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scoprire.
Sir. Arthur Conan Doyle
Le soluzioni degli
indovinelli della pagina successi-
va sono sparse per tutto il giorna-
le! Riesci a trovarle?
(Rubrica a cura di Michele Saitta &
Paolo Gitto)
RISPOSTE AGLI INDOVINELLI DEL NUMERO PRECEDENTE:
INDOVINELLO UNO:
1. Se dico il vero, non sono bugiardo, ma sono sincero;
2. Se dico il falso, anche in questo caso non sono bugiar-
do, ma sono sincero;
in entrambi i casi, sono sincero.
INDOVINELLO DUE:
Se la stanza costa 25, aggiunti i 2 del facchino, e i 3 de-
gli uomini otteniamo 30.
INDOVINELLO TRE:
Nessuno, la marea fa alzare anche la barca.
INDOVINELLO QUATTRO:
6 giorni, infatti se il sesto giorno il muschio ricopriva mez-
za roccia, raddoppiando costantemente ne ricopre tutta la
superficie il settimo giorno
1) In una stanza chiusa vi una lampadina che pu essere accesa dallesterno. Se
allesterno vi sono tre interruttori e posso entrare una volta sola come faccio a capire
qual quello giusto?
Indovinello numero uno:
2) Un palazzo ha 27 piani e io sono al pianterreno, quante probabilit ho di trovare
lascensore al piano terra sapendo che tutti i 54 appartamenti sono occupati e che i
condomini non vanno mai a casa degli altri inquilini?
Indovinello numero due:
3) Immaginiamo di avere un foglio spesso un decimo di millimetro, pieghiamolo a
met per 42 volte. Saliamo a questo punto sul foglio piegato, a quale altezza siamo?
A. Il terzo piano di un palazzo
B. Un gradino
C. SullEverest
D. Nello spazio
Indovinello numero tre:
4)Un gruppo di aerei dislocato su una piccola isola. Il serbatoio di ogni aereo con-
tiene esattamente carburante suffciente a consentirgli mezzo giro del mondo, ma
possibile trasferire quanto carburante si vuole dal serbatoio di un aereo a quello di un
altro mentre gli aerei sono in volo. La sola fonte di carburante sullisola e si sup-
pone che non venga perduto tempo nel rifornimento sia in aria che al suolo. Qual
il numero minimo di aerei necessario per assicurare il volo di uno di essi per un giro
completo attorno al mondo, ammettendo che gli aerei abbiano la stessa velocit co-
stante rispetto al suolo, lo stesso consumo di carburante e che tutti gli aerei rientrino
sani e salvi alla base?
Indovinello numero quattro:
La regione eccellente.
Storia, mito, suggestioni artistiche e
letterarie della Sicilia
C
onosce-
re per
amare,
amare e
conoscere sempre pi. In breve, questo
il motivo, ed anche il fine, del presente la-
voro di ricerca, di sintesi e di raccolta ordi-
nata, per fare e dare chiarezza della storia
eccezionale della nostra terra, dellimmen-
so patrimonio culturale, che millenario,
sedimentatosi nelle nostre coscienze.
Il desiderio di presentare delle tap-
pe culturali, chiare e sintetiche, ma tali da
fornire delle coordinate storiche utili per
comprendere i lasciti pi importanti e le
eredit pi peculiari di ogni momento.
Storia di eventi, quindi, ma soprattutto di
personaggi, uomini che hanno amato la
Sicilia e hanno lottato per essa; eroi, schia-
vi, ribelli, personalit della cultura, che si
sono battuti per la libert, per il riscatto
dei servi, per il popolo, in un viaggio ideale
che va dalla preistoria ad Archimede, dalle
oscure popolazioni dei Sicani e degli Elimi
alla splendida e famosa corte dei tiranni
siracusani, ai Romani.
Il viaggio che faremo non potr fare
a meno dei miti e delle leggende, anima
della cultura, che hanno riempito il cuore
e la mente degli antichi nostri progenitori
(ma non solo!). Il mito espressione della
volont di tentare di comprendere la realt
e non poterla spiegare, desiderio magico
di allontanare o favorire qualco-
sa, voglia di credere in una realt
simile o diversa. Faremo pertan-
to riferimento ai principali miti
nati in Sicilia, o in essa contestualizzati,
alle divinit viventi nellisola o che lhanno
preferita: Demetra e Kore, Eolo, Aretusa, i
Ciclopi, Polifemo, Scilla, Cariddi, tra i pi
famosi, ma anche quelli meno conosciuti,
gli dei Palici o i Fratelli Pii, ad esempio.
