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Memoriale della Shoah

Stazione Centrale di Milano


Relazione sugli apprestamenti acustici ad uso interno della Fondazione

Sommario

Premessa p. 2

1. Condizioni acustiche del sito p. 3

2. Il progetto acustico p. 6

3. Note sulle metodologie di lavoro p. 10

4. Conclusioni p. 15

Allegato A: misure in sito p. 16

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Premessa

Il passaggio dei treni in arrivo ed in partenza dalla stazione centrale genera


rumore e vibrazioni, che sono elementi che caratterizzano fortemente il sito in cui
si opera, e sono al contempo elementi sostanziali per il progetto del Memoriale
della Shoah.
Il percorso formativo che seguono i visitatori del Memoriale è anche di tipo
sensoriale: il rumore e le vibrazioni assumono un ruolo evocativo di rottura, tra il
tempo passato e presente.
Il visitatore, attraversando gli spazi del Memoriale, deve fare l’esperienza fisica
diretta del passaggio di uno o più convogli ferroviari sul soprastante piazzale dei
binari.
Quest’ultimo e gli ambienti del Memoriale sono separati da una semplice (per
quanto massiva) soletta in calcestruzzo.
Tutti gli ambienti che compongono il Memoriale sono di fatto immersi in un
campo sonoro totalmente condizionato dai rumori legati al traffico ferroviario, i
quali sovrastano qualunque rumore prodotto e trasmesso da un ambiente
all’altro.

Sulla base di queste premesse il progetto acustico del Memoriale comporta


scelte di materiali, elementi strutturali e metodologie di lavoro assolutamente
specifici e singolari.

Le scelte progettuali sono tali da consentire (ove possibile) il soddisfacimento dei


requisiti di isolamento di legge, ma anche e soprattutto sono tali da ottenere livelli
di confort adeguati ad una corretta fruizione dei vari ambienti.
Il Memoriale è infatti articolato in varie zone con particolari specificità simboliche
e di funzione.
Ad ognuna di queste specificità deve corrispondere un determinato clima
acustico, da garantire con particolare attenzione nei confronti dei fenomeni
vibratori e di rumore in ambiente.

Il progetto acustico del Memoriale non può, né deve, prescindere dalle


caratteristiche acustiche del sito e combina esigenze progettuali con vincoli di
prestazioni normative da soddisfare.

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1. Condizioni acustiche del sito

Per conoscere quantitativamente i fenomeni acustici (rumore e vibrazioni)


generati dal traffico ferroviario sono state condotte due campagne di misura con
fonometri ed accelerometri.
Le campagne di misura hanno consentito di caratterizzare acusticamente il sito in
cui si opera.

Si fa osservare anzitutto che rumore e vibrazione sono le due facce di uno stesso
fenomeno fisico, legato alla trasmissione di energia meccanica in un mezzo.
Ove c’è rumore è presente anche la vibrazione e viceversa.

Lo scopo delle misura era valutare il livello di rumore e di vibrazione presenti


durante gli eventi critici per la conduzione delle varie attività del Memoriale.

Nelle immagini seguenti sono indicati i punti di misura dei rilievi, evidenziati dalle
diciture MR1 e MR2 (misure di rumore nei punto 1 e 2) e con le diciture MV1 e
MV2 e MV3 (misure di vibrazione al piano terra) e MV4 (misura di vibrazione al
piano interrato).

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Nell’Allegato A sono riportati in completo tutti i risultati ottenuti, con spettri in
frequenza di rumore e vibrazioni.

Di seguito si riportano i principali risultati delle misure, con brevi commenti.

1.1 Misure di rumore

La prima campagna di misura è stata condotta il giorno 16 dicembre 2008 ed ha


comportato il rilievo fonometrico di alcuni transiti di convogli ferroviari.
Le misure hanno portato ad analisi statistiche sui livelli di rumore globali, ed
anche alla definizione dello spettro massimo di emissione durante i singoli eventi
di passaggio dei treni.

Alcuni risultati sono di seguito riassunti.

Posizione MR1:
inizio misura: 10:32 e 58 secondi
durata della misura: 1 ora, 11 minuti, 27 secondi
livello globale pesato A: 64 dBA
livello 1 percentile pesato A: 77 dBA
livello massimo pesato A: 82 dBA
n. eventi significativi: 6 eventi distinti con livello globale superiore a 70 dB(A)

evidenza dell’evento n.2 (indicato con la dicitura “evento singolo 01”):


inizio evento n.2: 10:49 e 40 secondi
durata evento n.2: 2 minuti, 14 secondi
livello globale pesato A: 72 dBA
livello 1 percentile pesato A: 79 dBA

Posizione MR2:
inizio misura: 11:47 e 35 secondi
durata della misura: 22 minuti, 42 secondi
livello globale pesato A: 65,5 dBA
livello 1 percentile pesato A: 79,8 dBA
livello massimo pesato A: 83 dBA
n. eventi significativi: 4 eventi distinti con livello globale superiore a 70 dB(A)

evidenza dell’evento n.4 (indicato con la dicitura “evento singolo 02”):


inizio evento n.4: 12:01 e 10 secondi
durata evento n.4: 1 minuto, 24 secondi
livello globale pesato A: 76,3 dBA
livello 1 percentile pesato A: 83 dBA

Le misure in sito confermano che il rumore percepito negli ambienti è variabile


probabilmente con il numero dei vagoni in transito e con la velocità degli stessi.

Per comprendere qualitativamente il significato dei risultati esposti, si consideri


che una conversazione tra persone che parlano ad un volume medio-alto
corrisponde un livello medio, che espresso in decibel è di circa 60-65 dBA.
Al passaggio dei treni, tuttavia, si sono registrati a fonometro livelli fino a 83 dBA,
ovvero valori di molti ordini di grandezza superiori.

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Inoltre di è osservato che il livello medio di rumore quando non passano treni sui
binari più prossimi al Memoriale (rumore residuo) si colloca mediamente tra i 50
ed i 55 dBA (ovvero su livelli per i quali una conversazione tra persone è
possibile, con sufficiente grado di comprensione).
Tali ed altre considerazioni hanno portato alla definizione dei livelli di taratura per
gli impianti di diffusione sonora nelle Stanze delle Testimonianze, come meglio
specificato nel Capitolo 2, Il progetto Acustico.

1.2 Misure di vibrazione

La seconda campagna di misura è stata condotta il giorno 10 febbraio 2009 ed


ha riguardato la valutazione delle vibrazioni presenti in sito per il passaggio dei
treni.

In merito alle posizioni delle misure condotte al piano terra, si chiarisce che il
punto di misura MV1 è in corrispondenza del pilastro, il punto MV2 in
corrispondenza del pavimento e il punto MV3 è in corrispondenza della trave in
calcestruzzo che sostiene la soletta per passaggio dei treni.
Il punto di misura MV4, invece, è posizionato al piano interrato in corrispondenza
di uno dei pilastri strutturali che sostengono le solette.

Le misure sono state fatte con accelerometri monoassiali posti in successione


nelle tre direzioni da investigare.

Le tabelle con i dati delle misure sono tutte riportate nell’Allegato A.


Per la comprensione dei dati in Allegato, si chiarisce che la dicitura “verticale“
indica la direzione verticale z di oscillazione delle vibrazioni, la dicitura
“longitudinale” indica la direzione parallela a quella dei binari, mentre la dicitura
“trasversale” indica la direzione ortogonale.

