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SSSUP – Master MeS 2009-2010 I modulo outdoor

INTRODUZIONE
Dr.ssa Manuela FURLAN, Coordinatrice Master MeS

Calendario degli incontri residenziali: ottobre 2009, giugno e settembre 2010.


Sono moduli avalutativi, finalizzati a fornire un bagaglio di competenze, relazioni, integrazione fra i
partecipanti e nel gruppo.

COMUNICAZIONE INTERNA E COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO


Dr.ssa Emanuela TANGOLO, Direttore PerFormat – Dr. Andrea GUERRI, socio PerFormat
http://www.performat.it/areapubblica/VisualizzaSezione.aspx

Forma e sostanza della comunicazione mediante apprendimento esperienziale delle tecniche


 saper fare.

Oggetti di lavoro: consapevolezza di sé


tecniche di valutazione personale
tecniche di gruppo
leadership

L’unica “valutazione” sarà relativa all’ evoluzione personale sui seguenti elementi
locus of control - stile di attribuzione (interno/esterno) rispetto alla responsabilità degli eventi
senso di autoefficacia – quanto mi sento in grado di poter raggiungere gli obiettivi che mi
prefiggo (autostima), conoscere le mia caratteristiche e pormi obiettivi raggiungibili
motivazione dell’agire
utilizzando la metodologia dell’analisi transazionale (http://it.wikipedia.org/wiki/Eric_Berne).
Analisi Transazionale: i fondatori e le origini, in breve
Al fine di comprendere in cosa consista l'Analisi Transazionale, e' doveroso fornire alcuni accenni su
chi sia stato il fondatore dell'Analisi Transazionale ovvero Eric Berne.
La sua formazione in psicoanalisi e il suo intento a costruire un nuovo approccio alla psicoterapia lo
portò ad elaborare nel 1957 uno dei suoi più famosi scritti: "Analisi Transazionale: un nuovo ed
efficace metodo di terapia di gruppo".
Dalla presentazione di questo scritto possiamo dire che l'Analisi Transazionale ha raggiunto nel
corso degli anni la maturità come disciplina e ha acquisito un'accettazione internazionale come
approccio professionale.
E' quindi possibile affermare che l'Analisi Transazionale possa oggi essere utilizzata in qualsiasi
campo in cui vi sia la necessità di capire le persone, i rapporti e la comunicazione.
Analisi Transazionale: i concetti fondamentali
Il nome "Analisi Transazionale" indica chiaramente qual'e' l'oggetto principale di questa teoria: la
"transazione" ovvero lo "scambio" che si verifica tra due individui che comunicano.
Più precisamente, con Transazione si vuole intendere qualsiasi scambio che avvenga fra due o più
persone: un dialogo e' una transazione, cosi come può esserlo, ad esempio, uno scambio di gesti di
affetto.
Nell'affrontare determinate situazioni, le persone, tendono a ripetere un "copione", ovvero le
esperienze vissute nell'infanzia, vengono continuamente riproposte come strategie operative, anche
se a volte si rivelino auto-lesioniste o dolorose.
Le persone infatti, tendono a seguire le strade già tracciate per sentirsi più sicuri, limitando la
possibilità di un pensiero divergente che riesca a trovare soluzioni a problemi vecchi e nuovi.
L'Analisi Transazionale e' quindi una teoria psicologica che studia l'individuo all'interno dell'ambiente
in cui vive, attraverso i comportamenti che manifesta.

