 5 4
4 423 282 212 141 85 53 42 34 26 21 17 13 11 8 7
6 423 317 212 127 79 63 51 40 32 25 20 16 13 10
10 529 353 212 132 106 85 66 53 42 34 26 21 17
16 564 339 212 169 135 106 85 68 54 42 34 27
25 529 331 265 212 165 132 106 84 66 53 42
35 463 370 296 231 185 148 118 93 74 59
50 529 423 331 265 212 168 132 106 85
Tabella 8 - C60, C120, NG125 caratteristica C
sez. In [A]
[mm
2
] 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
1,5 889 444 222 148 111 74 44 28 22 18 14 11 9 7 6 4 4
2,5 370 247 185 123 74 46 37 30 23 19 15 12 9 7 6
4 395 296 198 119 74 59 47 37 30 24 19 15 12 9
6 444 296 178 111 89 71 56 44 36 28 22 18 14
10 494 296 185 148 119 93 74 59 47 37 30 24
16 474 296 237 190 148 119 95 75 59 47 38
25 463 370 296 231 185 148 118 93 74 59
35 415 324 259 207 165 130 104 83
50 463 370 296 235 185 148 119
(1) Nel caso di reti trifase a 230 V tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6.
Per reti monofase a 230 V (fase neutro), non applicare il coefficiente.
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Sistema IT
Tabella 10 - C60, NG125 caratteristica MA
sez. In [A]
[mm
2
] 1,6 2,5 4 6,3 10 12,5 16 25 40 63
1,5 193 123 77 49 31 25 19 12 8 5
2,5 322 206 129 82 51 41 32 21 13 8
4 514 329 206 131 82 66 51 33 21 13
6 494 309 196 123 99 77 49 31 20
10 514 327 206 165 129 82 51 33
16 523 329 263 206 132 82 52
25 514 412 322 206 129 82
35 576 450 288 180 114
50 643 412 257 163
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 249
Schneider Electric 250
Protezione
delle persone
Tabella 12 - Compact NS, Masterpact (1)
sez. Im [A]
[mm
2
] 1500 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500
2,5 4 3 2 1 1 1
4 6 4 3 3 2 1 1 1
6 9 7 5 4 3 2 2 1 1 1
10 16 12 9 7 6 4 3 3 2 1
16 26 19 15 12 9 7 6 4 3 3
25 41 30 24 19 15 12 9 7 6 4
35 57 43 34 27 21 17 13 10 8 6
50 82 61 49 38 30 24 19 15 12 9
70 115 86 69 54 43 34 27 21 17 13
95 156 117 93 73 58 46 37 29 23 18
120 177 133 106 83 66 53 42 33 26 21
150 209 157 125 98 78 62 49 39 31 25
185 243 182 146 114 91 73 58 45 36 29
240 296 222 177 138 111 88 70 55 44 35
300 355 266 213 166 133 106 84 66 53 42
(1) Nel caso di regolazione della soglia magnetica
ad una Im non contenuta in tabella, considerare la
colonna con Im immediatamente superiore.
(2) In questa riga sono indicati gli sganciatori
magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui
corrispondono i valori di soglia magnetica della
tabella.
Tabella 11 - Compact NS, Masterpact (1)
Im [A]
63 80 125 190 300 400 500 650 800 1000 1250
sez. Tipo di sganciatori NS
[mm
2
] (2) TM16G TM 25/40G TM63G TM16D TM25D TM32D TM 40/63D TM80D TM100D TM 125/160D
2,5 97 77 49 32 20 15 12 9 7 6 4
4 156 123 79 52 32 25 19 15 12 9 7
6 235 185 118 78 49 37 29 22 18 14 11
10 391 308 197 130 82 62 49 37 30 24 19
16 627 493 316 208 131 99 79 60 49 39 31
25 979 771 493 325 205 154 123 94 77 61 49
35 1371 1080 691 455 288 216 172 132 108 86 69
50 1959 1543 987 650 411 309 246 189 154 123 98
70 2743 2160 1382 910 576 432 345 265 216 172 138
95 3723 2932 1876 1235 781 586 469 360 293 234 187
120 4232 3333 2133 1404 888 667 533 410 333 266 213
150 4997 3935 2518 1657 1049 787 629 484 393 314 251
185 5800 4567 2923 1923 1218 914 730 562 456 365 292
240 7054 5555 3555 2339 1481 1111 888 683 555 444 355
300 8465 6666 4266 2729 1777 1333 1066 820 666 533 426
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Sistema IT
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 250
Schneider Electric 251
Protezione
delle persone
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Singolo condotto
Protezione del singolo
condotto
I condotti sbarre sono da considerarsi a tutti
gli effetti condutture cos come definite dalla
norma CEI 64.8. perci necessario che il
dispositivo di protezione installato a monte
del condotto sbarre assicuri la protezione
delle persone come nel caso dei cavi (vedasi
capitolo Protezione delle persone).
Il dispositivo di protezione (interruttore
magnetotermico o magnetotermico
differenziale) deve intervenire per un guasto
verso massa che sia localizzato alla fine del
condotto.
Le tabelle della pagina seguente forniscono i
valori delle lunghezze massime protette dei
condotti in funzione delle caratteristiche di
intervento degli interruttori per i sistemi TN.
Per i sistemi TT sempre indispensabile
l'uso di un DDR.
Per i sistemi IT consultateci.
Per la determinazione della lunghezza limite
del condotto viene utilizzata la legge di Ohm
opportunamente adattata (secondo quanto
suggerito dalla norma CEI 64-8):
L
U
Z K I
g m
max
,
=


0 8
0
1 3
dove:
L
max
[m] la massima lunghezza del
condotto sbarre che permette l'intervento
della protezione automatica;
U
o
[V] la tensione nominale tra fase e
terra;
0,8 un fattore che tiene conto di una
riduzione all'80% della tensione di
alimentazione durante il guasto sulla parte
di impianto a monte del condotto in esame;
Z
g1
[/m] l'impedenza dell'anello di guasto
di un metro di lunghezza, costituito dal
conduttore di fase e dal conduttore di
protezione del condotto sbarre, ammettendo
un aumento del 50% della resistenza del
circuito (rispetto al valore a 20C) dovuto
al riscaldamento dei conduttori causato
dalla corrente di cortocircuito;
k
m
il fattore che tiene conto della tolleranza
della soglia d'intervento magnetico (vedi
anche capitolo Protezione delle persone);
I
m
[A] la taratura della protezione contro
i cortocircuiti.
Esempio
In un impianto, una delle partenze da un
quadro di distribuzione costituita da un
condotto sbarre prefabbricato tipo Canalis
KSA250, che alimenta dei carichi terminali
tramite delle derivazioni protette all'origine
da interruttori automatici.
Il condotto KSA250, avente una lunghezza
L = 45 m, protetto a monte contro i
sovraccarichi ed i cortocircuiti da un
interruttore NS250N dotato di sganciatore
TM250D.
Il sistema di neutro adottato il TN-S.
Avendo deciso di proteggere il condotto dai
contatti indiretti con lo stesso interruttore
automatico utilizzato per la protezione
contro le sovracorrenti (senza impiego di un
DDR), occorre verificare che la corrente di
guasto minima, cio quella fase-PE in
corrispondenza dell'estremit finale del
condotto, sia superiore alla soglia magnetica
dell'interruttore automatico.
In altre parole, questo significa verificare
che la lunghezza del tratto di condotto sia
inferiore alla lunghezza massima protetta
dall'interruttore. Supponendo che la
protezione magnetica dell'interruttore a
monte sia regolata al massimo, cio 10 In
(condizione pi gravosa), dalla tabella di
pag. 191 in corrispondenza di Im = 2500 A
per il condotto KSA250 si ha Lmax= 83 m.
Il condotto risulta protetto contro i contatti
indiretti.
36 kA
NS250N TM250D
CANALIS KSA250
Guasto
a terra
a fine
condotto
L= 45 m
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 251
Schneider Electric 252
Protezione
delle persone
Lunghezze massime (in metri) del condotto
sbarre prefabbricato, nel sistema TN
protetto contro i contatti indiretti tramite
interruttori automatici.
Tabella 1 - C60, C120, NG125 curva B
sez. In [A]
[mm
2
]
6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
KBA-25 484 290 182 145 116 91 73 58 46 36 29 23
KBB-25 532 319 200 160 128 100 80 64 51 40 32 26
KBA-40 536 335 265 214 167 134 107 85 67 54 43
KBB-40 641 401 321 256 200 160 128 102 80 64 51
KN40 446 278 223 178 139 111 89 71 56 45 36
KN63 571 457 365 285 228 183 145 114 91 73
KN100 757 606 473 379 303 240 189 151 121
KSA100 553 442 354 281 221 177 142
Tabella 2 - C60, C120, NG125 curva C
sez. In [A]
[mm
2
]
6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
KBA-25 242 145 91 73 58 45 36 29 23 18 15 12
KBB-25 266 160 100 80 64 50 40 32 25 20 16 13
KBA-40 446 268 167 134 107 84 67 54 43 33 27 21
KBB-40 534 321 200 160 128 100 80 64 51 40 32 26
KN40 371 223 139 111 89 70 56 45 35 28 22 18
KN63 457 285 228 183 143 114 91 72 57 46 37
KN100 473 379 303 237 189 151 120 95 76 61
KSA100 442 354 276 221 177 140 111 88 71
Nel caso di reti trifase a 230 V, tra le fasi,
applicare il coefficiente 0,6. Per reti
monofase a 230 V (fase/neutro) non
applicare il coefficiente.
Tabella 4 - Compact NS, Masterpact
sez. Im
[mm
2
]
1500 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500
KBA-40 15 11 9 7 6 4 4 3 2 2
KBB-40 18 13 11 8 7 5 4 3 3 2
KN40 12 9 7 6 5 4 3 2 2 1
KN63 25 19 15 12 10 8 6 5 4 3
KN100 42 32 25 20 16 13 10 8 6 5
KSA100 49 37 29 23 18 15 12 9 7 6
KSA160 91 68 55 43 34 27 22 17 14 11
KSA250 138 104 83 65 52 41 33 26 21 17
KSA400 197 147 118 92 74 59 47 37 29 24
KSA500 222 167 133 104 83 67 53 42 33 27
KSA630 319 240 192 150 120 96 76 60 48 38
KSA800 352 264 211 165 132 106 84 66 53 42
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Sistema TN
Tabella 3 - Compact NS, Masterpact
sez. Im
[mm
2
]
63 80 125 190 300 400 500 650 800 1000 1250
Tipo di sganciatori NS
(1) TM16G TM25/40G TM63G TM16D TM25D TM32D TM40/63D TM80D TM100D TM125/160D
KBA-40 354 279 179 117 74 56 45 34 28 22 18
KBB-40 424 334 214 141 89 67 53 41 33 27 21
KN40 295 232 149 98 62 46 37 29 23 19 15
KN63 604 476 304 200 127 95 76 59 48 38 30
KN100 1002 789 505 332 210 158 126 97 79 63 50
KSA100 1170 921 590 388 246 184 147 113 92 74 59
KSA160 1711 1095 721 456 342 274 211 171 137 110
KSA250 1658 1091 691 518 414 319 259 207 166
KSA400 1552 983 737 590 454 369 295 236
KSA500 1754 1111 833 667 513 417 333 267
KSA630 1597 1198 958 737 599 479 383
KSA800 1762 1322 1057 813 661 529 423
(1) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 252
Schneider Electric 253
Protezione
delle persone
Lunghezza massima protetta
per la protezione delle persone
Associazione condotto/cavo
Protezione
dell'associazione condotto
sbarre/cavo
molto diffusa la realizzazione di condotti
sbarre collegati al quadro di alimentazione
mediante un cavo.
In qualche applicazione si realizzano
derivazioni a valle del condotto sbarre
protette unicamente dall'interruttore installato
a monte del condotto stesso.
In entrambi i casi, necessario verificare
la protezione delle persone alla fine
del condotto o alla fine del cavo a valle
del condotto, considerando l'insieme dei tratti
di condutture interessati dal guasto a terra.
Conoscendo i valori (in metri) delle
lunghezze massime protette per ogni tipo di
conduttura posto in serie nell'applicazione in
esame e le lunghezze effettive di ciascun
tratto, possibile la verifica della protezione
delle persone secondo la formula seguente:
L
L
L
L
L
L
1
1
2
2
3
3
1
max max max
+ +
dove:
L
1
, L
2
, L
3
[m] sono le lunghezze dei vari tratti
di cavo o condotto sbarre che costituiscono
la linea da proteggere;
L
1max
, L
2max
, L
3max
[m] sono le lunghezze
massime protette per ogni tipo di conduttura
posto in serie; i valori di lunghezza massima
protetta dei singoli tratti si trovano, nel caso
dei cavi, al capitolo Protezione delle persone
alle pagine 228 e 229 e, nel caso dei
condotti, a pag. 253.
Esempio
Consideriamo un'installazione del tipo in
figura che alimenta dei corpi illuminanti,
costituita in parte da condotto ed in parte
da cavi, avente i seguenti dati:
sistema di neutro TN-S;
C
1
: cavo
S
1
= 2,5 mm
2
multipolare
L
1
= 30 m,
C
2
: condotto sbarre prefabbricato
Canalis KBA25 tetrapolare
L
2
= 40 m,
C
3
: cavo (uguale per tutte le derivazioni)
S
3
= 1,5 mm
2
L
3
= 2 m.
La linea protetta a monte contro le
sovracorrenti da un interruttore modulare
C60H curva C 16 A.
Volendo utilizzare per la protezione contro
i contatti indiretti l'interruttore automatico
a monte, occorre verificare che la corrente di
guasto minima fase-PE, in corrispondenza
del corpo illuminante pi distante, sia
superiore alla soglia magnetica
dell'interruttore automatico.
In pratica, occorre applicare la formula
sopra indicata relativa alla verifica della
lunghezza massima protetta dall'insieme
cavo-condotto-cavo.
In questo caso, essendo le derivazioni
per i corpi illuminanti di uguale lunghezza,
la corrente di cortocircuito minima si ha
in corrispondenza dell'ultima derivazione.
Dalle tabelle di pag. 228 per i cavi,
e di pag. 253 per i condotti ricaviamo:
C L m
L
L
C L m
L
L
C L m
L
L
L
L
L
L
L
L
1 1
1
1
2 2
2
2
3 3
3
3
1
1
2
2
3
3
53
0 566
91
0 440
32
0 063
1069 1
:
,
:
,
:
,
,
max
max
max
max
max
max
max max max
=
=
=
=
=
=
+ + = >
Non essendo verificata la condizione
imposta, una delle soluzioni possibili
aumentare la sezione del cavo di
alimentazione a 4 mm
2
. Si ha quindi:
C L m
L
L
L
L
L
L
L
L
1 1
1
1
1
1
2
2
3
3
85
0 353
0 856 1
:
,
,
max
max
max max max
=
=
+ + = <
Con il cavo C
1
da 4 mm
2
, l'insieme
cavo-condotto-cavo risulta protetto contro
i contatti indiretti.
15 kA
C60 H curva C16 A
C1
Guasto
a terra
sul corpo
illuminante
C3
C2
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 253
Schneider Electric 254
Protezione
delle persone
pag242_254 persone2.p65 01/12/2003, 17.33 254
Schneider Electric 255
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Protezione dei circuiti di illuminazione 256
Protezione motori 257
Protezione dei circuiti alimentati da un generatore 262
Protezione dei trasformatori BT/BT 265
Compensazione dellenergia reattiva 268
Schneider Electric 256
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
La corrente I
B
si pu determinare
con i metodi qui proposti.
La corrente d'impiego pu essere:
c fornita direttamente dal costruttore
delle apparecchiature;
c calcolata semplicemente a partire
dalla potenza nominale e dalla tensione
di utilizzazione.
Una volta nota la corrente d'impiego, verr
scelto l'interruttore con corrente nominale
immediatamente superiore a tale corrente
e quindi la sezione del cavo.
Le tabelle qui di seguito riportate
permettono di determinare la corrente
nominale dell'interruttore in funzione del tipo
e della potenza dell'utilizzatore.
Determinazione
della corrente nominale
dell'interruttore
La corrente nominale dell'interruttore di
protezione normalmente scelta in funzione
del carico da alimentare.
Protezione dei circuiti di illuminazione
Generalit
Tabella 1: lampade fluorescenti
In funzione del tipo di alimentazione
del numero e della potenza delle lampade
le tabelle qui riportate definiscono
la corrente nominale degli interruttori
generali.
Ipotesi di calcolo:
c temperatura di riferimento 30 e 40C
a seconda dell'interruttore automatico;
c potenza starter: 25% della potenza
della lampada;
c fattore di potenza
v cos = 0,6 lampada non rifasata,
v cos = 0,86 lampada rifasata.
Metodo di calcolo
dove:
P
L
: potenza lampada;
n
L
: numero di lampade per fase;
k
ST
: 1,25 tiene conto della potenza
assorbita dallo starter;
k
C
: per tener conto del tipo di collegamento:
v 1 per collegamento a stella,
v 1,732 per collegamento a triangolo;
U
n
: tensione nominale delle lampade
pari a 230 V;
cos : fattore di potenza.
Le tabelle a fianco indicano il numero
di lampade per fase in funzione della
corrente nominale dell'interruttore, tenendo
conto di un coefficiente di declassamento
(0,8) per temperature elevate all'interno
del quadro o installazione in cassetta.
distribuzione monofase 230 V - distribuzione trifase + N (400 V) collegamento a stella
tipo di potenza numero di lampade per fase
lampada tubo [W]
singola 18 4 9 14 29 49 78 98 122 157 196 245 309 392 490
non rifasata 36 2 4 7 14 24 39 49 61 78 98 122 154 196 245
58 1 3 4 9 15 24 30 38 48 60 76 95 121 152
singola 18 7 14 21 42 70 112 140 175 225 281 351 443 562 703
rifasata 36 3 7 10 21 35 56 70 87 112 140 175 221 281 351
58 2 4 6 13 21 34 43 54 69 87 109 137 174 218
doppia 2x18= 36 3 7 10 21 35 56 70 87 112 140 175 221 281 351
rifasata 2x36= 72 1 3 5 10 17 28 35 43 56 70 87 110 140 175
2x58= 118 1 2 3 6 10 17 21 27 34 43 54 68 87 109
In [A] 2P o 4P 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100
linea trifase 230 V collegamento a triangolo
tipo di potenza numero di lampade per fase
lampada tubo [W]
singola 18 2 5 8 16 28 45 56 70 90 113 141 178 226 283
non rifasata 36 1 2 4 8 14 22 28 35 45 56 70 89 113 141
58 0 1 2 5 8 14 17 21 28 35 43 55 70 87
singola 18 4 8 12 24 40 64 81 101 127 162 203 255 324 406
rifasata 36 2 4 6 12 20 32 40 50 64 81 101 127 162 203
58 1 2 3 7 12 20 25 31 40 50 63 79 100 126
doppia 2x18= 36 2 4 6 12 20 32 40 50 64 81 101 127 162 203
rifasata 2x36= 72 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 50 63 81 101
2x58= 118 0 1 1 3 6 10 12 15 20 25 31 39 50 63
In [A] 3P 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100
Tabella 2: lampade a scarica ad alta
pressione
Nota 1: questa tabella valida per tensioni
di 230 V e 400 V (collegamento a triangolo o
a stella) con reattore rifasato o non rifasato.
Nota 2: i valori di potenza sono da intendere
massimi per ogni partenza.
lampada a vapori di mercurio P [W] 700 1000 2000
+ sostanza fluorescente
I [A] 6 10 16
lampada a vapori di mercurio P [W] 375 1000 2000
+ metalli alogeni
I [A] 6 10 16
lampada a vapori di sodio P [W] 400 1000
ad alta pressione
I [A] 6 10
I
P n k k
V k
B
L L ST c
n D
=

cos U
n

.
cos
Schneider Electric 257
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Il motore asincrono un motore robusto ed
affidabile e per questo ha un'applicazione
molto diffusa. Di conseguenza le protezioni
associate hanno un'importanza rilevante per
quanto riguarda il suo utilizzo.
Il cattivo funzionamento dei dispositivi
associati pu causare gravi danni:
c alle persone
v pericolo di contatti indiretti per un guasto
all'isolamento,
v effetti indotti dal cattivo funzionamento
dei dispositivi di protezione;
c alle macchine e ai cicli produttivi
v mancato avviamento del sistema
di sicurezza,
v perdita di produttivit dell'impianto;
c ai motori
v costo di manutenzione ordinaria,
v costo di revisione del motore.
La protezione deve quindi garantire
un'affidabilit globale dell'impianto,
delle persone e dei beni.
Caratteristica
di funzionamento
di un motore asincrono
La curva tipica dell'assorbimento di corrente
di un motore asincrono in funzione del
tempo rappresentata dalla seguente
figura.
Corrente nominale ln =

