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Ontologia dell'esistenza Riepilogo I/8

Ontologia dell'esistenza.
Riepilogo dellottava lezione
[6 maggio 2010].
Sono stati richiamati, nel tentativo di disegnare una sorta di
rapida mappa del cammino percorso, i punti seguenti.
a Il nesso tra l!ontologia come tale e la comprensione del
senso dell!esistenza.
Il discorso proposto da "manuele Severino nei suoi scritti
spinge in #uesta direzione$ una corretta comprensione dei grandi
temi dell!ontologia classica e delle sue categorie %ondamentali non ha
un rilievo esclusivamente storico e speculativo, ma ha &anche una
ricaduta essenziale sul senso del nostro presente e su #uella che
potremmo chiamare la conoscenza che a''iamo di noi stessi. (
partire dalla convinzione che l!intera storia dell!Occidente sia )un
esperimento meta%isico* &c%r. ". Severino, Il sentiero del giorno, in
)+iornale critico della %iloso%ia italiana*, ,-.I /01234, n. 0, pp. 056
278 poi in Essenza del nichilismo, 9rescia, :aideia, 0135, pp. 02;6
55<8 nuova edizione ampliata, =ilano, (delphi, 0185, pp. 0<7601;,
viene sempre pi> in chiaro che )la meta%isica non ? rimasta un modo
di pensare*, una vicenda di carattere culturale, ma )? andata
sempre pi> estendendo la propria s%era di in%luenza, sino a
determinare e guidare l!intero decorso della storia dell!Occidente. "
oggi nel modo pi> radicale*, dato che la civilt@ della tecnica, la #uale
)domina ormai ogni aspetto della vita*, )? il modo in cui oggi si
presenta la meta%isica*.
-a meta%isica, nel discorso di Severino, ha precisamente ed
essenzialmente a che %are con le categorie %ondamentali dell!ontologia
classica, se ? vero che come si legge nel paragra%o di apertura di un
altro suo saggio importante, La terra e lessenza delluomo &".
Severino, La terra e lessenza delluomo, in )+iornale critico della
%iloso%ia italiana*, ,-.II /01284, pp. ;;16<AA8 poi in Essenza del
nichilismo, 9rescia, :aideia, 0135, pp. 55765188 nuova edizione
ampliata, =ilano, (delphi, 0185, pp. 0176570 essa )? il
consentimento al non essere dell!ente* &p. 017. Ossia il
consentimento precisamente a ciB che :armenide &e poi lo stesso
Severino considerano l!impossi'ile assurdo, a #uel modo di pensare
che :latone ha invece imposto una volta per tutte nella storia
dell!Occidente e che ne ? diventato l!anima pi> pro%onda,
mani%estandosi oggi nella civilt@ della tecnica &c%r. su #uesto ".
S"."RICO, La filosofia futura, =ilano, Rizzoli 01818 ID., Il destino della
tecnica, =ilano, Rizzoli 01188 E. +(-I=9"RFI, Psiche e teche, =ilano,
Geltrinelli, 0111. H solo perchI le cose vengono pensate
nichilisticamente &ossia come disponi'ili all!essere e al non6essere
che si puB pensare ad esse tecnicamente$
Cel progetto scienti%ico tecnologico di una produzione6
distruzione controllata e illimitata di tutte le cose, la
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Ontologia dell'esistenza Riepilogo I/8
cosa ? intesa come assoluta disponi'ilit@ all!esser
prodotta e distrutta. Ena cosa ? ciB che puB essere
prodotto e distrutto illimitatamente. " tutti noi
sappiamo ciB che signi%ica produrre e distruggere una
cosa. :rodurla signi%ica %arla essere, %arla uscire dal
niente8 distruggerla signi%ica toglierle l!essere, %arla
ritornare nel niente &J.9isogna comprendere che la
cosa ? un!assoluta disponi'ilit@ ad essere prodotta
e distrutta, perchI essa ? disponi'ile all!essere e al
niente, ossia agli assolutamente opposti. " che la
tecnica puB prodursi di produrre e distruggere
illimitatamente le cose, solo in #uanto la cosa ?
innanzitutto pensata come ciB che esce e ritorna
nel niente, ossia esce dall!estrema, illimitata
lontananza dal niente e vi ritorna /". Severino, Gli
abitatori del tempo, Roma, (rmando "ditore, p. 024
' Su #uesto s%ondo si inseriscono anche l!ontologia di
Cietzsche e l!interpretazione che di essa ha proposto "manuele
Severino, anzitutto per la loro capacit@ di dirci #ualcosa di essenziale
a proposito del senso della nostra esistenza e del nostro presente.
