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AZIENDITALIA - FEBBRAIO 2008 N. 2

2
ANNO XV
FEBBRAIO 2008 N. 2
DIREZIONE E REDAZIONE
STRADA 1 PALAZZO F6
20090 MILANOFIORI ASSAGO

MENSILE DI ORGANIZZAZIONE,
BILANCIO, GESTIONE E CONTROLLO www.ipsoa.it/azienditalia

2008
D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB MILANO

La manovra finanziaria
per il 2008
Il patto di stabilità
00093169 - TARIFFA R.O.C.: POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE -

interno
IPSOA - Gruppo Wolters Kluwer
.....................
Sommario
..................................................................................................

Manovra finanziaria 2008


La manovra finanziaria 2008 - Bilancio, gestione, adempimenti
a cura di Francesco Bruno
Bilancio di previsione ...... .............. .............. ............... .............. .............. 89
Contabilità e regole di gestione ........ .............. ............... .............. .............. 92
Ordinamento autonomie locali .......... .............. ............... .............. .............. 99
Ordinamento finanziario e contabile ... .............. ............... .............. .............. 104
Entrate ........ ............... .............. .............. ............... .............. .............. 107
Spese .......... ............... .............. .............. ............... .............. .............. 143
Mutui .......... ............... .............. .............. ............... .............. .............. 152
Servizi pubblici ............. .............. .............. ............... .............. .............. 156
Lavori pubblici .............. .............. .............. ............... .............. .............. 166
Pubblico impiego ........... .............. .............. ............... .............. .............. 172
Patrimonio pubblico ........ .............. .............. ............... .............. .............. 186
Contratti e appalti .......... .............. .............. ............... .............. .............. 189
Società pubbliche ........... .............. .............. ............... .............. .............. 190
Contributi previdenziali .... .............. .............. ............... .............. .............. 193
Anagrafe tributaria ......... .............. .............. ............... .............. .............. 195
Sostituto d’imposta ......... .............. .............. ............... .............. .............. 196
Imposta sul valore aggiunto (Iva) ...... .............. ............... .............. .............. 198
Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) ... ............... .............. .............. 201
Imposta sul reddito delle società (Ires) .............. ............... .............. .............. 202
Imposte indirette ............ .............. .............. ............... .............. .............. 202

Patto di stabilità interno


Le disposizioni per l’anno 2007 e quelle per il triennio 2008-2010
a cura di Francesco Bruno
Premessa ..... ............... .............. .............. ............... .............. .............. 205
Gli obiettivi ... ............... .............. .............. ............... .............. .............. 205
Le azioni utili per il raggiungimento degli obiettivi ............... .............. .............. 205
I soggetti ...... ............... .............. .............. ............... .............. .............. 206
L’obiettivo del saldo finanziario di cassa e di competenza 2007 .............. .............. 206
L’obiettivo 2008 del saldo di competenza mista .... ............... .............. .............. 209
L’obiettivo del saldo di competenza mista 2009-2010 ............ .............. .............. 211
Il mancato raggiungimento dell’obiettivo 2008-2010 ............. .............. .............. 212
Il monitoraggio e le verifiche ........... .............. ............... .............. .............. 214

Segnaliamo agli Abbonati che lo scadenzario relativo alla manovra 2008 e quello connesso con il patto di stabilità sono
scaricabili e stampabili dal sito di «Azienditalia» all’indirizzo ww.ipsoa.it/azienditalia (canale «Strumenti»).

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LA MANOVRA FINANZIARIA 2008
BILANCIO, GESTIONE, ADEMPIMENTI
a cura di Francesco Bruno
Ragioniere Generale Provincia di Catania - Presidente Ardel

Questo numero speciale dell’Osservatorio è riservato alla manovra finanziaria 2008 di cui alla legge finanziaria 2008 (legge 24
dicembre 2007, n. 244, in G.U. n. 300 del 28 dicembre 2007, suppl. ord. n. 285), le cui disposizioni, per gli enti territoriali, costitui-
scono norme di coordinamento della finanza pubblica, a termini degli artt. 117, 118 e 119 della Costituzione.
Nel contesto della manovra si innestano, altresı̀, le disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria, di cui al DL 2 luglio 2007,
n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127, al DL 1º ottobre 2007, n. 159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, e
le disposizioni in materia di proroga dei termini, di cui al DL 31 dicembre 2007, n. 248.
Oltre alle disposizioni di interesse degli enti locali contenute nei predetti provvedimenti legislativi, emanati entro il 31 dicembre
2007, sono ricomprese anche quelle previste in altri inerenti provvedimenti governativi, nonché le disposizioni collegate e quelle
del 2007 e precedenti che hanno influenza sui bilanci e sulla gestione 2008.
Sono riportate in corsivo le annotazioni correlate alle norme di finanza locale della manovra finanziaria 2008 e ai provvedimenti
collegati.
Le norme e gli adempimenti connessi con il patto di stabilità interno formano oggetto di separata trattazione (v. pag. 205 e segg.).
Lo scadenzario relativo alla manovra 2008 e quello relativo al patto di stabilità sono pubblicati, per gli abbonati ad «Azienditalia»,
nel sito della rivista all’indirizzo ww.ipsoa.it/azienditalia (canale «Strumenti»).

BILANCIO DI PREVISIONE sa l’aliquota dell’addizionale all’Irpef, sulle tariffe dei ser-


vizi pubblici locali, nonché quelli per approvare i regola-
I documenti di programmazione e previsione menti sulle entrate. (art. 1, c. 169, legge n. 296/2006)
1. Gli strumenti della programmazione di mandato sono 2.1. Anche se adottati successivamente al 1º gennaio, i re-
costituiti dalle linee programmatiche per azioni e progetti golamenti hanno, comunque, effetto dall’inizio dell’anno.
e dal piano generale di sviluppo. (art. 13, c. 3, DLgs n. 2.2. In caso di mancata approvazione entro la data fissata
170/2006) da norme statali per la deliberazione del bilancio di previ-
2. Il bilancio di previsione è composto dalla relazione pre- sione, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di an-
visionale e programmatica, dal bilancio annuale e dal bi- no in anno.
lancio pluriennale. (art. 13, c. 4, DLgs n. 170/2006) 2.3.La stretta correlazione fra la determinazione dell’am-
montare delle entrate e la formulazione delle previsioni
Termine per l’approvazione di bilancio impone che, qualora adottate, le deliberazioni
1. È fissata al 31 dicembre la scadenza entro la quale deve con le quali sono approvate le aliquote e le tariffe dei tri-
essere deliberato il bilancio di previsione per l’anno suc- buti, le tariffe sui servizi pubblici locali e sui costi di ge-
cessivo. (art. 151, c. 1, DLgs n. 267/2000; art. 13, c. 4, stione dei servizi a domanda individuale, precedano la de-
DLgs n. 170/2006) liberazione di approvazione del bilancio, per la cui validi-
1.1. Il termine può essere differito, in presenza di motivate tà costituiscono un obbligo da rispettare. (nota Ministero
esigenze, con decreto ministeriale. economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio
1.2. Il termine per la deliberazione consiliare del bilancio federalismo fiscale, 16 marzo 2007, n. 5602)
di previsione 2008 è prorogato al 31 marzo 2008. (DM
20 dicembre 2007, in G.U. n. 302 del 31 dicembre 2007) Mancata approvazione
2. Sono parimenti differiti alla data fissata da norme statali 1. Gli statuti degli enti locali devono disciplinare le moda-
per la deliberazione del bilancio i termini relativi alle de- lità di nomina del commissario chiamato a predisporre
liberazioni sulle tariffe, sulle aliquote di imposta, compre- d’ufficio lo schema di bilancio, qualora la giunta non vi

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abbia provveduto, per sottoporlo al consiglio e a sostituir- competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo.
si a quest’ultimo, per approvare il bilancio, qualora non vi (art. 1, c. 166, legge n. 266/2005)
provveda non oltre il termine di cinquanta giorni dalla 2.1. Nella predisposizione della relazione, l’organo di re-
scadenza prescritta per l’adempimento. (art. 1, c. 3, DL visione deve dare conto del rispetto degli obiettivi annuali
22 febbraio n. 13, convertito dalla legge 24 aprile 2002, posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vin-
n. 75; circolare Ministero interno, Dipartimento affari in- colo di indebitamento esclusivamente per spese di investi-
terni e territoriali, 27 aprile 2002, n. 5/2002 Urael) mento e di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria
1.1. Della nomina del commissario per l’approvazione del in ordine alle quali l’ente non abbia adottato le misure
bilancio in sostituzione del consiglio inadempiente deve correttive segnalate dall’organo stesso. (art. 1, c. 167)
essere data comunicazione al prefetto, affinché avvii la 2.2. Criteri e linee guida della relazione sono definiti dalla
procedura per lo scioglimento del consiglio a termini del- Corte dei conti.
l’art. 141 del Tuel. 2.3. Qualora, sulla base delle relazioni, la sezione regiona-
1.2. Qualora lo statuto dell’ente non disciplini le modali- le di controllo della Corte dei conti accerti comportamenti
tà di nomina del commissario per la predisposizione dello difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato ri-
schema e per l’approvazione del bilancio, alla predetta spetto degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno,
nomina, anche nell’anno 2008, provvede il prefetto, cosı̀ adotta specifica pronuncia e vigila sull’adozione, da parte
come nei precedenti anni dal 2002. (art. 2, c. 1, legge n. dell’ente, delle necessarie misure correttive e sul rispetto
244/2007) dei vincoli e delle limitazioni posti in caso di mancato ri-
1.3. La procedura dell’intervento sostitutivo prevede che: spetto delle regole del patto di stabilità interno. (art. 1, c.
a) qualora la giunta non abbia provveduto ad approvare lo 168)
schema di bilancio entro la scadenza del termine prescrit-
to, il prefetto nomina un commissario affinché lo predi- Principi del bilancio
sponga d’ufficio per sottoporlo al consiglio; 1. Oltre che nell’osservanza dei principi di unità, annuali-
b) con lettera notificata ai singoli consiglieri, il prefetto tà, universalità integrità, pareggio finanziario e pubblicità,
assegna al consiglio un termine per l’approvazione del bi- il bilancio di previsione deve essere redatto nel rispetto
lancio predisposto dal commissario; dei principi di coerenza, veridicità ed attendibilità, soste-
c) qualora, invece, la giunta abbia approvato lo schema di nuti da analisi riferite ad un adeguato arco di tempo o,
bilancio e alla scadenza del termine prescritto il consiglio in mancanza, da altri idonei parametri di riferimento.
non abbia ancora provveduto all’approvazione, il prefetto, (art. 162, DLgs n. 267/2000; art. 14, DLgs n. 170/2006)
con lettera notificata ai singoli consiglieri, assegna un ter- 2. In sede di predisposizione del bilancio di previsione an-
mine per l’approvazione consiliare. nuale deve essere assicurato idoneo finanziamento agli
d) decorso il termine assegnato nei casi precedenti, all’ap- impegni pluriennali assunti nel corso degli esercizi prece-
provazione del bilancio provvede il commissario nomina- denti. (art. 164, DLgs n. 267/2000)
to dal prefetto ed ha inizio la procedura di scioglimento 3. Gli stanziamenti previsti nel bilancio pluriennale hanno
del consiglio. (art. 1, c. 2, DL 22 febbraio 2002, n13, con- carattere autorizzatorio e costituiscono limite agli impegni
vertito dalla legge 24 aprile 2002, n. 75) di spesa. (art. 171, DLgs n. 267/2000)
1.4. La diffida a provvedere deve recare l’esplicita avver- 4. Per tutti gli investimenti, comunque finanziati, l’organo
tenza che in caso di omissione all’adempimento si proce- deliberante, nell’approvare il progetto o il piano esecutivo
derà in via sostitutiva. dell’investimento, dà atto della copertura delle maggiori
2. Analoga procedura di intervento sostitutivo di cui al spese derivanti dallo stesso nel bilancio pluriennale origi-
precedente punto 1. è prevista anche nell’ipotesi di scio- nario, eventualmente modificato dall’organo consiliare,
glimento del consiglio per mancata adozione dei provve- ed assume impegno di inserire nei bilanci pluriennali suc-
dimenti di riequilibrio di bilancio. (art. 2, c. 1, legge n. cessivi le ulteriori o maggiori previsioni di spesa. (art.
244/2007) 200, DLgs n. 267/2000; art. 25, DLgs n. 170/2006)
2.1. L’intervento sostitutivo comporterà avvio della pro- 4.1. La previsione dell’obbligatoria copertura nel bilancio
cedura per lo scioglimento del consiglio solo nel caso pluriennale delle maggiori spese indotte dall’investimento
che il provvedimento consegua all’accertata mancanza de- ripropone, in sostanza, la procedura dei piani finanziari e,
gli equilibri generali del bilancio e non già alla rilevata quindi, l’adempimento di assicurare alle stesse la necessa-
sussistenza degli equilibri dei quali prendere atto, unita- ria garanzia di copertura finanziaria.
mente allo stato di attuazione dei programmi. 5. I valori monetari contenuti nel bilancio pluriennale e
nella relazione previsionale e programmatica sono espres-
Controlli e verifiche si con riferimento ai periodi ai quali si riferiscono, tenen-
1. Ai fini del coordinamento della finanza pubblica, la do conto del tasso di inflazione programmata. (art. 173,
Corte dei conti verifica il rispetto degli equilibri di bilan- DLgs n. 267/2000)
cio in relazione al patto di stabilità interno. (art. 7, c. 7, 6. Ai cittadini ed agli organismi di partecipazione deve es-
legge n. 131/2003) sere assicurata la conoscenza dei contenuti significativi e
2. L’organo di revisione è tenuto a trasmettere alla com- caratteristici del bilancio e dei suoi allegati, con le moda-
petente sezione regionale di controllo della Corte dei conti lità previste statutariamente o in altro regolamento. (art.
una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di 162, c. 7, DLgs n. 267/2000)

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90 2/2008
Vincoli patto di stabilità interno 2.1. Sui residui attivi al 31 dicembre 2007 costituiti per
1. Le province e i comuni con popolazione superiore a effetto dell’accertamento del maggior gettito Ici conven-
5.000 abitanti soggetti al patto di stabilità interno, devo- zionalmente determinato, in sede di rendiconto 2007, de-
no iscrivere in bilancio le previsioni di entrata e di spesa ve essere posto un vincolo di indisponibilità, sicché deve
affluire tra i fondi vincolati dell’avanzo di amministrazio-
corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni di
ne e, qualora l’avanzo non sia sufficiente, la differenza
riscossioni e pagamenti in c/capitale, sia garantito il ri-
non coperta dall’avanzo costituisce disavanzo di ammini-
spetto delle regole che disciplinano il patto di stabilità in-
strazione da applicare, per il ripiano, al bilancio 2008.
terno. (art. 1, c. 684, legge n. 296/2006, nel testo sostitui-
(art. 3, c. 3, DL 2 luglio 2007, n. 81, convertito dalla legge
to dall’art. 1, c. 379, lett. g, legge n. 244/2007)
3 agosto 2007, n. 127)
1.1. L’obbligo della coerenza delle previsioni con l’obiet-
3. L’eventuale disavanzo di amministrazione è applicato
tivo del saldo finanziario di competenza misto decorre dal
al bilancio per l’anno in corso e/o per i successivi, in ag-
bilancio 2008.
giunta alle quote di ammortamento facoltativamente ac-
1.2. Al fine di verificare la coerenza, al bilancio deve es-
cantonate e non disponibili nel risultato contabile di am-
sere allegato un prospetto contenente le previsioni di ministrazione. (art. 188, DLgs n. 267/2000)
competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini
del patto di stabilità interno. Ammortamento dei beni
Risultato contabile di amministrazione 1. Dall’anno 2002, l’iscrizione in bilancio delle previsioni
di spesa per ammortamenti è facoltativa. (art. 167, c. 1,
1. L’iscrizione in bilancio e l’utilizzo dell’eventuale avan- DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 27, c.
zo di amministrazione accertato è disposto: 7, lett. b, legge n. 448/2001)
a) per il reinvestimento delle quote facoltativamente ac-
cantonate per ammortamento, provvedendo, ove l’avanzo Esecutività del bilancio
non sia sufficiente, ad applicare nella parte passiva del bi- 1. Con l’abrogazione dell’art. 130 della Costituzione, so-
lancio un importo pari alla differenza; no caducate tutte le norme ordinamentali relative ai con-
b) per la copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili; trolli di legittimità. (art. 9, legge 18 ottobre 2001, n. 3)
c) per il finanziamento delle spese di funzionamento non 2. Se non dichiarata immediatamente eseguibile, nel caso
ripetitive; d’urgenza, la deliberazione di approvazione del bilancio
d) per il finanziamento delle spese di investimento; diventa esecutiva dopo il decimo giorno dalla sua pubbli-
e) per il finanziamento delle spese correnti, soltanto in se- cazione. (art. 134, c. 3 e 4, DLgs n. 267/2000)
de di assestamento di bilancio;
f) per i provvedimenti necessari alla salvaguardia degli Certificazione di bilancio
equilibri di bilancio; 1. Il segretario ed il responsabile del servizio finanziario
g) per l’estinzione anticipata di prestiti. (art. 187, c. 2, sono tenuti alla sottoscrizione delle certificazioni di bilan-
DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 2, c. cio, da redigere obbligatoriamente sui principali dati. (art.
13, legge n. 244/2007) 161, c. 1, DLgs n. 267/2000)
1.1. L’avanzo di amministrazione può essere, altresı̀, 2. Con DM da emanare saranno approvati i modelli con-
iscritto in bilancio e utilizzato per il finanziamento delle cernenti la certificazione del bilancio di previsione dei co-
spese correnti una tantum. (art. 1, c. 160, legge 23 dicem- muni, delle province e delle comunità montane per l’anno
bre 1996, n. 662) 2008. (art. 161, c. 2, DLgs n. 267/2000)
1.2. Al bilancio deliberato ad esercizio già iniziato può es- 2.1. Il termine per la presentazione del certificato al Mini-
sere applicato anche l’avanzo presunto, per gli utilizzi di stero interno, in versione cartacea e in versione informa-
cui al precedente punto 1., con l’eccezione del finanzia- tizzata, per il tramite dell’ufficio territoriale di governo
mento di spese di investimento. L’attivazione delle spese competente per territorio, sarà fissato con il medesimo
è, tuttavia, consentita dopo l’approvazione del rendiconto. DM.
(art. 187, c. 3, DLgs n. 267/2000) 2.2. Tutti i dati finanziari certificati devono essere espressi
2. Il maggior gettito Ici 2007 derivante dall’aggiornamento in euro e arrotondati all’unità.
del catasto terreni e dal riclassamento dei fabbricati rurali, 2.3. La certificazione informatizzata impone la predisposi-
dalla revisione della qualificazione e della rendita catasta- zione e stampa del certificato solo con l’utilizzo di una
le delle unità immobiliari delle categorie E/1, E/2, E/3, E/4, procedura software autorizzata dal Ministero dell’interno.
E/5, E/6 ed E/9 che hanno autonomia funzionale e reddi- 2.4. Copia del certificato in versione cartacea deve essere
tuale e dalla rivalutazione delle rendite catastali dei fabbri- trasmessa, a cura dell’ente certificante, alla regione di ap-
cati classificati nel gruppo catastale B, determinato con- partenenza.
venzionalmente, per ogni singolo comune interessato, dal- 3. In mancanza di decreto ministeriale approvativo, è an-
l’Agenzia del territorio e da questa comunicato, entro il 30 cora rinviata la presentazione della tabella relativa ai para-
settembre 2007, al Ministero dell’interno, è considerato, ai metri di riscontro delle situazioni di deficitarietà struttura-
fini del rendiconto 2007, accertamento di maggiori entrate le prevista dall’art. 172, c. 1, lett. f, DLgs n. 267/2000.
nell’esercizio di competenza. (art. 3, c. 4, DL 2 luglio 2007, 4. La mancata presentazione del certificato al Ministero
n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127) interno comporta la sospensione dell’ultima rata del con-

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2/2008 91
tributo ordinario dell’anno nel quale avviene l’inadem- adottare atti anche di natura tecnica gestionale. (art. 53,
pienza. (art. 161, c. 3, DLgs n. 267/2000, nel testo modi- c. 23, legge n. 388/2000)
ficato dall’art. 27, c. 7, lett. a, legge n. 448/2001) 1.1. L’attribuzione non consegue al riscontro e dimostra-
5. Copia del certificato deve essere trasmessa telematica- zione della mancanza non rimediabile di figure professio-
mente alla sezione regionale della Corte dei conti nei tem- nali idonee nell’ambito dei dipendenti, ma ha il solo fine
pi e con le modalità che saranno stabiliti con DM. (art. di operare un contenimento della spesa, che deve essere
227, c. 6, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. documentata ogni anno, con apposita deliberazione, in se-
28, c. 6, legge n. 289/2002) de di approvazione del bilancio.
5.1. In mancanza del DM attuativo, la trasmissione alla
Corte dei conti è curata dagli uffici territoriali del governo. Agenti contabili
1. La disciplina degli agenti contabili prevista dal regola-
mento per l’amministrazione del patrimonio e per la con-
CONTABILITÀ E REGOLE DI GESTIONE tabilità generale dello Stato, di cui al RD 23 maggio
1924, n. 827, si applica ai comuni relativamente alle ri-
Esercizio provvisorio scossioni erariali per le funzioni amministrative catastali
1. Fino alla data di deliberazione del bilancio di previsio- loro conferite. (art. 1, c. 281, legge n. 244/2007)
ne e, comunque, non oltre il 31 marzo 2008, gli enti locali 1.1. La vigilanza e la direzione per esercizio delle funzio-
possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misu- ni degli agenti contabili sono attribuite ai responsabili
ra non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle delle strutture comunali sovraordinate a quelle delle fun-
somme previste nell’ultimo bilancio definitivamente ap- zioni catastali che effettuano le riscossioni.
provato, con esclusione delle spese tassativamente rego- Tesoreria unica
late dalla legge o non suscettibili di pagamento fraziona-
to in dodicesimi. (art. 163, c. 3, DLgs n. 267/2000; art. 15, 1. Dal 1º gennaio 2008 cessa, per le province e per i co-
DLgs n. 170/2006; DM 20 dicembre 2007) muni con popolazione superiore a 50.000 abitanti il regi-
1.1. L’esercizio provvisorio, fino alla data di deliberazio- me di monitoraggio, sui limiti di giacenza al raggiungi-
ne del bilancio, deve intendersi automaticamente autoriz- mento dei quali potevano essere accreditati in tesoreria
zato, senza alcuna previa deliberazione consiliare. i pagamenti a carico del bilancio dello Stato. (art. 1, c.
2. La deliberazione consiliare di ricorso all’esercizio prov- 20, legge 30 dicembre 2004 n 311)
visorio sulla base del bilancio 2007 deliberato potrà essere 2.. I pagamenti a carico del bilancio dello Stato per tutti i
adottata a seguito della deliberazione dello stesso nelle comuni e per le province sono interamente versati alle
scadenze degli accrediti, secondo le modalità individuate
more dell’esecutività del bilancio. (art. 163, c. 1, DLgs
con decreto del Ministero dell’interno, 21 febbraio
n. 267/2000)
2002. (art. 27, c. 2, legge n. 448/2001; art. 31, c. 3, legge
Utilizzo entrate a specifica destinazione n. 289/2002)
2.1. I pagamenti devono essere fronteggiati utilizzando
1. A garanzia della ricostituzione delle somme vincolate
prima le disponibilità libere depositate presso il tesoriere,
utilizzate in termini di cassa in mancanza di liquidità, è
poi quelle libere depositate presso la contabilità speciale
imposta preventiva adozione della deliberazione di richie- fruttifera, destinata ad estinguersi gradualmente, e infine
sta di concessione dell’anticipazione di tesoreria. (art. quelle libere depositate presso la contabilità speciale in-
195, DLgs n. 267/2000) fruttifera.
2. Le disponibilità residue sulle somme assegnate ai co- 2.2. Resta ferma la facoltà di utilizzo delle entrate vinco-
muni per gli eventi alluvionali del 5 e 6 novembre late per il pagamento di spese correnti.
1994, a intervenuta definizione delle pratiche, restano 2.3. Le disponibilità nei conti correnti postali devono es-
svincolate e sono destinate al finanziamento di spese di sere riversate presso il tesoriere a cadenza quindicinale.
investimento dei comuni medesimi. (art. 2, c. 14, legge 3. Sono esclusi dalla disciplina di tesoreria unica i titoli di
n. 244/2007) spesa concernenti il pagamento di servizi resi dall’ente be-
Conto economico neficiario all’amministrazione emittente e quelli di importo
non superiore a 258,23 euro. (art. 9, c. 8, DL 31 dicembre
1. È definitivamente sospesa l’applicazione della discipli- 1996, n. 669. convertito dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30)
na del conto economico per i comuni con popolazione in- 4. Con DM 8 luglio 2005 (in G.U. n. 165 del 18 luglio
feriore a 3.000 abitanti (era stata rinviata all’anno 2006). 2005) sono state individuate alcune province, comunità
(art. 115, n. 4 bis, DLgs n. 77/1995; art. 1, c. 164, legge montane e comuni nei quali sia i trasferimenti statali
n. 266/2005) che le entrate proprie affluiranno direttamente ai tesorieri
dell’ente, ai fini della sperimentazione degli effetti del su-
Competenze gestionali peramento della tesoreria unica. (art. 1, c. 79, legge n.
1. Nei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti pos- 311/2004)
sono essere adottate disposizioni regolamentari organizza- 4.1. Con il medesimo DM sono stati anche definiti tempi,
tive che attribuiscano ai componenti dell’organo esecutivo modalità e criteri della sperimentazione relativa sia alle
la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di entrate che alle spese.

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92 2/2008
5. Dal 1º luglio 1998 i comuni con popolazione inferiore a tari deteriorabili, salvo statuizione di un termine superio-
1.000 abitanti sono fuoriusciti dal sistema di tesoreria uni- re. (art. 4)
ca, salvo che per le entrate derivanti da contributi statali. 4.1. È possibile stabilire contrattualmente un termine di
(art. 47, c. 8, legge 27 dicembre 1997, n. 449) pagamento, posticipato rispetto a quanto previsto al prece-
5.1. Dal 1º gennaio 1999 i comuni con popolazione infe- dente punto 4., purché l’accordo non sia «gravemente ini-
riore a 5.000 abitanti sono fuoriusciti dal sistema di teso- quo» in danno del creditore. (artt. 4, c. 2, e 7)
reria unica, salvo che per le entrate derivanti da contributi 5. L’inosservanza dei termini di pagamento contrattuali o
statali. (art. 8, c. 1, lett. b, DLgs 7 agosto 1997, n. 279) legali comporta l’automatica decorrenza degli interessi in
5.2. Dal 1º marzo 2001 le province ed i comuni con po- misura pari al tasso di interesse fissato semestralmente
polazione inferiore a 10.000 abitanti sono fuoriusciti dal dalla Banca centrale europea, maggiorato di sette punti
sistema di tesoreria unica, salvo che per le entrate derivan- percentuali salvo che il debitore non dimostri che il ritardo
ti da contributi statali. (art. 66, c. 11, legge n. 388/2000) e stato determinato da causa a lui non imputabile. (artt. 3,
4 e 5)
Termini di pagamento 5.1. Il saggio degli interessi da applicare a favore dei cre-
1. Qualora una scadenza non sia concordata tra le parti, il ditori, al netto della maggiorazione del 7%, ha subito, se-
termine massimo per il pagamento di fatture, nei rapporti mestralmente, le seguenti variazioni:
tra imprese o professionisti e pubblica amministrazione, è . 3,35% per il 2º semestre 2002;
fissato in un massimo di 30 giorni. (direttiva Parlamento . 2,85% per il 1º semestre 2003;
europeo n. 2000/35/Ce, in G.U.Ce del 29 giugno 2000) . 2,10% per il 2º semestre 2003;
1.1. Dal giorno successivo alla data di scadenza o alla fine . 2,02% per il 1º semestre 2004;
del periodo di pagamento stabiliti nel contratto, comincia- . 2,01% per il 2º semestre 2004;
no a decorrere automaticamente gli interessi di mora. . 2,09 per il 1º semestre 2005;
2. Con DLgs 9 ottobre 2002, n. 231, è data attuazione alla . 2,05 per il 2º semestre 2005;
direttiva comunitaria relativa alla lotta contro i ritardi di . 2,25% per il 1º semestre 2006;
pagamento nelle transazioni commerciali di cui al prece- . 2,83% per il 2º semestre 2006;
dente punto 1, ossia nei contratti che comportano, in via . 3,58% per il 1º semestre 2007;
esclusiva o prevalente, la consegna di merci o la presta- . 4,07% per il 2º semestre 2007. (comunicati Ministero
zione di servizi, contro il pagamento di un prezzo. economia e finanze, in G.U. n. 33 del 10 febbraio 2003,
2.1. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze in G.U. n. 160 del 12 luglio 2003, in G.U. n. 11 del 15
14 gennaio 2003, n. 1 (in G.U. n. 19 del 14 gennaio gennaio 2004, in G.U. n. 159 del 9 luglio 2004, in G.U.
2003) e successiva circolare del Dipartimento Ragione- n. 5 dell’8 gennaio 2005, in G.U. n. 174 del 28 luglio
ria generale dello Stato 4 febbraio 2003, n. 6, sono sug- 2005 in G.U. n. 10 del 13 gennaio 2006, in G.U. n. 158
geriti i comportamenti che gli enti devono adottare per il del 10 luglio 2006, in G.U. n. 29 del 5 febbraio 2007 e
rispetto delle disposizioni emanate per contrastare i ritar- in G.U. n. 175 del 30 luglio 2007)
di nel pagamento delle transazioni commerciali, in attua- 5.2. La misura degli interessi è ulteriormente maggiorata
zione della direttiva comunitaria 2000/35/Ce, con DLgs del 2% nel caso di mancato rispetto del termine di paga-
9 ottobre 2001, n. 231, al quale fanno riferimenti gli ar- mento di cui al precedente punto 4., lett. d), ed è indero-
ticoli richiamati senza altra indicazione nei punti che se- gabile. (art. 4, c. 3)
guono. 5.3. È possibile stabilire contrattualmente un saggio di in-
3. Le disposizioni del provvedimento non si applicano: teressi diverso rispetto a quanto previsto al precedente
a) ai contratti conclusi prima dell’8 agosto 2002; punto 5., purché l’accordo non sia «gravemente iniquo»
b) ai debiti oggetto di procedure concorsuali aperte a ca- in danno del creditore. (artt. 5, c. 1, e 7)
rico del debitore; 5.4. Oltre agli interessi, il creditore ha diritto al risarci-
c) alle richieste di interessi inferiori a 5 euro; mento dei costi sostenuti per il recupero delle somme.
d) ai pagamenti effettuati a titolo di risarcimento danni; (art. 6)
e) ai contratti per lavori pubblici. (artt. 1, 2 e 11) 6. Su domanda del creditore, sussistendo le condizioni, il
4. Salvo diversa statuizione inserita in contratto, il termine giudice emette decreto ingiuntivo entro 30 giorni dal de-
per il pagamento scade: posito del ricorso. (art. 641, c. 1, Cod. proc. civ., nel testo
a) trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura o di modificato dall’art. 9, c. 2, lett. a, DLgs 9 ottobre 2002, n.
richiesta di pagamento equivalente; 231)
b) trenta giorni dalla data di ricevimento delle merci o di 6.1. Il giudice concede l’esecuzione parziale provvisoria
prestazione dei servizi, quando la data di cui alla prece- del decreto ingiuntivo opposto limitatamente alle somme
dente lett. a) è anteriore oppure non è certa; non contestate. (art. 648, c. 1, Cod. proc. civ., nel testo
c) trenta giorni dalla data dell’accettazione o della verifica modificato dall’art. 9, c. 3, DLgs 9 ottobre 2002, n. 231)
della conformità della merce o dei servizi alle previsioni 7. I responsabili dei servizi sono, pertanto, obbligati a
contrattuali, qualora previste dalla legge o dal contratto snellire le procedure, anche mediante informatizzazione,
e la data di cui alla precedente lettera a) sia anteriore; dalla fase dell’ordinazione della spesa a quella del paga-
d) sessanta giorni dalla consegna o dal ritiro dei beni, per i mento, ivi comprese tutte le fasi intermedie, concernenti
contratti aventi ad oggetto la cessione di prodotti alimen- il controllo della conformità e rispondenza dei beni e ser-

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2/2008 93
vizi ricevuti alle condizioni fissate nel contratto, nonché il 1.1. I versamenti possono essere effettuati anche con bo-
controllo sulla prenotazione delle risorse necessarie. nifico bancario o postale a decorrere dal 19 giugno 2007.
7.1. I responsabili dell’attività contrattuale devono valuta- 1.2. Nelle distinte di versamento e nei titoli di spesa in fa-
re l’opportunità, nell’ambito della ponderazione comples- vore del bilancio dello Stato o di altri conti di tesoreria de-
siva delle clausole negoziali, di prevedere nel bando di ga- ve essere indicato il codice fiscale del versante.
ra, ovvero di negoziare condizioni diverse da quelle lega- 2. Non possono utilizzare lo strumento del bonifico i sog-
li, salvaguardando il rispetto del sinallagma, la sostanziale getti tenuti ad effettuare i versamenti attraverso girofondi
par condicio tra le parti e le esigenze di carattere organiz- di tesoreria. (circolare Ministero economia e finanze, Ra-
zativo dell’amministrazione debitrice. gioneria generale dello Stato, 8 maggio 2007, n. 20, in
G.U. n. 114 del 18 maggio 2007)
Amministrazioni pubbliche 2.1. Anche gli enti locali soggetti a tesoreria unica posso-
1. Con comunicato Istat, a termini dell’art. 1, c. 5, legge n. no utilizzare lo strumento del bonifico per il versamento
311/2004, è stato aggiornato l’elenco delle amministrazio- dei contributi Inpdap.
ni pubbliche inserite nel conto economico consolidato. (in 2.2. Gli enti locali soggetti a regime di tesoreria misto,
G.U. n. 176 del 31 luglio 2007) possono effettuare versamenti diretti al bilancio dello Sta-
to o su altri conti di tesoreria, senza più l’obbligo di ope-
Pagamenti informatici rare il girofondi.
1. Dal 1º gennaio 2006 il trasferimento di fondi tra pubbli- 2.3. Il codice Iban, da indicare fra gli elementi nella dispo-
che amministrazione e tra queste e soggetti privati, in via sizione di bonifico, può essere utilizzato solo per i bonifici
telematica, è effettuato secondo le regole tecniche stabilite che devono affluire sul sottoconto infruttifero.
dal codice dell’amministrazione digitale. (art. 38, DLgs 7 2.4. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze,
marzo 2005, n. 82, in suppl. ord. n. 93 alla G.U. n. 112 del Ragioneria generale dello Stato, 17 ottobre 2007, n. 31 so-
16 maggio 2005) no fornite ulteriori indicazioni sulle disposizioni applicati-
ve. (in G.U. n. 250 del 16 ottobre 2007)
Pagamenti tributi e contributi
Pagamenti ad esercenti arti e professioni
1. Dal 1º gennaio 2007 i pagamenti di imposte, di contri-
buti previdenziali ed assistenziali e delle altre somme a fa- 1. Con gradualità, l’erogazione di compensi in denaro su-
vore dello Stato, delle regioni e degli enti previdenziali, periori a 99,99 euro per l’esercizio di arti e professioni
devono essere eseguiti utilizzando, anche tramite interme- non può essere disposta in contanti, bensı̀ esclusivamente
diari, modalità di pagamento telematico. (art. 37, c. 49, a mezzo di assegno non trasferibile, bonifico bancario, al-
DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto tre modalità di pagamento bancario o postale o mediante
2006, n. 248; DPCM 4 ottobre 2006, in G.U. n. 233 del 6 sistemi di pagamento elettronico. (art. 19, c. 4, aggiunto al
ottobre 2006) DPR n. 600/1973, dall’art. 35, c. 12, DL 4 luglio 2006, n.
1.1. Con circolare dell’Agenzia delle entrate 29 settembre 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
2006, n. 30/E, sono forniti chiarimenti interpretativi della 1.1. La gradualità della soglia oltre la quale l’erogazione
disposizione. di compensi non può essere disposta in contanti, è la se-
1.2. Gli enti non titolari di partita Iva restano esclusi dal- guente:
l’obbligo e potranno continuare ad effettuare i versamenti . 100,00 euro, dal 4 luglio 2006 (data di entrata in vigore
con mod. F24 cartaceo. del DL n. 223/2006) all’11 agosto 2006 (data antecedente
2. Gli enti tenuti ad eseguire i pagamenti di ritenute alla l’entrata in vigore della legge di conversione n. 48/2006);
fonte tramite versamenti diretti in tesoreria dello Stato, . 1.000,00 euro, dal 12 agosto 2006 al 30 giugno 2008;
non sono soggetti al versamento telematico delle ritenute . 500,00 euro, dal 1º luglio 2008 al 30 giugno 2009;
operate e potranno continuare ad effettuare i versamenti . 100,00 euro, dal 1º luglio 2009. (art. 35, c. 12 bis, ag-
diretti in tesoreria. giunto al DL 4 luglio 2006, n. 223, dalla legge di conver-
2.1. Per i versamenti diversi da quelli delle ritenute alla sione 4 agosto 2006, n. 248, nel testo sostituito dall’art. 1,
fonte, dovranno essere utilizzati i servizi dell’Agenzia del- c. 69, legge n. 296/2006)
le entrate o del sistema bancario o postale.
2.2. Nei casi di oggettiva impossibilità ad accedere a conti Pagamenti ad appaltatori di opere, forniture e servizi
correnti bancari o postali, potrà essere utilizzato il mod. 1. Relativamente ai contratti di appalto di opere, forniture
F24 cartaceo. e servizi, l’ente può provvedere al pagamento del corri-
2.3. In casi residuali ed eccezionali, sarà, comunque, pos- spettivo dovuto soltanto previa esibizione da parte del-
sibile effettuare versamenti diretti in tesoreria con le stesse l’appaltatore della documentazione attestante il versamen-
modalità previste per il pagamento delle ritenute alla fonte. to delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, dei
contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbli-
Versamenti in tesoreria statale gatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professio-
1. Con DM dell’economia e finanze 9 ottobre 2006, n. nali dei dipendenti, connessi con le prestazioni di lavoro
293, è stato adottato il regolamento per l’introduzione di dipendente concernenti l’opera, la fornitura o il servizio
nuove modalità di versamento presso le tesorerie statali. affidati. (art. 35, c. 34, DL 4 luglio 2006, n. 223, conver-
(in G.U. n. 295 del 20 dicembre 2006) tito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)

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94 2/2008
1.1. L’esecuzione di pagamenti senza previo accertamento 3. Chiarimenti su taluni aspetti critici della disposizione
degli adempimenti eseguiti dall’appaltatore è sanzionata - sono forniti con circolare 17 settembre 2007.
da 5.000,00 a 20.000,00 euro - e comporta la responsabi- 3.1. La disciplina si applica ai pagamenti per adempimen-
lità solidale dell’ente per gli omessi versamenti, fino al- to di obblighi contrattuali e, pertanto, non rientra nell’am-
l’ammontare dovuto per appalto. (art. 35, c. 30 e 33) bito della disposizione il semplice trasferimento di fondi
1.2. Il pagamento dei corrispettivi può essere sospeso fino effettuato da amministrazioni pubbliche a favore di altre
all’esibizione da parte dell’appaltatore della documenta- amministrazioni pubbliche.
zione sui versamenti. (art. 35, c. 29) 3.2. La soglia di 10.000,00 euro deve intendersi compren-
siva di Iva.
Pagamenti a qualsiasi titolo 4. L’obbligo di verifica di cui ai punti precedenti si appli-
1. Prima di effettuare pagamenti a qualsiasi titolo di im- cherà dalla data di entrata in vigore del regolamento.
porto superiore a 10.000,00 euro, deve essere verificato, (art. 48 bis, DPR 29 ottobre 1973, n. 602, nel testo modi-
anche in via telematica, se il beneficiario risulti inadem- ficato dall’art. 19, DL 1º ottobre 2007, n. 159, convertito
piente all’obbligo di versamento derivante da cartelle di dalla legge 29 novembre 2007, n. 222)
pagamento. (art. 48 bis, aggiunto al DPR 29 settembre 4.1. L’importo di 10.000,00 euro potrà essere aumentato,
1973, n. 602, dall’art. 2, c. 9, DL 3 ottobre 2006, n. in misura non superiore al doppio, o diminuito con decre-
262, convertito dalla legge 24 novembre 2006 n. 286) to ministeriale.
1.1. La disposizione si applica anche alle società a preva-
Pagamenti e riscossioni di modesto ammontare
lente partecipazione pubblica.
1.2. Se le cartelle di pagamento notificate sono di importo 1. Le somme di modesto ammontare, anche omnicom-
complessivo pari almeno a 10.000,00 euro, non può pro- prensive di interessi o sanzioni sono escluse da qualsiasi
cedersi al pagamento e deve essere effettuata segnalazione azione cautelativa, ingiuntiva ed esecutiva. (art. 25, c. 1,
all’agente della riscossione competente per territorio, ai fi- legge n. 289/2002)
ni dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme 1.1. Con uno o più decreti ministeriali saranno stabiliti gli
iscritte a ruolo. importi, la disciplina dei pagamenti e della riscossione dei
1.3. Le modalità di attuazione saranno stabilite con rego- crediti di qualsiasi natura, anche tributarie, e le norme ri-
lamento ministeriale. guardanti l’esclusione delle azioni. (art. 25, c. 1 e 2)
2. Le istruzioni applicative sono fornite con circolare del 1.2. In sede di prima applicazione dei decreti, l’importo
Ministero dell’economia e finanze, Ragioneria generale minimo, arrotondato all’unità di euro, non può essere in-
dello Stato, 6 agosto 2007, n. 28. (in G.U. n. 190 del feriore a 12 euro. (art. 25, c. 4)
17 agosto 2007) e 4 settembre 2007, n. 23. (in G.U. n. 1.3. Sono esclusi dalla disciplina delle somme di modesto
212 del 12 settembre 2007) ammontare i corrispettivi per servizi resi dalle pubbliche
2.1. Si può ritenere sufficiente per le verifiche l’acquisi- amministrazioni a pagamento. (art. 25, c. 3)
zione di una dichiarazione, da accludere al mandato di pa-
Esecuzione forzata
gamento, resa dal beneficiario dalla quale risulti l’assenza
di qualsiasi inadempimento. 1. È di 120 giorni il termine, decorrente dalla notificazio-
2.2. La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà deve ne del titolo esecutivo, entro il quale deve essere comple-
essere acquisita, a titolo orientativo, non oltre venti giorni tata la procedura per l’esecuzione dei provvedimenti giu-
prima l’emissione del mandato. risdizionali e dei lodi arbitrali con efficacia esecutiva e
2.3. Per garantire la piena efficacia della disposizione e comportanti l’obbligo di pagamento di somme di denaro.
scongiurare l’insorgenza di possibili ipotesi di responsa- (art. 14, c. 1, DL 31 dicembre 1996, n. 669, convertito
bilità amministrativa, devono essere eseguiti controlli, dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30, nel testo modificato
almeno a campione, delle dichiarazioni ricevute e non dall’art. 147, c. 1, lett. a, legge n. 388/2000)
devono essere posti in essere artificiosi frazionamenti 2. Non sono soggette ad esecuzione forzata le somme per
di un unico pagamento tali da eludere gli obblighi di ve- addizionale comunale e provinciale all’Irpef disponibili
rifica. sulle contabilità speciali di girofondi intestate al Ministero
2.4. Sono esclusi dall’obbligo di verifica soltanto le ero- interno. (art. 27, c. 13, legge n. 448/2001)
gazioni a titolo di stipendi, salari, pensioni e altri emolu- 2.1. Gli atti di sequestro e pignoramento già effettuati non
menti connessi a prestazioni di lavoro dipendente o assi- hanno effetto e non comportano vincoli sulla disponibilità
milate ed i pagamenti disposti in virtù di pronunce giuri- delle somme.
sdizionali esecutive.
Debiti fuori bilancio
2.5. Nei casi di omessa dichiarazione sostitutiva, prima di
procedere al pagamento, deve procedersi a verifica presso 1. Le deliberazioni consiliari di riconoscimento e finanzia-
Equitalia spa. mento dei debiti fuori bilancio devono essere trasmesse
2.6. In presenza di pagamenti aventi carattere periodico a all’organo di revisione ed alla procura regionale della
favore dello stesso beneficiario, la dichiarazione sostituti- Corte dei conti. (art. 23, c. 3, legge n. 289/2002)
va può contenere l’impegno che sarà provveduto a comu-
nicare tempestivamente qualsiasi variazione, al fine di Albo beneficiari di provvidenze
evitare la replica di identiche dichiarazioni. 1. Sussiste l’obbligo di istituire ed aggiornare annualmen-

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te l’albo dei soggetti, ivi comprese le persone fisiche, cui 3.1. La Riscossione spa può effettuare le attività di riscos-
sono erogati in ogni esercizio finanziario contributi, sov- sione spontanea, liquidazione e accertamento delle entra-
venzioni, crediti e benefici di natura economica a carico te, tributarie o patrimoniali, dagli enti pubblici, anche ter-
dei bilanci degli enti. (art. 1, DPR 7 aprile 2000, n. 118, ritoriali, e delle loro società partecipate, nel rispetto di
in G.U. n. 109 del 12 maggio 2000) procedure di gara ad evidenza pubblica. (art. 3, c. 4, lett.
1.1. Per ciascun soggetto beneficiario, deve essere indica- b, n. 1 e c. 25 bis)
ta anche la disposizione di legge sulla base della quale 3.2. Le aziende concessionarie che vengono acquisite dal-
hanno luogo le erogazioni. la «Riscossioni spa» possono trasferire ad altro soggetto
1.2. Gli albi, ai quali deve essere assicurata la massima fa- abilitato le attività di riscossione svolte per conto di comu-
cilità di accesso e pubblicità, possono essere consultati da ni e province, salvo diversa determinazione dell’ente loca-
ogni cittadino; agli stessi deve essere consentito l’accesso le, purché le esercitino fino al 31 dicembre 2010. (art. 3, c.
gratuito anche per via telematica. 24)
1.3. Con l’abrogazione dell’art. 22 della legge 30 dicembre 3.3. I contratti in corso tra gli enti locali e le società iscrit-
1991, n. 142, è venuto meno l’obbligo della presentazione te all’albo per l’accertamento e la riscossione delle entrate
dell’albo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e la sca- locali possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2010.
denza del 30 aprile per gli aggiornamenti annuali. (art. 3) (art. 3, c. 25)
3.4. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze,
Servizi di riscossione Agenzia delle entrate, 13 aprile 2006, n. 52, sono forniti
1. Gli enti locali possono prevedere forme spontanee di chiarimenti sulle problematiche connesse allo scorporo
riscossione dei propri tributi, secondo modalità che facili- dei rami d’azienda relativi alle attività di gestione della fi-
tino il pagamento e velocizzino l’acquisizione delle som- scalità locale.
me riscosse. (art. 36, legge n. 388/2000) 4. Le disposizioni generali in ordine ai criteri di affida-
2. Mediante apposita convenzione da stipulare con i con- mento e di svolgimento dei servizi di accertamento e ri-
cessionari, possono essere disciplinate, relativamente alle scossione dei tributi locali non devono più essere stabilite
ipotesi di riscossione da eseguirsi sulla base di iscrizione e con decreto ministeriale. (art. 10, c. 5, lett. a, legge n. 448/
ruolo non derivante da un adempimento: 2001)
a) le procedure di formazione e consegna dei ruoli; 5. Dal 1º gennaio 2008 l’affidamento, anche disgiunto,
b) le modalità di richiesta del pagamento al debitore, di dell’accertamento e riscossione dei tributi e delle altre
riversamento delle somme riscosse ed il compenso per il entrate può essere rimesso a:
servizio prestato dal concessionario, con riferimento alla 1) soggetti iscritti all’albo ministeriale;
fase antecedente la notifica delle cartelle; 2) operatori dell’unione europea che esercitano tali atti-
c) i termini di notifica delle cartelle di pagamento; vità, in possesso di certificazione sui requisiti equivalenti
d) le penalità per inadempimento degli obblighi contrat- a quelli previsti dalle norme in Italia;
tuali; 3) società a capitale interamente pubblico, mediante con-
e) la cadenza delle rate del ruolo. (art. 2, c. 2, DLgs 26 venzione, purché l’ente proprietario eserciti sulla società
febbraio 1999, n. 46, nel testo sostituito dall’art. 2, c. 1, «controllo analogo» e la società svolga l’attività solo nel-
lett. e, DLgs 27 aprile 2001, n. 193, in G.U. n. 120 del l’ambito territoriale di pertinenza dell’ente che la con-
25 maggio 2001) trolla, per il quale realizza la parte più importante della
2.1. In mancanza di convenzione, la cadenza delle rate è propria attività:
indicata dall’ente creditore. 4) alle società a capitale misto iscritte all’albo ministeria-
2.2. Tra le attività esercitabili dai concessionari è compre- le con soci privati scelti tra i soggetti sub 1) e 2), median-
sa la riscossione coattiva delle somme risultanti da ingiun- te affidamento con procedure ad evidenza pubblica. (art.
zioni, nonché l’accertamento, liquidazione e riscossione, 52, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446, nel testo sostituito
volontaria o coattiva, di tutte le entrate, comprese le san- dall’art. 1, c. 214, legge n. 244/2007)
zioni amministrative. (art. 1, c. 477, legge n. 266/2005) 6. I contratti in essere per rapporti di concessione del ser-
2.3. I concessionari del servizio nazionale della riscossio- vizio di accertamento e di riscossione dell’imposta sulla
ne sono sempre obbligati a dare corso all’attività di riscos- pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni possono
sione coattiva affidata dagli enti locali, anche se gli enti essere rinegoziati estendendoli alla riscossione di altre en-
stessi si sono avvalsi della facoltà di regolamentare le mo- trate comunali ed alle relative attività propedeutiche, con-
dalità di esecuzione dei versamenti spontanei delle entra- nesse o complementari. (art. 10, c. 2, legge n. 448/2001)
te, provvedendo in proprio o mediante altri soggetti. (riso- 7. I comuni (e i concessionari) possono procedere alla ri-
luzione Agenzia entrate 20 marzo 2006, n. 42/E) scossione coattiva delle somme risultanti dall’ingiunzione
3. A decorrere dal 1º ottobre 2006, è soppresso il sistema di pagamento effettuando direttamente i pignoramenti e le
di affidamento in concessione del servizio nazionale della vendite all’incanto dei beni pignorati, senza ricorso all’uf-
riscossione e le funzioni relative alla riscossione nazionale ficiale giudiziario. (art. 4, c. 2 sexies, aggiunto al DL 24
sono attribuite all’Agenzia delle entrate, che le esercita settembre 2002, n. 209, dalla legge di conversione 22 no-
mediante la costituenda «Riscossione spa». (art. 3, c. 1 vembre 2002, n. 265)
e 2, DL 30 settembre 2005, n. 203, convertito dalla legge 7.1. Il sindaco (e il concessionario) procede alla nomina di
2 dicembre 2005, n. 248) uno o più funzionari responsabili per la riscossione fra le

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persone che abbiano conseguito l’idoneità a svolgere le 12.2. Anche la riscossione coattiva mediante ruolo della
funzioni di ufficiali della riscossione. (art. 4, c. 2 septies) tariffa del servizio idrico integrato può essere affidata ai
8. Ai soli fini della riscossione mediante ruolo, i comuni concessionari della riscossione. (art. 17, c. 2, DLgs 26
(e i concessionari) possono accedere ad uffici pubblici an- febbraio 1999, n. 46, nel testo modificato dall’art. 2, c.
che in via telematica, ed all’anagrafe tributaria con moda- 11, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge 24
lità stabilite con DM. (art. 4, c. 2 octies, aggiunto al DL 24 novembre 2006 n. 286)
settembre 2002, n. 209, dalla legge di conversione 22 no- 13. È ridotto da 11 a 5 mesi dalla consegna del ruolo il
vembre 2002, n. 265) termine per la notifica della cartella di pagamento da
9. Con DM da adottare entro il 30 marzo 2008 sono in- parte degli agenti della riscossione. (art. 19, c. 2, lett. a,
dividuati i casi e le modalità di accesso all’anagrafe tri- DLgs 13 aprile 1999, n. 112, nel testo modificato dall’art.
butaria. (art. 1, c. 225, legge n. 244/2007) 1, c. 146, legge n. 244/2007)
10. L’Agenzia delle entrate, sulla base di convenzioni de- 13.1. La mancata notificazione imputabile al concessio-
finite con il Dipartimento della Ragioneria generale dello nario comporta la perdita del diritto al discarico.
Stato, può riscuotere entrate, anche di natura non tributaria, 13.2. La riduzione dei tempi per la notifica si applica ai
di competenza di enti territoriali, tramite modello F24. ruoli consegnati all’agente della riscossione a decorrere
(DM 21 maggio 2003, in G.U. n. 119 del 24 maggio 2003) dal 1º aprile 2008. (art. 1, c. 148, legge n. 244/2007)
11. Qualora la riscossione dei tributi locali sia esercitata 14. Dal 1º gennaio 2008 gli agenti della riscossione non
dai concessionari, il recupero dei crediti in forma coattiva possono richiedere il pagamento delle somme iscritte a
mediante iscrizione a ruolo è remunerato con un compen- ruolo per sanzioni amministrative per violazione del codi-
so maggiorato del 25% rispetto a quello ordinariamente ce della strada se la cartella non era stata notificata entro
previsto. (art. 3, c. 6 bis, aggiunto al DLgs 13 aprile due anni dalla consegna del ruolo. (art. 3, c. 35 bis, ag-
1999, n. 112, dall’art. 2, c. 2, DL 3 ottobre 2006, n. giunto al DL 30 settembre 2005, n. 203, convertito dalla
262, convertito dalla legge 24 novembre 2006 n. 286) legge 2 dicembre 2005, n. 248, dall’art. 1, c. 153, legge n.
11.1. L’aggio è a carico del debitore, nella misura deter- 244/2007)
minata con decreto interministeriale da emanare entro il 15. Le entrate locali possono essere riscosse coattivamen-
30 settembre dell’anno che precede il biennio di riferi- te tramite ingiunzioni di pagamento o, se la riscossione è
mento, e non deve superare il 5% delle somme iscritte a esercitata dagli agenti di riscossione, a mezzo ruolo. (art.
ruolo, in caso di pagamento entro il 60º giorno dalla no- 36, c. 2, DL 31 dicembre 2007, n. 248)
tifica della cartella; in tal caso, la restante parte dell’aggio 16. L’obbligo di versamento, da parte dei concessionari
è a carico dell’ente; in caso di pagamento oltre il 60º gior- della riscossione, di una quota del 20%, a titolo d’accon-
no dalla notifica della cartella, l’aggio è a totale carico del to sulle riscossioni dell’anno successivo, è soppresso a
debitore. (art. 17, c. 3, lett a) e b), DLgs 13 aprile 1999, n. decorrere dall’anno 2007. (art. 36, c. 1, DL 31 dicembre
112, nel testo sostituito dall’art. 2, c. 3, DL 3 ottobre 2007, n. 248)
2006, n. 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006
n. 286) Dati periodici della gestione di cassa
11.2. Con DM 17 novembre 2006, la misura dell’aggio a 1. Con DM 15 novembre 2002 sono stati approvati i mo-
carico del debitore sulle somme iscritte a ruolo, in caso di delli di rilevazione dei flussi trimestrali di cassa che pro-
pagamento entro 60 giorni dalla notifica della cartella, è vince, comuni, unioni di comuni e città metropolitane so-
fissato nella misura del 4,65%. (in G.U. n. 302 del 30 di- no obbligati a trasmettere al Ministero economia e finanze
cembre 2006) a termini dell’art. 30, legge 5 agosto 1978, n. 468. (in
11.3. Qualora la riscossione dei tributi locali sia esercitata suppl. ord. n. 218 alla G.U. n. 279 del 28 novembre 2002)
dai concessionari, il compenso per l’attività di riscossione 2. Con DM 15 novembre 2002 è stato approvato il model-
mediante iscrizione a ruolo non derivante da inadempi- lo di rilevazione dei flussi trimestrali di cassa che le co-
mento del debitore è a carico dell’ente creditore, salvo munità montane sono obbligate a trasmettere al Ministero
che il pagamento non sia effettuato oltre il 60º giorno dal- economia e finanze, a termini dell’art. 30, legge 5 agosto
la notifica della cartella, nel qual caso l’aggio è a totale 1978, n. 468. (in suppl. ord. n. 218 alla G.U. n. 279 del 28
carico del debitore. (art. 17, c. 3 bis, lett. a e lett. b, ag- novembre 2002)
giunto al DLgs 13 aprile 1999, n. 112, dall’art. 2, c. 3, 3. I nuovi modelli si sono resi necessari per effetto delle
DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge 24 no- modifiche e innovazioni introdotte al sistema di codifica
vembre 2006 n. 286) dei bilanci dal DM 24 giugno 2002 (in G.U. n. 164 del
12. La riscossione volontaria della tariffa del servizio idri- 15 luglio 2002), in vigore dal 1º gennaio 2003. (circolare
co integrato può essere effettuata attraverso il mod. F24, Ministero economia e finanze, Ragioneria generale dello
previa convenzione con l’Agenzia delle entrate. (art. Stato, 15 novembre 2002, n. 35, in suppl. ord. n. 218 alla
156, c. 3, DLgs 3 aprile 2006, n. 152, nel testo sostituito G.U. n. 279 del 28 novembre 2002)
dall’art. 2, c. 10, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito 3.1. L’inoltro dei modelli, per il tramite del tesoriere, alla
dalla legge 24 novembre 2006, n. 286) ragioneria provinciale dello Stato competente per territo-
12.1. La riscossione, sia volontaria che coattiva, può, al- rio, deve avvenire entro le scadenze del:
tresı̀, essere affidata a soggetti iscritti all’albo, a seguito . 20 gennaio, per i risultati di cassa al 31 dicembre dell’e-
di procedimento a evidenza pubblica. sercizio precedente;

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. 20 aprile, per i risultati di cassa del 1º trimestre dell’an- spondenza dei conti pubblici alle condizioni dell’art.
no; 104 del trattato istitutivo della Comunità europea. (art.
. 20 luglio, per i risultati di cassa del 2º trimestre dell’an- 28, c. 3, legge n. 289/2002; art. 1, c. 161, legge n. 266/
no; 2005)
. 20 ottobre, per i risultati di cassa del 3º trimestre del- 2.1. I tesorieri non potranno accettare disposizioni di pa-
l’anno. (art. 32, c. 2, legge n. 289/2002) gamento prive della predetta codificazione. (art. 28, c. 4)
3.2. Al fine di consentire la sistemazione contabile degli 2.2. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze,
incassi e dei pagamenti da regolarizzare eventualmente ri- Ragioneria generale dello Stato, 9 novembre 2005, n. 35,
sultanti nel modello di fine anno inviato entro il successi- è richiamata l’attenzione degli enti locali sull’imminente
vo 20 gennaio, è prevista la trasmissione ulteriore del mo- avvio a regime del Sistema Informativo delle Operazioni
dello relativo ai risultati di cassa al 31 dicembre dell’eser- degli Enti Pubblici e, in particolare, sugli inconvenienti
cizio precedente. che la mancata codificazione può determinare sul normale
3.3. L’inadempienza per mancato o ritardato invio dei svolgimento della gestione e sulle responsabilità che ne
modelli comporta la sospensione dei trasferimenti statali possono conseguire. (in G.U. n. 269 del 18 novembre
e il divieto di effettuare prelevamenti dalle contabilità spe- 2005)
ciali presso le tesorerie provinciali dello Stato. (artt. 30 e 3. Con decreto del Ministero dell’economia e finanze 18
32, legge 5 agosto 1978, n. 468) febbraio 2005 sono stati definiti codificazione, modalità
3.4. L’inadempienza dei tesorieri può comportare la riso- e tempi per l’attuazione del sistema. (in suppl. ord. n.
luzione del contratto in corso. (art. 29, legge 5 agosto 33 alla G.U. n. 57 del 10 marzo 2005)
1978, n. 468) 3.1. Le disposizioni del DM 18 febbraio 2005 cessano di
avere efficacia il 1º gennaio 2007, decorrenza dalla quale
Flussi informativi entrano in vigore le disposizioni del DM 14 novembre
1. Dal 1º gennaio 2007 è istituito il sistema integrato del- 2006. (in suppl. ord. n. 218 alla G.U. n. 272 del 22 no-
le banche dati in materia tributaria e finanziaria per la vembre 2006)
condivisione e gestione coordinata delle informazioni del- 3.2. I codici gestionali degli incassi e dei pagamenti pre-
l’intero settore pubblico, per l’analisi ed il monitoraggio visti dagli allegati A/1, e B al DM integrano il sistema di
della pressione fiscale e dell’andamento dei flussi finan- codifica dei titoli contabili di entrata e spesa di cui ai pre-
ziari. (art. 1, c. 56, legge n. 296/2006, nel testo modificato cedenti DD.MM.
dall’art. 39, c. 4, DL 1º ottobre 2007, n. 159, convertito 3.3. L’indicazione del codice gestionale è obbligatorio dal
dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) 1º gennaio 2006 per le province e per i comuni con popo-
1.1. Con DPCM che avrebbe dovuto essere adottato entro lazione superiore a 20.000 abitanti.
il 31 marzo 2007, saranno individuate le basi di dati e de- 3.4. Per i comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti,
finiti le regole tecniche ed i servizi erogabili. (art. 1, c. 57) le città metropolitane, le unioni di comuni, le comunità
2. Con DM che avrebbe dovuto essere emanato entro il 30 montane, le comunità isolane ed i consorzi soggetti alla
giugno 2007, saranno stabilite, ai fini del monitoraggio, le disciplina del Tuel, l’indicazione del codice gestionale è
modalità per introdurre criteri di contabilità economica, obbligatorio dal 1º gennaio 2007.
nonché tempi, modalità e specifiche tecniche per la tra- 3.5. Gli enti locali devono garantire una corretta applica-
smissione telematica, da parte degli enti locali, dei bilanci zione della codifica su ogni titolo di entrata e di spesa evi-
standard e dei dati di contabilità. (art. 1, c. 61, legge n. tando l’adozione del criterio della prevalenza, regolarizzan-
296/2006) do le operazioni effettuate in assenza di titolo e non impu-
3. I dati relativi al gettito delle entrate tributarie e patrimo- tando provvisoriamente ai capitoli dei servizi conto terzi.
niali devono essere comunicati, da ciascun ente, al Mini- 3.6. La codificazione deve essere uniforme alle istruzioni
stero dell’economia e finanze, con modalità e termini che del «glossario dei codici gestionali» contenente la descri-
saranno definiti con DM. (art. 1, c. 170, legge n. 296/ zione e la definizione delle voci di entrata e di spesa ed
2006) alle indicazioni fornite dal Dipartimento della Ragioneria
3.1. L’inadempienza comporta la sospensione dell’ultima generale dello Stato; la nuova versione del glossario è
rata del trasferimento ordinario. pubblicata sul sito del Ministero.
3.7. Le informazioni codificate sono trasmesse al Siope
Codifica dei titoli contabili di entrata e di spesa quotidianamente tramite i tesorieri.
1. Il sistema di codifica dei titoli di entrata e spesa è ap- 3.8. Entro il giorno 20 di ogni mese gli enti locali comu-
provato con norma regolamentare. (art. 160, DLgs n. nicano al tesoriere le informazioni sulla consistenza delle
267/2000) disponibilità finanziarie depositate, alla fine del mese pre-
1.1. Il sistema di codifica è demandato ad apposito decre- cedente, presso altri istituti di credito. Il tesoriere, entro lo
to ministeriale. (art. 4, c. 1, DPR n. 194/1996) stesso termine, trasmette tali dati al Siope, unitamente alle
1.2. La prima definizione del sistema di codifica è interve- informazioni codificate sulle disponibilità liquide com-
nuta con DM 24 luglio 1996. plessive.
2. Gli incassi ed i pagamenti, nonché i dati di competenza
economica devono essere codificati con criteri uniformi Interesse sulla contabilità speciale fruttifera
su tutto il territorio nazionale, al fine di garantire la ri- 1. A decorrere dal 1º gennaio 2007 il tasso d’interesse po-

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sticipato da corrispondere sulle somme depositate nelle 1.1. Con legge 28 novembre 2005, n. 246, è stata appro-
contabilità speciali fruttifere è del 2,25%. (DM 19 dicem- vata la semplificazione e riassetto normativo per l’anno
bre 2006, in G.U. n. 299 del 27 dicembre 2006) 2005. (in G.U. n. 280 dell’1 dicembre 2005)
1.2. Entro il 16 dicembre 2007 il governo avrebbe dovuto
Interesse legale individuare le disposizioni legislative statali vigenti, evi-
1. Con DM 12 dicembre 2007 la misura del saggio di in- denziandone le incongruenze e le antinomie normative,
teresse legale è stata fissata al 3,00% con decorrenza 1º e trasmetterle al Parlamento una relazione finale. (art.
gennaio 2008. (in G.U. n. del 15 dicembre 2007) 14, c. 12)
1.1. Le variazioni negli anni sono state le seguenti: 1.3. Entro il 16 dicembre 2009 il governo è delegato ad
. fino al 15 dicembre 1990, 5%; adottare decreti legislativi che individuano le disposizioni
. dal al 16 dicembre 1990, 10%; legislative statali pubblicate anteriormente al 1º gennaio
. dal 1º gennaio 1997, 5%; 1970 delle quali si ritiene indispensabile la permanenza
. dal 1º gennaio 1999, 2,50%; in vigore. (art. 14, c. 14)
. dal 1º gennaio 2001, 3,50%; 1.4. Dal 17 dicembre 2009 tutte le disposizioni legislative
. dal 1º gennaio 2002, 3%; statali pubblicate anteriormente al 1º gennaio 1970, anche
. dal 1º gennaio 2004, 2,50%; se modificate con provvedimenti successivi, sono abroga-
. dal 1º gennaio 2008, 3,00%. te. (art. 14, c. 16)

Tasso ufficiale di riferimento Materie di esclusiva competenza statale

1. Il Tur (ex Tus) è pari al tasso di riferimento della Banca 1. Lo Stato ha legislazione esclusiva su:
centrale europea. (art. 2, c. 1, DLgs 24 giugno 1998, n. 213) — perequazione risorse finanziarie;
2. Dal 12 giugno 2007 il tasso di riferimento Bce è del — funzioni fondamentali di comuni, province e città me-
4%, con le seguenti variazioni intervenute negli anni: tropolitane;
. 3 febbraio 2000, 3,25%; — coordinamento informativo statistico e informatico dei
. 16 marzo 2000, 3,50%; dati dell’amministrazione statale, regionale e locale. (art.
. 27 aprile 2000, 3,75%; 117, c. 2, lett. e, p, r, Cost.)
. 8 giugno 2000, 4,25%; 1.1. L’iniziativa legislativa in materia è attribuita al presi-
dente del consiglio dei ministri che, per l’esercizio delle fun-
. 31 agosto 2000, 4,50%;
zioni, utilizza le strutture organizzative del Ministero del-
. 5 ottobre 2000, 4,75%;
l’interno. (art. 1, c. 19, lett. c, e c. 22, lett. b, DL 18 maggio
. 10 maggio 2001, 4,50%;
2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233)
. 30 agosto 2001, 4,25%;
1.2. La competenza in materia di promozione e coordina-
. 17 settembre 2001, 3,75%;
mento relativa all’attribuzione delle funzioni amministra-
. 8 novembre 2001, 3,25%;
tive proprie di comuni, province e città metropolitane è at-
. 5 dicembre 2002, 2,75%;
tribuita al presidente del consiglio dei ministri che, per l’e-
. 6 marzo 2003, 2,50%;
sercizio, utilizza le strutture organizzative del Ministero
. 5 giugno 2003, 2,00%;
dell’interno. (art. 1, c. 19, lett. c, e c. 22, lett. b, DL 18
. 1º dicembre 2005, 2,25%;.
maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio
. 2 marzo 2006, 2,50%; 2006, n. 233)
. 15 giugno 2006, 2,75%; 2. Il governo era delegato ad adottare, entro l’11 giugno
. 9 agosto 2006, 3,00%; 2006 (il termine, scaduto l’11 giugno 2004, era già stato
. 11 ottobre 2006, 3,25%; rinviato di un anno), uno o più decreti legislativi ricogni-
. 13 dicembre 2006, 3,50%; tivi dei principi fondamentali nell’ambito dei quali può es-
. 14 marzo 2007, 3,75%; sere esercitata la potestà legislativa regionale; nei decreti
. 12 giugno 2007, 4,00%. legislativi possono anche essere individuate le disposizio-
ni tratte dalle leggi vigenti che rientrano nella competenza
esclusiva dello Stato. (art. 1, c. 4 e 5, legge n. 131/2003,
ORDINAMENTO AUTONOMIE LOCALI nel testo modificato dall’art. 1, c. 2, legge 28 maggio
2004, n. 140 e dall’art. 4, aggiunto al DL 9 novembre
Riassetto normativo 2004, n. 266, dalla legge di conversione 27 novembre
1. Entro il 31 maggio di ogni anno il governo presenta un 2004, n. 306; circolare Ministero interno, Dipartimento
disegno di legge per la semplificazione e il riassetto nor- affari interni e territoriali, 7 giugno 2004, n. 25000/
mativo volto a definire, per l’anno successivo, gli indiriz- 3038/200401489)
zi, i criteri, le modalità e le materie di intervento, anche ai 2.1. Fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni
fini della ridefinizione dell’area di incidenza delle pubbli- statali in materia, continuano ad applicarsi le disposizioni
che funzioni con particolare riguardo all’assetto delle regionali vigenti. (art. 1, c. 2)
competenze dello Stato, delle regioni e degli enti locali.
(art. 20, c. 1, legge 15 marzo 1997, n. 59, nel testo sosti- Materie di legislazione concorrente
tuito dall’art. 1, c. 1, legge 29 luglio 2003, n. 223) 1. Spetta alle regioni la potestà legislativa in materia di ar-

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monizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della 1.3. I principi e criteri direttivi cui il governo deve attener-
finanza pubblica e del sistema tributario. (art. 117, c. 3, si nell’attuazione della delega sono, fra gli altri:
Cost.) a) valorizzare l’autonomia statutaria e regolamentare, an-
1.1. Nelle materie appartenenti alla legislazione concor- che attribuendo ad essa la potestà di individuare i sistemi
rente, le regioni esercitano la potestà legislativa nell’ambi- di controllo interno e le forme di intervento sostitutivo;
to dei principi fondamentali espressamente determinati b) prevedere una disciplina di principi fondamentali ido-
dallo Stato o, in mancanza, quali desumibili dalle leggi nea a garantire un ordinamento finanziario e contabile de-
statali vigenti. (art. 1, c. 3, legge n. 131/2003) gli enti locali che consenta, sulla base di parametri obiet-
1.2. Il governo era delegato ad adottare, entro l’11 giugno tivi e uniformi, la rilevazione delle situazioni economiche
2006 (il termine, scaduto l’11 giugno 2004, era già stato e finanziarie ai fini dell’attivazione degli interventi pere-
rinviato di un anno), nelle more delle leggi di definizione quativi previsti dall’art. 19, c. 3 e 5, Cost.;
dei principi fondamentali, uno o più decreti legislativi me- c) valorizzare le forme associative.
ramente ricognitivi dei principi fondamentali che si trag-
gono dalle leggi vigenti. (art. 1, c. 4, legge n. 131/2003, Commissione tecnica per la finanza pubblica
nel testo modificato dall’art. 1, c. 2, legge 28 maggio 1. La commissione è istituita presso il Ministero dell’eco-
2004, n. 140, e dall’art. 4, aggiunto al DL 9 novembre nomia e finanze anche per le seguenti finalità:
2004, n. 266, dalla legge di conversione 27 novembre — formulare proposte utili ad accelerare il processo di ar-
2004, n. 306;circolare Ministero interno, Dipartimento af- monizzazione e di coordinamento della finanza pubblica e
fari interni e territoriali, 7 giugno 2004, n. 25000/3038/ di riforma dei bilanci;
200401489) — elaborare studi e proposte per la definizione dei prin-
1.3. Con il DLgs n. 170/2006 è stata definita la ricognizio- cipi e degli strumenti per il coordinamento della finanza
ne dei principi fondamentali in materia di armonizzazione pubblica e del sistema tributario;
dei bilanci pubblici, ai fini dell’omogeneità dei bilanci e — elaborare studi e proposte sui meccanismi di controllo
dei sistemi di rilevazione contabile e per le consequenziali della finanza territoriale in relazione al rispetto del patto di
procedure di consolidamento dei conti pubblici. (in G.U. stabilità europeo. (art. 1, c. 474, legge n. 296/2006)
n. 109 del 12 maggio 2006) 1.1. La data di inizio dell’attività e le regole per il suo fun-
1.4. I principi per l’armonizzazione dei bilanci degli enti zionamento saranno stabilite con DM che avrebbe dovuto
locali sono tratti dall’ordinamento finanziario e contabile essere emanato entro il 31 gennaio 2007. (art. 1, c. 478)
degli enti locali di cui al Tuel approvato con DLgs n.
267/2000. (Capo III, artt. da 13 a 32) Controlli e verifiche
2. Entro un anno dall’entrata in vigore dei decreti legisla- 1. Ai fini del coordinamento della finanza pubblica, la
tivi di cui al precedente punto 1.2., il governo è delegato a Corte dei conti verifica il rispetto degli equilibri di bilan-
raccogliere in testi unici compilativi le disposizioni legi- cio in relazione al patto di stabilità interno. (art. 7, c. 7,
slative residue. (art. 3, legge n. 131/2003) legge n. 131/2003)
2. Nel rispetto della natura collaborativa del controllo sul-
Revisione ordinamento la gestione, le sezioni regionali di controllo della Corte dei
1. Il governo era delegato ad adottare entro il 31 dicem- conti verificano:
bre 2005 (il termine, scaduto l’11 giugno 2004, era già a) il perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali
stato rinviato di un anno), uno o più decreti legislativi di- o regionali di principio o di programma;
retti alla individuazione delle funzioni fondamentali di b) la sana gestione finanziaria;
comuni, province e città metropolitane, essenziali per il c) il funzionamento dei controlli interni. (art. 7, c. 7, legge
loro funzionamento e per il soddisfacimento dei bisogni n. 131/2003)
primari delle comunità. (art. 2, c. 1, legge n. 131/2003, 2.1. Gli esiti delle verifiche sono riferite esclusivamente ai
nel testo modificato dall’art. 1, c. 2, legge 28 maggio consigli degli enti.
2004, n. 140 e dall’art. 4, aggiunto al DL 9 novembre 2.2. I Comuni, le province e le città metropolitane posso-
2004, n. 266, dalla legge di conversione 27 novembre no richiedere ulteriori forme di collaborazione tramite, di
2004, n. 306; circolare Ministero interno, Dipartimento norma, il consiglio delle autonomie locali. (art. 7, c. 8)
affari interni e territoriali, 7 giugno 2004, n. 25000/ 3. La Corte dei conti definisce annualmente i programmi e
3038/200401489) i criteri di riferimento del controllo, sulla base delle prio-
1.1. Con i medesimi decreti legislativi, si sarebbe dovuto rità previamente deliberate dalle competenti commissioni
provvedere altresı̀, alla revisione delle disposizioni in ma- parlamentari. (art. 3, c. 4, legge 14 gennaio 1994, n. 20,
teria di enti locali, nell’ambito della competenza legislati- nel testo sostituito dall’art. 1, c. 473, legge 27 dicembre
va dello Stato, comprese quelle contenute nel Tuel, limi- 2006, n. 296)
tatamente alle norme che contrastano con il nuovo sistema 4. L’organo di revisione è tenuto a trasmettere alla com-
costituzionale degli enti locali che devono essere espres- petente sezione regionale della Corte dei conti una rela-
samente indicate. (art. 2, c. 2) zione sul bilancio di previsione dell’esercizio di compe-
1.2. Disposizioni integrative e correttive dei decreti legi- tenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo. (art. 1,
slativi possono essere apportate entro diciotto mesi dalla c. 166, legge n. 266/2005)
data della loro entrata in vigore. (art. 2, c. 6) 4.1. Nella predisposizione della relazione, l’organo di re-

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100 2/2008
visione deve dare conto del rispetto degli obiettivi annuali 30 settembre 2005, n. 203, dalla legge di conversione 2
posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vin- dicembre 2005, n. 248)
colo di indebitamento esclusivamente per spese di investi- 9. Al fine di garantire il rafforzamento delle attività di
mento e di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria semplificazione delle norme e delle procedure ammini-
in ordine alle quali l’ente non abbia adottato le misure strative e di monitoraggio dei servizi resi dalla pubblica
correttive segnalate dall’organo stesso. (art. 1, c. 167) amministrazione, il Dipartimento della funzione pubblica
4.2. Criteri e linee guida della relazione sono definiti dalla si avvale, per 4 anni, di un contingente di 30 segretari già
Corte dei conti. in disponibilità. (art. 10 bis, c. 2, 3 e 4, aggiunto al DL 30
4.3. Qualora, sulla base delle relazioni, la sezione regione settembre 2005, n. 203, dalla legge di conversione 2 di-
di controllo della Corte dei conti accerti comportamenti cembre 2005, n. 248)
difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato ri- 10. L’Istat è autorizzato a costituire una società di rileva-
spetto degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno, zione statistica nazionale con la partecipazione anche de-
adotta specifica pronuncia e vigila sull’adozione, da parte gli enti locali. (art. 10 bis, c. 5, aggiunto al DL 30 settem-
dell’ente, delle necessarie misure correttive e sul rispetto bre 2005, n. 203, dalla legge di conversione 2 dicembre
dei vincoli e delle limitazioni posti in caso di mancato ri- 2005, n. 248)
spetto delle regole del patto di stabilità interno. (art. 1, c. 11. È istituita una Unità per il monitoraggio della qualità
168) dell’azione di governo degli enti locali, la cui composizio-
5. Una relazione consuntiva annuale sui piani triennali ne, organizzazione e funzionamento saranno definite con
contenenti le misure finalizzate alla razionalizzazione del- DPCM. (art. 1, c. 724, legge n. 296/2006)
l’utilizzo delle dotazioni strumentali degli uffici, delle 11.1. L’Unità ha il fine di assicurare un controllo indipen-
autovetture di servizio e dei beni immobili ad uso abitati- dente e continuativo sulla ricorrenza dei presupposti per il
vo o di servizio, deve essere resa agli organi di controllo riconoscimento di misure premiali, sulle dimensioni orga-
interno degli enti ed alla sezione regionale della Corte dei nizzative, sull’attività ed i livelli di prestazioni e di servizi
conti. (art. 2, c. 597, legge n. 244/2007) resi ai cittadini, tenendo conto dei dati relativi al patto di
6. L’organo di revisione trasmette al Dipartimento della stabilità interno.
funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello stato
una relazione sui provvedimenti adottati dagli enti che Servizi di controllo interno
costituiscono o assumono partecipazioni in società, con- 1. Ai fini della realizzazione del controllo strategico, la
sorzi o altri organismi, inerenti i trasferimenti di risorse direzione del servizio di controllo interno può essere af-
umane, finanziarie e strumentali in misura adeguata alle fidata ad un organo monocratico o ad un organo colle-
funzioni che tali soggetti esterni dovranno esercitare. (art. giale composto da tre membri, fra i quali viene nomina-
3, c. 32, legge n. 244/2007) to un presidente. (art. 6, c. 3, DLgs 30 luglio 1999, n.
6.1. Eventuali inadempienze devono essere segnalate alla 286, nel testo modificato dall’art. 31, c. 1, DL 4 luglio
sezione competente della Corte dei conti. 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n.
7. A mezzo dei servizi ispettivi di finanza pubblica, il Mi- 248)
nistero dell’economia e finanze può acquisire ogni infor- 1.1. Il dimensionamento massimo del personale addetto ai
mazione utile sul comportamento degli enti. (art. 28, c. 1, servizi di controllo interno è pari al 10% delle unità com-
legge n. 289/2002) plessivamente assegnate agli uffici di diretta collaborazio-
7.1. Il Ministero può, altresı̀, avvalersi del collegio dei re- ne degli organi di indirizzo politico. (art. 14, c. 2, DLgs 30
visori, del nucleo di valutazione o dei servizi di controllo marzo 2001, n. 165, nel testo modificato dall’art. 31, c. 2,
interno. DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto
8. L’ispettorato per la funzione pubblica esercita compiti 2006, n. 248)
ispettivi, anche d’intesa con il Ministero dell’economia 1.2. Gli enti locali, ai quali la disciplina di cui ai punti pre-
e delle finanze, in particolare sul corretto conferimento cedenti non è automaticamente applicabile, definiscono il
degli incarichi e rapporti di collaborazione. (art. 60, c. proprio sistema di controllo interno facendo utile riferi-
6, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, periodo aggiunto dall’art. mento ai principi contenuti nella norma
10 bis, c. 1, DL 30 settembre 2005, n. 203, convertito dal-
la legge 2 dicembre 2005, n. 248) Composizione delle Giunte
8.1. Al fine di corrispondere a segnalazioni circa presunte 1. Il numero massimo degli assessori nei comuni e nelle
irregolarità, ritardi o inadempienze degli enti, l’ispettorato province è ridotto da 16 a 12 unità. (art. 47, c. 1, DLgs
può richiedere chiarimenti e riscontri, con l’obbligo di ri- n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 2, c. 23, legge
spondere entro 15 giorni. n. 244/2007)
8.2. A conclusione degli accertamenti, saranno individua- 1.1. La riduzione è applicata a decorrere dalle prossime
te le eventuali responsabilità e sanzioni disciplinari, oltre elezioni amministrative locali.
che denunciate alla procura generale della Corte dei Conti
le irregolarità riscontrate. Circoscrizioni di decentramento comunale
8.3. Per l’esercizio delle funzioni ispettive sarà attivato un 1. I consigli di quartiere non sono più previsti nei comuni
numero verde per le segnalazioni, da parte dei cittadini, di con popolazione superiore a 100.000 abitanti, bensı̀ solo
ritardi o inadempienze. (art. 10 bis, c. 1, aggiunto al DL in quelli con oltre 250.000 abitanti. (art. 17, DLgs n. 267/

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2/2008 101
2000, nel testo modificato dall’art. 2, c. 29, legge n. 244/ mentari nazionali ed europei o di consiglieri regionali.
2007) (art. 83, DLgs n. 267/2000, nel testo sostituito dall’art.
1.1. La possibilità di costituire circoscrizioni non è più 2, c. 26, legge n. 244/2007)
consentito nei comuni con popolazione tra 30.000 e 3.1. Sono soppressi i compensi per la partecipazione ad
100.000 abitanti, bensı̀ in quelli con oltre 100.000 abitan- organi o commissioni collegate alle funzioni istituzionali,
ti. La popolazione media delle circoscrizioni non può es- salvo le disposizioni previste per le associazioni degli enti
sere inferiore a 30.000 abitanti. locali.
3.2. Le indennità di funzione per le cariche incompatibili
Amministratori locali non sono cumulabili e, fino alla rimozione dell’incompa-
1. Dal 1º gennaio 2008 non hanno più diritto all’aspetta- tibilità o all’esercizio dell’opzione, l’indennità per la ca-
tiva: rica sopraggiunta non viene corrisposta.
a) i consiglieri comunali e provinciali; 4. Dal 1º gennaio 2008, per le missioni, autorizzate, fuori
b) i presidenti delle circoscrizioni comunali, salvo che i dal capoluogo del comune ove ha sede l’ente, sono dovuti
comuni non rientrino nelle aree metropolitane; esclusivamente il rimborso delle spese di viaggio effetti-
c) i consiglieri circoscrizionali; vamente sostenute ed un rimborso forfetario omnicom-
d) i consiglieri e gli assessori delle comunità montane; prensivo per le altre spese. (art. 84, DLgs 18 agosto
e) i componenti degli organi delle unioni di comuni; 2007, n. 267, nel testo sostituito dall’art. 2, c. 27, legge
f) i componenti degli organi dei consorzi tra enti locali. n. 244/2007)
(art. 81, c. 1, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dal- 4.1. La misura del rimborso forfetario è fissata con DM
l’art. 2, c. 24, legge n. 244/2007) da emanare.
1.1. I consiglieri in aspettativa durante lo svolgimento del 4.2. Il dirigente competente può liquidare il rimborso spe-
mandato elettivo devono farsi carico degli oneri previ- se solo se la richiesta è corredata della documentazione
denziali, assistenziali e di ogni altra natura. delle spese di viaggio e di quella delle spese di soggiorno
2. Dal 1º gennaio 2008, le indennità agli amministratori effettivamente sostenute, nonché di una dichiarazione sul-
locali subiscono le seguenti modifiche: la durata e sulle finalità della missione.
a) i gettoni di presenza per le effettive partecipazioni a 4.3. È confermato il regime del rimborso delle spese di
consigli e commissioni non possono essere trasformati viaggio per gli amministratori che risiedono fuori del ca-
in indennità di funzione; poluogo del comune ove ha sede l’ente.
b) l’ammontare complessivo mensile di gettoni di presen-
Forme associative
za dei consiglieri non può superare l’importo pari ad un
quarto (rispetto al precedente 1/3) dell’indennità massi- 1. Dal 1º aprile 2008, i comuni possono aderire ad una
ma prevista per il rispettivo sindaco o presidente; sola associazione per l’esercizio di funzioni e servizi, ad
c) i consiglieri circoscrizionali, anche nei comuni non ca- un solo consorzio ed una sola unione di comuni. (art. 2,
poluogo di provincia, hanno titolo a percepire gettoni di c. 28, legge n. 244/2007)
presenza; 1.1. Restano esclusi dalla limitazione le adesioni agli Ato
d) nessuna indennità è dovuta ai consiglieri circoscrizio- idrico e Ato rifiuti ed ai consorzi istituiti o resi obbligatori
nali; da leggi nazionali o regionali.
e) le indennità di funzione non sono cumulabili con i get- 1.2. In caso di permanenza di adesioni multiple, ogni atto
toni di presenza per mandati elettivi presso enti diversi; adottato dalla forma associativa è nullo ed è nullo ogni
f) le indennità di funzione dei presidenti dei consigli, dei atto attinente all’adesione o allo svolgimento di essa da
vice sindaci, dei vice presidenti delle province e degli as- parte del comune interessato.
sessori sono articolati in rapporto alla misura dell’inden-
nità stabilita per il sindaco e per il presidente della pro- Comunità montane
vincia; 1. Entro il 30 giugno 2008, le regioni devono legiferare
g) le indennità del presidente e degli assessori delle unio- sul riordino della disciplina delle comunità montane, in
ni di comuni, dei consorzi fra enti locali e delle comunità modo da ridurre a regime le spese correnti per il funzio-
montane sono attribuite nella misura massima del 50% di namento di quelle presenti nella regione per un importo
quelle previste per un comune con popolazione pari a pari almeno ad 1/3 dell’assegnazione 2007, dei seguenti
quella complessiva dell’unione, del consorzio o alla po- principi:
polazione montana della comunità; a) riduzione del numero complessivo delle comunità;
h) le indennità di funzione non possono essere aumentate b) riduzione del numero dei componenti degli organi rap-
negli enti locali in dissesto e in quelli che non hanno ri- presentativi;
spettato il patto di stabilità interno. (art. 82, DLgs n. 267/ c) riduzione delle indennità ai componenti degli organi.
2000, nel testo modificato dall’art. 2, c. 25, legge n. 244/ (art. 2, c. 17 e 18, legge n. 244/2007)
2007) 1.1. In caso di inadempienza delle regioni, interverrà
2.1. Il regolamento del consiglio deve stabilire termini e automaticamente:
modalità per la corresponsione dei gettoni di presenza. a) l’esclusione delle comunità montane dei comuni capo-
3. I gettoni di presenza continuano a non poter essere luogo di provincia, di quelli con popolazione superiore a
corrisposti ai consiglieri che rivestono la carica di parla- 20.000 abitanti e dei comuni costieri;

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102 2/2008
b) la soppressione delle comunità che non rientrano in Poteri sostitutivi
precisi criteri altimetrici; 1. Il governo può sostituirsi a organi delle regioni, delle
c) la soppressione delle comunità montane costituite da città metropolitane, delle province e dei comuni nei se-
meno di cinque comuni; guenti casi:
d) la riduzione del consiglio, nelle rimanenti comunità a) mancato rispetto di forme e trattati internazionali o del-
montane, ad un solo consigliere per comune, garantendo
la normativa comunitaria;
la presenza delle minoranze, e della giunta con un massi-
b) grave pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica;
mo di componenti pari ad 1/3 dei consiglieri. (art. 2, c. 20
c) tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica;
e 21)
d) tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti
1.2. Entro il 31 luglio 2008 sarà verificato l’effettivo con-
i diritti civili e sociali. (art. 120, c. 2, Cost.)
seguimento delle riduzioni di spesa, con DPCM dalla cui
1.1. Nei casi di cui al punto precedente, il presidente del
pubblicazione si produrranno gli effetti di cui al punto
consiglio dei ministri assegna all’ente interessato un ter-
precedente.
mine per adottare i provvedimenti dovuti o necessari, de-
2. Gli effetti del riordino, in termini di risorse umane, fi-
corso il quale il consiglio dei ministri adotta i provvedi-
nanziarie e strumentali saranno disciplinati dalle regioni.
menti necessari ovvero nomina un apposito commissario.
(art. 2, c. 22, legge n. 244/2007)
(art. 8, legge n. 131/2003)
2.1. In mancanza delle leggi regionali e fino alla loro
adozione, i comuni succedono alla comunità montana Scioglimento dei consigli
soppressa in tutti i rapporti giuridici e ad ogni altro effet-
to. 1. Gli statuti degli enti locali devono disciplinare le moda-
lità di nomina del commissario chiamato a predisporre
Enti statali, regionali e locali d’ufficio lo schema di bilancio, qualora la giunta non vi
1. Le funzioni di enti, agenzie od organismi statali e re- abbia provveduto, per sottoporlo al consiglio ed a sosti-
gionali accorpati o soppressi in quanto coincidenti in tut- tuirsi a quest’ultimo, per approvare il bilancio, qualora
to o in parte con quelle assegnate agli enti locali, sono non vi provveda non oltre il termine di cinquanta giorni
riallocate agli enti locali medesimi. (art. 2, c. 33, legge dalla scadenza prescritta per l’adempimento. (art. 1, c.
n. 244/2007) 3, DL 22 febbraio n. 13, convertito dalla legge 24 aprile
2. Comuni e province devono sopprimere enti, agenzie ed 2002, n. 75; circolare Ministero interno, Dipartimento af-
organismi istituiti dagli stessi, titolari di funzioni in tutto fari interni e territoriali, 27 aprile 2002, n. 5/2002 Urael)
o in parte coincidenti con quelle svolte dagli enti locali 1.1. Della nomina del commissario per l’approvazione del
medesimi. (art. 2, c. 34, legge n. 244/2007) bilancio in sostituzione del consiglio inadempiente deve
essere data comunicazione al prefetto, affinché avvii la
Responsabilità patrimoniale procedura per lo scioglimento del consiglio a termini del-
1. Gli amministratori, i dipendenti ed i revisori degli enti l’art. 141 del Tuel.
locali sono tenuti all’obbligo di denuncia alla procura del- 1.2. Qualora lo statuto dell’ente non disciplini le modali-
la Corte dei conti di fatti dannosi per il pubblico erario tà di nomina del commissario per la predisposizione dello
che, una volta verificatosi l’evento lesivo, deve essere im- schema e per l’approvazione del bilancio, alla predetta
mediata e completa. (artt. 93 e 239, DLgs n. 267/2000; nomina, anche nell’anno 2008, provvede il prefetto, cosı̀
nota procuratore generale Corte conti 2 agosto 2007, n. come nei precedenti anni dal 2002. (art. 2, c. 1, legge n.
9434/2007P) 244/2007)
2. Analogo obbligo sussiste per i titolari degli organi di 1.3. La procedura dell’intervento sostitutivo prevede che:
amministrazione e controllo delle aziende speciali ed isti- a) qualora la giunta non abbia provveduto ad approvare lo
tuzioni e delle società a partecipazione pubblica. schema di bilancio entro la scadenza del termine prescrit-
to, il prefetto nomina un commissario affinché lo predi-
Giudizi di responsabilità sponga d’ufficio per sottoporlo al consiglio;
1. Il procedimento di appello nei riguardi di sentenze di b) con lettera notificata ai singoli consiglieri, il prefetto
primo grado pronunciate nei giudizi di responsabilità di- assegna al consiglio un termine per l’approvazione del bi-
nanzi alla Corte dei conti per fatti commessi fino al 31 di- lancio predisposto dal commissario;
cembre 2005, su istanza dei condannati, può essere defi- c) qualora, invece, la giunta abbia approvato lo schema di
nito con una somma compresa tra il 10% e il 20% del dan- bilancio e alla scadenza del termine prescritto il consiglio
no quantificato in sentenza. (art. 1, c. 231, legge n. 266/ non abbia ancora provveduto all’approvazione, il prefetto,
2005) con lettera notificata ai singoli consiglieri, assegna un ter-
1.1. La Corte dei conti decide con decreto in camera di mine per l’approvazione consiliare;
consiglio e, in caso di accoglimento dell’istanza, determi- d) decorso il termine assegnato nei casi precedenti, all’ap-
na la somma dovuta, in misura non superiore al 30% del provazione del bilancio provvede il commissario nomina-
danno quantificato in primo grado, e stabilisce il termine to dal prefetto ed ha inizio la procedura di scioglimento
per il versamento. (art. 1, c. 232) del consiglio. (art. 1, c. 2, DL 22 febbraio 2002, n13, con-
1.2. Il pagamento del danno quantificato come sopra vertito dalla legge 24 aprile 2002, n. 75)
estingue il giudizio. (art. 1, c. 233) 1.4. La diffida a provvedere deve recare l’esplicita avver-

