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di dollari il fatturato mondiale di questi comparti industriali. Anche per quanto attiene
lItalia, si prevede che per il prossimo futuro la crescita per le Information Technology
sar` superiore a quella stimata per il prodotto interno lordo.
a
Questultimo ` un dato molto positivo; ` noto, infatti, che una crescita dei settori
e
e
high tech innesca, a catena, eetti virtuosi per il sistema economico nel suo complesso.
Le ICT sono, infatti, fra i settori a pi` alta intensit` di ricerca e sviluppo (R&S) e
u
a
nelleconomia globalizzata non si pu` avere crescita senza innovazione; la Figura 1.1
o
mostra per alcuni paesi la percentuale di spese in ricerca e sviluppo eettuate nei settori
delle ICT sul totale degli investimenti in innovazione per lanno 2007; come si vede, oltre
al caso straordinario della Finlandia in cui tale percentuale ` addirittura al di sopra del
e
60%, in media, fra il 20% ed il 30% degli investimenti in R&S vengono eettuati da
imprese operanti nei settori delle ICT, un dato sicuramente signicativo.
OECD Information Technology Outlook 2010 - OECD 2010
Chapter 4 - Figure 4.A1.1 ICT R&D as share of total R&D
Version 1 - Last updated: 07-Sep-2010
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61.50
24.95
16.17
20.75
22.71
19.31
19.12
18.12
15.27
13.65
11.26
12.48
12.45
8.26
27.94
24.45
BERD
Finlandia
Olanda
Austria
Danimarca
Norvegia
Francia
Belgio
Italia
Spagna
Regno Unito
Repubblica Ceca
Ungheria
Germania
Slovacchia
USA
Giappone
Chapter 4 - Indicator: A1.1 The Internet Economy in the Post-Crisis era and recovery
Version 1 - Last updated: 2010
PUBLICATION
OECD Information Technology Outlook 2010
FIGURE ed. 2010
4.A1.1
TITLE
ICT R&D as share of total R&D
SUBTITLE
Percentage
SOURCE
OECD based on BERD (Business Enterprise Expenditure on R&D) database, May 2010.
Tutti i dati relativi alle Figure 1.1-1.4, sono tratti dalla pubblicazione dellOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), OECD Key ICT Indicators www.oecd.org/sti/ICTindicators.
tecnologico, al declino dei prezzi delle tecnologie, al processo di convergenza fra informatica e telecomunicazioni ed alla esplosione della rete Internet, sono sempre pi` nuu
merose le imprese che ricorrono alle ICT per organizzare e ridisegnare la propria attivit`
a
produttiva.
Banda larga
100
75
50
25
Figura 1.2: imprese con accesso ad Internet in banda larga e con sito web (in %)
La Figura 1.2 evidenzia come in Europa, nel 2008, in media, quasi l80% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha accesso ad Internet in banda larga ed oltre il 60%
possiede un sito web. Sempre pi` imprese utilizzano le tecnologie digitali ed Internet
u
per acquistare e vendere prodotti e servizi; grazie alla rete, le imprese hanno ora la
possibilit` di operare in un mercato praticamente senza conni e non sono pi` vincolate
a
u
a muoversi allinterno di uno spazio sico denito. I cambiamenti indotti nel modo di
operare delle imprese sono stati cos` dirompenti che, per riferirsi ai mercati legati alla
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I beneci che le imprese possono trarre dallutilizzare Internet per eettuare transazioni e/o
per riorganizzare le proprie attivit` produttive
a
trovano conferma in uno studio condotto nel
2011 da Boston Consulting su un campione di
1.000 Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane.a
In particolare, nello studio le PMI vengono suddivise in tre categorie a seconda del grado di
coinvolgimento sulla rete: imprese on-line attive, ossia quelle che eettuano attivit` di mara
keting e vendite in rete, imprese on-line, ossia
che hanno solo un sito web e, inne, imprese
o-line prive anche di un sito internet.
I risultati dellanalisi sono interessanti e suggeriscono il ruolo positivo della rete non solo in
termini di promozione delle vendite ma anche di
stimolo ad una maggiore ecienza produttiva.