Purtroppo la strumentazione usata nella misura non ha rilevato le vibrazioni con


frequenza inferiori ai 5 Hz; in ogni caso valgono le considerazioni seguenti.
La misura delle vibrazioni porta alla considerazione che esse eccedono i livelli
minimi di confort per quanto concerne le normali attività umane, siano esse di
ufficio, di studio o di meditazione.

Dal punto di vista qualitativo è interessante notare la variabilità dei risultati


ottenuti, a seconda della posizione di misura.
Dalla trave, al pilastro, fino al pavimento le vibrazioni tendono a diminuire
progressivamente, anche se rimangono di considerevole entità.
Di particolare interesse è la misura MV2, cioè quella in corrispondenza del
pavimento del piano terra del Memoriale, dalla quale emerge che i valori di
vibrazione sono decisamente elevati e prossimi al limite di azione di legge.
Non c’è dubbio, infatti, che vibrazioni di tale entità siano oggettivamente
disturbanti per i soggetti esposti.
Si ricorda peraltro che la soglia di percezione umana è molto variabile da
persona a persona e che quindi anche vibrazioni di bassa entità possono col
tempo generare forti disturbi a chi ne è esposto.

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2. Il progetto acustico

2.1 Riferimenti normativi

La normativa per tematiche acustiche impone che l’edificio ove avrà sede il
Memoriale della Shoah soddisfi i limiti minimi dei requisiti passivi acustici degli
edifici (riferimento D.P.C.M. 5 dicembre ’97).
Tale decreto impone dei limiti minimi di isolamento per quanto riguarda le
facciate dell’edificio e gli elementi di separazione con altre unità immobiliari.
Inoltre il decreto prevede dei livelli massimi di rumore, per fenomeni di tipo
impattivo (ad esempio il rumore del tacco di una scarpa), piuttosto che degli
impianti a servizio dell’edificio.

L’attività umana e culturale che si svolge all’interno del Memoriale deve inoltre
essere considerata una sorgente di rumore, e, come tale, deve garantire valori
massimi di emissione di rumore nell’ambiente in cui è inserita.
Il riferimento normativo per questa tematica è il D.P.C.M. 14 novembre ’97, per il
quale si devono stimare tutte le possibili sorgenti di rumore legate al
funzionamento dell’attività.
In tal modo si valuta l’impatto acustico dell’attività del Memoriale nel suo
complesso, che deve essere confrontato coi limiti imposti dalla zonizzazione
acustica comunale.

Un’interpretazione del decreto sui requisiti passivi acustici degli edifici, consente,
per il caso in esame, di limitare l’analisi acustica ai soli problemi legati
all’isolamento di facciata, ai rumori da impatto ed agli impianti.
Tutto il Memoriale è infatti una unica unità immobiliare, seppur frazionata in zone
con differenti funzioni.

2.2 Ambienti sensibili e confort

Una delle scelte architettoniche del progetto del Memoriale è il mantenimento o il


recupero (per quanto possibile) della forma e dei materiali originali degli ambienti
esistenti.
Analogamente dicasi per fenomeni acustici e vibratori che caratterizzano il sito.

Come anticipato, il rumore e le vibrazioni generate dal passaggio dei treni in


arrivo ed in partenza dalla stazione centrale sono elementi sostanziali del
progetto del Memoriale della Shoah.

Ogni ambiente a progetto deve assolvere a funzioni ben specifiche e di per sé


deve essere quindi pensato come zona con una certa sensibilità, per la quale
deve essere garantito un definito livello di confort.
Ovvero: l’idea di ambiente sensibile richiama la necessità che esso sia sensibile
proprio perché a progetto si vuole che esso sia o meno inondato dell’energia
sonora e vibratoria già presenti in sito.

Inoltre, il confort acustico in un determinato ambiente si ottiene controllando


fenomeni di riverberazione interna e di isolamento ai rumori prodotti negli
ambienti attigui.

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Infine, per alcuni specifici ambienti del Memoriale, il confort acustico è
strettamente legato all’uso di strumentazione elettronica per la diffusione sonora
di registrazioni (Stanze delle Testimonianze) o in presa diretta (Auditorium).

Tutti questi specifici temi acustici caratterizzano di fatto il confort di ogni ambiente
e sono descritti dettagliatamente nel capitolo 3 Tecniche e Metodologie di
Lavoro.
In questa sede preme dare le definizioni delle tipologie di intervento, sì da
chiarire qualitativamente i livelli prestazionali di confort attesi per ogni ambiente
del Memoriale.

Definiamo isolamento alle vibrazioni l’intervento di bonifica e di taglio delle


vibrazioni generate dal passaggio dei treni.
Per alcuni ambienti può essere infatti fondamentale garantire il massimo
isolamento, la massima stabilità e fissità, in quanto luoghi di studio e meditazione
(Stanze delle Testimonianze, Luogo della Meditazione, Biblioteca e Auditorium).
Si ribadisce che solo questi ambienti del Memoriale prevedono un intervento di
isolamento alle vibrazioni, anche se sarebbe opportuno estendere tale intervento
anche alle zone dedicate alle attività di lavoro fisse (ad esempio gli uffici sia al
piano terra che al piano interrato).
Come già chiarito, al contrario, per tutte le altre zone del Memoriale (Muro dei
Nomi e tutti gli ambienti di collegamento o passaggio) il progetto prevede la
completa presenza di tutte le vibrazioni presenti in sito.

L’isolamento ai rumori aerei è il generico intervento di isolamento acustico di un


ambiente rispetto ad altri attigui.
Come per le vibrazioni, infatti, alcune zone del Memoriale necessitano per loro
natura di risentire il meno possibile del rumore che giunge dalla stazione centrale
o da altri ambienti del Memoriale.

Per bonifica acustica si intende il lavoro di trattamento acustico delle superfici di


un ambiente, per contenere essenzialmente fenomeni di riverberazione
nell’ambiente stesso (riflessioni, echi o rimbombi).

Definiamo infine sonorizzazione l’intervento attivo di controllo con impianti


elettroacustici, tale da pilotare l’amplificazione e la diffusione sonora.

L’insieme delle varie differenti combinazioni di isolamento (alle vibrazioni o ai


rumori aerei), di bonifica acustica e di sonorizzazione definisce a livello
progettuale gli standard qualitativi prestazionali richiesti per ognuno degli
ambienti del Memoriale.
Tali livelli di confort sono riassunti nei paragrafi seguenti.

2.3 Testimonianze

La definizione delle specifiche acustiche di progetto non viene fatta a partire dai
dati legati all’evento di massimo disturbo (così come misurato con rilievi in sito),
in quanto ciò comporterebbe scelte prive di qualunque logica tecnica ed
economica.
Ovvero si ammette che nel breve attimo di massimo rumore legato al passaggio
del treno, il livello sonoro in tutta la Zona delle Testimonianze (e quindi anche

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nelle diverse stanze) sia condizionato dal rumore generato dal treno stesso.
Essendo le stanze di forma virtualmente cubica dei volumi “aperti”, per esse è
impossibile qualunque intervento di isolamento ai rumori aerei.
Tuttavia è necessario che le testimonianze riprodotte nelle stanze siano anzitutto
comprensibili, e successivamente che non siano ad un livello di volume tale da
essere fastidiose per il visitatore.
Si prevede quindi un intervento di bonifica acustica e di sonorizzazione.
In fase di cantiere il livello dell’impianto audio sarà modulato in modo da
consentire di “accordare” le stanze sia strumentalmente (ma anche ad orecchio)
per ottimizzarne la resa in funzione delle reali condizioni del sito.
Con le specifiche sopra richiamate, si otterrà il risultato che il disturbo tra una
stanza e l’altra sarà ridotto al minimo e che il sonoro delle testimonianze sarà
della qualità migliore possibile.
Infine, le stanze subiranno l’intervento di bonifica alle vibrazioni, in modo da
eliminare la possibilità che il video delle testimonianze abbia oscillazioni.
Tale intervento, inoltre, consente di aumentare considerevolmente il confort del
visitatore.

2.4 Muro dei nomi

Per la zona di Memoriale ove trova sede il Muro dei Nomi, nonché i binari con
alcuni vagoni originali, non è previsto alcun intervento di trattamento, bonifica o
isolamento acustico.
Tutti i rumori e vibrazioni provenienti dalla stazione centrale devono penetrare e
diffondersi nell’ambiente senza filtro o correzione.

2.5 Luogo di riflessione

Come è facilmente intuibile dal nome stesso, il Luogo di riflessione deve


rappresentare un momento di sosta e raccoglimento nel percorso personale che
ogni visitatore compie nella visita al Memoriale.
Questo spazio deve pertanto essere il più possibile isolato dai rumori e dalle
vibrazioni presenti in sito.
Si prevede inoltre il trattamento acustico delle superfici, in modo da realizzare
elementi assorbenti, tali da rendere l’ambiente sordo e asciutto.

2.6 Biblioteca

La Biblioteca è luogo di studio e approfondimento e necessita di condizioni


ambientali che consentano la meditazione ed anche il raccoglimento.
Silenzio e confort sono quindi requisiti da garantire al meglio, sulla base del
contesto in cui si inserisce il progetto ed ovviamente sulle scelte architettonico –
formali che lo caratterizzano.
La Biblioteca è un volume a sé stante, completamente racchiuso all’interno
dell’edificio del Memoriale della Shoah.
Al fine di rendere gli spazi della Biblioteca fruibili al meglio, si prevede a progetto
la completa desolidarizzazione strutturale e l’isolamento ai rumori aerei dai
restanti ambienti del Memoriale.
Compatibilmente con elementi di scarso isolamento (elementi strutturali passanti
tra interno ed esterno o gli accessi stessi alla Biblioteca) le vetrate di separazione

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sono progettate con alto potere fono isolante.

2.7 Auditorium

Si prevede che l’Auditorium sia predisposto per attività che si svolgono


prevalentemente con amplificazione sonora di voci, con la possibilità anche di
allestire altre forme di manifestazione, quali concerti, rappresentazioni o altro.
Si prevede il trattamento acustico con materiali assorbenti per pareti ed elementi
di arredo.
Ciò consente da un lato di minimizzare la variabilità acustica della sala (che può
presentarsi con differenti gradi di presenza di pubblico), dall’altro di massimizzare
gli effetti benefici dell’amplificazione elettronica.
Si prevede che l’Auditorium sia inoltre isolato per evitare la dispersione dei rumori
verso l’esterno, ma anche per evitare che rumori esterni (sia dal foyer, ma anche
e soprattutto dall’esterno dell’edificio, principalmente da via Aporti) possano
recare disturbo alle manifestazioni o rappresentazioni in corso.
Si prevede inoltre la completa desolidarizzazione dell’Auditorium per eliminare
l’effetto delle vibrazioni dovute al passaggio dei treni.

2.8 Uffici piano terra e piano interrato

Nonostante l’opportunità di prevedere soluzioni per la desolidarizzazione


strutturale anche per gli uffici posti al piano terra ed al piano interrato, non sono
previsti interventi in tal senso, come indicato dalla Committenza per contenere i
costi di realizzazione.
Ciò può comportare che in alcuni momenti negli uffici non vi siano condizioni
ottimali di lavoro, per gli ormai noti fenomeni di vibrazione legati al passaggio di
convogli ferroviari sui binari della copertura dell’edificio.
Gli uffici sono tuttavia isolati ai rumori aerei dagli altri ambienti del Memoriale, e
sono trattati acusticamente con controsoffitti e contropareti fonoassorbenti per
migliorare le condizioni di lavoro in essi svolto.

2.9 Bookshop

Per il Bookshop si fanno le stesse considerazioni generali espresse per gli uffici.
Essendo prevista la presenza temporanea dei visitatori non sono contemplati
interventi di isolamento alle vibrazioni o di specifico trattamento acustico.

2.10 Altre zone

Per tutte le altre zone del Memoriale della Shoah non espressamente indicate nei
paragrafi precedenti non sono previsti specifici isolamenti o trattamenti acustici.
Si tratta essenzialmente delle zone Atrio, Accoglienza, Patio, e di tutti i percorsi
per i visitatori, ove, come anticipato, si possono creare fenomeni di alta
riverberazione

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3. Note sulle metodologie di lavoro

3.1 Isolamento alle vibrazioni

Vista la natura del sito in cui si opera, la vibrazione ed il rumore negli ambienti del
progetto arrivano non solo dal soffitto, ma anche dalle fondazioni, dalle pareti,
dalle strutture e dal pavimento.
La vibrazione si trasmette infatti attraverso strutture collegate solidamente tra loro
e si propaga in tutte le direzioni (basso-alto-destra-sinistra), purché ci sia appunto
continuità strutturale.
Minore è il livello delle vibrazioni che raggiungono un ambiente, tanto maggiore è
il confort percepito nell’ambiente stesso.

L’unico modo per limitare la diffusione delle vibrazioni è la desolidarizzazione tra


le strutture, inserendo nei giunti dei materiali opportuni (in termini di resistenza,
deformazione e durabilità) in grado di dissipare l’energia ed impedirne la
diffusione.
Ovvero si progetta il volume dell’edificio del Memoriale della Shoah come una
‘scatola’, all’interno della quale si realizzano altre ‘scatole’, le quali si appoggiano
tramite adeguati elementi smorzanti e desolidarizzanti.

La tecnica a progetto è quella dell’uso di isolatori a molle.


Gli ambienti da isolare dalle vibrazioni sono pensati come cellule rigide che
poggiano su supporti elastici, tali da avere frequenze naturali proprie fino ai 3-5
Hz.
Tali condizioni assicurano un taglio fino all’80% delle vibrazioni nel campi di
sollecitazione prevalente (così come investigato con le misure in sito).
Gli elementi desolidarizzanti a progetto non richiedono manutenzione e sono
provvisti di trattamenti anticorrosione a lungo termine.
Infine, le molle degli isolatori sono progettate in modo che non si raggiunga mai il
limite di fatica, garantendo un comportamento adeguato pressoché a vita
dell’edificio.

Il progetto prevede due tipologie di isolatori.

