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Malattie infettive dellapparato respiratorio

Alte vie respiratorie:


Rinite
Sinusite
Faringotonsilliti
Epiglottiti
Laringiti
Otite esterna
Otite media acuta
Medie vie respiratorie:
laringe
trachea
bronchi
Basse vie respiratorie:
polmoni
Infezioni delle alte vie respiratorie
Sintende uno stato morboso sostenuto da una (o pi) specie batteriche patogene preponderanti sulla
flora microbica residente e normalmente presente.
Lisolamento del germe patogeno deve essere sempre correlato con i segni clinici di malattia, perch
esistono i portatori sani asintomatici per ognuno delle specie batteriche coinvolte.
Una gran parte delle prescrizioni di antibiotici avviene per malattie dellapparato respiratorio.
La met delle prescrizioni di antibiotici nelle infezioni comunitarie sono inappropriate.
Sup. > al 60% per le infezioni delle vie respiratorie. Il 70% di antibiotici nel caso di faringotonsilliti e
rinosinusiti.

Limpatto che queste malattie hanno sia in termini di :
1) impegno professionale (alto n di consultazioni e problemi gestionali per divergenze con laspettativa del
paziente)
2) ricadute economiche.
3) aumento dellinsorgere di resistenza agli antibiotici



Meccanismi di difesa aspecifici
Clearance
clearance nasale
clearance tracheobronchiale
clearance alveolare
Secrezioni
rivestimento tracheobronchiale (muco)
rivestimento alveolare (surfattante)
lisozima
interferone
complemento
Difese cellulari
non fagocitarie
epitelio delle vie aeree
epitelio respiratorio terminale
fagocitario
fagociti ematici (monociti, PMN).
fagociti tissutali (macrofagi alveolari)
Difese biochimiche
enzimi antiproteolitici
antiossidanti

Meccanismi di difesa specifici
Risposte immuni mediate da anticorpi
o Immunoglobuline seriche
o Immunoglobuline secretorie
Risposte immuni cellulo-mediate
o Mediata da linfociti
o Citotossicit cellulare diretta










RINITE

La rinite un processo infiammatorio che interessa la mucosa delle cavit nasali e pu essere acuta
(raffreddore) o cronica.
Le riniti acute sono quasi sempre di origine virale.
Il contagio avviene per contatto diretto tra il malato e il soggetto sano per mezzo delle goccioline emesse
con starnuti e colpi di tosse. La contagiosit massima nel primo giorno di malattia.
Il pi comune processo infettivo a carico della cavit nasale il raffreddore
Virus:
Rhinovirus
Coronavirus
Virus influenzali
Virus parainfluenzali
RSV
Virus Coxsackie
Virus ECHO
Adenovirus
Batteri: possono dare complicazioni come otiti e sinusiti.
Miceti: Rhinosporidium seeberi
Durante il picco di malattia, concentrazioni di 500-1000 virioni per ml sono presenti nelle secrezioni
nasali.
Il virus si replica nella mucosa nasale, le cellule infettate rilasciano istamina, bradichinina e interleuchine
responsabili del naso che cola.
Limmunit tipo specifica e dura qualche anno.

Clinica:
I sintomi del raffreddore comune causati dal rhinovirus sono indistinguibili da quelli causati da altri
patogeni respiratori virali
Picchi di malattia in 3-4 gg.
Tosse e sintomi persistono per 7-10gg.

Nel comune raffreddore, dopo 1-3 giorni di incubazione, il paziente avverte:
malessere generale
starnuti
rinorrea (secrezione mucosa dal naso)
ostruzione delle vie aeree nasali
incapacit di percepire gli odori (anosmia)
Le cavit nasali sono piene di secrezioni fluide e trasparenti
Nei giorni successivi le secrezioni possono divenire purulente (dense e maleodoranti) nel caso in cui si
sovrapponga uninfezione batterica
In assenza di complicanze invece il raffreddore comune si risolve spontaneamente nel giro di 4-5 giorni
La rinite cronica il pi delle volte secondaria ad altre patologie delle cavit nasali, come le sinusiti, la
deviazione del setto nasale e la presenza di un ingrossamento delle adenoidi.
La rinite allergica, inizialmente limitata a una serie di episodi acuti, con il tempo pu
diventare cronica. Viene scatenata dallesposizione a sostanze cui il soggetto allergico (allergeni), quali
pollini, alimenti (uova, latte, bevande, etc) o sostanze presenti nellambiente di vita o di lavoro.


