Sei sulla pagina 1di 85

Giovanni Gaetani

I risvolti etici della rivolta camusiana


1. L'assurdo come punto di partenza
2. La rivolta oltre l'assurdo
3. Un'etica della rivolta
L'intera opera di Albert Camus -- per stessa ammissione dell'autore -- pu essere
considerata un vero e proprio percorso filosofico a tappe!" nel presente lavoro ci
occuperemo di mostrare nel detta#lio soltanto un parte di tale percorso -- $uella c%e va
dall'assurdo alla rivolta -- per poi mostrare i possibili risvolti etici di tale ultimo approdo
concettuale. Cominciamo dun$ue subito con l'analisi della condizione assurda.
1. L'assurdo come punto di partenza
Anc%e l'assurdo %a le sue ori#ini" esse vanno ricercate in $uel concetto ad esso
immediatamente precedente costituito dall'estraneit&. La sua prima e pi' completa
trattazione la ritroviamo sotto forma di romanzo ne Lo straniero1( ma senza ombra di
dubbio ) ne Il mito di Sisifo c%e tale concetto viene affrontato esplicitamente da un
punto di vista filosofico. *e dovessimo tentare una prima ed elementare definizione(
potremmo provare con la se#uente" condizione esistenziale nella $uale l'uomo )
straniero al mondo in cui vive!. +a a ci andrebbe subitamente a##iunto l'aspetto pi'
importante di tale condizione" in essa( l'uomo non ) consapevole della sua stessa
estraneit&, e#li si limita a viverla sulla sua pelle( appunto inconsapevolmente. -roprio
$uesta inconsapevolezza ) ci c%e distin#ue tale condizione da $uella assurda( a tal
punto c%e una prima e complementare definizione di assurdo potrebbe essere proprio la
se#uente" una estraneit& consapevole!. A conferma di tale intuizione ci viene incontro
un passa##io interessante del Mito"
. avviene cos/ c%e la scena si sfasci. La levata( il tram( le $uattro ore di
ufficio o di officina( la colazione( il tram( le $uattro ore di lavoro( la cena( il
sonno e lo svol#ersi del luned/ marted/ mercoled/ #ioved/ venerd/ e sabato
sullo stesso ritmo... $uesto cammino viene se#uito senza difficolt& la
ma##ior parte del tempo. *oltanto( un #iorno( sor#e il 0perc%10 e tutto
comincia in una stanc%ezza colorata di stupore. 0Comincia0( $uesto )
importante. La stanc%ezza sta al termine de#li atti di una vita automatica( ma
inau#ura al tempo stesso il movimento della coscienza( lo desta e provoca il
se#uito( c%e consiste nel ritorno incosciente alla catena o nel risve#lio
definitivo. 2opo il risve#lio viene( col tempo( la conse#uenza" suicidio o
ristabilimento. 3n s1( la stanc%ezza %a $ualc%e cosa di dis#ustoso( ma( in
$uesto caso( devo concludere c%e ) vanta##iosa. 3nfatti( tutto comincia con
la coscienza e nulla ha valore se non per mezzo di questa. Le presenti
osservazioni non %anno nulla di ori#inale( ma sono evidenti" bastano per un
certo tempo( $uando si tratti di studiare sommariamente le origini
dell'assurdo.2
3n $uesto lun#o passa##io -- caratteristico per la sua disarmante ma efficace semplicit&
-- troviamo dun$ue confermata l'idea secondo la $uale l'assurdo si ori#ina
dall'estraneit&" esso sor#e a se#uito di $uella riflessione su se stesso del so##etto
estraniato c%e determina un passa##io dall'inconsapevolezza nella $uale si ) immersi nel
vivere $uotidiano alla consapevolezza c%e necessariamente ric%iede la domanda sul
perc%1! del proprio stesso vivere.3 +a l'estraneit&( presa in s1 stessa( rappresenta per
molto di pi' di un semplice precursore dell'assurdo. .ssa si#nifica in realt& la radicale e
permanente differenza ontolo#ica! c%e intercorre tra l'uomo e il mondo( differenza c%e
contrappone razionalit& ed emotivit& umane all'inscalfibile indifferenza del mondo.4
*icc%1 possiamo definire a pieno titolo l'estraneit& come una cate#oria esistenziale
ori#inaria( al pari della Geworfenheit %eide##eriana.5
A tale condizione esistenziale di smarrimento -- nella $uale si ) esposti ad una
sofferenza interiore pi' o meno latente -- l'uomo tenta di far fronte attraverso un
processo di masc%eramento!( per mezzo del $uale il vero volto del mondo viene
occultato con imma#ini 6teolo#ic%e( scientific%e( metafisic%e( etc.7 atte a renderlo pi'
familiare ed ospitale. +a il mondo in s1 ) nudit& e mutismo" tali imma#ini non sono
altro c%e cate#orie antropomorfic%e( sustruzioni concettuali! c%e mal si applicano alla
realt& del tutto irra#ionevole del mondo"
*cendiamo ancora di un #radino 6rispetto all'assurdo( n. d. A.7 ed ecco
l'estraneit&" accor#ersi c%e il mondo ) 0denso0( intravedere fino a c%e punto
una pietra sia estranea e per noi irriducibile( con $uale intensit& la natura( un
paesa##io possano sottrarsi a noi. 8el fondo di o#ni bellezza sta $ualcosa di
inumano( ed ecco c%e le colline( la dolcezza del cielo( il profilo de#li alberi
perdono( nello stesso momento( il senso illusorio di cui noi li rivestivamo(
pi' distanti ormai c%e un paradiso perduto. L'ostilit& primitiva del mondo
risale verso di noi( attraverso i millenni. -er un secondo non lo
comprendiamo pi'( 9sia: perc%1 per secoli non avevamo capito in esso
9nient'altro: c%e le fi#ure e i dise#ni c%e #li avevamo antecedentemente
attribuiti( sia perc%1 ormai ci mancano le forze per servirci di tale artificio. 3l
mondo ci sfu##e poic%1 ritorna s1 stesso. Le scene travisate dall'abitudine(
ridiventano ci c%e sono e si allontanano da noi.;
Arrivati a $uesta consapevolezza della sfu##evolezza del mondo al tentativo umano(
troppo umano! di razionalizzazione del medesimo( si ) ad un passo dal senso
dell'assurdo. +anca ancora un consolidamento ultimo di tale coscienza" occorre infatti
renderla lucida e definitiva. <iso#na cio) riconoscere c%e se nel mondo non ) possibile
rintracciare alcunc%1( non ) a causa di un'insufficienza della vista!( bens/ di una
radicale assenza di $ualsiasi senso da co#liere.
=ual )( dun$ue( $uell'imponderabile sensazione c%e priva lo spirito del
sonno necessario alla vita> Un mondo c%e possa essere spie#ato( sia pure
con cattive ra#ioni( ) un mondo familiare, ma viceversa( in un universo
subitamente spo#liato di illusioni e di luci( l'uomo si sente un estraneo( e
tale esilio ) senza rimedio( perc%1 privato dei ricordi di una patria perduta o
della speranza di una terra promessa. Questo divorzio tra l'uomo e la sua
vita, fra l'attore e la scena, propriamente il senso dell'assurdo.?
L'uomo assurdo ) dun$ue l'uomo di una certa impossibilit&. .#li %a riconosciuto c%e
l'estraneit& non ) una condizione contin#ente" e#li afferma c%e non la sua sin#ola vita(
ma la vita in #enerale ) estraneit&. La sua peculiare impotenza ) allora $uella di non
poter pi' possedere il mondo come prima(@ all'interno di $uella acco#liente familiarit&
c%e ne caratterizzava l'esistenza. 3n $uesto definitivo e inconciliabile divorzio( in $uesto
interminabile e insolvibile confronto( risiede l'intero dramma umano" da una parte
l'uomo( con la sua coscienza ora desta ora assopita( la sua instabilit& emotiva( il suo
pensiero e la sua razionalit& ardenti di c%iarezza, dall'altra un mondo totalmente
indifferente( irra#ionevole( incosciente( muto.
L'assurdit& nasce da un confronto. A dun$ue con fondamento c%e dico c%e il
senso dell'assurdo non nasce dal semplice esame di un fatto o di
un'impressione( ma scaturisce dal para#one fra uno stato di fatto e una certa
realt&( fra un'azione e il mondo c%e la supera. L'assurdo ) essenzialmente un
divorzio( c%e non consiste nell'uno o nell'altro de#li elementi comparati( ma
nasce dal loro confronto. 9...: 2istru##ere uno dei termini( ) distru##erl 6o7
interamente. 8on pu esistere assurdo al di fuori dello spirito umano. Cos/
l'assurdo finisce( come tutte le cose( con la morte. +a non pu neppure
esistere assurdo al di fuori di $uesto mondo.B
Uomo e mondo si trovano paradossalmente uniti nella loro inconciliabilit&!" l'assurdo
) ora l'unico le#ame c%e intercorre tra di loro. -er millenni il mondo era apparso
all'uomo familiare e trasparente" da una parte la teolo#ia( affermandone la diretta
discendenza dalla volont& divina( ne salva#uardava il primo aspetto, dall'altra la
metafisica e o#ni tipo di filosofia speculativa -- nonc%1( nel suo campo meramente
descrittivo( la scienza1C -- ne #arantivano la piena intelli#ibilit&. La tra#edia
contemporanea ) allora al tempo stesso la morte di 2io! e la fine della metafisica!"
una certa onesta intellettuale( se vuole mantenersi tale(11 non pu pi' avvalersi n1 della
trascendenza divina n1 di $ualsiasi entit& metafisica per spie#are il reale. A partire da
$uesta impossibilit& sor#e e si consolida il divorzio tra uomo e mondo"
2icevo c%e il mondo ) assurdo, ma andavo troppo presto. 3l mondo( in s1(
non ) ra#ionevole" ) tutto ci c%e si pu dire. +a ci c%e ) assurdo( ) il
confronto di $uesto irrazionale con il desiderio violento di c%iarezza( il cui
ric%iamo risuona nel pi' profondo dell'uomo. L'assurdo dipende tanto
dall'uomo $uanto dal mondo( ed )( per il momento( il loro solo le#ame.12
*econdo una certa lettura13 l'assurdo ) allo stesso tempo un'esperienza e un concetto.
Camus stesso all'inizio del capitolo Il suicidio filosofico ra#iona in $uesti termini" 3l
senso dell'assurdo non e$uivale alla nozione dell'assurdo" la fonda e basta, e non )
contenuto in $uella( se non il breve istante in cui esso pronuncia il proprio #iudizio
sull'universo!.14 Dinora ci siamo limitati a descrivere il senso dell'assurdo. A partire da
adesso invece ci concentreremo nell'analisi del suo concetto" cerc%eremo -- per ritornare
all'etimolo#ia #reca del termine analisi! -- di scio#liere! e scomporre! tale concetto
nelle sue parti costitutive( la prima delle $uali ) $uella ri#uardante il suo sentimento
fondante. L'assurdo %a infatti le sue radici pi' profonde nell'animo dell'uomo( in una sua
aspirazione intima e primordiale apparentemente ineliminabile. Camus la definisce con
pi' di un'espressione" esi#enza di familiarit&!( brama di c%iarezza! e di assoluto!(
nostal#ia di unit&!. 3n sostanza si tratta del biso#no umano tanto forte $uanto
insoddisfabile di costituire in unit& il mondo!"
3l profondo desiderio dello spirito( anc%e nei suoi pi' evoluti processi( si
ricon#iun#e al sentimento incosciente dell'uomo di fronte al proprio
universo" ) esigenza di familiarit!( "rama di chiarezza. Comprendere il
mondo( per un uomo( si#nifica ridurre $uello all'umano( imprimer#li il
proprio su##ello. L'universo del #atto non ) l'universo del formic%iere. La
lapalissiana verit& c%e tutti i pensieri sono antropomorfici! non %a altro
si#nificato. -arimente( lo spirito c%e cerca di capire la realt&( non pu
ritenersi soddisfatto se non $uando la riduca in termini di pensiero. *e
l'uomo riconoscesse c%e anc%e l'universo pu amare e soffrire( si
riconcilierebbe con $uesto. *e il pensiero scoprisse( nei mutevoli specc%i dei
fenomeni( eterne relazioni c%e potessero sintetizzarli e sintetizzarsi esse
stesse in un unico principio( si potrebbe parlare di una felicit& dello spirito(
di cui il mito dei beati sarebbe soltanto una ridicola contraffazione. =uesta
nostalgia di unit!( $uesta "rama di assoluto spie#a lo svol#imento del
dramma umano nella sua essenza.15
3n sostanza( la scena concettuale ) la se#uente" l'uomo( perse#uendo il suo desiderio di
unit&( interro#a il mondo ri#uardo al suo principio unitario( ma esso #li risponde con un
eni#matico silenzio" dov') l'errore> va forse riformulata la domanda> 8o( l'errore ) la
domanda stessa. .ssa non pu materialmente essere posta( poic%1 manca
l'interlocutore.1; 3l filosofo razionalista c%e ancora o##i si sforza di costruire un
$ualc%e sistema metafisico ) fi#lio dell'ostinazione. L'assurdo non inse#na altro c%e
$uesto" il mondo non %a nulla da dirci( $ualsiasi ricerca di un senso in esso ) vana -- di
un senso c%e sia indipendente dalla coscienza umana( unica fonte di si#nificato
possibile. L'incomprensibilit& del mondo ) nel mondo stesso -- nell'assenza di un senso
in esso e di $ualsiasi ra#ione c%e lo motivi -- e non in un mio difetto di comprensione.
Eo#lio c%e mi sia spie#ato tutto o nulla. . la ra#ione ) impotente di fronte a
$uesto #rido del cuore. Lo spirito( risve#liato da $uesta esi#enza( cerca e
non trova c%e contraddizioni e sra#ionamenti 9draisonnements: . #i$ che
io non comprendo senza ragione. 3l mondo ) popolato da $uesti
irrazionali( ed esso stesso( di cui non capisco il si#nificato unico( non ) c%e
un immenso irrazionale.1?
8ostal#ia di unit& e esi#enza di familiarit& umane sono dun$ue destinate
irrimediabilmente a rimanere insoddisfatte. A $uesto il prezzo dell'onest& assurda( nella
$uale non tutti %anno la forza di mantenersi. 2ir& a ri#uardo Camus"
A $uesta svolta estrema( in cui il pensiero vacilla( molti uomini( e proprio
fra i pi' umili( sono #iunti. Costoro %anno rinunziato allora a ci c%e
avevano di pi' caro" la vita. Altri ancora( principi nel campo dello spirito(
%anno pure fatto tale rinunzia( ma %anno proceduto al suicidio del loro
stesso pensiero( nella pi' pura rivolta. 3l vero sforzo consiste( al contrario(
nel rimanervi per $uanto ci ) possibile( ed esaminare da vicino la barocca
ve#etazione di $ueste contrade lontane. La tenacit& e la perspicacia sono
spettatori privile#iati in $uesto #iuoco inumano( dove l'assurdo( la speranza
e la morte scambiano le loro replic%e. Lo spirito pu allora analizzare le
fi#ure di $uesta danza al tempo stesso elementare e sottile( prima di
illustrarle e di riviverle in se stesso.1@
L'uomo assurdo( arrivato in $uesti luo#%i deserti ed aridi in cui il pensiero #iun#e ai
propri confini!(1B deve trarre le sue conse#uenze( e non pu c%e farlo nel modo pi'
radicale possibile. Le conse#uenze dell'assurdo" $uesto ) ci c%e intimamente interessa
a Camus.2C .#li vuole cio) c%e la sua riflessione si concentri in ultima analisi sui
risvolti pratici ed esistenziali dell'assurdo( poic%1 ) $uesto ci c%e conta veramente. Una
verit& c%e non abbia delle conse#uenze pratic%e non %a una reale importanza. 3o non
%o mai veduto alcuno morire per l'ar#omento ontolo#ico!( dir& nella prima pa#ina del
Mito( sottolineando c%e il criterio per determinare l'importanza di un problema ) proprio
nelle sue conse#uenze pratic%e" se mi domando da c%e cosa si possa #iudicare c%e un
problema sia pi' ur#ente di un altro( rispondo c%e lo si pu fare dalle azioni c%e
implica!.21
L'uomo di fronte all'assurdo deve rispondere( ed in fretta" il vivere sotto tale cielo
soffocante( ric%iede c%e se ne esca o c%e vi si riman#a. *i tratta di sapere come se ne
esca nel prima caso e perc%1 si resti nel secondo!.22 -er $uanto ri#uarda la prima
evenienza( Camus intravede essenzialmente due possibilit&" il suicidio -- la ne#azione di
se stessi -- e il suicidio filosofico -- la ne#azione dell'assurdo. 8ei prossimi due
para#rafi ci occuperemo proprio di analizzare sc%ematicamente $ueste due possibilit&(
mostrandone le ra#ioni della loro ille#ittimit&.
1.1. Significato e condanna del suicidio e del suicidio filosofico
Uccidersi( in un certo senso e come nel melodramma( ) confessare"
confessare c%e si ) superati dalla vita o c%e non la si ) compresa. 9...: A
confessare c%e 0non vale la pena0. Eivere( naturalmente( non ) mai facile. *i
continua a fare i #esti c%e l'esistenza comanda( per molte ra#ioni( la prima
delle $uali ) l'abitudine. +orire volontariamente presuppone c%e si sia
riconosciuto( anc%e istintivamente( il carattere inconsistente di tale
abitudine( la mancanza di o#ni profonda ra#ione di vivere( l'indole insensata
di $uesta $uotidiana a#itazione e l'inutilit& della sofferenza.23
3l suicidio( per $uanto sia la ma##ior parte delle volte un atto impulsivo e irrazionale(
non pu certo definirsi un #esto insi#nificante. Come si evince dal passo appena citato(
il suicidio %a infatti un suo preciso si#nificato" esso afferma la propria sconfitta nei
confronti del mondo -- c%e ci supera con la sua sproporzionata insensatezza -- e della
propria vita -- alla $uale non si ) stati capaci di dare una direzione di senso!.
+a al tempo stesso( per $uanto si#nificante( il suicidio -- diciamolo sin da ora -- non )
un #esto assurdo!( nel senso c%e non ) n1 una conse#uenza lo#ica dell'assurdo n1 un
#esto da esso le#ittimato.24 L'attenzione dedicata da Camus al tema del suicidio )
esclusivamente funzionale al tema della vita e del suo senso" per dirla in parole semplici
e volutamente paradossali( Camus si concentra sul tema della morte 6volontaria7 per
parlare del suo opposto( la vita. 3nfatti( nell'ine#ua#liabile incipit del Mito( suicidio e
senso della vita sono posti in diretta successione( proprio a sottolineare tale loro intima
connessione"
Ei ) solamente un problema filosofico veramente serio" $uello del suicidio.
Giudicare se la vita val#a o non val#a la pena di essere vissuta( ) rispondere
al $uesito fondamentale della filosofia. 3l resto -- se il mondo abbia tre
dimensioni o se lo spirito abbia nove o dodici cate#orie -- viene dopo. 9...:
Giudico dun$ue c%e $uella sul senso della vita ) la pi' ur#ente delle
domande.25
2etto ci( veniamo ora a ci c%e pi' ci interessa( cio) alle ra#ioni della condanna del
suicidio da parte dell'assurdo. 8el primo para#rafo avevamo mostrato come l'assurdo si
ori#ini a partire da un determinato movimento della coscienza c%e( riflettendo su se
stessa e sulla sua vita personale( diviene consapevole della propria estraneit&. +a la
coscienza non ) in realt& solo l'elemento #enetico dell'assurdo( non si limita cio) ad
attivarlo! -- a produrlo! -- per poi allontanarsene" essa ) invece lo stesso elemento
c%e ne permetta la durata e la persistenza. La coscienza )( dun$ue( condizione di
possibilit& dell'assurdo. F( volendo condensare il tutto in una massima" non si d!
assurdo senza coscienza dell'assurdo. =uesto perc%1 l'assurdo non ) un realt& a s1 --
$ualcosa in s1 sussistente nel mondo( trascendente la coscienza -- bens/ una tensione
ori#inantesi proprio dal confronto tra la coscienza e il mondo( fra il ric%iamo umano e
il silenzio irra#ionevole del mondo!.2;
2omandiamoci allora" in $uesto ordine di cose( $ual') il ruolo del suicidio> .sso
coincide evidentemente con la soppressione volontaria della coscienza e $uindi di
conse#uenza -- stando a $uanto abbiamo detto -- dell'assurdo stesso. +a ) proprio $ui il
problema" per Camus l'assurdo %a senso solo nella misura in cui #li ven#a ne#ato il
consenso!(2? e il suicidio ) proprio tale consenso all'assurdo. 2i $ui scaturisce la sua
ille#ittimit&"
A $ui c%e si vede fino a $ual punto l'esperienza assurda si scosti dal suicidio.
*i pu credere c%e il suicidio sia la rivolta( ma a torto( poic%1 esso non
rappresenta il lo#ico sbocco di $uesta( ma )( anzi( esattamente il suo
contrario( a causa del consenso che presuppone. 3l suicidio( come il salto( )
l'accettazione del proprio limite. 9...: A suo modo il suicidio risolve
l'assurdo( perc%1 lo trascina nella stessa morte. +a io so c%e per mantenersi(
l'assurdo non pu risolversi. .sso sfu##e al suicidio nella misura in cui ) al
tempo stesso coscienza e rifiuto della morte.2@
L'assurdo dun$ue non comanda il suicidio( ma anzi lo condanna fermamente( perc%1
esso ) un disconoscimento!.2B L'uomo di fronte all'assurdo( sempre se vuole
conservarsi all'interno di una certa onest&( deve mantenere la propria coscienza salda e
vi#ile(3C cos/ da affermare contro l'assurdo la propria rivolta -- c%e per non ) ancora la
rivolta di cui ci occuperemo successivamente. A lo stesso Camus ad usare proprio tale
termine( anticipando in $ualc%e modo $uella c%e sar& poi la sua tematica fondamentale"
Coscienza e rivolta" $uesti rifiuti sono il contrario della rinunzia.
9#onscience et r%volte, ces refus sont le contraire du renoncement: Gutto ci
c%e vi ) di irriducibile e di appassionato in un cuore umano li anima( al
contrario( della propria vita. *i tratta di morire irreconciliati e non #i& di
pieno accordo. 3l suicidio ) una sconoscenza. L'uomo assurdo non pu far
altro c%e tutto esaurire ed esaurirsi. L'assurdo ) la sua estrema tensione(
$uella c%e e#li conserva costantemente con uno sforzo solitario( poic%1 sa
c%e in $uesta coscienza e in $uesta rivolta( #iorno per #iorno( e#li attesta la
sua sola verit&( c%e ) la sfida. =uesta ) una prima conse#uenza.31
Gale passo ci consente di introdurre una distinzione fondamentale nella filosofia
camusiana c%e ) $uella tra rifiuto e rinuncia" in sostanza tale distinzione afferma c%e
rifiutare la condizione nella $uale si ) calati non si#nifica automaticamente rinunciare a
vivere in essa( e cos/ ) -- e deve essere -- per l'assurdo. Camus( nell' incipit de L'uomo in
rivolta( insister& proprio su tale rifiuto senza rinuncia! $uando( domandandosi c%e
cos') un uomo in rivolta> !( risponder& c%e esso ) un uomo c%e dice no. +a se rifiuta(
non rinuncia tuttavia" ) anc%e un uomo c%e dice di s/( fin dal suo primo muoversi!.
Anc%e all'uomo assurdo spetta dun$ue una certa positivit&( sicc%1 la rinuncia per
eccellenza -- il suicidio -- #li ) estranea. A conferma di tale affermazione(
nell'introduzione dell'appena citato testo del 1B51( Camus dic%iara esplicitamente"
la conclusione ultima del ra#ionamento assurdo consiste infatti nel
respin#ere il suicidio e nel mantenere $uel confronto disperato tra
l'interro#azione umana e il silenzio del mondo. 3l suicidio si#nific%erebbe la
fine di $uesto confronto e il ra#ionamento assurdo ritiene di non potervi
sottoscrivere se non ne#ando le proprie premesse. -er esso( tale conclusione
sarebbe fu#a o liberazione. +a ) c%iaro c%e con ci il ra#ionamento assurdo
ammette la vita come il solo bene necessario( in $uanto essa permette
appunto il confronto" senza vita( la scommessa assurda non avrebbe
appo##io alcuno.32
-er le stesse motivazioni( all'uomo assurdo ) estraneo anc%e il cosiddetto suicidio
filosofico!" se il suicida di fronte all'assurdo ne#ava se stesso( con $uesto particolare
suicidio ) invece l'assurdo stesso ad essere ne#ato in nome dell'eternit&!. La parola
abne#azione! descrive al me#lio tale #esto" l/ dove l'unica vera evidenza -- la pi'
scottante e inne#abile -- ) l'assurdo( il suicida filosofico! sacrifica tale evidenza e il
pensiero c%e la attesta in nome di una paradossale fede in una indimostrabile eternit&.
