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La violenza e le regole - Toscano

Interpretare la violenza: capirne le cause Ma spesso spiegazioni riduzioniste:


economicismo marxista: ogni violenza collettiva e organizzata, quali che siano le
sue motivazioni apparenti, riflette uno scontro di interessi concreti, su poste in
gioco di natura economica.
It's economy, stupid!!-Clinton.
Critica Raymond Aron : non si pu pensare che l'uomo sacrifichi le sue passioni ai
suoi interessi
antropologica: la guerra e la violenza organizzata, sono rifletto di una terribile
passione radicata nella stessa natura umana.
!e vogliamo affrontare il problema della violenza va presa come premessa che le
relazioni internazionali sono un intreccio di interessi, idee e passioni "Hassner#.
$li interessi spesso non si presentano sulla scena nella loro cruda realt%, ma tendono a
rivestirsi di idee, a giustificare pretere attraverso un'articolazione di motivazioni
ideologiche.
&ermarci alla sola interazione fra interessi e idee non ' sufficiente a interpretare il
comportamento dell'uomo come animale sociale, sorpattutto riguardo la violenza.
(uello che serve per preparare la violenza sono piuttosto le passioni, senza le quali le
idee restano inerti.
)nche gli interessi devono tradursi in passione per attraversare la soglia della violenza,
si pensi all'avidit, ' una passione per l'interesse.
Inoltre si deve parlare dell'identit: un'esigenza universale, ma la sua affermazione si
traduce in violenza laddove, sotto la spinta di una minaccia, si carica di passione ed
esige a ogni costo e con ogni mezzo il riscatto dall'umiliazione del riconoscimento
negato.
La divisione del mondo: dopo la fine dell'*+!! e del sistema comunista, la grande
divisione ,st--vest ' stata sostituita con Nord-Sud.
.obbiamo chiederci quali siano i meccanismi della violenza estrema che caratterizzano
questi due mondi/ una classica dicotomia vede Nord=interessi e Sud=cultura. ,' per
criticabile come visione, infatti anche chi economicamente potente ha una cultura
forte, un'ideoloia. .all'altra parte, anche ruppi del cosidetto !ud "vedi Islam# hanno
interessi economici.
Ci che realmente spiega l'ondata di violenza cos0 aggressiva della contemporaneit% ' la
paura, una paura ossessiva e costante.
!olo la paura di una minaccia alla propria sopravvivenza e del proprio gruppo e l'odio che
ne consegue verso la minaccia, pu spiegare un numero elevato di normali esseri umani
che fanno a pezzi un altro gruppo di persone indifese, come in +uanda.
- pensiamo ai dibattiti aperti circa la tortura dei terroristi, sopattutto nel periodo della
$uerra &redda, da eminenti giuristi e libera )mericani1
Come dice la teoria della ticking bomb: da "ualche parte stata collocata una #om#a a
oroloeria, il nostro eroe deve salvare la comunit trovando l'ordino in tempo$ %a se
venisse catturato dai terroristi che hanno piazzato la #om#a& 'erch( non usare oni
mezzo per sapere dove si trova&
Il punto zero della politica per i singoli focalizzati sulla difesa della loro vulnerabilit%,
diventa il punto di partenza per il potere.
2a quale paura legittima il potere1
auman ritiene che gli !tati non devono pi3 garatire un intervento programmatico
contro l'insicurezza dei mercati e devono cercare altri tipi di vulnerabilit% su cui basare
la loro legittimit%. (uesta soluzione pare essere la minaccia alla sicurezza personale.
(uindi il !el"are state viene sostituito dal securit# state.
Il rapporto istituzioni4potere ' al centro del discorso sulla possibilit% di gestire la
violenza.
I sostenitori della scuola realista ritengono che ben difficilmente le comunit% umane
sarebbero in grado di mantenere una coesione se non ci fosse una minaccia esterna. 2a
quindi una comunit% internazione organizzata istituzionalmente su basi multiple,
imploderebbe senza un elemento unificante come un nemico1
5o, le sfide e i nemici non mancano, anche se non identificabili con dei gruppi precisi/ si
pensi agli squilibri economico-sociali, alla droga, al deterioramento ambientale e alle
grandi pandemie.
erlin ha tracciato la distinzione tra:
Libert positiva: libert% di. )gire politicamente, costruire istituzioni, partecipare
e agire al di l% della sua sfera privata, per trasformare tutta la realt% e il contesto
della sua azione individuale.
Libert negativa: libert% da. $arantisce all'individuo una sfera all'interno della
quale ' libero da ogni ingerenza e si autodetermina, potendo persiguire le sue
finalit% economiche, culturali e personali.
6er 7erlin ' migliore la libert% negativa, ma oggi possiamo affermare che sono entrambi
validi, ma per quel che riguarda il mondo sviluppato odierno "e non l'Inghilterra del 88
sec# il pro#lema principale della violenza e delle sue reole, proviene dalla li#ert
neativa.
