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Sommario

Indice
1 Forze Impulsive e Leggi di Conservazione 1
1.1 Forze Impulsive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
1.2 Leggi di Conservazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2 Sistema del Laboratorio e Sistema del Centro di Massa 5
3 Urti 6
3.1 Urti Elastici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
3.2 Urti Anelastici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1 Forze Impulsive e Leggi di Conservazione
1.1 Forze Impulsive
Urti e Forze Impulsive
Urti
Nei fenomeni durto forze di grande intensit sono applicate per un tempo molto breve
Ad esempio
racchetta che colpisce una pallina da tennis
la collisione fra due palle di biliardo
il rimbalzo di una palla sul pavimento...
Le forze coinvolte in questi fenomeni vengono chiamate impulsive e, per la loro stessa
natura, risulta difcile misurarle sperimentalmente: questo pu quindi creare dei pro-
blemi, perch per risolvere il problema della dinamica, abbiamo supposto generalmente
di conoscere le forze in gioco.
Possiamo tuttavia descrivere i fenomeni durto tenendo presente le leggi di
conservazione (quantit di moto, momento angolare, energia), sfruttando la natura
impulsiva della forze in gioco.
Studio di un semplice Urto
Pallina che rimbalza sul tavolo di ping-pong
l interazione coinvolge soltanto due corpi: la pallina e il tavolo;
alla scala della descrizione la pallina pu essere descritta come un punto mate-
riale P;
linterazione ha una durata t molto breve (al limite innitesima), e durante que-
sto breve intervallo di tempo possiamo considerare la pallina in quiete rispetto al
tavolo;
lintensit delle forze scambiate tra i due corpi (pallina e tavolo) molto grande
durante lintervallo di tempo t, ed trascurabile al di fuori di tale intervallo.
Forza Impulsiva
Limportanza delle forze impulsive nello studio degli urti deriva dal fatto che
le forze impulsive esistono soltanto nel brevissimo intervallo di tempo t in cui
lurto ha luogo
nell intervallo di tempo t in cui esistono, la loro intensit cos elevata da
rendere trascurabili tutte le altre forze in gioco
Impulso di una forza agente su un punto materiale
La pallina che urta sul tavolo, soddisfa naturalmente la Seconda Legge di Newton
F =
dQ
dt
dove abbiamo indicato con Q = mV la sua quantit di moto. La forza F impulsiva,
quindi non misurabile: come facciamo a trovare una relazione che descriva quanto
avviene nellurto in termini di grandezze misurabili?
Impulso di una forza agente su un punto materiale
Consideriemo lintervallo di tempo t = t
1
t
0
, durante il quale la pallina rimbalza
sul tavolo e integriamo la Seconda Legge di Newton su questo intervallo di tempo
F =
dQ
dt

t1
t0
F(t) dt =

t1
t0
dQ
dt
dt = Q(t
1
) Q(t
0
)
dove I(t
0
, t
1
)
.
=

t1
t0
F(t) dt rappresenta limpulso della forza F, nellintervallo di
tempo t.
2
Impulso di una forza agente su un punto materiale
Otteniamo che
I(t
0
, t
1
) = Q(t
1
) Q(t
0
)
ovvero limpulso della forza che il tavolo esercita sulla pallina nellintervallo di tempo
t = t
1
t
0
uguale alla variazione della quantit di moto della pallina nellinter-
vallo di tempo considerato. La quantit di moto prima e dopo lurto una grandezza
misurabile e la sua variazione legata allimpulso della forza in gioco.
Impulso di una forza agente su un punto materiale
t 0
Schematizzando lurto come un processo che ha luogo in un intervallo di tempo t
0, possiamo scrivere
I(t
0
)
.
= lim
t0

t0+t
t0
F(t) dt = lim
t0

t0+t
t0
dQ
dt
dt = Q
+
Q

dove
I(t
0
) limpulso della forza agente sulla pallina allatto dellurto
Q
+
, la quantit di moto della pallina allistante immediatamente successivo
allurto
e Q

la quantit di moto della pallina allistante immediatamente precedente


allurto
Q non continua durante lurto, perch la velocit varia bruscamente.
Impluso del momento di un sistema di forze agenti su un sistema materiale
Quanto abbiamo visto per il moto di un punto materiale sotto lazione di forze impul-
sive pu essere esteso al caso del moto di un corpo rigido. Dalla Seconda Equazione
Cardinale
M
(est)
z
=
dL
z
dt
otteniamo