.#li compie un salto mortale! verso la trascendenza. +a cos/ facendo non sta c%e
cedendo il passo alla speranza e all'illusione. Camus utilizza una splendida metafora a
tal proposito"
8ei musei italiani( si trovano( a volte( piccoli sc%ermi dipinti( c%e il prete
teneva davanti il viso dei condannati( per nascondere loro il patibolo. 3l
salto( in tutte le sue forme( il precipitarsi nel divino o nell'eterno(
l'abbandonarsi alle illusioni del $uotidiano o dell'idea( tutti $uesti sc%ermi
celano l'assurdo.33
Anc%e $ui( dun$ue( ci troviamo di fronte ad una sconoscenza!. +a la lo#ica assurda
inse#na c%e biso#na attenersi alla verit& e all'evidenza( biso#na -- lo ripetiamo ancora
una volta -- mantenersi onesti. =uando HierIe#aard( o il meno conosciuto C%estov(
nonc%1 #li esistenzialisti e addirittura la fenomenolo#ia di Jusserl34 proclamano il
salto( stanno in realt& rimettendosi alla trascendenza. Ei ) in $uesto una seconda
umiliazione della ra#ione -- l/ dove la prima umiliazione era $uella della ra#ione di
fronte alle mura#lie assurde!. 3l salto( lun#i dall'essere una nuova affermazione della
ra#ione( ) in realt& un suo totale abbandono. C%estov( ad esempio( afferma c%e
la sola vera via di uscita ) proprio l& dove( secondo il #iudizio umano( non
v') alcuna. Altrimenti( perc%1 avremmo biso#no di 2io> 8on ci si rivol#e a
2io c%e per ottenere l'impossibile. =uanto al possibile( #li uomini soli vi
bastano.35
+a $uale lo#ica coerente vi pu mai essere ancora in funzione in un pensiero del
#enere> 8essuna( perc%1 si ) ormai compiuto $uello c%e 3#nazio di LoKola definiva il
sacrificio dell'intelletto!. Camus rifiuta nettamente un simile sacrificio. Lutero
sosteneva c%e la ra#ione nei credenti dev'essere uccisa e sepolta!. +a per l'uomo
assurdo ) vero il contrario" la ra#ione %a un suo preciso dominio di validit&( nel quale )
uno strumento le#ittimo di conoscenza ma oltre il quale non pu andare. -roprio oltre
tali limiti si affrettano ad andare #li uomini della speranza e del salto" ma essi( lun#i dal
risolvere il problema dell'assurdo( lo distru##ono. 3n tale distruzione( la nostal#ia di
unit& prevale sulle evidenze della ra#ione" sia il filosofo razionalista c%e $uello reli#ioso
%anno fretta di concludere e di risolvere( ma in realt& tutto ci c%e vo#liono fare )
saltare.
La ra#ione e l'irrazionale conducono alla stessa predicazione. 3l fatto ) c%e(
in verit&( il cammino %a poca importanza e la volont& di arrivare basta a
tutto. 3l filosofo astratto e il filosofo reli#ioso partono dallo stesso
smarrimento e si sosten#ono nella stessa an#oscia. +a l'essenziale ) dare
una spie#azione. =ui la nostal#ia ) pi' forte della scienza. 9...: $uesto
divorzio 6l'assurdo( n. d. A.7 ) soltanto apparente. *i tratta di #iun#ere ad
una conciliazione e( in entrambi i casi( basta il salto.3;
3l loro ) un naufra#io dissimulato. Ancora una volta tutto si riduce ad una $uestione di
onest&" sapersi mantenere su $uesta cresta verti#inosa 6c%e precede il salto( n. d. A.7(
ecco l'onest&" il resto ) sotterfu#io!.3? Liconosciuti i limiti della ra#ione( nulla ci
le#ittima a oltrepassarli -- neanc%e la nostra irrefrenabile nostal#ia di unit& e brama di
c%iarezza. L'esistenza di tali ansie ineliminabili non ne attesta la le#ittimit&" esse sono
destinate a rimanere senza re$uie per loro stessa essenza. Colui c%e crede di poter fare il
contrario si nutre soltanto delle rose dell'illusione!.3@ La perspicacia e l'insistenza
camusiana ci inse#nano semplicemente di attenerci alle evidenze"
il mio ra#ionamento vuol essere fedele all'evidenza c%e lo %a destato. Gale
evidenza ) l'assurdo. A il divorzio fra lo spirito c%e desidera e il mondo c%e
delude( ) la mia nostal#ia di unit&, l'universo disperso e la contraddizione
c%e le#a l'una all'altro. 9...: si trattava di vivere e di pensare con $uesto
strazio( di sapere se biso#nava accettare o rifiutare( ma non certo di
masc%erare l'evidenza( di sopprimere l'assurdo( ne#ando uno dei termini
della sua e$uazione.3B
Camus non ne#a la trascendenza o l'eternit&.4C 8e#a invece c%e si possa vivere in essa e
per essa. Gutto ci c%e la ra#ione ci dice ) c%e l'uomo ) una finitudine( c%e %a dei limiti
oltre i $uali non pu andare"
=uesto -- si dice -- passa la misura umana( biso#na dun$ue c%e sia
sovrumano. +a $uesto 0dun$ue0 ) eccessivo. =ui non vi ) affatto certezza
lo#ica e neppure probabilit& sperimentale. Gutto $uanto posso dire ) c%e( in
realt&( ci passa i miei limiti. *e anc%e non ne tra##o una ne#azione( almeno
non vo#lio fondare nulla sull'incomprensibile. Eo#lio soltanto sapere se
posso vivere con ci c%e so e con ci soltanto. +i si dice ancora c%e
l'intelli#enza deve sacrificare il proprio or#o#lio e c%e la ra#ione deve
inc%inarsi. +a se pure riconosco i limiti della ra#ione( non la ne#o fino a tal
punto( poic%1 ammetto i suoi poteri relativi. Eo#lio solamente restare in
$uella via di mezzo( in cui l'intelli#enza pu mantenersi c%iara. *e ) $uello
il suo or#o#lio( non vedo una sufficiente ra#ione per rinunciarvi.41
Come si potr& notare( la differenza sostanziale tra i filosofi del salto e l'uomo assurdo )
nel loro diverso approccio alla trascendenza -- inteso come $uel dominio di
indeterminabilit& c%e supera la ra#ione" i primi corrono sicuri a dare voce a tale
trascendenza( a riempirla di forme e parole( a determinarla! insomma, il secondo
invece riconosce c%e una trascendenza c%e sia veramente tale non pu c%e essere nulla
per lui( c%e ) l'elemento trasceso. 3 due atte##iamenti sono ben riassunti nella se#uente
citazione" per C%estov la ra#ione ) vana, ma( al di l& di $uesta( vi ) $ualc%e cosa. -er
uno spirito assurdo( la ra#ione ) vana, ma non vi ) nulla al di l& di essa!.42
2un$ue( in definitiva( anc%e il suicidio filosofico subisce la condanna da parte
dell'assurdo" esso( lun#i dal risolvere l'assurdo( lo cela( lo nasconde. . invece tale
scottante evidenza va mantenuta( poic%1 ) da essa c%e si ori#ina la stessa riflessione
umana" risolvere con un salto il problema da cui si ) partiti( ) in realt& evitare di
rispondere, ) un annientare il problema( non risolverlo, )( in sostanza( un'elisione!. Le
parole di Camus c%iariscono me#lio di $ualsiasi nostra spie#azione il problema in
$uestione"
*i tratta di vivere entro lo stato di assurdo. *o su c%e cosa sono fondati
$uesto spirito e $uesto mondo( puntellati uno contro l'altro( senza riuscire ad
abbracciarsi. 2omando una re#ola di vita per $uesto stato( e ci c%e mi
viene proposto ne trascura il fondamento( ne#a un termine dell'opposizione
dolorosa( mi ordina una rinunzia. 2omando ci c%e porta con s1 la
condizione c%e riconosco come mia( so c%e $uesta implica l'oscurit& e
l'i#noranza( e mi viene assicurato c%e tale i#noranza spie#a tutto e c%e
codesta notte ) la mia luce. +a non si risponde $ui al mio pensiero( e $uel
lirismo esaltante non pu nascondermi il paradosso.
1.2. Le ricadute pratiche ed esistenziali dell'assurdo
Condannati definitivamente il suicidio e il suicidio filosofico( viene ora il tempo di
mostrare la via per mantenersi nell'assurdo. Analizzeremo dun$ue in se$uenza i caratteri
di $uesta permanenza( cio) ci sforzeremo di indicare cosa si#nifica e cosa comporta
vivere nell'assurdo -- e solo successivamente( nella parte conclusiva( entreremo nel
merito della validit& etico-esistenziale di tale posizione. =uali sono $uindi le prime
caratteristic%e rintracciabili di una vita assurda> A lo stesso Camus a dircelo"
spin#endo fino all'estremo $uesta lo#ica assurda( devo riconoscere c%e tale
lotta suppone la totale assenza di speranza 6c%e non %a nulla a c%e vedere
con la disperazione7( il rifiuto continuo 6c%e non deve essere confuso con la
rinuncia7 e l'insoddisfazione cosciente 6c%e non dev'essere assimilata
all'in$uietudine #iovanile.43
Liassumendo" non-speranza( rifiuto e insoddisfazione 6c%e( come mostreremo( ) in
realt& una insoddisfabilit&!7. -artiamo dal primo elemento" abbiamo #i& detto c%e con
il salto mortale l'uomo sfu##e all'assurdo( nella misura in cui ricorre ad una travisata
trascendenza e ad una sovrumana eternit&. Fra( in $uesto ricorso disperato ci c%e si
instaura nella vita del sin#olo ) il dominio tanto misero $uanto inconfutabile della
speranza. .ssa rappresenta la procrastinazione ultima e l'elisione definitiva( poic%1
ritiene di trovare il senso della vita -- di $uesta vita c%e ora avvertiamo come reale e
pulsante -- in un'altra vita! -- $uella ultraterrena e ultrasensibile dopo la morte"
.ludere( ecco il #iuoco costante. L'elisione tipo( l'elisione mortale( c%e
costituisce il terzo tema di $uesto sa##io( ) la speranza( speranza di un'altra
vita c%e biso#na meritare!( o in#anno di coloro c%e vivono non per la vita
in se stessa( ma per $ualc%e #rande idea c%e la supera( la sublima( le d& un
senso e la tradisce.
L'uomo della speranza ) dun$ue l'uomo votato all'eternit&. A#li antipodi di tale
devozione(44 l'uomo assurdo ) invece colui c%e( senza ne#arlo( nulla fa per
l'eterno!.45 3l suo tempo ) il presente. 3l suo campo di azione ) la terra. .#li vive $ui ed
ora( poic%1 riconosce c%e l'espressione una vita dopo la morte! ) semplicemente
ossimorica e paradossale.4; 8on c%e la nostal#ia #li sia estranea, ma e#li preferisce il
proprio cora##io e il proprio ra#ionamento. 3l primo #li inse#na a vivere senza ric%iami
e a contentarsi di ci c%e %a, il secondo #li fa conoscere i suoi limiti!. 8ella sua non-
speranza e#li accetta la massima nietzsc%iana -- citata da Camus -- secondo la $uale
ci c%e importa non ) la vita eterna( ma l'eterna vivacit&!.4? -roprio per $uesto e#li(
messo di fronte ad una bivio improcrastinabile( predili#er& sempre l'azione alla
contemplazione"
viene sempre il momento in cui biso#na sce#liere fra la contemplazione e
l'azione. Ci si c%iama diventare un uomo. =uesti strappi sono sempre
terribili( ma per un cuore fiero non pu esservi via di mezzo. C') 2io o il
tempo( la croce o la spada. F il mondo %a un senso pi' alto c%e supera le sue
a#itazioni( o nulla ) vero al di fuori di tali a#itazioni. <iso#na vivere con il
tempo e con lui morire o sottrarsi ad esso per una vita pi' #rande. *o c%e si
pu venire a transazioni e vivere nel secolo( credendo nell'eterno. =uesto
compromesso si c%iama accettazione. +a a me ripu#na tale termine e vo#lio
essere tutto o nulla. *e scel#o l'azione( non crediate c%e per $uesto la
contemplazione sia per me una terra sconosciuta. *oltanto essa non pu
tutto darmi( e( privato dell'eterno( vo#lio allearmi al tempo. 8on vo#lio far
fi#urare sul mio conto la nostal#ia n1 l'amarezza( e vo#lio solamente vederci
c%iaro.4@
L'uomo del presente e dell'azione( dun$ue. 3l tutto in nome di un rifiuto continuo c%e
non rinuncia ad affermarsi contro il mondo. +a in cosa consiste precisamente tale
rifiuto -- il secondo dei tre elementi prima elencati> 3n una ne#azione dell'opprimente
irra#ionevolezza del mondo e( allo stesso tempo( in una affermazione del proprio essere
desideroso di c%iarezza pur sempre attenentesi soltanto alle evidenze reali e concrete
dell'esperienza terrena -- compresa $uella dell'assurdo" tale rivolta non ) aspirazione(
poic%1 ) senza speranza, ) la certezza di un destino sc%iacciante( meno la rasse#nazione
c%e dovrebbe accompa#narla!.4B
2un$ue( oltre a vivere nel presente( l'uomo assurdo vivr& per il presente. Cosa
soddisfer& allora il suo animo> 8ulla( assolutamente nulla" una insuperabile
insoddisfabilit&! cosciente -- c%e non dev'essere assimilata all'in$uietudine #iovanile!
-- #li appartiene intimamente( poic%1 e#li sa c%e nessuna teleolo#ia -- e di conse#uenza
nessuna possibile apocatastasi riconciliatrice -- opera nel mondo. Anc%e e#li( come
l'uomo nietzsc%iano( #iunto alla libert& della ra#ione( non pu sentirsi sulla terra
nient'altro c%e un viandante -- non un via##iatore diretto a una meta finale" perc%1
$uesta non esiste!.5C
.#li non deve mettersi al pari con nulla( nasce e vive senza debiti verso il divino" la sua
condizione ) $uella del peccato senza 2io!(51 $uella in cui l'unico #iudice( lun#i
dall'essere un entit& superiore e sovrumana( ) in realt& o#ni altro uomo c%e con lui
condivide $uesto destino fatale. .#li non deve n1 #uada#narsi una salvezza ultraterrena(
n1 scon#iurare l'inferno" e#li ) innocente( perc%1 nato senza nessun peccato ori#inale.
+a $uesta innocenza ) terribile!" perc%1 l'uomo assurdo -- ) $uesto un punto
fondamentale da tenere a mente -- non si compiace affatto di tale nic%ilismo assoluto( di
tale divina e$uivalenza!. .#li ) consapevole c%e la certezza di un 2io( c%e darebbe il
proprio senso alla vita( supera di #ran lun#a in attrattiva il potere impunito di mal fare!(
ma ) altrettanto consapevole c%e un 2io in questo mondo ) impossibile o inutile" la
scelta non sarebbe difficile, ma non vi ) scelta e comincia allora l'amarezza. L'assurdo
non libera" vincola. . non autorizza o#ni atto. Gutto ) permesso non si#nifica c%e nulla
sia proibito!.52
Una certa libert& e indipendenza #li appartiene( ed ) $uella -- terribile e carica di
responsabilit& -- c%e spetta ad un abitante di un mondo senza 2io. .#li riconosce il
nic%ilismo del reale ma non per $uesto se ne compiace -- come fece mezzo secolo prima
8ietzsc%e( la coscienza pi' acuta del nic%ilismo!. .#li -- lo ripetiamo ancora una volta
-- ) l'uomo dell'onesta( e tutto ci c%e ric%iede ) di attenersi all'evidenza"
-osso tutto confutare( in $uesto mondo c%e mi circonda( mi urta o mi
trasporta( salvo $uesto caos( $uesto caso imperante e $uesta divina
equivalenza( c%e nasce dall'anarc%ia. 8on so se il mondo abbia un senso c%e
lo trascenda, ma so c%e io non conosco $uesto senso e c%e( per il momento(
mi ) impossibile conoscerlo. C%e valore %a per me un si#nificato al di fuori
della mia condizione> 3o posso comprendere soltanto in termini umani. Ci
c%e tocco e c%e mi resiste( ecco $uanto comprendo. . $ueste due certezze( la
mia brama di assoluto e di unit& e l'irriducibilit& del mondo a un principio
razionale e ra#ionevole( so anc%e c%e non posso conciliarle. =uale altra
verit& posso conoscere senza mentire( senza far intervenire una speranza c%e
non %o e c%e non si#nifica nulla entro i limiti della mia condizione>
Come si noter& da $uesto passo( ) impossibile pensare c%e la filosofia camusiana sia --
anche solo a questo stadio -- una filosofia del libero compiacimento del nic%ilismo e del
non-senso del mondo. La divina e$uivalenza! -- l'anarc%ia( l'essere-senza-principio(
an&archia -- ) un fatto terribile( ma ) appunto un fatto( e con esso occorre fare i conti
senza mezze misure n1 masc%eramenti mitici( fronte##iandolo attraverso $uella
coscienza ormai salda sorta con l'assurdo. 8on si vive per l'assurdo ma sempre contro di
esso"
insistiamo ancora sul metodo" si tratta di ostinarsi. A un certo punto del
cammino( l'uomo assurdo ) incalzato. La storia non ) priva di reli#ioni n1 di
profeti( anc%e senza dei. Gli si c%iede di saltare. Gutto $uello c%e pu
rispondere ) c%e non comprende bene( perc%1 ci non ) evidente. .#li(
appunto( non vuol fare $uello c%e non capisce. Lo si assicura c%e ) peccato
di or#o#lio 6ma e#li non afferra la nozione di peccato7, c%e forse( alla fine(
c') l'inferno 6ma e#li non %a sufficiente imma#inazione per raffi#urarsi
$uesto strano avvenire7, c%e perder& la vita immortale 6ma $uesto #li sembra
futile7. *i vorrebbe far#li riconoscere la sua colpevolezza( ma e#li si sente
innocente. A dire il vero( e#li non sente c%e $uesto" la propria innocenza
irreparabile. A $uesta c%e #li permette tutto. Cosicc%1( ci c%e e#li ric%iede
da se stesso ) solamente vivere con ci c%e sa( adattarsi a ci c%e )( e non
far intervenire nulla c%e sia certo. Gli viene risposto c%e niente lo ), ma
$uesta( almeno( ) una certezza. A con $uesta c%e %a a c%e fare" e#li vuole
sapere se ) possibile vivere senza ricorso.53
Eivere senza ricorso!" ovvero( attenersi al reale e vivere in esso( nella sua unica
concretezza immanente( senza appelli n1 salti verso $ualsiasi entit&( essere o idea c%e
trascenda la propria finita condizione. 3l corpo( la tenerezza( la creazione( l'azione( la
nobilt& umana!" $uesta ) la scommessa straziante e meravi#liosa dell'assurdo!54 c%e
va accettata se e solo se si vuole rimanere onesti a s1 stessi e al proprio ori#inario
sentire. Gutto il resto ) sotterfu#io!.
1.3. Il mito di Sisifo e l'assurdo
-rima di passare all'esame critico del concetto di assurdo( ) d'obbli#o spendere $ualc%e
parola su *isifo( il simbolo della filosofia camusiana #iunta a $uesto stadio. 3l suo mito
) noto"
Gli dei avevano condannato *isifo a far rotolare senza posa un maci#no sino
alla cima di una monta#na( dalla $uale la pietra ricadeva per azione del suo
stesso peso. .ssi avevano pensato( con una certa ra#ione( c%e non esiste
punizione pi' terribile del lavoro inutile e senza speranza.55
+a a ci si a##iun#e una serie di circostanze -- pi' o meno note e le##endarie -- c%e
caratterizzano ancora di pi' il volto e il carattere del persona##io. Le##enda vuole c%e
e#li svel al dio fluviale Asopo l'identit& del rapitore di sua fi#lia .#ina -- in cambio di
una sor#ente d'ac$ua per la sua citt& natale( Corinto. +a si d& il caso c%e tale rapitore
fosse il #rande Meus( c%e volle punire *isifo per $uesta rivelazione oltra##iosa. -er
$uesto motivo Meus c%iese a suo fratello Ade di inviare G%anatos 6la +orte7 a casa di
*isifo per punirlo( ma $uesti fece ubriacare G%anatos( per poi incatenarlo e
impri#ionarlo. Eisto c%e sulla terra nessuno pi' moriva( #li dei si insospettirono"
mandarono allora Ares alla ricerca dell'impri#ionato G%anatos. Liberato $uesto( Ares
scopr/ *isifo e lo condusse a#li inferi. +a $uest'ultimo( prima di venir catturato( disse
alla mo#lie di non seppellire il suo corpo e di non mostrare nessun rancore per $uesto
#esto. Cos/ facendo( e#li non pot1 entrare ne#li inferi ma dovette rimanere sulle sponde
dello *ti#e( fino a $uando il suo corpo non sarebbe stato seppellito. Allora *isifo
convinse Ade a farsi rispedire sulla terra per tre #iorni( cos/ da poter punire la mo#lie
per $uell'oltra##ioso #esto. +a( una volta sulla terra( e#li vi rimase fino alla vecc%iaia"
solo allora #li dei inviarono Jermes a riprendere il rivoltoso.
*i ) #i& capito c%e *isifo ) l'eroe assurdo( tanto per le sue passioni c%e per il
suo tormento. 3l disprezzo per #li dei( l'odio contro la morte e la passione
per la vita( #li %anno procurato l'indicibile supplizio( in cui tutto l'essere si
adopera per nulla condurre a termine. A il prezzo c%e biso#na pa#are per le
passioni della terra.
Amore per la vita e per la terra da una parte( odio per la morte e per #li dei dall'altra.
*isifo ) allora -- in certo e limitato senso -- un umanista" sa c%e il destino ) una
$uestione di uomini( c%e deve essere re#olata fra uomini!(5; e in nome di $uesta lucida
e nuova consapevolezza si adatta a vivere senza ricorso n1 speranza. 3l suo sollevare e
risollevare all'infinito $uel masso( rappresenta alla perfezione la #ratuit& dell'esistenza
umana" nulla verr& ricompensato( n1 punito( allora tutto ) #ratuito. +a in $uesta
#ratuit&( *isifo scopre una felicit& superiore" 8on si scopre l'assurdo senza esser tentati
di scrivere una manuale della felicit&. 0. comeN -er vie cos/ an#uste> 0 +a vi ) soltanto
un mondo. La felicit& e l'assurdo sono fi#li della stessa terra e sono inseparabili!.
8ella nostra lettura( *isifo incarna -- con tutti i limiti c%e ne derivano -- la nietzsc%ana
fedelt& alla terra c%e dice si! alla vita e sopprime $ualsiasi retro-mondo.5? A dun$ue
l'uomo della lucidit& e dell'onest& e( al tempo stesso( della vitalit& e dell'amore" i due
poli( c%e prima ci sembravano cos/ inconciliabili( in lui ra##iun#ono un e$uilibrio
miracoloso"
non v') sole senza ombra( e biso#na conoscere la notte. *e l'uomo assurdo
dice di s/( il suo sforzo non avr& pi' tre#ua. *e vi ) un destino personale(
non esiste un fato superiore o( almeno( ve n') soltanto uno( c%e l'uomo
#iudica fatale e disprezzabile. -er il resto( e#li sa di essere il padrone dei
propri #iorni. 3n $uesto sottile momento( in cui l'uomo ritorna verso la
propria vita( nuovo *isifo c%e torna al suo maci#no( nella #raduale e lenta
discesa( contempla la serie di azioni senza le#ame( c%e sono divenute il suo
destino( da lui stesso creato( riunito sotto lo s#uardo della memoria e presto
su##ellato dalla morte. Cos/( persuaso dell'ori#ine esclusivamente umana di
tutto ci c%e ) umano( cieco c%e desidera vedere e c%e sa c%e la notte non %a
fine( e#li ) sempre in cammino. 3l maci#no rotola ancora.
All'assurdit& del mondo *isifo risponde con la sua primitiva rivolta" e#li oppone a tale
insensato mondo la sua felicit& solare e ori#inaria( il suo sole invincibile!( la sua
perenne estate!. . cos/( per concludere la nostra descrizione( non possiamo c%e
lasciare la parola al meravi#lioso capoverso conclusivo del Mito( sintesi finale del
cammino assurdo c%e in $ueste pa#ine abbiamo percorso"
Lascio *isifo ai piedi della monta#naN *i ritrova sempre il proprio fardello.