P
U
n
n
3 cos
.
Corrente di avviamento Ia = 5 8 In.
Corrente di spunto Is = 8 12 In.
Un [V]: tensione di alimentazione;
Pn [W]: potenza nominale;
cos: fattore di potenza a carico nominale;
: rendimento del motore a carico nominale.
Il rischio della saldatura dei contatti del
contattore ammesso, purch la loro
separazione risulti facile (ad esempio
utilizzando un cacciavite).
Il sistema di comando
e protezione
Le principali funzioni richieste sono:
c le funzioni di base
v sezionamento,
v comando manuale o telecomando,
v protezione contro il cortocircuito,
v protezione contro il sovraccarico;
c la protezione preventiva o limitativa
realizzata con
v sonde termiche,
v rel multifunzione,
v controllo permanente dell'isolamento o
dispositivo differenziale a corrente residua.
Il dispositivo di comando e protezione
(avviatore) viene generalmente realizzato
usando i componenti illustrati in tabella.
Altre funzioni possono essere realizzate in
base al livello di sicurezza e a particolari
necessit dell'installazione con
apparecchiature complementari:
c possibile utilizzare una protezione
differenziale integrata all'interruttore (blocco
Vigi con soglia differenziale pari a circa il 5%
di In) allo scopo di garantire
v la protezione contro i rischi d'incendio,
v la protezione del motore e delle persone
in caso di guasto a terra all'interno del
motore;
c il livello di isolamento del motore non
in marcia pu essere verificato con un
controllore permanente di isolamento SM21
(caso di motori per servizi di emergenza).
In caso di diminuzione del livello di
isolamento dovuto a guasto o a particolari
condizioni ambientali (umidit), viene
impedito l'avviamento del motore e si ha
la possibilit di dare un allarme a distanza.
Protezione motori
Generalit
Scelta dei componenti
dell'avviatore
Gli apparecchi che costituiscono l'avviatore
devono essere scelti in base all'andamento
caratteristico della corrente assorbita dal
motore durante l'avviamento, alla frequenza
degli avviamenti stessi ed alle caratteristiche
della rete di alimentazione.
Quando le varie funzioni sono realizzate da
pi apparecchi, i componenti possono
essere coordinati in modo da non subire
alcun danno o solamente danni accettabili e
prevedibili in caso di cortocircuito a valle
dell'avviatore.
La norma prevede due tipi di coordinamento
in funzione al danneggiamento ammesso:
c il coordinamento di tipo 1 richiede
che, in caso di cortocircuito, l'avviatore
non provochi danni alle persone
o alle installazioni, pur non potendo essere
in grado di funzionare ulteriormente senza
riparazioni o sostituzioni di parti;
c il coordinamento di tipo 2 richiede che,
in caso di cortocircuito, l'avviatore non
provochi danni alle persone o alle
installazioni e sia in grado di funzionare
ulteriormente.
dispositivo di comando componente funzione di fase
e protezione
interruttore automatico con sezionamento e
rel solo magnetico tipo MA protezione contro i cortocircuti
contattore comando elettrico locale
o a distanza
rel termico protezione contro i sovraccarichi
Curve di funzionamento dell'associazione interruttore solo magnetico / contattore / rel termico
Interrutore
automatico
Contattore
Rel termico
Cavo
Motore
t [s]
avviamento
terminato
I
n
da 20 a
30 ms
da 1 a
10 s
Caratteristica di funzionamento
del rel termico
Caratteristica del cavo
Caratteristica di autoprotezione
del rel termico
Caratteristica di funzionamento
del rel magnetico
Potere di interruzione
dell'interrutore automatico
I [A]
Fase di avviamento
I
a
I
s
t [s]
In Ia Is
da 20 a
30 ms
da 1 a
10 s
I [A]
Schneider Electric 258
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Criteri di scelta del tipo
di coordinamento
La scelta del tipo di coordinamento pu
essere fatta in funzione dei bisogni
dellutilizzatore e del costo dellinstallazione,
in accordo con i seguenti criteri:
c coordinamento di tipo 1
v servizio di manutenzione qualificato,
v costo dellapparecchiatura ridotto,
v volume dei componenti ridotto,
v continuit di servizio non prioritaria e
comunque assicurata sostituendo il cassetto
della partenza che ha subito il guasto;
c coordinamento di tipo 2
v continuit di servizio indispensabile,
v servizio di manutenzione ridotto,
v quando richiesto espressamente nella
specifica dellimpianto.
il tipo generalmente usato.
La scelta dellinterruttore automatico e degli
apparecchi componenti lavviatore, per
quanto riguarda il coordinamento di tipo 1,
si effettua semplicemente in funzione dei
seguenti parametri:
o corrente nominale del motore
o corrente di cortocircuito
o tensione di alimentazione
o tipo di avviamento: normale o pesante.
Il coordinamento di tipo 2 comporta
lesecuzione di prove di cortocircuito e
quindi la scelta degli apparecchi si basa sui
risultati di queste prove.
Nelle pagine seguenti si trovano le tre
tipiche tabelle di coordinamento di tipo 2 tra
interruttori e avviatori Schneider Electric,
precisamente con corrente di cortocircuito
pari a 25 kA, 70 kA e 130 kA, per
avviamento normale, alla tensione
di 380/415 V.
In caso di avviamento pesante occorre
fare riferimento alla tabella di
corrispondenza tra rel termici in classe
10/10A e classe 20 di questa pagina e
sostituire a parit di corrente di regolazione
il rel termico in classe 10/10A con il
corrispondente in classe 20.
In caso di condizioni dimpiego diverse
da quelle delle tre tabelle qui di seguito
fornite consultateci.
Tabella di corrispondenza tra rel termici Telemecanique
di classe 10/10 A e classe 20 a parit di campo di regolazione
Rel termici
classe 10/10 A classe 20 campo di regolazione [A]
LRD05 da 0,63 a 1
LRD06 da 1 a 1,7
LRD07 da 1,6 a 2,5
LRD08 LR2-D1508 da 2,5 a 4
LRD10 LR2-D1510 da 4 a 6
LRD12 LR2-D1512 da 5,5 a 8
LRD14 LR2-D1514 da 7 a 10
LRD16 LR2-D1516 da 9 a 13
LRD21 LR2-D1521 da 12 a 18
LRD22 LR2-D1522 da 16 a 24
LRD3353 LR2-D3553 da 23 a 32
LRD3355 LR2-D3555 da 30 a 40
LRD3357 LR2-D3557 da 37 a 50
LRD3359 LR2-D3559 da 48 a 65
LRD3363 LR2-D3563 da 63 a 80
LR9F5357 LR9F5557 da 30 a 50
LR9F5363 LR9F5563 da 48 a 80
LR9F5367 LR9F5567 da 60 a 100
LR9F5369 LR9F5569 da 90 a 150
LR9F5371 LR9F5571 da 132 a 220
LR9F7375 LR9F7575 da 200 a 330
LR9F7379 LR9F7579 da 300 a 500
Le categorie di impiego
dei contattori
La Norma CEI EN 60947-4-1 definisce
quattro categorie di impiego per assicurare
una buona durata del contattore nelle reali
condizioni d'uso, tenendo conto di:
c condizioni di apertura e di chiusura
dell'apparecchio di comando;
c adattabilit dell'apparecchio di comando
ad applicazioni tipo;
c valori normalizzati per le prove di durata
a carico in funzione dell'applicazione.
categoria applicazioni
d'impiego caratteristiche
AC-1 carichi non induttivi
o debolmente induttivi,
forni a resistenza
AC-2 motori ad anelli: avviamento,
arresto
AC-3 motori a gabbia: avviamento,
arresto del motore durante
la marcia
AC-4 motori a gabbia: avviamento,
frenatura in controcorrente,
manovra a impulsi
Classe di intervento rel
termici
Le tabelle di coordinamento degli avviatori
prevedono:
c rel in classe 10 per avviamenti "normali";
c rel in classe 20 per avviamenti "pesanti".
classe tempi di sgancio
a 7,2 Ir
10 A 2 10 s
10 4 10 s
20 6 20 s
30 9 30 s
Protezione motori
Scelta del coordinamento
Schneider Electric 259
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider
Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq = 25 kA, Coordinamento : tipo 2
motore interruttore automatico contattore rel termico (5)
Pn [kW] Inm [A] tipo In [A] Im [A] tipo tipo reg. min [A] reg. max. [A]
0,06 0,3 C60L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD03 0,25 0,4
0,09 0,4 C60L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD03 0,25 0,4
0,12 0,45 C60L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD04 0,4 0,63
0,185 0,6 C60L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD04 0,4 0,63
0,25 0,8 C60L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD05 0,63 1
0,37 1,03 C60L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD06 1 1,7
0,55 1,6 C60L-MA 2,5 30 LC1D09 LRD07 1,6 2,5
0,75 2 C60L-MA 2,5 30 LC1D09 LRD07 1,6 2,5
1,1 2,6 C60L-MA 4 50 LC1D18 LRD08 2,5 4
1,5 3,5 C60L-MA 4 50 LC1D18 LRD08 2,5 4
2,2 5 C60L-MA 6,3 75 LC1D25 LRD10 4 6
3 6,6 C60L-MA 10 120 LC1D25 LRD12 5,5 8
4 8,5 C60L-MA 10 120 LC1D25 LRD14 7 10
5,5 11,5 C60L-MA 12,5 150 LC1D25 LRD16 9 13
7,5 15,5 C60L-MA 16 190 LC1D25 LRD21 12 18
10 20 C60L-MA 25 300 LC1D32 LRD22 16 24
11 22 C60L-MA 25 300 LC1D32 LRD22 16 24
15 30 C60L-MA 40 480 LC1D40 LRD3353 23 32
18,5 37 C60L-MA 40 480 LC1D40 LRD3355 30 40
22 44 NG125-MA 100 750 LC1D115/LC1F115 LRD3357/LR9F5357 37/30 50
30 60 NG125-MA 100 750 LC1D115/LC1F115 LRD3359/LR9F5363 48 65/80
37 72 NS160NE 100 900 LC1D115/LC1F115 LRD3363/LR9F5363 63/48 80
45 85 NS160NE 100 1100 LC1D115/LC1F115 LRD4365/LR9F5367 80/60 104/100
55 105 NS160NE 150 1350 LC1D115/LC1F115 LRD4367LR9F5369 95/90 120/150
75 138 NS160NE 150 1800 LC1F150 LR9F5369 90 150
90 170 NS250N 220 2200 LC1F185 LR9F5371 132 220
110 205 NS250N 220 2640 LC1F225 LR9F5371 132 220
132 245 NS400N 320 3200 LC1F265 LR9F7375 200 330
160 300 NS400N 320 3840 LC1F330 LR9F7375 200 330
200 370 NS630N 500 5000 LC1F400 LR9F7379 300 500
220 408 NS630N 500 5500 LC1F500 LR9F7379 300 500
250 460 NS630N 500 6000 LC1F500 LR9F7379 300 500
Note:
(1) Motori con caratteristiche standard (Iavv
< 8 x Inm dove Inm la corrente nominale
del motore).
(2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con
sganciatori di tipo MA la cui corrente
nominale indicata nella colonna In.
(3) Per tensione di impiego pari a 415 V
verificare la corretta scelta del rel termico
in funzione della corrente nominale del
motore.
(4) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi
in tabella sono le seguenti:
c categoria dimpiego: AC3
c numero di manovre/ora: 30
c temperatura max interno quadro: 65C.
(5) I rel termici di tipo LRD si montano
direttamente sotto i contattori di tipo
LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F
si montano direttamente sotto i contattori di
tipo LC1F...
Schneider Electric 260
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Protezione motori
Scelta del coordinamento
Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider
Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq = 50 kA, Coordinamento : tipo 2
motore interruttore automatico contattore rel termico (1)
Pn [kW] Inm [A] tipo In [A] Im [A] tipo tipo reg. min [A] reg. max. [A]
0,06 0,3 NG125L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD03 0,25 0,4
0,09 0,4 NG125L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD03 0,25 0,4
0,12 0,45 NG125L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD04 0,4 0,63
0,185 0,6 NG125L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD04 0,4 0,63
0,25 0,8 NG125L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD05 0,63 1
0,37 1,03 NG125L-MA 1,6 20 LC1D09 LRD06 1 1,6
0,55 1,6 NG125L-MA 2,5 30 LC1D09 LRD07 1,6 2,5
0,75 2 NG125L-MA 2,5 30 LC1D09 LRD07 1,6 2,5
1,1 2,6 NG125L-MA 4 50 LC1D25 LRD08 2,5 4
1,5 3,5 NG125L-MA 4 50 LC1D25 LRD08 2,5 4
2,2 5 NG125L-MA 6,3 75 LC1D25 LRD10 4 6
3 6,6 NG125L-MA 10 120 LC1D25 LRD12 5,5 8
4 8,5 NG125L-MA 10 120 LC1D25 LRD14 7 10
5,5 11,5 NG125L-MA 12,5 150 LC1D25 LRD16 9 13
7,5 15,5 NG125L-MA 16 190 LC1D25 LRD21 12 18
10 20 NG125L-MA 25 300 LC1D25 LRD22 17 25
11 22 NG125L-MA 25 300 LC1D25 LRD22 17 25
15 30 NG125L-MA 40 480 LC1D40 LRD3353 23 32
18,5 37 NG125L-MA 40 480 LC1D40 LRD3355 30 40
22 44 NG125L-MA 63 750 LC1D50 LR9F5357 37 50
30 60 NG125L-MA 63 750 LC1D65 LR9F5363 48 65
37 72 NS160sx 100 900 LC1D80 LR9F5363 63 80
45 85 NS160sx 100 1100 LC1F115 LR9F5367 60 100
55 105 NS160sx 150 1350 LC1F115 LR9F5369 90 150
75 138 NS160sx 150 1800 LC1F150 LR9F5369 90 150
90 170 NS250sx 220 2200 LC1F185 LR9F5371 132 220
110 205 NS250sx 220 2640 LC1F225 LR9F5371 132 220
132 245 NS400H 320 3200 LC1F265 LR9F7375 200 330
160 300 NS400H 320 3840 LC1F330 LR9F7375 200 330
200 370 NS630H 500 5000 LC1F400 LR9F7379 300 500
220 408 NS630H 500 5500 LC1F500 LR9F7379 300 500
250 460 NS630H 500 6000 LC1F500 LR9F7379 300 500
Note:
(1) Motori con caratteristiche standard (Iavv
< 8 x Inm dove Inm la corrente nominale
del motore)
(2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con
sganciatori di tipo MA la cui corrente
nominale indicata nella colonna In
(3) Per tensione di impiego pari a 415 V
verificare la corretta scelta del rel termico
in funzione della corrente nominale del
motore
(4) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi
in tabella sono le seguenti:
- categoria dimpiego : AC3
- numero di manovre/ora : 30
- temperatura max interno quadro : 65C
(5) I rel termici di tipo LRD si montano
direttamente sotto i contattori di tipo
LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F
si montano direttamente sotto i contattori di
tipo LC1F...
Schneider Electric 261
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider
Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq =70 kA, Coordinamento: tipo 2
motore interruttore automatico contattore rel termico (7)
Pn [kW] Inm [A] tipo In [A] Im [A] tipo tipo reg. min [A] reg. max. [A]
0,06 0,3 NS80H 1,5 9 LC1D09 LRD03 0,25 0,4
0,09 0,4 NS80H 1,5 9 LC1D09 LRD03 0,25 0,4
0,12 0,45 NS80H 1,5 9 LC1D09 LRD04 0,4 0,63
0,185 0,6 NS80H 1,5 9 LC1D09 LRD04 0,4 0,63
0,25 0,8 NS80H 1,5 10,5 LC1D09 LRD05 0,63 1
0,37 1,03 NS80H 2,5 15 LC1D09 LRD06 1 1,7
0,55 1,6 NS80H 2,5 20 LC1D09 LRD07 1,6 2,5
0,75 2 NS80H 2,5 25 LC1D09 LRD07 1,6 2,5
1,1 2,6 NS80H 6,3 38 LC1D18 LRD08 2,5 4
1,5 3,5 NS80H 6,3 44 LC1D18 LRD08 2,5 4
2,2 5 NS80H 6,3 63 LC1D25 LRD10 4 6
3 6,6 NS80H 12,5 88 LC1D32 LRD12 5,5 8
4 8,5 NS80H 12,5 112 LC1D32 LRD14 7 10
5,5 11,5 NS80H 12,5 150 LC1D32 LRD16 9 13
7,5 15,5 NS80H 25 200 LC1D32 LRD21 12 18
10 20 NS80H 25 250 LC1D40 LRD22 16 24
11 22 NS80H 25 300 LC1D40 LRD22 16 24
15 30 NS80H 50 400 LC1D40 LRD3353 23 32
18,5 37 NS80H 50 500 LC1D50 LRD3355 30 40
22 44 NS80H 50 550 LC1D50 LRD3357 37 50
30 60 NS80H 80 800 LC1D65 LRD3359 48 65
37 72 NS80H 80 960 LC1D80 LRD3363 63 80
45 85 NS160H (4) (5) 100 1100 LC1D115/LC1F115 LRD4365/LR9F5367 80/60 104/100
55 105 NS160H (4) (5) 150 1350 LC1D115/LC1F115 LRD4367LR9F5369 95/90 120/150
75 138 NS160H (4) (5) 150 1800 LC1F150 LR9F5369 90 150
90 170 NS250H (4) (5) 220 2200 LC1F185 LR9F5371 132 220
110 205 NS250H (4) (5) 220 2640 LC1F225 LR9F5371 132 220
132 245 NS400H 320 3200 LC1F265 LR9F7375 200 330
160 300 NS400H 320 3840 LC1F330 LR9F7375 200 330
200 370 NS630H 500 5000 LC1F400 LR9F7379 300 500
220 408 NS630H 500 5500 LC1F500 LR9F7379 300 500
250 460 NS630H 500 6000 LC1F500 LR9F7379 300 500
Note:
(1) Motori con caratteristiche standard (Iavv
< 8 x Inm dove Inm la corrente nominale
del motore)
(2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con
sganciatori di tipo MA la cui corrente
nominale indicata nella colonna In
(3) Per tensione di impiego pari a 415 V
verificare la corretta scelta del rel termico
in funzione della corrente nominale del
motore
(4) Per Icc <= 50 kA sostituire gli interruttori
NS160H con gli NS160sx e gli NS250H con
gli NS250sx
(5) Per Icc <= 36 kA sostituire gli interruttori
NS160H con gli NS160N e gli NS250H
con gli NS250N
(6) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi
in tabella sono le seguenti:
c categoria dimpiego: AC3
c numero di manovre/ora: 30
c temperatura max interno quadro: 65C
(7) I rel termici di tipo LRD si montano
direttamente sotto i contattori di tipo
LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F
si montano direttamente sotto i contattori di
tipo LC1F...
Schneider Electric 262
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider
Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq =130 kA, Coordinamento: tipo 2
motore interruttore automatico contattore rel termico (1)
Pn [kW] Inm [A] tipo In [A] Im [A] tipo tipo reg. min [A] reg. max. [A]
7,5 (4) 15,5 NS160L 25 250 LC1D80 LRD21 (2) 12 18
10 20 NS160L 25 325 LC1D80 LRD22 (2) 16 24
11 22 NS160L 25 325 LC1D80 LRD22 (2) 16 24
15 30 NS160L 50 450 LC1D80 LRD3353 23 32
18,5 37 NS160L 50 550 LC1D80 LRD3355 30 40
22 44 NS160L 50 650 LC1D115/LC1F115 LRD3357/LR9F5357 (3) 37/30 50
30 60 NS160L 100 800 LC1D115/LC1F115 LRD3359/LR9F5363 (3) 48 65/80
37 72 NS160L 100 900 LC1D115/LC1F115 LRD3363/LR9F5363 (3) 63/48 80
45 85 NS160L 100 1100 LC1D115/LC1F115 LRD4365/LR9F5367 80/60 104/100
55 105 NS160L 150 1350 LC1D115/LC1F115 LRD4367LR9F5369 95/90 120/150
75 138 NS160L 150 1800 LC1F150 LR9F5369 90 150
90 170 NS250L 220 2200 LC1F185 LR9F5371 132 220
110 205 NS250L 220 2640 LC1F225 LR9F5371 132 220
132 245 NS400L 320 3200 LC1F265 LR9F7375 200 330
160 300 NS400L 320 3840 LC1F330 LR9F7375 200 330
200 370 NS630L 500 5000 LC1F400 LR9F7379 300 500
220 408 NS630L 500 5500 LC1F500 LR9F7379 300 500
250 460 NS630L 500 6000 LC1F500 LR9F7379 300 500
Note:
(1) I rel termici di tipo LRD si montano
direttamente sotto i contattori di tipo
LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F
si montano direttamente sotto i contattori di
tipo LC1F...
(2) Per poter agganciare direttamente il rel
termico al contattore si deve accoppiare tra i
due una morsettiera LAD7B10
(3) Per poter agganciare direttamente il rel
termico al contattore si deve accoppiare tra i
due una morsettiera LA7D3064
(4) Per motori con potenza inferiore
a 7,5 kW consultateci.
Protezione dei circuiti alimentati
da un generatore
Scelte del coordinamento
Schneider Electric 263
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
L'alternatore
in cortocircuito
Al verificarsi di un cortocircuito
ai morsetti di un alternatore,
l'andamento della corrente presenta
un picco iniziale dell'ordine
di 510 volte la corrente nominale
del generatore (periodo subtransitorio
che va da 10 a 20 ms), poi decresce
(periodo transitorio tra 100 e 300 ms),
per stabilizzarsi ad un valore che,
secondo il tipo di eccitazione
dell'alternatore, pu variare da 0,3 a 3 volte
la corrente nominale dell'alternatore.
Scelta dell'interruttore
di macchina
L'interruttore di alimentazione va scelto
in funzione della corrente di cortocircuito
trifase ai morsetti del generatore, pari a:
' '
d
n
F 3 cc
x
I
I =
Protezione dei circuiti
prioritari alimentati da un
generatore di soccorso
In un numero sempre maggiore di impianti
sono previsti utilizzatori che devono essere
alimentati anche in caso di interruzione
della rete di distribuzione pubblica:
c circuiti di sicurezza: illuminazione
di sicurezza, sistema antincendio,
sistema di allarme e segnalazione;
c circuiti prioritari: alimentano quelle
apparecchiature il cui arresto prolungato
causerebbe perdita di produttivit, danni
alla catena produttiva o situazioni pericolose
per gli operatori.
Un sistema correntemente utilizzato
per rispondere a questo bisogno consiste
nell'installare un gruppo motore termico-
generatore collegato all'impianto per
mezzo di un sistema di commutazione
automatica che alimenta, in caso
di emergenza, i circuiti di sicurezza
ed i circuiti prioritari ed impedisce
il funzionamento in parallelo con la rete
pubblica.
Tempo (s)
Protezione classica di un alternatore Andamento della corrente di cortocircuito ai morsetti di un alternatore
dove:
I
n
la corrente nominale del generatore;
x''
d
la reattanza subtransitoria in valore
percentuale, variabile tra il 1020%.
Nel caso in cui l'interruttore di macchina non
sia dotato di protezione specifica (vedere
figura in basso a destra) possibile
utilizzare uno sganciatore a bassa soglia
magnetica in grado di intervenire in
presenza delle correnti di cortocircuito che,
in genere, non sono di valore molto elevato.
Scelta degli interruttori
di partenza
Il potere d'interruzione viene scelto in
conformit alle caratteristiche della rete di
alimentazione normale (trasformatore MT/
BT). Per quanto riguarda lo sganciatore, la
scelta cade su sganciatori a bassa soglia
magnetica. L'impiego di questi sganciatori
t
indispensabile ogni qualvolta la corrente
nominale dell'interruttore supera 1/3 della
corrente nominale del gruppo.
A livello di distribuzione secondaria e
terminale la verifica delle regolazioni di
minore importanza in quanto gli interruttori
hanno correnti nominali piccole rispetto alla
corrente nominale del gruppo di
generazione. La protezione delle persone
contro i contatti indiretti nei sistemi TN e IT,
deve essere garantita sia in presenza della
rete normale che in presenza della rete di
soccorso.
Nei sistemi TN e IT, qualora lo sganciatore
prescelto abbia una soglia di intervento
troppo elevata per garantire la protezione
delle persone, necessaria l'installazione di
un rel differenziale. Nei sistemi TT
sempre necessario utilizzare un dispositivo
differenziale.
GE
rete normale rete soccorso
sistema automatico
di commutazione
circuiti non
prioritari
circuiti prioritari
MT
BT
I/I
n
1.11.2 1.5 2 3 4 5
100
12
10
7
3
2
1
1000
Protezione dei circuiti alimentati
da un generatore
Generalit
Schneider Electric 264
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Piccoli gruppi portatili
Utilizzati in prevalenza da personale non
qualificato.
Se il gruppo e le canalizzazioni non sono
di classe II, la norma impone l'impiego
di un dispositivo differenziale a corrente
residua (DDR) di soglia non superiore
a 30 mA.
La tabella a fianco permette di scegliere
il tipo di protezione in funzione della
potenza del gruppo.
potenza 230 V 1 8
del gruppo mono
[kVA]
230 V 2 14 40
tri
400 V 3 25 65
tri
corrente 5 38 99
nominale [A]
interruttore C60N C60N C120N
curva B curva B curva B
NS160E NS160E
TM40G STR22SE
100
blocco Vigi [mA] 30 30 30
Tabella di scelta per protezione di generatori trifasi
potenza nominale massima [kVA] protezione con sganciatore magnetotermico
230 V 400 V 415 V 440 V gamma Multi 9 gamma Compact NS
curva B (1) TMG (1)
6 10 11 12 C60a 16 A NS160E TM16G (2)
7,5 13 14 15 C60a 20 A NS160E TM25G (2)
9 9,5 15 16 16,5 17,5 17,5 20 C60a 25 A NS160E TM25G (2)
11,5 12 20 21 22 23 23,5 24 C60a 32 A NS160E TM40G
14 15,5 24 27 26,5 29 28 31 C60a 40 A NS160E TM40G
17,5 19 30 33 33 36 35 38 C60a 50 A NS160E TM63G
20,5 24 35 42 38,5 45 40,5 48 C60N 63 A NS160E TM63G
28,5 30,5 50 53 55 58 58 61 C120N 80 A
35 38 60 66 66 72 70 77 C120N 100 A
potenza nominale massima [kVA] protezione con sganciatore elettronico
230 V 400 V 415 V 440 V gamma Compact gamma Masterpact
2638 4566 5072 5277 NS160E STR22GE100
4160 70105 77115 81122 NS160E STR22GE160
6595 112165 123180 130191 NS250N STR22GE250
61 150 106 260 116 285 121 300 NS400N STR53UE NT08 H1/NW08 NI/H1
151 240 261 415 286 450 301 480 NS630N STR53UE Micrologic 5.0
NS630bN Micrologic 5.0
241 305 416 520 451 575 481 610 NS800N Micrologic 5.0
306 380 521 650 576 710 611 760 NS1000N Micrologic 5.0 NT10H1/NW10NI/H1 (3)
381 480 651 820 711 900 761 960 NS1250N Micrologic 5.0 NT12H1/NW12NI/H1 (3)
481 610 821 1050 901 1150 961 1220 NS1600N Micrologic 5.0 NT16H1/NW16NI/H1 (3)
611 760 1051 1300 1151 1400 1221 1520 NS2000N Micrologic 5.0 NW20H1 (3)
761 950 1301 1650 1401 1800 1521 1900 NS2500N Micrologic 5.0 NW25H1 (3)
951 1220 1651 2100 1801 2300 1901 2400 NS3200N Micrologic 5.0 NW32H1 (3)
(1) Protezione valida per generatori con reattanza
transitoria 30%.
(2) Protezione valida per generatori con reattanza
transitoria 25%.
Gruppi mobili
raccomandabile proteggere gli impianti
contro i pericoli dell'elettricit utilizzando
un dispositivo differenziale con soglia non
superiore a 500 mA di tipo selettivo.
Questo consente di avere intervento
selettivo tra la protezione del generatore e
quelle dei circuiti prese per i quali richiesto
un DDR da 30 mA.
Protezione dei circuiti prioritari
livello di distribuzione protezione circuiti protezione persone
Icu Im (1) Im o I n
generatore I
cc 3F MAX
I
cc FN/FF
fondo linea Id
alimentazione dalla alimentazione dalla alimentazione dalla
rete di soccorso rete di soccorso rete di soccorso
circuiti I
cc 3F MAX
I
cc FN/FF
fondo linea Id
di distribuzione alimentazione dalla alimentazione dalla alimentazione dalla
rete normale rete di soccorso rete di soccorso
circuiti secondari I
cc 3F MAX
I
cc FN/FF
fondo linea Id
e terminali alimentazione dalla alimentazione dalla alimentazione dalla
rete normale rete di soccorso rete di soccorso
(1) Se la protezione termica sovradimensionata o mancante, si deve verificare che un cortocircuito a fondo
linea (FF o FN) faccia intervenire la protezione magnetica dell'interruttore.
Sganciatori a bassa soglia
magnetica
c curva B per interruttori Multi 9;
c tipo G per interruttori Compact
con correnti d'impiego fino a 63 A;
c STR22SE o STR22GE per interruttori
Compact fino a 250 A;
c STR23SE o STR53UE per interruttori
Compact NS da 400 a 630 A;
c Micrologic 2.0, 5.0, 6.0 e 7.0 per
interruttori Compact NS da 630 a 3200 A
e Masterpact NT ed NW.
La tabella permette di determinare il tipo di interruttori e lo sganciatore in funzione della potenza del generatore e della sua reattanza
caratteristica.
(3) Si consiglia l'utilizzo dell'unit di controllo
Micrologic 5.0.
Protezione dei circuiti alimentati
da un generatore
Scelta delle protezioni
Schneider Electric 265
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Introduzione
Questi trasformatori sono frequentemente
utilizzati per:
c un cambiamento di tensione per:
c circuiti ausiliari di comando e controllo;
c circuiti di illuminazione a 230 V quando
il neutro non distribuito;
c riduzione del livello di cortocircuito sui
quadri di alimentazione dei circuiti
di illuminazione;
c cambiamento del sistema di neutro
in presenza di utilizzatori con correnti
di dispersione elevate o livello di isolamento
basso (informatica, forni elettrici, ecc).
Corrente di inserzione
Alla messa sotto tensione dei trasformatori
BT/BT, si manifestano correnti molto forti
di cui occorre tenere conto al momento
della scelta del dispositivo di protezione.
L'ampiezza dipende:
c dall'istante in cui si chiude l'interruttore
di alimentazione;
c dall'induzione residua presente
nel circuito magnetico;
c dalle caratteristiche del trasformatore.
Il valore di cresta della prima onda
di corrente raggiunge di frequente un valore
da 10 a 15 volte la corrente efficace
nominale del trasformatore.
Per potenze inferiori a 50 kVA,
pu raggiungere valori da 20 a 25 volte
la corrente nominale.
Questa corrente transitoria si smorza
molto rapidamente con una costante
di tempo che varia da qualche ms a 10,
20 ms.
Nota:
Per trasformatori con:
c rapporto di trasformazione unitario;
c potenza inferiore a 5 kVA.
In caso di sgancio intempestivo
della protezione a monte, prima di passare
ad un interruttore di calibro superiore,
invertire i morsetti di ingresso con quelli
di uscita (la corrente di inserzione varia
sensibilmente se il primario avvolto
internamente o esternamente
rispetto al secondario).
Protezione dei trasformatori BT/BT
Generalit
Scelta della protezione
Protezione principale lato primario
Le tabelle riportate nelle pagine successive
sono il risultato di una serie di prove
di coordinamento tra interruttori
di protezione e trasformatori BT/BT.
I trasformatori utilizzati nelle prove sono
normalizzati.
Le loro principali caratteristiche sono
raccolte nelle tabelle delle due
pagine seguenti.
Le stesse tabelle, riferite ad una tensione
di alimentazione primaria di 230 o 400 V,
ed a trasformatori monofase e trifase,
indicano l'interruttore da utilizzare in
funzione della potenza del trasformatore.
I trasformatori presi in considerazione
hanno l'avvolgimento primario esterno
rispetto a quello secondario.
In caso contrario consultateci.
Gli interruttori proposti permettono di:
c proteggere il trasformatore
in caso di cortocircuito massimo;
c evitare gli sganci intempestivi al momento
della messa in tensione dell'avvolgimento
primario utilizzando:
v interruttori modulari con soglia
magnetica elevata: curva D o K,
v interruttori scatolati selettivi con la soglia
magnetica elevata: sganciatore TM-D o
sganciatore elettronico ST,
v interruttori con sganciatore solo
magnetico, curva MA, qualora la corrente
di inserzione sia molto elevata;
c garantire la durata elettrica
dell'interruttore.
Corrente d'inserzione del trasformatore
I 1cresta
da 10 a 25 In
Altre protezioni
A causa della elevata corrente di inserzione
del trasformatore, l'interruttore posto sul
primario pu non garantire la protezione
termica del trasformatore e della sua
conduttura di alimentazione lato primario.
tipicamente il caso degli interruttori
modulari che devono avere una corrente
nominale pi elevata di quella dei
trasformatori.
In questi casi si deve verificare che, in caso
di cortocircuito monofase ai morsetti primari
del trasformatore (I
cc
minima a fondo linea),
si abbia l'intervento del magnetico
dell'interruttore.
Nelle normali applicazioni nei quadri
questa condizione sempre verificata
stante la ridotta lunghezza delle condutture
di alimentazione.
La protezione termica del trasformatore si
pu realizzare installando immediatamente
a valle del trasformatore BT/BT un
interruttore automatico avente corrente
nominale minore o uguale a quella del
secondario del trasformatore.
Negli impianti di illuminazione la protezione
contro i sovraccarichi non necessaria
se il numero di punti luce ben definito
(assenza di sovraccarichi).
Si ricorda che la norma raccomanda
l'omissione della protezione contro
i sovraccarichi per circuiti la cui apertura
intempestiva potrebbe essere causa
di pericolo, come ad esempio circuiti
che alimentano dispositivi di estinzione
dell'incendio.

