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Tao Te Ching

Lao-tze

1 - Delinea il Tao
Il Tao che pu essere detto non l'eterno Tao, il nome che pu essere nominato non l'eterno
nome.
Senza nome il principio del Cielo e della Terra, quando ha nome la madre delle diecimila
creature.
Perci chi non ha mai desideri ne contempla l'arcano, chi sempre desidera ne contempla il termine.
uei due hanno la stessa estrazione anche se di!erso nome ed insieme sono detti mistero, mistero
del mistero, porta di tutti "li arcani.
# - $utrire la persona
Sotto il cielo tutti sanno che il %ello %ello, di qu& il %rutto, sanno che il %ene %ene, di qu& il male.
' cos& che essere e non-essere si danno nascita (ra loro, (acile e di((icile si danno compimento (ra
loro, lun"o e corto si danno misura (ra loro, alto e %asso si (anno disli!ello (ra loro, tono e nota si
danno armonia (ra loro, prima e dopo si (anno se"uito (ra loro.
Per questo il santo permane nel mestiere del non a"ire e attua l'inse"namento non detto.
)e diecimila creature sor"ono ed e"li non le ri(iuta le (a !i!ere ma non le considera come sue, opera
ma nulla si aspetta.
Compiuta l'opera e"li non rimane e proprio perch* non rimane non "li !ien tolto.
+ - Tenere tranquillo il popolo
$on esaltare i pi, capaci (a s& che il popolo non contenda, non pre"iare i %eni che con di((icolt-
s'otten"ono (a s& che il popolo non di!enti ladro, non ostentare ci che pu desiderarsi (a s& che il
cuore del popolo non si tur%i.
Per questo il "o!erno del santo s!uota il cuore al popolo e ne riempie il !entre, ne in(iacchisce il
!olere e ne ra((orza le ossa sempre (a s& che non a%%ia scienza n %rama e che colui che sa non osi
a"ire.
Poich* e"li pratica il non a"ire nulla !' che non sia "o!ernato.
. - uel che non ha ori"ine
Il Tao !iene usato perch* !uoto e non mai pieno.uale a%isso/ sem%ra il pro"enitore delle
diecimila creature.
Smussa le sue punte, districa i suoi nodi, miti"a il suo splendore, si rende simile alla sua pol!ere.
uale pro(ondit-/ sem%ra che da sempre esista. $on so di chi sia (i"lio, pare anteriore
all'Imperatore del Cielo.
0 - )'uso del !uoto
Il Cielo e la Terra non usano carit-, ten"ono le diecimila creature per cani di pa"lia. Il santo non usa
carit- tiene i cento co"nomi per cani di pa"lia.
)o spazio tra Cielo e Terra come somi"lia a un mantice/ Si !uota ma non si esaurisce, si muo!e ed
ancora pi, ne esce.
Parlar molto e scrutare razionalmente !ale meno che mantenersi !uoto.
1 - Completa l'imma"ine
)o spirito della !alle non muore, la misteriosa (emmina. )a porta della misteriosa (emmina la
scaturi"ine del Cielo e della Terra.
Perennemente ininterrotto come se esistesse !iene usato ma non si stanca.
2 - 3ccultare la luce
Il Cielo perpetuo e la Terra perenne. )a ra"ione per cui il Cielo pu essere perpetuo e la Terra
perenne che non !i!ono per s* stessi4 perci possono !i!ere a lun"o.
Per questo il santo pospone la sua persona e la sua persona !iene premessa, apparta la sua persona e
la sua persona perdura.
$on perch* spo"lio di interessi5 Per questo pu realizzare il suo interesse.
6 - Tornare alle qualit- naturali
Il sommo %ene come l'acqua4 l'acqua %en "io!a alle creature e non contende, resta nel posto che
"li uomini disde"nano.
Per questo quasi simile al Tao. $el ristare si adatta al terreno, nel !olere s'adatta all'a%isso, nel
donare s'adatta alla carit-, nel dire s'adatta alla sincerit-, nel corre""ere s'adatta all'ordine, nel
ser!ire s'adatta alla capacit-, nel muo!ersi s'adatta alle sta"ioni.
Proprio perch* non contende non !iene tro!ata in colpa.
7 - Tendere all'incolore
Chi colma ci che possiede me"lio (are%%e a desistere, chi %atte a (ino ci che appuntito non lo
mantiene a lun"o intatto.
8n palazzo colmo d'oro e di "emme non si pu conser!are, chi si (a arro"ante perch ricco e no%ile
procura da s* la sua ro!ina.
9d opera compiuta ritrarsi la :ia del Cielo.
1; - Saper a"ire
Preser!a l'8no dimorando nelle due anime4 sei capace di non (arle separare5
Per!ieni all'estrema mollezza conser!ando il ch'i4 sei capace d'essere un par"olo5
Puri(icato e mondo a%%i !isione del mistero4 sei capace d'esser senza pecca5
<o!erna il re"no amando il popolo4 sei capace di non a!er sapienza5
9ll'aprirsi e al chiudersi della porta del Cielo sei capace d'esser (emmina5
)uminoso e comprensi!o penetra o!unque4 sei capace di non a"ire5
=a !i!ere le creature e nutrile, (alle !i!ere e non tenerle come tue, opera e non aspettarti nulla, (alle
crescere e non "o!ernarle. uesta la misteriosa !irt,.
11 - )'utilit- del non-essere
Trenta ra""i si uniscono in un solo mozzo e nel suo non-essere si ha l'utilit- del carro, s'impasta
l'ar"illa per (are un !aso e nel suo non-essere si ha l'utilit- del !aso, s'aprono porte e (inestre per (are
una casa e nel suo non-essere si ha l'utilit- della casa.
Perci l'essere costituisce l'o""etto e il non-essere costituisce l'utilit-.
1# - >eprimere le %rame
I cinque colori (an s& che s'acciechi l'occhio dell'uomo, le cinque note (an s& che s'assordi l'orecchio
dell'uomo, i cinque sapori (an s& che (alli la %occa dell'uomo, la corsa e la caccia (an s& che s'im%esti
il cuore dell'uomo, i %eni che con di((icolt- si otten"ono (an s& che sia dannosa la condotta
dell'uomo.
Per questo il santo per il !entre e non per l'occhio. Perci respin"e l'uno e pre(erisce l'altro.
1+ - >espin"ere la !er"o"na
=a!ore e s(a!ore (anno paura, pre"iar la propria persona "ran s!entura.
Che si"ni(ica (a!ore e s(a!ore (an paura5 Il (a!ore un a%%assarsi4 nell'ottenerlo s'ha paura, di
perderlo s'ha paura. uesto si"ni(ica (a!ore e s(a!ore (an paura.
Che si"ni(ica pre"iar la propria persona "ran s!entura5 )a ra"ione per cui ho "ran s!entura che
ten"o alla mia persona, se non tenessi alla mia persona quale s!entura a!rei5 Per questo a chi di s*
(a pre"io a pro del mondo si pu a((idare il mondo, a chi di s* ha cura a pro del mondo si pu
con(idare il mondo.
1. - Introduce al mistero
9 "uardarlo non lo !edi, di nome detto l'Incolore. 9d ascoltarlo non lo odi, di nome detto
l'Insonoro. 9d a((errarlo non lo prendi, di nome detto l'In(orme.
uesti tre non consentono di scrutarlo a (ondo, ma uniti insieme (ormano l'8no. $on splendente
in alto non oscuro in %asso, nel suo !ol!ersi incessante non "li puoi dar nome e di nuo!o si
riconduce all'immateriale. ' la (i"ura che non ha (i"ura, l'imma"ine che non ha materia4
l'indistinto e l'indeterminato. 9d andar"li incontro non ne !edi l'inizio, ad andar"li appresso non ne
!edi la (ine.
9ttieniti (ermamente all'antico Tao per "uidare "li esseri di o""i e potrai conoscere il principio
antico. ?' questa l'orditura del Tao.
10 - 9ppalesa la !irt,
uelli che in antico eccelle!ano come adepti del Tao penetra!ano l'arcano e comunica!ano col
mistero, erano pro(ondi da non poter essere compresi.
Proprio perch* non possono essere compresi io mi s(orzer di darne i tratti. Irresoluti erano come
chi d'in!erno "uada un (iume, "uardin"hi erano come chi teme i !icini ai quattro lati, rispettosi
erano come chi ospite, (rammentati erano come "hiaccio che si !a (ondendo, schietti erano come
le"no non ancora s"rossato, !uoti erano come !alli, tor%idi erano come acqua motosa.
Chi capace d'esser motoso per (are illimpidire piano piano riposando5 Chi capace d'esser placido
per (ar !i!ere pian piano rimuo!endo a lun"o5
Chi s'attiene a questa :ia non %rama d'esser pieno, e proprio perch* non si riempie pu starsene
nell'om%ra senza inno!ar l'antico.
11 - :ol"ersi alla radice
9rri!are alla !acuit- il culmine, mantenere la quiete schiettezza4 le diecimila creature insieme
sor"ono ed io le !edo ritornare a quelle, quando le creature hanno a!uto il lor ri"o"lio ciascuna (a
ritorno alla sua radice. Tornare alla radice quiete, il che !uol dire restituire il mandato, restituire il
mandato eternit-.
