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brescia possibile

altri due itinerari accessibili nel centro storico


two other accessible itineraries in the historical centre
con i consigli della tartaruga
with the turtles advices
Comune di Brescia
Prima edizione maggio 2010
Ristampa giugno 2014 grazie al contributo di
Tourist Infopoint
Tel. +39 030 2400357 | Tel. + 39 030 8378559
infopoint@bresciatourism.it | www.bresciatourism.it
LA TARTARUGA SI RADDOPPIA
SLOW TIME concede il bis: quando la nostra
associazione nel 2005 present la prima guida
Brescia possibile: quattro itinerari accessibili
nel centro storico si impegn a proseguire il
proprio compito di promozione delle attivit
del tempo libero e del turismo per tutti, soste-
nendo il concetto di accessibilit allargata e
valorizzando lintero patrimonio culturale ed
artistico del territorio bresciano.
Nasce da qui la pubblicazione di questa nuova
guida che presenta altri due percorsi che com-
prendono la zona occidentale del nostro centro
storico; in compagnia della tartaruga si po-
tranno cos scoprire importanti luoghi storici
e artistici cittadini, suggestivi angoli nascosti e
perci poco noti, ma anche eleganti vie dedica-
te allo shopping.
Anche per questa edizione risultato fonda-
mentale lappoggio del Comune di Brescia,
partner convinto ed indispensabile per la riu-
scita della nostra iniziativa.
Sia che venga consultata come integrazione
della precedente o come pubblicazione auto-
noma lunico suggerimento che ci sentiamo di
dare di godere appieno delle bellezze della
nostra Citt, passeggiando anche col naso
allins, perch a segnalare ostacoli, punti cri-
tici e facilitazioni ci ha gi pensato la tartaruga.
THE TURTLE DOUBLED ITSELF
SLOW TIME gives an encore: when our
Association in 2005 introduced the frst guide
"Brescia possible: four accessible itineraries in the
historical centre" committed itself to continuing
its duty of promoting leisure and tourism for all,
supporting the concept of 'enlarged' accessibility
and increasing the whole cultural and artistic
heritage of Brescia's territory.
This gave rise to the publication of this new guide
that introduces two other itineraries that include
the west area of our historical centre; in the
company of the turtle we can discover important
historical and artistic city sights, charming,
hidden corners, and therefore little known, but
also elegant streets dedicated to the shopping.
Also for this edition the support of the
Municipality of Brescia was essential, a convinced
partner that has been indispensable to the success
of our initiative.
Whether consulted as an integration of the
previous guide or as an independent publication,
the only suggestion we would like to give you is
to enjoy the beauties of our city, even walking
with your nose up, because the turtle has already
reported for you every barriers, critical points and
facilities.
Gloria Gobetto
Presidente SLOW TIME
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Come raggiungere Brescia / How to reach Brescia
In aereo / By plane
Aeroporto di Brescia Montichiari 20 km
Montichiari Airport, Brescia 20 km
Aeroporto di Verona Villafranca 50 km
Villafranca Airport, Verona 50 km
Aeroporto di Bergamo Orio al Serio 50 Km
Orio al Serio Airport, Bergamo 50 Km
Aeroporto di Milano Linate 100 Km
Linate Airport, Milano 100 Km
Aeroporto di Milano Malpensa 150 Km
Malpensa Airport, Milano 150 Km
In treno / By Train
Stazione centrale di Brescia - v.le Stazione
Prenotazioni e servizio assistenza: 199 30 30 60
Brescia Railway Station - v.le Stazione
Booking desk for assistance: 199 30 30 60

In auto / By car
Autostrade / Highways
A4 Milano - Venezia . A21 Torino - Piacenza
Gli alberghi della Tartaruga / The hotels of the turtle
****AC BRESCIA via Stefana 3 - Brescia
Tel. +39 0302405511 - Fax +39 0302405512
e-mail: acbrescia@ac-hotels.com - Web Site: www.ac-hotels.com
6 camere attrezzate / 6 accessible rooms
****NH BRESCIA viale Stazione 15 - Brescia
Tel. +39 03044221 - Fax +39 03044224
e-mail: nhbrescia@nh-hotels.com - Web Site: www.nh-hotels.it
2 camere attrezzate / 2 accessible rooms
****NOVOTEL BRESCIA 2 via P. Nenni 22 - Brescia
Tel. +39 0302425858 - Fax +39 0302425959
e-mail: novotel.brescia@accorhotels.it
Web Site: www.accorhotels.com/italia
6 camere attrezzate / 6 accessible rooms
***HOTEL IMPERO via Triumplina 6 - Brescia
Tel. +39 030381483 - Fax +39 0303702984
e-mail: algrillosnc@libero.it - Web Site: www.hotelimpero.it
2 camere attrezzate / 2 accessible rooms
***HOTEL FIERA DI BRESCIA via Orzinuovi 135 - Brescia
Tel. +39 0303530285 - Fax +39 0303541867
e-mail: info@hotelferadibrescia.it
Web Site: www.hotelferadibrescia.it
2 camere attrezzate - bagno con lavandino basso
/ 2 accessible rooms - low wash basin in the bathroom
***ANTICA VILLA via S. Rocchino 90 - Brescia
Tel: +39 030303186 - Fax: +39 0302077420
e-mail: info@hotelanticavilla.it
Web Site: www.hotelanticavilla.it
2 camere attrezzate / 2 accessible rooms
Montichiari
Villafranca
MILANO
BERGAMO
Orio al Serio
BRESCIA
MODENA
CREMONA
VERONA VICENZA
PADOVA
VENEZIA
TORINO
BOLOGNA
NOVARA
Malpensa
Linate
Ac Brescia
Novotel Brescia
Antica Villa
NH Brescia
Hotel Impero
Hotel Fiera di Brescia
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I locali della Tartaruga / The premises of the turtle
1) Mokasol Caf corso Magenta 21 - Tel. 3402317273
Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet
2) Caf rist. self service QB
c/o COIN corso Magenta 2 - Tel. 0302606267 (4 piano)
Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet
3) Self service Spizzico via IV Novembre 2/b - Tel. 030290042
Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet
4) Caf Repubblic luxury louge p.za d. Vittoria 5 - Tel. 030295812
Gradino cm 5, bagno attrezzato / 5 cm step, equipped toilet
5) Caf Quadriportico piazza Vittoria 2
Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet
6) Bar Fermo Posta via XXIV Maggio 2b - Tel. 3336345777
Gradino cm 5, bagno accessibile / 5 cm step, equipped toilet
7) La gelateria corso Garibaldi 41a - Tel. 0305031279
Rampa abbastanza ripida, bagno attrezzato/Steep ramp, equipped toilet
8) Bar pasticceria Bicelli corso Garibaldi 31 - Tel. 03046216
Gradino cm 5, bagno attrezzato / 5 cm. step, equipped toilet
9) Rist. vegetariano Shakthi food via Moretto 11 - Tel. 0303758914
Rampa abbastanza ripida, bagno attrezzato/Steep ramp, equipped toilet
10) Bar Rist. self service Guillame piazza Bruno Boni 6
Accessibile, bagno attrezzato / Accessible, equipped toilet
Come muoversi in citt / How to move around town
Taxi: 3 taxi attrezzati per il trasporto disabili / 3 equipped cars - Radio taxi - Tel. 03035111
Noleggio Vetture / Rent a car - Rolf - Tel. 030963181 - Fax 0309964226 - www.rolf.com - info@rolf.com
Auto e pulmini attrezzati per il trasporto disabili / equipped cars and vans
ZTL Zona a Trafco Limitato vietata la circolazione dei veicoli dalle ore 8,00 alle ore 16,00.
ZPP Zona a Pedonalit Prioritaria vietata la circolazione dei veicoli nelle 24 ore; transito e sosta
breve (mezzora) dalle ore 16,00 alle ore 19,30.
Il transito e la sosta dei veicoli che espongono il permesso di circolazione per disabili sempre consentito
ZTL Limited Trafc Zone no thoroughfare from 8.00 am to 16.00 pm
ZPP Pedestrian Priority Zone no thoroughfare within 24 hours; transit and short waiting
(half hour) from 16,00 to 19,30 pm
Transit is always allowed to the vehicles displaying the permit for disabled people
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Legenda
Parcheggio taxi / taxi Station
Stazione treno / railway Station
Autostrada / highway
Aeroporto / airport
Noleggio auto / rent a Car
Bagni attrezzati / equipped Toilets
Parcheggio disabili / reserved car park
Pavimento irregolare, acciotolato / cobbled or disjointed paving
Pendenza / slope
Gradino / step
Bar o ristorante attrezzato / equipped bar or restaurant
Consigli della tartaruga / turtles advices
Orari dapertura / opening time
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Palazzo Togni
Palazzo
Calzavellia
Palazzo
Martinengo
della Mottella
Palazzo
Oldofredi
Palazzo
Porcellaga
Casa
Brunelli
Palazzo
Duranti
Palazzo
Caprioli
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Torre della
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n. 2 in via X Giornate
n. 2 in via XXIV Maggio
n. 1 in via delle Grazie n. 2
n. 1 in contrada delle Bassiche n. 1
n. 2 in via Pace n. 3 e n. 21
Bar o ristorante attrezzato
Pavimentazione sconnessa o acciottolato
Pendenza
Gradino
n. 2 in via X Giornate
n. 2 in via XXIV Maggio
n. 1 in via delle Grazie n. 2
n. 1 in contrada delle Bassiche n. 1
n. 2 in via Pace n. 3 and n. 21
Equipped bar or restaurant
Cobbled or disjointed paving
Slope
Step
Itinerario 5
Itinerary 5
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Piazza della Vittoria - via Dante via Cairoli via
dei Mille- piazza Garibaldi - corso Garibaldi via
delle Grazie via Pace via Dante
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Palazzo Togni
Palazzo
Calzavellia
Palazzo
Martinengo
della Mottella
Palazzo
Oldofredi
Palazzo
Porcellaga
Casa
Brunelli
Palazzo
Duranti
Palazzo
Caprioli
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Da piazza della Vittoria alla chiesa dei Ss.
Cosma e Damiano
Litinerario ha inizio da piazza della Vitto-
ria, esempio emblematico della politica ur-
banistica di sventramento dei centri storici
italiani attuata durante il fascismo.
Piazza della Vittoria ha
pavimentazione liscia sui mar-
ciapiedi e molto sconnessa negli
attraversamenti; marciapiedi con rampa
su tutti i lati della piazza e scalinate sul
lato nord est. ZPP h. 00.00 24.00
Progettata dallar-
chitetto Piacentini,
la piazza fu edif-
cata fra il 1929 ed
il 32 radendo al
suolo il quattro-
centesco quartiere delle Pescherie, ormai
fatiscente, che sorgeva su di unarea a ri-
dosso delle antiche mura romane, ricca di
una storia pi che millenaria come dimo-
stra il ritrovamento di importanti resti risa-
lenti alle et imperiale e longobarda, avve-
nuto durante gli scavi del 1970 per la
costruzione del parcheggio sotterraneo; in-
tervento che, a sua volta, tagliando central-
mente la pavimentazione, ne ha completa-
mente snaturato la continuit spaziale.
Come esigeva lo stile dellepoca la piazza
circondata da edifci monumentali ed era
ricca di decorazioni ed opere celebrative,
in gran parte rimosse o andate distrutte.
Sovrastata a nord dal grande palazzo della
Posta dalle caratteristiche fasce di marmo
in facciata e portali architravati riquadrati
con marmo nero del Belgio, la piazza oc-
cupata ad ovest dal palazzo delle Assicura-
zioni Generali di Venezia, afancato dal
torrione dellINA,
struttura in cemento
armato rivestito in
cotto che, con i suoi
60 metri di altezza,
rappresent un re-
cord fra gli edifci
abitativi in Italia.
Davanti al palazzo
era una bella fonta-
na distrutta alla ca-
duta del ventennio
fascista, sovrastata
da unalta statua di
un giovane nudo in
posizione altera e di
sfda, opera di Artu-
ro Dazzi, popolar-
mente ribattezzata
Bigio e tuttora
conservata in un
magazzino comuna-
Itinerario 5
Itinerary 5
slow tour 5
Questo itinerario non particolarmente impegnativo e
pu essere percorso in mezza giornata; lunico accorgi-
mento, se si sceglie di prenotare la visita alla chiesa dei Ss.
Cosma e Damiano, sar di far coincidere gli orari di apertura
delle altre chiese inserite nel tracciato. Consigliamo per questo di par-
tire il mattino per concludere litinerario con una meritata pausa di
ristoro in uno dei locali segnalati dalla tartaruga.
Piazza della Vittoria durante la 1000 Miglia
Piazza della Vittoria during the Mille Miglia race
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Itinerario 5
Itinerary 5
Piazza della Vittoria - via Dante via Cairoli via
dei Mille- piazza Garibaldi - corso Garibaldi via
delle Grazie via Pace via Dante
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Palazzo Togni
Palazzo
Calzavellia
Palazzo
Martinengo
della Mottella
Palazzo
Oldofredi
Palazzo
Porcellaga
Casa
Brunelli
Palazzo
Duranti
Palazzo
Caprioli
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From Piazza della Vittoria to the church of
SS. Cosma e Damiano
The tour starts from Piazza della Vittoria,
typical example of the town planning policy of
demolition of the Italian historical centres
carried out during the fascism. Planned by
architect Piacentini, the square was built
between 1929 and
1932, razing the
fifteenth-century
decaying Fish-
shops quarter,
which stood close to the ancient roman walls,
rich of a more than millenary history as proved
by the imperial and Lombard ruins found there
during the excavations of 1970 to construct the
underground car park. This excavation, at its
turn, cutting the paving in the centre, radically
changed its spatial uniformity. According to
the style of that age the square is surrounded by
monumental buildings and it was rich in
decorations and celebratory works, mostly
removed or destroyed. The square is dominated
to the north by the huge Palazzo della Posta
with the characteristic marble friezes on the
front and the architraved portals
squared of with black marble from
Belgium. At the west side of the
square there is the Palazzo delle
Assicurazioni Generali di Venezia,
next to the Torrione, a building
made of reinforced concrete tiled
with fred bricks, 60 metres high,
which represented a record among
the house buildings in Italy. In front
of the palace there was a beautiful
fountain destroyed at the end of the
fascist period; on top of it there was a
high statue of a naked young man in
a proud, challenging attitude,
sculpted by Arturo Dazzi,
Piazza della Vittoria has smooth
pavement but the pedestrian
crossings are very uneven;
pavement with ramp on every side of the
square and staircase to the north side.
slow tour 5
This tour is not particularly demanding and can be covered in
half a day; the only advice, if you want to book the visit to the
church of SS. Cosma e Damiano, is to match the opening times
of the other churches on the route. In order to do that, we suggest
to start in the morning and fnish the tour with a well-deserved lunch break
in one of the places recommended by the Turtle.
Piazza della Vittoria: il Palazzo della Posta e la Torre della Rivoluzione
Piazza della Vittoria: the palace of the Post Ofce and the Tower of the Revolution
Piazza della Vittoria: il Torrione dellINA
Piazza della Vittoria: the Tower of I.N.A.
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le. Sulla facciata classico
dco del palazzo spicca il
leone alato bronzeo, mo-
dellato dal Biagini, curio-
samente fronteggiato, sul
lato est della piazza, da un
altro simile scolpito
sulledifcio della Riunione
Adriatica. Proseguendo su
questo lato della piazza in-
contriamo larengario, il
bel pulpito in pietra porf-
rica rossa, fasciato da nove
bassorilievi del Maraini ce-
lebrativi di: Brescia roma-
na e longobarda, Arnaldo
da Brescia, Berardo Maggi,
lassedio della citt da par-
te del Piccinino e lappari-
zione dei Santi patroni a
salvamento, i pittori Romanino e Moretto,
le X Giornate, la Prima Guerra Mondiale e
Brescia fascista. Dietro larengario spicca
la Torre, in epoca fascista chiamata della
rivoluzione, delle cui originarie decorazio-
ni celebrative restano solo le teste alate
scolpite dal Drei sulle due semicolonne
che afancano larco che d accesso al
Quadriportico (un tempo Loggia dei mer-
canti) progettato dal bresciano Tito Brusa.