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2/2008 103
tenza che in caso di omissione all’adempimento si proce- ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di in-
derà in via sostitutiva. vestimento; sui prestiti contratti è esclusa ogni garanzia
2. Analoga procedura di intervento sostitutivo di cui al dello Stato.
punto 1. è prevista anche nell’ipotesi di scioglimento
del consiglio per mancata adozione dei provvedimenti
di riequilibrio di bilancio. (art. 2, c. 1, legge n. 244/2007) ORDINAMENTO FINANZIARIO
2.1. L’intervento sostitutivo comporterà avvio della pro- E CONTABILE
cedura per lo scioglimento del consiglio solo nel caso
che il provvedimento consegua all’accertata mancanza de- Avanzo di amministrazione
gli equilibri generali del bilancio e non già alla rilevata 1. L’avanzo di amministrazione accertato con l’approva-
sussistenza degli equilibri dei quali prendere atto, unita- zione dell’ultimo esercizio chiuso può essere utilizzato
mente allo stato di attuazione dei programmi. anche per l’estinzione anticipata di prestiti. (art. 187, c.
3. Alle ipotesi di scioglimento dei consigli, per mancata 2, lett. b, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art.
approvazione del bilancio o per mancata adozione dei 2, c. 13, legge n. 244/2007)
provvedimenti di riequilibrio dei bilanci, nei soli comuni
con popolazione superiore a 1.000 abitanti, è aggiunta la Ammortamento dei beni
mancata adozione degli strumenti urbanistici generali,
1. L’iscrizione in bilancio delle previsioni di spesa per
qualora i predetti comuni ne siano sprovvisti, entro diciot-
ammortamenti è facoltativa. (art. 167, c. 1, DLgs n.
to mesi dal 31 marzo 2004, ossia entro il 30 settembre
267/2000, nel testo modificato dall’art. 27, c. 7, lett. b,
2005, per i consigli in carica al 31 marzo 2004. (art.
legge n. 448/2001)
141, c. 1, lett. c bis, aggiunta al DLgs n. 267/2000 dall’art.
32, c. 7, DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla Organo di revisione
legge 24 novembre 2003, n. 326; art. 2, DL 29 marzo
2004, n. 80, convertito dalla legge 28 maggio 2004, n. 1. La revisione economico finanziaria è affidata ad un so-
140) lo revisore nei comuni con popolazione inferiore a 15.000
3.1. Per i consigli che si rinnoveranno nelle consultazioni abitanti (fino al 31 dicembre 2006 il revisore unico era
elettorali in data successiva al 31 marzo 2004, l’adempi- previsto nei comuni con popolazione inferiore a 5.000
mento dovrà intervenire entro 18 mesi dalla proclamazio- abitanti). (art. 234, c. 3, DLgs n. 267/2000, nel testo mo-
ne degli eletti. (circolare Ministero interno, Dipartimento dificato dall’art. 1, c. 732, legge n. 296/2006)
affari interni e territoriali, 7 giugno 2004, n. 25000/ 1.1. La disposizione trova applicazione alla naturale sca-
3038/200401489) denza dell’incarico. (circolare Ministero interno, Diparti-
3.2. Trascorso il termine entro il quale gli strumenti urba- mento affari interni e territoriali, Direzione centrale finan-
nistici avrebbero dovuto essere adottati, la regione segnala za locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007)
al prefetto gli enti inadempienti. Il prefetto invita l’ente ad 1.2. Qualora prima della scadenza dell’incarico venisse a
adempiere nei successivi quattro mesi, decorsi i quali av- mancare uno dei componenti, si deve procedere alla inte-
via la procedura per lo scioglimento del consiglio. (art. grazione del collegio e la durata del’incarico affidato al
141, c. 2 bis, aggiunto al DLgs n. 267/2000, dall’art. nuovo componente sarà limitata sino alla naturale scaden-
32, c. 8; DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla za dell’organo collegiale.
legge 24 novembre 2003, n. 326) 1.3. Al rinnovo dell’organo, con la nomina di un solo re-
3.3. Gli statuti possono prevedere interventi sostitutivi, se- visore, nei comuni con popolazione da 5.000 a 14.999
condo criteri di neutralità, di sussidiarietà e di adeguatez- abitanti, può essere utilizzato quale limite massimo del
za. compenso attribuibile quello attualmente previsto per i co-
muni con popolazione pari a 4.999 abitanti.
Autonomia finanziaria 1.4. In relazione alla modifica normativa dovrà, comun-
1. I comuni, le province e le città metropolitane hanno ri- que, essere aggiornato il decreto di fissazione dei limiti
sorse autonome; stabiliscono e applicano tributi ed entrate massimi dei compensi attribuibili all’organo di revisione,
proprie e dispongono di compartecipazioni al gettito di per cui il consiglio comunale potrà riservarsi la possibilità
tributi erariali. (art. 119 Cost., nel testo sostituito dall’art. di incremento del compenso in relazione ai nuovi limiti
5, legge 18 ottobre 2001, n. 3) massimi previsti nel decreto di prossima emanazione.
1.1. Per finanziare integralmente le funzioni pubbliche at- 2. Il collegio dei revisori resta composto da tre membri
tribuite, deve essere istituito un fondo perequativo per i nelle province, nelle città metropolitane e nei comuni
territori con minore capacità fiscale per abitante. con popolazione da 15.000 abitanti. (art. 234, c. 1, DLgs
1.2. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e n. 267/2000)
la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economi- 3. La revisione economico finanziaria resta affidata ad un
ci e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti del- solo revisore nelle unioni di comuni e nelle comunità
la persona o per provvedere a scopi diversi dal normale montane. (art. 234, c. 3, DLgs n. 267/2000)
esercizio delle funzioni attribuite, sono destinate risorse 4. Negli enti locali il cui organo consiliare è sciolto per
statali aggiuntive. infiltrazioni o condizionamenti di stampa mafioso, l’inca-
1.3. I comuni, le province e le città metropolitane possono rico di revisore dei conti è risolto di diritto, se non rinno-

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104 2/2008
vato entro 45 giorni dall’insediamento della commissione dal servizio dei dipendenti che ne hanno fruito. (art. 1, c.
straordinaria. (art. 1, c. 715, legge n. 296/2006; circolare 193)
Ministero interno, Direzione centrale finanza locale, 8 8.4. L’organo di revisione è tenuto a vigilare sulla corretta
marzo 2007, n. F.L. 15/2007) applicazione delle disposizioni di cui ai punti precedenti.
5. Con DM 20 maggio 2005 sono stati aggiornati i limiti (art. 1, c. 196)
massimi del compenso base annuo spettante ad ogni com- 8.5. L’organo di revisione è tenuto a effettuare il controllo
ponente degli organi di revisione degli enti locali, da ulti- sulla compatibilità dei costi della contrattazione integrati-
mo fissati con il DM 31 ottobre 2001. (in G.U. n. 128 del va con i vincoli di bilancio. (art. 48, c. 6, DLgs 30 marzo
4 giugno 2005) 2001, n. 165)
5.1. Con il medesimo decreto sono rideterminate le medie 8.6. Qualora i controlli evidenzino costi non compatibili
nazionali della spesa corrente preventiva annuale pro-ca- con i vincoli di bilancio, le relative clausole dell’accordo
pite e della spesa preventiva annuale pro-capite per inve- integrativo sono nulle di diritto. (art. 40 bis, c. 3, DLgs 30
stimenti, al di sopra delle quali è applicabile la maggiora- marzo 2001, n. 165; art. 1, c. 196, legge 23. dicembre
zione sino ad un massimo del 10% per ciascun indicatore. 2005, n. 266)
5.2.I limiti massimi del compenso sono da intendersi al 8.7. L’organo di revisione è, altresı̀, tenuto ad inviare an-
netto dell’Iva. nualmente al Ministero dell’economia e finanze specifi-
5.3. L’eventuale adeguamento del compenso non ha effet- che informazioni sui costi della contrattazione integrativa.
to retroattivo e, pertanto, decorre dalla data di esecutività (art. 40 bis, c. 2)
della relativa deliberazione consiliare adottata. 8.8. Il modello di rilevazione dei costi è predisposto dal
6. L’organo di revisione, nei comuni con popolazione in- Ministero dell’economia e finanze.
feriore a 20.000 abitanti i cui consigli sono stati sciolti per 9. Le deliberazioni consiliari di riconoscimento e finanzia-
fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mento dei debiti fuori bilancio devono essere trasmesse
mafioso ed ai quali sono stati anticipati trasferimenti sta- all’organo di revisione e alla procura regionale della Corte
tali, sono tenuti a vigilare sull’attuazione del piano di ri- dei conti. (art. 23, c. 3, legge n. 289/2002)
sanamento. (art. 145 bis, c. 3, DLgs n. 267/2000; circolare 10. L’organo di revisione è tenuto a trasmettere alla com-
Ministero interno, Dipartimento affari interni e territoriali, petente sezione regionale di controllo della Corte dei conti
7 giugno 2004, n. 25000/3038/200401489) una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di
6,1, La mancata vigilanza ed il non avere segnalato alla competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo.
Commissione straordinaria all’amministrazione successi- (art. 1, c. 166, legge n. 266/2005)
vamente subentrata le difficoltà riscontrate e gli eventuali 10.1. Nella predisposizione della relazione, l’organo di re-
scostamenti degli obiettivi, sono considerati grave ina- visione deve dare conto del rispetto degli obiettivi annuali
dempimento. posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vin-
7. L’organo di revisione è tenuto a vigilare sul corretto e colo di indebitamento esclusivamente per spese di investi-
tempestivo aggiornamento degli elenchi contenenti i dati mento e di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria
di tutte le operazioni finanziarie e di indebitamento sog- in ordine alle quali l’ente non abbia adottato le misure
gette a monitoraggio da parte del Ministero dell’economia correttive segnalate dall’organo stesso. (art. 1, c. 167)
e finanze e alla loro conservazione per almeno 5 anni. (art. 10.2. Criteri e linee guida della relazione sono definiti dal-
1, c. 738, legge n. 296/2006) la Corte dei conti.
8. A decorrere dal 1º gennaio 2006, le amministrazioni 10.3. Qualora, sulla base delle relazioni, la sezione regio-
pubbliche, ai fini del funzionamento della contrattazione nale di controllo della Corte dei conti accerti comporta-
integrativa, tengono conto dei processi di ridimensiona- menti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato
mento delle piante organiche e degli effetti delle limita- rispetto degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno,
zioni in materia di assunzioni di personale a tempo inde- adotta specifica pronuncia e vigila sull’adozione, da parte
terminato (per gli enti locali, indicazione di principio). dell’ente, delle necessarie misure correttive e sul rispetto
(art. 1, c. 134 e 200, legge n. 266/2005) dei vincoli e delle limitazioni posti in caso di mancato ri-
8.1. I risparmi non possono essere utilizzati per incremen- spetto delle regole del patto di stabilità interno. (art. 1, c.
tare i fondi negli anni successivi (per li enti locali, indica- 168)
zione di principio). (art. 1, c. 195 e 200) 11. Dell’organo di revisione può avvalersi il Ministero
8.2. Le eventuali risorse aggiuntive destinate ad incremen- dell’economia e finanze, a mezzo dei servizi ispettivi di
to devono coprire tutti gli oneri accessori, ivi compresi finanza pubblica, per acquisire ogni informazione utile
quelli a carico delle amministrazioni, anche se di pertinen- sul comportamento degli enti. (art. 28, c. 1, legge n.
za di altri stanziamenti di spesa. (art. 1, c. 192, legge n. 289/2002)
266/2005) 12. L’organo di revisione e tenuto ad accertare la sussi-
8.3. Gli importi relativi alle spese per le progressioni al- stenza, nel documento di programmazione del fabbisogno
l’interno di ciascuna area professionale o categoria, asse- di personale, delle analitiche motivazioni in forza delle
gnati agli stanziamenti per retribuzioni e portati in detra- quali l’ente deroga al principio della riduzione della spe-
zione dai pertinenti fondi, continuano ad essere a carico sa per il personale. (art. 1, c. 557, legge n. 296/2006, nel
dei fondi medesimi, ai quali vengono riassegnati alla data testo aggiunto dall’art. 3, c. 120, legge n. 244/2007)
del passaggio di area o di categoria oppure di cessazione 13. L’organo di revisione è tenuto ad asseverare l’ade-

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2/2008 105
guatezza dei provvedimenti di trasferimento delle risorse per la compilazione, per la certificazione ai fini dell’accer-
umane, finanziarie e strumentali alle società, consorzi o tamento della condizione di ente strutturalmente deficita-
altri organismi che vengono costituiti o partecipati. (art. rio per il triennio 2001-2003. (in G.U. n. 188 del 14 ago-
3, c. 32, legge n. 244/2007) sto 2003)
14. L’organo di revisione trasmette al Dipartimento della 1.3. Non sono ancora stati definiti i parametri per il trien-
funzione pubblica ed alla Ragioneria generale dello stato nio successivo.
una relazione sui provvedimenti adottati dagli enti che 2. Ai fini dell’individuazione degli enti locali struttural-
costituiscono o assumono partecipazioni in società, con- mente deficitari, in mancanza di parametri aggiornati
sorzi o altri organismi, inerenti i trasferimenti di risorse per l’anno in riferimento e fino alla fissazione dei nuovi
umane, finanziarie e strumentali in misura adeguata alle parametri triennali, si applicano quelli vigenti per il trien-
funzioni che tali soggetti esterni dovranno esercitare. (art. nio precedente. (art. 242, c. 2, DLgs n. 267/2000, nel testo
3, c. 32, legge n. 244/2007) modificato dall’art. 1, c. 714, legge n. 296/2006)
14.1. Eventuali inadempienze devono essere segnalate al- 3. Gli enti locali strutturalmente deficitari sono soggetti al
la sezione competente della Corte dei conti. controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assun-
zioni di personale da parte della commissione per la finan-
Controllo di gestione za e per gli organici degli enti locali, nonché in materia di
1. La struttura operativa alla quale è assegnata la funzione copertura del costo di alcuni servizi. (art. 243, c. 1 e 2,
del controllo di gestione, oltre che agli amministratori ed DLgs n. 267/2000)
ai responsabili dei servizi, deve fornire le conclusioni del
controllo anche alla Corte dei conti. (art. 198 bis, aggiunto Enti locali dissestati
al DLgs n. 267/2000, dell’art. 1, c. 5, DL 12 luglio 2004, 1. Sono approvati i nuovi criteri applicativi della procedu-
n. 168, convertito dalla legge 30 luglio 2004, n. 191) ra straordinaria di cui all’art. 268 bis, c. 1, del DLgs n.
1.1. Il destinatario della trasmissione dei referti è la com- 267/2000. (circolare telegrafica Ministero interno, Dire-
petente sezione regionale di controllo. (deliberazione Corte zione centrale finanza locale, 27 luglio 2007, n. F.L. 16/
dei conti, sezione delle autonomie, 22 ottobre 2004, n. 16) 2007)
2. Gli uffici preposti al controllo di gestione, cui devono 1.1. I criteri applicativi della procedura ed il modello che
essere trasmessi gli atti relativi ad acquisti fuori conven- la commissione straordinaria per la prosecuzione del dis-
zione Consip da parte delle province e dei comuni con po- sesto deve redigere per la conseguente approvazione mini-
polazione superiore a 1.000 abitanti, con esclusione di steriale, sono disponibili sul sito del Ministero dell’inter-
quelli montani con popolazione fino a 5.000 abitanti, eser- no - finanza locale - studi, comunicazioni e commenti.
citano le funzioni di sorveglianza e di controllo sul rispet- (comunicato 30 luglio 2007)
to della disciplina sugli acquisti e sottopongono annual- 2. Con DM 15 novembre 2003 sono stati definiti, per il
mente all’organo di direzione politica dell’ente una rela- triennio 2003-2005, le medie nazionali per classe demo-
zione sui risultati conseguiti, in termini di riduzione di grafica della consistenza delle dotazioni organiche ed i
spesa. (art. 26, c. 3 bis e 4, legge 23 dicembre 1999, n. rapporti medi dipendenti-popolazione. (in G.U. n. 283
488, nel testo modificato dall’art. 1, c. 4, DL 12 luglio del 5 dicembre 2003)
2004, n. 168, convertito dalla legge 30 luglio 2004, n. 3. Ai fini della rilevazione della massa passiva, sono in-
191) clusi i debiti correlati ad atti e fatti di gestione verificatisi
2.1 La relazione annuale deve essere resa disponibile sul entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’i-
sito internet dell’ente. potesi di bilancio riequilibrato, pur se accertati successiva-
2.2. I compiti di verifica e di referto attribuiti all’ufficio mente anche con provvedimento giurisdizionale, ma, co-
preposto al controllo di gestione, qualora questo non sia munque, non oltre la data di approvazione del rendiconto
stato costituito, nella fase di prima applicazione, sono della gestione dell’organo straordinario della liquidazione.
svolti dal servizio di controllo interno. (art. 5, c. 2, DL 29 marzo 2004, n. 80, convertito dalla
legge 28 maggio 2004, n. 140; circolare Ministero inter-
Enti locali strutturalmente deficitari no, Dipartimento affari interni e territoriali, 7 giugno
1. Sono da considerarsi in condizioni strutturalmente de- 2004, n. 25000/3038/200401489)
ficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrover- 4. Non rientra tra i compiti dell’organo straordinario di li-
tibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita ta- quidazione l’amministrazione dei residui attivi e passivi
bella da allegare al certificato di rendiconto della gestione relativi a fondi a gestione vincolata, ai mutui passivi già
contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà attivati per investimenti, ivi compreso il pagamento delle
presentino valori deficitari. (art. 242, c. 1, DLgs n. 267/ relative spese, nonché l’amministrazione dei debiti assisti-
2000) ti dalla garanzia delle delegazioni di pagamento per le rate
1.1. I parametri obiettivi e le modalità per la compilazione di ammortamento dei mutui e prestiti. (art. 255, c. 10,
della tabella da allegare al certificato di rendiconto sono DLgs n. 267/2000, nel testo sostituito dall’art. 1, c. 741,
stabiliti, per il triennio successivo, con decreto ministeria- legge n. 296/2006)
le. (art. 242, c. 2) 4.1. La nuova disciplina si applica agli enti per i quali la
1.2. Con DM 10 giugno 2003, sono stati definiti i parame- dichiarazione di dissesto sia intervenuta dal 1º gennaio
tri obiettivi ed approvate le tabelle, con relative modalità 2007 in poi, restando invariata la precedente partizione

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106 2/2008
di competenze per procedure di dissesto già in essere. (cir- 4. Il contributo sul fondo sviluppo investimenti attualmen-
colare Ministero interno, Dipartimento affari interni e ter- te erogato a fronte dei mutui contratti con la Cassa depo-
ritoriali, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo 2007, siti e prestiti resta invariato, sia per quanto attiene all’a-
n. F.L. 5/2007) spetto quantitativo sia per quanto attiene alla durata del
5. Un contributo straordinario di 150 milioni di euro è contributo stesso, anche se i mutui hanno formato oggetto
previsto in favore dei comuni che hanno deliberato il dis- di estinzione anticipata, a termini dell’art. 28 della legge
sesto finanziario successivamente al 31 dicembre 2002, al 23 dicembre 1998, n. 448 (patto di stabilità interno), op-
fine di accelerare i pagamenti dei crediti certi, liquidi ed pure di novazione, a termini dell’art. 61, c. 3, della mede-
esigibili alla data del 31 dicembre 2006. (art. 27, DL 1º sima legge n. 448/98. (circolare Ministero interno, Dire-
ottobre 2007, n. 159, convertito dalla legge 29 novembre zione centrale finanza locale, 27 aprile 1999, n. F.L. 19/
2007, n. 222) 99)
5.1. La somma sarà ripartita nei limiti della massa passi- 5. I trasferimenti statali sul fondo ordinario sono ridotti
va accertata, sulla base della popolazione residente al 31 in misura pari al maggior gettito Ici stimato in euro
dicembre 2006. 609.400.000,00, derivante dall’aggiornamento del cata-
5.2. Con circolare del Ministero dell’interno, Direzione sto terreni, dal riclassamento dei fabbricati rurali, dalla
centrale finanza locale, 15 ottobre 2007, n. F.L. 20/ revisione della qualificazione e della rendita catastale
2007, sono precisati i criteri cui gli enti dissestati dovran- delle unità immobiliari delle categorie E/1, E/2, E/3, E/
no attenersi per l’utilizzo del contributo. 4, E/5, E/6 ed E/9 che hanno autonomia funzionale e red-
5.3. È disposta l’erogazione di un fondo di 10 milioni di dituale e dalla rivalutazione delle rendite catastali dei
euro per consentire il definitivo risanamento degli enti fabbricati classificati nel gruppo catastale B. (art. 2, c.
che si sono avvalsi della procedura straordinaria di cui 39 e 46, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge
all’art. 268 bis del DLgs n. 267/2000. (art. 40, c. 4, DL 24 novembre 2006 n. 286, nel testo sostituito dall’art. 3, c.
31 dicembre 2007, n. 248) 1, DL 2 luglio 2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto
6. È prorogato al 31 dicembre 2008 il termine in materia 2007, n. 127)
di pagamenti e liquidazione delle transazioni nei comuni 5.1. La riduzione dei trasferimenti erariali sarà contenuta
dissestati che si sono avvalsi della procedura straordina- nei limiti del maggior gettito previsto, restando a benefi-
ria di cui all’art. 268 bis del DLgs 267/2000. (art. 24, P.L. cio dei comuni l’eventuale maggiore quota di gettito ag-
1º ottobre 2007 n. 159, convertito dalla legge 29 novem- giuntivo rispetto a quello stimato.
bre 2007, n. 222) 5.2. Per l’anno 2007, in via transitoria, fino alla determi-
nazione definitiva dei maggiori gettiti Ici, i contributi a
valere sul fondo ordinario spettanti ai comuni avrebbero
ENTRATE dovuto essere ridotti in misura proporzionale alla mag-
giore base imponibile, per singolo comune, comunicata
Medie nazionali risorse correnti al Ministero dell’interno dall’Agenzia del territorio entro
1. Con DM 3 giugno 2003 sono state individuate le medie il 30 settembre 2007. (art. 3, c. 2, DL 2 luglio 2007, n. 81,
nazionali pro-capite delle risorse correnti dei Comuni, per convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127)
fascia demografica, e la media unica nazionale per le Pro- 5.3. Il minore accertamento dei trasferimenti statali a va-
vince, a valere per il triennio 2003-2006. (in G.U. n. 141 lere sul fondo ordinario è compensato da un maggiore
del 20 giugno 2003) accertamento convenzionale, di pari importo, dell’Ici.
2. Nel calcolo delle risorse, ai fini della determinazione (art. 3, c. 2, DL 2 luglio 2007, n. 81, convertito dalla legge
delle medie, oltre ai contributi ordinari e consolidati sono 3 agosto 2007, n. 127)
considerati anche quelli sul fondo perequativo degli squi- 5.4. Il maggiore gettito Ici derivante dall’aggiornamento
libri di fiscalità locale. (art. 31, c. 2, legge n. 289/2002) del catasto terreni i dal riclassamento dei fabbricati rura-
li, sarà certificato da ogni singolo comune interessato.
Trasferimenti statali 5.5. Le modalità per la certificazione saranno definite con
1. Il riordino del sistema dei trasferimenti statali è rinviato decreto ministeriale.
a data da determinare. (art. 27, c. 1, legge n. 448/2001) 5.6. Il maggior gettito Ici derivante dalla revisione della
2. Per la determinazione dell’attribuzione di trasferimenti qualificazione e della rendita catastale delle unità immo-
erariali a comuni e province, viene presa a riferimento la biliari delle categorie E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 ed E/9
popolazione residente calcolata alla fine del penultimo an- che hanno autonomia funzionale e reddituale e dalla riva-
no precedente secondo i dati Istat. (art. 156, c. 1, DLgs n. lutazione delle rendite catastali dei fabbricati classificati
267/2000) nel gruppo catastale B, sarà certificato da ogni singolo
3. I trasferimenti per l’anno 2008 sono determinati in ba- comune interessato.
se alle stesse disposizioni dettate dagli artt. 24 e 27 della 5.7. Le modalità per la certificazione saranno definite con
legge finanziaria 2002, richiamate all’art. 31 della legge decreto ministeriale.
finanziaria 2003, all’art. 1, c. 63, della legge finanziaria 6. La certificazione di cui ai precedenti punti 5.4. e 5.6.
2005, all’art. 1, c. 153 e 154, della legge finanziaria 2006 dovrà anche indicare l’eventuale maggior onere per inte-
e all’art. 1, c. 696, della legge finanziaria 2007. (art. 2, c. ressi passivi su anticipazioni di cassa, per un periodo
2, legge n. 244/2007) massimo di quattro mesi a decorrere dal mese di novem-

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2/2008 107
bre 2007, che il comune ha dovuto attivare in conseguen- anticipata in aggiunta al residuo debito, su richiesta degli
za delle minori disponibilità dovute alla decurtazione dei enti interessati e sulla base di apposita certificazione ap-
trasferimenti statali. (art. 3, c. 5, DL 2 luglio 2007, n. 81, provata con DM da emanarsi entro il 30 ottobre 2007.
convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127) 11. A decorrere dall’anno 2004 i contributi spettanti agli
6.1. L’onere degli interessi è posto a carico dello Stato e enti locali in relazione agli oneri derivanti dalla corre-
rimborsato ai comuni nel limite complessivo di 6 milioni sponsione del trattamento economico al personale immes-
di euro, eventualmente ripartiti in misura proporzionale so nei ruoli speciali ad esaurimento, di cui all’art. 12, c. 1,
ai maggiori oneri certificati. legge 28 dicembre 1986, n. 730, sono consolidati nella
7. Dall’anno 2008, il fondo ordinario è ridotto di 313 mi- misura attribuita per l’anno 2003. (art. 3, c. 51, legge 24
lioni di euro, in misura pari al previsto risparmio di spesa dicembre 2003, n. 350; circolare Ministero interno, Dire-
sui costi della politica. (art. 2, c. 31, legge n. 244/2007) zione centrale finanza locale, 26 gennaio 2005, n. F.L. 1/
7.1. Nell’applicazione delle riduzioni dovrà tenersi anche 05)
conto degli effettivi risparmi di spesa che saranno certifi- 11.1. Il personale di cui al punto precedente è quello as-
cati da ciascun ente. sunto in relazione ai terremoti:
7.2. La certificazione consentirà di quantificare entro il — del 1968 in Sicilia;
30 giugno 2008 l’ammontare effettivo delle minori spese — del 1979 in Umbria e Lazio;
conseguibili al 31 dicembre 2008 e l’eventuale differenza — del 1980 in Campania e Basilicata;
con la riduzione del fondo ordinario. (art. 2, c. 32) — del 1984 in Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo e Cam-
7.3. Agli enti che hanno dato piena attuazione alle dispo- pania.
sizioni di contenimento della spesa per gli amministratori 11.2. È venuto meno l’obbligo, per i comuni interessati, di
locali, per le forme associative e per le circoscrizioni di certificare il mantenimento del requisito soggettivo dal 1º
decentramento, in caso di riduzione dei trasferimenti sul gennaio 2004 e per gli anni successivi a pena di riduzione
fondo ordinario maggiore rispetto al risparmio effettivo del contributo nella misura del 10% annuo. (art. 1, c. 53,
di spesa certificato, sarà corrisposto un trasferimento legge n. 311/2004)
compensativo, previo adeguamento con DM della dota- 12. Per l’anno 2007, a valere sul fondo ordinario e fino ad
zione del fondo ordinario nei limiti di 100 milioni di euro. un importo complessivo di 55 milioni di euro, il contribu-
8. Sul fondo ordinario, per ciascuno degli anni 2008 e to ordinario a favore dei comuni con popolazione fino a
2009, un importo di 10 milioni di euro è destinato ad in- 5.000 abitanti è incrementato in misura pari al 40%, qua-
terventi dei comuni finalizzati alla libera circolazione e lora il rapporto tra popolazione residente ultrasessantacin-
soggiorno dei cittadini U.E. e loro familiari. (art. 2, c. quenne e la popolazione complessiva, secondo gli ultimi
11, legge n. 244/2007) dati Istat, sia superiore al 30%. (art. 1, c. 703, lett. a, legge
9. La minore imposta accertata dai comuni dall’anno n. 296/2006; circolare Ministero interno, Direzione cen-
2008 per effetto dell’ulteriore detrazione Ici sull’abitazio- trale finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007)
ne principale e certificata al Ministero dell’interno entro 12.1. Per gli anni 2008 e 2009 il rapporto tra popolazio-
il 30 aprile 2008 su modello approvato con DM da ema- ne residente ultrasessantacinquenne e la popolazione
nare entro il 28 febbraio 2008, sarà compensata da tra- complessiva, ai fini della fruizione dell’incremento del
sferimento statale di pari ammontare. (art. 1, c. 7, legge contributo ordinario e fino allo stesso importo complessi-
n. 244/2007) vo dell’anno 2007, scende dal 30% al 25%. (art. 1, c. 703,
9.1. Il trasferimento compensativo riconosciuto in via lett. a, legge n. 296/2006, nel testo modificato dall’art. 2,
previsionale a ciascun comune sarà erogato, per il c. 10, legge n. 244/2007)
50%, entro e non oltre il 16 giugno e, per il restante 12.2. La maggiore assegnazione, almeno per il 50%, ha
50%, entro e non oltre il 16 dicembre dell’anno di appli- vincolo di destinazione ad interventi di natura sociale e
cazione del beneficio. socio-assistenziale.
9.2. Eventuali conguagli sulle somme trasferite e relative 13. Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, a valere
modalità di determinazione saranno definiti con DM da sul fondo ordinario e fino ad un importo complessivo di
emanare entro il 30 giugno 2008. 71 milioni di euro, il contributo ordinario a favore dei co-
9.3. L’ammontare del trasferimento compensativo ricono- muni con popolazione fino a 5.000 abitanti è incrementato
sciuto in via previsionale e dell’eventuale conguaglio, è in misura pari al 30%, qualora il rapporto tra popolazione
determinato con riferimento alle aliquote ed alle detrazio- residente di età inferiore a cinque anni e la popolazione
ni vigenti al 30 settembre 2007. (art. 1, c. 287, legge n. complessiva, secondo gli ultimi dati Istat, è superiore al
244/2007) 5%. (art. 1, c. 703, lett. b, legge n. 296/2006; circolare Mi-
10. Per gli anni 2007, 2008 e 2009, a valere sul fondo or- nistero interno, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo
dinario, un importo di 30 milioni di euro annui è attribui- 2007, n. F.L. 5/2007))
to a province e comuni che estinguono anticipatamente 13.1. La maggiore assegnazione, almeno per il 50%, ha
mutui e prestiti obbligazionari con utilizzo dell’avanzo vincolo di destinazione ad interventi di natura sociale.
di amministrazione. (art. 11, DL 1º ottobre 2007, n. 14. Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, a valere
159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) sul fondo ordinario e fino ad un importo complessivo di
10.1. L’attribuzione interviene a fronte degli indennizzi, 20 milioni di euro, è attribuito un contributo complessivo
penali ed altri oneri strettamente correlati all’estinzione a favore delle comunità montane, da ripartire in propor-

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108 2/2008
zione alla popolazione residente nelle zone montane. (art. a) unità di personale a tempo determinato e indeterminato
1, c. 703, lett. d, legge n. 296/2006; circolare Ministero comunicate in sede di conto annuale 2004;
interno, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo b) benefici medi pro-capite decorrenti dal 31 dicembre
2007, n. F.L. 5/2007) 2005, a valere sull’anno 2006 previsti dal Ccnl.
15. Per il solo anno 2008, ai comuni con popolazione fino 18.3. Sono esclusi dal riparto gli enti che non hanno pre-
a 5.000 abitanti che non sono rientrati nei parametri po- sentato il conto annuale del personale.
polazione residente ultrasessantacinquenne/popolazione 19. Un fondo annuo dell’ammontare massimo di
complessiva o popolazione residente di età inferiore a 33.569.698,00 euro è destinato a favorire il puntuale eser-
cinque anni/popolazione complessiva e non hanno, quin- cizio da parte di regioni ed enti locali delle funzioni e
di, fruito dell’incremento sul fondo ordinario di cui ai compiti amministrativi loro conferiti. (art. 52, c. 8, legge
precedenti punti 12. e 13., sono destinati 100 milioni di 23 dicembre 2000, n. 368)
euro aggiuntivi sul fondo ordinario, da ripartire in pro- 19.1. Il fondo viene utilizzato in caso di effettive soprav-
porzione alla popolazione residente. (art. 2, c. 31, legge venute esigenze valutate dalla Presidenza del Consiglio
n. 244/2007) dei ministri.
15.1. L’incremento è subordinato alla verifica degli effet- 19.2. l fondo è utilizzato anche per l’esercizio delle fun-
tivi risparmi di spesa che saranno quantificati dal Mini- zioni amministrative conferite in attuazione dell’art. 118
stero dell’economia e finanze sui costi della politica, a se- Cost. (art. 1, c. 60, legge n. 311/2004)
guito delle certificazioni che saranno rese dagli enti loca- 20. Ai comuni, alle province, alle comunità montane, non-
li entro il 30 giugno 2008, a fronte dei quali è stato ridot- ché alle Ipab, è assegnato un contributo corrispondente al-
to di 313 milioni di euro il fondo ordinario. (art. 2, c. 31 e la spesa sostenuta per il personale cui è stata concessa l’a-
32) spettativa per motivi sindacali. (art. 1 bis, c. 1, aggiunto al
15.2. L’incremento sarà quindi commisurato all’ammon- DL 25 novembre 1996, n. 599, dalla legge di conversione
tare effettivo delle riduzioni di spesa conseguibili al 31 di- 24 gennaio 1997, n. 5)
cembre 2008, se superiori a 213 milioni di euro e per la 20.1. Gli enti interessati devono produrre richiesta di attri-
parte eccedente. buzione del contributo presentando apposita certificazione
16. Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, a valere su modello allegato alla circolare del Ministero dell’inter-
sul fondo nazionale ordinario per gli investimenti e fino no, Direzione centrale finanza locale, 28 settembre 1996,
ad un importo complessivo di 42 milioni di euro, è con- n. F.L. 24/96. (in G.U. n. 243 del 16 ottobre 1996)
cesso un ulteriore contributo a favore dei comuni con po- 21. A decorrere dall’anno 2008, una quota di 5 milioni di
polazione fino a 3.000 abitanti. (art. 1, c. 703, lett. c, legge euro del fondo di mobilità dei segretari comunali e pro-
n. 296/2006 circolare Ministero interno, Direzione centra- vinciali è destinata agli enti non sottoposti al patto di sta-
le finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007) bilità interno, ai fini della valorizzazione del ruolo e della
16.1. Per i comuni con popolazione inferiore a 3.000 abi- funzione dei segretari comunali e alla razionalizzazione
tanti, i contributi sul fondo nazionale ordinario investi- della struttura retributiva della categoria. (art. 3, c.
menti possono essere utilizzati, ai fini degli equilibri di bi- 138, legge n. 244/2007)
lancio, in compensazione della parte capitale di precedenti 22. Agli enti locali è assegnato un contributo corrispon-
finanziamenti. (art. 94, c. 11, legge n. 289/2002) dente alla spesa sostenuta per il personale dipendente dal-
16.2. Il fondo nazionale ordinario per gli investimenti, la società per azioni Fime assunto dagli enti stessi. (art. 1,
esclusa l’attribuzione ai comuni con popolazione inferiore legge 23 luglio 1998, n. 251)
a 3.000 abitanti, non è finanziato dal 2005. Il contributo 22.1. Per l’anno 2002 e per ogni anno successivo, gli enti
sul fondo era riservato per l’80% ai comuni con popola- locali richiedono il rimborso delle spese sostenute a mez-
zione inferiore a 5.000 abitanti e alle comunità montane. zo di certificazione da trasmettere all’ufficio territoriale
17. Per l’anno 2008 è confermato il contributo di 103,291 del governo competente per territorio che, a sua volta, do-
milioni di euro per la fornitura gratuita dei libri di testo. vrà, trasmetterli, entro il 31 marzo dell’anno successivo,
(tabella F allegata alla legge n. 244/2007) al Ministero dell’interno, pena la mancata erogazione
18. A decorrere dall’anno 2006, un fondo di 220 milioni del contributo. (circolare Ministero interno, Direzione
di euro è destinato anche agli enti locali a fronte dei mag- centrale finanza locale, 13 maggio 2002, n. F.L. 12/2002)
giori oneri contrattuali del biennio 2004-2005, per la quo- 23. Con DM 1º settembre 2000, n. 318, è stato approvato
ta di incremento dello 0,70% rispetto alla complessiva il regolamento concernente i criteri di riparto dei fondi
crescita delle retribuzioni del 5,01% derivante dall’attua- erariali destinati al finanziamento delle procedure di fusio-
zione del protocollo d’intesa sottoscritto del governo e ne tra i comuni e l’esercizio associato di funzioni comuna-
dalle organizzazioni sindacali il 27 maggio 2005. (art. 1, li. (in G.U. n. 257 del 3 novembre 2000)
c. 178, legge n. 266/2005) 23.1. I contributi a favore delle unioni di comuni e delle
18.1. I trasferimenti sono attribuiti a seguito del riparto del comunità montane svolgenti l’esercizio associato delle
fondo con i criteri e le modalità approvati con DM 18 ot- funzioni e dei servizi comunali, sono utilizzati anche per
tobre 2006. (in G.U. n. 260 dell’8 novembre 2006) il finanziamento degli enti risultanti dalla fusione di co-
18.2. Ai fini della ripartizione delle risorse stanziate a de- muni. (art. 1.-quater, c. 7, aggiunto al DL 31 marzo
correre dall’anno 2006, si tiene conto dei seguenti ele- 2003, n. 50, dalla legge di conversione 20 maggio
menti: 2003, n. 116)

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2/2008 109
23.2. Ai fini dell’attribuzione dei contributi, i comuni con 27.4. Con decreto del Ministero dell’interno 1º luglio
popolazione superiore a 5.000 abitanti facenti parte delle 2002, n. 197, sono disciplinati i criteri e le modalità per
unioni di comuni sono considerati come comuni con po- l’erogazione dei trasferimenti erariali aggiuntivi e per la
polazione sino a 5.000 abitanti. (art. 1-quater, c. 8, ag- riduzione nei casi di cui al precedente punto. (in G.U.
giunto al DL 31 marzo 2003, n. 50, dalla legge di conver- n. 214 del 12 settembre 2002)
sione 20 maggio 2003, n. 116) 27.5. Al fine di ottenere il contributo statale, i comuni in-
23.3. I comuni con popolazione superiore a 30.000 abitan- teressati, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello
ti non sono presi in considerazione ai fini dell’applicazio- in cui si è verificata la minore entrata, devono inviare al
ne dei parametri utilizzati per la determinazione dei con- Ministero dell’interno, per il tramite degli uffici territoriali
tributi a favore delle unioni di comuni. del governo, apposita certificazione attestante il minor
23.4. Ai comuni derivanti da procedure di fusione spetta- gettito Ici.
no il 15% del totale dei fondi erariali annualmente desti- 27.6. A decorrere dall’anno 2007, il termine del 30 giugno
nati. per l’invio della certificazione è perentorio, a pena di de-
23.5. Alle unioni di comuni spettano il 60% del totale dei cadenza dell’assegnazione del trasferimento. (art. 1, c.
fondi. 712, legge n. 296/2006)
23.6. Alle comunità montane svolgenti l’esercizio asso- 27.7. Analoga certificazione, relativa al maggior gettito,
ciato di funzioni comunali spettano il 25% dei fondi. deve essere presentata dai comuni per i quali deve proce-
23.7. In caso di aggregazione ad una comunità montana di dersi alla riduzione dei trasferimenti.
un comune montano proveniente da altra comunità mon- 27.8. Il trasferimento statale assegnato viene ridetermina-
tana, fino alla riforma del sistema dei trasferimenti eraria- to, per tutti gli anni in riferimento, a seguito della revisio-
li, i contributi spettanti alle due comunità sono ridetermi- ne in aumento dei criteri di determinazione della rendita
nati in relazione alla popolazione e al territorio oggetto di catastale degli opifici e degli immobili costruiti per l’eser-
variazione. (art. 27, c. 5, legge n. 448/2001) cizio di attività industriali o commerciali. (art. 1, c. 540,
24. Per il triennio 2008-2009, il fondo nazionale per la legge n. 311/2004)
montagna è finanziato con 50 milioni di euro per ciascun 27.9. La certificazione deve essere presentata solo se è av-
anno. (art. 2, c. 40, legge n. 244/2007) venuta una variazione rispetto alla precedente, ovvero in
25. A decorrere dall’anno 2008, è istituito il fondo per lo caso di perdita accertata e non certificata. (circolare tele-
sviluppo delle isole minori, con una dotazione di 20 milio- grafica, Ministero interno, Direzione centrale finanza lo-
ni di euro. (art. 2, c. 41, legge n. 244/2007) cale, 23 maggio 2007, n. F.L. 9/2007)
25.1. Il fondo è destinato a finanziare interventi nei settori 27.10. I comuni che hanno presentato certificazione e non
dell’energia, dei trasporti e della concorrenza, diretti a hanno subito ulteriori perdite non devono presentare ulte-
migliorare le condizioni e la qualità della vita nelle isole riori richieste, in quanto l’importo attribuito consolida nei
minori, assegnando priorità ai progetti realizzati nelle trasferimenti erariali.
aree protette e nella rete «Natura 2000», ovvero impron- 28. La minore entrata derivante dall’esenzione dell’Ici de-
tati alla sostenibilità ambientale. gli immobili destinati alla attività di oratorio e similari,
26. Per effetto della riforma delle comunità montane, il considerati pertinenza degli edifici di culto, viene com-
fondo ordinario assegnato alle comunità medesime è ri- pensata integralmente da trasferimento aggiuntivo statale,
dotto di 33,4 milioni di euro, per l’anno 2008, e di 66,8 ragguagliato per ciascun comune al gettito riscosso nell’e-
milioni di euro, a decorrere dall’anno 2009. (art. 2, c. sercizio 2002. (art. 2, c. 2, legge 1 agosto 2003, n. 206)
16, legge n. 244/2007) 28.1. I trasferimenti aggiuntivi non sono soggetti a ridu-
27. Dall’anno 2001 i minori introiti relativi all’Ici per ef- zione per effetto di altre disposizioni di legge.
fetto dei minori imponibili derivanti dall’autodetermina- 28.2. Le modalità per la quantificazione del minore gettito
zione provvisoria delle rendite catastali dei fabbricati di dell’imposta e l’erogazione del correlato trasferimento ag-
categoria D, sono compensati con corrispondente aumen- giuntivo sono stabilite con DM 25 maggio 2005.
to dei trasferimenti statali. (art. 64, c. 1, legge n. 388/ 29. La minore entrata derivante dall’esenzione dell’impo-
2000) sta pubblicitaria o del canone per l’installazione di mezzi
27.1. L’aumento dei trasferimenti statali interviene se i pubblicitari sulle insegne viene compensata integralmente
minori introiti sono superiori a euro 1.549,37 e allo da trasferimento aggiuntivo statale, con ragguaglio all’e-
0,50% della spesa corrente prevista per ciascun anno. sercizio 2001. (art. 10, c. 3, legge n. 448/2001)
27.2. Qualora per effetto della determinazione definitiva 29.1. I trasferimenti aggiuntivi, a decorrere dal 2002, non
della rendita catastale dei fabbricati di categoria D doves- sono soggetti a riduzione per effetto di altre disposizioni
se derivare un introito superiore, almeno del 30%, rispetto di legge.
a quello conseguito prima dell’autodeterminazione, i tra- 29.2. Le modalità per la quantificazione del minor gettito
sferimenti erariali di parte corrente sono ridotti in misura dell’imposta e l’erogazione del correlato trasferimento ag-
pari a tale eccedenza. (art. 64, c. 2) giuntivo sono stabilite con decreto del Ministero dell’eco-
27.3. La riduzione si attua e permane a decorrere dall’an- nomia e finanze 7 gennaio 2003. (in G.U. n. 79 del 4 apri-
no successivo a quello in cui la determinazione della ren- le 2003)
dita catastale è divenuta definitiva, anche a seguito della 29.3. Entro il 19 maggio 2003 i comuni hanno trasmesso
definizione dei ricorsi. alle prefetture competenti per territorio il modello di cer-

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2/2008 111
tificazione approvato con il predetto DM attestante le mi- 1.1. Il trasferimento a rimborso degli oneri ha vincolo di
nori entrate derivanti dall’attuazione delle disposizioni di destinazione per spese di investimento.
esenzione. 2. Per gli anni 2007, 2008 e 2009 agli enti locali i cui or-
29.4. L’erogazione del trasferimento complessivo avviene gani siano stati sciolti per infiltrazioni e condizionamenti
a favore dei soli enti che hanno fatto pervenire al Ministe- di stampo mafioso e che si trovino in tale condizione al 1º
ro dell’interno le certificazioni entro il 20 novembre 2003. gennaio di ciascun anno, è corrisposto un contributo, fino
(circolare telegrafica Ministero interno, Direzione centrale ad un importo complessivo di 30 milioni di euro annui, da
finanza locale, 10 novembre 2003, n. F.L. 36/2003) destinare alla realizzazione o manutenzione di opere pub-
29.5. Per gli enti ai quali sono stati restituiti i certificati bliche. (art. 1, c. 707, legge n. 296/2006; circolare Mini-
con istruttoria e che non li hanno rinviati, i pagamenti av- stero interno, Dipartimento affari interni e territoriali, Di-
verranno successivamente. rezione centrale finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/
30. A decorrere dall’anno 2007, la maggiorazione di 10 2007)
milioni di euro sui trasferimenti ordinari a favore dei co- 2.1. Al riparto delle somme si provvede in base alla popo-
muni facenti parte delle province confinati con le province lazione residente al 31 dicembre del penultimo anno pre-
autonome di Trento e Bolzano è attribuita per il 40% ai soli cedente, quale parametro pro-capite, in favore degli enti
comuni confinanti con i territori delle province autonome e locali che si trovino nella situazione sopra evidenziata alla
per il restante 60% agli altri comuni delle province interes- data, rispettivamente, del 1º gennaio 2007, 1º gennaio
sate. (art. 1, c. 494, legge n. 266/2005, nel testo modificato 2008 e 1º gennaio 2009.
dell’art. 1, c. 709, legge n. 296/2006; circolare Ministero 2.2. Ai fini del riparto, gli enti con popolazione superiore
interno, Dipartimento affari interni e territoriali, Direzione a 5.000 abitanti sono considerati come enti di 5.000 abi-
centrale finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007) tanti.
30.1. Il riparto è effettuato per il 90% in base alla popola- 3. I trasferimenti erariali e la quota di compartecipazione
zione e per il 10% in base al territorio. all’Irpef spettanti per l’intero esercizio in favore degli enti
31. Contestualmente all’attribuzione della compartecipa- locali i cui organi consiliari sono stati sciolti per infiltra-
zione provinciale 1% all’Irpef, sono ridotti di pari am- zioni e condizionamenti di stampo mafioso, su richiesta
montare i trasferimenti statali. (art. 67, c. 4, legge n. della commissione straordinaria, sono erogati in unica so-
388/2000, nel testo sostituito dall’art. 25, c. 5, lett. a, leg- luzione. (art. 1, c. 705, legge n. 296/2006; circolare Mini-
ge n. 448/2001; art. 31, c. 8, legge n. 289/2002; art. 2, c. stero interno, Dipartimento affari interni e territoriali, Di-
18, legge 24 dicembre 2003, n. 350; art. 1, c. 65, legge n. rezione centrale finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/
311/2004; art. 1, c. 152, legge 23dicembre 2005, n. 266; 2007)
art. 1, c. 697, legge n. 296/2006) 3.1. Qualora la richiesta pervenisse ad esercizio già avvia-
32. Contestualmente all’attribuzione della compartecipa- to, l’anticipazione complessiva riguarderà gli importi an-
zione comunale dello 0,69% al gettito dell’Irpef, i trasfe- cora da erogare.
rimenti statali sono ridotti in misura proporzionale alla ri- 4. A decorrere dall’anno 2007, gli oneri per il personale
duzione del fondo ordinario, pari alla quota di comparte- assegnato, in posizione di comando o distacco, agli enti
cipazione, tale da garantire l’invariazione delle risorse. locali nei cui confronti è stato disposto lo scioglimento
(art. 1, c. 190, legge n. 296/2006) conseguente a infiltrazioni e condizionamenti di tipo ma-
32.1. La riduzione dei trasferimenti, determinata, per l’an- fioso, sono posti a carico dello Stato. (art. 1, c. 706, legge
no 2007, sul gettito Irpef 2005, nella misura dell’11,07% n. 296/2006)
del fondo ordinario, resta consolidata negli anni successi- 4.1. Gli oneri, qualora anticipati dai comuni, sono rimbor-
vi. (circolare Ministero interno, Dipartimento affari interni sati sul finanziamento autorizzato di 5 milioni di euro an-
e territoriali, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo nui. (circolari Ministero interno, Direzione centrale finan-
2007, n. F.L. 5/2007) za locale, 14 febbraio 2007, n. F.L. 3/2007, e 8 marzo
33. I trasferimenti erariali sono ridotti in misura pari al 2007, n. F.L. 5/2007)
maggior gettito derivante agli enti locali dalle modifiche 5. In favore dei comuni con popolazione inferiore a
apportate all’Irpef. (art. 1, c. 10, legge n. 296/2006) 20.000 abitanti i cui consigli sono stati sciolti per fenome-
33.1. Le modalità attuative sono definite con DM che ni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso è
avrebbe dovuto essere adottato entro il 31 marzo 2007. disposta una anticipazione dei trasferimenti statali, previa
(art. 1, c. 10 e 322) predisposizione di un piano di risanamento della situazio-
ne finanziaria da parte della Commissione straordinaria ed
Trasferimenti statali - enti commissariati approvazione dello stesso con decreto del ministro dell’in-
1. A decorrere dall’anno 2007 gli oneri relativi alle com- terno. (art. 145 bis, c. 1, aggiunto al DLgs n. 267/2000,
missioni straordinarie degli enti locali commissariati per dell’art. 6, c. 1 bis, DL 29 marzo 2004, n. 80, nel testo
infiltrazioni e condizionamenti di stampo mafioso sono della conversione in legge 28 maggio 2004, n. 140; circo-
posti a carico dello Stato, che provvede al rimborso a fa- lare Ministero interno, Dipartimento affari interni e terri-
vore degli enti locali, previa presentazione di richiesta. toriali, 7 giugno 2004, n. 25000/3038/200401489)
(art. 1, c. 704, legge n. 296/2006; circolare Ministero in- 5.1. L’importo della anticipazione è pari all’ammontare
terno, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo 2007, n. dei residui attivi dei titoli I e III risultanti dell’ultimo ren-
F.L. 5/2007) diconto approvato, entro il limite massimo di cinque an-

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112 2/2008
nualità dei trasferimenti statali correnti e della quota di 1.9. Il contributo non compete agli enti locali dei territori
compartecipazione Irpef, al netto degli importi già corri- delle regioni a statuto speciale e delle province autonome
sposti per l’esercizio in corso. (art. 145 bis, c. 1) di Trento e Bolzano.
5.2. Le compensazioni e i conguagli per il recupero del- 2. Agli enti locali titolari dei contratti di servizio in mate-
l’anticipazione saranno effettuati a decorrere dall’eserci- ria di trasporto pubblico è concesso un contributo parame-
zio successivo sui trasferimenti erariali correnti e sulle trato ai maggiori oneri sostenuti per Iva alla quale sono
quote di compartecipazione al gettito Irpef. soggetti i contratti medesimi. (art. 9, legge 7 dicembre
1999, n. 472)
Trasferimenti statali - fondo Iva 2.1. Con DM 22 dicembre 2000 sono state approvate le
1. Le risorse erariali derivanti dall’assoggettamento ad Iva procedure e le modalità per l’attribuzione di contributi
di prestazioni di servizi non commerciali per i quali è pre- erariali a favore delle regioni e degli enti locali titolari
visto il pagamento di una tariffa da parte degli utenti, af- di contratti di servizio in materia di trasporto pubblico.
fidate a soggetti esterni agli enti, a decorrere dal 1º gen- (in G.U. n. 3 del 4 gennaio 2001)
naio 2000, vanno ad alimentare un fondo da ripartire agli 2.2. Per l’attribuzione del contributo spettante, gli enti in-
enti interessati. (art. 6, c. 3, legge 23 dicembre 1999, n. teressati devono attestare gli oneri da sostenere, prima, ed
488, nel testo modificato dall’art. 1, c. 711, legge n. i pagamenti effettuati per Iva sui contratti di servizio sti-
296/2006) pulati per la gestione del trasporto pubblico, inviando i
1.1. Le disposizioni per l’attivazione del fondo e per la modelli di certificazione, per il tramite delle prefetture
sua ripartizione, finalizzato al contenimento delle tariffe, competenti per territorio, al Ministero dell’interno. (circo-
sono dettate con DPR 8 gennaio 2001, n. 33. lare Ministero interno, Direzione centrale finanza locale,
1.2. Per l’attribuzione del contributo spettante per gli anni 28 gennaio 2004, n. F.L./1/2004)
a decorrere dal 2001, gli enti devono attestare gli oneri so- 2.3. Per l’attribuzione della prima rata del contributo a re-
stenuti a titolo di imposta sul valore aggiunto sui contratti gime dall’anno 2001, il modello di certificazione degli
stipulati per l’affidamento della gestione di servizi non oneri da sostenere deve essere trasmesso entro il 28 feb-
commerciali per i quali è previsto il pagamento di una ta- braio di ogni anno.
riffa da parte degli utenti a soggetti esterni all’amministra- 2.4. Per l’attribuzione della seconda rata dei contributi
zione, intendendosi per servizi non commerciali quelli as- spettanti per gli anni 2001 e successivi, il modello di cer-
soggettati ad Iva che, ove prestati dagli enti locali, sareb- tificazione degli oneri sostenuti nell’anno di competenza
bero considerati esenti ovvero non rientrerebbero nel cam- deve essere trasmesso entro il 30 aprile dell’anno succes-
po di applicazione dell’imposta. sivo.
1.3. La modifica intervenuta con la legge finanziaria 2.5. L’erogazione della prima rata del contributo sarà ef-
2007, che limita la contribuzione statale ai soli casi di fettuata entro il 30 giugno dell’anno di competenza.
esternalizzazione di servizi non commerciali per i quali 2.6. L’erogazione della seconda rata a saldo del contributo
è previsto il pagamento di una tariffa da parte degli uten- sarà effettuata entro il 30 novembre dell’anno successivo.
ti, si applica dal 1º gennaio 2007. (art. 2, c. 9, legge n. 2.7. Il contributo non compete agli enti locali dei territori
244/2007) delle regioni a statuto speciale e delle province autonome
1.4. L’attestazione degli oneri per Iva, sulla base delle ri- di Trento e Bolzano.
sultanze delle fatture rilasciate dagli affidatari dei predetti
servizi, deve essere inviata, con l’apposito modello di cer- Trasferimenti statali - erogazione
tificazione, entro il termine perentorio del 31 marzo di cia- 1. Nelle more della revisione del sistema dei trasferimenti
scun anno, al Ministro dell’interno, per il tramite delle erariali, i contributi sono erogati secondo le modalità indi-
prefetture competenti per territorio. (circolare Ministero viduate con decreto del Ministero dell’interno 21 febbraio
interno, Direzione centrale finanza locale, 28 gennaio 2002. (art. 31, c. 3, legge n. 289/2002)
2004, n. F.L./1/2004) 1.1. I contributi ordinario, consolidato e perequativo sono
1.5. La mancata trasmissione delle certificazioni entro il erogati in tre rate, entro i mesi di febbraio, maggio e otto-
31 marzo non consentirà la partecipazione al riparto del bre.
fondo. 1.2. Il contributo sul fondo per lo sviluppo degli investi-
1.6. La certificazione limitata agli oneri per Iva sui soli menti, quale concorso statale sulle rate di ammortamento
servizi a tariffa decorre dall’anno 2007, ossia da quella dei mutui, è erogato in due rate, rispettivamente, per il
da presentare entro il 31 marzo 2008. 60% entro il mese di maggio e per il restante 40% entro
1.7. Resta ferma la validità delle certificazioni presentate il mese di ottobre.
fino al 31 marzo 2007. 1.3. Il contributo a valere sul fondo nazionale ordinario
1.8. L’erogazione del contributo spettante a ciascun ente per gli investimenti e i contributi a questo assimilati, sono
avviene in due rate. Il pagamento della prima rata, fissata erogati in unica rata entro il mese di giugno.
entro il 30 giugno di ciascun anno, nella misura del 50% 1.4. Il contributo per finanziare l’onere degli incrementi
dello stanziamento di iniziale dello stato di previsione del degli stipendi ai segretari comunali, è erogato in unica rata
Ministro dell’interno. Il pagamento della seconda rata, per entro il mese di giugno
la quale non è fissata la scadenza, sulla base delle previ- 1.5. Il contributo compensativo del minor importo Ici ac-
sioni di bilancio definitivamente assestate. certato per effetto dell’ulteriore detrazione sulle abitazio-

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2/2008 113
ni principali, è erogato per il 50% entro il 16 giugno e imbarcato è versata all’entrata del bilancio dello Stato e
per il 50% entro il 16 dicembre dell’anno di applicazione da questi acquisita definitivamente per i primi 30 milioni
del beneficio. (art. 1, c. 7, legge n. 244/2007) di euro.
1.6. I contributi previsti da altre disposizioni normative, se 1.2. La parte eccedente i 30 milioni di euro affluisce in ap-
non diversamente disciplinato, sono erogati in unica rata posito fondo istituito presso il Ministero dell’interno e,
entro il mese di giugno, nei casi in cui i dati e gli elementi per una quota pari al 40% del fondo medesimo, viene ri-
necessari ai fini dell’erogazione siano disponibili. partita a favore dei comuni sede di aeroporto o confinanti
2. Per il recupero di somme a qualunque titolo dovute da- con essi, secondo la media delle seguenti percentuali:
gli enti locali, il Ministero dell’interno è autorizzato a de- a) superficie di superficie del territorio comunale ingloba-
curtare i trasferimenti erariali spettanti nella misura degli ta nel recinto aeroportuale sul totale del sedime;
importi dovuti. (art. 31, c. 14, legge n. 289/2002) b) superficie totale del comune nel limite massimo di 100
2.1. Su richiesta dell’ente, può procedersi alla rateizzazio- chilometri quadrati.
ne fino a tre anni degli importi dovuti. 1.3. La quota del fondo ripartita a favore dei comuni sede
2.2. In caso di incapienza dei trasferimenti e della compar- di aeroporto o confinanti con essi è raddoppiata, passando
tecipazione, può procedersi alla rateizzazione in dieci an- dell’iniziale 20% al 40% del fondo medesimo. (art. 2, c.
nualità decorrenti dall’esercizio successivo a quello della 11, legge 24 dicembre 2003, n. 350, nel testo modificato
determinazione definitiva dell’importo da recuperare. dall’art. 6 quater, c. 1, aggiunto al DL 31 gennaio 2005, n.
3. Il recupero delle maggiori somme corrisposte ai comuni 7 dalla legge di conversione 31 marzo 2005, n. 44)
con popolazione da oltre 5.000 abitanti in via preventiva 1.4. La quota dell’introito annuale spettante ai comuni be-
nel periodo 2000-2004 per addizionale sui consumi di neficiari potrà essere determinata e attribuita solo nell’e-
energia elettrica, è effettuato con rateizzazione in cinque sercizio successivo a quello di riferimento. (circolare Mi-
anni, dal 2005 al 2009. (art. 2, DL 31 marzo 2005, n. nistero interno, Dipartimento affari interni e territoriali, 7
44, nel testo modificato dalla legge di conversione 31 giugno 2004, n. 25000/3038/200401489)
maggio 2005, n. 88; circolare Ministero interno, Diparti- 2. Con DM 8 maggio 2006 sono disciplinate le modalità
mento affari interni e territoriali, 20 giugno 2005, n. 23/ di ripartizione della quota del 40% del fondo a favore dei
2005) comuni nel cui territorio insista o risulti confinante un se-
3.1.Il recupero delle maggiori somme come sopra corri- dime aeroportuale. (in G.U. n. 133 del 17 maggio 2006)
sposte ai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, 2.1. Il fondo è ripartito attribuendolo ai comuni, in accon-
è effettuato con rateizzazione in otto anni, dal 2005 al to, sulla base dei dati di traffico relativi all’anno preceden-
2012. te, in proporzione diretta al numero dei passeggeri che ri-
3.2. In termini di competenza, le operazioni di recupero sultano partiti dai singoli aeroporti.
non conducono alla riduzione dei trasferimenti statali sul- 2.2. La definizione dei conguagli sarà operata una volta
la previsione di bilancio, bensı̀ a minori accertamenti di divulgati i dati definitivi del traffico annuale.
entrata per la quota di addizionale non portata in detrazio- 2.3. Per gli aeroporti il cui sedime sia esteso su più comu-
ne dei trasferimenti negli anni pregressi. ni, il riparto tra i comuni interessati è disposto secondo la
4. Con decreto del Ministero dell’economia e finanze 9 ot- percentuale di superficie del rispettivo territorio comunale
tobre 2006, n. 293 è stato adottato il regolamento per l’in- inglobata nel recinto aeroportuale sul totale del sedime.
troduzione di nuove modalità di versamento presso le te- 3. L’addizionale comunale è incrementata di un euro, pas-
sorerie statali. (in G.U. n. 295 del 20 dicembre 2006) sando a 2 euro per passeggero imbarcato. (art. 6 quater, c.
4.1. I versamenti possono essere effettuati anche con bo- 2, aggiunto al DL 31 gennaio 2005, n. 7, dalla legge di
nifico bancario o postale a decorrere dal 19 giugno 2007. conversione 31 marzo 2005, n. 43)
4.2. Gli enti locali per i quali le erogazioni dei trasferi- 3.1. L’incremento dell’addizionale è versata al bilancio
menti sono disposte con accredito sul conto corrente ban- dello Stato e da questi acquisita definitivamente.
cario o postale, devono comunicare entro il 31 dicembre 4. Dall’anno 2007 l’addizionale è incrementata di ulteriori
2007 al Ministero dell’interno, Direzione centrale finanza 50 centesimi, passando a 2,50 euro per passeggero imbar-
locale, il codice Ibam, quello Abi e Cab. (circolare Mini- cato. (art. 1, c. 1328, legge n. 296/2006)
stero interno, Direzione centrale finanza locale, 28 no- 4.1. L’incremento è acquisito dallo Stato e destinato a fi-
vembre 2007, n. F.L. 28/2007) nanziare i servizi antincendi negli aeroporti.

Addizionale comunale sui diritti d’imbarco Addizionale comunale all’Irpef


di passeggeri sulle aeromobili 1. Con il DLgs 28 settembre 1998, n. 360, al quale fanno
1. L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeg- riferimento gli articoli e i commi senza alcuna altra indi-
geri sulle aeromobili, inizialmente istituita nella misura di cazione, è stata istituita a decorrere dal 1º gennaio 1999
1euro per passeggero imbarcato e per il solo anno 2004, è l’addizionale comunale all’Irpef, a norma dell’art. 48, c.
diventata permanente. (art. 2, c. 11, legge 24 dicembre 10, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. (in G.U. n.
2003, n. 350, nel testo modificato dall’art. 7 quater, ag- 242 del 16 ottobre 1998)
giunto al DL 29 marzo 2004, n. 80, dalla legge di conver- 2. L’aliquota base dell’addizionale è determinata con DM
sione 28 maggio 2004, n. 140) ancora da emanare, con equivalente riduzione delle ali-
1.1. L’addizionale nella misura di 1 euro per passeggero quote Irpef. (art. 1, c. 2)

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114 2/2008
2.1. Il gettito derivante dall’aliquota base dell’addizionale ve essere effettuata a cura dell’Ufficio federalismo fiscale
è destinato a coprire gli oneri delle funzioni e dei compiti del Dipartimento politiche fiscali del Ministero dell’eco-
effettivamente trasferiti ai comuni ai sensi del Capo I della nomia e finanze, al quale i comuni che deliberano l’istitu-
legge 15 marzo 1997, n. 59. (art. 48, c. 10, lett. b, legge zione ovvero la modifica dell’aliquota dell’addizionale Ir-
27 dicembre 1997, n. 449) pef devono inviare copia conforme all’originale della de-
2.2. L’attribuzione della risorsa è contestuale alla decor- liberazione.
renza dell’esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti. 5.7. L’invio deve avvenire mediante raccomandata con
(art. 7, c. 1, DLgs 31 marzo 1998, n. 112) avviso di ricevimento, oppure tramite fax, oppure per
2.3. Il DM di determinazione dell’aliquota base, per la estratto mediante posta elettronica.
parte non connessa all’effettivo 5.8. Una volta intervenuta la pubblicazione, gli effetti del-
trasferimento di compiti e funzioni, avrebbe dovuto essere la variazione di aliquota si producono sin dal 1º gennaio
emanato entro il 30 novembre 2002. (art. 67, c. 1, legge n. dell’anno di inserimento nel sito. (circolare Ministero eco-
388/2000, nel testo modificato dall’art. 25, c. 5, lett. a, nomia e finanze, Agenzia entrate, 22 ottobre 2001, n. 92)
legge n. 448/2001) 6. Dal 1º gennaio 2003 e fino al 31 dicembre 2006, le ali-
3. I comuni hanno facoltà di deliberare, con atto regola- quote di addizionale applicabili non potevano essere supe-
mentare di competenza del consiglio, una ulteriore aliquo- riori a quelle in vigore per l’anno 2002. (art. 3, c. 1, lett. a,
ta, aggiuntiva a quella base (in atto «zero»), per un impor- legge n. 289/2002; art. 2, c. 21, legge 24 dicembre 2003,
to massimo annuo dello 0,8%. (art. 1, c. 3, nel testo mo- n. 350; art. 1, c. 51, legge n. 311/2004)
dificato dall’art. 1, c. 142, lett. a, legge 27 dicembre 2006 6.1. La sospensione della facoltà di aumentare l’aliquota è
n. 296) cessata dal 2007 (art. 1, c. 51, legge n. 311/2004, nel testo
3.1. Dal 2007 non è valida la norma che prevedeva l’ali- modificato dall’art. 1, c. 144, legge n. 296/2006)
quota massima applicabile dello 0,5%, con un incremento 7. Al pagamento dell’addizionale sono tenuti tutti i contri-
massimo annuo dello 0,2% fino al raggiungimento del buenti sui redditi dei quali risulta dovuta l’Irpef. (art. 1, c.
predetto limite. 4)
3.2. I comuni possono determinare l’aliquota aggiuntiva 7.1. L’addizionale è dovuta al comune nel quale il contri-
anche in mancanza del DM con il quale verrà fissata l’a- buente ha il domicilio fiscale alla data del 1º gennaio del-
liquota base. (art. 1, c. 3) l’anno cui si riferisce. (art. 1, c. 4, nel testo modificato
3.3. L’applicazione dell’addizionale è facoltativa anche dall’art. 1, c. 142, lett. b, n. 2, legge n. 296/2006)
per i comuni dissestati. (circolari Ministero interno, Dire- 8. Fino all’anno 2006, la ripartizione tra i comuni delle
zione centrale finanza locale, 9 dicembre 1998, n. F.L. 34/ somme versate a titolo di addizionale è stata effettuata
98, e 17 dicembre 1998, n. F.L. 37/98) dal Ministero dell’interno e l’accertamento contabile dei
4. I consigli comunali possono stabilire una soglia di proventi è avvenuto sulla base delle comunicazioni an-
esenzione dell’addizionale, in ragione del possesso di spe- nuali delle somme spettanti, come segue:
cifici requisiti reddituali. (art. 1, c. 3 bis, aggiunto dall’art. — attribuzione a titolo d’acconto, entro lo stesso anno in
1, c. 142, lett. a bis, legge n. 296/2006) cui è effettuato il versamento, sull’intero importo delle
5. La deliberazione di determinazione dell’aliquota di somme versate, in base a dati statistici forniti dal Ministe-
compartecipazione dell’addizionale da applicare facoltati- ro dell’economia e finanze entro il 30 giugno di ciascun
vamente a partire dall’anno successivo, per un importo anno relativi ai redditi imponibili dei contribuenti aventi
massimo annuo dello 0,8% deve essere adottata entro il domicilio fiscale nei singoli comuni;
31 dicembre di ciascun anno a valere per i periodi d’im- — attribuzione definitiva degli importi dovuti, sulla base
posta dell’anno successivo. (art. 1, c. 3, nel testo sostituito di dati statistici relativi all’anno precedente, forniti dal
dall’art. 1, c. 142, lett. a, legge n. 296/2006) Ministero dell’economia e finanze entro il 30 giugno,
5.1. Qualora la scadenza del 31 dicembre per la delibera- con conguaglio anche sulle somme dovute per l’esercizio
zione di bilancio sia rinviata da norma statale, il termine in corso. (art. 1, c. 7, nel testo sostituito dall’art. 25, c. 1,
per deliberare l’aliquota dell’addizionale è stabilito entro legge n. 448/2001)
la data fissata per la deliberazione del bilancio. (art. 1, 9. A decorrere dall’anno 2007 il versamento dell’addizio-
c. 169, legge n. 296/2006) nale avrebbe dovuto essere eseguito direttamente in favo-
5.2. In caso di mancata deliberazione, si intende prorogata re del comune di riferimento, cui è assegnato un apposito
l’aliquota applicata nell’anno precedente. codice tributo. (art. 1, c. 143, legge n. 296/2006)
5.3. L’esecutività della deliberazione, viene differita alla 9.1. Con decreto del Ministero economia e finanze 5 otto-
data di pubblicazione su sito informatico. bre 2007 sono stabilite le modalità operative per l’effet-
5.4. Le modalità per la pubblicazione e l’individuazione tuazione del versamento diretto ai comuni, a decorrere
del sito sono fissate con decreto del dal 1º gennaio 2008. (in G.U. n. 247 del 23 ottobre 2007)
Ministero dell’economia e finanze. 9.2. La ripartizione delle somme a favore dei comuni è
5.5. Con DM 31 maggio 2002 è stato individuato il sito operata dall’Agenzia delle entrate, che provvede all’accre-
informatico sul quale pubblicare le deliberazioni dei co- dito degli importi sui relativi conti correnti postali.
muni relative all’addizionale comunale all’Irpef. (in 9.3. I comuni devono procedere tempestivamente all’aper-
G.U. n. 130 del 6 giugno 2002) tura di uno specifico conto corrente presso l’ente Poste
5.6. La pubblicazione sul sito internet www.finanze.it de- italiane intestato a «Comune di ... - Addizionale comunale

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2/2008 115
all’Irpef». (circolare Ministero interno, Direzione centrale 2.5. La ripartizione dell’incremento sarà effettuata nel
finanza locale, 17 ottobre 2007, n. F.L. 21/2007) 2008 esclusivamente a favore dei comuni con popolazio-
10. Il versamento dell’addizionale è effettuato in acconto ne superiore a 5.000 abitanti che hanno rispettato il patto
e a saldo. (art. 1, c. 4, DLgs 28 settembre 1998, n. 360, di stabilità interno per l’anno 2006. (art. 1, c. 702)
nel testo modificato dall’art. 1, c. 142, lett. b, n. 2, legge 2.6. I criteri di riparto dell’incremento di gettito sono de-
n. 296/2006, e dall’art. 40, c. 7, DL 1º ottobre 2007, n. finiti con DM.
159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) 3. A decorrere dall’anno 2009, l’aliquota di compartecipa-
10.1. L’acconto è stabilito nella misura del 30% dell’ad- zione Irpef è elevata alla misura dello 0,75%. (art. 1, c.
dizionale sul reddito imponibile dell’anno precedente, 192, legge n. 296/2006)
con l’aliquota deliberata per l’anno di riferimento, qualo- 4. Per il recupero di somme a qualunque titolo dovute dai
ra la pubblicazione della deliberazione sia effettuata en- comuni, il Ministero dell’interno, in caso di insufficienza
tro il 31 dicembre precedente l’anno di riferimento, ovve- dei trasferimenti, è autorizzato a prelevare gli importi dal-
ro con l’aliquota vigente nell’anno precedente, in caso di le somme spettanti a titolo di compartecipazione comuna-
pubblicazione successiva. le all’Irpef. (art. 31, c. 14, legge n. 289/2002)
10.2. Il versamento è effettuato unitamente a quello del- 4.1. Su richiesta dell’ente, può procedersi alla rateizzazio-
l’Irpef. ne fino a tre anni degli importi dovuti.
10.3. Per redditi di lavoro dipendente e assimilati, l’ac- 4.2. In caso di incapienza dei trasferimenti e della compar-
conto dell’addizionale dovuta è trattenuta dai sostituti tecipazione, può procedersi alla rateizzazione in dieci an-
d’imposta, a partire dal mese di marzo, in un numero mas- nualità decorrenti dall’esercizio successivo a quello della
simo di nove rate mensili. Il saldo è determinato con le determinazione definitiva dell’importo da recuperare.
operazioni di conguaglio e trattenuto in un numero massi-
mo di undici rate. (art. 1, c. 5, nel testo sostituito dall’art. Addizionale provinciale all’Irpef
1, c. 142, lett. c, legge n. 296/2006) 1. L’art. 12 della legge 13 maggio 1999, n. 133, istituisce
una addizionale provinciale all’Irpef, il cui gettito è desti-
Compartecipazione comunale all’Irpef nato a coprire gli oneri delle funzioni e dei compiti trasfe-
1. Non sono state prorogate dall’anno 2007 le disposizioni riti alle province ai sensi della legge 15 marzo 1997, n. 59.
in materia di compartecipazione gettito Irpef nella misura (Gli articoli e i commi senza alcun’altra indicazione nei
del 6,50%. (art. 1, c. 697, legge n. 296/2006) punti che seguono sono riferiti al DLgs 28 settembre
1.1. Per effetto del venir meno della compartecipazione 1998, n. 360, modificato dal predetto art. 12 della legge
comunale all’Irpef del 6,50%, i trasferimenti correnti e n. 133/1999)
quelli spettanti ad altro titolo che, in caso di insufficienza 2. L’aliquota di compartecipazione dell’addizionale è de-
dei primi, erano stati ridotti nella misura sufficiente al re- terminata con DM da emanare con equivalente riduzione
cupero integrale della ex compartecipazione, sono inte- delle aliquote Irpef. (art. 1, c. 2)
gralmente ripristinati. (art. 1, c. 697, legge n. 296/2006) 2.1. L’applicazione decorre dall’anno successivo a quello
2. E istituita, a decorrere dal 1º gennaio 2007, una com- di determinazione dell’aliquota.
partecipazione dello 0,69% al gettito Irpef, determinata 2.2 L’attribuzione della risorsa sarà contestuale alla decor-
sul gettito del penultimo anno precedente l’esercizio di ri- renza dell’esercizio delle funzioni e dei compiti trasferiti.
ferimento. (art. 1, c. 189, legge n. 296/2006) (art. 7, c. 1, DLgs 31 marzo 1998, n. 112)
2.1. L’importo complessivo della compartecipazione per 2.3. Le modalità di attribuzione delle risorse derivanti dal-
l’anno 2007 è determinato in 851 milioni di euro, pari l’introduzione dell’addizionale sono disciplinate dall’art.
all’11,07% dei trasferimenti a valere sul fondo ordinario 2.
spettanti ai comuni delle regioni a statuto ordinario. (cir- 2.4. Il DM di determinazione dell’aliquota base, per la
colare Ministero interno, Dipartimento affari interni e ter- parte non connessa all’effettivo trasferimento di compiti
ritoriali, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo 2007, e funzioni, avrebbe dovuto essere emanato entro il 30 no-
n. F.L.5/2007) vembre 2002. (art. 67, c. 1, legge n. 388/2000, nel testo
2.2. Contestualmente all’attribuzione della compartecipa- modificato dall’art. 25, c. 5, lett. a, legge n. 448/2001)
zione, sono ridotti di pari ammontare i trasferimenti statali
ordinari, in misura annua costante. Compartecipazione provinciale all’Irpef
2.3. La decurtazione è effettuata in misura proporzionale 1. Per l’anno 2008 è confermata, la compartecipazione
alla riduzione del fondo ordinario, pari alla quota di com- provinciale al gettito Irpef, in misura pari all’1% del ri-
partecipazione, tale da garantire l’invarianza delle risorse. scosso in conto competenza per l’esercizio finanziario
(art. 1, c. 190) precedente. (art. 1, c. 3, legge n. 244/2007)
2.4. A decorrere dall’anno 2008, l’incremento del gettito 2. Il provento è ripartito alle province dal Ministero del-
compartecipato rispetto al 2007 derivante dalla dinamica l’interno, in proporzione dell’imposta netta dovuta dai
dell’Irpef, ferma restando la decurtazione sul trasferimen- contribuenti su base territoriale di domicilio fiscale. (art.
to ordinario 2007, consolidata, è ripartito ai comuni con 67, c. 5, legge n. 388/2000, nel testo sostituito dall’art.
criteri che tengano conto, primariamente, delle finalità pe- 25, c. 5, lett. b, legge n. 448/2001; art. 31, c. 8, legge n.
requative e di promozione dello sviluppo economico. (art. 289/2002; art. 1, c. 65, legge n. 311/2004; art. 1, c.
1, c. 191) 152, legge n. 266/2005; art. 1, c. 697, legge n. 296/2006)

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116 2/2008
2.1. Contestualmente all’attribuzione della compartecipa- seconde case e delle forniture, con potenza disponibile fi-
zione, sono ridotti di pari ammontare i trasferimenti stata- no a 3 kw, effettuate nelle abitazioni di residenza anagra-
li. (art. 67, c. 4, legge 23 dicembre 2000, n. 338) fica degli utenti, limitatamente ai primi 150 kwh di consu-
2.2. La decurtazione è effettuata prioritariamente sui tra- mo mensile;
sferimenti correnti e solo in caso di insufficienza dei que- b) euro 20,40 per mille kwh (ex lire 39,5 per kwh) per
sti viene effettuata sui trasferimenti spettanti ad altro tito- qualsiasi uso effettuato nelle seconde case. (art. 6, c. 1,
lo. (nota metodologica Ministero interno, Direzione cen- lett. a, b)
trale finanza locale, 14 marzo 2006) 3. L’addizionale provinciale è determinata in euro 9,30
2.3. Nel caso in cui il livello dei trasferimenti statali risulti per mille kwh (ex lire 18 per kwh) per qualsiasi uso effet-
insufficiente al recupero integrale della compartecipazio- tuato in locali e luoghi diversi dalle abitazioni, per tutte le
ne, la compartecipazione stessa viene corrisposta nei limi- utenze, fino al limite massimo di 200.000 kwh di consu-
ti dei trasferimenti spettanti per l’anno. mo al mese. (art. 6, c. 1, lett. c)
3. Il Ministero dell’interno comunica alle province, entro 3.1. Le province hanno facoltà di aumentare da euro 9,30
il 30 ottobre 2006, l’importo previsionale del gettito e il fino a euro 11,40 l’addizionale provinciale con delibera-
correlato ammontare previsto di riduzione dei trasferimen- zione da adottare entro i termini di approvazione del bi-
ti, per l’anno 2008. (art. 67, c. 5, nel testo sostituito dal- lancio di previsione. (art. 6, c. 2)
l’art. 25, c. 5, lett. b, legge n. 448/2001; art. 31, c. 8, legge 3.2. La misura dell’addizionale deve essere deliberata en-
n. 289/2002; art. 1, c. 65, legge n. 311/2004; art. 1, c. 152, tro la data fissata da norme statali per la deliberazione di
legge n. 266/2005) bilancio. In caso di mancata deliberazione, si intende pro-
3.1. L’importo del gettito 2008 della compartecipazione è rogata la misura applicata nell’anno precedente. (art. 1, c.
erogato in quattro rate di uguale importo nel corso del- 169, legge n. 296/2006)
l’anno 2008. 3.3. Le deliberazioni di incremento dell’addizionale pro-
3.2. Le prime due rate sono erogate sulla base dei dati pre- vinciale sono pubblicate su sito informatico del Diparti-
visionali comunicati dal Ministero dell’interno; la terza e mento politiche fiscali del Ministero dell’economia e fi-
la quarta rata sono calcolate sulla base dei dati consuntivi nanze, con modalità che saranno stabilite con provvedi-
2007, operando i dovuti conguagli rispetto alle somme già mento da emanare.
erogate. 3.4. Con decreto del Ministero dell’economia e finanze 11
4. Per il recupero di somme a qualunque titolo dovute alle giugno 2007 sono stabilite le modalità operative per la
province, il Ministero dell’interno, in caso di insufficienza pubblicazione nel sito internet del Dipartimento politiche
dei trasferimenti, è autorizzato a prelevare gli importi dal- fiscali del Ministero delle deliberazioni in materia di addi-
le somme spettanti a titolo di compartecipazione provin- zionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica. (in
ciale all’Irpef. (art. 31, c. 14, legge n. 289/2002) G.U. n. 141 del 20 giugno 2007)
4.1. Su richiesta dell’ente, può procedersi alla rateizzazio- 3.5. Le deliberazioni provinciali concernenti variazioni,
ne fino a tre anni degli importi dovuti. anche in estratto, devono essere inviate, mediante posta
4.2. In caso di incapienza dei trasferimenti e della compar- elettronica (dpf.accise@finanze.it), entro trenta giorni del-
tecipazione, può procedersi alla rateizzazione in dieci an- l’intervenuta esecutività.
nualità decorrenti dall’esercizio successivo a quello della 3.6. La pubblicazione fa venire meno l’obbligo di notifi-
determinazione definitiva dell’importo da recuperare care il provvedimento al soggetto che provvede alla ri-
5. È assicurata l’invarianza del gettito tributario che do- scossione.
vesse essere ridotto per effetto dei crediti d’imposta attri- 4. Le addizionali all’accisa sull’energia elettrica hanno de-
buiti alle imprese per incentivi agli investimenti. (art. 64, correnza dal 1º giugno 2007. (art. 9, DLgs 2 febbraio
c. 1, legge n. 289/2002) 2007, n. 26)
5.1. Le misure compensative saranno definite con decreto 5. L’ente liquidatore delle addizionali sui consumi di
ministeriale. energia elettrica deve garantire a comuni e province il di-
5.2. La quantificazione delle minori entrate conseguenti ai ritto di verificare, mediante l’accesso alle informazioni, la
crediti d’imposta per gli esercizi pregressi sarà quantifica- procedura di accertamento e liquidazione. (c. 10, c. 12,
ta da un comitato tecnico che sarà istituito con decreto mi- legge 13 maggio 1999, n. 133)
nisteriale. (art. 64, c. 2) 6. Le modalità ed i termini per la trasmissione dei dati ine-
renti all’addizionale agli enti locali che ne fanno richiesta
Addizionali all’accisa sull’energia elettrica sono stabiliti con provvedimento direttoriale da emanare
1. L’addizionale sui consumi elettrici è sostituita dall’ad- entro il 28 febbraio 2007. (art. 1, c. 152, legge n. 296/
dizionale all’accisa sull’energia elettrica. (art. 6, DL 28 2006)
novembre 1988, n. 511, convertito dalla legge 27 gennaio 6.1. L’emanato provvedimento direttoriale dell’Agenzia
1989, n. 20, nel testo sostituito dall’art. 5, DLgs 2 feb- delle dogane prevede che:
braio 2007, n. 26, in suppl. ord. n. 77 alla G.U. n. 68 — dal 1º giugno 2007, gli enti locali possono richiedere
del 23 marzo 2007) all’Agenzia delle dogane, attraverso il servizio telematico
2. L’addizionale comunale è determinata in: doganale-Edi, i dati relativi ai soggetti distributori ed alle
a) euro 18,58 per mille kwh (ex lire 36 per kwh) per qual- dichiarazioni di consumo, già in possesso dell’Agenzia;
siasi uso effettuato nelle abitazioni, con esclusione delle — dal 1º luglio 2007 saranno disponibili le informazioni

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2/2008 117
delle dichiarazioni di consumo 2007 presentate alla sca- 2.1. La prima registrazione dei veicoli nel pubblico regi-
denza del 20 febbraio 2007; stro automobilistico può anche essere effettuata per istan-
— per le annualità successive, le informazioni saranno za dell’acquirente, attraverso lo sportello telematico del-
disponibili entro 60 giorni dalla scadenza dei termini pre- l’automobilista. (art. 3, c. 2, DL 14 marzo 2005, n. 35,
visti per la presentazione delle dichiarazioni di consumo nel testo modificato dalla legge di conversione 14 maggio
presentate dai distributori; 2005, n. 80)
— dal 1º luglio 2008, saranno resi disponibili i dati rela- 2.2. L’istituzione dell’imposta e la misura della tariffa so-
tivi alle variazioni dei consumi di energia elettrica sogget- no previste con atto regolamentare di competenza consi-
ti ad addizionale intervenute rispetto alle dichiarazioni de- liare.
gli anni precedenti. (provvedimento direttoriale Agenzia 3. Il regolamento deve essere informato ai criteri di cui al-
delle dogane, 27 febbraio 2007, n. 229/UD, in G.U. n. l’art. 51 del DLgs n. 446/1997 ed adottato non oltre il ter-
54 del 6 marzo 2007) mine di approvazione del bilancio di previsione. (art. 52,
6.2. Le istruzioni tecniche per l’adesione al servizio tele- c. 1, 2 e 5, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446)
matico doganale-Edi e i modelli per la richiesta sono resi 3.1. Il regolamento non ha effetto prima del 1º gennaio
disponibili entro il 1º giugno 2007 sul portale dell’Agen- dell’anno successivo.
zia (www.Agenziadogane.gov.it). 4. Qualora la scadenza del 31 dicembre per la deliberazio-
6.3. Le istruzioni tecniche per la ricezione dei dati saranno ne di bilancio sia rinviata da norma statale, il termine per
rese disponibili sul portale dell’Agenzia a partire dal 1º l’approvazione del regolamento, qualora non ancora adot-
giugno 2007. tato, è stabilito entro la data fissata per la deliberazione del
6.4. Con nota 31 maggio 2007, prot. n. 3717, dell’Agen- bilancio ed ha effetto dal 1º gennaio. (art. 1, c. 169, legge
zia delle dogane, sono fornite le istruzioni tecniche per n. 296/2006)
l’adesione al servizio telematico dogane-Edi e il modello 4.1. Nei casi di cui al punto precedente, gli aumenti del-
per richiedere l’autorizzazione all’utilizzo del sistema. l’Ipt sono retroattivi e, tuttavia non devono essere richie-
7. Nell’anno 2003, per gli anni precedenti, i conguagli ste sanzioni e interessi moratori per le somme non riscos-
delle addizionali sono stati operati sulla base di dati stima- se. (nota Ministero economia e finanze, Dipartimento po-
ti che, sottoposti a verifica, hanno consentito di accertare litiche fiscali, Ufficio federalismo fiscale, 17 luglio 2007,
la necessità di recuperare nei confronti dei comuni una n. 20957)
quota di maggiori introiti. (circolare Ministero interno, 5. La tariffa dell’imposta è stabilita con decreto del mini-
Dipartimento affari interni e territoriali, 20 giugno 2005, stro delle finanze, in misura tale da garantire il complessi-
n. 23/2005) vo gettito delle abolite imposta erariale e addizionale pro-
7.1. Sulla base dei nuovi dati, sono stati rideterminati la vinciale. (art. 56, c. 11, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446)
quota annuale di aumento/detrazione dei trasferimenti e 5.1. Con DM 27 novembre 1998, n. 435, sono state ap-
i relativi conguagli per gli anni pregressi. provate le misure dell’imposta. (in G.U. 17 dicembre
7.2. Il recupero a valere sui trasferimenti erariali delle mag- 1998, n. 294)
giori somme corrisposte in via presuntiva è effettuato con 5.2. Le province possono aumentare la tariffa determinata
rateizzazione in cinque anni, dal 2005 al 2009, per i comu- con decreto ministeriale fino a un massimo del 30% (20%
ni con popolazione da 5.000 abitanti in su, e in otto anni, fino all’anno 2006). (art. 56, c. 2, nel testo modificato dal-
dal 2005 al 2012, per i comuni con popolazione inferiore a l’art. 1, c. 154, legge n. 296/2006)
5.000 abitanti. (art. 2, DL 31 marzo 2005, n. 44, nel testo 5.3. L’aumento della tariffa può essere deliberato anche
della legge di conversione 31 maggio 2005, n. 88) successivamente al 1999, con deliberazione da adottare
8. Con DM da emanare, sono individuate le province alle entro la data fissata per l’approvazione del bilancio.
quali può essere assegnata la diretta riscossione dell’ad- 5.4. L’aumento tariffario interessa le immatricolazioni ef-
dizionale. (art. 1, c. 153, legge n. 296/2006; nel testo mo- fettuate e gli atti formati dal momento dell’entrata in vigo-
dificato dall’art. 6, c. 6, DL 2 luglio 2007, n. 81, conver- re della deliberazione. (art. 56, c. 3, DLgs 15 dicembre
tito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127) 1997, n. 446, nel testo aggiunto dall’art. 54, c. 1, lett. b,
8.1. Il limite di spesa fissato in 5 milioni di euro per cia- legge n. 388/2000)
scuno degli anni 2007, 2008 e 2009 è elevato a 8 milioni. 5.5. Qualora l’aumento sia deliberato con riferimento alla
stessa annualità in cui è eseguita la notifica al competente
Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) ufficio del pubblico registro automobilistico e all’ente che
1. L’imposta erariale di trascrizione, iscrizione ed annota- provvede alla riscossione, opera dalla data della notifica
zione dei veicoli al pubblico registro automobilistico e la stessa.
commessa addizionale provinciale sono abolite dal 1º 5.6. Fino a tutto il 2006, poiché nella disciplina del tributo
gennaio 1999. (art. 51, c. 2, DLgs 15 dicembre 1997, n. non esiste alcun meccanismo che consenta di prorogare di
446) anno in anno gli aumenti tariffari, il mantenimento delle
2. Le province possono istituire l’imposta provinciale sul- tariffe aumentate era condizionato all’adozione di apposi-
le formalità di trascrizione, iscrizione e annotazione dei ta deliberazione annuale confermativa.
veicoli richieste al pubblico registro automobilistico aven- 5.7. Dall’anno 2007, in caso di mancata deliberazione, si
te competenza nel proprio territorio. (art. 56, DLgs 15 di- intende prorogata la tariffa applicata nell’anno precedente.
cembre 1997, n. 446) (art. 1, c. 169, legge n. 296/2006)

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118 2/2008
6. Quando per lo stesso credito e in virtù dello stesso atto b) i rimorchi ad uso abitazione per campeggi e simili. (art.
devono eseguirsi più formalità di natura ipotecaria, è do- 56, c. 6, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446)
vuta una sola imposta. (art. 56, c. 2, DLgs 15 dicembre 12. Le esenzioni e le agevolazioni previste in materia di
1997, n. 446) imposta di registro che si applicavano alla Iet devono ri-
7. La liquidazione, la riscossione e la contabilizzazione tenersi valide anche per l’Ipt. (risoluzione Ministero fi-
dell’imposta, nonché i relativi controlli e l’applicazione nanze, Dipartimento entrate, 17 aprile 2000, n. 49/E)
delle sanzioni, possono essere gestiti direttamente dalla 12.1. Sono, quindi, applicabili le seguenti esenzioni e age-
provincia, oppure: volazioni:
a) affidati mediante convenzione ad azienda speciale, so- — atti e procedimenti del giudice di pace che non ecce-
cietà per azioni o a responsabilità limitata a prevalente ca- dono i due milioni;
pitale pubblico; — atti relativi a finanziamenti agevolati;
b) ai concessionari per la riscossione e ai soggetti iscritti — operazioni delle associazioni di volontariato, diverse
all’albo per l’accertamento e riscossione delle entrate de- dalle successioni e dalle donazioni;
gli enti locali; — atti relativi al procedimento di scioglimento o di ces-
c) allo stesso concessionario del pubblico registro auto- sazione degli effetti civili del matrimonio e di separazione
mobilistico. (art. 56, c. 4, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) tra i coniugi.
7.1. L’affidamento al concessionario del pubblico registro 13. Sono escluse dall’imposta le cessioni dei contratti di
automobilistico, che dovrà riversare le somme riscosse al- locazione finanziaria o leasing nel caso in cui il concessio-
la tesoreria della provincia nel cui territorio sono state ese- nario sia una banca oppure un soggetto sottoposto alla vi-
guite le relative formalità ed inviare alla provincia stessa gilanza consolidata della banca d’Italia o un intermediario
la relativa documentazione, è effettuato a condizioni da finanziario iscritto nell’elenco speciale previsto dall’art.
stabilire tra le parti. 107 del DLgs 385/1983. (risoluzione Ministero finanze,
8. Non si estendono all’Ipt le esenzioni dalle tasse auto- Dipartimento entrate, 3 ottobre 2000, n. 151/E)
mobilistiche per i veicoli e motoveicoli che hanno com- 14. Non sono dovute formalità di trascrizione o annota-
piuto il 30º anno dalla loro costruzione ed a quelli di par- zione per i veicoli trasferiti in dipendenza di atti di fusione
ticolare interesse storico e collezionistico che hanno com- tra società esercenti attività di locazione di veicoli senza
piuto il 20º anno dalla loro costruzione. conducente. (art. 56, c. 6, DLgs 15 dicembre 1997, n.
8.1. Per gli autoveicoli e per i motocicli che presentano 446)
tali caratteristiche, l’imposta si applica in misura forfeta- 15. A decorrere delle formalità presentate al Pra dal 15
ria. (art. 63, c. 4, legge 21 novembre 2000, n. 342) gennaio 2000, le sanzioni per l’omessa o ritardata regi-
8.2. Sugli importi stabiliti in misura forfetaria non può es- strazione dei passaggi di proprietà si riducono dal 400%
sere esercitata la facoltà di deliberare aumenti fino al 20%. dell’imposta alla misura prevista dall’art. 13 del DLgs
9. L’esenzione prevista per i veicoli adattati in funzione del- 18 dicembre 1997, n. 471. (art. 56, c. 4, DLgs 15 dicem-
le esigenze dei soggetti portatori di handicap è estesa anche: bre 1997, n. 446)
a) ai portatori di handicap psichico o mentale di gravità 15.1. La nuova sanzione è pari al 30% dell’imposta evasa,
tale da avere determinato il riconoscimento dell’indennità salvo le riduzioni disposte dai DLgs 18 dicembre 1997, n.
di accompagnamento; 472 e n. 473.
b) agli invalidi con grave limitazione della capacità di
deambulazione o affetti da pluriamputazioni. (art. 30, c. Imposta Rc auto
7, legge n. 388/2000) 1. In sede di devoluzione alle province da parte dei con-
9.1. L’esenzione è riconosciuta a condizione che gli auto- cessionari, per l’anno 2003, del gettito dell’imposta Rc
veicoli siano utilizzati in via esclusiva o prevalente a be- auto il Ministero dell’interno provvederà all’eventuale re-
neficio dei soggetti portatori di handicap. (art. 1, c. 36, cupero della riduzione dei trasferimenti, qualora non sia
legge n. 296/2006) stato possibile operarla a motivo dell’inesistenza o dell’in-
9.2. In caso di trasferimento prima di due anni dall’acqui- sufficienza degli stessi negli anni 1999 e seguenti, per ef-
sto e salvo che i disabili cedenti ne debbano acquistare fetto del passaggio a carico dello Stato del personale Ata
uno nuovo in seguito a mutate necessità dovute al proprio degli istituti statali di ogni ordine e grado, del maggior
handicap, è dovuta l’imposta. (art. 1, c. 37) gettito dell’addizionale base provinciale sui consumi di
10. L’esenzione dall’imposta sugli atti di acquisto conclu- energia elettrica, dell’imposta Rc auto e dell’imposta era-
si nel periodo 8 luglio-31 dicembre 2002 e 13 gennaio-31 riale di trascrizione, iscrizione e annotazione dei veicoli al
marzo 2003, per la disciplina dell’accesso agli ecoincenti- Pra. (art. 31, c. 12, legge n. 289/2002)
vi, si applica esclusivamente agli atti di acquisto di auto- 1.1. Con DM 17 novembre 2003 sono stati stabiliti i cri-
veicoli le cui richieste di iscrizione al Pra siano state pre- teri e le modalità per il recupero. (in G.U. n. 9 del 13 gen-
sentate entro i 60 giorni successivi alla data di acquisto. naio 2004)
(art. 1, c. 323, legge n. 296/2006) 1.2. Per l’importo da recuperare per le annualità fino al
11. L’imposta è ridotta a 1/4 per: 2002, le province possono operare una rateizzazione de-
a) gli autoveicoli muniti di carta di circolazione per uso cennale, a decorrere dall’anno 2003, con versamento della
speciale e i rimorchi destinati a servire detti veicoli, sem- rata annuale entro il 30 novembre 2004, per la prima rata,
preché non siano adatti al trasporto di cose; ed entro il 15 luglio di ciascun anno successivo e con

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2/2008 119
l’obbligo di inviare, entro 10 giorni dal versamento, co- per alloggi non locati; (art. 6, c. 2, DLgs 30 dicembre
municazione dell’avvenuto adempimento al Ministero 1992, n. 504)
dell’interno, Direzione centrale finanza locale. d) aliquota agevolata per gli immobili posseduti da enti
1.3. Per l’importo da recuperare annualmente dall’anno senza scopo di lucro; (art. 6, c. 2, DLgs 30 dicembre
2003, le province provvedono al versamento annualmente 1992, n. 504)
dovuto entro il 30 novembre 2004, per l’annualità 2003, e) aliquota minima del 4 per mille per i fabbricati realiz-
ed entro il 15 settembre di ciascun anno successivo, con zati per la vendita e non venduti dalle imprese che hanno
l’obbligo di inviare, entro 10 giorni dal versamento, co- per oggetto esclusivo o prevalente l’attività di costruzione
municazione dell’avvenuto adempimento al Ministero e vendita di immobili; (art. 8, c. 1, DLgs 30 dicembre
dell’interno, Direzione centrale finanza locale. 1992, n. 504)
1.4. In caso di mancato versamento degli importi dovuti, f) riduzione dell’imposta al 50% per le unità immobiliari
relativi sia al recupero rateizzato delle annualità fino al adibite ad abitazione principale, oppure aumento fino a
2002 e sia al recupero delle somme dall’anno 2003, i con- 258,23 euro della detrazione d’imposta, oppure ancora au-
cessionari della riscossione provvedono a decurtare dalle mento oltre 258,23 euro della detrazione fino a concorren-
devoluzioni del gettito dell’imposta le somme non versate za dell’imposta dovuta; (art. 8, c. 3, DLgs 30 dicembre
ed i relativi interessi di ritardato pagamento, riversandole 1992, n. 504; art. 58, c. 3, DLgs 15 dicembre 1997, n.
in favore dello Stato. 446)
2. Il Ministero dell’interno è autorizzato a decurtare i tra- g) assimilazione all’abitazione principale dell’unità im-
sferimenti erariali per il recupero di somme dovute dalle mobiliare non locata posseduta a titolo di proprietà o di
province nei rapporti tra queste e lo stato o tra provincie usufrutto da anziani o disabili residenti in istituti di rico-
medesime, in conseguenza a errate attribuzioni di somme vero o sanitari a seguito di ricovero permanente; (art. 3,
dovute a titolo d’imposta effettuate negli anni 1999 e c. 56, legge 23 dicembre 1996, n. 662)
2000 dai concessionari della riscossione. (art. 3, c. 37, h) l’aliquota agevolata a favore dei proprietari che con-
legge 24 dicembre 2003, n. 350) cedono in locazione, a titolo di abitazione principale, im-
3. L’imposta Rc auto è estesa, a decorrere dal 1º gennaio mobili alle condizioni dei contratti - tipo fino all’esenzio-
2007, anche alle assicurazioni di altri rischi inerenti ai vei- ne dell’imposta; (art. 2, c. 4, legge 9 dicembre 1998, n.
431; art. 2, c. 288, legge n. 244/2007)
coli o ai danni causati dalla loro circolazione. (art. 1 bis, c.
i) aliquota maggiorata, anche superiore al 7 per mille e fi-
1, legge 29 ottobre 1961, n. 1216, nel testo modificato
no al 9 per mille, sugli immobili non locati per i quali non
dall’art. 1, c. 320, legge n. 296/2006)
risultino essere stati registrati contratti di locazione da al-
Imposta comunale sugli immobili (Ici) meno due anni, limitatamente ai comuni di Bari, Bologna,
Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Ro-
1. Con deliberazione da adottare prima dell’approvazione
ma, Torino, Venezia, e comuni confinanti con gli stessi,
del bilancio di previsione, i consigli comunali determina- agli altri comuni capoluogo di provincia e a quelli consi-
no l’aliquota dell’imposta da un minimo del 4 per mille ad derati ad alta tensione abitativa; (art. 2, c. 4, legge 9 di-
un massimo del 7 per mille; l’aliquota può essere diversi- cembre 1998, n. 431);
ficata entro tale limite. (art. 6, c. 1 e 2, DLgs 30 dicembre l) aliquota ridotta, anche al di sotto del 4 per mille, per gli
1992, n. 504, nel testo modificato dall’art. 1, c. 156, legge immobili adibiti ad abitazione principale del proprietario
n. 296/2006) nei comuni capoluogo delle aree metropolitane e nei co-
1.1. Dall’anno 2007, la competenza a determinare l’ali- muni ad alta tensione abitativa con essi confinanti, a con-
quota Ici è attribuita al consiglio comunale. dizione che resti invariato il gettito totale dell’imposta e
1.2. Dall’anno 2007 non è più in vigore la norma che pre- previo incremento dell’aliquota, anche al di sopra del 7
vedeva in mancanza di deliberazione l’applicazione del- per mille, da applicare alle aree edificabili i cui proprietari
l’aliquota del 4 per mille, per cui, in caso di mancata ap- non si siano impegnati all’inalienabilità delle stesse nei
provazione entro il 31 marzo 2007, le aliquote si intendo- termini e con le modalità stabilite dal regolamento comu-
no confermate nella stessa misura dell’anno 2006. (art. 1, nale; (art. 5 bis, c. 4, DL 27 maggio 2005, n. 86, conver-
c. 169, legge n. 296/2006) tito dalla legge 26 luglio 2005, n. 148);
2. Con deliberazione di natura regolamentare, da adottare m) riduzione dell’aliquota, fino all’esenzione, oppure de-
prima dell’approvazione del bilancio di previsione, i co- trazioni dell’imposta per gli insediamenti turistici di qua-
muni possono stabilire riduzioni e detrazioni dall’imposta, lità di interesse nazionale; (art. 1, c. 593, legge n. 266/
nonché modalità di riscossione: 2005)
a) aliquota ridotta per le unità immobiliari adibite ad abi- n) regolarità dei versamenti eseguiti da un contitolare an-
tazione principale o locate ad un soggetto che le utilizzi che per conto degli altri; (art. 59, lett. i, DLgs 15 dicembre
come abitazione principale; 1997, n. 446)
b) aliquota ulteriormente ridotta per la prima casa per le o) riscossione del tributo direttamente sul proprio conto
famiglie con responsabilità di cura per non autosufficienti corrente postale o presso la tesoreria comunale. (artt. 6 e
o disabili; (art. 16, c. 5, legge 8 novembre 2000, n. 265) 8, DLgs 30 dicembre 1992, n. 504)
c) aliquota diversificata per gli immobili diversi dalle abi- 3. Le deliberazioni concernenti la determinazione dell’ali-
tazioni o posseduti in aggiunta all’abitazione principale o quota Ici devono essere pubblicate per estratto nella Gaz-

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zetta ufficiale, su modello definito con DM. (art. 52, c. 2, previsionale a ciascun comune sarà erogato, per il
DLgs 15 dicembre 1997, n. 446, nel testo modificato dal- 50%, entro e non oltre il 16 giugno e, per il restante
l’art. 1, c. 1, lett. s. DLgs 30 dicembre 1999, n. 506) 50%, entro e non oltre il 16 dicembre dell’anno di appli-
3.1. L’adempimento non assume rilevanza giuridica, ossia cazione del beneficio.
non è condizione di efficacia della deliberazione e non è 5.6. Eventuali conguagli sulle somme trasferite e relative
sostitutiva delle altre forme di pubblicizzazione. (circolare modalità di determinazione saranno definiti con DM da
Ministero finanze 13 febbraio 1998, n. 49/E, in G.U. n. 40 emanare entro il 30 giugno 2008.
del 18 febbraio 1998) 5.7. L’ammontare del trasferimento compensativo ricono-
3.2. La richiesta di pubblicazione deve essere inoltrata en- sciuto in via previsionale e dell’eventuale conguaglio, è
tro il termine ultimo del 15 maggio al Ministero di grazia determinato con riferimento alle aliquote e alle detrazioni
e giustizia - Ufficio pubblicazione leggi e decreti - via vigenti al 30 settembre 2007. (art. 1, c. 287, legge n. 244/
Arenula 70, Roma, con lettera in fac-simile nella circolare 2007)
e duplice copia del dispositivo della deliberazione adotta- 6. Per abitazione principale si intende, salvo prova con-
ta. traria, quella di residenza anagrafica. (art. 8, c. 2, DLgs
3.3. Nelle more della definizione con DM del modello di 30 dicembre 2002, n. 504, nel testo modificato dall’art. 1,
cui al punto 3., la deliberazione unitamente alla richiesta c. 173, lett. b, legge n. 296/2006)
di pubblicazione in G.U., deve essere inviata anche al Mi- 6.1. Dall’anno 2008, i coniugi non assegnatari della casa
nistero dell’economia e finanze, Dipartimento politiche fi- coniugale a seguito di separazione legale, annullamento,
scali, ufficio per il federalismo fiscale, ai fini dell’inseri- scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimo-
mento sul sito internet del Ministero. (circolare Ministero nio, ai quali i comuni avevano facoltà di estendere i be-
economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, ufficio nefici della detrazione e dell’aliquota ridotta nell’eserci-
del federalismo fiscale, 16 aprile 2003, n. 3/Dpf) zio della propria potestà regolamentare (nota Ministero
3.4. Alla disposizione normativa di pubblicità e in sostitu- economia e finanze, Ufficio federalismo fiscale, 3 aprile
zione della pubblicazione in G.U. sarà data attuazione con 2007, n. 4440), hanno titolo ad applicare l’imposta con
la pubblicazione sul sito internet del Dipartimento politi- l’aliquota deliberata dal comune per l’abitazione princi-
che fiscali. (circolare Ministero economia e finanze 16 pale e a fruire delle detrazioni regolamentare e di legge.
aprile 2003, n. 3, in G.U. n. 123 del 29 maggio 2003) (art. 6, c. 3 bis, aggiunto al DLgs 30 dicembre 1992, n.
4. Ai fini dell’imposta, si considerano, comunque, fabbri- 504, dall’art. 1, c. 6, lett. b, legge n. 244/2007)
cabili i terreni con destinazione edificatoria attribuita dallo 6.2. Le agevolazioni sono proporzionate alla quota posse-
strumento urbanistico generale adottato dal comune, a duta e sono applicabili soltanto qualora il soggetto pas-
prescindere dall’approvazione della regione e dall’avve- sivo non sia titolare del diritto di proprietà o di altro di-
nuta adozione degli strumenti urbanistici attuativi. (art. ritto reale su immobile destinato ad abitazione nello stes-
36, c. 2, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge so comune ove è ubicata la casa coniugale.
4 agosto 2006, n. 248) 7. Fino all’anno d’imposta 2000 compreso, l’eventuale ri-
4.1. La previsione normativa interviene in via interpreta- duzione di aliquota sugli immobili direttamente adibiti ad
tiva e, quindi, con effetto anche per il passato. abitazione principale si applica alla sola abitazione princi-
5. Dall’anno 2008, è concessa una ulteriore detrazione pale, con esclusione di quelli qualificabili come pertinen-
per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale, ze. (art. 30, c. 12, legge 23 dicembre 1999, n. 488, nel te-
pari all’1,33 per mille della base imponibile, fino a con- sto modificato dall’art. 18, c. 2, legge n. 388/2000; circo-
correnza dell’imposta e comunque per un importo non su- lare Ministero finanze, Direzione centrale fiscalità locale,
periore a 200 euro, rapportata al periodo dell’anno du- 7 marzo 2001, n. 3/FL)
rante il quale si protrae la destinazione dell’abitazione 7.1. La limitazione non si applica nei comuni che abbiano
principale. (art. 8, c. 2 bis, aggiunto al DLgs 30 dicembre esplicitamente indicato nelle deliberazioni di determina-
1994, n. 504, dall’art. 1, c. 5, legge n. 244/2007) zione dell’Ici o nel relativo regolamento l’equiparazione
5.1. La detrazione spetta proporzionalmente alla quota delle pertinenze alle abitazioni principali ai fini dell’appli-
per la quale la destinazione si verifica, nei casi di unità cazione dell’aliquota agevolata. (art. 30, c. 13, legge 23
immobiliare adibita ad abitazione principale da più sog- dicembre 1999, n. 488)
getti passivi. 7.2. Dal 1º gennaio 2001 l’aliquota ridotta prevista per l’a-
5.2. L’ulteriore detrazione per l’abitazione principale si bitazione principale dei residenti si applica anche alle sue
aggiunge a quella oggetto di potestà regolamentare dei pertinenze, venendosi a configurare un complesso unitario
comuni (minimo 103,29 euro). di beni, indipendentemente dal fatto che il comune abbia
5.3. Sono esclusi dall’ulteriore detrazione i palazzi storici o meno deliberato l’estensione della riduzione delle ali-
(A9), le ville (A8) e le case di lusso (A1). (art. 8, c. 2 ter) quote anche alle pertinenze. (circolare Ministero finanze,
5.4. La minore imposta accertata dai comuni e certificata Dipartimento entrate, 25 maggio 1999, n. 114/E, in
al Ministero dell’interno entro il 30 aprile 2008 su model- G.U. n. 125 del 31 maggio 1999)
lo approvato con DM da emanare entro il 28 febbraio 8. A decorrere dall’anno 2009, i comuni possono delibe-
2008, sarà compensata da trasferimento statale di pari rare una aliquota agevolata, inferiore al 4 per mille, per i
ammontare. (art. 1, c. 7. legge n. 244/2007) soggetti passivi che installino impianti a fonte rinnovabile
5.5. Il trasferimento compensativo riconosciuto in via per la produzione di energia elettrica o termica per uso

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domestico e per le unità immobiliari oggetto degli inter- 12.2. Le confessioni religiose che, oltre alla chiesa catto-
venti. (art. 6, c. 2 bis aggiunto al DLgs 30 dicembre lica, hanno stipulato un’intesa con lo Stato ai sensi del-
1992, n. 504, dall’art. 1, c. 6, lett. a, legge n. 244/2007) l’apposita norma costituzionale sono:
8.1. L’aliquota agevolata è applicabile per la durata mas- — Tavola valdese;
sima di tre anni, per gli impianti termici solari, e di cin- — Unione delle chiese avventiste del 7º giorno;
que anni per tutte le altre tipologie di fonti rinnovabili. — Assemblee di Dio in Italia;
8.2. Le modalità di fruizione saranno stabilite con appo- — Unione delle comunità ebraiche in Italia;
sito regolamento attuativo. — Unione cristiana evangelica battista d’Italia;
9. Sono esenti da Ici, a decorrere dall’anno 2008 e fino — Chiesa evangelica luterana in Italia. (circolare Mini-
all’anno 2012, le piccole e microimprese che iniziano stero interno, Direzione centrale finanza locale, 12 luglio
una nuova attività economica nelle zone franche urbane 2005, n. F.L. 28/2005)
che saranno individuate dal Cipe, per gli immobili dalle 12.3. Le minori entrate per effetto dell’esenzione, raggua-
stesse possedute ed utilizzate. (art. 1, c. 341, lett. c, 341 gliate per ciascun comune al corrispondente gettito Ici ri-
bis e 341 quater, legge n. 296/2006, nel testo sostituito scosso nell’esercizio 2002, sono rimborsate dallo Stato
dall’art. 2, c. 562, legge n. 244/2007) con modalità stabilite con DM 25 maggio 2005, sulla base
9.1. Sono escluse dall’agevolazione le imprese operanti della certificazione resa dai comuni entro il termine peren-
nei settori della costruzione navale e di automobili, della torio del 29 agosto 2005. (art. 2, c. 2, legge 1 agosto 2003,
fabbricazione di fibre tessili artificiali o sintetiche, della n. 206)
siderurgia e del trasporto su strada. 12.4. Trasferimenti aggiuntivi cosı̀ determinati non sono
9.2. Le condizioni, i limite e le modalità di applicazione soggetti a riduzione per effetto di altre disposizioni di leg-
dell’esenzione saranno definiti con DM da emanare entro ge.
il 31 gennaio 2008. 13. Sono esenti dall’imposta gli immobili destinati allo
10. I comuni possono disporre la riduzione dell’aliquota svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanita-
sugli immobili interessati dai programmi finalizzati alla rie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, che
costruzione e al recupero di unità immobiliari destinati non abbiano natura esclusivamente commerciale utilizzati
ad essere locate quali abitazioni principali a canone spe- dai seguenti soggetti di cui all’art. 73 (ex art. 87), c. 1, lett.
ciale, alla cui attuazione è finalizzato il fondo per l’edili- c, DPR n. 917/1986: enti pubblici e privati diversi dalle
zia a canone speciale, oggetto di specifiche convenzioni società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno
con le imprese di costruzione. (art. 3, c. 115, legge 24 di- per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività
cembre 2003, n. 350) commerciali. (art. 7, c. 2 bis, aggiunto al DL 30 settembre
10.1. La riduzione della aliquota è disposta nell’ambito 2005, n. 203, dalla legge di conversione 2 dicembre 2005,
delle convenzioni. n. 248, nel testo integrato dall’art. 1, c. 133, legge n. 266/
11. L’esenzione degli immobili destinati asclusivamente 2005 e modificato dall’art. 39, DL 4 luglio 2006, n. 223,
ai compiti istituzionali posseduti dai consorzi tra enti ter- convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
ritoriali, si applica anche ai consorzi tra enti territoriali e 13.1. Sono, altresı̀, esenti dall’imposta, con effetto retroat-
unità sanitarie locali, istituzioni sanitarie pubbliche auto- tivo, gli immobili destinati esclusivamente alle attività di
nome e camere di commercio, industria, artigianato e agri- religione o di culto, ossia quelle dirette all’esercizio del
coltura. (art. 31, c. 19, legge n. 289/2002) culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e
11.1. Gli immobili dello Stato, delle regioni, delle province dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all’educa-
o dei comuni, destinati esclusivamente a compiti istituzio- zione cristiana.
nali, trasferiti alle società per la cartolarizzazione dei beni 13.2. Con riferimento ad eventuali pagamenti eseguiti dai
immobili pubblici ed ai fondi comuni d’investimento im- soggetti utilizzatori degli immobili ora esenti per le attivi-
mobiliare, continuano a godere dello stesso trattamento di tà cui sono destinati fino al 2 dicembre 2005, non si fa
esenzione fino a quando non saranno rivenduti. (risoluzio- luogo a rimborso o restituzione d’imposta.
ne Ministero economia e finanze, Dipartimento politiche fi- 14. Gli insediamenti turistici di qualità di interesse nazio-
scali, Ufficio federalismo fiscale, 7 aprile 2005, n. 1/Dpf) nale possono essere esentati dall’imposta, ovvero possono
12. L’esenzione dall’imposta riservata ai fabbricati desti- fruire di riduzioni dell’aliquota o di detrazioni dall’impo-
nati esclusivamente all’esercizio del culto è estesa agli im- sta. (art. 1, c. 593, legge n. 266/2005)
mobili destinati alle attività di oratorio e similari, conside- 15. Per i fabbricati oggetto di condono edilizio l’imposta è
rati pertinenza degli edifici di culto. (art. 2, c. 1, legge 1º dovuta, in ogni caso, a decorrere dal 1º gennaio 2003, sal-
agosto 2003, n. 206) vo che i lavori di ultimazione o di utilizzazione dell’im-
12.1. Sono considerati a tutti gli effetti opere di urbaniz- mobile siano successivi a tale data. (art. 2, c. 41, legge
zazione secondaria, quali pertinenze degli edifici di culto 24 dicembre 2003, n. 350)
esenti da Ici, gli immobili e le attrezzature fisse destinate 15.1. L’imposta è dovuta sulla base della rendita catastale
alle attività di oratorio o attività similari di: attribuita a seguito della procedura di regolarizzazione
— parrocchie ed enti ecclesiastici della Chiesa cattolica; dell’illecito edilizio.
— enti delle altre confessioni religiose con le quali lo 15.2. Nelle more dell’attribuzione della rendita castale, il
Stato ha stipulato intese ai sensi dell’art. 8, c. 3, Cost. versamento dell’annualità 2003 e successive deve essere
(art. 1, c. 1) effettuato, a titolo di acconto, in misura pari a 2 euro

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per ogni metro quadrato di opera edilizia regolarizzata per 19.1. I concessionari di aree demaniali sono tenuti al pa-
ogni anno d’imposta, in due rate di pari importo entro il gamento dell’imposta a prescindere dal titolo giuridico,
30 giugno e il 20 dicembre. (comunicato Ministero econo- sia esso di detenzione o di possesso, in base al quale è uti-
mia e finanze 26 maggio 2005) lizzato il bene immobile. (risoluzione Ministero economia
16. È soppressa la norma che prevedeva il concorso alla e finanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio federali-
determinazione della rendita catastale degli opifici e degli smo fiscale, 6 marzo 2003, n. 1/DPF)
altri immobili costruiti per l’esercizio di attività industriali 20. Per i beni immobili sui quali sono costituiti diritti reali
o commerciali anche delle parti mobili collegate struttu- di godimento a tempo parziale, il versamento dell’imposta
ralmente in via provvisoria al suolo, ai fabbricati e alle co- è effettuato dall’amministratore del condominio o della
struzioni stabili, alle quali può accedersi, mediante qual- comunione. (art. 19, c. 1, legge n. 388/2000)
siasi mezzo di unione, al fine di realizzare un unico bene 21. L’erede ed i legatari non sono obbligati a presentare la
complesso. (art. 1, c. 540, legge n. 311/2004, abrogato dichiarazione ai fini Ici per gli immobili inclusi nella di-
dall’art. 4, c. 1, lett. d, DL 14 marzo 2005, n. 35, conver- chiarazione di successione. (art. 15, c. 2, legge 18 ottobre
tito dalla legge 14 maggio 2005, n. 80) 2001, n. 383)
16.1. Le parti mobili collegate strutturalmente in via prov- 21.1 Copia della dichiarazione di successione è trasmessa
visoria al suolo, ai fabbricati e alle costruzioni stabili, alle a ciascun comune nel cui territorio sono ubicati gli immo-
quali può accedersi, mediante qualsiasi mezzo di unione, bili da parte dell’ufficio delle entrate presso il quale tale
al fine di realizzare un unico bene complesso, concorrono dichiarazione è stata presentata.
alla determinazione della rendita catastale solo limitata- 22. Con DM 9 marzo 2007, sono stati aggiornati per l’an-
mente agli opifici ed agli altri immobili costruiti per l’e- no 2007 i coefficienti per la determinazione del valore dei
sercizio delle centrali elettriche. (art. 1 quinquies, aggiun- fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti
to al DL 31 marzo 2005, n. 44 dalla legge di conversione al catasto, interamente posseduti da imprese e distinta-
31 maggio 2005, n. 88) mente contabilizzabili. (in G.U. n. 63 del 16 marzo 2007)
16.2. All’accertamento della maggiore imposta per effetto 22.1. Per i fabbricati del gruppo catastale D, relativamente
del maggiore valore catastale, conseguirà la ridetermina- ai quali l’imposta corrisposta in precedenza a un solo co-
zione dei trasferimenti erariali assegnati dall’anno 2001 mune sia successivamente da versare a più comuni a se-
in compensazione del minor gettito Ici sulle rendite cata- guito dell’attribuzione di separate rendite catastali per le
stali dei fabbricati di categoria D, a termini dell’art. 64 parti insistenti su territori di comuni diversi, i comuni in-
della legge n. 388/2000. Sulla entità e modalità di recupe- teressati devono regolare con accordi i relativi rapporti fi-
ro sono forniti chiarimenti dal Ministero dell’interno. (cir- nanziari. (art. 27, c. 11, legge n. 448/2001)
colare Ministero interno, Dipartimento affari interni e ter- 22.2. Il Ministero interno è delegato ad effettuare le neces-
ritoriali, 20 giugno 2005, n. 23/2005) sarie variazioni dell’importo spettante a ciascun comune a
17. Per gli immobili compresi nel fallimento o nella liqui- titolo di trasferimenti erariali.
dazione coatta amministrativa deve essere presentata al 23. A decorrere dal 1º gennaio 2007 la richiesta di contri-
comune di ubicazione una dichiarazione attestante l’avvio buti agricoli comunitari da parte dei soggetti interessati
della procedura. (art. 10, c. 6, DLgs 30 dicembre 1992, n. deve contenere anche gli elementi per consentire l’aggior-
504, nel testo sostituito dall’art. 1, c. 173, lett. c, legge n. namento del catasto, ivi compresi i fabbricati inclusi nel-
296/2006) l’azienda agricola. (art. 2, c. 33, DL 3 ottobre 2006, n.
17.1. L’adempimento deve essere eseguito dal curatore o 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006 n. 286)
dal commissario liquidatore entro 90 giorni dalla data di 23.1. Le modalità tecniche e operative per l’attuazione sa-
nomina. ranno stabilite con provvedimento direttoriale dell’Agen-
17.2. Curatori o commissari liquidatori devono, altresı̀, zia del territorio. (art. 2, c. 35)
versare l’imposta dovuta per il periodo di durata dell’inte- 23.2. L’Agenzia del territorio e l’Agenzia per le erogazio-
ra procedura concorsuale, entro tre mesi dalla data del de- ni in agricoltura (Agea) individueranno i fabbricati fiscal-
creto di trasferimento degli immobili. mente ex rurali e quelli non risultanti in catasto per gli ag-
18. Dal 1º gennaio 1998 la soggettività passiva per gli im- giornamenti catastali. (art. 2, c. 36, nel testo sostituito dal-
mobili concessi in locazione finanziaria è assunta dal lo- l’art. 1, c. 399, lett. b, legge n. 296/2006)
catario finanziario. (art. 58, DLgs 15 dicembre 1997, n. 23.3. Le modalità tecniche e operative per l’attuazione sa-
446) ranno stabilite con provvedimento direttoriale dell’Agen-
18.1. Il momento che segna il passaggio della soggettività zia del territorio.
è quello della consegna al locatario dell’immobile oggetto 23.4. Il requisito della ruralità sussiste esclusivamente
del leasing. (circolare Ministero finanze, Dipartimento en- per gli immobili utilizzati quale abitazione da soggetti
trate, 18 maggio 1999, n. 109/E, in G.U. n. 123 del 28 che rivestono la qualifica di imprenditore agricolo, iscrit-
maggio 1999) ti nel registro delle imprese, dai familiari conviventi a ca-
19. Nel caso di concessione su aree demaniali, soggetto rico, dai coadiuvati e dai pensionati agricoli, nonché per
passivo è il concessionario, a far data dall’1 gennaio gli immobili strumentali necessari allo svolgimento del-
2001. (art. 3, c. 2, DLgs 30 dicembre 1992, n. 504; circo- l’attività agricola. (art. 9, c. 3, lett. a e a-bis, c. 3 bis e
lare Ministero finanze, Direzione centrale fiscalità locale, 3 ter, DL 30 dicembre 1993, n. 557, convertito dalla legge
7 marzo 2001, n. 3/FL) 26 febbraio 1994, n. 133, nel testo sostituito dall’art. 42

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bis, aggiunto al DL 1º ottobre 2007, n. 159, dalla legge di zia del territorio. (art. 2, c. 42; provvedimento 2 gennaio
conversione 29 novembre 2007, n. 222) 2007, in G.U. n. 6 del 9 gennaio 2007)
23.5. La perdita del requisito della ruralità per effetto della 24.7. Qualora i soggetti titolari di diritti reali sugli immo-
modifica normativa di cui al punto precedente, deve esse- bili non adempiano entro il 3 luglio 2007 a dichiarare co-
re dichiarata al catasto entro il 30 novembre 2007. (art. 2, me autonome le unità immobiliari soggette a revisione,
c. 38) provvede l’Agenzia del territorio, con oneri a carico dei
23.6. È escluso il rimborso dell’Ici eventualmente versata soggetti obbligati. (art. 4, c. 1, provvedimento Agenzia
per i periodi d’imposta fino al 2007 sugli immobili aventi del territorio 2 gennaio 2007)
il requisito della ruralità, degli agricoltori, dalle coope- 24.8. L’avvio delle procedure è comunicato al comune
rative agricolo e loro consorzi. (art. 2, c. 4, legge n. territorialmente competente.
244/2007) 24.9. Entro il 2 aprile 2007 l’Agenzia del territorio rende
23.7. Il maggior gettito Ici derivante dall’aggiornamento disponibile ai comuni l’elenco degli immobili censiti nelle
del catasto terreni e dal riclassamento dei fabbricati rurali categorie catastali di cui al precedente punto 20.1. (art. 4,
sarà compensato da minore erogazione dei trasferimenti c. 2)
statali. (art. 2, c. 39) 24.10. La revisione della qualificazione delle unità immo-
23.8. La riduzione dei trasferimenti statali sarà contenuta biliari e della rendita catastale si applica anche alle dichia-
nei limiti del maggior gettito previsto, restando a benefi- razioni in catasto di unità immobiliari di nuova costituzio-
cio dei comuni l’eventuale maggiore quota di gettito ag- ne o variante, da presentarsi entro trenta giorni dalla data
giuntivo rispetto a quello stimato. di ultimazione dei lavori di nuova costituzione, ovvero di
23.9. I criteri e le modalità per le compensazioni saranno completamento delle variazioni relative ad unità immobi-
definiti con decreto ministeriale. liari già censite. (art. 3, c. 2)
24. Non possono essere compresi nella categoria catastale 24.11. Le dichiarazioni catastali presentate dai soggetti
E, attualmente non assoggettata all’imposta, gli immobili obbligati, inerenti gli immobili censiti nelle sopra richia-
o porzioni di immobili destinati a uso commerciale, indu- mate categorie sono rese disponibili ai comuni. (art. 4,
striale, a ufficio privato ovvero a usi diversi, qualora gli c. 2)
stessi presentino autonomia funzionale o reddituale. (art. 24.12. Gli aspetti peculiari introdotti dalla norma sono de-
2, c. 40, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge finiti in dettaglio dalla circolare dell’Agenzia delle entrate
24 novembre 2006 n. 286) 13 aprile 2007, n. 4.
24.1. La disposizione riguarda i fabbricati accatastati nelle 24.13. Il maggior gettito Ici derivante dalle revisioni sarà
categorie: compensato da minore erogazione dei trasferimenti stata-
— E/1, stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi li. (art. 2, c. 46, nel testo sostituito dall’art. 3, c. 1, DL 2
ed aerei; luglio 2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n.
— E/2, ponti di proprietà degli enti locali soggetti a pe- 127)
daggio; 24.14. La riduzione dei trasferimenti statali sarà contenu-
— E/3, costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pub- ta nei limiti del maggior gettito previsto, restando a bene-
bliche (quali le edicole e i chioschi); ficio dei comuni l’eventuale maggiore quota di gettito ag-
— E/4, recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche giuntivo rispetto a quello stimato.
(quali i mercati); 25. A decorrere dal 3 ottobre 2006, il moltiplicatore da ap-
— E/5, fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipen- plicare alle rendite catastali dei fabbricati classificati nel
denze; gruppo catastale B è rivalutato nella misura del 40%.
— E/6, fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico (art. 2, c. 45, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla
l’orologio comunale; legge 24 novembre 2006, n. 286)
— E/9, edifici a destinazione particolare, non compresi 25.1. La disposizione riguarda gli immobili destinati a fi-
nelle precedenti categorie. nalità di pubblico interesse, quali collegi, ospizi, caserme,
24.2. Le unità immobiliari di cui alle categorie catastali da case di cura, ospedali, prigioni, uffici pubblici, scuole, bi-
E/1 a E/6 ed E/9 che hanno una autonomia funzionale e blioteche, gallerie, musei, cappelle ed oratori non destinati
reddituale in quanto destinati a uso commerciale, indu- all’esercizio pubblico del culto e magazzini sotterranei per
striale, a ufficio privato ovvero ad usi diversi, devono es- deposito di derrate alimentari.
sere assoggettati a revisione della qualificazione e della 25.2. Il maggior gettito Ici derivante dalle rivalutazioni
rendita catastale. (art. 2, c. 41) sarà compensato da minore erogazione dei trasferimenti
24.3. Entro il 3 luglio 2007 i soggetti intestatari devono statali. (art. 2, c. 46, nel testo sostituito dall’art. 3, c. 1,
provvedere a richiedere la revisione. DL 2 luglio 2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto
24.4. Qualora i soggetti intestatari non provvedano, i co- 2007, n. 127)
muni possono intervenire con segnalazioni, collaborando 25.3. La riduzione dei trasferimenti statali sarà contenuta
con l’Agenzia del territorio. (art. 2, c. 44) nei limiti del maggior gettito previsto, restando a benefi-
24.5. Le rendite catastali dichiarate o attribuite producono cio dei comuni l’eventuale maggiore quota di gettito ag-
effetti dal 1º gennaio 2007. (art. 2, c. 43) giuntivo rispetto a quello stimato.
24.6. Le modalità tecniche e operative per l’attuazione sa- 26. Il maggior gettito Ici derivante dall’aggiornamento
ranno stabilite con provvedimento direttoriale dell’Agen- del catasto terreni e dal riclassamento dei fabbricati ru-

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rali (precedente punto 23.), dalla revisione della qualifi- 28.3. Le rendite catastali attribuite producono effetti fisca-
cazione e della rendita catastale delle unità immobiliari li dal 1º gennaio dell’anno successivo alla data dell’omes-
delle categorie E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 ed E/9 che sa presentazione della denuncia catastale indicata nella ri-
hanno autonomia funzionale e reddituale (precedente chiesta notificata dal comune o, in assenza della indica-
punto 24.), nonché dalla rivalutazione delle rendite cata- zione della data, dal 1º gennaio dell’anno di notifica della
stali dei fabbricati classificati nel gruppo catastale B richiesta. (art. 1, c. 337)
(precedente punto 24.), sarà certificato da ogni singolo 28.4. Gli oneri per il servizio reso dall’Agenzia del terri-
comune interessato. (art. 2, c. 39 e 46, DL 3 ottobre torio sono a carico dei soggetti interessati inadempienti,
2006, n. 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006, nei confronti dei quali si applicano, altresı̀, le sanzioni am-
n. 286, nel testo sostituito dall’art. 3, c. 1, DL 2 luglio ministrative da un minimo di 258,00 a un massimo di
2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127) 2.066,00 euro.
26.1. Le modalità per la certificazione saranno definite 28.5. Con provvedimento direttoriale dell’Agenzia del ter-
con decreto ministeriale. ritorio 30 giugno 2005 sono stabilite le modalità per la de-
26.2. Gli accertamenti relativi al maggior gettito reale terminazione degli oneri per il servizio. (in G.U. n. 153
dell’Ici effettuati dal 2007 sono computati a compensazio- del 4 luglio 2005)
ne progressiva degli importi accertati convenzionalmente 28.6. Con provvedimento direttoriale dell’Agenzia del ter-
nel medesimo esercizio 2007. (art. 3, c. 2, DL 2 luglio ritorio 16 febbraio 2005 sono stabilite le modalità tecniche
2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127) e operative per l’applicazione della disciplina. (in G.U. n.
27. I comuni richiedono agli uffici provinciali dell’Agen- 40 del 18 febbraio 2005)
zia del territorio la revisione del classamento catastale del- 28.7. Con circolare dell’Agenzia del territorio 4 agosto
le unità immobiliari private site in microzone del territorio 2005, n. 10, sono fornite indicazioni per l’attività di accer-
comunale per le quali il valore medio di mercato si disco- tamento, che deve precedere quella della revisione del
sta in modo significativo dal valore catastale utilizzato per classamento nelle microzone di cui al precedente punto
l’Ici. (art. 1, c. 335, legge n. 311/2004) 27.
27.1. Il valore medio di mercato è aggiornato secondo le 28.8. Gli uffici provinciali dell’Agenzia del territorio for-
modalità stabilite dall’art. 1 del provvedimento direttoria- niscono ogni supporto e collaborazione con i comuni, i
le dell’Agenzia del territorio 16 febbraio 2005. (in G.U. n. quali, a loro volta, devono indicare un proprio referente
40 del 18 febbraio 2005) designato per l’organizzazione delle attività e lo scambio
27.2. Con circolare dell’Agenzia del territorio 1º agosto informativo.
2005, n. 9, sono disciplinate le fasi di attuazione del pro- 28.9. Con circolare dell’Agenzia del territorio 3 gennaio
cesso. 2006, n. 1/2006, sono forniti ulteriori chiarimenti sulle
27.3. La revisione è attivabile qualora la soglia di scosta- procedure di riclassificazione.
mento minimo tra il rapporto di microzona e quello medio 29. È soppressa dal 1º gennaio 2007 la norma che preve-
del comune è superiore o inferiore al 35%, salvo che detta deva la determinazione del valore con riferimento alla
soglia, solo con finalità incrementative, sia stata modifica- rendita dei fabbricati similari già iscritti in catasto. (art.
ta con specifico provvedimento dell’amministrazione co- 1, c. 173, lett. a, legge n. 296/2006)
munale. 30. Il versamento dell’imposta deve essere effettuato in
27.4. Il livello minimo di significatività delle unità immo- due rate, ciascuna pari al 50% dell’Ici dovuta sulla base
biliari presenti in ciascuna microzona, tale da consigliarne dell’aliquota e delle detrazioni dei 12 mesi dell’anno pre-
l’esclusione dal processo di revisione, è fissato nel 5% del cedente. (art. 10, c. 2, DLgs 30 dicembre 1992, n. 504)
valore medio. 30.1. Il versamento della prima rata può essere effettuato
27.5. L’attività di revisione del classamento delle unità dal 1º gennaio al 16 giugno; la seconda rata deve essere
immobiliari ubicate nelle microzone deve essere successi- versata dal 1º al 16 dicembre. (art. 10, c. 2, DLgs 30 di-
va a quella di accertamento connessa al successivo punto cembre 1992, n. 504, nel testo modificato dall’art. 37, c.
23. (circolare Agenzia del territorio 4 agosto 2005, n. 10) 13, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 ago-
28. In presenza di unità immobiliari private non dichiarate sto 2006, n. 248)
in catasto o di situazioni di fatto non più coerenti con i 30.2. Resta confermata la facoltà del contribuente di prov-
classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie, i vedere al versamento in unica soluzione, entro il 16 giu-
comuni richiedono ai titolari di diritti reali sugli immobili gno.
la presentazione di atti di aggiornamento. (art. 1, c. 336, 30.3. Qualora nel corso dell’anno un immobile venga de-
legge n. 311/2004) stinato ad altro uso, l’imposta deve essere calcolata appli-
28.1. La richiesta è notificata ai soggetti interessati e co- cando alla nuova fattispecie impositiva le aliquote e le de-
municata, con gli estremi di notificazione, agli uffici pro- trazioni in vigore nell’anno precedente per detta fattispe-
vinciali dell’Agenzia del territorio. cie.
28.2. In caso di inadempienza dei soggetti privati interes- 30.4. Nei casi di acquisto di immobile nel corso dell’anno
sati entro 90 giorni dalla notificazione, l’Agenzia del ter- precedente, l’imposta della prima rata deve essere calcola-
ritorio provvede all’iscrizione in catasto dell’immobile o ta sulla somma che si sarebbe dovuta versare se si fosse
alla verifica del classamento, notificando al comune le ri- posseduto l’immobile per i dodici mesi dell’anno prece-
sultanze del classamento e la relativa rendita. dente.

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30.5. Nei casi di possesso di immobile ad anno già inizia- il flusso sarà reso mensilmente, per le riscossioni del mese
to, l’imposta deve essere calcolata proporzionalmente ai precedente.
mesi di possesso. 32.7. I comuni devono fornire all’Agenzia delle entrate le
30.6. I comuni che hanno esercitato il potere regolamen- coordinate bancarie o postali sulle quali accreditare le
tare di riscuotere direttamente il tributo sul proprio conto somme riscosse. (art. 8)
corrente postale o presso la tesoreria comunale, e non più 32.8. Il servizio di riscossione tramite il modello F24 è
tramite il concessionario della riscossione, devono infor- completamente gratuito e non comporta alcun costo a ca-
mare adeguatamente i contribuenti e mettere a disposizio- rico dei comuni. (comunicato stampa Agenzia entrate, 26
ne gratuita i bollettini. (circolare Ministero finanze, Dipar- maggio 2007)
timento entrate, 29 aprile 1999, n. 96/E, in G.U. n. 107 del 33. L’abrogazione dell’art. 59, c. 1, lett. n, del dlgs 15 di-
10 maggio 1999) cembre 1997, n. 446, disposta dall’art. 1, c. 175, legge n.
30.7. Le somme erroneamente versate dai contribuenti sul 296/2006, non impedisce ai comuni di disporre con rego-
conto corrente postale del concessionario devono da que- lamento, a termini dell’art. 52 dello stesso dlgs 496/1997,
sto essere riversate al comune, con diritto a commissione. le modalità di riscossione del tributo. (nota Ministero eco-
31. I concessionari del servizio nazionale della riscossione nomia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio fe-
sono tenuti a dichiarare l’importo delle somme riscosse a deralismo fiscale, 31 gennaio 2007, n. 1184)
titolo di imposta che, a decorrere dall’anno 1993, non è 34. A decorrere dell’anno 2007 è soppresso l’obbligo di
stato possibile attribuire ai comuni. (art. 2, c. 2 bis, ag- presentazione della dichiarazione o comunicazione degli
giunto al DL 31 gennaio 2005, n. 7, dalla legge di conver- acquisti, cessazioni o modificazioni di soggettività passi-
sione, 31 marzo 2005, n. 43) va, salvo nei casi in cui gli elementi rilevanti ai fini del-
31.1. Le somme saranno destinate in via prioritaria ad at- l’imposta dipendano da atti per i quali non sono applica-
tività di formazione nel campo della gestione del tributo bili le procedure telematiche previste per l’invio del mo-
ed alle politiche di informazione del contribuente. dello unico informatico. (art. 37, c. 53, DL 4 luglio
31.2. Termini, modalità di presentazione delle dichiara- 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n.
zioni, sistema di versamento e di impiego delle somme so- 248, nel testo modificato dall’art. 1, c. 174, legge n.
no stabilite con DM 22 novembre 2005. (in G.U. n. 13 del 296/2006)
17 gennaio 2006) 34.1. L’obbligo permane, comunque, fino alla data entro
31.3. All’attività di formazione gratuita del personale dei la quale, stabilita al 31 dicembre 2006, l’Agenzia del ter-
comuni addette alla gestione dei tributi ed alla promozio- ritorio è tenuta ad assicurare la circolazione e la fruizione
ne di attività di informazione del contribuente provvede della base dei dati catastali. (art. 37, c. 54)
l’Anci, attraverso un apposito soggetto di diritto privato, 34.2. I servizi di fornitura telematica dei dati catastali so-
senza finalità di lucro, che succede in tutti i rapporti at- no attivati dal 30 dicembre 2006. (circolare Agenzia del
tivi e passivi del Consorzio Anci-Cnc per la fiscalità lo- territorio, 15 dicembre 2006, n. 7)
cale. 34.3. I costi a carico dei comuni sono unicamente quelli di
32. L’imposta può essere liquidata in occasione della di- connessione.
chiarazione dei redditi e versata con l’utilizzo del modello 34.4. L’effettiva circolazione e fruizione dei dati catastali
F24. (art. 37, c. 55, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito è stata accertata con provvedimento direttoriale dell’A-
dalla legge 4 agosto 2006, n. 248) genzia del territorio 18 dicembre 2007. (in G.U. n. 297
32.1. La modalità di pagamento con il modello F24 non del 22 dicembre 2007)
può essere eliminata dal regolamento comunale. (nota Mi- 34.5. Permangono, quindi, per l’anno 2007 gli obblighi
nistero economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, dichiarativi di variazioni Ici intervenute nell’anno 2006,
31 gennaio 2007, n. 1184) da adempiere su apposito modello di dichiarazione. (prov-
32.2. La disposizione supera la necessità della preventiva vedimento direttoriale Ministero economia e finanze, Uf-
sottoscrizione di convenzione con l’Agenzia delle entrate, ficio federalismo fiscale, 26 aprile 2007, prot.10484)
attribuisce al contribuente la facoltà di optare per tale mo- 35. Con provvedimento direttoriale dell’Agenzia del terri-
dalità di pagamento e non può formare oggetto di diversa torio è disciplinato l’accesso telematico alle banche dati
regolamentazione da parte del comune. ipotecaria e catastale. (in G.U. n. 107 del 10 maggio
32.3. Con provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle 2007)
entrate, 26 aprile 2007, n. 71336, sono definiti i termini 35.1. Dal 1º giugno 2007, l’accesso diretto al sistema te-
e le modalità per l’attuazione. (in G.U. n. 104 del 7 mag- lematico dell’Agenzia del territorio per la consultazione
gio 2007) della banca dati catastali è consentito previo accredita-
32.4. L’accreditamento ai comuni delle somme riscosse mento con le modalità previste per i servizi telematici del-
dall’Agenzia delle entrate con i modelli F24 è operato l’Agenzia delle entrate.
giornalmente. (art. 6) 35.2. Dal 1º gennaio 2008, l’accesso telematico alle ban-
32.5. Entro nove giorni lavorativi dalla riscossione, l’A- che dati è consentito, su istanza, mediante la stipulazione
genzia delle entrate trasmette ai comuni, tramite il sistema di apposita convezione.
Siatel, un flusso informativo contenente il dettaglio delle 36. Nei casi di pagamento dell’imposta mediante modello
informazioni relative alla riscossione dell’imposta. (art. 7) F24 con compensazione di tributi erariali, l’eventuale pa-
32.6. Qualora non sia possibile la trasmissione telematica, gamento eccedente l’imposta dovuta riversata al comune

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dall’Agenzia delle entrate non deve essere restituita a que- g) conservazione beni artistici e architettonici;
st’ultima, ma resta attribuita al comune medesimo, che h) spazi per eventi e attività culturali, allestimenti museali
dovrà rimborsare le eventuali somme incassate in ecce- e biblioteche;
denza rispetto all’importo Ici effettivamente dovuto al i) edilizia scolastica, comprese le manutenzioni. (art. 1, c.
contribuente. (risoluzione Agenzia entrate 9 luglio 2007, 145 e 149, legge n. 296/2006)
n. 159/E) 1.1. L’elencazione delle opere pubbliche la cui realizza-
37. È soppressa la disposizione in forza della quale, a de- zione può essere finanziata con l’imposta di scopo, non
correre dall’anno 2008, nella dichiarazione dei redditi Ir- deve intendersi meramente esemplificativa, ma tassativa.
pef ed Ires, avrebbero dovuto essere specificate tutte le in- (risoluzione Ministero economia e finanze, Dipartimento
dicazioni utili ai fini del trattamento Ici, compreso l’impo- politiche fiscali, Ufficio federalismo fiscale, 8 ottobre
sta pagata nell’anno precedente. (art. 1, c. 101 e 102, leg- 2007, n. 3/Dpf)
ge n. 296/2006, soppressi dall’art. 39, c. 1, DL 1º ottobre 1.2. Il gettito complessivo dell’imposta non può superare
2007, n. 159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. il 30% della spesa da finanziare. (art. 1, c. 150)
222) 2. L’imposta è determinata applicando alla base imponibi-
37.1. L’Agenzia delle entrate, in sede di controllo delle le Ici un’aliquota nella misura massima dello 0,5 per mil-
dichiarazioni, non è più tenuta a verificare il versamento le. (art. 1, c. 147, legge n. 296/2006)
dell’Ici relativo a ciascun fabbricato nell’anno preceden- 2.1. Per la disciplina, si applicano le disposizioni vigenti
te e trasmettere l’esito del controllo ai comuni competen- in materia di Ici. (art. 1, c. 148)
ti. (art. 1, c. 103, soppresso) 3. L’imposta è dovuta, in relazione alla stessa opera pub-
37.2. A decorrere dall’anno 2007 l’importo dell’Ici sugli blica, per un periodo massimo di cinque anni. (art. 1, c.
immobili dovuta nell’anno precedente deve essere indica- 147, legge n. 296/2006)
to nelle dichiarazioni dei redditi. (art. 1, c. 104, nel testo 3.1. Nel caso di mancato inizio dell’opera entro due anni
modificato dall’art. 39, c. 1, DL 1º ottobre 2007, n. 159, dalla data prevista dal progetto esecutivo, i comuni sono
convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) tenuti al rimborso dei versamenti effettuati dai contribuen-
38. Non è soggetto passivo Ici e, pertanto, non è tenuto al ti entro i due anni successivi. (art. 1, c. 151)
pagamento dell’imposta, l’assegnatario di un alloggio di 4. La deliberazione consiliare istituita dell’imposta deve
edilizia residenziale pubblica concesso in locazione con determinare:
patto di futura vendita e riscatto. (risoluzione Ministero a) l’opera pubblica da realizzare;
economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio b) la spesa da finanziare;
federalismo fiscale, 18 ottobre 2007, n. 5/DPF) c) l’aliquota;
39. Non è soggetto passivo Ici e, pertanto, non è tenuto al d) eventuali esenzioni, riduzioni o detrazioni;
pagamento dell’imposta, il coniuge separato o divorziato, e) le modalità di versamento. (art. 1, c. 146, legge n. 296/
assegnatario della casa coniugale a seguito di provvedi- 2006)
mento giudiziale. (risoluzione Ministero economia e fi-
nanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio federalismo Imposta sulla pubblicità
fiscale, 18 ottobre 2007, n. 5/DPF) e diritto sulle pubbliche affissioni
40. I comuni trasmettono annualmente, per via telematica, 1. Le tariffe base dell’imposta sulla pubblicità e i diritti
all’Agenzia del territorio, i dati risultanti dal controllo ese- sulle pubbliche affissioni possono essere aumentate fino
guito, ove discordanti da quelli catastali. (art. 1, c. 105, ad un massimo del 20%. (art. 11, c. 10, legge 27 dicembre
legge n. 296/2006) 1997, n. 449)
40.1. Con DM saranno stabiliti modalità e termini per l’at- 1.1. Per le superfici superiori al metro quadrato, la misura
tuazione. dell’aumento delle tariffe può essere estesa fino al 50%.
41. Il contributo all’istituto per la finanza locale dovuto (art. 11, c. 10, legge 27 dicembre 1997, n. 449)
dai concessionari della riscossione aumenta dello 0,6 allo 2. Le tariffe devono essere deliberate dalla giunta entro la
0,8 per mille del gettito Ici. (art. 1, c. 3, DM 22 novembre data fissata da norme statali per la deliberazione di bilan-
2005, nel testo modificato dall’art. 1, c. 251, legge n. 244/ cio. (art. 3, c. 5, DLgs 15 novembre 1993, n. 507; art. 1, c.
2007) 169, legge n. 296/2006)
2.1. In caso di mancata deliberazione, si intendono proro-
Imposta di scopo gate le tariffe applicate nell’anno precedente. (art. 1, c.
1. I comuni possono deliberare, a decorrere dal 1º gennaio 169, legge n. 296/2006)
2007, l’istituzione di un’imposta di scopo destinata a par- 2.2. Nel caso che il termine di pagamento dell’imposta ab-
ziale copertura di spese per la realizzazione delle seguenti bia scadenza nel mese di gennaio o comunque anteriore
opere pubbliche: alle variazioni regolamentari o tariffarie che incidono sul-
a) trasporto pubblico urbano; la quantificazione dei tributi aventi decorrenza dal 1º gen-
b) opere viarie, escluso le manutenzioni; naio, può essere deliberato il differimento dei termini di
c) arredo urbano; pagamento. (circolare Ministero economia e finanze, Di-
d) parchi e giardini; partimento politiche fiscali, 8 febbraio 2002, n. 1)
e) parcheggi pubblici; 2.3. Alla deliberazione, adottata in virtù della potestà re-
f) restauri; golamentare, deve essere data la massima diffusione per

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permettere ai contribuenti il corretto adempimento delle natura, installata nella sede dell’attività a cui si riferisce
obbligazioni tributarie. (circolare Ministero finanze, Dire- o nelle pertinenze accessorie alla stessa, che abbia la fun-
zione centrale fiscalità locale, 5 febbraio 2001, n. 1/F.L.) zione di indicare al pubblico il luogo di svolgimento del-
2.4. Se le modifiche regolamentari e tariffarie intervengo- l’attività economica. (art. 2 bis, c. 6, aggiunto al DL 22
no senza che sia stata stabilita la proroga dei pagamenti, febbraio 2002, n. 13 dalla legge di conversione 24 aprile
l’ente locale dovrà comunque rimettere in termini i contri- 2002, n. 75)
buenti per il versamento del tributo con esclusione, in 7.2. L’esenzione si applica soltanto alle «insegne di eser-
ogni caso, di applicazione di sanzioni e interessi. cizio», ossia ai mezzi pubblicitari che contengono un mes-
3. Le tariffe possono essere adeguate con DPCM senza al- saggio, emblematico o nominativo, che contraddistingue
cun riferimento alle variazioni percentuali dell’indice dei il locale nel quale si esercita un’attività commerciale o
prezzi al consumo. (art. 37, c. 1, DLgs 15 novembre un’attività diretta alla produzione di beni o servizi. (circo-
1993, n. 507) lare Ministero economia e finanze, Dipartimento politiche
3.1. La tariffa dell’imposta per la pubblicità effettuata me- fiscali, 8 febbraio 2001, n. 1)
diante insegne, cartelli, locandine, targhe, stendardi o 7.3. Le insegne di esercizio esenti da imposta possono es-
qualsiasi mezzo, è stata adeguata di euro 3,10 per ogni sere esposte presso la sede dove si svolge un’attività, non
metro quadrato di superficie e per anno solare, come se- necessariamente sulle vetrine o sulle porte d’ingresso, re-
gue: lativamente ai luoghi dove si trova sia la sede legale o
— comuni di classe I da euro 16,53 a euro 19,62; principale e sia le sedi secondarie.
— comuni di classe II da euro 14,46 a euro 17,56; 7.4. In caso di pluralità di insegne, l’esenzione è ricono-
— comuni di classe III da sciuta nei limiti di superficie fino a 5 metri quadrati.
euro 12,39 a euro 15,49; (art. 2 bis, c. 6, aggiunto al DL 22 febbraio 2002, n. 13
— comuni di classe IV da euro 10,33 a euro 13,43; dalla legge di conversione 24 aprile 2002, n. 75)
— comuni di classe V da euro 8,26 a euro 11,36. (DPCM 7.5. Per le insegne di esercizio di superficie complessiva su-
16 febbraio 2001, in G.U. n. 89 del 17 aprile 2001) periore ai 5 metri quadrati l’imposta è dovuta per l’intera
3.2. La tariffa rideterminata decorre dal 1º marzo 2001. superficie. (art. 2 bis, c. 5, aggiunto al DL 22 febbraio
3.3.La rideterminazione delle tariffe non può, tuttavia, tro- 2002, n. 13 dalla legge di conversione 24 aprile 2002, n. 75)
vare applicazione prima del recepimento delle tariffe me- 7.6. Per effetto della superiore disposizione, non deve più
desime con apposita deliberazione comunale. (ordinanza considerarsi valida l’interpretazione fornita precedente-
consiglio di Stato, 19 settembre 2001, n. 5206) mente dal Ministero dell’economia e finanze con la circo-
4. I comuni possono, con proprio regolamento, escludere lare 8 febbraio 2001, n. 2, per la quale l’esenzione fino a 5
l’applicazione, nel proprio territorio, dell’imposta, sotto- metri quadrati di superficie complessiva era da considera-
ponendo le iniziative pubblicitarie che incidono sull’arre- re una franchigia concessa dal legislatore da computare in
do urbano o sull’ambiente ad un regime autorizzatorio e detrazione da eventuale superficie imponibile, nel com-
assoggettandole al pagamento di un canone in base a tarif- plesso delle insegne di esercizio esposte, superiore a tale
fa. (art. 62, c. 1, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) limite.
4.1. Qualora non venga istituito e regolamentato il canone 7.7. È data facoltà ai comuni, con norma regolamentare,
per l’installazione di mezzi pubblicitari, continua ad esse- di prevedere l’esenzione anche per le insegne di dimen-
re applicata l’imposta. sioni complessive superiori a 5 metri quadrati.
5. I comuni possono suddividere le località del proprio 7.8. Con DM che avrebbe dovuto essere emanato entro il
territorio in due categorie in relazione alla loro importan- 31 marzo 2007, possono essere individuate le attività per
za, applicando alla categoria speciale una maggiorazione le quali l’imposta è dovuta per la sola superficie eccedente
fino al 150% della tariffa normale, relativamente alle af- i 5 metri quadrati. (art. 17, c. 1 bis, DLgs 15 novembre
fissioni di carattere commerciale. (art. 4, c. 1, DLgs15 no- 1993, n. 507, nel testo modificato dall’art. 1, c. 311, legge
vembre 1993, n. 507) n. 296/2006)
6. Non hanno finalità pubblicitaria ma sola informativa e, 8. L’imposta non è dovuta, senza vincolo di superficie,
pertanto, non sono soggetti ad imposta, i cartelli ed i ta- per l’indicazione, sui veicoli utilizzati per il trasporto, del-
belloni, collocati nelle stazioni di servizio di distribuzione la ditta e dell’indirizzo dell’impresa che effettua l’attività
di carburanti, che informano la clientela sui prezzi del car- di trasporto, anche per conto di terzi, limitatamente alla
burante espressi in lire e in euro. (risoluzione Ministero sola superficie utile occupata da tali indicazioni. (art.
economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, 29 13, c. 4 bis, DLgs 15 novembre 1993, n. 507, aggiunto
gennaio 2002, n. 2/Dpf) dall’art. 10, c. 1, lett. 6 bis, legge n. 448/2001, nel testo
7. L’imposta non è dovuta per le insegne di esercizio di modificato dall’art. 5 bis, aggiunto al DL 28 dicembre
attività commerciali e di produzione di beni o servizi, 2001, n. 452, dalla legge di conversione 27 febbraio
che contraddistinguono la sede, fino a 5 metri quadrati 2002, n. 16)
di superficie complessiva. (art. 17, c. 1 bis, DLgs 15 no- 8.1. L’esenzione si applica anche alle imprese di produ-
vembre 1993, n. 507) zione di beni e servizi che effettuano trasporti per conto
7.1. Si definisce insegna di esercizio la scritta in caratteri proprio utilizzando veicoli di loro proprietà. (circolare Mi-
alfanumerici, completata eventualmente da simboli e da nistero economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali,
marchi, realizzata e supportata con materiali, di qualsiasi 18 aprile 2002, n. 2)

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8.2. Il beneficio dell’esenzione per i soggetti che effettua- 12. Per la pubblicità effettuata mediante affissioni dirette
no come attività meramente strumentale il trasporto della su strutture appositamente adibite, l’imposta si applica
merce prodotta, è circoscritto all’indicazione della ditta, in base alla superficie complessiva degli impianti anche
fra i cui elementi può essere fatto rientrare, oltre all’indi- per le fattispecie pubblicitarie che abbiano durata non su-
rizzo, anche il marchio, a condizione che sia identificativo periore a tre mesi. (art. 12, c. 3, DLgs 15 novembre 1993,
sia del prodotto commercializzato o del servizio fornito n. 507)
che dell’impresa stessa. (circolare Ministero economia e 12.1. Il criterio di calcolo della superficie imponibile è
finanze, Dipartimento politiche fiscali, 26 maggio 2004, quello relativo all’intera installazione pubblicitaria solo
n. 2) se la parte non coperta dal marchio abbia le caratteristiche
8.3. L’esenzione deve essere riconosciuta, a prescindere proprie o della componente pubblicitaria aggiuntiva vera e
dalla titolarità giuridica degli autoveicoli, anche ai veicoli propria, ovvero quelle di una superficie estensiva del mes-
noleggiati o presi in leasing. saggio pubblicitario. (risoluzione Ministero economia e fi-
9. Le minori entrate tributarie derivanti dalla esenzione di nanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio federalismo
cui ai precedenti punti 7. e 8. viene compensata in inte- fiscale, 6 marzo 2003, n. 2/Dpf)
gralmente da trasferimento aggiuntivo statale, con raggua- 12.2. Le strutture su cui sono situati i messaggi pubblici-
glio all’entità riscossa nell’esercizio 2001. (art. 10, c. 3, tari che hanno l’esclusiva funzione di sorreggere le inse-
legge n. 448/2001) gne, non possono fare parte integrale della superficie da
9.1. Sono escluse dalla compensazione le esenzioni con- sottoporre a imposizione.
nesse alle eventuali deliberazioni con cui l’ente innalza 13. Nel regolamento per l’applicazione dell’imposta deve
il limite dimensionale di 5 metri quadrati delle insegne essere stabilita la superficie degli impianti da attribuire a
a cui accordare l’esenzione. soggetti privati, dai quali non è più escluso il concessio-
9.2. I trasferimenti aggiuntivi cosı̀ determinati non sono nario del pubblico servizio, per l’effettuazione di affissio-
soggetti a riduzione per effetto di altre disposizioni di legge. ni dirette. (art. 3, c. 3, DLgs 15 novembre 1993, n. 507)
9.3. Le modalità per la quantificazione del minor gettito 14. Abrogata dalla legge finanziaria 2007, dall’anno
dell’imposta e l’erogazione del correlato trasferimento ag- 2008 diventa facoltativa la disposizione sull’esonero del-
giuntivo sono state stabilite con DM 7 gennaio 2003. (in la tariffa per i manifesti:
G.U. n. 79 del 4 aprile 2003) — dello Stato e degli enti pubblici territoriali;
10. Per le associazioni sportive dilettantistiche, anche co- — di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente
stituite in società di capitale senza fine di lucro, la pubbli- che non abbia scopo di lucro;
cità in qualunque modo realizzata negli impianti utilizzati — relativi ad attività politiche, sindacali e di categoria,
per manifestazioni sportive dilettantistiche con capienza culturali, sportive, filantropiche e religiose, da chiunque
inferiore ai tremila posti, è da considerare in rapporto di realizzate, con il patrocinio o la partecipazione degli enti
occasionalità rispetto all’evento sportivo direttamente or- pubblici territoriali;
ganizzato. (art. 90, c. 11 bis, legge n. 289/2002, aggiunto — relativi a festeggiamenti patriottici, religiosi, a spetta-
dall’art. 1, c. 470, legge n. 311/2004; art. 7 octies, c. 2, coli viaggianti e di beneficenza;
aggiunto al DL 31 gennaio 2005, n. 7, dalla legge di con- — relativi ad annunci mortuari. (art. 6, c. 2 bis, aggiunto
versione 31 marzo 2005, n. 43; art. 1, c. 128, legge n. 266/ al DLgs 15 novembre 1993, n. 507, dall’art. 1, c. 480, lett.
2005) a, legge n. 311/2004; art. 2, c. 7, legge n. 244/2007)
10.1. La pubblicità, in qualunque modo realizzata, è esen- 14.1. L’esenzione si applica alle affissioni negli appositi
te dall’imposta, anche nelle ipotesi in cui vengono esposti spazi, pari al 10% degli spazi totali, che i comuni devono
messaggi pubblicitari, che non riguardino specificatamen- riservare. (art. 20.2, c. 1, aggiunto al DLgs 15 novembre
te le società utilizzatrici degli impianti sportivi, ma sog- 1993, n. 507, dall’art. 2, c. 7, legge n. 244/2007)
getti terzi, e che siano visibili anche dall’esterno. (nota 14.2. Dal 1º gennaio 2007 è soppressa la norma che, per
Ministero economia e finanze, Ufficio federalismo fiscale, l’affissione dei manifesti di cui al punto 14. al di fuori de-
3 aprile 2007, n. 1576) gli spazi riservati, prevedeva la riduzione al 50% della ta-
11. Nei casi di pubblicità effettuata sui impianti installati riffa. (art. 20, c. 1 bis, aggiunto al DLgs 15 novembre
su beni appartenenti o dati in godimento al comune, l’ap- 1993, n. 507, dall’art. 1, c. 480, lett. b, legge n. 311/
plicazione dell’imposta non esclude quella della tassa per 2004, soppresso dall’art. 1, c. 176, lett. a, legge n. 296/
l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché il paga- 2006)
mento di canoni di locazioni o di concessione. (art. 9, c. 7, 14.3. Dal 1º gennaio 2007 è soppressa la norma che pre-
DLgs 15 novembre 1993, n. 507) vedeva, nel caso di installazione di manifesti esenti da ta-
11.1. I canoni di locazione o di concessione devono essere riffa in violazione, la responsabilità personale del soggetto
commisurati alla effettiva occupazione del suolo pubblico colto in flagranza, e non già solidale. (art. 23, c. 4 bis, e
del mezzo pubblicitario. (art. 9, c. 7, DLgs 15 novembre art. 24, c. 5ter, aggiunti al DLgs 15 novembre 1993, n.
1993, n. 507) 507, dall’art. 1, c. 480, lett. d ed e, legge n. 311/2004, sop-
11.2. La commisurazione dei canoni dell’imposta all’ef- presso dall’art. 1, c. 176, lett. a, legge n. 296/2006)
fettiva occupazione è applicabile ai soli canoni di conces- 14.4. Analoga soppressione è disposta in tema di respon-
sione e non anche per quelli di locazioni. (risoluzione Mi- sabilità personale e non solidale per le violazioni alle nor-
nistero finanze 24 aprile 2001, n. 6/FL) me sul codice della strada. (art. 23, c. 13 quinquies, ag-

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giunto al DLgs 30 aprile 1992, n. 285, dall’art. 1, c. 481, per anno e per provincia. (art. 20 bis, c. 2, aggiunto al
legge n. 311/2004, soppresso dall’art. 1, c. 176, lett. b, DLgs 15 novembre 1993, n. 507, dall’art. 1, c. 480, lett.
legge n. 296/2006) c, legge n. 311/2004; art. 1, c. 177, legge n. 296/2006)
14.5. Analoga soppressione è disposta in tema di respon- 16.1. Il termine per effettuare il versamento, a pena di de-
sabilità personale e non solidale per le violazioni alle nor- cadenza, è prorogato al 30 settembre 2008. (art. 202, c. 2,
me per la disciplina della propaganda elettorale. (art. 6 e aggiunto al DLgs 15 novembre 1993, n. 507, dall’art. 2, c.
8, legge 4 aprile 1956, n. 212, nel testo modificato dal- 7, legge n. 244/2007)
l’art. 1, c. 482, legge n. 311/2004, soppresso dall’art. 1, 16.2. Il versamento deve essere eseguito a favore della te-
c. 176, lett. c, legge n. 296/2006) soreria del comune competente o, qualora le violazioni
14.6. Dal 1º gennaio 2007, le spese sostenute dal comune siano state compiute in più comuni della stessa provincia,
per la rimozione della propaganda abusiva relativa alle a favore della tesoreria della provincia.
campagne elettorali per l’elezione alla camera dei deputati 16.3. A seguito della richiesta di ristoro dei comuni inte-
e al senato della repubblica sono a carico dell’esecutore ressati, da presentare a pena di decadenza entro il 30 set-
materiale e del committente, in solido. (art. 15, c. 3 e tembre 2005, la provincia avrebbe provveduto al riparto
19, legge 10 dicembre 1993, n. 515, nel testo modificato delle somme.
dall’art. 1, c. 483, legge n. 311/2004, e dall’art. 1, c. 178, 16.4. In caso di mancata richiesta da parte dei comuni, la
legge n. 296/2006) provincia avrebbe destinato le somme al settore ecologia.
14.7. Le spese sostenute dal comune per la rimozione dei 17. Il comune ha facoltà di chiedere al concessionario del-
manifesti abusivi sono a carico dei soggetti per conto dei le pubbliche affissioni di svolgere servizi aggiuntivi stru-
quali sono stati affissi, salvo prova contraria. (art. 20, c. 1. mentali alla repressione dell’abusivismo pubblicitario e al
DLgs 15 novembre 1993, n. 507, aggiunto dall’art. 1, c. miglioramento dell’impiantistica. (art. 18, c. 3 bis, DLgs
157, legge n. 296/2006) 15 novembre 1993, n. 507)
15. Al fine di contrastare il fenomeno della installazione 18. Sono aumentate da 103 a 206 euro e da 1032 a 1549
di impianti pubblicitari e dell’esposizione di mezzi pub- euro le sanzioni, minima e massima, per le violazioni del-
blicitari abusivi, i comuni adottano un piano di repressio- le norme regolamentari e di quelle contenute nei provve-
ne dell’abusivismo con contestuale recupero e riqualifica- dimenti relativi all’installazione degli impianti. (art. 24, c.
zione con interventi di arredo urbano. (art. 24, c. 5 bis, 2, DLgs 15 novembre 1993, n. 507)
DLgs 15 novembre 1993, n. 507, aggiunto dall’art. 10,
c. 1, lett. d, legge n. 448/2001) Canone per l’installazione di mezzi pubblicitari
15.1. Per favorire l’emersione volontaria dell’abusivismo, 1. I comuni possono prevedere che le iniziative pubblici-
con norma regolamentare possono essere definite misure tarie che incidono sull’arredo urbano o sull’ambiente sia-
agevolative sugli accertamenti e sul contenzioso, anche no sottoposte ad un regime autorizzatorio e assoggettate al
attraverso l’applicazione di sanzioni ridotte o sostituite pagamento di un canone in base a tariffa. (art. 62, c. 1,
da prescrizioni di recupero e riqualificazione a carico DLgs 15 dicembre 1997, n. 446)
dei responsabili. 1.1. Con l’istituzione del canone per l’installazione di
15.2. La definizione agevolativa può essere estesa agli ac- mezzi pubblicitari, viene esclusa l’applicazione dell’im-
certamenti non definitivi ed ai procedimenti contenziosi posta sulla pubblicità.
pendenti concernenti violazioni commesse fino al 30 set- 1.2. L’istituzione del canone e la determinazione delle ta-
tembre 2001, relativamente a: riffe sono previste con atto regolamentare di competenza
— pagamento di canoni di locazioni o di concessione do- consiliare.
vuti per gli impianti pubblicitari installati su beni apparte- 2. Il regolamento deve essere informato ai criteri di cui al-
nenti o dati in godimento al comune; l’art. 62 del DLgs n. 446/1997 ed adottato non oltre il ter-
— pagamento dell’imposta sulla pubblicità effettuata me- mine di approvazione del bilancio di previsione. (art. 52,
diante affissioni dirette. c. 1, 2 e 5, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446)
15.3. Il funzionario responsabile ed i concessionari posso- 2.1. Qualora la scadenza per l’approvazione del bilancio
no utilizzare le banche dati di soggetti pubblici o loro con- di previsione sia rinviata da norma statale, il termine per
cessionari, utili agli accertamenti incrociati. l’approvazione del regolamento è stabilito entro la data
15.4. I concessionari, a richiesta del comune e previa in- di approvazione del bilancio ed ha effetto dal 1º gennaio.
tegrazione contrattuale, sono tenuti a fornire assistenza al- (art. 1, c. 169, legge n. 296/2006)
la formazione e redazione del piano di repressione dell’a- 3. Il canone per l’installazione di mezzi pubblicitari non
busivismo ed a svolgere le conseguenti attività di servizi e ha natura di entrata tributaria. (circolare Ministero finan-
forniture, anche di arredo urbano. ze, Dipartimento entrate, 3 novembre 1998, n. 256/E, in
16. Sono fatti salvi gli effetti prodotti dalla norma in forza G.U. n. 261 del 7 novembre 1998)
della quale le violazioni ripetute e continuative delle nor- 3.1. Il relativo regolamento non è, pertanto, soggetto a tra-
me in materia di affissioni e pubblicità per le affissioni di smissione al Ministero delle finanze.
manifesti politici o di striscioni o di mezzi similari com- 4. La tariffa del canone, comprensiva dell’eventuale uso
messe fino al 31 dicembre 2004 potevano essere sanate di aree comunali, non deve essere superiore di oltre il
con il versamento, entro il 31 maggio 2005, a carico del 25% rispetto alla tariffa dell’imposta sulla pubblicità e
committente responsabile, di un’imposta pari a 100 euro del diritto sulle pubbliche affissioni deliberata nell’anno

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solare antecedente a quello in cui viene adottato il canone. 7.3. Le modalità per la quantificazione del minor gettito
(art. 62, c. 2, lett. d, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) del canone e l’erogazione del correlato trasferimento ag-
5. Entro il 2 giugno 2005 e con effetto per l’esercizio giuntivo sono stabilite con decreto ministeriale.
2005, i comuni rideterminano, ove occorra, la misura 8. L’esenzione dall’imposta sulla pubblicità per l’indica-
del canone. (art. 7 octies, c. 1, aggiunto al DL 31 gennaio zione della ditta, del marchio e dell’indirizzo dell’impresa
2005, n. 7, dalla legge di conversione 31 marzo 2005, n. che effettua attività di trasporto sui veicoli utilizzati, non
43) si estende al canone. (circolare Ministero economia e fi-
5.1. A decorrere dall’esercizio 2006, la tariffa del canone nanze, Dipartimento politiche fiscali, 26 maggio 2004,
terrà conto della rivalutazione annuale sulla base dell’in- n. 2)
dice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat.
6. Il canone non è dovuto per le insegne di esercizio di Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (Tosap)
attività commerciali e di produzione di beni o servizi, 1. Qualora non venga istituito e regolamentato dagli enti il
che contraddistinguono la sede, fino a 5 metri quadrati canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche con-
di superficie complessiva. (art. 2 bis, c. 1, aggiunto al tinua ad essere applicata la tassa. (art. 63, c. 1, DLgs 15
DL 22 febbraio 2002, n. 13, dalla legge di conversione dicembre 1997, n. 446)
24 aprile 2002, n. 75) 2. Agli effetti della tassa, si comprendono nelle aree co-
6.1. L’esenzione si applica soltanto alle «insegne di eser- munali i tratti di strada situati all’interno di centri abitati
cizio», ossia ai mezzi pubblicitari che contengono un mes- con popolazione superiore a 10 mila abitanti, individuabili
saggio, emblematico o nominativo, che contraddistingue quali strade urbane di scorrimento, strade urbane di quar-
il locale nel quale si esercita un’attività commerciale o tiere e strade locali. (art. 63, c. 1, DLgs 15 dicembre 1997,
un’attività diretta alla produzione di beni o servizi. (circo- n. 446)
lare Ministero economia e finanze, Dipartimento politiche 3. Le agevolazioni sull’occupazioni di spazi ed aree pub-
fiscali, 8 febbraio 2002, n. 1) bliche gravati da canoni concessori non ricognitori, sino
6.2. Le insegne di esercizio esenti da canone possono es- alla completa esenzione del pagamento della tassa, posso-
sere esposte presso la sede dove si svolge un’attività, non no essere disposti, relativamente ai rapporti non conclusi,
necessariamente sulle vetrine o sulle porte d’ingresso, re- anche con effetto retroattivo. (art. 31, c. 27, legge 23 di-
lativamente ai luoghi dove si trova sia la sede legale o cembre 1998, n. 448)
principale e sia le sedi secondarie. 3.1. Gli enti possono, altresı̀, sempre per i rapporti non
6.3. In caso di pluralità di insegne l’esenzione è ricono- conclusi inerenti alla tassa, determinare criteri e modalità
sciuta nei limiti di superficie fino a 5 metri quadrati. di definizione agevolata.
(art. 2 bis, c. 6, aggiunto al DL 22 febbraio 2002, n. 13, 3.2. L’atto da adottare per disporre le agevolazioni è di
dalla legge di conversione 24 aprile 2002, n. 75) competenza consiliare. (art. 17, c. 63, legge 15 maggio
6.4. Per insegne di esercizio di superficie complessiva su- 1997, n. 127)
periore ai 5 metri quadrati, il canone è dovuto per l’intera 4. I comuni possono deliberare l’esonero dal pagamento
superficie. (art. 2 bis, c. 5, aggiunto al DL 22 febbraio della tassa in relazione ai seguenti interventi:
2002, n. 13, dalla legge di conversione 24 aprile 2002, a) manutenzione ordinaria, opere di riparazione, rinnova-
n. 75) mento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle
6.5. È data facoltà ai comuni, con norma regolamentare, necessarie a integrare e mantenere in efficienza gli im-
di prevedere l’esenzione anche per le insegne di dimen- pianti tecnologici esistenti;
sioni complessive superiori a 5 metri quadrati. b) manutenzione straordinaria, opere e modifiche necessa-
6.6. Con DM che avrebbe dovuto essere emanato entro il rie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli
31 marzo 2007, possono essere individuate le attività per edifici, per la realizzazione di servizi igienico-sanitari e
le quali il canone è dovuto per la sola superficie eccedente tecnologici;
i 5 metri quadrati. (art. 17, c. 1 bis, DLgs 15 novembre c) restauro e risanamento conservativo;
1993, n. 507, nel testo modificato dall’art. 1, c. 311, legge d) ristrutturazione edilizia;
n. 296/2006) e) messa a norma degli impianti elettrici e degli impianti a
7. Le minori entrate tributarie derivanti dalla esenzione metano relativi agli edifici;
del canone di cui al precedente punto 6. vengono compen- f) realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
sate integralmente da trasferimento aggiuntivo statale, con g) eliminazione delle barriere architettoniche;
ragguaglio all’entità riscossa nell’esercizio 2001. (art. 2 h) realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli
bis, c. 2, aggiunto al DL 22 febbraio 2002, n. 13, dalla edifici;
legge di conversione 24 aprile 2002, n. 75) i) realizzazione di opere finalizzate al contenimento del-
7.1. Sono escluse dalla compensazione le esenzioni con- l’inquinamento acustico;
nesse alle eventuali deliberazioni con cui l’ente innalza l) realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di
il limite dimensionale di 5 metri quadrati delle insegne risparmi energetici, con particolare riguardo alle installa-
a cui accordare l’esenzione. zioni di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili
7.2. I trasferimenti aggiuntivi cosı̀ determinati non sono di energia;
soggetti a riduzioni per effetto di altre disposizioni di leg- m) realizzazione di opere finalizzate all’adozione di misu-
gi. re antisismiche, con particolare riguardo alla messa in si-

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curezza statica. (art. 1, c. 4 e 6, legge 27 dicembre 1997, golamentare, deve essere data la massima diffusione per
n. 449, nel testo modificato dall’art. 6, c. 15, legge 23 di- permettere ai contribuenti il corretto adempimento delle
cembre 1999, n. 488) obbligazioni tributarie.
4.1. I comuni possono deliberare la riduzione della tassa, 6.8. Se le modifiche regolamentari e tariffarie intervengo-
fino all’esenzione, per l’esecuzione di interventi di recu- no senza che sia stata stabilita la proroga dei pagamenti,
pero del patrimonio edilizio. (art. 2, c. 15, legge 24 dicem- l’ente locale dovrà comunque rimettere in termini i contri-
bre 2003, n. 350) buenti per il versamento del tributo con esclusione, in
5. La disciplina per la determinazione del canone si appli- ogni caso, di applicazione di sanzioni e interessi.
ca anche per la determinazione della Tosap. (art. 63, c. 3,
DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) Canone occupazione spazi ed aree pubbliche (Cosap)
5.1. Se l’azienda titolare dell’atto concessorio ha più rap- 1. Le province e i comuni possono prevedere che le occu-
porti con lo stesso utente, al quale eroga più servizi, dovrà pazioni di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sotto-
corrispondere tante somme a titolo di Tosap o Cosap stanti appartenenti al proprio demanio siano assoggettate,
quanti sono i servizi resi. anziché alla Tosap, al pagamento di un canone da parte
5.2. Per la variata modalità di commisurazione del tributo, del titolare della concessione. (art. 63, c. 1, DLgs 15 di-
le aziende devono presentare, per l’anno 2000, denuncia cembre 1997, n. 446)
iniziale, mentre per gli anni successivi la denuncia dovrà 1.1. L’istituzione del canone e la determinazione delle ta-
essere presentata solo in caso di variazione delle utenze riffe sono previste con atto regolamentare di competenza
dichiarate. consiliare.
5.3. Dall’ammontare complessivo della tassa deve essere 1.2. Il canone applicato alle occupazioni permanenti e
detratto l’importo di eventuali altri canoni riscossi dall’en- temporanee per la realizzazione di infrastrutture pubbliche
te per la medesima occupazione quali, ad esempio, il ca- e private di preminente interesse nazionale destinate all’e-
none previsto dall’art. 27 del DLgs n. 285/1992, recante il rogazione di servizi di pubblica utilità, è determinato in
nuovo codice della strada e non più, come in passato, per modo da comprendere nel suo ammontare la Tosap e ogni
la medesima concessione. altro onere imposto dalle province e dai comuni per le oc-
6. Le occupazioni permanenti realizzate con cavi, condut- cupazioni connesse con la realizzazione di dette infrastrut-
ture, impianti o qualsiasi altro manufatto da aziende ero- ture. (art. 10, c. 1, legge 1 agosto 2002, n. 166)
gatrici dei servizi pubblici e da quelli esercenti attività 2. Il regolamento deve essere informato ai criteri di cui al-
strumentali ai servizi stessi non sono più soggette al crite- l’art. 63 del DLgs n. 446/1997 e adottato non oltre il ter-
rio di determinazione forfetaria per chilometro lineare, ma mine di approvazione del bilancio di previsione. (art. 52,
commisurate al numero complessivo delle utenze per la c. 1, 2 e 5, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446)
misura unitaria di tariffa riferita a due classi di comuni. 2.1. Qualora la scadenza per l’approvazione del bilancio
(art. 63, c. 2, lett. f, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) sia rinviata da norma statale, il termine per l’approvazione
6.1. La misura unitaria di tariffa per le utenze dei comuni del regolamento è stabilito entro la data di approvazione
fino a 20.000 abitanti è di 0,77 euro, quella per le utenze del bilancio ed ha effetto dal 1º gennaio. (art. 1, c. 169,
dei comuni oltre 20.000 abitanti è di 0,65 euro. legge n. 296/2006)
6.2. Per le occupazioni del territorio provinciale, il canone 3. Qualora venga deliberato il passaggio dalla Tosap al
è determinato nella misura del 20% dell’importo risultante Cosap dopo l’inizio dell’esercizio, al fine di evitare versa-
dall’applicazione della misura unitaria prevista per i co- menti del tributo scadenti nei primi mesi dell’anno, può
muni per il numero complessivo delle utenze presenti essere deliberato il differimento dei termini e, in mancan-
nei comuni compresi nel medesimo ambito territoriale. za, disposta la compensazione tra gli importi dovuti a ti-
6.3. Il numero complessivo delle utenze è quello risultante tolo di tributo o di canone senza alcun aggravio di interes-
al 31 dicembre dell’anno precedente. si e sanzioni a carico del contribuente. (circolare Ministe-
6.4. Gli importi del canone sono rivalutati annualmente in ro finanze, Dipartimento entrate, 19 gennaio 2000, n. 13/
base all’indice Istat dei prezzi al consumo rilevati al 31 di- E)
cembre dell’anno precedente. 4. Agli effetti del canone, si comprendono nelle aree co-
6.5. Il canone è versato in unica soluzione dal titolare del- munali i tratti di strada situati all’interno di centri abitati
l’atto concessorio entro il 30 aprile ciascun anno su ccp, con popolazione superiore a 10 mila abitanti, individuabili
salvo che i comuni e le province non abbiano previsto ter- quali strade urbane di scorrimento, strade urbane di quar-
mini e modalità (ad esempio, rateizzazione) diversi e ne tiere e strade loca li. (art. 63, c. 1, DLgs 15 dicembre
abbiano dato comunicazione alle aziende. 1997, n. 446)
6.6. Nel caso che il termine di pagamento della Tosap per- 4.1. Con norma regolamentare, i passi carrabili possono
manente abbia scadenza nel mese di gennaio o comunque essere esclusi dall’applicazione del canone. (circolare Mi-
anteriore alle variazioni regolamentari o tariffarie aventi nistero finanze, Direzione centrale fiscalità locale, 21 di-
decorrenza dal 1º gennaio, può essere deliberato il differi- cembre 2000, n. 195)
mento dei termini di pagamento. (circolare Ministero fi- 5. Nei confronti delle occupazioni abusive, il canone deve
nanze, Direzione centrale fiscalità locale, 5 febbraio essere maggiorato fino al 50%. (art. 63, c. 2, lett. g, DLgs
2001, n. 1/FL) 15 dicembre 1997, n. 446)
6.7. Alla deliberazione, adottata in virtù della potestà re- 5.1. Le occupazioni abusive temporanee si presumono ef-

