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Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da “refusi veneti” sono diventati “refusi siciliani” e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi) sul sito web dell’Assessorato era possibile trovare sì la versione “corretta” del Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie. (sic!).
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i “refusi” veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di Gabinetto dell’ARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che la Commissione ispettiva costituita dall’Assessore Interlandi il 22/11/2007 (per dimostrare che il Piano non era stato copiato) “non aveva reso alcuna relazione conclusiva”. Un’affermazione criptica per cercare di stendere il velo su una vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo usò nel suo blog le parole “probabili ipotesi di truffa”. A dire il vero parole appropriate essendovi per la legge “truffa” quando ricorre la condotta di <> (articolo 640 codice penale). E nei fatti testé narrati sono presenti i seguenti elementi :
- l' “artifizio e il raggiro”, che è quello di chi ha presentato come “sua” un’opera che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata, di un'opera altrui (e perché allora non usare la parola “plagio” intesa come “appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o di una parte di essa, specialmente in ambito artistico e letterario”? - vedasi dizionario De Mauro della Lingua Italiana);
- “inducendo taluno in errore”, anzi non “qualcuno” ma l'intera comunità isolana che si affida agli organi istituzionali -e segnatamente a quelli per la tutela della qualità dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art. 32 Cost.) ;
- “… con altrui danno” : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall’ inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualità dell’ aria (che nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi è poi il danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la produzione di un documento risultato sin da subito posticcio.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da “refusi veneti” sono diventati “refusi siciliani” e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi) sul sito web dell’Assessorato era possibile trovare sì la versione “corretta” del Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie. (sic!).
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i “refusi” veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di Gabinetto dell’ARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che la Commissione ispettiva costituita dall’Assessore Interlandi il 22/11/2007 (per dimostrare che il Piano non era stato copiato) “non aveva reso alcuna relazione conclusiva”. Un’affermazione criptica per cercare di stendere il velo su una vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo usò nel suo blog le parole “probabili ipotesi di truffa”. A dire il vero parole appropriate essendovi per la legge “truffa” quando ricorre la condotta di <> (articolo 640 codice penale). E nei fatti testé narrati sono presenti i seguenti elementi :
- l' “artifizio e il raggiro”, che è quello di chi ha presentato come “sua” un’opera che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata, di un'opera altrui (e perché allora non usare la parola “plagio” intesa come “appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o di una parte di essa, specialmente in ambito artistico e letterario”? - vedasi dizionario De Mauro della Lingua Italiana);
- “inducendo taluno in errore”, anzi non “qualcuno” ma l'intera comunità isolana che si affida agli organi istituzionali -e segnatamente a quelli per la tutela della qualità dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art. 32 Cost.) ;
- “… con altrui danno” : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall’ inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualità dell’ aria (che nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi è poi il danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la produzione di un documento risultato sin da subito posticcio.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da “refusi veneti” sono diventati “refusi siciliani” e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi) sul sito web dell’Assessorato era possibile trovare sì la versione “corretta” del Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie. (sic!).
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i “refusi” veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di Gabinetto dell’ARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che la Commissione ispettiva costituita dall’Assessore Interlandi il 22/11/2007 (per dimostrare che il Piano non era stato copiato) “non aveva reso alcuna relazione conclusiva”. Un’affermazione criptica per cercare di stendere il velo su una vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo usò nel suo blog le parole “probabili ipotesi di truffa”. A dire il vero parole appropriate essendovi per la legge “truffa” quando ricorre la condotta di <> (articolo 640 codice penale). E nei fatti testé narrati sono presenti i seguenti elementi :
- l' “artifizio e il raggiro”, che è quello di chi ha presentato come “sua” un’opera che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata, di un'opera altrui (e perché allora non usare la parola “plagio” intesa come “appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o di una parte di essa, specialmente in ambito artistico e letterario”? - vedasi dizionario De Mauro della Lingua Italiana);
- “inducendo taluno in errore”, anzi non “qualcuno” ma l'intera comunità isolana che si affida agli organi istituzionali -e segnatamente a quelli per la tutela della qualità dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art. 32 Cost.) ;
- “… con altrui danno” : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall’ inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualità dell’ aria (che nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi è poi il danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la produzione di un documento risultato sin da subito posticcio.
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XVI Legislatura Documenti: disegni di legge e relazioni Anno 2014
(n. 782)
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
DISEGNO DI LEGGE
presentato dal Presidente della Regione
(CROCETTA)
su proposta dellAssessore regionale per leconomia
(AGNELLO)
il 20 giugno 2014
Assestamento del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2014. Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2014 e modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2014. Legge di stabilit regionale'. Disposizioni varie"
----O----
Onorevoli colleghi,
Art. 3 - Ripianamento del disavanzo 2013.
Con l'articolo in questione si dispone che il risultato finanziario registrato a chiusura dell'esercizio 2013 determinato in 463.769 migliaia di euro, venga assorbi- to nel biennio finanziario 2014-2015 in una misura pari a 231.885 migliaia di euro per ciascuno dei due anni. Con tale disposizione viene rideterminato per il biennio 2014-2015 gli importo previsti dall'art.4 comma 1 della legge regionale 7 agosto 2013, n.13. La determinazione del risultato finanziario relativo all'esercizio finanziario 2013 stata effettuata, nelle due principali componenti ("fondi ordinari della regio- ne" e "fondi non regionali") tenendo conto dei vincoli imposti dalla vigente norma- tiva afferenti sia la quantificazione sia la destinazione. Occorre, in merito, eviden- ziare che per determinare correttamente il risultato di amministrazione complessivo si proceduto, in applicazione dell'articolo 4, comma 2, della legge regionale 29 dicembre 2003, n. 21 e successive modifiche ed integrazioni alle opportune opera- zioni di rettifica. Alle suddette operazioni si perviene utilizzando uno specifico si- stema di riclassificazione contabile che, tenendo conto della fonte di finanziamento, 2 distingue gli interventi di spesa finanziati con fondi ordinari della Regione dagli al- tri. Nel rispetto di quanto sopra si proceduto, nell'ambito dei Fondi vincolati, all'individuazione della quota degli impegni ammontanti a complessivi 133.012 mi- gliaia di euro e della quota di residui passivi eliminati per perenzione amministrati- va, pari a 81.910 migliaia di euro, nonch della quota di economie su residui passi- vi, pari a 16.069 migliaia di euro, quali cofinanziamenti regionali o interventi re- gionali a destinazione vincolata, il cui saldo ha influito sulla determinazione del ri- sultato finanziario 2013 dei fondi ordinari della Regione. Con tali operazioni di ret- tifica, fermo restando il risultato complessivo finanziario dell'esercizio 2013, si provveduto a determinare il risultato gestionale dei fondi extraregionali nell'ambito dei fondi vincolati e, di conseguenza, a determinare il risultato di gestione relativo ai fondi ordinari regionali. Va, inoltre, evidenziato che il risultato di gestione dei fondi ordinari regionali, registrato a chiusura dell' esercizio finanziario 2013, stato ulteriormente influenzato dalla regolazione contabile conseguente all'applicazione dell'articolo 93 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 con il quale sono state ap- portate alcune rilevanti modifiche all'articolo 21 della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6 di istituzione della "Tesoreria Unica Regionale". Infatti, ai sensi del comma l ter del predetto articolo 21, con appositi provvedimenti emanati dal Dipar- timento Bilancio e Tesoro, dai pertinenti sottoconti di tesoreria sono state eliminate le somme trasferite in favore degli enti sottoposti al regime di Tesoreria Unica Re- gionale, non utilizzate da almeno tre anni dalla data dell'ultimo prelevamento.
Analizzando la gestione dei fondi ordinari regionali si rileva, quindi, un disa- vanzo complessivo pari a 463.769 migliaia di euro (tenendo conto delle regolazioni contabili di cui sopra) in diminuzione rispetto al 2012, quando il relativo valore ne- gativo si attestava a 913.716 migliaia di euro.
Alla determinazione del risultato negativo di competenza 2013 (- 385.995 migliaia di euro) concorrono accertamenti per complessivi 12.056.011 migliaia di euro, con un incremento, rispetto all'analogo dato 2012, di 735.864 migliaia di euro ed impegni per 12.308.994 migliaia di euro, con un decremento di 274.520 migliaia di euro rispetto al 2012; inoltre agli impegni sopra indicati occorre aggiungere !'im- porto delle somme impegnate a titolo di cofinanziamento pari a 133.012 migliaia di euro.
Ai fini di un confronto omogeneo dei dati su esposti occorre rilevare che gli accertamenti registrati nell'esercizio finanziario 2012 non comprendono gli importi corrispondenti agli accantonamenti tributari ed alle riserve erariali trattenuti dallo Stato a seguito delle manovre finanziarie adottate al fine del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Ci in considerazione della mancata previsione nell'anno 2012 nei pertinenti capitoli di spesa dei suddetti accantonamenti, che, in- vece, sono stati previsti nell'esercizio finanziario 2013 per un ammontare di 819.314 migliaia di euro. Occorre precisare che, rispetto alla suddetta previsione, si proceduto ad effettuare la regolazione contabile per la "lordizzazione" delle entra- te limitatamente all'importo di 306.134 migliaia di euro mentre la differenza, pari a 513.180 migliaia di euro, che risultava a carico del Fondo Sviluppo e Coesione (FS C 2007-2013), in forza dell'articolo 6 della legge regionale n. 9 del 15 maggio 2013, non stata impegnata. Infatti, con delibera CIPE n. 95/2013, al fine di con- sentire il concorso alla finanza pubblica da parte della Regione Siciliana per l'im- porto in questione stata approvata la parziale rimodulazione della programmazio- 3 ne regionale delle risorse del F.S.C. 2007-2013 assegnate a favore della stessa Re- gione.
Esercizio finanziario 2013 - situazione finanziaria complessiva Fondi or- dinari della Regione - (migliaia di euro)
Quota impegni sui cofinanziamnenti 133.012 Diminuzione dei residui passivi per perenzione amministrativa
694.893 Regolazione contabi- le somme ex art 21 l.r. 6/97 536 Diminuzione dei residui pa- sivi per economie 105.528 Diminuzione residui attivi per riaccerta- menti 61.922 Residui passivi in peren- zione per cofinanziamenti 81.910 Economie nei residui passi- vi per cofinanziamenti 16.069
Disavanzo finanziario al 31/12/2013 463.769 TOTALE 13.418.180 13.418.180
La gestione dei residui dei fondi regionali registra nel 2013 un saldo positivo, pari a 836.478 migliaia di euro. A tale dato occorre sommare il valore negativo pari a 536 migliaia di euro per gli effetti della regolazione contabile di cui all'articolo 21 legge regionale n. 6/1997, di cui gi si detto. Sommando ai suddetti saldi dell'an- no 2013 il disavanzo all1 gennaio 2013, pari 913.716 migliaia di euro, si perviene al disavanzo finanziario dei fondi regionali 2013 pari 463.769 migliaia di euro (- 385.995 + 836.478 - 536 - 913.716). Con l'articolo in questione, come sopra accennato, si autorizza il ripianamento del disavanzo finanziario di gestione dell'esercizio 2013 risultante dal rendiconto finanziario della Regione per i fondi regionali in 463.769 migliaia di euro, nel bien- nio 2014-2015 nella misura di 231.885 migliaia di euro per l'anno 2014 e di 231.884 migliaia di euro per l'anno 2015. Di conseguenza sono rideterminati, nei medesimi importi, gli stanziamenti autorizzati con l'articolo 4, comma 1, della leg- ge regionale 7 agosto 2013, n. 13. Ne consegue un recupero di risorse finanziarie, rispetto agli stanziamenti previsti nel bilancio di previsione, quantificati in 111.615 migliaia di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015, destinati, come previsto dal comma 2, ad incremento del fondo per la cancellazione dei residui attivi. Con il terzo comma, inoltre, il fondo per la cancellazione dei residui attivi viene incrementato per gli anni 2014, 2015 e 2016 dai risparmi di spesa derivanti dall'applicazione delle disposizioni previste dal successivo articolo 7 "Riduzioni co- sti dell' Assemblea Regionale", stimati per l'esercizio finanziario 2014, in 6.250 mi- gliaia di euro e per gli anni 2015 e 2016 in 15.000 migliaia di euro annui. 4 Le risorse nel complesso cos recuperate, determinano un incremento del fon- do di cui all'articolo 5 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 (U.P.B. 4.2.1.5.99 - capitolo 215727), pari a 117.865 migliaia di euro e sono destinati, quindi, a fronteggiare gli effetti finanziari sui saldi di bilancio conseguenti all'eli- minazione dei residui attivi cui non corrispondono crediti da riscuotere. Tale fondo, a seguito della complessiva manovra, viene determinato,nell'anno 2014, con il quar- to comma dell'art. 3 del DDL in questione in complessivi 217.365 migliaia di euro, comprensiva della somma di 99.500 migliaia di euro gi prevista in bilancio. Con il comma 7 dell'articolo m questione l'Amministrazione vuole risolvere, almeno temporaneamente, una carenza amministrativa causata dalla mancata emis- sione di provvedimenti attuativi da parte dello Stato. Infatti, l'articolo 1, comma 527, delle legge 24 dicembre 2012, n.228, che detta disposizioni in materia di an- nullamento, discarico ed eliminazione dalle scritture patrimoniali di crediti di im- porto fino a duemila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, iscritti in ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999, che sono automaticamente annullati giusta previsione normativa, prevede che per tali finalit con decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze vengano stabilite le moda- lit di trasmissione agli enti interessati dell'elenco delle quote annullate e di rimbor- so agli agenti della riscossione delle relative spese per le procedure esecutive poste in essere. Naturalmente questa carenza comporta che le somme appostate in bilancio (pur nella loro limitatezza, negli anni passati sono andati in economia impedendo di aggredire (in termini di eliminazione) la massa di residui attivi che in astratto a- vrebbero potuto essere eliminati ma che non lo sono stati per la carenza prima ri- chiamata. La stessa Corte dei Conti nell'audizione del 10 giugno 2014 in seconda com- missione all'ARS non ha mancato di puntualizzare la problematica che con il pre- sente comma si vuole risolvere (vedi relazione allegata al paragrafo 3) augurandosi che la Regione appronti soluzioni adeguate al problema. La soluzione proposta, lungi dall'essere la migliore e soprattutto definitiva. Infatti, prevista per l'esercizio 2014 rispetto ad una questione molto pi ampia sia in termini quantitativi, circa 3,2 mld di euro in discussione, sia di complessit, per il coinvolgimento di organi dello Stato che devono da un lato emanare provvedimenti attuativi e dall'altro "subirli" per le ovvie refluenze che gli effetti di tali provvedi- menti avrebbero nel Bilancio dello Stato. Tuttavia, la proposta, contenuta nell'arti- colo in questione, consente con i commi 6 e 7 di utilizzare sia il Fondo di cui all'ar- ticolo 5 della legge regionale 12 maggio 2010, n. Il con la sua dotazione iniziale, sia con gli incrementi che deriveranno dall'imputazione allo stesso Fondo (comma 6) degli accertamenti (che negli ultimi anni hanno avuto un andamento costante che si aggira sui 100 mln annui) derivanti da versamenti (impropriamente) in conto resi- dui. Naturalmente l'intera procedura per la eliminazione definitiva dal conto del patrimonio continuer ad essere trattata ai sensi dell'articolo 9, comma 4, della leg- ge regionale 29 dicembre 2003, n. 21 e quindi subordinata alla formale comunica- zione di discarico da parte dei competenti uffici statali.
Situazione dei residui attivi e congruit del fondo La gestione giuridica delle entrate tributarie ed extratributarie eraria- li/devolute che affluiscono sui pertinenti capitoli dei capi 1,2,6,8 del bilancio della Regione inclusi negli Aggregati Economici 1 e 2 , e, pertanto, anche la conseguente "provenienza delle partite iscritte tra i residui attivi" nonch le relative "modalit di 5 calcolo" svolta, per assetto statutario (art. 36 Statuto - art. 8 D.P.R. 1074/1965), dagli Uffici finanziari dello Stato operanti in Sicilia ed sottoposta ai riscontri ed ai controlli contabili delle Ragionerie Territoriali dello Stato che ne tengono la conta- bilit amministrativa anche per conto delle Regioni a Statuto speciale (cfr in propo- sito la Circolare n.15\200 1 della Ragioneria Generale dello Stato pubblicata nel si- to internet istituzionale). Va da se che l'analisi da condurre sulla consistenza e sulla dinamica dei dati offerti per i cespiti in argomento non pu prescindere dalla ricognizione della natu- ra tributaria dei medesimi e dalle conseguenti modalit di gestione delle diverse fasi contabili dell'entrata. Infatti, la gestione contabile di dette entrate tributarie ed extratributarie devo- lute fino ad oggi si svolta ai sensi dell'articolo 1, comma l0, della L.R. 8 luglio 1977 n. 47, cos come modificato e sostituito dall'art. 4, L.R. l0 dicembre 2001, n. 21 e poi nuovamente dall'art. 29, comma 1, secondo alinea, L.R. 23 dicembre 2002, n. 23, il quale prevede che" ... Con riguardo alle entrate erariali spettanti alla Re- gione si intendono per accertate le somme versate nelle apposite contabilit speciali o direttamente nella cassa regionale" e, pertanto, gli accertamenti contabili relativi ai capitoli in questione sono di tipo AL e vengono generati automaticamente dal Si- stema Informatico (numerazione 99999) man mano che vengono registrati i relativi versamenti. Per dette entrate, i dati contabili non possono che essere acquisiti dai compe- tenti Uffici finanziari statali che formano e detengono i relativi titoli di entrata posti a fondamento dei crediti iscritti a residuo attivo sui capitoli elencati (Agenzie fisca- li) e da quelli che ne possiedono le sottostanti informazioni giuridico - contabili ( Ragionerie Territoriali dello Stato). Non si deve dimenticare, infatti, che l'ammontare dei tributi statali incassati in Sicilia periodicamente contabilizzato nel bilancio dello Stato tra le entrate fiscali accertate dallo stesso e, al contempo, tra i trasferimenti alla Regione Sicilia. Questi ultimi uffici finanziari statali fino all'anno 2000 hanno comunicato i dati contabili (accertato, riscosso e versato) in conto Erario Regione, mentre dal 2001, a fronte delle note difficolt operative inerenti la trasmissione e l'allineamen- to del flusso dei versamenti della Cassa regionale, la Ragioneria Generale dello Sta- to con circolare n. 15/2001 dispose che, relativamente alle entrate devolute alla Si- cilia, gli accertamenti e le riscossioni avrebbero dovuto essere contabilizzati nella Sezione Erario, con la conseguenza che il S.I.R.G.S. (oggi S.I.E.) non avrebbe pi incluso i versamenti delle entrate erariali che affluiscono alla Cassa regionale e, per l'effetto, che le Ragionerie territoriali dello Stato non sarebbero state in grado di al- lineare i dati contabili delle entrate delle contabilit amministrative (competen- za/residui). Per inciso, si deve precisare che a seguito dell'introduzione del sistema dei versamenti unificati i dati di accertato e riscosso provengono direttamente dalla Struttura di gestione anzich dal S.I. della Ragioneria generale dello Stato e detta novit non solo ha determinato costanti disallineamenti dei dati contabili delle en- trate ma ha, altres, alterato i flussi informativi tradizionali e il processo di scambio di informazioni contabili tra i S.I. del bilancio regionale e di quello del bilancio sta- tale. La sistemazione contabile dei versamenti F24 effettuata tramite le regola- zioni contabili, periodicamente dal 1998, sulla base dei dati comunicati dalla Strut- tura di gestione dell' Agenzia delle entrate che, com' noto, per la contabilizzazione segue il criterio di cassa alla cui stregua non si generano residui attivi. 6 Relativamente alle entrate tributarie ed extratributarie erariali rivenienti dai versamenti F23 e dalle riscossioni da ruolo, canalizzate dagli Agenti della riscos- sione, le Ragionerie territoriali dello Stato formano i riassunti provinciali dei dati contabili inerenti gli accertamenti, le riscossioni e i versamenti (competenza e resi- dui), distinti in conto Erario/Regione, in relazione ai quali il Dipartimento, per gli ambiti di competenza, si limita a verificare la corretta attribuzione delle somme spettanti. Per quanto concerne le entrate di natura extratributaria che affluiscono ai ca- pitoli del capo VIII del bilancio dello Stato e della Regione, in particolare, si preci- sa che la Ragioneria Generale dello Stato, con circolare n. 23/1999, a seguito della chiusura dei S.A.C presso gli Uffici del registro e gli Uffici I.V.A., disposta dal Dlgs. n. 237/1997, ha dato indicazione di utilizzare lo strumento dell'iscrizione a ruolo per le somme accertate da detti uffici. Per quanto concerne le entrate da ruoli, si precisa che il sistema di contabiliz- zazione delle medesime ha subito sostanziali modifiche per effetto della riforma della riscossione che ha comportato l'affidamento dei ruoli al concessionario dell'ambito ove ha sede l'ultimo domicilio fiscale di ciascun contribuente, da ci conseguendo che i ruoli formati dagli uffici finanziari operanti fuori dalla Sicilia, nei confronti di contribuenti trasferitisi in Sicilia successivamente all'accertamento, seppur affidati ai concessionari siciliani, individuano quale beneficiario l'Erario, con la conseguenza che le Ragionerie territoriali dello Stato titolari dei dati contabi- li relativi agli accertamenti e alle riscossioni non sono soltanto quelle ubicate in Si- cilia. Resta il fatto che i riassunti provinciali delle Ragionerie territoriali dello Stato operanti in Sicilia sono acquisibili anche in formato elettronico e, tuttavia, la man- cata produzione di dette contabilit amministrative ai fini del Rendiconto generale ha costituito, dal 2000 in poi, motivo di critica da parte della Corte dei Conti in oc- casione dei giudizi di parifica. Questa situazione di fatto costituisce una concausa del fenomeno dei residui attivi e rende evidente la difficolt di controllarlo e gestirlo. Si tratta delle problematiche concernenti la contabilizzazione delle entrate (competenza e residui) gi trattate nel tempo, sostanzialmente riconducibili alla mancata integrazione in un flusso unitario dei dati contabili (accertato, riscosso, versato), di diversa provenienza, inerenti le entrate erariali e assimilate, e alla ca- renza di informazioni contabili essenziali (capo/cap./art.) in alcuni flussi. Per tali ragioni il Dipartimento regionale delle Finanze in relazione agli a- dempimenti richiesti con le circolari annuali di chiusura delle contabilit dell' eser- cizio finanziario e, in particolare, per l'adempimento della classificazione dei resi- dui attivi ex art. 263 R.D. 827/1924, non ha mancato di rappresentare ai suddetti Uffici finanziari (Agenzie fiscali) la necessit di provvedere all'eliminazione dei re- sidui inesigibili, invitandoli, al contempo, ad approfondire le cause ostative alla ri- scossione per quelli certi, incerti o di dubbia esigibilit, dunque la verifica circa l'e- sigibilit dei crediti vantati dalla Regione. Da ultimo, per quanto concerne gli adempimenti richiesti con Circolare n.19 del 9 novembre 2012, con nota prot. n. 14591 del 19 novembre 2012, indirizzata al- le Agenzie fiscali competenti, stata attenzionata la rilevanza che l'adempimento in questione riveste ai fini della concreta attuazione dell'articolo 13, comma 1, della legge regionale n. 11/2010 e si provveduto a chiedere la sollecita trasmissione, da parte dei rispettivi Uffici periferici, dei dati contabili delle entrate erariali di perti- nenza regionale rimaste da riscuotere al 31 dicembre 2012, nonch ogni altra do- cumentata notizia utile inerente la consistenza dei residui attivi, avendo cura di evi- 7 denziare eventuali partite insussistenti o inesigibili per le quali siano state avviate e concluse le rituali procedure di annullamento. Al riguardo, ad oggi, non pervenuta alcuna informazione da parte dei com- petenti Uffici finanziari statali ma, tuttavia, va ribadito che, come stato costante- mente rappresentato in occasione degli adempimenti richiesti con le circolari an- nuali della Ragioneria Generale della Regione, da ultimo la n. 4/2013, in ordine alla "Eliminazione dei residui", relativamente ai capitoli del bilancio regionale ove af- fluiscono entrate erariali devolute, la potest d'eliminazione dei residui attivi, previa valutazione del grado d'esigibilit degli stessi, ascritta, quale funzione propria ed esclusiva, ai competenti Uffici finanziari statali che formano e detengono i relativi titoli di entrata, nei confronti dei quali il Dipartimento regionale delle Finanze non essendo sovraordinato pu svolgere solamente attivit di raccordo, di sollecitazione e di stimolo in ordine a quanto eventualmente dedotto dagli stessi circa i motivi del ritardo nel recupero dei residui attivi.
