Con lobiettivo di comprendere le forze che determinano il cambio euro-dollaro
cerchiamo di definire un cruscotto con degli indicatori che ci aiutino a misurare il
percorso. Questi indicatori saranno in sintesi di tre tipi: 1. un primo indicatore che misura la differenza tra i tassi a breve termine a sei mesi e un anno e tra Europa e Stati Uniti (OIS: overnight interest swap) 2. un secondo indicatore che misura il cambio pesato con gli scambi commerciali. 3. un terzo indicatore che misura gli scambi commerciali e limpatto sulla bilancia dei pagamenti (ovvero crediti e debiti tra euro-area e area dollaro)
Lindicatore numero 1. ci dar una misura di quanto attrattiva per i capitali a breve termine sia il dollaro: misurando la differenza tra gli indici swap overnight ( su durata sei mesi e un anno) in dollari ed in euro (misurata in basis points) misuriamo la convenienza o meno a detenere depositi in dollari. Quando la differenza zero vi sostanziale indifferenza, quando la differenza positiva vi una maggiore attrattivit delleuro e quando negativa vi una maggiore attrattivit del dollaro. Mettendo insieme questo indicatore con landamento del cambio euro/dollaro (vedi sopra il caso degli OIS a due anni) notiamo che la situazione attuale dei tassi ha avuto un cambio repentino di direzione a inizio marzo verso una maggiore attrattivit delleuro rispetto al dollaro sui depositi a breve termine. Se fino al mese scorso avevamo dunque una situazione dei tassi a breve che sembrava non giustificare un dollaro debole, ora questa situazione si sta rapidamente rovesciando e il dollaro sembra giustificare livelli di maggior deprezzamento rispetto alleuro: sia a sei mesi che ancor pi ad un anno.
Il secondo indicatore ci d una misura del cambio pesato con gli scambi commerciali: assume che quando per un paese le merci vendute consentono di pagare tutte le merci acquistate da tutti i paesi partner il cambio in equilibrio (e si assume a valore 100): quando a valori superiori significa che il paese vende pi di quanto non acquisti e tende quindi a creare avanzi commerciali che si scaricheranno in un maggior valore della valuta/paese. Viceversa quando il valore inferiore a 100 il paese acquista pi di quanto non venda e tende ad accumulare disavanzi commerciali che si tradurranno in un minor valore della valuta. Ecco le posizioni di euro e dollaro: da cui risulterebbe che leuro sostanzialmente in equilibrio e il dollaro leggermente tendente alla svalutazione.
Infine il terzo indicatore che misura gli scambi commerciali e limpatto sulla bilancia dei pagamenti (ovvero dei debiti e crediti tra paesi):
negli scambi commerciali (misurati in miliardi di dollari) visibile come nel corso del 2013 lEuropa abbia avuto una consistente accelerazione della differenza tra esportazioni e importazioni verso il resto del mondo (non necessariamente solo USA), nonostante un euro relativamente forte rispetto al dollaro: tale differenza sembra permanere nel primo trimestre del 2014. Questo si tradotto (grafico sotto) in un aumento pi che proporzionale nella bilancia dei pagamenti, ovvero nei crediti in euro, ovvero nella necessit che il resto del mondo avr di acquistare euro per pagare le importazioni dallarea euro stessa. La rilevazione precedente, a fine 2013, dava un valore di circa una settantina di miliardi di dollari, mentre quella attuale si attesta intorno ai 100 miliardi di dollari.
Questo terzo indicatore d dunque una indicazione di forza delleuro, associato alla necessit, nei prossimi mesi, da parte del resto del mondo di acquistare euro con cui pagare la consistente crescita delle importazioni dallEuropa nel corso del 2013. Nei prossimi mesi vedremo se lincremento di esportazioni europee continuer come nel 2013 o se modificher la rotta e questo non mancher di produrre effetti sul cambio euro- dollaro.
Concludendo Lindicatore dei tassi a breve e del cambio pesato con gli scambi delineano un dollaro debole. Lindicatore legato agli scambi commerciali e alla bilancia dei pagamenti indicano un euro in ulteriore rafforzamento in questo primo scorcio di 2014. Seguiremo insieme gli sviluppi e le indicazioni che ne potremo trarre: intanto, come dicono gli investigatori nei film.. tre indizi fanno una prova.