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Trigonometria

Trigonometria del Triangolo Rettangolo


Quando si tratta di triangoli rettangoli, tutto diventa speciale : ci sono
teoremi che li caratterizzano e particolarit` che li rendono assai comodi da
a
utilizzare.
In particolare, vi sono i cosiddetti criteri speciali di congruenza o similitudine
per i triangoli rettangoli; questi non sono niente di che, solo tengono conto del
fatto che in un triangolo rettangolo c` un angolo ssato. In particolare questo
e
signica che un angolo pu` completamente determinare la classe di similitudine
o
di un triangolo rettangolo; un altro modo per dire questo ` dire che, conoscendo
e
uno dei due angoli acuti, possiamo detemrinare unicamente i rapporti tra i lati.
In questo modo si deniscono naturalmente alcune funzioni che associano
ad un qualsiasi angolo acuto il rapporto tra due dei lati del triangolo, come ad
esempio
cateto adiacente

ipotenusa

cateto opposto
ipotenusa

dove i termini opposto e adiacente sono da intendersi rispetto allangolo che vale
.

Facciamo un esempio : sia ABC un triangolo rettangolo in A e supponiamo


di sapere che ABC = 60 , allora possiamo dire che 2 AB = BC e 2 AC =

3 BC (infatti tale triangolo ` met` di un triangolo equilatero); osserviamo


e
a
poi che da queste due relazioni possiamo calcolare tutti i rapporti tra i lati di
ABC. Allora conosciamo, ad esempio, il valore delle due funzioni scritte sopra
per = 60 .
Queste funzioni sono tanto importanti in matematica che hanno un nome (un
po pi` comodo che non catetoadiacentefrattoipotenusa o simili); sia quindi
u
un angolo acuto non nullo, sia ABC rettangolo in A tale che ABC = , allora
deniamo
AB
AC
cos() =
sin() =
BC
BC
dove cos() si legge coseno di alfa e sin() si legge seno di alfa.
1

In termini di queste due funzioni si possono scrivere anche tutti gli altri
rapporti, come ad esempio il rapporto tra i cateti :
AC
sin()
=
= tan()
AB
cos()
dove tan() si legge tangente di alfa.
Anche i reciproci di questi tre rapporti hanno dei nomi e precisamente
1
= sec()
cos()

1
= csc()
sin()

1
= cot()
tan()

ovvero secante, cosecante, cotangente di alfa.

Per denizione, si ricavano le seguenti formule per i triangoli rettangoli, una


volta chiamati gli elementi come in gura.
c cos() = b c sin() = a c cos() = a

c sin() = b

b tan() = a a tan() = b
Esercizi
0. (Relazione trigonometrica fondamentale)
Dimostrare che sin2 () + cos2 () = 1.
1. Scrivere, in tutti i modi possibili, le altezze di un triangolo in funzione di
lati e funzioni trigonometriche degli angoli.
2. Scrivere larea di un triangolo rettangolo in funzione dellipotenusa e degli
angoli.
3. Trovare, in funzione di lati e angoli, il raggio del cerchio inscritto.
4. Sapendo che in una circonferenza una corda lunga l ` vista dal centro
e
sotto un angolo , calcolare il raggio.

Formule
Ci proponiamo ora di esprimere le funzioni trigonometriche dellangolo =
+ in termini di funzioni trigonometriche di e .
Visto che, no ad ora, abbiamo denito le funzioni trigonometriche solo per
un angolo acuto, supponiamo che e siano tali che + < 90 .
2

Siano, come in gura, OAB e OBC due triangoli rettangoli in A e B rispettivamente; sia CH la perpendicolare da C su OA e poniamo AOB = ,
BOC = .
Vogliamo valutare i rapporti OH/OC e CH/OC. Tracciamo BK perpendicolare a CH; allora avremo che KBC = ABC KBA = 90 .
Quindi, per le formule conclusive del paragrafo precedente, CK = BC cos() =
OC sin() cos(); HK = AB = OB sin() = OC cos() sin(), da cui
sin( + ) = sin() cos() + cos() sin()
Con procedimento simile, si ottiene che
cos( + ) = cos() cos() sin() sin()
Queste due relazioni vanno sotto laltisonante nome di formule di somma.

