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Gli equilibri politico-diplomatici negli anni di Machiavelli

C laud i o Fi n z i
Se osserviamo una carta geografica dellItalia della seconda met del XIV secolo, vediamo un gran numero di
organismi politici, citt, Stati e staterelli, uno soltanto da potersi definire grande, alcuni di medie dimensioni, la
maggioranza minuscoli e piccolissimi; in mano straniera sono soltanto la Sicilia e la Sardegna oltre alcune altre
minori presenze sparse. Se ripetiamo la nostra osservazione nel 1!, dopo la pace di "odi e la "ega Italica, il
#uadro $ cam%iato; gli organismi politici sono drasticamente diminuiti di numero e cin#ue Stati &Venezia,
'ilano, Firenze, (oma, )apoli* si spartiscono la maggior parte della penisola, avendo assor%ito molti dei pi+
piccoli. Se, infine, guardiamo nuovamente la carta dItalia negli anni ,renta del Cin#uecento, troviamo c-e la
situazione politica si $ ulteriormente semplificata, ma soprattutto constatiamo c-e %en pi+ ampie parti dItalia, il
'ilanese e il (egno di )apoli oltre le due isole maggiori, sono ormai sotto il controllo della Spagna imperiale.
"eggendo geograficamente i tre momenti storici a%%iamo la sensazione inmediata dellevoluzione politica
dellItalia in due secoli cruciali della nostra storia. un faticoso semplificarsi della geografia politica, c-e per/,
invece di condurre a duraturi risultati di formazione di uno Stato o di poc-i Stati consolidati, raggiunge soltanto
lo stadio drammatico di una sostanziale, %enc-0 non totale, sottomissione alle potenze straniere. 'entre, allo
stesso tempo, il pensiero politico, la filologia, la letteratura, le arti, conseguono uno sviluppo e una raffinatezza,
#uale per un certo tempo non sar possi%ile riscontrare negli altri 1aesi d2uropa, c-e se ne nutriranno. 3n
contrasto tra prestigio culturale e crisi politica, c-e non $ certamente lunico nella storia dItalia. 4li anni dal
cadere del ,recento fino alla pace di "odi sono anni di guerre continue in ogni parte dItalia. Il regno di )apoli $
governato dagli 5ngi/, dinastia francese, c-e nel 16, dopo una lunga guerra complicata da continue variazione
politic-e, deve cederlo ad 5lfonso V d5ragona, il 'agnanimo. )apoli manterr la dinastia aragonese fino ai
primi anni del Cin#uecento, ma il (egno $ italiano per interessi politici e centro di gravit. )on a caso 5lfonso il
'agnanimo scelse di risiedere in )apoli e non in 7arcellona av valendosi di colla%oratori in gran parte italiani.
1olitica continuata dal figlio Ferdinando I &Ferrante*, c-e e%%e per primo ministro uno dei massimi intellettuali
del 8uattrocento. lum%ro 4iovanni 1ontano. 'olto pi+ articolata e frammentata era a #uei tempi la situazione
dellItalia centrale e settentrionale, dove alcune citt, 'ilano, Venezia, Firenze, erano impegnate nel costruirsi
un dominio di dimensione almeno regionale. 'a mentre 'ilano cerca unespansione, c-e coinvolge %uona parte
dellItalia settentrionale e centrale, la politica di Firenze finisce per essere soprattutto una politica di
contenimento, tendente ad arginare 'ilano senza riuscire a contrapporle una pari forza espansiva. 1i+ volte i
Visconti, signori di 'ilano, scendono sotto il 1o verso l2milia, la (omagna, la ,oscana, l3m%ria,
impadronendosi di molte citt di #ueste regioni, nonc-0 di 4enova. ogni volta per/ trovano sulla loro strada la
repu%%lica di Firenze, c-e intanto ocupa 5rezzo, 1isa e altre citt toscane; non passa i confini della regione, ma
vi si consolida. 8uando nel 196 4ian 4aleazzo Visconti, c-e $ ormai signore di 1erugia, 5ssisi, Siena, sem%ra
sul punto di circondare definitivamente Firenze e con#uistarla, ecco c-e a favore di Firenze interviene il destino,
facendo morire il milanese di improvvisa malattia. "o stesso avverr nel 11, #uando "adislao d5ngi/
durazzo, re di )apoli, muore, anc-egli improvvisamente, mentre sta mettendo in grave pericolo Firenze.
Cosicc-0 )iccol/ 'ac-iavelli, commentando i due fatti, scrive. :2 cos; la morte fu sempre pi+ amica a
Fiorentini c-e niuno altro amico, e pi+ potente a salvargli c-e alcuna loro virt+< osservazione, c-e ci induce a
domandarci #uanto e come sare%%e stata diversa la nostra storia, se 4ian 4aleazzo avesse con#uistato Firenze.
