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Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni

Esempi dello schema strutturale di una struttura in cemento armato e di due strutture
in acciaio in cui sono presenti dei vincoli interni cerniera.
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Vincolo interno cerniera
Vincoli interno cerniera
Vincolo interno incastro
Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
Nella Scienza delle Costruzioni, quando non altrimenti specificato, si ipotizza che
i vincoli siano:
- Olonomi: impongono una restrizione alla posizione e non allatto di moto.
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- Perfetti : non cedevoli, capaci di eliminare completamente lo spostamento a cui si
oppongono.
- Bilaterali: se impediscono lo spostamento in
una direzione lo impediscono in ambedue i versi :
- Lisci: privi di attrito.
- Fissi: indipendenti dal tempo.
- Puntiformi: privi di estensione:
Spostamento
impedito dal
vincolo in
ambedue i versi
Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
Si definisce molteplicit di un vincolo interno il numero di spostamenti relativi che il
vincolo sottrae ai corpi rigidi che connette.
Cio il numero dei gradi di libert che il vincolo sottrae al sistema strutturale.
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A
I
II
I II
I
I
I
I
Vincolo interno cerniera semplice
2
i
=
i

A
A
Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
Si definisce sistema articolato un sistema strutturale composto da pi corpi rigidi connessi
tra loro da vincoli interni.
Si definisce incastro interno il vincolo di continuit tra due o pi corpi rigidi.
Si definisce sconnessione la sostituzione di un vincolo con uno di molteplicit inferiore. Tale
operazione richiede lintroduzione di forze incognite affinch il sistema sia equivalente a
quello originario.
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Possibili sconnessioni
per il vincolo di
continuit.
Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
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Vincolo interno e/o esterno cerniera multipla
2
i
=
i
2( 1) 4 N = =
t i e
= + 2( 1) 2 2 6 N N = + = =
t i e
= + 2( 1) 1 5 N = + =
Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
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Vincolo interno e/o esterno cerniera multipla
( )
3 3
i e t
N N = + = l
Grado di labilit apparente
Definizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
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( )
3 3 2 (2 2 1) 1
i e
N = + = + + = l
Catena cionematica
Spostata
( )
3
3 4 8 0 4
i e
N = + =
= =
l
0
t
=
Si definisce cinematismo un sistema che
possiede gradi di libert di corpo rigido.
Una catena cinematica un
cinematismo con un solo grado di libert.
Si definisce spostata di una catena
cinematica la configurazione variata.
EFFICACIA CINEMATICA DEI VINCOLI
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Prima di procedere al calcolo delle reazioni vincolari necessario verificare che il grado
di labilit apparente sia nullo (condizione necessaria):
( )
3 3
i e t
N N = + = l
e lefficacia dei vincoli (condizione sufficiente).
molteplicit totale dei vincoli;
molteplicit totale dei vincoli esterni;
molteplicit totale dei vincoli interni;
numero corpi rigidi
t
e
i
N

=
=
=

Vincoli efficaci
(V.E.);
Vincoli inefficaci
(V.I.);
0 = l
0 = l
EFFICACIA CINEMATICA DEI VINCOLI
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Prima di procedere al calcolo delle reazioni vincolari necessario verificare che il grado
di labilit apparente sia nullo (condizione necessaria).
( )
3 3
i e t
N N = + = l
molteplicit totale dei vincoli;
molteplicit totale dei vincoli esterni;
molteplicit totale dei vincoli interni;
numero corpi rigidi
t
e
i
N

=
=
=

Vincoli inefficaci
(V.I.);
0 = l
e lefficacia dei vincoli (condizione sufficiente).
l
l
SISTEMA LABILE, ISOSTATICO, IPERSTATICO
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Corpo Rigido Labile: l>0 (V.I.)
Corpo Rigido Isostatico: l=0 e V.E.
Corpo Rigido Iperstatico: l<0 e V.E.
Corpo Rigido Labile ed Iperstatico: l=0 o l<0 e V.I.
( )
3
i e
N = + l
l=0 e V.E.
l=0 eV.E.
C
C
C
C
C
C
I
II
I
I
II
II
II
II I
I
l=0 eV.I.
C II
C
II
r

Calcolo delle REAZIONI VINCOLARI


Ai fini del calcolo delle reazioni vincolari vanno applicate le equazioni cardinali della
statica con incognite le reazioni vincolari.
Il metodo di risoluzione generale, coerentemente col postulato delle reazioni
vincolari, consiste nello svincolare i corpi rigidi dai vincoli interni ed esterni e
scrivere per ciascuno di essi le equazioni cardinali della statica.
Osservando il problema da un punto di vista matematico si in presenza di un sistema di
equazioni (di numero pari al numero dei gradi di libert dei corpi rigidi) con incognite le
reazioni vincolari.
Nel caso in cui si hanno un numero di equazioni pari al numero delle incognite e la matrice
dei coefficiente possiede determinante non nullo la soluzione unica.
Se invece il determinante nullo la soluzione in generale impossibile. Da un punto di vista
fisico ci implica che i vincoli sono mal disposti ed il sistema articolato un cinematismo.
Calcolo delle REAZIONI VINCOLARI: METODO EQUAZIONE
AUSILIARIA
Calcolo delle REAZIONI VINCOLARI: METODO EQUAZIONE
AUSILIARIA
Calcolo delle REAZIONI VINCOLARI: METODO EQUAZIONE
AUSILIARIA
(interpretazione grafica)
Calcolo delle REAZIONI VINCOLARI: METODO EQUAZIONE
AUSILIARIA
Lequazione ausiliaria di equilibrio
dipende dal vincolo interno !!!!!!!!!!
Nel caso di una cerniera interna
unequazione di equilibrio alla
rotazione .
Nel caso di un bipendolo interno
unequazione di equilibrio alla
traslazione .
( )
0 M Q
i
i
=

0
i
Y
i
F =

Condizione di SIMMETRIA
La condizione di simmetria richiede sforzo di taglio nullo lungo lasse.
Se la struttura possiede un asse di simmetria e le condizioni di carico sono simmetriche
allora sia le reazioni vincolari che le caratteristiche della sollecitazione devono essere
simmetriche rispetto il medesimo asse.
TRAVATURE RETICOLARI
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La capriata non una travatura reticolare
Quadrilatero articolato Maglia triangolare- isostatica per vincoli interni
labile per vincoli interni
Si definisce travatura reticolare un sistema strutturale composto da aste
rettilinee collegate tra loro con vincoli (nodi) cerniera, con lesterno con vincoli
cerniera o carrello. Inoltre i carichi agiscono solo sui nodi; in questo caso le aste o
sono compresse (puntoni) o tese (tiranti).
puntone
falsi
Capriata
Travatura reticolare
tirante
nodo
TRAVATURE RETICOLARI
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l=0 e V.E.
l=0 e V.I.
l=0 e V.I.
( )
3
2
i e
e
N
n a

= +
=
l
l
molteplicit dei vincoli esterni;
numero aste;
numero nodi.
e
a
n
=
=

TRAVATURE RETICOLARI
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Nodi bullonati
Nodi saldati
nodo
nodo
nodo
nodo
TRAVATURE RETICOLARI
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Esempio
l=0 e V.E.
2 2 10 17 3 0
e
n a = = = l
TRAVE CONTINUA
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Si definisce trave continua una trave
rettilinea con vincoli solo esterni; uno del
tipo cerniera (fissa) e gli altri carrelli
(scorrevoli).
La trave continua iperstatica per carichi
trasversali; il grado di iperstaticit pari
al numero di carrelli sovrabbondanti.
l=<0 e V.E.
TRAVE CONTINUA
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( )
3 3 (0 5) 2,
vincoli efficaci
i e
N = + = = l
TRAVE GERBER
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A-Si definisce trave Gerber una trave ad asse rettilineo che presenta un numero
di cerniere interne pari al numero di carrelli sovrabbondanti.
B-A differenza della trave continua (iperstatica) la trave Gerber (isostatica)
simpiega quando per la natura del suolo si temono cedimenti degli appoggi.
C-Per essere isostatica la trave Gerber non deve presentare pi di due cerniere
tra due carrelli n pi di due carrelli tra due cerniere.
l=0 e V.E.
(A)
(B) (C)
TRAVE GERBER
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Esempio di
cerniera Gerber
l=0 e V.E.
Trave continua
cerniera Gerber
Trave Gerber
l<0 e V.E.

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