In
t
Schneider Electric 266
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
(1) Con interruttori modulari, ampiezza
della regolazione termica insufficiente o
sganciatore solo magnetico, prevedere
una protezione termica sul secondario
del trasformatore.
(2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione
della corrente di cortocircuito massima nel punto in
cui viene installato l'interruttore.
Protezione dei trasformatori BT/BT
Trasformatori monofasi
Trasformatore monofase (tensione primaria 230 V)
trasformatore interruttore/sganciatore lato primario (1) (2)
Pn [kVA] In [A] u
cc
(%) modulare scatolato o aperto
0,1 0,4 13 C60 D1 o K1
0,16 0,7 10,5 C60 D2 o K2
0,25 1,1 9,5 C60 D3 o K3
0,4 1,7 7,5 C60 D4 o K4
0,63 2,7 7 C60 D6 o K6
1 4,2 5,2 C60/NG125 D10 o K10
1,6 6,8 4 C60/NG125 D16 o K16
2 8,4 2,9 C60/NG125 D16 o K16
2,5 10,5 3 C60/NG125 D20 o K20
4 16,9 2,1 C60/NG125 D40 o K40
5 21,1 4,5 C60/NG125 D50 o K50 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A
6,3 27 4,5 C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A
8 34 5 C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100A
10 42 5,5 C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100A
12,5 53 5,5 C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100A
16 68 5,5 C120/NG125 D125 NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 100 A
20 84 5,5 NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A
25 105 5,5 NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A
31,5 133 5 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 160 A
40 169 5 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A
50 211 5 NS400N/H/L STR23SE
63 266 5 NS400N/H/L STR23SE
80 338 4,5 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/ NT08H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
100 422 5,5 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/ NT08H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
125 528 5 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1
Microologic 5.0/6.0/7.0
160 675 5 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1
Microologic 5.0/6.0/7.0
Trasformatore monofase (tensione primaria 400 V)
trasformatore interruttore/sganciatore lato primario (1) (2)
Pn [kVA] In [A] u
cc
(%) modulare scatolato o aperto
1 2,44 8 C60 D6 o K6
1,6 3,9 8 C60/NG125 D10 o K10
2,5 6,1 3 C60/NG125 D16 o K16
4 9,8 2,1 C60/NG125 D20 o K20
5 12,2 4,5 C60/NG125 D32 o K32 NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A
6,3 15,4 4,5 C60/NG125 D40 o K40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM25D o STR22SE 40 A
8 19,5 5 C60/NG125 D50 o K50 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A
10 24 5 C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A
12,5 30 5 C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A
16 39 5 C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80 o STR22SE 100 A
20 49 5 C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80 o STR22SE 100 A
25 61 5,5 C120/NG125 D125 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100 o STR22SE 100 A
31,5 77 5 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100 o STR22SE 100 A
40 98 5 NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A
50 122 4,5 NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A
63 154 5 NS250N/sx/H/L TM200D
o NS160N/H/L STR22SE 160 A
80 195 5 NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A
100 244 5,5 NS400N/H/L STR23SE
125 305 4,5 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/L NT08H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
160 390 5,5 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/L NT08H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
Schneider Electric 267
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Trasformatore trifase (primario 400 V)
trasformatore interruttore/sganciatore (1) (2)
Pn [kVA] In [A] ucc (%) modulare scatolato o aperto
5 7 4,5 C60/NG125 D20 o K20 NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A
6,3 8,8 4,5 C60/NG125 D20 o K20 NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A
8 11,6 4,5 C60/NG125 D32 o K32 NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A
10 14 5,5 C60/NG125 D32 o K32 NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A
12,5 17,6 5,5 C60/NG125 D40 o K40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM25D o STR22SE 40 A
16 23 5,5 C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM25D o STR22SE 40 A
20 28 5,5 C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A
25 35 5,5 C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A
31,5 44 5 C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A
40 56 5 C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A
50 70 4,5 C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A
63 89 5 C120/NG125 D125 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A
80 113 5 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 160 A
100 141 5,5 NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 160 A
125 176 4,5 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A
160 225 5,5 NS400 STR23SE
200 287 5 NS400 STR23SE
250 352 5 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H NT08H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
315 444 4,5 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H NT08H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
400 563 6 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
500 704 6 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
NS1000N/H NT10H1 NW10N1/H1
Micrologic 5.0/6.0/7.0
630 887 5,5 NS1000N/H NT10H1 NW10N1/H1 Micrologic
NS1250N/H NT12H1 NW12N1/H1 Micrologic
800 1126 5,5 NS1250N/H NT12H1 NW12N1/H1 Micrologic
NS1600N/H NT16H1 NW16N1/H1 Micrologic
1000 1408 5,5 NS1600N/H NT16H1 NW16N1/H1 Micrologic
NW20N1/H1 Micrologic
1250 1760 5 NW20N1/H1 Micrologic
NW25H2/H3 Micrologic
1600 2253 5,5 NW25H2/H3 Micrologic
NW30H2/H3 Micrologic
2000 2817 5,5 NW30H2/H3 Micrologic
NW40H2/H3 Micrologic
Questo interruttore permette la messa
in tensione del trasformatore senza
intervento intempestivo dello sganciatore,
ma non ne assicura la protezione termica (la
corrente nominale dell'interruttore pi
elevata della corrente nominale primaria del
trasformatore).
La protezione termica del trasformatore,
secondo quanto previsto anche dalla norma
CEI 64-8, pu essere assicurata da un
interruttore posto a valle. La I
2n
del
trasformatore di 41,7 A e la corrente di
cortocircuito massima ai morsetti secondari
I
cc2
vale:
Questa corrente di cortocircuito sar di
riferimento per la determinazione del potere
di interruzione. Potr pertanto essere
utilizzato un interruttore C60a-40 A-curva C.
Dovranno essere inoltre verificate le
condizioni necessarie per assicurare la
protezione delle persone.
Nel caso di linea di alimentazione del
primario di lunghezza significativa
(oltre 10 m) bisogna verificare anche la Icc
minima a fondo linea.
I criteri di scelta dell'interruttore a valle sono
gli stessi esposti nel capitolo relativo alla
protezione dei circuiti:
c protezione contro i sovraccarichi;
c protezione contro i cortocircuiti;
c protezione contro i contatti indiretti.
(1) Con interruttori modulari, ampiezza
della regolazione termica insufficiente o sganciatore
solo magnetico, prevedere
una protezione termica sul secondario
del trasformatore.
(2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione
della corrente di cortocircuito massima nel punto in
cui viene installato l'interruttore.
Esempio
Le tabelle qui riportate permettono
di scegliere l'interruttore a monte
del trasformatore BT/BT e il relativo
sganciatore in funzione della potenza,
del tipo e della tensione primaria.
Supponiamo che la partenza alimenti
un trasformatore monofase da 10 kVA
con rapporto di trasformazione 400/230 V
(I
1n
= 24 A).
La corrente di cortocircuito all'origine
della partenza 35 kA.
L'interruttore automatico ha le seguenti
caratteristiche:
c tipo: NG125L (Icu = 50 kA);
c sganciatore: D63 (63 A);
c soglia magnetica: Im = 10 14 In
(630 882 A);
c numero di poli: 2.
I
cc2
=
S
n
100
U
2n
u
cc
%
=
10 100
230 5
= 0, 87 kA
Protezione dei trasformatori BT/BT
Trasformatori trifasi
Schneider Electric 268
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Le potenze in gioco
in una rete elettrica
In un impianto elettrico sono in gioco
le seguenti potenze:
c potenza attiva P [kW]
la potenza effettivamente utilizzabile
dai carichi. Si manifesta sotto forma
di energia meccanica o di calore:
P = S cos ;
c potenza reattiva Q [kvar]
la potenza in gioco nei circuiti magnetici
degli utilizzatori.
indispensabile nella conversione
dell'energia elettrica:
Q = S sin .
Viene fornita normalmente dalla rete
di alimentazione sotto forma di potenza
reattiva induttiva o da batterie
di condensatori come potenza reattiva
capacitiva in controfase alla potenza
induttiva.
c potenza apparente S [kVA].
determinata dal prodotto della tensione
per la corrente (V I in circuiti monofasi e
e V I in circuiti trifasi).
calcolabile come:
Compensazione dell'energia reattiva
Generalit
Il fattore di potenza
Il fattore di potenza di un'installazione
il rapporto tra la potenza attiva e la
potenza apparente assorbita dal carico, e
pu variare da valore zero a valore unitario.
cos = P/S
Mantenere un fattore di potenza prossimo
all'unit vuol dire:
c soppressione delle penali per il consumo
eccessivo di energia reattiva.
Il provvedimento del Comitato Interministeriale
Prezzi (CPI 11/1978) stabilisce un valore
minimo di cos , esente da penali, pari a 0,9;
c diminuzione della potenza apparente
contrattuale [kVA];
c limitazione delle perdite di energia attiva
nei cavi (perdite Joule);
c possibilit di ridurre la sezione dei cavi;
c aumento della potenza attiva [kW]
disponibile al secondario del trasformatore
MT/ BT;
diminuzione della caduta di tensione
(a parit di sezione dei cavi).
La presenza nell'impianto di componenti
e utilizzatori con elevato assorbimento
di energia reattiva provoca l'abbassamento
del fattore di potenza a valori inaccettabili.
La tabella seguente permette di identificare
le apparecchiature con consumo di energia
reattiva elevata.
Il rifasamento
Quando in un impianto il fattore di potenza
troppo basso, necessario provvedere ad
una compensazione dell'energia reattiva
assorbita dagli utilizzatori.
Tale compensazione viene normalmente
effettuata utilizzando batterie di
condensatori.
I condensatori assorbono dalla rete una
corrente sfasata di circa 90in anticipo
rispetto alla tensione.
La corrispondente potenza reattiva risulta
perci di segno opposto a quella assorbita
dai normali apparecchi utilizzatori.
Si ottiene in tal modo un aumento del fattore
di potenza che corrisponde ad una
diminuzione dell'angolo di sfasamento tra
tensione e corrente (rifasamento).
Scelta della potenza
di un condensatore
A fronte di una potenza attiva P richiesta
dalle utenze, impiegando una batteria
di condensatori di potenza reattiva Q
c
,
la potenza reattiva assorbita dalla rete di
alimentazione passa dal valore Q al valore
Q'; la potenza apparente passa da S a S'
mentre la potenza attiva assorbita rimane
invariata.
La batteria di rifasamento deve avere
una potenza pari a Q
c
= P(tg - tg').
Nella pratica il fattore k
c
= (tg - tg') pu
essere ricavato dalla tabella alla pagina
seguente.
Il valore di k
c
si determina dall'incrocio tra la
riga del cos prima della compensazione
(rilevabile direttamente o calcolabile per
l'impianto allo studio) e la riga del cos
desiderato dopo la compensazione.
Come si pu osservare, k
c
rappresenta la
potenza del condensatore necessaria alla
compensazione per ogni kW di potenza
assorbita dall'impianto.
La potenza delle batterie di rifasamento si
calcoler con la formula:
Q
c
= k
c
P [kvar]
Apparecchiature
motore asincrono cos tg
fattore di carico (%) 0 0,17 5,80
25 0,55 1,52
50 0,73 0,94
75 0,80 0,75
100 0,85 0,62
lampade a incandescenza 1 0
lampade fluorescenti non rifasate 0,5 1,73
lampade fluorescenti rifasate 0,86 0,93 0,59 0,39
lampade a scarica 0,4 0,6 2,29 1,33
forni a resistenza 1 0
forni ad induzione ed a perdite dielettriche 0,85 0,62
saldatrice a punti 0,8 0,9 0,75 0,48
saldatura ad arco alimentata da gruppo statico monofase 0,5 1,73
gruppo rotante 0,7 0,9 1,02 0,48
trasformatore-raddrizzatore 0,7 0,8 1,02 0,75
forni ad arco 0,8 0,75
P
Q
I
Q
c
Q
S
I
S

I
S P Q = +
2 2
Tensione nominale
delle batterie e potenza
reattiva erogata
Una batteria eroga diversi valori di energia
reattiva in funzione della tensione con cui
viene alimentata. L'erogazione della potenza
nominale Q
nc
avviene in corrispondenza
della tensione nominale U
nc
. A tensioni
inferiori, l'erogazione inferiore secondo la
formula:
Per ottenere una potenza rifasante Q
c
ad
una tensione U perci necessario
prevedere una batteria avente potenza
nominale:
Q
nc
= Q
c

U
nc
U

2
Q
nc
= Q
U
nc
U

2
Schneider Electric 269
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Il valore numerico k
c
esprime la potenza
del condensatore in kvar per ogni kW
richiesto dal carico.
Q
c
= k
c
P [kvar]
La seguente tabella permette di determinare
la potenza reattiva necessaria per
aumentare il fattore di potenza dell'impianto
fino al valore desiderato.
Fattore [kvar/kW]
prima della dopo la
compensazione compensazione
tg 0,75 0,59 0,48 0,46 0,43 0,40 0,36 0,33 0,29 0,25 0,20 0,14 0
cos 0,80 0,86 0,90 0,91 0,92 0,93 0,94 0,95 0,96 0,97 0,98 0,99 1
2,29 0,40 1,557 1,691 1,805 1,832 1,861 1,895 1,924 1,959 1,998 2,037 2,085 2,146 2,288
2,22 0,41 1,474 1,625 1,742 1,769 1,798 1,831 1,840 1,896 1,935 1,973 2,021 2,082 2,225
2,16 0,42 1,413 1,561 1,681 1,709 1,738 1,771 1,800 1,836 1,874 1,913 1,961 2,022 2,164
2,10 0,43 1,356 1,499 1,624 1,651 1,680 1,713 1,742 1,778 1,816 1,855 1,903 1,964 2,107
2,04 0,44 1,290 1,441 1,558 1,585 1,614 1,647 1,677 1,712 1,751 1,790 1,837 1,899 2,041
1,98 0,45 1,230 1,384 1,501 1,532 1,561 1,592 1,628 1,659 1,695 1,737 1,784 1,846 1,98
1,93 0,46 1,179 1,330 1,446 1,473 1,502 1,533 1,567 1,600 1,636 1,677 1,725 1,786 1,929
1,88 0,47 1,130 1,278 1,397 1,425 1,454 1,485 1,519 1,532 1,588 1,629 1,677 1,758 1,881
1,83 0,48 1,076 1,228 1,343 1,370 1,400 1,430 1,464 1,497 1,534 1,575 1,623 1,684 1,826
1,78 0,49 1,030 1,179 1,297 1,326 1,355 1,386 1,420 1,453 1,489 1,530 1,578 1,639 1,782
1,73 0,50 0,982 1,232 1,248 1,276 1,303 1,337 1,369 1,403 1,441 1,481 1,529 1,590 1,732
1,69 0,51 0,936 1,087 1,202 1,230 1,257 1,291 1,323 1,357 1,395 1,435 1,483 1,544 1,686
1,64 0,52 0,894 1,043 1,160 1,188 1,215 1,249 1,281 1,315 1,353 1,393 1,441 1,502 1,644
1,60 0,53 0,850 1,000 1,116 1,114 1,171 1,205 1,237 1,271 1,309 1,349 1,397 1,458 1,600
1,56 0,54 0,809 0,959 1,075 1,103 1,130 1,164 1,196 1,230 1,268 1,308 1,356 1,417 1,559
1,52 0,55 0,796 0,918 1,035 1,063 1,090 1,124 1,156 1,190 1,228 1,268 1,316 1,377 1,519
1,48 0,56 0,730 0,879 0,996 1,024 1,051 1,085 1,117 1,151 1,189 1,229 1,227 1,338 1,480
1,44 0,57 0,692 0,841 0,958 0,986 1,013 1,047 1,079 1,113 1,151 1,191 1,239 1,300 1,442
1,40 0,58 0,655 0,805 0,921 0,949 0,976 1,010 1,042 1,076 1,114 1,154 1,202 1,263 1,405
1,37 0,59 0,618 0,768 0,884 0,912 0,939 0,973 1,005 1,039 1,077 1,117 1,165 1,226 1,368
1,33 0,60 0,584 0,733 0,849 0,878 0,905 0,939 0,971 1,005 1,043 1,083 1,131 1,192 1,334
1,30 0,61 0,549 0,699 0,815 0,843 0,870 0,904 0,936 0,970 1,008 1,048 1,096 1,157 1,299
1,27 0,62 0,515 0,665 0,781 0,809 0,836 0,870 0,902 0,936 0,974 1,014 1,062 1,123 1,265
1,23 0,63 0,483 0,633 0,749 0,777 0,804 0,838 0,870 0,904 0,942 0,982 1,030 1,091 1,223
1,20 0,64 0,450 0,601 0,716 0,744 0,771 0,805 0,837 0,871 0,909 0,949 0,997 1,058 1,200
1,17 0,65 0,419 0,569 0,685 0,713 0,740 0,774 0,806 0,840 0,878 0,918 0,966 1,007 1,169
1,14 0,66 0,388 0,538 0,654 0,682 0,709 0,743 0,775 0,809 0,847 0,887 0,935 0,996 1,138
1,11 0,67 0,358 0,508 0,624 0,652 0,679 0,713 0,745 0,779 0,817 0,857 0,905 0,966 1,108
1,08 0,68 0,329 0,478 0,595 0,623 0,650 0,684 0,716 0,750 0,788 0,828 0,876 0,937 1,079
1,05 0,69 0,299 0,449 0,565 0,593 0,620 0,654 0,686 0,720 0,758 0,798 0,840 0,907 1,049
1,02 0,70 0,270 0,420 0,536 0,564 0,591 0,625 0,657 0,691 0,729 0,769 0,811 0,878 1,020
0,99 0,71 0,242 0,392 0,508 0,536 0,563 0,597 0,629 0,663 0,701 0,741 0,783 0,850 0,992
0,96 0,72 0,213 0,364 0,479 0,507 0,534 0,568 0,600 0,634 0,672 0,712 0,754 0,821 0,963
0,94 0,73 0,186 0,336 0,452 0,480 0,507 0,541 0,573 0,607 0,645 0,685 0,727 0,794 0,936
0,91 0,74 0,159 0,309 0,425 0,453 0,480 0,514 0,546 0,580 0,618 0,658 0,700 0,767 0,909
0,88 0,75 0,132 0,282 0,398 0,426 0,453 0,487 0,519 0,553 0,591 0,631 0,673 0,740 0,882
0,86 0,76 0,105 0,255 0,371 0,399 0,426 0,460 0,492 0,526 0,564 0,604 0,652 0,713 0,855
0,83 0,77 0,079 0,229 0,345 0,373 0,400 0,434 0,466 0,500 0,538 0,578 0,620 0,687 0,829
0,80 0,78 0,053 0,202 0,319 0,347 0,374 0,408 0,440 0,474 0,512 0,552 0,594 0,661 0,803
0,78 0,79 0,026 0,176 0,292 0,320 0,347 0,381 0,413 0,447 0,485 0,525 0,567 0,634 0,776
0,75 0,80 0,150 0,266 0,294 0,321 0,355 0,387 0,421 0,459 0,499 0,541 0,608 0,750
0,72 0,81 0,124 0,240 0,268 0,295 0,329 0,361 0,395 0,433 0,473 0,515 0,582 0,724
0,70 0,82 0,098 0,214 0,242 0,269 0,303 0,335 0,369 0,407 0,447 0,489 0,556 0,698
0,67 0,83 0,072 0,188 0,216 0,243 0,277 0,309 0,343 0,381 0,421 0,463 0,530 0,672
0,65 0,84 0,046 0,162 0,190 0,217 0,251 0,283 0,317 0,355 0,395 0,437 0,504 0,645
0,62 0,85 0,020 0,136 0,164 0,191 0,225 0,257 0,291 0,329 0,369 0,417 0,478 0,620
0,59 0,86 0,109 0,140 0,167 0,198 0,230 0,264 0,301 0,343 0,390 0,450 0,593
0,57 0,87 0,083 0,114 0,141 0,172 0,204 0,238 0,275 0,317 0,364 0,424 0,567
0,54 0,88 0,054 0,085 0,112 0,143 0,175 0,209 0,246 0,288 0,335 0,395 0,538
0,51 0,89 0,028 0,059 0,086 0,117 0,149 0,183 0,230 0,262 0,309 0,369 0,512
0,48 0,90 0,031 0,058 0,089 0,121 0,155 0,192 0,234 0,281 0,341 0,484
Esempio
Si desidera rifasare un impianto avente le
seguenti caratteristiche:
c rete trifase con tensione Un = 400 V;
c potenza assorbita P = 100 kW;
c fattore di potenza prima del rifasamento
cos = 0,7;
c fattore di potenza richiesto cos
f
= 0,9.
Si individuano la colonna corrispondente al
fattore di potenza richiesto (0,9) e la riga
corrispondente al fattore di potenza iniziale
(0,7). Si ottiene k
c
= 0,536.
necessaria al rifasamento alla tensione
dell'impianto) come:
Se si vogliono installare condensatori aventi
tensione nominale di 440 V, la loro potenza
nominale deve essere di:
necessario installare una batteria di
condensatori avente una potenza reattiva
pari a
Q
c
= k
c
P = 53,6 kvar.
Nota: nel caso in cui i condensatori da
installare abbiano una potenza nominale
riferita ad una tensione U
nc
diversa dalla
tensione nominale dell'impianto,
necessario determinare la potenza reattiva
nominale Q
nc
(a partire dalla potenza Q
c
Compensazione dell'energia reattiva
Scelta della potenza
k
c
Q
c
=
U
n

2
Q
nc
U
nc
53,6 =
400

2
Q
nc
440
64,9 kvar =
Schneider Electric 270
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
c minimo fattore di potenza previsto;
c costo della batteria e della sua
installazione;
c risparmio sulle tariffe elettriche;
c risparmio dovuto all'ottimizzazione
dell'impianto di distribuzione dell'energia
elettrica.
I condensatori possono essere installati
a 3 diversi livelli:
c sulle partenze del quadro generale BT
(compensazione globale);
c sull'arrivo di ogni reparto nel quadro
di distribuzione (compensazione parziale);
c ai morsetti di ogni utilizzatore che
necessiti di potenza reattiva
(compensazione locale).
La compensazione tecnicamente ottimale
quella che permette di produrre l'energia
reattiva nel punto in cui consumata e nella
quantit strettamente necessaria, ma la sua
realizzazione pratica generalmente
antieconomica.
c le perdite nei cavi per effetto Joule
vengono ridotte;
c permette di utilizzare degli interruttori
pi economici.
Svantaggi
c Costo elevato.
Compensazione locale
La compensazione individuale consigliata
in presenza di utilizzatori di potenza elevata
rispetto alla potenza dell'intera rete.
Vantaggi
c Sopprime le penalit per consumo
eccessivo di energia reattiva;
c ottimizza tutta la rete elettrica;
c riduce la potenza apparente che transita
nella sottostazione di trasformazione
(aumento della potenza attiva disponibile);
Svantaggi
c Solo la parte di impianto tra il livello 1 e 2
trae vantaggio dall'installazione dei
condensatori;
c le perdite nei cavi per effetto Joule sono
diminuite solo fino al livello 2;
c esiste il rischio di sovracompensazione
a seguito di variazioni di carichi importanti.
Questo rischio viene eliminato utilizzando
batterie automatiche di rifasamento.
Compensazione globale
conveniente in reti con estensione
limitata con carichi stabili e continui
o in previsione di un ampliamento
dell'impianto senza dover modificare
la sottostazione di trasformazione.
Vantaggi
c Sopprime le penalit per consumo
eccessivo di energia reattiva;
c adatta l'esigenza reale dell'impianto (kW)
alla potenza apparente contrattuale (kVA);
c riduce la potenza apparente che transita
nella sottostazione di trasformazione
(aumento della potenza attiva disponibile);
c permette di utilizzare un interruttore pi
economico a monte del condensatore;
c rapido ammortamento dei costi.
Installazione
di un condensatore
di rifasamento
Per determinare la potenza ottimale
della batteria di rifasamento,
la localizzazione della stessa e il tipo
di compensazione (fissa o automatica),
necessario tener conto degli elementi
seguenti:
c fattore di potenza prima dell'installazione
della batteria di rifasamento;
Svantaggi
c la parte di impianto a valle del livello 1 non
trae vantaggio dall'installazione dei
condensatori;
c le perdite per effetto Joule, nei cavi
a valle della batteria di rifasamento,
non sono diminuite;
c esiste il rischio di sovracompensazione
a seguito di variazioni di carichi importanti.
Questo rischio viene eliminato utilizzando
batterie automatiche di rifasamento.
Note:
c per batterie di rifasamento di potenza
superiore a 1000 kvar si consiglia una
compensazione in media tensione.
n 1
M M M M
M M M M
n 2 n 2
n 1
Compensazione parziale
consigliata in reti molto estese e divise
in compartimenti con regimi di carico
molto differenti.
Vantaggi
c Sopprime le penalit per consumo
eccessivo di energia reattiva;
c ottimizza una parte della rete.
La corrente reattiva non interessa
l'impianto compreso tra il livello n1 e 2;
c riduce la potenza apparente che transita
nella sottostazione di trasformazione
(aumento della potenza attiva disponibile);
c diminuisce le perdite nei cavi per effetto
Joule fino al livello 2.
M M M M
n 1
n 3 n 3 n 3 n 3
n 2 n 2
Flusso di potenza apparente
Flusso di potenza reattiva
Flusso di potenza apparente
Flusso di potenza reattiva
Flusso di potenza apparente
Flusso di potenza reattiva
Compensazione dell'energia reattiva
Tipi di compensazione
Schneider Electric 271
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Compensazione
dell'energia reattiva
assorbita da un motore
La compensazione individuale viene
utilizzata per potenze elevate rispetto
alla potenza totale dell'installazione.
Come regola generale, si pu prevedere un
condensatore di potenza di poco inferiore
alla potenza reattiva assorbita nel
funzionamento a vuoto del motore.
La tabella a lato fornisce, a titolo indicativo,
i valori della potenza delle batterie
di condensatori da installare in funzione
della potenza dei motori.
potenza reattiva da installare [kvar]
motore trifase: 230/400 V
potenza nominale velocit di rotazione [g/min]
[kW] [CV] 3000 1500 1000 750
22 30 6 8 9 10
30 40 7,5 10 11 12,5
37 50 9 11 12,5 16
45 60 11 13 14 17
55 75 13 17 18 21
75 100 17 22 25 28
90 125 20 25 27 30
110 150 24 29 33 37
132 180 31 36 38 43
160 218 35 41 44 52
200 274 43 47 53 61
250 340 52 57 63 71
280 380 57 63 70 79
355 482 67 76 86 98
400 544 78 82 97 106
450 610 87 93 107 117
Il problema delle armoniche
L'impiego dei componenti elettrici con
dispositivi elettronici (motori a velocit
variabile, raddrizzatori statici, inverters)
provoca la circolazione di armoniche
nella rete elettrica.
I condensatori sono estremamente sensibili
a questo fenomeno in quanto la loro
impedenza decresce proporzionalmente
all'ordine delle armoniche presenti.
Se la frequenza di risonanza dell'insieme
condensatore-rete prossima
alle frequenze delle armoniche presenti
in rete, tali armoniche verranno amplificate e
si potranno verificare sovratensioni.
Compensazione dell'energia
reattiva assorbita
da un trasformatore
L'energia reattiva necessaria al funzionamento
del trasformatore pu essere fornita da una
batteria di condensatori collegata
permanentemente ai suoi morsetti
o dalla batteria utilizzata anche per il
rifasamento dei carichi BT.
La potenza di tale batteria dipende dalla
corrente magnetizzante e dalla corrente
assorbita durante il funzionamento a carico.
Le seguenti tabelle indicano la potenza
reattiva richiesta da trasformatori di
distribuzione con tensione primaria 20 kV
nelle due condizioni estreme di
funzionamento: a vuoto e a pieno carico.
La potenza relativa realmente necessaria per
il rifasamento del trasformatore dipende dalla
condizione di carico effettiva ed data dalla
seguente formula:
Qr = Qr a vuoto + (Qr a carico - Qr a vuoto)
I
b
= corrente di utilizzo
Esempio: la potenza reattiva necessaria
per il rifasamento di un trasformatore in olio
a perdite normali di potenza 630 kVA
a pieno carico di 35,7 kvar.
La corrente risultante provocher
il riscaldamento del condensatore,
dei cavi di alimentazione e lo scatto
intempestivo della protezione termica
dell'interruttore.
Rimedi contro gli effetti
delle armoniche
La presenza di armoniche ha come effetto
un aumento della corrente assorbita
dal condensatore.
Il valore della corrente pu di conseguenza
risultare maggiorato del 30 %. Inoltre, in
considerazione delle tolleranze sui dati
nominali dei condensatori opportuna
un'ulteriore maggiorazione del 10 % che
porta ad un dimensionamento dei
componenti in serie al condensatore pari a
1,43 volte la corrente nominale del
condensatore.
Per ovviare alle sovratensioni in conseguenza
delle armoniche si possono utilizzare:
c condensatori sovradimensionati in
tensione, ad esempio 440 V per reti a 400 V
(+10%);
c filtri antiarmoniche che devono essere
opportunamente calcolati in funzione dello
spettro di armoniche presenti nella rete.
Compensazione dell'energia reattiva
Esempi e problemi applicativi
potenza reattiva da installare [kvar]
trasformatori in olio trasformatori in olio Trasformatori in resina
perdite secondo norma basse perdite norma CEI 14-12
CEI 14-13 lista A
potenza Qr a vuoto Qr a carico Qr a vuoto Qr a carico Qr a vuoto Qr a carico
nominale
[kVA]
100 2,5 6,1 1,5 5,2 2,5 8,1
160 3,7 9,6 2,0 8,2 3,6 12,9
200 4,4 11,9 2,4 10,3 4,2 15,8
250 5,3 14,7 2,7 12,4 4,9 19,5
315 6,3 18,3 3,1 15,3 5,6 24,0
400 7,5 22,9 3,5 19,1 5,9 29,3
500 9,4 28,7 4,4 24,0 7,4 36,7
630 11,3 35,7 5,0 29,6 8,0 45,1
800 13,5 60,8 5,5 53,0 10,2 57,4
1000 14,9 74,1 6,9 66,3 11,8 70,9
1250 17,4 91,4 7,3 81,7 14,7 88,8
1600 20,6 115,4 7,7 103,1 18,9 113,8
2000 23,8 142,0 9,7 128,9 21,6 140,2
2500 27,2 175,2 12,1 161,0 24,5 173,1
3000 29,7 207,5 11,5 190,3
3150 30,9 250,4
Schneider Electric 272
Protezione degli
apparecchi utlizzatori
Compensazione dell'energia reattiva
Scelta delle protezioni
Sezione dei cavi
di alimentazione
consigliabile maggiorare la corrente
assorbita dal condensatore:
c del 30% per tener conto delle componenti
armoniche;
c del 10% per tener conto della tolleranza
sul valore nominale di capacit
del condensatore.
Di conseguenza i cavi di alimentazione
devono essere dimensionati per portare
una corrente pari a:
I
B
= 1,3 1,10 I
c
= 1,43 I
c
dove:
IB la massima corrente assorbita
dal condensatore;
(1) Il potere di interruzione viene scelto in funzione
della corrente di cortocircuito massima nel punto in
cui viene installato l'interruttore.
Qc
U
Q
U
U
U
n
nc
n
nc
n
3 3
=

