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www.allenatore.net - Magazine n.

10 Giugno 2004

FOCUS

A R T I C O L O 1
Speranza azzurra.
La presentazione del
palinsesto mensile.

A cura di Team Allenatore.net

A R T I C O L O 2
Euro 2004: pronti
via!!
La presentazione
della massima
rassegna
continentale che
scatter il 12
Giugno.

A cura di Alessandro Giuliano

A R T I C O L O 3
La
programmazione
dei mezzi di
allenamento e la
sua differenziazione
a gruppi.
Consigli e proposte
per individualizzare
la preparazione del
calciatore.

A cura di Carlo Del Fiorentino

A R T I C O L O 4
La rifinitura:
esercizi e principi
per sfruttare le
sponde.
Come, quando e
perch attaccare
con le sponde.

A cura di Marco Ceccomori

A R T I C O L O 5
Portiere: come
mantenere lefficienza
durante la pausa estiva.
Una corretta gestione
delle vacanze permette
al portiere di mantenersi
in buona condizione.

A cura di Claudio Rapacioli

A R T I C O L O 6
Ottimizzare la
contrapposizione
tattica: affrontare il 4-
3-3.
Le soluzioni per mettere
in difficolt il sistema 4-
3-3.

A cura di Luca Prestigiacomo

A R T I C O L O 7
I principi da seguire
per strutturare il
mesociclo della squadra
di calcio.
Idee e suggerimenti per
strutturare il lavoro nel
corso del mese.

A cura di Giovanni Bonocore

A R T I C O L O 8
Come superare
lopposizione
avversaria utilizzando
lattacco sul lato
debole.
Idee soluzioni e principi
per sfruttare il lato
debole nella azioni
dattacco.

A cura di Roberto Bonacini

A R T I C O L O 9
Allenare la squadra ad
utilizzare il tiro dalla
distanza.
Riuscire a tirare con
efficacia dalla distanza
amplia la gamma delle
possibilit di arrivare
alla conclusione.

A cura di Michele Tossani




S
O
M
M
A
RI
O
EDIZIONI
WWW.ALLENATORE.NET
SEDE: Via E.Francalanci, 418 -
55050 Bozzano (LU)
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Tel: 0584 976585
Fax: 0584 977273

Alla realizzazione
del presente numero
hanno collaborato:
Del Fiorentino C.,
Giuliano A., Tossani
M., Rapacioli C.,
Prestigiacomo L.,
Ceccomori M.,
Bonocore G., Bonacini
R,.

WWW.ALLENATORE.NET -
MAGAZINE una pubblicazione
mensile edita da edizioni
www.allenatore.net ed iscritta nel
registro Periodici del Tribunale di
Lucca con il n.785 del 15/07/03
Direttore Responsabile: Fabrizio
Ferrari; Coordinatore tecnico:
Massimo Lucchesi
Luogo di stampa: Bozzano, via
Francalanci 418 (LU)
Provider-stampatore: I.NET SpA
(Web: www.inet.it) via Caldera
21/D - 20153 Milano

Speranza azzurra.
A curadi TEAM www.allenatore.net
La presentazionedel palinsestodi Giugno.
Dopo aver velocemente archiviato i successi di Milan (e Lazio) in ambito
nazionale e quelli di Porto (e Valencia) in Europa il grande calcio pronto a
ripartire con gli Europei in Portogallo. La nazionale azzurra, dopo la netta ed
agevole vittoria in Tunisia, sembra poter recitare un ruolo importante a dispetto
di quanto fatto due anni or sono nel mondiale nippo-coreano. La speranza
quella di vedere gli azzurri ancora una volta in finale, capaci di conquistare
quel trofeo svanito per un soffio nella precedente edizione. Se la nazionale
maggiore, per prestigio ed importanza dellevento, ha su di se tutte le
attenzioni, occorre comunque non dimenticare limpegno dellItalia di Gentile,
attualmente in Germania per le finali di categoria. E con estrema sincerit il
tifo pi caloroso va proprio alla squadra dellex terzino azzurro capace, a
differenza del Trap, di lasciare a casa talenti indiscussi, preferendo allestro
calcistico la maturit e la seriet della persona. Purtroppo anche in questa
stagione Vieri e Cassano, che sembrano aver particolarmente legato durante il
ritiro azzurro di Coverciano, non sempre hanno avuto un comportamento
irreprensibile fuori dal rettangolo verde dimostrando scarsa attenzione per il lavoro dellallenatore. La convocazione in
nazionale maggiore e la fiducia concessa loro dal Trap va dunque ripagata con prestazioni e seriet esemplari.

In attesa di vedere cosa sapranno fare gli azzurri andiamo a tuffarci nel numero attualmente on line. Non potevamo non
dare spazio allEuropeo attraverso un contributo-guida che oltre ad evidenziare le peculiarit delle varie finaliste,
consente al lettore di seguire passo, passo lintera manifestazione.
Per quel che concerne la tattica sono ben tre gli articoli che questo mese riguardano tale aspetto. Ceccomori e
Prestigiacomo analizzano le tematiche della rifinitura tramite sponda e della contrapposizione al sistema 4-3-3. Roberto
Bonacini ci spiega invece come sfruttare il lato debole per attaccare gli avversari.
Largomento preparazione fisica vede presenti i contributi dei professori Bonocore e Del Fiorentino relativi alla
programmazione del mesociclo ed allallenamento differenziato.
Claudio Rapacioli presenta una proposta di lavoro per il portiere che nel periodo estivo voglia mantenere il giusto
livello di efficienza fisica.
Il numero si chiude con un articolo di Tossani riguardante le esercitazioni per migliorare il tiro dalla distanza.

Questo mese usciranno inoltre due nuovissime Agende (Tactic Plan e Football Organizer) utilissime per preparare e
lavorare al meglio durante la prossima stagione.
Ma le novit non sono finite visto che a brevissimo termine altri due libri (per adesso non anticipiamo altro!) andranno
ad arricchire la nostra apprezzata collezione.

Team www.allenatore.net
a ar rt ti ic co ol lo o
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N. 1 0 GI UGNO 2 0 0 4
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
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R R R R E E E E D D D D A A A A Z Z Z Z I I I I O O O O N N N N A A A A L L L L E E E E

EURO 2004: pront i, via!!!
A curadi ALESSANDRO GIULIANO
La presentazionedella massima rassegna continentalechescatteril 12
Giugno.
Sono sedici le nazionali che, superati i turni preliminari, si affronteranno, a partire dal prossimo 12 Giugno, in quattro
gironi allitaliana per lEuropeo 2004. Dopo tre confronti le prime due squadre di ogni singolo girone approdano alle
fasi finali. Le partite in questultima fase sono ad eliminazione diretta ed alla fine verr proclamata la squadra vincitrice.
La squadra campione uscente la Francia che quattro anni fa, al golden goal, super lItalia di Zoff.

Proviamo ad anticipare i tempi e, giocando un po, ad evidenziare disposizione tattiche favorite e superstar.


GIRONE A: Portogallo, Spagna, Russia, Grecia

C A L E N D A R I O

DATA PARTITA ORARIO TV
12/06 PORTOGALLO - GRECIA 18.00 RAIUNO
12/06 SPAGNA - RUSSIA 20.45 RAIUNO
16/06 GRECIA - SPAGNA 18.00 RAIUNO
16/06 RUSSIA - PORTOGALLO 20.45 RAIUNO
20/06 SPAGNA - PORTOGALLO 20.45 RAIDUE
20/06 RUSSIA - GRCIA 20.45 RAIDUE sint.


S Q U A D R E

PORTOGALLO: E la squadra padrone di casa, la rosa composta da campioni collaudati comE Rui Costa,
Fernando Couto, Pauleta, Nuno Gomes e giovani promettenti come: Simao Sabrosa, Tiago, Cristiano Ronaldo. Luomo
in pi di questa squadra pu essere Figo, stella del Real Madrid. Lesterno portoghese pu inventare una giocata in
qualunque momento della gara e svariando da una parte allaltra del centrocampo, mandare in difficolt gli avversari. Il
Mister Scolari, ex allenatore della nazionale brasiliana, accusato dal pubblico di pensare solo a difendersi e non ad
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N . 1 0 GI U GN O 2 0 0 4
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attaccare. Questultima caratteristica invece tipica della squadra portoghese. Nelle amichevoli disputate il Portogallo
ha denotato errori in fase difensiva sia contro lItalia che contro la Svezia. Ma un buon potenziale offensivo, capace di
segnare con Pauleta, Figo, Rui Costa Simao, Gomes e Cristiano Ronaldo pu portare lontano i padroni di casa. Il mister
potr valutare se adottare il classico 4-4-2 o in alternativa il modulo che laveva contrapposto allItalia, il 4-2-3-1.

PROBABILE FORMAZIONE DEL PORTOGALLO

ALTRI GIOCATORI: Boa Morte, Beto, Nuno Gomes, C.Ronaldo,
Deco

SUPERSTAR: Figo

OBIETTIVO: semifinali

PRESIDENTE: Gilberto Parca Madail

ALLENATORE: Luis Felipe Scolari

COLORI SOCIALI: Maglia rossa, calzoncini verdi, calzettoni rossi










GRECIA: Squadra dai due volti! Dopo un inizio di qualificazione disastroso ovvero sconfitta con Spagna ed Ucraina
per 2 a 0, la compagine Greca ha vinto 6 partite consecutive vincendo il proprio girone davanti alla blasonata
formazione iberica. Il problema principale delle squadra ellenica sta nella difficolt di trovare la rete con continuit
(solamente 8 reti allattivo in altrettante gare). La difesa con Dellas (difensore centrale della Roma), Fyssas (Terzino del
Benefica) e Dabizas pare comunque affidabile e ben supportata dal centrocampo. Il tecnico tedesco Rehhagel (nel suo
palmares tre Bundesliga, q quattro Coppe Nazionali ed una Coppa Coppe) potrebbe utilizzare una formula a 5 nella zona
nevralgica del campo con Giannakopoulos a destra, Tsiartas trequartista, Basinas centrocampista difensivo e la stella
greca Karagounis uomo a tutto campo. In attacco il compito di segnare potrebbe essere affidato ad ununica punta (e nel
caso la scelta sar tra Nikolaidis e Charisteas) o ad entrambi gli attaccanti nel caso il CT ellenico decida di farli giocare
in tandem. In definitiva il Mister potrebbe passare dal 4-5-1 al 4-4-2 a seconda dellavversario e delle esigenze della
partita.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Vasilios Gagatsis.

ALLENATORE: Otto Rehhagel.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca, calzoncini blu, calzettoni bianchi.

SPAGNA: Non sono bastate le qualificazioni per far accedere direttamente la Spagna alla fase finale malgrado i 16 gol
realizzati e i solo 4 subiti. Gli iberici sono quindi dovuti ricorrere allo spareggio dove hanno superato nettamente la
Norvegia. La Spagna approda alla fasi finali con una squadra dallottimo potenziale offensivo. Il mister Ruiz ha a
disposizione validissimi attaccanti come il fuoriclasse del Real Madrid Raul, limprevedibile Valeron ed il rinato
Morientes. La Spagna pu inoltre contare sui polmoni e le geometrie dei centrocampisti centrali del Valencia (Baraja
ed Albelda) oltre che sullesperienza di Helguera, la grinta di Puyol ed il talento di Casillas. Da segnalare linserimento
in rosa di alcuni giovani promettenti come Fernando Torres, Raul Bravo, Antonio Reyes. In Portogallo Ruiz potebbe
impiegare il classico 4-4-1-1 con Valeron a supporto di Raul. In alternativa il mister potrebbe utilizzare il modulo
PAULO
FERRIERA
RICARDO
FERNANDO
COUTO ANDRADE
NUNO
VALENTE
COSTINHA TIAGO
RUI
COSTA
FIGO
SIMAO
PAULETA
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3 3
sperimentato contro lItalia, ovvero un pi spregiudicato 4-2-3-1. In sintesi la Spagna possiede una squadra quadrata con
una buona difesa, un ottimo potenziale offensivo ed una panchina ricca di giovani promesse e navigati campioni.

PROBABILE FORMAZIONE DELLA SPAGNA

SUPERSTAR: Raul Gonzalez

OBIETTIVO: semifinali

ALTRI GIOCATORI: Xavi, Guti, Joaquin, F.Torres, Morientes

PRESIDENTE: Angel Maria Villar Llona.

ALLENATORE: Jos Ignacio Saez Ruiz.

COLORI SOCIALI: Maglia rossa, calzoncini blu, calzettoni neri.










RUSSIA: Anche la Russia dovuta accedere alle fasi finali grazie allo spareggio contro il Galles, vinto dai Sovietici
col risultato di 1 a 0. Nel girone di qualificazione la squadra di Gazzaev aveva ottenuto 4 vittorie 2 pareggi e 2 sconfitte
con allattivo 19 reti e al passivo 12. Il CT russo avr a disposizione tra i pali Ovchinnikov portiere del Lokomotiv
Mosca. La difesa a quattro vede schierati come centrali il capitano Onopko ed il roccioso Ignashevitch, mentre come
laterali agiscono i terzini Vadim Evseev e Sennikov. A centrocampo lunico sicuro del posto sembra essere Alexey
Smertin giocatore del Portsmouth. Altri esperti del ruolo sono Yegor Titov, Aleksandr Mostovoi, Dmitri Loskov e
Vladislav Radimov. Come attaccanti brilla il giovane attaccante della Dinamo Mosca Dmitry Bulykin, giocatore
possente ed abile nelle sponde. Nellultima amichevole disputata contro la Norvegia Gazzaev ha provato il modulo 4-5-
1 (con Bulykin unica punta) ma la manovra parsa priva delle necessaria fluidit e scompensi evidenti si sono registrati
anche in fase di non possesso.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Viatcheslav Koloskov.

ALLENATORE: Valeri Gazzaev.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca, calzoncini bianchi, calzettoni rossi.


P R E V I S I O N I E P E R C E N T U A L I
Questo girone non dovrebbe regalare molte sorprese, Portogallo e
Spagna sono le due squadre con le maggiori qualit tecnico-tattiche e
con un ampio numero di campioni. Il Portogallo in pi aiutato dal
pubblico che gioca sempre un ruolo importante soprattutto nella
prima fase. La Russia non dovrebbe essere una minaccia visto la
facilit con cui la difesa subisce i gol. Lunica vera incognita potrebbe
essere la Grecia che nonostante lo scarso potenziale offensivo vanta
unottima difesa.
MICHEL
SALGADO
CASILLAS
HELGUERA PUYOL
RAUL
BRAVO
BARAJA ALBELDA
VALERON
VICENTE
EXTEBERRIA
RAUL
0
5
10
15
20
25
30
35
Spagna
Portogallo
Grecia
Russia
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GIRONE B: Inghilterra, Francia, Svizzera, Croazia

C A L E N D A R I O

DATA PARTITA ORARIO TV
13/06 SVIZZERA - CROAZIA 18.00 RAIUNO
13/06 FRANCIA - INGHILTERRA 20.45 RAIUNO
17/06 INGHILTERRA - SVIZZERA 18.00 RAIUNO
17/06 CROAZIA - FRANCIA 20.45 RAIUNO
21/06 CROAZIA - INGHILTERRA 20.45 RAIUNO
21/06 SVIZZERA - FRANCIA 20.45 RAIDUE sint.



S Q U A D R E

FRANCIA: Si presenta in Portogallo con alle spalle la conquista dellultimo europeo e 8 vittorie in fase di
qualificazione. La Francia pu inoltre contare su un ottimo tecnico, Santini, subentrato a Lamerre quando la squadra era
col morale a terra. Il CT ha ridato spirito di gruppo, stimoli e motivazioni ai galletti, che hanno nettamente primeggiato
nella fase di qualificazione. La Francia capitanata da Desailly vanta una difesa esperta con Thuram (difensore della
Juventus) Silvestre (terzino/centrale del Manchester united) e lintramontabile Barthez, portiere esuberante e dalle
spiccate doti acrobatiche. A centrocampo brilla la stella Zidane, il giocatore con il maggior talento, dalle elevate qualit
tecniche e dalla sopraffina abilit tattica. A supporto del fantasista vi sono Patrick Vieira (fuoriclasse dellArsenal) e una
numerosa schiera di ottimi giocatori tra cui Makelele, Dacourt, Pires, Rothen, Giuly e Wiltord. Per quanto riguarda
lattacco sembra quasi scontata la scelta delle due stelle David Treseguez (attaccante della Juventus) e Thierry Henry,
miglior giocatore della premier league inglese. Un grosso contributo potrebbero darlo per anche il bomber del
Manchester United, Louis Saha e Steve Marlet (attaccante ed esterno del Marsiglia). Vista lampia batteria di giocatori a
disposizione Santini pu modificare a piacimento lo scacchiere tattico dei transalpini.

PROBABILE FORMAZIONE DELLA FRANCIA

SUPERSTAR: Henry

OBIETTIVO: finale

ALTRI GIOCATORI: O.Dacourt, B.Lizarazu, S.Wiltord, L.Giuly,
G.Coupet

PRESIDENTE: Claude Simonet.

ALLENATORE: Jacques Santini.

COLORI SOCIALI: Maglia blu, calzoncini bianchi, calzettoni rossi.







THURAM
BARTHEZ
DESAILLY SAGNOL
SILVESTRE
VIEIRA
ZIDANE
TRESEGUEZ
MAKELELE
PIRES
HENRY
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5 5
SVIZZERA: Dopo un travagliato girone di qualificazione la Svizzera riescita allultima giornata a guadagnare il
vertice (davanti alla Russia) ed approdare alle fasi finali. La compagine elvetica allenata da Jacob Kuhn stata definita
dalle critiche fortunata nel passaggio del turno in quanto Russia e Irlanda del Nord hanno passato un periodo di scarsa
forma. Il mister dovrebbe schierare tra i pali il veterano Jorg Stiel mentre la coppia di difensori centrali formata
dallindiscusso Murat Yakin (difensore del Basilea) e P.Muller. Per il centrocampo il tecnico pu contare sul tonico
Johann Vogel del Psv Eindhoven e sui rapidi esterni R.Cabanas e R.Wicky. Nella fase offensiva invece vi il fratello di
Murat Yakin, Hakan che generalmente gioca a ridosso delle punte. La presenza di un attaccante solido ed esperto
garantita da Chapuisat che molte volte si trova a giocare in coppia con Frei. Il mister Kuhn potrebbe utilizzare come
modulo il 3-4-1-2 visto il dinamismo del centrocampo o ricorrere al classico 4-4-2. Lultima amichevole disputata dalla
Svizzera stata il 28 aprile con il successo degli elvetici per 2 a 1 contro la Lettonia. Se il CTr riuscir a far trovare la
giusta concentrazione alla squadra, la Svizzera potrebbe risultare la rivelazione del girone.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Ralph M.Zloczower.

ALLENATORE: Jacob Kuhn.

COLORI SOCIALI: Maglia rossa, calzoncini bianchi, calzettoni rossi.