Per il piano interrato (Biblioteca ed Auditorium) si prevede l’uso di isolatori


concentrati, ovvero punti discreti sui quali fare poggiare tutte le strutture
soprastanti.
Il solaio di posa del pavimento della Biblioteca al piano interrato è da realizzare
con lastre predalles, che poggiano su elementi a molle, in numero, tipologia e
posizione definiti e calcolati dal tecnico strutturista.
I montanti della struttura in ferro devono essere vincolati al pavimento della
Biblioteca, già desolidarizzato così come sopra descritto.
Analoghe considerazioni devono essere fatte per i muri nord e ovest in
calcestruzzo armato e dell’ascensore circolare.

Per il piano terra della Biblioteca si prevede l’uso di isolatori a molle, che
vengono diffusi e posati nello spessore della soletta stessa.
Prima del getto, deve essere steso del cellophane per impedire il contatto tra la
nuova soletta e quella esistente.
Il progetto del tecnico strutturista prevede la corretta taratura delle molle e la

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corretta concentrazione delle stesse, in funzione dei carichi permanenti e
accidentali (nonché in funzione della loro variabilità).

Per impedire il passaggio delle vibrazioni, anche tutti i possibili punti di contatto
tra i nuovi solai in opera e le strutture esistenti della stazione devono essere
dotati di elementi smorzanti o desolidarizzanti.

Ove non vi sono esplicite esigenze estetiche, ovvero ove il progetto prevede che
la fuga realizzata verrà coperta o mascherata (come ad esempio al piano
interrato) si deve usare un pannello rigido di lana di vetro ad alta densità (almeno
70 kg/m3) spessore 5 cm con cellophane a protezione prima del getto.
Prima del getto della soletta devono essere sigillate con malta tutte le fughe tra le
lastre predalles, compresa la fuga perimetrale a contatto con i pannelli di lana di
vetro.

Ove la fuga rimane in vista, si deve usare come cassero un pannello in


polistirene estruso spalmato di fluido disarmante, da rimuovere al completo
indurimento del getto.
Ciò vale in particolare per il nodo tra il pavimento ed il setto in c.a. al piano terra
della Biblioteca, che deve poggiare sulla soletta esistente del piano terra.
Il polistirene con disarmante deve essere usato come cassero anche per il getto
della porzione di setto che si sovrappone alla soletta del piano terra.
Il polistirene sarà rimosso alla completa maturazione del calcestruzzo.

Il setto in c.a longitudinale alla Biblioteca è composto di due elementi.


Il primo tratto poggia sulla soletta desolidarizzata del piano interrato ed il secondo
tratto è vincolato alla soletta del piano terra (quest’ultima non desolidarizzata).
Per impedire la trasmissione delle vibrazioni i due tratti di muri devono essere
mantenuti staccati durante il getto con una fuga verticale di 2 cm, da realizzare
con polistirene con disarmante.

Per limitare le vibrazioni sulla passerella metallica della Biblioteca, questa deve
essere posata su elementi smorzanti in gomma tipo neoprene.

Analogamente, per tutti gli elementi di contatto o collegamento tra porzioni di


edificio isolati alle vibrazioni ed altri soggetti alle vibrazioni, sono previsti giunti
elastici per contenere la diffusione della vibrazione stessa.

3.2 Isolamento ai rumori aerei

Per limitare la diffusione del rumore aereo che proviene dall’esterno dell’edificio
(via Aporti e dalla stazione centrale) sono previsti per alcuni ambienti del
Memoriale degli specifici apprestamenti fono isolanti.

Tali soluzioni tecniche rientrano essenzialmente in tradizionali sistemi di


isolamento, quali murature in laterizio, contropareti e controsoffitti.

Per la separazione tra la zona degli Uffici e gli ambienti con altre funzioni del
Memoriale della Shoah, si prevede di realizzare un tamponamento continuo con
laterizio 12 doppio uni intonacato da un lato.
La parete divisoria tra gli uffici e l’ingresso principale deve essere realizzata
accoppiando al doppio Uni da 12 cm sul lato degli uffici un pannello di lana di

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vetro da 4 cm con densità 30 kg/m3 e un laterizio forato da 8 cm.
La parete divisoria con i bagni pubblici è da realizzare accoppiando al doppio uni
un pannello in lana di vetro da 4 cm e un laterizio da 12 cm sul lato uffici.
Sul lato verso i bagni pubblici è accoppiato al 12 doppio Uni un laterizio da 8 cm.
Tutte le pareti (comprese le divisorie interne alla zona uffici) devono essere
posate su una striscia di materiale idoneo alla limitazione del passaggio delle
vibrazioni.

Si prevede inoltre l’uso di materiali ad alto isolamento (come le vetrate


doppiamente stratificate della Biblioteca) o accorgimenti tecnici, quali il
riempimento dei tubolari delle strutture della Biblioteca con lane minerali, al fine
di evitare possibili inneschi di risonanze e smorzare le onde che si diffondono
nelle cavità.

Sono previste inoltre soluzioni architettoniche per minimizzare la presenza di


ponti acustici, quali la realizzazione di bussole in corrispondenza dell’ingresso
alla Biblioteca ed all’Auditorium.

3.3 Rumore da impianti

Alcuni impianti a servizio del Memoriale della Shoah sono sorgenti di rumore e
come tali devono essere bonificati, sia per garantire il rispetto della legge vigente
(requisiti passivi acustici), che garantire adeguati livelli di confort.

Il contenimento del rumore degli impianti impone per le colonne di scarico l’uso di
tubazioni pesanti (con struttura a sandwich) con “calza resiliente” e l’uso di
cavedi o adeguati incrementi di massa delle pareti ove sono collocati (e
riempimento dei cavedi o dei vani con lana minerale).

Gli impianti di scarico dei bagni sono realizzati con tubazioni in materiale tipo
Geberit Silent ed interamente rivestiti di materiale tipo Geberit Isol.
Le tubazioni devono essere svincolate dalle strutture con pendini antivibranti.
Tutti i cavedi per il passaggio impianti devono essere riempiti di lana minerale e
provvisti di pareti di isolamento realizzate con laterizi pesati da 12 cm o parete in
cartongesso da doppia lastra per lato.

L’impianto di riscaldamento e raffreddamento progettato interamente a pavimento


ad eccezione per l’Auditorium, con funzionamento ad aria.
Inoltre è previsto l’impianto di estrazione aria per la Biblioteca.
Per tali impianti il rispetto di rumorosità è garantito mantenendo basse velocità
dell’aria nei canali, inserendo silenziatori in prossimità delle giranti delle
macchine e desolidarizzando con opportuni antivibranti tutte le canalizzazioni
dalle macchine sorgenti di rumore e vibrazioni.
In prossimità del silenziatore la sezione del canale deve essere aumentata, e sia
a monte che a valle del silenziatore devono essere previsti tratti di canale di
sezione pari a quella del silenziatore stesso.
I silenziatori e le bocchette, infine, sono essi stessi delle sorgenti di rumore
secondario, che devono sono trattati ad hoc (per silenziamento e scelta della
posizione sul canale) garantendo adeguato delta di pressione e velocità di aria
nel canale.

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3.4 Trattamento acustico

Si prevedono trattamenti acustici di alcune zone del Memoriale della Shoah,


essenzialmente per consentire il contenimento del fenomeno della
riverberazione, ovvero il permanere in un ambiente dell’energia sonora.
La tecnica impiegata è quella di posare materiali con alto potere fonoassorbenti
(in contropareti, in intercapedini o elementi di arredo) per correggere ed
accordare acusticamente alcuni ambienti.