SINUSITE
Classificazione della sinusite sulla base della durata della malattia
_Acuta fino a 4 settimane
_Subacuta da 4 a 12 settimane
_Ricorrente (acuta) almeno 4 episodi/anno, con risoluzione completa fra gli episodi
_Cronica 12 settimane

La sinusite l'infiammazione della mucosa che riveste particolari cavit ossee situate nel
massiccio facciale: i seni paranasali.
Seni mascellari
Seni etmoidali
Seni frontali
Seni sfenoidali
Tali cavit sono in comunicazione con le fosse nasali e possono quindi infiammarsi per le stesse cause che
determinano la rinite. La sinusite pu cronicizzare quando causata da batteri.

Sintomi di Sinusite
febbre
mal di testa
rinorrea
tosse catarrale irritante
edema periorbitale
secrezione mucopurulenta

Nellinsorgenza delle sinusiti si riconoscono 3 diversi aspetti patogenetici:
a) ostruzione degli osti di comunicazione (fattori sistemici, locali,meccanici)
b) difetti del trasporto mucociliare (infezioni virali)
c) alterazioni qualititative e quantitative del muco

Il 5-10% delle Infezioni Virali Respiratorie Superiori (in media 6-8 raffreddori/anno) sono complicate da
sinusite acuta. Sintomi persistenti possono suggerire la diagnosi di sinusite (>10 gg sinusite acuta; > 30 gg
sinusite cronica).
Il tipo di scolo nasale non caratteristico e la tosse deve essere presente durante il giorno e spesso
peggiora di notte.
Febbre > 39C e scolo nasale purulento suggeriscono uninfezione secondaria batterica dei seni paranasali

I microrganismi arrivano ai seni mascellari per estensione dai processi infettivi dentali
La scarsa vascolarizzazione dei seni paranasali rende molto difficile l'eradicazione dei germi responsabili
anche mediante una terapia antibiotica, tanto da rendere necessario, in alcuni casi, l'intervento chirurgico.

Microbiologia
Prelievo del campione biologico (secrezioni nasali):
Puntura dellantro mascellare (molto invasivo), per ridurre il rischio di contaminazione del
campione con la flora nasale; una infezione vera da distinguere da una contaminazione si ha
quando il n delle ufc 10.000/ml di aspirato (gold standard).
Prelievo del campione, eseguendo un tampone degli osti o aspirazione attraverso lendoscopia
nonostante il rischio di contaminazione sia elevato.

Eziologia dalla rinosinusite acuta

Adulti
S. pneumoniae (20-43%)
H. influenzae (22-35%)
M. catarrhalis (2-10%)
Streptococcus spp. (3-9%)
S. aureus (0-8%)
Anaerobi (0-9%)
Altri (n. 45)
Bambini
S. pneumoniae (25-30%)
H. influenzae (15-20%)
M. catarrhalis (15-20%)
S. pyogenes (2-5%)
Anaerobi (2-5%)
Sterile (20-35%)

Quali virus
Virus respiratori:
Adenovirus
Parainfluenza
Rhinovirus
10-40% degli aspirati dei seni sono virali.
Difficolt nel prelievo, nella coltivazione.
PCR

Rinosinusite cronica
S. pneumoniae 10-25%
H. influenzae 30-50%
M. catarrhalis 2-5%
Flora batterica mista, composta da batteri aerobi, oltre al trio infernale, enterobatteri, S.aureus, sia da
anaerobi obbligati come il Bacteroides ed il Fusobacterium.
Nei soggetti immunodepressi si pu isolare la P. aeruginosa, la L. pneumophila, K. pneumoniae, Serratia
marcescens, Aspergillus spp. Candida spp.