domanda tuttaltro c-e inutile, #ualsiasi cosa affermi in contrario c-i sostiene c-e la storia non si fa n0 con i se
n0 con i ma. C-iedersi c-e cosa sare%%e avvenuto se =, $ invece strumento molto utile a comprendere come e
perc-0 la storia sia andata in un certo modo. 1erc-0 la storia non -a un senso e una direzione presta%iliti e
inevita%ili; $ fatta dagli uomini e dalla loro li%ert. )iccol/ 'ac-iavelli ci dice infatti c-e la fortuna controlla la
met del nostro agire, ma altra met sta nelle nostre mani. )ei primi decenni del 8uattrocento Venezia, fino al
#uel momento limitata al primitivo spazio lagunare e a ,reviso, presa nel ,recento, inizia la sistematica
occupazione delle regioni di terraferma, a ovest, a nord e a nord>est della sua laguna, cos; da controllare le
principali vie di comunicazione con l2uropa, sulle #uali passano le merci, fonte della sua ricc-ezza. occupa
Vicenza &19*, Verona &19!*, 1adova &19?*; prende 3dine e il Friuli &169*, dove cessa di esistere il
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1atriarcato di 5#uileia; si spinge in "om%ardia, ottenendo 7rescia &16?* e 7ergamo &16@*; cerca di controllare
la (omagna. )on $ una polAtica a%%racciata senza contrasti interni nel ceto di governo; c-i vuole lespansione in
terraferma deve vincere le ostinate resistenze di c-i vuole invece una Venezia ancora proiettata esclusivamente
sui mari, ma prevalgono le tesi di Francesco Foscari, c-e salir al dogato nel 16B e porter Venezia allo scontro
con la 'ilano di Filippo'aria Visconti. Ci/ non significa per/ la%%andono della politica marittima, c-e
conserva tutta la sua importanza vitale per Venezia, ma soltanto una nuova apertura verso terraferma accanto al
tradizionale impegno in 5driatico e nel "evante. Curante il grande scisma, terminato soltanto nel 11D, il 1apato
-a perso di fatto il controllo del suo territorio, c-e di diritto comprendeva il "azio, l3m%ria e le 'arc-e, la
(omagna e parte dell2milia. I papi dun#ue devono fare i conti con una serie di citt e signorie, c-e sono
diventate autonome e non intendono tornare sotto il controllo papale. Inizia un difficile processo di
consolidamento, c-e durer a lungo con fasi di prevalenza del 1apato e fasi di recupero delle citt, fino alla
c-iusura definitiva nel 1?B1, #uando si estinguer il ducato di 3r%ino. 3nico organismo sopravvissuto e rimasto
indipendente fino a oggi. la (epu%%lica di San 'arino. "altro inevita%ile aspetto di #uesto ristrutturarsi del
sistema politico $ il continuo stato di guerra e di conflitto tra gli Stati italiani. 4uerre e paci si susseguono in
tutto il periodo, segnato anc-e da fre#uenti cam%iamenti di fronte e di alleanze. Infine un punto fermo $
costituito dalla pace di "odi del E aprile 1! tra Venezia e 'ilano.
5lla pace di "odi segue nel fe%%raio 1!! la costituzione della "ega Italica venticin#uennale tra 'ilano,
Venezia, Firenze, (oma e )apoli. i cin#ue maggiori Stati italiani depongono le armi e giurano di muovere
insieme contro c-iun#ue rompa la pace in Italia. Il risultato auspicato fu in %uona parte raggiunto. )ei
cin#uantanni tra il 1! e il 1E lItalia vide %en poc-i conflitti, se facciamo il confronto coi decenni
precedenti. )on c-e la pace sia stata assoluta. guerre e contrasti vi furono, ma non cos; vasti e duraturi come
prima. Ci fatto tale pace fu opera di #uella c-e $ stata definita la :polAtica delle#uili%rio<. "Italia risulta
organizzata su tre livelli. le cin#ue potenze maggiori; alcuni organismi medi come il ducato di Savoia, il ducato
di Ferrara, le repu%%lic-e di 4enova e Siena; numerosi organismi minori. "alternarsi delle alleanze mantiene
sempre in vita tutte le cin#ue potenze maggiori, #uasi fosse in atto una tacita convenzione. nessuno dei cin#ue
pu/ essere distrutto. Il sistema italiano $ in sostanza un sistema autonomo, c-e si regge per/ anc-e grazie a un
altro fattore fondamentale. gli Stati europei, c-e pure sono comun#ue presenti in Italia, non dimostrano forte
interesse ai fatti italiani o non sono capaci di intervenire in modo pesante; almeno fino al 1E non c$, dun#ue,
un vero pro%lema di difesa dello spazio italiano contro i ,ransalpini. )e consegue per/ c-e il sistema regge pi+
per le de%olezze dei ,ransalpini c-e per la forza degli Italiani.
"Italia #uattrocentesca -a un notevole sviluppo economico, tanto produttivo #uanto commerciale. I mercanti
italiani operano in %uona parte del 'editerraneo e dell2uropa. "e citt godono di un notevole sviluppo
demografico, ur%anistico e monumentale; nessun altro paese in 2uropa -a tante grandi citt come lItalia.
Creazione italiana $ la nuova cultura umanistica, c-e a partire da Francesco 1etrarca si $ sviluppata
potentemente, segnando un mondo nuovo, c-e sta gi espandendosi oltre le 5lpi. Se molte scuole, soprattutto
alle origini dell3manesimo, sono opera di maestri privati, c-e -anno tra i loro allievi il meglio delle classi
dirigenti, %en presto alcune citt provvedono a istituire scuole pu%%lic-e. 1olitica e cultura sono strettamente
intrecciate. Scegliere come testo di studio della lingua greca la Ciropedia di Senofonte, invece della 1olitica di
5ristotele, non $ una scelta soltanto culturale, ma anc-e e soprattutto politica. significa dare la preferenza a un
regime principesco invece c-e a un regime repu%%licano. 2 viceversa. 2ppure #uesta Italia, c-e appare cos;
fiorente per la cultura e leconomia, $ ricca di pro%lemi, c-e si mostreranno in tutta la loro perversa efficacia tra
la fine del 8uattrocento e i primi decenni del Cin#uecento, #uando essa ceder di fronte alle invasioni francese e
spagnola.
'ilano, Firenze e )apoli sono assillate da gravi pro%lemi istituzionali e di legittimit dei governanti. 5 'ilano $
tutto un fare e disfare. 5lla morte del signore spesso lo Stato viene diviso tra gli eredi, con conseguenti lotte
fratricide, fino a #uando si rista%ilisce il governo di un solo. Verso la met del 8uattrocento lesaurirsi della
famiglia Visconti d spazio al %reve esperimento della (epu%%lica 5m%rosiana, rapidamente soppiantata dagli
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Sforza, famiglia di condottieri, con Francesco, c-e sposa 7ianca 'aria Visconti e su #uesta %ase rivendica il suo
diritto alla successione. 5lla fine del secolo, per/, le lacerazioni esplodono anc-e dentro gli Sforza, #uando
"udovico il 'oro cerca, riuscendoci, di impadronirsi di 'ilano. 5 Firenze %alza in primo piano la famiglia
'edici, contro la #uale si %atte la vecc-ia oligarc-ia, c-e nel 1BB riesce a colpire Cosimo il Vecc-io de
'edici, mandandolo in esilio; ma nel 1B Cosimo rientra in Firenze e sta%ilisce una signoria di fatto, %enc-0
non di diritto. Formalmente Cosimo resta un cittadino come gli altri, c-e partecipa alle caric-e pu%%lic-e ma
niente di pi+; in realt governa Firenze tanto c-e, come $ stato detto, le decisioni sono prese nel suo studio e non
a 1alazzo Vecc-io. 5lla sua morte, nel 1?, segue il %reve periodo di 1iero il 4ottoso, #uindi dal 1?E al 1E6
a%%iamo "orenzo il 'agnifico.