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fettuate dal trentesimo giorno antecedente la data del ver- comuni che avrebbero dovuto sopprimerla o che avrebbe-
bale di accertamento. ro voluto passare al sistema della tariffa. (nota Ministero
5.2. Le sanzioni amministrative pecuniarie non devono economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio
essere inferiori al canone maggiorato e superiori al doppio federalismo fiscale, 19 marzo 2007, n. 2586)
dello stesso, ferme restando quelle stabilite dall’art. 20, c. 1.3. Il mantenimento è obbligatorio anche nel caso di in-
4 e 5, del DLgs n. 205/1992 e la rimozione a proprie spese tervenuta delibera di regime tariffario che avrebbe dovuto
delle opere abusive. (art. 63, c. 2, lett. g-bis, DLgs 15 di- avere decorrenza, non concretamente applicato. (nota Mi-
cembre 1997, n. 446) nistero economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali,
6. Le occupazioni permanenti realizzate con cavi, condut- Ufficio federalismo fiscale, 5 aprile 2007, n. 6415)
ture, impianti o qualsiasi altro manufatto da aziende ero- 1.4. La tassa di smaltimento dei rifiuti urbani avrebbe do-
gatrici dei servizi pubblici e da quelli esercenti attività vuto restare, in vigore:
strumentali ai servizi stessi non sono più soggette al crite- — negli anni fino al 2006 compreso, nei comuni con po-
rio di determinazione forfetaria per chilometro lineare, ma polazione superiore a 5.000 abitanti che abbiano raggiun-
commisurate al numero complessivo delle utenze per la to nel 1999 un grado di copertura dei costi superiore
misura unitaria di tariffa riferita a due classi di comuni. all’85%;
(art. 63, c. 2, lett. f, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446 e — negli anni fino al 2006 compreso, nei comuni con po-
art. 1, c. 1, lett. aa, n. 1, DLgs 30 dicembre 1999, n. 506) polazione superiore a 5.000 abitanti che abbiano raggiun-
6.1. La misura unitaria di tariffa per le utenze dei comuni to nel 1999 un grado di copertura dei costi tra il 55% e
fino a 20.000 abitanti è di 0,77 euro, quella per le utenze l’85%;
dei comuni oltre 20.000 abitanti è di 0,65 euro. — negli anni fino al 2007 compreso, nei comuni con po-
6.2. Per le occupazioni del territorio provinciale, il canone polazione superiore a 5.000 abitanti che abbiano raggiun-
è determinato nella misura del 20% dell’importo risultante to nel 1999 un grado di copertura dei costi inferiore al
dall’applicazione della misura unitaria prevista per i co- 55% e in tutti i comuni con popolazione fino a 5.000 abi-
muni per il numero complessivo delle utenze presenti tanti. dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani at-
nei comuni compresi nel medesimo ambito territoriale. traverso la tariffa. (art. 49, c. 1, DLgs 5 febbraio 1997, n.
6.3. Il numero complessivo delle utenze è quello risultante 22; art. 31, c. 21, legge n. 289/2002; art. 1, c. 134, legge n.
al 31 dicembre dell’anno precedente. 266/2005)
6.4. Gli importi del canone sono rivalutati annualmente in 2. I comuni avrebbero potuto, comunque, attivare il siste-
base all’indice Istat dei prezzi al consumo rilevati al 31 di- ma tariffario in via sperimentale, in luogo dell’applicazio-
cembre dell’anno precedente. ne della tassa, anche prima del termine previsto per l’en-
6.5. Il canone è versato in unica soluzione entro il 30 apri- trata in vigore della tariffa. (art. 49, c. 1 bis, DLgs 5 feb-
le di ciascun anno su ccp, salvo che i comuni e le province braio 1997, n. 22)
non abbiano previsto termini e modalità diversi e ne ab- 3. Per tutti gli anni durante i quali resterà in vigore la tas-
biano dato comunicazione alle aziende. sa, è riproposta la norma (art. 31, c. 7, legge 23 dicembre
6.6. La nuova disciplina per la determinazione del canone 1998, n. 448) in forza della quale, salvo l’adozione speri-
si applica anche per la determinazione della Tosap. (art. mentale del regime tariffario, continuano ad essere appli-
63, c. 3, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) cati i criteri di commisurazione della tassa vigenti nell’an-
7. Il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche no 1998. (art. 1, c. 7, DL 27 dicembre 2000, n. 392, con-
non ha natura di entrata tributaria. (circolare Ministero fi- vertito dalla legge 28 febbraio 2001, n. 26)
nanze, Dipartimento entrate, 3 novembre 1998, n. 256/E, 4. Per tutti gli anni durante i quali resterà in vigore la tas-
in G.U. n. 261 del 7 novembre 1998) sa, è riproposta la norma (art. 31, c. 23, legge 23 dicembre
7.1. Il relativo regolamento non è, pertanto, soggetto a tra- 1998, n. 448) in forza della quale, ai fini della determina-
smissione al Ministero delle finanze. zione delle tariffe, nei costi di esercizio del servizio gesti-
to in regime di privativa comunale può essere considerato
Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) l’intero costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani,
1. Sino all’emanazione del regolamento ministeriale per la anziché una percentuale non inferiore al 5% e non supe-
determinazione delle tariffe e al compimento degli adem- riore al 15%. (art. 53, c. 17, legge n. 388/2000, e art. 1,
pimenti per l’applicazione, continuano ad applicarsi le di- c. 7, DL 27 dicembre 2000, n. 392, convertito dalla legge
scipline regolamentari vigenti. (art. 238, c. 11, e art. 264, 28 febbraio 2001, n. 26)
c. 1, lett. i, DLgs 3 aprile 2006, n. 152) 4.1. La determinazione deve essere assunta con provvedi-
1.1. Nelle more della completa attuazione delle disposi- mento consiliare.
zioni recate dal DLgs n. 152/2006, resta invariato anche 5. I regolamenti di gestione del servizio e di determinazio-
per il 2008 il regime di prelievo relativo al servizio di ne delle tariffe non sono soggetti al controllo del Ministe-
smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune. (art. ro delle finanze. (art. 31, c. 7, legge 23 dicembre 1998, n.
1, c. 184, lett. a, legge n. 296/2006, nel testo modificato 448)
dall’art. 1, c. 166, lett. a, legge n. 244/2007) 6. In materia di assimilazione dei rifiuti speciali a quelli
1.2. urbani, continuano ad applicarsi le vigenti disposizioni.
Il mantenimento del regime di prelievo adottato nel 2006 (art. 1, c. 184, lett. b, legge n. 296/2006)
e 2007, comporta il mantenimento della tassa anche nei 7. La superficie di riferimento delle unità immobiliari pri-

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vate a destinazione ordinaria censite in catasto non può 10.1. La forma alternativa di riscossione deliberata dal-
essere inferiore all’80% della superficie catastale. (art. l’ente deve garantire il rispetto dell’obbligo di semplifica-
70, c. 3, DLgs 15 novembre 1993, n. 507, nel testo modi- zione dei compiti del contribuente ed il pagamento frazio-
ficato dall’art. 1, c. 340, legge n. 311/2004; art. 1, c. 183, nato delle somme.
legge n. 296/2006) 10.2. Gli enti locali possono prevedere forme spontanee di
7.1. Per gli immobili già denunciati, la modifica delle su- riscossione dei propri tributi, secondo modalità che facili-
perfici inferiori all’80% sarà eseguita d’ufficio e comuni- tino il pagamento e velocizzino l’acquisizione delle som-
cata agli interessati, incrociando i dati in possesso del co- me riscosse. (art. 36, legge n. 388/2000)
mune con quelli dell’Agenzia del territorio, secondo mo- 11. Per lo smaltimento in discarica continuano ad appli-
dalità che saranno definite con provvedimento direttoriale carsi fino al 31 dicembre 2008 le disposizioni di cui al-
dell’Agenzia. l’art. 17 del DLgs n. 36/2003, con l’eccezione delle disca-
7.2. Per gli immobili mancanti, agli atti catastali, degli riche cui si conferiscono materiali di materia cementizia
elementi necessari per la determinazione della superficie, contenente amianto. (art. 1, c. 184, lett. c, legge n. 296/
i soggetti privati, su richiesta del comune, devono presen- 2006, nel testo modificato dall’art. 1, c. 166, lett. b, legge
tare all’ufficio provinciale dell’Agenzia del territorio la n. 244/2007)
planimetria catastale del relativo immobile per l’eventuale
conseguente modica della superficie di riferimento. Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani
7.3. Con determinazione dell’Agenzia del territorio 9 ago- 1. Il corrispettivo per lo svolgimento del servizio di rac-
sto 2005 sono state definite le modalità d’interscambio, colta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è co-
incrocio e allineamento dei dati tra comuni e uffici provin- stituito dalla tariffa, che sostituisce la tassa per lo smalti-
ciali dell’Agenzia del territorio. (in G.U. n. 195 del 23 mento dei rifiuti. (art. 238, DLgs 3 aprile 2006, n. 152)
agosto 2005) 1.1. La Tarsu è soppressa a decorrere dalla emanazione
7.4. Con circolare dell’Agenzia del territorio 7 dicembre del regolamento ministeriale di disciplina dei criteri gene-
2005, n. 13/2005, sono forniti chiarimenti e indicazioni rali per la definizione delle componenti di costo ai fini
operative sulla fornitura ai comuni delle superfici catastali della determinazione della tariffa (regolamento che avreb-
e incrocio dei dati comunali con quelli catastali per gli im- be dovuto essere emanato entro il 29 ottobre 2006) ed al
mobili a destinazione ordinaria. compimento degli adempimenti per la sua applicazione.
8. Fino a quando il regolamento comunale non discipline- 1.2. È tenuto al pagamento della tariffa chiunque posseg-
rà gli aspetti diversi dall’individuazione e definizione del- ga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte ad uso
le fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e dell’aliquo- privato o pubblico non costituenti accessorio o pertinenza
ta, le attribuzioni diverse dall’apposizione del visto di ese- dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle
cutorietà dei ruoli sono ancora di competenza della Dire- zone del territorio comunale, che producono rifiuti urbani.
zione generale delle entrate, ivi compreso il potere di 1.3. La tariffa è determinata, entro tre mesi dalla data di
autorizzare l’emissione del ruolo principale in tre rate. (ri- entrata in vigore del regolamento ministeriale, dall’Auto-
soluzione Ministero finanze, Dipartimento entrate, Dire- rità di ambito in misura da assicurare l’integrale copertura
zione centrale fiscalità locale, 22 aprile 1998, n. 5/28549) dei costi, che comprendono anche:
8.1. A seguito della verifica delle superfici soggette al- — i costi dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche;
l’applicazione della tassa con correzione di precedenti er- — i costi accessori, quali le spese di spezzamento delle
rori di accertamento autonomamente effettuati dal comu- strade.
ne, deve essere iscritta a ruolo solo la tassa sulla superficie 14. La copertura integrale dei costi a mezzo della tariffa
accertata, senza altri oneri e soprattasse. (art. 24, c. 38, deve essere assicurata gradualmente, entro quattro anni
legge 27 dicembre 1997, n. 449) dall’entrata in vigore dell’emanando regolamento ministe-
9. La consegna dei ruoli relativi alla tassa per lo smalti- riale.
mento dei rifiuti solidi urbani al concessionario della ri- 1.5. La tariffa è applicata e riscossa, anche mediante con-
scossione è fissata, a pena di decadenza, entro l’anno suc- venzione con l’Agenzia delle entrate, dai soggetti affida-
cessivo a quello per il quale è dovuto il tributo e, in caso tari del servizio di gestione integrata.
di liquidazione in base a denuncia tardiva o ad accerta- 2. Sino all’emanazione del regolamento ministeriale per la
mento, entro l’anno successivo a quello nel corso del qua- determinazione delle tariffe ed al compimento degli
le è prodotta la denuncia oppure è stato notificato l’avviso adempimenti per l’applicazione, continuano ad applicarsi
di accertamento. (art. 72, c. 1, DLgs 15 novembre 1993, le discipline regolamentari vigenti. (art. 238, c. 11, e art.
n. 507, nel testo modificato dall’art. 31, c. 24, legge 23 264, c. 1, lett. i, DLgs 3 aprile 2006, n. 152)
dicembre 1998, n. 448) 2.1. Nelle more della completa attuazione delle disposi-
10. Le norme che disciplinano la riscossione della tassa zioni recate dal DLgs n. 152/2006, resta invariato anche
tramite ruolo non rappresentano un principio inderogabile per il 2008 il regime di prelievo relativo al servizio di
e, pertanto, possono essere derogate dall’ente locale con smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune. (art.
apposita deliberazione che stabilisce una diversa forma 1, c. 184, lett. a, legge n. 296/2006, nel testo modificato
di riscossione. (Ministero economia e finanze, Diparti- dall’art. 1, c. 166, legge n. 244/2007)
mento politiche fiscali, ufficio per il federalismo fiscale, 2.2. Il mantenimento del regime di prelievo adottato nel
30 luglio 2002, n. 8) 2006 e 2007 anche per l’anno 2008, di cui al precedente

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punto 2.1, comporta la non applicazione della tariffa an- tutela ambientale, determinato in misura non inferiore
che nei comuni che avrebbero dovuto adottarla. all’1% e non superiore al 5% delle tariffe stabilite ai fini
2.3. Il sistema tariffario, con copertura totale del costo del della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è
servizio, avrebbe dovuto essere applicato secondo le se- soppresso, per effetto della soppressione della tassa, con
guenti articolazioni: specifica norma che abroga l’art. 19 del DLgs 30 dicem-
— nel 2007, per i comuni con popolazione superiore a bre 1992, n. 504. (art. 264, c. 1, lett. n, DLgs 3 aprile
5.000 abitanti che abbiano raggiunto nel 1999 un grado 2006, n. 152)
di copertura dei costi superiori all’85%; 2. Sino all’emanazione del regolamento ministeriale per la
— nel 2007, per i comuni con popolazione superiore a determinazione delle tariffe ed al compimento degli
5.000 abitanti che abbiano raggiunto nel 1999 un grado adempimenti per la loro applicazione, continuano ad ap-
di copertura dei costi tra il 55% e l’85%; plicarsi le discipline regolamentari vigenti. (art. 238, c.
— nel 2008, per i comuni con popolazione superiore a 11, e art. 264, c. 1, lett. i, DLgs 3 aprile 2006, n. 152)
5.000 abitanti che abbiano raggiunto nel 1999 un grado 2.1. Nelle more della completa attuazione delle disposi-
di copertura dei costi inferiore al 55% e per tutti i comuni zioni recate dal DLgs n. 152/2006, resta invariato anche
con popolazione fino a 5.000. (art. 11, c. 1, DPR 158/99, per il 2008 il regime di prelievo relativo al servizio di
e art. 49, c. 1, DLgs 5 febbraio 1997, n. 22, nel testo mo- smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune. (art.
dificato dall’art. 33, legge 23 dicembre 1999, n. 488; art. 1, c. 184, lett. a, legge n. 296/2006, nel testo modificato
31, c. 21, legge n. 289/2002; art. 4, c. 116, legge 24 di- dall’art. 1, c. 166, legge n. 244/2007)
cembre 2003, n. 350; art. 1, c. 523, legge n. 311/2004; 2.2. Il mantenimento del regime adottato nel 2006 e 2007
art. 1, c. 134, legge n. 266/2005) anche per l’anno 2008, consente il mantenimento del tri-
3. L’adozione obbligatoria del metodo normalizzato e del buto provinciale ambientale.
sistema tariffario può essere anticipata in via sperimentale
anche prima del termine di cui sopra. (art. 49, c. 1 bis, Tributi locali
DLgs 5 febbraio 1997, n. 22) 1. Il termine per deliberare le tariffe e le aliquote d’impo-
4. Ai fini della determinazione della tariffa, deve essere sta nonché i regolamenti relativi alle entrate, è stabilito en-
approvato il piano finanziario degli interventi relativi al tro la data fissata da norme statali per la deliberazione del
servizio di gestione rifiuti urbani, con allegata relazione. bilancio di previsione. (art. 1, c. 169, legge n. 296/2006)
(art. 8) 1.1. I regolamenti hanno effetto dal 1º gennaio, anche se
4.1. Il piano finanziario e la relazione devono essere tra- approvati successivamente all’inizio dell’esercizio.
smessi all’Osservatorio nazionale sui rifiuti. (art. 9, c. 1) 1.2. Per l’anno 2008 il termine è fissato al 31 marzo 2008.
4.2. All’approvazione e alla presentazione del piano fi- (DM 20 dicembre 2007)
nanziario e della relazione i comuni sono tenuti a provve- 1.3. In caso di mancata approvazione entro il 31 marzo
dere: 2008, le tariffe e le aliquote si intendono confermate nella
— entro il 31 dicembre 2005, se l’entrata in vigore della stessa misura dell’anno 2007. (art. 1, c. 169, legge n. 296/
tariffa è per il 2007; 2006)
— entro il 31 dicembre 2006, se l’entrata in vigore della 1.4. La stretta correlazione fra la determinazione dell’am-
tariffa è per il 2008. (art. 49, c. 4 bis, DLgs 5 febbraio montare delle entrate e la formulazione delle previsioni di
1997, n. 22, aggiunto dall’art. 33, c. 3, legge 23 dicembre bilancio impone che, qualora adottate, le deliberazioni con
1999, n. 488; art. 31, c. 21, legge n. 289/2002; art. 4, c. le quali sono approvate le aliquote e le tariffe dei tributi,
116, legge 24 dicembre 2003, n. 350; art. 1, c. 523, legge precedano la deliberazione di approvazione del bilancio,
n. 311/2004; art. 1, c. 134, legge n. 266/2005) per la cui validità costituiscono un obbligo da rispettare.
4.3. Il piano finanziario e la relazione devono, negli anni (nota Ministero economia e finanze, Dipartimento politi-
successivi, essere approvati e presentati entro il 30 giugno che fiscali, Ufficio federalismo fiscale, 16 marzo 2007,
di ciascun anno. (art. 9, c. 1) n. 5602)
2. Gli enti locali non hanno competenza ad individuare e
Diritto provinciale per recupero
istituire nuovi tributi, in quanto l’art. 23 della costituzione
e autosmaltimento rifiuti
prevede una riserva di legge in materia. (risoluzione Mini-
1. Con DM 21 luglio 1998, n. 350, è stato approvato il stero economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali,
regolamento per la determinazione del diritto annuale di Ufficio federalismo fiscale, 2 aprile 2002, n. 5/Dpf)
iscrizione in appositi registri delle imprese che effettuano 2.1. La podestà regolamentare, pur espandendosi fino al
recupero e smaltimento di rifiuti dovuto alla provincia ter- punto di consentire all’ente locale di non applicare le di-
ritorialmente competente. (in G.U. n. 238 del 12 ottobre sposizioni di legge, non consente tuttavia di contravvenire
1998) al principio della riserva di legge di cui all’art. 23 della
1.1. Il diritto annuale, dovuto dal 1º gennaio 1998, deve costituzione.
essere versato sul c/c postale della provincia entro il 30 3. I comuni possono prevedere agevolazioni fiscali rivolte
aprile di ciascun anno. alle famiglie con specifiche responsabilità di cura per non
autosufficienti o disabili. (art. 16, c. 5, legge 8 novembre
Tributo provinciale ambientale 2000, n. 265)
1. Il tributo provinciale per il finanziamento dei compiti di 4. Gli enti locali possono cedere a terzi, a titolo oneroso,

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anche i loro crediti tributari, compresi gli accessori per in- adempiuti non può essere fissato in meno di sessanta gior-
teressi, sanzioni e penalità. (art. 76, legge 21 dicembre ni dalla data di pubblicazione della deliberazione.
2000, n. 342) 7.6. Le eventuali sanatorie fiscali già deliberate nell’anno
4.1. I rapporti con il cessionario sono regolati da conven- 2003 possono essere prorogate o possono essere previste
zione nuove definizioni agevolate per quei contribuenti che an-
4.2. Gli enti locali sono tenuti a garantire l’esistenza dei cora non si sono avvalsi di tale facoltà. (nota Ministero
crediti al tempo della cessione, ma non rispondono del- economia e finanze, Dipartimento politiche fiscali, 14
l’insolvenza dei debitori. maggio 2004, n. 2195/2004/Dp/Uff.)
4.3. L’operazione di cessione è esente dall’imposta di re- 8. L’oggetto della giurisdizione tributaria viene individua-
gistro, dall’imposta di bollo e da ogni altra imposta indi- to in tutte le controversie aventi ad oggetto i tributi di ogni
retta, salvo a dover registrare in termini fisso gli atti di genere e specie, comunque denominati, compresi quelli
cessione. regionali, provinciali e comunali. (art. 2, c. 1, DLgs31 di-
5. Comuni e province possono stipulare apposite conven- cembre 1992, n. 546, nel testo sostituito dall’art. 12, c. 2,
zioni con il Ministero delle finanze aventi ad oggetto l’e- legge n. 448/2001, e integrato dall’art. 3 bis, c. 1, lett. a,
spletamento di attività di consulenza in ordine alle proce- aggiunto al DL 30 settembre 2005, n. 203, dalla legge di
dure adottate in tema di liquidazione, accertamento e ri- conversione 2 dicembre 2005, n. 248)
scossione, senza che ciò comporti l’esercizio di funzioni 8.1. Il raccordo fra la nuova e la vecchia disciplina e gli
ispettive o di controllo. (art. 78, c. 1 e 2, legge 21 novem- esatti limiti del disposto ampliamento della giurisdizione
bre 2000, n. 342) formano oggetto della circolare Ministero dell’economia
6. I regolamenti sulle entrate tributarie sono comunicati, e finanze, Agenzia delle entrate, 21 marzo 2002, n. 25/E.
unitamente alla relativa deliberazione, al Ministero delle 8.2. Appartengono alla giurisdizione tributaria anche le
finanze, Direzione centrale per la fiscalità locale, entro controversie relative alla debenza del canone per l’occu-
trenta giorni dalla data in cui sono divenuti esecutivi. pazione di spazi ed aree pubbliche, del canone per lo sca-
(art. 52, c. 2, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446 e circolare rico e la depurazione delle acque reflue, del canone per lo
Ministero finanze, 29 dicembre 2000, n. 241/E) smaltimento dei rifiuti urbani, nonché le controversie atti-
6.1. I regolamenti sulle entrate tributarie ed ogni altra de- nenti l’imposta o il canone comunale sulla pubblicità e il
liberazione concernente le variazioni delle aliquote e delle diritto sulle pubbliche affissioni. (art. 2, c. 2, DLgs 31 di-
tariffe dei tributi sono resi pubblici mediante avviso in cembre 1992, n. 546, nel testo integrato dall’art. 3 bis, c.
G.U. da trasmettere, anche in via telematica. 1, lett. b, aggiunto al DL 30 settembre 2005, n. 203, dalla
7. I regolamenti possono prevedere specifiche disposizio- legge di conversione 2 dicembre 2005, n. 248)
ni volte a semplificare e razionalizzare il procedimento di 9. Gli enti locali individuano gli organi competenti per
accertamento, anche al fine di ridurre gli adempimenti dei l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio, o di revo-
contribuenti e potenziare l’attività di controllo sostanziale. ca in autotutela di atti illegittimi o infondati, nonché del
(art. 50, legge 27 dicembre 1997, n. 449) potere di disporre la sospensione degli effetti dell’atto
7.1. Con previsione nei medesimi regolamenti, può essere che appaia illegittimo o infondato, relativamente ai tributi
introdotto l’istituto dell’accertamento con adesione del di loro competenza. (art. 2-quater, commi 1-bis e 1-ter,
contribuente. DL 30 settembre 1994, n. 564)
7.2. Le sanzioni vigenti possono essere ridotte, con rego- 10. Gli enti locali possono prevedere forme spontanee di
lamentazione della previsione di circostanze esimenti, at- riscossione dei propri tributi, secondo modalità che facili-
tenuanti e aggravanti strutturate in modo da incentivare gli tino il pagamento e velocizzino l’acquisizione delle som-
adempimenti tardivi, da escludere la punibilità nelle ipote- me riscosse. (art. 36, legge n. 388/2000)
si di violazioni formali non suscettibili di arrecare danno o 11. Ai distretti produttivi, la determinazione dei tributi,
pericolo, ovvero determinate da fatto doloso di terzi, da contributi ed altre somme dovute agli enti locali viene
sanzionare più gravemente le ipotesi di recidività. operata su base concordataria per almeno un triennio.
7.3. Gli enti locali possono stabilire la riduzione dell’am- (art. 1, c. 368, n. 5, legge n. 266/2005)
montare delle imposte e tasse la cui titolarità giuridica ed 11.1. I distretti possono concordare in via preventiva e
il cui gettito siano loro integralmente attribuiti, nonché vincolante con gli enti locali
l’esclusione o la riduzione di interessi e sanzioni. (art. competenti, per la durata di almeno un triennio, il volume
13, c. 1 e 3, legge n. 289/2002) dei tributi, contributi ed altre somme da versare in ciascun
7.4. Le medesime agevolazioni possono essere previste anno dalle imprese appartenenti al distretto. (art. 1, c. 368,
anche per i casi in cui siano già in corso procedure di ac- n. 11)
certamento o procedimenti contenziosi in sede giurisdi- 12. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio delle
zionale, con conseguente sospensione del procedimento dichiarazioni omesse, infedeli o incomplete e degli omes-
giurisdizionale ed estinzione del giudizio. (art. 13, c. 2) si, ritardati o parziali versamenti, devono essere notificati,
7.5. La tempistica e le procedure sono deliberate dai con- a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno
sigli degli enti entro la data fissata per la deliberazione del successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento
bilancio di previsione, fermo restando che il termine mini- avrebbero dovuto essere o sono stati effettuati. (art. 1, c.
mo entro il quale i contribuenti devono adempiere ad ob- 161, legge n. 296/2006)
blighi tributari precedentemente in tutto o in parte non 12.1. L’irrogazione o la contestazione delle sanzioni am-

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ministrative tributarie deve essere effettuata entro lo stes- 1.1. Tale misura avrebbe potuto essere applicata retroatti-
so termine. vamente anche ai ritardati rimborsi ai contribuenti. (c. 4)
12.2. I nuovi termini si applicano anche ai rapporti di im- 2. Dal 1º gennaio 2007, gli interessi per la riscossione e
posta pendenti al 1º gennaio 2007. (art. 1, c. 171) per il rimborso dei tributi locali sono fissati nei limiti del-
13. Nel caso di riscossione coattiva, il relativo titolo ese- l’interesse legale maggiorato di tre punti. (art. 1, c. 165,
cutivo deve essere notificato al contribuente, a pena di de- legge n. 296/2006)
cadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a 2.1. La nuova misura degli interessi si applica anche ai
quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo. (art. 1, rapporti di imposta pendenti al 1º gennaio 2007. (art. 1,
c. 163, legge n. 296/2006) c. 171)
13.1. I nuovi termini si applicano anche ai rapporti di im- 2.2. La facoltà regolamentare degli enti locali sulla misura
posta pendenti al 1º gennaio 2007.(art. 1, c. 171) annua degli interessi nei limiti di tre punti percentuali di
14. Le notifiche degli atti di accertamento e di quelli affe- differenza rispetto al tasso di interesse legale, può essere
renti le procedure esecutive possono essere eseguite da esercitata nel regolamento di ciascun tributo o nel regola-
messo notificatore nominato dal dirigente dell’ufficio mento generale delle entrate. (nota Ministero economia e
competente. (art. 1, c. 158, legge n. 296/2006) finanze, Dipartimento politiche fiscali, Ufficio federali-
14.1. Il messo notificatore nominato, previa partecipazio- smo fiscale, 20 aprile 2007, n. 6464)
ne a corso di formazione e superamento di un esame di 2.3. Gli interessi sono calcolati con maturazione giorno
idoneità, esercita le sue funzioni nell’ambito del territorio per giorno, con decorrenza dal giorno in cui le somme so-
dell’ente. (art. 1, c. 159 e 160) no divenute esigibili.
15. I poteri di accertamento, di contestazione immediata e 2.4. La stessa misura degli interessi, con decorrenza dal
di redazione e sottoscrizione del processo verbale di ac- giorno in cui è stato eseguito il versamento, deve essere
certamento per le violazioni relative alle proprie entrate applicata sulle somme dovute ai contribuenti a titolo di
e per quelle che si verificano nell’ambito del territorio del- rimborso.
l’ente, possono essere conferiti a soggetti nominati dal di-
rigente dell’ufficio competente. (art. 1, c. 179, 180 e 182, Partecipazione all’accertamento fiscale
legge n. 296/2006) 1. I comuni hanno titolo ad una quota di partecipazione
15.1. Sono escluse dai poteri conferibili le contestazioni all’accertamento fiscale, pari al 30% delle somme riscosse
delle violazioni al codice della strada. (art. 1, c. 180) a titolo definitivo relative a tributi statali, a seguito dell’in-
16. A decorrere dal 1º gennaio 2007 il pagamento dei tributi tervento del comune che ha contribuito all’accertamento
locali deve essere effettuato con arrotondamento, per ecces- stesso. (art. 1, c. 1, DL 30 settembre 2005, n. 203, nel te-
so o per difetto, all’euro. (art. 1, c. 166, legge n. 296/2006) sto della conversione nella legge 2 dicembre 2005, n. 248)
17. La compensazione di crediti e debiti per tributi locali è 1.1. Con provvedimento direttoriale dell’Agenzia del ter-
regolamentata da ciascun ente impositore. (art. 1, c. 167, ritorio, che avrebbe dovuto essere emanato entro il 18 no-
legge n. 296/2006) vembre 2005, saranno stabilite le modalità tecniche di ac-
18. L’ammontare minimo da versare o da rimborsare per cesso alle banche dati e di trasmissione ai comuni di copia
ciascun tributo è regolamentato da ciascun ente imposito- delle dichiarazioni relative ai contribuenti in essi residenti,
re. (art. 1, c. 168, legge n. 296/2006) nonché quelle della partecipazione dei comuni all’accerta-
18.1. In mancanza di regolamentazione, l’importo minimo mento fiscale e delle ulteriori materie per le quali potran-
è di 12 euro. no partecipare all’accertamento fiscale.
18.2. Le disposizioni di cui ai precedenti punti 16, 17 e 18 1.2. La partecipazione dei comuni all’accertamento può
si applicano anche ai rapporti di imposta pendenti al 1º avvenire anche attraverso società ed enti partecipati e, co-
gennaio 2007. (art. 1, c. 171) munque, incaricati per le attività di supporto ai controlli
19. Il rimborso delle somme versate e non dovute deve es- fiscali sui tributi comunali.
sere richiesto dal contribuente entro il termine di cinque 2. L’Agenzia delle entrate, entro il 31 gennaio di ciascun
anni dal giorno del versamento, ovvero da quello in cui anno, trasmette ai comuni i dati delle dichiarazioni dei
è stato accertato il diritto alla restituzione. (art. 1, c. redditi presentate dai contribuenti residenti nell’anno pre-
164, legge n. 296/2006) cedente. (art. 1, c. 53, legge n. 296/2006)
19.1. L’effettuazione del rimborso da parte dell’ente deve 2.1. Le modalità di trasmissione saranno definite con
avvenire entro 180 giorni dalla data di presentazione del- provvedimento direttoriale. (art. 1, c. 54)
l’istanza. 3. I soggetti gestori o concessionari del servizio di smal-
19.2. I nuovi termini si applicano anche ai rapporti d’im- timento dei rifiuti urbani comunicano annualmente, per
posta pendenti al 1º gennaio 2007. (art. 1, c. 171) via telematica, all’Agenzia delle entrate, i dati sugli im-
mobili insistenti nel territorio comunale per i quali il ser-
Interessi sui tributi locali vizio è istituito acquisiti nell’ambito dell’attività di gestio-
1. Ciascun ente locale avrebbe potuto prevedere per i pro- ne, che abbiano rilevanza ai fini delle imposte sui redditi.
pri tributi l’applicazione di tassi d’interesse non superiori (art. 1, c. 106, legge n. 296/2006)
a tre punti percentuale rispetto al tasso d’interesse legale, 3.1. Con provvedimento direttoriale saranno approvati
anziché quelle fissate dalle specifiche discipline. (art. 13, modello e specifiche tecniche di trasmissione. (art. 1, c.
c. 3, legge 13 maggio 1999, n. 133) 107)

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2/2008 137
Partecipazione 5 per mille Irpef Entrate extratributarie
1. A titolo iniziale e sperimentale, per l’anno finanziario 1. Le notifiche degli atti di invito al pagamento possono
2006, in sede di dichiarazione dei redditi, il contribuente essere eseguite da messo notificatore nominato dal diri-
può devolvere il 5 per mille dell’imposta sul reddito delle gente dell’ufficio competente. (art. 1, c. 158, legge n.
persone fisiche alle attività sociali svolte dal comune di 296/2006)
residenza. (art. 1, c. 337, legge n. 266/2005) 1.1. Il messo notificatore nominato, previa partecipazione
1.1. Le modalità di richiesta e di riparto delle somme sono a corso di formazione e superamento di un esame di ido-
stabilite con DPCM. (art. 1, c. 340) neità, esercita le sue funzioni nell’ambito del territorio
2. La partecipazione è riferita all’imposta relativa all’anno dell’ente. (art. 1, c. 159 e 160)
2005. (art. 31, c. 2, DL 30 dicembre 2005, n. 273) 2. I poteri di accertamento, di contestazione immediata e
3. Con DPCM 20 gennaio 2006 sono state definite le mo- di redazione e sottoscrizione del processo verbale di ac-
dalità di destinazione della quota del 5 per mille Irpef, in certamento per le violazioni relative alle proprie entrate
base alla scelta del contribuente. (in G.U. n. 22 del 27 e per quelle che si verificano nell’ambito del territorio del-
gennaio 2006) l’ente, possono essere conferiti a soggetti nominati dal di-
3.1. Ai comuni spettano le quote dei contribuenti che in rigente dell’ufficio competente. (art. 1, c. 179, 180 e 182,
essi risiedono e che hanno apposto la loro firma nel riqua- legge n. 296/2006)
dro del Cud, oppure del mod. 730/1-bis, ovvero del mod. 2.1. Sono escluse dai poteri conferibili le contestazioni
unico persone fisiche, corrispondente alla finalità delle at- delle violazioni al codice della strada. (art. 1, c. 180)
tività sociali svolte dal comune di residenza.
3.2. Al riparto e corresponsione delle somme spettanti a Servizi a domanda individuale
ciascun comune provvederà il Ministero dell’interno. 1. Il termine per deliberare le tariffe ed i tassi di copertura
4. La partecipazione dei comuni non è stata riproposta nel del costo di gestione dei servizi è stabilito entro la data
2007 e 2008. (art. 1, c. 1234, legge n. 296/2006) fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio
di previsione. (art. 1, c. 169, legge n. 296/2006)
Tariffe e prezzi pubblici 1.1. In caso di mancata deliberazione, si intendono proro-
1. Ferme restando le competenze degli organi comunali e gate le tariffe applicate nell’anno precedente. (art. 1, c.
provinciali previste dalle disposizioni vigenti in ordine al- 169, legge n. 296/2006)
le delibere su tariffe e prezzi pubblici e di approvazione
del bilancio, l’approvazione di tariffe e prezzi costituisce Tariffa servizio idrico integrato
presupposto per la formazione del bilancio. (art. 54, c. 1, 1. Il corrispettivo del servizio è costituito dalla tariffa re-
DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) lativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell’ac-
1.1. I comuni possono prevedere agevolazioni tariffarie qua, che sarà determinata dall’Autorità d’ambito nell’os-
per i servizi pubblici locali e deliberare tariffe ridotte servanza delle disposizioni dell’emanando decreto mini-
per l’accesso a più servizi educativi e sociali in favore del- steriale di definizione delle componenti di costo. (art.
le famiglie con responsabilità di cura per non autosuffi- 154, DLgs 3 aprile 2006, n. 152)
cienti o disabili. (art. 16, c. 5, legge 8 novembre 2000, 1.1. La tariffa è applicata dai soggetti affidatari del servi-
n. 265) zio idrico integrato.
2. Per l’anno 2008, il termine è fissato al 31 marzo 2008. 1.2. Le quote di tariffa riferite ai servizi di fognatura e de-
(art. 1, c. 169, legge n. 296/2006; DM 20 dicembre 2007) purazione sono dovute dagli utenti anche nel caso in cui
2.1. In caso di mancata approvazione entro il 31 marzo manchino impianti di depurazione o siano temporanea-
2008, le tariffe si intendono confermate nella stessa misu- mente inattivi. (art. 155)
ra dell’anno 2007. (art. 1, c. 169, legge n. 296/2006) 1.3. In pendenza dell’affidamento della gestione del servi-
2.2. La stretta correlazione fra la determinazione dell’am- zio locale al gestore, i comuni già provvisti di impianti di
montare delle entrate e la formulazione delle previsioni di depurazione funzionanti destinano i proventi derivanti dal
bilancio impone che, qualora adottate, le deliberazioni con canone di depurazione e fognatura prioritariamente alla
le quali sono approvate le tariffe sui servizi pubblici locali manutenzione degli impianti medesimi, salvo che non si
e sui costi di gestione dei servizi a domanda individuale, trovino in condizioni di dissesto.
precedano la deliberazione di approvazione del bilancio, 2. La riscossione volontaria della tariffa del servizio idrico
per la cui validità costituiscono un obbligo da rispettare. integrato può essere effettuata attraverso il mod. F24, pre-
(nota Ministero economia e finanze, Dipartimento politi- via convenzione con l’Agenzia delle entrate. (art. 156, c.
che fiscali, Ufficio federalismo fiscale, 16 marzo 2007, 3, DLgs 3 aprile 2006, n. 152, nel testo sostituito dall’art.
n. 5602) 2, c. 10, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge
3. La modifica di tariffe e prezzi pubblici può essere effet- 24 novembre 2006 n. 286)
tuata anche nel corso dell’esercizio finanziario, in presen- 2.1. La riscossione, sia volontaria che coattiva, può, altre-
za di rilevanti incrementi nei costi relativi a servizi stessi. sı̀, essere affidata a soggetti iscritti all’albo, a seguito di
(art. 54, c. 1 bis, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) procedimento a evidenza pubblica.
3.1. L’incremento delle tariffe in corso d’esercizio non ha 2.2. Anche la riscossione coattiva mediante ruolo della ta-
effetto retroattivo. riffa del servizio idrico integrato può essere affidata ai

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concessionari della riscossione. (art. 17, c. 2, DLgs 26 1.1. Alle preesistenti finalità è aggiunta la spesa per con-
febbraio 1999, n. 46, nel testo modificato dall’art. 2, c. sentire agli organi di polizia locale di effettuare, nelle
11, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge 24 scuole di ogni ordine e grado, corsi didattici finalizzati al-
novembre 2006 n. 286) l’educazione stradale. (art. 208, c. 4, primo periodo, nel
testo modificato dall’art. 5 bis, c. 1, lett. b, aggiunto al
Tariffe per la cremazione DL 30 giugno 2005, n. 115, dalla legge di conversione
1. Con DM 16 maggio 2006 sono stati adeguati i limiti 17 agosto 2005, n. 168)
massimi delle tariffe comunali per la cremazione e per 1.2. Alle preesistenti finalità è, altresı̀, aggiunta la destina-
la conservazione o dispersione delle ceneri determinate zione ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di
con DM 1º luglio 2002. (in G.U. n. 136 del 14 giugno contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavo-
2006) ro. (art. 208, c. 4 bis, DLgs 30 aprile 1992, n. 285, aggiun-
1.1. Le tariffe sono da intendersi riferite all’imponibile nei to dall’art. 1, c. 564, legge n. 296/2006; circolare Ministe-
casi in cui sia applicabile l’Iva. (art. 1, c. 3, DM 1 luglio ro interno, Direzione centrale finanza locale, 8 marzo
2002) 2007, n. F.L. 5/2007)
1.2. Per i comuni, i servizi prestati nell’ambito cimiteriale 1.3. Con delibera di giunta da adottarsi annualmente, il
nella veste di pubblica autorità sono, comunque, esclusi 50% dei proventi, per quote, devono, pertanto, essere de-
dall’assoggettamento ad Iva. stinati ad una o più delle seguenti finalità:
2. I limiti tariffari previsti dal DM 16 maggio 2006 sono — studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza
validi a decorrere dal 1 maggio 2006 e fino al 31 dicem- stradale;
bre 2006. (art. 3) — redazione dei piani urbani di traffico;
2.1. A decorrere dal 2007 sono rivalutati annualmente, — educazione stradale;
con decorrenza dal 1º gennaio, in base al tasso di inflazio- — corsi didattici finalizzati all’educazione stradale nelle
ne programmato definito nel Dpef. scuole di ogni ordine e grado;
2.2. A cadenza triennale, i valori rivalutati annualmente — miglioramento della circolazione sulle strade;
sono riallineati rettificandoli in base ai coefficienti Istat — potenziamento e miglioramento della segnaletica stra-
di aggiornamento del potere di acquisto dell’euro. (art. dale;
5, c. 2, DM 1 luglio 2002) — fornitura di mezzi tecnici ai servizi di polizia stradale;
— interventi a favore della mobilità ciclistica;
Concessioni di beni demaniali marittimi — (quota non inferiore al 10%) interventi per la sicurezza
stradale, in particolare a tutela dei pedoni, ciclisti, bambi-
1. Ai comuni interessati, proporzionalmente al territorio
ni, anziani e disabili;
compreso nell’insediamento, è attribuita una quota del
— assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contrat-
20% dei canoni di concessione di beni demaniali maritti-
ti a tempo determinato e forme flessibili di lavoro.
mi per insediamenti turistici di qualità di interesse nazio-
1.4. I comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti
nale. (art. 1, c. 583, legge n. 266/2005)
devono comunicare al Ministero dei lavori pubblici le de-
Concessione idroelettrica liberazioni adottate sulla destinazione dei proventi.
2. Le sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni
1. I soggetti titolari delle concessioni sono tenuti a versa- del codice della strada sono aggiornate, con cadenza bien-
re, per quattro anni, a decorrere dal 2006, un canone ag- nale, in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al
giuntivo unico che affluisce ai comuni interessati nella consumo per le famiglie di operai ed impiegati accertata
misura di 10 milioni di euro annui. (art. 1, c. 486, legge dall’Istat. (art. 195, c. 3, DLgs 30 aprile 1992, n. 285)
n. 266/2005) 2.1. Con DM 29 dicembre 2006 sono state aggiornate le
Sanzioni a contraffattori di merci tabelle degli importi delle sanzioni minime e massime,
con un adeguamento rispetto a quelle vigenti dal 1º gen-
1. Le sanzioni amministrative pecuniarie applicate da or- naio 2005 e con decorrenza 1 gennaio 2007. (G.U. n.
gani di polizia locali per violazione alle norme in materia 302 del 30 dicembre 2006)
di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di pro- 3. Le sanzioni sono arrotondate all’unità di euro, per ec-
prietà intellettuale sono attribuite per il 50% all’ente loca- cesso se la frazione di euro decimale è pari o superiore
le competente e per il 50% allo Stato. (art. 1, c. 8, DL 14 a 50 centesimi, o per difetto se inferiore. (art. 195, c. 3
marzo 2005, n. 35, convertito dalla legge 14 maggio bis, aggiunto al DLgs 30 aprile 1992, n. 285, dall’art. 1,
2005, n. 80, periodo aggiunto dall’art. 2, c. 4 bis, lett. c. 529, legge n. 311/2004)
b, DL 30 settembre 2005, n. 203, convertito dalla legge 3.1. Gli arrotondamenti si applicano in tutti i casi in cui
2 dicembre 2005, n. 248) l’importo è quantificato direttamente dal codice della stra-
da o dal prefetto; restano i centesimi per tutti i pagamenti
Sanzioni amministrative pecuniarie codice della strada nei quali la cifra da versare è il risultato di un calcolo. (cir-
1. La quota a destinazione vincolata dei proventi delle colare Ministero interno 30 dicembre 2004, n. 300/A/1/
sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste 36006/101/3/3/14)
dal codice della strada è pari al 50%. (art. 208, c. 4, DLgs 4. Le maggiori entrate derivanti dall’incremento delle san-
30 aprile 1992, n. 285) zioni disposto per migliorare i livelli di sicurezza nella cir-

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2/2008 139
colazione, sono destinate al finanziamento di corsi volti 1.1. Con DM 16 febbraio 2007 è stato determinato in euro
all’educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e gra- 20,00 l’importo delle spese da porre a carico dei richie-
do. (art. 6-ter, aggiunto al DL 3 agosto 2007, n. 117, dalla denti e da riversare al Ministero economia e finanze. (in
legge di conversione 2 ottobre 2007, n. 160) G.U. n. 61 del 14 marzo 2007)
4.1. Con decreto ministeriale da emanarsi entro il 3 feb- 1.2. Sulla base del numero delle carte d’identità per le
braio 2008 sarà provveduto all’attuazione. quali è stato effettuato il versamento, il Ministero econo-
5. La notifica dei verbali è valida anche quando raggiunge mia e finanze riassegna trimestralmente al Ministero del-
il destinatario oltre i 150 giorni fissati dall’art. 201 del co- l’interno le somme spettanti ai comuni per il successivo
dice stradale, purché la spedizione sia avvenuta prima di trasferimento.
tale scadenza. (circolare Ministero interno, Dipartimento 1.3. Con DM 11 aprile 2007 sono stabilite le modalità di
pubblica sicurezza, 20 agosto 2007, n. 300/A/1/26466/ riassegnazione delle somme ai singoli comuni. (in G.U. n.
127/9) 113 del 17 maggio 2007)
6. Dal 1º gennaio 2008 gli agenti della riscossione non 1.4. L’erogazione della quota di euro 0,70 per ogni carta
possono richiedere il pagamento delle somme iscritte a di identità elettronica rilasciata è effettuata con cadenza
ruolo per sanzioni amministrative per violazione del codi- trimestrale.
ce della strada se la cartella non era stata notificata entro 1.5. Nell’ipotesi di somme dovute ai comuni inferiori a
due anni dalla consegna del ruolo. (art. 3, c. 35 bis, ag- 50,00 euro, il versamento sarà effettuato nei trimestri suc-
giunto al DL 30 settembre 2005, n. 203, convertito dalla cessivi, al raggiungimento della soglia o, comunque, in
legge 2 dicembre 2005, n. 248, dall’art. 1, c. 153, legge n. occasione dell’ultimo versamento trimestrale all’esercizio.
244/2007)
Diritto di notifica
Sanzioni amministrative
1. Con DM 3 ottobre 2006, il diritto di notifica a favore
1. Per le violazioni di regolamenti comunali e provinciali del comune che provvede con propri messi comunali alla
si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a notificazione di atti della pubblica amministrazione non
500 euro. (art. 7 bis, c. 1, aggiunto al DLgs n. 267/2000, eseguite mediante il servizio postale o le altre forme pre-
dall’art. 16, legge 16 gennaio 2003, n. 3) viste dalla legge, già fissato in euro 5,56 per ogni singolo
1.1. Le sanzioni previste per le violazioni dei regolamenti atto notificato, dal 1º aprile 2006 è elevato ad euro 5,88,
comunali e provinciali si applicano anche all’inosservanza
oltre alle spese di spedizione a mezzo posta raccomandata
delle ordinanze adottate dal sindaco e dal presidente della
con avviso di ricevimento secondo le tariffe vigenti nei
provincia sulla base di disposizioni di legge, ovvero di
casi di irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia. (in
specifiche norme regolamentari. (art. 7-bis, c. 1-bis, ag-
G.U. n. 211 dell’11 settembre 2003, G.U. n. 250 del 27
giunto al DLgs n. 267/2000, dall’art. 1-quater, c. 5 ag-
ottobre 2003 e G.U. n. 254 del 31 ottobre 2006)
giunto al DL 31 marzo 2003, n. 50, dalla legge di conver-
1.1. Il diritto è aggiornato ogni tre anni con decreto mini-
sione 20 maggio 2003, n. 116)
steriale.
2. Gli importi fissi delle sanzioni pecuniarie sono aggior-
1.2. Il comune richiede alle singole amministrazioni pub-
nati con DPCM che avrebbe dovuto essere adottato entro
il 28 febbraio 2006. (art. 1, c. 329, legge n. 266/2005) bliche, con cadenza trimestrale, la liquidazione e il paga-
3. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per mento delle somme spettanti per tutte le notificazioni ef-
le violazioni in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica fettuate per conto delle stesse amministrazioni, allegando
dei siti inquinati sono devoluti alle province, per essere la documentazione giustificativa.
destinati all’esercizio delle funzioni di controllo in materia Diritti di segreteria
ambientale. (art. 263, DLgs 5 aprile 2006, n. 152)
3.1. Sono devoluti ai comuni i proventi derivanti da vio- 1. Sono elevati da un valore minimo di 51,65 euro ad un
lazione al divieto di smaltimento in discarica degli imbal- valore massimo di 516,46 euro i diritti di segreteria sugli
laggi e dei contenitori recuperati. atti di autorizzazione edilizia e denuncia di inizio dell’at-
4. Le sanzioni amministrative tributarie devono essere tività, sempre escluso quella per l’eliminazione delle bar-
contestate o irrogate entro il 31 dicembre del quinto anno riere architettoniche. (art. 10, c. 10, lett. c, DL 18 gennaio
successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento 1993, n. 2, convertito dalla legge 19 marzo 1993, n. 68,
avrebbero dovuto essere o sono stati effettuati. (art. 1, c. nel testo modificato dall’art. 1, c. 50, legge n. 311/2004)
161, legge n. 296/2006)
Proventi licenze taxi
Corrispettivo carta d’identità elettronica 1. Una quota non superiore al 20% dei proventi derivanti
1. Una quota di euro 0,70 dell’Iva inclusa nel costo della dall’assegnazione a titolo oneroso di nuove licenze per il
carta d’identità elettronica è destinata ai comuni per la co- servizio taxi resta attribuito al comune che le ha assegna-
pertura delle spese connesse alla gestione e distribuzione te. (art. 6, c. 1, lett. b, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito
del documento. (art. 7 vicies quater, c. 2, aggiunto al DL dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
31 gennaio 2005, n. 7, dalla legge di conversione 31 mar- 1.1. La quota di competenza comunale può essere utiliz-
zo 2005, n. 43, nel testo modificato dall’art. 1, c. 1305, zata per iniziative finalizzate al controllo, al miglioramen-
legge n. 296/2006) to e alla sicurezza degli autoservizi pubblici non di linea.

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140 2/2008
Interessi attivi 1.7. Nel sistema di codifica dei titoli di entrata, nonostante
1. È del 2,25%, con decorrenza 1º gennaio 2007, il tasso le contezze di cui ai precedenti punti, il codice gestionale
di interesse annuo posticipato sulle somme depositate nel- Siope colloca i permessi da costruire all’entrate del titolo
le contabilità speciali fruttifere (era del 3,50% dal 1º lu- IV. (DM 14 novembre 2006)
glio 2000 al 31 ottobre 2001; del 3,05% dal 1º al 30 no- 1.8. I proventi da permessi di costruire e relative sanzioni
vembre 2001; del 2,75% dal 1º dicembre 2001 al 30 giu- non sono idonei a fronteggiare spese prevedibili in via
gno 2003; dell’1,75% dal 1º luglio 2003 al 31 dicembre continuativa, data la loro aleatorietà e irripetibilità, e quin-
di le spese finanziate con i proventi stessi sono da definir-
2006). (DM 19 dicembre 2006, in G.U. n. 299 del 27 di-
si «una tantum». (risoluzione Ministero dell’interno 16
cembre 2006)
settembre 1992, n. 3014)
Tassa sui concorsi 2. I proventi delle concessioni edilizie e delle relative san-
zioni potevano essere destinati al finanziamento di spese
1. È abolita la tassa sui concorsi pubblici. Con propria
correnti entro il limite del 75% per l’anno 2005 e del
norma regolamentare, ciascun ente potrà prevedere un di-
50% per l’anno 2006. (art. 1, c. 43, legge n. 311/2004)
ritto per la partecipazione a concorsi fino a un massimo di
2.1. Per gli anni 2008, 2009 e 2010 la destinazione al fi-
euro 10,33. (art. 27, c. 6, DL 28 febbraio 1983, n. 55, con-
nanziamento di spese correnti resta confermata,come per
vertito dalla legge 26 aprile 1983, n. 131, nel testo modi-
l’anno 2007, nella misura limite del 50%, cui può aggiun-
ficato dall’art. 23, legge 24 novembre 2000, n. 340)
gersi una quota non superiore ad un ulteriore 25% desti-
Proventi dei permessi di costruire nabile esclusivamente a spese di manutenzione ordinaria
del patrimonio, per cui la quota minima da destinare a
1. Dal 30 giugno 2003, data di entrata in vigore del nuovo spese di investimento è il residuo 25%. (art. 2, c. 8, legge
testo unico in materia di edilizia approvato con DPR n. n. 244/2007)
380/2001, non ha più effetti l’abrogato art. 12 della legge 3. I comuni possono disporre la riduzione del contributo
28 gennaio 1977, n. 10. (art. 136, c. 2, lett. c, DPR 6 giu- correlato agli oneri di urbanizzazione o al costo di costru-
gno 2001, n. 380; art. 2, DL 20 giugno 2002, n. 122, con- zione, ovvero l’esenzione dai contributi stessi, relativa-
vertito dalla legge 1 agosto 2002, n. 185) mente agli immobili interessati dai programmi finalizzati
1.1. La disposizione abrogata disponeva il vincolo di de- alla costruzione e al recupero di unità immobiliare desti-
stinazione sui proventi delle concessioni e delle sanzioni nate ad essere locate quali abitazioni principali a canone
alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria speciale, alla cui attuazione e finalizzato il fondo per l’e-
e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi dilizia a canone speciale, oggetto di specifiche convenzio-
nei centri storici, all’acquisizione della aree da espropriare ni con le imprese di costruzioni. (art. 3, c. 115, legge 24
per la realizzazione di programmi pluriennali, nonché, nel dicembre 2003, n. 350)
limite massimo del 30%, a spese di manutenzione ordina- 3.1. La riduzione o l’esenzione dei contributi è disposta
ria del patrimonio comunale. nell’ambito delle convenzioni.
1.2. I proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni 4. I comuni non dissestati possono stabilire condizioni
per violazioni in materia urbanistica potevano, altresı̀, es- agevolate per i corrispettivi delle concessioni e gli oneri
sere destinati anche al finanziamento di spese di manuten- di urbanizzazione, relativamente ad alloggi da concedere
zione ordinaria del patrimonio comunale, senza alcun li- in locazione per un periodo non inferiore a 15 anni. (art.
mite percentuale. (art. 49, c. 7, legge 27 dicembre 1997, 35, legge 22 ottobre 1971, n. 865)
n. 449) 5. I comuni possono deliberare la riduzione al 50% degli
1.3. Per l’entrata relativa agli oneri per permessi di costrui- oneri correlati al costo di costruzione per l’esecuzione
re, da qualificarsi come tributaria, l’accertamento è effettua- d’interventi di recupero del patrimonio edilizio. (art. 2,
to sulla base degli introiti effettivi. (Osservatorio finanza e c. 15, legge 24 dicembre 2003, n. 350)
contabilità enti locali, principio contabile n. 2, p. 20) 6. Sugli immobili statali concessi a privati ai fini della ri-
1.4. I proventi derivanti dalle concessioni edilizie non so- qualificazione e riconversione, è dovuto dal concessiona-
no più soggetti al vincolo di destinazione per chiara rio un importo non inferiore al 50% e non superiore al
espressione di volontà del legislatore che ha voluto attri- 100% del contributo di costruzione, all’atto del rilascio
buire agli enti locali piena discrezionalità nell’utilizzo di o dell’efficacia del titolo abilitativo edilizio. (art. 3 bis,
tali risorse, evidenziandone cosı̀ la loro natura tributaria. c. 3, DL 25 settembre 2001, n. 351, convertito dalla legge
(circolare Ministero economia e finanze, Ragioneria gene- 23 novembre 2001, n. 410, aggiunto dall’art. 1, c. 259,
rale dello Stato, 7 aprile 2004, n. 39656) legge n. 296/2006)
1.5. Per i Ministeri dell’interno e dell’economia e finanze 7. Per il mancato o ritardato versamento del contributo di
i proventi dei permessi di costruire hanno natura tributa- costruzione sono ridotte le sanzioni,con l’aumento del
ria, in linea, peraltro, con la giurisprudenza tributaria e, contributo in misura pari al:
pertanto, la loro previsione in bilancio dovrebbe essere al- a) 10%, se il versamento avviene nei successivi 120 giorni
locata al titolo I dell’entrata. (era 20%);
1.6. La precedente allocazione al titolo IV era motivata b) 20%, se dopo il superamento dei primi 120 giorni, il
dal vincolo di destinazione. (risoluzione Ministero dell’in- versamento avviene entro i successivi 60 giorni (era il
terno 16 settembre 1992, n. 3014) 50%);

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c) 40%, se dopo il superamento dei termini sub a) e b), il me con l’iscrizione del fondo nel bilancio di previsione e
ritardo non si protrae oltre i successivi 60 giorni (era il la confluenza dello stesso nell’avanzo di amministrazione.
100%). (art. 42, c. 2, lett. a, b, c, DPR 6 giugno 2001, 2. Le entrate derivanti da plusvalenze patrimoniali sono
n. 380, nel testo sostituito dall’art. 27, c. 17, legge n. strettamente correlate alle dismissioni dei beni e, pertanto,
448/2001) in contabilità finanziaria devono essere considerate a tutti
8. Ai fini dell’istruttoria delle domande di sanatoria edili- gli effetti entrate del titolo IV. (circolare Ministero econo-
zia, può essere determinato dal comune un incremento fi- mia e finanze, Ragioneria generale dello Stato, 7 aprile
no ad un massimo del 10% dei diritti ed oneri previsti per 2004, n. 39656)
il rilascio dei titoli abilitativi edilizi. (art. 32, c. 40, DL 30
settembre 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 novem-
bre 2003, n. 326) SPESE
8.1. I diritti e gli oneri per l’istruttoria delle domande di
sanatoria possono essere utilizzati per progetti finalizzati Piani triennali di contenimento
da svolgere oltre l’orario di lavoro ordinario. 1. Gli enti locali adottano piani triennali per individuare
9. Il 50% delle somme riscosse dallo Stato per condono le misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo:
edilizio a titolo di conguaglio dell’obbligazione, è devolu- a) delle dotazioni strumentali degli uffici;
to al comune interessato con modalità stabilite da DM. b) delle autovetture di servizio;
(art. 32, c. 41, DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con
dalla legge 24 novembre 2003, n. 326) esclusione dei beni infrastrutturali. (art. 2, c. 594, legge
9.1. Con DM 14 gennaio 2004 sono stabilite le modalità n. 244/2007)
di versamento dell’oblazione. (in G.U. n. 14 del 19 gen- 1.1. In caso di eventuali dismissioni di dotazioni strumen-
naio 2004) tali, il piano è corredato dalla documentazione necessa-
9.2. Con risoluzione dell’Agenzia delle entrate 22 gennaio ria a dimostrare la congruità dell’operazione in termini
2004, n. 4/E, è stato istituito il relativo codice tributo. di costi e benefici. (art. 2, c. 596)
10. Gli oneri concessori relativi al condono edilizio per gli 1.2. Nel piano di razionalizzazione delle dotazioni stru-
immobili appartenenti a Ferrovie dello Stato spa e alle so- mentali devono essere indicate le misure atte a limitare
cietà dalla stessa direttamente o indirettamente integral- l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile al
mente controllate, sono ridotti al 10%. (allegato 1 e art. solo personale che deve assicurare pronta e costante re-
1, c. 6 ter, lett. d, aggiunto al DL 30 settembre 2003, n. peribilità ed a verificare il corretto utilizzo. (art. 2, c. 595)
269, convertito dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, 1.3. Per la razionalizzazione delle autovetture di servizio,
dall’art. 1, c. 88, legge n. 266/2005) può farsi ricorso a mezzi alternativi di trasporto, anche
10.1. Per gli immobili già venduti dalle società, la somma cumulativo. (art. 1, c. 594, lett. b)
da corrispondere è ridotta al 30%. 2. I piani triennali devono essere resi pubblici attraverso
10.2. Il versamento deve essere eseguito entro il 31 di- l’Urp e sul sito istituzionale dell’ente. (art. 1, c. 598)
cembre 2008. 3. A consuntivo annuale, una relazione deve essere tra-
11. I comuni possono prevedere l’applicazione di regimi smessa agli organi di controllo interni e alle sezioni re-
agevolati ai fini del rilascio del permesso di costruire di gionali della Corte dei conti. (art. 1, c. 597)
insediamenti turistici di qualità di interesse nazionale.
(art. 1, c. 593, legge n. 266/2005) Rimborsi e indennizzi
1. Ove la revoca di un atto amministrativo ad efficacia du-
Plusvalenze patrimoniali revole o istantanea incida su rapporti negoziali, l’inden-
1. Le entrate derivanti dal plusvalore realizzato con l’alie- nizzo liquidato dall’amministrazione agli interessati è pa-
nazione di patrimonio, inclusi i beni immobili, possono rametrato al solo danno emergente. (art. 21 quinquies, c. 1
essere destinate oltre che per spese correnti aventi caratte- bis, aggiunto alla legge 7 agosto 1990, n. 241, dall’art. 13,
re non permanente, debiti fuori bilancio, e spese di funzio- c. 8 duodevicies, DL 31 gennaio 2007, n. 7, convertito
namento non ripetitive, anche per il rimborso delle quote dalla legge 2 aprile 2007, n. 40)
di capitale delle rate di ammortamento dei mutui. (art. 3,
c. 28, legge 24 dicembre 2003, n. 350; art. 1, c. 66, legge Studio o ricerca e consulenza
n. 311/2004) 1. Non possono essere affidati incarichi di studio, ricerca
1.1. Le plusvalenze da considerare ai fini del precedente o consulenza a soggetti estranei all’ente se non previa ap-
punto devono risultare dalla differenza tra l’entrata deri- provazione, da parte del consiglio, di un programma nel-
vante dalla cessione del bene patrimoniale e la spesa so- l’ambito del quale tali incarichi devono essere previsti.
stenuta al momento dell’acquisto, al netto degli ammorta- (art. 3, c. 55, legge n. 244/2007)
menti. (circolare Ministero economia e finanze, Ragione- 2. I limiti, i criteri, le modalità e la spesa annua massima
ria generale dello Stato, 7 aprile 2004, n. 39656) per gli incarichi di studio, ricerca o consulenza sono fis-
1.2. Non partecipano al calcolo delle plusvalenze le quote sati con il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei
di ammortamento considerate solo nel conto economico servizi. (art. 3, c. 56, legge n. 244/2007)
senza che vi sia stato accantonamento delle quote medesi- 2.1. L’affidamento in violazione delle disposizioni regola-

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2/2008 143
mentari costituisce illecito disciplinare e determina re- cidono, come i precedenti, con il contratto di prestazione
sponsabilità erariale. d’opera intellettuale regolato dagli artt. 2229-2238 Cod.
2.2. Le disposizioni regolamentari sugli incarichi devono civ. e assicurano alla amministrazione committente pareri,
essere trasmesse, entro trenta giorni dalla loro adozione, espressioni di giudizio, valutazioni, tramite prestazioni
alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. professionali che possono identificarsi anche con le colla-
(art. 3, c. 57) borazioni coordinate e continuative.
3. I contratti di consulenza sono efficaci a decorrere dalla 7. Negli enti locali il cui organo consiliare è sciolto per
data di pubblicazione del nominativo del consulente, del- infiltrazioni o condizionamenti di stampo mafioso, i rap-
l’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito porti di consulenza sono risolti di diritto, se non rinnovati
istituzionale dell’ente. (art. 3, c. 18, legge n. 244/2007) entro 45 giorni dall’insediamento della commissione
4. Gli enti che si avvalgono di collaboratori esterni o che straordinaria. (art. 1, c. 715, legge n. 296/2006)
affidano incarichi di consulenza non a titolo gratuito so-
no tenuti a pubblicare sul proprio sito web i relativi prov- Contratti di collaborazione
vedimenti, con l’indicazione dei percettori, della ragione 1. Il ricorso a conferimenti di incarico a soggetti esterni,
dell’incarico e dell’ammontare erogato. (art. 1, c. 127, con contratti di lavoro autonomo occasionale o di collabo-
legge 23 dicembre 1996, n. 662, nel testo modificato dal- razione coordinata e continuativa, per sopperire ad esigen-
l’art. 3, c. 54, legge n. 244/2007) ze cui non può farsi fronte con personale in servizio, è
4.1. In caso di omessa pubblicazione non può procedersi condizionato alla sussistenza dei seguenti presupposti:
alla liquidazione del corrispettivo che, se eseguita, costi- — la corrispondenza dell’oggetto della prestazione alle
tuisce illecito disciplinare e determina responsabilità era- competenze attribuite all’ente dall’ordinamento e ad
riale del dirigente preposto. obiettivi e progetti specifici determinati;
5. Gli atti di spesa di importo superiore a 5.000 euro de- — l’accertata impossibilità oggettiva di utilizzare risorse
vono essere trasmessi alla competente sezione della Corte umane al proprio interno, per mancanza di professionalità
dei conti per l’esercizio del controllo successivo sulla ge- necessarie o impossibilità di attribuire a quelle esistenti
stione. (art. 1, c. 173, legge n. 266/2005) ulteriori compiti;
5.1. L’obbligo di trasmissione si applica anche agli enti — la natura temporanea della prestazione;
locali, in quanto il valore precettivo della norma si esau- — l’alta qualificazione delle professionalità richieste;
risce nell’esclusione di tetti e limiti di spesa. (deliberazio- — la determinazione della durata, del luogo, dell’oggetto
ne Corte conti, sez. autonomie, 17 febbraio 2006, n. 4) e del compenso della collaborazione;
5.2. La trasmissione deve avvenire alla competente sezio- — la provata competenza dell’incaricato. (art. 7, c. 6,
ne regionale di controllo, anche da parte dei comuni con DLgs 30 marzo 2001, n. 165, nel testo sostituito dall’art.
popolazione inferiore a 5.000 abitanti. 32, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 ago-
5.3. Formano oggetto di trasmissione i provvedimenti di sto 2006, n. 248)
impegno o di autorizzazione in quanto comportino, singo- 1.1. Ai predetti principi devono essere adeguati i regola-
larmente nel loro ammontare definitivo, una spesa ecce- mento per le collaborazioni esterne ad alto contenuto di
dente i 5.000 euro. professionalità, di cui all’art. 110, c. 6, del DLgs n.
5.4. Qualora la spesa non sia preceduta da un atto di im- 267/2000. (art. 7, c. 6 ter, nel testo aggiunto al DLgs 30
pegno o di autorizzazione, devono essere trasmessi gli atti marzo 2001, n. 165, dall’art. 32, DL 4 luglio 2006, n.
di spesa ordinativi del pagamento. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
6. Sono da considerare esclusi dal novero degli incarichi 1.2. Il conferimento degli incarichi di collaborazione deve
di studio e consulenza: essere effettuato sulla base di selezioni comparative, le cui
— le prestazioni professionali consistenti nella resa di procedure devono essere disciplinate con regolamento e
servizi o adempimenti obbligatori per legge, qualora rese pubbliche. (art. 7, c. 6 bis, nel testo aggiunto al DLgs
non vi siano uffici o strutture a ciò deputati; 30 marzo 2001, n. 165, dall’art. 32, DL 4 luglio 2006, n.
— la rappresentanza in giudizio e il patrocinio dell’am- 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
ministrazione; 3. Gli elenchi dei consulenti, l’oggetto, la durata e il com-
— gli appalti e le esternalizzazioni di servizi, necessari penso degli incarichi devono essere resi pubblici mediante
per raggiungere gli scopi dell’amministrazione. (delibera- inserimento nelle banche dati dell’ente accessibili al pub-
zione Corte conti, 15 luglio 2005, n. 6; circolari Diparti- blico per via telematica. (art. 53, c. 14, nel testo aggiunto
mento funzione pubblica, 15 marzo 2005, n. DPF/ al DLgs 30 marzo 2001, n. 165, dall’art. 34, c. 2, DL 4
10558/85 e 15 luglio 2005, n. 4) luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto
6.1. Gli incarichi di studio comportano lo svolgimento di 2006, n. 248)
un’attività concernente lo studio e la soluzione di questio- 4. Gli enti che si avvalgono di collaboratori esterni o che
ni inerenti all’attività dell’amministrazione, con la conse- affidano incarichi di consulenza non a titolo gratuito so-
guenza di una relazione scritta finale nella quale sono il- no tenuti a pubblicare sul proprio sito web i relativi prov-
lustrati i risultati e le soluzioni proposte; di norma, gli in- vedimenti, con l’indicazione dei percettori, della ragione
carichi di studio si identificano con le collaborazioni occa- dell’incarico e dell’ammontare erogato. (art. 1, c. 127,
sionali. legge 23 dicembre 1996, n. 662, nel testo modificato dal-
6.2. Gli incarichi di consulenza hanno contenuti che coin- l’art. 3, c. 54, legge n. 244/2007)

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144 2/2008
4.1. In caso di omessa pubblicazione non può procedersi deve riguardare prestazioni di elevata professionalità e,
alla liquidazione del corrispettivo che, se eseguita, costi- quindi, di prestazioni di opera intellettuale.
tuisce illecito disciplinare e determina responsabilità era- 6.9. Alla fase di individuazione delle competenze necessa-
riale del dirigente preposto. rie si collega quella della valutazione della professionalità
5. Negli enti locali il cui organo consiliare è sciolto per dei possibili collaboratori, la cui selezione, previo ricorso
infiltrazioni o condizionamenti di stampo mafioso, gli in- ad opportuni avvisi pubblici e metodologie qualificate di
carichi di collaborazione coordinata e continuativa sono comparazione dei curricula, deve garantire l’apporto più
risolti di diritto, se non rinnovati entro 45 giorni dall’in- rispondente alle esigenze dell’amministrazione e la traspa-
sediamento della commissione straordinaria. (art. 1, c. renza nelle scelte.
715, legge n. 296/2006) 6.10. Il rapporto di collaborazione coordinata e continua-
6. Nel coordinamento riepilogativo che segue sono ripro- tiva si caratterizza per l’assenza di vincoli di subordina-
poste le linee di indirizzo ed i criteri interpretativi forniti zione ed impedisce che al collaboratore siano affidati
dalla Corte dei conti con deliberazione 15 luglio 2005, n. compiti di gestione e di rappresentanza.
6, delle sezioni riunite, e i chiarimenti forniti dalla Presi- 6.11. Il rapporto è ricondotto al campo del lavoro autono-
denza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della fun- mo con le seguenti peculiarità:
zione pubblica, con circolare 15 marzo 2005, n. DPF/ — continuità, quale prestazione che si protrae nel tempo
10558/85/1.2.3.3, una prima volta, e 15 luglio 2005, n. e la cui durata deve essere definita in sede negoziale;
4, una seconda volta, dopo il deliberato della Corte e — coordinazione, ossia vincolo funzionale tra l’opera del
con riferimento ad esso. collaboratore ed attività dell’ente committente;
6.1. Il ricorso a rapporti di collaborazione è consentito so- — prevalenza della prestazione personale.
lo per prestazioni di elevata professionalità a fronte di par- 6.12. Non sono applicabili al rapporto gli istituti del lavo-
ticolari esigenze cui non possa sopperirsi con personale in ro subordinato, quali l’obbligo di prestazione oraria e il
servizio. relativo controllo delle presenze.
6.2. Le esigenze che possono essere fronteggiate con affi- 6.13. Non sono, di contro, altresı̀, applicabili al rapporto
damento di incarichi a terzi devono, altresı̀, essere tempo- l’attribuzione di ferie, l’unilaterale programmazione del
ranee, non riguardare compiti che sono o devono essere periodo di riposo e la titolarità del diritto ai buoni pasto.
svolti da dipendenti dell’ente.
6.14. Per l’assimilazione fiscale operata dal Tuir, relativa-
6.3. Gli incarichi di studio e consulenza rispondono ai cri-
mente alle trasferte si applicano, invece, le regole valide
teri di legittimità qualora ricorrano congiuntamente i se-
per i lavoratori dipendenti.
guenti elementi:
6.15. Non potrà verificarsi, in nessun caso, la conversione
— rispondenza dell’incarico agli obiettivi dell’ente;
del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa in
— impossibilità per l’ente conferente di procurarsi all’in-
rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
terno della propria organizzazione le figure professionali
6.16. Le pubbliche amministrazioni che conferiscono in-
idonee, accertata a seguito di una reale ricognizione;
carichi di lavoro autonomo da svolgersi in forma coordi-
— specifica indicazione delle modalità e dei criteri di
nata e continuativa sono tenute a dare comunicazione con-
svolgimento dell’incarico;
testuale al centro territoriale competente nel cui ambito è
— temporaneità dell’incarico;
— proporzione tra compenso erogato ed utilità consegui- ubicata la sede di lavoro.
ta. 6.17. La competenza alla attribuzione ad esterni di incari-
6.4. Gli elementi di cui al punto precedente devono risul- chi ed alla stipula del contratto è dei dirigenti o responsa-
tare dal contratto risultante da atto scritto, nel quale saran- bili di servizio.
no indicati l’oggetto della prestazione e la durata della Prestazioni professionali
collaborazione.
6.5. La necessità di ricorrere ad incarichi di collaborazio- 1. A decorrere dal 4 luglio 2006 sono abrogate tutte le di-
ne esterna e, nello specifico, di collaborazione coordinata sposizioni che, con riferimento alle attività nel settore dei
e continuativa, deve costituire un rimedio eccezionale atto servizi professionali e intellettuali, prevedono l’obbligato-
a fronteggiare esigenze peculiari. rietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire
6.6. L’esigenza di fabbisogni di professionalità che assu- compensi parametrati al raggiungimento di obiettivi pre-
mono le caratteristiche della permanenza deve essere indi- stabiliti. (art. 2, c. 1, lett. a, DL 4 luglio 2006, n. 223, con-
viduata nei provvedimenti di analisi e programmazione vertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
dei fabbisogni di personale e soddisfatta tramite l’aggior- 1.1. Sono fatte salve le disposizioni riguardanti l’esercizio
namento dei profili professionali, la riconversione di per- delle professioni rese nell’ambito del Ssn o in rapporto
sonale a seguito di formazione o aggiornamento, le proce- convenzionale con lo stesso, nonché le eventuali tariffe
dure previste dai processi di progressione orizzontale e massime prefissate in via generale a tutela degli utenti.
quelle concorsuali attinenti le progressioni verticali. (art. 2, c. 2)
6.7. L’esigenza di fabbisogni quantificabili e definiti nel 1.2. Nelle procedure ad evidenza pubblica, l’ente appal-
tempo deve essere soddisfatta attraverso contratti di lavo- tante può utilizzare le tariffe, ove motivatamente ritenute
ro a tempo determinato. adeguate, quale criterio o base di riferimento per la deter-
6.8. Il contenuto delle attività affidabili a soggetti esterni minazione dei compensi per attività professionali.

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2/2008 145
Relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità, 1.2. La competenza consiliare è limitata allo stanziamento
rappresentanza delle risorse in bilancio.
1. Gli atti di spesa di importo superiore a 5.000 euro de- 1.3. I contratti divengono efficaci trascorso il 50º giorno
vono essere trasmessi alla competente sezione della Corte dalla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo, anche se non
dei conti per l’esercizio del controllo successivo sulla ge- è ancora conclusa la procedura di certificazione. (art.
stione. (art. 1, c. 173, legge n. 266/2005) 47, c. 7, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, nel testo sostituito
1.1. L’obbligo di trasmissione si applica anche agli enti dall’art. 1, c. 548, legge n. 296/2006)
locali, in quanto il valore precettivo della norma si esau- 2. Agli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il bien-
risce nell’esclusione di tetti e limiti di spesa. (deliberazio- nio 2008-2009 provvedono le amministrazioni di compe-
ne Corte conti, sez. autonomie, 17 febbraio 2006, n. 4) tenza nell’ambito delle disponibilità dei rispettivi bilanci.
1.2. La trasmissione deve avvenire alla competente sezio- (art. 3, c. 146, legge n. 244/2007)
3. A decorrere dal 1º gennaio 2006, le amministrazioni
ne regionale di controllo, anche da parte dei comuni con
pubbliche, ai fini del funzionamento della contrattazione
popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
integrativa, tengono conto dei processi di ridimensiona-
1.3. Formano oggetto di trasmissione i provvedimenti di
mento delle piante organiche e degli effetti delle limita-
impegno o di autorizzazione in quanto comportino, singo-
zioni in materia di assunzioni di personale a tempo inde-
larmente nel loro ammontare definitivo, una spesa ecce-
terminato (per gli enti locali, indicazione di principio).
dente i 5.000 euro.
(art. 1, c. 134 e 200, legge n. 266/2005)
1.4. Qualora la spesa non sia preceduta da un atto di im-
3.1. I risparmi non possono essere utilizzati per incremen-
pegno o di autorizzazione, devono essere trasmessi gli atti
tare i fondi negli anni successivi (per gli enti locali, indi-
di spesa ordinativi del pagamento.
cazione di principio). (art. 1, c. 195 e 200)
1.5. Devono essere trasmessi tutti i provvedimenti che ri-
3.2. Le eventuali risorse aggiuntive destinate ad incremen-
guardino «convegni, mostre e pubblicità» e quelli che
to devono coprire tutti gli oneri accessori, ivi compresi
autoqualificano le spese come «rappresentanza» o «rela-
quelli a carico delle amministrazioni, anche se di pertinen-
zioni pubbliche» ed imputano le medesime a specifico ca-
za di altri stanziamenti di spesa. (art. 1, c. 192, legge n.
pitolo di bilancio.
266/2005)
Sedi di rappresentanza all’estero 3.3. Gli importi relativi alle spese per le progressioni all’in-
terno di ciascuna area professionale o categoria, assegnati
1. È fatto divieto a province e comuni, anche in forma as- agli stanziamenti per retribuzioni e portati in detrazione
sociata, di acquistare o gestire sedi di rappresentanza in dai pertinenti fondi, continuano ad essere a carico dei fondi
paesi esteri, di istituire uffici o strutture per la promozione medesimi, ai quali vengono riassegnati alla data del pas-
economica, commerciale, turistica e di coprire con fondi saggio di area o di categoria oppure di cessazione dal ser-
derivanti da trasferimenti statali le relative spese. (art. 1, vizio dei dipendenti che ne hanno fruito. (art. 1, c. 193)
c. 597 e 598, legge n. 296/2006) 3.4. L’organo di revisione è tenuto a vigilare sulla corretta
1.1. Alle spese eventualmente sostenute in violazione applicazione delle disposizioni di cui ai punti precedenti.
conseguirà riduzione, in pari misura, dei trasferimenti sta- (art. 1, c. 196)
tali. (art. 1, c. 599) 3.5. L’organo di revisione è tenuto ad effettuare il control-
Gestione autovetture lo sulla compatibilità dei costi della contrattazione inte-
grativa con i vincoli di bilancio. (art. 48, c. 6, DLgs 30
1. Gli enti locali, nell’acquisto di pneumatici di ricambio marzo 2001, n. 165)
per il loro parco autovetture, autoveicoli commerciali e in- 3.6. Qualora i controlli evidenzino costi non compatibili
dustriali, riservano all’acquisto di pneumatici ricostruiti con i vincoli di bilancio, le relative clausole dell’accordo
almeno una quota del 20% del totale. (art. 52, c. 14, legge integrativo sono nulle di diritto. (art. 40 bis, c. 3, DLgs 30
n. 448/2001) marzo 2001, n. 165; art. 1, c. 196, legge n. 266/2005)
2. A decorrere dall’anno 2006 è venuto meno il vincolo 3.7. L’organo di revisione è, altresı̀, tenuto ad inviare an-
della spesa annua per l’acquisto, la manutenzione, il no- nualmente al Ministero dell’economia e finanze specifi-
leggio e l’esercizio di autovetture. (art. 1, c. 12, legge n. che informazioni sui costi della contrattazione integrativa.
266/2005) (art. 40 bis, c. 2)
3.8. Il modello di rilevazione dei costi è predisposto dal
Personale
Ministero dell’economia e finanze.
1. La spesa relativa al rinnovo dei contratti collettivi è cor- 3.9. Il comitato di settore del comparto autonomie locali
relata alla programmazione di bilancio, dove deve trovare di cui all’art. 41, c. 3, DLgs 30 marzo 2001, n. 265, e il
copertura specifica e distinta rispetto alle altre spese. (art. governo possono procedere a verifiche a campione sui
48, c. 4, DLgs 30 marzo 2001, n. 165) contratti integrativi delle singole amministrazioni. (art.
1.1. La disponibilità finanziaria da destinare alla contratta- 40 bis, c. 1)
zione collettiva deve, quindi, essere stanziata in bilancio 4. Sono nulle e non possono essere applicate le clausole
in modo che sia consentita la sua esatta valutazione. (cir- dei contratti integrativi dai quali derivino oneri non previ-
colare Dipartimento funzione pubblica 16 dicembre 1998, sti nei documenti di programmazione annuale e plurienna-
n. 10/98) le. (art. 40 bis, c. 3, DLgs 30 marzo 2001, n. 165)

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146 2/2008
5. Le province e i comuni con popolazione superiore a 01 della spesa corrente di bilancio, oltre alle competenze
5.000 abitanti devono assicurare la riduzione della spesa fisse, straordinarie ed accessorie per il personale a tempo
di personale. (art. 1, c. 557, legge n. 296/2006, nel testo indeterminato, anche le competenze fisse ed accessorie
aggiunto dall’art. 3, c. 120, legge n. 244/2007) per il personale a tempo determinato, le spese per il per-
5.1. Il principio della riduzione può essere derogato con sonale che presta servizio con altre forme di rapporto di
analitiche motivazioni nel documento di programmazione lavoro flessibile o con convenzione.
del fabbisogno di personale, soggette ad accertamento da 10. Nelle more di eventuali, nuove istruzioni per l’anno
parte dell’organo di revisione, e sempreché sia assicurato 2008, con circolare del Ministero dell’economia e finanze,
il rispetto delle seguenti condizioni: Dipartimento Ragioneria generale dello Stato, 17 febbraio
a) i vincoli finali del patto di stabilità per l’esercizio in 2006, n. 9 (in suppl. ord. n. 50 alla G.U. n. 51 del 2 marzo
corso; 2006), sono state fornite puntuali indicazioni sull’ammon-
b) il raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità tare massimo della spesa sostenibile per il personale, che
interno nell’ultimo triennio; con riferimento alle voci descritte nei codici gestionali
c) che il volume complessivo della spesa per il personale Siope (DM 18 febbraio 2005, in suppl. ord. n. 33 alla
in servizio non sia superiore al parametro obiettivo vali- G.U. n. 57 del 10 marzo 2005) e relativo glossario, è la
do ai fini dell’accertamento delle condizioni di deficita- risultante del seguente calcolo (accanto a ciascuna voce
rietà strutturale, di cui, in atto, al DM 10 giugno 2003, di spesa è segnato il relativo codice gestionale Siope),
n. 217; su base 2004 (impegni):
d) che il rapporto medio tra dipendenti in servizio e po- a) competenze fisse per il personale a tempo indetermina-
polazione residente non superi quello per gli enti disse- to (1101);
stati, determinato, in atto, con DM 15 dicembre 2003. b) straordinario per il personale a tempo indeterminato
6. Per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, per (1102);
le comunità montane e per le unioni di comuni, non sot- c) altre competenze fisse ed accessorie per il personale a
toposti al patto di stabilità interno, la spesa di personale, tempo indeterminato (1103);
al lordo di oneri riflessi e Irap, con esclusione degli oneri d) competenze fisse ed accessorie per il personale a tempo
relativi ai rinnovi contrattuali, non deve superare il cor- determinato (1104), ivi compreso:
rispondente ammontare dell’anno 2004. (art. 1, c. 562, — il personale addetto agli uffici di supporto agli organi
legge n. 296/2006) di direzione politica (art. 90 Tuel);
6.1. Eventuali deroghe al tetto di spesa devono essere — il personale dirigente, di alta specializzazione ed i fun-
supportate da analitiche motivazioni nel documento di zionari dell’area direttiva (art. 110 Tuel);
programmazione del fabbisogno di personale, soggette e) spesa sostenuta per il personale assunto con contratto di
ad accertamento da parte dell’organo di revisione, e sem- lavoro flessibile o con convenzioni, intendendo come tale
preché sia assicurato il rispetto delle seguenti condizioni: le seguenti tipologie di contratti di lavoro:
a) che il volume complessivo della spesa per il personale — contratto di formazione lavoro (1105);
in servizio non sia superiore al parametro obiettivo vali- — lavori socialmente utili, per la parte di emolumenti
do ai fini dell’accertamento delle condizioni di deficita- eventualmente a carico dell’ente (1105);
rietà strutturale, di cui, in atto, al DM 10 giugno 2003, — contratto di collaborazione coordinata e continuativa
n. 217, ridotto del 15%; per lo svolgimento di funzioni per le quali non sono pre-
b) che il rapporto medio tra dipendenti in servizio e po- senti nell’ente corrispondenti professionalità (1105);
polazione residente non superi quello per gli enti disse- — personale in convenzione ai sensi degli artt. 13 e 14
stati, determinato, in atto, con DM 15 dicembre 2003, ri- del Ccnl 22 gennaio 2004 (1105);
dotto del 20%. (art. 1, c. 562, legge 27 dicembre 2006, nel — somministrazione di lavoro temporaneo/lavoro interi-
testo modificato dall’art. 3, c. 121, legge n. 244/2007) nale (1305);
7. È da escludere dal computo sul limite di spesa, quella f) rimborsi spese per personale comandato (1106);
sostenuta per assunzioni stagionali a progetto di personale g) straordinario al personale per consultazioni elettorali
utilizzato in servizi connessi alla circolazione stradale, (1107);
nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme h) arretrati dell’anno in corso (1108);
flessibili di lavoro, finanziata con quota del 50% delle i) arretrati di anni precedenti (1109);
sanzioni amministrative per violazione al codice della j) contributi effettivi a carico dell’ente sulle corresponsio-
strada. (circolare Ministero interno, Dipartimento affari ni di cui alle lettere precedenti (1111, 1112, 1113 e 1114);
interni e territoriali, Direzione centrale finanza locale, 8 k) interventi assistenziali (1121, 1122, 1123, 1124);
marzo 2007, n. F.L. 5/2007) l) buoni pasto (1327);
8. È escluso che la quota sul 50% delle sanzioni ammini- m) mense (1328);
strative per violazioni al codice della strada possa essere n) Irap sulle corresponsioni di cui alle lettere precedenti
destinata ad eventuali miglioramenti retributivi del perso- (1701);
nale in servizio. (circolare Ministero interno, Dipartimen- = Spesa per il personale da conto del bilancio 2004
to affari interni e territoriali, Direzione centrale finanza lo- a detrarre, in quanto esclusi dai limiti di spesa:
cale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007) A) spese per il personale appartenente alle categorie pro-
9. Rientrano tra le spese di personale, di cui all’intervento tette;

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2/2008 147
B) spese per il personale con contratti di formazione e la- vede un tavolo tecnico costituito con DPCM entro il 30
voro prorogati a termini dell’art. 1, c. 243, legge n. 266/ settembre 2006, le cui risultanze sono trasmesse, con ca-
2005 (per il solo anno 2006) denza annuale, alla Corte dei conti, ai fini del referto sul
C) spese sostenute per il proprio personale comandato costo del lavoro pubblico.
presso altre Amministrazioni e poste a rimborso; 13.4. È soppresso l’obbligo del monitoraggio e delle veri-
D) spese di personale totalmente a carico di finanziamenti fiche, nel contesto del patto di stabilità interno, per le pro-
comunitari o privati; vince, per i comuni con popolazione superiore a 30.000
E) spese per lavoro straordinario ed altri oneri di persona- abitanti e per le comunità montane con popolazione supe-
le direttamente connessi all’attività elettorale, per cui è riore a 50.000 abitanti, con la trasmissione trimestrale del-
previsto il rimborso; le informazioni per la verifica del rispetto dell’obiettivo di
F) emolumenti per arretrati relativi al rinnovo contrattua- contenimento della spesa.
le; 13.5. E soppresso l’obbligo per i comuni con popolazione
= Limite di spesa complessiva; fino a 30.000 abitanti, per le comunità montane con popo-
+ oneri per rinnovi dei contratti collettivi nazionali di la- lazione fino a 50.000 abitanti e gli altri enti locali di cui al
voro; Tuel approvato con DLgs n. 267/2000 della trasmissione
+ spese di cui alle precedenti lett. da A) ad E), che devono di apposita certificazione che consenta la verifica del ri-
intendersi escluse sia dall’anno in riferimento (2004) che spetto dell’obiettivo del contenimento della spesa.
dall’esercizio interessato (2008); 13.6. Gli adempimenti previsti in materia di contenimento
+ spese per il personale trasferito dalle regioni negli anni della spesa di personale potranno essere oggetto di valu-
2005-2006 e 2007 per l’esercizio di funzioni delegate; tazione da parte delle sezioni regionali di controllo della
= Spesa per il personale sostenibile. Corte dei conti.
10.1. Sono escluse dalla spesa di personale le spese per la
formazione (cod. Siope 1309) e le indennità di missione e Lavoro straordinario
rimborso spese viaggi (cod. Siope 1330) 1. Non possono essere erogati compensi per lavoro
11. Per i soli enti locali che presentano avanzi di ammini- straordinario se non previa attivazione dei sistemi di rile-
strazione nei rendiconti degli ultimi tre esercizi (2002, vazione automatica delle presenze. (art. 3, c. 83, legge n.
2003 e 2004) sono escluse dal computo della spesa per 244/2007)
il personale sostenibile negli anni 2006-2008 le spese
per contratti di lavoro a tempo determinato ed in forma Debiti fuori bilancio
di collaborazione coordinata e continuativa stipulati nel
1. Le deliberazioni consiliari di riconoscimento e finanzia-
corso dell’anno 2005. (art. 204 ter, aggiunto dall’art. 30,
mento dei debiti fuori bilancio devono essre trasmesse al-
DL 4 luglio 2006, n. 223, nel testo della legge di conver-
l’organo di revisione ed alla procura regionale della Corte
sione 4 agosto, n. 248)
dei conti. (art. 23, c. 3, legge n. 289/2002)
12. Al conseguimento dell’obiettivo di contenimento della
spesa concorrono, quali indicazioni di principio, le misure Riscaldamento immobili
riguardanti il contenimento della spesa per la contrattazio-
ne integrativa,con riferimento alle risorse definite dal Ccnl 1. Le pubbliche amministrazioni devono provvedere alla
come eventuali e variabili e interessa anche la spesa per la riconversione degli impianti di riscaldamento, al fine di ri-
contrattazione decentrata del personale dell’area dirigen- durre la spesa per l’approvvigionamento di combustibile e
ziale e dei segretari. (art. 1, c. 200, legge n. 266/2005) di utilizzare impianti o combustibili a basso impatto am-
12.1. Concorrono, altresı̀, al conseguimento dell’obiettivo bientale. (art. 61, c. 4, legge n. 388/2000)
gli interventi diretti alla riduzione dei costi di funziona- Risparmio energetico
mento degli organi istituzionali, per la parte eventualmen-
te eccedente la riduzione obbligatoria del 10% alle inden- 1. Possono essere avviate gare di appalto per l’individua-
nità di funzione e gettoni di presenza. (art. 1, c. 201) zione di società alle quali affidare servizi di verifica, mo-
13. Le disposizioni sul contenimento della spesa per il nitoraggio ed interventi diretti, finalizzati all’ottenimento
personale, le cui economie restano acquisite ai bilanci de- di riduzioni di costi di acquisto dell’energia, sia termica
gli enti ai fini del miglioramento dei relativi saldi, costitui- che elettrica. (art. 2, c. 149, DL 3 ottobre 2006, n. 262,
scono principi fondamentali del coordinamento della fi- convertito dalla legge 24 novembre 2006 n. 286)
nanza pubblica. (art. 1, c. 205 e 206) 1.1. Il corrispettivo delle società assegnatarie del servizio,
13.1. Gli enti locali devono trasmettere al Ministero del- che è finalizzato al contenimento della spesa pubblica ed
l’economia e finanze la documentazione delle misure alla razionalizzazione dell’uso delle risorse energetiche, è
adottate e dei risultati conseguiti, certificata dall’organo dato esclusivamente dalla vendita di eventuali titoli di ef-
di revisione. ficienza energetica rilasciati in conseguenza dell’attività
13.2. Il mancato invio della documentazione comporta il svolta. (art. 2, c. 150)
divieto di procedere ad assunzione di personale a qualsiasi
titolo. (art. 1, c. 204 bis, aggiunto dall’art. 30, DL 4 luglio Affitti passivi
2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248) 1. Gli enti che intendono attuare piani di razionalizzazione
13.3. Al monitoraggio e verifica degli adempimenti prov- e riduzione degli spazi adibiti ad uffici pubblici, possono

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148 2/2008
avvalersi dell’Agenzia del demanio o della struttura indi- — previsione di una relazione di fine mandato sugli
viduata dal Ministero del tesoro. (art. 62, c. 3, legge 28 obiettivi realizzati. (art. 29, c. 2)
dicembre 2000, n. 388) 3.4. I regolamenti avrebbero dovuto essere adottati entro
il 1º novembre 2006. (art. 29, c. 3)
Tarsu delle scuole 3.5. Le linee di indirizzo sono contenute nella circolare
1. L’onere relativo al pagamento della tassa per lo smalti- della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento
mento dei rifiuti solidi urbani delle scuole è da intendersi attuazione programma di governo, 21 novembre 2006.
a carico degli enti locali ai quali spetta la gestione degli (in G.U. n. 5 dell’8 gennaio 2007)
edifici scolastici. (circolare Ministero interno, Direzione
centrale finanza locale, 14 gennaio 1999, n. F.L. 3/99) Agenzia segretari
1.1. La scuola rimane soggetto passivo dei rapporti tribu- 1. La quota da versare al fondo di mobilità dell’Agenzia
tari, per cui il comune deve provvedere alla iscrizione a autonoma per la gestione dell’albo dei segretari comunali
ruolo e notifica della cartella di pagamento, salvo che e provinciali, è ridotta del 90% per i comuni fino a 500
non abbia previsto con norma regolamentare l’esenzione abitanti, del 73% per i comuni da 501 a 1.000 abitanti e
integrale della tassa, motivata dall’interesse della colletti- del 60% per i comuni da 1.001 a 3.000 abitanti. (delibe-
vità locale all’adeguato svolgimento dell’attività delle razione Consiglio nazionale di amministrazione dell’A-
scuole pubbliche. genzia)