2
Ic la corrente assorbita dal condensatore
alimentato alla tensione dell'impianto (Un):
I
c
=
(vedere pag. 190 per il significato dei simboli).
Apparecchio di protezione
e comando
La corrente nominale e la soglia magnetica
dell'interruttore automatico devono essere
scelte in modo tale da:
c evitare scatti intempestivi della protezione
termica: I
n
(o I
r
) 1,43 I
c
;
c permettere la messa in tensione
del condensatore.
L'inserzione di un condensatore equivale
a stabilire un cortocircuito per un periodo
pari al tempo di carica.
La corrente di inserzione dipende dal tipo
di condensatore, singolo o in batteria
automatica, dalla capacit del singolo
elemento e dalla induttanza a monte
del condensatore (rete).
In conseguenza a quanto detto, l'interruttore
automatico deve avere una soglia di
intervento istantaneo elevata.
Per limitare la corrente di inserzione
si consiglia l'installazione di induttanze
di limitazione.
Interruttori automatici per batterie di condensatori trifasi di media e grande potenza
rete 230 V rete 400 V
potenza interruttore automatico (1) corrente potenza interruttore automatico (1) corrente
batteria In o Ir min batteria In o Ir min
[kvar] [A] [kvar] [A]
5 C60H/C60L/NG125L D20 20 10 C60H/C60L/NG125L D20 20
10 C60H/C60L/NG125L D40 40 20 C60H/C60L/NG125L D40 40
NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A 35 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A 40
15 NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A 54 30 NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A 63
20 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A 72 40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A 80
25 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A 90 50 NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A 100
30 NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A 108 60 NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A 125
40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A 144 80 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A 160
50 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A 180 100 NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A 200
60 NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A 215 120 NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A 248
70 NS400N/H/L STR23SE 255 140 NS400N/H/L STR23SE 290
90 NS400N/H/L STR23SE 325 180 NS400N/H/L STR23SE 370
100 NS400N/H/L STR23SE 360 NS630N/H/L STR23SE 370
120 NS630N/H/L STR23SE 430 200 NS630N/H/L STR23SE 410
NS630b N/H/L Micrologic 2.0 430
150 NS630N/H/L STR23SE 540 240 NS630N/H/L STR23SE 495
NS630b N/H/L Micrologic 2.0 540 NS630b N/H/L Micrologic 2.0 495
180 NS800N/H/L Micrologic 2.0 648 250 NS630N/H/L STR23SE 516
NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 648 NS630b N/H/L Micrologic 2.0 516
210 NS800N/H/L Micrologic 2.0 755 300 NS630b N/H/L Micrologic 2.0 620
NS1000N/H/L Micrologic 2.0 755 NS800N/H/L Micrologic 2.0 620
NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 755 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 620
245 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 880 360 NS800N/H/L Micrologic 2.0 744
NS1250N/H/L Micrologic 2.0 880 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 744
NT10H/L, NW10N/H/L Micrologic 2.0 880 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 744
Schneider Electric 273
Quadri prefabbricati
Introduzione 274
Il sistema funzionale Prisma 276
Contenitori universali Sarel 283
Schneider Electric 274
Quadri prefabbricati Introduzione
Prestazioni e prove
Premessa
Dovendo realizzare impianti secondo la
regola dell'arte, spesso interessante per
l'installatore fare riferimento a quanto
previsto dalle norme CEI, sia per quanto
riguarda la concezione e la realizzazione
impiantistica, sia per quanto riguarda i vari
componenti utilizzati.
Ci in virt dell'art. 2 della legge 186 del
1 marzo 1968, secondo il quale i materiali,
le apparecchiature, i macchinari, le
installazioni e gli impianti elettrici ed
elettronici realizzati secondo le norme del
CEI si considerano costruiti "a regola d'arte".
Per quanto riguarda i quadri di bassa
tensione, le norme di riferimento sono:
c la norma CEI EN 60439-1 (1995 - terza
edizione della norma avente classificazione
CEI 17-13/1).
Questa norma rappresenta un'evoluzione
rispetto alla precedente CEI 17-13 del 1980,
soprattutto per ci che concerne gli aspetti
legati all'industrializzazione del prodotto e le
prove da effettuare per garantirne le
prestazioni;
c la norma CEI 23-51, di recente
pubblicazione (1996 - prima edizione),
dedicata ai piccoli quadri per uso domestico
e similare, che viene trattata pi in
particolare nella parte relativa alle cassette
di distribuzione.
La norma CEI EN 60439-1
La nuova norma richiede che ogni quadro
costruito sia riferito ad un ben identificato
prototipo, gi sottoposto a tutte le prove di
tipo da essa previste.
Questa precisa prescrizione serve, ai fini del
normatore, a limitare, per quanto possibile,
la frequente tendenza all'improvvisazione
che per tanti anni ha caratterizzato la
realizzazione dei quadri, e lo fa richiedendo
ai vari costruttori una standardizzazione
sempre pi spinta del proprio prodotto.
La norma rende obbligatorio il prototipo di
riferimento, ma consente di realizzare due
tipologie di prodotti che cos definisce:
c Apparecchiatura costruita in serie (AS);
c Apparecchiatura costruita non in serie
(ANS).
La norma inoltre, esige che i quadri elettrici di
tipo AS siano conformi al prototipo che
stato sottoposto a tutte le prove di tipo
previste, mentre quelli di tipo ANS possono
essere non completamente conformi al
prototipo di riferimento, che deve comunque
esistere ed essere un prodotto AS.
Le prove di tipo che la norma richiede di
eseguire sui quadri per dimostrarne la
rispondenza alle sue prescrizioni sono
numerose e, in qualche caso, gravose sia
tecnicamente che economicamente.
Per i prodotti ANS, la norma ammette che
alcune delle prove di tipo non vengano
effettuate, purch le relative prestazioni
siano comunque verificate attraverso
estrapolazioni, calcoli o altri metodi che il
costruttore dimostri validi a tal fine.
La norma, ad esempio, cita le pubblicazioni
CEI 17-43 e CEI 17-52 quali metodi
possibili per la determinazione delle
sovratemperature e della tenuta al
cortocircuito per le apparecchiature
assiemate non di serie (ANS). Tali metodi
sono utilizzabili per l'estrapolazione, i cui
risultati vanno confrontati con i rispettivi dati
omogenei ottenuti durante le prove di tipo
che l'apparecchiatura di serie (AS) di
riferimento abbia superato.
Il quadro elettrico
e la legge 46/90
I quadri elettrici sono prodotti complessi che
devono essere adeguati all'impianto
in cui sono installati, per cui le loro
caratteristiche e prestazioni sono diverse
in funzione della condizione di servizio e del
tipo di applicazione cui essi sono destinati.
Per questa ragione, i costruttori devono
realizzare prodotti aventi caratteristiche
tecniche talvolta molto specifiche:
l'applicazione della norma CEI EN 60439-1
richiede la verifica di molti prototipi, cosicch
le varie configurazioni riportate a catalogo
possono essere adeguatamente combinate
per un utilizzo il pi possibile flessibile ed
essere facilmente riconducibili ai prototipi di
riferimento.
Negli anni pi recenti, come gi ricordato
precedentemente, il problema della
rispondenza dei quadri di bassa tensione
alle norme stato messo in particolare
risalto dalla legge 46/90 e dal suo
regolamento d'attuazione attraverso
le loro specifiche direttive.
Fino ad ora, a questo problema non stata
prestata grande attenzione se non da parte
di operatori particolarmente sensibili.
Di conseguenza possiamo attualmente
considerare di operare in un periodo di
transizione tra quello precedente,
di parziale trascuratezza e quello,
auspicabile, da raggiungere con l'effettiva
rispondenza alle norme di tutti i quadri.
Le prestazioni dei quadri
e le relative prove
I rapporti di prova relativi a specifici quadri
realizzati da un costruttore non sono validi
e applicabili per tutta la gamma della sua
produzione.
quindi opportuno che l'acquirente di un
quadro si rivolga a costruttori in grado di
dimostrare la rispondenza alle norme
dell'intera gamma di quadri di loro
produzione, per tutte le configurazioni e
prestazioni dichiarate.
Tra i documenti che il costruttore pu e deve
esibire, la norma CEI EN 60439-1 non fa
distinzione riguardo all'ente emittente, che
pu pertanto essere un laboratorio del
costruttore stesso oppure un laboratorio o
istituto indipendente dal costruttore e/o
ufficialmente riconosciuto come ente
certificatore.
La disponibilit di documenti di prova emessi
da un laboratorio indipendente tuttavia da
considerarsi come migliore garanzia.
Quadri industrializzati
in forma di componenti
La norma CEI EN 60439-1 ammette che
alcune fasi del montaggio dei quadri
vengano eseguite fuori dall'officina del
costruttore, purch i quadri siano realizzati
secondo le sue istruzioni.
Ci in accordo con lo spirito della norma
che tende a conferire al quadro elettrico di
bassa tensione le caratteristiche di prodotto
industrializzato, che si traducono poi in
significativi vantaggi per l'utilizzatore finale,
non ultimo quello della maggiore affidabilit
e del conseguente aumento del livello di
sicurezza ottenibile.
L'installatore dunque autorizzato e in
qualche modo indirizzato dalla norma CEI
ad utilizzare prodotti commercializzati in
forma di pezzi sciolti da assiemare
correttamente per la costruzione del quadro
adatto, volta per volta, allo specifico
impianto. L'utilizzazione di questo tipo di
prodotto pone inoltre il problema della
suddivisione (condivisione) di responsabilit
nel garantire la rispondenza alla norma del
quadro realizzato.
Infatti, n il costruttore dei pezzi sciolti,
n l'assemblatore del quadro hanno la
possibilit di controllare completamente l'iter
realizzativo del quadro e di garantirne quindi
la rispondenza alla norma.
Tuttavia, la norma stessa che indica una
soluzione razionale a questo problema,
riferendosi in particolare alla tabella 7:
"Elenco delle verifiche e prove da eseguire
sull'apparecchiatura AS e ANS".
Questa tabella definisce sia le prove di tipo
che le prove individuali che devono essere
effettuate per garantire la rispondenza del
quadro alla norma.
Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare
la rispondenza del prototipo al progetto,
in conformit alle prescrizioni della norma;
in generale dovr essere il costruttore dei
pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire
di conseguenza il prodotto commercializzato.
Inoltre, lo stesso costruttore dovr fornire
adeguate istruzioni per la scelta dei
componenti da utilizzare per la realizzazione
del quadro e per il suo montaggio.
Sar invece responsabilit dell'assemblatore
quella di una scelta oculata dei componenti in
accordo alle succitate istruzioni e quella di un
montaggio accurato effettuato seguendo
scrupolosamente le istruzioni del costruttore
dei componenti.
Sar compito ancora dell'assemblatore di
verificare la conformit alla norma del quadro
da realizzare, qualora questo si discosti dal
prototipo e quindi dalla configurazione provata
dal costruttore (ad esempio effettuando una
verifica termica).
Infine, l'assemblatore dovr farsi carico
dell'esecuzione delle prove individuali che, in
ottemperanza alla norma, dovranno essere
eseguite su ogni esemplare realizzato.
Schneider Electric 275
Quadri prefabbricati
Dichiarazione del fabbricante
Il prodotto: Quadro Elettrico di Bassa Tensione ..............................................................................................
Cliente ...............................................................................................................................................................
Impianto ............................................................................................................................................................
Dati Principali Tensione nominale d'impiego ...................................................... V
Tensione nominale d'isolamento ................................................. V
Corrente di circuito d'ingresso ..................................................... A
Corrente di cortocircuito ............................................................... kA
Grado di protezione IP .................................................................
.....................................................................................................
.....................................................................................................
Riferimenti Verbale di collaudo n. ....................................................................................................................
stato progettato e realizzato in accordo con la seguente norma:
(barrare dove applicabile)
v Armonizzata: CEI EN 60439-1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove
di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di
tipo (ANS)
v Internazionale:
v Nazionale: CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare
Ragione sociale
dell'assemblatore
del quadro
Dichiarazione di conformit
richiesta dalla legge 46/90
Una volta costruito ed installato il quadro,
si presenta il problema estremamente
pratico ed immediato di cosa allegare alla
dichiarazione di conformit richiesta dalla
legge 46/90.
L'installatore che ha scelto quadri di bassa
tensione conformi alla norma CEI EN
60439-1 o alla norma CEI 23-51, deve
riportare nella relazione allegata alla
dichiarazione di conformit dell'impianto la
dichiarazione di conformit dei prodotti a
queste norme. Inoltre, dovr indicare il
nome o la ragione sociale del costruttore dei
componenti del quadro ed il tipo di prodotto
utilizzato, come indicato sul catalogo del
costruttore stesso.
Quest'ultimo si rende responsabile in
particolare della rispondenza dei prodotti
alle norme citate.
La dichiarazione di conformit dei quadri si
potr redigere utilizzando il fac-simile
riportato qui a fianco.
bene comunque che l'installatore si renda
conto di quanto indicato sul catalogo del
costruttore dei componenti, onde evitare di
fare affidamento su frasi di rispondenza
generica alla norma che, nella sostanza,
non hanno alcun significato tecnico.
Situazioni di questo genere talvolta si
verificano ancora poich alcuni costruttori,
in ritardo con l'adeguamento alla norma,
affidano a messaggi ambigui la definizione
della rispondenza alla norma stessa, che
invece un requisito fondamentale per
dimostrare la rispondenza del quadro alla
regola dell'arte e dunque alle leggi dello
stato italiano.
Oltre a verificare con attenzione le
indicazioni del catalogo del costruttore,
consigliabile quindi che l'installatore si renda
conto della veridicit di quanto in esso
affermato.
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte
dell'assemblatore, per poter garantire e
documentare opportunamente la conformit
del quadro alle norme si possono cos
sintetizzare:
c scegliere un fornitore affidabile in grado di
dimostrare l'esecuzione delle prove di tipo
sui prototipi;
c effettuare la scelta dei componenti del
quadro in stretta osservanza dei cataloghi
del fornitore;
c montare il quadro seguendo
scrupolosamente le istruzioni del fornitore
dei pezzi sciolti e degli apparecchi;
c verificare, tramite prove di tipo o metodi di
calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche
sostanziali apportate rispetto alle
configurazioni "tipo" garantite dal costruttore
dei pezzi sciolti del quadro;
c effettuare correttamente le prove
individuali previste dalla norma su ciascun
quadro realizzato;
c conservare nei propri archivi la
documentazione relativa alle prove di tipo
e/o verifiche e alle prove individuali
effettuate;
c installare correttamente il quadro
effettuando in cantiere le necessarie
verifiche elettriche o meccaniche;
c redigere la dichiarazione di conformit
dell'impianto e citare nella relazione tecnica
ad essa allegata il tipo di quadro installato.
In sintesi, si tratta di una serie di azioni
abbastanza semplici di cui uno degli aspetti
pi importanti quello della scelta del
fornitore dei componenti, per la quale
l'installatore deve agire con cautela per
poter correttamente e con poche ulteriori
attenzioni rispondere alle prescrizioni delle
norme e regole vigenti.
Data
Timbro e firma
del responsabile
Introduzione
Dichiarazione di conformit
Schneider Electric 276
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale Prisma
Prisma Plus G
I contenitori Prisma Plus G
c lamiera acciaio
c trattamento cataforesi + polveri
termoindurenti a base di resine epossidiche
e poliestere polimerizzate a caldo, colore
bianco RAL 9001.
Le cassette IP30/40/43
c IK07 (senza porta), IK08 (con porta)
c contenitori smontabili
c associabili in altezza e in larghezza
c 8 altezze da 330 a 1380 mm
c larghezza: 595 mm
c canalina laterale larghezza = 305 mm,
associabile in larghezza
c profondit: 250 mm con porta (205 mm
senza porta).
Gli armadi IP30/40/43
c IK07 (senza porta), IK08 (con porta)
c contenitori smontabili
c associabili in larghezza
c 3 altezze: 1530, 1680 e 1830 mm
c larghezza: 595 mm
c canalina laterale larghezza = 305 mm,
associabile in larghezza
c profondit: 250 mm con porta
(205 mm senza porta).
Le cassette IP55
c IK10
c contenitori smontabili
c associabili in altezza e in larghezza
c larghezza: 600 mm
c 7 altezze: da 450 a 1750 mm
c estensione larghezza = 325 mm
e 575 mm, associabili in larghezza e in
altezza.
I vantaggi dei quadri
elettrici Prisma Plus G
c Uninstallazione elettrica sicura
La perfetta coerenza tra le apparecchiature
Schneider ed il sistema Prisma Plus un
ulteriore vantaggio in grado di garantire un
buon livello di sicurezza dell'impianto.
La concezione del sistema stata validata
con prove di tipo e sfrutta la pluriennale
esperienza maturata da Schneider con i
propri clienti.
c Uninstallazione elettrica capace di evolvere
Costruito attorno ad una struttura modulare,
Prisma Plus permette al quadro elettrico di
evolvere facilmente integrando se
necessario nuove unit funzionali.
Le operazioni di manutenzione sono
pratiche e rapide grazie allaccessibilit
totale all'apparecchiature e allutilizzo di
componenti standard.
c Completa sicurezza per gli operatori
L'apparecchio installato dietro ad una
piastra frontale di protezione che lascia
sporgere solamente il comando
dellinterruttore.
Limpianto elettrico protetto e loperatore
in perfetta sicurezza.
Inoltre i componenti di ripartizione sono
isolati IPxxB.
Installato seguendo le indicazioni Schneider,
il sistema funzionale Prisma Plus permette
la realizzazione di quadri elettrici conformi
alla norma internazionale IEC 60439-1.
Caratteristiche elettriche
I sistemi Prisma Plus G sono conformi alle
norme CEI-EN 60439-1 con le seguenti
caratteristiche elettriche limite:
c tensione nominale disolamento del
sistema di sbarre principale: 1000 V
c corrente nominale d'impiego Ie (40 C):
630 A
c corrente nominale di cresta ammissibile:
Ipk 53 kA
c corrente nominale di breve durata
ammissibile: Icw 25 kA eff/ 1 s
c frequenza 50/60 Hz.
c profondit: 260 mm con porta + 30 mm
(maniglia).
Schneider Electric 277
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale Prisma
Prisma Plus P
Il sistema funzionale Prisma Plus permette
di realizzare qualsiasi tipo di quadro
di distribuzione bassa tensione generale o
terminale fino a 3200 A, per applicazioni nel
terziario e nellindustria.
Il concetto di quadro molto semplice:
c Una struttura in metallo composta da una
o pi struttura associate in larghezza e in
profondit sulle quali possibile installare
una gamma completa di pannelli di
rivestimento e di porte.
c Un sistema di ripartizione della corrente
composto da due sistemi di sbarre
orizzontali o verticali posizionate in uno
scomparto laterale, o sul fondo dellarmadio
che consentono di ripartire la corrente in tutti
i punti del quadro.
c Delle unit funzionali complete
Studiata in funzione di ogni apparecchio
lunit funzionale comprende:
v una piastra dedicata per linstallazione
dellapparecchio
v una piastra frontale per evitare un accesso
diretto alle parti sotto tensione
v collegamenti prefabbricati ai sistemi di
sbarre
v dispositivi per realizzare il collegamento
sul posto.
I componenti del sistema Prisma Plus e in
modo particolare quelli dellunit funzionale
sono stati progettati e testati tenendo conto
delle prestazioni degli apparecchi. Questa
particolare attenzione consente di garantire
laffidabilit di funzionamento dellimpianto
elettrico ed un livello di sicurezza ottimale
per gli utilizzatori.
I contenitori Prisma Plus P
c Lamiera acciaio
c trattamento cataforesi + polveri
termoindurenti a base di resine epossidiche
e poliestere polimerizzate a caldo, colore
bianco RAL 9001
c smontabili
c associabili in larghezza e in profondit
c grado di protezione:
v IP30 con pannelli IP30, frontale funzionale
o porta trasparente IP30
v IP31 con pannelli IP30, porta e kit di
tenuta
v IP55 con pannelli e porta IP55
c tenuta meccanica
v IK07 con frontale funzionale
v IK08 con porta IP30
v IK10 con porta IP55
c dimensioni delle struttura:
v 4 larghezze:
L = 300: scomparto cavi
L = 400: scomparto cavi o scomparto
apparecchiatura
L = 650: scomparto apparecchiatura
v 2 profondit: 400, 600 mm
v altezza: 2000 mm
c modularit:
v 36 moduli verticali H = 50 mm.
I vantaggi dei quadri
elettrici Prisma Plus P
c Uninstallazione elettrica sicura
La perfetta coerenza tra le apparecchiature
Schneider ed il sistema Prisma Plus un
ulteriore vantaggio in grado di garantire un
buon livello di sicurezza dell'impianto.
La concezione del sistema stata validata
con prove di tipo previste dalla norma
IEC 60439-1 e sfrutta la pluriennale
esperienza maturata da Schneider con i
propri clienti.
c Uninstallazione elettrica capace di
evolvere
Costruito attorno ad una struttura modulare,
Prisma Plus permette al quadro elettrico di
evolvere facilmente integrando se
necessario nuove unit funzionali.
Le operazioni di manutenzione sono
pratiche e rapide grazie allaccessibilit
totale all'apparecchiature.
c Completa sicurezza per gli operatori
Gli interventi sul quadro elettrico devono
essere realizzati da personale esperto e
abilitato che rispetti tutte le misure di
sicurezza necessarie. Per aumentare
ancora l'apparecchio installato dietro ad
una piastra frontale di protezione che lascia
sporgere solamente il comando
dellintettuttore.
Protezioni interne aggiuntive (pannelli
divisori, schermi) permettono di realizzare
forme 2, 3 o 4, proteggendo inoltre dai
contatti accidentali con le parti attive.
Installato seguendo le indicazioni Schneider,
il sistema funzionale Prisma Plus permette
la realizzazione di quadri elettrici conformi
alla norma internazionale IEC 60439-1.
Caratteristiche elettriche
Linstallazione dei componenti dei quadri
funzionali Prisma Plus P permette
di realizzare sistemi conformi alle norme
CEI-EN 50298 e CEI-EN 60439-1
e strutture locali con le seguenti
caratteristiche elettriche limite:
c tensione nominale disolamento del
sistema di sbarre principale: 1000 V
c corrente nominale d'impiego: In 3200 A
c corrente nominale di cresta ammissibile:
Ipk 187 kA
c corrente nominale di breve durata
ammissibile: Icc 85 kA eff/1 s
c frequenza 50/60 Hz.
Schneider Electric 278
Quadri prefabbricati
Premessa
Come gi ricordato in precedenza, lo scopo
delle prove di tipo verificare la conformit
di un dato tipo di apparecchiatura (con le
prestazioni dichiarate dal costruttore) alle
prescrizioni della Norma.
Le prove di tipo vanno effettuate su un
esemplare di apparecchiatura o su parti
di apparecchiatura che siano costruite
secondo lo stesso progetto o secondo
progetti simili.
Le prove di tipo, previste dalla norma
CEI EN 60439-1 comprendono:
a) verifica dei limiti di sovratemperatura;
b) verifica delle propriet dielettriche;
c) verifica della tenuta al cortocircuito;
d) verifica dell'efficienza del circuito di
protezione;
e) verifica delle distanze in aria e superficiali;
f) verifica del funzionamento meccanico;
g) verifica del grado di protezione.
Queste prove possono essere effettuate in
qualsiasi ordine di successione e/o su
esemplari diversi del medesimo tipo di
apparecchiatura.
Merlin Gerin rende disponibile una serie di
certificati e rapporti di prova raccolti in una
pubblicazione specifica denominata
"Documento prove".
La documentazione di prova raccolta
all'interno del documento garantisce tutte le
configurazioni realizzabili a catalogo, per
quanto riguarda i risultati delle prove di tipo
da b) a g) ed in conformit a quanto previsto
dalla norma CEI EN 60439-1.
La verifica dei limiti di sovratemperatura
(prova a) pu essere effettuata
dall'assemblatore utilizzando gli strumenti
resi disponibili da Merlin Gerin. A partire dai
risultati delle prove sui prototipi evidenziati
nel "Documento prove" si fa riferimento alla
possibilit offerta dalla norma, per le
apparecchiature non di serie (ANS),
di eseguire questa verifica con metodi
di calcolo o di estrapolazione.
Importanza delle prove di tipo
Le prove di tipo rivestono una particolare
importanza per garantire che i quadri che
poi verranno realizzati conformemente ai
prototipi provati abbiano i requisiti di
sicurezza ed affidabilit necessari a garantire
il buon funzionamento degli impianti elettrici
da essi alimentati.
Non ragionevolmente possibile definire un
ordine di importanza crescente tra le diverse
prove di tipo, tuttavia sono da rimarcare le
prove relative alla verifica dei limiti di
sovratemperatura e quelle di tenuta al
cortocircuito per la difficolt e la gravosit
economica della loro realizzazione e per la
loro incidenza sulla definizione delle principali
caratteristiche tecniche dei quadri.
In considerazione di ci, nel seguito di questo
paragrafo, gli aspetti legati a queste due prove
verranno considerati pi in dettaglio
per fornire al progettista dell'impianto ed
all'assemblatore dei quadri elementi utili
per lo svolgimento delle loro attivit.
Verifica della tenuta al
cortocircuito
Le apparecchiature devono essere costruite
in modo da resistere alle sollecitazioni
termiche e dinamiche derivanti dalla corrente
di cortocircuito fino ai valori assegnati.
Le apparecchiature devono essere protette
contro le correnti di cortocircuito mediante
interruttori automatici, fusibili o combinazioni
di entrambi, che possono essere installati
nell'apparecchiatura o esternamente a
questa; l'utilizzatore deve specificare, con
l'ordine dell'apparecchiatura, le condizioni
di cortocircuito nel punto di installazione.
La verifica della tenuta al cortocircuito
non necessaria nei casi che seguono:
c per apparecchiature che hanno corrente
presunta di cortocircuito nominale non
superiore a 10 kA;
c per apparecchiature protette da dispositivi
limitatori di corrente, aventi una corrente
limitata non eccedente 17 kA di creste in
corrispondenza del valore della corrente
di cortocircuito nel punto di installazione;
Il sistema funzionale Prisma
Prove di tipo
c per taluni circuiti ausiliari, specificati nella
norma;
c per tutte le parti dell'apparecchiatura
(sbarre principali, supporti, connessioni alle
sbarre, unit di arrivo e partenza o
apparecchi di protezione e manovra, ecc...)
gi sottoposte a prove di tipo valevoli per le
condizioni esistenti nell'apparecchiatura.
Per le apparecchiature ANS la verifica della
resistenza al cortocircuito pu essere fatta
in uno dei seguenti modi:
c con la prova, in accordo a quanto previsto
per le apparecchiature AS;
c per estrapolazione, da esecuzioni similari
sottoposte a prove di tipo (un esempio di
metodo di estrapolazione da esecuzioni
sottoposte a prove di tipo la norma
CEI 17-52).
Nota: tutte le soluzioni realizzabili secondo
quanto previsto dal catalogo dei quadri
Prisma sono state sottoposte alle prove di
tipo e sono perci garantite da Merlin Gerin.
Non perci necessario eseguire alcuna
verifica da parte del costruttore
(assemblatore) del quadro.
Nella pagina seguente sono riportati:
c tabella di scelta per la determinazione del
sistema sbarre in funzione della corrente
nominale, del grado di protezione e della
corrente di cortocircuito presunta nel punto
di installazione: Sistema di sbarre
tradizionale (a profilo rettangolare);
c tabella di scelta per la determinazione del
sistema sbarre, partendo dagli stessi dati
del punto precedente: Sistema di sbarre
Linergy (sbarre di distribuzione verticali con
speciale profilo di particolare resistenza
meccanica);
c esempi applicativi per i due tipi di sbarre.
Schneider Electric 279
Quadri prefabbricati
Sistema di sbarre
tradizionale
Il sistema di sbarre tradizionale costituito
da sbarre a sezione rettangolare con gli
spigoli arrotondati di diverse dimensioni a
seconda della portata e possono essere
installate sia in verticale che in orizzontale.
In alcune configurazioni si avranno due
sbarre in parallelo su ogni fase e la scelta
del numero di supporti determinata dalla
seguente tabella.
c Scegliere nel Quadro 1, in funzione della
corrente nominale, la sezione e il numero
delle sbarre da utilizzare per fase;
c in relazione ai valori delle correnti di
cortocircuito [kA eff.] determinare con
l'ausilio del Quadro 2 il numero di supporti
del sistema di sbarre;
Sistema di sbarre Linergy
Il sistema di sbarre Linergy costituito da
particolari sbarre caratterizzate da:
c Un procedimento di profilatura che
garantisce una grande flessibilit nella
realizzazione delle forme, soprattutto nella
creazione di pareti divisorie interne che
consentono di aumentare il perimetro di
passaggio della corrente. Pur mantenendo
dimensioni esterne molto ridotte il
rendimento della sbarra ottimale. Fino a
1600 A questo sistema di sbarre profilato
pu essere quindi installato in una canalina
larga 150 mm e profonda 400 mm.
Il sistema funzionale Prisma
Sistemi di sbarre
Quadro1 Quadro 2
In per quadro Ndi sbarre/fase Ndi supporti in relazione alla Icc (kA eff./1 s)
IP 31 IP>31 15 25 30 40 50 60 65 75 85
800 750 1 sbarra 60x5 3 5 5 7
1000 900 1 sbarra 80x5 3 5 5 7 7
1200 1080 1 sbarra 50x10 3 5 5 5 7 7
1400 1250 2 sbarra 60x5 3 5 5 5 7
1 sbarra 60x10 3 5 5 5 7 7 9
1800 1600 2 sbarra 80x5 3 3 5 5 5
1 sbarra 80x10 3 5 5 5 7 7 9
2050 (1) 1850 (1) 2 sbarra 50x10 3 5 5 5 7 7 7
2300 (1) 200 (1) 2 sbarra 60x10 3 5 5 5 7 7 7 7
2820 (1) 2500 (1) 2 sbarra 80x10 3 3 5 5 5 5 7 7
Sistema di sbarre doppio
3200 (1) 2820 (1) 2x1 sbarra 80x10 2 x 3 2 x 5
Quadro1 Quadro1 Quadro1 Quadro1 Quadro1 Quadro 2 : installazione laterale Quadro 2: installazione sul fondo
In Grado di protezione N di supporti in relazione alla Icc N di supporti in relazione alla Icc
per quadro del quadro scelto (kA eff./1 s) (kA eff./1 s)
25 30 40 50 60 65 75 85 25 30 40 50
630 IP 31 3 3
IP > 31 3 3 3 4
800 IP 31 3 3 3 4
IP > 31 3 3 3 3 4 5
1000 IP 31 3 3 3 3 4 5
IP > 31 3 3 3 4 5 3 4 5 6
1250 IP 31 3 3 3 4 5 3 4 5 6
IP > 31 3 3 3 4 5 5 7 8 3 4 5 6
1600 Tutti 3 3 3 4 5 5 7 8 3 4 5 6
Sistema di sbarre doppio
2000 IP 31 2 x 3 2 x 4 2 x 5
IP > 31 2 x 3 2 x 4 2 x 5
2500 IP 31 2 x 3 2 x 4 2 x 5
IP > 31 2 x 3 2 x 4 2 x 5
3200 IP 31 2 x 3 2 x 4 2 x 5
IP > 31 2 x 3 2 x 4 2 x 5
Nota: I valori di corrente ammessa nel sistema sbarre sono dati per una temperatura ambiente di 35C.
(1) Solo per sistema sbarre laterale.
c un grado di rigidit ottimale garantito dai
profili realizzati grazie alla facilit e
flessibilit di estrusione del materiale
utilizzato. Due supporti di fissaggio in
altezza e un supporto nella parte bassa
sono sufficienti a coprire la maggior parte
dei casi dinstallazione (Icc y 40 kA eff/1 s).
c un aumento delle superfici di scambio che
permette di aumentare la convezione
naturale delle sbarre. I profili sono
anodizzati e questo aumenta il loro potere di
emissione, favorendo lirradiamento e quindi
levacuazione del calore. Qualunque sia la
configurazione del quadro le sbarre
mantengono inalterate le loro prestazioni.
Il numero di supporti determinato in base
alla seguente tabella:
c scegliere dal Quadro 1 le sbarre in
funzione della corrente nominale;
c a seconda del grado di protezione del
quadro e della corrente di corto circuito che
le sbarre dovranno sopportare nel Quadro 2
si trover il numero di supporti.
Note: I valori di corrente ammessa nel sistema sbarre sono dati per una temperatura ambiente di 35C; Un supporto deve essere utilizzato come supporto inferiore
delle sbarre
Schneider Electric 280
Quadri prefabbricati
numero dei circuiti fattore di
principali contemporaneit K
2 e 3 0,9
4 e 5 0,8
da 6 a 9 0,7
10 e oltre 0,6
Il sistema funzionale Prisma
Verifica della sovratemperatura
Verifica dei limiti
di sovratemperatura
La norma CEI EN 60439-1, in Tabella 2,
fissa i limiti di sovratemperatura che le
diverse parti dell'apparecchiatura non
devono superare, quando si effettua la
prova secondo le modalit descritte
all'interno della norma stessa.
Le apparecchiature di serie Merlin Gerin
(Armadi P e cassette G) sono state
sottoposte con successo alle prove di tipo
per la verifica dei limiti di sovratemperatura.
Il documento prove riporta per ognuna delle
prove eseguite un estratto del relativo
certificato di conformit ASEFA
comprendente:
c configurazione del quadro: disegno fronte
quadro e caratteristiche;
c schema elettrico;
c composizione: componenti installati
e potenze dissipate durante l'esecuzione
della prova di tipo;
c risultati di prova: sovratemperatura media
dell'aria ambiente all'interno dell'involucro,
a fronte della configurazione e della potenza
dissipata effettiva durante la prova.
I risultati di queste prove garantiscono la
rispondenza alla norma dei prototipi provati.
Verifica a progetto
Un quadro da realizzare per una specifica
applicazione impiantistica non risulta
praticamente mai identico ad un prototipo
provato. perci necessario effettuare una
verifica termica del quadro da realizzare.
Questa verifica si pu fare seguendo le
indicazioni del "Documento prove" che
vengono riportate di seguito:
c ricerca della configurazione similare
(provata) di riferimento tra quelle riportate
dai certificati ASEFA all'interno del
documento (dimensioni, sistema di sbarre,
gradi di protezione);
c calcolo della potenza dissipata W
R
all'interno del quadro da realizzare;
c confronto del valore calcolato con
la potenza dissipata W
T
dai componenti
e dalle sbarre durante la prova di tipo
di riferimento.
Si potranno verificare due casi:
c W
R
< W
T
la configurazione da realizzare conforme,
quindi non sono necessarie ulteriori
verifiche;
c W
R
> W
T
la configurazione da realizzare non
"coperta" dalla prova di tipo.
perci opportuno ricorrere ad un
contenitore (carpenteria) di dimensioni
maggiorate.
Calcolo della potenza
dissipata W
R
La potenza W
R
si calcola come somma
di tutte le potenze dissipate dai vari
apparecchi contenuti nel quadro (interruttori,
lampade di segnalazione, trasformatori,
ecc.) maggiorata del 20% per tener conto
del riscaldamento prodotto dalle connessioni
(sbarre, collegamenti).
Si applicher dunque la formula:
W
R
= 1,2 W
RAPP
dove:
W
RAPP
= 1,2 W
Ri
+ W
Ru
W
Ri
potenza dissipata dall'apparecchio
dell'unit di ingresso
W
Ru
potenza dissipata da ciascun
apparecchio delle unit di uscita
Il calcolo dei singoli W
Ru
(e dei W
Ri
) si
esegue con la seguente formula
W
R
= n
p
x f
c
2
x W
p
dove:
n
p
numero dei poli
f
c
fattore di contemporaneit
W
p
potenza dissipata per singolo polo alla
corrente nominale dell'apparecchio.
Il fattore di contemporaneit f
c
pu essere
calcolato per ogni interruttore (conoscendo il
valore effettivo della corrente del circuito Ie)
come rapporto tra Ie ed In (corrente
nominale dello sganciatore montato
sull'interruttore).
In assenza di dati certi sull'effettivo
funzionamento del quadro, si pu fare
riferimento ai valori di f
c
forniti dalla norma
CEI EN 60439-1 e riportati nella seguente
tabella.
Esempio
Un quadro da realizzare impiegando una
cassetta Prisma Plus G da 24 moduli
costituito da un'unit di ingresso e 14 unit
di uscita secondo lo schema seguente:
I valori di W
p
per gli apparecchi Merlin Gerin
sono riportati al paragrafo Potenze dissipate
del capitolo "Caratteristiche degli apparecchi
di protezione e manovra".
Software Exteem
Nel software di preventivazione dei quadri di
bassa tensione Exteem possibile eseguire
i calcoli di verifica termica dei quadri Prisma.
Il programma confronta la potenza dissipata
nel quadro da realizzare con la
corrispondente potenza dissipata nella prova
del prototipo di riferimento.
Il prototipo di riferimento viene individuato
automaticamente dal programma.
Considerando una corrente effettiva Ie del
circuito di ingresso di 300 A ed un fattore di
contemporaneit di 0,6 per tutti i circuiti di
uscita si calcolano i valori di W
R
per ogni
circuito.
Considerando il contributo di tutti gli
interruttori si calcola:
W
RAPP
= 32,4 + 8,32 + 2 6,18 + 3 3,78 +
5 3,24 + 3 1,87 = 86,23 W
e quindi
W
R
= 1,2 86,23 = 103,5 W
Dal documento prove, per la cassetta
Prisma Plus G in esame si ricava che il
valore di W
T
di 121 W.
W
R
minore di W
T
, dunque la verifica
termica ha dato esito positivo ed il quadro
risulta conforme alla norma.
NS160N (3P)
NS400N (4P)
TM100D
NS160N (3P) TM63D
NS160N (3P) TM63D
C60N (3P) 32 A
C60N (3P) 32 A
C60N (3P) 32 A
C60N (3P) 25 A
C60N (3P) 25 A
C60N (3P) 25 A
C60N (3P) 25 A
C60N (3P) 25 A
C60N (2P) 16 A
C60N (2P) 16 A
C60N (2P) 16 A
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
(14)
W 4 , 32 2 , 19
400
300
W
2
Ri
=
!
!
"
#
$
$
%
&