Migliarino (PI) 26-27 ottobre 2009 Pagina 1


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Lo scopo di questa teoria della personalità e' quello di indagare i comportamenti dei soggetti in
relazione, comprendere le motivazioni per cui a volte si sente disagio ed individuare quali siano le
modalità più opportune per evitare il disagio e vivere, il più possibile, in armonia.
Per raggiungere questi obiettivi, l'Analisi Transazionale, scompone la struttura della personalità in tre
elementi distinti (stati dell'Io):
Il Genitore
Il Bambino
L'Adulto
Ognuno di questi stati di personalità si esprime, agisce ed entra in relazione con gli altri nelle diverse
situazioni in cui ci veniamo a trovare.
Lo stato "Genitore" e' costituito dall'insieme dei valori recepiti durante l'infanzia dai propri
educatori: genitori, insegnanti etc.
Lo stato "Bambino" rappresenta quella che possiamo definire la parte "spontanea", quella che
conserva memoria delle emozioni vissute durante l'infanzia: entusiasmo, meraviglia, ma anche
insicurezza e paura.
Lo stato "Adulto" invece, svolge il ruolo di mediatore fra gli altri due stati ed e', in sostanza, la
parte razionale.
Per individuare questi stati, vengono analizzate molte indicazioni, che comprendono le parole
utilizzate, il tono della voce e le espressioni del volto.
Essere consapevoli di quali siano gli stati dell'Io, dei ruoli giocati da noi stessi e dal nostro
interlocutore nelle diverse situazioni, ci permette di adattarci meglio ad esse, di recepire
correttamente il messaggio del nostro interlocutore e di rispondere in modo efficace.
http://www.psicocitta.it/psicologia-psicoterapia/analisi-transazionale.php

PENSO DI
ESSERE IN PROVO PAURA
PERICOLO

QUINDI
SCAPPO

I cicli di connessione fra pensieri – emozioni – comportamenti in ciascun individuo sono continui,
numerosi e contemporanei.

Il modello degli stati dell’io

Uno stato dell'io si può descrivere come un sistema di emozioni e pensieri, che motivano dei
comportamenti; in altre parole, è un insieme di pensieri, emozioni e comportamenti organizzati in
modo coerente tra loro, che rispecchia le esperienze del passato o del presente di ciascun
individuo.
A partire dal presupposto che:
- ogni individuo adulto ha avuto dei genitori (oppure qualcuno in loco parentis)
- ogni individuo adulto normodotato è potenzialmente capace di un esame di realtà adeguato
- ogni individuo adulto è stato un tempo bambino
Berne teorizza la convivenza in ognuno di noi di tre stati dell'io, Genitore-Adulto-Bambino,e
propone un modello semplificato di lettura e interpretazione dei comportamenti transazionali:

Migliarino (PI) 26-27 ottobre 2009 Pagina 2


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GENITORE NORMATIVO GN GA GENITORE AFFETTIVO/PROTETTIVO

ADULTO A ADULTO

BAMBINO ADATTATO BA BL BAMBINO LIBERO

Il comportamento individuale può essere causato direttamente da uno stato dell’io, oppure da una
correlazione fra diversi stati dell’io.
Lo stato di dialogo intrapsichico fra genitore e bambino interno può essere controllato e utilizzato
per gestire meglio le proprie emozioni allo scopo di ottenere meglio i propri scopi.
L’auto-analisi permette di “governare” i propri stati interni (e le proprie reazioni) nelle diverse
situazioni, di adattarsi più facilmente ad esse, di recepire correttamente il messaggio degli
interlocutori e rispondere in modo efficace.
Consente inoltre di "leggere" le transazioni sociali, incrementando quindi la capacità di gestire una
comunicazione efficace rispetto agli obiettivi prefissati.

Esercitazione: in plenaria, giro di presentazione individuale a partire dall’estrazione di una carta


figurata con soggetti animali

Transazioni = manifestazioni esterne del rapporto sociale.


Si ha una transazione quando, uno stimolo transazionale di un individuo X (una frase, un gesto,
un'espressione del volto, un'azione) sollecita una risposta transazionale di un altro individuo Y;
risposta che diventa a sua volta stimolo per X, la cui ulteriore risposta diventa nuovo stimolo per Y.
In questo modo si innesca una catena, in gran parte prevedibile.