Qui si trovano tuttora le Sale della Borsa,
ora trasformate in un elegante Caf, che
contengono anco-
ra due sculture
del Righetti.
Raggiunto il fon-
do della piazza scopriamo, incastrata nella
parete ovest del palazzo della Posta, la
semplice facciata di una casa cinquecente-
sca, particolare per i notevoli afreschi con
scene di storia romana di Lattanzio Gam-
bara. Di fronte lesterno dellabside
dellantichissima chiesa di S. Agata le cui
origini risalgono
allepoca longo-
barda, come testi-
monierebbero sia
la sua posizione al
centro dellarea della Curia Ducis, sia linti-
tolazione alla Santa alla quale erano parti-
colarmente devoti i Longobardi. La chiesa
venne ampliata nelle forme attuali nel
1458 aggiungendo il presbiterio e labside
costruiti su di una resistente volta (in parte
ancora visibile incorporata alla base delle
pareti sud e nord del presbiterio) a cavallo
del torrente Garza che un tempo attraver-
sava da nord tutta la citt. Purtroppo tutta
la fancata meridionale fu pesantemente
modifcata nel 1927 con la costruzione di
un porticato architettonicamente in sinto-
nia con i nuovi edifci della piazza, in
unarcata del quale stato inserito il mas-
so che ricorda gli alpini caduti nelle batta-
glie sullAdamello della Prima Guerra
Mondiale. Intatti invece restano: lesterno
del presbiterio con le policrome formelle
in terracotta smal-
tata che incorni-
ciano le due fne-
stre oblunghe
dellabside ed il
fregio sotto il tetto
e la semplice facciata, rivestita per met in
marmo di Botticino, su cui si aprono due
piccoli occhi ciechi e lelegante portale del-
la fne del 400 al quale, nel 1739, fu ag-
giunta la cimasa coronata da tre belle sta-
tue di Antonio Calegari celebranti le Ss.
Agata, Lucia e Apollonia. Linterno, ad
una navata, ricco dei pregevoli interven-
ti che si sono susseguiti nel corso dei seco-
li. Tra i pi signifcativi segnaliamo: nel
presbiterio gli interessanti afreschi nella
parete di fondo (1475) rappresentanti la
Crocifssione, la Nativit e i Ss. Giacomo ed
Antonio e quelli della volta, opera di Pietro
Marone (1593), mentre dietro laltare mag-
giore la pala dai vivaci e brillanti colori il
Martirio di S. Agata di Francesco Prata da
Accesso a raso al
Quadriportico da
via X Giornate
Scivolo sul retro della chiesa
di S. Agata (via XXIV Maggio)
rampa ripida al portoncino
daccesso a due battenti.
La Cappella del Crocifsso e la sacrestia
non sono accessibili.
Apertura:
da luned a sabato:
7.30-11.00/17.00-18.45
domenica e festivi:
9.00-12.30/17.00-18.45
(Pieghevole in distribuzione
allingresso principale)
Casa di via XXIV Maggio: gli afreschi del Gambara
House in Via XXIV Maggio: the frescoes by Gambara
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nicknamed Bigio by the people and still kept
in a municipal store. On the classical-deco
front of the palace the winged bronze lion
stands out, modelled by Biagini, curiously
faced up, at the east side of the square, by a
similar one carved on the building of Riunione
Adriatica. Going along this side of the square
we fnd the arengario, the beautiful pulpit
made of red porphyritic stone, carved with nine
bas-relieves by Maraini, celebrating: Roman
and Lombard Brescia, Arnaldo da Brescia,
Berardo Maggi, the siege of the town laid by the
Piccinino and the rescuing appearance of the
Patron Saints, the painters Romanino and
Moretto, the X Giornate, the First World War
and fascist Brescia. Behind the Arengario the
Tower stands out; in the fascist period it was
called of the revolution; of its original
celebratory decorations only the winged heads
carved by Drei are still present on the two half-
columns standing at both sides of the arch
leading to the Quadriportico (once Loggia of
the Merchants)
planned by Tito
Brusa from Brescia.
Here you can still fnd the Stock Exchange
Halls, now turned into an elegant cofee bar,
still with two sculptures by Righetti inside.
At the end of the square we discover, fxed in the
west wall of the Palazzo della Posta, the simple
front of a sixteenth-century house, peculiar for
the remarkable frescos with scenes of roman
history by Lattanzio Gambara. Opposite there
is the exterior of the apse of the very ancient
church of S. Agata whose origins date back to
the Lombard age, as
testifed both by its
location in the very
centre of the Curia
Ducis area and by
its dedication to the Saint of whom the Lombard
were particular devotees. The church was
enlarged up to the present shape in 1458 adding
the presbytery and the apse built on a strong
vault (partly still visible included in the base of
the south and north walls of the presbytery)
across the stream Garza which once crossed the
whole town from the north. Unfortunately all
the south side was very much modifed in 1927
constructing an arcade coherent, from the
architectural point of view, with the new
buildings of the square; a rock was ft into one
of its arches to remember the Alpine soldiers
who died on the Adamello mountain during
the First World War. What remains intact
though is the exterior of the presbytery with its
polychromatic tiles of glazed earthenware
framing the two oblong windows of the apse,
together with the frieze below the roof. Besides
the simple facade is original, half covered with
marble from Botticino, on which two small
blind eyes are open, together with the elegant
ffteenth-century portal, to which, in 1739,
they added the cymatium crowned with three
beautiful statues by Antonio Callegari
celebrating SS. Agata, Lucia and Apollonia.
The one aisled
interior is rich with
the remarkable
works carried out
over the centuries.
Among the most considerable we mention: in
the presbytery, on the back wall the interesting
frescos picturing the Crucifxion, the
Nativity and SS. James and Anthony
(1475), and the frescos on the vault, by Pietro
Marone (1593), while behind the high altar
there is the colourful bright altar-piece
Martyrdom of St. Agatha by Francesco
Prata from Caravaggio (1522). The seventeenth-
century cap vaults are frescoed with trompe-
loeil architectural perspectives by Antonio
Sorisene and Pompeo Ghitti (1638), while the
great Holy Sacrament Chapel on the right side
dates back to the eighteen century. Finally, on
the frst altar to the left, there is a remarkable
polyptych of Brescia sixteenth-century school
in the middle of which there is the fresco
Level access to
Quadriportico from
Via X Giornate.
Slide at the back of the church
of S. Agata (Via XXIV Maggio)
steep ramp to the small double
door access.
The chapel of the Crucifx and the sacristy
are not accessible.
Opening:
from Monday to Saturday
7.30-11.00/17.00-18.45
Sundays and Public Holidays
9.00-12.30/17.00-18.45
(Leafet available at the front
entrance).
Chiesa di S. Agata: il portale
Church of S. Agata: the portal
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Caravaggio (1522). Secentesche sono le
volte a vela afrescate con fnte prospettive
architettoniche da Antonio Sorisene e Pom-
peo Ghitti (1638), mentre settecentesca
lampia cappella del SS. Sacramento sul
lato destro. Infne, sul primo altare di sini-
stra, un notevole polittico di scuola bre-
sciana del 500 nel cui mezzo lafresco
della Madonna della Misericordia, oggetto di
venerazione popolare, proveniente dal
muro di una casa vicina al monastero dei
Ss. Cosma e Damiano (v. pag. 16); ai lati la
Nativit e lEpifania attribuiti a Paolo da
Caylina il Giovane e, nella predella, tre sce-
ne della vita di Maria. Lasciamo la chiesa e
proseguiamo liti-
nerario percorren-
do via Dante e, a
seguire, via Cairoli dove si afacciano alcu-
ne importanti dimore storiche bresciane.
Al n. 15 incontriamo palazzo Togni, un ot-
timo rifacimento operato nel 1906 dallarch.
Dabbeni, dellantico edifcio quattrocente-
sco che qui sorgeva, noto come Casa del
Carmagnola, dal nome dal comandante
dellesercito veneto nella battaglia di Ma-
clodio che vi dimor dal 1430. Fino alla
fne del 500 divenne sede dei podest
prendendo il nome di Palazzo Vecchio
per poi passare, nel corso dei secoli, di pro-
priet di diverse importanti nobili famiglie
bresciane, fno alla defnitiva decadenza
alla fne dell800. Fu merito della famiglia
Togni lultima decisiva ricostruzione
delledifcio con adattamenti moderni, te-
stimoniati dalla maestosa facciata dove
spiccano il portale centrale sovrastato dal
balcone con trifora, quello ad est con
unampia loggia bifora ed infne quello ad
ovest caratterizzato dalla nicchia con la
statua del Paride di Achille Regosa.
Proseguendo al n. 16 incontriamo Palazzo
Calzavellia (ora Brunori), un antico edif-
cio del 1484 che, anche se in parte devasta-
to dai bombardamenti dellultima guerra,
mantiene nella bella facciata leleganza
architettonica del primo rinascimento con,
ancora visibili, alcuni frammenti delle ori-
ginali decorazioni a fresco, in gran parte
andate perdute.
Miracolosamente intatti restano il balcon-
cino di sinistra retto da mensole a voluta in
pietra traforata e scolpita a candelabri ed
il bel portale marmoreo, racchiuso da due
piccole lesene corinzie sormontate da due
tondi con teste di imperatori nei pennacchi.
Il portale a sua volta inquadrato da altre
lesene corinzie scanalate che, sostenendo
il bassorilievo trapezoidale con due delf-
ni e lo stemma nobiliare dei Calzavellia, si
collegano alla fnestra bifora afancata da
lesene e da un architrave con spirali, fregi
e medaglioni.
Raggiungiamo ora lincrocio con via Pace e
imbocchiamo via Cairoli dove al n. 2 sorge
Palazzo Martinengo della Mottella (poi
Calini) ricostruito
nel XVII secolo su
un preesistente
edifcio del 400.
Sulla facciata,
scandita dalle grandi fnestre coronate da
timpani triangolari molto sporgenti, spicca
loriginale balcone dangolo in pietra anda-
to distrutto sotto i bombardamenti dellul-
tima guerra e recentemente ricostruito.
Notevole il bel portale in pietra degli ulti-
mi anni del XVI secolo con decorazione a
formelle scolpite con armature e trofei e
condottiero a cavallo nellovale in alto. I
bei battenti di legno, rifatti nel 700 su dise-
gno di quelli esistenti, sono intagliati con
una ricca decorazione a cartigli in cui fgu-
rano armature, trofei, mascheroni e le aqui-
le dei Martinengo, mentre due fgure di
Via Dante ha marciapiedi
a raso molto sconnessi.
ZTL h. 8.00-16.00
Lincrocio semaforico con via
Pace ha marciapiedi con rampa.
Via Cairoli ha il marciapiede
del lato nord con numerosi dislivelli in
corrispondenza dei passi carrai.
ZTL h. 8.00-16.00
Palazzo Togni: il portale
Palazzo Togni: the portal
13
Madonna of the Mercy, object of popular
veneration, once on the wall of a house close to
the monastery of SS. Cosma and Damiano (see
p. 17); at the sides the Nativity and the
Epiphany, attributed to Paolo da Caylina il
Giovane and, in the altar step, three scenes of
Marias life.
Leaving the church we can go straight on along
Via Dante, then becoming Via Cairoli, where
there are some important historical buildings.
At n. 15 we fnd Palazzo Togni, an excellent
restoration made in
1906 by architect
Dabbeni, of the
ancient ffteenth-century building which stood
there, well-known as Casa del Carmagnola,
after the name of the commander from Veneto
in the battle of Maclodio who lived there in
1430. It was the residence of the podest until
the end of the sixteenth century, with the name
of Palazzo Vecchio and then became the
property of various noble families over the
centuries, until the fnal decline at the end of
the nineteenth century. It was thanks to the
Togni family that the building received its last
decisive reconstruction with modern
adjustments, proved by the majestic facade
where the central portal stands out, over which
the balcony with triple lancet window hangs,
to the east with a large double lancet window
loggia and to the west characterized by a niche
with the statue of Paride by Achille Regosa.
A little forward at n.16 we fnd Palazzo
Calzavellia (now Palazzo Brunori), an
ancient building of 1484 partly devastated by
the bombing of the Second World War, whose
beautiful facade maintains the architectural
elegance of the early Renaissance with some
fragments of the original fresco decorations
still visible, while most of them were lost.
Miraculously intact are the little balcony
on the left supported by volute brackets, of
stone carved in the shape of candelabra and
the beautiful marble portal, framed by two
small Corinthian pilasters surmounted by
two medallions with heads of emperors in
the pendentives. The portal, at its turn, is
framed by other Corinthian futed pilasters
that, supporting the trapezoidal bas-relief with
two dolphins and the aristocratic coat of arms
of the Calzavellia, are linked to the double
lancet window fanked by pilasters and by an
architrave with spirals, friezes and medallions.
Now we reach the junction with Via Pace and
we take Via Cairoli where at n. 2 we fnd
Palazzo Martinengo della Mottella
(afterwords Palazzo
Calini) rebuilt in
the XVIIth century
on a pre-existing
fifteenth-century
building. On the facade, with its large windows
crowned by triangular projecting tympanums,
the original stone corner balcony stands out
destroyed by bombs during the Second World
War and recently rebuilt. The beautiful stone
portal of the late XVIth century is really
remarkable and so are the panel decorations
carved with armours and trophies and captain
on horseback in the top oval. The beautiful
wood wings, remade in the eighteenth century
Via Dante has level but
very uneven pavement.
ZTL h. 8.00 16.00
The junction with Via Pace has
trafc lights and pavement with
ramp. The north side pavement in
Via Cairoli has several diferences in level
next to the driveways.
ZTL h. 8.00 16.00
Palazzo Calzavellia: il portale con la sovrastante bifora
Palazzo Calzavellia: the portal with the double lancet
window above
Palazzo Calzavellia: il balconcino
Palazzo Calzavellia: the little balcony
14
donna seguono la curvatura dellarco din-
gresso. Un curioso destino ha avuto questo
portale, in origine allingresso del palazzo
Colleoni di via Pace che i padri Filippini,
proprietari delledifcio dallestinzione del-
la famiglia Martinengo della Pallata, cedet-
tero ai conti Calini nel 1730 in cambio del
terreno necessario per ledifcazione della
chiesa di S. Maria della Pace (v. pag. 22).
Di fronte, ai n. 1 e 3, sorge Palazzo Oldo-
fredi (ora Guaineri), fatto costruire intorno
al 1570 dai Montini, sulla cui facciata so-
bria e lineare spiccano, oltre al fregio a vo-
lute che corre sotto il cornicione di gronda,
i due portali gemelli del doppio ingresso,
uno padronale e laltro di servizio, inqua-
drati da lesene ed arricchiti nei semipen-
nacchi da tondi di marmo dal classico mo-
dulo cinquecentesco.
A ridosso delledifcio, al n. 5, si trova il pa-
lazzo Porcellaga (ora Pellizzari) edifcato
nel 1520 circa dalla nobile famiglia brescia-
na nota per gli eroici fratelli Luigi e Loren-
zo, morti nella battaglia contro i francesi
del 1512.
La parte inferiore della costruzione dal-
la bella linea cinquecentesca rivestita in
pietra e delimitata da due eleganti para-
ste, mentre limportante portale riprende i
temi classicheggianti dellarco inquadrato
da lesene scanalate a capitello corinzio, con
medaglioni decorati da due teste di cesari
nei semipennacchi. Curioso lutilizzo dei
motti latini incisi sia nel fregio sullarchi-
trave del portale, Intrent libenter amici
(Entrino liberamente gli amici), sia nelle cor-
nici delle fnestre del primo piano: Ocu-
latior dominus (Il signore pi attento), Sic
blandimus patriae (Cos onoriamo la patria),
Coro oculi nos lares (Il cuore, gli occhi e noi
siamo i numi tutelari) e Arridet genius luci
(Sorride il genio alla luce).