Abbiamo voluto dare unimpostazio-
ne chiara e contenuti rigorosi, ma sfron-
dati da tutte quelle ricostruzioni, citazioni,
riferimenti che danno veste e valore scien-
tifico ad un testo, ma ad un costo elevato:
quello di tener lontani i non addetti ai lavo-
ri e di creare una separazione tra la cultura
specialistico-accademica e quella medio-
superiore. Analisi, saggi, studi universitari
non sono fruibili da tutti, dagli adolescenti
e dai giovani, in particolare, che, pertanto,
sono condannati a non godere della ricer-
ca scientifica. Il presente lavoro vuole ac-
corciare ogni distanza, semplificando, tra-
ducendo e adattando, senza nulla togliere
al rigore e alla precisione dei contenuti.
Ogni introduzione a carattere stori-
co sar seguita dalla sezione in cui saranno
presentati miti, leggende, personaggi ed
eventi storici, illustrati anche dalle interes-
santi pagine di Diodoro Siculo e di Tom-
maso Fazello, due storici di epoche diver-
se, ma che rappresentano una miniera di
notizie, che hanno raccolto da altre fonti,
molte delle quali restano perdute.
Alla parte mitologico-storica segue la
sezione letteraria che il cuore del libro:
poesie, racconti, pagine di romanzi, tutto
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il corredo letterario stato selezionato, con
cura e pazienza, dopo un lavoro di ricer-
ca di ci che potesse servire a far meglio
comprendere il contesto storico nel quale
inserire la produzione del tempo o la pro-
duzione letteraria relativa al tempo storico
precedentemente esaminato.
Lungo tutto il percorso del libro ci fa-
remo accompagnare dalla fantasia e dalla
geniale creativit di Carlo Maiorca che, let-
tore interessato e appassionato, ha traspo-
sto sulla tela, ha intagliato nel legno, ha im-
pastato col gesso o ha scolpito nella pietra
tutti i momenti o le immagini pi significa-
tivi di questo viaggio nel mito e nella storia.
Lenorme patrimonio culturale della
Sicilia rivela la grande creativit e vivaci-
t dei suoi figli, ai quali vogliamo rendere
onore.
Tratto da: Angela Caruso, Lisola eccel-
lente. Storia, mito, suggestioni artistiche e
letterarie della Sicilia, Palumbo, Palermo,
2014
Lu tempu e la storia
di Ignazio Buttitta
Quantu strata,
quantu lacrimi
e quantu sangu ancora, cumpagnu.
La storia zappa a cintimitru
e lomini hannu li pedi di chiummu.
Nun parra lamarizza
chi mi cummogghia lu cori stanotti,
Il tempo e la storia, tela di Carlo Maiorca
n lu scuru supra li muntagni,
ma lu silenziu
di seculi luntani.
la puisia
chi tocca lu pusu di la storia:
la vuci risuscitata di Maiakovski,
lu chiantu di Hiroshima,
lu lamentu di Garcia Lorca
fucilatu a lu muru.
Quannu ti pari carrivi
s a laccuminzagghia, cumpagnu;
nun tavviliri di chissu,
seguita a svacantari
puzzi di duluri,
vutri vrazza
doppu di tia e di mia virrannu.
A lingiustizia cammunzedda negghi
e nverni friddi
supra li carni di la terra,
ciusciacci lu focu di lu to amuri.
Nun ti stancari di scippari spini,
di siminari a lacqua e a lu ventu;
la storia nun meti a giugno,
nun vinnigna a ottuviru,
havi na sula staciuni:
lu tempu.
Nun tavviliri, cumpagnu,
si nun ti sacciu diri
quannu lu suli
finisci di siccari
li chiai di la terra.
x
Veduta dallalto, o
impronte?
Fotografia scat-
tata da Raimonda
Cataliotti
Ruisi
Premo uno degli interruttori,
aspetto 5 minuti, lo spengo, pre-
mo un altro interruttore ed entro.
Se la luce accesa, linterruttore
lultimo ad essere stato premuto.
se spenta ma la lampadina cal-
da, allora il primo interruttore.
