Rinite Sinusite Faringotonsilliti Epiglottiti Laringiti Otite esterna Otite media acuta Medie vie respiratorie: laringe trachea bronchi Basse vie respiratorie: polmoni Infezioni delle alte vie respiratorie Sintende uno stato morboso sostenuto da una (o pi) specie batteriche patogene preponderanti sulla flora microbica residente e normalmente presente. Lisolamento del germe patogeno deve essere sempre correlato con i segni clinici di malattia, perch esistono i portatori sani asintomatici per ognuno delle specie batteriche coinvolte. Una gran parte delle prescrizioni di antibiotici avviene per malattie dellapparato respiratorio. La met delle prescrizioni di antibiotici nelle infezioni comunitarie sono inappropriate. Sup. > al 60% per le infezioni delle vie respiratorie. Il 70% di antibiotici nel caso di faringotonsilliti e rinosinusiti.
Limpatto che queste malattie hanno sia in termini di : 1) impegno professionale (alto n di consultazioni e problemi gestionali per divergenze con laspettativa del paziente) 2) ricadute economiche. 3) aumento dellinsorgere di resistenza agli antibiotici
Meccanismi di difesa specifici Risposte immuni mediate da anticorpi o Immunoglobuline seriche o Immunoglobuline secretorie Risposte immuni cellulo-mediate o Mediata da linfociti o Citotossicit cellulare diretta
RINITE
La rinite un processo infiammatorio che interessa la mucosa delle cavit nasali e pu essere acuta (raffreddore) o cronica. Le riniti acute sono quasi sempre di origine virale. Il contagio avviene per contatto diretto tra il malato e il soggetto sano per mezzo delle goccioline emesse con starnuti e colpi di tosse. La contagiosit massima nel primo giorno di malattia. Il pi comune processo infettivo a carico della cavit nasale il raffreddore Virus: Rhinovirus Coronavirus Virus influenzali Virus parainfluenzali RSV Virus Coxsackie Virus ECHO Adenovirus Batteri: possono dare complicazioni come otiti e sinusiti. Miceti: Rhinosporidium seeberi Durante il picco di malattia, concentrazioni di 500-1000 virioni per ml sono presenti nelle secrezioni nasali. Il virus si replica nella mucosa nasale, le cellule infettate rilasciano istamina, bradichinina e interleuchine responsabili del naso che cola. Limmunit tipo specifica e dura qualche anno.
Clinica: I sintomi del raffreddore comune causati dal rhinovirus sono indistinguibili da quelli causati da altri patogeni respiratori virali Picchi di malattia in 3-4 gg. Tosse e sintomi persistono per 7-10gg.
Nel comune raffreddore, dopo 1-3 giorni di incubazione, il paziente avverte: malessere generale starnuti rinorrea (secrezione mucosa dal naso) ostruzione delle vie aeree nasali incapacit di percepire gli odori (anosmia) Le cavit nasali sono piene di secrezioni fluide e trasparenti Nei giorni successivi le secrezioni possono divenire purulente (dense e maleodoranti) nel caso in cui si sovrapponga uninfezione batterica In assenza di complicanze invece il raffreddore comune si risolve spontaneamente nel giro di 4-5 giorni La rinite cronica il pi delle volte secondaria ad altre patologie delle cavit nasali, come le sinusiti, la deviazione del setto nasale e la presenza di un ingrossamento delle adenoidi. La rinite allergica, inizialmente limitata a una serie di episodi acuti, con il tempo pu diventare cronica. Viene scatenata dallesposizione a sostanze cui il soggetto allergico (allergeni), quali pollini, alimenti (uova, latte, bevande, etc) o sostanze presenti nellambiente di vita o di lavoro.
SINUSITE Classificazione della sinusite sulla base della durata della malattia _Acuta fino a 4 settimane _Subacuta da 4 a 12 settimane _Ricorrente (acuta) almeno 4 episodi/anno, con risoluzione completa fra gli episodi _Cronica 12 settimane
La sinusite l'infiammazione della mucosa che riveste particolari cavit ossee situate nel massiccio facciale: i seni paranasali. Seni mascellari Seni etmoidali Seni frontali Seni sfenoidali Tali cavit sono in comunicazione con le fosse nasali e possono quindi infiammarsi per le stesse cause che determinano la rinite. La sinusite pu cronicizzare quando causata da batteri.