Sfruttando una costruzione simile, riportata in gura, si pu` dimostrare che


o
sin( ) = sin() cos() cos() sin()
cos( ) = cos() cos() + sin() sin()
sempre nellipotesi che sia un valore positivo. Ovviamente queste due
relazioni, assai simili alle precedenti, vengono chiamate formule di dierenza.
Ora, ponendo = nelle formule di somma, si ottengono le seguenti formule
di duplicazione :
sin(2) = 2 sin() cos()
cos(2) = cos2 () sin2 () = 2 cos2 () 1 = 1 2 sin2 ()
3

dove nelle ultime uguaglianze abbiamo sfruttato la relazione dimostrata nellesercizio


0.
Le ultime relazioni ricavate, sul coseno dellangolo doppio, sono interessanti,
dal punto di vista della manipolazione formale, in quanto legano tale coseno al
seno oppure al coseno dellangolo separatamente; in parole povere, si possono
invertire :
1 + cos(2)
cos() =
2
1 cos(2)
2
ottenendo le formule di bisezione. Da notare che abbiamo potuto prendere
la radice quadrata del membro a destra con tranquillit`, in quanto abbiamo
a
denito il seno e il coseno di un angolo acuto come numeri positivi.
Manipoliamo un poco le formule di duplicazione :
sin() =

sin() =

cos() =

2 sin

cos

cos2

+ sin

cos2
cos2

sin2
+ sin2

e dunque
tan() =

2 tan
2t
2
=
1 + t2
1 + tan2
2

1 tan2
1 + tan2

1 t2
1 + t2

2t
1 t2

dove abbiamo posto t = tan . Queste si chiamano formule parametriche;


2
possono essere usate per ridurre la verica di relazioni goniometriche alla semplicazione di unespressione polinomiale fratta in una variabile.
Sommando le formule di somma e quelle di dierenza, otteniamo
cos( + ) + cos( ) = 2 cos() cos()
cos( + ) cos( ) = 2 sin() sin()
sin( + ) + sin( ) = 2 sin() cos()
sin( + ) sin( ) = 2 cos() sin()
Queste formule sono fondamentali, in quanto permettono di trasformare prodotti
in somme e viceversa, e sono dette formule di prostaferesi. Si possono scrivere
anche in questaltra forma
cos() + cos() = 2 cos

+
2

cos

cos() cos() = 2 sin

+
2

sin

sin() + sin() = 2 sin

+
2

cos

sin() sin() = 2 cos

+
2

sin

Esercizi
Nota : Gli esercizi seguenti si basano unicamente sulle propriet` delle funa
zioni goniometriche ricavate in questo paragrafo; queste propriet` prescindono
a
dal fatto che esse siano state denite solo per angoli acuti. Si potranno dunque
arontare questi quesiti supponendo che tutti gli angoli coinvolti siano acuti,
ma ricordando che le relazioni dimostrate rimangono vere per qualsiasi valore
di (vedi il prossimo paragrafo).
5. Trovare le formule di somma, dierenza, duplicazione e bisezione della
tangente.
6. Mostrare che, comunque assegnati 1 , . . . , n , si ha
[n/2]

sin

cos(j )

sin(j )

i=1

k=0

I N
|I| = 2k + 1

jI

j I
/

dove N = {1, . . . , n}. Trovare e dimostrare la corrispondente formula per il


coseno.
7. Dimostrare le seguenti :
sec2 () = 1 + tan2 ()
csc2 () = 1 + cot2 ()
sec2 () + csc2 () = sec2 () csc2 ()

1+cot()
csc()

sin()sin(2)
sin2 ()cos2 ()

= sin() + cos()
= 2 sin()

(sec() tan())2 =

1
sec()tan()

1+sin()
cos()

cos()
1+sin()

sin()
1cos()

sin() cos()
1+cos()

cos(2)cos(4)
sin(2)+sin(4)

1sin()
1+sin()

= sec() + tan()
= 2 sec()
= csc()(1 + cos2 ())

= tan()

8 cos4 () = cos(4) + 4 cos(2) + 3


5

sin()+sin(2)+sin(3)
cos()+cos(2)+cos(3)