Proseguendo al n. 9 incontriamo la sala
della Cavallerizza, attualmente sala co-
munale di lettura, in origine chiesa del
quattrocentesco convento di S. Antonio,
trasformato nel 1843 dal Donegani in aula
per esercizi equestri.
Superato lincrocio con via Matteotti, al n.
14 scopriamo an-
cora un motto lati-
no Non me quaesi-
veris extra (Non mi richiederai di pi) inciso
sullarchitrave del bel portale rinascimen-
tale in marmo, unico residuo dellantica
casa Brunelli, afancato da due pilastrini
con ricchi capitelli su cui poggia larco a tri-
plice fascia decorativa chiusa da unampia
foglia e sormontato da due tondi. Di fronte,
al n. 19, sorge palazzo Duranti (ora Betti-
ni), edifcio della met del 700 dalla sem-
plice facciata ravvivata dalle graziose cor-
nici delle fnestre e dalle cimase del piano
nobile, tipiche del barocchetto lombardo.
Lincrocio
con via Matteotti
ha marciapiedi a raso
Palazzo Martinengo della Mottella: portale e particolare del battente
Palazzo Martinengo della Mottella: the portal and detail of the wing
15
exactly alike the original ones, are carved with
a rich cartouche decoration where you can fnd
armours, trophies, masks and the eagles of the
Martinengo, while two woman fgures follow
the curve of the entrance arch. This portal had
a curious destiny: originally it was at the
entrance of Palazzo Colleoni in Via Pace, then
the Padri Filippini, owners of the building
since the extinction of the Martinengo della
Pallata family, handed it over to the Calini
Counts in 1730 in exchange for the land
necessary to build the church of S. Maria della
Pace (see p. 23). Opposite at n. 1 and 3 there is
Palazzo Oldofredi (nowadays Palazzo
Guaineri), built in 1570 by the Montini family.
On its austere and simple facade, beside the
volute frieze below the eaves cornice, the two
twins portals of the double entrance stand out,
the masters one and the service one, framed by
pilasters and enriched with marble sixteenth-
century medallions in the semi-pendentives.
Next to this building, at n. 5, you can see
Palazzo Porcellaga (now Pellizzari) built
in 1520 by that noble family from Brescia
well-known for the heroic Luigi and Lorenzo
brothers, who died in the battle against the
French in 1512. The lower part of the beautiful
sixteenth century building is covered with
stone and defned by two elegant pilasters,
while the remarkable portal resumes the
classicizing themes of the arch framed by
futed pilasters with Corinthian capitals, with
medallions decorated with two Caesarian
heads in the semi-pendentives. Curiously
enough some Latin maxims are carved both
in the frieze on the portal architrave, Intrent
libenter amici (Enter freely, friends) and
in the frst foor window frames: Oculatior
dominus (The most careful master), Sic
blandimus patriae (So we honour our
country), Coro oculi nos lares (The heart,
the eyes and us are the tutelary deities) and
Arridet genius luci (The genius smiles at
light).
Going forward at n. 9 we fnd the Sala della
Cavallerizza, at present municipal reading
room, once church of the ffteenth-century
monastery of S. Antonio, transformed into a
hall for equestrian exercises by Donegani in
1843. Past the junction with Via Matteotti, at
n. 14, we fnd
another Latin
maxim Non me
quaesiveris extra (You will not ask me
more) carved in the architrave of the
Renaissance beautiful marble portal, unique
remains of the ancient Casa Brunelli, with
two balusters at each side with rich capitals on
The junction with
Via Matteotti has
level pavement.
Palazzo Oldofredi: il portale cinquecentesco
Palazzo Oldofredi: the sixteenth-century portal
Palazzo Porcellaga: portale e fnestra con motto latino
Palazzo Porcellaga: the portal and window with latin motto
16
Allangolo con contrada delle Bassiche
scorgiamo sulla si-
nistra, nascosta
dai tetti delle co-
struzioni che la circondano, lantica chiesa
dei Ss. Cosma e Damiano: ancora visibile
la parte superiore della quattrocentesca
facciata a fasce orizzontali in cotto e pietra,
con il grazioso motivo degli archetti in cot-
to che si rincorrono sotto il cornicione e gli
svelti pinnacoli che svettano contro il cielo.
Di lato il piccolo campanile quadrangolare
romanico del XIII secolo, ingentilito dalle
bifore a sesto acuto della cella campanaria.
La chiesa inglobata nella struttura per an-
ziani La Residenza, con entrata da via
dei Mille n. 41. Linterno stato completa-
mente rimaneg-
giato nel XVIII se-
colo e si presenta
con linee e ricche
decorazioni tipi-
camente barocche.
Elementi dellantica decorazione quattro-
centesca sono visibili nei rosoni delle due
cappelle e nei pilastri del portico; nel pro-
nao si trovano la Piet di Sante Cattaneo e
S. Benedetto tra i Ss. Cosma e Damiano di Pao-
lo da Caylina il Giovane. Nella cappella a
destra del presbi-
terio un Crocifs-
so ligneo di scuola
lombarda del XV
secolo e in quella di sinistra larca di S.
Tiziano, pregevole opera di scuola brescia-
na del primo 500 sotto la quale si trova an-
cora il pozzo medievale da cui sgorgava
unacqua considerata miracolosa. Il grande
chiostro quattrocentesco, appartenente
alloriginale monastero benedettino, at-
tualmente parte integrante della struttura
per anziani. Nonostante i numerosi rima-
neggiamenti il chiostro molto elegante,
con arcate sopraccigliate ed il porticato so-
vrastato da un loggiato che, raddoppiando
il numero degli archi, conferisce al com-
plesso una singolare leggerezza.

Da piazzale Garibaldi a via Pace
Lasciamo La Residenza e procediamo
lungo via dei Mil-
le fno a raggiun-
gere piazzale Ga-
ribaldi, oggi intenso crocicchio di trafco
ed in passato antica porta urbana, chiama-
ta di S. Giovanni, che dava accesso alla cit-
t per chi proveniva da Milano. Lattuale
piazzale fu ottenuto nel 1929 con la coper-
tura del torrente Garza e lo spostamento
dei caselli daziali del Donegani allingresso
del cimitero Vantiniano, nella vicina via
Milano. Al centro del piazzale collocato il
monumento equestre al Garibaldi del Mac-
cagnani (1889) che entr in citt da questa
porta nel 1859.
Dal piazzale ha
inizio corso Ga-
ribaldi, intitolato
alleroe dei due mondi nel 1862, ma le cui
origini sono molto antiche, come rivela la
denominazione di corso, un tempo data
alle strade dove avevano luogo le tradizio-
nali corse, come quella dellAssunta, per
cavalli, asini e prostitute che si svolgeva
nel XV secolo da porta S. Giovanni a porta
Bruciata, nei pressi di piazza Loggia.
Raggiungendo il vicolo cieco sulla destra
(un tempo denominato scua lc = scopa
Lincrocio con
contrada delle Bassiche
ha marciapiedi senza rampa
Accesso alla chiesa dei Ss.
Cosma e Damiano dal
portoncino nel chiostro della
Residenza (gradino di cm.
5). Collegamento alla navata
dal pronao con rampa
abbastanza ripida.
visite
dal luned al venerd
telefonando allo
0304099387 (h. 8.30-17.30)
Lincrocio
con via dei Mille
ha marciapiedi a raso
Corso Garibaldi
ha pavimentazione liscia
senza marciapiedi.
ZTL h. 8.00-16.00
Chiesa Ss. Cosma e Damiano: il campanile
Church of SS. Cosma e Damiano: the bell tower
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Palazzo Togni
Palazzo
Calzavellia
Palazzo
Oldofredi
Palazzo
Porcellaga
Palazzo
Duranti
Palazzo
Mafei
Palazzo
Caprioli
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Palazzo Togni
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which the arch is placed, with triple frieze closed
by a large foil and with two medallions above.
Opposite, at n. 19, there is Palazzo Duranti
(now Bettini), a building of the middle
eighteenth century, with a simple facade revived
by the fne frames of the windows and by the
cymatium of the frst foor, typical of the
Lombard late baroque.
At the corner of Contrada delle Bassiche, on the
left, hidden by the
roofs of the buildings
all around, we catch
sight of the ancient church of SS. Cosma e
Damiano: still visible the upper part of the
ffteenth-century facade with horizontal friezes
of brick and stone, and the pretty decoration of
the brick arches below the cornice and the thin
pinnacles towering against the sky. At the side
there is the small quadrangular Romanesque
bell tower of the fourteenth century, refned by
the double lancet windows of the belfry. The
church is included in the old peoples home La
Residenza, entrance from Via dei Mille 41.
The interior was completely rearranged in the
nineteenth century
and now has rich
typically baroque
style and
decorations. Some
features of the ancient ffteenth-century
decoration are still visible in the rosettes of the
two chapels and in the pillars of the porch; in
the pronaos you can see the Piet by Sante
Cattaneo and St. Benedict between SS.
Cosma and Damian by Paolo da Caylina il
Giovane. In the chapel to the right of the
presbytery there is a
wooden Crucifx of
Lombard school of
the XVth century and in the chapel to the left
there is the Sarcophagus of St. Titian, exquisite
work of the local school of the early sixteenth
century under which there is still the medieval
well whose water was considered miraculous.
The large ffteenth-century cloister, part of the
original Benedectine monastery, is at present
an integrant part of the old peoples home.
Notwithstanding the many rearrangements,
the cloister is very elegant, with eyebrowed
arches and, over the porch, an open gallery that,
doubling the number of the arches, gives a
peculiar lightness to the complex.
From Piazzale Garibaldi to Via Pace
Going past La Residenza we shall proceed
along Via dei Mille until we reach Piazzale
G a r i b a l d i ,
nowadays busy
crossroads and once ancient gate to the town. It
was called gate of S. Giovanni and it gave
access to the town for the people coming from
Milan. The present square was realized in 1929
covering the torrent Garza and moving the
tollhouses by Donegani to the entrance of the
Vantiniano Cemetery, in the nearby Via Milano.
The equestrian monument of Garibaldi by
Maccagnani (1889) is placed in the middle of
the square as it was through this gate that he
entered the town in 1859. Corso Garibaldi
starts from the
square, it was
named after the hero
The junction with
Contrada delle Bassiche has
pavement without ramp
Access to the church
of SS. Cosma e Damiano
from the small door in the
cloister of La Residenza (5 cm
step). Connection to the nave of the
pronaos by a quite steep ramp.
Visits from
Monday to Friday
phoning 0304099387
(h. 8,30 -17,30)
The junction with Via dei
Mille has level pavement.
Corso Garibaldi
has smooth paving
without pavement.
ZTL h. 8.00-16.00
Chiesa Ss. Cosma e Damiano: la parte superiore della facciata
Church of SS. Cosma e Damiano: the upper part of the facade
La macina di mulino nel vicolo cieco scua lc
The millstone in the blind alley scua lc
18
luogo), scopriamo una curiosa testimonian-
za del passato murata nella parete dellabi-
tazione al n. 45: una macina di mulino,
dimostrazione dellesistenza in passato
di uno dei molti corsi dacqua presenti un
tempo in citt.
Arrivati al vicino incrocio con via delle
Grazie notiamo la
caratteristica san-
tella delle Cantinel-
le, dallantico
nome che aveva questo tratto della strada,
dovuto alla probabile presenza di piccole
cantine lungo la via. Proseguendo al n. 18
incontriamo palazzo Mafei gi Fenaroli,
poi Antonini (seconda met del XVII sec.)
dalla sontuosa facciata chiusa fra due lar-
ghe paraste su cui spicca il bel portale bu-
gnato, con trofei darmi e mascheroni. Pro-
prio i mascheroni caratterizzano la ricca ed
originale decorazione delledifcio, essen-
do presenti anche al centro dei frontoni con
timpano, sotto i davanzali delle fnestre del
primo piano e, alternati con sirene, nel cor-
nicione porta gronda. Altrettanto originali
i graziosi balconcini con ringhiera in ferro
battuto dellultimo piano.
Di fronte al palazzo una piccola piazzetta
dove sorge la medievale chiesa di S. Mat-
tia risalente al XIII secolo (trasformata in
palestra a met 800) dalle semplici linee
romaniche con motivo di archetti in cotto
nel sottotetto. Proseguendo per un breve
tratto incontriamo lantica Basilica di S.
Maria delle Gra-
zie iniziata nel
1522 dai frati Ge-
rolamini dove, nel
XIII sec., sorgeva
la chiesa dei padri Umiliati di Palazzolo.
Del rinascimentale edifcio originale resta
solo la semplicissima facciata su cui spicca
il magnifco portale in pietra a due battenti
in legno, decorato secondo il rafnato e
fantasioso gusto della scultura lombarda
del 400, con ai lati due piccoli leoni roma-
nici in marmo rosso e, nella lunetta in alto,
un bassorilievo rafgurante la Vergine con
Bambino tra i Ss. Gerolamo e Giovanni e i
due donatori. Linterno, a tre navate, ha
perso gran parte delloriginaria eleganza
rinascimentale in seguito ai rimaneggia-
menti dei secoli XVI e XVII, testimoniati
dalla grande sovrabbondanza di decora-
zioni (ben 350 afreschi distribuiti nelle
volte, nelle cupo-
lette e negli archi)
di stucchi, ori e
statue cui contri-
buirono i maggio-
ri artisti bresciani
del periodo e che rappresentano un esem-
pio unico del fasto e della ricchezza rag-
giunti dal barocco a Brescia. Tra le testimo-
nianze rinascimentali ancora presenti in
Basilica, notevole la tela del Moretto Ver-
gine tra i Ss. Sebastiano, Martino e Rocco, dai
forti chiaroscuri, collocata nella cappella di
fondo della navata destra, mentre in quella
di sinistra il Crocifsso con la Madonna e S.
Carlo Borromeo, opera lignea di scuola bre-
sciana del primo 500.
Allinizio del presbiterio il monumento
al cardinale Uberto Gambara (1560), mentre
sullaltare maggiore un copia dellAdo-
razione del Bambino del Moretto, il cui ori-
ginale conservato nella Pinacoteca Tosio
Martinengo. Infne lungo la navata sinistra
si possono ammirare S. Anna e S. Gioacchi-
no del Bagnadore (quarto altare) e la gran-
de tela di Paolo da Caylina il Giovane Ma-
donna delle Grazie e Santi del 1543 (primo
altare).
A sinistra della chiesa si trova il Santuario
interamente ricostruito nel 1876 dallar-
chitetto Tagliaferri imitando lo stile del
XV sec.; sullaltare, la Nativit, afresco
originale di scuola foppesca. Tra la chiesa
via delle Grazie
ha marciapiedi a raso
abbastanza sconnessi
ZTL h. 8.00-16.00
Dal portone a sinistra della
chiesa di S. Maria delle Grazie
si entra nel chiostrino rinasci-
mentale: sul fondo, a sinistra, si accede
al Santuario con soglia a raso; a destra
una rampa ripida d accesso alla chiesa.
Apertura: feriali ore
06.30-11.30 e 15.00-18.30
lug./set. ore 10,30-18,30
festivi ore
07.00-13.00 e 15.00-19.00
lug./set. ore 15,30-19,00
(Guida in vendita in sagrestia).
Palazzo Mafei: il portale
Palazzo Mafei: the portal
19
of the two worlds in 1862, but its origins are
very old as shown by the name corso, once
given to the streets where the traditional races
were held, like the Assumption race, for horses,
donkeys and prostitutes which used to be
played in the XVth century from Porta S.
Giovanni to the Porta Bruciata, near Piazza
Loggia.
When we reach the blind alley to the right (once
called scua lc = sweep place) we discover a
curious vestige of the past fxed into the wall
of the house at n. 45: a grindstone, evidence of
the many waterways once
present in town.
At the junction with Via
delle Grazie we can see the
picturesque Santella delle
Cantinelle, named after
the ancient name of this
stretch of street, probably
due to the presence of small
cellars along the way. At n.
