Domenica 23 marzo 2014 PROSTITUZIONE MINORILE PROSTITUZIONE MINORILE PROSTITUZIONE MINORILE Prostituzione minorile, la nuova variante del mestiere pi vecchio del mondo. Ormai molto diffusa, maggiormente tra extracomunitari, i ragazzi si prostituiscono anche solo per un pacchetto di sigarette. Ogni anno circa un milione di bambini introdotto nel mondo della prostituzione. Ed per questo che esiste un ricco turismo sessuale anche per i bambini, specialmente in tutti quegli Stati vicini all'America, pieni di spiagge che sono talmente tanti da non meritare di essere elencati. In alternativa, la prostituzione minorile ha subito un picco grazie all'era di internet e l'introduzione delle webcam. Grazie alla magia della tecnologia non serve pi un trafficante, basta che una ragazza sia una pornobimba e pu tranquillamente prestarsi ad immagini impudiche sul web. Nonostante siamo bombardati da servizi sulle organizzazioni criminali che controllano la prostituzione minorile, solo il 10% dei bambini ha dietro di s un individuo che lo controlla. Generalmente la prostituzione minorile gestita da singoli individui che fanno praticare questa attivit in hotel, bar, chiese e tanti altri posti comuni. Al di fuori delle organizzazioni, l'essere umano libero di fare ci che vuole fin tanto che agisce con giudizio, ovviamente i bambini sono ingenui e non ne hanno per cui spesso si crea "prostituzione minorile amatoriale", dove le bambine decidono di comportarsi da prostitute. FRANCESCA CASCONE
MAGGIO 2014
Dovremmo avere un supporto psicologico, per quello che facciamo, che vediamo, ma di fatto. Cos Patrizia Sarcinelli, ispettore capo della Polizia di Napoli, sezione Minori, racconta il disagio delle forze dellordine maggiormente esposte alla possibilit di imbattersi in scene forti. Quando abbiamo arrestato il pedofilo DAngiolella, ci siamo recati nella casa dove consumava i suoi reati ed abbiamo visto uno spettacolo orribile: cartoni di pizze impilati fino al soffitto, una cucina sporchissima, disegni di bambini che aspettavano il proprio turno, un letto con coperte sudicie.
Di fronte a spettacoli del genere anche il pi duro degli agenti pu avere attimi di smarrimento e per questo lo Stato dovrebbe garantire supporto psicologico adeguato, il condizionale utilizzato dallIspettore ha confermato la sua scarsa soddisfazione in merito. Non solo la mia sezione, ma anche la stradale ed in generale tutti gli agenti che si muovono nelle volanti avrebbero bisogno di un punto di riferimento, quello che vedono molto brutto, da aggressioni a tossici ridotti a zombie e dobbiamo ricordarci che un agente di polizia, come posso essere io, oltre ad un poliziotto anche una moglie e una madre che, una volta tornata a casa, deve avere la forze di dividere il lavoro dalla famiglia. E difficile e non sempre si pu riuscire da soli.
In questi anni tutte le forze dellordine si stanno attrezzando per tutelare i propri uomini attraverso convenzioni o iniziative, specialmente al Nord Italia, dove dal 2000 disponibile un gruppo di debriefer, due agenti della Cantonale e due delle Comunali, per ricostruire e rielaborare gli eventi traumatici che a disposizione anche degli agenti delle Comunali stesse; la convenzione stipulata nel 2013 tra il S.I.A.P. (Sindacato della Polizia di Stato) di Milano, e il servizio psicologico e di psicoterapia offerto da due psicologi di Milano, molto particolare perch avviata arbitrariamente dal Sindacato che, attraverso le parole del Segretario Generale Ciro Dellisanti lha cos motivata: Abbiamo deciso di fornire questo servizio perch, come spesso accade, il sindacato si deve sostituire alle lacune della nostra amministrazione. Infine ricordiamo il cosiddetto supporto tra pari dove il pari un operatore di polizia disponibile ad offrire il proprio supporto psicologico ad un altro collega che durante il servizio ha vissuto situazioni di forte impatto emotivo, tali da considerarsi fonti di stress e a cui possono seguire stati di disagio nelloperatore.