Intricata $ anc-e la situazione di )apoli. 5lla morte di 5lfonso il 'agnanimo &1!D*, per sua volont il (egno
di )apoli si stacca dagli altri domini catalano>aragonesi e diventa autonomo. Il trono passa a Ferdinando I
d5ragona, c-e per/ $ figlio illegittimo di 5lfonso, fatto c-e viene sfruttato da c-i am%isce al trono e da molti tra
i no%ili del (egno, c-e cercano sempre di irro%ustire la loro autonomia. 2 spesso si tratta di uomini molto
potenti, come 4iovanni Frsini, principe di ,aranto, signore di un territorio vasto, c-e potre%%e diventare uno
Stato autonomo. 5ppena salito al trono, Ferdinando I de%e com%attere una durissima guerra di successione
contro i %aroni; la vince, ma negli anni ottanta deve reprimere unaltra rivolta %aronale, ancor pi+ pericolosa, di
fatto una vera e propria guerra civile. 8uesti contrasti interni provocano due fenomeni. i fuorusciti e le congiure.
"a dureza delle lotte intestine induce o costringe molti a lasciare la propria citt per salvarsi la vita o anc-e
soltanto per poter vivere pi+ tran#uillamente. 'a $ ovvio ed evidente c-e I fuorusciti cercano di rientrare in ogni
modo e con #ualsiasi mezzo, cosicc-0 sono duri e tenaci nemici del governo del proprio 1aese e %uoni alleati dei
suoi nemici. :Il nemico del mio nemico $ mio amico< dice un vecc-io prover%io.
Fre#uenti e pericolose le congiure. "a pi+ famosa $ #uella dei 1azzi, ordita a Firenze contro i 'edici e posta in
atto nel 1@D. 4iuliano de 'edici viene ucciso, mentre si salva il fratello "orenzo il 'agnifico, c-e d il via a
una ro%usta repressione. 'a 'ilano non $ da meno. nel 1@? 4aleazzo 'aria Sforza $ ucciso in una congiura.
"o Stato pi+ solido dItalia $ certamente la Serenissima (epu%%lica di Venezia. 5nc-e senza voler indulgere al
mito di Venezia, c-e nel 161 cele%ra il millenario della sua fondazione di citt unica e singolare, li%era fin dalle
origini perc-0 :fundata in mari<, sempre sta%ile nelle istituzioni, pacifica al suo interno, forte per mare e per
terra, do%%iamo per/ riconoscere c-e tra Venezia e gli altri Stati italiani la differenza $ notevole. )on c-e
manc-ino a Venezia tensioni politic-e ed economic-e, ma non raggiungono la virulenza c-e -anno altrove, e
inoltre restano coperte, nascoste dietro una calma e concordia generale. Concordia c-e peraltro $ reale, se
misurata con le discordie altrui. 5nc-e le sue istituzioni sono pi+ sta%ili di #uelle di Firenze o di 'ilano. 5l
'aggior Consiglio partecipano tutti i no%ili; il Senato dirige la vita politica; il Consiglio dei dieci, sul #uale pi+
tardi si svilupper una vera e propria leggenda nera, $ organo molto attento a tutelare gli interessi dello Stato.
5nc-e coloro c-e sono esclusi dalla politica e dal governo mostrano solitamente unaffezione altrove
sconosciuta. In %uona sostanza, Venezia $ lunica citt italiana nella #uale possiamo vedere una vera sensi%ilit
statale. Inoltre, anc-e nella seconda met del 8uattrocento, nonostante la con#uista turca di Costantinopoli
&1!B*, il dominio veneziano nel "evante non soltanto resta saldo, ma si allarga col controllo di Cipro.
,ra i protagonisti della nostra storia tra 8uattrocento e primo Cin#uecento ecco anc-e i condottieri. Il sistema
militare adottato dai nostri Stati si fonda sulla condotta. un comandante -a ai suoi ordini un gruppo di armati, c-e
da lui dipendono sempre, in pace e in guerra. 8uesti gruppi, veri Stati mo%ili, com%attono e agiscono per c-i li
assolda mediante un regolare contratto col condottiero. 3n sistema in atto da tempo, collaudato e funzionante,
contro il #uale a poco valgono le accorate difese del sistema antico del cittadino soldato, perc-0 il pro%lema vero
$ di avere soldati professionisti, cittadini o mercenari c-e siano. Il sistema delle condotte -a alcuni difetti; il
primo dei #uali $ la possi%ilit, fre#uentemente avveratasi, c-e il condottiero a%%andoni il committente e passi
agli ordini di un altro; talvolta per vero e proprio tra dimento, ma anc-e per lo scadere di un contratto, c-e lascia
li%ero il condottiero di accordarsi con c-iun#ue, anc-e un nemico del primo committente. Inoltre, i condottieri
possono anc-e am%ire a un proprio dominio e com%attere per ottenerlo. 1ossiamo peraltro riscontrare spesso un
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rapporto diretto tra solidit dello Stato e fedelt dei condottieri; la fedelt mag giore $ #uella ottenuta daVenezia,
c-e pu/ anc-e contare sulle #ualit militari delle famiglie no%ili della sua terraferma.