18 there is Palazzo Mafei,
once Fenaroli, then Antonini
(second half of the XVIIth century), with a
sumptuous facade enclosed between two great
pilasters over which the beautiful rusticated
portal stands out, with arms trophies and
masks. And the masks actually characterize the
rich and original decoration of the building,
being present also in the centre of the pediments
with tympanum, under the windowsills of the
frst foor windows and in the eaves, alternate
with mermaids. The nice small balconies with
railing made of wrought iron on the last foor
are as much original though.
In front of the palace there is a little square
where the medieval thirteenth-century church
of S. Mattia stands (it was changed into
a gymnasium halfway through the XIXth
century), it has simple Romanesque features
with terracotta small arches below the roof.
A little ahead we fnd the ancient Basilica of S.
Maria delle
Grazie, started in
1522 by the
Gerolamini brothers,
in the same place
where, in the thirteenth century, the church of
the Padri Umiliati di Palazzolo stood. Of the
Renaissance original building only the very
plain front remains whose magnifcent stone
portal with two wood wings is decorated
according to the refned and imaginative taste
of the ffteenth-century Lombard sculpture,
with two small Romanesque lions of red marble
at the sides and, in
the lunette on the
top, a bas-relief
representing the
Virgin with Child
between SS. Jerome
Via delle Grazie
has level, quite
uneven pavement.
ZTL h. 8.00-16.00
From the door on the left of the
church of Santa Maria delle
Grazie, you enter the
Renaissance small cloister: at the end, on the
left, you gain access to the Sanctuary with level
threshold; on the right a steep ramp gives
access to the church.
Opening: weekdays
06.30-11.30 / 15.00-18.30
from July to Sept. 10.30-18.30
Sundays and public holidays
07.00-13.00 / 15.00-19.00
from July to Sept. 15.30-19.00
(Guide book
on sale in the sacristy)
Chiesa S. Maria delle Grazie: il portale rinascimentale
Church of S. Maria delle Grazie: the Renaissance portal
Chiesa S. Maria delle Grazie: il chiostrino con la fontana
Church of S. Maria delle Grazie: the little cloister with the fountain
20
ed il santuario un grazioso chiostrino ri-
nascimentale, rimaneggiato nel 1951, con
preziosi ex-voto conservati alle pareti. No-
tevole la piccola fontana centrale arricchita
nel 700 da una statuetta in bronzo della
Madonna del Calegari.
Di fronte alla chiesa, dangolo con via
Capriolo, scorgiamo lantico palazzo Ca-
prioli, risalente forse al XIV sec. e fatto
erigere da una fra le pi eminenti famiglie
bresciane cui appartenne lo storico Elia
Capriolo, autore della Cronaca de rebus
Brixianorum. Trasformato tra la fne del
XVI e linizio del XVII sec. il palazzo pre-
senta, sulla facciata, interessanti resti della
vistosa decorazione ad opera del Marone
(1591) con grandi fgure che campeggiano
su sfondi architettonici, nonch tracce di
precedenti decorazioni della prima met
del 500 dalla grande variet cromatica.
Al XV sec. invece riconducibile la bella
fnestra bicroma arcuata in cotto alternato
a pietra, sullangolo con via Grazie. Secen-
tesco il portale afancato da lesene con
teste di leone sormontate da modiglioni a
sostegno del sovrastante balcone in pietra
con balaustre.
Ritorniamo ora su corso Garibaldi dove, al
n. 16, incontriamo un bel palazzo neoclas-
sico di inizio 800 in puro stile vantinia-
no, come testimonia il bugnato del piano
terreno, con forti bozze che incorniciano
il portone e le fnestre e, chiuso dai corpi
laterali, lampio loggiato del primo piano a
tre varchi divisi da alte colonne in marmo
e balaustra a colonnine ftte. Adiacente al
palazzo, al n. 14, una bella dimora me-
dievale, attualmente sede della Banca Po-
polare di Vicenza, eretta fra il XIV ed il XV
sec. (fatta eccezione per il balcone dangolo
in ferro battuto aggiunto nell800) come
dimostrano i diversi stili presenti nelle due
porzioni della facciata: pi antica quella
dangolo con via Marsala dove si aprono le
fnestre a tutto sesto con cornici in mattoni,
divise da una canna fumaria esterna deco-
rata con uno stemma, mentre le tre fnestre
verso ovest sembrano di qualche decennio
pi recenti, con archi a leggero sesto acuto
(al primo piano) e a tutto sesto (al secondo)
circondate da fregi a fresco.
Sullo sfondo del corso svetta limponente
torre della Pallata, eretta nel 1248 sulla ter-
za cerchia di mura cittadine con materiale
di recupero proveniente da rovine romane.
Questa costruzione deve, probabilmente,
il suo nome ad una palizzata edifcata in-
torno o come fortifcazione o a causa del
terreno paludoso. La torre, alta 31,10 m. ed
a pianta quadrata (10,60 m. di lato), ha un
massiccio basamento a scarpata; il muro
a bugnato, interrotto da feritoie e spigoli
Palazzo Caprioli: portale secentesco e fnestra bicroma
Palazzo Caprioli: the seventeenth-century portal the two-coloured window
21
and John and the two donors. The interior with
one nave and two aisles has lost most of its
original Renaissance elegance due to the
rearrangements of the sixteenth and
seventeenth centuries, proved by the great
profusion of decorations (350 frescoes placed in
the vaults, in the cupolas and in the arches) of
stuccoes, gold and statues, works of the major
artists of the period and that represent a unique
example of the splendour and wealth achieved
by the baroque in Brescia. Among the
Renaissance vestiges still present in the Basilica,
remarkable is the painting Virgin between
SS. Sebastian, Martin and Rocco by Moretto,
of impact for its impressive light and shade
efects, placed in the chapel at the end of the
right aisle, while in the left one there is the
Crucifx with the Virgin and S. Carlo
Borromeo, wooden work by the local school of
the early sixteenth
century. At the
beginning of the
presbytery there is
the monument to
Cardinal Uberto
Gambara (1560),
while on the high
altar there is a copy
of the Adoration of
the Child by
Moretto, whose
original is kept in
the Tosio
Martinengo picture
gallery. Finally,
along the left aisle,
you can admire St.
Anna and St. Joachim by Bagnadore (fourth
altar) and the great painting by Paolo da
Caylina il Giovane Madonna of the Graces
and Saints of 1543 (frst altar). To the left of
the church there is the Sanctuary completely
rebuilt in 1876 by architect Tagliaferri,
imitating the ffteenth century style; on the
altar there is the Nativity, original fresco by
the school of Foppa. Between the church and
the Sanctuary there is a nice Renaissance small
cloister, restructured in 1951, with precious ex-
voto on the walls. Remarkable the little fountain
in the middle, enriched in the eighteenth
century with a bronze statue of the Madonna
by Calegari.
In front of the church, at the corner with Via
Capriolo, we see the ancient Palazzo Caprioli,
dating back perhaps to the XIVth century and
built by one of the most distinguished local
Corso Garibaldi: il loggiato del palazzo neoclassico
Corso Garibaldi: the open gallery of the neoclassical palace
Corso Garibaldi: dimora medievale
Corso Garibaldi: medieval residence
22
protetti da lesene e termina con merli in
cotto ed una torretta campanaria con cupo-
la zincata, aggiunti in occasione di un re-
stauro tra il 1476 ed il 1481. Sul lato nord
un interessante bassorilievo con il busto di
un santo ed il capitello con testina e fore
recante la data 1253, mentre sul lato ovest
una formella romanica rafgurante il ve-
scovo S. Apollonio con mitria e pastorale
ed il quadrante dellOrologio. Nel 1596 fu
eretta la fontana, scolpita da Antonio Car-
ra e dal Bonesini su disegno del Bagnado-
re; vi sono rafgurati un tritone, Brescia
armata ed i fumi Mella e Garza.
Imbocchiamo ora via Pace dove, al n.
10, sorge palaz-
zo Colleoni (poi
Martinengo della
Pallata) oggi sede
dellOratorio della
Pace. Delloriginale
grandioso edifcio,
fatto erigere dal fa-
moso generale della
Repubblica Veneta
Bartolomeo Colleoni
a met del 400, re-
stano poche tracce,
come il bellissimo
portale dingresso,
un tempo allaltezza
del n. 12, ora in via
Cairoli (v. pag. 12).
Entrando nellattua-
le oratorio percorria-
mo lunico tratto ri-
masto delloriginale
porticato interno: ad
archi leggermente
acuti con i capitelli
delle colonne recanti
lo stemma dei Colleo-
ni il portico si apre
sul cortiletto inter-
no dove una pic-
cola fontana con la
riproduzione della
statuetta della Ma-
donna del Calegari
(conservata in sagre-
stia).
Notevole il softto
di stile rinascimen-
tale lombardo a travi
in legno con tavolet-
te dipinte con animali, fori e ritratti, alter-
nati a stemmi. Sulla sinistra lantico por-
tico che afacciava sul giardino del palazzo
(oggi trasformato in cortile) costituito da
dieci arcate a sesto acuto sostenute da co-
lonne in marmo con stemmi del condottie-
ro nei capitelli.
Dal portoncino sul lato sud del cortile si ac-
cede allinterno
della chiesa di S.
Maria della Pace,
signifcativo ed
importante esem-
pio di chiesa sette-
centesca a Brescia.
Costruita tra il
1720 ed il 1746,
sovrastata dallal-
tissima cupola e totalmente decorata allin-
Via Pace
ha marciapiedi che
presentano diversi dislivelli
allaltezza dei passi carrai.
ZTL h. 8.00-16.00
Accesso alla chiesa di
S. Maria della Pace dalla
portineria delloratorio in via
Pace n. 10; raggiunto il cortile interno
(gradino di 15 cm.) sulla sinistra si
arriva al portoncino (larghezza 80 cm.)
che d accesso alla sagrestia.
Dalla porta sul fondo (gradino 15 cm.)
si raggiunge la parte antistante laltare
maggiore e, superando
un ultimo gradino di 15 cm.,
la navata centrale
Torre della Pallata
16. Torre della Pallata
23
families. From this family came the historian
Elia Capriolo, author of the Cronaca de
rebus Brixianorum. Transformed between
the end of the XVIth and the beginning of
the XVIIth century, the palace shows, on its
front, interesting remains of the impressive
decoration by Marone (1591) with great fgures
which stand out on architectural backgrounds
of great chromatic range, as well as traces of
previous decorations dating back to the frst half
of the sixteenth century. Of the XVth century,
instead, is the beautiful arched two-coloured
window of alternate brick and stone, over the
corner with Via Grazie. The portal, fanked
by pilasters with lion heads surmounted by
modillions supporting the above stone balcony
with banisters, is of the XVIIth century.
Now lets go back to Corso Garibaldi where,
at n. 16, we fnd a beautiful neoclassical
palace of the early nineteenth century in pure
Vantini style, as testifed by the rustication of
the ground foor, framing the portal and the
windows and, closed by the side bodies, the
spacious portico on the frst foor, with three
passages divided by high marble columns and
a close balusters banister. Next to the palace, at
n. 14, there is a beautiful medieval residence,
at present seat of the Banca Popolare di Vicenza,
built between the XIVth and the XVth century
(except for the corner balcony of wrought iron
added in the nineteenth century) as proved by
the diferent styles present in the two parts of the
front: the part at the corner with Via Marsala
is more ancient, with its round arch windows
with brick cornices, divided by an external fue
decorated with a coat of arms while the three
windows to the west
look some decades more
recent, with lancet
arches (on the frst
foor) and round arches
(on the second foor)
framed by fresco friezes.
The stately Torre della
Pallata is silhouetted
against the background
of the Corso. It was
built in 1248 on the
third circle of the town
walls using salvaged
material from roman
remains. This building
was probably named
after a fence built
around it either as a
fortifcation or because of the marshland. The
tower, 31.10 metres high, square planned
(10.60 metres each side), has a massive scarp
basement; the wall is rusticated, interrupted
by slits and edges protected by pilasters and
it ends with terracotta merlons and a bell-
tower with a zinc-coated dome, added during
a restoration between 1476 and 1481. On the
north side there is an interesting bas-relief with
the bust of a saint and the capital with small
head and fower bearing the date 1253. On the
west side there is a Romanesque panel of Bishop
S. Apollonio with mitre and pastoral staf and
the dial of the clock. In 1596 the fountain was
made, sculpted by Antonio Carra and Bonesini,
designed by Bagnadore; a triton, Brescia in
arms and the rivers Mella and Garza are
represented there.
Now we take Via Pace where, at n. 10, we can
see Palazzo Colleoni (then Martinengo della
Pallata), nowadays
the seat of the parish
recreation centre of
S. Maria della Pace.
Of the original imposing building,
commissioned by the famous general of the
Venetian Republic Bartolomeo Colleoni in the
middle ffteenth century, few traces still remain,
like the wonderful entrance portal, once at n.
12, now in Via Cairoli (see p. 15). Entering the
present centre, we go along the only part left of
the original inner arcade: with lancet arches
and the capitals of the columns bearing the coat
of arms of the Colleoni, the porch opens onto
the small inner courtyard where there is a little
fountain with the copy of the Madonna by
Via Pace has
pavement with
diferences in level next
to the driveways.
ZTL h. 8.00-16.00
Torre della Pallata: la fontana
Torre della Pallata: the fountain
24
terno dagli armoniosi afreschi color ocra
di Monti e Zanardi. Sullaltare maggiore
segnaliamo la Presentazione al tempio del
lecchese Pompeo Batoni (1738) dai vivaci
colori ed armonia delle fgure e, dello stes-
so autore, la tela sul secondo altare di sini-
stra, S. Giovanni Nepomuceno davanti alla
Madonna (1746), interessante per il model-
lato dolce e la luce atmosferica che riporta
al Correggio. Laltare impreziosito da due
pregevoli sculture di Antonio Calegari,
Fortezza e Temperanza; dello stesso autore,
sul secondo altare di destra, S. Giovanni
Evangelista e S. Giacomo. Uscendo dallora-
torio, quasi di fronte alla facciata incom-
pleta della chiesa dal grande portale neo-
classico, al civico 17 incontriamo palazzo
Uggeri (ora Fenaroli), maestoso edifi-
cio di met 700
con corpo cen-
trale rialzato, at-
tribuito allarch.
Marchetti.
Sullelegante facciata spicca il portale af-
fancato da alte colonne e sovrastato dal
balcone in pietra con colonnette sagomate
su cui si apre la fnestra centrale, incorni-
ciata da due colonne scanalate con capi-
tello corinzio e sormontata dal frontone
con scudo. Dal vasto atrio-portico si pu
ammirare il suggestivo fondale del cortile
chiuso, in basso, da un muro a conci in pie-
tra con al centro una fontana con scultura
secentesca rappresentante Tobia e lAn-
gelo; in alto il giardino pensile, creato sul
terrapieno delle vecchie mura medioevali
cittadine, dove si scorge uninsolita cupo-
letta a embrici argentei.
Torniamo infne sui nostri passi e ripercor-
riamo via Dante per raggiungere nuova-
mente piazza della Vittoria.
Apertura:
da luned a domenica
ore 06.30-12.00
e 17.00-19.30
(Guida in distribuzione
in sagrestia).
Palazzo Colleoni: il portico del cortile
Palazzo Colleoni: the porch of the courtyard
25
Calegari (the original is kept in the sacristy).
The ceiling is remarkable, Renaissance Lombard
style, the wood beams showing with small
boards painted with animals, fowers and
portraits, alternated with coats of arms. To the
left there is the ancient porch, which once gave
onto the garden (nowadays transformed into a
courtyard) made up by ten lancet arches
supported by marble columns with the captains
coats of arms in the capitals. Through the small
door to the south of the courtyard you can enter
the church of S. Maria della Pace,
considerable and important example of an
eighteenth-century
church in Brescia.