Chi conosce l'eternit- illuminato, chi non la conosce insensatamente pro!oca s!enture. Chi
conosce l'eternit- tutto a%%raccia, tutto a%%racciando equanime, essendo equanime so!rano,
essendo so!rano Cielo, essendo Cielo Tao, essendo Tao a lun"o dura e per tutta la !ita non corre
pericolo.
12 - )a pura in(luenza
Dei "randi so!rani il popolo sape!a che esiste!ano, !ennero poi quelli che am ed esalt, e poi
quelli che temette, e poi quelli di cui si (ece %e((e4 quando la sincerit- !enne meno s'e%%e
l'insincerit-. Com'erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole/ 9d opera compiuta e ad impresa
riuscita dice!ano i cento co"nomi4 siamo cos& da noi stessi.
16 - )o scadimento dei costumi
uando il "ran Tao (u ne"letto s'e%%ero carit- e "iustizia, quando appar!ero intelli"enza e sapienza
s'e%%ero le "randi imposture, quando i sei con"iunti non (urono in armonia s'e%%ero piet- (iliale e
clemenza paterna, quando "li stati caddero nel disordine s'e%%ero i ministri leali.
17 - Tornare alla purezza
Tralascia la santit- e ripudia la sapienza e il popolo s'a!!anta""er- di cento doppie, tralascia la
carit- e ripudia la "iustizia ed esso torner- alla piet- (iliale e alla clemenza paterna, tralascia l'a%ilit-
e ripudia il lucro e pi, non !i saranno ladri e %ri"anti. uelle tre reputa (ormali e insu((icienti,
perci inse"na che !' altro a cui attenersi4 mostrati semplice e mantienti "rezzo, a%%i poco e"oismo
e scarse %rame.
#; - Di((erenziarsi dal !ol"o
Tralascia lo studio e non a!rai a((lizioni. Tra un pronto e un tardo risponder s& quanto intercorre5
uel che "li altri temono non posso non temer io. 3h, quanto son distanti e ancor non s'arrestano/
Tutti "li uomini sono s(renati come a una (esta o un %anchetto sacri(icale, come se in prima!era
ascendessero ad una torre. Sol io quanto son placido/ tuttora senza presa"io come un par"olo che
ancor non ha sorriso, quanto son dimesso/ come chi non ha do!e tornare.
Tutti "li uomini hanno d'a!anzo sol io sono come chi tutto ha a%%andonato. 3h, il mio cuore di
stolto quanto con(uso/ )'uomo comune cos& %rillante sol io sono tutto ottene%rato, l'uomo
comune in tutto s'intromette, solo io di tutto mi disinteresso, a"itato sono come il mare, s%allottato
sono come chi non ha punto (ermo.
Tutti "li uomini sono a((accendati sol io sono e%ete come !illico. Sol io mi di((erenzio da"li altri e
ten"o in "ran pre"io la madre che nutre.
#1 - S!otare il cuore
Il contenere di chi ha la !irt, del !uoto solo al Tao s'ade"ua. Per le creature il Tao indistinto e
indeterminato. 3h, come indeterminato e indistinto nel suo seno racchiude le imma"ini/ 3h, come
indistinto e indeterminato nel suo seno racchiude "li archetipi/ 3h, come pro(ondo e misterioso nel
suo seno racchiude l'essenza dell'essere/ uesta essenza assai "enuina nel suo seno ne racchiude
la con(erma. Dai tempi antichi sino ad o""i il suo nome non passa e cos& acconsente a tutti "li inizi.
Da che conosco il modo di tutti "li inizi5 Da questo.
## - )'umilt- che ele!a
Se ti pie"hi ti conser!i, se ti cur!i ti raddrizzi, se t'inca!i ti riempi, se ti lo"ori ti rinno!i, se miri al
poco ottieni se miri al molto resti deluso. Per questo il santo preser!a l'8no e di!iene modello al
mondo. $on da s* !ede perci illuminato, non da se s'appro!a perci splende, non da s* si "loria
perci ha merito, non da s* s'esalta perci a lun"o dura. Proprio perch* non contende nessuno al
mondo pu muo!er"li contesa. uel che dice!ano "li antichi4 se ti pie"hi ti conser!i, erano (orse
parole !uote5 In !erit-, inte"ri torna!ano.
#+ - Il !uoto non-essere
Il parlar dell'Insonoro spontaneit-. Per questo un tur%ine di !ento non dura una mattina, un
ro!escio di pio""ia non dura una "iornata. Chi opera queste cose5 Il Cielo e la Terra. Se per(ino il
Cielo e la Terra non possono persistere tanto pi, lo potr- l'uomo5 Perci compi le tue imprese come
il Tao. Chi si d- al Tao s'immedesima col Tao, chi si d- alla !irt, s'immedesima con la !irt,, chi si
d- alla perdita s'immedesima con la perdita. Chi s'immedesima col Tao nel Tao si ralle"ra
d'ottenere, chi s'immedesima con la !irt, nella !irt, si ralle"ra d'ottenere, chi s'immedesima con la
perdita nella perdita si ralle"ra d'ottenere. uando la sincerit- !ien meno si ha l'insincerit-.
#. - )a penosa %eni"nit-
Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a "am%e lar"he non cammina, chi da s* !ede
non illuminato, chi da s* s'appro!a non splende, chi da s* si "loria non ha merito, chi da s* s'esalta
non dura a lun"o. $el Tao queste cose sono a!anzumi ed escrescenze, che le creature hanno sempre
detestati. Per questo non rimane chi pratica il Tao.
#0 - >a((i"ura l'ori"ine
C' un qualcosa che completa nel caos, il quale !i!e prima del Cielo e della Terra. Come silente,
come !acuo/ Se ne sta solin"o senza mutare, o!unque s'a""ira senza correr pericolo, si pu dire la
madre di ci che sotto il cielo. Io non ne conosco il nome e come appellati!o lo dico Tao,
s(orzandomi a dar"li un nome lo dico <rande. <rande o!!ero errante, errante o!!ero distante,
distante o!!ero tornante. Perci il Tao "rande, il Cielo "rande, la Terra "rande ed anche il
so!rano "rande. $ell'uni!erso !i sono quattro "randezze ed il so!rano sta in una di esse. )'uomo si
con(orma alla Terra, la Terra si con(orma al Cielo, il Cielo si con(orma al Tao, il Tao si con(orma
alla spontaneit-.
#1 - )a !irt, del "ra!e
Il "ra!e radice del le""ero, il quieto si"nore dell'irrequieto. Per questo il santo !ia""ia tutto il
"iorno senza discostarsi dal %a"a"lio, anche se possiede palazzi re"ali placidamente se ne sta
distaccato. Che sar- se il si"nore di diecimila carri le""ero si (a nel mondo5 Se le""ero perde il
(ondamento, se irrequieto perde la sua si"noria.
#2 - )'uso dell'a%ilit-
Chi %en !ia""ia non lascia solchi n* impronte, chi %en parla non ha pecche n* %iasimi, chi %en conta
non adopra %astoncelli n* listelle, chi %en chiude non usa s%arre n* paletti eppure non si pu aprire,
chi %en le"a non usa corde n* !incoli eppure non si pu scio"liere. Per questo il santo sempre %en
soccorre "li uomini e perci non !i sono uomini respinti, sempre %ene soccorre le creature e perci
non !i sono creature respinte4 ci si chiama tras(ondere l'illuminazione. Cos& l'uomo che %uono
maestro dell'uomo non %uono, l'uomo che non %uono pro(itto all'uomo %uono. Chi non apprezza
un tal maestro, chi non ha caro un tal pro(itto, anche se sapiente cade in "ra!e in"anno4 questo si
chiama il mistero essenziale.
#6 - Tornare alla semplicit-
Chi sa d'esser maschio e si mantiene (emmina la (orra del mondo, essendo la (orra del mondo la
!irt, mai non si separa da lui ed ei ritorna ad essere un par"olo. Chi sa d'esser candido e si mantiene
oscuro il modello del mondo, essendo il modello del mondo la !irt, mai non si scosta da lui ed ei
ritorna all'in(inito. Chi sa d'esser "lorioso e si mantiene nell'i"nominia la !alle del mondo, essendo
la !alle del mondo la !irt, sempre si (erma in lui ed ei ritorna ad esser "rezzo. uando quel ch'
"rezzo !ien ta"liato allora se ne (anno strumenti, quando l'uomo santo ne usa allora ne (a i primi tra
i ministri. Per questo il "ran "o!erno non danne""ia.
#7 - $on a"ire
uei che !olendo tenere il mondo lo "o!erna, a mio parere non !i riuscir- "iammai. Il mondo un
!aso so!rannaturale che non si pu "o!ernare4 chi "o!erna lo corrompe, chi diri"e lo s!ia, poich*
tra le creature taluna precede ed altra se"ue, taluna calda ed altra (redda, taluna (orte ed altra
de%ole, taluna tranquilla ed altra pericolosa. Per questo il santo ri(u""e dall'eccesso, ri(u""e
dallo sperpero, ri(u""e dal (asto.
