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Gioved 5 dicembre 2 01 3 Anno 5 n 334 1,20 Arretrati: 2,00

Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
I Fuorilegge
di Marco Travaglio
V
olete prima la notizia buona o quella cat-
tiva? Ma s, di, cominciamo con quella
buona: nellottavo compleanno del Porcellum,
voluto nel dicembre 2005 dallUdc di Casini,
scritto da Calderoli, approvato da tutto il cen-
trodestra e poi conservato anche dal centrosi-
nistra, la Corte costituzionale ha finalmente sta-
bilito che quella legge non soltanto una por-
cata: anche incostituzionale in almeno due
punti, il premio di maggioranza del 55% dei seg-
gi alla Camera per la coalizione pi votata (sen-
zalcun tetto) e le liste bloccate con i candidati
nominati dai partiti. Ne discende che sono, se
non giuridicamente, almeno moralmente inco-
stituzionali tutti i parlamenti eletti con quel si-
stema: quello del 2006 (maggioranza Unione),
quello del 2008 (maggioranza Pdl-Lega) e so-
prattutto quello attuale, uscito dalle elezioni del
24-25 febbraio. Dunque sono incostituzionali
anche il presidente della Repubblica Giorgio Na-
politano, rieletto dai parlamentari incostituzio-
nali, e con molti pi voti del dovuto (quelli dei
deputati Pd-Sel eletti dal premio di maggioranza
ora cassato). E lo anche il governo di Letta jr.,
che a Montecitorio gode di una vasta maggio-
ranza dopata da quel premio ora caduto: decenza
vorrebbe che i deputati in sovrappi decadessero
e andassero a casa. Insomma, tutto il sistema
fuorilegge. E, se avesse un minimo di dignit,
procederebbe a una rapida eutanasia per ripor-
tarci al pi presto alle urne con una legge elet-
torale finalmente legittima: una nuova, se mai
riusciranno a trovare uno straccio di accordo
(che sarebbe comunque frutto di un Parlamento
illegittimo); o quella disegnata ieri dalla Corte
con una sentenza formalmente caducatoria
(cancella premio e liste bloccate), ma sostanzial-
mente additiva e paralegislativa (disegna un
sistema elettorale alternativo al Porcellum, che
sar valido al deposito delle motivazioni, visto
che il Paese non pu restare senza legge elettorale
neppure un istante). Naturalmente lo sapevano
tutti che il Porcellum era incostituzionale. Ma si
comportavano come se fosse legittimo. Fino alla
suprema protervia di pretendere, dal Colle in
gi, che un Parlamento e un governo porcelliz-
zati riscrivessero la Costituzione. Con la com-
plicit di decine di presunti saggi, anchessi in-
costituzionali per contagio, che hanno scredi-
tato se stessi e lintera categoria prestandosi alla
controriforma. Ora almeno quella minaccia pare
sventata. Ma sia chiaro che qualunque altra ri-
forma (tipo quella della giustizia) sarebbe vi-
ziata dallo stesso peccato originale: quindi si spe-
ra che lorsignori ci risparmino altre porcate.
La cattiva notizia che, a causa dellinsipienza
dei partiti e del loro Lord Protettore e Imbal-
samatore, la Consulta riporta le lancette dello-
rologio indietro di ventanni, riesumando lul-
tima legge elettorale della Prima Repubblica:
quella con cui si vot nel 1992, il proporzionale
puro con preferenza unica (a parte lo sbarra-
mento al 4% per laccesso alla Camera e all8 per
laccesso al Senato dei partiti non coalizzati).
Quella sonoramente bocciata dall82,7% degli
italiani il 18-19 aprile '93 nel referendum di Se-
gni&C. che introdusse il maggioritario (poi in
parte recepito e in parte no dal Mattarellum).
Le forbici della Consulta proprio questo fanno:
trasformano il Porcellum da legge maggioritaria
in legge proporzionale spianando la strada ai ne-
mici del bipolarismo. Napolitano, Letta, Alfano
e Casini in testa: i nostalgici dei governi che non
nascevano delle urne, ma dagli accordi aumma
aumma nelle segrete stanze dei partiti e del Qui-
rinale. Se, come dicono, Renzi e i 5Stelle voglio-
no difendere il bipolarismo (Morto il nano, ce la
giocheremo noi e il Pd, e ne rester solo uno,
tuonava Grillo), possono rendere un grande ser-
vigio al Paese: scrivendo insieme una nuova leg-
ge elettorale, col ritorno al Mattarellum o col
doppio turo alla francese, che salvi il bipolari-
smo. Se invece ci faranno votare con la legge della
Consulta, ci condanneranno a un futuro terri-
ficante: quello dellInciucio Eterno.
Vespa riesuma B e r l u s co n i : Voglio la grazia e la riforma della giustizia. Poi ripete
la solfa del colpo di Stato. Ma lunica novit unaltra: Dud come un bimbo
PORCELLUM, PARLAMENTO, COLLE, GOVERNO
TUTTO INCOSTITUZIONALE
Per la Consulta il Porcellum
incostituzionale.
Ora la palla torna al porcile
w w w.fo r u m . s p i n oza . i t
LA CATTIVERIA
DE GIROLAMO Confindustria furibonda: la titolare dellAgricoltura sta con chi ferma i tir
Coldiretti blocca il Brennero
con la ministra sulle barricate
Devastante sentenza della Consulta: cancella il premio di maggioranza e le liste
bloccate, ripristina (salvo nuova legge) il proporzionale puro e delegittima lintero
sistema. Primo effetto collaterale: potrebbero decadere i deputati di Pd e Sel eletti
in pi grazie al bonus abrogato. B. e Grillo: Elezioni subito
VIVA IL RE!
Nel nuovo libro del vicedirettore del Fatto,
le confidenze e i diari dellex ministro
dellEconomia: pressioni e interferenze
del capo dello Stato, definito p o m p i e re
i n ce n d i a r i o Travaglio pag. 6 - 7
Cos Napolitano
boicott Prodi:
lamaro racconto
di Padoa-Schioppa
MARIA DE FILIPPI
Il settore ha perso
36 mila addetti solo
questanno, la protesta
trasforma i contadini
in controllori autorizzati
a ispezionare i carichi
sugli automezzi
che entrano in Italia
Napolitano, Prodi e Padoa-Schioppa Ansa
ROMA, IL SUK DELLOSPEDALE SAN CAMILLO
Vivo da 20 anni
dentro la scatola
della tv: e non mi
ha fatto bene...
Rodano pag. 9
MULTE DA 1.500 EURO
Francia, primo voto
contro i clienti
delle prostitute
pag. 13
LE N U OV E CAMERE
Senza aiuto
Pd dimezzato,
boom di 5Stelle
FI gi al Senato
ORA CHE SUCCEDE?
Renzi furioso,
Letta e Alfano
sorr idono:
inciucio eterno
Marra, Mascali, Nicoli e Vecchi pag. 2 - 4
Come sarebbero Palazzo
Madama e Montecitorio ripuliti
dai due pilastri della Porcata.
Poche settimane per intervenire:
dal modello francese al tedesco,
eccole ipotesi Cannav pag. 4
Il premier e il suo vice provano
a ingabbiare le mosse del sindaco
di Firenze, che dice: Co s
torniamo indietro di 20 anni
Il Colle non vuole le urne
nei prossimi 12mesi Tecce pag. 3
S
tamattina, davanti a Mon-
tecitorio, sosteranno alcu-
ni maiali grufolanti. Non un
tributo al decotto Porcellum,
ma la calata su Roma di Col-
diretti, lassociazione degli
agricoltori che ieri ha bloccato
il Brennero. Paolin pag. 8
C
inquantadue anni oggi.
Ventuno in televisione: Se
devo dire che mi ha fatto uma-
namente bene non lo so. Tra-
scorri il tempo in una scatola e la
tua vita esattamente ci che
fai. Pagani 14 - 15
y(7HC0D7*KSTKKQ( +%!#!?!"!\
2 GIOVED 5 DICEMBRE 2013 il Fatto Quotidiano CROLLA TUTTO
di Antonella Mascali
L
a Corte costituzio-
nale ha bocciato il
Porcellum, la leg-
ge elettorale defini-
ta cos dal suo stesso padre, il
leghista Roberto Calderoli.
I giudici hanno detto no al
premio di maggioranza senza
soglia e alle liste bloccate che
non permettono agli elettori
di esprimere le preferenze e
quindi di scegliere i parlamen-
tari.
La decisione di ieri rappresen-
ta uno spintone alla politica
perch finalmente passi dalle
parole ai fatti su una riforma
che non ha mai voluto varare.
Formalmente, infatti, quanto
stabilito ieri dalla Corte, al
momento, non avr alcuna
conseguenza: il Porcellum re-
sta in vigore fino a quando
sentenza e motivazioni non
saranno depositate. Si parla di
diverse settimane.
In questo modo la Consulta
salva il suo onore istituzionale
nel respingere quella che fino a
ieri, a larga maggioranza, vo-
leva accogliere: la richiesta
della politica di rinviare la pro-
nuncia al nuovo anno. Allo
stesso tempo, per, non depo-
sitando il dispositivo della
sentenza, la Corte d modo al
Parlamento di poter ancora ri-
formare il Porcellum, nel
solco delle sue indicazioni for-
nite ieri con un comunicato,
oppure di fare una nuova legge
elettorale.
S ECO N D O il presidente eme-
rito della Corte costituzionale
Valerio Onida, uno dei saggi
del presidente della Repubbli-
ca Giorgio Napolitano, se il
verdetto di ieri dovesse essere
applicato non si torna alla leg-
ge precedente, ossia il Matta-
rellum. Si ha non tanto un ri-
torno, ma una conferma del
proporzionale senza premio di
maggioranza.
Proprio rispetto al premio di
maggioranza senza soglia mi-
nima di voti, la Consulta ha di-
chiarato incostituzionali le
norme che prevedono lasse -
gnazione di un premio sia per
la Camera sia per il Senato
alla lista o alla coalizione di li-
ste che abbiano ottenuto il
maggior numero di voti e che
non abbiano conseguito, al-
meno, alla Camera, 340 seggi e,
al Senato, il 55% dei seggi as-
segnati a ciascuna Regione.
Quanto alle liste bloccate, che
per tre elezioni politiche, nel
2006, nel 2008 e nel 2013, han-
no prodotto un Parlamento di
nominati, la Consulta ha di-
chiarato lillegittimit costitu-
zionale... nella parte in cui non
consentono allelettore di
esprimere una preferenza.
Quindi si torna allordine di
elezione secondo le preferenze
e non secondo la lista?
Dal comunicato non chiaro e
anche il presidente Onida non
si sbilancia: Su questo punto,
credo dovremo attendere le
motivazioni per capire bene la
portata della sentenza. Ma se i
partiti faranno la riforma,
quanto deciso dalla Corte sar
superato. Ed la stessa Corte,
nella parte conclusiva del co-
municato, che fa sapere alla
politica di poter ancora agire:
specifica che gli effetti giuri-
dici della bocciatura scatte-
ranno con la pubblicazione
della sentenza e delle motiva-
zioni nelle prossime settima-
ne e che il Parlamento pu
PORCELLUM ARROSTO
CI HA PENSATO LA CONSULTA
LA CORTE COSTITUZIONALE ACCOGLIE IL RICORSO: BASTA CON I NOMINATI
E CON I PREMI DI MAGGIORANZA A CHI NON SUPERA UNA DETERMINATA SOGLIA
sempre approvare nuove leggi
elettorali, secondo le proprie
scelte politiche, nel rispetto dei
principi costituzionali.
IL CAMBIO DI PASSO della
Consulta, che fino a ieri voleva
far slittare, a maggioranza, la
decisione almeno a gennaio, si
deve soprattutto al presidente
Gaetano Silvestri a cui non so-
no andati gi i pressing, le voci
fatte filtrare ad arte dai Palazzi
della politica. Inoltre, non un
mistero, che allinterno della
Corte sia stato tra i pi critici
sulla legge elettorale tanto che
nellinfuocata camera di con-
siglio che blocc il referendum
anti Porcellum, si era battuto
perch fosse dichiarato am-
missibile.
La sentenza di ieri il frutto
della determinazione di 27 cit-
tadini rappresentati dagli av-
vocati Aldo e Giuseppe Bozzi,
Claudio Tanti e Felice Besostri,
loro stessi ricorrenti, che al fo-
tofinish, in Cassazione, a mag-
gio, hanno vinto.
La Suprema Corte, infatti, ha
deciso che potevano ricorrere
davanti alla Consulta. E lune-
d, nelludienza pubblica, in
maniera sintetica ed estrema-
mente efficace hanno illustrato
alla Corte i punti incostituzio-
nali del Porcellum: premio
di maggioranza senza soglia e
liste bloccate. Gli stessi che ieri
la Consulta ha bocciato.
Lavvocato Tani aveva detto
che la legge Calderoli ha tra-
sformato gli elettori in man-
drie da voto e i candidati al
Parlamento delle curie di par-
titi. Lavvocato Aldo Bozzi, il
primo che si mosso per ar-
rivare alla Consulta, aveva vo-
luto rispondere agli illustri
giuristi che avevano sollevato
Cosa cambia,
cosa resta
di un pasticcio
LISTE BLOCCATE
CITTADINI NON SCELGONO
Il Porcellum prevede liste bloccate: lelet -
tore non pu esprimere preferenze. I can-
didati vengono eletti in base allordine di
presentazione allinterno della lista stabi-
lito dai partiti. La Consulta chiede il ripri-
stino della possibilit di scelta.
PREMIO DI MAGGIORANZA
SENZA SOGLIA VIOLA LA CARTA
Il sistema elettorale in vigore assegna
un premio di maggioranza, alla Camera
e al Senato, alla lista o alla coalizione
che ottiene pi voti. Per la Corte costi-
tuzionale necessaria una soglia mini-
ma per accedere al bonus.
LA SENTENZA
I giudici
la pubblicheranno
entro qualche
settimana dando
modo al Parlamento
di fare una nuova legge
A
ldo Bozzi un avvocato di 80 anni. A
vederlo ne dimostra molti meno.
Quanto a lucidit batte tanti giovani. Si
visto come davanti alla Corte costituzio-
nale, luned, in poche parole ha demolito
il cosiddetto Porcellum: Ha tolto la li-
bert di voto agli elettori. lui il pro-
tagonista della battaglia che ha portato
alla bocciatura della legge Calderoli da-
vanti alla Consulta. Come Davide contro
Golia, ha vinto contro ogni previsione,
insieme ad altri avvocati, professionisti,
semplici cittadini. Ventisette in tutto.
Non ho ancora potuto brindare, ci dice
quando lo chiamiamo al telefono. Ho la
mano stanca a furia di rispondere al te-
lefono. Ho ricevuto decine e decine di
chiamate non solo di amici e conoscenti
ma anche di gente che non ho mai in-
contrato.
Cosa le hanno detto?
Siamo con lei, lei tutti noi. Congratu-
lazioni.
Che cosa lha mossa in questa impresa?
Come cittadino, come elettore deluso ho
sentito che dovevo fare qualcosa. Ne ho
parlato con amici e tutti ci siamo convinti
che avremmo dovuto agire perch questa
politica non avrebbe mai fatto nulla. Do-
vevamo rompere il cerchio. Daltronde,
quando ho votato per la prima volta con il
Porcellum, nel 2006, ho fatto mettere una
nota a verbale in cui dicevo che facevo il
mio dovere civico ma che questo non mi
impediva di essere in disaccordo total-
mente con la nuova legge elettorale. Nel
2008, in vista delle nuove elezioni mi sen-
tivo sempre pi disturbato e mi sono det-
to: Quasi quasi ci provo a fare ricorso.
Ho avuto torto in primo grado e in se-
condo grado. A quel punto ho avuto la
tentazione di mollare, di non ricorrere in
Cassaizone. Poi con i colleghi Claudio Ta-
ni, Felice Besostri, con mio cugino, lav-
vocato Giuseppe Bozzi, ab-
biamo deciso di tentare lul-
tima spiaggia, non mi andava
di lasciare le cose a met. Lu-
dienza davanti alla Suprema
Corte stata entusiasmante, il
procuratore generale Liberti-
ni Russo era pi accalorato di
noi. E a maggio i giudici ci
hanno dato ragione.
Come avete reagito?
Non ci credevamo quasi. Ar-
rivare davanti alla Corte costituzionale ci
sembrata una cosa grandiosa.
Se la politica restasse immobile e la sen-
tenza della Consulta diventasse esecuti-
va , cosa accadrebbe?
Difficile rispondere senza aver letto le
motivazioni. Sicuramente non si crea
nessun vuoto normativo. Potrebbe tor-
nare il Mattarellum, ma potrebbe tornare
anche il proporzionale senza premio di
maggioranza.
Sullammissibilit del ricorso mai un dub-
b i o?
Come avvocato parto sempre dalla Co-
stituzione e quindi ero sicuro che aves-
simo ragione.
Lei il nipote di uno dei padri
del Partito liberale, Aldo Boz-
zi e suo cugino Giuseppe il
figlio. Quanto conta nella sua
vita quelle s e m p i o?
Mio zio ha fatto la Resistenza!
Per me un esempio.
Cosa ha detto appena ha sa-
puto che i giudici avevano
bocciato il Porcellum?
Evviva!
a. masc.
Il legale vincitore
Ero sicuro di avere ragione,
la Costituzione parla chiaro
Aldo Bozzi
I L L EG I T T I M I anzi no. Del tutto abusivi. Se non fosse che per le
questioni elettorali ci si basa sul principio di non retroattivit
(ma deve comunque essere un giudice a farlo valere) alla luce
della sentenza della Consulta sul Porcellum, ora alla Camera ci
sarebbero 148 deputati decaduti da un lato ma, di fatto, mai
convalidati dallaltro. La storia affonda le sue radici nel rego-
lamento di Montecitorio, in particolare in quello della Giunta per
le elezioni. Che ha 18 mesi di tempo, dal
momento delle elezioni stesse, per con-
validare ciascuno dei 630 deputati eletti.
Solo che fino ad oggi, si diceva, nessuno
stato convalidato perch la Regione Friuli
Venezia Giulia ha fatto ricorso alla Corte
Costituzionale sui risultati delle ultime
politiche e cos il lavoro dellorganismo si
bloccato in attesa del ve rd e t to che do-
vrebbe arrivare a febbraio prossimo. Un
dettaglio procedurale che non ha minimamente preoccupato n
i deputati, n la Giunta, visto il precedente clamoroso della
legislazione 2006-2008, quando nessuno (nessuno!) dei de-
putati e dei senatori fu convalidato fino alla scadenza della le-
gislatura. Ora, per, alla luce della sonora bocciatura del Por-
cellum, la questione cambia. Cancellando il premio di maggio-
ranza con cui sono entrati alla Camera 148 deputati, la Corte gli
ha di fatto dichiarati illegittimi. Anche se, come si diceva,
probabile che in questo caso venga fatto valere il principio di non
retroattivit per non far implodere lintero sistema. Solo che, al
momento, questi non risultano neppure convalidati. E allora? La
questione andr comunque risolta, anzi dovr essere risolto il
paradosso di chi potrebbe essere dichiarato illegittimo pur non
essendo mai di fatto entrato nel pieno del suo mandato per
mancanza di convalida. Un pasticcio, insomma, tutto italiano,
dove la cancellazione, seppur parziale, di una legge, provoca
conseguenze inattese. Per non dire grottesche. Perch tutti gli
atti fin qui svolti dalle due Camere, nomine comprese, dovreb-
bero essere bollati come illegittimi perch emanati da illegit -
timi. A partire dallelezione del capo dello Stato. Uno scenario
che nessun costituzionalista commenta perch impossibile da
ve r i f i c a rs i . Il Porcellum, infatti non mor to, solo ferito gra -
ve m e n te sul premio di maggioranza, dunque la legge c, an-
che se monca, ma non risolve la questione pi delicata dei 148
possibili abusivi. Che lo sono, ma anche no...
Sara Nicoli
Eletti mai convalidati
Parlamento di abusivi
3 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3 CROLLA TUTTO
Quagliariello, irritato per i mo-
vimenti dei renziani in Com-
missione Affari Costituzionali
di palazzo Madama. Da troppi
mesi, il Senato ha preso in ostag-
gio la legge elettorale, e non fa
mai un passo in avanti: ora c
lobbligo dei giudici costituzio-
nali e, superata la tesissima se-
duta di ieri, sono costretti a dare
un segnale di vivacit. I demo-
cratici di Renzi non abboccano e
chiedono ai senatori di revoca -
re limpegno e riprendere da
Montecitorio, dove il Partito
democratico rappresenta il 55
per cento dellemiciclo. Lo stes-
so Roberto Giachetti, che non
interrompe lo sciopero della fa-
me contro la porcata di Calde-
roli - va avanti da oltre 60 giorni
con 3 cappuccini al d saspetta
che dal 9 dicembre, incoronato
Renzi, si riparta da Montecito-
rio. La Commissione, ancora
una volta, ha rinviato con una-
nime imbarazzo, ignorando gli
ordini del giorno di Lega e M5S
(ritorno al Mattarellum). Qua-
gliariello non consegna il fragile
Ncd al sindaco fiorentino: Il
caso scoppiato in Commissio-
ne, per il dissenso dei renziani
rispetto al comitato ristretto
sulla legge elettorale, una di-
scussione senza senso. Non pos-
siamo procedere con maggio-
ranze variabili. Traduzione:
noi governiamo insieme ancor
pi di prima senza il Cavaliere,
insieme scriviamo il successore
del Porcellum. Alfano vuole un
patto con Letta che vuole un
patto con Renzi, e viceversa. Il
presidente del Consiglio non
abbraccia Matteo e coccola An-
gelino, e poi trasmette un paio di
righe pilatesche e timorose:
Ora non ci sono alibi, il Parla-
mento agisca. E lui, che fa?
zionale per abolire il Senato. De-
sideri che si scontrano con le
esigenze di Letta e di Alfano.
Lex discepolo del Cavaliere
vuole (almeno) un anno di tem-
po per completare la crescita
lontana da palazzo Grazioli, per
creare una struttura di partito e
scongiurare un ritorno dal Capo
per unalleanza umiliante. Alfa-
no, non competente in materia,
saffida al ministro Gaetano
va, attende, perch vuole evitare
di cadere in trappole: rischiano
di rafforzare lo scissionista Al-
fano. Correre in campagna elet-
torale, presto.
La Consulta ha tagliato le zampe
e la testa al Porcellum e lha tra-
sformato in un sistema propor-
zionale: ora sembra appetitoso
soltanto a quei raminghi di cen-
tristi che vogliono le larghe in-
tese a vita.
Il promesso segretario Renzi ha
comunicato la sua proposta e
vuole garanzie da Letta: non pri-
vate al telefono, ma pubbliche
durante il voto di fiducia di mer-
coled in Parlamento. Al sinda-
co di Firenze vanno bene le pre-
ferenze, ma insiste con un Mat-
tarellum corretto: collegi uni-
nominali e premio di maggio-
ranza, non eccessivo, a portata
di Pd, per governare senza Sci-
lipoti di turno. E per blindare
laccordo, Renzi vuole imporre
un disegno di revisione costitu-
di Carlo Tecce
I
pezzi di Porcellumroto-
lano in Parlamento, fra i
piedi di Enrico Letta,
Angelino Alfano e, so-
prattutto, di Matteo Renzi: il
governo pu inciampare e
neanche il Partito democratico,
prevedibile, pare stabile. Con
lintervento dei giudici, per, il
Sindaco (non di ottimo umore)
ha ricevuto una brutta notizia
perch non pu dettare i tempi
dei giochi. Conseguenze: Palaz-
zo Chigi non conferma patti,
anzi smentisce perch non vuo-
le infastidire Alfano che col
drappello di diversamente ber-
lusconiani sostiene il respirato-
re allesecutivo. I rapporti di
forza sono capovolti: Enri-
co&Angelino, felici per la ven-
tata di proporzionale da gran -
de inciucio, rivendicano il co-
mando. E il Quirinale non vuo-
le urne nei prossimi dodici me-
si. Renzi intravede il pericoloso:
Torniamo indietro di ventan -
ni: ecco la Prima Repubblica. La
scelta discutibile.
BEPPE GRILLO s liberato di
quel fascino autoritario che da-
va la legge di Roberto Calderoli
con linsaccato di nominati
messi lista. E cos, risoluto, il
Movimento Cinque Stelle vuole
che le Camere, stracolme di
parlamentari illegittimi, siano
sciolte: Voto subito con il Mat-
tarellum. E Forza Italia, com-
pianta la defunta porcata, osser-
Festeggiano gli inciucisti
Renzi teme la fregatura
LETTA E ALFANO PROVANO A INTRAPPOLARE IL SINDACO DI FIRENZE CHE VOLEVA
COMANDARE LA PARTITA. E LUI: SI TORNA INDIETRO, ALLA PRIMA REPUBBLICA
PALLA
AL CENTRO
La decisione
della Consulta rende
nuovamente pressante
per il Parlamento
la discussione su una
nuova legge elettorale.
Ritornano gli amanti
del proporzionale,
Renzi guida chi vuole il
bipolarismoA n s a / La Pre ss e
Il padre della porcata
Sono anni che dico di correggerla
Cos questo governo sar infinito
Roberto Calderoli
ST R AT EG I E
Protetto dal Quirinale,
lesecutivo frena e cerca
di congelare le larghe
intese con lex discepolo
di B. Grillo: Al voto:
Camere illegittime
ADDIO AL TESTO DEI LEGHISTI
TORNA IL PROPORZIONALE
La decisione della Consulta cancella
dalla legge elettorale il premio di mag-
gioranza senza soglia minima e le liste
bloccate. Dunque resta in piedi li m-
pianto di un sistema proporzionale p u-
ro . Il premio abolito e non potr es-
sere la Corte a stabilire come costruirlo
e con quale soglia: compito del legi-
slatore. Rimane in vigore lo sbarramen-
to previsto allingresso: le liste che non
raggiungono il 4 per cento alla Camera
e l8 per cento al Senato non entrano in
Parlamento. Le percentuali salgono al
10 e 20 per cento per le coalizioni. In
merito alle liste bloccate, ora sar ne-
cessario individuare dei meccanismi per
reintrodurle, un passaggio che potrebbe
richiedere un intervento normativo. Le f-
ficacia delle novit decise dalla Corte si
avr con la pubblicazione delle motiva-
zioni della sentenza, ovvero nelle pros-
sime settimane.
di Davide Vecchi
E
meno male che la porcata lavevamo fatta noi,
la decisione della Consulta come vogliamo
chiamarla? La porcata della porcata o cosa?. Ro-
berto Calderoli, lex ministro oggi vicepresidente del
Senato, ci ride su. Fu lui a partorire il Porcellum e a
battezzarlo una porcata. Ora che la Corte ha deciso
che quel sistema illegittimo in entrambi i punti
sottoposti al vaglio della Consulta (il premio di mag-
gioranza e la mancanza delle preferenze) lesponen-
te leghista ha la conferma che avevamo fatto be-
ne.