In conclusione, la natura di dette entrate e le modalit di gestione contabile dei tributi erariali inducono ad escludere la possibilit di formazione di residui attivi sui capitoli elencati, salvo per quelli riconducibili ad accertamenti "storici" anteriori alla riforma contabile in materia di entrate erariali. Per inciso si rileva che ad oggi non si evidenziano segnalazioni di partite inesigibili per le quali si siano avviate e concluse le rituali procedure di annullamento. Infatti, alla stregua del citato disposto legislativo di cui all'articolo 1, comma 10, della L.R. 8 luglio 1977 n. 47, dal 2001, salvo anomalie contabili o correttivi automatici, non si sarebbe dovuta verificare la formazione di ulteriori residui attivi relativamente alle entrate tributarie ( Tit. I) ed extra tributarie ( Tit. II) erariali, la cui consistenza, pertanto, per volont del legislatore regionale, non poteva che bloccarsi ai dati esposti in rendiconto al31 dicembre 2000. Dette considerazioni possono essere estese anche ad alcune entrate dell' Ag- gregato economico 3 (capp. 1601-1614) e dell'Aggregato economico 4 (capp. 1701- 1724-1988,4190) iscritte al Capo 9 del bilancio regionale, quali il Preu (1614) che costituisce un'entrata erariale a tutti gli effetti, mentre per l'Irap e per l'Addizionale regionale all'Irpef, la cui natura stata pi volte ribadita dalla Corte Costituzionale, opera il meccanismo contabile previsto dall'articolo 77 quater del DL n.112/2008 e dal D.M. del 24.3.1998 (Tesoreria Centrale, Struttura di Gestione e in minima parte versamenti diretti). Per queste entrate (capp. 1614, 1608,1609), a prescindere dalla classificazione datane nel bilancio regionale, stante il carattere sostanzialmente devoluto delle stes- se, valgono le considerazioni sopra esposte circa i rilevanti limiti istituzionali all'in- tromissione dell'Amministrazione finanziaria regionale nella gestione dei predetti tributi, per quanto cointeressata all'acquisizione integrale del gettito di spettanza, e soprattutto l'indisponibilit dei titoli giuridici di entrata. Infine, nella sotto stante tabella che segna l'andamento dei residui attivi dal 1995 al 2012.
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Ente Amm. Rubr. Anno da_riscuotere - residui % inc\dec valori assoluti
R 4 3 2001 6.053.571.677,42 2,11 127.541.157,05 R 4 3 2002 6.181.112.834,47 1,24 76.541.922,92 2003 6.257.654.757,39 3,27 - 204.396.032,26 R 4 3 2004 6.053.258.725,13 0,92 - 55.551.069,40 R 4 3 2005 5.997.707.655,73 8,01 - 480.488.721,54
R 4 3 2006 5.517.218.934,19 3,13 -172.616.501,12 R 4 3 2007 5.344.602.433,07 2,53 - 134.984.543,72 R 4 3 2008 5.209.617.889,35 2,77 - 144.440.458,85 R 4 3 2009 5.065.177.430,50 2,82 -142.617.027,25 R 4 3 2010 4.922.560.403,25 2,90 -142.872.079,91 R 4 3 2011 4.779.688.323,34 2,92 -139.347.096,80
R 4 3 2012 4.640.341.226,54 - 25,85 1.617.313.530,85
Come facile leggere da una certa data in poi l'andamento in crescita termi- nato per effetto delle disposizioni di legge prima richiamante. Tuttavia a fronte di tale blocco della crescita rilevabile un'apparente anomalia dei decrementi relativi agli anni successivi incompatibili con l'andamento dello smaltimento dei residui nella considerazione che tale maggiore decremento altro non che una diminuzione in valore assoluto ed algebrica di un virtuale accantonamento detratto direttamente dalla partita contabile dei residui attivi. In ordine alla problematica dei residui attivi non pu essere sottaciuta la diffi- colt del recupero degli stessi dovuta, tra l'altro, alla farraginosit del "sistema" di recuperare - riscuotere l'enorme mole di residui attivi di natura tributaria, nonch, per i rimanenti residui attivi, la difficolt, anche, di verificare l'allineamento conta- bile fra le poste del bilancio della Regione con quelle dello Stato. A tal uopo sono stati avviati confronti, in sede di tavolo tecnico fra la Regione, l'Agenzia delle En- trate e la Corte dei Conti. Nelle more dell'entrata in vigore del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, appare utile la proposta di integrazione del fondo residui attivi per consentire un accantonamento preventivo in un apposito fondo crediti di dubbia esigibilit che sia in grado di attutire l'impatto derivante dall'applicazione della predetta normati- va, a decorrere dal 2015, sul bilancio e rendiconto della Regione. 9 In sintesi, si tratta di costituire un fondo di accantonamento in grado di assor- bire almeno in parte gli effetti sul disavanzo che si produrranno con l'entrata in vi- gore del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, vista la consistenza dei residui attivi di dubbia e difficile esigibilit. La pi volte citata riforma contabile, nel testo gi discusso ed approvato in sede di conferenza Stato- Regione ed in atto in corso di definitiva approvazione da parte del Governo, prevede, a decorrere dal 2015, l'obbligo di riaccertare i residui attivi costituendo per quelli di dubbia e difficile esigibilit un apposito fondo di pari importo e vincolando, per la stessa misura, una quota dell'avanzo o, in caso di in- sufficienza di questo ultimo, prevedere in uscita una posta a se stante, alla stregua di un onere per la copertura del disavanzo emerso nel 2014 a seguito della costitu- zione del predetto fondo. Nel caso della Regione Siciliana, la dimensione del fondo da costituire nel corso del 2015 e il relativo onere da prevedere a partire dal mede- simo anno possono essere valutati come di seguito. Lo stock di residui attivi di natura tributaria e extra-tributaria stimabili alla fi- ne del 2013 ammonta a poco pi di 4.560 milioni di euro. Il flusso di incassi tribu- tari e extra-tributari in conto residui si attesta intorno ai 170 milioni di euro, pari al- la media degli incassi rilevati nel periodo 2004- 2013. Di conseguenza, nell'ipotesi concreta che non si formeranno nuovi residui della medesima natura fino alla fine del 2014, a quella data l'ammontare stimabile di residui attivi pu determinarsi in circa 4.390 milioni di euro. Applicando a tale stock il complemento ad l dell'incidenza del flusso medio degli incassi in conto residui, si ottiene un valore del fondo crediti di dubbia esigi- bilit pari a 4.220 milioni di euro. Nell'ipotesi che a quella data non ci siano quote di avanzo di amministrazione da vincolare, si materializzer un disavanzo di amministrazione 2014 di pari impor- to, rendendo necessario a decorrere dall'esercizio di competenza 2015 iscrivere nel bilancio di previsione una posta di spesa pari al 15% di tale fondo, ovvero 633 mi- lioni di euro. Tuttavia, dovendo anticipare l'intervento al 2014, nella proposta nor- mativa in oggetto si calibra l'appostamento con una spalmatura in lO anni, in modo tale che il disavanzo da coprire in bilancio ammonterebbe a circa 422 milioni di eu- ro. Su questo valore costruita la simulazione di seguito presentata, che ha solo un valore di confronto rispetto alla necessit a decorrere dal 2015 di integrare la misu- ra proposta per far fronte agli oneri che saranno determinati dal citato decreto legi- slativo ( opportuno segnalare come allo stato attuale la Conferenza Unificata ha approvato la proposta di consentire l'assorbimento del disavanzo in un arco tempo- rale di l0 anni e si in attesa dell'emanazione del decreto legislativo di modifiche del D.L.vo n. 118/2011). Fermo restando l'impatto sul bilancio di previsione, pari appunto a 422 milio- ni di euro nell'ipotesi di lavoro qui adottata, sul rendiconto 2015, una volta tenuto conto del flusso medio degli incassi in conto residui, che si ipotizza costante per tutto il decennio pari a 170 milioni di euro, la Regione si troverebbe a fronteggiare un disavanzo pari a 252 milioni di euro. Con la proposta normativa in esame, la Regione anticipa gli effetti di tale normativa, costituendo un fondo da utilizzare per fronteggiare gli oneri che si manifesteranno sul bilancio e sul risultato di ammini- strazione del 2015. L'importo dello stanziamento calcolato tenendo conto sia dell'accantona- mento gi effettuato nel corso del 2013, sia dell'anno di anticipo rispetto all'entrata in vigore della normativa in materia. Nel calcolo dell'impatto sul risultato di ammi- nistrazione, quindi, si tiene conto anche dell'effetto attuariale dell'accantonamento preventivo, utilizzando come saggio di sconto, il costo opportunit della Regione 10 nel rendere indisponibili le suddette somme, pari al tasso pagato per il ricorso al mercato, che circa il 6,1 per cento. Non si tiene invece conto della copertura che invece dovr essere rinvenuta in sede di bilancio. In questo modo, cos come illu- strato nella tabella riassuntiva, dove si analizza la congruit dello stanziamento solo con riferimento agli effetti sul risultato di amministrazione, al netto appunto della copertura sul bilancio che dovr essere definita in sede di previsione, l'accantona- mento, se ripetuto nel corso del decennio 2015-24 consentirebbe di sterilizzare gli effetti della costituzione del fondo per i crediti di dubbia esigibilit sul risultato di amministrazione per tutto il periodo considerato. La quantificazione, peraltro, non tiene conto degli interventi di cancellazione dalle scritture contabili dei residui attivi e passivi, che potrebbero ridurre la severit del problema.
Base di calcolo del Fondo residui attivi .. Migliaia di euro Residui * stimati alla fine del 2013 (a) .. .560.000 Incassi in conto residui* (media incassi 2004-2013) (b). . 170.000 Stima incassi in conto residui* 2014 (c) ... 170.000 Residui * stimati alla fine del 2014 (d)=(a-c) ... 4.390.000 Fondo crediti di dubbia esigibilit (e)=(l-b/d)*(d) 4.220.000 Residui * stimati alla fine del 2014 (f)=(a-c) (con cancellazione straordinaria**) 4.220.000 Fondo crediti di dubbia esigibilit nel rendiconto 2015 (g)=(l-b/f)*(f) (con cancellazione straordinaria**) . 4.050.000
(*) Residui di natura tributaria e extra-tributaria (**) Cancellazione di residui non esigibili per 130 milioni di euro
Effetti d.lgs 118 sul risultato di amministrazione - migliaia di euro
Quota fondo da stanziare (a) Incassi in conto re- sidui (b) Effetto sul risul- tato di ammini- strazione (c)= (b-a) Accant. Auto- nomo proposto (d) Effetto accant. Autono- mo sul risultato di ammi- nistraz. (e) (*) Risultato di amministraz. (f)=(e)+(c)
11 (*) Ottenuto dalla colonna (d) cumulando e capitalizzando le quote non as- sorbite dal disavanzo.
In aggiunta a quanto sopra descritto, intendimento della Regione alla luce della politica vinuosa di risanamento avviata, destinare l'avanzo che si realizzer, relativo ai fondi non vincolati, in un fondo indisponibile che consentir di cancella- re di pari importo i residui attivi non riscuotibili.
Art. 4. Accantonamenti tributari La recente normativa nazionale ha posto a carico delle Regioni a statuto spe- ciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano un ulteriore contributo quale concorso delle stesse al miglioramento della finanza pubblica nazionale. In partico- lare il concorso della Regione siciliana al raggiungi mento degli obiettivi di finanza pubblica previsti dal comma 3 dell'articolo 28 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, dal comma 3, dell'articolo 16, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modifica- zioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 ed in ultimo dal comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, cos come sostituito dall'articolo 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 stimato, per l'anno 2014, in misura pari a 1.142.162 migliaia di euro. Con le richiamate norme le varie autonomie speciali sono obbliga- te ad accantonare quote di compartecipazione ai propri tributi erariali secondo im- porti prestabiliti. Tali quote di fatto sono trattenute a livello centrale, per la Regione Siciliana dalla struttura di gestione, e comportano un minore afflusso di liquidit al sistema regionale. Minore afflusso che cumulandosi nel tempo contribuisce a stres- sare un sistema economico gi debole, come quello regionale, che in questo partico- lare momento avrebbe necessit di un maggiore afflusso di liquidit per rilanciare la propria economia. Inoltre, la minore liquidit, se non adeguatamente compensata, comporta un arretramento nei trasferimenti in favore di tutti i soggetti regionali. L'ultima disposizione statale (articolo 46, comma 3 del D.L. 6612014) ha comportato, per l'anno 2014, un maggiore onere, pari 88.393 migliaia di euro, quale concorso al risanamento alla finanza pubblica a carico della Regione Siciliana con la necessit di reperire ulteriori risorse per la relativa copertura. In particolare, con il recente accordo stipulato tra la Regione Siciliana ed il Ministero dell'Economie e delle Finanze, si stabilito, tra l'altro, che il contributo regionale alla finanza pub- blica per l'anno 2014 in termini di saldo netto da finanziare ridotto di 552.600 mi- gliaia di euro, mediante utilizzo di parte delle somme dovute dallo Stato per restitu- zione delle riserve erariali di spettanza regionale in applicazione della recente sen- tenza della Corte Costituzionale n. 241/2012. Conseguentemente, gli accantonamenti per l'anno 2014 nei confronti della Regione saranno operati al netto delle predette riserve in alternativa alla restituzio- ne delle stesse da parte dello Stato. Inoltre, con l'accordo stipulato con la Regione Puglia relativo alla cessione da parte della Regione Siciliana di spazi finanziari, secondo il rapporto di risorse fi- nanziarie pari all'83,33% degli spazi finanziari ceduti sul Patto di stabilit interno nell'ambito dell'istituto del patto regionale orizzontale "incentivato", la Regione ha maturato un credito nei confronti della Regione Puglia pari a 80.608 migliaia di eu- ro quali risorse afferenti al Fondo per lo sviluppo e coesione. Per quanto sopra rappresentato, con l'articolo 4 in esame, si fa fronte agli ac- cantonamenti tributari, per l'anno 2014, pari a 1.142.162 migliaia di euro: 12 a) quanto a 508.954 migliaia di euro mediante utilizzo del Fondo per lo svi- luppo e coesione; b) quanto 80.608 migliaia di euro mediante utilizzo del Fondo per lo sviluppo e coesione della Regione Puglia; c) quanto a 552.600 migliaia di euro mediante utilizzo dei maggiori gettiti previsti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 241 del 24-31 ottobre 2012, che ha dichiarato incostituzionale l'art. 2, commi 5 bis e 5 ter, del d.l. 138/2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011 affermando, sostanzialmente, l'inapplicabilit alla Regione Siciliana della riserva all'erario stata- le delle maggiori entrate derivanti dalle disposizioni di cui all'articolo art. 36 del ci- tato decreto legge, laddove riferita ad entrate non nominativamente riservate allo Stato dalla normativa statutaria di questa Regione. Per le motivazioni sopra esposte conseguentemente acclarato il diritto della Regione Siciliana ad acquisire le somme gi trattenute dalla Struttura di Gestione presso l'Agenzia delle Entrate, ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 138 del 2011. Si riassume quanto sopra esposto nella tabella sottostante:
importi in migliaia di euro Accantonamento ex art. 13, comma 17, e art. 28, comma 3, del decreto legge 6 dicembre 2011, n 201 e art. 35, comma 4, del decreto legge 24 germaio 2012, n l e art. 4, comma 11, del decreto legge 2 marzo 2021, n 16 . . 306.133
Accantonamento ex art. 16, comma 3 decreto legge 6 luglio 2012, n 95 . 641.475
Legge di Stabilit 27 dicembre 2013, n 147 . 106.161
Decreto legge n 66 del 2014 . 88.393
Totale accantonamenti (Minori entrate) 1.142.162
Copertura
Cessione quote del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 508.954
Accordo con Regione Puglia .. 80.608
Riconoscimento riserve erariali - Accordo Mef/Regione Siciliana 1.142.162
Come si evince dal prospetto sopra riportato il concorso al risanamento della finanza pubblica posto a carico della Regione dalle norme statali, per l'esercizio fi- nanziario 2014, si fa fronte per 508.300 migliaia di euro mediante rimodulazione delle risorse destinate alla Regione dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007- 2013 ("FSC"). 13 Nel prospetto sotto riportato si evidenziano gli interventi finanziati con il pre- detto Fondo che verranno rimodulati e le cui risorse saranno ripristinate con utilizzo di somme del PO FESR 2007-2013, della programmazione statale o comunitaria 2014-2020 o della rimodulazione degli APQ2000-2006.
VEDI TABELLA RIMODULAZIONE FSC 2007-2013
Occorre evidenziare in merito all'Accordo raggiunto con il MEF in materia di finanza pubblica, attraverso la definizione degli obiettivi di Patto di Stabilit 2014 posti a carico della Regione, che nello stesso stato previsto, come obbligo della Regione, che il livello delle spese correnti, al netto delle spese per la sanit, non po- tranno essere superiori all'importo annuale minimo dei corrispondenti impegni ef- fettuati nell'ultimo triennio. Nella tabella sotto riportata sono indicati i dati delle spese correnti effettuate nel triennio 2011- 2013 e quelli previsti nel bilancio di previsione 2014.
