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L'UOVO DI GUFO
- ::. bero c'e un buco. Nel buco c'e la casa di Gufo.
--= eil vicino diVolpe e Lepre.
- arda II!
- _ ai letto anchetu?
io nuovo?
- =he cosa sara?Voglio andare a vedere! -
= Lepre.
nch'io- diceVolpe.
;mbum bam!
- Ssst! Ho un nuovo,se no si sveglia!Veni'te.
Guardate.Ll in quella scatola. Non e carino?
- Un nuovo? Esarebbe quello?
- Ma e un uovo!
- Come dicevo: un nuovo.
- Come sei buffo,Gufo- diceVolpe.- L:ha.i scritto sbagliato.
Uovo comincia con la U, non con la N.
- Oa dove viene quell'uovo? Oi chi e? Chi te I'ha dato?
- Era davanti alia mia porta- dice Gufo,- quindi e mio.
- Non e possibile- dice Lepre.
- Ah, no? - sbuffaGufo offeso.- Edi chi e
allora?Tuo,forse, Lepre?
o tuoforse,Volpe? Oi chi e?
Oi chi? Era davanti alia mia porta,
quindi e mio. 10 sono il papa dell'uovo!
Stai molto attento,Gufo!
- Trattalo bene, Gufo!
- Le uova sono fragili, Gufo!
Gufo cova I'uovo da una settimana.
Si mette un po' COS! e un po'coli.
L:uovo gli piace molto. ECOS! liscio e bianco.
Ogni tanto gli parla. Va avanti COS!
peruna settimana,e ancora
unasettimana, e ancora una settimana.
Ma poi, un giorno...
- Oh, Lepre,vieni, presto!- strilla
Gufo.- II mio uovo sta male! Estrano,
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_'\I\',
-
- r
-
:Jra l'animal1e si togl1ie il guscio dallatesta.
10 10 chiamo Pio.
--=:-::oIa di quae di la e dice"pio"! Che cosa
=:::vo fare? C'e qualcosa che non va!
- giusto che sia cosl - di,ce Lepre.-
:)n sta malle. Si apre,viene fuori.
-
- '\Jon devi dire dove, macosa!
= viene fuori dall'uovo di Gufo?
- 5sst! - dice Lepre- Lo senti anche tu,
pe? Etu, Gufo?
- :Jio pio! Pio pio!
- :Jio pio! - dice I'uovo di nuovo.
=- Joi corre daGufo.
- Inanimale! Un animale! - strilla Gufo.- Un animale
=::I un guscio sullatesta! Questo animale Sl e mangiato ill mio uovo!
e cOSI furioso, cOSI furioso...
- '\Jo, Gufo,non farlo! - grida Lepre.- Equello il tuo uovo,non fargli del male.
-
- Oh!- diceVolpe.
- -\h! - dice Lepre.
=: Inanimale cosl carino,
=: :::operto di piume gialle.
'" 'I"
=_Ice PIO, piO.
:. n gufo? No.
=: volpe? No.
- . I 7 N
-= _.na epre, o.
=s'e allora? Lepre eVolpe
- ::: I 10 sanno.
Gufo dice:-
,::nl, Pio.Vieni,t:i do un bacio.
-= :J bacia. Ben dieci volte,
_- via Vanden Heede, Cia (heVolpe disse a Lepre,
:obri Editori
o
Se togli la prima lettera a G:.JfO eccolo trasformato In un LFO;
un L G diventa un G . Trova tu altri esempi.
-_lANG: leggere e comprendere un testa narrativo; giocare con Ie parole.
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COME FU CHE: AL DROMcDARIO
SPUNTO LA GOBBA
Agli inizi del mondo, il Dromedario
viveva nel deserto ed era molto pigro.
Quando qualcuno gli rivolgeva la parola,
rispondeva solo: - Bah!
Un giorno ando da lui il Cavallo
e gli disse: - Metti la sella in groppa
e tieni il morso in bocca e comincia
a lavorare come tutti noi.
- Bah! - fece il Dromedario.
Poi ando da lui il Cane: - Dromedario,
anche tu devi fare la guardia.
- Bah! - fece il Dromedario.
Poi fu la volta del Bue, che disse
al Dromedario: - Vieni ad arare.
- Bah! - fece il Dromedario.
Allora il Caval'lo, il Cane e il Bue
andarono a dire tutto all'Uomo.
E l'Uomo rispose: - Mi spiace per voi,
ma se questa bestia-Bah! del deserto
non vuole lavorare, dovrete fare anche la sua parte.
I tre andarono su tutte Ie furie e chiamarono in aiuto il Genio del deserto.
II Genio arrivo in una nuvola di polvere, ascolto quello che avevano da dire
ed esclamo: - Caspita! Adesso glielo do io il suo "Bah!"
Iii Genio si awolse nel suo mantello di polvere e in un istante
fu davanti al Dromedario.
-
-
-
hanno dovuto faticare
molto di piG -
continuo
il Genio.
M'j dicono che sei pigro e che non vuoi lavorare. Evero?