2 sin2

sin2

= tan(2)
= cos2

cos

sin(2) + sin(4) sin(6) = 4 sin() sin(2) sin(3)


se + + = 180 , allora tan()+tan()+tan() = tan() tan() tan()
se ++ = 180, allora sin()+sin()+sin() = 4 cos(/2) cos(/2) cos(/2)
8. Trovare le formule di addizione, duplicazione, bisezione per secante e
cosecante.
9. Trovare unespressione di sin(n) e cos(n) in termini di seni e coseni di
k con k < n. Trovarne una in termini di seno e coseno del solo angolo .
10. Calcolare seno e coseno di 15 , 7 30 , 1 , 20 .
11. Siano a, b, c, , reali tali che
1. a2 + b2 = 0, = + k360 k Z
2. a sin() + b cos() = c
3. a sin() + b cos() = c
Dimostrare che cos2

c2
a2 +b2

Oltre langolo retto


Sia = {(x, y) R2 |x2 + y 2 = 1} la circonferenza unitaria (detta anche
circonferenza goniometrica); sia s una semiretta dipartentesi dallorigine. Conveniamo di associare a s langolo che essa forma con la semiretta di riferimento
s0 = {(x, y) R2 |y = 0, x 0}, misurato in senso antiorario da s0 e, daltra
parte, di associare ad un dato angolo la semiretta s uscente dallorigine che
forma con s0 un angolo in senso antiorario a partire da s0 .
In questo modo otteniamo una bigezione di [0, 360[ con le semirette uscenti
dallorigine nel piano.

Ora, deniamo P = s ; ` immediato vericare che, se ]0, 90[, si ha


e
P = (cos(), sin()).
Possiamo quindi pensare di estendere la denizione di seno e coseno ad angoli
qualsiasi in questo modo : dato numero reale, sia P come detto sopra, allora
P = (cos(), sin()).
E immediato vericare che le funzioni cos` denite sono periodiche di peri
odo 360; inoltre, con banali considerazioni geometriche, si possono ottenere le
seguenti formule ed altre simili, dette formule degli archi associati.
cos( + 90 ) = sin()
cos( + 180 ) = cos()
cos( + 270) = sin()

sin( + 90 ) = cos()
sin( + 180) = sin()

sin( + 270 ) = cos()

Queste ultime relazioni possono anche scriversi come


cos() = cos()

sin() = sin()

Da queste relazioni vediamo subito che le forumule di somma e dierenza


valgono anche per le funzioni estese a tutta la retta reale. Inoltre, il fatto che
siano denite anche per valori negativi fa s` che la formula di dierenza sia un

caso particolare di quella di somma. Infatti, le formule di somma si chiamano


anche formule di addizione darchi.
Da quanto appena detto segue che, per le funzioni ora denite, valgono tutte
le formule prima ricavate (solo formalmente) dalle formule di addizione; lunica
particolarit` ` che nelle formule di bisezione si dovr` tener conto del segno del
ae
a
coseno e del seno del nuovo angolo e quindi esse si riscriveranno come :
cos() =

1 + cos(2)
2

sin() =

1 cos(2)
2

Osservazione
Potr` sembrare che lestensione svolta in questo paragrafo non sia del tutto
a
lecita : abbiamo trovato due funzioni che coincidono con le nostre sugli angoli
7

acuti e che rispettano le formule di addizione, perch` dovrebbero essere proprio


e
loro le loro estensioni a tutta la retta reale? Ebbene, ` un utile esercizio (di
e
equazioni funzionali) dimostrare il seguente :
siano f, g : R R continue, non costanti, tali che f (x y) = f (x)f (y) +
g(x)g(y) per ogni x, y reali; allora f (x) = cos(kx), g(x) = sin(kx) per k R
Dunque, due tali f,g sono uniche, una volta determinati i loro valori su un
qualunque intervallo.
Lunico nostro problema ` la continuit` : non abbiamo i mezzi per dimostrare
e
a
la continuit` delle due funzioni che abbiamo denito ed ` comunque dicile farlo
a
e
senza mordersi la coda (usando quelle funzioni che si tenta di denire).
Ad ogni buon conto, si pu` prendere la precedente come unica denizione
o
di seno e coseno. La dimostrazione delle formule di addizione pu` comunque
o
essere fatta con angoli acuti e poi estesa tramite le formule degli archi associati
e da qui si ricavano tutte le relazioni precedenti nello stesso identico modo.
Le funzioni seno e coseno
Vediamo un attimo che eetto ha avuto lestensione che abbiamo eettuato;
innanzitutto, notiamo che cos(0 ) = 1 , cos(90 ) = 0 e dunque che sin(0 ) =
0 , sin(90 ) = 1. Inoltre, dalla denizione o dalle formule di addizione, sappiamo
che entrambe queste funzioni sono periodiche di periodo 360 .
Occupiamoci ora del loro segno. Sappiamo che sugli angoli acuti sono entrambe positive; tramite le formule degli archi associati deduciamo quindi che il
coseno ` positivo su ] 90, 90 [, mentre ` negativo su ]90 , 270[ e si annulla in
e
e
90 , 90 ; il seno ha comportamento simile, ma sfasato di 90 , ovvero ` positivo
e
su ]0 , 180 [, negativo su ] 180, 0 [ e si annulla in 0 , 180 .
Ecco, inne, i graci di queste due funzioni.