+; - )imitare le operazioni militari
uei che col Tao assiste il so!rano non (a !iolenza al mondo con le armi, nelle sue imprese
pre(erisce contro%attere. )- do!e stanziano le milizie nascono sterpi e ro!i, al se"uito dei "randi
eserciti !en"ono certo annate di miseria. Chi %en li adopra soccorre e %asta, non osa con essi
acquistar potenza. Soccorre e non si esalta, soccorre e non si "loria, soccorre e non s'insuper%isce,
soccorre quando non pu (arne a meno, soccorre ma non (a !iolenza. uel che s'in!i"orisce allor
decade4 !uol dire che non con(orme al Tao. Ci che non con(orme al Tao presto (inisce.
+1 - Desistere dalle operazioni militari
?cco che son le %elle armi4 strumenti del mal!a"io che le creature han sempre detestati. Per questo
non rimane chi pratica il Tao. Il sa""io, che paci(ico, tiene in pre"io la sinistra, chi adopra l'armi
tiene in pre"io la destra. ?cco che son l'armi4 strumenti del mal!a"io non strumenti del sa""io, il
quale li adopra solo se non pu (arne a meno. 9!endo per supreme pace e quiete, ei !ince ma non se
ne compiace, chi se ne compiace "ioisce nell'uccidere "li uomini. 3ra chi "ioisce nell'uccidere "li
uomini non pu attuare i suoi intenti nel mondo. $elle "esta (auste si tiene in onore la sinistra, nelle
"esta in(auste si tiene in onore la destra. Il luo"otenente sta alla sinistra, il duce supremo sta alla
destra4 assume il posto del rito (une%re. uei che "li uomini ha ucciso in massa li pian"e con
cordo"lio e con tristezza4 la !ittoria in "uerra "li asse"na il posto del rito (une%re.
+# - )a !irt, del santo
Il Tao in eterno senza nome, "rezzo per quanto minimo sia, nessuno al mondo capace di (ar"li
da ministro. Se principi e so!rani (ossero capaci di attener!isi, le diecimila crature da s* si
sottomettere%%ero, il Cielo in mutuo accordo con la Terra (are%%e discendere soa!e ru"iada e il
popolo, senza alcuno che lo comandi, da s* tro!ere%%e il "iusto assetto. uando si cominci ad
inta"liare si e%%ero i nomi. Tutto quello che ha nome !iene trattato come proprio, perci sappi
contenerti. Chi sa contenersi pu non correre pericolo. Para"ona la presenza del Tao nel mondo ai
(iumi e ai mari cui accorrono ri!i e !alli.
++ - )a !irt, del discernimento
Chi conosce "li altri sapiente, chi conosce s* stesso illuminato. Chi !ince "li altri potente, chi
!ince s* stesso (orte. Chi sa contentarsi ricco, chi strenuamente opera attua i suoi intenti. 9
lun"o dura chi non si diparte dal suo stato, ha !ita perenne quello che muore ma non perisce.
+. - Con(idare nel per(etto
Come uni!ersale il "ran Tao/ pu stare a sinistra come a destra. In esso (idando !en"ono alla !ita
le creature ed esso non le ri(iuta, l'opera compiuta non chiama sua. :este e nutre le creature ma non
se ne (a si"nore, esso che sempre non ha %rame pu esser nominato Piccolo. )e creature ad esso si
!ol"ono ma esso non se ne (a si"nore, pu esser nominato <rande. Poich* "iammai si (a "rande pu
realizzare la sua "randezza.
+0 - )a !irt, della carit-
:erso chi tiene in s* la "rande imma"ine il mondo accorre, accorre e non rice!e danno ma calma e
pace "randi. 9ttratto da musiche e %e!ande preli%ate si (erma il !iator che passa, ma quel che al Tao
esce di %occa com' scipito/ non ha sapore. 9 "uardarlo non riesci a !ederlo, ad ascoltarlo non riesci
ad udirlo, ad usarlo non riesci ad esaurirlo.
+1 - )'occulto e il palese
uei che !uoi che si contra""a de!i (arlo espandere, quei che !uoi che s'inde%olisca de!i (arlo
ra((orzare, quei che !uoi che ro!ini de!i (arlo prosperare, a quei che !uoi che sia tolto de!i dare.
uesto l'occulto e il palese. @ollezza e de%olezza !incono durezza e (orza. 9l pesce non con!iene
a%%andonar l'a%isso, "li strumenti pro(itte!oli al re"no non con!iene mostrarli al popolo.
+2 - ?sercitare il "o!erno
Il Tao in eterno non a"isce e nulla !' che non sia (atto. Se principi e so!rani (ossero capaci
d'attener!isi, le creature da s* si tras(ormere%%ero. uelli che per tras(ormarle %ramassero operare
io li acquieterei con la semplicit- di quel che non ha nome anch'esse non a!re%%ero %rame, quando
non han %rame stanno quiete e il mondo da s* s'assesta.
+6 - ?spone la !irt,
)a !irt, somma non si (a !irt, per questo ha !irt,, la !irt, in(eriore non manca di (arsi !irt, per
questo non ha !irt,. )a !irt, somma non a"isce ma non ha necessit- di a"ire, la !irt, in(eriore
a"isce ma ha necessit- di a"ire. )a somma carit- a"isce ma non ha necessit- di a"ire, la somma
"iustizia a"isce ma ha necessit- di a"ire, il sommo rito a"isce e se non !iene corrisposto si denuda
le %raccia e trascina a (orza. =u cos& che perduto il Tao !enne poi la !irt,, perduta la !irt, !enne poi
la carit-, perduta la carit- !enne poi la "iustizia, perduta la "iustizia !enne poi il rito4 il rito la%ilit-
della lealt- e della sincerit- e (oriero di disordine. Chi per primo conosce (ior nel Tao e principio
di i"noranza. Per questo l'uomo "rande resta in ci che solido e non si so((erma in ci che la%ile,
resta nel (rutto e non si so((erma nel (iore. Perci respin"e l'uno e pre(erisce l'altro.
+7 - 8ni(ormarsi al (ondamento
In principio questi ottenner l'8no4 il Cielo l'ottenne e per esso (u puro, la Terra l'ottenne e per esso
(u tranquilla, "li esseri so!rannaturali l'ottennero e per esso (urono potenti, la !alle l'ottenne e per
esso (u ricolma, le creature l'ottennero e per esso !issero, principi e so!rani l'ottennero e per esso
(uron retti nel "o!ernare il mondo. Costoro ne (urono resi per(etti. Se il Cielo non (osse puro per
esso temere%%e di squarciarsi, se la Terra non (osse tranquilla per esso temere%%e di (endersi, se "li
esseri so!rannaturali non (ossero potenti per esso temere%%ero d'annullarsi, se la !alle non (osse
ricolma per esso temere%%e d'inaridirsi, se le creature non !i!essero per esso temere%%ero di
spe"nersi, se principi e so!rani non (ossero no%ili e alti per esso temere%%ero di cadere. Il no%ile ha
per (ondamento il !ile, l'alto ha per %asamento il %asso. Perci quando principi e so!rani chiamano
s* stessi l'or(ano, lo scarso di !irt,, l'incapace, non perch* considerano lor (ondamento il !ile5
9him*, no/ uando hai (inito d'enumerare le parti del carro ancor non hai il carro. $on !oler essere
pre"iato come "iada n* spre"iato come pietra.
.; - Do!e andare e che adoperare
Il tornare il mo!imento del Tao, la de%olezza quel che adopra il Tao. )e diecimila creature che
sono sotto il cielo hanno !ita dall'essere, l'essere ha !ita dal non-essere.
.1 - ?quipara le di!ersit-
uando il "ran dotto apprende il Tao lo pratica con tutte le sue (orze, quando il medio dotto
apprende il Tao or lo conser!a ed or lo perde, quando l'in(imo dotto apprende il Tao se ne (a "randi
risate4 se non (osse deriso non sare%%e de"no d'essere il Tao. Perci motti in!alsi dicono4
illuminarsi nel Tao come ottene%rarsi, a!anzare nel Tao come re"redire, spianarsi nel Tao
come inca!arsi, la !irt, somma come !alle, il "ran candore come i"nominia, la !irt, !asta
come insu((icienza, la !irt, salda come esser !ol"o, la naturale "enuinit- come s%iadimento, il
"ran quadrato non ha an"oli, il "ran !aso tardi si completa, il "ran suono una sonorit- insonora, la
"rande imma"ine non ha (orma. Il Tao nascosto e senza nome, ma proprio perch* il Tao %en
impresta e completa.
.# - )e tras(ormazioni del tao
Il Tao "ener l'8no, l'8no "ener il Due, il Due "ener il Tre,, il Tre "ener le diecimila creature.
)e creature !oltano le spalle allo Ain e !ol"ono il !olto allo Aan", il ch'i in(uso le rende armoniose.
Ci che l'uomo detesta d'essere or(ano, scarso di !irt,, incapace, eppur so!rani e duchi se ne (anno
appellati!i. Perci tra le creature taluna diminuendosi s'accresce, taluna accrescendosi si
diminuisce. Ci che "li altri inse"nano anch'io l'inse"no4 quelli che (an !iolenza non muoiono di
morte naturale. Di questo (ar l'a!!io del mio inse"namento.
