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LE 30+ COSE DA NON FARE CON WORDPRESS

di Roberto Iacono
Dicembre 2012
Versione 1.0.0

Questo ebook distribuito sotto la licenza Creative Commons
2.5. Non usarlo per scopi commerciali per il resto, sei libero di
condividerlo, di citarne parti e di stamparlo.
Se decidi di ridistribuire questo ebook o di citarne delle porzioni,
ti prego di indicare come fonte lhomepage del mio blog: robertoiacono.it. Se distribuirai lebook sul
tuo blog, ti chiedo di non indicizzarlo per evitare problemi di contenuti duplicati, grazie.
Lebook stato scritto da Roberto Iacono, e vuole mostrare alcuni dei maggiori errori che vengono
commessi utilizzando WordPress.
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Sommario
Non cambiare il nome utente dellamministratore ........................................................................ 5
Non usare un amministratore per pubblicare gli articoli ............................................................... 8
Non mostrare il tuo username ................................................................................................... 10
Non mantenere solo wp_ come prefisso delle tabelle ................................................................ 11
Non ricordarsi di sostituire le salts e keys .................................................................................. 13
Non fare il backup ..................................................................................................................... 14
Non limitare i tentativi di login .................................................................................................... 16
Non scegliere hosting troppo economici .................................................................................... 17
Usare permalink standard ......................................................................................................... 18
Non usare la cache ................................................................................................................... 19
Non aggiornare WordPress ....................................................................................................... 21
Non aggiornare plugin e tema ................................................................................................... 22
Riempirti di plugin ...................................................................................................................... 23
Non avere un piano editoriale in mente ..................................................................................... 24
Mostrare gli articoli per intero nella homepage .......................................................................... 25
Usare la coda di moderazione per i commenti ........................................................................... 26
Inserire troppi widget ................................................................................................................. 27
Non assegnare i permessi corretti alle cartelle di WordPress .................................................... 28
Non eliminare i plugin disattivati ................................................................................................ 30
Non indicizzare il blog................................................................................................................ 31
Non rimuovere la versione di WP nel sorgente .......................................................................... 32
Non impedire laccesso alla pagina readme.html, license.txt ..................................................... 33
Non usare correttamente categorie e tag................................................................................... 35
Non modificare i file dalleditor di WP ........................................................................................ 36
Installare temi e plugin sospetti ................................................................................................. 37
Modificare i file del tema, crea un tema child ............................................................................. 38
Non controllare il sito dopo aver modificato qualcosa ................................................................ 40
Usare nomi strani per la sotto-cartella ....................................................................................... 41
Non rimuovere index.php dallURL ............................................................................................ 42
Non rimuovere category dallURL .............................................................................................. 43
Non impostare una favicon personalizzata ................................................................................ 44




INTRO
Molti errori comuni che vengono compiuti dai gestori di un sito o blog WordPress, possono
portare a dei problemi di sicurezza, di navigabilit, di velocit di caricamento, di indicizzazione e di
posizionamento.
Alcuni errori sono rimediabili installando dei plugin, altri mettendo mano al codice, altri ancora
usando un po di buon senso il problema principale per, sta nel capire che si sta commettendo
un errore, anche inconsapevolmente.
Cos ho pensato di realizzare questo ebook, senza nessuna pretesa, con lo scopo di aiutare le
persone che si affacciano o che si sono gi affacciate al fantastico mondo di WordPress,
illustrando quelle che per me sono le cose da non fare con WordPress.
Sono 30+ indicazioni utili che sei libero di seguire o meno senza alcun impegno, ma che in futuro
potrebbero farti risparmiare preoccupazioni, dolori (fisici ed economici), notti insonne e molto molto
tempo.
A te la scelta

Buona lettura

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NON CAMBIARE IL NOME UTENTE DELLAMMINISTRATORE
Laccount admin lutente standard che viene creato ad ogni installazione di WordPress, per cui
una persona che non sa cosa fare nella sua vita e decide di darti fastidio (hacker), pu conoscere
facilmente il nome utente e concentrarsi solo sulla password (se la indovinasse, accederebbe al
sito direttamente come amministratore!).
Non possibile cambiare il nome utente delladmin manualmente, per cui segui questi passi.
1. Aggiungi un nuovo utente (deve avere il nome-utente diverso dal nome che deciderai di
visualizzare nel blog) da Utenti > Aggiungi Nuovo > . Io creer lutente amministratore Aieie
Brazorf (bei tempi quelli di Aldo, Giovanni e Giacomo ).
Utilizza una password forte!
Ecco come scegliere una password sicura:
lunghezza di almeno 8 caratteri alfanumerici, ovvero sia lettere che numeri, magari
mixando anche maiuscole con minuscole.
non deve contenere il nome utente associato, n il nome o cognome della persona stessa
evitare di utilizzare parole di senso compiuto, come compleanno88, piuttosto usare
c8eanmopl8no
utilizzare caratteri speciali come # @ ! ?
utilizzare software per generare password sicure, ad esempio IOBit
non utilizzare come password le date, password di soli numeri, o di nomi reali
Consiglio inoltre di:
evitare di salvare automaticamente le password sul computer tramite i browser
non salvare la password nel computer
sarebbe buona norma anche proteggere laccesso al nostro pc tramite una password molto
sicura
2. Assegna al nuovo utente il permesso di Amministratore
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3. Fai il logout ed accedi con le credenziali del nuovo utente
4. Elimina lutente admin, da Utenti > Tutti gli utenti > admin > Cancella

5. Attribuisci gli articoli di admin al nuovo utente amministratore (nel mio caso Aieie Brazorf).
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Premi il pulsante Conferma.
Ora hai il tuo nuovo utente amministratore con username diverso da admin, sei gi molto pi al
sicuro rispetto a prima.

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NON USARE UN AMMINISTRATORE PER PUBBLICARE GLI ARTICOLI
Fino a qualche mese fa, nonostante avessi impostato la visualizzazione di un nome pubblico da
visualizzare nel blog, nel sorgente delle pagine del mio blog riuscivo a vedere il mio username (che
era lo username dellamministratore) a causa di un errore del codice del tema.
Non si dovrebbe mai poter risalire allo username dellamministratore per evitare il pi
possibile attacchi di tipo brute force da parte di hacker, ma non solo.
Il consiglio quindi di utilizzare laccount di amministratore solamente per tutte le operazioni di
back-end di WordPress, ovvero tutto ci che riguarda la parte non visibile agli utenti normali. Per
tutto il resto consiglio di creare un utente con permessi di Editore.
Leditore, pu gestire sia i suoi articoli che gli articoli degli altri utenti. Inoltre pu moderare i
commenti, caricare le immagini, aggiungere/rimuovere tag e categorie. il braccio destro
dellamministratore, ma non ha alcun controllo sulla personalizzazione del tema e del layout.
Per maggiore informazioni sui permessi, ti rimando a questo articolo.
Ecco cosa vede un utente Editore.

Quindi anche se un hacker dovesse riuscire a risalire allo username dellutente Editore, avrebbe
molte pi difficolt a capire il nome utente dellamministratore (non c alcun riferimento agli altri
utenti) e non avrebbe i permessi necessari per mettere le mani sul codice.
Per non perdere tempo prezioso e farti diventare pazzo con continui cambi di identit, puoi
continuare a creare gli articoli con laccount amministratore, ma prima della pubblicazione, dovrai
assegnare come autore, lutente Editore che hai appena creato.
Per fare ci, dalla pagina di modifica/creazione di un articolo, apri il men Impostazioni schermo in
alto a destra:
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E seleziona il box Autore:

Comparir sotto leditor testuale, un campo autore dove potrai selezionare lautore dellarticolo tra
gli utenti che abbiano i relativi permessi, in questo caso devo selezionare lutente Edit Ore (gran
bel nome ).

Ricordati per che dovrai cambiare ogni volta lautore dellarticolo!

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NON MOSTRARE IL TUO USERNAME
Mai mostrare il tuo vero Nome utente (username) allinterno del sito WordPress, perch hacker
malintenzionati possono provare ad entrare sul sito utilizzando il tuo username tramite un semplice
attacco brute force. Non vuoi che ci accada, vero?
Con WordPress puoi scegliere il Nome pubblico da visualizzare sullintero sito, vai su Utenti > Il tuo
profilo > e tramite la tendina seleziona il Nome pubblico da visualizzare.

Ora in tutto il sito WordPress Roberto Iacono, anzich il classico Admin.


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NON MANTENERE SOLO WP_ COME PREFISSO DELLE TABELLE
Il prefisso automatico delle tabelle di una installazione di WordPress wp_, e come tutte le
informazioni di default, sono le prime ad essere colpite da attacchi di hacker.
Anche in questo caso conviene sempre cambiare il prefisso standard, da wp_ a qualsiasi altro
prefisso, completamente diverso e complesso, tanto non dovrai saperlo a memoria.
BACKUP
Per prima cosa fai un backup di sicurezza dellintero database, ti consiglio di utilizzare un comodo
plugin, WP DB-Backup, che permette di creare il backup istantanei e programmati, inviandolo via
mail, salvandolo sul computer oppure sullo spazio web del server. Ma potrai farlo seguendo il
metodo che ritieni pi opportuno.
Dopo aver installato il plugin troverai il men delle impostazioni sotto Strumenti > Backup.
Il primo box che compare riguarda il backup manuale. Il primo elenco che vedi sono le tabelle base
di WordPress che verranno salvate in automatico. Appena sotto (o a destra) ci sono le tabelle
generati dei plugin che hai aggiunto. Seleziona le tabelle che vuoi salvare.
Poi c il riquadro opzioni backup, qui scegli se vuoi scaricarlo sul computer, salvarlo sul server
oppure inviarlo tramite email dopo avvii il backup cliccando su Inizia il backup.
CAMBIA IL PREFISSO
Ora arrivato il momento di cambiare il prefisso delle tabelle. Io preferisco utilizzare il plugin wp
security scan che con un clic pensa tutto lui, ma ci sono anche altri metodi.
Installa il plugin, dopodich vai su WSD Security > Database >

Controlla che ci siano due (Yes) in verde (come in figura), altrimenti dovrai rendere scrivibile il file
wp-config.php accedendo via FTP al tuo spazio web oppure devi poter avere i permessi di
modificare il database.
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Quando sei pronto, modifica il prefisso wp_ con qualsiasi altra cosa, magari una stringa di testo
composta anche da numeri e il simbolo _, e premi il pulsante Start Renaming.
Ecco un esempio:

Al termine di tutto, se non ti serve, disinstalla ed elimina il plugin wp security scan.

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NON RICORDARSI DI SOSTITUIRE LE SALTS E KEYS
Non ne sapevi neanche dellesistenza, vero? Nel file wp-config.php sono presenti queste
informazioni di autenticazioni univoche, Chiavi Univoche di Autenticazione e di Salatura, le salts
e keys (sale e chiavi) per lappunto.
Con il file wp-config.php standard, se si a conoscenza di un nome utente, nel giro di qualche
giorno possibile riuscire a risalire alla password dellutente stesso ma non temere, gli
sviluppatori di WordPress hanno integrato ottimi sistemi di crittografia, introducendo il cosiddetto
Sale (Salts), ovvero una sequenza casuale di bit (in questo caso di lettere e simboli) utilizzata
assieme ad una password come input per una funzione unidirezionale, tipicamente una funzione
Hash, da cui non fisicamente possibile (se non in qualche centinaio di anni) riuscire a risalire alla
password iniziale
Di default, WordPress utilizza delle salts e keys standard, ovviamente note agli hacker:

Quindi sei molto a rischio
Per porre subito rimedio, basta visitare questo link. Verranno generate delle Salts in automatico,
dovrai solo copiarle e sostituirle a quelle vecchie sempre nel file wp-config.php.
Ecco come si presentano le Salts e Keys: (ovviamente non sono le mie )




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NON FARE IL BACKUP
Prima di fare delle modifiche ai file del tuo blog o sito WordPress, sempre consigliato fare un
backup di tutti i file per evitare spiacevoli sorprese dopo le modifiche, come una bella pagina
bianca!
In caso di errori, possibile ripristinare la configurazione di WordPress funzionante, cos da evitare
di suicidarsi per il lavoro perso.
Ci sono due tipi di backup che puoi fare: il primo riguarda il database, dove risiedono tutti gli
articoli, le impostazioni e, le password, insomma, tutte le informazioni importanti; il secondo
riguarda i file fisici del sito, come le immagini, i file del tema, i plugin, i file di WP.
BACKUP DEL DATABASE
Per creare il backup del database pi importante del mondo. utilizza un comodo plugin, WP DB-
Backup, che permette di creare il backup istantaneo e programmato, inviandolo via mail,
salvandolo sul computer oppure sullo spazio web del server.
Dopo aver installato il plugin, lo troverai sotto Strumenti > Backup.
Il primo box che compare riguarda il backup manuale. Il primo elenco che vedi sono le tabelle base
di WordPress che verranno salvate in automatico. Appena sotto (o a destra) ci sono le tabelle
generate dai plugin che hai aggiunto. Seleziona le tabelle che vuoi salvare.
Poi c il riquadro opzioni backup, qui puoi scegliere di scaricarlo sul computer, salvarlo sul server
oppure inviarlo tramite email dopo avvii il backup cliccando su Inizia il backup.
C la possibilit di programmare il backup nel box Backup programmato, dove devi selezionare la
tabelle che vuoi includere, se programmarlo ogni ora, due volte al giorno, ogni giorno, una volta
alla settimana e due volte al mese. Nel caso di backup programmato, il file generato pu essere
solamente inviato ad una mail, quindi non pu essere scaricato sul computer o salvato sul server.
Clicca sul tasto Programma backup e sentiti pi sicuro, hai messo in cassaforte tutto il tuo lavoro!