Ma illegittima...
Figurarsi. Allora siamo tutti illegittimi. La scelta
chiaramente politica, la decisione della Consulta
crea uno stallo mai visto prima e garantisce lunga
vita al governo di Enrico Letta.
Sta pensando a Renzi?
Ma certo, hanno anticipato il risultato delle pri-
marie. Renzi vince e dice andiamo a votare, gli
dicono di s ma tanto non si pu, perch non ab-
biamo una legge elettorale e va rifatta. Ma possiamo
farla noi in questa legislatura? O siamo illegittimi,
eletti con un sistema ritenuto illegittimo?
Quindi?
Leggeremo le motivazioni quando ce le consegne-
ranno; la Consulta dovr spiegarci e soprattutto do-
vr riuscire a convincerci che i parlamentari ille-
gittimi eletti con una legge illegittima potevano a
loro volta nominare sia i giudici della Consulta sia il
capo dello Stato, o sono illegittimi anche loro?
Pure Napolitano...
Vediamo quando ci illuminer la Consulta. Vi ri-
cordo che Giorgio Napolitano stato mandato al
Quirinale per ben due volte da parlamentari eletti
con una legge oggi divenuta illegittima. Che fanno:
condonano? E poi: sono illegittimi anche i Comuni
con meno di 15
mila residenti dove
si viene eletti con
premio di maggio-
ranza e senza so-
glia di sbarramen-
to? Sono i due terzi delle amministrazioni italiane,
eh... E vogliamo parlare delle Regioni? Se ne sono
accorti dopo otto anni che il sistema non andava
bene... siamo seri per favore, ci spieghino, possi-
bilmente in maniera chiara e magari non tra altri
otto anni, chi e cosa illegittimo.
Una nuova legge elettorale ormai obbligatoria.
E possiamo farla noi? Guardi che io da anni pro-
pongo di correggere il Porcellum e nessuno ha mai
voluto seguirmi, strano. Io sono pronto da sempre e
la farei arrivare direttamente in aula al Senato, a
prescindere dai lavori della commissione: andare
subito in aula a discuterne.
Quanto tempo servirebbe?
Non vogliono cambiarla, lo ripeto, evidente. Ci
teniamo Letta a vita, secondo loro. Fino a oggi un
governo pu durare in vita al massimo cinque anni
e oltre questo termine pu andare solo in caso di
guerra. Ebbene, oggi ci troviamo con una legge che
supera anche un evento bellico: lesecutivo di Letta,
al momento, potrebbe essere destinato a durare per
sempre non essendoci una legge elettorale.
Renzi come evento bellico...
A quanto pare di paura ne hanno parecchia, per
arrivare a batterlo sul tempo. Io non so dove ar-
riveranno, la situazione imprevedibile; lunica cosa
che posso dire che la Consulta ha fatto un in-
tervento di salvataggio di Letta. Pi chiaro di cos.
TUTTI
FUORILEGGE?
Voglio capire adesso
se anche il Colle
contro la norma
Il presidente
stato eletto
due volte, infatti,
da parlamentari illegittimi
fatto
a mano
dubbi sullammissibilit del ri-
corso: Sarebbe infondato e
pretestuoso qualsiasi dubbio
sullammissibilit. Questa
aveva concluso era lunica
azione proponibile a tutela del
diritto al voto libero... stato
reciso il rapporto diretto tra
elettori ed eletti perch i par-
lamentari sono scelti dai par-
titi. E la Corte costituzionale
gli ha dato ragione.
4 GIOVED 5 DICEMBRE 2013 il Fatto Quotidiano
Lironia di Twitter
Del maiale non
si butta via niente
di Salvatore Cannav
S
enza il Porcellum la
geografia del Parla-
mento sarebbe stata
molto diversa. Il Mo-
vimento 5 Stelle avrebbe avuto
un ex p l o i t molto superiore a
quello, gi storico, ottenuto lo
scorso febbraio. Il Pd avrebbe
quasi dimezzato i seggi e sa-
rebbe stato costretto alle lar-
ghe intese per i prossimi venti
anni.
NELLA SIMULAZIONE che
presentiamo in questa pagina,
formulata eliminando il pre-
mio di maggioranza, naziona-
le, alla Camera, e quelli, regio-
nali, al Senato, il Pd sarebbe an-
cora il primo partito con 177
seggi a Montecitorio e 110 al
Palazzo Madama. Grazie ai
seggi guadagnati nelle circo-
scrizioni estere e a un vantag-
gioso calcolo sui resti, scaval-
cherebbe il Movimento 5 Stelle
che pure, alla Camera, ha avuto
45 mila voti in pi. Grillo per
avrebbe potuto intestarsi 170
deputati e 85 senatori. Si tratta
di unipotesi del tutto accade-
mica, senza lattuale legge ce ne
sarebbe stata unaltra, forse il
vecchio mattarellum. Ma il
gioco delle torte aiuta a capire
quanto ghiotta sia stata la ren-
dita di posizione che il Porcel-
lum ha garantito al vincitore di
turno. La legge porcata sta-
ta pensata per due scopi: im-
pedire, nel 2006, che lallora
Unione di Prodi facesse il pie-
no al Senato, ma anche garan-
tire al vincitore di prendersi
tutto con un premio di mag-
gioranza esorbitante. Proprio
quello che la Consulta ha san-
zionato. Logico, quindi, che i
suoi effetti siano stati vertigi-
nosi per chi ha vinto le elezioni
stavolta il Pd, ma la volta pre-
cedente il vantaggio toccato a
Berlusconi e frustranti per le
opposizioni. Il Pdl, considera-
to nel suo insieme, prima della
scissione di Alfano, avendo
perso le elezioni a febbraio, ha
ottenuto solo 98 seggi. Senza il
premio di maggioranza del
Porcellum ne avrebbe avuti
135. Al Senato, invece, dove il
premio si calcola su base regio-
nale, sarebbe stato penalizzato.
Svantaggio da porcellum an -
che per Scelta civica o per la
Lega nord che per, sempre
per il gioco dei premi regionali,
ha avuto dei benefici al Sena-
to.
La rendita ideata nel 2005 da
Roberto Calderoli ora desti-
nata a polverizzarsi. La Corte
costituzionale ha garantito che
lattuale Parlamento potr mo-
dificare la legge elettorale. Il
problema capire in quale di-
rezione si andr. Le ipotesi, al
lordo delle manovre politiche e
delle tattiche che i vari gruppi
metteranno in campo, sono
sostanzialmente quattro.
Rimanere nel solco dellattuale
legge una legge, di fatto, pro-
porzionale con un assurdo pre-
mio di maggioranza aggiu -
stando il premio e vincolando-
lo al raggiungimento di una
determinata soglia. La propo-
sta di Luciano Violante, che ha
diversi estimatori sia nel Pd
che nella stessa Forza Italia,
quella di fissare la soglia al 45%.
Solo il partito o la coalizione
che la raggiunge potrebbe be-
neficiare del premio di gover-
nabilit. Altrimenti si resta in
un proporzionale rafforzato
con effetti analoghi a quelli si-
mulati nel nostro grafico.
UNALTRA SOLUZIONE il ri-
torno al Mattarellum, quella
pi semplice dal punto di vista
legislativo perch basta un trat-
to di penna per abolire lattuale
legge. In tal caso si tornerebbe a
un sistema misto in cui il 75%
dei seggi viene assegnato su ba-
se uninominale in 475 diversi
collegi e il 25% determinato
con sistema proporzionale e
soglia di sbarramento al 4%.
lipotesi preferita dal Movi-
mento 5 Stelle.
Le ultime due soluzioni rap-
presentano due varianti di un
sistema unico, il doppio turno.
Il Pd lo propone da tempo, ma
con scarsa convinzione. A ri-
lanciarlo con forza stato Ren-
zi quando ha detto di volere
una legge analoga a quella con
cui si eleggono i sindaci dop -
pio turno con ballottaggio dei
primi due candidati che non
raggiungono il 50% . Il Pdl ha
sempre sostenuto di poter di-
scutere di questa ipotesi, ma
solo se agganciata a un sistema
semi-presidenziale alla france-
se con elezione diretta del pre-
sidente della Repubblica.
Ci sono voluti otto anni per de-
finire incostituzionale la por-
cata. Ora il Parlamento po-
trebbe avere solo poche setti-
mane a disposizione per varare
un nuovo testo prima di essere
accusato di illegittimit inco-
stituzionale. Il sistema politico
italiano ieri stato sanzionato
nel peggiore dei modi. E ora,
come la maionese, rischia di
impazzire.
LARGHE INTESE PER SEMPRE
SENZA I PREMI DEL PORCELLUM I DUE GRANDI PARTITI SAREBBERO CONDANNATI A GOVERNARE INSIEME
PER I PROSSIMI DECENNI. COSTRETTI DAI TANTI CONSENSI CONQUISTATI DAI CINQUE STELLE DI GRILLO
LEXPLOIT M5S
Con circa nove milioni
di voti il Movimento
dellex comico
genovese avrebbe
quasi gli stessi
deputati del Pd
TOCCA SCEGLIERE
Dalla proposta
di Violante di stampo
p ro p o r z i o n a l e
al doppio turno
che piace a Renzi
Le ipotesi in campo
Twitter, come sempre, la grancassa del
pensiero breve sul web: largomento del
giorno la sentenza della Consulta
sulla legge porcata.
DEL #PORCELLUM, si sa non si but-
ta via niente.
@claudio_ruvido
B O CC I AT U R A #Porcellum ristabili-
sce la democrazia elettiva. Se tutto
va bene, i segretari di partito smette-
ranno di essere dei dell'Olimpo..
@ M a t te o I n za g h i
UNO NON PUandare a fare run-
ning, che ti portano indietro di 10 an-
ni!!! #porcellum #evvai
@ n a zza ra
C A L D E RO L I : Era ora, io lave -
vo detto subito che il #porcel-
lum era una porcata.
Quest'uomo sia il danno che la bef-
fa .
@Iddio
FACCIO NOTARE che mezza Corte
stata eletta da un Parlamento
eletto col #porcellum
@ A n t Fu n i c i e l l o
IL #PORCELLUM anticostituziona-
le, quindi finora non siamo stati in
democrazia. Un po lo sospettavo.
@ Tr i s te M i e t i to re
di Wanda Marra
G
li effetti della sentenza della Corte
costituzionale peraltro ineccepibile
quello di certificare lillegittimit isti-
tuzionale dellattuale Parlamento. Gia-
nluigi Pellegrino, giurista, non ha dubbi
nel dare il suo giudizio.
Avvocato, con quale motivazione cos
p e re n to r i o?
Basti pensare che la giunta delle elezioni
della Camera, di fronte alla quale pen-
dono una serie di ricorsi, deve ancora
convalidare le elezioni di cen-
tinaia di parlamentari. Ora
non potr pi farlo, e dovr
sostituire gli eletti col premio
di maggioranza con onorevoli
di Cinque Stelle, Scelta Civica
e Pdl.
E ora?
un dovere civico scioglierlo,
salvo non voler compiere un
atto eversivo.
Ma allora non sono illegittimi anche il
governo, espressione di questa maggio-
ranza, e il Presidente della Repubblica,
eletto da queste Camere?
Lillegittimit non retroattiva e non si
ripercuote sugli atti passati.
Ma da ora in avanti il Parlamento non
pu fare leggi?
Ha perso la legittimazione sia politica
che istituzionale e lunica cosa che pu
provare a fare e solo se c unampia con-
divisione la nuova legge elettorale. Co-
me peraltro chiede la Consulta. Ma la
legge devessere fatta da tutte
le forze politiche: non si pu
usare quel premio di maggio-
ranza illegittimo contro le mi-
noranze.
E se le Giunte correggono il ri-
sultato, non convalidando gli
eletti?
Si pu andare avanti. Ma a tut-
to questo si aggiunge un ele-
mento: la delegittimazione
politica di questo Parlamento indiscu-
tibile e il dovere civico del presidente
della Repubblica prenderne atto.
C chi dice che questa sentenza ci ripor-
ta indietro di ventanni.
colpevole chi ha fatto la piaga, non il
medico che ha dovuto amputare la gam-
ba. La Corte era ben disposta a rinviare
se ci fosse stato un embrione di rifor-
ma.
Qual lo scenario pi probabile?
Il voto in primavera con una legge elet-
torale approvata. E sappiamo di quale il
paese ha bisogno.
Q u a l e?
Elezione diretta degli onorevoli nei col-
legi e premio di maggioranza su base
nazionale. Il Governo deve fare un de-
creto con questo contenuto: o viene con-
vertito, oppure si vota con la legge uscita
dalla sentenza della Consulta.
Adesso, non si rischia la rivolta popola-
r e?
Se non siamo conseguenti certamente.
Una questione di legittimit
Il Parlamento va sciolto ora
Gianluigi Pellegrino
CROLLA TUTTO
Pellegrino Ansa
5 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
di Fabrizio dE s p o s i to
L
a platea non pi
quella di una volta. Il
Condannato Deca-
duto misura la sua
espulsione dal Sistema alla pre-
sentazione del centesimo, o
millesimo, ma poco importa,
tomo vespiano, nel senso di
Bruno. Solita location, il tempio
di Adriano a Roma, solito po-
meriggio buio di dicembre. Le
prime file sono sufficienti a
concentrare un po di fedelissi-
mi, falchi e Forza Gnocca. Poi
nulla pi. Manca lonnipresente
Gianni Letta (e chiss perch),
mancano ovviamente ministri e
scissionisti del Nuovo Centro-
destra. Manca il Potere, insom-
ma. Anzi lunico potente, so-
spettato dallo stesso B. di essere
un alfaniano in sonno, lo stes-
so Vespa che rischia di addor-
mentarsi sul serio, piegando il
capo sulle mani giunte, quando
il Cavaliere ripete per la sette-
centesima volta che in Italia il
premier pu stendere solo lor -
dine del giorno del consiglio dei
ministri e che la Consulta un
organismo della sinistra e che
larchitettura istituzionale
fatta per vietare non per deci-
dere. Nulla di nuovo dallex Re
Sole della destra. Il Condannato
torna in pubblico una settimana
dopo la sua decadenza dal Se-
nato. La pronuncia sempre
trascinata, da ubriaco che ma-
stica limmancabile caramelli-
na, ma i riflessi sono pi veloci
rispetto allultima conferenza
stampa, quella delle fatidiche
carte americane sul processo
Mediaset.
CON VESPA, ci sono Virman
Cusenza, direttore del Messag -
g e ro , e Antonio Polito, editoria-
lista del Corriere della Sera. Polito
confonde Kant con Hegel, cui
attribuisce la preghiera mattuti-
na del laico eccetera eccetera,
ma nessuno se ne accorge. Gli
occhi della platea, che applaude
come a un comizio, sono tutti
per il quasi ottantenne che de-
finisce la sua decadenza un col-
po di Stato e pretende la grazia
motu proprioda Napolitano per-
ch per lui, imprenditore, uo-
mo di sport e uomo di Stato sa -
rebbe ridicolo fare i servizi so-
ciali per riabilitarsi. La notizia
che fa eccitare i cronisti politici
che per la prima volta Berlusco-
ni apre alle primarie per il cen-
trodestra, propedeutiche a un
accordo con gli alfaniani. Ma B.
si pronuncia pochi minuti pri-
ma della sentenza della Consul-
ta. Per il resto si districa tra rab-
bia, dolore e rassegnazione. Il
Condannato allopposizione
perch la democrazia stata
violata e adesso il pallino nelle
mani di Matteo Renzi: La du-
rata del governo Letta sar de-
cisa da Renzi, non posso fare
previsioni. Il Cavaliere impo-
tente va a rimorchio del sindaco
di Firenze, di cui non ho mai
parlato male. Vespa fa il pro-
vocatore compiaciuto: Renzi
un piccolo Berlusconi?. Rispo-
sta: Non posso fare questa af-
fermazione, non vorrei offen-
derlo. Il dolore arriva con Al-
fano: Ho provato un vero do-
lore, ho sofferto molto per quel-
lo che successo. Anche perch
adesso collaborano con un par-
tito che ha fatto lomicidio po-
vatiani: Non accettiamo lezioni di tra-
sparenza da chi sostiene un candidato
che non sta rendicontando agli elettori
quanto raccoglie e come lo spende.
Gianni Cuperlo l'unico dei tre candi-
dati a non aver reso queste informazio-
contro con Renzi, che cosa ben diversa
da un annuncio di sostegno o di pro-
paganda. E le iniziative in giro per lI-
talia, a partire da Bari? I renziani garan-
tiscono che tutto questo pagato dai co-
mitati locali e che comunque non si su-
perer il tetto di spesa. Duri anche i ci-
Abbiamo speso circa 85 mila euro,
prevediamo di spenderne circa altri 25.
Il Teatro Olimpico a Roma costato 5
mila euro. A mia conoscenza su Repub -
b l i ca non apparsa nessuna propaganda
elettorale. apparsa la notizia di un in-
P
ippo Civati? Non mi piace, il tap-
petino di Renzi e dice solo cose che
portano acqua al sindaco di Firenze. E
poi ha speso troppo in questa campagna
per le primarie. Come Renzi, peraltro,
che solo per mettere un annuncio su Re -
p u b b l i ca , ieri, per far sapere
che era al Teatro Olimpico a
Roma, ha speso 7.000 eu-
ro. Ugo Sposetti, lex teso-
riere dei Ds, uno dei grandi
elettori di Gianni Cuperlo,
va gi duro. E accusa: C
uninformazione di regime.
Possibile che nessuno si
chieda quanto spende Civa-
ti, il web costa, e quanto
spende Renzi?. La questio-
ne delle spese per le prima-
rie spinosa, ed di quelle
destinate a rimanere in una
zona di parziale opacit. Il
tetto di 200 mila euro, ma
per ora praticamente im-
possibile capire quanto ab-
biano effettivamente speso i
vari concorrenti. Le prima-
rie non sono ancora chiuse e quindi
ognuno di loro legittimato a fornire
cifre a spanne, pronto a giurare di essere
pienamente nei limiti richiesti. Dice Al-
berto Bianchi, presidente della Fonda-
zione Big Bang, da sempre delegato a far
quadrare i conti del Sindaco di Firenze:
CROLLA TUTTO
ENDORSEMENT
Intanto il sindaco
di Firenze incassa
appoggi variegati
Per lui Baudo
e Beln, che dice
: il pi bello
Soldi, ma come sono opache le primarie
SPOSETTI: CIVATI E RENZI SPENDONO TROPPO. LA REPLICA: NON VERO. PER ORA NESSUNA RENDICONTAZIONE
U
na giornata dai toni accesi ieri alla Camera
dei deputati: i parlamentari del M5S hanno
occupato i banchi del governo e costretto la pre-
sidente di turno, Marina Sereni, a sospendere la
seduta. Le proteste sono state scatenate dalla de-
cisione di invertire lordine dei lavori per passare
subito allesame del ddl di ratifica dellaccordo fra
Albania, Grecia e Italia sul Trans adriatic pipe-
line, il progetto di un gasdotto approvato ad Ate-
ne il 13 febbraio scorso. Dopo uno scambio po-
lemico di battute con la presidenza, i deputati M5S
Alessandro Di Battista, Carlo Sibilia, Massimo Ar-
tini e Filippo Gallinella si sono diretti verso i ban-
chi dellesecutivo, occupando le poltrone dei mi-
nistri. I colleghi del Partito democratico hanno
esortato i grillini a uscire dallAula al grido Fuori,
fuori. Non si pu votare questo provvedimento
in sessione di bilancio, ha detto il capogruppo
M5S Alessio Villarosa, appellandosi al regolamen-
to di Montecitorio. La protesta del M5S stata
definita un atto molto grave dal presidente della
Camera, Laura Boldrini, che ha chiesto ai questori
unistruttoria sulla vicenda per eventuali nuove
sanzioni. Dopo la bagarre scoppiata in Aula in
serata i deputati M5S, in segno di protesta, hanno
deciso di abbandonare la conferenza dei capigrup-
po. Il provvedimento al centro delle polemiche di
ieri stato gi approvato al Senato. Il nuovo ga-
sdotto, di propriet di tre societ (svizzere, te-
desche e norvegesi), si svilupper per 800 chilo-
metri dalla Grecia allItalia, passando per lAdria-
tico.
CAMERA M5S occupa
i banchi del governo
Il redivivo Berlusconi vuole
la grazia motu proprio
VA A PRESENTARE IL LIBRO DI VESPA MA IN PLATEA NON CI SONO POTENTI. GRIDA AL GOLPE,
TRATTA MEGLIO RENZI DI ALFANO E RIVELA: DUD HA APERTO UN PROFILO SU FACEBOOK
LA VERA CONDANNA Per Berlusconi le
presentazioni di Vespa sono come una condanna:
non se ne perde una dal 1994. Una pena infinita
SENZA
PAROLE
Il futuro
b e rlu s c o n i a -
no sono loro:
Daniela San-
tanch e An-
tonio Razzi
litico del capo del centrode-
stra.
IL CONDANNATO prolisso,
non smette mai parlare e di ri-
petere le stesse cose su magistra-
ti e Pd. Annuncia che rimane
dentro la politicae lotter per
la libert che non c pi. Le ri-
forme del Napolitanistan le vo-
terebbe a patto di avere in cam-
bio quella totale della giusti-
zia. Si autoinveste come ade -
guatissimo. Nessuno ha pi
esperienza di me. Il finale tut-
to per Dud, il barboncino bian-
co della fidanzata Francesca Pa-
scale: come un bambino, gli
manca solo parola. Vespa in-
formatissimo. Chiede: Dud
ha aperto un profilo su Face-
book?. B. conferma: S e ha gi
pi di 600 amici. Il berlusconi-
smo invecchia con malinconia.
WE LOVE ANGELINO Vespa con la moglie
Augusta Iannini, potente magistrato al ministero
della Giustizia. Sono sospettati da B. di alfanismo
PANCIA AZZURRA Con B. sono rimasti in
pochi: Franco Carraro, in piedi, poi Antonio Martu-
sciello e Riccardo Villari, dalla prominente panza
Foto di
Umber to
Pi zz i
Napolitano:
Il Parlamento
lavori alli n d u l to
ANCORA UN MONITO al Parla-
mento per sollecitare lindulto. Lo ha
pronunciato ieri il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, du-
rante un convegno al Senato: Il Par-
lamento deve avere il senso di re-
sponsabilit necessario per dire che
vuol fare innanzitutto un provvedi-
mento di indulto oppure si esprima
per dire che non necessario. A
quasi due mesi dal suo messaggio
alle Camere sulla situazione delle
carceri, Napolitano torna sulla rgo -
mento sottolineando, per, che il
suo messaggio non pu essere in-
terpretato come un prendere o la-
s c i a re : Il Parlamento assoluta-
mente libero di fare le sue scelte.
Una sponda al Quirinale la offre il
ministro della Giustizia, Annamaria
Cancellieri, annunciando un pac-
chetto di misure su carceri, processo
penale e civile che sar presentato
in una delle prossime sedute del
Consiglio dei ministri. Puntuale il so-
stegno del presidente del Senato: Al
pi presto andr in aula un disegno
di legge sulle pene alternative ha
detto Pietro Grasso, assicurando il
suo impegno per avviare presto una
riforma complessiva del pianeta
giustizia.
ni disponibili on line, dice Paolo Cos-
seddu, campaign manager per Civati. La
cifra raccolta da noi pubblicata online
sul sito c i va t i . i t e attualmente si aggira
attorno ai 90.000 euro. In campo scen-
de anche la tesoriera del comitato Cu-
perlo, Donata Lenzi: Non so quanto
abbiamo speso, alla fine tireremo le
somme. La polemica di quelle desti-
nate a tornare. Nel degttaglio chi ha fi-
nanziato le primarie dellanno scorso di
Renzi? Nel dettaglio non si sa. E la ren-
dicontazione delle spese sostenute da
Bersani per la sua corsa contro Renzi?
Gli ultimi capitoli di spesa non sono
mai stati resi noti. Cosa ne stato del
tesoretto, i 6 milioni ricavati dalle
consultazioni dallanno scorso? Uffi-
cialmente non si sa come siano stati uti-
lizzati. C poi il tallone dAchille del
Rottamatore, dal punto di vista dei sol-
di: la Leopolda. Dice Bianchi che coste-
r intorno agli 85mila euro, ma che non
fa parte della campagna congressuale, e
quindi non fa cifra per il tetto. Motiva-
zione discutibile. E comunque, chi la fi-
nanzia? Lo scopriremo solo nella pros-
sima primavera. Sono gli ultimi fuochi
polemici di una campagna che si avvia
alla conclusione. E intanto Matteo Ren-
zi continua a ricevere endorsement dei
pi variegati. Da Pippo Baudo a Max
Giusti, arrivando a Belen Rodriguez,
che la mette cos: il pi bello tra i tre
candidati alle primarie del Pd. Il suo ac-
cento fiorentino mi diverte molto, mi
piace fisicamente, ha dei begli occhi
chiari". E dunque, per chi voter alle
primarie? Non saprei, mi devo infor-
mare. Rischi che si corrono.
wa . m a .
Matteo Renzi durante
lultima Leopolda
La Presse
6
IL CALVARIO
DEL PRODI II
Dal 2006 al 2008
anche Napolitano
rem contro
IN LIBRERIA
Domani esce il libro di Marco Travaglio:
Viva il Re!, dedicato a Giorgio
Napolitano, il presidente che trov
una Repubblica e ne fece una Monarchia
7 72
GIORNI
Domani esce il nuovo libro di Marco Travaglio: Vi va
il Re!, dedicato a Giorgio Napolitano, il presidente
che trov una Repubblica e ne fece una Monarchia
(ed. Chiarelettere). Anticipiamo il capitolo sul
secondo governo Prodi (2006-2008), dal titolo
Padoa-Schioppa, Prodi e il pompiere incendiario.
di Marco Travaglio
L
a storia del secondo governo
Prodi ha un doppiofondo segre-
to. In quei 722 giorni di calvario,
il ministro dellEconomia Tom-
maso Padoa-Schioppa di gran
lunga il miglior elemento della
compagine matura la convinzione che Napo-
litano abbia fatto di tutto per indebolire, logorare,
talora boicottare lesecutivo dellUnione. E lo
scrive in alcune pagine del suo diario che lautore
di questo libro in alcuni colloqui avuti con lui
nella sua casa romana fra il 2009 e il 2010 fino a
poche settimane prima della sua improvvisa
scomparsa (il 18 dicembre 2010) ha avuto il pri-
vilegio di poter leggere, discu-
tere e annotare nelle parti pi si-
gnificative e attuali. Ma ha de-
ciso di non riportarle testual-
mente per rispetto della volont
dei familiari, che decideranno
liberamente se e quando rende-
re pubblici quegli scritti.