"a politica delle#uili%rio e gli Stati italiani vanno in crisi nel 1E, #uando Carlo VIII re di Francia scende col
suo esercito in Italia per con#uistare il (egno di )apoli, al #uale ritiene di avere diritto in #uanto erede degli
5ngi/. "attacco francese opera sia sul mare, verso 4enova, sia per terra, lungo la via della ,oscana. Firenze si
spacca. 1iero de 'edici, il figlio di "orenzo il 'agnifico morto due anni prima, a%%andona la politica
filofrancese, mentre gli ottimati antimedicei la continuano. Il risultato $ tragico. 1iero si reca al campo francese,
dove deve accettare condizioni umilianti, inclusa la cessione di 1isa. da #uel momento la marcia verso )apoli
sem%ra ed $ inarresta%ile. )el gennaio 1E! Carlo VIII $ a (oma, il 66 fe%%raio entra in )apoli. 'a proprio
allora muta la fortuna, muta il #uadro di riferimento. 5 )apoli lopinione pu%%lica diventa ostile ai Francesi;
mentre gli altri Stati italiani, a cominciare dalla 'ilano di "udovico il 'oro, capiscono di essere tutti minacciati
e firmano un accordo generale, la "ega Santa, alla #uale aderiscono Venezia, 'ilano, (oma, la Spagna e
lImpero. Il 69 maggio Carlo VIII lascia )apoli e col suo esercito si dirige a nord, cercando di forzare il passo
dell5ppennino a Fornovo di ,aro, dove avviene una di #uelle %attaglie strane, c-e en tram%i i contendenti
possono pretendere di avere vinto. Carlo VIII, infatti, riesce a passare, ma deve a%%andonare lartiglieria e
le#uipaggiamento, mentre le truppe spagnole e napoletane risalgono la penisola, costringendo alla resa le
guarnigioni francesi rimaste a presidiare il territorio. )ello stesso tempo Venezia occupa alcuni porti pugliesi,
sperando di trasformarli in possessi definitivi. 1erc-0 #uesto crollo improvviso degli Stati italiani, cos; incapaci
di affrontare la situazioneG Il pro%lema non $ certamente militare. 4li Stati italiani -anno %uoni soldati e ottimi
comandanti. daltronde gli stessi Stati stranieri utilizzano per le loro guerre comandanti italiani. "artiglieria
italiana $ %uona, #uella del duca di Ferrara forse la migliore in 2uropa. "industria delle armi $ efficiente e a%ili
e competenti sono i tecnici militari. "arsenale e i marinai di Venezia non -anno rivali.
Il vero pro%lema $ strettamente politico. Il #uadro transalpino $ cam%iato. gli Stati si sono consolidati e
mostrano ormai interesse per lo spazio italiano peninsulare. )on solo, ma intendono anc-e sfruttare appieno i
diritti, pi+ o meno validi, c-e accampano su varie regioni italiane. Come non %astassero le pretese di Carlo VIII
al (egno di )apoli, ecco c-e un altro francese, "uigi dorl0ans, accampa diritti di origine matrimoniale sul
ducato di 'ilano. 5nc-e la Spagna guarda al (egno di )apoli, poc-i decenni prima legato alla Corona
d5ragona. "Impero da anni conduce unopera di penetrazione nel )ord>2st dItalia, dal ,rentino allIstria. H
dun#ue venuto meno il primo presupposto per la sopravvivenza dello spazio italiano, del #uale a%%ia mo detto
sopra. il disinteresse transalpino per lItalia. 5l contrario, la #uestione italiana si $ trasformata in #uestione
europea; ormai la penisola $ destinata a essere il campo di %attaglia delle potenze transalpine. 'a soprattutto si
rivelano #ui tutte le de%olezze degli Stati italiani. (estano vivissimi, anzi peggiorati, tutti i pro%lemi, dei #uali
a%%iamo gi detto. 'a c$ un altro elemento da sottolineare. il difficile rapporto tra citt dominante e citt
sottomesse o collegate. 4li Stati italiani non sono veri Stati territoriali, ma sono costituiti da una serie di rapporti
tra la citt dominante e le singole citt del dominio, nelle #uali i ceti c-e le governavano non -anno a%%andonato
la speranza e il desiderio di riprendersi tutto il potere precedente e di ritrovare la perduta autonomia. "o Stato in
Italia $ de%ole per la sua forma istituzionale, ancora legata alla citt>Stato, ormai in grave crisi, o a una forma
principesca c-e conserva molti dei difetti della cittStato, ma dove, soprattutto, i signori non riescono a fondare
una dinastia duratura. 4li Stati italiani si sfasciano perc-0 non sono corpi organici, ma la somma di una serie di
corpi minori in lotta fra loro e col centro del potere. )on a caso c-i ne usc; meglio fu Venezia, lo Stato italiano
pi+ solido.
Carlo VIII muore improvvisamente nellaprile del 1ED; al trono sale "uigi dorl0ans, "uigi XII di Francia, c-e
senza perdere tempo si accorda con Venezia per unazione congiunta contro la 'ilano di "udovico il 'oro. In
agosto iniziano le operazioni; le truppe francesi sono comandate da 4ian 4iacomo ,rivulzio, a%ile generale,
nonc-0 fuoruscito milanese. 5 met settem%re la campagna $ gi finita e nessun risultato -a un contrattacco di
"udovico il 'oro nel fe%%raio successivo. Il 'ilanese $ ormai francese, tranne alcune terre passate a Venezia,
c-e per/ deve immediatamente reggere un ro%usto attacco dei ,urc-i, c-e compiono scorrerie persino in Friuli.
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1assa appena un anno, e nel novem%re del 1!99 Ferdinando II di 5ragona &detto il Cattolico* e "uigi XII
rinnovano un precedente accordo del 1E@ per la spartizione del (egno di )apoli, c-e nel 1!91 $ attaccato con
una grande operazione a tenaglia. da )ord scendono i Francesi, c-e attraversano senza contrasto tutta la penisola,
da Sud risalgono gli Spagnoli. Federico, ultimo re aragonese di )apoli, per il #uale il comportamento del
sovrano spagnolo $ un vero e proprio tradimento, preferisce consegnarsi ai Francesi e si im%arca per la Francia.