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BACKUP DEI FILE
La prima volta che fai il backup, fallo completo, salva tutti i file del tuo spazio web seguendo
questa guida: Come caricare-scaricare file sullo spazio web del server via ftp nella sezione
Scaricare file sul server dal computer.
Siccome il backup completo, ci metter circa 30 minuti e avr un peso di circa 15 Mb (tutto
dipende da quanti file aggiuntivi hai caricato).
Ti consiglio di crearti sul computer una cartella con il nome del tuo sito, e una sotto cartella Backup
dove salverai tutti i tuoi backup.
Se vuoi approfondire, ho scritto larticolo Come fare il backup di WordPress.
In alternativa anche possibile fare il backup sfruttando le potenzialit di DropBox, un servizio che
ti fornisce uno spazio virtuale in cloud (nuvola) gratuito di 2 GB (allinizio), molto utile per
sincronizzare i file presenti sul tuo computer. Grazie al plugin WordPress backup to DropBox,
possibile effettuare un backup programmato di tutti o di una selezione di file del tuo spazio web, ed
inviarli direttamente al tuo spazio virtuale su DropBox (nella nuvola).

Per selezionare i file o cartelle di cui si vogliono fare i backup, basta semplicemente cliccare sul
relativo box, molto intuitivo e molto comodo.
Dopodich potrai decidere la frequenza di backup e lorario di inizio, che dovrai scegliere in base a
quando il tuo sito meno trafficato, solitamente di notte.

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NON LIMITARE I TENTATIVI DI LOGIN
Il brute force attack, o attacco di forza bruta, lattacco pi semplice che possa fare un hacker.
Consiste nel provare continuamente infinite password dato un nome utente, fino a che non trova
quella corretta.
abbastanza semplice farlo, ci sono proprio dei programmini creati per questo scopo, per cui
chiunque potrebbe attaccarti, se in possesso del tuo username (nascondilo pi che puoi!).
Per questo motivo, molto importante limitare il numero di tentativi di login che vengono effettuati
da un utente fino ad massimo di N tentativi. Dopodich, allutente verr bloccato per qualche
minuto (o ora) laccesso alla pagina di login e dellintero sito..
Lhacker si scoragger e ti lascer in pace.
Per limitare il numero di login consiglio di installare il plugin Limit Login Attempts. Puoi scegliere il
numero di tentativi che un utente pu fare prima di essere bloccato, ad esempio 5 tentativi; il
tempo fra un blocco e laltro e permette di aumentare il tempo di attesa tra un blocco e laltro se
gi il secondo, di default impostato a 24 ore.
Ad esempio, nel mio blog provano spesso a tentare un attacco di brute force per lutente admin
che ovviamente non ho pi e che, come visto prima, importante eliminare da WordPress.


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NON SCEGLIERE HOSTING TROPPO ECONOMICI
Iniziare pensando di spendere il meno possibile (peggio ancora, gratuitamente) non la scelta
migliore che tu possa fare/aver fatto.
Lhosting non viene mai visto come un problema fino a che diventa un problema! Solo che ormai
troppo tardi. Avere un sito web non raggiungibile pu causare una perdita considerevole di
denaro, soprattutto se il sito un e-commerce o se offri un servizio.
Solitamente, per chi ha intenzione di creare un sito-blog professionale e dal quale vuole
guadagnare qualcosa, meglio non tirare la cinghia proprio sullhosting.
So perfettamente che molti operano con budget limitato, ma credimi, lhosting qualcosa su cui
non dovresti mai risparmiare i soldi.
Non guardare (solo) il prezzo, piuttosto concentrati sullaffidabilit e sullesperienza del provider.
Per iniziare, consiglio di acquistare piani hosting illimitati a circa 50 allanno, che se ci pensi
bene sono 4 al mese, come prendere una coca-cola in un bar ogni mese un sacrificio che si
pu fare.
Ho realizzato una selezione dei migliori hosting provider per WordPress, in particolare ti consiglio
BlueHost in inglese, e VHosting Solution se vuoi tutto in italiano.
In ogni caso, la scelta dellhosting deve dipendere anche dalle tue esigenze, quindi il prezzo pu
diminuire ma anche aumentare.
Rispetto ai piani da 10 allanno, hosting leggermente pi costosi offrono sicuramente maggiori
garanzie, prestazioni e assistenza, fondamentale in caso di problemi.
Ma come fanno a sopravvivere gli hosting provider troppo economici? Puntano sulla quantit, non
sulla qualit.
ASSISTENZA
Il mio blog gira su hosting BlueHost e so che ogni volta che avr problemi, a qualsiasi ora del
giorno e della notte, un operatore mi aiuter a risolverlo. Ricordati che non serve aver
continuamente bisogno dellassistenza, ma basta una sola dannata volta a farti perdere soldi e
tempo (e salute) se non hai un supporto adeguato.
SICUREZZA
Spesso, hosting provider troppo economici possono avere falle di sicurezza maggiori rispetto a
quelli di fascia media. Fidati, non mai bello farsi bucare il blog, anche 3 volte nello stesso mese.
PRESTAZIONI
Ovviamente, con hosting troppo economici, avrai anche prestazioni troppo pietose. Solitamente
il tempo di caricamento abbastanza elevato, fattore che va contro i suggerimenti di Google e
degli altri motori di ricerca, che premiano sempre di pi, siti veloci e semplici da navigare.

In generale, vale la regola che Il servizio che ricevi, quello per cui paghi.
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USARE PERMALINK STANDARD
Il permalink la struttura dellURL delle tue pagine e articoli. molto importante per la SEO,
lottimizzazione per i motori di ricerca. Se inserisci delle parole chiave per cui vuoi che larticolo o la
pagina sia trovata nei risultati di ricerca su Google (le SERP), avrai pi possibilit che larticolo sia
in posizioni pi alte nelle SERP per quelle parole chiave.
Per intenderci, io voglio posizionare un articolo per la parola chiave guida WordPress. Per
ottimizzare larticolo, lURL dovrebbe contenere questa parola chiave. Ad esempio va bene un URL
del tipo http://www.robertoiacono.it/guida-wordpress/ , ma non va per niente bene un URL del
tipo http://www.robertoiacono.it/?p=434 , che non ha parole chiave al suo interno. Proprio
questultimo URL deriva dalla struttura predefinita del permalink di WordPress, che appunto, non
va bene!
Ecco perch importante impostare un buon permalink dallinizio, prima di effettuare qualsiasi
altra operazione.
Per modificare il permalink, vai su Impostazioni > Permalink > e qui imposti la struttura
personalizzata. Io consiglio di utilizzare un permalink del tipo /%category%/%postname%/ che
mostrer il nome della categoria seguito dal nome del post, oppure solo /%postname%/, che
mostrer solo il nome del post.

Se il tuo sito gi avviato, non disperare, puoi comunque cambiare la struttura del permalink, ma
poi devi fare un redirect 301 per ogni post e pagina, per non perdere il posizionamento nei motori
di ricerca (perderai in ogni caso il numero delle condivisioni sui social network). Ma non dovrai fare
tutto a mano, c il plugin Advanced Permalinks che ti da un grande aiuto, leggi come fare.