Infezioni delle alte vie respiratorie
Lesecuzione di un esame colturale al fine di identificare lagente patogeno non realizzabile nella
pratica clinica sia per i lunghi tempi di attesa per la risposta sia per la non alta attendibilit dellesame
stesso (facile inquinamento del prelievo) sia per linvasivit della modalit del prelievo (puntura dei seni
paranasali)

Quali miceti?
Varie forme di sinusite fungina:
Sinusite fungina invasiva
Sinusite fungina localizzata
Micetoma (I micetomi sono infezioni croniche fungine o batteriche che causano una reazione
granulomatosa dei tessuti)
Sinusite fungina allergica
Aspergillus, Mucor, Rhizopus, Fusarium, Psuodallescherichia boydii, Alternaria, Bipolaris,Curvularia,

Rinosinusite
La scelta dellantibiotico da utilizzare nella sinusite acuta o cronica costituisce uno dei compiti pi difficili
e impegnativi che si presentano quotidianamente allo specialista.
Prima di pensare allimpiego di un qualunque farmaco antibatterico, necessario sospettare in maniera
fondata che il quadro clinico osservato sia dovuto ad una infezione batterica. La terapia empirica
si dovr basare su criteri:
Anamnestetici
Epidemiologici
Clinici
Laboratorio di Microbiologia

FARINGITE
Faringite: E un processo infiammatorio del faringe, ipofaringe, ugola e tonsille, che pu essere causato da
virus o batteri. Interessa prevalentemente i bambini di 5-15 anni.
Il contagio avviene per via aerea, o attraverso le goccioline di Flugge.
Periodo dincubazione di 2-4 gg.


Tampone faringeo
Significato diagnostico
Le indagini microbiologiche su essudato (o tampone) faringeo sono di norma indirizzate alla ricerca di
Streptococcus pyogenes ( Streptococco beta-emolitico di gruppo A), per diagnosi di faringotonsillite o
ricerca di portatori. Tale ricerca giustificata dalla responsabilit eziologica di Streptococcus pyogenes nel
determinare la malattia reumatica. Altre ricerche sono effettuate su richiesta specifica:
- Neisseria meningitidis, in pazienti affetti da sospetta meningite meningococcica o loro conviventi;
- Corynebacterium dyphtheriae, in caso di sospetta difterite o per accertare lo stato di portatore;
- faringite sintomatica in pazienti (o partner sessuali di pazienti) affetti da gonorrea (Neisseria
gonorrhoeae);
- lieviti, nel mughetto o candidosi orofaringea, resistente a terapie antimicotiche mirate;
- angina di Vincent (Borrelia vincentii e Fusobacterium spp.);
- faringotonsillite da altri possibili agenti batterici (Streptococchi di gruppo C e G oppure Arcanobacterium
haemolyticum);
- ricerche mirate per ricerca di colonizzanti (di dubbia efficacia, se non nellambito di studi specifici).

Materiale per la raccolta
- Tampone con terreno di trasporto
- Abbassalingua sterile
Modalit di prelievo
Eseguire il tampone faringeo a digiuno. La stimolazione del faringe potrebbe indurre il riflesso del vomito.
Rivolgere il paziente verso una sorgente luminosa, per visualizzare la sede del prelievo;
2) Spingere la lingua in basso con un abbassalingua;
3) Strisciare energicamente il tampone tra i pilastri tonsillari, premendo sulle cripte tonsillari; senza
toccare la lingua, le arcate dentarie, il velopendulo e le pareti laterali del cavo orale.
4) Assicurasi che il tampone si imbibisca del materiale. Riporre il tampone nel contenitore con lapposito
terreno di trasporto.
Strofinare il tampone su entrambe le tonsille o fosse tonsillari, orofaringe e nasofaringe posteriore

EZIOLOGIA DELLE FARINGOTONSILLITI: 30% BATTERI 70% VIRUS
Diagnosi differenziale Faringotonsilliti


QUESITO DIAGNOSTICO
Il quesito diagnostico che ci si pone quello di distinguere fra una faringite virale, ed una faringotonsillite
streptococcica
Solo il tampone faringeo permette una diagnosi certa di infezione streptococcica
La mancata conferma di unetiologia streptococcica deve indirizzare il medico a non usare antibiotici



EPIGLOTTITE
Infiammazione dellepiglottide Colpisce i bambini, in concomitanza ad una infezione
virale
Il quadro inizia con:
febbre
ansiet
estensione del collo nel tentativo di aprire le vie aeree.
Lepiglottide appare ingrossata e arrossata.
Colpiscono i bambini soprattutto le forme pi gravi a pi elevato rischio di soffocamento per ostruzione
dellorifizio del laringe da parte di una epiglottide edematosa. Difficolt respiratorie, disturbi di deglutizione
e fonazione e la febbre.
Agenti eziologici:
Haemophylus tipo b (bambini 2- 5 anni)
S. pneumoniae
S. pyogenes
S. aureus
H. parainfluenzae
N. meningitidis
C. diphtheriae