Organi collegiali e altri organismi Compenso revisori


1. I comitati, le commissioni, i consigli e ogni altro orga- 1. Con DM 20 maggio 2005 sono stati aggiornati i limiti
no collegiale con funzioni amministrative non individuate massimi del compenso base annuo spettante ad ogni com-
fra quelli indispensabili dal consiglio e dalla giunta, se- ponente degli organi di revisione degli enti locali, da ulti-
condo le rispettive competenze, sono soppressi. (art. 96, mo fissati con il DM 31 ottobre 2001. (in G.U. n. 128 del
DLgs n. 267/2000) 4 giugno 2005)
1.1. La soppressione decorre dal mese successivo all’ado- 1.1. Con il medesimo decreto sono rideterminate le medie
zione del provvedimento da parte della giunta e del con- nazionali della spesa corrente preventiva annuale pro-ca-
siglio, che deve avvenire entro il 30 giugno di ogni anno. pite e della spesa preventiva annuale pro-capite per inve-
1.2. Le funzioni degli organismi soppressi sono attribuite stimenti, al di sopra delle quali è applicabile la maggiora-
all’ufficio che riveste preminente competenza in materia. zione sino ad un massimo del 10% per ciascun indicatore.
2. Non si applica agli enti locali la riduzione automatica 1.2. I limiti massimi del compenso sono da intendersi al
del 10% delle somme riguardanti indennità, compensi, netto dell’Iva.
gettoni, retribuzioni o altre utilità comunque denominate, 1.3. L’eventuale adeguamento del compenso non ha effet-
corrisposte ai componenti di consigli di amministrazione e to retroattivo e, pertanto, decorre dalla data di esecutività
organi collegiali comunque denominati presenti negli enti della relativa deliberazione consiliare adottata.
locali e negli enti da essi controllati. (art. 1, c. 64, legge n. 2. Non si applica agli enti locali la riduzione automatica
266/2005) del 10% delle somme riguardanti i compensi agli organi
3. Nell’anno 2006 la spesa complessiva per organi colle- di controllo. (art. 1, c. 64, legge n. 266/2005)
giali e altri organismi, anche monocratici, comunque deno-
minati, avrebbe dovuto essere ridotta del 30% rispetto a Indennità e compensi variabili
quella sostenuta nell’anno 2005. (art. 29, c. 1, DL 4 luglio 1. Per il triennio 2006-2008 tutte le indennità, compensi
2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248) ed emolumenti di qualsiasi genere al personale, compren-
3.1. La riduzione non si applicava agli organi di direzione, sivi di una quota di indennità integrativa speciale o che
amministrazione e controllo. (art. 29, c. 7) siano, comunque,rivalutabili in relazione alla variazione
3.2. La disposizione di contenimento della spesa, non di- del costo della vita, sono corrisposti nella stessa misura
rettamente e automaticamente applicabile agli enti locali, del 1992, già consolidata per l’anno 1993 e per i trienni
costituisce norma di principio ai fini del coordinamento 1994-1996, 1997-1999, 2000 - 2002 e 2003-2005. (art.
della finanza pubblica. (art. 29, c. 6) 1, c. 212, legge n. 266/2005)
3.3. Gli enti locali si adeguano al principio con atti di na- 2. Per il triennio 2006-2008 le indennità di missione e di
tura regolamentare che realizzino le finalità, tenuto conto trasferimento, l’indennità sostitutiva dell’indennità di mis-
dei seguenti criteri: sione e quelle aventi natura di rimborso spese, continuano
— eliminazione delle duplicazioni organizzative e fun- a essere corrisposti nella stessa misura del 1996. (art. 1, c.
zionali; 212, legge n. 266/2005)
— regolarizzazione delle competenze; 3. Per il triennio 2006-2008 tutti gli emolumenti, le inden-
— limitazione delle strutture di supporto; nità, i compensi e i rimborsi spese erogati ad estranei per
— diminuzione del numero dei componenti degli organi- l’espletamento di particolari incarichi e per l’esercizio di
smi; pubbliche funzioni non sono rivalutabili in relazione alle
— riduzione dei compensi; variazioni del costo della vita. (art. 1, c. 212, legge n.
indicazione di un termine di durata, non superiore a tre 266/2005)
anni, per la soppressione automatica dell’organo; 4. Le disposizioni di cui ai punti precedenti costituiscono

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2/2008 149
norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi. consigli e commissioni non possono essere trasformati
(art. 1, c. 223, legge n. 266/2005) in indennità di funzione;
b) l’ammontare complessivo mensile di gettoni di presen-
Amministratori locali za dei consiglieri non può superare l’importo pari ad un
1. La misura delle indennità di funzione e dei gettoni di quarto (rispetto al precedente 1/3) dell’indennità massi-
presenza è determinata con decreto ministeriale ed è rin- ma prevista per il rispettivo sindaco o presidente;
novata ogni tre anni. (art. 23, c. 9, 10 e 11, legge 3 agosto c) i consiglieri circoscrizionali, anche nei comuni non ca-
1999, n. 265) poluogo di provincia, hanno titolo a percepire gettoni di
1.1. Con DM 4 aprile 2000, n. 119 sono state fissate le presenza;
indennità di funzione per i sindaci e per i presidenti delle d) nessuna indennità è dovuta ai consiglieri circoscrizio-
province ed i gettoni di presenza per i consiglieri comuna- nali;
li e provinciali, in relazione alle categorie di amministra- e) le indennità di funzione non sono cumulabili con i get-
tori e alla dimensione demografica degli enti, con decor- toni di presenza per mandati elettivi presso enti diversi;
renza 28 maggio 2000. (in G.U. n. 110 del 13 maggio f) le indennità di funzione dei presidenti dei consigli, dei
2000) vice sindaci, dei vice presidenti delle province e degli as-
1.2. A fine mandato, l’indennità dei sindaci e dei presi- sessori sono articolati in rapporto alla misura dell’inden-
denti di provincia è integrata con una somma pari ad nità stabilita per il sindaco e per il presidente della pro-
una indennità mensile spettante per 12 mesi di mandato, vincia;
proporzionalmente ridotto per i periodi inferiori all’anno. g) le indennità del presidente e degli assessori delle unio-
1.3. L’indennità di fine mandato spetta nel caso in cui il ni di comuni, dei consorzi fra enti locali e delle comunità
mandato elettorale abbia avuto una durata superiore a montane sono attribuite nella misura massima del 50% di
30 mesi. (art. 1, c. 719, legge n. 296/2006) quelle previste per un comune con popolazione pari a
quella complessiva dell’unione, del consorzio o alla po-
2. Dall’anno 2006 sono ridotti del 10% rispetto alla misu-
polazione montana della comunità;
ra in godimento alla data del 30 settembre 2005:
h) le indennità di funzione non possono essere aumentate
— le indennità di funzione dei sindaci, dei presidenti di
negli enti locali in dissesto e in quelli che non hanno ri-
provincia e di comunità montana e dei componenti degli
spettato il patto di stabilità interno. (art. 82, DLgs n. 267/
organi esecutivi;
2000, nel testo modificato dall’art. 2, c. 25, legge n. 244/
— le indennità di funzione dei presidenti dei consigli
2007)
provinciali, comunali, circoscrizionali e degli uffici di
4.1. Il regolamento del consiglio deve stabilire termini e
Presidenza dei consigli degli enti;
modalità per la corresponsione dei gettoni di presenza.
— le indennità e i gettoni di presenza spettanti ai consi-
5. I gettoni di presenza continuano a non poter essere
glieri provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comu-
corrisposti ai consiglieri che rivestono la carica di parla-
nità montane; mentari nazionali ed europei o di consiglieri regionali.
— le utilità comunque denominate spettanti per la parte- (art. 83, DLgs n. 267/2000, nel testo sostituito dall’art.
cipazione ad organi collegiali degli amministratori e con- 2, c. 26, legge n. 244/2007)
siglieri in ragione della carica rivestita. (art. 1, c. 54, legge 5.1. Sono soppressi i compensi per la partecipazione ad
23. dicembre 2005, n. 266) organi o commissioni collegate alle funzioni istituzionali,
2.1. Una relazione sull’attuazione della rideterminazione salvo le disposizioni previste per le associazioni degli enti
in riduzione delle indennità e utilità avrebbe dovuto essere locali.
trasmessa al Ministero dell’economia e finanze entro il 30 5.2. Le indennità di funzione per le cariche incompatibili
novembre 2006. (art. 1, c. 61) non sono cumulabili e, fino alla rimozione dell’incompa-
3. Dal 1º gennaio 2008 non hanno più diritto all’aspetta- tibilità o all’esercizio dell’opzione, l’indennità per la ca-
tiva: rica sopraggiunta non viene corrisposta.
a) i consiglieri comunali e provinciali; 6. Dal 1º gennaio 2008, per le missioni, autorizzate, fuori
b) i presidenti delle circoscrizioni comunali, salvo che i dal capoluogo del comune ove ha sede l’ente, sono dovuti
comuni non rientrino nelle aree metropolitane; esclusivamente il rimborso delle spese di viaggio effetti-
c) i consiglieri circoscrizionali; vamente sostenute ed un rimborso forfetario omnicom-
d) i consiglieri e gli assessori delle comunità montane; prensivo per le altre spese. (art. 84, DLgs 18 agosto
e) i componenti degli organi delle unioni di comuni; 2007, n. 267, nel testo sostituito dall’art. 2, c. 27, legge
f) i componenti degli organi dei consorzi tra enti locali. n. 244/2007)
(art. 81, c. 1, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dal- 6.1. La misura del rimborso forfetario è fissata con DM
l’art. 2, c. 24, legge n. 244/2007) da emanare.
3.1. I consiglieri in aspettativa durante lo svolgimento del 6.2. Il dirigente competente può liquidare il rimborso spe-
mandato elettivo devono farsi carico degli oneri previ- se solo se la richiesta è corredata della documentazione
denziali, assistenziali e di ogni altra natura. delle spese di viaggio e di quella delle spese di soggiorno
4. Dal 1º gennaio 2008 le indennità agli amministratori effettivamente sostenute, nonché di una dichiarazione sul-
locali subiscono le seguenti modifiche: la durata e sulle finalità della missione.
a) i gettoni di presenza per le effettive partecipazioni a 6.3. È confermato il regime del rimborso delle spese di

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150 2/2008
viaggio per gli amministratori che risiedono fuori del ca- Materiale riciclato
poluogo del comune ove ha sede l’ente. 1. Con decreto del Ministero dell’ambiente sono stabilite
7. Con l’entrata in vigore del DLgs n. 267/2000 è cessato le metodologie di calcolo e la definizione del materiale ri-
l’obbligo della presentazione annuale della certificazione ciclato in base alle quali le regioni sono tenute ad adottare
sui dati della spesa sostenuta per gli amministratori. (cir- le disposizioni occorrenti affinché gli uffici e gli enti pub-
colare Ministero interno, Direzione centrale finanza loca- blici e le società di prevalente capitale pubblico coprano il
le, 20 ottobre 2000, n. F.L. 19/2000) fabbisogno annuale dei manufatti e beni, indicati nel me-
7.1. Con circolare telegrafica 12 maggio 2005, n. 17, il desimo decreto, con una quota di prodotti ottenuti da ma-
Ministero dell’interno, Direzione centrale finanza locale, teriale riciclato non inferiore al 30% del fabbisogno mede-
ricorda l’intervenuta abrogazione dell’obbligo di comuni- simo. (art. 52, c. 56, lett. a, legge n. 448/2001)
cazione delle spese sostenute per i propri amministratori a 1.1. Con DM 8 maggio 2003, n. 2003 sono state dettate le
titolo di aspettative, indennità e rimborsi. norme per l’esecuzione. (in G.U. n. 180 del 5 agosto
2003)
Assicurazione amministratori
1. Sono nulli i contratti degli enti locali per l’assicurazio- Energia elettrica
ne degli amministratori contro i rischi connessi alla cari- 1. Dal 1º giugno 2007 è cessata l’esenzione dall’accisa sui
ca ricoperta e riguardanti la responsabilità per danni ca- consumi di energia elettrica destinata ad uso di illumina-
gionati allo Stato o ad enti pubblici e la responsabilità zione di aree pubbliche e degli esterni di edifici e altri mo-
contabile. (art. 3, c. 59, legge n. 244/2007) numenti cittadini di carattere civile e religioso. (art. 52,
1.1. I contratti in corso al 1º gennaio 2008, cessano di DLgs 26 ottobre 1995, n. 504, nel testo sostituito dall’art.
avere efficacia il 30 giugno 2008. 1, c. 1, lett. m, DLgs 2 febbraio 2007, n. 26, e art. 9, DLgs
1.2. In caso di violazione, l’amministratore che pone in 2 febbraio 2007, n. 26, in suppl. ord. n. 77 alla G.U. n. 68
essere il contratto o che lo proroga ed il beneficiario del- del 22 marzo 2007)
la copertura assicurativa sono tenuti al rimborso, a titolo
di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l’am- Spese di investimento
montare dei premi contrattuali. 1. Ai fini del ricorso all’indebitamento costituiscono spese
di investimento:
Contributi a società sportive
a) l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manu-
1. Per accedere ai contributi pubblici di qualsiasi natura, le tenzione straordinaria di fabbricati;
società e le associazioni sportive dilettantistiche non de- b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il re-
vono più dimostrare l’avvenuta iscrizione al registro isti- cupero e la manutenzione straordinaria di opere ed im-
tuito presso il Coni. (art. 90, c. 22, legge n. 289/2002, pianti;
abrogato dall’art. 4, c. 6 quater, aggiunto al DL 22 marzo c) l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico
2004, n. 72, dalla legge di conversione 21 maggio 2004, scientifiche, mezzi di trasporto ed altri beni mobili a uti-
n. 128) lizzo pluriennale;
d) gli oneri per beni immateriali a utilizzo pluriennale;
Informazione e comunicazione
e) l’acquisizione di aree, espropri e servitù onerose;
1. Una quota non inferiore al 2% delle risorse correnti de- f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitale;
ve essere destinata a spese per la comunicazione e infor- g) i trasferimenti in conto capitale destinati ad investimen-
mazione pubblica. (direttiva Presidenza Consiglio mini- ti di altro ente od organismo appartenente al settore della
stri, Dipartimento funzione pubblica, 7 febbraio 2002, in pubblica amministrazione;
G.U. n. 74 del 28 marzo 2002) h) i trasferimenti in conto capitale a concessionari di lavo-
2. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a dare comu- ri pubblici o proprietari e/o gestori di impianti, reti o do-
nicazione all’autorità per le garanzie nelle comunicazioni tazioni funzionali all’erogazione di servizi pubblici, oppu-
delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità re a erogatori di servizi pubblici le cui concessioni o con-
istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di mas- tratti di servizio prevedano la retrocessione degli investi-
sa relative a ciascun esercizio finanziario. (art. 10, c. 1, menti agli enti committenti alla loro scadenza;
delibera n. 129/02/Cons 24 aprile 2002, nel testo sostitui- i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a
to dall’art. 1, deliberazione Autorità per le garanzie nelle piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di premi-
comunicazioni 7 marzo 2005, n. 139/05/Cons, in G.U. n. nente interesse regionale, aventi finalità pubblica volti al
67 del 22 marzo 2005) recupero e alla valorizzazione del territorio. (art. 3, c.
2.1. La comunicazione deve essere eseguita, con modello 18, legge 24 dicembre 2003, n. 350)
telematico, entro il 31 marzo di ogni anno, in relazione al- 1.1. È stata dichiarata incostituzionale (sent. 425/2004) la
le spese impegnate nell’ultimo esercizio finanziario con- norma (art. 3, c. 20) che attribuiva al ministro dell’econo-
cluso. (art. 10, c. 2) mia il potere, con proprio DM, di disporre modifiche alle
2.2. La trasmissione dei modelli va effettuata anche nel predette tipologie di investimenti.
caso in cui non sia stata impegnata alcuna spesa. (art. 2. Le disposizioni di cui ai precedenti punti si applicano
10, c. 3) anche alle regioni a statuto speciale e alle province auto-

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2/2008 151
nome di Trento e Bolzano. (art. 3, c. 21, legge 24 dicem- mo di venti volte l’indennità di carica percepita al mo-
bre 2003, n. 350) mento della violazione stessa.
3. Costituiscono indebitamento consentito:
Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici a) l’assunzione di mutui;
1. Le spese di funzionamento dell’Autorità per la vigilan- b) l’emissione di prestiti obbligazionari;
za sui lavori pubblici sono finanziate dal mercato di com- c) le cartolarizzazioni di flussi futuri di entrate;
petenza. (art. 1, c. 65, legge n. 266/2005) d) le cartolarizzazioni con corrispettivo iniziale inferiore
1.1. L’Autorità determina annualmente l’ammontare delle all’85% del prezzo di mercato dell’attività oggetto di car-
contribuzioni ad essa dovute dai soggetti, pubblici e pri- tolarizzazione;
vati, sottoposti alla sua vigilanza. (art. 1, c. 67) e) le cartolarizzazioni accompagnate da garanzie fornite
1.2. L’Autorità può, altresı̀, individuare quali servizi siano da amministrazioni pubbliche;
erogabili a titolo oneroso e determinare la relativa tariffa. f) le cartolarizzazioni e le cessioni di crediti vantati verso
2. Con deliberazione dell’Autorità 10 gennaio 2007, en- altre amministrazioni pubbliche.
trata in vigore il 1º febbraio 2007, sono state stabilite le g) le cartolarizzazioni e le cessioni di crediti vantati dai
modalità attuative sulle contribuzioni dovute dai soggetti fornitori di beni e servizi. (art. 13, c. 17, legge 24 dicem-
pubblici e privati. (in G.U. n. 12 del 16 gennaio 2007) bre 2003, n. 350; art. 1, c. 739 e 740, legge n. 296/2006)
2.1. Il contributo da versare all’Autorità è dovuto dalle 4. Le operazioni di indebitamento di cui alla lett. g del
amministrazioni che bandiscono la gara e dalle imprese precedente punto 3., aggiunte dal 1º gennaio 2007, sono
che vi partecipano, con importi scaglionati in quattro fa- le cessioni e le cartolarizzazioni dei crediti vantati dai for-
scie a seconda del valore della gara. nitori per i cui pagamenti l’ente assume, ancorché indiret-
2.2. Il pagamento del contributo deve avvenire al momen- tamente, nuove obbligazioni, anche mediante la ristruttu-
to dell’attribuzione, da parte dell’Autorità, del codice di razione dei piani di ammortamento.
identificazione del procedimento di selezione del con- 4.1. Sono escluse le predette operazioni deliberate prima
traente, che deve essere riportato nell’avviso pubblico, del 4 settembre 2006 e completate entro il 31 marzo 2007.
nella lettera di invito o nella richiesta di offerta comunque 4.2. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze
denominata. 31 gennaio 2007, sono chiariti gli aspetti interpretativi,
2.3. Il mancato pagamento della contribuzione comporta al fine di una corretta applicazione della norma. (in
l’avvio della procedura coattiva. G.U. n. 29 del 5 febbraio 2007)
5. Non costituiscono indebitamento le operazioni che non
2.4. Con comunicato dell’Autorità 13 luglio 2006 sono
comportano risorse aggiuntive,ma consentono di superare,
state indicate le coordinate del c/c/p sul quale devono es-
entro un limite massimo stabilito dalla normativa statale
sere versati i contributi. (in G.U. n. 167 del 20 luglio
vigente, una momentanea carenza di liquidità e di effet-
2006)
tuare spese per le quali è prevista idonea copertura di bi-
Debiti verso lo Stato lancio.
5.1. Non è possibile ricorrere all’indebitamento per il fi-
1. Con istanza motivata al Ministero dell’economia e fi-
nanziamento di conferimenti per ricapitalizzazione di
nanze può essere richiesto un differimento della data di
aziende o società finalizzati al ripiano di perdite. (art. 3,
rientro dei debiti contratti in relazione ad eventi straordi-
c. 19, legge 24 dicembre 2003, n. 350)
nari, anche mediante rinegoziazione dei mutui in essere. 6. Ai fini del ricorso all’indebitamento costituiscono spese
(art. 1, c. 155, legge n. 296/2006) di investimento:
a) l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manu-
tenzione straordinaria di fabbricati;
MUTUI b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il re-
cupero e la manutenzione straordinaria di opere ed im-
Regole per l’indebitamento
pianti;
1. Il ricorso all’indebitamento è consentito solo per finan- c) l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico
ziare spese di investimento. (art. 119 Cost., nel testo sosti- scientifiche, mezzi di trasporto ed altri beni mobili a uti-
tuito dall’art. 5, legge 18 ottobre 2001, n. 3; art. 202, c. 1, lizzo pluriennale;
DLgs n. 267/2000; art. 3, c. 16, legge 24 dicembre 2003, d) gli oneri per beni immateriali a utilizzo pluriennale;
n. 350) e) l’acquisizione di aree, espropri e servitù onerose;
2. Le determinazioni e le deliberazioni con le quali doves- f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitali;
se farsi ricorso all’indebitamento per finanziare spese di- g) i trasferimenti in conto capitale destinati ad investimen-
verse da quelle di investimento, nonché i relativi contratti, ti di altro ente od organismo appartenente al settore della
sono nulli. (art. 30, c. 15, legge n. 289/2002) pubblica amministrazione;
2.1. Gli amministratori che hanno assunto le deliberazioni h) i trasferimenti in conto capitale a concessionari di lavo-
in violazione possono essere condannati dalla sezione giu- ri pubblici o proprietari e/o gestori di impianti, reti o do-
risdizionale della Corte dei conti ad una sanzione pecunia- tazioni funzionali all’erogazione di servizi pubblici, oppu-
ria pari ad un minimo di cinque volte e fino ad un massi- re a erogatori di servizi pubblici le cui concessioni o con-

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152 2/2008
tratti di servizio prevedano la retrocessione degli investi- con cedole annue, semestrali o trimestrali, a tasso fisso
menti agli enti committenti alla loro scadenza; o tasso variabile. (art. 35, c. 6, primo periodo, legge 23
i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a dicembre 1994, n. 724, abrogato dall’art. 41, c. 3, legge
piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di premi- n. 448/2001)
nente interesse nazionale, aventi finalità pubblica volti 2. È soppresso l’obbligo di comunicazione al Ministero
al recupero e alla valorizzazione del territorio. (art. 3, c. economia e finanze delle emissioni disposte sui mercati
18, legge 24 dicembre 2003, n. 350) esteri. (art. 3, DM 5 luglio 1996, n. 420, abrogato dall’art.
6.1. E stata dichiarata incostituzionale la norma che con- 41, c. 3, legge n. 448/2001)
sentiva di disporre modifiche alle predette tipologie di in- 3. Nel caso di emissione di prestiti obbligazionari effet-
debitamento al ministro dell’economia con proprio decre- tuata congiuntamente da più enti locali, gli enti capofila
to (sent. 425/2004) possono rilasciare garanzie fidejussorie relative all’am-
7. Le disposizioni di cui ai precedenti punti si applicano montare complessivo delle operazioni. (art. 207, c. 1
anche alle regioni a statuto speciale e alle province auto- bis, aggiunto al DLgs n. 267/2000, dall’art. 1, c. 68, lett.
nome di Trento e Bolzano. (art. 3, c. 21, legge 24 dicem- d, legge n. 311/2004)
bre 2003, n. 350) 3.1. Gli altri enti emittenti rilasciano contestualmente ga-
ranzie fidejussorie a favore dell’ente capofila, per le quote
Limite spesa per interessi di prestito di rispettiva competenza.
1. Nel calcolo del tetto per interessi quale limite massimo 3.2. Ai fini del calcolo del limite di interessi, la garanzia
per l’assumibilità di mutui devono essere considerati an- prestata dall’ente capofila concorre solo per la quota parte
che gli interessi sui prestiti obbligazionari precedentemen- effettivamente a carico dello stesso.
te contratti. (art. 204, c. 1, DLgs n. 267/2000, nel testo 4. Gli enti locali e loro consorzi possono emettere titoli
modificato dall’art. 27, c. 7, lett. c, legge n. 448/2001) obbligazionari con rimborso di capitale in unica soluzione
2. Il limite massimo degli interessi per indebitamento già alla scadenza, previa costituzione, al momento dell’emis-
ridotto dal 25% al 12% dal 1º gennaio 2005 è elevato al sione, di un fondo ammortamento del debito, oppure pre-
15% dal 1º gennaio 2007. (art. 204, c. 1, DLgs 18 agosto via conclusione di swap per l’ammortamento del debito.
2000, n. 206, nel testo modificato dall’art. 1, c. 44, legge (art. 41, c. 2, legge n. 448/2001, nel testo modificato dal-
n. 311/2004, e dall’art. 1, c. 698, legge n. 296/2006) l’art. 1, c. 70, legge n. 311/2004; art. 1, c. 74, legge n.
3. Gli enti che al 1º gennaio 2005 superino, per interessi 311/2004)
sull’indebitamento già assunto, il limite massimo del 4.1. Non è più consentita l’operazione di cui al punto pre-
15%, sono tenuti a ridurre progressivamente il loro livello cedente a mezzo di contrazione di mutui.
di indebitamento, rientrando nella soglia entro il 2010. 4.2. Con circolare 28 giugno 2005 del Ministero dell’eco-
(art. 1, c. 45, legge n. 311/2004, nel testo modificato dal- nomia e finanze, Ragioneria generale dello Stato, sono
l’art. 1, c. 698, legge n. 296/2006) forniti chiarimenti per la corretta interpretazione della nor-
3.1. La riduzione dell’indebitamento deve consentire il ma. (in G.U. n. 154 del 15 luglio 2005)
contenimento degli interessi passivi sotto la soglia del: 4.3. Per la gestione del fondo di ammortamento del debito
. 20% entro la fine dell’esercizio 2008; non si applica il principio di accentramento del deposito
. 15% entro la fine dell’esercizio 2010. presso il tesoriere. (art. 1, c. 69, legge n. 311/2004)
Ammortamento Aperture di credito
1. È ridotta da 10 a 5 anni la durata minima degli ammor- 1. Alle forme di ricorso al mercato finanziario consentite
tamenti previsti nei contratti di mutuo. (art. 204, c. 2, lett. dalla legge per il finanziamento delle spese di investimen-
a, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 1, c. to si aggiunge la contrazione di aperture di credito. (art.
68, lett. b, legge n. 311/2004) 205 bis, DLgs n. 267/2000, aggiunto dall’art. 1, c. 68, lett.
2. È possibile articolare diversamente la decorrenza del- c, legge n. 311/2004, nel testo sostituito dall’art. 1 sexies,
l’ammortamento dei mutui, come segue: c. 1, lett. a, aggiunto al DL 31 marzo 2005, n. 44, dalla
— dal 1º luglio dello stesso anno, per i contratti di mutuo legge di conversione 31 maggio 2005, n. 88; circolare Mi-
stipulati nel primo semestre dell’anno; nistero interno, Dipartimento affari interni e territoriali, 20
— dal 1º gennaio dell’anno successivo a quello della sti- giugno 2005, n. 23/2005)
pula del contratto di mutuo; 1.1. Le condizioni per l’attivazione delle aperture di cre-
— dal 1º luglio dell’anno successivo a quello della stipu- dito e la disciplina per l’utilizzo e la contabilizzazione del-
la del contratto di mutuo; le operazioni sono le stesse di quelle per l’assunzione di
— dal 1º gennaio del secondo anno successivo a quello mutui.
della stipula del contratto di mutuo. (art. 204, c. 2, lett. 1.2. I contratti di apertura di credito devono essere stipu-
b, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 1, c. lati, a pena di nullità, in forma pubblica e contenere le
68, lett. b, legge n. 311/2004) specifiche clausole e condizioni indicate all’art. 205 bis
del DLgs n. 267/2000.
Prestiti obbligazionari 2. I criteri di determinazione della misura massima del tas-
1. È soppressa la disposizione sull’obbligo del colloca- so applicabile sono definiti con apposito decreto ministe-
mento alla pari e sulla corresponsione degli interessi, riale che avrebbe dovuto essere adottato entro il 13 agosto

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2/2008 153
2005. (art. 1 sexies, c. 2, aggiunto al DL 31 marzo 2005, 1.6. In allegato al decreto del ministro dell’economia e fi-
n. 44 dalla legge di conversione 31 maggio 2005, n. 88) nanze, che avrebbe dovuto essere emanato entro il 1º apri-
2.1. Con DM 3 marzo 2006 è stato determinato che le le 2005, saranno definiti i modelli relativi alle comunica-
aperture di credito: zioni sulle caratteristiche finanziarie delle singole opera-
— hanno una durata massima di tre anni; zioni di aperture di credito. (art. 205 bis, c. 6, DLgs n.
— il costo globale massimo applicabile, per le operazioni 267/2000, aggiunto dall’art. 1, c. 68, lett. c, legge n.
regolate a tasso fisso, è fissato nella misura del tasso pari 311/2004)
all’Interest Rate Swap 2 anni maggiorato dello 0,04%; 2. Per le operazioni di finanziamento a medio o a lungo
— il costo globale massimo applicabile, per le operazioni termine o di cartolarizzazione di importo pari o superiore
regolate a tasso variabile, è fissato nella misura del tasso a 100 milioni di euro, gli enti locali sono tenuti a comu-
pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato dello 0,08%. (in nicare preventivamente le caratteristiche delle stesse al
G.U. n. 54 del 6 marzo 2006) Dipartimento del tesoro.
2.2. Le aperture di credito sono soggette al monitoraggio 2.1. Le operazioni di emissione di obbligazioni possono
previsto per le altre forme di indebitamento. I modelli per essere concluse entro venti giorni dalla conferma della ri-
la comunicazione al Ministero dell’economia e delle fi- cezione della comunicazione da parte del Dipartimento
nanze sulle caratteristiche finanziarie delle singole opera- del tesoro; in tutti gli altri casi, le operazioni possono es-
zioni avrebbero dovuto essere definiti con il medesimo sere concluse nei termini indicati dagli enti.
DM sulla misura massima del tasso. 2.2. Il Dipartimento del tesoro, entro dieci giorni dalla da-
ta in cui il competente ufficio del Dipartimento del tesoro
Cassa depositi e prestiti invia all’ente richiedente conferma della ricezione della
1. La Cassa depositi e prestiti è trasformata in società per comunicazione, può indicare, con determinazione motiva-
azioni Cdp spa. (art. 5, c. 1 e 3, DL 30 settembre 2003, n. ta, quale sia il momento più opportuno per l’effettiva at-
269, convertito dalla legge 24 novembre 2003, n. 326) tuazione dell’operazione di accesso al mercato.
1.1. La Cdp spa finanzia le spese di investimento degli en- 2.3. Per le operazioni soggette al controllo del comitato
ti locali e le opere, gli impianti, le reti e le dotazioni de- interministeriale per il credito e il risparmio (Cicr) le co-
stinati alla fornitura dei servizi pubblici. (art. 5, c. 7) municazioni devono essere inviate anche a quest’ultimo.
2.4. Non sono soggette a comunicazione preventiva le
Accesso al credito e monitoraggio operazioni di provvista con oneri a carico dello Stato.
1. L’accesso al mercato dei capitali è coordinato dal Mi- 3. I contratti relativi alla gestione di un fondo per l’am-
nistero dell’economia e finanze. (art. 41, c. 1, legge n. montare del capitale da rimborsare o per la conclusione
448/2001) di uno swap per l’ammortamento del debito, possono es-
1.1. Il regolamento concernente l’accesso al mercato dei sere conclusi con intermediari contraddistinti da adeguato
capitali è stato emanato con DM 1º dicembre 2003, n. merito di credito certificato da agenzie di rating ricono-
389/2003. (in G.U. n. 28 del 4 febbraio 2004) sciute a livello internazionale.
1.2. Sul predetto regolamento, applicabile solo alle opera- 3.1. I fondi accantonati per l’ammortamento potranno es-
zioni derivate effettuate ed agli ammortamenti costituiti sere investiti esclusivamente in titoli obbligazioni di enti e
successivamente alla data del 4 febbraio 2004 il Ministero amministrazioni pubbliche dell’unione europea e non po-
dell’economia e finanze, Direzione generale del debito tranno essere ulteriormente strutturati mediante operazioni
pubblico, ha chiarito alcuni aspetti interpretativi con cir- derivate.
colare 27 maggio 2004. (in G.U. n. 128 del 3 giugno 3.2. La selezione degli emittenti dei titoli deve essere con-
2004) forme allo spirito di riduzione del rischio creditizio.
1.3. Entro il giorno 15 dei mesi di febbraio, maggio, ago- 3.3. La scadenza degli investimenti deve essere vincolata
sto e novembre di ogni anno, gli enti locali sono tenuti a alla durata del fondo di ammortamento.
comunicare al Ministero dell’economia e finanze i dati re- 3.4. Nel caso in cui una società pubblica, sui cui titoli so-
lativi a: no stati investiti i fondi accantonati per l’ammortamento,
a) utilizzo del credito a breve termine presso le banche; venga privatizzata, è opportuno che i titoli medesimi ven-
b) mutui accesi con soggetti esterni alla pubblica ammini- gano sostituiti dal momento in cui detta sostituzione non
strazione; comporti una perdita per il fondo.
c) operazioni derivate concluse; 4. Le operazioni in strumenti derivati ammessi sono con-
d) titoli obbligazionari emessi; sentite esclusivamente in corrispondenza di passività ef-
e) operazioni di cartolarizzazione concluse. fettivamente dovute, possono essere indicizzate solo a pa-
1.4. Con DM 3 giugno 2004 sono stati approvati i modelli rametri monetari dei Paesi del G7 ed è consentita la con-
relativi alle predette comunicazioni. (in G.U. n. 168 del 20 clusione dei contratti soltanto con intermediari contraddi-
luglio 2004) stinti da adeguato merito di credito certificato da agenzie
1.5. Dal 1º gennaio 2005, con le stesse scadenze previste di rating riconosciute a livello internazionale.
per le altre forme di indebitamento, gli enti locali sono te- 4.1. Non sono ammesse operazioni derivate riferite ad al-
nuti a comunicare anche i dati relativi alle operazioni di tre operazioni derivate preesistenti.
aperture di credito. (art. 205 bis, c. 6, DLgs n. 267/ 4.2. La conclusione dei contratti è consentita soltanto con
2000, aggiunto dall’art. 1, c. 68, lett. c, legge n. 311/2004) intermediari contraddistinti da un rating non inferiore a

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154 2/2008
BBB/Baa2/BBB, certificato da Standard & Poor’s, Moo- Gestione del debito
dy’s e FitchRating; qualora i rating attribuiti dalle agenzie 1. Le operazioni di gestione del debito tramite utilizzo di
siano difformi tra loro, deve essere preso in considerazio- strumenti derivati devono consentire la riduzione del co-
ne quello più basso. (comunicato di rettifica in G.U. n. sto finale del debito e garantire dall’esposizione ai rischi
279 del 27 novembre 2004) di mercato. (art. 1, c. 736, legge n. 296/2006)
5. I contratti con i quali si pongono in essere le operazioni 1.1. Le operazioni possono essere concluse solo in corri-
di ammortamento del debito con rimborso unico a scaden- spondenza di passività effettivamente dovute, tenuto con-
za e le operazioni in strumenti derivati devono essere tra- to del contenimento dei rischi di crediti assunti.
smessi al Dipartimento del tesoro del Ministero dell’eco- 1.2. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze
nomia e finanze. (art. 41, c. 2 bis, legge n. 448/2001, ag- 31 gennaio 2007 sono chiariti gli aspetti interpretativi,
giunto dall’art. 1, c. 737, legge n. 296/2006) ai fini di una corretta applicazione della norma. (in G.U.
5.1. La trasmissione deve avvenire prima della sottoscri- n. 29 del 5 febbraio 2007)
zione dei contratti ed è elemento costitutivo dell’efficacia 1.3. Le operazioni di gestione del debito tramite utilizzo
degli stessi. di strumenti derivati non costituiscono indebitamento e
5.2. La trasmissione deve essere effettuata al Ministero non sono soggette al rilascio di delegazioni di pagamento.
dell’economia e finanze, Dipartimento del tesoro (fax (circolare Ministero economia e finanze 22 giugno 2007,
06-47613197 oppure e.mail dt.direzione2.ufficio4@teso- n. 6301, in G.U. n. 151 del 2 luglio 2007)
ro.it). (Ministero economia e finanze 31 gennaio 2007, 2. Le operazioni finanziarie sui derivati devono essere in-
in G.U. n. 29 del 5 febbraio 2007) formate alla massima trasparenza; i relativi contratti de-
5.3. Le operazioni in violazione sono comunicate alla vono contenere le informazioni ed essere redatti secondo
Corte dei conti per l’adozione dei provvedimenti di com- le indicazioni specificate in apposito DM da emanare.
petenza. (art. 41, c. 2 ter, legge n. 448/2001, aggiunto dal- (art. 1, c. 381 e 382, legge 14 dicembre 2007, n. 244)
l’art. 1, c. 737, legge n. 296/2006) 2.1. Il Ministero dell’economia e finanze verifica la con-
5.4. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze formità dei contratti al DM.
31 gennaio 2007 sono chiariti gli aspetti interpretativi, 2.2. Il sottoscrittore degli strumenti finanziari anche deri-
al fine di una corretta applicazione della norma. (in vati deve attestare espressamente di essere a piena cono-
G.U. n. 29 del 5 febbraio 2007) scenza dei rischi e delle caratteristiche delle operazioni.
6. Gli elenchi aggiornati contenenti i dati di tutte le ope- (art. 1, c. 383)
razioni finanziarie e di indebitamento soggette a monito- 2.3. Gli oneri e gli impegni finanziari derivanti delle ope-
raggio devono essere conservati per almeno 5 anni. (art. razioni devono essere evidenziati in apposita nota allega-
1, c. 738, legge n. 296/2006) ta al bilancio.
6.1. L’organo di revisione deve vigilare sul corretto e tem- 2.4. Il rispetto di tutte le prescrizioni di cui sopra è ele-
pestivo adempimento. mento costitutivo di efficacia dei contratti. (art. 1, c. 384)
6.2. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze 2.5. L’eventuale inosservanza comporta comunicazione
31 gennaio 2007 sono chiariti gli aspetti interpretativi, delle violazioni alla Corte dei conti per l’adozione dei
al fine di una corretta applicazione della norma. (in provvedimenti di competenza.
G.U. n. 29 del 5 febbraio 2007)
Rimborso anticipato
Mutui a carico dello Stato
1. Le azioni per la riduzione del disavanzo finanziario an-
1. Le rate di ammortamento dei mutui a totale carico dello nuo supportano anche l’obiettivo della riduzione del rap-
stato, per le operazioni finanziarie dal 1º gennaio 2005, porto tra l’ammontare del debito e il prodotto interno lor-
sono pagate agli istituti finanziari direttamente dallo Stato. do. (art. 28, c. 3, legge 23 dicembre 1998, n. 448)
(art. 1, c. 75 e 77, legge n. 311/2004) 1.1. È soppressa la norma in forza della quale, ai fini della
1.1. Costituiscono nuove operazioni finanziarie anche le riduzione del debito, gli enti possono anche procedere al
operazioni di conversione o rinegoziazione del debito. rimborso anticipato dei prestiti contratti con la Cassa de-
(circolare Ministero economia e finanze, Ragioneria gene- positi e prestiti, senza applicazione di penale, attraverso
rale dello Stato, 28 giugno 2005, in G.U. n. 154 del 5 lu- piani finanziari almeno quinquennali. (art. 1, c. 699, legge
glio 2005) n. 296/2006)
2. Gli enti locali beneficiari di mutui le cui rate di ammor- 2. Le province e i comuni possono estinguere anticipata-
tamento siano corrisposte agli istituti finanziatori da altre mente mutui e prestiti obbligazionari con l’utilizzo dell’a-
amministrazioni pubbliche, iscrivono il ricavato del mu- vanzo di amministrazione. (art. 187, c. 2, lett. b, DLgs n.
tuo nelle entrate per trasferimenti in conto capitale. (art. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 1, c. 13, legge n.
1, c. 76, legge n. 311/2004) 244/2007; art. 11, DL 1º ottobre 2007, n. 159, convertito
3. Con circolare Cassa depositi e prestiti 7 dicembre 2006, dalla legge 29 novembre 2007, 222)
n. 1268, sono stabilite le nuove condizioni di prestiti a tas- 2.1. A fronte dell’indennizzo, penale od altro onere in ag-
so fisso con oneri di ammortamento a carico dello Stato, giunta al debito residuo strettamente correlato all’estin-
senza pre-ammortamento. zione anticipata, è attribuito dal Ministero dell’interno,

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2/2008 155
per gli anni 2007, 2008 e 2009, un contributo incentivan- dennità ovvero risarcimento danni, a prescindere dal ter-
te l’estinzione anticipata. mine dell’8 novembre 2001, ivi compresi gli interessi e
2.2. I contributi sono attribuiti, fino all’importo di 30 mi- la rivalutazione monetaria nelle misure, relativamente a
lioni di euro annui, per il triennio 2007-2009, su richiesta questi ultimi, seguenti:
degli enti e sulla base di certificazione approvata con DM — fino al 7 novembre 2001, per accordi bonari, decreti di
che avrebbe dovuto essere emanato entro il 30 ottobre esproprio o sentenze adottati o depositati a tale data;
2007. — fino alla data di deposito, per sentenze depositate suc-
cessivamente al 7 novembre 2001;
Conversione e rinegoziazione — fino alla data di adozione, per accordi bonari o decreti
1. Gli enti locali e loro consorzi possono convertire i mu- di esproprio sottoscritti o adottati successivamente al 7
tui contratti dopo il 31 dicembre 1996 mediante il collo- novembre 2001.
camento di titoli obbligazionari di nuova emissione o la 3.4. Le spese correnti liquidate da sentenza esecutiva di
rinegoziazione dei mutui stessi, anche con altri istituti. primo grado depositata fino al 7 novembre 2001 sono am-
(art. 41, c. 2, legge n. 448/2001) messe a finanziamento a prescindere dal maggior importo
1.1. La conversione dei mutui è possibile solo in presenza eventualmente risultante da successiva sentenza di grado
di condizioni di rifinanziamento che consentono una ridu- superiore o dall’atto transattivo.
zione del valore finanziario delle passività, al netto delle 3.5. Sono, altresı̀, finanziabili le parcelle professionali
commissioni e dell’eventuale retrocessione del gettito del- emesse fino al 7 novembre 2001, cui abbia fatto seguito
l’imposta sostitutiva. un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento, deposita-
to a decorrere dall’8 novembre 2001.
Debiti fuori bilancio
3.6. In tutti i casi di finanziamento di spese di natura cor-
1. Il ricorso ad indebitamento è consentito solo per finan- rente, la documentazione istruttoria del mutuo, per l’ade-
ziare spese di investimento. (art. 119 Cost., nel testo sosti- sione, deve essere integrata da specifica attestazione con
tuito dall’art. 5, legge 18 ottobre 2001, n. 3) analitico sviluppo del calcolo.
1.1. Per il finanziamento di debiti fuori bilancio di parte
corrente, l’assunzione di mutui è consentita limitatamente Certificazione
alla copertura dei debiti medesimi maturati fino al 7 no- 1. Con DM da emanare deve essere approvato il certifica-
vembre 2001. (art. 41, c. 4, legge n. 448/2001) to relativo alla richiesta del contributo a concorso dell’o-
2. Con circolare Cassa depositi e prestiti 27 maggio 2003, nere di ammortamento dei mutui contratti nel 2007, a va-
n. 1251, sono stati forniti chiarimenti circa i presupposti lere sulle quote 1992 e retro non ancora utilizzate del fon-
che rendono legittimo il ricorso ai mutui per la copertura do per lo sviluppo degli investimenti. (art. 46 bis, c. 2, DL
dei debiti fuori bilancio e disposizioni sulla procedura di 23 febbraio 1995, n. 41, convertito nella legge 22 marzo
finanziamento. (in G.U. n. 127 del 4 giugno 2003) 1995, n. 85)
2.1. Con comunicato Cassa depositi e prestiti 18 giugno 1.1. La certificazione, sottoscritta dal responsabile del servi-
2003 sono state apportate integrazioni ai fini dell’istrutto- zio, deve essere trasmessa alle prefetture competenti per ter-
ria dell’adesione e dell’erogazione dei finanziamenti. (in ritorio entro il termine perentorio del 31 marzo 2008 e non
G.U. n. 144 del 24 giugno 2003)
deve comprendere i mutui concessi dalla Cassa depositi e
3. Con comunicato Cassa depositi e prestiti 8 aprile 2004
prestiti, dall’Inpdap e dall’istituto per il credito sportivo.
sono state ridefinite alcune problematiche applicative. (in
G.U. n. 83 del 16 aprile 2004)
3.1. I debiti fuori bilancio di parte corrente maturati fino al
7 novembre 2001 e, quindi, finanziabili con mutuo sono SERVIZI PUBBLICI
quelli che alla predetta data presentano i requisiti della Qualità dei servizi
certezza, liquidità ed esigibilità, condizioni rilevabili dalla
data dell’atto da cui deriva il debito: 1. Con direttiva del Dipartimento della funzione pubblica
— data di deposito della sentenza; 19 dicembre 2006 viene richiamata l’attenzione delle am-
— data di emissione della parcella; ministrazioni sulla qualità ed il miglioramento continuo
— data di emissione della fattura; delle prestazioni pubbliche, partendo dal ricorso all’auto-
— data di approvazione, da parte dell’ente locale, del valutazione. (in G.U. n. 226 del 28 settembre 2007)
rendiconto dell’azienda o consorzio; 2. Gli enti locali, al fine di garantire la qualità, l’univer-
— data di altro atto. salità e l’economicità dei servizi pubblici, sono tenuti, in
3.2. Sono, altresı̀, finanziabili con mutuo gli interessi e la sede di stipula dei contratti di servizio, a definire una
rivalutazione monetaria per la quota calcolabile fino al 7 «carta della qualità dei servizi», d’intesa con le associa-
novembre 2001, pur in presenza di atti con data decorren- zioni imprenditoriali interessate. (art. 2, c. 461, legge n.
te dall’8 novembre 2001, qualora riconoscibili e ricono- 244/2007)
sciuti come debito a norma di legge.
3.3. Nei casi di procedure espropriative, anche illegittima- Esternalizzazione ed efficienza servizi
mente condotte, è ammissibile a finanziamento l’importo 1. Gli enti locali e le aziende e società controllate devono
indicato nel provvedimento conclusivo dell’esproprio, in- promuovere azioni dirette ad attuare l’esternalizzazione

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156 2/2008
dei servizi al fine di realizzare economie di spesa e mi- dall’art. 15, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla leg-
gliorare l’efficienza gestionale. (art. 24, c. 8, legge n. ge 4 agosto 2006, n. 248)
448/2001) 2. Gli enti locali, attraverso l’autorità d’ambito territoriale
2. Anche in deroga a vigenti disposizioni, gli enti locali ottimale, svolgono le funzioni di organizzazione del servi-
sono autorizzati: zio idrico integrato, di scelta della forma di gestione, di
a) ad acquistare sul mercato servizi originariamente pro- determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di
dotti al proprio interno, a condizione di ottenere economie affidamento della gestione e relativo controllo. (art. 142,
di gestione; DLgs 3 aprile 2006, n. 152)
b) a costituire soggetti di diritto privato ai quali affidare lo 2.1. La partecipazione degli enti locali all’Ato, cui è tra-
svolgimento dei servizi svolti in precedenza; sferito l’esercizio delle competenze in materia di gestione
c) ad attribuire a soggetti di diritto privato già esistenti, at- delle risorse idriche, è obbligatoria. (art. 148)
traverso gara pubblica, ovvero con adesione alle conven- 2.2. Le infrastrutture idriche di proprietà degli enti locali
zioni Consip, lo svolgimento di servizi svolti in preceden- sono affidate in concessione d’uso gratuita al soggetto
za. (art. 29, c. 1, legge n. 448/2001) che risulterà affidatario del servizio idrico integrato, cosı̀
2.1. Con DPR saranno definiti la tipologia dei servizi tra- come allo stesso soggetto sono trasferite le immobilizza-
sferibili, le modalità per l’affidamento, i criteri per l’ese- zioni, le attività e le passività relative al servizio idrico in-
cuzione del servizio e per la determinazione delle relative tegrato. (art. 153)
tariffe, nonché le altre eventuali clausole di carattere fi- 2.3. Il personale comunale che alla data del 31 dicembre
nanziario. (art. 29, c. 5) 2005 o comunque otto mesi prima dell’affidamento del
2.2. Per il miglior perseguimento dei propri fini istituzio- servizio operava nel settore è soggetto al passaggio diretto
nali, gli enti locali possono stipulare con la Consip speci- ed immediato al nuovo gestore del servizio idrico integra-
fiche convenzioni. (art. 29, c. 6) to. (art. 173)
3. Gli enti locali, anche in forma associata, individuano gli 2.4. Con DM 2 maggio 2006 sono disciplinate le modalità
standard di qualità e determinano le modalità di vigilanza ed i termini di aggiudicazione della gestione del servizio e
e controllo delle aziende esercenti i servizi pubblici, in un della scelta del socio privato preventiva alla costituzione
quadro di tutela prioritaria degli utenti e dei consumatori. delle società miste. (in G.U. n. 113 del 17 maggio 2006)
(art. 35, c. 14, legge n. 448/2001) 3. Entro il 1º luglio 2008, al fine di migliorare l’efficienza
4. Con direttiva della Presidenza del Consiglio dei mini- e del risparmio di spesa, le regioni ridefiniscono gli am-
stri, Dipartimento della funzione pubblica, 24 marzo biti territoriali ottimali per la gestione del servizio nel ri-
2004, sono fornite indicazioni per promuovere, diffondere spetto dei seguenti criteri:
e sviluppare l’introduzione nelle amministrazioni pubbli- a) attribuzione delle funzioni alla provincia corrispon-
che di metodi di rilevazione sistematica della qualità dei dente, quale Ato prioritario;
servizi percepita dai cittadini. (in G.U. n. 80 del 5 aprile b) attribuzione delle funzioni alla regione o alla provincia
2004) autonoma interessata, in caso di bacini di dimensioni più
5. Gli enti locali possono avvalersi degli applicativi infor- ampie del territorio provinciale;
matici e dei servizi di carattere generale riguardanti il fun- c) attribuzione delle funzioni, in alternativa a quanto sub
zionamento degli uffici da razionalizzare e per i quali so- a) e b), a forma associativa tra i comuni;
no da eliminare duplicazioni e sovrapposizioni, individua- d) destinazione delle economie alla manutenzione delle
ti dal Centro nazionale per l’informatica nella pubblica reti e delle infrastrutture di supporto ed al contenimento
amministrazione (Cnipa) e in relazione ai quali saranno delle tariffe per gli utenti domestici finali. (art. 2, c. 38,
stipulati contratti-quadro per l’acquisizione e per l’eroga- legge n. 244/2007)
zione. (art. 1, c. 195, legge n. 311/2004) 3.1. Nel caso di attribuzione delle funzioni a forma asso-
ciativa tra i comuni, la partecipazione dei sindaci o loro
Servizi a domanda individuale delegati deve essere gratuita.
1. I servizi inerenti i collegamenti con le centrali operative 3.2. Sono fatti salvi gli affidamenti e le convenzioni in es-
della polizia locale degli impianti di allarme collocati sere al momento della rideterminazione degli Ato e trasfe-
presso abitazioni private ed attività produttive e dei servi- rimento delle funzioni.
zi, sono compresi tra i servizi a domanda individuale resi
dagli enti locali. (artt. 172, c. 1 lett. e), e 243, c. 2, lett. a, Servizio gestione integrata dei rifiuti
DLgs 18 agosto 200, n. 267; art. 1 bis aggiunto al DL 30 1. Entro il 1º luglio 2008, al fine di migliorare l’efficienza
settembre 2005, n. 273, dalla legge di conversione 23 feb- e del risparmio di spesa, le regioni ridefiniscono gli am-
braio 2006, n. 51) biti territoriali ottimali per la gestione del servizio nel ri-
spetto dei seguenti criteri:
Servizio idrico integrato a) attribuzioni delle funzioni alla provincia corrisponden-
1. È prorogata al 31 dicembre 2007 la durata del periodo te, quale Ato prioritario;
durante il quale sono mantenute vigenti le concessioni ri- b) attribuzioni delle funzioni alla regione o alla provincia
lasciate senza procedura ad evidenza pubblica. (art. 113, autonoma interessata, in caso di bacini di dimensioni più
c. 15 bis e 15 ter, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato ampie del territorio provinciale;

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2/2008 157
c) attribuzione delle funzioni in alternativa a quanto sub ni di funzioni A, B o C, in ordine progressivo di comples-
a) o b), a forma associativa tra i comuni; sità.
d) destinazione delle economie alla manutenzione delle 2.5. Le modalità di gestione - diretta e completa, in forma
reti e delle infrastrutture di supporto ed al contenimento singola, associata o attraverso la comunità montana di ap-
delle tariffe per gli utenti domestici finali. (art. 2, c. 38, partenenza - e l’opzione sull’aggregazione di funzioni - A,
legge n. 244/2007) B o C - che si intendono esercitare, devono essere espres-
1.1. Nel caso di attribuzioni delle funzioni a forma asso- se con deliberazione consiliare che, una volta esecutiva,
ciativa tra i comuni, la partecipazione dei sindaci o loro deve essere inviata a mezzo Raccomandata A.R. all’A-
delegati deve essere gratuita. genzia del territorio, sede centrale di Roma, entro il 3 ot-
1.2. Sono fatti salvi gli affidamenti e le convenzioni in es- tobre 2007.
sere al momento della rideterminazione degli Ato e trasfe- 2.6. Nei casi di mancata espressione di volontà di scelta di
rimento delle funzioni. una delle opzioni di esercizio delle funzioni, si intende
operante la convenzione con l’Agenzia del territorio per
Funzioni catastali la gestione affidata di tutte le funzioni catastali.
1. A decorrere dal 1º novembre 2007 i comuni esercitano 2.7. I comuni che non hanno deliberato nei termini, ovve-
direttamente, anche in forma associata o attraverso le co- ro che hanno deliberato l’assunzione della gestione diretta
munità montane, le funzioni catastali loro attribuite. (art. delle funzioni, possono deliberare entro il 15 luglio 2009
1, c. 195, legge n. 296/2006) l’esercizio diretto di nuove ed ulteriori funzioni (modifi-
1.1. È esclusa la possibilità di esercitare le funzioni affi- cando la scelta operata entro il 3 ottobre 2007), che po-
dandole a società private, pubbliche o miste. tranno essere operativamente esercitate a decorrere dal
1.2. È possibile stipulare convenzioni decennali con 15 dicembre 2009.
l’Agenzia del territorio, a titolo non oneroso, per l’eser- 3. Un fondo annuale, a decorrere dal 2006, comunque in-
cizio di tutte o di parte delle funzioni catastali. (art. 1, c. crementato di 10 milioni di euro per l’anno 2008, costitui-
197) to con le maggiori entrate conseguenti alle imposte ipote-
1.3. Da un emanando DPR decorrerà l’efficacia dell’attri- carie e catastali, è destinato al finanziamento delle attività
buzione della funzione di conservazione degli atti del ca- connesse al conferimento ai comuni delle funzioni cata-
tasto terreni e del catasto edilizio. (art. 1, c. 196) stali. (art. 2, c. 66, DL 3 ottobre 2006, n. 262, convertito
1.4. Con provvedimento direttoriale 13 novembre 2007 dalla legge 24 novembre 2006 n. 286)
dell’Agenzia del territorio sono definite specifiche moda- 4. Con DM 6 settembre 2005 è stata approvata la conven-
lità d’interscambio ed i criteri per la gestione della banca zione speciale per la disciplina delle modalità operative di
dati catastale. (art. 1, c. 198) sportello catastale decentrato, che autorizza i comuni a
1.5. L’Agenzia del territorio, con la collaborazione dei co- collegarsi al sistema informatico dell’Agenzia del territo-
muni, elabora annualmente l’esito delle attività realizzate. rio, al fine di fornire al pubblico il servizio di visura cata-
(art. 1, c. 200) stale. (in G.U. n. 210 del 9 settembre 2005)
1.6. L’Agenzia del territorio fornisce assistenza e suppor-
Attività culturali
to ai comuni nelle attività di specifica formazione del per-
sonale comunale. (art. 1, c. 199) 1. Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 un fondo di
2. Con DPR 14 maggio 2007, n. 85, sono individuate le 20 milioni di euro assegnato al Ministero per i beni e le
modalità, i requisiti e gli elementi utili per l’esercizio delle attività culturali è destinato all’attuazione di accordi di co-
funzioni catastali da parte dei comuni e i criteri di riparti- finanziamento tra lo Stato e le autonomie di progetti per
zione, tra i singoli comuni appartenenti a ciascuna provin- interventi in materia di attività culturali. (art. 1, c. 1136
cia, dei beni mobili e delle risorse finanziarie, umane e e 1137, legge n. 296/2006)
strumentali necessarie allo svolgimento delle funzioni as- 1.1. La domanda recante il progetto, cofinanziato al 50%
sunte. (in G.U. n. 154 del 5 luglio 2007) fino all’importo massimo di 1 milione di euro, deve per-
2.1. Con comunicato di rettifica è pubblicato lo schema venire entro il 31 maggio 2007 al Ministero per i beni e
tipo di convenzione da adottare. (in G.U. n. 184 del 9 ago- le attività culturali. (avviso Ministero beni e attività cul-
sto 2007) turali, Direzione generale spettacolo dal vivo, 27 marzo
2.2. I comuni possono provvedere alla gestione di tutte o 2007)
parte delle funzioni catastali attraverso una delle seguenti
Ambiente e beni culturali
modalità:
— gestione diretta autonoma; 1. Sono abrogate le norme che prevedevano, dall’anno
— gestione diretta attraverso Unione dei comuni o altre 2005, il finanziamento degli interventi diretti a tutelare
forme associative; l’ambiente e i beni culturali. (art. 1, c. 28 e 29, legge n.
— gestione diretta da parte della comunità montana di 311/2004, soppressi dall’art. 3, c. 24, legge n. 244/2007)
appartenenza; 1.1. Le risorse non impegnate al 31 dicembre 2007, devo-
— gestione affidata all’Agenzia del territorio. no essere riversate allo Stato.
2.3. La soglia minima degli ambiti della gestione associa-
ta è di 40 mila abitanti. Servizi per l’impiego
2.4. I comuni possono optare per una delle tre aggregazio- 1. Per l’implementazione dei servizi per l’impiego, è auto-

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158 2/2008
rizzata una spesa di 27.000.000 di euro per l’anno 2007 e Politiche sociali
di 51.645.690 per l’anno 2008, a valere sul fondo per 1. La dotazione del fondo nazionale per le politiche sociali
l’occupazione. (art. 1, c. 1165, legge n. 296/2006) è integrata, per il triennio 2006-2008, di 300 milioni di eu-
Lotta al randagismo ro annui. (art. 18, c. 2, DL 4 luglio 2006, n. 223, conver-
tito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
1. È attribuita ai comuni, singoli o associati, la competen- 2. Una quota del fondo di 100 milioni di euro annui per il
za ad attuare piani di controllo delle nascite attraverso la quinquennio 2007-2012, derivante dal maggior gettito Iva
sterilizzazione. (art. 4, c. 1, legge 14 agosto 1991, n. 281, sui prezzi di carburanti e combustibili di origine petrolife-
nel testo sostituito dall’art. 1, c. 829, legge n. 296/2006, e ra, è destinato al finanziamento di interventi di carattere
modificato dall’art. 2, c. 370 e 371, legge n. 244/2007) sociale, da parte dei comuni, per la riduzione dei costi
1.1. Alla realizzazione dei piani di sterilizzazione è desti- per la fornitura di energia per usi civili. (art. 1, c. 362 e
nato il trasferimento, in favore dei comuni, di una quota 364, legge n. 296/2006)
non inferiore al 60% delle risorse di cui alla legge contro 2.1. Per l’attuazione degli interventi, possono essere stipula-
il randagismo. ti accordi tra governo, regioni ed enti locali. (art. 1, c. 365)
1.2. I comuni devono provvedere, altresı̀, al risanamento 3. Un fondo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni
dei canili comunali esistenti e alla costruzione di rifugi 2008 e 2009 è destinato ad interventi in circoscrizioni o
per i cani. quartieri delle città caratterizzati da degrado urbano e
1.3. Ai comuni, singoli o associati, e alle comunità mon- sociale. (art. 1, c. 340 e 342, legge 27 dicembre 2006,
tane è affidata la gestione diretta o convenzionata di ca- n. 236, nel testo sostituito dall’art. 2, c. 561 e 563, legge
nili e gattili sanitari. (art. 4, c. 1, legge 14 agosto 1991, n. n. 244/2007)
281, nel testo aggiunto dell’art. 2., c. 371, legge n. 244/ 3.1. La definizione dei criteri per l’allocazione delle ri-
2007) sorse e per l’individuazione delle zone franche urbane
comprendenti le circoscrizioni o quartieri, formeranno
Fornitura libri scolastici
oggetto di deliberazione Cipe.
1. I comuni provvedono a garantire la gratuità, totale o
parziale, dei libri di testo agli studenti della scuola del- Prestazioni agevolate
l’obbligo, nonché la fornitura di libri di testo da dare an- 1. Una nuova formulazione in materia di dichiarazione
che in comodato agli studenti della scuola secondaria su- sostitutiva unica sostituisce la precedente di cui all’art.
periore. (art. 27, c. 1, legge 23 dicembre 1998, n. 448; art. 4 del DLgs 31 marzo 1998, n. 109. (art. 1, c. 344, legge
53, legge 23 dicembre 1999, n. 488) n. 244/2007)
1.1 Le categorie degli studenti aventi i requisiti per fruire
delle agevolazioni sono state fissate con il decreto di cui Politiche della famiglia
ai successivi punti. 1. Un fondo di 3 milioni di euro per l’anno 2006 e di 10
1.2. Per il finanziamento della spesa per l’anno 2008, è milioni di euro a decorrere dall’anno 2007 è istituito al fi-
ripartito ai comuni un fondo di 103,291 milioni di euro ne di promuovere e realizzare interventi per la tutela della
pari a quello del 2007. (tabella F allegata alla legge n. famiglia. (art. 19, c. 1, DL 4 luglio 2006, n. 223, conver-
244/2007) tito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
2. Con DPCM 5 agosto 1999, n. 320, sono state dettate le 1.1. Il fondo è incrementato di 210 milioni per l’anno
disposizioni attuative. (in G.U. n. 218 del 16 settembre 2007 e di 180 milioni per ciascuno degli anni 2008 e
1999) 2009. (art. 1, c. 1250, legge n. 296/2006)
2.1. Chiarimenti sull’applicazione del DPCM n. 320/1999 2. Gli enti locali definiscono ed attuano, con le regioni,
e sui criteri per la determinazione del reddito per potere un programma sperimentale di interventi per favorire la
accedere ai benefici, sono stati forniti con circolare con- permanenza o il ritorno nella comunità familiare di per-
giunta del Ministero della pubblica istruzione e del Mini- sone parzialmente o totalmente non autosufficienti, in al-
stero dell’interno 23 settembre 1999, n. FL 24/99. ternativa al ricovero in strutture residenziali socio-sanita-
3. Con DPCM 4 luglio 2000, n. 226, è stato approvato il rie. (art. 1, c. 1251, lett. c bis, aggiunta alla legge n. 296/
regolamento sulla fornitura gratuita o semigratuita di libri 2006, dall’art. 2, c. 462, legge n. 244/2007)
di testo. (in G.U. n. 191 del 17 agosto 2000) 2.1. Gli interventi possono essere finanziati con il fondo
3.1. Ai fini dell’erogazione del beneficio, il comune può delle politiche per la famiglia.
avvalersi della collaborazione delle scuole.
Circolazione e soggiorno cittadini Ue
Assistenza agli alunni con handicap 1. Contributi a favore dei comuni, fino ad un importo di
1. Fino a quando non saranno diversamente attribuite dal 10 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2008 e 2009,
legislatore, le funzioni assistenziali nelle scuole di ogni sono destinati a finanziare iniziative per la libera circola-
ordine e grado, da esercitare direttamente o in regime di zione e soggiorno dei cittadini dell’Unione europea e dei
convenzione con i comuni, restano di competenza delle loro familiari. (art. 2, c. 11, legge n. 244/2007)
province. (circolare Ministero interno, Direzione centrale 1.1. Le modalità di riparto e di erogazione dei contributi
autonomie, 14 ottobre 1999, n. 18/99) sono determinate con DM.

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2/2008 159
Politiche giovanili dai comuni. (art. 6, c. 1, lett. e-bis, aggiunta al DPR 29
1. Un fondo di 3 milioni di euro per l’anno 2006 e di 10 settembre 1973, n. 605, dall’art. 1, c. 332, lett. a, n. 1, leg-
milioni di euro a decorrere dall’anno 2007 è istituito per ge n. 311/2004)
promuovere il diritto dei giovani alla formazione profes- 4.1. È soppresso l’obbligo di indicazione del codice fisca-
sionale e all’inserimento nella vita sociale, anche attraver- le negli atti di concessione in materia edilizia ed urbanisti-
so interventi volti ad agevolare la realizzazione del diritto ca rilasciate ai sensi della legge n. 10/1997, relativamente
ai beneficiari delle concessioni ed ai progettisti dell’opera.
dei giovani all’abitazione, nonché a facilitare l’accesso al
(art. 2, c. 14, lett. a, DL 30 settembre 2005, n. 203, con-
credito per l’acquisto e l’utilizzo di beni e servizi. (art. 19,
vertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248)
c. 2, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4
5. I fabbricati nuovi, ogni altra stabile costruzione nuova
agosto 2006, n. 248)
da considerare immobile urbano ed i fabbricati che passa-
Pari opportunità no dalla categoria degli esenti a quelle dei soggetti all’im-
posta, devono essere dichiarati all’ufficio tecnico erariale
1. Un fondo di 3 milioni di euro per l’anno 2006 e di 10
entro 30 giorni da quando sono divenuti abitabili o servi-
milioni di euro a decorrere dall’anno 2007 è istituito al fi-
bili all’uso cui sono destinati e non più entro il 31 gennaio
ne di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari dell’anno successivo. (art. 28, c. 1, RD 13 aprile 1939, n.
opportunità. (art. 19, c. 3, DL 4 giugno 2006, n. 223, con- 652, convertito dalla legge 11 agosto 1939, n. 1249, nel
vertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248) testo modificato dall’art. 34 quinquies, c. 2, lett. a, ag-
1.1. Il fondo è incrementato di 40 milioni di euro per cia- giunto al DL 10 gennaio 2006, n. 4, dalla legge di conver-
scuno degli anni 2007, 2008 e 2009. (art. 1, c. 1261, legge sione 9 marzo 2006, n. 80)
n. 296/2006) 5.1. Analogamente, devono essere presentate le dichiara-
Attività edilizia zioni relative alle mutazioni nello stato dei beni delle unità
immobiliare già censite.
1. I comuni, nell’ambito della propria autonomia statutaria 5.2. La nuova disciplina che, fra l’altro, prevede l’attiva-
e regolamentare, disciplinano l’attività edilizia. (art. 2, c. zione di un processo di cooperazione tra l’Agenzia del ter-
4, DPR 6 giugno 2001, n. 380) ritorio ed i comuni, si applica agli eventi verificatisi dal 12
1.1. Il regolamento deve contenere la disciplina delle mo- marzo 2006. (circolare Ministero economia e finanze,
dalità costruttive e, nel caso che il comune intenda istitui- Agenzia del territorio, 11 aprile 2006, n. 3/2006)
re la commissione edilizia, indicare gli interventi sottopo- 6. È disposto l’obbligo, da parte degli uffici pubblici, di
sti al preventivo parere di tale organo consultivo. (art. 4) comunicare all’anagrafe tributaria le notizie relative alle
1.2.I comuni provvedono, anche in forma associata, a co- denunce di inizio attività presentate allo sportello unico
stituire un ufficio denominato sportello unico per l’edili- comunale per l’edilizia, ai permessi di costruire e ad ogni
zia. (art. 5) altro atto di assenso rilasciato in materia di attività edili-
2. Il permesso di costruire per gli edifici di nuova costru- zia. (art. 7, c. 1, DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel testo
zione può essere rilasciato solo se è prevista l’installazio- modificato dall’art. 1, c. 332, lett. b, n. 1, legge n. 311/
ne di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia 2004)
elettrica in misura tale da garantire una produzione ener- 7. I comuni che attribuiscono ad un terreno la natura di
getica non inferiore a 0,2 Kw per ciascuna unità abitativa. area fabbricabile devono darne comunicazione al proprie-
(art. 4, c. 1 bis, DPR 6 giugno 2001, n. 380, aggiunto dal- tario a mezzo del servizio postale, con modalità idonee a
l’art. 1, c. 350, legge n. 296/2006) garantirne l’effettiva conoscenza da parte del contribuen-
2.1. Per le nuove costruzioni, il rilascio del certificato di te. (art. 31, c. 20, legge n. 289/2002)
agibilità al permesso di costruire è subordinato alla pre- 8. Negli strumenti urbanistici devono essere definiti ambi-
sentazione della certificazione energetica dell’edificio. ti la cui trasformazione è subordinata alla cessione gra-
(art. 2, c. 282, legge n. 244/2007) tuita da parte dei proprietari di aree o immobili da desti-
3. Alla domanda di permesso a costruire, per i casi di ope- nare ad edilizia residenziale sociale. (art. 1, c. 258, legge
re per le quali risulti sufficiente la denuncia di inizio atti- n. 244/2007)
vità, deve essere allegata la ricevuta dell’avvenuta presen- 8.1. In tali ambiti è possibile prevedere, inoltre, l’even-
tazione della variazione catastale derivante dalle opere tuale fornitura di alloggi a canone calmierato, concorda-
realizzate, ovvero la dichiarazione che le stesse non hanno to e sociale.
comportato modifica al classamento. (art. 23, c. 7, DPR 6 9. Per la realizzazione di edilizia residenziale sociale, di
giugno 2001, n. 380, nel testo modificato dall’art. 1, c. rinnovo urbanistico ed edilizio, di riqualificazione e mi-
558, legge n. 311/2004) glioramento della qualità ambientale degli insediamenti,
3.1. In mancanza di documentazione, si applica la sanzio- gli strumenti urbanistici possono consentire un aumento
ne di euro 516,00. di volumetria premiale nei limiti di incremento massimi
4. Il codice fiscale dei soggetti dichiaranti, degli esecutori delle capacità edificatorie prevista per gli ambiti di cui
e dei progettisti dell’opera deve essere indicato nelle de- al precedente punto 8. (art. 1, c. 259, legge n. 244/2007)
nunce di inizio attività presentate allo sportello unico co-
munale per l’edilizia, nei permessi di costruire e in ogni Impianti fotovoltaici
altro atto di assenso in materia di attività edilizia rilasciato 1. Gli impianti fotovoltaici di cui sono responsabili gli en-

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160 2/2008
ti locali rientrano nella tipologia di impianti con integra- niti con circolare dell’Agenzia delle entrate, Direzione cen-
zione architettonica per l’applicazione delle tariffe incen- trale normativa e del contenzioso, 19 ottobre 2005, n. 44.
tivanti ventennali. (art. 2, c. 173, legge n. 244/2007) 2.2. Non sussiste obbligo di comunicare i dati catastali
1.1. L’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio degli dell’immobile nei casi di forniture temporanee - contratti
impianti è rilasciata a seguito di un procedimento unico. di durata inferiore al bimestre e contratti di soccorso e di
(art. 2, c. 174) riserva programmata - e di contratti di fornitura di energia
per usi di illuminazione pubblica.
Pubblica istruzione 2.3. Non sussiste obbligo di comunicare i dati catastali de-
1. Gli enti locali sono rappresentati nell’organismo pari- gli immobili utilizzati dagli enti pubblici nell’esercizio
tetico di coordinamento per la sperimentazione in aree delle proprie finalità istituzionali. (risoluzione Agenzia
specifiche di un modello organizzativo volto ad innalzare entrate 8 agosto 2007, n. 214/E)
la qualità del servizio di istruzione e ad accrescere effi- 2.4. Nel caso in cui un unico contratto di fornitura si rife-
cienza ed efficacia nella spesa. (art. 2, c. 417, 418, 419, risca a più immobili legati da un vincolo pertinenziale o
420, 423, legge n. 244/2007) da un rapporto di accessorietà, è sufficiente inserire nel
1.1. Criteri e metodi del modello organizzativo ed aree modello di comunicazione i dati catastali dell’immobile
specifiche della sperimentazione sono stabilite con atto principale.
di indirizzo del ministro della pubblica istruzione, da 3. Il codice fiscale degli utenti dei servizi idrici e del gas
adottare entro il 31 marzo 2008. deve essere indicato nei relativi contratti. (art. 6, c. 1, lett.
1.2. Le proposte avanzate dall’organo paritetico di coor- g-ter, aggiunta al DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel te-
dinamento, che opera a titolo gratuito, sono adottate con sto modificato dall’art. 1, c. 332, lett. a, n. 2, legge n. 311/
proprie provvedimenti dalle amministrazioni competenti. 2004; circolare Agenzia entrate, Direzione centrale nor-
1.3. Le economie realizzate nel triennio della sperimenta- mativa e del contenzioso, 19 ottobre 2005, n. 44)
zione decorrente dall’anno scolastico 2008/2010, saran-
no destinate alle istituzioni pubbliche che vi hanno con- Impianti sportivi
corso, per le finalità di miglioramento della qualità del 1. L’uso degli impianti sportivi in esercizio degli enti lo-
settore. cali è aperto a tutti i cittadini e deve essere garantito, sulla
2. Un fondo di 5 milioni di euro annui, a decorrere dal base di criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni
2008, e destinato a comuni e province che gestiscono licei sportive. (art. 90, c. 24, legge n. 289/2002)
linguistici, quale concorso dello Stato agli oneri di fun- 1.1. Qualora l’ente locale non intenda gestire direttamente
zionamento e per il personale di ruolo. (art. 2, c. 426, leg- gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferen-
ge n. 244/2007) ziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti
di promozione sportiva, discipline sportive associate e fe-
Servizi idrici, del gas ed energia elettrica derazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che
1. È disposto l’obbligo, da parte dei soggetti che erogano ne stabiliscono i criteri d’uso e con le modalità di affida-
energia elettrica, servizi idrici e del gas, di comunicare al- mento che saranno disciplinate con legge regionale. (art.
l’anagrafe tributaria i dati catastali identificativi dell’im- 90, c. 25)
mobile presso cui è attivata l’utenza, dichiarati dagli uten- 1.2. L’affidamento dovrà essere coerente con i criteri ge-
ti. (art. 7, c. 5, DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel testo nerali e gli obiettivi per l’individuazione dei soggetti affi-
modificato dall’art. 1, c. 332, lett. b, n. 2, legge n. 311/ datari, che devono essere determinati previamente.
2004, e dall’art. 2, c. 14, lett. b, DL 30 settembre 2005, 2. Le palestre, le aree di gioco e gli impianti sportivi sco-
n. 203, convertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248) lastici devono essere posti a disposizione di società e as-
1.1. A decorrere dal 1º aprile 2005 devono essere richiesti sociazioni sportive dilettantistiche aventi sede nel medesi-
i dati identificativi catastali all’atto della sottoscrizione dei mo comune in cui ha sede l’istituto scolastico o in comuni
nuovi contratti. (art. 1, c. 333, legge n. 311/2004) confinanti. (art. 90, c. 26, legge n. 289/2002)
1.2. Per i contratti in essere, i dati identificativi catastali 2.1. La messa a disposizione deve essere compatibile con
devono essere acquisiti in occasione del rinnovo, anche le esigenze dell’attività didattica e delle attività sportive
tacito, o della modifica del contratto stesso, intendendo della scuola, comprese quelle extracurriculari.
come modifica anche le ipotesi di cambio del fornitore
Parità uomo-donna nel lavoro
o del piano tariffario.
1.3. Le informazioni analitiche da acquisire che individua- 1. I datori di lavoro pubblici e privati possono richiedere,
no unicamente le unità immobiliari sono state stabilite con a partire dal 1º ottobre ed entro il 30 novembre di ogni an-
provvedimento direttoriale delle agenzie delle entrate e no, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali di es-
del territorio 16 marzo 2005. (in G.U. n. 68 del 23 marzo sere ammessi al rimborso totale o parziale di oneri finan-
2005) ziari connessi all’attuazione di progetti di azioni positive
2. Le comunicazioni devono essere trasmesse esclusiva- per la parità uomo-donna nel lavoro. (art. 7, c. 1, legge
mente con modalità telematiche. (art. 7, c. 11, DPR 29 10 aprile 1991, n. 125)
settembre 1973, n. 605, nel testo modificato dall’art. 1,
c. 332, lett. b, n. 4, legge n. 311/2004) Attività di informazione e di comunicazione
2.1. Le modalità e i termini delle comunicazioni sono defi- 1. Con direttiva 7 febbraio 2002 della Presidenza del Con-

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2/2008 161
siglio dei ministri, Dipartimento funzione pubblica, sono territorio o in tratte e per tempi predeterminati, il trasporto
forniti gli indirizzi di coordinamento, organizzazione e di linea di passeggeri accessibile al pubblico. (art. 12, c. 1,
monitoraggio delle strutture, degli strumenti e delle attivi- DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto
tà previste dalla legge 7 giugno 2000, n. 150. (in G.U. n. 2006, n. 248)
74 del 28 marzo 2002) 3.1. I soggetti trasportatori devono essere in possesso dei
1.1. Le pubbliche amministrazioni devono dare avvio e necessari requisiti tecnico-professionali e non fruire di fi-
sviluppo alle strutture deputate alla realizzazione delle at- nanziamenti da parte del comune.
tività di informazione, Portavoce e Ufficio stampa, e di 3.2. I comuni sede di scalo ferroviario sono, comunque,
comunicazione, Ufficio per le relazioni con il pubblico, tenuti a consentire l’accesso allo scalo ai trasportatori
nonché promuovere il pieno raccordo operativo sotto for- autorizzati da tutti i comuni del bacino servito.
ma di coordinamento e attraverso una adeguata struttura 3.3. I comuni disciplinano:
organizzativa. — l’accesso, il transito e la fermata nelle diverse aree dei
1.2. Nelle amministrazioni locali di piccole dimensioni, centri abitati di ciascuna categoria di veicolo;
gli uffici stampa e gli Urp possono essere costituiti in for- — eventuali specifiche modalità in particolari contesti ur-
ma consorziata tra enti locali che raggruppino una popo- bani e di traffico;
lazione residente non inferiore a 25.000 unità. — eventuali zone di divieto di fermata, anche limitato a
1.3. Entro il 30 novembre di ogni anno ciascuna ammini- fasce orarie. (art. 12, c. 2)
strazione deve adottare il piano annuale di comunicazio- 3.4. Le infrazioni possono essere rilevate anche fotografi-
ne, soggetto a verifica attraverso sondaggi, studi e ricer- camente o telematicamente e contestate in via posticipata,
che. nel rispetto della normativa sulla privacy.
4. Un fondo di 10 milioni di euro, per l’anno 2007, di 41
Sponsorizzazioni e convenzioni milioni di euro, per l’anno 2008, e di 50 milioni di euro,
1. Al fine di favorire l’innovazione, di conseguire risparmi per l’anno 2009, costituito con le maggiori entrate conse-
di spesa e di migliorare la qualità dei servizi, possono es- guenti all’introduzione dell’imposta sulle successioni e
sere stipulati contratti di sponsorizzazione e accordi di donazioni, è destinato alla sicurezza e allo sviluppo del
collaborazione con soggetti privati e associazioni senza fi- trasporto pubblico locale. (art. 2, c. 54, DL 3 ottobre
ni di lucro costituite con atto notarile. (art. 43, c. 1, legge 2006, n. 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006
27 dicembre 1997, n. 449) n. 286)
2. Per le medesime finalità possono essere stipulate con- 5. Dall’anno 2008 non è più previsto alcun trasferimento
venzioni con soggetti pubblici o privati dirette a fornire statale aggiuntivo per il finanziamento di spese correnti,
consulenza o servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari. ivi compresi gli oneri per i rinnovi contrattuali. (art1, c.
(art. 43, c. 3, legge 27 dicembre 1997, n. 449) 301, legge n. 244/2007)
2.1. Le consulenze o i servizi aggiuntivi sono resi a titolo 5.1. Il riversamento delle somme agli enti locali da parte
oneroso, con riserva del 50% dei ricavi netti ad economie delle regioni deve avvenire entro quattro mesi dalla loro
di bilancio. acquisizione, salvo modalità di maggior favore per gli enti.