DARIO CIARDIELLO
QUANDO LE PROPRIE FORZE NON BASTANO UNO PSICOLOGO PER LA POLIZIA Patrizia Sarcinelli Ispettore capo Polizia di Stato Domenica 23 marzo 2014
. Si faceva chiamare Niko, ci diceva di aspettare fuori la scuola e di far finta di chiedere un passaggio. Arrivava e ci faceva salire sulla sua auto, poi ad un certo punto del percorso spegneva i fari, ci faceva scendere e ci chiudeva nel cofano. Non dovevamo vedere dove ci stava portando. Arrivati a casa sua cera chi andava subito nella camera da letto con lui e chi invece aspettava. Cerano delle sedie e un tavolo, sul quale lui aveva messo dei fogli bianchi e dei pennarelli, dei pastelli, degli acquerelli, tutto per farci disegnare . []
La prima volta che entrai nella camera da letto lui mi fece sdraiare sul materasso, mi spogli nudo e cominci a baciarmi tutto il corpo, anche il pene. Avemmo dei rapporti orali e anche dei rapporti sessuali completi. []
A volte gli piaceva aprire il cassetto del comodino, indossare una parrucca e un gonnellino e fare uno spettacolino per noi. Quando alla fine era soddisfatto ci rimetteva nel cofano, poi ad un certo punto ci faceva salire in auto e ci riportava fuori la scuola.
Una volta ci chiam e venne a prendere me e mio fratello fuori la scuola. Arrivati alla casa, ci chiese di entrare entrambi nella stanza con lui e di avere dei rapporti sessuali a tre. Rifiutai. Mi faceva troppo schifo. Da allora non ci sono pi andato.
Ci diceva che dovevamo fargli conoscere i nostri amici. Una volta gli portai un mio amico e lo chiamai, lo aspettavamo fuori la scuola. Lui mi disse che se gli fosse piaciuto si sarebbe fermato, altrimenti no. Non si ferm e allora lo chiamai per chiedergli il perch. Mi disse che era troppo grande e io gli risposi che per aveva il pene piccolo. Torn indietro .
SABRINA AUTIERO
BULGARI ASCOLTATI IN QUESTURA
Domenica 23 marzo 2014 Mario DAngiolella, pedofilo del casertano, dopo una lunga e tortuosa indagine, sconta ora la sua pena agli arresti domiciliari. Chi DAngiolella? Potremmo definirlo una contemporanea versione di dott. Jekyll e mr Hyde. Patrizia Sarcinelli, Ispettore Superiore Polizia di Stato, occupatasi del caso, lo definisce invece Il pedofilo perfetto. Il suo identikit? Un uomo di sessantadue anni, molto rispettato dai concittadini, incensurato, sposato, padre di due figli. Preside del Libero Istituto Accademico di Scienze Sociali di Casaluce. Proprietario di unagenzia assicurativa di Aversa. Era inoltre un benefattore: proprietario di un centro caritas. Ma dietro questa eterea figura si nascondeva la parte perversa, malata, la parte marcia della sua personalit.
Ogni sabato pomeriggio, rigorosamente dalle 17.00 alle 20.00, Mr Hyde prendeva il sopravvento.