y
)

0
,

0
5

0
,

5
,

0
,

Le altre funzioni goniometriche

Tramite la circonferenza goniometrica si possono interpretare geometricamente anche le altre funzioni sopra denite; siano t = {(x, y) R2 |x = 1} e
c = {(x, y) R2 |y = 1} le tangenti a in (1, 0) e (0, 1). Deniamo T = s t
e C = s c; allora T = (1, tan()) e C = (cot(), 1), come porta a dire una
banale applicazione delle similitudini tra triangoli.
Inoltre, si ha sec() = OT e csc() = OC . E, detta p la tangente a in
P , le sue intersezioni con gli assi siano X = p {y = 0} e Y = p {x = 0};
allora si ha X = (sec(), 1) e Y = (1, csc()).
Inne tan() = X P e cot() = Y P .

La verica di questa ultima aermazione ` contenuta negli esercizi alla ne


e
del precedente paragrafo.
E da notare come queste costruzioni siano possibili solo per ] 90 , 90 [
oppure per ]0 , 180 [; in eetti, volendo riportare invariata la denizione di
tangente e cotangente, secante e cosecante (come rapporto), dobbiamo escludere
dal dominio di denizione alcuni valori, nei quali il denominatore si annulla.
Quindi, la tangente e la secante sono denite su R \ {90 + k360 |k Z}, la
cotangente e la cosecante su R \ {k360|k Z}.
Inoltre, la tangente e la cotangente hanno un periodo di ampiezza 180 ,
mentre la secante e la cosecante, come del resto il seno e il coseno, hanno periodo
di ampiezza 360 .
Eccone i graci.

5
)

x
)

(
x

n
(

a
o

t
c

=
=

y
y

0
5

,
5

5
2


2
)

y
5

0
5

5
2

Esercizi
12. Scrivere le formule degli archi associati per tangente, cotangente, secante, cosecante.
13. Dimostrare le formule di addizione a partire dalla denizione delle funzioni trigonometriche data in questo paragrafo.

I Radianti
Fino ad ora, abbiamo utilizzato il sistema sessagesimale per esprimere gli
angoli. Nel fare trigonometria ` pi` usuale sfruttare una diversa convenzione
e u
: deniamo radiante langolo che, al centro di una circonferenza, sottende un
arco di lunghezza pari al raggio.

10

Questa denizione signica : identichiamo un angolo con la lunghezza


dellarco che esso sottende sulla circonferenza unitaria.
Quindi, un angolo giro sar` indicato con 2 radianti; un angolo piatto con
a
radianti e un angolo retto con /2 radianti.
Nel seguito sottintenderemo la parola radianti dopo valori angolari.
Divagazione
Vi sono altre denizioni, molto pi` eleganti, delle funzioni seno e coseno,
u
che non hanno legami con la geometria degli angoli, ad esempio come serie
di potenze; da tali denizioni, si pu` ricavare che queste funzioni hanno un
o
periodo e tale periodo risulta essere 2. In questo modo si ` soliti introdurre in
e
matematica il numero pigreco.
Con queste denizioni alternative, dunque, gli argomenti di seno e coseno
vengono automaticamente interpretati come angoli in radianti, una volta che ci
si riconduca alle denizioni date sopra.
In questo senso (e in altri, legati ad esempio alla teoria del calcolo integrale
o allanalisi complessa) la scelta dei radianti ` la pi` naturale.
e
u
Esercizi
14. Trovare le formule di conversione da gradi a radianti e viceversa.
15. Calcolare seno, coseno, tangente degli angoli m/n con 0 < m < 2n e
1 n 6, n = 8, 10.

