Col termine di Malattia di Menire si intende una affezione idiopatica dell'orecchio
interno caratterizzata da ipoacusia,acufeni,vertigini. INCIDENZ! ", #$% per mille della popolazione & in progressivo aumento'. (E(()! M*+ E,'! prevelentemente -"$#" anni. E,I).)/I! ignota. +I(I)0,).)/I! si ritiene responsa1ile dell'insorgenza della sintomatologia la comparsa di un idrope &aumento, per lo pi2 1rusco' endolinfatico. .'endolinfa viene secreta e riassor1ita nella coclea dalla stria vascolare e nel la1irinto posteriore dalle aree scure. Esiste una certa circolazione che interessa anche l'ac3uedotto del vesti1olo e il sacco endolonfatico. .'aumento di endolinfa pu4 verificarsi o per un aumento di produzione, o per un 1locco del riassor1imento, o per, un'ostruzione dell'ac3uedotto. Con 3uest'ultima modalit5 possi1ile provocare l'idrope negli animali da esperimento. 6n insufficiente riassor1imento dell'endolinfa da parte del sacco endolinfatico, che non di rado presenta anche anomalie anatomiche &dimensioni ridotte, etc.' , presente in genere in pazienti che hanno avuto flogosi auricolari pregresse decorse anche asintomaticamente. .'idrope comporta una dilatazione del la1irinto mem1ranoso. .e porzioni pi2 soggette a distensione sono il sacculo e la mem1rana di 7eissner. .a rottura del la1irinto mem1ranoso provoca commistione delle due linfe e scatena la sintomatologia acuta. .e fistole spesso si riparano e sono cos8 possi1ili attacchi successivi, sino a che compaiono segni di sofferenza delle strutture sensoriali con deficit irreversi1ili. .a malattia si arresta 3uando si forma una fistola permanente oppure 3uando, alla lunga, si atrofizza la stria vascolare. .'affezione di solito unilaterale, ma in circa un 3uarto dei pazienti si ha prima o poi l'interessamento anche dell'altro orecchio. 0,)/ENE(I! si ritiene che concorrano all'insorgenza della malattia diversi fattori 3uali! s3uili1ri meta1olici, ormonali e neurovegetativi, situazioni di stress,infezioni dell'orecchio medio e interno &es. una la1irintite virale',sifilide ac3uisita,tur1e vascolari, allergie alimentari,traumi. 7ecentemente si riscontrato che alcuni menierici reagiscono positivamente ad antigeni dell'orecchio interno &possi1ilit5 di patogenesi autoimmune'. SINTOMATOLOGIA ' (oggettiva. .a sintomatologia soggettiva assolutamente caratteristica. .'andamento strettamente accessuale. Dopo i primi attacchi il recupero generalmente completo. /li attacchi sono di lunga durata &da un'ora a varie ore'. .a vertigine, che rappresenta il sintomo predominante, violenta, oggettiva, con intensa reazione neurovegetat9va. Il paziente costretto a letto. .'ipoacusia accompagnata da netta sensazione di distorsione del suono e del messaggio ver1ale, e da iperacusia dolorosa. Come detto, essa all'inizio fluttuante, ossia scompare al termine della crisi. /li acufeni compaiono precocemente,a volte precedono l'ipoacusia e talvolta si prolungano anche dopo che l'attacco cessato.Inizialmente sono incostanti, a tonalit5 grave &es. scroscio d'ac3ua', con l'evolvere della malattia diventano fastidiosamente costanti e di tonalit5 pi2 acuta.:uasi sempre presente il senso di pienezza, a volte 3uasi doloroso, che non di rado precede, a mo' di aura, l'attacco. .a suddetta triade sintomatologica pu4 essere presente sin dalle primissime fasi della malattia. 0i2 spesso per4 all'inizio le crisi vertiginose possono mancare; ci4 dovuto al fatto che il dotto cocleare pi2 facilmente distensi1ile dall'idrope di 3uanto non lo sia il la1irinto posteriore mem1ranoso, con conseguente prevalenza dei sintomi cocleari su 3uelli vesti1olari. Con il progredire della malattia cominciano a comparire sintomi anche negli intervalli! persistono ipoacusia e acufeni, vi un senso di incertezza o di s1andamento alla deam1ulazione, &le crisi vertiginose vere e proprie tendono invece a rarefarsi'. <' )ggettiva $ll'otoscopia le mem1rane timpaniche sono in genere normali; a volte possiamo riscontrare MM,, retratte,opacate. $N9stagmo! nel periodo di crisi il Nistagmo di tipo irritativo & cio con la fase rapida che 1atte verso il lato leso', di l= o >= grado & raramente di ?= grado'. Con l'attenuarsi dei sintomi & in genere dopo >$? ore' diventa di tipo deficitario & cio con la fase rapida che 1atte verso il lato sano'. Nel periodo di 1enessere il Nistagmo spontaneo generalmente assente. $.e D,( & deviazioni toniche segmentarie', sempre presenti, risultano costantemente armoniche! si realizzano cio verso il lato sano nella forma irritativa, verso il lato leso in 3uella deficitaria. C' (trumentale $udiometria tonale! ipoacusia neurosensoriale. Nelle fasi iniziali l'I. prevalentemente sulle 1asse e medie fre3uenze e di entit5 di -"$#" d< @.. Nelle fasi avanzate essa si aggrava sino ad assumere un andamento pi2 pantonale sui #"$A" d< & curva a corda molle' $7ecruitment! presente. $dattamento patologico! assente. $Impedenzometria! timpanogrammi nella norma. $7iflessi stapediali! presenti &,est di Metz positivo'. $<7! anticipo della latenza della B onda rispetto all'ipoacusia $Nelle fasi iniziali della malattia, soprattutto se l'Ipoacusia fluttuante, pu4 a volte essere utile il ,E(, . /.ICE7).)! l'iperosmolarit5 ematica prodotta dal glicerolo riduce l'idrope endolinfatico e di conseguenza provoca un miglioramento oggettivo e soggettivo della capacit5 uditiva. (i esegue un esame audiometrico prima dell'assunzione del glicerolo dopo se ne ripetono tre a distanza di un'ora l'uno dall'altro! la prova considerata positiva per un miglioramento di almeno %" d< su tre fre3uenze adiacenti, registrato alla terza ora dalla somministrazione. ll'EN/, nelle fasi iniziali! reflessivit5 normale o aumentata; nelle fasi avanzate iporeflessia pi2 o meno marcata. TRATTAMENTO %'Medico! &diuretici, dieta iposalina, sedativi, antivertiginosi sintomatici, antiemetici, correzione di eventuali fattori dismeta1olici e vasculopatici'. >'Chirurgico! la terapia chirurgica indicata in 3uei casi che non traggono giovamento dalla terapia medica. Essa pu4 essere distinta in conservativa e distruttiva! 3uest'ultima va riservata agli stadi terminali della malattia e nelle forme unilaterali. .a terapia conservativa o funzionale si prefigge il miglioramento della sintomatologia vertiginosa con la conservazione dell'udito! sacculotomia, decompressione del la1irinto, shunt endolinfatici; la terapia demolitiva non tiene conto delle conseguenze sull'udito, nel tentativo di raggiungere la maggiore percentuale di successo! consiste nella la1irintectomia e nella sezione del nervo vesti1olare.