INGHILTERRA: Raggiunge il passaggio alle fasi finali vincendo il girone di qualificazione grazie alle innumerevoli
reti di Owen e del fuoriclasse Beckham. In 8 gare gli inglesi ne hanno vinte 6 pareggiandone 2 con ben 14 reti allattivo.
La vera grande forza dellInghilterra sta nella solidit delle difesa a 4 composta da Gary Neville, Sol Campbell, John
Terry e Ashley Cole; tutti giocatori esperti e ben affiatati tra loro. A centrocampo il capitano Beckham (5 reti nelle
qualificazioni) dovrebbe occupare la posizione di esterno di destra mentre al centro il dubbio fra Paul Scholes e
lemergente Frank Lampaard autore di un ottimo campionato nel Chelsea di Ranieri. Il tecnico svedese nelle ultime
amichevoli ha preferito spesso schierato Butt al centro relegando Gerrard in fascia sinistra, versante dove manca un
giocatore specifico. In attacco il C.T. ha come perno fisso la stella Owen, attaccante dal gol facile e dalle innumerevoli
abilit tecniche (5 reti in 7 partite nelle qualificazioni). A supporto dellex enfant prodige del calcio doltremanica
quasi certo che giocher il nuovo astro nascente del calcio inglese, il giovanissimo Wayne Rooney classe 85 (attaccante
dellEverton). Il modulo tattico il classico 4-4-2; Eriksson potrebbe per apportare qualche variante in considerazione
del fatto che manca un vero specialista sullout di sinistra e che Beckham in questa stagione quasi mai ha occupato il
ruolo di laterale destro nel Real Madrid.


PROBABILE FORMAZIONE DELLINGHILTERRA

SUPERSTAR: Beckham

OBIETTIVO: finale

ALTRI GIOCATORI: J.Cole, K.Dyer, E.Heskey, O.Hargreaves

PRESIDENTE: Geoffrey Thompson.

ALLENATORE: Sven Goran Eriksson.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca, calzoncini blu, calzettoni
bianchi.







GARY
NEVILLE
JAMES
CAMPBELL
TERRY
A.COLE
BUTT
SCHOLES
OWEN
BECKHAM
GERRARD
ROONEY
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6 6
CROAZIA: Larrivo alla fase finale della Croazia stato molto travagliato, la sconfitta con la Bulgaria e il pareggio
casalingo con la Lettonia lavevano fatta precipitare al penultimo posto nella classifica. Per giungere agli spareggi e
quindi aggiudicarsi il secondo piazzamento del girone, la squadra di Otto Baric ha dovuto aspettare lultima giornata,
ovvero la vittoria di misura per 1 a 0 contro la Bulgaria. Contro la Lettonia la rete di Prso stata decisiva per far
approdare i croati nelle fasi finali. Il Ct Otto Baric, dopo il disastroso mondiale del 2002 con Jozic in veste di allenatore,
ha dovuto affrontare il problema del ritiro di alcuni giocatori esperti come Boksic e Suker e quindi rifondare la
squadra per il futuro. Il C.T. dovrebbe schierare la linea difensiva composta da 4 elementi con Igor Tudor (il gigantesco
difensore della Juventus) come centrale in coppia con R.Kovac (attento difensore del Bayern). A centrocampo il
giocatore di maggiore talento sembra essere Milan Rapaic trequartista dellAncona dal gol facile mentre N.Kovac
assicura quantit in mezzo al campo. Le punte saranno Dado Prso (ottima stagione nel Monaco) e Ivica Olic attaccante
del CSKA di Mosca. Una possibile alternativa rappresentata da Sokota che il Portogallo lo conosce molto bene
militando nel Benefica. Baric potr giocare con il 4-4-2 (con Tudor centrale difensivo) o col 3-4-1-2- con Simic
difensore centrale Tudor centrocampista difensivo e Rapaic trequartista.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Vlatko Markovic.

ALLENATORE: Otto Baric.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca e rossa a scacchi, calzoncini bianchi, calzettoni bianchi.

P R E V I S I O N I E P E R C E N T U A L I

Anche in questo girone le super favorite appaiono due squadre:
Inghilterra e Francia. Lottimo girone di qualificazione delle due
compagini fa ben sperare pubblico e critica nazionale per la fase
finale. Entrambe le compagini hanno solide difese, uno o pi leader
carismatici ed un eccellente attacco. La Francia in questa fase ha dato
pi continuit e la fluidit della manovra la identificano come la
squadra da battere. La Svizzera potrebbe essere lunica vera
antagonista di Francia ed Inghilterra grazie al gioco di squadra basato
sulle ripartenze a campo aperto. Per quanto concerne la Croazia,
lobiettivo quello di disputare un dignitoso senza farsi troppe
illusioni.


GIRONE C: Italia, Svezia, Bulgaria, Danimarca

C A L E N D A R I O

DATA PARTITA ORARIO TV
14/06 DANIMARCA - ITALIA 18.00 RAIUNO
14/06 SVEZIA - BULGARIA 20.45 RAIUNO
18/06 BULGARIA - DANIMARCA 18.00 RAIUNO
18/06 ITALIA - SVEZIA 20.45 RAIUNO
22/06 ITALIA - BULGARIA 20.45 RAIUNO
22/06 DANIMARCA - SVEZIA 20.45 RAIDUE sint.


0
5
10
15
20
25
30
35
40
FRANCIA
INGHILT.
SVIZZERA
CROAZIA
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7 7

S Q U A D R E
DANIMARCA: La qualificazione della Danimarca alle fasi finali di Euro 2004 avvenuto a spese di Norvegia e
Romania. I ragazzi di Olsen hanno vinto il girone con 5 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta.. Il Commissario Tecnico
danese, pur disponendo di un ottimo potenziale offensivo, ha dovuto ritoccare il modulo che aveva utilizzato nei
mondiali 2002, il 4-3-3, alternandolo con un inedito 4-2-3-1. Il cannoniere principe di questa squadra Dahl Tomasson
(attaccante del Milan) che nelle qualificazioni ha segnato 5 reti in 8 gare. In porta debutta lottimo Thomas Srensen
(titolare dellAston Villa) mentre la difesa vede spesso schierati gli italiani Helveg e Laursen. Il regista del
centrocampo danese Claus Jensen supportato da Gravesen e Wieghorst. Sugli esterni agiscono lala del Chelsea,
Jesper Gronkjr e Dennis Rommedahl del PSV Eindhoven o Martin Jorgensen dellUdinese. Nel caso in cui Olsen opti
per il 4-2-3-1 ecco che Sand trova posto alle scacchiere tattico scandinavo a supporto di Tomasson

PROBABILE FORMAZIONE DELLA DANIMARCA

SUPERSTAR: Tomasson

OBIETTIVO: superamento primo turno

ALTRI GIOCATORI: Krldrup, Jrgensen, Sand

PRESIDENTE: Allan Hansen.

ALLENATORE: Morten Olsen.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca, calzoncini rossi, calzettoni
bianchi.









SVEZIA: Approda alle fasi finali senza il minimo sforzo, lunica sconfitta nel girone di qualificazione lha ottenuta
per 1 a 0 contro la Lettonia ma era ininfluente per la classifica. Lo staff tecnico della Svezia composto da due coach:
Lars Lagerback e Tommy Soderberg (finir il mandato e lascer la Sv ezia alla fine dellEuropeo). Il primo si occupa di
tattica e strategia mentre il secondo funge da motivatore del gruppo. Il modulo tattico della squadra scandinava il 4-4-
2 con Henrik Larsson terminale offensivo. E proprio il ritorno in nazionale del biondo attaccante in forza al Celtic ha
potenziato un reparto gi forte della presenza di giocatori di spessore come Ibrahimovic ed Allback (ambedue sembrano
per in condizioni fisiche precarie). Anche il reparto di centrocampo appare duttile, dinamico ed affidabile e comprende
quel Fredrick Ljungberg autore di un campionato straordinario nellArsenal della scorsa stagione. La difesa composta da
Olof Mellberg, Michael Svensson, Erik Edman e Teddy Lucic (difensore centrale del Bayern Leverkusen) malgrado si
faccia valere per forza ed applicazione non sembra valere gli altri reparti. Le ottime prestazioni della compagine svedese
nelle ultime due amichevoli conclusesi con la vittoria per 1 a 0 contro lInghilterra e col pareggio per 2 a 2 in Portogallo
fanno sognare i biondi tifosi scandinavi.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Lars Ake Lagrell.

ALLENATORE: Tommy Sodeberg e Lars Lagerback

COLORI SOCIALI: Maglia gialla, calzoncini blu, calzettoni gialli.
N.JENSEN
SORENSEN
HELVEG
.LAURSEN HENRIKSRN
TOMASSON
GRAVESEN
ROMMEDHAL
C.JENSEN
WIEGHORST
GRONKJAER
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BULGARIA: Nonostante il rinnovamento della squadra, la Bulgaria gestita dal tecnico Plamen Markov, riuscita a
trovare continuit e buon gioco accedendo alle fasi finali dellEuropeo come prima classificata del proprio girone a
spese di Belgio e Croazia. Il leader di questa squadra Stilian Petrov del Celtic; trequartista dal gol facile e dalle ottime
qualit tecniche. Il punto di forza della Bulgaria nella difesa composta dai due esperti centrali, Predrag Pazin (classe
73 del Shakhtar Donetsk) e Ivailo Petkov (terzino/centrale del Fenerbahe). Lattaccante titolare Berbatov (punta del
Bayern Leverkusen) che gioca in coppia con Jankovic (punta del Lovech). Per il centrocampo il mister dovrebbe
schierare Borimirov a destra e Manchev a sinistra mentre Peev al centro. La squadra si disporr in campo col modulo 4-
4-2 utilizzato nelle ultime amichevoli terminate col risultato di 2 a 2 contro la Russia e di 3 a 0 contro il Camerun.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Ivan Slavkov.

ALLENATORE: Plamen Markov.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca, calzoncini verdi, calzettoni rossi.


ITALIA: Dopo un difficile inizio nella fase delle qualificazioni, lItalia riuscita a vincere il girone segnando 17 reti e
subendone solamente 4. Il C.T. Giovanni Trapattoni ha provato diversi moduli tattici alternando il 4-4-2 al 4-2-3-1. E
proprio questo sistema pare il modulo con il quale gli azzurri debutteranno allEuropeo. Le motivazioni di questa scela
tattica risiedono nellesigenza di abbinare lo doti tecniche di rifinitori del calibro di Totti, Del Piero e Fiore alla potenza
e capacit realizzativa di Bobo Vieri. Per quel che concerne la difesa, Nesta e Cannavaro sono giocatori di livello
mondiale, mentre Buffon uno dei migliori portieri del mondo. LItalia si presenta al torneo come una delle squadre
favorite per la vittoria grazie allottimo collettivo e allesperienza del Trap in panchina.
Nelle ultime amichevoli lItalia ha pareggiato 1 a 1 con la Spagna, vinto 2 a 1 contro il Portogallo e superato 4-0 la
Tunisia.


PROBABILE FORMAZIONE DELLITALIA

SUPERSTAR: Totti

OBIETTIVO: finale

ALTRI GIOCATORI: Cassano, Gattuso, Di Vaio, Pirlo, Corradi

PRESIDENTE: Franco Carraro.

ALLENATORE: Giovanni Trapattoni.

COLORI SOCIALI: Maglia azzurra, calzoncini bianchi, calzettoni
azzurri.











PANUCCI
BUFFON
NESTA CANNAVARO
ZAMBROTTA
VIERI
TOTTI
DEL PIERO
C.ZANETTI PERROTTA
FIORE
(CAMORANESI)
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9 9
P R E V I S I O N I E P E R C E N T U A L I

A differenza degli altri gironi, lunica vera favorita del gruppo C
lItalia. Difesa solida e un attacco composto da giocatori
imprevedibili e con fiuto del goal sono le componenti che fanno
preferire gli azzurri del Trap. I rincalzi abili quanto i titolari sono un
ulteriore punto di forza di questa squadra. Lunica antagonista
potrebbe essere identificata nella Danimarca, abile a non demordere
mai e a sfruttare il suo ottimo potenziale offensivo. La sorpresa del
girone invece potrebbe diventare la Svezia, visto lottima fase di
qualificazione e la sua impenetrabile difesa. La Bulgaria, squadra
poco conosciuta e dalla carente esperienza internazionale, potrebbe
incontrare pi di una difficolt. In definitiva a parte la grande favorita
Italia, Danimarca e Svezia possono giocarsi il secondo posto nel
girone mentre per la Bulgaria limpresa pare pi ardua.



GIRONE D: Germania, Olanda, Rep.Ceca, Lettonia

C A L E N D A R I O

DATA PARTITA ORARIO TV
15/06 REP.CECA - LETTONIA 18.00 RAIUNO
15/06 GERMANIA - OLANDA 20.45 RAIUNO
19/06 LETTONIA - GERMANIA 18.00 RAIUNO
19/06 REP.CECA - OLANDA 20.45 RAIUNO
23/06 OLANDA - LETTONIA 20.45 RAIUNO
23/06 REP.CECA - GERMANIA 20.45 RAIDUE sint.



S Q U A D R E

LETTONIA: Nonostante le 5 vittorie in fase di qualificazione la Lettonia per accedere alle fasi finali dovuta
ricorrere allo spareggio con la Turchia. 1 a 0 allandata con rete di Verpakovskis e 2 a 2 al ritorno. Il mister Starkovs ha
dichiarato: Il mio 4-4-2 si basa sul pressing e su rapidi contropiedi, e i risultati si sono visti. Tra i pali la Lettonia
schierer la sicurezza Kolinko (portiere del Rostov), come terzini Aleksandrs Isakovs e Dzintars Zirnis, mentre i centrali
saranno Igors Stepanovs e labile Mihails Zemlinskis (classe 69 difensore centrale dello Skonto F.C.). Per il
centrocampo a destra dovrebbe giocare Imants Bleidelis, mentre Andrejs Rubins occuper lout di sinistra. In zona
centrale il compito di filtrare e rilanciare sar affidato a Valentins Lobanovs, affiancato da Astafjievs. In attacco, Maris
Verpakovskis far coppia con Vits Rimkus (possibile alternativa Marians Pahars). Nelle ultime due amichevoli la
Lettonia ha vinto per 1 a 0 con la Slovenia e ha pareggiato 0 a 0 contro Islanda.

OBIETTIVO: superamento primo turno

PRESIDENTE: Guntis Indrikson.

0
5
10
15
20
25
30
35
40
ITALIA
DANIMAR.
SVEZIA
BULGARI
A
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10 10
ALLENATORE: Aleksandrs Starkovs.

COLORI SOCIALI: Maglia granata, calzoncini bianchi, calzettoni granata.


GERMANIA: Con 5 vittorie e 3 pareggi la Germania ha vinto il girone e guadagnato il pass alle fasi finali. Lo sprint
finale dei tedeschi, che battono per 2 a 1 la Svezia e per 3 a 0 lIslanda con le reti di Ballack, Bobic e Kuranyi, ha
permesso a Voller e C. di strappare la qualificazione alla Svezia. La Germania, non disponendo di talenti straordinari sul
piano tecnico, si affida prevalentemente sulla solidit del gruppo, sulla capacit dei giocatori di interpretare nel modo
migliore i vari momento della gara e sulla forza fisica. Il CT Rudy Voeller attua un gioco piuttosto attendistico, che fa
del pragmatismo e dellefficacia le proprie qualit prevalenti. Dopo il 5 a 1 rimediato in Romania nellultima
amichevole difficile prevedere modulo ed interpreti. Voeller pu schierare la Germania con il 3-5-2 o con il 4-4-2.
Punti fermi appaiono il portiere Kahn (non straordinaria la sua stagione al Bayern) o Michael Ballack, centrocampista
dattacco dello stesso Bayern Monaco. Unica nota lieta della stagione tedesca lesplosione di alcuni talenti nello
Stoccarda allenato da Magath (Hinkel, Lahm e Kurany) che potrebbero innervare di forze nuove una squadra che pare in
involuzione dopo il brillante mondiale asiatico.


PROBABILE FORMAZIONE DELLA GERMANIA

SUPERSTAR: Ballack

OBIETTIVO: semifinale

ALTRI GIOCATORI: Klose, Freier, Hinkel

PRESIDENTE: Gerhrard Mayer-Vorfelder.

ALLENATORE: Rudy Voeller.

COLORI SOCIALI: Maglia bianca, calzoncini neri, calzettoni
bianchi.









REPUBBLICA CECA: lottima fase di qualificazione (7 vittorie e un pareggio con il trionfo per 3 a 1 sulla
compagine olandese) pone la squadra di Nedved come uma delle favorite per la vittoria finale. Il modulo dei Cechi,
guidati in panchina dellex selezionatore dellUnder 21 Bruckner, dovrebbe prevedere un centrocampo a 4 con i gli
esperti Nedved e Poborsky (milita nello Sparta Praga) come esterni di fascia con Vladimr micer, Galasek, Jir Jaroik
o Rosicky interni. Punto di riferimento offensivo del team di Bruckner il poderoso attaccante del Borussia Dortmund
Jan Koller. Accanto allariete ceco Bruckner pu schierare Rosicky in o Baros pi avanzat o.
In porta dovrebbe giocare Petr Cech mentre la difesa, che appare il reparto meno solido, vede schierato Jankulowsky
sullout di sinistra con Grygera a destra e Bolf-Ujfalusi coppia centrale.

OBIETTIVO: semifinale

PRESIDENTE: Jan Obst.

ALLENATORE: Karel Buckner.

COLORI SOCIALI: Maglia rossa, calzoncini bianchi, calzettoni blu.
WORNS
KAHN
FRIEDRICH NOWOTNY
LAHM
BALLACK
JEREMIES
KURANYI
FRINGS
SCHNEIDER
BOBIC
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11 11





OLANDA: Malgrado le 20 reti allattivo e soltanto 6 al passivo, lOlanda accede ad uro 2004 dopo lo spareggio vinto
largamente sulla Scozia. Il c.t. Advocaat pu utilizzare in Portogallo uno dei due moduli gi provati nelle fasi di
qualificazione, ovvero il 4-4-2 classico o il 4-3-1-2 stile Milan. La grande forza di questa squadra va ricondotta ad un
centrocampo esperto guidato da Davids (ex giocatore della Juventus ora in forza al Barcellona) e Seedorf ottimo
fantasista in grado di lanciare le punte orange. Il reparto inoltre ampio e vario potendo contare su talenti naturali di
altissimo livello con caratteristiche differenti uno dallaltro. Van der Vaart, Sneijder, Van der Meyde, sono giocatori
affidabili ed in grado di inventare la giocata vincente. Cocu ed Overmars assicurano invece esperienza ed affidabilit
In avanti la scelta sembra essere ancor pi abbondante grazie alla presenza di attaccanti del calibro di Roy Makkay,
Ruud Van Nistelrooy, Patrick Kluivert
Il reparto arretrato basa la propria forza sulle qualit di Stam e sullesperienza di De Boer. Van der Ser il portiere
mentre sugli esterni Zenden e Reiziger potrebbero essere preferiti a Van Bronckhorst e Cocu.
Nelle ultime gare, lOlanda ha pareggiato 0 a 0 con la Francia e vinto 4 a 0 contro la Grecia.


PROBABILE FORMAZIONE DELLOLANDA

SUPERSTAR: Van Nistelrooy

OBIETTIVO: finale

ALTRI GIOCATORI: Reiziger, Van Bronckhorst, Sneijder,
Makaay

PRESIDENTE: Mtahieu Sprengers.

ALLENATORE: Dick Advocaat.

COLORI SOCIALI: Maglia arancione, calzoncini bianchi, calzettoni
arancioni.









