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Comando Generale dellArma dei Carabinieri

IV Reparto Direzione Lavori del Genio


P R O G E T T O D E F I N I T I V O
Piano di sicurezza e coordinamento
IL COORDINATORE PER
LA SICUREZZA IN FASE DI
PROGETTAZIONE
(Cap. g. Francesca Pascarella)
IL RESPONSABILE DEI LAVORI
(Col. g. Roberto Faraglia)

INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
BARI Caserma Porcelli
LAVORI DI ADEGUAMENTO TERMICO E REALIZZAZIONE DI UN
IMPIANTO DI GENERAZIONE ELETTRICA DI TIPO FOTOVOLTAICO
TOTALMENTE INTEGRATO SULLA COPERTURA DELLEDIFICIO n4
Finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico - Bando "JUSTICE"
sul Programma Operativo Interregionale 2007 - 2013
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
LAVORO
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera: Opera Edile
Numero imprese in cantiere: 1 (previsto)
Numero massimo di lavoratori: 6 (massimo presunto)
Durata in giorni (presunta): 200
Dati del CANTIERE:
Indirizzo Caserma Porcelli, via Fanelli
Citt: Bari
COMMITTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale: Comando generale dell'Arma dei Carabinieri
Indirizzo: Viale Romania 45
Citt: Roma
Progettista:
Nome e Cognome: Magg. g. Davide Dondi Cap. g. Cristiano Filiaci
Qualifica: Ing.
Responsabile dei Lavori:
Nome e Cognome: Col. g. Roberto Faraglia
Qualifica: Ing.
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:
Nome e Cognome: Cap. g. Francesca Pascarella
Qualifica: Arch.
DOCUMENTAZIONE
Gestione del piano di sicurezza e coordinamento
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento parte integrante della documentazione contrattuale che
l'Appaltatore deve rispettare per la buona riuscita dell'opera.
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sar consegnato a tutte le imprese ed ai Lavoratori
autonomi che parteciperanno alla realizzazione dellopera.
L'Appaltatore, prima dellinizio dei lavori, potr presentare proposte di integrazione al presente
piano, qualora ritenga di poter meglio tutelare la sicurezza e la salute dei Lavoratori presenti in
cantiere. Il Coordinatore per lEsecuzione valuter tali proposte e, se ritenute valide, le adotter
integrando o modificando il Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Tutte le imprese e Lavoratori autonomi che interverranno in cantiere dovranno essere in
possesso di una copia aggiornata del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento; tale copia
sar consegnata dall'Appaltatore da cui dipendono contrattualmente. L'Appaltatore dovr attestare
la consegna del Piano di Sicurezza e Coordinamento ai propri sub-Appaltatori e fornitori al
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Coordinatore per lEsecuzione.
I sub-Appaltatori o i Lavoratori Autonomi interessati alle attivit dovranno coordinarsi con l'Impresa
appaltatrice con propri POS, seguendo tutte le indicazioni o prescrizioni che verranno impartite dal
Coordinatore in fase di esecuzione, oltre a quanto riportato nel presente PSC.
Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nel
presente documento.
Le misure, i dispositivi di protezione individuale e le cautele di sicurezza sono:
tassativamente obbligatorie;
da impiegare correttamente e continuamente;
da osservare personalmente.
DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
I lavori si svolgeranno all'interno della caserma Porcelli di Bari.
In particolare, riguarderanno l'adeguamento termo-igrometrico e la realizzazione di un impianto di
generazione fototvoltaica presso l'edificio n.4
DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Le attivit di cantiere sono finalizzate allesecuzione dell'adeguamento termico della copertura e alla
realizzazione di un impianto fotovoltaico totalmente integrato sulla copertura delledificio n4
presente allinterno del comprensorio della caserma Porcelli in Bari, unitamente ad opere di
adeguamento alla vigente normativa della cabina di trasformazione MT/BT necessarie per la
connessione dellimpianto fotovoltaico alla rete nazionale.
In particolare, i lavori in appalto riguardano:
l'adeguamento del valore della trasmittanza termica della copertura delledifico interessato
secondo il D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.;
la realizzazione di impianto di generazione di energia elettrica di tipo fotovoltaico di potenza
complessiva pari a circa 230 kW, totalmente integrato costituito da moduli fotovoltaici in silicio
mono/poli-cristallino, inverter, quadri elettrici contenenti le pertinenti apparecchiature di
comando e controllo, le condutture elettriche di cablaggio, ecc.;
la realizzazione di un nuovo cavidotto per la connessione dellimpianto alla cabina MT/BT e
relative opere di adeguamento della cabina stessa secondo norma CEI 0-16 per la connessione
dellimpianto alla rete nazionale.
AREA DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Il cantiere situato all'intereno della caserma Porcelli di Bari. Le attivit si svolgeranno, per la
maggior parte, in copertura - edificio n.4 - ma vi sono anche alcune lavorazioni che interesseranno la
cabina elettrica esistente e il livello stardale - tubature per collegare il nuovo impianto fotovoltaico
alla cabina elettrica.
CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE
Il cantiere interno alla caserma ed in particolare i lavori saranno per la maggior parte in quota.
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE
L'unico fattore esterno che comporta rischi per il cantiere la viabilit interna alla caserma.
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA
CIRCOSTANTE
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Le attivit di cantiere comportano alcuni rischi per l'area circostante.
In particolare:
rumore,
polveri,
caduta di maeriali dall'alto,
investimento,
caduta a livello.
Per limitare ed annullare i rischi, saranno adottate tutte le necessarie procedure e misure di sicurezza,
come di seguito prescritte nel presente documento.
DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE
(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Per la tipologia di intervento, non sono necessarie verifiche delle caratteristiche idrogeologiche
dell'area interessata.
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
In questa sezione si forniranno indicazioni e prescrizioni riguardanti l'organizzazione del cantiere
riferita alle parti comuni.
Modalit di accesso e vie di circolazione
Le modalit di accesso del personale al cantiere sono regolamentate mediante autorizzazione
rilasciata dal direttore dei lavori della stazione appaltante.
L'accesso al cantiere in corrispondenza dell'ingresso principale dell'edificio, come indicato nelle
tavole di riferimento.
Le vie di circolazione per i mezzi, le attrezzature e il personale autorizzato negli spazi comuni
verranno di volta in volta definite in planimetria ed in funzione del periodo di transito, poich saranno
oggetto di studio volto a ridurre eventuali rischi di interferenza gi contemplati nel presente piano. Si
avr cura di diversificare la via di accesso pedonale al cantiere da quella carrabile, allo scopo di
ridurre i rischi derivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilit.
Tali vie di circolazione saranno segnalate con appositi cartelli e saranno mantenute curate e sgombre
da materiali che possono recare problemi per la circolazione.
Dislocazione di zone di stoccaggio rifiuti, deposito materiali
Si rinvia alle tavole allegate al presente piano per l'indicazione delle aree destinate al deposito dei
materiali, al carico scarico degli stessi ed allo stoccaggio dei rifiuti.
All'interno del cantiere saranno previste zone per il deposito materiali da installare, opportunamente
recintate con rete in polietilene. Tali depositi saranno collocati seguendo lo schema della viabilit
interna del cantiere e in relazione delle attivita di carico / scarico (movimentazione) dei materiali
stessi, cercando di semplificare tali spostamenti, riducendo i rischi connessi a tali attivit.
Realizzazione della recinzione, agibilit di cantiere, accessi e vie di circolazione
L'area di cantiere sar delimitata mediante una recinzione, di altezza non minore di 2 metri, con
sostegni in paletti di legno o con tubi da ponteggio. Resta inteso che le aree di cantiere dovranno
essere debitamente segnalate; all'esterno della recinzione, in prossimit degli accessi, sar inoltre
apposta la cartellonistica recante i dati relativi al cantiere e alle figure professionali che vi operano;
all'interno del perimetro di cantiere saranno apposti anche i cartelli di sicurezza, divieto,
avvertimento, prescrizioni, salvataggio.
Smobilizzo area di cantiere
Lo smobilizzo del cantiere avverr successivamente al completamento di tutte le fasi lavorative.
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Servizi igienico - assistenziali
Saranno installati due boxcon turca da utilizzare come servizi igienici, per tutta la durata delle attivit
in cantiere.
I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attivit di pronto soccorso in
cantiere: cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione......
Impianti elettrico, dell'acqua, del gas, ecc.
Si utilizzeranno gli impianti elettrici e di adduzione dell'acqua gi presenti nel comprensorio in cui si
svolger il cantiere.
Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche
L'impianto di terra dovr essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti
indiretti: a tale scopo si costruir l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti
(interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il
maggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre, dovr essere realizzato ad
anello chiuso, per conservare l'equipotenzialit delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un
conduttore di terra.
Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scariche
atmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovr, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche
essere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche.
Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate
all'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovr
riferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI.
Segnaletica di sicurezza
E' obbligatorio un cartello dei lavori, con tutte le indicazioni di riferimento per il cantiere e le figure
professionali; prevista inoltre un'adeguata cartellonistica di divieto, obbligo, avvertimento e
prescrizioni, da apporre in corrispondenza della recinzione, dei castelli di tiro, dei ponteggi e di
qualsiasi elemento che costituisca pericolo o intralcio.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) segnale: Vietato accesso;
Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori
2) segnale: Uso mezzi protezione(1);
Obbligo uso mezzi di protezione personale in dotazione a ciascuno
3) segnale: Allestimento ponteggio;
4) segnale: Caduta materiali;
5) segnale: Carichi sospesi;
6) segnale: Stoccaggio materiali;
7) segnale: Stoccaggio rifiuti;
8) segnale: Materiali pericolosi;
9) segnale: Zona carico scarico;
10) segnale: Estintore;
Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezza
Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative
modifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovr consultare il
rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e
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raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potr formulare.
Disposizioni per il coordinamento dei piani operativi con il PSC
I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al
coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei
rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della congruit degli stessi con il Piano di Sicurezza
e di Coordinamento. Il coordinatore dovr valutare l'idoneit dei Piani Operativi disponendo, se lo
riterr necessario, che essi vengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove i
suggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potr, altres,
decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
Primo soccorso - procedure generali
Se si presenta la necessit di prestare soccorso ad una persona infortunata ricordare di:
valutare immediatamente se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio;
se attorno allinfortunato sussistono situazioni di pericolo (rischi elettrici, chimici,ecc.), prima di
intervenire adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie.
Eliminare, se possibile, il fattore che ha causato linfortunio, secondo le seguenti procedure:
spostare linfortunato dal luogo dellincidente solo se necessario o se sussistono situazioni di
pericolo imminente o continuato ed evitare di esporsi agli stessi rischi che hanno causato lincidente;
accertarsi del danno subito dallinfortunato: tipo di danno (grave, superficiale, ecc.), regione
corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardiorespiratoria,
ecc.);
accertarsi delle cause: causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta,ecc.); agente fisico o
chimico (scheggia, intossicazione, ecc.);
posizionare linfortunato nella posizione piu opportuna (di sopravvivenza) ed apprestare le prime
cure;
non sottoporre linfortunato a movimenti inutili;
non muovere assolutamente i traumatizzati al cranio o alla colonna vertebrale e i sospetti di frattura;
non premere e/o massaggiare quando linfortunio pu avere causato lesioni profonde;
non somministrare bevande o altre sostanze;
slacciare gli indumenti che possono costituire ostacolo alla respirazione;
se linfortunato non respira, chi in grado pu effettuare la respirazione artificiale;
attivarsi ai fini dellintervento di persone e/o mezzi per le prestazioni pi urgenti e per il trasporto
dellinfortunato al pi vicino posto di pronto soccorso.
Presidi sanitari
In cantiere devono essere tenuti i presidi sanitari indispensabili e previsti per legge (cassette di pronto
soccorso e pacchetto di medicazione) per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti
da malore improvviso.
Il corrispondente presidio sanitario che dovr essere presente in cantiere deve essere messo in
correlazione al numero massimo di persone che possono essere presenti in cantiere, al grado di rischio
del cantiere ed alla sua ubicazione geografica, in relazione alla particolare organizzazione
imprenditoriale; limpresa rimane obbligata a scegliere il presidio ad essa pertinente, nel piano
operativo limpresa tenuta ad indicare il tipo di presidio che sar tenuto in cantiere.
La cassetta di medicazione e i pacchetti saranno custoditi nellufficio dellImpresa e segnalati da
apposito cartello.
Gli addetti al pronto soccorso dovranno sempre tenere in perfetta efficienza le cassette e i pacchetti.
Uso piattaforma sviluppabile
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Piattaforma sviluppabile: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Accertati del corretto funzionamento di tutti gli organi di
comando, sia quelli collocati sulla piattaforma sia sull'autocarro; 3) Disponi affinch la
visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica il buono stato dei parapetti della
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piattaforma; 5) Verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in
movimento; 6) Controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la
predisposizione di adeguati rafforzamenti; 7) Durante gli spostamenti del mezzo e durante
le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 8) Assicurati che l'area di stazionamento
dell'autocarro sia stabile, accertandoti della sua orizzontalit; 9) Stabilizza il mezzo
utilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggio
con basi dotate adeguata resistenza; 10) Provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo;
11) Verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Sali o scendi dalla piattaforma solo quanto essa si trova in posizione di
riposo; 2) Durante le manovre, utilizza solo i comandi posti sulla piattaforma; 3) Prima di
spostare l'autocarro, accertati che la piattaforma sia sgombra ed in posizione di riposo; 4)
Durante il lavoro, evita assolutamente di sovraccaricare la piattaforma o di aggiungervi
sovrastrutture; 5) Qualora debbano essere effettuate lavorazioni richiedenti la parziale
rimozione del parapetto della piattaforma, utilizza imbracature o cinture di sicurezza da
collegare agli appositi sostegni; 6) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare
ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 7) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver abbassato la piattaforma in posizione di riposo, di aver
azionato il freno di stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; 2) Effettua tutte le
operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto
del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi
accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) Piattaforma sviluppabile: dispositivi di manovra;
Prescrizioni Esecutive:
All'inizio di ciascun turno di lavoro deve essere verificato il funzionamento dei dispositivi di
manovra posti sulla piattaforma e sull'autocarro.
3) Piattaforma sviluppabile: manovre;
Prescrizioni Esecutive:
La piattaforma sviluppabile deve essere manovrata direttamente dagli appositi comandi
presenti su di essa.
4) Piattaforma sviluppabile: parapetti;
Prescrizioni Esecutive:
Verificare l'efficienza dei parapetti della piattaforma su tutti i lati verso il vuoto.
5) Piattaforma sviluppabile: salita;
Prescrizioni Esecutive:
E' consentita la salita e la discesa dalla piattaforma solo quando essa si trova in posizione di
riposo.
6) Piattaforma sviluppabile: sovrastrutture;
Prescrizioni Esecutive:
E' tassativamente vietato aggiungere sovrastrutture alla piattaforma.
7) Piattaforma sviluppabile: posizionamento;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di iniziare le lavorazioni, verificare la solidit del terreno e la sua orizzontalit.
8) Piattaforma sviluppabile: sovraccarichi;
Prescrizioni Esecutive:
Non sovraccaricare la piattaforma con materiali e/o persone.
9) Piattaforma sviluppabile: spostamenti;
Prescrizioni Esecutive:
Durante gli spostamenti della macchina, portare la piattaforma in posizione di riposo
sgombrandola da materiali, utensili, ecc.
10) Piattaforma sviluppabile: stabilizzatori;
Prescrizioni Esecutive:
Qualora la macchina sia dotata di stabilizzatori, essi andranno opportunamente posizionati
prima dell'utilizzazione della piattaforma.
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Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
Uso autogru
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Autogr: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica che siano
correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento; 5) Controlla i percorsi e
le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti;
6) Nel cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 7) In
prossimit dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 8) Controlla che lungo i percorsi
carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di
sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature,
linee telefoniche, ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di
limitata visibilit, richiedi l'intervento di personale a terra; 10) Durante gli spostamenti del
mezzo e durante le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 11) Evita, se non
esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi; 12)
Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e,
comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 13) Stabilizza il mezzo
utilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggio
con basi dotate adeguata resistenza; 14) Verifica che non vi siano linee elettriche
interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di sollevamento mediante l'apposito
segnalatore acustico; 2) Durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di
illuminazione; 3) Il sollevamento e/o lo scarico deve essere sempre effettuato con le funi in
posizione verticale; 4) Attieniti alle indicazioni del personale a terra durante le operazioni
di sollevamento e spostamento del carico; 5) Evita di far transitare il carico al di sopra di
postazioni di lavoro e/o passaggio; 6) Cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli
sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 7) Evita assolutamente di effettuare manutenzioni su
organi in movimento; 8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed
accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamente
il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi
durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Evita di lasciare carichi sospesi; 2) Ritira il braccio telescopico e accertati
di aver azionato il freno di stazionamento; 3) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo
esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) Autogr: posto di manovra dell'apparecchio di sollevamento;
Prescrizioni Organizzative:
Il posto di manovra dell'apparecchio di sollevamento deve poter essere raggiunto senza
pericolo, deve essere costruito e difeso in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre,
i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza e deve permettere la perfetta visibilit di
tutta la zona d'azione del mezzo.
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3) Dispositivi di sicurezza dell'apparecchiatura di sollevamento dell'autogr;
Prescrizioni Organizzative:
I mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi di frenatura atti ad assicurare
il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo e, quando necessario ai fini
della sicurezza, a consentire la gradualit dell'arresto. Nei casi in cui l'assenza di forza
motrice pu comportare pericoli per le persone, i mezzi di sollevamento devono essere
provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico (graduale) sia del mezzo che del
carico. Tali prescrizioni si attuano dotando i mezzi di freni ad intervento automatico in
assenza di forza motrice, i quali devono essere periodicamente registrati in relazione alla
utilizzazione dell'apparecchio e secondo le istruzioni riportate sul manuale delle istruzioni
della casa costruttrice.
4) Autogr: sospensione del lavoro;
Prescrizioni Esecutive:
Durante le pause o al termine del turno di lavoro, non devono mai essere lasciati carichi
sospesi. Il braccio telescopico deve essere ritirato e deve essere azionato il freno di
stazionamento.
5) Autogr: verifiche di manovrabilit;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di effettuare qualsiasi movimento verificare che il carico o il braccio non possano
urtare contro strutture fisse o si possa avvicinare pericolosamente a linee elettriche.
6) Autogr: posizionamento;
Prescrizioni Esecutive:
Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessarie
misure per assicurare la stabilit del mezzo e del suo carico: a) se su gomme la stabilit
garantita dal buono stato dei pneumatici e dal corretto valore della pressione di gonfiaggio;
b) se su martinetti stabilizzatori, che devono essere completamente estesi e bloccati prima
dell'inizio del lavoro, la stabilit dipende dalla resistenza del terreno in funzione della quale
sar ampliato il piatto dello stabilizzatore. In ogni caso, prima di iniziare il sollevamento,
devono essere inseriti i freni di stazionamento dell'automezzo.
7) Autogr: spostamento del carico;
Prescrizioni Esecutive:
Durante le operazioni di spostamento con il carico sospeso necessario mantenere lo stesso
il pi vicino possibile al terreno; su percorso in discesa bisogna disporre il carico verso le
ruote a quota maggiore.
8) Autogr: sollevamento e trasporto di persone;
Prescrizioni Esecutive:
E' consentito il sollevamento ed il trasporto di persone solo se il mezzo di sollevamento
provvisto di efficaci dispositivi di sicurezza o, qualora questi non siano applicabili, previa
adozione di idonee misure precauzionali. I cestelli semplicemente sospesi al gancio della gru
sono considerati irregolari.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 3.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
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Uso dell'argano
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati che il braccio girevole portante l'argano sia stato fissato,
mediante staffe, con bulloni a vite muniti di dado e controdado, a parti stabili quali pilastri
in cemento armato, ferro o legno; 2) Qualora l'argano a bandiera debba essere collocato su
un ponteggio, accertati che il montante su cui verr ancorato, sia stato raddoppiato; 3)
Verifica che sia stata efficacemente transennata l'area di tiro al piano terra; 4) Verifica che
l'intero perimetro del posto di manovra sia dotato di parapetto regolamentare; 5) Accertati
che siano rispettate le distanze minime da linee elettriche aeree; 6) Assicurati
dell'affidabilit dello snodo di sostegno dell'argano; 7) Accertati che sussista il
collegamento con l'impianto di messa a terra; 8) Verifica l'efficienza dell'interruttore di
linea presso l'elevatore; 9) Accertati della funzionalit della pulsantiera di comando; 10)
Accertati che sul tamburo di avvolgimento del cavo, sussistano almeno 3 spire in
corrispondenza dello svolgimento massimo del cavo stesso; 11) Verificare la corretta
installazione e la perfetta funzionalit dei dispositivi di sicurezza (dispositivo di fine corsa
di salita e discesa del gancio, dispositivo limitatore di carico, arresto automatico in caso di
interruzione dell'alimentazione, dispositivo di frenata per il pronto arresto e fermo del
carico, dispositivo di sicurezza del gancio).
Durante l'uso: 1) Prendi visione della portata della macchina; 2) Accertati della corretta
imbracatura ed equilibratura del carico, e della perfetta chiusura della sicura del gancio; 3)
Utilizza dispositivi e contenitori idonei allo specifico materiale da movimentare (secchio,
cesta, cassone, ecc.); 4) Impedisci a chiunque di sostare sotto il carico; 5) Effettua le
operazioni di sollevamento o discesa del carico con gradualit, evitando brusche frenate o
partenze, per non assegnare ulteriori sforzi dinamici; 6) Rimuovi le apposite barriere mobili
solo dopo aver indossato la cintura di sicurezza; 7) Evita assolutamente di utilizzare la fune
dell'argano per imbracare carichi; 8) Sospendi immediatamente le operazioni quando vi sia
presenza di persone esposte al pericolo di caduta di carichi dall'alto o in presenza di vento
forte.
Dopo l'uso: 1) Provvedi a liberare il gancio da eventuali carichi, a riavvolgere la fune
portando il gancio sotto il tamburo, a ruotare l'elevatore verso l'interno del piano di lavoro, a
interrompere l'alimentazione elettrica e a chiudere l'apertura per il carico con le apposite
barriere mobili bloccandole mediante lucchetto o altro sistema equivalente; 2) Effettua tutte
le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel
libretto d'uso e segnala eventuali anomalie riscontrate al preposto e/o al datore di lavoro.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) Ancoraggio dell'argano a bandiera;
Prescrizioni Esecutive:
Non devono utilizzarsi altri sistemi di ancoraggio diversi da quello indicato dal costruttore
ed illustrati nel libretto di istruzioni. In particolare: a) i bracci girevoli portanti l'argano
devono essere fissati, mediante staffe, con bulloni a vite muniti di dado e controdado, a parti
stabili quali pilastri in cemento armato, ferro o legno; b) se l'argano dovr essere collocato
su un ponteggio, si dovr provvedere a raddoppiare il montante su cui va fissato, rinforzando
il ponteggio secondo il progetto obbligatorio redatto da un tecnico abilitato; c) qualora
l'argano venga montato ad un piano intermedio, si dovr provvedere a sbadacchiare il palo
di sostegno tra i due solai.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18,
Punto 3.3.
3) Argano a bandiera: termine del turno di lavoro;
Prescrizioni Esecutive:
Al termine del turno di lavoro, bisogner eseguire le seguenti operazioni: a) togliere
tensione alla macchina, aprendo tutti gli interruttori; b) liberare il gancio da eventuali
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 10
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carichi; c) arrotolare la fune portando il gancio sotto l'argano; d) ruotare l'elevatore verso
l'interno del piano di lavoro; e) chiudere l'apertura di carico con le barriere mobili.
4) Argano a cavalletto: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati che l'argano a cavalletto sia stato installato su superfici piane
e ben livellate; 2) Verifica che sia stata efficacemente transennata l'area di tiro al piano
terra; 3) Verifica che l'intero perimetro del posto di manovra sia dotato di parapetto
regolamentare; 4) Accertati che siano rispettate le distanze minime da linee elettriche aeree;
5) Assicurati dell'affidabilit strutturale del cavalletto portante l'argano; 6) Assicurati
dell'affidabilit strutturale dei cassoni per la zavorra, del loro adeguato riempimento (non
possono essere utilizzati liquidi ma solo inerti di peso specifico noto) e dell'integrit del
relativo dispositivo di chiusura; 7) Qualora l'argano sia stato ubicato in un piano intermedio
del fabbricato, assicurati della funzionalit del puntone di reazione o altro tipo di fissaggio;
8) Accertati che sussista il collegamento con l'impianto di messa a terra; 9) Verifica
l'efficienza dell'interruttore di linea presso l'elevatore; 10) Accertati della funzionalit della
pulsantiera di comando; 11) Assicurati della presenza, nella parte frontale dell'argano, delle
tavole fermapiede da 30 cm e degli staffoni di sicurezza (appoggi alti 1,20 m. dal piano di
lavoro e sporgenti 20 cm. aventi la funzione di offrire al lavoratore un valido appiglio
durante le fasi di ricezione del carico; 12) Accertati che sul tamburo di avvolgimento del
cavo, sussistano almeno 3 spire in corrispondenza dello svolgimento massimo del cavo
stesso; 13) Verificare la corretta installazione e la perfetta funzionalit dei dispositivi di
sicurezza (dispositivo di fine corsa di salita e discesa del gancio, dispositivo limitatore di
carico, arresto automatico in caso di interruzione dell'alimentazione, dispositivo di frenata
per il pronto arresto e fermo del carico, dispositivo di fine corsa ad azione ammortizzata per
il carrello dell'argano, dispositivo di sicurezza del gancio); 14) Accertati del corretto
inserimento del perno per il fermo della prolunga del braccio.
Durante l'uso: 1) Prendi visione della portata della macchina: ricordati che la portata varia
in funzione delle condizioni d'impiego (come la lunghezza del braccio o la sua inclinazione);
2) Accertati della corretta imbracatura ed equilibratura del carico, e della perfetta chiusura
della sicura del gancio; utilizza dispositivi e contenitori idonei allo specifico materiale da
movimentare (secchio, cesta, cassone, ecc.); 3) Impedisci a chiunque di sostare sotto il
carico; 4) Effettua le operazioni di sollevamento o discesa del carico con gradualit,
evitando brusche frenate o partenze, per non assegnare ulteriori sforzi dinamici; 5) Rimuovi
gli staffoni solo dopo aver indossato la cintura di sicurezza; 6) Evita assolutamente di
utilizzare la fune dell'argano per imbracare carichi; 7) Sospendi immediatamente le
operazioni quando vi sia presenza di persone esposte al pericolo di caduta di carichi dall'alto
o in presenza di vento forte.
Dopo l'uso: 1) Provvedi a liberare il gancio da eventuali carichi, a riavvolgere la fune
portando il gancio sotto il tamburo, a bloccare l'argano sul fine corsa interno, a interrompere
l'alimentazione elettrica e a chiudere l'apertura per il carico con le apposite barriere mobili
bloccandole mediante lucchetto o altro sistema equivalente; 2) Effettua tutte le operazioni
di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto d'uso e
segnala eventuali anomalie riscontrate al preposto e/o al datore di lavoro.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
5) Ancoraggio dell'argano a cavalletto;
Prescrizioni Esecutive:
Non devono utilizzarsi altri sistemi di ancoraggio diversi da quello indicato dal costruttore
ed illustrati nel libretto di istruzioni. In particolare: a) il cavalletto deve essere ancorato
riempiendo i cassoni per la zavorra, posti sulla parte del sistema portante, con materiali
inerti di peso specifico conosciuto evitando, in ogni caso, di utilizzare liquidi; b) i cassoni
per la zavorra, dopo il riempimento, devono essere chiusi con un lucchetto; c) qualora
l'argano venga montato ad un piano intermedio, si dovr obbligatoriamente provvedere a
sbadacchiare il cavalletto stesso al solaio superiore mediante gli appositi puntoni.
Riferimenti Normativi:
Circolare Ministero del Lavoro 31 luglio 1981.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 11
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6) Argano a cavalletto: termine del turno di lavoro;
Prescrizioni Esecutive:
Al termine del turno di lavoro, bisogner eseguire le seguenti operazioni: a) togliere
tensione alla macchina, aprendo tutti gli interruttori;
liberare il gancio da eventuali carichi; b) arrotolare la fune portando il gancio sotto
l'argano; c) bloccare l'elevatore sul fine corsa interno; d) chiudere l'apertura di carico con
le barriere mobili.
7) Argano a cavalletto: varco per il passaggio del carico;
Prescrizioni Esecutive:
Sulla parte anteriore del cavalletto deve essere realizzato un normale parapetto e un varco
centrale per il passaggio del carico. Tale varco dovr essere munito di tavola fermapiede alta
30 cm irrobustita dall'apposizione, posteriormente, di un corrente tubolare; inoltre dovr
essere dotata di due solidi appoggi alti 1,20 m. dal piano di lavoro e sporgenti 20 cm. per
offrire al lavoratore un valido appiglio durante le fasi di ricezione del carico.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3.2.
Rischi specifici:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
2) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
Uso dei trabattelli
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
2) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'utilizzo: 1) Assicurati del buono stato di tutti gli elementi del ponteggio (aste,
incastri, collegamenti); 2) Accertati che il ponte sia stato montato in tutte le sue parti, con
tutte le componenti previste dal produttore; 3) Assicurati della perfetta planarit e
verticalit della struttura e, quando necessario, provvedi a ripartire il carico del ponte sul
terreno con tavoloni; 4) Accertati dell'efficacia del blocco ruote; evita assolutamente di
utilizzare impalcati di fortuna, ma utilizza solo quelli in dotazione o indicati dal produttore;
5) Evita assolutamente di installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 6) Prima di
effettuare spostamenti del ponteggio, accertati che non vi siano persone sopra di esso; 7)
Assicurati che non vi siano linee elettriche aeree a distanza inferiore a m. 5; 8) Assicurati,
nel caso di utilizzo all'esterno e di considerevole sviluppo verticale, che il ponte risulti
ancorato alla costruzione almeno ogni due piani.
Principali modalit di posa in opera: 1) Il trabattello dovr essere realizzato dell'altezza
indicata dal produttore, senza aggiunte di sovrastrutture; 2) La massima altezza consentita
di m. 15, dal piano di appoggio all'ultimo piano di lavoro; 3) La base dovr essere di
dimensioni tali da resistere ai carichi e da offrire garanzie al ribaltamento conseguenti alle
oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento; 4) I
ponti la cui altezza superi m. 6, andranno dotati di piedi stabilizzatori; il piano di
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scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato; il ponte dovr essere dotato alla
base di dispositivi del controllo dell'orizzontalit; 5) Le ruote del ponte devono essere
metalliche, con diametro e larghezza non inferiore rispettivamente a 20 cm e 5 cm, e dotate
di meccanismo per il bloccaggio: col ponte in opera, devono risultare sempre bloccate dalle
due parti con idonei cunei o con stabilizzatori; 6) Sull'elemento di base deve sempre essere
presente una targa riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonch le
indicazioni di sicurezza e d'uso di cui tenere conto; 7) Il ponte deve essere progettato per
carichi non inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori di
costruzione; 8) Per impedire lo sfilo delle aste, esse devono essere di un sistema di
bloccaggio (elementi verticali, correnti, diagonali); 9) L'impalcato deve essere completo e
ben fissato sugli appoggi; 10) Il parapetto di protezione che perimetra il piano di lavoro
deve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno cm
20; 11) Il piano di lavoro dovr essere corredato di un regolare sottoponte a non pi di m
2,50; 12) L'accesso ai vari piani di lavoro deve avvenire attraverso scale a mano
regolamentari: qualora esse presentino un'inclinazione superiore a 75 vanno protette con
paraschiena, salvo adottare un dispositivo anticaduta da collegare alla cintura di sicurezza;
13) Per l'accesso ai vari piani di lavoro sono consentite botole di passaggio, purch
richiudibili con coperchio praticabile.
Riferimenti Normativi:
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.
3) Ponteggi mobili: altezza;
Prescrizioni Esecutive:
I ponti sviluppabili devono essere usati esclusivamente per l'altezza per cui sono costruiti,
senza aggiunte di sovrastrutture.
4) Ponteggi mobili: spostamenti;
Prescrizioni Organizzative:
I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono essere
spostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.
5) Ponteggi mobili: parapetto;
Prescrizioni Esecutive:
Quando si effettuano lavori ad una altezza da terra maggiore di due metri si dovr dotare il
ponte di parapetti completi di tavola fermapiede su tutti e quattro i lati.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 126.
6) Ponteggi mobili: salita;
Prescrizioni Esecutive:
Per la salita e la discesa dal trabattello, disporre all'interno dell'incastellatura scale che siano
opportunamente protette contro la caduta (gabbia o aperture che non consentano
l'attraversamento della persona). E' vietato salire o scendere lungo i montanti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.
7) Ponteggi mobili: vincoli alle ruote;
Prescrizioni Esecutive:
Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti o
con sistemi equivalenti. In ogni caso dispositivi appropriati devono impedire lo spostamento
involontario dei ponti su ruote durante l'esecuzione dei lavori in quota.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.
8) Ponteggi mobili: base;
Prescrizioni Esecutive:
I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine di
sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti
o per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 13
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Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.
9) Ponteggi mobili: norme generali di comportamento;
Prescrizioni Esecutive:
E' vietato gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte o qualsiasi altro oggetto dal
ponteggio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.
10) Ponteggi mobili: verticalit;
Prescrizioni Esecutive:
La verticalit dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso
o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilit
pedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
Addetti al tiro in alto/in basso e movimentazione dei materiali
In cantiere, sar necessario porre particolare attenzione durante le operazioni di tiro in alto dei
materiali, calo dei detriti, ed in generale durante le operazioni di movimentazione dei materiali.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Addetti all'imbracatura: verifica imbraco;
Prescrizioni Esecutive:
Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono verificare che
il carico sia stato imbracato correttamente.
2) Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico;
Prescrizioni Esecutive:
Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona di
interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo stretto
necessario.
3) Addetti all'imbracatura: allontanamento;
Prescrizioni Esecutive:
Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al pi presto dalla sua
traiettoria durante la fase di sollevamento.
4) Addetti all'imbracatura: attesa del carico;
Prescrizioni Esecutive:
E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico.
5) Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 14
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Prescrizioni Esecutive:
E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con
eventuali ostacoli presenti, solo quando questo giunto quasi al suo piano di destinazione.
6) Addetti all'imbracatura: sgancio del carico;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisogner accertarsi
preventivamente della stabilit del carico stesso.
7) Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio;
Prescrizioni Esecutive:
Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio di
sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona
impegnata da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali.
8) Sorveglianza sanitaria: rischio "Movimentazione manuale dei carichi";
Prescrizioni Organizzative:
Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione
manuale dei carichi sulla base della valutazione del rischio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168.
9) Informazione e formazione: rischio "Movimentazione manuale dei carichi";
Prescrizioni Organizzative:
Il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso
ed alle altre caratteristiche del carico movimentato; b) assicura ad essi la formazione
adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalita' di corretta esecuzione delle
attivit. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguato in merito alle
corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 169.
10) Movimentazione manuale dei carichi: misure generali;
Prescrizioni Organizzative:
Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in
particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessit di una movimentazione manuale
dei carichi da parte dei lavoratori.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168.
11) Movimentazione manuale dei carichi: adozione di metodi di lavoro;
Prescrizioni Organizzative:
Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei
lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi
appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che
comporta la movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessit di una
movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non pu essere evitata, il
datore di lavoro: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri
condizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le
condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione; c) evita o riduce i rischi,
particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in
particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e
delle esigenze che tale attivita' comporta; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza
sanitaria.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168.
12) Movimentazione manuale dei carichi: elementi di riferimento;
Prescrizioni Organizzative:
La movimentazione manuale di un carico pu costituire un rischio di patologie da
sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) il carico
troppo pesante; b) ingombrante o difficile da afferrare; c) in equilibrio instabile o il suo
contenuto rischia di spostarsi; d) collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 15
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; e)
pu, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il
lavoratore, in particolare in caso di urto. Lo sforzo fisico pu presentare rischi di patologie
da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) eccessivo;
b) pu essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; c) pu
comportare un movimento brusco del carico; d) compiuto col corpo in posizione instabile.
Le caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumentare le possibilit di rischio di
patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) lo
spazio libero, in particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell'attivit
richiesta; b) il pavimento ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o scivoloso il
posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di
carichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione; c) il pavimento o il piano di lavoro
presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi; d) il
pavimento o il punto di appoggio sono instabili; e) la temperatura, l'umidit o la ventilazione
sono inadeguate. L'attivit pu comportare un rischio di patologie da sovraccarico
biomeccanico, in particolare dorso-lombari se comporta una o pi delle seguenti esigenze:
a) sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo
prolungati; b) pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti; c) distanze troppo grandi
di sollevamento, di abbassamento o di trasporto; d) un ritmo imposto da un processo che
non pu essere modulato dal lavoratore.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 33.
13) Movimentazione manuale dei carichi: modalit di stoccaggio;
Prescrizioni Esecutive:
Le modalit di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la
stabilit al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni
esterne meccaniche. Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio.
14 Demolizioni: convogliamento del materiale di demolizione;
Prescrizioni Organizzative:
Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato
oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza
maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti in
modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere
adeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modo
che non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti od
ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale
accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 153; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 154.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Movimentazione manuale dei carichi;
Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioni
ergonomiche sfavorevoli, a seguito di operazioni di trasporto o sostegno di un carico.
4) Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore
con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 16
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
5) Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso
o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilit
pedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
Ponteggi
Sono previsti dei ponteggi, come indicato nelle tavole di riferimento, realizzati con sistema a telaio in
tubolari metallici in acciaio zincato o verniciato, con doppio parapetto e tavola fermapiede, struttura
della mantovana ed ancoraggi. Saranno completi di schermature antipolvere ed antisabbia e saranno
utilizzati come castelli di tiro.
Nel POS dovranno essere esplicitate le modalit di carico e tiro in alto dei materiali
approvvigionati, e tiro in basso dei materiali demoliti e rimossi.
I ponteggi rimarranno montati per tutta la durata delle attivit in copertura.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'uso: Utilizzare il ponteggio in conformit al Piano di Montaggio, Uso e
Smontaggio (PiMUS) presente in cantiere. In particolare: 1) Accertati che il ponteggio si
mantenga in buone condizioni di manutenzione; 2) Evita assolutamente di salire o scendere
lungo i montanti del ponteggio, ma utilizza le apposite scale; 3) Evita di correre o saltare
sugli intavolati del ponteggio; 4) Evitare di gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere o
gli stessi elementi metallici del ponteggio; 5) Abbandona il ponteggio nel caso
sopraggiunga un forte vento; 6) Utilizza sempre la cintura di sicurezza, durante le
operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i dispositivi di
protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto; 7) Utilizza bastoni
muniti di uncini, evitando accuratamente di sporgerti oltre le protezioni, nelle operazioni di
ricezione del carico su ponteggi o castelli; 8) Evita di sovraccaricare il ponteggio, creando
depositi ed attrezzature in quantit eccessive: possibile realizzare solo piccoli depositi
temporanei dei materiali ed attrezzi strettamene necessari ai lavori; 9) Evita di effettuare
lavorazioni a distanza minore di 5 m da linee elettriche aeree, se non direttamente
autorizzato dal preposto.
Principali modalit di posa in opera: Il ponteggio va necessariamente allestito ogni
qualvolta si prevedano lavori a quota superiore a m. 2 e il montaggio dovr avvenire in
conformit al Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (PiMUS) presente in cantiere. In
particolare: 1) Accertarsi che il ponteggio metallico sia munito della relativa
documentazione ministeriale (libretto di autorizzazione ministeriale) e che sia installato
secondo le indicazioni del costruttore; 2) Verificare che tutti gli elementi metallici del
ponteggio portino impressi il nome o il marchio del fabbricante; 3) Prima di iniziare il
montaggio del ponteggio necessario verificare la resistenza del piano d'appoggio, che
dovr essere protetto dalle infiltrazioni d'acqua o cedimenti; 4) La ripartizione del carico sul
piano di appoggio deve essere realizzata a mezzo di basette; 5) Qualora il terreno non fosse
in grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base d'appoggio del ponteggio, andranno
interposti elementi resistenti, allo scopo di ripartire i carichi, come tavole di legno di
adeguato spessore (4 o 5 cm); 6) Ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due
montanti fissando ad essi le basette; 7) Se il terreno risultasse non orizzontale si dovr
procedere o ad un suo livellamento, oppure bisogner utilizzare basette regolabili, evitando
rigorosamente il posizionamento di altri materiali (come pietre, mattoni, ecc.) di resistenza
incerta; 8) Gli impalcati del ponteggio devono risultare accostati alla costruzione
consentito un distacco non superiore a 20 cm; 9) Nel caso occorra disporre di distanze
maggiori tra ponteggio e costruzione bisogna predisporre un parapetto completo verso la
parte interna del ponteggio; 10) Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con
tavole in legno, esse dovranno risultare sempre ben accostate tra loro, al fine di evitare
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 17
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
cadute di materiali o attrezzi. In particolare dovranno essere rispettate le seguenti modalit
di posa in opera: a) dimensioni delle tavole non inferiori a 4x30cm o 5x20cm; b)
sovrapposizione tra tavole successive posta "a cavallo" di un traverso e di lunghezza pari
almeno a 40cm; c) ciascuna tavola dovr essere adeguatamente fissata (in modo da non
scivolare sui traversi) e poggiata su almeno tre traversi senza presentare parti a sbalzo; 11)
Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con elementi in metallo, andranno
verificati l'efficienza del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento. 12) Gli
impalcati e i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come il
ponte, a distanza non superiore a m 2,50, la cui funzione quella di trattenere persone o
materiali che possono cadere dal ponte soprastante in caso di rottura di una tavola; 13) I
ponteggi devono essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale ammessa
deroga alla controventatura trasversale a condizione che i collegamenti realizzino un
adeguata rigidezza trasversale; 14) I ponteggi devono essere dotati di appositi parapetti
disposti anche sulle testate. Possono essere realizzati nei seguenti modi: a) mediante un
corrente posto ad un'altezza minima di 95 cm dal piano di calpestio e da una tavola
fermapiede aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare
uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto maggiore di 60 cm; b) mediante un corrente
superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di
camminamento, alta non meno di 15 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli
elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. In ogni caso, i correnti e le tavole
fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti; 15) Per ogni piano di
ponte devono essere applicati due correnti di cui uno pu fare parte del parapetto; 16) Il
ponteggio deve essere ancorato a parti stabili della costruzione (sono da escludersi balconi,
inferriate, pluviali, ecc.), evitando di utilizzare fil di ferro e/o altro materiali simili; 17) Il
ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad
ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo;
18) Le scale per l'accesso agli impalcati, devono essere vincolate, non in prosecuzione una
dell'altra, sporgere di almeno un metro dal piano di arrivo, protette se poste verso la parte
esterna del ponteggio; 19) Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso del
ponteggio devono essere protette da apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20
m oltre la sagoma del ponteggio stesso; in alternativa si dovr predisporre la chiusura
continua della facciata o la segregazione dell'area sottostante in modo da impedire a
chiunque l'accesso; 20) Il primo parasassi deve essere posto a livello del solaio di copertura
del piano terreno e poi ogni 12 metri di sviluppo del ponteggio; 21) Sulla facciata esterna e
verso l'interno dei montanti del ponteggio, dovr provvedersi ad applicare teli e/o reti di
nylon per contenere la caduta di materiali. Tale misura andr utilizzata congiuntamente al
parasassi e mai in sua sostituzione; 22) E' sempre necessario prevedere un ponte di servizio
per lo scarico dei materiali, per il quale dovr predisporsi un apposito progetto. I relativi
parapetti dovranno essere completamente chiusi, al fine di evitare che il materiale scaricato
possa cadere dall'alto; 23) Le diagonali di supporto dello sbalzo devono scaricare la loro
azione, e quindi i carichi della piazzola, sui nodi e non sui correnti, i quali non sono in grado
di assorbire carichi di flessione se non minimi. Per ogni piazzola devono essere eseguiti
specifici ancoraggi; 24) Con apposito cartello dovr essere indicato il carico massimo
ammesso dal progetto; 29) Il montaggio del ponteggio non dovr svilupparsi in anticipo
rispetto allo sviluppo della costruzione: giunti alla prima soletta, prima di innalzare le
casseforme per i successivi pilastri necessario costruire il ponteggio al piano raggiunto e
cos di seguito piano per piano. In ogni caso il dislivello non deve mai superare i 4 metri;
30) L'altezza dei montanti deve superare di almeno m 1 l'ultimo impalcato o il piano di
gronda; 31) Il ponteggio metallico deve essere collegato elettricamente "a terra" non oltre
25 metri di sviluppo lineare, secondo il percorso pi breve possibile e evitando brusche
svolte e strozzature; devono comunque prevedersi non meno di due derivazioni. 32) Il
responsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche
o prolungata interruzione di lavoro, deve assicurarsi della verticalit dei montanti, del giusto
serraggio dei giunti, della efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale
sostituzione o il rinforzo di elementi inefficienti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81,
Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9
aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 18
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
2) Ponteggio metallico fisso: altezza < 20 m;
Prescrizioni Organizzative:
Nei cantieri in cui vengono usati ponteggi metallici di H< m 20 e rientranti negli schemi tipo
delle Autorizzazioni Ministeriali, deve essere tenuta, ed esibita su richiesta degli organi di
controllo, copia del disegno esecutivo firmato dal responsabile di cantiere e la relativa
Autorizzazione Ministeriale.
3) Ponteggio metallico fisso: documentazione;
Prescrizioni Organizzative:
Nel cantiere in cui vengono usati ponteggi deve essere tenuta ed esibita, a richiesta degli
organi di vigilanza, copia della autorizzazione ministeriale, copia della relazione contenente:
calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego; istruzioni per le prove di carico
del ponteggio; c) istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio del ponteggio;
schemi-tipo di ponteggio con l'indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezza
dei ponteggi e di larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l'obbligo del calcolo per
ogni singola applicazione, nonch copia del piano di montaggio, uso e smontaggio
(Pi.M.U.S.). Nel cantiere, se vengono usati ponteggi di altezza superiore a 20 metri e quelli
per i quali nella relazione di calcolo non sono disponibili le specifiche configurazioni
strutturali utilizzate con i relativi schemi di impiego, oltre alla documentazione su detta,
deve essere tenuta ed esibita, a richiesta degli organi di vigilanza, copia del progetto e dei
disegni esecutivi dei ponteggi firmati da tecnico abilitato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 133; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 134.
4) Ponteggio metallico fisso: redazione del PiMUS;
Prescrizioni Organizzative:
Il datore di lavoro provvede a redigere a mezzo di persona competente un piano di
montaggio, uso e smontaggio, (PiMUS) in funzione della complessit del ponteggio scelto.
Tale piano pu assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da
istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed
messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 136.
5) Ponteggio metallico fisso: divieti;
Prescrizioni Esecutive:
E' vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare elementi metallici o qualsiasi altro
oggetto dal ponteggio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.
6) Ponteggio metallico fisso: depositi di materiali;
Prescrizioni Esecutive:
Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere vietato qualsiasi deposito, eccettuato
quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori. Il peso dei materiali e delle
persone deve essere sempre inferiore a quello che consentito dalla resistenza strutturale
del ponteggio; lo spazio occupato dai materiali deve consentire i movimenti e le manovre
necessarie per l'andamento del lavoro.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 124; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.
7) Ponteggio metallico fisso: impalcati e parapetti dei castelli elevatori;
Prescrizioni Organizzative:
Gli impalcati dei castelli devono risultare sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso il
vuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali. Per il passaggio della benna o del secchione
pu essere lasciato un varco purch in corrispondenza di esso sia applicato un fermapiede
alto non meno di 30 centimetri. Il varco deve essere ridotto allo stretto necessario e
delimitato da robusti e rigidi sostegni laterali, dei quali quello opposto alla posizione del tiro
deve essere assicurato superiormente ad elementi fissi dell'impalcatura. Dal lato interno dei
sostegni di cui sopra, all'altezza di m 1,20 e nel senso normale all'apertura, devono essere
applicati due staffoni in ferro sporgenti almeno cm 20, da servire per appoggio e riparo del
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 19
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
lavoratore. Gli intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessore
non inferiore a cm 5 che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interasse
dimensionati in relazione al carico massimo previsto per ciascuno dei ripiani medesimi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3.2..
8) Ponteggio metallico fisso: messa a terra;
Prescrizioni Organizzative:
Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi
metallici, di notevoli dimensioni, situati all'aperto, devono, per se stessi o mediante
conduttore e spandenti appositi, risultare collegati elettricamente a terra in modo da
garantire la dispersione delle scariche atmosferiche. I conduttori di terra devono avere
sezione non inferiore a 35 mm2. Il ponteggio deve essere collegato a terra ogni 20-25 metri
di sviluppo lineare, secondo il percorso pi breve possibile evitando brusche svolte e
strozzature e, comunque, devono prevedersi non meno di due derivazioni. Gli impianti di
messa a terra e contro le scariche atmosferiche, devono essere denunciati agli organi
competenti entro 30 g. dalla loro messa in esercizio, verificati da personale qualificato
prima del loro utilizzo e periodicamente ad intervalli non superiori a due anni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 84.
9) Ponteggio metallico fisso: ancoraggi;
Prescrizioni Organizzative:
Il ponteggio deve risultare ancorato a parti stabili della costruzione e deve essere realizzato
come previsto dagli schemi tipo del libretto. Sono assolutamente da escludere ancoraggi su
balconi o inferriate in quanto non sono considerate parti stabili e soprattutto non si possono
realizzare ancoraggi utilizzando fil di ferro od altri materiali simili. Il ponteggio deve essere
efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani di
ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo o di pari
efficacia.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 125; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.
10) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
11) Ponteggio: cintura di sicurezza;
Prescrizioni Esecutive:
Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i
dispositivi di protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto, e'
necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione, idonei per l'uso specifico,
composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i
seguenti: a) assorbitori di energia; b) connettori; c) dispositivo di ancoraggio; d) cordini;
e) dispositivi retrattili; f) guide o linee vita flessibili; g) guide o linee vita rigide; h)
imbracature. Il sistema di protezione, certificato per l'uso specifico, deve permettere una
caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri. Il
cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea
vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 115.
12) Ponteggi: ricezione del carico;
Prescrizioni Esecutive:
Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di
uncini, evitando accuratamente di sporgersi oltre le protezioni.
13) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 20
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta.
14) Addetti al montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi: requisiti;
Prescrizioni Organizzative:
Al montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi metallici deve essere adibito
personale che abbia ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste,
fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione. Le operazioni devono
essere svolte sotto la sorveglianza di un preposto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 136.
15) DPI: operatore piattaforma sviluppabile;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti protettivi
(tute); f) attrezzatura anticaduta.
16) Ponteggio metallico fisso: montaggio conforme;
Prescrizioni Organizzative:
Il datore di lavoro assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto la
sorveglianza di un preposto e ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione
adeguata e mirata alle operazioni previste.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 136.
17) Ponteggio metallico fisso: castelli elevatori;
Prescrizioni Organizzative:
I castelli collegati ai ponteggi e costruiti per le operazioni di sollevamento e discesa dei
materiali mediante elevatori, devono avere i montanti controventati per ogni due piani di
ponteggio. I montanti che portano l'apparecchio di sollevamento devono essere costituiti, a
seconda dell'altezza e del carico massimo da sollevare, da pi elementi collegati fra loro e
con giunzioni sfalsate, poggianti sui corrispondenti elementi sottostanti. I castelli devono
essere progettati da un tecnico abilitato ed ancorati alla costruzione ad ogni piano di
ponteggio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3.1..
18) Ponteggio metallico fisso: parasassi o mantovane;
Prescrizioni Organizzative:
Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso del ponteggio devono essere protette
da apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20 m oltre la sagoma del ponteggio
stesso; in alternativa si dovr predisporre la chiusura continua della facciata o la
segregazione dell'area sottostante in modo da impedire a chiunque l'accesso Il primo
parasassi deve essere posto a livello del solaio di copertura del piano terreno e poi ogni 12
metri di sviluppo del ponteggio. Si pu omettere il parasassi solo nella zona di azione
dell'argano, quando questa zona venga recintata.
Riferimenti Normativi:
Circolare Ministero del Lavoro n.149/85.
19) Ponteggio metallico fisso: reti e teli;
Prescrizioni Organizzative:
Applicare teli e/o reti di nylon sulla facciata esterna e verso l'interno dei montanti del
ponteggio per contenere la caduta di materiali. Tale misura andr utilizzata congiuntamente
al parasassi e mai in sua sostituzione. Nel caso vengano adoperati reti di nylon o teli, poich
la loro presenza aumenta sensibilmente la superficie esposta al vento con un conseguente
aumento delle sollecitazioni sul ponteggio (sollecitazioni che normalmente non vengono
portate in conto nei calcoli presentati ai fini dell'autorizzazione ministeriale), deve essere
predisposto una relazione di calcolo a firma di un professionista abilitato.
Riferimenti Normativi:
Circolare Ministero del Lavoro n.149/85.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 21
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Polveri;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presenti
nell'area di insediamento del cantiere.
Parapetti
Come indicato nelle tavole di riferimento, saranno installati parapetti provvisori per tutta la durata
delle attivit, prima di iniziare qualsiasi attivit in copertura.
I parapetti utilizzati saranno costituiti da aste metalliche verticali con interasse max 180 cm, traversi
orizzontali di protezione e tavola fermapiede in legno altezze min. cm 20 e spessore cm 4. Sistemi e
procedure complementari:
-verifica delle condizioni meteorologiche;
-verifica della compatibilit del bordo copertura con le caratteristiche del sistema;
-verifica della classe di impiego;
- verifica della certificazione del prodotto;
-utilizzo dei dispositivi per il posizionamento e la trattenuta;
-utilizzo di sistemi di arresto caduta.
I parapetti rimarranno montati per tutta la durata delle attivit in copertura.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Parapetti;
Prescrizioni Organizzative:
I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta si
manifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei
balconi non ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ad
es. vano ascensore), di impalcati disposti a un'altezza maggiore di 2 m, di scavi o pozzi o
fosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate aperture (ad es. vani
finestra), ecc.
Prescrizioni Esecutive:
I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei
allo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere
realizzati nei seguenti modi:
- mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una
tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non
lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto, maggiore di 60 cm;
- mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede,
aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che
non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm.
I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti. E'
considerata equivalente al parapetto definito precedentemente, qualsiasi protezione,
realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori a quelle
presentate dal parapetto stesso.
I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 122; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 126; D.Lgs. 9 aprile
2008 n.81, Allegato 18, Punto 2.1.5..
2) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
3) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
Linea vita
E' prevista l'installazione di una linea vita, in corrispondenza del lato nord dell'edificio, che sar
utilizzata durante le attivit di cantiere e, successivamente, per eventuali manutenzioni. Alla linea vita
in copertura si acceder tramite una "scala metallica protetta".
I lavoratori procederanno OBBLIGATORIAMENTE con i necessari DPI, quali imbragature,
dispositivi di trattenuta e doppio cordino. Nel POS saranno esplicitate le procedure di montaggio ( e
smontaggio) della linea vita e di utilizzo.
Inoltre, l'impresa dovr documentare l'avvenuta formazione degli operai per l'utilizzo delle
imbragature.
Subito dopo l'installazione, la linea vita dovr essere omologata per poter essere utilizzata,
specificando il numero massimo di agganci di operatori consentiti; i lavoratori che andranno ad
operare dovranno essere in possesso dell'attestato di frequenza del corso per l'utilizzo dei DPI
necessari per operare in quota, e lavoreranno con doppio cordino per la trattenuta.
Dovr essere elaborato, a cura della ditta esecutrice come previsto nel capitolato speciale, un
piano d'emergenza e salvataggio per il soccorso, in caso di caduta, dei lavoratori che si
trovassero ad operare in copertura, per ridurre al minimo il tempo di sospensione inerte.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
2) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
3) Obblighi del datore di lavoro: protezione del capo;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall'alto o per
contatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di copricapo appropriato.
Parimenti devono essere provvisti di adatti copricapo i lavoratori che devono permanere,
senza altra protezione, sotto l'azione prolungata dei raggi del sole.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
Rimozioni, demolizioni e smontaggi
Sono previste rimozioni e smontaggi di apparecchiature ed impianti (o parti) esistenti. Inoltre, si
svolgeranno demolizioni di massetti e manti impermeabili in copertura.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Demolizioni: stoccaggio ed evacuazione detriti;
Prescrizioni Organizzative:
Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano
correttamente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96.
2) Demolizioni: convogliamento del materiale di demolizione;
Prescrizioni Organizzative:
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato
oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza
maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti in
modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere
adeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modo
che non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti od
ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale
accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 153; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 152.
4) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
5) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
6) DPI: utilizzatore argano a bandiera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
7) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti.
8) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta.
9) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;
Prescrizioni Organizzative:
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
10) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
11) Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come
spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti
mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione
a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.
12) segnale: Uso mezzi protezione(1);
Obbligo uso mezzi di protezione personale in dotazione a ciascuno
13) segnale: Proiezione schegge;
14) segnale: Caduta materiali;
15) segnale: Carichi sospesi;
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Movimentazione manuale dei carichi;
Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioni
ergonomiche sfavorevoli, a seguito di operazioni di trasporto o sostegno di un carico.
4) Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore
con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
5) Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso
o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilit
pedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
7) Inalazione polveri, fibre;
Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti
dall'esposizione per l'impiego diretto di materiali in grana minuta, in polvere o in fibrosi e/o
derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione.
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
8) Rumore;
Danni all'apparato uditivo, causati da prolungata esposizione al rumore prodotto da fonti
presenti nell'area di insediamento del cantiere.
9) Polveri;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presenti
nell'area di insediamento del cantiere.
Massetti, impermeabilizzazioni, isolamento termico, realizzazione tetto ventilato ed finiture in
copertura
Le attivit si svolgeranno in copertura. Saranno osservate scrupolosamente le procedura di sicurezza.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
2) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
3) DPI: operatore autogr;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi (tute).
4) DPI: utilizzatore betoniera a bicchiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) indumenti protettivi (tute).
5) DPI: utilizzatore impastatrice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); d)
guanti; e) indumenti protettivi (tute).
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
6) DPI: utilizzatore argano a bandiera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
7) DPI: utilizzatore argano a cavalletto;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
8) DPI: utilizzatore cannello a gas;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
calzature di sicurezza; b) guanti; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o
sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi (tute).
9) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta.
10) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
11) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Movimentazione manuale dei carichi;
Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioni
ergonomiche sfavorevoli, a seguito di operazioni di trasporto o sostegno di un carico.
4) Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore
con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
5) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
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6) Ustioni;
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura nei lavori a caldo o per
contatto con organi di macchine o per contatto con particelle di metallo incandescente o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
7) Rumore;
Danni all'apparato uditivo, causati da prolungata esposizione al rumore prodotto da fonti
presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Montaggio pannelli FV in copertura
Tutte le operazioni si svolgeranno seguendo scrupolosamente tutte le procedure di sicurezza.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
2) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
3) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
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di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore
con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
4) Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso
o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilit
pedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.
5) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
Attivit sugli impianti elettrici e cablaggi
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
2) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
3) Disposizioni di comportamento generale;
Prescrizioni Organizzative:
Lavori in prossimit di linee elettriche. Quando occorre effettuare lavori non elettrici in
prossimit di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per
circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le
norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere
fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare
ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza,
persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura
a distanza di sicurezza.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio
isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti
mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il
portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono
essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di
cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e
cedimento dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive:
Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti
dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli
interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la
sua pericolosit e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore tenuto a segnalare
immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto
elettrico, come ad esempio: a) apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori,
scatole, ecc.); b) materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che
presentino segni di bruciature; c) cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Lavori in prossimit di linee elettriche. La distanza di sicurezza deve essere tale che non
possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo
di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di
sicurezza non deve essere inferiore ai seguenti limiti: Un [kV] <= 1 allora D [m] >= 3; 1 <
Un [kV] <= 30 allora D [m] >= 3,5; 30 < Un [kV] <= 132 allora D [m] >= 5; Un [kV] > 132
allora D [m] >= 7 o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche.
Lampade portatili. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire
contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle
attrezzature usate e delle tensioni presenti.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti
con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle
apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con
oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove
questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non
spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E'
tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee
elettriche.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che
operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalit d'uso degli
interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere.
Riferimenti Normativi:
CEI 34-34; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 117.
4) Disposizioni generali per gli operatori di apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive:
Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere
adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare
artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio
realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in
maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di
danneggiamenti: a questo scopo necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero
del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri
strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto
possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di
alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio n sottoposti a
torsione, n agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di
cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica,
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 31
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
bisogner controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni
provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse
deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito
con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono
essere protetti adeguatamente e si dovr sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o
stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione
(dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere
accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si
deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile.
Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e
spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie
esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50C per cavi flessibili in
posa mobile e di 70 C per quelli flessibili in posa fissa, n scendere al di sotto dei -25 C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione,
all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la
eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione
eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima
attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore)
sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrer
individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo
dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori
uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori
automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di
fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, cos come
gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la
eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine
che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o
danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite
macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento,
si dovr accertare che: a) l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto"
(motore elettrico fermo); b) l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di
tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le
interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di
corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina
mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai
collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese
normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non
espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione
qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti
elettriche visibili, in particolare: a) il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla
macchina (in quanto in questa zona il conduttore soggetto ad usura e a sollecitazioni
meccaniche con possibilit di rottura dell'isolamento); b) la perfetta connessione della
macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrit dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di
lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
5) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 32
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti
isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto
di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di
demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
3) Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o
folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimit del lavoratore.
Andatoie e passerelle
Saranno utilizzate delle andatoie in corrispondenza degli scavi per il passaggio dei cavidotti.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) segnale: Pericolo caduta;
Rischi specifici:
1) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
2) Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso
o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilit
pedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.
3) Movimentazione manuale dei carichi;
Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioni
ergonomiche sfavorevoli, a seguito di operazioni di trasporto o sostegno di un carico.
Delimitazione scavi
Gli scavi per la sistemazione dei cavidotti saranno protetti con delle transenne modulari mobili, di
lunghezza di 2 m e altezza minima di 1,10 m. Le transenne saranno spostate e collocate per tratti, a
seconda dell'avanzamento dello scavo.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:
1) segnale: Caduta con dislivello;
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
2) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,
attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti
nel cantiere.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 33
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Cantierizzazione ed opere provvisionali
La Lavorazione suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Allestimento di cantiere
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura
Realizzazione linea vita in copertura
Smobilizzo del cantiere
Allestimento di cantiere (fase)
Allestimento del cantiere (recinzioni, cartellonistica, zone deposito materiali, aree per stoccaggio
detriti, servizi igienici e sanitari, viabilit carrabile e pedonale, segnali luminosi, impianti di
cantiere...)
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di cantiere ;
Addetto all'allestimento di un cantiere
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilit;
f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore per "Operaio polivalente";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione
manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello;
Ustioni.
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura
(fase)
Operazioni di montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio metallico fisso, di tipologia a
tubi e giunti, a telai prefabbricati, o a montanti e traversi prefabbricati, in conformit alle istruzioni
del libretto di Autorizzazione Ministeriale e secondo le procedure del PiMUS (Piano di Montaggio,
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 34
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Uso e Smontaggio).
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogr;
3) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Addetto alle operazioni di montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio metallico fisso,
di tipologia a tubi e giunti, a telai prefabbricati, o a montanti e traversi prefabbricati, in
conformit alle istruzioni del libretto di Autorizzazione Ministeriale e secondo le procedure del
PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio).
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) elmetto
(sia per gli addetti al montaggio che per quanti partecipano al lavoro da terra; tali elmetti
devono essere corredati da cinghia sottogola, indispensabile soprattutto per chi, lavorando in
elevazione, impossibilitato a recuperare facilmente il casco eventualmente perduto); b)
guanti; c) cintura di sicurezza a dissipazione di energia; d) calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
b) Movimentazione manuale dei carichi;
c) Rumore per "Ponteggiatore";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c) Ponteggio metallico fisso;
d) Scala semplice;
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale
dei carichi; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
Realizzazione linea vita in copertura (fase)
Realizzazione di una linea vita permanente, da utilizzare per le attivit di cantiere e, successivamente,
per le manutenzioni sulla copertura e all'impianto FV.
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Piattaforma sviluppabile.
Smobilizzo del cantiere (fase)
Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli
impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 35
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali
eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogr;
3) Carrello elevatore;
4) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Addetto allo smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di
lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione, della
recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le
attrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di
sicurezza.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
b) Rumore per "Operaio polivalente";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Argano a bandiera;
c) Attrezzi manuali;
d) Ponte su cavalletti;
e) Ponteggio metallico fisso;
f) Ponteggio mobile o trabattello;
g) Scala doppia;
h) Scala semplice;
i) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni;
Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei
carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
Adeguamento termo igrometrico dell'involucro edilizio
La Lavorazione suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura
Rimozione di pavimenti su copertura
Formazione di massetto per coperture
Realizzazione di colmo ventilato
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate
Impermeabilizzazione di coperture
Realizzazione di opere di lattoneria
Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura (fase)
Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in coperturaDurante la fase lavorativa si prevede il
trasporto orizzontale e verticale del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali
eventualmente recuperabili.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 36
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla rimozione in copertura ;
Addetto alla rimozione di manto di copertura in tegole e piccola orditura di supporto, eseguita
mediante l'utilizzo del martello demolitore elettrico e attrezzi manuali.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla rimozione di manto di copertura in tegole;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti;
b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e)
otoprotettori.
b) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
c) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
d) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 37
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
b) Inalazione polveri, fibre;
c) Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)";
d) Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Argano a cavalletto;
c) Attrezzi manuali;
d) Compressore con motore endotermico;
e) Martello demolitore elettrico;
f) Martello demolitore pneumatico;
g) Ponteggio metallico fisso;
h) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee,
reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri, fibre; Movimentazione manuale dei carichi;
Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.
Rimozione di pavimenti su copertura (fase)
Rimozione della pavimentazione - quando presente -, compresa la spicconatura della malta di
allattamento, e dell'impermeabilizzazione su copertura, eseguita mediante l'utilizzo del martello
demolitore elettrico e attrezzi manuali. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto orizzontale e
verticale del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente
recuperabili.
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla rimozione di pavimenti su copertura ;
Addetto alla rimozione della pavimentazione, compresa la spicconatura della malta di
allattamento, e dell'impermeabilizzazione su copertura, eseguita mediante l'utilizzo del martello
demolitore elettrico e attrezzi manuali.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla rimozione di pavimenti su copertura piana;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti;
b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e)
otoprotettori.
b) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 38
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
b) Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)";
c) Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Argano a cavalletto;
c) Attrezzi manuali;
d) Compressore con motore endotermico;
e) Martello demolitore elettrico;
f) Martello demolitore pneumatico;
g) Ponteggio metallico fisso;
h) Ponteggio mobile o trabattello;
i) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Irritazioni cutanee,
reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri, fibre; Movimentazione manuale dei carichi;
Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto.
Formazione di massetto per coperture (fase)
Formazione del massetto per le pendenze per coperture comunque eseguito (in calcestruzzo, in
calcestruzzo alleggerito con argilla espansa, con vermiculite, con perline di polistirolo espanso, in
malta bastarda).
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autogr;
2) Carrello elevatore.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di massetto per coperture;
Addetto alla formazione del massetto per le pendenze per coperture comunque eseguito (in
calcestruzzo, in calcestruzzo alleggerito con argilla espansa, con vermiculite, con perline di
polistirolo espanso, in malta bastarda, ecc.).
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di massetto per coperture;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti;
b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali.
b) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 39
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
adatta cintura di sicurezza.
c) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
d) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Impastatrice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
Movimentazione manuale dei carichi.
Realizzazione di colmo ventilato (fase)
Realizzazione di opere di colmo ventilato in lamiera metallica
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autogr;
2) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;
Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina
con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute); f) cintura di sicurezza.
b) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
c) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
d) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore per "Lattoniere (tetto)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Ponteggio metallico fisso;
c) Scala doppia;
d) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale
dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione
manuale dei carichi.
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate (fase)
Applicazione di barriera al vapore e pannelli isolanti di qualsiasi tipo su superfici esterne orizzontali,
previo pulizia ed eventuale ripristino della planeit, mediante collanti, tasselli o a fiamma.
Macchine utilizzate:
1) Autogru;
2) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate;
Addetto alla applicazione di pannelli isolanti di qualsiasi tipo su superfici esterne orizzontali,
previo pulizia ed eventuale ripristino della planeit, mediante collanti o tasselli.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore per "Operaio comune (murature)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Betoniera a bicchiere;
c) Ponteggio metallico fisso;
d) Ponteggio mobile o trabattello;
e) Ponte su cavalletti;
f) Scala semplice;
g) Taglierina elettrica;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazione manuale dei carichi; Caduta dall'alto;
Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni.
Impermeabilizzazione di coperture (fase)
Realizzazione di impermeabilizzazione di coperture eseguita con guaina bituminosa posata a caldo.
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autogr;
2) Carrello elevatore.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'impermeabilizzazione di coperture;
Addetto alla realizzazione di impermeabilizzazione di coperture eseguita con guaina bituminosa
posata a caldo.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'impermeabilizzazione di coperture;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
b) guanti; c) calzature di sicurezza a sfilamento rapido con suola antisdrucciolo e
imperforabile; d) mascherina con filtro specifico; e) occhiali di protezione; f) indumenti
protettivi (tute).
b) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
c) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
d) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore per "Impermeabilizzatore";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Cannello a gas;
c) Ponteggio metallico fisso;
d) Scala doppia;
e) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi,
esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale
dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione
manuale dei carichi.
Realizzazione di opere di lattoneria (fase)
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autogr;
2) Piattaforma sviluppabile.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;
Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina
con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute); f) cintura di sicurezza.
b) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
c) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
d) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore per "Lattoniere (tetto)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Ponteggio metallico fisso;
c) Scala doppia;
d) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale
dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione
manuale dei carichi.
Impianto fotovoltaico e cavidotto
Per le attivit di rimozione e demolizione, si fa riferimento alle sub-fasi gi analizzate per la fase di
"adeguamento termo igrometrico".
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
La Lavorazione suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Taglio di asfalto
Asportazione di strato di usura e collegamento
Scavo a sezione ristretta
Posa di conduttura elettrica
Rinterro di scavo
Formazione di fondazione stradale
Pozzetti di ispezione e opere d'arte
Formazione di manto di usura e collegamento
Realizzazione di impianto elettrico
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di conversione e
componenti.
Collegamenti agli impianti esistenti
Taglio di asfalto (fase)
Taglio dell'asfalto per la realizzazione di cavidotto eseguito con l'ausilio di attrezzi meccanici. La fase
lavorativa averr limitatamente la zona interessata ai lavori ed evitando l'interruzione del servizio
della strada stessa.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale;
Addetto al taglio dell'asfalto della carreggiata stradale eseguito con l'ausilio di attrezzi meccanici.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti;
b) casco; c) occhiali o schermi facciali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 45
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco";
c) Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Tagliasfalto a disco;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Incendi, esplosioni; Investimento,
ribaltamento; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni.
Asportazione di strato di usura e collegamento (fase)
Asportazione dello strato d'usura e collegamento mediante mezzi meccanici ed allontanamento dei
materiali di risulta.
Macchine utilizzate:
1) Scarificatrice;
2) Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento;
Addetto all'asportazione dello strato d'usura e collegamento mediante mezzi meccanici ed
allontanamento dei materiali di risulta.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie
respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilit.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)";
c) Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Compressore con motore endotermico;
c) Martello demolitore pneumatico;
d) Tagliasfalto a disco;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi,
esplosioni; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Scoppio; Inalazione polveri, fibre;
Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Investimento, ribaltamento;
Ustioni.
Scavo a sezione ristretta (fase)
Scavi a sezione ristretta, eseguiti a cielo aperto o all'interno di edifici con mezzi meccanici. Il ciglio
superiore dello scavo dovr risultare pulito e spianato cos come le pareti, che devono essere sgombre
da irregolarit o blocchi. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la
presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio o alla base del fronte di attacco.
Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o
per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al
consolidamento del terreno.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Escavatore;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 46
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
3) Pala meccanica.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo scavo a sezione ristretta;
Addetto all'esecuzione di scavi a sezione ristretta, eseguiti a cielo aperto o all'interno di edifici
con mezzi meccanici.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto allo scavo a sezione ristretta;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; e) mascherina antipolvere; f) otoprotettori.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Incendi, esplosioni;
c) Seppellimento, sprofondamento;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale
dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Posa di conduttura elettrica (fase)
Posa di cavi destinati alla distribuzione di energia elettrica in scavo a sezione obbligata,
precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e attrezzature
meccaniche.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura elettrica;
Addetto alla posa di cavi destinati alla distribuzione di energia elettrica in scavo a sezione
obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e
attrezzature meccaniche.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura elettrica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; e) otoprotettori.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
b) Rumore per "Idraulico";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione
manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 47
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rinterro di scavo (fase)
Rinterro e compattazione di scavi precedentemente eseguiti, a mano e/o con l'ausilio di mezzi
meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Dumper;
2) Pala meccanica.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al rinterro di scavo;
Addetto al rinterro e compattazione di scavi precedentemente eseguiti, a mano e/o con l'ausilio di
mezzi meccanici.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto al rinterro di scavo;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; e) mascherina antipolvere; f) otoprotettori.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Incendi, esplosioni;
c) Seppellimento, sprofondamento;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Andatoie e Passerelle;
c) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale
dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi.
Formazione di fondazione stradale (fase)
Formazione per strati di fondazione stradale con pietrame calcareo informe e massicciata di pietrisco,
compattazione eseguita con mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Pala meccanica;
2) Rullo compressore.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di fondazione stradale;
Addetto alla formazione per strati di fondazione stradale con pietrame calcareo informe e
massicciata di pietrisco, compattazione eseguita con mezzi meccanici.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di fondazione stradale;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie
respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilit.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Rumore per "Operaio comune polivalente";
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 48
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Pozzetti di ispezione e opere d'arte (fase)
Posa di pozzetti di ispezione prefabbricati.
Macchine utilizzate:
1) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa pozzetti di ispezione e opere d'arte;
Addetto alla posa di pozzetti di ispezione prefabbricati.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa pozzetti di ispezione e opere d'arte;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
b) Rumore per "Idraulico";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione
manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
Formazione di manto di usura e collegamento (fase)
Formazione di manto stradale in conglomerato bituminoso mediante esecuzione di strato/i di
collegamento e strato di usura, stesi e compattati con mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1) Rullo compressore;
2) Finitrice.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento;
Addetto alla formazione di manto stradale in conglomerato bituminoso mediante esecuzione di
strato/i di collegamento e strato di usura, stesi e compattiti con mezzi meccanici.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) maschera per la protezione delle vie
respiratorie; f) otoprotettori; g) indumenti protettivi; h) indumenti ad alta visibilit.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Investimento, ribaltamento;
b) Ustioni;
c) Rumore per "Operaio comune polivalente";
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 49
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Realizzazione di impianto elettrico (fase)
Realizzazione dell'impianto elettrico. Durante la fase lavorativa si prevede anche la realizzazione delle
opere murarie necessarie quali esecuzione e chiusura di tracce e fori per il passaggio degli impianti,
muratura di dispositivi di aggancio degli elementi e realizzazione di supporti.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico ;
Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti
isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
b) Disposizioni di comportamento generale;
Prescrizioni Organizzative:
Lavori in prossimit di linee elettriche. Quando occorre effettuare lavori non elettrici in
prossimit di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per
circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le
norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere
fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare
ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza,
persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura
a distanza di sicurezza.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio
isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante
trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti
mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il
portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono
essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di
cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e
cedimento dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive:
Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti
dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli
interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la
sua pericolosit e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore tenuto a segnalare
immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto
elettrico, come ad esempio: a) apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori,
scatole, ecc.); b) materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che
presentino segni di bruciature; c) cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Lavori in prossimit di linee elettriche. La distanza di sicurezza deve essere tale che non
possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo
di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di
sicurezza non deve essere inferiore ai seguenti limiti: Un [kV] <= 1 allora D [m] >= 3; 1 <
Un [kV] <= 30 allora D [m] >= 3,5; 30 < Un [kV] <= 132 allora D [m] >= 5; Un [kV] > 132
allora D [m] >= 7 o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche.
Lampade portatili. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire
contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 50
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
attrezzature usate e delle tensioni presenti.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti
con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle
apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con
oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove
questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non
spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E'
tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee
elettriche.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che
operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalit d'uso degli
interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere.
Riferimenti Normativi:
CEI 34-34; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 117.
c) Disposizioni generali per gli operatori di apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive:
Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere
adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare
artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio
realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in
maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di
danneggiamenti: a questo scopo necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero
del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri
strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto
possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di
alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio n sottoposti a
torsione, n agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di
cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica,
bisogner controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni
provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse
deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito
con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono
essere protetti adeguatamente e si dovr sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o
stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione
(dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere
accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si
deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile.
Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e
spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie
esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50C per cavi flessibili in
posa mobile e di 70 C per quelli flessibili in posa fissa, n scendere al di sotto dei -25 C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione,
all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la
eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione
eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima
attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore)
sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrer
individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo
dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori
uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 51
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automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di
fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, cos come
gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la
eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine
che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o
danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite
macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento,
si dovr accertare che: a) l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto"
(motore elettrico fermo); b) l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di
tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le
interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di
corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina
mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai
collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese
normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non
espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione
qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti
elettriche visibili, in particolare: a) il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla
macchina (in quanto in questa zona il conduttore soggetto ad usura e a sollecitazioni
meccaniche con possibilit di rottura dell'isolamento); b) la perfetta connessione della
macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrit dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di
lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
d) Disposizioni specifiche per gli operatori di apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive:
Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con
spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani,
ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali
adattatori non devono: a) avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla
lavorazione; b) avere portata inferiore a quella della presa; c) essere usati in luoghi con
pericolo di scoppio o di incendio; d) essere usati in prese con interruttori di blocco; e)
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere
presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco
del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica
in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti
frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono
essere utilizzati: a) apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio
quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola
(trasformatore di isolamento); b) apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza
(uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi:
CEI 23-34; CEI 23-50; CEI 23-57; CEI 64-8.
e) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 52
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accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
f) Elettricista: lavori in quota;
Prescrizioni Esecutive:
Durante i lavori in quota (ad esempio: su ponteggi, serbatoi, silos, coperture, ecc.) adoperare
l'imbracatura di sicurezza, ogni qualvolta non si possa usufruire delle apposite misure di
protezione collettiva.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)";
b) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)";
c) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala doppia;
c) Scala semplice;
d) Scanalatrice per muri ed intonaci;
e) Trapano elettrico;
f) Ponteggio mobile o trabattello;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti,
stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello.
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti. (fase)
N.B. Vista la particolarit di questa lavorazione, l'impresa dovr esplicitare nel POS le proprie
procedure complementari e di dettaglio a quelle indicate nel presente PSC.
(punto 2.1.3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Macchine utilizzate:
1) Autogr;
2) Piattaforma sviluppabile;
3) Dumper.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate;
Addetto alla applicazione di pannelli fotovoltaici
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
b) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 53
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
c) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Caduta dall'alto;
b) Rumore per "Operaio comune (murature)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Betoniera a bicchiere;
c) Ponteggio metallico fisso;
d) Ponteggio mobile o trabattello;
e) Ponte su cavalletti;
f) Scala semplice;
g) Taglierina elettrica;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Movimentazione manuale dei carichi; Caduta dall'alto;
Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni.
2) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico in copertura;
Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico in copertura, per il cablaggio e il collegamento
di tutte le componenti elettriche.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti
isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
b) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
c) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
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Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
d) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)";
b) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Ponteggio mobile o trabattello;
c) Scala doppia;
d) Scala semplice;
e) Scanalatrice per muri ed intonaci;
f) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale
dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni; Caduta
dall'alto.
Collegamenti agli impianti esistenti (fase)
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di conduttura elettrica;
Addetto alla posa di cavi destinati alla distribuzione di energia elettrica in scavo a sezione
obbligata, precedentemente eseguito, previa sistemazione del letto di posa con attrezzi manuali e
attrezzature meccaniche.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di conduttura elettrica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; e) otoprotettori.
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Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Scivolamenti, cadute a livello;
b) Rumore per "Idraulico";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione
manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
2) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico ;
Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel
successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti
isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
b) Disposizioni di comportamento generale;
Prescrizioni Organizzative:
Lavori in prossimit di linee elettriche. Quando occorre effettuare lavori non elettrici in
prossimit di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per
circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le
norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere
fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare
ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza,
persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura
a distanza di sicurezza.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio
isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante
trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti
mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il
portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono
essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di
cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e
cedimento dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive:
Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti
dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli
interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la
sua pericolosit e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore tenuto a segnalare
immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto
elettrico, come ad esempio: a) apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori,
scatole, ecc.); b) materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che
presentino segni di bruciature; c) cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Lavori in prossimit di linee elettriche. La distanza di sicurezza deve essere tale che non
possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo
di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di
sicurezza non deve essere inferiore ai seguenti limiti: Un [kV] <= 1 allora D [m] >= 3; 1 <
Un [kV] <= 30 allora D [m] >= 3,5; 30 < Un [kV] <= 132 allora D [m] >= 5; Un [kV] > 132
allora D [m] >= 7 o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche.
Lampade portatili. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire
contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle
attrezzature usate e delle tensioni presenti.
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti
con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle
apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con
oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove
questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non
spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E'
tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee
elettriche.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che
operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalit d'uso degli
interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere.
Riferimenti Normativi:
CEI 34-34; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 117.
c) Disposizioni generali per gli operatori di apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive:
Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere
adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare
artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio
realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in
maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di
danneggiamenti: a questo scopo necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero
del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri
strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto
possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di
alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio n sottoposti a
torsione, n agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di
cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica,
bisogner controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni
provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse
deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito
con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono
essere protetti adeguatamente e si dovr sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o
stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione
(dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere
accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si
deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile.
Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e
spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie
esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50C per cavi flessibili in
posa mobile e di 70 C per quelli flessibili in posa fissa, n scendere al di sotto dei -25 C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione,
all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la
eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione
eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima
attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore)
sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrer
individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo
dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori
uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori
automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 57
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, cos come
gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la
eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine
che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o
danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite
macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento,
si dovr accertare che: a) l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto"
(motore elettrico fermo); b) l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di
tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le
interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di
corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina
mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai
collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese
normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non
espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione
qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti
elettriche visibili, in particolare: a) il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla
macchina (in quanto in questa zona il conduttore soggetto ad usura e a sollecitazioni
meccaniche con possibilit di rottura dell'isolamento); b) la perfetta connessione della
macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrit dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di
lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
d) Disposizioni specifiche per gli operatori di apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive:
Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con
spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani,
ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali
adattatori non devono: a) avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla
lavorazione; b) avere portata inferiore a quella della presa; c) essere usati in luoghi con
pericolo di scoppio o di incendio; d) essere usati in prese con interruttori di blocco; e)
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere
presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco
del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica
in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti
frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono
essere utilizzati: a) apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio
quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola
(trasformatore di isolamento); b) apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza
(uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi:
CEI 23-34; CEI 23-50; CEI 23-57; CEI 64-8.
e) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 58
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
f) Elettricista: lavori in quota;
Prescrizioni Esecutive:
Durante i lavori in quota (ad esempio: su ponteggi, serbatoi, silos, coperture, ecc.) adoperare
l'imbracatura di sicurezza, ogni qualvolta non si possa usufruire delle apposite misure di
protezione collettiva.
Rischi a cui esposto il lavoratore:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)";
b) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)";
c) Elettrocuzione;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala doppia;
c) Scala semplice;
d) Scanalatrice per muri ed intonaci;
e) Trapano elettrico;
f) Ponteggio mobile o trabattello;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti,
stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello.
RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.
Elenco dei rischi:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Elettrocuzione;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Movimentazione manuale dei carichi;
8) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco";
9) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)";
10) Rumore per "Idraulico";
11) Rumore per "Impermeabilizzatore";
12) Rumore per "Lattoniere (tetto)";
13) Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)";
14) Rumore per "Operaio comune (murature)";
15) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)";
16) Rumore per "Operaio comune polivalente";
17) Rumore per "Operaio polivalente";
18) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo";
19) Rumore per "Ponteggiatore";
20) Scivolamenti, cadute a livello;
21) Seppellimento, sprofondamento;
22) Ustioni;
23) Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco";
24) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)";
25) Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)";
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 59
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
26) Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)".
RISCHIO: "Caduta dall'alto"
Descrizione del Rischio:
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di
adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di massetto per coperture; Realizzazione di colmo
ventilato; Impermeabilizzazione di coperture; Realizzazione di opere di lattoneria;
Prescrizioni Organizzative:
Le aperture lasciate nei solai o nelle piattaforme di lavoro devono essere circondate da
normale parapetto e da tavola fermapiede oppure devono essere coperte con tavolato
solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di
servizio. Qualora le aperture vengano usate per il passaggio di materiali o di persone, un lato
del parapetto pu essere costituito da una barriera mobile non asportabile, che deve essere
aperta soltanto per il tempo necessario al passaggio. Le aperture nei muri prospicienti il
vuoto o vani che abbiano una profondit superiore a m 0,50 devono essere munite di
normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da
impedire la caduta di persone.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 146.
b) Nelle lavorazioni: Formazione di massetto per coperture; Realizzazione di colmo
ventilato; Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate;
Impermeabilizzazione di coperture; Realizzazione di opere di lattoneria; Installazione
di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di conversione e
componenti.;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
c) Nelle lavorazioni: Scavo a sezione ristretta; Rinterro di scavo;
Prescrizioni Esecutive:
Il ciglio del fronte di scavo dovr essere reso inaccessibile mediante barriere mobili,
posizionate ad opportuna distanza di sicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello
scavo stesso. Dovr provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavo con opportuni
cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da
regolari parapetti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.
RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"
Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di
materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni
mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a distanza.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Esecutive:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 60
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Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della
manovra di sollevamento devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente.
Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento
del carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con
attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo stretto necessario.
Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del
carico, devono allontanarsi al pi presto dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento.
Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria
del carico.
Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al
carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti,
solo quando questo giunto quasi al suo piano di destinazione.
Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio
di sollevamento, bisogner accertarsi preventivamente della stabilit del carico stesso.
Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di
richiamo del gancio da parte dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente
rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali, per
evitare agganci accidentali.
b) Nelle lavorazioni: Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura; Rimozione
di pavimenti su copertura ;
Prescrizioni Organizzative:
Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato
oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza
maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti in
modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere
adeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modo
che non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti od
ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale
accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 153; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 152.
RISCHIO: "Elettrocuzione"
Descrizione del Rischio:
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o
folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimit del lavoratore.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei
parapetti in copertura;
Prescrizioni Organizzative:
Quando occorre effettuare lavori non elettrici in prossimit di linee elettriche o di impianti
elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non
sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare
almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti
attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano
l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici,
apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza.
Prescrizioni Esecutive:
La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche
pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle
tensioni presenti e comunque la distanza di sicurezza non deve essere inferiore ai seguenti
limiti: Un [kV] <= 1 allora D [m] >= 3; 1 < Un [kV] <= 30 allora D [m] >= 3,5; 30 < Un
[kV] <= 132 allora D [m] >= 5; Un [kV] > 132 allora D [m] >= 7
o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 61
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Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 117.
RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre"
Descrizione del Rischio:
Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per
l'impiego diretto di materiali in grana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o
operazioni che ne comportano l'emissione.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura;
Prescrizioni Organizzative:
Demolizioni: inumidimento materiali. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere
a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di
risulta.
Demolizioni: materiali contenenti amianto. Prima di procedere alla demolizione del
manufatto accertarsi che lo stesso non presenti materiali contenenti amianto, ed
eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformit a quanto disposto
dal D.M. Sanit del 6.09.1994.
Demolizioni: stoccaggio ed evacuazione detriti. Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione
dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 153.
RISCHIO: "Incendi, esplosioni"
Descrizione del Rischio:
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni a seguito di lavorazioni in presenza o in prossimit di
materiali, sostanze o prodotti infiammabili.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Scavo a sezione ristretta; Rinterro di scavo;
Prescrizioni Esecutive:
Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate
dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc.
RISCHIO: "Investimento, ribaltamento"
Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle
stesse.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Allestimento di cantiere; Taglio di asfalto ; Asportazione di strato di
usura e collegamento; Formazione di fondazione stradale; Formazione di manto di
usura e collegamento;
Prescrizioni Esecutive:
Indumenti da lavoro ad alta visibilit, per tutti gli operatori impegnati nei lavori stradali o
che operano in zone con forte flusso di mezzi d'opera.
b) Nelle lavorazioni: Asportazione di strato di usura e collegamento;
Prescrizioni Esecutive:
L'addetto a terra della scarificatrice, dovr opportunamente segnalare l'area di lavoro della
macchina e provvedere adeguatamente a deviare il traffico stradale.
c) Nelle lavorazioni: Formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Esecutive:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 62
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L'addetto a terra della finitrice, dovr opportunamente segnalare l'area di lavoro della
macchina e provvedere adeguatamente a deviare il traffico stradale.
RISCHIO: "Movimentazione manuale dei carichi"
Descrizione del Rischio:
Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioni ergonomiche
sfavorevoli, a seguito di operazioni di trasporto o sostegno di un carico.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei
parapetti in copertura;
Prescrizioni Organizzative:
Movimentazione manuale dei carichi: misure generali. Il datore di lavoro adotta le
misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature
meccaniche, per evitare la necessit di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei
lavoratori.
Movimentazione manuale dei carichi: adozione di metodi di lavoro. Qualora non sia
possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di
lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai
lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la
movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessit di una
movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non pu essere evitata, il
datore di lavoro: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri
condizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le
condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione; c) evita o riduce i rischi,
particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in
particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e
delle esigenze che tale attivita' comporta; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza
sanitaria.
Movimentazione manuale dei carichi: elementi di riferimento. La movimentazione
manuale di un carico pu costituire un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in
particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) il carico troppo pesante; b) ingombrante o
difficile da afferrare; c) in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; d)
collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza
dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; e) pu, a motivo della struttura
esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di
urto. Lo sforzo fisico pu presentare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in
particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) eccessivo; b) pu essere effettuato soltanto
con un movimento di torsione del tronco; c) pu comportare un movimento brusco del
carico; d) compiuto col corpo in posizione instabile. Le caratteristiche dell'ambiente di
lavoro possono aumentare le possibilit di rischio di patologie da sovraccarico
biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) lo spazio libero, in
particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell'attivit richiesta; b) il pavimento
ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o scivoloso il posto o l'ambiente di lavoro
non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un'altezza di sicurezza
o in buona posizione; c) il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la
manipolazione del carico a livelli diversi; d) il pavimento o il punto di appoggio sono
instabili; e) la temperatura, l'umidit o la ventilazione sono inadeguate. L'attivit pu
comportare un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare
dorso-lombari se comporta una o pi delle seguenti esigenze: a) sforzi fisici che sollecitano
in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati; b) pause e periodi
di recupero fisiologico insufficienti; c) distanze troppo grandi di sollevamento, di
abbassamento o di trasporto; d) un ritmo imposto da un processo che non pu essere
modulato dal lavoratore.
Prescrizioni Esecutive:
Movimentazione manuale dei carichi: modalit di stoccaggio. Le modalit di stoccaggio
del materiale movimentato devono essere tali da garantire la stabilit al ribaltamento, tenute
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 63
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Verificare la
compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 33.
RISCHIO: Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 184
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Taglio di asfalto ;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i
valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 64
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati
da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse limitato, ove
ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Utilizzo tagliasfalto a disco (B620), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 20 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico; Installazione di pannelli fv,
posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di conversione e componenti.;
Collegamenti agli impianti esistenti;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i
valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 65
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati
da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse limitato, ove
ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Utilizzo scanalatrice elettrica (B581), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
2) Scanalature con attrezzi manuali (A60), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Idraulico"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 91 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Posa di conduttura elettrica; Pozzetti di ispezione e opere d'arte;
Collegamenti agli impianti esistenti;
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 66
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
RISCHIO: Rumore per "Impermeabilizzatore"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 289
del C.P.T. Torino (Impermeabilizzazioni - Impermeabilizzazioni (Guaine)).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Impermeabilizzazione di coperture;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i
valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 67
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati
da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse limitato, ove
ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Posa guaine (utilizzo cannello) (B176), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Lattoniere (tetto)"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 126
del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Uguale a 80 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di colmo ventilato; Realizzazione di opere di
lattoneria;
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 68
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
RISCHIO: Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 96 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura; Rimozione
di pavimenti su copertura ;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i
valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 69
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati
da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse limitato, ove
ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Utilizzo martello pneumatico (B368), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 20 dB(A)).
2) Movimentazione e scarico macerie (A49), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI
delludito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Operaio comune (murature)"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 43 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e