.+ - )o strumento uni!ersale
Ci che !' di pi, molle al mondo asso""etta ci che !' di pi, duro al mondo, quel che non ha
esistenza penetra l- do!e non sono interstizi. Da questo so che !' pro(itto nel non a"ire.
9ll'inse"namento non detto, al pro(itto del non a"ire, pochi di quelli che sono sotto il cielo arri!ano.
.. - Il (ermo ammonimento
Tra (ama e persona che pi, caro5 Tra persona e %eni che pi, importante5 Tra acquistare e
perdere che pi, penoso5 Per questo chi ardentemente %rama certo assai sperpera, chi molto
accumula certo assai perde. Chi sa accontentarsi non su%isce oltra""io, chi sa contenersi non corre
pericolo e pu durare a lun"o.
.0 - )'immensa !irt,
)a "rande completezza come spezzettamento che nell'uso non si rompe, la "rande pienezza
come !uotezza che nell'uso non si esaurisce, la "rande dirittura come sinuosit-, la "rande a%ilit-
come inettitudine, la "rande eloquenza come %al%ettio. )'a"itazione (inisce nell'al"ore, la quiete
(inisce nel calore4 la pura quiete la re"ola del mondo.
.1 - ?sser parco nelle %rame
uando nel mondo !i"e il Tao i ca!alli !eloci sono mandati a concimare i campi, quando nel
mondo non !i"e il Tao i ca!alli da %atta"lia !i!ono ai con(ini. Colpa non !' pi, "rande che
secondar le %rame, s!entura non !' pi, "rande che non saper accontentarsi, di(etto non !' pi,
"rande che %ramar d'acquistare. uei che conosce la contentezza dell'accontentarsi sempre
contento.
.2 - Scrutare ci che lontano
Senza uscir dalla porta conosci il mondo, senza "uardar dalla (inestra scor"i la :ia del Cielo. Pi,
lun"i te ne !ai meno conosci. Per questo il santo non !a dattorno eppur conosce, non !ede e pi,
discerne, non a"isce eppur completa.
.6 - 3%liare la sapienza
Chi si dedica allo studio o"ni d& a""iun"e, chi pratica il Tao o"ni d& to"lie, to"lie ed ancor to"lie
(ino ad arri!are al non a"ire4 quando non a"isce nulla !' che non sia (atto. uei che re""e il mondo
sempre lo (accia senza imprendere, se poi imprende non atto a re""ere il mondo.
.7 - Con(idare nella !irt,
Il santo non ha un cuore immuta%ile, ha per cuore il cuore dei cento co"nomi. Per me %ene ci che
hanno di %uono, ed %ene anche ci che hanno di non %uono, la !irt, li rende %uoniB per me
sincerit- ci che hanno di sincero, ed sincerit- anche ci che hanno di non sin cero, la !irt, li
rende sinceri. Il santo sta nel mondo tutto timoroso e per il mondo rende promiscuo il suo cuore. I
cento co"nomi in lui a((i""ono occhi e orecchi e il santo li tratta come (anciulli.
0; - Tenere in pre"io la!ita
8scire !i!ere, entrare morire. Se"uaci della !ita sono tre su dieci, se"uaci della morte sono tre
su dieci, "li uomini che la !ita tramutano in disposizione alla morte son pur essi tre su dieci. Per
qual moti!o5 Perch !i!ono l'intensit- della !ita. 3r io ho appreso che chi %en nutre la !ita !a per
deserti senza incontrar rinoceronti e ti"ri, !a tra "li eserciti senza indossar corazza e arme4 il
rinoceronte non ha do!e in(ilzare il corno, la ti"re non ha do!e a((ondar l'arti"lio, il "uerriero non
ha do!e immer"ere la spada. Per qual moti!o5 Perch costui non ha disposizione alla morte.
01 - )a !irt, che nutre
Il Tao le (a !i!ere, la !irt, le alle!a, con la materia d- loro la (orma, con le !icende d- loro la
completezza. Per questo le creature tutte !enerano il Tao e onorano la !irt,4 !enerare il Tao e
onorare la !irt, nessuno lo comanda ma !iene o"nor spontaneo. uindi il Tao (a !i!ere, la !irt,
alle!a, (a crescere, s!iluppa, completa, matura, nutre, ripara. )e (a !i!ere ma non le tiene come sue
opera ma nulla s'aspetta, le (a crescere ma non le "o!erna. uesta la misteriosa !irt,.
0# - :ol"ersi all'ori"ine
Il mondo e%%e un principio che (u la madre del mondo. Chi per!enuto alla madre da essa conosce
il (i"lio, chi conosce il (i"lio e torna a conser!ar la madre (ino alla morte non corre pericolo. Chi
ostruisce il suo !arco e chiude la sua porta per tutta la !ita non ha tra!a"lio, chi spalanca il suo
!arco ed accresce le sue imprese per tutta la !ita non ha scampo. Illuminazione !edere il piccolo,
(orza attenersi alla mollezza. Chi (a uso della !ista e torna ad intro!ertere lo s"uardo non
a%%andona la persona alla ro!ina. uesto dicesi praticar l'eterno.
0+ - Trarre pro(itto dalle pro!e
Se a!essimo "rande sapienza cammineremmo nella "ran :ia e solo di a"ire temeremmo. )a "ran
:ia assai piana, ma la "ente pre(erisce i sentieri. uando il palazzo reale troppo %en tenuto i
campi son del tutto incolti e i "ranai son del tutto !uoti. Indossar !esti ele"anti e ricamate, portare
alla cintura spade acuminate, rimpinzarsi di !i!ande e di %e!ande e ricchezze e %eni a!er d'a!anzo,
s(arzo da ladrone. ?' contrario al Tao, ahim*/
0. - Colti!are e contemplare
Chi %en si (onda non !ien di!elto, a chi %en strin"e non !ien tolto4 con questa :ia (i"li e nipoti "li
o((riranno sacri(ici ininterrotti. Se la colti!a nella persona la sua !irt, la "enuinit-, se la colti!a
nella (ami"lia la sua !irt, la so!ra%%ondanza, se la colti!a nel !illa""io la sua !irt, la re!erenza,
se la colti!a nel re"no la sua !irt, la (loridezza, se la colti!a nel mondo la sua !irt,
l'uni!ersalit-. Per questo contempla le persone dalla sua persona, contempla le (ami"lie dalla sua
(ami"lia, contempla i !illa""i dal suo !illa""io, contempla i re"ni dal suo re"no, contempla il
mondo dal suo mondo. Come so che il mondo cos&5 Da questo.
00 - Il sim%olo del mistero
uei che racchiude in s* la pienezza della !irt, para"ona%ile ad un par"olo, che !elenosi insetti e
serpi non attoscano, %el!e (eroci non arti"liano, uccelli rapaci non adun"hiano. De%oli ha l'ossa e
molli i muscoli eppur la sua stretta salda, ancor non sa dell'unione dei sessi eppur tutto si ader"e4
la per(ezione dell'essenza, tutto il "iorno !a"isce eppur non di!iene (ioco4 la per(ezione
dell'armonia. Conoscer l'armonia eternit-, conoscer l'eternit- illuminazione, !i!ere
smodatamente la !ita prodromo di s!entura, con la mente comandare al ch'i si"ni(ica indu rirsi.
uel che s'in!i"orisce allor decade4 questo !uol dire che non con(orme al Tao. Ci che non
con(orme al Tao presto (inisce.
01 - )a misteriosa !irt,
uei che sa non parla, quei che parla non sa. Chi ostruisce il suo !arco, chiude la sua porta, smussa
le sue punte, districa i suoi nodi, miti"a il suo splendore, si rende simile alla sua pol!ere, dicesi
accomunato col mistero. Per questo costui non pu essere attirato n* pu essere respinto, non pu
essere a!!anta""iato n* pu essere danne""iato, non pu essere no%ilitato n* pu essere umiliato.
Per questo il pi, no%ile del mondo.
02 - >endere puri i costumi
uando con la correzione si "o!erna il mondo con la (alsit- s'adopran l'armi4 il mondo si re""e col
non imprendere. Da che so che cos&5 Dal presente. Pi, numerosi ha il so!rano i "iorni ne(asti e le
parole proi%ite pi, il popolo cade in miseria, pi, numerosi ha il popolo "li strumenti pro(itte!oli pi,
i re"ni cadono nel disordine, pi, numerosi hanno "li uomini "li arti(izi e le a%ilit- pi, appaiono cose
rare, pi, si (a s(o""io di %elle cose pi, numerosi si (anno ladri e %ri"anti. Per questo il santo dice4 io
non a"isco e il popolo da s* si tras(orma, io amo la quiete e il popolo da s* si corre""e, io non
imprendo e il popolo da s* s'arricchisce, io non %ramo e il popolo da s* si (a semplice.
06 - 9dattarsi alle !icissitudini
uando il "o!erno di tutto si disinteressa il popolo unito, quando il "o!erno in tutto si intromette
il popolo (rammentato. )a (ortuna si ori"ina dalla s(ortuna, la s(ortuna si nasconde nella (ortuna.
