Sergio Zicari
VERSIONE LIBRO
Suggerimenti per gli Insegnanti
Familiari del Sacerdozio
Suggerimenti per
gli Insegnanti Familiari
del Sacerdozio
di Rita Ennas e Sergio Zicari
Una raccolta di idee e consigli su come
vegliare sempre sulla chiesa
(DeA 20:53)
Propriet intellettuale degli Autori
Chiunque autorizzato a fare copie del materiale contenuto in questo volume per
luso nei quorum del Sacerdozio di Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale
compresa la citazione della fonte. A richiesta si fornisce la versione digitale.
1
Perch scrivere questo volume
Quando linsegnamento familiare fu presentato dal presidente David O. McKay a tutte le
Autorit generali, egli consigli: Linsegnamento familiare una delle nostre pi urgenti e pi
gratificanti possibilit di nutrire e di ispirare, di consigliare e di dirigere i figli del nostro Padre...
un servizio divino, una chiamata divina. nostro dovere come insegnanti familiari portare lo
spirito divino in ogni casa e in ogni cuore.
Il Libro 2 del Manuale Generale di Istruzioni della Chiesa ricorda due punti molto importanti:
1. Gli insegnanti familiari sono la principale risorsa della Chiesa per aiutare i membri.
2. Ogni visita deve concentrarsi su uno scopo prestabilito.
Sullimportanza di questo servizio esistono ben pochi dubbi. Sono numerosi i detentori del
sacerdozio che si sforzano di vivere al meglio questa loro sacra responsabilit. Le sfide da
affrontare sono per cos numerose e a volte cos complesse che non sempre trovano gli
insegnanti familiari altrettanto abili nel rivelarsi di effettivo aiuto.
Fino agli anni 70 la Chiesa produceva molto materiale per fornire addestramento e supporto ai
membri in tutte le loro responsabilit. Con il successivo esponenziale moltiplicarsi della sua
espansione in ogni continente, il carico di rendere disponibile una grande quantit di testi in
oltre ottanta lingue ha reso necessaria la drastica riduzione della produzione di manuali.
Scelta saggia, sicuramente, ma che ha lasciato un vuoto di istruzione e conoscenza
difficilmente rimpiazzabili.
Quando nel 2004 sono stato chiamato a servire come Capo Gruppo dei Sommi Sacerdoti del
mio Rione e Presidente ad interim del Quorum degli Anziani, mi sono reso conto dei sentimenti
di disagio di numerosi fratelli insoddisfatti di quanto riuscivano a fare per le famiglie loro
affidate. I tempi per gli addestramenti nelle classi del Sacerdozio erano estremamente ridotti
ed una preparazione individuale era semplicemente impensabile.
Da qui lidea di mettere nero su bianco alcune proposte su come affrontare le pi svariate
situazioni.
Perch scriverlo assieme a una sorella
Linsegnamento familiare non fatto soltanto dai due detentori del sacerdozio ma anche dalla
famiglia che essi visitano. Questa, normalmente, comprende un padre, ma anche una madre
e/o magari dei figli e/o delle figlie. Quindi linsegnamento familiare coinvolge sia maschi che
femmine. Tutti contribuiscono al suo successo (oppure lo ostacolano). Mi sembrava quindi pi
che naturale coinvolgere anche una sorella perch potesse in qualche modo rappresentare le
esigenze, i sentimenti e le idee delle donne.
Inoltre, linsegnamento in visita non poi cos differente da quello familiare al punto che i
suggerimenti qui riportati non possano essere utilizzati anche dalle sorelle.
Perch scriverlo assieme a una sorella di unaltra unit
Perch mi sembrava questa unottima occasione per dare un esempio su come sia non solo
possibile ma addirittura auspicabile collaborare tra unit diverse. Chi pu dire quale ricchezza
ne otterrebbe lintera Chiesa se favorissimo maggiori scambi tra dirigenti e membri che vivono
in altri rioni e rami?
2
Avvertenza speciale
Mi ha sempre fatto piacere e sono stato edificato ogni volta che ho sentito un detentore del
sacerdozio parlare con entusiasmo di questo divino incarico. Rimango, invece, rattristato ed
allarmato ogni volta che sento porre questa chiamata al di sopra di qualunque altro servizio
della Chiesa. Espressioni come: Se un fratello non svolge linsegnamento familiare vuol dire
che non ha capito nulla della Chiesa oppure Chi non svolge linsegnamento familiare non
dovrebbe ricevere la raccomandazione per il Tempio, non appartengono al Vangelo ma solo a
coloro che vogliono essere pi realisti del re, ovvero vogliono essere pi cristiani di Cristo.
Tali espressioni cozzano contro gli insegnamenti del presidente Joseph F. Smith che disse: Gli
argomenti preferiti in materia di religione sono pericolosi nella Chiesa di Cristo; sono pericolosi
perch mettono ingiustamente in rilievo certi principi o idee a svantaggio di altri altrettanto
importanti.
Ci si dimentica che solo nel 1964 che questo programma stato introdotto nella Chiesa dal
presidente David O. McKay. Sarebbe come dire che nessuno, prima di quella data (compresi i
profeti) aveva capito nulla della Chiesa ed era degno della raccomandazione per il Tempio!
La questione cos pericolosa che riporto a pagina 3 lintero testo di quanto insegn il
presidente Joseph F. Smith Evitate le idee fisse religiose.
Avvertenze alluso
La presente raccolta non deve essere considerata una formale prescrizione di regole e
di condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti, Suggerimenti, non Istruzioni. Per
una corretta comprensione dei diversi contenuti necessario riferirsi al primo
Suggerimento della serie, dal titolo Come posso essere un buon insegnante familiare?.
Pur volendo questo testo rispecchiare e difendere i princpi del Vangelo cos come
insegnati dalla Chiesa di Ges Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nessuno autorizzato a
considerarlo come approvato in qualche modo da detta Chiesa. Solo gli Autori sono
responsabili di quanto qui affermato.
I temi trattati, cos come i vari concetti espressi, non sono esaustivi del tema. Si spera
che tutti coloro che sono coinvolti nellinsegnamento familiare prendano spunto da questo
lavoro per trovare altre idee e soluzioni anche per i temi che non sono stati qui considerati.
Sergio Zicari
Rita Ennas
Rita Ennas, del rione di Padova, membro della Chiesa dal 1978. Ha due figli e due nipoti. Ha dedicato tutta la vita alla
cultura: nel campo professionale ( stata insegnante elementare per trentanni); nella sfera privata (con particolare
riguardo alla letteratura, filosofia, poesia e arte); nella Chiesa (dove ha insegnato a numerose classi, tra le quali la
Scuola Domenicale e lIstituto). Ha servito come presidentessa nella Societ di Soccorso, Giovani Donne e Primaria. Ha
svolto una missione a tempo pieno presso il Tempio di Zollikofen nel 1988-90.
Sergio Zicari
Sergio Zicari, del rione di Mestre, membro della Chiesa dal 1972. Sposatosi nel 1973, ha quattro figlie e cinque nipoti.
Ha servito per numerosi anni quale presidente di ramo, presidente di distretto, consigliere nella presidenza di missione
e in quella di palo. Si occupa, come libero professionista, di comunicazione, marketing e vendite. Scrive articoli per
riviste, libri e per e-magazine. (sergio.zicari@akon.it)
3
Evitate le idee fisse religiose
1
Fratelli e sorelle, non abbiate argomenti religiosi favoriti. Gli argomenti
preferiti in materia di religione sono pericolosi nella Chiesa di
Cristo; sono pericolosi perch mettono ingiustamente in rilievo certi
principi o idee a svantaggio di altri altrettanto importanti, altrettanto
impegnativi, altrettanto idonei alla salvezza come le dottrine o
comandamenti favoriti.
Gli argomenti religiosi favoriti danno a coloro che li incoraggiano
unapparenza falsa del vangelo del Redentore; essi deformano e mettono
fuori armonia i suoi principi e insegnamenti. Questo punto di
vista artificioso. Ogni principio e ogni pratica rivelati da Dio sono
ugualmente importanti per la salvezza delluomo, e dare maggiore
importanza a uno qualsiasi di essi, obliando e offuscando tutti gli altri,
cosa insensata e pericolosa perch pregiudica la nostra salvezza e
ottenebra la nostra mente e il nostro intelletto. Un simile atteggiamento,
qualunque sia la sua direzione, restringe la prospettiva, indebolisce
la percezione spirituale e annebbia la mente; e il risultato di
ci che la persona colpita da questa deformazione della visione
mentale, per debolezza di vista o per altra alterazione percettiva, si
mette nella posizione di essere tentata dal maligno, di giudicare male
i suoi fratelli e di cedere allo spirito dellapostasia, venendo cos a
peccare di slealt dinanzi al Signore.
Noi abbiamo notato questa difficolt: i Santi che preferiscono
certi argomenti religiosi tendono a giudicare e condannare i loro fratelli
e sorelle perch non sono altrettanto zelanti riguardo al tema da
essi preferito. Luomo che ha solo la Parola di Saggezza nel cervello
portato a trovare colpe smisurate in ogni membro della Chiesa che
nutre idee liberali circa limportanza delle altre dottrine del Vangelo.
C unaltra difficolt in questo campo: luomo che preferisce
certi argomenti religiosi ad altri portato a presumere: io sono pi
santo di te, a insuperbirsi, ad essere presuntuoso e a guardare con
sfiducia, se non con sentimenti pi duri, i suoi fratelli e sorelle che
non vivono perfettamente secondo quella particolare legge. Questo
atteggiamento ferisce i suoi compagni e offende il Signore. La superbia
precede la rovina, e lalterezza dello spirito precede la caduta
(Proverbi 16:18).
1
Gospel Doctrine, 116117. Riportato su Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Joseph F. Smith, 118119
4
Indice
Sez. 1: IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI FAMILIARI 5
Un profeta parla agli insegnanti familiari 6
Come posso essere un buon insegnante familiare ? 12
Come posso aiutare il mio compagno ? 14
Quando ci riuniamo come compagni,cosa possiamo fare x prepararci ad aiutare le
nostre famiglie?
16
Come posso giudicare i risultati del mio insegnamento familiare ? 18
Come posso congedarmi dalle famiglie quando non sono pi io il loro insegnante
familiare ?
20
Come possiamo dimostrare con le nostre azioni che sentiamo un reale interesse per
le famiglie affidateci ?
22
Come posso riuscire a discernere di che cosa hanno bisogno le mie famiglie in modo
da poter dare loro il mio aiuto ?
24
Come posso riuscire a discernere di che cosa hanno bisogno le mie famiglie in modo
da poter dare loro il mio aiuto ? (la voce di una sorella)
26
Sez. 2: AIUTARE LE FAMIGLIE A VIVERE IL VANGELO 28
Come posso incoraggiare una famiglia a pregare regolarmente ? 29
Come posso far s che le famiglie studino regolarmente le Scritture? 31
Come posso far capire limportanza di usare un linguaggio pulito? 33
Come posso insegnare il corretto modo di vestirsi? 35
Come posso aiutare le famiglie a fare un uso saggio della televisione ? 37
Come posso incoraggiare una famiglia a frequentare regolarmente la Scuola
Domenicale ?
39
Sez. 3: AIUTARE LE FAMIGLIE A ORGANIZZARE EFFICACI SERATE FAMILIARI 41
Come posso aiutare le famiglie a comprendere cosa sia una serata familiare ? 42
Come posso incoraggiare le famiglie a tenere le serate familiari ? 44
Come posso incoraggiare le famiglie a migliorare le serate familiari ? 46
Come posso incoraggiare coloro che non hanno figli a tenere le serate familiari ? 48
Sez. 4: AIUTARE I BAMBINI E GLI ADOLESCENTI 50
Come posso stabilire un dialogo con i bambini ? 51
Come posso far capire ad un bambino quanto importante per lui il battesimo ? 52
Come posso incoraggiare un bambino a frequentare la Primaria ? 54
Come posso stabilire un dialogo con gli adolescenti ? 56
Come posso aiutare i giovani nel programma di conseguimento personale ? 58
Come posso aiutare le giovani donne delle famiglie affidate al mio insegnamento
familiare ?
60
Sez. 5: AIUTARE LE FAMIGLIE E GLI INDIVIDUI CON NECESSITA PARTICOLARI 64
Come posso aiutare le persone anziane? 65
Come posso aiutare le donne vedove, separate, divorziate? 67
Come posso prendermi cura di coloro che vengono da altri Paesi? 69
Come posso aiutare coloro che sono affetti da menomazioni ? 71
Come posso aiutare i familiari di coloro che sono affetti da menomazioni ? 73
Come posso riconoscere coloro che hanno tendenze al suicidio ? 75
5
Sez. 1: Il ruolo degli
insegnanti familiari
6
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Un Profeta parla
agli insegnanti familiari della Chiesa
Alla sessione del sacerdozio della Conferenza
Generale del 4 aprile 1987, lallora presidente
della Chiesa, Ezra Taft Benson, si cos rivolto ai
detentori del sacerdozio
(omissis) Sento la necessit di
parlarvi di un programma del
sacerdozio che sempre stato
ispirato sin dal suo inizio, di un
programma che intenerisce il
cuore, cambia la vita della gente e
salva le anime; un programma che
porta il suggello di approvazione del
nostro Padre nei cieli; un programma
talmente vitale che, se viene svolto
fedelmente, contribuir a rinnovare
spiritualmente la Chiesa e a
glorificare i suoi singoli membri e le
sue famiglie.
Parlo dell'insegnamento familiare
del sacerdozio. Prego con tutto il
cuore che voi comprendiate, per
mezzo dello Spirito, quali sono
esattamente i miei sentimenti
riguardo all'insegnamento familiare.
Fratelli, l'insegnamento familiare
non semplicemente un programma
come gli altri. il sistema impiegato
dal sacerdozio per vegliare sui Santi
e realizzare la missione della
Chiesa. L'insegnamento familiare non
un incarico come tanti altri: una
sacra chiamata.
L'insegnamento familiare non
deve essere intrapreso casualmente.
La chiamata all'insegnamento
familiare deve essere accettata come
se vi fosse recapitata personalmente
dal Signore Ges Cristo.
Il Salvatore stesso era un
insegnante. L'unico uomo perfetto
che mai cammin sulla faccia della
terra era un insegnante umile,
devoto e ispirato che portava ai Suoi
seguaci la salvezza e l'esaltazione.
Oh, se tutti i fratelli della Chiesa
comprendessero l'essenza dell'inse-
gnamento familiare!
Oggi non predico una nuova
dottrina, ma ne ribadisco una gi
predicata. Nella sezione 20 di
Dottrina e Alleanze che fu rivelata al
profeta Joseph nell'aprile 1830 leggo
le seguenti parole rivolte dal Signore
al sacerdozio:
La mansione dell'insegnante di
vegliare sempre sulla Chiesa, e di
accompagnare e fortificare i membri.
E di vigilare perch non vi sia iniquit
nella Chiesa. ..E di provvedere che la
Chiesa si riunisca spesso, e che tutti i
membri facciano il loro dovere"
(vv.53-55).
E visitare la dimora di ogni
membro, esortandolo a pregare ad
alta voce ed in segreto e ad
7
occuparsi di tutti i doveri familiari"
(v.51).
Fratelli, questo l'insegnamento
familiare del sacerdozio.
Questo genere di insegnamento
veniva effettuato ai tempi di Cristo
dai Suoi primi discepoli; era praticato
ai tempi del Libro di Mormon, e nel
primo capitolo di Giacobbe leggiamo:
Infatti io, Giacobbe, e mio fratello
Giuseppe eravamo stati consacrati
sacerdoti ed istruttori di questo popolo
dalla mano di Nefi. E noi svolgemmo
fedelmente il nostro ufficio per il
Signore, prendendo su di noi la
responsabilit, rispondendo con la
nostra propria testa dei peccati del
popolo, se non avessimo insegnato loro
la parola di Dio con diligenza (vv.18-
19).
Sin dagli inizi di questo
programma ispirato, ai nostri giorni, i
dirigenti della Chiesa hanno
sottolineato ripetutamente l'impor-
tanza dell'insegnamento familiare.
A una conferenza il presidente
Marion G.Romney dichiar:
L'insegnamento familiare, quando
funziona correttamente, porta nella
casa di ogni membro due detentori
del sacerdozio incaricati da Dio e
chiamati con autorit al servizio dal
loro dirigente del sacerdozio e
vescovo. Questi insegnanti familiari -
detentori del sacerdozio - hanno la
pesante e gloriosa responsabilit di
rappresentare il Signore Ges Cristo
nel provvedere al benessere di ogni
membro della Chiesa. Essi devono
incoraggiare e ispirare ogni membro
a svolgere il suo dovere, sia in
famiglia che nella Chiesa (Home
teaching meeting, 8aprile 1966).
Il presidente David O. McKay
dichiar: L'insegnamento familiare
una delle nostre pi urgenti e pi
gratificanti possibilit di nutrire e di
ispirare, di consigliare e di dirigere i
figli del nostro Padre. .. un servizio
divino, una chiamata divina. nostro
dovere come insegnanti familiari
portare lo spirito divino in ogni casa
e in ogni cuore. Se ama il suo lavoro
e fa del suo meglio, ogni nobile e
devoto insegnante dei figli di Dio
prover una pace, una gioia e una
soddisfazione infinite (Prefazione a
Leader's Handbook).
Miei buoni fratelli del Sacerdozio
di Melchisedec e del Sacerdozio di
Aaronne, l'insegnamento familiare
un programma ispirato.
esattamente ci che significa
curare, amare e aiutare l'individuo,
sia quello attivo che quello meno
attivo.
un servizio di carit del
sacerdozio.
il modo di esprimere la nostra
fede con opere pratiche.
una delle prove del vero
discepolo.
al centro dello sforzo di
attivazione compiuto dalla Chiesa.
una chiamata che contribuisce a
realizzare l'affermazione delle
Scritture che dice: Ci che grande
procede da piccole cose (DeA
64:33).
Nella Chiesa non c' chiamata pi
grande di quella dell'insegnante
familiare. Nella Chiesa non c'
servizio pi prezioso prestato ai figli
del nostro Padre nei cieli di quello
reso da un insegnante familiare
umile, devoto e impegnato.
Vi sono tre principi fondamentali
che sono indispensabili per svolgere
un efficace insegnamento familiare.
Desidero parlarne brevemente.
Primo, conoscete bene coloro ai
quali fate l'insegnamento familiare.
Conosceteli veramente! Non
potete servire bene coloro che non
conoscete bene. Il presidente Marion
C. Romney ha sottolineato questa
necessit:
Ogni coppia di insegnanti
familiari deve conoscere perso-
nalmente ogni bambino, ogni
giovane e ogni adulto della famiglia
alla quale assegnata.
Per svolgere pienamente il nostro
dovere di insegnanti familiari
dobbiamo essere costantemente
consapevoli degli atteggiamenti,
delle attivit, degli interessi, delle
8
difficolt, delle condizioni di lavoro e
di salute, della felicit, dei piani e
dei propositi, delle esigenze fisiche,
materiali e spirituali e della
situazione di ogni bambino, di ogni
giovane e di ogni adulto delle
famiglie che sono state affidate alle
nostre cure quali detentori del
sacerdozio e rappresentanti del
vescovo.
Il segreto del successo
dell'insegnamento familiare un
buon rapporto di lavoro con il
capofamiglia. Informatevi sui suoi
giusti desideri per la sua famiglia e
aiutatelo a realizzare tali obiettivi.
Vi esorto a fare delle piccole cose,
quelle piccole cose che significano
tanto per una famiglia. Per esempio,
conoscere il nome proprio di tutti i
membri della famiglia, informarsi sul
giorno del loro compleanno, sulle
benedizioni, sui battesimi e sui
matrimoni che li riguardano. Ogni
tanto scrivete, quando opportuno
un biglietto di rallegramenti o fate
una telefonata per congratularvi con
un membro della famiglia che ha
realizzato un particolare obiettivo.
Insieme con il vostro collega
dell'insegnamento familiare ripassate
regolarmente le pagine 13-16 del
Manuale di istruzioni del Sacerdozio
di Melchisedec
2
che contengono
eccellenti suggerimenti su come
aiutare le famiglie alle quali
insegnate.
Soprattutto siate un sincero amico
per gli individui e per le famiglie alle
quali insegnate. Il Signore disse: Vi
chiamer amici, perch voi siete miei
amici (DeA 93:45). Un amico fa
qualcosa di pi della visita che gli
viene comandata di fare ogni mese.
Un amico si preoccupa pi di aiutare
la gente che di essere lodato per ci
che fa. Un amico si preoccupa, un
amico ama, un amico ascolta, un
amico aiuta.
Ricordiamo la storia che il
presidente Romney soleva narrare
del cosiddetto insegnante familiare
2
Questo manuale stato sostituito nel 1998
dalla sezione Sacerdozio di Melchisedec del
Manuale di Istruzioni della Chiesa. Il
programma dellinsegnamento familiare
descritto alle pagg. 168-170
che una fredda sera d'inverno buss
alla loro porta. L'uomo volle tenere il
cappello in mano e rifiut di sedersi
quando fu invitato ad accomodarsi e
ad esporre il suo messaggio.
