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SOLUZIONI E COMMENTI

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Z il simbolo del numero atomico e rappresenta il numero di protoni contenuti nel
nucleo di un atomo, mentre A il simbolo del numero di massa e corrisponde alla
somma del numero dei protoni e dei neutroni. La perdita di un neutrone da parte
del nucleo di un atomo non comporta quindi nessuna variazione di numero atomi-
co (la risposta m pertanto sbagliata), provoca invece una diminuzione di un'uni-
t del numero di massa A. La risposta corretta dunque la (3.
Un atomo neutro di calcio possiede 20 protoni e 20 elettroni. Il Ca neutro si trasfor-
ma in ione Ca2+perdendo due elettroni. Il numero di elettroni in uno ione Ca2+
dunquepari a 20- 2 = 18(risposta8). .
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Berillio (Be), azoto (N), fluoro (F), carbonio (C) e ossigeno (O) sono elementi ap-
partenenti allo stesso periodo nella tavola periodica degli elementi. Il peso atomico
approssimato del berillio 9, quello del carbonio 12, quello dell'azoto 14, dell'os-
sigeno 16 e del fluoro 19, quest'ultimo quindi l'elemento dotato di peso atomico
maggiore, la risposta esatta la (3.
Lungoun periodo nellatavolaperiodicagli elementi sono disposti inordinedi numero
atomicocrescente. Datoche il numeroatomico rappresentail numerodi protoni con-
tenuti nel nucleodi un atomo dell'elemento, in un periodo ogni elementodifferisceda
quello che lo precede per la presenzadi un protone in pi nel nucleo (risposta(3).
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Gli elementi di transizione sono i metalli del blocco d della tavola periodica. Fra gli
elementi indicati in questo quesito l'unico che non appartiene a questo gruppo
l'arsenico (As), elemento appartenente al gruppo VA (risposta (!)).
~elemento che si trasforma in protone perdendo un elettrone evidentemente
quello formato da un solo elettrone e da un solo protone. ~elemento che risponde
a queste caratteristiche l'idrogeno (risposta m).
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Gli isotopi sono atomi aventi lo stesso numero atomico (quindi atomi dello stesso
elemento) ma diverso numero di massa, perch contenenti un diverso numero di
neutroni. La risposta esatta quindi la m.
Per calcolare il peso molecolare di una sostanza necessario sommare i pesi ato-
mici degli atomi che la compongono, tenendo conto dei rispettivi indici.
Si ha dunque: PMo = 16.2 = 32
2
PMco = 12+(16.2) = 44
2
PMH = 1 . 2 = 2
2
PAHe= 2
PMN = 14. 2 = 28
2
Il gas pi pesante quindi l'anidride carbonica (C02), risposta (3.
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c ALPHA TEST ESEBCITEST 4
.--
1m
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Il simbolo Co il simbolo del cobalto, quindi nessuna fra le ipotesi propostecor-
retta, mentre la risposta esatta la (I.
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L.:atomodi potassio, K, si pu trasformare nel catione K+ perdendo un elettrone,
risposta (!).
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Ossigeno e zolfo sono due non metalli (la risposta sbagliata) appartenential
sesto gruppo del sistema periodico, la risposta esatta quindi la (I.
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Magnesio, calcio, stronzio e bario sono metalli alcalino-terrosi, appartenenti al
gruppo Il A della tavola periodica. Non fa parte di questo gruppo il silicio (risposta
m) che invece un semimetallo del gruppo IV A.
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Il potenziale di ionizzazione, definito come l'energia necessaria per sottrarre un
elettrone a un atomo trasformandolo in un catione, una propriet periodica degli
elementi, e come tale manifesta un andamento regolare nell'ambito della tavola
periodica. In particolare questa propriet cresce lungo un periodo e decresce lun-
go un gruppo (risposta fi)).
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Per svolgere correttamente l'esercizio occorre ricordare che il numero massimodi
elettroni che pu occupare un livello energetico uguale a 2rf-, dove n = numero
quantico principale. Nel primo livello energetico (n = 1) possono essere contenuti
fino a due elettroni, nel secondo (n = 2) otto, nel terzo (n = 3) diciotto. Nell'atomo
in questione, il numero di elettroni del livello pi esterno (il terzo) si calcola sem-
plicemente sottraendo al numero atomico il numero di elettroni contenuti nei livelli
pi interni, il primo e il secondo. Il numero cercato dunque pari a 16 - 2 - 8 = 6
(risposta (!)).
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La domanda fa riferimento alla regola di Hund (o principio della massima moltepli-
cit) secondo cui gli elettroni.occupano singolarmente il massimo numero di orbitali
isoenergetici disponibili (per esempio i tre orbitali p di un dato livello energetico),
disponendosi in essi con spin parallelo. La risposta corretta quindi la (!).
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Come si deduce dal nome, il legame a idrogeno un particolare tipo di legame
elettrostatico in cui coinvolto un atomo di idrogeno. L.:unicasostanza tra quelle
citate che non contiene idrogeno, e che non pu dunque formare legami a idroge-
no, N2(risposta ~\ .
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La differenza di elettronegativit tra C e H pari a 0,4 (2,5 - 2,1); il legame tra i
due atomi dunque di tipo covalente e non ionico. Nel composto in questione, il
metano, l'atomo di carbonio unito a quattro atomi di idrogeno mediante quattro
legami covaienti semplici. La formazione dei quattro legami possibile perch il
carbonio utilizza in questo composto orbitali ibridi di tipo sp3: gli orbitali Sp3sono
infatti quattro. Se il carbonio non fosse ibridato, invece, possedendo solo due elet-
troni spaiati potrebbe formare soltanto due legami covalenti. Dato che le afferma-
zioni corrette sono la (2) e la (4) si conclude che la risposta esatta la (!).
