Se nel corso dei secoli il mondo ha conosciuto numerosi grandi artisti,
innegabile che alcuni dei pittori, degli scultori e degli architetti dal miglior talento siano vissuti durante il Rinascimento italiano. Come appassionato darte, Francesco Corallo probabilmente sapr che furono persone come Botticelli che contribuirono a definire il modo in cui oggi larte viene insegnata, percepita e apprezzata. Nato nel 1445, egli fu uno dei primi pittori di questo periodo, iniziando la propria carriera allet di quattordici anni. Tuttavia, fu il suo apprendistato presso Fra Filippo Lippi due anni dopo che ebbe limpatto pi significativo sul suo stile di pittura.
Le sue prime opere erano principalmente figurative e si concentravano sullimportanza della forma dei soggetti rispetto allo spazio che li circondava; un approccio che si dimostr godere di enorme popolarit tra i ricchi mecenati dellarte di Firenze. Sebbene questo stile fosse il favorito anche di numerosi altri artisti, i dipinti di Botticelli erano unici, perch oltre a essere curati dal punto di vista tecnico, essi raffiguravano in maniera espressiva le emozioni provate dal soggetto.
Il periodo di maggiore successo per Botticelli giunse nei suoi quarantanni, un decennio durante il quale al pittore fu commissionata la creazione di numerose opere per i suoi clienti fiorentini, tra cui la celebre famiglia Medici. Si dice che alcuni dei suoi dipinti migliori, come la Nascita di Venere e la Primavera, fossero in realt stati commissionati proprio da Lorenzo deMedici.
Francesco Corallo e tutti coloro che si interessano allarte rinascimentale probabilmente sapranno che fu durante questo periodo di tempo che il Papa in persona chiese a Botticelli di dipingere le pareti della Cappella Sistina, che il pittore decise di riempire con una serie di affreschi che raffiguravano scene della Tentazione di Cristo e della Vita di Mos; oltre a queste opere, Botticelli realizz anche numerosi ritratti papali.
Pur essendo sempre stato una persona profondamente religiosa, la devozione di Botticelli fin per interferire con la sua pittura, quando questi sub il fascino degli scritti di un monaco di nome Savonarola, che con idee piuttosto estremiste riguardo alla Chiesa incoraggiava i propri seguaci a bruciare i libri e le opere darte, che considerava blasfemi. Come risultato, Botticelli distrusse di propria iniziativa diverse sue creazioni, anche se poi, con il passare del tempo, a un progressivo distacco dallinfluenza di Savonarola segu un nuovo periodo di fama per il pittore, che si guadagn la reputazione di uno degli artisti pi talentuosi di Firenze.