LARINGITE
Infiammazione del laringe, causata principalmente da virus
Segni clinici:
abbassamento della voce
bruciore
afonia
febbre
CARATTERISTICHE CLINICHE DELLA LARINGITE
- STRIDORE
- SUONO STRIDENTE PREVALENTEMENTE INSPIRATORIO
- RAUCEDINE DOVUTA AD INFIAMMAZIONE DELLE CORDE VOCALI
- TOSSE ABBAIANTE TIPO LEONE MARINO

La forma pi grave della laringite il croup atto ad indicare una tosse aspra per infiammazione del laringe.
Il croup pu richiedere una intubazione tracheale o la tracheotomia. I virus sono la causa pi comune di
laringite. Il processo si pu estendere anche alla trachea (laringotracheite) e ai bronchi (laringobronchite).
I virus causa di laringiti sono:
Virus parainfluenzali di tipo 1 (50% dei casi)
Virus influenzali (tipi A e B)
Adenovirus
RSV
Rhinovirus
Coronavirus
Virus echo
Virus coxsackie
HPV
I batteri responsabili di laringite sono:
S. pyogenes
C. diphteriae
Haemophilus influenzae tipo b
M. catarrhalis

BRONCHITE
Bronchite
Infiammazione della mucosa bronchiale. Si presenta con tosse, con o senza secrezione. In genere la
bronchite preceduta da una infezione acuta delle vie aeree superiori.
Agenti eziologici delle infezioni acute dellalbero tracheobronchiale:
Virus:
Rhinovirus
Coronavirus
Virus parainfluenzali
Virus influenzali
RSV
Adenovirus
Virus del Morbillo
HSV
Batteri responsabili di tracheobronchiti:
B. pertussis (bambini 1anno di et)
B. parapertussis
C. pneumoniae
C. diphteriae
H. influenzae
M. pneumoniae
N. asteroides
S. aureus
S. pneumoniae
S. pyogenes
Le bronchiti croniche producono danni a carico dellalbero bronchiale. Tra le cause lesive vi il fumo,
linquinamento atmosferico, la TBC cronica, e nei soggetti con fibrosi cistica, leccessiva produzione di
muco. La bronchite cronica soggetta a riacutizzazioni dovute a:
virus respiratori,
ceppi acapsulati di H. influenzae e S. pneumoniae
M. catarrhalis,
C. pneumoniae,
P. aeruginosa nella fibrosi cistica.

Bronchioliti
Sono responsabili principalmente virus come
RSV
Virus parainfluenzali 1,2,3
Adenovirus,
Rhinovirus,
Virus influenzali
Virus Coxsackie B.
Le bronchioliti da RSV si presentano in inverno e primavera, in genere sono nosocomiali. Negli ospedali le
mani del personale di assistenza sono un efficace veicolo di trasmissione. La bronchiolite inizia con una
rinite, faringite, tachipnea e difficolt respiratorie, responsabili di ipossiemia.
Otite media e congiuntivite possono far parte del quadro. Facile lestensione a polmonite interstiziale.

POLMONITE
Le polmoniti e le broncopolmoniti rappresentano ancora oggi (in epoca antibiotica) una delle principali
cause di morte soprattutto nelle et estreme della vita.
Definizione: Infezione acuta del parenchima polmonare distale ai bronchioli terminali, associata ad
evidenza clinica e radiologica di addensamento di aree polmonari.

Polmonite acuta
E una infezione del parenchima polmonare. Linsorgenza caratterizzata da : malessere, febbre
ingravescente, oppure pu essere improvvisa con brividi (pneumococcica).
Il sintomo principale la tosse. Negli adulti la tosse diviene produttiva con la formazione dellescreato
(consta di materiale purulento pi o meno ricco di PMN negli alveoli e nei bronchioli).
Segni di alterazione degli scambi gassosi alveolari dovuti alla presenza dellessudato sono:
la dispnea,
una alta frequenza respiratoria
cianosi
Broncopolmonite:
detta anche polmonite a focolaio in quanto caratterizzata da focolai broncopneumonici che hanno come
centro un piccolo bronco. I focolai possono essere in n variabile, disseminati o confluenti.
Lessudato pu essere di varia natura:
catarrale
fibrinoso
emorragico
purulento
Polmonite lobare, o franca lobare
Interessa un intero lobo polmonare e perch si svolge secondo cicli ben definiti (S.pneumoniae).
Stadi della polmonite lobare

