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I SOFISTI

Sono i filosofi che si occupano non piu della natura e dellessere, ma dei problemi
delluomo e del suo vivere in societ.
Nascono nel V secolo a.C., nellAtene democratica di Pericle, come uomini
intellettuali che facevano della sapienza una professione, insegnandola dietro
compenso.
Per questo motivo vengono chiamati prostituti intellettuali e marchiati
negativamente come pseudo-filosofi.
Con lavvento della democrazia (e quindi partecipazione attiva alla vita politica)
larte delleloquenza era divenuta una necessit.
I sofisti vengono incontro dietro pagamento a questa necessit, definendosi sapienti
nel senso di rendere gli uomini abili nelle loro faccende, adatti a vivere insieme,
capaci di avere la meglio nelle competizioni civili. Creano la retorica.
La sofistica:
Sostiene che ogni uomo possiede la virtu politica.
La sua funzione consiste nella liberazione critica del passato in nome della
ragione.
Intende la cultura (paidia) come formazione globale di un individuo in un
contesto sociale e mette leducazione al primo piano.
Espande la mentalit greca portando istanze panelleniche e cosmopolitiche.
Si divide in prima generazione (celebri) e seconda generazione (meno noti).
PROTAGORA
Protagora di Abdera (Abdera, 490 a.C.) il primo e piu importante esponente della
sofistica. Le sue opere piu importanti sono Ragionamenti demolitori e Antilogie.
Egli afferma che luomo misura di tutte le cose, cio il soggetto di giudizio
dellesperienza vitale. Questa affermazione stata interpretata in diversi modi:
Le cose appaiono diversamente a seconda degli individui.
Gli individui vedono le cose secondo la mentalit del proprio gruppo sociale.
Gli individui vedono le cose tramite parametri comuni tipici della specie
umana.
Ad oggi si pensa che luomo protagoreo sia misura delle cose in quanto individuo,
societ e specie.
In Protagora si riscontrano le forme di umanismo (luomo misura delle cose),
fenomenismo (luomo percepisce il fenomeno della realt, non la realt) e di
relativismo (la verit relativa e non assoluta).
Secondo il filosofo luomo sceglie la sua verit in base al bene del singolo e della
comunit (utile).
Egli vedeva i sofisti come propagandisti dellutile, i quali tramite larte della parola
trasformavano le opinioni inutili e dannose in opinioni utili e proficue per la societ.
GORGIA
Gorgia di Lentini (485 a.C.) discepolo di Empedocle e presenta una dottrina piu
negativa circa le capacit delluomo rispetto a Protagora.
Nella sua prima opera (Sul non essere) stabilisce tre tesi fondamentali:
Nulla esiste lessere non puo essere pensato.
Se anche qualcosa esistesse, non sarebbe conoscibile dalluomo il pensiero
non rispecchia necessariamente la realt.
Se anche fosse conoscibile, sarebbe incomunicabile poich il linguaggio non
in grado di spiegare la realt.
Egli quindi afferma che luomo non ha gli strumenti necessari per parlare dellessere,
mettendo per la prima volta in discussione la metafisica occidentale.
Il filosofo pero, a differenza dei moderni, scettico anche nei confronti della
gnoseologia e non ammette alcun criterio di verit (a differenza di Protagora che
sostiene lutile).
Lunica cosa che conta per lui la retorica, in grado di dominare gli stati danimo.
Secondo lui lesistenza umana dominata non dal logos e dalla verit, bensi da forze
irrazionali e incomprensibili, vedendo gli esseri umani come dei manichini senza
colpa.

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