t1
t0
M
(est)
z
dt =

t1
t0
dL
z
dt
dt = L
z
(t
1
) L
z
(t
0
)
dove J
(est)
z
(t
0
, t
1
)
.
=

t1
t0
M
(est)
z
dt limpulso del momento M
(est)
z
di tutte le forze
esterne nellintervallo di tempo t.
3
Impluso del momento di un sistema di forze agenti su un sistema materiale
Possiamo quindi dire che
J
(est)
z
(t
0
, t
1
) = L
z
(t
1
) L
z
(t
0
)
ovvero che limpulso del momento M
(est)
z
di tutte le forze esterne agenti sul corpo
nellintervallo di tempo (t
0
, t
1
) uguale alla variazione del momento angolare del
corpo nellintervallo di tempo considerato.
t 0
Se lurto ha luogo in un intervallo t 0:
J
(est)
z
(t
0
)
.
= lim
t0

t0+t
t0
M
(est)
z
dt = lim
t0

t0+t
t0
dL
z
dt
dt = L
z+
L
z
La velocit angolare non continua, perch varia bruscamente.
1.2 Leggi di Conservazione
Impulso delle forze agenti su un sistema di due punti materiali
Consideriamo un sistema costituito da due punti materiali, e supponiamo che i due
corpi interagiscono mediante un urto. Schematicamente:
linterazione ha una durata t molto breve (al limite innitesima); durante que-
sto breve intervallo di tempo possiamo assumere che la velocit relativa dei due
corpi sia nulla
i due corpi si scambiano forze uguali e contrarie, di intensit molto grande,
esclusivamente nel breve intervallo di tempo t
Come possiamo descrivere la dinamica dellurto?
Osservazione
Le forze interne al sistema sono impulsive, mentre le forze esterne al sistema non lo
sono. Ad esempio nellurto fra due palle di biliardo, ci sono le forze vincolari del piano
e la forza peso, ma tutte queste forze hanno una intensit nita durante lurto, mentre
le forze di contatto fra le due palle, che sono le uniche interne in gioco, hanno una
intensit grandissima durante lurto. Tenendo dunque presente che tutte le forze che
hanno carattere impulsivo sono interne al sistema possiamo dire che
il risultante R
(est)
imp
di tutte le forze impulsive esterne nullo
il risultante R
(est)
ord
di tutte le forze ordinarie esterne generalmente non nullo
ma sempre nito.
Pertanto possiamo trascurare limpulso totale di tutte le forze esterne - sia impulsive
che ordinarie - durante lurto
4
Conservazione della Quantit di Moto durante lurto
Trascurando limpulso totale di tutte le forze esterne
I
(est)
tot
(t
0
)
.
= lim
t0

t0+t
t0

R
(est)
imp
+R
(est)
ord

dt lim
t0
tR
(est)
ord
= 0
ovvero:
I
(est)
tot
(t
0
) = Q
tot+
Q
tot
= 0
Dunque la Quantit di Moto Totale del sistema si conserva durante lurto:
Q
tot+
= Q
tot
Essendo Q
tot
= m
tot
v
G
, la velocit del centro di massa si conserva durante lurto:
v
G+
= v
G

Conservazione della Momento Angolare durante lurto


Trascurando gli impulsi dei momenti di tutte le forze esterne
J
(est)
tot
(t
0
)
.
= lim
t0

t0+t
t0

M
(est)
imp
+M
(est)
ord

dt lim
t0
M
(est)
ord
= 0
ovvero:
J
(est)
z
(t
0
) = L
z+
L
z
= 0
Dunque il Momento Angolare del sistema si conserva durante lurto:
L
z+
= L
z
2 Sistema del Laboratorio e Sistema del Centro di Mas-
sa
La descrizione dei fenomeni di urto tra due punti materiali pu essere effettuata sia
nel sistema di riferimento del laboratorio, sia nel sistema di riferimento del centro di
massa. In particolare questo ultimo tale che
5
la sua origine O

coincide con il centro di massa G del sistema di punti materiali


gli assi si mantengono istante per istante ssi (paralleli a quelli del riferimento
del laboratorio)
Propriet del Sistema di Riferimento del Centro di Massa (SRCM)
Le equazioni di trasformazione delle coordinate spaziali tra i due sistemi di riferimento
sono:
r

