Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il sacro contemporaneo è un settore attivo che si apre su varie direzioni e che comprende un
universo caratterizzatto dalla sua materialità e dalla sua simbolistica. Comprende tutta una grammatica
vincolata da regole, da canoni liturgici, e sorprende con la sua nuova facciata che contiene nei suoi
strati l‟impronta della civiltà attuale sovrapposta su degli strati storici.
Come tutta l‟architettura che ha attraversato i tempi, l‟architettura sacra si mostra ai nostri
occhi come un contenitore di archetipi, dalle pure regole della geometria sacra, su cui si possono
caricare i segni e i simboli per creare quel senso unico di sacralità.
L‟ architettura sacra dovrebbe essere inclusa in una categoria tipologica ancora piu grande
che sarrebbe lo spazio sacro. Su questo titolo possiamo inquadrare tutte le forme sacre costruite: i
cimiteri, le chiese, le cappelle, gli altari, etc.
Il panorama del sacro si presenta come testimone della sparizione dell‟uomo verso l‟eternità di
Dio. Nel construito architettonico sacro il motivo dell‟ eternità è stato incluso aiutandosi dalla grandezza
architetturale e dal prestigio del sacro. Tutta l‟architettura sacra fa testimonianza dalla credenza in una
nuova vita, che diventa lo scopo delle costruzioni.
La più chiara dimostrazione si puo notare nell‟architettura sacra funerale, e mentre mostra il
posto definitivo dell‟essere umano consacra la dimensione trascendentale dalla vita umana, in oggeti
caricati di sacro tramite simboli e segni religiosi.
L‟uomo, come presenza fisica, attraversa nella vita, spazi sacri e profani, per finire
definitivamente, nel sacro. L‟universo della morte, per essere sacro, dobbiamo scoprirlo come spazio
organizzato. “Le tecniche di ordinazione [...]non sono altro che tecniche per construire lo spazio sacro”i .
Il cimitero come spazio sacro organizatto comprende, in una teoria personale, una
sovrapposizione di strati ognuna diversa dall‟ altra, ma omogena, che funzionando tutti insieme creano
la sacralità richiesta da uno spazio sacro.
E‟ molto evidente che questa architettura non può essere concepita per ogni funzione. Solo un
luogo sacro, che ha caratteristiche spirituali può fornire la base spaziale.
Si lavora con due tempi: uno utilizzato al modo sperimentale e uno come riferimento. Abbiamo il
presente attivo, e il passato come memoria, o generatore della memoria.
In questo senso, il passato, il presente e il futuro interferiscono e si ricreano tra loro.
Il tempo sperimentale riguarda il presente, il percorso “iniziatico”, quando l‟uomo come individuo
anima il cimitero. In questa esperienza sensoriale , lui si muove nello spazio sacro e si sente dentro. Si
producono sensazioni corporali e mentali, collegate al momento presente. Non sono sensazioni
profonde, e durano relativamente poco. Discutiamo di reazioni “istintuali” generate dall‟istinto, che non
possono assomigliare a quelle prodotte dal ricordo.
Per un percorso spaziale facile il design deve essere molto fluido. E su questo sostegno,
dobiamo trovare inseriti dei punti di “attrattività”, di interesse verso l‟architettura. Il cimitero crea spazi
per produrre emozioni diverse in certi momenti.
L‟ idea è di creare atmosfere diverse in cui l‟uomo sperimenta nello spazio fisico, la solitudine,
l‟intimità.
Si può parlare del cimitero come una struttura statica di elementi, in cui le sculture diventonno
oggetti di architettura, e vivono con le altre construzioni.
Un altro elemento essenziale dell‟architettura funerare è il suo limite. All‟esterno, tra lo spazio
sacro, e lo spazio profano, c‟è un confine, il recinto del cimitero. L‟entrata in questo spazio, porta in un
altro mondo, quello dei morti e le loro storie. Cambiamo di anima, e animiamo lo statico. In questo
nuovo universo, in cui l‟uomo vivo non si sente confortato e a suo agio, lo spazio offre una divisione
territoriale. Ogni tomba ha il suo spazio, dalla terra in giù e in sù, e non solo sulla terra. Possiamo
parlare anche di uno spazio in aria, al di sopra, che non pùo essere molto preciso, ma la sua esistenza
è collegata al percorso dell‟anima in cielo per il giudizio finale.
Il cimitero ha svilupatto un altro tipo di confine, quello tra la tomba e le altre tombe, e la zona
pedonale. E un recinto tra un altro più grande , un limite inferiore, nell‟intero globale. Non è una forma
che ha significati teologici, ma la separazione è molto visibile, e ha preso forme che ospitano simboli
che riguardano la morte. Il materiale è molto diverso, e le forme gli seguono.
In questo recinto sacro, l‟architettura funerare conosce stili e forme diverse, dalle forme semplice
delle croci, alle volte familiare e le capelle.
La forma centrale del cimitero rimane la cappella funerare. E la forma che raggruppa simboli e
che ha azioni solenni. La cappella, come la chiesa, ha il suo rituale di santificazione , il che significa il
cuore della area sacra. Tutti i rituali generati dalla morte sono molto cambiati ultimamamente, e siamo i
testimoni della perdita della sacralità. La società contemporanea rifiuta , per colpa del suo ritmo intenso
di vita, di capire nel vero senso i più importanti segreti della vita: la nascita, il matrimonio e la morte.
i
Mircea Eliade , “Sacru şi profan” Humanitas, Bucureşti, 1995
ii
Menu Help, Autocad ( programma di progettazione), 2008
iii
Luis Diego Quiros, Stefanie MaKenzie, Derek Mc Murray, „Enric Miralles : Architecture of Time”,
http://www.quirpa.com/docs/architecture_of_time__enric_miralles.html
iv
Sf. Ap. Pavel, “Biblia”,“Scrisoare către corinteni”, Editura Institului Biblic și de misiune ortodoxă a Bisericii ortodoxe
române, București, 1975
Bibliografia: