no stati divulgati i dati relativi ad alcune sperimentazioni animali sulluso della soia transgenica. Una ricerca effettuata in Russia da una biologa dellAccademia russa delle Scienze, ha eviden- ziato dei possibili agghiaccianti scenari sociali, creando una mo- tivata apprensione nel mondo scientifico e nel pubblico. Soia Ogm: una ricerca significativa Sono stati esaminati tre diversi gruppi di topi femmina dei quali uno stato nutrito con labituale mangime (gruppo di controllo), uno con un mangime a ba- se di soia naturale e laltro con un man- gime a base di soia transgenica. Le- sperimento iniziato venti giorni prima del concepimento, ed continuato poi durante tutta la gravidanza e lallatta- mento dei piccoli nati. La prima sorpre- sa stata alla nascita: il gruppo dei to- polini nati da madri che mangiavano soia geneticamente modificata era pi piccolo allincirca del 20% del gruppo di topi nati da madri che mangiavano soia tradizionale. Il dato pi preoccupante ri- guardava, per, la mortalit infantile che solitamente nei topolini normali del 7-10% dopo tre settimane dalla na- scita. Nel gruppo nato da madri nutrite con soia Ogm la mortalit stata inve- ce del 56%. Ci significa che nellespe- rimento russo venticinque topolini su quarantacinque sono morti prima del raggiungimento delle tre settimane di vi- ta. In seguito alla segnalazione di que- sti dati, anche lAccademia americana di Medicina Ambientale ha richiesto al- lIstituto Nazionale per la Salute di ri- proporre immediatamente esperimenti su larga scala per verificare la consi- stenza di questi gravi eventi. quindi ovvio che questo esperimento dovr essere ripetuto in condizioni pi control- late e su scala pi vasta, ma resta la preoccupazione viva per il fatto che di recente una serie di disposizioni gover- native, anche italiane, ha avviato un ab- bassamento del livello di guardia sulla possibilit di contaminazione tra coltiva- zioni con Ogm e coltivazioni tradizionali. Gli Ogm non risolvono il problema della povert La coltivazione di molti prodotti vegetali Ogm e la loro possibile presenza nella- limentazione di tutti i giorni, in modo non visibile, rappresenta un grave ri- schio. Soprattutto resta molto preoccu- pante il rifiuto, da parte dei gruppi di potere che spingono e propongono i ci- bi Ogm, ad accettare che questi possa- no provocare gravi danni. Viene spesso proposta, come giustifica- zione etica al loro impiego, la possibile diffusione di coltivazioni Ogm nei Paesi poveri per sconfiggere la fa- me nel mondo, soprattutto di vegetali arricchiti di parti- colari nutrienti o in grado di crescere an- che in condizioni pedoclimatiche ostili. Sappiamo invece che questi prodotti so- no appositamente sterilizzati, incapaci di riprodursi e che obbligano quindi gli agricoltori dei Paesi poveri a doversi rifornire delle sementi ogni anno, a caro prezzo, dalle multinazionali che ne de- tengono i brevetti. Inoltre, stato ormai documentato che liniziale convinzione che queste coltivazioni consentissero una riduzione nelluso dei pesticidi, si addirittura ribaltata in senso contrario. Non diminuisce luso di antiparassitari Fin dal 2003, la superficie mondiale coltivata con piante transgeniche ha continuato a crescere progressivamen- te, ma negli otto anni in cui negli Stati Uniti sono state utilizzate variet gene- ticamente modificate di mais, cotone e soia, si registrato un significativo in- cremento nelluso di pesticidi ed erbici- di. Se una delle speranze che gli scien- ziati riponevano nelle colture transgeni- che (cio la possibile riduzione delle so- stanze chimiche tossiche utilizzate in agricoltura) ha dato qualche risultato nei primi tre anni (con una riduzione del 25%), dal 2001 in poi si assistito ad- dirittura a un incremento nelluso di di- serbanti e anticrittogamici. Nelle sole piantagioni di mais, nel periodo 2002- 2003, sono stati applicati il 29% di pesticidi in pi ri- spetto alle pianta- gioni di mais non geneticamente mo- dificate. Non pos- siamo che mantenere intatta la voglia di informarci e non affidare al caso le nostre scelte alimentari. In particolare, la scelta del biologico, ove possibile, e lattenzione precisa a limitare limpiego dei grassi vegetali idrogenati (spesso a base di mais e soia di origine incerta) possono essere sufficienti garanzie per salvaguardare la nostra salute. * di ATTILIO SPECIANI * Immunologo, responsabile del sito www.eurosalus.com IL PUNTO RECENTI RICERCHE CONDOTTE IN RUSSIA METTONO NUOVAMENTE IN DISCUSSIONE LA PRESUNTA INNOCUIT DEGLI ALIMENTI TRANSGENICI. CADONO ANCHE I POCHI PUNTI FORTI A LORO FAVORE: MINOR UTILIZZO DI PRODOTTI CHIMICI IN AGRICOLTURA E UTILIT PER I PAESI POVERI. COSA RIMANE? discussi dalla scienza Cibi Ogm, Recenti ricerche hanno sfatato lidea che le coltivazioni Ogm richiedano un minor uso di pesticidi CN0603@040.qxd 3-02-2006 10:34 Pagina 40