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La configurazione elettronica esterna dell'azoto 1il- 2il- 2p3, e quella del carbo-
nio 1il- 2il-2';. Nelle due molecole considerate (NH4+ e CH4) gli atomi centrali
formano 4 orbitali ibridi di tipo sp3, in questo modo il carbonio avr un elettrone su
ciascun orbitale e potr formare 4 legami covalenti con altrettanti atomi di idroge-
no. ~azoto, d'altra parte, avr un doppietto in un orbitale e tre elettroni spaiati nei
tre orbitali rimanenti, questi ultimi sono utilizzati per formare legami covalenti con
tre atomi di idrogeno, mentre il quarto orbitale, contenente il doppietto, viene uti-
lizzato per formare un legame dativo con uno ione H+. La risposta esatta quindi
la 8. Ricordiamo che una molecola caratterizzata da orbitali di tipo sp3 ha strut-
tura tetraedrica (la risposta m sbagliata).
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~unica formula in cui evidenziato il concatenamento degli atomi e che rappre-
senta quindi una formula di struttura la D.
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Ricordiamo che fra due atomi si forma un legame covaiente quando la differenza
di elettronegativit non molto elevata, e comunque inferiore a 1,7. La differenza
di elettronegativit tra fluoro e litio molto elevata (per la precisione vale 3 = 4 - 1),
il legame che unisce i due atomi di conseguenza ionico (risposta D).
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La differenza di elettronegativit tra ossigeno e idrogeno 1,4 (3,5 - 2,1), il lega-
me che li unisce nella molecola dell'acqua perci covaiente e non ionico. La ri-
sposta D pertanto sbagliata, mentre corretta la risposta m. Il legame a idro-
geno (risposta m) invece il tipo di legame intermolecolare che tiene unite le
molecole d'acqua tra loro allo stato liquido e allo stato solido.
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La caratteristica che contraddistingue il legame covaiente dal legame ionico rap-
presentata dalla condivisione di un elettrone da parte di ciascun atomo (risposta
D), al fine di raggiungere l'ottetto. Nel legame ionico, gli elettroni vengono invece
ceduti da un atomo a un altro, con formazione di ioni di carica elettrica opposta.
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Le formule limite sono le formule di struttura che possibile scrivere per un com-
posto che presenta risonanza, ma non rappresentano nessuna molecola realmen-
te esistente. La molecola reale, chiamata ibrido di risonanza, ha una struttura in-
termedia tra quelle delle formule limite. Dato che alle formule limite di risonanza
non corrisponde nessuna struttura reale, non evidentemente possibile isolarle.
La risposta corretta perci la m.
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La lunghezza di un legame covalente rappresenta la distanza tra i nuclei dei due
atomi legati ed proporzionale alloro raggio atomico e inversamente proporziona-
le al numero dei legami tra i due atomi. Il legame covalente pi lungo il legame
C-C. Il legame semplice tra i due atomi di carbonio infatti pi lungo sia del dop-
pio legame sia del legame triplo. Dato che il raggio atomico del carbonio maggio-
redi quellodell'idrogeno,lalunghezzadel legameC- C superioreancheaquel-
la del legame C- H e a quella del legame H-H. La risposta esatta dunque la D.
@ ALPHATES ESERCITEST 4
mII
IIEJ
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Le sostanze che in acqua generano ioni sono quelle che si dissociano in ioni (co-
me i sali) e quelle che reagiscono con H20 producendo ioni (come gli acidi). Fra
le sostanze proposte dal quesito, C6H6,CH4e CH30H sono composti organici che
non si dissociano in ioni e non reagiscono con H20; neppure Si02 messo in acqua
genera ioni.
La risposta corretta la S, infatti HCI reagisce con H20 cedendo ioni H+secondo
la reazione: HCI + H20 ~ CI- + H30+,
Un legame di tipo crsi forma quando gli orbitali dei due atomi coinvolti si sovrap-
pongono in direzione frontale (testa/testa), e l'orbitale molecolare contiene l'asse
che congiunge i due nuclei. Un legame di tipo ]t si forma quando due orbitali si so-
vrappongono lateralmente (fianco/fianco) e l'orbitale molecolare risultante costi-
tuito da due lobi giacenti su un piano perpendicolare a quello che contiene i due
nuclei. Un legame covaiente doppio sempre formato da un legame cre un lega-
me]t (risposta I!)).
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Il cloruro di sodio (NaCI), l'idrossido di sodio (NaOH) e il cloruro di potassio (KCI)
sono composti ionici, in cui gli ioni costituenti (Na+e CI- nel primo caso, Na+e OH-
nel secondo, K+e CI- nel terzo) si dispongono a formare un reticolo cristallino tri-
dimensionale in cui sono minime le forze di repulsione fra gli ioni della stessa ca-
rica e massime le forze attrattive fra gli ioni di carica opposta. I legami che si rom-
pono quando l'idrossido si dissocia negli ioni che lo compongono, quando si
verifica la fusione del cloruro di sodio, o quando KCI si scioglie in acqua, sono di
tipo ionico. Durante il processo di evaporazione dell'acqua si rompono i legami
idrogeno che sono presenti fra le molecole d'acqua allo stato liquido. L.:unicopro-
cesso in cui si rompono legami covalenti, fra quelli proposti, la reazione di scis-
sione dell'ozono (3), infatti i tre atomi di ossigeno che formano la molecola di ozo-
no sono uniti da legami covalenti (risposta G)).
Lo ione nitrito l'anione poliatomico che deriva formalmente dalla perdita di uno
ione H+da parte dell'acido nitroso (HN02) secondo la reazione:
HN02~ H++ N02-
Lo ione nitrito compare nelle formule Ba(N02)2 e BaN02' Poiohil bario appartiene
al gruppo Il A e forma cationi bivalenti, la formula corretta Ba(N02)2, rispostam.