+a *isifo inse#na la fedelt& superiore( c%e ne#a #li dei e solleva i maci#ni.
Anc%'e#li #iudica c%e tutto sia bene. =uesto universo( ormai senza padrone(
non #li appare n1 sterile n1 futile. F#ni #ranello di $uella pietra( o#ni
ba#liore minerale di $uella monta#na( ammantata di notte( formano( da soli(
un mondo. Anc%e la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.
<iso#na imma#inare *isifo felice.
1.4. Analisi critica dell'assurdo: il vicolo cieco! della divina
e"uivalenza!
-reliminarmente occorre elencare uno ad uno tutti #li elementi concettuali e #li aspetti
dell'assurdo analizzati finora( cos/ da ottenere una visione di insieme c%e ci aiuter& da
un punto di vista metodolo#ico.
1. L'assurdo si ori#ina dall'estraneit&( a partire dalla presa di coscienza
dell'individuo della proprio estraneit&( fino ad allora vissuta inconsapevolmente.
A partire dal consolidamento di tale coscienza l'uomo si rende definitivamente
conto dell'ineludibilit& della condizione assurda( cio) si rende conto c%e il
divorzio e l'estraneit& c%e intercorre tra s1 e il mondo ) destinato a mantenersi
tale.
2. L'assurdo si fonda su un sentimento peculiare dell'animo umano" il biso#no di
unit& 6definito da Camus anc%e come esi#enza di familiarit&!( brama di
c%iarezza! e di assoluto!( nostal#ia di unit&!7. -er $uanto l'esistenza di tale
desiderio sia evidente e fuori da o#ni ombra di dubbio( il problema si pone
invece sulla sua effettiva soddisfabilit& e( di conse#uenza( sulla sua reale
le#ittimit&. L'assurdo sor#e proprio da $uesta continua tensione intercorrente tra
la ric%iesta ra#ionevole dell'uomo e l'irra#ionevole silenzio del mondo. *icc%1(
in ultima analisi( il biso#no di unit& dell'uomo ) evidentemente insoddisfabile e
dun$ue ille#ittimo.
3. .sistono due vie di fu#a! dall'assurdo" il suicidio e il suicidio filosofico.
.ntrambi ille#ittimi( sono accomunati dalla implicita ne#azione compiuta nei
confronti dell'assurdo. 3l primo( infatti( nel suo ne#are l'individuo( e dun$ue nel
suo ne#are $uella coscienza da cui si ori#ina l'assurdo( ne#a in ultima analisi
proprio tale termine del divorzio. 3l secondo( invece( nel suo salto irrazionale
verso la trascendenza e l'eternit&( ne#a l'evidenza dalla $uale era partito( cio)
l'assurdo stesso. =uindi suicidio e suicidio filosofico non sono #esti dettati
dall'assurdo( $uanto pi' dei modi per sviare da esso.
4. L'uomo assurdo non ne#a la ra#ione( ma anzi ne riconosce il valore entro e non
oltre i suoi limiti di validit&. Ci c%e conta ) dun$ue il rispetto di tali limiti" una
ra#ione c%e sconfini oltre le sue stesse frontiere ) per essenza destinata a
naufra#are e a tramutarsi nel suo contrario( l'irrazionale.
5. L'uomo assurdo non ne#a la trascendenza( ma la considera semplicemente per
ci c%e )( ovvero come $ualcosa di indeterminabile c%e lo sorpassa( c%e ) oltre il
suo essere. .#li si attiene all'immanente concretezza del mondo e della sua vita(
l/ dove i suicidi filosofici! si tuffano nella verti#inosa inconsistenza del
trascendente.
;. L'uomo assurdo non ne#a 2io. .#li ne riconosce l'ipotetico valore( ma sa c%e( in
$uesto mondo cos/ strutturato( un 2io come $uello venerato dalle ma##iori
reli#ioni positive ) impossibile -- nonc%1 inutile. 2i $ui( il carattere a#nostico e
non-ateo dell'uomo assurdo( lontano da $ualsiasi ne#azione c%e a lui non spetta.
?. L'uomo assurdo vive al presente e in $uesto mondo( poic%1 %a abbandonato
$ualsiasi speranza in un futuro oltremondano ori#inantesi dal mero biso#no
umano. La speranza( ai suoi occ%i( ) un'elisione c%e ne#a a suo modo l'assurdo(
poic%1 procrastina $uesta vita in nome di una improbabile vita dopo la morte!
-- ma per esso $uesta espressione non %anno senso( solo $uesta vita conta.
@. L'uomo assurdo rifiuta l'irra#ionevolezza di $uesto mondo( nonc%1 l'elisione c%e
il concetto di 2io compie nei confronti dell'esistenza( ma non per $uesto rinuncia
a vivere. .#li ) semplicemente cosciente dell'evidenza della propria istanza di
ra#ionevolezza e dell'evidenza del mutismo irrimediabile del mondo( sicc%1
rifiuta $ualsiasi via di fu#a! ma non rinuncia a vivere.
Ledatto $uesto piccolo ed estremo riassunto di $uanto detto in precedenza ri#uardo
all'assurdo( possiamo ora concentrarci sull'analisi critica di tale concetto. 3niziamo con
l'esplicitare $uanto #i& accennato nel titolo di $uesto capitolo" l'assurdo ) un punto di
partenza( nel senso c%e non ) c%e una riflessione provvisoria( una tappa iniziale in $uel
cammino c%e condurr& alla rivolta. *e ci si fermasse a $uesta riflessione( la filosofia
camusiana potrebbe le#ittimamente essere considerata come nic%ilista. +a ) proprio $ui
il punto" Camus( sin dall'avvertenza al Mito( sottolinea il carattere provvisorio! della
sua riflessione e( nell'introduzione a L'uomo in rivolta( ribadir& pi' volte $uesta idea --
l'assurdo( considerato come re#ola di vita( ) dun$ue contraddittorio!( ) in se stesso
contraddizione!( ci lascia in un vicolo cieco!( %a fatto tabula rasa!.5@ Alcune
riflessioni e discorsi di Camus ci spin#ono a pensare c%e( sin dalle ori#ini( il piano della
sua opera fosse #i& bene c%iaro(5B come si evince dal se#uente stralcio del discorso
pronunciato in occasione del ritiro del premio 8obel nel 1B5?( tre anni prima della sua
tra#ica e prematura morte"
Avevo un piano preciso $uando %o cominciato la mia opera" volevo prima di
tutto esprimere la ne#azione. *otto tre forme. Lomanzesca" e fu Lo
straniero. 2rammatica" Cali#ola( 3l malinteso. 3deolo#ica" Il mito di Sisifo.
-revedevo il positivo sempre sotto tre forme. Lomanzesca" La peste.
2rammatica" Lo stato d'assedio e 3 #iusti. 3deolo#ica" L'uomo in rivolta.
3ntravedevo #i& un terzo stato di $uesto piano relativamente al tema
dell'amore.;C
2i $ui la tesi c%e sostiene come nella condizione assurda -- meramente iniziale e
ne#ativa -- non sia possibile altro c%e una vita estetica" se( infatti( il mondo ) una
divina e$uivalenza!( se cio) in esso non si danno punti di riferimento valoriali( n1 la
benc%1 minima possibilit& di perse#uire delle linee precostituite di orientamento etico(
allora non esiste #erarc%ia n1 differenza tra un #esto e un altro. F#ni atto si e$uivale( e
il pi' feroce de#li assassini non ) condannabile tanto $uanto il pi' filantropo de#li
uomini non ) apprezzabile. Le##iamo a tal proposito due passi diversi( tratti
rispettivamente dal Mito e da L'uomo in rivolta"
L'assurdo restituisce soltanto alle conse#uenze di $uesti fatti la loro
e$uivalenza. .sso non raccomanda il delitto -- cosa c%e sarebbe puerile --
ma rende al rimorso la sua inutilit&. -arimente( se tutte le esperienze sono
indifferenti( $uella del dovere ) altrettanto le#ittima c%e un'altra. *i pu
essere virtuosi per capriccio.;1
3l senso dell'assurdo( $uando si pretenda trarne subito una norma d'azione(
rende l'omicidio per lo meno indifferente( e $uindi possibile. *e a nulla si
crede( se nulla %a senso e se non possiamo affermare alcun valore( tutto )
possibile e nulla %a importanza. 8on c') pro n1 contro( n1 l'assassino %a
torto o ra#ione. *i possono attizzare i forni crematori( come anc%e ci si pu
consacrare alla cura dei lebbrosi. +alizia ) virt' sono caso o capriccio.;2
A conferma di tale tesi ) possibile far notare come #li uomini assurdi! descritti nel
Mito 62on Giovanni( il Con$uistatore( il Commediante( ma anc%e l'uomo dei record(
nonc%1 il persona##io di Cali#ola nell'omonima opera teatrale7 siano tutti dei
persona##i esclusivamente estetici( impossibilitati a condurre eticamente la propria vita
proprio in $uanto rinc%iusi nell'assurdo senza alcuna volont& di superamento" ci c%e
2on Giovanni mette in atto ) un'etica della quantit!( contrariamente al santo( c%e tende
alla $ualit&!.;3 L'assurdo appiattisce il mondo e annulla $ualsiasi scala di valori" tutto
ci c%e resta ) fare collezione di esperienza( esaurirne il numero fino alla morte(
mantenendo salda la lucidit& e la coscienza"
battere tutti i records si#nifica( in primo luo#o ed unicamente( trovarsi di
fronte al mondo il pi' spesso possibile. Come pu avvenire ci senza
contraddizioni e senza #iuoc%i di parole> 2a un lato( infatti( l'assurdo
inse#na c%e tutte le esperienze sono indifferenti( mentre dall'altro spin#e
verso la pi' #rande $uantit& di esse. 9...: *entire la propria vita( la propria
rivolta e la propria libert&( il pi' intensamente possibile( e$uivale a vivere il
pi' possibile. 2ove re#na la lucidit&( la scala dei valori diventa inutile.;4
L'attore c%e vuole incarnare il ma##ior numero di persona##i possibili -- c%e vuole
avere tante anime compendiate in un sol corpo!,;5 oppure $uei con$uistatori c%e
parlano di vincere e di superare, ma ) sempre di 0superarsi0 c%e essi intendono!;;"
tutto ci non fa c%e confermare la nostra tesi.
2i pi'" l'uomo assurdo( proprio in $uanto impri#ionato nel suo stesso estetismo non-
etico( ) incapace di considerasi al di fuori del suo solipsismo -- lo stesso *isifo )
rinc%iuso irrimediabilmente nella sua solitudine. 3l mondo a#li occ%i dell'uomo assurdo
) semplicemente insensato" a#li occ%i delL'uomo in rivolta esso sar& invece ingiusto,
c%e ) cosa ben diversa -- ma su $uesta distinzione torneremo tra poco.
Un ultimo aspetto va sottolineato. 2opo aver definito la vita nell'assurdo come estetica e
solipsistica( dobbiamo far notare come essa sia il re#no di una libert& assoluta e senza
limiti. 3nfatti tutti i persona##i assurdi( nel loro anarc%ico essere situati( sono
completamenti liberi da $ualsiasi vincolo morale c%e potrebbe vietar#li alcunc%1.
.semplari a tal proposito sono le parole di Cali#ola"
#aligola" La#azzi miei. Comincio a capire la virt' del potere. A $ualcosa
c%e va di pari passo con l'imma#inazione. 2a $uesto momento -- e per
sempre -- la mia libert& ) senza pi' limiti.
+a la libert& assoluta )( per essenza( sre#olata( folle( disumana! e( a suo piacimento(
omicida. La sua coerenza ) l'incoerenza e il capriccio" come Cali#ola ) capace di
mandare a morte +ereia con una fiala di veleno se#uendo il suo libero e folle arbitrio(
cos/ i #enerali nazisti fucilavano i loro pri#ionieri disposti in file se#uendo la lo#ica del
lui si( lui no!. -roprio l'inaccettabilit& di una tale condotta se#ner& l'implosione
dell'assurdo e l'instaurazione della rivolta" il male c%e ) nel mondo non ) pi' accettabile(
per $uesto ur#e una condotta di vita c%e ad esso si oppon#a con cora##io e temerariet&.
*isifo -- eroe dell'assurdo apertosi a $uesto male sovrano incondizionato del mondo --
abne#a la sua felicit& solitaria in nome della rivolta. 3l suo masso ) fermo ai piedi della
monta#na( ed e#li ) #i& altrove. *isifo ) diventato -rometeo.
2. La rivolta oltre l'assurdo
3n c%iusura del precedente capitolo avevamo evidenziato come la rivolta si instauri
nell'assurdo soltanto a partire da una so##ettiva presa di coscienza dell'insostenibilit&
dell'assurdo stesso( dal momento c%e in tale condizione( essendo impossibile una
condotta etica coerente( l'uomo ) irrimediabilmente destinato alla tentazione di
un'onnipotente follia senza limiti. *isifo ) allora ad un bivio" pu se#uire la via della
rivolta o $uella dell'esacerbazione dell'assurdo. -rometeo o Cali#ola" biso#na sce#liere
-- e tale scelta ) tutt'altro c%e scontata.
L'introduzione a L'uomo in rivolta dal titolo L'assurdo e l'omicidio parte proprio dalla
constatazione c%e la nostra epoca %a scelto la via di Cali#ola" le due #uerre mondiali( i
totalitarismi( #li stermini di massa( sono solo alcuni dei pi' si#nificativi esempi
dell'esacerbazione assurda contemporanea e della sua follia. L'incipit de L'uomo in
rivolta( proprio a se#uito di $uesto cambiamento delle circostanze( non pu c%e essere
caratterizzato da un radicale slittamento tematico" infatti( non si parla pi' del suicidio(
come nella trattazione dell'assurdo( bens/ dell'omicidio( in particolare di $uello lo#ico!
e premeditato( simbolo incontestabile di un'epoca -- il 8ovecento.
Ci sono delitti di passione e delitti di lo#ica. 3l confine c%e li separa )
incerto. +a il Codice penale li distin#ue( abbastanza acconciamente( in base
alla premeditazione. *iamo nel tempo della premeditazione e del delitto
perfetto. 3 nostri criminali non sono pi' $uei bimbi inermi c%e adducevano
la scusa dell'amore. *ono adulti( al contrario( e il loro alibi ) irrefutabile" ) la
filosofia( c%e pu servire a tutto( fino a tramutare in #iudici #li assassini.;?
Cali#ola aveva perlomeno l'alibi della follia" ) infatti per la morte della sua compa#na 6e
sorella7 Cesonia c%e sce#lie la lo#ica dell'assurdo. La societ& contemporanea invece(
pervasa dal suo iper-razionalismo( c%e scusa pu addurre> 8essuna. A infatti non per
una spassionata follia( ma in nome di un ideale di liberazione universale e di super-
umanit&! c%e asserve e uccide milioni di uomini( nei gulag e nei lager. La filosofia --
c%e a partire da +arO;@ %a abbandonato definitivamente il theorein aristotelico in nome
della pra'is volta alla trasformazione del mondo -- ) divenuta assassina" le ideolo#ie
novecentesc%e %anno in comune con Cali#ola di essere arrivati al punto di trasformare
la propria filosofia in cadaveri!.;B -roprio per ricercare una via di uscita da tale
insostenibile e assurda situazione Camus scrive L'uomo in rivolta( inteso dall'autore
stesso come uno sforzo per comprendere il mio tempo!"
*i riterr& forse c%e un'epoca la $uale( in cin$uant'anni( asserve o uccide
settanta milioni d'esseri umani debba soltanto( e innanzi tutto( essere
#iudicata. +a biso#na almeno c%e la sua colpevolezza sia compresa. Ai
tempi in#enui in cui il tiranno radeva al suolo $ualc%e citt& a propria
ma##ior #loria( in cui lo sc%iavo a##io#ato al carro del vincitore sfilava per
le citt& festanti( e il nemico veniva #ettato alle belve davanti al popolo
adunato( di fronte a delitti cos/ candidi( la coscienza poteva essere salda( e
c%iaro il #iudizio. +a i campi di sc%iavi sotto il vessillo della libert&( i
massacri #iustificati dall'amore per l'uomo o dal so#no di una super-
umanit&( disarmano( in certo senso( il #iudizio. 3l #iorno in cui il delitto si
adorna delle spo#lie dell'innocenza( $uella cui viene intimato di fornire le
proprie #iustificazioni( per una strana inversione propria al nostro tempo( )
l'innocenza stessa. *arebbe ambizione di $uesto sa##io accettare ed
esaminare $uesta strana sfida.?C
2un$ue( proprio per compiere $uesta uscita dalla condizione assurda( Camus sce#lie --
inutile dirlo -- la via prometeica della rivolta. +a nel farlo -- ci teniamo a sottolinearlo
-- non compie nessun salto" i due ra#ionamenti sono le#ati!( dir& a ri#uardo.?1 La
rivolta infatti( seppur non sia un'automatica e naturale conse#uenza dell'assurdo( )
$uella scelta c%e l'uomo deve compiere di fronte all'assurdo se -- e solo se -- vuole
mantenersi ancora fedele alle sue poc%e ma inne#abili evidenze" la stessa onest& c%e
frenava l'uomo assurdo dal salto e dal suicidio ) da perpetrarsi anc%e $ui. L'uomo
assurdo si atteneva all'evidenza dell'insolvibilit& della tensione intercorrente tra la sua
ric%iesta di senso e il silenzio irra#ionevole del mondo" in poc%e parole( si atteneva
all'evidenza dell'assurdo. L'uomo in rivolta( allo stesso modo( resta fedele alla sua prima
evidenza c%e ) il suo stesso #rido di contestazione" non pi' una domanda c%e attende
invano una risposta( ma un vero e proprio ribellarsi alla condizione da cui si ) oppressi.
3n sostanza( non si c%iede pi' nulla al reale( ma ci si pone contro di esso( lo si contesta --
seppur per adesso solo istintivamente.
*pezzato lo specc%io( nulla resta c%e possa servirci a rispondere ai problemi
del secolo. L'assurdo( come il dubbio metodico( %a fatto tabula rasa. Ci
lascia in un vicolo cieco. +a come il dubbio( esso pu( tornandoci sopra(
orientare una nuova inda#ine. 3l ra#ionamento continua allora allo stesso
modo. Grido c%e a nulla credo e c%e devo almeno credere alla mia protesta.
La prima e sola evidenza c%e mi sia data cos/( all'interno dell'esperienza
assurda( ) la rivolta. -rivo d'o#ni scienza( incalzato a uccidere o ad
acconsentire a c%e si uccida( dispon#o di $uesta sola evidenza c%e trae
nuova forza dal dissidio in cui mi trovo. La rivolta nasce dallo spettacolo
dell'irra#ionevolezza( davanti a una condizione in#iusta e incomprensibile.
+a il suo cieco slancio rivendica l'ordine in mezzo al caos e l'unit& al cuore
stesso di ci c%e fu##e e scompare. .ssa #rida( esi#e( vuole c%e lo scandalo
cessi e c%e si fissi finalmente $uanto finora si scriveva senza posa
sull'ac$ua.?2
Camus( c%e sembrerebbe essere a#li antipodi di un filosofo come 2escartes( si riscopre
improvvisamente cartesiano nel metodo" con una lo#ica incalzante e incontestabile
mostra come dall'evidenza dell'assurdo si possa passare naturalmente e senza salti
all'evidenza del #rido della rivolta( allo stesso modo in cui 2escartes aveva dimostrato
come dalla certezza dell'ego cogito derivi necessariamente $uella dell'ego sum. 3l
ra#ionamento ) sc%ematicamente riassumibile come se#ue" la mia brama di c%iarezza
mi spin#e a c%iedere un senso al mondo( ma esso non risponde perc%1 essenzialmente
muto e senza senso, apparentemente destinato a rimanere in $uesto nic%ilista e assurdo
vicolo cieco( #rido la mia rivolta contro tale condizione in#iusta e opprimente( ma nel
farlo mi accor#o c%e non posso ne#are n1 tale #rido n1 $uel contenuto implicitamente
positivo c%e lo sostiene e lo fa sor#ere, ) $uesta la mia prima inne#abile evidenza.
.ccoci alle ori#ini della rivolta" si tratta in sostanza di una ne#azione c%e ritornando su
stessa mostra l'implicita positivit& c%e le sottost&( poic%1 nel contestare il reale io devo
-- lo#icamente parlando -- far appello ad un certo valore( altrimenti la contestazione
stessa ) impossibile.?3 Cos/ si esprimer& in un passa##io tra i pi' famosi de L'uomo in
rivolta"
C%e cos') un uomo in rivolta> Un uomo c%e dice no. +a se rifiuta non
rinuncia tuttavia" ) anc%e un uomo c%e dice di s/( fin dal suo primo
muoversi. Uno sc%iavo c%e in tutta la sua vita %a ricevuto ordini( #iudica ad
un tratto inaccettabile un nuovo comando. =ual ) il contenuto di $uesto
0no0> *i#nifica( per esempio( 0le cose %anno durato troppo0( 0fin $ui si( al di
l& no0( 0vai troppo in l&0 e anc%e 0c') un limite oltre il $uale non andrai0.
3nsomma( $uesto no afferma l'esistenza di una frontiera. 9...: .#li afferma(
insieme alla frontiera( tutto ci c%e avverte e vuol preservare al di $ua della
frontiera. 2imostra( con caparbiet&( c%e c') in lui $ualc%e cosa per cui 0vale
la pena di... 0( $ualc%e cosa c%e ric%iede attenzione. 3n un certo modo(
oppone all'ordine c%e l'opprime una specie di diritto a non essere oppresso al
di l& di $uanto e#li possa ammettere.?4
C%iariamo sin da ora un punto" come si pu ben vedere( la viva consapevolezza
dell'assurdo non ) in nessun momento n1 stata ne#ata( n1 messa tra parentesi( n1 tanto
meno semplicemente dimenticata. Al contrario( tale consapevolezza ) la stessa
condizione di possibilit& della rivolta( poic%1 $uest'ultima sor#e e si mantiene soltanto a
partire dal suo netto e radicale opporsi all'assurdo. -rima ricordavamo come non si dia
assurdo senza coscienza dell'assurdo" allo stesso modo possiamo ora affermare c%e non
si da rivolta senza coscienza dell'assurdo.
2.1. La rivolta: frontiera# valore# solidariet$
L'iniziale ne#azione della rivolta -- c%e si oppone al male della creazione! e all'assurdo
-- si rivela essere dun$ue( per necessit& lo#ica( una certa positivit&" essa infatti nel suo
ne#are afferma l'esistenza di una frontiera! -- e non potrebbe essere altrimenti( poic%1(
lo ripetiamo( $ualsiasi contestazione porta necessariamente e implicitamente con s1 un
#iudizio di valore.
La rivolta( in senso etimolo#ico( ) un voltafaccia. 3n essa( l'uomo c%e
camminava sotto la sferza del padrone( ora fa fronte. Fppone ci c%e )
preferibile a ci c%e non lo ). 8on tutti i valori trascinano con s1 la rivolta(
ma o#ni moto di rivolta fa tacitamente appello a un valore.?5
8ello specifico( a $uale valore fa appello la rivolta camusiana> Dino ad ora ci si ) mossi
su un terreno puramente formale( ovvero si ) sempre parlato di opporre ci c%e )
preferibile a ci c%e non lo )! o di riconoscere dei limiti oltre i $uali non andare!" ma
di cosa in realt& si sta parlando> Come vedremo( ci si sta appellando ad un concetto
classico ben radicato nella cultura #reca( $uello di natura umana!.
-er $uanto confusamente( dal moto di rivolta nasce una presa di coscienza"
la percezione( ad un tratto sfol#orante( c%e c') nell'uomo $ualc%e cosa con
cui l'uomo pu identificarsi( sia pure temporaneamente. 9...: L'analisi della
rivolta conduce almeno al sospetto c%e esista una natura umana( come
pensavano i Greci( e contrariamente ai postulati del pensiero
contemporaneo. -erc%1 rivoltarsi se non s'%a( in se stessi( nulla di
permanente da preservare> A per tutte le esistenze a un tempo c%e insor#e lo
sc%iavo $uando #iudica c%e( da un determinato ordine( viene ne#ato in lui
$ualc%e cosa c%e non #li appartiene esclusivamente( ma c%e ) luo#o comune
in cui tutti #li uomini( anc%e $uello c%e l'insulta e l'opprime( %anno pronta
una comunit&.?;
=uesto aspetto #iusnaturalistico della rivolta camusiana costituir& un aspetto importante
da tenere a mente $uando discuteremo della possibilit& di un'etica della rivolta. -er
adesso( esso ci mostra soltanto come il moto di rivolta si caratterizzi essenzialmente
come un moto altruistico( c%e si innalza sempre e solo a partire dal sin#olo individuo ma
necessariamente in nome della comunit& pi' universale -- l'umanit& stessa. *icc%1 la
rivolta ) di per s1 descrivibile come un'apertura dell'io -- di $uell'io c%e nell'assurdo era
irrimediabilmente solitario -- al noi( nel $uale per forza di cose si ) sempre calati.