inclinate; Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari
gruppi di conversione e componenti.;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i
valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 70
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati
da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse limitato, ove
ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Utilizzo sega circolare per laterizi (B595), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI
delludito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 25 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 196
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Asportazione di strato di usura e collegamento;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 71
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i
valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati
da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse limitato, ove
ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Utilizzo attrezzi manuali (in presenza di escavatore) (A123), protezione dell'udito
Obbligatoria, DPI delludito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
2) Utilizzo tagliasfalto a disco (B618), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 20 dB(A)).
3) Stesura manto (con attrezzi manuali) (A124 - A125), protezione dell'udito Obbligatoria,
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 72
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
DPI delludito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Operaio comune polivalente"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 148
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Uguale a 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di fondazione stradale; Formazione di manto di usura e
collegamento;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori
esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex > 80 dB(A)) e minori o uguali ai
valori superiori di azione (Lex <= 85 dB(A)), su loro richiesta e qualora il medico
competente ne conferma l'opportunit.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 73
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Confezione malta (B141), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito Generico
(cuffie o inserti) (valore di attenuazione 10 dB(A)).
2) Stesura manto (con attrezzi manuali) (A101), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI
delludito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 10 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Operaio polivalente"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 49.1
del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Compresa tra 80 e 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il
cantiere "Compresa tra 80 e 85 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Allestimento di cantiere; Smobilizzo del cantiere;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori
esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex > 80 dB(A)) e minori o uguali ai
valori superiori di azione (Lex <= 85 dB(A)), su loro richiesta e qualora il medico
competente ne conferma l'opportunit.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o superiori
ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi provenienti
dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure adottate volte a
eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di esposizione e dei
valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle valutazioni
,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per individuare e segnalare gli
effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori
hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle
quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto
dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazione
sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 74
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di specifici
DPI delludito:
1) Posa manufatti (serramenti, ringhiere, sanitari, corpi radianti) (A33), protezione dell'udito
Facoltativa, DPI delludito Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art. 77
comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
RISCHIO: Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 37 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di massetto per coperture;
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
RISCHIO: Rumore per "Ponteggiatore"
Descrizione del Rischio:
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 31 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 75
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
parapetti in copertura;
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o di
ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di metodi di
lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro
adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai
requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e
formazione sulluso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
l'esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti e/o adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale,
quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione e della durata e dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in questi
locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo.
RISCHIO: "Scivolamenti, cadute a livello"
Descrizione del Rischio:
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco
sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilit pedonale e/o dalla
cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Posa di conduttura elettrica; Pozzetti di ispezione e opere d'arte;
Collegamenti agli impianti esistenti;
Prescrizioni Esecutive:
Il ciglio del fronte di scavo dovr essere reso inaccessibile mediante barriere mobili,
posizionate ad opportuna distanza di sicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello
scavo stesso. Dovr provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavo con opportuni
cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da
regolari parapetti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118.
RISCHIO: "Seppellimento, sprofondamento"
Descrizione del Rischio:
Seppellimento e sprofondamento a seguito di slittamenti, frane, crolli o cedimenti nelle operazioni di
scavi all'aperto o in sotterraneo, di demolizione, di manutenzione o pulizia all'interno di silos, serbatoi
o depositi, di disarmo delle opere in c.a., di stoccaggio dei materiali, e altre.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Scavo a sezione ristretta;
Prescrizioni Organizzative:
Scavi in trincea, pozzi, cunicoli: armature di sostegno. Nello scavo di pozzi e di trincee
profondi pi di m 1,50, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di
stabilit, anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che
procede lo scavo, all'applicazione delle necessarie armature di sostegno. Qualora la
lavorazione richieda che il lavoratore operi in posizione curva, anche per periodi di tempo
limitati, la suddetta armatura di sostegno dovr essere posta in opera gi da profondit
maggiori od uguali a 1,20 m. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 76
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
bordi degli scavi di almeno cm 30. Nello scavo dei cunicoli, a meno che si tratti di roccia
che non presenti pericolo di distacchi, devono predisporsi idonee armature per evitare
franamenti della volta e delle pareti. Dette armature devono essere applicate man mano che
procede il lavoro di avanzamento; la loro rimozione pu essere effettuata in relazione al
progredire del rivestimento in muratura. Idonee precauzioni e armature devono essere
adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinanza dei relativi scavi vi siano fabbriche o
manufatti, le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi.
Scavi in trincea: sbadacchiature vietate. Le pareti inclinate non dovranno essere armate
con sbadacchi orizzontali in quanto i puntelli ed i traversi potrebbero slittare verso l'alto per
effetto della spinta del terreno. Si dovr verificare che le pareti inclinate abbiano pendenza
di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 119.
b) Nelle lavorazioni: Scavo a sezione ristretta; Rinterro di scavo;
Prescrizioni Esecutive:
E' vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi
siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 120.
c) Nelle lavorazioni: Rinterro di scavo;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai, oltre
che nel campo di azione dell'escavatore, anche alla base dello scavo.
RISCHIO: "Ustioni"
Descrizione del Rischio:
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura nei lavori a caldo o per contatto
con organi di macchine o per contatto con particelle di metallo incandescente o motori, o sostanze
chimiche aggressive.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Formazione di manto di usura e collegamento;
Prescrizioni Esecutive:
L'addetto a terra della finitrice dovr tenersi a distanza di sicurezza dai bruciatori.
RISCHIO: Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco"
Descrizione del Rischio:
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
184 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali): a) utilizzo tagliasfalto a
disco per 60%.
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Taglio di asfalto ;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori
ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata
periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico
competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e
resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del
rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, pu disporre contenuti e
periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 77
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano
informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di
esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle
valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit per individuare e
segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso
corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e
controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati i
valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al
minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il
valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il
valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro
privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle
che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di
alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a
vibrazione.
Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che
consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all'utensile.
Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un
programma di manutenzione regolare e periodico degli attrezzi o macchine condotte a mano.
Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le
modalit corrette di prensione e di impugnatura delle attrezzature o macchine condotte a
mano in conformit alla formazione ricevuta.
Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani
riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani
durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
RISCHIO: Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"
Descrizione del Rischio:
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%.
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 78
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico; Installazione di pannelli fv,
posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di conversione e componenti.;
Collegamenti agli impianti esistenti;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori
ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata
periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico
competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e
resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del
rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, pu disporre contenuti e
periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione
a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano
informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di
esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle
valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit per individuare e
segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso
corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e
controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati i
valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al
minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il
valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il
valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro
privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle
che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di
alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a
vibrazione.
Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che
consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all'utensile.
Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un
programma di manutenzione regolare e periodico degli attrezzi o macchine condotte a mano.
Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le
modalit corrette di prensione e di impugnatura delle attrezzature o macchine condotte a
mano in conformit alla formazione ricevuta.
Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani
riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani
durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 79
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
alle vibrazioni, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
RISCHIO: Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"
Descrizione del Rischio:
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
96 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo martello demolitore
pneumatico per 5%; b) utilizzo martello demolitore elettrico per 25%.
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura; Rimozione
di pavimenti su copertura ;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori
ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata
periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico
competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e
resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del
rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, pu disporre contenuti e
periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione
a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano
informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di
esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle
valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit per individuare e
segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso
corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e
controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati i
valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al
minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il
valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il
valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro
privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle
che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di
alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a
vibrazione.
Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che
consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all'utensile.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 80
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un
programma di manutenzione regolare e periodico degli attrezzi o macchine condotte a mano.
Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le
modalit corrette di prensione e di impugnatura delle attrezzature o macchine condotte a
mano in conformit alla formazione ricevuta.
Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani
riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani
durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
RISCHIO: Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Descrizione del Rischio:
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
196 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali): a) utilizzo tagliasfalto a
disco per 2%; b) utilizzo tagliasfalto a martello per 2%; c) Utilizzo martello demolitore pneumatico
per 1%.
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a) Nelle lavorazioni: Asportazione di strato di usura e collegamento;
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori
ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata
periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico
competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e
resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del
rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, pu disporre contenuti e
periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una esposizione
a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ricevano
informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle misure adottate
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite di
esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati delle
valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit per individuare e
segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle
procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso
corretto dei dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e
controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati i
valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al
minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
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Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio il
valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse al corpo intero il
valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro
privilegia, all'atto dell'acquisto di nuove attrezzature o macchine condotte a mano, quelle
che espongono a minori livelli di vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 5 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano di
alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a
vibrazione.
Adozione di sistemi di lavoro. Il datore di lavoro adotta sistemi di lavoro ergonomici che
consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all'utensile.
Manutenzione attrezzi o macchine condotte a mano. Il datore di lavoro adotta un
programma di manutenzione regolare e periodico degli attrezzi o macchine condotte a mano.
Utilizzo corretto di attrezzi o macchine condotte a mano. I lavoratori devono applicare le
modalit corrette di prensione e di impugnatura delle attrezzature o macchine condotte a
mano in conformit alla formazione ricevuta.
Procedure di lavoro e esercizi alle mani. I lavoratori devono assicurarsi di avere le mani
riscaldate prima e durante il turno di lavoro ed effettuare esercizi e massaggi alle mani
durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di DPI (guanti antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
Fornitura di DPI (maniglie antivibranti). Il datore di lavoro fornisce, ai lavoratori esposti
alle vibrazioni, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
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ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco degli attrezzi:
1) Andatoie e Passerelle;
2) Argano a bandiera;
3) Argano a cavalletto;
4) Attrezzi manuali;
5) Betoniera a bicchiere;
6) Cannello a gas;
7) Compressore con motore endotermico;
8) Impastatrice;
9) Martello demolitore elettrico;
10) Martello demolitore pneumatico;
11) Ponte su cavalletti;
12) Ponteggio metallico fisso;
13) Ponteggio mobile o trabattello;
14) Scala doppia;
15) Scala semplice;
16) Scanalatrice per muri ed intonaci;
17) Sega circolare;
18) Smerigliatrice angolare (flessibile);
19) Tagliasfalto a disco;
20) Taglierina elettrica;
21) Trapano elettrico.
Andatoie e Passerelle
Le andatoie e le passerelle sono delle opere provvisionali che vengono predisposte per consentire il
collegamento di posti di lavoro collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi
in trincea o ponteggi.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Andatoie e Passerelle: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'utilizzo: 1) Controllare la stabilit, solidit e completezza dell'andatoia o
passerella, rivolgendo particolare attenzione al tavolato di calpestio ed ai parapetti; 2)
Evitare di sovraccaricare l'andatoia o passerella; 3) Ogni anomalia o instabilit dell'andatoia
o passerella, andr tempestivamente segnalata al preposto e/o al datore di lavoro.
Principali modalit di posa in opera: 1) Le andatoie o passerelle devono avere larghezza
non inferiore a m 0.60 se destinate al solo passaggio dei lavoratori, a m 1.20 se destinate
anche al trasporto dei materiali; 2) La pendenza non deve essere superiore al 50%; 3) Per
andatoie lunghe, la passarella dovr esser interrotta da pianerottoli di riposo; 4) Sul
calpestio delle andatoie e passarelle, andranno fissati listelli trasversali a distanza non
superiore al passo di un uomo carico; 5) I lati delle andatoie e passerelle prospicienti il
vuoto, dovranno essere munite di normali parapetti e tavole fermapiede; 6) Qualora le
andatoie e passerelle costituiscano un passaggio stabile non provvisorio e sussista la
possibilit di caduta di materiali dall'alto, andranno adeguatamente protette a mezzo di un
impalcato di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 130.
2) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;
Prescrizioni Organizzative:
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Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
calzature di sicurezza; b) guanti; c) indumenti protettivi (tute).
Argano a bandiera
L'argano un apparecchio di sollevamento costituito da un motore elevatore e dalla relativa struttura
di supporto. L'argano a bandiera utilizza un supporto snodato, che consente la rotazione dell'elevatore
attorno ad un asse verticale, favorendone l'utilizzo in ambienti ristretti, per sollevare carichi di
modeste entit. L'elevatore a bandiera viene utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero
e piccola ristrutturazione per il sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi. I carichi
movimentati non devono essere eccessivamente pesanti ed ingombranti.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati che il braccio girevole portante l'argano sia stato fissato,
mediante staffe, con bulloni a vite muniti di dado e controdado, a parti stabili quali pilastri
in cemento armato, ferro o legno; 2) Qualora l'argano a bandiera debba essere collocato su
un ponteggio, accertati che il montante su cui verr ancorato, sia stato raddoppiato; 3)
Verifica che sia stata efficacemente transennata l'area di tiro al piano terra; 4) Verifica che
l'intero perimetro del posto di manovra sia dotato di parapetto regolamentare; 5) Accertati
che siano rispettate le distanze minime da linee elettriche aeree; 6) Assicurati
dell'affidabilit dello snodo di sostegno dell'argano; 7) Accertati che sussista il
collegamento con l'impianto di messa a terra; 8) Verifica l'efficienza dell'interruttore di
linea presso l'elevatore; 9) Accertati della funzionalit della pulsantiera di comando; 10)
Accertati che sul tamburo di avvolgimento del cavo, sussistano almeno 3 spire in
corrispondenza dello svolgimento massimo del cavo stesso; 11) Verificare la corretta
installazione e la perfetta funzionalit dei dispositivi di sicurezza (dispositivo di fine corsa
di salita e discesa del gancio, dispositivo limitatore di carico, arresto automatico in caso di
interruzione dell'alimentazione, dispositivo di frenata per il pronto arresto e fermo del
carico, dispositivo di sicurezza del gancio).
Durante l'uso: 1) Prendi visione della portata della macchina; 2) Accertati della corretta
imbracatura ed equilibratura del carico, e della perfetta chiusura della sicura del gancio; 3)
Utilizza dispositivi e contenitori idonei allo specifico materiale da movimentare (secchio,
cesta, cassone, ecc.); 4) Impedisci a chiunque di sostare sotto il carico; 5) Effettua le
operazioni di sollevamento o discesa del carico con gradualit, evitando brusche frenate o
partenze, per non assegnare ulteriori sforzi dinamici; 6) Rimuovi le apposite barriere mobili
solo dopo aver indossato la cintura di sicurezza; 7) Evita assolutamente di utilizzare la fune
dell'argano per imbracare carichi; 8) Sospendi immediatamente le operazioni quando vi sia
presenza di persone esposte al pericolo di caduta di carichi dall'alto o in presenza di vento
forte.
Dopo l'uso: 1) Provvedi a liberare il gancio da eventuali carichi, a riavvolgere la fune
portando il gancio sotto il tamburo, a ruotare l'elevatore verso l'interno del piano di lavoro, a
interrompere l'alimentazione elettrica e a chiudere l'apertura per il carico con le apposite
barriere mobili bloccandole mediante lucchetto o altro sistema equivalente; 2) Effettua tutte
le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel
libretto d'uso e segnala eventuali anomalie riscontrate al preposto e/o al datore di lavoro.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore argano a bandiera;
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
Argano a cavalletto
L'argano un apparecchio di sollevamento costituito da un motore elevatore e dalla relativa struttura
di supporto. L'argano a cavalletto ha una struttura di supporto realizzata con due cavalletti: quello
anteriore attrezzato con due staffoni per agevolare l'operatore durante la ricezione del carico; mentre
quello posteriore solidale con i due cassoni per la zavorra. Il dispositivo di elevazione scorre su una
rotaia fissa che collega superiormente i due staffoni e permette lo spostamento del materiale fuori dal
piano di sostegno. I carichi movimentati non devono essere eccessivamente pesanti ed ingombranti.
assolutamente vietato adibire l'utilizzo al trasporto di persone.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Argano a cavalletto: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati che l'argano a cavalletto sia stato installato su superfici piane
e ben livellate; 2) Verifica che sia stata efficacemente transennata l'area di tiro al piano
terra; 3) Verifica che l'intero perimetro del posto di manovra sia dotato di parapetto
regolamentare; 4) Accertati che siano rispettate le distanze minime da linee elettriche aeree;
5) Assicurati dell'affidabilit strutturale del cavalletto portante l'argano; 6) Assicurati
dell'affidabilit strutturale dei cassoni per la zavorra, del loro adeguato riempimento (non
possono essere utilizzati liquidi ma solo inerti di peso specifico noto) e dell'integrit del
relativo dispositivo di chiusura; 7) Qualora l'argano sia stato ubicato in un piano intermedio
del fabbricato, assicurati della funzionalit del puntone di reazione o altro tipo di fissaggio;
8) Accertati che sussista il collegamento con l'impianto di messa a terra; 9) Verifica
l'efficienza dell'interruttore di linea presso l'elevatore; 10) Accertati della funzionalit della
pulsantiera di comando; 11) Assicurati della presenza, nella parte frontale dell'argano, delle
tavole fermapiede da 30 cm e degli staffoni di sicurezza (appoggi alti 1,20 m. dal piano di
lavoro e sporgenti 20 cm. aventi la funzione di offrire al lavoratore un valido appiglio
durante le fasi di ricezione del carico; 12) Accertati che sul tamburo di avvolgimento del
cavo, sussistano almeno 3 spire in corrispondenza dello svolgimento massimo del cavo
stesso; 13) Verificare la corretta installazione e la perfetta funzionalit dei dispositivi di
sicurezza (dispositivo di fine corsa di salita e discesa del gancio, dispositivo limitatore di
carico, arresto automatico in caso di interruzione dell'alimentazione, dispositivo di frenata
per il pronto arresto e fermo del carico, dispositivo di fine corsa ad azione ammortizzata per
il carrello dell'argano, dispositivo di sicurezza del gancio); 14) Accertati del corretto
inserimento del perno per il fermo della prolunga del braccio.
Durante l'uso: 1) Prendi visione della portata della macchina: ricordati che la portata varia
in funzione delle condizioni d'impiego (come la lunghezza del braccio o la sua inclinazione);
2) Accertati della corretta imbracatura ed equilibratura del carico, e della perfetta chiusura
della sicura del gancio; utilizza dispositivi e contenitori idonei allo specifico materiale da
movimentare (secchio, cesta, cassone, ecc.); 3) Impedisci a chiunque di sostare sotto il
carico; 4) Effettua le operazioni di sollevamento o discesa del carico con gradualit,
evitando brusche frenate o partenze, per non assegnare ulteriori sforzi dinamici; 5) Rimuovi
gli staffoni solo dopo aver indossato la cintura di sicurezza; 6) Evita assolutamente di
utilizzare la fune dell'argano per imbracare carichi; 7) Sospendi immediatamente le
operazioni quando vi sia presenza di persone esposte al pericolo di caduta di carichi dall'alto
o in presenza di vento forte.
Dopo l'uso: 1) Provvedi a liberare il gancio da eventuali carichi, a riavvolgere la fune
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 85
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
portando il gancio sotto il tamburo, a bloccare l'argano sul fine corsa interno, a interrompere
l'alimentazione elettrica e a chiudere l'apertura per il carico con le apposite barriere mobili
bloccandole mediante lucchetto o altro sistema equivalente; 2) Effettua tutte le operazioni
di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto d'uso e
segnala eventuali anomalie riscontrate al preposto e/o al datore di lavoro.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore argano a cavalletto;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.),
presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata
all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione
svolta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Punture, tagli, abrasioni;
2) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati del buono stato della parte lavorativa dell'utensile; 2)
Assicurati del buono stato del manico e del suo efficace fissaggio.
Durante l'uso: 1) Utilizza idonei paracolpi quando utilizzi punte e/o scalpelli; 2) Quando
si utilizzano attrezzi ad impatto, provvedi ad allontanare adeguatamente terzi presenti; 3)
Assumi una posizione stabile e corretta; 4) Evita di abbandonare gli attrezzi nei passaggi (in
particolare se sopraelevati), provvedendo a riporli negli appositi contenitori.
Dopo l'uso: 1) Riponi correttamente l'utensile, verificandone lo stato di usura.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti.
3) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei
materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo a
seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
Betoniera a bicchiere
La betoniera a bicchiere una macchina destinata al confezionamento di malta, di dimensioni
contenute, costituita da una vasca di capacit solitamente di 300-500 litri, montata su di un asse a due
ruote per facilitarne il trasporto. Il motore, frequentemente elettrico, contenuto in un armadio
metallico laterale con gli organi di trasmissione che, attraverso il contatto del pignone con la corona
dentata, determinano il movimento rotatorio del tamburo di impasto. Il tamburo (o bicchiere), al cui
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
interno sono collocati gli organi lavoratori, dotato di una apertura per consentire il carico e lo
scarico del materiale. Quest'ultima operazione avviene manualmente attraverso un volante laterale che
comanda l'inclinazione del bicchiere e il rovesciamento dello stesso per la fuoriuscita dell'impasto.
Durante il normale funzionamento il volante bloccato, per eseguire la manovra di rovesciamento
occorre sbloccare il volante tramite l'apposito pedale. Solitamente questo tipo di macchina viene
utilizzato per il confezionamento di malta per murature ed intonaci e per la produzione di calcestruzzi
se occorrenti in piccole quantit.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Elettrocuzione;
4) Getti, schizzi;
5) Inalazione polveri, fibre;
6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
7) Movimentazione manuale dei carichi;
8) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Betoniera a bicchiere: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati della presenza e dell'efficienza delle protezioni (carter) da
contatto accidentale degli ingranaggi, delle pulegge, delle cinghie e degli altri organi di
trasmissione del moto (lo sportello del vano motore della betoniera non costituisce
protezione); 2) Prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e
verificane l'efficienza; 3) Controlla la presenza ed il buono stato della protezione
sovrastante il posto di manovra (tettoia); 4) Accertati che il volante di comando azionante il
ribaltamento del bicchiere, abbia i raggi accecati nei punti in cui esiste il pericolo di
tranciamento; 5) Assicurati che il pedale di sgancio del volante azionante il ribaltamento
del bicchiere sia dotato di protezione al di sopra ed ai lati; 6) Nel caso che la pulsantiera di
comando sia esterna al vano motore, assicurati della presenza di un lucchetto sullo sportello
della pulsantiera stessa; 7) Accertati che in prossimit della macchina siano presenti cartelli
con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza; 8) Verifica che i comandi
siano dotati di dispositivi efficienti per impedire l'avviamento accidentale del motore; 9)
Assicurati della stabilit del terreno dove stata installata la macchina (assenza di
cedimenti) e dell'efficacia del drenaggio (assenza di ristagni d'acqua); 10) Accertati della
stabilit della macchina; 11) In particolare se la betoniera dotata di pneumatici per il
traino, assicurati che non siano stati asportati, verifica il loro stato manutentivo e la
pressione di gonfiaggio, l'azionamento del freno di stazionamento e/o l'inserimento di cunei
in legno; 12) Inoltre, se sono presenti gli appositi regolatori di altezza, verificane il corretto
utilizzo o, in loro assenza, accertati che vengano utilizzati assi di legno e mai pietre o
mattoni; 13) Assicurati, nel caso in cui l'impasto viene scaricato all'interno di fosse
accessibili dalla benna della gru, che i parapetti posti a protezione di tali fosse siano
efficienti ed in grado di resistere ad eventuali urti con le benne stesse; 14) Accertati del
buono stato dei collegamenti elettrici e di messa a terra e verifica l'efficienza degli
interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e manovra; 15) Assicurati che gli
indumenti che indossi non presentino possibili appigli (lacci, tasche larghe, maniche ampie,
ecc.) che potrebbero agganciarsi negli organi in moto.
Durante l'uso: 1) Evita assolutamente di asportare o modificare le protezioni degli organi
in moto; evita assolutamente di eseguire qualsiasi operazione di manutenzione (pulizia,
lubrificazione, riparazione, ecc.) su organi in movimento; 2) Evita assolutamente di
introdurre attrezzi o parti del corpo all'interno della tazza in rotazione, prestando particolare
cura a che tutte le operazioni di carico si concludano prima dell'avviamento del motore; 3)
Evita di movimentare carichi eccessivamente pesanti o di effettuarlo in condizioni disagiate,
e utilizza appropriate attrezzature (pale, secchioni, ecc.); 4) Informa tempestivamente il
preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi
durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici (interrotto ogni operativit) e
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
l'interruttore generale di alimentazione del quadro; 2) Effettua tutte le operazioni di
revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre
dopo esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
Circolare Ministero del Lavoro n.103/80; Circolare Ministero del Lavoro 29 giugno 1981
n.76; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III,
Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore betoniera a bicchiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) indumenti protettivi (tute).
Cannello a gas
Usato essenzialmente per la posa di membrane bituminose, il cannello a gas funziona utilizzando gas
propano. Diverse sono le soluzioni con cui il cannello viene commercialmente proposto, con braccio
di diversa lunghezza e con campane intercambiabili di diverso diametro per permettere di raggiungere
pi livelli di potenza calorica.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Inalazione fumi, gas, vapori;
2) Incendi, esplosioni;
3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
5) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Cannello a gas: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurarsi del buono stato delle tubazioni di adduzione al cannello,
evitando di realizzare qualsiasi riparazione di fortuna ma sostituendo le tubazioni se
ammalorate; 2) Accertati che le tubazioni siano disposte in curve ampie, lontano dai punti
di passaggio e/o proteggendole da calpestio, scintille, fonti di calore e dal contatto con
attrezzature o rottami taglienti; 3) Accertati del buono stato delle connessioni
(bombole-tubazioni; tubazioni-cannello, ecc.); 4) Accertati della presenza e funzionalit del
dispositivo di riduzione della pressione e, a valle di esso, delle valvole contro il ritorno di
fiamma; 5) Ricordati di movimentare le bombole con gli appositi carrelli, posizionandole
sempre in posizione verticale; 6) Assicurati che nelle vicinanze del posto di lavoro non vi
sia presenza di materiali infiammabili; 7) Accertati che la postazione di lavoro sia
adeguatamente ventilata.
Durante l'uso: 1) Accertati della presenza, in prossimit del luogo di lavoro, di un
estintore; evita assolutamente di lasciare fiamme libere incustodite; 2) Proteggi le bombole
dall'esposizione solare e/o da fonti di calore; 3) Durante le pause di lavoro, provvedi a
spegnere la fiamma e ad interrompere il flusso del gas, chiudendo le apposite valvole; 4)
Evita assolutamente di utilizzare la fiamma libera in prossimit del tubo e della bombola del
gas; 5) Evita assolutamente di piegare le tubazioni per interrompere l'afflusso di gas; 6)
Evita di sottoporre a trazione le tubazioni di alimentazione; 7) Provvedi ad accendere il
cannello utilizzando gli appositi accenditori, senza mai usare modalit di fortuna, come
fiammiferi, torce di carta, ecc.; 8) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di
lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Provvedi a spegnere la fiamma, chiudendo le valvole d'afflusso del gas; 2)
Provvedi a riporre le apparecchiature in luoghi aerati, lontani dagli agenti atmosferici e da
sorgenti di calore; 3) Assicurati che le bombole siano stoccate in posizione verticale, e
ricordati che assolutamente vietato realizzare depositi di combustibili in locali sotterranei.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore cannello a gas;
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
calzature di sicurezza; b) guanti; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o
sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi (tute).
Compressore con motore endotermico
I compressori sono macchine destinate alla produzione di aria compressa, che viene impiegata per
alimentare macchine apposite, come i martelli pneumatici, vibratori, avvitatori, intonacatrici, pistole a
spruzzo, ecc.. Sono costituite essenzialmente da due parti: un gruppo motore, endotermico o elettrico,
ed un gruppo compressore che aspira l'aria dall'ambiente e la comprime. I compressori possono essere
distinti in mini o maxi compressori: i primi sono destinati ad utenze singole (basse potenzialit) sono
montati su telai leggeri dotati di ruote e possono essere facilmente trasportati, mentre i secondi, molto
pi ingombranti e pesanti, sono finalizzati anche all'alimentazione contemporanea di pi utenze.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Inalazione fumi, gas, vapori;
2) Incendi, esplosioni;
3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
4) Scoppio;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Compressore con motore endotermico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati dell'efficienza della strumentazione (valvola di sicurezza
tarata alla massima pressione, efficiente dispositivo di arresto automatico del gruppo di
compressione al raggiungimento della pressione massima di esercizio, manometri,
termometri, ecc.); 2) Prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e
verificane l'efficienza; 3) Assicurati dell'integrit dell'isolamento acustico; 4) Accertati che
la macchina sia posizionata in maniera da offrire garanzie di stabilit; 5) Assicurati che la
macchina sia posizionata in luoghi sufficientemente aerati; 6) Assicurati che nell'ambiente
ove posizionato il compressore non vi sia presenza di gas, vapori infiammabili o ossido di
carbonio, anche se in minima quantit; 7) Accertati della corretta connessione dei tubi; 8)
Accertati che i tubi per l'aria compressa non presentino tagli, lacerazioni, ecc., evitando
qualsiasi riparazione di fortuna; 9) Accertati della presenza e dell'efficienza delle protezioni
da contatto accidentale relative agli organi di manovra e agli altri organi di trasmissione del
moto o parti del compressore ad alta temperatura; 10) Accertati dell'efficienza del filtro di
trattenuta per acqua e particelle d'olio; 11) Accertati della pulizia e dell'efficienza del filtro
dell'aria aspirata; 12) Controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il
posto di manovra (tettoia).
Durante l'uso: 1) Delimita l'area di lavoro esposta a livello di rumorosit elevato; 2)
Assicurati di aver aperto il rubinetto dell'aria compressa prima dell'accensione del motore e
ricordati di mantenerlo aperto sino al raggiungimento dello stato di regime del motore; 3)
Evita di rimuovere gli sportelli del vano motore; 4) Accertati di aver chiuso la valvola di
intercettazione dell'aria compressa ad ogni sosta o interruzione del lavoro; 5) Assicurati del
corretto livello della pressione, controllando frequentemente i valori sui manometri in
dotazione; 6) Evita assolutamente di toccare gli organi lavoratori degli utensili o i materiali
in lavorazione, in quanto, certamente surriscaldati; 7) Durante i rifornimenti, spegni il
motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza della
macchina; 8) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di
malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver spento il motore e ricordati di scaricare il serbatoio
dell'aria; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo
quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che il motore sia spento e non
riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore compressore con motore endotermico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
calzature di sicurezza; b) otoprotettori; c) guanti; d) indumenti protettivi (tute).
Impastatrice
L'impastatrice una macchina da cantiere destinata alla preparazione a ciclo continuo di malta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
5) Movimentazione manuale dei carichi;
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Impastatrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati della presenza e dell'efficienza delle protezioni da contatto
accidentale degli ingranaggi, delle pulegge, delle cinghie e degli altri organi di trasmissione
del moto; 2) Prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e
verificane l'efficienza; 3) Accertati del buono stato dei collegamenti elettrici e di messa a
terra e verifica l'efficienza degli interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e
manovra; 4) Controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il posto di
manovra (tettoia); 5) Accertati della stabilit della macchina; 6) In particolare se la
betoniera dotata di pneumatici per il traino, assicurati che non siano stati asportati, verifica
il loro stato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, l'azionamento del freno di
stazionamento e/o l'inserimento di cunei in legno; 7) Accertati del buono stato della griglia
di protezione e dell'efficienza del dispositivo di interruzione del moto degli organi lavoratori
a seguito del suo sollevamento della griglia stessa; 8) Assicurati dell'integrit dei
componenti elettrici a vista; 9) Assicurati che gli indumenti che indossi non presentino
possibili appigli (lacci, tasche larghe, maniche ampie, ecc.) che potrebbero agganciarsi negli
organi in moto.
Durante l'uso: 1) Accertati che il cavo di alimentazione non intralci i passaggi e sia
posizionato in modo da evitare che sia soggetto a danneggiamenti; 2) Non manomettere il
dispositivo automatico di blocco degli organi lavoratori al sollevamento della griglia; 3)
Evita assolutamente di asportare o modificare le protezioni degli organi in moto; 4) Evita
assolutamente di eseguire qualsiasi operazione di manutenzione (pulizia, lubrificazione,
riparazione, ecc.) su organi in movimento.
Dopo l'uso: 1) Verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici (interrotto ogni operativit) e
l'interruttore generale di alimentazione del quadro; 2) Effettua tutte le operazioni di
revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre
dopo esserti accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
Circolare Ministero del Lavoro n.103/80; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore impastatrice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); d)
guanti; e) indumenti protettivi (tute).
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Martello demolitore elettrico
Il martello demolitore un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti
l'esigenza di un elevato numero di colpi ed una battuta potente. Vengono prodotti tre tipi di martello,
in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anche scalpellatore o piccolo scrostatore, la cui
funzione la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, un secondo, detto
martello picconatore, il cui utilizzo pu essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma
con una potenza e frequenza maggiori che ne permettono l'utilizzazione anche su materiali
sensibilmente pi duri, ed infine i martelli demolitori veri e propri, che vengono utilizzati per
l'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc..
Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o
pneumatico.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Martello demolitore elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V) o alimentato a
bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; 2) Accertati che il
cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti evitando assolutamente di
utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; 3) Accertati del corretto
funzionamento dei comandi; 4) Assicurati del corretto fissaggio della punta e degli
accessori; 5) Assicurati della presenza e dell'efficienza della cuffia antirumore; 6) Provvedi
a segnalare la zona esposta a livello di rumorosit elevato.
Durante l'uso: 1) Accertati che il cavo di alimentazione non intralci i passaggi e sia
posizionato in modo da evitare che sia soggetto a danneggiamenti; 2) Procedi impugnando
saldamente l'attrezzo con due mani; 3) Provvedi ad interdire al passaggio l'area di lavoro;
4) Assicurati di essere in posizione stabile prima di iniziare le lavorazioni; 5) Assicurati di
aver interrotto l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; 6) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Ricordati di scollegare l'alimentazione elettrica dell'utensile; 2) Effettua
tutte le operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel
libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica.
Riferimenti Normativi:
D.M. 20 novembre 1968; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008
n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6; CEI 23-34; CEI 23-50; CEI
23-57; CEI 64-8; CEI 107-43.
2) DPI: utilizzatore martello demolitore elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi (tute).
Martello demolitore pneumatico
Il martello demolitore un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti
l'esigenza di un elevato numero di colpi ed una battuta potente. Vengono prodotti tre tipi di martello,
in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anche scalpellatore o piccolo scrostatore, la cui
funzione la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, un secondo, detto
martello picconatore, il cui utilizzo pu essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma
con una potenza e frequenza maggiori che ne permettono l'utilizzazione anche su materiali
sensibilmente pi duri, ed infine i martelli demolitori veri e propri, che vengono utilizzati per
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 91
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
l'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc..
Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o
pneumatico.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Inalazione fumi, gas, vapori;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Movimentazione manuale dei carichi;
4) Scivolamenti, cadute a livello;
5) Scoppio;
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Martello demolitore pneumatico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurati dell'integrit dei tubi e delle connessioni con l'utensile; 2)
Accertati del corretto funzionamento dei comandi; 3) Assicurati della presenza e
dell'efficienza della cuffia antirumore; 4) Provvedi a segnalare la zona esposta a livello di
rumorosit elevato; 5) Assicurati del corretto fissaggio della punta e degli accessori; 6)
Accertati che le tubazioni non intralcino i passaggi e siano posizionati in modo da evitare
che possano subire danneggiamenti; 7) Assicurati che i tubi non siano piegati con raggio di
curvatura eccessivamente piccolo.
Durante l'uso: 1) Procedi impugnando saldamente l'attrezzo con due mani; 2) Provvedi ad
interdire al passaggio l'area di lavoro; 3) Provvedi ad usare l'attrezzo senza forzature; 4)
Ricordati di interrompere l'afflusso d'aria nelle pause di lavoro e di scaricare la tubazione;
5) Assicurati di essere in posizione stabile prima di iniziare le lavorazioni; 6) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Provvedi a spegnere il compressore, scaricare il serbatoio dell'aria e a
scollegare i tubi di alimentazione dell'aria; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti
accertato che il motore sia spento e non riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore martello demolitore pneumatico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi (tute).
Ponte su cavalletti
Il ponte su cavalletti costituito da un impalcato di assi in legno di dimensioni adeguate, sostenuto da
cavalletti solitamente metallici, poste a distanze prefissate.
La sua utilizzazione riguarda, solitamente, lavori all'interno di edifici, dove a causa delle ridotte
altezze e della brevit dei lavori da eseguire, non consigliabile il montaggio di un ponteggio
metallico fisso.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Scivolamenti, cadute a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Ponte su cavalletti: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'utilizzo: 1) Assicurati dell'integrit e corretta posa in opera del tavolato,
dell'accostamento delle tavole e delle buone condizioni dei cavalletti; 2) Accertati della
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 92
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
planarit del ponte: quando necessario, utilizza zeppe di legno per spessorare il ponte e mai
mattoni o blocchi di cemento; 3) Evita assolutamente di realizzare dei ponti su cavalletti su
impalcati dei ponteggi esterni o di realizzare ponti su cavalletti uno in sovrapposizione
all'altro; 4) Evita di sovraccaricare il ponte con carichi non previsti o eccessivi, ma caricarli
con i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione in corso.
Principali modalit di posa in opera: 1) Possono essere adoperati solo per lavori da
effettuarsi all'interno di edifici o, quando all'esterno, se al piano terra; 2) L''altezza massima
dei ponti su cavaletti di m 2; 3) I montanti non devono essere realizzati con mezzi di
fortuna, del tipo scale a pioli, pile di mattoni, sacchi di cemento; 4) I piedi dei cavalletti
devono poggiare sempre su pavimento solido e compatto; 5) La distanza massima tra due
cavalletti consecutivi pu essere di m 3,60, quando si usino tavole con sezione trasversale di
cm 30 x 5 e lunghe m 4. Quando si usino tavole di dimensioni trasversali minori, esse
devono poggiare su tre cavalletti; 6) Le tavole dell'impalcato devono risultare bene
accostate fra loro, essere fissate ai cavalletti, non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20;
7) La larghezza dell'impalcato non deve essere inferiore a cm 90.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 124; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 139; D.Lgs. 9 aprile
2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.2.2..
2) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
Ponteggio metallico fisso
Il ponteggio fisso un opera provvisionale che viene realizzata per eseguire lavori di ingegneria
civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri.
Essenzialmente si tratta di una struttura reticolare realizzata con elementi metallici. Dal punto di vista
morfologico le varie tipologie esistenti in commercio sono sostanzialmente riconducibili a due: quella
a tubi e giunti e quella a telai prefabbricati. La prima si compone di tubi (correnti, montanti e
diagonali) collegati tra loro mediante appositi giunti, la seconda di telai fissi, cio di forma e
dimensioni predefinite, posti uno sull'altro a costituire la stilata, collegata alla stilata attigua tramite
correnti o diagonali.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Scivolamenti, cadute a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'uso: Utilizzare il ponteggio in conformit al Piano di Montaggio, Uso e
Smontaggio (PiMUS) presente in cantiere. In particolare: 1) Accertati che il ponteggio si
mantenga in buone condizioni di manutenzione; 2) Evita assolutamente di salire o scendere
lungo i montanti del ponteggio, ma utilizza le apposite scale; 3) Evita di correre o saltare
sugli intavolati del ponteggio; 4) Evitare di gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere o
gli stessi elementi metallici del ponteggio; 5) Abbandona il ponteggio nel caso
sopraggiunga un forte vento; 6) Utilizza sempre la cintura di sicurezza, durante le
operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i dispositivi di
protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto; 7) Utilizza bastoni
muniti di uncini, evitando accuratamente di sporgerti oltre le protezioni, nelle operazioni di
ricezione del carico su ponteggi o castelli; 8) Evita di sovraccaricare il ponteggio, creando
depositi ed attrezzature in quantit eccessive: possibile realizzare solo piccoli depositi
temporanei dei materiali ed attrezzi strettamene necessari ai lavori; 9) Evita di effettuare
lavorazioni a distanza minore di 5 m da linee elettriche aeree, se non direttamente
autorizzato dal preposto.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 93
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Principali modalit di posa in opera: Il ponteggio va necessariamente allestito ogni
qualvolta si prevedano lavori a quota superiore a m. 2 e il montaggio dovr avvenire in
conformit al Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (PiMUS) presente in cantiere. In
particolare: 1) Accertarsi che il ponteggio metallico sia munito della relativa
documentazione ministeriale (libretto di autorizzazione ministeriale) e che sia installato
secondo le indicazioni del costruttore; 2) Verificare che tutti gli elementi metallici del
ponteggio portino impressi il nome o il marchio del fabbricante; 3) Prima di iniziare il
montaggio del ponteggio necessario verificare la resistenza del piano d'appoggio, che
dovr essere protetto dalle infiltrazioni d'acqua o cedimenti; 4) La ripartizione del carico sul
piano di appoggio deve essere realizzata a mezzo di basette; 5) Qualora il terreno non fosse
in grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base d'appoggio del ponteggio, andranno
interposti elementi resistenti, allo scopo di ripartire i carichi, come tavole di legno di
adeguato spessore (4 o 5 cm); 6) Ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due
montanti fissando ad essi le basette; 7) Se il terreno risultasse non orizzontale si dovr
procedere o ad un suo livellamento, oppure bisogner utilizzare basette regolabili, evitando
rigorosamente il posizionamento di altri materiali (come pietre, mattoni, ecc.) di resistenza
incerta; 8) Gli impalcati del ponteggio devono risultare accostati alla costruzione
consentito un distacco non superiore a 20 cm; 9) Nel caso occorra disporre di distanze
maggiori tra ponteggio e costruzione bisogna predisporre un parapetto completo verso la
parte interna del ponteggio; 10) Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con
tavole in legno, esse dovranno risultare sempre ben accostate tra loro, al fine di evitare
cadute di materiali o attrezzi. In particolare dovranno essere rispettate le seguenti modalit
di posa in opera: a) dimensioni delle tavole non inferiori a 4x30cm o 5x20cm; b)
sovrapposizione tra tavole successive posta "a cavallo" di un traverso e di lunghezza pari
almeno a 40cm; c) ciascuna tavola dovr essere adeguatamente fissata (in modo da non
scivolare sui traversi) e poggiata su almeno tre traversi senza presentare parti a sbalzo; 11)
Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con elementi in metallo, andranno
verificati l'efficienza del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento. 12) Gli
impalcati e i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come il
ponte, a distanza non superiore a m 2,50, la cui funzione quella di trattenere persone o
materiali che possono cadere dal ponte soprastante in caso di rottura di una tavola; 13) I
ponteggi devono essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale ammessa
deroga alla controventatura trasversale a condizione che i collegamenti realizzino un
adeguata rigidezza trasversale; 14) I ponteggi devono essere dotati di appositi parapetti
disposti anche sulle testate. Possono essere realizzati nei seguenti modi: a) mediante un
corrente posto ad un'altezza minima di 95 cm dal piano di calpestio e da una tavola
fermapiede aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare
uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto maggiore di 60 cm; b) mediante un corrente
superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di
camminamento, alta non meno di 15 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli
elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. In ogni caso, i correnti e le tavole
fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti; 15) Per ogni piano di
ponte devono essere applicati due correnti di cui uno pu fare parte del parapetto; 16) Il
ponteggio deve essere ancorato a parti stabili della costruzione (sono da escludersi balconi,
inferriate, pluviali, ecc.), evitando di utilizzare fil di ferro e/o altro materiali simili; 17) Il
ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad
ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo;
18) Le scale per l'accesso agli impalcati, devono essere vincolate, non in prosecuzione una
dell'altra, sporgere di almeno un metro dal piano di arrivo, protette se poste verso la parte
esterna del ponteggio; 19) Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso del
ponteggio devono essere protette da apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20
m oltre la sagoma del ponteggio stesso; in alternativa si dovr predisporre la chiusura
continua della facciata o la segregazione dell'area sottostante in modo da impedire a
chiunque l'accesso; 20) Il primo parasassi deve essere posto a livello del solaio di copertura
del piano terreno e poi ogni 12 metri di sviluppo del ponteggio; 21) Sulla facciata esterna e
verso l'interno dei montanti del ponteggio, dovr provvedersi ad applicare teli e/o reti di
nylon per contenere la caduta di materiali. Tale misura andr utilizzata congiuntamente al
parasassi e mai in sua sostituzione; 22) E' sempre necessario prevedere un ponte di servizio
per lo scarico dei materiali, per il quale dovr predisporsi un apposito progetto. I relativi
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 94
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
parapetti dovranno essere completamente chiusi, al fine di evitare che il materiale scaricato
possa cadere dall'alto; 23) Le diagonali di supporto dello sbalzo devono scaricare la loro
azione, e quindi i carichi della piazzola, sui nodi e non sui correnti, i quali non sono in grado
di assorbire carichi di flessione se non minimi. Per ogni piazzola devono essere eseguiti
specifici ancoraggi; 24) Con apposito cartello dovr essere indicato il carico massimo
ammesso dal progetto; 29) Il montaggio del ponteggio non dovr svilupparsi in anticipo
rispetto allo sviluppo della costruzione: giunti alla prima soletta, prima di innalzare le
casseforme per i successivi pilastri necessario costruire il ponteggio al piano raggiunto e
cos di seguito piano per piano. In ogni caso il dislivello non deve mai superare i 4 metri;
30) L'altezza dei montanti deve superare di almeno m 1 l'ultimo impalcato o il piano di
gronda; 31) Il ponteggio metallico deve essere collegato elettricamente "a terra" non oltre
25 metri di sviluppo lineare, secondo il percorso pi breve possibile e evitando brusche
svolte e strozzature; devono comunque prevedersi non meno di due derivazioni. 32) Il
responsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche
o prolungata interruzione di lavoro, deve assicurarsi della verticalit dei montanti, del giusto
serraggio dei giunti, della efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale
sostituzione o il rinforzo di elementi inefficienti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81,
Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9
aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..
2) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta.
Ponteggio mobile o trabattello
Il ponte su ruote o trabattello una piccola impalcatura che pu essere facilmente spostata durante il
lavoro consentendo rapidit di intervento. costituita da una struttura metallica detta castello che pu
raggiungere anche i 15 metri di altezza. All'interno del castello possono trovare alloggio a quote
differenti diversi impalcati. L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello tramite scale a
mano che collegano i diversi impalcati. Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di
manutenzione, ma che non comportino grande impegno temporale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Movimentazione manuale dei carichi;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'utilizzo: 1) Assicurati del buono stato di tutti gli elementi del ponteggio (aste,
incastri, collegamenti); 2) Accertati che il ponte sia stato montato in tutte le sue parti, con
tutte le componenti previste dal produttore; 3) Assicurati della perfetta planarit e
verticalit della struttura e, quando necessario, provvedi a ripartire il carico del ponte sul
terreno con tavoloni; 4) Accertati dell'efficacia del blocco ruote; evita assolutamente di
utilizzare impalcati di fortuna, ma utilizza solo quelli in dotazione o indicati dal produttore;
5) Evita assolutamente di installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 6) Prima di
effettuare spostamenti del ponteggio, accertati che non vi siano persone sopra di esso; 7)
Assicurati che non vi siano linee elettriche aeree a distanza inferiore a m. 5; 8) Assicurati,
nel caso di utilizzo all'esterno e di considerevole sviluppo verticale, che il ponte risulti
ancorato alla costruzione almeno ogni due piani.
Principali modalit di posa in opera: 1) Il trabattello dovr essere realizzato dell'altezza
indicata dal produttore, senza aggiunte di sovrastrutture; 2) La massima altezza consentita
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di m. 15, dal piano di appoggio all'ultimo piano di lavoro; 3) La base dovr essere di
dimensioni tali da resistere ai carichi e da offrire garanzie al ribaltamento conseguenti alle
oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento; 4) I
ponti la cui altezza superi m. 6, andranno dotati di piedi stabilizzatori; il piano di
scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato; il ponte dovr essere dotato alla
base di dispositivi del controllo dell'orizzontalit; 5) Le ruote del ponte devono essere
metalliche, con diametro e larghezza non inferiore rispettivamente a 20 cm e 5 cm, e dotate
di meccanismo per il bloccaggio: col ponte in opera, devono risultare sempre bloccate dalle
due parti con idonei cunei o con stabilizzatori; 6) Sull'elemento di base deve sempre essere
presente una targa riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonch le
indicazioni di sicurezza e d'uso di cui tenere conto; 7) Il ponte deve essere progettato per
carichi non inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori di
costruzione; 8) Per impedire lo sfilo delle aste, esse devono essere di un sistema di
bloccaggio (elementi verticali, correnti, diagonali); 9) L'impalcato deve essere completo e
ben fissato sugli appoggi; 10) Il parapetto di protezione che perimetra il piano di lavoro
deve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno cm
20; 11) Il piano di lavoro dovr essere corredato di un regolare sottoponte a non pi di m
2,50; 12) L'accesso ai vari piani di lavoro deve avvenire attraverso scale a mano
regolamentari: qualora esse presentino un'inclinazione superiore a 75 vanno protette con
paraschiena, salvo adottare un dispositivo anticaduta da collegare alla cintura di sicurezza;
13) Per l'accesso ai vari piani di lavoro sono consentite botole di passaggio, purch
richiudibili con coperchio praticabile.
Riferimenti Normativi:
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.
2) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
Scala doppia
La scala doppia deriva dall'unione di due scale semplici incernierate tra loro alla sommit e dotate di
un limitatore di apertura. Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere
temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi o pozzi, opere di finitura ed
impiantistiche, ecc..
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Movimentazione manuale dei carichi;
4) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scala doppia: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'utilizzo: 1) Evita assolutamente di utilizzare scale metalliche per effettuare
interventi su elementi in tensione; 2) Il trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve
precludere una presa sicura; 3) Evita di salire sull'ultimo gradino o piolo della scala; 4) Sia
nella salita che nella discesa, utilizza la scala sempre rivolgendoti verso di essa; 5)
Ricordati che non consentita la contemporanea presenza di pi lavoratori sulla scala; 6) E'
assolutamente vietato lavorare a cavalcioni della scala; 7) E' vietato l'uso della scala doppia
su qualsiasi opera provvisionale.
Principali modalit di posa in opera: 1) Quando l'uso della scala, per la loro altezza o per
altre cause, comporti pericolo di sbandamento, esse devono essere adeguatamente assicurate
o trattenute al piede da altra persona; 2) Le scale a pioli portatili devono poggiare su un
supporto stabile, resistente, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la
posizione orizzontale dei pioli; 3) Lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili,
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 96
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
durante il loro uso, deve essere impedito con fissaggio della parte superiore o inferiore dei
montanti, o con qualsiasi dispositivo antiscivolo, o ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di
efficacia equivalente; 4) Le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a
sufficienza oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscono una presa
sicura; 5) Le scale a pioli composte da pi elementi innestabili o a sfilo devono essere
utilizzate in modo da assicurare il fermo reciproco dei vari elementi; 6) E' consentito
l'accesso sulla eventuale piattaforma, e/o sul gradino sottostante, solo qualora i montanti
siano stati prolungati di almeno 60 cm al di sopra di essa.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.
2) DPI: utilizzatore scala doppia;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
Scala semplice
La scala semplice un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da
una serie di pioli trasversali incastrati e distanziati in egual misura. Viene adoperata per superare
dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa
in scavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
2) Movimentazione manuale dei carichi;
3) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scala semplice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalit d'utilizzo: 1) Evita assolutamente di utilizzare scale metalliche per effettuare
interventi su elementi in tensione; 2) Il trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve
precludere una presa sicura; 3) Evita di salire sull'ultimo gradino o piolo della scala; 4) Sia
nella salita che nella discesa, utilizza la scala sempre rivolgendoti verso di essa; 5)
Ricordati che non consentita la contemporanea presenza di pi lavoratori sulla scala; 6)
Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale; 7)
Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza
della scala.
Principali modalit di posa in opera: 1) Quando l'uso della scala, per la loro altezza o per
altre cause, comporti pericolo di sbandamento, esse devono essere adeguatamente assicurate
o trattenute al piede da altra persona; 2) Le scale a pioli portatili devono poggiare su un
supporto stabile, resistente, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la
posizione orizzontale dei pioli; 3) Lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili,
durante il loro uso, deve essere impedito con fissaggio della parte superiore o inferiore dei
montanti, o con qualsiasi dispositivo antiscivolo, o ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di
efficacia equivalente; 4) Le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a
sufficienza oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscono una presa
sicura; 5) Le scale a pioli composte da pi elementi innestabili o a sfilo devono essere
utilizzate in modo da assicurare il fermo reciproco dei vari elementi; 6) Le scale a mano
usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non devono essere poste
l'una in prosecuzione dell'altra; 7) Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei
ponteggi e delle impalcature non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra; 8) La
lunghezza delle scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un metro
oltre il piano di accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purch