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29 Il nome di un anione monoatomico si ottiene attribuendo la desinenza -UfOalla ra-
dice del nome dell'elemento da cui deriva. Dato che la radice del nome nel caso
dell'idrogeno idr-, il nome dell'anione idruro (risposta S). L.:idrogenione(rispo-
sta G)) invece il catione che si origina in seguito alla perdita di un elettrone da
parte dell'atomo di idrogeno.
Tutte le sostanze proposte sono sali e quindi composti ionici formati da aggregati
di ioni positivi (cationi) e negativi (anioni), legati tra loro mediante legami ionici. Gli
atomi di azoto e idrogeno nel catione NH4+, quelli di zolfo e ossigeno nell'anione
SO/- e quellidi azotoe ossigenonell'anioneN03- sonoperunitida legamico-
valenti. La differenza di elettronegativit tra gli atomi legati nei tre casi infatti pari
rispettivamente a 0,84, 0,86 e 0,4. Tutte e tre le sostanze contengono dunque le-
gami sia ionici che covalenti (risposta I!)).
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Le formule dei composti elencati sono NaCI, CuS, SNH3, KN03 e NaSCN. L.:unico
contenente ossigeno il nitrato di potassio (KN03, risposta (i)).
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L.:acidocarbonico ha formula H2C03 e si ottiene facendo reagire l'anidride corri-
spondente (l'anidride carbonica, C02) con l'acqua, secondo la reazione:
CO2 + H20 ~ H2C03
La risposta esatta dunque la
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NaCI formato dagli ioni monovalenti Na+e CI-; K2S04 formato dalla combina-
zione del catione monovalente K+con l'anione poliatomico bivalente sol-; CaBr2
formato dal catione bivalente Ca2+e dall'anione monovalente Br-; Li3P04 for-
mato dalla combinazione del catione monovalente Li+e dell'anione poliatomico tri-
valente P043-. La risposta corretta quindi la (CaBr2)'
questo esercizio occorre fare attenzione al fatto che si chiede di individuare l'as-
sociazione sbagliata e non quella corretta. NaH2P04 un sale acido ottenuto dalla
sostituzione parziale di un solo atomo di idrogeno nell'acido fosforico (H3P04) con
uno ione sodio (Na+).Il sale contiene due atomi di idrogeno dissociabili, il suo nome
corretto pertanto diidrogenofosfato (o fosfato biacido) di sodio e non idrogenofo-
sfato di sodio. L.:associazionesbagliata (e quindi la risposta esatta) pertanto la(!J.
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Gli idracidi sono composti binari formati da idrogeno e da un elemento molto elet-
tronegativo. Sono idracidi per esempio HF (acido fluoridrico) e HCI (acido cloridri-
co). Il carattere acido di questi composti dovuto all'elevata differenza di elettro-
negativit fra l'idrogeno e l'altro elemento, per questo motivo gli idracidi in acqua
si comportano come acidi liberando ioni H+ (risposta (3).
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Il numero di ossidazione indica il numero di cariche elettriche effettive o formali lo-
calizzate su un atomo di un elemento in un composto (risposta (!)). Le cariche so-
no effettive (reali) se l'elemento legato a un altro con legame ionico, formali (ap-
parenti) quando l'elemento legato con legame covalente. In quest'ultimo caso la
carica attribuita frutto di una convenzione che prevede di assegnare gli elettroni
di legame all'atomo pi elettronegativo.
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L.:ozono una molecola formata da tre atomi di ossigeno (03) mentre la forma co-
mune in cui questo elemento presente in atmosfera la molecola biatomica 2'
La tossicit dell'ozono in atmosfera dovuta all'elevato potere ossidante di questa
molecola che la rende dannosa per gli organismi viventi. La risposta corretta la (3.
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L.:equazionebilanciata della reazione di combustione del metano :
CH4+ 2 2 ~ CO2+ 2 H20
Il numero di moli di ossigeno necessarie per la reazione di combustione uguale
al doppio del numero di moli di metano. Dato che, a parit di condizioni di tempe-
ratura e pressione, volumi uguali di qualsiasi gas contengono lo stesso numero di
moli, si deduce che due litri di gas contengono un numero di moli pari al doppio di
quelle contenute in un litro. Per la combustione di un litro di metano sono perci
necessari due litri di ossigeno (risposta
lIDI
EIJ
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NaOH e H2S04sono rispettivamente un idrossido e un ossiacido. Questi composti
reagiscono tra loro formando un sale e acqua con una reazione di neutralizzazio-
ne, che pu essere rappresentata dalla seguente equazione:
2 NaOH + H2S04 ~ Na2S04 + 2 H20
La risposta corretta dunque la
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Un sale (neutro) un composto ternario formato da un metallo, un non metalloe
ossigeno (se derivato formalmente da un ossiacido), oppure un composto binario
formato da un metallo e un non metallo (se derivato formalmente da un idracido).
Sono sali, per esempio, il solfato di potassio K2S04' formato da K(metallo), S(non
metallo) e O, e il fluoruro di litio LiF,formato da Li (metallo) e F (non metallo).Un
acido a sua volta formato da idrogeno, un non metallo e, solo negli ossiacidi,os-
sigeno. Un esempio di ossiacido l'acido solforico H2S04' formato da H, S (non
metallo) e O. Un sale non pu perci essere formato in alcun modo dalla reazione
tra un acido e un non metallo, dato che nessuno dei reagenti contiene un metallo
che deve invece essere presente nel prodotto.
L:alternativacorretta dunque la
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La reazione di combustione del carbone pu essere rappresentata dalla seguente
equazione:
C + O2 ~ CO2
In questa reazione il carbone rappresenta il combustibile (e non il comburenteco-
me indicato dalla risposta Insieme all'ossigeno il carbone un reagentedel-
la reazione, il cui prodotto invece l'anidride carbonica (C02). Si conclude quindi
che la rispostacorretta la -
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Affinch una reazione risulti bilanciata, il numero di atomi di ogni elemento che
compare nei reagenti deve essere uguale al numero di atomi dllo stesso elemen-
to presente nei prodotti. La reazione non bilanciata allora la nei reagenti
infatti presente un solo atomo di idrogeno mentre nei prodotti ne compaiono due.