Chi ne conosce il culmine5 uei che non corre""e. )a correzione si con!erte in (alsit-, il %ene si
con!erte in presa"io di s!entura e o"ni d& lo sconcerto del popolo si (a pi, pro(ondo e pi, dure!ole.
Per questo il santo quadrato ma non ta"lia, incorrotto ma non (erisce, diritto ma non ostenta,
luminoso ma non a%%a"lia.
07 - @antenersi nel Tao
$el "o!ernare "li uomini e nel ser!ire il Cielo nulla me"lio della parsimonia, perch solo la
parsimonia antepone l'ottenere. 9nteporre l'ottenere si"ni(ica accumulare !irt,. Chi accumula !irt,
tutto sottomette, quando tutto sottomette nessuno conosce il suo culmine, quando nessuno conosce
il suo culmine ei pu possedere il re"no. Chi possiede la madre del re"no pu durare a lun"o.
uesto si chiama a((ondare le radici e rinsaldare il tronco, !ia della lun"a !ita e dell'eterna
"io!inezza.
1; - Stare nella di"nit- re"ale
<o!ernare un "ran re"no come (ri""ere pesciolini minuti. uando si so!rintende al mondo con il
Tao i mani non mostrano la potenza loro. $on che i mani non a%%iano potenza ma la potenza loro
non nuoce a"li uomini, non che la potenza loro non nuoccia a"li uomini ma il santo non nuoce a"li
uomini. uesti due non si nuocciono (ra loro, per questo le !irt, loro insieme con(luiscono
11 - )a !irt, dell'umilt-
Il "ran re"no che si tiene in %asso la con(luenza del mondo, la (emmina del mondo. )a (emmina
sempre !ince il maschio con la quiete, poich* chetamente se ne st- sottomessa. Per questo il "ran
re"no che si pone al disotto del piccolo re"no attrae il piccolo re"no, il piccolo re"no che sta al
disotto del "ran re"no attrae il "ran re"no4 l'uno si a%%assa per attrarre, l'altro attrae perch sta in
%asso. Il "ran re"no non ecceda per la %rama di pascere ed unire "li altri, il piccolo re"no non
ecceda per la %rama d'essere accetto e ser!ire "li altri. 9((inch ciascuno otten"a ci che %rama al
"rande con!iene tenersi in %asso.
1# - Praticare il Tao
?cco che cosa il Tao4 il ri(u"io delle creature, tesoro per il %uono, protezione per il mal!a"io. 9
parlarne con elo"io si pu tener mercato, a se"uirlo con rispetto si pu emer"ere su"li altri. De"li
uomini mal!a"i quale pu essere respinto5 Per questo si pone sul trono il =i"lio del Cielo e si
nominano i tre "ran ministri. 9nche se costoro hanno il "ran pi per ottenere precedenza alla loro
quadri"a, me"lio che se ne stiano seduti ad a!anzare in questo Tao. uale era la ra"ione per cui
"li antichi apprezza!ano questo Tao5 $on dice!ano (orse4 ottiene chi con esso cerca, con esso
s(u""e chi in colpa5 Per questo ci che !' di pi, prezioso al mondo.
1+ - )'inizio (a!ore!ole
Pratica il non a"ire, imprendi il non imprendere, assapora l'insapore, considera "rande il piccolo e
molto il poco, ripa"a il torto con la !irt,. Pro"etta il di((icile nel suo (acile, opera il "rande nel suo
piccolo4 le imprese pi, di((icili sotto il cielo certo cominciano nel (acile, le imprese pi, "randi sotto
il cielo certo cominciano nel piccolo. Per questo il santo non opera il "rande e cos& pu completare
la sua "randezza. Chi promette alla le""era tro!a scarso credito, chi reputa tutto (acile tro!a tutto
di((icile. Per questo al santo tutto pare di((icile e cos& nulla "li di((icile.
1. - 9ttenersi al piccolo
uello che (ermo con (acilit- si trattiene, quello che non cominciato con (acilit- si di!isa, quello
che (ra"ile con (acilit- si spezza, quello che minuto con (acilit- si disperde4 opera quando ancora
non in essere, ordina quando ancora non in disordine. 8n al%ero che a %raccia aperte si misura
nasce da un minuscolo ar%oscello, una torre di no!e piani comincia con un cumulo di terra, un
!ia""io di mille li principia da sotto il piede. Chi "o!erna corrompe, chi diri"e s!ia. Per questo il
santo non "o!erna e perci non corrompe, non diri"e e perci non s!ia. )a "ente nel condurre le
proprie imprese sul punto di compierle sempre le "uasta, se curasse la (ine come il principio allora
non !i sare%%ero imprese "uaste. Per questo il santo %rama quello che non %ramato e non pre"ia i
%eni che con di((icolt- si otten"ono, studia quello che non !iene studiato e ritorna su quello che "li
altri han tra!alicato. Per (a!orire la spontaneit- delle creature non osa a"ire.
10 - )a pura !irt,
In antico chi %en pratica!a il Tao con esso non rende!a perspicace il popolo, ma con esso si
s(orza!a di renderlo ottuso4 il popolo con di((icolt- si "o!erna poich* la sua sapienza troppa.
Perci "o!ernare il re"no con la sapienza la ro!ina del re"no, "o!ernare il re"no non con la
sapienza la prosperit- del re"no. Chi sa queste due cose di!iene simile al modello, saper di!enire
simile al modello la misteriosa !irt,. Pro(onda e imperscruta%ile la misteriosa !irt, e
contrapposta alle creature, ma alla (ine arri!a alla "rande con(ormit-.
11 - Posporre s* stesso
)a ra"ione per cui (iumi e mari possono essere so!rani di cento !alli che %en se ne ten"ono al
disotto4 perci possono essere so!rani di cento !alli. Cos& chi !uole stare disopra al popolo con i
detti se ne pone al disotto, chi !uol stare da!anti al popolo con la persona ad esso si pospone. Per
questo il santo sta disopra ed il popolo non ne "ra!ato, sta da!anti ed il popolo non ne
ostacolato. Cos& il mondo "ioisce di sospin"erlo innanzi e mai ne sazio. Poich* ei non contende
nessuno al mondo pu muo!er"li contesa.
12 - )e tre cose preziose
Tutti al mondo dicono che il mio Tao "rande ma che sem%ra non esser simile a nulla. Proprio
perch* "rande sem%ra che non sia simile a nulla, se (osse simile a qualcosa l'impaccere%%e la sua
piccolezza. Io ho tre cose preziose che mi ten"o %en strette e custodisco4 la prima la misericordia,
la seconda la parsimonia, la terza il non ardire d'esser primo nel mondo. Sono misericordioso e
perci posso essere intrepido, sono parsimonioso e perci posso essere "eneroso, non ardisco
d'esser primo nel mondo e perci posso esser capo de"li strumenti per(etti. 3""i si intrepidi
trascurando la misericordia, si "enerosi trascurando la parsimonia, si primi trascurando di
posporsi. ?' la morte/ Chi misericordioso nel "uerre""iare !ittorioso, nel di(endere saldo. uei
che il cielo !uol sal!are (acendolo misericordioso lo preser!a.
16 - >endersi e"uale al cielo
Chi %en (a il capitano non irruente, chi %en "uerre""ia non impetuoso, chi %en !ince il nemico
non d- %atta"lia, chi %ene adopera "li uomini se ne pone al di sotto4 questa la !irt, del non
contendere, questa la (orza dell'adoprar "li uomini, questo rendersi e"uale al Cielo, il culmine
per "li antichi.
17 - )'uso del mistero
Sull'adoperar "li eserciti c' un detto4 non oso (ar da padrone e (accio l'ospite, non oso a!anzar d'un
pollice e indietre""io di un piede. uesto !uol dire che non !i sono truppe da schierare, che non !i
sono %raccia da denudare, che non !i sono armi da impu"nare. S!entura non !' ma""iore che
oste""iare alla le""era. Se oste""io alla le""era son !icino a perdere quel che m' pi, prezioso.
Perci quando "li eserciti si mettono in campa"na per scontrarsi, quello che pi, pietoso !ince.
2; - )a di((icolt- di intendere
)e mie parole (acilmente si intendono e (acilmente si attuano, ma nessuno al mondo sa intenderle,
nessuno al mondo sa attuarle. )e mie parole hanno un pro"enitore, le mie imprese hanno un
principe, ma appunto perch non le intendono non intendono me. Poich* quelli che mi intendono
sono rari quelli che mi imitano sono da tenere in pre"io. Per questo il santo indossa rozze !esti e
cela nel seno la "iada.
21 - Il di(etto della sapienza
Somma cosa l'i"noranza del sapiente, insania la sapienza dell'i"norante. Solo chi si a((li""e di
questa insania non insano. Il santo non insano perch si a((li""e di questa insania. Per questo
non insano.
2# - 9!er cura dis*
uando il popolo non teme la tua autorit- allora sopra!!iene la "rande autorit-. $on tro!are
an"usto ci che ti d- pace, non dis"ustarti di ci che ti (a !i!ere, poich* solo chi non se ne dis"usta
non dis"usta. Per questo il santo di s* conosce ma di s* non (a mostra, di s* ha cura ma di s* non (a
pre"io. Perci respin"e l'uno e pre(erisce l'altro.