fissato con legatura di reggetta o sistemi equivalenti. 9) La scala dovr posizionarsi con
un'inclinazione tale che la sua proiezione sull'orizzontale sia all'incirca pari ad 1/4 della sua
lunghezza (75).
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 97
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Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.
2) DPI: utilizzatore scala semplice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti.
Scanalatrice per muri ed intonaci
La scanalatrice per muri ed intonaci un utensile alimentato elettricamente, utilizzato, anzitutto, per
la realizzazione di impianti sotto traccia, o per la rimozione di strati di intonaco ammalorati.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, in
assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota
inferiore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Lavori su coperture;
Prescrizioni Esecutive:
Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve
essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli
operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono
essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumit delle persone
addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo
uso di cinture di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 148.
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
5) Punture, tagli, abrasioni;
6) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Scanalatrice per muri ed intonaci: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V) non collegato a
terra; 2) Assicurati del corretto funzionamento dei dispositivi di comando (pulsanti e
dispositivi di arresto) accertandoti, in special modo, dell'efficienza del dispositivo "a uomo
presente" (automatico ritorno alla posizione di arresto, quando si rilascia l'impugnatura); 3)
Accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando
assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; 4)
Assicurati che la zona di taglio non sia in tensione o attraversata da impianti tecnologici
attivi; 5) Accertati che le feritoie di raffreddamento, collocate sull'involucro esterno
dell'utensile siano libere da qualsiasi ostruzione; 6) Assicurati del corretto fissaggio dei
dischi o della fresa, e della loro integrit; 7) Accertati dell'integrit e del corretto
posizionamento del carter di protezione; 8) Provvedi a delimitare la zona di lavoro,
impedendo a chiunque il transito o la sosta; 9) Segnala l'area di lavoro esposta a livello di
rumorosit elevato.
Durante l'uso: 1) Utilizza entrambe le mani per tenere saldamente l'attrezzo; 2) Durante le
pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; 3) Assicurati che terzi
non possano inavvertitamente riavviare impianti tecnologici (elettricit, gas, acqua, ecc) che
interessano la zona di lavoro; 4) Posizionati in modo stabile prima di dare inizio alle
lavorazioni; 5) Evita assolutamente di manomettere le protezioni dell'organo lavoratore; 6)
Assicurati di utilizzare frese o dischi idonei alla lavorazione da intraprendere; 7) Evita
assolutamente di compiere operazioni di registrazione, manutenzione o riparazione su organi
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 98
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
in movimento; 8) Evita di toccare l'organo lavoratore al termine del lavoro poich
certamente surriscaldato; 9) Durante la levigatura evita di esercitare forza sull'attrezzo
appoggiandoti al materiale; 10) Al termine delle operazioni di taglio, presta particolare
attenzione ai contraccolpi dovuti al cedimento del materiale; 11) Durante le operazioni di
taglio, evita assolutamente di toccare le parti metalliche dell'utensile; informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; 2) Effettua tutte le
operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto
dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica.
Riferimenti Normativi:
D.M. 20 novembre 1968; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008
n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6; CEI 23-34; CEI 23-51; CEI
23-57; CEI 64-8; CEI 107-43.
2) DPI: utilizzatore scanalatrice per muri ed intonaci;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi (tute).
Sega circolare
La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da
carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni. Dal punto di vista tipologico, le seghe
circolari si differenziano, anzitutto, per essere fisse o mobili; altri parametri di diversificazione
possono essere il tipo di motore elettrico (mono o trifase), la profondit del taglio della lama, la
possibilit di regolare o meno la sua inclinazione, la trasmissione a cinghia o diretta. Le seghe
circolari con postazione fissa sono costituite da un banco di lavoro al di sotto del quale viene ubicato
un motore elettrico cui vincolata la sega vera e propria con disco a sega o dentato. Al di sopra della
sega disposta una cuffia di protezione, posteriormente un coltello divisorio in acciaio ed
inferiormente un carter a protezione delle cinghie di trasmissione e della lama. La versione portatile
presenta un'impugnatura, affiancata al corpo motore dell'utensile, grazie alla quale possibile dirigere
il taglio, mentre il coltello divisore posizionato nella parte inferiore.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Scivolamenti, cadute a livello;
5) Urti, colpi, impatti, compressioni;
6) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Sega circolare: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati della presenza e del buon funzionamento della cuffia di
protezione registrabile o a caduta libera sul banco di lavoro, che deve lasciare scoperta la
parte del disco strettamente necessaria ad effettuare il taglio; 2) Assicurati della presenza
del coltello divisore collocato posteriormente al disco e della sua corretta posizione (a non
pi di 3 mm dalle lame), il cui scopo e tenete aperto il taglio operato sul pezzo in
lavorazione; 3) Assicurati della presenza degli schermi collocati ai due lati del disco (nella
parte sottostante il banco di lavoro), di protezione da contatti accidentali; 4) Assicurati della
stabilit della macchina; 5) Controlla la presenza ed il buono stato della protezione
sovrastante il posto di manovra (tettoia); 6) Accertati dell'integrit dei collegamenti e dei
conduttori elettrici e di messa a terra visibili; 7) Assicurati dell'integrit delle protezioni e
dei ripari alle morsettiere e del buon funzionamento degli interruttori elettrici di
azionamento e di manovra; 8) Prendi visione della posizione del comando per l'arresto
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 99
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
d'emergenza e verificane l'efficienza.
Durante l'uso: 1) Verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinch non intralcino
i posti di lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici da parte del
materiale da lavorare e lavorato; 2) Provvedi a registrare la cuffia di protezione in modo che
l'imbocco sfiori il pezzo in lavorazione o, per quelle basculanti, accertati che sia libera di
alzarsi al passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro; 3) Qualora
debbano essere eseguite lavorazioni o tagli su piccoli pezzi, utilizza le apposite attrezzature
speciali (spingitoi in legno, ecc.) per trattenere e movimentare il pezzo in prossimit degli
organi lavoratori; 4) Mantieni sgombro da materiali il banco di lavoro e l'area circostante la
macchina; 5) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di
malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici della macchina (interrotto ogni
operativit) e l'interruttore generale di alimentazione al quadro; 2) Effettua tutte le
operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto
e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia spenta e non riavviabile da terzi
accidentalmente; 3) Pulisci la macchina da eventuali residui di materiale e, in particolare,
verifica che il materiale lavorato o da lavorare non sia accidentalmente venuto ad interferire
sui conduttori di alimentazione e/o messa a terra.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore sega circolare;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) otoprotettori; e) guanti.
Smerigliatrice angolare (flessibile)
La smerigliatrice angolare a disco o a squadra, pi conosciuta come mola a disco o flessibile o flex,
un utensile portatile che reca un disco ruotante la cui funzione , a seconda del tipo di disco (abrasivo
o diamantato), quella di tagliare, smussare, lisciare superfici anche estese. Dal punto di vista
tipologico le smerigliatrici si differenziano per alimentazione (elettrica o pneumatica), e
funzionamento (le mini smerigliatrici hanno potenza limitata, alto numero di giri e dischi di diametro
che va da i 115 mm ai 125 mm mentre le smerigliatrici hanno potenza maggiore, velocit minore ma
montano dischi di diametro da 180 mm a 230 mm).
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uomo: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V) non
collegato a terra; assicurati del corretto funzionamento dei dispositivi di comando (pulsanti
e dispositivi di arresto) accertandoti, in special modo, dell'efficienza del dispositivo "a uomo
presente" (automatico ritorno alla posizione di arresto, quando si rilascia l'impugnatura); 2)
Accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando
assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; 3)
Accertati dell'assenza di materiale infiammabile in prossimit del posto di lavoro; 4)
Assicurati che l'elemento su cui operare non sia in tensione o attraversato da impianti
tecnologici attivi; 5) Evita assolutamente di operare tagli e/o smerigliature su contenitori o
bombole che contengano o abbiano contenuto gas infiammabili o esplosivi o altre sostanze
in grado di produrre vapori esplosivi; 6) Accertati che le feritoie di raffreddamento,
collocate sull'involucro esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi ostruzione; 7)
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 100
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Assicurati del corretto fissaggio del disco, e della sua idoneit al lavoro da eseguire; 8)
Accertati dell'integrit ed efficienza del disco; accertati dell'integrit e del corretto
posizionamento delle protezioni del disco e paraschegge; 9) Provvedi a delimitare la zona di
lavoro, impedendo a chiunque il transito o la sosta; segnala l'area di lavoro esposta a livello
di rumorosit elevato.
Durante l'uso: 1) Utilizza entrambe le mani per tenere saldamente l'attrezzo; 2) Provvedi a
bloccare pezzi in lavorazione, mediante l'uso di morsetti ecc., evitando assolutamente
qualsiasi soluzione di fortuna (utilizzo dei piedi, ecc.); 3) Durante le pause di lavoro,
ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; 4) Assicurati che terzi non possano
inavvertitamente riavviare impianti tecnologici (elettricit, gas, acqua, ecc) che interessano
la zona di lavoro; 5) Posizionati in modo stabile prima di dare inizio alle lavorazioni; evita
assolutamente di manomettere le protezioni del disco; 6) Evita assolutamente di compiere
operazioni di registrazione, manutenzione o riparazione su organi in movimento; 7) Evita di
toccare il disco al termine del lavoro (taglio e/o smerigliatura), poich certamente
surriscaldato; 8) Durante la levigatura evita di esercitare forza sull'attrezzo appoggiandoti al
materiale; 9) Al termine delle operazioni di taglio, presta particolare attenzione ai
contraccolpi dovuti al cedimento del materiale; 10) Durante le operazioni di taglio praticate
su muri, pavimenti o altre strutture che possano nascondere cavi elettrici, evita
assolutamente di toccare le parti metalliche dell'utensile; 11) Evita di velocizzare l'arresto
del disco utilizzando il pezzo in lavorazione; 12) Informa tempestivamente il preposto e/o il
datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il
lavoro.
Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; 2) Effettua tutte le
operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto
dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica.
Riferimenti Normativi:
D.M. 20 novembre 1968; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008
n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6; CEI 23-34; CEI 23-50; CEI
23-57; CEI 64-8; CEI 107-43.
2) DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi (tute).
Tagliasfalto a disco
Attrezzatura di cantiere destinata al taglio degli asfalti nel caso di lavorazioni che non richiedano
l'asportazione dell'intero manto stradale (posa cavi telefonici, tubazioni fognarie, ecc.).
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Incendi, esplosioni;
2) Investimento, ribaltamento;
3) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
4) Punture, tagli, abrasioni;
5) Scivolamenti, cadute a livello;
6) Urti, colpi, impatti, compressioni;
7) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Tagliasfalto a disco: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il
transito o la sosta; 2) Provvedi a segnalare la zona esposta a livello di rumorosit elevato;
3) Assicurati del corretto fissaggio del disco e della tubazione dell'acqua; 4) Accertati
dell'efficienza delle protezioni dagli organi di trasmissione e del carter relativo al disco; 5)
Assicurati del corretto funzionamento degli organi di comando.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 101
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Durante l'uso: 1) Assumi una posizione stabile e ben equilibrata prima di procedere nel
lavoro; 2) Evita di utilizzare la macchina in ambienti chiusi o scarsamente ventilati; 3)
Assicurati che l'erogazione dell'acqua per il raffreddamento della lama sia costante; 4)
Durante le pause di lavoro accertati di aver spento la macchina; 5) Evita assolutamente di
forzare le operazioni di taglio; 6) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare
ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza della macchina; 7) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Evita di toccare gli organi lavoratori e/o i materiali lavorati, in quanto
surriscaldati; 2) Assicurati di aver spento il motore e ricordati di chiudere il rubinetto del
carburante; 3) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina
secondo quanto indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia
spenta e non riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: utilizzatore tagliasfalto a disco;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) occhiali; e) otoprotettori; f) guanti; g)
indumenti protettivi (tute).
Taglierina elettrica
Attrezzatura elettrica da cantiere per il taglio di laterizi o piastrelle di ceramica.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Taglierina elettrica: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati della stabilit della macchina; 2) Accertati del corretto
fissaggio della lama e degli accessori; 3) Accertati del buon stato e della corretta
disposizione delle protezioni dagli organi di trasmissione (cinghie, pulegge, ecc.); 4)
Accertati dell'efficienza della lama di protezione del disco; 5) Assicurati dell'efficienza del
carrellino portapezzi; 6) Accertati che l'area di lavoro sia sufficientemente illuminata; 7)
Accertati dell'integrit dei collegamenti e dei conduttori elettrici e di messa a terra visibili;
8) Assicurati del corretto funzionamento dell'interruttore di avviamento; 9) Assicurati del
corretto funzionamento del dispositivo di sicurezza (bobina di sgancio) contro l'avviamento
automatico in caso di accidentale rimessa in tensione della macchina; 10) Accertati che il
cavo di alimentazione non intralci i passaggi e sia posizionato in modo da evitare che sia
esposto a danneggiamenti (causati dal materiale lavorato o da lavorare, transito di persone,
ecc); 11) Provvedi a riempire il contenitore d'acqua; 12) Controlla la presenza ed il buono
stato della protezione sovrastante il posto di manovra (tettoia).
Durante l'uso: 1) Utilizza il carrello portapezzi per procedere alla lavorazione; 2)
Accertati che il pezzo da lavorare sia posizionato correttamente; 3) Assumi una posizione
stabile e ben equilibrata prima di procedere nel lavoro; 4) Assicurati che la vaschetta posta
sotto il piano di lavoro contenga sempre una sufficiente quantit d'acqua; 5) Accertati che la
macchina non si surriscaldi eccessivamente; 6) Provvedi a mantenere ordinata l'area di
lavoro, ed in special modo, adoperati affinch il piano di lavoro sia sempre pulito e sgombro
da materiali di scarto; 7) Assicurati di aver interrotto l'alimentazione elettrica durante le
pause di lavoro; 8) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di
malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Ricordati di scollegare elettricamente la macchina; pulisci la macchina da
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 102
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
eventuali residui di materiale curando, in particolare, la pulizia della vaschetta dell'acqua;
2) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto
indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia spenta e non
riavviabile da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.M. 20 novembre 1968; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008
n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6; CEI 23-34; CEI 23-50; CEI
23-57; CEI 64-8; CEI 107-43.
2) DPI: utilizzatore taglierina elettrica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
calzature di sicurezza; b) guanti.
Trapano elettrico
Il trapano un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in
qualsiasi materiale (legno, metallo, calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica.
Esso costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giunto meccanico (mandrino) che,
accoppiato ad un variatore, produce un moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria.
Il moto di percussione pu mancare nelle versioni pi semplici dell'utensile, cos come quelle pi
sofisticate possono essere corredate da un dispositivo che permette di invertire il moto della punta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1) Elettrocuzione;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Punture, tagli, abrasioni;
4) Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1) Trapano elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a
bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; 2) Accertati che il
cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di
utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; assicurati del corretto
funzionamento dell'interruttore; 3) Accertati del buon funzionamento dell'utensile; 4)
Assicurati del corretto fissaggio della punta; 5) Accertati che le feritoie di raffreddamento,
collocate sull'involucro esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi ostruzione; assicurati
che l'elemento su cui operare non sia in tensione o attraversato da impianti tecnologici attivi.
Durante l'uso: 1) Durante le pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione
elettrica; 2) Posizionati in modo stabile prima di dare inizio alle lavorazioni; 3) Evita
assolutamente di compiere operazioni di registrazione, manutenzione o riparazione su organi
in movimento; 4) Verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinch non intralcino i
posti di lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici; 5) Assicurati
che terzi non possano inavvertitamente riavviare impianti tecnologici (elettricit, gas, acqua,
ecc) che interessano la zona di lavoro; 6) Durante le operazioni di taglio praticate su muri,
pavimenti o altre strutture che possano nascondere cavi elettrici, evita assolutamente di
toccare le parti metalliche dell'utensile; 7) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore
di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; 2) Effettua tutte le
operazioni di revisione e manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto
dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione elettrica.
Riferimenti Normativi:
D.M. 20 novembre 1968; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008
n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6; CEI 23-34; CEI 23-50; CEI
23-57; CEI 64-8; CEI 107-43.
2) DPI: utilizzatore trapano elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
calzature di sicurezza; b) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); c)
otoprotettori; d) guanti.
MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco delle macchine:
1) Autocarro;
2) Autogr;
3) Carrello elevatore;
4) Dumper;
5) Escavatore;
6) Finitrice;
7 Pala meccanica;
8 Piattaforma sviluppabile;
9 Piattaforma sviluppabile;
10 Rullo compressore;
11 Scarificatrice.
Autocarro
L'autocarro una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta
da demolizioni o scavi, ecc., costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il
conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di un sistema oleodinamico.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
7) Movimentazione manuale dei carichi;
8) Rumore per "Operatore autocarro";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)";
sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore a 80 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 104
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
utilizzo.
9) Scivolamenti, cadute a livello;
10) Urti, colpi, impatti, compressioni;
11) Vibrazioni per "Operatore autocarro";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a)
utilizzo autocarro per 60%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Inferiore a 0,5 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Autocarro: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Controlla i percorsi e le aree
di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; 5) Nel
cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 6) In prossimit dei
posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 7) Durante gli spostamenti del mezzo, aziona il
girofaro; 8) Controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona
di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas,
energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in
spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilit, richiedi l'intervento di personale a terra;
10) Evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimit del bordo
degli scavi; 11) Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio
pedonale e, comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 12) Verifica che
non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio dell'azionamento del ribaltabile mediante l'apposito
segnalatore acustico; 2) Impedisci a chiunque di farsi trasportare all'interno del cassone; 3)
Evita assolutamente di azionare il ribaltabile se il mezzo in posizione inclinata; 4) Nel
caricare il cassone poni attenzione a: disporre i carichi in maniera da non squilibrare il
mezzo, vincolarli in modo da impedire spostamenti accidentali durante il trasporto, non
superare l'ingombro ed il carico massimo; 5) Evita sempre di caricare il mezzo oltre le
sponde, qualora vengano movimentati materiali sfusi; 6) Accertati sempre, prima del
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 105
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
trasporto, che le sponde siano correttamente agganciate; 7) Durante le operazioni di carico e
scarico scendi dal mezzo se la cabina di guida non dotata di roll-bar antischiacciamento;
8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di
fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore
di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina
(ponendo particolare attenzione ai freni ed ai pneumatici) secondo quanto indicato nel
libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili
da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Autogr
L'autogr un mezzo d'opera su gomma, costituito essenzialmente da una cabina, destinata ad
accogliere il conducente, ed un apparecchio di sollevamento azionato direttamente dalla suddetta
cabina o da apposita postazione. Il suo impiego in cantiere pu essere il pi disparato, data la
versatilit del mezzo e le differenti potenzialit dei tipi in commercio, e pu andare dal sollevamento
(e posizionamento) dei componenti della gru, a quello di macchine o dei semplici materiali da
costruzione, ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Elettrocuzione;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
8) Movimentazione manuale dei carichi;
9) Punture, tagli, abrasioni;
10) Rumore per "Operatore autogr";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)";
sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore a 80 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 106
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
11) Scivolamenti, cadute a livello;
12) Urti, colpi, impatti, compressioni;
13) Vibrazioni per "Operatore autogr";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a)
movimentazione carichi per 50%; b) spostamenti per 25%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Inferiore a 0,5 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 107
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Autogr: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica che siano
correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento; 5) Controlla i percorsi e
le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti;
6) Nel cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 7) In
prossimit dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 8) Controlla che lungo i percorsi
carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di
sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature,
linee telefoniche, ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di
limitata visibilit, richiedi l'intervento di personale a terra; 10) Durante gli spostamenti del
mezzo e durante le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 11) Evita, se non
esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi; 12)
Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e,
comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 13) Stabilizza il mezzo
utilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggio
con basi dotate adeguata resistenza; 14) Verifica che non vi siano linee elettriche
interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di sollevamento mediante l'apposito
segnalatore acustico; 2) Durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di
illuminazione; 3) Il sollevamento e/o lo scarico deve essere sempre effettuato con le funi in
posizione verticale; 4) Attieniti alle indicazioni del personale a terra durante le operazioni
di sollevamento e spostamento del carico; 5) Evita di far transitare il carico al di sopra di
postazioni di lavoro e/o passaggio; 6) Cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli
sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 7) Evita assolutamente di effettuare manutenzioni su
organi in movimento; 8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed
accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamente
il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi
durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Evita di lasciare carichi sospesi; 2) Ritira il braccio telescopico e accertati
di aver azionato il freno di stazionamento; 3) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo
esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore autogr;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Carrello elevatore
Il carrello elevatore una macchina su gomma utilizzata per il trasporto di materiali e costituita da
una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un attrezzo (forche) per il sollevamento e
trasporto materiali.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cesoiamenti, stritolamenti;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 108
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
4) Elettrocuzione;
5) Inalazione fumi, gas, vapori;
6) Incendi, esplosioni;
7) Investimento, ribaltamento;
8) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
9) Movimentazione manuale dei carichi;
10) Punture, tagli, abrasioni;
11) Rumore per "Magazziniere";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 502 del C.P.T. Torino (Edilizia in genere - Magazzino).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)";
sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore a 80 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
12) Scivolamenti, cadute a livello;
13) Urti, colpi, impatti, compressioni;
14) Vibrazioni per "Magazziniere";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 502 del C.P.T. Torino (Edilizia in genere - Magazzino): a) movimentazione
materiale (utilizzo carrello elevatore) per 40%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 109
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Carrello elevatore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 110
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica che siano
correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento; 5) Controlla i percorsi e
le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti;
6) Nel cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 7) In
prossimit dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 8) Controlla che lungo i percorsi
carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di
sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature,
linee telefoniche, ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di
limitata visibilit, richiedi l'intervento di personale a terra; 10) Durante gli spostamenti del
mezzo e durante le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 11) Evita, se non
esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi; 12)
Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e,
comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 13) Verifica che non vi siano
linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di sollevamento e trasporto mediante
l'apposito segnalatore acustico; 2) Durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi
di illuminazione; 3) Mantieni in basso la posizione della forche, sia negli spostamenti a
vuoto che con il carico; 4) Disponi il carico sulle forche (quantit e assetto) in funzione
delle condizioni del percorso (presenza di accidentalit, inclinazione longitudinale e
trasversale, ecc.), senza mai superare il carico massimo consentito; 5) Cura particolare
attenzione allo stoccaggio dei materiali movimentati, disponendoli in maniera stabile ed
ordinata; 6) Impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo, ed evita assolutamente di
utilizzare le forche per sollevare persone; 7) Evita di traslare il carico, durante la sua
movimentazione, al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; 8) Cura la
strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 9) Evita
assolutamente di effettuare manutenzioni su organi in movimento; 10) Durante i
rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in
adiacenza del mezzo; 11) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di
malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Evita di lasciare carichi sospesi in posizione elevata; riporta in basso la
posizione della forche e accertati di aver azionato il freno di stazionamento; 2) Effettua
tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel
libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili
da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore carrello elevatore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi (tute).
Dumper
Il dumper una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale,
costituita da un corpo semovente su ruote, munito di un cassone.
Lo scarico del materiale pu avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi
oppure semplicemente a gravit. Il telaio della macchina pu essere rigido o articolato intorno ad un
asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di facilitare la manovra di scarico o distribuzione del
materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cesoiamenti, stritolamenti;
4) Elettrocuzione;
5) Inalazione polveri, fibre;
6) Incendi, esplosioni;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 111
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
7) Investimento, ribaltamento;
8) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
9) Movimentazione manuale dei carichi;
10) Rumore per "Operatore dumper";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 27 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85
dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Superiore a 85 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede
i valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata
nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 112
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono
indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse
limitato, ove ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di
specifici DPI delludito:
1) Utilizzo dumper (B194), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito Generico
(cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art.
77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
11) Scivolamenti, cadute a livello;
12) Urti, colpi, impatti, compressioni;
13) Vibrazioni per "Operatore dumper";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 27 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a)
utilizzo dumper per 60%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 113
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Dumper: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3) Nel
cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimit dei
posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 4) Controlla i percorsi e le aree di manovra
richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; 5) Durante gli
spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 6) Controlla che lungo i percorsi carrabili del
cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi,
tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche,
ecc.); 7) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilit,
richiedi l'intervento di personale a terra.
Durante l'uso: 1) Impedisci a chiunque di farsi trasportare all'interno del cassone; 2) Evita
di percorrere in retromarcia lunghi percorsi; 3) Effettua gli spostamenti con il cassone in
posizione di riposo; 4) Evita assolutamente di azionare il ribaltabile se il mezzo in
posizione inclinata o in condizioni di stabilit precaria; 5) Provvedi a delimitare il raggio
d'azione del mezzo; 6) Cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e
privi di grasso, ecc.; 7) Evita assolutamente di effettuare manutenzioni su organi in
movimento; 8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati
dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamente il
preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi
durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver azionato il freno di stazionamento quando riponi il mezzo;
2) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina (ponendo
particolare attenzione ai freni ed ai pneumatici) secondo quanto indicato nel libretto del
mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi
accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 114
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
2) DPI: operatore dumper;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) otoprotettori; d) guanti; e) maschere (se presenti nell'aria
polveri o sostanze nocive); f) indumenti protettivi (tute).
3) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Escavatore
L'escavatore una macchina particolarmente versatile che pu essere indifferentemente utilizzata per
gli scavi di sbancamento o a sezione obbligata, per opere di demolizioni, per lo scavo in galleria,
semplicemente modificando l'utensile disposto alla fine del braccio meccanico. Nel caso di utilizzo
per scavi, l'utensile impiegato una benna che pu essere azionata mediante funi o un sistema
oleodinamico. L'escavatore costituito da: a) un corpo base che, durante la lavorazione resta
normalmente fermo rispetto al terreno e nel quale sono posizionati gli organi per il movimento della
macchina sul piano di lavoro; b) un corpo rotabile (torretta) che, durante le lavorazioni, pu ruotare
di 360 gradi rispetto il corpo base e nel quale sono posizionati sia la postazione di comando che il
motore e l'utensile funzionale.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Elettrocuzione;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
7) Rumore per "Operatore escavatore";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)";
sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore a 80 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 115
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
8) Scivolamenti, cadute a livello;
9) Urti, colpi, impatti, compressioni;
10) Vibrazioni per "Operatore escavatore";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a)
utilizzo escavatore (cingolato, gommato) per 60%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 116
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Escavatore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Controlla, proteggendoti
adeguatamente, l'integrit dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare
riguardo alle tubazioni flessibili; 5) Controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se
necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; 6) Nel cantiere procedi a velocit
moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 7) In prossimit dei posti di lavoro procedi a
passo d'uomo; 8) Durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 9) Controlla che
lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la
presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua,
fognature, linee telefoniche, ecc.); 10) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in
condizioni di limitata visibilit, richiedi l'intervento di personale a terra; 11) Evita, se non
esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi; 12)
Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e,
comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 13) Verifica che non vi siano
linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di scavo mediante l'apposito segnalatore
acustico; 2) Se il mezzo ne dotato, ricorda di utilizzare sempre gli stabilizzatori prima di
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iniziare le operazioni di scavo durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di
illuminazione; 3) Impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; 4) Impedisci a
chiunque di farsi trasportare o sollevare all'interno della benna; 5) Evita di traslare il carico,
durante la sua movimentazione, al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; 6) Cura la
strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 7) Durante
gli spostamenti tenere l'attrezzatura di lavoro ad una altezza dal terreno tale da assicurare
una buona visibilit e stabilit; 8) Durante le interruzioni momentanee del lavoro, abbassa a
terra la benna ed aziona il dispositivo di blocco dei comandi; 9) Durante le operazioni di
sostituzione dei denti della benna, utilizza sempre occhiali di protezione ed otoprotettori;
10) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di
fiamme libere in adiacenza del mezzo; 11) Informa tempestivamente il preposto e/o il
datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il
lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver abbassato a terra la benna e di aver azionato il freno di
stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione
e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre
dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore escavatore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); d)
otoprotettori ; e) guanti; f) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Finitrice
La finitrice una macchina utilizzata nella realizzazione del manto stradale in conglomerato
bituminoso e nella posa in opera del tappetino di usura.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
6) Rumore per "Operatore rifinitrice";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 146 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85
dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Superiore a 85 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede
i valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata
nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 118
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono
indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse
limitato, ove ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di
specifici DPI delludito:
1) Utilizzo rifinitrice (B539), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito Generico
(cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art.
77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Vibrazioni per "Operatore rifinitrice";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 146 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni): a)
utilizzo rifinitrice per 65%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 119
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 120
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Finitrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla i dispositivi frenanti e tutti i comandi disposti al
posto di guida e sulla pedana posteriore; 3) Controlla, proteggendoti adeguatamente,
l'integrit dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle
tubazioni flessibili; 4) Controlla il corretto funzionamento del riduttore di pressione, del
manometro, delle connessioni tra tubazioni, bruciatori e bombole; 5) Accertati che l'area di
lavoro sia stata adeguatamente segnalata e che il traffico veicolare sia stato deviato a
distanza di sicurezza; 6) Durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 7) Se devi
effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilit, richiedi l'intervento
di personale a terra; 8) Evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in
prossimit del bordo degli scavi.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre mediante l'apposito segnalatore acustico;
2) Durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di illuminazione; 3) Impedisci
a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; 4) Cura la strumentazione ed i comandi,
mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 5) Impedisci a chiunque di introdurre
qualsiasi attrezzo all'interno del vano coclea (anche per eventuali rimozioni) durante il
funzionamento del mezzo; 6) Sorveglia che il personale si mantenga a distanza di sicurezza
dal bruciatore e dai fianchi di contenimento; 7) Durante i rifornimenti, spegni il motore,
evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 8)
Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli
che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver spento i bruciatori, chiuso il rubinetto della bombola,
azionato il freno di stazionamento; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo
esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore finitrice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) guanti; f) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Pala meccanica
La pala meccanica una macchina utilizzata per lo scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico del
materiale. La macchina costituita da un corpo semovente, su cingoli o su ruote, munita di una benna,
nella quale, mediante la spinta della macchina, avviene il caricamento del terreno. Lo scarico pu
avvenire mediante il rovesciamento della benna, frontalmente, lateralmente o posteriormente. I
caricatori su ruote possono essere a telaio rigido o articolato intorno ad un asse verticale. Per
particolari lavorazioni la macchina pu essere equipaggiata anteriormente con benne speciali e,
posteriormente, con attrezzi trainati o portati quali scarificatori, verricelli, ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 121
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione polveri, fibre;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
6) Rumore per "Operatore pala meccanica";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 22 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Compresa tra 80 e 85
dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Compresa tra 80 e 85 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai lavoratori
esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex > 80 dB(A)) e minori o uguali
ai valori superiori di azione (Lex <= 85 dB(A)), su loro richiesta e qualora il medico
competente ne conferma l'opportunit.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 122
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di
specifici DPI delludito:
1) Utilizzo pala (B446), protezione dell'udito Facoltativa, DPI delludito Generico (cuffie
o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art.
77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
7) Scivolamenti, cadute a livello;
8) Vibrazioni per "Operatore pala meccanica";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 22 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a)
utilizzo pala meccanica (cingolata, gommata) per 60%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Pala meccanica: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Controlla, proteggendoti
adeguatamente, l'integrit dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare
riguardo alle tubazioni flessibili; 5) Verifica la funzionalit del dispositivo di attacco del
martello e le connessioni delle relative tubazioni dell'impianto oleodinamico; 6) Controlla i
percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati
rafforzamenti; 7) Nel cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi
stabiliti; in prossimit dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 8) Durante gli
spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 9) Controlla che lungo i percorsi carrabili del
cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi,
tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche,
ecc.); 10) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilit,
richiedi l'intervento di personale a terra; 11) Evita, se non esplicitamente consentito, di
transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi; 12) Valuta, con il preposto e/o il
datore di lavoro, la distanza cui collocarsi da strutture pericolanti o da demolire e/o da
superfici aventi incerta portanza; 13) Provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo;
14) Provvedi a delimitare l'area esposta a livello di rumorosit elevata; 15) Verifica che non
vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di scavo mediante l'apposito segnalatore
acustico; 2) Se il mezzo ne dotato, estendi sempre gli stabilizzatori prima di iniziare le
operazioni di demolizione; 3) Durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi di
illuminazione; 4) Impedisci a chiunque di farsi trasportare o sollevare all'interno della
benna; 5) Evita di traslare il carico, durante la sua movimentazione, al di sopra di postazioni
di lavoro e/o passaggio; 6) Cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti
e privi di grasso, ecc.; 7) Evita di caricare la benna, con materiale sfuso, oltre il suo bordo;
8) Durante gli spostamenti tenere l'attrezzatura di lavoro ad una altezza dal terreno tale da
assicurare una buona visibilit e stabilit; 9) Durante le interruzioni momentanee del
lavoro, abbassa a terra la benna ed aziona il dispositivo di blocco dei comandi; 10) Durante
i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in
adiacenza del mezzo; 11) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di
malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 124
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver abbassato a terra la benna e di aver azionato il freno di
stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione
e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre
dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore pala meccanica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze
nocive); e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Piattaforma sviluppabile
Piattaforma sviluppabile a mezzo braccio telescopico o "a pantografo" per lavori in elevazione (su
facciate di fabbricati, volte di gallerie, ecc.).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta dall'alto;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
3) Cesoiamenti, stritolamenti;
4) Elettrocuzione;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Piattaforma sviluppabile: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Accertati del corretto funzionamento di tutti gli organi di
comando, sia quelli collocati sulla piattaforma sia sull'autocarro; 3) Disponi affinch la
visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica il buono stato dei parapetti della
piattaforma; 5) Verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in
movimento; 6) Controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la
predisposizione di adeguati rafforzamenti; 7) Durante gli spostamenti del mezzo e durante
le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 8) Assicurati che l'area di stazionamento
dell'autocarro sia stabile, accertandoti della sua orizzontalit; 9) Stabilizza il mezzo
utilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggio
con basi dotate adeguata resistenza; 10) Provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo;
11) Verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Sali o scendi dalla piattaforma solo quanto essa si trova in posizione di
riposo; 2) Durante le manovre, utilizza solo i comandi posti sulla piattaforma; 3) Prima di
spostare l'autocarro, accertati che la piattaforma sia sgombra ed in posizione di riposo; 4)
Durante il lavoro, evita assolutamente di sovraccaricare la piattaforma o di aggiungervi
sovrastrutture; 5) Qualora debbano essere effettuate lavorazioni richiedenti la parziale
rimozione del parapetto della piattaforma, utilizza imbracature o cinture di sicurezza da
collegare agli appositi sostegni; 6) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare
ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 7) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver abbassato la piattaforma in posizione di riposo, di aver
azionato il freno di stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; 2) Effettua tutte le
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 125
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto
del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi
accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore piattaforma sviluppabile;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti protettivi
(tute); f) attrezzatura anticaduta.
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Piattaforma sviluppabile
La piattaforma di lavoro aerea (AWP) una macchina che rende accessibile una zona di lavoro in
altezza a degli operatori con il loro equipaggiamento in condizioni di sicurezza evitando il montaggio
di ponteggi o trabattelli.
La norma sulla sicurezza sul lavoro (il D. Lgs 81/2008 Allegato VI punto 4 "Disposizioni concernenti
l'uso della attrezzature di lavoro che servono a sollevare persone") obbliga gli operai addetti a usare la
cintura di sicurezza. L'imbracatura di sicurezza con cordino agganciato al cestello trattiene l'operaio
nel caso di sbalzi imprevisti nella movimentazione della Piattaforma, a causa di dislivelli del
pavimento, di urti accidentali, di cedimenti strutturali del braccio telescopico. Non consentito
effettuare lo sbarco dal cestello per accedere a luoghi in altezza (es. nelle coperture di edifici), a meno
di indicazioni specifiche fornite nel libretto della piattaforma.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Cesoiamenti, stritolamenti;
3) Elettrocuzione;
4) Inalazione polveri, fibre;
5) Incendi, esplosioni;
6) Investimento, ribaltamento;
7) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
8) Movimentazione manuale dei carichi;
9) Punture, tagli, abrasioni;
10) Rumore per "Operatore";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)";
sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore a 80 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 126
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
11) Scivolamenti, cadute a livello;
12) Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;
Prescrizioni Organizzative:
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare
la loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti di
adatta cintura di sicurezza.
2) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri in
demolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche e
prefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogni
qualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezione
collettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadute
dall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accesso
disagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzate
cinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Tali
dispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune di
trattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generale
in concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche cadute
da altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre da
prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior
mobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:
avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio
scorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,
rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi o
gravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertanto
essere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 127
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Rullo compressore
Il rullo compressore una macchina, utilizzata prevalentemente nei lavori stradali, costituita da un
corpo semovente, la cui traslazione e contemporanea compattazione del terreno o del manto
bituminoso, avviene mediante due o tre grandi cilindri metallici (la cui rotazione permette
l'avanzamento della macchina) adeguatamente pesanti, lisci o, eventualmente (solo per compattazione
di terreno), dotati di punte per un'azione a maggior profondit.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Inalazione polveri, fibre;
4) Incendi, esplosioni;
5) Investimento, ribaltamento;
6) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
7) Rumore per "Operatore rullo compressore";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 144 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85
dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Superiore a 85 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede
i valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata
nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 128
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono
indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse
limitato, ove ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di
specifici DPI delludito:
1) Utilizzo rullo compressore (B550), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito
Generico (cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art.
77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
8) Scivolamenti, cadute a livello;
9) Vibrazioni per "Operatore rullo compressore";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 144 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni): a)
utilizzo rullo compressore per 75%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 129
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Rullo compressore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)
Controlla, proteggendoti adeguatamente, l'integrit dei componenti dell'impianto
oleodinamico, prestando particolare riguardo alle tubazioni flessibili; 4) Controlla i percorsi
e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati
rafforzamenti; 5) Nel cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi
stabiliti; 6) In prossimit dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 7) Durante gli
spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 8) Controlla che lungo i percorsi carrabili del
cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi,
tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche,
ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilit,
richiedi l'intervento di personale a terra; 10) Evita, se non esplicitamente consentito, di
transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre mediante l'apposito segnalatore acustico;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 130
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
2) Impedisci a chiunque l'accesso a bordo del mezzo; 3) Accertati che i serbatoi dell'acqua
per il raffreddamento dei tamburi siano sempre adeguatamente riforniti; 4) Evita di
surriscaldare eccessivamente i tamburi; 5) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di
fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 6) Informa
tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Posiziona il mezzo nelle aree di sosta appositamente predisposte,
assicurandoti di aver inserito il blocco dei comandi ed il freno di stazionamento; 2) Effettua
tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel
libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili
da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore rullo compressore;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi
(tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Scarificatrice
La scarificatrice una macchina utilizzata per la rimozione di manti stradali esistenti, i cui principali
organi lavoratori sono una fresa rotante ed un nastro trasportatore.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1) Cesoiamenti, stritolamenti;
2) Inalazione fumi, gas, vapori;
3) Incendi, esplosioni;
4) Investimento, ribaltamento;
5) Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
6) Punture, tagli, abrasioni;
7) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)";
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 169 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti).
Fascia di appartenenza. Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85
dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Superiore a 85 dB(A)".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori la cui esposizione al rumore eccede
i valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
La sorveglianza e' effettuata dal medico competente, con adeguata motivazione riportata
nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza di
lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con
provvedimento motivato, puo' disporre contenuti e periodicita' della sorveglianza diversi
rispetto a quelli forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. I lavoratori esposti a valori uguali o
superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione ai rischi
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alle misure
adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei valori limite
di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c) ai risultati
delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilita' per
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 131
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per
ridurre al minimo l'esposizione al rumore; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione
individuale e alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi dal rumore alla fonte o
di ridurli al minimo le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile, inclusa l'eventualit di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto di
limitare l'esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro; d) adeguata informazione e formazione sulluso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di
lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore
mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e
dellintensit dellesposizione e ladozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti
periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attivit, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore in
questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione di un
programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al rumore,
considerando in particolare le misure di prevenzione e protezione sopra elencate.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosit. I luoghi di lavoro dove i
lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono
indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l'accesso alle stesse
limitato, ove ci sia tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Uso dei Dispositivi di protezione individuale. Durante le seguenti attivit e con le
rispettive indicazioni in merito alla protezione delludito i lavoratori sono forniti di
specifici DPI delludito:
1) Utilizzo fresa (B281), protezione dell'udito Obbligatoria, DPI delludito Generico
(cuffie o inserti) (valore di attenuazione 12 dB(A)).
Si prevede per i lavoratori adeguato addestramento sulluso dei dispositivi delludito (art.
77 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81).
8) Scivolamenti, cadute a livello;
9) Urti, colpi, impatti, compressioni;
10) Vibrazioni per "Addetto scarificatrice (fresa)";
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo
Omogeneo n. 169 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti): a)
utilizzo scarificatrice per 65%.
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV):
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s".
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza
viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' diversa
decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 132
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valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in
funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento
motivato, pu disporre contenuti e periodicit della sorveglianza diversi rispetto a quelli
forniti dal medico competente.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attivita' che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare riguardo a: a) alle
misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dalle vibrazioni,
incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; b) all'entita' e al significato dei
valori limite di esposizione e dei valori di azione, nonche' ai potenziali rischi associati; c)
ai risultati delle valutazioni ,misurazioni o calcoli dei livelli di esposizione; d) all'utilit
per individuare e segnalare gli effetti negativi dell'esposizione per la salute; e) alle
circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e
all'obiettivo della stessa; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione alle vibrazioni; g) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e
alle relative indicazioni e controindicazione sanitarie all'uso.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una formazione
adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e
l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando sono superati
i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in
ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione. E' obbligo del datore di
lavoro verificare che, su periodi brevi, per le vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio il valore di esposizione sia inferiore a 20 m/s e per le vibrazioni trasmesse
al corpo intero il valore di esposizione sia inferiore a 1,5 m/s.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto
di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di vibrazioni.
Inderogabile per A(8) > 1 m/s.
Adozione di metodi di lavoro. Il datore di lavoro adotta i cicli di lavoro che consentano
di alternare periodi di esposizione a vibrazione a periodi in cui il lavoratore non sia
esposto a vibrazione.
Manutenzione macchine mobili. Il datore di lavoro adotta un programma di
manutenzione regolare e periodico delle macchine mobili, con particolare riguardo alle
sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi.
Utilizzo corretto di macchine mobili. I lavoratori devono applicare le modalit corrette
di guida al fine di ridurre le vibrazioni in conformit alla formazione ricevuta; ad
esempio: evitare alte velocit in particolare su strade accidentate, postura di guida e
corretta regolazione del sedile.
Pianificazione dei percorsi di lavoro. Il datore di lavoro pianifica, laddove possibile, i
percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentali; oppure, dove possibile, effettuare
lavori di livellamento stradale.
Procedure di lavoro ed esercizi alla colonna. I lavoratori devono evitare ulteriori
fattori di rischio per disturbi a carico della colonna ed effettuare esercizi per prevenire il
mal di schiena durante le pause di lavoro in conformit alla formazione ricevuta.
Dispositivi di protezione individuale:
Fornitura di indumenti per la protezione dal freddo e l'umidit. Il datore di lavoro
fornisce, ai lavoratori esposti alle vibrazioni, indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidit.
Fornitura di dispositivi di smorzamento. Il datore di lavoro dota le macchine, che
espongono ai pi alti livelli di vibrazione, di dispositivi di smorzamento che attenuano la
vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Fornitura di sedili ammortizzanti. Il datore di lavoro dota le macchine, che espongono
ai pi alti livelli di vibrazione, di sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1) Scarificatrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i
gruppi ottici di illuminazione; controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 2) Verifica
che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento (rotore fresante,
nastro trasportatore, ecc); 3) Accertati che l'area di lavoro sia stata adeguatamente segnalata
e che il traffico veicolare sia stato deviato a distanza di sicurezza; 4) Durante gli
spostamenti del mezzo, aziona il girofaro.
Durante l'uso: 1) Evitare assolutamente di allontanarsi dai comandi durante le lavorazioni;
2) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di
fiamme libere in adiacenza del mezzo; 3) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore
di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina
secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori
siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2) DPI: operatore scarificatrice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;
b) copricapo; c) calzature di sicurezza; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi
(tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a) Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 134
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
EMISSIONE SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE
(art 190, D.Lgs. 81/2008)
ATTREZZATURA Lavorazioni
Emissione
Sonora
dB(A)
Argano a bandiera Montaggio e smontaggio del ponteggio
metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura;
Smobilizzo del cantiere; Rimozione di tubazioni ed
apparecchiature in copertura; Rimozione di pavimenti
su copertura . 79.2
Argano a cavalletto Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in
copertura; Rimozione di pavimenti su copertura . 79.2
Betoniera a bicchiere Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici
orizzontali e inclinate; Installazione di pannelli fv,
posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi
di conversione e componenti.. 80.5
Cannello a gas Impermeabilizzazione di coperture. 86.3
Compressore con motore
endotermico
Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in
copertura; Rimozione di pavimenti su copertura ;
Asportazione di strato di usura e collegamento. 84.7
Impastatrice Formazione di massetto per coperture. 79.8
Martello demolitore elettrico Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in
copertura; Rimozione di pavimenti su copertura . 95.3
Martello demolitore
pneumatico
Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in
copertura; Rimozione di pavimenti su copertura ;
Asportazione di strato di usura e collegamento. 98.7
Scanalatrice per muri ed
intonaci
Realizzazione di impianto elettrico; Installazione di
pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei
necessari gruppi di conversione e componenti.;
Collegamenti agli impianti esistenti. 98.0
Sega circolare Allestimento di cantiere. 89.9
Smerigliatrice angolare
(flessibile)
Allestimento di cantiere.
97.7
Tagliasfalto a disco Taglio di asfalto ; Asportazione di strato di usura e
collegamento. 102.6
Taglierina elettrica Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici
orizzontali e inclinate; Installazione di pannelli fv,
posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi
di conversione e componenti.. 95.1
Trapano elettrico Allestimento di cantiere; Montaggio e smontaggio del
ponteggio metallico/castello di tiro e dei parapetti in
copertura; Smobilizzo del cantiere; Posa di conduttura
elettrica; Pozzetti di ispezione e opere d'arte;
Realizzazione di impianto elettrico; Installazione di
pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei
necessari gruppi di conversione e componenti.;
Collegamenti agli impianti esistenti. 90.6
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 135
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
MACCHINA Lavorazioni
Emissione
Sonora
dB(A)
Autocarro Montaggio e smontaggio del ponteggio
metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura;
Realizzazione linea vita in copertura; Smobilizzo del
cantiere; Taglio di asfalto ; Asportazione di strato di
usura e collegamento; Scavo a sezione ristretta. 77.9
Autogr Montaggio e smontaggio del ponteggio
metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura;
Smobilizzo del cantiere; Formazione di massetto per
coperture; Realizzazione di colmo ventilato;
Impermeabilizzazione di coperture; Realizzazione di
opere di lattoneria; Installazione di pannelli fv,
posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi
di conversione e componenti.. 81.6
Carrello elevatore Smobilizzo del cantiere; Formazione di massetto per
coperture; Impermeabilizzazione di coperture. 82.2
Dumper Allestimento di cantiere; Rimozione di tubazioni ed
apparecchiature in copertura; Rimozione di pavimenti
su copertura ; Posa di conduttura elettrica; Rinterro di
scavo; Pozzetti di ispezione e opere d'arte; Installazione
di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei
necessari gruppi di conversione e componenti.. 86.0
Escavatore Taglio di asfalto ; Scavo a sezione ristretta. 80.9
Finitrice Formazione di manto di usura e collegamento. 88.7
Pala meccanica Scavo a sezione ristretta; Rinterro di scavo; Formazione
di fondazione stradale. 84.6
Piattaforma sviluppabile Realizzazione linea vita in copertura; Realizzazione di
colmo ventilato; Realizzazione di opere di lattoneria;
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di
sostegno, dei necessari gruppi di conversione e
componenti.. 73.7
Piattaforma sviluppabile Montaggio e smontaggio del ponteggio
metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura;
Smobilizzo del cantiere. 81.6
Rullo compressore Formazione di fondazione stradale; Formazione di