c :recondizione alla comprensione dell!ontologia di Cietzsche ?
la comprensione di #uella di Schopenhauer$ la scoperta, da parte di
Schopenhauer, della volont@ come nocciolo pro%ondo della natura &e
dell!uomo che la a'ita e la capacit@ del suo sistema %iloso%ico di
mettere radicalmente in #uestione le presunte sicurezze della
ragione, sono il preludio indispensa'ile per comprendere l!ontologia
della morte di Dio e della %edelt@ alla terra.
d Il pro'lema di Cietzsche e di Severino ? #uello classico
dell!ontologia occidentale. (nche per #uesto esso si sviluppa intorno
alle categorie dell!essere, del nulla, del divenire. ", in particolare,
intorno al rapporto che si instaura tra l!essere e il divenire$ sia
l!intento di Cietzsche di mostrare come il divenire saturi l!intero
dell!essere8 sia la diagnosi di Severino, secondo la #uale il pensiero
occidentale &e la stessa civilt@ occidentale nella sua interezza si
sviluppano a partire da una malattia di %ondo &il nichilismo, ossia la
persuasione inconscia che ciB che ? sia niente8 sia il tentativo
dell!uno e dell!altro di pensare il divenire in modo diverso da #uello al
#uale la tradizione nella #uale siamo inseriti ci hanno a'ituati si
muovono all!interno delle categorie %ondamentali dell!ontologia
classica e, contemporaneamente, intendo %arle agire nel presente,
suggerendo la possi'ilit@ che da esse dipenda sia il modo in cui sinora
a''iamo pensato a noi stessi e al nostro mondo, sia la possi'ilit@ di
scorgere in tale modo di pensare un errore essenziale, sia ancora
la possi'ilit@ di scorgere nell!essere dell!uomo e nel mondo che lo
ospita #ualcosa di essenzialmente diverso da #uello che siamo per lo
pi> a'ituati a pensare.
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Ontologia dell'esistenza Riepilogo I/8
In #uesto contesto, ci si ? posti il pro'lema di comprendere se,
e in caso a%%ermativo come, si possa parlare, in Cietzsche e in
Severino, di oltrepassamento della meta%isica occidentale.
e Ki si ? chiesti in che cosa il senso dell!essere proposto dal
discorso di Severino di%%erisca da #uello presente nella storia
dell!ontologia occidentale e perchI, alla luce di #uel discorso,
l!ontologia di Cietzsche sia non solo solidale nell!essenziale con la
storia della meta%isica occidentale &come sostiene Leidegger, ma ne
costituisca addirittura l!espressione pi> avanzata, ampia, coerente.
:er %arlo, a''iamo preso in considerazione #uella che -ei'niz e
Leidegger considerano la domanda meta%isica %ondamentale, ossia
#uella che chiede perchI ci sia #ualcosa anzichI nulla. -ei'niz la
%ormula in #uesto modo, accostandola al principio di ragione
su%%iciente &il principio al #uale per inciso Schopenhauer ha
dedicato, nel 080;, la propria dissertazione di laurea$
Gino a #uesto punto noi a''iamo parlato come semplici %isici,
adesso ? necessario elevarci alla meta%isica, servendoci del
grande principio comunemente poco usato, il #uale sostiene
che niente avviene senza ragion sufficiente8 cio? che nulla
accade, senza che sia possi'ile a colui che conosce
su%%icientemente le cose, di dare una ragione che 'asti per
determinare perchI ? cosM e non altrimenti. Sta'ilito #uesto
principio, la prima #uestione che si ? in diritto di porre ?
perch vi qualcosa piuttosto che niente. In realt@ il niente
? pi> semplice e pi> %acile di #ualcosa. Inoltre ammesso che
alcune cose de''ano esistere, occorre che si possa rendere
ragione del fatto che queste devono esistere in questo modo
e non altrimenti &-ei'niz, Principi della natura e della grazia
fondati sulla ragione, N 3, trad. ital. a cura di -. :ozzi,
:adova, -iviana, 0122, p. <8.