Berne Eric - A che gioco giochiamo? (Bompiani, 2000)


http://www.centrocontatto.org/Libri%20consigliati%20pdf/a%20che%20gioco%20giochiamo.pdf

Analisi della comunicazione interpersonale attraverso le tre leggi transazionali (l’unità della
comunicazione è costituita da un singolo stimolo-risposta):
1. COMUNICAZIONE COMPLEMENTARE
quando la risposta arriva dallo stato dell’io effettivamente interpellato la comunicazione può
proseguire a lungo (esempi: G−G / A−A / B−B / G−B)
2. COMUNICAZIONE INCROCIATA
quando la transazione avviene fra diversi stati dell’io la comunicazione subisce un’interruzione
e si innesta un cambiamento relazionale.
La utilizziamo ogni volta che vogliamo produrre o reagire ad un cambiamento anche in modo
istintuale (in reazione) oppure per attivare una negoziazione
3. COMUNICAZIONE ULTERIORE
quando il contenuto manifesto di una conversazione (sociale-verbale) e quello latente
(psicologico-non verbale) sono fra loro incongruenti.
Da notare che, in questo caso, fra i due livelli incongruenti prevale sempre il non verbale
(esempi: A−A livello sociale - G−B livello psico / A−A livello sociale - B−G livello psico)
All’interno di questa tipologia si distingue una modalità particolare, la COMUNICAZIONE
ANGOLARE, tipica della comunicazione manipolativa (settore vendite e pubblicità) o seduttiva.

Migliarino (PI) 26-27 ottobre 2009 Pagina 3


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Esercitazione: in piccolo gruppo, predisposizione di 3 casi di comunicazione, uno per tipologia, da


rappresentare in plenaria

Osservando un individuo, con un po' di pratica si può riscontrare agevolmente la presenza degli
stati dell'io, attraverso la lettura della postura, dello sguardo, della gestualità, del tono di voce, del
linguaggio usato.

In particolare, il linguaggio può essere definito


denotativo - quando utilizzato per qualificare, indicare qualità (qui ed ora)
connotativo - quando utilizzato per comunicare emotività, affettività, valutazione, giudizio
La “ridondanza affettiva ed emozionale” scatenata da un linguaggio fortemente connotativo
innesca il più delle volte sistemi di difesa automatici, soprattutto in situazioni di stress.

Esercitazione: in plenaria, autopresentazione individuale filmata (2 minuti)

PUBLIC SPEAKING

Parlate come volete, non potrete dire diverso da come siete (Emerson)

Tuttavia la propria modalità di comunicazione pubblica può essere migliorata… come dimostra la
grande tradizione della teoria retorica e della pratica oratoria, dai classici in poi…
http://it.wikipedia.org/wiki/Oratoria

La struttura di una comunicazione/presentazione pubblica è costituita da tre parti principali:

INTRODUZIONE  agganciare l’uditorio suscitandone l’interesse


Esempi: parlare del pubblico, fare riferimento alla sede dove ci si trova, all’evento o all’oratore
precedente, parlare del merito dell’argomento per porre la propria tesi “in pillole

CORPO DEL DISCORSO  analizzare il tema


narrazione: una storia breve, che permette di arrivare al cuore del messaggio, aiuta a
fissare nel lungo termine la memoria di breve termine
argomentazione: sono le prove a sostegno della propria tesi, citarne al massimo tre o
quattro per non massacrare gli ascoltatori ! meglio tre (vd. espedienti retorici – la triade)
confutazione: è un po’ fuori moda (deriva dal modello socratico), ma talvolta utile ed
efficace

CONCLUSIONI  esporre la propria tesi esemplificata


Non rifare “in sintesi” tutto il discorso… Le conclusioni devono sollecitare la comprensione, l’azione
e l’approvazione del pubblico
EMOZIONE

PENSIERO

COMPORTAMENTO

Complessivamente è fondamentale mantenere l’interesse degli ascoltatori.

Migliarino (PI) 26-27 ottobre 2009 Pagina 4


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Alcune regole utili a questo fine:


semplificare il lessico e la sintassi
utilizzare affermazioni dirette
ripetere più volte un’affermazione
usare immagini e metafore
contagiare, coinvolgere

Goleman Daniel – Intelligenza emotiva. Che cos'è, perché può renderci felici (Rizzoli, 1996)