In particolare, secondo Boston Consulting:
a) le PMI on-line attive hanno registrato negli
a
1. ICT come prodotto, dunque analisi del funzionamento dei mercati dellInformation
Technology, quali quelli dellhardware, del software, delle telecomunicazioni, etc.;
2. ICT come strumento, dunque Information Technology come piattaforme attraverso
le quali gli operatori eettuano transazioni.
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Numero utenti
Stati Uniti
Indonesia
Gran Bretagna
Turchia
Francia
Filippine
Messico
Italia
India
Canada
31/12/2009
101.303.240
14.681.580
22.625.300
16.943.780
14.290.700
8.387.560
6.505.040
13.272.760
5.397.480
14.228.460
31/12/2010
145.749.580x
32.129.460
28.661.600
24.163.600
20.469.420
18.901.900
18.488.700
17.812.800
17.288.900
17.288.620
Tasso di crescita
2009
246,4%
3481,7%
91,9%
204,5%
210,7%
4738%
1183,4%
218,9%
1513,9%
59,2%
2010
59,2%
118,8%
26,7%
42,6%
43,2%
125,4%
184,2%
34,2%
220,3%
21,5%
di
ed
elaborati
dallanalista
Nick
Burcher
Rientrano nella prima prospettiva lo studio delle strategie di prezzo e non di prezzo
praticate dalle imprese che producono beni di informazione, ma anche le strategie seguite
dalle imprese per proteggere le proprie innovazioni. Il commercio elettronico, in quanto
tipico esempio di utilizzo delle ICT da parte delle imprese per acquistare e vendere
In letteratura, gli eetti di rete sono anche indicati con il termine di economie di scala dal lato
della domanda. Infatti, contrariamente a quanto avviene in presenza di economie di scala dal lato della
produzione, con economie di scala dal lato della domanda al crescere della scala produttiva non ` il
e
costo medio a decrescere ma il ricavo medio (ossia il prezzo) ad aumentare.
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sempre nuovi ed in grado di imporsi su quelli esistenti. Dedicheremo ampio spazio ai temi
dellinnovazione nei Capitoli 6 e 7. Nel Capitolo 6 ci concentreremo sul ruolo dei brevetti,
un tema molto rilevante per le Information & Communication Technology. Infatti, le
imprese che operano in questi settori sono fra quelle che detengono il maggior numero
di brevetti; secondo i dati dellEuropean Patent Oce (EPO), ossia lucio brevetti
europeo, in Europa nel 2006 oltre il 12% di tutte le domande di brevetti provenivano da
imprese attive nei settori delle ICT. In alcuni paesi, come la Germania, la percentuale
arriva al 25%, ed in altri, come la Finlandia o la Svezia, si supera addirittura il 35%.
Nel Capitolo 7, anche grazie allanalisi del fenomeno del software open source, analizzeremo possibili forme alternative di governance dellinnovazione, non pi` basate su
u
brevetti e copyright, tendenti ad escludere terze parti dal processo innovativo, ma su meccanismi che inducono una maggiore collaborazione delle imprese con i propri fornitori,
clienti, rivali, per rendere il processo innovativo pi` procuo.
u
Il libro si chiude con alcuni cenni alle principali tematiche antitrust inerenti i settori
delle ICT. Infatti, la contemporanea presenza di economie di scala e di eetti di rete
fa s` che i mercati delle ICT tendano a convergere verso congurazioni industriali non
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Il libro si rivolge a studenti di laurea magistrale in percorsi economici ed economicoaziendali con una preparazione di base in microeconomia e teoria dei giochi. Il volume
pu` rappresentare una buona base di partenza anche per corsi pi` avanzati, possibilmente
o
u
in accompagnamento alla lettura degli articoli scientici originali.
Nella stesura dei vari argomenti abbiamo cercato di organizzare il materiale per capitoli auto-contenuti; in tal modo ` possibile utilizzare anche solo parti del libro allinterno
e
di corsi non specicamente dedicati alleconomia delle ICT.