SPESA CORRENTE TRIENNIO 2011-2013 (importi in milioni)
DATI CONSUNTIVO Impegni 2011 Impegni 2012 Impegni 2013 Previsione 2014
TOTALE SPESE CORRENTI 15.584 15.446 16.419 15.136
di cui Spese correnti per la Sanit 9.579 9.824 10.934 10.041
SPESA CORRENTE AL NETTO DELLA SANITA' 6.005 5.622 5.485 5.095
Art. 5. Recepimento di norme nazionali e integrazione schemi di bilancio La disposizione recata dall'articolo in discussione prevede che, in conformit all'impegno assunto dalla Regione con l'accennato Accordo, a decorrere dall1 gen- naio 2015, sono recepite nell'ordinamento contabile della Regione siciliana le di- sposizioni contenute nel Titolo I e III del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni. Con la predetta disposizione la Regione si allinea alle altre regioni d'Italia e partecipa in tal modo all'armonizzazione dei sistemi contabili.
Art. 6. Soppressione Comitati, Commissioni, Consigli, Collegi operanti all'interno dell'amministrazione regionale Con il comma 1 della disposizione in argomento sono soppressi i Comitati, le Commissioni, i Consigli, Collegi o organismi collegiali comunque denominati ope- ranti all'interno dell'Amministrazione regionale, la cui istituzione prevista da leg- gi, regolamenti decreti o altro provvedimento regionale. Con il secondo comma si prevede il mantenimento di alcuni organismi che svolgono un'attivit indispensabile per il raggiungi mento dei fini istituzionali dell'amministrazione regionale. Con il medesimo comma si stabilisce comunque la riduzione o l'eliminazione dei costi 14 connessi al funzionamento degli organismi che non vengono soppressi. Con il comma3 si stabilisce che entro quindici giorni ciascun Assessore trasmette alla Se- greteria Generale un elenco ricognitivo completo degli organismi collegiali preve- dendo contestualmente l'individuazione di quelli di cui si propone la soppressione o la riduzione o l'eliminazione dei relativi costi. Una volta effettuata la ricognizione, il Presidente della Regione, previa delibera di Giunta, emana un provvedimento con il quale sono individuati, operando, ove necessario, anche in deroga a disposizioni di leggi vigenti in materia, gli organismi collegiali per i quali disposta la soppres- sione o la soppressione o la riduzione dei relativi costi con l'entrata in vigore dello stesso. La norma in questione non comporta nessun onere di spesa bens risparmi in atto non quantificabile che, a chiusura dell' esercizio, comporteranno un migliora- mento della situazione finanziaria della Regione.
Art. 8. Trattamenti integrativi di previdenza e quiescienza La disposizione recata dall'articolo in argomento, prevede che, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge fatto divieto, per l'Amministra- zione regionale, per gli enti e gli organismi di cui all'articolo l della legge regionale 30 aprile 1991, n. l0 e successive modifiche ed integrazioni, nonch per le societ a partecipazione totale o maggioritaria della Regione, di erogare trattamenti di previ- denza e quiescenza integrativi, comprese quelli in godimento, in assenza di una e- spressa previsione legislativa regionale e/o statale che ne definisca l'ambito di ap- plicazione, i presupposti, l'entit e la relativa copertura a carico dei rispettivi bilan- ci. Art. 9. Norme di risparmi nel settore sanitario Con il comma l dell'articolo 9 della presente legge, a seguito di specifica Inte- sa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, si autorizza la Regione Siciliana a ridurre dell'importo di 25.000 migliaia di euro, per l'anno 2014, il finanziamento della compartecipazione regionale agli obiettivi del Piano Sanitario nazionale ri- spetto ai criteri ordinariamente previsti in sede di Intesa ai sensi dell'articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662. Inoltre, ai fini della salvaguardia dell' equilibrio di bilancio sanitario, il comma 2 dell'articolo in questione, in attua- zione dell'articolo 8 del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 e dell'articolo 13 della legge regionale 11 giugno 2014, n.13, impone agli enti del settore sanitario di con- seguire risparmi di spesa non inferiori all'importo di cui al comma precedente. Per quanto precede, si prevede, quindi, solo a seguito di raggiungimento di specifica Intesa, di poter "risparmiare" risorse, pari a 25.000 migliaia di euro, desti- nate al finanziamento della compartecipazione regionale agli obiettivi del Piano Sa- nitario nazionale da utilizzare per le finalit previste agli articoli Il e 12 della pre- sente legge, le cui autorizzazioni di spesa sono subordinate alla stipula dell'intesa in argomento.
Art. 10. Integrazione socio-sanitaria Il testo dell'articolo in argomento ripropone una norma che a gennaio del 2014 era stata impugnata dal Commissario dello Stato. Infatti, la norma impugnata regolamentava il finanziamento delle prestazioni di natura socio sanitaria preve- dendo, al comma l, che fosse vincolata ai distretti sanitari quota parte delle risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali, nonch di eventuali altre fonti di finan- ziamento destinabili a tale finalit, e disponendo altres che le suddette risorse si aggiungessero a quelle destinate a tale finalit, nell'ambito del Fondo sanitario re- gionale; il comma 2 del medesimo art. 19 stabiliva, inoltre, che le Aziende sanitarie assicurassero, in deroga al limite massimo stabilito dall'art. 59, comma 1, della l.r. 15 n. 33/1996, la copertura dei costi integrativi di loro competenza per le prestazioni di natura socio-sanitaria. In relazione a tali previsioni il Commissario dello Stato, nell'impugnativa alla Corte Costituzionale, ha affermato che il finanziamento previsto si configurava co- me un vero e proprio livello ulteriore di assistenza sanitaria che la Regione Sicilia- na, essendo in Piano di rientro, non pu garantire. In particolare, secondo il Com- missario dello Stato, la possibilit, contenuta nella norma impugnata, di derogare al limite di cui al richiamato art. 59, comma l, della l.r. n. 33/1996, esprimendo la vo- lont del legislatore regionale di porre ulteriori oneri relativi all'erogazione delle prestazioni sociosanitarie a carico delle risorse destinate al Servizio sanitario regio- nale (sia pure integrate con la quota del Fondo nazionale per le politiche sociali) rappresenta un'ulteriore e pi grave violazione degli obblighi assunti dalla Regione nel Piano di rientro dal disavanzo sanitario e appare, pertanto, in contrasto con la normativa nazionale vigente in materia, rappresentata dall'articolo 2, commi 80 e 95, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, secondo cui "Gli interventi individuati dal piano di rientro sono vincolanti per la regione, che obbligata a rimuovere i prov- vedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro". Inoltre, l'utilizzo di una "quota", peraltro indeterminata, del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali, a copertura dei costi integrativi di competenza delle Aziende Sanitarie provinciali per le prestazioni socio-sanitarie in questione, configura, se- condo il Commissario dello Stato, una impropria destinazione delle risorse del FNPS, vincolato alla copertura dei costi connessi alle prestazioni sociali di cui all'art. l, comma 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, escluse quelle assicurate dal Sistema Sanitario. In altri termini, col Fondo Nazionale delle Politiche Sociali pu essere unicamente finanziata la componente sociale delle prestazioni socio- sanitarie e non gi quella di competenza del Servizio Sanitario. Ci premesso, la disposizione proposta, allo scopo di superare l'impugnativa dell'articolo 19 del disegno di legge n. 670, stata riformulata tenendo conto dei ri- lievi eccepiti dal Commissario dello Stato. In tal senso si provveduto ad espungere qualsiasi riferimento a quote inde- terminate del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali da utilizzare a copertura dei costi integrativi di competenza delle Aziende Sanitarie provinciali per le prestazioni socio-sanitarie, laddove sono stati invece espressamente richiamati i criteri di com- partecipazione definiti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 no- vembre 2001, allegato 1 C "Area Integrazione socio-sanitaria" e s.m.i.; in tal modo si rispettato il principio test richiamato in forza del quale il Fondo Nazionale del- le Politiche Sociali pu essere utilizzato per finanziare unicamente la componente sociale delle prestazioni socio-sanitarie e non gi quella di competenza del Servizio Sanitario. Inoltre stato eliminato il riferimento alla possibilit di superare il limite massimo stabilito dall'art. 59, comma 1, della 1.r. n. 33/1996. In particolare, il comma 1 della disposizione proposta, in attuazione di quanto gi disposto dall'articolo 2, comma 3, lettera f), della legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, statuisce, in via di principio, che la Regione siciliana rende appropriata ed omogenea in tutto il territorio regionale l'erogazione delle prestazioni socio- sanitarie, rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza. Il comma 2, allo scopo si superare, come gi evidenziato, i rilievi formulati dal Commissario dello Stato nella impugnativa indicata in epigrafe, dispone che il finanziamento delle prestazioni sociosanitarie grava sul Fondo sanitario regionale nonch su eventuali altre fonti di finanziamento anche comunitarie, richiamando i criteri di compartecipazione al costo delle medesime prestazioni cos come definiti 16 dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, allegato 1 C "Area Integrazione socio-sanitaria" e s.m.i. Il comma 3 prevede che con decreto interassessoriale, da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'Assessore regionale per la salute e dell'Assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, disciplinano le modalit per la definizione di un sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie, la determinazione delle risorse da corrispondere rispettivamente per la quota sanitaria e per la quota socio- assistenziale, nonch le modalit di controllo, sotto il profilo igienico-sanitario, del- la qualit del servizio e dei relativi costi.
TITOLO II Finanziamento interventi di spesa
Con il Titolo II del disegno di legge in discussione si prevede il finanziamen- to di interventi di spesa che in gran parte ricalcano quelli gi previsti nel deliberato legislativo approvato dall'Assemblea nel gennaio del corrente anno. In particolare con l'art. 11 si provvede a finanziare gli interventi di cui all'arti- colo 9, comma 4, della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 e successive modifi- che ed integrazioni (Ricoveri minori) destinandovi, per l'anno 2014, l'importo di 12.800 migliaia di euro. Con l'art. 12 "Comunit alloggio per disabili psichici" si provvede a destinare l'importo di 14.400 migliaia di euro al finanziamento per la gestione dei rapporti, anche in convenzione, con le comunit alloggio per i disabili psichici di cui all'arti- colo 45, comma 5, della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6. In merito ai due interventi sopra descritti va evidenziato che, il comma 3 dell'art.33 del ddl in oggetto, condiziona le autorizzazioni di spesa al raggiungimen- to dell'intesa di cui all'articolo 9. Art. 13 Riorganizzazione delle risorse umane nel settore forestale e della pre- venzione degli incendi L'articolo 13 "Riorganizzazione delle risorse umane nel settore forestale e della prevenzione degli incendi", destina per il personale di cui agli articoli 45 ter, 46 e 47 della legge regionale n. 16/1996 e successive modifiche ed integrazioni nonch per il personale di cui al comma 7 dell'articolo 44 della legge regionale n. 14/2006, alle dipendenze del Dipartimento regionale Azienda regionale foreste de- maniali e del Comando del corpo forestale della Regione siciliana, per l'espleta- mento delle attivit di sistemazione e manutenzione idraulico-forestale ed idraulico- agraria, imboschimento e rimboschimento, miglioramento dei boschi esistenti ed at- tivit connesse, difesa del suolo, valorizzazione ambientale e paesaggistica, anche al fine della fruizione sociale del territorio, ivi compresa la gestione delle aree pro- tette, attivit per la produzione e la vendita di legno a scopi energetici, difesa della vegetazione dagli incendi, per le attivit di cui agli articoli 14 e 29 della legge re- gionale n. 16/1996 e successive modifiche ed integrazioni, l'ulteriore spesa di 68.225 migliaia di euro. Inoltre, per l'attuazione di progetti finalizzati alla costru- zione e manutenzione straordinaria di opere ed impianti del demanio e del patrimo- nio pubblico forestale nonch per la ricostituzione ed il recupero del patrimonio pubblico boschivo viene destinata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa di 25.000 mi- gliaia di euro da iscrivere all'UPB 10.5.2.6.1- cap. 554201, al cui onere si provvede mediante l'utilizzo delle risorse di cui all'art.31 del presente D.D.L.. L'art. 14 "Norme in materia di consorzi di bonifica" rifinanzia l'art.4 comma 3 della L.R. 11/06/2014 n.13, in particolare, con la disposizione contenuta nel presen- 17 te ddl., l'Assessorato Regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pe- sca mediterranea viene autorizzato, per l'esercizio finanziario 2014, a trasferire ai consorzi un'ulteriore somma di 3.000 migliaia di euro, rispetto a quella autorizzata dall'articolo 4, comma 3 citato. La dotazione complessiva del capitolo 147320 a se- guito della manovra emanata nel corso dell'anno ivi compresa la presenta si attesta a 8.000 migliaia di euro. Con l'art. 15 "Norme per la manutenzione del territorio e del paesaggio rura- le" l'Ente di sviluppo agricolo (ESA), nelle more del processo di riorganizzazione, autorizzato ad assicurare anche parzialmente, e comunque nei limiti delle risorse di- sponibili, l'attivit di manutenzione del territorio e del paesaggio rurale utilizzando il personale di cui all'articolo l della legge regionale 31 agosto 1998, n. 16 e succes- sive modifiche e integrazioni. Per tale finalit viene autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 2.280 migliaia di euro (U.P.B. 10.3.1.3.99 - cap. 147326). L'articolo 16 "Disposizioni concernenti il personale dell'Ente acquedotti sici- liani" prevede interventi in favore dell'Ente acquedotti siciliani (EAS) in liquida- zione, ai sensi dell'articolo l della legge regionale 31 maggio 2004, n. 9. In partico- lare viene autorizzata per l'esercizio finanziario 2014, a titolo di compartecipazione destinata esclusivamente agli oneri sostenuti per il personale in servizio, la spesa entro i limiti di 5.913 migliaia di euro. In merito va evidenziato che l'articolo l della L.R. n. 9/2004 ha posto l'Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione, con decorrenza l settembre 2004 stabilendo al contempo che la Regione Siciliana acquisisca i saldi positivi ed assuma le iniziative occorrenti a far fronte agli eventuali saldi negativi. Ad oggi l'EAS non ha completato l'attivit di gestione del servizio idrico, conti- nuando ad operare per le province di Trapani, Messina e, in parte, di Catania, ga- rantendo in tal modo il servizio idrico in circa 45 comuni dell'Isola. Fin quando l'EAS dovr garantire il servizio di distribuzione idrica nei comuni non potr essere compiuto il passaggio, con oneri a carico della Regione di tutto il personale, di cui all'art. 23, comma 2 quinquies della L.R. 10/1999 presso gli Enti regionali di cui all'art. l della L.R. n. 10/2000. Il personale attualmente in servizio presso l'Ente, come comunicato dallo stesso Ente, pari a 171 unit. Il costo del detto personale si attesta, annualmente, intorno ai 8.459 migliaia di euro. L'articolo in questione, la cui ratio risiede nella dazione di un contributo all'EAS per la compartecipazione al pagamento degli oneri per il personale in servizio dall'ente, deriva da quanto dispo- sto dall'art 23, comma 2 - quinquies della L.R. n. 10/1999 che prevede che "all'e- ventuale liquidazione e cessazione dell'attivit dell'EAS, il personale, in deroga alle disposizioni dell'art. 12 della legge 5 gennaio 1994 n. 36 trasferito, o comandato, con oneri a carico della Regione, negli enti di cui all'articolo 1 della L.R. n. 10/2000 facendo salvi i diritti acquisiti e con il mantenimento dello status posseduto. Le stesse disposizioni si applicano anche in caso di cessazioni differenziate di attivit dell'Ente ed in misura non superiore al personale convenzionalmente attribuito alle attivit cessate" e dal comma 2 sexies dello stesso articolo che prevede che "Le di- sposizioni di cui al comma 2 quinquies si applicano anche al personale dell'E.A.S. in quiescenza." Ad oggi il passaggio di cui sopra avvenuto per circa 200 unit che hanno trovato utile collocazione presso gli E.R.S.V., presso i consorzi di sviluppo indu- striale e, in piccola parte, presso l'Ente Parco regionale dei Nebrodi nonch presso l'ARRA, oggi Dipartimento regionale delle Acque e dei Rifiuti. Per i citati enti i successivi commi prevedono il trasferimento di un contributo per il concorso al pa- gamento degli emolumenti al personale proveniente dall'EAS pari a complessivi 2.714 migliaia di euro. 18 Il contributo posto a carico del Bilancio della Regione, al fine di garantire il servizio idrico negli ambiti gestiti dall'Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione e contenere i costi di gestione del medesimo ente, trasferito alla RESAIS spa indi- viduato come organismo pagatore per le tutte le questioni connesse al pagamento degli emolumenti del personale in servizio dell'Ente in argomento. Art. 17. Gestione impianti idrici L'art. 17 "Gestione impianti idrici" prevede che per le finalit dell'articolo 46, comma 1, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9, viene autorizzata, per l'eser- cizio finanziario 2014, l'ulteriore spesa di 7.000 migliaia di euro da iscrivere ad in- cremento dello stanziamento previsto nell'V.P.B. 5.2.1.3.99 - cap. 242543. Art. 18. Convenzione Agenzia delle Entrate L'Amministrazione regionale si avvale degli uffici statali - Agenzia delle En- trate per accertare e riscuotere la tassa automobilistica. L'amministrazione statale procede in atto all'emissione degli avvisi di accertamento fiscale entro i limiti trien- nali per ragioni organizzative. Questa prassi crea uno slittamento temprale tra la fa- se della competenza e la fase della cassa che viene dilatata fino a tre anni.
La Regione Siciliana ha gi percorso la fase iniziale di studio per la regiona- lizzazione della tassa automobilistica. Non appena la Commissione paritetica di re- cente nomina sar operativa gli verranno affidati i compiti di proposta di trasferi- mento di funzioni Stato-Regione sulle materia gi oggetto di studio in attuazione dell'art.37 dello Statuto secondo quanto previsto dalle disposizioni di attuazione. Fra le funzioni dovranno transitare anche quelle relative all'accertamento e pi in generale quelle relative alla fasi di accertamento riscossione e versamento della tas- sa automobilistica. Nelle more con il presente articolo si anticipa il passaggio tecni- co del trasferimento dei flussi informativi secondo processi convenzionali che han- no fra l'altro il fine di migliorare la capacit di gettito tentando di fare coincidere la competenza con la cassa per il pi alto numero di contribuenti. E' previsto infine che ci si possa avvalere dell'apparato di pagamento telematico dell'istituto cassiere sia per facilitare il contribuente sia per la migliore performance di gettito (sempre in fase di accorciamento di tempi di incasso). L'onere finanziario previsto dal presente articolo stimato in 130 migliaia di euro annuo per il periodo 2014-2016 cui si provvede mediante riduzione di pari im- porto delle disponibilit dei fondi destinati a nuove iniziative legislative, ci in con- formit di quanto previsto dalla Legge. 196/2009.
Art. 19. Organismo di valutazione Ai fini di dare attuazione alle disposizioni previste dall' art. 11 della L.R. 5 aprile 2011 n. 5 recante norme in materia di nomina, composizione e funzionamen- to dei soggetti preposti al processo di misurazione, e valutazione della performance e del conseguente Regolamento attuativo D.P.Reg. n. 52 del 21/06/2012, per il tri- ennio 2014-2016, autorizzata la spesa annua di 130 migliaia di euro, comprensiva degli eventuali rimborsi spese ove dovuti e previsti dalle disposizioni vigenti.
Art. 20. Pagamento quote associative Con l'articolo in questione si prevede il pagamento di quote annuali relative alla partecipazione della Regione siciliana ad enti associativi, per l'anno 2014 e per annualit pregresse non erogate, autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 la somma complessiva di euro 614 migliaia di euro.
Art. 21. Fondi regolazioni contabili e Fondi Globali Regolazioni Contabili 19 Le leve decisionali rispetto alla potest di spesa dei capitoli relativi ai rimbor- si in favore dei contribuenti di imposte dirette ed indirette e relative addizionali, in atto rimessa totalmente ai competenti Organi dello Stato i quali, sulla scorta delle decisioni dei contribuenti in ordine alla richiesta di restituzione delle imposte paga- te in eccedenza, procedono al rimborso sia di quelle statali che di quelle (in tutto o in parte di spettanza) regionali provvedendo successivamente (ma entro l'esercizio finanziario) ad operare le ritenute direttamente sulle imposte riversate (in quanto dovute) alla Regione Siciliana. In ragione di quanto precede si parla di regolazione contabile nella considerazione che si tratta di una mera operazione di adeguamento delle scritture contabili della Regione per l'avvenuta constatazione di una minore entrata tributaria compensata con una posta (prevista) fra le uscite che motivano la richiesta avanzata in sede di previsione per l'anno 2014 basata su un criterio di semplice andamento storico della spesa dei capitoli quale unica metodologia previ- sionale in atto in capo al Dipartimento Finanze. Capitolo 219202: Restituzioni e rimborsi di imposte dirette e relative addizio- nali Sul capitolo 219202 vengono appostate le somme occorrenti per la copertura delle regolazioni contabili effettuate dall'Agenzia delle Entrate - Struttura di gestio- ne - a titolo di compensazione di quanto anticipato dallo Stato per restituzioni e rimborsi in conto fiscale e per gli ordini di accreditamento da emettersi allo stesso titolo in favore dei funzionari delegati della predetta Agenzia. L'entit degli stanziamenti (in sede previsionale) connotata da elementi di notevole incertezza, essendo legata ai comportamenti dei singoli contribuenti inte- ressati e alla peculiare contingente situazione di crisi economica. L'incertezza , i- noltre, alimentata dalla legislazione succedutasi negli ultimi anni che ha aumentato e/o modificato la disciplina dei benefici fiscali (anche attraverso lo spostamento delle agevolazioni da un settore economico ad un altro). A titolo meramente esemplificativo si ricorda l'aumento delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica ovvero le diminuzioni di quelle per contratti di assicurazione. In conseguenza di quanto precede (soprattutto la cir- costanza della esistenza delle due variabili sopra indicate -soggettiva del singolo contribuente e oggettiva del beneficio fiscale-), per la formulazione delle previsioni si inteso riferirsi all'andamento storico degli stanziamenti iniziali del fondo in og- getto, in rapporto alle previsioni di entrata con riferimento all'imposizione diretta (si allega per ogni buon fine il dato come registrato nell'ultimo sessennio sub appo- sito prospetto riepilogativo denominato Tabella A), potendosi ritenere le due gran- dezze, al netto dei summenzionati elementi di erraticit, sufficientemente connesse tra di loro.