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NON USARE LA CACHE
La cache ti permette di guadagnare qualche secondo, a volte anche molti secondi, durante il
caricamento del sito WordPress.
WP un CMS che salva tutte le sue informazioni in un database. Ogni volta che un utente visita il
tuo sito, viene fatta una richiesta di accesso a delle precise informazioni al database, che poi
verranno utilizzate per riempire il codice HTML della pagina visualizzata dallutente.
In questo caso, grazie alla cache, viene salvato il codice HTML della pagina finale cos che alle
successive visualizzazioni di questa stessa pagina, WordPress non vada a contattare di nuovo il
database ma fornir immediatamente tutto il codice HTML salvato in cache.
Questo si traduce in un notevole risparmio di tempo ed incrementa lefficienza.
Fare caching in WordPress relativamente semplice, io suggerisco di utilizzare il plugin W3 Total
Cache, come ho descritto in maniera pi approfondita in questo articolo.
Una volta installato ed attivato il plugin, vai su Performance > General settings >. Questo risulter
essere in modalit Anteprima (preview):

Premi sul pulsante Disable per attivare le funzionalit W3 Total Cache sul tuo sito WordPress,
disabilitando appunto la modalit anteprima.
Sempre in Performance > General settings > seleziona il box Toggle all caching types on or off at
once e premi il pulsante Save all changes.

In questo modo saranno attivate tutte le funzioni di cache, ma non tutte saranno necessarie per il
tuo sito, per cui occorrer disattivarne alcune.
Solitamente, la maggior parte delle persone non utilizza i servizi CDN (content delivery network),
Varnish e CloudFlare, per cui se anche te non li utilizzi, togli la spunta dalle relative caselle
Enable, e salva le modifiche.
Ora vai in Performance > Minify > ed imposta la sotto-sezione HTML & XML cos:
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Con queste opzioni comprimi al massimo i file CSS e JS, cos da ridurre il tempo di caricamento.
Non c uno spazio che sia uno tra un codice e laltro, non vanno praticamente mai a capo
solitamente invece ogni codice occupa una riga, con conseguente spreco di spazio (e di aumento
di peso in termini di KB).
Ora vai in Performance > Browser Cache > e nella sotto-sezione General, seleziona le seguenti
caselle:







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NON AGGIORNARE WORDPRESS
gravissimo! Non aggiornare subito (o dopo qualche giorno) alla nuova versione di WordPress,
perch se hanno fatto un aggiornamento, al 99% c un valido motivo. Spesso infatti, oltre alla
grafica e ad introdurre nuove funzionalit, gli aggiornamenti portano qualcosa in pi che non
visibile agli occhi umani, ma a quelli dei nerd s
Appena vengono scoperte falle di sicurezza, bug, errori gravi, viene corretto il problema e rilasciato
il prima possibile un nuovo aggiornamento.
Se non aggiorni allultima versione disponibile, il tuo blog WordPress sar pi a rischio di essere
bucato da un attacco hacker.
Da non sottovalutare comunque anche le funzionalit che spesso vengono introdotte con nuovi
aggiornamenti, che possono migliorare la semplicit di gestione di WP ed integrare nuovi servizi.
Infine, anche se non te ne accorgi ad occhio nudo, possono essere state migliorate le performance
grazie a delle modifiche del codice studiate nei minimi dettagli.
Aggiornare WordPress richiede circa 5 secondi? Perch non farlo?

PS. E poi vuoi mettere la soddisfazione nel far scomparire questa fastidiosa barra gialla?


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NON AGGIORNARE PLUGIN E TEMA
Come per WordPress, se viene rilasciato un aggiornamento, ci sar un motivo, no?
Spesso vengono apportate modifiche di sicurezza, migliorie della performance e vengono aggiunte
nuove funzionalit.
Ad esempio, molti plugin e temi, utilizzano/utilizzavano uno script abbastanza famoso,
timthumb.php. Questo permette di ridimensionare a schermo unimmagine fornendo al file la
larghezza e laltezza desiderata, senza doverla effettivamente ridimensionare a mano.
Purtroppo, questo script permetteva a chiunque di caricare un file sullo spazio web anche a chi
non aveva i permessi necessari a causa di un piccolo bug Il risultato? Gli hacker caricavano uno
script che gli forniva il pieno accesso a tutto lo spazio web! Un sacco di siti bucati!
Fortunatamente, il bug stato prontamente corretto e sono stati rilasciati gli aggiornamenti per i
plugin e per i temi che sfruttavano timthumb.php.
Grazie agli aggiornamenti, moltissimi siti hanno eliminato questa falla di sicurezza, ma tutti quelli
che non hanno aggiornato? Continuavano a rimanere esposti a questo enorme problema.
Morale della favola? Stai sempre aggiornato.

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RIEMPIRTI DI PLUGIN
lerrore pi comune di chi allinizio. I plugin sono cos belli e potenti che non ti fermeresti mai di
installarli, vero? quasi come fare shopping (con la carta di credito di qualcun altro).
Ma non tutto oro ci che luccica. Pi plugin installi, pi codice verr eseguito pi codice
eseguito si traduce in un maggiore tempo di caricamento del sito che si traduce a sua volta in
possibile perdita dellutente e possibile diminuzione del posizionamento nelle SERP.
Questo non proprio vero, nel senso, se i plugin sono sviluppati bene, avere pi plugin pu
impattare sulle prestazioni del sito, ma in maniera lieve il problema sono i plugin con un codice
da far venire la pelle doca, sono questi a causare i maggiori problemi. E sai quali sono solitamente
questi plugin? Sono quelli non indispensabili, quelli non molto comuni, quindi fai sempre ben
attenzione a cosa scegliere.
Avere N plugin comporta anche dover gestire N aggiornamenti, con tutti i problemi che si possono
presentare.
Avere N plugin pu anche essere vista come una maggiore probabilit di subire un attacco da
parte di hacker, che a seconda della robustezza del plugin pu andare o meno a buon fine.
Il mio consiglio quello di installare solamente i plugin indispensabili e lasciar perdere tutti gli altri.
A volte pu anche capitare che i plugin (solitamente quelli poco conosciuti) siano sviluppati da
persone che non hanno le competenze adeguate (chiunque pu sviluppare un plugin e renderlo
disponibile per la community), quindi anche il plugin pu risultare non ottimizzato, e questo pu
portare a rallentare il caricamento e nascondere delle porte di accesso per hacker.
Diciamo che meglio essere veloci piuttosto che mostrare fronzoli e decorazioni varie nel blog.
Per questo motivo, ti ho preparato una lista dei plugin indispensabili.
WordPress SEO by Yoast
W3 Total Cache
WP Smush.it
Akismet
Subscribe to Comments Reloaded
Contact Form 7
WP-DB-Backup
WordPress Backup to Dropbox
Google Analytics for WordPress
Digg Digg
WP-PageNavi
PS: molto importante mantenere aggiornati anche i plugin.