Siamo nellautunno del 2006.
Dopo la turbolenta estate del-
lindulto, a fine agosto il gover-
no ha inviato truppe italiane in
Libano per la missione Unifil,
mentre iniziato il ritiro dei mi-
litari dallIraq. Il 7 settembre il
dipietrista Sergio De Gregorio
(corrotto come confesser lui
stesso nel 2012 da Berlusconi)
passato al centrodestra, pri-
vando lUnione del suo unico
voto di scarto al Senato e rendendo decisivi i se-
natori a vita (...). In questo clima annota il mi-
nistro il 18 ottobre Napolitano invita a pranzo
Prodi, lo stesso Padoa-Schioppa ed Enrico Letta,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio. E l
fa il pompiere incendiario, lo stabilizzatore de-
stabilizzante, come lo definisce il titolare dellE-
conomia. Paventa il rischio che Prodi ponga la
fiducia. Si fa portavoce di tutte le critiche al go-
verno. Insomma ricorda Padoa-Schioppa
soffia sul fuoco anzich spegnerlo. Lindomani i
giornali, opportunamente sensibilizzati, scrivo-
no che Napolitano ha bacchettato Prodi e il suo
ministro. Il 20 dicembre, nella cerimonia al Qui-
rinale per gli auguri natalizi alle alte cariche dello
Stato, Napolitano parla della legge finanziaria
ricorda Padoa-Schioppa in chiave quasi esclu-
sivamente critica su due punti: la dimensione ab -
norme del testo della manovra e del maxiemen-
damento e luso della fiducia. Segue il solito mo-
nito per soluzioni condivise con lopposizione.
Il Quirinale al lavoro
contro il centrosinistra
Il 21 febbraio 2007, dopo meno di un anno di vita,
il governo Prodi gi in crisi. La maggioranza,
divisa sulle coppie di fatto, sul rifinanziamento
della missione militare in Afghanistan, sul rad-
doppio della base americana di Vicenza, va sot-
to al Senato sulla risoluzione che deve approvare
la politica estera del ministro DAlema: soltanto
158 S (su un quorum di 160) contro 136 No e 24
astenuti (decisivi i neocomunisti Fernando Rossi
e Franco Turigliatto). Prodi sale subito al Qui-
rinale per rimettere il mandato nelle mani di Na-
politano. Lindomani annota Padoa-Schioppa
nel suo diario Prodi torna al Quirinale e l Na-
politano chiede garanzie preventive sui numeri
al Senato in vista della fiducia e
del voto sullAfghanistan. Pare
che il capo dello Stato non gra-
disca una maggioranza che si
regga sui senatori a vita, come se
questi fossero figli di un dio mi-
nore. Il ministro dellEconomia
sconcertato: il voto si fa in Par-
lamento, non al Quirinale, e sa-
rebbe ora di finirla con il mal-
vezzo delle crisi extraparla-
mentari da Prima Repubblica.
Il 24 febbraio, previe consulta-
zioni informali con i partiti, Na-
politano respinge le dimissioni
di Prodi e lo rinvia alle Camere
per il voto di fiducia. Nessuno
a parte chi gli parla in privato
sa che il presidente sta segreta-
mente lavorando con personali
esplorazioni a unaltra maggioranza, al mo-
mento per invano. Quale maggioranza? Il solito
inciucio di larghe o almeno pi larghe intese.
Una posizione che Padoa-Schioppa definisce in -
quietante. Cos come il comunicato del Colle,
che pretende una maggioranza politica: un al-
tro cedimento alla tesi del centrodestra, che vor-
rebbe escludere i senatori a vita dal voto. Il che,
ricorda lex ministro, induce il povero Ciampi a
disertare le sedute del Senato ogni volta che in
gioco la sopravvivenza del governo (invece Rita
Levi-Montalcini, spesso volgarmente insultata
dai banchi della destra, quasi sempre presente, e
votante).
Il 28 febbraio il governo ottiene la fiducia a Pa-
lazzo Madama (162 S, 157 No),
anche grazie al passaggio di Marco
Follini dallUdc al centrosinistra.
Il 3 marzo si replica a Montecito-
rio (342 S, 253 No e 2 astenuti). La
crisi rientrata. Almeno per ora.
Qualche mese di relativa calma.
Poi il 12 luglio Napolitano torna a
polemizzare con Prodi e Pa-
doa-Schioppa a proposito di un
emendamento inserito dal gover-
no in un decreto gi approvato e in
fase di conversione in legge in Par-
lamento. Il presidente rivendica
per s un diritto di veto sul potere
legislativo molto discutibile, al-
meno per il ministro dellEcono -
mia. Che non riesce a compren-
dere come possa il capo dello Stato
pretendere di sindacare sullur -
genza dei provvedimenti del go-
verno, visto che questa una va-
lutazione squisitamente politi -
ca, che spetta al Consiglio dei mi-
nistri e al Parlamento, non al capo
dello Stato. Il che vale, a maggior
ragione, per il giudizio sugli
emendamenti, governativi e par-
lamentari: di che si impiccia Na-
politano? Il braccio di ferro fra Pa-
lazzo Chigi e ministero dellEco -
nomia da una parte e Quirinale
dallaltra, pur non trapelando quasi mai sulla
stampa, prosegue sotterraneamente su altre que-
stioni di fondo.
Padoa-Schioppa continua a pensare che Napo-
litano si assuma compiti non suoi, debordando
dai suoi poteri costituzionali. Come quando con-
sidera antidemocratico qualsiasi atto e riforma
del governo che non sia stato preventivamente
concordato con lopposizione. Cio con Berlu-
sconi. una malintesa forma di garanzia presi-
denziale allopposizione con lossessiva ricerca di
una pacificazione. Che per osserva lex mi-
nistro porta il presidente a chiedere molto di
pi alla maggioranza che allopposizione, visto
che le prevaricazioni vengono dallopposizione,
non dalla maggioranza. Padoa-Schioppa si do-
manda perch Napolitano faccia cos. E si rispon-
de che forse perch stato eletto solo dal cen-
trosinistra. Oforse perch divorato da unansia
di popolarit: insomma vorrebbe essere come
Pertini, o almeno come Ciampi. Ma Pertini e
Ciampi erano popolari fra la gente, mentre lat -
tuale presidente cerca consensi soprattutto nel
Palazzo, tra i partiti, da vero professionista della
politica. Inoltre, la lunga appartenenza a un par-
tito di opposizione, il Pci, lo porta a pensare che le
opposizioni abbiano sempre una sorta di diritto
di veto sulle scelte della maggioranza.
Un disegno politico da Prima
Repubblica anti-bipolarismo
Ma soprattutto ripete spesso Padoa-Schioppa
nei nostri colloqui Napolitano detesta il bipo-
larismo e persegue un suo disegno politico, quel-
lo svelato nella breve crisi del febbraio 2007: quel-
lo di un governo di larghe intese che eliminerebbe
lalternanza fra destra e sinistra e scipperebbe agli
elettori il diritto di scegliere da chi essere gover-
nati, per rimetterlo nelle mani delle segreterie dei
partiti. Come nella Prima Repubblica, che rimane
lunico orizzonte di Napolitano. Ma anche os -
serva malizioso lex ministro come in Unione
Sovietica: il governo lo sceglie il partito (o i par-
titi) e non il popolo. Peccato che la Costituzione
dica tuttaltro. E che ci metta in pericolo la de-
mocrazia italiana, specie se allopposizione c
Berlusconi. Che, come spesso accaduto nella
storia della conquista del potere dei partiti comu-
nisti nel XX secolo, punta a entrare in larghe coa-
lizioni da posizioni di minoranza, per poi pren-
dersi la maggioranza.
Il 16 luglio dal ministero dellEconomia parte per
il Quirinale una nota critica sulla posizione di Na-
politano in materia di decreti urgenti e di emen-
damenti durante liter parlamentare (...) perch
introduce di fatto un filtro pi fine di quello fis-
sato dalla Corte costituzionale, cio si attribuisce
una valutazione e una responsabilit squisita-
mente politiche, che invece dovrebbero restare
prerogative del governo e del Parlamento.
Il 7 ottobre Padoa-Schioppa, in unintervista al
Tg1, difende il ricorso alla fiducia da parte del
governo Prodi. Due giorni dopo Napolitano gli
scrive una lettera privata per esprimere un dis-
senso politico e istituzionale: quasi che luso della
fiducia vada contro la Costituzione. Il ministro
rimane di sasso, anche perch la fiducia prevista
dalla prassi parlamentare e costituzionale, specie
quando un governo si regge su una maggioranza
cos risicata. lennesimo bastone fra le ruote di
un governo che, gi di suo, barcolla. Ripensando a
quei fatti nel 2009-2010, lex ministro commen-
ter con amarezza il fatto che il Quirinale abbia
poi concesso a Berlusconi ci che aveva negato a
Prodi: il via libera ai continui ricorsi alla fiducia,
nonostante lamplissima maggioranza di cui nel
2008-2010 gode il centrodestra in entrambi i rami
del Parlamento (contrariamente allUnione nel
2006-2008). Labuso della fiducia parlamentare,
come vedremo, proseguir nel silenzio-assenso
del Quirinale anche sotto i governissimi di Monti
e di Letta jr.
Intanto, nellestate del 2007, esploso il caso del
generale Roberto Speciale, dal 2003 comandante
generale della Guardia di finanza, nominato dal
governo Berlusconi. Nel luglio del 2006 il vice-
ministro dellEconomia, Vincenzo Visco, gli or-
dina di avvicendare quattro ufficiali del corpo,
praticamente lintera catena di comando a Mi-
lano. Ma lui rifiuta. Il centrodestra lo spalleggia e
insinua che Visco voglia trasferire i quattro finan-
zieri perch stanno indagando anche sullo scan-
dalo Unipol-Bnl. In ogni caso la Guardia di fi-
nanza alle dipendenze del ministero dellEco -
nomia, dunque lalto ufficiale si rende responsa-
bile di una grave insubordinazione dinanzi allau -
torit politica. Siccome Speciale stato pure coin-
volto nello scandalo delle spigole doro a spese
dei contribuenti (se le faceva recapitare con voli
militari per le sue vacanze in altura), il governo gli
chiede di dimettersi, in cambio della promozione
a giudice della Corte dei conti. Ma lui rifiuta. A
quel punto il ministro Padoa-Schioppa, dopo
aver illustrato al Parlamento le ragioni che fanno
ritenere Speciale un ufficiale infedele, lo destitui-
sce. Il generale per con tanti saluti al dovere
Tommaso Padoa-Schioppa nelle pagine del suo diario scrisse
che il presidente della Repubblica fece di tutto per indebolire,
logorare, talora boicottare lesecutivo dellUnione guidato
dal Professore, di cui lui era ministro dellEco n o m i a :
il Colle si fece portavoce di tutte le critiche al governo
COS NAPOLITANO
G
iovanni Floris non ha bisogno
di sentirsi dire il famoso e fa-
stidioso lei non sa chi sono io! per -
ch lo sa benissimo. Sa che Angelino
Alfano ministro degli Interni e vice
di Enrico Letta a Palazzo Chigi. Cos
a Ballar, marted, il conduttore ha
prelevato Alfano dalla tradizionale
platea di ospiti in poltrona e gli ha dedicato uno
spazio tutto suo, con una seggiola tutta sua e un
paio di telecamere tutte sue. stato gentile e ospi-
tale, come sempre. Entusiasta, come non mai:
Dopo vedremo il sondaggio che vede il centro-
destra in vantaggio. E Alfano, recitando alla per-
fezione, fa pure finta di essere stupito. Come quan-
do lhanno mandato al Viminale. Avesse detto lei
non sa chi sono io!, forse avrebbero esitato.
POLTRONA SPECIALE
Ballar, Alfano
lospite pi gradito
POMPIERE
PIROMANE
Il 18 ottobre 2006
il pranzo con Prodi
e Letta dal presidente,
i m p e g n a to
nel fare
lo s t a b i l i zza to re
d e s t a b i l i zza n te
VIVA IL RE!
Marco Travaglio
632 pagg., Chiarelettere
euro 16,90
7 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
Re Giorgio nel febbraio 2007 stava segretamente lavorando,
con personali e s p l o ra z i o n i , a unaltra maggioranza:
auspicava il solito inciucio di larghe intese. Una posizione
che il titolare di Via XX Settembre, nei suoi appunti,
definisce inquietante e lontano dalle regole della democrazia
militare dellobbedienza si ri-
bella, fa ricorso al Tar, mobilita
le truppe del centrodestra, que-
rela Padoa-Schioppa, lancia
oscuri messaggi al presunto
nemico. E, quando il Tar del
Lazio il 15 dicembre lo reinte-
gra, scrive una lettera di dimis-
sioni (da un incarico che non ha
pi), continuando a rivendicare
unassurda autonomia dal go-
verno. Poi ordina senza aver-
ne alcun titolo al capo di Stato
maggiore della Guardia di fi-
nanza di diffondere la sua mis-
siva a tutto il corpo delle Fiam-
me gialle. Insomma si sente al di
sopra di tutto e di tutti. Per Pa-
doa-Schioppa, le sue sono mos-
se da golpista. Ma Napolitano, anzich respingere
lirricevibile lettera al mittente, la accoglie ed elo-
gia addirittura Speciale per il suo presunto spi -
rito di servizio verso le istituzioni. Giuseppe
DAvanzo, su Re p u b b l i ca , critica duramente il
comportamento remissivo del presidente (...).
Un generale molto Speciale
e le interferenze del Colle
Tutta lambiguit del Quirinale sul caso Speciale
si palesa nella riunione del Consiglio dei ministri
del 19 dicembre, convocata per varare il decreto
che accetta le dimissioni di Speciale e nomina il
suo successore, il generale Cosimo DArrigo. Una
riunione drammatica, condizionata dalle solite
ingerenze di Napolitano. Si confrontano due tesi:
Accettare le dimissioni e dunque riconoscere
che Speciale ancora in carica, oppure prendere
soltanto atto che vuole andarsene, e quindi negare
che sia in carica?.
Il ministro dellEconomia per la seconda tesi.
Ma il Quirinale, ancora una volta, si intromette e
HA SABOTATO PRODI
preme per la prima soluzione,
per non scontentare Berlusconi.
Alla fine, con la minaccia di non
firmare il decreto, Napolitano la
spunta. E cos il provvedimento
del governo diventa palesemen-
te contraddittorio, al limite del
ridicolo: premette che Speciale
rinuncia a essere reintegrato,
dunque non pi in carica; ma
poi aggiunge che pu tranquil-
lamente dimettersi, non si sa da
quale carica.
Un mese dopo Mastella e tutta
lUdeur annunciano luscita
dalla maggioranza. Il 23 gen-
naio 2008 Prodi e Pa-
doa-Schioppa vogliono parla -
mentarizzare la crisi: cio af-
frontare subito a viso aperto il voto sulla fiducia in
Senato, per verificare nella sede centrale della de-
mocrazia parlamentare se la coalizione che meno
di due anni prima ha vinto, sia pure di poco, le
elezioni abbia ancora i numeri non solo a Mon-
tecitorio (dove la fiducia scontata), ma anche a
Palazzo Madama. Napolitano invece vorrebbe
una crisi extraparlamentare, senza voto in aula.
Forse si interroga lex ministro per evitare
limbarazzo di un governo appoggiato dalla Ca-
mera e bocciato dal Senato. O forse perch, senza
una sfiducia esplicita di Palazzo Madama, Prodi
sarebbe ancora spendibilein seguito, per un suo
rinvio alle Camere o per un reincarico, che con-
sentano al Colle di evitare le elezioni anticipate
con la nuova maggioranza che ha in mente.
Padoa-Schioppa per convinto che il Colle pre-
ferisca gestire la crisi nelle segrete stanze, come se
il governo rispondesse a lui e ai partiti, non al Par-
lamento. Che ai suoi occhi conta meno delle se-
greterie dei partiti. Tant che, in un faccia a faccia
con Prodi al Quirinale, Napolitano insiste perch
si dimetta prima del voto in aula. Il ministro del-
lEconomia si dice convinto che il Quirinale
orienti anche la stampa nella stessa direzione.
Ma il premier, seppure molto preoccupato alli-
dea di scontentare il capo dello Stato, non si piega:
andr trasparentemente alla conta in Senato. E il
ministro dellEconomia daccordo con lui.
Ero convinto dir due anni dopo che si do-
vesse andare al voto in Senato per una questione
di chiarezza e nella speranza che un voto esplicito
resuscitasse un briciolo di disciplina di coalizio-
netra le forze della maggioranza. Invece evitare il
voto era una prova di ambiguit, ma anche un
modo per conservarsi in tasca una prossima
chance che gli italiani non avrebbero n capito
n apprezzato.
Il capo dello Stato vuole
la solita crisi extraparlamentare
A Montecitorio Prodi chiede ai deputati un voto
esplicito di fiducia, rivendicando quella che Pa-
doa-Schioppa chiama una linea di piena par -
lamentarizzazione della crisi. Poi il 24 gen-
naio sale al Quirinale, anche perch Napolitano,
ma non solo lui, preme perch
non vada al voto in Senato. Op-
pure come vorrebbe Letta jr.
ci resti soltanto per il dibattito,
fino alle dichiarazioni di voto. E
a quel punto, se apparir chiaro
che la maggioranza non c pi,
chieda una pausa, rinunci al vo-
to e vada a dimettersi al Colle.
Ma il Professore tiene duro:
quellescamotage ricorda Pa-
doa-Schioppa gli appare una
fuga, un espediente furbesco che
gli italiani non capirebbero. Lo
chiama anche il segretario del
Pd Piero Fassino, per sponsoriz-
zare il lodo Letta, che ormai
la linea di tutto il Pd dettata da
Napolitano. Il premier potrebbe
considerare le dimissioni prima
del voto in Senato soltanto se il Quirinale gli of-
frisse un ruolo nel dopo-crisi, con un reincarico o
almeno con la permanenza a Palazzo Chigi fino
alle elezioni. Ma n il presidente n il Pd gli pro-
spettano nulla di simile. Tutto questo tramestio,
per Padoa-Schioppa, frutto dellimmaturit de-
mocratica (lui parla di cultura distorta della de-
mocrazia) non solo dellItalia, ma anche delle al-
te cariche dello Stato. Napolitano, Marini e Ber-
tinotti non hanno mai assimilato le due regole
basilari della democrazia dellalternanza: la mag-
gioranza governa; la minoranza si oppone con
tutte le garanzie. O, meglio, conoscono soltanto la
seconda.
Il 30 gennaio Napolitano d un mandato esplo-
rativo e condizionato a Franco
Marini, per mettere insieme
una maggioranza provvisoria
che riformi la legge elettorale e
consenta al governo di assume-
re le decisioni pi urgenti.
Unaltra clamorosa forzatura
costituzionale, osserva Pa-
doa-Schioppa nel suo diario:
non un vero incarico, ma
una mossa del presidente per un
governo che, prima ancora di
nascere, dovrebbe gi avere il
consenso su un preciso proget-
to. improbabile riflette lex
ministro che questa astruseria
sia la soluzione suggerita dai
partiti durante le consultazioni.
Pi verosimile che labbia par-
torita personalmente il presi-
dente. Padoa-Schioppa la ful-
mina con un aforisma folgoran-
te: Un cammello un cavallo
disegnato da un comitato. E
spiega: A me quella soluzione
sembra un cammello, poco coe-
rente con la Costituzione e tale
da spianare la strada al risultato
che Berlusconi cerca, elezioni al
pi presto. Il motivo sempli-
ce: per fare un governo basta il
50% pi uno del Parlamento,
mentre per cambiare la legge elettorale occorre
una maggioranza pi ampia, ma soprattutto di-
versa da quella necessaria per governare. Un con-
to lamministrazione, un altro le regole del voto
che investono una questione di fatto costituzio-
nale (anche se regolata da una legge ordinaria) e
dunque richiedono un accordo tra i due schie-
ramenti contrapposti alle elezioni e in Parlamen-
to. Perch mai Napolitano mette insieme le due
cose, legando il governo alla legge elettorale? Evi-
dentemente, per lui, governare non importan-
te. In molti paesi ricorda Padoa-Schioppa
governare considerato talmente importante che
si accetta di farlo, anche per lungo tempo, anche
con un governo di minoranza, com avvenuto
in Danimarca e come presto accadr in Belgio. In
Italia invece molto meno: Da noi conta la po-
litics, non la policy. Insomma, le condizioni po-
ste dal Quirinale a Marini sono quasi impossi-
bili, ma soprattutto regalano a Berlusconi il di-
ritto di veto e dunque il controllo del risultato.
E pazienza se com scontato lItalia non sar
pi governata per un po. Unalternativa per sal-
vare la legislatura ci sarebbe, osserva lex mini-
stro: tentare ancora di compat-
tare la maggioranza uscita dalle
urne del 2006, dunque senza
Berlusconi, che vuole una cosa
soltanto: le elezioni. Una mag-
gioranza magari striminzita,
ma certamente antiberlusco-
niana e inadatta a fare da sola
una nuova legge elettorale.
Ma Napolitano vuole esatta-
mente il contrario: per lui, ap-
punto, un cammello un ca-
vallo disegnato da un comita-
to. La metafora racchiude, pi
efficace e micidiale di qualun-
que saggio o editoriale, la quin-
tessenza della cultura politica
togliattiana e giacobina, cio
ben poco democratica nel senso
classico del termine, del presi-
dente Giorgio Napolitano.
Visto poi quello che il presidente sar capace di
fare e di dire per puntellare il terzo governo Ber-
lusconi e soprattutto quelli dei suoiMonti e Let-
ta, non c dubbio che Prodi non caduto solo per
i numeri risicati al Senato, per le campagne ac-
quisti del Caimano e per i logoramenti del nuovo
Pd di Veltroni. Ma anche per il mancato appoggio
(per non dire di peggio) del Quirinale. Pa-
doa-Schioppa lo scrive nel suo diario gi il 14 feb-
braio 2008, senza neppure il senno di poi: Na-
politano ha un giudizio negativo su Prodi. E
non solo non lha mai aiutato. Ma ha spesso con-
tribuito a logorarlo e ad accelerarne la cadu-
ta.
DE M O C RA Z I A
IMMATURA
Tutto questo
t ra m e s t i o
frutto
di una cultura
d e m o c ra t i c a
distor ta
delle alte cariche
dello Stato
CA M M E L L O
E CAVALLO
Il mandato esplorativo
a Marini: un cammello
un cavallo disegnato
da un comitato, quella
soluzione un cammello
che spiana la strada
al ritorno di Berlusconi
LA SECONDA esperienza di Romano Pro-
di al governo comincia il 7 maggio 2006,
dopo la vittoria alle elezioni politiche di
aprile in cui lUnione di centrosinistra su-
pera il centrodestra per soli 24 mila voti.
Lesecutivo il 59esimo della storia della
Repubblica. Il 16 gennaio 2008 il ministro
della Giustizia, Clemente Mastella, dopo
una serie di provvedimenti giudiziari nei
confronti suoi, della moglie e di altri diri-
genti dellUdeur, rassegna le dimissioni ed
esce dalla maggioranza. Il 24 gennaio le-
secutivo che si reggeva su numeri risicati
al Senato viene sfiduciato a Palazzo Ma-
dama: 161 voti contrari e 156 favorevoli.
di Gianni Boncompagni
MOLTI si domandano, dopo avere ap-
preso i tragici fatti di Prato, se prima
nessuno sapesse niente. I cinesi che ci
sono ma non ci sono, se muoiono nessuno
sa niente e vengono subito sostituiti da ci-
nesini pi freschi, se c qualcuno che indaga e va a
controllare di persona quello che si dice in giro, i cinesi
si nascondono in doppie pareti, dormono in piccoli cas-
setti, lavorano con trattamenti da schiavi e nessuno sa
niente di niente.
mai possibile, si domanda ingenuamente il cittadino
ignaro, mai possibile che nessuno sapesse niente? La
morte di sette poveri cinesi ha smosso le acque.
Scoperti i misfatti, qualcuno far qualcosa oppure dopo
un po di fragore i cinesi torneranno a dormire nei loro
cassetti, a morire senza che nessuno lo sappia, a essere
trattati come schiavi , a non essere neppure esseri
umani? Tutto pu succedere in Italia.
Puntiamo tutto sul nostro uomo della Bulgaria.
CO M P L I M E N T I
Cinesi schiavi in Italia,
ma nessuno sapeva niente
2008. Il premier Romano Prodi, il presidente Giorgio Napolitano e il ministro Tommaso Padoa-Schioppa La Pre ss e
8 GIOVED 5 DICEMBRE 2013 il Fatto Quotidiano
di Valeria Pacelli
C
ontinuare a indagare su co-
me stato gestito il patri-
monio fatto di immobili e
contributi elettorali di quella
che fu Alleanza Nazionale. Lo
ha deciso il gip di Roma, Anna
Maria Fattori, che ha rigettato
la richiesta di archiviazione del-
linchiesta di cui era titolare il
pm Attilio Pisani. E sar stata la
presunta disponibilit di conti
allestero del disciolto partito
di An anche per interposta per-
sona e una serie di bonifici de-
finiti sospetti che hanno indot-
to il giudice a disporre indagini
pi approfondite. Linchiesta
nasce da una denuncia dellex
segretaria di Gianfranco Fini,
Rita Marino, la quale sostiene
come, allo scioglimento di An,
il comitato di gestione invece di
conservare il patrimonio, lo
avesse depauperato. Tanto
che confrontando lentit del
patrimonio a due anni di di-
stanza, e precisamente dal 22
marzo 2009 all8 novembre
2011, risultava un ammanco di
26 milioni di euro. Le fiamme
gialle cos hanno passato al se-
taccio i conti e in due informa-
tive depositate in procura han-
no scoperto una serie di movi-
mentazioni sospette, con cifre a
molti zeri. Risultano infatti
numerosi bonifici non solo a
favore della omonima fonda-
zione scritto nel decreto del
gip che riprende le informati-
ve ma anche a favore del Pdl
per un importo complessivo di
8.537.374 euro. Alla societ
relativa al quotidiano S e co l o
DI ta l i a arrivano 435.374 euro;
E ancora. Ci sono bonifici a fa-
vore di privati e imprese dei
quali gli istituti bancari non
avevano indicato il nominativo
per 9.162.158 euro; bonifici a fa-
vore di soggetti per i quali gli
istituti di credito non avevano
indicato il nominativo per
4.460.153 euro; Nonch ri -
chieste di emissione di assegni
circolari per un importo com-
plessivo di 3 . 897.1 2 8 ; di ricevu-
ti bonifici dalla Camera dei de-
putati per rimborsi elettorali
pari a 16. 364.736 e dal partito
Pdl (quattro bonifici di cui due
con causale bonifico dalleste -
ro) per un importo comples-
sivo di 28.568. 247 euro. Sono
queste le cifre che insospetti-
scono il gip, che non vuole chiu-
dere con unarchiviazione lin -
dagine in cui risultava indagato
Franco Mugnai, presidente del
comitato di gestione, insieme
ad altri. Il pm ne aveva chiesto
larchiviazione perch non so-
no emersi elementi per ritenere
singole ipotesi di appropriazio-
ne indebita di somme di denaro
da parte del comitato dei garan-
ti. Ma per il gip le indagini so-
no incomplete: bisogna fare
maggiore chiarezza sulla ge-
stione di quei soldi pubblici.
di Chiara Paolin
S
tamattina, davanti a
Montecitorio, soste-
ranno alcuni maiali
grufolanti. Non un
tributo al decotto Porcellum,
ma la calata su Roma di Col-
diretti, lassociazione degli
agricoltori che ieri ha bloccato
il Brennero. I tir, soprattutto
quelli con le celle frigorifere,
sono stati incanalati nella pri-
ma piazzola utile dopo il con-
fine. Fateci vedere cosa porta-
te intimavano i contadini cor-
si a migliaia per raccontare la
loro crisi: 140mila chiusure tra
stalle e aziende agricole negli
ultimi 5 anni, nel 2013 la per-
dita di 36mila lavoratori per
unItalia che importa il 40 per
cento di latte e carne consuma-
ti, il 50 per cento del grano te-
nero destinato al pane, il 40 per
cento del grano duro destinato
alla pasta, il 20 del mais e l80
della soia.