Per scrivere l'equazione in modo corretto occorre semplicemente porre il coefti-
ciente stechiometrico 2 davanti ad Ag, HN03 e AgN03, la reazione bilanciatasar
quindi: .
2 Ag +2 HN03 ~ 2 AgN03 + H2
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Ricordiamo che in una reazione bilanciata troviamo lo stesso tipo e numero di ato.
mi nei reagenti e nei prodotti. Per bilanciare una reazione dobbiamo utilizzare dei
coefficienti stechiometrici, in particolare utile iniziare dal bilanciamento delle
specie chimiche diverse da idrogeno e ossigeno. Nel caso presentato dal quesito
vediamo che lo zolfo (S) bilanciato, infatti abbiamo un atomo di zolfo nei reagenti
e uno nei prodotti, l'azoto invece non bilanciato (abbiamo 2 atomi nei reagentie
uno nei prodotti), per bilanciarlo mettiamo un coefficente 2 davanti al monossido
di azoto (NO), in questo modo sar bilanciato anche l'ossigeno (O), avremo infatti
6 atomi di questo elemento sia nei reagenti che nei prodotti.
La risposta esatta quindi la
\
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Una reazione di neutralizzazione una reazione in cui un acido reagisce con una
base formando un sale e acqua. ~unica equazione in cui i prodotti di reazione so-
no un sale e acqua la ~altra reazione in cui compare l'acqua come prodotto,
la m invece sbagliata perch il secondo prodotto formato ossigeno molecola-
re (02) che non un sale, ma un elemento.
In una reazione redox, la specie ossidante ossida la specie riducente strappando-
le elettroni e di conseguenza si riduce; quella riducente riduce quella ossidante
cedendole elettroni e quindi si ossida. Dato che l'ossidante non perde elettroni, ma
li acquista, men!.r:eil riducente non li acquista, ma li perde, l'affermazione sba-
gliata (risposta
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Nella reazione proposta, il numero di ossidazione del rame aumenta, passando
da O(in Cu) a + 2 (in Cu(N03h); quello dell'azoto invece diminuisce, passando da
+ 5 (in HN03) a + 2 (in NO). Il rame pertanto si ossida ed perci l'agente ridu-
cente, mentre l'azoto si riduce ed quindi l'agente ossidante. Si conclude dunque
che la risposta esatta la -
~equazione bilanciata che rappresenta la reazione di sintesi dell'acqua :
2 H2 + O2 --:-' 2 H20
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Il numero di moli di acqua formate dunque uguale al numero di moli di idrogeno
che reagiscono. Facendo reagire 6 moli di H2con 3 moli di O2si formeranno quindi
6 moli di H20 (risposta -
In unareazionein cui ~G positivo,l'energia liberadei prodotti maggioredell'ener-
gia libera dei reagenti e la reazionedi conseguenza non spontanea. Una reazione
con queste caratteristiche detta reazione endoergonia (rispostaI)).
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Un catalizzatore fa aumentare la velocit di reazione rendendo pi efficaci gli urti
tra i reagenti, dando cio modo alle particelle di reagire secondo un meccanismo
diverso da quello della reazione non catalizzata e caratterizzato da un'energia di .
attivazione inferiore (risposta Il catalizzatore non influisce per in alcun modo
sull'energia cinetica media delle particelle; questo parametro dipende infatti uni-
camente dalla temperatura: la risposta sbagliata. A parit di temperatura, l'ef-
fetto del catalizzatore invece quello di aumentare il numero di particelle reagenti
che possiedono un'energia cinetica sufficiente per superare la barriera energetica
della reazione.
composto si scioglie spontaneamente, provocando un riscaldamento della
soluzione, la reazione di dissoluzione esotermica ed esoergonica. Questo si-
gnifica che il contenuto termico e l'energia libera dei prodotti sono inferiori a quelli
dei reagenti e quindi che sia ~H che ~G sono minori di zero. La risposta corretta
pertanto la (!I.
La velocit di reazione indica la quantit di reagente (espressa in moli) che si tra-
sforma nell'unit di tempo, e si pu rappresentare come ~C/~t (e non ~t/~C come
indicato nella risposta fi)), ovvero come varia la concentrazione dei reagenti
nell'unit di tempo. Questo parametro si pu determinare sperimentalmente (an-
che la risposta m quindi sbagliata) misurando in vari modi la diminuzione della
51
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quantit dei reagenti o l'aumento della quantit dei prodotti in un dato intervallodi
tempo e calcolando poi il rapporto tra queste grandezze. Nel caso in cui le sostan-
ze reagenti siano gas, si pu misurare per esempio il volume di gas prodottoinun
determinato tempo (metodo volumetrico).
La risposta esatta dunque la e.
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Le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti in una reazione all'equilibrio stanno
fra loro in un rapporto descritto dalla costante di equilibrio, che per la reazionein-
dicata espressa dall'equazione:
[CH30H]
K = 2
eq [Co]. [H2]
Keq una grandezza caratteristica di una reazione e rimane costante se la tem-
peratura non cambia; questo concetto alla base del principio delrequilibrio mo-
bile di Le Chatelier-Braun. Secondo tale principio, un cambiamento'provocato su
una delle variabili di un sistema in equilibrio (come la concentrazione di un rea-
gente o di un prodotto) provoca uno spostamento dell'equilibrio tale da controbi-
lanciare l'effetto del cambiamento stesso. Nel caso proposto, se si aumenta la
concentrazione del metanolo, affinch la costante di equilibrio rimanga costante
necessario che aumentino CO e H2: la reazione si sposta quindi verso sinistra (ri-
sposta (3).