Roberto Iacono robertoiacono.it 24

NON AVERE UN PIANO EDITORIALE IN MENTE
Mass, apro un blog e quello che verr verr male per
Sinceramente anche io ho cominciato cos, senza sapere perch e per come ma dopo qualche
anno di esperienza, posso consigliarti di iniziare in maniera ragionata. Pianifica tutto, pu essere
un po oppressivo nei confronti del tuo estro, ma ci che ti permetter di arrivare a qualcosa di
concreto, senza lasciare il cammino a met strada perch ti sei stufato di cercare la tua strada.
Il mio consiglio quindi di creare un proprio piano editoriale prima di cominciare.
Devi capire di cosa vuoi parlare nel blog e parlare solo di quello senza divagare troppo.
Devi capire qual lobiettivo del blog.
Devi capire a chi ti vuoi rivolgere.
Devi capire come intendi monetizzare il blog, non si vive di sola aria.
Se hai gi ben chiaro questi quattro punti fondamentali, allora sei pronto per cominciare. Lanciati
nella mischia installando WordPress e partirai molto avvantaggiato rispetto agli sprovveduti (come
me ).
Mi raccomando, ogni mese poniti degli obiettivi raggiungibili, ed impegnati al 101% per
raggiungerli, ti aiuter a non mollare nei periodi pi duri e lavorerai sempre con nuove motivazioni.

Roberto Iacono robertoiacono.it 25

MOSTRARE GLI ARTICOLI PER INTERO NELLA HOMEPAGE
WordPress permette di mostrare i contenuti in maniera ordinata nel tuo sito, perch non farlo?
Mostrare lintero contenuto degli articoli in homepage, non sicuramente il modo corretto per vari
motivi: rallenti il tempo di caricamento del sito, rendi difficoltosa la navigazione allutente (oltre che
a confonderlo) e potresti avere un problema di contenuti duplicati non indifferente.
Per questi motivi, ti consiglio di mostrare in homepage solamente i primi N caratteri, oppure il
riassunto (supportato da WordPress), anche il tag More di WP molto apprezzato e funzionale.
Il tag More serve per visualizzare in home page solo la parte dellarticolo che precede questo
tag, tutto il resto nascosto.
Per inserire il tag More basta andare nelleditor che utilizzi per scrivere e modificare i post e
cliccare sullapposito tasto oppure nella visualizzazione HTML delleditor basta scrivere <!
more>. Questo codice va inserito nella parte HTML, non nella visualizzazione Visuale delleditor.
Se volessi utilizzare il codice per troncare in automatico il testo dellarticolo dopo N caratteri,
inserisci questo prima dellultimo tag ?> nel file functions.php (fai una copia di backup per
sicurezza).
/* imposta lunghezza del testo da mostrare */
function custom_excerpt_length( $length ) {
$len_excerpt = 37;
return $len_excerpt;
}
add_filter( 'excerpt_length', 'custom_excerpt_length', 999 );
Per modificare il numero dei caratteri da mostrare, cambia il valore della variabile $len_excerpt =
37; in quello che vuoi, ad esempio, $len_excerpt = 100;
Insomma, riordina la tua homepage, dovrebbe essere una delle pagine pi importanti e visitate del
tuo sito, curala fin nei minimi dettagli, lutente potrebbe farsi unidea della tua professionalit
proprio da questa pagina.

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USARE LA CODA DI MODERAZIONE PER I COMMENTI
una pratica molto diffusa tra i nuovi blogger, ci sono passato anche io. Praticamente ogni volta
che qualcuno lascia un commento sul tuo blog, questo viene messo nella coda di moderazione e
non viene reso immediatamente visibile a tutta la community. In questo modo, dovrai approvare o
meno ogni singolo commento ma nel frattempo? Il commento avrebbe potuto scatenare una
discussione tra i lettori del tuo blog ed invece niente.
Siccome ci sono passato, ti posso consigliare di evitare lutilizzo della coda di moderazione, agli
utenti non piace vedere che il proprio commento aspetta li scoraggia a commentare
nuovamente.
Hai paura a lasciare i commenti liberi? Mica devi farlo per forza!
Personalmente preferisco usare la coda di moderazione per tutti i commenti che contengono un
link (sempre) e per il primo commento che un utente lascia sul blog, poi tutti gli altri vengono
pubblicati immediatamente. Questo mi serve per prevenire lo spamming massiccio che potrebbe
affliggere il mio blog.
Vai su Impostazioni > Discussione >

Per eliminare completamente la coda di moderazione, devi togliere la spunta sulla casella Gli
autori di un commento devono avere un commento gi approvato in precedenza.
E se qualcuno ti scrive delle parole poco carine nei commenti? Senza coda di moderazione li
vedranno tutti. Certamente! Ma in ogni caso ti consiglio di pubblicarli e rispondere pacatamente
motivando le tue scelte senza cadere nella sua trappola in questo modo uscirai vincitore da
questa mini battaglia.

PS: non cancellare mai nessun commento! Rispondi sempre e motiva le tue scelte.


Roberto Iacono robertoiacono.it 27

INSERIRE TROPPI WIDGET
Come per i plugin, troppi widget potrebbero rallentare il caricamento di un sito, ma non solo
questo.
In WordPress sono disponibili dei widget di default, ma sono veramente tutti utili al tuo sito? Devi
metterti nei panni di un normale utente e chiederti, cosa mi interessa trovare nella sidebar (o
colonna laterale)? Dalla tua risposta dipender quali widget inserire.

Aggiungi solamente i widget indispensabili.
Ad esempio, per me i widget indispensabili sono il campo di ricerca, per poter cercare un articolo
o una parola chiave allinterno del blog, gli articoli recenti, cos da mostrare immediatamente quali
sono gli ultimi articoli scritti, le categorie (non sempre), per mostrare le categorie principali del blog
e un widget di testo dove inserire il codice per i box social, i classici Seguimi su, per Facebook,
Twitter e Google+.
Tutto il resto lo posso evitare, e lo evito non confondo lutente e alla stesso tempo gli fornisco
solamente le informazioni di cui ha bisogno.

Roberto Iacono robertoiacono.it 28

NON ASSEGNARE I PERMESSI CORRETTI ALLE CARTELLE DI WORDPRESS
Uno degli errori pi comuni per scarsa conoscenza informatica, quello di lasciare i permessi di
scrittura alle cartelle di WordPress. un aspetto davvero fondamentale da controllare almeno la
prima volta, e non modificare pi!
Per modificare i permessi, devi accedere via FTP al tuo spazio web. Premendo col pulsante destro
sopra una cartella o file clicca su Permessi file

Qui potrai cambiare i permessi del file o di tutta la cartella (e sottocartelle) in maniera molto
intuitiva:

Ma quali sono permessi corretti per avere una buona protezione del blog?
Tutti i file devono avere permessi 644, imposta lettura e scrittura per il proprietario, solo lettura per
il gruppo e lettura per gli altri.
Il file wp-config.php deve avere permessi 600, imposta lettura e scrittura per il proprietario, nessun
permesso per il gruppo e nessun permesso per gli altri.
Roberto Iacono robertoiacono.it 29

Tutte le cartelle devono avere permessi 755 e non 777, imposta lettura, scrittura ed esecuzione
per il proprietario, e lettura ed esecuzione per gruppo ed altri.