*na focalizzazione eccessiva e squilibrata sulla sfera di libert% negativa, comporta un
problema di fondo: se non introduciamo regole e istituzioni che possono solo essere
fornite dalle libert% positiva, ' anche nella dimensione negativa che possono sorgere i
conflitti da cui scaturisce la violenza.
$ terrorismi
Il nuovo terrorismo globale si differenzia radicalmente da quelli che l'hanno
preceduto. 2a un dato li accuma: le motivazioni ideoloiche e il proetto
politico dell'(lite terrorista non sono necessariamente condivise da
fiancheiatori o simpatizzanti, la cui esistenza risulta indispensa#ile per
portare avanti "ualsiasi diseno di violenza$
%rab Human &evelopment 'eport: tre rapporti del 6rogramma di !viluppo delle
5azioni *nite, dove un gruppo di economisti arabi hanno messo a fuoco le radici
di arretratezza economica dei 6aesi arabi.
!ono state individuate due carenze:
overnance sotto il profilo della partecipazione, della libert%,
della responsabilit% dei governanti verso i governati
mancata interazione delle donne nella societ% e nell'economia
mancato accesso alla conoscenza
)a mancanza di "ueste cose si traduce in esclusione dal #enessere, umiliazione e
emarinazione. In una cultura che coltiva il nostalgico ricordo di glorie strappate
dal dominio estero, viene identificata la responsa#ilit della decadenza viene
divisa tra soetti interni ed esterni. 9a violenza viene principalmente indirizzata
verso il nemico esterno.
$l deus ex mac(ina responsabile dell)arretramento economico e della
corruzione dei dirigenti* viene demonizzato e personi"icato nell)+ccidente,
,' come se quelli che noi percepiamo come minaccia, rispondessero a ci che loro
reputano minaccia.
In un paper, due studiosi americani -rueger e Maleckova sono arrivati alla conclusione
che il sostegno attivo al terrorismo non diminuisce fra i gruppi con pi3 alto livello di
istruzione.
!econdo i loro dati, un alto livello di vita ha una correlazione positiva con la militanza
*ez#ollah.
)'adesione al terrorismo non si spiea con la povert o l'innoranza, ma come risposta a
determinate situazioni politche e sentimenti di frustrazione e perdita di dinit.
In un articolo che pubblicarono nel :;;< sul 5e= >or?er spiegano che i suicidal #om#ers
sono spesso di buona famiglia o che, quando non sono clandestini, hanno occupazioni
che procurano reddito.
Il nuovo terrismo ha come #ersalio la sicurezza deli !tati
5on appertiene al sistema degli !tati, ma frutto avanzato della lo#alizzazione:
opera come una rete utilizzando operazioni finanziare transnazionali. $li indivisui
che ne fanno parte hanno abbandonato la loro identit% e le loro finalit% nazionali,
per aderire, spesso fino alla morte, alla causa globale
5on ' questione di fini ma di mezzi$
5on si definisce sulla base della legittimit% della causa perseguita, ma in base alla
natura del bersaglio: un #ersaio privo di valore militare ma che possiede un
forte valore sotto il profilo politico+psicoloico$
,siste quello che si definisce terrorismo di Stato: li !tati possono commettere
azioni che hanno modalit e finalit di tipo terrorista, nel senzo di condurre
operazioni militari mirate a pieare la volont del nemico, colpendo o#iettivi
civili.
.ome de"inire il terrorismo/ ,' dal <@A: che l'-nu tenta di rispondere a questo
interrogativo. 9a mancanza di una definizione costituisce un problema per creare
un'effettiva collaborazione internazionale istituzionale.
9'%rticolo $ della .onvenzione di +uagadougou sulla lotta al terrorismo internazionale
dell)+ic recita che "ualsiasi atto o minaccia di violenza, "ualsiasi siano i motivi, al fine
di un piano criminale atto a terrorizzare o minacciare di pericolo le vite, l'onore, la
sicurezza e la li#ert di un altro ruppo, terrorismo$
2) il $$ art, pone una falla: la lotta dei popoli, anche "uella armata, al fine di
li#erazione e autodeterminazione in conformit con i principi di diritto internazione,
non considerata terrorismo.
(uindi l'idea che i movimenti di liberazione nazionale possano usare anche mezzi
terroristi ' difesa. 2a possiamo immaginare un articolo della Convenzione sul $enocidio
del <@BC, dove si sottraggono alla definizione di crimine di genocidio gli atti commessi
nel quadro di lotta di liberazione nazionale1
9a .arta dell)+N0 consacra la democrazia: si pu, definire terrorista "ualsiasi ruppo
che usi la violenza contro un overno democratico$ 2a quindi un partigiano che uccide
un gruppo di bambini della $ermania nazista non ' un criminale1
.ome combatterlo/ ,' necessario un lavoro di intellience, cooperazione fra organi
antiterroristi a livello internazionale, controllo delle operazioni finanziarie, strategie
politiche tese a sottrarre ai terroristi i consensi.