Dismissioni di attività Mobilità alternativa


1. Sono estese a tutte le amministrazioni pubbliche le nor- 1. Un fondo di 4 milioni di euro annui, per il triennio
me privatistiche per il passaggio dei dipendenti a società 2008-2010, è finalizzato a favorire i processi di mobilità
private, relativamente alle dismissioni di attività non es- alternativa nei centri storici di città di particolare rilievo
senziali. (art. 44, c. 1, legge 27 dicembre 1997, n. 449) urbanistico e culturale riconosciuti dall’Unesco come pa-
1.1. Le società private alle quali sono state attribuite le at- trimonio dell’umanità. (art. 1, c. 321, legge n. 244/2007)
tività dismesse sono tenute a mantenere il personale adibi-
to alle funzioni trasferite per un periodo di tempo concor- Mobilità urbana
dato, comunque non inferiore a cinque anni. 1. I comuni possono bandire concorsi straordinari, anche
in eccedenza alla vigente programmazione numerica, per
Trasporto pubblico locale l’assegnazione di licenze per il servizio taxi, a titolo one-
1. I coltivatori diretti che conducono aziende agricole ubi- roso oppure gratuito, fissando criteri selettivi per le gra-
cate nei comuni montani, possono assumere in appalto duatorie. (art. 6, c. 1, lett. b, DL 4 luglio 2006, n. 223,
l’incarico di trasporto locale di persone, utilizzando esclu- convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
sivamente automezzi di proprietà. (art. 1, c. 1 quinquies, 1.1. I proventi derivanti dall’assegnazione delle nuove li-
legge 31 gennaio 1994, n. 97, aggiunto dall’art. 15, c. cenze sono ripartite tra i titolari di licenza taxi del mede-
2, legge n. 388/2000) simo comune, per una quota non inferiore all’80%.
2. Gli acquisti di beni e servizi da adibire al trasporto pub- 1.2. I comuni possono, altresı̀:
blico locale possono essere effettuati anche mediante con- — disporre turnazioni integrative in aggiunta a quelle or-
tratti di leasing operativo. (art. 4, c. 155, legge 24 dicem- dinarie;
bre 2003, n. 350) — rilasciare titoli autorizzatori stagionali o temporanei,
3. I comuni possono prevedere che soggetti non pubblici per fronteggiare periodi di prevedibile incremento della
svolgano, in ambito comunale e intercomunale, in tutto il domanda o particolari eventi straordinari;

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162 2/2008
— disciplinare l’utilizzo, in via sperimentale, di veicoli grave disagio abitativo soggetti a provvedimenti esecutivi
sostitutivi ed aggiuntivi per determinate categorie di uten- di rilascio. Il canone è stabilito sulla base degli accordi lo-
ti; cali e dei criteri di cui ai precedenti punti 1.2. o 1.3. (art.
— autorizzare servizi innovativi, con obblighi di servizio 2, c. 4, DL 13 settembre 2004, n. 240, convertito nella
e tariffe differenziate; legge 12 novembre 2004, n. 269)
— fissare tariffe predeterminate per percorsi prestabiliti; 3.2. Sulla base degli elenchi trasmessi dai comuni, relativi
— istituire un comitato permanente di monitoraggio sulla ai contratti stipulati di cui ai precedenti punti 3. e 3.1., il
qualità del servizio offerto. (art. 6, c. 1, lett. a, c, d, e, f, g) Ministero delle infrastrutture e trasporti provvede ad ero-
2. Un fondo per la mobilità sostenibile di 90 milioni di eu- gare un contributo una tantum, per ciascun contratto stipu-
ro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 è destinato lato, nella misura di:
al finanziamento di interventi finalizzati al miglioramento — euro 5.000 per i comuni con popolazione pari o supe-
della qualità dell’aria nelle aree urbane ed al potenziamen- riore a 500.000 abitanti;
to del trasporto pubblico. (art. 1, c. 1121, legge n. 296/ — euro 4.000 per i comuni con popolazione compresa tra
2006) 100.000 e 500.000 abitanti;
2.1. Le risorse del fondo sono destinate al finanziamento — euro 3.000 per i comuni con popolazione pari o infe-
del programma istituito con decreto Ministero ambiente e riore a 100.000 abitanti. (art. 2, c. 7 lett. a) e 8, art. 3, c. 1
tutela del territorio e del mare 3 agosto 2007. (in G.U. n. e art. 4, DL 13 settembre 2004, n. 240, convertito nella
255 del 2 novembre 2007) legge 12 novembre 2004, n. 269)
2.2. Una quota non inferiore al 5% è destinata alla mobi- 3.3. Con circolare del Ministero per le infrastrutture e tra-
lità ciclistica. (art. 1, c. 1123) sporti 10 marzo 2005, n. 452, sono fornite illustrazioni sui
soggetti destinatari del contributo, sulla misura dello stes-
Abitazioni in locazione so e sui necessari adempimenti per conseguirlo. (in G.U.
1. I comuni, anche in forma associata, provvedono a con- n. 63 del 17 marzo 2005)
vocare le organizzazioni della proprietà edilizia e le orga- 4. Gli enti locali possono concedere in locazione gli im-
nizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative, mobili di loro proprietà destinati dallo strumento urbani-
per la definizione di accordi su contratti-tipo di locazione. stico generale, nelle more della sua attuazione, alla realiz-
(art. 2, c. 3, legge 9 dicembre 1998, n. 431) zazione di infrastrutture o all’esercizio di attività dirette a
1.1. Gli accordi sui contratti-tipo sono depositati presso perseguire finalità pubbliche, sociali, mutualistiche, assi-
ogni comune dell’area territoriale interessata. stenziali, culturali o di culto, fino alla data di inizio dei la-
1.2. Con DM 30 dicembre 2002 sono definiti i criteri ge- vori connessi a tale attività. (art. 27, c. 19, legge n. 448/
nerali per la realizzazione degli accordi. (in G.U. n. 85 2001)
dell’11 aprile 2003) 4.1. Il contratto di locazione, a titolo oneroso, ha valore di
1.3. In mancanza di iniziativa dei comuni o in caso di titolo di provvedimento esecutivo di rilascio dell’immobi-
mancata definizione degli accordi, le condizioni alle quali le alla scadenza del contratto medesimo.
possono essere stipulati i contratti-tipo sono stati definiti 4.2. L’intento di prosecuzione della locazione può essere
con decreto ministeriale 14 luglio 2004. (in G.U. n. 266 comunicato da una delle parti almeno 90 giorni prima del-
del 12 novembre 2004) la scadenza del contratto. La stipulazione del nuovo con-
2. È facoltà dei comuni sede di università o di corsi uni- tratto deve avvenire entro i 60 giorni successivi.
versitari distaccati, anche d’intesa con i comuni limitrofi,
di promuovere accordi per la definizione di contratti-tipo Lavori agricoli e forestali
relativi alla locazione di immobili ad uso abitativo per stu- 1. I coltivatori diretti che conducono aziende agricole ubi-
denti universitari. (art. 5, c. 3, legge 9 dicembre 1998, n. cate nei comuni montani, possono assumere in appalto la-
431) vori agricoli e forestali, quali:
2.1. Con DM 10 marzo 2006 sono definite le condizioni a) l’aratura;
per la stipula dei contratti di locazione transitori e dei con- b) la semina;
tratti per studenti universitari, in assenza di convocazione, c) la potatura;
da parte dei comuni, delle organizzazioni della proprietà d) la falciatura;
edilizia e dei conduttori ovvero per la mancata definizione e) la mietitrebbiatura;
degli accordi. (in G.U. n. 119 del 24 maggio 2006) f) i trattamenti antiparassitari;
3. Gli enti locali possono stipulare, in qualità di condutto- g) la raccolta di prodotti agricoli;
ri, contratti di locazione massimo biennali da destinare, h) il taglio dei boschi. (art. 17, c. 1, legge 31 gennaio
mediante concessione amministrativa, agli inquilini in 1994, n. 97, nel testo sostituito dall’art. 15, c. 1, legge
grave disagio abitativo soggetti a provvedimenti esecutivi n. 388/2000)
di rilascio. Il canone è libero. (art. 2, c. 3, DL 13 settembre 1.1. L’importo dei lavori non può superare 25.823 euro
2004, n. 240, convertito nella legge 12 novembre 2004, n. per ogni anno.
269) 2. Gli enti locali possono assegnare i seguenti servizi in
3.1. Gli enti locali possono stipulare, in qualità di condut- affidamento diretto a cooperative e loro consorzi che
tori, contratti di locazione di durata triennale da destinare, hanno sede ed esercitano prevalentemente la loro attività
mediante concessione amministrativa, agli inquilini in nei comuni montani in materia di sistemazione e manu-

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2/2008 163
tenzione agraria, forestale e, in genere, del territorio e 1.1. La commissione elettorale comunale mantiene la
degli ambienti rurali, a condizione che l’importo dei ser- competenza della formazione e dell’aggiornamento del-
vizi affidati non sia superiore a 190.000,00 euro l’anno: l’elenco dei soggetti abilitati all’esercizio delle funzioni
a) servizi tecnici attinenti alla valorizzazione, gestione e di scrutatore e della nomina degli scrutatori.
manutenzione dell’ambiente; 1.2. La partecipazione alle commissioni elettorali è gra-
b) servizi tecnici attinenti alla valorizzazione, gestione e tuita, ad eccezione del diritto al rimborso delle spese di
manutenzione del paesaggio. (art. 2, c. 134, legge n. viaggio effettivamente sostenute.
244/2007)
2.1. Alle cooperative di produzione agricolo-forestale Spettacolo e attività teatrali
possono, inoltre, essere affidati i servizi tecnici, la realiz- 1. La dotazione del fondo unico per lo spettacolo è inte-
zazione e la gestione di impianti di produzione di calore grata, per il triennio 2006-2008, di 50 milioni di euro an-
alimentati da fonti rinnovabili di origine agricolo-foresta- nui. (art. 18, c. 3, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dal-
le. la legge 4 agosto 2006, n. 248)
2. Con DM 27 febbraio 2003 sono stati stabiliti i criteri e
Tutela dei consumatori le modalità di erogazione di contributi in favore delle at-
1. I comuni possono stipulare convenzioni non onerose tività teatrali. (in G.U. n. 76 del 1º aprile 2003)
con le camere di commercio, industria, artigianato e 2.1. Con DM 21 aprile 2004 sono state apportate modifi-
agricoltura e con altri enti interessati per lo svolgimento che al DM 27 febbraio 2003 sui criteri e le modalità di
delle attività di verifica delle dinamiche concernenti le va- erogazione di contributi in favore delle attività teatrali.
riazioni dei prezzi dei beni e servizi praticati ai consuma- (in G.U. n. 120 del 24 maggio 2004)
tori finali. (art. 2, c. 196 e 197, legge n. 244/2007) 2.2. Con DM 21 luglio 2005 il termine perentorio per la
1.1. Le convenzioni tipo e le procedure standard potranno presentazione delle domande di ammissione al contributo
essere disciplinate dagli organismi rappresentativi degli è rinviato dal 15 settembre al 31 dicembre dell’anno ante-
enti interessati. (art. 2, c. 198) cedente il periodo per il quale è richiesto il contributo. (in
G.U. n. 213 del 13 settembre 2005)
Pubblici esercizi
Servizi di polizia
1. Dal 4 luglio 2006 sono soppresse le commissioni che,
1. L’espletamento dei servizi di polizia stradale previsti
su richiesta del sindaco, erano chiamate a rendere parere
dal nuovo codice della strada spetta anche ai corpi e ai
ai fini del rilascio dell’autorizzazione alla somministrazio-
servizi di polizia provinciale, nell’ambito del territorio
ne di bevande alcoliche. (art. 11, c. 1, DL 4 luglio 2006, n.
di competenza e relativamente alle strade di competenza,
223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
fatti salvi gli accordi tra gli enti locali. (art. 12, c. 1, lettera
1.1. Le relative funzioni sono svolte dalle amministrazioni
d-bis, aggiunta al DLgs 30 aprile 1992, n. 285, dall’art. 1,
titolari dei relativi procedimenti amministrativi.
c. 1, lett. a, DL 27 giugno 2003, n. 151, convertito dalla
Protezione civile legge 1 agosto 2003, n. 214)
2. Gli enti locali possono stipulare convenzioni con il Mi-
1. Fra le calamità naturali si intendono comprese anche le nistero dell’interno per la realizzazione di programmi
ceneri vulcaniche. (art. 94, c. 4, legge 27 dicembre 2002) straordinari di incremento dei servizi di polizia, di soccor-
Servizi demografici so tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini. (art. 1,
c. 439, legge n. 296/2006)
1. Le comunicazioni relative ai matrimoni ed ai decessi 2.1. Il supporto degli enti può essere di natura logistica o
devono essere fornite all’Inps in via telematica, entro 15 finanziaria.
giorni dall’evento. (art. 31, c. 19, legge n. 289/2002)
1.1. Le specifiche tecniche della trasmissione in via tele- Documenti di interesse culturale
matica sono definite dall’Inps. 1. Gli enti locali sono tenuti ad inviare, a richiesta, alla bi-
1.2. Le Banche dati del casellario delle pensioni sono blioteca del Senato della Repubblica, alla biblioteca della
messe a disposizioni dei comuni. Camera dei deputati e alla biblioteca centrale giuridica del
2. Il responsabile dell’ufficio anagrafe del comune è sog- Ministero della giustizia, un esemplare delle pubblicazioni
getto a sanzione pecuniaria da 100 a 300 euro nei casi di ufficiali e di ogni altra pubblicazione edita da loro o con il
violazione dell’obbligo di comunicazione all’Inps dei de- loro contributo. (art. 6, legge 15 aprile 2004, n. 106)
cessi. (art. 46, DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito
dalla legge 24 novembre 2003, n. 326) Digitalizzazione attività amministrativa
1. Un fondo per il sostegno agli investimenti per l’innova-
Commissione elettorale
zione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007,
1. La tenuta e la revisione delle liste elettorali non è più 2008 e 2009 è finalizzato al finanziamento di progetti de-
competenza della commissione elettorale comunale ma, gli enti locali relativi ad interventi di digitalizzazione del-
dal 1º gennaio 2008, sono attribuite al responsabile del- l’attività amministrativa. (art. 1, c. 893, legge n. 296/
l’ufficio elettorale comunale. (art. 2, c. 30, legge n. 244/ 2006)
2007) 1.1. Nella valutazione dei progetti da finanziare, è data

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164 2/2008
priorità a quelli che utilizzano e/o sviluppano applicazioni dicesimo e l’ultimo giorno lavorativo di ciascun mese su
software a codice aperto. (art. 1, c. 895) apposito conto corrente postale, dandone comunicazione
1.2. I criteri di distribuzione ed erogazione del fondo sono al Ministero dell’interno.
stabiliti con DM 18 giugno 2007. (in G.U. n. 180 del 4 1.9. Con circolare telegrafica del Ministero dell’interno,
agosto 2007) Dipartimento affari interni e territoriali, Direzione centrale
1.3. L’importo del finanziamento a carico del fondo non servizi demografici, 30 aprile 2007, n. 21/2007, è comu-
può essere superiore al 50% del costo complessivo del nicato il conto corrente postale dedicato per il versamento
progetto. delle somme.
1.4. Gli ambiti di intervento dei progetti da presentare so- 1.10. Le somme versate all’entrata del bilancio dello Stato
no: sono riassegnate per la quota parte dei comuni, quali pro-
a) la gestione integrata della logistica e della infomobilità venti specificatamente destinati alla copertura dei costi del
nel trasporto pubblico locale, mobilità urbana ed extraur- servizio. (art. 7 vicies quater, c. 2, nel testo modificato
bana; dall’art. 34 bis, aggiunto al DL 4 luglio 2006, n. 223, dalla
b) i sistemi di misurazione della qualità dei servizi pubbli- legge di conversione 4 agosto 2006, n. 248)
ci locali; 1.11. Una quota di euro 0,70 dell’Iva inclusa nel costo
c) la gestione digitale integrata dei servizi fiscali e catasta- della carta d’identità elettronica è destinata ai comuni
li; per la copertura delle spese connesse alla gestione e distri-
d) l’integrazione e il potenziamento dei sistemi informati- buzione del documento. (art. 7 vicies quater, c. 2, nel testo
vi del lavoro. modificato dall’art. 1, c. 1305, legge n. 296/2006)
1.5. Con i bandi da emanare saranno indicate le procedure 2. Con DM 2 agosto 2005 sono state approvate le regole
selettive alle quali possono partecipare comuni, province tecniche e di sicurezza per la redazione dei piani di sicu-
e comunità montane, anche per aggregazioni omogenee. rezza comunali per la gestione delle postazioni di emissio-
1.6. Gli ambiti di intervento dei progetti da presentare con ne Cie. (in suppl. ord. n. 155 alla G.U. n. 218 del 19 set-
i finanziamenti per le annualità 2008 e 2009 potranno es- tembre 2005)
sere modificati con decreto da emanarsi entro il 31 marzo 3. Con DM Interno 8 novembre 2007, che sostituisce i
2008. precedenti emanati, sono state approvate le regole tecni-
che e di sicurezza relative alla carta d’identità e al docu-
Documentazione in formato elettronico mento d’identità elettronico. (in suppl. ord. n. 229 alla
1. A decorrere dal 1º gennaio 2006 la carta d’identità su G.U. n. 261 del 9 novembre 2007)
supporto cartaceo è sostituita dalla carta d’identità elettro- 4. A decorrere dal 1º gennaio 2009, non è più consentito
nica. (art. 7 vicies ter, c. 2, aggiunto al DL 31 gennaio l’accesso ai servizi in rete erogati dalle pubbliche ammi-
2005, n. 7, dalla legge di conversione 31 marzo 2005, nistrazioni con strumenti diversi dalla carta d’identità
n. 43) elettronica. (art. 35, D.l. 31 dicembre 2007, n. 248)
1.1. La sostituzione interviene all’atto della richiesta del
primo rilascio o dal rinnovo del documento. Autenticazione sottoscrizioni
1.2. Entro il 31 ottobre 2005 i comuni che non vi abbiano 1. Dal 4 luglio 2006 l’autenticazione della sottoscrizione
ottemperato devono provvedere alla predisposizione dei degli atti e delle dichiarazioni aventi ad oggetto l’aliena-
necessari collegamenti all’indice nazionale delle anagrafi zione di beni mobili registrati e rimorchi o la costituzione
(Ina) presso il centro nazionale per i servizi demografici di diritti di garanzia sui medesimi può essere effettuata da-
(Cnsd) ed alla redazione del piano di sicurezza per la ge- gli uffici comunali previo pagamento dei soli diritti di se-
stione delle postazioni di emissione. greteria. (art. 7, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla
1.3. Le prime istruzioni operative sono state fornite dal legge 4 agosto 2006, n. 248, che abroga l’art. 1, c. 390 e
Ministero dell’interno, Direzione centrale servizi demo- 391, legge n. 266/2005)
grafici, con circolare 18 aprile 2005, n. 20. 1.1. L’individuazione dell’ufficio tenuto ad autenticare e i
1.4. I soggetti richiedenti la carta d’identità elettronica so- requisiti prescritti per il funzionario abilitato sono rimessi
no tenuti a corrispondere un rimborso spese, il cui impor- all’autodeterminazione dei singoli enti. (circolare Ministe-
to e relative modalità di riscossione sono determinati an- ro interno, Dipartimento affari interni e territoriali, Dire-
nualmente con DM che, in sede di prima attuazione, zione centrale autonomie, 27 ottobre 2006, n. 3)
avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 maggio
2005. (art. 7 vicies quater) Certificazione dei costi
1.5. Con DM 9 maggio 2006 è stato determinato in euro 1. Con DM 26 marzo 2007 sono stati approvati i modelli
30,50 l’importo delle spese da porre in carico dei soggetti certificativi della copertura percentuale dei servizi a do-
richiedenti. (in G.U. n. 113 del 17 maggio 2006) manda individuale, di quello acquedottistico e di quello
1.6. Con DM 16 febbraio 2007 l’importo delle spese da relativo alla gestione dei rifiuti urbani per il triennio
porre a carico dei soggetti richiedenti è stato rideterminato 2006-2008. (in G.U. n. 83 del 10 aprile 2007)
in euro 20,00. (in G.U. n. 60 del 14 marzo 2007) 1.1. Sono obbligati alla certificazione gli enti dissestati, a
1.7. L’importo è riscosso dai comuni all’atto della presen- partire dall’anno di delibera dello stato di dissesto e per
tazione della richiesta della carta d’identità elettronica. tutto il quinquennio di durata del risanamento, gli enti
1.8. Le somme riscosse sono riversate dai comuni il quin- strutturalmente deficitari, nonché quelli che alla data di

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2/2008 165
presentazione della certificazione non hanno approvato il menti annuali, unitamente all’elenco dei lavori da realiz-
rendiconto o non hanno prodotto il certificato sul rendi- zare nell’anno stesso. (DLgs 12 aprile 2006, n. 163)
conto del penultimo esercizio precedente quello cui si ri- 1.1. Il programma triennale e gli elenchi annuali sono
ferisce la certificazione medesima. (art. 243, DLgs n. 267/ adottati sulla base di schemi tipo definiti con DM, a far
2000) data dal primo esercizio finanziario successivo alla pub-
2. Sono da considerarsi in condizioni strutturalmente de- blicazione del decreto. (DLgs 12 aprile 2006, n. 163)
ficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrover- 1.2. Il DM 21 giugno 2000, una prima volta sostituito dal
tibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita ta- DM 22 giugno 2004, con il quale erano stati approvati le
bella da allegare al certificato di rendiconto della gestione modalità e gli schemi tipo per la redazione del programma
contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell’elenco an-
presentino valori deficitari. Il certificato è quello relativo nuale dei lavori, è stato sostituito dal DM 9 giugno 2005.
al rendiconto della gestione del penultimo esercizio prece- (in G.U.n. 150 del 30 giugno 2005)
dente. (art. 242, c. 1, DLgs n. 267/2000) 1.3. Nella procedura di redazione ed approvazione è con-
2.1. I parametri obiettivi e le modalità per la compilazione fermata la scadenza del 30 settembre per la redazione del-
della tabella da allegare al certificato di rendiconto sono lo schema di programma e del relativo elenco annuale o
stabiliti, per il triennio successivo, con decreto ministeria- del suo aggiornamento. (art. 1, c. 2)
le. (art. 242, c. 2) 1.4. Il termine per la deliberazione dello schema da parte
2.2. Ai fini dell’individuazione degli enti locali struttural- della giunta è confermato anch’esso al 15 ottobre.
mente deficitari, in mancanza di parametri aggiornati per 1.5. Dopo l’adozione, lo schema di programma triennale,
l’anno in riferimento e fino alla fissazione dei nuovi para- ovvero il suo aggiornamento, e l’elenco annuale è affisso
metri triennali, si applicano quelli vigenti per il triennio all’albo per 60 giorni consecutivi. (art. 5, c. 1)
precedente. (art. 242, c. 2, DLgs n. 267/2000, nel testo 1.6. Il programma triennale dei lavori pubblici, con alle-
modificato dall’art. 1, c. 714, legge n. 296/2006) gato elenco dei lavori da avviare nell’anno, è deliberato
2.3. Con DM 10 giugno 2003 sono stati definiti i parame- dal consiglio unitamente al bilancio di previsione, di cui
tri obiettivi ed approvate le tabelle, con relative modalità costituisce parte integrante. (art. 1, c. 3)
per la compilazione, per la certificazione ai fini dell’accer- 2. Il programma triennale dei lavori pubblici è allegato al
tamento della condizione di ente strutturalmente deficita- bilancio di previsione. (art. 172, c. 1, lett. d, DLgs n. 267/
rio per il triennio 2001-2003. (in G.U. n. 188 del 14 ago- 2000)
sto 2003) 3. Il programma triennale, il suo aggiornamento e l’elenco
2.4. La tabella approvata con il predetto DM 10 giugno annuale sono trasmessi all’Osservatorio dei lavori pubbli-
ci. (DLgs 12 aprile 2006, n. 163; art. 14, c. 1, DPR 21 di-
2003 costituisce allegato al certificato sul conto del bilan-
cembre 1999, n. 554)
cio degli anni 2002 e 2003, permettendo l’individuazione
3.1. L’obbligo della trasmissione è assolto con l’invio, en-
degli enti da considerare deficitari per gli esercizi 2004 e
tro 30 giorni dall’avvenuta approvazione, di una comuni-
2005.
cazione attestante:
2.5. Per l’esercizio 2006, in mancanza di tabella di rileva-
a) l’adozione ed approvazione del programma triennale;
zione dei parametri allegata alla certificazione del conto di
b) gli estremi dei relativi provvedimenti;
bilancio 2004, non sono individuabili enti locali in condi-
c) l’eventuale avvenuta pubblicazione del programma sul
zioni strutturalmente deficitari.
sito internet dell’ente. (comunicato Autorità vigilanza la-
3. L’adempimento della certificazione, per l’anno 2006,
vori pubblici 16 ottobre 2002, in G.U. n. 260 del 6 no-
resta, pertanto, a carico dei soli enti dissestati.
vembre 2002)
4. Il termine perentorio per la trasmissione dei certificati
4. Il programma triennale, l’elenco annuale e i relativi ag-
all’ufficio territoriale del governo competente per territo-
giornamenti devono essere pubblicati sugli appositi siti in-
rio è fissato al 31 marzo 2007, per la certificazione relati- ternet predisposti, rispettivamente, dal Ministero delle in-
va all’anno 2006, al 31 marzo 2008, per la certificazione frastrutture e trasporti, dalle regioni e dalle province auto-
relativa all’anno 2007 e al 31 marzo 2009, per la certifi- nome. (art. 5, c. 4, DM 9 giugno 2005)
cazione relativa all’anno 2008. 4.1. Ciascun ente deve individuare un referente della pub-
5. La sanzione della perdita dell’1% del contributo ordina- blicazione, il quale deve accreditarsi presso gli appositi si-
rio in caso di mancato rispetto dei livelli minimi di coper- ti internet per l’inserimento dei dati. (art. 1, c. 4)
tura dei costi di gestione è riferita esclusivamente agli enti 5. Gli interventi di importo inferiore a 10 milioni di euro
strutturalmente deficitari. (art. 243, c. 5, DLgs n. 267/ inclusi nel programma devono essere dotati di studi di fat-
2000) tibilità sintetici. (art. 2, c. 2, DM 9 giugno 2005)
5.1. Gli interventi di importo superiore a 10 milioni di eu-
ro inclusi nel programma devono essere dotati di studi di
LAVORI PUBBLICI fattibilità. (art. 2, c. 3)
5.2. Per i lavori di manutenzione è sufficiente l’indicazio-
Programma triennale ne degli interventi accompagnata dalla stima sommaria
1. L’attività di realizzazione dei lavori pubblici si svolge dei costi. (art. 2, c. 4)
sulla base di un programma triennale e di suoi aggiorna- 5.3. L’inclusione di un lavoro nell’elenco annuale, che de-

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166 2/2008
ve essere corredato dall’elenco dei lavori da eseguire in degli abusi. (DM 23 luglio 2004, in G.U. n. 218 del 16
economia, è subordinata alla previa approvazione di uno settembre 2004)
studio di fattibilità o della progettazione almeno prelimi- 2.3. Qualora le anticipazioni non vengano restituite entro
nare. (art. 4, c. 1 e 2) cinque anni dalla data di concessione, provvede il Mini-
5.4. La verifica che gli interventi inclusi nel programma stero dell’interno, trattenendo le somme dai trasferimenti
siano dotati di progettazione preliminare approvata deve in favore dei comuni a qualsiasi titolo, unitamente alla
essere eseguita nel momento della approvazione da parte quota delle spese di gestione del fondo e agli interessi
del consiglio, per cui non è necessario che al momento di mora al saggio di interesse legale.
dell’approvazione della proposta di programma delle ope- 2.4. Con circolare della Cassa depositi e prestiti 28 ottobre
re pubbliche da parte della giunta entro il 15 ottobre e del- 2004, n. 1254, sono state fissate le caratteristiche operati-
la sua pubblicazione l’elenco annuale sia corredato dai ve del fondo. (in G.U. n. 260 del 5 novembre 2004)
progetti preliminari. (DM 4 agosto 2000, in G.U. n. 228 2.5. Con circolare della Cassa depositi e prestiti 2 febbraio
del 29 settembre 2000) 2006, n. 1264, è stata aggiornata la procedura istruttoria
6. La pubblicità degli adeguamenti dei programmi trien- del fondo e rese pubbliche le condizioni generali del con-
nali nel corso del primo anno di validità degli stessi è as- tratto di anticipazione su risorse del fondo per la demoli-
solta attraverso la sola pubblicazione all’albo dell’atto che zione delle opere abusive.
li approva. (art. 5, c. 3, DM 9 giugno 2005) 3. Entro il mese di dicembre di ogni anno, il dirigente o
6.1. Gli adeguamenti al programma annuale che vengo- il responsabile del servizio trasmette al prefetto l’elenco
no inseriti in fasi intermedie non necessitano, di norma, delle opere non sanabili e non demolite dal responsabile
di pubblicità o di atti per il riavvio del procedimento. La dell’abuso. (art. 41, DPR 6 giugno 2001, n. 380, nel te-
procedura è rimessa a ciascuna amministrazione. (art. 4, sto sostituito dall’art. 32, c. 49 ter, DL 30 settembre
c. 3) 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 dicembre 2003,
n. 326)
Utilizzazione economie 4. Entro i successivi quindici giorni dalla notifica di so-
spensione dei lavori, il dirigente o responsabile dell’uffi-
1. Le economie su finanziamenti con mutui a carico dello
cio, su ordinanza del sindaco, può procedere al sequestro
Stato in base a specifiche disposizioni legislative, possono
del cantiere. (art. 27, c. 3, DPR 6 giugno 2001, n. 380, nel
finanziare, previa autorizzazione del Ministero competen-
testo aggiunto dall’art. 2, c. 341, legge n. 244/2007)
te, ulteriori lavori relativi al progetto originario ovvero a
5. Gli immobili appartenenti alle Ferrovie dello Stato spa
un nuovo progetto di opere della stessa tipologia. (art. ed alle società controllate si presumono costruiti in con-
20, c. 1, legge 30 dicembre 1991, n. 412, nel testo sosti- formità alla legislazione vigente al momento della loro
tuito dall’art. 8, legge 17 maggio 1999, n. 144) edificazione. (art. 1, c. 88, legge n. 266/2005)
Attività urbanistico-edilizia 5.1. Entro il 31 dicembre 2008 può essere richiesta al co-
mune una dichiarazione sostitutiva della concessione edi-
1. I comuni sono supportati dal Ministero per le infrastrut- lizia, che ha lo stesso valore giuridico di quella finalizzata
ture e trasporti per l’applicazione di misure di riqualifica- ad attestare la regolarità urbanistica ed edilizia mancante,
zione urbanistica, ambientale e paesaggistica, di incenti- in continuità d’uso, anche in deroga agli strumenti urbani-
vazione dell’attività di repressione dell’abusivismo edili- stici vigenti.
zio e di definizione degli illeciti edilizi. (art. 32, c. 5, 5.2. La dichiarazione sostitutiva rilasciata dal comune ha
DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 gli stessi effetti di una concessione in sanatoria, salvo che,
novembre 2003, n. 326) entro 60 giorni dalla richiesta, il comune non riscontri l’e-
1.1. Con circolare del Ministero per le infrastrutture e tra- sistenza di un abuso non sanabile e lo notifichi alla società
sporti 7 dicembre 2005, n. 2699, sono fornite indicazioni interessata.
esplicative, nei limiti delle competenze dello Stato, anche 5.3. La sanatoria è ammessa, a favore degli acquirenti, an-
alla luce delle sentenze in materia della Corte costituzio- che per gli immobili già venduti dalla società.
nale. (in G.U. n. 52 del 3 marzo 2006)
2. Un fondo di rotazione di 50 milioni di euro è costituito Interventi infrastrutturali
presso la Cassa depositi e prestiti per la concessione ai co- 1. Un fondo di 200 milioni di euro annuale, per quindici
muni di anticipazioni sui costi per la demolizione delle anni, a decorrere dal 2007, finanzia una serie di opere
opere abusive e sulle spese giudiziarie, tecniche e ammi- pubbliche individuate nella norma. (art. 1, c. 78, legge
nistrative connesse. (art. 32, c. 12, DL 30 settembre 2003, n. 266/2005)
n. 269, convertito dalla legge 24 novembre 2003, n. 326)
2.1. Per l’anno 2008 il fondo è incrementato di 10 milioni Ristrutturazione edilizia
di euro. (art. 2, c. 340, legge n. 244/2007) 1. Con circolare del Ministero delle infrastrutture e tra-
2.2. Le anticipazioni devono essere restituite al fondo, sporti 7 agosto 2003, n. 4174, sono stati forniti chiari-
senza interessi ma comprensive di una quota pari allo menti interpretativi in ordine alla inclusione dell’inter-
0,1% in ragione d’anno sul capitale erogato in anticipazio- vento di demolizione e ricostruzione nella categoria del-
ne per spese di gestione del fondo, entro 60 giorni dalla la ristrutturazione edilizia. (in G.U. n. 274 del 25 novem-
effettiva riscossione delle somme a carico degli esecutori bre 2003)

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2/2008 167
Permesso di costruire del suolo nei piccoli comuni il cui territorio presenta si-
1. Dall’anno 2009, il rilascio del permesso di costruire è gnificativi fenomeni di dissesto e che risultano caratteriz-
subordinato alla presentazione della certificazione ener- zati da estrema perifericità rispetto ai centri abitati di
getica dell’edificio ed a caratteristiche strutturali dell’im- maggiori dimensioni. (art. 2, c. 331, legge n. 244/2007)
mobile finalizzate al risparmio idrico ed al reimpiego del- Risanamento edifici pubblici
le acque meteoriche. (art. 1, c. 288, legge n. 244/2007)
2. Dall’anno 2009, ai fini del rilascio del permesso di co- 1. Un fondo di 5 milioni di euro, per l’anno 2008, è de-
struire, per gli edifici di nuova costruzione deve essere stinato al risanamento degli edifici pubblici per interventi
prevista l’installazione di impianti per la produzione di finalizzati ad eliminare i rischi per la salute pubblica de-
energia elettrica da fonti rinnovabili. (art. 4, c. 1 bis, ag- rivanti dalla presenza di amianto. (art. 2, c. 440/443, leg-
giunto al DPR 6 giugno 2001, n. 380, dell’art. 1, c. 289, ge n. 244/2007)
legge n. 244/2007) 1.1. Il programma di risanamento, con priorità, fra gli al-
2.1. La previsione del vincolo deve essere inserita nei re- tri, agli edifici scolastici, sarà approvato con DM da
golamenti edilizi comunali. emanare entro il 31 marzo 2008.

Espropriazioni Interventi di recupero del patrimonio edilizio


1. L’indennità di espropriazione di un’area edificabile è 1. Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti,
determinata nella misura pari al valore venale del bene in deroga alla normativa vigente, possono essere oggetto
e non più sulla media tra il valore venale e il reddito do- di affidamento ad imprese individuali gli interventi di:
minicale rivalutato. (art. 37, c. 1, DPR 8 giugno 2001, n. a) manutenzione ordinaria;
327, nel testo modificato dall’art. 2, c. 89, legge n. 244/ b) manutenzione straordinaria;
2007) c) restauro e risanamento conservativo;
1.1. Quando l’espropriazione è finalizzata ad attuare in- d) ristrutturazione edilizia. (art. 2, c. 23, legge 24 dicem-
terventi di riforma economico-sociale, l’indennità è ridot- bre 2003, n. 350)
ta del 25%.
Piste ciclabili
2. Le modifiche di cui ai punti precedenti e le ulteriori ap-
portate alle disposizioni legislative in materia di espro- 1. Le nuove costruzioni di strade extraurbane secondarie,
priazione per pubblica utilità si applicano a tutti i proce- di strade urbane di scorrimento, di strade urbane di quar-
dimenti espropriativi in corso al 1º gennaio 2008, salvo tiere e di strade locali, devono avere, per il loro intero svi-
che l’indennità di espropriazione sia stata condivisa, ac- luppo, una ista ciclabile adiacente. (art. 13, c. 4 bis, DLgs
certata o divenuta irrevocabile. (art. 2, c. 90, legge n. 30 aprile 1992, n. 285, aggiunto dall’art. 10, c. 1, legge 19
244/2007) ottobre 1998, n. 366)
2. In caso di manutenzione straordinaria delle strade, gli
Riqualificazione urbana enti proprietari provvedono a realizzare piste ciclabili
1. È soppresso il fondo di 103 milioni di euro destinato adiacenti, purché l’intervento sia conforme al programma
alla riqualificazione urbana dei comuni. (art. 2, c. 6, leg- pluriennale e salvo comprovati problemi di sicurezza. (art.
ge n. 244/2007) 14, c. 2 bis, DLgs 30 aprile 1992, n. 285, aggiunto dal-
l’art. 10, c. 2, legge 19 ottobre 1998, n. 366)
Territorio e ambiente 3. Una quota non inferiore al 5% del fondo per la mobilità
1. Un fondo per il ripristino del paesaggio di 15 milioni di sostenibile istituito per gli anni 2007-2009 con una dota-
euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, è fina- zione annuale di 90 milioni di euro, è destinata ad inter-
lizzato alla demolizione di immobili e infrastrutture la venti di mobilità ciclistica. (art. 1, c. 1323, legge n. 296/
cui realizzazione ha prodotto un danno al paesaggio in 2006)
aree riconosciute dall’Unesco, al risanamento e ripristino
Impianti sportivi
dei luoghi e ad eventuali azioni risarcitorie per l’acquisi-
zione di immobili da demolire. (art. 2, c. 404, legge n. 1. All’adeguamento degli impianti sportivi di capienza su-
244/2007) periore a 7.500 unità, finalizzato a contrastare i fenomeni
1.1. Gli interventi e le modalità attuative sono individuati di violenza in occasione di competizioni, provvedono le
con DM da emanare. (art. 2, c. 405) società utilizzatrici degli impianti medesimi, senza nuovi
1.2. Le regioni possono finanziare gli interventi, a con- o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. (art. 1
corso, con risorse proprie. (art. 2, c. 406) quater, c. 5 bis, DL 24 febbraio 2003, n. 28, convertito
2. Sulla base delle richieste avanzate dai comuni e dalle dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, aggiunto dall’art. 10,
comunità montane, è definito un programma di interventi c. 1, DL 8 febbraio 2007, n. 8, convertito dalla legge 4
per mitigare il pericolo idrogeologico ed incentivare la aprile 2007, n. 41)
permanenza delle popolazioni nelle aree di montagna e
di collina. (art. 2, c. 332, legge n. 244/2007) Impianti per la produzione di energia elettrica
3. Una spesa di 5 milioni di euro è autorizzata per il fi- o di calore da fonte solare
nanziamento di un programma di interventi di difesa 1. Province, comuni capoluogo di provincia e comuni in

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168 2/2008
cui insistono territori facenti parte di aree naturali protette zioni necessarie al pubblico, attraverso un sistema di ban-
di valenza nazionale o regionale di cui alla legge n. 394/ che dati consultabile via internet. (art. 21, c. 4 bis, aggiun-
1991 possono presentare al Ministero dell’ambiente entro to al DL 1º ottobre 2007, n. 159, dalla legge di conversio-
il 27 dicembre 2007 domanda di cofinanziamento per la ne 29 novembre 2007 n. 222)
realizzazione di impianti solari fotovoltaici di alto pregio
architettonico/paesaggistico ed elevata replicabilità negli Opere di urbanizzazione secondaria
edifici pubblici. (comunicato Ministero ambiente, tutela 1. Nell’ambito dei poteri pianificatori del proprio territo-
del territorio e del mare, in G.U. n. 126 dell’1 giugno rio, gli enti locali possono prevedere che le sedi di servi-
2007 e relativo bando) zio e le caserme occorrenti per la realizzazione dei presidi
1.1. I progetti sono cofinanziabili fino ad esaurimento del- di polizia siano inserite tra le opere di urbanizzazione se-
la disponibilità di euro 2.628.559,85. condaria. (art. 31, c. 7, lett. b, legge n. 289/2002)
2. Province e comuni proprietari di edifici ospitanti scuole
medie inferiori o superiori, possono presentare al Ministe- Edilizia scolastica
ro dell’ambiente, a partire dal 1º luglio 2007, domanda di 1. L’impegno ventennale di 15,493 milioni di euro, a de-
cofinanziamento per la realizzazione di impianti fotovol- correre dal 2000, per i mutui Cassa depositi e prestiti da
taici sugli edifici scolastici (comunicato Ministero am- contrarre dal 1999 da comuni e province per l’attivazione
biente, in G.U. n. 126 del 1º giugno 2007 e relativo ban- di opere di edilizia scolastica, si traduce in finanziamenti
do) per 199 milioni di euro con oneri di ammortamento a to-
2.1. I progetti sono cofinanziabili fino ad esaurimento del- tale carico dello Stato. (art. 50, c. 1, lett. m, legge 23 di-
la disponibilità di euro 4.700.000,00. cembre 1998, n. 448)
3. Le pubbliche amministrazioni possono presentare al 2. Per l’attuazione degli interventi di edilizia scolastica di
Ministero dell’ambiente domanda di cofinanziamento cui alla legge 11 gennaio 1996, n. 23, con le procedure e
per la realizzazione di impianti termici per la produzione le modalità ivi previsti, sono state rese disponibili risorse
di calore a bassa temperatura su edifici pubblici (comuni- per mutui, assumibili negli anni del 1998 al 2013 con la
cato Ministero ambiente, in G.U. n. 126 del 1º giugno Cassa depositi e prestiti, con onere di ammortamento a to-
2007 e relativo bando) tale carico dello Stato. (art. 1, c. 1, DL 25 marzo 1997, n.
3.1. I progetti sono cofinanziabili fino ad esaurimento del- 67, convertito dalla legge 23 maggio 1997, n. 135)
la disponibilità di euro 10.334.422,17 2.1. Gli interventi da realizzare che trovano finanziamento
riguardano: l’acquisto e il riattamento di immobili; la co-
Viabilità
struzione, il completamento, le ristrutturazioni, le manu-
1. Per il triennio 2007-2009, una quota di 350 milioni e di tenzioni straordinarie e la riconversione di edifici scolasti-
150 milioni annui del fondo per le aree sottoutilizzate è ci; la realizzazione di impianti sportivi di base o poliva-
destinata all’ammodernamento e potenziamento della via- lenti, eventualmente di uso comune a più scuole, anche
bilità secondaria, rispettivamente, in Sicilia e Calabria. aperti all’utilizzazione da parte della collettività; l’acquisi-
(art. 1, c. 1152 e 1152 bis, legge n. 296/2006, nel testo so- zione di aree, la progettazione, la direzione lavori e il col-
stituito dall’art. 2, c. 538, legge n. 244/2007) laudo, nonché le relative indagini; gli arredi e le attrezza-
1.1. Il riparto delle risorse tra le province della Regione ture relativi alle aule, agli uffici, alle palestre, ai laboratori
Sicilia e della Regione Calabria, in proporzione alla viabi- e alle biblioteche scolastiche, nell’ambito degli interventi
lità presente in ciascuna di esse, è attuato con DM. di nuova costruzione, di riadattamento e di riconversione.
2.2. Il terzo piano triennale (2003-2005) di attuazione del
Edilizia residenziale pubblica piano di edilizia scolastica ha previsto un impegno dal
1. Un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, 2004 di 30,987 milioni di euro per 15 anni ed un impegno
finanziato nel limite di 550 milioni di euro per l’anno dal 2003 di 10,00 milioni di euro, sempre per 15 anni.
2007, nei comuni capoluoghi di provincia, nei comuni (art. 45, c. 1, e tabella 2 allegata, legge n. 448/2001; tabel-
con essi confinanti con popolazione superiore a 10.000 la 1, allegata alla legge n. 289/2002)
abitanti e nei comuni ad alta tensione abitativa, è finaliz- 2.3. Per l’anno 2007 è autorizzata una spesa di 50 milioni
zato al recupero o adattamento funzionale di alloggi di di euro e per gli anni 2008 e 2009 una spesa di 100 milio-
proprietà ex Iacp o dei comuni, non occupati, all’acquisto, ni di euro ciascuno. (art. 1, c. 625, legge n. 296/2006)
alla locazione o alla costruzione di alloggi. (art. 21, c. 1, 2.4. Il 50% delle risorse 2007-2009 è destinato al comple-
DL 1º ottobre 2007, n. 159, convertito dalla legge 29 no- tamento delle attività di messa in sicurezza e di adegua-
vembre 2007, n. 222) mento a norma degli edifici scolastici da parte dei compe-
1.1. Gli alloggi sono da destinare prioritariamente a favore tenti enti locali.
dei conduttori che siano o abbiano nel proprio nucleo fa- 2.5. Per il finanziamento degli interventi, per l’ammontare
miliare persone ultrasessantacinquenni, figli a carico, ma- come sopra, lo Stato, le regioni e gli enti locali concorro-
lati terminali o portatori di handicap con invalidità supe- no in parti uguali.
riore al 66%, con reddito annuo familiare complessivo in- 2.6. Con DM 16 luglio 2007 è attivato il piano triennale
feriore a 27.000,00 euro. 2007-2009 per complessivi 250 milioni di euro e ripartite
2. I soggetti gestori del patrimonio immobiliare di edilizia le risorse tra le regioni e province autonome. (in G.U. n.
residenziale pubblica devono assicurare tutte le informa- 172 del 26 luglio 2007)

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2/2008 169
3. Per l’adeguamento strutturale e antisismico del sistema lorda del 2%. (art. 3, c. 29, legge 24 dicembre 2003, n.
scolastico e per la costruzione di nuovi immobili sostitu- 350; art. 1, c. 207, legge n. 266/2005)
tivi degli edifici esistenti a rischio sismico, il fondo per in- 2. Il regolamento definisce limiti e modalità per la stipu-
terventi strutturali è incrementato di 20 milioni di euro a lazione di polizze assicurative per la copertura dei rischi
decorrere dal 2008. (art. 2, c. 276, legge n. 244/2007) di natura professionale a favore dei dipendenti incaricati
3.1. Con DPCM da emanare sarà definita l’utilizzazione della progettazione, il cui onere è da porsi integralmente
delle risorse. (art. 2, c. 277) a carico delle amministrazioni aggiudicatici. (DLgs 12
3.2. Gli interventi devono prevedere misure significative aprile 2006, n. 163)
di efficienza energetica e di produzione di energia da fon-
Sponsorizzazioni
ti rinnovabili, nonché di risparmio idrico, ed a tali misure
sono subordinati i finanziamenti. (art. 2, c. 281) 1. È possibile applicare contratto di sponsorizzazione alla
realizzazione di opere pubbliche. (determinazione Autori-
Trasporto pubblico locale tà vigilanza lavori pubblici 5 dicembre 2001, n. 24, in
1. Per la promozione ed il sostegno del trasporto pubbli- G.U.n. 8 del 10 gennaio 2002)
co locale, è istituito un fondo di 113 milioni di euro, per 1.1. Sono sponsorizzabili la progettazione nei suoi vari li-
l’anno 2008, di 130 milioni di euro, per l’anno 2009, e di velli, le prestazioni accessorie e l’esecuzione dei lavori o
110 milioni di euro, per l’anno 2010. (art. 1, c. 304, legge delle opere.
n. 244/2007) 1.2. Nell’ambito della sponsorizzazione può rientrare an-
1.1. Una quota non superiore al 20% del fondo è destina- che la diretta realizzazione di attività progettuali o di ese-
ta al completamento delle opere in corso di realizzazione. cuzione da parte dello sponsor.
1.2. Il finanziamento di nuovi interventi è subordinato al- Locazione finanziaria
la realizzazione o all’esistenza di parcheggi di interscam-
bio. 1. È consentito ricorrere alla locazione finanziaria nei casi
1.3. La ripartizione delle risorse tra le finalità del fondo di realizzazione, acquisizione e completamento di opere
sarà operata con DM.(art. 1, c. 305) pubbliche o di pubblica utilità. (art. 1, c. 907, 908 e
912, legge n. 296/2006)
Segnaletica stradale
Fondo rotativo per la progettualità
1. L’attività di manutenzione della segnaletica stradale è
ricondotta alla categoria dei lavori pubblici. (determina- 1. Il fondo istituito presso la Cassa depositi e prestiti per la
zione Autorità vigilanza lavori pubblici 10 dicembre progettualità di investimenti pubblici è stato riformato con
2003, n. 22/2003, in G.U. n. 301 del 30 dicembre 2003) la sostituzione integrale della disciplina originaria dettata
ai commi 54, 56 e 57 dell’art. 1 della legge 28 dicembre
1.1. La normativa in tema di lavori pubblici va applicata
1995, n. 549. (art. 70, c. 1, legge n. 289/2002)
anche nel caso in cui le previste forniture di materiali ab-
1.1. I criteri di valutazione, i documenti istruttori, le pro-
biano valore economico prevalente rispetto alle attività di
cedure, i limiti e le condizioni per l’accesso, l’erogazione
lavorazione.
e il rimborso dei finanziamenti del fondo sono stabiliti
Incentivi per la progettazione dalla Cassa depositi e prestiti con circolare 25 febbraio
2003, n. 1250. (in G.U. n. 66 del 20 marzo 2003)
1. Nei casi di progettazione interna, la costituzione del 1.2. I soggetti ammessi a fruire del fondo sono gli enti lo-
fondo dove affluisce il 2% (fino al 31 dicembre 2003 cali, le aziende speciali degli stessi enti e i consorzi parte-
era l’1,50%) del costo preventivato di un’opera o di un la- cipati oltre che dagli enti locali anche da altri soggetti
voro, non è oggetto di contrattazione decentrata. (DLgs 12 pubblici.
aprile 2006, n. 163; art. 3, c. 29, legge 24 dicembre 2003, 1.3. Le spese necessarie al finanziamento dell’intero ciclo
n. 350) di sviluppo dell’idea progettuale, ossia per la redazione
1.1. Al fondo affluisce, altresı̀, il 30% della tariffa profes- degli studi per l’individuazione del quadro dei bisogni e
sionale relativa a un atto di pianificazione generale, parti- delle esigenze, per studi di prefattibilità e fattibilità, elabo-
colareggiata o esecutiva redatto dall’ufficio. (DLgs 12 razione dei progetti preliminari, definitivi ed esecutivi, va-
aprile 2006, n. 163) lutazioni di impatto ambientale ed ogni rilevazione e ri-
1.2. Il fondo è ripartito tra il personale degli uffici tecnici, cerca necessaria, possono essere integralmente finanziate
il coordinatore unico, il responsabile del procedimento e i con anticipazioni sul fondo, nel limite massimo del 10%
loro collaboratori. del costo presunto dell’opera.
1.3. Con apposito regolamento sono stabiliti i criteri di ri- 1.4. Le disposizioni relative al fondo si applicano anche
partizione per ogni singola opera o atto di pianificazione, per i documenti preparatori del concorso di idee e di pro-
che tengano conto delle responsabilità professionali as- gettazione. (art. 94, c. 13, legge n. 289/2002)
sunte dagli autori dei progetti e dei piani, nonché dagli in- 1.5. La dotazione del fondo è stabilita periodicamente dal-
caricati della direzione dei lavori e del collaudo in corso la Cassa depositi e prestiti; almeno il 30%, fino al 31 di-
d’opera. (DLgs 12 aprile 2006, n. 163) cembre 2006 è riservato alle esigenze progettuali degli in-
1.4. Il gravame degli oneri accessori, ivi compresa la quo- terventi inseriti nel piano di messa in sicurezza degli edi-
ta a carico degli enti, è ricompreso all’interno della quota fici scolastici. (art. 9, c. 1 bis, aggiunto al DL 9 novembre

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2004, n. 266, della legge di conversione 27 dicembre 2. Gli enti locali possono assegnare i seguenti lavori in
2004, n. 306) affidamento diretto a cooperative e loro consorzi che
1.6. La soglia minima per accedere al fondo è fissata in hanno sede ed esercitano prevalentemente le loro attività
250 mila euro, per interventi di competenza di comuni fi- nei comuni montani in materia di sistemazione e manu-
no a 5.000 abitanti, e in un milione di euro per gli altri en- tenzione agraria, forestale e, in genere, del territorio e
ti. La soglia è riferita alle spese per lavori e forniture con- degli ambienti rurali, a condizione che l’importo dei lavo-
nesse all’opera, al netto di Iva. Non sussiste soglia mini- ri affidati non sia superiore a 190.000,00 euro l’anno:
ma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. a) lavori attinenti alla valorizzazione, gestione e manu-
1.7. Le erogazioni devono essere rimborsate entro 60 tenzione dell’ambiente;
giorni dal perfezionamento della provvista finanziaria da b) lavori attinenti alla valorizzazione, gestione e manu-
parte dell’ente. tenzione del paesaggio. (art. 2, c. 134, legge n. 244/2007)
Fondo rotativo per le opere pubbliche Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici
1. È soppresso il fondo rotativo per le opere pubbliche 1. A decorrere dall’anno 2007 le spese di funzionamento
(Frop) istituito presso la Cassa depositi e prestiti nel dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici sono fi-
2003. (art. 71, c. 1/5, legge n. 289/2002, abrogati dall’art. nanziate dal mercato di competenza. (art. 1, c. 65, legge
2, c. 270, legge n. 244/2007) n. 266/2005)
1.1. L’Autorità determina annualmente l’ammontare delle
Fondo di garanzia per le opere pubbliche contribuzioni ad essa dovute dai soggetti, pubblici e pri-
1. Con una dotazione che sarà stabilita dalla Cassa depo- vati, sottoposti alla sua vigilanza. (art. 1, c. 67)
siti e prestiti a valere sulle risorse dell’abrogato fondo ro- 1.2. L’Autorità può, altresı̀, individuare quali servizi siano
tativo per le opere pubbliche, è istituito presso la Cassa erogabili a titolo oneroso e determinare la relativa tariffa.
medesima un fondo di garanzia per le opere pubbliche. 2. Con deliberazione dell’Autorità per la vigilanza sui la-
(art. 2, c. 264 e 265, legge n. 244/2007) vori pubblici 10 gennaio 2007, entrata in vigore il 1º feb-
1.1. Il fondo è finalizzato al sostegno di lavori realizzati braio 2007, sono state stabilite le modalità attuative sulle
con contratti di concessione per le infrastrutture strategi- contribuzioni dovute dai soggetti pubblici e privati. (in
che, a mezzo garanzia prestata in favore dei soggetti pub- G.U. n. 12 del 16 gennaio 2007)
blici o privati coinvolti nella realizzazione o gestione del- 2.1. Il contributo da versare all’Autorità è dovuto dalle
le opere. (art. 2, c. 266 e 267) amministrazioni che bandiscono la gara e dalle imprese
1.2. Limiti, condizioni, modalità e caratteristiche della pre- che vi partecipano, con importi scaglionati in quattro fa-
stazione delle garanzie e dei relativi rimborsi, saranno re- scie a seconda del valore della gara.
golamentati dalla Cassa depositi e prestiti. (art. 2, c. 268) 2.2. Il pagamento del contributo deve avvenire al momen-
to dell’attribuzione, da parte dell’Autorità, del codice di
Fondo di rotazione per interventi ambientali identificazione del procedimento di selezione del con-
1. Con DM 14 ottobre 2003 sono disciplinate le modalità traente, che deve essere riportato nell’avviso pubblico,
di accesso e di funzionamento del fondo di rotazione isti- nella lettera di invito o nella richiesta di offerta comunque
tuito ai sensi dell’art. 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349. denominata.
(in G.U. n. 99 del 28 aprile 2004) 2.3. Il mancato pagamento della contribuzione comporta
1.1. Possono beneficiare dei finanziamenti sul fondo gli l’avvio della procedura coattiva.
enti locali nel cui territorio ricadono le aree e i beni ogget- 2.4. Con comunicato dell’Autorità per la vigilanza sui la-
to di danno ambientale, per gli interventi di disinquina- vori pubblici 13 luglio 2006 sono state indicate le coordi-
mento, messa in sicurezza, bonifica e ripristino dello stato nate del c.c.p. sul quale devono essere versati i contributi.
dei luoghi. (in G.U. n. 167 del 20 luglio 2006)

Territori montani Sicurezza nei cantieri


1. I coltivatori diretti che conducono aziende agricole ubi- 1. L’ente committente è solidalmente responsabile, a de-
cate nei comuni montani, possono assumere in appalto la- correre dal 1º ottobre 2006, del mancato rispetto dell’ob-
vori relativi alla sistemazione e manutenzione del territo- bligo di identificazione del personale occupato nel cantie-
rio montano, quali: re edile, in tutti i casi in cui siano presenti contemporanea-
a) lavori di forestazione; mente nel cantiere più datori di lavoro o lavoratori auto-
b) lavori di costruzione di piste forestali; nomi. (art. 36 bis, c. 3 e 4, aggiunto al DL 4 luglio
c) lavori di arginatura; 2006, n. 223, dalla legge di conversione 4 agosto 2006,
d) lavori di sistemazione idraulica; n. 248)
e) lavori di difesa dalle avversità atmosferiche; 1.1. Chiarimenti operativi sulla previsione normativa sono
f) lavori di difesa dagli incendi boschivi. (art. 17, c. 1, leg- forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
ge 31 gennaio 1994, n. 97, nel testo sostituito dall’art. 15, Direzione generale per l’attività ispettiva, con circolare
c. 1, legge n. 388/2000) n. 29 del 28 settembre 2006.
1.1. L’importo dei lavori non può superare 25.822,85 euro 2. Con determinazione 26 luglio 2006 dell’Autorità per la
per ogni anno. vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e fornitu-

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2/2008 171
re, sono stati forniti chiarimenti in ordine all’applicazione analiticamente motivate. (art. 19, c. 8, legge n. 448/
delle norme sulla sicurezza nei cantieri temporanei o mo- 2001; art. 3, c. 120 e 121, legge n. 244/2007)
bili, relativamente agli appalti di lavori pubblici. (in G.U. 3. Le politiche di reclutamento del personale devono esse-
n. 185 del 10 agosto 2006) re adeguate al principio del contenimento della spesa in
2.1. A decorrere dal 23 ottobre 2006, le stazioni appaltanti coerenza con gli obiettivi fissati dai documenti di finanza
devono comunicare all’Autorità per la vigilanza sui con- pubblica. (art. 3, c. 69, legge 24 dicembre 2003, n. 350)
tratti pubblici di lavori, servizi e forniture: 3.1. Gli atti di programmazione del fabbisogno del perso-
— le gravi inosservanze delle norme in materia di sicu- nale devono essere trasmessi al Ministero dell’economia e
rezza e delle previsioni contenute nei piani di sicurezza ri- finanze e al Dipartimento della funzione pubblica.
levate dal Cse;
— le gravi inosservanze rilevate nel quadro delle attività Dotazioni organiche
ispettive e di controllo degli organi deputati alla vigilanza 1. L’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la
nei cantieri. (comunicato Autorità vigilanza contratti pub- consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono
blici di lavori, servizi e forniture 28 settembre 2006, in determinate previa verifica degli effettivi fabbisogni e pre-
G.U. n. 247 del 23 ottobre 2006) via consultazione delle organizzazioni sindacali rappre-
2.2. Le comunicazioni devono essere trasmesse entro 30 sentative. (art. 6, c. 1, DLgs 30 marzo 2001, n. 165)
giorni dall’assunzione dei provvedimenti o accertamenti. 1.1. Nell’individuazione delle dotazioni organiche, non
3. Indicazioni operative sulla disciplina sono fornite dal possono essere determinate, in presenza di vacanza di or-
Ministero delle infrastrutture con circolare 3 novembre ganico, situazioni di soprannumerarietà di personale, an-
2006, n. 1733. (in G.U. n. 261 del 9 novembre 2006) che temporanea, nell’ambito dei contingenti relativi alle
singole posizioni economiche delle aree funzionali e di li-
Certificati di esecuzione lavori vello dirigenziale. (art. 6, c. 1, nel testo aggiunto dall’art.
1. I certificati di esecuzione dei lavori dovranno essere ri- 11, DL 10 gennaio 2006, n. 4, convertito dalla legge 9
lasciati esclusivamente utilizzando la procedura informati- marzo 2006, n. 80)
ca. (comunicato Autorità vigilanza contratti pubblici di la- 1.2. I dirigenti sono chiamati a rappresentare i fabbisogni
vori, servizi e forniture 6 luglio 2006, in G.U. n. 159 delle strutture di riferimento dal punto di vista qualitativo
dell’11 luglio 2006) e quantitativo, individuandone la permanenza o la tempo-
1.1. Ai fini dell’utilizzo della procedura informatica, deve raneità, al fine di ricorrere ai diversi istituti di provvista
essere richiesto preventivo accredito al servizio. del personale. (circolare Presidenza Consiglio dei mini-
1.2. Nessun documento cartaceo dovrà essere più trasmes- stri, Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 2 maggio
2006, n. 3/06, in G.U. n. 141 del 20 giugno 2006)
so all’Autorità.
2. I comuni con popolazione superiore e 3.000 abitanti e
1.3. Non saranno presi in considerazione certificati tra-
le province hanno dovuto provvedere nel 2003-2006 alla
smessi in modo difforme. (comunicato Autorità vigilanza
rideterminazione delle dotazioni organiche, tenuto conto:
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture 18 ottobre
a) di accrescere l’efficienza delle amministrazioni;
2006, in G.U. n. 247 del 23 ottobre 2006)
b) di razionalizzare il costo del lavoro e contenere la spesa
complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i
vincoli di finanza pubblica;
PUBBLICO IMPIEGO c) di utilizzare al meglio le risorse umane, curando la for-
Programmazione del fabbisogno di personale mazione e lo sviluppo professionale, garantendo pari op-
portunità e pari condizioni rispetto a quelle del lavoro pri-
1. Gli enti locali devono adeguare i propri ordinamenti per vato;
assicurare, attraverso una programmazione triennale del d) del processo di riforma delle amministrazioni;
fabbisogno di personale, le esigenze di funzionalità e mi- e) delle disposizioni relative al riordino e alla razionaliz-
gliore funzionamento dei servizi con la riduzione pro- zazione di specifici settori;
grammata delle spese del personale. (art. 39, c. 1 e 19, f) dei processi di trasferimento di funzioni. (art. 34, c. 1,
legge 27 dicembre 1997, n. 449) legge n. 289/2002)
1.1. La programmazione deve prevedere l’eventuale ri- 3. Oltre ai comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti,
corso a contratti di somministrazione (ex lavoro interina- erano esclusi dall’obbligo di rideterminazione delle dota-
le), con numero dei lavoratori e motivazioni che ne deter- zioni organiche:
minano il ricorso, e deve essere integrata, per l’anno — gli enti terremotati;
2008, dal piano per la progressiva stabilizzazione dei — gli enti colpiti da calamità naturali;
precari 2008-2010. (circolare Dipartimento funzione pub- — gli enti in dissesto finanziario;
blica, Uppa, 12 febbraio 2007, n. 2; art. 3, c. 94, legge n. — le unioni di comuni;
244/2007) — le comunità montane. (art. 2, c. 1, DPCM 12 settem-
2. L’organo di revisione accerta che i documenti di pro- bre 2003, in G.U. n. 239 del 14 ottobre 2003)
grammazione del fabbisogno di personale siano impron- 4. Fino a quando non siano stati perfezionati i provvedi-
tati al rispetto del principio di riduzione complessiva del- menti di rideterminazione delle dotazioni organiche, le
la spesa e che eventuali deroghe a tale principio siano dotazioni sono provvisoriamente determinate in misura

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172 2/2008
pari ai posti coperti al 31 dicembre 2002, tenuto anche dirizzo, per gli enti locali, le disposizioni che dispongono
conto dei posti per i quali, alla stessa data, sono in corso per le amministrazioni pubbliche una rideterminazione
di espletamento procedure di reclutamento, mobilità o ri- delle dotazioni organiche che apporti riduzione alla spesa
qualificazione del personale, e fatti salvi i posti formal- complessiva dei posti in organico. (art. 1, c. 93, legge n.
mente istituiti successivamente al 29 settembre 2002, 311/2004)
ma comunque entro il 31 dicembre 2002, per l’esercizio 7.1. Ai fini della riduzione, devono essere adottate misure
di funzioni trasferite dallo Stato e dalle regioni. (art. 34, di razionalizzazione e riorganizzazione degli uffici.
c. 3, legge n. 289/2002; art. 2, c. 6, DPCM 12 settembre 8. Gli enti locali che costituiscono o assumono partecipa-
2003) zioni in società, consorzi o altri organismi devono adotta-
4.1. Gli esiti dell’attività di rilevazione del personale di re provvedimenti di trasferimento delle risorse umane in
ruolo presente in servizio al 31 dicembre 2002 sono fissati misura adeguate alle funzioni che tali soggetti esterni do-
con un provvedimento formale. (circolare Presidenza vranno esercitare. (art. 3, c. 70, legge n. 244/2007)
Consiglio dei ministri, Dipartimento funzione pubblica, 8.1. I provvedimenti di trasferimento delle risorse umane,
11 aprile 2003, n. 2125) per gli effetti derivanti sul personale dell’ente, devono es-
4.2. La rilevazione non deve tenere conto del personale sere adottati sentite le organizzazioni sindacali e compor-
non di ruolo o ottenuto in comando e deve, invece, com- tano la rideterminazione della dotazione organica.
putare il proprio personale di ruolo comandato verso altre 8.2. Fino alla rideterminazione della dotazione organica,
amministrazioni. le dotazioni organiche dell’ente sono pari al numero dei
5. Le dotazioni organiche rideterminate devono assicurare posti coperti al 31 dicembre dell’anno precedente alla co-
il rispetto dei seguenti vincoli: stituzione o partecipazione in società, consorzi o altri or-
a) invarianza della spesa; ganismi. (art. 3, c. 31)
b) dotazioni non superiori al numero dei posti di organico
complessivamente vigenti alla data del 29 settembre 2002. Uffici legali
(art. 34, c. 2, legge n. 289/2002) 1. Con apposite convenzioni, possono essere istituiti, tra
5.1. Con DPCM 12 settembre 2003, entrato in vigore il 29 più comuni, uffici unici di avvocatura per lo svolgimento
ottobre 2003, è stato definito l’ambito applicativo delle di- di attività di consulenza legale, difesa e rappresentanza in
sposizioni sulla rideterminazione delle dotazioni organi- giudizio. (art. 2, c. 12, legge n. 244/2007)
che. (in G.U. n. 239 del 14 ottobre 2003)
6. Le province ed i comuni con popolazione da 5.000 abi- Trattenimento in servizio
tanti, esclusi gli enti delle regioni Friuli Venezia Giulia e 1. Dal 4 luglio 2006 è soppressa la facoltà di mantenere in
Valle D’Aosta e delle province autonome di Trento e Bol- servizio i pubblici dipendenti fino al compimento del set-
zano, hanno dovuto procedere alla rideterminazione delle tantesimo anno di età. (art. 33, c. 1, DL 4 luglio 2006, n.
proprie dotazioni organiche entro i limiti di spesa determi- 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
nati come segue: 1.1. Le autorizzazioni già disposte alla data del 3 luglio
+ spesa relativa al personale in servizio al 31 dicembre 2006 continuano a mantenere la loro validità. (art. 33, c.
2004, comprensiva del trattamento accessorio; 2)
+ spesa per procedure concorsuali in atto alla data del 30
novembre 2004; Assunzione di personale
+ spesa per mobilità avviate dagli enti di destinazione alla 1. Alle province ed ai comuni con popolazione superiore a
data del 1º gennaio 2005; 5.000 abitanti soggetti al patto di stabilità interno, che
+ spese connesse a processi di trasformazione o soppres- hanno realizzato l’obiettivo 2006, non si applicano limiti
sioni di amministrazioni pubbliche ovvero concernenti di assunzione di personale. (art. 1, c. 557, legge n. 296/
personale in situazione di eccedenza; 2006)
+ incremento percentuale, differenziato per tipologia di 2. I comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, le co-
enti; munità montane e le unioni di comuni, non soggetti al pat-
= spesa complessiva nuova dotazione organica. (art. 2, to di stabilità interno, possono procedere ad assunzione di
DPCM 15 febbraio 2006, in G.U. n. 52 del 3 marzo 2006) personale nei limiti delle cessazioni di rapporto di lavoro a
6.1. La spesa complessiva della nuova dotazione organica tempo indeterminato verificatesi nell’anno precedente.
come sopra determinata non poteva essere superiore a (art. 1, c. 562, legge n. 296/2006)
quella della dotazione organica vigente al 31 dicembre 2.1. Restano ferme le assumibilità in forza del DPCM 15
2004 ridotta in misura non inferiore al 5%. febbraio 2006, non operate, consentite per gli anni 2005 e
6.2. È possibile procedere a successiva rideterminazione 2006. (in G.U. n. 52 del 3 marzo 2006)
delle dotazioni organiche negli anni 2006 e 2007 soltanto 2.2. Le assunzioni possono essere realizzate nel limite del-
nei casi di passaggi di personale in attuazione di decentra- la spesa massima complessiva effettuabile, in termini di
mento amministrativo, di processi di ristrutturazione e pri- equivalenza della spesa riferita alle cessazioni verificatesi.
vatizzazioni di pubbliche amministrazioni o in situazioni (note Presidenza Consiglio dei ministri, Dipartimento fun-
di eccedenza, nonché del personale docente di cui all’art. zione pubblica, Uppa, 22 maggio 2006, n. 5/06, e Mini-
35 della legge n. 289/2002. stero economia e finanze, Ragioneria generale dello Stato,
7. Hanno valore di principio e costituiscono norme di in- 19 maggio 2006, n. 76037)

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2/2008 173
2.3. La modalità di computo è valida anche per le progres- con nuova modulistica dall’11 gennaio 2008 e in via tele-
sioni verticali, fermo restando la disciplina che regola le matica dal 1º marzo 2008, scade alle ore 24 del giorno
modalità concorsuali di accesso al pubblico impiego e precedente l’inizio del rapporto di lavoro.
nell’ambito della programmazione triennale dei fabbiso- 4.6. Formano oggetto della comunicazione anche:
gni e delle dotazioni organiche vigenti. — la trasformazione del rapporto di lavoro;
3. Prima di avviare le procedure di assunzione di persona- — la cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeter-
le, gli enti locali sono tenuti a comunicare l’area, il livello, minato;
la sede di destinazione e, ove necessario, le funzioni e le — l’anticipata risoluzione di contratto a termine;
eventuali specifiche idoneità richieste per i quali si inten- — la proroga di rapporti di lavoro a tempo determinato;
de bandire il concorso, alle strutture regionali e provinciali — la proroga e la cessazione anticipata delle collabora-
alle quali sono affidati i compiti di riqualificazione profes- zioni.
sionale e ricollocazione presso altre amministrazioni del 4.7. Nei casi di assunzione a tempo indeterminato con uti-
personale. (art. 34 bis, c. 1, DLgs 30 marzo 2001, n. lizzo di graduatoria di concorso vigente, non sussiste l’ob-
165; circolare Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 17 bligo della preventiva comunicazione ai sensi dell’art. 34
marzo 2003, n. 1440) bis del DLgs 30 marzo 2001, n. 265. (parere Dipartimento
3.1. All’avvio delle procedure concorsuali può procedersi funzione pubblica 15 ottobre 2003, n. 179/2003)
decorsi due mesi dalla data di ricezione, per conoscenza, 5. Negli enti soggetti per gli anni 2005, 2006 e 2007 a li-
da parte del Dipartimento della funzione pubblica della mitazione delle assunzione, i termini di validità delle gra-
comunicazione e solo per le posizioni per le quali non duatorie sono prorogati di un triennio. (art. 1, c. 100, leg-
sia intervenuta, da parte del Dipartimento della funzione ge n. 311/2004)
pubblica, assegnazione di personale collocato in disponi- 5.1. Il predetto termine decorre, in ogni caso, dalla data di
bilità ovvero interessato ai processi di mobilità. (art. 34 pubblicazione della graduatoria stessa e non fa riferimento
bis, c. 2 e 4) all’anno solare di attinenza.
3.2. Sono nulli gli accordi, gli atti, o le clausole dei con- 5.2. La proroga è applicabile a tutte le graduatorie in vi-
tratti collettivi volti a eludere l’applicazione del principio gore alla data del 1º gennaio 2005, indipendentemente
del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamen- che lo fossero perché in corso la vigenza ordinaria trien-
to di nuovo personale. (art. 30, c. 2, periodo aggiunto dal- nale o perché prorogate da norme di legge. (parere Dipar-
l’art. 16, c. 1, lett. b, legge 28 novembre 2005, n. 246) timento funzione pubblica, Uppa, 7 marzo 2006, n. 1)
3.3. Le assunzioni effettuate in violazione sono nulle di 6. Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del
diritto. (art. 34, c. 5) personale restano vigenti per un termine di tre anni dalla
3.4. Sono escluse dalla procedura di preventiva comunica- data di pubblicazione, salvo periodi di vigenza inferiori
zione le mobilità volontarie ed i casi di scorrimento della previsti da leggi regionali. (art. 35, c. 5 ter, aggiunto al
graduatorie. DLgs 30 marzo 2001, n. 165, dall’art. 3, c. 87, legge n.
4. Dal 1º gennaio 2007 sussiste l’obbligo di comunicare al 244/2007)
Centro per l’impiego territorialmente competente le as- 7. Nell’anno 2008, i bandi di concorso per assunzioni a
sunzioni a tempo determinato e indeterminato e le instau- tempo indeterminato possono prevedere:
razioni di rapporti di collaborazione coordinata e conti- a) una riserva di posti non superiore al 20% dei posti
nuativa, anche nella modalità a progetto. (art. 9, c. 2, messi a concorso per il personale non dirigenziale che
DL 1º ottobre 1996, n. 510, convertito dalla legge 28 no- abbia maturato almeno tre anni di esperienze di lavoro
vembre 1996, n. 608, nel testo modificato dall’art. 1, c. subordinato a tempo determinato presso pubbliche ammi-
1180, legge n. 296/2006) nistrazioni, in virtù di contratti stipulati prima del 28 set-
4.1. Indirizzi operativi sugli adempimenti sono forniti dal tembre 2007;
Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Direzione b) il riconoscimento, in termini di punteggio, del servizio
generale mercato del lavoro, 4 gennaio 2007, n. 440. prestato in virtù di contratti di collaborazione coordinata
4.2. L’obbligo di comunicazione sussiste qualunque sia la e continuativa stipulati prima del 28 settembre 2007, per
modalità di assunzione e grava sul dirigente responsabile almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio
del procedimento di assunzione. antecedente a tale data. (art. 3, c. 106, legge n. 244/2007)
4.3. Ulteriori indirizzi operativi sono forniti dal Ministero 8. La trasformazione a tempo pieno dei rapporti con con-
del lavoro e della previdenza sociale, Direzione generale tratti di lavoro a tempo parziale del personale che ne ab-
lavoro, con circolare 14 febbraio 2007, n. 13. bia fatto richiesta, ha precedenza rispetto alle assunzioni
4.4. Formano oggetto della comunicazione: di personale a tempo pieno. (art. 3, c. 101, legge n. 244/
— i rapporti di lavoro subordinato; 2007)
— i rapporti di lavoro autonomo reso in forma coordinata 8.1. La trasformazione può avvenire nel rispetto delle mo-
e continuativa; dalità e nei limiti previsti dalle disposizioni in materia di
— i contratti di lavoro a progetto; assunzioni.
— le collocazioni occasionali di lavoro autonomo; 9. Il termine già fissato al 2010 per l’effettuazione di as-
— i tirocini di formazione e orientamento ed ogni altro sunzioni a tempo indeterminato per il 100% delle cessa-
tipo di esperienza lavorativa ad essi assimilata. zioni dal servizio verificatesi nell’anno precedente, è rin-
4.5. Il termine per inviare la comunicazione di assunzione viato al 2011. (art. 1, c. 103, legge n. 311/2004, nel testo

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174 2/2008
modificato dall’art. 1, c. 537, legge n. 296/2006, e dal- almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, in
l’art. 3, c. 105, legge n. 244/2007) virtù di contratti stipulati prima del 29 settembre 2007;
10. Le assunzioni derivanti da leggi speciali, al fine di mo- — che sia stato in servizio, anche non continuativo, per
nitorare i dati sulla stabilizzazione del precariato e dei lavo- almeno tre anni nel quinquennio 2002-2006 o 2003-2007.
ratori socialmente utili, sono comunicate al Ministero del- 2.2. La stabilizzazione è diretta se il personale che ne be-
l’economia e finanze, Ragioneria generale dello Stato, e neficia è stato assunto mediante procedure selettive di na-
al Dipartimento della funzione pubblica. (art. 1, c. 3, tura concorsuale o previste da norme di legge.
DPCM 15 febbraio 2006, in G.U. n. 52 del 3 marzo 2006) 2.3. Alla stabilizzazione del personale assunto con proce-
11. L’assunzione di personale, compreso quello apparte- dure diverse da quelle di cui al punto precedente si prov-
nente alle categorie protette, è condizionato alla program- vede previo espletamento di prove selettive.
mazione triennale del fabbisogno del personale. (art. 35, 3. I comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, le co-
c. 5, DLgs 30 marzo 2001, n. 165) munità montane e le unioni di comuni, non soggetti al
11.1. Gli enti locali disciplinano nel regolamento sull’or- patto di stabilità interno, possono procedere alla stabiliz-
dinamento degli uffici e servizi le modalità di assunzione zazione del personale in servizio a tempo determinato
agli impieghi, i requisiti di accesso e le procedure concor- avente i requisiti di cui al precedente punto 2.1., con le
suali. modalità di cui ai punti 2.2. e 2.3., nei limiti delle cessa-
12. I bandi di concorso devono prevedere l’accertamento zioni di rapporto di lavoro a tempo indeterminato verifi-
della conoscenza dell’uso delle apparecchiatura e delle catesi nell’anno precedente e nel rispetto del tetto di spe-
applicazioni informatiche e di almeno una lingua stranie- sa. (art. 1, c. 562, legge n. 296/2006; parere Dipartimento
ra. (art. 37, DLgs 30 marzo 2001, n. 165) funzione pubblica, Uppa, 19 settembre 2007, n. 18/07)
13. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede 4. Entro il 30 aprile 2008 gli enti locali predispongono,
di prima destinazione per un periodo non inferiore a 5 an- nell’ambito della programmazione triennale del fabbiso-
ni. (art. 35, c. 5 bis, aggiunto al DLgs 30 marzo 2001, n. gno di personale e sentite le organizzazioni sindacali,
165, dall’art. 1, c. 230, legge n. 266/2005) un piano per la progressiva stabilizzazione del seguente
13.1. La disposizione costituisce norma non derogabile personale non dirigenziale:
dai contratti collettivi. a) personale con contratto di lavoro a tempo determinato
13.2. La mobilità è, quindi, consentita solo ed esclusiva- avente i requisiti di cui al precedente punto 2.1.;
mente per i dipendenti che abbiano prestato servizio pres- b) personale con contratti di collaborazione coordinata e
so l’ente di origine per almeno 5 anni consecutivi. continuativa in essere al 1º gennaio 2008 e che alla stessa
data abbia espletato attività lavorativa per almeno tre an-
Stabilizzazione precari ni, anche non continuativi, presso la stessa amministra-
1. Il fondo 2007 di 5 milioni di euro finalizzato alla rea- zione, nel quinquennio antecedente al 28 settembre
lizzazione di piani straordinari per l’assunzione a tempo 2007. (art. 3, c. 94, legge n. 244/2007)
indeterminato di personale già assunto o utilizzato attra- 4.1. È escluso dalle procedure di stabilizzazione relative ai
verso tipologie contrattuali non a tempo indeterminato, è contratti di collaborazione coordinata e continuativa il
incrementato di 20 milioni di euro a decorrere dal 2008. personale di diretta collaborazione degli organi politici.
(art. 1, c. 417 e 420, legge n. 296/2006; art. 3, c. 97, legge 4.2. Con DPCM da adottare inderogabilmente entro il 31
n. 244/2007) marzo 2008 vengono disciplinati i requisiti e le condizioni
1.1. I criteri e le procedure per l’assegnazione delle risorse per assimilare ai contratti di collaborazione coordinata e
agli enti che ne facciano richiesta, compresi i requisiti dei continuativa, ai fini della stabilizzazione, tipologie con-
soggetti interessati alla stabilizzazione e le relative moda- trattuali diverse di lavoro flessibile. (art. 3, c. 96, legge
lità di selezione, sono stabiliti con DPCM da adottare en- n. 244/2007)
tro il 30 aprile 2007. (art. 1, c. 418, legge n. 296/2006) 5. Nelle more delle procedure di stabilizzazione il perso-
1.2. Agli enti destinatari delle risorse è fatto divieto, salvo nale con contratto a tempo determinato può continuare a
responsabilità patrimoniale dell’autore della violazione, di prestare servizio. (art. 3, c. 92 e 95, legge n. 244/2007)
ricorrere a nuovi rapporti di lavoro precario nei cinque an- 6. Il personale proveniente dai consorzi agrari e collocato
ni successivi. (art. 1, c. 419) in mobilità collettiva alla data del 29 settembre 2006, può
2. Le province e i comuni con popolazione superiore a essere inquadrato, a domanda, nei limiti delle dotazioni
5.000 abitanti possono procedere, nei limiti dei posti di- organiche vigenti al 1º gennaio 2007. (art. 1, c. 559, legge
sponibili in organico e nel rispetto dei tetti di spesa, alla n. 296/2006)
stabilizzazione del personale in servizio a tempo determi- 7. Non rientrano nella categoria dei lavoratori precari de-
nato. (art. 1, c. 558, legge n. 296/2006, art. 3, c. 90, lett. stinati alla stabilizzazione i dipendenti a tempo determina-
b), legge n. 244/2007) to che fruiscono del cumulo dei redditi derivanti da pen-
2.1. Per gli anni 2008 e 2009 può procedersi alla stabi- sione di anzianità con quelli relativi a lavoro dipendente.
lizzazione del personale a tempo determinato in possesso (nota Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 18 dicembre
di uno dei seguenti requisiti: 2007, n. 48967)
— che al 1º gennaio 2008 sia in servizio da almeno tre
anni, anche non continuativo; Mobilità
— che consegua, successivamente al 1º gennaio 2008, 1. Con il semplice consenso dell’amministrazione di ap-

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partenenza, è possibile ricoprire posti vacanti in organico decorsi due mesi dalla data di ricezione, per conoscenza,
mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla da parte del Dipartimento della funzione pubblica, della
stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni. comunicazione e solo per le posizioni per le quali non
(art. 30, DLgs 30 marzo 2001, n. 165) sia intervenuta, da parte del Dipartimento della funzione
1.1. In tutte le ipotesi di mobilità volontaria, occorre sem- pubblica, assegnazione di personale collocato in disponi-
pre mantenere al dipendente la posizione economica go- bilità ovvero interessato ai processi di mobilità. (art. 34
duta nell’ente di provenienza. (nota Dipartimento funzio- bis, c. 2 e 4, DLgs 30 marzo 2001, n. 165)
ne pubblica, Uppa, 13 novembre 2006, n. 10) 6.3. Sono nulli gli accordi, gli atti o le clausole dei con-
2. Il ricorso alle procedure di mobilità tra enti locali di re- tratti collettivi volti ad eludere l’applicazione del principio
gioni diverse è consentito soltanto nell’ipotesi in cui l’ente del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamen-
ricevente abbia un rapporto dipendenti/popolazione infe- to di nuovo personale. (art. 30, c. 2, periodo aggiunto dal-
riore a quelli che qui seguono, per fascia demografica. l’art. 16, c. 1, lett. b, legge 28 novembre 2005, n. 246)
. Comuni, con popolazione: 6.4. Le assunzioni effettuate in violazione sono nulle di
— fino a 999 abitanti, rapporto 1/143; diritto. (art. 34, c. 5)
— da 1.000 a 2.999 abitanti, rapporto 1/150; 6.5. Sono escluse dalla procedura di preventiva comunica-
— da 3.000 a 9.999 abitanti, rapporto 1/158; zione le mobilità volontarie e i casi di scorrimento della
— da 10.000 a 59.999 abitanti, rapporto 1/143; graduatorie.
— da 60.000 a 249.999 abitanti, rapporto 1/120; 7. I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di
— da 250.000 abitanti, rapporto 1/90. prima destinazione per un periodo non inferiore a 5 anni.
. Province, con popolazione: (art. 35, c. 5 bis, aggiunto al DLgs 30 marzo 2001, n. 165,
— fino a 299.999 abitanti, rapporto 1/780; dall’art. 1, c. 230, legge n. 266/2005)
— da 300.000 a 499.999 abitanti, rapporto 1/975; 7.1. la disposizione costituisce norma non derogabile dai
— da 500.000 a 999.999 abitanti, rapporto 1/1.24; contratti collettivi.
— da 1.000.000 a 2.000.000 abitanti, rapporto 1/1.155; 7.2. La mobilità è, quindi, consentita solo ed esclusiva-
— oltre 2.000.000 abitanti, rapporto 1/1.500. (art. 19, c. mente per i dipendenti che abbiano prestato servizio pres-
1, legge n. 448/2001) so l’ente di origine per almeno 5 anni consecutivi.
3. Può essere disposta l’assegnazione temporanea di per- 7.3. La disposizione si riferisce alle amministrazioni che
sonale presso altre pubbliche amministrazione o presso presentano, dal punto di vista organizzativo, un’articola-
imprese private, per singoli progetti e con il consenso zione delle sedi sul territorio e, pertanto, non trova appli-
dei dipendenti interessati, sulla base di appositi protocolli cazione nei confronti degli enti locali. (parere Dipartimen-
di intesa fra le parti. (art. 23 bis, c. 7, DLgs 30 marzo to funzione pubblica, Uppa, 9 marzo 2006, n. 2)
2001, n. 165, nel testo sostituito dall’art. 5, c. 1, DL 31 8. Ai fini della mobilità collettiva, le pubbliche ammini-
gennaio 2005, n. 7, convertito dalla legge 31 marzo strazioni effettuano annualmente rilevazioni delle ecce-
2005, n. 43) denze di personale su base territoriale per categoria o area,
4. È consentito il trasferimento per la mobilità anche inter- qualifica e profilo professionale. (art. 6, c. 1, DLgs 30
compartimentale, nel rispetto delle dotazioni organiche, marzo 2001, n. 165, nel testo aggiunto dall’art. 11, DL
purché siano stati rispettati gli obiettivi del patto di stabi- 10 gennaio 2006, n. 4, convertito dalla legge 9 marzo
lità interno. (art. 1, c. 47, legge n. 311/2004) 2006, n. 80)
5. Con DPCM che avrebbe dovuto essere emanato entro il 9. Non sono applicabili le procedure di mobilità al perso-
1º marzo 2003, saranno stabilite procedure semplificate nale dipendente da società per azioni a maggioranza pub-
per potenziare e accelerare i processi di mobilità, anche blica, in quanto tali società sono soggetti di natura priva-
intercompartimentale, del personale delle pubbliche am- tistica. (nota Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 22
ministrazioni. (art. 34, c. 21, legge n. 289/2002) settembre 2006, n. 6/06)
6. Prima di avviare le procedure di assunzione di persona-
le, gli enti locali sono tenuti a comunicare l’area, il livello, Dirigenti
la sede di destinazione e, ove necessario, le funzioni e le 1. Ai fini del concorso pubblico per la copertura di posti
eventuali specifiche idoneità richieste per i quali si inten- di dirigente, il requisito della anzianità di servizio svolto
de bandire il concorso, alle strutture regionali e provinciali in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto
alle quali sono affidati i compiti di riqualificazione profes- il diploma di laurea, necessario per la partecipazione di di-
sionale e ricollocazione presso altre amministrazioni del pendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni muniti
personale. (art. 34 bis, c. 1, DLgs 30 marzo 2001, n. di laurea, è ridotto da cinque a tre anni nei casi in cui il
165; circolare Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 17 dipendente sia in possesso di diploma di specializzazione
marzo 2003, n. 1440) conseguito presso scuole di specializzazione individuate
6.1. Non sussiste, per gli enti locali, la condizione della con DPCM. (art. 28, c. 2, lett. a, DLgs 30 marzo 2001,
prioritaria immissione in ruolo dei dipendenti in posizione n. 165, nel testo modificato dall’art. 14, c. 1, legge 29 lu-
di comando o di fuori ruolo che abbiano fatto domanda di glio 2003, n. 229)
trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui presta- 2. L’accesso alla carriera dirigenziale è consentita soltanto
no servizio. (art. 30, c. 2 bis) ai possessori del diploma di laurea, di cui al vecchio ordi-
6.2. All’avvio delle procedure concorsuali può procedersi namento, o di nuova laurea specialistica e non già anche

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ai possessori di laurea triennale di primo livello. (circolare che dei segretari comunali e provinciali che non abbiano
Dipartimento funzione pubblica 6 novembre 2005, n. 4/ prestato servizio in qualità di titolari in altra sede. (art.
05) 101, c. 1, DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art.
3. Nell’ambito dell’autonomia regolamentare e organizza- 1, c. 46, lett. b, legge n. 311/2004)
toria riconosciuta dall’ordinamento vigente, gli enti locali 7. Nei casi di mobilità presso altre pubbliche amministra-
possono, mediante espressa previsione nel proprio regola- zioni, con la conseguente cancellazione dall’albo, nelle
mento interno, consentire l’accesso anche in assenza dei more della nuova disciplina contrattuale, anche i segretari
requisiti previsti dall’art. 28 del DLgs n. 165/2001. (pare- iscritti nelle fasce A e B possono essere collocati nella ca-
re Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 6 febbraio tegoria o area professionale più alta prevista dal sistema di
2006, n. 4) classificazione in vigore presso l’amministrazione di de-
4. Gli incarichi dirigenziali a tempo determinato possono stinazione, previa espressa manifestazione di volontà in
essere conferiti a soggetti che hanno un’età inferiore a tal senso. (art. 1, c. 48, legge n. 311/2004)
quella prevista quale tetto per il trattenimento in servizio 7.1. La norma si interpreta nel senso che è possibile la col-
del personale a tempo indeterminato, ossia 67 anni. (art. locazione in posizioni professionali equivalenti alla ex IX
33, c. 3, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge qualifica funzionale del comparto ministeri, con spettanza
4 agosto 2006, n. 248) del trattamento economico corrispondente. (art. 16, c. 4,
legge 28 novembre 2005, n. 246)
Segretari comunali e provinciali 8. I segretari che abbiano prestato servizio per almeno tre
1. I segretari comunali e provinciali impegnati dal Mini- anni e si siano avvalsi della facoltà di iscrizione alla sezio-
stero dell’interno per l’attività istruttoria delle pratiche re- ne speciale dell’albo, sono inquadrati nei ruoli unici delle
lative agli enti locali in stato di dissesto finanziario, sono amministrazioni in cui prestano servizio al 1º gennaio
collocati fuori ruolo per l’intera durata dell’incarico, an- 2005, oppure di altre amministrazioni in cui si riscontrano
che in deroga ai limiti di carattere temporale previsti dagli carenze di organico, previo consenso degli interessati.
ordinamenti di appartenenza, ma comunque non oltre il li- (art. 1, c. 49, legge n. 311/2004)
mite massimo di cinque anni. (art. 1-septies, aggiunto al 9. I comuni fino a 5.000 abitanti di regioni diverse, posti
DL 31 marzo 2003, n. 50, della legge di conversione 20 in posizione di confine, che condividono analoghe condi-
maggio 2003, n. 116) zioni territoriali, ricompresi in sezioni regionali diverse
2. A decorrere dall’anno 2008, una quota di 5 milioni di dell’Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segre-
euro del fondo di mobilità dei segretari comunali e pro- tari comunali e provinciali, possono stipulare convenzioni
vinciali è destinata agli enti non sottoposti al patto di sta- per l’ufficio di segreteria comunale o aderire a convenzio-
bilità interno, ai fini della valorizzazione del ruolo, e del- ni già in atto, nell’ambito di più ampi accordi per l’eser-
la funzione dei segretari comunali e alla razionalizzazio- cizio di funzioni associate, al fine di assicurare lo svolgi-
ne della struttura retribuita della categoria. (art. 3, c. mento delle mansioni delle segreterie comunali nel rispet-
138, legge n. 244/2007) to dei criteri di economicità, efficienza ed efficacia, pur-
2.1. Per gli enti sottoposti al patto di stabilità interno, ai ché non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della fi-
fini di cui sopra sono assicurati da misure definite in sede nanza pubblica. (art. 3 quater, aggiunto al DL 31 marzo
di rinnovo contrattuale. 2005, n. 44, dalla legge di conversione 31 maggio
3. I segretari che alla data dell’11 giugno 2003 sono inse- 2005, n. 88)
riti nella graduatoria dei funzionari non utilmente colloca- 9.1. La norma apporta una deroga alla disciplina posta
ti per l’assunzione di uno dei posti scelti e di coloro che dall’art. 10 del DPR n. 465/1997 in materia di convenzio-
non hanno accettato il trasferimento e che hanno presen- ni di segreteria, che consente tale strumento soltanto ai co-
tato istanza di mobilità per gli uffici territoriali di governo, muni ricompresi nell’ambito della competenza territoriale
sono assegnati agli stessi uffici, nel limite dei posti dispo- della medesima sezione regionale dell’Agenzia autonoma
nibili. (art. 10, c. 4, legge n. 131/2003) per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provin-
4. Durante il periodo in cui il segretario è utilizzato in po- ciali. (circolare Ministero interno, Dipartimento affari in-
sizione di distacco, comando, aspettativa, fuori ruolo o al- terni e territoriali, 20 giugno 2005, n. 23/2005)
tra analoga posizione presso altre amministrazioni pubbli-
che e in ogni altro caso previsto dalla legge, il termine di Contrattazione integrativa
collocamento in disponibilità resta sospeso. (art. 101, c. 2 1. Le amministrazioni pubbliche, ai fini del finanziamento
bis, DLgs n. 267/2000, aggiunto dall’art. 3 quater, DL 28 della contrattazione integrativa, tengono conto dei proces-
maggio 2004, n. 136, convertito dalla legge 27 luglio si di rideterminazione delle piante organiche e degli effetti
2004, n. 186) delle limitazioni in materia di assunzioni di personale a
5. È ridotto da 4 a 2 anni il periodo massimo di «disponi- tempo indeterminato. (art. 1, c. 194, legge n. 266/2005)
bilità» dei segretari comunali o provinciali non conferma- 1.1. I risparmi derivanti non possono essere utilizzati per
ti, revocati o comunque privi di incarico. (art. 101, c. 1, incrementare i fondi negli anni successivi. (art. 1, c. 195)
DLgs n. 267/2000, nel testo modificato dall’art. 1, c. 1.2. Per gli enti locali, la predetta disciplina costituisce in-
46, lett. a, legge n. 311/2004) dicazione di principio. (art. 1, c. 200)
6. È ridotto da 4 a 2 anni il periodo per il collocamento 2. Gli importi relativi alle spese per le progressioni all’in-
d’ufficio in mobilità presso altre amministrazioni pubbli- terno di ciascuna area professionale o categoria, assegnati

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2/2008 177
agli stanziamenti per retribuzioni e portati in detrazione 4.2. L’affidamento in violazione delle disposizioni regola-
dai pertinenti fondi, continuano ad essere a carico dei fon- mentari costituisce illecito disciplinare e determina re-
di medesimi, ai quali vengono riassegnati alla data del sponsabilità erariale.
passaggio di area o di categoria oppure di cessazione 4.3. Le disposizioni regolamentari sugli incarichi devono
dal servizio dei dipendenti che ne hanno fruito. (art. 1, essere trasmesse, entro trenta giorni dalla loro adozione,
c. 193) alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.
3. L’organo di revisione è tenuto a vigilare sulla corretta (art. 3, c. 57)
applicazione delle disposizioni sulla contrattazione inte- 5. Gli incarichi individuali per esigenze alle quali non
grativa. (art. 1, c. 196) può farsi fronte con personale in servizio, possono essere
4. Sono nulle e non possono essere applicate le clausole conferiti solo ad esperti di particolare e comprovata spe-
dei contratti integrativi dai quali derivino oneri previsti cializzazione universitaria. (art. 7, c. 6, DLgs 30 marzo
nei documenti di programmazione annuale e pluriennale. 2001, n. 165, nel testo modificato dall’art. 3, c. 76, legge
(art. 40 bis, c. 3, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, nel testo n. 244/2007)
sostituito dall’art. 14, legge 16 gennaio 2003, n. 3) 5.1. Sono esclusi dal precetto i componenti degli organi
di controllo interno, dei nuclei di valutazione e degli or-
Incarichi a contratto ganismi di monitoraggio degli investimenti. (art. 7, c. 6
1. Per le assunzioni a tempo determinato, occorre fare ri- quater, aggiunto al DLgs 30 marzo 2001, n. 165, dall’art.
ferimento alle seguenti fattispecie esemplificative: 3, c. 77, legge n. 244/2007)
— contratti di formazione e lavoro, previsti dall’art. 3 del
Ccnl; Forme contrattuali flessibili
— contratti a termine, previsti dall’art. 7 del Ccnl; 1. Gli enti locali possono avvalersi di forme contrattuali
— contratti a tempo determinato per gli uffici di supporto di lavoro flessibile solo per esigenze stagionali o per pe-
agli organi di direzione politica, previsti dall’art. 90, c. 1, riodi non superiore a tre mesi. (art. 36, c. 1, DLgs 30 mar-
Tuel; zo 2001, n. 165, nel testo sostituito dall’art. 3, c. 79, legge
— contratti a tempo determinato per la copertura di posti n. 244/2007)
di responsabili di servizi o uffici, di qualifiche dirigenziali 1.1. Sono fatte salve, in deroga ai predetti limiti, le sosti-
o di alta specializzazione, negli enti in cui è prevista la di- tuzioni per maternità, il cui provvedimento di assunzione
rigenza, a termini dell’art. 110, c. 1 e 2, Tuel; deve contenere il nominativo della persona da sostituire.
— contratti a tempo determinato di alte specializzazioni, 1.2. Non è consentito in nessun caso il rinnovo del con-
di dirigenti o di funzionari nell’area direttiva, negli enti in tratto o l’utilizzo del lavoratore con altra tipologia con-
cui non è prevista la dirigenza, a termini dell’art. 110, c. 2, trattuale. (art. 36, c. 2)
Tuel. (circolare Ministero interno 4 marzo 2002, n. 1/ 1.3. Per fronteggiare esigenze temporanee ed eccezionali
2002) può ricorrersi ad assegnazione temporanea di personale
2. Con la quota del 50% dei proventi delle sanzioni ammi- di altre amministrazioni, la cui durata, non rinnovabile,
nistrative pecuniarie per le violazioni al codice della strada, non può essere superiore a sei mesi. (art. 36, c. 3)
a destinazione vincolata con delibera di giunta, possono es- 1.4. Le disposizioni di cui ai punti precedenti non sono
sere finanziate assunzioni stagionali a progetto nelle forme derogabili dalla contrattazione collettiva. (art. 36, c. 4)
di contratti a tempo determinato di personale utilizzato in 1.5. In caso di violazione, è fatto divieto di assunzioni a
servizi connessi alla circolazione stradale. (art. 208, c. 4 qualsiasi titolo nel triennio successivo. (art. 36, c. 6)
bis, DLgs 30 aprile 1992, n. 285, aggiunto dall’art. 1, c. 2. L’assunzione o l’impiego di lavoratori in violazione di
564, legge n. 296/2006; circolare Ministero interno, Dire- disposizioni imperative non può comportare la costituzio-
zione centrale finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007) ne di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. (art. 36, c.
3. Negli enti locali il cui organo consiliare è sciolto per 6, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, nel testo sostituito dal-
infiltrazioni o condizionamenti di stampo mafioso, gli in- l’art. 3, c. 79, legge n. 244/2007)
carichi a tempo determinato di dirigenti, alte specializza- 2.1. Il lavoratore assunto in violazione ha diritto al risar-
zioni o di funzionari nell’area direttiva, sono risolti di di- cimento del danno.
ritto, se non rinnovati entro 45 giorni dall’insediamento 2.2. Le somme pagate devono essere recuperate dagli enti
della commissione straordinaria. (art. 1, c. 715, legge n. nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la viola-
296/2006; circolare Ministero interno, Direzione centrale zione sia dovuta a dolo o colpa grave.
finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007) 3. Non sono soggetti alle disposizioni limitative e sanzio-
4. Non possono essere affidati incarichi di studio, ricerca natorie di cui ai precedenti punti 1. e 2.:
o consulenza a soggetti estranei all’ente se non previa ap- a) i lavoratori assunti per gli uffici di supporto agli orga-
provazione, da parte del consiglio, di un programma nel- ni di direzione politica;
l’ambito del quale tali incarichi devono essere previsti. b) gli incarichi dirigenziali;
(art. 3, c. 55, legge n. 244/2007) c) gli incarichi per gli organi di direzione, consultivi e di
4.1. I limiti, i criteri, le modalità e la spesa annua massi- controllo;
ma per gli incarichi di studio, ricerca o consulenza sono d) i lavoratori assunti per lo svolgimento di programmi o
fissati con il regolamento sull’ordinamento degli uffici e attività con finanziamenti con fondi comunitari o con il
dei servizi. (art. 3, c. 56, legge n. 244/2007) fondo per le aree sottoutilizzate. (art. 36, c. 7 e 11, DLgs