A
= r
A
r
G
; r

B
= r
B
r
G
(1)
e le equazioni di trasformazione delle velocit sono:
v

A
= v
A
v
G
; v

B
= v
B
v
G
Propriet del Sistema di Riferimento del Centro di Massa (SRCM)
Peculiarit del SRCM negli Urti
Nel SRCM
r

G
= 0; v

G
= 0; a

G
= 0
Dato che Q
tot
= m
tot
v
G
, nel SRCM la quantit di moto totale si annulla:
Q

tot
= m
tot
v

G
= 0
e quindi, durante un urto fra due punti materiali
Q

A
+Q

B
= Q

A+
+Q

B+
= 0
Propriet del Sistema di Riferimento del Centro di Massa (SRCM)
Peculiarit del SRCM negli Urti
Dal teorema di Knig per lenergia cinetica:
T
tot
= T

tot
+
1
2
m
tot
v
2
G
se supponiamo che non agiscono forze esterne, lenergia disponibile durante lurto
data esclusivamente da T

tot
.
3 Urti
3.1 Urti Elastici
6
Urto Elastico
Lurto si dice elastico quando si conserva lenergia cinetica totale
Leggi di Conservazione
Possiamo scrivere la conservazione dellenergia cinetica e della quantit di moto:
T
A
+T
B
= T
A+
+T
B+
Q
A
+Q
B
= Q
A+
+Q
B+
Urto Elastico e Leggi di Conservazione
Esplicitamente
1
2
m
A
v
2
A
+
1
2
m
B
v
2
B
=
1
2
m
A
v
2
A+
+
1
2
m
B
v
2
B+

m
A
v
x
A
+m
B
v
x
B
= m
A
v
x
A+
+m
B
v
x
B+
m
A
v
y
A
+m
B
v
y
B
= m
A
v
y
A+
+m
B
v
y
B+
m
A
v
z
A
+m
B
v
z
B
= m
A
v
z
A+
+m
B
v
z
B+
Note le masse m
A
, m
B
dei due corpi e le 6 componenti
v
x
A
, v
y
A
, v
z
A
; v
x
B
, v
y
B
, v
z
B
delle loro velocit allistante t
0
, le abbiamo un sistema di 4 equazioni in 6 incognite:
le 6 componenti delle loro velocit
v
x
A+
, v
y
A+
, v
z
A+
; v
x
B+
, v
y
B+
, v
z
B+
Caso Particolare di Urto Elastico
7
il corpo A ha una velocit iniziale diretta come lasse x (v
A
= v
x
A
i)
il corpo B inizialmente in quiete (v
B
= 0)
linformazione aggiuntiva, di carattere osservativo, che dopo lurto B si muove
lungo una retta appartenente al piano z = 0 (v
z
B+
= 0) e formante un certo
angolo con lasse x
Caso Particolare di Urto Elastico
In questo caso le leggi di conservazione diventano
1
2
m
A
v
2
A
=
1
2
m
A
v
2
A+
+
1
2
m
B
v
2
B+

m
A
v
x
A
= m
A
v
x
A+
+m
B
v
x
B+
0 = m
A
v
y
A+
+m
B
v
y
B+
e sono 3 equazioni per le 3 incognite v
A+
, v
B+
, .
Urto fra Palle di Biliardo
Imponendo che tutte le masse siano uguali, otteniamo
v
2
A
= v
2
A+
+v
2
B+
v
A
= v
A+
cos +v
B+
cos
0 = v
A+
sin v
B+
sin
Queste equazioni sono compatibili se e solo se
cos ( +) = 0 + =