Da segnalare lutilizzo del plugin WP Security Scan, in WSD Security > Scanner > mostra quali
dovrebbero essere i permessi corretti per le cartelle e file di WordPress e quali sono
effettivamente.


Roberto Iacono robertoiacono.it 30

NON ELIMINARE I PLUGIN DISATTIVATI
bene eliminare I plugin non attivi. Tenderanno ad essere dimenticati l senza venire aggiornati
(tanto sono disattivati, cosa mai potr succedere?) ed invece, spesso gli hacker riescono ad
entrare nel sito proprio grazie ai bug conosciuti di questi plugin parcheggiati, perch appunto
sono solitamente obsoleti.
Il punto che gli hacker riuscirebbero a bucare lo stesso plugin anche se fosse attivo, ma almeno
in quel caso, il plugin lo usi e ti serve perch dovresti far bucare il sito a causa di un plugin che
non utilizzi? Cancella tutti i plugin non attivi!

Roberto Iacono robertoiacono.it 31

NON INDICIZZARE IL BLOG
Hai il tuo blog ma non riesci ancora a vederlo comparire nei motori di ricerca?
Come? da due settimane che ce lhai e ancora non compare?
Vai a controllare su Impostazioni > Privacy >, assicurati di aver reso visibile il sito ai motori di
ricerca!

Roberto Iacono robertoiacono.it 32

NON RIMUOVERE LA VERSIONE DI WP NEL SORGENTE
Nascondere la versione di WordPress dal codice sorgente di qualunque pagina del sito,
unoperazione veloce da compiere e che pu darti un minimo di protezione. importante perch
lhacker trover pi difficolt a risalire alla versione che utilizzi per sfruttare i bug conosciuti per
quella data versione di WordPress. Magari, dovendo lavorarci pi del previsto, ti lascer stare
Per vedere se il tuo sito WP mostra questa informazione, clicca col tasto destro del mouse e
selezione Visualizza sorgente oppure HTML (a seconda del browser che utilizzi).
Per rimuovere la versione di WP dal sorgente, basta copiare il codice sottostante ed incollarlo in un
punto qualsiasi del file functions.php, allinterno del codice php (fai sempre un backup del file
functions.php prima di modificarlo).
Quindi vai su Aspetto > Editor > functions.php ed incolla il codice appena prima dellultimo tag ?>
(ad esempio).
remove_action('wp_head', 'wp_generator');


Roberto Iacono robertoiacono.it 33

NON IMPEDIRE LACCESSO ALLA PAGINA README.HTML, LICENSE.TXT
La pagina readme.html (sconosciuta a molte persone), accessibile da www.nome-
sito.it/readme.html molto utile per cominciare il percorso con WordPress. Fornisce in una sola
pagina, un sacco di informazioni utili, ad esempio, spiega come installare ed aggiornare
WordPress, fornisce link a risorse utili e spiega come pubblicare gli articoli via mail.
Purtroppo presenta un inconveniente, mostra la versione di WordPress attualmente installata sul
blog!

Come ho gi detto in precedenza, se un hacker conosce la versione di WordPress installata,
riesce pi facilmente a bucare il blog WP, perch conosce le falle presenti in quella data versione.
Quindi occorre nascondere questa informazione, ma come?
Basta aggiungere nel file .htaccess presente nella root dellinstallazione di WP il seguente codice:
# block access to readme.html
<files readme.html>
order allow,deny
deny from all
</files>
# END block access to readme.html
Elimina la cache del browser e di un eventuale plugin, e prova a riandare alla pagina www.nome-
sito.it/readme.html. Ecco cosa vedo:
Roberto Iacono robertoiacono.it 34


Quindi anche lhacker vedr la stessa pagina e non riuscir a risalire alla versione di WP, almeno
non da questa pagina.
Come mai non ho semplicemente cancellato il file? Perch ad ogni nuovo aggiornamento avrei
dovuto ricancellare il file e n tu n io abbiamo tutto questo tempo da perdere, vero?
La stessa cosa va fatta per il file license.txt, accessibile da www.nome-sito.it/license.txt, il file che
rappresenta la licenza duso di WordPress, ma potrebbe indicare informazioni rilevanti come
lultima data di aggiornamento del file. Quindi, meglio non permettervi laccesso.
Aggiungi nel file .htaccess presente nella root dellinstallazione di WP il seguente codice:
# block access to license.txt
<files license.txt >
order allow,deny
deny from all
</files>
# END block access to license.txt

Roberto Iacono robertoiacono.it 35

NON USARE CORRETTAMENTE CATEGORIE E TAG
Al primo approccio con WordPress potresti non conoscere la differenza tra categorie e tag. Io ho
iniziato a creare un po di tutto, in maniera completamente casuale e non ordinata, con il risultato
di? Di dover passare dopo qualche mese a risistemare tutti i tag e le categorie esperienza che
non consiglio a nessuno
molto importante progettare anche lutilizzo delle categorie giuste e decidere quali saranno i tag
pi importanti, senza esagerare nel numero.
La differenza sostanziale tra Categorie e Tag che le Categorie sono dei macrodescrittori
dellargomento del post, ad esempio guadagnare, mentre i Tag sono le parole chiave che
descrivono il contenuto del post stesso, ad esempio soldi facili, tradedoubler, metodi.
Quindi in un buon blog dovrebbero esserci poche categorie, ad esempio 10-20, mentre il numero
di tag pu essere infinito (nei limiti del possibile).
Unaltra differenza fondamentale che le categorie sono gerarchizzabili, i tag no! Cosa
significa?
Significa che per ogni categoria posso creare una sottocategoria, pi descrittiva della precedente
ma meno descrittiva di un tag.
Riprendendo lesempio, posso creare delle sottocategorie come con un blog, con un forum, con
le email, che sono allo stesso tempo pi descrittive di una categoria, ma meno rispetto ad un tag.
Ma quindi, quando scegliere luno piuttosto che laltro?
In linea generale ti puoi porre queste due domande:
La categoria comprende una buona quantit di argomenti ( o potr essere associata ad
almeno 20 post)? Se s, allora creala, altrimenti lascia stare!
Il tag, o potr essere associato ad almeno 4-5 post? Se s, crealo pure, altrimenti lascia
perdere!
Avere categorie e tag con uno o due post associati, pu risultare sia scomodo per lutente che
avere problemi di duplicazione dei contenuti. Fai attenzione!

PS: per evitare possibili problemi di contenuti duplicati, il mio consiglio di indicizzare solamente la
categorie. In alternativa, puoi indicizzare solamente i tag, ma mai entrambi contemporaneamente.