Be', a dire la verit, fratello
Romney, fuori fa molto freddo e ho
lasciato acceso il motore
dell'automobile perch non si
blocchi. Mi sono fermato qui per
poter dire al vescovo che ho
effettuato la mia visita .
Fratelli, possiamo fare molto di
pi di questo, molto di pi.
Il secondo principio
fondamentale di un efficace
insegnamento familiare di
conoscere bene il messaggio che
esponete in ogni casa. E sappiate
che si tratta del particolare
messaggio che il Signore vuole che
voi esponiate alle famiglie e ai singoli
individui che vi stato chiesto di
servire.
Gli insegnanti familiari devono
avere in mente un proposito o
obiettivo e devono programmare ogni
visita in modo che essa contribuisca a
realizzare tale proposito. Prima di
effettuare le visite gli insegnanti
familiari devono incontrarsi per
pregare insieme, ripassare le
istruzioni impartite dai dirigenti,
esaminare il messaggio che
esporranno alle famiglie e analizzare
ogni particolare necessit.
Gli insegnanti familiari devono
esporre un messaggio importante che
essi stessi hanno preparato o che
stato loro comunicato dai dirigenti
del sacerdozio. Raccomandiamo
vivamente che gli insegnanti familiari
usino il messaggio mensile della
Prima Presidenza pubblicato nella
rivista Ensign e nelle riviste
internazionali della Chiesa. Il
capofamiglia pu anche richiedere un
particolare messaggio diretto ai
membri della sua famiglia.
E quale parte fondamentale di
questo messaggio, ogni qualvolta
possibile, leggete le Scritture insieme
con le famiglie alle quali insegnate.
Fate di questa abitudine un elemento
costante delle vostre visite. In
9
particolare leggete insieme nel Libro
di Mormon i versetti che ribadiscono
la validit del vostro messaggio,
ricordando sempre le parole del
profeta Joseph Smith che un uomo si
avvicina di pi a Dio obbedendo ai
precetti del Libro di Mormon che a
quelli di qualsiasi altro libro (vedi
l'introduzione al Libro di Mormon). Le
vostre famiglie hanno bisogno della
forza fornita costantemente dal Libro
di Mormon.
Possa il nostro messaggio essere
come quello rivolto da Alma agli
insegnanti del suo tempo: Ed egli
ordin loro di non insegnar loro
null'altro, se non le cose ch'egli aveva
insegnate, e che erano state dette
dalla bocca dei santi profeti (Mosia
18:19).
Portate il giusto messaggio ed
esponetelo con l'aiuto dello Spirito.
Lo Spirito l'ingrediente pi
importante di questo lavoro. Per
mezzo dello Spirito gli individui e le
famiglie alle quali insegnate
percepiranno il vostro affetto e il
vostro interesse per loro e si
convinceranno anche della veridicit
del vostro messaggio e sentiranno il
desiderio di metterlo in pratica.
Come insegnanti familiari vivete voi
stessi in modo da invitare lo Spirito e
mettete in pratica il Vangelo in modo
da poterlo efficacemente insegnare.
Alma impartisce queste istruzioni:
Desidero che voi... non affidiate ad
alcuno l'incarico di essere vostro
istruttore o vostro ministro, a meno
che non sia un uomo di Dio che
cammini nelle Sue vie e osservi i Suoi
comandamenti... Egli [Alma]
consacrava dunque tutti i loro
sacerdoti e tutti i loro istruttori; e
nessuno era consacrato, a meno che
fosse un uomo giusto. Essi vegliavano
dunque sul loro popolo e lo nutrivano
di cose che concernevano la
giustizia (Mosia 23:14, 17-18).
Ricordate che, ogniqualvolta
possibile, una preghiera con la
famiglia deve far parte di ogni visita
d'insegnamento familiare. Quando
siete chiamati a pregare fatelo
sotto l'influenza dello Spirito,
pregate con intento reale e invocate
le benedizioni del Signore sugli
individui e sulle famiglie alle quali
insegnate.
S, il secondo principio fonda-
mentale dell' insegnamento familiare
conoscere bene il vostro messaggio;
insegnatelo per mezzo dello Spirito e
fate che la preghiera e la lettura
delle Scritture siano parte integrante
di questo messaggio.
Permettetemi ora di parlare del
terzo e ultimo ingrediente di un
efficace insegnamento familiare,
ossia l'obbligo di fare veramente
onore alla vostra chiamata
d'insegnante familiare.
Non accontentatevi della
mediocrit in questo grande
programma di insegnamento
familiare del sacerdozio. Siate degli
eccellenti insegnanti familiari in ogni
aspetto del lavoro. Siate veri pastori
del vostro gregge. Effettuate la
vostra visita d'insegnamento
familiare all'inizio del mese,
lasciando cosi il tempo sufficiente
per ulteriori contatti secondo
necessit.
Ogni qualvolta possibile
prendete un appuntamento preciso
per ogni visita. Fate sapere alle
famiglie quando andrete a trovarli e
tenete fede all'impegno preso.
Detentori del Sacerdozio di
Melchisedec, quando avete come
collega un giovane del sacerdozio di
Aaronne
3
istruitelo correttamente.
Impiegatelo efficacemente nel lavoro
che svolgete presso le famiglie e
nell'insegnamento. Fate in modo che
questi giovani siano consapevoli
dell'entusiasmo che nutrite per
l'insegnamento familiare, in modo
che quando a loro volta saranno
insegnanti familiari anziani provino
entusiasmo per la loro chiamata e le
facciano onore come avete fatto voi.
Ricordate che nell'insegnamento
sia la qualit che la quantit sono
necessarie per garantire il successo.
Dovete fare visite di qualit, ma
dovete anche avere dei contatti con
ciascuna delle vostre famiglie ogni
mese.
3
o un anziano potenziale.
10
Come pastori di tutte le vostre
famiglie, sia attive che meno attive,
non dovete accontentarvi di visitare
soltanto le novantanove pecore che
sono rimaste nell'ovile. Il vostro
obiettivo deve essere un
insegnamento familiare svolto al
100% ogni mese.
Perch questo possa essere un
insegnamento familiare di qualit,
esortiamo i dirigenti del sacerdozio a
non assegnare pi di 3-5 famiglie o
individui a ogni coppia di insegnanti
familiari. In alcuni casi ci pu
presentare qualche difficolt, ma
vorremmo esortarvi a considerare
devotamente questi incarichi.
Seguire fedelmente ogni membro
al quale siete stati chiamati a
svolgere un insegnamento familiare
indispensabile. Il Libro di Mormon
espone in maniera stupenda questo
principio. Nel sesto capitolo di
Moroni leggiamo: Dopo essere stati
ricevuti al battesimo... essi venivano
annoverati fra il popolo della chiesa
di Cristo; ed i loro nomi erano
iscritti, per poter essere ricordati e
nutriti dalla buona parola di Dio, per
mantenerli sul retto cammino, per
tenerli continuamente vigilanti nella
preghiera, fondandosi unicamente sui
meriti di Cristo, che era l'autore e il
fine della loro fede (v.4).
Fratelli, possiamo ricordare tutti i
singoli membri e le famiglie a noi
affidati e annoverarli ogni mese e
nutrirli con la buona parola di Dio per
tenerli sulla retta via.
Invitiamo i dirigenti di quorum a
tenere ogni mese delle interviste di
insegnamento familiare improntate
alla massima spiritualit, a chiedere
una relazione sulle attivit degli
insegnanti familiari, a valutare le
necessit attuali, ad assegnare gli
incarichi per il mese successivo e a
insegnare, rafforzare e ispirare gli
insegnanti familiari nelle loro sacre
chiamate. Questi colloqui con gli
insegnanti familiari danno ai dirigenti
l'occasione di misurare il progresso
conseguito e di aiutare meglio i
singoli membri e le famiglie che sono
stati chiamati a servire.
Vorrei concludere portandovi la
mia personale testimonianza della
necessit dell'insegnamento
familiare. Ricordo ancora come se
fosse ieri quand'ero ragazzo a
Whitney, nell'ldaho. Eravamo una
famiglia di contadini e noi ragazzi
lavoravamo nei campi; ricordo
quando mio padre ci chiamava con la
sua voce forte dall'aia: Ragazzi,
legate gli animali e venite in casa.
Sono arrivati gli insegnanti di rione
4
.
Qualunque cosa stessimo facendo
in quel momento, quello era il
segnale del raduno che aveva luogo
nel soggiorno per ascoltare gli
insegnanti di rione.
Quei due fedeli detentori del
sacerdozio venivano ogni mese a
piedi o a cavallo. Sapevamo sempre
che sarebbero venuti. Non ricordo
che siano mai mancati una sola volta
e le loro visite erano sempre
occasioni gradite. Stavano in piedi
appoggiandosi a una sedia e
parlavano all'intera famiglia, poi
venivano in giro da ognuno di noi
chiedendoci cosa stavamo facendo e
se ognuno assolveva i suoi compiti.
Qualche volta i nostri genitori ci
istruivano prima dell'arrivo degli
insegnanti di rione in modo che
sapessimo cosa rispondere, ma quella
era un'occasione importante per
tutta la famiglia. Essi avevano
sempre un messaggio, ed era sempre
un valido messaggio.
L'insegnamento familiare stato
molto perfezionato da quei lontani
giorni a Whitney, ma fondamen-
talmente sempre lo stesso.
regolato dagli stessi principi:
provvedere, aiutare, insegnare per
mezzo dello Spirito, portare un
importante messaggio ogni mese e
4
Questo era il nome di una delle tre figure
antesignane dellinsegnamento familiare: vedi
Storia della Chiesa nella pienezza dei tempi
(pagg. 569 e 570) Un passo fondamentale
nella correlazione del sacerdozio a livello locale
fu fatto nel 1964, quando fu istituito
linsegnamento familiare. Gli insegnanti familiari
divennero il mezzo principale per far giungere
alle famiglie i vari programma della Chiesa,
assumendo le funzioni di tramite che erano
state svolte fino allora, separatamente, da
insegnanti di rione, rappresentanti del quorum
del sacerdozio e da membri delle classi delle
organizzazioni ausiliarie.
11
mostrare interesse e affetto per ogni
membro della famiglia.
Dio vi benedica, insegnanti
familiari della Chiesa. Voi siete in
prima linea in difesa del benessere
del singolo membro e del nucleo
familiare.
Siate consapevoli della santit
della vostra chiamata e della divina
natura del vostro compito.
Conoscete bene coloro ai quali
insegnate. Imparate bene il vostro
messaggio ed esponetelo con il giusto
spirito. E infine fate veramente
onore alla vostra chiamata di
insegnanti familiari.
Se lo farete, vi prometto le
benedizioni del cielo e l'indescrivibile
gioia che scaturisce dalla
consapevolezza di intenerire il cuore,
far cambiar vita e salvare le anime.
Nel nome di Ges Cristo. Amen.
Avvertenze: Le evidenziazioni del testo e le
note a pi di pagina sono della redazione
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
12
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso essere un buon
insegnante familiare?
So che a ogni detentore del sacerdozio viene chiesto di
svolgere linsegnamento familiare, ma quali sono i
principi generali che guidano questa responsabilit?
Principi generali
Gli insegnanti familiari visitano
regolarmente le case dei membri ai
quali sono assegnati per:
1. Esortarli a pregare con la voce e
in segreto e ad occuparsi di tutti
i doveri familiari (DeA 20:51)
2. Vegliare sempre sulla chiesa, di
stare con i membri e fortificarli
(DeA 20:53)
3. Ammonire, esporre, esortare,
insegnare e invitare tutti a venire
a Cristo (DeA 20:59)
Gli insegnanti familiari rappresen-
tano il Signore, il vescovo e i
dirigenti del quorum o gruppo. Essi
sono la principale risorsa della Chiesa
per aiutare i membri.
Il capo famiglia (senza distinzioni
se o non membro della Chiesa, se
o non attivo in essa) deve essere
consultato riguardo alle necessit dei
suoi familiari e ai modi in cui aiutarli
nella migliore maniera possibile.
Gli insegnanti familiari concorda-
no lappuntamento per le loro visite
in giorni e ore convenienti per la
famiglia (che pu essere formata
anche da un solo individuo). Devono
ricordarsi che sono ospiti della
famiglia che visitano.
Prima di fare ogni visita gli
insegnanti familiari si incontrano per
pianificare il loro servizio. Questo
comprende la preghiera, lesame
delle necessit espresse o tacite, il
ripasso delle istruzioni ricevute dai
dirigenti.
Ogni visita di insegnamento
familiare deve anche comprendere
una preghiera.
Principi di comportamento
Gli insegnanti familiari hanno la
sfida di riuscire a creare, nelle case
visitate, unatmosfera in cui regnino
fiducia, confidenza, amicizia e gioia.
In tale atmosfera si evidenzieranno
con naturalezza gli eventuali
problemi e le possibili soluzioni.
Linsegnante familiare non abbia
mai laria di tenere una lezione o,
peggio, di fare un interrogatorio. La
sua opera pu essere vanificata da un
atteggiamento rigido dal quale
trapela soltanto il senso del dovere
(nella accezione negativa del
termine).
Ogni insegnante familiare ha la
sacra responsabilit di invocare lo
Spirito del Signore e umiliarsi anzich
inorgoglirsi della sua (eventuale)
conoscenza ed esperienza. Sar la
13
Spirito ad orientare la sua mente e le
sue parole.
Linsegnante familiare dovrebbe
possedere quel pizzico di psicologia
(e se non ce lha, la chieda con fede
al Signore) che lo aiuti ad
armonizzare i suoi interventi al
particolare ambiente e alle
particolari esigenze e caratteri della
famiglia visitata.
Perci ogni insegnante familiare
dovrebbe preoccuparsi di:
1. avere ogni volta lumilt di
mettersi nelle mani del Signore
2. svolgere il suo compito nel nome
dellamore pi che del dovere.
3. stringere vincoli di amicizia che
creino un clima di confidenza,
fiducia e gioia.
4. non erigersi a giudice n a
professore.
5. non esercitare pressioni n
troppo evidenti azioni di
controllo che possono suscitare
reazioni negative.
Non dovr essere dimenticato il
dono dellascolto (quello attento e
partecipe). A volte si riveler pi
utile e confortante di tante parole
pronunciate dallinsegnante fami-
liare.
Lappartenenza alla Chiesa non
un capestro che priva della libert,
ma una felice scelta personale.
Perci ogni intervento, per quanto
utile, deve rivestirsi di umilt,
rispetto e amore per essere ben
accetto e per aiutare, chi ne ha
bisogno, ad interiorizzare e vivere le
sue scelte.
Mentre ti interroghi su come
puoi essere un buon insegnante
familiare, chiediti latteggiamento
che nutri verso i tuoi insegnanti
familiari.
Avvertenze: Nessun opuscolo della serie
Suggerimenti per gli insegnanti familiari del
sacerdozio deve essere considerato una formale
prescrizione di regole e di condotte da tenere. Il
titolo della serie, infatti, Suggerimenti, non
Istruzioni. Per una corretta comprensione dei
diversi contenuti necessario riferirsi a questo che
il primo Suggerimento della serie, dal titolo
Come posso essere un buon insegnante
familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
...non date fiducia a nessuno
di essere vostro insegnante
eccetto che sia un uomo di Dio,
che cammini nelle sue vie e che
obbedisca ai suoi comandamenti.
Mosia 23:14
14
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare il mio
compagno?
Sono grato per il mio compagno e vorrei fare
tutto quello che nelle mie possibilit per
aiutarlo e per accrescere lefficacia del nostro
insegnamento familiare. Cosa posso fare per lui e
per il nostro lavoro?
Cosa posso fare per il mio
compagno giovane?
1. preparare insieme a lui ogni
visita familiare
2. incaricarlo di svolgere mansioni
specifiche per le nostre
famiglie,come ad esempio
mandare loro delle cartoline di
auguri o aiutarle a ripulire il
giardino, chiedendogli poi di fare
un resoconto delle sue azioni.
3. programmare le nostre visite per
quando egli in grado di
accompagnarmi. Se non gli
possibile venire una certa sera,
cambier la data della visita
piuttosto che chiedere un
sostituto. Lo chiamer
immediatamente se i nostri piani
dovessero essere cambiati.
4. aiutarlo ad imparare come
contattare le famiglie per fissare
gli appuntamenti ed incaricarlo
di interpellare alcune famiglie
egli stesso.
5. dargli lopportunit di parlare
quando visitiamo una famiglia.
6. incaricarlo di preparare e di
offrire un breve messaggio
dispirazione in ogni casa.
7. incoraggiarlo in tutti gli aspetti
della sua vita ed essere suo
amico.
Cosa posso fare per il mio
compagno anziano?
1. aiutarlo a preparare le visite di
insegnamento familiare.
2. pensare alle nostre famiglie ed
offrirmi di fare per esse delle
cose specifiche. Portare a
compimento ogni incarico che mi
viene assegnato.
3. dare allinsegnamento familiare
un alto grado di priorit in modo
che io possa andare a visitare le
nostre famiglie quando anche lui
pronto. Se mi impossibile
rispettare un appuntamento, lo
chiamer immediatamente e
suggerir altre date possibili.
4. imparare come prendere
appuntamenti con le famiglie e
essere disposto a farlo.
5. parlare durante le nostre visite.
Essere pronto ad accollarmi una
parte della conversazione
15
6. essere disposto ad offrire un
breve messaggio di ispirazione in
ogni famiglia.
7. incoraggiarlo in tutti gli aspetti
della sua vita ed essere suo
amico.
Siate una benedizione
luno per laltro
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Due valgono pi di uno solo,
perch sono ben ricompensati
della loro fatica. Infatti, se l'uno
cade, l'altro rialza il suo
compagno; ma guai a chi solo e
cade senz'avere un altro che lo
rialzi!
Ecclesiaste 4:9-10
16
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Quando ci riuniamo come
compagni, cosa possiamo fare per
prepararci ad aiutare le nostre
famiglie?
Come possiamo programmare le nostre attivit in
modo da poter vegliare pi efficacemente sulle
nostre famiglie?
Le cose buone non avvengono da
sole. Voi ed il vostro compagno
dovreste fare tutti i piani necessari.
Prima di uscire fate quanto
segue:
1. discutete i risultati dellultima
visita ed i risultati conseguiti.
2. discutete i risultati della
valutazione con il dirigente del
sacerdozio e studiate come
conseguire gli obiettivi prefissati.
3. studiate il registro triennale per
ricordarvi le date o gli eventi che
dovreste menzionare in ogni
casa.
4. discutete un passo delle scritture
od un concetto che sia pertinente
ad un obiettivo da conseguire in
ogni casa ed incaricate il
compagno giovane di discuterlo
brevemente nella casa.
5. pregate insieme per chiedere al
Signore un suo aiuto specifico nel
vostro lavoro con ogni famiglia.
Dopo le visite e prima di
separarvi fate quanto segue:
1. studiate il registro triennale per
controllare le date da ricordare
come ad esempio i compleanni,
gli anniversari ed i battesimi.
2. assegnate lincarico di inviare le
cartoline di auguri, fate le
necessarie telefonate e tutto
quello che deve essere fatto per
le famiglie.
3. fissate le date delle prossime
visite
4. decidete chi dovr prendere il
prossimo appuntamento con le
famiglie
5. compilate il rapporto scritto.
Le cose buone non avvengono da
sole. Sono il risultato della
pianificazione.
Siate una squadra
siate come una sola persona.
Coltivate buoni
sentimenti tra di voi.
17
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Avendo purificato le anime
vostre con l'ubbidienza alla verit
per giungere a un sincero amor
fraterno, amatevi intensamente a
vicenda di vero cuore.
1 Pietro 1:22
18
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso giudicare i risultati del
mio insegnamento familiare?
Vi siete mai chiesti qual il risultato del vostro
insegnamento familiare?
Quanto segue vi potr forse aiutare a farvi vedere
il punto in cui vi trovate.
Se dovessi giudicare i risultati del
mio insegnamento familiare li definirei
come segue:
eccellenti
buoni
sufficienti
insufficienti
un fallimento
Se fate visita alle vostre famiglie
almeno una volta al mese ed il giudizio di
voi stessi al di sotto della sufficienza,
allora probabilmente voi siete ci che
pensate di essere.
Se pensate di essere al di sotto della
sufficienza, voi non potete irradiare
lispirazione e lentusiasmo quando vi
troverete con le vostre famiglie.
Se non visitate le vostre famiglie
almeno una volta al mese ed il giudizio di
voi stessi raggiunge o supera la
sufficienza, allora dovete aver frainteso il
concetto della valutazione. Voi non
potete ottenere niente di buono a meno
che non facciate le vostre visite.