Built between 1720
and 1746, the very
high dome
overhanging, it is
c o m p l e t e l y
decorated inside
with the
harmonious ochre frescoes by Monti and
Zanardi. On the high altar we particularly
point out the Presentation to the Temple by
Pompeo Batoni from Lecco (1738) brightly
colourful and harmonious and, by the same
artist, the painting on the second altar to the
left, St. John Nepomuceno before the
Virgin (1746), interesting for the sweet
shaping and the light that reminds us of
Correggio. The altar is embellished with two
remarkable sculptures by Antonio Calegari,
Fortitude and Temperance; by the same
artist, on the second altar to the right, St. John
Evangelist and St. James.
Coming out of the parish recreation centre,
quite in front of the incomplete front of the
church, with a great
neoclassical portal,
at n. 17 we fnd
Palazzo Uggeri
(now Fenaroli),
imposing building of the middle eighteenth
century with a raised central body, attributed
to architect Marchetti. On the elegant facade
the portal stands out, with high columns on
both sides and a stone balcony above, with
shaped small columns on which the central
window opens, framed by two futed columns
with Corinthian capitals and a pediment
with shield above. From the large porch-hall
you can admire the picturesque backdrop
of the courtyard, closed, at the bottom, by a
stone wall with a fountain in the middle and
a seventeenth-century sculpture of Tobia and
the Angel; above there is the terraced garden,
created on the embankment of the old medieval
city walls, where you can catch sight of an
unusual small dome with silver fat roof tiles.
Finally lets go back along Via Dante and
return to Piazza della Vittoria.
Access to the church of Santa
Maria della Pace from the
porters lodge of the parish
recreation centre at n. 10 Via Pace;
from the inner courtyard (15 cm. step)
on the left you get to the small door
(80 cm. wide) that gives access to the
sacristy. From the door at the end (15
cm. Step) you reach the place in front
of the high altar and, climbing a 15 cm.
step, you reach the nave.
Opening:
from Monday to Sunday
06.30-12.00 / 17.00-19.30
(Guide-book
available in the sacristy)
Palazzo Uggeri: facciata e cortile interno
Palazzo Uggeri: the facade the inner courtyard
26
Piazza della Vittoria: foto storica con la statua del Dazzi
popolarmente ribattezzata Bigio
Piazza della Vittoria: historical photo with the Dazzi statue
nicknamed Bigio by the people
Per concessione dei Civici Musei dArte e Storia di Brescia
Courtesy of the Civic Museums of Art and History of Brescia
27
n. 2 in via X Giornate
n. 1 in corso Palestro n. 50
n. 1 in piazzetta dellImmacolata
n. 1 in C.so Martiri della Libert n. 38
n. 2 in via Moretto n. 9 e n. 11
n. 2 in contrada S. Croce n. 12
Bar o ristorante attrezzato
Pavimentazione sconnessa o acciottolato
Pendenza
Gradino
n. 2 in via X Giornate
n. 1 in corso Palestro n. 50
n. 1 in piazzetta dellImmacolata
n. 1 in C.so Martiri della Libert n. 38
n. 2 in via Moretto n. 9 e n. 11
n. 2 in contrada S. Croce n. 12
Equipped bar or restaurant
Cobbled or disjointed paving
Slope
Step
Itinerario 6
Itinerary 6
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S.Maria
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S.Maria
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Palazzo
Bergnani
Palazzo
Beretta
Conservatorio
L.Marenzio
Pinacoteca
TosioMartinengo
Palazzo
Avogadro
Palazzo
MartinengoColleoni
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Alessandro
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Da corso Zanardelli a corso Palestro
Litinerario inizia da corso Zanardelli che
rappresenta il centro della vita cittadina e
passeggio privilegiato dei bresciani ed
caratterizzato dai portici che seguono il
tracciato (com-
prensivo del lato
orientale di via X
Giornate) su cui
sorgevano le mura romane e, successiva-
mente, quelle della prima cinta medievale
(XII sec.). Costruiti nel XIII sec. i portici
erano originariamente ad una sola arcata e
con semplici abitazioni ad un piano e furo-
no raddoppiati nel 700 per allineare le abi-
tazioni allingresso del teatro cittadino, ap-
pena ricostruito. Verso la met del XIX sec.
il corso raggiunse laspetto attuale con lal-
lineamento degli edifci lungo tutto il lato
sud. A met circa dei portici sorge il Teatro
Grande, edifcato, in proporzioni pi mo-
deste, dallAccademia degli Erranti nel
1634 e ridisegnato dal Manfredi nel 1739.
La semplicit della facciata con le tre gran-

di arcate e la monumentale scalinata dac-
cesso, ideate nel 1789 dal Turbini, non ren-
dono merito alleleganza ed alla ricchezza
delle sale interne che ne fanno uno dei pi
bei teatri italiani. Una curiosa conseguenza
dellinnalzamento delledifcio ancora vi-
sibile, sulla destra del Teatro al civico 27,
dove un originale ballatoio con pergolato e
tettoia in zinco fu fatto costruire nel 700
dai proprietari di allora per continuare a
godere appieno della vista sottostante.
Quasi ai piedi del ballatoio la fontana
con cilindro centrale (in origine collocato a
met di via S. Fausti-
no) qui installata nel
1983. Nello stesso
anno la fontana del
Vantini, celebrativa
degli eroici fratelli
Porcellaga, fu trasfe-
rita nella prospicien-
te piazza o crociera
di S. Luca, cos de-
nominata dallantica
chiesa che qui si af-
facciava, prima che
se ne capovolgesse
lorientamento a
met 800, ed alla
adiacente crociera
del primo Hospitale
magnum cittadino
corso Zanardelli
ha pavimentazione liscia e
marciapiedi a raso.
ZPP h. 00.00 24.00
Itinerario 6
Itinerary 6
slow tour 6
Seguendo questo itinerario possibile scoprire impor-
tanti luoghi storico artistici cittadini, suggestivi angoli na-
scosti e poco noti, ma anche eleganti vie dedicate allo shop-
ping. Non essendo particolarmente impegnativo il percorso
pu essere afrontato successivamente allo slow tour 5; suggeriamo
quindi di partire nel primo pomeriggio per ritagliare, alla fne delliti-
nerario, un momento dedicato agli acquisti.
Corso Zanardelli
Corso Zanardelli
29
From Corso Zanardelli to corso Palestro
The tour starts from Corso Zanardelli that
represents the centre
of the city life and is
the privileged
promenade for the
local people. It is characterized by the arcades
which follow the outline (included the east side
of Via X Giornate) of the roman walls and,
later, of the frst medieval boundary walls
(XIIth century). Built in the XIIIth century, in
the beginning they were only one-arch arcades
with simple one-storey dwellings, but were
doubled in the eighteenth century in order to
line the dwellings up with the entrance of the
just restored city theatre. In the middle XIXth
century the Corso reached the present
appearance with the lining up of the buildings
along all the southern side. About halfway
along the arcades there is the Teatro Grande,
built, in smaller size, by the Academy of the
Wanderings in 1634 and redesigned by
Manfredi in 1739. The simple facade with its
three great arches and the monumental access
staircase, planned by Turbini in 1789, dont do
justice to the rich and elegant inner halls which
make it one of the most beautiful Italian
theatres. A curious consequence of the raising
of the building is still visible, to the right of the
theatre at n. 27, where an original balcony with
pergola and zinc canopy was built in the
eighteenth century by the then owners to be
able to go on enjoying the view below. Quite at
the foot of the balcony there is the fountain
with central cylinder (in the beginning placed
midway of Via S. Faustino) put in here in 1983.
In the same year the fountain by Vantini,
Corso Zanardelli
has smooth paving and
level pavement.
ZPP h. 00.00 24.00
Itinerario 6
Itinerary 6
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slow tour 6
Following this tour you will discover important historical
artistic places of the city, picturesque hidden secluded spots,
but also elegant streets for the shopping.
As it is not particularly demanding, you can aford this tour just
after the Slow Tour 5; our advice, therefore, is to start early in the afternoon
to set aside some time, at the end of the tour, given to the shopping.
Portici di corso Zanardelli: la scalinata del Teatro Grande
Arcades of Corso Zanardelli: the staircase of Teatro Grande
Corso Zanardelli: il ballatoio del 700
Corso Zanardelli: the eighteenth-century balcony
Il Teatro Grande
Il Teatro Grande
30
fondato nel 1447 dagli Umiliati di Gamba-
ra (v. pag. 44), che la delimitava a sud, ma
di cui non resta traccia.
Lasciato corso Zanardelli proseguiamo
litinerario verso il primo tratto di corso
Palestro, un tempo chiamato corso del
Gambero forse
per la presenza,
dal 1465 fno ai re-
centi anni sessanta, dellantica locanda che
sorgeva allimbocco della via, sullangolo
dellattuale corsia del Gambero e che ri-
portava questo crostaceo sullinsegna. Pi
probabilmente il nome derivava dai Gam-
bara, proprietari di tutta questa zona, che
avevano proprio un gambero rosso nello
stemma. Con questo stesso nome venivano
indicate le case (1550-55) progettate
dallarch. Beretta su incarico del Comune
che occupavano entrambi i lati della via.
Ancora visibili sono le 9 botteghe sul lato
sud (di cui 3 su via Gramsci) senza portico
e con appartamento soprastante, mentre
sulla facciata del lato nord sono ben con-
servati gli afreschi dellartista bresciano
Lattanzio Gambara cui appartenevano le
abitazioni: quarantotto grandi quadri ispi-
rati ad episodi biblici e della storia romana
e greca (1556-57), parzialmente visibili an-
che su via Gramsci.
Questa singolare soluzione urbanistica ri-
nascimentale, voluta dal Comune ed unica
nel suo genere, ancor meglio testimoniata
dagli edifci, ideati sempre dallarch. Beret-
ta, presenti nella vicina piazza del Mercato
che raggiungiamo superando lincrocio
con via Gramsci.
E questa una del-
le piazze cittadine
pi importanti e
ricche di storia che fu fn dal 400 fulcro
delle attivit artigianali e commerciali,
come testimoniano i vari nomi che nel cor-
so di secoli lhanno contraddistinta: dei
Rebotti (dal dialetto rebelt = guazzabu-
glio), poi del Lino, quindi delle Erbe o dei
Commestibili ed infine del Mercato. Sul
lato sud la serie di case bottega (1547)
dalle linee sempli-
ci e fliformi, con
portico a dodici
campate, ciascuna
corrispondente ad una bottega a piano ter-
ra con abitazione nei piani superiori. Pi
elegante lantistante Casa a portici (1558)
probabilmente destinata a negozianti ric-
chi, con il porticato a dieci arcate con pila-
stri a bugne ed il piano superiore decorato
da pilastri parietali in muratura con capi-
telli corinzi in stucco fra i quali si aprono
le fnestre sormontate alternativamente da
frontoni spezzati da un piccolo busto cen-
trale o semicircolari. Nella parte alta una
fascia in stucco con fregi, foglie, girali e bu-
sti che, sul lato ovest delledifcio, porta al
centro uno scudo col nome del probabile
autore degli stucchi. A completare limma-
gine attuale della piazza intervennero nel
corso Palestro
ha pavimentazione liscia.
Zona pedonale
Lincrocio con via
Gramsci ha marciapiedi
a raso. Questo tratto
della via in pendenza
Piazza del Mercato
ha pavimentazione liscia e
accessi a raso o con rampa
sui lati nord ed est.
Zona pedonale
Corso Palestro: gli afreschi del Gambara
Corso Palestro : the frescoes by Gambara
31
celebrating the heroic Porcellaga brothers, was
moved to the facing square or crociera of S.
Luca, named after the ancient church that once
gave onto the square, before they inverted its
orientation in the middle nineteenth century,
and also named after the surrounding cross of
the frst city hospitale magnum, founded in
1447 by the Umiliati di Gambara (see p. 45),
that marked the boundary of the square to the
south, but of which no trace is left. Now lets
leave Corso Zanardelli and continue the tour
towards the frst part of Corso Palestro, once
called Corso del
Gambero (crayfsh),
perhaps because of
the presence, since 1465 until the sixties, of the
old inn that stood at the beginning of the street,
at the corner of the present Corsia del
Gambero, and that had this shellfsh on its
sign. More probably the name derived from the
Gambara family, owners of the whole area, who
really had a red crayfsh on their coat of arms.
By the same name Gambero were called the
houses (1550-55) planned by architect Beretta
appointed by the municipality on both sides of
the street. The nine shops to the south (three of
them onto Via Gramsci) are still visible,
without porch and with fat above, while on the
facade to the north you
can admire the well-
preserved frescoes by
Lattanzio Gambara,
the owner of the
houses: forty-eight
great paintings
inspired to biblical
episodes and Roman
and Greek events
(1556-57), partly
visible also from Via
Gramsci. This peculiar
urban solution of the
Renaissance, wanted by the municipality and
one of a kind, is even better shown in the
buildings, designed by the same architect
Beretta, present in the nearby Piazza del
Mercato, where we arrive passing the junction
with Via Gramsci. This is one of the most
important city
squares, so rich with
history, since the
ffteenth century
heart of the trade and craft activities as proved
by the names that marked it out during the
centuries: Piazza dei Rebotti (from the dialect
rebelt = jumble), then Piazza del Lino (linen),
then Piazza delle Erbe (vegetables) or dei
Commestibili (foodstuf) and at last Piazza del
Mercato (market). To the south there is the row
of the case bottega (shop-houses) (1547),
simple and thin,
with a porch with
twelve spans, each
corresponding to
one shop on the ground-foor with dwellings on
the upper foors. The Casa a Portici (house
with arcades) in front is more elegant (1558),
probably destined to rich shopkeepers, with a
ten-arches colonnade with rusticated pilasters.
The upper foor is decorated with wall masonry
Corso Palestro
has smooth paving.
Pedestrian precinct.
The junction with
Via Gramsci has level
pavement. This stretch of
street is a little steep.
Piazza del Mercato
has smooth paving and
level or ramp access to the
north and east side;
pedestrian precinct.
Piazza del Mercato: (da sin.) case bottega, palazzo Martinengo Palatini e casa ai portici
Piazza del Mercato: (from left) shop-houses, Palazzo Martinengo Palatini and house with arcades
Piazza del Mercato: palazzo Martinengo Palatini
Piazza del Mercato: Palazzo Martinengo Palatini
32
XVII sec. le costruzioni sul lato occidenta-
le: la piccola chiesa di S. Maria del Lino
(1608) oggi chiusa, disegnata dal Bagnado-
re con stile armonioso e semplicissimo, dal-
la facciata classicheggiante afancata dal
grazioso campanile ed eretta per rendere
onore ad unimmagine della Vergine espo-
sta sulla via adiacente e ritenuta miraco-
losa (poi conservata sullaltare maggiore).
Chiude la piazza il solenne ed imponente
palazzo Martinengo Palatini (1675), oggi
sede dellUniversit agli Studi di Brescia,
dalle armoniose linee barocche. La gran-
diosa facciata divisa in tre scomparti: in
quello centrale, rialzato, collegato ai latera-
li da due volute in pietra e decorato con le
statue di Marte e Minerva attribuite a San-
te Calegari il vecchio, spicca il bel portale
afancato da colonne con capitelli ionici
decorati, a met fusto, con originali festoni
sostenuti da una testa di leone. Al di sopra
del portale sono il bel balcone con ricche
decorazioni di trofei darmi e le fnestre del
piano nobile con frontoni spezzati e arcati
e davanzali a balaustre, ripresi dalle vicine
fnestre degli scomparti laterali, queste ul-
time afancate da altre con balconcino. Di
fronte alledifcio lantica fontana, rinno-
vata nel 1831 dal Donegani ed arricchita da
una statua del Labus, rappresentante un
fanciullo che regge una cornucopia appog-
giato ad un delfno.
Ritorniamo su corso Palestro, elegante e
frequentatissima via cittadina, prosecuzio-
ne naturale di corso Zanardelli che, bench
antica, presenta solo palazzi ricostruiti tra
l800 ed il 900, fatta eccezione per questo
primo tratto delimitato a nord dalle Case
bottega delladiacente piazza del Mercato,
seguite dalla fancata della chiesa di Santa
Maria del Lino.
Dalla chiesa di S. Francesco dAssisi alla
Contrada di Santa Croce
Superato lincrocio con corso Martiri della
Libert, raggiun-
giamo il sagrato
della chiesa di
San Francesco dAssisi (1254-65), bellissi-
mo esempio dello stile di transizione tra
romanico e gotico che fu ampliata nelle for-
me attuali nel 1470 dallarch. Zurlengo.
Lincrocio con
corso Martiri della Libert
ha marciapiedi a raso.
Piazza del Mercato: la fontana del Donegani
Piazza del Mercato: the fountain by Donegani
Chiesa di S. Francesco: la facciata
Church of S. Francesco: the facade
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pilasters with Corinthian stucco capitals, in
between the windows open, alternatively
surmounted by pediments either semicircular
or broken in the centre by a small bust. In the
high part there is a stucco fllet with friezes,
leaves and busts and, on the west side of the
building, it has a shield in the centre with the
name of the probable author of the stuccoes. In
the XVIIth century the buildings on the west
side completed the present image of the square:
the little church of S. Maria del Lino (1608),
closed at present, designed by Bagnadore,
harmonious and plain, its facade is in the
classical style with a nice bell tower at its side;
it was built to honour an image of the Virgin
displayed in the surrounding street and
considered miraculous (then it was kept on the
high altar). At the end of the square there is the
imposing Palazzo Martinengo Palatini
(1675), now seat of the University of Brescia,
with harmonious baroque features. The
magnifcent facade is divided into three parts:
in the central raised part, linked to the side ones
by two stone volutes and decorated with the
statues of Mars and Minerva attributed to
Sante Calegari il Vecchio, the beautiful portal
stands out, fanked by columns with Ionic
capitals decorated, in the middle, with original
festoons supported by a lion head. Above the
portal there are the beautiful balcony with rich
decorations of arm trophies and the frst foor
windows with broken and arched pediments
and banister windowsills, just like the nearby
windows in the side parts, these last fanked by
others with small balcony. In front of the
building there is the ancient fountain,
renovated in 1831 by Donegani and enriched
by Labus with a statue representing a boy who
holds a cornucopia and leans against a dolphin.
Lets go back to Corso Palestro, elegant and very
busy city street, natural development of Corso
Zanardelli, that, though it is ancient, shows
only palaces rebuilt between the nineteenth and
twentieth century, except for this frst stretch
delimited to the north by the shop-houses of the
next Piazza del Mercato, and by the side of the
church of Santa Maria del Lino.
From church of S. Francesco dAssisi to
Contrada Santa Croce

After the junction with Corso Martiri della
Libert, we reach
the parvis of the
church of S.
Francesco dAssisi (1254-65), superb example
of the style of transition from Romanesque to
Gothic, which was extended up to the present
shape in 1470 by architect Zurlengo.
Notwithstanding the innumerable adjustments
undergone over the centuries, the church still
keeps the west side intact, as well as the grand
imposing facade, of light local stone, with the
The junction with
Corso Martiri della Libert
has level pavement.
Chiesa di S. Francesco: il chiostro trecentesco
Church of S. Francesco: the cloister of the fourteenth century
Piazzetta dellImmacolata: la fontana e la statua della Madonna
Piazzetta dellImmacolata: the fountain and the statue of the Madonna
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vicoloS.Paolo
viaCattaneo
viaTrieste
Piazza
PaoloIV
ViaDante
Piazza
Vittoria
Largo
Formetone
ViaDante
ViaDante ViaCairoli
P.tta
S.Francesco
D Assisi
Piazza
Mercato
V.S.F.D Assisi
Vc.Flero
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Belfiore
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Torred'Ercole
Palazzo
Vescovile
PalazzoMartinengo
Cesarescodell'Acquilone
CorsoMagenta CorsoMagenta
CorsoTosio
BlackSheepPub
viaTosio
viaCalini
PiazzaMoretto
viaMoretto
viaMoretto
Terrazza
COIN
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vicoloFontanone
viaCattaneo
viaTrieste
vicoloS.Clemente
Chiesa
S.Clemente
Palazzo
Avvoltri
Palazzo
Soardi
Palazzo
Poncarali
P.ttaA.Benedetti
Michelangeli
Piazza
S.Maria
Calchera
Chiesa
S.Maria
Calchera
Chiesa
S.Barnaba
Palazzo
Bergnani
Palazzo
Beretta
Conservatorio
L.Marenzio
Pinacoteca
TosioMartinengo
Palazzo
Avogadro
Palazzo
MartinengoColleoni
ChiesaS.
Alessandro
P.tta
S.Alessandro
Piazza
Labus
viaTrieste
corsoZanardelli
viaMusei
viaMusei
viaMusei
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CorsoMameli
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ViaCapriolo
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Chiesa S.
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Teatro
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Piazza
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ChiesaS.M.
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Palazzo
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34
Nonostante gli innumerevoli rimaneggia-
menti subiti nel corso dei secoli, la chiesa
ha mantenuto intatto il lato ovest e la gran-
diosa e severa facciata, in chiara pietra bre-
sciana, con il bel fregio ad archetti in cotto
che corre sotto il tetto, i due piccoli occhi
strombati, il bellissimo rosone ed il sotto-
stante elegante portale a tutto sesto rac-
chiuso da esili pilastrini.
Per accedere allinterno della chiesa per-
corriamo tresanda S. Nicola, la via che
scorre dietro lab-
side e parte del-
ladiacente con-
vento francescano,
e superiamo la graziosa piazzetta dellIm-
macolata dove sono la bella fontana otto-
centesca con tre mascheroni pafuti che
emettono lacqua (un tempo collocata a de-
stra del portale) e la statua della Vergine
posta su una colonna qui collocata negli
anni settanta. Sulla piazzetta svetta il bel
campanile, contemporaneo alla chiesa con
le due bifore so-
vrapposte: quelle
inferiori romani-
che e a tutto se-
sto, mentre a se-
sto acuto, pi eleganti e ormai
trecentesche, quelle superiori.
Dal cancelletto adiacente la piazzetta si en-
tra nel giardinetto che, superato larco
daccesso sormontato dal medaglione in
altorilievo (XVI sec.) rafgurante S. Fran-
cesco, immette nellelegante chiostrino ri-
nascimentale quadrato, con due arcate a
tutto sesto per lato e fontanina marmorea
al centro. Alle pareti afreschi con motivi
decorativi del XIII
sec., mentre nelle
lunette sono afre-
schi del Marone
(XVI sec.). Supe-
rata la sagrestia
entriamo nel corridoio dove, sulla sini-
stra, un bellafresco Cristo risorto, pur-
troppo mutilato nella parte inferiore, at-
tribuito al Romanino. Sotto lafresco
una preziosa edicola in bassorilievo in
pietra di Sarnico che racchiude una Ma-
donna con Bambino ed un santo mentre, sul-
la destra, si trova unantichissima cappel-
la trecentesca che oggi ospita la tomba di
frate Giacomo Bulgaro.
Linterno della chiesa ha riacquistato, gra-
zie ai restauri degli anni cinquanta, la so-
bria e classica forma basilicale a tre ampie
navate con due fle di colonne ad archi leg-
germente a sesto acuto e copertura a sem-
plice travatura a vista ed ricchissimo di
opere di grande rilievo. In primo luogo gli
afreschi del XIII, XIV e XV sec. che in origi-
ne decoravano tutta la chiesa e di cui sono
rimasti signifcativi esempi nella parete
della navata di destra quali: due riquadri
ben conservati nella fascia superiore ini-
ziale, entrambi rafguranti una Madonna in
trono con Bambino (XIV sec.); tra il quarto ed
il terzo altare, nella parte inferiore, unAn-
nunciazione con accanto S. Pietro (XIV sec.)
di chiaro stile bizantineggiante come la ric-
ca fascia superiore, decorata con una teo-
ria di busti di angeli e santi aureolati che
si ripete nelle parte superiore della parete
tra il terzo ed il secondo altare, entrambe
sicuramente appartenenti alla pi antica
decorazione della chiesa (XIII sec.). Qui
anche il notevolissimo afresco, riportato
su tela, della Piet (inizio del XIV sec.) di
evidente scuola giottesca testimoniata dal
realismo delle fgure ritratte e dalla plasti-
cit della composizione, mentre di stile an-
cora bizantino il sovrastante folto gruppo
di fgure (met del 300) rappresentante la
Scuola francescana.
Lincrocio con tresanda S.
Nicola ha marciapiede con
rampa; la via ha marciapiedi
a raso abbastanza sconnessi.
ZTL h. 8.00-16.00
Accesso alla chiesa di
S. Francesco da Tresanda
S. Nicola n. 4, dal cancello
che porta al chiostrino
rinascimentale
La sagrestia della chiesa
di S. Francesco non
accessibile. Per accedere al
corridoio si devono superare
due porte a molla: la prima
ad un battente seguita da
una seconda a due battenti.
Chiesa di S. Francesco: il chiostro e il campanile
Church of S. Francesco: the cloister and the bell tower
35
beautiful frieze with fred brick arches running
below the roof, the two little splayed eyes, the
magnifcent rose window and the elegant round
portal below, enclosed between thin balusters.
In order to enter the church, we can go along
Tresanda S. Nicola, the lane running behind
the apse and part of
the next Franciscan
monastery, and we
go past the nice
Piazzetta dellImmacolata, where there is
the beautiful nineteenth-century fountain
with three chubby masks spurting water (once
to the right of the portal) and the statue of the
Virgin on a column placed here in the seventies.
The beautiful bell tower rises onto the little
square, it is as old as
the church, with the
two double lancet
windows one above
the other: the lower ones are Romanesque and
round arched, while the upper ones, more
elegant and lancet arched, are of the fourteenth
century.
Through the small gate next to the square you
go into the little garden and then, past the
access arch with a high relief medallion above
representing S. Francesco (XVIth century),
into the small Renaissance cloister, square and
elegant, with two round arches at each side and
a marble little fountain in the middle. On the
walls there are frescoes with decorations of the
XIIIth century,
while in the lunettes
there are frescoes by
Marone (XVIth
century). Going
past the sacristy we enter the corridor where,
on the left, there is a beautiful fresco Christ
resurrect ed ,
unf ort unat el y
mutilated in the
lower part,
attributed to
R o m a n i n o .
Below the fresco
there is a precious
bas-relief niche,
made of stone
from Sarnico,
with a
Madonna with
Child and a
Saint inside,
while, on the
right there is an ancient fourteenth-century
chapel that now contains the tomb of Friar
Giacomo Bulgaro. The interior of the church
has recovered, thanks to the restoration of the
ffties, the classical austere basilican shape with
a nave and two aisles, with two rows of lightly
pointed arched columns and covering of simple
sight beams, and it contains very important
works of art. First of all the frescoes of the
XIIIth, XIVth and XVth century that in the
beginning decorated the whole church;
remarkable examples of them still remain on the
wall of the right aisle, such as: two well-
preserved panels in the upper fllet at the
beginning, both representing a Madonna
Enthroned with Child (XIVth century);
between the fourth and the third altar, in the
lower part, an Annunciation with St. Peter
beside (XVIth century), plainly Byzantine
style, as well as the rich upper fascia, decorated
with a series of busts of angels and haloed
saints which recurs in the upper part of the
wall between the third and second altar, both
certainly belonging to the most ancient
decoration of the church (XIIIth century). Here
there is also the really remarkable fresco,
transferred on canvas, of the Piet (early
XIVth century) of evident Giottesque school,
proved by the realism of the fgures depicted
and by the plasticity of the work, while
Byzantine style again is the above large group
of fgures (middle XIVth century) representing
the Franciscan School.
In the fourth altar to the right we point out a
precious fresco, transferred on canvas, by
Romanino: The Descent of the Holy Spirit.
It has an extraordinary perspective depth,
created by the faces and movements of the
characters surrounding the Virgin. In the frst
The junction with Tresanda
S. Nicola has pavement with
ramp; the street has level
but quite uneven pavement.
ZTL h. 8.00 16.00
Access to the church of
S. Francesco from Tresanda
San Nicola n. 4, through
the gate that leads to the Renais-
sance little cloister.
The sacristy of the church of
S. Francesco is not accessible.
To reach the corridor you must
pass two spring-doors: the frst
has one wing, the second is a
double door.
Chiesa di S. Francesco: il chiostro trecentesco
Church of S. Francesco: the fourteenth-century cloister
36
Nel quarto altare di destra segnaliamo un
prezioso afresco, riportato su tela del Ro-
manino, la Discesa dello Spirito Santo dalla
straordinaria profondit prospettica creata
dai volti e dai movimenti delle fgure che si
assiepano attorno alla Vergine mentre, nel
primo altare, un capolavoro rinascimen-
tale del Moretto, Santa Margherita dAntio-
chia tra i Ss. Girolamo e Francesco (1530) in
cui spicca la maestosa fgura, quasi tiziane-
sca, della santa ed il bel cromatismo delle
vesti. Nella lunetta sopra la pala lafre-
sco della Visitazione (1520) di Prata da Ca-
ravaggio, artista forse della scuola del Ro-
manino, autore anche della pregevole pala
nellantistante prima cappella della navata
di sinistra, lo Sposalizio della Vergine con S.
Giuseppe (1520) dallordinato e simmetrico
equilibrio delle fgure e dal sapiente cro-
matismo. Nella successiva cappella la
grande tavola del
Ges Crocifsso
(1320), raro dipin-
to lombardo di
grande realismo e
drammaticit che,
come duso nelle chiese francescane, era in
origine sospeso in mezzo al presbiterio
dove rest, probabilmente, fno alla collo-
cazione sopra laltare maggiore, due secoli
dopo, della bellissima pala del Romanino,
Madonna con Bambino in trono e Santi (1516)
capolavoro giovanile notevole per lequili-
brio e la potenza della composizione, la ric-
chezza del colore e la variet dei toni e del-
le luci. Dello stesso autore, nellabside, gli
afreschi negli spicchi della volta rafgu-
ranti il Redentore al centro ed, ai lati, i quat-
tro Evangelisti, cos come quelli nelle lunet-
te con i quattro Padri della Chiesa. Nella
lunetta al centro dellabside una bellissi-
ma Madonna che adora il Bambino tra angeli
musicanti, opera della scuola del Bembo
(XV sec.).
Concludiamo la visita alla chiesa entrando,
dalla porta a met della navata destra, nel
bellissimo chiostro eretto nel 1394 sopra
quello preesistente del 200 che rappre-
senta uno squisito esempio di architettura
claustrale con le piccole arcate in cotto a
sesto lievemente acuto, i capitelli a foglie
dacanto e le colonnine in marmo rosso di
Verona. Sopra la porta un altorilievo fu-
nerario romano (I sec. d. C.) con tre rigidi
busti frontali mentre, murato nellala nord,
lo scudo con leone rampante, stemma
araldico del Sanson che ricorda la costru-
zione dei dormitori e refettori (1497).
Lasciamo la chiesa e ritorniamo su corso
Palestro fno allincrocio con corso Martiri
della Libert, importante ed antico traccia-
to cittadino che si
concludeva con la
porta di S. Nazaro,
dove oggi si apre
piazzale Repubblica. Raggiungendo il pri-
mo vicolo cieco sulla destra, un tempo de-
nominato dei Ciclopi, scopriamo sulla pare-
te nord un prezioso afresco del 400
rafgurante una Madonna con Bambino,
molto simile allimmagine miracolosa del-
la Vergine che fu allorigine della fondazio-
ne nella vicina chiesa di S. Maria dei Mira-
coli, dove oggi ancora conservata.
Sul lato opposto della via, al n. 13, sorge
palazzo Martinengo Villagana (XVII sec.)
attualmente sede
della UBI Banca.
Costruito su dise-
gno del Carra,
ledifcio si pre-
senta con la pos-
sente facciata caratterizzata dal rilevante
impiego delle colonne che incorniciano sia
le fnestre del piano terra, sormontate da
originali fnestrelle ovali fancheggiate da
Apertura: feriali ore
7.30-11.30 e 15.00-19.30
festivi ore
7.30-12.30 e 15.30-19.30
estivo pomeridiano ore
16.00-19.30
(Guida in vendita in Sagrestia)
Corso Martiri della Libert
ha marciapiedi a raso
abbastanza sconnessi.