P R E V I S I O N I E P E R C E N T U A L I
LOlanda si fa preferire per il talento dei campioni di cui dispone e
labilit in fase offensiva. La Repubblica Ceca dopo un 2003
straordinario vuole continuare ad esprimersi su ottimi livelli. La
Germania malgrado la non straordinaria qualit del proprio organico
difficilmente fallisce in competizioni cos importanti. Le tre squadre
hanno pi o meno le medesime probabilit di accedere ai quarti
mentre la Lettonia appare la vittima designata.




COCU
VAN DER SAAR
DE BOER STAM
ZENDEN
VAN DER MEYDE
DAVIDS
VAN DER VAART
SEEDORF
OVERMARS
VAN NISTELROOY
0
5
10
15
20
25
30
35
OLANDA
REP.CECA
GERMANI
A
LETTONIA
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12 12
G L I S T A D I P O R T O G H E S I

- AVEIRO CAPACITA: 30.000
- BRAGA CAPACITA: 30.000
- COIMBRA CAPACITA: 30.000
- FARO-LOULE CAPACITA: 30.000
- GUIMARAES CAPACITA: 30.000
- LEIRIA CAPACITA: 30.000
- LISBONA (J.ALVALADE) CAPACITA: 52.000
- LISBONA (DA LUZ) CAPACITA: 65.000
- OPORTO (DRAGAO) CAPACITA: 52.000
- OPORTO (BESSA) CAPACITA: 30.000

L E T E R N E A R B I T R A L I

ARBITRO: Pierluigi Collina. ARBITRO:Batista Cortez.
ASSISTENTI: Ivaldi; Narciso. ASSISTENTI: Ribeiro; Cardinal.
NAZIONE: Italia. NAZIONE: Portogallo.

ARBITRO: Anders Frisk; ARBITRO:Terje Hauge
ASSISTENTI: Petersson; Ekstrom. ASSISTENTI: Holvik; Borgan.
NAZIONE: Svezia. NAZIONE: Norvegia.

ARBITRO: Valentin Ivanov. ARBITRO: Urs Meier.
ASSISTENTI: krasyuk; Eniutin. ASSISTENTI: Buragina; Kappeli.
NAZIONE: Russia. NAZIONE: Svizzera.

ARBITRO: Mejuto Gonzalez. ARBITRO: Markus Merk.
ASSISTENTI: Martinez; Guerriero. ASSISTENTI: Schraer, Salver.
NAZIONE: Spagna NAZIONE: Germania.

ARBITRO: Lubos Michel. ARBITRO: Kim Milton Nielsen.
ASSISTENTI: Sramka; Balko. ASSISTENTI: Larsen; Jepsen.
NAZIONE: Slovacchia. NAZIONE: Danimarca.

ARBITRO: Michael Riley. ARBITRO: Gilles Veissiere.
ASSISTENTI: Sharp; Turner. ASSISTENTI: Arnault; Vallin.
NAZIONE: Inghilterra. NAZIONE: Francia.



T U T T E L E G A R E D E G L I E U R O P E I

1 FASE GIRONI ELIMINATORI

12 GI UGNO 2004

Portogallo-Grecia ore 18:00 Dragao Porto
Spagna-Russia ore 20:45 Algarve Faro Loul



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13 13
13 GI UGNO 2004

Svizzera-Croazia ore 18:00 Pessoa Leiria
Francia-Inghilterra ore 20:45 Luz Lisbona
14 GI UGNO 2004

Danimarca-Italia ore 18:00 Henriques Guimaraes
Svezia-Bulgaria ore 20:45 Alvalade Lisbona

15 GI UGNO 2004

Germania-Olanda ore 18:00 Dragao Oporto
Rep. Ceca-Lettonia ore 20:45 Municipal Aveiro

16 GI UGNO 2004

Grecia-Spagna ore 18:00 Bessa Oporto
Russia-Portogallo ore 20:45 Luz Lisbona

17 GI UGNO 2004

Inghilterra-Svizzera ore 18:00 Coimbra
Croazia-Francia ore 20:45 Pessoa Leiria

18 GI UGNO 2004

Bulgaria-Danimarca ore 18:00 Municipal Braga
Italia-Svezia ore 20:45 Dragao Porto

19 GI UGNO 2004

Lettonia-Germania ore 18:00 Bessa Porto
Olanda-Rep. Ceca ore 20:45 Municipal Aveiro

20 GI UGNO 2004

Spagna-Portogallo ore 20:45 Alvalade Lisbona
Russia-Grecia ore 20:45 Algarve Faro Loul

21 GI UGNO 2004

Croazia-Inghilterra ore 20:45 Luz Lisbona
Svizzera-Francia ore 20:45 Coimbra

22 GI UGNO 2004

Italia-Bulgaria ore 20:45 Henriques Guimaraes
Danimarca-Svezia ore 20:45 Bessa Oporto

23 GI UGNO 2004

Olanda-Lettonia ore 20:45 Municipal Braga
Germania-Rep. Ceca ore 20:45 Alvalade Lisbona




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14 14
QUARTI DI FINALE

24 GI UGNO 2004

gara 1: 1 Gruppo A - 2 Gruppo B ore 20:45 Luz Lisbona

25 GI UGNO 2004

gara 2: 1 Gruppo B 2 Gruppo A ore 20:45 Alvalade Lisbona

26 GI UGNO 2004

gara 3: 1 Gruppo C 2 Gruppo D ore 20:45 Algarve Faro Loul

27 GI UGNO 2004

gara 4: 1 Gruppo D 2 Gruppo C ore 20:45 Dragao Porto


SEMIFINALI

30 GI UGNO 2004

Vincente 1 gara -Vincente 2 gara ore 20:45 Alvalade Lisbona

1 LUGLI O 2004

Vincente 3 gara -Vincente 4 gara ore 20:45 Dragao Porto


FINALISSIMA

4 LUGLIO 2004

Vincente gara 1 2 Vs Vincente gara 3 4 ore 20:45 Luz - Lisbona




La programmazione dei mezzi di
allenament o e la sua
differenziazione a gruppi.
A curadel Prof. CARLO DEL FIORENTINO
Preparatore atletico professionista
Consigli eproposteper individualizzarela preparazionedel calciatore.
La programmazione, un aspetto molto importante dellallenamento nel calcio, ma spesso pu creare dei problemi. I
punti di riferimento su cui basare la successione del lavoro sono di difficile collocazione e molto diversi rispetto agli
sport ciclici.
Nel calcio, i tempi dedicati alla preparazione senza gare sono sempre pi compressi e si inizia a giocare praticamente da
subito. Inoltre la programmazione degli obbiettivi a tavolino, molto pi elastica rispetto ad altre discipline sportive,
per le sempre mutevoli situazioni che una squadra si trova ad affrontare nel corso di una stagione agonistica.
Rispetto agli sport individuali, c poi una grande differenza di ampiezza tra i periodi di prestazione. E praticamente
impensabile che un calciatore possa mantenere lo stato di forma costante per 6 - 8 mesi, senza cali di prestazione.
Landamento della forma sempre di tipo sinusoidale (figura 2), e gli obiettivi ed i mezzi per raggiungerla, sono
evidentemente diversi rispetto a sport in cui sappiamo con largo anticipo i periodi di competizione pi importanti e
possiamo quindi programmare di arrivare al top della forma in un preciso momento dellanno.


a ar rt ti ic co ol lo o
3
3


N . 1 0 GI U GN O 2 0 0 4
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
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COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
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TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273

P P P P R R R R E E E E P P P P A A A A R R R R A A A A Z Z Z Z I I I I O O O O N N N N E E E E
MASSIMA PERFORMANCE
FIG.1
MASSIMA PERFORMANCE
FIG.1
MASSIMA PERFORMANCE
FIG.2
MASSIMA PERFORMANCE
FIG.2
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2 2
Sport individuali prevedono invece il raggiungimento del picco, di massima forma raggiungibile, per un periodo di
tempo pi circoscritto (vedi figura 1)e diverso quindi lapproccio e la programmazione dellallenamento.

Altro aspetto importante, e che ci ha dato lo spunto per questo articolo, la differenziazione della programmazione del
lavoro fisico in base alle caratteristiche dei giocatori ed al tipo di prestazione che sono chiamati a svolgere in partita.
C quindi una sempre maggiore esigenza di stabilire dei punti di riferimento pi aderenti alla prestazione calcistica.
Giocare a calcio essenzialmente una abilit, dove le qualit fisiche sono il servomeccanismo della prestazione.
Quindi, come sappiamo, anche linterpretazione del gioco varia da giocatore a giocatore, ed in base alle caratteristiche
pi spiccate di cui dotato, sar pi o meno portato ad attuare un tipo di gioco a lui pi congeniale.
In fase di programmazione, dobbiamo pensare di differenziare la preparazione usando mezzi di allenamento mirati in
base alle caratteristiche fisiche dei giocatori, alla loro capacit psico-fisica di sopportare carichi di lavoro pi o meno
intensi, ed ai compiti che svolgono in campo.
Ci sono poi differenze di impegno fisico non trascurabili sia tra i reparti di azione che tra i moduli di gioco, quindi varia
anche il tipo di prestazione tra i giocatori.

Quale allora la strada da seguire? Differenziare per caratteristiche fisiche, oppure in base al ruolo e ai compiti tattici
che quel giocatore chiamato a svolgere?
Primo punto importante da considerare che i giocatori devono possedere un livello di preparazione fisica, tecnica ed
agonistica ottimale, un preparazione quindi completa sotto tutti gli aspetti, cio globale. Il nostro compito quello di
aiutare latleta a esprimersi nelle migliori condizioni, sotto tutti gli aspetti, fisico, tecnico, agonistico.
Secondo punto la valutazione individuale, da cui si deve sempre partire per ottimizzare il lavoro. Si deve valutare, ed
in base ai risultati, definire degli obiettivi da raggiungere, stabilendo delle priorit(Trachelio), e, terzo punto, per
quello che ci compete come Preparatori Atletici, impostare e mettere in pratica il lavoro fisico ottimale per ogni
giocatore della nostra squadra.


La differenza delle carat t erist iche fisiche t ra i calciat ori.

La differenza pi importante e interessante da determinare nei calciatori, la distribuzione in percentuale tra fibre
veloci(FV) e fibre lente(FL). Weineck, classifica i calciatori in tipi da resistenza e tipi da scatto e su questa
considerazione, evidenzia le diverse caratteristiche dei giocatori.
In base alla percentuale di fibre di cui sono composti i suoi muscoli, avremo un carico interno molto diverso tra
giocatore e giocatore, nellambito della stessa seduta se non si provvisto a differenziare il lavoro.
Nella tabella seguente possiamo considerare vantaggi e svantaggi in base alle differenti caratteristiche:

TIPO DA RESISTENZA TIPO DA SCATTO
Vantaggi :
- resistenza allo sforzo pi elevata
- capacit di recupero migliore ai carichi di resistenza
Vantaggi :
- ottimali prestazioni in carichi di velocit e forza
istantanea
Svantaggi :
- rendimento e resistenza allo sforzo minori in prestazioni
di velocit e forza istantanea
Svantaggi :
- bassa resistenza allo sforzo continuo
- capacit di recupero molto minore, nelle prove di
resistenza, rispetto al tipo da resistenza

(da Weinek La Preparazione fisica ottimale del calciatore, pag. 31, modificato)

Una considerazione importante da fare, riguarda un problema pratico a cui ci troviamo spesso di fronte quando abbiamo
un giocatore molto veloce, che mal digerisce i lavori di resistenza . Questa difficolt pu non essere soltanto una
carenza di motivazione, ma anche un impedimento dovuto alle caratteristiche fisiche di quel soggetto, che rende
difficile per lui quel tipo di lavoro.
Lallenamento fisico nel calcio, e non lo scopriamo in questa sede, non specifico se non si stabiliscono a priori le
dovute differenze tra i vari componenti della squadra.



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3 3
La di fferenza i n base ai ruoli.

Da un studio di Bezzerra sulle sequenze motorie durante una partita, si possono osservare le differenze di impegno
fisico che esistono tra i ruoli nel calcio :

SEQUENZE MOTORIE TIPO IN PARTITA
- Difensori :
intermittente - fermo - intermittente - fermo - veloce (3 scatti brevi 1 medio)
- Centrocampisti :
intermittente - fermo - veloce (3 scatti brevi 1 medio)
- Attaccanti :
veloce(2 scatti brevi) - intermittente - veloce (2 scatti brevi) - fermo
(da Bezzerra, modificato)

La successione delle sequenze si riferisce al tipo e alla velocit di corsa, e anche se questa valutazione non prende in
considerazione lintensit, ci fa per capire le differenze di prestazione tra i ruoli, che dobbiamo tenere in
considerazione quando pensiamo alla programmazione dellallenamento per una squadra di calcio.
Senza contare poi, come abbiamo gi accennato, che il tipo di gioco adottato dallallenatore richiede spesso impegni
fisici diversi, in base alla collocazione tattica di ogni singolo.
Questo tipo di valutazione, risulta quindi molto importante, per cercare di mirare il pi possibile i mezzi di allenamento
in base al tipo di prestazione che viene richiesta alla squadra.

Ma quando e come differire il tipo di lavoro, e a quale delle due componenti dare priorit nella scelta della strategia di
programmazione?
E se nel calcio le qualit fisiche sono soltanto un contenitore della prestazione, dovuta principalmente ad una abilit,
possibile cavarcela con un allenamento uniforme e quindi standardizzato, per ottenere da tutti un livello medio di
preparazione, tale comunque da garantire una prestazione competitiva?
A questa ultima domanda la risposta semplice, oggi ed in base alle differenti tipologie sopra citate, non pi possibile
pensare ad un allenamento uguale per tutti. In tutti gli sport di squadra ad alto livello, il lavoro fisico completamente
individualizzato, e questo certamente pi motivante per un giocatore, che sa di fare un lavoro valutato, pensato,
studiato e realizzato per lui. Naturalmente tutto si deve poi armonizzare con il lavoro tecnico e tattico, che rimane
sempre lobiettivo principale di una squadra.
Per quanto riguarda la prima domanda, importante esaminare tutti e due gli aspetti, che vanno considerati semmai in
momenti diversi della stagione agonistica.
Inizialmente, in fase di preparazione, pi opportuno considerare i giocatori per caratteristiche individuali e dividerli in
gruppi, dopo una opportuna valutazione degli infortuni e problemi fisici subiti in carriera e delle qualit fisiche di
ognuno. In questo modo, come gi abbiamo accennato allinizio di questo articolo, possibile definire gli obiettivi da
raggiungere per ciascuno degli aspetti delle capacit allenabili, stabilendo delle priorit. In un secondo momento,
quando il livello di preparazione raggiunto sar ottimale, dobbiamo cercare di orientare i mezzi di allenamento verso
specificit che riguardano pi i compiti che il giocatore deve svolgere in campo durante tutto larco del campionato,
cercando di mirare molto il lavoro sul tipo di prestazione.


Conclusioni.

Questi due aspetti della preparazione fisica negli sport di squadra in generale e nel calcio in particolare, devono a nostro
avviso essere sempre tenuti in considerazione nel momento della preparazione a tavolino. Naturalmente sappiamo
benissimo che molto difficile fare dei programmi a lunga scadenza e rispettarli al 100%, e che quindi una delle qualit
pi importanti di chi lavora sulla preparazione fisica, l adattabilit al continuo mutare delle esigenze e delle priorit
che una squadra deve affrontare. Ma comunque importante avere sempre presente una strategia di lavoro per costruire
una programmazione adeguata, apportando i dovuti aggiustamenti in caso di necessit. Come abbiamo avuto occasione
di osservare ultimamente anche ai livelli pi alti, gli obiettivi spesso cambiano molto velocemente, quindi anche
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4 4
lorganizzazione e la gestione del lavoro non sempre facile, ma crediamo che la strada da percorrere sia questa, a tutti i
livelli, cercando di trovare le soluzioni e i compromessi pi coerenti con la realt in cui operiamo.







BI BLI OGRAFI A

Bosco: Aspetti fisiologici della preparazione fisica del calciatore. - Ed.SSS Roma.
Carminati: Appunti Conferenza Corso Preparatori Atletici Coverciano.
Marella: Appunti lezioni di Teoria e Metodologia dellallenamento Corso Prep.Atletici, Coverciano.
Trachelio: La preparazione fisica agli sport di squadra. - Ed.Libreria dello sport.
Weineck: La preparazione fisica ottimale del calciatore. - Ed.Calzetti e Mariucci.


La rifinit ura: esercizi e principi per
sfrut t are le sponde.
A curadi MARCO CECCOMORI
Come, quandoeperchattaccarecon lesponde.

Defi ni zi one di sponda.

La sponda pu essere definita come l'assist indirizzato dal giocatore con spalle rivolte alla porta avversaria verso il
giocatore che si inserisce in direzione della porta.
Questa tecnica di rifinitura, a differenza della combinazione, vede la partecipazione di tre giocatori, e cio colui che
inizia l'azione, il giocatore che effettua la sponda e il calciatore che si inserisce in profondit.
La sponda una soluzione di gioco molto utilizzata nello svolgimento di una gara e si concretizza, quindi, in un
passaggio di prima (giocata a muro), eseguito principalmente di interno piede (oppure, pi raramente, di esterno o di
tacco), effettuato in direzione dello smarcamento di un compagno, con il fine di favorirne la conclusione.
Affinch l'esecuzione di questa giocata vada a buon fine necessario che si verifichino le seguenti condizioni:

1) colui che effettua la rifinitura deve essere posizionato pi "alto" rispetto al ricevitore e girato di spalle alla porta
avversaria.
2) il giocatore in inserimento, partendo da posizione arretrata, si muove verso la porta al fine di ricevere la sponda
possibilmente eludendo la marcatura del diretto avversario.
3) il rifinitore effettua il passaggio in profondit sulla corsa del giocatore che si sta inserendo.

La sponda crea notevoli problemi alla difesa avversaria, in quanto il marcatore diretto del giocatore in inserimento si
trova in difficolt a controllare contemporaneamente il movimento della palla e del ricevitore.
Affinch questo tipo di rifinitura vada a buon fine importante che la distanza tra il giocatore in inserimento e il
rifinitore non sia troppo ampia.
Il passaggio preciso, sulla corsa del giocatore che si inserisce, un gesto tecnico relativamente semplice soprattutto se il
rifinitore riesce a non farsi anticipare dal proprio marcatore.
A tale scopo, concetto che abbiamo gi espresso in riferimento alla combinazione, opportuno che il passaggio iniziale
indirizzato a colui che effettuer la sponda sia orientato sul piede pi lontano rispetto al difensore, cos da rendere pi
difficoltoso l'anticipo avversario.
Il rifinitore, inoltre, deve essere abile ad eseguire un contromovimento lungo-corto al fine di disorientare il proprio
marcatore e prendere alcuni metri preziosi che risulteranno utili alla buona efficacia della sponda.
Naturalmente, pi la sponda viene effettuata in prossimit dell'area di rigore avversaria e pi deve essere eseguita in
velocit in considerazione dei sempre minori spazi di gioco a disposizione.
Importante che il giocatore che si inserisce e che andr poi alla conclusione scelga il tempo giusto per effettuare il
movimento, soprattutto quando la sponda deve essere fatta di prima.
a ar rt ti ic co ol lo o
4
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2 2
La rifinitura di prima intenzione , infatti, necessaria per velocizzare l'azione d'attacco cos da creare maggiori problemi
alla difesa avversaria.
Un riferimento a parte merita, a mio modo di vedere, la sponda effettuata con la testa.
Si tratta di una tecnica di rifinitura molto utilizzata nel calcio moderno, sia nelle situazioni di palla inattiva che in quelle
in movimento, da squadre dotate di giocatori abili nel gioco aereo.
Ci si affida a questa giocata principalmente per eludere il pressing avversario, dando subito profondit alla manovra per
arrivare prima possibile in prossimit della porta avversaria.
Anche in questo caso importante che i giocatori che si inseriscono vadano ad attaccare, in velocit e con i tempi giusti,
spazi liberi che siano raggiungibili dalla sponda di testa del rifinitore.