( proposito del principio di ragione su%%iciente a''iamo
richiamato 'revemente ciB che Leidegger ne dice nel corso del
semestre invernale 017760172, che comincia con #ueste parole$ )Il
principio di ragione, la tesi del %ondamento /Satz vom Grund4, dice$
nihil est sine ratione. Si traduce$ niente ? senza ragione, senza
%ondamento* &=. Leidegger, Il principio di ragione, trad. ital. a cura
di G. .olpi, =ilano, (delphi, 0110, p. 07. Dire che niente ? senza
ragione e#uivale a dire spiega ancora Leidegger in una con%erenza
pronunciata nello stesso periodo che )tutto ha un %ondamento, vale
a dire ogni cosa che in #ualche modo . mne ens habet rationem*
&p. 013. " a''iamo richiamato anche il modo in cui, nel corso del
semestre estivo del 01;7 &pu''licato alcuni decenni pi> tardi con il
titolo Introduzione alla metafisica8 trad. ital. a cura di +. .attimo,
=ilano, =ursia, 0128, Leidegger prese in considerazione la domanda
meta%isica %ondamentale$ ):erchI vi ?, in generale, l!essente e non il
nullaO*, dichiarando su'ito che si tratta del)la prima di tutte le
domande* &p. 0;. :rima non tanto in ordine cronologico, ma )per il
suo rango*, perchI si tratta della domanda )pi> vasta*, )pi>
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pro%onda* e )pi> originaria* &p. 0<. (nzi, essa )? la domanda che
rappresenta tutte le vere domande, ossia #uelle che si pongono da sI
a se stesse* &p. 08.
Khiedere perchI, precisa Leidegger, signi%ica chiedere #uale
sia la ragione, il %ondamento dell!essere nella sua totalit@, dell!intero
dell!essere /anche se a porsi #uesta domanda non ? l!essere stesso,
ma un ente particolare, il !asein, che ? l!unico ente capace di porsi la
domanda intorno al senso dell!essere. Domanda complessa, come si
capisce, alla #uale ? impossi'ile dare una risposta immediata. =a
Leidegger sa 'ene che )saper interrogare signi%ica saper attendere,
anche tutta una vita* &p. 50A4. Ena delle ragioni che dovre''ero
indurre la %iloso%ia a porre ancora una volta #uella domanda, ?
costituita dal %atto )che l!essere non risult/a4 per noi nulla pi> che
una parola vuota e un!om'ra evanescente* &p. 2A$ la parola essere
? una parola ormai vuota, la sua )%orza signi%icante* &p. 20 ? ormai
del tutto scomparsa, e #uesto, per Leidegger, mette in crisi non solo
il nostro rapporto con noi stessi e con le cose, ma anche il nostro
rapporto con il linguaggio$ )la vuotezza della parola essere, la
completa scomparsa della sua %orza signi%icante, non costituiscono
semplicemente un particolare caso dell!usura della lingua8 in realt@ ?
la distruzione del nostro rapporto all!essere come tale la vera ragione
del nostro %also rapporto complessivo con il linguaggio* &p. 20.
-a domanda meta%isica %ondamentale non chiede conto tanto
del %atto che #ualcosa esiste, ma sem'ra piuttosto stupirsi di %ronte
alla constatazione che #ualcosa esista. :er ragioni diverse e in larga
misura contrapposte #uesto stupore manca tanto in Cietzsche
#uanto in Severino. In Cietzsche perchI il darsi del divenire,
l!accadere del divenire, possiede un!evidenza che 'asta a sI stessa e
a proposito della #uale sem'ra del tutto inutile interrogarsi &anzi,
l!interrogarsi rischia, in #uanto modalit@ del pensare razionalmente
orientato, di %alsi%icare sin da principio #uel che il divenire ? capace di
dire di sI. In Severino perchI l!essere dell!ente costituisce l!evidenza
originaria, e lo stupore non ? che #ualcosa vi sia, ma che del
#ualcosa che ? si possa anche solo ipotizzare che non sia. Il pro'lema
non ? l!esser6presente di #ualcosa che avre''e potuto rimanere un
nulla, ma l!ipotesi che l!ente possa in #ualsiasi modo non essere$
l!essere dell!ente ? l!evidenza prima e incontroverti'ile. -a domanda
meta%isica %ondamentale si rovescia$ non si tratta tanto, per la
meta%isica e per l!ontologia, di chiedere conto del perchI vi sia
l!essere anzichI niente &#uesto modo di porre la #uestione, anzi, ?