Sintomi di Sinusite febbre mal di testa rinorrea tosse catarrale irritante edema periorbitale secrezione mucopurulenta
Nellinsorgenza delle sinusiti si riconoscono 3 diversi aspetti patogenetici: a) ostruzione degli osti di comunicazione (fattori sistemici, locali,meccanici) b) difetti del trasporto mucociliare (infezioni virali) c) alterazioni qualititative e quantitative del muco
Il 5-10% delle Infezioni Virali Respiratorie Superiori (in media 6-8 raffreddori/anno) sono complicate da sinusite acuta. Sintomi persistenti possono suggerire la diagnosi di sinusite (>10 gg sinusite acuta; > 30 gg sinusite cronica). Il tipo di scolo nasale non caratteristico e la tosse deve essere presente durante il giorno e spesso peggiora di notte. Febbre > 39C e scolo nasale purulento suggeriscono uninfezione secondaria batterica dei seni paranasali
I microrganismi arrivano ai seni mascellari per estensione dai processi infettivi dentali La scarsa vascolarizzazione dei seni paranasali rende molto difficile l'eradicazione dei germi responsabili anche mediante una terapia antibiotica, tanto da rendere necessario, in alcuni casi, l'intervento chirurgico.
Microbiologia Prelievo del campione biologico (secrezioni nasali): Puntura dellantro mascellare (molto invasivo), per ridurre il rischio di contaminazione del campione con la flora nasale; una infezione vera da distinguere da una contaminazione si ha quando il n delle ufc 10.000/ml di aspirato (gold standard). Prelievo del campione, eseguendo un tampone degli osti o aspirazione attraverso lendoscopia nonostante il rischio di contaminazione sia elevato.
Eziologia dalla rinosinusite acuta
Adulti S. pneumoniae (20-43%) H. influenzae (22-35%) M. catarrhalis (2-10%) Streptococcus spp. (3-9%) S. aureus (0-8%) Anaerobi (0-9%) Altri (n. 45) Bambini S. pneumoniae (25-30%) H. influenzae (15-20%) M. catarrhalis (15-20%) S. pyogenes (2-5%) Anaerobi (2-5%) Sterile (20-35%)
Quali virus Virus respiratori: Adenovirus Parainfluenza Rhinovirus 10-40% degli aspirati dei seni sono virali. Difficolt nel prelievo, nella coltivazione. PCR
Rinosinusite cronica S. pneumoniae 10-25% H. influenzae 30-50% M. catarrhalis 2-5% Flora batterica mista, composta da batteri aerobi, oltre al trio infernale, enterobatteri, S.aureus, sia da anaerobi obbligati come il Bacteroides ed il Fusobacterium. Nei soggetti immunodepressi si pu isolare la P. aeruginosa, la L. pneumophila, K. pneumoniae, Serratia marcescens, Aspergillus spp. Candida spp.
Infezioni delle alte vie respiratorie Lesecuzione di un esame colturale al fine di identificare lagente patogeno non realizzabile nella pratica clinica sia per i lunghi tempi di attesa per la risposta sia per la non alta attendibilit dellesame stesso (facile inquinamento del prelievo) sia per linvasivit della modalit del prelievo (puntura dei seni paranasali)
Quali miceti? Varie forme di sinusite fungina: Sinusite fungina invasiva Sinusite fungina localizzata Micetoma (I micetomi sono infezioni croniche fungine o batteriche che causano una reazione granulomatosa dei tessuti) Sinusite fungina allergica Aspergillus, Mucor, Rhizopus, Fusarium, Psuodallescherichia boydii, Alternaria, Bipolaris,Curvularia,
Rinosinusite La scelta dellantibiotico da utilizzare nella sinusite acuta o cronica costituisce uno dei compiti pi difficili e impegnativi che si presentano quotidianamente allo specialista. Prima di pensare allimpiego di un qualunque farmaco antibatterico, necessario sospettare in maniera fondata che il quadro clinico osservato sia dovuto ad una infezione batterica. La terapia empirica si dovr basare su criteri: Anamnestetici Epidemiologici Clinici Laboratorio di Microbiologia
FARINGITE Faringite: E un processo infiammatorio del faringe, ipofaringe, ugola e tonsille, che pu essere causato da virus o batteri. Interessa prevalentemente i bambini di 5-15 anni. Il contagio avviene per via aerea, o attraverso le goccioline di Flugge. Periodo dincubazione di 2-4 gg.