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In un sistema chimico all'equilibrio, le concentrazioni dei prodotti e dei reagenti ri-
mangono costanti indefinitamente ma questo non significa necessariamente che
esse siano uguali (la risposta perci sbagliata), n tantomeno che le due re-
azioni abbiano subito un arresto (anche la risposta e errata). L.:equilibrio infatti
un equilibrio dinamico. Ci significa che una volta raggiunta questa condizione, la
quantit di reagenti trasformati in prodotti nell'unit di tempo uguale a quella dei
prodotti trasformati in reagenti e quindi che la velocit della reazione diretta
uguale a quella della reazione inversa. La risposta esatta pertanto la m.
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Su 100 molecole iniziali del composto A, all'equilibrio una sola si trasformata in
B; le molecole di A rimaste sono pertanto 100 - 1 = 99. Questo significa che,
all'equilibrio, il 99% delle molecole non si sono trasformate e sono quindi del com-
posto A, mentre 1'1% ha reagito trasformandosi nel composto B. La risposta esatta
dunque la 8.
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I fattori (1), (2) e (3) influenzano la velocit di tutte le reazioni chimiche, siano esse
omogenee o eterogenee; il fattore (4) influenza invece solo la velocit delle rea-
zioni eterogenee, cio le reazioni nelle quali i reagenti si presentano in fasi diver-
se. Poich in una reazione eterogenea il contatto tra i reagenti avviene solo all'in-
terfaccia tra le due fasi, evidente che maggiore la superficie di contatto tra di
esse, maggiore sar il numero di collisioni possibili nell'unit di tempo e maggiore
sar quindi anche la velocit di reazione. risaputo, per esempio, che a parit di
massa dei trucioli di legno bruciano pi velocemente di un grosso ceppo. Dato che
tutte e quattro le affermazioni sono corrette la risposta esatta la m.
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La concentrazione (C) del gas disciolto in un liquido uguale al prodotto della sua
pressione parziale (P) per una costante (K), caratteristica per ciascun gas secon-
do la legge di Henry (le risposte m e (!) sono quindi sbagliate):
C=K. P
Il valore della costante inversamente proporzionale alla temperatura. Si conclu-
de quindi che la solubilit di un gas in un liquido aumenta al diminuire della tem-
peratura (risposta (B).
Il quesito fa riferimento alle propriet colligative delle soluzioni contenenti un solu-
to non volatile. Le soluzioni di questo tipo, rispetto all'acqua pura (o rispetto a una
soluzione meno concentrata), mostrano un abbassamento della tensione di vapo-
re, un abbassamento del punto di congelamento, un innalzamento del punto di
ebollizione e un certo valore di pressione osmotica. Lentit di queste variazioni di-
pende esclusivamente dalla concentrazione della soluzione.
La pressione osmotica di una soluzione pari a:
n
n= VRT=MRT
dove: n = numero di moli
V= volume
T= temperatura
R = costante dei gas perfetti
n
dunque proporzionale alla concentrazione molare ( V )della soluzione stessa.
Laumento del punto di ebollizione (risposta m) e la diminuzione del punto di con-
gelamento (risposta (!)) dipendono dalla concentrazione delle particelle in solu-
zione e possono quindi essere utilizzati per calcolare la pressione osmotica.
Il pH di una soluzione si calcola invece tramite la relazione:
pH = - Log [H+]
NaCI un sale che sciolto in acqua si dissocia secondo la reazione:
NaCI ~ Na++ CI-
e non si idrolizza, quindi non modifica in alcun modo la concentrazione degli ioni
H+presenti in soluzione. La conoscenza del pH, che permette di calcolare la con-
centrazione degli ioni H+, non evidentemente di alcuna utilit per ricavare la con-
centrazione molare del sale in soluzione e risalire quindi alla sua pressione osmo-
tica. La risposta esatta pertanto la m.
I
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Le sostanze proposte sono quattro composti ionici e un composto molecolare po-
lare (il saccarosio). Il saccarosio (risposta (B) solubile in acqua perch pu for-
mare legami a idrogeno con il solvente (le molecole di saccarosio sono infatti unite
le une alle altre nel reticolo cristallino proprio da legami a idrogeno). I composti io-
nici sono solitamente idrosolubili; vi sono tuttavia alcune eccezioni. I cloruri (rispo-
ste m. (!) ed (EI) sono solubili ad esclusione di quelli di Ag+, Pb2+e Hg2+.Anche
i solfati sono solubili, eccetto quelli di Pb2+,Ca2+, sr2+, Hg2+ e 8a2+. Il composto
insolubile in acqua dunque 8aS04'
La risposta corretta la m.
@ALPHATEST ESERCITIST 4
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59 < La miscibilit di due liquidi dipende dalla loro polarit: in generale, le sostanzepo-
lari si sciolgono in quelle polari, mentre le sostanze apolari si sciolgono in quelle
apolari ("il simile scioglie il suo simile"). Dato che l'acqua una sostanza polare,
mentre l'olio d'oliva una miscela di molecole organiche lipidiche, apolari e idro-
fobiche, i due liquidi sono totalmente immiscibili. Si conclude pertanto che la rispo-
sta esatta la (3.
. 'H~I
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Per ricavare la normalit (N) di una soluzione di cui sia nota la molarit (M) si ap-
plica la seguente formula:
N=n. M
dove n rappresenta la valenza acidimetrica del composto ovvero il numerodi moli
di ioni H+che una mole di acido pu cedere dissociandosi.
Nel caso proposto, n = 2 (H2S04 infatti un acido biprotico contenente due ioni
H+dissociabili) e si ha quindi:
N = 2 . 0,5 = 1
La risposta corretta dunque la
61
La pressione osmotica una delle propriet colligative delle soluzioni; il suovalore
dipende quindi dal numero di particelle di soluto presenti nell'unit di volumedella
soluzione. Il cloruro di sodio un composto ionico e in soluzione si dissocia libe-
rando ioni Na+e CI-; il glucosio invece un composto molecolare e non un elet-
trolita; quando lo si scioglie in acqua, perci, nel solvente si disperdono le singole
molecole che ne costituiscono il reticolo cristallino. In una soluzione di NaCI eglu-
cosio sono dunque contenuti ioni e molecole, entrambi idratatl. La risposta giusta
quindi la -
62
Un equivalente di una base corrisponde alla quantit di base che pu cedere una
mole di ioni OH-. Dato che AI(OHb una base tribasica, una mole di questocom-
posto corrisponde a tre equivalenti. Due moli di AI(OH)3contengono pertanto sei
equivalenti di base. La risposta esatta dunque la (3.