Se fate le vostre visite ed il giudizio
di voi stessi raggiunge o supera la
sufficienza, probabilmente sarete nel
giusto. Voi avete fiducia nel vostro lavoro
e pertanto probabile che possiate
irradiare fiducia e ispirazione quando vi
trovate con le vostre famiglie.
Studiate questi passi successivi per un
momento.
Ottenete buoni risultati come
insegnante familiare?
La scala del successo
Influenzate la loro
vita
Diventate loro
amici
Visitate le famiglie
Finch vi trovate sulla scala (non ha
importanza dove) e state salendo, voi
avete successo.
Il successo non dovr essere misurato
dal raggiungimento o meno della vostra
meta finale, ma dalla direzione nella
quale vi state muovendo costantemente.
Se visitate le vostre famiglie ed avete
il sincero desiderio di essere di aiuto,
allora avete successo.
Se state diventando amici delle vostre
famiglie arrivando a conoscere i loro
nomi, i loro compleanni, i loro interessi,
le loro speranze e le loro paure, voi
avete successo. Se le famiglie dimostrano
un sincero piacere nel vedervi arrivare in
casa loro ed irradiano amore nei vostri
confronti, allora avete successo.
19
Se potete aiutare a migliorare il loro
amore e la loro armonia familiare, a
migliorare la loro attivit nella Chiesa o
fare qualsiasi altro cambiamento positivo,
voi avete successo.
Esprimete di nuovo un giudizio su voi
stessi, tenendo conto di ci che avete
appena letto, e di ci che per voi
significa la seguente frase:
Se dovessi giudicare i risultati del
mio insegnamento familiare li definirei
come segue:
eccellenti
buoni
sufficienti
insufficienti
un fallimento
Quando giudico me stesso come
insegnante familiare, non dovrei
sottovalutarmi!
Spunti di riflessione
Se prendere lappuntamento per la
visita risulta agevole, nel senso che la
famiglia non oppone impedimenti, ma
anzi dimostra buona volont nella scelta
del giorno e dellora, si pu dedurre che
la visita gradita. Se laccoglienza
cordiale, amichevole, questo un altro
sintomo di gradimento. E com
latteggiamento della famiglia nel corso
della visita? Le persone si dimostrano
attente e interessate e cooperative
oppure il loro comportamento dovuto a
puro senso di cortesia? Dimostrano
desiderio di ascoltare, imparare, aprire
il loro animo e anche chiedere consigli? Si
percepisce una sensazione di freddezza,
difficolt di dialogo e desiderio che la
visita finisca quanto prima, oppure il
tempo scorre rapidamente? La visita
improntata a calore umano e alla
percepibile presenza dello Spirito?
Dallanalisi di questi elementi gli
insegnanti familiari potranno dedurre se
le loro persone e la loro presenza sono
gradite. Questo il primo passo nella
valutazione dei risultati.
Nellambito spirituale nel quale
operano gli insegnanti familiari quanto
mai importante che essi si sforzino (se gi
non lo sono) di essere amabili affinch i
loro messaggi, insegnamenti e aiuti siano
ben accetti.
I risultati dellinsegnamento familiare
devono proiettarsi nella vita della
famiglia, proprio l dove la verifica
diviene pi difficile. A tal fine una
vicinanza affettuosa degli insegnanti
familiari che si manifesti anche tramite
altre forme di contatti, oltre la visita
mensile, pu far intuire quale clima si
respiri nelle famiglie affidate e fornire
loro ulteriori dati di giudizio. I risultati
pi evidenti, daltronde, si riscontrano in
seno alla Chiesa, nel rione. Se qualche
famiglia un po carente nella sua
impostazione religiosa e nella vita
comunitaria, l che gli insegnanti
familiari possono cogliere i risultati del
loro compito. Com la frequenza alle
riunioni domenicali? Com la
preparazione scritturale, la disponibilit
agli incarichi, la presenza alle attivit, i
rapporti con i fratelli e con i dirigenti? E
soprattutto: manifestano interesse,
impegno e gioia nel vivere la chiesa?
Questi visibili elementi forniscono un
quasi sicuro metro di giudizio e da esso
gli insegnanti familiari potranno meglio
regolare ed adattare i loro interventi
presso le famiglie, mai stanchi di
continuare a verificarne (non in modo
evidente ed invadente) gli eventuali
progressi.
Non cercate di insegnare qualcosa ad
una famiglia, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate di
insegnare alla vostra famiglia, se non
lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una corretta
comprensione dei diversi contenuti necessario riferirsi
al primo Suggerimento della serie, dal titolo Come posso
essere un buon insegnante familiare?.
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Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
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SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso congedarmi dalle
famiglie quando non sono pi io il
loro insegnante familiare?
Si era creato un cos bel rapporto tra di noi!
Quale sar ora il mio rapporto con loro?
Il buon insegnante familiare riesce
ad instaurare e sviluppare con la sua
famiglia dei rapporti di autentica
amicizia, soprattutto se ne ha avuto
il tempo. Amicizia che oltre a
costituire un dato positivo per se
stessa, il pi efficace canale di
comunicazione, istruzione, edifica-
zione e aiuto.
Purtroppo intervengono motivi,
essenzialmente pratici, che
interrompono vincoli consolidati,
affettuosi e produttivi.
Ci causa dispiaceri da ambo le
parti, ma ogni rilascio va accettato
serenamente, sapendo che si pu
continuare ad essere operatori di
bene dovunque e considerando con
umilt il fatto che linsegnante
familiare che subentra pu anche
essere migliore di quello che se ne
va. Ma se grazie allinsegnamento
familiare sbocciata una vera
amicizia essa naturalmente
continuer al di l di ogni rapporto
ufficiale e sar una delle tante cose
belle favorite dalla chiesa.
Come congedarsi
Come si congeder dunque
linsegnante familiare rilasciato?
- Con affetto
- Senza alcuna recriminazione
- Evidenziando e lodando i successi
compiuti dalla famiglia
- Dichiarandosi grato
dellopportunit ricevuta di
esserle stato accanto
- Esortandola ad accogliere con
fiducia e buon animo i nuovi
insegnanti familiari
- Esortandola a perseverare nelle
vie del Signore.
Tutto il suo operato dovr lasciare
un gradevole ed edificante ricordo.
La procedura del cambiamento
Per informazione degli insegnanti
familiari viene qui ricordata la
procedura dei cambiamenti negli
incarichi affidati.
Il dirigente del sacerdozio
responsabile (Capo Gruppo dei Sommi
Sacerdoti o un suo Assistente;
membro della Presidenza del
Quorum) informa (nellordine):
21
1. linsegnante familiare, che non
pi incaricato per una certa
famiglia
2. la famiglia, che non sar pi
visitata dallo/dagli stesso/i
fratello/i
3. linsegnante familiare, che ora la
famiglia stata avvertita e
quindi pu congedarsi da lei.
Tali informazioni dovranno essere
date nel lasso di tempo pi breve
possibile.
Linsegnante familiare si
congeder dalla famiglia al pi
presto, a seconda dellopportunit:
di persona, recandosi dalla
famiglia
di persona, in occasione della
prima riunione in chiesa
al telefono
Normalmente non sar opportuno
effettuare cambiamenti nel corso del
mese, ma solo a partire dal primo
giorno del mese successivo.
Assolutamente fondamentale,
che linsegnante familiare continui a
mostrare amicizia per la famiglia.
Con il passare degli anni e, quindi,
con il moltiplicarsi del numero delle
famiglie che gli saranno state nel
tempo affidate, otterr un prezioso
raccolto di legami forti e duraturi.
La testimonianza di una famiglia
La nostra famiglia ha avuto per
diversi anni gli stessi insegnanti
familiari. Molto diversi per carattere
e formazione ma ambedue ricolmi
dello Spirito del Signore, ci sono stati
molto vicini partecipando con
interesse affettuoso ai nostri
problemi, aiutandoci, consigliandoci,
ed istruendoci con grande sensibilit
e rispettosa discrezione. Il loro
ricordo scolpito in noi a caratteri
indelebili.
(una famiglia grata)
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
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2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
E non ci scoraggiamo nel fare il
bene; perch, se non ci stanchiamo,
mieteremo a suo tempo. Cos
dunque, secondo che ne abbiamo
l'opportunit, facciamo del bene a
tutti; ma specialmente a quei della
famiglia dei credenti.
Galati 6:9-10
22
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come possiamo dimostrare con le
nostre azioni che sentiamo un
interesse reale per le famiglie
affidateci?
Sappiamo che se vogliamo avere uninfluenza
sulle nostre famiglie dobbiamo prima far nascere
in loro la sicurezza che noi ci curiamo di loro.
Come possiamo farlo?
Cose che suggeriamo di fare:
inviare cartoline e lettere e fare
delle telefonate nelle seguenti
occasioni:
compleanni
anniversari
feste (particolarmente Natale
e Pasqua)
malattie
lutti
avvenimenti che richiedono
congratulazioni:
promozioni
diplomi, lauree, ecc.
particolari chiamate di
Chiesa
successi conseguiti
avvenimenti che richiedono
felicitazioni:
discorsi tenuti con
successo
fidanzamenti
ricevimento di una
chiamata a servire la
Chiesa od il Paese
svolgimento di un incarico
difficile
Inviare delle primizie:
frutti del vostro orto
fiori del vostro giardino
pesci pescati da voi
inviare alle famiglie con bambini
piccoli:
dolciumi, caramelle, ecc., in
confezioni adatte alloccasione
(Natale, San Valentino, ecc.),
con moderazione sia nella
quantit che nella spesa.
Inviare alle famiglie che hanno
un malato a casa o allospedale:
cibi (brodo, succhi di frutta,
marmellate) preparati da voi
stessi.
Prestare il vostro aiuto per:
curare il giardino
spalare la neve
portare via i rifiuti
verniciare
effettuare tutte le piccole
riparazioni nella casa
23
Fare delle visite speciali:
Riunite alcuni vostri amici e ad
unora prestabilita andate a
fare visita ad una persona
anziana che vive sola, per
tenere con lei una serata
familiare.
Andate a visitare un infermo a
casa od in ospedale.
Portate un dono per celebrare
un avvenimento speciale.
Entrambi gli insegnanti possono
fare queste cose, anche se molte
saranno pi gradite se fatte
dallinsegnante giovane.
Ricordate che
quello che facciamo vale molto
di pi di quello che diciamo;
tutto ci che facciamo e
diciamo deve avere in s il tocco
dellamore;
il linguaggio del cuore sempre
il pi compreso.
Non cercate di dimostrare
interesse ad una famiglia affidatavi,
se non lavete prima dimostrato alla
vostra.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Lindizio pi esatto e pi
chiaro del nostro progresso
spirituale e del nostro venire a
Cristo il modo in cui trattiamo
gli altri.
Marvin J. Ashton
24
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso riuscire a discernere di
che cosa hanno bisogno le mie
famiglie in modo da poter dare loro
il mio aiuto?
Se desiderate aiutare tutte le vostre famiglie in
egual misura, probabile che dobbiate aiutarle
tutte in modo diverso e cio:
Cercare di discernere i bisogni di
ogni famiglia.
La chiave per essere di aiuto
quella di saper intuire il bisogno.
davvero sciocco aiutare qualcuno ad
attraversare la strada, quando questi
non vuole andare dalla parte
opposta.
Se tentate di aiutare qualcuno
senza prima discernere quali sono i
suoi bisogni, i suoi interessi o i suoi
stati danimo, egli si pu opporre
anzich accettare i vostri sforzi per
aiutarlo.
Nei seguenti esempi, quale
quello che indica il lui la mancanza di
discernimento?
3. Colui che si trattiene pi a
lungo di quanto sia
desiderato.
4. Colui che parla, ma che non
ascolta.
5. Colui che continua a parlare
quando gli altri sono annoiati.
6. Colui che predica prima di
aver ottenuto la fiducia.
7. Colui che tiene la stessa
lezione nello stesso modo ad
ogni famiglia
Tutti gli esempi sopra esposti
mancano di discernimento e tutto ci
che si potrebbe ottenere forse
soltanto un progresso estremamente
lento.
Voi potrete aiutare le vostre
famiglie cercando d discernere prima
dove esse si trovano e come si
sentono. Per fare questo voi
dovreste:
Vedere ed ascoltare. Quando vi
trovate da queste famiglie,
studiatele bene. Sembra che abbiano
fretta? In tal caso rispettate il loro
desiderio ed offritevi di ritornare in
un altro memento. Sembrano
dispiaciuti? Cercate di capire quale
il motivo di questo loro dispiacere.
Prestate ascolto ai loro problemi.
Ascoltate sia ci che dicono che ci
che non dicono.
Pensate e riflettete. Pensate a
ci che vedete ed ascoltate. Cercate
di determinare nella vostra mente a
che cosa si trovano di fronte le vostre
25
famiglie, che cosa pensano e come si
sentono.
Cercate di comprendere. Se
intuite che le vostre famiglie hanno
dei problemi, non biasimatele. Pi
imparate a conoscerle e pi avete
bisogno di comprenderle. Una volta
che riuscirete a comprenderle
realmente, avrete raggiunto il
momento in cui potrete essere loro di
aiuto.
Pregate. Chiedete a Signore di
aiutarvi a discernere i bisogni delle
vostre famiglie. I vostri ragionamenti
potrebbero non essere sufficienti,
indipendentemente dal vostro grado
di intelligenza. Il Signore conosce il
cuore delle vostre famiglie.
Rivolgetevi a Lui perch vi riveli
quelle cose che avete bisogno di
sapere. Siate pronti ad agire secondo
lispirazione che riceverete.
Nel saper discernere i bisogni
delle vostre famiglie e nellessere
pazienti voi sarete in grado di
prestare loro il vostro aiuto.
E ad altri dato il discernimento
degli spiriti. (DeA 6:23)
Tutto nello spirito della preghiera.
Aiutate le vostre
famiglie
Cercate lispirazione
riguardo alle vostre famiglie
Comprendete le vostre famiglie
Studiate e prestate ascolto alle vostre
famiglie
La chiave per essere di aiuto alle vostre famiglie
quella di saper intuire il bisogno
Non cercate di essere di aiuto ad
una famiglia, se non lo siete prima
per la vostra.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve
essere considerato una formale prescrizione di
regole e di condotte da tenere. Il titolo della serie,
infatti, Suggerimenti, non Istruzioni. Per
una corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
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2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Chiedete al Padre in nome
mio, credendo con fede che
riceverete, e avrete lo Spirito
Santo, che manifesta ogni cosa
che sia opportuna ai figlioli
degli uomini. E se non avete
fede, speranza e carit, non
potete far nulla.
DeA 18:18-19
26
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso riuscire a discernere di
che cosa hanno bisogno le mie
famiglie in modo da poter dare loro
il mio aiuto?
La voce di una sorella
La prospettiva dalla quale vediamo un fatto influenza
notevolmente il nostro giudizio. Un cambiamento di
prospettiva spesso modifica tale giudizio. Ecco perch vi
offriamo la possibilit di vedere linsegnamento familiare
con gli occhi di una sorella, da pi di 25 anni membro della
Chiesa.
Tutto dipende dal rapporto che gli
insegnanti familiari riescono ad
instaurare.
Per quanto mi riguarda non
parlerei mai dei miei bisogni a degli
insegnanti familiari che non riescono
ad entrare in sintonia con me. Deve
nascere qualcosa tra me e loro, un
sentimento che ci accomuni, che me
li faccia sentire cari, vicini,
interessati.
E debbono possedere il dono
dellascolto. Intendo la capacit di
seguire con attenzione, con viva
partecipazione interiore (e senza
interrompere per portare consimili
esperienze personali) quanto viene
loro detto. Lascolto interesse e
coinvolgimento, nasce dal cuore oltre
che dalla mente, dallautentico
desiderio di conoscere, capire,
condividere e quindi di poter aiutare.
Ci furono insegnanti familiari che
per anni e anni vennero con questo
atteggiamento interiore e furono
esperienze indimenticabili.
Portavano calore umano, interesse
sincero, chiarezze e certezze.
Lasciavano in me uno spirito
edificato e gioioso.
Ci furono altri insegnanti familiari
che si trattennero a lungo discutendo
tra di loro sugli aspetti delle
rispettive professioni e prima di
andarsene e gi sulla porta mi
chiesero come stavo.
Altri ancora amavano parlare dei
loro talenti e dei loro successi ed
apparivano visibilmente annoiati
quando la conversazione si spostava
su di me. E non finita.
C qualcuno che, con
unindiscrezione inconcepibile, pone
interrogatorio su questioni quanto
mai intime e si permette audaci
consigli non richiesti.
Ovviamente sto parlando di casi
limite, ma esistono e ci sarebbe
bisogno di molti bravi fratelli che
insegnassero cos e come va fatto
linsegnamento familiare.
27
Dunque interesse sincero,
capacit dascolto, discrezione ma
c ancora qualcosa che io ritengo
fondamentale ed la stima. La
stima, per intenderci, che gli
insegnanti familiari debbono saper
riscuotere dalle loro famiglie
brillando come esempi di fedelt e
bont, ma proponendosi sempre con
dolcezza, senza mai salire in
cattedra pur avendo lautorevolezza
di chi portavoce del Signore.
Interesse sincero, ascolto,
comprensione, discrezione, bont,
rettitudine come non stimare simili
insegnanti familiari e come non
aprire loro il cuore e confidarsi?
Ci sono comunque persone la cui
riservatezza pu costituire un
ostacolo al discernimento dei loro
bisogni. solo una questione di
tempo. Tutti gli elementi sopra citati
faranno breccia in loro e riusciranno
a creare una corrente di simpatia,
amicizia, apertura.
Per questo motivo e non solo per
questo c da augurarsi che non vi sia
un avvicendamento troppo frequente
che potrebbe annullare quanto
laboriosamente costruito nel tempo
con risultati edificanti.
Per concludere: lo Spirito Santo,
del quale dobbiamo meritare
costantemente la compagnia, tra gli
altri doni d anche quello del
discernimento.
Credo che ogni insegnante
familiare debba lavorare su se stesso
ma non fidare unicamente su se
stesso, allora lo Spirito Santo gli
aprir gli occhi della mente sui
bisogni delle sue famiglie e su come
aiutarle.
Una sorella
Non cercate di essere di aiuto ad
una famiglia, se non lo siete prima
per la vostra.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve
essere considerato una formale prescrizione di
regole e di condotte da tenere. Il titolo della serie,
infatti, Suggerimenti, non Istruzioni. Per
una corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
La forza e linfluenza della
donna retta oggi sono dieci volte
pi grandi di quanto avrebbero
potuto essere in tempi pi
tranquilli.
Pres. Kimball, Il Miracolo del
Perdono, pag. 144
28
Sez. 2: Aiutare le famiglie
a vivere il Vangelo
29
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso incoraggiare una
famiglia a pregare regolarmente?
Dottrina e Alleanze 20:47 mi dice che io devo
esortare le mie famiglie a pregare a voce alta.
Come posso convincerle a tenere regolarmente la
preghiera familiare?
Potete cominciare col dire:
Il Cristo risorto cos ammon i
Nefiti:
Pregate il Padre nelle vostre
famiglie, sempre in nome mio,
affinch le vostre mogli ed i vostri
figli siano benedetti. (3 Nefi 18:21)
Potete creare il giusto clima
facendo leggere ai membri della
famiglia vari riferimenti scritturali
sulla preghiera e dando voi stessi
delle sentite testimonianze su di
essa. Potete stimolare, con somma
discrezione, le loro stesse
testimonianze sulla preghiera
familiare e in tal modo dovrebbero
venire alla luce gli eventuali
problemi. A questo punto potete
suggerire le soluzioni, ma sempre
chiedendo la collaborazione delle
opinioni della famiglia in modo che
esse non cadano dallalto ma
rappresentino lefficace risultato del
coinvolgimento di tutti.
Chiedete al padre: Alcuni di
questi problemi sono applicabili alla
sua famiglia?
1. Problema: Non riusciamo a
riunirci tutti per la preghiera.
Soluzione: Riusciamo sempre a
fare quello che riteniamo
importante.
Preghiera del mattino Passate
in rassegna quanto sperate di
conseguire durante la giornata,
dicendo qualcosa come: Benedici
Giorgio che oggi d gli esami.
Benedici Maria che oggi si reca in
citt a visitare la sua amica. Proteggi
il babbo sul luogo di lavoro. Benedici
quelli che rimangono a casa, affinch
abbiano con s lo spirito dellamore e
della fede.
Preghiera allora dei pasti
Pregate con coloro che sono presenti.
Preghiera della sera Pregate
proprio prima di andare a letto con
coloro che si trovano in casa.
Incoraggiate gli altri ad essere
presenti in futuro.
Se i membri della famiglia si
alzano e lasciano la casa ad ore
diverse potete pregare con ognuno di
loro prima che partano.
2. Problema: Il difficile
iniziare.
Soluzione: Chiedete al padre:
Perch non cominciare subito? Chi
vuole che offra la preghiera?
Invitate la famiglia ad inginocchiarsi
ed aiutate colui che offre la
preghiera.
30
3. Problema: Semplicemente non
sentiamo la necessit di preghiere
familiari.