Tampone faringeo Significato diagnostico Le indagini microbiologiche su essudato (o tampone) faringeo sono di norma indirizzate alla ricerca di Streptococcus pyogenes ( Streptococco beta-emolitico di gruppo A), per diagnosi di faringotonsillite o ricerca di portatori. Tale ricerca giustificata dalla responsabilit eziologica di Streptococcus pyogenes nel determinare la malattia reumatica. Altre ricerche sono effettuate su richiesta specifica: - Neisseria meningitidis, in pazienti affetti da sospetta meningite meningococcica o loro conviventi; - Corynebacterium dyphtheriae, in caso di sospetta difterite o per accertare lo stato di portatore; - faringite sintomatica in pazienti (o partner sessuali di pazienti) affetti da gonorrea (Neisseria gonorrhoeae); - lieviti, nel mughetto o candidosi orofaringea, resistente a terapie antimicotiche mirate; - angina di Vincent (Borrelia vincentii e Fusobacterium spp.); - faringotonsillite da altri possibili agenti batterici (Streptococchi di gruppo C e G oppure Arcanobacterium haemolyticum); - ricerche mirate per ricerca di colonizzanti (di dubbia efficacia, se non nellambito di studi specifici).
Materiale per la raccolta - Tampone con terreno di trasporto - Abbassalingua sterile Modalit di prelievo Eseguire il tampone faringeo a digiuno. La stimolazione del faringe potrebbe indurre il riflesso del vomito. Rivolgere il paziente verso una sorgente luminosa, per visualizzare la sede del prelievo; 2) Spingere la lingua in basso con un abbassalingua; 3) Strisciare energicamente il tampone tra i pilastri tonsillari, premendo sulle cripte tonsillari; senza toccare la lingua, le arcate dentarie, il velopendulo e le pareti laterali del cavo orale. 4) Assicurasi che il tampone si imbibisca del materiale. Riporre il tampone nel contenitore con lapposito terreno di trasporto. Strofinare il tampone su entrambe le tonsille o fosse tonsillari, orofaringe e nasofaringe posteriore
EZIOLOGIA DELLE FARINGOTONSILLITI: 30% BATTERI 70% VIRUS Diagnosi differenziale Faringotonsilliti
QUESITO DIAGNOSTICO Il quesito diagnostico che ci si pone quello di distinguere fra una faringite virale, ed una faringotonsillite streptococcica Solo il tampone faringeo permette una diagnosi certa di infezione streptococcica La mancata conferma di unetiologia streptococcica deve indirizzare il medico a non usare antibiotici
EPIGLOTTITE Infiammazione dellepiglottide Colpisce i bambini, in concomitanza ad una infezione virale Il quadro inizia con: febbre ansiet estensione del collo nel tentativo di aprire le vie aeree. Lepiglottide appare ingrossata e arrossata. Colpiscono i bambini soprattutto le forme pi gravi a pi elevato rischio di soffocamento per ostruzione dellorifizio del laringe da parte di una epiglottide edematosa. Difficolt respiratorie, disturbi di deglutizione e fonazione e la febbre. Agenti eziologici: Haemophylus tipo b (bambini 2- 5 anni) S. pneumoniae S. pyogenes S. aureus H. parainfluenzae N. meningitidis C. diphtheriae