63
La percentuale peso/volume indica i grammi di soluto contenuti in 100 millilitri di
soluzione. La soluzione proposta contiene allora 0,9 grammi (cio 900 mg) di
NaCI in 100 millilitri e quindi 9 milligrammi in un millilitro di soluzione (risposta1]1).
64 Una soluzione 1M contiene una mole di soluto in un litro di soluzione. 100 mi di
soluzione (0,1 I) contengono dunque 0,1 moli di acido cloridrico, dato che una mo-
le di HCI pesa 36 grammi (PM = 36), 0,1 moli di acido pesano 3,6 grammi; si con-
clude quindi che la risposta corretta la
65 Il tornasole un indicatore che assume colore blu in ambiente basico e rosso in am-
biente acido. L.:unicasostanza acida tra quelle proposte l'acido cloridrico (HCI) che
in soluzione acquosa si ionizza e si dissocia liberando ioni H+(risposta(3).
I
66
Lo ione permanganato (Mn04-) deriva formalmente dalla dissociazione di uno io-
ne H+da parte dell'acido permanganico (HMn04) secondo la reazione:
HMn04 ~ H++ Mn04-
In basealladefinizionedi acidoe basesecondoBremsted-Lowry, lo ioneMn04-
la base coniugata dell'acido HMn04 perch si forma per perdita di un protone (io-
ne H+) da parte di questo. La risposta corretta quindi la e.
67
Il glucosio un composto organico che non manifesta comportamento acido n
basico, la e quindi errata.
K2S04, KCI e NaN03 sono sali che non si idrolizzano(cioche, sciolti in acqua, non
ne modificano il pH), perch derivano da reazioni fra acidi forti e basi forti, ed im-
portante ricordare che la base coniugata di un acido forte una base debolissima,
mentre l'acido coniugato di una base forte un acido debolissimo. In particolare
K2S04 deriva dalla reazionefra KOH (idrossidodi potassio) e H2S04 (acidosolfori-
co); KCI deriva dalla reazione fra KOH e HCI; NaN03 dalla reazione fra NaOH
(idrossido di sodio) e HN03 (acido nitrico). Possiamo quindi dire che questi sali
sciolti in acqua non si comportano da acidi n da basi, e non ne modificano il pH.
Na2C03, invece, un sale derivato dalla reazione tra una base forte (NaOH) e un
acido debole (H2C03); lo ione coi-, base coniugata di un acido debole, si com-
porta da base. In altre parole possiamo dire che questo sale sciolto in acqua d
luogo a idrolisi basica, la soluzione risultante pertanto basica e non neutra; si
conclude che la risposta corretta la (!)
68
In una soluzione nella quale pH = 7, si ha pOH = 14 - pH = 7. Dato che:
pOH = - Log [OHl
si ricava:
[OHl = 10-pOH= 10-7M
Nessuna delle alternative proposte prevede per questa possibilit. Per risponde-
re all'esercizio occorre invece ricordar che per qualsiasi soluzione, non solo per
quelle aventi pH = 7 (informazione che quindi inutile per la corretta risoluzione
del quesito), vale la relazione:
K w = [H30+], [OH-] = 10-14
e dunque:
[OH-] = 10-14
[H30+]
69
La risposta giusta quindi la m.
La teoria di Lewis rappresenta un'estensione del concetto di acido e base rispetto
alla teoria di Br0nsted-Lowry. Anzich sullo scambio di ioni H+, questa teoria in-
fatti basata sullo scambio di uno o pi doppietti di elettroni non condivisi (risposta
(O) tra una base (nucleofilo) e un acido (elettrofilo).
@ALPHATEST ESERCITEST 4
mJI
-m
70
Per risolvere questo quesito utile ricordare che quando una soluzione viene di-
luita il numero di moli totali non cambia, quindi:
nmol soluto nella soluz. concentrata = nmol soluto nella soluz. diluita
poich
nmol = M .V
Mcane' Vconc = Mdil' Vdil
M conc= 6
Vconc = 10-2 I
Mdil = 0,5
nel nostro caso
quindi
Mconc . Vcane 6. O, 01 -
O 12 1=120 mi
V - - ,
dil = Mdil O, 5
La risposta esatta la
71
In qualunque soluzione acquosa di un acido, indipendentemente dal fatto che es-
so sia forte o debole, il pH sempre inferiore a 7 (risposta m). Nelle soluzioni aci-
de si ha infatti:
[H+] > [OHl
e
[H+] > 10-7 M
Dato che pH = - Log [H +], se la concentrazione degli ioni H + maggiore di
10-7 M, il pH della soluzione sar necessariamente inferiore a 7.
72
NaOH la formula corrispondente al composto idrossido di sodio. Un idrossido
pu formare un sale reagendo con un'anidride o con un acido. Trale sostanze pro-
poste non vi sono anidridi e l'unico acido HBr, l'acido bromidrico (o bromuro di
idrogeno). NaOH chiaramente non forma un sale reagendo con H20; ma neppure
con NHs KOH e H2. infatti queste formule rappresentano rispettivamente una so-
stanza a'carattere basico, un idrossido e un elemento. La risposta giusta pertan-
tolam.
73
NaSP04 un sale derivato formalmente dalla reazione di neutralizzazione tra
Na OH, che una base forte, e HSP04' che invece un acido debole. I sali di un
acido debolee di unabase forte, sciolti in acqua, danno luogoa idrolisi basicadando
quindi origine a soluzioni basiche. Le affermazioni corrette sono dunque la (1) e la
(2) (risposta 8).