Ti pol ogi e di sponda.

Esistono varie tecniche di rifinitura tramite sponda, che possono essere classificate in questo modo:

1) sponda lineare,
2) sponda incrociata,
3) sponda con creazione di spazio da parte del rifinitore.

Nel primo caso il giocatore che si inserisce effettua un movimento
in profondit e va a ricevere la sfera dalla stessa parte in cui
iniziata la giocata (vedi figura 1).
Nella sponda incrociata, invece, il giocatore in inserimento riceve
la rifinitura nella zona di campo opposta a quella da dove
partito, sempre prendendo come punto di riferimento la posizione
del rifinitore (vedi figura 2).
Nel terzo caso (vedi figura 3), colui che effettua la sponda esegue
prima un movimento tendente alla creazione di uno spazio che
sar occupato dal giocatore in inserimento.
La rifinitura tramite sponda tende a sfruttare le caratteristiche di
una punta che agisce principalmente da riferimento offensivo con
il compito di triangolare con i compagni (soprattutto i
centrocampisti, ma anche gli altri attaccanti) che s'inseriscono
negli spazi. Questo giocatore solitamente una prima punta abile
a giocare spalle alla porta, dotata di buon fisico per proteggere la
sfera e abile nel mandare al tiro con i tempi giusti i compagni in
inserimento scegliendo la soluzione di gioco pi opportuna.
La sponda rappresenta una giocata che, considerando la propria
strutturazione, tiene conto anche dell'equilibrio difensivo, in
quanto coinvolgendo solo tre giocatori permette di mantenere
diversi uomini sotto la linea della palla in copertura preventiva,
che sono subito abili e attivi nel caso di un ribaltamento di gioco
avversario in seguito alla perdita del possesso di palla.

Come abbiamo gi visto nella combinazione, l'allenatore, nel
valutare la capacit della propria squadra nell'effettuare le giocate
di sponda, dovr accertare la capacit di:

a) muoversi con tempi omogenei,
b) muoversi nella giusta direzione,
c) effettuare gesti tecnicamente corretti.

Dopo aver analizzato correttamente tali abilit, il mister dovr
inserire nella programmazione delle sedute d'allenamento
esercitazioni che vadano a colmare le lacune evidenziate, al fine
di dotare i propri giocatori di quel bagaglio tecnico tattico
indispensabile per eseguire con produttivit tutte le sponde sopra descritte.
Fig. 1 Fig. 1
1
2
3
Fig. 2 Fig. 2
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2
3
Fig. 3 Fig. 3
1
2
3
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Eserci t azi oni


Come abbiamo gi fatto negli esercizi relativi alle altre tecniche di rifinitura, prendendo in considerazione le
esercitazioni utili per allenare la sponda partiremo da esercizi semplici che coinvolgono pochi giocatori per poi arrivare
ad inserire man mano sempre pi calciatori.

Esercizio n 1

In un rettangolo di dimensioni variabili in base al numero dei giocatori,
la squadra viene divisa in gruppi di tre giocatori con un pallone a gruppo
(figura 4).
Le terne si devono muovere liberamente nello spazio delimitato, con il
possessore che inizia l'esercizio passando la palla ad un compagno che
esegue una sponda a vantaggio del terzo che si smarcato in profondit.
Quest'ultimo poi, una volta ricevuta la rifinitura, riprender l'esercizio
dall'inizio.



Esercitazione n 2

L'esercizio simile al precedente.
In questo caso i giocatori vengono divisi in due squadre con pettorine di
colore diverso che si muovono in forma libera in uno spazio dalle
dimensioni variabili.
All'interno di un gruppo si formano coppie di calciatori, mentre nell'altro
gruppo ogni giocatore in possesso di una palla e deve passare la palla a
qualsiasi giocatore dell'altra squadra, che eseguir una sponda a
vantaggio del compagno della coppia che si smarcato (figura 5).
Dopo un minuto vengono invertiti i compiti delle due squadre.


Esercitazione n 3

In un rettangolo di dimensioni variabili in base al numero dei giocatori,
la squadra viene divisa a coppie con un pallone, che si passano palla in
forma libera all'interno dello spazio delimitato.
Fuori da ogni lato del rettangolo si dispongono quattro giocatori senza
palla.
Dopo alcuni passaggi, i possessori devono passare la palla ai sostegni
posti fuori che devono eseguire una sponda a vantaggio del compagno
del possessore che si inserito (figura 6).
Ogni 2' vengono cambiati i sostegni.


Esercitazione n 4

Nello spazio centrale di una met campo delimitata da due porte, la
squadra viene divisa a coppie con un pallone, che si passano palla in
forma libera. Due calciatori senza palla si dispongono fuori dal corridoio
in direzione delle due porte. I sostegni, dopo aver chiamato a rotazione i
nomi dei compagni che devono passargli la palla, eseguono una sponda a
vantaggio dell'altro componente della coppia che va alla conclusione.
Il giocatore che ha effettuato il tiro si sostituisce al sostegno. Si tratta di
un'esercitazione molto allenante anche per il tiro in porta (figura 7).
Fig. 4 Fig. 4
Fig. 5 Fig. 5
Fig. 6 Fig. 6
Fig. 7 Fig. 7
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4 4
Esercitazione n 5

Nello spazio centrale di una met campo delimitata da due porte si gioca
una partita tra due squadre che, per andare alla conclusione, devono
eseguire una sponda con il compagno posto fuori dal corridoio.
Colui che effettua il tiro si va a sostituire poi con il sostegno (figura 8).







Esercitazione n 6

In una met campo delimitata da due porte si gioca una partita tra due
squadre.
La realizzazione valida solo se viene ottenuta dopo una rifinitura
tramite sponda (figura 9).


Fig. 8 Fig. 8
1
2
3
4
5
Fig. 9 Fig. 9
1
2
3
4

Port iere: come mant enere
lefficienza durant e la pausa
est iva.
A curadi CLAUDIO RAPACIOLI prep.portieri Sett. Giov. Brescia Calcio
Una corretta gestionedellevacanzepermetteal portieredi mantenersi in
buona condizione.
Con questo articolo voglio affrontare lannoso dubbio che ci assale in estate: mi riposo e non faccio nulla o continuo ad
allenarmi per mantenere un certo grado di forma?
Il tempo che trascorre dalla fine dei campionati che per la maggior parte delle squadre si colloca verso la met di
maggio e la ripresa della preparazione parecchio e a seconda della categoria la data del ritrovo pu slittare dalla met
di luglio per i professionisti ai primi di agosto per i dilettanti di alto livello a dopo ferragosto per le categorie minori.
Il tempo che trascorre tra la fine degli allenamenti e la ripresa perci tantissimo e una attivit parziale poco strutturata
o addirittura lozio totale pu portare alla perdita di tutte le caratteristiche fisiche, tecniche acquisite con tanto sudore e
sacrificio nei freddi mesi invernali.

Per non vanificare tutti i miglioramenti fatti nellannata ritengo che svolgere delle sedute di mantenimento nei mesi
estivi possa essere di grande aiuto al momento di riprendere lattivit.
A differenza di qualche anno fa, quando il campionato terminava il portiere non si allenava pi fino allinizio della
stagione successiva salvo disputare delle partite nei pi disparati tornei notturni. Ora la maggiore professionalit che si
riscontra anche in parecchi dilettanti e un mutato stile di vita, porta al desiderio di mantenersi in forma anche durante
tutto il periodo estivo.

Lattivit fisica mirata, oltre a non consentire un aumento di peso permette di tenere un tono muscolare efficiente e
pronto per riprendere lattivit intensamente gi dai primi allenamenti.
Nel passato il portiere svolgeva buona parte della preparazione precampionato con i compagni di squadra, era sottoposto
a lunghi e devastanti lavori di corsa, con la conseguenza di presentarsi alle prime apparizioni ufficiali spesso goffo e
impacciato.
Nel calcio attuale al portiere viene richiesto di fornire prestazioni convincenti fin dalle prime gare amichevoli che
soprattutto per i club importanti sono eventi di grande vetrina.
Obiettivo non secondario riuscire a ridurre al minimo i rischi di lesioni muscolari, che a causa di una eccessiva
inattivit possono pi facilmente sorgere nella fase di preparazione dove i carichi di lavoro sono importanti. I recuperi in
questa fase sono pi lenti e gli affaticamenti muscolari possono limitare sensibilmente il programma di lavoro.
Inoltre gli studi fatti dimostrano che la forza una qualit che se non allenata inizia ora inizia a diminuire dopo 72 ore,
mi immagino come un portiere si possa presentare in ritiro se non ha fatto nulla per tutto il periodo estivo!

In estate e pi facile praticare sport diversi che possono aiutare il portiere a mantenere un buon grado di allenamento.
a ar rt ti ic co ol lo o
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N . 1 0 GI U GN O 2 0 0 4
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
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SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 55050 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273

I I I I L L L L N N N N U U U U M M M M E E E E R R R R O O O O 1 1 1 1
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Ritengo il tennis con tutti i suoi spostamenti brevi e repentini molto allenante per gli arti inferiori, simula i tanti
movimenti compiuti dal portiere durante la partita.
Il beach volley permette di mantenere un buon livello di acrobatica e di forza soprattutto a livello esplosivo
Il ciclismo permette un buon mantenimento del tono muscolare del quadricipite, ma occorre fare attenzione a non
esagerare con sforzi che possono generare eccessi di acido lattico. Inoltre deve essere poi integrato con esercitazioni che
sollecitino gli antagonisti dei quadricipiti, vale a dire i flessori, poco sollecitati nella pedalata.
Il nuoto invece ottimo oltre che per mantenere un buon livello cardiaco per tonificare la parte superiore del corpo.
Il basket un buon mix per allenare la forza esplosiva e la rapidit negli spostamenti.
Le camminate in montagna possono essere possono essere una valida alternativa per il mantenimento di un buon livello
muscolare ed organico.
Questo comunque non basta e va per chiaramente integrato con esercitazioni di mantenimento della forza specifica,
della destrezza con la palla sia manuale che podalica, con esercitazioni per la parata in tuffo e sulle palle alte
provenienti da tutte le direzioni.

Chi ha sofferto durante la stagione di malanni muscolari, traumi per scontro, caduta oppure altre patologie che non gli
hanno permesso un allenamento continuativo deve in primo luogo curarsi per togliersi qualsiasi residuo di dolore.
Un consulto con uno specialista e un buon programma di riabilitazione pu permettere di risolvere definitivamente
problemi che si sono trascinati magari fastidiosamente per tanto tempo.
Fatto ci si pu iniziare gradualmente a preparasi alla stagione successiva con una maggiore serenit.


La chi usura del l a st agi one.

Nelle categorie giovanili le ultime sedute di allenamento possono essere sfruttate per lavorare con maggiore attenzione
sui particolari tecnici dove i portieri peccano maggiormente e che durante la stagione non stato possibile analizzare
correttamente.
La temperatura non pi rigida e permette di soffermarsi maggiormente nella cura dei minimi particolari, il lavoro svolto
in queste settimane di grandissima qualit e utilit.

Appena prima del rompete le righe dato dallallenatore, importante che il preparatore dei portieri esegua i test di
uscita.
Deve annotare i dati relativi al peso, altezza, e se possibile massa grassa utilizzando un plicometro.
Deve misurare la forza esplosiva, elastica, riflessa e cronometrare la velocit sui 10-20-30 mt. Questo pu avvenire
attraverso prove specifiche che possono essere eseguite con strumenti appositi, pedana di Bosco per la forza, e
fotocellule per la velocit oppure in modo pi semplice, per mezzo del test di Abalakov per la forza e con un
cronometro per la velocit.
E importante annotare le condizioni in cui si sono svolti i test, superficie del campo, tipo di scarpe calzate strumenti
utilizzati ecc. cos da poter replicare allinizio della successiva stagione le prove di entrata nelle condizioni pi simili a
quello di uscita. Questo permette, nel periodo della preparazione, di valutare le condizioni fisiche del portiere al ritorno
dalle ferie e redigere un programma di allenamento adeguato.
La rilevazione dei massimali finali fornisce inoltre delle indicazioni molto utili per la percentuale di carico da utilizzare
nei cicli di mantenimento estivi.

Det erminare il ciclo est ivo.

I quindici giorni immediatamente seguenti la chiusura della stagione possono essere per il portiere di scarico completo,
non dove svolgere alcuna attivit eccessivamente impegnativa, cos da permettere un completo recupero sia fisico che
psicologico.
Il restante tempo deve essere suddiviso in cicli trisettimanli.
Fatto questo bisogna considerare quanto tempo manca allipotetica data di raduno per la successiva stagione e valutare
quanti cicli possibile proporre.

ESEMPIO:
Data fine attivit: 30 Maggio
Data Raduno 1 Agosto
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Con un calendario simile possiamo individuare il 15 giugno la data di inizio dei cicli di mantenimento.
Avremo perci 2 settimane di giugno e 4 di luglio per un totale di 6 settimane.
Il nostro portiere pu svolgere due cicli completi del programma di mantenimento.

La programmazi one dei cari chi di l avoro.

I carichi dei vari cicli possono avere rispetto al massimale stabilito a fine stagione queste percentuali:

- 40% nella prima settimana
- 55% nella seconda settimana
- 70% nella terza settimana

Il tutto come accennato pu comunque essere integrato con sport alternativi o con partite nei tornei notturni. Non sono
assolutamente contrario a questi incontri che possono aiutare a mantenere il ritmo gara, a patto per che non si degeneri
giocando magari anche 2 gare nella stessa giornata. E ovvio che in queste situazioni il programma giornaliero deve
tenerne conto ed essere modificato.

Sarebbe unottima cosa poi riuscire a trovare uno o pi compagni con i quali potersi allenare cos da integrare il lavoro a
secco con esercitazioni che prevedano anche interventi con la palla.
Il programma di allenamento che propongo suddivide il ciclo in 3 microcicli settimanali che prevedono 3 sedute di
allenamento di circa 60-70 minuti ciascuno. I giorni ipotetici sono luned , mercoled e venerd .
Unaltra accortezza eseguire gli allenamenti nelle ore meno calde della giornata, e se possibile in zone abbastanza
ombreggiate.
Se si ha la possibilit di reperire la tavoletta propriocettiva linserimento di una decina di minuti di questa tipologia di
esercitazioni pu rivelarsi molto utile sia in fase preventiva che di cura di vecchi malanni.

La st rut t urazione delle sedut e allenant i.

PRIMO ALLENAMENTO

Il primo allenamento della settimana ha come obiettivo la forza esplosiva e reattiva.
Si esegue un riscaldamento generale di circa 10 minuti con lavori di mobilizzazione degli arti inferiori sia in forma
statica che dinamica e qualche esercitazione preparatoria alla forza cos da evitare spiacevoli incidenti muscolari.
Una serie di andature pu aiutare a completare la fase iniziale.
Se si dispone di macchine isotoniche si possono eseguire degli squat o mezzi squat al castello oppure delle spinte sulla
pressa, sia in forma esplosiva che elastica.
Se non si ha la possibilit di accedere a una palestra possiamo eseguire delle esercitazioni a carico naturale utilizzando
delle serie di balzi da scegliersi nella tabella riportata in coda.
Selezionare per ogni seduta 2 esercizi per la forza esplosiva e 2 per quella elastica, dividendo il numero dei balzi
espresso dal carico al 50% per ogni tipo di forza.

Esempio:

Massimale 90 Balzi
- Prima settimana 40% di 90 balzi = 36 balzi di cui 18 esplosivi e 18 reattivi
- Seconda settimana 55% di 90 balzi = 50 balzi di cui 25 esplosivi e 25 reattivi
- Terza settimana 70% di 90 balzi = 64 balzi di cui 32 esplosivi e 32 reattivi

Massimale 150 Kg.
- Prima settimana 40% di 150 Kg. = 60 KG
- Seconda settimana 55% di 150 Kg. = 82,5 KG
- Terza settimana 70% di 150 Kg. = 105 KG
-
Le serie alle macchine o il totale dei balzi deve essere quello previsto dalla percentuale riferita al massimale.
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Dopo ogni serie di balzi (1) eseguire se
possibile 4 gesti tecnici (2-3 per lato) (2)
sia con i piedi che con le mani che
prevedano brevi e veloci spostamenti cos
da riprendere immediatamente la
sensibilit e la brillantezza degli arti
inferiori.
Lesercizio viene comunque chiuso da uno
skip (3) e uno scatto di trasformazione (4).
Vediamo, figura n.1 a lato, come si pu
strutturare uneser-citazione a carico
naturale.
Per ogni singola esercitazione il numero di
balzi non deve superare i 4-5.
Se invece si utilizzano le macchine le
ripetizioni non devono essere pi di 6.
Il recupero tra un esercizio e laltro deve
essere totale.


Terminata la fase della forza eseguire se possibile delle esercitazioni di tecnica podalica singole o a coppie senza per
effettuare nessun rilancio, che potrebbe portare, dato il carico di lavoro sostenuto, a problemi muscolari.
Se si dispone di un aiutante si possono svolgere alcune esercitazioni sulla porta che prevedano degli spostamenti e delle
parate (Fig. 2 e 3)

Fig. 2. Il portiere parte dal palo a comando
di P2 e velocemente prende la posizione
sulla palla posseduta da questultimo che
da fermo o dopo averla spostata la calcer
in porta. Possono essere inserite alcune
varianti acrobatiche (capriole, rotolate,
ruote, da eseguire prima della presa di
posizione).









Fig. 3 (a fianco) Il portiere partendo dal
disco del rigore retrocede fino allarea
piccola e poi prende posizione sulla palla
in possesso di P2 che pu calciare sia a
palla ferma che in movimento.










Fig. 1 Fig. 1
1-MULTIBALZO TRIPLO
2-GESTO TECNICO
3-SKIP
4-SCATTO
3 o 4 mt
10 mt
Fig. 1 Fig. 1
1-MULTIBALZO TRIPLO
2-GESTO TECNICO
3-SKIP
4-SCATTO
3 o 4 mt
10 mt
Fig. 2 Fig. 2
P2
Fig. 2 Fig. 2
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Fig. 3 Fig. 3
P2
Fig. 3 Fig. 3
P2
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Se si dispone di pi palloni e non di un
compagno si possono eseguire delle
esercitazioni a palla ferma a lisca di pesce,
a linea e a quadrato (vedi figura a fianco).
Lintervento pu essere fatto in tuffo o
andando a raccogliere la palla.
Limportante che sia eseguito sempre
molto velocemente.
La spina richiede sempre un movimento di
attacco diagonale, il quadrato un cambio di
angolo di parata mentre la linea simula pi
parate successive sullo stesso lato.