In particolare sono oggetto di bonifica acustica l’Auditorium, delle Stanze delle


Testimonianze ed il Luogo di riflessione.

L’Auditorium deve essere reso il più asciutto possibile in modo da controllare la


qualità acustica e la diffusione sonora unicamente tarando correttamente e
pilotando l’impianto di amplificazione.

Le superfici delle pareti delle Stanze delle Testimonianze e del Luogo di


riflessione dovranno essere tali da risultare il più possibile fonoassorbenti (pur nei
limiti imposti dal progetto architettonico).
Le divisorie di questi ambienti sono doppie pareti di metallo, con interposto un
pannello in fibra di poliestere.
Si prevede che le pareti interne siano forate con una percentuale di foratura di
almeno il 15%, tale da consentire che il pannello in fibra di poliestere retrostante
funga da materiale fonoassorbente.

Riferendoci a scelte progettuali precedentemente richiamate, per ampie zone del


Memoriale della Shoah si ha a che fare essenzialmente materiali scarsamente
fonoassorbenti (ad esempio il calcestruzzo sia per pavimenti, pareti o soffitti). In
alcuni ambienti, quindi, la riverberazione potrà risultare particolarmente sensibile.

3.5 Sonorizzazione

L’intervento di sonorizzazione è limitato all’Auditorium ed alla Zona delle


Testimonianze.

Per l’Auditorium si prevede una sonorizzazione tradizionale, con impianto di


amplificazione gestito dalla sala regia, ove si controllano tutti i parametri e gli
effetti acustici per la riproduzione sonora.

L’impianto audio delle Stanze delle Testimonianze è progettato di tipo “a pioggia”


con distribuzione dall’alto.
Sono previsti diffusori con caratteristiche di alta direttività, tali da limitare la
possibilità che il suono possa diffondersi ed uscire dalle stanze stesse.
Il segnale audio diffuso all’interno è essenzialmente parlato (trattasi quasi
esclusivamente di interviste) della durata di vari minuti.
Per consentire che tale segnale non risulti fastidioso per i visitatori (ovvero con
volume troppo alto), si impone un livello globale di emissione dell’impianto di
circa 65 dBA in prossimità del ricettore.
Con tale livello di emissione, si stima che il visitatore abbia un buon grado di
comprensione dell’intervista trasmesso nelle stanze e non sia stordito da un
volume eccessivo.
Si ribadisce che si ammette che per alcuni brevi istanti il rumore dell’ambiente

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possa essere preponderante rispetto a quello dell’attività in essere.

3.6 Il cantiere

Durante le fasi di cantiere verrà posta particolare attenzione alla posa dei
materiali ed alla realizzazione della corretta desolidarizzazione degli ambienti.
Ovvero l’andamento dei lavori sarà seguito passo passo, programmando
specifiche riunioni di cantiere alla presenza della direzione dei lavori, della
direzione artistica e dell’impresa per concordare tecniche di lavoro e
successivamente validare le stesse con misure di collaudo.

Ad esempio, dovranno essere condotte misure di controllo secondo la norma ISO


4866 – Vibration of buildings – Guidelines for the measurements of vibration and
evaluation of their effect on buildings per validare il corretto funzionamento della
tecnica di desolidarizzazione a progetto.
Le misure prevedono la determinazione della funzione di trasferimento, rilevando
contemporaneamente i valori di vibrazione presenti nelle immediate vicinanze
della struttura non isolata e sulla soletta isolata.
La sorgente delle vibrazioni sarà il passaggio dei treni, in modo da consentire di
determinare la frequenza propria della soletta sospesa.
Le misure dovranno essere effettuate in due fasi, la prima a soletta nuda, cioè
senza carichi permanenti (pareti o altre strutture).
In questo caso la frequenza propria misurata non dovrà essere superiore a 6,5
Hz.
La seconda misura sarà effettuata ad opera completata, ma senza la presenza di
persone all’interno delle strutture, per verificare il risultato finale minimo.
In questo caso la frequenza propria della struttura senza il carico dovuto alla
presenza di persone non dovrà essere superiore a 4,5 Hz.

Analogamente saranno condotte misure di collaudo in corso d’opera, per la


verifica in tempo reale delle prestazioni acustiche attese per le Stanze delle
Testimonianze e per il Luogo di riflessione.
In questo modo l’impresa avrà sufficiente assistenza per la corretta posa dei
materiali e eventualmente per una ottimizzazione delle prestazioni risultanti.

14
4. Conclusioni

Una delle componenti fondamentali del progetto del Memoriale della Shoah è la
problematica acustica, in tutte le sue facce, sia come fenomeno vibratorio, di
trasmissione del rumore, che di bonifica di alcuni ambienti.

Si prevede che ogni ambiente abbia prestazioni di qualità acustica consone con
l’attività che verrà svolta in quegli stessi ambienti.

L’attenzione del progetto acustico è rivolta sia al rispetto della normativa vigente
(coi limiti richiamati in relazione) ma anche, e soprattutto, a livelli di confort attesi
per i vari ambienti.

Sono previsti interventi di bonifica, isolamento e sonorizzazione, tramite l’uso di


isolatori a molle e materiali fonoassorbenti e fonoisolanti, per i quali si definiscono
schemi di posa e particolari esecutivi.

Alcuni ambienti dovranno consentire lo studio, il raccoglimento e la meditazione,


altri la comunicazione verbale e l’interazione umana, altri ancora normali
condizioni di lavoro.

Si ricorda che gli uffici potrebbero non presentare un completo assolvimento delle
previsioni di legge o di confort.
Nel caso della previsione di apprestamenti acustici delicati (ammortizzatori), i
costi dell’opera aumenterebbero contrariamente alle indicazioni della
Committenza, ma preme porre l’attenzione che eventuali sanatorie postume
potrebbero comportare attività di demolizione e di ricostruzione in ambienti finiti.

La conduzione dei lavori prevede infine un’assistenza costante e continua alle


imprese ed ai tecnici coinvolti nel cantiere, sì da consentire il raggiungimento
degli standard qualitativi acustici a progetto.

15
Allegato A: misure in sito

Misura dei livelli di rumore nel tempo presso la posizione di misura MR1 – sono
anche indicati il livello equivalente LAeq (livello medio energetico) ed i descrittore
percentili, nonché lo spettro dei livelli massimi e minimi dell’evento.