Aveva creato intorno a s una rete di contatti con un gruppo di giovanissimi bulgari che, arrivati in Italia, si prostituivano in cambio di poco, un panino, un pacchetto di sigarette. DAngiolella aveva studiato nei minimi dettagli le sue mosse: contattava i giovanissimi tramite una sim, intestata ad un extracomunitario, che utilizzava solo ed esclusivamente per rintracciarli. Prestando attenzione a camuffare la voce, fissava lappuntamento, stabilendo puntualmente di fingere un autostop, in modo che lincontro sembrasse fortuito. Una volta prelevati i giovanissimi si dirigeva verso una villetta, di sua propriet, nella zona di Varcaturo. La CASA DEGLI ORRORI, il luogo dove si consumavano gli abusi. Le testimonianze dirette dei bambini coinvolti hanno permesso di individuarlo. Grazie al lavoro di Patrizia Sarcinelli e della sua squadra il pedofilo stato fermato. Quella casa, il regno della sua perversione, non ospiter mai pi degli innocenti bambini che in una sala dattesa improvvisata, aspettano il proprio turno, disegnando su cartoncini colorati tutto il loro terrore . STEFANIA PAONE
MARIO DANGIOLELLA: IDENTIKIT DI UN PEDOFILO Arresto DAngiolella Domenica 23 marzo 2014
La parola pedofilia deriva dal tema greco , (bambino) e (amicizia, affetto). In ambito psichiatrico la pedofilia catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella preferenza erotica
da parte di un soggetto giunto alla maturit genitale per soggetti che invece non lo sono ancora, cio in et pre-puberale. La psichiatria e la criminologia distinguono i pedofili dai child molester (molestatori o persone che abusano di bambini); le due categorie non sono sempre coincidenti. La pedofilia una preferenza sessuale dell'individuo o un disturbo psichico, definisce l'orientamento della libido del soggetto, non un comportamento oggettivo. Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia. Un pedofilo pu essere considerato un pedofilo perfetto, quando la sua vita e i suoi comportamenti al di fuori dellatto sessuale non corrispondono minimamente a quello che poi in realt . Il pedofilo perfetto, spesse volte, una persona molto distinta, e i suoi comportamenti non danno segnali preoccupanti rispetto a quelli che potrebbero essere apprezzamenti particolari nei confronti di un minore. Un pedofilo perfetto tende a mostrarsi caritatevole, impegnato nel sociale, ed proprio questa sua maschera esteriore a donargli apprezzamento sociale. Il pedofilo perfetto vive una vita impeccabile, e nulla pu far pensare alla societ che questuomo, possa commettere tali azioni; proprio per questo prendere Mario DAngiolella in flagranza di reato, per il corpo della polizia stato difficile, in quanto il DAngiolella essendo una persona distinta, e dotato di grande ingegno, aveva studiato tutto nei minimi dettagli,in pi avendo una vita impegnata per il sociale era solito per lui stare fuori casa. DAngiolella ha tutte le caratteristiche di un pedofilo perfetto, ed proprio per questo che ci si domanda: Di chi possiamo fidarci, e da chi stare alla larga? IDA DE STASIO
IL PEDOFILO PERFETTO IL PEDOFILO E LA SUA CASA
Vite spezzate sono quelle di bambini come tanti, ma con un segreto in pi da portare dentro, quello di un abuso sessuale da parte di un pedofilo. Bambini che avrebbero voglia di giocare e guardare la tv, d'un tratto si ritrovano lanciati in una realt del tutto diversa e sopranaturale, come se il loro mondo finisse all'istante e ne iniziasse uno nuovo fatto di dolore e vergogna. Perch cos che un bambino vittima d'abuso si sente, violato, senza dignit e molto spesso non reagisce perch non ne ha la forza. Vite spezzate, in quanto le loro vite vengono mozzate sul nascere, dalla voglia di un uomo malato che vede in loro l'oggetto del proprio desiderio. I pedofili spesso sono persone insospettabili, maestri, professori, allenatori, preti, persone che godono della stima e del rispetto di tutti e che sono forti di questa loro posizione e si sentono autorizzati a poter far divenire un inferno la vita di qualcun