2+ - uel che lascia a"ire
@uore chi nell'osare pone il cora""io, !i!e chi nel non osare pone il cora""io4 di questi due l'uno
pro(itto e l'altro danno. Di quel che il cielo ha in odio chi conosce la ra"ione5 Per questo il santo
reputa di((icile il primo. )a :ia del Cielo di %en !incere senza contendere, di %en suscitar
risposta senza parlare, di %en attrarre senza chiamare, di %en di!isare con ampiezza. )a rete del
Cielo tutto a!!ol"e, ha ma"lie lar"he ma nulla ne s(u""e.
2. - >eprimere "li in"anni
uando il popolo non teme di morire a che !ale impaurirlo con la morte5 Se (accio si che il popolo
sempre tema di morire e quei che induce in in"anno io possa prenderlo e metterlo a morte, chi sar-
tanto ardito5 Sempre mandi a morte chi ne ha la potest-, mettere a morte in !ece di chi ne ha la
potest- si"ni(ica mane""iar l'ascia in !ece del "ran mastro. uelli che mane""ian l'ascia in !ece del
"ran mastro raramente non si (eriscono le mani.
20 - I danni della cupidi"ia
Il popolo so((re la (ame perch* chi sta sopra di!ora troppe tasse4 ecco perch* so((re la (ame. Il
popolo con di((icolt- si "o!erna perch* chi sta sopra s'a((accenda4 ecco perch* con di((icolt- si
"o!erna. Il popolo d- poca importanza alla morte perch* chi sta sopra cerca l'intensit- della !ita4
ecco perch* da poca importanza alla morte. Solo chi non si a((accenda per !i!ere pi, sa""io di chi
la !ita tiene in pre"io.
21 - <uardarsi dalla (orza
9lla nascita l'uomo molle e de%ole, alla morte duro e (orte. Tutte le creature, l'er%e e le piante
quando !i!ono son molli e tenere quando muoiono son aride e secche. Durezza e (orza sono
compa"ne della morte, mollezza e de%olezza sono compa"ne della !ita. Per questo chi si (a (orte
con le armi non !ince, )'al%ero che (orte !iene a%%attuto. uel che (orte e ro%usto sta in %asso,
quel che molle e de%ole sta in alto.
22 - )a !ia del cielo
)a :ia del Cielo come simile all'armar l'arco/ uel ch' alto !iene a%%assato, quel ch' %asso
!iene innalzato, quello che eccede !iene ridotto, quel che di(etta !iene accresciuto. )a :ia del Cielo
di diminuire a chi ha in eccedenza e di a""iun"ere a chi non ha a su((icienza. $on cos& la :ia
dell'uomo4 ei diminuisce a chi non ha a su((icienza per donare a chi ha in eccedenza. Chi capace
di donare al mondo ci che ha in eccedenza5 Solo colui che pratica il Tao. Per questo il santo opera
ma nulla s'aspetta compiuta l'opera non rimane, non !uole mostrare di eccellere.
26 - Portare il (ardello della sincerit-
$ulla al mondo pi, molle e pi, de%ole dell'acqua eppur nell'a%radere ci che duro e (orte
nessuno riesce a superarla, nell'uso nulla pu cam%iarla. )a de%olezza !ince la (orza, la mollezza
!ince la durezza4 al mondo non !' nessuno che non lo sappia, ma nessuno !' che sia capace di
attuarlo. Per questo il santo dice4 chi prende su di s* le sozzure del re"no si"nore dell'altare della
terra e dei "rani, chi prende su di s* i mali del re"no so!rano del mondo. 8n detto esatto che
appare contraddittorio.
27 - 3ttemperare ai patti
Se cancelli un'o((esa, ma un po' o((eso rimani ancora, credi che sia un %ene5 Se, per contratto, il
sa""io creditore, dal de%itore non esi"e nulla. 9dempie al proprio impe"no chi !irtuosoB %ada
a"li impe"ni altrui chi non !irtuoso. )a :ia del cielo non (a parentele, ma sta costantemente con il
%uono.
6; - Isolarsi
Piccoli re"ni con pochi a%itanti4 arnesi da la!oro in luo"o d'uomini Csian dieci o centoD il popolo
non usi. Tema la morte e (uori non emi"ri. Se anche !i son na!i"li e !i son carri, il popolo non tenti
di salir!iB se anche !i son corrazze e !i son armi, mai e poi mai le tiri (uori il popolo. ? ritorni ad
usar nodi di cordaB e tro!i "usto in ci%i e !esti suoiB ed ami la sua casa, i suoi costumi. Se stati !i
!edessero !icini tanto che cani e "alli se ne udissero, in!ecchino cos&, (ino alla morte quei due
popoli4 senza alcun contatto.
61 - )'emersione del naturale
Parole autentiche non sono adorneB parole adorne autentiche non sono. Colui che %uono, non
s(o""ia parole, e chi s(o""ia parole, non %uono. Chi sa di tutto, certo con sa""ioB n* chi sa""io,
di certo, sa di tutto. Il !ero sa""io per s* non pro!!ede4 se si spende ne"li altri, per s* acquistaB e,
pi, dona, pi, ottiene per se stesso. )a :ia del cielo aiuta, non (a danniB la :ia del sa""io a"isce
senza lotta.

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www.gianfrancobertagni.it
Passi scelti dal Tao Te Ching, un classico del taoismo, adattamento da pi
traduzioni, con breve commento:
I
Il Tao che si pu nominare
$on il Tao eterno.
)'essere che pu !enire nominato
$on quello eterno.
Come non nomina%ile
esso il principio del cielo e della terra.
Di!enuto con ci determinato
Di!enne l'ori"ine de"li esseri particolari.
8na l'essenza,
di!ersa solo la denominazione.
@istero la loro identit-,
arcano de"li arcani.
Porta attra!erso la quale sono emerse,
nell'uni!erso mani(esto,
tutte le mera!i"lie che lo popolano.
Cos& lo spirito li%ero dalle passioni
percepisce l'essenza misteriosa,
lo spirito preda delle passioni
non conoscer- se non i suoi e((etti Capparenze (enomenicheD.
Commento4
Il Tao Te Chin", un testo cos& a((ascinante e spesso criptico, si apre con o!!ie constatazioni, almeno
per chi intuisce almeno un po' della !erit-, ma su%ito dopo Cqui al quinto passoD (a delle importanti
distinzioni che (anno sor"ere un du%%io importante4 esse sono state (atte per rendere comprensi%ile
a tutti il messa""io insito nel manoscritto oppure dimostrano una comprensione non ancora
esausti!a del Principio5 In(atti a parole di!ide il Principio dai suoi e((etti o mani(estazioni, mentre
la realt- (ondamentale %en di!ersa, e parlare in questa maniera chiaramente un esprimersi
condizionato. Pi, a!anti il testo si riscatta ricordando come sia di!ersa la sola denominazione, ma
insiste poi a dimostrarsi imper(etto quando parla di mistero4 (in che !i mistero non !i !era
comprensione/ Pi, tardi persiste per l'ennesima !olta ad esprimersi in maniera discriminatoria
e!idenziando un dualismo (ra Principio ed esseri particolari, ed ancora dice chiaramente che uno
spirito li%ero da passioni percepisce l'essenza del Principio quando chiaro che (ra percepire e (are
essi stessi parte di una data cosa !i una "rossa di((erenza4 essere il Principio si"ni(ica anche non
percepirlo. Cos& il du%%io permane, non si scio"lie con l'analisi del testo4 a%ile espediente per (ar
comprendere un po' di sa""ezza anche ai pro(ani o mani(estazione di una realizzazione ancora
imper(etta5
II
Per tutti i nati sotto questo cielo,
concepito il %ello
nasce il %rutto.
=issato il %ene
Prende (orma il male.
9llo stesso modo essere e non essere sono correlati,
possi%ile ed impossi%ile sono complementari,
"rande e piccolo si caratterizzano a !icenda,
l'alto si capo!ol"e nel %asso,
suono e rumore si inte"rano,
prima e dopo si susse"uono.
Cos& l'8omo >eale permane nel non a"ire,
inse"na senza parlare,
diri"e senza comandare.
Conduce allo s!iluppo senza appropriarsi,
compie senza (are.
?ssenzialmente non risiedendo nei correlati!i
partecipa della (orza ori"inaria.
Commento4
uesto capitolo de%utta con il (issare nelle menti il "ioco de"li opposti che domina il mondo del
relati!o, lo crea e ne alla %ase, essendo un tutt'uno con essoB relati!o che tutta!ia impri"iona solo
le menti che si muo!ano al suo interno. :iene cos& a((ermata l'indipendenza del sa""io che sta%ilito
nel Principio a"isce senza un io particolare, senza quindi e"oismo indi!iduale e per questo li%ero ed
architetto d'azioni di natura assoluta CCome del resto sono tutte le azioni, dipende esclusi!amente da
come queste sono concepite.D. 9ncora una !olta !iene qui sta%ilita a parole una dualit- nel discorso
che pro%a%ilmente un espediente per (arsi comprendere, ma che non ci si aspettere%%e da un testo
cos& ispirato.
