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Berners Lee T.

"Il web è più che un'innovazione tecnica. L'ho progettato perchè avesse una ricaduta sociale, perchè
aiutasse le persone a collaborare, e non come giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del web è
migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo".

Il web si sta espandendo sempre di più aumentando le proprie capacità e le possibilità che offre.
Ultimamente poi non si fa che parlare dell’e-commerce, il commercio virtuale, e suona quasi come
una nota di discredito per chi ha un’azienda, anche piccola, non avere un proprio sito Internet che
consenta di acquistare prodotti e servizi anche online . In effetti, senza arrivare agli eccessi di chi
sostiene che la rete deve sostituire in tutto e per tutto i mezzi tradizionali (il che non è possibile,
soprattutto per certe categorie di prodotti), la presenza su Internet è molto importante. In particolare
per chi ha un’attività, è un modo per farsi conoscere, raggiungendo utenti che magari in altri casi
sarebbe stato impossibile contattare. Pensate ad un negozio di dischi che tratta rarità, a meno che
non abbiate i mezzi per farvi pubblicità attraverso i media tradizionali, Internet può essere una
buona strada per fare sapere a più gente possibile chi siete e cosa proponete. E poi, se è vero che
certi mezzi tradizionali sono praticamente insostituibili, è anche vero che la rete può offrire servizi
unici, per esempio, restando nel campo della musica, è molto pratica la vendita di CD su Internet e
basta vedere il successo di alcuni siti per giustificare quanto detto. Anzi, il commercio di prodotti
musicali, visto il “boom” del formato Mp3, presto si farà quasi tutto in rete: l’utente potrà scaricare
i dischi(ma anche solo i brani che preferisce) dal Web.
Essere presenti su Internet può servire anche per mille altri motivi e per chi non ha aziende o
prodotti da pubblicizzare: per esempio, si potrebbe voler parlare del prodotto hobby. Quale modo
migliore di trovare persone con cui condividere le proprie passioni creando un sito ad hoc? Non
trascurate poi il fatto che il Web è una fonte di varie possibilità lavorative.
Ormai avere la propria presenza su Internet è indispensabile sia per le aziende ma anche per privati
cittadini; ma c’è anche un’altro aspetto presente su Internet ed è quello dei social network tra cui il
più famoso è senza dubbio “Facebook” . Se ne è parlato parecchio in questi mesi. E se ne “parla”
moltissimo oggi, anche nelle pagine dei principali quotidiani nazionali. Se lo scopo principale
iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo,
adesso è diventata una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet ma con
degli aspetti anche negativi. Tramite Facebook si possono condividere e scambiare foto, video e
gruppi da condividere. Attira la ricerca di vecchi amici e colleghi, ed ognuno si può creare la sua
pagina ad immagine e somiglianza. In breve tempo Facebook è diventato uno dei 10 siti più cliccati
al mondo, conquistando il primato assoluto tra i social network. Purtroppo questa grande diffusione
dei social network ha portato anche le prime patologie da dipendenza. Viene definita “friendship
addiction”, è una sorta di ‘dipendenza da amici’ condivisi su Facebook. Uno degli aspetti negativi è
proprio il fatto che non sai chi si trova dall'altra parte del monitor, chi legge le informazioni che tu
dai alla leggera e come vengano usate queste informazioni (per es. nel campo della pubblicità
possono essere usate perchè si comprende meglio che tipo di consumatore sei). Un altro difetto è
che non conta tanto chi sei, ma cosa fai hic et nunc, qui e ora: conta quello che dici sul momento,
non il tuo passato o la tua vera identità. Puoi dire quello che vuoi e verrai giudicato solo sulla base
del tuo agire e questo ha un effetto spersonalizzante. Le conseguenze di un uso poco accorto di
Facebook, Myspace o altri social network possono essere di tutti i tipi: dal problema della privacy
agli innumerevoli gruppi razzisti o pro-mafia ma anche di chi semplicemente si tira fuori da
Facebook perché non ce la fa più, stanco dei troppi contatti e dei troppi inviti a eventi o gruppi che
intasano la casella di posta elettronica. Una delle cose che stufa di più gli ex utenti di Facebook è la
scarsa selettività dei contenuti, che fa sì che quel poco di interessante o riferito alle persone care si
perda in un marasma di informazioni di minore importanza. Oltre ai contenuti, un’altra cosa che è
difficile da filtrare sono i contatti. Facebook mette tutti sullo stesso piano, dall’amico del cuore al
maestro di educazione fisica della terza media. I social network possono essere uno strumento
molto utile nel ritrovare vecchi amici o fare nuove conoscenze, però come tutte le nuove tendenze
bisogna “usarle” con accortezza per non rovinare la nostra esistenza in virtù di un sogno virtuale.
Per concludere questa mia analisi, ritengo che è molto difficile presumere quale sarà l’utilizzo e il
significato che assumerà Internet nella nostra vita. Basti pensare che qualche tempo fa erano
inimmaginabili servizi tipo il chiosco virtuale, l’e-commerce, il trading online e l’e-banking. Il
punto sta proprio nella velocità con cui questo mezzo cambia, le cose diventano vecchie nel giro di
alcune settimane o, al massimo, di pochi mesi. L’unica cosa secondo il mio punto di vista che
possiamo fare è cercare di mantenersi sempre il più possibile aggiornati con la convinzione che il
futuro passerà di sicuro da qui!e che insomma, non importa per quale motivo, ma l’importante è
esserci!

Iaiunese Carmine

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