'a non $ ancora finita. )ella primavera del 1!96 Francesi e Spagnoli incominciano a guerreggiare tra loro per il
(egno di )apoli. Il 6D aprile, a Cerignola, Consalvo di Cordo%a, il 4ran Capitano, distrugge lesercito francese;
un altro esercito francese $ annientato al 4arigliano il 6D dicem%re, grazie al piano di uno dei pi+ geniali
condottieri italiani. 7artolomeo d5lviano. Il (egno di )apoli $ ormai spagnolo. 5pprofittando della situazione,
Venezia occupa numerose citt tra (omagna ed 2milia. ovviamente #uesto non piace al pontefice 4iulio II,
cosicc-0 i rapporti tra 1apato e Venezia diventano sempre pi+ tesi. Inoltre, limperatore 'assimiliano intende
scendere in Italia, ma per farlo deve attraversare il territorio della Serenissima, c-e rifiuta il transito.
'assimiliano risponde con le armi, ma mal gliene incoglie. le truppe veneziane, comandate da 7artolomeo
d5lviano, gli infliggono dure sconfitte, cosicc-0 varie terre in Friuli e in Istria passano sotto il dominio
veneziano. 1urtroppo, #uesta manifestazione di forza dellultimo Stato italiano solido, forte e indipendente,
allarma tutti. Impero, Spagna, Francia e 1apato stringono unalleanza, la "ega di Cam%rai, il cui scopo $ lo
smem%ramento dello Stato veneziano.
Venezia resiste. Il suo esercito $ comandato da )iccol/ orsini conte di 1itigliano, c-e -a in su%ordine
7artolomeo d5lviano. Il 1 maggio 1!9E presso 5gnadello, in "om%ardia, vicino a ,reviglio, avviene una delle
%attaglie decisive della storia dItalia. I Veneziani sono sconfitti e lidea, c-e pure era %alenata soprattutto
nell5lviano, di con#uistare rapidamente 'ilano svanisce. 5nzi, $ la terraferma veneziana ad andare #uasi
completamente perduta. Venezia per/ reagisce e nel luglio ricon#uista 1adova, dove poi ci sar unepica difesa
contro i tentativi nemici di recuperarla. 5 1adova si %attono anc-e #uasi duecento patrizi veneziani, tra i #uali
due figli del doge "eonardo "oredan. "o Stato veneziano mostra ancora una volta la sua solidit. 'entre %uona
parte delle aristocrazie cittadine accoglie i vincitori, artigiani e contadini restano fedeli a San 'arco, facendosi
impiccare piuttosto c-e rinnegarne il nome. Situazione c-e si ripeter #uasi identica alla fine del Settecento
inoccasione di unaltra invasione francese, #uella napoleonica. 7en presto per/ i rapporti tra i collegati antivene
ziani si incrinano. 4iulio II comprende c-e con la vittoria la Francia si avvia a con#uistare legemonia sulla
penisola italiana e si riavvicina a Venezia, c-e gli restituisce le citt della (omagna. )ellotto%re 1!11 si
conclude una "ega Santissima tra il 1apato, Venezia e la Spagna, alla #uale aderisce sI%ito dopo anc-e
lIng-ilterra. "11 aprile 1!16, presso (avenna, lesercito francese, agli ordini di 4astone di FoiJ, comandante
tanto giovane #uanto a%ile, ottiene una clamorosa vittoria, ma le loro perdite K tra le #uali lo stesso 4astone di
FoiJ K sono tali da rendere insosteni%ile la situazione
1oco meno di un anno dopo ecco un ulteriore rovesciamento di alleanze. Francia e Venezia sono di nuovo
insieme, ma sono sconfitte entram%e. Cam%iano anc-e i protagonisti di #ueste vicende. 1apa 4iulio II muore nel
fe%%raio 1!1B; col nome di "eone X gli succede 4iovanni de 'edici, figlio di "orenzo il 'agnifico. )ella notte
tra il B1 dicem%re 1!1 e il primo gennaio 1!1! muore "uigi XII di Francia. 4li succede Francesco
d5ngoulLme, re di Francia come Francesco I, c-e rivendica anc-e il titolo di duca di 'ilano. Si conferma
lalleanza tra la Francia e Venezia. Il 1B e 1 settem%re 1!1! a 'arignano &oggi 'elegnano*, a poca distanza da
'ilano, gli Svizzeri affrontano i Francesi e i Veneziani, comandati ancora una volta da 4ian 4iacomo ,rivulzio
e da 7artolomeo d5lviano. Il primo giorno sem%ra favorire gli Svizzeri, ma il giorno seguente il coordinamento
fra ,rivulzio e 5lviano funziona. la vittoria $ della coalizione francoveneziana. 'ilano torna ai Francesi, mentre
continua la guerra di Venezia per il recupero della terraferma. 'eno di un anno dopo si arriva alla pace di )oMon
tra Francesco I di Francia e Carlo I d5s%urgo, nuovo re di Spagna. )el gennaio 1!1@ Venezia -a
sostanzialmente recuperato i suoi domini di terraferma. 4li anni c-e seguono la pace di )oMon fino alla pace di
Cam%rai &1!6E* e al ritorno definitivo dei 'edici a Firenze &1!B9* sono segnati dal continuare e acuirsi del
contrasto tra la Francia di Francesco I e la Spagna di Carlo d5s%urgo, eletto imperatore nel 1!1E. Sono pi+ gli
anni di guerra c-e gli anni di pace, guerra spesso molto dura per i com%attenti, ma anc-e e persino di pi+ per le
5
popolazioni sia cittadine sia rurali. "Italia $ #uasi esclusivamente spettatrice e vittima degli avvenimenti. "a
stessa Venezia, c-e pure $ solida e ancora potente, non riesce a influire sostanzialmente sulle vicende italiane di
#uel tempo. 1aradossalmente, invece, gli Italiani sono %en presenti e attivi sulla scena politica e militare in
entram%i i campi. Italiano $ 'ercurino 5r%orio marc-ese di 4attinara, gran cancelliere di Carlo V, uomo di
ottima cultura e di notevoli capacit. 4attinara $ un convinto sostenitore della tesi secondo la #uale limperatore
$ signore universale, signore dellintero mondo. )on a caso 4attinara vorre%%e dare alle stampe lallora ancora
inedita 'onarc-ia di dante 5lig-ieri, testo fondamentale del pensiero politico filoimperiale del tardo 'edioevo,
dove si sostiene appunto la tesi dellimperatore signore universale. 1er la cura delledizione 4attinara si rivolge a
2rasmo da (otterdam, ma il cele%re umanista lascia cadere la cosa. "a tesi universalista sar invece radicalmente
negata dal grande pensiero polAtico spagnolo del Cin#uecento. :Imperator non est dominus totius or%is< scrive
Francisco de Vitoria. 'a non lo $ neppure il papa, scrive ancora Vitoria, %enc-0 sia un frate domenicano.