1revenire la violenza
9'art, 22 della .arta delle Nazioni 0nite indica gli strumenti che possono essere messi
in atto per prevenire i conflitti: neoziati, commissioni d'inchiesta, mediazione,
conciliazione, ar#itrato, reolamento iudiziario, ricordo a aenzie reionali o altri
mezzi pacifici$
9'azione di prevenzione per essere efficace dovrebbe essere iniziata quanto pi3
possibile, nelle primissime fasi del conflitto.
9o scopo: affrontare le cause profonde che sono alla radice dei sintomi politici
immediati del conflitto.
7isogna sottolineare che le condizioni socioeconomiche possono essere un'importate
premessa della violenza, ma di per sD non la producono.
5ei casi particolari dei conflitti non tradizionali, dai separatismi alle guerre etniche,
prevenire significa dimostrare che le rivendicazioni di un gruppo verso un altro, possono
essere perseguite con mezzi non violenti.
0n)agenda internazionale per la prevenzione:
Il potere implica responsabilit%: ' necessario che i 6aesi che hanno maggior peso
politico si assumano le responsabilit% di sottoporre la propria azione internazione
a un esame di impatto conflittuale.
Cultura della prevenzione
Cultura del dialogo
+esponsabilit% dei soggetti non governativi, quali aziende e grandi gruppi
transnazionali, attraverso anche accordi come il -lo#al .ompact "<@@@#, al fine di
promuovere una governance mondiale con azioni da condurre in campo di diritti
umani, sindaca e am#iente.
Sanzionare la violenza
!e prendiamo come riferimento il periodo dopo la II $2 ' perchD ci sono due eventi
fondamentali riguardo la violenza e le regole internazionali: la "ondazione delle Nazioni
0nite e il 1rocesso di Norimberga.
+iguardo il diritto penale per, ' necessario parlare di .orte 1enale $nternazionale:
chiarisce il termine crimine di uerra specificando che pu, avvenire anche "uando il
soetto che lo commette non uno !tato$
9a distinzione tra conflitti interni o internazionali viene abolita, poichD non ' la natura
del soggetto responsabile a determinarlo, ma la sostanza dei diritti da proteggere: quelli
delle vittime.
(ual ' la distinzione per tra diritti umani e diritto umanitario1 9a differenza
fondamentale sta nel fatto che ildiritto umanitario 3 nato per regolare i con"litti
bellici "ra Stati-nazione, mentre i diritti umani si occupano del trattamento che gli
Stati riservano ai propri cittadini, in particolare della violenza che usano nei loro
confronti.
9a Cpi ha trovato resistenze di varia natura: limita la sovranit nazionale, risc(io di
strumentalizzazione politica, risc(io di polarizzazioni a "ronte di un processo c(e
renderebbero di""icili una conciliazione reale tra le parti in causa,
4lobalizzazione e violenza: la globalizzazione apre spazi a una nuova e particolare
violenza, soprattutto a causa della vera e propria destabilizzazione che produce a livello
complessivo, sia politico-economico, che sociale e psicologico.
5rangie( ritiene che l'appartenenza a una ragione o una comunit% definiva permetteva
all'individuo di definire la propria posizione rispetto agli altri membri della collettivit%m
si stabilire la proria differenza. (uesto gli dava un sentimento di sicurezza e di
permanenza.
.i fronte a una minaccia globale, non territoriale, quindi ampiamente imprevedibile, la
politica e la legittimazione del potere dello !tato tendono sempre pi3 a identificarsi con
la sicurezza. 6ossiamo dire che la politica diventa la continuazione della uerra con altri
mezzi.
2a quale rapporto c'' tra sistema internazionale e violenza1
!i pensa che la violenza sia un aspetto inevita#ile delle relazioni internazionali, poichD
il sistema internazionale una societ anarchica. In essa i soggetti, sovrani, si
autotulano, mentre regole che esistono, come il diritto internazionale, sono fragili,
soprattutto perch( il potere reale dei sinoli soetti non si sottopone, dove ci sono
interessi sostanziali, a nessun norma.
) Eobbes bisognerebbe forse preferire 9oc?e: nessun uomo in una societ% civile pu
essere esentato dalle sue leggi. 6erchD se qualsiasi uomo potesse fare quello che gli
aggrada e se non ci fosse sulla terra alcuna istanza di garanzia contro ci che pu
arrecare, come pu essere membro di quella societ% civile1
Il cuore delle riflessioni ' stabilire dei criteri per l'intervento in caso di conflitto. 9o si fa
con una riedizione del discorso del #ellum /ustum:
4iusta autorit: in primo luogo ci si riferisce al .onsilio di sicurezza.
4iusta causa: la soglia di intervento dev'essere sufficientemente alta da impedire
ogni abuso o banalizzazione di azione.
4iusta intenzione: la protezione di vite umane come scopo primario
0ltima ratio: quando non ci sono altri mezzi
1roporzionalit dei mezzi: proporzionalit% rispetto agli ostacoli da superare e
all'opposizione della minacciare
'agionevoli prospettive di successo: non fare danni come principio

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