UNA SITUAZIONE che, secon-
do Coldiretti, autorizza i con-
tadini italiani a ispezionare i
mezzi in transito per mostrare a
fotografi e telecamere cosa c
dentro: mozzarelle tedesche di-
rette in Sicilia, latte polacco da
consegnare a Brescia, cagliate
industriali per fare il formaggio
in arrivo dal Belgio e destinate a
Verona, cosce di maiale pronte
a diventare prosciutto, patate
con su il cartellino made in Ita-
ly. La novit, ieri, stato lar -
rivo del ministro competente,
Nunzia De Girolamo: Abbia -
mo il dovere di difendere la
produzione italiana, garanten-
do anche i consumatori ha
detto il ministro indossando la
giacca giallo fluo di Coldiretti.
Nessun dubbio, da parte sua,
sulla legittimit di una perqui-
sizione on the road realizzata
non dai Nas o dal Corpo Fore-
stale ma da semplici cittadini.
Gli unici a storcere il naso sono
stati gli industriali: Siamo
sconcertati, il ministro ha di-
mostrato di non tenere in de-
bita considerazione tutte le di-
sposizioni Ue che regolano lo-
riginalit dei prodotti agroali-
mentari - ha dettato in una nota
Confindustria -. Utilizzare i
mezzi di informazione per tra-
visare le indicazioni espresse
dalla legge europea in materia
di Made in Italy significa ingan-
nare i cittadini, perch al mo-
mento vi una distanza incol-
mabile (e tra laltro incompren-
sibile) tra quanto espresso e sot-
toscritto dal nostro Paese a Bru-
xelles e quanto il ministro De
Girolamo intende far percepire
con la sua azione. Per regola co-
munitaria e accordi internazio-
nali, non sono accettabili solu-
zioni protezionistiche.
Come dire: un ministro non si
sveglia in una mattina di sole
per inventarsi doganiera. La De
Girolamo, schermata dai suoi
occhialoni, ha fatto spallucce
rientrando a Roma per un in-
contro con lomologo cinese,
Zhang Yong . Anche la Cina
sta avviando meccanismi di
controllo, possiamo essere
buoni partner sfruttando lE-
xpo 2015 ha detto il ministro
italiano incassando solidariet
multipartisan. Entusiasta Ric-
cardo Fraccaro (M5S): Il bloc-
co dei tir un momento di sto-
rica resistenza civile delle forze
sane del paese. Lealissimi i de-
putati Pd, che in coro rintuz-
zano: Confindustria abbassi i
toni. Siamo tutti uniti e dobbia-
mo continuare ad esserlo per
contrastare questo male del se-
colo che la contraffazione.
A CHIUDERE, la badilata del
ministro: Lunica cosa scon-
certante sono i toni usati da
unorganizzazione come Con-
findustria che invece di schie-
rarsi a difesa degli interessi na-
zionali lancia accuse al limite
dellinsulto personale a chi, co-
me Ministro, svolge il suo do-
vere di tutela della produzione
agricola nazionale - ha reagito
la De Girolamo -. Sono andata
al Brennero per manifestare so-
lidariet a migliaia di agricolto-
ri messi in ginocchio dalla crisi
e da coloro che chiudono gli oc-
chi e si voltano dallaltra parte
quando le produzioni italiane
vengono massacrate da gente
senza scrupoli.
tw i t te r @ c h i a ra p a o l i n
I TA L I E
Stipendi Rai,
adesso Brunetta
attacca Floris
QUELLA DI RENATO BRUNETTA contro gli sti-
pendi Rai ormai una crociata. Dopo le polemiche
sul contratto e il compenso di Fabio Fazio, Maurizio
Crozza e Roberto Benigni, il capogruppo di Forza Ita-
lia alla Camera se la prende con Giovanni Floris, det-
tando alle agenzie righe al veleno contro il condut-
tore di Ballar. L'accusa di aver imposto a Viale
Mazzini un contratto a condizioni molto sfavorevoli.
OPPOSIZIONE HARD
Senatori a vita
l avat iv i e abu s iv i
FORZA ITALIA, M5S E LEGA NORD CONTRO I SENIOR
ABBADO: IL MIO STIPENDIO PER LE BORSE DI STUDIO
di Sara Nicoli
N
el mirino. I senatori a vita sono entrati di diritto tra i ber-
sagli preferiti delle opposizioni in Parlamento. Che fanno
sul serio. E puntano alla loro scomparsa, un po per prendere
di mira listituto, un po perch i neoeletti non meriterebbero il
laticlavio. Il primo attacco, molto duro, era partito il giorno della
decadenza di Berlusconi da senatore, quando dai banchi di For-
za Italia si era stigmatizzata la presenza dei senatori a vita (as-
senti nella quotidianit dei lavori di palazzo Madama) solo per
votare contro Berlusconi. Ieri, la bordata pi pesante, stavolta
proveniente da un organismo del Senato, la Giunta delle ele-
zioni. Dove Elisabetta Casellati e Lucio Malan di Forza Italia
hanno posto la questione sulla sussistenza dei requisiti previsti
per la convalida dei senatori a vita, chiedendo un rinvio per
lacquisizione della documentazione necessaria. Pur rispet-
tando il Capo dello Stato e i quattro nominati - hanno affermato
- dalle carte trasmesse alla Giunta non sono emersi elementi
sufficienti ad identificare gli altissimi meriti scientifici della
prof. Cattaneo n gli altissimi meriti sociali attribuiti a tutti e
quattro (Renzo Piano, Carlo Rubbia e Claudio Abbado, ndr).
Abbiamo chiesto un rinvio - ha spiegato Casellati - e si sono
associati anche la Lega con la senatrice Erika Stefani, e Vito Cri-
mi del Movimento 5 Stelle. Difficile che finisca in una bolla di
sapone. I 5 stelle vogliono la verifica, la Lega anche, ma non tanto
perch non hanno i requisiti quanto perch non lavorano.
INTANTOMaurizio Gasparri, gi responsabile del primo attacco
a Renzo Piano, ieri tornato a puntare sullarchistar: venuto in
Aula solo per il voto sulla decadenza di Berlusconi, con una con-
dotta che non esito a definire spregevole. N prima, n dopo si
pi visto. In difesa dei quattro senatori a vita solo il Pd e Scelta
civica. I senatori ha sottolineato Luigi Zanda, capogruppo
democratico - sono motivo di grande orgoglio per l'Italia. Non
finisce qui. Intanto, Claudio Abbado ha deciso di devolvere il suo
emolumento alla Scuola di Musica di Fiesole, per listituzione di
borse di studio. Una risposta di classe.
Conti allestero di An: altre indagini
PER IL GIP LINCHIESTA SUL PATRIMONIO DELLEX PARTITO DI FINI NON PU ESSERE ARCHIVIATA
Floris - spiega l'ex ministro della Funzione pubblica
- sarebbe stato per molti anni legato alla Rai da un
contratto di lavoro a tempo indeterminato. A partire
dal 2007, su suo personale impulso, avrebbe richie-
sto e ottenuto la stipula di un nuovo contratto da
libero professionista, ricevendo un compenso quat-
tro volte superiore, con un evidente aggravio di costi
per l'azienda. Per di pi, secondo Brunetta, il nuovo
contratto conterrebbe al suo interno una piccola,
ma interessante clausola secondo cui, alla scadenza
del contratto, la Rai sarebbe obbligata alla riassun-
zione". Di qui la decisione di depositare in Commis-
sione di Vigilanza un'interrogazione per chiedere gli
opportuni chiarimenti: "Se fosse confermato, ci tro-
veremmo di fronte a un contratto di lavoro mai visto
nel panorama giuslavorista.
BOTTA E RISPOSTA
Confindustria si dice
sconcertata: Non
conosce le norme
sul commercio Ue
Lei: Siamo alli n s u l to
p e rs o n a l e
I senatori a vita Piano, Cattaneo e Rubbia con Piero Grasso Ansa
PARADISI FISCALI
In due anni risultano
26 milioni di euro
di ammanchi
nella fondazione
La Gdf ha scoperto
diversi bonifici sospetti
COLDIRETTI BLOCCA I TIR
DE GIROLAMO BARRICADERA
AL BRENNERO GLI AGRICOLTORI FERMANO GLI AUTOMEZZI CERCANDO PRODOTTI
CHE RISCHIANO DI SEMBRARE MADE IN ITALY. NUNZIA SUL PALCO: SONO CON VOI
Roberto Moncalvo, Enzo Gesmundo e Nunzia De Girolamo Ansa
P
edagogia su Twitter in dialetto barese. Miche-
le Emiliano, sindaco Pd a Bari, cinguetta mol-
to ha superato abbondantemente i 22 mila tweet.
E ogni tanto becca, tirando fuori il barese verace
che in lui, nascosto dietro la fascia tricolore. Ne sa
qualcosa lo scolaro che su Twitter lo ha accusato di
non aver chiuso le scuole per la pioggia, dandogli
del trimone, tipico epiteto barese. Il primo cit-
tadino ha risposto in vernacolo: U chi trimon di
tutt s tu, vid ce va alla scol sfalzin! E mittet u cappid
che sta u sol!. Traduzione letterale: Il pi trimone
di tutti sei tu, vedi di andare a scuola, sfaticato. E
mettiti un cappello in testa, che c il sole. Qual-
cuno si scandalizzato. Altri, specie i concittadini,
hanno fatto i complimenti a Emiliano. Qualcun al-
tro ha anche chiesto cosa voglia dire trimone.
Trmon un atto di autoerotismo barese, ha cin-
guettato il sindaco. Stavolta in italiano.
VAFFANTWITTER
Emiliano a insulto
risponde. In barese
9 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
San Camillo,
viaggio nelle corsie
della vergogna
PAZIENTI SULLE BARELLE PER GIORNI, FLEBO DAI SOFFITTI,
PUZZA E MEDICI ESASPERATI. LEMERGENZA DURA DA ANNI
I TA L I E
Caso Girasole
Antimafia e ndrine
Ora non dite
che sono
tutti uguali
di Enrico Fierro
L
arresto di Carolina Girasole, sindaco e
donna antimafia di Isola Caporizzuto, sta
gi ingrassando il mostro che da sempre divora
la Calabria e il Sud, la sfiducia. Lo vedi? Sono
tutti uguali, tutto inutile, qui da noi le cose
non cambieranno mai, anche quelli che par-
lano di lotta alla mafia lo fanno solo per in-
teresse. Con laggiunta di una particolarit tut-
ta calabrese, la lotta a chi pi antimafioso e
quindi il fiorire, basta dare una occhiata ai vari
siti locali e ai profili Facebook, di lo avevo
detto io e varie.
Perch nella regione dove la ndrangheta non
condiziona la politica per il semplice fatto che
la politica (il Comune di Reggio sciolto per
mafia, tre consiglieri regionali in galera, la ri-
chiesta di arresto di un Se-
natore della Repubblica,
giusto per fare qualche
esempio), anche buona
parte delle associazioni che
si intestano il grave fardello
della lotta alle cosche e al-
lillegalit, sono cadute nel-
la rete avvolgente dei ca-
pataz di partito.
OGNUNO SI FA o sponso-
rizza la sua, di antimafia, manovrando la leva di
finanziamenti e attenzioni pubbliche. Per tutte
queste ragioni larresto della Girasole un brut-
to colpo per quella minoranza di calabresi che
lottano e aspirano ad un cambiamento vero.
Sono quelli che non trovi sulle pagine dei gior-
nali, non aspirano ad essere icone e che non
vogliono essere risucchiati nella spirale mortale
di cui parlava Corrado Alvaro. La disperazione
pi grande che possa impadronirsi di una so-
ciet il dubbio che essere onesti sia dannoso,
e si pu aggiungere anche che sia inutile, perch
sono tutti uguali, e che gli onesti non esistono.
Larresto di Carolina Girasole un danno enor-
me alla credibilit dellantimafia senza etichette
e protezioni politiche, forse difficilmente ripa-
rabile. Tocca ad associazioni come Libera scen-
dere in campo, sconfiggere la sfiducia e chi la
alimenta ad arte per raggranellare quote di po-
tere e visibilit, con parole e gesti forti. Nel
nome di chi in Calabria morto per combattere
boss e malapolitica.
Le foto
esclusive delle
corsie del
Pronto
soccorso
dellOspedale
San Camillo,
a Roma.
Le barelle dei
pazienti sono
s i s t e m at e
ov u n q u e
Milano, muore
dopo il borseggio
UN UOMO DI 65 ANNI morto dopo es-
ser stato vittima di un presunto tentativo
di borseggio in metropolitana a Milano.
accaduto ieri, poco prima delle 18, nel
mezzanino della fermata De Angeli. I primi
ad accorrere sono stati alcuni agenti della
Polmetro, che hanno sentito le grida daiu -
to. Hanno visto allontanarsi due o tre gio-
vani che si sono dileguati subito. La vittima
era gi a terra priva di sensi. Gli agenti han-
no chiamato gli operatori del 118. Il 65enne
stato trasportato allospedale San Carlo,
ma morto durante il tragitto in ambulan-
za. Pare che il decesso sia da imputare a un
attacco cardiaco. La polizia ha visionato il
filmato delle telecamere della metro: si ve-
de un giovane che, sulle scale mobili, si av-
vicina al 65enne e prova a borseggiarlo. La
vittima se ne accorge, urla e comincia ad
agitarsi, ma si accascia subito dopo.
di Tommaso Rodano
Q
uello che colpisce di pi lodore. Un
fetore penetrante, a cui non ci si abi-
tua . Le corsie del pronto soccorso del
San Camillo sono un dormitorio di
barelle. I fili delle flebo scendono dalle pareti,
dietro le porte. Siamo nel reparto durgenza di
uno dei pi grandi ospedali di Roma. Il corridoio
che porta allaccesso dei codici verdi, i malati
meno gravi, occupato sui due lati dalle lettighe
dei pazienti. Rimane una striscia di pavimento
nel mezzo, dove passano medici e infermieri.
Corpi sdraiati e sguardi cupi, assenti. Sulla si-
nistra c un anziano con una camicia a quadri
grigia, i pantaloni abbassati mostrano il panno-
lone e scoprono parte delle natiche. Un uomo
pi giovane in piedi, con la flebo attaccata al
braccio, non sa dove appoggiarsi. Allesterno, di
fronte allingresso del pronto soccorso, ci sono
quattro ambulanze ferme. Le barelle sono rima-
ste dentro, insieme ai pazienti. Le auto non pos-
sono ripartire. Non unemergenza, la quo-
tidianit. Il grido di dolore dei medici lo stesso,
da pi di due anni, quando la sofferenza au-
mentata e hanno cominciato a circolare le foto
dello scandalo, con i pazienti curati per terra, ste-
si su un materasso. Ogni tanto si fa pulizia, ma
dura poco. Il tempo di una vistita ufficiale o di far
calare lattenzione dei giornali. Ma dentro lo sce-
nario, con rare eccezioni, sempre lo stesso.
AL FATTO QUOTIDIANO arrivata la lettera
struggente di un medico del pronto soccorso del
San Camillo, che chiede di rimanere anonimo:
Abbiamo gridato il nostro inferno in tutti i mo-
di, chiedendo aiuto a tutti, dalla magistratura,
alla regione ai nostri vertici aziendali. Nulla!.
Nel reparto si va avanti cos: Il 3 dicembre erano
ancora da ricoverare pazienti del giorno 25 no-
vembre. Si pu avere anche solo unidea di cosa
significhi restare su una barella per 9 giorni con-
secutivi?. Il medico racconta episodi raccapric-
cianti: Arrivano degli anziani che alla prima vi-
sita sono ancora capaci di esercitare la loro di-
gnit e si spogliano con pudore; dopo 2 giorni nei
nostri stanzoni hanno perso qualsiasi rispetto
della persona, si lasciano pulire e visitare davanti
al vicino, magari di sesso opposto, negli occhi
rassegnazione e disperazione. Laltro giorno in
sala emergenza ho visto uninfermiera passare
direttamente dal massaggio cardiaco su un pa-
ziente, a imboccare un altro paziente anziano
che era l da tre giorni. Lo stesso medico, in-
contrato fuori dal reparto, continua il suo sfogo:
Siamo sotto organico. Abbiamo turni massa-
cranti. Dobbiamo sbrigare, allo stesso tempo, il
nostro lavoro di pronto soccorso e anche quello
dellospedale, dove non possiamo far ricoverare i
pazienti perch non ci sono posti letto. In un am-
biente terrificante, soprattutto a livello emotivo.
A fianco a me, per forutna, ci sono colleghi con
professionalit straordinarie, che tengono in
piedi un sistema sul punto di crollare.
Sandro Petrolati un cardiologo del San Camillo
e un dirigente dellAnaoo, sindacato dei medici
dirigenti. A partire dal 2008 spiega in questo
ospedale c stato un crollo dei posti letto. Se ne
sono persi circa 400. La conseguenza questo so-
vraffollamento selvaggio. lo stesso in tutti i
grandi nosocomi pubblici di Roma: non possia-
mo trovare ospitalit ai pazienti al Pertini o al San
Giovanni, perch i loro pronto soccorso sono
nelle nostre stesse condizioni.
La sanit laziale continua a essere commissariata,
la spesa abnorme e i tagli una minaccia inces-
sante. Com possibile che le strutture versino in
queste condizioni? Il denaro pubblico finisce al-
trove, si nasconde in mille rivoli. In questo ospe-
dale, per esempio, nonostante i tagli sul personale
e sui posti letto, si spende la stessa cifra di prima,
se non di pi. Evidentemente qualcosa non va.
Stamina, il Tar
del Lazio sospende
la bocciatura
LA COMMISSIONE del ministero della Salute
che ha bocciato il metodo Stamina non im-
parziale. Di conseguenza, il parere contrario alla
sperimentazione sospeso. Il Tar del Lazio ha
detto stop al decreto di nomina del comitato tec-
nico-scientifico, accogliendo il ricorso presentato
da Davide Vannoni, ideatore del metodo per le-
strazione di cellule staminali dal midollo osseo
che secondo i sostenitori - potrebbe favorire la
cura di gravi malattie neuro-degenerative. Per i
giudici non stata garantita lobiettivit e lim-
parzialit del giudizio ed mancata lindipen-
denza ideologica. Il ministro della Salute, Bea-
trice Lorenzin, ha annunciato che attiver imme-
diatamente le procedure per la nomina di una
nuova commissione perch non si possono la-
sciare i malati e le famiglie nel dubbio. Dura la
replica di Vannoni: Non se la pu cavare cos, in
un Paese civile dovrebbe dimettersi, la Lorenzin
uni n co m p e te n te ha detto intervistato da La
Za n za ra su Radio 24. Soddisfazione per la scelta
del Tar stata espressa dalle associazione per i
diritti degli ammalati e dai movimenti a favore
della sperimentazione.
Girasole Ansa
RO M A
10 GIOVED 5 DICEMBRE 2013 il Fatto Quotidiano
Crisi, milioni
di persone vivono
di ammortizzatori
NEL 2012 oltre 3,9 milioni di persone
sono state protette da ammortizzatori
sociali (cig, mobilit e indennit di di-
soccupazione) con un aumento del
20,5% sul 2011. Ammortizzatori che so-
no costati 22,8 miliardi con un aumento
del 19,4% sul 2011. Lo si legge in un rap-
porto Uil sugli ammortizzatori sociali.
di Camilla Conti
Milano
A
lla City di Londra lo
hanno gi ribattez-
zato il Watergate
della finanza. Di
certo lUnione europea ha de-
ciso di usare il pugno di ferro e
ha multato per complessivi 1,7
miliardi di euro alcune delle
maggiori banche mondiali.
Laccusa quella di avere fatto
cartello per manipolare i tassi
di interesse sui derivati attra-
verso accordi illegali che ave-
vano un impatto rispettiva-
mente sull'indice Euribor in
euro, e sul Libor in yen e il Ti-
bor in yen. In sostanza, fra il
2005 e il 2009, alcuni istituti
hanno determinato a piaci-
mento il valore dei tassi di ri-
ferimento che regolavano i
prestiti interbancari e i mutui,
lucrando tramite i derivati su-
gli stessi tassi.
I FURBETTI sanzionati sono
Hsbc, Deutsche Bank (che do-
vr pagare la multa pi salata da
700 milioni), Socit gnrale,
Rbs, JP Morgan, Citigroup e Rp
Martin. Graziate, invece, Bar-
clays e Ubs per aver avvisato i
funzionari comunitari delle
pratiche illegali, riuscendo a
godere quindi dell'immunit
concessa in questi casi. Solo la
britannica Hsbc ha annunciato
che non intende pagare la mul-
ta e ricorrere in appello, mentre
le altre banche internazionali
sembra che abbiano deciso di
non andare allo scontro, anche
perch in caso di nuova con-
danna rischierebbero d'incap-
pare in sanzioni pi elevate.
Si tratta della maggior sanzione
per violazione di norme anti-
trust mai imposta dalla Com-
missione, organo di vigilanza
della concorrenza di Bruxelles.
Quel che scioccante degli
scandali Euribor e Libor non
solo la manipolazione degli in-
dici, ma anche la collusione tra
banche che si suppone siano
concorrenti tra di loro, ha di-
chiarato il commissario Ue alla
concorrenza Joaquin Almunia
nell'annunciare la decisione
che manda un chiaro segnale
sul fatto che la Commissione
determinata a combattere e
sanzionare questi cartelli nel
settore finanziario. Ma le in-
dagini non sono ancora finite:
ci sono tre banche pi un bro-
ker sotto inchiesta da parte del-
l'Antitrust Ue. Lo stesso Almu-
nia ha infatti spiegato che l'in -
dagine ancora in corso e che
gli istituti finora non erano
pronti per risolvere la situa-
zione con Bruxelles. Le tre ban-
che sono coinvolte sul fronte
Euribor, il broker su quello Ti-
bor.
Di certo lo scandalo, che ri-
guarda un mercato di scambi
da 5.300 miliardi di dollari al
giorno, di portata internazio-
nale: otto organismi di vigilan-
za stanno indagando, dalla
Gran Bretagna agli Stati Uniti,
dalla Svizzera a Hong Kong. E
finora sono state inflitte multe
per 3,7 miliardi di dollari. Dal-
l'avvio della crisi del 2008, gli
scandali sono costati carissimi
alle banche nel mondo: tra Eu-
ropa e Usa gli istituti hanno
sborsato quasi 150 miliardi di
dollari tra multe e costi legali
per provare a uscire dalle disav-
venture sui mutui subprime,
derivati o tassi alterati.
Ma i terremoti non sono finiti.
Secondo la Sddeutsche Zeitung,
le autorit di vigilanza finan-
ziaria di diversi Paesi europei,
asiatici e degli Usa stanno in-
dagando su istituti di credito
sospettati di aver manipolato il
corso valutario. Le banche
avrebbero portato a termine, in
determinati orari concordati,
grandi operazioni in valuta
straniera con l'obiettivo di in-
fluenzarne il corso. La presun-
ta manipolazione delle valute
avrebbe danneggiato chiunque
abbia cambiato moneta, dalle
grandi multinazionali al cliente
privato degli istituti di credito,
scrive la Sddeutsche Zeitung,
aggiungendo che gi da aprile
lautorit di vigilanza britanni-
ca Fca sta verificando le accuse,
mentre lomologa tedesca Ba-
fin al lavoro dallestate.
Finora non ci sono indicazio-
ni che agenti di banche tede-
sche siano coinvolti nelle ma-
nipolazioni, ha riferito il capo
di Bafin, Raimund Roeseler, al
quotidiano. Le indagini, per,
non sono ancora concluse. Se-
condo la testata di Monaco,
Deutsche Bank che con il 15%
degli scambi il primo opera-
tore sul mercato delle divise
sta portando avanti da tempo
unindagine interna. Coinvolte
nellinchiesta sarebbero anche
Barclays e Citigroup, che
avrebbero gi allontanato alcu-
ni operatori.
Ieri il titolo TelecomItalia era piatto: +0,07% Ansa
Libor: pugno duro,
Ue contro 7 banche
LA COMMISSIONE DI BRUXELLES HA MULTATO PER 1,7 MILIARDI ALCUNI
TRA I MAGGIORI ISTITUTI MONDIALI. SONO ACCUSATI DI AVER FATTO
CARTELLO PER MANIPOLARE A LORO VANTAGGIO I TASSI DI N T E R E SS E
cento, hanno dato a Telefnica
Espaa di salire al 100 per cento
entro il 2015. Proprio ieri ha da-
to ragione a Fossati lIss, societ
di consulenza americana per i
fondi dinvestimento, consi-
gliando loro di appoggiare lex
proprietario del Brodo Star per-
ch la revoca del board attuale
avr molto probabilmente un
effetto positivo sul valore di lun-
go termine per gli azionisti.
BERNAB, rompendo il silenzio
dopo due mesi dalle sue dimis-
sioni, spiega ci che disse al cda
Telecom al momento dell'ad-
dio: la societ ha bisogno di un
aumento di capitale per investi-
re sulle rete, ma il capo di Te-
lefnica, Cesar Alierta, ha bloc-
cato tutto perch non ha soldi da
mettere e non vuole che ce li
mettano altri senn perderebbe
il controllo. La frettolosa vendi-
ta di Telecom Argentina e l'e-
missione di un bond converten-
do in azioni (su cui aperta
un'inchiesta assai insidiosa della
Consob) sono i primi effetti per-
niciosi della febbre spagnola.