ZTL h. 8.00-16.00
Palazzo
Martinengo Villagana
ha accesso a raso con
campanello di chiamata.
Orario apertura UBI Banca:
lun./ven. ore 8.25-13.25
sabato ore 8.40-12.30
Vicolo dei Ciclopi: afresco della Madonna con Bambino
Vicolo dei Ciclopi: fresco of the Madonna with Child
37
altar, though, there is a Renaissance masterpiece
by Moretto, St. Margaret of Antiochia
between the SS. Jerome and Francis (1530)
where the magnifcent, almost Titianesque,
fgure of St. Margaret stands out, together with
the fne emphasis on colour of the clothes. In the
lunette above the ancon there is the fresco of the
Visitation (1520) by Prata da Caravaggio,
perhaps an artist from the Romanino school.
The same artist is also the author of the beautiful
altar-piece in the opposite frst chapel of the left
aisle, the Marriage of the Virgin with St.
Joseph (1520), remarkable for the regular
symmetric balance of the fgures and for its
emphasis on colour. In the next chapel there is
the great painting
on wood Jesus
Crucifed (1320),
rare Lombard
painting extremely
realistic and
dramatic which, as they used to do in the
Franciscan churches, was originally hung in
the middle of the presbytery. There it probably
remained for two centuries, when the splendid
ancon by Romanino was put above the high
altar, Madonna Enthroned with Child and
Saints (1516), early masterpiece, remarkable
for the balance and power of the composition,
the richness of the colour and the variety of
tones and lights. By the same artist, in the apse,
the frescoes in the gores of the vault representing
the Redeemer in the centre and, at the sides,
the four Evangelists and, in the lunettes, the
four Fathers of the Church. In the lunette in
the middle of the apse there is a marvellous
Virgin adoring the Child with Angels
playing musical instruments, a work by
artists from the school of Bembo (XVth
century). We shall fnish our visit entering,
through the door halfway along the right aisle,
the beautiful cloister built in 1394 on the pre-
existent one of the XIIIth century. It represents
an exquisite example of claustral architecture,
with the little brick lancet arches, the acanthus
capitals and the small columns made of red
marble from Verona. Above the door there is a
roman funerary high-relief (Ist century A.C.)
with three frontal busts, while, walled in the
north wing, there is the shield with lion
rampant, Sansons coat of arms reminding the
construction of the dormitories and refectories
(1497). Lets leave the church now and go back
to Corso Palestro as far as the junction with
Corso Martiri della Libert, important
ancient city route ending with the gate of S.
Nazaro, where
nowadays Piazzale
Repubblica lies.
In the frst blind
lane on the right, once called of the Cyclopes,
we discover, on the north wall, a precious
ffteenth-century fresco representing a
Madonna with Child, very similar to the
miraculous image of the Virgin that caused the
foundation of the nearby church of S. Maria dei
Miracoli, where it is still kept.
On the opposite side of the street, at n. 13,
there is Palazzo
M a r t i n e n g o
Villagana (XVth
century) at present
seat of UBI Bank.
Opening: week-days
7.30-11.30 / 15.00-19.30
Sundays and public holidays
7.30-12.30 / 15.30-19.30
summer afternoons
16.00-19.30 (Guide-book
on sale in the sacristy)
Corso Martiri della Libert
has level but
quite uneven pavement.
ZTL h. 8.00 16.00
Palazzo Martinengo
Villagana has level
access with call bell.
Opening time UBI Bank:
Monday / Friday 8.25-13.25
Saturday 8.40-12.30
Palazzo Martinengo Villagana: il balcone del portale
Palazzo Martinengo Villagana: the balcony of the portal
Palazzo Appiani: il portale
Palazzo Appiani: the portal
38
piccoli obelischi con palla, che quelle del
piano nobile, dai frontoni arcuati e spezza-
ti per accogliere busti in altorilievo.
Possenti le colonne dei due portali simme-
trici con i sovrastanti balconi a colonnette
interrotte da pilastrini, dove si afacciano le
fnestre, a loro volta incorniciate da colon-
ne scanalate. Allinterno del palazzo, adat-
tato gi nel 1926 a sede della Banca S. Pao-
lo dallarch. Dabbeni, troviamo inalterati:
le due grandi statue allegoriche in pietra,
nelle nicchie dellandrone, la Liberalit ed
il Disinteresse, attribuite al Calegari; parte
del portico ad archi a tutto sesto con colon-
ne abbinate che racchiude il bel cortile con
due eleganti fontane nei due angoli: con
conchiglia e mascherone quella sullan-
golo nord-est e con statuetta in marmo di
Venere o ninfa quella a nord-ovest. Sotto
il portico il singolare scalone con i quattro
possenti telamoni che sembrano sorregge-
re lintera scala a due rampe, con balaustre
a pilastrini ornati da piccole statue ed alter-
nati a colonnette.
Proseguendo al n. 17 incontriamo palazzo
Appiani, un sem-
plice ed elegante
edifcio costruito
nel XVI sec., purtroppo molto deteriorato,
con il bel portale rinascimentale fancheg-
giato da due lesene corinzie riprese nella
porta fnestra del sovrastante balcone e de-
corato da due tondi, un tempo colorati, nei
semipennacchi. Lultimo piano con i legge-
ri balconcini in ferro battuto stato aggiun-
to nel XVIII sec. Particolare anche il piccolo
cortile con la fontana barocca sul fondale
afrescato con fnte architetture dell800,
mentre sul lato sud sono quattro arcate
(oggi murate) con colonne del primo 500.
Nellatrio, sulla sinistra, si intravede il mae-
stoso scalone del 700 attribuito al Marchet-
ti. Di fronte al palazzo spicca la bellissima
facciata in marmo di Botticino della chiesa
di Santa Maria dei Miracoli la cui parte
centrale, iniziata
nel 1488 e termi-
nata nel 1500 con
l a g g i u n t a
dellelegante protiro sormontato dalledi-
cola con timpano triangolare, fu edifcata
in origine per ospitare il miracoloso afre-
sco della Vergine, oggi custodito allinter-
no. La tradizione ricorda che, in occasione
dellannuale processione devozionale, tra
lantistante palazzo Appiani e la facciata
venivano tirati i teloni per proteggere cle-
ro ed autorit dalle intemperie. Questa
parte della faccia-
ta fu probabil-
mente opera degli
stessi scultori e mastri tagliapietre impe-
gnati nella costruzione della Loggia e del
Monte Vecchio di Piet, come testimonia-
no le fantasiose e rafnate decorazioni im-
possibili da descrivere in sintesi, ma che
restano un importante esempio di scultura
lombarda del Rinascimento.
Nel 1560 la facciata venne completata con
laggiunta delle parti laterali ed il corona-
mento superiore, mentre nel 700 vennero
completate le cupole ed aggiunte le statue
di S. Anna col Bambino e S. Giuseppe del Ca-
legari nelle nicchie sovrastanti le porte la-
terali. Linterno, in gran parte distrutto nel
bombardamento del 1945 che risparmi
solo la preziosa facciata opportunamente
protetta da impalcature e transenne antiae-
ree, ha recuperato, grazie ad un accurato
e complesso restauro, le primitive linee
rinascimentali che ritroviamo nei fregi e
nei festoni delle colonne e dei pilastri delle
Landrone di
palazzo Appiani ha
pavimentazione sconnessa
Accesso alla chiesa
di S. Maria dei Miracoli dal
portoncino sulla destra del
portale. Soglia con rampa
Apertura:
da luned a sabato ore
10.00-12.00 e 15.00-18.00
Chiesa di S. Maria dei Miracoli: la facciata
Church of S. Maria dei Miracoli: the facade
39
Built according to Carras design, the building
has an imposing facade characterized by the
many columns that frame the ground foor
windows, with original small oval windows
above, with little obelisks with ball aside.
Columns frame also the frst foor windows,
with arched pediments broken to hold high-
relief busts. Powerful are the columns of the two
symmetric portals with balconies above, with
small columns interrupted by balusters and the
windows also framed by futed columns. Inside
the palace, converted in 1926 into the seat of
Banca S. Paolo by architect Dabbeni, we fnd
unchanged: the two great allegorical stone
statues, in the niches in the hall, the Liberality
and the Unselfshness, attributed to Calegari;
part of the round arched porch, with coupled
columns enclosing the beautiful courtyard,
with two elegant fountains in the two corners:
with shell and mask the one in the north east
corner, with marble statue of Venus or nymph
the one to the north west. Under the porch the
original grand staircase with the four powerful
Telamones that seem to support the whole two-
fights stair, with baluster banisters adorned
with small statues.
A little farther, at n. 17, we can see Palazzo
Appiani, a simple,
elegant building of
the XVIth century,
unfortunately very damaged, with a beautiful
Renaissance portal, two Corinthian pilasters at
both sides taken up again in the French
window of the above balcony, and decorated
with two medallions, once coloured, in the
semi-pendentives. The last foor with the small
wrought iron balconies was added in the
XVIIIth century. Also peculiar is the little
courtyard with the baroque fountain against
the backdrop, frescoed with simulated
structures of the XIXth century, while to the
south side there are four arches (now walled up)
with early sixteenth-century columns. In the
hall, to the left, you can catch a glimpse of the
stately grand staircase of the XVIIIth century
attributed to Marchetti.
In front of the palace the wonderful facade of
the church of Santa Maria dei Miracoli
stands out, made of
marble from
Botticino. Its central
part, begun in 1488
and fnished in 1500 adding the elegant
vestibule with the niche with triangular
tympanum above, was originally built to hold
the miraculous fresco of the Virgin, nowadays
kept inside. Tradition has it that, on the occasion
of the annual procession, between the opposite
Palazzo Appiani and the facade, large pieces of
canvas were spread over the street to shelter
clergy and authorities from bad weather. This
part of the facade
was probably made
by the same master
sculptors in marble engaged in the construction
of the Loggia and of the Monte Vecchio di Piet,
as proved by the inventive and refned
decorations impossible to be described in short,
important example of Lombard Renaissance
sculpture. In 1560 the facade was completed
adding the side parts and the upper crowning,
while in the XVIIIth century the domes were
completed and the statues of St. Anna with
the Child and St. Joseph by Calegari were
added in the niches above the side doors. The
interior was largely destroyed in 1945 by the
The hall of
Palazzo Appiani has
uneven paving.
Access to the church of
S. Maria dei Miracoli from
the small door to the right of the
portal. Threshold with ramp.
Opening:
from Monday to Saturday
10.00-12.00 / 15.00-18.00
Chiesa di S. Maria dei Miracoli: la facciata
Church of S. Maria dei Miracoli: the facade
Palazzo Onofri: il portale
Palazzo Onofri: the portal
40
navate che si ripetono nei cornicioni e nei
tamburi delle cupole sovrastanti la navata
centrale e le cappelle laterali.
Quasi intatte sono rimaste nel tamburo
della prima cupola le statue dei dodici
Apostoli (1489) e degli Angeli ed i busti di
quattro Dottori della Chiesa nei pennacchi
cos come, in quelli della seconda cupola,
i busti dei quattro Evangelisti. Nellabside
restano le rafnate decorazioni scultoree,
originali del XVI sec., nei pilastri dellarca-
ta e nelle due fnestrelle con quattro fgure
di santi nelle piccole nicchie. Sulla parete di
destra sono lAssunzione di Pietro Marone
e la Purifcazione di Maria Vergine di Grazio
Cossali (1594). Su quella di sinistra sono
lAnnunciazione di Pier Maria Bagnadore
(1597) e la Nativit di Maria di Tommaso
Bona della scuola del Savoldo. Sulla parete
di fondo si trova il quattrocentesco afresco
della Vergine col Bambino, purtroppo molto
restaurato, per cui venne edifcata questa
chiesa. Lasciamo la chiesa e, al n. 19, incon-
triamo palazzo Onofri, attuale sede della
Banca dItalia, costruito intorno al 1760 su
disegno del Turbini, dallelegante facciata
su cui spiccano il marmoreo portale col
sovrastante balcone in pietra ed i graziosi
motivi ornamentali sotto i balconcini sago-
mati dellultimo piano.
Da contrada S. Croce a piazza Bruno Boni
Girando a sinistra in vicolo Speranza rag-
giungiamo contrada S. Croce dove, al n.
14, sorge palazzo
Ferraroli, poi Fe-
naroli, disegnato
dallarch. Turbini
verso la met del XVIII sec. con una singo-
larissima pianta a forma di E che utilizza
lala centrale delledifcio, fedelmente rico-
struita dopo il bombardamento dellultima
guerra, per dividere i due cortili: quello
donore, pi vasto, a sud e quello delle scu-
derie a nord. La facciata formata dalle tre
ali del palazzo, ciascuna con bella balcona-
ta in pietra al primo piano, collegate da un
alto muro ornato con volute dove si aprono
i due portali gemelli in pietra, a bugnato
liscio, con stemma in ghiera centrale ed ar-
chitrave portante due vasi in pietra con fo-
re in ferro (ripresi anche sui lati di entram-
bi i portali) e chiusi da eleganti cancelli in
ferro battuto. Seguendo un accorgimento
Marciapiedi a raso
abbastanza sconnessi nelle
contrade S. Croce e Soncin
Rotto. ZTL h. 8.00-16.00
Palazzo Ferraroli: uno dei due portali
Palazzo Ferraroli: one of the two portals
Palazzo Ferraroli: particolare della cancellata del giardino
Palazzo Ferraroli: detail of the railing of the garden
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41
bombing, that spared only the precious facade,
properly protected by scafoldings and air-raid
barriers. Thanks to an accurate and elaborate
restoration, the interior has recovered the
original Renaissance features that we fnd also
in the friezes and in the festoons of the columns
and of the pilasters of the aisles, recurring also
in the cornices and tambours of the domes over
the nave and over the side chapels. The statues
of the twelve Apostles (1489) and of the
Angels are still almost intact in the tambour
of the frst dome and so are also the busts of four
Doctors of the Church in the pendentives as
well as the busts of the four Evangelists in
the second dome. In the apse you can still
admire the refned sculptural decorations,
original of the XVIth century, in the pilasters
of the arcade and in the two little windows with
four fgures of saints in the small niches. On
the right wall there are the Assumption by
Pietro Marone and the Purifcation of the
Virgin Mary by Grazio Cossali (1594). On
the left wall there are the Annunciation by
Pier Maria Bagnadore (1597) and the Nativity
of Mary by Tommaso Bona from the school of
Savoldo. On the back wall there is the ffteenth-
century fresco of the Virgin with Child,
unfortunately very much restored, which
motivated the building of this church.
Leaving the church, at n. 19, we see Palazzo
Onofri, present seat of Bank of Italy, built
around 1760 according to a design by
Turbini, on whose elegant facade the marble
portal stands out with a stone balcony above
and nice decorations below the small shaped
balconies of the last floor.
From contrada S. Croce to piazza Bruno Boni
Turning left into Vicolo Speranza we reach
Contrada Santa Croce where, at n. 14,
Palazzo Ferraroli,
then Fenaroli,
stands, designed by
architect Turbini
towards the middle of the XVIIIth century. It
has a very peculiar E-shaped plan that uses the
central wing of the building, accurately
reconstructed after the bombing of the last war,
to divide the two courtyards: the one of honour,
larger, to the south and the one of the stables to
the north. The facade is formed by the three
wings of the palace, each of them with beautiful
stone balcony on the frst foor, linked by a high
wall decorated with scrolls where the two twin
stone portals open, of smooth rustication, with
coat of arms in the central arched lintel and
architrave supporting two stone vases with
iron fower (repeated also on the sides of both
portals) and closed by elegant gates of wrought
iron. According to a typically baroque
perspective device, across the street there are
two little gardens (now incorporated in other
b ui l di ngs )
closed by rich
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railings of
wrought iron
fanked by
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columns and
with stone
and iron
decorations,
exactly like
the ones of
the facing
facade. The
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pavement in
Contrada S. Croce.