TABELLA A
CAPITOLO 219202 - RESTITUZIONE E RIMBORSI DI IMPOSTE DIRETTE E RELATIVE ADDIZIONALI REGOLAZIONI
Differenza valore medio di periodo e stanziamento iniziale 17.725 49.218
Naturalmente, nella considerazione che (come si evince dalla lettura della ta- bella) la successione dei dati non presenta un andamento regolare, non pu esclu- dersi di prendere a riferimento (per consentire una previsione senza eccessivi sco- stamenti in eccesso o in difetto) le medie delle incidenze degli stanziamenti ovvero degli impegni sulle previsioni rilevata lungo tutto il periodo considerato. Appare necessario richiamare (perch rilevanti ai fini delle previsioni) le re- centi disposizioni (per esempio quelle contenute nel D.L. n. 63/2013) che prevedo- no il potenziamento di alcuni degli attuali regimi di detrazione fiscale con l'obietti- vo di incentivare gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione edili- zia del patrimonio immobiliare italiano e la circostanza che il Governo regionale abbia deciso di impugnarle proponendo ricorso innanzi alla Corte Costituzionale. In atto il ricorso pendente. La decisione della Corte incider (se positiva) sulla previ- sione del capitolo 219202. In via cautelativa, si ritiene utile dotare l'attuale dotazio- ne del fondo per tenere conto di un eventuale esito sfavorevole del predetto ricorso di una somma compresa nel range di cui alla tabella A. Cap. 219205: Restituzioni e rimborsi di tasse e imposte indirette sugli affari e relative addizionali L'andamento del gettito delle imposte indirette risente, a livello nazionale e a livello regionale, della difficile congiuntura economica che attraversa il paese. Il basso profilo congiunturale si riflette anche in un andamento declinante dei rimborsi fiscali, cos come riportato nel prospetto allegato denominato Tabella B. TABELLAB CAPITOLO 219205 - RESTITUZ10NI E RIMBORSI DI TASSE ED IMPOSTE INDIRETTE SUGLI AFFARI E RELATIVE ADDIZIONALI
CAPITOLO 219205 - RESTITUZIONE E RIMBORSI DI IMPOSTE DIRETTE E RELATIVE ADDIZIONALI REGOLAZIONI
Incidenza 2014 (trend - 1% su anno 2013) 11,13% 11,74% 21
Valori 2014 euro 373.858,93 Euro 394.348,95
Differenza valore medio di periodo e stanziamento iniziale Euro 39.360,93 .euro .59.850,95
Non si possono offrire elementi che, nell'immediato e segnata mente nell'anno 2014, possano portare ad un diverso andamento nel settore delle imposte indirette. Conseguentemente non pu escludere la rappresentazione della possibilit di analisi dell'andamento storico che confermi il trend negativo (nell'ultimo quadriennio si osservata una riduzione media dell'incidenza di circa l' 1 ,2 % l'anno). Non pu infine sottacersi che rimane in atto aperta la questione relativa alla quantificazione dell' onere posto a carico della Regione siciliana per restituzioni e rimborsi anticipati dallo Stato. L'Amministrazione regionale ha, infatti, contestato il dato corrispondente all'ammontare del credito statale laddove l'onere dei rimborsi in conto fiscale viene posto interamente e unicamente a carico della Regione. Il gettito dell'IVA, per il quale viene richiesto il rimborso, infatti non affluisce interamente nelle casse della Regione Siciliana. Il totale del gettito IVA riscosso in Sicilia affluisce, sostanzial- mente in eguale misura, al bilancio della Regione (I.V.A. agli scambi interni cap. 1203 art. 1) e al bilancio dello Stato (I.V.A. all'importazione cap. 1203 art. 2). Ne deriva la necessit mai negata dallo Stato di una diversa quantificazione degli oneri contabilizzati a carico del bilancio regionale che tenga conto della misura riferita al- la sola componente IV A agli scambi interni. Quanto precede ove risolto nei tavoli tecnici che il Governo regionale ha aperto con le istituzioni statali ha ovviamente refluenze sulla previsione di spesa del capitolo in questione. Inoltre, per completezza di informazione si riportano di seguito l'ammontare delle compensazioni effettuate dalla "struttura di gestione" a tutto il mese di febbra- io. I dati riportati nella tabella sotto indicata mettono in evidenza che le compensa- zioni decrescono rispetto al medesimo bimestre 2013 del complessivo 7,45% (il 3,67 per cento per le imposte dirette e il 10,04 per cento per le imposte indirette).
METODO ADOTTATO IN LINEA DI MASSIMA DAL DIPARTIMENTO FINANZE (ACCERTAMENTI. VERSAMENTI) VERSAMENTI UNII'ICATI "F.24". COMPENSAZIONI A TUTTO IL MESE OII'EBBRAIO 2012 2013 2014 Varo asso Varo asso Varo '%o. Varo % 201312012 201412013 201312012 201412013 IMPOSTE OIRHTE 29437045.97 25.525 751.25 24589281.13 -3911294.72 936470.12 -13.29 -367 IMPOSTE INDIRETTE 39.560.494.36 37161612.28 33429257 12 2 398 882.08 3 732.355 16 -606 -1004 TOTALE 68.997540,33 62.687.363,53 58.018.538,25 -6.310.176,80 - 4.668.825,28 .9,15 7.45
Per le considerazioni sopra riportate e stante la forte aleatoriet del fenomeno che non consente di individuare un criterio oggettivo per la corretta stima delle pre- visioni di spesa si ritiene che in via prudenziale di dovere incrementare, con il ddl 22 in oggetto, di almeno 90 milioni di euro gli stanziamenti dei capitoli utilizzati per le suddette regolamentazioni contabili. Con il secondo comma dell'art. 21 viene incrementata la disponibilit dei fon- di globali per nuove iniziative legislative. In particolare viene incrementato lo spe- cifico accantonamento 1002 destinato ad iniziative legislative per il buono scuola
Art. 22 Societ Interporti La norma prevede l'autorizzazione alla sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale della Societ Interporti Siciliani spa societ strategica finalizzata alla realiz- zazione di infrastrutture sul territorio della Regione siciliana, nella misura comples- siva di 10.000 migliaia di euro, di cui 2.000 migliaia di euro per l'anno 2014 e di 4.000 migliaia di euro annui per ciascuno degli anni 20152016.
Art. 23 Misure di fuoriuscita lavoratori inseriti nell'elenco di cui all'art. 34 della L.R. 5/2014
La disposizione in argomento ha come obiettivo la fuoriuscita dal bacino de- nominato Emergenza Palermo ex PIP, di quei lavoratori che usufruiranno di assun- zione a tempo indeterminato nel settore privato o, a domanda, di borsa di auto im- piego. Viene prevista, in particolare, la possibilit di concedere al datore di lavoro che effettua l'assunzione di uno dei soggetti inseriti nell'apposito elenco ad esauri- mento, predisposto ai sensi dell'art. 34 della L.R. 5/2014, i benefici contemplati dall'art. 36 della L.R. 9/2009 in materia di aiuti per l'occupazione. Attraverso gli in- centivi da erogarsi alle imprese che assumono soggetti svantaggiati, categoria alla quale appartengono i lavoratori del bacino in argomento, si intende agevolarne l'as- sunzione stabile cui si correla il venir meno delle condizioni di emarginazione so- ciale che hanno dato origine al progetto di inserimento professionale. Inoltre si prevede, altres, di concedere, una tantum, una borsa di auto impie- go del valore di uro 20.000,00 a coloro che ne faranno espressa richiesta con l'o- biettivo di avviare un'attivit di lavoro autonomo che possa costituire lo start up del passaggio da un intervento di natura assistenziale all'inserimento lavorativo. La disposizione in argomento prevede un onere di 10.000 migliaia di euro per gli anni 2015-2016.
Art. 24 Esami per l'iscrizione agli albi per l'esercizio delle professioni turisti- che La legge regionale 3 maggio 2004 n. 8, recante "Disciplina delle attivit di guida turistica, guida ambientale-escursionistica, accompagnatore turistico e guida subacquea" prevede tra l'altro che l'esercizio delle suddette professioni turistiche sia subordinato all'accertamento, a seguito di apposita procedura di esame, di specifici requisiti. Le modalit di accesso e svolgimento di tali esami sono disciplinati da de- creti assessoriali, emanati con le procedure previste dalla legge medesima e che, nel caso in particolare delle guide turistiche, devono svolgersi, giusta decreto assessora- riale 47 del lO agosto 2011 e successive modifiche ed integrazioni, con cadenza bi- ennale. L'articolo proposto, al comma 1 colma una lacuna della legge 8/2004, pre- vedendo - al pari delle disposizioni delle altre regioni apposito contributo a carico di coloro che richiedono di accedere alle verifiche previste per l'accesso alle profes- sioni turistiche. Al comma 2, al fine di consentire l'indizione di nuova selezione nell'anno in corso, rispettando la cadenza prevista dalle disposizioni attuative della I.r. 8/2004, 23 si prevede di dotare di apposito stanziamento il capitolo 472521, come gi avvenuto con l'articolo 72 della 1.r. 6/2009. La disposizione prevede, in merito, un onere a carico dell'esercizio finanziario 2014, la spesa di 100 migliaia di euro.
Art. 25 Misure per contrastare le condizioni di povert e di esclusione sociale Con l'articolo in esame la Regione Siciliana, in coerenza con la normativa sta- tale, intende attuare, nell'ambito delle politiche di coesione sociale, uno specifico intervento per il contrasto della povert e della emarginazione, prevedendo l'eroga- zione di un assegno definito, appunto, di cittadinanza solidale, ai nuclei familiari con reddito non superiore ad uro 5.000,00. L'erogazione effettuata, previo trasfe- rimento delle risorse da parte della Regione, ai Comuni di residenza dei soggetti beneficiari delle presenti disposizioni ed prevista per la sola durata di mesi 3, non ripetibili, ed corrisposta ai nuclei familiari che non fluiscono di trattamenti di na- tura previdenziale e/o assistenziale di qualsiasi tipologia. Si prevede, inoltre, di coniugare la politica passiva corrispondente all' eroga- zione di un assegno di sostegno al reddito ad una politica attiva definita nell'ambito di progetti mirati sia a servizi ed interventi di cittadinanza che di inserimento lavo- rativo ed inclusione sociale. Per quanto riguarda, infine, l'importo da erogare ai nu- clei familiari che ne hanno diritto si ritenuto dover mutuare il consolidato regime di determinazione dell'assegno dal D.Lgs. 237/98 sperimentato per il reddito mini- mo di inserimento. Per dare attuazione al presente intervento, la norma prevede una dotazione i- niziale, per il 2014, stabilita in 47.700 migliaia di euro che pu essere incrementata: dalle risorse derivanti dall'avanzo al 31 dicembre 2013 relativo a fondi re- gionali a destinazione non vincolata del Fondo Siciliano per l'assistenza e la collo- cazione dei lavoratori disoccupati, non utilizzato alla data di entrata in vigore della presente legge; dalle riduzioni, pari all'1,5 per cento, delle disponibilit delle autorizzazioni di spesa iscritte, tra le spese correnti, e discendenti dalle leggi regionali n.5, 6 e 13 del 2014 limitatamente ai fondi regionali, con esclusione delle categorie l, 9, lO, Il, 12 (fondi di riserva e fondi speciali), dei capitoli relativi a imposte e tasse, di quelli relativi a spese per la sicurezza, per liti, per accertamenti sanitari, nonch dei capi- toli connessi alla spesa sanitaria. L'importo delle riduzioni, quantificato in comples- sivi 12.596.375,00 euro, indicato per ciascuna autorizzazione di spesa nell'Allega- to "A" della presente legge; della riprogrammazione delle risorse relative ad assegnazioni extraregionali.
Art. 26 Definizione accordo transattivo In considerazione della necessit di procedere alla regolarizzazione contabile del pagamento delle spese di definizione bonaria del contenzioso sui debiti relativi a mutui contratti dai soppressi consorzi di bonifica "Paludi Lisimelie", "Lago di Lentini", "Valle Alcantara", "Gorgo-Verdura-Magazzolo", "Gagliano Castelferrato- Troina", "Altesina-Alto Dittaino" e "Cuti-Ciolino-Monaco-San Nicola" nei con- fronti di UNICREDIT Credit Managment Bank s.p.a., in esecuzione dell'atto tran- sattivo sottoscritto in data 19/04/2013 e considerato il parere positivo dell'Avvoca- tura Distrettuale dello Stato di Palermo, occorre provvedere alla variazione incre- mentativa di bilancio di 2.650.000,00 sul capitolo 147305 (spese per le finalit previste dall'art. 31 della L.R. 10/1999).
Art. 27 Tutela minoranze linguistiche 24 La norma prevede, a tutela e valorizzazione della lingua, della cultura e valo- rizzazione delle cultura e delle tradizioni delle comunit greco-albanesi una contri- buto in favore dei comuni dove risiedono le predette comunit. L'ammontare com- plessivo del contributo in favore dei comuni di 250 migliaia di euro per l'anno 2014. Con l'articolo 28 vengono finanziati ulteriori interventi di spesa ed in partico- lare con: Il primo comma si prevede che le autorizzazioni di spesa inserite nell'Allega- to l Rifinanziamento interventi di spesa" di cui all'articolo 8, comma l, della legge 11 giugno 2013, n. 13, vengano incrementate con gli importi indicati nel nuovo Al- legato l del presente DDL. L'ammontare complessivo della nuova spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 129.797 migliaia di euro; Il comma 2 rifinanzia, per l'anno 2014, l'intervento gi autorizzato dall'artico- lo 11, comma 101, della legge regionale 9 maggio 2012, n. 26 e successive modifi- che ed integrazioni (personale ente fiera di Palermo transitato alla Resais). La spesa autorizzata rideterminata, per l'anno 2014, in 825 migliaia di euro (UPB 2.2.1.1.2 - cap. 342534); Il comma 3 rifinanzia, per l'anno 2014, l'intervento autorizzato dall'articolo 54 della leggeregionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni (Associazione Allevatori). Il comma prevede, per l'anno 2014, una ulteriore spesa di 1.097 migliaia di euro (UPB 10.2.1.3.2 capitolo 144111). Il comma 4 prevede una ulteriore spesa, per l'anno 2014, ai sensi dell'articolo 20, comma 26, della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19, in favore dei consor- zi agrari per di 60 migliaia di euro (UPB 10.3.1.3.2 - capitolo 148102). Il comma 5 autorizza, per l'anno 2014, la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 128 della legge regionale 12 maggio 2010, n. Il e successive modifiche ed integrazioni (fondo contributi in favore di enti ed organismi). La spesa prevista, per l'anno 2014, pari a 9.000 migliaia di euro (UPB 4.2.1.5.99 - cap. 215734); Il comma 6 finanzia la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 73, comma 1, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed in- tegrazioni (manutenzione reti di monitoraggio meteo-idrico pluviometriche). La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 388 migliaia di euro (U.P.B. 5.2.1.3.99 - cap. 243308); Il comma 7 finanziaria la spesa prevista per le finalit di cui alla legge regio- nale 31 dicembre 1964 n. 34 e successive modifiche ed integrazioni (Unione Italia- na Ciechi). La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 1.437 migliaia di euro (U.P.B. 6.2.1.3.3 - cap. 183701); Il comma 8 finanziaria la spesa prevista per le finalit di cui agli articoli 1, 2 e 8 della legge regionale 30 aprile 2001, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni (Unione italiana ciechi Centro Hellen Keller). La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 479 migliaia di euro (U.P.B. 6.2.1.3.3 - cap. 183715); Il comma 9 finanziaria la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 2 del- la legge regionale 30 dicembre 1980, n.152 e successive modifiche ed integrazioni (Stamperia Braille). La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 1.597 migliaia di euro (U.P.B. 9.2.1.3.3 - cap. 373711); Il comma lO finanziaria la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 17 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni (Consorzi di comuni per valorizzazione beni confiscati). La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 280 migliaia di euro (U.P.B. 7.3.1.3.5 - cap. 191309); Il comma Il finanziaria la spesa prevista per l'erogazione di contributi per il funzionamento delle universit, degli istituti universitari, degli osservatori astrono- 25 mici, astrofisici, geofisici, e vulcanologici di cui all'articolo 73, comma 6 della leg- ge regionale 15 maggio 2013, n.9. La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 749 migliaia di euro (UPB 9.2.1.3.5 - cap. 373307); Il comma 12 finanziaria la spesa prevista per le assegnazioni alle universit per spese inerenti l'attivit sportiva universitaria e per i relativi impianti, di cui all'articolo 73, comma 6, della legge regionale 15 maggio 20l3, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni. La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 159 mi- gliaia di euro (UPB 9.2.1.3.5 - cap. 373313); Il comma 13 finanziaria la spesa prevista per le finalit dell'articolo 1 della legge regionale 5 novembre 2004, n. 15 e successive modifiche ed integrazioni (comandati sanit). La spesa autorizzatala spesa, per l'anno 2014, pari a 1.800 migliaia di euro (U.P .B. 11.2.1.1.1 - cap. 412016); Il comma 14 finanziaria la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 73, comma 2, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed in- tegrazioni (Nucleo tutela dell'Arma dei carabinieri). La spesa autorizzata, per l'anno 2014, pari a 80 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.3 - cap. 376576) ed necessaria per adeguare lo stanziamento ad un assenso gi autorizzato, ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale n. 47 del 1977 e successive modifiche ed integrazioni, negli anni precedenti; Il comma 15 viene integrato, di 400 migliaia di euro, il fondo previsto dall'ar- ticolo 28 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modifiche ed integra- zioni (Fondo per spese impreviste) - U.P.B. 4.2.1.5.1 - cap. 215702-. Il comma 16 viene incrementata la dotazione finanziaria della U.P.B. 4.2.1.3.3 - cap. 215724 per l'importo complessivo di 1.553 migliaia di euro, di cui 1.074 migliaia di euro per consentire il pagamento rateale in favore dell'Agenzia delle Entrate per l'acquisizione delle azioni detenute dalla stessa nella Societ Ri- scossione Sicilia S.p.A .. Tale incremento si rende necessario per adeguare lo stan- zia mento all'assenso gi concesso ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale n. 47 del 1977 e successive modifiche ed integrazioni; Il comma 17 finanzia la spesa autorizzata dall'articolo 48, comma 6 della leg- ge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 (tab. G). In particolare la spesa autorizzata dal comma in questione, paria 950 migliaia di euro, destinata alle finalit previste dall'articolo 6 della legge regionale 5 dicembre 2007, 25 (interventi in favore dei teatri privati) e va iscritta all'U.P.B. 13.2.1.3.5 - cap. 378118; Il comma 18 finanzia gli interventi necessari per fronteggiare le emergenze umanitarie connesse allo sbarco di migranti nel territorio dei comuni di Lampedusa, Pozzallo e Porto Empedocle autorizzando, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa complessiva di 2.750 migliaia di euro, di cui in favore del comune di Lampedusa 1.500 migliaia di euro, in favore del comune di Pozzallo 750 migliaia di euro ed in favore del comune di Porto Empedocle 500 migliaia di euro. Le somme di cui al presente comma devono essere utilizzate dai citati comuni per la realizzazione di interventi finalizzati a favorire il rilancio dei rispettivi territori, la gestione corrente nonch la riqualificazione urbanistica e gli interventi infrastrutturali (U.P.B. 3.3.1.3.2 - cap. 191314); Il comma 19 finanzia la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 12 del- la legge regionale 16 maggio 1978, n. 8 (fondo per lo sport). La spesa autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 apri a 800 migliaia di euro (U.P.B. 13.2.1.3.3 - cap. 473709). 26 Il comma 20 apporta una modifica all'articolo 21, comma 2, della legge re- gionale 17 maggio 1984, n.31, inerendo dopo le parole "di serie A" le parole "e di serie B"; Il comma 21 prevede per la concessione di contributi alle societ sportive professionistiche, semiprofessionistiche e dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie A e di serie B, gi previsti dal comma 2 dell'articolo 21 della leg- ge regionale 17 maggio 1984, n. 31, una spesa, per l'esercizio finanziario 2014, di 200 migliaia di euro (U.P.B. 13.2.1.3.3 - cap. 473710); Il comma 22 finanzia la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 47 del- la legge regionale 12 maggio 2010, n. Il (comandati Dipartimento Acque e rifiuti). La spesa autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, pari a 60 migliaia di euro (U.P.B. 5.2.1.1.1- cap. 242022); Il comma 23 finanzia la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo 14, comma 2, letto c) della legge regionale 15 maggio 1991, n. 27 (Cerisdi). La spesa autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, pari a 200 migliaia di euro (U.P.B. 1.2.1.3.2 - cap. 105703); Il comma 24 finanzia la spesa prevista per le finalit di cui all'articolo l della legge 14 novembre 2012, n. 203 e successive modifiche ed integrazioni finalizzan- dola al rafforzamento gli organi preposti alla ricerca delle persone scomparse nel territorio siciliano. La spesa autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, pari a lO migliaia di euro (U.P.B. 1.2.1.3.99 - cap. 105307); Il comma 25 finanzia la spesa prevista per le finalit dell'articolo 97 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni (Banco Alimentare onlus e il Banco opera di carit) autorizzando, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa complessiva di 425 migliaia di euro (U.P.B. 6.2.1.3.1 - cap. 183728), di cui 300 migliaia di euro in favore del Banco Alimentare onlus e 125 migliaia di euro in favore Banco opera di carit; Il comma 26 finanzia la spesa prevista per le finalit dell'articolo 107, comma 1, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni (Pontificia facolt teologica di Palermo) autorizzando per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 198 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377714); Il comma 27 finanzia la spesa prevista per le finalit dell'articolo 107, comma 4, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni (Istituto teologico San Paolo di Catania) autorizzando, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 142 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377747); Il comma 28 finanzia la spesa prevista per le finalit dell' articolo 107, com- ma 2, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integra- zioni (Istituto Teologico San Tommaso di Messina), autorizzando, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 67 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377750); Il comma 29 finanzia la spesa prevista per le finalit della legge regionale 25 novembre 1975, n. 72 e successive modifiche ed integrazioni (Comitato regionale dell'Ente Nazionale protezione ed assistenza sordomuti). La spesa autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, pari a 582 migliaia di euro (D.P.B. 6.2.1.3.1 - cap. 183704); Il comma 30 finanzia la spesa prevista per le finalit dell'articolo 3 della legge regionale 3 ottobre 2002, n. 14 e successive modifiche ed integrazioni (Buono scuo- la). L'ulteriore spesa autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, rispetto a quella prevista nell'allegato pari a 1.800 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 9.2.1.3.4 - cap. 373719). 27 Il comma 31 finanzia la spesa prevista per le finalit dell'articolo 5 della legge regionale 10 dicembre 1985, n. 44 e successive modifiche ed integrazioni (associa- zioni concertistiche). La spesa autorizzata, per l'esercizio 2014, pari a 550 mi- gliaia di euro (U.P.B. 13.2.1.3.7 - cap. 473733). Il comma 32, ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale lO dicembre 1985, n. 44 e successive modifiche ed integrazioni finanziari per l'anno 2014 le associa- zioni bandistiche per i 50 migliaia di euro (D.P.B. 13.2.1.3.7 - cap. 377723). Il comma 33, ai sensi della legge regionale 1 febbraio 2006, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni, finanzia, per l'anno 2014, la "Fiumara d'Arte per 59 mi- gliaia di euro (D.P.B. 13.2.1.3.1 - cap. 473308). Con il comma 34 si finanzia ai sensi dell'articolo 38, comma 4, della legge regionale 18 maggio 1996, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni, l'autodro- mo di Pergusa per 100 migliaia di euro (D.P.B. 13.2.1.3.3 - cap. 4737l1). Il comma 35 ai sensi della legge regionale 01 febbraio 2006, n. 5 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 300 migliaia di euro per l'anno 2014 (D.P.B. 13.2.1.3.7 - cap. 377762) in favore del Brass Group. Il comma 36 ai sensi dell'articolo 42, comma 2, della legge regionale 16 apri- le 2003, n. 4, per il perseguimento delle finalit proprie della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 130 migliaia di euro (D.