Da qui la contromossa targata
Mucchetti-Gasparri: una rifor-
ma della legge sull'Opa (Offerta
pubblica di acquisto). Attual-
mente la cosiddetta legge Dra-
ghi obbliga chi acquisisca il pac-
chetto di controllo di una socie-
t quotata a offrire lo stesso
prezzo a tutti gli azionisti, ma
solo per pacchetti di controllo
superiori al 30 per cento del ca-
pitale (il pacchetto Telco il 22,4
per cento). La proposta Muc-
chetti, presentata senza succes-
so come emendamento alla leg-
ge di stabilit, prevede che l'ob-
bligo di Opa scatti comunque se
passa di mano il controllo di
fatto, inteso come la capacit di
imporre all'assemblea degli
azionisti l'elezione di propri uo-
mini nel cda.
Con questa norma, Telefnica
dovrebbe spendere qualche mi-
liardo di euro per acquisire il
controllo di Telecom. Adesso ce
la sta facendo con qualche cen-
tinaio di milioni, il che lascia so-
spettare che non si preoccupe-
rebbe poi tanto se andasse in
malora un concorrente insidio-
so, soprattutto in Brasile. L'e-
mendamento Mucchetti in at-
tesa di un nuovo provvedimen-
to a cui agganciarsi, ma il go-
verno sembra volersi chiamare
fuori dalla partita, nota il sena-
tore Pd. Per cui si giocher in
Parlamento la sfida alle potenti
lobby finanziarie in campo.
Twitter@giorgiomeletti
convegno chiss perch sponso-
rizzato da Telecom Italia.
Il tema bollente. Il governo si
occupa quotidianamente del
salvataggio della privatissima
Alitalia ma non si cura di Tele-
com Italia perch privata. An-
che ieri il sottosegretario alle
Comunicazioni Antonio Catri-
cal, ha insistito: Coinvolgere
Palazzo Chigi nella vicenda Te-
lecommi sembra eccessivo, an-
che perch non c' tavolo di cri-
si. La ragione che ha spinto
Fossati a chiedere per il 20 di-
cembre l'assemblea con la revo-
ca del consiglio d'amministra-
zione all'ordine del giorno
proprio che il combinato dispo-
sto degli interessi di Telefnica
Espaa e di quelli di Medioban-
ca, Generali e Intesa rischia di
danneggiare l'azienda, cio l'in-
frastruttura decisiva per l'eco-
nomia italiana. I tre colossi fi-
nanziari italiani, che deteneva-
no in tutto il 54 per cento di Tel-
co, a sua volta azionista di con-
trollo di Telecom con il 22,4 per
di Giorgio Meletti
I
l momento chiave quando
Franco Lombardi, presiden-
te dell'Asati (piccoli azionisti
Telecom Italia) strilla al senato-
re Massimo Mucchetti del Pd:
Il governo dov'?. Il presiden-
te della commissione Industria
del Senato non si scompone:
Non lo chieda a me, che in que-
sta vicenda sono uno dei pochi
ad averci messo la faccia. A
quel punto Maurizio Gasparri
di Forza Italia soccorre Muc-
chetti e si dichiara d'accordo su
un'azione comune per stanare il
governo Letta sulla riforma del-
l'Opa (offerta pubblica d'acqui-
sto) necessaria a fermare la sca-
lata spagnola a Telecom Italia.
Mucchetti ringrazia: Do atto a
Gasparri di non aver fatto il fur-
bo dopo l'uscita dalla maggio-
ranza. Insomma, nel caotico
quadro politico resiste una lar-
ga intesa per tentare di fermare
la mega-lobby Medioban-
ca-Generali-Intesa Sanpaolo
intenta a regalare a Telefnica
Espaa la rete internet italiana.
TUTTO QUESTO avviene in un
insolito convegno organizzato
ieri pomeriggio a Roma dall'A-
sati, in un clima da Comitato di
liberazione nazionale: si sono
scoperti alleati l'azionista di mi-
noranza Marco Fossati, Michele
Azzola della Cgil di settore, un
ex eccellente come Vito Gambe-
rale (il padre di Tim), e l'ex pre-
sidente Franco Bernab. Tutti
uniti contro gli spagnoli che di -
struggeranno Telecom in un
Su Telecom Italia
le larghe intese
sono contro Letta
PATTO TRA MUCCHETTI (PD) E GASPARRI (FI)
PER CHIEDERE AL GOVERNO NORME ANTI-FURBETTI
E C ONO M I A
3 ,9 M L N
TRA CASSA
E MOBILIT
D RA M M A
LAVORO
Quanti nel 2012
hanno vissuto
tramite gli
a m m o r t i z z at o r i
Dal 2008 quando le persone beneficiate
erano 2,1 milioni si registra un aumento
dell83%. Le persone protette dalla cas-
sa integrazione passano dalle 608 mila
unit nel 2008, agli oltre 1,6 milioni nel
2012. I percettori dellindennit di mo-
bilit passano dalle 96 mila unit nel
2008 alle oltre 177 mila unit nel 2012.
CATTIVO CREDITO
Indagano anche 8 organi
di vigilanza. Dal 2008
i grandi gruppi hanno
pagato 150 miliardi tra
sanzioni e spese legali
per i disastri finanziari
POLLICE VERSO
La societ americana
di consulenza Iss
consiglia ai fondi comuni
di votare la revoca
del cda nella ss e m b l e a
del 20 dicembre
Joaquin Almunia La Pre ss e
11 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
colonnello e quindi percepiscono circa 3.800
euro. Per il mantenimento dellOrdinariato mi-
litare il Ministero della Difesa spende 17 milioni
di euro ogni anno: 10 milioni per gli stipendi dei
cappellani in servizio e 7 milioni per le pensioni
dei preti soldato.
IN FUTURO quest'ultima cifra destinata a cre-
scere parecchio perch anche ai cappellani mi-
litari potrebbe essere riconosciuto quel vantag-
giosissimo scivolo d'oro che il ministro ciel-
lino della Difesa, Mario Mauro, sta regalando ai
dipendenti delle Forze armate nonostante le
terribili ristrettezze del bilancio statale. Il con-
tingente militare dovr scendere da un totale di
190 mila soldati a 150 mila nel giro di pochi anni
Processo Fonsai,
mille azionisti
chiedono risarcimenti
di Stefano Feltri
T
ranquilli, Cottarelli
non disperso.
Sorride, Carlo Cot-
tarelli, in un lumi-
noso ufficio al primo piano del
ministero del Tesoro, ha due
segretarie (sicuramente a co-
sto zero, erano gi in organi-
co), accoglie i giornalisti con
l'aria di uno che preferirebbe
lavorare ma si rassegnato al-
l'idea che met del suo lavoro
comunicazione.
IL COMMISSARIO per la revi-
sione della spesa pubblica, il
gran tagliatore dal rassicurante
sorriso cremonese, tiene una
lavagnetta per spiegare anche
al giornalista meno preparato
cosa sta facendo: 60 milioni di
risparmi di spesa previsti nel
2014 e poi molto, molto di pi
nel triennio, da qui al 2016 32
miliardi, c' scritto sulla lava-
gnetta, la differenza tra un
mondo con la spending review e
un mondo senza spending re-
v i ew , spiega al Fa t to l'ex capo
del dipartimento fiscale del
Fondo monetario internazio-
nale.
Ogni cosa pronta, se anche i
nostri cuori lo sono, diceva
Shakespeare. E Cottarelli lo ha
capito: la sua revisione della
spesa, cio i tagli che proporr,
si materializzeranno nel Docu-
mento di economia e finanza
che il governo presenter in
primavera, anche se qualcosa
si otterr gi prima della sca-
denza di fine febbraio. Ma la
battaglia si vince molto prima,
creando il consenso: Cottarelli
finora riuscito nel miracolo
di presentare tagli di spesa
pubblica come un balsamo, un
evento atteso come una libera-
zione (quando tagliava Mario
Monti, o Enrico Bondi, erano
raffigurati come aguzzini, altro
che eroici combattenti di spre-
chi). Le resistenze per ora so-
no limitate perch siamo all'i-
nizio, dice Cottarelli, sapendo
che non durer.
E allora serve una costante, du-
ratura, offensiva di comunica-
zione: finora si limitato a fis-
sare le linee guida della sua
azione, ma da quando si in-
sediato Cottarelli ha tenuto
una conferenza stampa infor-
male, andato in tv, da Otto e
M e zzo a Unomattina, per parlare
a tutti, ha dato un primo giro di
cinque interviste contempora-
nee a tutti i grandi giornali due
settimane fa, e ieri il secondo,
altre cinque interviste con altri
cinque quotidiani, Fa t to inclu -
so, mezz'ora a colloquio.
Matteo Renzi lo attacca dal
confronto tra i candidati delle
primarie Pd? E lui lo neutra-
lizza: Sono d'accordo con lui,
la trasparenza un primo pas-
so essenziale, bisogna mettere
in relazione le banche dati e
creare indici di efficienza per
misurare la qualit degli enti di
spesa, per vedere chi spende
bene e chi male. Pronte le po-
lemiche sui voli per gli Stati
Uniti (torna dalla famiglia, ma
a spese sue) e sulle auto blu che
vuole tagliare: Quando posso
vado a piedi dal ministero del
Tesoro a Palazzo Chigi. Rischi
di essere fagocitato dalla palu-
de romana di salotti e favori?
Ricevo molti inviti, ma alla se-
ra sono stanco, di solito sto a
casa, il sabato mattina va a
correre al parco di Villa Bor-
ghese dove, racconta, si stanca
prima di un insospettabile Fa-
brizio Cicchitto, che ha la stes-
sa abitudine.
S, MA I TAGLI? Con calma:
per ora si riuniscono i gruppi di
lavoro, che saranno affiancati
da alcuni esperti (solo uno ha
detto che non era disposto a la-
vorare gratis e lo abbiamo con-
gedato, gli altri sono consape-
voli dell'importanza del com-
pito). Entro febbraio ogni
gruppo proporr la sua ricetta,
Cottarelli la integrer con un
suo parere e il tutto verr por-
tato al governo che poi dovr
tradurre i suggerimenti in
provvedimenti di legge:
molto importante che venga
presentato un pacchetto di in-
terventi, deve essere chiaro che
tutti sono coinvolti. Il com-
missario chiamer anche i ver-
tici di quegli organi che lui non
pu toccare, cio quelli di ri-
levanza costituzionale, fuori
dal suo mandato: dal Cnel alla
Corte costituzionale, chiede -
r anche a loro di partecipare
allo sforzo. E vediamo se
avranno la faccia di conferma-
re tutti i propri privilegi men-
tre Cottarelli chiede sacrifici al
resto della Pubblica ammini-
strazione. Il commissario ha
una garanzia politica che do-
vrebbe evitargli di diventare
l'uomo pi odiato d'Italia: i ri-
sparmi di spesa andranno a ri-
durre le tasse, soprattutto quel-
le sul lavoro, e in parte minore
per investimenti produttivi e
ridurre deficit e debito. E non a
riempire i vuoti lasciati nella
legge di Stabilit da coperture
un po' troppo creative della
coppia Letta-Saccomanni.
MA IL MINISTRO del Tesoro
gi invita alla prudenza, con
una dichiarazione che sem-
brata una sconfessione della li-
nea Cottarelli (impressione er-
rata, assicura il Tesoro):
troppo presto per dire se le ri-
sorse individuate dalla spending
rev i ew possano essere usate per
ridurre il cuneo fiscale. Ma la
Camera ha votato proprio ieri
una risoluzione per impegnare
l'esecutivo a usare i proventi
dei tagli per ridurre le tasse. Per
ora la linea Cottarelli regge.
Twitter @stefanofeltri
TAGLI, COTTARELLI CHIEDER
SACRIFICI ANCHE A CNEL E CONSULTA
IL COMMISSARIO ALLA SPENDING REVIEW SPIEGA LA STRATEGIA PER I PROSSIMI MESI
di Daniele Martini
D
on Renato Sacco, coordinatore del mo-
vimento Pax Christi e parroco di Ver-
bania nella diocesi di Novara, riceve grazie all'8
per mille uno stipendio mensile di 1.200 euro
netti per 12 mensilit. Il nuovo ordinario mi-
litare, monsignor Santo Marcian, riscuote in-
vece dallo Stato-ministero della Difesa un as-
segno cinque volte pi sostanzioso per 13 mesi
di fila, equivalente a quello di un generale di
brigata. Pi l'auto blu. Monsignor Marcian
stato nominato ordinario poche settimane fa, il
10 ottobre, da papa Francesco. Il quale in que-
sto caso evidentemente non se l' sentita di
mettere in discussione una pratica assai amata
dalla Chiesa tradizionalista, ma che da pi di
mezzo secolo provoca lacerazioni nel popolo di
Dio. Per esempio l'ultimo numero di Mosaico
di pace, la rivista diretta da padre Alex Za-
notelli, ha pubblicato un dossier di venti pagine
molto critico sull'argomento.
AL DI L degli aspetti dottrinali, l'organizza-
zione di un corpo di cappellani militari assai
ben pagati ed omaggiati mette in evidenza l'e-
sistenza all'interno del clero di una specie di
casta con le stellette, strutturata come una vera
diocesi, addirittura con un proprio seminario
piazzato nel bel mezzo delle caserme della citt
militare di Roma alla Cecchignola. L'Ordina-
riato militare ha uno suo arcivescovo-generale
assistito da un vicario e 5 vicari episcopali pi
altri 176 religiosi con 3 auto blu a disposizione.
Il loro status regolato dal Concordato Sta-
to-Chiesa del 1929 rinnovato nel 1984 ai tempi
di Craxi presidente del Consiglio, e infine ri-
toccato da una legge di tre anni fa che ha pre-
cisato le condizioni giuridiche e l'avanzamento
di carriera dei preti in uniforme. Tutti quanti,
dall'ordinario militare al cappellano sono equi-
parati ad ufficiali delle Forze armate italiane e
trattati come tali, con relativi vantaggi e pri-
vilegi, sia dal punto di vista della remunerazione
sia della pensione. A un cappellano militare alle
prime armi ( proprio il caso di dirlo) viene
riconosciuto il grado di tenen-
te con uno stipendio di 1.700
euro netti al mese. Dopo 15 an-
ni, grazie all'avanzamento au-
tomatico della carriera e al
ruolo pi alto raggiunto, pu
contare su una paga tra i 3.500
e i 4.000 euro netti. I pensio-
nati sono circa 160, tra cui 4
ordinari militari e 4 vicari. Gli
ordinari riscuotono un asse-
gno di oltre 4.500 euro netti, la
maggioranza degli altri pen-
sionati ha un trattamento da
e di conseguenza anche il numero dei cappel-
lani militari dovrebbe essere ridotto di conse-
guenza. A quel punto si porr la questione del-
l'esubero dei preti soldato ai quali del tutto
probabile che il ministro della Difesa voglia as-
sicurare lo scivolo d'oro. In base a questo prov-
vedimento i militari possono ritirarsi a 50 anni
d'et con uno stipendio pari all'85 per cento di
quello pieno pi i contributi versati e calcolati
sulla retribuzione di quando erano in attivit. E
se vorranno, potranno pure trovarsi un altro
lavoro. Dopo 10 anni di questa pacchia po-
tranno andarsene comodamente in pensione di
vecchiaia a 60 anni (per i militari la legge For-
nero non vale). E non finita perch per i quat-
tro anni successivi avranno diritto all'ausilia -
ria, cio al recupero fino al 75
per cento dei benefici econo-
mici concessi ai colleghi in at-
tivit.
DIVENTATI UNA CASTA nella
casta, i preti soldato dovranno
allora fare i conti con un pro-
blema di coscienza in pi. Non
solo come conciliare le stellette
con il messaggio evangelico di
pace, ma con quale faccia pre-
sentarsi all'altare davanti alla
comunit dei fedeli.
Il miracoloso stipendio dei preti in divisa
I CAPPELLANI MILITARI PERCEPISCONO FINO A 4 MILA EURO E PENSIONI VANTAGGIOSE, MOLTO PI DEI COLLEGHI CIVILI. E PAGHIAMO NOI
E C ONO M I A
VERSO IL 2014
Lex dirigente del Fmi
prepara il terreno per gli
interventi con interviste
e gruppi di lavoro
La Camera: i risparmi
vanno a ridurre le tasse
"I MIEI TITOLI hanno perso valore
alla velocit della luce, scendendo
praticamente a zero. Ci ho rimesso
2.500 euro. Sono tanti nelle con-
dizioni di questo signore che ha se-
guito ieri, nella maxi aula 3 del Pa-
lazzo di Giustizia di Torino, laper-
tura del processo Fonsai: uno degli
oltre mille piccoli azionisti di Fondia-
ria, Milano Assicurazioni e Premafin
che hanno chiesto di costituirsi par-
te civile contro Salvatore Ligresti e
tre ex manager della compagnia.
un assalto, quello dei piccoli azio-
nisti, che viene portato avanti da una
cinquantina di avvocati. Per adesso
sono mille, ma diventeranno di pi:
in teoria, come si ricava dal capo
daccusa preparato dai pm Marco
Gianoglio e Vittorio Nessi, i trucchi
al bilancio Fonsai, oltre ad assegnare
alla famiglia Ligresti 200 milioni di
dividendi illeciti, hanno danneggiato
"un numero di risparmiatori non in-
feriore a 11.910, superiore allo 0,1 per
mille della popolazione risultante
dallultimo censimento Istat". Ri-
chieste di costituzione a parte civile
sono arrivate anche da Mediobanca,
Consob, Unicredit e dalla stessa
Fonsai, cosa che potrebbe creare un
ingorgo giuridico.
D
iego Della Valle lavrebbe definito un raduno
di arzilli vecchietti. Di certo ieri mattina al
Circolo della stampa di Milano si sono riuniti molti
dei grandi vecchi della finanza, dal presidente del-
lAcri Giuseppe Guzzetti al numero uno di Intesa
Sanpaolo, Giovanni Bazoli. Tutti assieme per
ascoltare lintervento di Romano Prodi. Locca-
sione, infatti, stata la presentazione del libro La
sfida internazionale della Comit edito dal Mulino
e scritto dallex premier insieme a Carlo Azeglio
Ciampi e a Andrea Manzella. Peccato che Prodi si
sia concentrato proprio sul declino di quel sistema
bancario italiano di cui molti in platea hanno fatto
(e continuano a fare) parte. Se si vuole imma-
ginare il rilancio del Paese ha detto il professore
bolognese - e se si vuole tornare a essere com-
petitivi necessario sostenere il sistema delle ban-
che. Viceversa, se si facesse come in passato, la
crescita sarebbe compromessa. Prodi ha poi ri-
cordato ricorda come un tempo Mediobanca ha
difeso il sistema mettendo le cose in freezer, ma le
cose in freezer non si possono cucinare subito. E
ancora: la sparizione delle grandi industrie ita-
liane deve molto a questo congelamento. Ne sono
convinto.
Applausi dallarzilla platea.
PRODI Con Mediobanca
Italia stata in freezer
Un cappellano militare Ansa
Carlo Cottarelli, 59 anni, ha un contratto di tre anni La Pre ss e
LA SANTA CASTA
Sono equiparati
agli ufficiali: possono
lasciare il lavoro prima
con lauti assegni
e spesso hanno
anche lauto blu
13 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
di Roberta Zunini
L
a Dyanet, la Direzione Af-
fari Religiosi turca preoc-
cupata. Ha scoperto che il 42en-
ne Ahmet Muhsin Tuzer, imam
della moschea di Pinarbasi,
suona il rock. E, spesso, anche
l'heavy metal. Una passione che
potrebbe non essere compatibi-
le con la sua professione spi-
rituale. Come se frequentare
questo genere musicale com-
promettesse la qualit della fede
di Tuzer e la sua capacit di dif-
fonderla. Per scoprirlo, gli in-
terpreti massimi della dottrina
islamica, riuniti permanente-
mente nel Dyanet - una sorta di
ministero degli affari religiosi
che gestisce le 90mila moschee
del paese - hanno lanciato
un'inchiesta. Che, secondo gli
analisti della progressiva isla-
mizzazione della Turchia, si
concluder quasi sicuramente
con il licenziamento del capel-
luto Tuzer, dipendente stipen-
diato della Direzione. Il muez-
zin rockettaro, di giorno canta
dal minareto della moschea per
ricordare ai fedeli di inginoc-
chiarsi verso la Mecca e pregare,
ma di sera si scatena con la sua
band, la Fi Ro c k , suonando e can-
tando i pezzi dei suoi gruppi
preferiti: Pink Floyd, Iron Mai-
den e Metallica. Pur non disde-
gnando di salire un giorno sul
palco con Madonna. davvero
difficile tuttavia che Tuzer pos-
sa duettare in futuro con la can-
tante dal nome blasfemo. Men-
LIMAM HARD ROCK FA SBALLARE
LA TURCHIA ISLAMICA
IL 40ENNE RELIGIOSO SOTTO INCHIESTA PER AVER SUONATO IN DIVERSI
CONCERTI. SE MI CACCIANO FAR RICORSO. LA MUSICA AVVICINA LA GENTE A DIO
Londra
N
igella Lawson ha te-
stimoniato nel pro-
cesso contro le due sorelle
italiane Elisabetta e Fran-
cesca Grillo, accusate di
frode per aver usato la car-
ta di credito sua e dellex
marito Charles Saatchi. La
difesa delle due sostiene
che era stata Nigella ad au-
torizzare le spese, in cambio del loro si-
lenzio sul fatto che lei era una cocainome
da 10 anni. La difesa della donna che
Saatchi ha montato il caso per riabilitare
limmagine distrutta dalla foto dove ap-
pare con le mani al collo della ex moglie.
Vestita di nero, tesa, determinata, ha rac-
contato: Ho preso cocaina in due occa-
sioni. La prima quando il mio primo ma-
rito John Diamond ha scoperto che il suo
cancro era in fase terminale e sniffare gli
dava un certo sollievo. La seconda nel lu-
glio del 2010, periodo molto difficile.
(Mio marito) mi bullizzava e sottoponeva
ad atti intimidatori. Un amico mi ha of-
ferto un po di cocaina e io lho presa. Li-
dea che io sia una drogata
ridicola. Il mio ex ma-
rito ha detto a tutti che mi
stava pulendo il naso dal-
la cocaina, quel giorno
che lhanno fotografato
al ristorante con le mani
intorno al mio collo. In
realt io gli avevo detto
che ero impaziente di
avere nipoti. Lui mi ha
afferrato per la gola e ha
detto che lunica persona
di cui dovevo preoccupa-
re era di lui. Nellultimo
anno ho anche fumato
cannabis. Mi rendeva
tollerabile una situazione intollerabile. Non
che ne vada fiera, ma da quando mi sono li-
berata da questo uomo brillante ma brutale,
non ho pi toccato droghe. Saatchi sapeva
che ho fumato cannabis, ma non della co-
caina. Elisabetta sapeva della cocaina, ma
falso che in giro per casa cerano carte di cre-
dito e pacchettini di polvere bianca. Come
arrivava la droga? Chiedete alle due sorelle
Grillo e al mio ex marito, che non sono pro-
prio testimoni attendibili. Saatchi mi vuole
rovinare a ogni costo, il tipo che vuole che
tutti facciano quello che lui vuole. Le sue ac-
cuse fanno parte del piano per distrugger-
mi. Oggi nuovo episodio del processo.
Caterina Soffici
ALTRI MONDI
LONDRA Nigella e la coca
Colpa di Saatchi il bruto
di Andrea Valdambrini
Bruxelles
N
ei giorni scorsi leurodeputata di For-
za Italia Susy De Martini ha diffuso la
notizia di un possibile interesse del
Movimento 5 stelle, molto critico con
lEuropa, per la famiglia dei saldamente europei-
sti Ue. Dopo le smentite di Beppe Grillo e del-
lAlde (Alliance of Liberal and Democrats for Europe) il
caso non per chiuso. Linformazione sarebbe
stata fornita alleurodeputata De Martini dalla se-
natrice ligure Caterina De Pietro. Da Washington
De Martini ha confermato al Fa t to la veridicit
dellinformazione spiegando che, in incontro ca-
suale avvenuto alcune settimane fa allaeroporto
di Fiumicino, la senatrice De Pietro mi parlato
dellaffiliazione europea ed internazionale dei se-
natori M5S. Il Parlamento italiano invia delega-
zioni parlamentari ai lavori di 3 organismi inter-
nazionali: la Nato, lOsce (Organizzazione per la
sicurezza e la cooperazione in Europa) il Consi-
glio dEuropa. In quesutltimo che ha sede a Stra-
sburgo ed un organo consultivo e non va con-
fuso con il Consiglio europeo di Bruxelles (isti-
tuzione con poteri decisionali) i delegati scelgono
in quale gruppo politico collocarsi.
IN OCCASIONE dellincontro, continua leurode -
putata, la senatrice M5S ha rivelato che lM5S si
affiliato al gruppo dei Liberali e Democratici eu-
ropei. Ho chiesto conto della scelta, facendo no-
tare come leuropeismo dei Liberali sembra con-
trastare con le posizioni di Grillo sullEuropa. Mi
stato risposto che il gruppo liberale poteva andare
bene sia per il suo essere n di destra n di sinistra,
sia perch poteva dare ai 5 Stelle una visibilit
maggiore rispetto a unaffiliazione, per esempio, ai
Conservatori e Riformisti (di cui De Martini fa
parte ndr) o agli euroscettici.
Sul sito del Consiglio dEuropa i 5 senatori grillini,
De Pietro inclusa, sono catalogati tra i non iscritti.
La senatrice De Pietro ha preferito affidare a Fa-
cebook la risposta: Dall'estero vengo a conoscen-
za di mie presunte affermazioni a proposito della
iscrizione del M5S a un gruppo parlamentare al
Parlamento europeo. Non ho mai fatto tali affer-
mazioni, anzi, nel corso della presentazione delle
elezioni europee a Roma a Spazio Europa, dove
erano presenti numerosi parlamentari europei fra
cui la De Martini, ho dichiarato che ancora non
stato deciso a quale gruppo iscriversi. Leurode -
putata contrattaccava via Facebook: La senatrice
De Pietro ha partecipato con Alde, dal11 al 14
ottobre, allassemblea parlamentare Nato tenutasi
a Dubrovnik, come comunicatomi dalla stessa.
I
n materia di prostitu-
zione la Francia si av-
vicina un p di pi da og-
gi al modello proibizio-
nista dei Paesi scandina-
vi. LAssemblea naziona-
le ha adottato il progetto
di legge che prevede di
sanzionare i clienti delle
lucciole, una misura
contro la quale le dirette
interessate si sono oppo-
ste con forza negli ultimi mesi.
Il testo ha ottenuto 268 voti favorevoli (la
grande maggioranza dei socialisti e alcuni
centristi) e 138 contrari (gran parte della
destra Ump e di ecologisti): per entrare in
vigore dovr passare al vaglio del Senato,
che esaminer il testo entro giugno.