In alternativa si pu disputare una partitella tra amici giocando fuori oppure se si in spiaggia un incontro di beach
soccer che oltre ad essere una buona variante anche un valido allenamento propriocettivo.
Successivamente eseguire altri 10 minuti di andature varie.
Concludere la seduta con 10 serie da 20 addominali, alcune esercitazioni per la decompressione della colonna vertebrale
e alcune esercitazioni di stretching.

SECONDO ALLENAMENTO

Il secondo allenamento dedicato alla parte alta.
Prevede un circuito con carichi non eccessivi 50-60% del massimale rilevato a fine stagione per la parte alta.
importante eseguire le varie stazioni per gruppi muscolari contrastanti cos ridurre il tempo impiegato e ottimizzare al
massimo la seduta.

Il circuito proposto formato da 5 stazioni, una per ogni gruppo muscolare, da ripetere dalle 4 alle 6 volte alternando
ogni settimana gli esercizi.
I gruppi considerati sono: Pettorali, Dorsali, Spalle, Bicipite Brachiale, Tricipite Brachiale.
In coda ho illustrato una serie di esercitazioni tra le pi comuni e semplici che si possono eseguire sia con lausilio di
macchine isotoniche sia con dei semplicissimi bilancieri e manubri.
Il numero delle ripetizioni di 10-12 per ogni esercizio e comunque il movimento deve sempre essere eseguito ad un
ritmo veloce e continuo.
Al termine eseguire una decina di minuti di mobilizzazione del tronco e delle spalle con lausilio del bastone.

Possiamo sostituire lallenamento in palestra con 30-40 minuti di nuoto.

Per ritrovare una buona mobilit delle braccia e trasformare il lavoro di forza precedentemente svolto, si eseguono
esercitazioni tecniche per la presa alla figura su tutte le traiettorie (Rasoterra, Leggermente battuta, Battuta, Mezza
altezza, Viso e Alta) sia in forma statica che dopo spostamento.
Se non si dispone di un compagno ci si pu aiutare con un muro calciando la palla e riprendendola con il gesto tecnico
scelto. Eseguire per ogni esercizio 10 ripetizioni se in forma statica, 6 (3 per lato) se eseguito in forma dinamica. Si deve
sempre prestare la massima attenzione alla corretta esecuzione del gesto tecnico.
Nel caso sia abbiano a disposizione pi palloni o un compagno verso il quale calciare, eseguire esercitazioni per il
rilancio sia con palla a terra, palla in mano, palla in movimento di prima o dopo controllo.
Concludere la seduta con 7 serie da 20 addominali e 3 serie da 10 dorsali e alcuni minuti di stretching.




Fig. 4 Fig. 4
SPINA QUADRATO LINEA
Fig. 4 Fig. 4
SPINA QUADRATO LINEA
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TERZO ALLENAMENTO

Eseguire un riscaldamento di 10-15 minuti che preveda esercitazioni di destrezza con la palla (palleggi a 1 o 2 mani o
alternati, passaggi della palla intorno o sopra il corpo eseguiti sia da fermo che in movimento su tutti gli assi di
spostamento) e di mobilizzazione statica o dinamica.

Una decina di minuti di andature varie possono essere di grande aiuto per la fasi successive.

Se si dispone di un compagno si possono eseguire delle esercitazioni di approccio alle palle alte sia per la difesa della
porta che per quella dellarea piccola.
Le esercitazioni possono essere combinate
con palle corte da incontrare e lunghe da
recuperare (Fig.5).

Successivamente vengono effettuati cross
da tutte le zone del campo con tutte le
traiettorie conosciute. Lintervento in
presa pu essere seguito da un rilancio
della palla sia con i piedi che con le mani.
Se invece si soli si scelgano 2-3 esercizi
per la forza riflessa dalla tabella per lo
sviluppo della forza sotto riportata cos da
arrivare ad una percentuale del 40-45%
della percentuale massimale della
settimana.
Fare seguire lesercitazione con una
trasformazione tramite un rapido skip e
uno scatto.


Esempio:
Massimale 90 Balzi
- Prima settimana 40% di 90 balzi = 36 balzi 40% di 36 = 15 balzi di forza riflessa
- Seconda settimana 55% di 90 balzi = 50 balzi 40% di 50 = 20 balzi di forza riflessa
- Terza settimana 70% di 90 balzi = 64 balzi 40% di 64 = 26 balzi di forza riflessa

Eseguire successivamente 3-5 serie di 4
spostamenti rapidi e esplosivi di circa 5 mt
per lato con vai e torna su tutti gli assi di
movimento. Vedi Figura 6 con portiere
che si muove in diagonale (1),
frontalmente (2), lateralmente (3)).

Se si soli si pu concludere lesercizio di
spostamento con un gesto tecnico su palla
ferma.
Altrimenti si pu chiedere al compagno di
effettuare, dopo aver ripreso la posizione
corretta, uno o pi tiri con palla ferma o in
movimento variando spesso la velocit e la
traiettoria.

Possiamo sostituire questo allenamento
con un buon incontro singolare di tennis o
un partita di beach volley.
Anche il basket pu essere unalternativa
Fig. 5 Fig. 5
P2
P1
Fig. 5 Fig. 5
P2
P1
Fig. 6 Fig. 6
3
1
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Fig. 6 Fig. 6
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valida di questa giornata, sia giocato singolarmente con azioni di forte spinta su conclusioni in terzo tempo oppure
disputando una partita anche 2 vs 2 a canestro unico.
Concludere la seduta con 6 serie da 20-25 addominali e una decina di minuti di stretching e scarico della colonna
vertebrale.

Considerazioni finali.

Lestate tempo di relax e spensieratezza. Spesso anche lo stile di vita pi libero, fare tardi la notte ha sempre un
grande fascino, spesso si aumenta il consumo di bibite e alcolici in genere e le maggiori opportunit di socializzazione
possono portare ad eccedere con lalimentazione.
Questo comporta degli scombussolamenti al fisico che deve essere aiutato a recuperare in fretta.
Nel caso in cui alla mangiata luculliana o alla serata speciale non si sappia resistere consigliabile eseguire il giorno
dopo 20-30 minuti di corsa lenta, se possibile a piedi nudi sulla sabbia, magari abbinato ad un pranzo che preveda solo
verdura, frutta e acqua minerale.

TABELLA PER LO SVILUPPO DELA FORZA DEGLI ARTI INFERIORI
ELASTICA REATTIVA RIFLESSA
Mezzo squat-jump con sovraccarico
Mezzo squat-jump con cintura
Mezzo squat-jump avanti carico
naturale
Mezzo squat-jump avanti con cintura
Mezzo squat-jump avanti laterale
Mezzo squat-jump sul posto con
spostamento laterale
Lungo da fermo
Lungo da fermo con molleggio
Triplo da fermo alternato
Triplo da fermo successivo
Triplo da fermo simultaneo
Quintuplo alternato
Quintuplo successivo
Quintuplo simultaneo
Triplo alternato con partenza lanciata
Sprint in salita
Sprint con traino
Sprint con cintura zavorrata
Stacchi monoarto da panca
Stacchi simultanei sui gradoni
Stacchi successivi sui gradoni
Balzi tra ostacoli in
avanzamento
Balzi tra ostacoli con
deviazioni 90
Balzi tra ostacoli con
deviazioni di 90 preceduta da
molleggio
Balzi laterali tra ostacoli
Pliometria
Spinte in successione
alternate da panca
Balzi in divaricata con molleggio
e sovraccarico
Mezzo squat-jump con molleggio
e sovraccarico
Corsa balzata
Skip con cintura zavorrata
Skip sul posto con elastico
Balzi a piedi pari tra ostacoli
bassi
Skip tra ostacoli bassi con
zavorra
Skip tra ostacoli bassi
Molleggi piedi
Saltelli alternati pedi con
bilanciere
Squat -jump con sovraccarico
Skip con funicella
Passaggio alla corsa su ostacoli
bassi

TABELLA PER LO SVILUPPO DELLA FORZA DEGLI ARTI SUPERIORI
DORSALI PETTORALI SPALLE
Lat-Machine
Pulley basso
Pull over
Trazioni alla sbarra
Rematore
Spinte panca
Pek dek
Multi power
Pectoral Machine

BICIPITE BRACHIALE TRICIPITE BRACHIALE
Curl con bilanciere
Curl con manubri
Curl pully basso
Tricipiti con bilanciere
Distensioni alle parallele
Ext. pulley alto
Alzate laterali
Alzate verticali
Alzate frontali
Trazioni al mento


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Ricordo la differenza tra le varie tipologie di forza:

FORZA ESPLOSIVA
Quando si esegue uno balzo, un tuffo o uno spostamento veloce che parte da una situazione di immobilit (es.: partenza
nello sprint, balzi da fermo, tuffo da fermo, ecc)

FORZA ESPLOSIVA ELASTICA O REATTIVA
Quando vi azione pliometrica della muscolatura con movimenti articolari accentuati.
Per azione PLIOMETRICA si intende una veloce azione muscolare eccentrica (cedente) alla quale segue una
rapidissima azione concentrica (inversione di movimento). Questo permette di utilizzare una ulteriore percentuale di
forza espressa dalla componente elastica dei muscoli, soprattutto a livello tendineo.
(Stacco su palle alte, tuffo in corsa ecc.)

FORZA RIFLESSA (STIFFNESS)
Quando vi azione pliometrica con movimenti articolari molto ridotti (es.: azione dei piedi nella corsa, saltelli a gambe
rigide, ecc.) vengono utilizzati soprattutto i tricipiti surali,.







BIBLIOGRAFIA
- S.BERALDO: Articoli vari pubblicati sul sito www.sporttraining.net
- THISSEN - ROLLGEN: Goalkeeping Drills Ed.Reedswain
- J.WEINECK: La prestazione fisica ottimale del calciatore Ed.Calzetti e Mariucci

Ot t imizzare la cont rapposizione
tattica: affront are il 4-3-3.
A curadi LUCA PRESTIGIACOMO
Lepossibili soluzioni per metterein difficoltun avversariochegioca con il
4-3-3, in relazionealleesigenzedella partita.
Nell'articolo di questo mese esamineremo l'eventualit di dover affrontare una squadra disposta col 4-3-3 nella duplice
eventualit di essere in vantaggio o di stare perdendo. In entrambi i casi, si ipotizzer di trovarsi in situazione di
difficolt tattica e/o psicologica tale da obbligare ad adottare un modulo diverso da quello di partenza. Questo modulo
deve essere di fatto il pi idoneo ad affrontare l'avversario disposto col 4-3-3, in modo da ridurne i punti di forza ed
esaltarne quelli di debolezza. Infatti, l'unico modo per ovviare a una situazione di grande difficolt per la nostra squadra,
specialmente se manca poco al termine della gara, quella di cambiare il nostro sistema di gioco, utilizzandone uno che
ci consenta appunto di contrapporci in maniera ottimale all'avversario.

Partiamo dal caso che veda la nostra squadra impegnata in fase offensiva, in seria difficolt nel creare situazioni
pericolose e quindi azioni da goal.

Analisi della sit uazione i n chi ave offensi va.

Il modulo che pu ritenersi pi idoneo ad affrontare un 4-3-3 , a mio modo di vedere, il 3-4-3.
Analizzando le caratteristiche della fase difensiva di un 4-3-3, notiamo che:

- Il sistema di gioco richiede lo scivolamento a centrocampo delle due ali, tramutandolo in un 4-5-1.
- Nel caso questa scalata non avvenga, il centrocampo, rimanendo composto da soli tre elementi, lascia ampi spazi
sulle corsie esterne (vedi fig.1 a pagina successiva)
- I terzini hanno il delicato compito di avanzare in chiusura a centrocampo, nel caso le ali non siano arretrate in
tempo: ci comporta lo scalare degli altri tre componenti il pacchetto arretrato. Si noti che, se ci avviene, nessun
elemento del centrocampo in grado di completare il meccanismo a scalare per linee esterne: il lato debole della
difesa risulterebbe in tal caso scoperto (vedi fig.2 a pagina seguente).
- In alternativa, pu essere il mediano interno pi vicino ad andare a chiudere sulla fascia, ma anche in tal caso, con
la scalata verso il lato forte da parte degli altri due mediani, il lato opposto del campo risulterebbe eccessivamente
sguarnito.
- In ogni caso, i tre mediani garantiscono un'ottima copertura delle zone interne del campo. Specialmente il
centromediano metodista in grado di coprire la zona neutra tra difesa e centrocampo, sconsigliando l'utilizzo da
parte nostra di un trequartista.
- Le ali e il centravanti possono attuare un efficace pressing nei confronti della difesa rivale: le ali metteranno
infatti sotto pressione i terzini, mentre il centravanti si occuper dei difensori centrali.

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RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 55050 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273

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Il 3-4-3 , alla luce delle considerazioni fatte, un modulo da ritenersi ideale per superare la fase difensiva di un 4-3-3 in
quanto:

- Non essendo conveniente disporre di una difesa a quattro, dato che i terzini sarebbero ben contrastati dalla ali,
meglio avere solo tre difensori piuttosto stretti portati ad attuare uscite difensive per vie centrali (l'intento quello
di creare una sorta di 3 contro 1 nei confronti del centravanti, rendendo difficoltoso il pressing della ali).
- Avendo individuato come punto debole di un 4-3-3 la presenza di spazi sulle fasce a centrocampo, la dislocazione
allargata degli esterni di centrocampo di un 3-4-3 ottimale a sfruttare tali spazi.
- Dato che le ali del 4-3-3 non garantiscono sempre il loro supporto in fase difensiva sulle fasce, attraverso la nostre
coppie centrocampista/esterno-ala possiamo creare una situazione di superiorit numerica 2 contro 1 su ciascuna
fascia nei confronti del terzino rivale.
- All'occorrenza, le ali del nostro 3-4-3 possono stringere centralmente avvicinandosi alla punta centrale: in tal
modo, oltre a liberare spazi sulle fasce per l'avanzata dei mediani esterni, si pu creare una situazione di 3 contro
2 nei confronti dei difensori centrali avversari.
- La coppia di centrocampisti centrali del nostro 3-4-3, se ben posizionati, possono evitare la potenziale situazione
di inferiorit numerica 2 contro 3 in mezzo al campo: l'obiettivo infatti quello di rendere inutile la presenza del
centromediano metodista a copertura della zona neutra, non disponendo noi del trequartista che giostra in quella
zona.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le situazioni numeriche specifiche che si vengono a creare nelle varie zone del
campo in seguito alla contrapposizione del nostro 3-4-3 col 4-3-3 rivale.

- 3 contro 4 in attacco a favore del rivale
- 4 contro 3 a centrocampo a favore nostro
- 3 contro 3 in difesa
- 3 contro 1 dei nostri difensori centrali nei confronti
della punta rivale
- 2 contro 3 in mezzo al campo a favore del rivale
- 2 contro 2 su ciascuna fascia
- 1 contro 2 del nostro centravanti nei confronti della
coppia di centrali difensivi rivali.

In figura 3 si pu prendere visione della
contrapposizione generale fra le due squadre in campo.

Vediamo ora nel dettaglio quali devono essere i
movimenti e gli schemi da attuare per sfruttare i
vantaggi che il nostro 3-4-3 ha nei confronti del 4-3-3
avversario.
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Importante , come si gi detto, lo sfruttamento degli spazi sulle fasce che l'avversario pu lasciare ai lati dei tre
centrocampisti, nel caso le ali non siano scalate all'indietro. In tal caso, i nostri laterali di centrocampo devono muoversi
nel modo pi appropriato, ossia allargandosi il pi possibile verso l'esterno.
Una volta che l'esterno di centrocampo che si allargato ha ricevuto palla, due possono essere i comportamenti attuabili
dal rivale per contrastarlo, partendo sempre dal presupposto che l'ala sia tagliata fuori:

- Avanzamento di un terzino
- Allargamento di un mediano interno

Nel primo caso, anche gli altri tre componenti la linea difensiva avversaria dovranno scalare verso il lato forte. Il lato
debole della difesa risulter cos sguarnito, dato che nessun centrocampista rivale posizionato in modo da scalarvi in
copertura. Per sfruttare questa situazione a noi favorevole, importante deve essere a questo punto il movimento dell'ala e
del mediano esterno presenti nella parte opposta del campo. Questi due giocatori devono infatti combinare al meglio i
loro movimenti. L'ala pu scegliere se rimanere larga oppure stretta vicina al centravanti: nel primo caso il mediano
esterno dovr rimanere in posizione arretrata, pronto per a sovrapporsi al compagno non appena questo abbia ricevuto
palla (fig.4); nel secondo caso il mediano laterale dovr immediatamente inserirsi nello spazio libero (fig.5).


Nel caso invece che l'avversario contrasti il nostro esterno di centrocampo in possesso di palla attraverso l'allargamento
del mediano interno pi vicino, anche gli altri due componenti del reparto saranno costretti a far lo stesso. Dato che il
lato debole del centrocampo rimarr in tal modo sguarnito, importante attuare un rapido cambio di gioco da una parte
all'altra del campo. A ricevere palla sul lato debole deve essere l'esterno opposto, con l'ala che subito si deve proporre
incontro per dare vita a una combinazione in fascia. Questa situazione tattica rappresentata in figura 6.
Quindi, molto importante essere in grado di sfruttare gli spazi liberi sul lato debole del campo, attraverso cambi di
gioco veloci a favore dei giocatori che si propongono tramite inserimenti.
Il comportamento delle tre punte deve essere dinamico.
Con palla laterale, in possesso del terzino o del
mediano esterno, l'ala corrispondente deve rimanere
larga o venire incontro se non ci sono spazi per
inserirsi in profondit.
Con palla in possesso di un mediano interno, le tre
punte devono, in linea di massima, rimanere strette, in
modo da creare una sorta di 3:2 nei confronti della
coppia di centrali avversari. Altrimenti, nel caso la
difesa avversaria non sia ben piazzata e vi siano spazi
sulle fasce, le due ali devono rimanere larghe.
Per quanto riguarda il posizionamento dei centrali di
centrocampo, questi devono rimanere a una distanza
tale da permettere un'ottimale circolazione della palla
da una parte all'altra del campo. Di conseguenza, i due
mediani interni non dovranno essere piazzati n troppo
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vicini n troppo lontani. Il loro posizionamento deve possibilmente essere tale da non agevolare il pressing nei loro
confronti da parte dei centrocampisti rivali. Come gi accennato in precedenza, la superiorit numerica dell'avversario
nel mezzo del campo non d vantaggi sostanziali, in quanto il centromediano metodista, piazzato nella zona neutra, non
pu sfruttare il suo posizionamento per via della mancanza da parte nostra di un trequartista. Se il centromediano viene
invece utilizzato in posizione maggiormente avanzata, in linea con gli altri due compagni di reparto, i nostri
centrocampisti interni sono ancora pi di prima chiamati a posizionarsi in maniera sfalsata rispetto agli avversari,
rendendo difficile il loro pressing.
Per quanto riguarda infine il comportamento della linea
difensiva, importante dare ai giocatori che la
compongono precise indicazioni in merito alle uscite
difensive. Anche in questo caso, occorre che i difensori
indirizzino la sfera verso i centrocampisti esterni, che
sono teoricamente smarcati per via della particolare
disposizione della linea mediana avversaria. Entrando
nello specifico, occorre dire che i difensori centrali
devono rimanere piuttosto stretti, in modo da creare
una sorta di 3 contro 1 nei confronti della punta
avversaria, rendendo difficile il pressing da parte della
ali avversarie (fig.7). In tal modo, le ali, per poter
pressare i nostri difensori, sarebbero costrette a
stringere a loro volta: ci renderebbe loro impossibile
scalare ai lati del centrocampo, agevolando cos la
nostra costruzione della manovra.
La parit numerica del loro tridente nei confronti della
nostra difesa a tre sicuramente a potenziale rischio nel caso perdessimo la palla. Ma considerando che le ali avversarie
sono chiamate a un lavoro di ripiegamento in fase difensiva per non lasciare in inferiorit numerica i centrocampisti e
che comunque dobbiamo ribaltare il risultato, questo un rischio che dobbiamo assumere. Occorre per chiedere agli
esterni di centrocampo di essere rapidi nell'arretrare a sussidio dei difensori non appena si perde il possesso della sfera.


