Sei sulla pagina 1di 5

La realt dell'impermanenza La realt dell'impermanenza La realt dell'impermanenza La realt dell'impermanenza

a cura del a cura del a cura del a cura del Vipassana Research Institute Vipassana Research Institute Vipassana Research Institute Vipassana Research Institute

Ogni cosa esistente impermanente. Ogni cosa esistente impermanente. Ogni cosa esistente impermanente. Ogni cosa esistente impermanente.
Quando si comincia a osservare ci, Quando si comincia a osservare ci, Quando si comincia a osservare ci, Quando si comincia a osservare ci,
con comprensione profonda e diretta esperienza, con comprensione profonda e diretta esperienza, con comprensione profonda e diretta esperienza, con comprensione profonda e diretta esperienza,
allora ci si mantien allora ci si mantien allora ci si mantien allora ci si mantiene distaccati dalla sofferenza: e distaccati dalla sofferenza: e distaccati dalla sofferenza: e distaccati dalla sofferenza:
questo il cammino della purificazione. questo il cammino della purificazione. questo il cammino della purificazione. questo il cammino della purificazione.
Dhammapada, XX (277)
Per spiegare in maniera pi ampia e dettagliata l'importante concetto
di anicca, l'impermanenza, proponiamo questo articolo redatto
dal Vipassana Research Institute.
Anicca, l'impermanenza Anicca, l'impermanenza Anicca, l'impermanenza Anicca, l'impermanenza
Il cambiamento inerente a ogni esistenza fenomenica. Non vi nulla nel
campo animato o inanimato, organico o inorganico che possiamo definire
permanente, e anche se dessimo questa denominazione a qualcosa,
inevitabilmente essa sarebbe desinata a cambiare, a sottoposi a qualche
metamorfosi. Avendo compreso questo fatto fondamentale attraverso
l'esperienza diretta all'interno di se stesso, il Buddha dichiar:
Sia che nel mondo ci sia o no una persona completamente illuminata, Sia che nel mondo ci sia o no una persona completamente illuminata, Sia che nel mondo ci sia o no una persona completamente illuminata, Sia che nel mondo ci sia o no una persona completamente illuminata,
tuttavia rimane una condizione ferma, un fatto immutabile e una legge tuttavia rimane una condizione ferma, un fatto immutabile e una legge tuttavia rimane una condizione ferma, un fatto immutabile e una legge tuttavia rimane una condizione ferma, un fatto immutabile e una legge
fissata: tutte le formazioni fisiche e mentali sono impermanenti, soggette fissata: tutte le formazioni fisiche e mentali sono impermanenti, soggette fissata: tutte le formazioni fisiche e mentali sono impermanenti, soggette fissata: tutte le formazioni fisiche e mentali sono impermanenti, soggette
alla sofferenza e prive di sostanza. alla sofferenza e prive di sostanza. alla sofferenza e prive di sostanza. alla sofferenza e prive di sostanza.
Anicca (impermanenza), dukkha (sofferenza) e anatta (inconsistenza
dell'io) sono le tre caratteristiche comuni ad ogni esistenza cosciente. Tra
queste, la pi importante nella pratica di Vipassana anicca. Come
meditatori ci troviamo ad affrontare l'impermanenza di noi stessi. Ci ci
permette di comprendere che non abbiamo alcun controllo su questo
fenomeno, e che ogni tentativo di manipolarlo non ci crea altro che
sofferenza. Impariamo quindi a sviluppare il distacco e l'accettazione di
questo fatto, l'apertura al cambiamento, permettendoci cos di vivere
felicemente tra le vicissitudini della vita. Perci il Buddha disse:
Meditatori, a colui che percepisce l'impermanenza si manifesta chiaramente Meditatori, a colui che percepisce l'impermanenza si manifesta chiaramente Meditatori, a colui che percepisce l'impermanenza si manifesta chiaramente Meditatori, a colui che percepisce l'impermanenza si manifesta chiaramente
la percez la percez la percez la percezione della inconsistenza e mancanza di un io. E in chi percepisce ione della inconsistenza e mancanza di un io. E in chi percepisce ione della inconsistenza e mancanza di un io. E in chi percepisce ione della inconsistenza e mancanza di un io. E in chi percepisce
questa inconsistenza, l'egoismo viene distrutto. E, come risultato, ottiene la questa inconsistenza, l'egoismo viene distrutto. E, come risultato, ottiene la questa inconsistenza, l'egoismo viene distrutto. E, come risultato, ottiene la questa inconsistenza, l'egoismo viene distrutto. E, come risultato, ottiene la
liberazione persino in questa stessa vita. La comprensione di anicca liberazione persino in questa stessa vita. La comprensione di anicca liberazione persino in questa stessa vita. La comprensione di anicca liberazione persino in questa stessa vita. La comprensione di anicca
conduce automaticamente alla comprensione conduce automaticamente alla comprensione conduce automaticamente alla comprensione conduce automaticamente alla comprensione di anatta e dukkha, chiunque di anatta e dukkha, chiunque di anatta e dukkha, chiunque di anatta e dukkha, chiunque
realizzi questi fatti si trova naturalmente sul cammino che conduce fuori realizzi questi fatti si trova naturalmente sul cammino che conduce fuori realizzi questi fatti si trova naturalmente sul cammino che conduce fuori realizzi questi fatti si trova naturalmente sul cammino che conduce fuori
dalla sofferenza. dalla sofferenza. dalla sofferenza. dalla sofferenza.