*e#uendo una c%iave di lettura cara alla letteratura critica camusiana(?? possiamo
definire il passa##io dall'assurdo alla rivolta come una svolta da la r%volte solitaire( a
la r%volte solidaire(. -ensiamo a Cali#ola" $uando e#li si rivolta contro l'assurdit&
dell'esistenza lo fa unicamente per affermare la sua! libert& senza limiti, uomini e cose
#li sono indifferenti( proprio perc%1 sono soltanto ostacoli del suo a#ire -- o tuttalpi'
strumenti di esso.
#aligola" Jo deciso di essere lo#ico. Eedrete $uanto vi coster& la lo#ica. 3l
potere ce l'%o io. .liminer c%i mi contraddice( e anc%e le contraddizioni.?@
Al contrario( -rometeo si rivolta contro #li dei in nome dell'umanit&" e#li instaura e
rende ad o#ni passo pi' viva $uella solidariet& c%e accomuna #li uomini in primis di
fronte all'assurdit& dell'esistenza( ma soprattutto di fronte al male e alla sofferenza c%e
tale assurda creazione infli##e. La rivolta prometeica ) dun$ue a tutti #li effetti un
concreto umanesimo( poic%1 opera nella contin#enza della storia in nome di $ualcosa
c%e alla storia stessa sfu##e" l'umanit&. .#li %a smesso di considerare il mondo
semplicemente come insensato" ai suoi occ%i il mondo ) ora ingiusto( poic%1 nella sua
indifferenza opprime l'uomo.?B
*e l'individuo accetta di morire( e muore $uando se ne presenta l'occasione(
nel suo moto di rivolta( mostra con $uesto di sacrificarsi a pro di un bene
c%e e#li #iudica trascendente il proprio destino. *e preferisce l'eventualit&
della morte alla ne#azione del diritto c%e difende( ) perc%1 pone
$uest'ultimo al di sopra di s1. A#isce dun$ue in nome di un valore( ancora
confuso( ma c%e avverte( almeno( di avere in comune con tutti #li uomini.
Eediamo dun$ue c%e l'affermazione implicita in o#ni atto di rivolta si
estende a $ualc%e cosa c%e eccede l'individuo in $uanto lo trae dalla sua
supposta solitudine e #li fornisce una ra#ione d'a#ire. 9...: L'individuo non )
dun$ue( in se stesso( $uel valore c%e e#li vuole difendere. Fccorrono
almeno tutti #li uomini per costituirlo. 8ella rivolta( l'uomo si trascende
nell'altro e( da $uesto punto di vista( la solidariet& umana ) metafisica.
*emplicemente( si tratta per ora soltanto di $uel #enere di solidariet& c%e
nasce tra le catene.@C
Alla base della rivolta( dun$ue( non c') un calcolo aritmetico de#li interessi! o una
fiducia teorica nella natura umana!( bens/ un sentimento ori#inario c%e( proprio in
$uanto sentimento( non pu essere razionalmente #iustificato@1" si tratta di $uanto(
nell'uomo( non pu ridursi all'idea( $uella parte calorosa c%e a null'altro pu servire se
non ad essere!( $uel sentimento empatico c%e accomuna e c%e( se pu essere
dimenticato( non pu essere per eliminato.
A il moto stesso dell'amore. Contro *c%eler( non insisteremo mai troppo
sull'affermazione appassionata c%e scorre nel moto di rivolta e lo distin#ue
dal risentimento. 8e#ativa in apparenza( poic%1 nulla crea( la rivolta )
profondamente positiva poic%1 rivela $uanto( nell'uomo( ) sempre da
difendere.@2
+a a $uesto punto si pone un problema fondamentale" $uesta rivolta e il valore di cui )
veicolo non sono forse relativi> !. 3n un certo senso( occorre rispondere
affermativamente a $uesta domanda( poic%1 se ) vero c%e da un lato il valore a cui fa
appello la rivolta -- la natura umana -- ) posto e concepito come universale( dall'altra )
altrettanto vero c%e non ovun$ue tale valore ) concepibile" esistono e sono esistite
culture in cui il senso della #erarc%ia ) ed era essenziale nella concezione comune della
societ&, la forma piramidale( secondo la $uale #li uomini si dividono naturalmente in
classi sociali superiori ed inferiori( ) tuttora viva in molti popoli. Gutto ci per arrivare a
dire c%e esistono delle precondizioni socio-culturali della rivolta. 3l c%e vuol dire c%e
essa non pu sor#ere ovun$ue( ma soltanto a partire da certi presupposti -- almeno tre --
c%e $ui di se#uito elenc%eremo sc%ematicamente avvalendoci delle parole stesse di
Camus@3"
1. Il pro"lema della disuguaglianza"
3l problema della rivolta si esprime nelle societ& in cui le disu#ua#lianze
9sono: molto #randi 6re#ime delle caste indiane7 o( al contrario( in $uelle
ove l'u#ua#lianza 9): assoluta 6certe societ& primitive7. 8ella societ&( lo
spirito di rivolta ) possibile solo nei #ruppi in cui un'e#ua#lianza teorica celi
#randi disu#ua#lianze di fatto. 3l problema della rivolta dun$ue non %a
senso se non entro la nostra societ& occidentale.
2. Il presupposto dell'autocoscienza"
La rivolta ) propria dell'uomo avvertito( c%e abbia coscienza dei propri
diritti. +a nulla ci permette di dire c%e si tratti soltanto dei diritti
dell'individuo. Al contrario( per la solidariet& #i& se#nalata( sembra proprio
c%e si tratti d'una coscienza di s1 sempre pi' estesa c%e la specie umana
conse#ue nel corso della sua avventura.
3. La questione religiosa"
2i fatto( il suddito dell'3nca( o il paria non si pon#ono il problema della
rivolta( perc%1 esso ) #i& stato risolto per loro in un tradizione( e prima c%e
abbiano potuto porselo( consistendo la risposta in una concezione reli#iosa.
*e nel mondo reli#ioso non si trova il problema della rivolta( si ) c%e in
verit& non vi si trova alcuna problematica reale( tutte le risposte essendo
date in una volta. La metafisica ) sostituita dal mito. 8on ci sono pi'
interro#ativi( ci sono soltanto risposte ed eterni commenti( c%e possono
allora essere metafisici. +a prima di entrare nel campo reli#ioso( ed anc%e
per entrarvi( o appena ne esce( ed anc%e per uscirne( l'uomo ) interro#azione
e rivolta. L'uomo in rivolta ) l'uomo c%e sta prima o dopo l'universo sacro e
si adopera a rivendicare un ordine umano in cui tutte le risposte siano
umane( cio) razionalmente formulate. 2a $uell'istante( o#ni interro#azione(
o#ni parola ) rivolta( mentre nel mondo reli#ioso( o#ni parola ) rendimento
di #razie. *arebbe possibile mostrare cos/ come non vi possano essere per
uno spirito umano c%e due soli universi possibili( l'universo reli#ioso 6o per
parlare il lin#ua##io cristiano( della #razia7( e $uello della rivolta. 9...:
L'attualit& del problema della rivolta deriva solo dal fatto c%e o##i intere
societ& %anno voluto assumere una posizione di distanza rispetto ad o#ni
universo sacro. Eiviamo in una storia sconsacrata.
Confrontando la millenaria storia dell'uomo con $ueste tre precondizioni ricaviamo
essenzialmente una conclusione" la rivolta -- per $uanto abbia avuto nella storia molti
precursori -- ) un problema tipicamente contemporaneo. A soltanto a partire da#li effetti
de#li sconvol#imenti sociali a cavallo tra Fttocento e 8ovecento c%e i tempi sono
diventati davvero maturi per essa. -rima di tale periodo( l'universo reli#ioso era in #rado
di far soccombere $ualsiasi possibile presa di coscienza da parte dell'individuo -- c%e
doveva sempre e solo considerarsi come creatura di 2io! -- nonc%1 $ualsiasi possibile
critica rispetto all'assetto sociale #erarc%ico -- la filosofia politica antica e medievale %a
sempre #iustificato una certa #erarc%ia naturale della societ&, soltanto a partire
dall'3lluminismo si ) davvero cominciato a porre in dubbio tale disposizione. F##i
invece viviamo in una storia sconsacrata!" l'universo reli#ioso %a ormai perso il suo
potere risolutivo( prima fortissimo.
L'uomo( certo( non si riassume nell'insurrezione. +a la storia di o##i( con le
sue contestazioni( ci costrin#e a dire c%e la rivolta ) una delle dimensioni
essenziali dell'uomo. A la nostra realt& storica. A meno di fu##ire la realt&(
dobbiamo trovare in essa i nostri valori. Si pu$, lungi dall'universo
religioso, e dai suoi valori assoluti, trovare una regola di condotta) A
$uesta la domanda posta dalla rivolta.@4
8on possiamo non notare lo spirito innovativo di tale domanda" per secoli o#ni re#ola
di condotta! ) stata dettata all'individuo da una morale sovrumana e incontestabile a cui
era possibile solo ade#uarsi senza appello, i suoi valori erano assoluti e trascendenti(
calati dall'alto, la rivolta ric%iede invece c%e si a#isca consapevolmente in nome di
valori c%e si ) riconosciuti in prima persona( a partire da una radicale esperienza
personale c%e va mantenuta viva ad o#ni passo. La rivolta stessa va rinnovata
continuamente( poic%1 essa pu in o#ni momento de#enerare in rivoluzione( perdendo
di vista i motivi e le esperienze c%e l'%anno destata. A lo stesso Camus a descrivere tale
difficolt&"
la solidariet& de#li uomini si fonda sul movimento di rivolta( e $uesto(
reciprocamente( solo in tale complicit& trova #iustificazione. *aremmo
dun$ue in diritto di dire c%e o#ni rivolta c%e s'autorizzi a distru##ere $uesta
solidariet& perde con $uesto il nome di rivolta e coincide in realt& con
l'assenso omicida. Allo stesso modo $uesta solidariet&( fuori dall'universo
reli#ioso( prende vita soltanto sul piano della rivolta. 3l vero dramma della
rivolta del pensiero ) allora annunciato. -er essere( l'uomo deve rivoltarsi(
ma la sua rivolta deve rispettare il limite c%e scopre in se stessa, limite nel
$uale #li uomini( venendo a ra##iun#ersi( cominciano ad essere. 3l pensiero
informato alla rivolta non pu dun$ue prescindere dalla memoria" esso )
tensione perpetua. *e#uendolo nelle opere e ne#li atti( dovremo dire( o#ni
volta( se riman#a fedele alla sua primitiva nobilt& oppure( per stanc%ezza e
pazzia( se ne scordi( in un'ebrezza di tirannia o di servit'.@5
3l sin#olo individuo viene cos/ caricato di una responsabilit& immensa" il suo a#ire( la
sua onest& e la sua perspicacia sono i fattori determinanti del mantenimento veritiero
della rivolta. 8ell'universo reli#ioso la ricompensa ePo la punizione erano ultraterreni"
per L'uomo in rivolta invece l'unica ricompensa e l'unica punizione sono rispettivamente
il successo o il fallimento della rivolta stessa. 3n ballo non ci sono dun$ue la salvezza o
la dannazione eterne( l'inferno o il paradiso" tutto si #ioca $ui ed ora(
intramondanamente!.@; La stessa sofferenza umana non verr& vendicata o
ricompensata in un antropomorfico aldil& -- come da millenni afferma il pensiero
reli#ioso" al pari di o#ni cosa( anc%e la sofferenza non sfu##e alla le##e dell'assurdo!.
.ppure( proprio in rapporto alla sofferenza( notiamo #li effetti subitanei della rivolta"
ecco il primo pro#resso c%e lo spirito di rivolta fa compiere ad una
riflessione da principio compenetrata dall'assurdit& e dall'apparente sterilit&
del mondo. 8ell'esperienza assurda( la sofferenza ) individuale. A
principiare dal moto di rivolta( essa %a coscienza di essere collettiva( )
avventura di tutti. 3l primo pro#resso di uno spirito intimamente straniato sta
dun$ue nel riconoscere c%e $uesto suo sentirsi straniero( lo condivide con
tutti #li uomini( e c%e la realt& umana( nella sua totalit&( soffre di $uesta
distanza rispetto a se stessa e al mondo. 3l male c%e un solo uomo provava
diviene peste collettiva.
La rivolta ) allora un'apertura dell'io al noi( la costituzione stessa di una comunit& prima
irra##iun#ibile se non attraverso un riferimento divino" prima della rivolta l'individuo )
irrimediabilmente solo nel suo #rido di dolore, ma ritornando su tale dolore e
rivoltandosi ad esso si accor#e di come tale esposizione alla sofferenza e#li la condivida
con l'umanit& intera.
3n $uella c%e ) la nostra prova $uotidiana( la rivolta svol#e la stessa funzione del
0co#ito0 nell'ordine del pensiero" ) la prima evidenza. +a $uesta evidenza trae
l'individuo dalla sua solitudine. A un luo#o comune c%e fonda su tutti #li uomini il
primo valore. +i rivolto( dun$ue siamo.
2.2. La rivolta metafisica
L'uomo in rivolta ) diviso in cin$ue capitoli 6L'uomo in rivolta( La rivolta metafisica(
La rivolta storica( *ivolta e arte( Il pensiero meridiano7 pi' la #i& nota introduzione" i
capitoli centrali 633( 333( 3E7( %anno un carattere storio#rafico e dedicano le loro pa#ine a
numerosi autori ed eventi. 8on potendo analizzarli tutti( abbiamo deciso di soffermarci
sui $uattro autori pi' importanti ai fini della storia della rivolta" 2ostoevsIiQ( 8ietzsc%e(
Je#el e +arO.
3ncominciamo dun$ue dalla rivolta metafisica( definita da Camus come +il movimento
per il $uale un uomo si er#e contro la propria condizione e contro l'intera creazione!.@?
Dino ad ora Camus aveva parlato di rivolta soltanto nei termini della classica cate#oria
sc%iavo-padrone" l'oppresso si rivolta al suo oppressore( uomo contro uomo( sicc%1 in
$uesta rivolta lo scontro ) tra pari. 8ella rivolta metafisica invece lo scontro ) il pi'
impari possibile" in essa( infatti( l'uomo si rivolta alla creazione e -- ora esplicitamente(
ora pi' velatamente -- al suo stesso creatore( 2io" essa ) $uindi metafisica
perc%1 contesta i fini dell'uomo e della creazione. Lo sc%iavo protesta contro
la condizione c%e #li viene fatta all'interno del suo stato" l'insorto metafisico
contro la condizione c%e #li viene fatta in $uanto uomo. Lo sc%iavo ribelle
afferma c%e c') $ualc%e cosa in lui c%e non accetta il modo in cui lo tratta il
suo si#nore, l'insorto metafisico si dic%iara frustato dalla creazione. *ia per
l'uno c%e per l'altro( non si tratta soltanto di una pura e semplice ne#azione.
3n ambedue i casi( troviamo infatti un #iudizio di valore in nome del $uale
l'insorto rifiuta la sua approvazione alla condizione c%e #li ) propria.@@
L'insorto metafisico si oppone dun$ue al mondo stesso" nella condizione assurda e#li
non faceva altro c%e reclamare una risposta tanto a#o#nata $uanto impossibile, ora
invece %a compreso l'inutilit& di $uesta attesa -- c%e potrebbe essere eterna -- e %a mosso
il suo #rido di rivolta contro la creazione. 3l motivo di tale netta opposizione ) c%iaro" al
cuore del reale non opera nessuna teleolo#ia benefica( n1 tanto meno ) possibile
ritrovare una traccia della misericordia e #iustizia di 2io. Al contrario( al cuore del reale
) all'opera l'entropia( il disordine( la lotta per la sopravvivenza e dun$ue( a#li occ%i
dell'uomo( il male e l'in#iustizia"
il movimento di rivolta appare in lui 9all'insorto metafisico( n. d. A.: come
una rivendicazione di c%iarezza e di unit&. La pi' elementare ribellione
esprime( in modo paradossale( l'aspirazione a un ordine. 9...: .#li si er#e su
di un mondo in frantumi per rivendicarne l'unit&( oppone il principio di
#iustizia c%e sta in lui al principio di in#iustizia c%e vede all'opera nel
mondo. 8on vuole dun$ue nient'altro( primitivamente( c%e risolvere $uesta
contraddizione( instaurare il re#no unitario della #iustizia( se pu( oppure(
ove lo si spin#a a#li estremi( dell'in#iustizia. 3ntanto( denuncia la
contraddizione. -rotestando contro la condizione in ci c%e essa %a di
incompiuto a causa della morte( e di disperso( a causa del male( la rivolta
metafisica ) la rivendicazione motivata di un'unit& felice( contro la
sofferenza di vivere e di morire. *e la pena di morte #eneralizzata definisce
la condizione de#li uomini( la rivolta( in 9un: certo senso( ) ad essa
contemporanea.@B
La rivolta metafisica non ) per una forma di ateismo. Camus dic%iara esplicitamente
c%e lo sc%iavo c%e si er#e contro il si#nore non si cura di ne#are $uesto si#nore in
$uanto essere! ma in $uanto padrone!. 2un$ue l'insorto metafisico non )
sicuramente ateo( come si potrebbe credere( ma necessariamente blasfemo.
*emplicemente( e#li bestemmia innanzitutto in nome dell'ordine( denunciando in 2io il
padre della morte e il supremo scandalo!.BC Gutta la protesta dell'insorto metafisico non
si sca#lia contro l'esistenza di 2io( bens/ contro la sua indifferenza c%e %a permesso e
permette continuamente il perpetrarsi in#iustificabile del male.
La storia della rivolta metafisica non pu dun$ue confondersi con $uella
dell'ateismo. *otto un certo aspetto anzi( essa si confonde con la storia
contemporanea del sentimento reli#ioso. -i' c%e ne#are( L'uomo in rivolta
sfida. -rimitivamente almeno( non sopprime 2io( #li parla semplicemente
da pari a pari. +a non si tratta di un dialo#o cortese. *i tratta di una
polemica animata dal desiderio di vincere.B1
8ella nostra interpretazione per la rivolta metafisica %a un si#nificato ulteriore" essa
infatti( nel momento stesso in cui carica di responsabilit& l'uomo in $uanto possibile
oppositore o continuatore del male #i& presente naturalmente nel reale( ne afferma la sua
innocenza ori#inale!. L'uomo ) responsabile( ma non colpevole" come #i& detto in
precedenza( nessun peccato ori#inale! lo se#na dalla nascita, tutto ci c%e #li si pu
ascrivere come sua responsabilit& ) ci c%e compie nella sua vita hic et nunc( non in un
passato c%e non #li appartiene.B2 *e non c') immortalit&( non c') premio n1 casti#o!B3
dir& parlando della rivolta di 3van Haramazov.
.ppure alle prime forme di rivolta metafisica non appartiene alcuna dimensione
comunitaria" il sin#olo individuo si sca#lia contro il creatore e la creazione
semplicemente in nome di se stesso( e non dell'umanit& intera. .#li non ) parte di una
comunit& c%e le#ittima la rivolta. L'insorto metafisico ai suoi primordi ) invece solo
contro tutto e tutti" ) Caino( c%e si sca#lia contro $uel 2io personale! c%e %a preferito i
doni di Abele ai suoi, ) *ade( teorico del no assoluto!, ) il dandK( impe#nato in una
lotta tutta personale contro un 2io altrettanto personale.
*olo molto tardi nella storia -- a partire dalla seconda met& dell'Fttocento( con il
superamento del Lomanticismo -- la rivolta assumer& un altro volto" da eroica ed
e#oista $ual'era( essa diventer& comunitaria( senza divenire per $uesto collettiva. 3nfatti(
) pur sempre il sin#olo c%e si rivolta( soltanto c%e adesso e#li insor#e in nome di una
comunit& -- pi' o meno astratta -- a cui appartiene( comunit& ritenuta oppressa ePo
in#annata da un insostenibile 2io.
Dino a 2ostoQevsIiQ e a 8ietzsc%e( la rivolta si er#e soltanto contro una
divinit& crudele e capricciosa( $uella c%e preferisce( senza motivo
convincente( il sacrificio di Abele e $uello di Caino( e con ci provoca il
primo omicidio. 2ostoQevsIiQ con l'imma#inazione( e 8ietzsc%e di fatto(
estenderanno smisuratamente il campo della rivolta del pensiero( e
c%iederanno dei conti allo stesso dio d'amore. 2a 8ietzsc%e( 2io sar&
considerato morto nell'animo dei contemporanei. .#li vol#er& allora i suoi
attacc%i( come il suo predecessore *tirner( contro l'illusione di 2io c%e si
attarda( sotto le apparenze della morale( nello spirito del secolo. +a fino a
loro( il pensiero libertino( per esempio( s') limitato a ne#are la storia di
Cristo 6$uesto piatto romanzo!( secondo *ade7 e a serbare( nelle sue stesse
ne#azioni( la tradizione del dio terribile.B4
Gema dei prossimi due para#rafi sar& proprio l'analisi di $uelle due si#nificative rivolte
c%e tanto affascinarono Camus" 2ostoQevsIiQ e 8ietzsc%e.
%osto&evs'i&: Ivan (aramazov e il rifiuto della salvezza
*e il romantico( nella sua rivolta( esalta l'individuo e il male( non prende
dun$ue le parti de#li uomini( ma semplicemente prende partito per s1. 3l
dandKsmo( $ualun$ue esso sia( ) sempre un dandKsmo rispetto a 2io. 3n
$uanto creatura( l'individuo pu opporsi soltanto al creatore. Ja biso#no di
2io( con cui esplica una specie di cupa civetteria. 9...: Con 2ostoQevsIiQ
invece la descrizione della rivolta far& un passo avanti. 3van Haramazov
prende le parti de#li uomini e pone l'accento sulla loro innocenza. Afferma
c%e la condanna morte c%e #rava su loro ) in#iusta. 8el suo primo
movimento almeno( invece di difendere la causa del male( difende $uella
della #iustizia mettendola al di sopra della divinit&. 8on ne#a dun$ue
assolutamente l'esistenza di 2io. La confuta in nome di un valore morale.B5
2ostoQevsIiQ ) un autore fondamentale per Camus. +a v') un persona##io
dostoQevsIiano pi' importante del suo stesso autore" si tratta di 3van Haramazov. 3n
esso( nella sua posizione teorica( Camus vede c%iaramente una tappa fondamentale e
irrinunciabile della storia della rivolta -- come si evince dal passo appena citato. 3van
infatti si contraddistin#ue da una parte come il primo insorto c%e si rivolta in nome
dell'umanit&( dall'altra come il primo esponente del cosidetto rifiuto della salvezza!.B;
3 due aspetti sono le#ati e sono entrambi parte di una teoria! ben definita c%e possiamo
riassumere brevemente cos/" 3van riconosce il male e l'in#iustizia a cui sono sottoposti
universalmente #li uomini e contro tale oppressione e#li si sca#lia( affermando con
fermezza la sua ansia di giustizia c%e deve imporsi sulla verit! && verit& c%e ) appunto
in#iusta, 2io dun$ue non viene assolutamente ne#ato e la sua esistenza non ) messa in
$uestione" e#li viene rifiutato( poic%1 la sua accettazione si#nific%erebbe allo stesso
tempo l'accettazione del mistero e dell'in#iustizia"
8on vo#lio l'armonia( ) per amore dell'umanit& c%e non la vo#lio. -referisco
rimanere con le sofferenze non vendicate. -referisco rimanere con le mie
sofferenze non vendicate e nella mia indi#nazione insoddisfatta( anc%e se
non dovessi avere ra#ione. Janno fissato un prezzo troppo alto per
l'armonia, non possiamo permetterci di pa#are tanto per accedervi. -ertanto
mi affretto a restituire il bi#lietto d'entrata. . se sono un uomo onesto( sono
tenuto a farlo al pi' presto. . lo sto facendo. 8on c%e non accetti 2io( AlRSa(
#li sto solo restituendo( con la massima deferenza( il suo bi#lietto.B?