altro. Di fatti un abuso prolungato pu comportare nel bambino delle conseguenze assurde,che possono manifestarsi nel breve, medio e lungo termine, soprattutto sotto il profilo psicosessuale. L'abusato Inizia ad avere disturbi del sonno,scarsa attenzione,ribellione incontrollabile, depressione, attacchi di panico o ansia e problemi nel relazionarsi con gli altri sotto il profilo sociale e sessuale. Bambini marchiati a vita,come se portassero con s un numero,un tatuaggio. Il pedofilo essendo una persona istruita,colta ed intelligente, gioca d'astuzia. Prima di tutto gli abusi iniziano con parole dolci che tendono ad elogiare il bambino, poi si continua con piccole attenzioni e carezze apparentemente innocenti, percepite dal bambino come attenzioni sane. Successivamente il pedofilo punta al piacere del minore, dandogli carezze ed infondendogli una cultura di giusto in ci che fanno, ma il vero abuso si realizza in realt dopo questa fase quando il bambino conosce l'atto sessuale vero e sente dolore e capisce che quello che sta vivendo sbagliato, ma non ha la forza di ribellarsi perch ha paura di non essere creduto e perch si sente svuotato, violato...diventa un bambino a met. GIOVANNA FIORENTINO
BAMBINI A MET
La pedofilia uno dei mali pi insediati nella nostra societ ed catalogata come disturbo mentale e sessuale. Secondo i dati del telefono azzurro quasi il 60% degli abusi sui minori avviene in casa, in Italia il dato preoccupante che non vengono denunciati. Molte sono le questioni e i dibattiti aperti soprattutto per quanto riguarda la pena da infliggere a chi si macchia di tale reato. Nel nostro ordinamento quello di pedofilia estinguibile e non pi perseguibile dopo dieci anni dal fatto, inoltre molto spesso si ricorre alle perizie psichiatriche e molti di questi rischiano di non essere puniti. Nel 2006 le norme si sono inasprite comprendendo anche una modifica dellarticolo 600 bis del codice penale (prostituzione minorile) e linterdizione perpetua da qualsiasi posto di lavoro, incarico pubblico o privato che sia frequentato dai minori. Nel momento in cui laccusato sia stato condannato ai tre gradi giudizio dovr scontare in carcere dai 2 ai 15 anni, troppo pochi secondo molti cittadini che in massa creano petizioni affinch nel nostro paese si torni a parlare di castrazione chimica, di cui gi nel 2005 lallora ministro Calderoli era un aperto sostenitore. Troppo pochi, ancora, per i cittadini che cercano di farsi giustizia da soli. Emblematico fu il caso della folla accanita e pronta al linciaggio di Pasquale Modestino, condannato a 18 anni e venti mila euro di danni per aver abusato e malmenato un dodicenne, che in seguito aveva avuto la forza di denunciare questo orco. Perch, alla fine, la parola chiave per combattere questi mostri una sola :denuncia. LAURA BENEDETTO
UNA PENA ESEMPLARE PER I PEDOFILI Dopo la rinnovazione del 2006, s'amplia la nozione di pornografia infantile e l'estensione della protezione ai minori dai 14 anni fino al diciottesimo anno di et. Previste anche pene pi severe per una serie di reati: come la reclusione da tre a cinque anni per i pedofili, di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore. Si sono create anche pene contro la diffusione e la commercializzazione dei prodotti pedopornografici via Internet. Ma non finisce qua. In questo anno, per tutti gli insegnanti e collaboratori scolastici, obbligatorio il certificato antipedofilia. Norma che implica la presentazione di questo documento per poter lavorare in qualsiasi scuola dell'Italia. Questa decisione ha fatto discutere molti professionali a causa dei costi legati per avere questo certificato. Comunque, ci troviamo davanti una legge pi severa che vuole lottare contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e contro la diffusione della pornografia infantile su Internet. Perche tutti i bambini hanno il diritto di vivere, di essere giovani e d'avere una vita pi dignitosa. JUDIT GMEZ MARTN
CON L'ITALIA, SONO 10 GLI STATI EUROPEI AD AVERLA RATIFICATA.