III
Potenziando oltre al limite
si pro!oca la lotta.
Dando risalto a ci che raro a!ere
si suscita un colpe!ole desiderio di appropriazione.
Si !eli ci che nelle cose attira
e l'animo rester- calmo.
Cos&4 l'8omo >eale in !este di capo
!a senza pre(erenze ed appetiti.
Inde%olisce "li impulsi
e tempra l'essere interno
Cletteralmente !entre ed ossa che in oriente sono sinonimi dell'interiorit-B
alcuni traduttori qui hanno commesso un madornale errore,
dando al testo un senso puramente (isico e di %assa le"a/D.
Senza un sapere Csuper(icialeD e senza desideri
"uida i diecimila esseri.
Con(onde coloro che sanno.
?!ita l'a"ire CcomuneD
e la societ- !i!r- sempre li%era nel suo ordine.
Commento4
9nche qui il "ioco de"li opposti permea tutto il discorso, accrescendo qualcosa si cade nel suo
contrario eEo nel disordine, a"endo senza un io particolare che possa essere coin!olto dal mondo,
tutto acquista la purezza e la li%ert- ori"inarie. ?' e!idente che qui si parla di un mondo %en lontano
dal nostro, %asta accendere la tele!isione per rendersi conto del male insito in tanti messa""i che
!en"ono o""i propinati, e per di pi, del (atto che sem%ra lecito darsi da (are in o"ni modo per
procurarsi quel che !iene propa"andatoB anzi, pare che chi non si comporti in tale modo sia da
additare come sciocco.
I:
Il Tao non sostanza,
atti!it- inesauri%ile.
9"ire che non lo accresce.
Com' insonda%ile/
?' come la scaturi"ine primordiale di o"ni cosa.
Smussa l'acuto,
schiarisce il con(usoB
tempera l'a%%a"liante.
3rdina le parti elementari Cdella materiaD.
?' ina((erra%ile eppure onnipresenteB
come potre%%e essere stato "enerato5
?' anteriore al Si"nore del Cielo.
C)a di!init- cinese per eccellenzaD
Commento4
Dire che il Tao non materiale potre%%e anche andare %ene, ma perch* poi dire che atti!it-5/
Tanto !ale dire che ?sso anche materiale4 dal punto di !ista assoluto non errato asserire sia l'una
che l'altra delle preposizioni. 9nche qui !iene (atto notare che o"ni cosa, ra""iunto il suo apice,
!iene permeata dal suo opposto.
:II
)'8ni!ersale eterno.
?' eterno
perch* non !i!e per s* stesso.
Perci4 l'8omo >eale
indietre""iando a!anza.
>estando (uori sempre presente.
Col non (are di s* il centro
ra""iun"e la per(ezione.
Commento4
si esalta la non personalizzazione del Tao, anche il sa""io perci spo"liandosi dell'e"o tro!a la
!erit- e si unisce a tutte le cose.
IIH
)a qualit- trascendente assomi"lia all'acqua.
Senza resistere assume la (orma di o"ni cosa,
prende la posizione pi, %assa
che "li uomini disprezzano.
Pi, si lontani dall'a"ire comune,
pi, si !icini alla :ia.
Cos& l'8omo reale nel dominio materiale
tiene per %uono il restare nel posto che ha.
$el dominio del sentire tiene per %uona
la pro(ondit- dell'essere.
Se dona, tiene per %uona la "enerosit-.
Parlando, tiene per %uona la !erit-.
<o!ernando tiene per %uono lo s!iluppo ordinato.
9"endo tiene per %uono l'accorto ra""iun"imento del (ine.
$el dominio pratico tiene per %uono l'inter!enire
nel punto e nel momento "iusti.
In!ero, proprio "razie all'ade"uarsi senza lotte,
nulla altera il suo essere.
Commento4
Il passo inizia con una e((icace meta(ora che successi!amente s!iluppa nei !ari casi della !ita per
(ar capire come sia distante la !erit- dal modo d'a"ire de"li esseri umani che pur !i sono immersi.
Proprio allontanandosi dai contrasti l'8omo >eale tro!a la sua realizzazione e la pace interiore.
Interessante il risalto messo sull'uso dell'accortezza, la quale ha sempre dominato la mente cinese
che sempre stata assai pratica, anche nella sua (iloso(ia, e non si pu certo dar"li torto.
IH
@antenere quando si sia riempito sino all'orlo
non possi%ile.
Conser!are una lama estremamente a((ilata
non possi%ile.
$on si pu, ad un tempo,
possedere e conser!are.
Keni e potere uniti ad or"o"lio
preparano da s* la ro!ina.
9"ire e ritirarsi
la :ia del cielo.
Commento4
la le""e dell'impermanenza (a s& che nulla perduri e che o"ni cosa tramuti alla (ine nella sua
mancanza, una qualsiasi (ortuna non pu essere mantenuta per sempre, specie se !issuta con duro
e"oismoB a"ire senza or"o"lio e senza pensiero di s*, non attaccarsi a ci che si crea, la natura
della sa""ezza dell'uomo del Tao.
H
Conser!ando l'8no a che spirito e corpo si con"iun"ano
e pi, non si separino.
=ar circolare il so((io sottile
"enerando l'em%rione spirituale.
Pulire lo specchio se"reto escludendo o"ni pensiero complicato
perch* la mente non ti lo"ori.
$ei rapporti con "li altri e re""endo lo stato
se"uire il non a"ire.
)'insta%ilit- della sorte
!al"a a s!iluppare la ricetti!it- dell'anima.
Con la !isione essenziale che a%%raccia o"ni aspetto
eliminare il sapere condizionato.
Per ra""iun"ere lo s!iluppo4
creare senza possedere,
a"ire senza appropriarsi,
ele!arsi senza (orzare.
uesta la :ia.
Commento4
Il testo inizia con delle istruzioni ri"uardo la pratica taoista, si noti come queste siano simili a molte
altre presenti in altre pratiche esoteriche4 non solo al primo ri"o si parla dell'unione de"li opposti
come "i- nell'alchimia occidentale Ci nomi sono solo un mascheramento per la !erit-D, la stro(a
successi!a o((re istruzioni sulla respirazione e pi, a!anti, proprio come in molti detti %uddisti, si
indica la pulitura della mente attra!erso la non discriminazione. Successi!amente si torna sul tema
del non a"ire come a"ire non personalizzato, e per il quale chi lo pratica destinato ad a!ere
successo o ad essere, nel caso la sorte "li sia a!!ersa, indi((erente al (allimento.
HI
Trenta ra""i con!er"ono nel mozzo,
ma il !uoto del mozzo l'essenziale della ruota.
I !asi sono (atti di ar"illa,
ma il !uoto interno che (a l'essenza del !aso.
@ura con (inestre e porte (ormano una casa,
ma il !uoto di essi che ne (a l'essenza.
In "enere4 l'essere ser!e come mezzo utile,
nel non essere sta l'essenza.
Commento4
Kella meta(ora che mostra in maniera intuiti!a, anche se pu darne solo una pallida idea, la qualit-
della natura (ondamentaleB in(atti qui !i ancora una contrapposizione (ra le di!erse cose e
l'essenza. )a !era !isione trascende questa di!er"enza, perch* uni!ocaB comunque tutto questo
%asta a (ar sor"ere un du%%io nella mente del lettore su cosa sia da!!ero (ondamentale e (arlo
credere che in quel che appare ai sensi solo come una ne"azione, !i sia una !erit- pro(onda,
misteriosa, onnipresente. uando si "iun"e ad in"lo%are anche l'apparente nel !uoto si sar- "i- di
un passo innanzi. Come in alcuni passi precedenti anche qui si pu pro!are un du%%io sulla reale
comprensione dello scrittore4 da!!ero realizzato che si pie"a ad illustrare una pro(onda dottrina con
espressioni pesantemente condizionate, oppure ancora le"ato ad un concepire la realt- come duale5
HII
)a !ista dei colori acceca "li occhi dell'uomo.
)a percezione dei suoni assorda l'udito.
Il "usto dei sapori rende ottusa la %occa.
)'immedesimarsi nell'azione oscura la mente.
Il desiderio %ramoso distru""e la possi%ilit- di mo!imento Cla li%ert-D.
Perci4 l'8omo reale
non perde l'io nel non io,
esclude l'esteriore, consiste nell'interiore.
Commento4
8n %el capitolo che partendo da considerazioni elementari illustra come le passioni od i desideri
smodati, l'e"oismo, l'eccedere nelle coseB non (acciano che, oltre ad ottundere "li stessi sensi
comuni e (ar smarrire la stessa li%ert- personale in una illusione di !ol"are autosoddis(azione, (ar
perdere di !ista il senso del >ealeB me"lio sare%%e quindi preser!are la !era natura a detrimento di
quella che al senso comune appare essere la realt-, e non che apparenza Cseppur anche questa tro!i
spazio nel Dharma (inaleD che di!iene, proprio perch* solitamente l'unica conosciuta, (onte dei
mali del mondo.