La svolta di 3van ) il suo perentorio anc%e se!" anc%e se 2io esistesse e anc%e se(
dun$ue( il male c%e #li uomini soffrono contribuisse( dolore dopo dolore( alla creazione
dell'armonia universale( 3van lo rifiuterebbe. 3l male ) un'evidenza insuperabile(
un'evidenza mille volte pi' scottante e tan#ibile di $ualsiasi possibile 2io d'amore e
misericordia" credere in un tale 2io si#nific%erebbe arrendersi e accettare c%e il male
ven#a perpetrato, si#nific%erebbe #iustificare la condanna a morte a cui l'uomo )
destinato. *i tratta di un peculiare rapporto con la verit&( riconosciuta come tale ma allo
stesso tempo inaccettabile.
0*e il patimento dei bimbi( 0 dice 3van( 0serve a compiere la somma dei
dolori necessari al conse#uimento della verit&( affermo fin d'ora c%e $uesta
verit& non vale un tale prezzo0. 3van rifiuta l'interdipendenza profonda c%e il
cristianesimo %a introdotto tra sofferenza e verit&. 3l #rido pi' profondo
d'3van( $uello c%e apre i pi' sconcertanti abissi sotto i passi delL'uomo in
rivolta( ) il suo anche se. 0La mia indi#nazione perdurerebbe anc%e se
avessi torto0. 3l c%e si#nifica c%e anc%e se 2io esistesse( anc%e se il mistero
celasse una verit&( anc%e se lo starets Mosima avesse ra#ione( 3van non
accetterebbe c%e $uesta verit& fosse pa#ata con il male( la sofferenza e la
morte inflitti all'innocente. 3van incarna il rifiuto 9della: salvezza.B@
La portata di tale rifiuto ) tanto epocale $uanto -- almeno in $uesta fase -- solo
imma#inaria. +a dopotutto ) nell'essenza del concetto di rivolta metafisica una tale
impossibile ambizione sovrumana. 3l rifiuto di 3van ) radicale poic%1 #iustificato da una
lo#ica impeccabile( fondata su tre evidenze inne#abili" l'esistenza del male( la sua
in#iustificabilit& e la sua inconciliabilit& con una #iustizia divina.
La fede conduce alla vita immortale. +a la fede implica l'esistenza del
mistero e del male( la rasse#nazione all'in#iustizia. Colui al $uale la
sofferenza dei bimbi impedisce d'accedere alla fede non ricever& dun$ue la
vita immortale. A $ueste condizioni( anc%e se la vita immortale esistesse(
3van la rifiuterebbe. .#li respin#e $uesto mercato. 8on accetterebbe la
#razia se non incondizionata( e per $uesto pone e#li stesso le proprie
condizioni. La rivolta vuole tutto( o non vuole nulla. 0Gutta la scienza del
mondo non vale le lacrime dei bambini0. 3van non dice c%e non vi sia alcuna
verit&. 2ice c%e se verit& c')( non pu essere altro c%e inaccettabile. -erc%1>
-erc%1 ) in#iusta. A aperta $ui per la prima volta la lotta della #iustizia
contro la verit&, essa non avr& pi' tre#ua.
3n sostanza( il rifiuto di 3van Haramazov ) una forma eroica! di umanesimo( nella
$uale si esprime l'impresa essenziale della rivolta( c%e sta nel sostituire al re#no della
#razia il re#no della #iustizia!. +a 3van esprime anc%e e soprattutto un altro aspetto
fondamentale della rivolta" e#li incarna il rifiuto di salvarsi da solo!. 3n nome di tale
altruismo della rivolta e#li
si fa solidale con i dannati e( per essi( rifiuta il cielo. *e credesse infatti(
potrebbe essere salvo( ma altri sarebbero dannati. 3l patimento
continuerebbe. 8on c') salvezza possibile per c%i patisce di compassione
vera. 3van continuer& a mettere 2io nel torto rifiutando doppiamente la fede
come si rifiutano in#iustizia e privile#io. Un passo pi' in l&( e dal -utto o
.iente( passiamo al -utti o nessuno.BB
.sposta brevemente la rivolta di 3van Haramazov( ritorneremo su di essa pi' avanti( per
trarne #li elementi essenziali $uando sar& il momento di definire sistematicamente
un'etica della rivolta!. -er adesso lasciamo c%e riec%e##i la sua domanda( la sola c%e
$ui c'interessi" si pu vivere e permanere nella rivolta> !.
Siate fedeli alla terra!: la rivolta di )ietzsche
3l superuomo ) il senso della terra. 2ica la vostra volont&" sia il superuomo
il senso della terraN
Ei scon#iuro( fratelli( rimanete fedeli alla terra e non credete a $uelli c%e vi
parlano di sovraterrene speranzeN Lo sappiano o no" costoro esercitano il
veneficio.1CC
L'interpretazione camusiana della rivolta di 8ietzsc%e tende a metterne in risalto il
carattere allo stesso tempo di provvisoriet& e di radicalit&. Come per il rifiuto di 3van
Haramazov( anc%e $ui si riscontra una tendenza all'esacerbazione e all'estremizzazione
della rivolta tali da non permettere alcuna possibilit& di reale permanenza in essa. Gli
elementi concettuali alla base di tali posizioni ci sono e riman#ono fondamentali( ma la
loro applicazione coincide in entrambi i casi con un'insostenibile esasperazione --
Camus non manc%er& di sottolineare come sia 3van Haramazov sia 8ietzsc%e
concludano i loro i #iorni nella follia.
Ciononostante ) inne#abile l'importanza nietzsc%iana per la filosofia della rivolta --
proprio lui c%e paradossalmente non %a formulato una filosofia della rivolta( ma 9%a:
edificato una filosofia sulla rivolta!.1C1 La filosofia nietzsc%iana rappresenta per
Camus innanzitutto $uel passa##io epocale dall'incoscienza alla coscienza del
nic%ilismo" $uello c%e prima era solo un pensiero strisciante e silenzioso nella storia
della filosofia( marc%iato a pi' riprese come immorale( si le#ittima con 8ietzsc%e
dinanzi al mondo. 3l nic%ilismo ottiene la sua voce in capitolo -- ma per farlo deve
urlare contro le voci antic%e e inamovibili della tradizione. Duor di metafora" esso( per
porsi( deve prima di tutto distru##ere. -er eri#ere un nuovo santuario( biso#na
abbattere un santuario( ) $uesta la le##e!" il santuario da abbattere ) in $uesto caso
$uello della reli#ione( della metafisica( della teolo#ia e della morale( nonc%1 $uello
delle nascenti ideolo#ie comu-socialiste( c%e tendono a creare una forma di #esuitismo
secolare( a fare di tutti #li uomini tanti strumenti!. Li#uardo alla metodica di tale
nietzsc%iana distruzione e alla sua valenza per la rivolta( Camus dir&"
la filosofia di 8ietzsc%e si a##ira senza dubbio intorno al problema della
rivolta. .sattamente( comincia con l'essere una rivolta. +a si avverte lo
spostamento operato da 8ietzsc%e. La rivolta( con lui( parte dal 02io )
morto0 c%e considera come una fatto ac$uisito, si vol#e allora contro tutto
ci c%e mira a sostituire falsamente la divinit& scomparsa e disonora un
mondo indubbiamente senza direzione( ma c%e permane tuttavia la sola
matrice de#li dei. Contrariamente a $uanto pensano alcuni dei suoi critici
cristiani( 8ietzsc%e non %a concepito il pro#etto di uccidere 2io. L'%a
trovato morto nell'anima del suo tempo. -er primo( %a compreso l'immensit&
dell'avvenimento e deciso c%e $uesta rivolta dell'uomo non poteva condurre
a una rinascita se non fosse #uidata. F#ni altro atte##iamento nei suoi
ri#uardi( fosse rimpianto o compiacimento( doveva provocare l'apocalissi.
8ietzsc%e non %a dun$ue formulato una filosofia della rivolta( ma edificato
una filosofia sulla rivolta.1C2
8ietzsc%e dun$ue come distruttore( come colui c%e inse#na a filosofare con il
martello!.1C3 +a non si tratta di un distru##ere sterile e fine a se stesso -- $uello c%e
8ietzsc%e stesso c%iam nic%ilismo passivo! -- $uanto pi' una distruzione compiuta al
fine di una prossima e fondamentale creazione -- nic%ilismo attivo!" sulle ceneri della
morte di 2io -- c%e sanciscono la fine di un senso del mondo -- l'umanit& deve costruire
autonomamente un nuovo senso tutto umano -- un senso nel mondo.1C4 +a il compito )
pi' arduo di $uanto sembri a parole" la tentazione di ricadere in una nuova adorazione di
retro-mondi! ) forte( e l'umanit& risc%ia con molta probabilit& di perdersi. 3l compito
c%e 8ietzsc%e si pone esplicitamente ) di #uidare tale costruzione( $uella c%e lui c%iama
la transvalutazione di tutti i valori!. Camus ne parla in $uesti termini"
08oi ne#%iamo 2io( ne#%iamo la responsabilit& di 2io( solo cos/ libereremo
il mondo0. Con 8ietzsc%e( il nic%ilismo sembra divenire profetico. +a non
si pu trarre niente da 8ietzsc%e( salvo la crudelt& bassa e mediocre c%e e#li
odiava con tutte le sue forze( finc%1 nella sua opera non si metta in primo
piano( ben avanti al profeta( il clinico. 3l carattere provvisorio( metodico( in
una parola strate#ico del suo pensiero non pu essere messo in dubbio. Con
lui( per la prima volta( il nic%ilismo diviene cosciente. 3 c%irur#%i %anno
$uesto in comune con i profeti( c%e pensano e operano in funzione
dell'avvenire. 8ietzsc%e non %a mai pensato altrimenti c%e in funzione di
un'apocalissi avvenire( non per esaltarla( perc%1 indovinava il volto sordido
e calcolatore c%e $uesta apocalissi finirebbe per assumere( ma per evitarla e
tramutarla in rinascita. Ja riconosciuto il nic%ilismo e l'%a esaminato come
un fatto clinico. 9...: 3l 0si pu vivere nella rivolta> 0 ) divenuto in lui 0si pu
vivere senza credere a nulla> 0 La sua risposta ) positiva.
.ppure -- $uesta ) in parte la nostra interpretazione -- 8ietzsc%e non %a potuto articolare
ed esplicitare $uesta risposta( non %a potuto cio) formulare $uella re#ola di vita
necessaria all'umanit& per persistere nella morte di 2io. .#li %a mostrato il *uperuomo(
ma $uest'ultimo ) rimasto soltanto un mira##io lontano ed ideale. 2opotutto( ad un
compito siffatto di per s1 #i& arduo( si a##iun#eva l'anacronismo in cui 8ietzsc%e si
trovava" la solitudine e l'insostenibile derisione nella $uale si ritrova Marat%ustra -- io
non sono la bocca per $ueste orecc%ie!1C5 -- sono le medesime del suo autore.
L'inattualit& delle sue /etrachtungen era la sua propria inattualit&( e di $uesto e#li stesso
ne era conscio" a me si conf& unicamente il #iorno se#uente al domani. C') c%i ) nato
postumo!.1C; *i pu dun$ue dire c%e il primo a vivere in prima persona la terribile
libert& del *uperuomo( fu 8ietzsc%e stesso"
3n $uesto mondo sbarazzato di 2io e de#li idoli morali( l'uomo ) ora
solitario e senza padrone. 8essuno meno di 8ietzsc%e( e in $uesto e#li si
distin#ue dai romantici( %a lasciato credere c%e tale libert& potesse essere
facile. =uesta selva##ia liberazione lo metteva nel numero di coloro( di cui
disse e#li stesso c%e patiscono di una nuova ambascia 9an#oscia( n. d. A.: e
di una nuova felicit&. +a per cominciare( ) l'ambascia sola c%e #rida"
0A%im)( concedetemi dun$ue la follia... A meno di essere al di sopra della
le##e( sono il reprobo tra i reprobi. 0 C%i non pu mantenersi al di sopra
della le##e( deve in realt& trovare un'altra le##e( o la demenza. 2acc%1 non
crede pi' in 2io( n1 alla vita immortale( l'uomo diviene 0responsabile di
tutto ci c%e vive( di tutto ci c%e( nato dal dolore( ) destinato a patire della
vita0.
Camus -- c%e %a sempre nutrito( nonostante le critic%e( una ferma ammirazione e un
certo rispetto nei confronti di 8ietzsc%e1C? -- tiene sempre a mente le due anime del
filosofo tedesco" da una parte ) l'infervorato profeta della morte di 2io e del nic%ilismo,
dall'altra ) il clinico! premonitore della possibile follia conse#uente a tale annuncio --
follia in cui lui stesso soccomber&. 8ietzsc%e non fa altro c%e mettere in #uardia la sua
contemporaneit&( sostenendo c%e il nic%ilismo non pu mai essere un punto di arrivo(
ma soltanto di partenza. La transvalutazione di tutti i valori( nella sua ottica( era di vitale
importanza alla stessa sopravvivenza dell'umanit&. 3 suoi toni ferventi e ardimentosi non
derivano da una incolmabile #ioia( ma dall'insostenibile peso della preve##enza" sentirsi
superati da una verit& nello stesso momento in cui la si proferisce( prevedendo le sicure
catastrofi c%e se#uiranno. .cco la maledizione nietzsc%iana" colui c%e( ormai nella
follia( si identificava con il 2ioniso crocifisso!(1C@ era in realt& una Cassandra
maledetta!.
3n $uesto vicolo cieco entro il $uale spin#e metodicamente il proprio
nic%ilismo( si pu dire c%e 8ietzsc%e si #etti con una specie di #ioia
tremenda. A suo scopo dic%iarato rendere insostenibile la situazione
all'uomo del suo tempo. *embra c%e per lui la sola speranza stia nell'arrivare
all'estremo della contraddizione. *e allora l'uomo non vuole perire nei lacci
c%e lo stran#olano( dovr& reciderli di colpo( e creare i propri valori. La
morte di 2io non ) in alcun modo un termine e non pu viversi se non a
condizione di preparare una resurrezione. 0=uando non si trova la #randezza
in 2io( 0 dice 8ietzsc%e( 0non la si trova in alcun luo#o" biso#na ne#arla o
crearla. 0 8e#arla era compito del mondo c%e lo circondava e c%e e#li
vedeva correre al suicidio. Crearla fu il compito sovrumano per il $uale %a
voluto morire. 9...: 8ietzsc%e #li #rida dun$ue c%e la terra ) la sua sola
verit&( alla $uale deve essere fedele( sulla $uale biso#na vivere e operare la
propria salvezza. +a insieme #li inse#na c%e vivere su una terra senza le##e
) impossibile perc%1 vivere presuppone appunto una le##e. Come vivere
libero e senza le##e> A $uest'eni#ma l'uomo deve rispondere( pena la
morte.1CB
8ietzsc%e fu( per almeno un secolo dopo la sua morte( drammaticamente incompreso" in
molto credettero -- e tuttora il senso comune crede -- c%e e#li sia stato l'ispiratore del
nazismo. 8ulla di pi' aberrante. Camus ne fu a tal punto indi#nato da affermare"
dobbiamo esser #li avvocati di 8ietzsc%e!.11C La lettura camusiana ) stata( in $uesto
senso( un riconoscimento -- o una riabilitazione -- del vero valore dell'opera
nietzsc%iana"
8ietzsc%e ) effettivamente $uanto riconosceva di essere" la coscienza pi'
acuta del nic%ilismo. 3l passo decisivo c%e e#li %a fatto compiere allo spirito
di rivolta 9): consistito nel farlo saltare dalla ne#azione dell'ideale alla
secolarizzazione dell'ideale. -oic%1 la salvezza dell'uomo non si fa in 2io(
deve farsi sulla terra. -oic%1 il mondo non %a direzione( l'uomo( dal
momento c%e accetta( deve dar#liene una c%e faccia capo a un'unit&
superiore. 8ietzsc%e rivendicava la direzione dell'avvenire umano" 0ci sta
per toccare in sorte il compito di #overnanti della terra0. . altrove"
0s'avvicina il tempo in cui si dovr& lottare per il dominio della terra( e $uesta
lotta sar& condotta in nome di principi filosofici0. Annunciava cos/ il
ventesimo secolo.111
2.3. La rivolta storica
Dinora o#ni rivolta analizzata si ) mossa solamente su un piano teorico e astratto --
$uello del pensiero" di $ui la ra#ionevolezza dell'appellativo metafisica!. 3l passa##io
da un tale tipo di rivolta a $uella storica! non ) nient'altro c%e il passa##io dal piano
puramente astratto e improduttivo della mera filosofia! al piano pi' concreto e
dinamico dell'azione" prima o#ni contestazione era puramente verbale e letteraria,
adesso si passa alla concretezza dei #esti. Le motivazioni di fondo c%e sorre##ono le
due rivolte sono per sempre le stesse"
L'insurrezione umana( nelle sue forme elevate e tra#ic%e( non ) e non pu
essere altro c%e una lun#a protesta contro la morte( un'arrovellata accusa a
$uesta condizione retta dalla pena di morte #eneralizzata. 3n tutti i casi in cui
ci siamo imbattuti( la protesta si rivol#e sempre a $uanto( nella creazione( )
dissonanza( opacit&( soluzione di continuit&. *i tratta dun$ue(
essenzialmente( di un'interminabile rivendicazione di unit&. 9...: L'uomo in
rivolta non c%iede la vita( ma le ra#ioni della vita. Lifiuta la conse#uenza
introdotta dalla morte. *e niente dura( niente ) #iustificato( ci c%e muore )
privo di senso. Lottare contro la morte e$uivale a rivendicare un senso alla
vita( a combattere per la re#ola e l'unit&.112
3l male ) dun$ue l'elemento fondamentale contro il $uale la rivolta si sca#lia. 2i
conse#uenza ) anc%e allo stesso tempo la sua unica ra#ione d'esistere -- sparito il male(
la rivolta cesserebbe di esistere. . invece le cose non stanno proprio cos/( per due
motivi" innanzitutto perc%1 il male non pu scomparire -- come l'essere di -armenide(
anc%e esso non pu non essere!, in secondo luo#o perc%1 non ) il male in s1 ad essere
inaccettabile( $uanto pi' la sua in#iustificabilit&. -roprio per $uesto le pi' #randi
narrazioni metafisic%e! della storia dell'umanit& -- visioni reli#ioso-teolo#ic%e e
filosofico-metafisic%e -- sono sempre state soprattutto dei tentativi di risposta a tale
in#iustificabilit&. La rivolta( lun#i dall'accontentarsi di una risposta mitolo#ica o fideista
c%e porti ad un'accettazione del male( ) una costante e determinata opposizione ad esso.
A $uesto ri#uardo( ) si#nificativa la protesta contro il male c%e sta al cuore
stesso della rivolta metafisica. 8on ) la sofferenza del bambino ad essere
rivoltante in se stessa( ma il fatto c%e $uesta sofferenza non sia #iustificata.
2opotutto il dolore( l'esilio( la clausura( ven#ono talvolta accettati $uando ce
ne persuadano la medicina o il buon senso. A#li occ%i delL'uomo in rivolta(
ci c%e manca al dolore del mondo( come a#li istanti della sua felicit&( ) un
principio di spie#azione. L'insurrezione contro il male rimane innanzi tutto
una rivendicazione d'unit&. Al mondo dei condannati a morte( alla mortale
opacit& della condizione( l'uomo della rivolta oppone instancabilmente la
sua esi#enza di vita e di trasparenza definitive. *enza saperlo ) alla ricerca
di una morale o di un elemento sacro. La rivolta ) un'ascesi( sia pure cieca.
*e l'insorto bestemmia( lo fa nella speranza del nuovo 2io. Lo scuote
l'ur#ere del primo e pi' profondo tra i moti reli#iosi( ma si tratta di un moto
reli#ioso deluso. 8on la rivolta in se stessa ) nobile( ma $uanto essa esi#e(
anc%e se ci c%e conse#ue sia di nuovo i#nobile.113
La rivolta storica sancisce il passa##io dal contestare all'a#ire( dal volere al pretendere"
da il mondo ) in#iusto! si passa al rendiamo #iusto il mondo!. +a( a partire da
adesso( essa cambier& radicalmente aspetto( assumendo un volto allo stesso tempo tanto
umano $uanto spaventoso" prima o#ni rivolta metafisica era solitaria e per lo pi'
innocente, adesso o#ni rivolta storica( in $uanto volenterosa di un cambiamento ad o#ni
costo( ) pronta a macc%iarsi di san#ue le mani -- del san#ue dei suoi simili c%e con tanto
ardore voleva salva#uardare contro il male c%e ) nel mondo. La lotta allora non ) pi' tra
uomo e 2io( ma tra uomo e uomo" da blasfema $ual'era( la rivolta si trasforma ora in
omicida. -erc%1
o#ni$ualvolta deifica il rifiuto totale di ci c%e )( il no assoluto( essa uccide.
F#ni$ualvolta accetta ciecamente ci c%e )( e #rida il si assoluto( uccide.
L'odio contro il creatore pu tramutarsi in odio contro la creazione o in
amore esclusivo e provocante di ci c%e ). +a in ambedue i casi( va a
sfociare nell'omicidio e perde il diritto a dirsi rivolta. *i pu essere nic%ilista
in due modi( e o#ni volta per intemperanza di assoluto. 9...: L' anche se( c%e
come abbiamo riconosciuto se#nava il momento capitale della rivolta
metafisica( si adempie in o#ni caso nella distruzione assoluta. 8on ) la
rivolta a risplendere o##i sul mondo( n1 la sua nobilt&( ma il nic%ilismo.114
*i comprende dun$ue come il passa##io da metafisica a storica sia( a#li occ%i di Camus(
carico di potenziali e pericolose derive" certo( la rivolta non deve evitare tale passa##io
-- rimanendo rele#ata nella sua improduttiva astrattezza -- ma deve il pi' possibile
mantenersi salda alle motivazioni c%e l'%anno portata alla luce. 8el farsi storica( la
rivolta risc%ia di perdersi -- e( come attestano i fatti del 8ovecento( essa si ) alla fine
persa. La nobilt& di ci c%e rivendica -- il voler sostituire il re#no della #razia con $uello
della #iustizia -- si ) macc%iata dell'i#nobilt& dei suoi omicidi( compiuti in nome di
$uelle stesse rivendicazioni"
Al principio( L'uomo in rivolta( voleva soltanto con$uistare il proprio essere
e mantenerlo in faccia a 2io. +a perde la memoria delle proprie ori#ini e(
se#uendo la le##e di un imperialismo spirituale( eccolo in marcia per
l'impero del mondo attraverso uccisioni moltiplicate all'infinito. Ja
scacciato 2io dal suo cielo( ma venendo allora lo spirito di rivolta metafisica
a ra##iun#ere risolutamente il movimento rivoluzionario( la rivendicazione
irrazionale della libert& prender& come arma( paradossalmente( la ra#ione(
solo potere di con$uista c%e le sembri puramente umano. +orto 2io( restano
#li uomini( vale a dire la storia c%e biso#na comprendere e costruire. 3l
nic%ilismo c%e( in seno alla rivolta( sommer#e allora la forza creativa(
a##iun#e soltanto c%e si pu costruirla con $ualsiasi mezzo. Ai delitti
dell'irrazionale( l'uomo( su di una terra c%e sa ormai solitaria( unir& i delitti
della ra#ione in cammino verso l'impero de#li uomini. Al mi rivolto(
dun$ue siamo! a##iun#e( meditando prodi#iosi dise#ni e la morte stessa
della rivolta" . siamo soli!.115
*egel e la divinizzazione della storia
3n $uesta storicizzazione della rivolta! un ruolo c%iave ) svolto senza ombra di dubbio
da Je#el. Ad esso Camus riserver& un capitolo intero 6I deicidi7. 3 meriti 6o( me#lio( le
colpe7 attribuite al filosofo idealista tedesco sono numerose e solo in minima parte
possono essere considerate come derivanti da una lettura parziale e faziosa.11; -rima di
tutto( Camus critic%er& in Je#el la concezione smisurata ed esasperata della ra#ione(
ormai immanente ad o#ni accadere"
Alla ra#ione universale( ma astratta( di *aint-Tust e di Lousseau( il pensiero
tedesco %a dun$ue finito per sostituire un concetto meno artificioso( ma
anc%e pi' ambi#uo( l'universale concreto. Dinora( la ra#ione si librava al di
sopra dei fenomeni ai $uali serviva di riferimento. .ccola ormai incorporata
entro il fiume de#li eventi storici( illuminandoli al tempo stesso c%e essi le
danno corpo.11?