Se la lampadina spenta e fredda
allora il terzo interruttore.
Indovinello 1
Quando pensavo di combattere questa guerra da solo,
tu eri l, al mio fianco, in prima linea,
e abbiamo combattuto per credere nellimpossibile.
Quando pensavo di combattere questa guerra da solo,
noi eravamo una cosa sola, con i nostri destini intrecciati.
Quando pensavo di combattere senza una causa,
tu mi hai dato un perch.
Nessuno che indossi la propria faccia,
una bufera di emozioni che non ti lascia vedere niente
e io ho solo le mie fragili ossa ad attutire la caduta.
Quando lamore nelle lettere sbiadisce
come muoversi al rallentatore
e noi siamo gi in ritardo, se mai arriveremo.
E siamo coinvolti in questa corsa alle armi
una dipendenza involontaria
e ci stiamo spogliando di tutti i valori che le nostre madri ci hanno in-
segnato.
War-Poets of the Fall
Il soldato ferito - Marc Chagall
Lucrezia Angela Bronzino
x
U
n tema insolito ci ha lasciato
la nostra professoressa Caru-
so, a conclusione dello studio
dellOdissea di Omero: un
commento personale alla canzone di Lucio
Dalla, dal titolo Itaca.
S, perch anche un cantautore contem-
poraneo, il mitico Lucio Dalla, ha sentito
la suggestione delleroe omerico, simbolo
dellincessante ricerca di conoscenza e av-
ventura da parte delluomo. E Ulisse forni-
sce a Dalla lispirazione per una canzone
che in effetti una poesia che incontra la
musica.
Il punto di vista quello di uno dei marinai
delleroe che, pur esprimendo nostalgia
per la sua casa e la patria lontana, comun-
que attratto dalle imprese a cui il suo capi-
tano lo chiama. Coloro che vivono con spi-
rito davventura rappresentano Ulisse; altri
che vivono in maniera sedentaria, legati alla
propria Itaca, rappresentano il marinaio,
ma non perdono lo spirito di ricerca del
nuovo. Il marinaio un uomo povero che
viaggia per guadagnare il denaro necessario
al sostentamento della sua famiglia. Infatti,
se egli morisse, la sua famiglia non riusci-
rebbe a sopravvivere, al contrario se moris-
se il capitano come se venisse a manca-
re un re: lascerebbe, pertanto, un erede e
molte ricchezze.
LOdissea ruota intorno al ritorno di Ulisse
in patria, un viaggio fantastico, uneterna
sfida per la sopravvivenza. Leroe incontra
mostri, creature bellissime, giganti e canni-
bali, ma a differenza di questi che saranno
confinati per sempre nelle loro terre, Ulis-
se approder nella sua amata Itaca.
Cos come per Ulisse, anche noi intra-
prendiamo un cammino, che ci conduce
allesperienza della realt, ma soprattutto
alla conoscenza di noi stessi. Ognuno se-
gue il suo cammino, cercando gli angoli na-
scosti, gli attimi rimasti, anche se a volte le
cose vanno storte, sono solo porte dietro
porte, tutto resta uguale o tutto cambia, for-
se domani sar meglio, forse domani sar
peggio, domani sar solo di passaggio. E
allora dovremmo essere come il capitano:
curioso ma cauto, intelligente e tenace, sen-
za mai abbandonare i nostri sogni per pau-
ra di non raggiungerli.
Il viaggio serve a crearci un mondo dove
noi possiamo avventurarci, con la possibili-
t di migliorare noi stessi, e sfidare ci che
non c. Forse non si approda mai: quan-
do siamo convinti che sia finita, c spesso
una nuova sfida, pi ardua, che ci spinge a
ribellarci, ma allo stesso tempo a provarla
non tirandoci indietro.
Un po come nel famoso Gioco dellOca:
siamo noi la pedina, qualcuno tira i dadi,
decide il nostro destino e quel numero ci
comunicher di avanzare o fare qualche
passo indietro. Quando il gioco finir sa-
premo che noi avremo in mano i dadi,
la nostra vita e capiremo il significato dei
perch che ci ponevamo, avendo paura
di osare, parlare.