5ffermazioni condivise dagli altri principali scrittori di politica spagnoli fino a Francisco SuNrez alla fine del
secolo. non esistono poteri universali. In Italia, ormai, sia Francesco I sia Carlo V -anno due ro%uste %asi.
'ilano il primo, il (egno di )apoli il secondo. 'a poic-0 entram%i mirano al controllo glo%ale della penisola, lo
scontro $ inevita%ile. 2 infatti la primavera del 1!61 riporta la guerra, c-e dopo varie vicende e molti scontri
campali, #uasi sempre vittoriosi per le Nrmate imperiali, si conclude il 6! fe%%raio 1!6! con una terri%ile
sconfitta francese nella %attaglia di 1avia; non soltanto muoiono in com%attimento i migliori generali di
Francesco I, veterani di infinite %attaglie, ma lo stesso sovrano cade prigioniero di Carlo V. "a "om%ardia $
nelle mani degli Spagnoli. 2 #uesto provoca molta paura, soprattutto a Venezia e a (oma, dove si teme c-e
Carlo V voglia farsi signore di tutta lItalia. Il 1 gennaio 1!6? si conclude il trattato di 'adrid con condizioni
pesan tissime per la Francia, c-e Francesco I, dopo la sua li%erazione, rifiuter di rispettare perc-0 firmate sotto
costrizione. In #uesta situazione $ ovvio c-e pi+ c-e di una pace si $ trattato soltanto di una tregua; infatti passa
%en poco tempo prima c-e si ricominci a com%attere. )ella primavera del 1!6? si forma una nuova coalizione
contro Carlo V, la "ega di Cognac tra la Francia, il pontefice Clemente VII, Venezia e 'ilano, dove domina
nuovamente Francesco Sforza. Call5ustria calano in Italia 16.999 lanzic-enecc-i tedesc-i, #uasi senza
contrasto da parte delle truppe della "ega. 1assano il 1o a ostiglia, dove in un singolo episodio di distur%o cade
4iovanni de 'edici &4iovanni dalle 7ande )ere*. I lanzic-enecc-i vanno avanti sfruttando #uanto offre il
territorio attraversato, con sacc-eggi e distruzioni, animati anc-e dallodio verso (oma e il 1apato. 4iunti a
(oma, la mettono a sacco con distruzioni umane e materiali immense. Fu un avvenimento c-e impression/
profondamente i sentimenti, lasciando un segno duraturo negli animi. )ello stesso tempo a Firenze crollava il
dominio dei 'edici e tornava un regime repu%%licano. Francesco I tenta un contrattacco inviando verso )apoli
un esercito al comando di Fdet de FoiJ, signore di "autrec, mentre dal mare la citt $ %loccata dalla flotta di
5ndrea doria, il #uale per/ passa dalla parte di Carlo V, a%%andona il %locco di )apoli e occupa 4enova.
"impresa francese di )apoli $ fallita. Si va verso la pace, c-e sar conclusa a Cam%rai il ! agosto 1!6E da
"uisa di Savoia, madre di Francesco I, e da 'arg-erita d5ustria, zia di Carlo V. $ la :pace delle due dame<.
Carlo V $ di fatto il padrone dItalia; i dettagli sono definiti poco dopo in un incontro a 7ologna col pontefice
Clemente VII; sostanzialmente soltanto Venezia resta li%era e indipendente, ma da comprimaria e spettatrice,
non pi+ grande protagonista. )el 1!B9, a 7ologna, Clemente VII incorona imperatore Carlo V. )ello stesso anno
Firenze $ espugnata dalle truppe imperiali, c-e la assediano da tempo; tornano definitivamente i 'edici. Sempre
nel 1!B9 muoiono due grandi protagonisti di #uei tempi. 'ercurino 5r%orio di 4attinara O Carlo V non avr mai
pi+ un altro :gran cancelliere< O e 'arg-erita d5ustria. "anno dopo muore anc-e "uisa di Savoia.
The Italian city-states Pere a political p-enomenon of small independent states mostlM in t-e central and
nort-ern Italian peninsula %etPeen t-e Et- and 1!t- centuries.
5fter t-e fall of t-e Qestern (oman 2mpire, ur%an settlements in ItalM generallM enRoMed a greater continuitM
t-an in t-e rest of Pestern 2urope. 'anM of t-ese toPns Pere survivors of earlier 2truscan and (oman toPns
P-ic- -ad eJisted Pit-in t-e (oman 2mpire. ,-e repu%lican institutions of (ome -ad also survived. Some
feudal lords eJisted Pit- a servile la%our force and -uge tracts of land, %ut %M t-e 11t- centurM, manM cities,
6
including Venice, 'ilan, Florence, 4enoa, 1isa, Siena, "ucca, Cremona and manM ot-ers, -ad %ecome large
trading metropolises, a%le to con#uer independence from t-eir formal sovereigns. ,-e first Italian citM>states
appeared in nort-ern ItalM as a result of a struggle to gain independence from t-e 4erman SolM (oman 2mpire.