*econdo l'idealismo %e#eliano il divenire procede razionalmente poic%1 la ra#ione )
contemporaneamente in esso e alla fine di esso" dun$ue $ualsiasi evento -- sia esso
nocivo o benefico ad uomo( sia esso #uerra o pace( scontro o riconciliazione( odio o
amore -- ) #iustificato( in $uanto momento di un processo razionale. Ci c%e fino ad ora
era avvertito come scandalo e come contraddizione viene ora spie#ato e compreso" )
l'esaltazione del principio di ra#ione( per cui nihil est sine ratione. La contraddizione
stessa ) riconciliante( in $uanto ) essa c%e permette il superamento di o#ni tesi
attraverso la sua ne#azione 6antitesi7 in una nuova sintesi $ualitativamente superiore.
.ppure -- $ui sta la critica camusiana -- tutto $uesto processo si basa su una credenza
smisurata ed esaltata nella ra#ione. Attraverso di essa( il mondo appare trasfi#urato"
tutto sembra trovare il suo posto( o#ni concetto ) determinato( o#ni evento #iustificato.
+a( tolta tale credenza( il mondo torna inevitabilmente alla sua assurdit&.
*i pu dire senza dubbio c%e Je#el %a razionalizzato perfino l'irrazionale.
+a contemporaneamente( dava alla ra#ione un irra#ionevole fremito( vi
introduceva una dismisura di cui abbiamo davanti a#li occ%i i risultati. .ntro
la fissit& del pensiero dell'epoca( il pensiero tedesco %a introdotto ad un
tratto un moto irresistibile. Eerit&( ra#ione e #iustizia si sono bruscamente
incarnate nel divenire del mondo. +a #ettandole in un'accelerazione
perpetua( l'ideolo#ia confondeva il loro essere con il loro moto e fissava la
compiutezza di $uesto essere al termine del divenire storico( se un termine
esisteva. =uesti valori %anno cessato d'essere punti di riferimento( per
divenire fini. =uanto ai mezzi per perse#uire $uesti fini( cio) la vita e la
storia( nessun valore preesistente poteva #uidarli. 9...: 8orma dell'azione )
dun$ue divenuta l'azione stessa( c%e deve svol#ersi nelle tenebre aspettando
l'illuminazione finale. La ra#ione( annessa da $uesto romanticismo( non )
pi' c%e una passione inflessibile.11@
L'inflessibilit& e la onnipervasivit& del sistema %e#eliano -- capace di ricondurre o#ni
evento al di sotto della dialettica triadica( per poi fissare o#ni attivit& all'interno di un
sistema concettuale arc%itettonicamente! definito -- ) frutto di una convinzione
ostinata( in#enuamente antropomorfica e apparentemente inconfutabile -- almeno nel
breve periodo. Antropomorfica perc%1 si rivela essere( ad uno s#uardo lucido( una mera
proiezione sul mondo di $uella cate#oria umana c%e ) la razionalit&. 3nconfutabile
perc%1 posticipa in un futuro anc%e molto lontano la verificabilit& delle sue profezie --
lo spirito si manifesta nella storia( ma ) soltanto alla fine di essa c%e si realizzer&"
Je#el distru##e definitivamente o#ni trascendenza verticale( e soprattutto la
trascendenza dei principi( e $ui sta la sua incontestabile ori#inalit&. *enza
dubbio e#li ristabilisce( nel divenire del mondo( l'immanenza dello spirito.
+a $uesta immanenza non fissa 9n'est pas fi'e:( non %a nulla in comune con
l'antico panteismo. Lo spirito )( e non )( nel mondo" vi si fa( e vi sar&. 3l
valore viene dun$ue trasferito alla fine della storia. Dino a $uel momento(
nessun criterio proprio a fondare un #iudizio di valore. *i deve a#ire e
vivere in funzione dell'avvenire. F#ni morale diviene provvisoria.
L'Fttocento e il 8ovecento( nella loro tendenza pi' profonda( sono secoli
c%e %anno cercato di vivere senza trascendenza.11B
0as vern1nftig ist, das ist wir2lich3 und was wir2lich ist, das ist vern1nftig!.12C A
$uesto uno dei capisaldi della filosofia %e#eliana( $uello contro cui pi' di un filosofo
dopo Je#el si ) sca#liato. +a da tale insostenibile affermazione( a prima vista
innocente!( ne derivano almeno altre due( molto pi' c%e insostenibili" da una parte( la
divinizzazione della storia( intesa come manifestazione dello spirito, dall'altra( la
#iustificazione di o#ni realt&( anc%e di $uella del male( della violenza e della sofferenza.
3n $uanto per lui tutto ci c%e ) reale ) razionale( Je#el #iustifica tutte le
violenze esercitate dall'ideolo#o sul reale. =uello c%e ) stato c%iamato il
panlo#ismo di Je#el ) una #iustificazione dello stato di fatto. +a il suo
pantra#ismo esalta anc%e la distruzione in se stessa. Gutto ) riconciliato(
senza dubbio( nella dialettica( n1 pu porsi un estremo senza c%e l'altro
sor#a, c') in Je#el( come in o#ni #rande pensiero( di c%e corre##ere Je#el.
+a i filosofi sono raramente letti con l'intelletto solo( spesso con il cuore e
le sue passioni, es esse non riconciliano niente.121
2i fatto( Camus riterr& le successive interpretazioni 6ed esacerbazioni7 della filosofia
%e#eliana pi' nocive e pericolose della filosofia %e#eliana stessa" la convinzione
personale c%e dopo di me non 9ci sar&: pi' filosofia( ma storia della filosofia!( oppure
$uella secondo la $uale la storia si sarebbe finalmente compiuta nel 1@C? con
8apoleone( avrebbero da c%e far ridere o##i( se non fosse c%e a partire da $ueste
esasperanti convinzioni si ) svolta la storia del secondo Fttocento e del primo
8ovecento. -er $uesto motivo Je#el va affrontato con estrema seriet&( seppur
criticamente" la sua filosofia( insieme a 6e pi' di7 $uella nietzsc%iana( ) stata pi' o meno
consapevolmente l'alibi dei totalitarismi e della distruzione mondiale del 8ovecento.122
Je#el( il filosofo razionalista per eccellenza c%e considerava il nic%ilismo superato( si )
rivelato essere il padre di un nuovo nic%ilismo"
ci c%e autorizzava la pretesa di Je#el ) $uanto lo rende intellettualmente( e
per sempre( sospetto. Ja creduto c%e nel 1@C?( con 8apoleone e con se
stesso( la storia fosse compiuta( c%e l'affermazione fosse possibile( e il
nic%ilismo vinto. La 4enomenologia( <ibbia c%e avrebbe profetizzato solo il
passato( metteva un termine ai tempi. 8el 1@C?( tutti i peccati erano
perdonati( #li evi compiuti. +a la storia %a continuato. Altri peccati( da
allora( #ridano in faccia al mondo e fanno scoppiare lo scandalo de#li
antic%i delitti( assolti per sempre dal filosofo tedesco. La divinizzazione di
s1 operata da Je#el( dopo $uella di 8apoleone ormai innocente poic%1 era
riuscito a porre la storia in $uiete( %a durato soltanto sette anni. 3nvece
dell'affermazione totale( ) stato il nic%ilismo a permeare il mondo. La
filosofia( anc%e servile( %a anc%'essa le sue Uaterloo.123
Je#el( affermando la necessit& della contraddizione e( allo stesso tempo( l'impossibilit&
per l'uomo di un azione innocente( %a messo i suoi discepoli di fronte ad un bivio"
uccidere o asservire!. Coloro i $uali scelsero il primo termine( furono i teorici della
distruzione e dell'omicidio filosofico( esponenti di $uella c%e Camus definisce
aristocrazia del sacrificio! 6come <aIunin e 8eciaiev( i $uali affermavano c%e )
nostra missione distru##ere( non costruire!7. Coloro i $uali invece scelsero il secondo
termine furono( in sostanza( #li esponenti della sinistra %e#eliana( fautori dell'ateismo
assoluto e del materialismo scientifico( i $uali con fare a tratti reli#ioso annunciarono
c%e
l'individualit& %a preso il posto della fede( la ra#ione $uello della <ibbia( la
politica $uello della reli#ione e della C%iesa( la terra del cielo( il lavoro della
pre#%iera( la miseria dell'inferno( l'uomo di Cristo!. C') dun$ue un solo
inferno( ed ) di $uesto mondo" ) contro $uesto c%e si deve lottare. La
politica ) reli#ione( il cristianesimo trascendente( $uello dell'aldil& consolida
i padroni della terra con la rinuncia dello sc%iavo( e suscita un padrone di
pi' in fondo ai cieli.124
.cco allora c%e l'attenzione di Camus si sposter& repentinamente da Je#el ai suoi fi#li
spirituali!( i $uali( credendo di corre##ere il proprio maestro( ricadranno con la stessa
folle convinzione nella stessa accecante esaltazione"
nulla pu scora##iare l'appetito di divinit& nel cuore dell'uomo. Altri sono
venuti e ven#ono ancora c%e( dimenticando Uaterloo( pretendono sempre di
portare a termine la storia. La divinit& dell'uomo ) ancora in cammino e non
sar& adorabile c%e alla fine dei tempi. <iso#na servire $uest'apocalisse e( in
mancanza di 2io( costruire almeno la C%iesa. 2opo tutto( la storia c%e non
s') ancora fermata lascia intravedere una prospettiva c%e potrebbe essere
$uella del sistema %e#eliano, ma per la semplice ra#ione c%e )
provvisoriamente trascinata( se non condotta( dai fi#li spirituali di Je#el.
=uando il colera porta via( in piena #loria( il filosofo della batta#lia di 3ena(
tutto ) in ordine( infatti( per ci c%e se#uir&. 3l cielo ) vuoto( la terra in preda
alla potenza senza principi. =uelli c%e %anno scelto di uccidere e $uelli c%e
%anno scelto di asservire stanno per occupare successivamente il proscenio(
in nome di una rivolta fuorviata dalla sua verit&.125
+ar,: la rivoluzione come fine della rivolta
3l successore di Je#el pi' si#nificativo per Camus ) Carl +arO.12; La sua filosofia
infatti ) considerata come l'ultima tappa nel processo di de#enerazione della rivolta --
de#enerazione c%e( passando dapprima attraverso l'azione terroristica( culminer& con la
rivoluzione e con la successiva instaurazione del re#ime totalitario. Una delle svolte
fondamentali di tale filosofia ) stata senza dubbio $uella di trasformare la dialettica( c%e
in Je#el era manifestazione dello spirito( in dinamica della materia" la realt& ) prima di
tutto economica, ) sulla struttura!( intesa come insieme or#anizzato dei mezzi di
produzione( c%e si sostiene tutto l'apparato culturale ed istituzionale( la sovrastruttura!,
sicc%1 il cambiamento dell'ordine sociale ) determinato prima di tutto e necessariamente
da un cambiamento dell'ordine materiale. .ppure Camus non considera il marOismo
come un materialismo assoluto( poic%1 ritiene impossibile una tale definizione"
L'ori#inalit& di +arO sta nell'affermare c%e la storia( nel mentre ) dialettica(
) anc%e economica. Je#el( pi' sovrano( affermava c%e essa era ad un tempo
materia e spirito. 8on poteva d'altra parte essere materia se non in $uanto
appunto era spirito( e inversamente. +arO ne#a lo spirito come sostanza
ultima( e afferma il materialismo storico. *i pu subito mettere in rilievo(
con <erdiaiev( l'impossibilit& di conciliare dialettica e materialismo. 8on
pu esservi dialettica se non del pensiero. +a il materialismo stesso ) un
concetto ambi#uo. *oltanto per formare $uesta parla( biso#na #i& dire c%e
c') al mondo $ualc%e cosa di pi' della materia. A ma##ior ra#ione $uesta
critica andr& applicata al materialismo storico. La storia di distin#ue appunto
dalla natura in $uanto trasforma per mezzo della volont&( della scienza e
della passione. +arO non ) dun$ue un materialista puro( per la ra#ione
evidente c%e non esiste materialismo puro( o assoluto. Lo ) tanto poco da
riconoscere c%e se le armi fanno trionfare la teoria( allo stesso modo la
teoria pu suscitare le armi. *arebbe pi' esatto c%iamare la posizione di
+arO un determinismo storico.12?
Gale determinismo storico %a sicuramente un merito( $uello di aver reso la storia un
fatto umano" annullata o#ni trascendenza( l'uomo ) allora l'unico autore ed attore della
storia !, poic%1 2io non prende parte al #ioco( o#ni stato di fatto -- fonte di
disu#ua#lianza e di miseria -- ) d'attribuirsi all'uomo stesso, la condizione umana %a
$uindi cause terrene( materiali( sociali!.
+ettere alla radice dell'uomo la determinazione economica( si#nifica ridurlo
ai suoi rapporti sociali. 8on esiste uomo solitario( ) $uesta la scoperta
incontestabile del diciannovesimo secolo. Una deduzione arbitraria porta
allora a dire c%e l'uomo si sente solitario nella societ& unicamente per
ra#ioni sociali. *e infatti lo spirito solitario dev'essere spie#ato con $ualc%e
cosa c%e sta al di fuori dell'uomo( $uesti ) allora sulla via di una
trascendenza. La socialit&( al contrario( non %a altro autore c%e l'uomo" se
per di pi' si pu affermare c%e la socialit& ) insieme creatrice dell'uomo( si
crede di avere in mano la spie#azione totale c%e permettere di espellere la
trascendenza. L'uomo ) allora( come pretende +arO( 0autore e attore della
propria storia0.12@
+a( del resto( a cosa dovr& far riferimento l'uomo nel momento in cui decider& di
cambiare tali stati di fatto> =uando decider& di diventare autore della storia!( $uali
valori #li rimarranno per indirizzare e #iustificare la propria azione> .videntemente(
annullando o#ni trascendenza( non si ) solo cancellato 2io( ma anc%e $ualsiasi principio
re#olatore. =uesto ) l'ultimo passa##io di un processo iniziato nel secolo precedente(
$uando la ra#ione era ancora al di sopra della storia e da $uella altezza la risc%iarava(
senza confondersi con essa"
La profezia di +arO ) rivoluzionaria perc%1 e#li porta a compimento il moto
di ne#azione iniziato dalla filosofia illuminista. 3 #iacobini distru##ono la
trascendenza di un dio personale( ma vi sostituiscono la trascendenza dei
principi" +arO fonda l'ateismo contemporaneo distru##endo anc%e la
trascendenza dei principi. La fede nel 1B@?( ) sostituita dalla ra#ione. +a
$uesta ra#ione( nella sua fissit&( ) essa stessa trascendente. -i' radicalmente
di Je#el( +arO distru##e la trascendenza della ra#ione e la precipita nella
storia. .ra re#olatrice( prima di loro( eccola ora con$uistatrice.12B
Con +arO( l'abbiamo #i& detto( la filosofia cambia ruolo" dal semplice interpretare il
mondo( si passa ora al tentativo di trasformarlo. *i tratta dun$ue di con$uistare sulla
terra e nella storia il re#no dell'uomo. +a -- ) importante sottolinearlo -- cos/ come in
Je#el alla fine della storia c'era( come fine ideale e come credenza( il compimento dello
*pirito assoluto( cos/ in +arO troviamo nella medesima posizione l'avvento del
comunismo( u#ualmente inteso come fine ideale e come credenza. 3n sostanza( +arO %a
sostituito alla fede nello *pirito( la fede nella *toria .
+arO va pi' in l& di Je#el( e ostante di considerarlo un idealista 6ci c%e
e#li non )( o almeno non pi' di $uanto +arO sia materialista7( appunto in
$uanto il re#no dello spirito ristabilisce( in certo modo( un valore sovra-
storico. 3l #apitale riprende la dialettica si#noria-servit'( ma sostituisce
all'autocoscienza la autonomia economica( al re#no finale dello *pirito
assoluto l'avvento del comunismo. L'ateismo ) l'umanesimo mediato dalla
soppressione della reli#ione( il comunismo ) l'umanesimo mediato dalla
soppressione della propriet& privata!. L'alienazione reli#iosa %a la
medesima ori#ine dell'alienazione economica. 8on la si fa finita con la
reli#ione se non attuando la libert& assoluta dell'uomo rispetto alle sue
determinazioni materiali. La rivoluzione coincide con l'ateismo e con il
re#no dell'uomo.13C
Appare ormai c%iaro sin dai toni c%e ad una reli#ione se ne sta sostituendo un'altra" la
*toria prende il posto di 2io( la politica diventa tale reli#ione( pena e casti#o ven#ono di
nuovo reintrodotte nella vita de#li uomini -- soltanto c%e adesso essi sono da riscuotersi
subito e non in una vita ultraterrena. La sofferenza stessa viene accettata se essa serve
alla causa comune( all'avvento dell'utopia. La profezia #iustifica o#ni #esto -- anc%e il
pi' violento -- in nome di se stessa.
*e ) certo c%e il re#no verr&( c%e importano #li anni> La sofferenza non )
mai provvisoria per c%i non crede all'avvenire. +a cent'anni di dolore sono
fu##evoli allo s#uardo di colui c%e afferma( per l'anno centesimo primo( la
citt& definitiva. 8ella prospettiva della profezia( nulla importa. 9...: L'et&
dell'oro rinviata al termine della storia e coincidente( per duplice attrazione(
con un'apocalisse( #iustifica dun$ue tutto. <iso#na meditare sulla prodi#iosa
ambizione del marOismo( valutare la sua predicazione smisurata( per capire
come una simile speranza costrin#a a trascurare problemi c%e appaiono
allora secondari. 9...: L'utopia sostituisce a 2io l'avvenire. .ssa identifica
allora avvenire e morale" solo valore( $uello c%e serve tale avvenire. 2i $ui
il suo essere stata( $uasi sempre( coercitiva e autoritaria. 3n $uanto utopista(
+arO non differisce dai suoi terribili predecessori( e una parte del suo
inse#namento #iustifica i suoi successori.131
La rivoluzione( proprio in $uanto utopica( diverr&( nel suo voler realizzare ad o#ni costo
la profezia( una nuova 3n$uisizione" #li uomini( nel nome dei $uali la rivoluzione voleva
a#ire( diverranno cose( mezzi per l'attuazione della rivoluzione o( $ualora si
opponessero ad essa( ostacoli da rimuovere. A $uesta la lo#ica di o#ni rivoluzionario"
l'ideale( l'utopia( la met& finale va ricercata ad o#ni costo( va anteposta ad o#ni cosa(
uomo od o##etto c%e sia. 3 discepoli di +arO %anno dimenticato -- o totalmente i#norato
-- il monito del maestro per cui un fine c%e %a biso#no di mezzi in#iusti non ) un fine
#iusto!( #ettandosi come indemoniati nel il fine #iustifica i mezzi!. . $uanto pi' tale
fine sembrer& allontanarsi( tanto pi' violenti saranno i mezzi e tanto pi' si acuir& il
Gerrore" la propa#anda dovr& omo#eneizzare il consenso( la polizia dovr& arrestare i
dissidenti( la *iberia annientarli. La ra#ione -- principio re#olatore della realt& per i
Giacobini( realt& stessa per Je#el -- ) ormai tiranna" non sono pi' le cose c%e tendono
ad essa( ma ) essa stessa c%e asserve le cose a s1.
La ra#ione non si predica, se essa predica( non ) pi' ra#ione. -er $uesto la
ra#ione storica ) una ra#ione irrazionale e romantica( c%e ricorda talvolta la
sistematicit& del paranoico( e altre volte l'affermazione mistica del verbo.
9...: 8on ci si stupir& dun$ue c%e per rendere scientifico il marOismo( e
sostenere $uesta finzione( utile al secolo della scienza( si sia dovuto in
precedenza rendere marOista la scienza( mediante il terrore. 9...: 2opo tutto(
il principio c%e consiste nel ricondurre la ra#ione scientifica al servizio di
una profezia non %a niente di misterioso. Gi& lo si ) c%iamato principio
d'autorit&, ) $uello c%e #uida le C%iese $uando vo#liono asservire la vera
ra#ione alla fede morta e la libert& dell'intelli#enza al mantenimento del
potere temporale.132
*i pu parlare a $uesto punto senza esitazione di una C%iesa marOista!" il compimento
della rivoluzione -- ovvero la societ& senza classi( la scomparsa dello *tato e della
politica( il passa##io dal #overno delle persone all'amministrazione delle cose! -- sta al
comunismo come il re#no dei cieli sta al cattolicesimo. 3l lavoro( la sofferenza( la
privazione della libert& di milioni di persone( la polizia politica e l'eliminazione fisica
dei dissidenti( tutto ci viene imposto e #iustificato in nome di un'utopia futura c%e #li
addetti alla rivoluzione -- #li unici depositari del suo si#nificato -- costruiscono nel
presente( allo stesso modo in cui le #erarc%ie ecclesiastic%e nel medioevo imponevano il
proprio potere e mandavano al ro#o #li eretici in nome di una parola divina! di cui
loro erano #li unici custodi.
La sola risorsa dei marOisti sta nel dire c%e il tempo necessario )
semplicemente pi' lun#o del previsto e c%e biso#na confidare c%e il fine
#iustific%er& tutto( un #iorno ancora invisibile. 3n altre parole( siamo in
pur#atorio e ci si promette c%e non vi sar& inferno. 3l problema c%e allora si
pone ) di un altro ordine. *e la lotta di una o due #enerazioni nel corso di
una evoluzione economica necessariamente favorevole basta a far sor#ere la
societ& senza classi( il sacrificio diviene concepibili per il militante"
l'avvenire %a per lui un volto concreto( per esempio $uello del suo bimbo.
+a se( non essendo bastato il sacrificio di parecc%ie #enerazioni( dobbiamo
ora affrontare un periodo infinito di lotte universali mille volte pi'
distruttrici( occorre allora la certezza della fede per accettare di morire e per
dare la morte. *emplicemente( $uesta nuova fede non %a ma##ior
fondamento nella ra#ione pura di $uanto ne avessero le antic%e fedi.133
2.4. Analisi critica della rivolta
Come per l'assurdo( anc%e per la rivolta stileremo un resoconto sc%ematico di $uanto
detto ri#uardo ad essa"
1. La rivolta nasce e si mantiene in $uanto protesta contro l'assurdo( sicc%1 la
condizione assurda non viene da essa ne#ata( dimenticata oppure masc%erata, la
rivolta %a un le#ame imprescindibile con l'assurdo,
2. la rivolta sor#e a partire da una ne#azione c%e si scopre in s1 stessa un'implicita
affermazione di una frontiera valoriale -- valore c%e( nello stato primitivo della
rivolta( ) del tutto opaco e indefinito( ma c%e poi si far& mano a mano pi'
limpido e c%iaro,
3. tale ne#azione ) ri-volta! contro il male e l'in#iustizia c%e sono all'opera nel
mondo( a causa della sua mancanza di un principio ordinatore 6anarc%ia7, ma
essendo il male ineliminabile( la rivolta diviene dun$ue una condizione
esistenziale permanente( della $uale ) impossibile pensare una conclusione o un
compimento,
4. le precondizioni socio-culturali della rivolta sono tre" essa sor#e in societ& in cui
la disu#ua#lianza sia esasperata -- o( al contrario( sia nulla, soltanto so##etti
consapevoli dei propri diritti e della propria individualit& possono rivoltarsi, o#ni
rivolta ) necessariamente blasfema( in $uanto si pone fuori dall'universo della
#razia reli#iosa( tentando di instaurare $uello della #iustizia,
5. la rivolta fa perno sulla natura umana c%e o#ni individuo scopre in se stesso e
c%e condivide con o#ni altro individuo, ma tale valore va salva#uardato e va
costantemente sostenuto( in $uanto facilmente pu offuscarsi ed essere travisato,
la rivolta ) per $uesto una perpetua tensione e una continua vi#ilanza,
;. alle ori#ini( la rivolta ) metafisica( ovvero protesta contro l'intera creazione in
nome di $uanto in essa ) inaccettabile, solo successivamente( nel suo divenire
storica( essa passer& dalla semplice protesta alla trasformazione di tale realt&,
?. ma in tale storicizzazione( la rivolta de#enera in rivoluzione" assolutizza un
ideale nel nome del $uale finir& per asservire e uccidere #li stessi uomini c%e
voleva salvare.
2escritta cos/ la rivolta( possiamo finalmente analizzare la possibilit& di un'etica della
rivolta.
3. -n'etica della rivolta
3n $uest'ultima parte affronteremo il tema fondamentale del nostro lavoro( ovvero la
possibilit& di rintracciare un'etica della rivolta all'interno dell'opera di Albert Camus.