ZTL h. 8.00 16.00
Palazzo Martinengo Villagana: la facciata su contrada S. Croce
Palazzo Martinengo Villagana: the facade onto Contrada Santa Croce
Palazzo Soncini: il portale
Palazzo Soncini: the portal
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Teatro
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42
prospettico tipicamente barocco, al di l
della strada sono due brevi giardini (ora
incorporati in altri edifci) chiusi da ricche
cancellate a tre battenti in ferro battuto af-
fancate da colonne abbinate e con motivi
ornamentali in pietra e ferro, identici a
quelli dellantistante facciata.
Eguale soluzione scenografca a cannoc-
chiale ottico era visibile superato lincro-
cio con contrada Soncin Rotto, dove si af-
faccia lentrata secondaria di palazzo
Martinengo Villagana (v. pag. 36): dal por-
tale principale in corso Martiri della Liber-
t, attraverso i cortili interni ed il portone
secondario di destra che si apre su contra-
da S. Croce, lo sguardo sfociava sul giardi-
no che faceva da sfondo, oggi occupato
dalla palazzina Pirlo di inizio 900, proget-
tata dal Trebeschi. Inalterata invece que-
sta sobria ed elegante facciata, probabil-
mente successiva alla principale, dominata
dai due portali (quello di sinistra ora tra-
sformato in fnestra) che si collegano alle
soprastanti fnestre con timpano interrotto
da un busto racchiuso in una conchiglia in
pietra, mentre le altre fnestre del piano no-
bile sono arricchite da cimase che racchiu-
dono profli e da cornici rococ a festoni e
frutta, riprese anche nelle fnestre a piano
terra. Restando in contrada Soncin Rotto,
al n. 1 incontriamo palazzo Soncini dise-
gnato intorno al 1760 dallarch. Marchetti
con linee essenziali ed eleganti. Sulla fac-
ciata sporge il maestoso portale con i men-
soloni curvi a sostegno del sovrastante bal-
cone in pietra, mentre sono tipiche del
barocchetto le fnestre del piano nobile con
cimase. Dallatrio visibile, in fondo al cor-
tile, il giardino con la grande fontana opera
del Berenzi (1809) e solo una minima parte
del suggestivo ed ampio portico a nove ar-
cate. Attraversata via del Cavalletto im-
bocchiamo tresanda del Territorio, unan-
tica via che deve il
nome alla presen-
za dal XV al XVIII
sec. del palazzo
della Delegazione del Territorio, organi-
smo erariale della Repubblica Veneta. Al
n. 16 scopriamo una rara dimora trecen-
tesca, forse sede della Delegazione, con
residui di decorazioni a fresco nella fac-
ciata che riproducono formelle marmo-
ree colorate e losanghe nel sottotetto. Gli
stessi motivi ornamentali vengono ripre-
si sotto gli archi a sesto acuto del portico
con colonne a capitelli fogliati che si tro-
va nel suggestivo cortiletto gotico, visibi-
le al n. 18. Sulla parete sotto il portico,
sopra le decorazioni originali, sono degli
afreschi con fnte architetture di epoca
successiva, mentre originale sul lato sud
una scala in pietra con cordone in pie-
tra rossiccia come corrimano.
Raggiunta via
Gramsci, al n. 17
incontriamo pa-
lazzo Bettoni Cazzago (XVIII sec.), oggi
sede dellUniversit degli Studi di Brescia.
Sulla facciata spiccano il portale a grosse
bugne di gusto ancora barocco e le fne-
stre dalla linea essenziale: quelle del piano
nobile dalle cornici sagomate che racchiu-
dono conchiglie alternate a trofei darmi e
quelle dellultimo piano con eleganti bal-
concini in ferro battuto.
Superato lincrocio con via Moretto e per-
corsi pochi metri
incontriamo la
chiesa di S. Lo-
renzo: di origini antichissime, seppure in-
certe, fu ricostruita una prima volta nel XV
sec. e, nelle linee attuali, tra il 1751 ed il
1763. Sulla facciata spiccano le alte colonne
corinzie, i timpa-
ni, i cornicioni
sporgenti e le ba-
laustre decorate
dai bei puttini autograf del Calegari che
coronano i due ingressi laterali ed il portale
sul cui timpano la statua di S. Lorenzo,
Tresanda del Territorio
ha marciapiedi a raso
abbastanza sconnessi e
lultimo tratto in pendenza.
ZTL h. 8.00-16.00
Via Gramsci
ha marciapiedi a raso
sconnessi.
Lincrocio con
via Moretto
ha marciapiedi a raso.
La chiesa di S. Lorenzo
ha accesso con scivolo
dallingresso laterale
di destra.
Tresanda del Territorio: il cortiletto gotico
Tresanda del Territorio: the little Gothic courtyard
43
telescope solution was visible across the
junction with Contrada Soncin Rotto, where
there is the side entrance of Palazzo
Martinengo Villagana (see p. 37): from the
main portal in Corso Martiri della Libert,
through the inner courtyards and the right side
door onto Contrada Santa Croce, the sight
opened on the garden that served as a
background, nowadays occupied by the
Palazzina Pirlo of the early XXth century,
planned by Trebeschi. Unaltered, instead, is
this sober, elegant facade, probably subsequent
to the main one, dominated by the two portals
(the left one now changed into a window) that
are linked to the above windows with
tympanum interrupted by a bust in a stone
shell, while the other windows of the frst foor
are decorated with cymatia containing profles
and with rococo fruit and festoons cornices,
repeated also on the ground foor windows.
Remaining in Contrada Soncin Rotto, at
n. 1, we reach Palazzo Soncini, elegant and
simple, designed by architect Marchetti around
1760. On the facade the majestic portal juts
out, with curved corbels supporting the above
stone balcony, while the frst foor windows
with cymatia are typically late baroque. From
the hall you can see, at the end of the courtyard,
the garden with the great fountain by Berenzi
(1809) and also a little part of the large
picturesque nine-arched porch.
Lets now cross Via del Cavalletto and take
Tresanda del Territorio, an ancient street
that owes its name
to the presence, from
the XVth to the
XVIIIth century, of
the palace of the Delegation of the Territory,
revenue institution of the Veneto Republic. At
n. 16 we discover a rare XIVth century
residence, perhaps the seat of the Delegation,
with remains of fresco decorations on the facade
reproducing coloured marble panels and
lozenges below the roof. We fnd the same
decorations below the lancet arches of the porch
with columns with leaf capitals in the
picturesque little Gothic courtyard, at n. 18.
On the wall under the porch, above the original
decorations, there are some frescoes with
simulated structures of later age, while to the
south side there is an original stone staircase
with a cordon of red stone as a handrail.
At n. 17 Via Gramsci we fnd Palazzo Bettoni
Cazzago (XVIIIth
century), now seat
of the University of
Brescia. On the facade the baroque rustication
portal stands out as well as the essential style
windows: the ones on the frst foor with shaped
cornices containing shells and arm trophies
and the ones on the last foor with elegant little
wrought iron balconies.
Past the junction with Via Moretto, a little
forward, we reach
the church of S.
Lorenzo: of very
ancient, though uncertain, origin, it was frst
rebuilt in the XVth century and then, up to the
present shape, between 1751 and 1763. On the
facade the high Corinthian columns stand out,
as well as the
tympanums, the
projecting eaves and
the banisters decorated with the beautiful little
autograph putti by Calegari crowning the two
side entrances, and the portal on whose
tympanum the statue of St. Lawrence stands,
perhaps by Carra, from the previous church. In
the passage of the right entrance there is the
great ancon by Cossali Jesus meets his
Mather (1616) and, beside, the tomb of Bishop
Tresanda del Territorio
has level, quite uneven
pavement and the
last part is steep.
ZTL h. 8.00 16.00
Via Gramsci has level,
uneven pavement.
The junction with
Via Moretto has
level pavement.
The church of S. Lorenzo
has ramp access from
the right side entrance.
Chiesa di S. Lorenzo: la facciata
Church of S. Lorenzo: the facade
Palazzo Bettoni Cazzago: il portale
Palazzo Bettoni Cazzago: the portal
44
forse del Carra, proveniente dalla prece-
dente chiesa. Nellandito dellingresso di
destra sono la grande pala del Cossali Ges
incontra sua Madre (1616) e, a fanco, la tom-
ba del vescovo Averoldi (1538) che si trovava-
no entrambe nella vecchia chiesa. Di fronte,
dietro laltare del-
la cappella iemale
intitolata a S. Ma-
ria Crocifssa di
Rosa, segnaliamo
la pregevole tela di Pietro Marone Incontro
di Abramo con Melchisedek (fne 500), mentre
nella successiva seconda cappella di sini-
stra intitolata alla Beata Vergine della Provvi-
denza conservato lafresco rafgurante la
Madonna in trono col Bambino (XIV sec.) ri-
trovato nel 1755 durante i lavori di ristrut-
turazione della chiesa e, purtroppo, molto
restaurato. Lafresco collocato nella
splendida nicchia, opera del Calegari, con
drappo marmoreo turchino sorretto da put-
tini (met del XVIII sec.) e sovrastato dalla
bella pala settecentesca del Lorenzi, Vergine
col Bambino, S. Anna e S. Gioacchino dai colo-
ri caldi e squillanti. Sullaltare maggiore,
particolarmente ricco di preziosi marmi
utilizzati per il
bellissimo taber-
nacolo e per la sot-
tostante urna contenente i resti dei vescovi
Ottaziano e Vigilio, la bella pala del Ciga-
roli, Martirio di S. Lorenzo, piena di vita e di
movimento e dai colori intensi e brillanti.
Lasciamo la chiesa e raggiungiamo, a nord
del sagrato, il varco che si apre sul muro
della chiesa dellantico monastero di S.
Maria Maddalena, fondato dagli Umiliati
di Gambara, un ordine religioso - laicale
presente in Brescia e provincia dal XIII al
XVI sec. che si insedi con le proprie domus
proprio in questa parte della citt, sia per
lopera assistenziale svolta allinterno del
vicino Hospitale magnum, sia per la presen-
za del fume Garza di cui utilizzavano le
acque per la loro attivit di tessitura della
lana. Il muro dellantica chiesa, risalente al
XIV sec. ma con quattrocentesche decora-
zioni in cotto, delimita a sud la caratteristi-
ca piazza Bruno Boni che rappresenta di
fatto quel collega-
mento tra via Mo-
retto e corso Za-
nardelli (la cosiddetta traversa del Gambero)
teorizzato fn dall800, ma realizzato solo
allinizio del 2000. Loriginale pianta irrego-
lare della piazza si deve alla scelta intelli-
gente di costruire sfruttando gli spazi vuoti
preesistenti, senza interventi demolitivi,
come dimostra lampia parte iniziale rica-
vata dove un tempo era il giardino di pa-
lazzo Bettoni Cazzago (v. pag. 42) il cui
colonnato chiude oggi il lato ovest della
piazza. Dietro il busto commemorativo di
Bruno Boni, sindaco di Brescia dal 1948 al
1975 e superata la sporgenza formata dai
resti del muro (probabilmente appartenuto
allantica chiesa di S. Marco degli Umiliati
del XV sec.), si apre la parte fnale della
piazza, pi raccolta e delimitata su tre lati da
un porticato che conserva ancora, incorpo-
rato nella parete di fondo del lato ovest, un
frammento del portale della chiesa. Alla fne
del portico ha inizio la suggestiva corsia del
Gambero, collegamento fnale che, ripor-
tandoci su corso
Zanardelli, con-
clude litinerario.
Apertura: feriale ore
7.45-12.00 e 16.00-19.15
festivo ore
9.30-12.00 e 16.00-19.30
(Pieghevole a disposizione
allingresso).
Il sagrato della chiesa
di S. Lorenzo in
acciottolato con passatoie
centrali (cm. 60).
Piazza Bruno Boni
ha pavimentazione liscia.
Zona pedonale.
Corsia del Gambero
ha pavimentazione liscia
ed in forte pendenza.
Piazza Bruno Boni
Piazza Bruno Boni
45
Averoldi (1538), both of them once in the old
church. In front, behind the altar of the chapel
dedicated to S.
Maria Crocifssa di
Rosa, we point out
the remarkable
painting by Pietro
Marone An encounter of Abraham with
Melchizedek (late XVIth century), while in
the next second left chapel, dedicated to the
Blessed Virgin of Providence, there is the fresco
representing the Madonna Enthroned with
Child (XIVth century), found in 1755 during
the restoration of the church and, unfortunately,
too much restored. The fresco is placed in the
splendid niche, by Calegari, with deep blue
marble cloth held up by little putti (middle
XVIIIth century); above it the brightly coloured
eighteenth-century ancon by Lorenzi, Virgin
with Child, St. Anna and St. Joachim.
Above the high altar, particularly rich with
precious marbles used for the wonderful
tabernacle and for the urn below containing the
relics of Bishops Ottaziano and Vigilio, there is
the beautiful ancon by Cigaroli, Martyrdom
of St. Lawrence, full of life, movement and
bright colours. We
shall now leave the
church and reach, to
the north of the parvis, the passage through the
wall of the church of the ancient monastery
of Santa Maria Maddalena, founded by the
Umiliati di Gambara, a religious-lay order,
present in Brescia and province from the XIIIth
to the XVIth century, that settled with its
domus exactly in this part of the city, both
because of the charities carried on in the nearby
Hospitale Magnum, and because of the presence
of the river Garza whose water they used for
their activity of wool weaving. The wall of the
ancient church, dating back to the XIVth
century but with ffteenth-century brick
decorations, delimits the characteristic Piazza
Bruno Boni to the south; this square actually
repre-sents that
connection between
Via Moretto and
Corso Zanardelli (the so-called cross - road of
the Crayfsh) theorized since the nineteenth
century, but realized only at the beginning of
the year 2000. The original irregular plan of the
square is due to the intelligent choice to build
exploiting the empty pre-existing spaces,
without demolishing interventions, as proved
by the large initial part obtained where there
once was the garden of Palazzo Bettoni
Cazzago (see p. 41) whose colonnade closes
the west side of the square today. Behind the
memorial bust of Bruno Boni, mayor in Brescia
from 1948 to 1975, and past the remains of the
wall (probably belonged to the ancient church
of S. Marco degli Umiliati of the XVth
century), we discover the final part of the
square, quieter and delimited on three sides
by a colonnade that still keeps, enclosed in
the back wall of the west side, a fragment of
the portal of the church. At the end of the
colonnade the picturesque corsia del
Gambero begins, final connection that,
leading us again to
Corso Zanardelli,
concludes the tour.
Opening: weekdays
7.45-12.00 / 16.00-19.15
Sundays
9.30-12.00 /16.00-19.30
(Leafet available at the
entrance).
The parvis of the church of
S. Lorenzo has cobbled paving
with central stepping
stones (60 cm).
Piazza Bruno Boni
has smooth paving.
Pedestrian precinct.
Corsia del Gambero has
smooth paving
and is very steep.
Corsia del Gambero: scorcio
Corsia del Gambero: view
Piazza Bruno Boni
Piazza Bruno Boni
Testi / Texts
Gloria Gobetto
Traduzione / Translations
Giuditta Rossitto
Fotografe / Photos
Pietro Borzi
Assessorato al Turismo del Comune di Brescia / Tourist Ofce
Civici Musei dArte e Storia di Brescia
Grafca / Graphic Design
Studio grafka moderna
Stampa / Print
Tipografa Color Art
Bibliografa essenziale / Basic Bibliography
Brescia nella storia e nellarte, di L. Vannini, ed. Vannini, Brescia 1971
Enciclopedia bresciana di A. Fappani, ed. La Voce del Popolo, Brescia 1982
Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, di F. Lechi, 4 voll.,
ed. di Storia Bresciana Brescia 1976
Le strade di Brescia, di F. Robecchi, 4 voll., ed. Newton & Compton, Roma 1993
Questa guida stata realizzata grazie a / Thanks to
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promuovendo il concetto di accessibilit e valorizzando, in tal modo,
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