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377908). Il comma 37 ai sensi dell'articolo l della legge regionale 5 marzo 1979, n. 14 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 400 migliaia di euro, per l'anno 2014, in favore della Fondazione Withaker (D.P.B. 3.2.1.3.3 - capitolo 377735). Il comma 38 ai sensi del comma 3 dell'articolo 195 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'eser- cizio finanziario 2014, la spesa di 300 migliaia di euro (U.P.B. 1.2.1.3.1 - capitolo 104523) in favore del COPPEM. Il comma 39 ai sensi dell'articolo 1 della legge regionale 13 luglio 1995, n. 51 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 100 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - capitolo 377727) in favore del Museo Mandralisca. Il comma 40 ai sensi dell'articolo 42 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 100 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - capitolo 377751) in favore della Fondazione Pio La Torre. Il comma 41 per il finanziamento delle spese per ricerche e studi sull'assetto del territorio e la tutela dell'ambiente, autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 250 migliaia di euro (U.P.B. 12.2.1.3.2 - capitolo 442522). Il comma 42 ai sensi dell'articolo 1, della legge regionale 30 dicembre 1980, n. 149, per il perseguimento delle finalit del CESS, Centro siciliano Sturzo, con sede in Palermo, autorizzata per l'anno 2014 la spesa di 120 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377808). Art. 29 Fondo di rotazione per gli interventi straordinari (R./.S.) Con l'articolo 7 istituito presso l'IRFIS il Fondo di rotazione per gli inter- venti straordinari (RIS) al quale possono accedere Enti e Fondazioni pubblici che versino in uno stato di crisi economicofinanziaria e che presentino un piano di risa- namento idoneo ad assicurare gli equilibri di bilancio, sia sotto il profilo patrimo- niale che economico-finanziario. Tali somme verranno erogate sotto forma di fi- nanziamento di durata massima di quindici anni a tasso agevolato e pertanto si trat- ter di un Fondo di rotazione che a regime potr auto alimentarsi non gravando 28 quindi sul bilancio regionale. L'intervento ricalca nelle sue linee generali quello previsto dall'articolo 11 del D.L. 91 del 9 agosto 2013, convertito con modificazioni dalla Legge 7 ottobre 2013, n. 112, per il risanamento delle fondazioni lirico sinfo- niche. L'intervento previsto, a carico delle risorse libere dei fondi giacenti presso l'IRFIS Fin Sicilia SpA stato quantificato tenendo conto delle esposizoni debitorie risultanti dai bilanci consuntivi del 2012 dei principali Enti indicati nel comma 1 dell'articolo 7. Art. 30 Contratti di filiera e di distretto La Legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria statale 2003) istituisce i contratti di filiera e di distretto, al fine di favorire l'integrazione di filiera del siste- ma agricolo e agroalimentare e il rafforzamento dei distretti agroalimentari nelle a- ree sottoutilizzate. Con Decreto del 22 novembre 2007 (pubblicato in GURI n. 42 del 19-2-2008, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha stabilito Condizioni di accesso ai finanziamenti del predetto fondo rotativo fornendo le seguenti defini- zioni: a) filiera agroalimentare: l'insieme delle fasi di produzione, di trasformazione, di commercializzazione e di distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari; b) filiera agroenergetica: l'insieme delle fasi di produzione, di trasformazione e di commercializzazione di biomasse di origine agricola e di prodotti energetici; c) soggetti della filiera: le imprese che concorrono direttamente alla produ- zione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, agroali- mentari e agroenergetici e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione; d) contratto di filiera: contratto tra i soggetti della filiera agroalimentare e/o agroenergetica il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, finalizzato alla realizzazione di un programma di investimenti integrato a carattere interprofes- sionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera agroalimentare e agroenergetica in un ambito territoriale multiregionale; e) contratto di distretto: contratto promosso dal Ministero delle politiche agri- cole alimentari e forestali con i soggetti che, in base alla normativa regionale, rap- presentano i distretti di cui all'art. 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, finalizzato a rafforzare lo sviluppo economico e sociale dei distretti stessi. I singoli interventi proposti dai beneficiari del contratto di filiera e di distretto devono essere conformi con quanto stabilito dal regime di aiuti N 379/2008 e dalle OCM e conformi ai Programmi di Sviluppo Rurale delle Regioni interessate. Le Regioni, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera b) del decreto 22 no- vembre 2007 possono disporre il cofinanziamento di specifiche iniziative dei con- tratti di filiera o di distretto. Qualora il cofinanziamento sia concesso nella forma di contributo in conto capitale, devono essere rispettate le seguenti condizioni:
Nota: a) il contributo in conto capitale non pu superare il 25% degli investimenti ammissibili di cui alle tabelle 1 A, 2 A, 4 A e il 50% degli investimenti ammissibili di cui alle tabelle 3 A e 5 A dell'allegato A al decreto 17 febbraio 2009; b) l'ammontare del contributo in conto capitale non pu in nessun caso risul- tare superiore alla somma dei due finanziamenti (agevolato e ordinario), per gli in- vestimenti ammissibili di cui alle tabelle 1 A e 2 A dell'allegato A al decreto 17 febbraio 2009; 29 c) la somma del contributo in conto capitale, del finanziamento agevolato e del finanziamento ordinario non pu essere superiore all'importo degli investimenti ammissibili. Tabella l A: Aiuti agli investimenti nelle aziende agricole (produzione prima- ria); Tabella 2 A: Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli; Tabella 3 A: Aiuti per la creazione di sistemi di controllo, la promozione del- la produzione e commercializzazione di prodotti agricoli di qualit e per la presta- zione di assistenza tecnica per la produzione primaria; Tabella 4 A: Aiuti a favore della pubblicit dei prodotti agricoli; Tabella 5 A: Aiuti alla ricerca e sviluppo In conclusione, al fine di favorire lo sviluppo rurale ed un'armonica integra- zione tra politiche economiche e politiche del territorio siciliano, in considerazione che il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole 22 novembre 2007 prevede, all'articolo 9, comma 2, lettera b), che le Regioni possono disporre il cofinanzia- mento di specifiche iniziative di contratti di filiera o di distretto e che l'incentivo concesso dalla norma nazionale non sufficiente a spingere le imprese regionali ad aggregarsi per proporre iniziative di sviluppo di filiere e distretti (ad oggi infatti nessuna richiesta da parte del territorio siciliano ancora pervenuta al Ministero Agricoltura) si propone che la Regione, tramite il ramo di amministrazione compe- tente, rappresentato dall'Assessorato regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, provveda a sostenere le iniziative regionali attraverso un cofinanziamento nella forma di contributo in conto capitale, ad integrazione degli incentivi recati dalla norma nazionale. Le risorse da utilizzare a tale scopo sono quelle derivanti dalle economie pro- venienti dalla quote di cofinanziamento regionale destinate alla realizzazione di progetti derivanti dagli Accordi di programma e inerenti iniziative per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che quindi troverebbero analogo scopo nell'ambito della nor- mativa nazionale attraverso il cofinanziamento di contratti di filiera e di distretto nel settore in considerazione. Art. 31 Impiego fondi IRCAC inutilizzati Con l'art. 31 "Impiego fondi IRCAC inutilizzati" si consente il disimpegno dal Fondo Unico gestito dall'IRCAC, delle somme impegnate per crediti di eserci- zio e a medio termine deliberati e non erogati da oltre due anni, in applicazione del- la legge regionale n.37/78, meglio nota come legge sull'occupazione giovanile. Tale legge, ormai datata, ha notoriamente creato notevoli esborsi a carico del bilancio della Regione senza un effettivo ritorno in termini di occupazione giovanile, cos come la legge stessa aveva previsto. A tale danno si aggiunge, oggi, quello deter- minato dall'impossibilit di utilizzare tali somme a tal fine impegnate e non erogate, per progetti produttivi finanziati dall'IRCAC nella sua attivit caratteristica. noto, infatti, che le cooperative beneficiarie delle provvidenze previste dalla citata legge n.37/78, spesso non hanno completato i progetti finanziati o, peggio ancora, non procedono al collaudo di quelli ultimati con il fine di postergare sine die l'inizio dell'ammortamento dei crediti a suo tempo concessi. Tale situazione, comporta la giacenza di ingenti somme (allo stato attuale circa 14 milioni di euro) sul Fondo Unico gestito dall'IRCAC, che invece, potrebbero essere utilizzate per soddisfare le numerose richieste di cooperative produttive che creano posti di lavoro (start up) o che mantengono o incrementano gli attuali livelli occupazionali e che, a causa di una limitata disponibilit finanziaria sul predetto Fondo, non possono essere soddi- sfatte ancorch valide. La norma costruita sulla falsa riga dell'art. 21, comma 1 30 ter, della Legge regionale 7 marzo 1997 n. 6, come modificato dall'art. 93 della Legge regionale 16 aprile 2003 n.4, che consente di recuperare al Bilancio regiona- le, le somme giacenti sui sottoconti di tesoreria non utilizzate da almeno tre anni. A tal fine l'IRCAC procede entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del- la presente legge e, successivamente, entro il 31 gennaio di ogni anno, ad una veri- fica dei crediti a medio termine e di esercizio, deliberati ai sensi della citata legge regionale, disimpegnando dal citato fondo le somme relative ai predetti crediti con- cessi e non erogati da oltre due anni e i relativi provvedimenti concessivi, adottati dall'IRCAC e/o dalla Regione siciliana, si intendono revocati. Inoltre, con il secondo comma dell'articolo in argomento vengono destinate le somme disimpegnate ai sensi del comma 1 che, al netto di eventuali commissioni spettanti al1'IRCAC per la gestione dei medesimi, restano nella dotazione del Fon- do unico di cui all'articolo 63 della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, gestito dall'IRCAC per essere destinate a nuove iniziative in materia di sviluppo e occupa- zione, a carattere innovativo, nel settore della cooperazione mutualistica del terzo settore e delle cooperative che gestiscono aziende agricole e terreni confiscati alla mafia e alle attivit previste dal Fondo unico a gestione separata gestito dall'Istituto, fatta eccezione per l'importo di 25.000 migliaia di euro che deve essere versato, en- tro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, in entrata al bi- lancio regionale da destinare al finanziamento delle spese di investimento autoriz- zate dalla presente legge di cui secondo comma dell'articolo 13 del DDL in oggetto.
Art. 32 Nuove iniziative per favorire lo sviluppo Con il presente comma si realizza un aumento di capitale sociale di 25 milioni di euro dell'IRFIS-FinSicilia S.p.A., Societ finanziaria partecipata interamente dal- la Regione Siciliana, iscritta negli albi di cui agli articoli 106 e 107 del D.Lgs. 1.9.1993 n. 385 - Testo Unico Bancario. Il capitale sociale interamente versato dell'IRFIS-FinSicilia SpA oggi di euro 17.999.996,00 (ed il patrimonio di vigilan- za complessivo di euro 25 milioni circa). Con tali attuali dotazioni finanziarie, l'at- tivit di concessione di finanziamenti a tassi di mercato dell'IRFIS-FinSicilia SpA, soggetta alle stringenti regole di vigilanza della Banca d'Italia, risulta insufficiente rispetto alle potenzialit ed al ruolo di sostegno allo sviluppo del tessuto imprendi- toriale della Sicilia, ribadito da ultimo dal Socio unico Regione Siciliana con la leg- ge regionale 15 gennaio 2014 n. 3 (artt.l, 2 e 3) e con il nuovo Statuto sociale, ap- provato in sede di Assemblea dei soci il 9.1.2014. La nuova dotazione di capitale sociale, insieme alla destinazione di ulteriori 30 milioni di cui al comma 2 del presente articolo, consentir all'IRFIS-FinSicilia di svolgere un' efficace azione di finanziamento a tasso di mercato, sotto la vigilanza della Banca d'Italia, che si affiancher all'altra attivit di finanziamento svolta dalla stessa Societ quale gestore dei Fondi regionali agevolati. Art. 34 Soppressione e liquidazione dell'lRIDAS Con l'articolo in questione si prevede la soppressione dell'Istituto regionale per lintegrazione dei diversamente abili di Sicilia (IRIDAS) di cui all'articolo 48 della legge regionale del 14 maggio 2009, n. 6, e la nomina, con decreto del Presi- dente della Regione siciliana, su proposta dell' Assessore regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, di un commissario liquidatore ai fini degli adempi- menti connessi. Art. 35 Societ partecipate Con l'articolo in questione si prevede l'istituzione, presso l'Ufficio speciale delle societ in liquidazione, di un albo dei dipendenti delle medesime societ in li- quidazione a totale o maggioritaria partecipazione regionale. Al predetto albo de- 31 vono essere iscritti tutti i dipendenti attualmente in servizio con contratto a tempo indeterminato presso le predette societ in liquidazione assunti entro la data del 31 dicembre 2009 e con servizio effettivo di almeno tra anni conseguitivi alla predetta data. Non possono essere iscritti al predetto albo i assunti in violazione delle vigenti norme regionali e statali in materia assunzioni. Al suddetto Albo devono attingere prioritariamente tutte le societ strategi- che, individuate dal comma 1 dell'articolo 20 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione al fabbisogno e ai limiti finanziari previsti nei rispettivi bilancio. Il quinto comma prevede che, entro il termine di 30 giorni dalla entrata in vi- gore della presente legge, le societ strategiche devono, trasmettere all'Ufficio spe- ciale delle societ in liquidazioni e alla Ragioneria Generale della Regione una in- tegrazione al piano previsto dall'articolo 20, comma 2, della legge regionale n. Il del 2010 con la esplicitazione dell'eventuale numero di soggetti inserito nell'Albo che, in base ai rispettivi fabbisogni e nei limiti finanziari previsti nei propri bilanci, possono essere oggetto di mobilit. La predisposizione dei predetti piani deve esse- re effettuata nel rispetto dei limiti e dei vincoli finanziari previsti dalla vigente legi- slazione. Decorsi trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge le societ in li- quidazione attivano le procedure di licenziamento. Con il comma 6 prevede si prevede il mantenimento del trattamento giuridico ed economico previsto dal contratto collettivo applicato ci nel rispetto dei limiti previsti dall'articolo 31 della legge regionale 6 del 1997, nonch delle disposizioni normative in materia di limitazione e riduzione dei trattamenti giuridici ed econo- mici previsti da specifiche disposizioni normative o amministrative per le societ a totale o maggioritaria partecipazione della Regione. Infine, con l'ultimo comma svengono escluse dalle limitazioni di cui al 4 comma dell'articolo 20 della legge regionale n. Il del 2010 e successive modifiche ed integrazioni (compensi agli organi di amministrazione) le seguenti societ: Ri- scossione Sicilia S.p.A., IRFIS fin Sicilia s.p.a, AST S.p.A e Sicilia e Servizi S.p.A. Art. 37 Abolizione licenza trebbiatura e sgranatura meccanica La norma anacronistica, del decreto legislativo luogotenziale del 3 luglio 1944, n. 152, prevede sia per le operazioni in conto proprio che quelle in conto ter- zi, il rilascio preventivo di apposita licenza, da parte dell'Ispettorato Provinciale dell' Agricoltura. La norma concepita nel periodo bellico italiano, costituisce un adempimento burocratico, ormai obsoleto e quindi privo di ogni utilit economica e sociale, in quanto all' epoca la norma stata istituita per incoraggiare e disciplinare l'esercizio della trebbiatura meccanica di sgranatura dei cereali e leguminose da granella. La stessa stata emanato anche per far fronte ad esigenze finalizzate al controllo della produzione agricola utilizzata per l'approvvigionamento e razionamento degli ali- menti e pertanto oggi risulta priva di ogni utilit. L'esistenza di tale decreto costituisce un ulteriore appesantimento burocratico per le aziende agricole e contoterziste, in quanto allunga le procedure amministrati- ve, come quella a titolo esemplificativo, legata all'autorizzazione al prelievo del ga- solio agevolato (ex UMA) che presuppone il possesso della stessa licenza. Infine la mancata autorizzazione da riprodurre annualmente, oltre al pagamento di una marca da bollo, potrebbe comportare anche una violazione al coordinamento delle norme penali relative alla disciplina dei consumi (Uff. legislativo Legale della Regione). Art. 38 Norme in materia di trasparenza e la pubblicit dell'attivit ammini- strativa. 32 Al fine di garantire maggiore trasparenza ed informazioni le societ a totale o maggioritaria partecipazione della Regione devono pubblicare i propri i bilanci, per estratto, sui quotidiani regionali aventi maggiore diffusione in numero di copie nel- la Regione e su quotidiani nazionali con redazione in Sicilia, ed integralmente nei rispettivi siti istituzionali. Art. XX Norme in materia di contributo alle spese di viaggio e soggiorno de- gli assistiti residenti nelle Isole Minori Con l'articolo in questione i benefici previsti dalla legge regionale 13 agosto 1979, n. 202 e successive modificazioni ed integrazioni vengono estesi agli assistiti residenti nelle isole Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria anche nei casi di ri- corso a luoghi di cura pubblici e privati, accreditati e contrattualizzati con il SSN, ubicati nel territorio dell'isola di Sicilia, qualora la necessit del ricorso a tali luoghi di cura sia stata preventivamente riconosciuta con le modalit previste dagli articoli 14 ter, 14 quater e 14 quinquies della legge 3 giugno 1975, n. 27 e successive modi- fiche ed integrazioni. Art. 40 Adeguamento normativo in materia di regolamentazione "de minimis" Nella GUUE L352 del 24 dicembre 2013 sono stati pubblicati i regolamenti (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all'applica- zione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea agli aiuti "de minimis" e n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 re- lativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'U- nione Europea agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo. Tali regolamenti sono entrati in vigore il l o gennaio 2014, sostituendo rispet- tivamente il regolamento (CE) n. 1998/2006 e il regolamento (CE) n. 1535/2007 che si applicavano sino al 31 dicembre 2013. In considerazione del fatto che il Dipartimento Agricoltura dell'Assessorato dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, competente nell'attuazione di diverse norme a sostegno delle imprese agricole in conformit alla regolamentazione "de minimis" specifica per i vari settori, soprattutto nel campo del credito agrario, necessario un emendamento normativo che preveda l'adegua- mento nelle stesse norme alla regolamentazione comunitaria in argomento oggi vi- gente. Per quanto sopra, si allega una proposta di articolo di legge in cui si previsto di emendare le seguenti norme: articolo 16 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 e s.m.i. - Finanziamen- ti in favore delle imprese agricole per la formazione di scorte; articolo 17 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 e s.m.i. - Credito agra- rio di esercizio a tasso agevolato; articolo 18 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 e s.m.i. - Consolida- mento delle passivit onerose in agricoltura; lettera h-nonies del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19, come introdotta dal comma 27 dell'articolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. Il - Spese di gestione delle cantine sociali; comma 8 dell'articolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. Il come sostituito dal comma 5 dell'articolo 28 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25 - Aiuti alle imprese agricole in difficolt a causa dello stato di crisi del comparto agroalimentare; articolo 7 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25 - Esposizioni nei confronti degli enti previdenziali; articolo 10 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25 - Attivit di vendita diretta e mercatale; 33 articolo 13 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25 - Contributi alle imprese del comparto della peschicoltura; articolo 15 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25 - Fondo regionale di garanzia; articolo 31 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25 - Finanziamenti agevolati per la capitalizzazione di nuove cooperative agricole. Art. 41 Abrogazione e modifiche di norme Con il secondo comma in questione pone un limite massimo di otto strutture intermedie all'ufficio speciale per l'attivit di coordinamento dei sistemi informativi regionali di cui all'articolo 35, comma 1, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9. Con il terzo comma viene modificato l'articolo 1 della legge regionale 9 di- cembre 2013, n. 23 autorizzando il Ragioniere generale ad effettuare le variazioni compensative di bilancio tra i capitoli di spesa che finanziano i servizi acquisiti dal- la Societ Servizio Ausiliari SCpA. La norma cos modificata consente di utilizzare il personale della societ in base all' effettiva esigenza rappresentata dai vari sogget- ti utilizzatori dei servizi. Con il quarto comma si modifica il comma lO dell'articolo 6 della legge re- gionale n. 5 del 2014 differendo al 30 settembre 2014 il termine entro il quale i co- muni dichiarati in dissesto possono accedere ai benefici previsti dal medesima di- sposizione. Infatti, con il comma 10 art. 6 della 1.r. 5/2014 si data la possibilit ai Comuni, gi dichiarati in dissesto finanziario e quelli che volevano evitare situazio- ni di dissesto ed agevolare le procedure di riequilibrio economico-finanziario adot- tate ai sensi della legge 2013/2012, di richiedere un contributo decennale (esatta- mente fino a 1.000 migliaia di euro per i Comuni in dissesto e 4.000 migliaia di eu- ro per i Comuni che volevano attivare le suddette procedure di riequilibrio), facen- do apposita richiesta al dipartimento autonomie locali entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge regionale 5/2014 sopra menzionata. Dalla relazione della Corte dei Conti, depositata presso la II Commissione lo scorso 10 giugno 2014, si evince che nei termini stabili hanno fatto richiesta cinque degli otto Comuni che hanno formalizzato il dissesto nell'ultimo biennio e 29 che intendono avviare le procedure di riequilibrio. Con il presente comma, anche alla luce delle intenzioni espresse dallo stesso comma Il del art. 6 della 1.r 5/2014, relativamente all'introduzione di misure di sal- vaguardia a favore dei Comuni, si intende prorogare il termine di presentazione del- la richiesta, per dare modo, viste le gravi difficolt in cui versano gli enti locali am- piamente espresse della sopra citata relazione della Corte dei Conti, di accedere all'opportunit in oggetto. Copertura finanziaria Le risorse disponibili sono pari, per l'anno 2014, a complessivi 553237 mi- gliaia di euro cos come si evince dalla tabella di seguito riportata.