W W W
W W
W W
R
R R
R R R
R R
= =
= = =
= = = =
= = =
3 0 6 7 7 8 32
3 0 6 5 18
3 0 6 3 5 3 78
3 0
1
2
2 3
2
4 5 6
2
7 11
( , ) , ,
( , ) 6,
( , ) , ,
... (

,, ) ,
( , ) , ,
6 3 3 24
2 0 6 2 6 187
2
12 13 14
2
=
= = = =


W
W W
R R R
W W
W W
,72
W W
Schneider Electric 281
Quadri prefabbricati
Perch si devono fare
le prove individuali
Al termine dell'assemblaggio e del cablaggio,
il quadro di bassa tensione deve essere
sottoposto alle prove individuali definite dalla
norma CEI EN 60439-1 al paragrafo 8.1.2.
Lo scopo di queste prove quello di
verificare eventuali difetti di fabbricazione o
di assemblaggio dei componenti, pertanto
queste prove devono essere effettuate dalla
ditta che ha curato il montaggio
dell'apparecchiatura.
Solamente dopo l'esecuzione di queste
prove possibile redigere la dichiarazione di
conformit alla norma del quadro costruito.
Le prove individuali comprendono:
c l'ispezione dell'apparecchiatura ivi
compresa l'ispezione del cablaggio e, se
necessario, una prova di funzionamento
elettrico;
c la prova di tensione applicata o, in
alternativa, la verifica della resistenza
dell'isolamento;
c il controllo delle misure di protezione e
della continuit elettrica del circuito di
protezione.
L'avere effettuato le prove individuali su ogni
singolo quadro una garanzia per il cliente
finale, che sicuro di ricevere un prodotto
non solo rispondente alle proprie richieste,
ma anche alle prescrizioni normative
e legislative. Inoltre, le prove individuali
servono al costruttore del quadro
per verificare e a volte migliorare
il funzionamento ed il risultato della propria
attivit e in alcuni casi permettono di evitare
costi indesiderati dovuti a difetti di
fabbricazione.
indubbio che riscontrare un difetto, anche
se minimo, in sede di assemblaggio
del quadro o durante i collaudi piuttosto
che al momento dell'installazione, evita
ulteriori trasporti e lavorazioni a carico
del costruttore.
Un buon controllo sull'operato umano
nelle fasi di montaggio della struttura,
degli apparecchi e delle sbarre e nelle fasi
di cablaggio, oltre che sui materiali utilizzati
(apparecchi, strumenti, conduttori
e carpenteria) pu essere effettuato
solamente con il collaudo finale a quadro
finito; ecco perch risulta fondamentale
adempiere alle richieste normative.
Quali sono gli strumenti
necessari per effettuare
le prove individuali
Per poter effettuare i collaudi, oltre ai normali
attrezzi meccanici utilizzati per
l'assemblaggio del quadro elettrico, sono
necessari strumenti particolari, alcuni dei
quali richiedono una taratura periodica
affinch si ottengano dei risultati affidabili.
Oltre alla chiave dinamometrica necessaria
per controllare che siano state applicate le
giuste coppie di serraggio sulle connessioni,
indispensabile un multimetro (tester) per
verificare la continuit dei circuiti e l'esatto
riporto dei conduttori in morsettiera.
utile poter disporre di un sistema di
alimentazione dei circuiti ausiliari in CC
e/o in CA per effettuare eventuali prove
di funzionamento elettrico.
In funzione della scelta di effettuare la prova
di tensione applicata oppure la verifica della
resistenza di isolamento, bisogner avere
un dielettrometro oppure un apparecchio di
misura di resistenza (megaohmmetro).
1
a
prova individuale
Ispezione dell'apparecchiatura ivi compresa
l'ispezione del cablaggio e, se necessario,
una prova di funzionamento elettrico (rif. art.
8.3.1).
c Controllo visivo:
v sistemazione dei collegamenti ed esatto
serraggio di qualche connessione,
v mantenimento del grado di protezione
originale,
v mantenimento delle distanze in aria,
v corretto montaggio delle apparecchiature,
v presenza di identificazioni sui cavi e sugli
apparecchi,
v conformit di esecuzione del quadro
rispetto a schemi, nomenclature e disegni
forniti dal cliente;
c Verifica meccanica di blocchi e comandi
meccanici;
c Verifica elettrica del corretto
funzionamento di:
v apparecchiature,
v rel ausiliari,
v strumenti di misura,
v dispositivi di sorveglianza dell'isolamento;
Lo strumento da utilizzare il tester.
2
a
prova individuale
Prova di tensione applicata o in alternativa
verifica della resistenza dell'isolamento
(rif. art. 8.3.2/8.3.4).
Prova di tensione applicata
Per un quadro avente una tensione di
esercizio assegnata di 300/660 V applicare
una tensione di prova di 2500 V per 1
secondo tra le parti attive (le 3 fasi ed il
neutro) ed il telaio del quadro.
Tutti gli apparecchi di manovra devono
essere chiusi oppure la tensione di prova
deve essere applicata successivamente
a tutte le parti del circuito.
La prova da ritenersi superata se, durante
l'applicazione della tensione di prova, non si
verificano n perforazioni,
n scariche superficiali.
Lo strumento da utilizzare il generatore
di tensione a frequenza industriale
(dielettrometro).
Attenzione
c Gli apparecchi che, in conformit alle loro
prestazioni, sono previsti per una tensione
di prova pi bassa, devono essere provati
ad un valore di tensione rapportato alla loro
tensione di esercizio assegnata.
Ad esempio, agli interruttori modulari serie
Multi 9 accessoriati di blocco differenziale
Vigi, la cui tensione di prova massima di
2000 V, deve essere applicata questa
tensione durante la prova del circuito del
quadro in cui sono installati.
c Gli apparecchi che assorbono corrente
e nei quali l'applicazione delle tensioni di
prova provocherebbe un passaggio di
corrente (per esempio gli avvolgimenti
e gli strumenti di misura) devono essere
interrotti;
c i circuiti elettronici che non sopportano
elevate tensioni di prova (ad esempio i
blocchi differenziali Vigi per gli interruttori
automatici Compact) devono essere
scollegati.
Verifica della resistenza dell'isolamento
In alternativa alla prova di tensione
applicata, pu essere effettuata una misura
di isolamento, applicando tra i circuiti e le
masse una tensione minima di 500 V.
La prova si pu ritenere superata se la
resistenza di isolamento almeno di
1000 ohm/volt in ciascun circuito provato
(riferita alla tensione nominale verso terra
di ciascun circuito).
Come per la prova di tensione applicata,
le apparecchiature che assorbono corrente
all'applicazione della tensione di prova
devono essere scollegate.
Lo strumento da utilizzare un apparecchio
di misura di resistenza (megaohmmetro).
3
a
prova individuale
Controllo delle misure di protezione e della
continuit elettrica del circuito di protezione
(rif. art. 8.3.3).
c Controllo visivo:
v sistemazione dei collegamenti ed esatto
serraggio di qualche connessione,
v presenza delle rondelle di contatto a livello
assemblaggi,
v montaggio della treccia di terra
sulla portella ove siano montate
apparecchiature elettriche;
c Verifica elettrica della continuit
del circuito di protezione.
Lo strumento da utilizzare il tester.
Il sistema funzionale Prisma
Prove individuali
Schneider Electric 282
Quadri prefabbricati
I quadri e la compatibilit
elettromagnetica (EMC)
Il quadro deve rispondere alle prescrizioni
contenute nella CEI EN 60439-1/A11
riguardante la compatibilit elettromagnetica.
La Variante A11 alla norma CEI
EN 60439-1 introduce la seguente
classificazione degli ambienti:
c condizione ambientale 1: si riferisce
a impianti realizzati in edifici residenziali,
commerciali e dellindustria leggera, come
case, negozi, supermercati, uffici, ecc.;
c condizione ambientale 2: si riferisce
a impianti industriali, dove sono presenti
ad esempio macchinari in funzione,
o dove frequentemente vengono inseriti
e disinseriti carichi fortemente induttivi
e capacitivi.
A queste due diverse condizioni ambientali
corrispondono diversi livelli di severit per la
compatibilit elettromagnetica.
Nella documentazione il costruttore deve
indicare la condizione ambientale per la
quale il quadro adatto ad essere utilizzato.
Prescrizioni di prova
a) se il quadro incorpora solamente
componenti elettromeccanici, si pu
considerare che esso sia immune e che non
generi disturbi; non sono pertanto richieste
prove. Fanno eccezione gli interruttori
differenziali elettromeccanici per i quali
valgono le prescrizioni indicate al punto b).
b) se il quadro incorpora apparecchi ed
equipaggiamenti con circuiti elettronici
soggetto alla compatibilit elettromagnetica.
Tuttavia non sono richieste prove di
emissione e di immunit se sono verificate
le due condizioni seguenti:
c gli apparecchi ed i componenti elettronici
in esso incorporati sono previsti per
limpiego nella condizione ambientale sopra
specificata e sono conformi alle relative
norme armonizzate di prodotto o, in
mancanza di queste, alle norme generiche
di EMC;
c il montaggio e il collegamento interno
sono realizzati secondo le istruzioni
del costruttore degli apparecchi e dei
componenti (ad esempio per quel che
riguarda le mutue influenze, la schermatura
dei cavi, la messa a terra, ecc.).
In questo modo si consente al quadrista di
non sottoporre il quadro a prove addizionali
previste dalle Norme generiche CEI EN
50081-1/2 e 50082-1/2.
c) se non sono soddisfatte le condizioni del
punto b), devono essere eseguite le prove
prescritte nella norma CEI EN 60439-1
intese a verificare le prescrizioni EMC.
Adempimenti per la
marcatura CE dei quadri
Il costruttore del quadro, ai fini della
conformit alle Direttive applicabili, deve:
c organizzare un dossier tecnico
contenente:
v la descrizione generale del quadro
elettrico,
v i disegni di progettazione e fabbricazione,
gli schemi dei componenti, sottoinsiemi,
circuiti,
v le descrizioni e le spiegazioni necessarie
per comprendere tali disegni e schemi ed il
funzionamento del materiale elettrico,
v un elenco delle norme che sono state
applicate completamente od in parte e la
descrizione delle soluzioni che sono state
adottate per soddisfare gli aspetti di
sicurezza della direttiva, se non sono state
applicate le norme,
v i risultati del calcolo di progetto e dei
controlli svolti ecc.,
v i rapporti sulle prove effettuate;
c compilare una dichiarazione di
conformit contenete i seguenti elementi:
v nome ed indirizzo del costruttore o di un
suo rappresentante autorizzato nella
Comunit,
v descrizione del materiale elettrico,
v riferimento alle norme armonizzate,
v eventuale riferimento alle specifiche
per le quali dichiarata la conformit,
v identificazione del firmatario della
dichiarazione che ha il potere di impegnare
il costruttore o il suo rappresentante,
v le due ultime cifre dellanno in cui stata
apposta la marcatura CE.
Tutta questa documentazione dovr essere
conservata e tenuta a disposizione delle
autorit nazionali di ispezione per almeno
10 anni, a decorrere dallultima data di
fabbricazione del prodotto.
La documentazione tecnica deve consentire
alle Pubbliche Autorit
di valutare la conformit del materiale
ai requisiti delle Direttive.
Per i quadri del Sistema Funzionale Prisma,
oltre agli schemi elettrici, unifilari e
funzionali ed ai disegni, alle caratteristiche
elettriche
e meccaniche, relative al quadro in oggetto,
la documentazione tecnica minima
costituita da:
c Documento prove Prisma Plus;
c Catalogo Prisma Plus;
c Guida per il montaggio e installazione
quadri BT - Prisma Plus;
c Software Exteem.
Per i prodotti:
c Catalogo e guida di installazione
Masterpact;
c Catalogo e guida di installazione Compact;
c Catalogo Multi 9;
c Catalogo Vigirex, Vigilohm.
Altri documenti di riferimento dovranno
essere indicati qualora si utilizzino altri
prodotti e/o dove occorrano altre verifiche e/
o calcoli.
Il verbale di collaudo dovr corredare la
documentazione del singolo quadro.
La marcatura CE pu essere apposta in
maniera conveniente sulla propria targa dati,
conservando le dimensioni e le proporzioni
previste dalle Direttive e di seguito riportate.
Marcatura CE di conformit
La marcatura CE di conformit costituita
dalle iniziali CE secondo il simbolo grafico
che segue:
c in caso di riduzione o di ingrandimento
della marcatura CE, devono essere
rispettate le proporzioni indicate sopra;
c i diversi elementi della marcatura CE
devono avere sostanzialmente la stessa
dimensione verticale che non pu essere
inferiore a 5 mm.
c in caso di riduzione o di ingrandimento
della marcatura CE, devono essere
rispettate le proporzioni indicate sopra;
c i diversi elementi della marcatura CE
devono avere sostanzialmente la stessa
dimensione verticale che non pu essere
inferiore a 5 mm.
Senso di manovra
degli apparecchi
Il senso di manovra degli apparecchi deve
essere analizzato e scelto in base al rischio
dovuto ad eventuali errori di manovra: la
norma CEI EN 60439-1 raccomanda a
questo proposito di fare riferimento alla
norma CEI EN 60447-1 (CEI 16-5), che
fornisce indicazioni precise sul corretto
senso di manovra degli attuatori: ad
esempio per interruttori disposti in verticale
manovra di chiusura dal basso verso l'alto,
oppure per interruttori disposti in orizzontale
manovra di chiusura da sinistra verso
destra.
La norma CEI EN 60439-1 permette di
avere il senso di manovra opposto a quello
normalizzato, quando questo non pu
essere applicato per ragioni di montaggio o
per ragioni di sicurezza; un esempio di ci
quando si hanno gli apparecchi disposti in
maniera simmetrica rispetto ad un sistema
di sbarre centrale. In questi casi il senso
della manovra deve essere indicato
chiaramente sull'apparecchio o nelle
vicinanze.
Il sistema funzionale Prisma
Compatibilit elettromagnetica
Schneider Electric 283
Quadri prefabbricati
c Struttura in lamiera di acciaio piegata
saldata spessore 15/10 con rivestimento
a base poliestere strutturato, colore RAL
7032;
c resistenza meccanica agli urti IK 08
secondo EN 50102;
c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV,
LROS, LCIE.
Armadi monoblocco in inox
Spacial 18500 IP 55
c Struttura in lamiera di acciaio inox 304
spessore 15/10, piegata saldata, con finitura
delle superfici lucida;
c resistenza meccanica agli urti:
IK 08 secondo EN 50102;
c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV,
LROS, LCIE.
Armadi affiancabili Spacial
10000 IP 55
c Struttura composta da pannelli laterali
avvitati e porta piena in lamiera di acciaio
spessore 15/10 mm e cornice di rinforzo,
rivestimento a base poliestere strutturato,
colore RAL 7032;
c resistenza meccanica agli urti:
IK 10 secondo EN 50102;
c omologazioni : BV, LR.
Cellule Spacial 6000 IP 55
c Struttura in lamiera di acciaio piegata
saldata, cornice e montanti spessore
15/10, fiancate, fondo, tetto e porta in
lamiera di acciaio piegata saldata spessore
15/10, rivestimento a base poliestere
strutturato, colore RAL 7032;
c resistenza meccanica agli urti:
IK 10 secondo EN 50102;
c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV,
LROS.
Armadi monoblocco
Spacial 18500 IP 55
c Cassette disponibili in tre versioni:
v cassetta con porta piena,
v cassetta con porta piena, equipaggiata
di pannello di fondo pieno galvanizzato
v cassetta con porta trasparente,
vetroSecurit spessore 4 mm.
c Rivestimento esterno a base di poliestere
strutturato, colore grigio RAL 7032.
c Grado di protezione IP 66 per tutte le
cassette a una porta, IP 55 per le cassette a
doppia porta frontale.
c Tenuta agli impatti meccanici esterni:
v IK 10 per le cassette porta piena,
v IK 08 per cassette porta trasparente
(vetro).
c Corpo monoblocco (struttura a croce).
c Profilo anteriore a doppio spessore di
lamiera, a forma di gocciolatoio. Fondo
piatto.
c EN 50298, LCIE (norma relativa agli
involucri Vuoti) UL, CSA
Cassette in inox 54900 IP66
c Cassette monoblocco in acciaio
inossidabile AISI304 o a richiesta in inox
AISI304L (resistente agli agenti organici
molto corrosivi) o inox AISI316 (resistente
agli acidi concentrati);
c resistenza meccanica agli urti:
IK 10 secondo EN 50102;
c accessori in comune con la serie Spacial
3000;
c omologazioni: UL-50, BV.
Cassette in lamiera Spacial
3D
c Struttura monoblocco autoestinguente con
corpo in poliestere rinforzato con fibre di
vetro pressato a caldo, finitura liscia, colore
RAL 7032;
c cassette a doppio isolamento;
c resistenza meccanica agli urti secondo
EN 50102:
v IK 10 (20 joule) versione con porta piena
v IK 08 (5 joule) versione con porta a obl
c accessori in comune con la serie Spacial
3000;
c omologazioni: GL, IMQ, LR, UL e BV.
Armadi in materiale
isolante Thalassa
IP 65/54/44
Cassette in materiale
isolante Thalassa IP 66
c Struttura modulare autoestinguente con
corpo in poliestere rinforzato con fibre di
vetro pressato a caldo, finitura liscia, colore
RAL 7032;
c armadi a doppio isolamento;
c resistenza meccanica agli urti secondo
EN 50102:
v IK 10 (20 joule) versione con porta piena
v IK 08 (5 joule) versione con porta
trasparente
c omologazioni: BV, LCIE, UL, CSA.
Contenitori universali Sarel
Presentazione
Schneider Electric 284
Quadri prefabbricati
Richiami sulle norme
applicabili e i criteri di
verifica termica dei quadri
elettrici
La norma tecnica di riferimento per la
costruzione dei quadri elettrici (CEI EN
60439-1) impone che il fabbricante faccia
una verifica del comportamento termico del
quadro, nelle condizioni da lui definite
normali di esercizio; questa verifica ha lo
scopo di garantire il funzionamento corretto
e sicuro del quadro sotto i seguenti aspetti:
c le diverse parti dellapparecchiatura non
devono superare le sovratemperature
specificate per ognuna di esse, garantendo
cos il non verificarsi di danneggiamenti
sulla parte di impianto collegata al quadro
n sulle parti adiacenti in materiale isolante;
c deve essere assicurata la sicurezza
delloperatore eventualmente a contatto
con le parti accessibili dellapparecchiatura;
c gli apparecchi, nei limiti di tensione per
essi prescritti, devono funzionare in modo
soddisfacente alla temperatura dellaria
ambiente allinterno del quadro.
Durante queste prove si effettuano,
tra laltro, le misure di:
c temperatura:
v dellaria nelle diverse zone dellinvolucro
v dei conduttori in particolare, sui sistemi
sbarre e sulle derivazioni
c dei punti pi caldi degli apparecchi
(bimetalli, ambiente dellelettronica)
c corrente;
c altri parametri: servono per la
caratterizzazione del comportamento
termico dellinvolucro, ad esempio i
coefficienti di scambio aria/pareti.
I dati di prova, raccolti durante un numero
significativo di verifiche termiche su quadri
di differente costruzione e di diverse
configurazioni, permettono di costruirsi un
modello significativo applicabile a quadri
della stessa serie, utilizzando per il calcolo
coefficienti e parametri ricavati dallanalisi
statistica delle prove effettuate.
Per quanto riguarda gli involucri vuoti oggetto
del presente capitolo, di recente
pubblicazione la norma europea
CEI EN 50298 (CEI 17-71) Involucri destinati
alle apparecchiature a bassa tensione.
Regole generali per gli involucri vuoti; questa
norma si applica ad involucri da utilizzare per
la realizzazione di quadri conformi alla norma
CEI EN 60439-1 e pu essere utilizzata
anche come base per altri Comitati Tecnici
(ad esempio, CT44 Equipaggiamento
elettrico delle macchine).
La norma si applica agli involucri vuoti,
prima che lapparecchiatura sia installata
al loro interno, e nello stato in cui questi
sono consegnati dal fornitore; la conformit
alle prescrizioni di sicurezza della norma
di prodotto applicabile responsabilit
del costruttore finale del quadro.
La norma inoltre richiede che il costruttore
dellinvolucro fornisca informazioni
specifiche relative al potere di dissipazione
termica della superficie effettiva di
raffreddamento, al fine di dare allutilizzatore
dati corretti per la scelta del materiale
elettrico da installare; la temperatura
dellaria allinterno dello spazio protetto
(spazio interno o parte di spazio interno
dellinvolucro, specificato dal costruttore,
destinato al montaggio dellapparecchiatura
e per il quale garantita la protezione
dellinvolucro) ottenuta con una
distribuzione uniforme della potenza
dissipata allinterno dellinvolucro.
La norma specifica anche che i dati
dovranno essere presentati secondo un
metodo di calcolo appropriato e, come
esempio non esclusivo, cita la CEI 17-43
(Pubblicazione IEC 60890 e, in Europa,
HD 528 S1:1989).
Il costruttore ha infatti la possibilit di
utilizzare criteri o metodi di calcolo differenti,
correlati ai fenomeni fisici di distribuzione e
dissipazione del calore, e fornendo
allutilizzatore gli strumenti per dimensionare
correttamente il quadro dal punto di vista
termico.
Di seguito sar descritto un metodo di
calcolo per la determinazione del regime
termico di un quadro elettrico e la
successiva individuazione del sistema di
condizionamento termico (raffreddamento e/
o riscaldamento del quadro), che meglio
risolva i problemi di esercizio del quadro
soddisfacendo ai requisiti tecnici e
ottimizzando anche i costi dinstallazione.
I limiti essenziali di questo metodo,
come vedremo, risiedono nel fatto che:
c si applica bene ad involucri non
compartimentati di tipo armadio, cassette e,
quindi, non ad applicazioni di quadri di
potenza fortemente segregati, dove la
localizzazione delle sorgenti di calore e gli
scambi tra le diverse zone influenzano molto
il riscaldamento;
c in ogni caso, non tiene conto della
posizione delle sorgenti di calore, spesso
non ripartite in modo uniforme.
In particolare, il metodo sar applicato ad
una gamma di involucri per la realizzazione
di quadri universali (bordo macchina,
automazione,...), per i quali le norme di
prodotto applicabili (CEI EN 60439-1,
CEI EN 60204-1,...) non sempre definiscono
con chiarezza le modalit di verifica termica
e, comunque, non forniscono elementi
ulteriori di prescrizione.
Calcolo termico
Il bilancio termico si effettua confrontando
la potenza emessa dagli apparecchi con la
potenza dissipata dalle pareti dellinvolucro
in modo naturale e consente di calcolare
la temperatura interna del quadro senza
lutilizzo di dispositivo termico, decidendo
poi se sia necessario installarne uno,
tenendo in conto i dati di temperatura
esterna e di quella interna desiderata.
Di seguito descritta la procedura di
calcolo, in funzione delle caratteristiche
dellinvolucro, della potenza termica
dissipata dai componenti al suo interno,
delle caratteristiche dellaria ambiente:
1) Caratteristiche dellinvolucro e
determinazione della superficie effettiva
di raffreddamento (S).
I primi dati relativi allinvolucro sono i seguenti:
c dimensioni:
v H = Altezza
v L = Larghezza
v P = Profondit
c posizione secondo quanto previsto dalla
Pubblicazione CEI 17-43:
v accessibile da tutti i lati
S = 1.8 x H x (L + P) + 1.4 x L x P
v appoggiato al muro
S = 1.4 x L x (H + P) + 1.8 x P x H
v Estremo in caso di affiancamento
S = 1.4 x P x (H + L) + 1.8 x L x H
v Estremo in caso di affiancamento,
al muro
S = 1.4 x H x (L + P) + 1.4 x L x P
v Intermedio in caso di affiancamento
S = 1.8 x L x H + 1.4 x L x P + P x H
v Intermedio in caso di affiancamento,
al muro
S = 1.4 x L x (H + P) + P x H
v Intermedio in caso di affiancamento,
al muro e parte superiore coperta
S = 1.4 x L x H + 0.7 x L x P + P x H
Il risultato di questa prima operazione
di calcolo il valore della superficie effettiva
di raffreddamento, ovvero la superficie
considerata efficace ai fini della dissipazione
verso lesterno del calore generato dai
componenti installati allinterno dellinvolucro.
Il metodo utilizzato in questa prima fase
esattamente quello previsto allinterno della
gi citata Pubblicazione CEI, il rapporto
tecnico 17-43 (IEC 60890).
Nel caso di utilizzo di cassette e armadi
universali Sarel, il valore della superficie
effettiva di raffreddamento fornito
direttamente in funzione del tipo di
carpenteria scelta sul documento
Condizionamento termico dei quadri
elettrici Sarel.
2) Potenza termica dissipata dai componenti
in funzionamento (Pd).
Le sorgenti di calore allinterno di un quadro
elettrico sono generalmente i sistemi
di sbarre, i conduttori di collegamento
e gli apparecchi elettrici: in particolare,
nei quadri di distribuzione elettrica,
gli interruttori automatici costituiscono
la parte preponderante dellapparecchiatura
di potenza; questi ed altri componenti, quali
contattori e sezionatori-fusibili sono i
maggiori responsabili della generazione di
calore. Altri componenti che contribuiscono
al riscaldamento del quadro e, in maggior
misura, nei quadri di automazione e bordo
macchina, sono i trasformatori (per
macchine, di sicurezza, ...), raddrizzatori
con filtri, variatori di velocit, batterie di
condensatori, etc.
Il calcolo della potenza termica dissipata si
effettua con il metodo indicato a pag. 280 di
questa guida.
3) Caratteristiche dellaria ambiente
Altri parametri utili alla caratterizzazione
del comportamento termico sono i dati
ambientali riferiti allaria del locale dove sono
previsti linstallazione e il funzionamento del
quadro; in particolare, occorre conoscere
Te
max
e