2
8
Urto Centrale Elastico
Se lurto avviene lungo una retta, dalle leggi di conservazione
1
2
m
A
v
2
A
+
1
2
m
B
v
2
B
=
1
2
m
A
v
2
A+
+
1
2
m
B
v
2
B+
m
A
v
A
+m
B
v
B
= m
A
v
A+
+m
B
v
B+
:
si possono determinare le due incognite v
A+
, v
B+
. Si ottiene
v
A+
=
2 m
B
v
B
+ (m
A
m
B
) v
A
m
A
+m
B
v
B+
=
2 m
A
v
A
+ (m
B
m
A
) v
B
m
A
+m
B
3.2 Urti Anelastici
Urto Anelastico
Lurto anelastico corrisponde al caso in cui lenergia cinetica totale del sistema non si
conserva. Di solito almeno una parte di essa viene trasformata in altre forme di energia
(energia di deformazione meccanica, calore, ecc.); ma anche possibile il caso inverso,
in cui una parte di energia di qualche altro tipo viene trasformata in energia cinetica
(per esempio nelle esplosioni, dove lenergia chimica immagazzinata nellesplosivo
viene trasformata in energia cinetica dei frammenti)
La quantit di energia che viene trasformata data da T
tot
= T
tot+
T
tot
: se
T
tot
< 0 si parla di urto endotermico; se T
tot
> 0 si dice che lurto esotermico.
Urto Completamente Anelastico
Lurto completamente anelastico un caso limite di urto anelastico, in seguito al quale i
due corpi A,B rimangono a contatto tra loro, muovendosi come un unico corpo rigido.
Dalla relazione che esprime lenergia
T
tot
= T

tot
+
1
2
m
tot
v
2
G
osserviamo che tutta lenergia cinetica nel SRCM T

tot
stata dissipata, perch i due
corpi si muovono insieme.
9
Esercizio 1
Una pallina (puntiforme) di massa m legata ad una corda (inestensibile e di massa
trascurabile) di lunghezza R, la quale pu ruotare liberamente intorno ad un punto O, in
un piano verticale, sotto lazione del campo gravitazionale g. La pallina parte da ferma
in P. Quando la pallina giunge in Q, urta elasticamente una pallina identica, libera
di muoversi su un piano. Nel punto S, a distanza QS = 3R da Q posto lestremo
libero di una molla, di lunghezza a riposo l
0
, e costante elastica k. (1)Quanto vale la
tensione della corda in Q (prima dellurto)? (2) Quanto vale la compressione massima
della molla?
Esercizio 2
Unasta di lunghezza l e massa M
asta
reca allestremit una massa M. Laltra
estremit ssata ad una cerniera O, intorno alla quale pu ruotare senza attrito. Ini-
zialmente lasta disposta verticalmente, nella sua congurazione di equilibrio stabile.
Tutto disposto nel campo gravitazionale g della Terra. Al tempo t = 0 una pallottola
di massa m, sparata con velocit v da una pistola che si trova esattamente alla stessa
quota della massa M, colpisce questultima e vi rimane attaccata.
Esercizio 2
(1) Discutere le leggi di conservazione durante lurto. (2) Determinare la velocit del
sistema Asta+Massa+Proiettile subito dopo lurto (3) Calcolare con quale velocit il
10
sistema giunge in P (a /2 rispetto alla congurazione iniziale) (4) Calcolare la velocit
minima v
min
del proiettile, afnch il sistema descriva un angolo di , no ad arrivare
nella posizione diametralmente opposta alla posizione di partenza.
Esercizio 2
Che cosa cambia se lasta sostituita da un lo ideale?
Esercizio 3
Un disco omogeneo, di raggio R e massa M, disposto su un piano orizzontale,
libero di ruotare senza attrito attorno a un asse verticale passante per il suo centro
O. Un cannoncino di massa m
c
ssato sul bordo del disco. Inizialmente il disco
fermo, ma a un certo istante il cannoncino spara un proiettile di massa m
p
, in direzione
tangenziale.
Esercizio 3
Conoscendo la velocit v
p
del proiettile, determinare la velocit angolare di rincu-
lo del disco. Determinare inoltre lenergia (presumibilmente chimica) liberata nello
sparo.
11
Esercizio 5
Sia mla massa del razzo e v la sua velocit (che supporremo diretta concordemente
allasse x) allistante t. Il razzo emette gas di scarico in direzione opposta allasse x,
con velocit u
(r)
gas
= u
(r)
gas
i rispetto al razzo

Sia |dm| la massa innitesima di gas


espulsa nel tempo innitesimo dt, allora dm = |dm| sar lincremento di massa del
razzo nel tempo dt.. Studiare il moto in assenza e in presenza di forze esterne.
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