Soluzione: Narrate il caso
seguente: Un litigio familiare non era
ancora finito quando arriv lora
della preghiera del mattino. Uno dei
figli venne invitato ad offrire la
preghiera. Dopo aver invocato il
Signore, il ragazzo disse: Non
abbiamo il diritto di pregare. Non
abbiamo con noi lo spirito damore.
Aiutaci a sentirci pi buoni gli uni
verso gli altri.
Quando la famiglia si alz di
nuovo i piedi, tutti sentirono che la
preghiera era gi stata esaudita. Lo
spirito dellamore e del perdono era
sceso su tutti.
Nella casa non vi sono benedizioni
pi grandi dello spirito del Signore.
Le preghiere familiari favoriscono la
presenza dello spirito del Signore
nella casa.
Invitate la famiglia a pregare ogni
giorno.
Nel visita successiva cercate di
capire, usando la massima delica-
tezza, se la famiglia ha fatto dei
progressi nella preghiera familiare.
Non abbiate, per, laria di essere
degli ispettori.
Non cercate di insegnare a una
famiglia a pregare, se non lavete
insegnato prima alla vostra. Non
cercate di insegnarlo alla vostra
famiglia, se prima non pregate
regolarmente voi stessi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Ma ecco, io vi dico che
dovete pregare sempre, e non
scoraggiarvi; che non dovete
compiere alcunch per il
Signore, senza in primo luogo
pregare il Padre nel nome di
Cristo che egli voglia
consacrare la vostra opera,
affinch la vostra opera possa
essere per il benessere della
vostra anima.
2 Nefi 32: 9
31
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso far s che le famiglie
studino regolarmente le Scritture?
Durante le lezioni in chiesa e in occasione delle
mie visite mi sono accorto che le mie famiglie non
stanno studiando le Scritture come dovrebbero.
Iniziate voi
Dovr innanzi tutto essere io
stesso, insegnante familiare, a
studiare regolarmente le Scritture,
ed anche in quanto possente aiuto
divino capace di illuminare la mia
mente, sciogliere i miei dubbi, darmi
conoscenza di Dio e orientarmi verso
le grandi verit e la salvezza eterna.
Devo riconoscere che esse sono il
nutrimento indispensabile e
lelevazione del mio spirito e dar loro
uno spazio quotidiano nella mia vita.
Solo con queste certezze, questa
capacit, questo amore per la Parola
di Dio, io potr parlare di Scritture
alle mie famiglie, senza essere un
bronzo risonante e uno squillante
cembalo.
Possiamo trasmettere agli altri
solo ci che abbiamo nel cuore, che
nostro patrimonio spirituale e
intimamente connesso con il nostro
esistere. Linsegnante pi efficace
sempre quello che dona se stesso.
Chi non ha un ricordo di almeno
un insegnante che non abbia inciso
sulla sua formazione intellettuale ed
umana perch sapeva far vibrare gli
animi ed elevarli? Cos dunque deve
essere per linsegnante familiare che
si propone di stimolare la sua
famiglia a studiare regolarmente le
Scritture. Si abbeveri alla sacra fonte
e ne sia ricolmo affinch le sue
parole suonino come dette dal
Signore.
Entusiasmate gli altri
Queste sono le premesse
necessarie e poi non si pu
certamente usare uno stretto
controllo sulle famiglie per verificare
la regolarit del loro studio, ma si
possono condividere tanti momenti
preziosi utili a stimolarla.
Esempi
Immergersi nella bellezza di
alcuni passi leggendoli e
commentandoli insieme.
Testimoniarne gli effetti nella
propria vita.
Chiedere di leggere e meditare
certi versetti (opportunamente
scelti) per farne argomento della
visita successiva.
Si pu mettere in evidenza quanta
serenit si ottiene nella giornata se
la si vive nutrendosi della parola di
Dio.
Si pu testimoniare quanto si
aprono gli orizzonti della mente
attingendo ad una conoscenza che
arricchisce ed illumina.
32
Si pu in particolare dimostrare
che noi, esseri imperfetti, siamo
continuamente in lotta tra spirito e
materia perch la nostra duplice
natura fa s che la materia ci
sospinga alla ricerca del piacere e
quindi al buio del materialismo,
mentre lo spirito ci sospinge alla
ricerca della spiritualit, cio alla
luce che viene da Dio.
Incoraggiate a stabilire un
programma per lo studio delle
Scritture, sia individuale che di
famiglia (consegnate loro una copia
della Guida allo Studio per i membri
della classe della Scuola
Domenicale).
Suggerite di studiare le Scritture
avendo in mente uno specifico
problema (personale o familiare) da
risolvere, chiedendo al Padre celeste
di aiutarli a sapere che cosa Egli
vuole che essi apprendano e
facciano.
Possiamo uscire vittoriosi dalla
continua lotta che ogni giorno ci
pone dinanzi a delle scelte, se
riconosciamo di non poter contare
solo sulle nostre forze ma di aver
bisogno dellaiuto di Dio. E Dio ci
viene incontro! Con la Sua Parola e i
Suoi insegnamenti, le Sue esortazioni
colme damore attraverso le opere
canoniche e la voce dei profeti
viventi.
Insegniamo a corazzarci quindi
ogni giorno con la Sua parola per
essere forti e vittoriosi dinanzi a
qualsiasi evento che vorrebbe
allontanarci da Lui.
Le Sacre Scritture sono un dono
immenso che Dio ha fatto
allumanit. Possiamo ignorarlo?
Se vuoi parlare con il Signore,
inginocchiati.
Se vuoi che il Signore ti parli,
leggi le Scritture.
(anz. Boyd K. Packer)
Non cercate di insegnare ad una
famiglia ad amare le Scritture, se
non lavete prima insegnato alla
vostra. Non cercate di insegnarlo
alla vostra famiglia, se non lavete
prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Voi investigate le Scritture
perch pensate aver per mezzo
desse vita eterna, ed esse son
quelle che rendono
testimonianza di me: eppure
non volete venire a me per
avere la vita!
Giovanni 5: 39,40
33
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso far capire limportanza
di usare un linguaggio pulito?
Ho notato che alcuni convertiti continuano a
utilizzare espressioni volgari anche ora che sono
entrati a far parte della Chiesa
Il problema
questo un tasto dolente anche
perch non dovrebbe esserci la
necessit di trattarlo, visto che
dovrebbe rientrare tra gli elementi
minimi del corretto comportamento
umano, senza bisogno di scomodare
alcun principio morale e/o
religioso. Purtroppo la cosiddetta
libert (leggi: bassezza) di linguaggio
si ormai insinuata ovunque, in forza
di quel malinteso concetto di libert
che non distingue pi i confini tra
buono e pessimo gusto, tra rispetto e
irriverenza, tra pulizia e oscurit.
Oggi chi non fa sfoggio (perch di
questo si tratta) di volgarit fuori
del tempo e delle mode. E per il
mondo cos importante seguire le
mode, comprese le pi discutibili!
Cosa insegnare
Un linguaggio irriverente mostra
mancanza di rispetto o disprezzo per
le cose sacre, comprende luso
inopportuno o irriverente del nome di
qualsiasi membro della Divinit.
Lirriverenza include qualsiasi tipo di
linguaggio o comportamento scurrile
o volgare.
Usate sempre il nome di Dio, di
Ges Cristo e dello Spirito Santo con
riverenza e rispetto. Nominarli
invano un peccato. Il linguaggio e i
gesti profani, volgari od osceni, come
pure le barzellette su azioni
immorali, sono offensivi per il
Signore e per gli altri.
Il linguaggio volgare ferisce il
vostro spirito e vi degrada. Non
lasciate che gli altri vi influenzino
nellusarlo. Utilizzate invece un
linguaggio pulito che edifichi chi vi
ascolta. Date un esempio che
incoraggi coloro che vi sono vicino a
usare un linguaggio pulito. Se avete
amici o conoscenti che usano un
linguaggio irriverente, incoraggiateli
con naturalezza e bont a scegliere
altri termini, se insistono,
allontanatevi con educazione o
cambiate argomento.
Se avete sviluppato labitudine di
imprecare, potete perderla. Iniziate
prendendo la decisione di cambiare.
Pregate per ricevere aiuto. Se siete
tentati di usare un linguaggio
irriverente, state zitti o dite quello
che dovete in maniera diversa. (da
Siate Fedeli, pagg. 94-95)
Una falsa scappatoia
Molte volte, cercando di non dire
parolacce, troviamo delle parole
sostitutive, che per talvolta sono
tanto simili alle espressioni volgari
34
che chiunque probabilmente capisce
che stiamo solo sostituendo delle
parole, senza migliorare veramente il
nostro vocabolario. (anz. L. Tom
Perry, Liahona luglio 2007, pag. 33)
Riferimenti
Preparatevi attentamente per
trattare questo argomento durante
una visita alle vostre famiglie. Ecco
qui alcuni spunti:
Niuna mala parola esca dalla
vostra bocca Sia tolta via da voi
ogni parola offensiva...
(Efesini 4: 29,31)
Ma come si conviene ai dei
santi n facezie scurrili, che son
cose sconvenienti
(Efesini 5: 3,4)
mio compito esortare tutti gli
uomini e le donne a elevare i
propri pensieri al di sopra di ci che
lurido a stare attenti di
pronunciare solo parole che
edifichino e che portino a una
crescita
(pres. Gordon B. Hinckley, Liahona,
settembre 2004, pag. 4)
Il parlare e labilit di
esprimersi attraverso parole, frasi o
discorsi sono preziosi doni di Dio; per
questo io non li profano
(da Quel che conta davvero, Hyrum
W. Smith)
Il tuo modo di parlare rivela chi
sei, discorso dellanz. L. Tom Perry,
Liahona luglio 2007, pagg. 31-33)
Linguaggio e comportamento,
da Siate Fedeli, pag. 105
Linguaggio, da Per la forza
della giovent, pagg. 22-23
Non cercate di insegnare ad una
famiglia a tenere un linguaggio
corretto, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate
di insegnare alla vostra famiglia, se
non lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Chi modera le sue parole
possiede la scienza, e chi ha
lo spirito calmo un uomo
prudente.
Proverbi 17: 27
35
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso insegnare il corretto
modo di vestirsi?
I membri di una delle mie famiglie sembrano non
aver capito limportanza di seguire alcune regole
nelle loro scelte nellabbigliamento
Alcuni princpi
Ecco alcuni princpi sui quali
potremmo invitare a riflettere le
famiglie che ci sono state affidate.
Semplicit, accuratezza, buon
gusto. Ecco le caratteristiche che
deve rispecchiare il nostro
abbigliamento. Un modo di vestire
che non si ispirasse ad esse sarebbe
in contrasto con la nostra
appartenenza alla Chiesa, che ci
chiede di tendere alleccellenza in
ogni cosa, di essere un esempio ed
una luce per il mondo.
Lesempio comincia dalla prima
cosa che cade sotto locchio altrui,
cio dallapparenza esteriore, la
quale costituita in gran parte
dallabbigliamento. Non solo:
lapparenza esteriore rivela la
personalit.
Che pensare di un modo di vestire
sciatto, non curato? Che esso
appartiene ad una persona sciatta,
disordinata.
E di un modo eccessivamente
agghindato e vistoso? Esso manifesta
vanit, desiderio di emergere,
mancanza di misura.
E di un abbigliamento decisa-
mente scorretto? Che lo altrettanto
chi lo indossa.
In quale rapporto porsi con le
esigenze della moda che prescrive
pantaloni squarciati, ombelichi al
vento, discutibili trasparenze ed altri
eccessi?
Non si tratta di rinunciare ad essa
ma di adattarla a noi cogliendone
soltanto quanto riteniamo
accettabile.
Non dimentichiamo che la vera
eleganza nasce dalla semplicit,
dalla cura scrupolosa del vestiario,
dal buon gusto che fatto
darmonia, fantasia, senso della
misura.
Sono molte le cose che ci
distinguono dal mondo. Non
sottovalutiamo limportanza
dellabbigliamento che , per cos
dire, il biglietto da visita che suscita
la prima impressione in chi ci guarda.
I principi sui quali basare il nostro
modo di vestire vanno rispettati non
solo la domenica in chiesa, ma
ovunque e sempre (casa, ufficio,
ecc.), perch siamo Santi degli Ultimi
Giorni ovunque e sempre ed abbiamo
inoltre il dovere di tenere alta la
rispettabilit della Chiesa.
Anche i pi giovani (e i pi piccoli)
dovrebbero vestire in maniera
rispettosa durante le riunioni
domenicali. Probabilmente non
36
vorremo far indossare ad un bambino
di 3 anni giacca e cravatta, una
sobria camicetta o un maglioncino
possono essere adatti, ma non lo
sono altrettanto le magliette delle
squadre di calcio o quelle con vistose
scritte. Come possono sviluppare il
vero spirito della domenica se questo
giorno indossano gli stessi capi di
abbigliamento che portano tutti i
giorni a scuola, in casa, nei campi di
gioco?
Il nostro corpo la pi grande
meraviglia della creazione,
adorniamolo dunque in modo gradito
al Signore.
Come aiutare
Un buon insegnante familiare,
pertanto, osserver come i membri
delle sue famiglie si vestono durante
le riunioni domenicali, le attivit
infrasettimanali, durante le visite di
insegnamento familiare, quando li
incontra per strada.
A seconda del caso, nel modo e
nel momento pi opportuno, li loder
per le loro scelte appropriate, al fine
di rafforzare il giusto
comportamento; oppure li aiuter a
comprendere i corretti princpi e a
scoprire quali sono i modi di
applicarli in relazione alle
circostanze.
Ma non limitatevi a parlare
soltanto dellimportanza del corretto
abbigliamento, assicuratevi anche di
discutere il come.
Assicuratevi di adattare la vostra
discussione allet delle persone che
avete davanti a voi.
Ricordate che, per il Signore, non
esiste una moralit diversa per gli
uomini e per le donne. Esiste,
piuttosto, un diverso modo di
manifestarla nellabbigliamento
semplicemente perch diversa la
natura del corpo maschile e di quello
femminile.
Non mancate di leggere:
Abbigliamento e aspetto da Per la
Forza della Giovent, pagg. 14-17 e
Abbigliamento e aspetto da Siate
Fedeli, pagg. 104-105
Nota
alquanto disdicevole
labbigliamento eccessivamente
casual e trasandato di alcuni membri
in occasione di importanti ricorrenze
come concerti, caminetti, serate di
talenti, ed altro. Sono quasi tutte
attivit che vedono la presenza di
simpatizzanti o di ospiti di riguardo.
Dimostriamo anche con la cura
dellaspetto il nostro rispetto e
considerazione per le persone, per
loccasione e per lambiente.
Non cercate di insegnare ad una
famiglia come vestirsi corretta-
mente, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate
di insegnarlo alla vostra famiglia, se
non lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Che i tuoi abiti siano
semplici, e la loro bellezza sia
la bellezza dellopera delle tue
mani.
DeA 42:40
si adornino dabito
convenevole, con verecondia e
modestia.
I Timoteo 2:9
37
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare le famiglie a
fare un uso saggio della
televisione?
Visitando una delle mie famiglie mi sono accorto
che la televisione ha nella loro vita un ruolo
prioritario
Il progresso ha portato enormi
cambiamenti in ogni settore della
vita e certamente il pi incisivo
quello tecnologico che ha
trasformato il nostro modo di vivere.
Ha alleviato disagi e fatiche,
annullato le distanze, fatto
guadagnare tempo, fornito
straordinarie opportunit ma ci ha
anche assoggettati (in certi casi) a
delle abitudini che possono
facilmente trasformarsi in schiavit
se non si usano discernimento e
saggezza. Ovviamente chiamata in
causa Sua Maest Televisione che pu
essere tanto un utile strumento
dinformazione e di divulgazione
culturale quanto un mezzo di
diseducazione e di disgregazione
familiare.
Punti da evidenziare
bene mettere in evidenza alcuni
punti:
Occorre saper scegliere nel mare
magnum dei programmi per
individuare quelli che lasciano
messaggi negativi stimolando la
violenza, la crudelt,
limmoralit, lorrore. Decidiamo
di evitarli in senso assoluto in
quanto specchio di una societ
ormai lontana da Dio. Diamo alla
famiglia, soprattutto ai figli,
soltanto cose buone che
stimolino il bene. Ci non
significa allevarli fuori della
realt e non prepararli ad
affrontarla. Imparano fin troppo
presto a conoscerla, ma la
famiglia e la religione li
orientano e guidano verso il
giusto.
Importantissima la quantit di
tempo dedicata alla televisione,
che capace di stravolgere sane
abitudini e di rubare tempo
prezioso agli impegni. Non si
contano i teledipendenti succubi
del piccolo schermo, qualunque
cosa propinino e incapaci di
usare moderazione e un saggio
metro di giudizio. Non corriamo
questo rischio! Da tener presente
che un uso smodato della
televisione arreca danno
allintelletto, perch bombar-
dandolo continuamente di
immagini e suoni lo disabitua dal
pensare e dallimmaginare
(preziose facolt!). Ci danno
soprattutto per i giovanissimi e i
giovani le cui menti in
formazione debbono potersi
espandere secondo il loro
potenziale e non venire limitate
dallinfluenza riduttiva e
38
ottundente di una scatola
parlante.
Una triste conseguenza la
perdita di bellissimi momenti
familiari, sacrificati in suo
favore. Il momento dei pasti che
riuniva lietamente attorno al
tavolo i membri della famiglia,
creando aperture e confidenze,
quasi dovunque dominato da Sua
Maest Televisione che esige
assoluto silenzio. Le serate,
inoltre, le sono pi che mai
consacrate e spesso
caratterizzate da discussioni e
malumori circa la scelta del
programma. Ed ecco che si
moltiplicano gli apparecchi nella
stessa casa: in cucina, in
soggiorno, nella camera da letto.
Ognuno segue il programma
preferito e lunione familiare si
disgrega. Alla comunicazione
(cos necessaria!) subentra il
distacco e il silenzio. Ogni padre
patriarca della sua casa, quindi
vigili con amore e fermezza
questo settore. Ogni genitore
vuol dare le cose migliori ai
propri figli, perci si guardi dalla
televisione che propone usi,
costumi, linguaggi quanto mai
deteriori e diseducativi e capaci
di influenzare le giovani menti e
assolutamente in contrasto con i
principi che noi, santi degli
ultimi giorni, abbiamo posto a
fondamento del nostro vivere.
Un suggerimento. Sarebbe
opportuno dedicare almeno una
serata familiare allargomento
televisione, concludendo con
poche ma importanti regole sul
suo uso. Regole dibattute,
analizzate e infine approvate da
tutti, messe per iscritto ed
esposte nonch solennizzate
dallimpegno individuale ed
espresso di rispettarle.
Quanto ai programmi serali, la
cosa migliore sarebbe sceglierne
uno adatto a tutti, anche se
qualcuno rinuncia ai suoi
desideri. Ma tale programma non
c? Splendido! Si mette il
bavaglio a Sua Maest e si gusta
una serata come quelle di una
volta, quelle che il progresso ci
ha fatto perdere lungo il suo
cammino, ma che ci facevano
chiudere le giornate in lieta
armonia e comunicazione
familiare.
Un suggerimento per i giovani
sposi. Abituino da subito i loro
bambini a vivere in un clima non
influenzato e condizionato dalla
televisione. Li abituino a
considerarla solo un utile
accessorio per certi aspetti e non
un padrone. Abbiamo lobiettivo
di creare nella nostra casa delle
piccole Sion ricercando cose
virtuose, amabili, di buona
reputazione e degne di lode.
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
[Genitori] Fate uso del
mezzo di comunicazione pi
notevole, la televisione, per
arricchire la loro [dei figli] vita.
Ci sono molte cose buone, ma
occorre essere selettivi.
(pres. Gordon B. Hinckley,
settembre 2004, pag. 4)
39
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso incoraggiare una
famiglia a frequentare regolarmente
la Scuola Domenicale?
So che la frequenza alla Scuola Domenicale porta
particolari benedizioni nella vita delle famiglie. In
che modo posso accertarmi che ogni famiglia
partecipi alla Scuola Domenicale ogni domenica?
Partecipate voi stessi
Per prima cosa, partecipate voi
stessi, per rendervi personalmente
conto di tali benedizioni. Il vostro
entusiasmo sar contagioso e potrete
comunicarlo alle vostre famiglie
durante le visite di insegnamento
familiare.
Date il benvenuto alle vostre
famiglie
Alla scuola Domenicale date un
caloroso benvenuto alle vostre
famiglie, particolarmente a quelle
che non frequentano regolarmente
(ma non solo a queste). Stringete la
mano di tutti i componenti ed
accompagnateli al loro posto.
Come trattare con gli adulti che
non frequentano
Dite qualcosa come: Spero di
vedervi alla Scuola Domenicale
domenica prossima. Ho parlato con
linsegnante. Egli ha intenzione di
discutere sul. un argomento
estremamente interessante, non
vero? Se lo desiderate, potremmo
andare in Chiesa insieme. Se vorrete
farlo da soli, noi saremo alla
cappella per darvi il benvenuto.