Te
min
che rappresentano,
rispettivamente, i valori massimo e minimo
di temperatura prevista e Hr che il valore
di umidit relativa media da considerare.
Contenitori universali Sarel
Il condizionamento termico
dei quadri elettrici
Schneider Electric 285
Quadri prefabbricati
Valori tipici per i vari tipi di involucro,
passando da quelli a bassa a quelli a pi
alta conduttivit termica, sono:
K = 3.5 W/m
2
C poliestere
K = 3.7 W/m
2
C acciaio inossidabile
K = 5.5 W/m
2
C lamiera verniciata
K = 12 W/m
2
C alluminio
S: superficie effettiva di raffreddamento (m
2
);
(Ti Te): differenza di temperatura tra due
punti, uno interno ed il secondo esterno al
quadro (C);
interessante utilizzare la formula per
determinare le condizioni limite, ovvero
i valori di temperatura massima (Ti
max
)
e minima (Ti
min
), che laria ambiente
allinterno del quadro pu trovarsi a
raggiungere in equilibrio termico, al fine
di confrontarli con i valori gi conosciuti
(o calcolati) di temperature interne
(massime e minime) desiderate.
Temperatura interna massima (Ti
max
):
Per il calcolo della possibile temperatura
massima allinterno dellinvolucro, si ipotizza
di avere il quadro in funzionamento di regime
contemporaneamente alla situazione di
temperatura massima dellambiente esterno.
La formula (1) ci porta a:
Ti
max
= Te
max
+ Pd/K x S (2)
Temperatura interna minima (Ti
min
):
Per il calcolo della possibile temperatura
minima allinterno dellinvolucro, occorre fare
due ipotesi differenti di funzionamento del
quadro:
c Funzionamento in servizio continuo:
Ti
min
= Te
min
+ Pd/K x S (3)
si ipotizzato cio che il quadro funzioni in
condizioni normali di esercizio nel momento
in cui lambiente esterno raggiunge la
temperatura pi bassa per esso prevista.
c Funzionamento in servizio intermittente:
Ti
min
= Te
min
(4)
in questo caso nullo il contributo in
temperatura dovuto al termine di potenza
dissipata dai componenti (in quanto Pd = 0)
e si ipotizza che ci accada nel momento in
cui lambiente esterno raggiunge la
temperatura pi bassa per esso prevista.
6) Scelta del tipo di sistema termico e della
sua potenza P
Con i dati a questo punto disponibili, si pu
considerare leventualit di utilizzare un
sistema di condizionamento termico, al fine
di riscaldare o raffreddare laria allinterno
del quadro.
Considerando le situazioni limite di
temperature minime e massime, si possono
presentare i seguenti casi:
c Td
min
Ti
min
: non necessario installare il
sistema termico; eventualmente, si pu
utilizzare un ventilatore per far circolare
laria ed omogeneizzare la temperatura;
c Td
min
>Ti
min
: in questo caso, invece,
occorre prevedere un sistema di
riscaldamento che entri in funzione alle
temperature pi basse, al fine di riportare
la temperatura del quadro a valori superiori
a quelli per cui si verificano fenomeni di
condensa e a quelli minimi per cui
garantito il corretto funzionamento dei
componenti.
In questo caso, la potenza riscaldante
da installare (elementi resistori) si calcola
come segue:
v Funzionamento in servizio continuo:
Prisc = K x S x (Td
min
Te
min
) Pd
v Funzionamento in servizio intermittente:
Prisc = K x S x (Td
min
Te
min
)
Generalmente si utilizzano dei particolari
resistori anticondensa, che favoriscono la
convezione naturale e garantiscono un
riscaldamento rapido ed uniforme allinterno
dellarmadio.
Questa soluzione economica, affidabile
ma comporta un consumo aggiuntivo di
energia e occupa spazio allinterno del
quadro.
Resistori anticondensa
c Td
max
<Ti
max
: in questo caso, occorre
installare un sistema termico per il
raffreddamento la cui potenza necessaria
pari a:
Praff = Pd K x S x (Td
max
Te
max
)
Il raffreddamento pu essere realizzato in
modi differenti a seconda del valore della
differenza Td
max
Te
max
.
Nel caso in cui si abbia Td
max
Te
max
>5C le
soluzioni possono essere:
c sovradimensionare linvolucro:
una soluzione economica, non richiede
manutenzione e non fa variare il grado
di protezione del quadro; per contro
la quantit di calore dissipata in aggiunta
relativamente ridotta e aumentano
le dimensioni dingombro;
c utilizzare bocchette daerazione:
lingresso di aria fresca dallesterno
attraverso bocchette di aerazione migliora la
dissipazione di calore per convezione
naturale; questa soluzione utilizzabile per
La conoscenza di questi valori, oltre alla
verifica della temperatura interna massima
alla quale il quadro pu trovarsi a dover
funzionare, permette anche di calcolare
la temperatura del punto di condensa Tr,
allo scopo di valutare la necessit di
utilizzare dispositivi (resistori o altro) che
evitino la formazione di condensa in punti
critici del quadro.
A tale scopo si pu utilizzare la tabella
sottostante, con la quale, a partire dai valori
di Te
max
e Hr, e in condizioni normali di
pressione atmosferica, si determina il valore
di temperatura Tr, al di sotto del quale
possono verificarsi fenomeni di condensa.
Tamb Tasso di umidit relativa
(C) ambiente %
40 50 60 70 80 90 100
20 6 9 12 14 16 18 20
25 11 14 17 19 21 23 25
30 15 19 21 24 26 28 30
35 19 23 26 29 31 33 35
40 24 28 31 34 36 38 40
45 28 32 36 38 41 43 45
50 33 37 40 23 46 48 50
55 37 41 45 48 51 53 55
4) Temperature interne medie desiderate
Per il corretto funzionamento del quadro e
dei suoi componenti si fissa lintervallo di
temperatura interna desiderata, cio quello
al di fuori del quale non opportuno andare.
In generale:
c la temperatura interna massima
desiderata Td
max
funzione dei componenti
interni al quadro e della temperatura
ambiente per la quale essi sono
caratterizzati (in termini di corrente
nominale, potenza, prestazioni);
c la temperatura interna minima desiderata
Td
min
deve essere scelta come valore
massimo tra la temperatura di condensa
Tr gi calcolata e la temperatura minima
prevista per il corretto funzionamento degli
apparecchi.
5) Temperatura finale nellarmadio senza
sistema termico
Per il calcolo della temperatura allinterno
del quadro nelle condizioni di equilibrio
termico, si fa riferimento alla formula che
regolamenta la trasmissione del calore per
conduzione:
Pd = K x S x (Ti Te) (1)
dove
Pd : potenza che linvolucro riesce a
scambiare verso lesterno (W);
K : una caratteristica del mezzo
conduttore, cio, nel nostro caso, del
materiale di cui costituito linvolucro; il
valore anche funzione della temperatura
ma quasi sempre considerato una
costante.
(segue)
Schneider Electric 286
Quadri prefabbricati
dissipare potenze ridotte e solo in caso di
ambienti poco polverosi in quanto si riduce il
grado di protezione;
Sistema di aerazione naturale
c utilizzare ventilatori per immissione di
aria fresca: la circolazione dellaria
allinterno del quadro grazie allinstallazione
di un ventilatore consente di rendere
uniforme la temperatura evitando
la formazione di punti caldi concentrati che
potrebbero nuocere ad alcuni componenti.
I ventilatori da quadro garantiscono la
dissipazione verso lesterno di una quantit
rilevante di calore emessa dai componenti dei
quadri elettrici; si tenga conto della loro buona
durata ed affidabilit, con la conseguente
garanzia del buon funzionamento dellimpianto
nel tempo. Questa soluzione risulta efficace
ed economica e permette di risolvere il
problema dellaumento della temperatura nei
quadri elettrici con installazione e
manutenzione relativamente semplici; inoltre
garantisce il mantenimento del grado di
protezione IP dellinvolucro, utilizzando gli
opportuni accessori di tenuta.
Calcolo della portata dei gruppi ventilanti
Per la scelta dei gruppi ventilanti adeguati,
si deve calcolare la portata necessaria ad
evacuare la quantit di calore determinata
con il calcolo termico:
= Praff/(Td
max
Te
max
) x 3.1 (m
3
/h).
Il risultato ottenuto, in termini di portata,
corrisponde alla prestazione che deve
assicurare lassociazione ventilatore (motore
+ filtro + griglia di entrata) + griglia di uscita
completa di filtro;
c utilizzare uno scambiatore di calore
ARIA/ARIA: gli scambiatori di calore aria/
aria sono in generale apparecchi di buone
prestazioni e di relativa semplicit di
installazione e di utilizzo; i flussi di aria
calda allinterno del quadro e di aria fredda
dallambiente esterno sono creati da due
ventilatori separati, i cui flussi circolano dalle
parti opposte di pareti ermetiche di
separazione, onde evitare la penetrazione di
polvere o umidit allinterno dellarmadio.
Scambiatore di calore aria/aria
Laria calda proveniente dal quadro riscalda
le pareti che vengono a loro volta
raffreddate dallaria fresca esterna;
ovviamente, il trasferimento avviene sempre
dal lato pi caldo verso il lato pi freddo,
motivo per il quale gli scambiatori di calore
aria/aria possono essere utilizzati solo se la
temperatura ambiente esterna inferiore
alla temperatura interna desiderata
di almeno 5C.
Altri punti caratteristici del sistema sono
i seguenti:
c il gruppo di scambio in alluminio il punto
centrale del sistema e pu essere
facilmente pulito, semplicemente
smontandolo;
c il funzionamento permanente del
ventilatore interno evita la formazione di
punti caldi allinterno del quadro elettrico;
c la regolazione della temperatura integrata
allapparecchio si effettua mediante messa
in funzione o arresto del ventilatore del
circuito esterno.
Calcolo della potenza specifica
Per la corretta scelta dello scambiatore aria/
aria, occorre calcolare la sua potenza
specifica, in funzione della quantit di calore
da evacuare verso lesterno determinata con
il calcolo termico:
q = Praff/(Td
max
Te
max
) (W/K);
con la conoscenza del valore di q si pu
individuare il sistema termico adatto, a
partire dai dati tecnici forniti a catalogo e
considerando lo scambiatore di potenza
specifica di valore uguale o immediatamente
superiore.
Nel caso in cui si abbia Td
max
Te
max
5C le
soluzioni possono essere:
c utilizzare gruppi di raffreddamento:
i gruppi di raffreddamento sono
generalmente utilizzati in ambienti
particolarmente severi ove la temperatura
pu raggiungere elevati valori (e.g. 55C);
sono indicati soprattutto quando la
temperatura desiderata allinterno del
quadro inferiore alla temperatura ambiente
esterna o quando la quantit di calore da
evacuare dallinterno del quadro rilevante.
Gruppo di raffreddamento
Altri punti caratteristici del sistema sono i
seguenti:
c linstallazione non compromette il grado
di protezione del quadro;
c il filtro nel circuito esterno, facilmente
sostituibile e poco costoso, consente il
funzionamento anche quando laria
ambiente risulta polverosa o carica di
particelle dolio; ci garantisce
il mantenimento delle prestazioni
del sistema per tutta la sua durata;
c i gruppi di raffreddamento assicurano
la regolazione della temperatura del quadro
ed anche la funzione di allarme in caso
di anomalie di funzionamento.
Calcolo della potenza
La potenza del gruppo di raffreddamento
necessaria ad evacuare la quantit di calore
dissipata allinterno dellarmadio stata
calcolata con il bilancio termico e
corrisponde al valore Praff; la scelta del
gruppo di raffreddamento viene effettuata
ricorrendo ad opportuni diagrammi che
indicano la potenza che i gruppi di
raffreddamento possono dissipare in
funzione della temperatura esterna e di
quella interna desiderata (si veda a questo
proposito il catalogo Contenitori Universali
Sarel 2000). Occorre confrontare la potenza
da dissipare (Praff) con la potenza
dissipabile dal gruppo di raffreddamento.
c utilizzare scambiatori di calore ARIA/
ACQUA: gli scambiatori di calore aria/acqua
funzionano con lo stesso principio degli
scambiatori aria/aria, con la differenza,
naturalmente, che laria esterna sostituita
dallacqua fredda fornita da una rete
installata sul sito industriale; lo scambio di
fluido consente di dissipare quantit di
calore molto pi importanti, funzionando
eventualmente anche in condizioni di
temperatura allinterno del quadro al di sotto
della temperatura ambiente.
Altri punti caratteristici del sistema sono i
seguenti:
c la regolazione della temperatura allinterno
del quadro si effettua agendo sulla portata
dellacqua;
Contenitori universali Sarel
Il condizionamento termico
dei quadri elettrici
Ventilatore per l'immissione di aria fresca
Schneider Electric 287
Quadri prefabbricati
c il circuito dellacqua di raffreddamento
protetto da un dispositivo dinterruzione che
agisce sullalimentazione, garantendo cos
la completa sicurezza allimpianto elettrico.
Calcolo della potenza
La potenza dello scambiatore necessaria ad
evacuare la quantit di calore dissipata
allinterno del quadro stata calcolata con
il bilancio termico e corrisponde al valore
Praff; la scelta dello scambiatore di calore
viene effettuata confrontando questo valore
con il valore di potenza che lo scambiatore
di calore in grado di dissipare; questo
valore fornito da opportuni diagrammi in
funzione della temperatura interna
desiderata, della temperatura dell'acqua e
della portata d'acqua di cui si dispone (si
veda a questo proposito il catalogo
Contenitori Universali Sarel 2000).
c Td
max
Ti
max
: non necessario installare
il sistema termico; eventualmente, si pu
utilizzare un ventilatore per evitare la
formazione di punti caldi.
Esempio
Consideriamo un quadro universale Sarel
della serie Spacial 6000 in lamiera
verniciata avente dimensioni:
c H = 2000 mm;
c L = 800 mm;
c P = 400 mm.
e appoggiato al muro.
La superficie effettiva di raffreddamento
data da:
S = 1.4 x L x (H+P) + 1.8 x P x H = 4.13 m
2
I componenti allinterno del quadro
dissipano una potenza pari a :
Pd = 650 W.
Scambiatore di calore aria/acqua
Le condizioni di temperatura sono le
seguenti:
c Temax = 32C;
c Temin = 15C;
c Hr = 70%;
c Tr = 20C (temperatura di condensa).
Si calcolano i seguenti valori di temperatura
interna in casa di assenza di sistemi termici:
c Timax = Pd/k x s + Temax = 61C;
c Timin servizio continuo = Pd/k x s + Temin
= 44C;
c Timin servizio intermittente = Temin = 15C;
dove k = 5.5 Wm
2
/C.
Poich si desidera avere per il quadro:
c Tdmax = 40C;
c Tdmin = 26C.
Occorre apportare delle modifiche al quadro:
c Timax > Tdmax: installazione di un gruppo
di raffreddamento di potenza:
Praff = Pd k x s x(Tdmax Temax) = 468 W
c Tdmin < Timin in servizio continuo:
non occorre riscaldare;
c Tdmin > Timin in servizio intermittente:
occorre inserire una resistenza anticondensa.
La potenza riscaldante necessaria :
Prisc = k x s x (Tdmin Temin) = 250 W.
Schneider Electric 288
Quadri prefabbricati
Schneider Electric 289
Il sistema
d'installazione
modulare
Centralini e quadri per apparecchiature modulari 290
Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 292
Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4 295
Prese e spine di tipo industriale 297
Guida alla scelta 300
Grado di protezione degli involucri 301
Schneider Electric 290
Il sistema
d'installazione
modulare
Centralini e quadri
per apparecchiature modulari
Gli elementi componenti il sistema
di installazione modulare permettono
di realizzare quadri di distribuzione
per installazioni fisse per uso domestico
e similare conformi alla norma CEI 23-51.
Le caratteristiche comuni sono:
c corrente nominale fino a 125 A;
c guida DIN simmetrica;
c elevata robustezza;
c materiale autoestinguente in conformit
alla norma CEI 50-11;
c conformit alla norma CEI 23-49.
Le tabelle seguenti consentono di individuare
facilmente il contenitore da utilizzare a
seconda del materiale usato, del tipo di
installazione, del grado di protezione
potenza dissipata [w] porta porta porta porta porta porta
trasparente opaca trasparente opaca trasparente opaca
numero IP40 IP40 IP40 IP40 IP41 IP41
moduli file RAL9003 RAL9003 RAL9001 RAL9001 RAL9001 RAL9001
4 1 19 19
6 1 21 21
8 1 27 27
12 1X12 34 34
18 1X18 41 41
24 2X12 34 34 53 53
36 2X18 68 68
36 3X12 38 38 64 64
48 2X24 105 105
48 4X12 80 80
54 3X18 98 98
72 3X24 145 145
72 4X18 114 114
96 4X24 173 173
120 5X24 185 185
144 6X24 195 195
Centralini e quadri da incasso IP40 - colore bianco
Spine mobili Spine da parete Serie Coreos
richiesto, del numero totale di moduli e della
disposizione degli apparecchi modulari su una
o pi file; la scelta eseguita tra le soluzioni
proposte nell'offerta centralini e quadri di
distribuzione della serie Mini Coreos, Coreos,
Coreos 24, Kaedra e G125. Per ogni
contenitore scelto nelle tabelle seguenti
fornito il dato di potenza dissipabile
necessario per la verifica termica richiesta
dalla norma CEI 23-51.
potenza dissipata [w] senza porta porta senza porta porta senza porta porta
porta trasparente opaca porta trasparente opaca porta trasparente opaca
numero IP40 IP40 IP40 IP40 IP40 IP40 IP41 IP41 IP41
moduli file RAL9003 RAL9003 RAL9003 RAL9001 RAL9001 RAL9001 RAL9001 RAL9001 RAL9001
2 1 8
4 1 6 11 11
6 1 8 11 11
8 1 14 15 15
12 1X12 18 18 18
18 1X18 24 24 41
24 1X24 60 52 52
24 2X12 32 20 20
36 2X18 57 48 48
36 3X12 27 22 22
48 2X24 83 74 74
54 3X18 89 55 55
72 3X24 109 88 88
72 4X18 98 67 67
96 4X24 132 103 103
120 5X24 156 115 115
144 6x24 171 123 123
Centralini e quadri da parete IP40 - colore bianco
Serie Mini Coreos Serie Coreos Serie Coreos 24
Schneider Electric 291
Il sistema
d'installazione
modulare
potenza dissipata [w] porta porta porta porta
trasparente trasparente trasparente opaca
numero IP65 IP65 dimensioni IP65
moduli file RAL7035 RAL7035 h x l x p RAL7035
3 1 8
4 1 10
6 1 11
8 1 15
12 1 19
12 1 28 30 (1)
18 1 39
24 2X12 34 37 (2) 460x340x160 34
36 2X18 45 460x448x160 45
36 3X12 45 50 (3) 610x340x160 45
54 3X18 67 610x448x160 67
54 4X18 89 842x448x160 89
Centralini e quadri da parete IP65 - colore grigio
Serie Kaedra
potenza dissipata [w] senza porta porta senza porta porta senza porta porta
porta trasparente opaca porta trasparente opaca porta trasparente opaca
numero IP40 IP40 IP40 IP40 IP40 IP40 IP41 IP41 IP41
moduli file RAL7035 RAL7035 RAL7035 RAL7035 RAL7035 RAL7035 RAL7035 RAL7035 RAL7035
2 1 8
4 1 6 11 11
6 1 8 11 11
8 1 14 15 15
12 1X12 18 18 18
18 1X18 24 24 41
24 1X24 60 52 52
24 2X12 32 20 20
36 2X18 57 48 48
36 3X12 27 22 22
48 2X24 83 74 74
54 3X18 89 55 55
72 3X24 109 88 88
72 4X18 98 67 67
96 4X24 132 103 103
120 5X24 156 115 115
144 6x24 171 123 123
Centralini e quadri da parete IP40 - colore grigio
Serie Mini Coreos Serie Coreos Serie Coreos 24
(1) Quadro con interfaccia avente 1 apertura
(2) Quadro con interfaccia avente 3 aperture
(3) Quadro con interfaccia avente 4 aperture
potenza dissipata [w]
numero
moduli file sporgente incasso
36 2x18 64,7 70,2
54 3x18 78 82,5
72 4x18 92 95
72 3x24 86,5 94
96 4x24 103,4 117
120 5x24 120 139
144 6x24 139,36 162,3
Centralini metallici IP40
Serie G125
Schneider Electric 292
Il sistema
d'installazione
modulare
Verifiche e prove secondo
norma CEI 23-51
La norma sperimentale CEI 23-51 contiene
le prescrizioni per la realizzazione, le
verifiche e le prove a cui sottoporre i quadri
realizzati per installazioni domestiche e
similari, aventi le seguenti caratteristiche:
c tensione nominale fino a 440 V;
c corrente nominale in entrata fino a 125 A,
che corrisponde alla massima corrente
nominale degli apparecchi di protezione e
manovra in entrata;
c corrente presunta di cortocircuito nominale
non superiore a 10 kA o protetti con
dispositivo di protezione avente corrente
limitata massima di 15 kA;
c temperatura ambiente di 25 C con limite
solo occasionale di 35 C.
Le verifiche richieste dalla norma
sperimentale CEI 23-51 sono le prove
individuali che vanno eseguite
dallinstallatore su ogni esemplare.
Le verifiche da effettuare sono richiamate
nella tabella 1.
Lunica caratteristica che richiede una
verifica coordinata, prevista solo per quadri
con corrente nominale > 32 A, monofase e
trifase la sovratemperatura del quadro.
Il costruttore dellinvolucro fornisce il valore
della potenza massima dissipabile secondo i
criteri previsti dalla norma CEI 23-49 (Pinv);
linstallatore deve verificare che la potenza
dissipata dagli apparecchi installati non
superi tale limite. Le altre prove di tipo sono
di competenza del costrutture dellinvolucro
e sono eseguite in accordo con la norma
sperimentale CEI 23-49.
Esse comprendono i punti 4-5-6-7-10
di tabella 1:
c la resistenza meccanica allimpatto;
c il grado di protezione;
c la resistenza del materiale isolante
al calore anormale e al fuoco;
c la resistenza alla ruggine e allumidit.
Una volta effettuate le verifiche e le prove
aggiuntive previste, il costrutture del quadro
dovr fornire al committente:
c la dichiarazione di conformit del quadro
alla regola dellarte (Allegato A);
c la relazione di verifica dei limiti di
sovratemperature, quando sia richiesta la
prova (Allegato B);
c lo schema unifilare dei circuiti del quadro
e i dati tecnici dei componenti (Allegato C).
Se il costruttore del quadro anche
limpresa installatrice dellimpianto, egli
dovr compilare la dichiarazione di
conformit del quadro, che allegher alla
dichiarazione di conformit dellimpianto
elettrico alla regola dellarte secondo la
legge 46/90.
Calcolo della corrente
nominale del quadro (Inq)
La corrente nominale del quadro (Inq)
definita come il valore pi basso tra la
corrente nominale degli apparecchi in
entrata (Ine) e la somma delle correnti
nominali degli apparecchi in uscita (Inu).
Inq = minore tra (Ine, Inu)
Schema a blocchi per le verifiche dei quadri di distribuzione per uso
domestico e similare
Eseguire le verifiche
N. 1, 2, 3, 9 e 11 della tabella 1
Quadri realizzati con involucro
conforme alla norma sperimentale
CEI 23-49
No
S
S
Dichiarazione di conformit
Allegato A-B-C
Dichiarazione di conformit
Allegato A-C
Eseguire le verifiche
N. 1 e 11 della tabella 1
Il circuito in entrata
monofase?
La corrente nominale
Inq 32 A?
No
Rif. Caratteristiche da controllare Verifiche e prove (in generale)
1 costruzione e identificazione apposizione di una targa, controllo visivo dei relativi
dati e verifica della conformit del quadro agli schemi,
dati tecnici, ecc.
(vedere 6.4.1 norma CEI 23-51)
2 Limiti di Verifica dei limiti di sovratemperatura mediante il calcolo
della potenza dissipata
sovratemperatura (vedere 6.4.2 norma CEI 23-51)
3 Resistenza di Verifica della resistenza di isolamento