LARINGITE Infiammazione del laringe, causata principalmente da virus Segni clinici: abbassamento della voce bruciore afonia febbre CARATTERISTICHE CLINICHE DELLA LARINGITE - STRIDORE - SUONO STRIDENTE PREVALENTEMENTE INSPIRATORIO - RAUCEDINE DOVUTA AD INFIAMMAZIONE DELLE CORDE VOCALI - TOSSE ABBAIANTE TIPO LEONE MARINO
La forma pi grave della laringite il croup atto ad indicare una tosse aspra per infiammazione del laringe. Il croup pu richiedere una intubazione tracheale o la tracheotomia. I virus sono la causa pi comune di laringite. Il processo si pu estendere anche alla trachea (laringotracheite) e ai bronchi (laringobronchite). I virus causa di laringiti sono: Virus parainfluenzali di tipo 1 (50% dei casi) Virus influenzali (tipi A e B) Adenovirus RSV Rhinovirus Coronavirus Virus echo Virus coxsackie HPV I batteri responsabili di laringite sono: S. pyogenes C. diphteriae Haemophilus influenzae tipo b M. catarrhalis
BRONCHITE Bronchite Infiammazione della mucosa bronchiale. Si presenta con tosse, con o senza secrezione. In genere la bronchite preceduta da una infezione acuta delle vie aeree superiori. Agenti eziologici delle infezioni acute dellalbero tracheobronchiale: Virus: Rhinovirus Coronavirus Virus parainfluenzali Virus influenzali RSV Adenovirus Virus del Morbillo HSV Batteri responsabili di tracheobronchiti: B. pertussis (bambini 1anno di et) B. parapertussis C. pneumoniae C. diphteriae H. influenzae M. pneumoniae N. asteroides S. aureus S. pneumoniae S. pyogenes Le bronchiti croniche producono danni a carico dellalbero bronchiale. Tra le cause lesive vi il fumo, linquinamento atmosferico, la TBC cronica, e nei soggetti con fibrosi cistica, leccessiva produzione di muco. La bronchite cronica soggetta a riacutizzazioni dovute a: virus respiratori, ceppi acapsulati di H. influenzae e S. pneumoniae M. catarrhalis, C. pneumoniae, P. aeruginosa nella fibrosi cistica.
Bronchioliti Sono responsabili principalmente virus come RSV Virus parainfluenzali 1,2,3 Adenovirus, Rhinovirus, Virus influenzali Virus Coxsackie B. Le bronchioliti da RSV si presentano in inverno e primavera, in genere sono nosocomiali. Negli ospedali le mani del personale di assistenza sono un efficace veicolo di trasmissione. La bronchiolite inizia con una rinite, faringite, tachipnea e difficolt respiratorie, responsabili di ipossiemia. Otite media e congiuntivite possono far parte del quadro. Facile lestensione a polmonite interstiziale.
POLMONITE Le polmoniti e le broncopolmoniti rappresentano ancora oggi (in epoca antibiotica) una delle principali cause di morte soprattutto nelle et estreme della vita. Definizione: Infezione acuta del parenchima polmonare distale ai bronchioli terminali, associata ad evidenza clinica e radiologica di addensamento di aree polmonari.