***
La congestione il primo stadio della polmonite lobare, caratterizzata da massiva essudazione sierosa,
congestione vascolare e rapida proliferazione batterica. Lo stadio successivo viene denominato
epatizzazione rossa, riferendosi all'aspetto simil-epatico del polmone addensato: gli alveoli si riempiono di
polimorfonucleati, compare uno stato di congestione vascolare e lo stravaso di globuli rossi causa una
colorazione rossastra all'esame macroscopico. Lo stadio successivo rappresentato dall'epatizzazione
grigia, in cui un accumulo di fibrina si associa ai GB e ai GR in varie fasi di disintegrazione e gli spazi alveolari
sono ripieni di essudato infiammatorio. Lo stadio finale rappresentato dalla risoluzione, caratterizzata dal
riassorbimento dell'essudato.
***
Polmonite cronica
Ha un inizio insidioso che pu durare settimane o mesi.
I sintomi iniziali sono:
febbre
brividi
malessere
tosse
perdita di peso
perdita dellappetito
insonnia
sudorazioni notturne
Tosse ed escreato possono essere il primo indizio che si tratta di una malattia polmonare.
Sputo ematico (emottisi)
Dispnea
Dolore toracico compaiono in seguito.
Pu esserci distruzione del parenchima polmonare con conseguente formazione di ascessi o cavit
comunicanti con lalbero bronchiale.
Classificazione delle polmoniti

Polmoniti acquisite in comunit: pi comuni in soggetti non immunodepressi
Polmoniti negli anziani: gravit potenziata da comorbilit, sintomatologia atipica
Polmoniti acquisite in ospedale o nosocomiali: esordio a 48 ore o pi dal ricovero o dallintubazione
endotracheale
Polmoniti
Batteri, virus, protozoi e miceti arrivano al parenchima polmonare per inalazione di germi esogeni
dallambiente o da altri individui.
POLMONITE DA ASPIRAZIONE (polmonite ab ingestis) di germi presenti nel cavo orale
Condizioni predisponenti:
- perdita di coscienza
- disturbi neurologici che compromettano la deglutizione
- disturbi disfagici
- vomito,
- endoscopia
- intubazione tracheale
- Attraverso gli alveoli per estensione e/o interstizio
Rara la forma ematica.

Eziologia polmoniti da aspirazione


INCIDENZA DI CAP PER FASCE DI ETA: Le fasce al di sotto dei 10 anni ed oltre i 65 anni sono quelle
maggiormente colpite
CAP : fattori di rischio. Mortalit e rischio di contagio aumentano con la presenza di malattie
concomitanti.

0 5 10 15 20 25 60 65 70 75
PATOGENESI
Meccanismi di difesa contro linfezione polmonare operanti nelle vie aeree superiori:
Filtrazione dellaria
Angolatura delle vie aeree
Meccanismi riflessi (tosse, starnuto)
Il tratto respiratorio inferiore normalmente sterile
Meccanismi di difesa contro linfezione polmonare operanti nelle vie aeree inferiori:
Clearance muco-ciliare
Fattori cellulari: macrofago alveolare, leucociti polimorfonucleati
Mediatori: citochine
Fattori di rischio per CAP
fumo di sigaretta
patologia concomitante
infezioni pregresse del tratto respiratorio superiore
immunosoppressione sistemica (diabete, corticosteroidi, HIV)
fattori potenzianti laspirazione
et
Fattori di rischio per polmonite nosocomiale
Fattori dellospite (et, BPCO, precedente uso di antibiotici, sedazione, malattie neuromuscolari)
Infezioni ospedaliere crociate
Colonizzazione orofaringea e gastrica anormale
Scarsa nutrizione
Aspirazione (posizione supina, sondino nasogastrico, intubazione)
Intubazione endotracheale
Picchi stagionali della CAP per patogeno




Polmonite atipica
Una forma di polmonite con aspetti clinici e radiografici differenti rispetto a quelli della polmonite lobare
franca pneumococcica.
Principali agenti responsabili di polmonite atipica
Mycoplasma pneumoniae
Chlamydia psittaci
Chlamydia pneumoniae
Coxiella burnetii
Francisella tularensis
Legionella pneumophila
Virus come influenza A e B, Parainfluenzae, adenovirus e RSV
Diagnosi differenziale fra polmonite tipica ed atipica