3nnanzitutto( ) importante sottolineare l'ostacolo principale c%e si ci para davanti
nell'affrontare un tale tema" la natura a-sistematica e multiforme del pensiero
camusiano. A tale ostacolo faremo fronte rispettando fedelmente lo stile lirico e
appassionato dell'opera di Camus( $uindi eviteremo $uanto pi' possibile forzature e
sistematizzazioni non le#ittimate da precisi passa##i dell'opera stessa. -er $uesto
motivo( diciamo sin da subito c%e l'etica della rivolta c%e ci accin#iamo ad elaborare
non sar& un elenco di norme morali n1 un improbabile vademecum pronto all'uso in
$ualsiasi situazione" essa sar& invece $uanto pi' un insieme di principi morali c%e
fun#eranno da punti di riferimento per il sin#olo individuo alle prese con la sua
esistenza intrecciata saldamente con $uella altrui.
Il rifiuto dell'assoluto: la misura
Alla base di una tale etica della rivolta c') un #esto fondamentale" il rifiuto consapevole
di o#ni assoluto -- c%e sia esso la *toria( 2io( il terzo Leic%( etc. -- in nome di $uanto
nell'uomo ) affermazione del limite e della finitudine. 3mparare a vivere( a morire e(
per essere uomo( rifiutare di essere dio!" $uesto ) l'inse#namento della rivolta( il
constante e perpetuo sforzo di mantenersi a mezz'aria tra l'essere animale e l'essere 2io
-- ovvero( l'essere uomo. Un passo pi' in alto o pi' in basso( ed ecco in entrambi i casi
l'omicidio -- irrazionale e istintivo il primo( razionale e filosofico il secondo. 3l lucido
riconoscimento dei limiti dell'uomo ) alla base della rivolta( poic%1 tale riconoscimento
da una parte unisce #li uomini nella loro comune finitudine -- nessun uomo ) 2io -(
dall'altra trattiene la loro ra#ione dall'esaltazione e dalla follia"
*e la rivolta potesse fondare una filosofia( $uesta sarebbe al contrario una
filosofia dei limiti( dell'i#noranza calcolata e del risc%io. C%i non pu sapere
tutto( non pu tutto uccidere. L'uomo in rivolta( lun#i dal fare della storia un
assoluto( la ricusa e la sottopone a contestazione in nome di un'idea c%e %a
della propria natura. Lifiuta la propria condizione( condizione c%e )( in #ran
parte( storica. L'in#iustizia( la fu#acit&( la morte si manifestano nella storia.
Lespin#endole( si respin#e la storia stessa. Certo( L'uomo in rivolta non
ne#a la storia c%e lo circonda( appunto in essa e#li cerca di affermarsi. +a si
trova di fronte alla storia come l'artista di fronte al reale( la respin#e senza
sfu##irla. 8on un attimo ne fa un assoluto.134
L'assoluto ) un'illusione mortale per l'uomo" la libert& assoluta( come la #iustizia
assoluta -- con la loro dismisura( la loro mistificazione del reale sostenuta da
un'esaltazione irra#ionevole -- sono omicide. 2al momento in cui si decide di rendere
una $ualsiasi idea astratta un assoluto( si ci le#ittima ad o#ni #esto in nome di esso" ) la
dialettica dell'illuminismo( c%e dic%iara di voler liberare #li uomini dal loro stato
minoritario( salvo poi finire per impri#ionarli con altre e nuove catene, ) la rivoluzione(
c%e in nome della propria realizzazione in un domani lontano( uccide e asserve #li
uomini o##i.
La mistificazione propria alla spirito c%e si dice rivoluzionario riprende o##i
e a##rava la mistificazione bor#%ese. *otto la promessa di una #iustizia
assoluta( fa passare la perpetua in#iustizia( il compromesso senza limiti e
l'inde#nit&. =uanto alla rivolta( essa non tende c%e al relativo e non pu
promettere altro c%e una di#nit& certa con#iunta ad una #iustizia relativa. *i
fa sostenitrice di un limite sul $uale si stabilisce la comunit& de#li uomini. 3l
suo ) l'universo del relativo.135
+a tale universo del relativo non conduce al relativismo" tale posizione( infatti(
sostenendo c%e o#ni verit& ) so##ettiva( finisce per annullare l'idea di verit& stessa --
ovvero $ualcosa di valido indipendentemente dai punti di vista. Camus invece utilizza il
termine relativo! in un senso totalmente diverso" e#li infatti afferma c%e ) compito
della rivolta mantenere sempre i diversi aspetti della realt& -- nonc%1 i concetti
attraverso i $uali l'uomo le##e tale realt& -- in relazione tra di loro( evitando di
sopprimere tale relazione e dun$ue evitando di annullare un termine( assolutizzando
l'altro. 8ulla di ci c%e costrin#e ad escludere ) vero!13;" il c%e si#nifica c%e biso#na
mantenere vivi insieme tutti #li aspetti del reale( senza escluderne alcuno. -rendiamo ad
esempio il binomio #iustizia-libert&. Camus a ri#uardo afferma"
La rivoluzione del ventesimo secolo %a superato arbitrariamente( per fini
smisurati di con$uista( due concetti inseparabili. La libert& assoluta irride la
#iustizia. La #iustizia assoluta ne#a la libert&. -er essere fecondi( i due
concetti devono trovare( l'uno nell'altro( il proprio limite.13?
.( allo stesso modo( ri#uardo al binomio bellezza-#iustizia dir&"
La bellezza isolata finisce col far le #rinze( la #iustizia solitaria finisce con
l'opprimere. C%i vuol servire una escludendo l'altra non serve nessuno( n1 se
stesso e( alla fine( serve doppiamente l'in#iustizia. 9...: *i( c') la bellezza e ci
sono #li umiliati. -er difficile c%e sia l'impresa( vorrei non essere mai
infedele n1 all'una n1 a#li altri.13@
.cco dun$ue compreso il senso della relativit& in Camus" o#ni concetto( per non essere
fonte di le#ittimazione della sre#olatezza omicida( deve mantenersi di fronte a#li altri(
in relazione con essi, solo in tale essere-insieme! o#ni concetto di definisce e si limita
allo stesso tempo. .siste dun$ue una volont& di vivere senza rifiutare nulla dalla vita(
ed ) la virt' c%e io onoro di pi' in $uesto mondo. 9...: non eludere nulla e conservare
intatta una doppia memoria(156. *i tratta in sostanza di rintracciare una misura capace
di far coesistere insieme o#ni aspetto del reale. Ci c%e ) mancato a#li atte##iamenti
rivoluzionari e totalitari del ventesimo secolo ) proprio tale misura"
Lo smarrimento rivoluzionario si spie#a innanzi tutto con l'i#noranza o il
misconoscimento sistematico di $uel limite c%e sembra inseparabile dalla
natura umana e c%e la rivolta( appunto( rivela. Le concezioni nic%iliste(
trascurando $uesta frontiera( finiscono col #ettarsi in un moto
uniformemente accelerato. 8ulla le ferma pi' nelle loro conse#uenze( ed
esse #iustificano allora la distruzione totale o la con$uista indefinita.
*appiamo ora( al termine di $uesta lun#a inda#ine sulla rivolta e sul
nic%ilismo( c%e la rivoluzione senz'altro limite c%e l'efficacia storica(
si#nifica servit' senza limiti. *e il limite scoperto della rivolta trasfi#ura
tutto, se o#ni pensiero( o#ni atto c%e oltrepassi un certo punto ne#a se
stesso( c') 9allora: una misura delle cose e dell'uomo.
8el caos dell'esistenza( l'uomo pu trovare una misura c%e #li permetta di vivere con
una certa coerenza nelle contraddizioni( di vivere rettamente l/ dove si scontrano i
contrari!"
-our un esprit auO prises avec la r1alit1( la seule r)#le alors est de se tenir &
l'endroit o' les contraires s'affrontent( afin de ne rien 1luder et de
reconnaVtre le c%emin $ui m)ne plus loin. La mesure n'est donc pas la
r1solution d1sinvolte des contraires. .lle n'est rien d'autre $ue l'affirmation
de la contradiction( et la d1cision ferme de s'K tenir pour K survivre.14C
Camus riprende l'idea di misura dalla cultura #reca( nella $uale appunto ritroviamo
l'attenersi al limite come caratterizzante o#ni retta esistenza -- la dea 8emesi( dea della
dismisura( punisce coloro c%e sorpassano il limite invisibile della misura. +a l'.uropa
%a ormai rinne#ato -- o forse solamente obliato -- le sue ori#ini ellenic%e( #ettandosi a
pi) sospinto nella dismisura e ottenendo come risultato Ausc%Witz ed Jiros%ima"
soltanto ritornando alla #recit& e soltanto attenendosi alla misura c%e la rivolta
su##erisce sar& possibile andare oltre il nichilismo.141
.sistono dun$ue( per l'uomo( un'azione e un pensiero possibili a $uel livello
medio c%e #li ) proprio. F#ni tentativo pi' ambizioso si rivela
contraddittorio. L'assoluto non si conse#ue e soprattutto non si crea
attraverso la storia. La politica non ) reli#ione( o allora ) in$uisizione. Come
potrebbe la societ& definire un assoluto> F#nuno forse cerca( per tutti(
$uest'assoluto. +a la societ& e la politica %anno il solo compito di sbri#are
#li affari di tutti perc%1 ciascuno abbia il tempo e la libert& di $uesta ricerca
comune. La storia allora non pu pi' essere innalzata a o##etto di culto. A
solo un'occasione( c%e si tratta di rendere feconda con una rivolta vi#ile.142
L'affermazione di una natura umana
Lo storicismo crea -- e pone alla fine della storia -- un ideale di uomo" ad esso( #li
uomini reali devono assomi#liare il pi' possibile, $ualora non tentino spontaneamente
di assomi#liarci( ) compito de#li spiriti rivoluzionari di forzarli a ci. 3l motto di
Lobespierre era imporre la virt'( anc%e con la forza!. +a la rivolta smasc%era subito
$uesto finto umanesimo( riconoscendolo per $uel c%e in realt& )" una tirannia della virt'
-- la virt'! infatti( non pu scindersi dal reale senza divenire principio di male!.143
La rivolta( al contrario della rivoluzione storicista( non crea un ideale di uomo" essa lo
scopre nell'uomo stesso( non come $ualcosa c%e ) da farsi ma come $ualcosa c%e ) #i& e
c%e va salva#uardato come un valore in s1.
La rivoluzione assoluta presupponeva l'assoluta plasticit& della natura
umana( la sua riduzione possibile allo stato di forza storica. +a la rivolta )(
nell'uomo( il rifiuto di essere trattato come cosa e ridotto alla pura storia. A
l'affermazione di una natura comune a tutti #li uomini( c%e sfu##e al mondo
della potenza. Certo( la storia ) uno dei limiti dell'uomo, in $uesto senso il
rivoluzionario %a ra#ione. +a reciprocamente l'uomo( nella sua rivolta( pone
un limite alla storia. *u $uesto limite nasce la promessa di un valore.144
Gale valore ) appunto la natura umana" si tratta non di un ideale astratto!( ma di ci
c%e( nell'uomo( non pu ridursi all'idea( $uella parte calorosa c%e a null'altro pu
servire se non ad essere!.145 Gale natura viene scoperta con una dinamica particolare"
l'uomo avvertito -- la cui coscienza finora asservita e assopita %a accettato passivamente
la sua condizione di sc%iavo -- si rivolta e ne#a $uanto l'opprime, ma con $uesta
ne#azione -- apparentemente e#oistica -- e#li afferma implicitamente la comunit& de#li
uomini e( soprattutto( la natura comune ad essi. . $uindi a partire da ci c%e il sin#olo
individuo trova ad un tempo desiderabile e insopportabile -- ci a cui d& l'assenso e ci
c%e ne#a -- c%e si definisce tale natura" essa reclama la felicit& de#li uomini( il loro
diritto inviolabile alla libert&( la necessit& della #iustizia, al tempo stesso protesta contro
l'umiliazione e lo sfruttamento( la riduzione a cosa o animale di o#ni uomo. 3n $uesto si
e in $uesto no( #li uomini possono trovare la loro unica occasione di incontro di fronte e
contro il male"
Ad ec%e##iare per noi ai confini di $uesta lun#a avventura ribelle non )
$ualc%e formula di ottimismo( di cui non sapremmo c%e fare all'estremo
della nostra scia#ura( ma parole di cora##io e d'intelli#enza c%e( vicino al
male( sono una stessa virt'.
F##i( nessuna sa##ezza pu pretendere di dare di pi'. La rivolta cozza
instancabilmente contro il male( dal $uale non le rimane c%e prendere un
nuovo slancio. L'uomo pu si#nore##iare in s1 tutto ci c%e deve essere
si#nore##iato. 2eve riparare nella creazione tutto ci c%e pu essere
riparato. 2opo di c%e( i bambini moriranno sempre in#iustamente( anc%e in
una societ& perfetta. 8el suo sforzo ma##iore( l'uomo pu soltanto proporsi
di diminuire aritmeticamente il dolore del mondo. +a in#iustizia e
sofferenza perdureranno( e( per limitate c%e siano( non cesseranno di essere
scandalo. 3l 0perc%10 di 2imitri Haramazov continuer& a risuonare( l'arte e la
rivolta non moriranno se non con l'ultimo uomo.14;
L'opposizione al male
Appare c%iaro dun$ue c%e un'etica della rivolta( piuttosto c%e sforzarsi di decidere
arbitrariamente $uale sia il vero bene per o#nuno( su##erirebbe invece di preoccuparsi
prima di tutto di eliminare le costrizioni e le sofferenze c%e affli##ono #li uomini( al
fine di renderli liberi di perse#uire la loro idea di bene e di felicit&.14?
La lo#ica della rivolta sta nel voler servire la #iustizia per non accrescere
l'in#iustizia della condizione( nello sforzarsi al lin#ua##io c%iaro per infittire
la menzo#na universale e nel puntare( di fronte al dolore de#li uomini( sulla
felicit&.14@
L'etica della rivolta( cos/ delineata( ) allora un'un'etica della cura!" essa afferma c%e
prima di tutto occorre opporsi al male della creazione e curare #li uomini c%e $uesto
male patiscono, tutto il resto viene dopo. <ernard LieuO( prota#onista del romanzo La
peste( ) il persona##io pi' rappresentativo a ri#uardo" di fronte alla peste c%e
imperversa nella sua citt& messa in $uarantena( mentre i pi' si daranno alla pre#%iera(
alla fu#a o all'edonismo( e#li lotter& da medico contro la peste( senza domandarsi il
perc%1 della necessit& di tale lotta.
8on posso nello stesso tempo #uarire e sapereN . allora #uariamo il pi'
presto possibile" ) la cosa c%e pi' importa!.14B
L'etica della rivolta antepone a $ualsiasi ra#ione teoretica! c%e vo#lia spie#are e
comprendere il male la ra#ion pratica! della cura. Gli uomini muoiono e non sono
felici! dir& Cali#ola" la rivolta( come tentativo di opporsi a $uesta verit&( ) una lotta
contro la morte e per la felicit&.
Il pro.lema della violenza
Come si pone l'etica della rivolta di fronte al problema dell'uso della violenza> La
$uestione ) molto complessa. *e ) vero c%e la rivolta( per $uanto abbiamo finora detto(
non pu certamente aderire alla violenza come mezzo del proprio a#ire( lo stesso
discorso vale per la non-violenza assoluta. Una volta ancora ci viene incontro la misura(
a riprova dell'importanza cardinale di tale concetto nell'etica della rivolta"
La non-violenza assoluta fonda ne#ativamente la servit' e le sue violenze" la
violenza sistematica distru##e positivamente la comunit& vivente e l'essere
c%e ne riceviamo. -er essere feconde( $ueste due nozioni devono trovare i
loro limiti. 8ella storia considerata come assoluto( la violenza si trova
le#ittimata, come risc%io relativo( essa costituisce una frattura nella
comunicazione. 2eve dun$ue serbare( per l'insorto( il suo carattere di
provvisoria effrazione( andar sempre con#iunta( se non pu evitarsi( a una
responsabilit& personale( a un risc%io immediato.15C
2un$ue( lun#i dall'uso metodico della violenza( cos/ come da un'estremizzazione della
non-violenza -- c%e si rivelerebbe sempre e comun$ue non solo inefficace ma anc%e
controproducente -- l'etica della rivolta permette( in situazioni estreme( il ricorso alla
violenza"
Allo stesso modo 9in cui: L'uomo in rivolta considera l'omicidio come un
limite c%e deve( $ualora vi acceda( consacrare morendo( cos/ la violenza non
pu essere nient'altro c%e un limite estremo c%e si oppone a un'altra
violenza( per esempio in caso d'insurrezione. *e l'eccesso di in#iustizia
rende $uest'ultima impossibile a evitarsi( c%i sia fedele alla rivolta rifiuta in
anticipo la violenza al servizio di una dottrina o di una ra#ion di *tato.151
La violenza come difesa deve essere allora l'ultimo rimedio estremo contro coloro i
$uali ne fanno invece un uso sistematico" c%e cosa opporre( infatti( alla forza -- e alla
follia -- militare di un 41hrer> La non violenza( contro i carrarmati e i bombardamenti(
) in#enua e non pu definirsi neanc%e eroica" un tale #esto potrebbe essere le#ittimato
solo da una fede superiore( c%e L'uomo in rivolta si ) ormai ne#ato in nome di una
costante lucidit&.
8el mondo d'o##i( solo una filosofia dell'eternit& pu #iustificare la non-
violenza. Allo storicismo assoluto obietter& la creazione della storia( alla
situazione storica c%ieder& la sua ori#ine. 3nfine( consacrando allora
l'in#iustizia( rimetter& nelle mani di 2io la cura della #iustizia. Con ci le
sue risposte( a loro volta( esi#eranno la fede. Le si obietter& il male( e il
paradosso di un 2io onnipotente e malefico( o benefico e sterile. Lester&
aperta la scelta tra la #razia e la storia( tra 2io e la spada.152
Gra 2io e la spada( L'uomo in rivolta deve trovare una terza via c%e superi sia la colpa
ori#inaria dello spirito reli#ioso( sia l'innocenza atea macc%iata di san#ue delle
rivoluzioni storiciste" si tratta -- ) $uesta l'espressione di Camus -- di mettersi sul
cammino di una colpevolezza calcolata! in cui la sola ma invincibile speranza
s'incarna( al limite( in uccisori innocenti!.153
Insoddisfa.ilit$ etica e vigilanza continua
2a tutto ci si deduce c%e l'etica della rivolta impone vi#ilanza e tensione continua(
proprio perc%1( come abbiamo visto( le possibili deviazioni e de#enerazioni sono molto
probabili. -ossiamo esplicitare $uesta perpetua tensione della rivolta continuando a far
riferimento al tema della violenza"
*e esiste rivolta( ) in $uanto menzo#na( in#iustizia e violenza ne
determinano( in parte( le condizioni. L'insorto non pu dun$ue pretendere
assolutamente di non uccidere n1 mentire( senza rinunciare alla sua rivolta e
accettare una volta per tutto l'omicidio e il male. +a non pu neppure
accettare di uccidere o di mentire( poic%1 il movimento inverso c%e
le#ittimerebbe omicidio e violenza distru##erebbe anc%e la ra#ione della sua
insurrezione. L'uomo in rivolta non pu dun$ue trovar re$uie. *a il bene e fa
suo mal#rado il male. 3l valore c%e lo sorre##e non #li ) mai dato una volta
per tutte( e#li deve senza posa mantenerlo. L'essere c%e e#li conse#ue si
sfascia se di nuovo non lo sostiene la rivolta. 3n o#ni caso( se non sempre
pu non uccidere( direttamente o indirettamente( pu vol#ere la sua febbre e
la sua passione a diminuire intorno a s1 le probabilit& di omicidio. *ua sola
virt' sar&( immerso nelle tenebre( non cedere alla loro verti#ine oscura,
incatenato al male( trascinarsi ostinatamente verso il bene.154
Le etic%e tradizionali -- soprattutto $uelle di derivazione reli#iosa -- promettevano una
ricompensa ultraterrena per i #iusti e un casti#o per i malva#i. L'etica della rivolta
inse#na invece c%e tutto ) in #ioco sulla terra $ui ed ora( senza possibilit& di appello n1
di procrastinazione" o#ni ricompensa ed o#ni casti#o si otten#ono in $uesta vita. Hant
postul l'immortalit& dell'anima perc%1( non trovandosi nel mondo coincidenza di virt'
e felicit&( deve esserci allora una vita ultraterrena in cui l'anima possa trovare $uesta
coincidenza. La rivolta( al contrario( ) consapevole sia c%e la coincidenza di virt' e
felicit& ) impossibile in $uesta vita( sia c%e ) assurdo pensarla possibile in un'altra vita
dopo la morte" L'uomo in rivolta dun$ue non trover& mai pace n1 soddisfazione( poic%1
il male contro cui combatte ) ineliminabile.155 +a allora( ci premesso( la rivolta sar&
un continuo sforzo e una continua donazione al presente( in nome di una #enerosit&
superiore( in#iustificabile da nessun teorema razionalistico"
*i comprende allora c%e la rivolta non pu fare a meno di uno strano amore.
Colore c%e non trovano $uiete n1 in 2io n1 entro la storia si dannano a
vivere per $uelli c%e( come loro( non possono vivere, per #li umiliati. 3l
movimento pi' puro della rivolta si corona allora del #rido lacerante di
Haramazov" *e non sono salvi tutti( a c%e serve la salvezza di uno soloN !.
9...: A $uesta la pazza #enerosit& della rivolta( c%e d& senza indu#io la sua
forza d'amore e rifiuta senza dilazioni l'in#iustizia. 3l suo onore sta nel non
calcolare nulla( nel distribuire tutto alla vita presente e ai suoi fratelli vivi. 3n
$uesto modo essa #iova a#li uomini di l& da venire. La vera generosit!
verso l'avvenire consiste nel dare tutto al presente.15;
Arrivati a $uesto punto( abbiamo compreso finalmente $uali opportunit& e $uali sfide la
rivolta ci propon#a" lontani dalla trascendenza e dalla sua impossibile $uiete( l'uomo
deve trovare la sua re#ola di condotta autonomamente, consapevole dell'essenza caotica
ed anarc%ica del reale( deve trovare a partire da s1 -- ed in s1 stesso -- $uei valori c%e
possano indirizzare coerentemente la propria esistenza, lun#i dal credere in una
possibile compiutezza del #esto etico e della cura( e#li deve continuare ciononostante ad
operare il bene e ad opporsi al male.
Le parole conclusive de L'uomo in rivolta possono $uindi concludere ora anc%e $uesto
nostro lavoro.
Al meri##io del pensiero l'uomo in rivolta rifiuta cos/ la divinit& per
condividere le lotte e la sorte comune. *ce#lieremo 3taca( la terra fedele( il
pensiero audace e fru#ale( l'azione lucida( la #enerosit& dell'uomo c%e sa.
8ella luce( il mondo resta il nostro primo e ultimo amore. 3 nostri fratelli
respirano sotto il nostro stesso cielo( la #iustizia ) viva. Allora nasce la #ioia
strana c%e aiuta a vivere e a morire e c%e rifiuteremo ormai di rimandare a
pi' tardi. *ulla terra dolorante( essa ) la #rami#na instancabile( l'amaro
nutrimento( il vento duro venuto dai mari( l'antica e nuova aurora. Con lei(
rifaremo l'anima di $uesto tempo e un'.uropa c%e( essa( non escluder& nulla.
9...: F#nuno dice all'altro c%e non ) 2io, $ui termina il romanticismo. 3n
$uest'ora in cui o#nuno di noi deve tendere l'arco per rifare la prova( per
con$uistare( entro e contro la storia( $uanto #i& possiede( la ma#ra messe dei
suoi campi( il breve amore di $uesta, nell'ora in cui nasce infine un uomo(
biso#na lasciare l'epoca e i suoi furori adolescenti. L'arco si torce( il le#no
stride. Al sommo della pi' alta tensione scaturir& lo slancio di una dritta
freccia( dal tratto pi' e pi' libero.15?
CopKri#%t X 2C1C Giovanni Gaetani
Giovanni Gaetani. 3 risvolti etici della rivolta camusiana!. 7ialegesthai, *ivista
telematica di filosofia 9in linea:( anno 12 62C1C7 9inserito il 2C dicembre 2C1C:(
disponibile su Uorld Uide Ueb" Y%ttp"PPmondodomani.or#Pdiale#est%aiPZ( 92C1 <:(
3**8 112@-54?@.
)ote
1. -ubblicato nel #iu#no 1B42( poco prima del Mito 6c%e uscir& ad ottobre dello
stesso anno7( il romanzo vede come prota#onista +eursault( un modesto e
silenzioso! impie#ato c%e vive una vita anonima e senza valori. L'intero
romanzo non ) altro c%e una narrazione in prima persona del prota#onista nella
$uale #li eventi si susse#uiranno l'uno all'altro senza interruzioni n1 momenti di
particolare pathos( in un sorta di costante mutismo c%e rappresenta al me#lio la
condizione dell'estraneit&.