T1U ,-e "om%ard "eague Pas an alliance formed around at its apeJ included most of t-e cities of nort-ern ItalM
including 'ilan, 1iacenza, Cremona, 'antua, Crema, 7ergamo, 7rescia, 7ologna, 1adua, ,reviso, Vicenza,
Venice, Verona, "odi, (eggio 2milia and 1arma, t-oug- its mem%ers-ip c-anged t-roug- time. Ft-er citM>states
Pere associated to t-ese VcommuneV cities, liWe 4enoa, ,urin and, in t-e 5driatic, (agusa. In central ItalM t-ere
Pere t-e citM>states of Florence, 1isa, "ucca, Siena and 5ncona, P-ile sout- of (ome and t-e 1apal States t-ere
Pere t-e citM>states of Salerno, 5malfi, 7ari, )aples and ,rani P-ic- in 11B9 Pere united in t-e nePlM created
)orman Xingdom of SicilM.T6U 5round 1199, 4enoa and Venice emerged as independent 'aritime repu%lics For
4enoa Y nominallM Y t-e SolM (oman 2mperor Pas overlord and t-e 7is-op of 4enoa Pas president of t-e
citM; -oPever, actual poPer Pas Pielded %M a num%er of consuls annuallM elected %M popular assem%lM. 1isa and
5malfi also emerged as maritime repu%lics. trade, s-ip%uilding and %anWing -elped support t-eir poPerful
navies in t-e 'editerranean in t-ose medieval centuries.TBU
7etPeen t-e 16t- and 1Bt- centuries, ItalM Pas vastlM different from feudal 2urope nort- of t-e 5lps. ,-e
1eninsula Pas a melange of political and cultural elements rat-er t-an a unified state. 'arc 7loc- and Fernand
7raudel -ave argued t-at geograp-M determined t-e -istorM of t-e region; ot-er sc-olars emp-asize t-e a%sence
of central political structures. ,-e verM mountainous nature of ItalMZs landscape Pas a %arrier to effective inter>
citM communication. ,-e 1o plain, -oPever, Pas an eJception. it Pas t-e onlM large contiguous area, and most
citM states t-at fell to invasion Pere located t-ere. ,-ose t-at survived t-e longest Pere in t-e more rugged
regions, suc- as Florence or Venice, P-ic- Pas protected %M its lagoon. ,-e rugged terrain of t-e 5lps prevented
t-e 4erman 1rinces from attacWing )ort-ern ItalM, safeguarding t-e countrM from 4erman political control.
"argelM for t-ese reasons, no strong monarc-ies emerged as t-eM did in t-e rest of 2urope; instead t-ere emerged
t-e independent citM>state.
Q-ile t-ose (oman, ur%an, repu%lican sensi%ilities persisted, t-ere Pere manM movements and c-anges afoot.
ItalM first felt t-e c-anges in 2urope from t-e 11t- to t-e 1Bt- centuries. ,MpicallM t-ere Pas. a rise in
population[t-e population dou%led in t-is period &t-e demograp-ic eJplosion* 5n emergence of -uge cities
&Venice, Florence and 'ilan -ad over 199,999 in-a%itants %M t-e 1Bt- centurM in addition to manM ot-ers suc- as
4enoa, 7ologna and Verona, P-ic- -ad over !9,999 in-a%itants* t-e re%uilding of t-e great cat-edrals,
su%stantial migration from countrM to citM &in ItalM t-e rate of ur%anization reac-ed 69\, maWing it t-e most
ur%anized societM in t-e Porld at t-at time*, an agrarian revolution t-e development of commerce. In recent
Priting on t-e citM states, 5merican sc-olar (odneM StarW emp-asizes t-at t-eM married responsive government,
C-ristianitM and t-e %irt- of capitalism.TU Se argues t-at t-ese states Pere mostlM repu%lics, unliWe t-e great
2uropean monarc-ies of France and Spain, P-ere a%solute poPer Pas vested in rulers P-o could and did stifle
commerce. Xeeping %ot- direct C-urc- control and imperial poPer at armZs lengt-, t-e independent citM
repu%lics prospered t-roug- commerce %ased on earlM capitalist principles, ultimatelM creating t-e conditions for
t-e artistic and intellectual c-anges produced %M t-e (enaissance.
Cam%ridge 3niversitM -istorian and political p-ilosop-er 8uentin SWinnerT!U -as pointed out -oP Ftto of
Freising, a 4erman %is-op P-o visited central ItalM during t-e 16t- centurM, commented t-at Italian toPns -ad
appeared to -ave eJited from feudalism, so t-at t-eir societM Pas %ased on merc-ants and commerce. 2ven
nort-ern cities and states Pere also nota%le for t-eir merc-ant repu%lics, especiallM t-e (epu%lic of Venice.T?U
Compared to a%solutist monarc-ies or ot-er more centrallM controlled states, t-e Italian communes and
commercial repu%lics enRoMed relative political freedom conducive to academic and artistic advancement.