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA DEI PEDOFILI Una pena esemplare per i pedofili Quello della pedofilia un reato particolare che genera, anche inconsciamente, forti sensazioni di disgusto e disprezzo nei confronti di chi lo compie. Tant' vero che perfino nelle carceri, i detenuti accusati di pedofilia vengono ghettizzati e spesso resi vittime di episodi di violenza ad opera degli altri carcerati. Quasi come a sottolineare che i pedofili sono pi che semplici delinquenti; si sono macchiati di una colpa talmente disgustosa da essere inammissibile e imperdonabile perfino per le persone altrettanto "non per bene". Date queste premesse, viene automatico chiedersi quale sia il ruolo o comunque la reazione dei familiari dei pedofili, nel momento in cui certe verit vengono a galla. Mario D'angiolella, preside del Libero Istituto Accademico di Scienze Sociali di Casaluce, stato arrestato nel 2009 con l'accusa di aver adescato ragazzini stranieri e di aver abusato di questi ultimi nella propria abitazione di S. Maria del Pontano. Gli abusi avvenivano sistematicamente nel fine settimana e l'uomo si prodigava per organizzare tutto alla perfezione: un telefono cellulare usato unicamente per contattare i ragazzini; gli appuntamenti con le piccole vittime fuori scuola, per non destare sospetti; una sorta di sala d'attesa nella "casa degli orrori" attrezzata di tempere e colori cos che i bambini potessero giocare e rilassarsi in attesa del "proprio turno". Dopo l'arresto, la moglie di D'angiolella stata interrogata pi volte e, in ogni occasione, non ha proferito parola, mantenendo un atteggiamento gelido e distaccato. Per quanto il silenzio possa essere funzionale a non alimentare lo scandalo (D'angiolella era un uomo noto e occupava diversi ruoli di prestigio), ci si aspetterebbe sconcerto o quantomeno stupore, negli occhi di una donna che ha appena scoperto l'altra (orribile) faccia del proprio marito. Insomma, risulta difficile credere che una parte della vita di un uomo, cos meticolosamente organizzata e predominante, possa venire facilmente nascosta alla propria famiglia, a coloro che, almeno teoricamente, dovrebbero conoscere pi di chiunque altro il soggetto in questione, anche nei suoi aspetti pi "intimi". Non tutti i casi comunque, sono uguali. Nel 2007, a Palermo, un giovane ventitreenne stato arrestato presso una casa di cura per aver abusato delle sue quattro nipotine. L'arresto stato possibile grazie all'aiuto dello psichiatra del giovane, al quale quest'ultimo aveva scritto delle lettere confessando l'accaduto e chiedendo aiuto. Questa vicenda, diversamente da quella di D'angiolella, ha sconvolto i familiari del ragazzo, poich, seppur consapevoli dei suoi problemi psichici, nessuno aveva mai sospettato che potesse aver abusato delle bambine. Addirittura, nelle lettere indirizzate allo psichiatra, il ragazzo affermava di essere terrorizzato da una possibile reazione della famiglia, se mai fosse stato scoperto. Sono quindi molteplici le dinamiche che generano questo tipo di reato; cos come sono diversi i contesti familiari dai quali un pedofilo proviene. Lo sconcerto o l'apparente indifferenza, nel momento in cui si scopre una verit cos devastante su un membro della propria famiglia, dipendono da innumerevoli fattori e circostanze che andrebbero profondamente analizzate di caso in caso. SABRINA LANZA Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Capo Redattore: Luigi Liguori Coordinatore di Redazione: Ferruccio Montesarchio Editing Grafica e Webmaster: Domenico Fredella Coordinatore Pagina di Facebook: Karina O. Palomba FDC e FDS by Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 Info line: fattodicronaca@gmail.com Seguici anche su Facebook :FATTO DI SPORT FATTO CRONACA SPYNEWS24
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