Portate la vostra testimonianza
della gioia che voi e la vostre
famiglie avete provato partecipando
insieme alla Scuola Domenicale. Fate
notare che questa partecipazione il
modo ideale in cui osservare la
santit della domenica.
La Scuola Domenicale
unattivit alla quale tutti i membri
della famiglia possono partecipare a
prescindere dalla loro et (dai 14
anni in su), dal momento che essa
viene tenuta in un giorno e in unora
quanto mai appropriati.
Come trattare con i giovani che
non frequentano
Ai Genitori: chiedete loro di
incoraggiare i figli a partecipare.
AllInsegnante: Chiedetegli infor-
mazioni sulla classe alla quale
40
insegna; fatevi comunicare i nomi
degli altri membri della classe;
chiedetegli di aiutarvi a mettervi in
contatto con il giovane, oppure
chiedete laiuto degli altri membri
della classe.
Ad altri giovani: chiedete ai
giovani della stessa et di
incoraggiare il giovane a frequentare
la Scuola Domenicale.
Allinsegnante familiare giovane:
chiedetegli di usare la sua influenza
per convincere il giovane che non
frequenta.
Telefono: il sabato sera chiamate
al telefono il giovane e, parlandogli
di buon umore, indicate che vi
aspettate di vederlo il giorno dopo
alla Scuola Domenicale. Usate questo
approccio solo se siete certi di
trasmettergli un genuino interesse.
Diversamente potreste sembrare
soffocanti.
Aiuto tramite le vie gerarchiche
del sacerdozio.
I nomi di coloro che non
frequentano saranno comunicati dal
consiglio del rione al vostro dirigente
del sacerdozio. Questi ve li
comunicher a sua volta. Ricordategli
di farlo. Egli potr anche darvi dei
suggerimenti su come ottenere che
ogni persona partecipi alla Scuola
Domenicale.
Fate della vostra prossima visita
di insegnamento familiare
unesperienza possente e persuasiva
per il conseguimento dellobiettivo
della partecipazione alla Scuola
Domenicale da parte di chi non
frequenta regolarmente, a
cominciare dalla domenica seguente.
Non cercate di incoraggiare una
famiglia a frequentare la Scuola
Domenicale, se non incoraggiate la
vostra a fare altrettanto. E prima di
incoraggiare la vostra famiglia,
assicuratevi di essere voi sempre
presenti alla Scuola Domenicale.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
E affinch tu possa pi
pienamente mantenerti
immacolato dal mondo, va alla
casa di preghiera e offri i tuoi
sacramenti nel mio santo giorno.
DeA 59:9
41
Sez. 3: Aiutare le famiglie
a organizzare efficaci
serate familiari
42
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare le famiglie a
comprendere cosa sia una Serata
Familiare?
Avete appena chiesto ad una delle vostre famiglie
se tiene regolarmente la serata familiare. La
risposta stata: S, per abbiamo una domanda
da farle.
Cos esattamente una serata
familiare?
Per tenere le serate familiari, le
famiglie hanno bisogno di sapere in
che cosa esse consistano. Informatele
di quanto segue:
la serata familiare una sera di
ogni settimana, in cui la famiglia si
riunisce per partecipare ad una
attivit concentrata su di essa.
Onde avere un buon equilibrio tra
discussioni e attivit, la serata
familiare dovrebbe essere tenuta in
un giorno feriale.
I membri della famiglia
dovrebbero evitare altri
appuntamenti. Questa lora
dedicata alla riunione di tutta la
famiglia. La preghiera deve fare
parte di ogni serata familiare.
Discussioni sul Vangelo
Questo lammonimento dato dal
Signore ai genitori:
Ed ancora, se dei genitori hanno
bambini in Sion, od in alcuno dei suoi
pali organizzati, e non insegnano
loro a comprendere la dottrina del
pentimento, della fede in Cristo, il
Figliuolo del Dio vivente, e del
battesimo e del dono dello Spirito
Santo per limposizione delle mani,
allet di otto anni, il peccato sar
sul capo dei genitori. (DeA 68:25)
La maggior parte delle serate
familiari include discussioni sul
Vangelo. Il manuale sar unottima
guida per queste discussioni.
Attivit
Le famiglie possono partecipare a
molte diverse attivit. Unattivit
concentrata sugli hobbies della
famiglia pu costituire ogni tanto la
serata familiare. Se per questi
hobbies vengono seguiti
regolarmente, settimana dopo
settimana, allora avremo serate
dedicate agli hobbies e non una
serata familiare. Nel manuale
troverete molte attivit divertenti da
seguire.
Ancora, assistere ad un
avvenimento sportivo (partite di
calcio, di pallacanestro, di hockey,
ecc.) o ad uno spettacolo (teatro,
cinema, concerto) pu essere
considerato una serata familiare, ma
43
non se ci viene fatto su base
continuativa e regolare.
La serata familiare .
Un modo per tenere unita la
famiglia nonostante gli impegni e
gli orari individuali.
Un modo per insegnare i principi
evangelici, cos in contrasto con
le mode e le filosofie del mondo,
nel quale la famiglia deve pur
vivere.
Un modo per rafforzare nel
Vangelo i figli che sono i pi
esposti alle influenze deteriori
dellambiente esterno.
Un modo per fissare di comune
accordo degli obiettivi, sia
familiari che individuali, e di
aiutare a raggiungerli.
Un modo per stimolare con tatto
le confidenze, per conoscersi
meglio, per scoprire la bellezza
e la gioia dello stare insieme,
sia imparando sia divertendosi.
Un modo per far sentire quanto
la famiglia sia importante
nonch lunico, sicuro, valido,
incrollabile punto di riferimento
nella societ e nella vita.
Un modo per trattare,
attraverso le lezioni, argomenti
di vitale importanza per la
crescita di ognuno, dando ad
ognuno la possibilit di
intervenire e partecipare
liberamente.
Un modo per il capofamiglia,
patriarca nella sua casa, di
dimostrare la sua saggezza, la
sua rettitudine, il vivo desiderio
dessere daiuto e il suo amore.
I genitori hanno la responsabilit
di insegnare il Vangelo con lesempio
e con la parola. La serata familiare
un momento dincontro sereno,
affettuoso, vegliato dallo Spirito
Santo che viene invocato allinizio,
un momento in cui le verit
evangeliche vengono ulteriormente
alla luce e pi evidenti diventano i
modi in cui applicarle alla pratica
personale.
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Poich dovete vivere di ogni
parola che esce dalla bocca di
Dio. Poich la parola del Signore
verit, e tutto ci che verit
luce, e tutto ci che luce
Spirito, s, lo Spirito di Ges
Cristo.
DeA 84:44-45
44
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso incoraggiare le
famiglie a tenere le serate familiari?
Posso chiedere loro se tengono la serata
familiare, ma cosa dico se mi rispondono di no?
Fate notare al padre:
Il presidente del palo presiede su
suo palo. Egli tiene delle riunioni con
la sua gente.
Il vescovo presiede sul suo rione.
Egli tiene delle riunioni con il suo
gregge
Voi presiedete sulla vostra
famiglia. Anche voi avete bisogno di
tenere delle riunioni con i suoi
membri.
Rassicurate il padre dicendo:
Non necessario essere un buon
insegnante. Basta fissare lora e
chiamare a riunione la famiglia.
Quando la vostra famiglia
riunita intorno a voi, dite qualcosa
come quello che segue: Sento che
una sera alla settimana dovremmo
riunirci per una serata familiare. In
questa sera pregheremo insieme, ci
divertiremo insieme, discuteremo
insieme e faremo della nostra
famiglia un gruppo pi unito e
fondato sulla comprensione. Per
raggiungere questo obiettivo
necessario laiuto di ognuno di noi.
Invitate i membri della vostra
famiglia a programmare con voi le
prossime serate familiari.
1. Il manuale delle Serate Familiari
vi sar di grande aiuto
2. Lasciate che ognuno scelga un
argomento e prenda parte attiva
allinsegnamento.
3. Organizzate unattivit che
riguardi tutta la famiglia, come
un pic-nic od una scampagnata.
Altre idee
Se una famiglia non sa da dove
cominciare, invitatela a partecipare
alla vostra stessa serata familiare.
Aiutate i genitori a preparare una
serata familiare.
Dietro invito del padre, parlate ai
membri della famiglia della necessit
di tenere la serata familiare.
Tenete voi stessi le serate
familiari nella vostra famiglia in
modo da poter parlare delle vostre
stesse esperienze, come ad esempio:
Laltra sera nostro figlio
maggiore ha posto davanti alla
famiglia un suo problema. Tutti i
membri della famiglia hanno
espresso la loro opinione al riguardo
della sua soluzione. straordinario
quante cose i membri di una famiglia
imparano luno dallaltro. Noi
45
consideriamo la serata familiare
come unesperienza interessante e
molto piacevole.
importante mettere in evidenza
come durante la serata familiare
regni uno spirito diverso. Il Signore,
invocato allinizio, la benedice con
sentimenti non abituali di pace,
volont di collaborazione e apertura
personale.
Grazie alla particolare, spirituale
atmosfera improntata a serenit e
gioia, possono venire alla luce
problemi personali o generali mai
espressi prima e con essi il desiderio
affettuoso di tutta la famiglia di
ricercare le soluzioni pi consone.
anche bellissimo il sentimento
democratico che regna nella serata
familiare, in quanto ogni membro
collabora allargomento prescelto
portando liberamente i suoi
contributi che vengono
rispettosamente accettati o, se il
caso, amorevolmente rettificati dal
padre. Ma in ogni caso ogni membro
della famiglia si sente pienamente
considerato e valorizzato.
Non manchi la parte ricreativa
cos efficace nel cementare
gioiosamente lunione familiare. In
effetti la serata familiare deve
essere un momento di benessere
spirituale cos vivo e coinvolgente da
rappresentare un evento desiderato e
atteso.
Non cercate di incoraggiare una
famiglia a tenere la serata
familiare, se non la tenete voi
regolarmente con la vostra.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Or il servitore del Signore
non deve contendere, ma
devessere mite inverso tutti,
atto ad insegnare, paziente,
correggendo con dolcezza quelli
che contraddicono.
2 Timoteo 2:24
46
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso incoraggiare le
famiglie a migliorare le serate
familiari?
Se una famiglia vi dice: Teniamo la serata
familiare, ma ai bambini non piace molto, come
posso aiutarla?
Spiegate al padre
che il manuale, se usato nel
modo dovuto, pu veramente aiutare
una famiglia a rendere divertente la
serata familiare.
CHIEDETE AL PADRE: quale delle
seguenti situazioni descrive meglio
quello che voi direste durante una
serata familiare?
CHIEDETEGLI POI: quale delle
seguenti situazioni contribuirebbe a
rendere pi divertente la serata
familiare?
1. Giovanni diriger linno,
Franca offrir la preghiera, la
mamma legger le minute e io
terr la lezione.
Rilassiamoci un momento e
sentiamo quello che ognuno di
noi ha da dire. Vorrei sentire la
vostra opinione su un argomento
che mi sta a cuore.
2. Franca, ti ho preso
impreparata. Torner da te tra
un momento per avere la tua
risposta ad una domanda
importante.
Su, Franca, sono sicuro che
conosci la risposta ad una
domanda cos semplice.
3. Giorgio, laltra sera sei
rimasto fuori sino a mezzanotte.
Conoscete le regole sullora in
cui dovete rientrare a casa.
Sappiamo tutti quali siano le
regole sullora in cui i figli
devono rientrare a casa quando
escono la sera con gli amici. Cosa
possiamo fare per rispettarle pi
fedelmente?
4. Questo un argomento
interessante; ma non abbiamo
tempo di discuterlo se vogliamo
arrivare alla fine della lezione.
Questo un punto molto
importante. Vediamo un po qual
il punto di vista degli altri a
questo proposito.
5. Davvero interessante. Quali
sono i motivi che ti spingono a
pensare in questo modo?
Figlio mio, il tuo punto di vista
certamente insolito. Chi ti ha
messo in testa idee simili?
47
6. Abbiamo discusso sin troppo su
questo argomento. Ecco come
stanno le cose.
Dopo aver ascoltato i vostri
commenti, mi rendo conto dei
motivi che stanno alla base delle
vostre idee. Quanto a me, ecco
come la penso.
Forse dovreste:
Essere meno formali
Congratulare piuttosto che
criticare
Incoraggiare gli interessi della
famiglia
Rispettare tutte le opinioni
Servire rinfreschi deliziosi
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Non possiamo permetterci
di trascurare questo
programma ispirato dal cielo,
che favorisce la crescita
spirituale di tutti i familiari,
aiutandoli a resistere alle
tentazioni che sono ovunque.
Le lezioni apprese in famiglia
sono quelle pi durevoli.
(Pres. Thomas S. Monson)
48
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso incoraggiare coloro
che non hanno figli a tenere le
serate familiari?
Una famiglia sempre una famiglia a
prescindere dallet o dal numero dei suoi
membri, pertanto.
TUTTE LE FAMIGLIE DOVREBBERO
TENERE SERATE FAMILIARI
Giovani coppie
Regalate alle giovani coppie un
manale per la serata familiare, forse
come dono di nozze. Sul frontespizio
scrivete una dedica come questa:
Le serate familiari possono
contribuire a rendere il vostro
matrimonio tanto perfetto quanto
appare nei vostri sogni.
Cominciando presto, questi giovani
acquisiranno uneccellente preparazione
per lallevamento dei figli. Una sera alla
settimana dedicata interamente luno
allaltro, contribuir a dare maggiore
forza alla nuova famiglia.
Coppie che hanno figli gi con
famiglie proprie
La loro relazione nel regno celeste
sar pi intima di qualsiasi altra
relazione.
Per prepararsi per quel giorno, essi
devono dedicare una sera alla settimana
a:
1. leggere il manuale e discuterlo.
2. leggere le scritture.
3. leggere le altre opere della chiesa.
4. svolgere insieme il loro lavoro
genealogico.
5. discutere gli insegnamenti del
Vangelo.
6. fare passeggiate insieme.
7. di tanto in tanto invitare figli e
nipoti partecipare alle loro serate
familiari.
Coloro che vivono soli
Anche una persona che vive sola
una famiglia e pertanto le si dovrebbe
raccomandare di dedicare una sera alla
settimana allo studio del Vangelo.
Coloro che leggono da soli il manuale
per la serata familiare possono vivere
secondo i principi in esso contenuti.
Usate le vostre visite per
incoraggiare in questo senso tali
persone. Potreste, di tanto in tanto,
invitarli ad una delle vostre serate
familiari.
Persone sole che vivono lontano da
casa
Suggerite alle persone che
condividono un appartamento di
dedicare settimanalmente un po di
tempo alla serata familiare e di
49
contribuire a rendere pi facile la vita
nellappartamento.
I piccoli gruppi di persone che
condividono un appartamento possono
riunirsi sotto la direzione del vescovo o
del presidente di ramo per tenere delle
serate familiari.
Per tutti coloro che non hanno figli
La serata familiare per tutti un
momento benedetto dal Signore in cui,
tra i vari obiettivi, fondamentale
quello di favorire lunione in famiglia.
Attualmente in Italia, ogni anno, 80.000
matrimoni finiscono in un divorzio. I
matrimoni si spezzano perch privi degli
elementi che costituiscono lunione. In
una famiglia senza figli viene a mancare
il grande impegno ed obiettivo comune
di crescerli e prepararli alla vita, il che
toglie lopportunit di affrontare
insieme i grandi e delicati problemi
delleducazione, con tutto ci che tale
fondamentale compito comporta.
Come conseguenza pu esserci un
impoverimento esistenziale che pu
manifestarsi attraverso i meccanismi di
una banale routine. Ritrovarsi alla sera
scambiandosi le notizie della giornata
trascorsa, trattando argomenti di
corrente quotidianit e finendo la serata
davanti al televisore fino al momento di
coricarsi.
Naturalmente pu accadere che i
coniugi coltivino interessi, amicizie ed
attivit personali che rischiano di
allontanarli luno dallaltro anzich
avvicinarli. Diventa necessario allora che
la coppia si apra verso interessi comuni
capaci di metterli in gioco, di vivificare
il loro rapporto, di stimolarli
mentalmente e spiritualmente, di
portarli allapprofondimento di se stesso
e ad un confronto di pensieri
suscettibile di comunione.
Un mezzo capace di favorire tutto
questo la serata familiare alla quale
ogni tanto la coppia pu invitare delle
persone sole per creare un ambiente pi
stimolante ed interessante.
molto utile consultare un manuale
della serata familiare per attingervi gli
argomenti da sviluppare alla luce delle
personali conoscenze, esperienze ed
aspirazioni e alla luce dello Spirito del
Signore che devessere sempre il primo
invitato alla serata.
Bisogna tenere presente che ognuno
ha molto da dare allaltro e molto da
imparare. Nellapertura reciproca, nel
trattare i molteplici argomenti, i coniugi
hanno la possibilit di approfondire la
conoscenza reciproca, di confrontarsi
con le importanti tematiche della vita,
di esporre pensieri, dubbi, convinzioni,
di imparare in spirito di umilt, di
scoprire e rafforzare una bellissima
condivisione intellettuale e spirituale.
Intesa cos, vissuta cos, la serata
familiare interrompe un tran-tran
probabilmente monotono e porta un
arricchimento ed una condivisione
capaci di cimentare lunione della
coppia.
Non cercate di insegnare qualcosa
ad una famiglia, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate di
insegnare alla vostra famiglia, se non
lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una corretta
comprensione dei diversi contenuti necessario riferirsi
al primo Suggerimento della serie, dal titolo Come
posso essere un buon insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Ecco, gli accordai di poter
scegliere da se stesso, e gli diedi
un comandamento, ma non gli
diedi nessun comandamento
temporale, poich i miei
comandamenti sono spirituali.
DeA 29:35
50
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale, compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Sez. 4: Aiutare i bambini
e gli adolescenti
51
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso stabilire un dialogo
con i bambini?
Qualcuno che comprende i bambini ha detto:
Quando parlate con i bambini,
fateli sentire importanti cos:
Notate quando entrate in casa ce
ci sono presenti i bambini e
quindi preoccupatevi di salutarli
immediatamente.
Parlate con loro con la dignit
che un figlio di Dio merita
Conoscete il loro nome ed
usatelo spesso
Parlate direttamente con loro
sebbene siano presenti altre
persone.
Usate lo stesso tono rispettoso d
voce che usate quando parlate
con gli adulti
Chiedete quali sono i loro
interessi. Ricordatevi le loro
risposte e fate in modo che esse
facciano parte del prossimo
argomento che avrete con loro.
Parlate loro degli altri bambini
che conoscete e che hanno
allincirca la loro et.
Parlare con i bambini
unespressione soddisfacente e vi fa
essere un ospite gradito.
Ogni bambino porta un cartello
che dice:
Voglio essere importante ora!
E quando essi non si mostrano
sensibili nei nostri confronti ci
dovuto al fatto che noi non leggiamo
questo cartello.
Criteri di base del rapporto con i
bambini
Un corretto e proficuo rapporto
con un bambino si basa su una
premessa fondamentale e
irrinunciabile: il rispetto. Un
bambino non merita meno rispetto di
un adulto perch piccolo, debole,
sprovveduto, perch non possiede
conoscenza e saggezza ed costretto
a dipendere dalla volont e
dallorganizzazione altrui. Egli una
persona con tutta la dignit implicita
nel termine; egli un figlio di Dio
verso il quale abbiamo sacre
responsabilit.
Un secondo aspetto la
considerazione, ovvero il fatto di
prestargli attenzione, di attribuirgli
limportanza che merita, di non
sottovalutare la sua presenza, ma di
coinvolgerlo adeguatamente.
Rispetto e considerazione sono i
sentimenti con i quali avvicinarsi ai
52
bambini; poi, in pratica, bisogna farsi
bambini tra i bambini. Questo
significa non assumere con loro il
tono cattedratico dellautorit o
dellinsegnante, significa dimenticare
in un canto il nostro bagaglio di
cultura ed esperienza e metterci al
loro livello con semplicit,
spontaneit, meraviglia, purezza.
Significa imparare da loro lincanto
dal quale guardare alle cose, ai loro
giuochi, preferenze, successi. E
problemi.
Perch linfanzia pu avere dei
problemi che sono di relazione, di
carenza affettiva, di mancanza di
comprensione, di metodi educativi
sbagliati. Teniamo presente la
fragilit emotiva dei bambini, il loro
delicatissimo equilibrio affettivo che
pu essere stravolto da negative
influenze ambientali. Attorno ai
bambini va creato un clima di
fiducia, serenit, ottimismo nelle sue
meravigliose possibilit.
Cerchiamo di ottenere la sua
fiducia per poter essere accettati ed
entrare nel suo piccolo mondo.
Questo lo stimoler ad esprimersi e ci
permetter di imparare a conoscerlo
perch avr a che fare con una
persona di cui fidarsi e che crede in
lui, che non lo sottovaluta ma d
credito alle sue possibilit. Avr a
che fare con una persona amica.
Il bambino ha bisogno di
sicurezze, gli sono indispensabili e
non possono venire improvvisate ma
debbono essere costruite nel tempo
con pazienza, costanza ed amore.
Quando si sar instaurato un
dialogo con lui esso dovr continuare
nel tempo per poter essere un
efficace mezzo di trasmissione di
valori. Insegnamento ed esempio, gli
insostituibili metodi educativi
acquisiranno una valenza incisiva se
avverranno nel clima di fiducioso ed
affettuoso dialogo nato dal rispetto,
dalla sensibilit, dallamicizia.
Infine, ecco lo strumento pi
possente al fine di costruire il
rapporto e quindi il dialogo con i
bambini: lamore, la capacit di
amare. I bambini, questi esseri
preziosi e delicati, sono
straordinariamente sensibili ed
intuitivi. Percepiscono immediata-
mente lamore, quando c. Nessuno
pi del Maestro pu esserci, anche in
questo, di esempio e di sprone.
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Ma Ges chiam a s i
bambini, e disse: Lasciate i
piccoli fanciulli venire a me, e
non glielo vietate, perch di tali
il Regno di Dio.
Luca 18:16
53
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso far capire ad un
bambino quanto importante per
lui il battesimo?
Rivedere i fogli del registro familiare e parlare
con i bambini vi aiuter a sapere
Quando un bambino raggiunge
gli otto anni di et
Voi, come suo insegnante
familiare, dovrete collaborare per far
sentire al bambino limportanza del
battesimo.
1. Chiedete privatamente al padre:
Posso fare qualcosa per aiutare
Luigi a comprendere i principi del
battesimo?
2. Se egli vi risponde: No, lo
stiamo facendo noi, allora
potrete passare al numero 4.
3. Se egli vi risponde: Si, allora,
sia privatamente che alla
presenza della famiglia, voi
potrete trattare i seguenti punti.
Con il battesimo tu fai
unalleanza. Unalleanza significa
due promesse:
La tua promessa
Vivr nello Spirito del Vangelo
secondo come mi viene insegnato
sia a casa che in chiesa (parlate
di alcuni principi del Vangelo,
come ad esempio la preghiera, la
frequenza in chiesa, lonest, la
prontezza a dare aiuto, il buon
umore ed altro).
La promessa del nostro Padre
Celeste
Egli mi permetter di essere un
membro del suo regno sulla terra
(la Chiesa di Ges Cristo dei santi
degli ultimi giorni) e del suo
regno nei cieli. Egli mi perdoner
quando Gli chieder perdono per
gli errori (peccati) che avr
commesso.
4. Dite al bambino che desiderate
scrivere la data del suo
battesimo, domandategli se ne
conosce il motivo. Se lo potete
fare con sincerit, ditegli che il
motivo dato dal fatto che lo
ritenete una persona particolare
e che voi desiderate essere
presente quando egli far la sua
promessa al Padre Celeste.
Portategli testimonianza della
necessit del battesimo.
5. Siate presenti al suo battesimo.
Date al bambino un libretto o
qualcosa su cui avrete scritto per
lui qualche dedica particolare di
congratulazioni.
54
Alcuni punti sui quali far
riflettere il bambino
1. L attaccamento affettivo del
bambino per i genitori. Un
giorno molto lontano essi saranno
chiamati dal Signore per vivere
con Lui in cielo ed essere felici
per sempre. Ma il Salvatore,
quando venuto sulla terra per
insegnarci lamore, ha detto tra
le altre una cosa
importantissima: per poter
entrare in Cielo dobbiamo essere
battezzati. Cosa accadr al
bambino se non sar battezzato?
Non potr entrare nel Regno
Celeste per vivere eternamente
con Dio e con pap e mamma. Li
perder per sempre. Come
potranno i suoi genitori essere
pienamente felici senza di lui? E
come potr lui essere
pienamente felice senza di loro?
Assicuratevi di impostare il
discorso sulla positivit e non sul
timore.
2. I bambini e gli adulti che si
battezzano ricevono un dono
speciale dal Signore, riservato
soltanto a loro. un dono che
non si vede e non si tocca, ma
che scende nella nostra mente e
nel nostro cuore per farci sempre
compagnia ed aiutarci ad essere
buoni e a fare le cose giuste. lo
Spirito Santo, un compagno che
pu darci tanta gioia. Per poter
entrare nel Regno Celeste sono
necessarie, infatti due cose:
essere battezzati nellacqua
proprio come Ges e i genitori e
ascoltare i consigli dello Spirito
Santo.
3. Tramite il battesimo entriamo a
far parte di una grande famiglia
dove tutti si vogliono bene e
cercano di aiutarsi lun laltro.
Questa grande famiglia della
quale il capo Ges si chiama
Chiesa di Ges Cristo dei Santi
degli Ultimi Giorni. L il bambino
avr tanti amici, potr divertirsi
e imparare tutto quello che gli
serve per essere una persona
buona e felice.
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Ed ora, se l'Agnello di Dio, che
santo, ha avuto bisogno di essere
battezzato mediante l'acqua per
adempiere ogni giustizia, oh,
allora, quanto maggior bisogno
abbiamo noi, che siamo impuri, di
esser battezzati, s, mediante
l'acqua!
2 Nefi 31:5
55
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso incoraggiare un
bambino a frequentare la Primaria?
Egli non frequenta ed io mi domando
Di chi la responsabilit di fare
in modo che un bambino arrivi a
frequentare la Primaria?
Dellinsegnante della Primaria, che
pu essere un secondo testimone per i
genitori nellinsegnamento del
Vangelo ai loro bambini. Ella ama i
bambini, li comprende e pu essere
efficace nellaiutarli a vivere gli
insegnamenti del nostro Padre Celeste
e di Ges. Ella sa che nessun bambino
dovr essere perduto. Ella ha delle
responsabilit per un bambino che
dovrebbe essere nella sua classe.
Tuttavia, le sue possibilit sono
limitate a ci che ella pu fare.
Della presidentessa della Primaria
che interessata ad ogni bambino che
viene affidato alla sua tutela. Ella
vuole che il bambino inattivo possa
ricevere i benefici del programma
della Primaria. Ella sente di essere
responsabile per il bambino che non
frequenta, ma non in grado di
arrivare a lui.
Dei bambini dello stesso gruppo di
et che sono ansiosi di collaborare a
portare i loro amici alla Primaria; ma
essi per farlo hanno bisogno di essere
guidati.
Dei genitori che hanno la
responsabilit di far andare i loro
bambini alla Primaria. Quando i
bambini non la frequentano, i genitori
mancano di assumersi questa
responsabilit.
Vostra (linsegnante familiare del
bambino) che siete colui che ha
lincarico di vedere che ogni bambino
dai quattro agli undici anni, delle
famiglie a voi assegnate, frequenti la
Primaria. Voi non potete evitare
questa responsabilit. A voi stato
affidato lincarico del benessere
spirituale di ogni membro della
famiglia.
Come assolvo le mie
responsabilit?
Linsegnante della Primaria, la
presidentessa della Primaria ed i
bambini dello stesso gruppo di et
possono esservi di grande aiuto,
tuttavia, voi siete colui che deve
coordinare i loro sforzi.
I genitori. Dite loro come la
Primaria pu aiutarli ad insegnare ai
loro figli a pregare e a camminare
rettamente davanti al Signore. Parlate
con i genitori delle loro responsabilit
verso i loro figli e come essi possono
assolverle.
Linsegnante della Primaria.
Consultatevi con lei. Imparate a
conoscere i programmi per i bambini
che si trovano sotto la vostra tutela e
cio quelli relativi alle attivit, agli
avvenimenti particolari, ecc. Prendete
accordi con linsegnante perch si
rechi dal bambino per fargli capire
quanto sia eccitante la Primaria.
Parlate al bambino con entusiasmo
56
della Primaria. Proponete
allinsegnante di invitare il bambino
alla prossima classe della Primaria. In
occasione di una vostra visita portate
con voi linsegnante della Primaria
come ospite speciale (in questo caso
non tratterete altri argomenti con la
famiglia).
La presidentessa della Primaria.
Conferite con lei e con il vostro
dirigente del sacerdozio. Suggerite che
essi parlino del bambino che non sta
frequentando, in occasione della
riunione del consiglio del rione, per
poter avere i suggerimenti del caso.
Forse potrebbe essere il caso di
invitare a tale riunione le insegnanti
della Primaria.
Voi potete prendere gli accordi
relativi al mezzo di trasporto del
bambino, se la distanza costituisce un
problema.
Con il permesso dei genitori,
linsegnante familiare pi anziano
potr intervistare personalmente il
bambino ed avere con lui un colloquio
aperto e sincero per cercare di
comprendere il perch egli non
frequenta la Primaria. Si potr quindi
approntare un piano mediante il quale
latteggiamento del bambino possa
essere cambiato.
Con questo tipo di sforzo da parte
dellinsegnante familiare, il bambino
frequenter la Primaria.
Altre idee utili
Cosa piace al bambino? Giocare e
stare in compagnia degli altri bambini.
Perci bisogna entrare nella sua
psicologia e da l prendere le mosse
per cui gli insegnanti familiari faranno
bene a incuriosirlo facendogli balenare
lambiente giocoso e divertente della
Primaria ma senza insistere perch
entri a farne parte. Potranno in
seguito riprendere largomento
parlandogli allegramente di qualche
bambino particolarmente simpatico.
Si tratta di suscitare la sua
curiosit tenendo presente che ogni
insistenza pu essere
controproducente in quanto la
frequenza alla Primaria non deve
apparirgli come un obbligo ma come
un grande privilegio, come
unoccasione di gioia e divertimento.
Pu darsi che lopera di
persuasione messa in atto risulti
inefficace perch in fondo si tratta
solo di parole astratte ed il bambino
non ha capacit di astrazione n di
concetti. Ha bisogno di concretezza e
per lui non v nulla di pi concreto
della sua mamma. difficile che
accetti di staccarsi da quel porto noto
e sicuro che la madre per
avventurarsi in acque sconosciute.
Sappiamo per che i bambini
accettano pi facilmente quanto
proposto dai loro coetanei in quanto si
trovano con loro su un piano di parit,
anzich dagli adulti. Perci sarebbe
opportuno richiedere la collaborazione
di qualche bravo bambino pronto a
fare amicizia con il piccolo diffidente
e ad invitarlo, tanto per iniziare, a
fare soltanto una capatina in Primaria
dove naturalmente tutti gli farebbero
una simpatica accoglienza.
Non cercate di insegnare qualcosa
ad una famiglia, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate di
insegnare alla vostra famiglia, se non
lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una corretta
comprensione dei diversi contenuti necessario
riferirsi al primo Suggerimento della serie, dal titolo
Come posso essere un buon insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
...perch i fanciulli possano
pure ricevere istruzione dinanzi a
me, come mi piace.
DeA 55:4
57
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso stabilire un dialogo con
gli adolescenti?
Vi trovate in casa della famiglia Rossi. Essi hanno una
figlia di quattordici anni ed un figlio di sedici. Voi siete
certi di sapere come parlare con i genitori, ma il
problema sta nel come parlare con gli adolescenti
Scegliete una risposta per ognuno dei
seguenti gruppi di dichiarazioni e quindi
controllate le vostre idee con quelle che
sono descritte di seguito.
1.a. bello stare in una casa dove ci sono
dei ragazzi e delle giovinette.
1.b. bello stare in una casa dove ci sono
dei giovanotti e delle ragazze.
2.a. Susanna, tu devi fare allincirca la
terza media.
No, faccio la seconda.
2.b. Susanna, tu devi fare allincirca la
seconda media.
No, faccio la terza.
3.a. Cos, tu non sei un giocatore di
calcio, vero Giacomo? Pensavo che
tutti i ragazzi fossero dei giocatori di
calcio.
3.b. Cos, tu non sei un giocatore di
calcio... Di cosa ti interessi, Giacomo,
e quali sono i tuoi hobbies?
4.a. Voi due mi sembrate degli studenti
lodevoli. Come andate a scuola?
4.b. Sembra che i giovani di oggi non
apprezzino la scuola. Mi auguro che
voi stiate facendo del vostro meglio.
Quindi colui che predica e colui che
riceve si comprendono lun laltro ed
entrambi sono edificati e gioiscono
insieme. (DeA 50:22)
Agli adolescenti fa piacere essere
chiamati giovanotti e ragazze. Trattateli
come adulti mediante le vostre azioni e le
vostre parole.
Essi vogliono essere considerati come
persone adulte. Voi potreste anche
chiamarli fratello e sorella e sar ancor
meglio se li chiamerete per nome.
Guardateli in faccia e rivolgetevi a loro con
rispetto
Gli adolescenti preferiscono venir
giudicati pi grandi di quello che sono.
Susanna sar lusingata nel pensare di essere
apparsa pi grande di quello che .
controproducente riportare gli
adolescenti verso la fanciullezza. vero
che non vogliamo che essi abbiano fretta di
crescere, ma la vostra casuale
conversazione con loro non un buon
motivo per farli ritornare pi giovani di
quanto sono.
Lo sport il denominatore comune di
molti ragazzi nellet delladolescenza.
Fate uso di tutta la vostra conoscenza in
questo campo. Non fate sentire ad un
ragazzo che egli non uomo se
interessato in altre cose. Siate rispettosi in
qualsiasi caso.
Cercate di sapere quali sono gli
argomenti a cui egli si interessa. Se vi parla
di fotografia e voi non ne sapete nulla,
chiedetegli di mostrarvi la sua macchina
fotografica o qualche fotografia che ha
58
fatto. Dimostratevi interessato nei suoi
stessi interessi.
Unite un po di umorismo e un po di
sarcasmo alla seriet. Gli adolescenti
rispondono positivamente a tale
atteggiamento poich non viene
considerato come un sermone.
Siate cauti nel predicare. Se veramente
volete incoraggiare un adolescente a fare
meglio, fatelo con il permesso di suo padre
e soprattutto fatelo soltanto alla presenza
di questultimo. Non mettetelo in difficolt
di fronte alla sua famiglia.
Cos ladolescenza
Ladolescenza, periodo di transizione tra
la fanciullezza e let adulta,
caratterizzata da importanti cambiamenti
ed emozioni.
Ladolescente alla ricerca di se stesso,
della sua identit e della sua realizzazione
per cui si stacca dalla famiglia assumendo
comportamenti ribelli, soprattutto nei
riguardi delle regole e dellautorit dei
genitori. Egli non li vede pi perfetti come
nella sua fanciullezza ma ne scopre i difetti
e la fragilit. Da qui la contestazione e la
ricerca di altri modelli al di fuori
dellambito familiare. il gruppo che a
questet diviene importantissimo, anche
pi della famiglia. In esso ladolescente si
confronta, attinge sicurezza e prova a se
stesso dessere capace di certe forme
dindipendenza.
Accade spesso che egli non si senta
compreso in famiglia. Non pi un bambino
e non vuole essere trattato come tale, si
sente grande e tollera male il controllo e
lautorit della famiglia anche se pronto
a ricorrere ad essa nei momenti difficili. I
maschi inoltre non gradiscono pi le
manifestazioni affettuose, se ne sentono
imbarazzati e per evitarle succede che si
comportino come estranei.
Gli adolescenti sentono il bisogno di
stare soli, di riflettere sui cambiamenti
fisici e psicologici che avvengono in loro e
che possono disorientarli. Hanno bisogno di
capire se stessi, di decidere come
comportarsi davanti ai cambiamenti della
loro vita. Hanno paura di non essere
normali, ingigantiscono ogni loro minimo
difetto al punto di isolarsi socialmente.
bene che davanti alle contestazioni
dei figli i genitori facciano un autoesame
critico e, se il caso, che modifichino i loro
metodi e interventi educativi.
molto importante che dimostrino
sempre fiducia nei figli affinch essi
possano averne in se stessi, che dimostrino
interesse alla loro vita ma senza essere
invadenti e mantengano sempre vivo il
dialogo.
A volte c in famiglia un clima di
incomprensione, discussione e ostilit
anche perch i figli non si rendono conto
che pure i genitori hanno i loro propri
problemi e le loro fragilit e che i loro (dei
figli) atteggiamenti negativi e malumori
possono stressarli (i genitori) rendendoli
incapaci di affrontare le situazioni nel
modo migliore e quasi costringendoli a
rifugiarsi in un autoritarismo esagerato che
altro non se non una forma di difesa.
Perci gli adolescenti, pur vivendo
anche angosciosamente le problematiche
della loro et, dovrebbero essere pi
comprensivi e gentili verso i loro genitori al
fine di creare nella casa unatmosfera
vivibile e distesa.
Non cercate di insegnare ad una
famiglia come stabilire un dialogo con gli
adolescenti, se non lavete prima stabilito
con gli adolescenti della vostra famiglia.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di condotte
da tenere. Il titolo della serie, infatti, Suggerimenti,
non Istruzioni. Per una corretta comprensione dei diversi
contenuti necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon insegnante
familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Nessuno disprezzi
la tua giovinezza.
I Timoteo 4:11
59
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare i giovani nel
programma di conseguimento
personale?
Voglio fare del programma di conseguimento
personale qualcosa di speciale per ogni giovane
che servo come insegnante familiare. In che modo
posso raggiungere questo obiettivo?
Lopuscolo di conseguimento
personale
(1)
, nel quale ogni giovane
registra i suo obiettivi per lanno
seguente al suo compleanno, diventa
la base per ottenere il suo certificato
di conseguimento personale.
Spetta a voi consegnare
annualmente questo opuscolo al
giovane, nella sua casa, dal
dodicesimo compleanno.
Quando?
Quando un giovane si avvicina al
suo dodicesimo compleanno, il vostro
dirigente del sacerdozio vi chieder
di consegnare lopuscolo di
conseguimento personale al giovane.
Tenete presente la data del
compleanno di ogni giovane delle
famiglie affidate al vostro
insegnamento familiare, onde poterla
ricordare al dirigente del sacerdozio.
importante che questi opuscoli
siano consegnati almeno due
settimane prima del compleanno.
Collaborate con il padre
Chiamate il padre e chiedetegli
quando potete recarvi a casa sua per
la consegna dellopuscolo a suo
figlio.
Aiuto dal consulente del
sacerdozio di Aaronne
Invitate il consulente attuale o
futuro del sacerdozio di Aaronne del
giovane ad accompagnarvi nella
visita per aiutarvi a spiegare il
programma.
La presentazione
Una preghiera dovrebbe
precedere la presentazione
dellopuscolo nella casa. Indi
potreste dire qualcosa come:
Giacomo, ho piena fiducia nelle
tue grandi possibilit di contribuire al
compimento dellopera del Signore.
Questo opuscolo ti aiuter a fissare
obiettivi che ti prepareranno a
realizzare il tuo destino. per me un
onore consegnartelo.
Il consulente del sacerdozio di
Aaronne del giovane potr allora
60
spiegare il funzionamento del
programma di conseguimento
personale.
Incoraggiate il padre a fissare
unora in cui egli e suo figlio possono
riunirsi per formulare un programma
relativamente completo prima
dellintervista con il vescovo (che
sar tenuta al compleanno del
giovane). Potete incoraggiare il
padre a rendersi edotto delle sue
responsabilit in questo campo.
(consegnategli una copia della
Guida per i Genitori e i dirigenti dei
giovani cod 36679 160)
Appoggio continuo
Dovreste incoraggiare
continuamente ogni giovane a fissare
i suoi obiettivi per lanno.
Complimentatevi per i successi di
coloro che ricevono il certificato di
conseguimento.
Ulteriore aiuto
Prima della vostra prima visita di
questo tipo nella casa, mettetevi in
contatto con un dirigente dei Giovani
Uomini perch vi aiuti a conoscere
profondamente lopuscolo ed il
programma di conseguimento
personale.
---------------
(1) uno per ogni ufficio del
sacerdozio:
Sacerdozio di Aaronne Diacono
cod. 36676 16
Sacerdozio di Aaronne Insegnante
cod. 36677 160
Sacerdozio di Aaronne Sacerdote
cod. 36678 160
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Ed ora, miei diletti fratelli, vi
ho detto queste cose per potervi
risvegliare al senso del vostro
dovere verso Dio, affinch possiate
camminare senza biasimo dinanzi a
lui, affinch possiate camminare
secondo il santo ordine di Dio,
secondo il quale siete stati accolti.
Alma 7:22
61
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare le giovani
donne delle famiglie affidate al mio
insegnamento familiare?
Come posso svolgere un grande servizio facendo
del programma di Progresso personale qualcosa di
speciale per ogni giovane donna che servo come
insegnante familiare. In che modo posso
conseguire questo obiettivo?
Posso dare il mio aiuto nei modi
seguenti:
1. imparando a conoscere bene ogni
giovane delle mie famiglie;
rendendomi edotto della sua et,
della data del suo compleanno,
dei suoi interessi, preferenze,
ecc.
2. studiando il programma di
Progresso personale, inclusi gli
obiettivi e le procedure
cronologiche.
Il libro del Progresso Personale,
nel quale ogni giovane donna dai
dodici ai diciotto anni registra i
propri obiettivi, la base per
ottenere il riconoscimento del
Progresso personale. Poco prima
della data del compleanno della
giovane, dal dodicesimo al
diciottesimo, sarete incaricato dal
vostro dirigente del sacerdozio di
consegnare il diario di conseguimento
personale alla ragazza.
Chi presenta il diario, e come
avviene la consegna?
Prima della data del compleanno,
linsegnante familiare dovrebbe
ricordare alla ragazza e ai suoi
genitori lappuntamento che essi
hanno con linsegnante della
giovane. Linsegnante consegner
alla ragazza il diario di
conseguimento personale per lanno
seguente e ne spiegher le
procedure.
Partecipazione dei genitori
Linsegnante familiare incoraggia i
genitori a tenere una riunione con la
ragazza (prima dellintervista di
compleanno con il vescovo) per
discutere i suoi obiettivi per lanno
seguente.
Dimostrate sempre il vostro
appoggio e interesse personali
Incoraggiate continuamente ogni
giovane a raggiungere gli obiettivi
che ha stabilito per quellanno.
Complimentatevi con quelle giovani
62
che ricevono il premio del
conseguimento personale o che
raggiungono obiettivi degni di nota in
altri campi.
(Nel corso della riunione del
consiglio del rione, la presidentessa
delle Giovani Donne riferisce sulla
posizione di ogni giovane donna nel
programma di conseguimento
personale, indicando se ella ha
ottenuto un premio di conseguimento
personale).
I diari di conseguimento
personale aiuteranno la giovane
a:
1. stabilire obiettivi.
2. esaltare la sua appartenenza alla
chiesa.
3. sviluppare la propria
testimonianza.
4. facilitare la comprensione
reciproca con i suoi genitori.
5. creare e conservare per il futuro
la storia di anni preziosi.
Lesperienza di una
Presidentessa delle Giovani
Donne
Giovani Donne! le persone pi
refrattarie alle forme di aiuto.
Vivono acutamente le problematiche
e le tensioni delladolescenza e nella
loro mancanza dequilibrio vanno da
picchi dentusiasmo ad abissi di
scoraggiamento, da effervescenti
logorree a mutismo insondabile, da
fasi di ribellione a mari di dolcezza.
Aggiungiamo a tutto ci una testolina
piena di sogni ed un cuore pronto a
fare le capriole per lattore, il
cantante, il calciatore, il ragazzo
della porta accanto, ecc ed avremo
un quadro approssimativo della
Giovane Donna, un materiale umano
quanto mai difficile da disciplinare.
Ne parlo come donna, madre ed ex
presidentessa delle Giovani Donne.
La Giovane Donna pu essere
sfuggente come unanguilla, ben pi
abile a destreggiarsi dei suoi
coetanei maschietti, pi furbetta, ma
anche pi matura, pi impegnata e
pi sensibile. , naturalmente, il
risultato dellambiente familiare in
cui vive. Ho conosciuto Giovani
Donne serene e ben fondate sui giusti
valori. Provenivano (provengono) da
famiglie serene, fondate sul Vangelo
e che, col loro modo di essere e di
vivere sono un faro di luce per i figli,
perci penso che aiutare le Giovani
Donne significhi anche passare
attraverso le loro famiglie
rafforzandole nella fede e nella
consapevolezza del loro compito.
Salvo eccezioni, i figli rispecchiano
lambiente familiare, per cui una
Giovane Donna che appartenga ad
una famiglia sana, affettuosa,
spirituale, probabilmente vivr le sue
emozioni adolescenziali senza grandi
crisi e ribellioni.
molto importante che la
Giovane Donna abbia con la mamma
un rapporto di grande fiducia,
confidenza, quasi complicit, in
modo da poter riversare in lei ogni
suo problema, interrogativo, dubbio,
sofferenza. Naturalmente la madre
che deve adoperarsi per instaurare
un simile rapporto con la figlia,
iniziando fin dalla tenera infanzia e
senza aspettare ladolescenza
quando potrebbe essere tropo tardi.
Per cui gli Insegnanti Familiari
faranno bene a sensibilizzare in tal
senso le giovani mamme. Loredana
5
,
ad esempio, ha sempre avuto in sua
madre la sua migliore amica ed
ancora oggi che ha trentaquattro
anni coltiva questo rapporto di
grande fiducia, confidenza e
tenerezza.
Che altro possono fare gli
Insegnanti Familiari? Diventare amici
della Giovane Donna, informarsi
gentilmente dei suoi interessi,
preferenze in fatto di scuola, sport,
spettacoli, mostrarsi partecipi e
pronti a capire e ad apprezzare
lapprezzabile. Solo dopo essere
riusciti ad essere ben accetti
potranno addentrarsi con lei in
argomenti pi strettamente
spirituali. Un buon metodo potrebbe
5
Il nome fittizio per preservare lanonimato.
63
essere quello di chiedere la sua
opinione, facendola sentire libera di
esprimersi ed apprezzata e dando
con tatto ed affetto gli eventuali
suggerimenti per aiutarla a meglio
orientarsi. Controproducente,
soprattutto con le Giovani Donne,
assumere il tono dellinvestigatore e
del professore. Tenere presente che
lei pu essere pi propensa ad
ascoltare una voce amica anzich
quella dei genitori che, a causa delle
solite raccomandazioni, possono
apparirle noiosi. anche opportuno
che sia lInsegnante Familiare
giovane a rivolgersi a lei, in quanto
let e gli interessi possono favorire
una maggiore apertura ed amicizia.
Se poi dovessero farsi insieme
qualche bella risata... benissimo!
Una risata pu aprire delle porte
dando lavvio ad una migliore
predisposizione della Giovane Donna
verso insegnamenti e consigli.
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Esorta i giovani ad essere
assennati dando te stesso in ogni
cosa come esempio di opere
buone.
Tito 2:6-7
64
Sez. 5: Aiutare le famiglie
e gli individui con
necessit particolari
65
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare le persone
anziane?
Mi sento a mio agio quando visito le famiglie che
mi sono state affidate. Ma quando devo visitare
un membro anziano non so bene come devo
comportarmi.
Gli anziani: chi sono?
Nelle grandi civilt dellantica
Grecia e di Roma la persona anziana
era una figura importante ed onorata
da tutti. A lei si ricorreva per
illuminanti consigli fondati
sullesperienza e la saggezza.
Lungo il cammino dei secoli molte
cose sono state sacrificate sullaltare
del progresso e fra queste il rapporto
con gli anziani. Caratteri dordine
pratico sono intervenuti a renderlo
spesso problematico, ma essi non
giustificano la troppo frequente
assenza di caratteri dordine morale
e umano.
Gli anziani sono le nostre radici e
la nostra storia. Sono coloro che
hanno conosciuto la nostra infanzia e
con i quali possiamo ancora sentirci
un po bambini. Con la loro
scomparsa si dissolve per sempre una
parte della nostra vita ed una fonte
di preziose rimembranze. Teniamoli
cari!
Ritagliamo per loro degli spazi
nellaffanno delle nostre giornate,
attingiamo alla loro saggezza e alla
dolcezza dei ricordi! Hanno dato
tanto nella stagione della loro
vitalit, giusto che ricevano tanto
in quella del loro declino. In gran
parte dobbiamo a loro ci che siamo.
Gli anziani hanno bisogno di
Hanno bisogno di esprimersi, di
raccontare, di trasmettere il
patrimonio di una vita. Prestiamo
loro un ascolto attento e benevolo e
saremo noi a ricevere.
Hanno bisogno di essere stimati,
di vedere riconosciute ed apprezzate
le loro capacit ed il loro bene
compiuto.
Hanno bisogno di sentirsi amati,
parte importante del nucleo
familiare e non un disturbo. Spesso i
giovani non hanno il dovuto rispetto
per loro. Ci dipende, purtroppo,
dagli esempi negativi che ricevono.
Che cosa possiamo fare per loro?
Tutto quanto pu rendere bella la
loro et.
Fino a che vivono da soli nella loro
casa fra tutto ci che loro sacro,
sia che vivano in ridotti spazi in casa
di figli e nipoti, oppure
nellambiente anonimo di una casa di
riposo, ci che veramente conta
che vengano trattati con rispetto,
considerazione, premure affet-
tuose.
Se limitati nella loro
autosufficienza, hanno bisogno di
essere aiutati nella cura di se stessi.
Ci deve avvenire nel pi grande
66
rispetto tenendo presente la loro
dignit di persone. Non vengano mai
trattati come persone incapaci
dintendere e di volere.
Se vivono soli hanno bisogno di
compagnia. Andando a trovarli,
parenti ed amici porteranno loro un
raggio di sole. E gli insegnanti
familiari possono fare lo stesso!
Aiutarli significa anche addentrasi
in loro necessit pratiche come
accompagnarli a fare una
passeggiata, a ritirare la pensione, a
fare la spesa, a sbrigare pratiche
negli uffici, a dare una mano nei
lavori domestici. Offritevi, con un
ampio e sincero sorriso, di assolvere
questi compiti.
Oltre a visitarli voi stessi,
coinvolgete le altre organizzazioni
della Chiesa nel prendersi cura di
loro.
Una volta tre Giovani Donne,
munite di stracci e detersivi,
invasero allegramente lapparta-
mento di una sorella anziana e sola e
lo fecero brillare di pulizia in ogni
angolo pi riposto. Ne uscirono
stanche, con le mani arrossate e
qualche unghia spezzata ma con il
cuore traboccante di gioia perch il
servizio d pi gioia e chi lo dona che
a chi lo riceve. Non occorre essere
donne per lavare i piatti, i vetri o i
pavimenti. Forse in seguito
ricorderete, con grande nostalgia ed
entusiasmo, quando vi recavate a
fare linsegnamento familiare armati
di secchio e spazzolone.
Il cuore ci suggerisce innumerevoli
atti di gentilezza e le premure
affettuose che possono alleviare la
solitudine e il declinare della vitalit
fisica dei nostri anziani. Sono stanchi
e la loro esistenza limitata nel
senso attivo, ma sono ricchi
interiormente. Hanno accumulato
tesori di conoscenza, saggezza e
serenit nel corso della vita. Sono
felici di trasmetterli a chi sta loro
vicino, simili ad autentiche guide
spirituali.
In questo rapporto, in questo
dono di s alle persone anziane, in
questo dovuto rispetto per i loro
diritti e la loro personalit, si vive il
principio evangelico dellamore. E si
sa che lamore richiama amore.
Lo spirito di Elia innanzitutto
questo: rivolgere il cuore dei padri ai
figli e il cuore dei figli ai padri a
cominciare da quelli che sono ancora
qui su questa terra!
Non cercate di occuparvi di una
persona anziana affidatavi come
insegnante familiare, se non vi
state sinceramente occupando degli
anziani della vostra famiglia. Prima
visitate i vostri anziani genitori, i
nonni, i vecchi zii, poi sarete in
grado di essere efficaci insegnanti
familiari di un membro anziano.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
I capelli bianchi sono una
corona donore; la si trova
nella via della giustizia.
Proverbi 16:31
67
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare le donne
vedove, separate, divorziate?
Mi stata affidata una sorella che non ha pi il
marito vicino a lei. Vorrei esserle davvero di
aiuto!
Nella ballata Il vecchio marinaio il
poeta inglese Coleridge racconta di un
marinaio che avendo ucciso senza alcun
motivo un albatros, grande uccello
oceanico, condannato a portarlo
appeso al collo in modo da averlo
sempre davanti agli occhi.
Cos succede a molte persone. Si
appendono al collo il loro passato con
tutti i ricordi sempre presenti dei
problemi e delle sofferenze patite e non
riescono a guardare davanti a s dove
c un cielo ancora azzurro con tante
prospettive di nuove realizzazioni, di
opportunit di vita ancora serena ed
appagante.
Sorelle vedove
Che dire allora alle sorelle che
piangono la perdita del caro compagno
scomparso? Di imparare a volgere al
positivo i loro pensieri e quindi anzich
continuare a piangere per averlo
perduto, ringraziare il Signore per il
privilegio di averlo avuto. Il dolore per
la perdita della persona amata non deve
far rinchiudere la persona in un guscio e
farle dimenticare che intorno c
unumanit che richiede e che vuol dare
attenzione, aiuto, amicizia
Non esiste modo migliore, per
alleviare il proprio dolore, che occuparsi
di quello degli altri, prendersi cura di
chi ha bisogno daiuto e daffetto.
Superati i primi tempi nei quali
necessario imparare ad accettare la
perdita, bene tornare, sia pur
lentamente, alla vita, riprendere i
propri compiti ed interessi oppure
crearne di nuovi, guardarsi intorno per
scoprire che lesistenza ha ancora tanto
da dare e che ci sono doveri da
compiere. Sopra ogni altra cosa
necessario accettare la volont del
Signore con i suoi imperscrutabili disegni
(ma questo avremmo dovuto impararlo
molto tempo prima ).
Lesercizio della fede pi che mai
necessario e benefico nei momenti
dolorosi perch sostiene e pone gli
eventi in una prospettive divina. La vita
un dono prezioso di Dio, non va
consumata nei rimpianti con il passato
appeso al collo, ma vissuta attivamente,
continuando a crescere e a fare il bene,
ad apprezzare tutto quanto ha in s di
meraviglioso.
Ci non esclude che nel cuore
rimanga un vuoto probabilmente
incolmabile e che lassenza dellabituale
condivisione, nelle piccole e grandi cose
con il compagno della propria vita, pesi
lungo le giornate. Ma gli sforzi compiuti
per uscire dallabisso del dolore e
continuare a vivere, a dare e ad amare
richiameranno le benedizioni del cielo e
con esse la pace.
Sorelle separate o divorziate
Che dire invece alle sorelle separate
o divorziate? questa una situazione
molto diversa dalla precedente anche se
ha lo stesso comune denominatore della
solitudine. una condizione persino
peggiore della vedovanza. Infatti,
quasi sempre caratterizzata da accuse,
rancori, rivalse e pretese eccessive.
Raramente un matrimonio fallisce per
causa di un solo coniuge ed
68
profondamente triste constatare
unassoluta mancanza di umilt ed
anche di sincerit che impedisce di
riconoscere le proprie responsabilit,
ponendo i coniugi luno contro laltro.
Le sorelle separate o divorziate
hanno scelto un giorno di seguire il
Cristo e i Suoi insegnamenti, compresi il
perdono e la bont, in ogni momento
della loro vita. Non continuino quindi a
coltivare sentimenti negativi, non
gettino il discredito sul loro coniuge,
usino con gli altri una dignitosa
riservatezza sui particolari della loro
vita coniugale e, se hanno figli, non li
allevino nella disistima e nel disamore
del padre, ma ne salvino limmagine.
Vegliate affinch resistano alla
tentazione di usare i figli come
strumenti delle loro rivalse!
Queste sorelle rimaste sole esercitino
la loro fede nellamore del Padre
Celeste, si rifugino in Lui sapendo che
Egli pu aiutarle nel loro desiderio di
ricostruire unesistenza buona e serena.
Per amore dei figli, intrattengano
rapporti civili, rispettosi e possibilmente
amichevoli con il loro padre, anche
trascorrendo riuniti i momenti
importanti della vita dei figli.
Aiutatele a capire che se una parte
della loro vita si conclusa in modo
contrario ai loro sogni e alle loro
aspettative, ha pur lasciato anche cose
buone: unesperienza ed una maturit
che saranno preziose soprattutto
nelleventualit di un nuovo matrimonio
e la grande benedizione di aver avuto
dei figli.
Esortatele a riprendere il cammino
con un bagaglio in pi e di guardare
avanti fiduciosamente, di non diventare
persone aspre e tristi ma di ritrovare la
gioia di vivere, la voglia di fare, di dare
e di assaporare le meraviglie della vita.
Avvertenze
Prestate attenzione alle specifiche
situazioni. Essere vedova a trentanni
non la stessa cosa che a ottanta.
Perdere il marito avendo tre figli piccoli
diverso che avere i figli grandi o non
averne mai avuti.
Anche loro hanno bisogno di sentirsi
integrati e di ricevere affetto e
attenzione. Ma la necessit di sentirsi
accolti e integrati non coinvolge solo
razze o lingue diverse. Anche una sorella
che dalla Sicilia si trasferisce in una
citt veneta (e viceversa) pu sentirsi
forestiera. Non dimentichiamoci n di
questi n di quelli.
Anche la condizione economica,
lambiente sociale, la presenza o
lassenza di sostegno da parte dei
familiari richiederanno un diverso
intervento da parte vostra, sia dal punto
di vista morale che pratico.
Infine, guardatevi attorno, ci sono
anche uomini che hanno perso la moglie
o che sono separati o divorziati. Qui
abbiamo parlato delle donne perch,
anche nel ventunesimo secolo, sono
loro, spesso (ma non sempre), la parte
pi debole. Non dimenticatevi di loro.
Anche i vedovi, i separati e i divorziati
hanno bisogno del vostro aiuto e del
vostro amore.
Non cercate di insegnare qualcosa
ad una famiglia, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate di
insegnare alla vostra famiglia, se non
lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una corretta
comprensione dei diversi contenuti necessario riferirsi
al primo Suggerimento della serie, dal titolo Come
posso essere un buon insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
La religione pura e
immacolata dinanzi a Dio e Padre
questa: visitare gli orfani e le
vedove nelle loro afflizioni.
Giacomo 1: 27
69
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso prendermi cura di
coloro che vengono da altri Paesi?
Mi stata affidata una famiglia che viene da un
paese straniero e che parla poco litaliano. Li vedo
spaesati, ma anchio lo sono nei loro confronti.
Come posso superare lostacolo della lingua e della
differente cultura?
Siamo tutti uguali
Sono un figlio di Dio non soltanto
uno dei pi famosi inni della Chiesa,
soprattutto laffermazione che tutti gli
uomini e le donne, ovunque vivano,
possono fare. Il Vangelo ci insegna che
siamo figli letterali di Dio, generati
spiritualmente nella vita pre-terrena.
Basta questo principio per rendere
assurda qualunque forma di razzismo.
A tale proposito il pres. Hinckley si
cos espresso: Vi ricordo che nessun
uomo che proferisca commenti sprezzanti
riguardo a persone di una razza diversa
pu considerarsi un vero discepolo di
Cristo. E neppure pu considerarsi in
armonia con gli insegnamenti della Chiesa
di Cristo. Come pu un uomo che detiene
il Sacerdozio di Melchisedec, presumere
con arroganza di essere qualificato ad
avere il Sacerdozio mentre un altro
uomo, che vive rettamente, ma che ha la
pelle di un altro colore, non sia idoneo?
Tutti noi dobbiamo riconoscere che
ciascuno un figlio, o una figlia, del
nostro Padre celeste che ama tutti i Suoi
figli.
Fratelli, nel sacerdozio di questa
Chiesa non v spazio per le
discriminazioni razziali. Se qualcuno, fra
coloro che mi stanno ascoltando, ha
labitudine di discriminare, che vada
dinanzi al Signore per richiedere il
perdono e non sia pi coinvolto in tale
pratica. (da Il bisogno di maggiore
gentilezza, Liahona maggio 2006, pag.
58)
Quindi, dal punto di vista spirituale,
non esiste alcuna differenza tra una razza
e laltra, non pi di quanta ne esista tra
due persone i cui occhi siano di diverso
colore o i cui capelli siano lisci o anzich
ricci.
Siamo tutti diversi
Non dobbiamo, tuttavia, cadere
nellaltro diffuso errore del mondo di
estendere questa uguaglianza a tutti gli
aspetti della vita di una persona. Non
siamo uguali nemmeno tra membri
della stessa famiglia, men che meno lo
siamo quando proveniamo da culture
diverse (spesso profondamente diverse).
Questo semplicemente perch diverso il
contesto storico, geografico, politico,
ambientale, economico, sociale e
culturale in cui ogni ceppo etnico si
sviluppa e percorre il suo cammino.
Ognuno ha i suoi ritmi, determinati anche
dalle condizioni ambientali, tempi e
connotazioni particolari, nonch un
patrimonio di tradizioni, usi, attitudini
ancestrali che ne scolpiscono la
fisionomia e lo rendono unico e, proprio
per questo, non superiore o
inferiore, bens ricco di suggestioni.
Realt questa sottolineata dal pres.
Hinckley con queste parole: Durante il
70
mio incarico, quale membro della Prima
Presidenza, ho riconosciuto e parlato
molte volte riguardo alle diversit che
esistono nella nostra societ. Tutto ha a
che vedere con noi, e dobbiamo sforzarci
di andare incontro a quelle diversit.
(da Il bisogno di maggiore gentilezza,
pres. Hinckley, Liahona maggio 2006,
pag. 58)
Cosa fare concretamente
Una volta che ci siamo assicurati di
vedere coloro che provengono da altre
nazioni nostri fratelli in senso letterali e a
riconoscere le loro diversit, ci verr
facile e naturale aiutarli nelle loro
necessit.