Roberto Iacono robertoiacono.it 36

NON MODIFICARE I FILE DALLEDITOR DI WP
Questo un consiglio, non un errore. Anche se spesso scrivo nei miei articoli (e anche in questo
ebook) di modificare i file tramite leditor di WordPress, sia per il tema che per i plugin, accessibili
rispettivamente da Aspetto > Editor > e Plugin > Editor > , preferibile modificare i file scaricandoli
sul computer via FTP, per avere una maggiore sicurezza in caso di modifiche errate.
Praticamente bisognerebbe scaricare il file da modificare, apportare le modifiche e ricaricarlo sullo
spazio web, sovrascrivendo quello precedente. Perch?
Perch in questo modo si evita di bloccare il sito in caso di una modifica non corretta del codice.
Non ti mai capitato di vedere comparire unagghiacciante schermata bianca dopo aver
aggiornato un tuo file dalleditor di WordPress? Beh, non te lo auguro. Sei fregato! Non puoi pi
accedere n al pannello di amministrazione, n visualizzare il sito una situazione orribile.
Anche modificando il file dal computer pu portarti a questa situazione, certo. Ma in un secondo,
rispristini lo stato originale del file, salvi e lo carichi et voil, il sito nuovamente funzionante e
raggiungibile.
Quindi modificare i file scaricandoli sul computer, un po pi lungo come procedimento e un po
pi complesso ( per questi motivi che consiglio di apportare le modifiche tramite leditor di
WordPress), ma sicuramente ti salver la vita in caso di problemi.

Roberto Iacono robertoiacono.it 37

INSTALLARE TEMI E PLUGIN SOSPETTI
Lenorme popolarit di WordPress e la sua natura Open Source, ha permesso lo sviluppo di
22.743+ plugin, solamente nella repository ufficiale!
Chiunque pu sviluppare un plugin e renderlo disponibile alla community, ma siamo sicuri che
chiunque sia in grado di creare un buon codice per il plugin? Ovviamente no.
Lo stesso discorso vale per i temi. Nella repository ufficiale di wordpress.org, sono presenti 1.648+
temi gratuiti. Questi sono quelli gratuiti ufficiali, ma ce ne saranno qualche altra decina di migliaia
in giro.
La domanda che ti faccio , ma saranno tutti affidabili?
Sicuramente no. Ci saranno plugin e temi sviluppati da gente non competente, che avranno un
codice pieno di bug, di falle di sicurezza. proprio da questi che devi stare lontano.
Sicuramente sii diffidente dai plugin e temi non presenti nella repository ufficiale che vengono resi
disponibili su un sito web sconosciuto.
Non utilizzare un plugin che abbia pochissimi Download, ancora non affidabile al 100% e
potrebbe essere pieno di bug, aspetta qualche mese.
Se proprio vuoi installare un tema gratuito, scaricalo da una fonte sicura, come la directory ufficiale
di WordPress.
Non detto che un tema professionale a pagamento, non sia realizzato con un codice pessimo,
informati sul designer e controlla sempre i commenti lasciati dagli utenti prima di acquistarne uno.
Diffida da chi utilizza un codice criptato allinterno del tema e del plugin (sto andando sul
complicato, lo so, pardon), perch potrebbe venir caricato qualsiasi cosa.
Questo un codice criptato:


Roberto Iacono robertoiacono.it 38

MODIFICARE I FILE DEL TEMA
un errore tipico di chi alle prime armi con WordPress e vuole provare ad apportare nuove
modifiche al tema. Non modificare mai direttamente i file del tema!
Nel caso utilizzi un tema a pagamento, o comunque un tema che soggetto ad aggiornamenti,
molto importante poter effettuare gli aggiornamenti ogni volta che vengono resi disponibili, per
migliorare la sicurezza ed avere delle nuove funzionalit in pi.
Ma cosa succede se modifichi un tema e poi lo aggiorni (magari senza aver fatto il backup)?
Ti uccidi. Perdi tutte le modifiche che hai fatto, ore ed ore del tuo lavoro buttate in cambio di nuove
funzionalit e maggior sicurezza ne vale davvero la pena?
I temi child servono proprio per avere la possibilit di mantenere le personalizzazioni che
hai apportato al tema e contemporaneamente avere la possibilit di aggiornare il tema
padre accedendo alle nuove funzionalit ed a migliorarne la sicurezza.
Creare un tema child semplice, ma ho creato lo stesso questo articolo per maggiori informazioni,
che riassumer qui brevemente.
COME CREARE UN TEMA CHILD
possibile creare un tema child per qualsiasi tema ed molto semplice e veloce, al contrario di
quello che si possa immaginare.
Crea sul tuo desktop (o dove vuoi te) una cartella per il tema child, ad esempio twentyeleven-child.
Crea un nuovo file con il blocco note ed incolla il seguente codice:

/*
Theme Name: Twenty Eleven Child
Theme URI: http://www.robertoiacono.it/
Description: Tema Child per Twenty Eleven
Author: Roberto Iacono
Template: twentyeleven
Version: 0.1
*/
Aggiungi al file questo codice:

@import url("../twentyeleven/style.css");

importante non inserire nientaltro tra questo codice e quello precedente, altrimenti non
funzioner.
Ora salva il file allinterno della cartella twentyeleven-child e chiamalo style.css.
Copia lintera cartella twentyeleven-child sul tuo spazio web via FTP (oppure puoi testarlo in
locale) nel percorso /wp-content/themes/ . Da notare che non va inserito come sottocartella della
cartella twentyeleven, bens va aggiunto solamente in /wp-content/themes/.
Roberto Iacono robertoiacono.it 39

Ora vai su Aspetto > Temi > e cerca il tema dal nome Twenty Eleven child, attivalo e continua ad
usare e modificare questo tema.
AGGIUNGERE/ELIMINARE DEGLI ELEMENTI
Per aggiungere/eliminare degli elementi al sito, come ad esempio i pulsanti sociali a fine articolo,
errore comune quello di modificare direttamente la struttura tramite la modifica dei file del tema.
Ma cosa accadr al prossimo aggiornamento del tema?
Dovrai rimodificare la struttura del sito andando a modificare nuovamente i file del tema. Ha
senso? Direi proprio di no.
Quando possibile, opportuno aggiungere/eliminare degli elementi in un sito utilizzando gli
hooks, gli agganci, apposite istruzioni che permettono di agganciare del codice (la funzione che
mostrer/eliminer gli elementi) in punti o momenti ben precisi in WordPress.
I tipi di aggancio sono due, action e filter. Action, va ad agganciarsi ad eventi generati da
WordPress, ad esempio quando viene pubblicato un nuovo articolo, mentre Filter modifica
solamente i dati da salvare nel database oppure loutput visuale (puoi modificare il contenuto dopo
che stato letto dal database, ma prima che venga visualizzato a schermo).
Ad esempio, per inserire del codice nella sezione <head> del codice HTML del sito, puoi usare
function ri_funzione() {
CODICE PER AGGIUNGERE/ELIMINARE DEGLI ELEMENTI NELLHEAD
}
add_action('wp_head', 'ri_funzione);