2. Il mito di Sisifo( p. 1;. 6corsivo a##iunto7
3. 2ir& Camus ri#uardo a tale priorit& anc%e temporale della vita sul pensiero c%e
noi prendiamo l'abitudine di vivere prima di ac$uistare $uella di pensare!. Il
mito di Sisifo( p. 11.
4. 8ell'ultima pa#ina de Lo straniero( il prota#onista +eursault user& l'espressione
la dolce indifferenza del mondo!.
5. La Geworfenheit ) - nelle parole di Tonas - un carattere fondamentale
dell'esserci e della sua esperienza di s1 9...:. .sprime la violenza c%e mi ) stata
fatta( c%e senza c%iedermi nulla mi %a fatto essere dove sono e ci c%e sono( la
passivit& del mio trovarmi in un mondo c%e io non %o fatto e la cui le##e non )
la mia!. Jans Tonas( -ra il nulla e l'eternit!( Gallio .ditore( Derrara 1BB2( p. 4C.
;. Il mito di Sisifo( p. 1?. Jo preferito usare de#li accor#imenti nella traduzione( al
fine di rendere il testo pi' comprensibile( evidenziando le a##iunte con delle
parentesi.
?. Il mito di Sisifo( p. 1C 6corsivo mio7.
@. -rima( nella condizione mediterranea. *i le##ano a tal proposito i Saggi solari(
raccolta di sa##i #iovanili pubblicati nel 1B54 sotto il titolo L'estate.
B. Il mito di Sisifo( p. 3C-31.
1C.*i le##a a tal proposito l'intera pa#ina 22( di cui riportiamo solo un piccolo
estratto" Gutta la scienza di $uesta terra non potr& darmi nulla c%e possa
rendermi certo c%e tale mondo mi appartiene. 9...: Capisco allora c%e( se posso
afferrare con la scienza i fenomeni ed enumerarli( non posso comprende
altrettanto bene il mondo!.
11.*e cio) essa( secondo il detto nietzsc%iano( non vuole pi' coniare monete false
davanti a se stessi!. D.U. 8ietzsc%e( L'anticristo( [[33 ed. Adelp%i( +ilano
2CC;( p. 14.
12.Il mito di Sisifo( p. 23.
13.2avid *%erman( in un suo lavoro mono#rafico su Camus( distin#ue tra
esperienza e concetto dell'assurdo( facendo derivare $uesto secondo elemento
dal primo" G%e Absurd is bot% an eOperience and a concept. As an eOceedin#lK
rou#% first approOimation( We mi#%t saK t%at it is a concept born of an
eOperience 9un concetto nato da un'esperienza:( a deep( visceral eOperience t%at
life( Wit% its QoKs and its sorroWs( Wit% its loves and its %ates( Wit% its spectacular
acts of ma#nanimitK and its despicable acts of pettiness( Wit% its #rand victories
and crus%in# defeats -- in ot%er Words( life itself -- finallK adds up to absolutelK
not%in#!. 2avid *%erman( #amus( p. 21( UileK-<lacIWell 2CCB.
14.Il mito di Sisifo( p. 2B.
15.Il mito di Sisifo( p. 1B-2C.
1;.Limandiamo a tal proposito alla su##estiva composizione musicale -he
unanswered question di C%arles 3ves.
1?.Il mito di Sisifo( p. 2@. 6corsivo mio7.
1@.Il mito di Sisifo( p. 13.
1B.Il mito di Sisifo( p.12.
2C.L'ar#omento del presente sa##io ) appunto il rapporto fra l'assurdo e il suicidio(
la misura esatta nella $uale il suicidio sia una soluzione dell'assurdo. *i pu
porre come principio c%e le azioni di un uomo c%e non bari debbano essere
re#olate da ci c%e e#li crede vero. La credenza nell'assurdit! dell'esistenza
deve, dunque, prescrivere la sua condotta, A una curiosit& le#ittima c%iedersi(
c%iaramente e senza falso patetico( se una conclusione di $uesto #enere esi#a c%e
si abbandoni al pi' presto una condizione incomprensibile.! Il mito di Sisifo( p.
1C. Fppure" ci c%e mi interessa - vo#lio ripeterlo ancora - non sono tanto le
scoperte assurde( $uanto le loro conse#uenze!. Il mito di Sisifo( p. 1B.
21.Il mito di Sisifo( p. ?. Anc%e per la precedente.
22.Il mito di Sisifo( p. 2B
23.Il mito di Sisifo( p. B.
24.A tal proposito( ci permettiamo di considerare errata la lettura c%e ne da
MK#munt <auman in un suo articolo in occasione del 5C\ anniversario della
morte di Camus( nel $uale si sostiene c%e l'unica risposta e via d'uscita! alla
maledizione di *isifo sia il suicidio( c%e se#uirebbe fedelmente la massima di
-linio il Eecc%io secondo cui nella miseria della nostra vita sulla terra( il
suicidio ) il mi#lior re#alo di 2io all'uomo!. Ci basta $ui ricordare c%e proprio il
Mito si conclude con le se#uenti parole" <iso#na imma#inare *isifo felice!. -er
l'articolo citato" MK#munt <auman( #amus, la +rivolta( 89 anni dopo( tratto dal
$uotidiano :vvenire del 2@P12P2C1C( oppure consultabile all'indirizzo Web"
WWW.Iore.itPcaffe2PAlbert]Camus2.%tm
25.Il mito di Sisifo( p. ?. Aprendo con $ueste parole il Mito( Camus vuole tracciare
con fermezza sin dall'inizio i confini nei $uali la sua filosofia si muover&" se per
millenni l'o##etto per eccellenza dell'inda#ine filosofica ) stato la verit&!( tanto
c%e Aristotele nella Metafisica definiva la filosofia come scienza della verit&!(
nella riflessione camusiana - carica di una sensibilit& tra#ica c%e solo il
8ovecento %a potuto offrire - esso diventa il senso della vita!. Ci non si#nifica
la fine di $ualsiasi discorso teoretico( lo#ico o #noseolo#ico( $uanto piuttosto la
loro temporanea messa da parte" $uesti sono #iuoc%i" biso#na prima
rispondere!. Lispondere alla prioritaria domanda sul senso della vita.
2;.Il mito di Sisifo( p. 2@.
2?.Il mito di Sisifo( p. 32.
2@.Il mito di Sisifo( p. 51 6corsivo a##iunto7.
2B.;pere, p.25C. Aniello +ontano dir& a ri#uardo" 3ntuire l'assurdo( rendersene
cosciente( dimostrarlo( si#nifica formulare una verit& di cui si deve essere
preda! per sempre. . se ) vero( come crede Camus( c%e 0l'assurdo ) il contrario
della speranza0( allora solo la rinuncia ad essere cosciente( vale a dire solo la
rinuncia alla ra#ione( consente di aprirsi alla speranza!. Aniello +ontano(
#amus, <n mistico senza 7io, .dizioni +essa##ero -adova( 2CC3( p. ??.
3C.-er mezzo del solo #iuoco della coscienza( trasformo in re#ola di vita ci c%e
era un invito alla morte - e rifiuto il suicidio!. Il mito di Sisifo( p. 5B.
31.Il mito di Sisifo( p. 52.
32.L'uomo in rivolta( p. @.
33.Il mito di Sisifo( p. @;.
34.Ci permettiamo di dissociarci dalla lettura camusiana della fenomenolo#ia di
Jusserl 6Il mito di Sisifo( pa#ine 41-457( in $uanto riteniamo c%e essa sia forzata
e a tratti caricaturale( ma riconosciamo allo stesso tempo c%e il tema dell'essenza
fenomenolo#ic%e presta il fianco a certe interpretazioni idealistic%e e
platone##ianti.
35.Il mito di Sisifo( p.33-34. Corretta dall'autore una piccola omissione nell'edizione
del Mito citata 6manca il termine c%e!" il senso della frase ne risulta sconvolto(
non ci si rivol#e a 2io per ottenere l'impossibile!7. 3n ;pere( il passo ) scritto
correttamente.
3;.Il mito di Sisifo( p. 45.
3?.Il mito di Sisifo( p. 4?.
3@.Il mito di Sisifo( p. 3B.
3B.Il mito di Sisifo( p. 4;-?.
4C.Come non ne#a 2io. Lipetutamente( infatti( e#li sottolinea $uesto particolare( ad
esempio $uando( affermando c%e l'assurdo non conduce a 2io!( dice in nota"
non %o detto 0esclude 2io0( poic%1 sarebbe una nuova affermazione!. Il mito di
Sisifo( p. 3B.
41.Il mito di Sisifo( p. 3B.
42.Il mito di Sisifo( p. 35.
43.Il mito di Sisifo( p. 31 6corsivo a##iunto7.
44.8on i#noriamo c%e tutte le C%iese sono contro noi. Un cuore tanto applicato a
$uesti problemi sfu##e all'eterno( mentre tutte le C%iese( divine o politic%e(
aspirano all'eterno. =uello c%e esse apportano ) una dottrina( alla $uale biso#na
sottoscrivere. +a io non so c%e farmene delle idee e dell'eterno. Le verit&( c%e
sono alla mia portata( possono essere toccate dalla mia mano. 3o non posso
separarmi da loro!. Il mito di Sisifo( p. @4.
45.Il mito di Sisifo( p. ;3 6anc%e per le successive7.
4;.Una vita superiore non pu si#nificare per lui un'altra vita. *arebbe disonesto!.
Come per Goet%e( il suo campo ) il tempo!. Il mito di Sisifo( p. ;3.
4?.Il mito di Sisifo( p. ?@.
4@.Il mito di Sisifo( p. @1-@2.
4B.Il mito di Sisifo( p. 51.
5C.Driedric% 8ietzsc%e( <mano, troppo umano( [3 ed. Adelp%i( +ilano 2CC;(
aforisma ;3@( p. 3C4-5.
51.Il mito di Sisifo( p. 3B.
52.Il mito di Sisifo( p. ;4.
53.Il mito di Sisifo( p. 5C.
54.Il mito di Sisifo( p. 4B.
55.-er tutte le citazioni di $uesto para#rafo" Il mito di Sisifo( pa#ine 11?-121.
5;.Il mito di Sisifo( p. 12C.
5?.8ell'epi#rafe del Mito troviamo una si#nificativa citazione di -indaro - F
anima mia( non aspirare alla vita immortale( ma esaurisci il campo del possibile!
- mentre in $uella de L'uomo in rivolta sulla stessa scia troviamo un altrettanto
si#nificativa citazione di J^lderlin" . apertamente dedicai il cuore alla terra
#rave e sofferente( e spesso( nella notte sacra( promisi d'amarla fedelmente fino
alla morte( senza paura( col suo #reve carico di fatalit&( e di non spre#iare alcuno
dei suoi eni#mi. Cos/( m'avvinsi ad essa di un vincolo mortale.
5@.*e $ueste ar#omentazioni non dovessero bastare a sostenere tale provvisoriet&
della riflessione camusiana sull'assurdo( rimandiamo allora all'infinita serie di
appunti personali di Camus pubblicati nei suoi Carnets 6Albert Camus( Gaccuini(
33 ed. <ompiani( +ilano 2CC47( in special modo nel primo libro 61B35-1B427.
5B.Lo#er Grenier ) di opinione opposta. Limandiamo a ri#uardo a ;pere( p. 3[.
;C.Gratto dalla introduzione di Lo#er Grenier ad Albert Camus( ;pere( 3 ed.
<ompiani( +ilano 1B@@( pp. E333-3[.
;1.Il mito di Sisifo( p. ;4.
;2.L'uomo in rivolta( p. ?.
;3.Il mito di Sisifo( p. ;@.
;4.Il mito di Sisifo( p. 5@.
;5.Il mito di Sisifo( p. ??.
;;.Il mito di Sisifo( p. @3.
;?.L'uomo in rivolta( p. 5.
;@.3 filosofi %anno soltanto diversamente interpretato il mondo ma si tratta di
trasformarlo(. +arO-.n#els( ;pere scelte( .ditori Liuniti( Loma( 1B;B( pa#.
1@?-1BC
;B.#aligola( p. 2C.
?C.L'uomo in rivolta( p. ;.
?1.*e abbiamo coscienza del nulla e del nonsenso( se troviamo c%e il mondo )
assurdo e la condizione umana ) insopportabile( ci non si#nifica c%e non c')
niente da fare e c%e possiamo rasse#narci. All'infuori del suicidio( la reazione
dell'uomo ) la rivolta istintiva... Cos/( dal sentimento dell'assurdo( vediamo
sor#ere $ualcosa c%e lo supera!. ;pere( p. 131@.
?2.L'uomo in rivolta( p. 12.
?3.Camus si spin#er& cos/ lontano da affermare c%e lo stesso vivere ) una implicita
affermazione valoriale( tanto c%e lo stesso respirare ) #iudicare!.
?4.L'uomo in rivolta( p. 1?.
?5.L'uomo in rivolta( p. 1@.
?;.L'uomo in rivolta( p. 1@-2C.
??.*i veda la voce *%volte nel 7ictionnarie :l"ert #amus( .ditions Lobert Laffont(
-aris 2CCB..
?@.#aligola( p. B.
?B.Fvviamente c') anc%e - e forse soprattutto - il male inflitto all'uomo dall'uomo
stesso( ma di ci ne parleremo dopo.
@C.L'uomo in rivolta( p. 2C-21.
@1.Jume a ri#uardo si esprimer& come se#ue" A evidente c%e dei fini ultimi delle
azioni umane non si pu mai( in alcun caso( render conto per mezzo della
ra#ione, essi si raccomandano interamente ai sentimenti e a#li affetti
dell'umanit&( senza dipendenza alcuna dalle facolt& intellettive. 2omandate ad
una persona perch% solita fare esercizi fisici, essa vi risponder& di farlo( perch%
desidera mantenersi in salute. *e voi allora domandate perch% desidera la
salute( vi risponder& prontamente" perch% la malattia dolorosa. *e voi spin#ete
pi' in l& le vostre ricerc%e e desiderate conoscere la ra#ione per cui la persona in
$uestione odia il dolore( ) impossibile c%e essa vi dia mai $ualc%e risposta.
=uesto ) un fine ultimo c%e non si riferisce mai ad alcun o##etto!. *icerca sui
principi della morale( 3 ed. .conomica Laterza( 1BB?( p. 2C3.
@2.L'uomo in rivolta( p. 23-24.
@3.-er tutte le citazioni di $uesto para#rafo( L'uomo in rivolta( p. 24-25.
@4.L'uomo in rivolta( p. 25-2; 6corsivo mio7.
@5.L'uomo in rivolta( p. 2;.
@;.3l prota#onista del romanzo La caduta( l'avvocato Tean-<aptiste Clamence( dir&
al suo interlocutore di non aspettare il #iudizio universale! poic%1 esso
avviene o#ni #iorno!" .'attendez pas le =ugement dernier, Il a lieu tous les
=ours!. La caduta( p. ;3.
@?.L'uomo in rivolta( p# 31.
@@.3bidem.
@B.L'uomo in rivolta( p. 32.
BC.3bidem..
B1.L'uomo in rivolta( p. 33.
B2.L'%omme n'est pas enti)rement coupable" il n'a pas commenc1 l'%istoire, ni tout
& fait innocent( puis$u'il la continue!. L'homme r%volt%( Gallimard( 1B51( p. 3?C.
B3.L'uomo in rivolta( p. ;?.
B4.L'uomo in rivolta( p# 43.
B5.L'uomo in rivolta( p. ;5.
B;.Il rifiuto della salvezza ) proprio il titolo del capitolo dedicato a 2ostoQevsIiQ ne
L'uomo in rivolta 6pp. ;5-?27.
B?.2iscorso di 3van Haramazov( tratto dal capitolo 3E 6La rivolta7 del $uinto libro
de I fratelli >aramazov(. 3nteressante a tal proposito ) la reazione di AlRSa al
discorso di 3van" =uesta ) ribellione! o( secondo un'altra traduzione( $uesta )
rivolta!.
B@.L'uomo in rivolta( p. ;;.
BB.L'uomo in rivolta( p. ;?.
1CC.#os? parl$ @arathustra( Driedric% 8ietzsc%e( [[E ed. Adelp%i( +ilano 2CC4(
p. ;.
1C1.L'uomo in rivolta( p. @C.
1C2.L'uomo in rivolta( p. @C.
1C3.A $uesto il sottotitolo di una sua opera fondamentale( #repuscolo degli idoli.
1C4.*i le##a a tal proposito il se#uente insuperabile aforisma 2@5 della Gaia
scienza" 8on pre#%erai mai pi'( non adorerai mai pi'( non riposerai mai pi' in
una fiducia senza fine -- ) $uesto c%e ti ne#%i" fermare il passo davanti a
un'ultima sa##ezza( a un ultimo bene( a un'ultima potenza 9...: ... non esiste per te
nessuno a retribuirti e a corre##erti in ultimo appello -- non esiste pi' nessuna
ra#ione in ci c%e accade( nessun amore in ci c%e ti accadr& -- pi' non si
disc%iude al tuo cuore un asilo di pace( in cui ci sia soltanto da trovare e non pi'
da cercare( ti stai difendendo contro una $ualsiasi ultima pace( tu vuoi l'eterno
ritorno di #uerra e pace" uomo della rinuncia( in o#ni cosa vuoi tu rinunciare>
C%i te ne dar& la forza> 8essuno ancora ebbe $uesta forzaN!. C'era un la#o c%e si
rifiut un #iorno di far defluire le sue ac$ue e c%e rialz una di#a laddove fino
ad allora trovava deflusso" da $uesto momento $uesto la#o cresce sempre pi'
d'altezza. Dorse proprio $uella rinuncia dar& anc%e a noi la forza con cui pu
essere sopportata la rinuncia stessa, forse l'uomo a partire da ora crescer& sempre
pi' in alto( non avendo pi' s"occo in un dio!.
1C5.#os? parlo @arathustra( p. 1C.
1C;.L'anticristo( prefazione.
1C?.Limandiamo alla voce .ietzsche del 7ictionnaire :l"ert #amus.
1C@.8ietzsc%e( ormai sprofondato nella follia( firmava le sue lettere con vari
pseudonimi( tra cui il pi' famoso era appunto $uello di 2ioniso crocifisso!.
1CB.L'uomo in rivolta( p. @4.
11C.8ella storia dell'intelletto( fatta eccezione per +arO( l'avventura di 8ietzsc%e
non %a e$uivalenti, non avremo mai finito di riparare l'in#iustizia c%e #li ) stata
fatta. *i conoscono senza dubbio filosofie c%e sono state tradotte( e tradite( nella
storia. +a fino a 8ietzsc%e e al nazionalsocialismo( non v') esempio c%e un
pensiero tutto illuminato dalla nobilt& dilaniata di un animo eccezionale sia stato
illustrato a#li occ%i del mondo da una parata di menzo#ne( e dallo spaventoso
ammucc%iarsi di cadaveri nei campi di concentramento!. L'uomo in rivolta( p.
@@.
111.L'uomo in rivolta( p. BC.
112.L'uomo in rivolta( p. 114.
113.L'uomo in rivolta( p. 114-115.
114.L'uomo in rivolta
115.L'uomo in rivolta( p. 11?
11;.3l testo %e#eliano principale su cui si focalizza la critica di Camus ) la
4enomenologia dello spirito( anc%e e soprattutto attraverso l'apparato critico
fornito dal commentario di AleOandre HoQ)ve Introduction ! la lecture de Aegel,
LeBons sur la Chnomnologie de l'esprit. A ri#uardo va ricordato c%e Tean -aul
*artre arriver& a mettere in dubbio la competenza filosofica di Camus su Je#el.
11?.L'uomo in rivolta( p. 15C-151.
11@.L'uomo in rivolta( p. 151.
11B.L'uomo in rivolta( p. 1;C.
12C.Ci c%e ) razionale ) reale( e ci c%e reale ) razionale!. Je#el( Grundlinien
der Chilosophie des *echts, 4ran2furt am Main 16DE, p, 11,
121.L'uomo in rivolta( p. 152.
122.C%e Je#el e 8ietzsc%e servano d'alibi ai si#nori di 2ac%au e di Hara#anda
non condanna tutta la loro filosofia. +a ci lascia supporre c%e un aspetto del
loro pensiero( e della loro lo#ica( potesse condurre a $uesti terribili confini!.
L'uomo in rivolta( p. 154.
123.L'uomo in rivolta( p. 1;5.
124.L'uomo in rivolta( p. 1;3.
125.L'uomo in rivolta( p. 1;;.
12;.A lui - e al marOismo - ) dedicato il capitolo pi' lun#o del libro( -errorismo di
Stato e terrore razionale,
12?.L'uomo in rivolta( p. 21@.
12@.L'uomo in rivolta( p. 21B.
12B.L'uomo in rivolta( p. 22C.
13C.L'uomo in rivolta( p. 22C.
131.L'uomo in rivolta( pp. 22C-222.
132.L'uomo in rivolta( pp. 242-43
133.L'uomo in rivolta( p. 243.
134.L'uomo in rivolta( p. 31;.
135.L'uomo in rivolta( p. 31;.
13;.Albert Camus( *itorno a -ipasa( in L'estate e altri saggi solari, p. B5.
13?.L'uomo in rivolta( p. 31@.
13@.Albert Camus( *itorno a -ipasa( in L'estate e altri saggi solari, p. B5-;( BB.
13B.3dem.
14C.-er uno spirito alle prese con la realt&( la sola re#ola ) allora di attenersi al
diritto l/ dove i contrari si affrontano. La misura non ) dun$ue la risoluzione
disinvolta dei contrari. .ssa non ) nient'altro c%e l'affermazione della
contraddizione( e la decisione di mantenersi in essa per sopravvivere!. Gratto da
7ictionnaire :l"ert #amus( _ditions Lobert Laffont( -aris 2CCB( p. 54;.
Graduzione mia.
141.;ltre il nichilismo ) il titolo dell'ultimo capitolo del libro( del $uale la citazione
se#uente ) l'incipit.
142.L'uomo in rivolta( p. 33C. 3n una conferenza tenuta a 8eW `orI nel 1B4;( dal
titolo La crisi dell'uomo( Camus dir& analo#amente" La politica deve per $uanto
possibile essere riportata nei suoi #iusti termini( c%e sono termini di contorno. 3l
suo fine non deve essere $uello di fornirci un van#elo o un catec%ismo( n1
politico n1 morale 9...:( il ruolo della politica ) di tenerci in ordine la casa( non di
occuparsi delle nostre $uestioni intime. -er $uel c%e mi ri#uarda( non so se un
Assoluto ci sia o no. +a so per certo c%e non ) un problema politico. L'Assoluto
) un affare non di tutti( ma di ciascuno sin#olarmente. . i tutti devono re#olare i
rapporti con i sin#oli in modo c%e ciascuno possa aver spazio interiore per
interro#arsi sull'Assoluto!.
143.L'uomo in rivolta( p. 323.
144.L'uomo in rivolta( p. 2?1.
145.L'uomo in rivolta( p. 23.
14;.L'uomo in rivolta( p. 331.
14?.-oic%1 se ) vero c%e solo poc%e persone sanno con certezza cosa sia il bene e la
felicit&( se ) vero c%e in molti li ricercano senza averne un idea c%iara( )
altrettanto vero c%e nessuno pu arro#arsi il diritto di decidere il bene e la
felicit& per un'altra persona.
14@.L'uomo in rivolta( p. 311.
14B.L'uomo in rivolta( p. 1;2.
15C.L'uomo in rivolta( p. 31@.
151.3bidem.
152.L'uomo in rivolta( p. 313.
153.L'uomo in rivolta( p. 324.
154.L'uomo in rivolta( p. 312.
155.Eale la pena di ricordare $ui uno dei tanti e splendidi dialo#%i de La peste 6pp.
B;-BB7. =uando Garrou domanda a LieuO perc%1 e#li ) diventato medico(
$uest'ultimo( dopo una serie di risposte dai toni anti-eroici!( dir&" LieuO" 9...:
se l'ordine del mondo ) re#olato dalla morte( forse val me#lio per 2io c%e non si
creda in lui e c%e si lotti con tutte le nostre forze contro la morte( senza #li occ%i
verso il cielo dove lui tace. Garrou" 9...: +a le vostre vittorie( ecco( saranno
sempre provvisorie. LieuO" *empre( lo so. 8on ) una ra#ione per smettere la
lotta!.
15;.L'uomo in rivolta( p. 1;C.
15?.L'uomo in rivolta( p. 335.

Potrebbero piacerti anche