Polmonite acuta E una infezione del parenchima polmonare. Linsorgenza caratterizzata da : malessere, febbre ingravescente, oppure pu essere improvvisa con brividi (pneumococcica). Il sintomo principale la tosse. Negli adulti la tosse diviene produttiva con la formazione dellescreato (consta di materiale purulento pi o meno ricco di PMN negli alveoli e nei bronchioli). Segni di alterazione degli scambi gassosi alveolari dovuti alla presenza dellessudato sono: la dispnea, una alta frequenza respiratoria cianosi Broncopolmonite: detta anche polmonite a focolaio in quanto caratterizzata da focolai broncopneumonici che hanno come centro un piccolo bronco. I focolai possono essere in n variabile, disseminati o confluenti. Lessudato pu essere di varia natura: catarrale fibrinoso emorragico purulento Polmonite lobare, o franca lobare Interessa un intero lobo polmonare e perch si svolge secondo cicli ben definiti (S.pneumoniae). Stadi della polmonite lobare
*** La congestione il primo stadio della polmonite lobare, caratterizzata da massiva essudazione sierosa, congestione vascolare e rapida proliferazione batterica. Lo stadio successivo viene denominato epatizzazione rossa, riferendosi all'aspetto simil-epatico del polmone addensato: gli alveoli si riempiono di polimorfonucleati, compare uno stato di congestione vascolare e lo stravaso di globuli rossi causa una colorazione rossastra all'esame macroscopico. Lo stadio successivo rappresentato dall'epatizzazione grigia, in cui un accumulo di fibrina si associa ai GB e ai GR in varie fasi di disintegrazione e gli spazi alveolari sono ripieni di essudato infiammatorio. Lo stadio finale rappresentato dalla risoluzione, caratterizzata dal riassorbimento dell'essudato. *** Polmonite cronica Ha un inizio insidioso che pu durare settimane o mesi. I sintomi iniziali sono: febbre brividi malessere tosse perdita di peso perdita dellappetito insonnia sudorazioni notturne Tosse ed escreato possono essere il primo indizio che si tratta di una malattia polmonare. Sputo ematico (emottisi) Dispnea Dolore toracico compaiono in seguito. Pu esserci distruzione del parenchima polmonare con conseguente formazione di ascessi o cavit comunicanti con lalbero bronchiale. Classificazione delle polmoniti
Polmoniti acquisite in comunit: pi comuni in soggetti non immunodepressi Polmoniti negli anziani: gravit potenziata da comorbilit, sintomatologia atipica Polmoniti acquisite in ospedale o nosocomiali: esordio a 48 ore o pi dal ricovero o dallintubazione endotracheale Polmoniti Batteri, virus, protozoi e miceti arrivano al parenchima polmonare per inalazione di germi esogeni dallambiente o da altri individui. POLMONITE DA ASPIRAZIONE (polmonite ab ingestis) di germi presenti nel cavo orale Condizioni predisponenti: - perdita di coscienza - disturbi neurologici che compromettano la deglutizione - disturbi disfagici - vomito, - endoscopia - intubazione tracheale - Attraverso gli alveoli per estensione e/o interstizio Rara la forma ematica.
Eziologia polmoniti da aspirazione
INCIDENZA DI CAP PER FASCE DI ETA: Le fasce al di sotto dei 10 anni ed oltre i 65 anni sono quelle maggiormente colpite CAP : fattori di rischio. Mortalit e rischio di contagio aumentano con la presenza di malattie concomitanti.
0 5 10 15 20 25 60 65 70 75 PATOGENESI Meccanismi di difesa contro linfezione polmonare operanti nelle vie aeree superiori: Filtrazione dellaria Angolatura delle vie aeree Meccanismi riflessi (tosse, starnuto) Il tratto respiratorio inferiore normalmente sterile Meccanismi di difesa contro linfezione polmonare operanti nelle vie aeree inferiori: Clearance muco-ciliare Fattori cellulari: macrofago alveolare, leucociti polimorfonucleati Mediatori: citochine Fattori di rischio per CAP fumo di sigaretta patologia concomitante infezioni pregresse del tratto respiratorio superiore immunosoppressione sistemica (diabete, corticosteroidi, HIV) fattori potenzianti laspirazione et Fattori di rischio per polmonite nosocomiale Fattori dellospite (et, BPCO, precedente uso di antibiotici, sedazione, malattie neuromuscolari) Infezioni ospedaliere crociate Colonizzazione orofaringea e gastrica anormale Scarsa nutrizione Aspirazione (posizione supina, sondino nasogastrico, intubazione) Intubazione endotracheale Picchi stagionali della CAP per patogeno