831_Data.092.SlmdlTime History
Min - Lineare
dB dB dB
Nome misura: 831_Data.092.SlmdlTime History 6.3 Hz 4.7 dB 100 Hz 23.4 dB 1600 Hz 26.1 dB
Località: 8 Hz -1.9 dB 125 Hz 22.0 dB 2000 Hz 24.5 dB
10 Hz 9.5 dB 160 Hz 23.8 dB 2500 Hz 20.6 dB
Strumentazione: 831 0001280 12.5 Hz 11.5 dB 200 Hz 27.1 dB 3150 Hz 17.7 dB
16 Hz 18.3 dB 250 Hz 34.0 dB 4000 Hz 16.7 dB
Durata misura [s]: 4287.4 20 Hz 8.7 dB 315 Hz 30.2 dB 5000 Hz 14.6 dB
Nome operatore: 25 Hz 5.9 dB 400 Hz 30.3 dB 6300 Hz 14.4 dB
31.5 Hz 13.3 dB 500 Hz 31.6 dB 8000 Hz 14.9 dB
Data, ora misura: 16/12/2008 10.32.58 40 Hz 16.0 dB 630 Hz 29.2 dB 10000 Hz 16.1 dB
50 Hz 13.7 dB 800 Hz 31.2 dB 12500 Hz 17.0 dB
Over SLM: 0 Over OBA: 0 63 Hz 21.1 dB 1000 Hz 31.2 dB 16000 Hz 18.0 dB
80 Hz 11.8 dB 1250 Hz 28.7 dB 20000 Hz 19.7 dB

831_Data.092.SlmdlTime History - Max - Lineare


L1: 77.6 dBA L5: 69.3 dBA 831_Data.092.SlmdlTime History - Min - Lineare
110
dB
L10: 60.3 dBA L50: 50.8 dBA 100
90
L90: 45.8 dBA L95: 45.1 dBA 80
70
60
50
40
30
LAeq = 64.0 dB 20
10
0
-10
8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K
Annotazioni:

831_Data.092.SlmdlTime History - LAeq


831_Data.092.SlmdlTime History - LAeq - Running Leq
90
dBA
80

70

60

50

40
10.32.58 hms 10.46.18 10.59.38 11.12.58 11.26.18 11.39.38 11.52.58

831_Data.092.SlmdlTime History LAeq


Nome Inizio Durata Leq
Totale 10.32.58 01:11:27.400 64.0 dBA
Non Mascherato 10.32.58 01:11:27.400 64.0 dBA
Mascherato 00:00:00 0.0 dBA

16
Misura dei livelli di rumore nel tempo presso la posizione di misura MR2 – sono
anche indicati il livello equivalente LAeq (livello medio energetico) ed i descrittore
percentili, nonché lo spettro dei livelli massimi e minimi dell’evento.

831_Data.093.SlmdlTime History
Min - Lineare
dB dB dB
Nome misura: 831_Data.093.SlmdlTime History 6.3 Hz 5.8 dB 100 Hz 31.2 dB 1600 Hz 28.2 dB
Località: 8 Hz -5.2 dB 125 Hz 28.7 dB 2000 Hz 25.8 dB
10 Hz 7.8 dB 160 Hz 30.1 dB 2500 Hz 24.2 dB
Strumentazione: 831 0001280 12.5 Hz 19.3 dB 200 Hz 30.9 dB 3150 Hz 21.9 dB
16 Hz 22.1 dB 250 Hz 30.6 dB 4000 Hz 20.5 dB
Durata misura [s]: 1362.2 20 Hz 20.7 dB 315 Hz 32.8 dB 5000 Hz 17.7 dB
Nome operatore: 25 Hz 25.7 dB 400 Hz 33.2 dB 6300 Hz 16.4 dB
31.5 Hz 21.8 dB 500 Hz 32.5 dB 8000 Hz 16.6 dB
Data, ora misura: 16/12/2008 11.47.35 40 Hz 20.5 dB 630 Hz 32.1 dB 10000 Hz 17.6 dB
50 Hz 21.5 dB 800 Hz 32.1 dB 12500 Hz 18.4 dB
Over SLM: 0 Over OBA: 0 63 Hz 21.5 dB 1000 Hz 31.7 dB 16000 Hz 19.5 dB
80 Hz 20.1 dB 1250 Hz 29.7 dB 20000 Hz 20.8 dB

831_Data.093.SlmdlTime History - Max - Lineare


L1: 79.8 dBA L5: 68.0 dBA 831_Data.093.SlmdlTime History - Min - Lineare
110
dB
L10: 62.1 dBA L50: 52.5 dBA 100
90
L90: 47.4 dBA L95: 46.4 dBA 80
70
60
50
40
30
LAeq = 65.5 dB 20
10
0
-10
8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K
Annotazioni:

831_Data.093.SlmdlTime History - LAeq


831_Data.093.SlmdlTime History - LAeq - Running Leq
90
dBA
80

70

60

50

40
11.47.35 hms 11.50.55 11.54.15 11.57.35 12.00.55 12.04.15 12.07.35 12.10.55

831_Data.093.SlmdlTime History LAeq


Nome Inizio Durata Leq
Totale 11.47.35 00:22:42.200 65.5 dBA
Non Mascherato 11.47.35 00:22:42.200 65.5 dBA
Mascherato 00:00:00 0.0 dBA

17
Estrapolazione dalla misura nel punto MR1 dell’evento legato al singolo
passaggio di un convoglio ferroviario (evento singolo 01). Misura dei livelli di
rumore nel tempo – sono anche indicati il livello equivalente LAeq (livello medio
energetico) ed i descrittore percentili, nonché lo spettro dei livelli massimi e
minimi dell’evento.

evento singolo 01
Min - Lineare
dB dB dB
Nome misura: evento singolo 01 6.3 Hz 23.1 dB 100 Hz 31.2 dB 1600 Hz 28.2 dB
Località: 8 Hz 13.6 dB 125 Hz 29.4 dB 2000 Hz 28.0 dB
10 Hz 9.5 dB 160 Hz 28.3 dB 2500 Hz 23.6 dB
Strumentazione: 831 0001280 12.5 Hz 32.4 dB 200 Hz 33.4 dB 3150 Hz 20.3 dB
16 Hz 33.9 dB 250 Hz 38.8 dB 4000 Hz 18.5 dB
Durata misura [s]: 134.1 20 Hz 35.0 dB 315 Hz 33.6 dB 5000 Hz 15.6 dB
Nome operatore: 25 Hz 30.8 dB 400 Hz 33.8 dB 6300 Hz 14.9 dB
31.5 Hz 40.1 dB 500 Hz 33.8 dB 8000 Hz 15.6 dB
Data, ora misura: 16/12/2008 10.49.40 40 Hz 33.9 dB 630 Hz 32.9 dB 10000 Hz 16.5 dB
50 Hz 21.2 dB 800 Hz 35.0 dB 12500 Hz 17.3 dB
Over SLM: 0 Over OBA: 0 63 Hz 33.1 dB 1000 Hz 34.3 dB 16000 Hz 18.3 dB
80 Hz 26.1 dB 1250 Hz 31.0 dB 20000 Hz 20.1 dB

evento singolo 01 - Max - Lineare


L1: 78.6 dBA L5: 77.0 dBA evento singolo 01 - Min - Lineare
110
dB
L10: 76.3 dBA L50: 58.5 dBA 100
90
L90: 46.5 dBA L95: 45.8 dBA 80
70
60
50
40
30
LAeq = 71.9 dB 20
10
0
8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K
Annotazioni:

evento singolo 01 - LAeq


evento singolo 01 - LAeq - Running Leq
80
dBA
70

60

50

40
10.49.40 hms 10.50.40 10.51.40 10.52.40

evento singolo 01 LAeq


Nome Inizio Durata Leq
Totale 10.49.40 00:02:14.100 71.9 dBA
Non Mascherato 10.49.40 00:02:14.100 71.9 dBA
Mascherato 00:00:00 0.0 dBA

18
Estrapolazione dalla misura nel punto MR2 dell’evento legato al singolo
passaggio di un convoglio ferroviario (evento singolo 02). Misura dei livelli di
rumore nel tempo – sono anche indicati il livello equivalente LAeq (livello medio
energetico) ed i descrittore percentili, nonché lo spettro dei livelli massimi e
minimi dell’evento.