Data la cruciale importanza di anicca non sorprende che il Buddha ne
sottolineasse ripetutamente l'importante significato per coloro che
cercano la liberazione. Nel Maha-Satjpatthana Suttanta, il testo principale
in cui viene spiegata la meditazione Vipassana, egli descrisse i differenti
stadi della pratica, che devono in ogni caso condurre alla seguente
esperienza:
Il meditatore si soffe Il meditatore si soffe Il meditatore si soffe Il meditatore si sofferma ad osservare il fenomeno del sorgere... si rma ad osservare il fenomeno del sorgere... si rma ad osservare il fenomeno del sorgere... si rma ad osservare il fenomeno del sorgere... si
sofferma ad osservare il fenomeno del passare... si sofferma ad osservare sofferma ad osservare il fenomeno del passare... si sofferma ad osservare sofferma ad osservare il fenomeno del passare... si sofferma ad osservare sofferma ad osservare il fenomeno del passare... si sofferma ad osservare
il fenomeno del sorgere e passare. il fenomeno del sorgere e passare. il fenomeno del sorgere e passare. il fenomeno del sorgere e passare.
Dobbiamo saper riconoscere il fatto dell'impermanenza non solamente nel
suo aspetto facilmente riconoscibile, intorno e all'interno di noi stessi.
Oltre a ci, dobbiamo imparare a vedere la realt sottile che noi stessi
stiamo cambiando ogni momento, che l'io di cui siamo cos infatuati un
fenomeno in flusso costante, in continuo cambiamento. Con questa
esperienza possiamo facilmente emergere dall'egoismo e cos dalla
sofferenza. In altre circostanze il Buddha disse:
L'occhio, o meditatori, impermanente. E ci che impermanente L'occhio, o meditatori, impermanente. E ci che impermanente L'occhio, o meditatori, impermanente. E ci che impermanente L'occhio, o meditatori, impermanente. E ci che impermanente
insoddisfacente. Ci che insoddisfacente senza sostanza. E ci che insoddisfacente. Ci che insoddisfacente senza sostanza. E ci che insoddisfacente. Ci che insoddisfacente senza sostanza. E ci che insoddisfacente. Ci che insoddisfacente senza sostanza. E ci che
senza sostanza non "mio", non "io", non "me stesso". Ecco come senza sostanza non "mio", non "io", non "me stesso". Ecco come senza sostanza non "mio", non "io", non "me stesso". Ecco come senza sostanza non "mio", non "io", non "me stesso". Ecco come
osservare l'occhio con saggezza, come realmente. osservare l'occhio con saggezza, come realmente. osservare l'occhio con saggezza, come realmente. osservare l'occhio con saggezza, come realmente.
La stessa cosa si ripete per l'orecchio, il naso, la lingua, il corpo, per
tutte le basi dell'esperienza sensoriale, per ogni aspetto dell'essere
umano. Il Buddha cos continu:
Vedendo ci, o meditatori, il meditatore bene istruito ne ha abbastanza Vedendo ci, o meditatori, il meditatore bene istruito ne ha abbastanza Vedendo ci, o meditatori, il meditatore bene istruito ne ha abbastanza Vedendo ci, o meditatori, il meditatore bene istruito ne ha abbastanza
dell'occhio, dell'orecchio, del naso, della lingua, del corpo, e della mente. dell'occhio, dell'orecchio, del naso, della lingua, del corpo, e della mente. dell'occhio, dell'orecchio, del naso, della lingua, del corpo, e della mente. dell'occhio, dell'orecchio, del naso, della lingua, del corpo, e della mente.
Essendo ormai sazio non prova pi la passione per essi. Essend Essendo ormai sazio non prova pi la passione per essi. Essend Essendo ormai sazio non prova pi la passione per essi. Essend Essendo ormai sazio non prova pi la passione per essi. Essendo senza o senza o senza o senza
passione per questi sensi, si sente libero. In questa libert nasce la passione per questi sensi, si sente libero. In questa libert nasce la passione per questi sensi, si sente libero. In questa libert nasce la passione per questi sensi, si sente libero. In questa libert nasce la
comprensione di essere liberato. comprensione di essere liberato. comprensione di essere liberato. comprensione di essere liberato.
In questo passaggio il Buddha fa una netta distinzione tra il conoscere per
sentito dire e la personale comprensione dovuta all'esperienza diretta. Si
possono ascoltare numerosi discorsi e accettarli per fede o anche
intellettualmente. Comunque questa accettazione insufficiente per
liberarci dal ciclo della sofferenza. Per ottenere la liberazione ognuno
deve vedere e sperimentare la verit da solo, all'interno di se stesso.
Ecco ci che Vipassana ci permette di fare.
Se vogliamo capire l'eccezionale contributo del Buddha, dobbiamo
mantenere questa distinzione bene in mente. Le verit di cui egli parlava
erano conosciute anche prima di lui, ed erano comuni nell'India dei suoi
tempi. Egli non invent i concetti dell'impermanenza, della sofferenza e
dell'inconsistenza dell'io. La sua unicit e peculiarit consiste nell'aver
trovato una via per passare dai discorsi sulla verit alla diretta esperienza
della verit. Un testo in cui ritroviamo l'attenzione per questo particolare
aspetto dell'insegnamento del Buddha il Bahiya Sutta, che si trova nel
gruppo di discorsi del Samyutta Nikaya. In esso viene descritto l'incontro
del Buddha con Bahiya, un ricercatore del cammino spirituale. Nonostante
non fosse un discepolo del Buddha, Bahiya gli chiese di essergli da guida
per la sua ricerca. I1 Buddha rispose ponendogli delle domande:
Che cosa ne pensi, Bahiya: l'occhio permanente o impermanente? Che cosa ne pensi, Bahiya: l'occhio permanente o impermanente? Che cosa ne pensi, Bahiya: l'occhio permanente o impermanente? Che cosa ne pensi, Bahiya: l'occhio permanente o impermanente?
Impermanen Impermanen Impermanen Impermanente, signore. te, signore. te, signore. te, signore.
E ci che impermanente causa di sofferenza o di felicit? E ci che impermanente causa di sofferenza o di felicit? E ci che impermanente causa di sofferenza o di felicit? E ci che impermanente causa di sofferenza o di felicit?
Di sofferenza, signore. Di sofferenza, signore. Di sofferenza, signore. Di sofferenza, signore.
Ora, ti sembra giusto considerare ci che impermanente, causa di Ora, ti sembra giusto considerare ci che impermanente, causa di Ora, ti sembra giusto considerare ci che impermanente, causa di Ora, ti sembra giusto considerare ci che impermanente, causa di
sofferenza e per natura mutevole, come "mio", "io"," me stesso"? sofferenza e per natura mutevole, come "mio", "io"," me stesso"? sofferenza e per natura mutevole, come "mio", "io"," me stesso"? sofferenza e per natura mutevole, come "mio", "io"," me stesso"?
Certamente no, signore. Certamente no, signore. Certamente no, signore. Certamente no, signore.
Il Buddha continu a fare le stesse domande a Bahiya sugli oggetti della
vista, la coscienza dell'occhio e il contatto dell'occhio. L'uomo era sempre
d'accordo: essi sono impermanenti, insoddisfacenti, senza un "io". Non si
dichiarava un seguace dell'insegnamento del Buddha, e tuttavia accettava
la realt di anicca, dukkha, eanatta. Naturalmente la spiegazione che per
Bahiya e altri come lui, i concetti dell'impermanenza, della sofferenza e
della inconsistenza dell'io erano semplicemente delle opinioni. A queste
persone il Buddha mostr una via per andare al di l di credenze e
filosofie, e fare esperienza diretta della loro natura come impermanente,
come sofferente e senza un Io. In che cosa consiste quindi questa via che
egli ha mostrato ? Nel Brahamajala Suttanta, un altro discorso, il Buddha
offre una risposta. Fa un elenco di tutte le credenze, le opinioni e i punti
di vista del suo tempo, e quindi afferma di conoscere qualcosa molto oltre
tutti quei punti di vista:
Avendo fatto esperienza di come realm Avendo fatto esperienza di come realm Avendo fatto esperienza di come realm Avendo fatto esperienza di come realmente sono il sorgere e il passare ente sono il sorgere e il passare ente sono il sorgere e il passare ente sono il sorgere e il passare
delle sensazioni, l'attaccamento verso di esse, il pericolo insito in esse e il delle sensazioni, l'attaccamento verso di esse, il pericolo insito in esse e il delle sensazioni, l'attaccamento verso di esse, il pericolo insito in esse e il delle sensazioni, l'attaccamento verso di esse, il pericolo insito in esse e il
distaccarsi da esse, l'Illuminato, o meditatori, diventato distaccato e distaccarsi da esse, l'Illuminato, o meditatori, diventato distaccato e distaccarsi da esse, l'Illuminato, o meditatori, diventato distaccato e distaccarsi da esse, l'Illuminato, o meditatori, diventato distaccato e
liberato. liberato. liberato. liberato.
Qui il Buddha molto semplicemente dichiara che diventato illuminato
osservando le sensazioni fisiche come manifestazioni di impermanenza. E
invita chiunque voglia seguire l'insegnamento del Buddha a fare
altrettanto. L'impermanenza il fatto centrale che dobbiamo comprendere
per uscire dalla nostra sofferenza; e la via immediata per fare esperienza
dell'impermanenza osservare le nostre sensazioni fisiche, corporee. Di
nuovo il Buddha disse:
Ci sono tre tipi di sensazioni, o meditatori, e tutte sono impermanenti, Ci sono tre tipi di sensazioni, o meditatori, e tutte sono impermanenti, Ci sono tre tipi di sensazioni, o meditatori, e tutte sono impermanenti, Ci sono tre tipi di sensazioni, o meditatori, e tutte sono impermanenti,
composte, e sorgono per una causa, destinate a composte, e sorgono per una causa, destinate a composte, e sorgono per una causa, destinate a composte, e sorgono per una causa, destinate a non durare, e per natura a non durare, e per natura a non durare, e per natura a non durare, e per natura a
passare, scomparire, cessare. passare, scomparire, cessare. passare, scomparire, cessare. passare, scomparire, cessare.
Le sensazioni all'interno di noi stessi sono la pi palpabile espressione
della caratteristica di anicca, l'impermanenza. Osservandole, diventiamo
capaci di accettare questa realt, non solamente per fede o per
convinzione intellettuale, ma per nostra esperienza diretta. In questo
modo progrediamo dall'ascoltare solamente la verit allo sperimentarla
all'interno di noi stessi. E la verit, quando la incontriamo faccia a faccia,
destinata a trasformarci radicalmente. Cos il Buddha disse:
Quando un meditatore resta consapevole con corretta comprensione, Quando un meditatore resta consapevole con corretta comprensione, Quando un meditatore resta consapevole con corretta comprensione, Quando un meditatore resta consapevole con corretta comprensione,
diligente, ardente, e con pieno autocontrollo, quando piacevoli sensazioni diligente, ardente, e con pieno autocontrollo, quando piacevoli sensazioni diligente, ardente, e con pieno autocontrollo, quando piacevoli sensazioni diligente, ardente, e con pieno autocontrollo, quando piacevoli sensazioni
fisiche sorgono nel suo corpo, egli allora comprende che sorta questa fisiche sorgono nel suo corpo, egli allora comprende che sorta questa fisiche sorgono nel suo corpo, egli allora comprende che sorta questa fisiche sorgono nel suo corpo, egli allora comprende che sorta questa
pia pia pia piacevole sensazione corporea, ma dipendente da una causa, non cevole sensazione corporea, ma dipendente da una causa, non cevole sensazione corporea, ma dipendente da una causa, non cevole sensazione corporea, ma dipendente da una causa, non
indipendente. Dipendente da cosa? Da questo corpo. Ma questo corpo indipendente. Dipendente da cosa? Da questo corpo. Ma questo corpo indipendente. Dipendente da cosa? Da questo corpo. Ma questo corpo indipendente. Dipendente da cosa? Da questo corpo. Ma questo corpo
impermanente, composto, condizionato. Ora, come potrebbero queste impermanente, composto, condizionato. Ora, come potrebbero queste impermanente, composto, condizionato. Ora, come potrebbero queste impermanente, composto, condizionato. Ora, come potrebbero queste
piacevoli sensazioni fisiche essere permanenti dal moment piacevoli sensazioni fisiche essere permanenti dal moment piacevoli sensazioni fisiche essere permanenti dal moment piacevoli sensazioni fisiche essere permanenti dal momento che dipendono o che dipendono o che dipendono o che dipendono
da questo corpo composto e impermanente, e che esso stesso da questo corpo composto e impermanente, e che esso stesso da questo corpo composto e impermanente, e che esso stesso da questo corpo composto e impermanente, e che esso stesso
condizionato? condizionato? condizionato? condizionato?
Il meditatore fa esperienza dell'impermanenza delle sensazioni nel corpo,
del loro sorgere, del loro passare, del loro cessare, e quindi del diminuire
dell'attaccamento a esse. Mentre fa ci, il suo sotterraneo
condizionamento di bramosia viene abbandonato. Allo stesso modo,
quando prova sensazioni spiacevoli nel corpo, viene abbandonato il suo
sotterraneo condizionamento di avversione; e quando fa esperienza di
sensazioni neutre nel corpo, viene abbandonato il suo sotterraneo
condizionamento di ignoranza. In questo modo, osservando
l'impermanenza delle sensazioni corporee, un meditatore si avvicina
sempre pi alla meta dello stadio incondizionato del nibbana, al di l delle
esperienze sensoriali. Dopo aver raggiunto quella meta, Kondaa, la
prima persona che divenne liberata attraverso l'insegnamento del Buddha,
dichiar:
Ogni cosa che ha la natura del sorgere ha anche la natura del cessare. Ogni cosa che ha la natura del sorgere ha anche la natura del cessare. Ogni cosa che ha la natura del sorgere ha anche la natura del cessare. Ogni cosa che ha la natura del sorgere ha anche la natura del cessare.
Solamente facendo esperienza in modo totale della realt di anicca fu
capace di fare esperienza di una realt che non sorge e non passa. La sua
dichiarazione un chiaro segnale sul cammino ai futuri ricercatori della
verit, indica la via che essi devono seguire per raggiungere la meta. Al
termine della sua vita il Buddha dichiar:
Ogni cosa esistente impermanente. Ogni cosa esistente impermanente. Ogni cosa esistente impermanente. Ogni cosa esistente impermanente.
Nei suoi ultimi momenti volle riproporre il grande tema di cui aveva
parlato cos spesso durante i suoi anni di insegnamento. E poi aggiunse:
Sforzatevi diligentemente. Sforzatevi diligentemente. Sforzatevi diligentemente. Sforzatevi diligentemente.
Ma per quale scopo, ci dobbiamo chiedere, dobbiamo sforzarci?
Sicuramente queste parole, le ultime dette dal Buddha, non possono che
riferirsi alla frase precedente. Il prezioso messaggio del Buddha al mondo
la comprensione di anicca, la comprensione per esperienza diretta
dell'impermanenza di ogni fenomeno fisico e mentale, come strumento per
la liberazione. Dobbiamo sforzarci di raggiungere l'impermanenza
all'interno di noi stessi; solo facendo ci si potr dire di aver compreso la
sua ultima esortazione e il suo insegnamento.

Potrebbero piacerti anche