Bah! - fece il Dromedario.
Per colpa tua, il Cavallo, il Cane e il Bue
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di padre in figlio.
- Bah! - fece il Dromedario.
- Se io fossi in te, non risponderei piu COSI - 10 awiso II Genio. - Avanti,
a lavorare.
a il Dromedario ripete "Bah!" una volta di troppo. Non appena I'ebbe fatto,
:. sua groppa com1incio a gonfiarsi, a gonfiarsi fino a formare una grande,
:: orme ... gob-bah!
- -ceo il premio per la tua pigrizia e per aver costretto gli altri a lavorare
:: posta tuo. Adesso vedi di darti da fare.
- E come faccio, con questa cosa sul'la groppa?
- Efatta apposta - gli spiego il Genio. - Grazie alia tua gobba riuscirai a lavorare
'-- giorni di fila, senza mangiare ne bere.
raggiunse sbuffando il Cavallo, il Cane e il Bue e da quel giorno
e sempre comportato bene.
:J Jdyord Kipling, Storie proprio COS! rid. e odott., Mondodori
Rispondi.
La leggenda e un
Qual e I'elemento reale
racconto antichissimo,
che si vuole spiegare?
tramandato oralmente
E la spiegazione fantastica?
:-.ll,LIANO: leggere e comprendere un testo narrativo (la leggenda); riconoscere
:: struttura e gli elementi essenziali.
I
z ~
"
-
LA CASA DELLA TARTARUGA
Un giorno Brahma,signore degli dei, decise di sposarsi e invito alia sua festa
di nozzetutte Ie creature viventi: quelle che camminano su due zampe 0 piG,
[
quelle che volano, quelle che strisciano, quelle che nuotano.. .
Tutti gli invitati arrivarono all'oragiusta, ans'iosi
di assistere alia festa.Tutti... tranne \aTartaruga.
Lei arrivo un/oradopo,e Brahma Ie lancio un'occhiataccia.
- Aspettavamo solo te permetterci atavola!
Come mai hai fatto cosl tardi?
ElaTartaruga,tranquilla:- Sai com'e,grande Signore...
stavo cosl comoda a casa mia,
che continuavo a rimandare il momenta di uscire.
Non c'e nulla di piG bello della propriacasa, dico io!
- Vuoi percaso dire che la tuasudiciatana e meglio del mio palazzo?
grido Brahma,che adesso eraveramente arrabbiato.
I
LaTartaruga sorrise e fece segno di Sl con la testa.
. - Bene! - esclamo Brahma.- Visto che tieni tanto alia tua casa, d'ora in poi
Lte la porterai appresso giorno e notte,dovunque andrai!
Edaquel giorno laTartarugava peril mondo portandosi la casa sulla schiena.
Francesco Lozzoroto. La pr-incipessa di CI-istallo - Storie. leggende e fiabe della Sri Lanka. Ivlondodori
Spiegazione fantastica
Etemento reate
La teggenda, come it racconto,
ha la seguente struttura:
'1_ inizio;
2.. svolgimento;
J. finale.
La leggenda eun racconto che spiega
con \a lantas1a C\uetto che gt1 antkhi
non riLJscivano a spiegare scientificamente.
ITALIANO: Je9gere e comprendere un testo narrativo (Ia leggenda); riconoscere
la struttura e gli elementiessenziali.
EVVIVA LA REiSl A
Quando fu a mezzastrada
Mamma,mia cara mamma,
Yk. et;;\ t
;
Nellacitta di Mantova
c'e una ragazza bella,
il re che I'ha saputo
vuole andare avederla.
Esi vest! da povero
col suo mantello rosso,
monto sui suo cavallo
e via se ne ando.
la sua bella incontro
e chiese I'elemosina
e lei gliela dono.
guardalo quel villano
mi ha chiesto I'elemosina
e mi ha stretto la mano.
Figlia di quindici anni
lascialo pure andare
e un pelfegrino povero
che chiede carita.
Erimonto a cavallo
e via se la porto.
Arrivano aile porte
tutti isoldati in pie:
Evviva la regina
Evviva la regina
Evviva la regina
sposa del nostro reo
Ascolta e canta con i tuoi compagnl.
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MUSICA: riprodurre una melodia.
Eestate.
PIAZZA DI VOLPEDO (1888)
di Giuseppe Pe\i2.2.a
Equasi mezzogiorno
e Ie vie del vecchio
paese sono deserte
perche nessuno osa
sfidare il gran caldo.
In cielo si fanno
e disfanno nuvole
leggere, che, non
promettono pioggia.
I muri delle case
riflettono la ,Iuce
accecante.
Ci sono quadri
che trasmettono
una sensazione.
..
Quali sono
gli elementi
del quadro riprodotto
che trasmettono
una sensazlone
di caldo?
Usando Ie tempere prova a realizzare un d1ipinto "caldo"
e uno, invece, "freddo"; uno che esprima tristezza
e uno che esprima allegria.
ji2 =E IMMAGINE: leggere un quadro; riconoscere i colori "caldi" e "freddi".