Espedienti retorici:
struttura parallela: usare frasi che si ripetono e si assomigliano facilita la memorizzazione
We shall never surrender (Sir Winston Churchill alla Camera dei Comuni, 4 giugno 1940)
… noi non cederemo né mancheremo allo scopo. Andremo fino in fondo, combatteremo in Francia,
combatteremo sui mari e sugli oceani, combatteremo con fiducia crescente e forza crescente
nell’aria, difenderemo la nostra isola, costi quel che costi, combatteremo sui punti di sbarco delle
spiagge, combatteremo sui campi d’atterraggio, combatteremo nei campi e per le strade,
combatteremo sulle colline; non ci arrenderemo mai, …
http://www.univirtual.it/corsi/2001_II/tonussi/download/6_battaglia.PDF

I have a dream (Martin Luther King, Washington, 28 agosto 1963)


… E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho
sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un
giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi
riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un
tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme
al tavolo della fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo
dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di
libertà e giustizia.
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella
quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho
davanti a me un sogno, oggi !
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna
saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del
Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza.
Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.
http://www.peacelink.it/storia/a/5433.html

triade: il pubblico è attratto dall’insieme di 3 elementi, sia come argomentazione sia come
ripetizione multipla
Logos è un elemento della triade istituita da Aristotele, che lo abbina a ethos e pathos ovvero,
tradotto in termini moderni, la triade che comprende soggettótema, fontémittente, destinatarióuditorio,
tutti finalizzati in vario modo a persuadere.
Tale processo, presuppone un dibattito in strutture governative a sfondo democratico, un dibattito
che, oltre a fondarsi su fatti reali, si costruisce attraverso le tecniche della retorica che, già con
Gorgia di Leontini, insegnavano a rendere più forte il discorso più debole. Argomentazioni che
avevano nella chiarezza dell'esposizione la loro prima arma per far presa sull'uditorio, ma che si
fondavano anche su tutta una gamma di espedienti mirati a rendere più incisivo il ragionamento e
ottenere il consenso dell'uditorio.
http://bmcr.brynmawr.edu/2008/2008-09-26.html

antitesi: talvolta molto utile per suscitare adesione emotiva e partecipazione

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Un esempio notevole è il seguente sonetto tratto dai Rerum vulgarium fragmenta di Francesco
Petrarca, in cui l'antitesi è protratta per tutto il componimento: http://it.wikipedia.org/wiki/Antitesi

Pace non trovo, et non ò da far guerra;


e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
et volo sopra 'l cielo, et giaccio in terra;
et nulla stringo, et tutto 'l mondo abbraccio.
Tal m'à in pregion, che non m'apre né serra,
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
et non m'ancide Amore, et non mi sferra,
né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.
Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;
et bramo di perir, et cheggio aita;
et ò in odio me stesso, et amo altrui.
Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte et vita:
in questo stato son, donna, per voi.

domande retoriche: molto utilizzate nel settore commerciale ma abbastanza desuete negli altri
contesti, da utilizzare con parsimonia

Accento: mirare alla testa e al cuore, essere il più possibile assertivi.

Gestualità:
posizione delle braccia
sguardo diretto
scaletta, anche semplificata, per scongiurare il rischio di amnesia
esplicitare lo stato d’animo
sotto stress non mettersi in apnea

Paraverbale:
interiezioni, intercalari, rumori e versi gutturali si tengono sotto controllo soltanto con l’esercizio e il
riascolto

Steiner Claude – L’alfabeto delle emozioni (Sperling & Kupfer, 1999)

Esercitazione: in plenaria e sottogruppi, analisi dei filmati di autopresentazione individuale

Bibliografia di base sulla comunicazione:


L. Anolli, Psicologia della comunicazione, ed. Il Mulino, Bologna, 2002
Zani-Selleri-David, La comunicazione, ed.NIS
D. Morris, L’uomo e i suoi gesti, (1977), ed.Mondadori, Milano, 1990
P. Watzlawick La pragmatica della comunicazione umana, (1967) ed.Astrolabio, Roma, 1971
Stewart-Joines, Analisi Transazionale. Guida ai rapporti umani, Ed. Garzanti, 1990
Carl Rogers, Un modo di essere, ed. Martinelli, 1983

Migliarino (PI) 26-27 ottobre 2009 Pagina 6

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