INSERIRE TABELLA 'RISORSE DISPONIBILI
In particolare, il totale delle risorse utilizzate per la copertura del presente DDL discendono: a) per l'importo di 362.093 migliaia di euro per l'anno 2014, di 72.006 mi- gliaia di euro per l'anno 2015 e di 117.912 migliaia di euro per l'anno 2016, si uti- lizzano le risorse iscritte in bilancio, che si sono rese disponibili a seguito della non operativit delle relative previsioni di spesa in conseguenza all'impugnativa del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana della legge regionale 28 gennaio 34 2014 n, 5 ed a seguito delle disposizioni dell'articolo 4 della presente legge che sopprime l'Allegato 2 di cui all'articolo 4, comma 3, della legge regionale 28 genna- io 2014, n. 5. Trattandosi di risorse (entrate) gi previste nel bilancio a legislazione vigente a fronte delle quali in atto non risultano capitoli di spesa operativi si ritiene che tale utilizzo si conforme alle disposizioni dell'articolo 17 della legge n. 196 del 2009 e successive modifiche ed integrazioni; b) per l'importo di 33.985 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante utilizzo, al sensi dell'articolo 2, comma 80, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e successi- ve modifiche ed integrazioni, di quota parte del gettito derivante dalla maggiorazio- ne dell'aliquota dell'Imposta regionale sulle attivit produttive e dell'addizionale re- gionale all'Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), contabilizzata in at- tuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni e destinata, ai sensi del comma 1 dell'articolo in argomento, al fi- nanziamento della compartecipazione regionale della spesa sanitaria relativa alla quota indistinta delle disponibilit finanziarie per il Servizio Sanitario nazionale, quale servizio pubblico essenziale. Ci consente di "liberare" risorse di pari importo dal capitolo 413302 "quota integrativa, a carico della regione, delle assegnazioni di parte corrente del fondo sanitario nazionale ", da destinare a finalit extrasanitarie, atteso che il capitolo in argomento dotato di congruo stanziamento. c) per l'importo di 25.000 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante riduzione della spesa relativa al finanziamento della compartecipazione regionale agli obietti- vi del Piano Sanitario nazionale di cui all'articolo 9 della presente legge. Fermo re- stando quanto previsto al successivo comma 3, come meglio relazionato con riferi- mento all'articolo 9; d) per l'importo di 111.615 migliaia di euro per l'anno 2014 e di 111.616 mi- gliaia di euro per l'anno 2015 mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa previ- sta dall'articolo 2, comma 3 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione alle disposizioni dell'articolo 3; e) per l'importo di 2.000 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante utilizzo delle risorse iscritte in bilancio, che si sono rese disponibili a seguito della non ope- rativit delle relative previsioni di spesa in conseguenza all'impugnativa del Com- missario dello Stato per la Regione Siciliana della legge regionale Il giugno 2014 n. 13. f) per l'importo di 12.294 migliaia di euro l'anno 2014 mediante utilizzo delle risorse di cui all'articolo 4, comma 2, letto c) della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, in relazione alla diversa copertura finanziaria prevista disposizioni dell'articolo 4 (accantonamenti tributari); g) per l'importo di 6.250 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa prevista dalla legge regionale 28 gennaio 2014, n. 6 (D.P.E. 4.2.1.5.10 - cap. 109301) in attuazione delle disposizioni dell'articolo 7 del- la presente legge. Le risorse cos recuperate, sono destinate al finanziamento degli interventi riepilogati nel seguente prospetto.
INSERIRE TABELLA COPERTURA ONERI ANNO 2014 (Arl. 33 DDL)
Per la copertura finanziaria degli oneri relativi agli anni 2015 e 2016 previsti dagli articoli 18, 19,22 e 23 si provvede mediante utilizzo delle disponibilit dei fondi globali, accantonamento 1001, come riepilogato nel seguente prospetto.
COPERTURA CON FONDI GLOBALI 35 Articolo Descrizione Capitoli Totale 2014 2015 2016 triennio Art. 18 Convenzione Agenzia delle Entrate NI - 130 130 260 Art. 19 Organismo di valutazione NI - 130 130 260 Art. 22 Societ Interporti 215724 - 4000 4()00 8.000 Art. 23 Misure di fuoriuscita PIP NI 10000 10000 20.000 - TOTALE - 14.260 14.260 28.520
---O---
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA GOVERNATIVA
TITOLO I Assestamento del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2014.
Art. 1. Variazioni allo stato di previsione dell'entrata del bilancio della Regione.
1. Nello stato di previsione dell'entrata del bilancio della Regione per l'eserci- zio finanziario 2014 sono introdotte le variazioni di cui all'annessa tabella 'A'.
Art. 2. Variazioni allo stato di previsione della spesa del bilancio della Regione
1. Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'eserci- zio finanziario 2014 sono introdotte le variazioni di cui all'annessa tabella 'B', com- prensive di quelle discendenti dai successivi articoli.
Art. 3. Ripianamento del disavanzo 2013
l. Il disavanzo finanziario di gestione dell' esercizio 2013 determinato per i fondi regionali in 463.769 migliaia di euro, riassorbito nel biennio 2014-2015 nel- la misura di 231.885 migliaia di euro per l'anno 2014 e di 231.884 migliaia di euro per l'anno 2015. Conseguentemente, sono rideterminati per il medesimo biennio gli importi di cui all'articolo 4, comma 1, della legge regionale 7 agosto 2013, n. 13.
2. Le risorse di cui precedente comma l del presente articolo, quantificati in 111.615 migliaia di euro per l'anno 2014 e 111.616 migliaia di euro per l'anno 2015 sono destinati ad incrementare il fondo di cui all'articolo 5 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 (U.P.B. 4.2.1.5.99 - capitolo 215727).
3. Al medesimo fondo di cui al comma precedente confluiscono, per gli anni 2014- 2016, i risparmi di spesa derivanti dall'applicazione delle disposizioni previ- ste dall'articolo 7 della presente legge.
36 4. Per l'anno 2014 l'ammontare fondo di cui all'articolo 5 della legge regiona- le 12 maggio 2010, n. 11 (U.P.B. 4.2.1.5.99 - capitolo 215727) quantificato in 217.365 migliaia di euro, comprensivo delle somme derivanti dall'applicazione del comma 2 del presente articolo. (Stralciato dalla Presidenza dellassemblea
5. All'articolo 4, comma 5 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e suc- cessive modifiche ed integrazioni soppresso l'ultimo capoverso.
6. Le entrate erariali spettanti alla Regione versate in conto residui, a decorre- re dall'esercizio finanziario 2014, sono portate ad incremento del fondo di cui all'ar- ticolo 5 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 (U.P.B. 4.2.1.5.99 capitolo 215727).
7. L'Amministrazione regionale autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, ad eliminare dal conto del Bilancio 2014 crediti annullati ai sensi dell'articolo 1, comma 527, della legge 24 dicembre 2012, n.228, nelle more dell'emanazione da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze del relativo provvedimento e dell'introduzione nell'ordinamento contabile della Regione delle disposizioni conte- nute nel decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni, in misura corrispondente all'importo iscritto nel fondo di cui all'articolo 5 della leg- ge regionale 12 maggio 2010, n. 11 sulla scorta dei dati fomiti dall'agente della ri- scossione entro il 31 ottobre 2014 per anno provincia, capo, capitolo ed articolo.
Art. 4. Accantonamenti tributari
1. All'articolo 4 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 sono apportate le seguenti modifiche:
a) al comma l dopo le parole "legge 27 dicembre 2013, n. 147" sono aggiunte le parole "come modificato dall'articolo 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66" , la cifra "1.053.769 migliaia di euro" sostituita dalla cifra "1.142.162 migliaia di euro ";
b) al comma 2, letto a) la cifra "641.475" sostituita dalla c!fra "508.954 ":
c) al comma 2, letto b) il periodo "400 milioni di euro annui" sostituito da "80.608 migliaia di euro per l'anno 2014 e 400.000 milioni di euro annui per il bi- ennio 2015-2016 ";
d) al comma 2 dopo la lett. b) sono aggiunte le seguenti lettere:
e. b.1) quanto a 552.600 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante utilizzo di parte delle somme dovute dallo Stato derivanti dalla restituzione delle riserve era- riali di spettanza regionale a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 241 del 4 ottobre 2012:
e) al comma 2 lett. c) il periodo "12.294 migliaia di euro per l'anno 2014 e" soppresso.
37 2. In conseguenza delle disposizioni di cui al presente articolo l'Allegato 2 di cui all'articolo 4, comma 3, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 soppresso.
Art. 5. Recepimento di norme nazionali e integrazione schemi di bilancio
1. A decorrere dall'l gennaio 2015, sono recepite nell'ordinamento contabile della Regione siciliana le disposizioni contenute nel Titolo I e III del decreto legi- slativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche ed integrazioni.
l. Sono soppressi i Comitati, le Commissioni, i Consigli, i Collegi o organismi collegiali comunque denominati operanti all'interno dell' Amministrazione regiona- le, la cui istituzione prevista da leggi, regolamenti decreti o altro provvedimento regionale, come individuati ai sensi del comma 4.
2. Per gli organismi di cui al comma l, il cui mantenimento ritenuto indi- spensabile per il raggiungimento dei fini istituzionali dell' Amministrazione regio- nale, pu essere comunque disposta la riduzione o l'eliminazione dei relativi costi connessi al funzionamento degli stessi.
3. Entro il termine improrogabile di quindici giorni ciascun Assessore regio- nale trasmette alla Segreteria Generale della Presidenza della Regione un elenco ri- cognitivo completo degli organi collegiali di cui al comma l, provvedendo conte- stualmente all'individuazione degli organismi per i quali si propone la soppressione o la riduzione o eliminazione dei relativi costi.
4. Con regolamento da adottarsi dal Presidente della Regione entro i succes- sivi 60 giorni, previa delibera della Giunta regionale, sono individuati, operando, ove necessario, anche in deroga a disposizioni di leggi regionali vigenti in materia, gli organi collegiali per i quali disposta la soppressione o la riduzione o elimina- zione dei relativi costi con decorrenza dalla data di entrata in vigore dello stesso.
Art. 7. Riduzione dei costi della Assemblea regionale siciliana (Stralciato dalla Presidenza dellAssemblea)
Art. 8. Trattamenti integrativi di previdenza e quiescenza
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge fatto divie- to, per l'Amministrazione regionale e per gli enti e gli organismi di cui all'articolo l della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10 e successive modifiche ed integrazioni, nonch per le societ a partecipazione totale o maggioritaria della Regione, di ero- gare trattamenti di previdenza e quiescenza integrativi, comprese quelle in godi- 38 mento, in assenza di una espressa previsione legislativa regionale e/o statale che ne definisca l'ambito di applicazione, i presupposti, l'entit e la relativa copertura a ca- rico dei rispettivi bilanci.
Art. 9. Norme di risparmi nel settore sanitario
1. Per le finalit dell'articolo 8 del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 e dell' articolo 13 della legge regionale 11 giugno 2014, n. 13 per l'anno 2014 la Regione siciliana autorizzata, previa intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, a ridurre dell'importo di 25.000 migliaia di euro, il finanziamento della comparteci- pazione regionale agli obiettivi del Piano Sanitario nazionale rispetto ai criteri ordi- nariamente previsti in sede di Intesa ai sensi dell'articolo l, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.
2. Per quanto disposto al comma 1 ed al fine della salvaguardia dellequilibrio di bilancio sanitario, per l'anno 2014, gli enti del settore sanitario, in attuazione dell'articolo 8 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 e dell'articolo 13 della legge regionale 11 giugno 2014, n. 13, sono tenuti a conseguire risparmi di spesa non in- feriori all'importo di cui al comma l.
3. Il Ragioniere Generale della Regione, su proposta del Dirigente del Dipar- timento Pianificazione strategica, autorizzato ad effettuare le variazioni di bilan- cio discendenti dall'applicazione del presente articolo.
Art. 10. Integrazione socio-sanitaria
1. In attuazione di quanto disposto dall'articolo 2, comma 3, lettera f), della legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, la Regione rende appropriata ed omogenea in tutto il territorio regionale l'erogazione delle prestazioni socio-sanitarie, rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza, di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, allegato l C "Area Integrazione socio-sanitaria" e s.m.i.
2. Il finanziamento delle prestazioni di cui al comma precedente, grava in quota parte sul Fondo sanitario regionale, nonch su eventuali altre fonti di finan- ziamento regionali e comunitarie e sugli eventuali co-obbligati per legge, secondo i criteri di compartecipazione definiti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, allegato 1 C "Area Integrazione socio-sanitaria" e s.m.i.
3. Per le finalit di cui al comma l, con decreto interassessoriale, da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'Assessore regio- nale per la salute e dell' Assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, disciplinano le modalit per la definizione di un sistema unico di accre- ditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie, la determinazione delle risorse da corrispondere rispettivamente per la quota sanitaria e per la quota socio-assistenziale, nonch le modalit di monitoraggio e controllo delle strutture.
TITOLO II 39 Finanziamento interventi di spesa
Art. 11. Ricovero minori
l. Per il finanziamento degli interventi di cui all'articolo 9, comma 4, della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni, au- torizzata, per l'anno 2014, la spesa di 12.800 migliaia di euro (UPB 6.2.1.3.1. - cap. 183337).
Art. 12. Comunit alloggio per disabili psichici
l. Per la gestione dei rapporti, anche in convenzione, con le comunit alloggio per i disabili psichici di cui all'articolo 45, comma 5, della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 14.400 migliaia di euro (UPB 6.2.1.3.1. - cap. 182519).
Art. 13. Riorganizzazione delle risorse umane nel settore forestale e della prevenzione degli incendi
l. Per le finalit di cui all'articolo 3 della legge regionale11 giugno 2014, n. 13 autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa nel limite massimo di 68.225 mi- gliaia di euro (UPB 10.5.1.3.2. - capitoli 156604).
2. Per l'attuazione di progetti, coerenti con il comma 18 dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 e successive modifiche ed integrazioni, finalizzati alla costruzione e manutenzione straordinaria di opere ed impianti del demanio e del patrimonio pubblico forestale nonch per la ricostituzione ed il recupero del pa- trimonio pubblico boschivo autorizzata per l'anno 2014, l'ulteriore spesa nel limite massimo di 25.000 migliaia di euro (UPB 10.5.2.6.1. - cap. 554201). All'onere di cui al presente comma si provvede mediante utilizzo delle risorse di cui all' articolo 31 della presente legge.
Art. 14. Norme in materia di consorzi di bonifica
1. Per le finalit di cui all'articolo 4, comma 3, della legge regionale 11 giu- gno 2014, n. 13, autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa nel limite massimo di 3.000 migliaia di euro (UPB 10.3.1.3.1 - capitolo 147320).
Art. 15. Norme per la manutenzione del territorio e del paesaggio rurale
1. Per le finalit di cui all'articolo 5 della legge regionale Il giugno 2014, n. 13 autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 2.280 migliaia di euro (UPB 10.3.1.3.99 - cap. 147326).
Art. 16. Disposizioni concernenti il personale dellEnte acquedotti siciliani 40
1. Per le finalit di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale 11 giu- gno 2014, n. 13, autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa di 5.913 migliaia di euro (U.P.B. 4.2.1.3.99).
2. Per le finalit di cui all'articolo 6, comma 2, della legge regionale 11 giu- gno 2014, n. 13, autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa nella misura mas- sima di 133 migliaia di euro (UPB 10.3.1.3.2 - cap. 147325).
3. Per le finalit di cui all'articolo 6, comma 3, della legge regionale Il giugno 2014, n. 13, autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa nella misura massima di 713 migliaia di euro (UPB 2.2.1.3.7 - cap. 343315).
4. Per le finalit di cui all'articolo 6, comma 4, della legge regionale 11 giu- gno 2014, n. 13, autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa nella misura mas- sima di 1.868 migliaia di euro (UPB 9.2.1.3.5 - cap. 373347).
Art. 17. Gestione impianti idrici
1. Per le finalit dell'articolo 46, comma l, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9, autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, l'ulteriore spesa di 7.000 migliaia di euro (U.P.B. 5.2.l.3.99 - cap. 242543).