UN SUCCESSO per la giovane ministra
delle Pari Opportunit, Najat Val-
laud-Belkacem, che ha portato avanti per
mesi la battaglia per sradicare la prosti-
tuzione. La norma introduce una multa di
1.500 euro per i clienti (il doppio in caso di
recidiva) o uno stage di rieducazione ci-
vica. Abrogato inoltre il reato di adesca -
mento passivo, intro-
dotto nel 2003 da Sarko-
zy, perch le lavoratrici
del sesso non siano pi
considerate colpevoli,
ma vittime. Il governo
pronto a mettere sul ta-
volo 20 milioni di euro
ogni anno per aiutare le
prostitute che decidono
di abbandonare il mar-
ciapiede e rifarsi una vi-
ta. Previsto anche un
permesso di soggiorno
di 6 mesi rinnovabile
per le straniere in con-
dizione irregolare.
Le prostitute per voce del loro sindacato, lo
Strass, hanno espresso le loro preoccupazio-
ni. Temono che, perdendo i clienti, perde-
ranno anche lindipendenza, perch molte
cederanno alle pressioni dei protettori. Te-
mono ulteriori violenze e sfruttamenti, le
contaminazioni delle malattie e il precariato.
Sono certe che la legge non permetter di
smantellare le reti mafiose, ma anzi le ren-
der ancor pi forti. Con loro si sono schie-
rate diverse associazioni, come Medecins du
monde, ma anche numerose personalit. Le
statistiche contano tra 20mila e 40mila per-
sone che si prostituiscono in Francia, la mag-
gior parte arrivano dai paesi dEuropa del-
lEst e dallAfrica.
PARIGI Primo s alle multe
ai clienti delle prostitute
DOPPIA VITA
Di giorno canta
il richiamo alla
preghiera come
muezzin, la sera
guida la sua band tra
Pink Floyd e Metallica
Ahmet Muhsin Tuzer, primo a destra, con la sua band
SCHERMAGLIE ELETTORALI
Pianeta terra
LIBANO LEADER HEZBOLLAH UCCISO. COLPA DI ISRAELE
Un omicidio eccellente fa salire la tensione nel Libano diviso tra
sostenitori e oppositori del regime siriano. Il leader di Hezbollah
Hassan al Lakiss stato ucciso da un commando sotto casa, a Bei-
rut. Il movimento sciita libanese accusa Israele, che nega. La Pre ss e
FRANCIA MORTO IL BOIA DA LG E R I A
La tortura diventa legittima quando lurgenza la
impone. Rester famoso per queste parole il ge-
nerale Paul Aussaresses, capo del controspionag-
gio francese durante la Guerra dAlgeria, morto a
95 anni senza mai essersi pentito delle torture agli
indipendentisti per ottenere informazioni. La Pre ss e
tre quasi certo che far un altro
concerto, molto pi affollato di
quello dello scorso agosto nella
citt di Kas, davanti a un mi-
gliaio di spettatori. sempre
pi famoso, e la sua storia fi-
nita su notiziari e giornali del-
l'opposizione.
I PARTITI KEMALISTI criticano
questa inchiesta e la spiegano
come l'ennesima prova della ca-
valcata verso l'Islamizzazione
forzata del Paese da parte del
partito di governo, l'islamico,
un tempo moderato, Akp del
premier Tayyip Erdogan. Tu-
zer, che sunnita, come la mag-
gioranza dei turchi, ma si ispira
al sufismo, cio alla interpreta-
zione mistica, liberale e tolle-
rante, dell'Islam, si difende so-
stenendo che con il rock avvi-
cina la gente a Dio. L'immagine
dell'Islam nel mondo soffre.
Dobbiamo dire che uno dei no-
stri grandi valori la tolleranza,
che bisogna accettare ogni esse-
re umano come . Sono sicuro
che se il profeta Maometto fosse
vivo approverebbe quello che
sto facendo, ha spiegato ai mi-
crofoni di Al Jazeera. Il musicista
aveva gi infastidito i suoi col-
leghigli imam sono dipenden-
ti pubblici - sposandosi con Ma-
ra, una ragazza turca di religione
cristiana, convertitasi poi al su-
fismo. Dopo il single M ev l aya
Gel' (Vieni con Dio), ora Tuzer
sta lavorando al suo primo al-
bum. E se lo licenzieranno, far
ricorso in tribunale.
Tra Nato e Osce, i 5Stelle dEuropa
in cerca di una casa comune
EUROPARLAMENTO Beppe Grillo
allEuroparlamento di Strasburgo Ansa
14 GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
SECONDO TEMPO
S P E T TAC O L I . S P O RT. I DE E
di Malcom Pagani
C
inquantadue anni oggi. Ventuno in televisione:
Se devo dire che mi ha fatto umanamente bene
non lo so. Trascorri il tempo in una scatola, in
una dimensione alterata che ti chiude tra quat-
tro mura e la tua vita esattamente ci che fai.
Tutto quello che non tv per me ha a che fare
con la casa. Se mi togli dal guscio soffro, fatico
e non vedo lora di tornare. Lavvocato Maria
De Filippi da Pavia entr nel tubo in data 1992.
Leggere attentamente le avvertenze non le
servito a guarire, crearsi antidoti, trovare vie di
uscita. Tra lappartamento romano e lufficio
che della legge Sirchia si burlato a tempo
debito, poco meno di 200 metri. Oltre la porta,
su un divano circondato da manifesti di cani,
vecchie insegne postali, sigarette e foto in cui
Dodone, suo padre Giovanni, missino convin-
to rappresentante di medicinali, proprietario
di unazienda agricola e devoto almirantiano
guida macchine sportive e sorride in un in-
definito Oltrepo, parla una ragazza bionda.
Non ha ombre di trucco e indossa un paio di
jeans. Si tende in avanti, ride, incrocia le brac-
cia. diretta, assertiva, dubbiosa, contraddit-
toria. rimasta la stessa che titubava nel suo
primo studio tv a due passi dal Colosseo, men-
tre intorno a lei, insieme a lei, cambiato tutto.
Ora la trattano da monumento. Allepoca di
Amici, la trasmissione immaginata ai margini di
un addestramento tenuto dal marito Mau-
rizio Costanzo a qualche dirigente Fiat: Cer-
cavano di lanciare un modello dauto per i gio-
vani e mi venne in mente che un programma
che ne descrivesse i turbamenti non esisteva,
Maria non era ancora limpressionante por-
taerei dellascolto su cui critici, esegeti e per-
digiorno si sarebbero esercitati animando di-
battiti, scrivendo per nutrire o estirpare la mala
pianta, comunque deforestando per arrivare al-
la radice del fenomeno. Lindagine su una con-
duttrice sfiorata da qualche sospetto ha riem-
pito faldoni, creato partiti, crocifisso tronisti e
restituito lezioni pi tenaci dei rimpianti: Gli
errori che ho fatto mi sono serviti tutti. Nel 98
ero in un momento di presunzione assoluta.
Venivo dai successi di Amici e Amici di sera.
Volevo fare qualcosa da sola e convinta fosse la
migliore trasmissione che avessi mai ideato,
inventai Missione impossibile. Tredici per cento:
La mattina successiva alla messa in onda, con-
trollando lo share, non ci volevo credere. Un
dato inconcepibile. Un fallimento. Mi sentivo
bravissima, avevo la scienza infusa e rifiutando
la presenza di altri autori e quindi della di-
scussione, toppai. Per capire che mi ero com-
portata da pirla ci vollero giorni. Svanita la
rabbia: Quando sbaglio ed capitato me la
prendo molto e sempre con me stessa per non
aver saputo prevenire lerrore Maria De Fi-
lippi and a parlarne ad Alberto Silvestri, padre
del cantautore Daniele, dello Yuppi Du di Ce-
lentano e del Costanzo Show. Un uomo altissimo
e canuto: Feci il mio bel bagno di umilt e
ripartii. Con latavica paura del volo: Credo
appartenga al timore di tornare e trovare le cose
irrimediabilmente cambiate, allangoscia della
perdita, al bisogno di trovarmi comunque a tre
ore dal mio centro e la pacificata consape-
volezza dei confini: Con gli anni invece di
diminuire questo sgomento cresce e non si
contiene. Dovrei andare in analisi, ma prefe-
risco rinunciare al lettino, rimandare la gita a
New York a unaltra esistenza e accontentarmi
di due settimane invernali in montagna. Per
come sono fatta il Trentino equivale allHi-
malaya. Maria ha intrapreso viaggi di altro
tipo e tirato il sipario sul presente. Incontri
ravvicinati tra parenti perduti, conquiste amo-
rose, scuole di talenti, palchi sanremesi, politici
in territorio alieno, premi Oscar e piazzate na-
poletane che hanno consumato il telecomando
di decine di milioni di persone, fatto esultare
Carlo Freccero: il mio Censis. Se la vedo
capisco cos lItalia. E del paese arretrato e
disperato, lontanissimo dalla Bocconi, De Fi-
lippi radiografa le miserie con rara perizia e
Vivo in una
scatola da 20 anni
e forse non mi ha
fatto tanto bene
SUCCESSI, FALLIMENTI, DUBBI E PASSATO DI MARIA DE FILIPPI
REGINA DEL PICCOLO SCHERMO: LINTELLIGHENZIA FINGE CHE
IL MIO MONDO NON ESISTA, MA SONO STATA SOLO CURIOSA
IL FILM SUI NARCOS
DI OSORNO A ROMA
Il docufilm El Alcalde
di Diego Osorno, lautore
messicano di Z, la
guerra dei narcos, sar
proiettato stasera alle 21
al Nuovo cinema Aquila
di Roma. Seguir
dibattito con lautore
TORNANO I METALLICA
BRANI A RICHIESTA
I Metallica tornano in Italia,
il 1 luglio 2014 al Postepay
Rock in Roma 2014
La band si presenter con
il progetto Metallica By
Request: per la prima volta
saranno i fan a scegliere i
brani che vorranno ascoltare
CAOS MILAN, BRAIDA
SI DIMETTE. ANZI NO
Dopo Galliani, Braida. Ieri
mattina luomo mercato
rossonero ha presentato le
dimissioni, per poi congelarle
due ore dopo. Il suo contratto
scade il 30 giugno. Al suo
posto dovrebbe arrivare
dal Verona Sean Sogliano
Scampare
allattentato
di via Fauro stato il colpo
di culo della mia vita,
da allora e non solo per
quello, esco pochissimo
Il mondo dello spettacolo
mi annoia, sono felice solo
a casa mia, forse dovrei
andare in analisi
spinto su terreni al limite della satira involon-
taria docenti come Alessandro Panarari che al-
la Bocconi sono benvenuti: Unalchimia so-
ciale in grado di prevedere un po' meno Maria
e un po pi Mario (Monti) darebbe agli italiani
parecchio giovamento.
De Filippi, lei ha diviso.
Ma ho anche unito e realizzato il sogno di dare
voce a chi non laveva. Dirlo fa un po im-
pressione, ma con me cresciuta pi di una
generazione. Poi c la cosiddetta intellighenzia
che finge che il mondo che racconto non esiste
e magari si stupisce di non avere nessun con-
tatto con la realt e il suo linguaggio. Nei miei
anni di tv non c stato niente di scientifico. Mi
attribuiscono calcoli e intenzioni, ma la verit
che ho fatto vedere solo quello che mi incu-
riosiva. Anche se a dirlo in questo modo rischio
di sembrare molto poco intelligente, che poi
pu darsi pure che sia vero, andata proprio
cos.
Sua madre sosteneva una tesi simile: Non
totalmente deficiente, ma nemmeno troppo in-
te l l i ge n te.
Insegnava Latino, Greco e Italiano, molto se-
vera, con due figli. Mio fratello corrispondeva
esattamente al suo ideale di erede. Un coscien-
zioso studente del Classico che non avrebbe
mai copiato in vita sua. Poi cero io. Un mondo
a parte. Una che Platone, secondo lei, non po-
teva affrontarlo: Non hai il carattere. Ci era-
vamo trasferiti da poco a Pavia e mia madre mi
iscrisse di forza al Torquato Taramelli, lo
Scientifico. Alla vigilia scopr con orrore che mi
avevano messo nella famigerata I. Una se-
zione praticamente autogestita. Ribalt il ta-
volo. Finii al Classico anchio e a copiare, tema
della Maturit compreso, imparai in fretta.
AllUniversit scelse Giurisprudenza.
Volevo fare Medicina. Mi spaventai per il nu-
mero degli esami e ripiegai. Ma allUniversit,
forse perch finalmente era una scelta mia e
non di mia madre, sono stata una secchiona.
110 e lode. Un primo lavoro legale allU n i v i d e o.
Un convegno al Festival di Venezia. Li n co n t ro
con Costanzo.
Non ricordo se a casa avessi il Brionvega aran-
cione, ma col mezzo il rapporto era serio, di-
staccato, meno intenso che con la radio. Non
ho mai pensato che avrei lavorato in tv neanche
quando conobbi Maurizio. Al princpio di Ami-
ci stavo dietro le quinte e non mi sarei mai
sognata di condurlo. Poi Lella Costa and in
maternit, organizzammo dei provini per so-
stituirla e ci accorgemmo che nessuno si re-
lazionava ai ragazzi come individui. Li trat-
tavano come un gruppone indistinto. La ca-
tegoria dei giovani. A quel punto decisero di
mandarmi in onda, ma rappresentavo una-
nomalia e non corrispondevo in alcun modo
allimmagine di Canale 5. Secondo i dirigenti
non avevo la fisionomia adatta e ci fu un po di
burrasca. Maurizio venne dissuaso: Sei im-
pazzito? Non porta neanche gli orecchini.
Tenne duro.
E allora si alz il coro: solo una raccoman-
data, non durer.
Ma io sono testarda e costante. Poi certo, le
cattiverie si sprecavano. Dovevo dimostrare di
meritare loccasione due volte. Sabelli Fioretti
fece unintervista doppia a me e a Simonetta
Martone, allepoca compagna di Santoro. Mi
presentai con spirito ingenuo. Lha raccoman-
data Costanzo?. Ammisi senza opporre resi-
15 GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3 il Fatto Quotidiano
stenza. Sabelli pose la medesima domanda a
Simonetta e lei neg sdegnosamente. Con il
giornale aperto mi ripetevo: Ma vuoi vedere
che ho fatto una grossa cazzata?.
Era ancora una ragazza di provincia?
In provincia non avere niente di prestabilito
complicato. Esisti e sei qualcuno in virt del
lavoro di tuo padre, del 740, della zona in cui
vivi. Ti sposi, fai dei figli, ti metti la pelliccia e il
sabato fai lo struscio sul corso. Io non centravo
niente, del denaro allora come oggi mi im-
portava zero, ma provai comunque invano ad
adeguarmi. Tentai, ma proprio non riuscii.
Si allontan da Pavia trovando una sua autono-
mia. Le poi accaduto anche con Costanzo. Per
affrancarsi c voluto tempo?
Non ho mai voluto. Non avrebbe avuto senso.
Sarebbe suonato come lannuncio di una ri-
dicola competizione. Da Maurizio ho preso
tantissime cose, ma rimane un miraggio. Non
far trasmissioni importanti come le sue, anche
se chiaro che le passioni in comune ci hanno
aiutati a rimanere insieme. Se avessi fatto un
altro mestiere ci saremmo separati dopo 20
giorni. Se lo avessi trovato torvo per una critica,
STAR DEL BISCIONE La conduttrice
milanese un volto di punta delle televisioni
di Silvio Berlusconi, ininterrottamente dal 1992
gli avrei dato del pazzo sbattendo la porta. In-
vece condividiamo una sfera in cui le dome-
niche sono unastrazione e lautoreferenzialit
un obbligo. Ci siamo trovati. Capiti. Abbiamo
sviluppato gli anticorpi.
Ha smesso di pensare allattentato del 93 in
via Fauro?
S, da una decina danni. Una paura cos non
lho mai provata. Maurizio era pazzo di gioia
perch era sopravvissuto e io lo guardavo ba-
sita: Ma tu hai capito che pu riaccadere?. Lui
ringraziava il cielo di essere vivo e invece io
pensavo possiamo morire domani. Per eli-
minare il terrore c voluto tempo.
Dal tritolo vi salvaste per miracolo.
Con il suo autista, Luciano, Maurizio covava
uno strano rapporto sadomasochistico. Non si
rivolgevano quasi mai la parola, si davano del
lei e tutte le volte che Maurizio saliva in mac-
china, Luciano partiva con i peana a Giuliano
Ferrara e a Li s t r u t to r i a , il programma che gli
faceva concorrenza. Nonostante le provocazio-
ni, Maurizio lo rispettava e lo teneva con s da
anni. Quella sera Luciano si dette malato e al
teatro Parioli venne unaltra macchina. Lat-
tentato era stato organizzato in modo perfetto,
ma il diversivo dellauto confuse chi doveva
premere il pulsante. Quattro secondi di ritardo.
Il colpo di culo della nostra vita.
Da quel giorno conducete esistenze estrema-
mente appartate.
Via Fauro non centra. Nonostante mi attri-
buiscano gli stili di vita pi diversi, sono de-
putata al tran tran pi banale e abitudinario che
si possa immaginare. Io non esco di sera perch
sto fuori tutto il giorno. Quando torno a casa
non ho nessuna voglia di veder gente, lam-
biente dello spettacolo non mi mai interessato
e mi capitato di dover stare in situazioni uf-
ficiali in cui mi sono sentita molto a disagio.
Certe sere ai Telegatti, con il tappeto rosso, le
colleghe eccitate che ti dicono: Mi raccoman-
do, quando mi chiamano sul palco dammi il
cinque a favore di telecamera e la sfilata di
vanit sono ad anni luce da me. Meglio parlare
con il 76enne di oggi che andare al Telegatto.
Quale settantaseienne?
Un signore che cerca due figli. Abitano a Bri-
stol, hanno 46 e 47 anni, non li vede da 30. In
questi casi, prima di disturbare i diretti inte-
ressati, rifletto a lungo. Ascolto, domando e
cerco di capire chi ho davanti.
La accusano di non mettere un limite alla bru-
talit del reale.
Ma io il limite lo metto. Lo metto eccome. Se
passassero un po di tempo insieme a me, nelle
riunioni piene di dubbi, se ne accorgerebbero. I
miei detrattori vedono una parte di realt che li
fa vergognare e amerebbero nascondere sotto il
tappeto. La vedono e insorgono. Ma non che
censurandola cambi qualcosa. unillusione.
Dicono anche che sia brusca e non sorrida mai.
Anche se non ci crede nessuno, sono timida.
Non sono portata a blandre. Quando ospiti Al
Pacino cosa devi aggiungere? Un inutile pip-
pone celebrativo? Un sermoncino? La tv ne
colma. Evito.
Le critiche. I soprannomi. Roberto DA go st i n o :
Maria la sanguinaria.
Le pare che mi arrabbio per una battuta?
Oltre DAgostino si colloca Sabina Guzzanti. La
dipinge come fustigatrice di Dante annoiata
dalla Divina Commedia e divertita dal solo Conte
Ugolino: Il cannibalismo una cosa in cui cre-
do, ho comprato anche un format, ci punto.
La Guzzanti non mi ha mai disturbato. Mau-
rizio mi ha sempre parlato di lei come una
specie di figlia e in ogni caso, se quel che
pensa, fa bene a dirlo. Mi offendo per altro.
E per cosa si offende?
Per gli attacchi gratuiti. Una certa Nathalie,
vincitrice dello scorso X Factor, ha detto che
sono un cancro. Non capisci mai se si tratti di
forzatura giornalistica o di marchetta della casa
discografica mascherata da intervista. Ma in-
somma, porca miseria, se dici certe cose sei
messa proprio male. Monica Maggioni comun-
que ha fatto peggio.
Maggioni: Detesto Maria De Filippi, quel tra-
sh, quelle quattro povere casalinghe acchitate
come strappone portate l a urlare Aho, aho.
Terrificante.
Sa cosa mi fa arrabbiare? La gratuit. La vio-
lenza senza senso. Il livore. Succede di incon-
trarlo anche su Internet che uno strumento
strepitoso, ma purtroppo accentua alcune for-
me di delirio. Le persone si nascondono dietro
un nick e galvanizzate dal bianco e nero si ec-
citano con follie e sfoghi denigratori. Io leggo e
rimango scioccata.
Risponde mai?
Mai. Se reagisci alimenti il nulla.
il prezzo della fama?
Se essere famosi significa scontare le Maggioni
e le Nathalie preferisco lanonimato.
Aldo Grasso con lei stato duro.
Un tempo ci parlavamo anche per telefono. So
che mi stimava e su di me aveva scritto anche
cose pi che onorevoli.
Poi cosa accaduto?
Devo aver perso ogni sua benevolenza dopo
Uomini e Donne. Peccato. Sarei felice di piacergli
perch spesso condivido quel che scrive e va
detto Grasso scrive molto bene. Altre volte
invece mi sembra spudoratamente di parte e mi
chiedo perch mi ritrovi a cercare la sua ru-
brica. Per accade. Ogni giorno.
Preoccupata dalla tempesta che investendo
Berlusconi lambisce anche Mediaset?
Nella misura in cui la generale difficolt eco-
nomica tocca anche lazienda per cui lavoro. Il
calo di pubblicit di Mediaset un dato reale. I
conti devono farli. inevitabile.
Lei ha sempre detto che sarebbe rimasta in
azienda se il rapporto di fiducia con Pier Silvio
Berlusconi fosse rimasto solido. ancora tale?
Cosa succeder a Mediaset dopo la decadenza
del fondatore?
Pier Silvio e suo padre sono due film com-
pletamente diversi. Silvio lho conosciuto su-
perficialmente e non so come lavori. Il figlio
sicuramente un ragazzo molto prudente e ri-
flessivo nel muoversi. Lui fa il suo lavoro e io
faccio il mio. Fino a quando sono convinta del
mio vado avanti. Se non lo fossi pi, ci se-
pareremmo. Senza dubbi. Quando dico che re-
ster fino a quando ci sar un rapporto di fi-
ducia vero. Se Pier Silvio prende delle de-
cisioni che con me non centrano nulla, non si
pu pretendere che io viva bene la cosa.
accaduto? Lei appena approdata a Real Ti-
me con Amici. Prodromi di una separazione?
Ho due anni di contratto e spero di continuare
a fare le trasmissioni che mi interessano. Da
altri prodotti vorrei rimanere alla larga. Fa-
scino, la mia societ, non Endemol che fattura
programmi a Mediaset e vive di conseguenza.
Fascino sono io in prima persona. Metto la mia
faccia sui programmi che mi piacciono. Se non
mi piacciono, non la metto. Se diventassi solo
un volto che Pier Silvio sovrappone a un pro-
gramma qualunque, con una stretta di mano, il
rapporto terminerebbe.
Altra voce. I suoi programmi costano molto.
Falso. I soldi servono per pagare gli stipendi dei
dipendenti e gli ospiti internazionali. Certo po-
trei spendere poco e al posto di Charlize The-
ron o Michael Douglas, invitare un ospite qual-
siasi. Preferisco chiamare un grande attore per-
ch sono sicura che il pubblico avverta la dif-
ferenza. Se avessi declassato il livello del pro-
gramma per spartirmi lutile avrei fatto una
cretinata.
Sky e Rai lavrebbero voluta a pi riprese. A
La7 non andrei disse. Hanno troppa puzza
sotto il naso.
Due settimane fa mi ha telefonato Cairo:
vero quel che si dice in giro su di lei? Perch se
vero, io sarei molto interessato a incontrarla.
stato gentile, lavevo visto una sola volta 30
anni fa. Non ho niente contro La7, ma lavorare
a Mediaset non significa essere deficienti. Se 7
milioni di persone vedono un programma non
si pu pensare siano tutti idioti e a Canale 5,
fino ad ora, io mi sono sempre sentita pi che
libera.
Quindi niente La7?
Mesi fa mi aveva invitato Gad Lerner come
ospite. A Li n fe d e l e sarei andata, ma Mediaset
non concesse la liberatoria.
Se la chiamasse un broadcaster straniero?
Avrei molta curiosit, ma con lestero il canale
aperto. C posta per te lo abbiamo venduto in
23 paesi, Amici sbarcato negli Usa, Messico e
Spagna. Lavoro sulla web tv e sullinnovazione.
Le generaliste non dureranno per sempre, solo
in Italia ottengono ancora quei numeri.
Lei li ottiene.
Mi sono sempre fidata dellistinto. Della prima
impressione.
spesso quella giusta?
Neanche un po.
Non si sentir precaria, De Filippi?
Prima ti cacciavano se non funzionavi. Oggi
pu accaderti anche se funzioni. Ecco cosa
cambiato. Ecco come mi sento.
A Mediaset rimarr
se sentir fiducia. Non
sono disposta a mettere la mia
faccia su un programma
che non mi piace: in quel caso,
meglio andare altrove. Mi ha
chiamato Cairo, voleva incon-
trarmi, forse a La7 non hanno
pi la puzza sotto il naso
LA COPPIA DELLA TV ITALIANA
Maria De Filippi nata a Milano il 5
dicembre 1961. Il suo esordio televisivo, nel
la trasmissione Amici, del settembre 1992.
Da allora, tra polemiche sui contenuti dei
suoi programmi, premi, saggi, film in cui
interpretava se stessa e matrimoni (le nozze
con Maurizio Costanzo sono del 1995) De
Filippi ha occupato senza soluzioni di
continuit il video (e limmaginario) degli
italiani. In ventuno anni di tv ha ospitato
gente comune, stelle e politici. Da Fassino:
Per quella scelta venne distrutto a Renzi:
Mi piace molto, rapido, sveglio, non
soffre di snobismi. Quando gli ho proposto
di venire ad Amici non ha dubitato un solo
s e co n d o
LA COPPIA Maria De Filippi (52 anni oggi)
e il marito Maurizio Costanzo (75) il giorno del loro
matrimonio, il 28 agosto 1995 Ansa
Uomini e donne in onda dal 1996 Ansa Maria De Filippi negli anni 90 Ansa
Amici, il talent in onda dal 2001 Ansa Italias Got Talent, altro talent dal 2009 Ansa
16 GIOVED 5 DICEMBRE 2013 il Fatto Quotidiano
di Federico Pontiggia
L
iberace, chi era co-
stui? Pianista talen-
tuoso, strapagato e
idolatrato fra gli an-
ni 50 e 70, Liberace non rivel
mai pubblicamente la propria
omosessualit: troppe fan
avrebbero avuto un colpo al
cuore, e il cachet pure. Un bac-
kstage identitario svelato da
Dietro i candelabri (Behind the
C a n d e l a b ra ) di Steven Soder-
bergh, che ripercorre la relazio-
ne tra il musicista e il suo gio-
vane amante Scott Thorson
(Matt Damon), a partire dal li-
bro Behind the Candelabra: My Li-
fe with Liberace dello stesso
Thorson.
