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Sicilia, parificato rendiconto Regione 2013. I dettagli della
relazione
Scritto da Marina Pupella il 3 luglio 2014
Categoria Politica, Primo Piano
Tag: Diana Calaciura, Maurizio Graffeo, regione, Rendiconto generale, Sicilia, Tommaso brancato
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Il giudizio di Parificazione del rendiconto generale della Regione siciliana non avvenuto sic sempliciter, non era
affatto scontato. A dichiararlo senza tanti giri di parole il Presidente delle Sezioni riunite della Corte dei conti in
sede di controllo per la Regione siciliana Maurizio Graffeo, a margine delludienza pubblica del giudizio di
parificazione del Rendiconto generale della Regione siciliana per lesercizio 2013, tenutasi oggi a Palermo,
nella sede del Rettorato, alla presenza delle massime Autorit dellIsola. Ludienza stata presieduta da Graffeo,
il relatore Tommaso Brancato mentre il pubblico ministero Diana Calaciura.
Qualcuno sulla stampa ha dato per scontato che parificassimo il rendiconto ha proseguito Graffeo- e che poi
avremmo utilizzato la relazione per bacchettare la Regione. Cos non stato. Noi abbiamo escluso dalla
regolarit 490 milioni di euro di entrate, che non una cifra di poco conto e che il Governo e la Ragioneria
generale dovranno affrontare. Nello stesso tempo abbiamo approvato una relazione che costituisce unimportante
linea guida per lAssemblea regionale siciliana e per lo stesso Governo per una migliore gestione.
Nella relazione sul rendiconto 2013, le Sezioni riunite della Corte dei conti hanno posto laccento sulla difficile
situazione economica della Sicilia che, per il settimo anno consecutivo, continua a manifestare segnali di
contrazione dellattivit di produzione in tutti i settori. Vi stata unulteriore flessione del Pil, pari al 2,5%.
In termini reali- si legge nella relazione- negli ultimi sei anni, gli effetti della crisi hanno generato una perdita di
oltre il 14% del prodotto interno lordo, sensibilmente superiore a quella rilevata a livello nazionale (-8%). Nessun
segnale di ripresa delleconomia regionale ed i timidi avvisi di una ricrescita, che alla fine del 2013 si sono
manifestati in altri ambiti del territorio nazionale non sono stati percepiti dalleconomia della Regione.
I magistrati contabili hanno scartato dalla parificazione solo quattro capitoli del documento di parifica: tre
riguardano entrate per complessivi 490 milioni di euro (come sottolineato da Graffeo), uno interessa invece la
spesa, per altri 120 milioni di euro. A questo punto necessa est il passaggio in giunta, al quale seguir il voto
dellAula, per recuperare queste risorse. La Corte dei conti ha ammonito il governo Crocetta per il disavanzo
accertato, in aumento rispetto alla manovra 2012, di 219 milioni di euro a valere sui residui attivi, e lanciato
lallarme sulla cancellazione di dieci miliardi di crediti entro il 2015.
Certificato inoltre il minor disavanzo di gestione per 463 milioni di euro che potranno essere utilizzati, met
nellesercizio 2014 e laltra parte nel 2015, salvando cos la manovra ter in discussione in questi giorni nelle
commissioni di merito dellArs. Nel corso della relazione sul rendiconto per lesercizio finanziario 2013, la Corte
dei Conti ha rimproverato quindi pi volte la Regione sottolineando limprescindibile esigenza che, a tutti i livelli di
governo e da parte di tutti i soggetti istituzionali e burocratici, si abbandoni prontamente la fase meramente
programmatoria e riflessiva per passare a quella dei concreti interventi e delle fattive realizzazioni.
Rispettato il Patto di stabilit interno?
I dati emersi dallanalisi del rendiconto generale hanno evidenziato il rispetto degli obblighi derivanti dal Patto di
stabilit, come fissati nellintesa col ministero dellEconomia, leggiamo ancora nella relazione. Il risultato
conseguito dalla Regione nel 2013 si attesta su livelli inferiori rispetto a quelli dellobiettivo concordato con lUe
(5.643 milioni di euro a fronte di 5.965 previsti). Tuttavia, il rispetto del patto come evidenzia Gaetano Armao,
professore di Contabilit pubblica allUniversit di Palermo- il risultato di un accordo tra Regione e ministero
dellEconomia, con il quale la Regione ha dovuto di rinunciare a tutti i ricorsi pendenti in Corte costituzionale ed ai
benefici finanziari dei ricorsi gi vinti. Crocetta conclude Armao- ha svenduto lautonomia per coprire la sua
incapacit amministrativa.
Sanit
La spesa sanitaria del 2013, che rappresenta il 54.66% della complessiva spesa regionale impegnata, stata di 8
miliardi 893 milioni con una contrazione di 495 milioni, rispetto al 2012. Ma una parte rilevante di questa spesa
riguarda il personale, che aumentato di 1.729 unit (50.129 ) rispetto allanno passato (48.400).
Ancora, la spesa per la gestione del Servizio del 118, gestito dalla Seus. stata di 114 milioni di euro. Il
numero degli autisti/soccorritori impegnati stato di 3.029 soggetti, mentre il numero dei mezzi di 251
ambulanze e 10 automediche. Il numero dei consulenti stato di 1376 unit. Un dato positivo riguarda la spesa
per la mobilit passiva extra regionale, riferita allanno 2012 (che il dato pi recente che ha potuto fornire
lassessorato alla Salute), che diminuita rispetto al 2011. Anche lintroito per la mobilit attiva riferita anchessa
al 2012 risulta in aumento. Il saldo rimane comunque negativo. La spesa farmaceutica diminuita ed
ammonta complessivamente a 1.454 milioni di euro.
PERSONALE DIPENDENTE
Il numero ancora di tutto rispetto: 20.103 unit. La Corte dei conti ha riscontrato una leggera diminuzione dei
dipendenti regionali (compresi i dirigenti), che oggi sono 17.538, mentre nel 2012 erano 17.700, 162 unit in
meno. Ma a questi bisogna aggiungere i soggetti ai quali stato esternalizzato un servizio e il personale utilizzato
ad altro titolo (Rsais, Eas, Esa.); si arriva quindi a 20.103 unit.
Il rapporto tra dirigenti e restante personale regionale rimasto uguale rispetto al 2012 ed pari a un
dirigente ogni 8.5 dipendenti.
Nel corso del 2013 la spesa per il personale, in termini di impegni, stata di circa 955 milioni di euro, con una
lieve diminuzione di 26 milioni rispetto al 2012. Il totale dei pensionati regionali al 31 dicembre 2013 era di 16.249
unit. Nel corso del 2013 il Fondo Pensioni Sicilia ha liquidato 180 nuove pensioni.
La spesa per i trattamenti pensionistici si attestata a 641 milioni di euro, con una diminuzione di quasi 15 milioni
di euro rispetto allanno precedente. A questo proposito, la Corte dei Conti osserva che la Regione siciliana, da
tanti anni, non espleta concorsi pubblici di reclutamento di personale. Da tale circostanza per non conseguita
una diminuzione del personale regionale, che anzi, andato aumentando di numero. Le ordinarie procedure
concorsuali sono state sostituite da complessi percorsi di stabilizzazione a vario titolo di personale precario.
Marina Pupella
In merito alla relazione di oggi la redazione de IlModeratore ha ricevuto da Gaetano Armao un documento (che
abbiamo pubblicato integralmente vedi foto) sullaccordo tra il Ministro dellEconomia e delle Finanze e la
Regione Siciliana in materia di finanza pubblica.
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