Polmonite atipica Una forma di polmonite con aspetti clinici e radiografici differenti rispetto a quelli della polmonite lobare franca pneumococcica. Principali agenti responsabili di polmonite atipica Mycoplasma pneumoniae Chlamydia psittaci Chlamydia pneumoniae Coxiella burnetii Francisella tularensis Legionella pneumophila Virus come influenza A e B, Parainfluenzae, adenovirus e RSV Diagnosi differenziale fra polmonite tipica ed atipica
Cause di polmoniti in relazione allet Bambini: Prevalentemente virali o batteriche secondarie ad infezione virale Neonati: Polmonite interstiziale da Chlamydia trachomatis Adulti: Prevalentemente ad origine batterica a eziologia diversa in relazione a: malattia di base presenza di fattori di rischio geografici e occupazionali et Polmoniti comunitarie in assenza di fattori predisponenti Streptococcus pneumoniae Mycoplasma pneumoniae Chlamydia pneumoniae virus influenza in presenza di malattie respiratorie o fibrosi cistica Staphylococcus aureus Haemophilus influenzae Pseudomonas aeruginosa
infezioni virali Streptococcus pneumoniae Staphylococcus aureus nei soggetti HIV+ Cytomegalovirus Pneumocystis carinii Mycobacterium spp. riattivazioni piuttosto che infezioni comunitarie o nosocomiali esposizione tramite viaggi o impianti di aria condizionata Legionella pneumophila o viaggi in sud-California,Texas, Arizona, New Mexico Coccidioides immitis o viaggi in Australia, Indie occidentali, Guam, sud-est asiatico, America centrale e meridionale Burkholderia (Pseudomonas) pseudomallei esposizione occupazionale o aerosol dalle torri di raffreddamento, impianti di aria condizionata Legionella pneumophila o agricoltori, veterinari, addetti ai mattatoi Coxiella burnetii Brucella spp. o importatori di animali, addetti alla lavorazione della lana Coxiella burnetii Bacillus anthracis esposizione ad animali infetti o uccelli Chlamydia psittaci o bestiame Coxiella burnetii Brucella spp. o pipistrelli Histoplasma capsulatum Anziani o batteri aerobi Gram- (Klebsiella pneumoniae) o Staphylococcus aureus (dopo inf. v. influenza) o Haemophilus influenzae non tipizzabile o Moraxella catarrhalis o Legionella spp. o virus influenza A o virus respiratorio sinciziale o infezioni polimicrobiche Infezioni respiratorie nosocomiali pazienti immunocompromessi (trapiantati) o Cytomegalovirus o Aspergillus spp o Nocardia spp. o Mycobacterium tuberculosis pazienti sottoposti a ventilazione assistita o batteri Gram(Klebsiella,Serratia,Pseudomonas) Polmoniti ambulatoriali (80%) Mycoplasma pneumoniae Polmoniti ambulatoriali che richiedono ospedalizzazione Streptococcus pneumoniae Chlamydia pneumoniae Haemophilus influenzae Grave polmonite acquisita in comunit Eziologia: Streptococcus pneumoniae (20%) Haemophilus influenzae Enterobatteri Legionella pneumophila Staphylococcus aureus Mycoplasma pneumoniae (sporadicamente) Pseudomonas aeruginosa (BPCO e bronchiectasie) Acinetobacter baumannii (in caso di decorso fulminante, in pazienti giovani alcolisti, nei mesi pi caldi e umidi dellanno) Polmoniti comunitarie ad eziologia virale v. respiratorio sinciziale responsabile di circa il 5% dei casi stagione invernale v. parainfluenza responsabile di circa il 3% dei casi stagione primaverile Human metapneumovirus HMPV riportato in Olanda nel 2001 paramyxovirus colpisce soggetti molto giovani ed anziani epidemiologia= RSV nei bambini causa di bronchiolite, otite e polmonite
Etiologia della polmonite nosocomiale in pazienti adulti (dati EPIIC) e neonati (dati NNIS) ricoverati in reparti di terapia intensiva
Modalit di trasmissione di vari patogeni respiratori in ambiente ospedaliero
Campioni biologici