IMMERSA nel lusso, annegata
nel kitsch, contrappuntata da
diamanti, abiti e macchine da
mille e una notte (nulla cambia
nel mondo dello spettacolo, ve-
di le odierne star hip-hop), la lo-
ro relazione dur cinque anni,
pericolosamente vissuti tra ses-
so compulsivo, droga e chirur-
gia plastica, per poi finire in una
causa legale e la successiva riap-
pacificazione sul letto di morte
di Liberace, stroncato dallAids
nel 1987. Nel cast anche Rob
Lowe e Dan Aykroyd, Behind the
C a n d e l a b ra soprattutto il passo
a due del mesmerizzante Mi-
chael Douglas nelle vestaglie
rococ di Liberace e del paggio
Matt Damon nei costumini di
Scott: due attori favolosi, due
pesi massimi di Hollywood che
ha puntualmente osservato
sul Chicago Sun-Times Lori Rackl
affrontano agevolmente dei
ruoli che sino a poco tempo fa
ne avrebbero troncato le carrie-
re. Gi, il film stato rifiutato
da Hollywood, per le difficolt
che sarebbero insorte con il
marketing: allepoca era impos-
sibile, ma parlare di omosessua-
lit dice Soderbergh dif-
ficile ancora oggi, e gli studios
pensavano che potesse interes-
sare solo un pubblico gay.
In suo soccorso arrivata le-
mittente televisiva HBO, gi
world famous per i serial che pro-
duce, che ha finanziato il pro-
getto, concedendo libert crea-
tiva e non lesinando sul budget:
cinema, e gi Cannes se nera
accorta, accogliendo il biopic in
Concorso senza colpo ferire.
Paradossale, anzi, solo triste,
negli Usa c una televisione che
sembra cinema, da noi lesatto
contrario: una Meglio giovent
non fa primavera, e da molto
tempo ormai. Dunque, bravi
tutti: Douglas, al rientro dopo il
cancro alla gola; Damon, che
pi queer non si pu; HBO, per
coraggio e lungimiranza. E So-
derbergh? Sulla Croisette, dove
solo 26enne vinse la Palma dO-
ro con lesordio Sesso, bugie e vi-
d e o ta p e nel 1989, lha presenta-
to come il suo ultimo film, cosa
che recentemente gli capita ab-
bastanza spesso: vedremo, non
ha progetti in cantiere, a parte la
serie The Knick. Fosse il suo film
Sesso, showbiz
e candelabri
SODERBERGH RACCONTA LA RELAZIONE SEGRETA
TRA IL PIANISTA LIBERACE E IL SUO AMANTE
CENSURA GAY
DIETRO I CANDELABRI
Usa, 2013
regia: Steven Soderbergh;
con: Michael Douglas,
Matt Damon
RECENSIONI
CIAK SI GIRA
S u b u r ra , Romanzo
Criminale avr il sequel
SECONDO TEMPO
La tragedia moderna di Wo o d y tornato (finalmente) in patria
Stop the Pounding Heart
regia: Roberto Minervini;
con le famiglie Carlson e Trichell
TEXAS rurale ai nostri giorni. La fa-
miglia Carlson si mantiene allevan-
do capre e radicando la quotidianit
nei principi della Bibbia. Nutrita di
fede e prole vitale, aderisce a suo
modo alla comunit di appartenen-
za, di cui anche la monta dei tori
parte integrante. In tale contesto si
distingue Sara, una delle figlie ado-
lescenti dei Carlson. Il suo incontro
con il giovane Colby Tricell co -
wboy da rodeo e allevatore di tori
le causa profondi turbamenti. il
primo sussulto amoroso, che la ra-
gazza non in grado di compren-
dere e che dunque affida alle pre-
ghiere e ai consigli materni. Terzo
capitolo della Trilogia del Texas, lo-
pera di questo giovane autore ita-
liano residente da anni negli Usa
contiene eccezionalit di sguardo e
capacit di narrazione a partire dal
materiale documentaristico. I pro-
tagonisti sono loro stessi, ra cco l t i
dentro la vita reale e restituiti in
montaggio come fossero raccontati
in un film di finzione. Spaccato di un
mondo Americano & universale in
cui culture di appartenenza e inti-
mit individuali dialogano magi-
stralmente. Selezionato a Cannes
2013, da non perdere.
Anna Maria Pasetti
Blue Jasmine
regia: Woody Allen;
con: Cate Blanchett, Sally Hawkins
ALTOLOCATA socialite newyor-
kese, Jasmine (Blanchett) perde
tutto: il marito (Alec Baldwin, per-
fetto) truffatore la Bernie Madoff
viene smascherato, lei deve rag-
giungere esaurita e disoccupata la
sorella povera (Hawkins, ottima) a
San Francisco. Risollevarsi non fa-
cile, Jasmine si divide tra vodka e
Xanax, pose snob e pianto, finch
non incrocia un bel diplomatico
(Peter Sarsgaard): la salvezza?
Dopo Midnight in Paris e To Rome
with Love, Woody Allen torna in pa-
tria e non racconta pi favole: Blue
Jasmine una tragedia moderna,
appena camuffata dalle buone ma-
niere della strepitosa Blanchett. Un
tram chiamato desiderio per retag-
gio, let che avanza quale viatico al
pessimismo, lo humour e il ro-
manticismo a scomparsa, il regi-
sta stigmatizza furbetti del quartie-
rino e mantenute al seguito, ma lo
speculare elogio del p ro l e t a r i a to
non proprio nelle sue corde: sulle
note di Blue Moon, rimane uno dei
migliori Allen da Pallottole su
Broadway. Maquanta tristezza.
Federico Pontiggia
O l d b oy
regia: Spike Lee;
con: Josh Brolin, Elizabeth Olsen
DIRIGENTE pubblicitario e padre
allo sbando, Joe Ducett (Brolin) alza
il gomito, viene rapito e passa 20
anni in un motel-prigione, finch al-
trettanto inspiegabilmente viene li-
berato: impara a usare liPhone, vie-
ne aiutato da una dolce assistente
sociale (Olsen) e incrocia un cat -
t i vo (Sharlto Copley), che forse sa
qualcosa del suo infausto destino.
Non tutte le copie vengono per nuo-
cere: il merito principale di Oldboy
diretto da Spike Lee, speriamo, sar
quello di garantire nuovi spettatori
alloriginale cult di Park Chan-wook,
gi Grand Prix a Cannes nel 2004.
Perch tra i due non c storia: sulle
orme del graphic novel omonimo, il
film coreano era furore stilistico e
delirio poetico, il remake di Lee un
ripasso for dummies, alias, il pub-
blico americano. Se Brolin gioca con
la bilancia e non si risparmia, Spike
professa il vorrei ma non posso: la
Olsen pallida, Samuel L. Jackson a
mezzo servizio, la violenza calmie-
rata e la noia a supplire, stavolta la
vendetta dimezzata. Come le idee
a Hollywood.
Fed. Pon.
Il sud niente
regia: Fabio Mollo;
con: Vinicio Marchioni, Miriam
Ka r l kv i s t
GRAZIAha 17 anni e vive a Reggio
Calabria con il padre Cristiano
(Marchioni). Quando aveva 12 anni
suo fratello Pietro part per la Ger-
mania senza pi fare ritorno. Ben-
ch il padre le abbia comunicato la
morte del ragazzo, Grazia ha ragioni
di credere che ci non sia vero e in
compagnia del nuovo amico Car-
melo inizia una forsennata ricerca di
Pietro, ed inevitabilmente della pro-
pria identit. Opera prima selezio-
nata al Toronto Film Festival e ad
Alice nella Citt del Festival di Ro-
ma, Il sud niente mostra la dispe-
razione sociale ed umana di un Me-
ridione assoluto, vertice di quel Nul-
la a cui lefficienza odierna pretende
di relegarlo. Personaggi-atomi, in-
comunicabilit, sparizioni. Film ar-
tefatto e pretenzioso, fatica a resti-
tuire ci che intuisce.
AM Pas
testamento, Dietro i candelabri ce
lo riconsegnerebbe fedelmente:
non un Autore, ammesso a
Hollywood sia (ancora) possi-
bile, ma un ottimo professioni-
sta, un abile regista, impeccabi-
le dietro la macchina da presa,
stilisticamente ineccepibile, ma
poeticamente ondivago ac -
canto allesordio, i suoi picchi
sono Bubble e The Informant!, so-
pravvalutato il dittico sul Che
e carente in sensibilit.
COME DA titolo, avrebbe volu-
to/dovuto sondare il dark side of
Liberace, ovvero, il narcisismo
divorante dietro i lustrini, la
dissolutezza egotistica dietro le
piume di struzzo, la co-dipen-
denza tema clou di Hol-
lywood oggi, da The Master aTh e
I m m i g ra n t con Scott Thorson e
la crudelt dello showbiz, che ti
riempie di denaro, ma ti chiude
la bocca (limpossibile coming
out). Dietro i candelabri, vice-
versa, che troviamo?
Lo sguardo di Soderbergh
coinvolto, bonario e pure con-
discendente, ma lapproccio
non antropologico, bens
zoologico: s, un safari colo-
rato, esotico, ultrapop (non
camp), dove appunto limpor -
tante fotografare bene. La vio-
lenza, la sofferenza, la catena
alimentare (showbiz mangia
Liberace, Liberace mangia
Scott) non sono qui: elogio della
superficialit o, le tante critiche
positive, elogi superficiali?
MONDO AL CONTRARIO
Hollywood lha rifiutato. In soccorso del regista arrivata
lemittente tv HBO, gi famosa per i serial che produce,
che ha finanziato il progetto, concedendo libert creativa
IL ROMANZO noir S u b u r ra
di Giancarlo De Cataldo e Car-
lo Bonini verr adattato per il
cinema in primavera da Stefa-
no Sollima, regista delle fiction
Romanzo criminale e dellan -
cora inedita G o m o r ra , che
sta ultimando con Stefano Rulli
e Sandro Petraglia la sceneg-
giatura di un nuovo film pro-
dotto da Cattleya. Ideale se-
quel di Romanzo criminale
ambientato per nellItalia di
oggi racconta lo scontro tra il
Samurai, ultimo erede della
Banda della Magliana, e lone -
sto colonnello Malatesta sullo
sfondo del Grande Progetto, un
enorme affare destinato a tra-
sformare le periferie romane.
AL TERMINE delle repliche
teatrali del suo R i cc a rd o
III a teatro e dopo luscita
prevista a febbraio del film
I nostri ragazzi di Ivano De
Matteo, Alessandro Gas-
sman torner sul set in pri-
mavera per interpretare il
nuovo film di Francesca Ar-
chibugi Il nome del figlio
Nel cast, insieme ad Ales-
sandro Gassman, anche Va-
leria Golino, Valerio Ma-
standrea e Rocco Papaleo.
Ma non tutto: allinizio
dellestate lattore romano
sar il protagonista insieme
a Micaela Ramazzotti de
La corsa diretto da Franco
Bernini.
IL BEST SELLER di Jess Wal-
ter Beautiful Ruins d i ve n t a
un film diretto dallamericano
Todd Field (In the Bedroom e
Little Children) ambientato
in parte in Italia. La vicenda
inizia nel 1962 sulla costa li-
gure e viene messa in moto da
un incidente che coinvolge il
jet set internazionale presente
a Roma allepoca delle riprese
di Cl e p o a t ra per proseguire
negli Stati Uniti per diversi de-
cenni. Tra i protagonisti la s t ro
nascente di Hollywood Imo-
gen Poots, la 24enne interpre-
te di ''Una fragile armonia,
28 settimane dopo e del-
limminente Knight of Cups
di Terrence Malick .
G. De Cataldo Ansa
N
el segno di Venerd 13. Cos il Courmayeur Noir in Festival
declina la sua 23ma edizione dal 10 al 15 dicembre nella
cornice dalla cittadina valdostana. Il programma evidenzia la
Scandinavia come Paese principe dannata che vede assegnare il
Raymond Chandler Award allo scrittore svedese Henning Man-
kell. Tra le anteprime nazionali si segnalano The Counselor Il
p ro c u ra to re di Ridley Scott, E n e my di Denis Villeneuve, Dom He-
n i n g way di Richard Shepard e D ev i l s Knot di Atom Egoyan. Tra gli
italiani concorrono N eve di Stefano Incerti e Vinodentro di Fer-
dinando Vicentini Orgnani. Interessante sar seguire le tracce
delle nuove tendenze dellhorror italiano ne I cantieri della Paura.
AM Pas
HORROR C ou rm aye u r
si tinge di nero
17 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3 SECONDO TEMPO
SU FOX CRIME
Arriva Blacklist, lultimo
fenomeno made in Usa
IL PEGGIO DELLA DIRETTA
Lultima di Lucignolo:
il voyeurismo nel l a tex
LUCIGNOLO ha mostrato
il travestimento di un uomo nel latex
di Patrizia Simonetti
U
n uomo entra nel quartier ge-
nerale dellFBI, si qualifica e
chiede di parlare con il vicedirettore.
Poi posa a terra la borsa, si toglie
giacca e cappello, si inginocchia con
le mani sulla testa al centro dello
stemma sul pavimento e in pochi se-
condi circondato da agenti a pisto-
le spianate. Si chiama Raymond
Reddington ma conosciuto come il
concierge del crimine. Ex ufficiale
di marina ricercato da vent'anni in
tutto il mondo, rivela che dietro a tre
attacchi sferrati anni addietro con-
tro lambasciata americana di Da-
masco, il consolato francese di Al-
geri e una banca di Bankok c un
solo uomo, Ranko Zamani, terrori-
sta serbo creduto morto, in realt vi-
vo e vegeto e appena entrato in suolo
americano. Come trovarlo lo dir
per solo alla giovane profiler Eli-
zabeth Keen, che nel frattempo sta
facendo tardi al suo primo giorno di
lavoro e che meriterebbe un premio
solo per essere pronta in 7 minuti.
Raccogli atmosfere, idee e persino
qualche scena da capolavori del ci-
nema noir come S eve n , I soliti sospetti
e Il silenzio degli Innocenti, scegli un
protagonista carismatico e inquie-
tante come James Spader (C ra s h , Se -
c re ta r y , Boston Legal) che possa reg-
gere il confronto con i premi Oscar
Kevin Spacey e Anthony Hopkins,
porta tutto sul piccolo schermo ed
ecco The blacklist, la nuova serie NBC
seguita in patria da 13 milioni di
spettatori, da venerd in prima se-
rata su Fox Crime.
ANCHE REDDINGTON, come i suoi
illustri predecessori cinematografici
John Doe, Keyser Soze e Hannibal
Lecter un manipolatore e sa quali
corde toccare con Elisabeth quando
la informa che Zamani ha intenzione
di far esplodere la figlioletta di un ge-
nerale nello zoo di Washington per
vendicare lo sterminio della sua fa-
miglia in un attacco americano in
Bosnia, costringendola allo stesso
patto stipulato dal dottor Lecter con
lagente Starling: lui laiuter a cat-
turarlo se lei gli racconter del suo
passato, a cominciare dalla strana ci-
catrice sulla mano. Ma nulla come
sembra e la vita della neo profiler ne
viene sconvolta: non solo Zamani le
entra in casa e quasi le ammazza il
marito, ma scopre anche qualcosa di
strano sulluomo che ha sposato. So-
lo alla fine Reddington rivela che
quello di Zamani non era che il pri-
mo nome di una lista che lui stesso ha
compilato in vent'anni di onorato la-
voro al servizio del crimine chia-
mandola blacklist perch suona ec-
citante, ma ne parler, ancora una
volta, solo con Elisabeth Keen; Io
sono Achab e se volete le mie balene,
dovrete stare alle mie regole.
di Luigi Galella
A
i tempi del marchese De Sade la pla-
stica non cera. Cos come non esi-
stevano gli elaborati trucchi prostetici
del cinema odierno, con le maschere che
riproducono i volti a base di stampi in
alginato o in gomma siliconica. Il risul-
tato la possibilit di realizzare un volto
finto che si sovrappone al vero con ap-
prossimata perfezione, trasfigurandone
miracolosamente i caratteri, come gi
immaginavano per il loro protagonista le
visionarie autrici di Diabolik.
Nel vedere nellultima puntata di Luci -
gnolo(luned, Italia1, 21.30) un servizio
dedicato alla recente moda del latex, da
un lato vengono in mente il divino mar-
chese e le sue smanie libertine, dallaltro
riemerge alla memoria limmagine di un
film del 1974: Life Size, dimenticato
dai pi, con il grande attore francese Mi-
chel Piccoli. Raccontava della rovinosa
passione di un uomo per un simulacro di
donna. Un amore che poteva facilmente
esser declinato, nella narrazione, in for-
ma grottesca o comica, ma che nel film
assumeva invece un carattere teso,
drammatico. Infatuandosi di un pupaz-
zo di plastica, il protagonista fu indotto a
compiere scelte estreme che lo avrebbero
condotto al suicidio; qui invece un altro
uomo, la cui identit celata e di cui sap-
piamo che svolge unattivit dirigenziale
in unazienda, si trasforma lui, la sera, in
una bambola di lattice. Cos come gi
nellarte, anche nelle zone erotiche di
confine si verificato quindi uno spo-
stamento del soggetto alloggetto. Laltro
non c pi nemmeno nella forma esa-
sperata di una donna di plastica a gran-
dezza naturale perch si fuso nel pro-
prio stesso corpo. Uomo e bambola
coincidono.
SI PU SORRIDERE di fronte alla visione
del corpo fasciato nel latex, del volto che
scompare dietro la maschera femminile,
delle rughe e delle chiazze della pelle che
spariscono e delle imperfezioni che si
spianano, mentre lespressione del volto
nellirreale rigidit si fa spettrale; si pu
sorridere, o al contrario si pu diventare
molto seri, quasi intristirsi. Non perch
un uomo si travesta, traendo nel contatto
con il latex un piacere sensuale, ma per-
ch a sua volta lui stesso che prende
dannatamente sul serio la particolarit di
quel privato, intimo piacere. Sospenden-
do la natura umana nella nuova mem-
brana che la riveste. E ricercando nel con-
tatto con questultima, che viene spalma-
ta di un olio che la rende pi levigata e
scivolosa, ci che la pelle la vera gli
nega. La protagonista della serata in cui il
dirigente dazienda e altri sono invitati si
chiama Greta. Nel suo racconto si d am-
pio rilievo al contatto con quel rivesti-
mento di cui ognuno coperto, quasi che
gli ospiti nella loro alterit siano inessen-
ziali. Lerotismo diviene autoerotismo,
perch la pelle artificiale rimanda lim -
magine di se stessi e livella ogni identit.
Perch infine, in quel modo, si tutti
uguali, indifferenziati nel genere e nella-
spetto. Godendo allesterno della sempli-
ce vista dei corpi e dei volti, dallo sguardo
fisso e impenetrabile, e allinterno del
contatto con la seconda pelle, che preme
sulla prima.
Si profila un orizzonte nuovo, uninedita
specie di uomo? Non proprio, forse, ci
che fantasticava Nietzsche che non po-
teva apprezzare le virt del lattice nel -
lancor troppo umana figura dellol -
treuomo.
luigalel@gmail.com
Gli ascolti
di marted
ANNA KARENINA
Spettatori 5,3 mln Share 19,9 %
BA L L A R
S p e t t a to r i 3,4 mln Share 13,4 %
LE IENE SHOW
Spettatori 3 mln Share 14,3 %
UNA MOGLIE BELLISSIMA
Spettatori 2,9 mln Share 10,9 %
18.30 Transatlantico Attual.
19.00 NewsNotiziario
19.25 SeraSportNotiziario
sportivo
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20.00 Il Puntoalle20.00
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21.30 Visioni di futuro
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22.30 Newslunghe
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23.30 Il Punto+Rassegna
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Belpietro Rubrica
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21.10 Lapeggiorsettimana
dellamiavita-
Commedia(Ita2011).
Di Alessandro
Genovesi,
conFabioDeLuigi
23.15 SuperCinema Rubrica
23.45 Unnemicoal mio
fianco- Thriller (Usa
2009). Di Don
McBrearty, conDavid
Alpay, KathyBaker
7.30 LavitasecondoJim Tf
8.20 TheMiddle Telefilm
9.10 Royal Pains Telefilm
10.10 Dr. House- Medical
Division Telefilm
12.10 Cottoemangiato
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12.25 StudioAperto-
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Notiziariosportivo
14.10 I Simpson Cartoni
14.30 Futurama Cartoni
14.40 What smydestiny
DragonBall Cartoni
15.00 NarutoShippuden
Cartoni animati
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15.45 HowI MetYour
Mother Telefilm
16.40 Leregoledell amore
Lagigantografia
Telefilm
17.05 Leregoledell amore
Inamorevincechi...
corre Telefilm
17.35 TopOne Gioco
18.30 StudioAperto-
Meteo.it Informazione
19.20 C.S.I. Miami
Consegnaspeciale
Terrenodi caccia Tf
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Test di ammissione
Telefilm
22.05 PrimatvMediaset
TheFollowing
Capitolofinale Tf
23.05 LeIene Decima
puntata Variet
6.25 Chips Traffico
d armi Telefilm
7.20 Charlie sAngels
Angeli blu Telefilm
8.20 Siska Coincidenze
Telefilm
9.45 Carabinieri 4 Puro
cachemire Telefilm
10.50 Ricetteall italiana
Rubrica
11.30 TG4- Meteo.it
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12.00 Undetectiveincorsia
Unpianodiabolico Tf
13.00 Lasignoraingiallo
Delittoinconvento
Telefilm
14.00 TG4- Meteo.it
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14.45 ForumReal Tv
15.30 HamburgDistretto21
Piccolaribelle Tf
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Biografico(Usa1996).
Di Richard
Attenborough, con
SandraBullock
18.55 TG4- Meteo.it
Informazione
19.35 Tempestad amore
Soap
20.35 QuintaColonnail
Quotidiano Attualit
21.10 Gilatesta- Western
(Ita1971). Di Sergio
Leone, conRodSteiger
0.25 Tombstone- Western
(Usa1993). Di George
P. Cosmatos, conKurt
Russell, Val Kilmer
6.00 TGLa7- Meteo-
Oroscopo- Traffico-
Informazione
Informazione
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7.00 Omnibus- Rassegna
Stampa Attualit
7.30 TGLa7 Informazione
7.50 Omnibusmeteo
Informazione
7.55 Omnibus Attualit
9.45 CoffeeBreak Attualit
11.00 L ariachetira
Attualit
13.30 TGLa7 Informazione
14.00 TGLa7Cronache
Attualit
14.40 Lestradedi San
Francisco I terroristi -
primaparte
I terroristi - seconda
parte Telefilm
16.30 DueSouth- Due
poliziotti aChicago
Occhioper occhio
Untestimone
scomodo Telefilm
18.15 Il Commissario
Cordier
Combinazione
mortale Telefilm
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Attualit
1.10 Movieflash Rubrica
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10.55 Chetempofa
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11.00 TG1 Informazione
11.30 UnomattinaMagazine
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12.00 Laprovadel cuoco
VarietCondottoda
AntonellaClerici
13.30 TG1- TG1Economia
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14.10 VerdettoFinale Una
pesanteeredit Att.
15.20 Lavitaindiretta Att.
Rai Parlamento
Telegiornale-
Previsioni sullaviabilit
- TG1- Chetempofa
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18.50 L eredit Gioco
20.00 TG1 Informazione
20.30 Affari tuoi Gioco
21.10 Primatv Unagrande
famiglia- secondaserie
Ottavaeultima
puntata Fictioncon
StefaniaSandrelli
23.25 PortaaPorta Talee
QualeShoweconsumi
di Natale Attualit
1.00 TG1Notte- Chetempo
fa Informazione
6.35 CartoonFlakes Ragazzi
contenitore
8.35 Settimocielo Grido
d aiuto LaMessa
delladomenica Tf
10.00 TG2Insieme Attualit
11.00 I Fatti Vostri Attualit
13.00 TG2Giorno Infor.
13.30 TG2Costumee
Societ Rubrica
13.50 Medicina33 Rubrica
14.00 Dettofatto Attualit
16.15 GhostWhisperer Un
donodall eternit Tf
17.00 PrimatvRai Private
Practice Istinto
materno Telefilm
17.45 TG2FlashL.I.S. -
Meteo2 Informazione
17.50 Rai TGSport- TG2
Informazione
18.45 N.C.I.S. Scandali
aWashington
Paesenatale Telefilm
20.30 TG2- 20.30 Infor.
21.00 Primatv Lol:-) Sit com
21.10 Tuttelestradeportano
a... Terzapuntata:
BuenosAires Variet
CondottodaMaurizio
Battista
23.20 Il GrandeCocomero
Ospiti: Beppe
Servegnini, Philippe
Daverio, Roberto
Vecchioni, Simone
OrigoneeFedericaLisi
Variet
0.40 Rai Parlamento
Telegiornale Attualit
8.00 Agor Attualit
10.00 Mi mandaRaitre I
problemi conleagenzie
di viaggio Attualit
11.10 TG3Minuti Infor.
11.15 Elisir Carboidrati
Attualit
12.00 TG3- Meteo3 Infor.
12.25 TG3Fuori TG Attualit
12.45 Panequotidiano
Rubrica
13.10 Il tempoelastoria
Documentario
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Informazione
14.20 TG3- Meteo3 Infor.
14.50 TGRLeonardo Rubrica
15.05 TGRPiazzaAffari
Rubrica
15.10 Terranostra Soap
16.00 AspettandoGeo Doc.
16.40 Geo Documentario
19.00 TG3 Informazione
19.30 TGRegione- Meteo
Informazione
20.00 Blob Variet
20.15 Sconosciuti - Lanostra
personalericercadella
felicit Rubrica
20.35 Unpostoal sole Soap
21.05 Primatv Il testamento
di Nobel - Drammatico
(Sve2012). Di Peter
Flinth, conMalin
Crpin, BjrnKjellman
22.50 Gazebo Rubrica
0.00 TG3Lineanotte
Attualit
TGRegione Infor.