Cause di polmoniti in relazione allet
Bambini: Prevalentemente virali o batteriche secondarie ad infezione virale
Neonati: Polmonite interstiziale da Chlamydia trachomatis
Adulti: Prevalentemente ad origine batterica a eziologia diversa in relazione a:
malattia di base
presenza di fattori di rischio geografici e occupazionali
et
Polmoniti comunitarie
in assenza di fattori predisponenti
Streptococcus pneumoniae
Mycoplasma pneumoniae
Chlamydia pneumoniae
virus influenza
in presenza di malattie respiratorie
o fibrosi cistica
Staphylococcus aureus
Haemophilus influenzae
Pseudomonas aeruginosa

infezioni virali
Streptococcus pneumoniae
Staphylococcus aureus
nei soggetti HIV+
Cytomegalovirus
Pneumocystis carinii
Mycobacterium spp.
riattivazioni piuttosto che infezioni comunitarie o nosocomiali
esposizione tramite viaggi
o impianti di aria condizionata
Legionella pneumophila
o viaggi in sud-California,Texas, Arizona, New Mexico
Coccidioides immitis
o viaggi in Australia, Indie occidentali, Guam, sud-est asiatico, America centrale e meridionale
Burkholderia (Pseudomonas) pseudomallei
esposizione occupazionale
o aerosol dalle torri di raffreddamento, impianti di aria condizionata
Legionella pneumophila
o agricoltori, veterinari, addetti ai mattatoi
Coxiella burnetii
Brucella spp.
o importatori di animali, addetti alla lavorazione della lana
Coxiella burnetii
Bacillus anthracis
esposizione ad animali infetti
o uccelli
Chlamydia psittaci
o bestiame
Coxiella burnetii
Brucella spp.
o pipistrelli
Histoplasma capsulatum
Anziani
o batteri aerobi Gram- (Klebsiella pneumoniae)
o Staphylococcus aureus (dopo inf. v. influenza)
o Haemophilus influenzae non tipizzabile
o Moraxella catarrhalis
o Legionella spp.
o virus influenza A
o virus respiratorio sinciziale
o infezioni polimicrobiche
Infezioni respiratorie nosocomiali
pazienti immunocompromessi (trapiantati)
o Cytomegalovirus
o Aspergillus spp
o Nocardia spp.
o Mycobacterium tuberculosis
pazienti sottoposti a ventilazione assistita
o batteri Gram(Klebsiella,Serratia,Pseudomonas)
Polmoniti ambulatoriali (80%)
Mycoplasma pneumoniae
Polmoniti ambulatoriali che richiedono ospedalizzazione
Streptococcus pneumoniae
Chlamydia pneumoniae
Haemophilus influenzae
Grave polmonite acquisita in comunit
Eziologia:
Streptococcus pneumoniae (20%)
Haemophilus influenzae
Enterobatteri
Legionella pneumophila
Staphylococcus aureus
Mycoplasma pneumoniae (sporadicamente)
Pseudomonas aeruginosa (BPCO e bronchiectasie)
Acinetobacter baumannii (in caso di decorso fulminante, in pazienti giovani alcolisti, nei mesi pi
caldi e umidi dellanno)
Polmoniti comunitarie ad eziologia virale
v. respiratorio sinciziale
responsabile di circa il 5% dei casi
stagione invernale
v. parainfluenza
responsabile di circa il 3% dei casi
stagione primaverile
Human metapneumovirus HMPV
riportato in Olanda nel 2001
paramyxovirus
colpisce soggetti molto giovani ed anziani
epidemiologia= RSV
nei bambini causa di bronchiolite, otite e polmonite

Etiologia della polmonite nosocomiale in pazienti adulti (dati EPIIC) e neonati (dati NNIS) ricoverati in
reparti di terapia intensiva