esso stesso un sintomo della dimenticanza, da parte della %iloso%ia
occidentale, del senso dell!essere intravisto alle origini da :armenide,
ma del perchI si possa anche solo ipotizzare che l!essere sia in
#ualsiasi modo contaminato dal non essere. " si tratta, in seconda
'attuta, di ripensare radicalmente, insieme al senso dell!essere, il
senso di #uel divenire che l!occidente considera come l!evidenza
prima e %ondamentale, e che Severino invece, anzitutto per la sua
contaminazione con il non6essere, dichiara senz!altro illusorio$ il
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divenire va cio? reinterpretato, alla luce della verit@ dell!essere, in
modo da sottrarlo alla contaminazione nichilistica e da poterlo
pensare non come un processo in cui ne va dell!essere e del non
essere degli essenti, 'ensM del loro apparire$ dell!apparire e dello
scomparire dell!eterno$
-a domanda heideggeriana$ )Parum ist Q'erhaupt Seiendes
und nicht vielmehr CichtsO* &perchI l!ente ? e non piuttosto
il nulla, ossia perchI l!ente esiste e non accade invece che
non esista nullaO, proprio in quanto domanda esprime nel
modo pi> conse#uenziario #uella separazione astratta tra le
determinazioni e l!einai, che tutto il pensiero occidentale ha
ereditato da :armenide nella %orma platonica &J. Ruesta,
che dovre''e essere la %ondamentale domanda meta%isica,
ricerca il %ondamento della stessa verit@ originaria, ossia di
ciB che ? il %ondamento di ogni pensieroS (nche #ui ci si
domanda perchI l!ente ?, proprio perchI il pensiero si ? cosM
spro%ondato nella dimenticanza della verit@ dell!essere, da
non avvedersi che l!essere &l!esse, l!einai, l!esistere dell!ente
? il suo stesso non esser niente &J. =a se la verit@
dell!essere si risveglia, allora di ogni cosa si deve dire che,
proprio perchI non ? niente, non puB diventare un niente &e
non puB essere stata un niente e #uindi ? e domina eterna
&". Severino, Essenza del nichilismo" op. cit., pp. 8A680.
Il pro'lema della meta%isica e dell!ontologia &non
nichilisticamente intese puB essere sintetizzato in #uesto modo$
Futto ? eterno. Eppure l!essere appare e in modo
altrettanto incontroverti'ile come diveniente. Futto ?
immuta'ile8 eppure il divenire appare &J. Ruesta ?
certamente l!aporia %ondamentale provocata dalla verit@
dell!essere &ivi" p. 80.
:oichI Severino ritiene che l!a%%ermazione dell!eternit@
dell!essente a''ia il carattere dell!incontroverti'ilit@, ne segue e non
puB che seguirne la necessit@, per sciogliere #uell!aporia, di
interpretare il divenire in modo tale da non contraddire la verit@
dell!essere. Ossia di interpretare il divenire in modo non nichilistico.
Kondizione di #uesta possi'ilit@ ? la convinzione che ciB che
chiamiamo divenire non ? un che di evidente, 'ensM il risultato di una
interpretazione$ il divenire non ? un che di %enomenologicamente
dato, ma un contenuto che puB essere interpretato nichilisticamente,
ma anche non nichilisticamente$ di suo, l!esperienza ci mostra solo
che #ualcosa che prima non appariva, ora appare8 e che #ualcosa che
ora appare, poi non apparir@ pi>8 ma non ci mostra e non puB
mostrarci il provenire dal niente e il diventare niente del #ualcosa che
appare e scompare. Ora, poichI l!interpretazione comune del divenire
interpreta il dato %enomenologico in modo con%littuale rispetto alla
verit@ dell!essere &la #uale perB non puB essere negata, non resta
che reinterpretare il divenire in modo tale che #uel con%litto non
costituisca. " Severino ritiene che #uesto possa essere %atto
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interpretando il contenuto che appare come un processo in cui non ne
va dell!essere e del non essere$
-a verit@ dell!essere esige che tutto l!essere sia immuta'ile,
eterno. -!esperienza non attesta l!annullamento dell!essere,
ossia il suo diventar niente, o essere stato niente$ nemmeno
#uando un!esplosione nucleare distrugge una citt@. KiB non
signi%ica che il divenire delle cose sia un!illusione &J, e cio?
che l!apparire del mutamento sia soltanto %enomenico8 'ensM
signi%ica che il mutamento e il divenire delle cose non
appaiono come annullamento dell!essere. -!errore non sta
nell!apparire, ma nel modo in cui si interpreta l!apparire. -a
dimenticanza del senso dell!essere ? cosM pro%onda che si
crede di vedere #uello che non c!?, che appaia #uanto non
appare &J. -a dimenticanza della verit@ dell!essere ?
insieme dimenticanza della verit@ del divenire &J. Il divenire
dell!essere, #uale ? contenuto nell!apparire, ? il processo del
comparire e dello sparire dell!eterno essere immuta'ile
&Essenza del nichilismo" cit., p. 020.
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