La canzone di Lucio Dalla sicuramen-
te una delle pi belle canzoni italiane mai
sentite, perfettamente consona ai tempi
che viviamo. Ascoltandola, desideri cantar-
la e ballarla, senti il ritmo che scorre nelle
vene anche quando la canzone gi finita,
ma sai che diventata in quei pochissimi
attimi la filosofia della tua vita!
DallUlisse di Omero a quello di Lucio Dalla.
di Cornelia Crema
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Unassenza,
in presenza!
Maurizio Veronese
S
ono quasi 4 i mesi trascorsi dal mo-
mento in cui mi sono allontanato
volontariamente dalla scuola.
Una decisione forte, sofferta, che
sono stato chiamato a prendere per il bene
non solo mio ma di altre persone a me col-
legate. Non avrei mai pensato di riuscire a
prendere una decisione cos forte... ma la
vita mi ha portato a diventarlo... per acqui-
sire in cambio la libert. La libert di vivere
senza condizionamenti del mondo esterno,
per privilegiare il Bene Maggiore. Sar l'in-
trospezione, saranno stati i tanti esercizi di
S. Ignazio fatti nella vita, o la psicoterapia
di gruppo, o lo yoga, ma oggi nella mia vita
mi sento di vivere il momento giusto, con le
persone giuste, nel tempo giusto. E questa
davvero una gran bella consapevolezza...
che auguro a tutti di raggiungere.
Il dolore straziante nel comunicarvi la mia
decisione, ha lasciato piano piano il posto
alla consapevolezza di avere fatto un buon
lavoro con voi... su di me, grazie a voi... su
di voi, grazie ad "un po" di me ... a quel-
la parte di me che questa scuola ha contri-
buito a costruire negli anni e che nei miei
quasi 14 anni di servizio ho cercato di tra-
sferire a voi. Oggi vi vedo ancora crescere
"da fuori" ... da fb o dagli incontri domeni-
cali post-messa e vedo ... che siete ancor di
pi delle perle che saranno in grado di far
risplendere ogni luogo in cui deciderete di
costruire il vostro futuro. Io, anche se ritor-
nassi, far parte del vostro passato... e spe-
ro che riuscirete a ricordarmi per qualco-
sa... magari per quei maledetti 7 minuti nei
quali... sarete in grado di comunicare a tutti
nel mondo. Mi mancate. Vi voglio bene... e
speriamo di vederci presto. Come? A que-
sto come i miei alunni sanno rispondere...
SOLO IL SIGNORE LO SAPR
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U
noccasione irripetibile per chi,
come me, vorrebbe diventare
giornalista: partecipare alla con-
ferenza di Dybala e fare alcune
domande.
Il 29 aprile, mentre i giornalisti andavano
per lavoro alla conferenza di Dybala, io
realizzavo il sogno di poter intervistare un
calciatore! Arrivata al campo di allenamen-
to, sono entrata nella sala stampa come una
vera giornalista, ho assistito alla conferenza
e al termine arrivato il mio momento!
Devo confessarvi che ero molto, ma molto
emozionata, al punto da scrivere le doman-
de per la paura di dimenticarle!
Le giovani promesse del Palermo si sono
spesso rivelate delle certezze, come nel tuo
caso. Come giudichi questo tuo cammino?
Un calciatore quando comincia un cam-
pionato vuole dare il meglio per la squadra
e poi per se stesso; pensa sempre a dare il
massimo, a giocare tutte le partite e poi, nel
mio caso, che sono un attaccante, cercare
di segnare pi gol possibili.
Nonostante il Barbera non pieno, il calore
e laffetto dei tifosi non mancano, come si
visto negli allenamenti a porte aperte e
nella festa di sabato dopo la partita contro
il Latina (26/04/14). Come vivi e vivete nel-
lo spogliatoio questa atmosfera dei tifosi e
della citt?
Magari la gente ancora amareggiata per
la retrocessione dello scorso anno, forse
per questo lo stadio non pieno; ma si sen-
te il calore della gente. Noi come squadra
speriamo di vedere entro la fine della sta-
gione uno stadio pieno con tutti i tifosi del
Palermo perch penso che lo meritiamo,
abbiamo fatto una grande stagione con tan-
ti punti.
Questa bellissima esperienza mi ha per-
messo di incontrare uno dei
protagonisti del campionato e
della risAlita del nostro Paler-
mo. Mi auguro possa prosegui-
re questo cammino diventando
un grande campione e io essere
orgogliosa di aver avuto questa
conversazione!