Aiutarli ad apprendere la lingua
italiana segnalando loro corsi appositi
tenuti da enti pubblici o allinterno
della nostra unit.
Aiutarli nello svolgimento delle
pratiche burocratiche, spesso per loro
particolarmente problematiche sia
per le difficolt linguistiche
(aggravate dal burocratese) sia per
la non conoscenza del nostro sistema
amministrativo.
Segnalare loro opportunit di lavoro,
alloggio e di partecipazione a corsi di
formazione.
Invitarli a casa nostra (a pranzo o in
altri momenti) avendo cura di
invitare anche altri membri (o amici)
italiani in modo da allargare la loro
cerchia di conoscenze locali.
Quando si in chiesa, coinvolgerli
nelle nostre conversazioni con altri
membri invitandoli a unirsi a noi
presentandoli loro, chiedendo la loro
opinione, ponendo specifiche
domande e cos via.
Dare loro modo di parlare del loro
Paese di origine, delle loro tradizioni,
dei loro costumi, mostrando
apprezzamento per il loro retaggio.
Aiutarli a comprendere la cultura e la
mentalit del nostro Paese, in modo
da favorire la loro piena integrazione.
Chiedere loro di esprimere i loro
sentimenti, le loro difficolt e le loro
esigenze nei confronti della comunit
del rione/ramo.
Avvertenze
A volte possiamo dedicare particolare
attenzione ad un fratello di colore o a
una sorella con gli occhi a mandorla
mentre magari prestiamo poca o alcuna
attenzione a chi viene da una paese a noi
pi vicino geograficamente (come la
Francia o lInghilterra) o culturalmente
(come gli Stati Uniti).
Stiamo anche attenti a non eccedere
con la protezione. Un atteggiamento di
cura che non solo accettato ma
desiderato da un fratello che appena
giunto in Italia dal Malawi e che non
conosce una parola di italiano, potrebbe
essere molto meno gradito da colui che
giunto dallo stesso Paese ventanni fa,
che parla correttamente italiano, che ha
un buon lavoro e i cui figli stanno
frequentando con profitto le scuole
superiori o luniversit. Essi non sono pi
n forestieri n avventizi.
Non cercate di insegnare qualcosa ad
una famiglia, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate di
insegnare alla vostra famiglia, se non
lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una corretta
comprensione dei diversi contenuti necessario riferirsi
al primo Suggerimento della serie, dal titolo Come posso
essere un buon insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Quando qualche forestiero
soggiorner con voi nel vostro paese,
non gli farete torto. Il forestiero che
soggiorna fra voi, lo tratterete come
colui ch nato fra voi; tu lamerai
come te stesso
Levitico 19: 33-34
71
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare coloro che
sono affetti
da menomazioni?
Mi sento in imbarazzo quando porto
linsegnamento familiare a una famiglia nella
quale c un disabile
Chi sono i disabili?
Forse utile chiedersi chi sono le
persone disabili per non correre il
rischio di definire tale chi non lo o di
non considerare disabili quelle persone
(ce ne sono a milioni) affette da una
certa condizione di salute che, vissuta
in un ambiente sfavorevole, diventa
disabilit.
Generalmente si considerano
disabili, cio non abili, coloro che
hanno delle minorazioni dovute a
incidenti, malattie, vecchiaia: i ciechi,
i sordi, i paraplegici, gli afasici, i
mutilati, ecc Questa considerazione
porta la societ a vederli
impossibilitati a confrontarsi e a
competere con i cosiddetti
normodotati nei vari campi quotidiani
come la scuola, il lavoro, il
divertimento, gli hobbies, le relazioni
sociali, laffettivit. Tale
considerazione non ha fatto altro che
respingerli ai margini della societ,
facendone degli assistiti sia dalle
persone sane che dallo Stato e dalle
Pubbliche Amministrazioni.
Fortunatamente oggi, grazie a
soluzioni tecnologiche che compensano
certe mancanze e grazie alla volont
di uscire dal ghetto, lemarginazione
sempre pi messa in discussione e
con essa il significato di disabilit.
Che possiamo fare per chi
affetto da qualche menomazione?
Prima di tutto dobbiamo
convincere noi stessi, i cosiddetti
normali, che ci troviamo davanti a
persone non diverse dalle altre
quanto alle componenti della loro
personalit e che un nostro
atteggiamento pietistico o eccessi-
vamente assistenziale potrebbe
risultare dannoso a livello della loro
dignit.
Ogni menomato possiede delle
facolt che lo accomunano ai
normodotati e che vanno valorizzate ai
fini dellintegrazione familiare e
sociale, dellinserimento nel mondo
del lavoro e in quello degli affetti.
Perch vivere nella commiserazione
per ci che manca anzich nella
costruttiva consapevolezza di ci che
si ha e che consente di essere
attivamente partecipi di tante
opportunit di vita?
Oggi c comunque una
ridefinizione della disabilit in quanto
non viene pi considerata fine a se
stessa, ma messa in relazione al
contesto ambientale. C disabilit
quando tale rapporto sfavorevole.
Ci che conta la qualit della vita e
quindi limportanza di tutto quanto
pu migliorarla, affinch la persona
disabile possa contare su unesistenza
produttiva e serena. Altra
considerazione: ricordiamo che la
disabilit non il problema di pochi in
seno alla societ, ma una condizione
72
nella quale ognuno pu venire a
trovarsi nel corso della sua vita.
Ogni disabilit pu venire
compensata oggi da tecnologie in
grado di utilizzare le varie funzionalit
esistenti in chi carente di qualcosa,
ma soprattutto importante saper
creare nuovi diversi contesti di studio,
lavoro, gioco e smetterla di guardare
alla disabilit con locchio pessimistico
di chi non riesce a vedere tutte le
opportunit di partecipazione e di
inclusione sociale che sono alla portata
di ogni disabile. Egli non deve vivere
forzatamente racchiuso, ripiegato in
s, nella sua minorazione, ma nel
mondo di tutti, insieme agli altri, nella
consapevolezza della sua situazione
ma anche del suo potenziale, delle sue
capacit ed abilit.
Molte volte i medici rappresentano
un ostacolo a tale consapevolezza
perch a causa della loro professione
sono portati a mettere in maggiore
evidenza ci che il disabile non pu
fare e non pu essere; cos gli psicologi
che sentono la necessit di applicargli
una psicologia diversa; cos tutti coloro
che non credono in una loro
partecipazione attiva, serena,
sorridente e gli imprimono addosso il
marchio del povero disgraziato. Sono
invece persone che apprendono e
lavorano come le altre, sia pure
tramite vie diverse e con laiuto di
qualche sussidio particolare. Se gi
non lo sono, devono venire informati
degli strumenti tecnologici che
possono compensare e sostenere le
loro carenze. Tali strumenti non hanno
libero mercato, ma vengono ottenuti
tramite il Servizio Sanitario Nazionale
che se ne assume gli oneri, in base
naturalmente ad una certificazione sul
grado e il tipo di invalidit.
Per concludere: la persona disabile,
grazie alla sua intelligenza e alla sua
volont, nonch alla fruizione di mezzi
strumentali appropriati, pu innalzare
la sua qualit della vita, pu
partecipare con soddisfazione ed
anche successo al mondo della scuola,
del lavoro, delle relazioni sociali, degli
affetti. Egli prima di tutto una
persona, poi un disabile. Una persona
con le sue potenzialit da sviluppare e
da mettere in gioco. Ognuno di noi pu
venire colpito da una menomazione. La
nostra fede ci aiuti ad accettarla e a
viverla costruttivamente, serena-
mente, nella consapevolezza che essa
limitata a questa breve prova
terrena dalla quale ci leveremo nel
pieno felice possesso di ogni nostra
facolt e per sempre. Le vie del
Signore non sono le nostre vie, i Suoi
pensieri non sono i nostri pensieri (vedi
Isaia 55:8). Non possiamo presumere di
comprenderli, ma soltanto avere tanta
fede da accettarli anche quando Egli ci
passa al torchio della sofferenza. Nella
fede, nella fedelt e nellazione si
sviluppano le risorse spirituali
necessarie a vivere al meglio la propria
condizione sulla terra, qualsiasi
condizione.
Non cercate di insegnare qualcosa
ad una famiglia, se non lavete prima
insegnato alla vostra. Non cercate di
insegnare alla vostra famiglia, se non
lavete prima imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una corretta
comprensione dei diversi contenuti necessario
riferirsi al primo Suggerimento della serie, dal titolo
Come posso essere un buon insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
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2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
Voi non potete vedere
con i vostri occhi naturali, in
questo momento, i disegni
del vostro Dio e la gloria
che seguir dopo molta
tribolazione.
DeA 58:3
73
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso aiutare i familiari di
coloro che sono affetti da
menomazioni?
Mi rendo conto che, qualunque argomento io
affronti, la loro preoccupazione per il loro
familiare disabile sempre presente
La famiglia, nei suoi rapporti con
la persona disabile, pu essere un
freno, un vero ostacolo ad un
processo di crescita e di autonomia.
Purtroppo questo accade nella
maggioranza delle famiglie.
Quando il disabile un bambino
La contraddizione tra limmagine
del figlio bello e sano, accarezzata
durante la gravidanza, ed una realt
tanto diversa, lacerante.
Nel calvario condotto tra
ambulatori, cliniche, psicologi alla
ricerca disperata di qualcosa che
aiuti a costruire per quel figlio una
normalit impossibile, difficilmente i
genitori troveranno uno specialista
che li aiuti a vivere positivamente la
menomazione del loro bambino.
Si trovano cos nella frustrante
realt di non essere capaci di creare
per lui un futuro di serenit e di
gratificazioni e piombano invece
nellangoscia, nella paura e nei sensi
di colpa, sentimenti che possono
portare ad incomprensioni e
disaccordi tra di loro.
Si sviluppa piuttosto, con molta
facilit, un senso di iperprotezione,
soprattutto materno, e a volte
lostinazione a non voler riconoscere
una realt sgradita, senza sapere che
tale comportamento irrazionale
impedisce la crescita e la
valorizzazione delleffettivo poten-
ziale del figlio.
Generalmente i bambini disabili
sono poco stimolati dalle famiglie a
scoprire in s le capacit di cui
dispongono e che possono essere
sviluppate tramite adatti mezzi
strumentali; inoltre nelle scuole
dinfanzia mancano le strutture che
favoriscono la crescita e la
partecipazione sociale, fattori che
possono portare allautonomia
dalliperprotezione materna.
Quando il disabile un adulto
Quando un handicap sopravviene
nellet adulta, lequilibrio familiare
viene sconvolto. Un figlio che viene
colpito da una menomazione ad una
certa et provoca una situazione di
grande disagio. Da persona
autonoma, con le sue scelte e le sue
relazioni sociali, improvvisamente si
trova a dover dipendere dai genitori
come quando era un bambino
piccolo. In questi casi la famiglia
deve assolutamente evitare di
assumere comportamenti e modi
affettivi validi soltanto nei confronti
di un bambino, tanto pi che
limprovvisa disabilit rimette in
auge la dipendenza madre-figlio.
74
Se il coniuge a divenire disabile
ci che da evitare che il rapporto
si riduca al tipo assistenziale-
infermieristico. molto importante
che la persona divenuta disabile
continui a considerarsi psicologi-
camente autonoma allinterno dei
suoi limiti e si senta utile allaltro.
Il coniuge sano, anzich
rassegnarsi allidea di una situazione
senza possibilit, si impegni con lui
ad una ricerca di tutte le sue
potenzialit al fine di ricreare una
sua partecipazione attiva nel
contesto sociale.
Un giusto atteggiamento
I familiari di una persona disabile
non devono essere i guardiani del suo
isolamento, ma coloro che la
aiutano a superare tutto quanto
superabile nella sua condizione, che
non la costringono ad una totale
umiliante dipendenza oppure che la
obbligano ad essere quella che non .
Spesso manca alle famiglie una
preparazione a livello psicologico e
pratico per rapportarsi nel modo pi
corretto e producente al familiare
disabile. Non leccessiva
protezione, non leccessiva
assistenza e tanto meno un
trattamento infantile o lisolamento
che possono aiutarlo sulla via della
stima di se stessi e dellutilizzazione
delle sue capacit.
Possono essere utili alla famiglia
le pubblicazioni specifiche, i contatti
con altre famiglie nella stessa
situazione che abbiano saputo
instaurare il giusto clima, sono
efficaci il buon senso e un amore
intelligente.
E pi che mai pu aiutarle
laccettazione serena della volont di
Dio e lo sviluppo di una prospettiva
eterna, resa possibile solo da una
viva, costante e quotidiana
spiritualit. Non sappiamo perch
Egli ci mandi delle prove tanto spesso
dolorose, sappiamo per e
sperimentiamo che non ci lascia in
bala degli eventi se confidiamo in
Lui, ma ci fornisce la forza, il
coraggio, i mezzi per viverli
positivamente.
Non cercate di insegnare
qualcosa ad una famiglia, se non
lavete prima insegnato alla vostra.
Non cercate di insegnare alla vostra
famiglia, se non lavete prima
imparato voi.
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere
considerato una formale prescrizione di regole e di
condotte da tenere. Il titolo della serie, infatti,
Suggerimenti, non Istruzioni. Per una
corretta comprensione dei diversi contenuti
necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon
insegnante familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari
E il Re, rispondendo, dir loro:
In verit vi dico che in quanto
lavete fatto ad uno di questi
miei minimi fratelli, lavete fatto
a me.
Matteo 25:40
75
SUGGERIMENTI PER GLI INSEGNANTI FAMILIARI DEL SACERDOZIO
Come posso riconoscere coloro che
hanno tendenze al suicidio ?
Le Scritture e le rivelazioni moderne insegnano che il
suicidio un errore. Purtroppo ogni anno vi sono dei
membri della Chiesa che si tolgono la vita. Come posso
riconoscere coloro che hanno queste tendenze prima
che succeda lirreparabile?
Riconoscimento del suicida potenziale
Non esistono indicazioni o criteri precisi
per riconoscere ogni suicida potenziale.
Seguono alcune indicazioni e segnali di
pericolo pi comuni. Quando una persona
stata riconosciuta come suicida a rischio, sia
grave che lieve, importante farle sapere
che avete udito la sua invocazione di aiuto e
siete disposti e capaci di aiutarla.
Avvertimenti verbali
La maggior parte delle persone che
commettono suicidio hanno dato
avvertimenti verbali facendo commenti
come: La gente starebbe meglio senza di
me, Non voglio essere un fardello per
nessuno, Voglio farla finita, oppure: Non
ce la faccio pi.
Sesso
La comunicazione di intenti suicidi da
parte di uomini di qualsiasi et deve destare
pi preoccupazione di simili intenzioni
espresse da donne.
Perdita della speranza e senso di colpa
La perdita della speranza o un forte senso
di colpa o la necessit di essere puniti spesso
precedono una crisi suicida.
Insoliti turbamenti emotivi
Una persona che pensa seriamente al
suicidio attraversa una crisi durante la quale
non tiene un comportamento normale. Questa
crisi spesso accompagnata da insonnia,
mancanza di appetito e perdita di peso.
Perdita recente
I periodi particolarmente difficili sono
quelli che vanno da tre a sei mesi dopo la
morte di una persona cara, il divorzio o altra
grave perdita subita da una persona. Molti
suicidi avvengono durante un periodo di
apparente recupero, dopo una perdita,
quando la persona ha superato lo shock
iniziale e ha sufficiente energia e controllo
emotivo da mettere in atto i suoi propositi
suicidi.
La perdita del lavoro, delle entrate o dei
mezzi economici e la conseguente perdita
della stima di s possono essere anch'essi
importanti fattori che portano al suicidio.
Rapporti
Se il coniuge, i genitori, i parenti e gli
amici si preoccupano e sono disposti ad
ascoltare e ad aiutare, e se la famiglia
particolarmente unita, le probabilit di
prevenire la tendenza al suicidio sono
maggiori. AI contrario se i rapporti con gli
altri sono difficili, se prevalgono la mancanza
di fiducia e il sospetto e se nessuno
interviene adeguatamente, il rischio
aumenta.
Sistema di vita
La persona che ha gi tentato di
suicidarsi, sia sul serio che per richiamare su
di s l'attenzione altrui, deve essere
considerata un suicida ad alto rischio.
Preparativi per la morte
l preparativi per la propria morte o
assenza compiuti mediante atti come fare
testamento, verificare le polizze di
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assicurazione, mettere in ordine le proprie
cose e attivit simili, devono essere
considerati segnali di pericolo quando sono
accompagnati da altri sintomi o indicazioni.
Se tali preparativi sono seguiti da un marcato
cambiamento di comportamento, per esempio
un esagerato atteggiamento di benessere, ci
pu essere segno che la persona ha preso la
decisione di togliersi la vita.
Piani definiti per il suicidio
La persona che parla apertamente di
suicidarsi, ha scelto un metodo di suicidio
(arma da fuoco, barbiturici, veleno, ecc.) e
ha fatto dei piani specifici, come ad esempio
quando e dove si uccider, deve essere
considerata un suicida a grave rischio.
Occupazioni e gruppi
l dentisti e i medici con certe
specializzazioni si tolgono la vita in una
proporzione sei o sette volte maggiore
rispetto alla popolazione in generale. Per gli
avvocati la proporzione di cinque a uno.
Ci che questi tre gruppi hanno in comune
che, in fin dei conti, non hanno delle persone
alle quali rivolgersi nei momenti di tensione,
poich sono proprio loro quelli a cui si
rivolgono le persone in difficolt.
Cosa possiamo fare?
Concentratevi sui problemi reali e sui
modi in cui si pu ridurre immediatamente la
pressione.
Prendete sul serio ogni minaccia,
dichiarazione o atto che riveli propositi
suicidi. Il suicidio non uno scherzo. Non
abbiate paura di chiedere all'interessato se
pensa veramente di suicidarsi. Parlare di un
possibile suicidio non far nascere l'idea del
suicidio nella sua mente. Piuttosto lo
sollever la consapevolezza di essere preso
sul serio, di essere capito meglio di quanto
pensava.
Non ignorate una minaccia di suicidio e
non sottovalutate la sua importanza. Non
dite mai: Smettila. Non ti ucciderai mai.
Non parli sul serio. Non sei il tipo. Questo
genere di osservazioni pu essere una sfida
per una persona con tendenze suicide. Tale
persona ha bisogno di ricevere delle
attenzioni, non di essere sottovalutata.
Chiunque abbastanza disperato pu essere
il tipo portato al suicidio.
Non cercate di impressionare o di sfidare
la persona che minaccia di suicidarsi dicendo
: Vai avanti, fallo pure. A volte pu essere
difficile trattenersi dal fare un'osservazione
impaziente come questa, specie se la
persona continua a ripetere le sue minacce
di suicidio o se il suo comportamento mette
alla prova i nostri nervi. Ma ci un'incauta
istigazione al suicidio.
Non cercate di analizzare il
comportamento di una persona e di proporle
un'interpretazione pi o meno logica delle
sue azioni e sentimenti durante i momenti di
crisi. Questo intervento dovr essere fatto in
seguito, e da un professionista.
Non cercate di discutere con la persona se
deve vivere, o se meglio che muoia. Non
potete vincere! L'unica soluzione possibile
che la persona deve vivere.
Non presumete che il tempo curi le ferite
e che tutto si sistemer. Pu certamente
accadere, ma non possiamo contarci.
Mostratevi disposti ad ascoltare. Forse
avete gi sentito la sua storia altre volte in
passato, ma ascoltatela di nuovo.
Interessatevi sinceramente, siate forti,
equilibrati e fermi. Promettete alla persona
che tutto il possibile sar fatto per tenerla in
vita, poich questo quello di cui ella ha pi
bisogno.
Chiedete l'aiuto di un professionista il pi
presto possibile.
Quando si stabilita una comunicazione
con il suicida potenziale e il rischio di un
immediato tentativo di suicidio passato, il
dirigente del sacerdozio potr aiutare il
potenziale suicida a riflettere sui principi
eterni del Vangelo e a rinnovare la sua
determinazione di metterli in pratica.
(nota: materiale tratto dalla pubblicazione
Riconoscimento e prevenzione delle tendenze al
suicidio edito dalla Chiesa nel 1979)
Avvertenze: Il presente opuscolo non deve essere considerato
una formale prescrizione di regole e di condotte da tenere. Il
titolo della serie, infatti, Suggerimenti, non
Istruzioni. Per una corretta comprensione dei diversi
contenuti necessario riferirsi al primo Suggerimento della
serie, dal titolo Come posso essere un buon insegnante
familiare?.
Chiunque autorizzato a fare copie di questo opuscolo per luso nei quorum del Sacerdozio di
Melchisedec, purch la riproduzione sia integrale compresa la citazione della fonte. A richiesta si
fornisce la versione digitale.
2008 - Rita Ennas, Sergio Zicari