Evento singolo 02
Max - Lineare
dB dB dB
Nome misura: Evento singolo 02 6.3 Hz 61.7 dB 100 Hz 96.4 dB 1600 Hz 70.6 dB
Località: 8 Hz 66.2 dB 125 Hz 93.0 dB 2000 Hz 73.3 dB
10 Hz 69.2 dB 160 Hz 90.2 dB 2500 Hz 69.0 dB
Strumentazione: 831 0001280 12.5 Hz 74.9 dB 200 Hz 88.0 dB 3150 Hz 65.0 dB
16 Hz 82.9 dB 250 Hz 83.5 dB 4000 Hz 60.6 dB
Durata misura [s]: 84.3 20 Hz 85.5 dB 315 Hz 83.6 dB 5000 Hz 52.4 dB
Nome operatore: 25 Hz 91.9 dB 400 Hz 79.4 dB 6300 Hz 53.4 dB
31.5 Hz 96.1 dB 500 Hz 76.1 dB 8000 Hz 50.0 dB
Data, ora misura: 16/12/2008 12:01:10 40 Hz 98.4 dB 630 Hz 75.2 dB 10000 Hz 43.9 dB
50 Hz 99.0 dB 800 Hz 68.7 dB 12500 Hz 39.1 dB
Over SLM: 0 Over OBA: 0 63 Hz 99.5 dB 1000 Hz 70.2 dB 16000 Hz 33.3 dB
80 Hz 97.1 dB 1250 Hz 70.5 dB 20000 Hz 27.4 dB

Evento singolo 02 - Max - Lineare


L1: 83.0 dBA L5: 81.5 dBA Evento singolo 02 - Min - Lineare
100
L10: 80.7 dBA L50: 73.5 dBA dB
90
L90: 48.4 dBA 80
L95: 47.7 dBA
70
60
50
40
LAeq = 76.3 dB 30
20
10
8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K
Annotazioni:

Evento singolo 02 - LAeq


Evento singolo 02 - LAeq - Running Leq
90
dBA
80

70

60

50

40
12:01:10 hms 12:02:10 12:03:10

Evento singolo 02 LAeq


Nome Inizio Durata Leq
Totale 12:01:10 00:01:24.300 76.3 dBA
Non Mascherato 12:01:10 00:01:24.300 76.3 dBA
Mascherato 00:00:00 0.0 dBA

19
Spettro dei livelli massimi in lineare dell’evento singolo 01 – ovvero trattasi dei
livelli massimi di rumore per ogni banda di frequenza associati all’evento singolo
01.

evento singolo 01
Max - Lineare
dB dB dB
6.3 Hz 58.0 dB 100 Hz 91.2 dB 1600 Hz 59.3 dB
8 Hz 59.3 dB 125 Hz 87.7 dB 2000 Hz 57.8 dB
10 Hz 67.9 dB 160 Hz 87.4 dB 2500 Hz 57.1 dB
12.5 Hz 75.0 dB 200 Hz 84.2 dB 3150 Hz 52.8 dB
16 Hz 84.3 dB 250 Hz 82.6 dB 4000 Hz 53.7 dB
20 Hz 86.1 dB 315 Hz 78.5 dB 5000 Hz 53.1 dB
25 Hz 91.5 dB 400 Hz 77.0 dB 6300 Hz 49.9 dB
31.5 Hz 92.1 dB 500 Hz 74.5 dB 8000 Hz 44.7 dB
40 Hz 100.2 dB 630 Hz 72.6 dB 10000 Hz 43.2 dB
50 Hz 98.1 dB 800 Hz 65.3 dB 12500 Hz 38.7 dB
63 Hz 97.7 dB 1000 Hz 64.9 dB 16000 Hz 38.1 dB
80 Hz 93.4 dB 1250 Hz 61.7 dB 20000 Hz 38.0 dB

Spettro dei livelli massimi in lineare dell’evento singolo 02 – ovvero trattasi dei
livelli massimi di rumore per ogni banda di frequenza associati all’evento singolo
02.

Evento singolo 02
Max - Lineare
dB dB dB
6.3 Hz 61.7 dB 100 Hz 96.4 dB 1600 Hz 70.6 dB
8 Hz 66.2 dB 125 Hz 93.0 dB 2000 Hz 73.3 dB
10 Hz 69.2 dB 160 Hz 90.2 dB 2500 Hz 69.0 dB
12.5 Hz 74.9 dB 200 Hz 88.0 dB 3150 Hz 65.0 dB
16 Hz 82.9 dB 250 Hz 83.5 dB 4000 Hz 60.6 dB
20 Hz 85.5 dB 315 Hz 83.6 dB 5000 Hz 52.4 dB
25 Hz 91.9 dB 400 Hz 79.4 dB 6300 Hz 53.4 dB
31.5 Hz 96.1 dB 500 Hz 76.1 dB 8000 Hz 50.0 dB
40 Hz 98.4 dB 630 Hz 75.2 dB 10000 Hz 43.9 dB
50 Hz 99.0 dB 800 Hz 68.7 dB 12500 Hz 39.1 dB
63 Hz 99.5 dB 1000 Hz 70.2 dB 16000 Hz 33.3 dB
80 Hz 97.1 dB 1250 Hz 70.5 dB 20000 Hz 27.4 dB

20
Spettro delle accelerazioni nelle tre direzioni ortogonali misurate presso il punto
di misura MV1.

MV1
Pilastro Verticale Pilastro orizz 1 trasv Pilastro orizz 2 Long
Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left
5 0.005265 5 0.002046 5 0.002583
6.3 0.005795 6.3 0.001699 6.3 0.001768
8 0.004534 8 0.001434 8 0.001525
10 0.006594 10 0.003739 10 0.002176
12.5 0.01349 12.5 0.006669 12.5 0.003204
16 0.01252 16 0.006353 16 0.003197
20 0.012462 20 0.011697 20 0.006099
25 0.044637 25 0.030425 25 0.01752
31.5 0.104209 31.5 0.085756 31.5 0.068229
40 0.15737 40 0.102463 40 0.161861
50 0.253148 50 0.292632 50 0.328201
63 0.303113 63 0.369812 63 0.449648
80 0.485122 80 0.185678 80 0.712033
100 0.395206 100 0.159107 100 0.590796
125 0.34697 125 0.138801 125 0.698908
160 0.292075 160 0.085265 160 0.330707
200 0.37832 200 0.06166 200 0.282611
250 0.485912 250 0.03776 250 0.276803
315 0.434811 315 0.027506 315 0.17079
400 0.222923 400 0.025826 400 0.184953
500 0.184904 500 0.024139 500 0.170826
630 0.132005 630 0.012931 630 0.142696
800 0.061604 800 0.010175 800 0.088965
1000 0.065164 1000 0.008743 1000 0.06131
1250 0.071469 1250 0.004987 1250 0.058869
1600 0.06135 1600 0.00351 1600 0.048895
2000 0.053256 2000 0.002119 2000 0.041558
2500 0.027841 2500 0.001664 2500 0.032935
3150 0.008596 3150 0.001578 3150 0.020023
4000 0.004784 4000 0.001584 4000 0.008082
5000 0.003579 5000 0.001672 5000 0.002916
6300 0.002529 6300 0.001883 6300 0.002059
8000 0.001955 8000 0.002376 8000 0.002257
10000 0.002086 10000 0.002242 10000 0.002183
12500 0.002216 12500 0.002366 12500 0.002396
16000 0.002434 16000 0.002566 16000 0.002554
20000 0.002559 20000 0.00271 20000 0.002702