Questa intervista stata possibi-
le grazie alla nostra mitica Prof.
Angelica e alla pazienza di Igor
Budan e Alessio Cracolici! Gra-
zie a tutti!
x
di Martina Raia
A cura di Eleonora Bottino
Per chi questanno non impegnato con
gli esami lestate si sta avvicinando, e visto
che avrete pi tempo libero io vi consiglio
di occuparlo cucinando! In particolare la
ricetta di questultimo mese per fare un
buonissimo pane con le olive!
Ingredienti:
- 500gr. di farina
- 1 bustina di lievito di birra
- Sale, olio, e acqua
- Olive nere
Preparazione:
- Sul piano da lavoro mettete la farina e il lie-
vito, un cucchiaio dolio, aggiungete lacqua
pian piano impastando bene, senza creare
grumi o quantaltro. Il panetto sar pronto
appena non si attaccher troppo alle dita.
- Lasciate in lievitazione in un luogo caldo
e chiuso per 2 ore.
- Preriscaldate il forno a 200.
- Prendete la pagnotta e impastatela di nuo-
vo. Aggiungete le olive nere e impastate
bene.
- Date la forma che preferite, date una leg-
gera spennellata dolio sulla superficie e
mettete il pane sulla carta da forno su una
teglia, infornate per mezzora.
- Dopo abbassate la temperatura a 180 per
15min.
- Spegnete il forno e lasciate il pane l per
una decina di minuti, poi aprite il forno,
ma non tirate fuori il pane.
- Fate in modo che il pane non subisca gros-
si sbalzi di temperatura, ma non tenetelo
neanche troppo in forno, senn si secca.
- Dopo altri 10min tiratelo fuori definitiva-
mente.
Buon appetito!!!
x
R
agazze per questo mese vi presento alcune ten-
denze per la primavera di questanno inco-
mincio elencandovi alcune fantasie come la
fantasia floreale, i pois e le righe. Altri acces-
sori adatti a questo periodo in cui ancora c un leggero
venticello sono il classico trench colore cammello e, se
non proprio adesso tra un pochino, le gonne lunghe, le
quali slanciano anche la figura! Infine come gi sapete
consigliabile in estate vestirsi con colori accesi che ravvi-
vino il colorito o che illuminino il viso, cercando di evita-
re colori come il blu e il nero che attirerebbero il calore
sotto il sole. Vi mostro alcuni esempi da me descritti qui accanto...
baci e al prossimo anno!
x
Una su due
perch se una
persona sale
per andare a
casa poi
sicuramente
scende.
Indovinello 2
P
er questultimo numero del mese
ho intenzione di mettervi al cor-
rente di una serie che negli anni ha
ricevuto diversi premi. Sto parlan-
do di The elder scrolls. Questa una serie
di giochi di ruolo a ispirazione puramente
fantasy sviluppata sia per console che per
pc. La serie vanta sei capitoli principali, il
primo dei quali uscito nel lontano 1994
per pc, chiamato The elder scrolls Arena,
a seguire The elder scrolls II Daggerfall,
Tes III Morrowind, Tes IV Oblivion, Tes
V Skyrim, e l ultimo, ma non per impor-
tanza, lInnovativo Tes Online.
La saga vanta una stortyline principale
per ogni capitolo molto interessante e co-
involgente, ed inoltre innumerevoli mis-
sioni secondarie che rapiscono per molte
ore il giocatore e che portano a conosce-
re storie e meccanismi sempre nuovi. La
saga ambientata nella
immensa Tamriel, terra
che si divide in varie re-
gioni (da cui prendono i
nomi vari capitoli) come
Morrowind o Skyrim. Il
giocatore ha la possibi-
lit di scegliere la razza
del proprio personaggio
(oltre alle caratteristiche
fisiche), ad esempio si
pu scegliere la razza
umana e sceglierne la
provenienza (nord, bre-
tone, imperiale), tra le
razze disponibili anche
orchi, elfi, kajithi (delle specie di gatto-
ni-umani), argoniani (lucertoloni-umani),
ognuna ha delle peculiarit diverse.