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LA TV DI OGGI
LA RADIO
SC1 Cinema 1
SCH Cinema Hits
SCP Cinema
Passion
SCF Cinema
Family
SCC Cinema
Comedy
SCM Cinema Max
SCU Cinema Cult
SC1 Sport 1
SC2 Sport 2
SC3 Sport 3
17.35 Montecarlo
Gran Casin SCC
17.35 Vesna va veloce SCU
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18.45 John Carter SCM
19.00 Solo se il destino SCP
19.05 Benvenuti al Nord SC1
19.10 Miracolo di NataleSCH
19.10 Margin Call SCU
19.20 Un uomo
in prestito SCC
19.35 Momo alla conquista
del tempo SCF
21.00 Occhio
alla Perestrojka SCC
21.00 Street Dance 2 SCF
21.00 Il pescatore
di sogni SCP
21.00 Bella
addormentata SCU
21.00 The TomorrowSeries
SCM
21.10 Prima tv Zampa 2 - I
cuccioli di Natale SCH
21.10 Hanna SC1
22.30 Tutto quella notte SCF
22.40 L aereo pipazzo del
mondo SCC
22.40 Fuga dal Natale SCH
22.50 Cuba Libre - La notte
del giudizio SCM
22.55 Pazzo di te! SCP
23.00 Incontriamoci
a Las Vegas SCU
23.05 Il caso Thomas
Crawford SC1
0.15 Finalmente
la felicit SCC
0.15 Ma dove andata la
mia bambina? SCF
11.30 Golf, PGA European
Tour 2013 Nedbank
Golf Challenge: 1a
giornata (Diretta) SP2
18.00 Calcio, Serie A
2013/2014 Lazio -
Napoli (Sintesi) SP1
18.15 Football, NCAA
2013/2014 Mississipi
State - Ole Miss
(Replica) SP3
18.30 Calcio, Serie A
2013/2014 14a giornata
Atalanta - Roma
(Sintesi) SP1
19.00 Basket, Eurolega
2013/2014
Montepaschi Siena -
Stelmet Zielona Gora
(Diretta) SP2
20.45 Basket, Eurolega
2013/2014 EA7
Milano - Real Madrid
(Diretta) SP2
20.45 Golf, PGA European
Tour 2013 Nedbank
Golf Challenge: 1a
giornata (Replica) SP3
21.00 Calcio, Copa
Sudamericana 2013
Ponte Preta - Lanus
(Replica) SP1
22.45 Calcio, Serie A
2013/2014 Catania -
Milan (Sintesi) SP1
22.45 Wrestling WWE
Experience SP2
23.45 Calcio, Serie B
2013/2014 Palermo -
Novara (Replica) SP3
I film Lo sport
Imany e Massimiliano Pani a Radio2
Imany, lacantante francese, exatletadi saltoinalto emodella, sar ospitedi MaxGiusti eLaura
Barriales per presentareil suoprimoalbum: Theshapeof abrokenheart, anticipatodal celebre
singoloYouwill never know. L artista,impegnataa Romaper unatappadellasuatourneeita-
liana, si esibir dal vivosul palcodi Radio2, accompagnatadallaSuperMaxband, conil nuovobra-
noPleaseandchange.
Sar ospiteancheMassimilianoPani per presentareChristmas SongBook, l ultimodiscodi
Minaincui l artistainterpreta, inversionejazz, alcunetralepicelebri canzoni nataliziedellasto-
ria, firmatedai pigrandi autori dellamusicaamericanapiundivertenteduettoconFiorello.
Nonmancher lacomicit delleimitazioni di MaxGiusti, dal sindacodi RomaIgnazioMarinoad
AlbanoePedroAlmodovar, eleincursioni telefonicheconlacomplicit el ironiadellaBarriales
RADIO211.00
18 GIOVED 5 DICEMBRE 2013 il Fatto Quotidiano
cessi. Il Gulfstream III re-
gistrato a nome della Presi-
dential Aviation, una delle
aziende di copertura della
CIA (...) Il pilota del Gul-
fstream chiede lautorizzazio -
ne di atterrare allaeroporto
romano di Ciampino per fare
rifornimento, cosa che avvie-
ne alle 20.22, ora locale. Tren-
tasette minuti dopo, il velivo-
lo decolla nuovamente diret-
to in Giordania.
(...) Gioved 10 ottobre, Arar
viene rinchiuso in una cella.
Una fossa di due metri per tre
con un buco in alto attraverso
il quale urinano ani-
mali e guardie. Vi
trascorrer dieci
mesi e dieci giorni,
venendo fatto usci-
re solo per gli inter-
rogatori. Nellago -
sto del 2003, sotto
tortura, Maher Arar
confessa di essere
stato in un accam-
pamento di terroristi in Af-
ghanistan, ma non nemme-
no in grado di spiegare come
sia arrivato nel Paese dellA-
sia centrale. Finalmente, do-
menica 5 ottobre 2003, Arar
viene rilasciato. Appena arri-
vato in Canada, denuncia
laccaduto, il coinvolgimento
degli Stati Uniti nel suo ar-
resto, la complicit dellItalia,
che ha permesso il transito
dellaereo della CIA in uno
Pubblichiamo unanticipazione
di Italia sorvegliata speciale
di Eric Frattini (Ponte alle
Grazie) storia del rapporto tra
Italia e Servizi segreti Usa
raccontata attraverso 150
documenti inediti
di Eric Frattini
R
obert Baer, ex di-
rettore operativo
della CIA, ha
spiegato molto
bene che cosa fossero le
extraordinary rendition: Se la
CIA voleva un interrogatorio
serio, il prigioniero veniva
mandato in Giordania. Se vo-
leva che fosse torturato, lo si
spediva in Siria. Se voleva che
sparisse e che non fosse pi
ritrovato, lo inviava in Egit-
to. (...) Tra il 2001 e il 2005
diverse persone sospettate di
avere rapporti diretti o indi-
retti con al Qaeda furono ar-
restate dagli agenti della CIA,
con laiuto dei servizi segreti
alleati, e inviati, a bordo di
voli speciali, in paesi terzi per
essere interrogati e torturati
o, semplicemente, affinch
fossero fatti sparire. La CIA
denomin questa operazione
Extraordinary Rendition.
George Tenet, direttore della
CIA dal 1997 al 2004, ha di-
chiarato a questo proposito:
Lavoriamo con diversi go-
verni europei, con gli italiani,
i tedeschi, i francesi e gli in-
glesi, per individuare e di-
struggere i gruppi terroristici
che attentano agli interessi
statunitensi in America e in
Europa.
(...) allinterno della cosiddet-
ta operazione E x t ra o rd i n a r y
Re n d i t i o n , furono decisi, per
esempio, i rapimenti di per-
sone sospettate di appartene-
re a cellule terroristiche isla-
miche e il loro successivo tra-
sferimento, a bordo di aerei
noleggiati dalla CIA, nei cen-
tri di detenzione affinch fos-
sero interrogate e sottoposte
a tortura, nonch luso della
base aerea francese a Gibuti
per il decollo di droni della
CIA diretti contro obiettivi
nello Yemen (...) Il centro
operativo, con sede a Parigi,
era denominato in codice A l-
liance Base, Alleanza Base,
con riferimento alla tradu-
zione del nome dello r g a n i z-
zazione al Qaeda, la base.
(...) Il caso pi famoso di de-
tenzione illegale che vide
coinvolti i servizi segreti e le
autorit italiane nellambito
delloperazione E x t ra o rd i n a r y
Re n d i t i o n quello di Abu
Omar, ma ci sono anche i casi
di Abou Elkassim Britel e
Maher Arar.
Abou Elkassim Britel un
cittadino italiano di origine
marocchina. Arrivato in Ita-
lia nel 1989, ha ottenuto la
cittadinanza dopo dieci anni
e il matrimonio con una don-
na italiana. Domenica 17 giu-
gno 2001, Britel lascia il Pae-
se, diretto in Iran, con li n-
tento di entrare in Pakistan
attraverso Lahore. Domenica
10 marzo 2002, una squadra
speciale dellISIS, li n t e l l i g e n-
ce pachistana, arresta Abou
Elkassim Britel allaeroporto,
accusandolo di essere in pos-
sesso di un passaporto falso.
(...) Sabato 25 maggio 2002,
lintelligence pachistana lo
consegna a quattro agenti
della CIA. (...) Nel gennaio
del 2004, un tribunale specia-
le lo condanna a nove anni di
reclusione per partecipazio-
ne ad associazioni sovversive
e coinvolgimento in attivit
non autorizzate dalle leggi
del regno alawita. Nel set-
tembre del 2006, dopo cinque
anni dindagini, la giustizia
italiana ha dimostrato che
cera una totale assenza di
prove a suo carico nel pro-
cesso in Marocco e che i so-
spetti alla base delle indagini
condotte su di lui sono risul-
tati infondati. (...) Ancora
oggi Abou Elkassim Britel,
sebbene abbia gi scontato la
sua condanna a nove anni di
reclusione, rinchiuso in una
prigione marocchina.
LA SECONDA vicenda che di-
mostra il coinvolgimento del-
lItalia nelloperazione
Extraordinary Rendition e la sua
complicit con la CIA, quel-
la del canadese Maher Ara.
Gioved 26 settembre 2002,
Arar, di ritorno da una va-
canza a Tunisi, atterra allae -
roporto JFK di New York
York, da cui prevede di pren-
dere un volo per Montreal.
Arar, un ingegnere informa-
tico trentaquattrenne di ori-
gine siriana, si stabilito in
Canada nel 1987, dove di-
ventato padre di due figli.
Arrivato al controllo passa-
porti dellautorit dimmigra -
zione USA, scatta lallar -
me.(...) Arar rimane in custo-
dia cautelare, come previsto
dal Patriot Act, fino a marted
8 ottobre, quando scortato
in manette fino allaeroporto
di Bargor, nello Stato del Mai-
ne. L viene consegnato a
quattro individui, probabil-
mente uomini della CIA, e
imbarcato su un aereo della-
genzia dintelligence. Il veli-
volo, con codice di registra-
zione n829mg, lo attendeva
gi in pista con i motori ac-
IL LIBRO
SECONDO TEMPO
PAESE BASE
Il canadese di origine
siriana Maher Arar,
arrestato in Usa nel 2002,
fu in segreto trasferito
in Giordania dopo
uno scalo a Ciampino
I voli segreti Cia
sui cieli dItalia
LA REPLICA
Il presidente della Camera, Laura Boldrini Ansa
di Roberto Natale*
I
l Fatto Quotidiano c o n t i-
nua ad attribuire alla
Presidente Boldrini il divie-
to di nominare nellaula del-
la Camera il Presidente della
Repubblica; e contro questo
presunto divieto fa pronun-
ciare, da ultimo, anche lex
presidente Fini. Ma la Pre-
sidente Boldrini non ha mai
sostenuto una tale tesi. Di
Napolitano possibile par-
lare e si parlato in mo-
do anche critico, come ov-
vio. Tre esempi recenti, pre-
si dai resoconti delle sedute
di Montecitorio.
9 settembre, deputato
DAmbrosio (M5S): Dov
il nostro Presidente della
Repubblica di fronte a quel-
lo che sta accadendo oggi in
questaula? Perch non
chiede egli stesso spiegazio-
ni al governo?... Perch as-
sistiamo a questo spettacolo
indegno di unopposizione
che pone domande e non
ottiene alcuna risposta?. 2
ottobre, deputata Meloni
(Fratelli dItalia): Questo
governo fecondato artifi-
cialmente nel laboratorio
del Quirinale, che di rispo-
ste agli italiani non pu dar-
ne e non ne dar. Per ce lo
vogliamo dire che lo sappia-
mo tutti che le larghe intese
non possono darle queste ri-
sposte? Lo dico a noi, a voi,
lo dico al Presidente Napo-
litano, perch insomma er-
rare umano, ma perseve-
rare!. 8 ottobre, deputato
DInc (M5S): Perch noi
parlamentari del MoVi-
mento 5 Stelle abbiamo tro-
vato il tempo di commemo-
rare le nostre vittime, men-
tre il Presidente Letta e il
Presidente della Repubblica
Napolitano non sono saliti
nei luoghi colpiti dallonda
del Vajont?... Allora mi
chiedo: non sono abbastan-
za? Erano vittime sacrifica-
bili? Ci sono ancora cose
che devono essere nasco-
ste?.
In tutte e tre i casi a pre-
siedere cera Laura Boldrini,
che non ha avanzato con-
testazioni ai deputati. Ben
diverso il caso del depu-
tato Colletti (M5S) e del suo
intervento del 26 luglio, che
il vostro articolo cita come
esempio della volont cen-
soria della Presidente Bol-
drini. Verso il Presidente
della Repubblica l cera una
presa in giro (espressioni di
dileggio, per dirla col pi
felpato linguaggio parla-
mentare). Anche in questo
caso la citazione testuale
aiuta: Ho presentato un
emendamento g i u s t a-
mente dichiarato inammis-
sibile dalla Presidenza, ma
lo sapevo gi in cui finan-
ziavo la Presidenza della Re-
pubblica con 70 mila euro.
Lo finanziavo al fine di con-
trattualizzare un docente di
diritto costituzionale che
potesse vagliare la costitu-
zionalit dei decreti legge.
Eh s, perch ci sono dei re-
quisiti per poter firmare un
decreto legge, la Costitu-
zione che lo dice, e allora co-
lui che firma ed emana que-
sti decreti legge deve ricor-
darsi che la penna con la
quale firma la deve intingere
nellinchiostro della Costi-
tuzione. E invece lattuale
Presidente della Repubbli-
ca, che in realt funge anche
da capo indiscusso del Pd e
del Pdl, dovrebbe rileggersi
questo libello, proprio qui,
glielo possiamo anche rega-
lare (mostra copia della Costi-
tuzione) e capire che non sia-
mo una monarchia costitu-
zionale con a capo re Gior-
gio I, ma siamo in una Re-
pubblica parlamentare. a
questo punto che la Presi-
dente Boldrini gli ha detto
che non pu parlare cos
del Presidente della Repub-
blica. Insomma: s alla cri-
tica, no alla presa in giro.
Questa la posizione della
Presidente della Camera, in
piena continuit con i suoi
predecessori.
*Portavoce della Presidente
della Camera
Boldrini: Napolitano si pu
criticare, non prendere in giro
dei suoi aeroporti senza chie-
dere alcuna spiegazione, e
della Giordania per averlo
consegnato alla Siria, infine la
Siria, per averlo rinchiuso il-
legalmente e torturato in una
prigione clandestina.
Gli aerei della CIA Airlines
atterravano e decollavano da-
gli aeroporti italiani senza
nessun tipo di controllo, sen-
za che le autorit chiedessero
quale fosse la loro destinazio-
ne, perch si trovassero l, chi
fossero i passeggeri che tra-
sportavano o qualsiasi altra
informazione. Di seguito, gli
aerei transitati dallItalia e ap-
partenenti alle compagnie
della Central Intelligence
Agency.(...)
TRA IL 20 GENNAIO 2002 e il
24 novembre 2005, tredici ae-
rei di compagnie fantasma,
di propriet della CIA, hanno
realizzato 46 scali in territorio
italiano allinterno dellope -
razione Extraordinary Rendi-
tion. La Alleanza Base ha ope-
rato in Europa, tra il 2002 e il
2009. La CIA continua anco-
ra oggi a negarne lesistenza,
nonostante John McLau-
ghlin, vicedirettore dellagen -
zia da luglio a settembre del
2004, abbia dichiarato: La
collaborazione tra la CIA e la
dgse era totale. Un sottuffi-
ciale dei ros ha raccontato:
Andammo in quattro a
Guantanamo, a interrogare
diversi detenuti nel campo
nel novembre 2002 su man-
dato del comando generale
nella persona del generale
Giampaolo Ganzer. Non ri-
ferimmo allautorit giudizia-
ria nulla sulla nostra attivit,
perch nessuna delle persone
che sentimmo rispose alle do-
mande. i
Detenuti a Guantanamo, campo di prigionia attivo dal 2002 Ansa
ROTTE APERTE
Tra il 2002 e il 2005,
tredici aerei di compagnie
fantasmahanno
realizzato 46 scali
in territorio italiano
senza nessun controllo
ITALIA
SORVEGLIATA
SPECIALE
Eric Frattini
Ponte alle Grazie
pagg. 729, 23
19 il Fatto Quotidiano GIOVED 5 DICEMBRE 2 01 3
A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
SECONDO TEMPO
A Prato la sicurezza
sul lavoro un mistero
In merito alla tragedia di
Prato, sorgono sponta-
nee alcune semplici os-
servazioni. In Italia esiste
una legislazione in tema
di sicurezza negli am-
bienti di lavoro che si
concretizza nel decreto
legge 81 del 2008: si parla
di sorveglianza sanitaria,
documenti di valutazio-
ne dei rischi, sopralluo-
ghi ambientali, controlli
degli organi di vigilanza e
cos via. Esiste qualcosa
del genere in quelle zone?
Sia nel caso di risposta af-
fermativa quanto negati-
va, unaltra domanda:
perch? Tutti sanno di
questo mondo sotterra-
neo ma nessuno fa qual-
cosa per disboscarlo. Mi-
stero.
Nicola Bergero
Quando i controllori
fanno finta di niente
Piangiamo pure i cinesi
che sono periti nel rogo di
un capannone a Prato.
Colpa certamente di chi
doveva controllare, o di
imprenditori senza scru-
poli. Ci sono per troppe
realt nelle quali sono le
pubbliche amministra-
zioni a tollerare in silen-
zio situazioni ancora pi
pericolose di quelle pra-
tesi.
Andrea Bucci
Robin Hood, Craxi
e la casta dei furfanti
Robin Hood rubava ai
ricchi per dare ai poveri,
ma i ricchi erano quelli
che erano diventati tali
rubando ai poveri. Ecco
perch Robin era un la-
dro onesto. Poi venne
Craxi e and in Parla-
mento ad affermare che
tutti erano ladri, ma era la
conseguenza del sistema
e quindi, da politico, dis-
se che andava cambiato il
sistema. Si rubava per il
partito e un po anche per
s. Poi arrivarono i poli-
tici della Seconda Repub-
blica e invece di combat-
tere il sistema malato
sinventarono il modo di
legalizzare i furti: rim-
borsi elettorali, bonus,
consulenze, auto blu, sti-
pendi e pensioni doro.
Una bella classe di privi-
legiati con lautorizzazio -
ne della legge.
Francesco Degni
Tasse? Pagherei di pi
se lo Stato funzionasse
Ogni giorno abbiamo
conferme dellinadegua -
tezza dei servizi che lo
Stato ci offre e delle strut-
ture pubbliche. Nel tem-
po, mancata soprattutto
la volont di progettare e
realizzare lidea di uno
Stato moderno, dotato di
strutture civiche allaltez -
za almeno di tutte le tasse
pagate negli anni da cia-
scuno di noi. Penso che
qualunque cittadino sa-
rebbe disposto a pagare
di pi, a patto di veder
realizzati quegli annunci
di cambiamenti, usati
spesso per giustificare
nuove imposte e poi finiti
sempre nelloblio e in un
nulla di fatto.
Giampiero Buccianti
Lo stipendio dimezzato
delluomo della strada
Chi scrive una persona
che non ha laurea in Eco-
nomia e finanza, non ha
master. Insomma, il clas-
sico uomo della strada. In
ogni giornale, quasi quo-
tidianamente, troviamo a
turno la ricetta dellauto -
revolissimo economista,
lopinionista stipendiato
e il politico da riverire.
Ma io dico che non ce la
faremo pi. Ammettia-
mo che alle imprese ven-
gano fatte pagare le tasse
ridotte di oltre il 50 per
cento, ammettiamo che
per i nuovi assunti non
paghino nessuna tassa.
Ma per produrre cosa e
per chi, se io, comune di-
pendente, comune pen-
sionato, non ho pi il po-
tere dacquisto che avevo
prima delleuro? Io rim-
piango il potere dei miei
due milioni e 800 mila lire
di stipendio. Ora con
1.700 euro, dopo quaran-
tuno anni di servizio (e
dovrei stare anche zitto se
mi guardo attorno) non
faccio nemmeno la met
di ci che facevo con
quello stipendio in lire.
Non vedo vie duscita.
Stiamo andando verso la
catastrofe sicura.
Raffaele Ballore
Grillo unillusione,
votarlo stato inutile
Quanti fossero i sosteni-
tori di Grillo allultimo
VDay, e quanti quelli che
hanno pensato di godersi
uno spettacolo teatrale
gratis, non dato sapere,
ma erano in tanti a far
credere al comico geno-
vese che alle europee del
prossimo anno sar lui il
vincitore. Io gli consiglie-
rei prudenza per evitare
qualsiasi illusione. Una
cosa divertire la piazza,
unaltra convincerla.
Non sono in tanti quelli
disposti a farsi imbroglia-
re una seconda volta. So-
prattutto quelli che ci so-
no cascati a fine febbraio:
si saranno resi conto, spe-
ro, di avere buttato il vo-
to.
Francesco Colombo
DIRITTO DI REPLICA
In relazione allarticolo
la speculazione immo-
biliare che piace al presi-
dente a firma Marco Pa-
lombi, mi riservo di adire
le vie legali per le espres-
sioni usate nella titolazio-
ne e nel testo, gravemente
lesive della mia reputa-
zione e del mio ruolo. Il
CARO COLOMBO, ci dicono che molte
prossime entrate di un nuovo Fisco ver-
ranno dal r i cco m e t ro e dalla spending
rev i ew . Lei ci crede?
Angelo
PRIMA DEL GIOCO del crederci e non
crederci doveroso sostare un momento di
fronte alla fantasia limpida e infantile di chi
governa, presunti esperti inclusi. La fanta-
sia che se misuri attentamente ci che uno
guadagna (dice di guadagnare) e ci che
uno spende, capisci subito se dice la verit. E
viene citato senza pudore da decine di tele-
giornali, per decine di giorni, il caso della
studentessa che si autocertifica povera per
non pagare le tasse scolastiche, e intanto il
pap va in giro in Ferrari. Ovvio che la si-
tuazione un po eccessiva, e che mettersi a
immaginare che, per ogni povero, c una
Ferrari, e che basta scoprire il trucco, come
minimo semplicistico, se non altro perch
ogni dichiarazione falsa si basa su una va-
riazione pressoch infinita di alternative al-
limprudente scorrazzare in Ferrari. Direte:
come fanno negli altri Paesi? Semplice: veri-
ficano. Non tutto, non sempre, ma con tale
frequenza e a maglie talmente strette che,
anche se non beccano te, il solo spettacolo di
un audit nella casa dei vicini o in una fa-
miglia di amici (sto parlando degli Stati
Uniti) induce la studentessa in Ferrari a
precipitarsi a correggere, se in tempo, la
sua bugia, o a vivere nellincubo, in attesa di
essere onesta nella successiva occasione. Ma
passiamo allesercizio, buono solo per di-
chiarazione di governo in Parlamento, in
modo da ottenere titoli da giornali amici,
detto Spending Review. Perch possa av-
venire davvero richiede, nellordine: 1) la
conoscenza dettagliata e profonda e globale
dellorganismo, detto Stato, che si deve rica-
librare nelle spese. Ci sono vari tipi di Stato,
sociale, liberale, liberista, libertario, populi-
sta, rooseveltiano, thatcheriano. Che cosa
far lincaricato italiano della revisione di
spesa dovendo misurare uno Stato (quello
italiano) che una giungla in cui si incrocia-
no i rami di tanti tipi di Stati diversi e in-
compatibili? 2) Per confuso che sia, lo Stato
si divide anche in dipartimenti (Sanit, For-
ze armate, Scuola, Ambiente, Agricoltu-
ra...). Una domanda fra tante (a cui lesper -
to non pu rispondere da solo) : taglio pri-
ma (o di pi) la Sanit o le Forze armate? E
se comincio dalle Forze Armate, taglio i car-
ri armati, gli aerei o le navi da combatti-
mento? Nel caso delle scuole, faccio fuori il
liceo scientifico (o quello classico, a scelta)
perch due licei sono troppi? In ogni campo
ci vuole una competenza che nessun esper -
to pu avere. Ogni proposta apparir arbi-
traria agli interessati, pronti a puntare ver-
so campi lontani dal loro, e a difendere il lo-
ro settore. 3) Citer una celebre frase di Ein-
stein: non sono in grado di discutere una
matita se non ho una teoria sulla matita.
Che vuol dire una visione. Di che Paese stia-
mo parlando (non la definizione geografica
ma quella umana, filosofica, politica, costi-
tuzionale)? Per favore date questa risposta
alladdetto alla Spending Review o lasciate-
lo tornare alla sua normale professione in
pace.
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* attenzione accertarsi prima che la zona sia raggiunta dalla distribuzione de Il Fatto Quotidiano
merito della vicenda non
mi riguarda, trattandosi
di unattivit per la quale
non ho alcuna delega n
responsabilit operativa.
Ho svolto appieno e con
labituale cura il mio ruo-
lo di garante dellIstituto
che mi onoro di presiede-
re, in piena sintonia con
gli altri organi dellIstitu -
to. Ogni volta che si tratta
di valutare operazioni
che hanno a che vedere
con il patrimonio Inps,
listruttoria doverosa-
mente affidata alla Tec-
nostruttura dellIstituto.
Al mio ruolo compete
lacquisizione di una rela-
zione tecnica conclusiva -
che solo sommariamente
viene riferita dallarticolo
- a cura e responsabilit
esclusiva di chi ha la ge-
stione dellIstituto. Insi-
nuare una mia iniziativa
volta a forzaredecisioni
e pareri contraria al mio
ruolo, alle mie prerogati-
ve ed alla realt dei fatti.
Questo tentativo malde-
stro di macchiare la mia
onorabilit eccede ab-
bondantemente il diritto
di cronaca che tanto bene
il Fatto esercita in altre
occasioni.
Antonio Mastrapasqua
Gentile Mastrapasqua,
non abbiamo voluto
macchiare la sua onora-
bilit, solo raccontare at-
traverso documenti un af-
fare immobiliare propo-
sto da Idea Fimit Sgr al-
lInps, societ che, en-
trambe, lei presiede. Pren-
diamo atto che lei non ha
alcun parere di merito sul-
la vicenda e siamo sicuri
che tale consapevolezza
aiuti anche il lavoro del se-
gretario generale dellisti -
tuto, Mario Nori, le cui
perplessit sulla conve -
nienza/opportunit del -
loperazione per Inps ab-
biamo raccontato nel pez-
zo.
m.pa.
In merito allarticolo a
firma di Davide Vecchi
dal titolo Il clan politico
di Cl si attovaglia per
spartirsi la torta dellE-
xpo comparso ieri sul
Fatto Quotidiano, vorrei
precisare che gli onore-
voli Roberto Formigoni,
Maurizio Lupi e Mario
Mauro non hanno biso-
gno di paparini e che n
il sottoscritto, n la Fon-
dazione per la Sussidia-
riet abbiamo interferen-
ze con Rete Italia e con
lExpo. Nella societ mo-
derna assunto il princi-
pio che la responsabilit
delle scelte sempre per-
sonale. Capisco, per, che
chi non vive questo prin-
cipio non lo pu capire.
Giorgio Vittadini
Don Giussani, padre di
Cl, nel libro LAttrattiva
di Ges spieg: Se un
bambino sabbandona
nelle braccia di suo padre,
in equilibrio, equilibra-
to; se vuole mangiare da s
o far da s, si sbilancia.
Ora, posto che il Don si ri-
feriva alla fiducia verso
Dio e non certo verso qual-
che paparino, ma caro
Vittadini se, come scrive,
la responsabilit delle
scelte sempre personale,
perch Lei a intervenire
per conto degli onorevoli
Formigoni, Lupi e Mau-
ro? In quale veste? Non di
paparino, va bene.
dav.ve

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