Modalit di trasmissione di vari patogeni respiratori in ambiente ospedaliero


Campioni biologici

ESPETTORATO
Significato diagnostico
Lesame dellespettorato permette di identificare gli agenti eziologici responsabili di bronchiti croniche e
polmoniti.
Si ricerca: S.aureus, S.pneumoniae, H.influenzae, enterobatteri, bacilli gram negativi non fermentanti, M.
catharrhalis, Nocardia e miceti. Inoltre dallespettorato possibile ricercare il DNA di Legionella,
C.pneumoniae, M. pneumoniae.
Materiale per la raccolta
Contenitore sterile in plastica, trasparente, a bocca larga, con tappo a vite
Modalit di prelievo
Istruire adeguatamente il paziente sulla differenza tra espettorato e saliva,
Raccogliere il campione del primo mattino, che pi rappresentativo delle secrezioni polmonari
accumulatesi durante la notte
Respirare profondamente ed emettere un forte colpo di tosse direttamente nel contenitore,
lespettorato (3-5ml) deve provenire dalle basse vie aeree e non deve essere contaminato da saliva.
Chiudere subito il contenitore
Se il paziente ha difficolt ad espettorare, si pu ricorrere alla induzione aerosolica: fare inspirare al
paziente, lentamente e profondamente, un aerosol di soluzione salina sterile tiepida per una decina di
volte e farlo espettorare poi nel contenitore. Segnalare al Laboratorio che si tratta di campione raccolto
dopo aerosol (espettorato indotto).
Modalit di conservazione e trasporto
Inviare subito in Laboratorio, o conservare in frigorifero non oltre 2 ore dal prelievo.
Per la ricerca di micobatteri sono necessari almeno 5ml di espettorato e il campione pu essere
conservato in frigorifero (4C) per un massimo di 48 ore.
Raccomandazioni generali
Il paziente deve effettuare al mattino, a digiuno, una accurata pulizia del cavo orale (per es. gargarismi
con acqua distillata sterile).
Se il paziente portatore di protesi dentaria, rimuoverla prima dei lavaggi
Indicare sul contenitore data e ora della raccolta.
Ricerche particolari
Micobatteri, Miceti: la richiesta deve essere sempre specificata
Micobatterio tubercolare: raccogliere 3 campioni per 3 giorni successivi.
Parassiti: (larve di Strongyloides, uova di Paragonimus westermani):
il materiale deve essere inviato subito in laboratorio
Diagnosi microbiologica

Caso clinico di polmonite batterica
Signora di 40 anni visitata a domicilio
per una puntata febbrile di 39.8C.
Sintomi: dopo un paio di giorni di vago
malessere, spossatezza, mancanza di
appetito, cefalea ,nausea, comparsa
tosse stizzosa e febbre, iniziata
bruscamente con un brivido intenso da
scuotere il letto; inoltre dispnoica,
affaticata a tratti poco lucida e quasi
obnubilata. Inoltre lamenta dolori
muscolari intensi.
Esame obiettivo: la paziente presenta un
aumento della frequenza cardiaca
respiratoria e alla base polmonare destra
sono apprezzabili allascoltazione rumori
patologici.
Altri dati: la paziente dice di non avere
dolore toracico nellarea toracica interessata
e questo un fatto positivo perch porta ad
escludere un interessamento pleurico;
la cute e le mucose sono
subcianotiche, presente cio una
lieve cianosi, quella colorazione
bluastra sta ad indicare un alterazione
degli scambi gassosi a livello
polmonare, e quindi un processo
infiammatorio di non lieve entit
Caso clinico di polmonite batterica
Anche lalterazione psicologica con
questo rallentamento della parola e lo
stato quasi soporoso, indicativo di una
ipossia (diminuizione dellossigenazione
del sangue arterioso).
Dal trattamento domiciliare si passa a
quello ospedaliero (lipossia e la
dispnea sono due elementi che indicano
il ricovero).
Ricovero ospedaliero:
Esami diagnostici: Rx torace:
dimostra un esteso addensamento alla
base di destra.
Esami di laboratorio. Leucocitosi
(aumento dei globuli bianchi), un
aumento della VES (velocit di
eritrosedimentazione),e della PCR
(proteina C reattiva) confermano
leziologia batterica; viene prelevato
lespettorato per un esame
microbiologico.
Lesame microbiologico richiede alcuni
giorni di attesa; nel frattempo oltre
allossigenoterapia e alla terapia
imfusionale in flebo viene iniziata la
terapia antibiotica a dose piena: con
tutta probabilit in causa lo
pneumococco, lagente che pi di
frequente provoca la polmonite a
domicilio.
Caso clinico di polmonite batterica
Guarigione :
Nel giro di 2-3 giorni si assiste ad un
netto miglioramento con la scomparsa
della febbre e della dispnea; la tosse
diventata produttiva e la paziente
espettora con facilit. A questo punto
viene dimessa continuando a casa la
convalescenza, un esame radiografico
di controllo andr effettuato dopo 10-
12gg.

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