Art. 18. Convenzione Agenzia delle Entrate
1. L'Amministrazione regionale autorizzata, nelle more del completamento del processo di graduale regionalizzazione della tassa automobilistica, a stipulare apposite convenzioni con l'Agenzia delle Entrate per l'utilizzazione di flussi infor- mativi finalizzati all'abbattimento dei tempi di versamento volontario della tassa au- tomobilistica da parte dei contribuenti. E', altres, autorizzata a riscuotere mediante versamento diretto, anche attraverso modalit telematiche, agli Uffici dell'Istituto cassiere della Regione siciliana.
2. Per le finalit del presente articolo autorizzata per il triennio 2014-2016 la spesa annua di 130 migliaia di euro.
3. Agli oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo per gli anni 2015 e 2016 si provvede a valere sulle disponibilit dell'U.P.B. 4.2.1.5.2 - capitolo 215704 - accantonamento 1001.
Art. 19. Organismo di valutazione
1. Per le finalit di cui all'articolo 11 della legge regionale 5 aprile 2011, n. 5, recante norme in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della perfor- mance e del conseguente Regolamento attuativo D.P.Reg. n. 52 del 21 giugno 2012, per il triennio 2014-2016, autorizzata la spesa annua di 130 migliaia di eu- ro, comprensiva degli eventuali rimborsi spese ove dovuti e previsti dalle disposi- zioni vigenti. 41
2. Agli oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo per gli anni 2015 e 2016 si provvede a valere sulle disponibilit dell'U.P.B. 4.2.1.5.2 - capitolo 215704 - accantonamento 1001.
Art. 20. Pagamento quote associative
l. Per il pagamento di quote annuali relative alla partecipazione della Regione siciliana ad enti associativi, per l'anno 2014 e per annualit pregresse non erogate, autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 la somma complessiva di euro 614 mi- gliaia di euro.
Art. 21. Fondi regolazioni contabili e Fondi Globali
l. I Fondi per l'effettuazione delle regolazioni contabili delle compensazioni fiscali sui tributi di spettanza regionale, riscossi con le modalit di cui al decreto le- gislativo 9 luglio 1997, n. 241, (U.P.B. 4.3.1.5.4 capitolo 219202 - U.P.B. 4.3.1.5.4 capitolo 219205) sono incrementati per l'anno 2014 dell'importo di 90.000 migliaia di euro, per l'anno 2015 dell'importo di 72.006 migliaia di euro e per l'anno 2016 dell'importo di 117.912 migliaia di euro.
2. Il Fondo di cui all'articolo 48, comma l, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 (U.P.B. 4.2.1.5.2 - cap. 215704- accantonamento 1002) incrementato dell'importo di 500 migliaia di euro.
Art. 22. Societ Interporti
1. La Regione autorizzata a sottoscrivere l'aumento del capitale sociale della Societ Interporti Siciliani S.p.A., societ di scopo finalizzata alla realizzazione di infrastrutture sul territorio della Regione siciliana, nella misura complessiva di 10.000 migliaia di euro.
2. Per le finalit del presente articolo autorizzata la spesa di 2.000 migliaia di euro per l'anno 2014 e di 4.000 migliaia di euro annui per ciascuno degli anni 2015-2016.
3. Agli oneri derivanti dalle disposizioni del presente articolo per gli anni 2015 e 2016 si provvede a valere sulle disponibilit dell'U.P.B. 4.2.1.5.2 - capitolo 215704 - accantonamento 1001.
Art. 23. Misure di fuoriuscita lavoratori inseriti nellelenco di cui all'articolo 34 della legge regionale 5/2014
l. All'articolo 34 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti commi:
42 "3 bis. Nel rispetto della vigente normativa comunitaria l'Assessorato regiona- le della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro autorizzato a concedere ai da- tori di lavoro di cui allarticolo 38 della legge regionale agosto 2009, n. 9 che pro- cedono allassunzione a tempo indeterminato dei lavoratori di cui al presente artico- lo in possesso dei requisiti previsti dallarticolo 36 della citata legge regionale n. 9/2009, gli incentivi previsti dagli articoli 37, 38, 39 e 40 della medesima legge re- gionale 9/2009.
3 ter. Il Dipartimento regionale del lavoro, dell'impiego, dell'orientamento, dei servizi e delle attivit formative, al fine di favorire la fuoriuscita dal bacino di appartenenza dei lavoratori inseriti nell'elenco di cui all'articolo 34 della legge re- gionale 31 gennaio 2014, n. 5 autorizzato a concedere, a coloro che presentano i- stanza entro il 30 settembre 2014 e nei limiti dello stanziamento di cui al comma successivo, un importo, una tantum, pari a 20.000,00 a titolo di borsa auto impiego.
3 quater. La borsa di auto impiego di cui al comma precedente viene concessa sulla base di apposita graduatoria elaborata tenendo conto dei criteri di seguito e- lencati:
a) maggiore carico familiare;
b) a parit minore reddito derivante dal modello ISEE;
c) ad ulteriore parit minore et anagrafica.
3 quinquies. Per le finalit di cui al comma 3 ter autorizzata per gli anni 2015/2016 la spesa annua di 10.000 migliaia di euro. Al relativo onere si provvede a valere sulle disponibilit dell'U.P.B. 4.2.1.5.2 - capitolo 215704 - accantonamento 1001.".
Art. 24. Esami per l'iscrizione agli albi per l'esercizio delle professioni turistiche
1. Dopo l'articolo 7 della legge regionale 3 maggio 2004, n. 8 inserito il se- guente articolo:
"Art. 7 bis - Contributi per spese di organizzazione - l. A carico di coloro che richiedono di accedere alle verifiche previste per l'accesso alle professioni di cui al- la presente legge, previsto un contributo non superiore ad euro 150,00 per le spese da sostenersi da parte dell 'Amministrazione per le attivit di verifica.
2. La misura del contributo determinata con i decreti che approvano i relati- vi avvisi pubblici di indizione delle verifiche.".
2. Per le finalit di cui agli articoli 2, 3, 4, 6 e 7 della legge regionale 3 mag- gio 2004, n. 8 autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 100 mi- gliaia di euro.
Art. 25. Misure per contrastare le condizioni di povert e di esclusione sociale
43 1. Nell'ambito delle politiche di coesione sociale ed in coerenza alle previsio- ni di cui all'articolo 3, commi 3 e 4 del Decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, con- vertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 99 e s.m.i., la Regione attua, in via sperimentale, progetti annuali per contrastare le condizioni di povert e di e- sclusione sociale, garantendo un assegno di cittadinanza solidale, per un periodo non superiore a tre mesi, alle famiglie il cui reddito, rilevato dal modello ISEE, non sia superiore ad euro 5.000,00 annue.
2. Ai nuclei familiari, definiti secondo i criteri previsti dal Decreto legislativo 109/1998 e s.m.i., con reddito non superiore alla soglia di cui al comma 1 i Comuni di residenza, sulla base dei trasferimenti della Regione, corrispondono un assegno di cittadinanza solidale determinato sulla base della scala di equivalenza riportata nell'apposita tabella richiamata dall'art. 8 del D.lgs. 237/98 e s.m.i. a condizione che nessuno dei componenti del nucleo familiare sia percettore di trattamento previden- ziale e/o assistenziale.
3. I nuclei familiari destinatari del beneficio sono individuati dai Comuni sul- la base di apposita graduatoria elaborata tenendo conto della situazione reddituale desumibile dalla certificazione ISEE.
4. I progetti di cittadinanza solidale sono elaborati dai Comuni e coniugano una politica passiva di integrazione al reddito del nucleo familiare con una politica attiva di inclusione sociale destinata ad uno dei componenti il nucleo familiare e consistono in:
a) interventi e servizi di cittadinanza sociale;
b) interventi e servizi per la coesione sociale;
c) interventi e servizi per la inclusione lavorativa.
5. L'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, previa deliberazione di Giunta regionale, adotta le linee guida per l'attuazione dei progetti di solidariet sociale.
6. Per le finalit del presente articolo autorizzata per l'anno 2014 la spesa di 47.700 migliaia di euro.
7. Alle medesime finalit sono destinate, altres, le somme derivanti:
a) dall'avanzo al 31 dicembre 2013 relativo a fondi regionali a destinazione non vincolata del Fondo Siciliano per l'assistenza e la collocazione dei lavoratori disoccupati, non utilizzato alla data di entrata in vigore della presente legge.
b) dalle riduzioni, pari all' 1,5 per cento, delle disponibilit delle autorizza- zioni di spesa iscritte, tra le spese correnti, e discendenti dalle leggi regionali n. 5, 6 e 13 del 2014 limitatamente ai fondi regionali, con esclusione delle categorie 1, 9, l0, 11, 12 (fondi di riserva e fondi speciali), dei capitoli relativi a imposte e tasse, di quelli relativi a spese per la sicurezza, per liti, per accertamenti sanitari, nonch dei capitoli connessi alla spesa sanitaria. L'importo delle riduzioni, quantificato in 44 complessivi 12.596.375,00 euro, indicato per ciascuna autorizzazione di spesa nell' Allegato "A" della presente legge;
c) dalla riprogrammazione delle risorse relative ad assegnazioni extraregiona- li.
8. Il Ragioniere generale della Regione autorizzato ad apportare al bilancio della Regione le variazioni derivanti dall'attuazione del presente articolo.
Art. 26. Definizione accordo transattivo
1. Per la definizione da parte del Dipartimento regionale dell'Agricoltura dell'accordo transattivo con Unicredit Credit Management Bank s.p.a., spa relativo al pagamento, ai sensi dell'articolo 31 della legge regionale n. l0 del 1999, dei debiti per mutui contratti dai soppressi consorzi di bonifica "Paludi Lisimelie", "Lago di Lentini", "Valle Alcantara", "Gorgo-Verdura-Magazzolo", "Gagliano Castelferrato- Troina", "AItesina- Alto Dittaino" e "Cuti-Ciolino-Monaco-San Nicola" autoriz- zata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa complessiva di 2.650 migliaia di euro (U.P.B. 10.3.1.3.1 capitolo 147305).
Art. 27. Tutela minoranze linguistiche
l. L'Assessorato regionale dei beni culturali e dellidentit siciliana autoriz- zato ad erogare ai comuni ove sono presenti comunit greco-albanese contributi fi- nalizzati alla tutela e valorizzazione della lingua, della cultura e delle tradizioni del- le comunit stesse.
2. Per le finalit del presente articolo autorizzata per l'anno 2014 la spesa complessiva di 250 migliaia di euro.
Art. 28. Finanziamento ulteriori interventi di spesa
1. Le autorizzazioni di spesa previste per l'anno 2014 nell'Allegato 1 - Rifi- nanziamento interventi di spesa - di cui all'articolo 8, comma l, della legge regiona- le Il giugno 2013, n. 13, sono incrementate da quelle previste dall'Allegato l della presente legge, per l'importo complessivo di 129.797 migliaia di euro., ____
2. Per le finalit di cui all'articolo 11, commi 99 e 100, della legge regionale 9 maggio 2012, n. 26 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa di 825 migliaia di euro (UPB 2.2.1.1.2 - capitolo 342534).
3. Per le finalit di cui all'articolo 54 della legge regionale 15 maggio 2013, n. e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'anno 2014, l'ulteriore spesa di 1.097 migliaia di euro (UPB 10.2.1.3.2 - capitolo 144111).
4. Per le finalit di cui all'articolo 20, comma 26, della legge regionale 22 di- cembre 2005, n. 19, autorizzata per l'anno 2014 l'ulteriore spesa di 60 migliaia di euro (UPB 10.3.1.3.2 - capitolo 148102). 45
5. Per le finalit di cui all'articolo 128 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 9.000 migliaia di euro (UPB 4.2.1.5.99 - cap. 215734).
6. Per le finalit di cui all'articolo 73, comma 1, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 388 migliaia di euro (U.P.B. 5.2.1.3.99 - cap. 243308).
7. Per le finalit di cui alla legge regionale 31 dicembre 1964 n.34 e successi- ve modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 1.437 mi- gliaia di euro (U.P.B. 6.2.1.3.3 - cap. 183701).
8. Per le finalit di cui agli articoli 1, 2 e 8 della legge regionale 30 aprile 2001, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 479 migliaia di euro (U.P.B. 6.2.1.3.3 - cap. 183715).
9. Per le finalit di cui all'articolo 2 della legge regionale 30 dicembre 1980, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, la spe- sa di 1.597 migliaia di euro (U.P.B. 9.2.1.3.3 - cap. 373711).
10. Per le finalit di cui all'articolo 17 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 280 migliaia di euro (U.P.B. 7.3.1.3.5 - cap. 191309).
11. Per l'erogazione di contributi per il funzionamento delle universit, degli istituti universitari, degli osservatori astronomici, astrofisici, geofisici, e vulcanolo- gici di cui all'articolo 73, comma 6 della legge regionale 15 maggio 2013, n.9, au- torizzata, per l'anno 2014, la spesa di 749 migliaia di euro (UPB 9.2.1.3.5 - cap. 373307).
12. Per le assegnazioni alle universit per spese inerenti l'attivit sportiva uni- versitaria e per i relativi impianti, di cui all'articolo 73, comma 6, della legge regio- nale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 159 migliaia di euro (UPB 9.2.1.3.5 - cap. 373313).
13. Per le finalit dell'articolo 1 della legge regionale 5 novembre 2004, n. 15 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzatala spesa di 1.800 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 11.2.1.1.1 - cap. 412016).
14. Per le finalit di cui all'articolo 73, comma 2, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata, per l'anno 2014, la spesa di 80 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.3 - cap. 376576).
15. Il fondo previsto dall'articolo 28 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modifiche ed integrazioni incrementato, per l'anno 2014, della somma di 400 migliaia di euro (U.P.B. 4.2.1.5.1 - cap. 215702).
16. La dotazione finanziaria della U.P.B. 4.2.1.3.3 - cap. 215724 incremen- tata per l'anno 2014 dell'importo complessivo di 1.553 migliaia di euro, di cui 1.074 migliaia di euro per consentire il pagamento rateale in favore dell'Agenzia delle En- 46 trate per l'acquisizione delle azioni detenute dalla stessa nella Societ Riscossione Sicilia S.p.A.
17. La spesa autorizzata dall'articolo 48, comma 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 (tab. G) incrementa per l'anno 2014 dell'importo di 950 mi- gliaia di euro (U.P.B. 13.2.1.3.5 - cap. 378118).
18. Al fine di fronteggiare le emergenze umanitarie connesse allo sbarco di migranti nei territori dei Comuni di Lampedusa, Pozzallo e Porto Empedocle au- torizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa complessiva di 2.750 migliaia di euro, di cui in favore del comune di Lampedusa 1.500 migliaia di euro, in favore del comune di Pozzallo 750 migliaia di euro ed in favore del Comune di Porto Em- pedocle 500 migliaia di euro. Le somme di cui al presente comma sono utilizzate dai citati comuni per la realizzazione di interventi finalizzati a favorire il rilancio dell'isola, la gestione corrente nonch la riqualificazione urbanistica e gli interventi infrastrutturali (U.P.B. 3.3.1.3.2- cap. 191314).
19. Per le finalit di cui all'articolo 12 della legge regionale 16 maggio 1978, n. 8 autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 la spesa di 800 migliaia di euro (U.P.B. 13.2.1.3.3 - cap. 473709).
20. All'articolo 21, comma 2, della legge regionale 17 maggio 1984, n.31, do- po le parole "di serie A" aggiungere le parole "e di serie B".
21. Per la concessione di contributi alle societ sportive professionistiche, semiprofessionistiche e dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie A e di serie B, gi previsti dal comma 2 dell'articolo 21 della legge regionale 17 maggio 1984, n. 31, autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 la spesa di 200 migliaia di euro (U.P.B. 13.2.1.3.3 - cap. 473710).
22. Per le finalit di cui all'articolo 47 della legge regionale 12 maggio 2010, n. Il autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 la spesa di 60 migliaia di euro (U.P.B. 5.2.1.1.1 - cap. 242022).
23. Per le finalit di cui all'articolo 14, comma 2, lett. c) della legge regionale 15 maggio 1991, n. 27 autorizzata per l'esercizio finanziario 2014 la spesa di 200 migliaia di euro (U.P.B. 1.2.1.3.2 - cap. 105703).
24. Per le finalit di cui all'articolo 1 della legge 14 novembre 2012, n. 203 e successive modifiche ed integrazioni, al fine di rafforzare gli organi preposti alla ri- cerca delle persone scomparse nel territorio siciliano, autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di l0 migliaia di euro.
25. Per le finalit dell'articolo 97 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 425 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 6.2.1.3.1 - cap. 183728), di cui 300 migliaia di euro in fa- vore della Fondazione banco alimentare Onlus e 125 migliaia di euro in favore del Banco opera di carit (U.P.B. 6.2.1.3.2 - capitolo 183797).
47 26. Per le finalit dell'articolo 107, comma 1, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 198 mi- gliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377714).
27. Per le finalit dell'articolo 107, comma 4, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 142 mi- gliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377747).
28. Per le finalit dell'articolo 107, comma 2, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 67 mi- gliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377750).
29. Per le finalit della legge regionale 25 novembre 1975, n. 72 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 582 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 6.2.1.3.1 - cap. 183704).
30. Per le finalit dell'articolo 3 della legge regionale 3 ottobre 2002, n. 14 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata l'ulteriore spesa di 1.800 mi- gliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 9.2.1.3.4 - cap. 373719).
31. Per le finalit dell'articolo 5 della legge regionale 10 dicembre 1985, n. 44 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 550 migliaia di eu- ro per l'anno 2014 (U.P.B. 13.2.1.3.7 - cap. 473733).
32. Per le finalit dell'articolo 6 della legge regionale 10 dicembre 1985, n. 44 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 50 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 13.2.1.3.7 - cap. 377723).
33. Per le finalit della legge regionale 1 febbraio 2006, n. 6 e successive mo- difiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 59 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 13.2.1.3.1 - cap. 473308).
34. Per le finalit dell'articolo 38, comma 4, della legge regionale 18 maggio 1996, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 100 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 13.2.1.3.3 - cap. 473711).
35. Per le finalit della legge regionale 01 febbraio 2006, n. 5 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 300 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 13.2.1.3.7 - cap. 377762).
36. Per le finalit dell'articolo 42, comma 2, della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4, per il perseguimento delle finalit proprie della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, autorizzata per l'anno 2014 la spesa di 130 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377908).
37. Per le finalit dell'articolo l della legge regionale 5 marzo 1979, n. 14 e successive modifiche ed integrazioni, autorizzata la spesa di 400 migliaia di euro per l'anno 2014 (U.P.B. 3.2.1.3.3 - capitolo 377735).
38. Per le finalit di cui al comma 3 dell'articolo 195 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'e- 48 sercizio finanziario 2014, la spesa di 300 migliaia di euro (U.P.B. 1.2.1.3.1 - capito- lo 104523).
39. Per le finalit dell'articolo l della legge regionale 13 luglio 1995, n. 51 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 100 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - capitolo 377727).
40. Per le finalit dell'articolo 42 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 100 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - capitolo 377751).
41. Per il finanziamento delle spese per ricerche e studi sull'assetto del territo- rio e la tutela dell'ambiente, autorizzata, per l'esercizio finanziario 2014, la spesa di 250 migliaia di euro (U.P.B. 12.2.1.3.2 - capitolo 442522).
42. Per le finalit dell'articolo l, della legge regionale 30 dicembre 1980, n. 149, per il perseguimento delle finalit del CESS, Centro siciliano Sturzo, con sede in Palermo, autorizzata per l'anno 2014 la spesa di 120 migliaia di euro (U.P.B. 3.2.1.3.7 - cap. 377808).