HIII
<razia rice!uta (erisce come dis"razia,
la "randezza appesantisce come il corpo.
Che si"ni(ica4 "razia rice!uta (erisce come dis"razia5
)a "razia rice!uta implica il proprio a%%assamento,
!i ansia nell'attenderla,
!i ansia nel perderla.
Che si"ni(ica4 la "randezza appesantisce come il corpo5
9!ere un corpo !uol dire o((rire presa,
il corpo il principio della pesantezza.
Se non lo si a!esse non !i sare%%e transitoriet-.
Perci4 chi si stacca dalla "randezza
pu re""ere li%eramente l'impero.
9 chi attaccato al corpo cos& poco come all'impero,
pu a((idarsi l'impero.
Commento4
uesto passo illustra l'incompati%ilit- della :ia con le preoccupazioni mondane, non solo queste
sono causa di "ra!i preoccupazioni che inde%oliscono la mente, ma impediscono lo scor"ere della
:ia e rappresentano delle !ere e proprie trappole per l'e!oluzione spiritualeB inoltre chi nel Iarma
non pu non so""iacere alle sue tras(ormazioni, la caducit- proprio do!uta ai desideri che si
nutrono, per cui porsi come o%ietti!i la ricchezza, la (ama ed ammirare le persone che le hanno
ottenute non porter- che a mete ed e((etti transitori, destinate a perpetuare la ruota della !ita e della
morte. ui presente anche l'idea, unica, a mia conoscenza, nella tradizione orientale, che
all'indi!iduo a((rancatosi da tali %rame si possa a((idare la "uida di uno stato, come per una sorta di
in!estitura di!inaB anche se in altri scritti taoisti si a((ermi che per il tempo attuale Ccio il periodo
storico in cui questi !eni!ano compilati, (i"uriamoci o""i/D troppo corrotto perch* tale operazione
a%%ia e((etti!o successo.
H:I
Chi realizza il !uoto estremo
tro!a ci che al di l- del mute!ole e del particolare
sussiste immo%ile e calmo.
$el (lusso de"li esseri innumere!oli
!ede il loro uscire allo stato (ormale e moltiplicarsi,
e come tutti ritornino alla radice.
tornare alla radice si"ni(ica stato di riposo,
da tale riposo essi tornano ad uscire per un nuo!o destino.
uesta la le""e immuta%ile della tras(ormazione.
)a conoscenza della le""e immuta%ile porta alla chiara !isione,
la non conoscenza della le""e immuta%ile porta all'a"ire cieco e dannoso,
la conoscenza della le""e immuta%ile conduce alla equanimit- distaccata.
?ssere distaccati si"ni(ica essere superiori,
essere superiori si"ni(ica essere re"ali,
essere re"ali si"ni(ica essere come il cielo,
essere come il cielo si"ni(ica essere simili al principio,
e si sar- per sempre (uori dal danno.
Commento4
:orrei (are de"li appunti al senso del testo4 a parte il (atto che il !uoto estremo non ancora che un
aspetto condizionato, essendo lo stato (inale trascendente pure il !uotoB anche sussistere
continuamente immo%ili e calmi non altri che un aspetto della morteB qui il mio sospetto che il
taoismo non a%%ia tratto le ultime conclusioni sul reale, a di((erenza del %uddismo, !iene ra((orzato
alquanto. Interessante la parte che tratta del destino de"li esseri, molto simile all'idea %uddista della
reincarnazione, anche se qui non !i si (a ancora nessuna considerazione moraleB cio la le""e di
causa ed e((etto delle azioni non qui considerataB semplicemente tralasciata od i"norata5 9nche
essere distaccati in maniera equanime personalmente mi ripu"na, pu anche andare %ene per chi si
accontenti di tro!are la li%erazione per s* stesso, ma non certo per ra""iun"ere l'ideale del
%odhisatt!a che anima il %uddismo. Tale impressione si ra((orza nell'ultima (rase che ancora una
!olta non spende una parola per la sal!ezza altrui, ma solo su quella personaleB quanto di!iene
limitato, arido ed e"oista qui il taoismo/
H:III
Perduta la :ia
anteposero Lumanit- e "iustiziaL.
Perduta la semplicit- ori"inaria,
da a%ilit- e scaltrezza
nacque la "rande ipocrisia.
Spezzato il !incolo di san"ue che le"a!a all'ori"inario
si suppl& coi sentimenti (amiliari.
uando i re"ni caddero nel disordine
si (ecero a!anti i L%uoni ministriL.
Commento4
3ra il Taoismo, come molte altre antiche tradizioni, del resto, (a ri(erimento ad uno stato delle cose
ad esso precedente che assume le caratteristiche del mitoB du%ito che questa condizione dello spirito
e del reale sia !eramente esistita, tutta!ia il testo pu essere tranquillamente letto sia in chia!e
meta(orica che ana"o"ica, come non altrimenti !iene (atto in occidente ad esempio con la %i%%iaB
cos& questa arcadia, questo stato paradisiaco ed ancestrale pu assumere i connotati !a"hi, sim%olici
e d'ampio si"ni(icato del periodo immediatamente se"uente la creazione del mondo umano o
dell'a((ermarsi pre!aricante dell'io che discrimina a danno di quel sapere intuiti!o allora
esclusi!amente le"ato all'istinto, con la susse"uente apparizione di una personalit- !era e propria,
capace di distin"uere, anche (ra il %ene ed il male, e perci passi%ile di s%a"liare, peccare e meritarsi
una punizione. =orse era destino che il passa""io da uno stato animale incontaminato dai du%%i
della coscienza sia stato a!!ertito dall'umanit- come una caduta, una perdita irrimedia%ile, e che,
pro%a%ilmente, attra!ersata una (ase LadolescenzialeL in cui impulso naturale e ra"ione si
equili%ra!ano, l'uomo sia arri!ato al "iorno d'o""i a!endo s!iluppato troppa razionalit- a detrimento
del suo animoB come del resto pro%a%ile che, se pur su tempi lun"hissimi, se a!r- la possi%ilit- di
!i!erli, e"li de%%a tornare a !i!ere, questa !olta coscientemente, la !erit- che in lui, con un nuo!o,
antico, padrone al posto di quello che la lo"ica nel mondo odierno, quella (unzione intuiti!a che
do!r- per essere inte"rata nella coscienza C(orse allora sar- me"lio chiamarla amica che padronaD.
Tutto lo scritto non parla che della pro"ressi!a caduta nei (raintendimenti del mondo delle
distinzioni e del scaturire da esso dei nuo!i !alori4 possesso, ricchezza, dominio al posto di quelli
del cuore4 amore, comprensione umana, tolleranza che nel periodo descritto erano per ancora
inconsci, o me"lio, non de(initi, semplicemente !issuti Ce qui si capisca come sia assurdo in!ocarli,
andare a ricercarli, senza !oler cam%iare, senza a((idarsi alla propria interiorit-D.
HHI
)a "rande :irt,, quale si mani(esta,
solo l'esteriorizzazione del Principio,
ma la sostanza del Principio
indi((erenziata e ina((erra%ile.
Indi((erenziata e ina((erra%ile
essa contiene i semi C"li archetipi, i modelli, le idee platonicheD.
@isterioso ed incomprensi%ile
esso contiene le esistenze (ormali.
Pro(ondo e nascosto
esso contiene le essenze C"li spiriti5D.
Come tale la "rande >ealt-,
la sede sicura di tutti "li esseri.
Dall'ori"ine sino al presente
non muta il suo nome.
Da lui procede il principio animatore di o"ni cosa.
uale il (ondamento di tale conoscenza5
uesto.
Commento4
Il capitolo inizia con l'a((ermare che rispetto al Tao anche la !irt, che emana e che cos& !issuta da
chi si tro!a in armonia con il Principio, ne solo una emanazioneB come del resto anche la stessa
(unzione creatrice che nel Taoismo ha caratteristiche (emminili, per analo"ia con la sua (unzioneB
poi asserisce la inconosci%ilit- dell'ente primo. Tutto questo pu andare %ene per a!!icinarsi
de%olmente alla !era comprensione, ma ancora imper(etto e (a distinzione (ra un principio ed il
creato che da lui procede, come se (ossero di!ersi Cattenzione4 nemmeno u"uali, per chi lo sa
intuire, ma anche quest'ultima a((ermazione ancora assurda, me"lio parlare di stato di talit-, o, pi,
pre(eri%ilmente, non dire altro che DharmaD. Kello il (inale che riscatta il resto del para"ra(o, in!ita
a !edere, constatare direttamente la realt- e la (a %alzare letteralmente (uori dalle ri"he per colpire
direttamente le menti di chi possieda almeno un po' d'intuito spiritualeB anche se spero che questa
sia una %uona traduzione, non troppo adattata rispetto ad altre tradizioni (orse conosciute dal
traduttore, perch* questa a((ermazione (inale sa "i- molto di MenB in questo campo, cio quello delle
trasposizioni dalle lin"ue orientali, cos& inde(inite e complesse, (acile tro!are catti!e trascrizioni o
scritti pie"ati al senso di quel che ha "i- in mente il loro curatore.

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