Il giocatore pu adottare diverse tattiche da
usare in battaglia, un approccio, ad esem-
pio, da guerriero, assassino o ladro. Col
passare degli anni queste meccaniche si
sono sviluppate e migliorate, il salto di qua-
lit pi grande avvenuto nel quinto ca-
pitolo della saga: Skyrim. Infatti in questo
capitolo lo sviluppo del personaggio avvie-
ne tramite il semplice utilizzo di ogni abi-
lit, come l utilizzo di armi ad una mano,
dell arco, della magia... Questo capitolo
pu essere considerato un capostipite del
genere, grazie a vari fattori; particolarmen-
te pregevole la grandezza della mappa e
degli ambienti esplorabili, ed superato in
grandezza solo dall ultimo capitolo: Tes
Rubrica di videogames
di Riccardo Ragno
online. Quest ultimo capitolo stato una
novit che ha voluto sviluppare la casa pro-
duttrice, la Bethesda, in quanto si cambia
limpronta classica del gioco per raggiunge-
re le meccaniche degli mmo. Inoltre pos-
sibile esplorare tutte le regioni viste negli
altri capitoli della saga in compagnia di altri
giocatori; infatti questo capitolo da gioca-
re rigorosamente online. Un altro punto a
favore della saga la mitologia e la storia;
infatti, tramite i dialoghi con gli altri per-
sonaggi e la lettura di libri e pergamene si
potr venire a conoscenza delle guerre, dei
re e dei regni che si sono susseguiti nel tem-
po (dato che i capitoli si svolgono in tempi
molto distanti gli uni dagli altri) e anche de-
gli dei e dei loro regni, che presentano una
forte influenza della mitologia norrena.
In sintesi The elder scrolls una saga che
ha dato molto ed ha ancora molto da of-
frire a chiunque voglia provare anche uno
solo dei capitoli sopracitati.
Grazie per aver seguito la rubrica, al pros-
simo anno!!!
x
L
a trama del film abbastanza sem-
plice. In un futuro non troppo
lontano, il protagonista, Theodor,
acquista un sistema operativo in-
tuitivo, capace di evolvere imparando dai
propri errori. Per interagire con il sistema,
cosa possibile attraverso un auricolare con
microfono, Theodor sceglie che questo ab-
bia una voce femminile. Il sistema, una vol-
ta attivato, si d il nome di Samantha. I due
iniziano una relazione, sempre pi forte e
profonda, che attraversa i passaggi di una
storia sentimentale, fino ad essere una sto-
ria damore. Ma la storia damore finisce, a
causa dello spegnimento, o allontanamen-
to, del sistema operativo.
Il film stato visto con favore dalla criti-
ca e ha anche vinto il premio Oscar per
la migliore sceneggiatura originale. Inoltre
inquadra bene questo tema, attualissimo,
del rapporto con i computer e con la rete.
Unimmagine per tutti pu essere quella
del protagonista davanti al computer, ri-
curvo, un po scivolato sulla sedia, che at-
tende che il suo nuovo sistema operativo
si installi. Per quanto rapidamente avvenga
linstallazione, quanti di noi si sono ricono-
sciuti in quellatteggiamento spento davanti
lo schermo acceso?!?
Vediamo la struttura. Il film ruota sul rap-
porto tra il protagonista e quattro figure
femminili: la ex moglie, da cui durante il
film divorzia firmando le carte; unamica,
che a un certo punto si separa dal marito;
una ragazza, con cui ha un appuntamento
al buio, ma la serata non va a buon fine;
e Her/lei, il sistema con la voce femminile
(che, nella versione americana, quella di
Scarlett Johansson). Da ciascuno di questi
rapporti, limpressione che emerge la so-
litudine del protagonista, la sua incapacit
di comunicare in modo profondo con altri,
ed anche la sua sensazione di solitudine.
Questo aspetto della solitudine addirittu-
ra esasperato (ironicamente?) dal fatto che
lui scriva, per mestiere, lettere damore per
altri.
Sullo sfondo di questi rapporti, c un mon-
do che come lui.
Ora, difficile dire che questo mondo
sullo sfondo possa chiamarsi societ. In
realt, sembra pi un insieme di individui
che vivono, da soli, tutti le stesse dinami-
che. Se lo chiamiamo mondo, ci va inteso
nel senso pi superficiale possibile, quasi
come sinonimo di contenitore.
Una prova la vicenda che attraversa lami-
ca che a un certo punto si separa. Da cosa
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