Analisi della sit uazione in chiave difensiva.

Ora analizziamo l'eventualit che vede la nostra squadra impegnata in fase difensiva, in difficolt nell'arginare gli assalti
del rivale schierato col 4-3-3. Dovendo adottare un modulo che consenta ai nostri giocatori di opporsi al meglio
all'avversario agevolandoli tatticamente, occorre ovviamente prendere in considerazione i punti di forza del 4-3-3
rivale.
Se osserviamo la disposizione in campo di un 4-3-3, notiamo che:

- Vi la presenza di una catena di ben tre giocatori per fascia: terzino, mediano laterale ed ala. La situazione sulla
fascia per dinamica, in quanto dipende dal comportamento del mediano, che non sempre si far trovare
allargato sulla fascia ma spesso stringer al centro a supporto degli altri due compagni di reparto.
- I due terzini, in particolare, sono molto portati alla spinta in fase offensiva attraverso soprattutto sovrapposizioni e
sganciamenti
- Il centromediano rimane in posizione arretrata, a fare da punto di riferimento per i difensori agevolandoli nelle
uscite difensive
- Le tre punte interagiscono molto fra loro in fase offensiva, con le due ali che attueranno soprattutto tagli a entrare
verso la porta e il centravanti molto propenso a venire incontro ai centrocampisti, fungendo da principale punto di
riferimento per la manovra.

Alla luce di quanto detto, si pu ipotizzare il 4-4-2 come modulo ideale per affrontare in fase difensiva una squadra
disposta col 4-3-3. Questo per via dei seguenti motivi:

- La difesa a 4, se si comporta in maniera adeguata, in grado di creare una superiorit numerica 4:3 nei confronti
delle punte rivali, limitandone i movimenti offensivi.
- La presenza di una coppia di giocatori per fascia offre una buona garanzia al fine di arginare i movimenti delle
catene di esterni che l'avversario dispone nelle stesse zone.
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- I due centrocampisti centrali sono posizionati in modo da opporsi al meglio alle due mezzali rivali, garantendo un
pressing costante nei loro confronti.
- Le punte possono rendersi utili in fase difensiva pressando i centrali difensivi avversari e, soprattutto,
occupandosi del centromediano scalando a turno all'indietro.
-
In generale poi, il 4-4-2 consente un'ottimale copertura degli spazi difensivi, limitando le potenzialit in fase d'attacco di
una squadra disposta col 4-3-3, che punter molto sulle soluzioni offensive che possono garantire i movimenti dei suoi
giocatori.
Ecco le varie situazioni numeriche che si vengono a creare nelle diverse zone del campo con la contrapposizione fra i
due moduli:

- 4 contro 3 dei nostri difensori nei confronti del tridente rivale
- 4 contro 3 a nostro favore a centrocampo
- 2 contro 4 delle nostre punte nei confronti dei loro difensori
- 3 contro 2 a favore dell'avversario su ciascuna fascia (2 contro 2 se la mezzala avversaria si accentra invece che
allargarsi).
- 3 contro 2 dei centrocampisti interni avversari nei confronti dei nostri (considerando anche il centromediano
metodista, che per posizionato maggiormente arretrato rispetto ai compagni di reparto).
- 2 contro 1 dei nostri difensori interni nei confronti della punta avversaria
- 2 contro 2 delle nostre punte nei confronti dei centrali difensivi rivali

In figura 8 possibile prendere visione della
contrapposizione generale fra le due squadre in campo.
Entrando nel dettaglio dei movimenti difensivi da parte
dei nostri giocatori, opportuno evidenziare
innanzitutto come i quattro componenti la linea
difensiva devono rimanere sempre molto stretti. In tal
modo i due terzini danno man forte ai centrali
garantendo loro copertura e si viene a creare cos una
situazione di superiorit numerica nei riguardi del
tridente avversario. Infatti, il centravanti rivale si trova
1 contro 2 nei confronti dei nostri centrali, mentre la ali
avversarie sono marcate d'anticipo dai nostri terzini,
che per partono accentrati chiudendo gli spazi centrali
in vista dei loro tagli ad entrare verso la porta.
Sulle fasce invece, la coppia di nostri laterali
chiamata a gestire i movimenti delle catene di esterni
avversari. Il terzino deve occuparsi principalmente
dell'ala, attento per a non farsi portare fuori zona, mentre il centrocampista laterale deve fronteggiare le avanzate
dell'esterno difensivo rivale. Quando ala e terzino avversario eseguono delle sovrapposizioni reciproche, la nostra
coppia di esterni deve scambiarsi prontamente le marcature.
Per ovviare alla teorica situazione di inferiorit
numerica 2:3 sulle fasce, importante il lavoro dei
nostri interni di centrocampo. Essi devono mettere
sotto pressione costantemente le mezzali avversarie,
seguendole anche verso l'esterno quando si allargano.
Per quanto riguarda invece la gestione del
centromediano metodista rivale, questo deve essere
messo sotto pressione da una delle due punte, che deve
scalare all'indietro prontamente in fase difensiva
(fig.9). La punta che marca il centromediano non deve
solo metterlo sotto pressione quando in possesso di
palla, ma deve anche marcarlo d'anticipo quando la
palla in possesso di un centrocampista o di un terzino
(fig.10 a pagina successiva).
Dato che le nostre punte dovranno controllare a turno il
centromediano avversario, il loro pressing nei confronti
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dei centrali difensivi avversari non potr essere
costante, ma dovr avvenire solo in occasioni
favorevoli, ad esempio quando questi si trovano in
palese difficolt.
In generale, la squadra dovr farsi trovare compatta ed
ordinata nella propria met campo, in modo da
chiudere tutti gli spazi gestendo al meglio i movimenti
degli uomini avversari. Applicare un pressing troppo
alto non invece conveniente in una situazione di
difficolt tattica e/o psicologica che ci ha visti costretti
ad operare un cambio di modulo.
Una volta riconquistata palla, il 4-4-2 si presta a un
ottimale capovolgimento di fronte, con i due esterni di
centrocampo che si devono fiondare negli spazi
presenti ai lati dei centrali difensivi avversari, spazi
lasciati presumibilmente liberi dai terzini rivali che si
erano sganciati.




LUCA PRESTI GI ACOMO E NATO A MI LANO I L 07/ 06/ 1982.

STUDI OSO ED APPASSI ONATO DEGLI ASPETTI TECNI CO-
TATTI CI DEL GI OCO DEL CALCI O, AUTORE DI DI VERSI
CONTRI BUTI APPARSI SU ALLENATORE.NET. HA SCRI TTO
I L LI BRO STRATEGI A E TATTI CA DI GARA.




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I principi da seguire per
st rut t urare il mesociclo della
squadra di calcio.
A curadel Prof. GIOVANNI BONOCORE
Preparatore atletico professionista Empoli f.c. sett.giovanile Preparatore
Responsabile Laboratorio di Allenamento Centro Salus
Ideeesuggerimenti per programmareil lavoronel corsodel mese..

La forma Sport i va

L'obiettivo fondamentale nella pianificazione dell'allenamento del calciatore quello di portarlo a raggiungere i migliori
risultati. Questo periodo corrisponde al sopraggiungere della FORMA SPORTIVA. Secondo Matveiev (1965), nello
sviluppo della forma sportiva si alternano tre fasi:

- acquisizione,
- stabilizzazione,
- perdita momentanea.

Acquisizione: il giocatore incrementa le possibilit dei suoi principali sistemi funzionali, contemporaneamente
all'acquisizione di abilit tecniche. Nel calcio tale periodo si espande dal ritiro pre-campionato fino al mese di settembre
e parte di ottobre.
Stabilizzazione: in questa fase interviene un allenamento di tipo pi specifico, che sviluppa le qualit e le attitudini che
determinano direttamente il risultato sportivo. Siamo in pieno periodo agonistico, nel cuore del campionato.
Perdita momentanea: la fase transitoria, che inizia con la fine del campionato ed arriva alla fine delle vacanze del
calciatore.

St rut t ura dei Mesocicli

Per raggiungere la tanto osannata forma sportiva, dovremo dividere la stagione degli allenamenti in tanti mesocicli (cicli
di lavoro mensili). Questa suddivisione della struttura dell'allenamento in mesocicli concepita in maniera da evitare il
surmenage dell'atleta.
Secondo Matveiev (1977) si distinguono i seguenti mesocicli:

- graduali,
- di base,
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- di controllo e di preparazione,
- pre-agonistici ed agonistici.

Mesocicli graduali: hanno la funzione di incrementare progressivamente l'attitudine dellatleta a sopportare un
allenamento specifico efficace. L'obiettivo aumentare gradatamente la potenza massima, la velocit, la flessibilit e
l'aspetto aerobico dellatleta.
Mesocicli di base: si aumentano le possibilit funzionali dei principali sistemi, cos come la cura della preparazione
tecnica e mentale. Sono caratterizzati dalla diversit dei mezzi utilizzati, dall'importanza del lavoro di allenamento sia per
volume che per intensit e dall'aumento frequente delle sedute a sollecitazione importante.
Mesocicli di controllo e di preparazione: l'allenamento in questo periodo caratterizzato prevalentemente dalla
preparazione speciale (PFS.le), che si avvicina alle performance richieste in gare ufficiali, e da partite amichevoli.
Mesocicli pre-agonistici e agonistici: sono destinati a migliorare le possibilit tecniche del giocatore ed in particolare
ad eliminare i piccoli difetti apparsi nel corso della preparazione. Viene sviluppata in particolar modo la preparazione
tattica ed anche quella mentale.

Microcicli

Ogni mesociclo pu essere scomposto in pi microcicli (cicli di lavoro settimanali), e proprio gli obiettivi globali del
mesociclo saranno raggiunti attraverso la corretta combinazione dei lavori effettuati durante i microcicli.
Ogni microciclo pu avere lo scopo di sviluppare una o pi qualit fisiche a seconda delle necessit del momento. Inoltre
per evitare il fenomeno del sovrallenamento (con conseguente scadimento della forma sportiva) fondamentale
prevedere dei microcicli di alleggerimento (di "scarico") destinati ad assicurare lo svolgersi ottimale dei processi di
adattamento dopo le sollecitazioni importanti dei microcicli precedenti.

Prevenzi one del sovral l enament o

Il sovrallenamento pu essere definito come uno stato di peggioramento prestativo conseguente allo squilibrio che si crea
fra stress derivanti dall'allenamento (o da altri fattori) e la capacit di risposta a tali stress da parte dell'organismo.

Fry, Morton e Keast (1991) identificano tre importanti fattori per la prevenzione del sovrallenamento:

1) una struttura dell'allenamento che preveda adeguati periodi di rigenerazione;
2) lo sviluppo e l'adozione di una serie di test che possano, fra le altre cose, consentire di individuare i segnali del
sovrallenamento;
3) l'esecuzione dei test in momenti tali da non poter confondere la fatica normalmente derivante dal processo di
allenamento con quella associata al sovrallenamento.


Cambiare in corsa..

Attenzione per a non essere troppo fiscali con ci che abbiamo definito in sede di programmazione del lavoro.
E' importante avere elasticit nel modulare e ad organizzare l'allenamento, non esistono infatti mesi di lavoro tutti uguali:
ci sono mesi pi caldi e pi freddi dove per esempio bisogna variare il tipo di riscaldamento; mesocicli nei quali si gioca
puntualmente tutte le settimane e altri dove possono essere previste delle soste; periodo in cui dove sono previste delle
partite di coppa a met settimana ecc.
Per programmare un mesociclo occorre:

- considerare sempre ci che stato fatto in quello precedente (se ad esempio abbiamo avuto un numero rilevante di
giocatori infortunati sar opportuno rivedere la struttura del training e magari inserire maggior spazio al lavoro di
prevenzione;
- miscelare nella maniera giusta la preparazione fisica specifica (PFS.ica) con quella fisica speciale (PFS.le);
- dare la giusta considerazione all'aspetto psicologico in maniera da essere in grado di variare l'allenamento quando
necessario

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Al cuni esempi

Mi c r oc .1 Mi c r oc .2 Mi c r oc .3 Mi c r oc .4
For za Mer+Ven Mer Mer+Ven Mer
Pot .Aer obi c a Mar con PFSica Mar con PFSle Mar con PFSica Mar con PFSle
Res.For za Vel oc e Mer con PFSle Mer con PFSle Mer con PFSle
Pr evenzi one Mar (mattina)

Esempio di strutturazione di un mesociclo normale



Mi c r oc .1 Mi c r oc .2 Mi c r oc .3 Mi c r oc .4
For za Mer+Ven Mer Ven Mer
Pot .Aer obi c a Mar con PFSica Mar con PFSle Mar con PFSle
Res.For za Vel oc e Mer con PFSle Mer con PFSle
Pr evenzi one Mar (mattina) Mar (mattina) Mar (mattina)
PARTI TA

Esempio di strutturazione di un mesociclo con partita di coppa (al mercoled )



Mi c r oc .1 Mi c r oc .2 Mi c r oc .3 Mi c r oc .4
For za Mer+Ven Ven Mer+Ven Ven
Pot .Aer obi c a Mar con PFSica Mar con PFSle Mar con PFSle Mar con PFSle
Res.For za Vel oc e Mer con PFSica Mer con PFSle
Pr evenzi one Mar (mattina) Mar (mattina)

Esempio di strutturazione di un mesociclo con squadra in tensione: bassa classifica, aspre
critiche dai mass media.

Come superare lopposizione
avversaria ut ilizzando lat t acco
sul lato debole.
A curadi ROBERTO BONACINI
Idee, soluzioni eprincipi per sfruttareil latodebolenelleazioni dattacco.
La fase offensiva in generale definita come la situazione tattica in cui una squadra, avendo il possesso della palla, ha la
possibilit di offendere. Attraverso questa fase lobiettivo, non agevole, quello di far avanzare la sfera verso la porta
avversaria allo scopo di realizzare una rete. Il tutto in modo pi o meno semplice a seconda che la squadra in attacco sia
ben organizzata e riesca ad applicare in modo ottimale i principi di scaglionamento, penetrazione, ampiezza, mobilit e
imprevedibilit.
Le partite di calcio, in genere, si vincono sfruttando gli spazi liberi. Spazi che, eventuali regali avversari a parte, devono
essere ricercati sia individualmente dal singolo calciatore sia collettivamente dallintera squadra, attraverso lattuazione
di un gioco ben coordinato. La ricerca di spazio giocabile trova anche una sua espressione, in fase offensiva, nellazione
di cambio gioco sul lato debole, avente come obiettivo quello di creare superiorit numerica nei pressi della palla.

Lat o fort e e l at o debol e.

A seconda della posizione
del pallone possiamo
suddividere il campo di
gioco in zone forti e zone
deboli. Intendiamo per
lato forte la zona dove
stazionano palla e
possessore, mentre per lato
debole, viceversa, la zona di
campo lontana dalla palla e
dal portatore. Come vediamo
dalla figura 1 colui che
gestisce il pallone
posizionato lateralmente; in
questo caso lato forte e lato
debole sinterpretano come
rappresentato a disegno;
vediamo invece dalla figura
2 che, con possessore palla
a ar rt ti ic co ol lo o
8
8


N . 1 0 GI U GN O 2 0 0 4
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 55050 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273

T T T T A A A A T T T T T T T T I I I I C C C C A A A A
lato debole lato forte
PALLA LATERALE
FIG. 1
lato forte
lato
debole
lato
debole
PALLA CENTRALE
FIG. 2
w w w .al l enat or e.net

2 2
posizionato centralmente, lato forte quello in zona centrale e lato debole o meglio lati deboli (due) sono quelli in fascia
laterale.
Come la squadra che offende cerca sul campo spazio giocabile e situazioni di superiorit numerica, anche la squadra che
difende cerca contemporaneamente superiorit numerica (a proprio favore) e annullamento degli spazi necessari alla
manovra offensiva avversaria. Sapendo che nel gioco a zona chi difende porta concentrazione di giocatori in zona palla,
evidente che altre parti del campo, per forza di cose, sono lasciate libere, o meglio i difendenti effettuano in esse
solo unazione di controllo, consapevoli che su un eventuale cambio gioco, da una parte allaltra del campo, dispongono
del tempo necessario per riposizionarsi in modo efficace in zona palla.

Quindi, considerando la squadra che difende, lato forte quello in zona palla dove:

- creare concentrazione
- marcare
- coprire
- pressare
- raddoppiare;

lato debole quello in zona lontano dalla palla dove:

- controllare e marcare largo gli avversari che vi sinseriscono (marcatura a T che vedremo successivamente).

La tattica del cambio gioco risulta conveniente quando:

- le azioni dattacco si concentrano in una fascia di campo (lato forte) nella quale gli avversari sono ben posizionati
sia in marcatura che in copertura

- il pallone manovrato troppo a lungo entro spazi esigui e la fase offensiva risulta impossibilitata a trovare, sul lato
forte, varchi efficaci per concludere o rifinire lazione.

Da qui la scelta di effettuare un cambio gioco sul lato debole spostando la palla nellaltra fascia di campo, a corto
presumibilmente di avversari, alla ricerca di spazi liberi dove, sfruttando movimenti e riposizionamenti lenti e mal
coordinati del reparto difensivo avversario, si pu creare superiorit numerica a nostro favore. Successivamente al
cambio gioco, a seconda della vicinanza o meno alla porta, lazione pu essere poi conclusa o puntando direttamente a
rete o riorganizzandosi per formare rapidamente un nuovo reparto dattacco.
Il tutto possibilmente prima che la squadra avversaria riesca a ricostituire nella nuova zona palla un efficace
schieramento difensivo.

Massimizzare lefficacia dellat t acco sul lat o debole.