Art. 29. Fondo di rotazione per gli interventi straordinari (R.I.S.)
l. Al fine di fare fronte allo stato di grave crisi del settore e di pervenire al ri- sanamento delle gestioni ed al rilancio delle attivit degli enti, associazioni e fonda- zioni a partecipazione pubblica, gli Enti: Teatro di Sicilia Stabile di Catania, Ente Autonomo regionale Teatro Massimo 'Vincenzo Bellini' di Catania, Ente Autonomo regionale 'Teatro Vittorio Emanuele' di Messina, Associazione Teatro Stabile di Pa- lermo, Fondazione Orchestra sinfonica siciliana, Fondazione Teatro Massimo di Palermo, Fondazione Teatro Pirandello Valle dei Templi di Agrigento, Istituto na- zionale del dramma antico di Siracusa, Orestiadi, Ente luglio musicale trapanese e Fondazione 'The Brass group', che non possano far fronte ai debiti certi ed esigibili da parte dei terzi, presentano un piano di risanamento che intervenga su tutte le voci di bilancio strutturalmente non compatibili con la inderogabile necessit di assicu- rare gli equilibri strutturali del bilancio stesso, sia sotto il profilo patrimoniale che economico-finanziario, entro i tre successivi esercizi finanziari. I contenuti indero- gabili del piano sono:
a) la rinegoziazione e ristrutturazione del debito dell'Ente che preveda uno stralcio del valore nominale complessivo del debito esistente al 31 dicembre 2013, comprensivo degli interessi maturati e degli eventuali interessi di mora, nella misu- ra sufficiente ad assicurare la sostenibilit del piano di risanamento nonch gli equi- libri strutturali del bilancio, sia sotto il profilo patrimoniale sia sotto il profilo eco- nomico-finanziario;
b) l'indicazione della contribuzione a carico degli enti diversi dalla Regione siciliana titolari di quote di partecipazione;
c) la razionalizzazione del personale artistico, tecnico e amministrativo;
49 d) il divieto di ricorrere a nuovo indebitamento, per il triennio di riferimento, salvo il ricorso ai finanziamenti di cui al presente articolo;
e) nel caso del ricorso a tali finanziamenti, l'indicazione dell'entit nella misu- ra strettamente necessaria a rendere sostenibile il piano di risanamento nonch le misure di copertura adeguate ad assicurare il rimborso del finanziamento;
f) l'individuazione di soluzioni idonee a riportare l'ente, entro i tre esercizi fi- nanziari successivi, nelle condizioni di attivo patrimoniale e almeno di equilibrio del conto economico;
g) la rivisitazione dei contratti integrativi aziendali in vigore, di concerto con le parti sindacali, che deve risultare compatibile con i vincoli finanziari stabiliti dal Piano.
2. Per le finalit di cui al comma 1 istituito presso IRFIS-FinSicilia S.p.A. un fondo rotativo a gestione separata, a valere sulle risorse libere dei fondi a sua di- sposizione, con dotazione pari a 15.000 migliaia di euro.
3. L'IRFIS-FinSicilia S.p.A. eroga agli enti di cui al comma l, a fronte della presentazione del piano, prestiti per una durata massima di quindici anni a tasso a- gevolato per le finalit indicate dal piano di risanamento presentato ai sensi del comma 1.
Art. 30. Contratti di filiera e di distretto
l. Al fine di favorire lo sviluppo rurale ed un'armonica integrazione tra politi- che economiche e politiche del territorio siciliano, in considerazione che il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 22 novembre 2007 re- lativo a "Condizioni di accesso ai finanziamenti del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca" prevede, all'articolo 9, comma 2, lettera b), che le Regioni e Province autonome possono disporre il cofinanziamento di spe- cifiche iniziative dei contratti di filiera o di distretto, l'Assessorato regionale dell' agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea autorizzato a disporre il cofinanziamento nella forma di contributo in conto capitale, ad integrazione degli incentivi recati dalla norma nazionale, per il sostegno di specifiche iniziative che si realizzano sul territorio regionale.
2. Il contributo in conto capitale concesso dalla regione di cui al comma pre- cedente non pu superare il 25 per cento degli investimenti ammissibili di cui alle tabelle l A, 2 A, 4 A e il 50 per cento degli investimenti ammissibili di cui alle ta- belle 3 A e 5 A dell'allegato A al decreto del Ministero delle Politiche Agricole A- limentari e Forestali 21 aprile 2008, come modificato dal decreto ministeriale 17 febbraio 2009 che fissa le spese ammissibili e i limiti agli investimenti ai sensi dell'articolo 4, comma 2, del decreto 22 novembre 2007. L'ammontare del contribu- to in conto capitale non pu in nessun caso risultare superiore alla somma dei due finanziamenti (agevolato e ordinario), per gli investimenti ammissibili di cui alle tabelle l A e 2 A dell'allegato A al decreto 17 febbraio 2009. La somma del contri- buto in conto capitale, del finanziamento agevolato e del finanziamento ordinario non pu essere superiore all'importo degli investimenti ammissibili. 50
3. La Giunta regionale di governo con apposita deliberazione stabilir le mo- dalit e i criteri per la concessione del cofinanziamento regionale.
4. L'intervento regionale concesso conformemente alla decisione della Co- missione europea relativa all'aiuto di Stato n. N379/2008/Italia.
5. Per le finalit di cui al presente articolo si provvede con le risorse discen- denti dalle assegnazioni della legge 30 giugno 1998, n. 208 e successive modifiche ed integrazioni e dallAccordo di programma quadro Sviluppo Locale attribuite alla Regione Siciliana (U.P.B. 10.2.2.6.55 - capitolo 542055).
Art. 31. Impiego fondi IRCAC in utilizzati
l. Al fine di rendere disponibili le somme impegnate e non utilizzate nel Fon- do unico a gestione separata gestito dall'IRCAC, attinenti alla legge regionale 18 agosto 1978, n. 37 e successive modifiche ed integrazioni, l'IRCAC procede entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente legge e, successivamente, entro il 31 gennaio di ogni anno, ad una verifica dei crediti a medio termine e di e- sercizio, deliberati ai sensi della citata legge regionale, disimpegnando dal citato fondo le somme relative ai predetti crediti concessi e non erogati da oltre due anni e i relativi provvedimenti concessivi, adottati dall'IRCAC e/o dalla Regione siciliana, si intendono revocati.
2. Le somme disimpegnate ai sensi del comma l, al netto di eventuali com- missioni spettanti all'IRCAC per la gestione dei medesimi, restano nella dotazione del Fondo unico di cui all'articolo 63 della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6, ge- stito dall'IRCAC per essere destinate a nuove iniziative in materia di sviluppo e oc- cupazione, a carattere innovativo, nel settore della cooperazione mutualistica del terzo settore e delle cooperative che gestiscono aziende agricole e terreni confiscati alla mafia e alle attivit previste dal Fondo unico a gestione separata gestito dall'I- stituto, fatta eccezione per l'importo di 25.000 migliaia di euro che versato, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, in entrata al bilan- cio regionale per essere destinato agli interventi previsti dall'articolo 13, comma 2 della presente legge.
Art. 32. Nuove iniziative per favorire lo sviluppo
1. L'IRFIS-FinSicilia S.p.A. autorizzato a destinare 25 milioni di euro di di- sponibilit liquide, pari all' 8,6 per cento circa della dotazione patrimoniale com- plessiva al 13 giugno 2014 del fondo di cui ali' articolo 61 della legge regionale 28 dicembre 2004, n.17 e successive modifiche ed integrazioni, a capitale sociale inte- ramente posseduto dalla Regione, nel rispetto della normativa di vigilanza della Banca d'Italia.
2. L'IRFIS-FinSicilia S.p.A. autorizzato a destinare ulteriori 30 milioni di euro di disponibilit liquide, pari al 10,4 per cento circa della dotazione patrimonia- le complessiva al 13 giugno 2014 del fondo di cui all'articolo 61 della legge regio- nale 28 dicembre 2004, n.17 e successive modifiche ed integrazioni, a patrimonio 51 proprio, da utilizzare per la copertura quale garanzia diretta di operazioni di provvi- sta finanziaria da attivare presso la BEI ed altri istituti nazionali ed internazionali pubblici, da destinare alla concessione di credito a favore delle imprese operanti in Sicilia, a fronte di progetti di investimento e di sviluppo.
Art. 33. Copertura finanziaria
l. Per l'esercizio finanziario 2014, quota parte del gettito derivante dalla mag- giorazione dell'aliquota dell'Imposta regionale sulle attivit produttive e dell'addi- zionale regionale all'Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) di cui all'ar- ticolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e successive modifiche ed integrazioni, destinata ai sensi dell'articolo 2, comma 80, della legge 23 di- cembre 2009, n. 191 e successive modifiche ed integrazioni, in aggiunta alle finalit previste dal comma 12 dell'articolo 3 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, sino all'importo di 33.985 migliaia di euro, al finanziamento della compartecipazio- ne regionale, di cui all'articolo 1, comma 830, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, della spesa sanitaria relativa alla quota indistinta delle disponibilit finanziarie per il Servizio Sanitario nazionale, quale servizio pubblico essenziale.
2. Ai maggiori oneri derivanti dalle autorizzazioni di spesa di cui agli articoli della presente legge per l'anno 2014, pari a 553.237 migliaia di euro, esclusi gli o- neri previsti dall'articolo 4, e dall'articolo 13, comma 2, si provvede:
a) per l'importo di 362.093 migliaia di euro per l'anno 2014, di 72.006 mi- gliaia di euro per l'anno 2015 e di 117.912 migliaia di euro per l'anno 2016, me- diante utilizzo delle risorse iscritte in bilancio, che si sono rese disponibili a seguito della non operativit delle relative previsioni di spesa in conseguenza all'impugna- tiva del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana della legge regionale 28 gennaio 2014 n, 5 ed a seguito delle disposizioni dell' articolo 4 della presente legge che sopprime l'Allegato 2 di cui all'articolo 4, comma 3, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5;
b) per l'importo di 33.985 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante utilizzo delle risorse regionali derivanti dall'applicazione delle disposizioni di cui al comma l;
c) per l'importo di 25.000 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante riduzione della spesa relativa al finanziamento della compartecipazione regionale agli obietti- vi del Piano Sanitario nazionale di cui all'articolo 9 della presente legge. Fermo re- stando quanto previsto al successivo comma 3;
d) per l'importo di 111.615 migliaia di euro per l'anno 2014 e di 111.616 mi- gliaia di euro per l'anno 2015 mediante riduzione dell' autorizzazione di spesa pre- vista dall'articolo 2, comma 3 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 e succes- sive modifiche ed integrazioni, in relazione alle disposizioni dell' articolo 3 della presente legge;
e) per l'importo di 2.000 migliaia di euro per l'anno 2014 mediante utilizzo delle risorse iscritte in bilancio, che si sono rese disponibili a seguito della non ope- rativit delle relative previsioni di spesa in conseguenza all'impugnativa del Com- 52 missario dello Stato per la Regione Siciliana della legge regionale 11 giugno 2014 n. 13;
f) per l'importo di 12.294 migliaia di euro l'anno 2014 mediante utilizzo delle risorse di cui all'articolo 4, comma 2, lett. c) della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, in relazione alla diversa copertura finanziaria prevista disposizioni dell'articolo 4 della presente legge;
g) (Stralciato dalla Presidenza dellAssemblea).
3. La autorizzazione di spesa di cui all'articolo 11 nella misura di 12.000 mi- gliaia di euro e quella di cui all'articolo 12 nella misura di 13.000 migliaia di euro sono subordinate all'intesa di cui all'articolo 9 della presente legge.
Titolo IV Disposizioni varie
Art. 34. Soppressione e liquidazione dell'IRIDAS
l. L'Istituto regionale per l'integrazione dei diversamente abili di Sicilia (IRIDAS) di cui all'articolo 48 della legge regionale del 14 maggio 2009, n. 6, soppresso alla data di pubblicazione della presente legge.
2. Il Presidente della Regione siciliana, su proposta dell' Assessore regionale per l'istruzione e la formazione professionale, nomina un commissario liquidatore ai fini degli adempimenti connessi.
Art. 35. Societ partecipate
l. E' istituito presso l'Ufficio speciale delle societ in liquidazione l'albo dei dipendenti delle medesime societ in liquidazione a totale o maggioritaria parteci- pazione regionale.
2. Nel suddetto albo devono essere iscritti tutti i dipendenti attualmente in servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato presso le societ in liquidazione, assunti prima del 31 dicembre 2009 e con servizio effettivo di al- meno tre anni consecutivi a tale data.
3. Saranno esclusi dall'albo i dipendenti non in possesso dei superiori requisiti soggettivi, nonch quelli assunti in violazione alle vigenti disposizioni regionali e statali in materia di reclutamento di personale e divieti di assunzioni.
4. Le societ di cui al comma 1 dell'articolo 20 della legge regionale 12 mag- gio 2010, n. Il e successive modifiche ed integrazioni, per sopperire ai propri fabbi- sogni di personale, come scaturenti dai contratti di servizio stipulati con gli enti soci committenti, dovranno attingere all'albo del personale di cui al comma 1 nel rispet- to dell'analisi del fabbisogno e della sostenibilit finanziaria.
53 5. Ai fini di cui al comma 4, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla en- trata in vigore della presente legge, le societ a totale o maggioritaria partecipazio- ne della Regione siciliana di cui al comma 1 delle legge regionale 11/2000 , tra- smettono all'Ufficio speciale delle societ in liquidazione e alla Ragioneria Genera- le della Regione un'integrazione al piano previsto dall'articolo 20, comma 2, della legge regionale n. 11 del 2010 con la individuazione del numero dei soggetti inseri- to nell'albo di cui al comma 1 che, in base ai rispettivi fabbisogni e nei limiti finan- ziari previsti nei propri bilanci, intendono assumere. La predisposizione dei predetti piani deve essere effettuata nel rispetto dei limiti e dei vincoli finanziari previsti dalla vigente legislazione.
6. Al personale assunto sar riconosciuto il trattamento giuridico ed economi- co previsto dal contratto collettivo applicato, nel rispetto dei limiti di cui all'articolo 31 della legge regionale 6/1997.
7. Le societ in liquidazione, decorsi trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, dovranno attivare senza indugio le procedure previste dalla legge n. 223 del 1991 e successive modifiche ed integrazioni, o in alternativa, ove non sus- sistano i requisiti dimensionali previsti dalla citata normativa, le procedure di licen- ziamento individuale per giustificato motivo oggettivo.
8. Restano ferme le disposizioni normative in materia di limitazione e ridu- zione dei trattamenti giuridici ed economici del personale di tutte le societ a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, nonch le direttive a tal uopo in pre- cedenza adottate dalla Giunta regionale di governo con propria deliberazione nell' ambito delle misure di cosiddetta spending review, ed i limiti imposti dall'articolo 31 della legge regionale 6/1997. Resta, altres, fermo il divieto assoluto di ricono- scere qualunque eventuale differenza tra il maturato economico, a qualunque titolo, in godimento del suddetto personale e il trattamento economico spettante al perso- nale regionale.
9. Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge gli orga- ni di amministrazione delle societ che non hanno gi provveduto a quanto previsto dal comma 8, adottano, pena la decadenza, le necessarie iniziative ed atti per l'eli- minazione dei trattamenti difformi ed illegittimi con contestuale recupero degli in- debiti.
10. E' consentita per la copertura dei posti vacanti nelle dotazioni organiche, l'attivazione delle procedure di mobilit volontaria fra le societ a totale o maggio- ritaria partecipazione della regione siciliana.
11. Le limitazioni di cui al 4 comma dell'articolo 20 della legge regionale n. 11 del 2010 e successive modifiche ed integrazioni non si applicano alla seguenti societ: Riscossione Sicilia S.p.A., IRFIS fin Sicilia s.p.a, AST S.p.A e Sicilia e Servizi S.p.A.
Art. 36. Modifiche alla legge regionale 1 agosto 1977, n. 80 (Stralciato dalla Presidenza dellAssemblea)
Art. 37. 54 Abolizione licenza trebbiatura e sgranatura meccanica
1. Per l'esercizio dell'attivit di trebbiatura e sgranatura meccanica dei cereali e delle leguminose da granella, di cui al Regio decreto legge 23 aprile 1942, n. 433 ed al Decreto legislativo luogotenenziale 3 luglio 1944, n. 152, non richiesta alcu- na licenza.
Art. 38. Norme in materia di trasparenza e di pubblicit dell'attivit amministrativa.
1. Le somme autorizzate dall'articolo 55 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 ed impegnate nell'esercizio 2013 possono essere riprogrammate nell'anno 2014 per l'espletamento delle funzioni di informazione e di comunicazione previste dal medesimo articolo 55.
2. Le societ a totale o maggioritaria partecipazione della Regione pubblicano i bilanci, per estratto, sui quotidiani regionali aventi maggiore diffusione in numero di 20 copie nella Regione e su quotidiani nazionali con redazione in Sicilia, ed inte- gralmente nei rispettivi siti istituzionali.
Art. 39. Norme in materia di contributo alle spese di viaggio e soggiorno degli assistiti residenti nelle Isole Minori
l. I benefici previsti dalla legge regionale 13 agosto 1979, n. 202 e successive modificazioni ed integrazioni si applicano agli assistiti residenti nelle isole Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria anche nei casi di ricorso a luoghi di cura pub- blici e privati, accreditati e contrattualizzati con il SSN, ubicati nel territorio dell'i- sola di Sicilia, qualora la necessit del ricorso a tali luoghi di cura sia stata preven- tivamente riconosciuta con le modalit previste dagli articoli 14 ter, 14 quater e 14 quinquies della legge 3 giugno 1975, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni.
Art. 40. Adeguamento normativo in materia di regolamentazione "de minimis"
l. Il rinvio al regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 di- cembre 2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore pubblicato nella GUUE L379 del 28 dicembre 2006, previsto nelle norme di seguito indicate, va riferito al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea agli aiuti "de minimis" pubblicato nella GUUE L352 del 24 dicembre 2013:
a) articolo 16 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come modificato dagli articoli 19 e 20 della legge regionale 26 febbraio 2010, n. 3, e dall' articolo 5 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
b) articolo 17 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come modificato dall'articolo 9 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 13, dal comma 11 dell'ar- ticolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, e dall'articolo 6 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25; 55
c) articolo 18 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come sostituito dall'articolo l0 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 13, e come modificato dal comma 12 dell' articolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, e dall'articolo 3 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
d) lettera h nonies del comma l dell'articolo 4 della legge regionale 22 dicem- bre 2005, n. 19, come introdotta dal comma 27 dell'articolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11;
e) articolo 7 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
f) articolo l0 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
g) articolo 15 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
h) articolo 31 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25.
2. Il rinvio al regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione del 15 di- cembre 2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore pubblicato nella GUUE L379 del 28 dicembre 2006, previsto nelle norme di seguito indicate, va riferito al regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo pubblicato nella GUUE L352 del 24 dicembre 2013.
- articolo 16 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come modificato da- gli articoli 19 e 20 della legge regionale 26 febbraio 2010, n. 3, e dall' articolo 5 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
- articolo 17 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come modificato dall'articolo 9 della legge regionale 29 dicembre 2010, N. 11, e dall' articolo 6 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
- articolo 18 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, come sostituito dall'articolo l0 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 13, e come modificato dal comma 12 dell' articolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, e dall'articolo 3 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
- comma 8 dell' articolo 80 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 come sostituito dal comma 5 dell'articolo 28 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
- articolo 7 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
- articolo 13 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
- articolo 15 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25;
56 - articolo 31 della legge regionale 24 novembre 2011, n. 25.
Art. 41. Abrogazione e modifiche di norme
1. All'articolo 16 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, il periodo "pari a 5.000 migliaia di euro" sostituito dal periodo "per l'importo di 4.500 migliaia di euro".
2. All'articolo 35, comma l, della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 le pa- role "in strutture presso ciascun Assessorato regionale funzionalmente dipendenti dal predetto Ufficio e," sono sostituite dalle parole "in otto strutture alle quali,"
3. All'articolo 1 della legge regionale 9 dicembre 2013, n. 23 aggiunto il se- guente comma: 1 bis. Il Ragioniere generale autorizzato ad effettuare le variazio- ni compensative di bilancio tra i capitoli di cui al comma 1, in relazione all'effettivo costo dei servizi da effettuare in favore dell 'Amministrazione regionale o degli enti del settore sanitario sulla base delle convenzioni di servizio, su richiesta dei compe- tenti dipartimenti regionali..
4. Al comma l0 dell'articolo 6 della legge regionale n. 5 del 2014 le parole "entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge" sono sostituite dal- le parole "entro il 30 Settembre 2014".
5. Sono abrogati i commi 6 e 7 dell'articolo 12 della legge regionale 14 giu- gno 1983, n. 68 e successive modifiche ed integrazioni.
6. E' abrogato il comma 6 dell'articolo 56 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2 e successive modifiche ed integrazioni.
Art. 42. Lotta alla mafia ed alla criminalit organizzata (Stralciato dalla Presidenza dellAssemblea)
Art. 43. Proroga di termini per la realizzazione di programmi di edilizia agevolata e convenzionata
1. I termini di cui al comma 78 dell'articolo 11 della legge regionale 9 mag- gio 2012, n. 26, per l'inizio dei lavori da parte delle cooperative edilizie inserite nel- la graduatorie di definizione dei bandi redatti ai sensi delle leggi 5 agosto 1978, n. 457 e 11 marzo 1988, n. 67 sono prorogati al 31 dicembre 2014.
2. I termini di cui al comma 79 dell'articolo 11 della legge regionale 9 mag- gio 2012, n. 26, per l'inizio dei lavori da parte delle imprese inserite nelle graduato- rie di definizione dei bandi redatti ai sensi delle leggi 5 agosto 1978, n. 457 e 11 marzo 1988, n. 67 sono prorogati al 31 dicembre 2014.
57 3. All'articolo 47, comma 17 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 le parole "30 giugno 2014" e "dall' 1 luglio 2014" sono rispettivamente sostituite dalle parole "31 dicembre 2014" e "dall1 gennaio 2015".
Titolo V Gestione diretta dei sinistri derivanti da responsabilit civile degli enti del servizio sanitario regionale (Stralciato dalla Presidenza dellAssemblea)
Art. 44. Norma finale
1. La presente legge sar pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione si- ciliana ed entrer in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione.
12. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.