isolamento (vedere 6.4.3 norma CEI 23-51)


4 Resistenza meccanica Verifica della resistenza

allimpatto meccanica (1)


5 Grado di Verifica del grado di protezione

protezione (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) (1)


6 Resistenza del materiale Prova del filo incandescente
isolante al calore
anomale e al fuoco (solo per involucri in materiale isolante) (1)
7 Resistenza del materiale Prova di pressione con la sfera

isolante al calore (solo per involucri in materiale isolante) (1)


8 Tenuta al cortocircuito Non applicabile

9 Efficienza del circuito di Verifica dellefficienza del circuito di protezione


protezione (solo per involucri in materiale metallico)

(vedere 6.4.4 norma CEI 23-51)


10 Resistenza alla ruggine e Verifica della resistenza alla ruggine e allumidit

allumidit (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51) (1)


11 Cablaggio funzionamento Verifica del corretto cablaggio funzionamento
meccanico e, se necessario meccanico e, se necessario funzionamento elettrico
funzionamento elettrico (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51)
(1) le prove N4, 5, 6, 7 e 10 sono in accordo con la Norma CEI 23-49.
Esse non si effettuano se linvolucro stato riconosciuto conforme a questa Norma.
Tabella 1. Elenco delle verifiche e prove da eseguire sui quadri di distribuzione per uso
domestico e similare
Schneider Electric 293
Il sistema
d'installazione
modulare
Per i quadri dove richiesta la verifica dei
limiti di sovratemperatura, linstallatore deve
verificare, mediante un semplice calcolo,
che la potenza totale (Ptot) dissipata dai
componenti sia inferiore o al massimo
uguale alla potenza che linvolucro (Pinv)
in grado di dissipare.
I dati delle potenze Pinv, caratteristici di
ciascun involucro, sono riportati nelle tabelle
delle pagine precedenti.
La relazione da verificare la seguente
Ptot Pinv.
La potenza totale Ptot si ottiene con la
formula
Ptot = Pdp + 0,2 Pdp + Pau.
La potenza totale dissipata nel quadro (Ptot)
data dalla somma della potenza dissipata
dai dispositivi di protezione e manovra
(Pdp), tenendo conto dei fattori di utilizzo
(Ke) e di contemporaneit (K), aumentata
del 20% per tener conto del contributo dei
collegamenti e di altri piccoli apparecchi
come prese a spina, rel, ecc...
Qualora vengano installati nel quadro altri
componenti che dissipano una potenza
significativa (trasformatori per suonerie,
lampade di segnalazione, ecc...) deve
essere sommata anche la potenza
conosciuta di questi ausiliari (Pau).
Per il calcolo della potenza dissipata dagli
apparecchi conveniente riferirsi alla tabella
2, riportata in questa pagina, che stata
ricavata dallAllegato B della norma.
Questa tabella, debitamente compilata, pu
risultare molto utile allinstallatore perch
deve essere allegata alla relazione di
verifica termica da fornire al committente.
In questa tabella la potenza dissipata dai
dispositivi di protezione e manovra pu
essere facilmente calcolata moltiplicando la
potenza dissipata per polo, fornita dal
costruttore degli apparecchi, per il numero di
poli dellinterruttore. In caso di interruttore
tetrapolare, agli effetti termici si considerano
solo tre poli.
Per i circuiti in entrata la potenza dissipata
da ciascun apparecchio dovr essere
moltiplicata per il fattore di utilizzo (Ke)
elevato al quadrato e per i circuiti in uscita la
potenza di ciascun apparecchio andr
moltiplicata per il fattore di contemporaneit
(K) elevato al quadrato, dove K il rapporto
effettivo tra la corrente che circola nel
singolo circuito, ove la si conosca, e la
relativa corrente nominale, oppure il valore
suggerito dalla norma.
Ke e K devono essere elevati al quadrato in
quanto la potenza direttamente
proporzionale al quadrato della corrente.
Il fattore di utilizzo (Ke) un valore
sperimentale ed stato assunto uguale a
0,85 per i circuiti in entrata (si fatta
lipotesi che i circuiti in entrata non vengano
mai utilizzati al di sopra dell85% della loro
corrente nominale).
Il fattore di contemporaneit (K), invece,
un valore che tiene conto della potenza
effettiva richiesta in condizioni di esercizio
dai circuiti di uscita.
N. Potenza dissipata N. Potenza per Fattore di utilizzo Potenza
circuito per polo [W] (1) poli apparecchio (K
e
) per i circuiti dissipata
(2) di protezione in entrata da ciascun
e di manovra Fattore di apparecchio
P
d
[W] (3) contemporaneit (K) [W] (4)
per circuiti in uscita
circuiti
in
entrata
circuiti
in
uscita
Tabella 2. Potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp)
totale Pdp
(somma della
colonna)
(1) Dato fornito dal Costruttore
dellapparecchio.
(2) In caso di interruttore tetrapolare, agli
effetti termici, si considerano solo 3 poli.
(3) Potenza dissipata per polo moltiplicata
per il numero di poli.
(4) Per i circuiti in entrata vale: K
e
2
x P
d
.
Per i circuiti in uscita vale: K
2
x P
d
.
K
e
e K sono elevati al quadrato in quanto la
potenza direttamente proporzionale al
quadrato della corrente.
In mancanza di informazioni sui valori
effettivi delle correnti (natura dei carichi,
utilizzazione dei carichi nella giornata,
ecc...), la norma definisce il valore di K in
base al numero dei circuiti di uscita (da 0,8
a 0,5) come definito nella seguente tabella.
numero dei fattore di
circuiti principali contemporaneit K
2 e 3 0,8
4 e 5 0,7
da 6 a 9 0,6
10 e oltre 0,5
Schneider Electric 294
Il sistema
d'installazione
modulare
Verifiche e prove secondo
norma CEI 23-51
Esempio di verifica termica
Compatibilit elettromagnetica
Esempio di verifica termica
Un centralino da realizzare, impiegando
un centralino stagno serie Coreos da 24
moduli (404 x 285 x 128 mm) costituito
da ununit di ingresso e 6 unit di uscita
secondo lo schema seguente.
In aggiunta presente un trasformatore per
suoneria da 8 VA, 12 V. Il numero totale di
moduli occupati pari a 18.
Secondo lindicazione della norma, il fattore di
utilizzo del circuito dentrata (Ke) pari a 0,85.
Per le partenze si usa un valore del
coefficiente di contemporaneit pari a 0,6,
come suggerito dalla norma.
Per il calcolo della potenza dissipata dai
dispositivi di protezione e manovra (Pdp)
si utilizza la tabella allegata.
Occorre inoltre considerare la potenza
dissipata dal trasformatore per suoneria:
Pau = 0,8 W.
La potenza totale Ptot si ottiene con la
formula:
Ptot = Pdp + 0,2 Pdp + Pau = 22,2 W.
La potenza dissipabile dal centralino in
oggetto, fornita nelle pagine precedenti :
Pinv = 33 W.
Poich risulta Ptot < Pinv il centralino risulta
conforme dal punto di vista termico.
N. Potenza dissipata N. Potenza per Fattore di utilizzo Potenza
circuito per polo [W] (1) poli apparecchio (K
e
) per i circuiti dissipata
(2) di protezione in entrata da ciascun
e di manovra Fattore di apparecchio
P
d
[W] (3) contemporaneit (K) [W] (4)
per circuiti in uscita
circuiti 3,2 4 9,6 6,93
in
entrata
circuiti 1 3 2 6 0,6 2,16
in 2 3 2 6 0,6 2,16
uscita 3 2,6 2 5,2 0,6 1,87
4 2,6 2 5,2 0,6 1,87
5 2 2 4 0,6 1,44
6 2 2 4 0,6 1,44
Tabella 2. Potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp)
totale 17,87 Pdp
(somma della
colonna)
(1) Dato fornito dal Costruttore
dellapparecchio.
(2) In caso di interruttore tetrapolare, agli
effetti termici, si considerano solo 3 poli.
(3) Potenza dissipata per polo moltiplicata
per il numero di poli.
(4) Per i circuiti in entrata vale: K
e
2
x P
d
.
Per i circuiti in uscita vale: K
2
x P
d
.
K
e
e K sono elevati al quadrato in quanto la
potenza direttamente proporzionale al
quadrato della corrente.
C60a (2P) 25A
(1)
C60a (2P) 25A
(2)
C60a (2P) 16A
(3)
C60a (2P) 16A
(4)
C60a (2P) 10A
(5)
C60a (2P) 10A
(6)
ID (4P) 40 A
0,85
Dati di targa
Ogni quadro deve essere fornito di una
targa, (CEI 23-51.5 e 6.4.1) che pu essere
posta anche dietro la portella, che riporti in
maniera indelebile i seguenti dati:
c Nome o marchio del costruttore (1);
c tipo o altro mezzo di identificazione del
quadro da parte del costruttore (1);
c corrente nominale del quadro (Inq);
c natura della corrente e frequenza;
c tensione nominale di funzionamento;
c grado di protezione (se > di IP 2X C).
(1) Come costruttore viene considerato
chi realizza il quadro completo
assumendosene la responsabilit.
Esempio di targa identificativa
Compatibilit elettromagnetica
nei centralini di distribuzione
La variante V1 alla norma CEI 23-51 fornisce
delle indicazioni per la compatibilit
elettromagnetica nei centralini di distribuzione.
Le prescrizioni per la EMC riguardano i quadri
che contengono componenti che possono
emettere disturbi elettromagnetici e che non
sono immuni. Per questi quadri tuttavia non
sono richieste prove se i componenti installati
soddisfano gi le prescrizioni di EMC per
l'ambiente in cui devono essere utilizzati,
inserite nelle diverse norme di prodotto o, in
mancanza di queste, nelle norme generiche e
inoltre il montaggio dei componenti e i relativi
cablaggi sono realizzati secondo le istruzioni
del costruttore dei componenti.
Negli altri casi si devono effettuare le prove
di immunit ed emissione indicate nella
variante.
(1)
Schneider Electric 295
Il sistema
d'installazione
modulare
Quadri di distribuzione
a norme CEI EN 60439-4
La norma CEI EN 60439-4
La norma CEI EN 60439-4 riguarda le
Prescrizioni particolari per apparecchiature
assiemate per cantiere (ASC) e si applica
alle apparecchiature assiemate costruite in
serie (ASC) progettate per luso in cantiere,
ovvero per i luoghi di lavoro temporanei, che
non sono normalmente accessibili al
pubblico.
I quadri di cantiere e di distribuzione sono,
come evidenziato dalle loro sigle ASC e
ASD, quadri costruiti in serie (AS..) e come
tali devono essere conformi ad un prototipo
che abbia superato le prove di tipo. Queste
prove, oltre ad essere quelle previste per gli
AS, riguardano anche la verifica della
costruzione e dellidentificazione, la verifica
della resistenza alla ruggine ed alla
corrosione, la verifica della resistenza
meccanica ed allurto e la verifica della
resistenza dei materiali isolanti al calore,
alla temperatura anormale ed al fuoco
dovuti a effetti termici interni.
Costruttivamente i quadri elettrici utilizzati
nei cantieri possono essere di due tipi:
t trasportabile: spesso ingombranti e
pesanti, devono essere muniti di golfari per
essere movimentati ed essere abbastanza
robusti per resistere agli spostamenti cui
sono soggetti. Prima di essere spostati per
lavanzamento del cantiere necessario che
vengano messi fuori tensione;
t mobile:pi leggeri e generalmente dotati di
maniglie per un facile utilizzo; possono
essere spostati anche sotto tensione.
I quadri di cantiere e di distribuzione sono,
come evidenziato dalle loro sigle ASC e
ASD, quadri costruiti in serie (AS..) e come
tali devono essere conformi ad un prototipo
che abbia superato le prove di tipo. Queste
prove, oltre ad essere quelle previste per gli
AS, riguardano anche la verifica della
costruzione e dellidentificazione, la verifica
della resistenza alla ruggine ed alla
corrosione, la verifica della resistenza
meccanica ed allurto e la verifica della
resistenza dei materiali isolanti al calore,
alla temperatura anormale ed al fuoco
dovuti a effetti termici interni.
Le prove dei quadri
Scopo delle prove verificare la conformit
di una data apparecchiatura con le
prestazioni dichiarate dal costruttore alle
prescrizioni della norma. Esse si
suddividono in prove di tipo e prove
individuali
Le prove di tipo consentono di verificare il
progetto del quadro rispetto alle norme e
vengono effettuate per iniziativa del
costruttore, su un esemplare
dellapparecchiatura o su parti di
apparecchiatura che siano costruite
secondo lo stesso progetto o secondo
progetti simili. Le prove di tipo possono
essere talvolta molto onerose in termini
economici, dattrezzatura e di tempo.
Le prove individuali riguardano ogni
singolo quadro assiemato , montato e
cablato e hanno lo scopo di rilevare difetti
inerenti ai materiali e alla fabbricazione e di
verificare loperato del cablatore. Sono
sempre e comunque di competenza del
costruttore finale, cio linstallatore/quadrista
che dovr redigere la dichiarazione di
conformit del quadro stesso. Le prove
individuali sono generalmente di semplice
esecuzione e di basso costo.
Responsabilit
Come previsto dalla legge 46/90, ed in
particolare per i cantieri allarticolo 12,
nonch dai relativi decreti, linstallatore
tenuto a redigere e rilasciare al committente
di lavori una dichiarazione di conformit che
deve comprendere tutti gli allegati
obbligatori previsti (file tecnico), tra i quali, il
pi importante, la relazione con tipologie
dei materiali utilizzati.
Questo documento elenca i componenti
utilizzati nellimpianto specificandone la
conformit alle norme nazionali CEI o
europee del CENELEC e il tipo di
certificazione o dichiarazione di cui il
prodotto dotato.
Per i quadri elettrici ASD o ASC linstallatore
deve far riferimento e dichiarare che le
apparecchiature installate sono conformi
rispettivamente alle norme CEI EN 60439-1/
3 e1/ 4 in quanto in possesso di
dichiarazione di conformit del costruttore o
dellassemblatore, che con tale documento
ne assume la responsabilit giuridica.
Ricordiamo che:
c il costruttore, o pi precisamente il
produttore, colui il quale produce il quadro
e lo vende come componente montato e
cablato; egli deve effettuare tutte le prove di
tipo previsto dalla norma;
c lassemblatore il quadrista, ovvero chi
assembla il quadro, ma non i componenti
sciolti per costruirlo; egli deve eseguire solo
le prove di accettazione individuali previste
dalle norme.
c linstallatore si assume solo la
responsabilit di scegliere correttamente i
componenti, dotati di dichiarazione di
conformit alle norme specifiche di prodotto
e con le caratteristiche idonee al luogo
dinstallazione, e di averli installati a regola
darte e secondo le istruzioni del costruttore
(nel caso dei quadri, del produttore o
dellassemblatore).
Schneider Electric 296
Il sistema
d'installazione
modulare
Quadri di distribuzione
a norme CEI EN 60439-4
Quadri per cantiere ASC
cablati in fabbrica
Caratteristiche
Sono destinati allalimentazione di utenze
mobili in cantieri per la costruzione,
manutenzione o demolizione di edifici.
c grado di protezione secondo norme IEC
529 e CEI EN 60529: IP44-IP65
c grado di protezione contro gli impatti
meccanici esterni secondo norme CEI EN
50102: IK09
c resistenza al fuoco e al calore anormale
secondo norme IEC 695-2-1e CEI 50-11:
650C (glow wire)
c caratteristiche di isolamento completo
secondo norme CEI 64-8 e CEI EN 60439-1
c materiale quadro prese
v tecnopolimero autoestinguente grigio RAL
7035
v portella in policarbonato trasparente verde
c viti in acciaio inox passorapido
c ottima resistenza agli agenti chimici ed
atmosferici
c apparecchiature di protezione
v interruttori differenziali classe AC lan
30mA
v interruttori magnetotermici 6kA curva C
Di seguito riportiamo la Gamma dei quadri
montati e cablati proposta da Merlin Gerin.
MiniQuadro ASC mobile completo di cavo e spina IEC 60309
prese protezioni
IP numero tipo interruttore differenziale interruttore automatico Cavo spina
classe AC 30mA curva C 6KA tipo H07RN-F IEC309
44 2 16A 2P+T 230V IEC309 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 2P+T
230V IP44
1 10/16A 2P+T 250V Schuko
65 3 16A 2P+T 230V IEC309 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 2P+T
230V IP67
55 2 16A 2P+T 230V IEC309 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 2P+T
230V IP67
2 10/16A 2P+T 250V Schuko
55 2 16A 2P+T 230V IEC309 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 2P+T
230V IP67
MiniQuadro ASC portatile completo di supporto metallico, cavo e spina IEC 60309
prese protezioni
IP numero tipo interruttore differenziale interruttore automatico Cavo spina
classe AC 30mA curva C 6KA tipo H07RN-F IEC309
65 2 16A 2P+T 230V IEC309 4P 25A 4P 16A lungh. 5 mt. 16A
3P+N+T
230V IP44
2 16A 3P+T 400V IEC309
55 2 16A 2P+T 230V IEC309 4P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A
3P+N+T
400V IP67
2 16A 3P+T 400V IEC309 2P 16A
2 10/16A 2P+T 250V Schuko 3P 16A
55 3 16A 2P+T 230V IEC309 2P 16A lungh. 5 mt. 32A
3P+N+T
400V IP67
2 16A 3P+T 400V IEC309 2P 25A 2P 16A
1 32A 3P+T 400V IEC309 4P 40A 3P+N 16A
2 10/16A 2P+T 250V Schuko 3P+N 32A
MiniQuadro ASC portatile completo di supporto metallico, cavo e spina IEC 60309
prese protezioni
IP numero tipo interruttore differenziale interruttore automatico Cavo
classe AC 30mA curva C 6KA tipo H07RN-F
65 2 16A 2P+T 230V IEC309 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt.
65 2 16A 2P+T 230V IEC309 4P 40A 2P 16A 2P lungh. 5 mt.
16A 3P+N
16A 3P+N 16A
1 16A 3P+T 400V IEC309
1 32A 3P+T 400V IEC309
Il software configuratore
SFC Kaedra
Il software configuratore SFC Kaedra
consente la rapida realizzazione di quadri
prese KAEDRA sia per lutilizzo in ambienti
con presenza di personale non qualificato
(ASD) che per cantieri (ASC),
personalizzandoli in funzione delle proprie
esigenze applicative e scegliendo allinterno
di unofferta di oltre 300 diverse
configurazioni.
In collaborazione con lIMQ, Istituto Italiano
per il Marchio di Qualit, e alcuni tra i pi
prestigiosi laboratori nazionali, Merlin Gerin
ha realizzato tutte le prove di tipo secondo
quanto previsto dalle norme CEI EN 60439-
1/3 e CEI EN 60439-1/4 e certificato
mediante dichiarazioni di conformit tutte le
configurazioni ricavabili mediante i quadri
prese serie Kaedra, le prese serie PK e
UNIKA e le apparecchiature modulari Multi9.
Il software consente di selezionare la
variante pi adatta a soddisfare le proprie
esigenze e di compilare rapidamente gli
allegati alla dichiarazione di conformit
richiesti dalle norme e dalle leggi vigenti.
Per ogni quadro ASC o ASD scelto
allinterno del Sistema Funzionale Certificato
Kaedra, il configuratore consente infatti di
stampare:
c Dati identificativi del quadro
c Disegno fronte quadro con la disposizione
dei componenti
c Schema di collegamento unifilare
c Elenco dei componenti utilizzati
c Rapporto di prova individuale
c Dichiarazione di conformit Schneider
Electric per i quadri certificati
Schneider Electric 297
Il sistema
d'installazione
modulare
Generalit
La presa a spina un dispositivo destinato
alla connessione elettrica di una
apparecchiatura, fissa o mobile, per
consentirne lalimentazione. Essa consente
inoltre una sconnessione facile e rapida per
permettere un intervento, una modifica, o lo
spostamento dellapparecchiatura. In
funzione del contesto e del tipo di energia
richiesta per il funzionamento
dellapparecchiatura, si utilizzano prese a
spina differenti. Inoltre, le prese a spina
industriali sono i grado di veicolare correnti
elettriche di valore generalmente ben
superiore a quello delle prese di tipo
domestico.
Le prese a spina di tipo industriale sono
destinate a confrontarsi con condizioni
dimpiego molto particolari che possono
variare moltissimo in funzione dellambito
dapplicazione (potenza distribuita, tenuta
stagna,ambienti corrosivi, resistenza agli
urti, ecc.).
La scelta di una presa a spina industriale
deve quindi tenere conto di un insieme di
parametri molto precisi, quali la diversit
delle apparecchiature che dovranno
alimentare, la specificit dellambiente in cui
saranno installate e la natura del sito.
Elementi costitutivi
di una presa a spina
di tipo industriale
Una presa a spina industriale un
componente elettrico composto da due
elementi: una presa e una spina.
Una volta uniti consentono il passaggio della
corrente; la loro separazione provoca
linterruzione del circuito elettrico.
In questa unione, una la parte femmina,
destinata per definizione a fornire la
corrente, laltra la parte maschio, destinata
a riceverla.
Le diverse applicazioni delle spine e prese
comprendono le seguenti esecuzioni:
presa a spina fissa: dispositivo che
permette di collegare a volont un cavo
flessibile ad un impianto fisso per prelevare
corrente; comprende la presa fissa e la
spina.
presa fissa: la parte femmina destinata
a fornire la corrente. Essa pu essere
fissata su una parete e si parla allora di
presa da parete, oppure essere incorporata
in una apparecchiatura, e in questo caso
sar una presa da incasso. Queste
apparecchiature possono essere delle
cassette nelle quali vengono integrate
altre funzioni quali linterruzione
dellalimentazione, con o senza interblocco,
e/o la protezione mediante fusibili
o interruttori automatici magnetotermici
e differenziali.
spina: la parte maschio indissolubilmente
collegata o destinata ad essere collegata
al cavo flessibile a sua volta collegato
ad una apparecchiatura o a una presa
mobile. Introdotta nella presa adatta
consente il prelievo della corrente.
presa a spina mobile: dispositivo che
permette di collegare a volont due cavi
flessibili, formando una prolunga;
comprende la presa mobile e la spina.
presa mobile: la parte mobile
indissolubilmente collegata o destinata
ad essere collegata al cavo flessibile
di alimentazione, consentendo di portare
la corrente ovunque serva.
presa a spina per apparecchi: dispositivo
che permette di collegare a volont un cavo
flessibile ad un apparecchio: comprende
una presa mobile e una spina fissa.
spina fissa: la parte maschio, fissata
o destinata ad essere fissata ad un
apparecchio consentendogli di ricevere
il tipo di corrente necessario al suo
funzionamento mediante la presa mobile
femmina.
Prescrizioni normative
Le prese e spine industriali sono realizzate
secondo le norme internazionali IEC 309-1 e
IEC 309-2 e europee CEI EN 60309-1 e CEI
EN 60309-2 che prevedono prese e spine
sia in corrente alternata, con frequenze fino
a 500 Hz, che in corrente continua,
suddividendole in due grandi categorie:
c spine e prese a bassissima tensione,
per valori dimpiego sino a 50 V;
c spine e prese a bassa tensione, per valori
dimpiego tra 50 V e 690 V.
Sono previste correnti nominali da 16 e 32A
ed esecuzioni da 2P e 3P per la bassissima
tensione e con correnti nominali di 16, 32,
63 e 125 A con esecuzioni da 2P+T, 3P+T
e 3P+N+T per la bassa tensione.
Per ogni impiego con caratteristiche
nominali diverse di tensione, corrente,
frequenza, polarit e tipologia di
applicazione prevista una specifica
esecuzione con impedimenti
di sicurezza che rendano impossibile
linserimento di una spina qualsiasi in una
presa che non sia lesatta corrispondente,
consentendo di definire il sistema a
sicurezza intrinseca.
Questa non intercambiabilit assicurata
dalla conformit alle diverse tabelle di
unificazione dimensionale che prevedono
differenti posizioni del contatto di terra
rispetto ad un riferimento normalizzato fisso
dellimbocco.
Esecuzione a bassa tensione > 50 V
Nelle versioni a bassa tensione questa non
intercambiabilit assicurata mediante due
elementi:
c una scanalatura di guida sulla presa a cui
fa riscontro un corrispondente nasello sulla
spina;
c un contatto di terra pi grande degli altri
contatti e posto in diverse posizioni orarie
a seconda delle caratteristiche nominali
dimpiego.
La posizione oraria (h) del contatto di terra
viene verificata con la presa vista di fronte
ed osservando la posizione del contatto
di terra rispetto al punto di riferimento
principale (scanalatura di guida) posizionato
sempre a ore 6.
Esecuzione a bassissima tensione < 50 V
Anche in queste versioni, prive di contatto
di terra, la non intercambiabilit assicurata
da due elementi di riferimento:
c una scanalatura di guida sulla spina cui fa
riscontro un corrispondente nasello sulla
presa, in posizione sempre fissa a ore 6;
c un riferimento ausiliario costituito
anchesso da una scanalatura sulla spina
cui corrisponde un nasello sulla presa che si
posiziona nelle diverse ore, a seconda delle
caratteristiche dimpiego.
La posizione oraria (h) del riferimento
ausiliario viene verificata con la presa vista
di fronte ed osservando la posizione del
nasello rispetto al punto di riferimento
principale posizionato sempre a ore 6.
Prese e spine di tipo industriale
L/+
2P + T 3P + N + T
L2 L3
N L1
L/+
2P
Punto di
riferimento
ausiliario
Riferimento
principale
L3
L2
L1
3P
Punto di
riferimento
ausiliario
Riferimento
principale
Schneider Electric 298
Il sistema
d'installazione
modulare
Codice dei colori
Per una pi rapida identificazione delle
tensioni dimpiego la norma prevede un
codice di colori convenzionali che possono
interessare tutto lapparecchio o solo una
parte (es. coperchio presa, ghiera,
involucro, ecc.)
Principali riferimenti orari
La gamma comprende tutte le versioni
previste dalle normative, anche le pi
particolari.
In questo documento sono illustrate solo
alcune esecuzioni standard ma possibile
disporre di tutte le diverse posizioni orarie
specificate dalla norma, tra le quali, nella
gamma a bassa tensione possiamo trovare:
c uso comune ore 6;
c container refrigerati ore 3;
c installazioni marine, portuali, navali ore 11;
c alim.mediante trasfo isolamento (TST)
ore 12;
c corrente continua da 50 a 250 V ore 3;
c corrente continua oltre 250 V ore 8;
c alta frequenza da 100 a 300 Hz ore 10;
c alta frequenza da 300 a 500 Hz ore 2;
c tensioni particolari da 100 a 130 V ore 4;
c da 480 a 500 V ore 7;
c da 600 a 690 V ore 5.
Dispositivi di arresto
e di blocco
Ogni tipo di presa munita di un dispositivo
di arresto o di ritenuta meccanico destinato
a trattenere, dopo il corretto inserimento,
la spina nella presa impedendone
linvolontaria estrazione.
Nelle prese a bassa tensione, per meglio
soddisfare questa esigenza di sicurezza
ed in particolare per impedire linserimento
e lestrazione della spina dalla presa
in presenza di tensione, sono nate le prese
con interruttore di blocco.
Il loro dispositivo di interblocco consente
la chiusura dellinterruttore e quindi
lalimentazione dellapparecchio utilizzatore
solo quando la spina inserita a fondo
nella presa e quindi avvenuto il perfetto
collegamento meccanico ed elettrico
tra alveoli e spinotti. Lutilizzo di queste
soluzioni reso obbligatorio dalle norme
per alcuni tipi di impianti, ad esempio nei
luoghi con pericolo di esplosione, ed
raccomandabile in ogni caso in quanto
assicura che il prelievo della corrente possa
avvenire solo nelle condizioni
di sicurezza di perfetto inserimento
della spina, evitando contatti non sicuri
in grado di causare surriscaldamenti
e quindi deterioramento degli isolamenti
e pericolo dincendio. Sul mercato italiano
questa applicazione ha avuto una notevole
diffusione, inizialmente sulla spinta
del DPR 27 aprile 1955, n.547 Norme
per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
che, al capo VII, articolo 310, cita:
Le derivazioni a spina per lalimentazione
di macchine e di apparecchi di potenza
superiore a 1000 W devono essere
provviste a monte della presa di interruttore
nonch di valvole onnipolari escluso il
neutro, per permettere linserimento e il
disinserimento della spina a circuito aperto.
Sulla base di questa affermazione si sono
proposte al mercato soluzioni monoblocco
composte da un interruttore , valvole
portafusibili e presa a spina con interblocco
meccanico tra la presa e linterruttore e che
hanno riscontrato un notevole successo per
lestrema garanzia di sicurezza anche nel
caso di impiego da parte di personale non
addestrato che altrimenti avrebbe potuto
inserire la spina anche con interruttore
chiuso.
Queste soluzioni sono ora disponibili anche
in esecuzioni complete con altri dispositivi di
protezione gi montati, siano essi
portafusibili a tappo o cilindrici sezionabili, o
predisposti per il montaggio di
apparecchiature di protezione di tipo
modulare: interruttori automatici
magnetotermici, differenziali magnetotermici
o puri, ecc.
La norma CEI EN 60309 prevede inoltre che
i dispositivi di interruzione di tipo meccanico
per le prese fisse interbloccate siano di
categoria di utilizzazione almeno AC22
secondo la norma CEI EN 60947-3.
Lesigenza poi di ritrovare in un unico punto
di prelievo polarit e tensioni diverse ha
portato allo sviluppo di batterie di
distribuzione nelle quali potessero
raggrupparsi pi prese con interruttore di
blocco integrabili con scatole di derivazione
e centralini per lalimentazione, la
ripartizione e la protezione.
Ladozione di queste soluzioni nellambito
del terziario ha portato poi alla realizzazione
di soluzioni pi compatte e pi facilmente
componibili, con una estetica anche pi
adatta al segmento.
Nellofferta Merlin Gerin queste soluzioni
sono identificabili nelle serie ISOBLOCK e
Compact.
(1) Per frequenze superiori a 60 Hz e fino a
500 Hz incluso si pu usare, se necessario,
il colore verde in combinazione con il colore
della tensione nominale di esercizio.
Prese e spine di tipo industriale
Tensione nominale Colore (1)
di esercizio V
da 10 a 25 viola
da 40 a 50 bianco
da 100 a 130 giallo
da 200 a 250 blu
da 380 a 480 rosso
da 500 a 690 nero
Bassisima tensione fino A 50 V
50 e 60 senza
riferimento
50 e 60 12 h
da 100
a 200
incluso
4 h
300 2 h
da 401
a 500
incluso
11 h
3 h
corrente
continua
10 h
Frequ.
(Hz)
Tensione
nominale
dimpiego (V)
Posizione del punto di riferir.
ausiliario (
6
)
16 e 32A 2P 3P
20-25
20-25 e
40-50
40-50
480-500 400
20-25 e
40-50
Schneider Electric 299
Il sistema
d'installazione
modulare
Grado di protezione
meccanica
La norma prevede prove di resistenza
meccanica specifiche dopo
condizionamento a -25C per pi di 16h:
c urto per caduta (versioni mobili);
c urto con martello pari a 1 joule
(versioni fisse).
I nostri prodotti dispongono inoltre di un
grado di protezione IK contro gli impatti
meccanici esterni, secondo norma CEI EN
50102 pari a IK 08, che corrisponde a un
impatto di 5 joule.
codice energia codice energia
IK dimpatto IK d'impatto
00 non protetto 06 1 joule
01 0,15 joule 07 2 joule
02 0,2 joule 08 5 joule
03 0,35 joule 09 10 joule
04 0,5 joule 10 20 joule
05 0,7 joule
Comportamento al calore
anormale e al fuoco
La valutazione del comportamento al calore
anormale ed al fuoco dei materiali plastici
che compongono le prese a spina fa
riferimento a due diversi metodi di prova:
c metodo del filo incandescente (glow-
wire test) secondo norme IEC 695-2-1 e
CEI 50-11: simula le sollecitazioni termiche
che possono essere prodotte dalle sorgenti
di calore (elementi incandescenti o resistori
sovraccaricati) in modo da valutarne il
pericolo di innesco dincendio.
La prova consiste nellapplicare un filo
incandescente di 4 mm di diametro per 30
sec. sul prodotto da testare. La prova deve
dare i seguenti risultati:
c leventuale fiamma deve cessare entro 30
secondi dalla rimozione del filo
incandescente;
c la carta velina posta sotto le gocce
incendiate non deve infiammarsi.
La norma impone che la temperatura di prova
per le parti che portano elementi in tensione
deve essere 850C, mentre per le altre parti
pu essere 650C. Schyller garantisce gli
850C anche per i materiali esterni.
c metodo di prova di fiamma con ago
secondo norme IEC 695-2-2 e CEI 89-1:
simula leffetto di piccole fiamme che
possono manifestarsi in seguito al guasto
interno dei prodotti allo scopo di giudicare il
rischio dincendio.
45
1
2