74
Dato che: pH = - Log [HsO+] e che la scala del pH una scala logaritmica, l'au-
mento di un'unit del valore del pHcorrisponde a una diminuzione di un fattore 10
della concentrazione degli ioni HsO+. In una soluzione con pH = 2, la concentra-
zione degli ioni HsO+ quindi 100 volte superiore a quella di una soluzione con
pH = 4. Per far s che il pH della soluzione data passi da 2 a 4, la concentrazione
degli ioni deve diminuire di 100 volte: necessario diluirla secondo un rapporto
1:100 (risposta (!)).
75
Il quesito riguarda la tito/azionedi un acido forte (HCI) con una base forte (NaOH).
La titolazione di un acido il procedimento che permette di stabilire la concentra-
zione (ignota) di una soluzione di acido aggiungendo gradualmente una soluzione
di base la cui concentrazione nota. Durante questo processo il pHaumenta, per-
ch gli ioni OH- prodotti dalla base vanno a neutralizzare gli ioni H+ prodotti
dall'acido. Il punto di equivalenza quello in cui la quantit di base aggiunta
esattamente uguale alla quantit di acido contenuta nella soluzione a concentra-
zione ignota. A questo punto, conoscendo la concentrazione della soluzione usata
per titolare, e il volume aggiunto, possibile ricavare la concentrazione di acido
nella soluzione titolata.
AI punto di equivalenza presente lo stesso numero di equivalenti di acido e di
base; abbiamo realizzato cio una completa neutralizzazione dell'acido. Ricordia-
mo che una reazione di questo tipo forma un sale e acqua e che la soluzione ri-
sultante ha pH diverso a seconda della forza dell'acido e della base utilizzati.
In questo caso, in particolare, la titolazione di HCI con NaOH produce NaCI, che
non si idrolizza, quindi la soluzione risultante ha pH = 7; risposta fi,J.
Diversamente, quando un acido debole viene titolato con una base forte, al punto
di equivalenza si ha pH > 7; quando una base debole viene titolata con acido forte,
al punto di equivalenza si ha pH < 7.
76
In una cella elettrochimica, al catodo si verifica la reazione di riduzione, ovvero di
acquisto di elettroni. Le prime due reazioni proposte sono entrambe reazioni di ri-
duzione in cui due ioni bivalenti si trasformano nel metallo corrispondente, acqui-
stando due elettroni. La risposta giusta pertanto la
77
Una soluzione elettrolitica contiene ioni positivi e negativi. Applicando un campo
elettrico alla soluzione, entrambi i tipi di ioni migrano verso i rispettivi elettrodi, gli
ioni positivi verso l'elettrodo negativo, quelli negativi verso l'elettrodo positivo. La
risposta esatta dunque la
L.:acidoacetico (risposta un acido organico solubile in acqua. Come tutti gli
acidi organici, in acqua dissociato solo parzialmente ed quindi un elettrolita de-
bole. Il termine idrossido di ammonio (risposta viene talora utilizzato per indi-
care la soluzione acquosa di ammoniaca (anche se in realt il composto NH40H
non mai stato isolato). L.:ammoniaca una base debole ed pertanto un elettro-
lita debole.
78
L.:acqua (risposta
condo la reazione:
un elettrolita estremamente debole che si autoionizza se-
H20 + H20 ~ H30++ OH-
la cui costante di equilibrio ha un valore bassissimo (f(eq= 3,25. 10-18). La rispo-
sta esatta la il nitrato di potassio (KN03) infatti un sale che sciolto in acqua
si dissocia totalmente ed quindi un elettrolita forte.
-
1m
79 In una cella elettrolitica si sfrutta il passaggio di corrente elettrica tra due elettrodi
immersi in una soluzione o in un elettrolita fuso per fare avvenire una reazione di
ossidoriduzione non spontanea (caratterizzata quindi da AG > O). Durante il pro-
cesso elettrolitico si ha quindi trasformazione di energia elettrica in energia chimi-
ca (risposta
Na2S04 un sale formato dal catione Na+e dall'anione sol-. Na2S04 un elet-
trolita forte che sciolto in acqua si dissocia totalmente liberando gli ioni di cui co-
stituito. La risposta esatta dunque la
80
81
Nell'elettrolisi dell'acqua, all'anodo si sviluppa ossigeno e al catodo idrogeno. La
reazione complessiva :
2 H20 ~ 2 H2+ 02
Dall'elettrolisi di due moli di acqua si sviluppano quindi due moli di idrogeno e una
di ossigeno. Dato che uguali quantit in moli di due gas diversi (nelle stesse con-
dizioni di temperatura e pressione) occupano il medesimo volume, due moli di
idrogeno occupano (evidentemente) un volume doppio di una mole di ossigeno.
Si conclude pertanto che la risposta esatta la
82
Un numero di Avogadro di elettroni corrisponde a una mole di elettroni. Una mole
di elettroni, o meglio, la carica elettrica di una mole di elettroni chiamata Faraday
(F) e corrisponde a circa 96500 coulomb.La risposta esatta quindi la m.
83
~acqua minerale una soluzione contenente sali disciolti, elettroliti che in soluzio-
ne si dissociano liberando gli ioni di cui sono costituiti, responsabili della conduci-
bilit elettrica dell'acqua. ~acqua minerale dunque un conduttore di corrente
elettrica perch non una sostanza pura, ma una soluzione di elettroliti (risposta
IE)).
84
Nei composti organici presente il fenomeno dell'isomeria di struttura, che consi-
ste nell'esistenza di composti diversi aventi la medesima formula bruta, ma diver-
saformuladi struttura.A titolodi esempio,il butano,lacui formuladi struttura:
CH3-CH2-CH2-CH3
e il metilpropano, la cui formuladi struttura:
CH3
I
,CH3-CH-CH3
sono due isomeri di struttura aventi entrambi formua bruta C4HlO(risposta IE)).