Vediamo ora alcuni aspetti che caratterizzano il cambio gioco sul lato debole:

- lefficacia del cambio gioco sul lato debole data da velocit e rapidit di esecuzione della manovra

- lefficacia del cambio gioco sul lato debole maggiore se la manovra fluida ed effettuata senza inutili perdite di
tempo; pi la manovra lenta pi si annullano i vantaggi di questa scelta tattica

- perch il cambio gioco risulti utile necessario che ad esso siano collegate una buona organizzazione e
collaborazione di squadra; tutti i giocatori devono essere pronti a cambiare fronte di gioco orientandosi verso la nuova
posizione della sfera con corse in diagonale sia per andare in sostegno/appoggio al compagno che ha ricevuto palla sul
lato debole sia per organizzare coperture preventive al fine di non lasciare zone di campo scoperte a vantaggio degli
avversari, in caso di perdita di palla

- il cambio gioco risulta pi conveniente se orientato su un giocatore che parte arretrato piuttosto che proposto su un
giocatore gi avanzato (in questultimo caso infatti, il giocatore trovandosi sul lato debole, da segnali troppo anticipati
agli avversari con il rischio di portarseli appresso in una zona che, per lobiettivo tattico intrapreso deve rimanere
piuttosto libera)
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3 3
- la squadra che propone il cambio gioco sul lato debole deve avere giocatori bravi e abili nelleffettuare, con
precisione e tempestivit, sia il passaggio corto per un rapido giro palla, sia il passaggio lungo (lancio di 30-40 metri)
per una costruzione immediata indirizzata alla zona di campo meno presidiata dagli avversari

- la squadra deve effettuare movimento senza palla attaccando gli spazi in modo da essere continuamente nelle
migliori condizioni per essere pericolosa

- la squadra deve creare contemporaneamente movimento di palla e di giocatori allo scopo di distogliere gli avversari
dallindividuazione di facili riferimenti ed ottenere superiorit numerica

- la squadra in fase offensiva deve saper leggere le varie situazioni che si evolvono e susseguono in modo da rendere
poi le azioni dattacco rapide, imprevedibili e ricche di continui cambi di fronte

- la squadra deve essere brava a leggere la collocazione del sopranumero difensivo per indirizzare il gioco sul lato
debole impegnando conseguentemente la difesa in recuperi lunghi (che la indeboliscono in zona porta)

- la squadra deve giocare il pi possibile fronte alla porta per disporre sempre del maggior angolo di visuale possibile

- la squadra, per avere la possibilit di sviluppare gioco sul lato debole, deve anche operare bene sul lato forte
utilizzando, in questa zona, soluzioni alternative (dribbling, sovrapposizioni, inserimenti, conversione di pi giocatori
nei pressi della palla) atte a creare a proprio favore superiorit numerica; in questo caso si costringe la squadra
avversaria a portare, in zona lato forte, pi uomini lasciando di conseguenza scoperti altri spazi (lato debole) da
attaccare con rapidi e repentini cambi di gioco

- la squadra, una volta effettuato il cambio gioco sul lato debole, deve agire strategicamente impegnando la difesa
avversaria lontano dalla palla al fine di impedire o rallentare in zona lato debole aiuti e raddoppi ai compagni (figure 3 e
4)







C1
lato forte lato debole
7
11
9
8
4
10
2a
2b
3a
3b
1
FIG. 3
C1
lato forte lato debole
7
8
4
10
11
9
1a
1b
1c
2a
2b
FIG. 4
Movimento di diagonale degli attaccanti allo
scopo di creare spazio sul lato debole.
Questo movimento prevede lo spostamento
contemporaneo degli attaccanti verso la
stessa linea laterale.
Movimento ad L degli attaccanti allo scopo
di creare spazio sul lato debole.
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4 4
- lultimo passaggio in un cambio gioco manovrato deve essere effettuato favorendo la direzione di corsa del
compagno sul lato debole utilizzando talvolta anche espedienti per evitare che il pallone venga intercettato dagli
avversari (figura 5)


- il passaggio nel cambio gioco pu essere effettuato di prima (figura 6) o seconda intenzione (figura 7); in questo
secondo caso il primo appoggio compie un movimento allo scopo di indurre lavversario a lasciare scoperta una
determinata zona di campo che viene poi occupata dallappoggio di seconda intenzione; questultimo deve nascondere e
ritardare fino allultimo le proprie intenzioni

- nel lancio lungo al compagno sono da preferire le traiettorie di passaggio laterali rispetto a quelle frontali, in
quanto, per effetto della variabile percezione della profondit, le prime risultano di pi facile valutazione da parte del
ricevente. Se pertanto ci troviamo di fronte alla situazione rappresentata in figura 8 lultimo passaggio al compagno
inserito deve essere un lancio con traiettoria laterale (frontale per lavversario) allo scopo di metterlo in condizioni di
anticipare leventuale difensore che si trova in zona

- il giocatore senza palla deve inserirsi sul lato debole al fine di dettare una linea di passaggio ai compagni che
costruiscono lazione

- il giocatore che si inserisce sul lato debole deve sapere qual il tempo per smarcarsi e quindi per proporsi, con il
giusto sincronismo, ai compagni in possesso palla

C1
lato debole lato forte
1
2
3
SI
NO
FIG. 5
C1
lato debole lato forte
1
2a
2b
3
prima intenzione
FIG. 6
C1
lato debole lato forte
1a
1b
2
3
4a
4b prima
intenzione
seconda
intenzione
FIG. 7
C1
lato debole lato forte
traiettoria di
passaggio frontale
per il difensore
traiettoria di
passaggio laterale
per lattaccante
1
2
FIG. 8
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5 5
- il giocatore che si inserisce sul lato debole deve essere dotato di un buon cambio di velocit in modo da vanificare
il riposizionamento avversario; cambiare velocit vuol dire passare da unandatura pi lenta ad una pi rapida
allungando lampiezza e la frequenza del passo

- il giocatore che riceve palla sul lato debole deve
avere una buona lettura delle traiettorie di passaggio e
una buona ricezione della sfera in modo da adottare lo
stop pi opportuno finalizzandolo alla giocata successiva
(conduzione, tiro in porta)

- il giocatore che si inserisce in fascia deve, quando
possibile, assumere una posizione adeguata in modo che
gli consenta contemporaneamente buona visione di
gioco

- sia sul lato forte sia sul lato debole; la posizione
corretta quella che permette al calciatore di focalizzare
i dati di gioco in un solo senso, rappresentata in figura 9
a fianco

- conseguentemente ad un buon posizionamento il giocatore che riceve palla deve avere prima, durante e dopo
larrivo del pallone buona visione periferica al fine di riuscire a guardare contemporaneamente cosa succede da una
parte allaltra del campo.

Visione di gioco ed elaborazione dei dat i.

Nelleffettuare unazione offensiva, utilizzando il cambio gioco sul lato debole, i giocatori non devono solo saper
adoperare i piedi ma devono anche, importantissimo, saper utilizzare la testa. La capacit di elaborare e analizzare in
maniera appropriata le infinite variabili del gioco fondamentale.
Questa capacit (intelligenza calcistica) implica il riuscire a scegliere soluzioni adeguate al fine di risolvere
positivamente le variabili dellazione offensiva.
Per analizzare una situazione di gioco, e quindi elaborarla nel pi breve tempo possibile, il calciatore deve essere
concentrato e attento a ricercare informazioni utili aggiornate.
Il giocatore deve pertanto essere sempre presente allo scopo di immagazzinare, grazie alla vista e alludito, informazioni
utili che, successivamente elaborate, gli consentano di portare a termine in modo corretto lazione offensiva intrapresa.
La sua azione deve svilupparsi seguendo la seguente successione:

- vedere
- capire
- scegliere
- agire.

Vediamo per esempio che, in occasione di un cambio gioco, il possessore palla e gli altri compagni che collaborano alla
manovra devono avere a disposizione dati sufficientemente precisi relativi a:

- loro posizione in campo
- posizione della palla
- posizione dei compagni
- posizione degli avversari

elementi variabili che cambiano rapidamente nel giro di pochi secondi.

Per ottenere questi dati necessario disporre di:

- capacit di leggere il gioco (saper vedere)
- capacit di prendere decisioni ancor prima di entrare in possesso della palla
- capacit di sapersi muovere ed orientare in modo efficace.
C1
lato debole lato forte
FIG. 9
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6 6

Il saper vedere, inteso come visione di gioco, acquisito dal calciatore
attraverso una razionale strategia di selezione dei dati. Vediamo per
esempio (figura 10) che mentre in un cambio gioco (costruzione
immediata), con lancio lungo dalle retrovie, non sussistono problemi
(la visione di gioco del possessore palla efficace), in un cambio gioco
(costruzione elaborata o mista) con giro palla le cose cambiamo
leggermente. Come notiamo, infatti, dalla figura 11 il possessore palla,
non potendo disporre di un range dosservazione completo, necessita
di percepire la situazione in maniera alternata dirigendo il fronte visivo
sia sul lato forte che sul lato debole.


E pertanto importante lattimo immediatamente precedente alla
ricezione del pallone, nel quale necessario volgere lo sguardo dalla
parte opposta a quella da cui proviene il passaggio. Da tale educazione
allosservazione, allenabile anche con il semplice esercizio che
proponiamo (figura 12), scaturisce il senso dellanticipazione
psicomotoria, che, in ultima analisi, consente, attraverso un
appropriata azione motoria, di compiere il gesto tecnico (passaggio,
lancio), il movimento e il coordinamento con elevata rapidit.
















VISIONE DI GIOCO
lato forte
lato debole
soluzione 1
soluzione 2
FIG. 11
A C B
FIG. 12
1
2
VISIONE DI GIOCO
lato forte
lato debole
FIG. 10
Si dispongono tre giocatori sulla stessa linea.
A e B lanciano il pallone con le mani a C.
Quando A lancia il pallone, mentre questo in
volo, C deve voltarsi per guardare B che gli
indica un numero con le dita. Immediatamente
dopo aver pronunciato il numero, C deve
volgersi nuovamente in direzione di A per
stoppare la palla e in due tempi effettuare il
passaggio a B. Lesercizio procede poi da una
parte allaltra e con linterscambio dei
giocatori nelle tre posizioni.
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7 7
Molto importanti da un punto di vista allenante, al fine dellelaborazione dei dati da parte del calciatore, sono gli
esercizi di psicocinetica che, unendo il movimento al pensiero, permettono dessere rapidi nel valutare e risolvere le
svariate situazioni che si presentano in partita.


La cost ruzi one del l a manovra sul l at o debol e.

Appena si rientra in possesso palla (post conquista) la squadra pu organizzare una nuova manovra, cercando di
sfruttare gli spazi sul lato debole, attraverso la sottofase offensiva di costruzione. Pu quindi cercare lavvicinamento
alla porta avversaria, utilizzando uno o pi reparti con:

- una costruzione elaborata o manovrata
- una costruzione immediata
- una costruzione mista.

Attraverso la costruzione elaborata la squadra cerca di portare palla
negli spazi meno occupati, attraverso una serie di passaggi medio-corti
tesi a spostare il gioco da una parte allaltra del campo (figura 13).

Attraverso la costruzione immediata la squadra cerca lo sviluppo della
manovra sul lato debole attraverso lutilizzo del lancio lungo (figura
14).

Infine attraverso la costruzione di tipo misto la squadra cerca
inizialmente di spostare il gioco sul lato debole di una parte del campo
attraverso il lancio lungo per poi, successivamente, in seguito ad un
prevedibile riposizionamento difensivo avversario, rispostare il gioco
dalla parte opposta (nuovo lato debole) attraverso un giro palla con
passaggi pi o meno brevi (figura 15).

A volte pu capitare anche il contrario e cio che il lancio lungo sia
preceduto da una serie di passaggi brevi (fra due o tre giocatori) aventi
lo scopo di liberare il lato debole richiamando sul lato forte un buon
numero di avversari.
E in ogni caso pi facile
vedere applicata la
tattica del cambio gioco
in una squadra che,
disposta su varie linee di
campo, solita costruire
la manovra in maniera
elaborata (cerca
lampiezza del campo
destabilizzando conti-
nuamente la presa di
posizione avversaria)
piuttosto che da una
squadra che predilige
una costruzione
immediata (cerca la
profondit del gioco
verticalizzando sugli
attaccanti centrali).

1
2
3
4
5
6
7
costruzione elaborata
lato debole
lato debole
FIG. 13
1
2
costruzione immediata
lato debole
FIG. 14
1
costruzione mista
lato
debole 1
3
4 2
5
FIG. 15
lato forte
lato
debole 2
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8 8
Ri cerca del l at o debol e con i l l anci o l ungo.

Vediamo ora alcuni aspetti che riguardano colui che decide di cambiare gioco attraverso un lancio lungo o medio-lungo:

- il giocatore deve essere rapido, tempestivo ed imprevedibile; il passaggio lungo sul lato debole infatti tanto pi
efficace quanto pi questo eseguito allimprovviso allo scopo di spostare rapidamente il centro di gravit del gioco

- il giocatore deve abituarsi a guardare lontano allargando il proprio raggio di osservazione

- il giocatore deve saper individuare le situazioni e le circostanze in cui opportuno decidere per un cambio fronte di
gioco

- il giocatore che effettua un cambio gioco con lancio da dietro o con lancio a tutto campo deve possibilmente essere
dotato di un calcio potente e preciso

- il giocatore che effettua il lancio ha maggiori possibilit di successo se dotato di capacit di mascherare le proprie
intenzioni (d pochi riferimenti agli avversari); realizza per esempio un passaggio fintato dove, con il corpo orientato a
destra, effettua un lancio sulla sinistra o viceversa

- il giocatore possiede buona capacit di orientamento spazio temporale per modificare la posizione del corpo nello
spazio e nel tempo in riferimento ad un campo di azione

- il giocatore possiede buona capacit di percezione dello spazio per valutare la direzione e la distanza dove inviare la
palla

- il giocatore dispone di buona capacit di percezione della relazione spazio-temporale per valutare la velocit di
spostamento del compagno sul lato debole

- il giocatore dispone di buona capacit di differenziazione per imprimere, regolando lintervento muscolare, la
giusta forza e precisione al pallone.

Vediamo ora alcuni esempi per allenare il lancio lungo con esercitazioni a tre, quattro e cinque giocatori.
Le esercitazioni a tre giocatori sono da considerarsi
preparatorie.
Le esercitazioni a quattro giocatori sono di un grado
leggermente pi elevato rispetto alle precedenti
soprattutto per quanto riguarda la sincronia dei
movimenti tra i vari giocatori (anche queste sono
comunque esercitazioni preparatorie dove lo scambio
frequente dei giocatori da un lato allaltro del campo
serve a creare situazioni di sorpresa ed imprevedibilit).
Le esercitazioni a cinque giocatori sono da considerare
come varianti delle normali combinazioni a tre giocatori,
in quanto in effetti si hanno sempre tre giocatori da un
lato e tre dallaltro.
Ecco comunque una proposta di esercizio per tipo
(figure 16 17 18).


A
B
C
1
2
3a
3b
4
5
FIG. 16
Esercizio a tre giocatori figura 16.
A e B sulla sinistra si dispongono a 6-7 metri di distanza luno dallaltro; il terzo giocatore C, sulla
destra, si posiziona a circa 15-25 metri dal giocatore B. Lesercizio inizia con il pallone in
possesso del giocatore A che effettua un passaggio breve a B, il quale gli ritorna
immediatamente il pallone; A effettua ora un passaggio lungo a parabola verso il compagno C. Il
giocatore B nel frattempo si sposta rapidamente sullaltro lato per ricominciare lesercizio. C
effettua un passaggio breve per B, ritorno del pallone da B a C e passaggio lungo trasversale per
A. Dopo quattro o cinque ripetizioni dellesercizio alternare i tre giocatori nei vari ruoli.
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9 9


Ri cerca del l at o debol e con gi ropal l a.

Un buon giro palla, da una parte allaltra del campo, richiede una buona esecuzione del gesto tecnico del passaggio. La
sua efficacia dipende dallinterazione di diversi fattori quali:

- capacit di smarcamento dei compagni senza palla
- orientamento del corpo e postura del portatore di palla
- visione di gioco del calciatore in possesso della sfera.

Un buon passaggio per essere tale deve tenere conto dei seguenti fattori:

- spazio
- tempo
- misura.
1
2a
2b
2c
A B
C D
3
4
5a
5b
6
FIG. 17
A
B
C
D
E
1
2a
2b
3a
3b
4
5a
5b
6
6a
A
B
C
D
E FIG. 18
Esercizio a quattro giocatori figura 17.
Distinguiamo due copie di giocatori, A e B a sinistra e C e D a destra. La distanza fra i singoli
giocatori di ogni coppia di 6-8 metri mentre la distanza tra una copia e laltra di circa 20-30
metri. La combinazione parte del giocatore A, in possesso palla che porge la palla a B per poi
correre obliquamente in avanti per ricevere il passaggio di ritorno in verticale. B a sua volta ,
dopo aver effettuato il passaggio, incrocia alle spalle di A portandosi verso lesterno. A ricevuto
il passaggio di ritorno effettua un lancio trasversale per raggiungere direttamente il giocatore D,
cio il giocatore esterno dellaltra coppia. A questo punto D appogger il pallone verso linterno
C che a sua volta di prima intenzione lo rigiocher in verticale per il compagno D che scatta
obliquamente in avanti. Mentre C incrocia alle spalle del compagno per portarsi allesterno D
eseguir un lancio trasversale sullaltro lato per il giocatore B dellaltra coppia. Con questo
esercizio i giocatori si alternano nei passaggi brevi e lunghi, procedendo lentamente in avanti.
Procedendo inoltre avanti e indietro lungo lasse maggiore del campo, i giocatori dovranno
utilizzare entrambi i piedi, soprattutto per i passaggi lunghi.

Esercizio a cinque giocatori figura 18.
I giocatori si dispongo in due gruppi, A-B-C ed E-D. La distanza fra i due gruppi varia in genere
dai 25-35 metri. Inizia lesercitazione il giocatore A in possesso palla il quale passa a B; B rigioca
palla per C e corre a prendere il suo posto. C a questo punto effettua un passaggio lungo a
parabola per D, sullaltro lato, e con un rapido scatto si porta in posizione per ricevere da D il
passaggio di ritorno. Ricevuto questo passaggio C gioca il pallone per E correndone a prendere
il suo posto. Ora E che effettua il lancio lungo a parabola verso B scattando successivamente
a prenderne il passaggio di ritorno e cosi via come descritto precedentemente. In generale colui
che effettua il lancio lungo si porta di fronte alla coppia in attesa e restituisce il pallone al
compagno di colui che glielo ha indirizzato, prendendo successivamente il suo posto.

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10 10

Il fattore spazio, girando palla da un lato allaltro del campo, si riferisce al tipo di passaggio che si pu utilizzare (figura
19):

- passaggio in avanti
- passaggio in diagonale
- passaggio orizzontale
- passaggio indietro
- passaggio a uomo (da effettuare in spazi ristretti
da effettuare quando il difensore si gi riposizionato
sul lato debole da effettuare quando il compagno
servito non eccelle in velocit)
- passaggio a zona (da effettuare in spazi ampi da
effettuare quando il difensore o la linea difensiva in
ritardo nel riposizionamento sul lato debole da
effettuare quando il compagno da servire rapido e
veloce).



Il fattore tempo si riferisce alla capacit di scegliere il momento giusto per realizzare il gesto. Questa capacit, come gi
visto per il passaggio lungo, richiede determinati prerequisiti coordinativi quali:

- capacit di orientamento spazio-temporale
- capacit di percezione dello spazio
- capacit di percezione del tempo
- capacit di percezione della relazione spazio-temporale.

Il fattore misura si riferisce alla capacit da parte di colui che passa la palla di utilizzare la giusta forza da imprimere al
pallone (capacit di differenziazione). Esprime la precisione con la quale realizzato il gesto, che dipende dalla
possibilit di regolare lintervento muscolare sfruttando la giusta ampiezza articolare.

Lazione di cambio gioco, ottenuta tramite costruzione elaborata, tanto pi efficace quanto pi il giro palla avvenga
con passaggi di prima intenzione, muovendo il pallone in velocit e con pochi scambi. Il giro palla risulta anche efficace
se effettuato a due tocchi: primo tocco per un controllo orientato, secondo tocco per un immediato passaggio al
compagno.
Vediamo ora alcune soluzioni di giro palla dal lato forte al lato debole da utilizzare anche come esercitazioni (figure 20
21 22 23 24 25 26 27 - 28).


C1
lato debole lato forte
passaggio
avanti
passaggio
indietro
passaggio
orizzontale
passaggio
diagonale
FIG. 19
1
2
3
Sequenza 1
4
5
6
Sequenza 2
FIG. 20
3
4
Sequenza 1
8
Sequenza 2
1
2
5
6
7
FIG. 21
Esercitazione per il giro
palla a quattro giocatori -
fig.20.

Esercitazione per il giro
palla a quattro giocatori -
fig.21 (a differenza
dellesercizio precedente
il giocatore esterno in
possesso palla conduce
inizialmente la sfera e
arrivato in prossimit di
un avversario, si ferma,
si gira, e scarica il
pallone al compagno in
aiuto).
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11 11

1
2
3
4
Sequenza 1
Sequenza 2
FIG. 22
1
4
Sequenza 1
Sequenza 2
2
3
5 6
FIG. 23
Sequenza 1
6
Sequenza 2
1
2
3
4
5
7
8
FIG. 24
Sequenza 1
Sequenza 2
1
2
4
9
3
5
6
7
8
FIG. 25
1
2
3
4b
FIG. 26
4a
lato debole
lato forte
1
2
3
4
5b
FIG. 27
5a
lato forte
lato debole
Esercitazione per il giro palla a quattro giocatori saltando uno dei calciatori centrali fig.22.

Esercitazione per il giro palla a quattro giocatori saltando uno dei calciatore centrali e con
interscambio di posizione tra giocatore interno ed esterno fig.23.

Esercitazione per il giro palla a cinque giocatori fig.24.
Esercitazione per il giro palla a sei giocatori fig.25.

Esercitazione per il giro palla a quattro giocatori giro palla +lancio (costruzione mista) fig.26.

Esercitazione per il giro palla a quattro giocatori giro palla +lancio (costruzione mista) fig.27.
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12 12
Importante inoltre ricordare che:

- il passaggio da preferire rasoterra in quanto favorisce il compagno
che lo riceve

- il passaggio da preferire rasoterra perch consente una migliore
visione di gioco da parte del ricevente

- il passaggio da preferire rasoterra perch pi rapido

- lultimo passaggio deve possibilmente favorire la direzione di corsa
del ricevente

- lultimo passaggio, in presenza di qualche avversario pronto
allintercettazione, deve anche prevedere eventualmente lutilizzo di un
effetto avente lo scopo di tenere lontana la palla dallavversario (gi visto
precedentemente vedi figura 5).


Lat o debol e e marcat ura e copert ura avversari a.

Come abbiamo visto lo spostamento del gioco sul lato debole ha come obiettivo quello di cercare spazi liberi e
superiorit numerica in una determinata zona del campo. Per ottenerlo lallenatore deve cercare principalmente di
sfruttare le capacit in fase offensiva, della propria squadra non disdegnando per di andare anche a sfruttare le
defezioni collettive, di reparto ed individuali degli avversari. Sia attraverso una conoscenza a priori (videocassette,
osservatori), sia attraverso una rapida analisi durante la gara stessa dei pregi e difetti della compagine avversaria, il
Mister deve quindi cercare di amplificare le debolezze altrui decidendo come e dove attaccare gli avversari per
sfruttarne eventuali carenze in marcatura e copertura.

Lallenatore attento infatti deve valutare durante lincontro (se non gi fatto precedentemente attraverso filmati) come la
squadra avversaria effettui le scalate (verticali, orizzontali, con quali uomini ecc.) cercando di cogliere eventuali errori o
defezioni dei singoli, dei reparti o dellintero blocco squadra per poi andare ad attaccare il lato debole attraverso le
mosse tattiche ritenute pi adatte ed opportune.

Deve quindi analizzare:

A. carenze tattiche collettive nei movimenti orizzontali
della linea difensiva o della linea di centrocampo (o di
attacco) (figura 29 - 30)
B. carenze tattiche collettive nei movimenti verticali
delle scalate da un reparto allaltro
C. carenze tattiche individuali nella
marcatura/copertura a T sul lato debole
D. carenze tecnico/tattiche individuali
E. caratteristiche degli avversari.


In riferimento al punto A lallenatore deve per esempio
analizzare se la linea difensiva o di centrocampo
avversaria stringe troppo in zona palla con diagonali
troppo corte; oppure vedere se la linea difensiva lenta nel leggere le situazioni di gioco effettuando, di conseguenza in
ritardo gli spostamenti sul piano orizzontale.

1
4b
3
2
FIG. 28
4a
lato debole
lato forte
C1
lato debole lato forte
1
2a
2b
2c
FIG. 29
Esercitazione per il giro palla a cinque giocatori giro palla
+lancio (costruzione mista) fig.28.
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13 13
In riferimento al punto B lallenatore deve per esempio analizzare lefficacia delle scalate verticali da un reparto
allaltro della compagine avversaria. Lo scalare consiste
nello scorrimento di un reparto o di pi reparti al fine di
adeguare tutto lo schieramento difensivo ad un seppur
minimo cambiamento (figura 31 -32).
Nello scalare vale il concetto che lo spazio lasciato
libero da un giocatore viene coperto dal compagno
vicino, che a sua volta, avendo lasciato la sua primitiva
collocazione, viene sostituito da un altro compagno a lui
vicino.
Pertanto i movimenti a scalare della squadra avversaria,
analizzati per trovarne e ampliarne gli errori di
applicazione, rappresentano, nellimpostazione del
gioco sul lato debole, un aspetto determinante da
considerare.
Se le scalate sono approssimative e/o effettuate senza i
giusti sincronismi proprio il caso di approfittarne.


Anche in riferimento al punto C lallenatore deve esaminare se la marcatura a T (marcatura che solitamente viene
effettuata sul lato debole) (figura 33-34) applicata diligentemente o attuata in maniera errata (il difensore ha per
esempio difficolt a chiudere il giocatore che ha ricevuto palla sul lato debole consentendogli di proseguire la sua
azione offensiva).

C1
lato debole lato forte
1
2a
2b
2c
2d
FIG. 30
C1
lato debole lato forte
1
2a
2b
2c
FIG. 31
C1
lato debole lato forte
1
2a
2b
2c
2d
2e
FIG. 32
lato forte
lato debole
ZONA PERICOLOSA
FIG. 33
Applicazione marcatura
a T CORRETTA
lato forte
lato debole
ZONA PERICOLOSA
Applicazione marcatura
a T SCORRETTA FIG. 34
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14 14
Questo tipo di marcatura prevede un controllo abbastanza elastico dellavversario e viene appunto effettuata sul lato
debole del campo ovvero sul giocatore lontano dal possessore di palla.

Da un punto di vista teorico la rappresentazione a T identifica la parte di campo dove chi in possesso palla pu
ricevere la sfera e dove chi non ne in possesso (il difensore) pu eventualmente contrastarne lazione.
La T serve a suddividere la zona di campo che separa il difensore dallattaccante evidenziando la parte di campo pi
prossima al difensore e quella invece pi vicina allattaccante. Il braccio lungo della T rappresenta la linea di
equidistanza fra attaccante e difensore e delimita quindi, in zona lato debole, i possibili punti di chiusura del difensore
sul giocatore che ha ricevuto palla. Vediamo in figura 33 lapplicazione corretta (pi difficile risulta quindi attaccare il
lato debole) e in figura 34 lapplicazione approssimata (pi favorevole applicare il cambio gioco) di questo tipo di
marcatura.

In riferimento al punto d) lallenatore deve per esempio analizzare se la squadra avversaria dispone di giocatori meno
bravi su una fascia rispetto allaltra e, una volta verificato questo, puntare maggiormente al cambio gioco su tale lato di
campo. Per giocatori meno bravi intendiamo calciatori con eventuali carenze tecniche di base (palleggio, calcio della
palla, ricezione) e/o eventuali carenze tattiche individuali (presa di posizione, marcatura, intercettamento, contrasto,
copertura, difesa della porta).

In riferimento al punto e) lallenatore deve infine analizzare se, per esempio, la squadra avversaria dispone di giocatori
esterni spregiudicati e spiccatamente offensivi (meno portati a scalate di reparto), o invece dispone tra le proprie fila di
terzini bloccati che se, poco efficaci in fase offensiva danno per sempre compattezza, solidit ed equilibrio al reparto
arretrato.
Giochi a t ema per allenare il cambio gioco e la superiorit numerica
sul l at o debol e.

Per finire proponiamo alcuni giochi a tema da provare e utilizzare per allenare questa tattica di gioco (figura 35 - 36
37 38 39).








1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
FIG. 35
Gioco a tema per allenare il cambio di gioco da una
fascia laterale allaltra fig.35.

Si gioca un 10>10 (pi portieri) a tutto campo. Tocchi
palla a discrezione dellallenatore. Il campo
suddiviso longitudinalmente in tre zone: due laterali
che delimitano le fasce del campo e una zona di
gioco centrale (vedere figura).
Nellesempio riportato vediamo che i giocatori con la
casacca di colore rosso devono spostare il gioco
dalla fascia dx alla fascia sx prima di potere
superare la met campo. Anche successivamente,
raggiunta la met campo offensiva, i giocatori rossi,
possano andare alla conclusione, solo dopo un
nuovo cambio di gioco da una fascia allaltra. Per
facilitare lesercitazione possiamo anche far
effettuare un solo cambio gioco indipen-dentemente
dalla zona di campo.
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15 15


Gioco a tema per
allenare il cambio di
gioco da una fascia
laterale allaltra
fig.36.

Come esercitazione
precedente ma con
campo suddiviso in
tre zone; viene
esasperato lo-
biettivo del cambio
gioco.


Gioco a tema per
allenare il cambio di
gioco sul lato
debole - fig.37.

Si gioca un 10>10
(pi portieri) a tutto
campo. Tocchi palla a discrezione dell allenatore. Partita libera con il vincolo che, ogni volta che una
squadra deve ricominciare un azione da fondocampo (in seguito a conclusione vincente o errata
degli avversari), la palla deve essere giocata dal portiere su un compagno esterno, il quale a sua
volta deve immediatamente effettuare un cambio gioco sul lato debole. E solo a questo punto, dopo
la ricezione del lancio da parte del compagno, che la squadra avversario pu cominciare a difendere
attivamente. La partita prosegue poi normalmente fino ad una nuova conclusione dalla quale si
ripartir nuovamente con le modalit precedentemente descritte.

Gioco a tema per
allenare il cambio di
gioco sul lato
debole - Fig.38.

Si gioca un 10>10 a
tutto campo. Tocchi
palla a discrezione
dell allenatore. Il
campo viene pre-
parato predispo-
nendo quattro porte
laterali (formate
ognuna da due
coni) poste come in
figura.
Dal punto di vista
tecnico-tattico lo-
biettivo che ricer-
chiamo quello di
impostare il gioco
su di un lato del
campo per poi cambiare fronte di attacco cercando di sfruttare eventuali superiorit numeriche
create. Ogni squadra attacca due porte e difende due porte. Questa partita costringe i difensori a
spostarsi da una parte allaltra del campo a seconda del pericolo e del numero degli attaccanti.
FIG. 36
1
3
4
5
6
7
8
9
2
FIG. 37
lato forte
lato debole
1
2
3
4
5
FIG. 38 lato forte
lato debole
1
2
3
4
5
6
FIG. 39
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16 16
Attaccanti che a loro volta devono prestare sempre attenzione alla dislocazione dei difensori per poi
attaccare la porta meno protetta. Potranno per esempio mantenere volutamente il possesso palla per
un certo tempo vicino ad una porta con lobiettivo di portare verso questa tutta la difesa, per poi
successivamente cercare il cambio gioco sullaltra porta.

Gioco a tema per allenare la costruzione della manovra sul lato debole - Fig.39 a pagina precedente.

Si gioca un 10>10 (pi portieri) a tutto campo. Tocchi palla a discrezione dell allenatore. Il campo
predisposto con quattro coni sulla linea di centrocampo che formano due porte laterali. La squadra
in azione offensiva deve riuscire a superare la met campo facendo passare la palla in una delle due
porticine. Nella sua azione deve con continui cambi di gioco sul lato debole cercare lo spazio per fare
passare il pallone tra i coni posti lateralmente, senza che la squadra avversaria riesca ad
intercettarlo. Lazione poi prosegue normalmente alla ricerca della realizzazione finale.

































Allenare la squadra ad ut ilizzare il
t iro dalla dist anza.
A curadi MICHELE TOSSANI
Riuscirea tirarecon efficacia dalla distanza amplia la gamma delle
possibilitdi arrivarealla conclusione.

Il tiro da fuori senza dubbio una della azioni pi belle ed utili allinterno di una partita di calciochi non ricorda la
capacit di andare a segno dalla distanza di elementi come Nedved o Davids o, per andare pi indietro nel tempo, di
Lothar Matthaeus od, ancora, le conclusioni dei giocatori dellOlanda nel mondiale 78 che ci preclusero la possibilit di
raggiungere la finale contro i padroni di casa dellArgentina?
Ma la soluzione dalla lunga distanza, non deve essere vista solo come lextrema ratio da affidare alla scelta personale di
qualche nostro giocatore per risolvere lincontro.
Infatti, tale azione pu essere inserita nel contesto tattico della nostra squadra, come soluzione da adottare contro difese
chiuse o ancora come azione a sorpresa volta a sfruttare le caratteristiche dei nostri giocatori abili in tali situazioni. Sar
compito del tecnico, quindi, sia allenare i giocatori, a maggiore ragione quelli pi carenti, a sfruttare tale azione, sia
trovare le soluzioni pi giuste per mettere i propri tiratori in condizione di colpire da fuori area di rigore.
Se non abbiamo veri e propri specialisti in casa, a maggior ragione dobbiamo adoperarci per sviluppare contesti tattici
opportuni che sopperiscano a tale lacuna congenita, al fine di non privarci di una situazione tattica importante; infatti,
a fronte di una maggior difficolt nel segnare, potremmo comunque trovare la via della rete sulla respinta del portiere
avversario, avventandoci sulla palla che, magari, in base allo schema previsto, sapremo in che zona dovrebbe andare ad
essere respinta

Per quanto riguarda i princ pi di utilizzo di questa soluzione, essi sono essenzialmente tre:

1. cercare di creare movimento per far arrivare al tiro un giocatore libero da pressione
2. cercare di far tirare da una posizione con pochi uomini davanti, in modo che il tiro possa incontrare pochi
ostacoli nella sua traiettoria verso la porta
3. tirare in corsa, in modo da sfruttare leffetto sorpresa

Occorre inoltre considerare che in partita locchio del portiere non sempre focalizzato sulla palla e sui movimenti del
possessore. Un taglio in profondit di un compagno, un inserimento di un centrocampista, una situazione convulsa in
zona palla possono distogliere lattenzione del portiere dalla palla e ritardare in maniera determinante lintervento di
questultimo.




a ar rt ti ic co ol lo o
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9


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RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03
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Esercit azioni.

A seguire vengono proposte esercitazioni tecniche e partitelle a tema aventi lobiettivo di incentivare il singolo a tirare
dalla distanza.

Esercizio 1
A e B, verticali fra loro, posti a 5 mt circa dallarea, si
scambiano la palla di prima
Di lato sono poste altre 2 coppie di giocatori (C contro D
ed E contro F) senza palla
Ad un certo punto A, ricevuta la palla da B che il
giocatore che gioca spalle alla porta, si sposta a destra o
a sinistra pronto a verticalizzare verso C o E che si
muovono in profondit, vengono incontro per favorire la
combinazione o liberano lo spazio per linserimento e la
conclusione dalla distanza del possessore.
Ad esempio: Se C marcato bene da D, pu tagliare in
diagonale uscendo dalla linea delleventuale passaggio
di A e creare lo spazio per il tiro proprio di A, in questo
caso E incrocia con C per andare verso il centro dellarea
di rigore per avventarsi verso la palla in caso di respinta
del portiere.
Dopo alcune prove A e B, che sono considerati i nostri migliori tiratori, vengono invertiti cos come si procede alla
rotazione dei compiti tra le coppie senza palla.


Esercizio 2
Vengono disposte 2 file di giocatori, cos come mostrate
in figura.
Ogni fila ha davanti a s una serie di birilli o paletti
lunga quanto il segmento esterno dellarea di rigore.
Al via dellallenatore, il primo giocatore della fila A
parte palla al piede in dribbling fra i birilli mentre al
segnale successivo il giocatore della fila B inizia il suo
percorso senza palla fra i suoi birilli.
Quando il giocatore del gruppo A avr terminato il suo
percorso appogger la palla in diagonale fuori area verso
laccorrente giocatore del gruppo B che dovr tirare di
prima intenzione (utilizzando preferibilmente il piede
destro) da fuori area
Lesercizio viene ripetuto, dopo un certo numero di tiri,
invertendo i 2 gruppi e, poi, in modo speculare nellaltra
met campo.

Esercizio 3
In una met campo, si affrontano due squadre con obiettivi differenti. La squadra rossa difende le due porticine poste a
met campo ed ha lobiettivo di fare goal nella porta regolamentare difesa dal portiere. Se il goal scaturisce da un tiro
scagliato da fuori area il valore doppio.
La squadra bianca, allopposto, deve difendere la porta regolare ed attaccare le due porticine poste allaltezza della linea
di met campo.
Dopo il primo tempo, si invertono i ruoli fra le squadre, di modo che anche la squadra che prima difendeva le porticine
a met campo possa segnare goal da 2 punti da fuori area
Verr cos allenata la squadra che attacca nella porta normale a cercare il gol da fuori che varr 2 punti e la squadra
che difende, ad uscire a contrastare il tiratore che dovesse giungere in corsa da lontano

N. 1 N. 1
E
D F
B
C
A
N. 2 N. 2
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3 3
Esercizio 4
In una porzione ridotta di campo si affrontano due
squadre di 6 elementi ciascuna, disposte su due linee
(reparto di centrocampo + reparto di attacco) a seconda
del modulo solitamente utilizzato. La squadra in possesso
palla potr essere contrastata dal solo reparto di
centrocampo avversario e dovr giungere alla
conclusione da fuori area sfruttando la superiorit
numerica di cui gode in fase offensiva (fig.3).








Esercizio 5
In una met campo si affrontano due squadre che
difendono rispettivamente la porta posta sulla linea di
centrocampo e la porta regolare. Il gioco viene
sviluppato con le mani e si pu giungere alla segnatura
secondo le seguenti modalit:
goal di testa per chi attacca la porta posta a met campo
goal di prima (al volo o di controbalzo) o su passaggio
rasoterra alla mano, per coloro che attaccano la porta
regolare.
Nel secondo tempo invertire le squadre (fig.4).

N. 3 N. 3
N. 4 N. 4

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