21
Spettro delle accelerazioni nelle tre direzioni ortogonali misurate presso il punto
di misura MV2.

MV2
Binario Vert 1 Binario Orizz trasv Binario Orizz long
Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left
5 0.002011 5 0.001862 5 0.003428
6.3 0.001403 6.3 0.001607 6.3 0.001294
8 0.001527 8 0.001516 8 0.000845
10 0.003066 10 0.002181 10 0.002317
12.5 0.008983 12.5 0.004921 12.5 0.006526
16 0.016206 16 0.007204 16 0.002672
20 0.016092 20 0.006906 20 0.004618
25 0.061455 25 0.009246 25 0.002854
31.5 0.166481 31.5 0.027342 31.5 0.003233
40 0.159079 40 0.052625 40 0.007836
50 0.105855 50 0.079569 50 0.008569
63 0.095215 63 0.086383 63 0.007228
80 0.093272 80 0.089693 80 0.003157
100 0.103949 100 0.041746 100 0.001574
125 0.073381 125 0.029019 125 0.001394
160 0.067574 160 0.01347 160 0.00113
200 0.039446 200 0.007763 200 0.001101
250 0.027066 250 0.00763 250 0.001276
315 0.018283 315 0.00353 315 0.002677
400 0.010473 400 0.002397 400 0.00253
500 0.003901 500 0.001675 500 0.002016
630 0.002175 630 0.001081 630 0.002157
800 0.002261 800 0.00105 800 0.002687
1000 0.001627 1000 0.001185 1000 0.005312
1250 0.001131 1250 0.001375 1250 0.004158
1600 0.001176 1600 0.001383 1600 0.00169
2000 0.001245 2000 0.001566 2000 0.001448
2500 0.001335 2500 0.00133 2500 0.001328
3150 0.001447 3150 0.001463 3150 0.00136
4000 0.001545 4000 0.001578 4000 0.001521
5000 0.001672 5000 0.001675 5000 0.001634
6300 0.001876 6300 0.001822 6300 0.001802
8000 0.002044 8000 0.001993 8000 0.001962
10000 0.002278 10000 0.002182 10000 0.002113
12500 0.002475 12500 0.002401 12500 0.002328
16000 0.003414 16000 0.002631 16000 0.002581
20000 0.003 20000 0.002769 20000 0.002696

22
Spettro delle accelerazioni nelle tre direzioni ortogonali misurate presso il punto
di misura MV3.

MV3
Trave vert Trave trasv Trave long
Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left
5 0.001868 5 0.016102 5 0.002286
6.3 0.001813 6.3 0.018783 6.3 0.002014
8 0.001719 8 0.016492 8 0.001517
10 0.002984 10 0.016031 10 0.00164
12.5 0.006455 12.5 0.028854 12.5 0.002244
16 0.01745 16 0.030625 16 0.004087
20 0.039541 20 0.039213 20 0.010409
25 0.069506 25 0.054008 25 0.01756
31.5 0.207031 31.5 0.215687 31.5 0.071746
40 0.46449 40 0.320095 40 0.181716
50 0.367741 50 0.44948 50 0.278555
63 0.221678 63 0.549157 63 0.395406
80 0.164475 80 0.464739 80 0.676547
100 0.181139 100 0.41797 100 0.711053
125 0.145796 125 0.47943 125 0.777876
160 0.106346 160 0.599 160 0.416287
200 0.138712 200 0.454056 200 0.531849
250 0.152793 250 0.508111 250 0.725488
315 0.100932 315 1.006715 315 0.769623
400 0.059477 400 1.517411 400 0.622371
500 0.051428 500 0.77683 500 0.578691
630 0.044822 630 0.403202 630 0.685463
800 0.026789 800 0.503189 800 0.325445
1000 0.013599 1000 0.551826 1000 0.295668
1250 0.00637 1250 0.295886 1250 0.242147
1600 0.004396 1600 0.698528 1600 0.233939
2000 0.002358 2000 0.348051 2000 0.141697
2500 0.002079 2500 0.297503 2500 0.247104
3150 0.002031 3150 0.152495 3150 0.133525
4000 0.00338 4000 0.127378 4000 0.114596
5000 0.004053 5000 0.082019 5000 0.109942
6300 0.004158 6300 0.045997 6300 0.057391
8000 0.003286 8000 0.023117 8000 0.014504
10000 0.004426 10000 0.017376 10000 0.006179
12500 0.004472 12500 0.012936 12500 0.009134
16000 0.003288 16000 0.006137 16000 0.007645
20000 0.002977 20000 0.005118 20000 0.002896

23
Spettro delle accelerazioni nelle tre direzioni ortogonali misurate presso il punto
di misura MV4.

MV4
Meno 1_1 Meno 1_2 Meno 1_3
Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left Freq(Hz) a (G) rms: Left
5 0.006962 5 0.002002 5 0.002257
6.3 0.004792 6.3 0.001753 6.3 0.002228
8 0.00703 8 0.001785 8 0.003111
10 0.030904 10 0.00297 10 0.005161
12.5 0.004085 12.5 0.007404 12.5 0.002785
16 0.007029 16 0.01033 16 0.002879
20 0.022262 20 0.025154 20 0.006876
25 0.027824 25 0.057895 25 0.017006
31.5 0.027323 31.5 0.032112 31.5 0.012263
40 0.04642 40 0.03166 40 0.012152
50 0.088422 50 0.040307 50 0.018384
63 0.058026 63 0.064245 63 0.020676
80 0.034687 80 0.041452 80 0.010084
100 0.017313 100 0.031659 100 0.006145
125 0.016137 125 0.026403 125 0.006157
160 0.012781 160 0.011992 160 0.003011
200 0.010837 200 0.007549 200 0.001895
250 0.012878 250 0.005697 250 0.001372
315 0.011592 315 0.004746 315 0.001094
400 0.16455 400 0.00956 400 0.001195
500 0.003955 500 0.007125 500 0.001208
630 0.002411 630 0.004047 630 0.001487
800 0.015696 800 0.003564 800 0.002002
1000 0.001827 1000 0.003649 1000 0.002851
1250 0.002748 1250 0.003334 1250 0.004702
1600 0.002053 1600 0.002966 1600 0.006727
2000 0.001845 2000 0.002235 2000 0.009723
2500 0.001868 2500 0.001758 2500 0.009829
3150 0.00191 3150 0.001511 3150 0.011499
4000 0.001985 4000 0.001594 4000 0.009149
5000 0.002176 5000 0.001697 5000 0.005921
6300 0.002289 6300 0.001848 6300 0.007547
8000 0.002475 8000 0.00204 8000 0.008374
10000 0.002682 10000 0.002224 10000 0.005166
12500 0.002964 12500 0.002462 12500 0.003534
16000 0.003262 16000 0.002701 16000 0.00302
20000 0.003431 20000 0.002869 20000 0.003413

24

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