Trigonometria
Potr` apparire una distinzione sottile, ma la trigonometria ` lindagine dei
a
e
legami tra le lunghezze e gli angoli in un triangolo, mentre lo studio delle funzioni
seno e coseno, delle loro relazioni e delle identit` che soddisfano viene detto pi`
a
u
propriamente goniometria.
Questo per giusticare il titolo del paragrafo; nella pratica questa distinzione
` assolutamente inesistente e capiter` spesso di sentir parlare di trigonometria
e
a
del triangolo.
Ora, torniamo alle origini : il teorema di Pitagora. Ci proponiamo di calcolare, in un triangolo generico, un lato in funzione degli altri due e dellangolo
tra essi compreso; sappiamo che ` in teoria possibile per il secondo criterio di
e
congruenza, che ci assicura lunicit` di un triangolo di cui siano specicati due
a
lati e langolo tra loro compreso.

11

Sia ABC un triangolo qualsiasi, come in gura; sia allora H in AC (o sul


suo prolungamento) il piede dellaltezza uscente da B. Possiamo scrivere, per
il teorema di Pitagora, che BC 2 = BH 2 + HC 2 e, sempre per il teorema di
Pitagora, che BH 2 = AB 2 AH 2 .
Mettendo assieme queste due relazioni otteniamo BC 2 = AB 2 + CH 2
AH 2 = AB 2 + AC 2 2AH 2 2AH CH = AB 2 + AC 2 2AH AC, nel caso che
AC = AH + HC; ` semplice vericare che quanto segue funziona, sostituendo
e
con , e porta al medesimo risultato, nel caso in cui AC = HC AH.
Ricordando i risultati del primo paragrafo possiamo dire che AH = AB cos()
da cui, adottando le notazioni in gura
a2 = b2 + c2 2bc cos
ed ecco il Teorema di Carnot, detto anche Legge del Coseno; ovviamente, quanto
dimostrato vale permutando ciclicamente le lettere di lati e angoli.
Ora, rielaboriamo un poco il risultato precedente; ovviamente si ha
cos =

b 2 + c2 a 2
2bc

e, ricordando che sin2 = 1 cos2 , possiamo vedere che


1 cos2
a2

=
=
=
=
=
=
=

4b2 c2 b4 c4 a4 2b2 c2 + 2b2 a2 + 2a2 c2


4a2 b2 c2
2
2
2
(2bc) (a b c2 )2
4a2 b2 c2
2
2
(a b c2 + 2bc)(a2 + b2 + c2 + 2bc)
4a2 b2 c2
2
2
(a (b c) )((b + c)2 a2 )
4a2 b2 c2
(a b + c)(a + b c)(b + c + a)(b + c a)
4a2 b2 c2
2
4S
a 2 b 2 c2
2
1
2R

dove, dopo un poco dalgebra, abbiamo utilizzato il teorema di Erone per larea
del triangolo (indicata con S) e la formula per il raggio del cerchio circoscritto
(indicato con R).
Dunque, ricordandoci che 0 < < e che dunque il suo seno ` positivo,
e
otteniamo che
1
sin
=
a
2R
risultato noto come Teorema del Seno.

12

Questi due teoremi permettono di calcolare tutti gli elementi di un triangolo conoscendone opportunamente1 tre. Questo calcolo si dice risoluzione del
triangolo.
Inoltre, dal teorema del seno si ricava immediatamente una formula per larea
del triangolo:
sin
2S
1
=
S = bc sin
a
abc
2
Una simile espressione ha una ovvia interpretazione geometrica : b sin ` la
e
lunghezza dellaltezza relativa al lato c e reciprocamente c sin ` la lunghezza
e
dellaltezza relativa al lato b.
Un altro utile risultato ` il seguente teorema delle proiezioni, di banale die
mostrazione :
a = b cos + c cos
Altre formule note e di frequente utilizzo sono riportate come esercizi.
Esercizi
16. (Formule di Nepero) Dimostrare che valgono
tan +
b+c
2
=
bc
tan
2
e le formule ottenute permutando ciclicamente le lettere.
17. (Formule di Delambre) Dimostrare che valgono
cos
b+c
2
=
a
sin
2
e le formule ottenute permutando ciclicamente le lettere.
18. (Formule di Briggs) Dimostrare che valgono
sin

=
2

(p b)(p c)
bc

p(p a)
=
2
bc

r
tan =
2
pa

cos

e le formule ottenute permutando ciclicamente le lettere, con


p=

a+b+c
2

r=

(p a)(p b)(p c)
p

1 nel caso in cui siano noti due lati e un angolo, langolo deve essere quello compreso;
altrimenti, ` pur sempre possibile calcolare tutto, ma vi sono due valori possibili per il terzo
e
lato e i due angoli