manto di usura e collegamento. 88.3
Scarificatrice Asportazione di strato di usura e collegamento. 93.2
COORDINAMENTO GENERALE DEL PSC
COORDINAMENTO DELLE LAVORAZIONI E FASI
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 136
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
1) Interferenza nel periodo dal 98 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di colmo ventilato
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 109 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
d) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
f) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di colmo ventilato:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
2) Interferenza nel periodo dal 98 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 109 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 137
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a passo
d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere
coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di carico e
scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
g) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
3) Interferenza nel periodo dal 98 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 30 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 142 g per 30 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 138
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
f) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
g) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
h) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
4) Interferenza nel periodo dal 98 g al 102 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 5 giorni
lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 102 g per 5 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine allimpastatrice
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 139
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
5) Interferenza nel periodo dal 98 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di colmo ventilato
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 109 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di colmo ventilato:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
6) Interferenza nel periodo dal 98 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 109 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
e) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
f) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
7) Interferenza nel periodo dal 98 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 30 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 142 g per 30 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 141
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
g) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
8) Interferenza nel periodo dal 98 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 109 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 142
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
e) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
f) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
g) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
9) Interferenza nel periodo dal 98 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di colmo ventilato
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 109 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di colmo ventilato:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 143
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
10) Interferenza nel periodo dal 98 g al 102 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 5 giorni
lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 102 g per 5 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine allimpastatrice
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
11) Interferenza nel periodo dal 98 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 30 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 142 g per 30 giorni
lavorativi.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 144
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
g) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
h) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
12) Interferenza nel periodo dal 98 g al 102 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 5 giorni
lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 98 g al 102 g per 5 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
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essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine allimpastatrice
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
13) Interferenza nel periodo dal 105 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 5 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di colmo ventilato
- Posa di conduttura elettrica
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 105 g al 109 g per 5 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di colmo ventilato:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Posa di conduttura elettrica:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
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b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
14) Interferenza nel periodo dal 105 g al 149 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 30 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Posa di conduttura elettrica
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 105 g al 149 g per 30 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Posa di conduttura elettrica:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
15) Interferenza nel periodo dal 105 g al 109 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 5 giorni
lavorativi. Fasi:
- Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate
- Posa di conduttura elettrica
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 105 g al 109 g per 5 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
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c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Posa di conduttura elettrica:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
16) Interferenza nel periodo dal 112 g al 156 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 30 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Rinterro di scavo
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 112 g al 156 g per 30 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Rinterro di scavo:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
17) Interferenza nel periodo dal 112 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 20 giorni
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lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 112 g al 142 g per 20 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
18) Interferenza nel periodo dal 112 g al 149 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 25 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Posa di conduttura elettrica
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 112 g al 149 g per 25 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 149
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Posa di conduttura elettrica:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
19) Interferenza nel periodo dal 112 g al 150 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 26 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Rinterro di scavo
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 112 g al 150 g per 26 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
g) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Rinterro di scavo:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
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20) Interferenza nel periodo dal 112 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 20 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 112 g al 142 g per 20 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
d) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
f) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
21) Interferenza nel periodo dal 112 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 20 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 112 g al 142 g per 20 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
22) Interferenza nel periodo dal 114 g al 150 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 24 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Formazione di fondazione stradale
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 114 g al 150 g per 24 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Formazione di fondazione stradale:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
23) Interferenza nel periodo dal 114 g al 150 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 24 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Formazione di fondazione stradale
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 114 g al 150 g per 24 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
g) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
h) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Formazione di fondazione stradale:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
24) Interferenza nel periodo dal 120 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 15 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Pozzetti di ispezione e opere d'arte
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 120 g al 142 g per 15 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Pozzetti di ispezione e opere d'arte:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
25) Interferenza nel periodo dal 120 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 15 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Pozzetti di ispezione e opere d'arte
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 120 g al 142 g per 15 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Pozzetti di ispezione e opere d'arte:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
26) Interferenza nel periodo dal 120 g al 150 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 21 giorni
lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Formazione di manto di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 120 g al 150 g per 21 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) E vietato svolgere attivit che utilizzano sostanze infiammabili in prossimit delle zone dove si
interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dellimpresa esecutrice addetta allutilizzo
dellattrezzatura deve informare le altre imprese dellinizio e fine delle operazioni di saldatura e del
divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si
utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si
presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati allutilizzo dellattrezzo. Se ci non attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
labbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di
appositi dispositivi di protezione individuale.
e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
f) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
g) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
h) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
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I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
i) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano concentrazioni di vapori e gas
dovuti allutilizzo della finitrice. Se ci non possibile, tali zone devono essere protette con
opportune schermature o, nel caso non sia possibile posizionare le schermature, i lavoratori operanti
in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Formazione di manto di usura e collegamento:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Operatore rifinitrice" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
27) Interferenza nel periodo dal 120 g al 158 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 27 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di opere di lattoneria
- Formazione di manto di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 120 g al 158 g per 27 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
d) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
f) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano concentrazioni di vapori e gas
dovuti allutilizzo della finitrice. Se ci non possibile, tali zone devono essere protette con
opportune schermature o, nel caso non sia possibile posizionare le schermature, i lavoratori operanti
in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di opere di lattoneria:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
Formazione di manto di usura e collegamento:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 156
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
GRAVE
b) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Operatore rifinitrice" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
28) Interferenza nel periodo dal 137 g al 170 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 23 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Formazione di manto di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 170 g per 23 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
d) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano concentrazioni di vapori e gas
dovuti allutilizzo della finitrice. Se ci non possibile, tali zone devono essere protette con
opportune schermature o, nel caso non sia possibile posizionare le schermature, i lavoratori operanti
in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Formazione di manto di usura e collegamento:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Operatore rifinitrice" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
29) Interferenza nel periodo dal 137 g al 150 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Formazione di fondazione stradale
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 150 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 157
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Formazione di fondazione stradale:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
30) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Pozzetti di ispezione e opere d'arte
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 158
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Pozzetti di ispezione e opere d'arte:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
31) Interferenza nel periodo dal 137 g al 156 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 14 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Rinterro di scavo
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 156 g per 14 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Rinterro di scavo:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
32) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 159
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
g) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
33) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Taglio di asfalto
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
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un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
e) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Taglio di asfalto :
a) Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
34) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Pozzetti di ispezione e opere d'arte
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Pozzetti di ispezione e opere d'arte:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
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35) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
d) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
e) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
36) Interferenza nel periodo dal 137 g al 149 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 9 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Posa di conduttura elettrica
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 149 g per 9 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
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carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Posa di conduttura elettrica:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
37) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Asportazione di strato di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
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f) Le zone dove si svolgono le operazioni di scarificazione, devono essere segnalate adeguatamente, il
personale a terra che coadiuva le operazioni deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si
avvicinino a tali zone operai addetti ad altre lavorazioni.
g) La zona dove si esegue il taglio dellasfalto, deve essere interdetta ai lavoratori non addetti
mediante barriere mobili. Il preposto dellimpresa esecutrice deve avvisare le altre imprese dinizio e
fine lavorazione, coordinare le operazioni di spostamento delle barriere e vigilare affinch nessun
lavoratore venga a contatto con il tagliasfalto.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Asportazione di strato di usura e collegamento:
a) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
d) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
38) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
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GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
39) Interferenza nel periodo dal 137 g al 149 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 9 giorni
lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico
- Posa di conduttura elettrica
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 149 g per 9 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
Posa di conduttura elettrica:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
40) Interferenza nel periodo dal 137 g al 142 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Scavo a sezione ristretta
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 142 g per 4 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 165
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Scavo a sezione ristretta:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
41) Interferenza nel periodo dal 137 g al 150 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Formazione di fondazione stradale
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 150 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 166
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
g) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Formazione di fondazione stradale:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
c) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
42) Interferenza nel periodo dal 137 g al 170 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 23 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Formazione di manto di usura e collegamento
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 170 g per 23 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 167
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicinino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
g) Le zone dove si svolgono le operazioni di stesura e compattazione di materiali con lausilio di
macchine, devono essere segnalate adeguatamente, il personale a terra, che coadiuva le operazioni,
deve coordinare il traffico di cantiere ed evitare che si avvicino a tali zone operai addetti ad altre
lavorazioni.
h) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano concentrazioni di vapori e gas
dovuti allutilizzo della finitrice. Se ci non possibile, tali zone devono essere protette con
opportune schermature o, nel caso non sia possibile posizionare le schermature, i lavoratori operanti
in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Formazione di manto di usura e collegamento:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore rullo compressore" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Rumore per "Operatore rifinitrice" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
43) Interferenza nel periodo dal 137 g al 156 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 14 giorni
lavorativi. Fasi:
- Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.
- Rinterro di scavo
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 137 g al 156 g per 14 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 168
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nellaria delle zone di lavoro vicine alla betoniera
non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino
concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli
interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ci non attuabile, si deve installare un
adeguato sistema per labbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
e) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
f) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere
interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita
segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di
conversione e componenti.:
a) Rumore per "Operaio comune (murature)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
c) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
d) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
f) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
g) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
h) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
Rinterro di scavo:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Rumore per "Operatore dumper" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
c) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
44) Interferenza nel periodo dal 182 g al 193 g dall'inizio dei lavori, per un totale di 10 giorni
lavorativi. Fasi:
- Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura
- Collegamenti agli impianti esistenti
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 182 g al 193 g per 10 giorni
lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimit dei posti di lavoro a
passo d'uomo. Quando c un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono
essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessit deve provvedere a interdire le zone di
carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la
traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone
interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i
preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i
lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ci non possibile, i preposti
devono, prima dellinizio dei lavori, verificare la presenza e lefficacia dei sistemi di protezione per
lintercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Si deve evitare la presenza doperai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri
dovute allutilizzo delle attrezzature e macchine. Se ci non possibile, in tali zone, si deve installare
un adeguato sistema per labbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste
zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 169
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Rischi Trasmissibili:
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura:
a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno:
GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSA Ent. danno: GRAVE
Collegamenti agli impianti esistenti:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" Prob: ALTA Ent. danno: GRAVE
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello Prob: BASSISSIMAEnt. danno: LIEVE
ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)
Prevenzione degli incendi - misure generali
Per eliminare o ridurre i rischi di incendio necessario seguire le seguenti avvertenze:
- non fumare, saldare, smerigliare o introdurre fiamme libere in luoghi dove esista pericolo di
incendio e di esplosione per presenza di gas, vapori e polveri facilmente infiammabili o esplosive (ad
esempio i locali di ricarica degli accumulatori);
- spegnere il motore dei veicoli e delle installazioni durante il rifornimento di carburante;
- non gettare mozziconi di sigaretta all'interno di depositi e di ambienti dove sono presenti materiali o
strutture incendiabili;
- evitare l'accumulo di materiali infiammabili (ad esempio legna, carta, stracci) in luoghi dove per le
condizioni ambientali o per le lavorazioni svolte esiste pericolo di incendio);
- adottare schermi e ripari idonei, durante lavori di saldatura, smerigliatura e molatura in vicinanza di
materiali e strutture incendiabili;
- non causare spandimenti effettuando il travaso di liquidi infiammabili e se ci dovesse accadere
provvedere immediatamente ad asciugarli;
- non sottoporre a saldatura recipienti metallici che abbiano contenuto liquidi infiammabili;
l'operazione deve essere eseguita soltanto adottando particolari misure (ad esempio riempiendoli di
acqua o di sabbia) e esclusivamente da personale esperto;
- non esporre le bombole di gas combustibile e comburente a forti fonti di calore ed escludere nel
modo pi assoluto l'uso di fiamme per individuare eventuali perdite;
- tenere sempre a portata di mano un estintore di tipo adeguato alle sostanze eventualmente
infiammabili;
- mantenere sgombre da ostacoli le vie di accesso ai presidi antincendio e le uscite di sicurezza.
Regole di comportamento in caso di incendio
Per incendi di modesta entit:
- intervenire tempestivamente con gli estintori di tipo adeguato alle sostanze che hanno preso fuoco;
- a fuoco estinto controllare accuratamente l'avvenuto spegnimento totale delle braci;
- arieggiare i locali prima di permettere l'accesso delle persone.
Per incendi di vaste proporzioni:
- dare il pi celermente possibile l'allarme e fare allontanare tutte le persone accertandosi che tutte
siano state avvertite;
- intervenire sui comandi di spegnimento degli impianti di ventilazione e condizionamento;
- interrompere l'alimentazione elettrica e del gas nella zona interessata dall'incendio;
- richiedere l'intervento dei Vigili del fuoco e delle squadre aziendali antincendio;
- azionare gli eventuali impianti fissi di spegnimento;
- allontanare dalla zona di incendio i materiali infiammabili.
Regole fondamentali per l'uso degli estintori
Per un efficace intervento di spegnimento con estintori portatili, dopo avere scelto il tipo pi idoneo a
disposizione e averlo attivato secondo le istruzioni d'uso, occorre:
- agire con progressione iniziando lo spegnimento del focolaio pi vicino sino a raggiungere il
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 170
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
principale dirigendo il getto alla base delle fiamme e avvicinandosi il pi possibile senza pericoli per
la persona;
- erogare il getto con precisione evitando gli sprechi;
- non erogare il getto contro vento n contro le persone;
- non erogare sostanze conduttrici della corrente elettrica (ad esempio acqua e schiuma) su impianti e
apparecchiature in tensione.
Primo soccorso - misure generali
Se si presenta la necessit di prestare soccorso ad una persona infortunata ricordare di:
valutare immediatamente se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio;
se attorno allinfortunato sussistono situazioni di pericolo (rischi elettrici, chimici,ecc.), prima di
intervenire adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie.
Eliminare, se possibile, il fattore che ha causato linfortunio, secondo le seguenti procedure:
spostare linfortunato dal luogo dellincidente solo se necessario o se sussistono situazioni di
pericolo imminente o continuato ed evitare di esporsi agli stessi rischi che hanno causato lincidente;
accertarsi del danno subito dallinfortunato: tipo di danno (grave, superficiale, ecc.), regione
corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardiorespiratoria,
ecc.);
accertarsi delle cause: causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta,ecc.); agente fisico o
chimico (scheggia, intossicazione, ecc.);
posizionare linfortunato nella posizione piu opportuna (di sopravvivenza) ed apprestare le prime
cure;
non sottoporre linfortunato a movimenti inutili;
non muovere assolutamente i traumatizzati al cranio o alla colonna vertebrale e i sospetti di frattura;
non premere e/o massaggiare quando linfortunio pu avere causato lesioni profonde;
non somministrare bevande o altre sostanze;
slacciare gli indumenti che possono costituire ostacolo alla respirazione;
se linfortunato non respira, chi in grado pu effettuare la respirazione artificiale;
attivarsi ai fini dellintervento di persone e/o mezzi per le prestazioni pi urgenti e per il trasporto
dellinfortunato al pi vicino posto di pronto soccorso.
Presidi sanitari
In cantiere devono essere tenuti i presidi sanitari indispensabili e previsti per legge (cassette di pronto
soccorso e pacchetto di medicazione) per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti
da malore improvviso.
Il corrispondente presidio sanitario che dovr essere presente in cantiere deve essere messo in
correlazione al numero massimo di persone che possono essere presenti in cantiere, al grado di rischio
del cantiere ed alla sua ubicazione geografica, in relazione alla particolare organizzazione
imprenditoriale; limpresa rimane obbligata a scegliere il presidio ad essa pertinente, nel piano
operativo limpresa tenuta ad indicare il tipo di presidio che sar tenuto in cantiere.
La cassetta di medicazione e i pacchetti saranno custoditi nellufficio dellImpresa e segnalati da
apposito cartello.
Gli addetti al pronto soccorso dovranno sempre tenere in perfetta efficienza le cassette e i pacchetti.
Sorveglianza sanitaria
Il personale utilizzato per la realizzazione dei lavori dovr osservare le seguenti prescrizioni:
- dovr essere fisicamente idoneo ad eseguire tutte le lavorazioni previste nel progetto;
- aver effettuato tutte le vaccinazioni prescritte dalla Legge e dovr essere regolarmente sottoposto ai
necessari controlli sanitari da parte del medico competente;
- dovr essere sufficientemente addestrato ad affrontare le situazioni di emergenza che si potrebbero
verificare nei luoghi dove verr approntato il cantiere, con particolare riguardo ai protocolli da seguire
in caso di infortunio e alla prestazione dei primi immediati soccorsi;
- dovr essere tecnicamente idoneo ad eseguire le lavorazioni cui sar destinato in relazione alla
specifica qualifica, capacit professionale ed esperienza acquisita;
- dovr aver svolto adeguata attivit formativa generale riguardo ai lavori che normalmente svolge
l'impresa con particolare riferimento alle problematiche connesse alla sicurezza, alla prevenzione
degli infortuni ed alla tutela della salute dei lavoratori;
- dovr essere tecnicamente idoneo a riconoscere residui pericolosi ed a gestire eventuali ritrovamenti
di ordigni bellici;
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 171
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
- dovr essere tecnicamente idoneo a riconoscere ed a bonificare il cantiere da rischi di natura
biologica;
- dovr ricevere i necessari DPI unitamente alle relative istruzioni per l'uso;
- dovr essere a conoscenza delle caratteristiche e della pericolosit delle sostanze che verranno
utilizzate;
- dovr ricevere approfondite informazioni in merito alle specifiche lavorazioni da eseguire
nell'intervento di cui trattasi ed ai relativi rischi connessi alle stesse, al corretto uso dei macchinari,
delle attrezzature e dei DPI, nonch agli specifici luoghi e circostanze in cui si svolgeranno i lavori ai
fini del rispetto delle norme di salute e sicurezza in cantiere;
- dovr aver ben compreso tutte le disposizioni ricevute, sia dal datore di lavoro, sia attraverso il PSC
ed il POS, e non dovr avere alcun dubbio in ordine alla loro concreta attuazione;
- dovr segnalare tempestivamente al Coordinatore per l'esecuzione ogni episodio e/o circostanza che
implichi l'insorgere di pericoli non previsti nel PSC o di carenze negli apprestamenti per la sicurezza.
Il personale straniero dovr essere in grado di comprendere ed esprimersi in italiano in modo da poter
comunicare perfettamente in cantiere con tutte le persone a vario titolo interessate alla gestione dei
lavori. Non saranno ammessi regimi alimentari che possano compromettere il buon andamento delle
lavorazioni (ubriachezza, digiuni debilitanti, ecc..). Infine il personale preposto alla condotta di
automezzi e/o di mezzi d'opera mezzi speciali, dovr essere in possesso delle necessarie patenti e/o
permessi propri e riferiti al mezzo.
Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovr fornire al coordinatore per l'esecuzione
apposita certificazione prima dell'inizio dei lavori. In merito alla sorveglianza sanitaria in cantiere
infatti devono essere conservati i seguenti documenti:
piano sanitario aziendale;
nomina e dati identificativi del medico competente;
certificati di idoneit dei lavoratori riferiti alla mansione ricoperta;
documentazione attestante l'avvenuta esecuzione delle visite mediche periodiche;
schede tossicologiche (tecnica e di sicurezza) dei prodotti chimici utilizzati nelle lavorazioni e/o
dei materiali che li contengono.
In base alla "direttiva macchine" , inoltre, le attrezzature e i mezzi d'opera da impiegare, ivi compresi
quelli presi a nolo da terzi dovranno:
essere marcate CE o comunque pienamente conformi alle vigenti norme tecniche;
essere perfettamente efficienti ed idonee alle lavorazioni cui saranno destinate nel cantiere in
oggetto;
avere il libretto d'uso e manutenzione e/o il libretto di bordo tenuto costantemente controllato ed
aggiornato;
essere regolarmente assoggettate alle revisioni periodiche prescritte dalla legge;
essere del tutto indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa pregiudicare
l'efficienza, la conformit al certificato di omologazione e la rispondenza alla vigente normativa.
Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovr fornire al coordinatore per
l'esecuzione apposita certificazione da allegare al POS prima dell'inizio dei lavori.
In ciascuna fase o sub - fase di lavoro tutti gli operatori, di qualsiasi impresa operante in cantiere, che
possano mutuamente interferire, dovranno sempre potersi reciprocamente vedere ed essere in grado di
comunicare tra loro per i necessari consensi all'esecuzione di singole operazioni elementari; dovranno
inoltre essere sempre coordinati da almeno un preposto formalmente nominato il quale avr l'obbligo
di segnalare eventuali comportamenti o situazioni difformi dalle vigenti norme in materia di sicurezza
e soprattutto di ordinare contestualmente la sospensione delle predette lavorazioni.
Tale disposizione vale anche nel caso venissero impiegati lavoratori stranieri i quali, ai fini dell'esatta
e puntuale comprensione delle disposizioni impartite, del pieno rispetto delle norme di sicurezza e
della corretta esecuzione dei lavori, dovranno conoscere inequivocabilmente la lingua italiana.
In nessuna fase di lavoro potr essere presente in cantiere un solo operatore.
Almeno il capocantiere dovr avere la qualifica di "preposto", nonch la funzione di coordinatore del
lavoro degli operatori a lui rispettivamente subordinati e di gestire le situazioni di emergenza.
Qualora in corso d'opera, a seguito dell'introduzione di varianti, si manifestasse la necessit di
effettuare una lavorazione non prevista dal P.S.C., l'impresa ha l'obbligo di sospendere le lavorazioni
e informare immediatamente il Coordinatore per l'esecuzione e il D.L. e si dovr aggiornare il P.S.C.
ed il P.O.S. prima di iniziare la predetta lavorazione.
Qualora il Coordinatore per l'esecuzione venisse a conoscenza dell'inizio di una lavorazione non
prevista nel progetto e/o nel P.S.C., avr la facolta di disporre immediatamente la sospensione di tale
lavorazione. Essa potr riprendere soltanto dopo i necessari aggiornamenti al P.S.C. ed al P.O.S. .
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 172
I NFORMAZI ONI NON CLASSI FI CATE CONTROLLATE
Due lavorazioni che dovessero eventualmente effettuarsi contemporaneamente l'una sopra l'altra o
l'una in fianco all'altra sono considerate interferenti.
Tali interferenze dovranno pertanto essere evitate e le lavorazioni andranno eseguite in tempi diversi.
Nel caso di passaggi stretti e mancanza di area per l'inversione di marcia dei mezzi d'opera, si
dovranno destinare 1 o 2 lavoratori di assistenza a terra per coadiuvare l'autista in fase di
manovra e di retromarcia, segnalare gli spostamenti e regolamentare il traffico dei veicoli
incrocianti e/o interferenti.
Nel P.O.S. dovranno infine essere previste idonee misure per contrastare gli eventuali rischi biologici
e comunque il personale dovr essere sufficientemente addestrato per fronteggiare i pericoli
conseguenti ad incontri accidentali con serpenti, ratti, insetti ed al contagio con agenti patogeni. Tutto
il personale che sar coinvolto nellesecuzione dellopera dovr essere in possesso di idoneita
specifica alla mansione rilasciata dal medico competente dellimpresa da cui dipendono. I datori di
lavoro di tutte le imprese presenti a vario titolo in cantiere, prima dellinizio delle proprie attivita
lavorative, dovranno comunicare il nome e recapito del proprio medico competente al CSE e
presentargli una dichiarazione sullidoneit dei propri lavoratori alla specifica mansione e le eventuali
prescrizioni del medico competente. Limpresa appaltatrice assicurer il rispetto di tale obbligo di
legge per il proprio personale e per il personale delle imprese subappaltatrici.
Il CSE si riservera il diritto di richiedere al medico competente dellimpresa il parere di idoneit
allattivita su lavoratori che a suo giudizio presentino particolari problemi. Sono soggetti alla
sorveglianza sanitaria tutti gli addetti coinvolti alla realizzazione dei lavori.
CONCLUSIONI GENERALI
Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi
parte integrante del Piano stesso:
Allegato "A" - Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori);
Allegato "B" - Analisi e valutazione dei rischi (Probabilit ed entit del danno, valutazione
dell'esposizione al rumore e alle vibrazioni);
Allegato "C" - Stima dei costi della sicurezza;
si allegano, altres:
- Schede specifiche per l'uso di DPI ed apprestamenti;
- Tavole esplicative di progetto;
- Fascicolo con le caratteristiche dell'opera (per la prevenzione e protezione dei rischi).
Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 173
Nome attivit Durata
Cantierizzazione ed opere provvisionali 136 g
Allestimento di cantiere 5 g
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei parapetti in copertura 24 g
Realizzazione linea vita in copertura 10 g
Smobilizzo del cantiere 4 g
Adeguamento termo igrometrico dell'involucro edilizio 92 g
Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura 15 g
Rimozione di pavimenti su copertura 30 g
Formazione di massetto per coperture 35 g
Realizzazione di colmo ventilato 20 g
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate 20 g
Impermeabilizzazione di coperture 38 g
Realizzazione di opere di lattoneria 32 g
Impianto fotovoltaico e cavidotto 66 g
Taglio di asfalto 30 g
Asportazione di strato di usura e collegamento 30 g
Scavo a sezione ristretta 30 g
Posa di conduttura elettrica 30 g
Rinterro di scavo 30 g
Formazione di fondazione stradale 24 g
Pozzetti di ispezione e opere d'arte 15 g
Formazione di manto di usura e collegamento 34 g
Realizzazione di impianto elettrico 30 g
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari gruppi di conversione e componenti. 30 g
Collegamenti agli impianti esistenti 15 g
LEGENDA Zona:
Z1 = Edificio n.4
Z2 = Pavimentazione stradale - tratto edificio 4 - Cabina elettrica
-2 -1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99100101102103104105106107108109110111112113114115116117118119120121122123124125126127128129130131132133134135136137138139140141142143144145146147148149150151152153154155156157158159160161162163164165166167168169170171172173174175176177178179180181182183184185186187188189190191192193194195196197198199200201202203
Settimana -1Settimana 1 Settimana 2 Settimana 3 Settimana 4 Settimana 5 Settimana 6 Settimana 7 Settimana 8 Settimana 9 Settimana 10 Settimana 11 Settimana 12 Settimana 13 Settimana 14 Settimana 15 Settimana 16 Settimana 17 Settimana 18 Settimana 19 Settimana 20 Settimana 21 Settimana 22 Settimana 23 Settimana 24 Settimana 25 Settimana 26 Settimana 27 Settimana 28 Settimana 29 Settimana 30
5 Z1
14 Z1 10 Z1
10 Z1
4 Z1
15 Z1
30 Z1
35 Z1
20 Z1
20 Z1
38 Z1
32 Z1
30 Z2
30 Z2
30 Z2
30 Z2
30 Z2
24 Z2
15 Z2
34 Z2
30 Z2
30 Z1
15 Z2
$Empty_LAV_04$ - Pag. 2
ALLEGATO B
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
Probabilit ed entit del danno, valutazione dell'esposizione al rumore e alle vibrazioni
(D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 100 e Allegato XV)
Bari, "Porcelli" - Pag. 1
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione
Per ogni lavoratore vengono individuati i relativi pericoli connessi con le lavorazioni stesse, le
attrezzature impiegate e le eventuali sostanze utilizzate.
I rischi sono stati analizzati in riferimento ai pericoli correlati alle diverse attivit, alla gravit del
danno, alla probabilit di accadimento ed alle norme di legge e di buona tecnica.
La stima del rischio, necessaria per definire le priorit negli interventi correttivi, stata effettuata
tenendo conto di:
Entit del danno [E], funzione del numero di persone coinvolte e delle conseguenze sulle 1)
persone in base a eventuali conoscenze statistiche o a previsioni ipotizzabili. Il valore
numerico riportato nelle valutazioni il seguente: [E1]=1 (lieve); [E2]=2 (serio); [E3]=3
(grave); [E4]=4 (gravissimo);
Probabilit di accadimento [P], funzione delle condizioni di sicurezza legate principalmente 2)
a valutazioni sullo stato di fatto tecnico. Il valore numerico riportato nelle valutazioni il
seguente: [P1]=1 (bassissima); [P2]=2 (bassa); [P3]=3 (media); [P4]=4 (alta).
Il valore numerico della valutazione del rischio riportato nelle valutazioni dato dal prodotto
dellEntit del danno [E] per la Probabilit di accadimento [P] e pu assumere valori compresi da 1 a
16.
ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Probabilit per entit del danno
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
- AREA DEL CANTIERE -
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
OR Uso piattaforma sviluppabile
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
OR Uso autogru
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
OR Uso dell'argano
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
OR Uso dei trabattelli
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
OR Addetti al tiro in alto/in basso e movimentazione dei materiali
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
OR Ponteggi
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Polveri E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 2
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
OR Parapetti
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
OR Linea vita
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
OR Rimozioni, demolizioni e smontaggi
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Rumore E1 * P1 = 1
RS Polveri E1 * P1 = 1
OR
Massetti, impermeabilizzazioni, isolamento termico, realizzazione tetto ventilato
ed finiture in copertura
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Rumore E1 * P1 = 1
OR Montaggio pannelli FV in copertura
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
OR Attivit sugli impianti elettrici e cablaggi
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1
OR Andatoie e passerelle
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
OR Delimitazione scavi
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
- LAVORAZIONI E FASI -
LF Cantierizzazione ed opere provvisionali
LF Allestimento di cantiere (fase)
LV Addetto all'allestimento di cantiere
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Sega circolare
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
Bari, "Porcelli" - Pag. 3
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RS Ustioni E1 * P1 = 1
AT Smerigliatrice angolare (flessibile)
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Investimento, ribaltamento E3 * P2 = 6
RSR Rumore per "Operaio polivalente" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 dB(A)"] E2 * P1 = 2
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF
Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico/castello di tiro e dei
parapetti in copertura (fase)
LV Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso
AT Argano a bandiera
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
Bari, "Porcelli" - Pag. 4
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8
RSR Rumore per "Ponteggiatore" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
MA Autocarro
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autocarro" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Autogr
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Piattaforma sviluppabile
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 5
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
LF Realizzazione linea vita in copertura (fase)
MA Autocarro
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autocarro" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Piattaforma sviluppabile
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E3 * P1 = 3
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LF Smobilizzo del cantiere (fase)
LV Addetto allo smobilizzo del cantiere
AT Andatoie e Passerelle
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
AT Argano a bandiera
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Ponte su cavalletti
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
Bari, "Porcelli" - Pag. 6
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RSR Rumore per "Operaio polivalente" [Soglia "Compresa tra 80 e 85 dB(A)"] E2 * P1 = 2
MA Autocarro
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autocarro" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Autogr
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Carrello elevatore
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 7
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RSR Rumore per "Magazziniere" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Magazziniere" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5
e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
MA Piattaforma sviluppabile
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LF Adeguamento termo igrometrico dell'involucro edilizio
LF Rimozione di tubazioni ed apparecchiature in copertura (fase)
LV Addetto alla rimozione in copertura
AT Argano a bandiera
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Argano a cavalletto
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Compressore con motore endotermico
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scoppio E3 * P1 = 3
AT Martello demolitore elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Martello demolitore pneumatico
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Scoppio E3 * P1 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
Bari, "Porcelli" - Pag. 8
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RSR
Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [Soglia "Superiore a
85 dB(A)"]
E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [HAV "Compreso
tra 2,5 e 5,0 m/s", WBV "Non presente"]
E3 * P3 = 9
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Rimozione di pavimenti su copertura (fase)
LV Addetto alla rimozione di pavimenti su copertura
AT Argano a bandiera
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Argano a cavalletto
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Compressore con motore endotermico
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scoppio E3 * P1 = 3
AT Martello demolitore elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Martello demolitore pneumatico
Bari, "Porcelli" - Pag. 9
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Scoppio E3 * P1 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P3 = 9
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P3 = 6
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RSR
Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [Soglia "Superiore a
85 dB(A)"]
E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)" [HAV "Compreso
tra 2,5 e 5,0 m/s", WBV "Non presente"]
E3 * P3 = 9
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Formazione di massetto per coperture (fase)
LV Addetto alla formazione di massetto per coperture
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
AT Impastatrice
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RSR Rumore per "Pavimentista preparatore fondo" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 10
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
MA Autogr
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Carrello elevatore
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RSR Rumore per "Magazziniere" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Magazziniere" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5
e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
LF Realizzazione di colmo ventilato (fase)
LV Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RSR Rumore per "Lattoniere (tetto)" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
MA Autogr
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
Bari, "Porcelli" - Pag. 11
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Piattaforma sviluppabile
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E3 * P1 = 3
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LF
Applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate
(fase)
LV
Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e
inclinate
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Betoniera a bicchiere
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P2 = 6
RS Getti, schizzi E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponte su cavalletti
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
Bari, "Porcelli" - Pag. 12
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Taglierina elettrica
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RSR Rumore per "Operaio comune (murature)" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
MA Gru a torre
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Gruista (gru a torre)" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Impermeabilizzazione di coperture (fase)
LV Addetto all'impermeabilizzazione di coperture
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Cannello a gas
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P2 = 2
RS Incendi, esplosioni E3 * P3 = 9
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RS Ustioni E1 * P3 = 3
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RSR Rumore per "Impermeabilizzatore" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E2 * P3 = 6
MA Autogr
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 13
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Carrello elevatore
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RSR Rumore per "Magazziniere" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Magazziniere" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5
e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
LF Realizzazione di opere di lattoneria (fase)
LV Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RSR Rumore per "Lattoniere (tetto)" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
MA Autogr
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
Bari, "Porcelli" - Pag. 14
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Piattaforma sviluppabile
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E3 * P1 = 3
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LF Impianto fotovoltaico e cavidotto
LF Taglio di asfalto (fase)
LV Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
AT Tagliasfalto a disco
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Investimento, ribaltamento E3 * P3 = 9
RSR Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s", WBV "Non presente"]
E2 * P3 = 6
MA Autocarro
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autocarro" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Escavatore
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
Bari, "Porcelli" - Pag. 15
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore escavatore" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore escavatore" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Asportazione di strato di usura e collegamento (fase)
LV Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Compressore con motore endotermico
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P2 = 6
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scoppio E3 * P1 = 3
AT Martello demolitore pneumatico
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Scoppio E3 * P1 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Tagliasfalto a disco
RS Incendi, esplosioni E3 * P2 = 6
RS Investimento, ribaltamento E3 * P3 = 9
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Investimento, ribaltamento E3 * P3 = 9
RSR
Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [Soglia "Superiore a
85 dB(A)"]
E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [HAV "Compreso
tra 2,5 e 5,0 m/s", WBV "Non presente"]
E3 * P3 = 9
MA Scarificatrice
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P2 = 4
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P2 = 6
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Addetto scarificatrice (fresa)" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Autocarro
Bari, "Porcelli" - Pag. 16
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autocarro" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Scavo a sezione ristretta (fase)
LV Addetto allo scavo a sezione ristretta
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
AT Andatoie e Passerelle
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Seppellimento, sprofondamento E3 * P2 = 6
MA Autocarro
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autocarro" [Soglia "Inferiore a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Escavatore
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore escavatore" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 17
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RSV
Vibrazioni per "Operatore escavatore" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Pala meccanica
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RSR
Rumore per "Operatore pala meccanica" [Soglia "Compresa tra 80 e 85
dB(A)"]
E2 * P1 = 2
RSV
Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Posa di conduttura elettrica (fase)
LV Addetto alla posa di conduttura elettrica
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P2 = 6
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Idraulico" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Rinterro di scavo (fase)
LV Addetto al rinterro di scavo
AT Attrezzi manuali
Bari, "Porcelli" - Pag. 18
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
AT Andatoie e Passerelle
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Seppellimento, sprofondamento E3 * P2 = 6
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Pala meccanica
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RSR
Rumore per "Operatore pala meccanica" [Soglia "Compresa tra 80 e 85
dB(A)"]
E2 * P1 = 2
RSV
Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Formazione di fondazione stradale (fase)
LV Addetto alla formazione di fondazione stradale
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RS Investimento, ribaltamento E3 * P3 = 9
RSR Rumore per "Operaio comune polivalente" [Soglia "Uguale a 85 dB(A)"] E2 * P2 = 4
MA Pala meccanica
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
Bari, "Porcelli" - Pag. 19
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RSR
Rumore per "Operatore pala meccanica" [Soglia "Compresa tra 80 e 85
dB(A)"]
E2 * P1 = 2
RSV
Vibrazioni per "Operatore pala meccanica" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Rullo compressore
RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P2 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RSR Rumore per "Operatore rullo compressore" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Pozzetti di ispezione e opere d'arte (fase)
LV Addetto alla posa pozzetti di ispezione e opere d'arte
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P2 = 6
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Idraulico" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 20
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Formazione di manto di usura e collegamento (fase)
LV Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RS Investimento, ribaltamento E3 * P3 = 9
RS Ustioni E2 * P2 = 4
RSR Rumore per "Operaio comune polivalente" [Soglia "Uguale a 85 dB(A)"] E2 * P2 = 4
MA Rullo compressore
RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P2 = 2
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RSR Rumore per "Operatore rullo compressore" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore rullo compressore" [HAV "Non presente", WBV
"Compreso tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
MA Finitrice
RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1
RS Inalazione fumi, gas, vapori E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E1 * P1 = 1
RS Investimento, ribaltamento E1 * P1 = 1
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RSR Rumore per "Operatore rifinitrice" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore rifinitrice" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
LF Realizzazione di impianto elettrico (fase)
LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scanalatrice per muri ed intonaci
RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Ustioni E1 * P3 = 3
Bari, "Porcelli" - Pag. 21
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RSR Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s", WBV "Non presente"]
E2 * P3 = 6
RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LF
Installazione di pannelli fv, posizionati su strutture di sostegno, dei necessari
gruppi di conversione e componenti. (fase)
LV
Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e
inclinate
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Betoniera a bicchiere
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P2 = 6
RS Getti, schizzi E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P2 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponteggio metallico fisso
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Ponte su cavalletti
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P3 = 3
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E2 * P4 = 8
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P3 = 6
AT Taglierina elettrica
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P2 = 2
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P2 = 2
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Caduta dall'alto E3 * P3 = 9
RSR Rumore per "Operaio comune (murature)" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico in copertura
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
Bari, "Porcelli" - Pag. 22
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Cesoiamenti, stritolamenti E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
AT Scanalatrice per muri ed intonaci
RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Caduta dall'alto E4 * P3 = 12
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RSR Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s", WBV "Non presente"]
E2 * P3 = 6
MA Autogr
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore autogr" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
RSV
Vibrazioni per "Operatore autogr" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a
0,5 m/s"]
E2 * P1 = 2
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Piattaforma sviluppabile
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E3 * P1 = 3
AT Attrezzi manuali
Bari, "Porcelli" - Pag. 23
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
MA Dumper
RS Caduta dall'alto E3 * P1 = 3
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E3 * P1 = 3
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Elettrocuzione E3 * P1 = 3
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Incendi, esplosioni E3 * P1 = 3
RS Investimento, ribaltamento E3 * P1 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Operatore dumper" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Operatore dumper" [HAV "Non presente", WBV "Compreso
tra 0,5 e 1 m/s"]
E2 * P3 = 6
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LF Collegamenti agli impianti esistenti (fase)
LV Addetto alla posa di conduttura elettrica
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
AT Trapano elettrico
RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RS Scivolamenti, cadute a livello E2 * P1 = 2
RSR Rumore per "Idraulico" [Soglia "Uguale a 80 dB(A)"] E1 * P1 = 1
LV Addetto alla realizzazione di impianto elettrico
AT Attrezzi manuali
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala doppia
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Cesoiamenti, stritolamenti E2 * P1 = 2
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scala semplice
RS Caduta dall'alto E3 * P2 = 6
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P2 = 2
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E2 * P2 = 4
AT Scanalatrice per muri ed intonaci
RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3
RS Irritazioni cutanee, reazioni allergiche E1 * P1 = 1
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Ustioni E1 * P3 = 3
AT Trapano elettrico
Bari, "Porcelli" - Pag. 24
Sigl
a
Attivit
Entit del
Danno
Probabilit
RS Elettrocuzione E3 * P3 = 9
RS Inalazione polveri, fibre E1 * P3 = 3
RS Punture, tagli, abrasioni E1 * P3 = 3
RS Ustioni E1 * P1 = 1
RSR Rumore per "Elettricista (ciclo completo)" [Soglia "Superiore a 85 dB(A)"] E3 * P4 = 12
RSV
Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s", WBV "Non presente"]
E2 * P3 = 6
RS Elettrocuzione E1 * P1 = 1
AT Ponteggio mobile o trabattello
RS Caduta dall'alto E1 * P1 = 1
RS Caduta di materiale dall'alto o a livello E1 * P1 = 1
RS Movimentazione manuale dei carichi E1 * P1 = 1
RS Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1
LEGENDA:
[CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere;
[RT] = Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante; [OR] = Organizzazione
del Cantiere; [LF] = Lavorazione; [MA] = Macchina; [LV] = Lavoratore; [AT] = Attrezzo; [RS] =
Rischio; [RSR] = Rischio Rumore; [RSV] = Rischio Vibrazione; [PR] = Prevenzione; [IC] =
Coordinamento; [SG] = Segnaletica; [CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [UO] =
Ulteriori osservazioni;
[E1] = Entit Danno Lieve; [E2] = Entit Danno Serio; [E3] = Entit Danno Grave; [E4] = Entit
Danno Gravissimo;
[P1] = Probabilit Bassissima; [P2] = Probabilit Bassa; [P3] = Probabilit Media; [P4] = Probabilit
Alta.
Bari, "Porcelli" - Pag. 25
ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE
Indicazioni dei criteri seguiti per la valutazione
La valutazione del rischio rumore stata effettuata, relativamente al cantiere sito in Bari alla Caserma
Porcelli, tenendo conto delle caratteristiche dellattivit di costruzioni, sulla scorta di dati derivanti da
una serie di rilevazioni condotte dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli
Infortuni, lIgiene e lAmbiente di Lavoro di Torino e Provincia in numerosi cantieri, uffici,
magazzini e officine variamente ubicati a seguito di specifiche ricerche sulla valutazione del rumore
durante il lavoro nelle attivit edili, realizzate negli anni 1991-1993 ed aggiornate negli anni
1999-2000.
La ricerca condotta dal CPT, ha preso a riferimento, tra gli altri, i seguenti elementi:
le disposizioni legislative in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori 1)
norme di buona tecnica nazionali ed internazionali; 2)
e ha portato alla mappatura della rumorosit nel settore delle costruzioni attraverso una serie di
rilevazioni strumentali specifiche in ottemperanza alle norme di buona tecnica.
In tutti i casi i metodi e le apparecchiature utilizzate sono state adattate alle condizioni prevalenti, con
particolare riferimento alle seguenti situazioni:
caratteristiche del rumore misurato; 1)
durata dellesposizione a rumore; 2)
presenza dei fattori ambientali; 3)
caratteristiche proprie degli apparecchi di misurazione. 4)
La valutazione del rumore riportata di seguito stata eseguita prendendo in considerazione in
particolare:
il livello, il tipo e la durata dellesposizione, ivi compresa leventuale esposizione a rumore 1)
impulsivo;
i valori limite di esposizione ed i valori, superiori ed inferiori, di azione di cui allart. 189 2)
del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81;
gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore e 3)
quelli derivanti da eventuali interazioni tra rumore e sostanze ototossiche connesse con
lattivit svolta e tra rumore e vibrazioni;
gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra 4)
rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio
di infortuni;
le informazioni sullemissione di rumore fornite dai costruttori di attrezzature e macchinari 5)
in conformit alle vigenti disposizioni in materia e leventuale esistenza di attrezzature di
lavoro alternative progettate per ridurre lemissione di rumore;
leventuale prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre allorario di lavoro 6)
normale;
le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica 7)
disponibile;
la disponibilit di DPI con adeguate caratteristiche di attenuazione. 8)
Ai fini del calcolo, preventivo, del livello di esposizione personale al rumore dei lavoratori si
proceduto come segue:
suddivisione dei lavoratori operanti in cantiere esposti al rischio rumore secondo le 1)
mansioni espletate;
individuazione, per ogni mansione, delle attivit svolte e per ognuna di esse del livello di 2)
esposizione media equivalente Leq in dB(A) e delle percentuali di tempo dedicato alle
attivit relative allesposizione massima settimanale e allintera durata del cantiere, questi
dati sono direttamente deducibili sulla scorta di quelli derivanti dalle rilevazioni condotte
dal CPT di Torino ed in particolare dalle schede di valutazione del rumore per gruppi
omogenei di lavoratori elaborate dal CPT di Torino;
calcolo per ciascuna mansione, del livelli di esposizione personale LEX,8h e LEX,8h (effettivo) in 3)
dB(A) riferiti allattivit svolta per la settimana di massima esposizione (art. 188 del D.Lgs.
del 9 aprile 2008, n.81) e allattivit svolta per lintera durata del cantiere, stima
dellefficacia dei dispositivi di protezione individuale delludito scelti.
Bari, "Porcelli" - Pag. 26
Lattivit di prevenzione e protezione sempre riferita allesposizione massima settimanale, a
tal fine in base risultati ottenuti dal calcolo del livello di esposizione personale si individuata
per ogni mansione una fascia di appartenenza riferita ai livelli di azione inferiore e superiore.
Tutte le disposizioni derivanti dallattivit di prevenzione e protezione sono riportate nel Piano
di Sicurezza e Coordinamento (PSC) di cui il presente documento un allegato.
Rilievi fonometrici: condizioni di misura, punti e metodi di misura, posizionamento del microfono e
tempi di misura
Condizioni di misura - I rilievi fonometri sono stati effettuati nelle seguenti condizioni operative:
reparto a normale regime di funzionamento; 1)
la macchina in esame in condizioni operative di massima emissione sonora; 2)
Punti e metodi di misura - I rilievi fonometri sono stati effettuati secondo la seguente metodologia:
fasi di lavoro che prevedono la presenza continuativa degli addetti: le misure sono state 1)
effettuate in punti fissi ubicati in corrispondenza della postazione di lavoro occupata dal
lavoratore nello svolgimento della propria mansione;
fasi di lavoro che comportano lo spostamento degli addetti lungo le diverse fonti di 2)
rumorosit: le misure sono state effettuate seguendo i movimenti delloperatore e sono state
protratte per un tempo sufficiente a descrivere la variabilit dei livelli sonori.
Posizionamento del microfono:
fasi di lavoro che non richiedono necessariamente la presenza del lavoratore: il microfono 1)
stato posizionato in corrispondenza della posizione occupata dalla testa del lavoratore;
fasi di lavoro che richiedono necessariamente la presenza del lavoratore: il microfono stato 2)
posizionato a circa 0,1 metri di fronte allorecchio esposto al livello pi alto di rumore.
Tempi di misura - Per ogni singolo rilievo stato scelto un tempo di misura congruo al fine di
valutare lesposizione al rumore dei lavoratori. In particolare si considera soddisfatta la condizione
suddetta, quando il livello equivalente di pressione sonora si stabilizza entro 0,2 dB(A).
Strumentazione utilizzata
Per le misurazioni e le analisi dei dati rilevati di cui alla presente relazione (anni 1991-1993) sono
stati utilizzati i seguenti strumenti:
analizzatore Real Time Bruel & Kjaer mod. 2143 (analisi in frequenza delle registrazioni su 1)
nastro magnetico);
registratore Marantz CP 230; 2)
n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer mod. 2230 matricola 1624440; 3)
n. 2 fonometri integratori Bruel & Kjaer mod. 2221 matricola 1644549 e matricola 1644550; 4)
n. 3 microfoni omnidirezionali Bruel & Kjaer: 5)
mod. 4155 matricola 1643684 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 a)
(certificato n. 92011M);
mod. 4155 matricola 1640487 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 b)
(certificato n. 92012M);
mod. 4155 matricola 1640486 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 c)
(certificato n. 92015M);
n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod. 4230 matricola 1234383 calibrato presso il 6)
laboratorio I.E.C. il 4.3.1992 (certificato n. 92024C).
Per laggiornamento delle misure (anni 1999-2000) sono stati utilizzati:
n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer modello 2231 matricola 1674527 calibrato presso 1)
il laboratorio I.E.C. il 6.7.1999 (certificato 99/264/F);
n. 1 microfono omnidirezionale Bruel & Kjaer modello 4155 matricola 1675521 calibrato 2)
presso il laboratorio I.E.C. il 6.7.1999 (certificato 99/264/F);
n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod. 4230 matricola 1670857 calibrato presso il 3)
laboratorio I.E.C. il 7.7.1999 (certificato 99/265/C);
Bari, "Porcelli" - Pag. 27
Il funzionamento degli strumenti stato controllato prima e dopo ogni ciclo di misura con il
calibratore Bruel & Kjaer tipo 4230 citato in precedenza.
La strumentazione utilizzata per leffettuazione delle misure stata controllata dal laboratorio I.E.C.
di taratura autorizzato con il n. 54/E dal SIT (Servizio di Taratura in Italia) che ha rilasciato i
certificati di taratura sopra riportati.
Metodo di calcolo del livello di esposizione personale e del livello di esposizione personale effettivo,
stima dellefficacia dei DPI
Seguendo le indicazioni del CPT di Torino, per il calcolo dellesposizione personale al rumore stata
utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicato alle attivit, anzich il
tempo espresso in ore/minuti:

n
1 i
i , eq
L 1 , 0
i
h 8 , EX
10
100
p
log 10 L

dove:
LEX, 8h il livello di esposizione personale in dB(A) riferiti allattivit svolta per la settimana di
massima esposizione o allattivit svolta per lintera durata del cantiere;
Leq, i il livello di esposizione media equivalente Leq in dB(A) prodotto dalli-esima attivit;
Pi la percentuale di tempo dedicata allattivit i-esima relativa allesposizione massima
settimanale o allintera durata del cantiere.
Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 dB(A) per il calcolo dellesposizione personale
effettiva al rumore lespressione utilizzata analoga alla precedente dove, per, nei casi in cui la
protezione delludito sia obbligatoria si utilizzato al posto di livello di esposizione media
equivalente il livello di esposizione media equivalente effettivo che tiene conto dellattenuazione del
DPI scelto.
Il metodo di valutazione del livello di pressione acustica ponderata A effettiva a livello dellorecchio
quando si indossa il protettore auricolare utilizzato il Metodo controllo HML definito dalla norma
tecnica UNI EN 458 (1995) riportata nellallegato 1 del D.M. 2/5/2001 Individuazione ed uso dei
dispositivi di protezione individuale.
A scopo cautelativo, si utilizzato il valore di attenuazione alle basse frequenze L che, notoriamente,
inferiore rispetto al valore M e H. Lespressione utilizzata per sottrarre lattenuazione del DPI dai
livelli equivalenti la seguente:
L L L
i eq
'
i eq

