e dei Compositi Lezione 2 Classificazioni varie dei polimeri Materiali termoplastici Materiali che richiedono lintervento del calore per essere plasmati e che, dopo raffreddamento, mantengono la forma in cui sono stati modellati. Questi materiali possono essere nuovamente riscaldati e rimodellati in nuove forme un certo numero di volte senza cambiamenti significativi delle loro propriet. Sono pertanto materiali riciclabili. Sono formati generalmente da catene principali molto lunghe, formate a loro volta da atomi di carbonio legati tra loro con legami covalenti. Possono contenere anche atomi di azoto, ossigeno o zolfo (legati covalentemente agli atomi della catena principale). Le macromolecole sono legate le une alle altre con legami secondari. Legami secondari deboli T 2 Materiali termoindurenti Materiali che vengono modellati in forma permanente e reticolati (induriti) attraverso una reazione chimica. Non possono essere nuovamente rimodellati in unaltra forma con il calore, ma si degradano o decompongono dopo essere stati riscaldati ad una temperatura troppo elevata. Non possono pertanto essere riciclati. Il termine termoindurente implica che viene richiesto calore per dare la forma permanente alla materia plastica, tuttavia molti materiali termoindurenti induriscono anche attraverso reazioni chimiche a temperatura ambiente. La maggior parte dei materiali termoindurenti consiste di una rete di atomi di carbonio legati covalentemente tra di loro per formare un solido rigido; a volte anche azoto, ossigeno, zolfo o altri atomi sono legati covalentemente nel reticolo tridimensionale. Legami primari forti T degradazione In un polimero, le unit ripetitive (meri) possono essere di una o pi specie: con una sola specie, si ha un omopolimero; con due specie, si ha un copolimero; con tre specie, si ha un terpolimero. copolimero casuale copolimero alternato 3 Esempio di copolimero casuale SAN: Stirene Acrilonitrile (lenti per fari di autoveicoli; bacinelle per mescolare e frullare; siringhe medicali; ) Esempio di copolimero a blocchi SBS: Stirene-Butadiene-Stirene una gomma utilizzata per esempio nella suola delle scarpe. 4 Copolimero a innesto Rappresentazioni di possibili strutture molecolari lineare ramificata reticolata rete molecolare tridimensionale 5 H H H H H H H H Visualizzazione della catena di atomi di carbonio: concetto di configurazione H H H H H H H H H H C C C C C C C C piano della figura dove risiedono gli atomi di carbonio Atomo di idrogeno dietro al piano della figura Atomo di idrogeno davanti al piano della figura Polimero isotattico es. se R = CH 3 si ha il PP isotattico 6 Polimero sindiotattico es. se R = CH 3 si ha il PP sindiotattico Polimero atattico es. se R = CH 3 si ha il PP atattico 7 peso molecolare medio : 500000 g/mole T g : -73 C (vulcanizzata) Gomma naturale (NR): cis-1,4 poliisoprene Altro caso di configurazioni diverse Guttaperca (trans-1,4 poliisoprene), stereoisomero della gomma naturale, non un elastomero Il gruppo metile e latomo didrogeno si trovano da parti opposte del doppio legame e non interferiscono reciprocamente; di conseguenza, la molecola del trans- 1,4 poliisoprene pi simmetrica e pu cristallizzare formando un materiale rigido. 8 C H 3 CH 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 C H 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 TRANS 1,4 POLIISOPRENE (GUTTAPERCA; NON E' UN ELASTOMERO) CIS 1,4 POLIISOPRENE (GOMMA NATURALE) T g =38 C; T m =ca. 60 C T g =-70 C Struttura della gomma naturale e della guttaperca Elastomeri Materiali polimerici le cui dimensioni possono variare enormemente sotto sforzo (fino al 1000%) e poi ritornare ai valori originali o quasi, quando lo sforzo viene rimosso. Lo stato gommoso presente quando si ha la contemporanea presenza di: molecole di grandi dimensioni a catena flessibile, formate cio da una lunga successione di legami covalenti attorno ai quali si possa avere una rotazione pi o meno libera; basse forze di coesione intermolecolari, come quelle che si hanno nei liquidi, in modo che i tratti delle catene macromolecolari abbiano ampia libert di movimento; punti di unione tra macromolecole, quali legami chimici permanenti o nodi fisici, che ne impediscono lo scorrimento viscoso. 9 Processo chimico tramite il quale le macromolecole vengono unite da ponti di reticolazione di S in molecole pi grosse per limitare i movimenti molecolari. Vulcanizzazione
(m+n) S m n 100-200 C Rappresentazione di un elestomero vulcanizzato 10 Caratteristiche strutturali peculiari di un materiale elastomerico