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30 marzo 2001, n. 165, nel testo sostituito dall’art. 3, c. 9. Con la quota del 50% dei proventi delle sanzioni ammi-
79, legge n. 244/2007) nistrative pecuniarie per violazioni al codice della strada, a
4. Non sono, altresı̀, soggetti alle predette disposizioni li- destinazione vincolata con delibera di giunta, possono es-
mitative e sanzionatorie gli enti locali non sottoposti al sere finanziate assunzioni stagionali a progetto nelle forme
patto di stabilità interno, con dotazione organica non su- flessibili di lavoro di personale utilizzato in servizi connes-
periore a 15 unità, limitatamente alla sostituzione di lavo- si alla circolazione stradale. (art. 208, c. 4 bis, DLgs 30
ratori assenti con diritto alla conservazione del posto. aprile 1992, n. 285, aggiunto dall’art. 1, c. 564, legge n.
(art. 36, c. 9, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, nel testo so- 296/2006; circolare Ministero interno, Direzione centrale
stituito dall’art. 3, c. 79, legge n. 244/2007) finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007)
4.1. Nel contratto di lavoro a termine deve essere indicato 10. Negli enti locali il cui organo consiliare è sciolto per
il nome del lavoratore sostituito e la causa della sua so- infiltrazioni o condizionamenti di stampo mafioso, gli in-
stituzione. carichi di collaborazione coordinata e continuativa sono
5. Gli incarichi individuali per esigenze alle quali non risolti di diritto, se non rinnovati entro 45 giorni dall’inse-
può farsi fronte con personale in servizio, possono essere diamento della commissione straordinaria. (art. 1, c. 715,
conferiti solo ad esperti di particolare e comprovata spe- legge n. 296/2006; circolare Ministero interno, Direzione
cializzazione universitaria. (art. 7, c. 6, DLgs 30 marzo centrale finanza locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007)
2001, n. 165, nel testo modificato dall’art. 3, c. 76, legge 11. Le province e i comuni con popolazione superiore a
n. 244/2007) 5.000 abitanti soggetti al patto di stabilità interno che
5.1. Sono esclusi dal precetto i componenti degli organi hanno realizzato l’obiettivo nell’anno precedente, nel
di controllo interno, dei nuclei di valutazione e degli or- triennio 2007-2009 riservano una quota non inferiore
ganismi di monitoraggio degli investimenti. (art. 7, c. 6 al 60% dei posti da ricoprire mediante avviamenti a sele-
quater, aggiunto al DLgs 30 marzo 2001, n. 165, dall’art. zione di personale a tempo determinato ai collaboratori
3, c. 77, legge n. 244/2007) coordinati e continuativi in servizio per almeno comples-
6. Forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego sivi 12 mesi alla data del 29 settembre 2006. (art. 1, c.
del personale sono: 560, legge n. 296/2006; art. 3, c. 78, legge n. 244/2007)
— le convenzioni; 11.1. Sono escluse le collaborazioni aventi natura di no-
— le collaborazioni coordinate e continuative per lo svol- mina politica.
gimento di funzioni per le quali non sono presenti nell’en-
te corrispondenti professionalità. (art. 36, c. 1, DLgs 30 Personale ex Ente poste italiane
marzo 2001, n. 165) 1. I comandi in atto del personale dell’ex Ente poste ita-
6.1. Per il personale in convenzioni occorre fare riferi- liane presso pubbliche amministrazioni sono prorogati al
mento alle seguenti fattispecie esemplificative: 31 dicembre 2008, termine entro il quale il personale può
— convenzioni a termine per collaborazioni esterne ad essere inquadrato in ruolo nei limiti dei posti in organico.
alto contenuto di professionalità, previste dall’art. 110, (art. 3, c. 112, legge n. 244/2007)
c. 6, Tuel;
— incarichi individuali ad esperti di particolare e com- Rapporti di lavoro a tempo parziale
provata specializzazione universitaria, per esigenze cui 1. I trattamenti economici accessori possono essere rico-
non può farsi fronte con personale in servizio, a termini nosciuti ai dipendenti in part-time anche in misura non
dell’art. 7, c. 6, DLgs 30 marzo 2001, n. 165; frazionata o non direttamente proporzionale al regime di
— convenzioni a termini degli artt. 13 e 14 del Ccnl 22 orario adottato. (art. 39, c. 25, legge 27 dicembre 1997,
gennaio 2004. n. 449)
6.2. Per i rapporti di collaborazione coordinata e continua- 2. Fino a quando non sarà diversamente disposto con atto
tiva occorre fare riferimento alla fattispecie di cui all’art. normativo da ciascun ente, la procedura per la trasforma-
47, lett. c bis, Tuir. zione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo par-
7. Oltre al presupposto giuridico della temporaneità e del- ziale è avviata con la presentazione di domanda da parte
la eccezionalità, l’attivazione di contratti di lavoro di cui del dipendente, con l’indicazione dell’eventuale attività
al precedente punto 6. è condizionata a preventivi presup- di lavoro autonomo o subordinato che intende svolgere,
posti procedurali di: e si conclude con l’accettazione esplicita o con il silen-
— accertamento se non sia possibile acquisire personale zio-assenso decorsi 60 giorni dalla domanda, oppure
temporaneo mediante convenzione con altri enti; con motivato diniego o differimento. (art. 1, c. 58, legge
— valutazione circa l’opportunità di attivare contratti di 23 dicembre 1996, n. 662; art. 39, c. 27, legge 27 dicem-
somministrazione di lavoro temporaneo; bre 1997, n. 449)
— valutazione circa l’opportunità di esternalizzazione e 3. Fino a quando non sarà diversamente disposto con atto
appalto dei servizi. (art. 36, c. 1 bis) normativo da ciascun ente, i risparmi di spesa derivanti
8. Con circolare della Presidenza del Consiglio dei mini- dalla trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo pieno
stri, Dipartimento funzione pubblica, Uppa 2 maggio a tempo parziale sono destinati:
2006, n. 3/06, fra l’altro, è ricordata la necessità di proce- — per il 50% a incentivare la mobilità, ovvero, esperite
dere sempre e comunque a procedure selettive. (in G.U. n. inutilmente le procedure di mobilità, per nuove assunzio-
141 del 20 giugno 2006) ni;

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2/2008 179
— per il 20% al miglioramento della produttività indivi- sere assegnato, a richiesta, a una sede di servizio ubicata
duale e collettiva, secondo i criteri stabiliti dalla contratta- nella stessa provincia o regione nella quale lavora l’altro
zione decentrata; genitore. (art. 42 bis, c. 1, DLgs 26 marzo 2001, n. 151)
— per il 30% ad economie di bilancio. (art. 39, c. 27; art. 1.1. L’assegnazione, per un periodo complessivamente
1, c. 58, legge 23 dicembre 1996, n. 662; art. 39, c. 27, non superiore a tre anni, è condizionata alla sussistenza
legge 27 dicembre 1997, n. 449) di un posto vacante e disponibile di corrispondente posi-
4. La contrattazione collettiva può individuare particolari zione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di
modalità applicative del lavoro a tempo parziale, anche provenienza e destinazione.
prevedendo una riduzione delle percentuali previste per 1.2. L’assenso deve essere comunicato all’interessato en-
la generalità dei casi e l’esclusione di determinate figure tro 30 giorni dalla domanda, cosı̀ come l’eventuale dissen-
professionali che siano ritenute particolarmente necessarie so che, però, deve essere motivato.
per la funzionalità dei servizi. (art. 31, c. 41, legge 23 di- 1.3. Il posto temporaneamente lasciato libero non costitui-
cembre 1998, n. 448) sce disponibilità ai fini di una nuova assunzione. (art. 42
5. La trasformazione a tempo pieno dei rapporti con con- bis, c. 2)
tratti di lavoro a tempo parziale del personale che ne abbia
fatto richiesta, ha precedenza rispetto alle assunzioni di Rapporto di lavoro
personale a tempo pieno. (art. 3, c. 101, legge n. 244/2007) 1. I comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, i
5.1. La trasformazione può avvenire nel rispetto delle mo- consorzi di enti locali che gestiscono servizi a rilevanza
dalità e nei limiti previsti dalle disposizioni in materia di
non industriale, le comunità montane e le unioni di comu-
assunzioni.
ni possono avvalersi dell’attività lavorativa di dipendenti
Ripristino rapporto di impiego a tempo pieno di altre amministrazioni, purché autorizzati
dall’amministrazione di provenienza. (art. 1, c. 557, legge
1. I pubblici dipendenti sospesi dall’impiego o postisi in n. 311/2004)
quiescenza anticipatamente a seguito di un procedimento
1.1. Con parere del consiglio di Stato, Sez. 1^, n. 2141/
penale, possono ottenere il prolungamento o il ripristino
2005, del 25 maggio 2005, sono stati forniti utili orienta-
del rapporto di impiego, qualora siano prosciolti nel giu-
menti per l’applicazione della norma. (circolare Ministero
dizio penale che ha causato l’interruzione del rapporto
interno, Dipartimento affari interni e territoriali, Direzione
purché il atto non sussista o l’imputato non lo abbia com-
centrale autonomie, 21 ottobre 2005, n. 2/2005)
messo, o il fatto non costituisce reato o non è previsto dal-
1.2. L’utilizzazione presso altri enti locali del personale
la legge come reato, ovvero con decreto di archiviazione
dipendente è consentita per le sole prestazioni lavorative
per infondatezza della notizia di reato, anche se pronun-
ciati dopo la cessazione dal servizio e, comunque, nei cin- che non rechino pregiudizio al corretto svolgimento del
que anni antecedenti il 1º gennaio 2004. (art. 3, c. 57, leg- rapporto di lavoro presso l’ente di appartenenza e che
ge 24 dicembre 2003, n. 350) non interferiscano con i suoi compiti istituzionali.
1.1. Alle sentenze di proscioglimento sono equiparati i 1.3. La seconda attività lavorativa può essere prestata sul-
provvedimenti che dichiarano di non doversi procedere la base di un rapporto di lavoro subordinato, quale deroga
per una causa estintiva del reato, pronunciati dopo una al principio relativo all’unicità del rapporto di lavoro dei
sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste o per- pubblici dipendenti, o di lavoro autonomo, restando esclu-
ché il soggetto non lo ha commesso. (errata-corrige in se le prestazioni d’opera professionale.
G.U. n. 144 del 22 giugno 2004) 1.4. Qualora l’utilizzazione, da parte dell’altro ente, av-
1.2. Il ripristino o prolungamento del rapporto di impiego, venga sulla base di un contratto di lavoro subordinato, fer-
anche oltre i limiti di età previsti dalla legge, ha durata pa- ma restando la permanenza del rapporto a tempo pieno
ri al periodo complessivo della sospensione ingiustamente presso l’amministrazione di appartenenza, si pone la ne-
subita. cessità che gli enti interessati si accordino per definire
1.3. Le riassunzioni non sono soggette a limite e vincolo tempi e modi di esercizio dei rispettivi poteri di gestione
alcuno. dei rapporti di lavoro.
1.4. Le modalità attuative sono stabilite dall’art. 2 del DL
16 marzo 2004, n. 66, convertito dalla legge 11 maggio Aspettative e permessi
2004, n. 126. 1. Le amministrazioni pubbliche sono tenute a fornire alla
Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della
Congedo per assistenza ai disabili funzione pubblica, le informazioni relative ai dipendenti
1. Il congedo straordinario della durata di due anni per beneficiari di distacchi, permessi cumulati sotto forma
l’assistenza di familiari disabili può essere fruito a pre- di distacco, aspettative e permessi sindacali, aspettative
scindere dall’anzianità di cinque anni di riconoscimento e permessi per funzioni pubbliche. (art. 50, c. 3 e 4, DLgs
della situazione di gravità del soggetto con handicap. 30 marzo 2001, n. 165)
(art. 42, c. 5, DLgs 26 marzo 2001, n. 151) 1.1. Le informazioni devono essere fornite, in via telema-
tica, anche con dati negativi.
Trasferimento provvisorio 1.2. Il mancato invio è considerato come il verificarsi di
1. Il genitore con figli minori fino a tre anni di età può es- una situazione di fatto con potenzialità lesiva e segnalato

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180 2/2008
agli uffici del procuratore presso la sezione giurisdiziona- 2.2. Le disposizioni sono applicabili oltre che ai contratti
le della Corte dei conti territorialmente competente. scaduti nel 2005 e prorogati nel 2006 anche a quelli in
essere al 30 settembre 2006 e prorogati nel 2007.
Ferie
1. Il Ccnl del comparto regioni e autonomie locali prevede Personale attività dismesse
che le ferie vanno godute effettivamente senza poter esse- 1. Il personale risultante in esubero a seguito dei processi
re sostituite da erogazioni economiche, se non nel caso di di dismissioni di attività non essenziali, che non transita
risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. E tuttavia, nelle società private cui sono attribuite le attività dismes-
qualora a seguito di effettiva impossibilità del reale godi- se, può essere assorbito nell’amministrazione che ha ope-
mento delle ferie non riferibile alla volontà del lavoratore, rato la dismissione. (art. 44, c. 3, legge 27 dicembre 1997,
il dipendente rifiuti di goderne tardivamente o l’ente non n. 449)
lo consenta per concrete esigenze organizzative degli uf-
fici, deve conseguire il pagamento dell’indennità risarcito- Lavori socialmente utili
ria. (parere Dipartimento funzione pubblica, Uppa, 23 no- 1. I comuni possono richiedere l’assistenza di Italia lavoro
vembre 2005, n. Dfp/42252/05) spa per la predisposizione di piani di reinserimento dei la-
voratori socialmente utili nel mercato del lavoro. (art. 41,
Contratto di somministrazione c. 1, legge n. 289/2002)
(ex lavoro interinale) 2. Gli enti locali possono affidare ai soggetti impegnati in
1. Il contratto di somministrazione, che sostituisce il lavo- progetti di lavori socialmente utili, che abbiano effettiva-
ro interinale, si applica anche alle pubbliche amministra- mente maturato 12 mesi di permanenza in tali attività nel
zioni esclusivamente per quanto attiene alla somministra- periodo dal 1º gennaio 1998 al 31 dicembre 1999, lo svol-
zione di lavoro a tempo determinato. (artt. 20 e ss. e art. gimento delle attività uguali, analoghe o connesse a quelle
86, c. 9, DLgs 10 settembre 2003, n. 276) già oggetto dei progetti attraverso incarichi di collabora-
1.1. Le norme contenute nei contratti collettivi nazionali di zione coordinata e continuativa e lavoro autonomo, per
lavoro in tema di lavoro interinale mantengono la loro ef- una durata non superiore a 60 mesi. (art. 6, c. 2, DLgs
ficacia fino alla data di scadenza dei contratti. (art. 86, c. 3) 28 febbraio 2000, n. 81)
2. L’utilizzo di contratti di somministrazione di lavoratori 3. Anche in caso di affidamento d’incarico di collabora-
a tempo determinato è condizionato ai provvedimenti di zione coordinata e continuativa spetta agli enti locali l’in-
programmazione del fabbisogno di personale, ove deve centivo di euro 9.296,22 per ciascun soggetto. (circolare
essere previsto il numero dei lavoratori da utilizzare, ed Ministero lavoro 14 gennaio 2003, n. 105)
al riscontro dei casi e delle ragioni di carattere tecnico, 4. Le convenzioni concernenti l’utilizzo di lavoratori so-
produttivo, organizzativo o sostitutivo che determinano cialmente utili devono essere trasmesse al Dipartimento
l’ente al ricorso a tali contratti. (circolare Dipartimento della funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello
funzione pubblica, Uppa, 12 febbraio 2007, n. 2) Stato. (art. 36, c. 5, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, nel testo
2.1. La somministrazione irregolare costituisce forma di sostituito dall’art. 3, c. 79, legge n. 244/2007)
responsabilità contabile amministrativa, con carico ai diri-
genti del risarcimento danno. Stabilizzazione lavoratori socialmente utili
1. Ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili è ri-
Contratti di formazione e lavoro servata una quota del 30% dei posti da ricoprire mediante
1. La vigente disciplina in materia di contratti di forma- avviamenti a selezione. (art. 12, c. 4, DLgs 1º dicembre
zione e lavoro (ora sostituiti dai contratti di inserimento) 1997, n. 468)
trova applicazione esclusivamente nei confronti della pub- 1.1. In deroga ai limiti della quota riservata, i comuni con
blica amministrazione. (art. 86, c. 9, DLgs 10 settembre popolazione inferiore a 5.000 abitanti che hanno vuoti in
2003, n. 276) organico possono procedere alla stabilizzazione dei sog-
1.1. Gli incentivi economici previsti dalla disciplina in getti collocati in attività socialmente utili, relativamente
materia non trovano più applicazione nei confronti della alle qualifiche per le quali non è richiesto il titolo di studio
generalità dei lavoratori assunti con il contratto di forma- superiore a quello della scuola dell’obbligo. (art. 1, c. 558
zione e lavoro, bensı̀ soltanto nei confronti di soggetti e 1156, lett. f, legge n. 296/2006)
svantaggiati. 1.2. Le assunzioni, nei comuni con popolazione inferiore
2. Le procedure di conversione in rapporti di lavoro a a 5.000 abitanti, possono essere effettuate anche in so-
tempo indeterminato dei contratti scaduti nell’anno prannumero, fermo restando il rispetto dei limiti di spesa
2005 e prorogati nell’anno 2006 e 2007 possono essere per il personale pari a quella dell’anno 2004. (art. 43, DL
effettuate unicamente nel rispetto dei vincoli e dei limiti 1º ottobre 2007, n. 159, convertito dalla legge 29 novem-
alle assunzioni di personale a tempo indeterminato. (art. bre 2007, n. 222)
1, c. 243, legge n. 266/2005; art. 1, c. 528, legge n. 1.3. Sono, quindi, legittimi, nei predetti comuni, gli am-
296/2006; art. 3, c. 100, legge n. 244/2007) pliamenti o la rimodulazione della dotazione organica
2.1. I rapporti in essere instaurati con il personale inte- motivati esclusivamente dalla stabilizzazione degli Lsu.
ressato, nell’attesa delle procedure di conversione, sono (circolare Ministero lavoro e previdenza sociale, Direzio-
prorogati al 31 dicembre 2008. ne generale ammortizzatori sociali, 17 ottobre 2007, n. 14,

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in G.U. n. 254 del 31 ottobre 2007; note Dipartimento Formazione
funzione pubblica, Uppa, 28 dicembre 2007, n. 50327 e 1. Le pubbliche amministrazioni promuovono iniziative di
n. 50569) alta formazione del proprio personale, anche ai fini del-
1.4. Nei casi di assunzione in soprannumero, non potrà l’accesso alla dirigenza, favorendo la partecipazione dei
procedersi ad altre assunzioni di personale fino al totale dipendenti ai corsi di laurea organizzati con l’impiego
riassorbimento della relativa temporanea eccedenza. prevalente delle metodologie di formazione a distanza.
1.5. Il limite massimo complessivo di assunzioni resta fis- (art. 19, c. 14, legge n. 448/2001)
sato in 2.450 unità. 1.1. Nei limiti delle risorse finanziarie destinate all’ag-
1.6. Spetta ai comuni l’incentivo di euro 9.296,22 per cia- giornamento e alla formazione, possono essere concessi
scun lavoratore stabilizzato. incentivi sotto forma di borse di studio del valore massi-
1.7. Ai fini del rispetto del limite di spesa non superabile, mo corrispondente all’iscrizione ai corsi di laurea o può
sulla complessiva spesa di personale incide soltanto la provvedersi al relativo rimborso.
quota non coperta dall’incentivo a carico del fondo per 1.2. Con la direttiva 13 dicembre 2001 della Presidenza
l’occupazione, per cui la spesa annua per ogni soggetto del Consiglio dei ministri, Dipartimento della funzione
assunto andrà calcolata detraendo l’ammontare di euro pubblica, sono forniti indirizzi sulle politiche di formazio-
9.296,22 per ciascun lavoratore stabilizzato. ne del personale, per migliorare la qualità dei processi for-
2. Le istruzioni operative per le assunzioni di cui ai punti mativi e responsabilizzare i dirigenti sulla necessità di va-
precedenti sono dettate dal Ministero del lavoro e della lorizzare le risorse umane, nonché sulle risorse finanziarie
previdenza sociale, Direzione generale ammortizzatori destinate alla formazione. (in G.U. n. 26 del 31 gennaio
sociali, con circolare 5 giugno 2007, n. 6105, integrata 2002)
con nota 19 luglio 2007, n. 14/0007871, e, a seguito 1.3. Le amministrazioni, nell’ambito della propria autono-
del DL n. 159/2007, con circolare 17 ottobre 2007, n. 14. mia, devono attivare sistemi di governo della formazione,
2.1. Le assunzioni, nelle categorie A, B1 e B2 e nel limite istituendo o rafforzando strutture preposte alla program-
massimo delle 2.450 unità, dovranno avvenire nel corso mazione e alla gestione delle attività formative.
dell’anno 2007, prescindendo dal vincolo delle cessazioni 2. Le singole amministrazioni devono predisporre annual-
intervenute nell’anno 2006, purché siano a tempo indeter- mente, entro il 31 marzo, un piano di formazione del per-
minato, pieno o parziale. sonale nel quale sono indicati:
2.2. L’incentivo di euro 9.296,22 annuo per ciascuna as- — gli obiettivi da perseguire;
sunzione comporta la decadenza da ulteriori benefici posti — le risorse finanziarie necessarie, interne e comunitarie;
a carico del fondo per l’occupazione ed è riconosciuto per — le metodologie formative da adottare in riferimento ai
intero sia nelle ipotesi di contratto di lavoro a tempo pieno diversi destinatari;
che per le assunzioni a tempo parziale. — le attività di formazione interne, gestite in forma diret-
2.3. La domanda per procedere alla stabilizzazione deve ta, con l’individuazione dei dirigenti e funzionari da coin-
essere presentata entro il 31 dicembre 2007 (data del tim- volgere in tali attività. (art. 7 bis, c. 1, DLgs 30 marzo
bro postale della raccomandata a.r.), corredata dalle ri- 2001, n. 165)
chieste dichiarazioni e deliberazioni. 2.1. Il piano di formazione deve tenere conto dei fabbiso-
2.4. La domanda, conforme ai criteri di cui alla circolare gni rilevati, delle competenze necessarie in relazione agli
n. 14/2007, dovrà essere nuovamente presentata anche dai obiettivi, delle innovazioni normative e tecnologiche e
comuni che vi avevano già provveduto entro la precedente della programmazione delle assunzioni.
scadenza del 2 agosto 2007. 2.2. Nella predisposizione dei piani annuali di formazione
2.5. Entro il 30 marzo 2008 il Ministero del lavoro e della del personale devono essere attuate anche politiche di for-
previdenza sociale provvederà a formare la graduatoria mazione finalizzate alla conoscenza e all’uso delle tecno-
delle assunzioni autorizzate e ammesse al finanziamento logie dell’informazione e della comunicazione. (art. 13,
mediante incentivo. La graduatoria sarà pubblicata in DLgs 7 marzo 2005, n. 82, in suppl. ord. n. 93 alla
G.U. G.U. n. 112 del 16 maggio 2005)
2.6. Entro trenta giorni dalla pubblicazione della gradua- 3. Con direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri
toria, i comuni procedono alle assunzioni ammesse al fi- 6 agosto 2004 sono state dettate le linee guida per i proget-
nanziamento e trasmettono, entro i successivi trenta gior- ti formativi in modalità e-leasing nelle pubbliche ammini-
ni, al Ministero, la relativa documentazione. In mancanza strazioni, le cui indicazioni possono essere utili anche per
di quest’ultimo adempimento nei termini, interviene la de- gli enti locali. (in G.U. n. 229 del 29 settembre 2004)
cadenza dalla procedura. 4. Gli enti locali possono avvalersi, per la formazione dei
2.7. Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale loro dirigenti, della Scuola superiore della pubblica ammi-
provvederà all’erogazione dell’incentivo 2008 a seguito nistrazione locale. (art. 1, c. 582, legge n. 296/2006)
della presentazione della documentazione. 5. Per la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti, le
2.8. Entro il 30 settembre di ciascuno degli anni successi- pubbliche amministrazioni si avvalgono di istituzioni o
vi, ai fini della prosecuzione dell’erogazione dell’incenti- organismi formativi, pubblici o privati, inseriti in apposito
vo, i comuni dovranno presentare apposita istanza corre- elenco nazionale tenuto dall’Agenzia per la formazione,
data da dichiarazione che i lavoratori assunti risultino an- che provvede alla relativa attività di accreditamento e cer-
cora nella pianta organica. tificazione. (art. 1, c. 583, legge n. 296/2006)

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5.1. Alla scelta dell’istituzione formativa si procede me- 3.2. Soggetti destinatari dell’incentivo sono, ancora:
diante procedura competitiva tra le strutture accreditate. a) il redattore del certificato di collaudo finale o certificato
5.2. In mancanza di regolamento che avrebbe dovuto es- di regolare esecuzione;
sere adottato entro il 31 marzo 2007, non è ancora data b) l’incaricato del collaudo statico, che può coincidere con
attuazione alla disposizione. (art. 1, c. 585) il collaudatore finale oppure con uno dei tre membri della
6. Per l’attività di formazione del personale comunale ne- commissione di collaudo;
cessaria all’espletamento dei compiti connessi alle funzio- c) il responsabile del procedimento, anche nella ipotesi di
ni catastali trasferite ai comuni dal 1º novembre 2007, ricorso alla progettazione esterna.
l’Agenzia del territorio fornisce assistenza e supporto. 3.3. Non è da ricomprendere fra i soggetti destinatari del-
(art. 1, c. 199, legge 27 dicembre 2006, n. 269) l’incentivo il coordinatore per la sicurezza in fase di ese-
cuzione dei lavori.
Dottorato di ricerca 3.4. L’ambito oggettivo di attribuzione del compenso si
1. Il pubblico dipendente ammesso a corsi di dottorato di estende anche:
ricerche senza borsa di studio mantiene il trattamento eco- a) alle perizie di varianti e suppletive, necessarie ad inte-
nomico, previdenziale e di quiescenza presso l’ammini- grare un progetto originario viziato da errore progettuale,
strazione con la quale è instaurato il rapporto di lavoro. redatte da tecniche dell’amministrazione, limitatamente
(art. 2, c. 1, legge 13 agosto 1984, n. 476, periodo aggiun- all’importo della perizia;
to dall’art. 52, c. 57, legge n. 448/2001) b) agli atti di pianificazione comunque denominati, quali
1.1. Qualora il rapporto di lavoro cessi nei due anni suc- per esempio i regolamenti edilizi.
cessivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti. 3.5. Sono esclusi dall’incentivo i lavori di manutenzione
ordinaria e straordinaria che non comportino la predispo-
Banca dati sizione di elaborati progettuali, in relazione al principio
1. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei mini- che collega necessariamente il diritto agli incentivi all’e-
stri, Dipartimento funzione pubblica, una banca dati con- spletamento di un’attività di progettazione.
tenente la normativa generale e speciale in materia di rap- 3.6. In caso di mancata previsione dell’incentivo nel qua-
porto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche ammini- dro economico, qualora l’ente sia dotato di un regolamen-
strazioni. (art. 19, DLgs 7 marzo 2005, n. 82, in suppl. to interno, l’accertamento può essere operato anche tardi-
ord. n. 93 alla G.U. n. 112 del 16 maggio 2005) vamente mediante l’approvazione di un nuovo quadro
economico.
Fondo progettazione 4. Il gravame degli oneri accessori connessi alle erogazio-
1. È in vigore dal 26 maggio 2000 il regolamento per la ni, ivi compresa la quota a carico degli enti, è ricompreso
ripartizione tra tecnici e altri componenti dell’ufficio tec- all’interno della quota lorda del 2%. (art. 3, c. 29, legge 24
nico incaricati delle prestazioni professionali inerenti la dicembre 2003, n. 350)
realizzazione delle opere pubbliche. (DM 2 novembre 4.1. La disposizione ha effetto retroattivo. (art. 1, c. 207,
1999, n. 555, in G.U. n. 108 dell’11 maggio 2000) legge n. 266/2005)
1.1. Il regolamento sostituisce il precedente approvato con 4.2. La disposizione costituisce norma non derogabile dai
DM 7 aprile 1998. contratti o accordi collettivi. (art. 1, c. 223)
2. Con determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui
Compensi professionali avvocatura
lavori pubblici 25 settembre 2000, n. 43/2000, sono forni-
ti chiarimenti sull’ambito soggettivo e oggettivo dell’in- 1. Le somme finalizzate alla corresponsione di compensi
centivo alla progettualità. (in G.U. n. 230 del 2 ottobre professionali comunque dovuti al personale dell’avvoca-
2000) tura interna sulla base di specifiche disposizioni contrat-
3. Destinatari dell’incentivo per la progettazione, pari al tuali, sono da considerare comprensive degli oneri riflessi
2% dell’importo posto a base di gara di un’opera o di a carico dell’ente. (art. 1, c. 208, legge n. 266/2005)
un lavoro, sono il responsabile unico del procedimento 1.1. La disposizione costituisce norma non derogabile dai
e gli incaricati della redazione del progetto, del piano del- contratti o accordi collettivi. (art. 1, c. 223)
la sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, non-
ché i loro collaboratori, sulla base di apposito regolamen- Rimborsi, indennità e compensi rivalutabili
to nel quale sono fissati i criteri da seguire per la riparti- 1. Per il triennio 2006-2008 tutte le indennità, compensi
zione delle somme. (art. 3, c. 29, legge 24 dicembre 2003, ed emolumenti di qualsiasi genere al personale, compren-
n. 350) sivi di una quota di indennità integrativa speciale o che
3.1. Rientrano tra i destinatari non soltanto i professionisti siano, comunque,rivalutabili in relazione alla variazione
abilitati all’esercizio della professione, ma anche i tecnici del costo della vita, sono corrisposti nella stessa misura
diplomati che, in assenza di abilitazione, possono firmare del 1992, già consolidata per l’anno 1993 e per i trienni
i progetti, nei limiti previsti dagli ordinamenti professio- 1994-1996, 1997-1999, 2000-2002 e 2003-2005. (art. 1,
nali, qualora siano in servizio almeno dal 18 dicembre c. 212, legge n. 266/2005)
1993, risultino inquadrati in un profilo professionale tec- 2. Per il triennio 2006-2008 tutti gli emolumenti, le inden-
nico ed abbiano svolto o collaborato ad attività di proget- nità, i compensi e i rimborsi spese erogati ad estranei per
tazione. l’espletamento di particolari incarichi e per l’esercizio di

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2/2008 183
pubbliche funzioni non sono rivalutabili in relazione alle re semestralmente e comunque entro il 31 dicembre di
variazioni del costo della vita. (art. 1, c. 212, legge n. ogni anno, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Di-
266/2005) partimento funzione pubblica, l’elenco del personale disa-
3. Le disposizioni di cui ai punti precedenti costituiscono bile collocato nel proprio organico e le assunzioni relative
norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi. effettuate nell’anno e previste nell’ambito della program-
(art. 1, c. 223, legge n. 266/2005) mazione triennale dei fabbisogni. (art. 7, DL 10 gennaio
4. Non sono dovute indennità o incentivi al personale 2006, n. 4, convertito dalla legge 9 marzo 2006, n. 80)
pubblico transitato in società e soggetti di diritto privato,
costituiti per effetto di privatizzazione di servizi e funzioni Forme pensionistiche complementari
pubbliche, che abbia prestato consenso al trasferimento. 1. La disciplina del Tfr di cui al DLgs 5 dicembre 2005, n.
(art. 1, c. 124, legge n. 311/2004) 252 non si applica al personale dipendente dalle ammini-
strazioni pubbliche. (art. 23, c. 6)
Progressioni verticali
1. In ottemperanza al parere espresso dal consiglio di Sta- Festività coincidenti con la domenica
to, commissione speciale pubblico impiego, nell’adunan- 1. Non si applica ai dipendenti degli enti locali la dispo-
za del 9 novembre 2005, le progressioni verticali sono sizione che prevede la retribuzione compensativa delle fe-
equiparate alle nuove assunzioni, rientrano nella progres- stività ricadenti di domenica. (art. 1, c. 224, legge n. 266/
sione triennale dei fabbisogni, sono soggette alla discipli- 2005)
na generale del concorso pubblico e rientrano nei limiti 1.1. È fatta salva l’esecuzione dei giudicati fino al 31 di-
imposti dal blocco delle assunzioni. (circolare Diparti- cembre 2005.
mento funzione pubblica 25 gennaio 2006)
2. È illegittima la riserva integrale dei posti disponibili in Sanatoria edilizia
favore del personale interno e lo scorrimento delle gradua-
1. I diritti e gli oneri per l’istruttoria delle domande di sa-
torie di una procedura verticale interna ad una certa di-
natoria edilizia possono essere utilizzati per progetti fina-
stanza temporale. (nota Dipartimento funzione pubblica,
lizzati da svolgere oltre l’orario di lavoro ordinario. (art.
Uppa, 31 ottobre 2006, n. 9)
32, c. 40, DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla
Indennità di trasferta legge 24 novembre 2003, n. 326)
1. Gli enti locali sono tenuti ad adottare, anche in deroga a Attività lavorativa in favore di società sportive
specifiche disposizioni di legge e contrattuali, determina- dilettantistiche
zioni per la soppressione dell’indennità di trasferta. (art. 1,
c. 214, legge n. 266/2005) 1. Lo svolgimento di attività lavorativa in favore di socie-
2. Oltre alle indennità di trasferta, sono soppresse dal 1º tà e associazioni sportive dilettantistiche, purché a titolo
gennaio 2006 le seguenti indennità supplementari che era- gratuito e fuori dall’orario di lavoro, è consentito previa
no dovute in aggiunta al rimborso delle spese di viaggio comunicazione all’amministrazione di appartenenza. (art.
relativi a missioni all’interno e all’estero: 90, c. 23, legge n. 289/2002)
. 10% del costo del biglietto a tariffa intera, per i viaggi 1.1. Non risulta più obbligatoria la previa autorizzazione.
in ferrovia, su piroscafi o su altri mezzi di trasporto in ser- 1.2. È consentita esclusivamente la corresponsione di
vizi di linea, terrestre o marittimo; emolumenti tali da configurarsi come indennità di trasfer-
. 5% del costo del biglietto, per i viaggi compiuti in ae- ta e rimborsi spese, in ragione della natura prettamente
reo; volontaria e gratuita delle prestazioni. (circolare Agenzia
. euro 000,103291379 per ogni chilometro percorso, per i entrate 22 aprile 2003, n. 21/E)
viaggi compiuti gratuitamente con mezzi di trasporto for-
Parità e pari opportunità
niti dall’amministrazione. (art. 1, c. 213, legge n. 266/
2005) 1. Le pubbliche amministrazioni devono predisporre piani
2.1. La disposizione costituisce norma non derogabile dei triennali di azioni positive tendenti ad assicurare la rimo-
contratti o accordi collettivi. (art. 1, c. 223) zione di ostacoli che impediscono la piena realizzazione
3. Il rimborso delle spese di viaggio in aereo, anche per il di pari opportunità di lavoro e nel lavoro. (art. 48, DLgs
personale dirigente, spetta nel limite delle spese per la 11 aprile 2006, n. 198)
classe economica. (art. 1, c. 216, legge n. 266/2005) 1.1. Con direttiva della Presidenza del Consiglio dei mini-
3.1. La limitazione, per il personale dirigente, è rimasta in stri, Dipartimento funzione pubblica, 23 maggio 2007, so-
vigore nel solo anno 2006, in quanto non si applica dal 1º no emanate le misure per attuare parità e pari opportunità
gennaio 2007. (art. 1, c. 468, legge n. 296/2006) tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche. (in
3.2. La limitazione non si applica, altresı̀, anche per il per- G.U. n. 173 del 27 luglio 2007)
sonale non dirigente, ai voli transcontinentali superiori a 1.2. Entro il 20 febbraio di ogni anno deve essere redatta e
cinque ore. trasmessa al Dipartimento della funzione pubblica e al Di-
partimento per i diritti e pari opportunità, a cura della Di-
Collocamento obbligatorio rezione del personale e del Comitato per le pari opportu-
1. Le pubbliche amministrazioni sono tenute a comunica- nità costituito all’interno dell’ente locale, una relazione di

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184 2/2008
sintesi delle azioni effettuate nell’anno precedente e di gioneria generale dello Stato, Ispettorato generale ordina-
quelle previste per l’anno in corso. menti personale, 25 gennaio 2006, n. 2587)

Benessere organizzativo Mansioni superiori


1. Con direttiva della Presidenza del Consiglio dei mini- 1. Lo svolgimento di mansioni superiori è consentita
stri, Dipartimento funzione pubblica, 24 marzo 2004, esclusivamente in due casi:
nel contesto delle politiche di gestione delle risorse uma- a) vacanza di un posto in organico per sei mesi prorogabili
ne, sono fornite motivazioni, indicazioni e strumenti per fino ad un anno, qualora già avviata la procedura per l’as-
l’adozione di misure finalizzate ad accrescere il benessere sunzione del personale mancante;
organizzativo. (in G.U. n. 80 del 5 aprile 2004) b) sostituzione temporanea di altro dipendente assente con
diritto alla conservazione del posto. (parere Dipartimento
Personale dell’area di vigilanza funzione pubblica 21 novembre 2003, n. 183/03)
1. La norma programmatica contenuta nell’art. 7, c. 5, del 1.1. Al di fuori delle ipotesi previste al precedente punto
Ccnl del 31 marzo 1999, per la quale «gli enti adottano 1. l’assunzione di mansioni superiori è nulla e il dirigente
tutte le misure atte a dare adeguata valorizzazione alle po- che ha conferito l’incarico ne risponde personalmente.
sizioni di coordinamento e controllo collocate nella ex VI Cumulo di incarichi - attività di formazione
qualifica funzionale della medesima area a seguito di pro-
cedure concorsuali», non consente un automatico passag- 1. Le attività di formazione diretta ai dipendenti della pub-
gio nella categoria D del personale dell’area di vigilanza blica amministrazione sono escluse dagli obblighi della
in posizione di coordinamento e controllo. (comunicato previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenen-
Aran 18 dicembre 2003, in G.U. n. 6 del 9 gennaio 2004) za del dipendente incaricato, di quello posto a carico dei
soggetti che erogano i compensi di darne comunicazione
Passaggi di carriera all’amministrazione di appartenenza, di quello posto a ca-
rico delle amministrazioni pubbliche che hanno conferito
1. Nei casi di passaggi di carriera presso la stessa o diver-
o autorizzato l’incarico di darne comunicazione annuale al
sa amministrazione, con eventuale conseguente attribuzio-
Dipartimento della funzione pubblica. (art. 53, c. 6, lett. f
ne di assegno personale non riassorbibile e non rivalutabi-
bis, DLgs 30 marzo 2001, n. 165, aggiunta dall’art. 7 no-
le pari alla differenza fra il maggiore stipendio o retribu-
vies aggiunto al DL 31 gennaio 2005, n. 7, dalla legge di
zione pensionabile in godimento all’atto del passaggio e
conversione 31 marzo 2005, n. 43)
quello minore spettante nella nuova posizione, alla deter-
minazione dell’assegno personale concorre il solo tratta- Buoni pasto
mento fisso e continuativo, con esclusione della retribu-
1. Non è consentito attribuire buoni pasto a fronte di rap-
zione di risultato e di altre voci retributive comunque col-
porti di collaborazione coordinata e continuativa. (parere
legate al raggiungimento di specifici risultati o obiettivi.
Dipartimento funzione pubblica 5 novembre 2003, n.
(art. 1, c. 226, legge n. 266/2005)
181/03)
Retribuzione individuale di anzianità 2. Le somme corrisposte a titolo di buono pasto non costi-
tuiscono reddito di lavoro dipendente fino all’importo
1. La disciplina degli artt. 26 e ss. del Ccnl 5 ottobre 2001, complessivo giornaliero di euro 5,29. (art. 51, c. 2, lett.
relativa alla conservazione della maggiore retribuzione c, DPR n. 917/1986)
goduta, non trova applicazione con riferimento ai trasferi- 2.1. Qualora la misura del buono pasto attribuita dagli enti
menti di personale agli enti locali. (comunicato Aran 18 ai propri dipendenti ecceda euro 5,29, la quota eccedente
dicembre 2003, in G.U. n. 6 del 9 gennaio 2004) è da assoggettare alle ritenute fiscali e previdenziali ed è
gravata dagli oneri accessori a carico dell’ente. (circolare
Posizioni organizzative
Ministero economia e finanze, Ragioneria generale dello
1. La disciplina relativa all’affidamento degli incarichi di Stato, 24 maggio 2006, n. 24)
posizione organizzativa è soggetta a concertazione, secon- 2.2. In nessun caso il buono pasto può essere monetizzato.
do le previsioni dell’art. 16, c. 2, del Ccnl del 31 marzo
1999. (comunicato Aran 18 dicembre 2003, in G.U. n. 6 Equo indennizzo
del 9 gennaio 2004) 1. Per le infermità riconosciute dipendenti da cause di ser-
1.1. È da escludere la competenza della contrattazione de- vizio, è a carico dell’amministrazione la spesa per la cor-
centrata integrativa ad introdurre ipotesi ulteriori di revoca responsione di un equo indennizzo per la perdita dell’in-
rispetto a quelli fissati dal Ccnl. tegrità fisica eventualmente subita e non più l’onere di so-
2. Nei comuni privi di dirigenza, qualora all’interno del stenere le spese di cura. (art. 68, c. 8, DPR 10 gennaio
fondo di cui all’art. 15 del Ccnl 1º aprile 1999 siano con- 1957, n. 3, nel testo sostituito dall’art. 1, c. 219, legge
servate risorse prima riferite al salario accessorio di dipen- n. 266/2005)
dente al quale è attribuita la titolarità di posizione organiz- 1.1. Sono abrogate le norme regolamentari che disciplina-
zativa, dette risorse devono essere decurtate dal fondo e vano il rimborso delle spese di cura. (art. 1, c. 220, legge
destinate a finanziare la nuova retribuzione di posizione. n. 266/2005)
(parere Ministero economia e finanze, Dipartimento Ra- 1.2. Sono soppresse tutte le disposizioni che, comunque,

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2/2008 185
pongono le spese di cura a carico dell’amministrazione, DM, che richiedono interventi di restauro e per l’uso
contenute nei contratti collettivi nazionali e nei provvedi- dei quali non è attualmente corrisposto agli enti alcun ca-
menti di recepimento degli accordi sindacali. (art. 1, c. 221) none, possono essere dati in concessione a soggetti priva-
1.3. Le disposizioni sulla soppressione del rimborso delle ti. (art. 1, c. 303, 304 e 305, legge n. 311/2004)
spese di cura costituiscono norme non derogabili dai con- 1.1. Il concessionario deve impegnarsi a:
tratti o accordi collettivi. (art. 1, c. 223) — realizzare a proprie spese gli interventi di restauro e
2. L’equo indennizzo dovuto a seguito di lesioni a causa conservazione, recuperandole, poi, dal canone di conces-
di servizio deve essere computato esclusivamente sullo sione, entro il limite massimo del canone stesso;
stipendio tabellare in godimento alla data di presentazione — rendere fruibile il bene da parte del pubblico, con i
della domanda, con esclusione di tutte le altre voci retri- tempi e le modalità stabilite nell’atto di concessione o
butive, anche se fisse e continuative. (art. 1, c. 210, legge in apposita convenzione unita all’atto stesso.
n. 266/2005) 2. Al fine di consentire la verifica della sussistenza del-
2.1. La disposizione decorre dalle domande presentate dal l’interesse culturale dei beni mobili loro appartenenti,
1º gennaio 2006. (art. 1, c. 211) gli enti forniscono i dati relativi ai beni da sottoporre a ve-
2.2. La disposizione costituisce norma non derogabile dai rifica alla direzione regionale per i beni culturali e paesag-
contratti o accordi collettivi. (art. 1, c. 223) gistici competente per territorio. (DM 27 settembre 2006,
in G.U. n. 262 del 10 novembre 2006)
Controversie sui rapporti di lavoro 3. Gli enti locali possono stipulare mutui con la Cassa de-
1. L’esistenza di controversie dalla cui soccombenza po- positi e prestiti, i cui interessi sono a carico dello Stato,
trebbero derivare oneri aggiuntivi rilevanti devono essere per il recupero e la conservazione degli edifici ricono-
comunicati alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Di- sciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità o ap-
partimento funzione pubblica, e al Ministero dell’econo- partenenti al patrimonio culturale vincolato. (art. 1, c.
mia e finanze, che possano intervenire nel processo. 323, legge n. 244/2007)
(art. 61, c. 1 bis, aggiunto al DLgs 30 marzo 2001, n. 3.1. Con DM da emanare entro il 31 gennaio 2008 sono
definite modalità e criteri per l’erogazione del contributo
165, dall’art. 1, c. 133, legge n. 311/2004)
in conto interessi, nel limite di 10 milioni di euro annui a
2. L’Aran può intervenire nelle vertenze di lavoro che
decorrere dal 2008. (art. 1, c. 324)
coinvolgono personale pubblico, al fine di garantire la
corretta interpretazione e l’uniforme applicazione dei con- Immobili ad uso abitativo
tratti collettivi. (art. 63 bis, aggiunto al DLgs 30 marzo
2001, n. 165, dall’art. 1, c. 134, legge n. 311/2004) 1. Entro il 31 marzo 2008, previa ricognizione dei beni
immobili ad uso abitativo o di servizio, ad esclusione
Estensione giudicati dei beni infrastrutturali, utile all’adozione dei piani trien-
nali di razionalizzazione dell’utilizzo, devono essere tra-
1. È prorogato fino al 31 dicembre 2008 il divieto di adot-
smessi al Ministero dell’economia e finanze i dati relativi
tare provvedimenti per l’estensione di decisioni giurisdi-
ai predetti beni sui quali sono vantati diritti reali o si ab-
zionali aventi forza di giudicato o comunque divenute
bia la disponibilità. (art. 2, c. 599, legge n. 244/2007)
esecutive, in materia di personale. (art. 1, c. 132, legge
n. 311/2004; art. 25, DL 31 dicembre 2007, n. 248) Piano di valorizzazione
Rappresentanza processuale 1. Un piano di valorizzazione dei beni pubblici per la pro-
mozione e lo sviluppo dei sistemi locali è predisposto,
1. La rappresentanza nel processo tributario, oltre al capo d’intesa con gli enti locali e nel rispetto dei piani urbani-
dell’amministrazione, è riconosciuta al dirigente dell’uffi- stici comunali, dal Ministero dell’economia e finanze.
cio tributi, ovvero negli enti privi di figura dirigenziale, al (art. 1, c. 313 e 314, legge n. 244/2007)
titolare della posizione organizzativa in cui è collocato 1.1. Sulla base delle indicazioni contenute nel piano, gli
l’ufficio. (art. 11, c. 3, DLgs 31 dicembre 1992, n. 546, enti locali promuovono la formazione dei programmi da
nel testo sostituito dall’art. 3 bis, c. 1, aggiunto al DL attuare. (art. 1, c. 315 e 316)
31 marzo 2005, n. 44, della legge di conversione 31 mag- 1.2. I programmi, approvati dai presidenti delle regioni o
gio 2005, n. 88; circolare Ministero interno, Dipartimento delle province autonome interessate, devono essere ratifi-
affari interni e territoriali, 20 giugno 2005, n. 23/2005) cati entro 90 giorni dall’emanazione dei decreti presiden-
1.1. La disposizione innovativa retroagisce ai giudizi in ziali, a pena di decadenza. (art. 1, c. 317)
corso al 31 maggio 2005. (art. 3 bis, c. 2, aggiunto al
DLgs 31 marzo 2005, n. 44, dalla legge di conversione Ristrutturazione e ricostruzioni
31 maggio 2005, n. 88) 1. L’adattamento, la ristrutturazione o la ricostruzione di
beni immobili inutilizzati può essere affidata in concessio-
ne o con contratto a privati o ad amministrazioni pubbli-
PATRIMONIO PUBBLICO che che promuovono e si obbligano ad attuare il relativo
progetto. (art. 19, c. 6, legge 23 dicembre 1998, n. 448)
Beni culturali 1.1. A fronte dell’impegno finanziario derivante dall’ese-
1. I beni culturali immobili che saranno individuati con cuzione del progetto, gli enti si impegnano a fare utilizza-

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186 2/2008
re ai finanziatori gli edifici adattati, ristrutturati o rico- 5.1. Il trasferimento in proprietà è a titolo oneroso ed av-
struiti ad un prezzo corrispettivo commisurato al valore viene su richiesta del comune presentata all’Agenzia del
del bene ed allo sforzo finanziario sostenuto. demanio territorialmente competente.
2. Gli enti locali possono ottenere in concessione o loca- 5.2. Il corrispettivo è determinato sulla base di parametri
zione per 50 anni immobili dello Stato sui quali si obbli- aggiornati annualmente dell’8% a decorrere dal 1º gen-
gano ad eseguire opere di ripristino, restauro o ristruttura- naio 2006. (elenco 3, allegato alla legge n. 311/2004)
zioni particolarmente onerose. (art. 14, c. 2 bis, aggiunto 5.3. Contestualmente al trasferimento, sono corrisposte
al DPR 13 settembre 2005, n. 296, dall’art. 1, c. 261, leg- dai comuni le somme dovute per l’occupazione delle aree
ge n. 296/2006) fino alla data di stipulazione dell’atto. (art. 1, c. 435)
5.4. Con risoluzione dell’Agenzia delle entrate 18 maggio
Opere abusive
2005, n. 65, sono stati istituiti i codici tributo ai fini dei
1. I comuni acquisiscono di diritto, gratuitamente, le opere versamenti per il trasferimento in proprietà e per le som-
abusive realizzate nelle aree naturali protette, qualora me dovute per l’occupazione.
manchino gli organismi di gestione delle aree. (art. 1, c. 6. I beni immobili confiscati per effetto delle disposizioni
1104, legge n. 296/2006) contro la mafia, possono essere trasferiti per finalità istitu-
zionali o sociali, in via prioritaria, ai comuni ove l’immo-
Trasferimento di immobili dello Stato
bile è sito, oppure alla provincia. (art. 2, undecies, comma
1. Gli alloggi costruiti a cura della protezione civile pos- 2, lett. b, legge 31 maggio 1965, n. 575, nel testo sostitui-
sono essere acquisiti al patrimonio disponibile dei comuni to dall’art. 1, c. 202, legge n. 296/2006)
ove sono ubicati. (art. 46, c. 4, legge n. 388/2000) 6.1. Alla destinazione del bene, in uso diretto o in conces-
2. Gli enti locali hanno diritto di prelazione all’acquisto di sione, l’ente deve provvedere entro un anno dal trasferi-
beni immobili demaniali che non formano oggetto di di- mento, decorso il quale il prefetto nomina un commissario
smissioni, solo se di valore pari o superiore a 250.000. con poteri sostitutivi.
(art. 1, c. 436 e 437, legge n. 311/2004) 7. È vietata la dismissione temporanea dei beni immobili
3. Gli enti locali hanno diritto di prelazione all’acquisto di assegnati in uso gratuito dallo Stato. (art. 1, c. 216, legge
beni immobili del Ministero della difesa se di valore pari n. 296/2006)
o superiore a 250.000. (art. 27, c. 13 quater, DL 30 set- 8. Gli alloggi statali assegnati ai profughi sono trasferiti
tembre 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 novembre in proprietà, a titolo gratuito, ai comuni nel cui territorio
2003, n. 326, nel testo modificato dall’art. 3, c. 2, lett. a, sono ubicati. (art. 2, c. 15, legge n. 244/2007)
DL 17 giugno 2005, n. 106, convertito dalla legge 31 lu- 8.1. Entro 120 giorni dalla volturazione, i comuni accer-
glio 2005, n. 156) tano eventuali difformità urbanistico-edilizie.
3.1. Il diritto di prelazione deve essere esercitato entro 15 8.2. È confermato il vincolo di destinazione per i soli im-
giorni dal ricevimento della comunicazione della determi-
mobili interessati alle procedure di acquisto a favore dei
nazione a vendere e delle relative condizioni, da parte del-
soggetti assegnatari degli alloggi, purché le domande sia-
l’Agenzia del demanio.
no state presentate entro il 30 dicembre 2005, e per le as-
3.2. Agli enti locali può essere riconosciuta una quota del
segnazioni in locazione sulla base di bandi riservati alla
maggior valore dei beni immobili in uso al Ministero della
categoria dei profughi con procedure espletate prima del
difesa e non più utili, determinato per effetto delle valoriz-
trasferimento ai comuni.
zazioni di cui agli accordi di programma stipulati. (art. 27,
c. 13 bis, DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla Cartolarizzazione del patrimonio
legge 24 novembre 2003, n. 326, nel testo modificato dal-
l’art. 1, c. 263, legge n. 296/2006) 1. Gli enti locali sono autorizzati a costituire o a promuo-
3.3. Possono essere effettuate permute con immobili stata- vere la costituzione di società arl con l’oggetto esclusivo
li in uso al Ministero della difesa. (art. 3, c. 15 ter, DL 25 di realizzare operazioni di cartolarizzazione dei proventi
settembre 2001, n. 351, convertito dalla legge 23 novem- derivanti dalle dismissioni del patrimonio immobiliare.
bre 2001, n. 410, aggiunto dall’art. 1, c. 262, legge n. 296/ (art. 84, c. 1, legge n. 289/2002)
2006) 1.1. I beni immobili da dismettere, previa delibera dell’or-
4. Entro il 30 aprile di ogni anno gli enti locali interessati gano competente dell’ente, possono essere trasferiti a tito-
ad acquisire beni immobili del patrimonio dello Stato ubi- lo oneroso alle società costituite. (art. 84, c. 3)
cati nel loro territorio possono fare richiesta di detti beni 1.2. L’inclusione dei beni nelle delibere non modifica il
all’Agenzia del demanio. (art. 80, c. 4, legge n. 289/2002) regime giuridico dei beni demaniali trasferiti. (art. 84, c.
4.1. L’Agenzia del demanio comunica la propria disponi- 4)
bilità all’eventuale cessione entro il 31 agosto di ogni an- 1.3. Gli enti che intendono realizzare operazioni di carto-
no. (art. 80, c. 5) larizzazione devono darne comunicazione preventiva al
5. Le aree patrimoniali o demaniali dello Stato sulle quali i Ministero dell’economia e finanze. (art. 84, c. 8)
comuni hanno realizzato, entro il 31 dicembre 2004, opere 2. È ammessa la cartolarizzazione anche dei crediti dello
di urbanizzazione, possono essere trasferite in proprietà al stato e di altri enti pubblici. (art. 15, c. 1, legge 23 dicem-
patrimonio indisponibile comunale con vincolo decennale bre 1998, n. 448, nel testo modificato dall’art. 84, c. 9,
di inalienabilità. (art. 1, c. 434, legge n. 311/2004) legge n. 289/2002)

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2/2008 187
Acquisizione di immobili 1.2. Per i contratti già sottoscritti al 1º gennaio 2008 e
1. È soppresso il vincolo che limitava gli enti locali alla per le cui controversie i relativi collegi arbitrali non si so-
acquisizione di immobili oggetto di cartolarizzazione a no ancora costituiti alla data del 30 settembre 2007, la
quelli non aventi uso residenziale da destinare a finalità competenza arbitrale prevista deve essere declinata e dal-
istituzionali, potendosi ora procedere anche all’acquisto la data della relativa comunicazione opera esclusivamen-
di unità immobiliari residenziali, nell’ambito delle opera- te la giurisdizione ordinaria. (art. 3, c. 21)
1.3. I collegi arbitrali eventualmente costituiti nel periodo
zioni di cartolarizzazione, che risultano libere ovvero per
1º ottobre-31 dicembre 2007 decadono automaticamente
le quali non sia stato esercitato il diritto di opzione da par-
e le spese relative restano integralmente compensate tra
te dei conduttori. (art. 3, c. 17 bis, DL 25 settembre 2001,
le parti.
n. 351, convertito dalla legge 23 dicembre 2001, n. 410,
2. Le disposizioni di cui ai punti precedenti si applicano
aggiunto dall’art. 26, c. 8, DL 30 settembre 2003, n.
dal 1º luglio 2008. (art. 15, DL 31 dicembre 2007, n. 248)
269, convertito dalla legge 24 novembre2003, n. 326)
1.1. Per l’acquisizione, possono essere costituite società Servizi sostitutivi di mensa
per azioni, anche con la partecipazione di azionisti privati
individuati tramite procedure di evidenza pubblica. 1. Con DPCM 18 novembre 2005 sono state disciplinate
1.2. Gli immobili residenziali acquisiti devono essere as- l’attività di emissione dei buoni pasto e le procedure per
segnati a soggetti in particolari condizioni di disagio eco- l’aggiudicazione del servizio mensa reso a mezzo di buoni
pasto. (in G.U. n. 13 del 17 gennaio 2006)
nomico.
1.1. L’attività di emissione di buoni pasto è svolta esclu-
2. Agli enti locali è riconosciuto diritto di prelazione, in
sivamente da società di capitali con capitale sociale versa-
caso di alienazione, sui beni immobili non più strumentali
to non inferiore a 750.000,00 euro.
delle Ferrovie dello Stato spa o delle società controllate
2. L’aggiudicazione della fornitura deve essere effettuata
ubicati in aree naturali protette in territori sottoposti a vin-
sulla base di gara di appalto di servizi, con il metodo del-
colo paesaggistico. (art. 1, c. 6 ter 1., DL 25 settembre
l’offerta economicamente più vantaggiosa nel rapporto tra
2001, n. 351, convertito dalla legge 23 novembre 2001,
qualità-prezzo.
n. 410, aggiunto dall’art. 1, c. 265, legge n. 296/2006)
3. Con circolare 27 aprile 2006 della Presidenza del Con-
siglio dei ministri, Dipartimento politiche comunitarie, so-
no stati forniti chiarimenti relativi alle gare per l’attribu-
CONTRATTI E APPALTI zione del servizio sostitutivo di mensa. (in G.U. n. 167
Costo della sicurezza del 20 luglio 2006)

1. Nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pub- Fornitura di personal computer


blici, di servizi e di forniture, gli enti affidatari sono tenuti 1. Con circolare del Centro nazionale per l’informatica
a valutare che il valore economico sia adeguato e suffi- nella pubblica amministrazione (Cnipa) 1º giugno 2006,
ciente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla n. 50 si raccomanda l’utilizzo del benchmark MobileMark
sicurezza. (art. 86, c. 3 bis, DLgs 12 aprile 2006, n. 2005 negli appalti per la fornitura di personal computer di
123, nel testo sostituito dall’art. 8, legge 3 agosto 2007, tipo notebook. (in G.U. n. 134 del 12 giugno 2006)
n. 123)
1.1. Il costo relativo alla sicurezza deve essere specifica- Acquisti convenzionati (convenzioni Consip)
tamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e al- 1. Sono estese anche ai beni e servizi che non hanno rile-
le caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. vanza nazionale le convenzioni che il Ministero del tesoro
1.2. Il costo relativo alla sicurezza non può essere, comun- stipula, anche avvalendosi di società di consulenza spe-
que, soggetto a ribasso d’asta. (art. 86, c. 3 ter aggiunto) cializzate, con le quali l’impresa prescelta si impegna
ad accettare, sino a concorrenza della quantità massima
Contratti di locazione
complessiva stabilita dalla convenzione ed ai prezzi e
1. È obbligatoria la registrazione dei contratti di locazione condizioni ivi previsti, ordinativi di fornitura. (art. 26, ru-
o che, comunque, costituiscono diritti reali di godimento, bricazione e c. 1, legge 23 dicembre 1999, n. 488, nel te-
di unità immobiliare o loro porzioni. (art. 1, c. 349, legge sto modificato dall’art. 1, c. 4, lett. a,b, DL 12 luglio
n. 311/2004) 2004, n. 168, convertito dalla legge 30 luglio 2004, n.
1.1. I contratti non registrati sono nulli. 191, e ripristinato dall’art. 15, c. 6 bis, DL 2 luglio
2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127)
Clausole compromissorie 1.1. Le funzioni di concludere le convenzioni sono affida-
1. È fatto divieto di inserire nei contratti per lavori, for- te alla Consip spa. (DM 24 febbraio 2000, in G.U. n. 58
niture e servizi clausole compromissorie o di sottoscrive- del 10 marzo 2000)
re compromessi. (art. 3, c. 19, legge n. 244/2007) 1.2. Entro il 31 gennaio di ogni anno, con DM, sono in-
1.1. In caso di violazione, le clausole o i compromessi sot- dividuate le tipologie di beni e servizi oggetto delle con-
toscritti sono nulli e viene a determinarsi, in capo al re- venzioni-quadro. (art. 1, c. 449, legge n. 296/2006)
sponsabile dei procedimenti, illecito disciplinare e re- 2. Entro il 31 ottobre di ogni anno la Consip pubblica sul
sponsabilità erariale. proprio sito internet le categorie di prodotti per i quali at-

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2/2008 189
tiverà il marketplace nell’anno successivo. (art. 24, c. 6 6.2. La relazione annuale deve essere resa disponibile sul
bis, legge n. 289/2002) sito internet dell’ente.
2.1. Entro il 31 marzo il Ministero dell’economia e finan- 6.3. I compiti di verifica e di referto attribuiti all’ufficio
ze, attraverso Consip spa, predispone e mette a disposi- preposto al controllo di gestione, qualora questo non sia
zione strumenti di valutazione della comparabilità di beni stato costituito, nella fase di prima applicazione, sono
e servizi e per l’utilizzo dei detti parametri. (art. 2, c. 572, svolti dal servizio di controllo interno.
legge n. 244/2007) 7. Il Ministero dell’economia e finanze, a mezzo dei pro-
3. Su richiesta degli enti locali, la Consip spa può fornire, pri servizi ispettivi di finanza pubblica, oltre che del col-
anche nelle sue articolazioni territoriali, supporto e consu- legio dei revisori o del nucleo di valutazione o del servizio
lenza per le esigenze di approvvigionamento di beni e ser- di controllo interno degli enti, può acquisire ogni informa-
vizi. (art. 3, c. 172, legge 24 dicembre 2003, n. 350; art. 1, zione sull’utilizzo delle convenzioni Consip. (art. 28, c. 1
c. 160, legge n. 266/2005) e 2, legge n. 289/2002)
4. Le regioni possono costituire centrali di acquisto, che
espletano le funzioni di centrali di committenza in favore Mercato elettronico
delle amministrazioni ed enti aventi sede nel medesimo 1. Con DPR 4 aprile 2002, n. 101, è stato approvato il re-
ambito territoriale. (art. 1, c. 455, legge n. 296/2006) golamento recante criteri e modalità per l’espletamento da
5. È imposto agli enti locali l’obbligo di aderire alle con- parte delle amministrazioni pubbliche di procedure tele-
venzioni Consip; se vogliono procedere agli acquisti in matiche di acquisto per l’approvvigionamento di beni e
maniera autonoma, sono obbligati ad utilizzare i parametri servizi. (in G.U. n. 125 del 30 maggio 2002)
di qualità e di prezzo per l’acquisto di beni e di servizi 1.1. Il regolamento si applica alle amministrazioni aggiu-
comparabili con quelli oggetto di convenzionamento. dicatrici che per l’approvvigionamento di beni o servizi
(art. 26, c. 3, legge 23 dicembre 1999, n. 488, nel testo anche di importo inferiore alla soglia comunitaria di
sostituito dall’art. 1, c. 4, lett. c, DL 12 luglio 2004, n. 200.000 euro optino di effettuare acquisti attraverso pro-
168, convertito dalla legge 30 luglio 2004, n. 191; art. cedure telematiche.
1, c. 159, legge n. 266/2005; art. 1, c. 449, legge n. 1.2. Gli enti locali, nell’ambito della propria autonomia,
296/2006) hanno facoltà di applicare le disposizioni regolamentari.
5.1. Gli acquisti con ricorso a procedure telematiche sog- (art. 2, c. 4)
giacciono agli stessi parametri di qualità e di prezzo come 1.3. Gli acquisti sono soggetti ai limiti massimi dei para-
limite massimo. metri di prezzo qualità dei beni e servizi comparabili og-
5.2. Sono esclusi dall’obbligo di ricorrere alle convenzio- getto delle convenzioni Consip. (art. 26, c. 3, legge 23 di-
ni Consip i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti cembre 1999, n. 488, nel testo sostituito dall’art. 1, c. 4,
ed i comuni montani con popolazione fino a 5.000 abitan- lett. c, DL 12 luglio 2004, n. 168)
ti. (art. 26, c. 3, legge 23 dicembre 1998, n. 448, nel testo
sostituito dall’art. 1, c. 4, lett. c, DL 12 luglio 2004, n. Aziende agricole
168, come modificato dalla legge di conversione 30 luglio 1. I coltivatori diretti, singoli o associati, che conducono
2004, n. 191) aziende agricole ubicate nei comuni montani, possono as-
5.3. Il dipendente che ha sottoscritto il contratto deve al- sumere in appalto lavori di sistemazione e manutenzione
legare al contratto medesimo una dichiarazione, redatta del territorio montano, nonché lavori agricoli e forestali,
nella forma di dichiarazione sostitutiva, nella quale è atte- per importi non superiori a 25.822 euro. (art. 17, c. 1, leg-
stato il rispetto delle disposizioni. (art. 26, c. 3 bis, legge ge 31 gennaio 1994, n. 97, nel testo sostituito dall’art. 15,
23 dicembre 1999, n. 488, aggiunto dall’art. 1, c. 4, lett. c, c. 1, legge n. 388/2000)
DL 12 luglio 2004, n. 168, convertito dalla legge 30 lu- 2. Le medesime aziende agricole possono assumere in ap-
glio 2004, n. 191) palto l’incarico di trasporto locale di persone, utilizzando
5.4. La stipulazione di contratti in violazione comporta esclusivamente automezzi di proprietà. (art. 17, c. 1 quin-
addebito di responsabilità amministrativa e patrimoniale quies, legge 31 gennaio 1994, n. 97, aggiunto dall’art. 15,
5.5. Ai fini della determinazione del danno, si tiene anche c. 2, legge n. 388/2000)
conto della differenza tra il prezzo previsto nelle conven-
zioni e quello indicato nel contratto.
6. Gli atti relativi ad acquisti fuori convenzione sono tra- SOCIETÀ PUBBLICHE
smessi agli uffici preposti al controllo di gestione. (art. 26,
c. 3 bis, aggiunto alla legge 23 dicembre 1999, n. 488 del- Società strumentali all’attività dell’ente
l’art. 1, c. 4, lett. c, DL 12 luglio 2004, n. 168, convertito 1. Le società a capitale misto o interamente pubblico co-
dalla legge 30 luglio 2004, n. 191) stituite o partecipate dalle regioni e dagli enti locali per la
6.1. Gli uffici preposti al controllo di gestione esercitano produzione di beni e servizi la cui utilità è rivolta agli enti
le funzioni di sorveglianza e di controllo sul rispetto della stessi, nonché per lo svolgimento di funzioni amministra-
disciplina sugli acquisti e sottopongono annualmente al- tive di loro competenza, sono ad oggetto sociale esclusivo
l’organo di direzione politica dell’ente una relazione sui e sono obbligate:
risultati conseguiti, in termini di riduzione di spesa. (art. — ad operare esclusivamente con gli enti costituenti, par-
26, c. 4, legge 23 dicembre 1999, n. 488) tecipanti o affidanti;

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— a non svolgere prestazioni in favore di altri soggetti Organi di amministrazione
pubblici o privati, né in affidamento diretto né con gara; 1. Con circolare della Presidenza del Consiglio dei mini-
— a non partecipare in altre società o enti. (art. 13, c. 1 e stri 13 luglio 2007 sono chiariti dubbi sollevati in merito
2, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 ago- all’interpretazione delle norme dettate ai commi 725 e se-
sto 2006, n. 248) guenti della legge n. 296/2006, cui fa riferimento la disci-
1.1. Entro il 4 luglio 2008 le società devono cessare le at- plina di cui ai punti sottoriportati. (in G.U. n. 173 del 27
tività non compatibili. (art. 13, c. 3, nel testo modificato luglio 2007)
dall’art. 1, c. 720, lett. a, legge n. 296/2006) 1.1. L’ambito di applicazione delle disposizioni si estende
1.2. I contratti conclusi dal 4 luglio 2006 in violazione so- anche alle società partecipate indirettamente dall’ente lo-
no nulli, salvo che siano stati conclusi in esito a procedure cale, con riferimento ai consigli di amministrazione tradi-
di aggiudicazione bandite prima della predetta data. (art. zionali oppure ai consigli di gestione nel caso di sistema
13, c. 4, nel testo modificato dall’art. 1, c. 720, lett. c, leg- dualistico.
ge n. 296/2006) 1.2. Le disposizioni sul tetto ai compensi trovano applica-
1.3. È soppresso l’obbligo del ricorso alle procedure pub- zione dal 1º gennaio 2007.
bliche per la cessione delle società. (art. 1, c. 720, lett. b, 2. Il sindaco, l’assessore o il consigliere di un ente locale
legge n. 296/2006) che assume la carica di componente degli organi di ammi-
nistrazione di società di capitali partecipate dallo stesso
Partecipazione in società ente non ha titolo a percepire emolumenti a carico della
società. (art. 1, c. 718, legge n. 296/2006)
1. Possono essere costituite società solo se hanno per og-
3. Nelle società partecipate al 100% da un solo ente loca-
getto attività di produzione di beni e di servizi strettamen-
le, il compenso lordo annuale, comprensivo di ogni inden-
te necessarie per il perseguimento delle finalità istituzio-
nità, attribuito al presidente ed ai componenti il consiglio
nali o se producono servizi di interesse generale. (art. 3,
di amministrazione non può superare, rispettivamente,
c. 27, legge n. 244/2007) l’80% e il 70%, delle indennità spettanti al sindaco o pre-
1.1. Analogamente per l’assunzione o il mantenimento, sidente della provincia, a seconda che la partecipazione
direttamente o indirettamente, di partecipazione, anche sia, rispettivamente, di un comune o di una provincia.
di minoranza, in società. (art. 1, c. 725, legge n. 296/2006)
1.2. Entro il 30 giugno 2009 gli enti locali devono cedere 3.1. Eventuale indennità di risultato è attribuibile solo nel
a terzi, con procedure ad evidenza pubblica, le società e caso di produzione di utili ed in misura ragionevole e pro-
le partecipazioni che non hanno i requisiti di cui al punto porzionata ed è esclusa qualsivoglia altra remunerazione
1. (art. 3, c. 29) che faccia superare il tetto ai compensi.
2. Il mantenimento delle partecipazioni in società che 4. Nelle società a totale partecipazione pubblica di più enti
presentino i presupposti di cui al punto 1 e l’assunzione locali, il compenso lordo annuale, comprensivo di ogni in-
di nuove partecipazioni devono formare oggetto di delibe- dennità, attribuito al presidente ed ai componenti il consi-
razione motivata. (art. 3, c. 28) glio di amministrazione è calcolato in percentuale, rispet-
3. Gli enti locali che costituiscono o assumono partecipa- tivamente, dell’80% e del 70% dell’indennità spettante al
zioni in società, consorzi o altri organismi, devono adot- rappresentante del socio pubblico maggioritario e, in caso
tare provvedimenti di trasferimento delle risorse umane, di quote paritarie, a quella di maggiore importo tra le in-
finanziarie e strumentali in misura adeguata alle funzioni dennità spettanti ai rappresentanti dei soci pubblici. (art.
che tali soggetti esterni dovranno esercitare. (art. 3, c. 30, 1, c. 726, legge n. 296/2006)
legge n. 244/2007) 4.1. Eventuale indennità di risultato è attribuibile solo nel
3.1. I provvedimenti di trasferimento delle risorse umane, caso di produzione di utili e in misura ragionevole e pro-
per gli effetti derivanti sul personale dell’ente, devono es- porzionata ed è esclusa qualsivoglia altra remunerazione
sere adottati sentite le organizzazioni sindacali e compor- che faccia superare il tetto ai compensi.
5. Nelle società a partecipazione mista di enti locali ed al-
tano la rideterminazione della dotazione organica.
tri soggetti pubblici o privati, il compenso lordo annuale,
3.2. Fino alla rideterminazione della dotazione organica,
comprensivo di ogni indennità, attribuito al presidente ed
le dotazioni organiche dell’ente sono pari al numero dei
ai componenti il consiglio di amministrazione, può essere
posti coperti al 31 dicembre dell’anno precedente alla co- incrementato, rispetto a quello determinato come ai prece-
stituzione o partecipazione in società, consorzi o altri or- denti punti 2. e 3. (art. 1, c. 728, legge n. 296/2006)
ganismi. (art. 3, c. 31) 5.1. L’incremento è proporzionale alla partecipazione di
3.3. I provvedimenti di trasferimento delle risorse devono soggetti diversi dagli enti locali, nella misura dell’1%
essere asseverati dall’organo di revisione e dagli organi per ogni 5% di partecipazione dei soggetti diversi, qualora
di controllo interno. (art. 3, c. 32) la partecipazione degli enti locali è pari o superiore al
3.4. Gli organi di revisione e di controllo interno trasmet- 50%, e nella misura del 2% per ogni 5% di partecipazione
tono una relazione al Dipartimento della funzione pubbli- dei soggetti diversi, qualora la partecipazione degli enti
ca e alla Ragioneria generale dello stato e segnalano locali è inferiore al 50% del capitale.
eventuali inadempienze alle sezioni competenti della Cor- 5.2. Eventuale indennità di risultato è attribuibile solo nel
te dei conti. caso di produzione di utili ed in misura ragionevole e pro-

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2/2008 191
porzionata ed è esclusa qualsivoglia altra remunerazione parte e delle società partecipate totalmente o parzialmente,
che faccia superare il tetto ai compensi. con l’indicazione di:
6. Al presidente ed ai componenti del consiglio di ammi- — ragione sociale;
nistrazione delle società a partecipazione pubblica di enti — misura della partecipazione;
locali, i rimborsi spese e le indennità di missione sono at- — durata dell’impegno;
tribuiti alle stesse condizioni e nella stessa misura previste — onere complessivo gravante, a qualsiasi titolo, per
per gli amministratori locali. (art. 1, c. 727, legge n. 296/ l’anno, sul bilancio;
2006) — numero dei rappresentanti negli organi di governo;
7. Il numero dei componenti il consiglio di amministrazio- — trattamento economico complessivo spettante a cia-
ne nella società partecipate totalmente, anche in via indi- scun rappresentante. (art. 1, c. 587, legge n. 296/2006)
retta, dagli enti locali non può essere superiore a tre o, al 1.1. La comunicazione, in via telematica e su apposito
massimo, cinque qualora il capitale sociale interamente supporto magnetico, deve essere effettuata entro il 30
versato sia pari o superiore all’importo determinato con aprile di ciascun anno.
DPCM da emanare entro il 30 giugno 2007. (art. 1, c. 1.2. In caso di mancata o incompleta comunicazione, è
729, legge n. 296/2006) fatto divieto di erogare ai consorzi, alle società o a favore
7.1. L’importo del capitale sociale minimo perché il nu- dei propri rappresentanti negli organi di governo degli
mero dei componenti del consiglio di amministrazione stessi somme a qualsiasi titolo. (art. 1, c. 588)
possa essere non superiore a cinque è fissato nella misura 1.3. In caso di mancata o incompleta comunicazione e di
di due milioni di euro. (DPCM 26 giugno 2007, in G.U. n. mancato rispetto del divieto di cui al punto precedente, i
182 del 7 agosto 2007) trasferimenti statali all’ente sono ridotti, nell’anno dell’i-
7.2. Entro il 22 novembre 2007 devono essere stati ade- nadempienza, in misura pari alla spesa sostenuta nel me-
guati gli statuti delle società. desimo anno. (art. 1, c. 589)
8. Il numero dei componenti il consiglio di amministrazio- 1.4. Il Dipartimento della funzione pubblica ha predispo-
ne designati dai soci pubblici locali nella società miste sto la procedura informatica per consentire alle ammini-
non può essere superiore a cinque. (art. 1, c. 729, legge strazioni pubbliche l’invio delle informazioni. (comunica-
n. 296/2006) to Dipartimento funzione pubblica 13 aprile 2007)
8.1. Gli statuti delle società devono essere stati adeguati 1.5. La procedura informatica, denominata Consoc, deve
entro il 22 novembre 2007. essere attivata dal responsabile Gedap dell’ente (responsa-
9. Le limitazioni e i vincoli di cui ai precedenti punti 2., bile per l’invio dei dati relativi ai distacchi, alle aspettative
3., 4., 5., 6. e 7. non si applicano alle società quotate in ed ai permessi sindacali) che potrà essere anche il respon-
borsa. (art. 1, c. 733, legge n. 296/2006) sabile del procedimento Consoc, creando, comunque, un
10. Non può essere nominato amministratore di ente, isti- nuovo utente, oppure dovrà consegnare al diverso respon-
tuzione, azienda pubblica, società a totale o parziale par- sabile individuato dall’amministrazione il codice identifi-
tecipazione pubblica, chi ha ricoperto incarichi analoghi cativo e la password.
nei cinque esercizi precedenti ed ha chiuso in perdita tre 1.6. Il sito internet cui accedere è www.consoc. it.
esercizi consecutivi. (art. 1, c. 734, legge n. 296/2006) 1.7. I dati relativi all’adempimento possono essere inviati
10.1. La norma si riferisce sia alle società a totale o par- anche oltre la data del 30 aprile 2007. (comunicato Dipar-
ziale capitale pubblico, sia agli enti ed alle aziende pubbli- timento funzione pubblica 30 aprile 2007)
che, con la sola esclusione degli enti territoriali. 2. I dati raccolti dal Dipartimento della funzione pubblica
10.2. La perdita d’esercizio nei soggetti a contabilità pri- sono esposti nel sito web del Dipartimento stesso e riferiti
vatistica è identificabile nel risultato negativo del conto alle Camere. (art. 1, c. 591, legge n. 296/2006)
economico, mentre nei soggetti a contabilità finanziaria 3. Gli incarichi di amministratore delle società conferiti da
deve riferirsi al disavanzo di competenza non coperto da soci pubblici sono pubblicati, unitamente ai relativi com-
un sufficiente avanzo di amministrazione. pensi, nell’albo e nel sito informatico dei soci pubblici.
10.3. Per gli esercizi anteriori al 2007 deve considerarsi ri- (art. 1, c. 735, legge n. 296/2006)
levante soltanto la perdita che esprime un risultato di gestio- 3.1. L’ente deve individuare il responsabile tenuto a cura-
ne negativo non conforme alla programmazione gestoria. re la pubblicazione.
10.4. Nei casi in cui l’amministrazione abbia ereditato una 3.2. La pubblicità è soggetta ad aggiornamento semestra-
situazione di bilancio fortemente negativa, il divieto di le.
nomina non si applica qualora il risultato di esercizio 3.3. La violazione dell’obbligo è punita con una sanzione
sia pari o migliore di quello atteso. amministrativa pecuniaria fino a 10.000,00 euro.
10.5. Qualora nel corso dell’esercizio sopravvenga un 3.4. La sanzione, irrogata dal prefetto, si applica anche
onere imprevisto indipendente dalle scelte gestorie, ai fini agli amministratori societari che non comunicano ai soci
del calcolo del risultato d’esercizio, la relativa posta pas- pubblici il proprio incarico e il relativo compenso entro
siva va ripartita su più esercizi. 30 giorni dal conferimento ovvero, per le indennità di ri-
sultato, entro 30 giorni dal percepimento.
Obblighi di comunicazione
1. Gli enti locali sono tenuti a comunicare al Dipartimento Pagamenti
della funzione pubblica l’elenco dei consorzi di cui fanno 1. Prima di effettuare pagamenti a qualsiasi titolo di im-

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192 2/2008
porto superiore a 10.000,00 euro, deve essere verificato, bligatorio è aumentato al 17,30% nel 2004, e al 17,50%
anche in via telematica, se il beneficiario risulti inadem- nel 2005; è del 17,70% nel 2006 e avrebbe dovuto cresce-
piente all’obbligo di versamento derivante da cartelle di re solo dello 0,20% all’anno sino a raggiungere il 19%.
pagamento. (art. 48 bis, aggiunto al DPR 29 settembre (art. 45, DL 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla
1973, n. 602, dall’art. 2, c. 9, DL 3 ottobre 2006, n. legge 24 novembre 2003, n. 326)
262, convertito dalla legge 24 novembre 2006 n. 286) 2.2. Con effetto dal 1º gennaio 2007, l’aliquota contribu-
1.1. Se le cartelle di pagamento notificate sono di importo tiva pensionistica è elevata al 23%. (art. 1, c. 770, legge n.
complessivo pari almeno a 10.000,00 euro, non può pro- 296/2006)
cedersi al pagamento e deve essere effettuata segnalazione 2.3. L’aliquota del 23% è aumentata dello 0,50%, destina-
all’agente della riscossione competente per territorio, ai fi- to al fondo maternità, assegni familiari e tutela per malat-
ni dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme tia in caso di ricovero ospedaliero, per cui l’aliquota con-
iscritte a ruolo. tributiva complessiva risulta pari al 23,50%. (18,20 nel
1.2. Le modalità di attuazione saranno stabilite con rego- 2006 maggiorato dell’1% sulla quota di reddito eccedente
lamento ministeriale. il limite, per l’anno 2006, di euro 39.297,00). (circolare
1.3. La disposizione si applica anche alle società a preva- Inps, Direzione centrale entrate contributive, 10 febbraio
lente partecipazione pubblica. 2004, n. 27)
2.4. L’aliquota contributiva Inps per i collaboratori titolari
Clausole compromissorie di pensione diretta è incrementata, a decorrere dal 1º gen-
1. È fatto divieto alle società interamente pubbliche o naio 2003, dal 10% al 12,5%, a decorrere dal 1º gennaio
partecipate maggioritariamente da pubbliche ammini- 2004, al 15% e, a decorrere dal 1º gennaio 2007, al 16%.
strazioni di inserire nei contratti per lavori, forniture e (art. 44, c. 6, legge n. 289/2002; art. 1, c. 770, legge n.
servizi clausole compromissorie o di sottoscrivere com- 296/2006)
promessi. (art. 3, c. 20, legge n. 244/2007) 2.5. L’aliquota contributiva Inps per i collaboratori assicu-
1.1. In caso di violazione, le clausole o i compromessi sot- rati previdenzialmente ad altra gestione obbligatoria è in-
toscritti sono nulli e viene a determinarsi, in capo al re- crementata, a decorrere dal 1º gennaio 2007, dal 10% al
sponsabile dei procedimenti, illecito disciplinare e re- 16%,
sponsabilità erariale. 2.6. Il contributo Inps si applica, pertanto, con il gravame
1.2. Per i contratti già sottoscritti al 1º gennaio 2008 e di un terzo dell’importo sui compensi da corrispondere a
per le cui controversie i relativi collegi arbitrali non si so- carico del collaboratore, nelle seguenti misure dall’anno
no ancora costituiti alla data del 30 settembre 2007, la 2007:
competenza arbitrale prevista deve essere declinata e dal- — 16%, se il collaboratore è assicurato previdenzialmen-
la data della relativa comunicazione opera esclusivamen- te ad altra gestione obbligatoria;
te la giurisdizione ordinaria. (art. 3, c. 21) — 16%, se il collaboratore è titolare di pensione indiretta
1.3. I collegi arbitrali eventualmente costituiti nel periodo o reversibilità;
1º ottobre-31 dicembre 2007 decadono automaticamente — 16%, se il collaboratore è titolare di pensione diretta;
e le spese relative restano integralmente compensate tra — 23,50, se il collaboratore non è iscritto ad altro fondo
le parti. previdenziale obbligatorio.
1.4. Le disposizioni di cui ai punti precedenti si applicano 2.7. La base imponibile retributiva è costituita dalla stessa
dal 1º luglio 2008. (art. 15, DL 31 dicembre 2007, n. 248) base imponibile Irpef, con un massimale di euro
87.187,00. (nota Inps 31 gennaio 2007, n. 2647)
2.8. In riferimento alla ripartizione dell’onere contributivo
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI tra collaboratori e committente, sono confermate le misure
di 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del collabo-
Gestione separata Inps ratore.
1. Sono soggetti all’iscrizione e contribuzione alla gestio- 2.9. L’incremento contributivo non può, in ogni caso, de-
ne separata Inps i soggetti che conseguono redditi da col- terminare una riduzione del compenso netto percepito dal
laborazioni coordinate e continuative e da lavoro autono- collaboratore superiore ad 1/3 dell’aumento dell’aliquota.
mo occasionale ed i professionisti privi di cassa di catego- (art. 1, c. 772, legge n. 296/2006)
ria. (circolare Inps 1º febbraio 2006, n. 11) 3. La tutela relativa alla maternità, alla paternità e agli as-
2. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa segni al nucleo familiare è adeguata alle forme e modalità
con soggetti che non esercitano per professione abituale previste per il lavoro dipendente.
altra attività di lavoro autonomo, sono soggetti alla gestio- 4. I soggetti esercenti lavoro autonomo occasionale sono
ne separata presso l’Inps. (art. 2, c. 26, legge 335/1995, obbligati, a decorrere dal 1ºgennaio 2004, all’iscrizione
nel testo modificato, per il richiamo all’art. 47, c. 1, lett. e contribuzione alla gestione separata Inps qualora il red-
c-bis, dall’art. 34, c. 3, legge 21 novembre 2000, n. dito derivante dalla relativa attività superi i 5.000 euro.
342; circolare Dipartimento funzione pubblica, 15 luglio (art. 44, c. 1, DL 29 settembre 2003, n. 269, convertito
2004, n. 4) dalla legge 24 novembre 2003, n. 326)
2.1. Il contributo che nell’anno 2003 è stato del 14% per i 4.1. Nelle ipotesi di superamento dell’importo di 5.000
collaboratori non iscritti ad altro fondo previdenziale ob- euro in costanza di una pluralità di rapporti, ciascun com-

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2/2008 193
mittente dovrà assoggettare al contributo la quota parte misura di un terzo a carico del lavoratore e di due terzi
del reddito complessivo eccedente la fascia esente. (circo- a carico del committente.
lare Inps 6 luglio 2004, n. 103)
4.2. Per consentire l’assoggettamento, i lavoratori interes- Regime sanzionatorio
sati hanno l’obbligo di comunicare ai propri committenti, 1. È inasprito il regime sanzionatorio per tardivi ed omessi
all’inizio dei singoli rapporti e durante il loro svolgimen- versamenti di contributi e premi dovuti alle gestioni pre-
to, il superamento o meno del limite di 5.000 euro. videnziali e assistenziali. (art. 116, c. 8, 9 e 10, legge n.
4.3. Le aliquote da applicare, le modalità ed i termini sono 388/2000)
quelli previsti per i collaboratori coordinati e continuativi, 1.2. Al pagamento delle sanzioni ed interessi per le even-
di cui ai precedenti punti da 2.6 a 2.8. (circolare Inps 6 tuali violazioni è tenuto il dirigente responsabile, il quale
luglio 2004, n. 103; art. 1, c. 770, legge n. 296/2006) è, altresı̀, sottoposto a sanzioni disciplinari. (art. 116, c. 11)
Collaborazioni coordinate e continuative - Inail Attività socialmente utili
Con circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri, 1. I compensi percepiti dagli anziani impiegati in attività
Dipartimento funzione pubblica, 15 luglio 2004, n. 4, so- socialmente utili promosse dagli enti locali non sono im-
no ricordati gli obblighi assicurativi di cui al DLgs 23 feb- ponibili ai fini contributivi. (circolare Inps 9 dicembre
braio 2000, n. 38, di riordino della disciplina dell’assicu- 1999, n. 213)
razione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie profes-
sionali. Nel tempo, l’Inail è intervenuta con proprie circo- Buoni pasto
lari e deliberazioni; si ripropone con la predetta disciplina. 1. Le somme corrisposte a titolo di buono pasto non costi-
1. A decorrere dal 16 marzo 2000 l’obbligo assicurativo tuiscono reddito di lavoro dipendente fino all’importo
antinfortunistico è esteso, oltre che ai lavoratori dell’area complessivo giornaliero di euro 5,29. (art. 51, c. 2, lett.
dirigenziale, anche ai rapporti di collaborazione coordina- c), DPR n. 917/1986)
ta e continuativa, per soggetti che svolgono le attività di 1.1. Qualora la misura del buono pasto attribuita dagli enti
cui all’art. 1 del DPR 30 giugno 1965, n. 1124 o che,
ai propri dipendenti ecceda euro 5,29, la quota eccedente
in relazione alle mansioni alle quali sono adibiti, si avval-
è da assoggettare alle ritenute previdenziali ed è gravata
gono non in via occasionale di veicoli a motore condotti
dagli oneri accessori a carico dell’ente. (circolare Ministe-
personalmente. (artt. 4 e 5, DLgs 23 febbraio 2000, n. 38)
ro economia e finanze, Ragioneria generale dello Stato,
2. Per le assunzioni e le cessazioni intervenute a decorrere
24 maggio 2006, n. 24)
dal 16 marzo 2000, sussiste l’obbligo di comunicare con-
testualmente all’Inail il codice fiscale dei lavoratori assun- Contributi Inpdap
ti o cessati dal servizio. (art. 14, c. 2, DLgs 23 febbraio
2000, n. 38) 1. Con decorrenza dal 1º luglio 2006 le amministrazioni
3. Con nota 13 marzo 2000 della Direzione centrale rischi pubbliche devono effettuare i versamenti utilizzando il
dell’Inail sono state fornite le prime istruzioni utili sul modello di pagamento unificato F24. (nota Inpdap 27 giu-
DLgs n. 38/2000. gno 2006, n. 11)
4. Con circolare 11 aprile 2000, n. 32 della Direzione cen- 2. A decorrere dal 1º gennaio 2007 l’aliquota contributiva,
trale prestazioni dell’Inail sono state fornite istruzioni e per la quota a carico del lavoratore dipendente, è incre-
chiarimenti sull’assicurazione dei lavoratori parasubordi- mentata dello 0,3%. (art. 1, c. 769, legge n. 296/2006)
nati. 3. Anche gli enti locali soggetti a tesoreria unica, a far da-
4.1. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ta dal 19 giugno 2007, possono eseguire i versamenti dei
soggetti ad assicurazione sono quelli per i quali esiste il contributi a mezzo bonifico bancario o postale. (DM 9 ot-
rischio infortunistico, in quanto l’attività svolta comporta tobre 2006, n. 293, in G.U. n. 295 del 20 dicembre 2006;
l’utilizzo di mezzi e attrezzature, compreso l’uso diretto di circolare Ministero economia e finanze, Ragioneria gene-
macchine per ufficio elettriche ed elettroniche, che siano rale dello Stato, 8 maggio 2007, n. 20, in G.U. n. 114 del
potenzialmente qualificabili come fonte di rischio, e quelli 18 maggio 2007)
che per lo svolgimento delle proprie mansioni comporta-
Versamenti
no l’uso di veicoli a motore personalmente condotti.
4.2. Sono esclusi dall’obbligo assicurativo coloro che, pur 1. Per gli enti titolari di partita Iva, i pagamenti dei con-
frequentando ambienti ove siano presenti videoterminali o tributi previdenziali ed assistenziali e delle altre somme
macchine d’ufficio, non ne facciano un uso diretto. a favore dello Stato, delle regioni e degli enti previdenzia-
4.3. Sono, altresı̀, esclusi coloro che utilizzano l’autovet- li, devono essere eseguiti utilizzando, anche tramite inter-
tura non già quale strumento per lo svolgimento delle mediari, modalità di pagamento telematico. (art. 37, c. 49,
mansioni di collaboratore, bensı̀ soltanto per raggiungere DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto
il luogo di lavoro. 2006, n. 248; DPCM 4 ottobre 2006, in G.U. n. 233 del 6
4.4. Non sono, infine, soggetti ad assicurazione obbligato- ottobre 2006)
ria i rapporti di lavoro autonomo occasionale e quelli con- 1.1. Con circolare dell’Agenzia delle entrate 29 settembre
nessi all’esercizio di una professione abituale. 2006, n. 30/E, sono forniti chiarimenti interpretativi della
5. Il premio assicurativo è ripartito fra i contraenti nella disposizione.