dove:
Leq, i il livello equivalente effettivo, quando si indossa il DPI delludito;
Leq, i il livello equivalente della rumorosit;
L lattenuazione del DPI alle basse frequenze, desumibile dai valori H-M-L forniti dal
produttore dei DPI.
La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale delludito, applicando sempre le
indicazioni fornite dalla UNI EN 458, stata fatta confrontando il livello di esposizione equivalente
Leq i con quelli desumibili dalla seguente tabella.
Livello effettivo allorecchio in
dB(A)
Stima della protezione
Maggiore di Lact Insufficiente
Tra Lact e Lact - 5 Accettabile
Tra Lact - 5 e Lact - 10 Buona
Tra Lact - 10 e Lact - 15 Accettabile
Minore di Lact - 15 Troppo alta (iperprotezione)
Bari, "Porcelli" - Pag. 28
Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore dazione
oltre il quale c lobbligo di utilizzo dei DPI delludito. Il livello di azione Lact stato posto pari a
85 dB(A), esso infatti, ai sensi dellart. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81, il livello oltre il quale
il datore di lavoro fa tutto il possibile per assicurare che siano indossati i DPI.
ESITO DELLA VALUTAZIONE DEL RUMORE
Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attivit del cantiere comportanti
esposizione al rumore. Per ogni mansione indicata la fascia di appartenenza al rischio rumore sulla
settimana di maggior esposizione e sullattivit di tutto il cantiere.
Lavoratori e Macchine
Mansione
FASCIA DI APPARTENENZA
Settimana di maggiore
esposizione
Attivit di tutto il cantiere
1) Addetto al montaggio e smontaggio del
ponteggio metallico fisso "Inferiore a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
2) Addetto al taglio di asfalto di carreggiata
stradale "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
3) Addetto alla formazione di fondazione
stradale "Uguale a 85 dB(A)" "Uguale a 85 dB(A)"
4) Addetto alla formazione di manto di usura e
collegamento "Uguale a 85 dB(A)" "Uguale a 85 dB(A)"
5) Addetto alla formazione di massetto per
coperture "Inferiore a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
6) Addetto alla posa di conduttura elettrica "Uguale a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
7) Addetto alla posa pozzetti di ispezione e
opere d'arte "Uguale a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
8) Addetto alla realizzazione di impianto
elettrico "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
9) Addetto alla realizzazione di impianto
elettrico in copertura "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
10) Addetto alla realizzazione di opere di
lattoneria "Uguale a 80 dB(A)" "Uguale a 80 dB(A)"
11) Addetto alla rimozione di pavimenti su
copertura "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
12) Addetto alla rimozione in copertura "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
13)
Addetto all'allestimento di cantiere
"Compresa tra 80 e 85
dB(A)"
"Compresa tra 80 e 85
dB(A)"
14) Addetto all'applicazione esterna di pannelli
isolanti su superfici orizzontali e inclinate "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
15) Addetto all'applicazione esterna di pannelli
isolanti su superfici orizzontali e inclinate "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
16) Addetto all'asportazione di strato di usura e
collegamento "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
17) Addetto all'impermeabilizzazione di
coperture "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
18)
Addetto allo smobilizzo del cantiere
"Compresa tra 80 e 85
dB(A)"
"Compresa tra 80 e 85
dB(A)"
19) Autocarro "Inferiore a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
20) Autogr "Uguale a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
21) Carrello elevatore "Inferiore a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
22) Dumper "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
23) Escavatore "Uguale a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
Bari, "Porcelli" - Pag. 29
Lavoratori e Macchine
Mansione
FASCIA DI APPARTENENZA
Settimana di maggiore
esposizione
Attivit di tutto il cantiere
24) Finitrice "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
25) Gru a torre "Inferiore a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
26)
Pala meccanica
"Compresa tra 80 e 85
dB(A)"
"Compresa tra 80 e 85
dB(A)"
27) Piattaforma sviluppabile "Uguale a 80 dB(A)" "Inferiore a 80 dB(A)"
28) Rullo compressore "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
29) Scarificatrice "Superiore a 85 dB(A)" "Superiore a 85 dB(A)"
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RUMORE
Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione, i riferimenti
relativi ai dati del CPT di Torino utilizzati nella valutazione, il calcolo dei livelli di esposizione
personale LEX,8h e LEX,8h (effettivo), la fascia di appartenenza e la stima di efficacia dei dispositivi di
protezione individuale delludito scelti rispetto alle attivit per le quali se ne prevede lutilizzo.
Tutte le disposizioni derivanti dallattivit di prevenzione e protezione ed in particolare quelle relative
all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale , allinformazione e formazione dei lavoratori e alla
sorveglianza sanitaria, sono riportate nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) di cui il presente
documento un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione Scheda di valutazione
Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico
fisso
Rumore per "Ponteggiatore"
Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco"
Addetto alla formazione di fondazione stradale
Rumore per "Operaio comune
polivalente"
Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento
Rumore per "Operaio comune
polivalente"
Addetto alla formazione di massetto per coperture
Rumore per "Pavimentista preparatore
fondo"
Addetto alla posa di conduttura elettrica Rumore per "Idraulico"
Addetto alla posa pozzetti di ispezione e opere d'arte Rumore per "Idraulico"
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico
Rumore per "Elettricista (ciclo
completo)"
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico in copertura
Rumore per "Elettricista (ciclo
completo)"
Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria Rumore per "Lattoniere (tetto)"
Addetto alla rimozione di pavimenti su copertura
Rumore per "Operaio comune (addetto
alle demolizioni)"
Addetto alla rimozione in copertura
Rumore per "Operaio comune (addetto
alle demolizioni)"
Addetto all'allestimento di cantiere Rumore per "Operaio polivalente"
Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici
orizzontali e inclinate
Rumore per "Operaio comune
(murature)"
Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici
orizzontali e inclinate
Rumore per "Operaio comune
(murature)"
Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento
Rumore per "Operaio comune polivalente
(demolizioni)"
Addetto all'impermeabilizzazione di coperture Rumore per "Impermeabilizzatore"
Addetto allo smobilizzo del cantiere Rumore per "Operaio polivalente"
Bari, "Porcelli" - Pag. 30
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione Scheda di valutazione
Autocarro Rumore per "Operatore autocarro"
Autogr Rumore per "Operatore autogr"
Carrello elevatore Rumore per "Magazziniere"
Dumper Rumore per "Operatore dumper"
Escavatore Rumore per "Operatore escavatore"
Finitrice Rumore per "Operatore rifinitrice"
Gru a torre Rumore per "Gruista (gru a torre)"
Pala meccanica Rumore per "Operatore pala meccanica"
Piattaforma sviluppabile Rumore per "Operatore"
Rullo compressore
Rumore per "Operatore rullo
compressore"
Scarificatrice
Rumore per "Addetto scarificatrice
(fresa)"
SCHEDA: Rumore per "Addetto scarificatrice (fresa)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 169
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo fresa (B281)
65.0 65.0 94.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
2) Manutenzione e pause tecniche (A317)
30.0 30.0 68.0
3) Fisiologico (A317)
5.0 5.0 68.0
LEX,8h 93.0 93.0
LEX,8h (effettivo) 81.0 81.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Scarificatrice.
SCHEDA: Rumore per "Addetto tagliasfalto a disco"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 184
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo tagliasfalto a disco (B620)
Bari, "Porcelli" - Pag. 31
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
60.0 60.0 103.0 Generico (cuffie o inserti) 20.0 Accettabile
2) Manutenzione e pause tecniche (A317)
35.0 35.0 68.0
3) Fisiologico (A317)
5.0 5.0 68.0
LEX,8h 101.0 101.0
LEX,8h (effettivo) 81.0 81.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale.
SCHEDA: Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 94 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo scanalatrice elettrica (B581)
15.0 15.0 97.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
2) Scanalature con attrezzi manuali (A60)
15.0 15.0 87.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
3) Movimentazione e posa tubazioni (A61)
25.0 25.0 80.0
4) Posa cavi, interruttori e prese (A315)
40.0 40.0 64.0
5) Fisiologico e pause tecniche (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 90.0 90.0
LEX,8h (effettivo) 79.0 79.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico; Addetto alla realizzazione di impianto elettrico in
copertura.
Bari, "Porcelli" - Pag. 32
SCHEDA: Rumore per "Idraulico"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 91 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Preparazione e posa tubazioni (A61)
95.0 60.0 80.0
2) Posa sanitari (A75)
0.0 35.0 73.0
3) Fisiologico e pause tecniche (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 80.0 79.0
LEX,8h (effettivo) 80.0 79.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore
a 80 dB(A)".
Mansioni:
Addetto alla posa di conduttura elettrica; Addetto alla posa pozzetti di ispezione e opere d'arte.
SCHEDA: Rumore per "Impermeabilizzatore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 289
del C.P.T. Torino (Impermeabilizzazioni - Impermeabilizzazioni (Guaine)).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Posa guaine (utilizzo cannello) (B176)
95.0 95.0 87.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
2) Fisiologico e pause tecniche (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 87.0 87.0
LEX,8h (effettivo) 75.0 75.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto all'impermeabilizzazione di coperture.
SCHEDA: Rumore per "Lattoniere (tetto)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 126
del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Manutenzioni).
Bari, "Porcelli" - Pag. 33
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Posa manufatti (faldali, gronde, scossaline, pluviali) (A85)
80.0 80.0 80.0
2) Movimentazione materiale (B409)
15.0 15.0 76.0
3) Fisiologico e pause tecniche (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 80.0 80.0
LEX,8h (effettivo) 80.0 80.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Uguale a
80 dB(A)".
Mansioni:
Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria.
SCHEDA: Rumore per "Magazziniere"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 502
del C.P.T. Torino (Edilizia in genere - Magazzino).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Attivit di ufficio in genere (uso moderato di videoterminale) (A304)
15.0 15.0 70.0
2) Movimentazione materiali (utilizzo carrello elevatore) (B184)
40.0 40.0 82.0
3) Accatastamento materiali (movimentazione manuale) (A305)
20.0 20.0 74.0
4) Immagazzinaggio a scaffale di materiali ed attrezzature minute (A305)
20.0 20.0 74.0
5) Fisiologico (A321)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 79.0 79.0
LEX,8h (effettivo) 79.0 79.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
Mansioni:
Carrello elevatore.
Bari, "Porcelli" - Pag. 34
SCHEDA: Rumore per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 96 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo martello pneumatico (B368)
15.0 5.0 102.0 Generico (cuffie o inserti) 20.0 Accettabile
2) Utilizzo martello elettrico (B363)
0.0 25.0 97.0
3) Utilizzo attrezzi manuali in genere (A48)
0.0 15.0 88.0
4) Movimentazione e scarico macerie (A49)
70.0 50.0 83.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
5) Fisiologico e pause tecniche (A315)
15.0 5.0 64.0
LEX,8h 95.0 94.0
LEX,8h (effettivo) 76.0 92.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto alla rimozione di pavimenti su copertura; Addetto alla rimozione in copertura.
SCHEDA: Rumore per "Operaio comune (murature)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 43 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Confezione malta (B143)
25.0 20.0 80.0
2) Movimentazione materiale (A21)
40.0 50.0 79.0
3) Utilizzo sega circolare per laterizi (B595)
8.0 5.0 100.0 Generico (cuffie o inserti) 25.0 Accettabile
4) Pulizia cantiere (A315)
22.0 20.0 64.0
5) Fisiologico e pause tecniche (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 90.0 88.0
LEX,8h (effettivo) 78.0 78.0
Bari, "Porcelli" - Pag. 35
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate; Addetto
all'applicazione esterna di pannelli isolanti su superfici orizzontali e inclinate.
SCHEDA: Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 196
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo attrezzi manuali (in presenza di escavatore) (A123)
20.0 20.0 87.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
2) Utilizzo tagliasfalto a disco (B618)
3.0 2.0 103.0 Generico (cuffie o inserti) 20.0 Accettabile
3) Utilizzo tagliasfalto a martello (B625)
0.0 2.0 97.0
4) Utilizzo martello pneumatico (B373)
0.0 1.0 99.0
5) Stesura manto (con attrezzi manuali) (A124 - A125)
50.0 40.0 86.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
6) Pulizia attrezzature (A318)
10.0 20.0 70.0
7) Pulizia pavimentazione ultimata (A318)
7.0 10.0 70.0
8) Fisiologico e pause tecniche (A317)
10.0 5.0 68.0
LEX,8h 90.0 90.0
LEX,8h (effettivo) 75.0 84.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento.
SCHEDA: Rumore per "Operaio comune polivalente"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 148
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Bari, "Porcelli" - Pag. 36
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Confezione malta (B141)
10.0 10.0 81.0 Generico (cuffie o inserti) 10.0 Accettabile
2) Stesura manto (con attrezzi manuali) (A101)
50.0 50.0 87.0 Generico (cuffie o inserti) 10.0 Buona
3) Pulizia attrezzature e movimentazione materiale (A317)
35.0 35.0 68.0
4) Fisiologico (A317)
5.0 5.0 68.0
LEX,8h 85.0 85.0
LEX,8h (effettivo) 75.0 75.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Uguale a
85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto alla formazione di fondazione stradale; Addetto alla formazione di manto di usura e collegamento.
SCHEDA: Rumore per "Operaio polivalente"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 49.1
del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Installazione cantiere (A3)
0.0 10.0 77.0
2) Scavi di fondazione (A5)
0.0 5.0 79.0
3) Opere strutturali (A10)
0.0 10.0 83.0
4) Montaggio e smontaggio ponteggi (A20)
0.0 10.0 78.0
5) Murature (A21)
0.0 10.0 79.0
6) Posa manufatti (serramenti, ringhiere, sanitari, corpi radianti) (A33)
95.0 10.0 84.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
7) Formazione intonaci (tradizionali) (A26)
0.0 15.0 75.0
8) Posa pavimenti e rivestimenti (A30)
0.0 15.0 82.0
9) Opere esterne e sistemazione area (A38)
0.0 10.0 79.0
10) Fisiologico e pause tecniche (A315)
Bari, "Porcelli" - Pag. 37
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 84.0 81.0
LEX,8h (effettivo) 84.0 81.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Compresa tra 80 e 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Compresa tra 80 e 85 dB(A)".
Mansioni:
Addetto all'allestimento di cantiere; Addetto allo smobilizzo del cantiere.
SCHEDA: Rumore per "Operatore autocarro"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo autocarro (B36)
85.0 60.0 78.0
2) Manutenzione e pause tecniche (A315)
10.0 35.0 64.0
3) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 78.0 76.0
LEX,8h (effettivo) 78.0 76.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
Mansioni:
Autocarro.
SCHEDA: Rumore per "Operatore autogr"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Movimentazione carichi (B90)
Bari, "Porcelli" - Pag. 38
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
75.0 50.0 81.0
2) Spostamenti (B36)
0.0 25.0 78.0
3) Manutenzione e pause tecniche (A315)
20.0 20.0 64.0
4) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 80.0 79.0
LEX,8h (effettivo) 80.0 79.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore
a 80 dB(A)".
Mansioni:
Autogr.
SCHEDA: Rumore per "Operatore dumper"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 27 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo dumper (B194)
85.0 60.0 88.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Buona
2) Carico e scarico manuale (A38)
0.0 20.0 79.0
3) Manutenzione e pause tecniche (A315)
10.0 15.0 64.0
4) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 88.0 86.0
LEX,8h (effettivo) 76.0 77.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Dumper.
SCHEDA: Rumore per "Operatore escavatore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 23 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Bari, "Porcelli" - Pag. 39
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo escavatore (B204)
85.0 60.0 80.0
2) Manutenzione e pause tecniche (A315)
10.0 35.0 64.0
3) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 80.0 78.0
LEX,8h (effettivo) 80.0 78.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore
a 80 dB(A)".
Mansioni:
Escavatore.
SCHEDA: Rumore per "Operatore pala meccanica"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 22 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo pala (B446)
85.0 60.0 84.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Accettabile
2) Manutenzione e pause tecniche (A315)
10.0 35.0 64.0
3) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 84.0 82.0
LEX,8h (effettivo) 84.0 82.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Compresa tra 80 e 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Compresa tra 80 e 85 dB(A)".
Mansioni:
Pala meccanica.
SCHEDA: Rumore per "Operatore rifinitrice"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 146
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Bari, "Porcelli" - Pag. 40
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo rifinitrice (B539)
85.0 65.0 89.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Buona
2) Manutenzione e pause tecniche (A317)
10.0 30.0 68.0
3) Fisiologico (A317)
5.0 5.0 68.0
LEX,8h 89.0 88.0
LEX,8h (effettivo) 77.0 76.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Finitrice.
SCHEDA: Rumore per "Operatore rullo compressore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 144
del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Utilizzo rullo compressore (B550)
85.0 75.0 89.0 Generico (cuffie o inserti) 12.0 Buona
2) Manutenzione e pause tecniche (A317)
10.0 20.0 68.0
3) Fisiologico (A317)
5.0 5.0 68.0
LEX,8h 89.0 88.0
LEX,8h (effettivo) 77.0 76.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Superiore a 85 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Superiore a 85 dB(A)".
Mansioni:
Rullo compressore.
SCHEDA: Rumore per "Operatore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 26 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Bari, "Porcelli" - Pag. 41
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Movimentazione carichi (B90)
75.0 50.0 81.0
2) Spostamenti (B36)
0.0 25.0 78.0
3) Manutenzione e pause tecniche (A315)
20.0 20.0 64.0
4) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 80.0 79.0
LEX,8h (effettivo) 80.0 79.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Uguale a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere "Inferiore
a 80 dB(A)".
Mansioni:
Piattaforma sviluppabile.
SCHEDA: Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 37 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Formazione fondo (A29)
95.0 95.0 74.0
2) Fisiologico (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 74.0 74.0
LEX,8h (effettivo) 74.0 74.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
Mansioni:
Addetto alla formazione di massetto per coperture.
SCHEDA: Rumore per "Ponteggiatore"
Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 31 del
C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni).
Bari, "Porcelli" - Pag. 42
Attivit
Espos. Massima
Settimanale
Espos.
Media
Cantiere
Leq
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Tipo di Dispositivo
Attenuazion
e
Efficacia
[%] [%]
[dB(A)
]
[dB(A)]
1) Montaggio e smontaggio ponteggi (A20)
70.0 70.0 78.0
2) Movimentazione materiale (B289)
25.0 25.0 77.0
3) Fisiologico e pause tecniche (A315)
5.0 5.0 64.0
LEX,8h 78.0 78.0
LEX,8h (effettivo) 78.0 78.0
Fascia di appartenenza:
Sulla settimana di maggiore esposizione "Inferiore a 80 dB(A)"; sullattivit di tutto il cantiere
"Inferiore a 80 dB(A)".
Mansioni:
Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso.
Bari, "Porcelli" - Pag. 43
ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI
Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione
La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni stata effettuata, relativamente al cantiere sito in
Bari ($Empty_LAV_08$) alla Caserma Porcelli, tenendo in considerazione le caratteristiche
dell'attivit di costruzioni, coerentemente a quanto indicato nelle Linee guida per la valutazione del
rischio vibrazioni negli ambienti di lavoro elaborate dall'ISPESL.
Il procedimento seguito pu essere sintetizzato come segue:
1) individuazione dei lavoratori esposti al rischio;
2) individuazione dei tempi di esposizione;
3) individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate;
4) individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di
esposizione durante l'utilizzo delle stesse;
5) determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento
di 8 ore.
Individuazione dei lavoratori esposti al rischio
Lindividuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni
espletate dal singolo lavoratore, o meglio dallindividuazione degli utensili manuali, di macchinari
condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati in lavorazioni o attivit di cantiere. E noto che
lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possono
indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli
arti superiori, cos come attivit lavorative svolte a bordo di mezzi di trasporto o di movimentazione,
quali ruspe, pale meccaniche, autocarri, e simili, espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che
possono risultare nocivi per i soggetti esposti.
Individuazione dei tempi di esposizione
Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni
di lavoro. Per gran parte delle mansioni il tempo di esposizione presumibile direttamente ricavabile
dalle Schede per Gruppi Omogenei di lavoratori riportate nel volume "Conoscere per Prevenire n. 12"
edito dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di
Lavoro di Torino e Provincia. Le percentuali di esposizione presenti nelle schede dei gruppi omogenei
tengono conto anche delle pause tecniche e fisiologiche. Ovviamente il tempo di effettiva esposizione
alle vibrazioni dannose inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ci per effetto dei periodi di
funzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di
dispositivi di protezione individuale. Si stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate
dalla singola impresa e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente di riduzione
specifico.
Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate
La Direttiva Macchine 98/37/CE, recepita in Italia dal D.P.R. 24 luglio 1996 n. 459, prescrive al
punto 1.5.9. Rischi dovuti alle vibrazioni che: La macchina deve essere progettata e costruita in
modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo,
tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilit di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in
particolare alla fonte.
Per le macchine portatili tenute o condotte a mano la Direttiva Macchine impone che, tra le altre
informazioni incluse nelle istruzioni per luso, sia dichiarato il valore medio quadratico ponderato in
frequenza dellaccelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi i 2.5 m/s
2
. Se
laccelerazione non supera i 2.5 m/s
2
occorre segnalarlo.
Per quanto riguarda i macchinari mobili, la Direttiva prescrive al punto 3.6.3. che le istruzioni per
l'uso contengano, oltre alle indicazioni minime di cui al punto 1.7.4, le seguenti indicazioni: a) il
valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra
superiori quando superi 2,5 m/s
2
; se tale livello inferiore o pari a 2,5 m/s
2
, occorre indicarlo; b) il
Bari, "Porcelli" - Pag. 44
valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui esposto il corpo (piedi o
parte seduta) quando superi 0,5 m/ s
2
; se tale livello inferiore o pari a 0,5 m/s
2
, occorre indicarlo.
Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo
Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente
alle disposizioni del D.Lgs. del 9 aprile 2008,n.81, si fatto riferimento alla Banca Dati dell'ISPESL
e/o alle informazioni fornite dai produttori, utilizzando i dati secondo le modalit nel seguito descritte.
[A] - Valore misurato attrezzatura in BDV ISPESL.
Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dellISPESL, i
valori di vibrazione misurati in condizioni d'uso rapportabili a quelle di cantiere.
Sono stati assunti i valori riportati in Banca Dati Vibrazioni dellISPESL.
[B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto
Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal
fabbricante.
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, stato assunto quale valore di
vibrazione, quello indicato dal fabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati
Vibrazione dellISPESL, per le attrezzature che comportano vibrazioni mano-braccio, o da un
coefficiente che tenga conto dell'et della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di
utilizzo, per le attrezzature che comportano vibrazioni al corpo intero.
[C] - Valore di attrezzatura similare in BDV ISPESL
Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i
valori di vibrazioni misurati di attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza).
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, stato assunto quale valore base
di vibrazione quello misurato di una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) maggiorato
di un coefficiente al fine di tener conto dell'et della macchina, del livello di manutenzione e delle
condizioni di utilizzo.
[D] - Valore di attrezzatura peggiore in BDV ISPESL
Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature
similari (stessa categoria, stessa potenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per
attrezzature della stessa tipologia.
Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, stato assunto quale valore base
di vibrazione quello peggiore (misurato) di un'attrezzatura dello stesso genere maggiorato di un
coefficiente al fine di tener conto dell'et della macchina, del livello di manutenzione e delle
condizioni di utilizzo.
Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di
valori di riferimento certi, si proceduto come segue:
[E] - Valore tipico dellattrezzatura (solo PSC)
Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige lobbligo di valutare i rischi
specifici delle lavorazioni, anche se non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati
dallimpresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni.
In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello pi comune per la tipologia di
attrezzatura utilizzata in fase di esecuzione.
Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di otto
ore
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio.
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa
principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di
lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radice quadrata della somma dei quadrati (A(w)sum)
dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi
ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2001.
L'espressione matematica per il calcolo di A(8) di seguito riportata.
Bari, "Porcelli" - Pag. 45
2 / 1
sum
%) T ( ) w ( A ) 8 ( A
dove:
2 / 1 2
wz
2
wy
2
wx sum
) a a a ( ) w ( A + +
in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e
awx, awy e awz sono valori r.m.s. dellaccelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi
x, y e z (ISO 5349-1: 2001).
Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di
pi utensili vibranti nellarco della giornata lavorativa, o nel caso dellimpiego di uno stesso
macchinario in differenti condizioni operative, lesposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2,
sar ottenuta mediante lespressione:
2 / 1
n
1 i
2
i
) 8 ( A ) 8 ( A

dove A(8)i il parziale relativo alloperazione i-esima, ovvero:


2 / 1
i i , sum i
) % T ( ) w ( A ) 8 ( A
in cui T%i e A(w)sum,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di
A(w)sum relativi alla operazione i-esima.
Vibrazioni trasmesse al corpo intero.
La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa
principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di
lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici dei valori quadratici medi
delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali:
) a ; a 40 , 1 ; a 40 , 1 ( max ) w ( A
wz wy wx max

secondo la formula di seguito riportata:
2 / 1
max
%) T ( ) w ( A ) 8 ( A
in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espressa in percentuale e
A(w)max il valore massimo tra 1,40awx, 1,40awy e awz i valori r.m.s. dellaccelerazione ponderata in
frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 2631-1: 1997).
Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di
pi macchinari nellarco della giornata lavorativa, o nel caso dellimpiego di uno stesso macchinario
in differenti condizioni operative, lesposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sar ottenuta
mediante lespressione:
2 / 1
n
1 i
2
i
) 8 ( A ) 8 ( A

dove:
A(8)i il parziale relativo alloperazione i-esima, ovvero:
2 / 1
i i max, i
) % T ( ) w ( A ) 8 ( A
in cui i valori di T%i a A(w)max,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore
di A(w)max

relativi alla operazione i-esima.
Bari, "Porcelli" - Pag. 46
ESITO DELLA VALUTAZIONE DELLE VIBRAZIONI
Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attivit del cantiere comportanti
esposizione al rischio vibrazioni. Per ogni mansione indicata la fascia di appartenenza al rischio
vibrazioni in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV).
Lavoratori e Macchine
Mansione
FASCIA DI APPARTENENZA
Mano-braccio (HAV) Corpo intero (WBV)
1) Addetto al taglio di asfalto di carreggiata
stradale
"Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s" "Non presente"
2) Addetto alla realizzazione di impianto
elettrico
"Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s" "Non presente"
3) Addetto alla realizzazione di impianto
elettrico in copertura
"Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s" "Non presente"
4) Addetto alla rimozione di pavimenti su
copertura
"Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s" "Non presente"
5)
Addetto alla rimozione in copertura
"Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s" "Non presente"
6) Addetto all'asportazione di strato di usura e
collegamento
"Compreso tra 2,5 e 5,0
m/s" "Non presente"
7) Autocarro "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s"
8) Autogr "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s"
9)
Carrello elevatore
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
10)
Dumper
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
11)
Escavatore
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
12)
Finitrice
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
13)
Pala meccanica
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
14)
Rullo compressore
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
15)
Scarificatrice
"Non presente"
"Compreso tra 0,5 e 1
m/s"
SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLE VIBRAZIONI
Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione con
lindividuazione delle macchine o utensili adoperati e la fascia di appartenenza. Le eventuali
disposizioni relative alle sorveglianza sanitaria, informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi
di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel Piano di Sicurezza e
Coordinamento (PSC) di cui il presente documento un allegato.
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione Scheda di valutazione
Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale
Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a
disco"
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico
Vibrazioni per "Elettricista (ciclo
completo)"
Bari, "Porcelli" - Pag. 47
Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione
Mansione Scheda di valutazione
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico in copertura
Vibrazioni per "Elettricista (ciclo
completo)"
Addetto alla rimozione di pavimenti su copertura
Vibrazioni per "Operaio comune (addetto
alle demolizioni)"
Addetto alla rimozione in copertura
Vibrazioni per "Operaio comune (addetto
alle demolizioni)"
Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento
Vibrazioni per "Operaio comune
polivalente (demolizioni)"
Autocarro Vibrazioni per "Operatore autocarro"
Autogr Vibrazioni per "Operatore autogr"
Carrello elevatore Vibrazioni per "Magazziniere"
Dumper Vibrazioni per "Operatore dumper"
Escavatore Vibrazioni per "Operatore escavatore"
Finitrice Vibrazioni per "Operatore rifinitrice"
Pala meccanica
Vibrazioni per "Operatore pala
meccanica"
Rullo compressore
Vibrazioni per "Operatore rullo
compressore"
Scarificatrice
Vibrazioni per "Addetto scarificatrice
(fresa)"
SCHEDA: Vibrazioni per "Addetto scarificatrice (fresa)"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
169 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Rifacimento manti): a) utilizzo scarificatrice
per 65%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Scarificatrice (generica)
65.0 0.8 52.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 65.00 0.505
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Mansioni:
Scarificatrice.
SCHEDA: Vibrazioni per "Addetto tagliasfalto a disco"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
184 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali): a) utilizzo tagliasfalto a
disco per 60%.
Bari, "Porcelli" - Pag. 48
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Tagliasfalto a disco (generico)
60.0 0.8 48.0 3.6 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
HAV - Esposizione A(8) 60.00 2.501
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"
Corpo Intero (WBV) = "Non presente"
Mansioni:
Addetto al taglio di asfalto di carreggiata stradale.
SCHEDA: Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
94 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Scanalatrice (generica)
15.0 0.8 12.0 7.2 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
HAV - Esposizione A(8) 15.00 2.501
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"
Corpo Intero (WBV) = "Non presente"
Mansioni:
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico; Addetto alla realizzazione di impianto elettrico in
copertura.
SCHEDA: Vibrazioni per "Magazziniere"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
502 del C.P.T. Torino (Edilizia in genere - Magazzino): a) movimentazione materiale (utilizzo
carrello elevatore) per 40%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Carrello elevatore (generico)
40.0 0.8 32.0 0.9 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 40.00 0.503
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Bari, "Porcelli" - Pag. 49
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
Mansioni:
Carrello elevatore.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operaio comune (addetto alle demolizioni)"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
96 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo martello demolitore
pneumatico per 5%; b) utilizzo martello demolitore elettrico per 25%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Martello demolitore pneumatico (generico)
5.0 0.8 4.0 20.1 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
2) Martello demolitore elettrico (generico)
25.0 0.8 20.0 6.6 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
HAV - Esposizione A(8) 30.00 4.999
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"
Corpo Intero (WBV) = "Non presente"
Mansioni:
Addetto alla rimozione di pavimenti su copertura; Addetto alla rimozione in copertura.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
196 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Ripristini stradali): a) utilizzo tagliasfalto a
disco per 2%; b) utilizzo tagliasfalto a martello per 2%; c) Utilizzo martello demolitore pneumatico
per 1%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Tagliasfalto a disco (generico)
2.0 0.8 1.6 3.4 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
2) Tagliasfalto a martello (generico)
2.0 0.8 1.6 24.1 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
3) Martello demolitore pneumatico (generico)
1.0 0.8 0.8 24.1 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) HAV
HAV - Esposizione A(8) 5.00 3.750
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s"
Corpo Intero (WBV) = "Non presente"
Bari, "Porcelli" - Pag. 50
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
Mansioni:
Addetto all'asportazione di strato di usura e collegamento.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore autocarro"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo autocarro per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Autocarro (generico)
60.0 0.8 48.0 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 60.00 0.374
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s"
Mansioni:
Autocarro.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore autogr"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
26 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) movimentazione carichi per
50%; b) spostamenti per 25%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Autogr (generica)
75.0 0.8 60.0 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 75.00 0.372
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s"
Mansioni:
Autogr.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore dumper"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
27 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo dumper per 60%.
Bari, "Porcelli" - Pag. 51
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Dumper (generico)
60.0 0.8 48.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 60.00 0.506
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Mansioni:
Dumper.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore escavatore"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo escavatore
(cingolato, gommato) per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Escavatore (generico)
60.0 0.8 48.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 60.00 0.506
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Mansioni:
Escavatore.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore pala meccanica"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
22 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo pala meccanica
(cingolata, gommata) per 60%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Pala meccanica (generica)
60.0 0.8 48.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 60.00 0.506
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Bari, "Porcelli" - Pag. 52
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
Mansioni:
Pala meccanica.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore rifinitrice"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
146 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo rifinitrice per
65%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Rifinitrice (generica)
65.0 0.8 52.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 65.00 0.505
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Mansioni:
Finitrice.
SCHEDA: Vibrazioni per "Operatore rullo compressore"
Analisi delle attivit e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n.
144 del C.P.T. Torino (Costruzioni stradali in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo rullo
compressore per 75%.
Macchina o Utensile utilizzato
Tempo
lavorazione
Coefficiente
correzione
Tempo di
esposizion
e
Livello di
esposizion
e
Origine dato Tipo
[%] [%] [m/s
2
]
1) Rullo compressore (generico)
75.0 0.8 60.0 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV
WBV - Esposizione A(8) 75.00 0.503
Fascia di appartenenza:
Mano-Braccio (HAV) = "Non presente"
Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s"
Mansioni:
Rullo compressore.
Bari, "Porcelli" - Pag. 53
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
pag. 1
Num.Ord.
D I M E N S I O N I I M P O R T I
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantit
par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE
R I P O R T O
LAVORI A CORPO
OPERE PROVVISIONALI E SICUREZZA (SpCat 1)
1 / 49 Recinzione provvisionale di cantiere di altezza non inferiore a2.00 m
P.01.010.010.d con sostegni in paletti di legno o tubi da ponteggio, fornita e posta in
opera. Completa delle necessarie controventature, segnalazioni
luminose diurne e notturne, tabelle segnaletiche e ogni altro onere e
magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte Rete
metallica zincata su tubi da ponteggio
recinzione cantiere 100,00 100,00
SOMMANO mq 100,00 20,83 2083,00
2 / 50 Delimitazione provvisoria di zone di lavoro realizzata mediante
S01.01.001.09.a transenne modulari costituite da struttura principale in tubolare di
ferro, diametro 33 mm, e barre verticali in tondino, diametro 8 mm,
entrambe zincate a caldo, dotate di ganci e attacchi per il
collegamento continuo degli elementi senza vincoli di orientamento.
Nolo per ogni mese o frazione. Modulo di altezza pari a 1110 mm e
lunghezza pari a 2000 mm.
per la recinzione degli scavi per tratti da 50 mt si ambo i lati per un
periodo di 4 mesi *(par.ug.=50*4) 200,00 200,00
SOMMANO cad 200,00 1,64 328,00
3 / 51 Integratore luminoso per segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali,
S.04.020.015.a da impiego in ore notturne o in caso di scarsa visibilit, di colore
giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente antiurto, diametro
200 mm, ruotabile Con lampada alogena posizionamento e nolo per il
primo mese
3,00
SOMMANO cad 3,00 14,98 44,94
4 / 52 Integratore luminoso per segnalazioni ordinarie dei cantieri stradali,
S.04.020.015.c da impiego in ore notturne o in caso di scarsa visibilit, di colore
giallo, lampeggiante, o rosso, a luce fissa, con lente antiurto, diametro
200 mm, ruotabile Con lampada alogena, nolo per mese successivo al
primo
(par.ug.=3*3) 9,00 9,00
SOMMANO cad/30gg 9,00 10,79 97,11
5 / 53 Andatoia di cantiere in legno per transito di lavoratori o materiali,
S01.01.005.29.b munita di parapetto il legno su ambedue i lati, con listelli trasversali
sul piano di transito. Montaggio, somontaggio e nolo del materiale.
Larghezza cm 120.
per transito in prossimit degli scavi 3,00 2,50 7,50
SOMMANO m 7,50 32,10 240,75
6 / 54 Turca da cantiere, delle dimensioni di mt. 1,00 x 1,00 x 2,70h,
S.003.035.b realizzato con struttura portante monolitica in profili di acciaio zincato
a caldo. Pareti in lamiera zincata, grecata, preverniciata. Pavimento in
grigliato zincato a caldo elettroforgiato, con sotto vasca per il recupero
delle acque reflue. Porta d'ingresso in lamiera zincata, grecata,
preverniciata. Vaso alla turca in ceramica smaltata con relativa
vaschetta di scarico. Impianto idrico in tubi di rame per le acque
bianche e superplastica per le acque nere. Serbatoio acque bianche e
nere in lamiera zincata a tenuta stagna, autonomia per circa 100
utilizzi. Gradino d'ingresso antiscivolo. costo noleggio giornaliero
servizi igienici *(par.ug.=2*200) 400,00 400,00
SOMMANO cad 400,00 7,05 2820,00
COMMITTENTE: COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI
A R I P O R T A R E 5613,80
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
pag. 2
Num.Ord.
D I M E N S I O N I I M P O R T I
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantit
par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE
R I P O R T O 5613,80
7 / 55 Segnali informativi di forma rettangolare delle dimensioni di
S.002.003 400x400mm. Per lato. In alluminio luminescente di mm.1,1 di
spessore.
segnaletica 10,00
SOMMANO cad 10,00 36,70 367,00
8 / 56 Tabella lavori, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di
S01.04.002.05 attuazione del Codice della strada, fig II 382) da apporre in cantieri di
durata superiore ai sette giorni di dimensioni 200x150 cm, in lamiera
di acciaio spessore 10/10 mm a rifrangenza classe I. Costo d'uso per
mese o frazione
(par.ug.=1*7) 7,00 7,00
SOMMANO cad 7,00 25,01 175,07
9 / 57 Parapetto laterale di protezione anticaduta costituito da aste metalliche
S.01.020.020.a verticali, montate ad interasse non inferiore a 180 cm e altezza utile
non inferiore a 100 cm, dotate di piastra metallica fissata con tasselli
ad espansione nella quantit e dimensione richieste dall'impiego,
traverse, elemento fermapiede fornito e posto in opera, compresi ogni
onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte
Delimitazioni orizzontali o scale, nolo per il 1 mese o frazione
parapetto 370,00 370,00
SOMMANO m 370,00 13,13 4858,10
10 / 58 Parapetto laterale di protezione anticaduta costituito da aste metalliche
S.01.020.020.b verticali, montate ad interasse non inferiore a 180 cm e altezza utile
non inferiore a 100 cm, dotate di piastra metallica fissata con tasselli
ad espansione nella quantit e dimensione richieste dall'impiego,
traverse, elemento fermapiede fornito e posto in opera, compresi ogni
onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte
Delimitazioni orizzontali o scale, nolo per ogni mese dopo il 1mese
Vedi voce n 57 [m 370,00] 6,00 2220,00
SOMMANO m/30gg 2220,00 1,02 2264,40
11 / 59 Schermatura antipolveri o antisabbia di ponteggi o di armature di
S.003.018.a sostegno, con teli di polietilene, juta e simili, in opera compresi gli
oneri per il trasporto, il montaggio i risvolti, gli sfridi e quant'altro
occorre per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte.
Schermatura con teli di polietilene:
Vedi voce n 57 [m 370,00] 1,000 370,00
SOMMANO mq 370,00 4,50 1665,00
12 / 60 Ponteggio completo, fornito e posto in opera, con mantovane, basette,
P.03.010.065.a supporti agganci, tavolato, fermapiede, schermature e modulo scala,
realizzato con l'impiego di telai ad H manicotti spinottati, compresi
ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola
d'arte, valutato per metro quadrato di superfice asservita Per il 1mese
o frazione
castello tiro materiali 5,00 6,000 30,00
SOMMANO mq 30,00 16,85 505,50
13 / 61 Ponteggio completo, fornito e posto in opera, con mantovane, basette,
P.03.010.065.b supporti agganci, tavolato, fermapiede, schermature e modulo scala,
realizzato con l'impiego di telai ad H manicotti spinottati, compresi
ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola
COMMITTENTE: COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI
A R I P O R T A R E 15448,87
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
pag. 3
Num.Ord.
D I M E N S I O N I I M P O R T I
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantit
par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE
R I P O R T O 15448,87
d'arte, valutato per metro quadrato di superfice asservita Per ogni
mese o frazione dopo il 1mese
Vedi voce n 60 [mq 30,00] 6,00 180,00
SOMMANO mq/30gg 180,00 1,44 259,20
14 / 73 Trabatello mobile in tubolare, completo di ritti, piani di lavoro, ruote e
P.03.010.020.a aste di stabilizzazione A due ripiani, altezza utile di lavoro 5,4 m
trabattelli *(par.ug.=4*10) 40,00 40,00
SOMMANO m 40,00 15,15 606,00
15 / 110 Fornitura e posa in opera di manufatti per ringhiere per scale e
E.010.007 terrazzi, recinzioni, balconi, grate ecc. in profilati metallici semplici
tondi, quadri, piatti e sagomati, anche con parti apribili, completi di
cerniere, squadre, compassi e predisposti per il fissaggio alle strutture
portanti. Dati in opera a qualsiasi altezza, compreso il taglio a
misura,lo sfrido, l'assemblaggio mediante saldatura, rivetti, viti o
altro, eventuali piastre ed accessori, le opere murarie, la minuteria e
ferramenta necessarie, ed incluso altresi l'assistenza, il trasporto, lo
scarico dall'automezzo, l'accatastamento, il tiro in alto,
l'avvicinamento al luogo di posa e quant'altro occorre per dare il
lavoro finito in opera a perfetta regola d'arte.
scala di sicurezza accesso copertura 200,00
SOMMANO kg 200,00 7,70 1540,00
16 / 111 Zincatura a caldo di opere in ferro. mediante immersione in bagno di
E.010.010 zinco fuso
zincatura scala di sicurezza accesso copertura 200,00
SOMMANO kg 200,00 1,40 280,00
17 / 112 Fornitura e posa in opera di impianto anticaduta di sicurezza (c.d.
NP.SIC.001 "linea vita"), installato sulla copertura degli edifici per l'utilizzo
contemporaneo massimo di 5 persone costituito da:
- elementi di ancoraggio sottotegola in acciaio inox;
- elementi di ancoraggio emergenti (di estremit ed intermedi)
realizzati in acciaio inox con interdistanza massima pari a 15 metri;
- cavo in acciaio inox di diametro opportuno completo di ogni
accessorio per il montaggio (morsetti, redance, ecc.);
- tenditori per cavo in acciaio inox;
- assorbitori di energia in acciaio inox;
- indicatori di tensione in acciao inox;
- targhette segnaletiche.
E' compresa la documentazione inerente:
- la progettazione dell'impianto in relazione alle caratteristiche
dell'edificio;
- certificazione di installazione a regola d'arte secondo le prescrizioni
del produttore dei componenti;
- la redazione del piano di emergenza con le misure di salvataggio;
- certificazione della conformit dell'impianto alle vigenti normative
in materia;
- libretto d'istruzioni d'uso e manutenzione.
Sono compresi tutti i materiali, gli accessori ed i noli necessari al
montaggio (tasselli in acciaio inox con ancorante chimico, bulloneria
inox, ecc.).
linea vita lato NORD 85,00 85,00
SOMMANO ml 85,00 74,97 6372,45
Parziale OPERE PROVVISIONALI E SICUREZZA (SpCat 1) euro 24506,52
COMMITTENTE: COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI
A R I P O R T A R E 24506,52
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
pag. 4
Num.Ord.
D I M E N S I O N I I M P O R T I
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantit
par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE
R I P O R T O 24506,52
Parziale LAVORI A CORPO euro 24506,52
T O T A L E euro 24506,52
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COMMITTENTE: COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI
A R I P O R T A R E
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
pag. 5
Num.Ord.
I M P O R T I
incid.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
%
TOTALE
R I P O R T O
Riepilogo SUPER CATEGORIE
001 OPERE PROVVISIONALI E SICUREZZA 24506,52 100,00
002 ADEGUAMENTO TERMO-IGROMETRICO COPERTURA 0,00 0,00
003 IMPIANTO FOTOVOLTAICO e CAVIDOTTO 0,00 0,00
004 ADEGUAMENTO CABINA MT/BT 0,00 0,00
Totale SUPER CATEGORIE euro 24506,52 100,00
Data, __________
Il Tecnico
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COMMITTENTE: COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI
A R I P O R T A R E