m
m
La prova consiste nel sottoporre il provino
del prodotto per il tempo Ta
(5,10,20,30,60,120 sec. a seconda delle
norme specifiche) alla fiamma di un becco di
Bunsen; la prova deve dare i seguenti
risultati:
c lesemplare non si incendia,
c la fiamma e le particelle incandescenti non
propagano lincendio,
c la durata della combustione inferiore a
30 sec dopo il distacco del becco di Bunsen.
Prova di fiamma con ago
Grado di protezione
La norma CEI EN 60309-2 prevede una
classificazione delle prese a spina industriali
basata sul grado di protezione contro la
penetrazione dei corpi solidi e dei liquidi. Le
versioni ammesse sono:
c IP44: spine e prese protette contro la
penetrazione di corpi solidi di dimensioni
superiori a 1 mm e protette contro gli spruzzi
dacqua. Le spine non dispongono di ghiera
di serraggio e le prese sono dotate di
coperchio a molla;
c IP67: spine e prese protette totalmente
contro la polvere e stagne allimmersione.
Le spine dispongono di ghiera di serraggio e
le prese di coperchio con ghiera.
Il grado di protezione viene verificato:
c nelle prese quando i coperchi sono chiusi
o con la spina completamente inserita;
c nelle spine quando sono completamente
inserite nelle prese.
Il grado di protezione viene verificato
secondo la norma CEI EN 60529.
Vengono accettati gradi di protezione diversi
per le prese interbloccate con prove in
conformit alla norma CEI EN 60529 ed i
pi comuni adeguati alle esigenze
applicative sono: IP55 - IP65 - IP66.
importante sottolineare che un grado di
protezione non pu essere considerato
presunzione di conformit di un grado
diverso: ad esempio non sempre vero che
IP67 superiore a IP66. Infatti la prova per
verificare la protezione contro la
penetrazione dacqua differente nei due
casi. Per lIP66 sottopongo loggetto a dei
getti dacqua potenti (prova idrodinamica),
mentre per lIP67 faccio una prova
immergendo loggetto temporaneamente
(prova idrostatica). chiaro quindi che se
ad esempio si dovessero installare delle
prese a spina nei pressi di un molo la scelta
corretta sarebbe lIP66.
Schneider Electric 300
Il sistema
d'installazione
modulare
Guida alla scelta
Prese e spine industriali PK
Spine Merlin Gerin
Serie Vu Hz Vi In IP IK Resistenza al fuoco
Mobili PK fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850C
da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
63 - 125 67 8 850C
Mobili a 90 da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
Mobili con invertitore di fase da 50 a 690V 50/60 690 16 44 - 67 8 850C
Mobili con invertitore di fase a 90 da 50 a 690V 50/60 690 16 44 - 67 8 850C
Fisse da fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850C
parete
da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
63 - 125 67 8 850C
Fisse da incasso a 90 da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
Fisse con invertitore di fase da 50 a 690V 50/60 690 16 44 - 67 8 850C
Fisse con invertitore di fase a 90 da 50 a 690V 50/60 690 16 44 - 67 8 850C
Prese Merlin Gerin
Serie Vu Hz Vi In IP IK Resistenza al fuoco
Mobili PK fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850C
da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
63 - 125 67 8 850C
Fisse da small da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
parete
normali fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850C
da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
63 - 125 67 8 850C
Unika Con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 44 - 65 9 750C
senza protezione
Con interruttore di blocco da 100 a 500V 16 - 32 44 - 65 9 750C
con portafusibili
Con trasformatore di sicurezza 230/24 400/24 50/60 6,5 44 - 65 9 750C
Compact Con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 44 - 55 8 650C
senza protezione
Isoblock Con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 - 63 65 10 850C
con vano apparecchi modulari
Con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 - 63 65 10 850C
con portafusibili
Con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 65 10 850C
con portafusibili sezionabili
con segnalazione luminosa
Con trasformatore di sicurezza 230/24 400/24 6,5 65 10 850C
Con interruttore di protezione da 200 a 500V 50/60 63-125 65 8 960C
e blocco elettrico
Fisse da PK inclinate da 50 a 690V 50-60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
incasso 63 - 125 67 8 850C
dritte fino a 50V 50/500 Hz 50 16 - 32 44 - 67 8 850C
da 50 a 690V 50-60 690 16 - 32 44 - 67 8 850C
63 - 125 67 8 850C
Mini Quadri per prese da incasso Merlin Gerin
Serie Kaedra
Numero moduli 4 4 4
Numero prese 1 2 3
Quadri per prese industriali Merlin Gerin
Serie Kaedra
Numero moduli 5 6 12+1 12+1 18+1
Numero prese 2 4 3 6 8
Quadri con pannello universale Merlin Gerin
Serie Kaedra
Numero moduli 5 6 12+1 12+1 18+1
Altezza (mm) 460 460 335 460 460
Schneider Electric 301
Il sistema
d'installazione
modulare
Grado di protezione degli involucri
Considerazioni generali
Influenze esterne
La normativa impianti ha classificato
e codificato un gran numero di influenze
esterne alle quali un impianto elettrico
pu essere sottoposto: presenza d'acqua,
presenza di corpi solidi, rischio di urti,
vibrazioni, presenza di sostanze
corrosive, ecc
Queste situazioni possono influenzare
i componenti elettrici con intensit variabile
in funzione delle caratteristiche
dell'impianto: la presenza d'acqua si pu
manifestare attraverso la caduta di qualche
goccia come anche attraverso
l'immersione totale.
Grado di protezione
La norma IEC 529 (in Italia CEI EN 60529 -
classificazione CEI 70-1) permette
di indicare attraverso il codice IP i gradi
di protezione previsti per gli involucri
delle apparecchiature elettriche contro
l'accesso alle parti in tensione e contro
la penetrazione dell'acqua o dei corpi
solidi estranei.
Questa norma non considera la protezione
contro i rischi d'esplosione o contro
situazioni ambientali come l'umidit, i vapori
corrosivi, le muffe o gli insetti.
Il codice IP costituito da 2 cifre
caratteristiche e pu essere esteso con
una lettera addizionale nel caso in cui la
protezione delle persone contro l'accesso
alle parti in tensione risulti essere superiore
a quella indicata dalla prima cifra.
La prima cifra caratterizza la protezione
del materiale contro la penetrazione
dei corpi solidi estranei.
La seconda cifra caratterizza la protezione
contro la penetrazione dei liquidi all'interno
degli involucri con effetti dannosi.
La tabella della pagina successiva sintetizza
il significato delle due cifre.
Osservazioni importanti
c Il grado di protezione IP deve sempre
essere letto cifra per cifra e non
globalmente. Per esempio, un involucro
con grado di protezione IP31 adatto in un
ambiente che esige un grado di protezione
minimo IP21. In questo caso, non pu
invece essere utilizzato un apparecchio con
involucro avente grado di protezione IP30;
c in considerazione del fatto che la
presenza di acqua sulle apparecchiature
(quadri) comunque di effetto negativo
(penetrazione, effetti corrosivi, ecc),
opportuno che le apparecchiature
installate all'esterno siano corredate di un
tettuccio di protezione eventualmente
integrato da schermi laterali;
c in generale, i gradi di protezione indicati
dai costruttori sono validi alle condizioni
previste dai cataloghi.
Tuttavia, soltanto il montaggio,
l'installazione e la manutenzione effettuati
secondo la regola dell'arte garantiscono il
mantenimento del grado di protezione
originale.
Scelta degli involucri
in funzione dei locali
La tabella 1 suggerisce il grado di
protezione da utilizzare per i componenti
elettrici in funzione dell'ambiente di
installazione.
Non esistendo attualmente in Italia testi
normativi in merito, questa tabella stata
ricavata dalla guida UTE C 15-103,
opportunamente aggiornata per tener conto
delle consuetudini impiantistiche italiane.
Le indicazioni di questa tabella hanno
validit generale, ma possono essere
in qualche caso invalidate da prescrizioni
normative o legislative relative ad ambienti
particolari.
L'uso di questa tabella pu risultare
opportuno per non appesantire i costi
degli impianti effettuando scelte di prodotti
aventi gradi di protezione in eccesso rispetto
a quelli considerati sufficienti dalle comuni
regole di buona tecnica.
Come si pu osservare, le indicazioni
della tabella non si limitano agli ambienti
industriali (dove ad esempio si fa uso
di componenti particolari ed importanti quali
i quadri di grossa potenza ed i condotti
sbarre), ma si estendono anche ad ambienti
di tipo assimilabile a quello domestico ed
alle aree all'aperto.
Ulteriori considerazioni
Dall'esame dell'intera tabella si osserva che
un involucro con grado di protezione IPX3
idoneo ad essere installato all'aperto
o in luoghi particolari, ove sia prevista la
presenza di liquidi e/o sia fortemente
probabile l'eventualit di sgocciolamento
degli stessi. In generale i prodotti previsti
per gli ambienti industriali trovano
applicazione nella realizzazione di impianti
di distribuzione dell'energia elettrica in
ambienti chiusi (capannoni industriali,
officine).
Dall'analisi delle norme impiantistiche e
dalle buone regole di installazione
attualmente vigenti si pu senz'altro
affermare che i prodotti (quadri elettrici,
condotti sbarre, ) aventi grado di
protezione IP54 e quindi verificati secondo
le prescrizioni della norma CEI EN 60529
per resistere agli spruzzi d'acqua da tutte le
direzioni (il che rappresenta una garanzia
superiore all'IPX3, provato soltanto contro la
caduta della pioggia) sono da intendersi
adatti all'utilizzo nella maggior parte degli
impianti elettrici destinati ad ambienti
"normali" (dove peraltro risulta difficile
immaginare le apparecchiature
continuamente sottoposte a getti d'acqua
mediante manichette o pompe d'irrigazione
oppure ad eventi atmosferici di tipo
equivalente).
Radicate abitudini impiantistiche,
probabilmente legate ad una tradizione che
si fonda su una scarsa conoscenza delle
definizioni dei gradi di protezione
meccanica, portano a volte i progettisti
a richiedere apparecchiature come i quadri
ed i condotti sbarre con gradi di protezione
eccessivi rispetto al reale bisogno.
Le indicazioni della tabella 1 possono
essere di aiuto al progettista, fornendogli
informazioni di buona regola dell'arte che
gli consentono di effettuare scelte di prodotti
adatti al luogo di installazione senza
appesantire inutilmente i costi.
Una scelta corretta delle apparecchiature
potr a volte consentire l'impiego di involucri
con grado di protezione inferiore
o addirittura la versione pi economica
senza accessori di tenuta.
tabella 1
Luoghi Grado di protezione Luoghi Grado di protezione
Locali Tecnici Stabilimenti industriali
Camere frigorifere IP33 Lavorazione del legno IP50/60
Sale di controllo IP30 Fabbricazione del cartone IP33
Officine IP31/43 Magazzini frigoriferi IP33
Laboratori IP31 Sala macchine IP30
Sala macchine IP31 Trattamento dei metalli IP31/33
Garage (1) Fabbriche di carta IP33/34
Locali caldaie (1) Edifici riceventi il pubblico
Edifici per uso collettivo Edifici sportivi coperti IP31
Uffici IP30 Musei IP31
Sale ristorante IP31 Parcheggi coperti IP31
e mense
Grandi cucine IP35 Sale di audizione e spettacoli IP30
Sale sport IP31 Esposizioni/gallerie d'arte IP30
Sala riunione IP30 Tendoni IP44
(1) Il grado di protezione funzione della classificazione dell'area e del tipo di impianto previsti
dalla norma CEI 64-2 e/o dai regolamenti in vigore.
Schneider Electric 302
Il sistema
d'installazione
modulare
Grado di protezione IP degli involucri secondo le Norme CEI EN 60529
1
a
Cifra caratteristica: Protezione contro lingresso di corpi estranei e contro laccesso a parti pericolose
significato 0 1 2 3 4 5 6 7 8
Protezione Caduta verticale Caduta verticale
dell involucro di gocce di gocce dacqua
Spruzzi Getti dacqua Immersione Immersione
contro dacqua con inclinazione Pioggia
dacqua
Getti dacqua
potenti temporanea continua
effetti dannosi dellinvolucro
derivati da fino a 15
In accordo tra
costruttore ed
utilizzatore, ma
Mezzo di prova pi severe di
quelle di cifra 7
1
a
Cifra caratteristica: Protezione contro la penetrazione dellacqua
Apparecchiature
ad alta tensione
Provato contro gli effetti dannosi dovuti
allingresso dellacqua quando le parti
mobili dellapparecchiatura sono in moto
Provato per gli effetti dannosi dovuti
allingresso dacqua quando le parti
mobili dellapparecchiatura non sono in moto
Adatto alluso in condizioni atmosferiche
specificate e dotato di misure e
procedimenti addizionali
Lettera addizionale* Lettera supplementare
significato A B C D
Informazioni supplementari
per la protezione del materiale
Protezione della
persona contro Dorso della mano Dito Attrezzo Filo
laccesso con
Mezzo di prova
calibro di accessibilit dito di prova calibro di accessibilit calibro di accessibilit
50 mm articolato 2,5 mm x100 mm 1 mm x100 mm
Utilizzato solo se:
la protezione effettiva contro laccesso a parti pericolose superiore a quella indicata dalla prima cifra
caratteristica.
indicata solo la protezione contro laccesso a parti pericolose e la prima cifra caratteristica viene allora
sostituita con una X.
Lettere opzionali
protetto contro l'ingresso
di corpi solidi superiori a 2,5 mm
Esempio di applicazione completa del codice IP:
protetto contro gli
effetti di spruzzo dacqua
protetto contro
laccesso con un filo
adatto alluso in condizioni
atmosferiche specificate
IP 3 4 D W
Grado di protezione degli involucri
Prescrizioni normative
H
M
S
W
significato 0 1 2 3 4 5 6
Protezione Corpi solidi di Corpi solidi di Corpi solidi di Corpi solidi di Polvere in Polvere
dellinvolucro dimensioni dimensioni dimensioni dimensioni quantit nociva (totalmente
contro lingresso di superiori a 50 mm superiori a 12,5 mm superiori a 2,5 mm superiori a 1 mm protetto)
Mezzo di prova
calibro oggetto calibro oggetto calibro oggetto calibro oggetto polvere polvere
50 mm 12,5 mm 2,5 mm 1 mm di talco di talco
Protezione della
persona contro
dorso
dito attrezzo filo
laccesso con
della mano
Mezzo di prova
calibro di accessibilit dito di prova calibro di accessibilit calibro di accessibilit 1 mm
50 mm articolato 2,5 mm

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