85
Unaproteina(I])) unpolimerodi amminoacidi;unsapone(I.:) il sale sOdlCOo
potassico di un acido grasso; il saccarosio (8) un disaccaride derivato dalla
condensazione di due molecole di monosaccaridi (una di glucosio e una di frutto-
sio); il DNA (f1,)) un polimero di nucleotidi, composto quindi da desossiribosio,
gruppi fosfato e basi azotate. Si conclude quindi che la risposta giusta la m. la
cellulosa infatti un polisaccaride formato dalla condensazione di numerose unit
di glucosio.
86
La prima formula rappresenta un alcol (l'etanolo o alcol etilico), caratterizzato dal
gruppo funzionale ossidrilico -OH, mentre la seconda un'aldeide (l'aldeide acetica
o acetaldeide), caratterizzata dal gruppo funzionale.
-C-H
Il
O
Tra i due gruppi di composti, quelli pi ossidati sono le aldeidi, che si possono infatti
ottenere per ossidazione degli alcoli primari. La risposta esatta dunque la S.
87
Il benzene un idrocarburo ciclico avente formula bruta C6H6; i sei atomi di car-
bonio si trovano sullo stesso piano, ai vertici di un esagono e sono ibridati Sp2,cia-
scun atomo di carbonio possiede quindi tre orbitali ibridi sp2 e un orbitale p puro.
Dei tre orbitali ibridi, due vengono utilizzati per formare legami o con i due atomi
di carbonio adiacenti, mentre il terzo viene impiegato per legare l'atomo di idroge-
no. I sei elettroni presenti nei sei orbitali p sono delocalizzati in due nubi elettroni-
che cicliche che si trovano una sopra e l'altra sotto il piano formato dai sei atomi
di carbonio. La risposta esatta quindi la S.
88
Le ammidi sono derivati degli acidi carbossilici ottenuti per sostituzione del gruppo
ossidirilico -OH contenuto nel gruppo funzionale degli acidi (-COOH) con un
gruppo amminico -NH2'
La formula generale delle ammidi pertanto:
R-C-NH2
Il
O
RCOOR (risposta S) invece la formula generale degli esteri, RCOR (risposta
G)) quella dei chetoni, ROR (risposta (!)) quella degli eteri e RNH2 (risposta (al)
quella delle ammine primarie. La risposta giusta quindi la 8.
89
Per stabilire il tipo di ibridazione dell'atomo di carbonio in un composto sufficien-
te osservare a quanti atomi esso legato: se gli atomi legati sono due, il carbonio
ibridato sp; se gli atomi legati sono tre, il carbonio ibridato Sp2;se gli atomi le-
gati sono quattro, l'ibridazione sp3. Il gruppo carbossilico (-COOH) il gruppo
funzionale degli acidi carbossilici ha struttura:
-C-O-H
Il
O
In questo gruppo il carbonio legato a tre atomi ed dunque ibridato sp2 (rispo-
sta (!)).
90
I composti che meglio si prestano all'esecuzione di reazioni di polimerizzazione so-
no gli alcheni e gli alchini, in cui la presenza rispettivamente di doppi e tripli legami
permette reazioni di addizione successiveche portano alla produzionedel polimero.
Tra le formule proposte non vi sono alchini, mentre l'unica risposta in cui compare
la formula di un alchene e che rappresenta dunque l'alternativa corretta la 8.
@ A!.PRA TEST ESERCITEST 4
_I
91
Gli amminoacidi sono composti bifunzionali caratterizzati dalla presE;Jnzadel grup-
po amminico -NH2 e del gruppo carbossilico -COOH; la formula generale di que-
sti composti :
R O
H" I Il
N-C-C-OH
H/ I
H
Gli acidi grassi sono acidi carbossilici a lunga catena e, come tali, sono caratteriz-
zati dal gruppo funzionale carbossilico -COOH. Il gruppo funzionale che accomu-
na queste due classi di composti (al quale dovuta di conseguenza la loro somi-
glianza chimica) pertanto il gruppo carbossilico (risposta (!)).
La formula di struttura della piridina:
92
o
N
Sia la risposta m che la che la CBsono corrette. Occorre scegliere tra le alter-
native proposte quella che contiene il maggior numero di informazioni, che in
questocasolaCB. Lapiridina infattiun'amminaciclica, aromatica(possiedeun
sestetto di elettroni p non ibridi che conferisce aromaticit alla molecola) ed una
sostanza eterociclica in quanto contiene un atomo diverso dal carbonio (eteroato-
mo) nell'anello.
Gli isomeri possibili del metil-clorobenzene sono tre:
93
CI
V
~
VCI

I
CI
1-4-metilclorobenzene 1-2-metilclorobenzene 1-3-metilclorobenzene
94
La risposta esatta quindi la m
Gli alcooli primari possono essere ossidati ad aldeidi e queste ad acidi carbossilici,
secondo il seguente schema:
ALCOOL PRIMARIO
ox! l REO
ALDEIDE
ox 11 REO
ACIDOCARBOSSILICO
11m
95
Dato che l'ossidazione delle aldeidi ad acidi carbossilici avviene con maggiore fa-
cilit rispetto all'ossidazione degli alcooli ad aldeidi, se l'ossidazione spinta dagli
alcoli di partenza si ottengono direttamente gli acidi carbossilici (la risposta m
pertanto sbagliata). Operando in condizioni pi blande invece possibile bloccare
l'ossidazione allo stadio di aldeide. Si conclude che la risposta esatta la (B.
visto che un amminoacido un composto organico caratterizzato dalla
presenza di un gruppo carbossilico (-COOH) e un gruppo amminico (-NH2)' Que-
sto tipo di composto quindi contiene sempre carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno
(risposta m).
mIIl

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