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194 2/2008
1.2. Gli enti non titolari di partita Iva restano esclusi dal- l’anno 2005, deve essere effettuata utilizzando il servizio
l’obbligo e potranno continuare ad effettuare i versamenti telematico entratel o il servizio internet.
con mod. F24 cartaceo. 1.3. Le comunicazioni relative all’anno solare precedente
2. Gli enti tenuti ad eseguire i pagamenti di ritenuta alla devono essere effettuate entro il 30 aprile di ciascun anno
fonte tramite versamenti diretti in tesoreria dello Stato, successivo.
dovranno utilizzare i servizi dell’Agenzia delle entrate o 2. È disposto l’obbligo, da parte dei soggetti che erogano
del sistema bancario o postale. energia elettrica, servizi idrici e del gas, di comunicare al-
2.1. Nei casi di oggettiva impossibilità ad accedere a conti l’anagrafe tributaria i dati catastali identificativi dell’im-
correnti bancari o postali, potrà essere utilizzato il mod. mobile presso cui è attivata l’utenza, dichiarati dagli uten-
F24 cartaceo. ti. (art. 7, c. 5, DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel testo
2.2. In casi residuali ed eccezionali, sarà, comunque, pos- modificato dall’art. 1, c. 332, lett. b, n. 2, legge n. 311/
sibile effettuare versamenti diretti in tesoreria con le stesse 2004, e dall’art. 2, c. 14, lett. b, DL 30 settembre 2005,
modalità previste per il pagamento delle ritenute alla fon- n. 203 convertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248)
te. 2.1. A decorrere dal 1º aprile 2005, devono essere richiesti
i dati identificativi catastali all’atto della sottoscrizione dei
nuovi contratti. (art. 1, c. 333, legge n. 311/2004)
ANAGRAFE TRIBUTARIA 2.2. Per i contratti in essere, i dati identificativi catastali
devono essere acquisiti in occasione del rinnovo, anche
Codice fiscale tacito, o della modifica del contratto stesso, intendendo
1. Il codice fiscale dei soggetti dichiaranti, degli esecutori come modifica le ipotesi di cambio del fornitore o del pia-
e dei progettisti dell’opera deve essere indicato nelle de- no tariffario.
nunce di inizio attività presentate allo sportello unico co- 2.3. Le informazioni analitiche da acquisire che individua-
munale per l’edilizia, nei permessi di costruire e in ogni no unicamente le unità immobiliari sono state stabilite con
altro atto di assenso in materia di attività edilizia rilasciato provvedimento direttoriale delle agenzie dell’entrata e del
dai comuni. (art. 6, c. 1, lett. e-bis, aggiunta al DPR 29 territorio 16 marzo 2005. (in G.U. n. 68 del 23 marzo
settembre 1973, n. 605, dall’art. 1, c. 332, lett. a, n. 1, leg- 2005)
ge n. 311/2004) 2.4. Le comunicazioni di cui ai precedenti punti devono
1.1. È soppresso l’obbligo di indicazione del codice fisca- essere trasmesse esclusivamente con modalità telemati-
le negli atti di concessione in materia edilizia ed urbanisti- che. (art. 7, c. 11, DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel te-
ca rilasciate ai sensi della legge n. 10/1997, relativamente sto modificato dall’art. 1, c. 332, lett. b, n. 4, legge n. 311/
ai beneficiari delle concessioni ed ai progettisti dell’opera. 2004)
(art. 2, c. 14, lett. a, DL 30 settembre 2005, n. 203, con- 2.5. Le modalità ed i termini delle comunicazioni sono de-
vertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248) finiti con circolare dell’Agenzia delle entrate, Direzione
2. Il codice fiscale degli utenti dei servizi idrici e del gas centrale normativa e contenzioso, 19 ottobre 2005, n. 44.
deve essere indicato nei relativi contratti. (art. 6, c. 1, lett. 2.6. Non sussiste obbligo di comunicare i dati catastali
g-ter, aggiunta al DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel te- dell’immobile nei casi di forniture temporanee - contratti
sto modificato dall’art. 1, c. 332, lett. a, n. 2, legge n. 311/ di durata inferiore al bimestre e contratti di soccorso e di
2004; circolare Agenzia entrate, Direzione centrale nor- riserva programmata - e di contratti di fornitura di energia
mativa e contenzioso, 19 ottobre 2005, n. 44) per usi di illuminazione pubblica.
3. Sulle distinte, ovvero sui titoli di spesa, per i versamenti 2.7. Non sussiste obbligo di comunicare i dati catastali de-
diretti in tesoreria dei tributi, è obbligatorio, dal 15 mag- gli immobili utilizzati dagli enti pubblici nell’esercizio
gio 2005, l’indicazione del codice fiscale dell’ente. (art. 4 delle proprie finalità istituzionali. (risoluzione Agenzia
ter, aggiunto al DL 14 marzo 2005, n. 35, dalla legge di entrate 8 agosto 2007, n. 214/E)
conversione 15 maggio 2005, n. 80) 2.8. Nel caso in cui un unico contratto di fornitura si rife-
risca a più immobili legati da un vincolo pertinenziale o
Comunicazioni da un rapporto di accessorietà, è sufficiente inserire nel
1. È disposto l’obbligo, da parte degli uffici pubblici, di modello di comunicazione i dati catastali dell’immobile
comunicare all’anagrafe tributaria le notizie relative alle principale.
denunce di inizio attività presentate allo sportello unico 2.9. L’omessa comunicazione dei dati catastali identifica-
comunale per l’edilizia, ai permessi di costruire e ad ogni tivi dell’immobile, da parte del soggetto erogatore del ser-
altro atto di assenso rilasciato in materia di attività edili- vizio è punita con la sanzione amministrativa da euro
zia. (art. 7, c. 1, DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel testo 206,00 a euro 5.164,00. (art. 20, c. 2, DLgs 18 dicembre
modificato dall’art. 1, c. 332, lett. b, n. 1, legge n. 311/ 1997, n. 473)
2004) 2.10. La comunicazione contenente dati incompleti o ine-
1.1. Con provvedimento dell’Agenzia delle entrate 2 otto- satti è punita con la stessa sanzione dell’omessa comuni-
bre 2006 sono disposti modalità e termini di comunicazio- cazione, ridotta alla metà.
ne dei dati da parte degli uffici comunali. (in G.U. n. 245 2.11. La sanzione non si applica al soggetto erogatore di
del 20 ottobre 2006) servizi che non abbia ricevuto i dati dell’utente o per il
1.2. La trasmissione dei dati, a partire da quelli relativi al- mancato o impossibile accatastamento dell’immobile.

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2/2008 195
2.12. Nei casi di mancata o inesatta comunicazione dei Ritenuta su redditi diversi
dati catastali da parte dell’utente al soggetto erogatore, 1. La ritenuta d’imposta del 20%, a titolo d’acconto, deve
si applica, in capo all’utente, la sanzione amministrativa essere operata anche sui compensi che costituiscono red-
da euro 103,00 a euro 2.065,00. (art. 13, c. 1, lett. c, diti diversi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare,
DPR 29 settembre 1973, n. 605, nel testo modificato dal- non fare o permettere. (art. 25, c. 1, DPR n. 600/1973,
l’art. 2, c. 14, lett. d, DL 30 settembre 2005, n. 203, con-
nel testo modificato dall’art. 36, c. 24, DL 4 luglio
vertito dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248)
2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
2.13. Con provvedimento dell’Agenzia delle entrate 2 ot-
tobre 2006 sono disposti modalità e termini di comunica- Trattamenti di fine rapporto
zione da parte dei soggetti erogatori. (in G.U. n. 247 del
1. Con DM da emanare entro il 31 marzo 2008 sono sta-
23 ottobre 2007)
2.14. La trasmissione dei dati deve essere effettuata, uti- biliti i criteri per la riduzione del prelievo fiscale sui
lizzando il servizio telematico entratel o il servizio inter- trattamenti di fine rapporto, sulle indennità equipollenti
net, entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui so- e sulle altre indennità e somme connesse alla cessazione
no riferiti i dati. del rapporto di lavoro. (art. 2, c. 504, legge n. 244/
3. Con provvedimento dell’Agenzia delle entrate 2 ottobre 2007)
2006 sono disposti modalità e termini di comunicazione, Certificazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni, degli estremi
dei contratti di appalto, di somministrazione e di trasporto, 1. Il termine per la consegna ai soggetti percettori di com-
conclusi mediante scrittura privata e non registrati. (in pensi assoggettati a ritenuta delle certificazioni relative al-
G.U. n. 248 del 24 ottobre 2006) l’anno precedente, è anticipato dal 15 marzo al 28 feb-
3.1. La trasmissione dei dati deve essere effettuata, utiliz- braio di ciascun anno. (art. 4, c. 6 quater, DPR 22 luglio
zando il servizio telematico entratel o il servizio internet, 1998, n. 322, nel testo modificato dall’art. 37, c. 10, lett.
entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui sono d, n. 3, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4
riferiti i dati. agosto 2006, n. 248)
4. Con provvedimento dell’Agenzia delle entrate 2 ottobre 1.1. La decorrenza della nuova disposizione è fissata al 1º
2006 sono disposti modalità e termini di comunicazione maggio 2007. (art. 37, c. 14, DL 4 luglio 2006, n. 223,
degli atti di concessione, di autorizzazione e licenza emes- convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
si dagli uffici pubblici. (in G.U. n. 248 del 24 ottobre
2006) Dichiarazioni
4.1. La trasmissione dei dati deve essere effettuata, utiliz- 1. Dal mese di gennaio 2009, con dichiarazione mensile
zando il servizio telematico entratel o il servizio internet, da presentare entro l’ultimo giorno del mese successivo
entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui sono a quello di riferimento, devono essere comunicati telema-
riferiti i dati. ticamente i dati retributivi, fiscali e contributivi delle re-
tribuzioni corrisposte. (art. 44 bis, aggiunto al DL 30 set-
tembre 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 novembre
SOSTITUTO D’IMPOSTA 2003, n. 326, dall’art. 1, c. 121, legge n. 244/2007)
1.1. Con decreti ministeriali saranno definite le modalità
Contributi a società sportive attuative e si provvederà alla semplificazione e armoniz-
1. Sono assoggettati alla ritenuta d’acconto del 4% tutti i zazione degli ordinamenti. (art. 1, c. 122 e 123, legge n.
contributi, esclusi quelli per l’acquisto di beni strumentali, 244/2007)
corrisposti alle società sportive dilettantistiche di capitali 2. Non è più consentita la presentazione della dichiarazio-
senza fine di lucro. (circolare Agenzia entrate 22 aprile ne dei sostituti d’imposta inclusa nel modello unico della
2003, n. 21/E) dichiarazione annuale unificata Irap e Iva. (art. 37, c. 10,
1.1. Sono assoggettati alla ritenuta d’acconto del 4% an- lett. c, n. 1, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla leg-
che i contributi corrisposti alle associazioni sportive dilet- ge 4 agosto 2006, n. 248)
tantistiche se destinati allo svolgimento di attività com- 2.1. Il termine per la presentazione, esclusivamente in via
merciali. telematica, della dichiarazione semplificata contenenti i
dati fiscali e contributivi è anticipato dal 30 settembre al
Contributi ad associazioni 31 marzo di ogni anno. (art. 4, c. 3 bis, DPR 22 luglio
1. Le associazioni che operano per la realizzazione o che 1998, n. 322, nel testo sostituito dall’art. 37, c. 10, lett.
partecipano a manifestazioni di particolare interesse stori- d, n. 1, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge
co, artistico e culturale, legate agli usi ed alle tradizioni 4 agosto 2006, n. 248)
delle comunità locali, che sono individuate con DM da 2.2. Il termine per la presentazione, esclusivamente in via
emanare entro il 30 gennaio 2006, sono equiparate ai sog- telematica, della dichiarazione di sostituto d’imposta non
getti esenti da Ires. (art. 1, c. 185, 186 e 187, legge n. 296/ semplificata - mod. 770, è posticipato dal 31 marzo al 31
2006) luglio di ciascun anno. (art. 4, c. 4 bis, DPR 22 luglio
1.1. I contributi corrisposti alle predette associazioni non 1998, n. 322, nel testo sostituito dall’art. 37, c. 10, lett.
sono, pertanto, soggetti alla ritenuta d’acconto del 4% d, n. 2, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge

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196 2/2008
4 agosto 2006, n. 248, e modificato dall’art. 1, c. 217, leg- sono dirette agli enti locali, che devono continuare ad ese-
ge n. 244/2007) guire i versamenti mediante giroconto di tesoreria. (nota
Ministero economia e finanze, Dipartimento politiche fi-
Versamenti scali, Ufficio federalismo fiscale, 13 aprile 2007, n. 8778)
1. Per i titolari di partita Iva, i versamenti dell’imposta 2. Con circolare dell’Agenzia delle entrate 16 marzo
trattenuta, devono essere eseguiti utilizzando, anche tra- 2007, n. 15/E, sono chiarite le disposizioni relative agli
mite intermediari, modalità di pagamento telematico. adempimenti a carico dei sostituti d’imposta.
(art. 37, c. 49, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla 2.1. I sostituti d’imposta determinano l’acconto tenendo
legge 4 agosto 2006, n. 248) conto delle esenzioni deliberate dai comuni, sulla base
1.1. Con circolare dell’Agenzia delle entrate 29 settembre del reddito imponibile dell’anno precedente. (circolare
2006, n. 30/E, sono forniti chiarimenti interpretativi della Agenzia entrate 20 aprile 2007, n. 23/E)
disposizione. 2.2. Qualora in sede di conguaglio il reddito risulterà su-
1.2. Gli enti non titolari di partita Iva restano esclusi dal- periore alla fascia di esenzione, la ritenuta operata non do-
l’obbligo e potranno continuare ad effettuare i versamenti vrà essere gravata di sanzioni e interessi.
con mod. F24 cartaceo. 2.3. Qualora siano state trattenute rate di acconto nei con-
2. Gli enti tenuti ad eseguire i pagamenti di ritenute alla fronti di soggetto che avrebbe avuto titolo a fruire dell’e-
fonte tramite versamenti diretti in tesoreria dello Stato, senzione, la restituzione potrà essere effettuata nel corso
non sono soggetti al versamento telematico delle ritenute dell’anno e, comunque, in sede di conguaglio.
operate e potranno continuare ad effettuare versamenti di-
retti in tesoreria. Assistenza fiscale
3. A decorrere dal 1º gennaio 2008 gli enti sottoposti ai 1. Il termine per la trasmissione in via telematica all’A-
vincoli della tesoreria unica, devono utilizzare il nuovo genzia delle entrate delle dichiarazioni elaborate ai sosti-
mod. «F24 enti pubblici» per il versamento delle ritenute tuiti, è anticipato dal 20 ottobre al 15 luglio. (art. 17, c.
alla fonte. (provvedimento direttoriale Agenzia entrate 8 1, lett. c, DM finanze 31 maggio 1999, n. 164, nel testo
novembre 2007) modificato dall’art. 37, c. 12, lett. c, DL 4 luglio 2006,
3.1. Con risoluzione dell’Agenzia delle entrate 12 dicem- n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
bre 2007, n. 367/E, sono stati istituiti i codici tributo. 1.1. La decorrenza della nuova disposizione è fissata al 1º
3.2. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze, maggio 2007, per cui inciderà sul modello da trasmettere
Ragioneria generale dello Stato, 29 novembre 2007, n. 37, nel 2007 relativo al periodo d’imposta 2006. (art. 37, c.
sono dettate le modalità operative di versamento. (in G.U. 14, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 ago-
n. 291 del 15 dicembre 2007) sto 2006, n. 248)
2. Il compenso spettante ai sostituti d’imposta per ogni di-
Addizionale comunale all’Irpef chiarazione mod. 730 elaborata e trasmessa è elevato da
1. Il versamento dell’addizionale è effettuato in acconto e euro 11,89 ad euro 12,13. (DM 21 maggio 2007, in
a saldo. (art. 1, c. 4, DLgs 28 settembre 1998, n. 360, nel G.U. n. 157 del 9 luglio 2007)
testo modificato dall’art. 1, c. 142, lett. b, n. 2, legge n. 2.1. Il compenso spetta in misura doppia in caso di dichia-
296/2006, e dall’art. 40, c. 7, DL 1º ottobre 2007, n. razione congiunta.
159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) 3. Il compenso spettante ai sostituti d’imposta per ogni di-
1.1. L’acconto è stabilito nella misura del 30% dell’addi- chiarazione mod. 730 elaborata e trasmessa è dovuto in
zionale sul reddito imponibile dell’anno precedente, con tutti i casi in cui il contribuente è tenuto alla presentazione
l’aliquota deliberata per l’anno di riferimento, qualora della dichiarazione, qualunque sia il debito e credito per
la pubblicazione sia effettuata entro il 31 dicembre prece- ciascuna imposta o addizionale risultante, e nei casi in
dente l’anno di riferimento, ovvero con l’aliquota vigente cui dalla dichiarazione del contribuente non tenuto alla
nell’anno precedente, in caso di pubblicazione successi- presentazione emerga un debito o un credito superiore a
va. 12 euro. (art. 1, c. 137, legge n. 266/2005, nel testo mo-
1.2. Il versamento è effettuato unitamente a quello dell’Ir- dificato dall’art. 3 bis, aggiunto al DL 10 gennaio 2006,
pef. n. 4, dalla legge di conversione 9 marzo 2006, n. 80)
1.3. l’acconto dell’addizionale dovuta è trattenuta dai so- 3.1. Il diritto al compenso è cessato, conseguentemente,
stituti d’imposta, a partire dal mese di marzo, in un nume- nei casi di dichiarazione presentata da soggetti non tenuti
ro massimo di nove rate mensili. Il saldo è determinato alla presentazione dalla quale emerge un debito o un cre-
con le operazioni di conguaglio e trattenuto in un numero dito per ciascuna imposta o addizionale inferiore a 12 eu-
massimo di undici rate. (art. 1, c. 5, DLgs 28 settembre ro.
1998, n. 360, nel testo sostituito dall’art. 1, c. 142, lett.
c, legge n. 296/2006) Buoni pasto
1.4. Le modalità di versamento dell’acconto a mezzo F24 1. Le somme corrisposte a titolo di buono pasto non costi-
sono state precisate ed istituito il codice tributo da utiliz- tuiscono reddito di lavoro dipendente fino all’importo
zare. (risoluzione Agenzia entrate 6 febbraio 2007, n. 20/ complessivo giornaliero di euro 5,29. (art. 51, c. 2, lett.
E) c, DPR n. 917/1986)
1.5. Le predette modalità di versamento mediante F24 non 1.1. Qualora la misura del buono pasto attribuita dagli enti

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2/2008 197
ai propri dipendenti ecceda euro 5,29, la quota eccedente qualsiasi procedura espropriativa nell’espletamento del-
è da assoggettare alle ritenute fiscali. (circolare Ministero l’attività istituzionale. (risoluzione Agenzia entrate 30 lu-
economia e finanze, Ragioneria generale dello Stato, 24 glio 2003, n. 160)
maggio 2006, n. 24)
Cessione di fabbricati
Ticket trasporto 1. Qualora il cedente sia un soggetto Iva, sono esenti dal-
1. Il ticket trasporto a dipendenti non avente il requisito l’imposta le cessioni di terreni e di aree diverse da quelle
dell’affidamento a terzi del servizio di trasporto collettivo, destinate a parcheggio di veicoli, per le quali gli strumenti
condizione necessaria ad escluderlo dal concorso alla for- urbanistici non prevedono la destinazione edificatoria.
mazione del reddito imponibile, è soggetto a ritenuta, sal- (art. 10, c. 1, n. 8, DPR 26 ottobre 1972, n. 633, nel testo
vo che, unitamente ad eventuali altri fringe benefits eroga- sostituito dall’art. 35, c. 8, lett. a, n. 1, DL 4 luglio 2006,
ti, il valore non superi nel periodo d’imposta euro 258,23. n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
(risoluzione Agenzia entrate 5 giugno 2007, n. 126/E) 2. Sono esenti dall’imposta le cessioni di fabbricati o por-
zioni di fabbricati aventi i seguenti requisiti:
Indennità per l’esercizio di pubbliche funzioni a) abitativi, effettuate dalle imprese di costruzione o dalle
1. I compensi erogati a soggetti che esercitano pubbliche imprese che vi hanno eseguito interventi di recupero del
funzioni diverse da quelle conseguenti a carichi elettive, patrimonio edilizio, se i lavori di costruzione o di recupe-
quali i componenti di commissione ed i revisori, sono at- ro sono stati ultimati da oltre quattro anni;
tribuibili ai redditi di lavoro autonomo qualora siano resi b) abitativi, effettuate da imprese soggette ad Iva, diverse
da soggetti che esercitano un’arte o una professione. (art. da quelle costruttrici o di recupero edilizio, a prescindere
50, lett. f, DPR 22 dicembre 1986, n. 17, nel testo sosti- dalla data di ultimazione dei lavori;
tuito dall’art. 2, c. 36, legge 24 dicembre 2003, n. 350) c) strumentali, che per le loro caratteristiche non sono su-
1.1. Restano, pertanto attribuibili ai redditi assimilati a scettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasforma-
quelli di lavoro dipendente le indennità agli amministrato- zioni, effettuate dalle imprese di costruzione o da quelle
ri e consiglieri. che vi hanno eseguito interventi di recupero del patrimo-
nio edilizio, con lavori di costruzione o di recupero ulti-
mati da oltre quattro anni, se l’ente locale acquista il fab-
bricato in relazione allo svolgimento di attività commer-
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA)
ciali soggette ad Iva e le operazioni esenti rappresentano
Manutenzioni meno del 75% del volume d’affari;
d) strumentali, effettuate da imprese soggette a Iva diverse
1. Per gli anni 2008, 2009 e 2010 l’aliquota sulle presta- da quelle costruttrici o di recupero edilizio, a prescindere
zioni fatturate dal 1º gennaio 2008 per le manutenzioni, dalla data di ultimazione dei lavori, se l’acquisto è in re-
anche ordinarie, su fabbricati a prevalente destinazione lazione allo svolgimento di attività soggetta ad Iva e se le
abitativa, si applica nella misura agevolata del 10%. operazioni esenti rappresentano meno del 75% del volu-
(art. 1, c. 18, legge n. 244/2007) me d’affari. (art. 8, c. 1, n. 8, 8 bis e 8 ter, DPR26 ottobre
Contributi di urbanizzazione 1972, n. 633, nel testo sostituito dall’art. 35, c. 8, lett. a, n.
1, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 ago-
1. Non sono rilevanti ai fini Iva le cessioni, nei confronti sto 2006, n. 248; circolare Ministero economia e finanze 4
dei comuni, di aree o di opere di urbanizzazione a scom- agosto 2006, n. 27/E)
puto di contributi di urbanizzazione o in esecuzione di 2.1. Le cessioni di fabbricati strumentali di cui al punto
convenzioni di lottizzazione. (art. 51, legge 21 novembre precedente, lett. c) e d), a prescindere dalla posizione
2000, n. 342) Iva dell’ente locale, sono in ogni caso imponibili qualora
1.1. Non rientra nel campo di applicazione dell’Iva il con- l’impresa cedente abbia espressamente manifestato l’op-
tributo di urbanizzazione versato dal concessionario. (ri- zione per l’imponibilità in sede di contratto.
soluzione Ministero finanze, Agenzia entrate, 16 novem- 2.2. Sono, conseguentemente, imponibili ad aliquota 20%
bre 2000, n. 207) le cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricati aventi i se-
1.2. È rilevante ai fini Iva la cessione ai comuni, a scom- guenti requisiti:
puto dei contributi, di aree e opere che non rientrano tra a) abitativi, effettuate dalle imprese di costruzione o dalle
quelle di urbanizzazione, costituendo la fattispecie opera- imprese che vi hanno eseguito interventi di recupero del
zione imponibile. (risoluzione Ministero economia e fi- patrimonio edilizio, se i lavori di costruzione o di recupe-
nanze, Agenzia entrate, 14 gennaio 2003, n. 6) ro sono stati ultimati da meno di quattro anni;
b) strumentali, effettuate dalle imprese di costruzione o da
Cessioni di aree quelle che vi hanno eseguito interventi di recupero del pa-
1. Non si considerano operazioni svolte nell’esercizio di trimonio edilizio, se i lavori di costruzione o di recupero
attività commerciali e, conseguentemente, sono fuori dal sono stati ultimati da meno di quattro anni;
campo di applicazione dell’Iva, le assegnazioni effettuate c) strumentali, effettuate dalle imprese di costruzione o da
dai comuni di aree edificabili sia acquisite mediante un quelle che vi hanno eseguito interventi di recupero del pa-
procedimento di esproprio e sia acquisite al di fuori di trimonio edilizio, se i lavori di costruzione o di recupero

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198 2/2008
sono stati ultimati da oltre quattro anni e se l’ente locale 2006, n. 248; circolare Agenzia entrate 16 novembre
acquista il fabbricato: 2006, n. 33/E)
— per svolgervi attività istituzionale, non soggetta ad 3.1. Sono esenti le locazioni di immobili strumentali uti-
Iva; lizzati dall’ente locale per l’esercizio di attività soggette
— per svolgervi attività commerciale soggetta ad Iva e le ad Iva e le operazioni esenti poste in essere rappresentano
operazioni esenti rappresentano almeno il 75% del volu- meno del 75% del volume d’affari.
me d’affari; 3.2. Le locazioni dei fabbricati strumentali, a prescindere
d) strumentali, effettuate da imprese soggette ad Iva diver- dalla posizione Iva dell’ente locale, sono in ogni caso im-
se da quelle costruttrici o di recupero edilizio, a prescinde- ponibili qualora il locatore abbia espressamente manife-
re dalla data di ultimazione dei lavori, se l’ente locale ac- stato l’opzione per l’imponibilità in sede di contratto.
quista il fabbricato con la destinazione di cui alla prece-
Canoni per l’occupazione di suolo
dente lett. c);
ed aree pubbliche
e) strumentali, a prescindere dalla posizione Iva dell’ente
locale, qualora l’impresa cedente abbia espressamente 1. I canoni per l’occupazione di suoli ed aree pubbliche,
manifestato l’opzione per l’imponibilità in sede di contrat- pur non avendo natura tributaria, sono riscossi dai comuni
to. nell’ambito dell’attività di pubblica autorità e, conseguen-
3. Dal 1º gennaio 2007 sono imponibili le cessioni di fab- temente, sono esclusi dall’imposta. (risoluzione Agenzia
bricati abitativi effettuate in attuazione di piani di edilizia entrate 5 febbraio 2002, n. 25)
abitativa convenzionata dalle imprese costruttrici o esecu- 1.1. L’aggio riconosciuto al concessionario a fronte del
trici di interventi di recupero, entro quattro anni dalla data servizio di accertamento, liquidazione e riscossione delle
di ultimazione della costruzione o dell’intervento o anche predette entrate costituisce il corrispettivo di una presta-
successivamente qualora entro tale termine i fabbricati zione di servizi imponibili, soggetto ad imposta nella mi-
siano stati locati per un periodo non inferiore a quattro an- sura ordinaria.
ni. (art. 10, c. 1, n. 8 bis, DPR 26 ottobre 1972, n. 633, nel Canoni per l’istallazione di mezzi pubblicitari
testo modificato dall’art. 1, c. 330, legge n. 296/2006)
1. I canoni per l’installazione di mezzi pubblicitari, pur
Locazione immobili non avendo natura tributaria, sono riscossi dai comuni
nell’ambito dell’attività di pubblica autorità e, conseguen-
1. Qualora il locatore sia un soggetto Iva, sono esenti dal-
temente, sono esclusi dall’imposta. (risoluzione Agenzia
l’imposta:
entrate 5 febbraio 2002, n. 25)
a) le locazioni e gli affitti di terreni e di aree diverse da
1.1. L’aggio riconosciuto al concessionario a fronte del
quelle destinate a parcheggio di veicoli, per le quali gli
servizio di accertamento, liquidazione e riscossione delle
strumenti urbanistici non prevedano la destinazione edifi- predette entrate costituisce il corrispettivo di una presta-
catoria; zione di servizi imponibili, soggetto ad imposta nella mi-
b) le locazioni e gli affitti di fabbricati abitativi, comprese sura ordinaria.
le pertinenze, le scorte e, in genere, i beni mobili destinati
durevolmente al servizio degli immobili. (art. 10, c. 1, n. Diritti sulle pubbliche affissioni
8, DPR 26 ottobre 1972, n. 633, nel testo sostituito dal- 1. Le entrate per diritti sulle pubbliche affissioni, avendo
l’art. 35, c. 8, lett. a, n. 1, DL 4 luglio 2006, n. 223, con- natura tributaria, non costituiscono corrispettivo per man-
vertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248; circolare Agen- canza del presupposto oggettivo e, conseguentemente, so-
zia entrate 16 novembre 2006, n. 33/E) no esclusi dall’imposta (risoluzione Agenzia entrate 5 feb-
2. Dal 1º gennaio 2007 sono imponibili le cessioni di fab- braio 2002, n. 25)
bricati abitativi effettuate in attuazione di piani di edilizia 1.1. L’aggio riconosciuto al concessionario a fronte del
abitativa convenzionata dalle imprese costruttrici o esecu- servizio di accertamento, liquidazione e riscossione delle
trici di interventi di recupero, entro quattro anni dalla data predette entrate costituisce il corrispettivo di una presta-
di ultimazione della costruzione o dell’intervento o a con- zione di servizi imponibili, soggetto ad imposta nella mi-
dizione che il contratto di locazione abbia durata non in- sura ordinaria. L’aggio relativo alle sole operazioni di ri-
feriore a quattro anni. (art. 10, c. 1, n. 8, DPR 26 ottobre scossione, trattandosi di entrate tributarie, è esente dal-
1972, n. 633, nel testo modificato dall’art. 1, c. 330, legge l’imposta.
n. 296/2006)
3. Qualora il locatore sia un soggetto Iva, sono imponibili Tariffe di igiene ambientale giornaliera
ad aliquota 20% le locazioni di fabbricati strumentali che, 1. Le tariffe di igiene ambientale costituiscono corrispet-
per le loro caratteristiche, non sono suscettibili di diversa tivo di un servizio sottoposto alla disciplina del diritto co-
utilizzazione senza radicali trasformazioni, qualora l’ente mune e, pertanto, sono imponibili all’aliquota ridotta del
locale non utilizzi l’immobile per svolgere attività sogget- 10% prevista per la gestione dei rifiuti urbani o speciali
ta ad Iva o svolga operazioni esenti per almeno il 75% del ad essi assimilati. (risoluzione Agenzia entrate 5 febbraio
volume d’affari. (art. 10, c. 1, n. 8, DPR 26 ottobre 1972, 2002, n. 25)
n. 633, nel testo sostituito dall’art. 35, c. 8, lett. a, n. 1, DL 1.1. L’aggio riconosciuto al concessionario a fronte del
4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto servizio di accertamento, liquidazione e riscossione delle

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2/2008 199
predette entrate costituisce il corrispettivo di una presta- 10.000,00 euro, deve essere effettuata comunicazione al-
zione di servizi imponibili, soggetto ad imposta nella mi- l’Agenzia delle entrate, in via telematica, entro il quinto
sura ordinaria. giorno precedente quello in cui si intende effettuare l’ope-
2. Sono soggette all’aliquota agevolata del 10% tutte le fa- razione, dell’importo e della tipologia di credito oggetto
si di gestione, stoccaggio e deposito temporaneo dei rifiuti della successiva compensazione. (art. 1, c. 30, legge n.
urbani e dei rifiuti speciali, ivi compreso l’utilizzo della 296/2006)
frazione secca all’impianto di termovalorizzazione, con 1.1. La mancata comunicazione dell’Agenzia delle entrate
produzione di energia elettrica, ed il recupero dei materiali entro il terzo giorno successivo, vale come silenzio assen-
metallici. (risoluzione Agenzia entrate 17 gennaio 2006, so.
n. 14/E)
Liquidazione e versamento
Gestione impianti di fognatura e depurazione
1. È soggetto a sanzione penale l’omesso versamento del-
1. Le operazioni consistenti nella pulizia di catidoie e poz- l’imposta dovuta a seguito di dichiarazione annuale, supe-
zetti stradali, nella rimozione del sedime del fondo dei riore a 50.000,00 euro, entro il termine per il versamento
pozzetti, nella disostruzione dei sifoni, nella pulizia dei dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo.
sottopassi e dei sovrappassi, nonché nella manutenzione (art. 10 ter, aggiunto al DLgs 10 marzo 2000, n. 74, del-
delle etichette, sono qualificabili come operazioni di ge- l’art. 35, c. 7, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla
stione di impianti di fognatura e di depurazione e, pertan- legge 4 agosto 2006, n. 248)
to, soggette all’aliquota ridotta del 10%. (risoluzione 1.1. È sanzionata penalmente anche la compensazione con
Agenzia entrate 7 settembre 2007, n. 240/E)
crediti non spettanti o inesistenti che comporti il mancato
Gestione dei rifiuti versamento di imposta dovuta per ammontare superiore a
50.000,00 euro. (art. 10 quater, aggiunto al DLgs 10 mar-
1. Le prestazioni consistenti nello smaltimento dei prodot-
zo 2000, n. 74, dell’art. 35, c. 7, DL 4 luglio 2006, n. 223,
ti residui e adeguamento bocchette sono riconducibili fra
convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
le operazione di gestione dei rifiuti e, pertanto, soggette
1.2. Per i casi di compensazione di debiti d’imposta con
all’aliquota ridotta del 10%. (risoluzione Agenzia entrate
crediti non spettanti o inesistenti, il delitto si perfeziona
7 settembre 2007, n. 240/E)
nel momento in cui si procede a compensazioni che, som-
Collaborazioni coordinate e continuative mati agli importi già utilizzati, superano la soglia di
50.000,00 euro.
1. Le prestazioni di servizio inerenti ai rapporti di collabo-
1.3. La nuova disposizione sanzionatoria si applica a par-
razione coordinata e continuativa rese da soggetti che non
tire dai reati di omesso versamento consumati entro il 27
esercitano per professione abituale altre attività di lavoro
dicembre 2006, riguardanti l’Iva risultante dalla dichiara-
autonomo, aventi qualificazione reddituale di redditi assi-
milati a quelli di lavoro dipendente, restano escluse dal- zione relativa all’anno 2005. (circolare Ministero econo-
l’ambito di applicazione del tributo in quanto carenti del mia e finanze 4 agosto 2006, n. 28/E)
presupposto soggettivo. (art. 5, DPR 26 ottobre 1972, n. 2. Dal 1º gennaio 2007 i pagamenti dell’imposta devono
633, e circolare Ministero finanze, Dipartimento entrate, essere eseguiti utilizzando, anche tramite intermediari,
16 novembre 2000, n. 207/E) modalità di pagamento telematico. (art. 37, c. 49, DL 4 lu-
1.1. Restano assoggettate all’imposta le sole prestazioni di glio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n.
servizi inerenti ai rapporti di collaborazione coordinata e 248; DPCM 4 ottobre 2006, in G.U. n. 233 del 6 ottobre
continuativa che rientrano nell’oggetto dell’attività svolta 2006)
per professione abituale. 2.1. Con circolare dell’Agenzia delle entrate 29 settembre
2006, n. 30/E, sono forniti chiarimenti interpretativi della
Indennità per l’esercizio di pubbliche funzioni disposizione.
1. I compensi erogati a soggetti che esercitano pubbliche 2.2. Gli enti non titolari di partita Iva restano esclusi dal-
funzioni diverse da quelle conseguenti a carichi elettive, l’obbligo e potranno continuare ad effettuare i versamenti
quali i componenti di commissione ed i revisori, sono at- con mod. F24 cartaceo.
tribuibili ai redditi di lavoro autonomo qualora siano resi 2.3. Gli enti tenuti ad eseguire pagamenti di ritenute alla
da soggetti che esercitano un’arte o una professione. (art. fonte tramite versamenti diretti in tesoreria dello Stato,
50, lett. f, DPR 22 dicembre 1986, n. 17) dovranno utilizzare i servizi dell’Agenzia delle entrate o
1.1. La prestazione resa viene, pertanto, attratta nella sfera del sistema bancario o postale.
dell’attività professionale abitualmente esercitata dal sog- 2.4. Nei casi di oggettiva impossibilità ad accedere a conti
getto incaricato della funzione e l’operazione è rilevante correnti bancari o postali, potrà essere utilizzato il mod.
ai fini dell’Iva. (risoluzione Agenzia entrate 10 maggio F24 cartaceo.
2004, n. 68/E) 2.5. In casi residuali ed eccezionali, sarà, comunque, pos-
sibile effettuare versamenti diretti in tesoreria con le stesse
Rimborsi e compensazioni modalità previste per il pagamento delle ritenute alla fon-
1. Nel caso di compensazione Iva per importi superiori a te.

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200 2/2008
Elenco clienti e fornitori quelli di lavoro dipendente a prescindere dalla rilevanza
1. Entro il 29 aprile di ciascun anno, a decorrere dall’anno o meno che assumono ai fini dell’imposizione previden-
d’imposta 2006, deve essere presentato in via telematica, ziale. (risoluzione Ministero finanze, Agenzia entrate, 16
l’elenco dei soggetti nei cui confronti sono state emesse febbraio 2001, n. 24)
fatture e l’elenco dei soggetti titolari di partita Iva da 1.2. Le retribuzioni e i compensi che concorrono a forma-
cui sono stati effettuati acquisti rilevanti. (art. 8 bis, c. 4 re la base imponibile vanno determinati con il criterio di
bis, aggiunto al DPR 22 luglio 1998, n. 322, dall’art. cassa.
37, c. 8, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 2. Qualora siano svolte anche attività commerciali, la base
4 agosto 2006, n. 248) imponibile per tali attività può essere determinata con le
1.1. Gli elementi informativi da indicare negli elenchi e le modalità previste per le società ed enti commerciali, anzi-
modalità di presentazione sono individuati con provvedi- ché con il sistema retribuito. (art. 10 bis, c. 2, DLgs 15 di-
mento direttoriale dell’Agenzia delle entrate, 25 maggio cembre 1997, n. 446)
2007. (in suppl. ord. n. 139 alla G.U. n. 136 del 14 giugno 2.1 L’opzione deve essere operata all’inizio del periodo
2007) d’imposta e, quindi, in sede di primo acconto mensile,
ed è vincolante per un triennio. (circolare Ministero finan-
Dichiarazione annuale ze 20 dicembre 2000, n. 234/E)
2.2. Se le attività commerciali sono gestite in contabilità
1. Il termine per la presentazione, esclusivamente in via
ordinaria, la base imponibile è determinata dalla differen-
telematica, delle dichiarazione Iva con modello unificato
za tra la somma dei ricavi, dei proventi e degli altri com-
unitamente a quella ai fini Irap, è anticipato dal 31 ottobre
ponenti reddituali e i costi.
al 31 luglio di ciascun anno. (art. 2, c. 2 e 3, art. 3, c. 1, e
2.3. Se le attività commerciali sono gestite in contabilità
art. 8, c. 1, DPR 22 luglio 1998, n. 322, nel testo modifi-
semplificata, la base imponibile è determinata dalla diffe-
cato dall’art. 37, c. 10, lett. b, n. 2, e lett. g, DL 4 luglio
renza tra l’ammontare dei corrispettivi delle cessioni e/o
2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
prestazioni e delle rimanenze finali e l’ammontare dei co-
1.1. La decorrenza della nuova disposizione è fissata al 1º
sti delle materie prime, sussidiarie e di consumo, delle
maggio 2007. (art. 37, c. 14, DL 4 luglio 2006, n. 223,
merci, dei servizi, delle rimanenze iniziali e dell’ammor-
convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
tamento dei beni materiali e immateriali.
2.4. Se le attività commerciali sono gestite in contabilità
semplificata, in presenza di costi deducibili non specifica-
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ tamente riferibili alle attività commerciali, tali costi sono
PRODUTTIVE (IRAP) computati per un importo corrispondente al rapporto tra
Istituzione l’ammontare dei ricavi e degli altri proventi correlati alle
attività commerciali e l’ammontare complessivo di tutte le
1. L’imposta regionale sulle attività produttive assume la entrate correnti.
natura di tributo proprio della regione e, a decorrere dal 2.5. Nei casi di opzione per la determinazione della base
1º gennaio 2009, è istituita con legge regionale. (art. 1, c. imponibile delle attività commerciali nei modi come so-
43, legge n. 244/2007) pra, cioè con le modalità previste per le società ed enti
commerciali, la base imponibile per le attività non com-
Soggettività passiva
merciali costituita dall’ammontare delle retribuzioni e
1. L’attività esercitata dalle amministrazioni pubbliche, dei compensi è ridotta dell’importo di essi specificata-
compresi gli enti locali, costituisce in ogni caso presuppo- mente riferibile alle attività commerciali o, qualora non
sto d’imposta a far data dal 1º gennaio 1998. (art. 2, DLgs siano specificatamente riferibili, dell’importo a queste im-
15 dicembre 1997, n. 446) putabile in base al rapporto tra ammontare dei ricavi e de-
1.1. Lo Stato, le regioni, le province, i comuni e le comu- gli altri proventi correlati alle attività commerciali e l’am-
nità montane, ossia i soggetti esclusi dall’assoggettamento montare complessivo di tutte le entrate correnti.
a Ires, sono soggetti passivi Irap. (art. 3, c. 1, lett. e bis) 3. I contributi erogati a norma di legge concorrono alla de-
1.2. L’imposta è dovuta alla regione nel cui territorio è terminazione della base imponibile Irap, ancorché gli stes-
realizzata la base imponibile. (art. 15) si siano esclusi dalla base imponibile delle imposte sui
redditi. (art. 3, c. 2 quinquies, aggiunto al DL 24 settem-
Base imponibile bre 2002, n. 209, dalla legge di conversione 22 novembre
1. La base imponibile è determinata in un importo pari al- 2002, n. 265, nel testo sostituito dall’art. 5, c. 3, legge n.
l’ammontare delle retribuzioni corrisposte al personale di- 289/2002)
pendente rilevanti ai fini previdenziali, dei redditi assimi- 3.1. Formano eccezioni al predetto concorso, esclusiva-
lati a quelli di lavoro dipendente e dei compensi erogati mente:
per collaborazione coordinata e continuativa, nonché per a) i contributi correlati a componenti negativi non ammes-
le attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente. si in deduzione ai fini Irap;
(art. 10 bis, c. 1, DLgs 15 dicembre 1997, n. 446) b) i contributi per i quali la legge istitutiva o altre leggi
1.1. Concorrono alla formazione della base imponibile de- speciali prevedono l’esclusione dalla base imponibile
terminata con il metodo retributivo i redditi assimilati a Irap.

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2/2008 201
Versamenti non vi sia obbligo di dichiarazione ai fini Iva, da parte
1. Gli enti che adottano il sistema retributivo versano l’ac- dei soggetti non tenuti alla presentazione della dichiara-
conto mensile Irap con le preesistenti modalità, applican- zione dei redditi (la scadenza è, comunque, anticipata
do l’aliquota dell’8,50% all’ammontare degli emolumenti dal 31 luglio al 30 giugno). (art. 2, c. 2 e 3, DPR 22 luglio
corrisposti nel mese precedente. (art. 30, c. 5, DLgs 15 di- 1998, n. 322, nel testo modificato dall’art. 37, c. 10, lett.
cembre 1997, n. 446) b, n. 2, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4
1.1. Gli enti che hanno optato per la determinazione della agosto 2006, n. 248)
base imponibile, relativamente alle attività commerciali, 2.1. Il termine per la presentazione esclusivamente in via
con i criteri previsti per le società commerciali, devono telematica della sola dichiarazione fini Irap, qualora non
versare l’acconto Irap, per dette attività, con scadenze e vi sia obbligo di dichiarazione ai fini Iva, è anticipato
le modalità stabilite per le imposte sui redditi. dal 31 ottobre al 31 luglio di ciascun anno.
2. Dal 1º gennaio 2007 per gli enti titolari di partita Iva, i 2.2. Il termine per la presentazione, esclusivamente in via
pagamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e telematica, della dichiarazione Irap con modello unificato
delle altre somme a favore dello Stato, delle regioni e de- unitamente a quella ai fini Iva, è anticipato dal 31 ottobre
gli enti previdenziali, devono essere eseguiti utilizzando, al 31 luglio di ciascun anno. (art. 2, c. 2 e 3, e art. 3, c. 1,
anche tramite intermediari, modalità di pagamento tele- DPR 22 luglio 1998, n. 322, nel testo modificato dall’art.
matico. (art. 37, c. 49, DL 4 luglio 2006, n. 223, conver- 37, c. 10, lett. b, n. 2, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito
tito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248; DPCM 4 ottobre dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
2006, in G.U. n. 233 del 6 ottobre 2006) 2.3. La decorrenza delle nuove disposizioni è fissata al 1º
2.1. Con circolare dell’Agenzia delle entrate 29 settembre maggio 2007. (art. 37, c. 14, DL 4 luglio 2006, n. 223,
2006, n. 30/E, sono forniti chiarimenti interpretativi della convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
disposizione. 3. A decorrere dal periodo d’imposta 2008, la dichiara-
2.2. Gli enti non titolari di partita Iva restano esclusi dal- zione annuale non deve essere più presentata in forma
l’obbligo e potranno continuare ad effettuare i versamenti unificata e deve essere presentata alla regione o provin-
con mod. F24 cartaceo. cia autonoma di domicilio fiscale del soggetto passivo.
3. Gli enti tenuti ad eseguire pagamenti di ritenute alla (art. 1, c. 52, legge n. 244/2007)
fonte tramite versamenti diretti in tesoreria dello Stato, Indennità e gettoni amministratori
dovranno utilizzare i servizi dell’Agenzia delle entrate o
del sistema bancario o postale. 1. Le indennità, comunque denominate, percepite per le
3.1. Nei casi di oggettiva impossibilità ad accedere a conti cariche elettive (indennità consiglieri e amministratori lo-
correnti bancari o postali, potrà essere utilizzato il mod. cali) sono assimilate al reddito di lavoro dipendente. In re-
F24 cartaceo. lazione ad esse risulta irrilevante l’ulteriore attività eserci-
3.2. In casi residuali ed eccezionali, sarà, comunque, pos- tata dal percettore del reddito e, conseguentemente, sui
sibile effettuare versamenti diretti in tesoreria con le stesse soggetti percettori non può gravare nessuna somma a tito-
modalità previste per il pagamento delle ritenute alla fon- lo di Irap. (risoluzione Agenzia entrate 28 settembre 2007,
te. n. 274/E)
4. A decorrere dal 1º gennaio 2008 gli Enti sottoposti ai 1.1. I compensi erogati concorrono alla determinazione
vincoli della tesoreria unica, devono utilizzare il nuovo della base imponibile dell’ente.
modello «F24 enti pubblici» per il versamento dell’Irap.
(provvedimento direttoriale Agenzia entrate 8 novembre
2007) IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ
4.1. Con risoluzione dell’Agenzia delle entrate 12 dicem- (IRES)
bre 2007, n. 367/E, sono stati istituiti i codici tributo.
Esclusione dall’assoggettamento
4.2. Con circolare del Ministero dell’economia e finanze,
Ragioneria generale dello Stato, 29 novembre 2007, n. 37, 1. I comuni, i consorzi tra enti locali, le associazioni e gli
sono dettate le modalità operative di versamento. (in G.U. enti gestori di demanio collettivo, le comunità montane, le
n. 291 del 15 dicembre 2007) province e le regioni non sono soggetti all’imposta. (art.
74, c. 1, Tuir approvato con DPR n. 917/1986, nel testo
Dichiarazione modificato dal DLgs 12 dicembre 2003, n. 344)
1. La dichiarazione Irap è presentata dai soggetti che 1.1. L’esclusione dall’assoggettamento all’Ires è confer-
emettono i provvedimenti autorizzativi dei versamenti mativa dell’esclusione Irpeg prevista dal precedente testo
dell’imposta. (art. 19, c. 1 bis, DLgs 15 dicembre 1997, (art. 88) del Tuir.
n. 446)
1.1. La dichiarazione è sottoscritta dal dirigente compe-
tente secondo le rispettive norme regolamentari. (art. 19, IMPOSTE INDIRETTE
c. 3)
2. Non è consentita la presentazione tramite banca o uffi- Immobili
cio postale della sola dichiarazione ai fini Irap, qualora 1. Sono esenti dalle imposte di bollo, di registro, ipoteca-

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202 2/2008
rie e catastali, le operazioni, gli atti, i contratti, i conferi- di imponibilità ad Iva al quale la locazione è soggetta.
menti e i trasferimenti di immobili di proprietà dei comu- (circolare Agenzia entrate 16 novembre 2006, n. 33/E)
ni, ivi comprese le operazioni di cartolarizzazione, in fa- 3. Per i contratti di locazione in corso alla data del 4 luglio
vore di fondazioni o società di cartolarizzazione, associa- 2006, che devono essere obbligatoriamente registrati, le
zioni riconosciute. (art. 1, c. 275, legge n. 311/2004, nel parti devono presentare per la registrazione una apposita
testo modificato dall’art. 1, c. 576, legge n. 266/2005) dichiarazione per l’esercizio dell’opzione per l’imponibi-
lità, con effetto dal 4 luglio 2006. (art. 35, c. 10 quinquies,
Contratti di locazione e cessione immobili aggiunto al DL 4 luglio 2006, n. 223, dalla legge di con-
1. È obbligatoria la registrazione dei contratti di locazione versione 4 agosto 2006, n. 248; circolare Agenzia entrate
16 novembre 2006, n. 33/E)
o che, comunque, costituiscono diritti reali di godimento,
3.1. Le modalità e i termini degli adempimenti e per il
di unità immobiliare o loro porzioni. (art. 1, c. 349, legge
versamento dell’imposta sono stati stabiliti con provvedi-
n. 311/2004)
mento del direttore dell’Agenzia delle entrate 14 settem-
1.1. I contratti non registrati sono nulli.
bre 2006. (in G.U. n. 220 del 21 settembre 2006)
2. I contratti di locazione di terreni, aree e fabbricati abi- 3.2. La dichiarazione deve essere presentata per via tele-
tativi, esenti da Iva, sono soggetti all’imposta di registro matica.
in misura proporzionale del 2%. (art. 5, c. 2, e art. 40, 3.3. L’adempimento può essere assolto con le modalità
c. 1, DPR 26 aprile 1986, n. 131, nel testo modificato dal- non telematiche dalle persone fisiche che non agiscono
l’art. 35, c. 10, DL 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla nell’esercizio di impresa, arti e professioni.
legge 4 agosto 2006, n. 248; circolare Ministero economia 3.4. Il termine per la presentazione, a decorrere dal 1º no-
e finanze 4 agosto 2006, n. 27/E) vembre 2006, già fissato al 30 novembre 2006, è rinviato
2.1. I contratti di locazione di immobili strumentali sono al 18 dicembre 2006. (provvedimento direttoriale Agenzia
soggetti all’imposta di registro in misura proporzionale entrate 29 novembre 2006, n. 2006/186637, in G.U. n.
dell’1%, indipendentemente dal regime di esenzione o 282 del 4 dicembre 2006)

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2/2008 203
PATTO DI STABILITÀ INTERNO
LE DISPOSIZIONI PER L’ANNO 2007 E PER IL TRIENNIO 2008-2010
a cura di Francesco Bruno
Ragioniere Generale Provincia di Catania - Presidente Ardel

PREMESSA 2.3. Il bilancio di previsione deve, quindi, essere delibera-


to coerentemente ai risultati che
Le norme, gli adempimenti e le scadenze connessi al patto si devono conseguire in ordine al patto di stabilità interno.
di stabilità interno sono, principalmente, quelli di cui alla 2.4. Perché sia rispettata la condizione è necessario che le
legge 27 dicembre 2006, n. 296, che per il triennio 2008- previsioni di entrata e di spesa del bilancio preventivo ri-
2010 sono stati modificati e integrati dalla legge 24 di- specchino l’obiettivo del patto di stabilità interno, tenuto
cembre 2007, n. 244 (1). conto che non vanno considerate le previsioni escluse dal-
Lo scadenzario relativo al patto di stabilità è disponibile, l’obiettivo del patto o che sono destinate a non tradursi in
per gli abbonati ad «Azienditalia», all’indirizzo www.i- atti gestionali validi ai fini del patto e, cioè, in accerta-
psoa.it/azienditalia (canale «Strumenti»). menti e riscossioni e in impegni e pagamenti, ossia le pre-
visioni relative a:
— riscossioni e concessioni di crediti;
GLI OBIETTIVI — accensione e rimborsi di mutui e prestiti;
— entrate e spese per l’attivazione di nuove sedi di uffici
1. Gli enti locali, nel triennio 2008-2010, sono impegnati giudiziari;
a ridurre il saldo finanziario complessivo tendenziale en- — servizi conto terzi;
tro obiettivi programmati. (art. 1, c. 677, legge 27 dicem- — fondo di ammortamento, fondo svalutazione crediti e
bre 2006, n. 296) «fondo patto di stabilità interno». (lett. c. 1, circolare Mi-
1.1. L’obiettivo della riduzione dei saldi si applica indi- nistero economia e finanze 22 febbraio 2007, n. 12)
stintamente, per ciascun ente, sul complesso delle entrate
e delle spese finali.
1.2. Le disposizioni del patto di stabilità interno costitui- LE AZIONI UTILI PER IL RAGGIUNGIMENTO
scono principi fondamentali del coordinamento della fi- DEGLI OBIETTIVI
nanza pubblica, ai sensi degli artt. 117 e 119, secondo
comma, della Costituzione (art. 1, c. 676) 1. Pur non essendo stata esplicitamente riproposta la nor-
2. Le prescrizioni sui risultati da raggiungere costituisco- ma, va ricordato che, nel miglioramento del risultato an-
no requisiti di regolarità contabile e legittimità dei docu- nuo, deve essere mantenuta la corrispondenza tra funzioni
menti di bilancio. (art. 1, c. 684, legge 27 dicembre e risorse, al fine di assicurare l’efficienza e l’efficacia del-
2006, n. 296) l’attività amministrativa. (art. 28, c. 7, legge 23 dicembre
2.1. Il bilancio di previsione degli enti soggetti al patto de- 1998, n. 448)
1.1. La corrispondenza tra funzioni e risorse deve essere
ve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di
verificata attraverso le procedure del controllo di gestione.
spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle
previsioni dei flussi di cassa di entrata e di spesa di parte
capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di
crediti, sia garantito il raggiungimento dell’obiettivo pro- Nota:
grammatico. (1) Alla disciplina integrata e modificata per il triennio 2008-2010 fanno riferi-
2.2. Gli enti che hanno approvato il bilancio 2008 entro il 31 mento i richiami alla legge 27 dicembre 2006, n. 296, nel contesto della tratta-
dicembre 2007 devono apportarvi le necessarie variazioni. zione, riportati con il solo articolo e comma.

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2/2008 205
1) Pur non essendo state esplicitamente riproposte, vanno to e Bolzano per gli enti locali dei rispettivi territori. (art.
ricordate le azioni utili al miglioramento degli obiettivi: 1, c. 660, legge 27 dicembre 2006, n. 296)
a) accertamenti tributari per aumentare la base imponibile; 3.1. Qualora non vi provvedano entro il 31 marzo di cia-
b) maggiore finanziamento dei servizi pubblici con prezzi scun anno, si applica la disciplina nazionale.
e tariffe; 3.2. Se le regole del patto sono definite dalle Autonomie
c) riduzione della spesa per il personale; speciali, a queste devono attenersi gli enti locali dei rispet-
d) limitazione del ricorso a contratti a termine al di fuori tivi territori.
della dotazione organica; 4. Per gli enti di nuova istituzione nel periodo 2003-2005,
e) efficienza, aumento della produttività e riduzione dei si applicano le regole del patto avendo come base i dati
costi di gestione; degli anni compresi nello stesso periodo, ossia la sola ba-
f) contenimento del tasso di crescita della spesa corrente; se annuale del rendiconto 2005 o il valore medio dei dati
2) dismissioni di immobili di proprietà non funzionali allo 2004 e 2005. (art. 1, c. 687, legge 27 dicembre 2006, n.
svolgimento dell’attività istituzionale; 296; lett. c. 3., circolare Ministero economia e finanze
g) limitazione delle consulenze esterne; 22 febbraio 2007, n. 12)
h) soppressione degli organismi collegiali non ritenuti in- 4.1. Se l’ente è istituito nel corso del 2006, le regole del
dispensabili; patto si applicano con decorrenza dal 2009, sulla base
i) sviluppo di iniziative per la stipula di contratti di spon- di calcolo del rendiconto 2007. (art. 1, c. 687, legge 27
sorizzazione, di accordi e di convenzioni, allo scopo di dicembre 2006, n. 296, nel testo sostituito dall’art. 5, c.
realizzare maggiori economie nella gestione; 8 octies, aggiunto al DL 28 dicembre 2006, n. 300, dalla
l) riduzione del ricorso all’affidamento diretto a società legge di conversione 28 febbraio 2007, n. 17)
controllate o ad aziende speciali nella concessione di ser- 4.2. Sono considerate istituite nel 2006 le quattro nuove
vizi pubblici; province della Sardegna i cui organi sono stati eletti nel
m) sviluppo di iniziative per il ricorso, negli acquisti di 2005.
beni e servizi, alla formula del contratto a risultato; 5. Gli enti che a decorrere dal 2007 saranno commissariati
n) rimozione degli ostacoli per l’accesso di nuovi soggetti per scioglimento degli organi a causa di infiltrazioni e
privati nel mercato dei servizi pubblici; condizionamenti di tipo mafioso, sono soggetti alle regole
o) promozione dello sviluppo dei servizi pubblici locali del patto di stabilità interno dall’anno successivo a quello
mediante l’utilizzo di tecniche di finanziamento con ricor- della rielezione degli organi istituzionali. (art. 1, c. 688,
so esclusivo a capitali privati; legge 27 dicembre 2006, n. 296)
p) reinvestimento delle somme accantonate per ammorta- 6. Per l’anno 2008 sono esclusi dal rispetto degli obiettivi
mento. (art. 28, c. 2 e 2 bis, legge 23 dicembre 1998, n. del patto di stabilità interno gli enti che, negli anni 2004 e
448) 2005, anche per frazione di anno, sono stati commissariati
per una delle cause di scioglimento dell’organo consiliare
previste dal Tuel. (art. 1, c. 386, legge 24 dicembre 2007,
I SOGGETTI n. 244)
6.1. In particolare, se un ente è stato commissariato:
1. Sono soggetti al patto di stabilità interno per l’anno — nel 2004 (o frazione di anno), è esente dal patto di sta-
2007 e per il triennio 2008-2011: bilità interno per l’anno 2006;
— le province; — nel 2005 (o frazione di anno), è esente dal patto di sta-
— i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti. bilità interno per l’anno 2007;
(art. 1, c. 676, legge 27 dicembre 2006, n. 296) — nel 2004 e nel 2005 (o frazione di anni), è esente dal
1.1. Non sono, quindi, soggetti al patto di stabilità e resta- patto di stabilità interno per gli anni 2006, 2007 e 2008.
no, pertanto, esclusi dall’ambito soggettivo di applicazio- (punto 2.1., lett. a, circolare Ministero economia e finanze
ne: 22 febbraio 2007, n. 12)
— i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti; 6.2. Gli enti commissariati nel 2005 devono comunicare
— le unioni di comuni; al Ministero dell’economia e finanze, Dipartimento Ra-
— le comunità isolane; gioneria generale dello Stato, Ispettorato generale per la
— le comunità montane; finanza delle pubbliche amministrazioni, lo stato di com-
— i consorzi di enti locali. missariamento per poter usufruire dell’esenzione.
2. Per la determinazione della popolazione di riferimento,
da considerare ai fini dell’applicazione delle regole del
patto di stabilità interno, si applica il criterio previsto dal- L’OBIETTIVO DEL SALDO FINANZIARIO
l’art. 156 del Tuel, ossia quello della popolazione residen- DI CASSA E DI COMPETENZA 2007
te calcolata alla fine del penultimo anno precedente secon-
do i dati Istat e, cioè, per il 2008, quella al 31 dicembre 1. Per le province e per i comuni con popolazione superio-
2006. (lett. A.1., circolare Ministero economia e finanze re a 5.000 abitanti l’obiettivo è quello della riduzione del
22 febbraio 2007, n. 12) saldo finanziario tendenziale, in termini di competenza e
3. Alle finalità del patto di stabilità interno provvedono le di cassa, determinato sulle entrate finali e sulle spese fina-
regioni a statuto speciale e le province autonome di Tren- li. (art. 1, c. 677, legge 27 dicembre 2006, n. 296)

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206 2/2008
1.1. Il saldo finanziario da conseguire per l’anno 2007 è pari all’8% sulle spese finali (O = 8% di H), l’obiettivo di
pari a quello medio del triennio 2003-2005 migliorato nel- miglioramento è limitato a tale ammontare.
la misura di cui al successivo punto 2. (art. 1, c. 681) 5) obiettivo di miglioramento da utilizzare
2. L’obiettivo di miglioramento, determinato nella stessa — per i comuni
misura sia per la competenza che per la cassa, è la risul- N se inferiore all’8% di H
tante del seguente calcolo sui saldi di cassa e sui paga- oppure
menti di spesa corrente, desunti dai conti del bilancio O (8% di H), se N risulta superiore;
2003-2005: — per le province
1) primo obiettivo di miglioramento (L) N1, a prescindere che sia superiore o inferiore all’8% di
A + Riscossioni in conto competenza e in conto residui, H. (art. 1, c. 678, 679 e 680, legge 27 dicembre 2006,
negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo I (media trienna- n. 296; lett. A.2., circolare Ministero economia e finanze
le); 22 febbraio 2007, n. 12)
B + Riscossioni in conto competenza e in conto residui, 3. L’obiettivo di miglioramento come sopra determinato
negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo II (media trienna- deve essere applicato al saldo finanziario medio del trien-
le); nio 2003-2005, al fine di ottenere il limite del saldo finan-
C + Riscossioni in conto competenza e in conto residui, ziario 2007, in termini di competenza e di cassa, che co-
negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo III (media trien- stituisce l’obiettivo dettato dal patto di stabilità interno.
nale); (art. 1, c. 683, legge 27 dicembre 2006, n. 296)
D + Riscossioni in conto competenza e in conto residui, 4. Il saldo finanziario in termini di cassa, quale obiettivo
negli anni 2003, 2004 e 2005, sulle categorie da 1 a 5 2007, è la risultante del seguente calcolo, avendo a base i
del titolo IV dell’entrata (media triennale); saldi di cassa dei conti del bilancio 2003-2005:
E = Riscossioni entrate finali (media triennale); A + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
F + Pagamenti in conto competenza e in conto residui, ne- negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo I (media trienna-
gli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo I (media triennale); le);
G + Pagamenti in conto competenza e in conto residui, B + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
negli anni 2003, 2004 e 2005, sugli interventi da 01 a negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo II (media trienna-
09 del titolo II (media triennale); le);
H = Pagamenti spese finali (media triennale); C + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
I (E-H) = Saldo finanziario di cassa medio 2003-2005. negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo III (media trien-
Ai fini della determinazione del saldo finanziario di cassa nale);
medio 2003-2005, utile per determinare l’obiettivo di mi- D + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
glioramento (I), si evidenzia che: negli anni 2003, 2004 e 2005, sulle categorie da 1 a 5
a) le entrate del titolo IV non contabilizzano le riscossioni del titolo IV (media triennale);
di crediti, di cui alla categoria 6; D1 - Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
b) i pagamenti del titolo II della spesa non contabilizzano negli anni 2003, 2004 e 2005, per alienazioni patrimoniali
le concessioni di crediti, di cui all’intervento 10. di cui alla categoria 1 del titolo IV, per la quota destinata,
1) soltanto nel caso di saldo finanziario di cassa medio nel medesimo triennio, all’estinzione anticipata di prestiti
2003-2005 (I) negativo, viene determinato il primo obiet- (media triennale);
tivo specifico di miglioramento: E = Riscossioni entrate finali (media triennale);
— per i comuni F + Pagamenti in conto competenza e in conto residui, ne-
L = I 3 0,330; gli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo I (media triennale);
— per le province G + Pagamenti in conto competenza e in conto residui,
L1 = I 3 0,400; negli anni 2003, 2004 e 2005, sugli interventi da 01 a
2) secondo obiettivo di miglioramento (M), sui pagamenti 09 del titolo II (media triennale);
in conto competenza e in conto residui, negli anni 2003, H = Pagamenti spese finali (media triennale);
2004 e 2005, (F) del titolo I (media triennale); I (E-H) = Saldo di cassa finanziario medio 2003-2005
— per i comuni — per i comuni
M = F 3 0,029; N - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente punto
— per le province 2);
M1 = F 3 0,041; oppure
3) obiettivo di miglioramento complessivo (N) O - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente punto
— per i comuni 2);
N = L + M; — per le province
per le province N1 - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente pun-
— N1 = L1 + M1; to 2);
4) obiettivo massimo di miglioramento complessivo per i P = Saldo finanziario di cassa, obiettivo 2007. (art. 1, c.
comuni (O) 681, 682 e 683, legge 27 dicembre 2006, n. 296; lett.
Qualora l’obiettivo di miglioramento complessivo (N) do- A.3., A.4. e C. 2, circolare Ministero economia e finanze
vesse risultare superiore, per i comuni, ad un ammontare 22 febbraio 2007, n. 12)

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4.1. Ai fini della determinazione del saldo finanziario di R + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003,
cassa 2007, quale obiettivo da raggiungere si evidenzia 2004 e 2005, sul titolo II (media triennale);
che: S + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003,
a) le entrate del titolo IV non contabilizzano le riscossioni 2004 e 2005, sul titolo III (media triennale);
di crediti, di cui alla categoria 6; T + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003,
b) entrate del titolo IV non contabilizzano, altresı̀, le alie- 2004 e 2005, sulle categorie da 1 a 5 del titolo IV dell’en-
nazioni patrimoniali, di cui alla categoria 1, per la quota trata (media triennale);
destinata all’estinzione anticipata di prestiti; T1 - Accertamenti di competenza, negli anni 2003,2004 e
c) pagamenti del titolo II della spesa non contabilizzano le 2005, per alienazioni patrimoniali di cui alla categoria 1
concessioni di crediti, di cui all’intervento 10. del titolo IV, per la quota destinata, nel medesimo triennio
4.2. Rispetto alla determinazione del saldo finanziario di all’estinzione anticipata di prestiti (media triennale);
cassa medio 2003-2005 utile per determinare l’obiettivo U = Accertamenti entrate finali (media triennale);
di miglioramento (I del precedente punto 2.), quella per V + Impegni di competenza, assunti negli anni 2003,
il saldo finanziario di cassa 2007, ai fini dell’obiettivo 2004 e 2005, sul titolo I (media triennale);
da raggiungere (I del precedente punto 4.), presenta le dif- W + Impegni di competenza, assunti negli anni 2003,
ferenze di cui alla lett. b) del precedente punto 4.1. 2004 e 2005, sugli interventi da 01 a 09 del titolo II (me-
5. Ai fini del saldo utile per il rispetto dell’obiettivo 2007 dia triennale);
da raggiungere (P), nell’esercizio 2007 i trasferimenti sta- X = Impegni di spesa finali (media triennale);
tali, sia di parte corrente che in conto capitale, non sono Y (U-X) = Saldo di competenza finanziario medio 2003 -
conteggiati in funzione della riscossione, bensı̀ nella mi- 2005
sura a tale titolo comunicata dall’amministrazione statale — per i comuni
interessata per l’anno 2007, per cui la pubblicazione sul N - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente punto
sito www.finanzalocale.interno.it dei trasferimenti statali 2);
spettanti autorizza gli enti locali a procedere all’accerta- oppure
mento contabile delle entrate ed a contabilizzare l’impor- O - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente punto
to, convenzionalmente, anche ai fini della gestione di cas- 2);
sa. (circolare Ministero interno, Direzione centrale finanza — per le province
locale, 8 marzo 2007, n. F.L. 5/2007) N1 - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente pun-
5.1. La compartecipazione provinciale e comunale al get- to 2);
tito Irpef deve essere assimilata ai trasferimenti. Z = Saldo finanziario di competenza, obiettivo 2007. (art.
5.2. L’addizionale comunale al gettito Irpef deve essere 1, c. 681, 682 e 683, legge 27 dicembre 2006, n. 296; lett.
considerata come entrata propria. A.3, A.4. e c. 2, circolare Ministero economia e finanze
5.3. Per gli enti locali monitorati i cui trasferimenti erariali 22 febbraio 2007, n. 12).)
attribuiti in conto residui e/o in conto competenza supera- 6.1. Ai fini della determinazione del saldo finanziario di
no l’ammontare dei contributi spettanti e comunicati per competenza 2007, quale obiettivo da raggiungere si evi-
l’esercizio 2007, ai fini del patto si considera il totale denzia che:
dei trasferimenti incassati nell’esercizio. (comunicato Mi- a) le entrate del titolo IV non contabilizzano gli accerta-
nistero economia e finanze, Ragioneria generale dello Sta- menti per riscossioni di crediti, di cui alla categoria 6;
to, 24 dicembre 2007) b) le entrate del titolo IV non contabilizzano altresı̀, le
5.4. Qualora le comunicazioni delle spettanze di trasferi- alienazioni patrimoniali, di cui alla categoria 1, per la quo-
menti non siano pervenute nel corso dell’esercizio, ai fini ta destinata all’estinzione anticipata di prestiti;
del patto si considerano i trasferimenti realmente incassa- c) i pagamenti del titolo II della spesa non contabilizzano
ti, anche in conto residui, nell’esercizio. le concessioni di crediti, di cui all’intervento 10.
5.5. I mutui con intero onere a carico dello Stato o di altra 7. Ai fini del saldo utile per il rispetto dell’obiettivo 2007
amministrazione pubblica, che corrispondono direttamen- da raggiungere (Z), nell’esercizio 2007 non sono da con-
te agli istituti finanziari le rate di ammortamento, devono tabilizzare le spese, autorizzate dal Ministero di giustizia
essere iscritti nelle entrate del titolo IV per trasferimenti in impegnate nell’esercizio per l’attivazione di nuove sedi
conto capitale e sono, pertanto, rilevanti ai fini del saldo di uffici giudiziari, e le correlate entrate attribuite.
finanziario. 7.1. I mutui con intero onere a carico dello Stato o di altra
5.6. Non devono essere contabilizzati del tutto i pagamen- amministrazione pubblica, che corrispondono direttamen-
ti e le riscossioni 2007 per spese autorizzate e trasferimen- te agli istituti finanziari le rate di ammortamento, devono
ti attribuiti dal Ministero della giustizia finalizzati all’atti- essere iscritti nelle entrate del titolo IV per trasferimenti in
vazione di nuove sedi di uffici giudiziari. conto capitale e sono, pertanto, rilevanti ai fini del saldo
6. Il saldo finanziario in termini di competenza, quale finanziario.
obiettivo 2007, è la risultante del seguente calcolo, aven- 8. Ai fini della determinazione del saldo finanziario 2007
do a base i saldi di competenza dei conti del bilancio utile per il rispetto dell’obiettivo, sia di competenza che di
2003-2005: cassa, non sono da contabilizzare gli impegni ed i paga-
Q + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003, menti, sia di parte corrente che in conto capitale, per spese
2004 e 2005, sul titolo I (media triennale); sostenute dai comuni per il completamento dell’attuazione

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208 2/2008
di ordinanze emanate dal presidente del Consiglio dei mi- sti ultimi, ai fini del saldo utile per il rispetto dell’obiettivo
nistri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza 2007, sono decurtati dello stesso importo rispetto alla co-
(art. 1, c. 683 bis, aggiunto alla legge 27 dicembre municazione ministeriale iniziale.
2006, n. 296, dall’art. 1 bis, DL 2 agosto 2007, n. 81, con-
vertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127)
8.1 Con DPCM da emanare saranno individuate le spese L’OBIETTIVO 2008 DEL SALDO
non influenti sull’obiettivo 2007, per un ammontare com- DI COMPETENZA MISTA
plessivo di 5 milioni di euro, i comuni interessati e la mi-
sura riconosciuta a favore di ogni singolo comune. 1. Per le province e per i comuni con popolazione superio-
9. Per i comuni e le province che negli anni 2004, 2005 e re a 5.000 abitanti, l’obiettivo è quello del miglioramento
2006 hanno rispettato il patto di stabilità interno, ai fini del saldo finanziario in termini di competenza mista ri-
della determinazione del saldo finanziario 2007 utile per spetto a quello medio 2003-2005. (art. 1, c. 681)
il rispetto dell’obiettivo, sia di competenza che di cassa, 1.1. La competenza mista è costituita dalla somma alge-
non sono da contabilizzare le spese di investimento finan- brica degli importi risultanti dalla differenza tra accerta-
ziate mediante l’utilizzo di una quota dell’avanzo di am- menti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza
ministrazione (art. 2, c. 1, DL 2 luglio 2007, n. 81, con- tra incassi e pagamenti per la parte in conto capitale, al
vertito dalla legge 3 agosto 2007, n. 127) netto delle entrate derivanti dalla concessione di crediti.
9.1. Le spese di investimento non contabilizzabili sono (art. 1, c. 679 bis)
commisurate in misura percentuale sull’avanzo di ammi- 1.2. Il saldo di competenza mista da conseguire per l’anno
nistrazione 2005 come segue: (art. 2, c. 2) 2008 è pari a quello medio del triennio 2003-2005, mi-
— per i comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti gliorato nella misura di cui al successivo punto.
18,9%, qualora la media dei saldi finanziari di cassa 2003- 2. L’obiettivo di miglioramento 2008 è la risultante del se-
2005, già determinata ai fini del concorso alla manovra guente calcolo sui saldi di cassa e sui pagamenti di spesa
2007, risulti positiva; corrente, desunti dai conti del bilancio 2003-2005. (come
2,9%, qualora la media dei saldi finanziari di cassa 2003- per il 2007):
2005, già determinata ai fini del concorso alla manovra 1) primo obiettivo di miglioramento (L)
2007, risulti negativa; A + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
— per i comuni con popolazione superiore a 100.000 negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo I (media triennale);
abitanti B + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
7%, qualora la media dei saldi finanziari di cassa 2003- negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo II (media trienna-
2005, già determinata ai fini del concorso alla manovra le);
2007, risulti positiva; C + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
1,3%, qualora la media dei saldi finanziari di cassa 2003- negli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo III (media trien-
2005, già determinata ai fini del concorso alla manovra nale);
2007, risulti negativa; D + Riscossioni in conto competenza e in conto residui,
— per le province negli anni 2003, 2004 e 2005, sulle categorie da 1 a 5
17%, qualora la media dei saldi finanziari di cassa 2003- del titolo IV dell’entrata (media triennale);
2005, già determinata ai fini del concorso alla manovra E = Riscossioni entrate finali (media triennale);
2007, risulti positiva; F + Pagamenti in conto competenza e in conto residui, ne-
2,6%, qualora la media dei saldi finanziari di cassa 2003- gli anni 2003, 2004 e 2005, sul titolo I (media triennale);
2005, già determinata ai fini del concorso alla manovra G + Pagamenti in conto competenza e in conto residui,
2007, risulti negativa. negli anni 2003, 2004 e 2005, sugli interventi da 01 a
10. Il maggior gettito Ici derivante dall’aggiornamento del 09 del titolo II (media triennale);
catasto terreni e dal riclassamento dei fabbricati rurali, H = Pagamenti spese finali (media triennale);
dalla revisione della qualificazione e della rendita catasta- I (E-H) = Saldo finanziario di cassa medio 2003-2005.
le delle unità immobiliari delle categorie E/1, E/2, E/3, E/ Ai fini della determinazione del saldo finanziario di cassa
4, E/5, E/6 ed E/9 che hanno autonomia funzionale e red- medio 2003-2005, utile per determinare l’obiettivo di mi-
dituale e dalla rivalutazione delle rendite catastali dei fab- glioramento (I), si evidenzia che:
bricati classificati nel gruppo catastale B, determinato a) le entrate del titolo IV non contabilizzano le riscossioni
convenzionalmente, per ogni singolo comune interessato, di crediti, di cui alla categoria 6;
dall’agenzia del territorio e da questa comunicato, entro il b) i pagamenti del titolo II della spesa non contabilizzano
30 settembre 2007, al Ministero dell’interno, è considera- le concessioni di crediti, di cui all’intervento 10;
to, ai fini del patto di stabilità interno 2007, accertato e ri- 1) soltanto nel caso di saldo finanziario di cassa medio
scosso nell’esercizio di competenza. (art. 3, c. 4, DL 2 lu- 2003-2005 (I) negativo, viene determinato il primo obiet-
glio 2007, n. 81, convertito dalla legge 3 agosto 2007, n. tivo specifico di miglioramento:
127) — per i comuni
10.1. Poiché per effetto del maggior gettito Ici nella misu- L = I 3 0,205;
ra convenzionale di cui al punto precedente saranno de- — per le province
curtati di pari ammontare i trasferimenti statali 2007, que- L1 = I 3 0,210;

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2/2008 209
2) soltanto nel caso di saldo finanziario di cassa medio competenza mista 2008, quale obiettivo da raggiungere
2003-2005 (I) negativo, il secondo obiettivo di migliora- si evidenzia che:
mento (M), è calcolato sui pagamenti in conto competen- a) le entrate del titolo IV non contabilizzano le riscossioni
za e in conto residui, negli anni 2003, 2004 e 2005, (F) del di crediti, di cui alla categoria 6;
titolo I (media triennale); b) le entrate del titolo IV non contabilizzano altresı̀, le ri-
— per i comuni scossioni per alienazioni patrimoniali, di cui alla categoria
M = F 3 0,017; 1, per la quota destinata all’estinzione anticipata di prestiti;
— per le province c) i pagamenti del titolo II della spesa non contabilizzano
M1 = F 3 0,022; le concessioni di crediti, di cui all’intervento 10.
3) obiettivo di miglioramento complessivo (N) 4. In presenza di valori medi 2003-2005 per riscossioni da
— per i comuni alienazioni di patrimonio non destinati, nel medesimo
N = L + M; triennio, all’estinzione anticipata di prestiti, superiori al
— per le province 15% della media delle entrate finali, al netto delle riscos-
N1 = L1 + M1; sioni di crediti, l’obiettivo programmatico è ridotto di un
4) obiettivo massimo di miglioramento complessivo per i importo pari alla differenza tra l’ammontare dei proventi
comuni (O) in eccesso al predetto limite del 15% e quello dell’obiet-
Qualora l’obiettivo di miglioramento complessivo (N) do- tivo di miglioramento. (art. 1, c. 681 bis)
vesse risultare superiore, per i comuni, ad un ammontare 4.1. In caso di differenza non positiva, l’obiettivo pro-
pari all’8% sulle spese finali (O = 8% di H), l’obiettivo di grammatico resta quello del saldo medio finanziario me-
miglioramento è limitato a tale ammontare. dio 2003-2005 di competenza mista.
5) obiettivo di miglioramento da utilizzare, soltanto nel 4.2. Il correttivo risulta, quindi, cosı̀ determinato:
caso che la media triennale del saldo di cassa 2003- D2 + Alienazioni patrimoniali (beni mobili e immobili)
2005 sia negativa. (art. 1, c. 679 bis) D1 - Alienazioni destinate ad estinzione anticipata di mutui
— per i comuni D3 = Differenza
N se inferiore all’8% di H E1 - 15% delle entrate finali (E)
oppure K = (se positivo) Correttivo all’obiettivo di miglioramento.
O (8% di H), se N risulta superiore; 5. L’obiettivo programmatico in termini di saldo di com-
— per le province petenza risulta essere:
N1, a prescindere che sia superiore o inferiore all’8% di IZ + Saldo finanziario medio 2003-2005 di competenza
H. (art. 1, c. 678, 679, 679 bis e 680; lett. A.2., circolare mista
Ministero economia e finanze 22 febbraio 2007, n. 12) N/O - obiettivo di miglioramento (n. 5 del precedente
3. L’obiettivo di miglioramento come sopra determinato punto 2) per i Comuni (N1 per le province)
deve essere applicato al saldo finanziario medio di compe- K + correttivo
tenza mista 2003-2005, al fine di ottenere il saldo da con- IZ1 = Saldo finanziario di competenza mista 2008, da per-
seguire per l’esercizio 2008, quale obiettivo programmati- seguire quale obiettivo programmatico.
co dettato dal patto di stabilità interno risultante dal se- 5.1. Ai fini del saldo utile per il rispetto dell’obiettivo, i
guente calcolo: (art. 1, c. 681) trasferimenti statali in conto capitale non sono conteggiati
Q + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003, in funzione della riscossione, bensı̀ del loro accertamento.
2004 e 2005, sul titolo I (media triennale); 5.2. Non devono essere contabilizzati gli accertamenti di
R + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003, entrate correnti e gli impegni assunti per spese correnti,
2004 e 2005, sul titolo II (media triennale); nonché le riscossioni di entrata in conto capitale ed i pa-
S + Accertamenti in conto competenza, negli anni 2003, gamenti di spese in conto capitale, connessi all’attivazio-
2004 e 2005, sul titolo III (media triennale); ne di nuove sedi di uffici giudiziari.
V - Impegni di competenza, assunti negli anni 2003-2004 5.3. Sono esclusi, per il solo anno 2008, dal computo delle
e 2005, sul titolo I (media triennale); spese rilevanti ai fini del patto i maggiori oneri contrattuali
Z1 = Saldo finanziario medio di competenza di parte cor- di personale. (art. 3, c. 137, legge 24 dicembre 2007, n. 244).
rente; 6. Per il solo anno 2008, gli enti che nel triennio 2003-
D + Riscossioni negli anni 2003, 2004 e 2005, sulle cate- 2005 hanno registrato un saldo medio di competenza mi-
gorie da 1 a 5 del titolo IV (media triennale); sto (IZ) positivo e maggiore del saldo medio di cassa (I),
D1 + Riscossioni negli anni 2003, 2004 e 2005, per alie- possono conseguire l’obiettivo di miglioramento in termi-
nazioni patrimoniali di cui alla categoria 1 del titolo IV, ni di saldo finanziario di competenza misto o, in alterna-
per la quota destinata, nel medesimo triennio all’estinzio- tiva, in termini di cassa e di competenza, ossia come per
ne anticipata di prestiti (media triennale); l’anno 2007. (art. 1, c. 680).
G + Pagamenti negli anni 2003, 2004 e 2005, sugli inter-
venti da 01 a 09 del titolo II (media triennale); L’OBIETTIVO DEL SALDO
I1 = Saldo finanziario medio di cassa di parte in c/capitale; DI COMPETENZA MISTA 2009-2010
IZ (Z1 + I1) Saldo finanziario medio 2003-2005 di com-
petenza mista. 1. Anche per gli anni 2009 e 2010, le province ed i comu-
3.1. Ai fini della determinazione del saldo finanziario di ni con popolazione superiore a 5.000 abitanti devono ri-

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2/2008 211
durre il saldo finanziario tendenziale, in termini di compe- calcolo dei saldi finanziari 2008, con eventuale correttivo
tenza mista, determinato sulle entrate finali e sulle spese di cui al precedente punto 4.
finali. (art. 1, c. 677)
1.1. Il saldo finanziario da conseguire per gli anni 2009 e Il mancato raggiungimento degli obiettivi 2007
2010 è pari a quello medio del triennio 2003-2005 miglio- 1. Gli enti obbligati al rispetto delle disposizioni del patto
rato nella misura di cui al successivo punto 2. (art. 1, c. 681) di stabilità per l’anno 2007 che non avranno contenuto il
2. L’obiettivo di miglioramento è la risultante dell’appli- saldo finanziario di competenza e/o il saldo finanziario
cazione di coefficienti, differenziati per anno, sui saldi cassa entro il limite massimo consentito, sono diffidati
di cassa e sui pagamenti di spesa corrente, desunti dai dal presidente del Consiglio dei ministri ad adottare i ne-
conti del bilancio 2003-2005, già determinati per il calco- cessari provvedimenti entro il 31 maggio dell’anno suc-
lo dell’obiettivo di miglioramento dei saldi finanziari cessivo a quello di riferimento. (art. 1, c. 691, legge 27 di-
2008 (punto 2., cui si rinvia per i riferimenti delle lettere). cembre 2006, n. 296)
(art. 1, c. 678, 679, 679 bis 680) 1.1. I provvedimenti adottati dagli enti devono, entro la
2.1. Il primo obiettivo di miglioramento è determinato co- stessa data del 31 maggio, essere comunicati al Ministero
me segue sul saldo finanziario di cassa medio 2003-2005, dell’economia e finanze.
soltanto se negativo: 1.2. In caso di mancata adozione dei provvedimenti, entro
— per i comuni - anno 2009 e 2010 il mese successivo, devono provvedere il sindaco o il pre-
I (saldo finanziario di cassa medio, se negativo) sidente della provincia, in qualità di commissari ad acta.
3 0,155 (coefficiente) 1.3. Entro la stessa scadenza del 30 giugno, i provvedi-
= L (miglioramento 1) menti adottati dal commissario ad acta devono essere co-
— per le province - anno 2009 e 2010 municati al Ministero dell’economia e finanze.
I (saldo finanziario di cassa medio, se negativo) 1.4. Gli elenchi degli enti locali che non hanno rispettato
3 0,117 (coefficiente) il patto di stabilità interno, di quelli che hanno adottato gli
= L1 (miglioramento 1) opportuni provvedimenti e di quelli per i quali i commis-
2.2. Il secondo obiettivo di miglioramento è determinato sari ad acta non hanno inviato la prescritta comunicazio-
come segue sui pagamenti in conto competenza e in conto ne, sono pubblicati su sito del Ministero dell’economia
residui, negli anni 2003-2005, sul titolo I (media triennale): e finanze, a fini informativi per il corretto adempimento
— per i comuni - anno 2009 e 2010 degli obblighi tributari.
F (media triennale pagamenti correnti) 1.5. Decorso il termine del 30 giugno senza l’adozione di
3 0,013 (coefficiente) alcun provvedimento, nei comuni omissivi, l’aliquota del-
= M (miglioramento 2) l’addizionale comunale all’Irpef, con riferimento al perio-
— per le province - anno 2009 e 2010 do d’imposta in corso, è elevata dello 0,3% rispetto a
F (media triennale pagamenti correnti) quella vigente. (art. 1, c. 692, lett. a)
3 0,012 (coefficiente) 1.6. Decorso il termine del 30 giugno senza l’adozione di
= M1 (miglioramento 2) alcun provvedimento, nelle province 0missive, la tariffa
2.3. L’obiettivo di miglioramento complessivo, da appli- dell’imposta provinciale di trascrizione, per i pagamenti
care soltanto nel caso che la media triennale del saldo effettuati dal 1º luglio, è elevata del 5% rispetto a quella
di cassa 2003-2005 sia negativa, è determinato dalla som- vigente. (art. 1, c. 692, lett. b).
ma degli importi di cui ai precedenti punti 2.1. e 2.2. re- 1.7. Scaduto il termine del 30 giugno, i provvedimenti del
lativi, rispettivamente, a ciascuno degli anni 2009 e 2010: commissario ad acta non possono avere a oggetto l’addi-
+ L (L1 per le province) miglioramento 1; zionale comunale all’Irpef e l’imposta provinciale di tra-
+ M (M1 per le province) miglioramento 2; scrizione. (art. 1, c. 693)
= N (N1 per le province) obiettivo di miglioramento com- 2. Sono esclusi dalla possibilità di incrementare le inden-
plessivo. nità di funzione gli enti locali che non rispettano il patto di
2.4. Come per l’anno 2008, l’obiettivo di miglioramento stabilità interno fino all’accertamento del rientro dei para-
complessivo non può risultare superiore, per i comuni, metri. (art. 82, c. 8, lett. d, DLgs 18 agosto 2000, n. 267,
ad un ammontare pari all’8% sulle spese finali (8% di nel testo sostituito dall’art. 2, c. 25, legge 24 dicembre
H = O); in tale evenienza l’obiettivo di miglioramento è 2007, n. 244)
limitato a tale ammontare. 3. Gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità nel-
2.5. L’obiettivo di miglioramento da utilizzare per i comu- l’ultimo triennio non possono derogare, neppure con ana-
ni risulta, quindi, pari ad N, se inferiore all’8% di H, op- litiche motivazioni, dal principio della riduzione della spe-
pure pari a O (8% di H) se N risulta superiore. sa per il personale. (art. 1, c. 557, legge 27 dicembre
2.6. L’obiettivo di miglioramento da utilizzare per le pro- 2006, n. 296, nel testo aggiunto dall’art. 3, c. 120, legge
vince è sempre N1, a prescindere che sia superiore o infe- 24 dicembre 2007, n. 244)
riore all’8% di H.
3. L’obiettivo di miglioramento come sopra determinato IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO
deve essere applicato, con le diverse risultanze per gli an- DELL’OBIETTIVO 2008-2010
ni 2009 e 2010, al saldo finanziario medio del triennio
2003-2005, di competenza mista, già determinato per il 1. Gli enti obbligati al rispetto delle disposizioni del patto

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212 2/2008
Tavola 1
Esemplificazione

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2/2008 213
di stabilità per gli anni 2008 - 2010 che non avranno con- per ciascun ente è definito con decreto ministeriale. (art.
tenuto il saldo finanziario di competenza mista entro il li- 1, c. 685)
mite massimo consentito, sono diffidati dal presidente del 1.2. I prospetti devono essere trasmessi, via web.
Consiglio dei ministri ad adottare i necessari provvedi- 2. Le province e i comuni con popolazione superiore a
menti entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello 5.000 abitanti devono trasmettere, via web, trimestralmen-
di riferimento. (art. 1, c. 691, legge 27 dicembre 2006, te, entro 30 giorni dalla fine del trimestre di riferimento, al
n. 296) Ministero dell’economia e finanze, Dipartimento della
1.1. I provvedimenti adottati dagli enti devono, entro la Ragioneria generale dello Stato, informazioni riguardanti
stessa data del 31 maggio, essere comunicati al Ministero sia la gestione di competenza che quella di cassa. (art.
dell’economia e finanze. 1, c. 685)
1.2. In caso di mancata adozione dei provvedimenti, entro 2.1. Con decreto del Ministero dell’economia e finanze,
il mese successivo, devono provvedere il sindaco o il pre- Dipartimento Ragioneria generale dello Stato, I.G.P.A.,
sidente della provincia, in qualità di commissari ad acta. 20 novembre 2007, n. 0149201, sono stati definiti i mo-
1.3. Entro la stessa scadenza del 30 giugno, i provvedi- delli di rilevazione e le modalità del monitoraggio.
menti adottati dal commissario ad acta devono essere co- 2.2. Le informazioni trimestrali sono fornite all’Anci, al-
municati al Ministero dell’economia e finanze. l’Uncem e all’Upi direttamente dal Ministero dell’econo-
1.4. Gli elenchi degli enti locali che non hanno rispettato mia e finanze. (art. 1, c. 690)
il patto di stabilità interno, di quelli che hanno adottato gli 3. La certificazione annuale deve essere trasmessa entro il
opportuni provvedimenti e di quelli per i quali i commis- 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento,
sari ad acta non hanno inviato la prescritta comunicazio- sulla base dei dati di pre-consuntivo. (art. 1, c. 686)
ne, sono pubblicati su sito del Ministero economia e fi- 3.1. La certificazione, redatta su modello che dovrà anco-
nanze, a fini informativi per il corretto adempimento degli ra essere approvato con DM, è sottoscritta dal rappresen-
obblighi tributari. tante legale dell’ente e dal responsabile del servizio finan-
1.5. Decorso il termine del 30 giugno, senza l’adozione di ziario.
alcun provvedimento, nei comuni omissivi, l’aliquota del- 4. Con decreto ministeriale da emanarsi saranno stabiliti
l’addizionale comunale all’Irpef, con riferimento al perio- tempi, modalità e protocollo di comunicazione per la tra-
do d’imposta in corso, è elevata dello 0,3% rispetto a smissione telematica alla sezione enti locali della Corte
quella vigente. (art. 1, c. 692, lett. a) dei conti dei dati relativi al patto di stabilità interno.
1.6. Decorso il termine del 30 giugno, senza l’adozione di (art. 227, c. 6, DLgs 18 agosto 2000, n. 267)
alcun provvedimento, nelle province 0missive, la tariffa 5. L’organo di revisione, per ciascuno degli anni, verifica
dell’imposta provinciale di trascrizione, per i pagamenti il rispetto degli obiettivi annuali e, in caso di mancato rag-
effettuati dal 1º luglio, è elevata del 5% rispetto a quella giungimento, ne dà comunicazione al Ministero interno
vigente. (art. 1, c. 692, lett. b). sulla base di un modello e con le modalità che saranno
1.7. Scaduto il termine del 30 giugno, i provvedimenti del stabilite con DM. (art. 1, c. 150, legge 23 dicembre
commissario ad acta non possono avere a oggetto l’addi- 2005, n. 266, nel testo modificato dall’art. 1, c. 701, legge
zionale comunale all’Irpef e l’imposta provinciale di tra- 27 dicembre 2006, n. 296)
scrizione. (art. 1, c. 693). 5.1. Per la verifica degli obiettivi non è necessaria l’appro-
2. Sono esclusi dalla possibilità di incrementare le inden- vazione formale del rendiconto dell’anno di riferimento,
nità di funzione gli enti locali che non rispettano il patto di in quanto le risultanze possono essere determinate con ri-
stabilità interno fino all’accertamento del rientro dei para- ferimento alle scritture di bilancio. (lett. B, circolare Mini-
metri. (art. 82, c. 8, lett. d, DLgs 18 agosto 2000, n. 267, stero economia e finanze 17 febbraio 2006, n. 8)
nel testo sostituito dall’art. 2, c. 25, legge 24 dicembre 5.2. Il termine ultimo per la verifica, da parte dell’organo
2007, n. 244) di revisione, degli obiettivi programmatici di competenza
3. Gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità nel- e di cassa è conseguente a quello di approvazione del ren-
l’ultimo triennio non possono derogare, neppure con ana- diconto. (lett. B. 1, circolare Ministero economia e finanze
3 febbraio 2004, n. 5)
litiche motivazioni, dal principio della riduzione della spe-
5.3. Della mancata comunicazione rispondono personal-
sa per il personale. (art. 1, c. 557, legge 27 dicembre
mente i componenti dell’organo di revisione.
2006, n. 296, nel testo aggiunto dall’art. 3, c. 120, legge
6. La commissione tecnica per la finanza pubblica, istitui-
24 dicembre 2007, n. 244)
ta presso il Ministero dell’economia e finanze, ha anche la
finalità di elaborare studi e proposte sui meccanismi di
controllo della finanza territoriale in relazione al rispetto
IL MONITORAGGIO E LE VERIFICHE del patto di stabilità europeo. (art. 1, c. 474, legge 27 di-
1. Per il triennio 2008-2010 le province e i comuni con cembre 2006, n. 296)
popolazione superiore a 5.000 abitanti devono ridurre il
saldo finanziario tendenziale, in termini di competenza
mista, determinando l’obiettivo da raggiungere. (art. 1,
c. 677-683)
1.1. Il prospetto dimostrativo dell’obiettivo determinato

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