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Dai rottami nascono i fior...

Manuele Rampazzo - manu@linux.it


Associazione di Promozione Sociale Faber Libertatis - http://faber.linux.it/

sabato, 27 novembre 2004

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Cos’è il trashware?

Una breve definizione del trashware è la seguente:

il recupero di computer dismessi, il loro ripristino funzionale grazie


all’utilizzo del Software Libero (in genere il sistema operativo libero
GNU/Linux) ed il loro riutilizzo per scopi di prevalente utilità
socio-culturale.

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La “fame”

Il divario digitale può essere considerato come la più recente “fame” tra
quelle che affliggono il mondo e lo si può definire come:

un problema sociale conseguente alla differente quantità di


informazioni fruibili esistente tra coloro che hanno accesso ai
computer e ad Internet e coloro che non l’hanno.

La precedente definizione è tratta da Wikipedia, l’enciclopedia libera


(http://www.wikipedia.org/.)

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Chi ha “fame”

Esistono più divari digitali:

tra nazioni - lo sviluppo è concentrato in poche aree (Europa, Nord


America, Australia, Estremo Oriente);
all’interno delle nazioni - esistono sacche di “analfabetismo
tecnologico” dovute a questioni anagrafiche, culturali, economiche,
fisiche (disabilità).

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Che fare?

NO alla carità, all’assistenzialismo, al “neocolonialismo” tecnologico,


alla riduzione dei paesi in via di sviluppo a discarica per l’occidente
SÌ alla vera promozione sociale, culturale ed economica ed al
raggiungimento della piena autonomia tecnologica

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Il “letame”

I computer opportunamente recuperati nei progetti di trashware possono


costituire la prima infrastruttura tecnologica da cui costruire progetti più
avanzati.

I progetti di trashware devono essere quindi visti come il primo passo di


un percorso che porti all’autonomia tecnologica.

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I “fior”

L’obiettivo ultimo dei progetti di trashware è quindi lo sviluppo di


adeguate competenze informatiche e tecnologiche che rendano i riceventi
“protagonisti” e non già solo “comparse” del cosidetto “villaggio globale”.

Fondamentale è il trasferimento della conoscenza insieme agli strumenti


necessari per applicarla.

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C’è seme e seme

Non tutto il sapere tecnologico è trasferibile nello stesso modo.

La migliore conoscenza è quella che permette a chi la riceve di diventare a


propria volta produttore di conoscenza.

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Il Software Libero è un ottimo seme

Il Software Libero è la miglior scelta per i progetti di trashware in


quanto le varie licenze con cui esso viene tutelato consentono alle persone
di utilizzare, copiare, studiare, modificare e redistribuire il software.

Il Software Libero permette quindi di trasferire conoscenza informatica


nel modo più completo possibile.

L’ottima adattabilità, la qualità ed il prezzo contenutissimo del Software


Libero sono ulteriori motivi per preferirlo nei progetti di trashware.

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Gemme

OpenOffice.org - http://www.openoffice.org/ - sviluppatori


africani lo stanno traducendo in lingue “antieconomiche” come
isiZulu, Afrikaans, Sotho, Kiswahili, Xhosa, Luganda, ecc. (dettagli
sul sito http://translate.org.za/), cambogiani in khmer (si veda
http://www.khmeros.info/), ecc.
Mozilla - http://www.mozilla.org/ - il miglior navigatore del
mondo è stato reso disponibile in molteplici lingue, tra cui Luganda e
prossimamente Runyakitara, Lumasaba, Ateso, Luo da un gruppo di
sviluppatori ugandesi (http://translate.or.ug/).
IMPI - http://www.impi.org.za/ - distribuzione commerciale
GNU/Linux sviluppata in Sud Africa.

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I “contadini”

In Italia sono attive numerose realtà che si occupano di trashware. Un


elenco è presente su http://trashware.linux.it/, che offre inoltre ai
numerosi attivisti ed interessati una lista di discussione tramite la quale
scambiare opinioni, informazioni, esperienze, ecc.

Il gruppo più conosciuto è il GOLEM - http://golem.linux.it/ -


attivo dal 2000 ad Empoli
Più recenti le associazioni padovane Faber Libertatis -
http://faber.linux.it/ - e la locale sezione di Ingegneria Senza
Frontiere - http://www.isfpadova.altervista.org/ -.

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Cos’è stato seminato

Un progetto trashware è complesso! Per essere fatto decentemente


bisogna curare molti aspetti diversi. Alcuni esempi di progetti realizzati
fino ad oggi:

invio di computer ai profughi Sarahawi nel deserto algerino (GOLEM);


allestimento di un’aula informatica in una scuola somala (ISF Trento
e GOLEM);
progetto Kosovo (ISF Roma e Trento);
corsi di informatica presso il carcere minorile di Firenze (GOLEM).

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E i “diamanti”?

Ogni strumento tecnologico creato causa un danno all’ambiente: per


realizzare un computer è necessaria un gran quantità di risorse materiali ed
energetiche. Inoltre, i computer e gli altri strumenti tecnologici sono di
difficile smaltimento e, se non vengono riciclati, possono causare un
cospicuo inquinamento chimico.

Nel mondo occidentale i computer vengono spesso dismessi quando ancora


funzionano, perché lenti e non più in grado di far funzionare i programmi
di ultima generazione: hanno però ancora un valore residuo che bisogna
convogliare nei progetti di trashware.

Gettare via in modo inopportuno i computer quando sono ancora


funzionanti è MALE!

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Semina anche tu!

Chiunque può contribuire ai progetti di trashware, anche senza essere un


grande informatico. TU puoi
contattare i volontari più vicini e dar loro i tuoi vecchi PC od altri
componenti funzionanti;
lavorare con i volontari nel recupero dei computer (e
consequentemente imparare tantissimo sulla tecnologia, sul Software
Libero, su GNU/Linux, ecc.);
aiutare i gruppi nella ricerca di altre organizzazioni non profit, sia
locali che internazionali;
diffondere l’informazione sul problema del divario digitale, sul
trashware, sul Software Libero e sui gruppi ed associazioni di
volontari;
comprare nuovo hardware quanto ne hai DAVVERO bisogno;
e molto altro ancora!

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Arrivederci!
trashware.linux.it
http://trashware.linux.it/

The Digital Divide Network


http://www.digitaldividenetwork.org/

United Nations Information Technology Service


http://www.unites.org/

Free Software Foundation – Free Software Foundation Europe


http://www.fsf.org/ – http://www.fsfeurope.org/

Associazione Software Libero


http://www.softwarelibero.it/

Italian Linux Society


http://www.linux.it/

Communication Rights in the Information Society (CRIS)


http://www.crisinfo.org/

Web Accessibility Initiative (WAI)


http://www.w3.org/WAI/

Dive Into Accessibility


http://diveintoaccessibility.org/

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Informazioni sul documento

Questo documento è stato realizzato con LATEX 2ε il 26 novembre 2004.

Copyright °c 2004 – Associazione di Promozione Sociale “Faber Libertatis”


La copia letterale e la distribuzione di questo documento è permessa su qualsiasi
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