13

19. Calcolare la lunghezza delle mediane di un triangolo in funzione di lati


e angoli.
20. Calcolare la lunghezza delle bisettrici di un triangolo in funzione di lati
e angoli.
21. Calcolare larea di un quadrilatero, note le diagonali e langolo tra esse.
22. (Formula di Brahmagupta) Calcolare larea di un quadrilatero ciclico,
noti i lati.
23. (Formula di Gerone) Generalizzare lesercizio precedente al caso di un
quadrilatero generico, di cui siano noti lati e angoli. Discutere il caso di un
quadrilatero circoscrittibile e di un quadrilatero contemporaneamente ciclico e
circoscrittibile.
24. Calcolare la lunghezza delle diagonali di un quadrilatero ciclico, noti
i lati. Esprimerne il prodotto e il rapporto, ricavando i teoremi di Tolomeo e
Legendre.
25. Calcolare il lato ln (Ln ) del poligono regolare di n lati inscritto in
(circoscritto a) una circonferenza di raggio r.
26. Dimostrare le seguenti :
sin + sin + sin =

S
R

sin sin sin =

S2
2R2

sin sin sin =


2
2
2

r
4R

tan tan
2
2
tan

+
2

2r
a+b+c

Appendice : Esponenziale complesso


Nel seguito daremo per note la denizione di numero complesso e la familiarit` con le usuali operazioni nel campo complesso.
a
Deniamo lesponenziale di un numero complesso in questo modo; sia z C,
z = ai + b, allora ez = exp z = ea (cos(b) + i sin(b)), dove ea indica labituale
elevamento a potenza nel campo reale.
In un senso che non ` possibile precisare qui, questa ` la naturale estensione
e
e
della funzione esponenziale ad argomento complesso.
Notiamo che dalla denizione segue che
sin() =

ei ei
2i

cos() =

ei + ei
2

Allesponenziale complesso ora denito si applicano le normali regole per il


calcolo con la funzione esponenziale : ez ew = ez+w (ez )w = ezw .

Inoltre ez = ea (cos(b) i sin(b)) = ea (cos(b) + i sin(b)) = ez e dunque,


possiamo riscrivere le precedenti relazioni come :
cos() = e ei

sin() = m ei
14

da cui possiamo scrivere le formule di addizione in maniera compatta e comoda


da ricordare come
e ei+i = e ei ei

m ei+i = m ei ei

Inoltre, anche le formule di duplicazione e bisezione vengono trasformate


nellelevamento al quadrato e nella radice quadrata. Quindi, per calcolare
cos(n), possiamo procedere come segue :
cos(n)

= e ein = e (ei )n = e(cos() + i sin())n


n

= e

k=0

[n/2]

=
k=0

n
(i)k cosnk () sink ()
k

n
(1)k cosn2k () sin2k ()
2k

e lo stesso per il seno.


Spesso, il passaggio alla scrittura complessa rende la semplicazione di unespressione
trigonometrica pi` agevole, soprattutto quando sono coinvolti seni di vari mulu
tipli di uno stesso argomento. Ad esempio :
n

sin(k)

= m

k=0

k=0

eik = m

1 ei(n+1)
1 ei

ei(n+1)/2 ei(n+1)/2 ei(n+1)/2


= m
ei/2
ei/2 ei/2
sin((n + 1)/2)
=
m ein/2
sin(/2)
sin((n + 1)/2) sin(n/2)
=
sin(/2)
Inoltre, la moltiplicazione per numeri complessi di norma unitaria, come ad
esempio eix con x R `, dal punto di vista geometrico, una rotazione; questo
e
permette di trovare ancora unaltra forma per le formule di addizione :
cos()
sin()

sin()
cos()

cos()
sin()
sin() cos()

cos( + )
sin( + )

sin( + )
cos( + )

intendendo le matrici come rotazioni e il prodotto come composizione.


Esercizi
N
27. Trovare unespressione chiusa per k=0 sin2 (kx).
28. Calcolare il prodotto di tutti i lati e le diagonali di un poligono regolare
di n lati inscritto nella circonferenza goniometrica, uscenti da un dato vertice.
29. Calcolare come visto per il coseno sin(n)
30. Calcolare in forma chiusa n cos(kx) e n cos2 (kx).
k=0
k=0
15

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