Roberto Iacono robertoiacono.it 40

NON CONTROLLARE IL SITO DOPO AVER MODIFICATO QUALCOSA
Hai modificato qualche codice del tema, cliccato su aggiorna e chiuso la finestra fiero del tuo
lavoro senza neanche dare unocchiata al sito? Malissimo!
Ti consiglio di controllare sempre qualsiasi modifica che apporti al sito, anche la pi banale come
pu essere il cambio di colore di un link, perch a volte pu capitare che il tuo codice css abbia
priorit inferiore rispetto ad un altro codice presente nel tuo sito, e quindi non venga eseguito.
Apporti le modifiche e non le vedi a schermo sul sito? Prima di perdere ore a provare e riprovare a
cambiare il codice, cancella la cache di qualche plugin che stai usando (come W3 Total Cache) e
cancella anche la cache del Browser. Aggiorna la pagina del sito e se non vedi niente adesso,
ricontrolla per bene il codice.
Soddisfatto del tuo lavoro? Aspetta a cantare vittoria!
Prova a visualizzare le nuove modifiche con tutti i Browser popolari come FireFox, Chrome,
Internet Explorer, Safari, Opera non tutti i browser interpretano il codice alla stessa maniera
(purtroppo).

Roberto Iacono robertoiacono.it 41

USARE NOMI STRANI PER LA SOTTO-CARTELLA
Vuoi aggiungere il blog al tuo sito web? Questo andr caricato in una sotto-cartella (se il sito non
stato realizzato in WordPress), il cui nome sar visualizzato nellURL per accedere al blog stesso,
ad esempio www.nome-sito.it/sotto-cartella/.
La prima cosa a cui devi prestare attenzione il nome di questa sotto-cartella.
Riflettici bene prima di crearla, una scelta che non va presa con superficialit. Solitamente si
preferisce utilizzare il nome Blog. Quindi il tuo blog sar raggiungibile da www.nome-sito.it/blog/.
Lerrore da non commettere quello di chiamare questa cartella WordPress o WP. Te sai cosa
vuol dire, ma lutente che visita il tuo blog, di certo non capir e si trover un po spaesato.

Roberto Iacono robertoiacono.it 42

NON RIMUOVERE INDEX.PHP DALLURL
Di default gli indirizzi generati da WordPress includono la stringa index.php, ad esempio
www.nome-sito.it/index.php/nome-categoria/nome-articolo/.
Ai fini SEO, lottimizzazione per i motori di ricerca, pi una parola chiave vicina allinizio dellURL
(lindirizzo), pi ha valore. Per questo motivo la stringa index.php, occupando uno spazio vicino
allinizio dellURL, fa diminuire il peso delle parole chiave per cui vuoi posizionare larticolo o la
pagina.
In pi, anche abbastanza brutto da vedere!
Lidea quella di avere un permalink di questo tipo:
www.nome-sito.it/nome-categoria/nome-articolo/.
Se il tuo hosting supporta il mod_rewrite (per capirlo basta provare ad inserire il seguente codice),
crea o modifica il file .htaccess direttamente nella root della tua installazione di WordPress, ed
aggiungi questo codice:
# BEGIN WordPress
<IfModule mod_rewrite.c>
RewriteEngine On
RewriteBase /
RewriteRule ^index\.php$ - [L]
RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-f
RewriteCond %{REQUEST_FILENAME} !-d
RewriteRule . /index.php [L]
</IfModule>

# END WordPress

Se il tuo hosting non supporta il mod_rewrite, tipicamente server Windows IIS, contatta prima di
tutto il tuo hosting provider e chiedi informazioni al riguardo. Se hai pieno controllo del server, puoi
usare il modulo URL Rewrite di Microsoft. Una volta installato, aggiungi al file web.config il
seguente codice allelemento system.webServer:
<rewrite>
<rules>
<rule name="Main Rule" stopProcessing="true">
<match url=".*" />
<conditions logicalGrouping="MatchAll">
<add input="{REQUEST_FILENAME}" matchType="IsFile" negate="true"
/>
<add input="{REQUEST_FILENAME}" matchType="IsDirectory"
negate="true" />
</conditions>
<action type="Rewrite" url="index.php/{R:0}" />
</rule>
</rules>
</rewrite>

Roberto Iacono robertoiacono.it 43

NON RIMUOVERE CATEGORY DALLURL
Di default gli indirizzi generati da WordPress includono la stringa category per gli URL delle
categorie, ad esempio www.nome-sito.it/category/nome-categoria/.
Come ho detto prima, pi la parola chiave per cui vuoi indicizzare qualcosa (in questo caso la
categoria) vicina allinizio dellURL, pi acquista valore. Ecco che la stringa category occupa solo
spazio e ruba valore alle parole chiave. Inoltre in inglese, ed in un sito interamente in italiano,
non fa una bella figura.
Per questi motivi consiglio di eliminare category dallURL.
Come?
Usando un semplice plugin, No category parents, una volta attivato penser immediatamente e in
automatico ad eliminare la scritta category dallurl. Davvero molto comodo e funzionale!
In alternativa, se utilizzi gi WordPress SEO by Yoast, devi solamente selezionare la casella
Elimina la parola categoria (di solito /categoria/) dall'URL della categoria da SEO > Permalinks
>.




Roberto Iacono robertoiacono.it 44

NON IMPOSTARE UNA FAVICON PERSONALIZZATA
La favicon licona 16x16 associata ad una pagina web.

molto comoda quando si hanno molte schede aperte nello stesso browser cos da ritrovare
immediatamente tutte le pagine e/o articoli associati ad un determinato sito.
Inoltre permette di instaurare un rapporto, seppur debole, con lutente, che vede il sito meno
anonimo e pi professionale rispetto a chi non possiede nessuna favicon personalizzata.
Quindi dai un tocco di professionalit in pi al tuo blog WordPress, aggiungi una favicon
personalizzata, sostituendo quella che ti viene assegnata dallhosting o quella standard di WP.
Ho creato un articolo di approfondimento sullargomento, che riassumer qui.
Per creare una favicon, preferisco usare un programma di fotoritocco come Gimp ( gratuito) e
ridimensionare il logo con dimensione 16x16.
Salva limmagine con il nome favicon.ico (attenzione allestensione .ico).
Dopodich carica la favicon sul tuo spazio web tramite FTP nella root (solitamente dove sono
presenti le cartelle di WordPress e tutti i file).
Fai un backup del ile functions.php del tema e da Aspetto > Editor > functions.php aggiungi questo
codice prima della chiusura dellultimo tag ?> :
/* Aggiungi la favicon al tuo Blog
* by Roberto Iacono di robertoiacono.it
*/
function ri_wp_favicon() { ?>
<link rel="shortcut icon" type="image/x-icon" href="URL FAVICON" />
<?php }
add_action('wp_head', 'ri_wp_favicon');

Al posto di URL FAVICON devi inserire lURL della tua favicon, che dipende da dove hai caricato
la tua favicon. Se lhai inserita nella root, lURL dovr essere del tipo: http://www.nome-
sito.it/favicon.ico .

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