Molti dei pi importanti processi che caratterizzano un sistema biologico coinvolgono metalloproteine, che svolgono un ruolo essenziale nella biochimica degli organismi viventi.
Esse hanno elevate efficienza e selettivit, sia quando agiscono da catalizzatori, sia nei fenomeni di riconoscimento molecolare. La composizione proteica e lorganizzazione strutturale della catena peptidica dettano le propriet della prima e della seconda sfere di coordinazione (geometria di coordinazione del metallo, numero, tipo, e propriet dei ligandi assiali, costante dielettrica locale, idrofobicit, formazione di legame idrogeno in prossimit del sito attivo). Lo stesso ione metallico riesce cos a svolgere funzioni molto diverse a seconda della matrice peptidica che lo contiene. Una strategia innovativa per esplorare le interazioni specifiche che regolano la reattivit del centro metallico costituita dallo sviluppo di composti modello di metalloproteine di natura peptidica. Essi offrono due vantaggi rispetto allo studio sia di grandi proteine che dei tradizionali composti modello: sono sufficientemente piccoli, da evitare le ambiguit di interpretazione talvolta associate allo studio di grandi proteine; hanno dimensioni sufficienti, da consentire la costruzione di particolari siti di legame e riprodurre la specificit delle metallo proteine naturali.
Lo sviluppo di composti modello dotati di elevate efficienza e stabilit, e di funzioni che non si riscontrano negli enzimi naturali, ha importanti applicazioni in ambito biotecnologico, farmaceutico, alimentare. 1-4
Nel corso del mio progetto, questapproccio sar applicato ad una importante classe di metallo proteine: le eme-proteine. In queste proteine, un singolo gruppo prostetico, costituito da un macrociclo tetra-pirrolico, svolge numerose funzioni: quali accumulo e trasporto dellossigeno (nella mioglobina e nell emogobina), trasferimento elettronico (nei citocromi), ossidazione di substrati organici (nel citocromo P450), dismutazione del perossido di idrogeno (nelle perossidasi). Le perossidasi sono enzimi capaci di catalizzare lossidazione di una vasta variet di substrati organici e inorganici sfruttando come accettore di elettroni il perossido didrogeno. 5 Il loro sito attivo caratterizzato da uno ione Fe(III) penta-coordinato, in cui un residuo di istidina funge da legante assiale. Un altro residuo di istidina, non coordinato allo ione metallico, situato dal lato opposto del piano delleme (istidina distale). Un complesso set di interazioni, sia dal lato prossimale che da quello distale, detta la specificit del sito attivo. Lelevata attivit delle perossidasi nei confronti di numerosissimi substrati, suscita interesse in numerose applicazioni in ambito analitico ed industriale: dal biosensing, alla degradazione di inquinanti ambientali nelle acque, alla catalisi in chimica fine. Tuttavia, lalto costo di produzione e la degradazione durante i processi catalitici limitano fortemente le potenziali applicazioni. I composti modelli di natura peptidica, caratterizzati da costi di produzione minori e maggiore resistenza in condizioni spinte, appaiono ottimi sostituti. Lobiettivo di questo lavoro di tesi lo sviluppo di modelli di eme-proteine di dimensioni ridotte, stabili e poco costosi, capaci di svolgere diverse funzioni con elevate efficienza e selettivit, per possibili applicazioni in ambito chimico, biologico, farmaceutico. Sar intrapresa unanalisi dettagliata dellintrono del gruppo eme, e sar condotto un attento desing della la seconda sfera di coordinazione, per modulare le propriet del gruppo eme ed ottimizzare le propriet catalitiche dei modelli. In particolare, con lobiettivo di ottenere modelli catalitici, sar indagato il ruolo dell istidina distale. La posizione di questo residuo sar variata per ottenere modelli esa o penta -coordinati. Ad oggi, sono stati sviluppati diversi modelli di eme-proteine. Tuttavia, essi presentano generalmente lo ione ferro esa-coordinato, e sono cos utili nellambito del trasferimento elettronico, ma non in quello della catalisi organica. 6-7 Si trovano rari esempi di eme-proteine sintetiche con intorno di coordinazione asimmetrico, che sono per caratterizzati da attivit generalmente basse, decomposizione da parte dell ossigeno molecolare e del perossido di idrogeno, tendenza a formare aggregati in soluzione acquosa. 8-15 La strategia di design che verr seguita nel corso del mio progetto prevede inizialmente lo sviluppo di modelli quanto pi semplici possibile. Saranno poi effettuate successive modifiche, per introdurre nuove interazioni e costruire siti attivi pi complessi. Modulando la carica e laccessibilit del sito di binding sar anche possibile volgere lattivit della molecola nei confronti di nuovi substrati, per i quali le perossidasi naturali non presentano elevata attivit. Attraverso un processo iterativo, in cui saranno alternate fasi di design, sintesi e caratterizzazione, questi studi offriranno unimportante opportunit per esplorare le relazioni tra struttura e funzione nelle eme-proteine naturali, correlare le propriet delleme con la struttura della matrice proteica, raggiungere una comprensione globale delle interazioni coinvolte nel controllo della reattivit dei centri metallici da parte della componente peptidica nelle metallo proteine.
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