4eograp-icallM, and %ecause of trade, Italian cities suc- as Venice %ecame international trading and %anWing
-u%s and intellectual crossroads Sarvard. -istorian )iall FergusonT@U points out t-at Florence and Venice, as
Pell as several ot-er Italian citM>states, plaMed a crucial innovative role in Porld financial developments,
devising t-e main instruments and practices of %anWing and t-e emergence of neP forms of social and economic
7
organization. t is estimated t-at t-e per capita income of nort-ern ItalM nearlM tripled from t-e 11t- centurM to t-e
1!t- centurM. ,-is Pas a -ig-lM mo%ile, demograp-icallM eJpanding societM, fueled %M t-e rapidlM eJpanding
(enaissance commerce. In t-e 1B99s, Rust as t-e Italian (enaissance Pas %eginning, ItalM Pas t-e economic
capital of Qestern 2urope. t-e Italian States Pere t-e top manufacturers of finis-ed Poolen products. SoPever,
Pit- t-e 7u%onic 1lague in 1BD, t-e %irt- of t-e 2nglis- Poolen industrM and general Parfare, ItalM temporarilM
lost its economic advantage. SoPever, %M t-e late 199s ItalM Pas again in control of trade along t-e
'editerranean Sea. It found a neP nic-e in luJurM items liWe ceramics, glassPare, lace and silW as Pell a
eJperiencing a temporarM re%irt- in t-e Poolen industrM. SoPever, ItalM Pould never regain its strong -old on
teJtiles. 5nd t-oug- it Pas t-e %irt-place of %anWing, %M t-e 1!99s 4erman and Cutc- %anWs %egan taWing aPaM
%usiness. CiscoverM of t-e 5mericas in t-e late 199s as Pell as neP trade routes to 5frica and India &P-ic-
made 1ortugal a leading trading poPer* %roug-t a%out t-e decline in Italian economic poPer.TDU
7M t-e 1Bt- centurM, nort-ern and central ItalM -ad %ecome t-e most literate societM in t-e Porld. 'ore t-an
one t-ird of t-e male population could read in t-e vernacular &an unprecedented rate since t-e decline of t-e
Qestern (oman 2mpire*, as could a small %ut significant proportion of Pomen ,-e Italian citM states Pere also
-ig-lM numerate, given t-e importance of t-e neP forms of %ooWWeeping t-at Pere essential to t-e trading and
mercantile %asis of societM. Some of t-e most PidelM circulating %ooWs, suc- as t-e "i%er 5%aci %M "eonardo
Fi%onacci of 1isa, included applications of mat-ematics and arit-metic to %usiness practiceTEU or Pere %usiness
manuals %ased on sop-isticated numeracM and literacM. Indeed "uca 1acioli -elped create t-e %anWing sMstem of
t-e Italian citM>states Pit- -is Vdou%le>entrM %ooWWeepingV.T19U -is 6@>page treatise on %ooWWeeping contained
t-e first WnoPn pu%lis-ed PorW on t-at topic, and is said to -ave laid t-e foundation for dou%le>entrM
%ooWWeeping &of 4enoese merc-ants* as it is practiced todaM.T11U
Communes>> Curing t-e 11t- centurM in nort-ern ItalM a neP political and social structure emerged [ t-e citM>
state or commune. ,-e civic culture P-ic- arose from t-is ur%s Pas remarWa%le. In some places P-ere
communes arose &e.g. 7ritain and France*, t-eM Pere a%sor%ed %M t-e monarc-ical state as it emerged. ,-eM
survived in nort-ern and central ItalM as in a -andful of ot-er regions t-roug-out 2urope to %ecome independent
and poPerful citM>states. In ItalM t-e %reaWaPaM from t-eir feudal overlords occurred in t-e late 16t- centurM and
1Bt- centurM, during t-e Investiture ControversM %etPeen t-e 1ope and t-e SolM (oman 2mperor. 'ilan led t-e
"om%ard cities against t-e SolM (oman 2mperors and defeated t-em, gaining independence &%attles of "egnano,
11@?, and 1arma, 16D; see "om%ard "eague*. Similar toPn revolts led to t-e foundation of citM>states
t-roug-out medieval 2urope, suc- as in (ussia &)ovgorod (epu%lic, 16t- centurM*, in Flanders &7attle of
4olden Spurs, 1t- centurM* in SPitzerland &t-e toPns of t-e Fld SPiss ConfederacM, 1t- centurM*, in 4ermanM
&t-e Sanseatic "eague, 1t->1!t- centurM*, and in 1russia &,-irteen ]earsZ Qar, 1!t- centurM*. Some Italian citM>
states %ecame great militarM poPers verM earlM on. Venice and 4enoa ac#uired vast naval empires in t-e
'editerranean and 7lacW Seas, some of P-ic- t-reatened t-ose of t-e groPing Fttoman 2mpire. Curing t-e
Fourt- Crusade &169*, Venice con#uered a #uarter of t-e 7Mzantine 2mpire. ,-e 'aritime (epu%lics Pere one
of t-e main products of t-is neP civic and social culture %ased on commerce and eJc-ange of WnoPledge Pit-
ot-er areas of t-e Porld outside Pestern 2urope. ,-e (epu%lic of (agusa and t-e (epu%lic of Venice, for
eJample, -ad important trade communications Pit- t-e 'uslim and Sindu Porld and t-is -elped t-e initial
development of t-e Italian (enaissance. 7M t-e late 16t- centurM, a neP and remarWa%le societM -ad emerged in
)ort-ern ItalM; ric-, mo%ile, eJpanding, Pit- a miJed aristocracM and ur%an a%itante &%urg-er* class, interested
in ur%an institutions and repu%lican government. 7ut manM of t-e neP citM>states also -oused violent factions
%ased on familM, confraternitM and %rot-er-ood, P-o undermined t-eir co-esion &for instance t-e 4uelp-s and
4-i%ellines*
Princely states>> 7M 1B99, most of t-ese repu%lics -ad %ecome princelM states dominated %M a Signore. ,-e
eJceptions Pere Venice, Florence, "ucca, and a feP ot-ers, P-ic- remained repu%lics in t-e face of an
increasinglM monarc-ic 2urope. In manM cases %M 199 t-e Signori Pere a%le to found a sta%le dMnastM over t-eir
dominated citM &or group of regional cities*, o%taining also a no%ilitM title of sovereigntM %M t-eir formal superior,
8
for eJample in 1BE! 4ian 4aleazzo Visconti %oug-t for 199,999 gold florins t-e title of CuWe of 'ilan from t-e
emperor Qenceslaus.
Regional states--- In t-e fourteent- and fifteent- centuries, 'ilan, Venice, and Florence Pere a%le to con#uer
ot-er citM>states, creating regional states. ,-e 1! 1eace of "odi ended t-eir struggle for -egemonM in ItalM,
attaining a %alance of poPer. 5t t-e %eginning of t-e siJteent- centurM, apart from some minor citM>states liWe
"ucca or San 'arino, onlM t-e repu%lican Venice Pas a%le to preserve -er independence and to matc- t-e
2uropean monarc-ies of France and Spain and t-e Fttoman 2mpire.
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