ESPETTORATO Significato diagnostico Lesame dellespettorato permette di identificare gli agenti eziologici responsabili di bronchiti croniche e polmoniti. Si ricerca: S.aureus, S.pneumoniae, H.influenzae, enterobatteri, bacilli gram negativi non fermentanti, M. catharrhalis, Nocardia e miceti. Inoltre dallespettorato possibile ricercare il DNA di Legionella, C.pneumoniae, M. pneumoniae. Materiale per la raccolta Contenitore sterile in plastica, trasparente, a bocca larga, con tappo a vite Modalit di prelievo Istruire adeguatamente il paziente sulla differenza tra espettorato e saliva, Raccogliere il campione del primo mattino, che pi rappresentativo delle secrezioni polmonari accumulatesi durante la notte Respirare profondamente ed emettere un forte colpo di tosse direttamente nel contenitore, lespettorato (3-5ml) deve provenire dalle basse vie aeree e non deve essere contaminato da saliva. Chiudere subito il contenitore Se il paziente ha difficolt ad espettorare, si pu ricorrere alla induzione aerosolica: fare inspirare al paziente, lentamente e profondamente, un aerosol di soluzione salina sterile tiepida per una decina di volte e farlo espettorare poi nel contenitore. Segnalare al Laboratorio che si tratta di campione raccolto dopo aerosol (espettorato indotto). Modalit di conservazione e trasporto Inviare subito in Laboratorio, o conservare in frigorifero non oltre 2 ore dal prelievo. Per la ricerca di micobatteri sono necessari almeno 5ml di espettorato e il campione pu essere conservato in frigorifero (4C) per un massimo di 48 ore. Raccomandazioni generali Il paziente deve effettuare al mattino, a digiuno, una accurata pulizia del cavo orale (per es. gargarismi con acqua distillata sterile). Se il paziente portatore di protesi dentaria, rimuoverla prima dei lavaggi Indicare sul contenitore data e ora della raccolta. Ricerche particolari Micobatteri, Miceti: la richiesta deve essere sempre specificata Micobatterio tubercolare: raccogliere 3 campioni per 3 giorni successivi. Parassiti: (larve di Strongyloides, uova di Paragonimus westermani): il materiale deve essere inviato subito in laboratorio Diagnosi microbiologica
Caso clinico di polmonite batterica Signora di 40 anni visitata a domicilio per una puntata febbrile di 39.8C. Sintomi: dopo un paio di giorni di vago malessere, spossatezza, mancanza di appetito, cefalea ,nausea, comparsa tosse stizzosa e febbre, iniziata bruscamente con un brivido intenso da scuotere il letto; inoltre dispnoica, affaticata a tratti poco lucida e quasi obnubilata. Inoltre lamenta dolori muscolari intensi. Esame obiettivo: la paziente presenta un aumento della frequenza cardiaca respiratoria e alla base polmonare destra sono apprezzabili allascoltazione rumori patologici. Altri dati: la paziente dice di non avere dolore toracico nellarea toracica interessata e questo un fatto positivo perch porta ad escludere un interessamento pleurico; la cute e le mucose sono subcianotiche, presente cio una lieve cianosi, quella colorazione bluastra sta ad indicare un alterazione degli scambi gassosi a livello polmonare, e quindi un processo infiammatorio di non lieve entit Caso clinico di polmonite batterica Anche lalterazione psicologica con questo rallentamento della parola e lo stato quasi soporoso, indicativo di una ipossia (diminuizione dellossigenazione del sangue arterioso). Dal trattamento domiciliare si passa a quello ospedaliero (lipossia e la dispnea sono due elementi che indicano il ricovero). Ricovero ospedaliero: Esami diagnostici: Rx torace: dimostra un esteso addensamento alla base di destra. Esami di laboratorio. Leucocitosi (aumento dei globuli bianchi), un aumento della VES (velocit di eritrosedimentazione),e della PCR (proteina C reattiva) confermano leziologia batterica; viene prelevato lespettorato per un esame microbiologico. Lesame microbiologico richiede alcuni giorni di attesa; nel frattempo oltre allossigenoterapia e alla terapia imfusionale in flebo viene iniziata la terapia antibiotica a dose piena: con tutta probabilit in causa lo pneumococco, lagente che pi di frequente provoca la polmonite a domicilio. Caso clinico di polmonite batterica Guarigione : Nel giro di 2-3 giorni si assiste ad un netto miglioramento con la scomparsa della febbre e della dispnea; la tosse diventata produttiva e la paziente espettora con facilit. A questo punto viene dimessa continuando a casa la convalescenza, un esame radiografico di controllo andr effettuato dopo 10- 12gg.