Comando Generale dellArma dei Carabinieri
IV Reparto Direzione Lavori del Genio
P R O G E T T O D E F I N I T I V O
Fascicolo dellopera
IL COORDINATORE PER
LA SICUREZZA IN FASE DI
PROGETTAZIONE
(Cap. g. Francesca Pascarella)
IL RESPONSABILE DEI LAVORI
(Col. g. Roberto Faraglia)

INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
BARI Caserma Porcelli
LAVORI DI ADEGUAMENTO TERMICO E REALIZZAZIONE DI UN
IMPIANTO DI GENERAZIONE ELETTRICA DI TIPO FOTOVOLTAICO
TOTALMENTE INTEGRATO SULLA COPERTURA DELLEDIFICIO n4
Finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico - Bando "JUSTICE"
sul Programma Operativo Interregionale 2007 - 2013
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
CAPITOLO I
Modalit per la descrizione dell'opera e l'individuazione dei soggetti interessati.
Scheda I
Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati
Descrizione sintetica dell'opera
Le attivit di cantiere sono finalizzate allesecuzione dell'adeguamento termico della copertura
ed alla realizzazione di un impianto fotovoltaico totalmente integrato sulla copertura
delledificio n4 presente allinterno del comprensorio della caserma Porcelli in Bari,
unitamente ad opere di adeguamento alla vigente normativa della cabina di trasformazione
MT/BT necessarie per la connessione dellimpianto fotovoltaico alla rete nazionale.
In particolare, i lavori in appalto riguardano:
adeguamento del valore della trasmittanza termica della copertura delledifico interessato
secondo il D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.;
realizzazione di impianto di generazione di energia elettrica di tipo fotovoltaico di potenza
complessiva pari a circa 230 kW, totalmente integrato costituito da moduli fotovoltaici in
silicio mono/poli-cristallino, inverter, quadri elettrici contenenti le pertinenti
apparecchiature di comando e controllo, le condutture elettriche di cablaggio, ecc.;
realizzazione di un nuovo cavidotto per la connessione dellimpianto alla cabina MT/BT e
relative opere di adeguamento della cabina stessa secondo norma CEI 0-16 per la
connessione dellimpianto alla rete nazionale.
Durata effettiva dei lavori
Inizio lavori Fine lavori
Indirizzo del cantiere
Indirizzo Caserma Porcelli
CAP Citt Bari
Provinci
a
Soggetti interessati
Committente Comando generale dell'Arma dei Carabinieri
Indirizzo: Viale Romania 45 Tel.
Responsabile dei Lavori Col. g. Roberto Faraglia
Indirizzo: Tel.
Coordinatore Sicurezza in
fase di progettazione
Cap. g. Francesca Pascarella
Indirizzo: Tel.
Coordinatore Sicurezza in
fase di esecuzione
Indirizzo: Tel.
Caserma "Porcelli" - Pag. 2
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
CAPITOLO II
Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera e di quelle
ausiliarie.
01 Copertura
01.01 Coperture inclinate
Insieme degli elementi tecnici orizzontali o suborizzontali del sistema edilizio aventi funzione di
separare gli spazi interni del sistema edilizio stesso dallo spazio esterno sovrastante. Le coperture
inclinate (coperture discontinue) sono caratterizzate dalle soluzioni di continuit dell'elemento di
tenuta all'acqua e necessitano per un corretto funzionamento di una pendenza minima del piano di
posa che dipende dai componenti utilizzati e dal clima di riferimento. L'organizzazione e la scelta dei
vari strati funzionali nei diversi schemi di funzionamento della copertura consente di definire la
qualit della copertura e soprattutto i requisiti prestazionali. Gli elementi e i strati funzionali si
possono raggruppare in: a) elemento di collegamento; b) elemento di supporto; c) elemento di
tenuta; d) elemento portante; e) elemento isolante; f) strato di barriera al vapore; g) strato di
ripartizione dei carichi; h) strato di protezione; i) strato di tenuta all'aria; l) strato di ventilazione.
01.01.01 Canali di gronda e pluviali
I canali di gronda sono gli elementi dell'impianto di raccolta delle acque meteoriche che si sviluppano
lungo la linea di gronda. Le pluviali hanno la funzione di convogliare ai sistemi di smaltimento al
suolo le acque meteoriche raccolte nei canali di gronda. Essi sono destinati alla raccolta ed allo
smaltimento delle acque meteoriche dalle coperture degli edifici. I vari profilati possono essere
realizzati in PVC, in lamiera metallica (in alluminio, in rame, in acciaio, in zinco, ecc.). Per formare i
sistemi completi di canalizzazioni, essi vengono dotati di appropriati accessori (fondelli di chiusura,
bocchelli, parafoglie, staffe di sostegno, ecc.) collegati tra di loro. La forma e le dimensioni dei canali
di gronda e delle pluviali dipendono dalla quantit d'acqua che deve essere convogliata e dai
parametri della progettazione architettonica. La capacit di smaltimento del sistema dipende dal
progetto del tetto e dalle dimensioni dei canali di gronda e dei pluviali.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Pulizia griglie, canali di gronda, bocchettoni di
raccolta: Rinnovo del manto impermeabile posto
in semiaderenza, anche localmente, mediante
inserimento di strati a secco o mediante colla.
Rifacimento completo del manto mediante
rimozione del vecchio manto se gravemente
danneggiato. [con cadenza ogni 6 mesi]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di Dispositivi di ancoraggio per Parapetti; Impianti di adduzione di
Caserma "Porcelli" - Pag. 3
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
lavoro sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Reintegro canali di gronda e pluviali: Reintegro
dei canali di gronda, delle pluviali, dei
bocchettoni di raccolta e degli elementi di
fissaggio. Riposizionamento degli elementi di
raccolta in funzione delle superfici di copertura
servite e delle pendenze previste. Sistemazione
delle giunzioni mediante l'utilizzo di materiali
analoghi a quelli preesistenti. [con cadenza ogni 5
anni]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e Prese elettriche a 220 V protette Impianto elettrico di cantiere;
Caserma "Porcelli" - Pag. 4
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
di scarico da differenziale magneto-termico Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
01.01.02 Parapetti ed elementi di coronamento
Si tratta di elementi affioranti dalla copertura con la funzione di riparo, difesa o in alternativa di
decorazione. Di essi fanno parte: a) i parapetti (la cui funzione quella di riparare persone e cose da
eventuali cadute nel vuoto); b) i coronamenti (si tratta di elementi perimetrali continui sporgenti alla
copertura con funzione decorativa e in alcuni casi anche di parapetto); c) gli ornamenti (la cui
funzione di abbellimento delle coperture).
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.02.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Ripristino coronamenti: Ripristino degli elementi
costituenti i coronamenti con funzione decorativa
mediante integrazione di parti mancanti e/o
sostituzione di parti ammalorate con materiali
idonei. Interventi mirati al mantenimento delle
condizioni di stabilit e sicurezza qualora i
coronamenti abbiano anche funzione integrativa
di parapetto. Pulizia e lavaggio delle parti
decorative con prodotti e detergenti specifici.
[con cadenza ogni 3 anni]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Caserma "Porcelli" - Pag. 5
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.02.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Ripristino parapetti: Ripristino degli elementi
costituenti i parapetti condotti mediante interventi
mirati al mantenimento delle condizioni di
stabilit e sicurezza. [con cadenza ogni 3 anni]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Caserma "Porcelli" - Pag. 6
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.02.03
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Riverniciature: Ritocchi della verniciatura, con
materiali idonei, delle finiture e delle parti
costituenti i parapetti e gli elementi di
coronamento nonch delle decorazioni. [con
cadenza ogni 6 mesi]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
01.01.03 Strato di isolamento termico
Lo strato di isolamento termico ha lo scopo di garantire alla copertura il valore richiesto di resistenza
termica globale e allo stesso tempo di attenuare la trasmissione delle onde sonore provocate dai
rumori aerei, ecc.. L'isolamento va calcolato in funzione della sua conducibilit termica e secondo
della destinazione d'uso degli ambienti interni. Gli strati di isolamento termico possono essere in: a)
calcestruzzi alleggeriti; b) pannelli rigidi o lastre preformati; c) elementi sandwich; d) elementi
integrati; e) materiale sciolto.
Caserma "Porcelli" - Pag. 7
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.03.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Rinnovo strati isolanti: Rinnovo degli strati
isolanti deteriorati mediante sostituzione
localizzata o generale. In tal caso rimozione
puntuale degli strati di copertura e ricostituzione
dei manti protettivi. [con cadenza ogni 20 anni]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
01.01.04 Scossaline in lamiera di acciaio
Le scossaline sono dei dispositivi che hanno la funzione di fissare le guaine impermeabilizzanti
utilizzate in copertura alle varie strutture che possono essere presenti sulla copertura stessa (parapetti,
cordoli, ecc.). Le scossaline in lamiera metallica possono essere rivestite con vari materiali:
- lamiera di acciaio con rivestimento metallico a caldo;
- lamiera di acciaio con rivestimento di zinco-alluminio;
- lamiera di acciaio con rivestimento di alluminio-zinco;
Scheda II-1
Caserma "Porcelli" - Pag. 8
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.04.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Pulizia superficiale: Pulizia ed asportazione dei
residui di fogliame e detriti depositati sulle
scossaline. [con cadenza ogni 6 mesi]
Caduta dall'alto; Punture, tagli, abrasioni;
Scivolamenti, cadute a livello.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.04.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Reintegro scossaline: Reintegro delle scossaline e
degli elementi di fissaggio. Sistemazione delle
giunzioni mediante l'utilizzo di materiali analoghi
a quelli preesistenti. [con cadenza ogni anno]
Caduta dall'alto; Punture, tagli, abrasioni;
Scivolamenti, cadute a livello.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli.
Caserma "Porcelli" - Pag. 9
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.04.03
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Serraggio scossaline: Serraggio dei bulloni e dei
dispositivi di tenuta delle scossaline. [con
cadenza ogni 6 mesi]
Caduta dall'alto; Punture, tagli, abrasioni;
Scivolamenti, cadute a livello.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
01.01.05 Strato di tenuta in lastre di acciaio
Essa caratterizzata da soluzioni di continuit dell'elemento di tenuta all'acqua. La funzione legata
Caserma "Porcelli" - Pag. 10
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
alla pendenza minima del piano di posa che varia a secondo dei componenti impiegati e dal clima.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.05.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Pulizia manto di copertura: Rimozione di depositi
di fogliame e detriti lungo i filari delle lastre di
acciaio ed in prossimit delle gronde e delle linee
di deflusso delle acque meteoriche. [con cadenza
ogni 6 mesi]
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.05.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Ripristino manto di copertura: Ripristino degli
elementi di copertura e loro sostituzione se
danneggiati con elementi analoghi. Corretto
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a
livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi,
impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione
Caserma "Porcelli" - Pag. 11
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
riposizionamento secondo la giusta
sovrapposizione. Ripristino degli strati protettivi
inferiori. [quando occorre]
fumi, gas, vapori.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su
cavalletti; Andatoie e passerelle.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Parapetti; Impianti di adduzione di
energia di qualsiasi tipo; Cintura
di sicurezza, imbracatura, cordini;
Occhiali, visiere o schermi; Scarpe
di sicurezza; Casco o elmetto;
Guanti; Maschera antipolvere,
apparecchi filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Impianto elettrico di cantiere;
Impianto di adduzione di acqua.
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Zone stoccaggio materiali.
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Deposito attrezzature.
Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
02 Impianto Fotovoltaico
02.01 Impianto fotovoltaico
L'impianto fotovoltaico l'insieme dei componenti meccanici, elettrici ed elettronici che captano
l'energia solare per trasformarla in energia elettrica che poi viene resa disponibile all'utilizzazione da
parte dell'utenza. Gli impianti fotovoltaici possono essere: a) alimentazione diretta: l'apparecchio da
alimentare viene collegato direttamente al FV (acronimo di modulo fotovoltaico); lo svantaggio di
questo tipo di impianti che l'apparecchio collegato al modulo fotovoltaico non funziona in assenza
di sole (di notte); applicazioni: piccole utenze come radio, piccole pompe, calcolatrici tascabili, ecc.;
b) funzionamento ad isola: il modulo FV alimenta uno o pi apparecchi elettrici; l'energia fornita dal
modulo, ma momentaneamente non utilizzata, viene usata per caricare degli accumulatori; quando il
fabbisogno aumenta, o quando il modulo FV non funziona (p.e. di notte), viene utilizzata l'energia
immagazzinata negli accumulatori; applicazioni: zone non raggiunte dalla rete di distribuzione
elettrica e dove l'installazione di essa non sarebbe conveniente; c) funzionamento per immissione in
rete: come nell'impianto ad isola il modulo solare alimenta le apparecchiature elettriche collegate,
l'energia momentaneamente non utilizzata viene immessa nella rete pubblica; il gestore di un impianto
di questo tipo fornisce dunque l'energia eccedente a tutti gli altri utenti collegati alla rete elettrica,
come una normale centrale elettrica; nelle ore serali e di notte la corrente elettrica pu essere
nuovamente prelevata dalla rete pubblica. Un semplice impianto fotovoltaico ad isola composto dai
seguenti elementi: a) cella solare: per la trasformazione di energia solare in energia elettrica; per
Caserma "Porcelli" - Pag. 12
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
ricavare pi potenza vengono collegate tra loro diverse celle; b) regolatore di carica: un
apparecchio elettronico che regola la ricarica e la scarica degli accumulatori; uno dei suoi compiti di
interrompere la ricarica ad accumulatore pieno; c) accumulatori: sono i magazzini di energia di un
impianto fotovoltaico; essi forniscono l'energia elettrica quando i moduli non sono in grado di
produrne, per mancanza di irradiamento solare; d) inverter: trasforma la corrente continua
proveniente dai moduli e/o dagli accumulatori in corrente alternata convenzionale a 230 V; se
l'apparecchio da alimentare necessita di corrente continua si pu fare a meno di questa componente;
e) utenze: apparecchi alimentati dall'impianto fotovoltaico.
02.01.01 Cassetta di terminazione
La cassetta di terminazione un contenitore a tenuta stagna (realizzato generalmente in materiale
plastico) nel quale viene alloggiata la morsettiera per il collegamento elettrico e i diodi di by pass
delle celle.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.01.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Sostituzioni: Sostituire, quando usurate o non pi
rispondenti alle norme, parti delle cassette quali
coperchi, morsettiere, apparecchi di protezione e
di comando. [quando occorre]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
02.01.02 Cella solare
E' un dispositivo che consente la converisone dell'energia prodotta dalla radiazione solare in energia
elettrica.
E' generalmente costituita da un sottile strato (valore compreso tra 0,2 e 0,35 mm) di materiale
Caserma "Porcelli" - Pag. 13
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
semiconduttore in silicio opportuamente trattato (tale procedimento viene indicato come processo di
drogaggio).
Attualmente la produzione industriale di celle fotovoltaiche sono: a) celle al silicio cristallino
ricavate dal taglio di lingotti fusi di silicio di un singolo cristallo (monocristallino) o di pi cristalli
(policristallino); b) celle a film sottile ottenute dalla deposizione di uno strato di silicio amorfo su un
supporto plastico o su una lastra di vetro.
Le celle al silicio monocristallino sono di colore blu scuro alquanto uniforme ed hanno una purezza
superiore a quelle realizzate al silicio policristallino; le celle al film sono economicamente
vantaggiose dato il ridotto apporto di materiale semiconduttore (1-2 micron) necessario alla
realizzazione di una cella ma hanno un decadimento delle prestazioni del 30% nel primo mese di vita.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.02.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Pulizia: Effettuare una pulizia, con trattamento
specifico, per eliminare muschi e licheni che si
depositano sulla superficie esterna delle celle.
[con cadenza ogni 6 mesi]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.02.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Sostituzione celle: Sostituzione delle celle che Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
Caserma "Porcelli" - Pag. 14
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
non assicurano un rendimento accettabile. [con
cadenza ogni 10 anni]
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.02.03
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Serraggio: Sostituzione delle celle che non
assicurano un rendimento accettabile. [quando
occorre]
Eseguire il serraggio della struttura di sostegno
delle celle
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Caserma "Porcelli" - Pag. 15
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
02.01.03 Inverter
L'inverter o convertitore statico un dispositivo elettronico che trasforma l'energia continua (prodotta
dal generatore fotovoltaico) in energia alternata (monofase o trifase) che pu essere utilizzata da
un'utenza oppure essere immessa in rete.
In quest'ultimo caso si adoperano convertitori del tipo a commutazione forzata con tecnica PWM
senza clock e/o riferimenti di tensione o di corrente e dotati del sistema MPPT (inseguimento del
punto di massima potenza) che permette di ottenere il massimo rendimento adattando i parametri in
uscita dal generatore fotovoltaico alle esigenze del carico.
Gli inverter possono essere di due tipi: a) a commutazione forzata in cui la tensione di uscita viene
generata da un circuito elettronico oscillatore che consente all'inverter di funzionare come un
generatore in una rete isolata; b) a commutazione nutarale in cui la frequenza della tensione di uscita
viene impostata dalla rete a cui collegato.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.03.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Pulizia generale: Pulizia generale utilizzando aria
secca a bassa pressione. [con cadenza ogni 6
mesi]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni; Inalazione polveri,
fibre.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Caserma "Porcelli" - Pag. 16
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.03.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Serraggio: Eseguire il serraggio di tutti i bulloni,
dei morsetti e degli interruttori. [con cadenza ogni
anno]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.03.03
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Sostituzione inverter: Eseguire la sostituzione
dell'inverter quando usurato o per un
adeguamento alla normativa. [con cadenza ogni 3
anni]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Caserma "Porcelli" - Pag. 17
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
02.01.04 Quadro elettrico
Nel quadro elettrico degli impianti fotovoltaici (connessi ad una rete elettrica) avviene la
distribuzione dell'energia. In caso di consumi elevati o in assenza di alimentazione da parte dei moduli
fotovoltaici la corrente viene prelevata dalla rete pubblica. In caso contrario l'energia fotovoltaica
eccedente viene di nuovo immessa in rete. Inoltre esso misura la quantit di energia fornita
dall'impianto fotovoltaico alla rete.
I quadri elettrici dedicati agli impianti fotovoltaici possono essere: a) quadro di campo; b) quadro di
interfaccia rete.
Le strutture pi elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con
indice di protezione IP40, fori asolati e guida per l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette e
devono essere del tipo stagno in materiale termoplastico con grado di protezione non inferiore a IP65.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.04.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Pulizia generale: Pulizia generale utilizzando aria
secca a bassa pressione. [con cadenza ogni 6
mesi]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni; Inalazione polveri,
fibre.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Scarpe di sicurezza; Guanti;
Maschera antipolvere, apparecchi
Caserma "Porcelli" - Pag. 18
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
filtranti o isolanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.04.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Serraggio: Eseguire il serraggio di tutti i bulloni,
dei morsetti e degli interruttori. [con cadenza ogni
anno]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Scarpe di sicurezza; Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.04.03
Manutenzione
Caserma "Porcelli" - Pag. 19
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Tipo di intervento Rischi rilevati
Sostituzione quadro: Eseguire la sostituzione del
quadro quando usurato o per un adeguamento alla
normativa. [con cadenza ogni 20 anni]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Scarpe di sicurezza; Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Tavole Allegate
02.01.05 Strutture di sostegno
Le strutture di sostegno sono i supporti meccanici che consentono l'ancoraggio dei pannelli
fotovoltaici alle strutture su cui sono montati e/o al terreno. Generalmente sono realizzate
assemblando profili metallici in acciaio zincato o in alluminio anodizzato in grado di limitare gli
effetti causati dalla corrosione.
Le strutture di sostegno possono essere: a) ad inclinazione fissa (strutture a palo o a cavalletto); b)
per l'integrazione architettonica (integrazione retrofit, strutturale, per arredo urbano); c) ad
inseguimento.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.05.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Reintegro: Reintegro degli elementi di fissaggio
con sistemazione delle giunzioni mediante
l'utilizzo di materiali analoghi a quelli
preesistenti. [con cadenza ogni 6 mesi]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Caserma "Porcelli" - Pag. 20
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.05.02
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Ripristino rivestimenti: Eseguire il ripristino dei
rivestimenti superficiali quando si presentano
fenomeni di corrosione. [quando occorre]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti,
colpi, impatti, compressioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro Ponti su cavalletti.
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Dispositivi di ancoraggio per
sistemi anticaduta;Linee di
ancoraggio per sistemi anticaduta
Cintura di sicurezza, imbracatura,
cordini; Scarpe di sicurezza;
Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Caserma "Porcelli" - Pag. 21
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
02.02 Collegamento ad impianto elettrico
02.02.01 Canalizzazioni in PVC
Le "canalette" sono tra gli elementi pi semplici per il passaggio dei cavi elettrici. Le canalizzazioni
dell'impianto elettrico sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni
di sicurezza delle norme CEI; dovranno essere dotati di marchio di qualit o certificati secondo le
disposizioni di legge.
Scheda II-1
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie
Tipologia dei lavori Codice scheda 02.02.01.01
Manutenzione
Tipo di intervento Rischi rilevati
Ripristino grado di protezione: Ripristinare il
previsto grado di protezione che non deve mai
essere inferiore a quello previsto dalla normativa
vigente. [quando occorre]
Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.
Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche
dell'opera progettata e del luogo di lavoro
Punti critici
Misure preventive e protettive
in dotazione dell'opera
Misure preventive e protettive
ausiliarie
Accessi ai luoghi di lavoro
Sicurezza dei luoghi di
lavoro
Scarpe di sicurezza; Guanti.
Impianti di alimentazione e
di scarico
Prese elettriche a 220 V protette
da differenziale magneto-termico
Approvvigionamento e
movimentazione materiali
Approvvigionamento e
movimentazione attrezzature
Igiene sul lavoro
Interferenze e protezione
terzi
Segnaletica di sicurezza.
Tavole Allegate
Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera
Scheda II-3
Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificare la
realizzazione in condizioni di sicurezza e modalit di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse.
Codice scheda MP001
Misure
preventive e
protettive in
Informazioni
necessarie per
pianificare la
Modalit di
utilizzo in
condizioni di
Verifiche e
controlli da
effettuare
Periodici
t
Interventi di
manutenzione
da effettuare
Periodici
t
Caserma "Porcelli" - Pag. 22
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
dotazione
dell'opera
realizzazione in
sicurezza
sicurezza
Dispositivi di
ancoraggio per
sistemi anticaduta
I dispositivi di
ancoraggio
devono essere
montati
contestualmente
alla
realizzazione
delle parti
strutturali
dell'opera su cui
sono previsti. Le
misure di
sicurezza
adottate nei
piani di
sicurezza, per la
realizzazione
delle strutture,
sono idonee per
la posa dei
dispositivi di
ancoraggio.
L'utilizzo dei
dispositivi di
ancoraggio deve
essere abbinato a
un sistema
anticaduta
conforme alle
norme tecniche
armonizzate.
1) Verifica
dello stato di
conservazione
(ancoraggi
strutturali).
1) 1 anni 1) Ripristino
strati di
protezione o
sostituzione
degli elementi
danneggiati.
2) Ripristino
serraggi bulloni
e connessioni
metalliche.
1) quando
occorre
2) 2 anni
Linee di
ancoraggio per
sistemi anticaduta
I dispositivi di
ancoraggio della
linea di
ancoraggio
devono essere
montati
contestualmente
alla
realizzazione
delle parti
strutturali
dell'opera su cui
sono previsti. Le
misure di
sicurezza
adottate nei
piani di
sicurezza, per la
realizzazione
delle strutture,
sono idonee per
la posa dei
dispositivi di
ancoraggio. Se
la linea di
ancoraggio
montata in fase
successiva alla
realizzazione
delle strutture si
dovranno
adottare
adeguate misure
di sicurezza
come ponteggi,
trabattelli, reti di
protezione
contro la
possibile caduta
L'utilizzo dei
dispositivi di
ancoraggio deve
essere abbinato a
un sistema
anticaduta
conforme alle
norme tecniche
armonizzate.
1) Verifica
dello stato di
conservazione
(ancoraggi
strutturali).
1) quando
occorre
1) Ripristino
strati di
protezione o
sostituzione
degli elementi
danneggiati.
2) Ripristino
serraggi bulloni
e connessioni
metalliche.
1) quando
occorre
2) 2 anni
Caserma "Porcelli" - Pag. 23
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
dall'alto dei
lavoratori.
Prese elettriche a
220 V protette da
differenziale
magneto-termico
Da realizzarsi
durante la fase di
messa in opera
di tutto
l'impianto
elettrico.
Autorizzazione
del responsabile
dell'edificio.
Utilizzare solo
utensili elettrici
potatili del tipo a
doppio
isolamento;
evitare di
lasciare cavi
elettrici/prolung
he a terra sulle
aree di transito o
di passaggio.
1) Verifica e
stato di
conservazione
delle prese
1) 1 anni 1) Sostituzione
delle prese.
1) a
guasto
Scale fisse a
gradini a sviluppo
rettilineo (Scala
protetta esterna)
Tutte le scale
fisse a gradini
interne ed
esterne
comprese quelle
che hanno la
sola funzione di
permettere
l'accesso a parti
dell'opera come
locali tecnici,
coperture, ecc..,
per i lavori di
manutenzione
sono da
realizzarsi
contemporaneam
ente, si adottano
quindi le stesse
misure di
sicurezza
previste nei
piani di
sicurezza.
Il transito, sulle
scale, dei
lavoratori, di
materiali e
attrezzature
autorizzato
previa
informazione da
parte
dell'impresa
della portanza
massima delle
scale.
1) Verifica
della stabilit e
del corretto
serraggio di
balaustre e
corrimano.
2) Controllo
periodico delle
parti in vista
delle strutture
(fenomeni di
corrosione).
1) 1 anni
2) 1 anni
1) Ripristino
e/o sostituzione
degli elementi
rotti delle
pedate e delle
alzate con
elementi
analoghi.
2) Ripristino
e/o sostituzione
degli elementi
di connessione
dei corrimano e
delle balaustre
3) Sostituzione
degli elementi
rotti con altri
analoghi e dei
relativi
ancoraggi.
4) Ripristino
serraggi bulloni
e connessioni
metalliche.
1) quando
occorre
2) quando
occorre
3) quando
occorre
4) 2 anni
Caserma "Porcelli" - Pag. 24
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE




Comando Generale dellArma dei Carabinieri
IV Reparto Direzione Lavori del Genio
P R O G E T T O D E F I N I T I V O
Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze
IL COORDINATORE PER
LA SICUREZZA IN FASE DI
PROGETTAZIONE
(Cap. g. Francesca Pascarella)
IL RESPONSABILE DEI LAVORI
(Col. g. Roberto Faraglia)

INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
BARI Caserma Porcelli
LAVORI DI ADEGUAMENTO TERMICO E REALIZZAZIONE DI UN
IMPIANTO DI GENERAZIONE ELETTRICA DI TIPO FOTOVOLTAICO
TOTALMENTE INTEGRATO SULLA COPERTURA DELLEDIFICIO n4
Finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico - Bando "JUSTICE"
sul Programma Operativo Interregionale 2007 - 2013
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Pag. 1 di 3
1. PREMESSA
In seguito alla circolare di Geniodife in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. al
Titolo 1 art. 26 comma 3 e al Titolo IV Allegato XV punto 2.2.1, si elabora il presente Documento
di Valutazione dei Rischi da Interferenze, recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard che
potrebbero potenzialmente derivare dallesecuzione del contratto, in relazione alla tipologia delle
prestazioni.
Tale documento, prima dellinizio dei lavori dovr essere consegnato al datore di lavoro dellEnte locale
dellAmministrazione Difesa il quale, per le proprie competenze e secondo la normativa vigente,
provveder ad integrarlo/modificarlo in funzione dei rischi specifici da interferenze presenti nei luoghi in
cui verr espletato lappalto.
Lintegrazione dovr essere sottoscritta per accettazione dallesecutore e far parte integrante degli atti
contrattuali dellesecuzione dei lavori.
Il Datore di Lavoro dellEnte locale dellAmministrazione Difesa, secondo quanto stabilito dal D. Lgs.
81/2008, proceder allindividuazione di tutti i possibili fattori di rischio e delle possibili interazioni.
Tale valutazione verr effettuata attraverso il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), in
collaborazione con i Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e con il medico
competente nei casi in cui obbligatoria la sorveglianza sanitaria, previa consultazione del
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

2. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA, CHE FANNO CAPO AL
COMMITTENTE DELLOPERA
D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XV punto 2.1.2, lett. b (ex DPR 222/2003 art. 2, comma 2, lett. b)

Committente dei lavori
Persona giuridica:

Comando Generale dellArma dei Carabinieri

Responsabile dei lavori in fase di progettazione:
Col. g. Roberto Faraglia

Progettista: Magg. Davide Dondi; Cap. g. Cristiano Filiaci

Direttore dei Lavori: Da nominare

Coordinatore per la sicurezza in Fase di
Progettazione (CSP):

Cap. g. Francesca Pascarella


Coordinatore per la sicurezza in Fase di Esecuzione
(CSE):

Da nominare
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Pag. 2 di 3
3. OGGETTO DELLAPPALTO
Lappalto ha per oggetto lesecuzione dei lavori di adeguamento termico della copertura e la realizzazione
di un impianto fotovoltaico totalmente integrato sulla copertura delledificio n4 presente allinterno del
comprensorio della caserma Porcelli in Bari, unitamente ad opere di adeguamento alla vigente
normativa della cabina di trasformazione MT/BT, necessarie per la connessione dellimpianto
fotovoltaico alla rete nazionale.
In particolare, i lavori in appalto riguardano:
- ladeguamento del valore della trasmittanza termica della copertura delledifico interessato secondo il
D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.;
- la realizzazione di un impianto di generazione elettrica di tipo fotovoltaico di potenza complessiva
pari a circa 230 kW, totalmente integrato, costituito da moduli fotovoltaici in silicio mono/poli-
cristallino, inverter, quadri elettrici contenenti le pertinenti apparecchiature di comando e controllo, le
condutture elettriche di cablaggio, ecc.;
- la realizzazione di un nuovo cavidotto per la connessione dellimpianto alla cabina MT/BT e relative
opere di adeguamento della cabina stessa secondo norma CEI 0-16 per la connessione dellimpianto
alla rete nazionale.
4. UBICAZIONE PREVISTA PER IL CANTIERE
Il cantiere interesser solo ledificio n.4, in particolare la copertura; tuttavia, per la connessione
dellimpianto fotovoltaico e ladeguamento della cabina elettrica, sar necessario effettuare uno scavo a
livello stradale per la posa in opera di una conduttura per i cavidotti; successivamente, sar ripristinata la
pavimentazione stradale.
I rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante sono i seguenti:
rumore, durante tutte le lavorazioni;
polveri, durante l'intero intervento;
caduta di materiali dall'alto;
presenza di mezzi di sollevamento;
movimentazione materiali;
scavi a livello stradale.
Pertanto, dovranno essere adottate le seguenti misure preventive:
durante tutto l'intervento sar interdetto il passaggio a persone e mezzi durante le attivit di cantiere
in prossimit delle aree interessate dalle lavorazioni e sar assolutamente vietato laccesso
allinterno del cantiere a persone non autorizzate;
saranno utilizzati teli protettivi in corrispondenze dei ponteggi;
gli scavi saranno OBBLIGATORIAMENTE sempre protetti su entrambi i lati.
5. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE RECANTE UNA VALUTAZIONE
RICOGNITIVA DEI RISCHI STANDARD
1.1 INGRESSI PER ACCEDERE AL CANTIERE
Lingresso principale della caserma ubicato in via Fanelli. In prossimit dellingresso vi una
postazione presidiata da militari nellarco di tutte le 24 h giornaliere (compresi i festivi); gli operai
che accederanno in cantiere dovranno essere preventivamente autorizzati dal direttore dei lavori e
successivamente dal Comando della Caserma, per quanto di competenza, e quindi sar consentito
laccesso al solo personale e mezzi autorizzati.
1.2 VIABILITA PER ACCEDERE AL CANTIERE
Una volta in caserma, il personale dellimpresa esecutrice e/o di eventuali imprese subappaltatrici si
recher presso il luogo di lavoro (larea di cantiere o i locali in cui eseguiranno le lavorazioni)
INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE
Pag. 3 di 3
percorrendo a piedi o con gli automezzi autorizzati la viabilit interna, nel rispetto della segnaletica
stradale ivi presente (vedere PSC).
1.3 RECINZIONE
Larea di cantiere dovr essere adeguatamente delimitata da una recinzione di altezza non inferiore a
2 m, in grado di impedire laccesso ai non addetti ai lavori allarea delle lavorazioni. Il sistema di
confinamento scelto dovr offrire adeguate garanzie di resistenza, sia ai tentativi di superamento e
sia alle intemperie. Gli angoli sporgenti della recinzione o di altre strutture di cantiere, dovranno
essere adeguatamente evidenziati, ad esempio, a mezzo di strisce bianche e rosse trasversali dipinte a
tutta altezza. Nelle ore notturne l'ingombro della recinzione, qualora previsto e/o ordinato dal CSE,
sar evidenziato con apposite luci di colore rosso (tenuto conto della particolare destinazione duso
della struttura), alimentate in bassa tensione. Nellambito della realizzazione dellarea di cantiere
occorre predisporre la stessa con tutti gli impianti elettrici e di messa a terra dedicati.
1.4 POLVERI E DETRITI
Le lavorazioni vengono effettuate per la maggior parte allaperto; saranno comunque adottate tutte le
previste procedure per il confinamento di polveri durante tutte le operazioni, per impedire la
dispersione nellaria circostante di polveri e detriti.
1.5 RUMORE
Il rumore provocato dalle lavorazioni, oltre al rischio specifico del singolo lavoratore, sar di lieve
entit e gli effetti di interferenze con attivit esterne al cantiere sono minimi.
Si far comunque particolare attenzione ad utilizzare macchine ed attrezzature certificate e con valori
di emissione sonora allinterno dei limiti previsti dalle vigenti normative. Nel caso che, per
particolari lavorazioni, tali limiti dovessero essere superati, saranno delimitate le zone interessate in
modo da garantire che nelle zone accessibili non si riscontrino livelli di rumore superiori ai limiti
ammessi.
1.6 SCAVI
Durante le operazione di scavo a sezione obbligata per la realizzazione dei cavidotti, saranno
transennate le aree interessate per tratti di circa 50 m di lunghezza, su entrambi i lati dello scavo; sar
impedito lavvicinamento a personale esterno ovvero a mezzi esterni allimpresa esecutrice
dellintervento.
PROCEDURE PER LE EMERGENZE/NORME DI COMPORTAMENTO GENERALE PER
LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI
Sar cura del Reparto integrare questa sezione per gli aspetti di competenza, in relazione al
Documento Unico di Valutazione dei Rischi elaborato dalla caserma.

Data ___________________
Il Datore dei Lavoro dellEnte
________________________________
Il Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Progettazione
(Cap. g. Francesca Pascarella)


Il Responsabile dei Lavori
(Col. g. Roberto Faraglia)

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